Alle 97 persone che l’hanno
seguita,
alle 17 che l’hanno
ricordata,
alle 39 che l’hanno
preferita.
Ma soprattutto a voi che
l’avete portata alle 200 e più recensioni.
Grazie
Epilogo, due
anni dopo
<<
Ma si, donnina di latta, quello che dice Jamie è
esatto: la prova a cui il cappello parlante ti sottoporrà
è tra le più
pericolose e inquietanti, credimi! L’anno scorso una
ragazzina… >>
<<
Victoire! Smeottila
di spaventaore tua sorella!
>>
Ridacchio,
regalando un buffetto alla guanciotta di Dominique,
rendendola più imbronciata di quanto non fosse prima. Do un
rapido bacio a mia
madre e abbraccio il mio bel papà che, lungi dal
rimproverarmi, mi strizza
amorevolmente l’occhio. Saluto tutti ancora una volta,
camminando
distrattamente sul binario 9 e ¾ e adocchiando, a pochi
passi da me, il mio
vecchio capitano.
<<
Fai da balia ai bambinetti, ora? >>
<<
Buongiorno anche a te >>
Gli concedo una delicata
spallata, piazzandomi di fronte a lui e
abbassando lo sguardo sui pargoli che si porta dietro.
<<
Ehi Lis, Sam, Freddy, battete il cinque! >>
Colpisco le loro
manine, ben attenta a farlo delicatamente:
nel caso della piccola Jordan, potrei stenderla con un sol soffio,
minuta
com’è. Mi sorridono, tutti e tre eccitati
all’idea di far ritorno ad Hogwarts e
di lasciare che io continui a plagiare le loro menti.
L’attimo dopo sono
scomparsi tra la nebbia che, densa, avvolge l’ Express.
<<
Lì ci sono Yvonne e Marie, andiamo? >>
Annuisco,
seguendo Dylan lungo la piattaforma. E difatti, a
pochi passi da noi, la Summers bacchetta qualche ragazzetto del quarto
anno,
col già collaudato cipiglio da Caposcuola; Yvy sghignazza
senza ritegno,
placidamente seduta sul suo baule.
<<
Ehilà, sei qui finalmente! Ciao Dy >>
Ci avviciniamo a
lei, lanciando un’occhiata divertita al
pulcino.
<<
Ha requisito diverse caccobombe a quei poveri
bimbetti >>
<<
Oh, bene! Si aggiungeranno alla nostra scorta!
>>
<<
Non credo dovreste… oh, chi se ne frega! >>
E dopo un
piccolo lampo di maturità, subito soppiantato
dalla sua strafottenza, Dylan ci supera, raggiungendo la sua amata
creatura. E
quando mi volto ancora una volta verso la mia migliore amica, scorgo le
figure
di Teddy ed Al, raggiungerci.
<<
Ti cercavo, dove sei stato? >>
<<
A rassicurare il piccolo Al: James è ogni giorno
più pestifero, non so come gli sia potuto venire in mente di
raccontare a suo
fratello che per essere smistati nelle rispettive case,
c’è bisogno di superare
una serie di atroci prove >>
Mi lancia
un’occhiata scrutatrice ed io sorrido
innocentemente: porterò questo segreto nella tomba.
<<
Amore mio, sei sempre più bello! Fatti dare un
bacio >>
Al nemmeno
protesta e si china su Yvonne, cingendole la vita
con le braccia e baciandola, incurante dei possibili spettatori, e
l’attimo
dopo ritorna ad essere il solito Alastor.
<<
Quest’anno ci sono i M.A.G.O, devi studiare di più
e bighellonare di meno e devi… >>
Trascino Teddy
dietro una colonna, assolutamente non
propensa a subirmi l’ennesima raccomandazione di Shacklebolt:
farlo per
l’intera estate è stato sufficiente. Sorrido con
dolcezza alla mia personale
Fata Turchina, posando il viso nell’incavo del suo collo e respirandolo, cercando di imprimere
nella mente il suo profumo, per
portarlo con me anche quest’anno.
<<
Scrivimi >>
<<
Lo farò >>
<<
E gradirei qualche riga più articolata di Ehi
Teddy, come butta! >>
Rido contro il
suo collo, rialzando lo sguardo e incrociando
i suoi occhi dorati. Posa una mano sulla mia guancia, e alla sua
carezza
socchiudo gli occhi, attendendo con trepidazione che le sue labbra
tocchino le
mie. Mi bacia piano, assaporando con calma il mio sopore, gustando ogni
secondo.
