Guerrieri dell'aldilà

di Aya Natsume
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Nasci, cresci, ti riproduci, muori. Che stupidaggini che insegnano ai ragazzi a scuola. Dovrebbero invece insegnare il significato.. della vita per esempio, perché è importante essere credenti. Ops! Non mi sono ancora presentato.. Eh eh eh. Sono senza speranza! Io sono Aeron e sono un angelo. Non sono biondo, anzi, i miei capelli sono neri come la pece e gli occhi sono arancioni. Ho delle ali bianco-argentee e l'aureola è bianca e candida. Mi è stata affidata la mia prima protetta e devo ammettere, che è una brava ragazza. Ha i capelli castani, gli occhi sono di un marrone scurissimo, ha un sorriso dolce e naturale e crede fermamente in nostro Signore. Si chiama Glace (Glaciale)e devo dire, che se non l'avessi osservata per molto tempo, si adatterebbe perfettamente al suo carattere. Solo col fratello e la madre è se stessa e sorride sempre, mentre a scuola è silenziosa e attenta, ma non ha alcun amico. Le sue uniche uscite, sono in chiesa e dalla zia, così da poter giocare con i cugini e conversare con gli adulti. Ama leggere, disegnare e sopratutto cantare, infatti, sogna di diventare una cantante. È da mesi ormai, che la osservo e non capisco da cosa dovrei proteggerla. **** Bene devo dire che è una ragazzina noiosa e secchiona, sfigata e senza l'ombra di un amico, insomma come cakkio la dovrei manipolare! È credente peggio del papa! Ma questa campa a Bibbia e scuola, gioventù bruciata! Ok! Ora ci penso io e cavolo se le danno l'anima. Si si, mi divertirò un sacco. Questo pensava uno strano essere : aveva delle piccole corna blu, capelli bianchi e occhi rossi come il sangue.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


"Ragazzi, da oggi avrete un nuovo compagno. Prego vieni avanti e presentati. " disse il professore. Si presentò un ragazzo alto, con un accenno di muscoli. Era abbastanza strano : aveva capelli lunghi, bianchi come la luna, occhi neri, ma la cosa curiosa era la collana che portava, un serpente nero. " Akuma Aka. " disse. Un brivido mi percorse tutta la schiena, sia per il nome che per quella voce bassa e profonda. " Bene ti puoi accomodare vicino a Kijima. " disse il professore indicando, il posto vicino a me. Più si avvicinava e più il gelo, che avvertivo, s'intensificava. Alla fine delle lezioni corsi a casa, quel ragazzo mi dava i brividi e non volevo pensarci, ma il destino sembrava avere altri progetti per me. Mi resi conto troppo tardi, dei tre ubriaconi che mi seguivano, mi ritrovai in un vicolo ceco.. E adesso! Cosa mi succederá? Beh sai che m'importa della mia vita, ma sicuramente avranno delle intenzioni ben differenti dall'uccidermi.. Non voglio pensarci!! " Ehi! Bambolina dove vuoi andare? Eh? Perché non ci fai un po' di compagnia?! " mi chiese uno dei tre afferrandomi un polso. " Se vuoi divertirti, sarebbe meglio una donna e non una ragazzina come me. Non credi? " dissi, cercando di sottrarmi alla sua presa, con scarsi risultati. All'improvviso una figura incappucciata, con uno strattone, lo scaraventó al muro. I suoi compagni, lo aiutarono e se la dettero a gambe levate. Non riuscivo più a respirare e non sentivo più i battiti del cuore, tant'erano veloci, non ci vidi più e svenni. *** Stupida ragazzina, non capivo perché, non volevo quei sudici ubriaconi la sfiorassero. Appena sparirono, mi voltai e la vidi cadere al suolo. Me