A Christmas Carol.

di HeavenMayBurn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo. Brian Haner Jr. ***
Capitolo 2: *** II capitolo. Il fantasma del Natale Passato. ***
Capitolo 3: *** III capitolo. Il fantasma del Natale Presente. ***



Capitolo 1
*** I capitolo. Brian Haner Jr. ***


 

(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

Titolo: A Christmas Carol.
Fandom: RPS [Avenged Sevenfold/The Used/30 Seconds To Mars]
Personaggi: Synyster Gates, Zacky V, Johnny Christ, Shannon Leto, Dan Whitesides, Jeph Howard

Parte: 1/4
Rating: G
Conteggio Parole: 1453
Riassunto: Synyster era un uomo profondamente cinico. Qualcuno potrebbe dire che la causa di ciò fosse il suo carattere, o la mancanza d’affetto nel periodo natalizio da parte dei suoi genitori, ma comunque vogliamo rigirare la frittata, la conclusione è sempre la stessa: Syn era un uomo cinico.
Note: A fine capitolo =]

Crossposted: Bandomville & prossimamente sul mio Livejournal.

 

A Christmas Carol.

I capitolo. Brian Haner Jr.

 

24 Dicembre 2008. Un nuovo natale era arrivato a Orange Country.

Certo, la California non è il posto simbolo dello spirito natalizio, lì la gente mette i festoni alle palme e i bermuda con le renne, ma l’atmosfera era comunque sentita.

Era avvertita da tutte parti della contea, tranne che in un posto.

La casa di Brian Haner Jr, conosciuto dai più come Synyster Gates.

Synyster era un uomo profondamente cinico. Qualcuno potrebbe dire che la causa di ciò fosse il suo carattere, o la mancanza d’affetto nel periodo natalizio da parte dei suoi genitori, ma comunque vogliamo rigirare la frittata, la conclusione è sempre la stessa: Syn era un uomo cinico.

Non gli piaceva l’atmosfera natalizia, non gli piacevano gli abeti, non gli piaceva dover telefonare all’intero parentado per gli auguri, non gli piaceva passare i pomeriggi con Zack ai grandi magazzini per scegliere i regali per i suoi amici e per l’intero parentado (perché quelli non si accontentavano degli auguri,eccerto!).

Insomma, il Natale gli faceva un po’ schifo.

E quindi capirete che lui, quella mattina, non si svegliò esattamente con il sorriso sulle labbra.

Si affrettò a spegnere la sveglia prima che l’allarme svegliasse anche Zack, che dormiva beatamente accanto a lui e, dopo essersi vestito, sgattaiolò in soggiorno. Prese le chiavi della macchina e, con tanto di bandana, cappello ed occhiali da sole, si diresse allo Starbucks più vicino.

Aveva bisogno di caffeina per affrontare una giornata così.

E, mentre stava seduto con il giornale alla mano e una bel bicchiere di mocaccino, gli si presentò davanti una delle tante persone che, casualmente, in un giorno come quello avrebbe preferito non incontrare.

 -Toh! Ma chi si vede!-

Synyster non alzò nemmeno gli occhi dal giornale, per far sì che la persona davanti a se percepisse ogni millesimo del suo stato d’animo.  –Shannon-

-Posso sedermi?-

 Brian appoggiò il giornale sul tavolo. –Se proprio ci tieni-

Shannon Leto non se lo fece ripetere due volte. –Allora, come stai? E’ da un bel po’ che non ci vediamo.. Tutto bene a casa?-

-Leto, vieni al sodo-

-D’accordo. Senti, ti ho visto da lontano e ho pensato che sarebbe carino coinvolgere anche te ed i ragazzi…-

-In cosa?- piagnucolò il chitarrista.

Shannon continuò a spiegare. –Sai, dopodomani Jared compie 37 anni, ed io e i ragazzi pensavamo fosse carino regalargli una prenotazione per la settimana della moda. Sai, per non comprargli il solito frullatore (anche perché di solito siamo in cinque a comprargli il frullatore, e diventa spiacevole per lui sistemarseli tutti a casa), e.. –

-Aspetta.. fammici pensare un po’ su- Syn fece una smorfia alzando le sopracciglia e Shannon lo guardò speranzoso. –Ehm… no.-

-Ma..- tentò di replicare Shannon. –Dov’è il tuo spirito natalizio?!-

-Ohoho- Syn  fece finta di piangere. –Sono una persona brutta e cattiva! Come diavolo farò a starmi appresso?! Sai che ti dico? Bah, bubbole!-

Shannon si mise una mano davanti alla bocca e si alzò, andandosene con il cuore spezzato .

