Darkness and Light

di destiel87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Darkness ***
Capitolo 2: *** The demon inside ***
Capitolo 3: *** Your soldier ***
Capitolo 4: *** Light ***



Capitolo 1
*** Darkness ***


- DARKNESS AND LIGHT -


"Un guerriero è in grado di
sconfiggere molti nemici,
ma il nemico più potente risiede dentro di lui."



 

CAPITOLO 1: DARKNESS

Dove c’è il desiderio ci sarà una fiamma
Dove c’è una fiamma qualcuno è destinato a bruciarsi
Ma solo perché brucia, non vuol dire che morirai.
Devi alzarti e provare, provare e riprovare...


Quando ero piccolo, mia madre mi ripeteva sempre che Dio non affida a nessuno un peso più grande di quello che è in grado di sopportare.
Evidentemente, Dio mi reputa più forte di quanto io sia.
Perfino il metallo, che è una forza quasi indistruttibile, dopo troppi colpi, finisce col spezzarsi.
Cosa dovrei fare io, che non sono altro che carne e sangue?
C'è un limite a quanto un uomo può sopportare.
Un limite a quanto l' anima è in grado di sopportare...
Una volta oltrepassato quel limite, non c'è via di ritorno.
Il dolore si fa troppo grande, troppo profondo, troppo radicato in te, perchè tu possa sconfiggerlo.
E' come una voragine oscura che ti consuma, che divora ogni cosa, fino a che non rimane niente.
La sento dentro il mio petto, dove una volta c' era il mio cuore, irrequeta e disperata, crescere ogni giorno di più.
Ho riempito quella voragine con la solitudine, con la vendetta, con l' odio.
Con una furia ceca, verso ogni cosa che esista su questo mondo.
Quando quell' essere immortale è giunto a me, quando mi ha mostrato la mia vera forza, ho creduto di essere finalmente libero.
Libero da ogni legame, da ogni catena, libero di essere me stesso.
Libero di essere tutt'uno con il mio lato oscuro.
Poi è successo qualcosa, qualcosa che non avevo previsto...
Improvvisamente ho avvertito la sua presenza nella mia testa, la sua energia, la sua anima.
Ho sentito chiaramente la sua luce dentro di me...
Erik... Dove sei?
Per un momento, l' oscurità è stata spazzata via dalla sua voce, dal calore che mi percorreva in tutto il corpo, come se mi stessi svegliando da un brutto sogno.
Per un momento, ho chiuso gli occhi, lasciandomi avvolgere da quel calore.
"Charles..." Ho sussurrato confuso.
Poi, di nuovo la sua voce nella mia testa.
"Ciao vecchio amico... Mi dispiace così tanto... Sento la tua perdita, e il tuo dolore..."
La voragine ricomincia a crescere dentro di me, la luce si affievolisce.
"Pensi che se entri nella mia testa, puoi sentire quello che provo? Guardi nel posto sbagliato Charles..."
"Quanto è accaduto alla tua famiglia è terribilmente ingiusto Erik, ma torna da noi, io posso aiutarti..."
La sua voce è spezzata, sofferente... Come la sua energia.
"Aiutarmi? Come puoi aiutarmi Charles, se non puoi nemmeno capirmi?"
"Ti sbagli amico mio... Io ti capisco, meglio di chiunque altro..."
"Tu non puoi capire! Tutte le persone che amavo, tutte loro mi sono state portate via... Come puoi capire ciò che provo, se non hai mai perso nessuno? Se non hai mai amato nessuno?!"
L' oscurità... E' dentro di me, è parte di me.
"Io ho amato, Erik... Più di quanto tu non immagini." La sua voce è... Cambiata.
Riesco ad avvertire una debole traccia del suo dolore.
"Tu hai sofferto, lo so. Hai amato delle persone, e quelle persone ti sono state strappate via, senza che tu potessi proteggerle... Non so come ci si senta, quando succede una così orribile. Non so come si possa sopravvivere alla loro morte. Ma... Anche io ho amato Erik. Ho amato solo due persone nella mia vita, ed entrambe hanno scelto di abbandonarmi. Non mi sono state portate via, sono loro, che hanno scelto di lasciarmi.
E puoi credermi Erik, il dolore che ho provato, che provo è... devastante.
Per molto tempo, ho creduto che non ce l' avrei fatta, ho creduto che quel dolore sarebbe stato più forte di tutto, ma non è così... C'è ancora del buono in questo mondo Erik, c'è ancora un motivo per cui lottare... Lascia che te lo mostri."
"Charles..." Riesco a malapena a sussurrare.
Luce, c'è così tanta luce ora...
Non riesco a pensare.
Non riesco a respirare.
"Charles... Non posso credere che tu... Mi amavi davvero allora..."
"Sempre."
Cos'è questo sentimento che scalpita dentro di me?
Cos'è questo fuoco che si accende, questo mare che mi travolge?
Mi sento così debole ora... Così fragile...
"Oh Charles... "
E' tutto così confuso...
Tutto quello che abbiamo vissuto insieme, invade prepotente la mia mente.
La grazia nel suo sorriso, la profondità nei suoi occhi, la forza nelle sue mani.
Charles...
"Torna a casa Erik... Torna da me..."
Il mio cuore si spezza... E' troppo, troppo da sopportare.
Ho bisogno di vederlo, ho bisogno di stringerlo a me...
Ho bisogno del suo conforto, della sua voce calma che mi dice che andrà tutto bene.
"Charles io... Io ti..."
Io ti amo.  Sento la voce di mia moglie che me lo dice, mentre mi abbraccia nella nostra cucina.
Risento la mia, rispondergli che la amo...
Rivedo i nostri corpi intrecciarsi nella notte, i suoi baci, le sue carezze.
Rivedo il suo corpo unito a quello di mia figlia, cadere nel bosco.
Come posso essere così debole?
Come posso dire quelle parole ad un altra persona dopo di lei?
L' oscurità, la sento impossessarsi di me.
Ancora, sempre...
"Mi dispiace Charles..." Dico, stringendo i pugni e chiudendo il cuore.
Poi, qualcosa entra tra di noi, qualcosa di oscuro, che approffita del nostro legame per insinuarsi nella sua mente.
Quello fu l' inizio di tutto.
La fine di tutto.