la caricai in braccio e cominciai a saltare i tetti. Infondo sono un mezzo-demone no? Odio questa dannata collana, che mi rende un debole umano. Odio gli umani e anche i demoni, per loro non sono che uno scarto. Lucifero, mi ha ordinato di fare in modo di sporcarle l'anima, credo che non ci riuscirò. In questa ragazza c'è un immenso dolore e altrettanto amore, la osservo e non posso fare a meno di trovarla stupenda. Non è truccata, come le sue coetanee e indossa la classica divisa scolastica, sembra una bambina ed è questo che mi piace di lei. Non fosse per mio fratello, che odio con tutta l'anima, non sarei costretto a sottomettermi a quel dannato. Pensando tutto ciò Akuma non si era accorto, che Glace era sveglia e lo stava osservando. "Akuma.. Sei tu? " sussurró e l'interpellato la osservò. " Come stai? " le chiese " B-bene grazie. " rispose in totale imbarazzo, nessuno salvo sua madre o il fratello, si era preoccupato per lei. Erano arrivati davanti a casa sua e così la posò a terra, ma le girava la testa e stava per cadere. Non toccò terra, ma si ritrovò tra le braccia di Akuma. Si fissarono negli occhi e poi lui si staccò, sparendo. *** Ero stato avvertito da Michele, che un demone segregato nelle profondità dell'inferno, cercava di maledire le anime delle persone più pure e Glace era al primo posto sulla lista. Mentre ripensavo alle parole dell'arcangelo, vidi Glace che veniva salvata da un mezzo-demone. L'anima di quell'essere, era pura ma era in conflitto e osservava la ragazza con adorazione. Si allontanò da lei per paura di ferirla " Ehi ragazzo! " lo chiamai, solo tra noi creature divine e malefiche, potevamo vederci. Lo vidi avvicinarsi " Facciamo un patto. " dissi " Di che genere? " domandò " Tu proteggi Glace e io ti potrò redimere, in modo che non avrai più nulla a che vedere con tuo fratello. Che ne dici? " gli proposi, avevo capito che era il fratello del demone erano simili, ma la sua anima lottava per la purezza. Dapprima sgranó gli occhi, ma poi rispose " Come credi di riuscirci, un incantesimo mi ha legato a lui. " " Adesso sei in forma normale? " chiesi " No. " " Cosa ti fa assomigliare agli umani? " " Questa collana rispose mostrandomela e dovevo ammettere, ch'era pregna di potere negativo "Bene. Dammela la devo purificare, è da lì che proviene l'incantesimo. " appena la tolse, il suo aspetto non mutó più di tanto. L'unica differenza erano gli occhi, ch'erano diventati due smeraldi " Non temere, ora è pura e la tua anima non si dovrà più sottomettere a nessuno. " dissi " Comunque non hai bisogno di celare il colore dei tuoi occhi, sono convinto che nessuno ti disprezzerá. Sono comuni gli occhi verdi tra umani. " continuai " Io non sono umano. " rispose amaro " Per metà si e credimi sei più buono tu di molti umani che ho visto. " e mi volatilizzai.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Nelle viscere della terra. Dannato di un fratellastro, si è schierato dalla parte sbagliata. La sua anima è sempre stata troppo pura, come quell'idiota di nostro padre e la 'sgualdrina 'mortale poi.. Dovrò trovare un sostituito. *** Non riesco a non pensarlo, chissà perché? Dopo quello ch'è successo ieri.. Dai Glace, devi andare a scuola! Mi ripeto mentalmente. Sono talmente presa dai miei pensieri, che non mi accorgo della bici che sta per venirmi addosso, ma una familiare sensazione di due braccia forti mi accoglie e alzando gli