*Miyavi la catastrofe*

di Miyavi4eVeR
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** *Un Miyavi alquanto pazzo in uno studio di registrazione che non si sa per quale oscuro motivo sia riuscito a restare in piedi* ***
Capitolo 2: *** *Tempo di zuppa??? Ma se siamo in estate!!* ***
Capitolo 3: *** *uno sclerato Gackt alle prese con i béignes* ***
Capitolo 4: *** *Lezioni di sci…Oh my God!!!* ***
Capitolo 5: *** La vendetta!!! ***



Capitolo 1
*** *Un Miyavi alquanto pazzo in uno studio di registrazione che non si sa per quale oscuro motivo sia riuscito a restare in piedi* ***


*Un Miyavi alquanto pazzo in uno studio
di registrazione che non si sa per quale oscuro motivo
sia riuscito a restare in piedi*





– Gaaaaaaaaaaaaackt…- un ragazzo di circa 26 anni saltò letteralmente addosso a colui che aveva appena chiamato…aveva i capelli neri che gli coprivano in parte l’occhio destro, occhi scuri e un sorriso a trentadue denti stampato in faccia…era vestito con un paio di jeans neri strappati, una canottiera bianca due volte più grande di lui e un cappellino rosa schokking in testa…ai piedi aveva un paio di scarpe di almeno una misura più grande, che rischiava di perdere ogni volta che muoveva un passo.
Invece, il personaggio che aveva appena ricevuto addosso quella bomba umana e che ora si ritrovava sdraiato con il sedere per terra in mezzo al corridoio che portava in sala registrazione aveva circa sui 34 anni, indossava una maglietta nera, pantaloni neri e scarpe nere, al collo diverse paia di collane…aveva uno sguardo simpatico, ma in quel preciso momento velato da una particolare luce…più comunemente chiamata stizza:
- Ma sei completamente rincretinito? giuro che se ti prendo di disintegro…-
Il ragazzo si mise a correre per tutto il corridoi inseguito da Gackt:
- Tanto non mi prendi…tanto non mi prendi…uhahahha…- rideva
- Questo lo dici te…brutto troglodita scalmanato…- con uno scatto il cantante saltò addosso al chitarrista e lo sbatté sul pavimento, quest’ultimo per tutta risposta gli sganciò un bacio sulla bocca e agile si liberò, ricominciando poi a correre:
- Miyaaaaaaaaaaaaaaaaaaviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…-
- Ops…-
- Che cosa hai combinato adesso?- chiese sconsolato Gackt al ragazzo che gli stava di fianco…
- Credo che abbiano appena scoperto che sono stato io a nascondere il costume da pagliaccio…-
- Perché lo hai nascosto?-
- Mica mi voglio mettere quell ’obbrobrio…cioè…vabbè tutto, ma ho un onore da difendere…-
- Il tuo onore è andato a farsi fottere già da un bel pezzo, non ti preoccupare…- Gackt si abbassò appena in tempo per schivare l’ estintore che gli stava volando contro…ma così facendo lo fece andare a sbattere contro il muro, dove disgraziatamente si aprì…inondando il povero disgraziato della sua schiuma biancastra:
- Io. Ti. Disintegroooooooooooooooooooooooooo….- ma quando il cantante si voltò si accorse di non essere l’unico sfortunato ad avere appena ricevuto in regalo un bel po’ di quella cosa così simile a panna montata: Miyavi, [ o almeno Gackt credeva fosse lui…] era disteso a terra, ricoperto di schiuma dalla testa ai piedi…l’unica parte del suo corpo che si vedeva era la gamba…ci vollero due secondi…dopodiché il ragazzo emerse sputacchiando e urlando ai sette venti:
- Ma che schifooooooooooooooooooooooooooooo!-
- Sei te che ti sei messo in testa di metterti a lanciare estintori in giro per il corridoio…non è stata mia l’idea…- Gackt tentò di scrollarsi via di dosso quella pelliccia bianca, ma con scarso risulatato. Miyavi nel frattempo aveva iniziato a saltellare per tutto il corridoio, ridendo come un pazzo, evidentemente si era ripreso in fretta dallo schifo, perché aveva cominciato a urlare:
- Che belloooooooooo…voglio rifarlo….ti prego Gackt rifacciamolo…ti prego ti prego ti prego [occhi da cucciolo], dove sono gli estintori? Voglio un altro estintoreeeeeeee…è stato troppo forte….ti prego voglio rifarlooooooooooooo!!!!- dopo mezz’ora il corridoio si poteva paragonare ad un’enorme campo da sci…ricoperto di schiuma bianca dall’inizio alla fine, la calma che ti metteva quel posto a prima vista era interrotta qua e la da un qualche estintore [vuoto…O_o] e da due ragazzi che si rincorrevano: il primo allegro come una pasqua, il secondo un po’ meno, ma ugualmente spensierato
[macché spensierato…io quello lo uccido, lo disintegro, lo seppellisco vivo, lo faccio a pezzetti…NdGackt][sta zitto te e segui il copione una volta per tutte…Nda]

…allora, come stavo dicendo che in mezzo a quella distesa bianca c’erano[oltre agli estintori O_o] anche due strambissimi pupazzi di neve che giocavano ad inseguirsi, e che vennero interrotti da una gruppo di persone che si catapultò letteralmente nel corridoio
[uffa…proprio sul più bello...NdGackt] [macché sul più bello e sul più bello…me lo stavi per impiccare al lampadario!…Nda][Senti un po’ ….sei mica te l’autrice? vedi allora di cambiare un po’ la trama se non ti piace…NdGackt] [ok, ok…chiedo venia…vedrò di seguire il tuo consiglio…Nda]

- Ma che cosa è succeso qui?- chiese uno degli operatori
- Non si vede? Sto tentando di impiccare il mio carissimo collega…-
- Che cosa? Temo che ci dobbiate delle spiegazioni…-
- Appena finito qua giuro che vi spiegherò tutto…-

- Uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh….fermateloooooooooo….sta per impiccare il mio futuro ragazzoooooooooo!-
- E chi è sta qua?-
- Sono l’autrice…quindi portatemi un po’ di rispetto chiaro?-
- Certo…mi scusi eccellenza…non avevo intenzione di offenderla…- lo sfortunato operatore si accucciò in un angolo con uno sguardo impaurito… mentre l’autrice si rivolgeva con tono assassino agli altri componenti dello Staff:
- Fermate quella calamità umana, è un ordine!!!- Tutti gli operatori si fiondarono contemporaneamente addosso al povero e sventurato Miyavi, che sgranò gli occhi terrorizzato:
- Ma che avete capito, trogloditi…dovete fermare Gackt…!!!- cambio di direzione da parte dello Staff, che, sempre con sguardo terrorizzato si buttò con la forza di una mandria inferocita addosso al cantante…strappandogli dalle mani il povero chitarrista, che fortunatamente ne uscì illeso…


Ed ecco il primo capitolo…logicamente il mio omonimo non può avere un carattere cosi, quello che ho scritto qui è moooooooolto esagerato, ma spero che vi faccia divertire in ogni caso…comunque nei capitoli successivi ne capiteranno delle belle…uhuh…anke se dubito che il nostro carissimo Miyavi riuscirà mai a starsene tranquillo in un angolino…O_o]
Ciao
La vostra
Miyavi

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Capitolo 2
*** *Tempo di zuppa??? Ma se siamo in estate!!* ***


*Tempo di zuppa??? Ma se siamo in estate!!*





Dopo il casino dello studio di registrazione, stranamente il nostro amato chitarrista era riuscito a strasene tranquillo [ragionevolmente tranquillo O_O] [macché tranquillo e tranquillo…abbiamo dovuto rinchiuderlo nell’armadio con la camicia di forza per riuscire a farlo stare fermo…NdGackt][senti te…se comincia già dalla prima frase a rompere le scatole giuro che ti faccio mangiare vivo Nda][e da chi vorresti farmi mangiare vivo scusa? NdGackt].

