Lettere dalla Terra di Mezzo

di masked_lady
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Al mio signore amato ***
Capitolo 2: *** Per il mio re ***
Capitolo 3: *** Solo per te ***
Capitolo 4: *** La fine ***



Capitolo 1
*** Al mio signore amato ***


Al mio signore amato

Al mio signore amato

 

Mio signore amato, grande Re. Questa è la fine.

Abbiamo atteso a lungo. Io più di te, che cammino da ere su questa terra stanca e desolata. Sono stanca quanto questo mondo, sire. Sono stanca ma mantengo viva la speranza, la fede in tutto quanto di buono è rimasto per combattere l’Ombra che sta per inghiottirci tutti.

Tu, mio signore, mi hai insegnato ad avere ancora speranza.

O sono stata io, che l’ho insegnato a te?

Probabilmente non lo sapremo mai, mio amato, perché non ci rivedremo più. Probabilmente siamo stati entrambi.

Non ci rivedremo più, anche se il mio cuore, con il suo battito immortale, mai cesserà di amarti, anche quando tu sarai cenere, un ricordo negli annali di questa terra devastata che vedrà in te il sorgere di una nuova era. Ho fede che ti accadrà questo, amore mio, perché tu sei grande e potente. Il più grande degli uomini. Ma io non sarò con te a partecipare della tua gloria.

No. Io sarò lontana da te, perché sto partendo. Non ti vedrò più e sei stato proprio tu a dirmi di abbandonare la speranza. Quella stessa speranza che mi avevi incitato a conservare a qualunque costo.

Non ti ho creduto neppure per un istante, anche se, in alcune ore più buie delle altre, ho dubitato di te. Di noi. Ma ora, che io dubiti oppure no, non c’è nulla che possiamo fare. Il nostro destino è stato senato molto prima che nascessimo. Nel mio caso, si tratta di un’eternità.

Non cesserò mai di amarti, mio signore, Devi saperlo. Devi perché solo così potrò ancora continuare a vivere. La volontà di un padre e di un re non può essere discussa in alcun modo. Soprattutto se la tua stessa mente, usata in modo razionale gli dà ragione.

Non devi però confondere la mia mente ed il mio cuore, sire, perché cono in conflitto. Sono sempre stati in conflitto da quando ho cominciato ad amarti, molti anni or sono. Allora tu eri giovane come me e nessuna ombra gravava sulle nostre teste. Eravamo liberi di sognare e di sperare.

Ora, però, è tempo di combattere.

È il tuo momento. Dovrai far risorgere queste terre, per il tuo popolo, per la speranza, per i figli che avrai, per me.

Rimani sempre in ascolto al crepuscolo, mio signore amato, perché allora potrai udirmi, e sentirai quanto grande continuerà sempre ad essere il mio amore per colui che sul capo porta un peso troppo grande per essere portato da solo. Per colui che ho amato fino a sacrificare me stessa.

Anche se non era quello il mio destino, lo avrei fatto.

Il corteo sta per partire. È tempo per me, di lasciare questo mondo.

Addio amore mio.

Per sempre al tuo fianco

Arwen.

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Capitolo 2
*** Per il mio re ***


Per il mio re

Per il mio re

 

È giunto il momento. L’Ombra avanza verso di noi, ma tu non fai nulla per impedire la sua avanzata.

Mio signore, vorrei che tornassi a difendere la tua terra, la nostra terra. Un tempo questo era il reame più splendente della terra di Mezzo. Il suo palazzo d’oro si stagliava contro l’orizzonte, inondato dalla luce del mattino. Ma adesso non è più così.

Le mura della nostra città sono deboli come i nostri cuori; l’oro del tuo palazzo è offuscato, sire, come il tuo giudizio. Che ne è stato del grande guerriero, del valoroso condottiero, del re che tutti ammiravano? Io ti ammiravo, sire, perché eri il migliore tra i migliori, qui a Edoras. Ti ammiro ancora perché sento che stai combattendo una grande battaglia. Ma la stai combattendo nell’anima. Non so bene quale forza oscura abbia annebbiato la tua mente, ma essa non ti domina ancora. No.

Se solo potessi fare qualcosa per aiutarti…. Mi sento terribilmente inutile, inerte, impotente davanti alla minaccia che ci circonda. Noi dovremmo combattere. Dovremmo difendere le nostre case, la nostra amata Rohan. Perché rimaniamo fermi?