 

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Capitolo 2
*** The demon inside ***


CAPITOLO 2: THE DEMON INSIDE

 
Quando senti il mio calore
Guarda nei miei occhi
È dove i miei demoni si nascondono,
Non avvicinarti troppo
Dentro di me c’è il buio,
È intrecciato con la mia anima.
Ho bisogno di lasciarti andare
I tuoi occhi brillano così luminosi
Voglio salvare la loro luce.


 
Gli eventi di quei giorni, si susseguirono veloci e confusi per me.
L' oscurità, la potevo sentire dentro di me, sempre più forte.
Tuttavia, le parole di Charles, la sua voce nella mia testa... Erano come piccoli lampi di luce, che spaventavano quell' oscurità.
Arrivò il giorno in cui gli eventi mi portarono da lui, in cui io lo portai via dalla sua casa, dai suoi amici, per seguirmi in questa follia.
Apocalisse, questo era il suo nome, mi ordinò di farlo.
Aveva bisogno di lui, dei suoi poteri...
Non mi piaceva l' idea di coinvolgere Charles in tutto questo, ma come ho detto, accadde tutto troppo in fretta, perchè potessi realmente rendermene conto.
Dentro di me, c' era una lotta così potente e devastante, che nemmeno io riuscivo a fermarla...
Come in un sogno, continuavo a rivedere le persone che più avevano condizionato la mia esistenza... I miei genitori, mia moglie, mia figlia... E Charles.
Riascoltavo le loro voci, le loro pene, i loro desideri, senza riuscire più a distinguere la realtà dai miei ricordi...
Charles si risvegliò dal suo torpore in quel deserto, circondato da Apocalisse e dai suoi cavalieri.
Io lo guardavo, vegliavo silenziosamente su di lui, mentre i miei demoni mi divoravano senza sosta.
Quando Apocalisse spiegò a Charles cosa voleva fare, la prima cosa che fece lui fu guardarmi.
Sapevo cosa voleva dirmi, non aveva bisogno di parlare, lo vedevo nei suoi occhi.
Lo conoscevo fin troppo bene, quasi meglio di me stesso.
Abbassai la testa, perchè la sua delusione mi feriva più di quanto volessi mostrare.
"Prenderai parte a tutta questa carneficina? Alla distruzione?" Mi chiese sconvolto.
"Non ho mai conosciuto altro..." Gli ho risposto rassegnato.
"No, non è vero, l' hai solo dimenticato...."
"No Charles, me lo ricordo bene. Il tuo metodo non funziona."
Avrei voluto che funzionasse. L' ho desiderato con tutto me stesso...
"Gli ho mostrato una via migliore... Un mondo migliore." Disse Apocalisse.
"No, hai solo sfruttato il suo dolore e la sua rabbia, non hai fatto altro!"
Charles era furioso con lui, sentivo che voleva proteggermi, difendermi...
E' sempre stato il suo punto debole, vuole sempre proteggere tutti, perfino da loro stessi.
"Te l' ho detto appena ti ho conosciuto, c'è di piu in te Erik, c'è del buono, anche in te."
Quanto vorrei che fosse vero Charles...
"Qualunque cosa tu creda di aver visto in me Charles, l' ho sepolta con la mia famiglia."
In quel bosco, ho sepolto tutto ciò che di buono c' era in me.
"La tua famiglia è ancora con te Erik. E' dentro di te... Vuoi davvero che vedano in cosa ti sei trasformato? Credi che sarebbero fiere di te, se sapessero che vuoi distruggere il loro mondo?"
"Non distruggerlo. Migliorarlo." Disse Apocalisse, con un leggero sorriso.
Charles scosse la testa, guardandomi con quei penetranti occhi blu.
Mi scostai da lui, perchè guardarlo era come guardare attraverso uno specchio.
Vedevo tutto ciò che non volevo vedere di me stesso.
Con la coda dell' occhio notai che stava cercando di avvicinarsi a me, trascinandosi sulle rocce.