Uff…riprendiamo.
Una settimana dopo quel breve incidente alla sala registrazioni, mentre Gackt e Miyavi stavano provando [ahah…visto? Non le mantieni le minacce NdGackt] una mandria di cannibali entrò nella stanza da dove provenivano i melodici suoni della melodica musica e con un urlo che non aveva proprio niente di melodico si lanciarono addosso a Gackt [*L’autrice fa la linguaccia al cantante*]
- Noooooooooo…ti pregoooo…farò tutto quello che vuoi, ma risparmiamiiiii.-
[uhahaha…quanto mi diverto…Nda][Ma mi stai facendo chiedere perdono ? Io non mi piegherò mai…NdGackt][oh, si che ti piegherai…Nda]
- Miyaviiiiiiiii….ti prego salvamiiii…!!!-
- Se…nei miei sogni….-
- Perché? Hai paura? Fifone!-
-Parla mister Coraggio, né?-
- Io sono stato preso di sprovvista.- [Non è vero…io ti avevo avvertito! Nda *Stizzita*][Visto? Lei ti aveva avvertito! NdMiyavi][Ti ci metti anche te adesso? NdGackt][Ma è divertente…O_O NdMiyavi]:
- Aiutoooooooooo…-
Gackt viene ficcato a forza in un gigantesco pentolone, mentre i cannibali urlavano qualcosa molto simile a:
- Ghya Ghiya Gaaaackt buooono, ghackt…gnamgnamgnam…- intanto Miyavi seguiva scandalizzato la scena:
- Ma da dove esce sto affare?-
- Boh…io non ho mai scritto che c’era un pentolone…-
- Ma la volete piantare e volete venire a salvarmi?- Gackt si vede arrivare addosso dei peperoncini, sale, pepe, cannella, senape, pollo…
- Ma chi è che lo sta condendo? Io mica lo vedo il cuoco…-
- Ma che ne so io…c’è un pazzo deficiente che sta scrivendo la storia al mio posto….ahò, ma come ti permetti? La storia è mia e non osare toccarla…!-[autrice furiosa]
- Mi sa che la cosa sta cominciando a sfuggirmi di mano…-[autrice preoccupata]
D’un tratto, una risata che non aveva nulla di santo (in parole povere, sadica al massimo) irruppe nello studio.
-Oddio… conosco questa risata… è quella che mi trapana i timpani ogni sabato pomeriggio!- disse l’autrice iniziando a sudare freddo.
-Voglio la mamma, ho pauuuuuraaaa!- esclamò Miyavi rannicchiandosi in un angolino.
-Ooooh, non ti preoccupare, ci penso io…. (tira fuori un sacchetto targato “Yes or No”)…
Raaaaavy!!! C’è un giacchettino di pelle qua dentrooo! Rispondi sbavando se sei tu!- In tutta risposta, un rivolo di una strana sostanza appiccicosa, che di li a poco si era trasformato in un torrente in piena, iniziò a coprire tutto il pavimento. Dalla porta arrivò con la grazia di cinque bufali, una sadica con la maglietta dei Tokio Hotel e un trucco da poter competere con Mana, ed iniziò ad urlare.
- ODDEA! MA CHE CAZZO SUCCEDE QUI, STANNO CUOCENDO GACKT IN UN PENTOLONE! - piccola pausa dove entrò in scena un ghigno terrificante – DATEMI IL MESTOLO, FACCIO IOOOOOOO! - la ragazza si lanciò con una furia pazzesca contro al cuoco, staccandogli un braccio a morsi e prendendo il mestolone di legno, nel farlo lo mollò in testa all’ingrediente principale che ora sguazzava nel brodo: Gackt.
-Oh mammina…poveretto.- commentò l’autrice vedendo la scena a dir poco allucinante. -Fermatiiiii! Così ci uccidi il cantante e dopo come facciamo?!-strillò Miyavi saltellando istericamente.
Raven si accorse del danno che stava per fare, e cercò di tirar fuori quel povero cristo dal brodo, quando improvvisamente una strana forza la fece allontanare dal calderone.
-Ammazza, quella strana forza che ha anche fatto comparire il calderone è una bastarda bella e buona, eh??? E adesso come facciamo????- disse Raven ascoltando gli urletti isterici di Gackt che stava iniziando a diventare un po’ più “tenero” giunto a cottura media.
Come se non bastasse, i cannibali tornarono alla carica, facendo scappare a gambe levate l’autrice, Miyavi e la sadica, che si arrampicarono tra uno spintone e l’altro su una grondaia (anche questa apparsa grazie allo gnomo dei boschi, eh!) Una volta arrivati in cima, e rimanendo aggrappati agli allarmi anti incendio sul soffitto, pensano a come salvare il povero disgraziato.
-Non temete, ci penso io!- disse Raven estraendo una manciata di semi dalla tasca e buttandoli sul lampadario della sala.
-Che stai facendo?- chiese Miyavi osservando poco convinto la scena.
-Architetto la nostra salvezza. Ho piantato dei semi di liane amazzoniche lassù, ora aspettiamo che crescano e ci lanciamo.-
-E certo, tra un anno forse!- replicò l’autrice, e in lontananza si sentì Gackt urlare una cosa simile a:
UN ANNO?! MA SIETE SCEMI?! OH, ADDIO MONDO CRUDELE!
-E lasciatemi finire, santa Kaulitz!- esclamò estraendo sempre dalla tasca dei pantaloni un annaffiatoio pieno di non si sa cosa di puzzolente.
-Che vuoi fare scusa?!- dissero in coro Miyavi e l’autrice.
-Questo è un preparato di acqua, mescolato ad una sorta di sciroppo radioattivo non ancora testato perché provoca invecchiamento precoce. Quindi, se i calcoli della mia mente contorta e non di questa terra ragionano giustamente, le liane cresceranno in meno di due secondi, no????-
Tutti gli altri muti, iniziarono a pregare.
Raven buttò l’impiatro sui semi, e, miracolo della scienza e della pazzia di questa fanfiction, le liane crebbero come i capelli di Raperonzolo, pendendo sopra al calderone.
La “giardiniera” prese una di queste e si lanciò giù, urlando.
- GAAAAAACKT! NON TEMERE, TI SALVO IOOOOO! -
-Benissimo, allora posso anche rimestarmi e scolarmi da solo!-
La sadica, inevitabilmente, si andò a schiantare contro ad una parete, cadendo inerme al suolo.
-Come non detto…- mormorò Gackt sconsolato.
Tutto d’un tratto una luce rosa invase tutto lo studio…e proveniva da Miyavi!
-Oddei, che succede?- chiese l’autrice guardando il suddetto lampadario umano.
- MEW MIYAVI, METAMORFOSIIIIIII! -
Oh santa Cicoria…Miyavi si era trasformato n una Mew Mew!!!!
Ed eccolo li, con un vesitino bianco con la gonna a sbuffo, dei fiocchetti rossi ovunque, i capelli legati in due fluenti trecce, e orecchie e coda da canguro, Mew Miyaviiiiiii!
-Ed ora, come avete osato, brutti cattivoni, rapire e cercare di mangiare il mio compagno di squadra, il cavaliere Viola?! Ve ne pentirete!
Un urlo proveniente dal pentolone con una certa nota di disgusto arrivarono d Gackt.
-Ma per favoreeeee!-
-Ed ora ti libererò! FIOCCO DI MIYAVIII! - ed ecco che tra le sue mani, in un turbinio di lucette e cuoricini, apparve un estintore ROSA! (Bleaaaah! Che schifo!)
-Ed eccoti il mio colpo speciale!
FIOCCO …ehm… FIOCCOOOOOO …uhmm… FIOCCOOOOOOO DI NEVE! -
-Eddaaaaaai! Un po’ di fantasia!- esclamò la scrittrice alzando gli occhi al cielo.
-E ci sto provando ma non so cosa dire!-
-Non lo so, prova con FIOCCO DEL DEFICIENTE VESTITO DA DONNA CON IN MANO UN ESTINTORE?! - propose Gackt mentre veniva rimestato da un cannibale che di tanto in tanto lo tastava per vedere il grado di cottura.
-Ooook, grazie amico mioooo! FIOCCO DEL DEFICIENTE VESTITO DA DONNA CON IN MANO UN ESTINTOREEEE! - ed ecco che il fiocco estintore fece fuoco…fuoco?! Ma se è un estintore! Dovrebbe spegnerlo, no?! Allora…l’estintore iniziò a spruzzare la sua candida nuvoletta bianca per tutta la sala (ed è già la seconda volta!)
I cannibali lanciano un urlo disperato.
-Noooo nooo! Omino cretino in gonnella avere rovinato zuppa con sua nuvoletta bianca!
Ungalamungala! Allora noi fare nuova zuppa, noi andare a cercare gli ingredienti!-
-E se fate caso, dall’altra parte della strada c’è pure un Denner, se guardate bene potete trovare perfino gli uomini congelati da fare al microoonde, eh!- disse Raven che si era ripresa dal suo ultimo incontro con la parete (la quale portava ancora un buco nello stucco a forma di sadica).
Allora… ora i cannibali se ne erano andati…e adesso?????
Vi lasciamo sulle spine, al prossimo capitoloooo!


