Alternative Dimension

di MC_Outlaw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 - Ritorno ***
Capitolo 2: *** 2 - Riaffioramento ***
Capitolo 3: *** 3 - Salvataggio Inaspettato ***
Capitolo 4: *** 4 - Un pò di Problemi ***
Capitolo 5: *** 5 - Il Ritorno di Qualche Memoria ***
Capitolo 6: *** 6 - Dopo la Partenza 1/2 ***
Capitolo 7: *** 7 - Dopo la Partenza 2/2 ***
Capitolo 8: *** 8 - Un Bel Pomeriggio ***
Capitolo 9: *** 9 - Giornata di Apprendimenti ***
Capitolo 10: *** 10 - Il Regno dei Ricordi ***
Capitolo 11: *** 11 - Più Vicini al Passato ***
Capitolo 12: *** 12 - Viaggio Culturale ***
Capitolo 13: *** 13 - Cristalli 1/2 ***
Capitolo 14: *** 14 - Cristalli 2/2 ***
Capitolo 15: *** 15 - Armonia Contorta ***
Capitolo 16: *** 16 - Oscuri Pensieri ***
Capitolo 17: *** 17 - Corruzione ***
Capitolo 18: *** 18 - Racconti dal Passato ***
Capitolo 19: *** 19 - Luogo Sicuro ***
Capitolo 20: *** 20 - Vita nel Rifugio ***
Capitolo 21: *** 21 - Introspettive ***
Capitolo 22: *** 22 - Come un mostro ***
Capitolo 23: *** 23 - Evolversi degli Eventi ***
Capitolo 24: *** 24 - Desiderio di Amicizia 1/3 ***
Capitolo 25: *** 25 - Desiderio di Amicizia 2/3 ***
Capitolo 26: *** 26 - Desiderio di Amicizia 3/3 ***
Capitolo 27: *** 27 - Intrecci ***
Capitolo 28: *** 28 - Mutamenti ***
Capitolo 29: *** 29 - Ibridi Dimensionali ***
Capitolo 30: *** 30 - Esperimenti e Conquiste ***
Capitolo 31: *** 31 - Vendetta ***
Capitolo 32: *** 32 - Video ***



Capitolo 1
*** 1 - Ritorno ***


Una mattina come tante altre nella città di XXX. Sono venti alle 6, ma per quanto sia presto, Sabrina deve svegliarsi a quest'ora se vuole avere il tempo di prepararsi per prendere l'autobus delle 7 e un quarto e arrivare a scuola in tempo. E diversamente da molti altri ragazzi della sua età, non vede l'ora di iniziare la Terza Superiore dopo tre mesi di vacanze estive. Quindi spegne la sveglia quasi nello stesso momento in cui suona, salta giù dal letto e si dirige in bagno per rendersi presentabile. Apre il rubinetto del lavandino e si da una sciacquata con dell'acqua gelida, giusto come sveglia aggiuntiva, e si guarda allo specchio

Controlla che i suoi occhioni viola siano ripuliti da ciò che la notte le ha portato, si aggiusta i capelli viola e porpora, si da una lavata ai denti e in meno di dieci minuti è già tornata nella propria stanza per vestirsi con dei normalissimi blue jeans ed una maglietta bianca con sopra la firma della sua scrittrice preferita, J.K. Rowling, celebre per la saga di romanzi di Harry Potter di cui lei è stata attratta fin dal primo scritto. Prende la sua cartella e facendo attenzione a non svegliare i genitori tornati solo la sera passata dal lavoro come Guardie Notturne scende le scale e va dritta in cucina, per mangiare qualcosa nei 20 minuti che le restano, fantasticando su ciò che potrà accaderle

Sabrina \Mi chiedo chi saranno i miei nuovi compagni di classe. Tutti quelli dell'anno scorso sono andati in altre specializzazioni...in ogni caso, erano solo delle scimmie brave solo a fare casino. L'unica che mi mancherà un po' sarà Giorgia, ma troverò sicuramente altri amici\

Addentato l'ultimo pezzo di croissant, vede che mancano 5 minuti all'arrivo dell'autobus, ma dato che ha la fermata appena a due passi da casa non si preoccupa di perderlo. Ma sono pur sempre cinque minuti e gli autobus hanno dei tempi tutti loro, quindi indossa un giubbotto leggero, visto che non fa ancora eccessivamente freddo, si mette la cartella a tracolla ed esce di casa

 

Sull'autobus continua a guardare fuori dalla finestra, cercando di ignorare il baccano fatto dai ragazzini delle medie che sono già carichi il primo giorno. Era da tre mesi che non sentiva tutto questo vociare e che non si svegliava così presto, così tanto tempo che però sembra essere solo il giorno prima. Il viaggio lo ricorda bene avendolo fatto fin dal primo anno, per questo anche guardare fuori in attesa dell'arrivo la annoia un po'

 

La fermata è esattamente davanti alla scuola, quindi appena si accorge di essere li davanti esce dallo stato di catalessi in cui era finita e scende dal mezzo, per poi dirigersi subito all'entrata e prendere posto il più vicino possibile alle scale sopra le quali il preside tenterà di parlare agli studenti. Tenterà, perché anche chiedendo il silenzio non si riuscirà probabilmente a capire nulla. A quanto pare non è la prima ad arrivare, infatti all'entrata ci sono anche una decina di ragazzi entrati per riscaldarsi dal freddo. Mano a mano che i minuti passano, entra sempre più gente, fino a quando l'intera stanza non è piena e gli ultimi arrivati devono stare sulla soglia d'uscita. Tutti gli insegnanti iniziano a radunarsi dietro al leggio del preside, mentre il suddetto si prepara a parlare

Preside ”Benvenuti a tutti all'anno scolastico 2013/2014, è un piacere ved...”

Il resto del discorso viene quasi del tutto eclissato dal vociare, ma la cosa sembra non toccare minimamente il preside che va avanti a parlare anche se nessuno lo ascolta, almeno fino a quando non inizia a chiamare i ragazzi di ogni classe. Sabrina sa già che sarà nella 3 E.M. e quando sente il nome della classe scatta sul posto aspettando il suo nome, ma dato che il suo cognome è Tramonto sa che probabilmente sarà una delle ultime

Preside “La prossima classe sarà la 3 E.M., appena sentirete il vostro nome avviatevi assieme al Professor Paolo Cuordrago”

Al suo fianco si piazza un uomo grosso quanto una porta vestito elegantemente in completo grigio, con dei capelli a taglio Mohawk verde che non calzano per niente con il viso, che sembra quello di un ragazzo per di più che non ispira nessun timore

Preside “Barbara Archetto”

La prima che sale le scale è una ragazza con degli occhi viola chiaro e una pettinatura corta che, per quanto a Sabrina sembri tinta, potrebbe anche essere naturale che abbia i capelli dei colori dell'arcobaleno. Indossa una felpa grigia con una tasca unita al centro e dei pantaloni da ginnastica

Preside “Francesco Dellocchio”

Detto il nome, sale un ragazzo quasi più piccolo di lei per quanto riguarda il fisico, dei capelli a spazzola marroni e degli occhi che non riesce a vedere per via degli occhiali da sole che porta, inutili dato che il sole non c'è ancora, ma pensa che siano solo per fare il figo. Oltre a quelli indossa una maglietta a maniche corte nera e un paio di jeans strappati sulle ginocchia

Preside “Loretta Diamante”

Ora sale una ragazza che non le era passata inosservata neanche prima, con gli occhi blu e i capelli viola chiaro divisi in due e arricciolati a dovere. Ma non è quello che l'ha fatta notare, quanto piuttosto lo splendido vestito indossato, un vestito verde chiaro a maniche lunghe con da ogni manica all'ascella un velo di seta e una gonna con dei ricami rappresentanti degli strani ideogrammi, entrambi particolari che, per quanto palesemente fatti a mano, le davano comunque un tocco di classe

Preside “Chiara Farfalla”

Timidamente, sale le scale una ragazza con gli occhi verdi acqua e dei capelli rosa chiari, alcuni dei quali le coprono il volto. Indosso porta un maglione azzurro a maniche lunghe e dei jeans. La cosa che lascia Sabrina stupita è il fatto che si metta lontana dai ragazzi che l'hanno preceduta e che guardi per terra, come se fosse intimorita

Preside “Jackie Mela”

La ragazza cambia completamente dall'aspetto di chi la precedeva. Occhi verdi e capelli lunghi e biondi tenuti insieme da un elastico rosso, indosso una camicia bianca a quadretti rossi con dei jeans marroni definibili tranquillamente da cowgirl, specie se associati al cappello texano appeso al collo

Preside “Diana Torta”

Diana “Eccomi!”

Saltellando, sale le scale e saluta tutti i ragazzi già presenti una ragazza con gli occhi azzurri e dei capelli rosa che sembrano quasi esplosi tanto sono vaporosi. Indossa una maglietta a mezze maniche azzurra e dei jeans corti, ma non la riesce a vedere ferma per molto tempo dato che salta da una parte all'altra a parlare con i cinque suoi nuovi compagni di classe

Preside “Sabrina Tramonto”

Finalmente anche lei sente il suo nome e si avvia vicino ai suoi nuovi compagni, che le fanno un rapido saluto con la mano dato che ancora non si conoscono bene, tutti eccetto Diana che le si getta incontro

Diana “Piacere di conoscerti Sabrina! Io sono Diana e anche se ti conosco da 5 secondi so già che sarai simpaticissima!”

Sabrina “Ehm...grazie...Diana”

Intanto nota che il preside sta trafficando tra i fogli delle classi, per poi fare cenno ad un professore di avvicinarsi. Dopo uno scambio di parole sottovoce, ricomincia a chiamare gli studenti

Preside “Bene, ora passiamo alla 3 F.A”

I ragazzi restano un attimo sorpresi e quello in occhiali da sole si fa avanti

Francesco “Preside, scusi ma...siamo solo in sette. Dov'è il resto della classe? Saremo di più immagino”

Preside “Invece no. A quanto pare, quando hanno fatto le classi, hanno messo solo voi sette in questa. Lo so, è strano, ma probabilmente aggiungeremo degli studenti più avanti nell'anno”

Diana “Ma come? E io che speravo di fare tante nuove amicizie...oh beh, fa lo stesso, ora conosco sei nuove persone!”

Loretta “Peccato davvero...io speravo di trovare dei bei ragazzi, invece c'è solo lui e non è neanche il massimo...tutti quelli che conoscevo li hanno messi in altre classi!”

Francesco “Lieto di piacerti eh...non vi coosco ma spero che non siate tutte simpatiche come lei”

Sabrina “Ah...quindi voi non vi conoscete già tra di voi? Intendo dire, non siete mai stati in classe insieme con nessun altro della nostra classe?”

Gli altri sei si scambiano dei rapidi sguardi per vedere se si ricordano l'uno con l'altro

Jackie “Io è la prima volta che vedo tutti voi”

Gli altri annuiscono per dare la stessa risposta, anche Chiara nella sua timidezza

Sabrina \Perché fare una classe con così pochi studenti e che tra l'altro nemmeno si conoscono? Certo che il servizio di organizzazione quest'anno è scadente\

Paolo “Beh dato che siamo tutti qui direi che è il momento di andare in classe”

Gli alunni annuiscono e si mettono a seguire il professore, diretto ad una rampa di scale

 

Paolo “La nostra classe sarà al secondo piano. Il mio nome ve l'hanno già detto, ma ve lo ripeto, sono Spike Cuordrago e sarò il vostro insegnante di Inglese. Per ora non vi serve sapere altro, ma se avete domande fatemele”

Chiara “Ehm...io...io ne avrei una...non aveva detto di chiamarsi Paolo?”

Paolo “Certo. E io che ho detto? Paolo Cuordrago. Ma avrai tempo per impararlo, non c'è bisogno di essere precipitosi”

Nessuno sembra farsi troppe domande sull'errore di nome. Ancora non lo conoscono, i motivi possono essere tanti, ed è solo il primo giorno come ha appena detto loro il professore. Quindi lo continuano a seguire, arrivando finalmente alla loro classe, una di quelle classi messe negli angoli di corridoio, la 228. E come tutte le classi nell'angolo, le pareti sono piene di scritte e disegni, scrostate di colore su ogni parete, senza nessun arredamento se non i banchi, la lavagna e la cattedra e con le finestre talmente tristi che non danno neanche all'esterno ma sul tetto dell'aula di ginnastica al pian terreno, alta due piani. Una volta entrati, il professore si batte un pugno sulla mano

Paolo “Santa guacamole! Ho dimenticato il registro in ufficio alunni, vado a prenderlo e torno!”

Una volta uscito, Sabrina viene come colpita da un fulmine

Sabrina \Quelle parole...dove le ho già sentite?\

Mentre lei pensa, Barbara prende e si siede ad un banco sbuffando

Barbara “Certo che sono stati degli infami con noi...siamo un terzo di una classe normale e ci mettono in una stanzetta schifosa come questa?”

Francesco “Forse è solo provvisorio...”

Loretta “Già, o forse eravamo in troppi e si volevano disfare di noi...sette studenti in più che occupano solo spazio. E poi lo avete visto il professore? Mi sembrava più fumato che altro...”

Jackie “Bell'inizio di anno, eh? Se però vediamo il lato positivo, può solo migliorare”

Diana “E allora cerchiamo di essere positivi!”

 

Passano i minuti inesorabili, fino a quando non diventano dieci, poi quindici, infine Barbara non ce la fa più

Barbara “Ma dove accidenti è finito il professore? Quanti ci vuole a prendere uno stupido registro?!”

Sabrina “Calmati, magari non era in ufficio alunni”

Barbara “Già, o magari è vero che ci hanno abbandonati e che passeremo così il resto di quest'anno! Io vado dal preside e gliene dico quattro!”

Sabrina “Aspetta, è solo il primo giorno, non...”

Barbara ““Non” cosa?! Non andare a dire al preside di metterci in una vera classe? Perché questa se non l'hai notato non è una classe, è una schifezza! Non c'è nulla, fuori fa schifo, dentro fa schifo, non c'è neanche un appendino dove mettere i giubbotti!”

Diana “Forse si possono mettere dentro quell'armadietto!”

Gli altri sei si voltano verso di lei, con facce stranite, dato che quando erano entrati le uniche cose non attaccate alle pareti erano sedie, banchi e cattedra, più la lavagna a muro. Eppure è li, un armadietto lucente, che da quanto è pulito e lucido sembra assolutamente non avere nulla a che fare con tutto il resto dell'aula

Francesco “Ok...questo è strano...sono io l'unico che non l'aveva visto?”

Jackie “Veramente non l'avevo visto nemmeno io...”

Loretta “Lo...apriamo?”

Nella stanza, dopo quelle parole, cade per un attimo uno strano silenzio, come di preoccupazione per le possibili risposte. E dopo essersene accorta, Barbara cerca di sbrogliare la strana aria di tensione avvicinandosi e sbraitando

Barbara “Ma che vi prende a voi altri?! È solo un armadietto, di che avete paura? Che esca fuori un mostro pronto a divorarci?”

Con un solo gesto lo apre, rivelando ciò che c'è all'interno. Un essere molto simile ad un orso, grosso il triplo di lei e con dei tentacoli viola al posto del braccio destro e dell'occhio destro. Dopo essersene tutti accorti ed aver assimilatola cosa, l'unica cosa naturale da fare in quel momento è una sola

Tutti “AAAAAAAGH!”

Il mostro, prima di procedere oltre, piazza davanti a se il tentacolo, che si apre come una rosa e spruzza in tutta la stanza un gas violaceo. I ragazzi tossiscono un po', poi Francesco grida

Francesco “TUTTE FUORI DI QUI, PRESTO!”

 

Senza farselo ripetere due volte, le sei ragazze e in seguito il ragazzo scappano fuori dalla stanza e seguono il corridoio, fermandosi nell'aula subito dopo per avvertire tutti e chiedere aiuto, ma la trovano vuota. Pensando che siano in un'altra stanza, passano alla seguente ma trovano vuota anche quella, come quella dopo ancora e quella dopo ancora

Loretta “Ma dove sono tutti?!”

Sabrina “Pensiamo a noi per adesso! Sta arrivando!”

Guardando indietro, vedono che effettivamente l'orso le sta raggiungendo di corsa e quindi riprendono la loro fuga, ma la situazione si fa ancora più assurda quando, davanti a Jackie e Sabrina, si apre una voragine larga tutto il corridoio in cui gli altri cinque precipitano perché troppo vicini. Anche Sabrina ci scivola dentro, ma riesce ad aggrapparsi ad una sporgenza ed al braccio di Jackie, scampata perché ultima tra di loro

Sabrina “Ti prego, aiutami, non lasciarmi cadere...”

Ha quasi le lacrime agli occhi, sotto di lei non si vede nulla se non un fumo nero impenetrabile e dietro di loro l'orso che ancora le insegue. Jackie cerca rapidamente una via d'uscita e quando l'occhio le cade sulla voragine sotto di lei dice a Sabrina

Jackie “Molla la presa”

Sabrina resta sconvolta dalle sue parole

Sabrina “Come “Molla la presa”?! Se cado io...”

Jackie “Non ti succederà nulla, fidati”

Sabrina “Ma io...non voglio...ho paura....”

Jackie “Lo so, ho paura anche io...però se vuoi salvarti devi buttarti. Fidati di me, quello che ti dico è la pura verità”

Un lampo passa di nuovo nella mente di Sabrina, come la sensazione avuta prima con il professore. E quel lampo la spinge a fidarsi di Jackie, quindi molla la presa e si lascia cadere gridando. Benché inutilmente, dato che appena sotto la nebbia oscura si trova il pavimento del primo piano della scuola. Quando si accorge di essere salva, vede la compagna scendere con un salto e la ringrazia con lo sguardo

 

Jackie “Non siamo ancora al sicuro, quell'affare scenderà sicuramente qua sotto!”

I diretti interessati del discorso annuiscono e ricominciano la loro fuga riprendendo da un piano più in basso, quando sentono dietro di loro un'enorme oggetto cadere a terra. Proprio l'orso, che appena ritrovati i suoi obiettivi ruggisce e si strappa un tentacolo dal braccio per poi lanciarlo davanti ai suoi obiettivi. Il tentacolo stancato si contorce un po', prima di iniziare a rigenerare ciò che si è staccato da lui, il corpo dell'orso si ricrea e da un solo tentacolo nasce un secondo mostro, anche se più piccolo del suo compagno, infatti è grosso quanto i ragazzi ma pur sempre spaventoso

Sabrina “E adesso?”

Barbara “Questo è piccolo...forse lo abbattiamo?”

Loretta “Certo cara...vai avanti tu”

Barbara “P-Perché io?”

Loretta “Perché è una tua idea, o sbaglio?”

Barbara “Ma...io l'ho solo buttata li...”

Intanto, Chiara osserva la bestia davanti a loro che non ruggisce e non si agita, ma che sembra molto tranquillo ed inizia ad avvicinarsi a lui

Jackie “Aspetta, che fai?!”

Chiara si ritrova proprio davanti alla bestia, che la fisse senza espressioni

Chiara “Potresti...farci passare, per favore?”

Il mostro la fissa per un po', poi si fa di lato e le mostra la via, spostandosi come Chiara gli ha chiesto. La cosa fa letteralmente cascare la mascella ai suoi compagni, che però approfittano della situazione e passano, mentre Chiara saluta il mostro e viene ricambiata. Sabrina rallenta un po' per parlarle

Sabrina “Come diavolo hai fatto?!”

Chiara “Oh...ecco...mi sono accorta che non aveva cattive intenzioni, voleva solo spaventarci. Bastava solo essere gentili, tutto qua”

Sabrina \Perché un mostro del genere dovrebbe fare qualcosa di tanto stupido come un mostro più piccolo di lui che serve solo a spaventare? Non ha senso...\

 

Poco più avanti al mostro, si para davanti a loro un bel problema. Il corridoio termina e si divide in quattro porte

Barbara “MA CHE DIAVOLO HA QUESTA SCUOLA CHE NON VA?!”