-Odio il Natale- esclamò mentre pagava ed usciva dalla caffetteria.

La città, nonostante ci fossero 25 gradi, era illuminata a festa.

Che schifo.

-Bri!- sentì gridare alle sue spalle mentre stava per entrare in macchina. Oddio, non di nuovo.  –Brian! Ehi, brutto figlio di puttana, che fai, mi ignori?!-

Syn raccolse tutta la sua pazienza. –Ehi, Johnny, non ti avevo visto-

Johnny Christ alzò un sopracciglio, ma decise di non replicare. –Senti, è tutta la mattina che chiamo a casa vostra, ma Zack mi ha detto che eri uscito presto…  Volevo chiederti se sarai dei nostri domani pomeriggio.. Vengono anche Matt e Val, e Jimmy e Leana mi hanno detto che ci saranno;  è solo che Zack ha detto di chieder conferma a te della vostra presenza… Te lo chiedo perché, nonostante mi facciano piacere le tue improvvisate, è Lacey che cucina e se non sa il numero esatto si incazza, e se si incazza è peggio di Hulk, quindi..-

Brian sorrise sornione. –Io e Zack non verremo; staremo a casa, ci alzeremo tardi, faremo l’amore, berremo  il caffè  e guarderemo Cartoon Network come ogni santo giovedì che Dio manda in terra, e sai perché? Perché non me ne frega un cazzo del Natale. Odio queste tradizioni del cazzo, le ho sempre odiate! E ora che Zacky ha lasciato a me il potere di decidere, posso decidere di fare una cosa che desidero fare da 10 anni, tirarti il pacco alla cena di Natale. E posso farlo perché io ho il potere!-

Jhonny lo guardò ferito. E non solo perché aveva detto che odiava il Natale, ma perché voleva dare buca alla sua cena natalizia, quella che organizzava da dieci anni e che vedeva tutti i membri della band riuniti a mangiare i dolcetti che lui stesso comprava al Walmart. –Ma.. ma.. ma che persona sei?! Non puoi trattarmi così! Hai letto che fine fanno i cazzoni che detestano il Natale nel racconto di Dickens?! Vengono puniti!-

-Bah, bubbole!- esclamò il chitarrista togliendo l’allarme alla sua Mustang e tornando a casa.

Ma, l’accoglienza che ricevette una volta lì non fu delle migliori.

-Coglione! Come diavolo ti è venuto in mente di dire a Johnny che noi non ci saremo domani?! Stava per avere una crisi isterica al telefono!- gli urlò contro il suo ragazzo.

-Ma.. ma Zacky.. tu mi avevi dato il potere..- tentò di replicare.

-Potere sti cazzi!- continuò a gridare Zack. –Ora tu richiami quel ragazzo e gli chiedi scusa, e poi vai anche in pasticceria a prendere dei dolcetti da portargli domani-

-Ma perché bisogna fare felice quel nano?! Lo facciamo felice da 10 anni! Pensiamo a far felice noi stessi una volta ogni tanto-

Zack restrinse gli occhi. Brutto anzi, anzi pessimo segno.

–Tu proprio non capisci, vero? Non fai felice solo John, fai felice tutti! E’ questo lo spirito del Natale, stare insieme alle persone a cui vuoi bene-

Brian cominciò ad agitarsi. –Vuoi sapere che cosa penso dello spirito natalizio: bubbole!-

Zack dovette impegnarsi a trattenersi perché gli stavano per uscire delle tenere nuvolette di fumo dalle orecchie, ma alla fine ci riuscì. –Ok, se è così che la pensi, siamo d’accordo.- prese la giacca e si diresse verso l’uscita. –Io sono da Johnny se mai dovessi cambiare idea-

-Perfetto, sai che ti dico?! Bah, bubbole!- Brian gridò contro la porta ormai chiusa. –Tanto non ho bisogno di te!- mormorò sedendosi sul divano.

E in effetti l’assenza di Zack gli faceva anche comodo.

Senza di lui poteva mangiare sul divano, bere il latte dal cartone e cominciare ad andare giù di JD prima delle dieci di sera.

Una pacchia.

Alle undici, mentre la replica del Pianeta delle scimmie era giunta alla fine del primo tempo, sentì degli strani rumori provenire dalla sua camera da letto.