Per questo chappy mi ha aiutata la mia sadicissima Best… e anche per i prossimi ci sarà il suo zampino… ed ora… MEW SADICAAAAAAAAAAAAA alla prossima!!!!

Ringrazio vivamente coloro che hanno commentato, tra cui:
Naoku: Eh già...Miyavi deve essere un pazzo senza speranza...uhahah...mi fa piacere ti sia piaciuta e spero tu possa apprezzare anche questo chappy...
Blak Raven: Ravyyyyyyyyyy...uhahah, la nostra mente contorta ha creato anche un'altro chappy...xD!!!

un bacione
Miyavi

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Capitolo 3
*** *uno sclerato Gackt alle prese con i béignes* ***


*uno sclerato Gackt alle prese con i béignes*





Dunque, eravamo rimasti al recente salvataggio di Gackt dal diventare la portata principale dei cannibali, grazie all’aiuto tempestivo di Miyavi ed il suo terribile estintore rosa.
Ora ritroviamo il nostro bel cantante in cucina, con tanto di grembiulino a fiorellini, alle prese con tutti i vari ingredienti che preparare una crema per dei beigné [ e non é per niente logico… ve lo dico io…xD Nda]… riuscirà in questa impresa?
-Ooooh, ma che bello! Preparare i dolci mi fa sentire così in pace con il mondo, mi sembra tutto fin troppo tranquillo, chissà perché.- dice mentre sta mescolando gioiosamente l’impasto che emana un dolce ed irresistibile profumino.
Una volta finito di montare per bene la crema, quasi come nelle perfette telenovele, il *TLIGN!* del forno si espande per tutta la cucina, indicando che la pasta dei beigné è cotta e pronta per essere riempita.
Zompettando allegramente come una gioiosa casalinga, si avvicina per togliere il suo duro lavoro [chissà perché il mio era veramente duro, in tutti i sensi, mia madre ha detto che sembravano dei mattoni Nda] dal forno, e infilandosi i guantoni da cucina, toglie la teglia bollente. Canticchiando quasi come Biancaneve (o come Cenerentola che gli si addice di più) poggia sul bancone i suoi capolavori e si esibisce in un sorriso a trentadue denti.
-Beeeeenissimo! Trallallerollerollà! Ed ora passiamo a riempire per bene i miei figliolettiiii!- (Ok, adesso è veramente preoccupante!)
Gackt si gira per prendere la crema, ma…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!-
Una nube oscura fece diventare nero il cielo, e lampi e fulmini squarciarono la tranquilla quiete del mondo, facendo tremare la terra.

LA CREMA PASTICCERA ERA SPARITA!!!!!
*DAN DAN DAN DAAAAAAN!!!!*



Ok, qui sta venendo giù la fine del mondo, mentre Gackt si inginocchia implorante a suolo con i lacrimoni.
-Chi è stato colui che si è appropriato del mio duro lavoro?! Chi? Oh, mondo crudele, perché non prendi anche meeeeeee!- urla il cantante cadendo all’indietro e finendo lungo e disteso a terra. Tutta la vita gli sta passando davanti come un torrente in piena, ed è convinto che tra qualche minuto impazzirà per il dolore della GRAVE perdita. Vede tutti i momenti in cui era piccolo e si divertiva a tirare calci negli stinchi ai compagni di classe per fregar loro i soldi della merenda… In quello che credeva essere il suo ultimo respiro vitale, adocchiò in un angolino qualcosa che si muoveva freneticamente…una coda da canguro?!
-Ehi, aspetta un att…- biascicò riprendendo vita e mettendosi a sedere.
Rimase a fissare quella coda che si muoveva da destra a sinistra, da destra a sinistra, da destra a sinistra, da destra a sinis…eeeee basta adesso, lo abbiamo capito! Allora, Gackt si avvicina a questa suddetta coda, che avanza mezza fuori dall’armadietto sotto al lavandino della cucina. Incuriosito la tira e…
-AHI!-
La tira ancora…
-AHI!-
E la tira ancora…
-E CHE CAVOLO, MA LO HAI CAPITO CHE MI FAI MALE?!-
Gackt apre del tutto l’armadietto e si ritrova una scena a dir poco devastante: Tutti ammassati in quel mezzo metro quadrato scarso, ci sono la scrittrice, la sadica Raven e Mew Miyavi (al quale appartiene la suddetta coda da canguro) tutti e tre impiastrati di crema pasticciera fino alle orecchie! A Gackt iniziano a salire i bollori…la sua crema…quella che LUI aveva preparato con tanto AMORE…e LORO se l’erano mangiata tutta?! Gliel’avevano fregata senza il minimo ritegno?!

SACRILEGIOOOOOO!!!!!!!!!



