LoveIsland - L'Isola dell'Amore

di Moony96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** tu hai mai festeggiato questo San Valentino? ***
Capitolo 3: *** Robin, di cos'hai paura? ***
Capitolo 4: *** E infine.. infine c'è Robin. ***
Capitolo 5: *** San Valentino ***
Capitolo 6: *** Un traditore ***
Capitolo 7: *** Continuerò a combattere! ***
Capitolo 8: *** Nami e Zoro ***
Capitolo 9: *** Resterai qui! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Erano passati 10 giorni dall’ultimo sbarco su un isola e la ciurma di Cappello di paglia cominciava a sentire la noia invaderli, soprattutto su un componente in particolare..
- UFFAAAA!!! IO MI ANNOIOO!! – urlò disperato Rufy  disteso sulla sua amata polena, in quei giorni di navigazione aveva fatto tutti i giochi possibili e immaginabili ed infine si era trovato senza fare niente. – Nami quando arriviamo sull’isola?!! –
- TI HO GIA’ DETTO CHE ARRIVEREMO TRA DUE GORNI!! SMETTILA DI LAMENTARTI!! -  strillò la navigatrice che era comodamente distesa al sole.
- cheeee barbaa!!! – ribadì Cappello di paglia mettendosi seduto per scrutare ogni compagno sperando che qualcuno di loro lo avrebbe aiutato a combattere la noia, per primo vide Zoro, di sicuro lui non l’avrebbe aiutato stava dormendo come al solito, scrollo la testa per poi indirizzare il suo sguardo su Franky che stava bevendo una bottiglia di Cola mentre aiutava Usop a creare una delle sue armi, no, neanche loro lo avrebbero aiutato, girò la faccia verso destra e vide Chopper con il mortaio intento a preparare un medicinale, niente, di nuovo un buco nell’acqua, provò a cercare con lo sguardo Brook sperando che lo scheletro canterino non avesse niente da fare ma per sua sfortuna lo trovò a stendere i panni insieme al cuoco. Niente di nuovo! stava per sdraiarsi di nuovo quando vide Robin stesa sullo sdraio intenta a leggere uno dei suoi amati libri e si fermò ad osservarla, la donna indossava un bikini viola chiaro che esaltava ancora di più le sue forme, come al solito i suoi bei occhi azzurri stavano “divorando” un libro. Rufy continuò a fissarla mentre si dirigeva verso di lei.
- ciao Robin cosa leggi di bello? – gli domandò il capitano guardando confuso la copertina del libro.
Robin spostò lo sguardo dal libro per indirizzarlo verso Rufy sorridendogli facendogli perdere un battito.
- E’ una storia di un gruppo di amici che vivono splendide avventure – gli rispose la mora sorridendogli ancora con dolcezza.
- oooh!! Sembra interessante.. senti Robin.. mi chiedevo se.. vedi dato che non so che fare, non è che potresti leggermi un capitolo del tuo libro?! – domandò impacciato il moro roteando i pollici.
- ma certo Rufy! mi farebbe molto piacere – rispose la donna scatenando la felicità di Rufy che si catapultò sotto gli alberi di mandarino di Nami facendo segno alla donna di sedersi in mezzo alle sue gambe.
Robin rise vedendo l’entusiasmo del moro e senza pensarci oltre lo raggiunse appoggiandosi sul petto muscoloso di Rufy, a quel contatto entrambi ebbero un brivido ma non ci fecero molto caso così Robin cominciò a leggere mentre il moro le cingeva il busto con le braccia e appoggiava la testa sulla sua spalla.
 
 
 
Si svegliò sbadigliando rumorosamente stirando tutti muscoli per riavviare la circolazione, si alzò in piedi dirigendosi verso la cucina, aveva la bocca impastata di sonno e sicuramente un buon bicchiere di sakè avrebbe tolto quel sapore amaro. Entrò dentro dirigendosi verso la vetrina dei liquori prendendo una bottiglia intera per poi berne più della metà sentendo il gusto forte del alcolico invaderli le papille gustative.
- dico!? non è che ne lasceresti un po’?! – domandò una voce dietro di lui un po’ arrabbiata.
- non credevo che le mocciose sapessero reggere l’alcol – sorrise Zoro con il suo solito ghigno facendo arrabbiare ulteriormente la ragazza che si diresse a passo da militare verso il verde strappandogli la bottiglia dalle mani.
- per tua informazione io so reggere l’alcol molto meglio di te! – lo informò attaccandosi al collo della boccia bevendo tutto il resto del alcolico.  – e non chiamarmi mocciosa! -  lo avvisò pulendosi la bocca dai residui della bevanda guardando in cagnesco il compagno che sorrideva ancora.
- io ti chiamo come mi pare Mocciosa! – proferì lo spadaccino avvicinandosi alla navigatrice allacciando le mani nella vita sottile e perfetta della donna.
- bene, allora se tu mi chiami mocciosa io ti chiamo marimo – affermò Nami cingendo le braccia attorno al collo taurino di Zoro.
- com’è? Adesso ti metti a chiamarmi come quel cuoco di serie C?! – le disse facendo una smorfia di disappunto.
- e allora non chiamarmi mocciosa! – puntualizzò Nami guardandolo male.
- ma tu sei la MIA mocciosa – confessò il verde ricevendo un gran sorriso dalla rossa che si sporse verso il viso del Suo uomo per coinvolgerlo in un bacio pieno d’amore. Sciolsero il bacio per mancanza di aria ma non smisero di guardarsi negli occhi.
- ti amo – disse la navigatrice appoggiando il capo contro la spalla di Zoro respirando il suo odore mascolino.
- anche io – gli rispose lui baciandogli il capo.
- STUPIDA ALGA DI MARE COSA STAI FACENDO ALLA MIA ADORATA NAMI!! – urlò istericamente Sanji vedendo il rivale abbracciato alla sua Dea ramata.
- cosa vuoi bersaglio a ricciolo?! Sto solo abbracciando la MIA e sotto scrivo MIA Nami! – sostenne Zoro guardando torvo il cuoco.
- è meglio che vada, ci vediamo dopo – annunciò Nami dando un bacio a stampo al verde per poi uscire dalla cucina.
 
 
 
- i cinque amici si erano ritrovati in una situazione senza via di scampo, ma sapevano che nulla era ancora perduto finché sarebbero stati uniti… -  concluse la lettura Robin chiudendo il libro appoggiandolo nel grembo.
- questa storia è molto bella Robin, posso continuare a leggerla con te? – domandò Rufy guardando negli occhi l’archeologa che si era girata alla domanda del moro.
- certo, sono contenta che ti sia piaciuta – sorrise la mora, non sapeva perché ma stare così vicino a Rufy la faceva stare bene e poi tra le sue braccia si sentiva protetta libera dai demoni del passato.
Anche Cappello di paglia si sentiva strano il cuore gli batteva all’impazzata quando stava insieme alla donna gli passava addirittura la fame e si sentiva felice anche se incrociava solo il suo sguardo, non si era mai sentito così, non aveva mai sentito parlare di una malattia del genere Ace non gliene aveva mai parlato e non l’aveva neanche mai sentita pronunciare da Chopper, forse si sarebbe informato proprio con il piccolo dottore.
- c’è qualcosa che non va? – chiese Robin vedendo l’aria assorta del capitano.
- no.. no va tutto bene – rispose Rufy facendo il suo solito sorriso a 32 denti.
- bene , io vado a riportare il libro in biblioteca, ci vediamo a cena – annunciò l’archeologa dando un bacio nella guancia del moro per poi alzarsi da quelle forti braccia per dirigersi nella sua amata biblioteca.
Il capitano si tocco la guancia sfiorata dalle morbide labbra di Robin mentre il cuore scopriva un nuovo sentimento a lui sconosciuto.
 
 
RuRobin1996

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Capitolo 2
*** tu hai mai festeggiato questo San Valentino? ***


Per la gioia di Rufy la cena arrivò presto e tutti i mugiwara erano intorno al tavolo a consumare le buonissime pietanze di Sanji, come al solito c’era il capitano che rubava il cibo a tutti beccandosi gli insulti e le minacce di Usop che cercava di difendere il suo piatto come Chopper, poi c’era Franky che urlava il suo Super ogni volta che finiva una bottiglia di cola, Brook invece importunava le due donne della ciurma chiedendo di che colore erano le loro mutandine scatenando l’ira di Zoro che protettivo abbracciava per le spalle la sua Nami, Sanji strapazzava Rufy per essersi mangiato tutti i manicaretti per le sue dee.
- ADESSO BASTAAAA!!!!! SMETTETELA NON VI SOPPORTO PIU’!! – strillò la navigatrice sbattendo i pugni sul tavolo facendo zittire tutti all’istante. – è mai possibile che ogni volta facciate sempre questo baccano per mangiare?!!? – continuò Nami guardando male tutti. Il silenzio calò nella stanza ma fu interrotto da una domanda di Franky.
- come hai detto che si chiama l’isola in cui sbarcheremo? – domandò il cyborg mentre si sistemava gli occhiali da sole.
- LoveIsland, detta anche “l’isola dell’amore” è un isola primaverile e lì il giorno di San Valentino è il più importante di tutto l’anno. La leggenda di quest’ isola narra che ognuno lì trovi la propria anima gemella e che il loro amore durerà per sempre – spiegò Nami sedendosi sulle gambe di Zoro.
- San Valentino chi?!? – chiese Rufy che non aveva mai sentito parlare di questa persona.
- San Valentino è il protettore degli innamorati e ogni 14 febbraio le coppie festeggiano questa ricorrenza – illustrò Robin sorridendo all’ingenuità del capitano.
- e noi arriveremo lì un giorno prima della grande festa – concluse Nami.
- oh mia bella Nami sarà un piacere girare con te mano nella mano nella città dell’amore!! – proferì Sanji volteggiando verso la rossa facendogli un elegante bacio a mano.
- STUPIDO CUOCO DI SERIE C ALLONTANATI!!! – sbraitò Zoro guardando torvo il rivale
- COME TI PERMETTI ALGA DI MARE!!! -  ribatté Sanji facendo incenerire la sigaretta che aveva in bocca dalla rabbia.
- MI PERMETTO E COME! TI RAMMENTO CHE NAMI STA CON ME E NON CON TE QUINDI FINISCILA! – lo informò per l’ennesima volta lo spadaccino.
- ZORO! SANJI! FINITELA!! – intervenne la navigatrice dando uno dei suoi micidiali pugni ad entrambi facendoli stramazzare al suolo.
- brutta strega mi hai fatto male! – disse Zoro massaggiandosi il punto leso dalla sua donna.
- Zitto! Adesso tu vieni con me così la smetti ogni volta di azzuffarti con Sanji – affermò Nami prendendo il verde per un orecchio trascinandolo fuori dalla cucina sotto le risate dei compagni.
- Yohohohoho! Non mi stancherò mai di vedere queste scene, anche se io gli occhi non gli ho più! Yohohohoho – rise Brook contagiando ancora di più i mugiwara.
- Rufy io e Chopper andiamo a pescare vieni con noi? – domandò Usop con in mano le canne da pesca.
- no Usop non ho voglia grazie. Robin ti va di leggermi un altro capitolo di quel libro? – disse il capitano alla mora che alzatasi dalla sedia si avviò con Rufy in biblioteca.
- questa è bella, Rufy che preferisce un libro a noi?! – affermò il cecchino ancora confuso.
- secondo me invece del libro preferisce qualcos’altro o almeno qualcun altro! – ribadì Franky ghignando.
- dici che ha trovato la scusa del libro per stare solo con Robin?! Yohohohoho, il nostro capitano è pieno di sorprese.
 