Si alzò traballante prendendo la bottiglia di whiskey vuota in mano, essendo intenzionato ad usarla come clava nel caso avesse avvistato qualche losca figura. 

-Chi è?!- urlò entrando nella stanza e agitando la bottiglia sopra la testa.

La figura che si trovò davanti lo lasciò a bocca aperta.

Quindi c’era un motivo per il quale Zack gli vietava i super alcolici prima delle dieci. Facevano un brutto effetto.

Davanti a lui si trovava Dan Whitesides, il batterista degli Used, coperto di catene e lucchetti. Una scena simile l’aveva vista solo quando era andato a Roma ed aveva trovato quel ponte interamente rivestito di serrature.

-Ma che cazzo…?-

-Syyyyyyn..- cominciò quasi ad ululare il batterista. –Sono venuto qui per avvertirtiiiiiiii-

-Ma come cazzo sei entrato in casa mia?- domandò sconvolto.

La sua vigilia stava andando di bene in meglio.

-Non porti queste domande prive di significato, io sono qui per metterti in guardia. Il tuo atteggiamento verso il Natale sta ferendo molte persone, e così sta notte verranno a farti visita tre spiriti. Se quando loro se ne saranno andati non sarai cambiato nel profondo della tua anima, bhe… vorrà dire che non c’è davvero più speranza!-

-Ma… sono ubriaco?- domandò Syn grattandosi la testa.

Dan sorrise. –No. Scoprirai che è tutto fottutamente reale-

E, appena Dan ebbe pronunciato questa frase, tutta la stanza si riempì di fumo e lui si risveglio straiato sul divano con la bottiglia in mano.

Scosse la testa e si rimise a guardare la tv. No, niente più JD prima delle dieci.

Quando l’orologio in sala segnò le undici però, Syn dubitò davvero che quello di prima si trattasse solo di un sogno. La stanza si riempì nuovamente di fumo e davanti a se gli apparve un’altra persona.

Jeph Howard.

Ma che cazzo?! Gli Used avevano le chiavi di casa sua?!

-Che cazzo ci fai qui?-

Jeph si schiarì la voce. –Ma, come, non lo immagini? Io sono il fantasma del Natale Passato!-

 

[A Christmas carol.

To be continued]

 

[NdA: So, eccomi riemersa dagli inferi xD

Lo so che non è un periodo particolarmente produttivo per me (non lo è su nessun fronte =/) ma ho intenzione di rimediare.

Oggi, dopo aver fatto l’albero e guardato Nightmare before Christamas, per entrare completamente nello spirito natalizio, ho deciso di scrivere anche una breve storia (4 capitoli), che naturalmente è una parodia di ‘A Christmas Carol’ di Charles Dickens, la cosa più natalizia che esista.

Proverò a postare ogni settimana in modo di finire più o meno per Natale, ma non assicuro nulla.

Bhe, ditemi che ne pensate.]

Un bacio.

Fede.

 

 

 

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Capitolo 2
*** II capitolo. Il fantasma del Natale Passato. ***


A Christmas Carol.

II capitolo.Il fantasma del Natale Passato.

 

-Che cazzo ci fai qui?-

Jeph si schiarì la voce. –Ma, come, non lo immagini? Io sono il fantasma del Natale Passato!-

Brian cominciò a ridere istericamente. –No, tu sei Jepha Howard!-

Il fantasma Jepha alzò un sopracciglio. –Ti dico di no. Saprò bene chi sono!-

Brian scosse la testa. –No, io ti conosco. Tutti ti conoscono!-

Jepha sembrava ferito nell’orgoglio. –Bhe, hai mai sentito parlare di arrotondare lo stipendio?! E, comunque, Jepha Howard saprebbe fare questo?- chiese sorridendo con un angolo della bocca. Schioccò le dita e in mano gli comparve quello che sembrava un bicchierino d’Estathè.  Ne bevve un grande sorso e alzò il bicchierino verso Syn. –Ne vuoi un sorso? E’ dissetante-

Quest’ultimo cominciò a dondolare la testa avanti ed indietro. –Questo è un incubo. Adesso arriva Jimmy, mi dice che mi ha messo la mescalina nell’impianto idrico e tutto torna normale-