Cercai di ignorarlo, provai a pensare alla mia famiglia, al mio dolore, ma fu tutto inutile.
Non potevo restare a guardare la sua sofferenza, le sue mani allungarsi verso di me.
Aiutare Charles era un istinto contro il quale non potevo vincere.
Percorsi a gran passi la distanza che ci separava, poi lo afferrai, passandogli un braccio intorno alla schiena e un' altro sotto le gambe.
Lo sollevai in aria, stringendolo a me.
Apocalisse e i suoi cavalieri mi guardarono con disappunto, con ostilità, ma non me ne importava.
Quello che c' era tra me e Charles, era più forte della loro guerra.
Mi allontanai, salendo quelle rocce alla ricerca di un posto più tranquillo, al riparo dalle loro voci e dalla loro rabbia.
Quando finalmente mi fermai, guardavo la città con Charles tra le braccia, in assoluto silenzio.
Avrei voluto che il tempo si fermasse in quell' istante...
Solo io e lui, in pace.
Niente rabbia, niente dolore, niente ricordi, niente decisioni da prendere.
Solo la sua testa appoggiata sul mio petto, il profumo dei suoi capelli, le sue braccia intorno al mio collo.
Eppure, sapevo che nulla durava per sempre.
Quella pace, non era che un illusione.
"Sono contento che tu non possa leggere nella mia mente Charles, non ti piacerebbe quello che c'è dentro... Probabilmente scapparesti." Dissi tristemente.
"E' inutile che cerchi di spaventarmi Erik, io ti conosco... E so che dentro di te, c'è molto di più di questo. Molto di più dell' oscurità che ti affligge... C'è una luce, ed è più forte di tutto... E' grazie a quella che sei riuscito ad amare, e a farti amare."
"E a cosa è servito? Solo a perdere tutti... Solo a far crescere ancora di più quell' oscurità!"
"Tu non hai perso tutti Erik... La tua famiglia è ancora qui." Risponde lui, toccandomi il petto all' altezza del cuore.
"Io, sono ancora qui." Aggiunge con un sorriso, stringendomi più forte.
"Perchè? Dopo tutto quello che ho fatto... Dovresti odiarmi, dovresti starmi lontano. Tutti quelli che mi si avvicinano troppo, muoiono. Per il tuo bene Charles, dovresti andartene e non voltarti mai più indietro."
Fa così male dirlo. Fa così male pensarlo... Ma non voglio perderlo, non lo sopporterei.
"Perchè quando ami una persona, gli resti accanto per tutta la vita. Non importa che cosa faccia, o quanti sbagli commetta... Essere una famiglia è proprio questo, restare uniti, nel bene e nel male. E noi siamo una famiglia Erik, tutti noi..."
"Allora è meglio non amare... Se amare qualcun vuol dire trascinarlo nel tuo oblio, allora meglio non amare nessuno. Avrei dovuto capirlo prima, mia moglie sarebbe ancora viva se l' avessi fatto. Non commetterò lo stesso errore con te Charles. Non permetterò che ti accada nulla... Anche se questo vuol dire starti lontano."
Lui mi guarda, con quei suoi bellissimi occhi blu come il cielo, spezzati, tristi, pieni di amore e di speranza.
Mi avvicino al suo viso, chiudo gli occhi, bacio la sua fronte, trattengo le lacrime.
"Erik... Erik ti prego... Non farlo." Sussurra lui, accarezzando  delicatamente la mia guancia.
"Lo faccio per te Charles, non odiarmi..."
Restai ancora un momento a godermi quella pace che solo lui era in grado di darmi, poi tornai indietro.
Era meglio così, continuavo a ripetermi mentre lasciavo Charles con Apocalisse.
Restare al mio fianco, lo avrebbe fatto solo soffrire di piu.
Col tempo, l' avrebbe ucciso.
Mi allontanai, senza voltarmi, con il cuore spezzato e gli occhi velati dalle lacrime.