Gackt si avventa sui tre in maniera a dir poco animalesca ( e dire che è Miyavi quello con orecchie e coda da canguro e poi vengono a Gackt le crisi animalesche!), oddei sta tentando di azzannare l’autrice!
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh… ma come ti permetti, troglodita!-
- Avete mangiato la MIA crema pasticcera, e neanche poca, ma TUTTA.- il litigio che si stava per trasformare in rissa tra l’autrice e il cantante venne interrotto da una strana musichetta: lo scettro di Miyavi [che aveva sclerato per oltre un mese per farselo sostituire con l’estintore rosa Nda] [ma… ma l’estintore è così cariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiino…NdMiyavi]era capitato in mano alla sadica che lo stava… guardando?!? E lo stava contemporaneamente… provando?!? Oimammamia SANTISSIMA:
- Ma…ma…ma che cazzo stai facendo?- Gackt era “leggermente” incazzato:
- Non osare dire parolacce nelle MIE fanfiction.- si intromise l’autrice:
- E non cambiare argomento…allora? Che cavolo stai facendo?- [l’autrice sta cominciando a fumare dalla rabbia perché Gackt ha avuto il coraggio di interromperla =.=’]
- Era solo per sbollire la situazione che si era andata creando.-
- Mettendoti a provare il vecchio scettro di quel deficiente di Miyavi????-
- Lo scettro era solo un metodo per riuscire a convincervi a cedermi la vostra attenzione, vedete – fa una faccia da secchiona – mi sono resa conto che il nostro Miyavi ha dei capelli a dir poco osceni, e che ci starebbe da Dio se fosse biondo.- tutti si girarono verso il personaggio in questione, che nel frattempo aveva iniziato a tremare in maniera incontrollabile:
- IO NON MI FACCIO BIONDO, CHIARO???-
- Bene caro, allora, se non ti vuoi fare biondo, ti toglieremo quella foresta amazzonica che hai al posto delle gambe.-
- Sarebbe?- chiese con la faccia di un bambino curioso e scassaballe e noi rispondemmo, con espressione logica [si può dire? Nda][ma certo! Ndraven] mentre sventolavamo un pacchetto contenente delle strane striscioline di carta:
- Ti facciamo la ceretta!- non si può nemmeno descrivere l’urlo che lanciò il nostro coraggiosissimo Miyavi, che se la diede a gambe in meno di un nanosecondo, lasciandosi dietro la nuvoletta come nei cartoni animati:
- Aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooo!!- Gackt, l’autrice e la sadica si lanciarono contemporaneamente dietro il missil…ehm…dietro Miyavi che però sembrava irraggiungibile…no ecco…si è fermato….riparte… i tre lo stanno ancora inseguendo. Noooooooo, lo stavano per prendere ma è riuscito a scappare [hey, ma ti rendi conto che non siamo alla radio? Che razza di autrice sei? NdGackt] [Ma è possibile che te ti lamenti sempre? Sta zitto e lasciami concentrare sulla partita Nda] … Miyavi sta…sta… saltellando da un palazzo all’altro??? Oimammamia santissima!!! [ti stai ripetendooooooo NdGackt] [giuro che se non la pianti di rompere le cosiddette palle ti uccido, chiaro? Nda] [sé…come no NdGackt] [ti devo ricordare i cannibali? Nda] [no ok, la pianto. NdGackt] [Ecco bravo. Nda] [ma la volete piantare? Non ne posso più di sentirvi litigare, se non la piantate giuro che vi faccio arrosto entrambi, e non ho bisogno di chiamare i cannibali…Ndla sadica] [*Gackt e l’autrice si fanno piccoli piccoli e si rintanano in un angolino*]
Ok…basta… tornando seri. Miyavi è sparito dalla visuale dei nostri intrepidi eroi, ce la faranno a ridargli una sistematina? Riusciranno a fargli la ceretta maledetta? Riusciranno a tingergli i capelli? E a fargli magari anche la manicure?

Lo scoprirete nella prossima puntata de: “ Miyavi e il crollo del mondo”

- No, un momento, ma la storia mica si intitolava “Miyavi la catastrofe”?-
- Ma così fa più scena.-
- Ah, ok.- il sipario si chiuse su una scena a dir poco allucinante. All’orizzonte, sui tetti dei grattacieli si intravedeva un essere tutto balzelli che balzellava da un grattacielo all’altro. Dietro di lui tre sventurati che tentavano di imitarlo, con scarsi risultati…
Nel frattempo Gackt si era momentaneamente dimenticato della sua pargoletta, la crema dei beignés…





Ooooooooooooook, lo so, ci ho messo tantissimo a postarlo, ma sfortunatamente, a causa di forze maggiori non siamo riuscite a continuarlo...ringrazio vivamente:
Naoku: tau cava, mi fa piacere che il chap. precedente ti sia piaciuto...uhahah... purtroppo la sadica esiste realmente...sigh...*me si dispera* e il trucco che usa non é nemmeno paragonabile a quello di Mana...spero che ti piaccia anche questo capitolo...alla prossimaaaa!!!
DiruInside: eh già... Mew Miyavi é una sagoma e modestamente, solo delle menti malate come le nostre potevano tirarlo fuori... uhahah...ringrazio tantissimo anche te...^^
Blak Raven: che frase scema, é logico che l'ho postato...xDDD oddei... troppo da xD quando lo abbiamo scritto... ed ora eccomi qui con il new chaaaaaaaap... riusciremo a prendere il cangur...ehm..Miyavi???lo scopriremo nel nostro prossimo sclero...xDDD

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Capitolo 4
*** *Lezioni di sci…Oh my God!!!* ***


Salve a tutti!!! Non credo di aver mai aggiornato così presto… ma ho avuto l’ispirazione in una notte che non aveva nulla di buio e tempestoso, ma che sono riuscita a far trasformare in una notte da incubo grazie alle mie grida di schizofrenia… ma non specifichiamo oltre, vi basti sapere che ho cominciato a scrivere questo capitolo a mezzanotte e mezza e ho finito alle tre…conclusione: quando ho finito sembravo uno zombie… spero vi piaccia…
Ringrazio in ogni caso:
La mia Manager: GRAZIE Manager, un brindisi alla manager…HIP HIP URRAAAAAAA!!!!
Naoku: Carissima, mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo precedente [non ti preoccupare, recensisci quando vuoooooooooiiiiiii…xDDD]…purtroppo mi vergogno ad ammettere che l’idea dei beignés l’ho presa da un mio madornale insuccesso [eh già, purtroppo un giorno ho avuto la brillante idea di mettermi a cucinare…e credo che non lo rifarò mai più …*me trema di paura*!!!]…
Diciamo che l’idea del *DAN DAN DAN DAAAAAAAAAAAN* c’e l’ha avuta la sadica in extremis: Raven…in effetti è una cosa che rispecchia parecchio il suo carattere..xDDD
Spero tu sia prnta a delle lezioni di sci alquanto bizzarre…tauuuuuuuuu!!!