Jepha rise. –Tutto questo è più reale di quanto sembri, mio giovane Padawan- tossì mettendosi una mano davanti alla bocca. –Scusa, ho sbagliato film. Stavo dicendo- fece velocemente mente locale e poi continuò. –Brian, tu sei stata una persona orribile. E hai l’aggravante che oggi è la vigilia di Natale, dove si è tutti più buoni-

-Vuoi sapere che cosa penso del Natale: bah-

Jeph lo interruppe. –Sì, lo so: bubbole! –

-Ma come diavolo…? Mi leggi nel pensiero?-

-Io sono il fantasma del Natale Passato. Io ho il potere!-

Syn sbuffò. –Sì, certo, come ti pare-

-Dicevo..- lo spirito riprese a parlare. –Io sono il fantasma del Natale Passato ed ho il compito di mostrarti le persone di cui non ti sei curato, a cominciare da Zacky-

-Ehi, lascialo fuori da questa storia. E’ una faccenda tra me e.. uno spirito del cazzo-

-Adesso vedremo se questa è la realtà.- disse Jepha finendo l’Estathè e buttandolo con un calcio sotto il divano.

-Ehi! Poi Zack fa il culo a me!-

-Bubbole- replicò Jeph. –E ora aggrappati a me!-

Brian fece quello che lo Spirito gli aveva detto e gli mise le mani intorno al busto.  Jepha sorrise e cominciò ad agitare le braccia come se fosse un pollo e, con la sorpresa da parte di Brian, entrambi si alzarono in volo.

 Planarono davanti ad una villetta a due passi dalla spiaggia. Le finestre erano illuminate e davanti alla porta c’era una grande ghirlanda rossa.

-Allora, riconosci questo luogo?- domandò lo Spirito.

Brian annuì stupito sia dal volo appena concluso, sia perché si ricordava dove si trovava.

-Questa è.. la vecchia casa di Zacky-

Jepha annuì fermamente, facendo comparire un’altra lattina di Estathè, e cominciando a berlo a piccoli sorsi. –Esatto, vieni..- mormorò trascinandolo per un braccio fino a che entrambi non fossero con il viso appiccicato al vetro.

Dall’altra parte della finestra si vedeva Zack, quando aveva circa 17 anni, seduto sul divano accanto al telefono con lo sguardo perso, mentre tutta la sua famiglia cenava allegramente.

-Che fa lì in disparte?- domandò a quel punto Syn. Proprio non si ricordava di quel Natale.

Jepha sospirò. –Natale 1998, ti dice nulla?-

-Mah…- Brian ci rifletté un attimo. –Mah, non mi pare-

Jepha scosse la testa. –Ma dai, pensaci bene…-

-No, mi dispiace.. Niente di nuovo-

-Ah- esclamò Jepha contrariato. –Va bhe, non importa. Te lo spiego io. Era il Natale in cui tuo padre ti ha comprato quel nuovo amplificatore che volevi-

Syn continò a fare il vago. –Mah, io non mi ricordo-

Jepha ringhiò. –Tu gli avevi detto che saresti passato a casa sua quel giorno, ma eri così preso da quell’aggeggio da dimenticarti di lui.-

-Ma non se la sarà neanche presa…- mormorò Syn. –Lo sa come la penso su chitarre e roba varia-

-Certo!- replicò Jepha. –Sa che lui viene dopo-

-Ma io non ho mica detto questo-  replicò Syn colto nel vivo. –Non è affatto così-

-Sì, bhe, ma è questo che ha capito lui. E, almeno a Natale, pensava che questo sarebbe cambiato, ma tu hai dato l’ennesima prova di essere troppo attaccato alle cose materiali-

-Non è vero..- piagnucolò Brian.

-Oh sì..- ribattè Jepha. –Quando eri più piccolo l’unica cosa che ti importava del Natale erano i regali, e adesso che hai tutto non ti importa più neanche di quelli..-

-Ma che stronzate- ribattè Syn. –Lo amo-

Da dentro la casa Zack si alzò dal divano.

<< Mamma, vado a letto >> disse rivolto ai parenti.

<< Ma tesoro, e il tuo amico non viene? >>

Zack scosse la testa, deluso. << Non penso, avrà avuto di meglio da fare.. >>  

 Brian deglutì.

Ora sì che si sentiva una merda. –Ma io.. io non sapevo che ci tenesse così.. Jepha anzi, Spirito, se volevi farmi sentire una merda ci sei riuscito-

Jepha scosse la testa buttando il bicchierino di the sulla strada e dandogli un calcio con il piede.  –Guarda che io non ho fatto nulla-

-Già..- mormorò Syn tristemente. –Per favore, basta adesso. Voglio tornare a casa.-

-Come vuoi- rispose Jepha. E con uno schiocco di dita, Brian si ritrovò ancora nella sua sala.