Se poi il destino a decretato per noi la fine, che almeno giunga con onore: affrontiamo il nostro nemico! Che Egli ci trovi pronti a difenderci, a guardare la morte con sguardo fiero.

Invece il nemico ci guarda e vede che siamo rintanati entro le nostre mura, impauriti come pecore in un ovile.

Se solo me ne dessi la possibilità! Io guiderei i nostri migliori soldati e fermeremmo la minaccia incombente, mio signore, lo faremmo per te.

Il tuo popolo ti ama ancora, tuo figlio ti ama ancora.

Io ho ancora fiducia in te. Vedo ciò che sei stato nei tuoi occhi appannati e nei capelli diventati improvvisamente bianchi. Fidati della tua stirpe, mio signore, fidati di te stesso, prima di condurci tutti alla rovina.

Rohan ha ancora tanto da dare al mondo. È ancora una terra piena di risorse, che tornerà a splendere come un tempo se solo noi riusciremo a salvarla. Dobbiamo tentare, mio re. Dobbiamo assolutamente tentare.

Se sarai tu a guidarci, avremo la vittoria in pugno, ne sono sicura. Mio fratello deve ai tuoi insegnamenti il suo valore e la sua abilità in battaglia. E tu sei ancora giovane, puoi restare al fianco della tua gente per aiutarla a risorgere dalla miseria.

Per aiutarla a risorgere dalla paura che l’ha relegata in un angolo.

Ti prego, sire, pensa bene alla sorte di tutti noi. Dipendiamo da te. Siamo abbandonati nelle tue mani e siamo fieri di esserlo. Non ci deludere, mio signore. Rohan attende la tua riscossa.

Ritorna da lei, sire, amato zio.

Io sarò qui quando tu tornerai. E combatterò per lei al tuo fianco. Per lei.. Per te.

Eowyn.

 

 

 

 

Eccoci qui. Secondo capitolo.

Commentateeeeeeeeeee.

Fine dell’attacco di euforia. Ringrazio i lettori.

Masked_lady

 

 

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Capitolo 3
*** Solo per te ***


Solo per te

Solo per te

 

Eccoci, mia signora.

Siamo giunti a quell’ora che tanto temevamo, tu ed io. Noi. Entrambi. Osserviamo lo stesso cielo, le nostre menti affannate dagli stessi pensieri, ma tu non sai neppure che esisto.

Non so se questo sia dovuto al fatto che nel tuo orgoglio non degneresti di uno sguardo un umile soldato di fanteria, oppure al fatto che non hai ancora accettato la tua natura di donna abbastanza da considerarmi come io ho sempre considerato te. Ma cosa cambia, ad ogni modo?

Siamo qui. Dobbiamo combattere lo stesso nemico. Lo stesso grande nemico di tutta l’umanità, di tutta la terra di mezzo. Avere qualcosa che possa accomunarmi a te, farmi sentire vicino a te, così irraggiungibile e bella nella tua corazza di ghiaccio, mi ha reso un uomo felice.

La sola cosa che offusca la mia felicità, a questo punto, è la consapevolezza che noi non potremo mai stare insieme, mia signora, mio amore.

Non possiamo perché tu non sai niente di me, neppure il mio nome. Non possiamo perché la guerra imminente è incerta ed io so bene che, per un soldato di Rohan senza cavalcatura, la fine è vicina. Morirò, bianca Dama, sia che la battaglia sarà vinta, sia che sarà perduta.

Ora ti osservo, mentre ti adoperi perché tutto sia pronto. Sei così bella e determinata che mi vengono le lacrime agli occhi, guardandoti. So che ti è stato proibito di combattere. Ti hanno messo in gabbia con questa negazione. Ma quella stessa gabbia che tu temi tanto, Eowyn, non potrebbe farti alcun male. Non so se sono io che ti vedo in questo modo, ma mi sembri eterna, splendente ed indistruttibile, come il più puro metallo elfico.

Sono certo che tu vivrai, al contrario di me. Tu vedrai il nuovo giorno che il ramingo, il Re, ha tanto decantato nelle sue narrazioni colme di speranza. Vorrei solo che ti restasse qualcosa di me, quando io non ci sarò più. Così, potrò almeno dire che conoscerai il mio nome. Non chiedo altro che questo.