 
Aprì di botto la porta della loro stanza facendo entrare con forza Zoro liberandogli l’orecchio dalla morsa della sua mano richiudendo poi la porta.
- ahi mocciosa me cosa ti è preso!?! – domandò lo spadaccino massaggiandosi l’orecchio che era diventato viola.
- quante volte te lo devo dire che devi smetterla di litigare con Sanji?! – rispose Nami guardandolo male
- lo so mocciosa ma è più forte di me, lo sai che sono molto protettivo nei tuoi confronti e poi quello deve smetterla di fare il cascamorto con te, tu sei mia! – affermò Zoro abbracciando per  la vita la sua ragazza.
- Zoro sai benissimo che io amo solo te, non c’è bisogno ogni volta che Sanji ci prova di arrabbiarsi in questo modo. – disse la navigatrice baciandolo a fior di labbra.
- va bene, la prossima volta cercherò di contenermi ma non ti prometto nulla – proferì il verde prima di baciarla appassionatamente.
 
 
Intanto un'altra coppia era seduta comodamente in uno dei divani della biblioteca a leggere il libro che avevano sospeso prima.
- Robin, tu… tu hai mai festeggiato questo San Valentino? – domandò Rufy nascondendo il viso nel suo adorato cappello
- no Rufy, vedi nella mia vita non ho mai avuto tempo per questo sentimento ho sempre pensato a scappare e a sopravvivere – gli rispose l’archeologa.
- tu pensi che ognuno di noi quando arriveremo lì troverà la sua anima gemella come ha detto Nami? -  proferì ancora cappello di paglia guardando Robin negli occhi.
- chi lo sa Rufy in fondo è solo una leggenda popolare non è detto che sia vero – spiegò la mora non staccando gli occhi dal capitano che con stupore si stava avvicinando sempre di più al suo viso, Robin chiuse gli occhi pronta a ricevere il bacio di Rufy, che non ha tardò ad arrivare regalando all’archeologa un dolcissimo bacio a stampo per poi staccarsi subito sorridendogli.
La mora gli sorrise imbarazzata prima che Cappello di paglia gli sfiorò di nuovo le labbra con piccoli baci a stampo.
- RUFYY!!! VIENI GIU’ ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!! – urlò Chopper facendo staccare i due ragazzi.
- meglio che tu vada giù, hanno bisogno di te capitano – gli disse Robin a due centimetri dalla bocca sorridente del moro che prima di andarsene rubò un altro bacio alla bella archeologa.
 
 

Scusate il l’immenso ritardo ma la scuola non mi ha mai dato tregua! :(
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio quelli che lo hanno letto e che ancora mi seguono.
GRAZIE MILLE ^^
 
RuRobin1996 

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Capitolo 3
*** Robin, di cos'hai paura? ***


Robin sorrise mentre la figura di Rufy scompariva dietro la porta, quel bacio anche se casto l’aveva mandata in estasi, finalmente dopo molti anni si sentiva felice e desiderata da qualcuno ma una parte di lei quella della ragione gli diceva che tutto questo era sbagliato, Rufy non poteva stare con lei perché era troppo vecchia per lui e lui si meritava di meglio non una donna che era sempre scappata nella sua vita, che non si apriva mai agli altri, che non rideva e scherzava mai, NO! Rufy non si meritava questo! I suoi pensieri vennero interrotti dall’arrivo di Nami che la salutò sorridendogli.
- ciao Robin, che hai? – domandò la minore mentre cercava un libro nel grande scaffale.
- n.. niente perché? – gli rispose Robin
- non so è che sono entrata e avevi l’aria assorta, qualche problema? – le disse Nami prendendo il libro che stava cercando per poi sedersi vicino alla mora.
- no, no grazie va tutto bene – ribadì Robin cercando di convincere anche se stessa.
Le due ragazze stettero in silenzio per cinque minuti, fu Robin a spezzarlo.
- io e Rufy ci siamo baciati – esclamò tutt’ad un fiato chiudendo gli occhi.
- COSAAAA!!!! Oddio ma è fantastico Robin, sono così contenta per voi – esultò la rossa saltellando per poi abbracciare forte la sua sorellona.  – ma com’è successo?! È stato lui o tu a prendere l’ iniziativa? È stato bello? Ma almeno bacia bene? – Nami cominciò a tempestarla di domande che fecero ridere Robin, certo che la sua sorellina quando ci si metteva era proprio una macchinetta.
- Nami calmati! Se mi fai tutte queste domande di fila come faccio a risponderti?! – gli fece notare la mora ridendo per quell’entusiasmo. – comunque stavamo leggendo un libro quando lui mi ha chiesto se avevo mai festeggiato San Valentino, io l’ho guardato negli occhi e gli ho risposto di no e dopo lui si è avvicinato e mi ha baciato. – spiegò felice Robin mentre Nami ascoltava con occhi sognanti il racconto.
- oddio che carino Rufy! ma guarda il nostro capitano si è innamorato – esclamò la rossa contenta per il suo migliore amico, ma la sua felicità scomparve quando la sua sorellona disse.
- NO! Rufy non è innamorato, si è preso solo una cotta gli passerà vedrai! –
- andiamo Robin io lo conosco da molto tempo e fino adesso non l’ho mai visto interessato a una donna – la informò Nami
- lo hai appena detto, non si è mai interessato alle donne e quindi non può essere attratto da me – ribadì l’archeologa guardano l’amica negli occhi.
- Robin, di cos’hai paura?! – la mora rimase spiazzata dalla domanda che gli fece la rossa, la sua sorellina aveva beccato in pieno il suo timore, è vero aveva paura, paura che Rufy si potesse stancare di lei, paura di rimanere di nuovo sola e delusa!
- da quello che ho capito hai paura che lui possa farti soffrire, è il nostro capitano Robin?! È stato lui per primo a togliere le nostre sofferenze! Non sarebbe mai in grado di fare una cosa simile. – spiegò Nami prendendo le mani della mora con le sue cercando di farla ragionare.
- lo so Nami ma io sono.. – provò a ribattere la donna ma venne subito interrotta
- Robin tu cosa?! Tu sei bellissima, intelligente e sei una grande combattente, non puoi arrenderti in questa battaglia non ne vale la pena. – affermò la navigatrice alzandosi per tornare nel suo studio ma non prima di aver sorriso alla sua sorellona e avergli detto – per una volta lasciati andare Nico Robin – detto questo se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
 
- forza al mio tre… uno.. due .. e.. TRE!!! – urlò Usop tirando con tutte le sue forze la canna da pesca insieme a Chopper e Rufy.
- Yohohohoho! Forza ragazzi non vi farete battere da un pesciolino – esclamò Brook seduto su una sedia mentre sorseggiava una tazza di thè.
- forza!!! Ragazzi forzaaa!!!!!!!!!! – continuava ad urlare Usop mentre la faccia gli diventava sempre più rossa per lo sforzo.
- spero che sia un pesce commestibile così Sanji può cucinarlo – disse Rufy con la bava alla bocca.
- SE NON RIUSCIAMO A TIRARLO SU MI DICI COME FAI A MANGIARLO?!?!?!!! – gridò il cecchino
Mentre i tre cercavano di tirare su il pesce Robin uscì dalla biblioteca e si avviò verso la prua con in mano un libro, ma si fermò quando si sentì a chiamare a gran voce.
-ROBIN!!! ROBIN!!! ASPETTA!! – strillò cappello di paglia lasciando la presa sul busto di Chopper per poi dirigersi verso la donna.
 
SPLASH!
 
Chopper e Usop si ritrovarono in mare con la canna e tutto mentre Sanji e Zoro si apprestavano a recuperarli.
- ihihhih oops!! Scusate ragazzi – si scusò il moro grattandosi la testa imbarazzato per poi rivolgere il suo sguardo a Robin che stava cercando di non ridere per quella scena così buffa.
- ahah sei inimitabile Capitano – esclamò la donna sorridente mentre andava in cima alla prua seguita da Cappello di Paglia.
Robin  appoggiò una mano nel parapetto della nave osservando l’orizzonte senza proferir parola, ammirando quei colori così caldi che annunciavano la fine del giorno. Rufy scrutò i lineamenti perfetti del suo viso trovandolo rilassato e tranquillo.
- che cosa volevi Capitano? – domandò l’archeologa interrompendo il silenzio che si era creato.
- oh ihih niente! Volevo solo stare con te- rispose Rufy con sincerità affiancandola per poi ricominciare quel silenzio imbarazzante.
- credo che Usop quando si riprenderà verrà a cercarti – esclamò Robin  mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
- è vero!! Beh cercherò di non farmi trovare, non voglio di certo un bernoccolo in testa – proferì il ragazzo guardandola.
Sentendosi osservata l’archeologa si girò verso Rufy trovandolo a due centimetri dal viso con il suo meraviglioso sorriso a 32 denti.
- sei bellissima Robin – affermò il moro scostandole quella ciocca ribelle per poi circondarle il viso con le sue potenti mani avvicinando il viso della donna al proprio regalandole un leggero bacio a stampo mentre il sole scompariva dietro l’orizzonte.
 