Ma sapeva che non era finita.

E, infatti, dopo circa mezzora passata a guardare il soffitto, la stanza si riempì nuovamente di fumo e da lontano fece capolino una zazzera bionda.

[A Christmas carol.

To be continued]

[NdA: Eccomi qui!

So, vi avviso che sto preparando il capitolo terzo, e che se tutto va bene dovrei postare 2 volte a settimana; in più ho sbagliato nell’introduzione perché le parti della storia sono 5 e non 4..

Thanks to:

-Dominil: Nooo, ma come si fa a essere come Syn xDD?! Il natale è fantastico (sì, bhe, ma io sono presissima in questo periodo dell’anno xDD) bacio =**

-Lucilla_bella: Grazie mille *__* Io amo l’atmosfera di Natale xDD Bacio =**

-Friem: Muahah, bhe è obbligo immaginarsi Syn con cappello e bastone in questa ff xDD Bacio =**

-Ms_Reverie: Ecco qui la continuazione ^_^ Bacio =**

-BlueAndYellow: Awwh, tu sei troppo buona *__*Bhe, sì, Brian è senza cuore, povero Johnnyno e povero Shannetto! Un bacio =**

-TheFantasy: Bhe, sì.. il potere fa un certo effetto xDD Grazie! Un bacio =**

-Moodybibi: Grazie mille *__* Bacio =**

Vi aspetto lunedì (se tutto va bene .-.)

Un bacione]

Fede

 

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Capitolo 3
*** III capitolo. Il fantasma del Natale Presente. ***


A Christmas Carol.

III capitolo. Il fantasma del Natale Presente.

 

 

-Fammi indovinare, tu non sei Quinn Allman- disse Brian guardandolo in faccia. –Ma sei il fantasma del Natale Presente-

Quinn lo guardò stupito. –Bhe.. sì. Così mi rendi più facile il lavoro-

Syn sopirò. –E adesso mi porterai in giro per vedere cosa stanno facendo i miei amici-

Il fantasma lo guardò accigliato. –Ehi, non rubarmi il lavoro! Comunque.. sì, è quello che farò-

-Ah, perfetto, come se di cazzate oggi non ne abbia fatte abbastanza!-

-Già,- cominciò Quinn. –A cominciare dal rinnegare lo spirito natalizio! Il nostro capo sì è arrabbiato molto, sai?- domandò indicando il cielo.

-Il vostro capo? Vuoi dire che tu lavori per..- anche Syn alzò il dito verso il soffitto.

-Sì, bhe.. Le persone lo chiamano in molti modi, ma a noi piace chiamarlo Bob-

-Bob?! Ma che cazzo? Pensavo che lo chiamaste, che ne so, Gesù Cristo, insomma, è o non è il Pezzo Grosso?!-

Quinn cominciò a tossire. –Ma ti pare che io lo chiamo così? Poi si monta la testa..-

-Ah, quindi sei in confidenza stretta con lui?-

Syn era stupito.

Nonostante lui non si considerasse tanto male, non aveva mai avuto il piacere di incontrare il Grande Capo. E invece, quel beota di Quinn, ci lavorava anche assieme.

Era inconcepibile.

-Certo..- annuì il chitarrista/spirito. –E’ lui che mi arrotonda lo stipendio quando fa troppo freddo e la gente non vuole andare ai concerti.-

-Sì, ma..- cominciò Syn. –Com’è di persona?-

Quinn arricciò il naso. –Come lo vedi in tv. Alto, con la barba, la faccia un po’ da orsetto-

-Mah- disse Brian grattandosi la testa. –Mica vero. Io non l’ho mai visto in tv-

-Porca merda Syn- esclamò Quinn. Stava perdendo la pazienza. –Ma lo conosci, perché mi fai queste domande? Fai pace con il cervello, io ci ho fatto un tour insieme, tu ci hai fatto un tour insieme.. Lo conosciamo-

Syn si grattò la testa. –Vuoi dire quel Bob?!-

-Sì, ma quanti ne conosci?!-

-Cioè, vuol dire che il Nostro Capo è lui? Siamo tutti controllati da Bob Bryar?-