occhi, vedo due occhi neri fissarmi. Si avvicina a due millimetri dal mio viso, posso sentire il suo profumo muschiato " Sta più attenta, 'Ragazzina'! " e si allontana. " Grazie. " sussurro e lui mi osserva per un po', per poi riprendere a camminare. Ci dirigiamo a scuola, dove ha inizio la solita routine. Durante l'intervallo, come spesso accade, Roy e i suoi *(i bulli), prendono il mio pranzo e se lo mangiano " Ehi! Glace, ma sei sempre la solita sfigata senza amici? Povera piccola! " mi dice sfottendomi " S'è per questo tu non sei cambiato nemmeno, il solito cervello bacato e senza spina dorsale che si circonda d'idioti per rompere l'anima a tutti. " " Non farmi la predica sfigata. " " Conosci solo sfigata come parola? Neanche il tuo vocabolario è cambiato." A quel punto perde la pazienza e mi molla uno schiaffo, anche se mi ha fatto male non faccio una piega e gli rispondo "Ah! Mi sbagliavo.. Hai imparato ad alzare le mani contro le ragazze. " Vorrebbe colpirmi ancora, mi preparo all'impatto che non arriva e trovato il coraggio di aprire gli occhi, vedo una scena inaspettata. Akuma, tiene il polso di Roy e lo stringe fino a farsi sbiancare le nocche. Vedo Akuma che, senza cambiare espressione lo lascia " Odio i vermi come te... Non farti più vedere! " sibila con quella voce, che ti ghiaccia anche le ossa. Si volta verso di me, addolcendo lo sguardo e mi chiede " Stai bene ragazzina? " " Si. " dico con un filo di voce. "Senti un po'? " mi chiede " Dimmi. " " Cosa intendeva dire quell' insetto, sul fatto che non hai amici. " continuó. " L'hai detto tu stesso, nessuno mi vuole vicino. " " Oh! Benvenuta nel club. " mi dice ironico, non posso fare a meno di sorridere. *** Che sorriso dolce, possibile che non abbia amici? Strano. Torniamo in classe e le ultime due ore volano, almeno per me, non riesco a non guardarla. Ogni suo movimento è lento, delicato, come se avesse paura di sbagliare. Che ragazza strana, avrei dovuto osservarla di più e capire perché fosse così. Decido di seguirla, senza farmi notare. Appena arriva a casa, saluta la madre e il fratello e va in camera, dove si stende e ascolta un po' di musica. " GLACE È PRONTO! " le urla la madre, lei non risponde, si alza e raggiunge la cucina. Mi chiedo dove sia il padre. " Mamma vai a riposarti, lavo io i piatti. " " Dimmi c'è qualche ragazzo che.. " " No. " risponde secca. " Glace, guarda che non c'è nulla di male e.. " " Non c'è nessun ragazzo e adesso vatti a stendere un po' dai. " chiude il discorso, la madre sorride e la lascia sola. " Aku-chan. " mi chiama Aeron, spuntando alla mia destra. " Tu lo sai, perché è così sola? " chiedo " Per la sua freddezza. " mi risponde " Eppure , sorride spesso. " dico " Con te, con la madre e il fratello, ma con i suoi compagni è fredda e asociale. Sto facendo delle ricerche, per capirne il motivo. " " Aeron, non chiamarmi più così! E comunque, speriamo di capirlo il prima possibile. " " Akuma, stalle vicino! Ci vediamo. " Vidi Glace uscire in giardino, si sistemò sull'erba e cominciò a cantare 'Belle' di Zaz. Una canzone malinconica, che fà riemergere in me i più belli e tristi ricordi. E a quanto pare, anche per Glace è la stessa cosa, infatti, cosa che non avrei creduto possibile, delle lacrime silenziose e colme d'amarezza, scendono dai suoi occhi. Con un gesto rabbioso, non tipico di lei, sempre delicata e precisa, asciuga quelle lacrime e torna in casa.