Jackie “Prima spariscono tutti e ora questa....”

Chiara “Dove passiamo?”

Jackie “Una porta vale l'altra, basta seminare quel coso”

Detto questo, si avvicina alla prima porta da destra per aprirla, ma come tocca la maniglia una violenta scarica elettrica le attraversa il corpo, paralizzandola e facendola gridare del dolore. Sabrina pensa e agisce all'istante, si leva una scarpa e grazie alla suola di gomma la colpisce alle braccia, senza ricevere corrente a sua volta e rilassandole i muscoli abbastanza velocemente da permetterle di staccarsi

Jackie “G-Grazie...”

Sabrina “Di nulla, mi hai aiutata prima ed ho fatto lo stesso...ora come stai?”

Jackie “Un po' stordita...”

Barbara “Accidenti, che bella idea che hai avuto, prendiamo una porta a caso e restiamoci secchi!”

Jackie si rialza in piedi e la fissa negli occhi

Jackie “Almeno ho proposto qualcosa da fare!”

Barbara “Bella proposta!”

Jackie “Non sei stata tu ad essere fulminata mi sembra!”

Barbara “E non voglio neanche che succeda!”

Jackie “Bene, allora resta a guardare, ora ne apro un'altra!”

Barbara “Perfetto, voglio proprio vedere in che altro modo ti farai del male!”

Francesco “ADESSO PIANTATELA!”

Le due si fermano quando il ragazzo alza la voce per farsi sentire

Francesco “Primo, non è il momento adatto per litigare! Secondo, quel coso si sta avvicinando e noi dovremmo aiutaci a vicenda e non stare a scannarci! Quindi ora NESSUNO farà niente da solo, sono stato abbastanza chiaro?!”

Più che il tono, è la sensazione di avere addosso uno sguardo pesante sotto a quegli occhiali da sole che le azzittisce

Francesco “Perfetto. Ora, c'è un modo molto semplice per capire qual'è la porta giusta e mi servirà il vostro aiuto per farlo”

Loretta “E sarebbe?”

Francesco “Le buttiamo giù. Meglio non toccare le maniglie se sono tutte come quella, quindi una spallata e via!”

Jackie e Barbara annuiscono e si affiancano a lui, poi con un solo colpo ci si avventano di peso e la fanno cadere a terra, rivelando un muro dietro di essa. Sabrina getta uno sguardo al resto della maniglia e vede che dietro è completamente liquefatta e arrossata

Sabrina “È sciolta dal calore...sicuramente ci saremmo ustionati una mano a toccarla”

Barbara “Proviamo l'altra! Uno, due...”

Barbara, Francesco e Jackie “ ...E TRE!”

Una decisiva spallata butta a terra la terza porta, stavolta rivelando il resto del corridoio

Jackie “Beccato! Ora andiamo!”

Mentre i sei continuano a correre, Sabrina si ferma ad osservare la quarta porta

Sabrina \Che ci sarà qui dietro...ah, sicuramente un altro muro\

Mentre lo pensa e passa avanti, sente come se la porta si aprisse, ma dato che inizia a rivedere l'orso pensa che sia meglio darsela a gambe invece di controllare

 

Una corsa senza ostacoli dopo, il gruppo si ferma a riprendere fiato

Jackie “Ci segue ancora?”

Chiara “Sembra di no...forse l'abbiamo seminato”

Diana “Se questo è il primo piano quello deve essere l'ufficio alunni! E forse il professor Cuordrago è li!”

Francesco “Non so...sembra sparita tutta la scuola. Probabilmente anche il professore...”

Diana “Tentare non costa nulla!”

Senza neanche il tempo di ricevere opinioni, apre la porte e mette la testa dentro

Diana “È QUI!”

La notizia coglie piacevolmente di sorpresa gli altri sei, che subito entrano nella stanza e vedono appunto il professore, girato di spalle che fissa il registro

Loretta “Oh grazie al cielo è qui! Non ha idea di cosa ci è successo in classe! C'era un mostro che ci inseguiva”

Paolo “Ma che strano...eppure il mostro...”

Il professore si volta di scatto, rivelando una faccia completamente sciolta ed in decomposizione

Mostro “...È PROPRIO QUI!”

La porta si chiude di scatto e i sette si ritrovano rinchiusi li dentro, con un altro mostro che adesso le ha messe all'angolo. Mentre osservavano senza fare nulla l'essere che si avvicinava, una risata in mezzo al gruppo stagliò il clima di terrore che si era creato

Diana “Hahahahaha...amico...hahaha...la tua faccia...la tua faccia è buffissima...hahaha...”

I presenti, mostro compreso, si fermano a guardare storto Diana, che sembra davvero divertita dalla situazione

Mostro “Non prendermi in giro, mocciosa! Sono spaventoso, lo so da me!”

Diana “Ma non è vero! Anzi, sembri simpatico!”

Mostro “SIMPATICO...IO?!”

Diana “Si!”

Dalla reazione del mostro ora si aspettano qualsiasi cosa, o forse quasi qualsiasi cosa

Mostro “...davvero pensi che io sia simpatico...?”

Diana “Certo, perché non dovrei?”

Mostro “Da dove vengo io, tutti mi prendono in giro perché dicono che assomiglio ad una pizza di fango...”

Diana “Non devi dargli ascolto, non si giudica la gente dall'aspetto, infatti anche se assomigliassi ad una quattro stagioni penso che ti troverei lo stesso simpatico”

Mostro “Hehe...grazie...”

Diana “Di nulla. Allora..siamo amici?”

Mostro “Certo!”

Mentre dice, questo, però, il suo corpo a partire dai piedi inizia a dissolversi

Mostro “Oh...sembra che il mio periodo di evocazione sia finito. Forse ci rivedremo, spero presto”

Sabrina “Evocazione? Di che stai parlando?”

Mostro “Non posso dirvelo, sappiate solo che state andando bene. Vi sarà chiarito tutto più avanti!”

Le ultime parole, prima di sparire in una nuvola di polvere

Jackie “È...sparito per davvero?”

Sabrina “Così sembra...ma cos'era?”

Diana “Non lo so, ma ha detto che ci rivedremo, quindi forse ce lo dirà lui!”

Barbara “Speriamo non troppo in fretta...ehi, la porta si è aperta!”

Loretta “Ottimo! Andiamo via, prima di avere altri brutti incontri!”

Uscendo dalla stanza, vedono che l'orso le ha quasi raggiunte, quindi si voltano verso una rampa di scale in discesa, apparse da chissà dove, e senza farsi domande sull'apparizione improvvisa scendono di corsa

 

Appena oltre la scalinata, si piazza davanti a loro un altro muro

Sabrina “Dannazione! Siamo in trappola!”

? “Ooh, ma che vedono i miei occhi, delle belle ragazze!”

Cercando di capire la provenienza della voce, si voltano tutti in ogni direzione

? “Sono davanti a voi”

Alzano lo sguardo e vedono che è proprio il muro ad aver parlato quando notano dei mattoni che si spostano e dei piccoli occhi in cima ad entrambi agli angoli

Sabrina \Bene, ora c'è anche un muro che parla...mi sembra di essere al circo\

Muro “So cosa volete, passare nel corridoio che c'è dietro di me, ho indovinato?”

Jackie “Esattamente!”

Muro “Va bene, ma per passare chiedo un piccolo pedaggio”

Barbara “Come?! E quanto vorresti?”

Muro “Oh, niente soldi ...no, quello che chiedo sono ciocche di capelli”

La richiesta assurda lascia i sette in un silenzio imbarazzante

Muro “Non pensate male di me, è solo che le fibre dei capelli sono il mio nutrimento e quello delle ragazze è il migliore, mentre quello dei ragazzi che mi danno di solito è immangiabile...gli uomini non hanno cura dei propri capelli”

Tutti \E come non pensare male, sei un muro parlante che chiede dei capelli per spostarsi...\

Il muro, facendo ruotare un mattone, rivela un paio di forbici

Muro “Datemi ognuna di voi una ciocca di capelli e potrete passare!”

Nonostante la richiesta assurda, sapendo di essere alle strette non possono che accettare. La prima è Chiara, che si taglia una bella ciocca dei suoi capelli rosa e la mette in un altro mattone ruotato del muro, che subito gira

Muro “Uuh, per questi capelli sento solo aromi naturali...puoi passare”

Il muro subito ruota su se stesso a 360 gradi, trascinando Chiara con se e ritornando senza. Capendo che sarà quello il modo in cui passeranno, è Barbara che la segue, tagliandosi una ciocca di capelli dai sette colori

Muro “Uhm...questi sembrano quelli di un ragazzo...ma si sente che sono trattati quasi bene, quindi puoi passare”

Barbara “Ehi, come sarebbe a dire...”

Viene azzittita dalla rotazione del muro, che la trascina oltre di se. Seguono a lui anche Sabrina, Jackie e Diana, fino a quando non è il turno di Loretta, che prende le forbici pronta a separarsi dai propri capelli per andare avanti, ma si rende conto di una cosa. I capelli di Francesco non andranno mai bene, il Muro non lo farà passare se non gli vengono dati dei capelli di ragazza

Loretta “Ascolta...se ti dessi i miei capelli anche per lui, ti andrebbe bene?”

Muro “Forse...però, una sola ciocca a testa non mi basta. I tuoi sembrano i meglio curati tra quelli dei tuoi amici, quindi...voglio almeno la metà di quelli che hai!”

La richiesta la lascia basita, addirittura metà dei capelli che ha? La richiesta per, la fa ragionare, è meglio il proprio aspetto oppure salvare qualcuno?

Francesco “Non sei obbligata, io in qualche modo me la caverò”

Loretta “Cosa vorresti fare, restare indietro mentre noi scappiamo?”

Francesco “Eh? No, è che...”

Loretta “E allora vieni qui”

Un gesto secco e la metà di capelli, la metà di destra, vengono recisi per intero dalle forbici e dati in pasto al muro

Muro “lo sapevo, sono i più buoni della giornata! Prego, passate pure”

Anche loro due vengono trasportati dall'altra parte del corridoio, ritrovandosi assieme al resto dei propri compagni

Sabrina “Bene, ora possiamo...aspetta...Loretta! Quanti capelli gli hai dato?!”

Loretta “Abbastanza da permettere a Francesco di passare”

Francesco “Non so come ringraziarti...”

Loretta “Non c'è n'è bisogno, l'avrei fatto per chiunque altro...e poi questi li ho persi ma ricresceranno, invece perdere un amico è molto peggio”

Jackie “La cosa è molto bella...ora però andiamocene, questo è il piano terra, manca poco all'uscita e io non vedo l'ora di andarmene”

Sabrina “Giusto. Sbrighiamoci!”

 

Come detto da Jackie, l'uscita è a pochi passi da loro. Pochi passi ed un'altra voragine, che li separa dal portone d'ingresso

Sabrina “E adesso? Come passiamo oltre?”

Barbara “Posso andare avanti io, faccio atletica leggera, non avrò problemi ad attraversare la voragine”

Chiara “E noi?”

Barbara “Andrò a chiamare aiuto, voi nascondetevi finché non torno”

Sabrina “Mi sembra l'unica via possibile”

Dato che la proposta era stata accolta, Barbara prende la rincorsa, fa un saltello sul limite della voragine e con un salto avvitato in lungo atterra perfettamente in piedi dall'altra parte del buco, quindi scappa in direzione della porta, ma si ferma appena sta per mettere un piede fuori

Barbara \...non posso lasciarli così...potrei non tornare in tempo con gli aiuti\

Si volta per cercare qualcosa che possa fare da ponte e vede una delle sculture poste all'ingresso della scuola, una delle quale consiste in una lastra di metallo leggera e liscia, abbastanza resistente da far passare tutti

Barbara “Se mai mi scoprissero sicuramente mi espellerebbero dalla scuola...ma in questo momento preferisco fregarmene”

La giovane atleta, convinta delle sue azioni, solleva la lastra di metallo e la appoggia da una parte all'altra della voragine

Barbara “EHI VOI! SBRIGATEVI A PASSARE!”

Gli altri, che già cercavano un posto per nascondersi, si voltano e vedono una via di fuga più rapida, che attraversano senza esitare

Sabrina “Questa è la scultura preferita del vice preside...lo sai cos'è successo all'ultimo studente che l'ha toccata?”

Barbara “Si, ma a quello penseremo poi...non me la sentivo di abbandonarvi, quindi anche se mi dovessero espellere dalla scuola mi potrò ritenere soddisfatta”

 

Finalmente tutti e sette corrono verso l'uscita, convinti di essere in salvo. Ma non è così. Davanti all'entrata, a terra, si materializza un varco rosso dal quale fuoriesce l'orso, bloccandogli la strada. Ora sono di nuovo nei guai, perché non possono tornare indietro dopo tutto ciò che è successo

Loretta “Oh no...ora cosa facciamo?”

L'orso si avvicina ringhiando e mostrando le zanne e mentre cercano tutti una via di fuga Sabrina si piazza davanti a loro

Jackie “Che fai?!”

Sabrina “Non preoccuparti. Quell'orso non ci farà nulla”

Francesco “Come “Non ci farà nulla”? Ci ha inseguiti per tutta la scuola!”

Sabrina “È vero. Però...ho ripensato a tutto quello che è successo. Ripensa al mostro che si è creato dal suo tentacolo, come poteva essere pericoloso se gli è bastato chiedergli di spostarsi? Invece, il mostro che abbiamo trovato in Ufficio alunni e il muro parlante...secondo me erano collegati all'orso e lo hanno aiutato”

Chiara “Ma non ci hanno fatto nulla, anzi il muro ci ha anche permesso di passare”

Sabrina “Perché l'obiettivo dell'orso non era fermarci, ma solo metterci alla prova”

Barbara “Non ti seguo più...perché un coso come quello vorrebbe metterci alla prova? E per cosa poi?”

Sabrina “Io...non ve lo so dire. Però ne sono sicura. Quello che ci è capitato oggi, non so come, ma mi ha fatto scattare qualcosa, una specie di ricordo lontano...che riguarda tutti noi. E mi ha fatto capire...no, non capire, ma ricordare che noi siamo legati da qualcosa fin da sempre. Sembra una stupidaggine, ma è così”

Poi si rivolge al mostro

Sabrina “Ora, se vuoi far del male ai miei compagni...dovrai prima vedertela con me”

L'orso si ferma, con in volto un'espressione indefinibile, poi una voce gutturale esce dalle sue fauci

Orso “Si, il tuo titolo di Principessa dell'Amicizia è totalmente meritato. E per quanto il resto degli Elementi non ricordino ancora, ci sarà tempo anche per quello. Per adesso, tornate dove eravate prima, così che i vostri amici possano spiegarvi ogni cosa”

Sabrina “Cosa vuoi dire?”

In un attimo, la vista di tutti loro si annebbia e tutti e sette cadono svenuti

 

? “...rina...Sabrina...apri gli occhi...”

Sabrina “Eh...?”

Si risveglia, e vede i suoi sei compagni di classe attorno a lei

Sabrina “Dove...dove siamo?”

Barbara “Sembra che siamo tornati in classe”

Sabrina “Cosa? E l'orso?”

Paolo “È tornato da dove è arrivato”

Appena sentono e vedono il professore, subito si riempiono di gioia

Sabrina “Professore Cuordrago! Finalmente! Prima noi...”

Paolo “Si, lo so, mi cercavate...e non sapete per quanto tempo io ho cercato voi”

Appena Sabrina alza lo sguardo, vede che il professore ha le lacrime agli occhi e sorride

Paolo “Twilight...non sai quanto mi sei mancata...”

Si getta addosso a Sabrina, stringendola in un abbraccio mentre le lacrime gli rigano il viso

Sabrina “Professore...che-che sta facendo?!”

Paolo “Adesso vi spiegherò tutto...ma prima ci sono altre persone che vi vogliono rivedere! Ragazze!”

Dalla porta entrano altre tre persone, tre giovani donne, dall'aspetto tutte intorno ai 25 anni. La prima ha gli occhi arancioni, i capelli rossi chiari tenuti insieme da un grande fiocco rosa e dei vestiti molto simili a quelli di Jackie con l'unica differenza della camicia a quadretti verdi, la seconda ha gli occhi porpora, i capelli corti fucsia e indossa un vestito nero a mezze maniche con il disegno di un cavallino rampante su uno stemma azzurro, mentre la terza ha gli occhi verdi, i capelli lilla e bianchi a sbuffi e un vestito a maniche lunghe bianco con una gonna dello stesso colore

Paolo “Non credo vi ricordiate di loro...lei è Rosa” gli dice indicando la ragazza con il fiocco ” lei è Gemma” dice indicando la ragazza con la gonna “ e lei è Lulù” dice indicando infine la terza delle ragazze ”ma questi sono solo i loro nomi in questa dimensione, per confondersi meglio...in realtà si chiamano Applebloom, Sweetie Belle e Scootaloo. E presto vi ricorderete anche di loro”

Rosa “Sorellona...ti ho ritrovata finalmente” dice a Jackie con gli occhi lucidi

Gemma “Credevo di averti persa per sempre...” dice rivolgendosi a Loretta, anche lei con gli occhi lucidi

Lulù “Adesso sono più forte...ma non voglio più perderti...nonostante tu non sia mia sorella, vederti sparire è stato terribile” rivolta invece a Barbara

Sabrina “Ma di che state parlando?”

Paolo “Adesso vi spieghiamo tutto e poi ci metteremo alla ricerca dei vostri Elementi...perché ormai solo gli Elementi possono salvare Equestria dalle tenebre”

 

 

 

 

 

L'inizio di una storia che avevo in mente da tanto tempo...Bella a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. La storia è appena iniziata ma spero che solo l'inizio vi sia piaciuto. In ogni caso, è appunto solo l'inizio, la vera storia inizierà dal prossimo capitolo, questo lo possiamo considerare il prologo degli eventi, eventi "creati" dalla mia mente poco sana...ed i più attenti avranno notato che il tutto è molto simile all'odissea passata dalle Mane nella Everfree Forest per trovare gli Elementi dell'Armonia, con giusto l'aggiunta del Character Extra. Magari a qualcuno potrebbe non piacere che la storia è narrata "a copione" come mi hanno detto, ma volevo provare a farne una così...e devo dire che mi ci trovo parecchio bene. Quindi...al prossimo capitolo!

EDIT: Revisionata con la fine della S4, enjoy!

MC Outlaw

(Qui di seguito il link all'autobiografia di Francesco Dellocchio alias Francy Sunglass http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1663042&i=1)

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Capitolo 2
*** 2 - Riaffioramento ***


Un primo giorno di scuola niente male per la classe 3 E.M., che sta per ricevere spiegazioni a proposito di tutto quello che hanno vissuto

Paolo “Da che cominciamo?”

Lulù “Forse...dall'arrivo di Krad?”

Paolo “Si, va bene. Allora, tutto cominciò 16 anni fa, quando voi eravate ancora dei Pony”

Barbara “Dei Pony? Prof, con tutto il rispetto...ma di che droghe si è fatto?”

Gemma “Ma è la verità! Voi e noi siamo tutti dei Pony...eccetto Spike, che è un drago”

Paolo “Spike sarei io, per la cronaca...”

Jackie “Certo! E noi saremmo dei Pony che 16 anni fa, cioè appena nati, avremmo fatto...che cosa?”

Paolo “Eravate un gruppo molto unito ed insieme avevate ripristinato gli Elementi dell'Armonia, con i quali avete riportato l'ordine più volte ad Equestria”

Jackie “Bene...quindi saremmo dei pony eroi che salvarono il mondo appena nati. Le dispiace se non le credo?”

Paolo “Ascolta tutto ciò che ho da dirvi prima di giudicare. La vostra memoria è solo assopita in un corpo nuovo, vi serve solo tempo per ricordare. E con una storia sul vostro passato, i ricordi torneranno prima”

Sabrina “E perché dovremmo stare qui a sentirla?”