 
- sempre a dormire buzzurro?! – disse Nami entrando nella cabina che condivideva con il suo uomo trovandolo addormentato nel letto.
- e tu sempre a rompere e mocciosa?! – rispose il verde aprendo il suo occhio guardando la figura della navigatrice che si apprestava a sedersi nella sedia della scrivania.
- sai che Rufy è innamorato di Robin? Credo che finiranno per stare insieme – annunciò Nami sorridendo al suo ragazzo che si era alzato dal letto con addosso solo i boxer neri.
-Credo che in questo momento non me ne importa un fico secco- la informò Zoro abbassandosi per poter baciare quelle stupende labbra carnose. Nami rispose animalmente al bacio allacciando le braccia sul collo taurino dello spadaccino mentre questo leccava accattivante le labbra della compagna. Questa si alzò abbracciandolo e socchiuse la bocca per permettere alla propria lingua di fare conoscenza con quella del samurai. Zoro portò una mano dietro il capo della rossa mentre l’altra andava a tastare il sedere sodo. Presi dall’eccitazione si diressero verso il letto e il verde fece sdraiare Nami sotto di se non smettendo di baciarla neanche per un attimo.
- sei troppo vestita per i mie gusti – affermò lo spadaccino mentre toglieva la maglietta alla rossa che intanto gli regalava dei leggeri baci sul mento. Tolto il tessuto il samurai cominciò a tracciare una scia di baci lungo il collo niveo della sua donna arrivando al seno perfetto, con mano eccitata slacciò il reggiseno lanciandolo in una angolo della stanza. La navigatrice cominciò a emettere dei leggeri gemiti quando sentì la bocca di Zoro sui suoi seni, per non rimanere impassibile Nami cominciò a dare delle leggere tastatine ai boxer del verde sentendo il membro sempre più duro. Intanto lo spadaccino aveva smesso di torturargli il petto e con le mani arrivò al bottone dei suoi  short aprendo la patta per poi levarglieli insieme alle mutandine.
- ti amo Nami – gli disse con il suo bellissimo ghigno che la faceva impazzire ogni volta.
- anche io Zoro, anche io – rispose la rossa calandogli i boxer per poi aprire le gambe permettendo al samurai di posizionarsi al loro interno.
Con una leggera spinta Zoro la penetrò, rimanendo immobile nel suo grembo in attesa che i loro corpi si abituassero alla presenza dell’altro. Cominciò a muoversi da prima lentamente per poi aumentare il ritmo a tempo con i gemiti della rossa che lo stava abbracciando. Alternando le spinte entrambi arrivarono all’orgasmo urlando il nome dell’altro, piano ripresero a respirare regolarmente e Zoro si mise supino facendo appoggiare il capo di Nami nel suo petto.
- non vedo l’ora di festeggiare San Valentino domani – sorrise la navigatrice nascondendo il viso nell’incavo del collo del verde.
- e.. e perché? – domandò il samurai mentre riprendeva fiato.
- perché finalmente lo passerò con l’uomo della mia vita – rispose la rossa guardandolo negli occhi per poi essere baciata appassionatamente dal verde.
 
 
RuRobin1996

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Capitolo 4
*** E infine.. infine c'è Robin. ***


Rufy si staccò dalla mora sorridendogli per poi abbracciarla stretta a se con una dolcezza che anche il cuore più duro si sarebbe sciolto.
- ti voglio bene Robin – gli confessò il ragazzo
- anche io te ne voglio Rufy – rispose l’archeologa ricambiando l’abbraccio del suo capitano.
- ehm.. scusate?! – una voce interruppe i due ragazzi che si girarono verso il suono del richiamo.
 - scu..scusate.. io ecco non volevo disturbarvi – disse Chopper guardandoli.
- non preoccuparti Chopper non disturbi, cosa volevi? – domandò Robin abbassandosi all’altezza dell’animaletto.
- volevo solo dirvi che la cena è pronta – annunciò la renna sorridendo.
- CHE BELLOOOO!! SI MANGIAAAA!!! – urlò cappello di paglia correndo verso la cucina.
- andiamo anche noi dottore? – chiese la donna porgendogli la mano.
- sisi, anche perché non voglio che Rufy si mangi tutto – proferì Chopper prendendo la mano dell’archeologa per poi dirigersi verso la sala da pranzo.
Mentre tutti consumavano le ottime pietanze di Sanji, Nami si alzò per comunicare alla ciurma le ultime novità.
- allora ragazzi tra un ora arriveremo a LoveIsland, arrivati nasconderemo la nave e poi andremo a visitare l’isola. – annunciò la rossa
- OH NAMI SEI COSI’ BELLA QUANDO IMPARTISCI GLI ORDINI!!  -esclamò il cuoco emanando cuori in tutta la cucina.
- babbeo – sussurrò il verde
- BABBEO A CHI?! STUPIDA ALGA DI MARE! – strillò il biondo con i denti a squalino.
- HO DETTO CHE SEI UN BABBEO! SEI DIVENTATO ANCHE SORDO OLTRE CHE STUPIDO?! – ripeté lo spadaccino alzandosi dalla sedia
- COME OSI BRUTTO SPADACCINO FALLITO!!! IO TI UCCIDO – proferì Sanji incenerendo tutta la sigaretta dalla rabbia.
- FATTI SOTTO CUOCO DI SERIE C – disse Zoro sguainando le spade.
- ADESSO PIANTATELA!!!!!!! – urlò Nami tirando un pugno ad entrambi facendoli stramazzare al suolo. – è mai possibile che dobbiate sempre litigare voi due?! – continuò la rossa con la vena che ancora gli pulsava in fronte.
Dopo l’intervento della navigatrice la cena continuò senza problemi e finalmente la nave arrivò a LoveIsland. Attraccati i Mugiwara si incamminarono verso la città che era già in festa.
- wow è bellissimo – esclamò Chopper guardando meravigliato tutte le luci e le bancarelle che erano esposte nella via principale.
- mamma mia guarda quante cose buone da mangiare!! – disse Rufy mentre cercava di prendere una crepe a forma di cuore stracolma di cioccolato.
- non provarci nemmeno Rufy! siamo qui solo per guardare e non per comprare! – lo informò Nami prendendolo per un orecchio allontanandolo dalla bancarella.
- uffi, ma io HO FAME!! – annunciò cappello di paglia demoralizzato.
Il gruppo continuò a camminare tra la folla quando un urlò alle loro spalle gli fece voltare . Le grida di gioia provenivano dalla carnosa bocca di una bellissima donna con capelli lisci e corvini, occhi blu che in quel momento brillavano di felicità, un corpo alto e snello con un seno molto prosperoso.
- OH RUFY CAROO!!! SEI TU?! CHE BELLO RIVEDERTI!!! – strillava la donna catapultandosi verso Cappello di Paglia soffocandolo nel suo enorme seno.
- e questa pazza chi è? – domandò Zoro guardando la scena allibito come tutto il resto della ciurma
- non lo so e non mi interessa, basta che resti con noi! – esclamò Sanji con l’occhio cuoriforme.
- Yohohohoho! Che visione celestiale per i miei occhi, anche se gli occhi non gli ho più… Yohohohoho -  disse Brook emozionato.
La donna intanto non aveva mollato ancora la presa su Rufy e la cosa fece indispettire Robin.
- Hancock piantala! questo non è un comportamento degno di una principessa – trillò la voce d una vecchietta affiancando la donna
- ODDIO UNA STREGAA!!! – urlarono Usop e Chopper aggrappandosi al corpo possente del carpentiere.
- IO NON SONO UNA STREGA!!! HANCOCK SMETTILAA!!! – gridò la vecchietta attirando finalmente l’attenzione della donna che mollò la presa su Rufy facendolo respirare di nuovo.
- ah, sei tu Nyon – disse Hancock guardandola con aria annoiata.
- Rufy ma chi è?!- domandò Nami avvicinandosi al capitano per saperne di più.
- ragazzi voglio presentarvi Boa Hancock, la principessa serpente – rivelò il moro con il suo enorme sorriso.
- n.. non dirmi che ..che è quella Boa Hancock che fa parte della flotta dei sette?!?! – balbettò Usop tremando come una foglia.
- si è proprio lei – affermò Rufy
- caro Rufy non mi presenti i tuoi amici? – domandò la mora guardano solo le due donne dalla ciurma con aria di sfida.
- certo ihihih loro sono Brook, Franky, Chopper, Sanji, Zoro, Usop, Nami e Robin – spiegò il ragazzo indicando uno a uno i compagni che salutarono in coro la donna.
- si si piacere… dolce Rufy come mai ti trovi qui? –chiese Boa ignorando completamente la ciurma regalando un sorriso pieno di amore al moro.
- che antipatica che è! Chi si crede di essere?! – proferì Nami incrociando le braccia.
- la donna più bella del mondo – rispose Robin che fino adesso era rimasta in silenzio.
Nami la guardò e notò che l’archeologa guardava con tristezza Rufy che aveva messo il braccio intorno ad Hancock ridendo contento.
- Robin.. io – sussurrò la navigatrice ma venne prontamente zittita dalla mora
- non mi sento molto bene me ne ritorno alla nave, buona notte – disse Robin allontanandosi dal gruppo a testa basta.
Nami la guardò finchè non sparì dalla sua visuale, sapeva che la mora non aveva niente era solo delusa, delusa dal comportamento di Rufy. Quando quella spocchiosa si sarebbe tolta di mezzo avrebbe di certo fatto due chiacchiere con il capitano.
- mocciosa che hai? – domandò Zoro avvicinandosi alla ragazza vedendola assorta nei suoi pensieri.
- Niente, niente.. stavo solo pensando – gli rispose la navigatrice prendendo le mani dell’uomo con le sue.
- e a che pensavi? – chiese il verde fissandola.
- pensavo.. che se ti azzardi a guardare QUELLA ti uccido – lo avvertì Nami guardandolo torvo. Zoro ghigno prima di posare le sue labbra in quella della sua ragazza che ricambiò molto volentieri.
- cosa ci fai qui mia incantevole dea scesa in terra?! – disse Sanji emanando cuori da tutte le parti mentre porgeva una rosa a Boa che lo guardava confusa.
- Sanji ha ragione che ci fai qui? – domandò Rufy sorridente
- sono dovuta venire qui per delle questioni burocratiche e dato che domani ci sarà la festa di San Valentino ho deciso di rimanere ancora per qualche giorno dolce Rufy – rispose Hancock con voce emozionata per l’interesse che aveva avuto il moro.
- buro.. che?! Robin che cosa significa? Robin? Robin?? -  chiese Cappello di Paglia non ricevendo alcuna risposta dall’archeologa. Confuso si girò verso la ciurma, c’erano tutti tranne la mora.
- Robin è voluta tornare alla nave, non si sentiva tanto bene – spiegò Nami
- è meglio che vada a visitarla allora – disse Chopper avviandosi anche lui verso la Thousand Sunny dopotutto era il dottore della ciurma e doveva assicurarsi che tutti stavano bene. Anche Rufy stava per seguire il medico ma una mano lo bloccò per un braccio.
- Rufy caro, che cosa ne dici di fare un giro da soli per la via? – domandò Boa sperando in un si.
Cappello di Paglia esitò un po’ ma alla fine accettò, avrebbe parlato con Robin domani mattina se stava male sicuramente non voleva alcun disturbo. Così il moro e la principessa si avviarono da soli per le bancarelle lasciando confusa tutta la ciurma.
 