 

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Capitolo 3
*** Your soldier ***


CAPITOLO 3: YOUR SOLDIER

Lo prenderò se ne hai bisogno,
Lo cercherò se non lo vedi,
Hai sete, sarò la pioggia,
Sei ferito, ti farò passare il dolore.
So che non ci credi,
Ma l’ho detto e lo voglio fare ancora,
Quando ti arrabbierai sarò il tuo soldato.
Sarò il tuo soldato.


L' apocalisse è iniziata.
Il principio e la fine di tutto...
Fratelli contro fratelli, sorelle contro sorelle.
La guerra coinvolge tutti, umani e mutanti, innocenti e colpevoli.
In un certo senso, è imparziale, nella sua follia.
Le urla nella mia testa non mi danno tregua, coprono le urla strazianti dell' umanità.
Non quelle di Charles, no, quelle posso sentirle trafiggermi l' anima.
Ma sono un soldato, e un soldato combatte fino alla fine, nonostante tutto.
Nonostante la sofferenza, io continuerò a combattere.
Distruggerò questo mondo corrotto, dalle radici della sua terra.
Solleverò le rocce e il metallo, il ferro e la pietra, per ricoprire con esse il marciume che governa questo mondo.
Non voglio combattere contro i miei fratelli, contro i miei amici, ma se devo lo farò.
Perchè un soldato combatte fino alla fine, nonostante tutto e tutti.
Ed è questo ciò che sono, anche se Charles ha cercato di cambiarmi.
Non si può cambiare la natura dell' uomo...
La guerra è iniziata.
I cavalieri combattono contro le forze ribelli.
Quelle forze che tempo fa consideravo miei amici...
Raven, la vedo lottare con tutte le sue forze nella città distrutta, vedo Hank liberare la sua vera natura per sconfiggere i suoi nemici.
E poi vedo lei, la rossa fenice, risorgere dalle sue ceneri.
Fuoco, tempeste, odio, speranza, tutte queste forze sono in lotta tra loro, qui alla fine di tutto.
Vedo persone correre via spaventate, dovrei forse avere pietà di loro?
No, loro non ne hanno avuta per la mia famiglia.
Nessuno di loro ne ha avuta... Allo stesso modo, io non ne avrò per loro.
Immergo le mie mani nella terra, sollevo la sua forza.
Sdradico le fondamenta della città, nere radici che escono dal deserto, barricando, uccidendo, distruggendo.
Milioni di proiettili si riversano come pioggia sulla città.
Sento l' oscurità dentro di me, irrefrenabile come un fiume in piena.
Raven e Pietro cercano di parlare con me, di cambiarmi.
Ma niente può fermarmi adesso.
Sono una forza della natura, inarrestabile.
Cosa accade quando una forza inarrestabile incontra un oggetto irremovibile?
"Charles?"
E' la sua voce questa?
Com' è possibile che stia accadendo?
Cos' è  questa sensazione?
Sento come se... Come se stesse succedendo qualcosa a Charles...
Qualcosa che non riesco a spiegarmi.
Poi l' esplosione mi acceca.
L' aereo dove viaggiava Charles precipita, esplode.
Il fumo annebbia la mia vista, il calore del fuoco scalda il mio viso.
Charles...
La luce... La sua luce splendente, si è come dissolta.
"In te c'è molto piu di quanto sai, non solo rabbia e dolore..."
Ricordo i tuoi occhi azzurri, così pieni di speranza, il giorno in cui me lo dicesti.
Ricordo il suono della tua risata, il profumo del tuo corpo.
Charles...
Il senso di solitidine, opprimente e soffocante, mi trafigge il cuore.
"C'è anche del bene in te Erik... L' ho sentito."
Oh Charles...
Come mi sono sentito amato in quel momento.
Ho sentito che anche per me c' era una speranza.
"Non è solo da me che ti stai allontanando Erik, qui hai l' occasione di far parte di qualcosa molto piu grande di te... Abbiamo bisogno di te Erik."
Charles... Che cosa ho fatto?
Avrei dovuto ascoltarti, proteggerti... Salvarti...
Avrei dovuto permettere a me stesso di amarti.
Avrei dovuto combattere accanto a te, non contro di te.
Avrei dovuto essere il tuo soldato.
Il soldato di cui tutti i nostri fratelli e sorelle avevano bisogno.
La sua luce, così forte e amorevole, la sento avvolgermi, come una coperta in una giornata fredda...
L' oscurità indietreggia, spaventata da quella luce, dalla tua luce Charles.
Ma non temere, sarò il tuo soldato adesso.
Proteggerò ciò che era tuo, ciò che amavi...
Questa terra, queste persone...
Lo farò per te...
Sarò il tuo soldato.
Scaglierò la mia forza su quell' essere immortale.
Tutto ciò che è in mio potere fare, lo farò.
Mentre una lacrima solca il mio viso affranto, mi preparo ad affrontarlo.
Tutta la mia forza, la concentro su di lui, aiutato dai miei fratelli.
Perfino i suoi cavalieri, iniziano a ribellarsi alla sua follia.
Questa è davvero la fine, e l' inizio di tutto.
 

 

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Capitolo 4
*** Light ***


CAPITOLO 4: LIGHT
 
Dammi solo una ragione,
Solo un po' è abbastanza,  
Solo un secondo
Non siamo rotti, solo piegati
E possiamo imparare ad amare di nuovo,
È nelle stelle,   
È stato scritto nelle cicatrici sui nostri cuori,
Noi non siamo rotti, solo piegati
E possiamo imparare ad amare di nuovo...