Sorina_SA: Carissima ti rispondo qui...ghgh...prima di tutto mi fa piacere che ti sia piaciuta la fic... mi ha fatto molto piacere quando hai specificato che il Miya é NOSTRO e non solo TUO U.U [si dia il caso che io sennò mi ingelosisca e che mi prendano manie da serial killer...U.U Nda] [nuooooooooo...e dopo chi la recensisce più la storia? Io volevo che prima o poi quell'idiota di Miyavi crepasse...NDGackt] [ Taci tu! BABBEO!!! Nda] [Gackt si risveglia all'ospedale...xDDD]...
Ma scusa...una domanda...vorresti che al posto di Gackt ci rimettesse il Miya??? nuooooooo...*me si dispera alla sola idea* ç_ç non puoi pensare una cosa del genere...tragediaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
Mah... però deve essere figo fare la ceretta al Miya... U.U, ma per fargli la ceretta ci vogliono i peli...quindi in questa fic lui NON é del tutto niveo...xDDD!!! Il canguro??uhm...domanda difficile!!! Boh, non ne ho idea perché abbiamo scelto proprio un canguro, ma se vuoi nel prossimo chap. posso vedere di trasformarlo in un maialino, o in una rana, o in un porcellino d'india...muhahahahah!!!...
Il soprannome Gacktuccio ci sta da dio...sissi...d'ora in avanti lo chiamerò così...tiiiiiiiiiiiii...muhahah [tra parentesi dietro di me c'é Gackt con una padella che sta cercando di uccidermi...ghgh].
Sai? te con i tuoi pensieri Yaoi censurati mi stai mettendo intesta idee poco consone alla situazione...uhmma uhmma... nel prossimo chap ci saranno contenuti altamente rrotici e Yaoisti... siiiiiiiiii...muhahah... no dai scherzo...
comunque spero che continuerai a seguirmiiiiiiii....^^^tauuuuuuuu^





*Lezioni di sci…Oh my God!!!*





Dopo che l’autrice, la sadica e Gackt avevano minacciato il nostro povero Miyavi di dargli una messa in piega [vale a dire ceretta, manicure e parrucchieri vari…], la nostra amatissima star aveva preso la saggia decisione di darsi alla fuga. Mentre i tre continuavano a cercarlo, lui aveva preso il primo volo per la svizzera.


Aeroporto di Tokio, ore 3.00 am



Un Miyavi in pantaloncini Hawaiani, camicia a maniche corte, sandali, cappello in paglia, occhiali da sole e naturalmente la sua fedelissima coda da canguro, stava tranquillamente scattando foto a destra e a manca: ora immortalando un vecchio signore che faceva il filo a una giovane ragazza, ora un bambino che stava prendendo a calci la madre:
- Aaaaaaaaah, ma che bello andare in vacanza, tutta questa pace… tutta questa calma, io vado in svizzera e che si cucchino che mi farò mai la ceretta.- dopo aver preso tutto allegro e vispo il suo aereo, guardato storto dalle persone che gli passavano di fianco [eh certo, stava andando in un paese dove c’era l’inverno, ma …shhhh, silenzio, non roviniamoli la sorpresa…Nda], si sedette sul suo comodissimo sedile in prima classe [ricordiamo ai gentili passeggeri che la nostra star è ricca sfondata…Nda] e si addormentò placidamente.


Aeroporto di Agno, Ticino, ore 3.00 am [del giorno dopo]



Miyavi scese dal suo aereo e si accorse subito che qualcosa non quadrava proprio a perfezione, infatti sentiva un poco freddino: si guardò intorno e constatò che si, in effetti c’era qualcosa che non quadrava, lui non si era portato dietro gli estintori, ma allora, perché era tutto bianco?

E qui l’autrice si ferma un attimo, per insultarlo…biiiiiiiiiiiip *censurato* … Entrano in scena Giacomo e Giovanni:

- Madonna, ma quanto è scemo?-
- Eh, non è mai stato un’aquila.-
- Ah, perché te si?-
- Io, ma naturalmente, non vedi come sono del tutto diverso da quel pirla laggiù?-
- Eh, ma d'altronde si sa, gli opposti si attraggono in qualcosa…-

Ok, lasciamo questi due pirla a litigare su quanto sono scemi, e torniamo al nostro cretino in primis. In questo momento sta guardando scendere la neve dal cielo con occhi stupiti, guardandola come la guarda un bambino che la sta guardando per la prima volta, con gli occhi che sbrilluccicano felici e sorpresi. È così stupito che resta immobile, completamente immobile, ma non ha freddo?? No! un secondo, ma…ma … SI È CONGELATO??? In quel momento arrivò ,l’ambulanza, seguita dai pompieri, seguiti dalla polizia, seguita da una marea di gente…oddei, che si siano accorti che è una star?? Che il suo soggiorno in incognito sia andato a farsi benedire? No! e no… si dia al caso che nessuno, e dico nessuno, abbia mai visto qualcuno riacquistare la circolazione grazie alla fiamma ossidrica e quindi si può ben immagine il perché di tutta questa gente.
Mentre Miyavi viene posizionato, sempre vestito nel suo completo all’hawaiana, su di un palco, i poliziotti sono davanti alle transenne, che fanno passare i fortunati spettatori, naturalmente facendoli pagare la modica somma di venti franchi a testa, dopotutto é scienza… e la scienza si paga.
La fiamma ossidrica viene accesa, Miyavi comincia lentamente a riacquistare colore e poi…miracolo della scienza e della tecnica, salta, urla e si dimena sul palco… evviva… o gioia e gaudio, la nostra star è viva… è stato appurato, la fiamma ossidrica funziona!!! Mentre Miyavi continua a correre avanti e indietro per il palco come un ossesso, come illuminato dalla luce divina, gli spalti cominciano a svuotarsi, lentamente, molto lentamente. Ma nessuno si è accorto che la luce che emana Miyavi non è quella divina, ma bensì quella della sua coda che ha preso fuoco?

Eh vabbé, infine Miyavi riesce a spegnere l’incendio che albergava sul suo fondoschiena e decide di andare a noleggiarsi una camera in un albergo, essendo ricco sfondato la cosa non gli risulta difficile.
La notte passò nel contesto tranquilla, fu sgamato solo una volta a fare foto poco opportune alla figlia del direttore dell’albergo; si accese solo un paio di sigarette mentre era sotto la doccia; provocò un black – out nell’hotel che poi si estese al vicinato e poi all’intero paese; cominciò a suonare la chitarra alle sei del mattino, quando tutti di regola, avrebbero voluto dormire, ma nel contesto, la notte passò relativamente tranquilla. Il giorno dopo a colazione si rese finalmente conto di dov’era capitato [sigh, e pensare che prima di prendere un aereo bisognerebbe saperne la destinazione…*l’autrice vuole buttarsi giù dal quinto piano dalla disperazione*]: Svizzera, il paese delle alpi, dove c’era la neve, la patria del cioccolato, dove si poteva sciare… ehggià, sciare, aveva sempre desiderato sciare, ma purtroppo non ne aveva mai avuto la possibilità. Senza finire la colazione si lanciò fuori dall’albergo e si fiondò alla ricerca di un negozio aperto, ma evidentemente la nostra star aveva perso la cognizione del tempo : era domenica. Come si può ben immaginare non trovò nemmeno un negozio con la scritta Open e, sconsolato, con i lacrimosi agli occhi, rischiando di congelarsi per la seconda volta in due giorni [poco recidivo il tipo..eh? Nda] si sedette sotto un portico e cominciò a pensare. E pensa e pensa e pensa, e si possono quasi sentire i suoi ingranaggi che cigolano, che tentano di andare avanti… e pensa, e continua a pensare… e ci rinuncia: nessuna idea è venuta a galla, si può quasi dire che siano state congelate nel suo cervello.