Intanto Robin era arrivata alla nave e si stava dirigendo verso la sua cabina quando si sentì chiamare.
- Robin aspetta! Nami mi ha detto che non ti sentivi tanto bene e quindi sono tornato per visitarti – disse la renna raggiungendo la donna.
- non preoccuparti Chopper ho solo un po’ di mal di testa vedrai che dopo una bella dormita mi passerà – affermò l’archeologa sorridendo all’animaletto.
- mi spiace Robin ma devo visitarti lo stesso, anche se si tratta di un semplice mal di testa – continuò il piccolo medico prendendo la mano della mora e conducendola fino all’infermeria dove cominciò a visitarla.
- i parametri sono ottimi, adesso prendi questa pasticca e vai a dormire domani starai di nuovo bene – proferì Chopper appena ebbe finito di controllare la donna.
- grazie dottore – disse Robin facendo arrossire l’animaletto che cominciò a fare uno dei suoi strani balletti. Così la donna dopo aver augurato la buona notte a Chopper entrò nella sua camera distendendosi nel letto guardando il soffitto e pensando alla scena di poco fa, chi era quella per poter abbracciare il suo capitano a quel modo?! Come aveva osato?! Si stava facendo un sacco di domande ma la risposta arrivò per tutte, Boa era quella che durante i due anni era stata sempre vicino a Rufy anche dopo la perdita di Ace quindi si meritava tutta l’amicizia e la stima di Cappello di Paglia, nonostante questo sapeva che l’imperatrice non provava solo amicizia nei confronti del moro, l’ho aveva visto dal modo in cui lo chiamava o lo guardava e la cosa non gli piaceva affatto. Non si sarebbe arresa però, avrebbe lottato con tutta se stessa pur di prendere posto nel cuore di Rufy e con questo pensiero finalmente si addormentò.
 

Dopo un oretta anche i Mugiwara fecero ritorno alla nave l’unico che mancava era il capitano che era ancora a spasso con Boa.
- ma dove saranno andati quei due sono le due passate – disse Usop per poi sbadigliare sonoramente.
- non lo so e non mi interessa, voglio solo andare a dormire – rispose Franky assonato
- Yohohohoho il nostro capitano ha fatto conquiste… Yohohohoho – esclamò Brook ridendo di gusto.
- anche io non riesco a stare sveglio, Rufy è grande e vaccinato tornerà quando ne avrà voglia, buona notte – proferì Zoro dirigendosi verso la cabina sua e di Nami seguito da quest’ultima.
- me ne vado anche io a dormire notte – annunciò Sanji andando sotto coperta seguito da tutti gli altri anche loro diretti a dormire.
 
 
 
- oh caro Rufy questo posto è davvero romantico non credi?! – domandò Boa che era ancorata al braccio del moro.
- se lo dici tu!?! – rispose il moro mentre rubava un po’ di dolcetti da una bancarella per poi mangiarli in un sol fiato.
- Rufy perché non mi parli dei tuoi compagni di avventura, sembrano simpatici – chiese Hancock sperando di ricavare qualche informazione in più sulle due donne della ciurma.
- beh vediamo.. c’è Brook che è un ottimo musicista anche se pervertito, c’è Franky che è un bravissimo carpentiere, c’è Usop grande bugiardo ma un eccellente cecchino, poi c’è Chopper la renna che è il medico di bordo, poi Sanji eccellente cuoco e anche lui gran pervertito, dopo c’è Zoro che è un fantastico spadaccino fidanzato con Nami la ragazza con i capelli rossi che è la navigatrice di bordo, e infine.. infine c’è Robin la ragazza con i capelli neri e gli occhi azzurri è un archeologa ed è la più intelligente, lei capisce sempre tutto anche solo guardandoti.. – rispose il moro soffermandosi sulla figura di Robin elencando molti più pregi, cosa che non sfuggì a Boa la quale capì che la mora era un pericolo per la conquista del cuore del suo amato.
- ora è meglio che vada, ci vediamo domani Hancock notte – proferì Rufy rompendo il silenzio che si era creato dopo la sua risposta.
- si… a domani.. notte dolce Rufy – ripose la donna mentre guardava la figura del suo amato allontanarsi sempre di più fino a sparire.
- cara Robin, non avrai mai il mio Rufy, mai! – affermò l’imperatrice prima di tornare anche lei alla propria nave, pensando ad un modo per allontanare per sempre quella donna dal suo amore.
 
RuRobin1996

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Capitolo 5
*** San Valentino ***


La mattina arrivò presto e la prima persona a svegliarsi fu Robin, di fatti la donna non aveva dormito molto e alle prime luci dell’alba si era alzata dirigendosi verso la cucina per prepararsi un po’ di caffè. Arrivata preparò la moca e la mise nel fornello per poi sedersi nella sedia aspettando che il caffè venisse su. Mentre attendeva la sua mente stava ricordando i fatti avvenuti la scorsa notte in città e all’incontro con Boa, lo aveva capito dal primo momento che la donna provava qualcosa per Rufy, lo aveva visto da come  lo aveva abbracciato e da come gli parlava e questo non era un buon segno. I pensieri della mora vennero interrotti dal rumore della caffettiera che annunciava il salire della bevanda, così Robin spense il fornello e si versò quello che per lei era come il nettare degli dei.
- buongiorno Robin - disse una voce alle spalle dell’archeologa
- buongiorno capitano – rispose Robin girandosi verso il suo interlocutore sorridendogli
- come mai sei già sveglia? – domandò il moro avvicinandosi alla donna
- non avevo più sonno e quindi sono venuta in cucina per fare colazione – spiegò la mora mentre appoggiava la tazzina ormai vuota nel lavandino per poi voltarsi di nuovo verso Cappello di paglia.
- e tu? Come mai sei sveglio? Di solito sei sempre l’ultimo a svegliarti – continuò Robin ricordando che il capitano non era così mattiniero come lei.
- anche io non avevo più sonno quindi sono andato nella polena per cercare di riaddormentarmi, poi ho visto che anche tu eri sveglia e sono venuto qui per tenerti compagnia – proferì Rufy con il suo solito sorriso a 32 denti. - Robin che.. che cosa.. cosa ne dici se oggi andassimo insieme a.. alla festa di San Valentino? – domandò Rufy diventando rosso come il suo gilet.
Robin sbarrò gli occhi, davvero il capitano gli aveva proposto di andare con lui alla festa degli innamorati? era davvero Rufy che glielo aveva chiesto? Proprio Rufy detto Cappello di Paglia gli aveva domandato di passare con lui la giornata dell’amore?
- s.. scusa forse non dovevo dirtelo, ecco lo sapevo ho fatto un casino… fai come se non ti avessi detto niente – disse il moro vedendo che l’archeologa non gli rispondeva.
- ecco.. Rufy.. questa festa la festeggiano solo quelli fidanzati come Nami e Zoro, non due compagni come.. come noi, capisci Rufy?! – affermò Robin sperando di non aver ferito il capitano “ maledizione Robin che cosa stai facendo?! Perché gli hai detto così?”
- no hai ragione Robin, è colpa mia, io non dovevo chiedertelo, scusa – proclamò il moro abbassando il capo dalla vergogna. “ accidenti che vergogna, ora non mi parlerà più! Perché devo essere sempre così stupido ed impulsivo?”
- io vado alla polena, scusami ancora Robin – ribadì il ragazzo girandosi per uscire dalla cucina ma soprattutto da quell’imbarazzo.
Robin rimase a guardarlo vedendo che Cappello di Paglia si stava dirigendo fuori dalla cucina ma in maniera molto lenta come a dirgli  “ ti prego fermami” a questo punto l’archeologa per una volta scollegò il cervello e si diresse verso Rufy fermandolo per un braccio.
- Capitano aspetta – disse la donna prendendo la mano del giovane con la sua – verrò con te oggi, accetto il tuo invito – gli annunciò Robin vedendo il moro sorridergli come lui solo era in grado di fare.
- grazie Robin, vedrai ci divertiremo – esclamò Cappello di paglia prendendo per la vita la donna per poi donargli un bacio a stampo.
 
 
 
Aprii gli occhi richiudendoli subito al contatto con la luce proveniente dall’oblò, infastidita appoggiò il viso nell’incavo del collo del suo uomo che ancora dormiva placidamente tenendola per la vita. Provò a riprendere sonno ma con scarso successo così si staccò da quella dolce presa e si mise seduta riavviandosi i capelli.
- come mai sei sveglia mocciosa? – domandò Zoro mettendosi seduto anche lui mentre con sensualità gli baciava una spalla.
- mi sono svegliata e dato che non riuscivo più a riaddormentarmi avevo deciso di alzarmi per fare una doccia – rispose la rossa girandosi verso lo spadaccino per baciarlo con passione.
- quindi avevi intenzione di fare la doccia senza di me? – proferì il verde staccandosi dalle labbra della navigatrice ridendo maliziosamente .
- guarda che so lavarmi anche senza il tuo aiuto – ribadì Nami stando al gioco di Zoro
- davvero?! Dimmi, come farai a lavarti la schiena? – domandò lo spadaccino tra un bacio e l’altro mentre gli accarezzava la schiena provocandogli dei brividi.
- ho una spugna che arriva anche alla schiena – annunciò la rossa mettendosi a cavalcioni sull’uomo circondandogli il collo con le braccia
- allora?! Come farai a pettinarti i capelli fino alle punte? – chiese il verde accarezzandogli quei crini rossi che tanto amava.
- me la saprò cavare – replicò la navigatrice muovendosi sopra il bacino del verde provocandogli un gemito. 
A quella provocazione Zoro si impossessò delle labbra di Nami coinvolgendola in un bacio più che passionale. La rossa sorrise tra il bacio permettendo alla lingua dello spadaccino di incontrare la gemella incominciando una danza che solo loro conoscevano. Il verde portò le mani nei perfetti fianchi della donna cominciando ad alzarle la maglia che usava come pigiama.
- eh no buzzurro, ancora no! – disse la navigatrice staccandosi dalla bocca di Zoro  - questo viene “Dopo” – lo informò Nami alzandosi dal letto per poi sparire dietro la porta del bagno.
 
