Contea di Surrey, 1987
Nella casa con la porta rossa, vive una famiglia del tutto singolare:
C’è un noto investigatore privato, un medico, e una bambina.
All’arrivo in quella casa, tra i due uomini vi era una relazione amorosa, ma nel corso degli anni il rapporto si era incrinato fino a spezzarsi, e tra i due adesso c’era una sorta di intima amicizia. Tuttavia erano rimasti insieme, e facevano del loro meglio per tenere unita la famiglia.
La vita scorreva tranquilla nel piccolo paesino di Carrinton, ma il vento dell’est stava per soffiare sulle sue case e le sue vie, e dopo il suo passaggio nulla sarebbe rimasto immutato.
Una serie di misteriosi rapimenti di bambine, scuote per sempre la tranquillità delle campagne inglesi, e mentre una dopo l’altra le fanciulle spariscono, alle famiglie non rimane che uno strano coniglietto di peluche.
Quando anche la piccola Rosie scompare nel nulla, i due uomini dovranno unire di nuovo le forze, nella più importante avventura della loro vita. L’unico indizio, è una filastrocca:
Chi mi troverà? Io sono perduta. Camminerai e un faggio troverai.
Il vento dell’est saluta e prende me, sedici per sei fratello mio.

Avevo sempre pensato che la morte mi avrebbe reso libero, ma mi sbagliavo.
Credevo che non avrei più provato nulla, né rabbia, né dolore.
Ma ancora una volta mi ero sbagliato.
Guidavo, nelle infinite strade del paradiso, senza una meta.
Guidavo e basta, tra le foreste di pini, ascoltando il suono del vento tra gli alberi, il loro profumo pungente.
Guidavo sulla strada che costeggiava le scogliere bianche, che si affacciavano sul mare dorato.
Eppure, avevo sempre la sensazione di aver lasciato indietro qualcosa.
Fuggivo, come un pazzo che scappa dalla sua stessa ombra.
Poi ad un certo punto del mio viaggio, mi fermai.
E d’improvviso, l’unica persona da cui mi ostinavo fuggire, fu proprio davanti a me.
Fu come se anche lui avesse avvertito la mia presenza, e lentamente si voltò verso di me.
I suoi occhi celesti penetravano nei miei, e come quando eravamo vivi, mi trasmettevano tutta la gentilezza del suo animo.
Aveva un sorriso sereno, illuminato da un sole arancione.
Una brezza leggera gli scompigliava i capelli corvini, quasi lo stesse accarezzando.
Mi aspettava tranquillo di fronte a quel lago, come se non avesse fatto altro da tutta la vita.

“John…?” Sussurrò Sherlock. “Sei sveglio?”
L’altro non rispose, non si mosse. Sherlock accarezzò una linea sottile sul dorso della mano del compagno, per poi scendere fino al polso.
“Ho letto un articolo tempo fa… Diceva che quando una persona dorme, si può parlare con lei. La parte cosciente di quella persona non sarà in grado di ascoltare, o di ricordare, eppure il suo subconscio ascolterà, e ricorderà. Mi sono chiesto leggendolo, perché si dovrebbe parlare con qualcuno mentre dorme, perché dirgli qualcosa senza che l’altro se ne accorga. Ma adesso lo capisco, John. Ci sono delle cose che vorresti dire, anche se sai di non poterlo fare. Ci sono delle parole che non puoi pronunciare. Eppure, devo dirle! E’ troppo tempo ormai, che rinchiudo parole in cassetti nascosti, nel mio palazzo mentale. E temo che se continuò così, non ci sarà più posto dove riporle, e un bel giorno non sarò più in grado di tenerle imprigionate. Allora prenderanno vita, come dei mostri famelici, troppo a lungo addormentati.”
Sherlock notò che i battiti di John stavano aumentando, diventando più veloci ad ogni parola. Le sopracciglia si erano lievemente mosse, come quando d’improvviso si realizza qualcosa di importante.

“Tesoro, forse se glielo chiedi, Sherlock ti aiuterà a trovare Hoppy. E’ davvero bravo a trovare le cose scomparse sai?” Disse John, dandole un bacio sulla testa.
“Davvero sei bravo?” Chiese Rosie, tirandogli la cravatta.
“Il più bravo di tutti.” Ammise Sherlock.
“Allora puoi trovare Hoppy? Per favore pap…” La piccola si bloccò.
“Io non sono…” Sussurrò lui, spostando lo sguardo verso il camino, senza riuscire a finire la frase.
Non ne avevano mai parlato, non ufficialmente almeno.
Ma Rosie dopotutto, era cresciuta con entrambi.
Quello che più odiava Sherlock, era che pur sapendo interpretare le persone e le loro emozioni, non era in grado di fare niente per farle stare meglio.
Però c’era una cosa che poteva fare, almeno in quella occasione, per farli felici entrambi.
“E va bene, troverò Hoppy.” Disse alla fine, con un mezzo sorriso.
“Sii!” Urlò Rosie, saltandogli in braccio.
John sorrise. Era uno di quei sorrisi caldi e sinceri, che Sherlock amava.
Per quanto lo indispettisse ammetterlo, quando John lo guardava in quel modo, con gli occhi che brillavano, lo faceva sentire bene. Più che bene, in realtà.
“Bene, andiamo allora, il gioco è…” Disse guardando Rosie, con l’aria complice.
“Iniziato!” Urlò lei.