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Finalmente so tutto, ma Akuma non lo deve sapere, deve essere Glace ad aprirsi, infondo quei due starebbero bene insieme orgogliosi come sono. Come suo solito è appollaiato sul tetto della ragazza, lo vedrebbe anche un cieco che l'amore lo ha reso sucube di quella ragazza, ma neanche lui si rende conto di ciò. " Akuma! " dico andandogli alle spalle " Hai scoperto qualcosa? " mi chiede serio, certo che una camomilla non gli farebbe male. " So solo che quando sarà lei a parlartene saprai tutto! " dico scrutandolo " Perché mai dovrebbe aprirsi con me? " dice perplesso " Akuma, siete più simili di quello che credi! " detto questo vado via. *************** Oggi è sabato, magari... Ma che vado a pensare, Glace non vorrebbe mai uscire con me. Perché mi sento così triste? Beh tentar non nuoce! - Siete più simili di quello che credi- non posso non pensare alle parole di Aeron. Secondo me ha scoperto molto sul conto di Glace, ma vuole che sia lei ad aprirsi. ************* Guardo il mio nuovo tirapiedi con aria soddisfatta. " Allora Sad, hai capito tutto? " lo vedo annuire e sparire in una nube nera. Bene la stupida ragazzina non durerá ancora per molto. La mia vendetta contro il caro fratellino sarà succulenta. Il caro Sad non è un demone offensivo, se la cava ma il suo punto di forza è la tristezza, si nutre delle paure, debolezze e tutto ciò che rende triste una persona. ( Sad in inglese vuol dire Triste. ) ************* Oggi c'è una giornata fantastica, ho una voglia pazzesca di uscire di casa e godermi il caldo sole. Sento suonare al campanello e mi dirigo ad aprire. La visione che mi ritrovo davanti è unica... Akuma è qui e il suo abbigliamento è strabiliante : maglietta rosso fuoco, giacca in pelle nera, jeans neri con una catena laterale e scarpe anch'esse nere. " Ciao. " mi dice con quel tono profondo e calmo. " Ciao ... Come mai qui? " chiedo " Che stupida entra su, non stare li fermo! " dico un po' in soggezione. Lo conduco in salotto e gli offro della spremuta che accetta con piacere, dato il caldo afoso. " Ero venuto a chiederti se ti andava d'uscire? " ok non sembrare nervosa e sorridi! " Infondo è una bella giornata e non mi va di stare chiusa in casa. Però devo chiedere a mia madre! È in giardino, aspetta un momento e arrivo. " lo vedo annuire e corro in giardino. " Mamma!" urlo non vedendola " Si tesoro sono qui! Cosa c'è ?" mi domanda " Senti un mio amico mi ha chiesto... " " Divertiti piccola! " wow che madre, non mi ha dato il tempo e ora che ci penso meglio così. Corro rapida in casa e vedo Akuma guardarmi divertito " Calma nessuno ti corre dietro! " mi dice con mezzo sorriso " Abitudine. " ribatto " Salgo a prepararmi poi andiamo ok? " chiedo " Ok ragazzina! " gonfio le guance e lo vedo sorridere. Mi dirigo in camera mia e arrivata davanti all'armadio mi prende una crisi isterica -Che mi metto?! - il pensiero ricorrente. Come un lampo noto la mia gonna di pelle nera, poi prendo una canottiera rosso scuro e i miei amati stivali neri col tacco alto. " Dove andiamo di bello? " chiedo appena fuori di casa " Vorrei portarti in un posto prima di tutto, poi per il resto vedremo. " risponde evasivo " Ok però non fare scherzi! " dico sorridendo " Non sarebbe leale con una ragazzina! " dice scoppiando a ridere dopo aver visto la mia faccia. -Che bello! - penso incantata " Comunque hai stile piccola! " per poco non mi strozzo quando sento come mi ha chiamata. Mi fa cenno con la testa di seguirlo e arriviamo alla fermata del bus. " È lontano come posto? " domando " No non molto! " non vuole sputare il rospo! Dopo una buona