Dopo due ore che se ne sta seduto sotto al portico gli si avvicina un uomo, un vecchietto, mezzo calvo, con la forfora… STOP, MEZZO CALVO CON LA FORFORA, MA DOVE SIAMO?
…brtorvbelkdsd, ok, il nastro è tornato indietro…
Gli si avvicinò un vecchietto, che non era mezzo calvo e che aveva la forfora, tutto piegato in due, con un mantello lungo fino ai piedi, gli parlò con voce nasale, mentre sputacchiava saliva da tutte le parti:
- Ma salve, bel giovanotto, io ho la soluzione a tutti i tuoi problemi, da quel che so, tu vuoi imparare a sciare.

Noi della Media shopping ti possiamo offrire tutto quello che desideri:
guarda che begli sci, che splendidi scarponi, che guanti

[si avvicinano due veline che prendono ad accarezzare la merce come se fosse Dio in persona.]

Sicuro di non volerli comprare?

[la strada si trasforma in un colpo di bacchetta nello studio della Media Shopping.]

Ed in più, ti regaliamo in omaggio il manuale del perfetto sciatore


*DAN DAN DADAAAAAAÀ*
10 rapide lezione per imparare a sciare, 10 giorni per capire se siete portati o no
con lo sci.

E ricordati, il nostro motto è, Soddisfatti o rimborsati.
Chiama adesso allo 00800*****
E paga in comode rate mensili la modica cifra di 1000 Euro.
Chiamaci! Ti aspettiamo!


Miyavi si ritrovò capultato nel suo mondo reale, dove le belle veline non avevano le minigonne, né le calze a rete e dove il vecchietto non era giovane e portava la dentiera:
- Allora giovanotto, compri il nostro fantastico set?- E meraviglie delle meraviglie, il nostro cretino in primis lo comprò, ma d’altronde, chi è scemo è scemo.

Tutto felice del suo acquisto, saltellando felice come una pasqua, la star ritornò in albergo e si chiuse in camera sua. Accese il fuoco, fece riprendere fuoco alla coda, spense il fuoco sulla sua coda e così facendo spense anche quello nel camino; al quinto tentativo la sua coda aveva preso la seria decisione di cambiare padrone, così che il ragazzo rinunciò a riscaldarsi e si buttò direttamente sulla poltrona, immergendosi nella lettura del manuale del perfetto sciatore:

Il manuale del perfetto sciatore:
1. Leggere punto per punto e non andare avanti prima di aver compiuto i punti appena letti.
2. Comprare gli sci.

Tutto fiero il giovane si rese conto di essere già in possesso degli sci:

3. Comprare anche scarponi e guanti;

Era in possesso anche di quelli, ciò significava che era un ottimo studente:

4. Perfetto, ora imparate ad allacciarvi gli scarponi;

Mezz’ora dopo, dopo aver fatto crollare metà dell’appartamento, Miyavi aveva finalmente allacciato gli scarponi…strano…gli facevano male…solo in quel momento si accorse di averli infilati al contrario. Dopo un’altra mezz’ora dell’appartamento non restava che un campo di battaglia, ma il nostro eroico giovane non si scoraggiò, e tutto allegro si riandò a posizionare sulla sua poltrona:

5. Ora siete pronto per andare sul campo da sci, prendi la tua macchina e vai nei parcheggi delle piste;

Noleggiò una macchina e si diresse verso la famosa pista di Airolo, solo che invece di posteggiare nel parcheggi posteggiò proprio in mezzo alla pista. Dopo che gliel’ebbero fatta spostare finalmente fu in gradi di tornare al suo libro:

6. Prendi gli sci, vai a farti la giornaliera e prendi il piattello che ti porterà fino in cima;

Anche queste spiegazione furono seguite alla lettera. Guardato male da tutti, con il fedelissimo manuale sempre stretto sotto il braccio, Miyavi arrivò in cima alla pista:

7. Ora che sei arrivato in cima alla pista togliti gli sci, mettiteli in spalla e ridiscendi lungo i lati della pista, arriva a valle e risali in macchina;

Ora, una qualsiasi persona con un minimo di cervello sarebbe volato a controllare il punto numero dieci del manuale, giusto per essere sicuri che non ci fosse scritto qualcosa come: cippirimerlo!, ma il nostro carissimo giovane no! lui seguì alla lettera il manuale, per questo e per i punti seguenti:

8. sei arrivato a valle? Allora rimettiti gli sci e riprendi il piattello;
9. Sei arrivato di nuovo in cima? Allora adesso sei pronto per fare la tua prima discesa, mi raccomando, gli alberi vanno presi in pieno, devi cadere al minimo una cinquantina di volte per dieci metri, e puoi fare al massimo una discesa in una giornata;
10. Molto bene! Ora hai scoperto cosa è il punto numero dieci? No? allora te lo spieghiamo noi! Sei un allocco! Vuoi scoprire come non essere più un allocco? Perfetto, allora vieni a comprare dal nostro magazzino Media Shopping il nostro fantastico manuale per non essere più un allocco. Chiamaci!

E indovinate un po’ che fece il genio? Lo comprò e se lo lesse tutto, e seguì filo e per segno tutti e quindici i punti e poi… bé…e poi io sono dannatamente invogliata a fargli comprare il Manuale del perfetto cretino…ci guadagnerò qualcosa?

Sia ben chiara una cosa, mentre Miyavi prendeva le sue interessantissime lezioni di sci, rompendosi il naso una cinquantina di volte grazie a tutti gli alberi che si è beccato, ammaccandosi il fondoschiena grazie alle migliaia di cadute fatte VOLONTARIAMENTE perché scritte nel manuale, Gackt, la sadica e l’autrice sono alla sua ricerca, e sono giunti in svizzera, armati di ceretta, Phon e prodotti per la manicure. Ce la faranno a riprendersi Miyavi? Lo saprete nella prossima puntata!!!

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Capitolo 5
*** La vendetta!!! ***


Ebbene si, l’Autrice e la Sadica sono tornate con:
Miyavi la catastrofe, parte quinta, la
vendetta!!!




Ebbene si, in questo capitolo lascerò un momento da parte il nostro Miyavi, che ricordiamo è ancora alle prese con il suo fantastico nonché utilissimo manuale [ne volete uno? Venite alla Media Shopping NdOmino] [Taci te! Babbeo! Nda] e torniamo a Gackt, l’autrice [siiiiii….sono iooooooo!!! Nda] [*pubblico in delirio con trombette e striscioni*] e la sadica alias Raven.

In questo capitolo vi narrerò di come Gackt si innamorò di una bella, facoltosa e tutta ossa, ragazza svizzera e di come accettò, pur di far colpo sulla suddetta ragazza, di farsi fare manicure, pedicure, ceretta e quant’altro [si bom…accettare è una parola grossa^^]
E vi racconterò di come Miyavi, attirato dalle grida animalesche del suddetto Gackt atterrò con il suo tappeto magico [ne volete uno? Venite alla Media Shopping! NdOmino] [grrr….*l’autrice butta l’omino fuori dalla finestra*] proprio davanti all’appartamento affittato da Gackt & company [ricordando al gentile pubblico che Gackt è ricco sfondato mi piacerebbe rendere partecipe voi, gentile pubblico, del fatto che l’appartamento si dice sia stato affittato anche dalla sadica e da me medesima per pura gentilezza e solidarietà nei confronti del nostro amato cantante u.u]

***


- AHIAHIOHAIOOOOOOOOOOOOOO!!!- un urlo disumano uscì da una delle finestre di un tranquillo appartamento in centro città. L’onda provocata da suddetto urlo distrusse vetri, sradicò alberi e distrusse moralmente i timpani degli abitanti del quartiere che decisero di trasferirsi in Africa.