Quando Apocalisse è stato distrutto, l' alba è sorta di nuovo sull' umanità.
Lentamente le città sono state ricostruite, le famiglie si sono riunite.
La pace, è tornata a rassenerare le persone.
Una piccola luce, illumina di nuovo il futuro, guidandoci verso il domani che verrà.
L' oscurità dentro di me non mi ha ancora lasciato, ma le urla hanno smesso di tenermi sveglio la notte.
Credevo che questo fosse tutto ciò che potevo avere, in questo nuovo inizio.
Finchè non ho visto lui... Il mio Charles.
Come in un sogno, è apparso davanti a me, e tutto si è fatto più luminoso.
Era cambiato, non aveva più i capelli che tanto adorava, era stanco, provato.
Ma i suoi occhi, erano sempre li stessi di cui mi ero innamorato.
Sono corso verso di lui, temendo che da un momento all' altro sarebbe svanito, o che mi sarei svegliato urlando nella notte.
Solo quando l' ho toccato, ho concesso a me stesso di sperare che fosse reale.
Mi sono inginocchiato davanti a lui, ho accarezzato il suo viso, mentre il mio era rigato dalle lacrime.
"Charles... Sei davvero tu?"
"Cosa accade quando una forza inarrestabile incontra un oggetto irremovibile?" Ha risposto lui sorridendo.
Io ho riso, poi ho stretto il suo viso tra le mie mani e mi sono avvicinato di più a lui.
"Non lo so Charles... So solo che ti amo."
Lui ha fatto una smorfia a metà tra l' estasi e il dolore.
Poi ha oltrepassato la distanza che ci separava, in ogni modo possibile.
Mi ha baciato, e quel bacio, è stato più forte tutto.
Luce pura condensata in un istante di perfezione.
Ho ricambiato il suo bacio, bagnando con le lacrime il suo volto.
Solo dopo, l' ho afferrato come quel giorno nel deserto, prendendolo tra le mie braccia.
Non avevo una meta precisa, volevo solo stare da solo con lui, in un posto lontano da tutta quella sofferenza.
Camminai a lungo, con il sole e le dune del deserto all' orizzonte, finchè non mi fermai in una piccola radura d' erba e acqua.
Lo appoggiai sotto le fronde di alcune palme, e mi sedetti accanto a lui.
Sembrava davvero il posto perfetto per noi, lontano dal mondo, una piccola isola di pace.
Restammo abbracciati a parlare, ad accarezzarci, finchè le stelle illuminarono il cielo.
Lui si addormentò con la testa sul mio petto, mentre io rimasi sveglio ad ascoltarlo respirare...
La mattina dopo, mentre il sole si svegliava sulle dune di sabbia, il mio amore si svegliava sul mio corpo.
Gli baciai la fronte, le guance, infine le labbra dolcemente salate.
Lui sorrise, si strinse più forte a me.
Era tutto così semplice, eppure così perfetto.
Avrei voluto che non finesse mai...
Per qualche giorno, restammo nella nostra piccola isola di pace, incapaci di allontanarci l' uno dall' altro.
La sua presenza, era tutto ciò di cui la mia anima aveva bisogno per guarire, anche se certe ferite, non si sarebbero mai rimarginate.
Il dolore che accompagnava il ricordo della mia famiglia, era qualcosa che nemmeno il suo amore poteva curare... Tuttavia, aiutava a renderlo più dolce.
Una settimana dopo, lo accompagnai nella sua scuola, dove insieme a Jane, ricostruimmo tutto, dalle fondamenta ai tetti.
Era bello, sentirsi parte di qualcosa, sentirsi utile, importante.
Capivo il motivo per cui non Charles non voleva lasciare quel posto, quei ragazzi.
Avevano bisogno di lui, come lui ne aveva di loro.
Sapevo di non potergli chiedere di andare via...
il suo posto era li, e il mio era accanto a lui.
"Il mondo sta gia cominciando a ricostruire li arsenali..." Mi disse un giorno, pensieroso.