“Questo è stato davvero crudele da parte tua, John. Me la meritavo quella sigaretta.”
John stava per replicare qualcosa, quando il suo sguardo si bloccò su quell'anello dorato, che invece di stare nella sua scatola, era al dito del suo migliore amico.
“Non riesco a toglierlo.” Lo anticipò Sherlock.
“Oh… Beh capisco che dopo quello che è accaduto ieri notte, tra di noi, tu…”
“No no no John, non giungere a conclusioni affrettate. Non riesco sul serio a toglierlo, si è incastrato.”
“Incastrato?”
“Sai che non mi piace ripetere le cose, John.”
John rimase visibilmente confuso per qualche istante, solo per poi scoppiare a ridere.
“E adesso? Cosa facciamo?” Chiese chiudendo gli occhi, appoggiandosi al bordo della vasca.
Sherlock non rispose, e dopo un po’ si appoggiò vicino all’amico, rimpiangendo quella sigaretta fumata a metà.
Tornò con la memoria ai ricordi della notte prima, alcolici e confusi, caotici e disordinati, ma senza ombra di dubbio, decisamente eccitanti.
Doveva esserci qualcosa che gli era sfuggito, qualcosa che poteva dare un senso a tutto, una risposta alla domanda. Si, doveva solo tornare sulla scena del crimine, concluse, e analizzarla.

3 trilogie, 3 storie ambientate al college, 3 improbabili dj.
1968 San Francisco: Il professor Kenobi insegna storia, il suo ragazzo Anakin, suona in un gruppo rock, i Sith. Padme si batte per la fine della guerra in vietnam. I loro destini s’incrociano, mentre i Beatles suonano alla radio e dj Yoda ci racconta una storia.
1979 Chicago: Leila insegna diritto. Han corre con la sua macchina, il Falcon, e il suo compagno di stanza Luke, immortala tutto con la sua polaroid, R2D2. I due ragazzi fanno una promessa, mentre Leila dovrà scegliere tra il cuore e la ragione. Dj Chewbecca ci guida tra i classici del rock.
2010 NY: Ben Solo insegna filosofia e suona il piano. Rey per poco non lo investe con la sua moto. Tra di loro si crea un unione, nata tra i ricordi di una vita passata e di una presente che s’intrecciano. Finn scappa dalla sua gang, The First Order, aiutato da Poe. Da allora diventano inseparabili, finché amicizia ed amore non diventano una cosa sola. Dj Hux,ci racconta i rapporti attraverso la musica pop.

“Dimmi, Obi Wan, tu a chi appartieni?” Esclamò Anakin, prendendomi il viso tra le dita.
“Appartengo a te.” Sussurrai sulla sua bocca.
Di nuovo, la forza s’incrinò, agitandosi con furia nel mio corpo e nel mio spirito.
Qualcosa dentro di me mi stava abbandonando, una luce, un calore, una promessa.
E qualcosa di nuovo mi stava invadendo, cambiandomi completamente.
Come un veleno, l’oscurità entrò nel mio sangue, infettandolo.
Guardandolo, mi resi conto che il suo occhio destro stava mutando. L’oro sembrò colare via come una lacrima, lasciando che il grigio e l’azzurro tornassero a rivendicare il loro posto.
Una parte del suo odio, lo stava abbandonando.
Ma allo stesso tempo, stava riempiendo me.
Specchiandomi nel suo sguardo, mi accorsi che il mio occhio destro era d’oro.
C’era desiderio, rabbia, ossessione, e gelosia, dentro di me.
E l’oro, era il colore di quei sentimenti, il colore dei Sith.