*Dentro l’appartamento*



- E stai un po’ fermooooo.- una ragazza interamente vestita di nero e con un cappellino di sghimbescio in testa, alias la sadica, stava cercando, con scarsi risultati, di far scendere un Gackt urlante dal lampadario sul quale si era saggiamente arrampicato:
- Io non scenderò MAI! S-C-O-R-D-A-T-E-L-O! Vuoi che ti faccia il disegno? Ho detto scordatelo!
S come Sei scema?
C come Che cazzo ti sei fumata?
O come O madonna che cazzo ho fatto di male!
R come Razza di idiota!
D come Deficiente con la berretta!
A come Analfabeta!
T come Troglodita!
E come Energumena senza cervello!
L come Licantropo!
O come Ornitorinco!-
- Non potrai restare attaccato a quel lampadario del piffero per l’eternità, NON sei una scimmia!...O almeno credo…-
- Ripetimi per favore le ultime tre parole per favore… non credo di averle afferrate bene.-
- HO DETTO CHE NON SEI UNA SCIMMIA.
S come Scarso di cervello!
C come Camaleonte!
I come Idra dalle teste una più scema dell’altra.
doppia M come Maledetto Mammone.
I come In intelligente!
A come Asdrubale!...
Scimmia! Comprendi?-
Okey… lasciamo questi due poveri trogloditi ad insaccarsi con questi termini che NON si possono considerare volgari, ma mooooolto istruttivi e da persone mature e spostiamoci un qualche chilometro più a nord, più o meno nelle prossimità della periferia di Zurigo.

*Nel frattempo*



Una ragazza dai capelli rossi alla Bou [Bou = ex chitarrista degli An Café], abbigliata con mantello nero di pelle alla Matrix e occhiali da sole ultra scuri si stava riparando dietro ad un giornale a cui erano stati praticati due fori per gli occhi. Apparentemente non stava facendo nulla di male.

*Dietro il giornale*



- Mosca1 chiama Mosca2… Mosca1 chiama Mosca2, rispondete Mosca2.-
- Qui Mosca2, il ragno è sceso dalla ragnatela, ripeto…il ragno è sceso dalla ragnatela.-
- Sei riuscita a farlo scendere dal lampadario? WoW!-
- Shhhhh… devi parlare in codice cretina!-
- Chiedo umilmente scusa…ma sai com’é…l’emozione del momento.-
- Si ok, come va con il pedinamento della Cenerentola?-
- Sigh, tra poco giuro che mi addormento… Ella si fermò con la sua zucca in un bar ed il bel principe se ne sta qui con un giornale ed una tonnellata di ferraglia tra ricetrasmittente e attrezzi del mestiere. Poi un giorno mi dovrai spiegare perché diamine mi hai obbligata a portare anche la lente d’ingrandimento, eh? Ma tralasciamo questi futili dettagli e passiamo ad argomenti la cui importanza supera di netto il mio, sei riuscita a spulciare il ragno?-
- Mah…al momento sembra una Mummia, sono riuscita ad incollargli la carta moschicida dappertutto, ma si rifiuta di farsela togliere…-
- Prova ad usare il fucile del mio papi, prima di partire da casa credo di averlo infilato in borsa, è da qualche parte contrabbandato in mezzo ai cioccolatini della nonna.-
- Il fucile?!? È un’idea, ti richiamo appena ho portato a compimento la mia missione…muhahahah!-

BIP – BIP – BIP [comunicazione interrotta]

Un altro urlo disumano squarciò l’aria:
- CHE COSA VUOI FARE CON QUELL’AFFARE? STAI LONTANA DA ME!!!-


BANG

Silenzio

“Ma si sarà ricordata di scambiare i proiettili con dei sonniferi? Uhmma… le risposte possono essere tre:
A: No.
B: SI.
C: Un proiettili può essere anche un sonnifero.”
Per niente preoccupata da quale delle tre possibilità avrebbe funto da risposta la ragazza cominciò a concentrare la sua attenzione su un problema ben più importante, vale a dire:
- I BISCOTTI DELLA NONNAAAAAAAA!!! Ç________Ç Perché gliel’ho dettoooo! Disperazione!- Sapendo bene che ormai i suoi adorati biscotti erano perduti, l’autrice, con i lacrimosi agli occhi, ritornò a ad ascoltare la musica del suo adorato Ipod [naturalmente cambiato sulla playlist: Depressione] ed a sbirciare la ragazza seduta a quel tavolino di quel bar nella piazza di Zurigo.

Ma ora facciamo un salto indietro nel tempo:

*16 ore prima*



- Gaaaaaaaaaaackt!- L’autrice se ne stava tranquillamente sdraiata al bordo della piscina comunale, tenendo in mano una cartina della Svizzera accuratamente pasticciata con dei pennarelli rossi:
- Cosa vuoi?- Il Gackt che le rispose se ne stava tranquillamente immerso nella piscina a chiacchierare con una marea di ragazze in buchini che lo circondavano:
- Dove andiamo ora a cercare quel pazzoide?-
- Da dove siamo passati?- Riunitisi tutti e tre al bordo della piscina, si misero a scrutare la cartina, come farebbero degli agenti segreti:
- Ecco, noi siamo passati da qui, lì, là, su e giù… secondo i miei calcoli egli dovrebbe trovarsi qui o là o in uno di quei dieci posti marcati in rosso… quindi se noi passassimo di lì, prendessimo quell’aggeggio là e passassimo per qui…dovremmo giungere pressappoco là!!! Tutto chiaro? Perfetto! Mettiamoci in marcia!-
Sicuri di loro stessi [allora siamo messi male Nda] i tre baldi giovani entrarono in un negozio e ne uscirono vestiti alla Blues Brothers [per intenderci camicia, cravatta, cappello, pantaloni, occhiali e scarpe perfettamente lucidate], si stavano dirigendo poi verso un noleggio macchine quando ad un tratto…



Una ragazza. Una fantastica ragazza tutta ossa e niente carne, tutto trucco e niente cervello, tutto tacchi e niente seno… in poche parole una semplice putt… [ehm ehm *colpo di tosse da parte dell’autrice*] Ok, avete capito.
Codesta ragazza ebbe la brillante idea di passare di fianco a nientpopodimento che: Gackt. Lui, il fantastico, magnifico, incredibile, sublime [Hey, la vuoi piantare di rubarmi la storia? Nda] [Ma le stavo solo dando un pochino di classe NdGackt][Grrr…Nda] [Ok…Ho capito NdGackt]
Rimase incantato da tale putt…ehm…ragazza e rimase a fissarla, rimase a fissarla, rimase a fissarla…eh basta abbiamo capito!:
R: - Hey Gacktuccio…sei vivo?-
G: - OçO –
R: - Hey Gacktuccio, stai sbavando lo sai?-
G: - Eh già!-
R: - Hey Gacktuccio…lo sai che hai una faccia da povero mongoplettico?-
G: - E anche se fosse?- Mentre Gackt rimase a fissare quella “meraviglia” [notasi le virgolette], le altre due si riunirono in un cerchio molto approssimativo [notasi il senso, che non esiste, della frase]:
A: - Hey, mi sembra decisamente messo male.-
R: - Di più, mi sembra messo mooooolto male.-
A: - Che facciamo?-
R: - Mah, non so…che facciamo?-
A: - Ma la vuoi piantare?-
R: - Ma piantala te! Cretina!-
A: - Vabbé oh…io ci rinuncio.-
R: - Di più, io ci rinuncio!-
Okkey… stendiamo un velo pietoso su questa scena e facciamo un salto in avanti di tre minuti e venticinque secondi, quando le due riuscirono, miracolo della scienza e della tecnica, a mettere in piedi, finalmente, un discorso e un piano sensato:
- Allora, trasformiamo Gacktuccio in una ragazza Super Sexy e affascinante, le facciamo fare amicizia con codesta ******* e quando saranno diventate amiche mettiamo in piedi un bordello cosicché nella mischia non si accorge che si sta facendo nientepopodimeno che Gacktuccio. In fin dei conti se vede con chi finisce a letto quella poveretta si scandalizza!-

Ok… forse ho sbagliato a mettere l’aggettivo sensato a questo piano, ma vabbé… andiamo avanti.