"E' la natura umana..." Gli ho risposto sospirando.
Era una cosa che avevo previsto, a cui ero abituato.
"Io nutro ancora speranza..."
"Ah si... La speranza..." Ho riso, perchè il suo ottimismo, nonostante tutto, era una delle cose che adoravo di più in lui.
"Avevo ragione su Raven... Diamine, avevo ragione perfino su di te..." Mentre lo dice sorride, prendendomi la mano.
"Ma certo professore, hai sempre ragione su tutto tu, non è vero?"
"Non essere sciocco Erik, sai bene che non è cosi. Ma capisco la natura umana..."
"Uhm... Allora vediamo se capisci cosa ho intenzione di fare adesso." Gli dico guardandolo con aria di sfida.
Lui con l' espressione confusa si mette due dita sulla tempia.
Poi scoppia a ridere.
"Sei davvero un pervertito Erik!"
"No... - Rispondo sorridendo - Sono solo innamorato."
Lui solleva le braccia, in modo da farsi prendere in braccio.
Non lo ammetterò mai, ma è davvero tenero quando fa così.
Lo prendo tra le braccia e lo bacio, strofinando la fronte contro la sua.
"Ma non dirlo in giro però eh? Ho una reputazione da mantenere!"
"D' accordo Erik, non lo dirò... Sarà il nostro piccolo segreto!"
Io lo bacio, percorrendo le scale che ci separano dalla sua camera da letto.
O dovrei dire nostra.
Passando incrocio Jane, che sorride timidamente guardandoci.
"Salve professore... Salve Magneto..."
"Salve Jane... Passa una buona giornata..." Le risponde Charles compostamente.
Poi la vedo sobbalzare e lasciar cadere a terra i libri, mentre emette un piccolo urlo.
Charles preoccupato si volta verso di lei, e di conseguenza anche io.
"Jane tutto bene? Cosa è accaduto?"
Lei lo guarda con il viso arrossato e la bocca spalancata.
Non ho bisogno di leggere la mente per capire cosa è accaduto.
"Sai Charles, dovresti insegnare ai tuoi allievi a non guardare dove non dovrebbero..."
"Ma di cosa stai parlando?"
"M-mi dispiace, io non volevo... E' stato un incidente!" Balbetta lei a disagio.
Solo a quel punto Charles capisce.
Me ne accorgo perchè è diventato più rosso di lei.
"Ahh.. Andiamo signor intenditore della natura umana..." Esclamo ridacchiando e portandolo via.
"Erik che... Che cosa imbarazzante!" Sussurra lui, ancora rosso in viso.
"Imbarazzante dici? E io che mi stavo solo pregustando i preliminari... Menomale che non l' abbiamo incontrata prima altrimenti..."
"Erik!" Urla lui dandomi un pugno sul braccio.
"Queste sono cose private... Non dovresti..."
"Cosa? Pensarle?"
Lui rimane in silenzio, evidentemente confuso.
"Tranquillo professore, si riprenderà..."
Lui sospira e appoggia la testa sotto la mia, con la bocca corrucciata.
Io lo bacio, aprendo la porta della camera.
Lo adagio sul letto, spogliandolo con delicatezza.
Bacio il suo viso, il suo collo, il suo petto, il suo ventre... Poi scendo ancora più giù.
Lui geme, si contorce.
E' così bello che mi manca il respiro.
Lo accarezzo, avvicinando il suo corpo al mio.
Quando entro dentro di lui, è sempre un emozione indescrivibile.
Quando diventiamo una cosa sola, è come se l' intero universo fosse fatto di luce.
Della sua luce.
Quando i nostri corpi sudati e sfiniti raggiungono l' estasi e si incastrano l' uno con l' altro, quella luce si affievolisce, illuminandomi come una candela in una serata d' inverno.
E' uno dei momenti che amo di piu, restare accanto a Charles, mentre lui mi guarda con gli occhi colmi di gioia e di amore, raggomitolandosi sotto il mio corpo.
Allora mi sdraio sul suo petto, ascoltando il battito del suo cuore, e tutto diventa calmo e tranquillo, come il mare.