mezz'ora di attesa troviamo solo un posto libero e Akuma me lo cede volentieri. Quando sta per arrivare la fermata ci alziamo, lui dietro di me, ma la frenata per poco non mi spedisce atterra, se non fosse che due forti braccia mi prendono prontamente da dietro. Mi stacco velocemente da lui e scendiamo, mi prende per mano e mi sento percorrere da una scossa. Non camminiamo molto e arriviamo dove si intravede una ruota panoramica enorme. " Vieni. " mi dice dolce e si avvia comprare i biglietti. Saliamo quasi subito non vi è molta fila e man mano che si sale, la vista è mozzafiato. " Vedi la spiaggia ?" chiede e io annuisco " Li andavo sempre con mia madre e spesso venivamo qui prima di ritornare a casa. " dice nostalgico " Quindi tua madre... " " Si. " sussurra " Non è più in questo mondo. Ma il ricordo di lei non mi lascerá mai, lei vive nel mio cuore." ha gli occhi come coperti, non sembrano i suoi " Akuma, scusa la domanda, ma porti le lenti? " lo vedo sobbalzare e prendere un respiro " Chiudi gli occhi, ma non ti sorprendere ok? " annuisco e chiudo gli occhi. " Adesso li puoi aprire. " appena incrocio il suo sguardo non so che pensare " Sei bello! Mi.. Mi piacciono i tuoi occhi! " dico e non smetto di guardarlo.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


La vedo avvicinarsi e il mio cuore fa un balzo quando, si posiziona davanti a me, ad un palmo dal mio viso e guardarmi intensamente. All'improvviso sgrana gli occhi, probabilmente rendendosi conto di quanto mi è vicina. Arrossisce di brutto e s'allontana con le mani sul viso -Mamma quant'è attraente, sembra così tenera ed indifesa - penso stranito da me stesso - Possibile che io sia... - " Scusami... N-non volevo " sussurra strappandomi ai miei pensieri. " Ehi tranquilla... Piccola! Non è successo niente, mica ti mangio! " dico sardonico. È arrossita ancora, ma la breve e dolce risata che le sorge spontanea, ha il potere di lasciarmi senza fiato " Akuma... " dice seria, alché deglutisco " Chi sei? Veramente! " so perfettamente che non potrò nasconderglielo per molto, ma non posso dirglielo adesso " Ti basti sapere che non ti faró del male, ma ti proteggerò da tutto e tutti, anche da te stessa se servisse! " le dico con l'ombra di un sorriso. Sta per dire qualcosa, quando la ruota su cui siamo si ferma e senza avere il tempo di batter ciglio, qualcuno mi sfreccia davanti. Il mio sguardo corre a Glace, che mi fissa con occhi vacui e trema come una foglia, sembra non mi veda e il panico mi trafigge come una lama a doppio taglio. La prendo fra le braccia, uno strano odore attira la mia attenzione e non ci sto molto a capire che si tratta di un demone. ***** Aeron ***** Il mio istinto mi dice che ci sono guai in vista. Ormai mi sento molto legato a Glace e Akuma, trovarli non sarà troppo difficile. Nemmeno il tempo di pensarli che me li ritrovo sotto gli occhi, ma la vista di Glace mi gela il sangue nelle vene. " Akuma! " lo chiamo e lo vedo alzare gli occhi e guardarmi come un naufrago, in cerca di un appiglio. " Afferra la mia mano! " gli urlo, annuisce e afferrata la sua mano, ci teletrasporto dai guaritori angelici " Sirin cos'ha la ragazza?! " domando a una mia conoscenza " Aeron... La situazione non..non è delle migliori, il demone che l'ha colpita è potente e l'ha rinchiusa in una sorta d'incubo da cui non può svegliarsi. " mi spiega pensierosa " Dannazione! È stata tutta colpa mia, avrei dovuto proteggerla, dovevo stare più attento! " impreca Akuma frustrato dalla situazione. " Le avevo promesso di proteggerla, anche da se stessa se fosse stato necessario... E invece... Sono un inutile Abominio! " inveí contro se