Il tempo per scrivere è giunto al termine, mia signora. Un soldato, seppure umile e sconosciuto, ha dei doveri da assolvere ed io li ho trascurati troppo a lungo. Questa notte, gli orchi verranno. La battaglia sarà combattuta. Il fosso di Helm resisterà ed io sarò al fianco del mio re per difenderlo.

Al tuo fianco, Eowyn di Rohan.

Ti prego, non sentirti offesa dal mio amore. So bene che non sono degno di amare la dama più splendente che abbia mai camminato nella terra di mezzo, ma il mio cuore ha agito senza darmi ascolto. Sono perduto da molto tempo ormai.

Vorrei solo che ogni tanto, pensassi a me, anche se il mio volto potrai solo immaginartelo; sono certo che non mi hai mai guardato. Pensa a me, mia signora, amore mio e sappi che, se solo fossi sopravvissuto, nessuno avrebbe mai potuto amarti quanto me.

Edonet.

 

 

 

 

 

Eccomi qui. Come al solito sono in ritardo e vi domando scusa. La lettera è un po’ corta e il personaggio è, come avrete certamente capito, inventato da me. Spero comunque che vi sia piaciuta e vi assicuro che aggiornerò con maggiore frequenza da adesso in poi.

Baci a tutti e commentate numerosi.

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Capitolo 4
*** La fine ***


Questa è la fine

Questa è la fine. Hai detto bene, amore mio. È la fine di ogni cosa, di ogni speranza, almeno per noi. So di essere sempre stato colui che pronunciava la parola speranza anche quando sembrava che tutto fosse perduto, ma ora non è più così. Sono così stanco, mia signora!

Sono stanco, ma continuerò a lottare. Lotterò per la Terra di mezzo, per gli uomini, per le creature che la abitano, nani, elfi, hobbit… tutti.

Ma, soprattutto, lotterò per te. Sono stato io che ti ho allontanata da me. Io che ti ho detto di seguire l’ordine di tuo padre e di partire, lasciare questo luogo maledetto dall’Ombra. So di avere fatto al cosa giusta, ma rimpiango troppo di non averti qui, ora. Hai certamente fatto ciò che ti ho detto, ciò che sire Elrond ha detto. Ormai sei lontana. Lontana da me in un luogo che non posso raggiungere. sarei andato fino ai confini di questa terra per trovarti ed averti con me, ma sei proprio dove non posso andare.

La tua lettera è arrivata a me come l’ennesima pugnalata al cuore. Ti ho saputa in salvo, ti ho saputa viva ed al sicuro per tutte le ere che verranno e questo mi ha reso felice. Ma il resto….

Come posso pensare di governare un popolo senza di te. Come posso pensare di festeggiare la nostra vittoria, se ce ne sarà una, senza te al mio fianco. Tu sei la luce, Arwen, la stessa del vespro. Senza luce, quale pace, quale vittoria potrei mai sperare di ottenere?

Quale futuro posso prevedere per la mia stirpe? Per dovere sarò costretto a generare degli eredi. Come suona fredda e terribile questa frase se penso che non sai tu a darmi dei figli. Come potrò guardare i miei eredi sapendo che non sei tu la loro madre? In loro vedrò solo il ritratto di me stesso e non mi amerò sapendo cosa sono stato costretto fare, per il tuo bene e per quello di tuo padre, cui devo ogni cosa.

Questo è l’ultimo messaggio che riceverai. Lo riceverai? SE sei già partita, certamente no, ma comunque tenterò, perché è l’unica occasione per dirti quanto ti ho amata, Arwen Undomiel.

Quanto ti amo.

So che niente potrà mai impedirmi di amarti per l’eternità, ma seppure il dolore che proverò a starti lontana sarà insopportabile, sarà niente in confronto al tuo. Prego i miei avi di far sì che tu smetta di amarmi, perché se non sarà così, come posso paragonare il dolore di una vita, per quanto innaturalmente lunga come la mia, al dolore dell’eternità?

Tu sarai condannata per l’eternità, amore mio. ma preferisco saperti al sicuro e viva. Forse, così, imparerai a dimenticarmi.

Ti prego di farlo, amore. Ma non farlo. Nel tuo ultimo viaggio, vivi anche per me i secoli e le ere che verranno. Vivi, genera bambini con un figlio della tua razza ed amalo. Ramenta però un mortale che ti aspetterà invano per tutta la vita e ti sognerà ogni notte. Rammenta un mortale che ti aspetterà invano anche nel regno dei morti, addolorato di sapere che tu non lo raggiungerai mai, eppure felice per questo

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