 
EPILOGO

Luce e tenebre.
Amore e odio.
Speranza e disperazione.
Ho sempre pensato che fossero cose diverse, completamente separate tra di loro.
Ero convinto, che le due cose non potessero esistere nella stessa persona.
Mi sbagliavo... E' stato Charles ad insegnarmelo, anche se ci ho messo molti anni per capirlo.
C'è ancora dell' oscurità dentro di me, c'è ancora dell' odio, rabbia e dolore.
Ma c'è anche la luce.
La speranza per un futuro migliore.
L' amore...
L' amore per le persone che vivono ancora nel mio cuore, nonostante il loro spirito sia volato in un posto lontano, che posso soltanto immaginare.
L' amore per le persone che mi sono vicine, i miei fratelli e sorelle.
L' amore per Charles...
E' quell' amore che mi ha tenuto in vita, quando tutto intorno a me diventava oscuro come una notte senza stelle, anche se soffrivo troppo per comprenderlo a pieno.
Fare del male a qualcuno, non riporterà in vita le persone che mi sono state tolte, ne riempirà la voragine nel mio cuore.
Sarà l' amore a farlo...
Piano piano, giorno per giorno, stando con Charles la sento scomparire, sostituita da tutto l' affetto e la gioia che lui riesce a donarmi.
Non sono ancora sicuro di come farò a sopravvivere a tutto quello che è accaduto, so solamente che voglio provarci, che voglio provare a dare a me stesso e al mondo una seconda occasione.
Ma c'è una cosa, che mi è chiara più di ogni altra.
Il destino potrà anche provare a tenerci separati, ma in un modo o nell' altro, io e Charles saremo sempre due facce della stessa medaglia.
Due forze condannate e scontrarsi, ma incapaci di allontanarsi.
Come la luce e le tenebre.


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