stesso " Ma ti senti? Sta tranquillo che la salveremo, c'è sempre un modo! " esclamo nervoso " L'unico modo è starle vicino, il più possibile, se volete possiamo monitorare ciò che stá sognando." propone Sirin e dopo aver posizionato un grosso monitor nella stanza, ci lascia mentre cerchiamo di capire cosa esattamente succede a Glace. ***** Glace ***** Dove mi trovo? Perché tutto è immerso nell'oscurità? Cosa succede? " C'è nessuno? " chiedo titubante, cominciando a camminare ignara di dove mi trovassi, " Qualcuno mi sente? " la mia voce si perdeva come un eco lontano. Una luce comincia a rischiarare il buio ... Continua

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


" Quanto è effimera la felicità umana? Bene Sad, hai compiuto un lavoro eccellente.. " l'altro lo guardava ma non lo vedeva veramente, Sad è come le sue vittime, ma non soffre per la totale apatia di cui è dotato. " La felicità è solo umana, non è competenza per demoni. La si deve tenere stretta per non farla fuggire e non tutti vi riescono, ma la si deve meritare." la sua voce incolore pronunciò una verità, che nessuno in quel luogo non avrebbe mai compreso " Osi contraddirmi? " sbottó adirato il demone " No mio padrone. Io ostento solo la verità, una verità dura, una verità vera.. Come voi dicevate la felicità è effimera, pronta a prendere il largo per altri porti e non dura in eterno. Eppure una cosa tanto instabile, debole, riesce a donare una forza di volontà inimmaginabile. Sono stato un tempo anch'io un umano, finché... " a quel punto la sua voce ormai vacante di emozioni, ma pieni di significato cessò. " Vai! Il tuo compito è concluso e così obbedendo egli sparí. **** Glace **** " Papà! No non mi lasciare! " ancora e ancora rivedo la scena di mio padre che va via di casa e abbandona tutto e tutti. Ancora sta ricominciando, ancora mi abbandono nell'angolo più nascosto e le urla di mio padre iniziano, ancora vedo mia madre sull'orlo delle lacrime.. BASTA! BASTA! La testa è così pesante, un macigno insostenibile, la disperazione si trasforma in rabbia ceca e quelle urla non fanno che acuire quella fiammella, fino a farla diventare una cascata di lava. " Adesso basta! Fuori da questa casa se non vuoi starci, non ricordarti di noi e sopratutto non farti mai più vedere! " sibilai fredda, la sorpresa sul suo volto presto lasció il posto all'odio " Piccola serpe! Non preoccuparti nessuno vorrà restarti vicino, rimarrai sola! Maledetta serp.." mia madre gli aveva dato un ceffone e senza una parola lo spinse fuori casa. Questa volta avevo reagito, non si susseguirono più gli stessi scenari. Mi ritrovai a scuola, nel corridoio, un ragazzo mi urtó ma non sembrava avermi vista e così tutti gli studenti. Andai in classe, normalmente sarei stata rimproverata ma niente. Girai per la città ma era come se fossi mo.. Non volevo pensarci! Non poteva essere! -" Glace " quella voce " Glace io ti vedo. " davanti a me si materializzò Akuma " Non potrei mai dimenticarmi della mia piccola Glace! Non credi? " non potei far altro che buttargli le braccia al collo. " Non lasciarmi mai, promettimelo! " sussurrai piangendo " Mai non temere piccola, promesso! " rispose stringendomi. Mi sentì mancare tra le sue braccia, mi risvegliai in una stanza bianchissima con diversi macchinari medici. " Stai bene? " mi voltai ed era Akuma " Cos'è successo? " chiesi io spaesata " Per adesso stai buona e riposa, dopo ti racconterò tutto! " mi sorrise ****Aeron **** Come ha fatto Akuma a materializzarsi nel sogno resta un mistero. Meglio lasciarli un po' in pace, ne abbiamo di cose da chiarire.

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