Paolo “Perché so che tu ci credi Twilight, te lo leggo negli occhi”

Sabrina “Io non mi chiamo Twilight...”

Paolo “Era il tuo nome. Ti chiamavi Twilight Sparkle. Jackie era Applejack, Barbara era Rainbow Dash, Loretta era Rarity, Chiara era Fluttershy, Francesco era Francy Sunglass e Diana era Pinkie Pie. So che questi nomi vi ricordano qualcosa. Ma se non volete starmi a sentire, siete liberi di andare via”

Nessuno si muove. Già solo quei nomi gli hanno come smosso dei ricordi, forse solo un flashback o forse di più. Ma questo basta a Paolo per proseguire

Paolo “Bene. Allora...”

 

Sedici Anni Prima

 

Dopo essere diventata la Principessa dell'Amicizia per aver sconfitto Tirek con l'utilizzo dell'incredibile Rainbow Power, tutto sembrava procedere per il meglio. L'unico problema di quel potere è che era talmente potente che appena dopo averlo risvegliato era già tornato sigillato, per questo tutte le loro forze si erano concentrate sul modo per risvegliarlo di nuovo. Anche quel pomeriggio avevano deciso di mettersi sotto per cercare di scoprire qualcosa in proposito e avevano deciso di incontrarsi nel pomeriggio nel castello di Ponyville, dove si trovavano già quasi tutte

L'ultima ad arrivare all'interno dell'edificio fu Rainbow Dash, con una fretta indiavolata e un volto sconvolto

Twilight “Rainbow, che c'è? Che è successo?”

Rainbow “Fuori...fulmini neri...nuvole minacciose!”

Pochi rantoli ma abbastanza da far intendere a tutti che ci sono problemi con il cielo. Quindi escono fuori ad osservare uno spettacolo indefinibile. Come Rainbow tentava di dirgli, in cielo si erano formate delle strane nuvole che convergevano in un unico punto come un tornado, attraversate da scariche elettriche nere. Mentre guardavano e cercavano una spiegazione al riguardo, Spike sputa con una fiammata magica una lettera che Twilight legge subito

Lettera “Mia cara Twilight, so che in questo momento ti trovi a Ponyville con le tue amiche, ma c'è un grave problema che minaccia tutta Equestria. Ho bisogno di te e degli Elementi qui a palazzo il più presto possibile. Dei soldati con il carro per i trasporti sono già in viaggio, quindi recupera in fretta gli Elementi. Princess Celestia”

Come scritto, vedono partire dalla città sul fianco della montagna un carro. Twilight corre nella Biblioteca e recupera le sei collane e la corona, che indossa e fa indossare a tutti gli Elementi. Infatti, dopo che l'Albero dell'Armonia si era trasformato nel castello di Ponyville, gli Elementi dell'Armonia erano ritornato forti come prima, tutti ricreati all'interno dei sette troni della sala principale e trovati per caso da Pinkie che portava dei puledrini a visitarlo. Il carro ci mette poco ad arrivare e quando è li Pony di terra e Unicorni salgono, i due pegasi e Twilight li seguono in volo mentre Spike resta a terra, perché se servono gli Elementi la situazione potrebbe farsi pericolosa

 

Al castello c'è molta agitazione e sono presenti molti volti noti. C'è Discord, che sembra estremamente serio mentre osserva lo strano fenomeno atmosferico, ci sono Cadence e Shining Armor, giunti fortunatamente dal Crystal Empire qualche giorno prima, che assieme a Luna discutono con le guardie reali. Manca solo Celestia all'appello e data la fretta della lettera non si aspettavano certo la sua assenza, infatti Twilight è la prima cosa che chiede

Twilight “Salve a tutti. Dov'è Princess Celestia?”

Discord “Salve a voi Elementi cari. Lei si è voluta avvicinare di più al turbine di nuvole, per accertarsi della situazione, sarà di ritorno al più presto...credo”

Applejack “Come credi?”

Discord “Quella cosa mi mette la pelle d'oca” fa comparire addosso alle sua squame delle piume bianche

Luna “Cerca di essere serio per una volta”

Twilight “Princess Luna, potete spiegarci la situazione?”

Luna “Non ne sappiamo molto, sappiamo solo che un fenomeno del genere si sta manifestando non solo ad Equestria ma sull'intero pianeta. I regni di Grifoni, Zebre, persino quelli dei Changeling e il regno degli Incubi sulla luna...”

Rainbow “Non è mica uno scherzo del nostro simpatico come un calcio sui denti Discord?”

Discord “Certo. Il mio primo pensiero dopo essere stato ingannato da Tirek e aver quasi eliminato tutti i Pony è proprio quello di fare uno scherzo di queste dimensioni!”

Cadence “Era quello che pensavamo anche noi all'inizio, ma ci siamo resi conto che stavolta non scherza, anche lui è preoccupato”

Dal centro del tornado di nuvole, una figura bianca sbuca e si dirige verso il palazzo in volo. Celestia è tornata e sembra tutt'altro che serena, anzi appena atterrata ha gli occhi sbarrati

Luna “Sorella, che è successo?”

Celestia “Una tragedia...una tragedia che si sta per abbattere sul regno”

Twilight “Che cosa ha visto?”

Celestia “Il buio più totale. All'interno di quel tornado c'è una specie di portale, un varco per un'altra dimensione, ma appena vi ho guardato all'interno ho visto solo l'oscurità”

Mentre ascoltano la regnante, dal portale esce qualcos'altro, una meteora nera che si dirige proprio al centro di Canterlot. Appena si schianta, lascia dietro di se una colonna di fumo e senza aspettare tutti i presenti si precipitano sul posto

 

Il luogo dello schianto è un cratere investito degli stessi fulmini neri che attraversano le nuvole. Al centro, un pony completamente nero, senza Cutie Mark, con solo gli occhi bianchi e una decina di guardie che gli puntano le lance al collo mentre lui si guarda intorno

? “Però, che bel posto. Vivo e ampio. Un paradiso, non credete? Peccato per quel Sole, ma si può rimediare”

Quando muove la testa alla sua sinistra, vede il gruppo arrivato li dal palazzo. E appena il suo sguardo incrocia quello di Discord, una scossa attraversa lo Spirito del Caos

? “Ma bene, un draconequus! Una razza molto rara ed affascinante!”

Shining Armor “E tu saresti?”

? “Oh, ma che maleducato, non mi sono neanche presentato. Piacere, sono l'Imperatore Krad. Chiariamo, il piacere è tutto mio, per voi non lo sarà per niente dopo che io e il mio esercito avremo finito con voi”

Luna “Sei molto sicuro di te forestiero. Ma le nostre guardie ti hanno già messo alle strette se non erro”

Krad “Mi dispiace tesoro ma erri moltissimo”

Sulla fronte del pony inizia a crescere un'estremità appuntita che si riempie di striature circolari e da Pony di Terra diventa un Unicorno, che inizia a caricare nel corno un incantesimo di magia nera. Le guardie non aspettano a reagire e spingono in avanti le lance, impalandolo sul posto. O almeno è quello che credono, dato che al centro dell'azione non c'è più nulla

Krad “Provate quassù!”

Tutti, a sentire la sua voce, alzano la testa e lo vedono in volo grazie alle ali cresciutegli sul dorso, rendendolo stavolta un Alicorno. Prima che qualcuno si possa fare qualche domanda, la magia oscura caricata in precedenza viene scagliata e tutte le armi delle guardie si inceneriscono, lasciando esterrefatti tutti i presenti

Rarity “Ma come hai fatto a...che razza di essere sei?!”

Krad “Oh? Non avete mai sentito parlare dei Polimorfi? Lo trovo molto strano...”

Celestia lo fissa stupita e profondamente spaventata

Celestia “T-Tu sei un Polimorfo!?”

Krad “Bingo! Ecco il tuo premio!”

Al posto degli zoccoli anteriori, Krad si fa crescere delle braccia da Minotauro grandi però come quelle di un Drago, le tende come per mettersi in guardia e si scaraventa in picchiata sulle guardie, spaccando sia l'elmo che il cranio a tutte e lasciandole morte in un solo colpo. Tutti i presenti osservano preoccupati il sorriso compiaciuto che ha nel vedere il sangue delle guardie sulle braccia

Krad “Allora, chi è il prossimo?”

Luna “Pagherai per questo affronto!!”

La principessa della notte accumula magia nel corno per poi lanciarla in un unico raggio contro Krad, che ne viene investito in pieno ed esplode in mille pezzi. Luna, a vedere come l'ha ridotto, crede che sia finita

Krad “Ecco, questo mi ha fatto qualcosa...il termine è solletico mi sembra”

La voce del Polimorfo riecheggia attorno a loro, mentre ogni singolo pezzo rimasto del suo corpo si ricompone magicamente, rivelando che ora il suo corpo è composto da tronchi marci simili a quelli dei Timberwolfs. Una volta che anche l'ultima parte del suo copro torna a posto, inspira aria nel naso e sputa lingue di fuoco pronte ad incenerire tutti. Celestia però riesce ad intercettare l'attacco e a deviarlo con una barriera magica

Krad “Notevole. Ci vuole una forza magica di tutto rispetto per resistere alle fiamme di un Drago. Chissà se la tua magia può proteggerti anche da questo”

Krad chiude gli occhi e la sua chioma si inizia a muovere e si trasforma in un nugolo di serpenti. La bocca si trasforma in un becco da gallina e l'intero volto si riempie di scaglie. Discord capisce subito cos'ha intenzione di fare

Discord “NON GUADATELO NEGLI OCCHI! Sta unendo i poteri di Gorgoni, Coccatrici e Basilischi!”

Krad “Acuta osservazione draconequus”

Riapre gli occhi, gialli e rettiliani, con i quali fissa tutto il gruppo, che però ha seguito il consiglio di Discord e ha chiuso gli occhi. L'unico rimasto ad occhi aperti è lo Spirito del Caos stesso, però non lo fissa direttamente, ma lo osserva attraverso gli zoccoli

Discord “E adesso facciamo un gioco, conosci la palla avvelenata?”

Tra le mani di Discord si materializza un pallone da calcio, gocciolante di liquido viola che scioglie ciò con cui entra a contatto. Il draconequus piega il suo corpo come una fionda, mette il pallone tra di esso e lo scaglia a tutta velocità contro il Polimorfo, che viene colpito in pieno muso e tira indietro la testa per il contraccolpo. Discord pensa che il veleno paralizzante contenuto nel pallone ormai lo abbia bloccato, quindi scatta come un serpente verso Krad, che con sua enorme sorpresa riabbassa lo sguardo

Krad “Sai, i Basilischi sono immuni al veleno!”

Riapre gli occhi in tempo per incrociare lo sguardo con quello del draconequus, che si blocca ad una spanna da lui. Mentre il suo corpo a partire dalle gambe inizia a trasformarsi in pietra, grida le ultime parole

Discord “Dovete usare gli Elementi! È l'unico modo per fermarlo!”

La combinazione dei tre sguardi pietrificanti lo paralizza più in fretta del normale, con sguardo serio e il braccio rivolto verso i propri compagni. Twilight riapre gli occhi solo per vedere lo Spirito del Caos pietrificato e Krad che ritrasforma il proprio corpo in quello di un alicorno

Twilight “Ragazze! Gli Elementi, presto!”

Tutti gli Elementi si voltano e vedono Discord trasformato in pietra. Fluttershy lo fissa con gli occhi lucidi, ma Applejack le da speranza

Applejack “Non preoccuparti zuccherino, con gli Elementi lo faremo tornare normale. Però adesso dobbiamo occuparci di Krad oppure anche noi finiremo come Discord, se non peggio”

Fluttershy “Hai...hai ragione!”

I sette portatori iniziano a levitare ed i gioielli attorno al loro collo prendono a collegarsi con una scia arcobaleno, che da tutti converge fino alla corona di Twilight. Quando ogni Elemento è collegato, quello della Magia rilascia una cascata arcobaleno mirata direttamente a Krad, che per la prima volta da quando è arrivato mostra di essere preoccupato

Krad “Hey...non male, dovrò dare davvero sfogo ai miei poteri!”

Il polimorfo inizia a contorcerci e in un istante sul corpo gli crescono le scaglie di un Rockodile, diventa grande come un Serpente marino, le braccia diventano quelle di una Mantide e la coda diventa quella di una Manticora. Il corno sulla fronte lo ricopre di magia oscura e il raggio lo investe, costringendolo ad una guardia con magia, falci e coda. Ma la magia degli Elementi è troppo potente per questo genere di protezioni e in pochi attimi un tornado arcobaleno lo avvolge. Come Discord, anche il suo corpo inizia a pietrificarsi a partire dalle gambe fino ad arrivare alle estremità di testa e braccia

La gigantesca statua di Krad ora blocca il paesaggio, ma almeno l'hanno sconfitto e possono tirare un sospiro di sollievo. O almeno è quello che credono

Krad “Notevole, davvero notevole...”

Anche se statua, tutto il suo corpo continua a muoversi come se nulla fosse

Rainbow “Ma...come è possibile?!”

Krad “I Rockodile sono già esseri di pietra, questo perché il loro cibo preferito sono le Coccatrici e hanno sviluppato una buona difesa contro la pietrificazione. Resta comunque notevole la potenza che avete sprigionato. Ora so che è voi che devo eliminare per prime!!”

Una delle falci si solleva e si appresta a colpire i sette Elementi, ma appena lancia il fendente una barriera magica si frappone tra lui e loro. Celestia, Luna, Shining Armor e Cadence sono davanti a loro, con il corno illuminato di magia

Krad “Di voi mi occuperò più tardi, per adesso sparite!”

Intanto, dal passaggio di arrivo di Krad, iniziano ad uscire centinaia di esseri neri alati, tutti raggruppati in un singolo sciame

Krad “Oh, finalmente il mio esercito sta arrivando...presto Equestria sarà nostra!”

Il Polimorfo inizia a menare raffiche di fendenti con entrambe le falci, a lanciare affondi con la coda e a sputare fiamme per liberarsi della barriera che, anche se formata da quattro magie potenti, inizia a cedere sotto i colpi del nemico

Celestia “ELEMENTI! Dovete scappare! È troppo forte anche per voi per ora!”

Krad “Non c'è luogo in cui saranno al sicuro! Prima o poi, dovessero anche passare anni, li troverò e li farò fuori!”

Celestia “...solo se si trovano ad Equestria...”

Krad “Eh?”

Celestia abbandona la barriera magica e accumula magia nel corno, che inizia a risplendere di tutte le scale di colore

Celestia “Twilight, questo nemico è troppo potente per noi. Noi non potremo riuscire dove gli Elementi hanno fallito. Però...c'è una speranza. Dovete risvegliare di nuovo il Rainbow Power o, ancora meglio, potenziare i vostri Elementi dell'Armonia. Ma ci vorrà tempo, tempo che in questo mondo ormai non c'è”

La magia di Celestia inizia ad avvolgere i sette

Twilight “Princess Celestia...che sta facendo?!”

Celestia “Vi sto permettendo di combattere di nuovo un giorno. Andate e rendete i vostri Elementi più potenti...”

La magia li avvolge del tutto, rinchiudendoli in bozzoli multicolore, che si rimpiccioliscono fino a sparire del tutto. La magia di Celestia cambia e si trasforma in una comunicazione mentale con l'intero pianeta

Celestia “Abitanti della Terra, sono Princess Celestia, la regnante di Equestria. In questo triste giorno è arrivata una grande minaccia, un essere venuto da un'altra dimensione per distruggerci, un Polimorfo. Neanche gli Elementi dell'Armonia sono riusciti a sconfiggerlo...però c'è una speranza. Ho mandato i sette portatori in un'altra dimensione per permettergli di combattere di nuovo quando saranno diventati più forti. Questa è la dimensione in cui li ho lasciati”

Una serie di informazioni magiche attraversano le menti di tutto il pianeta

Celestia “Purtroppo il trasferimento ha voluto che i loro corpi tornassero alla rinascita e i loro ricordi saranno assopiti in un nuovo corpo. Quindi se qualcuno di voi vuole salvare il pianeta, vada in questa dimensione e li aiuti a ricordare, perché solo loro possono salvarci”

 

Presente

 

Paolo “E questo è tutto ciò che Princess Celestia ci ha fatto vedere...prima di cadere anche lei sotto i colpi di Krad”

Loretta “E quell'orso che ci ha inseguiti prima?”

Paolo “Era un Costrutto fatto da loro, ma per questo ci sarà tempo più avanti. Ora che avete sentito la storia, che mi dite?”

I sette studenti fissano il professore con un'espressione di stupore

Jackie “Scusi ma...lei si aspetta che ci crediamo?”

Rosa “Sorellona, tutto questo è vero!”

Jackie “Sorellona? Ma se sei più grande di me!”

Paolo “Applejack, per favore...”

Barbara “No, per favore lei prof! Ci ha presi per degli idioti? Per delle persone che credono a tutto ciò che gli si dice?!”

Paolo “Non ho mai detto questo, Rainbow Crash”

Barbara “È Rainbow Dash!!”

Appena si accorge di ciò che ha detto, si tappa la bocca sorpresa. Come mai ha detto quella cosa? Non ce n'era motivo. Oppure si?

Paolo “Riflesso condizionato...”

Il professore fissa Sabrina, che sembra la più convinta delle sue parole

Paolo “Ascoltatemi, qui nessuno vi sta prendendo in giro. Quello che vi ho raccontato è successo veramente. E per salvare il nostro pianeta ci serve il vostro aiuto”

Sabrina “Io...non lo so. Tutto ciò che mi ha detto mi ha fatto scattare come una molla, alcune cose mi sembravano fin troppo familiari...”

Paolo “E voi sei, potete affermare il contrario?”

Nessuno fiata, ha ragione lui. Nella mente di tutti è successo qualcosa che li ha spinti quasi a sentire su loro stessi quella storia

Paolo “Non vi voglio mettere fretta. Ci vuole del tempo per ricordare. Rifletteteci su con calma”

La campanella suona la fine della sesta ora e in tutta la scuola si sentono gli studenti che si muovo verso l'uscita

Paolo “Domani mi darete una risposta”

Il professore si alza, saluta ed esce dall'aula assieme alle tre donne, lasciando i sette ragazzi a fissarsi tra di loro

Barbara “Non so voi, ma a me tutta questa storia è sembrata saltare fuori da un film di fantascienza”

Jackie “Anche a me...però...qualcosa su quello che ha raccontato mi è sembrato così vero...”

Loretta “Ti sei solo lasciata impressionare”

Diana “Veramente anche a me è sembrato di aver già vissuto quelle cose del racconto!”

Chiara “E anche a me...”

Francesco “Non prendiamoci in giro. Il professore aveva solo voglia di iniziare la scuola con uno scherzo, tutto qua”

Sabrina “Non credo scherzasse”

La decisione delle sua parole lascia un po' spaesati tutti

Jackie “Tu gli credi?”

Sabrina “Sto iniziando a farlo. Sembra assurdo, ma anche voi vi siete sentiti come immersi nei ricordi durante il racconto, ditemi se sbaglio”

Nuovamente il silenzio pensieroso dei sei conferma il pensiero di Sabrina

Sabrina “Stanotte ci rifletterò su, il resto si vedrà. A domani”

Dopo queste parole, prende il suo zaino a tracolla ed esce dall'aula per tornare finalmente a casa

 

Suona al citofono. Non deve neanche dire che è lei, sua madre sa che a quell'ora può solo essere sua figlia. Una volta passato il cancello, la vede li all'entrata di casa che le apre la porta

Sabrina “Ciao mamma!”

Angela “Ciao tesoro! Com'è andata la prima giornata?”

Sabrina le sta per rispondere bene, ma non è così. È dovuta scappare da un orso, evitare un burrone, stare attenta a della corrente elettrica, si è spaventata per un mostro deforme, si è tagliata una ciocca di capelli per darli da mangiare ad un muro e ha iniziato a credere che sia un alicorno di un'altra dimensione

Sabrina “...tutto bene”

La madre avverte un tono di incertezza nelle parole della figlia

Angela “Qualcosa non va?”

