-E’ ufficiale! Chiamarsi Harry Potter equivale a
iella perenne! Com’è possibile essere
così sfigati?- piagnucolò Harry sedendosi su una
poltrona vicino al fuoco della Sala Comune dei Grifondoro.
-Dai… non prendertela. Non è colpa tua.- lo
consolò Hermione poggiandogli una mano sulla schiena.
-E’ Piton, quello ingiusto!- fece Ron.
–Non è assolutamente colpa tua!-
esclamò Sirius fissando con un ghigno da malandrino il suo
figlioccio.
-Già!- gli diede man forte James. –La colpa
è di Mocciosus che non è in grado di stare in
piedi da solo!-
-E naturalmente, voi due, non centrate nulla, vero?- chiese Hermione
sarcasticamente. –Piton è caduto da solo, no?-
-Che tu ci creda o no…- cominciò Sirius.
-…questa volta non c’entriamo niente- concluse
James lasciando il trio d’oro a bocca aperta.
-E ti aspetti che noi vi crediamo?- intervenne una voce dietro i due
Malandrini.
-Certo!- rispose Sirius indignato. –I Malandrini hanno un
codice d’onore. Non avremmo mai fatto uno scherzo simile a
Mocciosus. Non siamo noi gli artefici di quello scherzo. Noi non
avremmo mai messo un Molliccio in aula e poi chi se lo aspettava che si
sarebbe trasformato in quella cosa!- esclamò sogghignando.
-Sono assolutamente d’accordo. Quella cosa era…-
James non riusciva a trovare un termine adatto.
Prima…
Harry Potter, Hermione Granger, Ronald Weasley, Sirius Black e James
Potter entrarono nell’aula di pozioni dove il professor Piton
fissava con un ghigno predatorio tutti gli studenti.
Harry decise saggiamente di ritirarsi nell’angolo
più remoto dell’aula non sapendo che presto si
sarebbe pentito di tale scelta.
-Andate a pagina 280 e cominciate a leggere. Voglio una relazione su
come affrontare un Dissennatore-
Ogni studente cominciò a leggere il capitolo mentre
l’ex insegnante di pozioni si sedette a correggere alcuni
compiti.
Il professore sentì un movimento sotto la cattedra ma non ci
diede peso.
Si sedette e cominciò a leggere alcuni compiti.
Harry stava fissando fuori dalla finestra assorto nei suoi pensieri e
si riscosse solo quando udì un urlo femminile.
Suddetto urlo femminile proveniva dal professor Piton che girovagando
per la stanza si era ritrovato ricoperto di piume di gallina
provenienti da un molliccio trasformato in un pennuto.
-POTTER IN PUNIZIONE!- gridò.
Il ragazzo sopravvissuto si imbronciò. Perché tra
tutti doveva punire proprio lui? Era ingiusto!
La campanella suonò e tutti uscirono dall’aula
tranne Harry, James e Sirius.
-Ehi, Mocciosus!- esclamò James. –Harry non
c’entra niente con questa storia e se per questo nemmeno
noi!- disse indicando prima se stesso poi Sirius. –Questa
volta siamo innocenti!-
-Potter è in punizione. Non mi interessa!- rispose
l’uomo senza inflessioni nella voce.
Sirius aprì bocca per replicare ma Harry lo fermò
–Andiamocene!-
-Ma Har…!-
-Non fa niente. Ci sono abituato!-
-Alle 20.00 in punto nel mio ufficio signor Potter!-
-Sì, professore!- esclamò apatico.
Dopo la fine delle lezioni aveva dovuto abbuffarsi in tutta fretta per
raggiungere l’ufficio di Piton e scontare così la
sua punizione che consisteva nel riordinare
un’infinità di prodotti da bagno di Piton di cui
la maggior parte mai utilizzata.
-Beh… c’è un lato positivo,
però- fece Hermione. –Piton non ti
prenderà più di mira per qualche giorno!-
Il moretto sbuffò. –Bell’affare!-
James e Sirius ghignarono poi si guardarono in faccia mentre le loro
face assumevano due identiche espressioni da
“Malandrine”
-Stai pensando a quello che sto pensando io, Felpato?-
-Ci puoi giurare, fratello!- ridacchiò l’altro.
-Allora… ANDIAMO!- gridò James gasato, correndo
insieme a Sirius verso il buco del ritratto.
Vennero però fermati da Lily che li fissava con un
sopracciglio inarcato davanti all’uscita della sala comune.
-Dov’è che vorreste andare voi due? Da qui non si
esce più, fino a domani mattina!- ordinò con voce
seria.
-Ma… ma…- balbettò James.
–Di qualcosa anche tu, Tárandos!-fece rivolto
verso il figlio.
-Tárandos?- chiese curioso.
-Significa renna in greco!- rispose Sirius. –Ci abbiamo
pensato per un po’… eravamo indecisi tra il greco
e il latino ma…-
-Capisco!- rispose il giovane. –Comunque sono
d’accordo con ma… ehm… Lily…
Niente punizione a Piton e... non datemi quello sguardo!-
*****
Lord Voldemort sedeva sul suo trono ascoltando le varie relazioni
annoiato.
-Severus, come vanno le cose ad Hogwarts?- chiese interrompendo il
balbettio insensato di un Mangiamorte della cerchia inferiore.
L’uomo si inchinò e sospirò
–Niente di davvero rilevante, mio Signore. Attualmente Lei
è sotto custodia del preside a Hogwarts!-
Voldemort sibilò infastidito. Era ancora furioso per aver
lasciato fuggire la ragazza. –Rookwood, Avery come vanno le
cose con i nostri piccoli amici?-
-Mio Signore…- cominciò Rookwood -…ci
vorrà ancora un po’ di tempo. Dopo quello che
successo durante la prima guerra sono riluttanti ad aiutare qualsiasi
delle parti in conflitto!-
-Una buona parte però è già propensa a
seguirci!- informò Avery velocemente vedendo il disappunto
nel viso di solito inespressivo del Signore Oscuro.
-Crucio!- Voldemort puntò la bacchetta verso Avery e si
perse nelle urla di dolore del seguace. –Non state facendo
abbastanza. Li voglio tutti sotto il mio controllo entro la fine di
questo mese, Rookwood, Avery. Se entro la fine del mese non ottengo
ciò che voglio ve la farò pagare molto cara!-
-Sì, Signore!-
-Tutti fuori!- ordinò.
Rimasto solo Lord Voldemort si alzò e cominciò a
passeggiare per la stanza rigirandosi la bacchetta fra le mani.
-Sssssembra preoccupato,
Maesssstro!- fece una voce sibilante.
-E’
perché lo sono, Nagini! Harry Potter sta diventando
più di una semplice spina nel fianco. Silente lo sta
trasformando nella sua piccola arma per fermare la mia ascesa. Se tutto
va secondo i piani entro la fine dell’anno mi sarò
sbarazzato del vecchio e quindi potrò farmi strada verso
Harry Potter e la sua amata madre mezzosangue-
Nagini ridacchiò –Maessssstro, è
osssssessssionato dal ragazzo?!-
-Probabilmente!-
sibilò con un ghignò malvagio.
Continua...
Ecco il nuovo
capitolo. Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto ma
non ho avuto molto tempo per scrivere.
Ringrazio tutti voi
per la pazienza. Grazie per coloro che hanno aggiunto la stoia tra i
preferiti, seguiti e ricordate. Un saluto speciale a tutti coloro che
hanno recensito. Alla prossima.
Baci.
SherryKyuubiNoYoko
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