“In quel momento, quegli occhi che Obi Wan tanto amava, si tinsero d’oro.
Il suo sorriso, si tramutò in una smorfia di rabbia.
E la forza si fece calda, così calda da bruciare l’aria.
Così scura, da inghiottire la notte.
“Non lascerò che questi incubi diventino reali. Li sconfiggerò Obi Wan. Diventerò forte, più forte di qualunque altro Jedi, e sconfiggerò chiunque cerchi di strapparvi via da me, anche la morte stessa.”
Un bacio violento mise fine a quelle parole, un bacio disperato dato da un uomo a colui che amava, a colui che stava diventando ciò che aveva giurato di distruggere.
Fu come perdere la gravità.
Presto il lato oscuro lo avrebbe portato via, ed i baci si sarebbero tramutati in spade, ma non ancora, pensò Obi Wan, non oggi.
Anakin prese le sue mani, avvolgendole intorno al proprio petto, bisognoso di contatto e avido di piacere, cercò la sua bocca, si aggrappò ai suoi capelli, tirandoli e gemendo.
Accecato dalla luce del suo maestro, accecato dal suo amore, chiese di più, sempre di più, fin quando raggiunse l’estasi.
Sdraiato sulla sua schiena Obi Wan respirava, lo accarezzava, lo baciava, chiedendo, implorando, più tempo."

Uno stupro e una figlia.
Due eventi diversi tra loro, ma legati insieme dallo stesso filo.
La strada per la felicità è dura, crudele, piena di ostacoli, ma anche ricca di gioia e dolcezza.
A percorrerla saranno in tre:
Un angelo che ha perso l'innocenza, spezzato nel corpo e nell'anima.
Un demone che veglia su di lui, lottando per restituirgli il sorriso e la voglia di vivere.
E una bambina dai capelli rossi, che ama leggere all'ombra di una quercia, alla ricerca di una casa.

Rivisitazione della classica favola disney, con Azraphel nella parte di Belle, e Crowley in quella della bestia.
Più dark e sensuale rispetto all'originale, ma sempre ricca di divertimento, romanticismo e magia.
Il cast:
Gabriele è Gaston
Madame Tracy è la teiera
mr. Shadweel è l'orologio
Newt è il candelabro
Adam è Chicco
Il cane è il cane
E Anatema nella parte della sorella di Azraphel, una stravagante inventrice.

Troia sta bruciando,
presto la morte sussurrerà i nostri nomi.
Ma questo momento ci appartiene,
le stelle danzano nei tuoi occhi,
e il tuo corpo nudo mi parla un'ultima volta.

Dean è un giovane soldato, ancora pieno di speranza e d' innocenza, che viene catapultato dai campi di granturco del Kansas alla Germania del 1945.
Castiel era un prete, ora è un soldato del signore, freddo e spietato, che protegge i suoi agnelli uccidendo i lupi.
Il loro è un mondo crudele e violento.
Un mondo che sta bruciando, e che consuma le loro anime spargendone i resti nel vento, come cenere.
Potrà il loro amore vincere sull' oscurità?

"Il mio nome è Kristel, sono la padrona di questo mondo, e sono qui per illustrarvi le regole del gioco.
Fate attenzione, perchè non le ripeterò, ed è in ballo la vostra vita.
Queste sono le regole del gioco della porta rossa:
1 Vi trovate nel mio sogno, perciò non affidatevi alle leggi della fisica, del tempo o dello spazio, perchè come in ogni sogno non esiste logica, è il subconscio a dominare.
2 Esiste un solo modo per uscire dal gioco: Dovrete trovare la porta rossa.
Ma fate attenzione, perchè esistono molte porte rosse, e solo una è quella giusta.
3 Per aprire le porte dovrete risolvere degli indovinelli.
4 Ci sono 40 giocatori in questo momento, ognuno di loro sta cercando la porta, ma solo uno riuscirà ad uscire.
5 Ogni volta che un giocatore muore suonerà una sirena, dopo che avrà smesso calerà la notte, e insieme alla notte caleranno i vostri peggiori incubi.
6 Se morite nel gioco, morirete anche nella realtà.
7 Vi è permesso ogni mezzo per oltrepassare la porta, ingannare, rubare o uccidere.
Sta a voi scegliere fino a che punto spingervi per sopravvivere.

Siamo stati bambini insieme, ti ho tenuto la mano, quando fuori c'era la tempesta e tu tremavi accanto a me.
Siamo stati adulti insieme, mi hai tenuto stretto nel tuo abbraccio, quando il mondo intorno a noi crollava.
Siamo stati rivali, amici, amanti, hai consumato il mio corpo, ti ho donato il mio cuore.
Ricordi cosa mi hai promesso quel giorno? Quando ti sei inginocchiato e mi hai dato quell'anello, ricordi cosa mi hai promesso, Erwin?

"Dimostrami che posso fidarmi di te, disse il pregiudizio.
Dimostrami che vengo al primo posto, disse l'orgoglio."
La nostra storia ha inizio quando Azraphel sorprende Crowley in un menage a trois molto intimo.
Ne scaturisce una violenta discussione, in cui i sentimenti repressi emergono prepotenti insieme alle loro paure.
Questo porrà i due di fronte ad una domanda: si può cambiare per amore?
Crowley riuscirà a diventare un bravo ragazzo?
E Azraphel sarà in grado di metterlo al primo posto?
il gioco dell'amore è appena iniziato, e i ruoli stanno per essere ribaltati!