Sabrina “Eh? Oh, nonono! Tutto a posto. Siamo in pochi in classe e quindi non c'è il casino degli anni scorsi, sono solo rilassata”

Angela “Ok. Sbrigati ad entrare, il pranzo è quasi pronto”

Quando rientra la sua espressione si fa confusa. Da una parte sa che quello che ha visto è vero, ma dall'altra non può credere di non essere davvero sua figlia, di quella persona che si è presa cura di lei da 16 anni. E non può credere neanche che l'uomo al lavoro non sia suo padre. Però il pensiero fisso delle cose raccontategli da Paolo la tormenta

 

È ormai sera e per tutto il pomeriggio Sabrina non ha fatto altro che rimuginare su ciò che ha provato mentre sentiva il racconto del professore. Sente che quelle cose le ha passate veramente, ma è sicura che tutta quella storia sia irrazionale. Ha sempre studiato troppo ed è sempre stata una pensatrice. Non può iniziare a credere innanzitutto alla magia, poi che lei ed altre persone siano arrivate magicamente da un'altra dimensione. Però per quanto la sua mente gli dica questo, il cuore e quello che ha visto e sentito le stanno facendo cambiare idea

Sabrina “Il sonno porta consiglio, domani avrò le idee più chiare...spero”

Spegne la lampada sul suo comodino e si lascia prendere dal sonno, sperando che quello che ha detto sia vero

 

Si sveglia nel cuore della notte, ma era tutto programmato. In fondo, quello giornata la aspettava da quando si era trasferita li. Ma non fa neanche caso alla finestra che mostra il cielo ancora avvolto dalla notte, si sporge dal letto e subito sveglia il suo assistente

Twilight “Spike! Spike! Svegliati! È la Festa del Winter Wrap Up!”

Spike “Huh? Mamma?”

Twilight “Il Winter Wrap Up!”

Spike “...non sei la mia mamma”

Come se nulla fosse, il piccolo draghetto si rimette a dormire, sia per l'ora tarda sia perché odia essere svegliato. Ma Twilight lo sapeva che non si sarebbe alzato, era sulla sua lista. Ancora intenta a girare per casa, frena all'improvviso e si rende conto di che sta accadendo

Twilight “Ma che sto facendo? Che cos'è il Winter Wrap Up?”

Poi si guarda intorno, rendendosi conto di essere in un luogo che non conosce. O meglio, che non ricorda

Twilight “Questo posto...dov'è che l'ho già visto?”

Spike scende le scale in legno mentre Twilight si arrovella per trovare delle risposte

Spike “Come dicevo. Stai iniziando a ricordare”

Twilight lo fissa un attimo, poi nota le squame verdi che gli scendono dalla testa fino alla coda

Twilight “ Professor Cuordrago?!”

Spike “Chiamami pure Spike”

Twilight “Si può sapere dove siamo? Perché lei sembra una lucertola?!”

Spike tira su uno specchio, così che anche lei possa vedersi

Twilight “E perché io sono un unicorno?!”

Spike “È tutto normale. Il tuo subconscio cerca di farti ricordare il tuo passato mentre il tuo cervello è poco attivo, cioè attraverso il sogno. Questa giornata l'abbiamo davvero vissuta anni fa, qualche mese dopo il tuo trasferimento a Ponyville. Tra parentesi, sono un drago...”

Twilight “E io cosa dovrei fare adesso?”

Spike “È semplice. Segui il sogno. Fai tutto quello che avresti dovuto fare normalmente, così facendo ricorderai”

Twilight “...ne è sicuro? Se faccio quello che credo di dover fare i miei ricordi torneranno?”

Spike “Te lo assicuro!”

Twilight “...allora...va bene, ci sto. Adesso cosa doveva accadere?”

Spike “Adesso io me ne torno a dormire. Perché sono le 5 del mattino. Ma ti puoi mai svegliare alle 5 del mattino?”

Dopo essersi accorta che era davvero presto, il sogno la trascinò con se senza che lei dovesse fare più nulla. Qualche ora dopo, tutto si svolse esattamente come andò quella giornata. La divisione delle squadre per tempo, piante ed animali, lei stessa che non sapeva in che squadra dovesse stare, i suoi vari disastri nel tentativo di aiutare tutti e infine la sua nomina ad organizzatrice del Winter Wrap Up. E nei pochi momenti in cui riprese il controllo del sogno, riconobbe Fluttershy, Applejack, Francy, Rarity, Pinkie e Rainbow nei suoi compagni di classe. Infine, una volta scritta la lettere per il rapporto a Celestia, si svegliò, questa volta veramente

 

La sveglia le indica che sono le 5 e 40, l'ora in cui si svegliava di solito per andare a scuola. E anche oggi ha intenzione di andarci per imparare, ma non le solite materia scolastiche. Vuole imparare tutto ciò che ha dimenticato sul suo passato. Perché nel sogno sentiva che quelle cose erano ancora una volta vere e per quanto il cervello le diceva che erano cose impossibili, questa volta non gli avrebbe dato retta

 

L'autobus si ferma davanti alla scuola e Sabrina è già pronta ad entrare, quando vede Barbara appoggiata al cancello che fissa il vuoto. Sembra catatonica, pensierosa per qualcosa, e decide di svegliarla

Sabrina “Barbara?”

Barbara “Eh? Oh..sei tu. Scusami, stanotte ho dormito male...”

Sabrina si rende conto che con quella frase non le vuole dire che anche il suo subconscio stava riportando a galla i ricordi e che anche lei aveva sognato qualcosa del suo passato

Sabrina “Cos'hai sognato?”

Barbara sembra sorpresa della domanda

Barbara “Ma come...?!”

Poi si rende conto che è inutile esserne sorpresa

Barbara “Anche tu hai fatto un sogno riguardante...pegasi, pony ed unicorni, vero?”

Sabrina “Ah-ha”

Jackie “Non posso credere che sia tutto vero...”

La ragazza era arrivata dietro Sabrina e ha sentito tutto. E dalla faccia che ha probabilmente anche lei ha avuto uno di quei sogni. Dietro di lei arriva anche Francesco, anche lui con l'orecchio lungo

Francesco “Non ci avrei mai creduto...eppure quel sogno era così reale...”

Diana “Ragazzi! Non avete idea di che sogno abbia fatto stanotte! C'eravate voi e Chiara e Loretta e il professor Cuordrago e...”

Francesco “Si Diana, lo sappiamo”

Dietro di lei arrivano anche Chiara e Loretta, ma dai loro sguardi non c'è bisogno che dicano nulla per far capire la situazione a tutti

Jackie “Fatemi indovinare...sogno su...Equestria?”

Chiara e Loretta “Si...”

In quel momento tutti sembrano voler essere da tutt'altra parte. Il loro cervello continua ad essergli di ostacolo per ricordare, ma Sabrina no. Lei ora è convinta che è tutto vero, loro vengono da un'altra dimensione e sono li per poterla salvare. Restano solo da convincere gli altri

Sabrina “Sapete che vi dico? Che oggi chiederò al professor...a Spike, di raccontarci tutto per bene. Ormai non lo riesco più a negare, quello che ci ha detto è vero e noi dobbiamo salvare la nostra terra”

Jackie “Ne sei sicura?”

Sabrina “Certo che si! E dovreste farlo anche voi!”

Ancora nessuno gli risponde, sono tutti pensierosi. Ma Jackie decide di prendere la palla al balzo

Jackie “E va bene! Allora glielo chiederò anche io!”

Chiara “Allora...allora lo farò anche io”

Francesco “Potete considerare anche me”

Diana “Anche io! Anche io!”

Loretta “Non lo farete senza di me”

Barbara sembra però ancora un po' restia all'idea, ma nel vedere tutti così convinti, non può non farsi contagiare

Barbara “Oh e che cavolo ci sto anche io!”

Sabrina “Grande! Ora andiamo a conoscere il nostro vero passato”

I sette entrano e si avviano nella loro classe. Per loro il momento della verità è arrivato

 

Il professore è alla macchinetta, ha ordinato un caffè per svegliarsi. Appena termina di erogarlo, lo prende e se lo porta alla bocca, ma quando volge lo sguardo alla sua destra vede i sette ragazzi dirigersi con decisione verso di lui

Paolo ”Allora?”

Sabrina “Allora...vogliamo sapere. Del nostro passato, di Equestria e di ciò che le è accaduto”

Paolo “Magnifico! Lo sapevo che avreste ricordato!”

Beve in un unico sorso il caffè bollente senza sentire nessun dolore

Paolo “Andiamo a parlarne con calma in classe”

 

Entrano nella loro aula e ad aspettarli ci sono già Lulù, Gemma, Rosa e...l'orso che fino al giorno prima le aveva inseguite per tutta la scuola

Tutti “AAAAAH!”

Paolo “Non gridate! Non ce n'è bisogno!”

Sabrina “Ma...ma quel coso...”

Gemma “È tutto a posto. Vi abbiamo già detto ieri che questo è un Costrutto magico fatto da noi. Il suo nome e Noslo”

L'orso alza in tentacolo

Noslo “Salve Elementi”

I sette si fissano stupiti, poi Loretta si avvicina a Gemma

Loretta “Scusa, ieri ci hai detto di aver creato il mostro che abbiamo visto in ufficio alunni e il muro, giusto?”

Gemma “Si, Mubav e Stosa!”

Loretta “Quindi è colpa tua se ho perso i miei capelli?!”

Gemma “Ma cosa dici?”

Loretta “GUARDA QUI! Avevo un'acconciatura stupenda e per colpa tua me la sono dovuta tagliare”

Gemma “Ma che dici...ah! Noslo! Non hai tolto tutto!”

Noslo “Ops. Rimedio subito”

L'orso alza il braccio tentacolare e una nebbiolina verdastra viene aspirata. Appena fatto ciò, i capelli di Loretta ricompaiono

Loretta “Ma che...”

Gemma “Non l'hai capito? Quello che avete vissuto era tutta un'illusione di Noslo! È un Costrutto illusorio, crea illusioni nelle menti delle persone, ma non farebbe mai del male a nessuno!”

Sabrina “Aspetta...quindi non siamo mai stati in pericolo?”

Lulù “Certo che no! Non l'avremmo mai permesso!”

Jackie “Ma se era un'illusione e gli altri due mostri li hai creati tu...come facevano ad essere nell'illusione?”

Gemma “Anche loro sono Costrutti illusori, gli è bastato interagire con l'illusione di Noslo per poterci entrare”

Barbara “Bene, altra domanda...COME li hai creati?”

Rosa “È colpa di Krad. Da quando ha conquistato la Terra, riesce a sapere quando e dove viene lanciato un incantesimo e a trovare ogni superstite del suo attacco. Ma i Costrutti sono esseri creati in laboratorio e vengono richiamati tramite la magia di un oggetto, che lui non può individuare. In sostanza sono "parti di cadavere" combinate con Cristalli magici per dargli la vita, ormai li usiamo sempre per difenderci”

Paolo “Se avete finito, vi parlerò della situazione”

Il professore li riporta alla realtà

Paolo “Dunque...per i vostri ricordi, io non posso fare nulla. Però solo il fatto che iniziate a ricordare qualcosa vuol dir che stanno tornando, quindi basterà aspettare. Detto questo, sarà meglio che vi descriva la situazione di Equestria”

Jackie “Sapendo com'è chi l'ha conquistata...ha schiavizzato il mondo e lo domina?”

Paolo “Esattamente. E ha ucciso ogni singolo essere che trovasse sul suo cammino per farlo, anche se alcuni superstiti sono riusciti a rifugiarsi in luoghi segreti sparsi per la terra, ed è anche grazie a loro se siamo sopravvissuti fino ad oggi”

Barbara “E come dovremmo batterlo?”

Paolo “Distruggendo le Torri di Nightmare Moon, per cominciare”

Diana “Le cosa?”

Paolo “Sono delle costruzioni che i Polimorfi hanno tirato su una volta arrivati sulla Terra. Se vi ricordate, vi ho detto che i Polimorfi attaccarono creando delle nubi, questo perché non possono vivere alla luce del sole. Quindi hanno fatto ciò che Nightmare Moon non è mai riuscita a fare, portare la notte eterna”

Chiara “Chi è Nightmare Moon?”

Paolo “Ve ne ricorderete prima o poi. L'importante è che se troviamo un modo per abbattere queste torri, riusciremo anche a scacciare i Polimorfi. Il problema è che molti sopravvissuti ci hanno già provato, ma non ne hanno mai abbattuta neanche una. Solo una persona è riuscita a tornare indietro per raccontarci cosa c'è all'interno delle torri. Per iniziare, Polimorfi di guardia a non finire. Ma la cosa importante è ciò che le alimenta: la magia. Quando il gruppo del sopravvissuto è arrivato in cima, ha trovato incatenato alla torre Discord che faceva da batteria. Quindi se liberiamo chi alimenta le torri, smetteranno di funzionare e le potremo distruggere”

Sabrina “In definitiva: per sconfiggere Krad dobbiamo prima distruggere queste torri e poi trovare gli Elementi dell'Armonia, giusto?”

Paolo “Precisamente. Se accettate, ovviamente”

Sabrina “io ci sto. Sono andata troppo in là per mollare ora”

Jackie “E con lei ci sono anche io!”

Anche il resto dei ragazzi accetta l'impresa annuendo

Paolo “Bene. Ma non partiremo subito. Prima dovete recuperare molti ricordi ed abituarvi a lottare con un nuovo copro”

Sabrina “Ce la faremo. Ne sono sicura!”

Paolo “Bene. E poi, dovrete fare la cosa più importante di tutte”

Sabrina “E cioè?”

Paolo “Recuperare il legame che vi univa in passato”

Sabrina “Faremo anche questo. Non sarà difficile, vero ragazzi?”

Tutti “SI!”

 

 

 

 

 

Non ricordano ancora, ma presto ci riusciranno. Ora non resta ai loro ricordi che riaffiorare e potranno riprendere a lottare come portatori degli Elementi. Cose che vedremo nei prossimi capitoli

EDIT: Revisionata con la fine della S4, enjoy!

MC Outlaw

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Capitolo 3
*** 3 - Salvataggio Inaspettato ***


In una stanzetta all'angolo della scuola, sette ragazzi e un professore attendono, alcuni dei primi un po' spazientiti

Barbara “Ehm...scusi prof...ma che stiamo facendo ancora qui? Non dovremmo andare ad questa Equestria ad abbattere quelle torri?”

Paolo “Non subito. Il piano è quello, ma voi dovete ancora recuperare buona parte dei vostri ricordi. E poi credo che non abbiate più dimestichezza con il vostro corpo originale”

Diana “È vero, ma se non andiamo non lo sapremo mai!”

In quel momento, entra Lulù dalla porta che ha sentito buona parte del discorso

Lulù “Adesso è troppo pericoloso. Ci è arrivata notizia che i Polimorfi stanno pattugliando...probabilmente ci vorranno una ventina di minuti prima che spariscano dal nostro punto d'ingresso. A fine intervallo, vi faremo fare un giro”

La campanella suona la fine della seconda ora scolastica, perciò è tempo di intervallo. Dal corridoio, così come da tutta la scuola, i ragazzi di ogni classe spostano le sedie e corrono fuori dall'aula, diretti ognuno dove può in quei 15 minuti di libertà

Anche i sette ragazzi della 3 E.M. escono per parlare

Francesco “Finalmente vedremo questa famosa Equestria”

Barbara “Il luogo da cui proveniamo davvero...”

Jackie “Secondo voi è possibile? Insomma...siamo come la reincarnazione di sette eroi, mi sembra la trama di un film”

Sabrina “Tutta questa storia è incredibile...e per quanto continui a pensare che sia impossibile, so che è vero”

Appena sbucati nel centro del piano, Chiara cerca come di nascondersi dietro i suoi compagni di classe

Barbara “Che ti prende?”

Due ragazze, una minuta come uno stecchino vestita di nero dalla testa ai piedi ed una più grossa con gli stessi vestiti, si avvicinano e si rivolgono alla ragazza che prova a nascondersi

Ragazza magra “Ma guarda un po' chi si fa rivedere dopo tutto questo tempo”

Chiara “...ciao Giorgia” dice a quella magra ”anche a te Clarissa...” rivolgendosi all'altra

Clarissa “Pensavamo di avertelo detto di non rimettere più piede in questa scuola dopo i guai che ci hai fatto passare”

Loretta “Ma di che parlate?”

Giorgia “Senti fighetta, non ti intromettere, questa faccenda riguarda noi due e quella stronza”

Loretta “MA COME TI PERMETTI?!”

Clarissa “Sembra che stia per esplodere! Vediamo fin quanto regge!”

Con velocità quasi fulminea, Jackie solleva una gamba e la porta a pochi centimetri dal naso di Clarissa, facendola indietreggiare

Jackie “Sentite voi due, non so che cosa vi abbia fatto Chiara...ma nessuno se la deve prendere con una mia amica!”

Giorgia “Calmati, non c'è bisogno di essere aggressivi, vogliamo solo scambiare quattro chiacchiere con lei...”

Come cerca di allungare un braccio su di lei, Francesco glielo afferra e glielo torce, facendola girare di schiena

Francesco “Sappi che la cosa riguarda anche me. Pensa solo di farle qualcosa e ti spezzo il braccio”

Giorgia “Picchieresti una ragazza?”

Francesco, con un sorriso sadico “Se se lo merita non ho problemi...sono per la parità dei sessi”

Le lascia andare il braccio e lei si allontana, girandosi però con astio

Giorgia “Tanto la becchiamo appena esce da scuola! Non ci saranno sempre i tuoi amici a difenderti!”

Una volta uscite dalla loro vista, Jackie si rivolge a Chiara

Jackie “Si può sapere cosa gli hai fatto per farcela avere tanto con te?”

Chiara “L'anno scorso...hanno bucato le gomme della macchina della nostra prof di chimica...io ho detto che sono state loro e per questo le hanno sospese. Alla fine dell'anno sono state anche bocciate per questo...”

Diana “E se la prendono con te per questo? Che cattive!”

Barbara “Io le definirei stupide...dovresti reagire, dar loro una bella lezione e...”

Chiara “No!”

La risposta arriva con un tono vagamente adirato, che sorprende un po' tutti, sia per i modi che hanno visto in lei da quando l'hanno conosciuta sia per i ricordi vaghi che hanno di Equestria

Chiara “...scusa Barbara...”

Loretta “Lascia stare, sappiamo che non sei quel genere di persona!”

Barbara “Ehm...ci sbrighiamo? Di solito è solo nel primo intervallo che si trova il succo di frutta alle mele nelle macchinette...ne vado pazza”

Finiscono di parlare e seguono la loro compagna, voracemente diretta alle macchine dispensa-cibo

 

Al piano terra, la situazione è come sempre caotica. A parte quelle del caffè, le macchinette si trovano solo in quel piano. E ad ogni intervallo, tutti gli studenti vi si accalcano per prendere da mangiare. Ma Barbara non sembra esserne preoccupata: l'intervallo è una giungla selvaggia, gli studenti gli ostacoli da superare e lei è l'esploratrice. Il suo tesoro si trova nelle macchinette

Fregandosene altamente di tutto e di tutti, inizia a spintonare a destra e a sinistra per infiltrarsi nel gruppo compatto di studenti, fino a quando anche il suo braccio si perde all'interno, come inghiottito da una gigantesca belva

Mentre cercano uno spiraglio dalla quale si veda la propria amica, una lattina viaggia spedita addosso a Francesco, che se ne rende conto appena in tempo per afferrarla al volo

? “Ah, c'ero quasi stavolta!”

Si volta a vedere chi è stato e subito riconosce il suo amico

Francesco “Ciao Lorenzo! Sono tre mesi che non ti fai sentire, come va?”

Lorenzo “Tutto bene. Vedo che quest'anno ti tratti bene...cinque ragazze”

Francesco “No, sei, una s'è persa li in mezzo”

Lorenzo “Capisco...noi siamo meno fortunati, siamo quattordici ragazzi e tre ragazze...voi quanti maschi?”