Quinn arricciò il naso. –Ma vah, è già tanto se trova il tempo libero per stressare me sotto le feste..-

-Ma non stiamo parlando di Dio?-

-Ma che Dio!- esclamò Quinn. -Parliamo di uno che è patito per il Natale, non quel genere di ‘grande capo’-

-Oh- mormorò Brian. –Oh.- Quel tizio lo stava tirando scemo. Adesso non vedeva l’ora di fare quello che questo spirito svitato voleva che facesse, così poteva toglierselo dalle palle.-Ma scusa, non avevamo un Natale Presente da vere?-

Quinn sembrò svegliarsi di colpo. –E’ vero! Vieni, aggrappati!- esclamò facendo mettere le braccia di Syn ed imitando un tacchino con manie di protagonismo.

E, come in precedenza, entrambi si alzarono in volo, planando esattamente nel parcheggio della villetta di Johnny.

-Vieni..- mormorò Quinn. –Avvicinati-

Brian fece quello che lo spirito/chitarrista aveva detto.

I suoi amici erano seduti davanti alla tv a guardare la solita replica di Frankenstein Junior, le luci dell’albero illuminavo la stanza e le bottiglie di birra coprivano il pavimento.

Era una fottuta vigilia di Natale uguale a tutte le altre fottute vigilie, cazzo c’era da vedere?

-Devo vedere quanto i miei amici stanno male senza di me, suppongo- mormorò Syn indicando i suoi compagni di band attraverso il vetro.

Quinn annuì solennemente, prima di svegliarsi e rendersi conto delle grosse risate che i ragazzi si stavano facendo alla vista del film. –Cioè, no- si corresse. Poi si mise le mani tra i capelli. –Oddio, non lo so. Sono confuso-

-Appunto- esclamò Syn. –Te l’avevo detto che il Natale è inutile. Adesso me ne torno a casa e se Bob mi rompe le palle gli tiro una testata!-

-Mah.. – Quinn cercò di fermarlo. –Aspetta.. io volevo solo..-

A quel punto Brian si bloccò.

Ma, per quanto Quinn potesse illudersi, non era per quello che aveva detto.

Anzi, probabilmente se avesse sentito la vocina da cuore-spezzato che aveva usato lo spirito ci avrebbe provato ancora più gusto.

No, era qualcosa che aveva sentito da Jimmy. 

Si voltò e tornò ad osservare la finestra.

<< Dicevo.. Dove cazzo è quel coglione? Si sta perdendo la scena migliore >>

Zack arricciò il naso. << Non lo so e non mi interessa, ti basta? >>

<< Bhe, naturalmente no >> esclamò Jimmy. << Che cazzo di Natale è se lui non si lamenta? E’ il mio migliore amico, lo voglio qui! >>

<< E’ anche il mio ragazzo, Jim, ma non per questo stresso l’anima a te. Avrà avuto qualcosa di meglio da fare, che ti devo dire? >>

Brian aprì la bocca.

Non era vero.

Lui non aveva niente di meglio da fare, a casa si stava annoiando. Forse l’aveva fatto solo per il gusto di lamentarsi, oppure perché era davvero un grande stronzo.

Sta di fatto che ora si sentiva una bella merda, ecco.

Si girò per mandare a quel paese Quinn, ma in quell’esatto istante si accorse che non si trovava più in strada, ma tornato nella sala di casa sua.

Quella vigilia e quegli spiriti gli stava davvero rompendo i coglioni.

 

[A Christmas carol.

To be continued]

 

[NdA: Eccomi qui ^^

Lo so, avevo detto che avrei aggiornato la settimana scorsa, ma tra impegni personali e non, non c’è l’ho fatta.. Spero almeno di riuscire a finire la storia per Capodanno xD

Non ho davvero la forza per rispondere a tutte le recensioni adesso, ma sappiate che le ho lette e vi ringrazio dal profondo del mio cuoricino *-*

Visto che oramai la mezzanotte è passata da un po’ faccio a tutti gli auguri di Buon Natale, spero che passiate un Buon Natale e che Mr Santa vi porti tutto quello che avevate scritto sulla lista.

Un grazie soprattutto a Friem,  SweetPandemonium, Ms_reverie, BlueAndYellow, Lucilla_bella,  FrankieLou, The Fantasy & Blaise_sl_tr07. Vi prometto che nel prossimo capitolo rispondo a tutti.]

Ancora auguri.

Fede.  

 

 

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