 
 
Alle dieci passate tutta la ciurma dopo aver fatto colazione si diresse verso la città che era in gran festa per l’evento dell’anno.
- accidenti quanti cuori ci sono in giro! – esclamò Usop notando che in ogni angolo della città c’erano appesi tantissimi palloncini a forma di cuore.
- Yohohohoho e  guardate quante belle ragazze ci sono – aggiunse Brook avvicinandosi a una ragazza per chiederle di che colore avesse le mutandine beccandosi un sonoro pugno nel cranio.
- ragazzi io e Zoro ci stacchiamo ci vediamo domani – annunciò Nami prendendo lo spadaccino sotto braccio sparendo tra la folla.
- non è giusto, la mia dea ramata con quel.. quel marimo! – protestò Sanji avvilito per aver perso una delle sue amate dee. – ma per fortuna c’è la mia dolce e bellissima Robin! Amor mio cosa ne dici di passeggiare mano nella mano con il tuo Mr. Prince, di passeggiare lungo il bagnasciuga guardando il tramonto per poi concludere la splendida giornata con un b… - esclamò il biondo don Giovanni ma la sua favola fu interrotta da Rufy che abbracciò per le spalle Robin comunicando che anche loro due si sarebbero divisi dal gruppo spezzando i sogni del povero cuoco.
- guarda, guarda il nostro capitano, così si è preso una bella cotta per la nostra Nico Robin – disse Franky mentre si massaggiava il mento guardando la palese coppia andarsene mano nella mano.
-e noi adesso che facciamo? – domandò Chopper guardando gli altri
- potremmo andare al luna park – propose Usop
- sisi che bello io voglio andare nelle montagne russe – dichiarò la renna saltellando dalla felicità
- voi andate, io andrò a… TROVARE QUALCHE BELLA RAGAZZA SINGLE!! – urlò Sanji ripresosi dal doppio due di picche avviandosi con lo scheletro dal lato opposto da dove se ne erano andati gli altri.
- certo che si è ripreso in fretta – proferì il cecchino mentre si dirigeva insieme a Chopper e il carpentiere al luna park.
 
 
- Robin guarda quella cosa è enorme!! – esclamò Rufy indicando una enorme arcata a forma di cuore.
- quello è l’arco di Cupido, li le coppie si giurano amore eterno – spiegò la donna chiedendosi se anche a lei un giorno un uomo gli avrebbe detto “ Ti Amo”
- ti va una crepes? – domandò Robin indicando un banco pieno di calde crepes con dentro del cioccolato fuso. Cappello di paglia non se lo fece ripetere due volte e prendendo per mano la donna si avvicinò al banco ordinando due crepes.
- ecco a voi e complimenti siete una bellissima coppia – disse il venditore porgendo i due dolci ai ragazzi che erano diventati rossi dopo la sua affermazione
- grazie vecchietto, ecco i soldi – rispose Rufy dopo essersi ripreso pagando tutte e due le crepes per poi sedersi in una panchina insieme alla donna. I due mangiarono in silenzio e quando il moro stava per romperlo si sentì chiamare a gran voce.
- RUFYY!!! RUFYY CAROOO!!!  - urlò l’imperatrice pirata felice di vedere il suo adorato Rufy, ma l’entusiasmo sparì quando lo vide in compagnia di quella donna.
- ciao Hancock – la salutò Cappello di paglia sorridendo
- che bello vederti dolce Rufy, che cosa stai facendo? – domandò la mora non calcolando minimamente l’archeologa.
- stavo mangiano una crepes con Robin ed era veramente buonissima!! Ne vado a prendere un'altra – rispose Rufy sorridendo per poi dileguarsi di nuovo verso il banco lasciando sole le due donne.
Boa distolse gli occhi da Cappello di paglia per indirizzarli su Robin guardandola con aria superba mettendosi una mano nel fianco. Anche Robin cominciò a fissarla cercando di prevedere ogni sua mossa e pensiero.
- parliamoci chiaro, io non ti sopporto.. quindi cerca di starmi il più possibile alla larga.. ma soprattutto stai alla larga dal Mio Rufy – esclamò all’improvviso l’amazzone incrociando le braccia al petto.
- la cosa è reciproca se è per questo – ammise l’archeologa alzandosi dalla panchina
-  cosa provi per lui? – domandò Hancock non rigirandoci su
- io.. io … devo molto a Rufy, gli voglio molto bene – rispose Robin non ancora sicura di quello che provava per il ragazzo, - tu invece cosa provi? –
- io lo amo e non permetterò che una donna come.. come te me lo porti via – proferì la mora facendo una smorfia di disgusto quando pronunciò “ una donna come te”
- cosa ti fa credere che Rufy scelga te? – chiese Robin
- semplice, io so che mi ama, lo vedo dal modo in cui mi parla, mi sorride, mi abbraccia. E a tu come fai a saperlo visto che non ha mai fatto niente di tutto questo con te – contestò Boa a testa alta sicura di quello che diceva.
- io lo so, perché oltre al modo in cui mi parla, mi sorride e mi abbraccia lui mi ha anche baciato! -  proclamò l’archeologa lasciando senza parole l’ imperatrice.
- si sarà preso solo un brutto, anzi un bruttissimo abbaglio su di te.. non durerà – disse Boa sicura della sua affermazione – poi guardati, Rufy non vorrà mai una donna brutta e soprattutto vecchia come te – continuò la donna acidamente.
Robin a quelle parole rimase in silenzio, Boa aveva centrato in pieno il suo timore, Rufy non si sarebbe mai innamorato di lei, lei era troppo vecchia per lui e poi perché il capitano avrebbe dovuto scegliere lei quando poteva avere al suo fianco la donna più bella di tutto il mondo.
- eccomi ragazze! Di cosa state parlano? – chiese Rufy che era appena tornato dalla sua scorpacciata di crepes.
- niente.. niente di importante Rufy, adesso devo andare mi sono ricordata che devo andare in biblioteca – disse Robin con voce atona incamminandosi per andare via da quella situazione
- aspetta vengo con te – la informò Cappello di paglia ma venne bloccato dalla donna.
- no Rufy, voglio,, voglio stare sola – affermò l’archeologa prima di correre via.
- Robin… - sussurrò il moro con tristezza non capendo il motivo della fuga della compagna
- andiamo Rufy caro lasciala andare, è una donna adulta, non può certo stare con un ragazzo giovane come te, si sentirà in imbarazzo – enunciò la kuja cercando di far allontanare Rufy da l’archeologa.
“ perché sei andata via Robin, ci stavamo divertendo perché sei corsa via così. Forse Boa ha ragione sono troppo infantile per te, forse ti senti in ridicolo quando le persone ci vedono insieme.”
- vieni Rufy andiamo a fare un giro insieme – disse Boa prendendo a braccetto il moro immergendosi tra la folla della festa.
 
 
La sera arrivò presto e tutti i Mugiwara a parte il capitano, Zoro e Nami non erano ancora tornati, difatti la coppia navigatrice – spadaccino erano seduti in un tavolino del miglior ristorante della città.
- mocciosa non è che spenderai troppi berry per questa cena? – chiese il verde guardandosi intorno vedendo che il posto era di un lusso spropositato.
- per questa volta faccio un eccezione, voglio che tutto sia perfetto – affermò Nami sporgendosi verso il ragazzo baciandolo nelle labbra.
- ma è già tutto perfetto, ci sei tu – gli confessò lo spadaccino accarezzandogli la mano con il pollice.
. non ti facevo così romantico Zoro – enunciò la rossa sorridendo
- oggi è un giorno speciale quindi uno o due frasi romantiche aspettatele, ma non di più – l’avvisò il verde che anche se si trattava della festa degli innamorati non si sarebbe mai abbassato ai livelli di Sanji.
- lo so, ma Zoro io da te non mi aspetto mica frasi sdolcinate o altre romanticherie, tu non sei così.. ma è proprio questo che mi piace di te, mi ami con i fatti e non con regali o altre cose inutili – ribadì Nami guardandolo con amore
- signori la cena è servita – annunciò un cameriere appoggiando i piatti stracolmi di cibo raffinato.
I due ringraziarono il cameriere che se ne andò con un inchino lasciandoli cenare tra una chiacchera e un bacio. Finita la cena i due si diressero verso la spiaggia passeggiando nel bagnasciuga. Ad un tratto Nami si fermò lasciando la mano calda del samurai per guardarlo fisso.
- cosa c’è mocciosa? – domandò il verde avvicinandosi alla ragazza.
- devo dirti una cosa – disse Nami mentre si tormentava le mani.
- Nami mi stai facendo preoccupare, che c’è? – affermò lo spadaccino prendendole le mani
- ti.. ti ricordi che l’altro giorno non mi sono sentita bene – gli ricordò la rossa guardandolo negli occhi. – ecco ho chiesto a Chopper di farmi delle analisi e oggi mi ha dato i risultati – continuò la donna con un pizzico di emozione nella voce.
- quindi?! Cosa c’è scritto, ti prego Nami dimmelo non farmi preoccupare ulteriormente – la implorò Zoro sempre più preoccupato.
- Zoro… sono incinta – annunciò la navigatrice sorridendo per l’emozione.
Lo spadaccino non riuscì a credere alle parole della sua donna, Nami, la sua Nami era incinta, aspettava un bambino, il Loro bambino. Preso dall’emozione abbraccio la sua amata testolina rossa alzandola mentre la riempiva di baci in tutto il viso.
- un bambino.. aspetti un bambino – gridava gioioso Zoro facendo girare Nami che rideva insieme a lui. – ti amo, ti amo.. anzi Vi amo – proferì il samurai poggiando a terra la navigatrice accarezzandole la pancia mentre la baciava con trasporto, finalmente dopo tutti quegli anni era felice, felice di aver creato una famiglia, quella famiglia che lui non aveva mai avuto e l’aveva creata con la donna che aveva amato dal primo giorno in cui l’aveva incontrata. Finalmente era felice! 
 