Francesco “Uno solo”

Lorenzo “Che?! Maledetto! Ora mi faccio trasferire nella tua classe!” gli viene in mente di aver lasciato il cellulare in classe “ Ah...devo scappare, ci vediamo all'uscita!”

Il ragazzo corre su dalle scale e Francesco si ritrova una lattina di Cola in mano che non ha certo intenzione di sprecare, la apre e come effetto contrario il liquido ribolle esposto all'aria ed esonda fuori dal contenitore

Francesco “Ignobile fetente...” inveisce sull'amico con un sorriso

Loretta e Jackie intanto ricevono una visita inaspettata. Due mani coprono gli occhi ad entrambe e poi vanno all'unisono

? e ? “Indovina chi è!”

Le due riconoscono immediatamente le voci

Jackie e Loretta “Tana per Rosa e Gemma”

Dopo aver indovinato, le due donne levano le mani e si fanno vedere

Rosa e Gemma “Indovinato!”

Jackie “Non siete un po' troppo grandi per questo giochetto?”

Rosa “Vogliamo recuperare il tempo perso con le nostre sorelle!”

Loretta “...ma davvero noi siamo sorelle? Insomma, noi le vostre sorelle maggiori?”

Gemma “È quello che vi diciamo da quando vi abbiamo riviste!”

Loretta “Anche Barbara e Lulù quindi”

Lulù “No, per noi la faccenda è diversa...ma con il tempo ricorderete anche quello”

Jackie si avvicina a Loretta e le confabula qualcosa all'orecchio, cosa alla quale l'amica annuisce

Loretta “Ragazze...che ne dite di farci un giro in città, domani pomeriggio, assieme a Barbara e Lulù?”

Rosa, Lulù e Gemma, come tre bambine, si scambiano un sorriso e poi si rivolgono gioiose alle sorelle

Gemma “Certo!”

Rosa “Sarebbe bellissimo!”

Lulù “Non vedo l'ora!”

Intanto la terza del gruppo esce finalmente dal muro di esseri viventi

Barbara “Ce l'ho fatta, è mio!” esulta con in mano un cartone avente su entrambi i lati una mela disegnata

Jackie “Barbara, questo pomeriggio usciamo con le nostre...sorelline”

Barbara “Chi?” chiede, prima di ricordarsi tutta la storia “Oh...certo, per me va più che bene!”

Mentre le sei si mettono d'accordo su luogo ed ora, una voce femminile chiama Diana

? “Diana, sono qui!”

Lei si volta e come hanno già capito che accadrà spesso esplode di gioia

Diana “Laura! Ti hanno ammessa!”

Laura “Eh già...vedo che hai già fatto nuove amicizie”

Diana “Certo che si! Sono Sabrina, Barbara, Loretta, Jackie, Lulù, Gemma, Rosa, Francesco e Chiara!” mostrando uno alla volta tutti

Sabrina “Diana...non penso si ricorderà di tutti questi nomi”

Diana “Oh, certo che lo farà! È sempre stata brava con i nomi”

Laura “Ha ragione lei Sabrina. E dimmi Diana, come sta...lei?”

Diana, leggermente incupita “Oh...sta meglio ultimamente”

Jackie “Di chi parlate?”

Diana, ripresasi del tutto “Non è importante! È solo...”

La campanella interrompe le parole di Diana

Laura “Devo andare, abbiamo un nuovo prof adesso e lo voglio conoscere!”

Diana “Va bene! Ciao ciao!”

La sua amica si allontana, lasciando solo loro al piano terra

Sabrina “Andiamo?”

Un sospiro e poi è Barbara che le risponde con decisione

Barbara “Ovvio! Dobbiamo andare ad Equestria, no? Sbrighiamoci!”

La ragazza scatta su per le scale, seguita a ruota dal resto del gruppo

 

Il professore è in classe che aspetta l'arrivo degli alunni, che entrano di corsa con impazienza

Paolo “Ci siete tutti. Perfetto...Gemma?”

Gemma “Si!”

La giovane donna si fa largo in mezzo al resto dei ragazzi e si avvicina all'armadietto in fondo alla classe, quello dove la prima volta era spuntato Noslo, l'orso costrutto. Appena appoggia la mano su di esso, al braccio gli si materializza un piccolo serpente cristallino, che gli si avvinghia al polso mordendosi la coda. Gli occhi del rettile risplendono di rosso, così come l'intero armadietto, di cui scatta la serratura e si apre

Loretta “Uh...ma che hai fatto?”

Gemma “Per viaggiare tra le dimensioni serve la magia, ma dato che Krad riesce ad intercettare chiunque la usi ci siamo dovuti organizzare con i Costrutti...questo è un Costrutto Guardiano, l'unico modo di aprire il passaggio tra le nostre dimensioni”

Rosa “Bando alle ciance, andiamo!”

Lei, assieme a Lulù e Gemma, saltano nel portale, seguite a ruota dal professore. Non restano che i sette studenti, ancora un po' titubanti dato che tutta la storia, anche se ormai l'hanno accettata, continua a sembrargli assurda...ma Sabrina si è stufata di pensare. Prende la rincorsa e si getta nel portale, gesto che seguono tutti gli altri uno ad uno, fino a quando nell'aula regna il vuoto e l'armadietto si chiude

 

Il luogo dove sono ora sembra l'interno di un gigantesco albero, con intorno strani alambicchi pieni di liquido colorato e maschere tribali e al centro della stanza un calderone, quasi fosse l'antro di una strega. La prima cosa che Sabrina nota sono tre quadrupedi e una lucertola gigantesca, ovvero Applebloom, Scootaloo, Sweetie Belle e Spike ora nella loro forma reale, pony e draghi

La prima è una pony di terra con crine rosso e pelo giallo e ciò che presto avrebbe ricordato cosa fosse, il suo Cutie Mark, rappresentante un pennello ed una tela su cui è disegnato uno stemma blu con un cavallino bianco rampante

La seconda è una pegaso con criniera violacea, pelo arancione e un Cutie Mark rappresentante nove quadretti bianchi e neri, una pista da ballo, con all'interno del quadretto centrale lo stesso stemma di Applebloom

La terza è un unicorno con criniera rosa chiaro e lilla e pelo bianco candido, con un Cutie Mark rappresentante una nota musicale da spartito, con il pallino riempito dello stemma blu

Il drago, invece, è grosso almeno il doppio rispetto alle tre pony, con gli stessi colori che aveva visto nel sogno fatto la notte prima, per questo nonostante gli occhi gialli rettiliani e le zanne acuminate lo riconobbe subito

Infine abbassa lo sguardo e vede il ciò che può del suo corpo, ora pieno di pelo viola e con una coda viola scuro, chiaro e rosa. Vede anche che sul fianco ha il Cutie Mark di una stella bianca a sei punte circondata da sei stelle più piccole, mentre su dorso ha un paio d'ali, cosa che nel sogno fatto non aveva visto

Vede che dietro di lei ci sono altri sei pony, tre di terra, due pegasi e un unicorno, intenti ad osservarsi con volti stupiti

Twilight “Questo...è il nostro corpo?”

Spike “Si...sai, rivederti dopo sedici anni è stato fantastico, ma ora che sei con il tuo vero aspetto è ancora meglio!”

Cerca di alzarsi in piedi, ma subito perde l'equilibrio e cade sul suo peso

Sweetie Belle “Non penso siate più abituate a muovervi a quattro zampe...prendetevi un po' di tempo”

? “Veniva da qui dentro!”

Le tre Crusaders e Spike si gelano appena sentono una voce vicina alla porta d'ingresso, reazione che seguono anche gli Elementi

Rarity sottovoce “C-Che succede?”

Spike sottovoce “Porca puttana, Polimorfi!”

Applebloom sottovoce “Sweetie Belle!”

Sul corno dell'unicorno bianco si materializza un bracciale nero avvitato su se stesso e davanti al gruppo inizia allo stesso modo a materializzarsi un serpente completamente nero e grosso quanto Spike, con un paio d'ali artigliate sul dorso

Sweetie Belle sottovoce “Preparati Ouroboros!”

Il rettile sibila e tiene lo sguardo fisso sulla porta, che si apre di scatto mostrando due pony con pelo e manto neri, entrambi senza Cutie Mark e con delle asce su delle mani poste sul loro dorso. Appena individua gli obiettivi, il serpente scatta come un fulmine e addenta alla gola quello più vicino, causandogli una pesante emorragia. Il secondo non aspetta a reagire e fa cadere con forza l'ascia sulla testa del rettile, ma l'arma viene sbalzata all'indietro a pochi centimetri dal bersaglio, quando Scootaloo sembra quasi teletrasportarsi tra i due e la colpisce con un calcio. Il primo Polimorfo cade a terra in un lago di sangue, mentre il secondo si avventa sulla propria arma, ma appena cerca di sollevarla uno zoccolo la blocca a terra, quello di Applebloom, che con quello libero lo colpisce con una sventola al volto, facendogli saltare qualche dente e sbattendolo contro una maschera tribale dalla sporgenza anteriore affilata, dove resta impalato

Sweetie Belle “Ouroboros, controlla che non ce ne siano altri!”

Il mostro da lei evocato annuisce e striscia fuori, lasciando la stanza nel silenzio. Gli Elementi sono sconcertati da ciò che hanno visto, quelle tre pony che avevano visto così tranquille e spensierate hanno appena combattuto e fatto fuori due Polimorfi. E la cosa non resta nel buio a lungo, le tre se ne accorgono presto

Scootaloo “Non credo vi aspettaste qualcosa del genere...”

Applebloom “Anche noi abbiamo dovuto imparare a difenderci dopo l'invasione dei Polimorfi...se fossimo restate deboli, saremmo state solo un peso”

Sweetie Belle “Neanche a noi piace lottare...ma se non lo facciamo saremmo noi ad essere uccise. Ormai è necessario”

I sette si guardano e ripensano al racconto di Spike, riuscendo a capire che è effettivamente necessario

Rarity “Non avete bisogno di giustificarvi...il vostro racconto ha già spiegato abbastanza di cosa siano capaci i Polimorfi...ce lo saremmo dovuti aspettare”

Rainbow “Già! E poi siete state incredibili! Non gli avete dato neanche il tempo di accorgersi di qualcosa”

Il serpente, intanto, rientra dalla rapida perlustrazione

Ouroboros “Nesssun Polimorfo in giro...però c'è una Torre di Nightmare Moon proprio qui dietro...”

Spike “Qui dietro?! Stai scherzando vero?”

Ouroboros “No, ssembra che ssi ssia ssposstata proprio qui...”

Twilight “Si è...spostata?”

Spike “Si. Le Torri di Nightmare Moon sono difficili da assaltare anche per questo. Deve essere magia Polimorfa oppure sono le fonti di magia al loro interno, ma tutto quello che sappiamo è che si muovono senza una meta precisa per tutta Equestria. Sembra che se non lo facessero non riuscirebbero a mantenere la notte eterna, c'è già stato più di un caso in cui per qualche ora sia spuntata la luce del sole da qualche parte”

Applejack “E una è qui vicina...se provassimo ad assaltarla?”

Crusaders e Spike si scambiano uno sguardo preoccupato

Applebloom “Sorellona, io penso che sia pericoloso...dovete ancora abituarvi a muovervi e non sappiamo quali siano le difese interne delle torri”

Francy “Io credo che abbia ragione lei. Questo è un colpo di fortuna, no? Approfittiamone, prima che diventi un bersaglio difficile”

Scootaloo “La state prendendo troppo alla leggere...i Polimorfi sono pericolosi”

Rainbow “L'abbiamo già capito, ma ci avete appena dimostrato di poterli sconfiggere facilmente”

Sweetie Belle “Erano in due ed avevamo la sorpresa dalla nostra parte”

Twilight “Sentite, l'avete detto voi che saremmo serviti noi portatori degli Elementi per sconfiggere i Polimorfi, sbaglio? E ora che abbiamo la possibilità di infliggergli un duro colpo, non facciamo nulla?”

Spike “Io...penso che si possa fare”

Scootaloo “Ma che dici?! Loro non sono ancora pronte e...”

Spike “Abbiamo combattuto i Polimorfi per anni, anche senza Twilight e le altre, possiamo farcela. E se la cosa si facesse pericolosa, potremmo sempre tornare indietro, siamo abbastanza vicini al passaggio per farlo”

Applebloom “Spike...sei sicuro?”

Spike “Al cento per cento!”

Sweetie Belle “Allora...beh, allora va bene”

Twilight “Perfetto! Andiamo!”

Con rinnovato vigore, l'alicorno viola si alza sugli zoccoli ed apre le ali. Anche Applejack, Pinkie, Francy, Rainbow, Rarity e persino Fluttershy lo fanno, mostrando uno sguardo deciso ad arrivare fino in fondo. Spike esce dalla porta e si avvia velocemente verso la torre, seguito a ruota dai dieci pony e da Ouroboros che gli corrono dietro

Non avevano ancora potuto vedere cosa avessero intorno, a lo spettacolo non è dei migliori, quello che li circonda è una grande foresta morta. Ogni singolo albero rimasto è solo un tronco scheletrico e non c'è segno di vita, se non per la Torre di Nightmare Moon che lentamente ma inesorabilmente si muove verso una direzione sconosciuta. Una costruzione alta almeno dieci metri, senza nessuna finestra o decorazione esterna, infatti sembra un gigantesco blocco di metallo nero

Ai piedi di essa non c'è nessun Polimorfo, quindi proseguono al suo raggiungimento senza pericoli. Benché in movimento è abbastanza lenta da permettere a tutti di mettersi spalla a spalla contro il portone. Sweetie Belle ci si avvicina all'entrata e la apre leggermente

Sweetie Belle “Ouroboros, aprici la strada!”

Il serpente sibila e si avventa all'interno furioso, ma dopo pochi secondi esce con aria stupita

Ouroboros “Non...non c'è nesssuno”

Sweetie Belle “...cosa vuol dire?”

Ouroboros “Vuol dire che non c'è nesssuno dentro. Non di vivo almeno...è piena ssolo di cadaveri e io non ho fatto nulla!”

Una volta ancora sorpresi, aprono il portone per constatare che effettivamente è come detto da Ouroboros. La stanza è piena di cadaveri, alcuni sono Polimorfi, altri invece sono pony comuni. In tutta la torre non si sente alcun rumore che non sia il suo lento avanzare

Spike “Questo...questo che significa?!”

Applebloom “E se fosse la torre che avevano già attaccato? Quella doveva avevano trovato Discord?”

Spike “Spiegherebbe i cadaveri...ma non perché sia vuota! E poi l'hanno attaccata mesi fa, anche i corpi è strano che ci siano ancora!”

Scootaloo tira su il busto decapitato di un pony e ne analizza il distintivo all'altezza del cuore

Scootaloo “Sono proprio loro...il sopravvissuto aveva un distintivo come questo, ricordi?

Spike “Incredibile...è vero! Ma allora perché non l'hanno ripresa dopo la loro fuga?”

Sweetie Belle “Se ci facessimo le domande DOPO aver raggiunto l'ultimo piano? Se questa è la stessa torre, lassù dovrebbe esserci...”

Spike, Scootaloo ed Applebloom “Discord!”

 

Il gruppo galoppa su per le scale metalliche e giunge finalmente all'ultimo piano. Come si aspettavano, non c'era anima viva su tutta la salita. Solo nell'ultima stanza, finalmente trovano qualcuno, attaccato braccia e gambe ad un dispositivo che ne trasmette il potere magico alla torre. Non possono non riconoscere il suo aspetto, la zanna da serpente e le corna di animali diversi non ce li hanno tutti

Spike, Scootaloo, Sweetie Belle e Applebloom “DISCORD!”

Il draconequus si risveglia e alza lo sguardo, sussultando per un attimo, per poi disegnarsi un sorriso sul volto che non cela però la fatica che gli grava addosso

Discord “Beh...wow...ce ne avete messo...di tempo...”

Spike si avventa sulla macchina risucchia magia e la distrugge con un paio di artigliate, per poi riuscire a liberare Discord

Discord “Spike...non sei più quel tappetto viola...”

Appena vede assieme a loro i sette portatori degli Elementi, ha un altro sussulto di gioia

Discord “Ehi...ci siete anche voi! Vi hanno trovate!”

Loro, a quell'esclamazione, lo guardano storto, lasciandolo perplesso

Sweetie Belle “Loro...non ricordano nulla del passato”

Discord “Ah...già...”

Applebloom, Francy e Pinkie si fermano per un attimo ad ascoltare diverse cose. Francy sente come se ciò che ha sotto i piedi lo stesse mettendo in guardia, la coda di Pinkie trema ed Applebloom ascolta l'aria

Pinkie, Applebloom e Francy “Dobbiamo uscire di qui!”

Spike “Perché? Arrivano dei Polimorfi?!”

Pinkie “Non lo so, ma ho come la sensazione che stia per succedere qualcosa di brutto...”

Francy “Io sento il pavimento che si stia muovendo come se ci fosse un terremoto...”

Applebloom “Accidenti...la torre sta cedendo! Senza più Discord, non c'è più nulla a tenerla in piedi!”

Un rumore metallico poco rassicurante conferma i pensieri dei tre pony di terra, e dei pezzi di soffitto iniziano a precipitare

Spike “VIA DI QUI!”

Un ordine che tutti seguono volentieri. Il drago prende il draconequus in braccio e si fionda fuori dietro a tutto il gruppo mentre la costruzione collassa. Tutto il tragitto di discesa è un odissea di lamiere che precipitano rischiando di falciare ogni volta uno di loro, che però prontamente evita o viene salvato dalla coda di Ouroboros

Riescono ad uscire appena in tempo perché nulla gli frani in testa, l'unica cosa che si fa male è la coda di Spike che si salva al pelo dalla caduta

Rainbow “C'è mancato poco...”

Scootaloo “Abbiamo...”

Scootaloo, Sweetie Belle e Applebloom “Abbiamo distrutto una Torre!”

Spike “Non ci credo...ce l'abbiamo fatta davvero! Ma adesso sarà meglio andarcene di qui prima che arrivino i Polimorfi!”

Rarity “Ancora correre?”

 

Un'altra corsa dopo, arrivano alla casa dalla quale erano partiti. Sul corno di Sweetie Belle si materializza lo stesso serpentello di cristallo che aveva usato per aprire l'armadietto, ma stavolta è l'interno del calderone che risplende di rosso. Non servono spiegazioni, uno alla volta ogni pony salta dentro e si prepara per il viaggio di ritorno

 

Uno alla volta, con il loro vecchio aspetto, escono fuori dall'armadietto, ritrovandosi nella loro classe

Barbara “Wow! È stato fantastico!”

Jackie “Concordo! Non pensavo che mi sarei...trovata bene come animale!”

Chiara si avvicina a Discord, ancora in braccio a Paolo. Ora ha l'aspetto di un ragazzo della loro età e indossa una maglia a maniche lunghe con il braccio destro arancione, quello sinistro e il busto marroni scuri e il colletto grigio. I jeans che ha addosso hanno la gamba destra verde e quella sinistra marrone chiaro mentre il cavallo è rosso. I capelli sono corti ma arruffati e bianchi, così come il pizzetto sul mento. Lei lo accarezza sul volto, attraversata da una scarica di ricordi che ancora fatica a riprendere. La sensazione di calore sul volto fa svegliare il draconequus, che sembra più vivo di prima

Discord “...Fluttershy?”

Chiara “Si...quello è il mio vero nome giusto?”

Discord “Si...si, sei tu! Ti riconoscerei dovunque!”

Poi osserva tutti quelli che lo circondano

Discord “Gli Elementi dell'Armonia al gran completo...le tre puledrine del Cutie Mark Crusaders...e il tappo viola ormai non più tappo!”

Paolo risollevato “Sta bene”

Discord “Oh! Ragazzi, ho una notizia importantissima da darvi!”

Sabrina “Riguardo ai Polimorfi?”