<<
Che state facendo? >>
Alla vocina
incredula e un tantino divertita del piccolo James,
ci separiamo, abbassando lo sguardo su di lui. Abbiamo sempre evitato,
alla
Tana o in qualsiasi altro posto, di cedere a simili effusioni: secondo
zio
Percy non saprebbe stato opportuno farci vedere in simili atteggiamenti
dai
piccoli di casa. E rido al pensiero che venga a sapere dal suo nipotino
quello
che ha appena visto.
<<
La stavo salutando Jamie >>
<<
Salutando? Mi deludi TeddyBear… una scusa più
plausibile? >>
Rido fino a
piangerne, nell’osservare la sua espressione: il
piccolo Jamie è più tranquillo e spensierato di
lui. Gli do una pacchetta sulla
spalla, indirizzandolo lontano da noi.
<<
Ci vediamo sull’Hogwarts Express, solito vagone e
porta tutti gli altri! >>
Annuisce felice,
prima di darsela a gambe. Teddy mi scruta
per qualche secondo, poi scuote il capo, deciso a non chiedere altro.
Raggiungiamo gli altri e dopo aver assistito alle lacrime di Marie e a
quelle
di un virile Dylan, dopo aver
udito i
borbotti indistinti di Al e le raccomandazioni di Teddy, saliamo sul
treno, per
il nostro ultimo viaggio del primo settembre.
Restiamo ad
osservare parenti ed amici che man mano
divengono indistinti, dei puntini lontani; poi, alla prima curva,
scompaiono.
Fisso per qualche secondo il finestrino sporco, senza guardare il
paesaggio
scorrere sotto i miei occhi: non riesco ad essere triste,
perché questi anni mi
hanno dato tutto ciò di cui avevo bisogno e alla fine di
quest’ultimo riuscirò
a prendere in mano la mia vita e trasformarla in qualcosa di ancor
più meraviglioso.
So che ci
riuscirò.
Scambio
un’occhiata con Yvonne e Marie, le mie migliori
amiche, mie sorelle; e non abbiamo bisogno di parole per dirci
ciò che i nostri
cuori già sanno. E poi un ghigno compare sulle labbra di
Yvonne e so a cosa
pensa, mi avvicino e con lei afferro un braccio della Summers.
<<
Su, su piccola Caposcuola! Deve sbrigarsi per
svolgere i suoi doveri… vada nel vagone dei prefetti, vada!
>>
<<
Perché tutta questa fretta di liberarvi di me? Che
avete in mente voi due? >>
<<
Ma nulla, nulla… vai ! >>
La spingiamo
via, guardandola incamminarsi e sventolando
mani e braccia quando si volta verso di noi con aria sospetta. E quando
è
abbastanza lontana, trotterelliamo verso il nostro scompartimento ed
aprendolo,
riconosciamo le faccette allegre dei nostri adepti:
Jamie, Lisa, Fraddie, Sam e Molly.
Mi siedo di
fronte a loro ed Yvonne, accomodandosi accanto a
me, già ridacchia, con una luce incredibile ad illuminarle
gli occhi. Un ultimo
sguardo tra me e lei e l’ennesima lezione ai miei pargoli ha
inizio.
<<
Dunque, dov’eravamo rimasti l’anno scorso? Oh,
si…
come distrarre il vecchio custode e la sua stupida gattaccia,
così da
intrufolarsi tranquillamente nel suo ufficio e…
>>
Ho
sangue Veela nelle vene, ma sono una Weasley e ora, più di
prima, fiera di
esserlo.
E questa è davvero la fine: salutiamo a
chiassosa Vicky, la coraggiosa Yvy, la dolce Marie; il burbero Dylan,
l’uomo di
latta e la premurosa Fata Turchina. Ma ricordatevi, non è un
addio: presto
sentirete parlare di loro ancora una volta: ho in mente un seguito in
cui li
rivedrete diversi anni dopo, piantati nel mondo degli adulti, ma
restando
sempre gli stessi. Il suddetto seguito, vedrà tra i
protagonisti gli adepti di
Victoire e Yvonne e credetemi,
metteranno in pratica ogni suggerimento dato da loro.
Ringrazio ancora tutte voi, senza il
vostro entusiasmo non sarei arrivata fin qui.
Vi lascio con un video creato da
BarbonaGirl, la mia personalissima confidente e amica:
http://www.youtube.com/watch?v=YcttBqsQQ7w&feature=feedf
A
presto! <3
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