 
RuRobin1996

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Capitolo 6
*** Un traditore ***


Erano le undici quando Rufy tornò alla nave accompagnato da Boa
- mi sono proprio divertita Rufy –  proferì l’imperatrice attaccata al braccio del moro
- anche io Hancock, notte – rispose Cappello di paglia staccandosi dalla donna per andare nella sua camera ma venne fermato dalla Kuja
- Rufy.. ecco io devo dirti una cosa molto importante – disse timidamente Boa abbassando il capo
- che cosa c’è? Ti ascolto – la invitò a parlare il moro
- vedi Rufy io.. io dalla prima volta che ti ho visto.. ho provato subito qualcosa per te ì… io.. io TI AMO Rufy! – gli confessò l’imperatrice per poi baciarlo con passione.
Cappello di paglia rimase sorpreso per quella confessione così inaspettata ma la cosa che lo soprese di più era il bacio che gli stava dando Hancock, non sapeva spiegarsi perché ma gli piaceva, si quel bacio gli piaceva! Le carnose labbra dell’imperatrice si modellavano alle sue con delicatezza e passione tanto che il moro dopo un attimo di confusione cominciò a rispondere al bacio. I due erano talmente presi che non si accorsero che due paia di occhi gli avevano osservati per tutto il tempo per poi riempirsi di lacrime.
Rufy stava giocando con la lingua di Boa mentre con le braccia gli cingeva la vita. Quel bacio man mano che continuava gli piaceva sempre di più, forse perché con Robin non si era mai spinto così oltre, al ricordo dell’archeologa un senso di pentimento lo assalì facendolo staccare bruscamente da Hancock.
- no.. io.. Boa, non posso.. cos’ho fatto?!!? – disse sempre più confuso Rufy mettendosi le mani in testa. – non.. non dovevo.. mio oddio.. ho sbagliato.. scusa Boa scusa ma non posso! – proferì il moro correndo sotto coperta lasciando l’amazzone nel ponte.
- ehi Boa che ci fai qui? – domandò Nami che era appena tornata insieme a Zoro
- Sono venuta a prendere ciò che è mio – rispose per poi andarsene lasciando i due confusi.
- quella donna non mi piace affatto – esclamò la rossa prima di dirigersi con il compagno nella propria stanza.
 
Stava camminando su e giù da più di dieci minuti non riuscendo a darsi pace, perché aveva risposto al bacio di Boa, lui non l’amava, lui amava Robin! si sentiva un traditore nei confronti dell’archeologa, lui l’aveva tradita! Anche se non erano fidanzati lui si sentiva così, un traditore.
 
Il giorno arrivò presto e tutta la ciurma era riunita in cucina per la colazione, stranamente quella mattina il capitano era più silenzioso del solito e questo non sfuggì ai suoi compagni.
- Rufy ti senti bene? – domandò Usop preoccupato per il suo amico
- si, è che non sono un po’ stanco – rispose atono girando la forchetta nelle mani
- sicuro che è solo per questo? – sollecitò Franky osservando ogni sua minima mossa
- si.. si, scusate ma voglio rimanere un po’ da solo – annunciò il moro alzandosi per andare nella sua amata polena
- chissà che cos’ha il nostro capitano?! – disse Brook mentre sorseggiava una tazza di the
- dev’essere qualcosa di serio dato che non ha toccato cibo, Robin tu sai qualcosa? Ieri mi sembra che siete stati insieme .- domandò Franky guardando la donna che da quando era entrata in cucina non aveva aperto bocca.
- io non so niente, non sono mica la sua badante – rispose la mora con freddezza per poi andarsene anche lei dalla cucina.
- ahi ahi c’è aria di tempesta qui! – esclamò Usop sempre più confuso per il comportamento dei due nakama.
- non vorrei giurarci, ma secondo me in tutta questa storia centra Boa – intervenne Nami ripensando alla frase che l’imperatrice gli aveva detto la scorsa sera.
- e come lo sa? – domandò Chopper curioso
- vedi, ieri sera quando io e Zoro siamo tornati abbiamo visto Boa nel ponte, io gli ho chiesto che cosa ci faceva lì e lei mi ha risposto che era venuta a prendersi ciò che era suo – spiegò la rossa
- e questo “Suo” non è altro che Rufy –concluse Sanji accendendosi l’ennesima sigaretta lasciando il resto della ciurma sempre più sconvolta.
 
 
Si diresse verso la poppa della nave a passo veloce, non voleva vedere nessuno in quel momento, voleva rimanere da sola, come lo era sempre stata! Si appoggiò al corrimano e cominciando a guardare quella distesa di acqua infinita.
- Robin posso parlarti? – domandò Franky avvicinandosi alla Nakama
- se è per l’episodio della cucina non ho niente da dirti – rispose Robin senza guardarla
- E’ inutile che neghi… è chiaro che sei molto legata, e dico molto, al tuo capitano…  e lui ti ha fatto sicuramente qualcosa, altrimenti non ti saresti comportata così in cucina - proferì il cyborg
- Rufy.. Rufy e Boa si sono baciati – confessò l’archeologa che non riusciva a tenersi dentro quello che aveva visto la sera prima. Franky rimase in silenzio stupito per quello che la donna gli aveva appena confessato.
- io non so cosa fare, cosa pensare, per la prima volta in vita mia non so come comportarmi Franky – gli rivelò Robin mettendosi una mano tra i capelli riavviandoli.
- parlaci Robin, vedrai che riuscirete a risolvere questo spiacevole evento – disse il cyborg poggiando una mano nella spalla della donna
- grazie Franky, ma preferisco dimenticare sia il bacio che Rufy, da adesso comincerò a vederlo solo come il capitano della nave in cui viaggio e niente più, da oggi ritornerà tutto come prima, solo il mio sogno e nient’altro – confessò Robin spostandosi la ciocca ribelle dietro l’orecchio puntando i suoi occhi di nuovo sul mare.
 
 
RuRobin1996 

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Capitolo 7
*** Continuerò a combattere! ***


Il pomeriggio Rufy e Robin lo passarono ignorandosi a vicenda, se uno era a poppa l’altro era a prua, se uno era nella zona notte, l’altro era sul ponte.
- ok, così non si può andare avanti! Bisogna fare assolutamente qualcosa! – enunciò Nami stanca per il continuo ignorarsi dei due
- E cosa intendi fare? Quei due non vogliono ne parlarsi ne vedersi, quindi lasciamoli stare – rispose Usop che insieme alla navigatrice si erano nascosti nello sgabuzzino per parlare dei due nakama.
- eh no! caro naso lungo, noi due dobbiamo farli star da soli così si potranno chiarire – affermò la rossa
- e come pensi di fare scusa?! – domandò il cecchino confuso ma allo stesso tempo curioso
- ho già in mente un piano e tu mi aiuterai! – affermò Nami sfoggiando un ghigno che fece tremare il povero Usop..
 
 
- RUFYY!!! RUFYY!!!! PRESTO VIENI!!!!!!!!!! – urlò Usop correndo come un pazzo verso cappello di paglia.
- cosa c’è Usop? – domandò il ragazzo confuso dal comportamento dell’amico
- di sotto.. di sotto nella stiva! C’è un enorme topo che sta mangiando le provviste, devi venire giù immediatamente! – lo informò il cecchino dirigendosi con un Rufy arrabbiato verso la stiva della nave…
 

- Robin! scusa Robin ma ho bisogno del tuo aiuto – disse Nami aprendo la porta della biblioteca dove l’archeologa stava leggendo uno dei suoi adorati libri
- di cosa si tratta? – domandò la mora continuando a leggere il libro
- ecco.. vedi.. Sanji.. si Sanji ci ha chiesto gentilmente se possiamo andare nella stiva a scegliere la frutta per stasera – rispose la navigatrice sperando di aver convinto l’amica
- vai tu! Per me quella che prendi andrà benissimo – annunciò Robin continuando a leggere
- mi dispiace ma Sanji ha detto categoricamente di andarci tutte e due – ribadì la rossa sorridendo nel vedere che l’archeologa ci era cascata con tutte le scarpe..
 

- DOVE SEII!?! BRUTTO RODITORE!!!! LA CARNE E’ MIAA!!! – urlò Cappello di paglia mentre spalancava la porta della stiva pronto ad uccidere quell’animale che si era permesso di entrare nella sua nave.
- ma Usop qui non c’è niente – proferì Rufy che si era calmato nel vedere che era tutto in ordine
- era qui Rufy l’ ho visto! Forse si è nascosto nella cella frigorifera, vai a vedere, io intanto chiamo Franky – disse il cecchino chiudendosi la porta alle spalle..
 

- ecco Robin lì ci sono le cassette della frutta, tu comincia a cercarne qualcuno io intanto vado a prendere un sacchetto – annunciò Nami facendo entrare l’archeologa per andarsene non prima di aver chiuso la porta a chiave.
- perfetto sono dentro! – esclamò gioiosa la rossa tornando sul ponte mentre faceva girare la chiave nel dito..
 

- Usop qui non c’è nie.. – annunciò Rufy uscendo dalla cella frigorifera per poi bloccarsi quando vie Robin
I due rimasero a fissarsi negli occhi cercando di capire ognuno il pensiero dell’altro.
Ad un tratto Robin non riuscendo più a sopportare lo sguardo di Rufy si diresse verso la porta.
- aspetta Robin! – la chiamò il moro bloccandola tra il suo corpo e la porta.
La donna si girò incontrando il viso di Rufy vicino al suo, si soffermò ad osservare le labbra del moro che la sera prima erano posate su Boa e un moto di rabbia l’assalì tanto da tirare uno schiaffo a Rufy che sorpreso del gesto indietreggiò toccandosi la guancia lesa.
- Robin… perché?! – domandò cappello di paglia confuso
- NON TI AVVICINARE PIU’! CAPITO?! – urlò l’archeologa a testa bassa cercando di cacciare indietro le lacrime
- Robin io… tu!.. tu hai visto.. il .. – esclamò Rufy dispiaciuto
- io non ho visto niente! Anche se avessi visto non mi importa niente! Io e te siamo SOLO compagni di viaggio, niente più! NOI NON SIAMO NIENTE E NON SAREMO MAI NIENTE! – gridò Robin guardando il capitano come se fosse il suo più acerrimo nemico.
- Robin lasciami spiegare! E’ stata Boa a baciarmi… ma io non – provò a spiegare il moro ma la donna fece apparire una mano chiudendogli la bocca.
- non ho certo voglia di sentire le tue scuse, anche perché non me ne devi! tu può fare quello che vuoi di certo non ne devi rendere conto a me – ripeté Robin girandosi verso la porta abbassando la maniglia per andarsene, ma la porta era chiusa a chiave.
- maledetta Nami! – imprecò a denti stretti guardandosi in giro per cercare un modo per aprire la porta.
- cosa succede? – domandò Rufy vedendo Robin pensierosa
- Se non te ne fossi accorto la porta è chiusa a chiave, altrimenti me ne sarei già andata – proferì la mora zittendo il ragazzo.
Passarono ben trenta minuti e nessuno dei due parlò più dopo la risposta dell’archeologa. Rufy si era seduto per terra verso la cella frigorifera mentre Robin dal lato opposto. Ogni tanto cappello di paglia alzava lo sguardo per cercare di incontrare gli occhi di Robin ma essi erano sempre puntati a terra.
- Robin.. mi dispiace – ripeté Rufy sperando nel perdono dell’archeologa. – io non volevo, è stata Boa a baciarmi.. io voglio farmi perdonare dimmi come posso fare ti prego! – disse cappello di paglia.
Per un attimo ricadde il silenzio, che venne interrotto dai due giri che fece la chiave fuori dalla porta
- e voi due che ci fate qui? – domandò Franky vedendo i due nakama seduti per terra.
- ecco.. noi .. vedi – balbetto il moro cercando di spiegare l’accaduto
- io sono stata portata qui con un inganno come credo sia successo anche al capitano. Grazie Franky per essere arrivato non sarei riuscita a stare qui ancora per molto. – affermò Robin dirigendosi verso la porta – se vuoi farti perdonare Rufy.. stammi il più lontano possibile – gli rivelò l’archeologa prima di andarsene.
- cosa posso fare Franky, l’ho delusa – disse il moro abbassando la testa.
- per adesso lasciala stare, ha bisogno di stare da sola l’hai ferita e anche tanto – proclamò il cyborg guardando serio il capitano
- Franky… io la AMO! Non posso stare ne vederla così! Devo riconquistarla! – affermò Rufy alzando lo sguardo con determinazione sicuro che sarebbe riuscito nel suo intento..
 