Discord “SI! Ho scoperto con cosa sconfiggerli, ho scoperto il loro VERO punto debole!”

 

 

 

 

 

Terminiamolo a sorpresa questo...si, Discord sta bene, il salvataggio è stato semplice e le ex-amiche di Fluttershy sono stronze...le spiegazioni nel prossimo capitolo! Perché sono malefico!
EDIT: Revisionata con la fine della S4, enjoy!

MC Outlaw

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Capitolo 4
*** 4 - Un pò di Problemi ***


Chiara è ferma davanti alla macchinetta del caffè, ad aspettare che finisca di erogare il tè caldo da portare al nuovo arrivato. Mentre osserva la bevanda scendere nel bicchierino, il suo subconscio cerca di farle ricordare di quell'essere un tempo tanto importante per lei, ma non essendo entrato in azione nel sonno per lei è come se fosse solo un lontano e piacevole ricordo. Ripensa anche alla frase quasi rantolata che gli ha detto “Non metterci troppo tè, rovina il sapore della plastica”, non le è sembrata strana, non le ha fatto fare pensieri strani. Il BIP del macinino la risveglia da pensieri, prende il bicchiere e ritorna nella sua classe

Discord è seduto al banco nel centro della stanza, ad osservare il suo nuovo aspetto e quello dei suoi salvatori, compreso quello di Chiara appena entrata che gli porge da bere

Chiara “Spero ti piaccia”

Il draconequus beve il contenitore e appoggia il liquido sul tavolo stando attento a non farlo detonare

Discord “Si, ottimo...occhio a buttarlo via”

Un attimo di stupore per gli studenti, che però passa subito, anche per loro quella cosa è assurdamente normale

Paolo “Ora ci vuoi spiegare cosa è successo? Perché erano tutti morti in quella torre?”

Lulù “Chissenefrega! Dicci il punto debole dei Polimorfi!”

Discord “Con calma, con calma...è una cosa che ho scoperto appena una squadra di pony è venuta a liberarmi. Dovete sapere che anche se alimentavo la torre ero ancora pietrificato, riuscivano ad estrarre il mio potere attraverso la roccia...appena i soccorsi mi hanno trovato, un unicorno del gruppo mi ha fatto tornare in carne ed ossa. Ci erano riusciti solo perché quella pietrificazione non era dovuta agli Elementi...e anche per questo motivo, avevo i muscoli intorpiditi, compresi quelli della respirazione. È stata tutta lì la mia fortuna”

Sabrina “Il fatto che non respiravi?”

Discord “Bingo! Da quello che ho immaginato, avevano fatto fuori i Polimorfi già di guardia. Ma quando siamo ritornati davanti all'uscita, ne erano già arrivati altri. Troppi per loro, purtroppo...ho visto che solo uno è riuscito ad andarsene, ma era ferito gravemente. Io ero troppo debole per utilizzare poteri caotici, potevo fare semplici giochi di prestigio. Adesso veniamo alla parte della respirazione: noi draconequus non respiriamo aria come un semplice pony, bensì respiriamo luce solare, che conserviamo nei polmoni in gran quantità per quando fa notte, ma possiamo resistere decenni senza accumularne di nuova. Dato che quando ero stato pietrificato stavo ancora respiravo, l'aria ancora circolava. Adesso, sapete dirmi di cosa è fatto il Sole?”

Sabrina “Da quello che mi ricordo dalle lezioni di Biologia il Sole è composto al 70,7% di Idrogeno, al 27,4% di Elio, allo 0,31% di Carbonio, allo 0,11% di...”

Discord “Si, va bene, va bene, non devi elencare tutta la lista! La seconda risposta che hai dato andava bene. L'Elio. Sapete che respirare Elio crea quella vocina ridicola e stridula no?”

Diana tira fuori dalla cartella un palloncino gonfio, slega il punto in cui viene tenuta l'aria e respira a fondo

Diana, con voce acuta “Tipo questa?”

Discord “Esattamente. Ho sfruttato quello che avevo al momento, separando l'Elio dal resto della roba che ho nei polmoni, per poi spanderlo un po' in aria ed amplificarne l'effetto per tentare di stordirli di risate”

Barbara e Jackie lo guardano storto e lui replica con finta offesa

Discord “Beh, che volete, non avevo né tempo né altro su cui lavorare! Se avessi avuto un cilindro, un coniglio, delle colombe, una capra, un cavolo e un lupo sarebbe stata tutt'altra cosa!”

Rosa “Si, abbiamo capito, ora vai avanti”

Discord “Dunque, dov'ero...ah si. Ho buttato dell'Elio nella stanza per farli ridere e mi è andata bene, infatti dopo poco le risate hanno avuto il sopravvento. Mi è andata male solo perché a due di loro sono cresciute delle braccia sul dorso e mi hanno ritrascinato nella stanza dove mi avete trovato, anche se impegnati a ridere come matti. Sono anche riusciti a rilegarmi per bene alla macchina, ma appena usciti dalla stanza uno di loro è caduta a terra con il volto rovinato da una smorfia di risata, da quello che sono riuscito a sentire era morto. L'altro lo ha preso per uno zoccolo e se l'è portato dietro, ma giunto all'inizio delle scale è scivolato e probabilmente è precipitato per tutto il percorso. Dopo di quello, il vuoto”

Gemma “Stai cercando di dirci che il loro punto debole sono le risate?”

Discord “Ppfft, ma ti pare?! Sarebbe una debolezza insulsa! Altro che gli Elementi, sarebbe bastata Pinkie da sola per sconfiggerli! No, il loro punto debole è collegato al fatto che abbiano bloccato il Sole. Non l'hanno fatto per evitarne la luce, ma per evitare che la luce trasportasse con se qualcosa di cui il Sole è composto”

Sabrina “L'Elio!”

Discord “Tombola!”

Paolo “Davvero?! Ma ne sei sicuro? Insomma...non possiamo escludere nulla. Potrebbe essere stato anche qualche elemento che non sei riuscito a separare, magari per errore”

Discord “Beh, sai, all'inizio credevo pure io che fossero state le risate ad ucciderli. Ma ho avuto la conferma circa una settimana dopo il mio tentato salvataggio, quando un paio di Polimorfi sono venuti fino a quella stanza, probabilmente perché non avevano più ricevuto notizie da quella torre. Ormai ovviamente avevo ricominciato a respirare normalmente e quando sono entrati hanno iniziato a boccheggiare. Uno di loro ha detto “Merda no, Elio!” e l'altro “Dobbiamo avvertire l'imperatore in fretta!”. Quando l'ho capito, ho dato fondo a tutti i poteri che la macchina non mi aveva preso per fargli respirare un bel quantitativo di Elio. Non so quanta strada abbiano fatto né se siano morti, ma dato che poi non ne è più arrivato nessuno credo che almeno da Krad siano arrivati. Sicuramente non ha più mandato nessuno dentro la torre dato che era “contaminata” dall'Elio”

Gemma “Le uniche guardia che c'erano dovevano essere quelle che abbiamo ucciso in casa di Zecora”

Paolo “Bene, ottimo! Quindi basta il tuo respiro all'Elio ad ammazzarli, oppure delle semplici bombole ci saranno utili! È fantastico”

Discord “Non credo che saranno molto utili in realtà, almeno non all'esterno. Da quello che ho potuto vedere, le torri sono costruite non solo per poter impedire all'Elio di passare, ma anche per eliminare l'Elio al di sotto di loro. Infatti dopo aver capito che era l'Elio la mia unica difesa ho cercato di respirare di nuovo quello che non avevano respirato i due Polimorfi, ma non è arrivato nulla, sicuramente eliminato dalle torri...per questo avevo smesso di espirare l'Elio e mi sono messo ad usare le cose meno utili”

Paolo “Allora il piano va solo modificato. Una volta eliminate tutte le Torri, dovremo portare con noi dell'Elio per eliminare definitivamente i Polimorfi”

Il professore sembra trattenersi dal saltare di gioia, ma per evitargli delle delusioni ci pensano le tre Ex Crusaders a riportarlo alla realtà

Lulù “Ti ricordo che abbattere le torri non sarà un'impresa facile...”

Paolo “È vero, ma ora conosciamo meglio i nostri nemici! È un enorme passo avanti!”

Gemma “Accompagnato da un brutto passo all'indietro...”

Paolo “Che intendi dire?”

Dopo aver parlato, si accorge che il braccialetto a forma di serpente sul braccio di Gemma si è riempito di crepe. Basta un solo tocco della ragazza per rendere il bracciale una pioggerella cristallina, che si tira una manata in faccia. Ovviamente sono un po' i presenti che non capiscono che cosa sia successo

Sabrina “Qual'è il problema?”

Paolo “Il problema è semplicemente che il passaggio per la nostra dimensione è andato distrutto...non abbiamo nascosto i cadaveri e quando sono andati a vedere che era successo alla torre li avranno trovati assieme a delle tracce costruttiche sul calderone...”

Gemma “In poche parole l'hanno sigillato e ora non possiamo più usarlo per viaggiare”

Barbara “Cosa?! E come facciamo a tornare li adesso?”

Rosa “Calma, calma, c'è un passaggio anche nel nostro rifugio ad Equestria, passeremo da quello”

Lulù “Dobbiamo solo sintetizzare un costrutto per arrivarci, dato che quello che avevamo lo abbiamo perso. Ci vorranno un paio di settimane come minimo”

Francesco “Davvero? Accidenti...speravo di distruggere al più presto un'altra torre!”

Discord “E come, di grazia? Vi ho visti prima, camminavate a mala pena, sembravate dei puledrini quando imparano a camminare...Rainbow nemmeno volava! Eccetto quando le ho tolto le ali sono sicuro di aver visto Rainbow camminare quanto, due volte? Tre?”

Barbara “Anche se non volo e se camminiamo male, abbiamo distrutto una torre al nostro primo viaggio...conterà qualcosa!”

Discord “Oh si , mi avete dimostrato che avete più fortuna di un Folletto con un quadrifoglio! Se non fosse stato che la torre era deserta, che avreste fatto? Non sapete neanche difendervi, sareste rimasti dietro a loro quattro tutto il tempo come dei pesi morti!”

Barbara “Peso morto tua sorella!”

Chiara “Adesso basta!”

L'improvviso grido della ragazza più calma basta a far calmare i due

Chiara “Ha ragione Discord”

Barbara “Cosa?!”

Chiara “Io non posso negare che mi muovevo a fatica, non riuscivo neanche ad aprire le ali...voi potete dire il contrario?”

Barbara le vorrebbe rispondere di si, ma si rende conto che ha ragione lei...Twilight c'era riuscita per la volontà e la foga del momento, ma neanche lei si era alzata in volo o le aveva tenute aperte a lungo

Discord “Non vi dovete preoccupare, ce ne possiamo occupare noi”

Loretta “Cosa vorresti fare?”

Discord “Beh, ho un'idea. La sera, mentre dormite, posso riunirvi tutti e sette in un unico sogno e farmi prendere le vostre vere forme, così da riabituarvi per il prossimo viaggio. Vi riposerete in ogni caso, sarà sempre un sogno”

Diana “SI! Così staremo insieme non solo di giorno ma anche di notte! Diventeremo sempre più amici!”

Paolo “Mi sembra una buona idea! E intanto potrebbero rivivere il passato e ricordarsi di tutto!”

Discord “Ok, allora andiamo!”

Un rapido schiocco delle dita del nuovo arrivato e la campanella suona la fine dell'ultima ora di lezione

Paolo “Ehm...va bene che hai di nuovo i tuoi poteri, ma non puoi far finire la scuola quando ti pare...”

Discord “Non mi è mai piaciuta la scuola, tanto meno se non sono io che devo andarci! Niente più scuola finché ci sarò io!”

Gemma “Non possiamo sconvolgere questa realtà solo per i tuoi capricci...non siamo ad Equestria, qui non conoscono la magia!”

Discord “Uffa, va bene, ho capito, non sconvolgerò questo mondo...non troppo!”

Paolo “Bene. Oggi ormai è andata...tornate pure a casa”

I sette alunni escono nel corridoio, venendo raggiunti rapidamente dall'ormai ripresosi tutte le forze Discord

Discord “Hey! E io?”

Sabrina “Tu...cosa?”

Discord “Io da chi dovrei stare! Non voglio andare in un parco abbandonato o sotto un ponte!”

Loretta “Non vorrai mica venire con noi! Stai con il professor Cuordrago o con una di loro tre no?”

Discord “Lui è noioso e con loro tre morirei dopo cinque minuti, insieme sono tremende!”

Francesco “E che ti aspetti da noi? Non credo che ai nostri genitori vada bene di portare gente a casa senza chiedergli nulla!”

Discord “A quello potrei pensarci io...hehehe!”

Sabrina “Aspetta...forse so cosa hai in mente...vorresti ipnotizzare i nostri genitori?”

Discord “L'idea è quella! State tranquille, modificherò solo i loro ricordi in mio proposito, non sentiranno nulla” i suoi occhi diventano lucidi e simili a quelli dolci di un Paraspirito “Vi preeego!”

Sabrina si sente a disagio nel vedere il draconequus osservarla in quel modo imbarazzante, ma dopo aver lanciato un'occhiata al resto del gruppo dice

Sabrina “E...e va bene, accidenti!”

Discord “Perfetto!”

 

Arrivati all'uscita, restano per una buona decina di minuti all'entrata della scuola, per decidere chi di loro dovrà portarsi dietro Discord, concordandosi poi per l'asciare l'onore a Sabrina, dato che è stata lei ad accettare che stesse a casa di una di loro, finendo poi per essere gli ultimi ad andarsene da li

Chiara per andare a casa si divide dal resto del gruppo, con un sorriso soddisfatto in volto. Non ricorda perché ma Discord gli trasmette molta fiducia e allegria, una cosa che non in molti riescono a fare...probabilmente, gli unici altri con cui ha quella sensazione sono le altre sei persone che adesso sono in gruppo con lei. È troppo assorta dai suoi pensieri per accorgersi di due ragazze davanti a lei

Clarissa “Sei di buonumore vedo!”

Solo dopo che se ne rende conto sembra cadere nella paura

Chiara “Oh...ciao ragazze...”

Giorgia “Sai, il tuo amico ha rischiato di farmi molto male oggi”

Clarissa “E quella cafona aveva tutta l'intenzione di tirarmi un calcio in faccia!”

Chiara “Non-non è vero, non volevano farvi nulla...”

 

Più in la, il gruppo inizia a dividersi del tutto. Francesco ha appena trovato il suo amico Lorenzo ed abitando nello stesso quartiere si staccano dagli altri, Sabrina e Discord si fermano alla fermata dell'autobus e Diana ha già intercettato, puntato e caricato la sua amica Laura, travolgendola con un abbraccio come solo lei sa fare. Ma prima che tutti possano allontanarsi, sentono nell'aria il rumore di qualcosa che viene colpito con violenza. Voltandosi verso l'origine, vedono Chiara a terra che si tiene la guancia mentre le due ragazze incontrate durante l'intervallo le ridono sopra. Tre di loro in particolare sembrano essere intenzionati ad andare li a difendere l'amica

Francesco “C'è un limite a tutto...aspetta un attimo qui Lorenzo, devo fare una cosa”

Jackie “Prima era solo un avvertimento, ora si fa sul serio!”

Barbara “Come si è permessa quella bimbaminchia di colpirla? Appena mi capita tra le mani...”

Ma tutti e tre vengono bloccati da una parete invisibile, innalzata dallo spirito del caos alla fermata, ora non più giocondo e divertito ma serio e con gli occhi rossi, puntati sulle due ragazze

Sabrina “Discord...”

Discord “Devo fare una cosa...”

 

Giorgia “Hey, l'hai colpita parecchio forte eh?”

Clarissa “Non è ancora nulla sorella...”

Chiara è a terra, con le lacrime agli occhi per il dolore e perché teme di essere indifesa, sa quanto quelle due siano cattive e quanto in città le loro famiglie siano influenti...ma per sua fortuna una difesa ce l'ha

Discord “Chiedo scusa signorine...”

Le due si voltano a guardare il nuovo arrivato e, come ci si può benissimo aspettare, lo sfottono

Giorgia “Che vuoi straccione? Un po' di soldi per un vestito decente?”

Discord in risposta alza una mano e mostra tre dita alzate

Discord “Primo avvertimento: lasciate stare Fluttershy”

Giorgia “Chi? Intendi mica la stronzetta qui? Te lo scordi, non siamo potute uscire per ben tre mesi dopo che ha spifferato tutto!”

Discord, abbassando un dito “Secondo avvertimento: lasciatela e nessuno si farà male”

Clarissa “Senti, vattene via, siamo in due e tu sei uno stecchino, non ci mettiamo nulla a...”

Discord, interrompendola e abbassando un altro dito “Ultimo avvertimento: lasciatela. Stare. Ora!”

Giorgia “Ma va al diavolo...”

Mentre sta per tirare un calcio a Fluttershy, Discord si para davanti e con la gamba normalmente da capra para il colpo

Discord “Scelta sbagliata”

Il draconequus alza un braccio, dando fondo alla sua magia caotica. In un attimo, le strisce nere delle maglie delle due sorelle diventano degli anelli che le costringono a non muovere le braccia. Mentre cercano di capire che succede, lo spirito del caos slega e rilega tra di loro i lacci delle loro scarpe tra di loro, così che appena fanno un movimento le due cadono a terra di facciamo

Discord “Strisciate, come i vermi che siete...”

Le due sono a terra, spaventate per ciò che le è successo e riuscendo a capire che è stato proprio il ragazzo davanti a loro a farlo. Discord porta avanti un altro braccio per fare qualche altra magia, ma Chiara lo ferma

Chiara “Per favore...non fare più nulla...hanno capito la lezione...”

Discord “...”

Abbassa il braccio e si rivolge alle due

Discord “Ringraziate lei per avermi fermato...”

Le due ancora tremano, e sussultano quando Discord si accovaccia per arrivare all'altezza dei loro occhi. I suoi iniziano a diventare come due girandole ipnotizzanti, che fanno il loro lavoro facendo cadere le due in catalessi

Discord “Ora vi dimenticherete di questo e di Flut...di Chiara...non avrete più nulla contro di lei...annuite se avete capito”

le due rispondono positivamente all'ultimo comando, dopo di che la morsa che le imprigionava e i loro lacci ritornano alla normalità, così come il loro stato di catalessi. Discord gli porge una mano

Discord “Tutto a posto?”

Giorgia, afferrando la mano di Discord “Eh? Cosa...che ci facciamo a terra?”

Discord fa segno all'amica di aiutarle e le fa l'occhiolino, invitandola a seguire il suo gioco. Nonostante ancora non si ricordi di lui, sa che effetto ha avuto la magia che ha lanciato

Chiara, porgendo la mano a Clarissa “Oh...è...è passato uno in motorino sul marciapiede...non vi ha beccate, ma siete...siete andate a sbattere contro il cancello...”

Clarissa “Imbecilli...mi domando chi gli dia la patente a quelli...”

Dopo essersi tirate su, si levano di dosso quanto più sporco riescono e se ne vanno viaggiare

Discord “Ora non ti daranno più fastidio”

Chiara “...g...grazie...”

Discord “Di nulla. Ora vado, sennò perdo l'autobus”

Chiara “Aspetta...ti va se chiedo a Sabrina se vuoi venire a casa con me? Non so perché...però mi piacerebbe averti vicino. Forse è già successo, o non so...”

L'amico è felice di sentire quelle parole. Il fatto che una delle prime cose che ricordi del passato è proprio il periodo di tempo passato assieme a lui non può farlo sentire che bene

Discord “Si, quando venivo a Ponyville per qualche giorno stavo sempre nel tuo cottage...bene! La avverto e torno!”

 

In lontananza, i presenti hanno ancora gli occhi sbarrati dopo aver visto in che modo Discord abbia difeso Chiara dalle due bullette, senza neanche toccarla se non per difendersi dal calcio

Barbara “È...STATO...FANTASTICO! Con quello li dalla nostra parte sarà uno scherzo abbattere le Torri!”