- È geniale! Allora, te pedini la ragazza io vado invece vado compiere la trasformazione. Mosca2 all’attaccoooooo. Il ragno si trasformerà presto in farfalla, muhahahahah!!!-


*Ritorniamo al presente*

*Zurigo*


“Mi è sembrato di sentire un grido, ma di chi sarà mai?” il nostro Miyavi era sparapanzato sul suo fantastico letto a baldacchino dell’hotel 5 stelle quando all’improvviso l’onda prodotta dal grido di Gackt si andò ad infrangere sui vetri della stanza del Miya:
- Hey, ma io so chi è l’unica persona che può urlare in questa maniera: Gacktuccio è qui in Svizzera! Ma chissà dove, uff… mi servirebbe qualcosa che mi porti immediatamente da lui!-

E fu proprio in quel momento che comparve, come per magia, l’OMINO DELLA MEDIA SHOPPING! [che cosa ci fai te qui? Non dovevi essere morto? Nda] [No! tutto grazie all’elisir di lunga vita della Media Shopping, vieni alla Media Sho…NdOmino] [*l’autrice rischia il suicidio*]

Comunque:


*DIN DIN DIIIIIIIIIIIIIIN*[musichetta]
-Volete raggiungere il vostro amico in tempo da record? Perfetto…allora comprate il fantastico nonché utilissimo
TAPPETO MAGICO DELLA MEDIA SHOPPING.
Vi porterà dovunque vorrete in meno tempo che potete.
Il nostro motto è soddisfatti o rimborsati.


*DARIN DARIN DARIIIIN*[musichetta di chiusura]



All’ora, lo comprate?-

Dieci minuti dopo, il Miyo, fornito di binocolo e vestito alla Aladdin [più, ricordiamo, la sua fedelissima coda da canguro], se ne stava tranquillamente seduto a gambe incrociate sul suo tappeto magico a cui stava cercando inutilmente di dare degli ordini sensati:
- Io ti ordino di alzarti in volo ed andare a cercare Gackt e company. Subito!-
Da parte del tappeto: niente. Il nulla più assoluto, ma d'altronde, è di un tappeto che stiamo parlando e un tappeto è un tappeto, ma il nostro intrepido protagonista pensate si sia dato per vinto? NO! Lui continuò, continuò ad insistere, ed insisté insisté insisté finché i l tappeto non si stufò e con voce baritonale cominciò ad urlare:
- Ma porca miseria, sono un tappeto magico, è mai possibile che voi stupidi esseri umani continuate a trattarmi così? Non avete mai sentito parlare della parola magica?-
- Ma, ma, ma… Parola magica?- Miyavi spalancò gli occhi e strabuzzò la bocca… no…scusate… Miyavi strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca. Evidentemente non aveva mai sentito parlare della parola magica.
Dopo che il fantastico tappeto, che per l’occasione era stato battezzato Fuffi, ebbe spiegato al ragazzo usi e costumi della parola magica, finalmente decisero di alzarsi in volo.
Il cosiddetto viaggio turistico passò a regola decentemente, Fuffi ebbe solo una piccola lite con il pilota di un aereo che avevano incrociato nella via crucis perché codesto pilota continuava a guardarlo con aria decisamente…ehm…scettica, ma d’altronde vedere un tappeto volante che vola per la zona dove gli aerei di Zurigo volano portando via volo i passeggeri, che vogliono usare un mezzo volante, per il mondo non é altro che una cosa assolutamente normale.
Ma ora continuiamo il nostro discorso iniziale, allora, come detto precedentemente il tappeto magico compì un volo normale sopra le case di Zurigo e atterrò pochi minuti dopo proprio sopra al terrazzo dell’appartamento dove alloggiavano, appunto, Gackt e company…
*voce oltretombale*
Ma il nostro intrepido supereroe non si era reso conto della trappola che la sadica gli stava tendendo proprio dietro alla finestra che portava sul terrazzo, cosicché quando egli ne attraversò sicuro di se la soglia si ritrovò…ehm…si ritrovò… svenuto… e con un bernoccolo mica male sulla zucca.

Miyavi si risvegliò dalla trance proprio nel momento in cui un vaso di ceramica squisitamente lavorato che assomigliava ad una bomboniera, si abbatté sul suo venerando cranio facendogli perdere i sensi… quando finalmente si riprese e tentò di alzarsi si fermò… ma non si fermò perché lui voleva realmente fermarsi, ma si fermò perché qualcosa, o meglio qualcuno, gli aveva impedito di alzarsi. La sadica si ergeva davanti a lui con un sorriso da…ehm…con un sorriso, da? No! Correzione! La sadica si ergeva davanti a lui con un ghigno che faceva timore solo a guardarlo, e minacciandolo di morte con la marionetta della strega Genoveffa [che tra l’altro non esiste, ma vabbé], gli disse:
- Te! Fermo!- senza poter far nulla per ribellarsi il Miyo rimase a guardare il povero e sudato Gackt, che per l’occasione si era tolto la maglietta [OçççççççççO], che scavava tutt’intorno a lui una buca e ci buttava dentro, niente popodimeno che…niente popodimeno che…DEL CEMENTO A PRESA RAPIDA!!! che incollò, anzi, forse sarebbe meglio dire incementò, il nostro povero cantante, nonché chitarrista al pavimento del povero appartamento:
- Preparati, ora tocca a te! muhahahahahah!-

Il povero Miya tremava come un cucciolo impaurito, ma poi… poi vide la luce: l’autrice entrò dalla finestra dell’appartamento vestita con tanto di mantello e occhiali alla matrix, e con un’aria super sexy e il miyo se ne innamorò perdutamente.



Vi sarebbe piaciuto eh?Bé…sappiate che anche se mi sarebbe piaciuto tanto tanto fare una cosa del genere la mia coscienza mi dice di non andare avanti… ma non disperate… nel prossimo capitolo vedrete il delirio u.u
Devo ancora inventarmelo ma credo che sarà un delirio, anche perché con la mia super manager di fianco è impossibile che non sarà un delirio^^…ok…ed ora dopo tutto questi deliri che non sono deliri, ma sono parole scritte con la “D”, la “E”, la “L”, la “I”, la “R” e la “I”, io vi lascio con la fine di questo capitolo… ringraziandovi ancora per il vostro tifo *lettori con trombette e striscioni**grazie! grazie! me commossa ç_ç*
Tau^^

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