- adesso mi spieghi perché mi hai fatto questo?! – proferì Robin entrando nella stanza di Nami che al sentire la voce dell’amica aveva cominciato a sudare freddo.
- R.. Robin.. come… come hai fatto ad uscire? – domandò a sua volta la rossa
- l’importante non è sapere come sono uscita, ma il perché mi hai chiuso dentro! – precisò l’archeologa guardandola male
- io.. vedi.. volevo che tu e Rufy vi chiarivate e l’unico modo era schiudervi in una stanza insieme – confessò la navigatrice.
-  bene ti informo che il tuo piano non ha funzionato – la informò la mora incrociando le braccia al petto.
- ma perché sei arrabbiata con lui Robin, che ti ha fatto? – domandò Nami guardando la sua sorellona negli occhi.
- Rufy ha baciato Boa – rispose l’archeologa dopo un po’
- che cosa??? Ma quando è successo? – domandò la rossa stupita per l’accaduto.
Robin gli spiegò tutta la scena e quello che era successo nella stiva e Nami era sempre più sconvolta, non poteva crederci, il capitano che aveva cominciato a scoprire l’universo femminile solo da due giorni già aveva combinato un casino.
- su Robin no darti per vinta, infondo tutti possono sbagliare e se Rufy dice che è stata lei a baciarlo io gli credo – proferì Nami sorridendo alla mora
- non è il fatto che sia stata lei a baciarlo, è che lui ha risposto al bacio! Se davvero ci teneva a me si sarebbe staccato subito e non avrebbe ricambiato – ribadì l’archeologa seria.
- cos’hai intenzione di fare allora?! Vuoi lasciare che quell’arpia di Boa vinca? – proclamò Nami sicura che la sorellona non avrebbe mai lasciato Rufy nelle braccia di quella donna. Robin non rispose, Nami aveva ragione non poteva far vincere Boa. Non doveva! Ma la rabbia per il comportamento di Rufy non accennava a diminuire. Anche se il solo pensiero di vedere il suo capitano tra le braccia dell’imperatrice la mandava ancora di più in bestia.
- allora cara la mia Nico Robin vuoi arrenderti oppure voi continuare a combattere? – la sfidò Nami mettendosi le mani sui fianchi sicura della risposta che avrebbe ricevuto.
- hai ragione Nami, devo combattere! Si continuerò a combattere! – rispose Robin mentre con un grido di gioia la sua sorellina l’abbracciava sicura anche lei della vittoria della bella archeologa sulla donna più bella del mondo.
 
 
RuRobin1996

p.s. Io e kiko90 stiamo organizzando il RUROBIN DAY giornata dedicata a questa fantastica coppia! Chi volesse partecipare può contattare me o kiko per maggiori info!

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Capitolo 8
*** Nami e Zoro ***


La cena quella sera era abbastanza tranquilla e tutta la ciurma stava chiacchierando delle varie scoperte che avevano fatto nell’isola. Il silenzio calò quando Zoro e Nami si alzarono in contemporanea.
- che succede? Perché vi siete alzati? E soprattutto perché ci fissate? – domandò Franky incuriosito da quel gesto
- ecco, io e Zoro dobbiamo dirvi una cosa – disse Nami palesemente emozionata
- vi ascoltiamo – proferì Robin con il suo solito sguardo di chi ha già capito tutto
- io.. cioè.. io.. noi, noi aspettiamo un bambino – annunciò la rossa prendendo le mani del verde tra le sue. Alla notizia la ciurma cominciò a urlare di gioia congratulandosi con i futuri genitori.
- SONO SICURO CHE SARETE DEI GENITORI SUPERRR!!! SIGH! MI FATE PIANGERE!! – esclamò Franky mentre si asciugava il cibernetico naso con un fazzoletto
- congratulazioni sorellina – disse Robin abbracciando la rossa che ricambiò.- era ora che vi decidevate a dirlo – gli informò la mora stupendo i due
- tu lo sapevi?! – chiese meravigliata Nami
- avevo i mie sospetti, nelle ultime settimane ti toccavi sempre la pancia e guardavi con insistenza il calendario, io ho solo fatto due più due – spiegò la donna sorridendo
- come fai a sapere sempre tutto?! – disse Rufy che si era avvicinato alla coppia per congratularsi. Robin rimase in silenzio a guardarlo pensando che chissà magari un giorno anche loro due avrebbero potuto avere una famiglia come i loro due mugiwara, al solo pensiero arrossì e dovette distogliere lo sguardo dal moro che intanto si era attaccato al collo del suo vice urlando come un matto.
- Rufy brutto deficiente!! Staccati immediatamente! – lo minacciò Zoro cercando di liberarsi dalla stretta del capitano.
- STASERA SI FESTEGGIA CIURMA!!!!!!!!!!! – dichiarò Cappello di paglia alzando le braccia in aria.
- INVECE NON SI FESTEGGIA AFFATTO!!!! TU!!! BRUTTO MARIMO DA QUATTRO SOLDI COME HAI OSATO DEFLORARE LA MIA DEA RAMATA!?!! – strillò Sanji provocando lo spadaccino
- DEVO FORSE RICORDARTI CHE NAMI NON E’ TUA?! NAMI E’ MIA!!! – ribadì Zoro cominciando a lottare contro il cuoco facendo alterare la navigatrice.
- PIANTATELA!! NAMI NON DEVE SUBIRE PRESSIONI!! – enunciò Chopper trasformandosi nella sua forma umana e scaraventando i due contro la parete della cucina stupendo tutto l’equipaggio.
- certo che quando fa così Chopper mi spaventa – proferì Usop nascondendosi dietro Franky.
Dopo il solito scontro tra cuoco e spadaccino la ciurma di Cappello di paglia cominciò a festeggiare la grande notizia.
- credo che l’abbiano presa molto bene – affermò Nami mentre abbracciava Zoro
- direi anche troppo bene – la corresse il verde vedendo i suoi compagni scolarsi l’ennesimo boccale di sakè.
- pensi che saremo dei bravi genitori? – gli domandò la navigatrice un po’ preoccupata
- io non ho mai conosciuto mio padre, quindi non so nulla su questo argomento, ma sono sicuro che insieme ce la faremo mocciosa.. non ti lascio sola – gli promise lo spadaccino guardandola negli occhi.
- ti amo buzzurro – disse Nami baciandolo appassionatamente
- anche io mocciosa.. anche io – ripose Zoro mentre accarezzava con dolcezza la pancia della sua mocciosa.
 
 
- Sanjiii!!! Un altro giro di sakè!!! – esultò Rufy già mezzo brillo, non vedendo il cuoco arrivare il ragazzo cominciò a guardarsi in torno finché non vide il cuoco che stava servendo del sakè a Robin. un moto di rabbia e gelosia si impossessò di lui facendolo alzare per dirigersi verso i due.
- se vuoi mangiare, c’è della carne laggiù – lo informò Sanji quando lo vide arrivare
- non ho fame! Sai ti credevo un amico – ribadì Cappello di paglia guardandolo male
- cosa stai dicendo Rufy, certo che sono un tuo amico – affermò il cuoco non capendo il comportamento del capitano
- se fossi un mio amico non ci proveresti con Robin – definì il moro stupendo i due, il biondo stava per ribattere ma non ci riuscì perché Rufy lo prese per il colletto della camicia alzandolo da terra.
- Rufy ma che fai!! Lascialo!  - disse Robin cercando di dividere i due
- Io non tollero questi mancamenti di rispetto nella mia ciurma , questo bastardo ci sta provando con te, pur sapendo i miei sentimenti! – ringhiò il moro non lasciando la presa sul cuoco.
- lascialo Rufy!! LACISIALO! – urlò l’archeologa. A questo urlo Rufy lasciò la presa facendo cadere con un sonoro tonfo Sanji che riprese a respirare. Intanto anche tutta la ciurma si era riunita intorno a loro fissando il loro capitano increduli.
- ma sei impazzito?! – enunciò Sanji mentre si massaggiava sistemava il colletto della camicia
- lascia in pace Robin! capito?! – lo minacciò ancora Rufy prima di andarsene lasciando i mugiwara sempre più confusi.
 
Entrò in cucina sbattendo la porta, ma cosa gli era preso?! Infondo Sanji non aveva fatto niente di male, stava solo servendo da bere a Robin. Ma il solo vederli vicini gli aveva provocato una gran gelosia. Si sedette in una delle sedie poste intorno al tavolo quando sentì la porta aprirsi per poi chiudersi.
- che cosa ti è preso Rufy? perché ti sei comportato così? – gli domandò Robin sedendosi vicino a lui
- non lo so, e solo che .. quando ti ho visto insieme a Sanji, mi ha dato fastidio – confessò Rufy con lo sguardo basso. A quella confessione l’archeologa rimase stupita. Rufy era geloso del cuoco?
- E’ meglio che vada a scusarmi con Sanji – proferì il moro alzandosi
- sai una cosa Rufy?! questa tua gelosia non mi dispiace affatto – gli annunciò Robin facendogli l’occhiolino prima di uscire dalla cucina lasciando il capitano nel più incompleto imbarazzo..
 