Ma Jackie e Francesco non sembrano essere d'accordo con lei

Jackie “Zucchero...ti ricordi vero il racconto del professore? Il loro re lo ha sconfitto senza battere ciglio...”

Francesco “Potrebbe essere anche stata solo sfortuna...ma non ci conviene abbassare la guardia, neanche con un amico come lui”

Barbara “Vi preoccupate troppo. E poi ha detto che ci aiuterà a riadattarci ai nostri corpi, ma credete che si limiterà a quello? Probabilmente ci insegnerà anche dei modi per difenderci. Quindi non sarà da solo, avrà noi, il prof e le altre tre ragazze”

Jackie “Spero tu abbia ragione...non vorrei avere brutte sorprese”

 

Mezz'ora dopo, Discord e Chiara sono davanti alla casa dell'ultima. La magia dello spirito del caos le ha anche sistemato il livido causatole dal ceffone e ormai è solo un ricordo. Suonato il campanello è il padre a risponderle

Chiara “Sono io!”

Alberto “Ah, sei arrivata, hai fatto un po' tardi oggi”

Il cancello di apre e i due entrano, mentre il padre le apre la porta per continuare a parlare con la figlia

Chiara “Si, mi sono fermata un po' con i miei nuovi compagni di classe...lui è uno di loro, si chiama Discord”

Alberto “Discord? Non ho mai sentito un nome del genere...sei straniero?”

Discord si trova in difficoltà, non saprebbe che paese inventarsi e anche con i suoi poteri deve avere una scusa verosimile. Ma stavolta è Chiara che interviene ad aiutarlo

Chiara “È nato in Arabia, i genitori gli hanno dato un nome del luogo”

Alberto “Oh, capisco. So che i nomi Arabi hanno tutti un significato...qual'è il tuo?”

Discord “Ah...uhm...ecco...vuol dire...vuol dire “Colui che soffia nel vulcano con la forza di dieci staccionate”!”

Alberto “...ehm...ok...beh grazie di aver riaccompagnato Chiara a casa...”

Discord però si avventa sui suoi occhi per ipnotizzarlo

Discord “Io appartengo ad un programma di scambio culturale...resterò a casa vostra fino a tempo indeterminato, sotto il consenso suo e di sua moglie...annuisci se hai capito”

Il padre annuisce in risposta, poi ancora sotto effetto ipnotico si avvia verso la cucina, dove si trova la madre

Discord “Adesso ipnotizzerà anche la signora di casa”

Chiara è felice di avere Discord così vicino, nel profondo si ricorda di lui e che gli voleva bene già prima dell'arrivo dei Polimorfi, ma nel contempo si sente in colpa per ciò che sta succedendo ai suoi genitori

Discord “Hey, non fare così, sorridi un po'! Te l'ho già detto, non c'è nulla di grave in quest'ipnosi, guarda come è finita con le due ragazze di prima”

Chiara “Non è la stessa cosa...adesso con loro dovrò mentire tutto il giorno...”

Discord “Di tutta la situazione, mentire ai genitori è il male minore che tu possa fare. Forse all'inizio ti sembrerà faticoso, ma dopo i primi giorni andrà tutto liscio!”

Chiara “...ok...”

I due entrano in casa, ma si vede che Chiara è un po' turbata. Discord, sentendosi responsabile, trova l'unico argomento che la possa un po' tirare su

Discord “Senti...hai degli animali in casa?”

Solo a sentire animali, Chiara gli sorride

Chiara “Si...ho un cucciolo”

Discord “Di che razza...”

Non fa in tempo a finire la domanda che vede avvicinarsi ai due un coniglio bianco candido

Chiara “Ecco, lui è il mio coniglietto Angel!”

Discord sottovoce “Chissà perché ne sono sorpreso...”

Chiara “Huh?”

Discord “No, niente, niente...ciao piccolino...”

Il draconequus fa per grattargli sotto il collo, ma il coniglio avventa una zanna sul suo dito

Chiara “Oh Angel, non fare così, Discord è un amico...devi scusarlo, è parecchio scontroso con tutti”

Discord \Lo faccio al forno questo\ “Non importa, mi è familiare la cosa, ho già avuto certe esperienze con i conigli...”

Alberto “Il pranzo è pronto!”

Chiara “Arriviamo papà!”

Appoggia il coniglio a terra e lo lascia libro di girare per casa, ma non prima che Discord abbia fatto una cosa. Si vede che nonostante nome e carattere quello è un comunissimo coniglio, probabilmente meno intelligente degli animali presenti ad Equestria, per cui decide di renderlo un animale speciale

Discord “Questo farà bene a Fluttershy”

Tocca la testa del coniglio con un dito, rendendolo caotico per un istante e riportandolo alla normalità subito dopo. Così facendo gli passa tutti i ricordi e i processi mentali dell'Angel originale

Discord “Ben tornato, palla di pel...AHI!”

Angel gli tira un calcio sullo stinco e scappa via

Discord “So già che me ne pentirò...”

 

Quella sera, Alberto è nella stanza della figlia

Alberto “Tesoro...sei sicura che ti vada bene che Discord dorma in questa stanza?”

Discord intanto sente tutto dato che appunto si trova sdraiato per terra, comodo come un bimbo su quel pavimento

Chiara “Te l'ho già detto papà, non farà nulla”

Alberto “Lo spero per lui! Ciao tesoro”

Una volta uscito, Discord si volta verso Chiara

Discord “Beh, buona notte...a appena ti addormenterai, ci fionderemo assieme ai tuoi amici in un ricordo del passato!”

Chiara “Ok...notte. E grazie...per Angel”

Discord “Di nulla!” \Preferirei non averlo fatto...\

E così i due si abbandonano beati al sonno, pronti per viaggiare nel loro importante e lontano passato

 

 

 

 

 

SONO TORNAAAAATO! Lo so, sono passati ben due mesi e anche di più dall'ultimo capitolo di questa Fic...è che ho avuto il catorcio su cui scrivevo scassato e su questo capitolo ero già a metà, mi scassavo a ricominciarlo daccapo per poi ritrovarmelo. Bene...see ya!...sperando che non si scassi di nuovo!

EDIT: Revisionata con la fine della S4, enjoy!

MC Outlaw

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Capitolo 5
*** 5 - Il Ritorno di Qualche Memoria ***


Chiara si era appena svegliata. Beh, in realtà non era proprio sveglia, ma era attiva e capace di prendere possesso dei suoi movimenti nel sogno e ciò bastava a farle credere di essere sveglia. Ma quando si strofina gli occhi per vederci meglio nota subito che non aveva più una mano, bensì uno zoccolo giallo paglierino, segno di due cose: o è ad Equestria o sta sognando e la seconda è più probabile. Accanto a lei c'è Discord, anche lui non in forma umana ma di draconequus

Discord “Bene, tu ci sei. Devo solo connettermi con il resto degli Elementi”

Fluttershy “U-hu...” risponde lei semplicemente, ancora un po' assonnata

Discord alza le mani, poi le batte una volta e davanti a lui compaiono altri sei equini, un alicorno, un pegaso, un unicorno e tre pony di terra. Il resto dei suoi compagni di classe. Il draconequus fa come per lanciare un urlo ma la sua bocca muta in una sveglia e lancia un potente trillo, più simile al fischio di un treno, che fa svegliare di soprassalto i sei addormentati

Rainbow “CHE C'È? Un incendio?!”

Anche se scombussolati riescono a vedere che sono diventati di nuovo dei pony e che Discord li guardava sogghignante e con un'aureola gialla lucente in testa

Discord “Ho esagerato?”

Francy “No, forse solo un pochettino...CERTO CHE HAI ESAGERATO!”

Pinkie “Non mi rimbombava tanto la testa da quando in discoteca ho detto al DJ di mettere le casse al massimo...”

Discord “Ok, basta lamentele, avrete il tempo di lagnarvi quando sarete svegli per davvero. E poi questo è solo un sogno, non vi rimarrà neanche il dolore!”

Applejack “Se lo dici tu...”

Discord “Bene! Ora, partiamo con il tour del sogno?”

Rarity “Ma...non dovremmo...aspettare qualcuno? Mi sembra che ci serva qualcun altro per viaggiare...”

Discord “Se parli di Spike o delle ragazze no, ho deciso di chiamare solo voi”

Rarity “No, non è Spike...qualcun altro. Accidenti, non mi ricordo più il nome...è come se lo avessi rimosso...”

Discord, battendosi un pugno sul palmo della mano “Ho capito di chi parli. Non preoccuparti, è solo uno dei tanti ricordi sopiti nella vostra mente. Credo che tu stia parlando di Princess Luna”

Rarity “Si...si mi sembra proprio lei!”

Discord “In effetti hai ragione...ok, breve riassunto. Ad Equestria era Princess Luna ad occuparsi dei sogni affinché non diventassero incubi, entrandoci e modificandoli per poter anche parlare con chi dorme. Io non sono in grado di fare come lei, quindi invece di entrare nei vostri sogni vi ho fatte entrare nel mio. Sarà più facile per me da gestire e modificare”

Twilight “Oh...capito. Beh...allora direi che possiamo partire”

Discord “Questo è lo spirito! Dunque, visto che sono io che vi ci porto, potremmo iniziare dal nostro primo incontro! Sarà divertente!”

Senza aspettare oltre, Discord schiocca le dita e il paesaggio attorno a loro cambia. Si ritrovano in una grande pianura verdeggiante che ha solo qua e la un paio d'alberi e in lontananza si vede un paesino

Discord “Bene, tutto è iniziato così: la scolaresca di Ponyville “ indica il paese dietro di loro “era venuta in visita a Canterlot, passando ovviamente per i giardini nel quale io ero pietrificato”

Fluttershy “Pietrificato? Perché? Che ti era successo?”

Discord “Oh, ppfft, nulla di grave, sai...ho tentato di conquistare il mondo e di inondarlo di caos ma le due regnanti mi hanno fermato...”

Applejack “Cosa?! Ma allora eri...sei un nostro nemico!”

Discord “No, dopo qualche tempo che voi mi avete ritrasformato in pietra Celestia aveva deciso di darmi una seconda occasione e Fluttershy è riuscita a raffreddarmi i bollenti spiriti...non a spegnerli ma mi ha dato una bella regolata! Sono passato dalla parte dei buoni”

Applejack “Ah...meglio così, altrimenti ti avremmo dato una bella ripassata!”

Discord “Si, si, certo...bene, riprendiamo. Tre degli studenti in visita, più precisamente le tre Ex Crusaders, cioè le ragazze che avete conosciuto a scuola, si sono messe a litigare davanti al mio io in pietra. In millenni e millenni avevo già ripreso molte delle mie energie, ma quella litigata mi diede la spinta necessaria a rompere la prigione. In poco tempo sono uscito e ho ricominciato a spargere disordine sul mondo! Nuvole di zucchero filato che creano pioggia di cioccolato, allungamento delle zampe ai conigli, cose così”

Pinkie, persa nel mondo dei sogni “Pioggia di cioccolato...”

Rainbow “Tutto qua?”

Discord “...come “tutto qua?”?”

Rainbow “Beh, volevi far piombare il mondo nel caos e il massimo che facevi erano...queste cose? Mi sembra...pochino”

Un duro colpo quello per l'orgoglio di Discord. Ma un tale affronto non può restare impunito

Discord “...bene. Se ti sembra così pochino pensa a questo. Tu, cara Rainbow, eri un'addetta al meteo. Portavi e eliminavi le nuvole da Cloudsdale, la città delle nuvole, a Ponyville”

Rainbow “Io mi occupavo di...questo? Ma come, le nuvole non si spostano da sole?”

Discord “No, le nuvole sono una delle tante cose che differenziano il nostro mondo da quello in cui ci troviamo. Qui si muovo da sole mentre ad Equestria ci pensano i pegasi a portare il coperto, la pioggia, la neve, eccetera. Ora, tu eri incaricata di portare via queste nuvole...avanti, su provaci!”

Rainbow “Ok!”

La pegaso con un piccolo sforzo inizia a sbattere le ali per tirarsi su in volo, senza assumere posizioni aerodinamiche, semplicemente sbattendole per raggiungere il dolce volante. Una volta arrivata li però ha un dubbio

Rainbow “Come faccio a eliminarla?!”

Discord “I pegasi possono toccare le nuvole! Ti basta colpirla!”

Rainbow prova subito l'affermazione di Discord appoggiando lo zoccolo alla nuvola, ritrovandosi un senso di contatto e di appiccicume. Prova poi a tirargli una zoccolata, rimanendo però invischiata nella nuvola. Ne prova un altra ma nuovamente si ritrova anche l'altro zoccolo appiccicato. Mentre tenta di liberarsi, Discord fa quattro passi verso sinistra, evitando la mandria di conigli che invece travolge il resto dei presenti, stordendoli a terra. Appena Rainbow si ritrova solo con la coda fuori dalla nuvola, Discord la teletrasporta vicino agli altri Elementi

Discord “Ti sembra pochino eh?”

Rainbow “Ok, ok, mi sono sbagliata, scusa!”

Discord “Bene. Ora, andiamo?”

 

Ancora una volta lo spirito del caos schiocca le dita e tutti si ritrovano in un enorme corridoio. Le finestre che stanno sulle pareti ritraevano scene, alcune in cui si vedevano anche i sette portatori

Twilight, indicando una finestra “Cos'è quello?”

Discord “Quella è stata la vostra prima impresa eroica. La prima volta che vi incontraste tutte e sette a Ponyville riusciste a sconfiggere Nightmare Moon prima che portasse la notte eterna sul mondo, ritrovando ed utilizzando gli Elementi dell'Armonia”

Twilight “Uao!”

Discord “Qui comunque siamo ancora lontani dall'arrivo dei polimorfi, alcune imprese che avete affrontato non ci sono ancora, come la sconfitta dei Changeling o di Sombra. Oh, guardate la!”

Discord indica la fine del corridoio, dove si trovava un pony molto più alto di loro sette. Come Twilight era un Alicorno, con il pelo bianco candido, gli occhi rosso magenta e la criniera di quattro colori diversi che ondeggiava quasi mossa dal vento

Discord “Lei è Princess Celestia, la regnante di Equestria. Ne avrete sentito parlare nel racconto di Spike. Sono anni che non la vedo più...”

Per un attimo lo sguardo del draconequus si perde nel rivedere l'alicorno del sole davanti a lui, dopo ciò che è successo è quasi un raggio di speranza. Ma si deve riprendere in fretta, sia perché non vuole mostrarsi debole sia perché i sette Elementi contano su di lui per tornare a lottare

Discord “Ora vi parlerà di me, che sono tornato, che ho portato il caos, bla bla bla...facciamo una cosa, saltiamo alcuni dialoghi tra i meno importanti!”

Nella sua mano si materializza un telecomando e da li preme il pulsante “avanti veloce”, così Celestia inizia a muovere la bocca e il corpo a velocità inumana fino a quando non si avvicina alla porta alla fine del corridoio, dove inserisce il corno nell'apposita serratura per aprirla con la sua speciale magia. Dalla stanza li dietro solleva magicamente un piccolo scrigno. A questo punto Discord rimette a posto la velocità di movimento di Celestia solo per vederne il volto sbigottito nello scoprire che gli Elementi dell'Armonia non sono li dentro

Discord “Oh, si avevo anche fatto sparire gli Elementi!”

Celestia “Questo non ha alcun senso!”

Discord “Ora scusate ma c'è la mia comparsa!”

Il draconequus sparisce quindi dalla circolazione, per poi far riecheggiare la sua risata per tutta la stanza e comparire lui stesso come affresco su una delle enormi finestre

Discord “Senso? Cosa c'è di divertente se tutto ha senso?”

Celestia “Discord! Fatti vedere!”

Discord “Ti sono mancato Celestia? Tu mi sei mancata...molto...”

Celestia “Dove hai nascosto gli elementi? PARLA!”

Discord “Oh, lo farò...ma a modo mio! Se gli Elementi volete recuperare, un senso al mutamento dovete trovare. Giri e Raggiri sono il mio piano generale, quindi cercate gli Elementi dalla posizione iniziale!”

Rainbow “FRENA!”

Discord “Eh? Che c'è?”

Rainbow “Sei andato un attimino veloce. Ricapitoliamo...tu sei tornato e hai nascosto gli Elementi per evitare che ti sconfiggessimo, ok...ma quell'indovinello che dovrebbe significare? Giri e raggiri, posizione iniziale...”

Discord si accorge solo ora che non aveva ben recuperato tutti i ricordi legati al loro incontro, ma non può dirgli subito dove si trovano gli Elementi oppure tutto il viaggio onirico sarebbe stato rovinato

Discord “ Oh, ehm, beh...AH! Guardatevi un po' intorno, capirete di che parlo! La soluzione è chiara se ci pensate bene”

I sette prendono alla lettera il consiglio dello spirito ed iniziano a guardare attorno per tutta la stanza e a perquisire i presenti. Non li aveva nascosti nella stanza dove già si trovavano e non li aveva messi addosso a nessuno di loro. Twilight però osserva le finestre, la soluzione poteva anche essere su uno dei disegni. Mentre le scandaglia più da vicino che può, gli occhi le cadono non su ciò che c'era sulla finestra ma su ciò che c'era all'esterno: un immenso labirinto interamente costruito con muri di piante

Twilight “Ah-ha! Ho capito!”

Rarity “Si? E quindi?”

Twilight “La soluzione è chiara perché è fuori dai vetri delle finestre. Guardate là, c'è un labirinto!”

Francy “Giri e raggiri...beh, non è stato troppo difficile!”

Applejack “Allora andiamo li e troviamoli! Non so come...ma mi sembra di ricordare la strada per arrivarci!”

Rainbow “Allora fa strada!”

Discord fatica a trattenere una sonora risata. La prima volta era facilmente fattibile, ma il modo in cui le ha ingannate con lo stesso indovinello per la seconda volta è dura da sostenere per il suo stomaco. Oltre a quello è felice di ciò che ha detto Applejack: anche se si era ricordata solo di una cosa banale come la strada per arrivare all'esterno del castello di Canterlot, è già qualcosa

Seguendo la earth pony lungo i corridoi intricati del castello, finalmente i sette pony giungono vicini all'entrata del labirinto. Ma poco prima di entrare, un fumo nero si para davanti a loro. Da esso sbuca in tutta la sua maestosa malvagità Discord, lanciando in aria la sua risata malefica, che poi calma iniziando a sembrare un giocherellone

Discord “Oh, dovreste vedere le vostre facce! Sono così...” si accorge che la loro espressione non è quella che si aspettava “...indifferenti”

Twilight “Beh, fino a qua ci siamo arrivate. Ora dovremmo entrare nel labirinto, giusto?”

Discord “Esatto. Però per rendere le cose più reali dovremmo usare le stesse regole del gioco del nostro vero primo incontro”

Pinkie “Ci sto! Che gioco era?”

Discord “L'ho appena soprannominato “cerca gli elementi senza aiuti”!”

Uno schiocco di dita e i corni di Twilight e Rarity assieme alle ali di Rainbow e Fluttershy spariscono nel nulla

Discord “Niente ali e niente magia...anche se non credo che vi sarebbero serviti a molto se non ricordate come si usano”

Fluttershy “Beh...se l'hai fatto quella volta è più naturale farlo così!”

Twilight “Però a me hai lasciato le ali“ dice alzandole e sbattendole

Discord “Oh già, che sciocco, me ne ero dimenticato. La prima volta non le avevi...ok, via anche quelle!” uno schiocco e anche le ali di Twilight spariscono

I sette entrano tutti uno a fianco dell'altro nel labirinto, ma appena messo dentro il primo zoccolo un muro di piante li chiude dentro, per poi dividere le loro strade in sette punti diversi, spaventandoli tutti e sette sul momento

Discord “Quando intendevo “senza aiuti” intendevo anche in solitario”

I sette paiono calmarsi quando sentono che è tutto normale

Applejack “Potevi dircelo subito...mi hai fatto prendere un colpo!”

