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Autore: SherryKyuubiNoYoko    09/01/2012    7 recensioni
E se un incantesimo avesse spedito due diciasettenni (Sirius Black, James Potter) nel mondo di Harry quando anch'egli aveva 17 anni?
E se James e Sirius non potessero tornare indietro finchè non avessero adempiuto al loro compito?
Quale sarà questo compito? E qual è il ruolo di Harry? E di tutti gli altri?
Questa FF tratta dell'amore tra padre e figlio James/Harry e delle due canaglie diciassettenni Sirius/James contro Piton.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Capitolo 10

-E’ ufficiale! Chiamarsi Harry Potter equivale a iella perenne! Com’è possibile essere così sfigati?- piagnucolò Harry sedendosi su una poltrona vicino al fuoco della Sala Comune dei Grifondoro.
-Dai… non prendertela. Non è colpa tua.- lo consolò Hermione poggiandogli una mano sulla schiena.
-E’ Piton, quello ingiusto!- fece Ron.
–Non è assolutamente colpa tua!- esclamò Sirius fissando con un ghigno da malandrino il suo figlioccio.
-Già!- gli diede man forte James. –La colpa è di Mocciosus che non è in grado di stare in piedi da solo!-
-E naturalmente, voi due, non centrate nulla, vero?- chiese Hermione sarcasticamente. –Piton è caduto da solo, no?-
-Che tu ci creda o no…- cominciò Sirius.
-…questa volta non c’entriamo niente- concluse James lasciando il trio d’oro a bocca aperta.
-E ti aspetti che noi vi crediamo?- intervenne una voce dietro i due Malandrini.
-Certo!- rispose Sirius indignato. –I Malandrini hanno un codice d’onore. Non avremmo mai fatto uno scherzo simile a Mocciosus. Non siamo noi gli artefici di quello scherzo. Noi non avremmo mai messo un Molliccio in aula e poi chi se lo aspettava che si sarebbe trasformato in quella cosa!- esclamò sogghignando.
-Sono assolutamente d’accordo. Quella cosa era…- James non riusciva a trovare un termine adatto.

Prima…

Harry Potter, Hermione Granger, Ronald Weasley, Sirius Black e James Potter entrarono nell’aula di pozioni dove il professor Piton fissava con un ghigno predatorio tutti gli studenti.
Harry decise saggiamente di ritirarsi nell’angolo più remoto dell’aula non sapendo che presto si sarebbe pentito di tale scelta.
-Andate a pagina 280 e cominciate a leggere. Voglio una relazione su come affrontare un Dissennatore-
Ogni studente cominciò a leggere il capitolo mentre l’ex insegnante di pozioni si sedette a correggere alcuni compiti.
Il professore sentì un movimento sotto la cattedra ma non ci diede peso.
Si sedette e cominciò a leggere alcuni compiti.
Harry stava fissando fuori dalla finestra assorto nei suoi pensieri e si riscosse solo quando udì un urlo femminile.
Suddetto urlo femminile proveniva dal professor Piton che girovagando per la stanza si era ritrovato ricoperto di piume di gallina provenienti da un molliccio trasformato in un pennuto.
-POTTER IN PUNIZIONE!- gridò.
Il ragazzo sopravvissuto si imbronciò. Perché tra tutti doveva punire proprio lui? Era ingiusto!
La campanella suonò e tutti uscirono dall’aula tranne Harry, James e Sirius.
-Ehi, Mocciosus!- esclamò James. –Harry non c’entra niente con questa storia e se per questo nemmeno noi!- disse indicando prima se stesso poi Sirius. –Questa volta siamo innocenti!-
-Potter è in punizione. Non mi interessa!- rispose l’uomo senza inflessioni nella voce.
Sirius aprì bocca per replicare ma Harry lo fermò –Andiamocene!-
-Ma Har…!-
-Non fa niente. Ci sono abituato!-
-Alle 20.00 in punto nel mio ufficio signor Potter!-
-Sì, professore!- esclamò apatico.

