Conclusione
Fabian
infilò la penna nella borsa e si alzò,
consegnando all'insegnante di Antiche Rune il suo ultimo compito.
Fece l'occhiolino a Gideon mentre usciva dalla Sala Grande; suo
fratello lo imitò, ma, sebbene avesse finito anche lui,
rimase a
dondolarsi sulla sedia ancora un po' per concedere a Fabian "il
tempo dovuto": sapeva cosa stava per accadere e non voleva essere di
troppo. Lo sarebbe stato dopo, lo avrebbe consolato, ma quel momento
era tutto per lui e Narcissa.
Fabian
raggiunse il Lago
Nero, si guardò intorno per controllare di non essere stato
seguito e
infine si nascose dietro un cespuglio, dove lo stava aspettando la sua
ragazza.
-
Ciao - lo salutò lei.
-
Bella giornata, vero? - . Fabian tentò un sorriso,
accarezzando con sguardo innamorato i lisci capelli di Narcissa.
-
Com'è andato l'esame?
-
Bene... ehm, diciamo così. I tuoi sono finiti ieri, no?
-
Sì, spero di riuscire a prendere tutti i G.U.F.O.
-
Già, lo spero anch'io dei M.A.G.O.
Rimasero
in silenzio, incapaci di trovare la forza di parlare: erano consapevoli
che quello sarebbe stato il loro ultimo pomeriggio insieme.
-
Allora... cosa pensi di fare adesso? - esclamò infine
Narcissa.
-
Cercherò di diventare un Auror, come ti avevo detto. Gideon
farà la stessa cosa.
-
Sempre insieme voi due.
-
Siamo meno simili di quanto pensi.
Narcissa
sollevò finalmente la testa, guardandolo negli occhi. - Lo
so.
Fabian
sospirò. - Come va con quel Malfoy?
-
Annunceremo il nostro fidanzamento quest'estate, esattamente secondo il
volere dei miei.
-
Non sei un po' troppo giovane?
-
Non dobbiamo sposarci: si tratta solo di rendere tutto ufficiale,
sapevi che sarebbe successo.
-
Già.
La
ragazza inspirò profondamente, preparandosi a parlare, ma
prima che potesse dire qualsiasi cosa Fabian l'anticipò.
-
Narcissa.
Era
l'ennesima volta che lui la chiamava per nome e ancora l'emozione la
sopraffaceva; in quel momento, però, il sussulto al cuore fu
accompagnato
dalle lacrime.
-
Io ti amo.
-
Lo so, Fabian.
-
Tu sai sempre tutto - sorrise lui con amarezza. - Sapevi anche che
sarebbe finita così.
-
Chi non lo avrebbe saputo?
Fabian
la strinse al petto, cercando di scaldarla più dei raggi del
sole che splendeva sopra Hogwarts.
Narcissa avrebbe voluto urlare, supplicarlo di restare con lei, di non
lasciarla, ma era consapevole che, una volta fatta quella scelta,
avrebbe dovuto lottare tutta la vita; e lei non era Andromeda.
-
Promettimi che sarai felice - sussurrò Fabian accarezzandole
il volto bagnato.
-
Promettimi che starai attento.
-
Tranquilla: io e Gideon saremo gli Auror più codardi del
Ministero!
Narcissa
sollevò il labbro in una smorfia, sperando con tutto il
cuore che le parole del ragazzo fossero vere.
Non
aggiunsero altro. Fabian la lasciò andare e si
allontanò, cercando di
contenere le lacrime, mentre Narcissa cercava di memorizzare il profilo
della sua schiena.
Il
tempo di Hogwarts, del finto coraggio e delle ribellioni era finito.
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