 
- non pensavo che Rufy fosse così geloso di Robin – affermò Nami stendendosi nel letto matrimoniale.
- beh spero che la sua gelosia aumenti, così sarà la volta buona che quel cuoco di serie c ci rimanga secco – proclamò Zoro mentre si toglieva i pantaloni, rimanendo con i soli boxer.
- sei un cretino! – lo informò la rossa girandosi dalla parte opposta.
- dai mocciosa stavo scherzando.. più o meno – disse lo spadaccino stendendosi anche lui per poi abbracciare la donna da dietro. – che c’è mocciosa?! Vogliamo fare le ritrose? – domandò il verde vedendo che la rossa si ostinava a non parlargli.
- va bene vediamo se così riesco a smuoverti – le comunicò Zoro cominciando a baciargli il collo in modo sensuale.
- ah.. ah –
- vedo che il mio metodo funziona - la stuzzicarla cominciando a darle qualche leggero colpo di bacino.
- ah.. ah .. Z.. Zoro – ansimò la rossa assecondando i colpi del verde. Non resistendo più Nami si girò verso lo spadaccino baciandolo con passione mentre il suo uomo la denudava della camicia da notte che indossava. Mentre continuavano a baciarsi si tolsero anche l’intimo ,Zoro si alzò appena sopra di lei, e appoggiò un leggero bacio sulla sua fronte e sul ventre. –Ti amo…- sussurrò prima penetrarla con dolcezza cominciando a fare l’amore con la sua mocciosa. Arrivati all’apice del piacere si addormentarono abbracciati l’un altro. Entrambi tenevano una mano intrecciata sulla pancia di Nami dove stava crescendo il loro tesoro più prezioso.


Il capitolo è dedicato a tutte le Zonamiste che ogni giorno scrivono meravigliose storie su questa coppia ma che non vengono considerate tali! Io dico che è solo grazie a queste favolose autrici che lo Zonami NON è morto e NON morirà! Grazie ragazze!!!
RuRobin1996

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Capitolo 9
*** Resterai qui! ***


La mattina arrivò presto e tutta la ciurma era riunita sul ponte ascoltando attentamente le indicazioni della navigatrice.
- allora avete capito?! Cerchiamo di non farci riconoscere come sempre e non spendete tutti i soldi che vi ho dato! CHIARO?!!?! – specificò Nami guardando torvo ai membri maschili della ciurma ricevendo un chiaro assenso con la testa da tutti.
- Dai Nami non preoccuparti, ci comporteremo bene – gli sorrise il capitano con il suo solito sorriso a trentadue denti.
- l’ultima volta che hai detto così ci siamo ritrovati centinai di marine alle calcagna – proferì la rossa mentre gli pulsava la solita vena in fronte. Dopo l’ ennesime indicazioni la ciurma scese dalla nave dividendosi in piccoli gruppi, Usop e Franky si diressero verso la falegnameria, Chopper e Sanji e Brook  al mercato, Nami e Zoro verso la via dei negozi mentre Rufy e Robin si diressero verso la biblioteca comunale. Entrati l’archeologa si diresse subito verso uno scaffale ben preciso, quello sulla storia. Mentre cercava tra i vari volumi Rufy si era seduto su una sedia lì vicino ad osservare ogni movimento della donna che gli aveva rubato da subito il cuore.
- Non preoccuparti Rufy, ho finito  – affermò Robin mentre sfogliava un enorme volume. Non ricevendo nessuna risposta la donna si girò per vedere dove si fosse cacciato il ragazzo  e se lo ritrovò a due centimetri dal viso.
- hai scelto? – domandò Rufy mentre appoggiava la mano contro lo scaffale impedendo qualunque via di fuga all’archeologa.
- si, possiamo andare capitano – rispose la mora sorridendogli
- se permetti questo lo prendo io – affermò cappello di paglia acchiappando il libro dalle delicate mani della donna stupendola. Senza dire altro Rufy si diresse verso l’uscita della biblioteca fermandosi alla cassa per pagare il libro.
- grazie signora, FORZA ROBIN ANDIAMO!!! – urlò il moro facendo un cenno alla donna che era rimasta nella stessa posizione di prima con ancora il cuore che batteva a mille.
- Qui è vietato urlare!!!! – lo ammonì la bibliotecaria mentre raccoglieva un libro che gli era caduto dallo spavento per quell’urlo disumano.
- scusa ma la mia compagna è lontano da qui, se non urlo lei come fa a sapere che bisogna andare?!?! – gli fece notare il moro mentre si grattava la zazzera da sotto il cappello.
- qui non si urla e basta! – ribadì la signora prima di tornare a timbrare i libri
Robin sorrise all’affermazione di Rufy e dopo essersi ricomposta si diresse anche lei verso la cassa.
- allora andiamo? – chiese la donna.
- CIAO VECCHIACCIA!!!! - sorrise il moro, prendendola mano di Robin e correndo fuori dal palazzo.
 
 
 
- questa ti piace?? – domandò Nami mostrando una tutina da neonato bianca e arancione con al centro disegnata una giraffa.
- non ti sembra di aver esagerato un po’ mocciosa?! – gli fece notare Zoro inarcando un sopracciglio mentre con un cenno del capo indicava le decine di buste con dentro migliaia di vestitini per bambini.
- lo sapevo che ti sarebbe piaciuto, la prendiamo – disse la navigatrice sorridendo
- ma io non ti ho detto che mi piace! – protestò lo spadaccino
- ottimo, adesso andremo a comprare altri vestitini e poi abbiamo finito – affermò Nami ricevendo un ulteriore lamentela da parte di Zoro
- non ci provare mocciosa, nostro figlio con tutti i vestiti che gli hai comprato si potrebbe cambiare dieci volte al giorno –
- Zoro vuoi che nostro figlio sia uno straccione?! No!! quindi non lamentarti e prendi le buste – ordinò la rossa dirigendosi verso l’ennesimo negozio per neonati.
 
 
 
- g.. grazie per avermi regalato libro – proferì Robin seduta ad un bar insieme a Rufy che stava letteralmente ingurgitando un gelato a tutti i gusti.
- hihih figurati – rispose guardandola negli occhi. I due si fissarono per un tempo che parve infinito, il nero si fuse con il celeste fino a diventare una sola cosa. Cappello di paglia prese l’iniziativa e cominciò ad avvicinarsi alle labbra dell’archeologa quando degli schiamazzi provenienti da fuori li fecero tornare alla realtà. Robin fu la prima a ricomporsi e si alzò dirigendosi verso la folla seguita dal ragazzo. I due si fecero largo tra il mucchio di gente e con loro grande sorpresa video Boa a terra ricoperta di sangue .
- BOA! BOA CHE COSA TI E’ SUCCESSO?!?! – domandò cappello di paglia inginocchiandosi a terra.
- Ru…Rufy aiutami – ansimò la donna invocando l’aiuto del giovane
- vedrai Boa andrà tutto bene, adesso ti porto alla nave e Chopper ti curerà! – proferì il moro prendendola in braccio per poi dirigersi verso il porto. – ROBIN!! TU VAI A CERCARE CHOPPER!!! – urlò Rufy prima di sparire dalla visuale della donna.
 
 
 
- Eccomi Rufy!! Robin mi ha spiegato tutto, però devo chiederti di uscire quando avrò finito portai entrare – affermò Chopper che era appena ritornato sulla nave. Dopo aver fatto uscire al capitano si diresse verso il lettino dov’era stesa l’imperatrice serpente. Avvicinatosi cominciò a tastare il braccio della donna cercando di capire se avesse qualche osso rotto. Constatando che non aveva niente di rotto si girò verso il comodino per prendere cotone e disinfettante ma una mano della donna lo acciuffò per una zampa facendolo urlare dallo spavento.
- LEVAMI SUBITO QUESTO SANGUE DALLA MIA BELLISSIMA PELLE!!! – gli ordinò Boa giacchiandolo con lo sguardo. L’animaletto fece quello che gli fu comandato notando che sotto quello strato di rosso la donna non aveva alcuna ferita.
- ehi, ma.. ma tu non hai un graffio! – enunciò Chopper meravigliato.
- certo che no babbeo! Pensi che io possa rovinarmi la mia bellissima pelle con delle ferite?! Non sia mai – proclamò la mora sedendosi composta nel lettino.
- allora.. perché ti sei ricoperta con il sangue?! – domandò la renna sempre più confusa
- per attuare il mio piano nella conquista del cuore di Rufy – rispose l’imperatrice ghignando. – ora piccola palla di pelo, tu mi dovrai fasciare questo braccio e dovrai mettermi il gesso su questa gamba altrimenti tu e tutta la tua cara ciurmetta finirete alla marina, CHIARO?!?! – gli impose Boa fulminandolo con lo guardo.
- NO! NON LO FARO’!!! NON ABUSERO’ COSI’ DELLA MIA PROFESSIONE! – gridò la renna
- FALLO!! FALLO BRUTTO MOSTRICIATTOLO!!! – proferì Boa dandogli uno schiaffo che lo fece sbattere contro la parete di fronte a lei. Il piccolo si rialzò e con gli occhi lucidi cominciò a bendargli il braccio.
 
 
- uffa perché non escono?! – esclamò Rufy dopo l’ennesimo giro intorno alla tavola della cucina
- vedrai che non è niente di grave, stai calmo – cercò di tranquillizzarlo Usop che insieme agli altri stava aspettando l’esito del dottore. Il cigolare della porta fece girare tutti verso l’entrata della cucina dove Chopper e Boa entrarono anche se la donna faceva un po’ fatica a camminare.
- purtroppo si è rotta una gamba e si è slogata la spalla quindi dovrà tenere le fasciature per un mese – annunciò il medico a testa bassa.
- ma com’è successo? – domandò Franky alzandosi gli occhiali da sole.
- ecco.. per ora non voglio parlarne… è stato così orribile – spiegò la donna sedendosi vicino a Rufy
- non preoccuparti Boa qui sei al sicuro, sai una cosa?! Resterai qui! Finché non guarirai del tutto – enunciò Cappello di paglia abbracciando la donna che ricambiò il gesto.
- ma.. io non voglio disturbare – proferì la mora dispiaciuta
- non disturbi affatto, anzi ora è meglio se vai a riposarti. Ti accompagno – ribadì Rufy prendendo in braccio la donna dirigendosi verso l’infermeria mentre un ghigno si faceva strada tra le labbra dell’imperatrice serpente.
 
 
RuRobin1996

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