Dopo la fine delle lezioni aveva dovuto abbuffarsi in tutta fretta per raggiungere l’ufficio di Piton e scontare così la sua punizione che consisteva nel riordinare un’infinità di prodotti da bagno di Piton di cui la maggior parte mai utilizzata.

-Beh… c’è un lato positivo, però- fece Hermione. –Piton non ti prenderà più di mira per qualche giorno!-
Il moretto sbuffò. –Bell’affare!-
James e Sirius ghignarono poi si guardarono in faccia mentre le loro face assumevano due identiche espressioni da “Malandrine”
-Stai pensando a quello che sto pensando io, Felpato?-
-Ci puoi giurare, fratello!- ridacchiò l’altro.
-Allora… ANDIAMO!- gridò James gasato, correndo insieme a Sirius verso il buco del ritratto.
Vennero però fermati da Lily che li fissava con un sopracciglio inarcato davanti all’uscita della sala comune.
-Dov’è che vorreste andare voi due? Da qui non si esce più, fino a domani mattina!- ordinò con voce seria.
-Ma… ma…- balbettò James. –Di qualcosa anche tu, Tárandos!-fece rivolto verso il figlio.
-Tárandos?- chiese curioso.
-Significa renna in greco!- rispose Sirius. –Ci abbiamo pensato per un po’… eravamo indecisi tra il greco e il latino ma…-
-Capisco!- rispose il giovane. –Comunque sono d’accordo con ma… ehm… Lily… Niente punizione a Piton e... non datemi quello sguardo!-

*****

Lord Voldemort sedeva sul suo trono ascoltando le varie relazioni annoiato.
-Severus, come vanno le cose ad Hogwarts?- chiese interrompendo il balbettio insensato di un Mangiamorte della cerchia inferiore.
L’uomo si inchinò e sospirò –Niente di davvero rilevante, mio Signore. Attualmente Lei è sotto custodia del preside a Hogwarts!-
Voldemort sibilò infastidito. Era ancora furioso per aver lasciato fuggire la ragazza. –Rookwood, Avery come vanno le cose con i nostri piccoli amici?-
-Mio Signore…- cominciò Rookwood -…ci vorrà ancora un po’ di tempo. Dopo quello che successo durante la prima guerra sono riluttanti ad aiutare qualsiasi delle parti in conflitto!-
-Una buona parte però è già propensa a seguirci!- informò Avery velocemente vedendo il disappunto nel viso di solito inespressivo del Signore Oscuro.
-Crucio!- Voldemort puntò la bacchetta verso Avery e si perse nelle urla di dolore del seguace. –Non state facendo abbastanza. Li voglio tutti sotto il mio controllo entro la fine di questo mese, Rookwood, Avery. Se entro la fine del mese non ottengo ciò che voglio ve la farò pagare molto cara!-
-Sì, Signore!-
-Tutti fuori!- ordinò.

Rimasto solo Lord Voldemort si alzò e cominciò a passeggiare per la stanza rigirandosi la bacchetta fra le mani.

-Sssssembra preoccupato, Maesssstro!- fece una voce sibilante.
-E’ perché lo sono, Nagini! Harry Potter sta diventando più di una semplice spina nel fianco. Silente lo sta trasformando nella sua piccola arma per fermare la mia ascesa. Se tutto va secondo i piani entro la fine dell’anno mi sarò sbarazzato del vecchio e quindi potrò farmi strada verso Harry Potter e la sua amata madre mezzosangue-
Nagini ridacchiò –Maessssstro, è osssssessssionato dal ragazzo?!-
-Probabilmente!- sibilò con un ghignò malvagio.

Continua...

Ecco il nuovo capitolo. Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto ma non ho avuto molto tempo per scrivere.
Ringrazio tutti voi per la pazienza. Grazie per coloro che hanno aggiunto la stoia tra i preferiti, seguiti e ricordate. Un saluto speciale a tutti coloro che hanno recensito. Alla prossima.
Baci. SherryKyuubiNoYoko
   
 
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