Francy “Ci saranno delle strade che si incontrano. Se qualcuna di voi trova un'altra state insieme, va bene?”

Tutte “Ok!”

 

Applejack sta continuando ad avanzare e più lo fa più le viene una strana voglia di scalciare all'indietro. Ciò le fa avere un piccolo flashback. Si trovava in un gigantesco meleto pieno di frutti assieme ad un grosso pony di terra rosso con il crine biondo e con un giogo attorno al collo e ad una molto più piccola, con il pelo rosso e il crine giallo

Applejack “Big Macintosh...e Applebloom!”

Sul suo volto si disegna un sorriso felice. Ha appena recuperato un ricordo della sorellina, sarà ben contenta di raccontarglielo una volta finito il sogno. Mentre continua ad avanzare, vede per terra un mucchio di mele rosse rotolare verso una direzione ignota e per qualche ragione sente che deve seguirle, per ciò non le serve altro per correre al loro inseguimento

Si ritrova in un piccolo spiazzo di pianura con qualche albero messo attorno ad un laghetto. Li vede materializzarsi Discord per darsi una manata in faccia

Applejack “Uh...problemi?”

Discord “Si...mi sono reso conto che non so cosa fare adesso. In pratica vi avevo divise così vi avrei potute influenzare con il mio caos una alla volta. Se non foste state unite gli Elementi non avrebbero funzionato contro di me...”

Applejack “Ma non mi puoi influenzare adesso, vero?”

Discord “No, perché adesso ho bisogno che rimaniate unite! Dannazione...ok, facciamo così. Appena tocca alle altre spiego loro la situazione e poi...beh, potreste fingere di essere influenzate. Non credo che ci saranno grosse differenze”

Applejack “Ok, allora proviamoci. Ma...com'è che mi avresti influenzata?”

Discord “Dato che tu sei l'Elemento dell'Onestà ti avevo resa una bugiarda...quindi per un po' dovrai mentire. Ti va bene?”

Applejack “Posso provarci!”

Discord “Ottimo! Ah...li dietro c'è Twilight!”

Un muro di piante si abbassa e da li entra appunto l'alicorno

Twilight “Bene, vi ho trovati!”

Discord per evitare di raccontare tutto si tocca la tempia con un artiglio d'aquila e da essa tira via un filo nero, che poi avvolge attorno alla testa di Twilight, riuscendo così a passargli ciò che le vuole dire

Twilight “Ah...va bene. Però, ne hai fatto di casino!”

Discord “È ciò che so fare meglio! Ora andate”

Il draconequus lascia le due da sole

Twilight “Tutto bene?”

Applejack “Non sono mai stata megl...peggio in vita mia!”

Twilight “Ottimo, allora andiamo!”

 

Pinkie saltella in giro per le vie del labirinto mentre cerca di ritrovarsi con le amiche. Già ora è molto felice di poterle chiamare amiche. Le tornano in mente come piccoli fulmini alcune delle feste che aveva organizzato assieme a loro quando Equestria non era ancora stata conquistata

Pinkie “Forse potrei organizzarne qualcuna anche senza essere ad Equestria!”

Mentre saltella nota una piccola piazzetta piena di tavoli ed addobbata a festa con palloncini e stelle filanti tutti attorno. Un posto del genere non può che attirarla al suo interno. Poi seduto ad un tavolo compare Discord che si beve una limonata

Pinkie “Ciao Discordino!”

Discord “Discordino? Non hai nulla di meglio?”

Pinkie “Per ora no, ma se mi dai un po' di tempo trovo qualcosa! Come stanno le altre?”

Discord “Tutte bene. Ma ora ho bisogno che tu faccia una cosa”

Come a Twilight passa anche a lei le informazioni necessaria

Pinkie “Ok, capito! Io che dovrei fare?”

Discord “Visto che sei l'Elemento della Risata ti avevo resa scontrosa e burbera. Ora dovrai esserlo tu da sola”

Pinkie “Ok, ci provo! A-ehm...ora puoi anche andartene” termina con una risatina

Discord “Si, più o meno ci sei...”

Lui sparisce e al suo posto incontra Applejack e Twilight

Twilight “Ah! Pinkie, siamo qui!”

Pinkie “Vi vedo, cosa credi, che sia cieca?”

La frase sarebbe anche stata maleducata da parte sua se non l'avesse detta saltellando e ridendo. E sapendo entrambe che glielo avrà detto Discord, non ci danno troppo peso

 

Francy gira tranquillamente per il labirinto, iniziando a sentire un formicolio sotto gli zoccoli. Un flashback gli fa vedere lui impennare per poi schiacciare con forza a terra e poco avanti a lui si sollevano due colonne di terra. Mentre cerca di capirne di più, vede Discord appoggiato ad un muretto in mattoni

Francy “Ehilà!”

Discord “Eccoti finalmente!”

Francy “Sai, credo di essermi ricordato di una mia specie di...abilità. E ora che guardo bene vedo degli strani puntini rossi a terra. Ho mica gli occhiali sporchi?”

Discord “No, gli occhiali sono a posto...ma credo che tu intenda i Punti di Pressione. Eh, forse dovrei spiegarti anche come si usano. Non ora però”

Nuovamente gli passa le informazioni già dette agli altri

Francy “Ah...va bene. Che dovrei fare, sentiamo”

Discord “Tu eri l'Elemento dell'Unità, ma ti avevo fatto credere che mi avresti potuto sconfiggere da solo, quindi dovrai comportarti come se le tue amiche non ti servano a battermi, come se siano un peso”

Francy “Ricevuto!”

Discord sparisce assieme al muretto e lui si ritrova davanti alle tre compagne già riunite

Twilight “E avanti un altro! Già incontrato Discord”

Francy “Si ragazza. Ora però sbrighiamoci, così lo posso sconfiggere e terminare il sogno”

Nuovamente le tre non si pongono il problema dello strano comportamento del pony con gli occhiali da sole

 

Anche Rarity è davanti ad un muro assieme a Discord che le ha appena passato i pensieri

Rarity “Quindi...cosa dovrei fare?”

Discord “Tu dovresti...oh no! Cazzo!”

Rarity “Che succede?”

Discord “Come Elemento della Generosità ti avevo resa avida. Ti saresti dovuta portare dietro un grosso macigno credendolo un diamante gigantesco...qualcosa del genere”

Schiocca le dita e compare appunto un enorme e pesante blocco di pietra

Rarity “Se ti aspetti che spinga quest'affare hai qualche rotella fuori posto! Non ho neanche le mani per spingerlo, che dovrei usare, la testa?”

Discord “...beh, in teoria si...oh senti, prendi quest'affare e basta!”

Il draconequus schiocca le dita e fa sparire il masso per farne apparire uno della stessa dimensione ma rotondo perché ben levigato

Discord “Gli ho tolto tutto il peso e l'ho fatto rotondo così sarà facile da spingere. Ricordati, non è una cosa che devi dividere con le altre. E si chiama Tom”

Rarity “Ehm...va bene...ma perché gli hai dato un nome? È mica uno di quei costrutti che aveva Gemma?”

Discord “No, eri tu che gli avevi dato quel nome!”

Rarity “Davvero? Wow...la tua magia è strana!”

Senza dire nulla, il draconequus si allontana lasciando che arrivi il gruppo quasi del tutto riformato

Twilight “E abbiamo ritrovato anche Loretta...o Rarity. Dovremmo riabituarci ai nostri nomi immagino”

Rarity, spingendo con la testa il masso “Credo sia una buona idea!”

Twilight “Ehm...vuoi una mano a spostare quel...masso?”

Rarity “Oh, no, grazie lo stesso ma è leggero. Ed è un diamante...almeno in teoria”

Applejack “Già, proprio un bel diamante al massimo del suo valore!”

Pinkie canticchiando “È u-na roc-cia! E basta!”

Twilight “Ok, lasciamo stare e andiamo”

 

Un altro piccolo problema che non aveva considerato è Fluttershy. Lei è l'Elemento della Generosità, come può chiederle di comportarsi con crudeltà con i compagni?

Discord “Avanti Fluttershy! Non lo devi essere davvero, devi solo provarci!”

Fluttershy “Non so, non mi sento in grado...insomma, dovrei insultarle e fare la bulla? Non mi piace...”

Discord vagamente adirato“Oh per l'amore di Celestia...” si calma, ricordandosi con chi sta parlando “...ok. Senti, lo so che per te è difficile. Ma è anche parte del ricordo...potreste non ricordarvi tutto nel modo giusto se non lo facciamo. Devi solo sforzarti di essere più scura di te, poi non accadrà più, o almeno non accadrà in modo così forzato!”

Fluttershy “...come quando ho fatto piangere un drago?”

Discord e nessun altro lo sapeva ma Fluttershy aveva già recuperato il ricordo di quando, nonostante la paura per la loro razza, era riuscita a mandare via un drago semplicemente facendogli una ramanzina

Discord “Si! Esattamente come quella volta! Li non hai avuto bisogno di nessuno per vedertela con lui, no?”

Fluttershy “No, ho solo visto che le mie amiche avevano bisogno di me e sono intervenuta...e va bene allora. Proverò a fare come mi hai detto”

Discord “Grandioso! Grazie! Ora io vado, ma le tue amiche stanno per arrivare”

Lui sparisce e un muro di siepi si abbassa, facendo passare i cinque pony

Twilight “Ottimo! Manca solo Rainbow e saremo al completo”

Fluttershy “E...e chi ha bisogno...di lei?”

Con un po' di sforzo, ma almeno ci è riuscita

 

Rainbow si era ritrovata davanti ad un amaca con sopra Discord che già le aveva passato il necessario

Rainbow “Ottimo. Quindi...cosa dovrei fare?”

Discord tira fuori un pacco regalo

Discord “Qui dentro ci sono le tue ali. Avevo fatto in modo che tu, Elemento della Lealtà, tradissi i tuoi amici infrangendo la regola del “niente ali né magia”. Ora prendile e cercati una nuvola su cui riposare mentre aspetti nuove istruzioni

Rainbow “Cosa? Davvero...davvero è stata colpa mia se abbiamo perso questo “gioco”' E gli Elementi?”

Discord “In primo luogo ti avevo influenzata e non agivi del tutto volontariamente. In secondo luogo, ora te lo posso dire, gli Elementi non erano nel labirinto, ma altrove. Vai tranquilla, è tutto sotto controllo”

Rainbow “...ok. Allora vado...una nuvola qualsiasi quindi? Va bene!”

 

Mentre la pegaso si allontana goffamente in volo, il draconequus ha bisogno di sedersi un attimo a riprendere fiato

Discord \Accidenti che fatica...la prima volta non è stato così difficile! Probabilmente è il sogno che è pesante da sostenere per otto menti...devo trovare una soluzione alternativa. Beh, ormai siamo qui, finiamola!\

Non si era accorto che i sei pony erano arrivati da lui

Twilight “Uh...Discord?”

Discord ripresosi “Ah...non vi avevo viste!”

Con uno schiocco di dita, tutte le mura del labirinto iniziano a sprofondare

Discord “Ho appena fatto in modo che Rainbow, per colpa della mia corruzione, vi tradisse e volasse via dal luogo della sfida. E adesso, sono libero di scatenare il caos sul mondo!” fa materializzare un ombrello invertito “Prepariamoci per una bella tempesta di caos!”

I sei Elementi sembrano solo confusi dal comportamento di Discord

Discord “La prima volta era venuta meglio...comunque sia, continuiamo! Gli Elementi non si sono mai trovati nel labirinto!”

Twilight “Cosa? Ma quell'indovinello...”

Discord “Si, sembrava così, ma solo perché vi siete concentrati su tre parole. Adesso...se aspetto che capiate voi dove sono in realtà, qui avrò già conquistato Equestria con il caos. Gli Elementi sono in realtà nell'albero-biblioteca di Ponyville, cioè...”

Twilight “Casa mia!”

Un sussulto per il draconequus. Forse sta avendo più successo di quanto sperasse, ma deve esserne sicuro

Discord “Esatto! E più precisamente...” rimase in sospeso

Fluttershy “Nel libro che parla degli Elementi dell'Armonia!”

Rarity “Cercate gli Elementi nella posizione iniziale...dove abbiamo iniziato il nostro viaggio come Elementi dell'Armonia!”

Discord “EVVAI! Lo sapevo che avremmo fatto progressi! Ora andate li, prendete gli Elementi e tornate a cercarmi!”

Detto questo schiocca le dita e tutto ciò che aveva sottratto, ali e corna, viene ridato ai legittimi proprietari

Twilight “Bene, ora andiamo!”

Starebbe per partire al galoppo, ma poi si arresta ed inizia a guardarsi attorno spaesata

Twilight “...ma andiamo dove? Voi ricordate la strada?”

I cinque assieme a lei si scambiano uno sguardo interrogativo e fanno cenno di no

Discord “...ci vorrà ancora un po' di tempo...ok, vi teletrasporto io. E mi raccomando, continuate a comportarvi caoticamente”

 

Il solito schioccare di dita fa spostare magicamente i sei elementi e Tom davanti ad una gigantesca quercia, piena da ogni parte di finestre e con una porta d'ingresso. I pony la varcano, ritrovandosi circondati da libri su libri che ricoprono ogni scaffale della stanza centrale

Applejack “Per la miseria! Quando aveva detto biblioteca credevo intendesse che eri a secco di libri!”

Twilight “No, questa è proprio la biblioteca dove lavoravo. Ora dobbiamo trovare il libro degli Elementi! Dove potrei averlo messo?”

Pinkie “Sotto al lettera E, sciocca!”

Rarity “Chissà perché mi aspettavo che avresti detto qualcosa del genere...”

Una breve ripassata dei sei allo scaffale contrassegnato dalla “E” e il libro salta fuori senza fatica. Gli elementi sono proprio li, all'interno copertina cava del libro. Sforzandosi un po', Twilight riesce a sollevare magicamente la sua tiara e a mettersela

Twilight “Questo mi ricordo essere l'Elemento della Magia, cioè il mio. Non ricordo i vostri però”

Fluttershy “A me Discord ha detto che ero l'Elemento della Gentilezza. Oh...ehm...dammi il mio per primo, loro...vengono dopo. Dovrebbe essere la collana con la farfalla rosa incastonata”

Twilight “Sicura?”

Applejack “Probabilmente le gemme non rappresentano i disegni che abbiamo sul fianco, quindi il suo non può essere quello”

Twilight “Ah, giusto! Quindi questo è quello di Fluttershy!” un altro sforzo magico, ma stavolta ciò che riusce a fare è solo farlo cadere a terra “No, nulla, ve li passo a mano”

Fluttershy raccogliendolo “Graz...la prossima volta stai più attenta”

Twilight “Va bene...dunque, questo con la mela arancione deve essere di Applejack”

Applejack “No, ti sbagli, sarà sicuramente un altro”

Twilight “Questo con la scintilla verde deve essere di Francy”

Francy “Chissà se funziona anche da solo”

Twilight “Quello di Rarity con il diamante viola”

Rarity “Penso che mi terrò la gemma e lascerò il resto...sembra oro placcato, che orrore”

Twilight “Il palloncino azzurro per Pinkie”

Pinkie “Si chiama Elemento della Risata, non sminuirlo!”

Twilight “Infine...oh...”

Rarity “Problemi?”

Twilight “Beh...il fulmine rosso dovrebbe essere di Rainbow. Ma Discord non ci ha spiegato dove fosse finita e cosa ne abbiamo fatto del suo”

Pinkie “Basta andarglielo a chiedere, mi sembra ovvio!”

Twilight “Si. Allora andiamo”

 

Messo zoccolo fuori, si accorgono di ciò che entrando non avevano notato prima di entrare, ovvero l'enorme casino che è diventato il paesino. Case sottosopra, pony che sembravano essere pazzi scappati dal manicomio, cielo rosa, terreno a scacchi, strade piene di sapone e alternarsi strambo di giorno e notte sono solo alcune delle opere di caos del draconequus

Twilight “Wow...beh, già le nuvole e i conigli erano qualcosa, questo però li batte di sicuro”

Un lampo e davanti a loro si materializza Discord, che osserva con soddisfazione i frutti del suo lavoro, accarezzando un pesce fluttuante

Discord “Non c'è nulla di meglio che un po' di caos...” si accorge che le ragazze sono dietro di lui “Ah, li avete trovati!”

Twilight “Si...ma che ci dovremmo fare con l'Elemento di Rainbow?”

Discord “Beh, quella volta avevate eletto Spike come sostituto!”

Tanto per cambiare, invece dello schiocco di dita fa un applauso e al fianco dei sei Elementi si materializza il draghetto molto più piccolo di come lo avevano conosciuto a scuola. Ma era solo il suo corpo, un guscio vuoto senza anima o altro

Twilight “Ma funzionerà?”

Discord “Provateci! E cercate di attivarli senza che vi spieghi come si faccia”

Twilight iniziò a guardare i gioielli, poi il suo sguardo cadde sul vlto dei suoi amici. Gli davano una sensazione ben più piacevole di quanto gli amici avuti nella sua infanzia gliene avessero dati. Un amicizia che dura in tutti i sensi nel tempo e nello spazio, da sempre. Fu quella sensazione a permettere a tutti gli Elementi di iniziare a brillare di luce propria, sollevando in cielo i portatori e collegandoli con una magica luce arcobaleno. L'alicorno viola si voltò verso Discord, pronta a lanciare quella che sentiva esser un attacco magico, ma poco prima del lancio tutta quella magia si interruppe, facendoli precipitare a terra

Twilight “Ahi...ok, non ha funzionato...”

Discord “No, non lo ha fatto neanche quella volta, anche se per altri motivi, il primo è che eravate seriamente influenzate dal caos e non eravate più un gruppo. Il secondo è invece lo stesso di ora. Nel vostro caso c'è bisogno che tutti i sette portatori siano presenti, gli Elementi non si possono affidare a qualcun altro, così, per necessità”

Pinkie “Capito...noi li abbiamo, noi ce li teniamo...potevi mettere qualche cuscino però se lo sapevi!”

Rarity “Quindi ora che si fa?”

Discord “Allora...nella realtà, a questo punto anche Twilight aveva perso fiducia nei suoi amici e vi eravate divise tutte per la vostra strada: Rarity a coccolare Tom, Applejack a dire alla sua famiglia come avesse tentato di sconfiggermi senza riuscirci, Fluttershy a far cattiverie agli animali, Francy a studiare un piano per sconfiggermi, Pinkie...non so cosa stesse facendo Pinkie in realtà...comunque, Twilight stava anche per andarsene, ma aveva trovato il tappo viola riverso a vomitare i rapporti di Twilight sull'amicizia che nel aveva mandato a Celestia nel corso della sua permanenza a Ponyville, e nel rileggerli si era riuscita a liberare del mio influsso. Poi era andata da ognuna di voi e con la magia vi aveva trasferito i ricordi di tutte le avventure che avete passato...ovviamente ora non è necessario farlo, sarebbe più una perdita di tempo, quindi andate a cercare Rainbow. E potete anche smettere di far finta di essere influenzate”

Applejack “Ottimo! Mi sentivo stupida a mentire!”

Francy “Bene, ma dov'è Rainbow? Sappiamo solo che è volata via...potrebbe essere ovunque”

Fluttershy “Probabilmente è in cielo...mi ricordo che lei non abitava qui a Ponyville, ma nella città sulle nuvole...hai detto che si chiama Cloudsdale, giusto?”

Discord “Precisamente. E per arrivarci vi servirà la mongolfiera!”

Schiocco di dita e davanti a loro si manifesta una mongolfiera dal pallone rosa acceso

Discord “Verrò con voi. Non credo che Twilight ricordi come si pilota, in più avevate messo Fluttershy a trainarla e neanche lei ricorda come si vola, no?”

Fluttershy “Già...però o come la sensazione che non sia solo la situazione...volavo poco?”

Discord “MOLTO poco! Ma ora andiamo”

 

Con al timone e alla fiamma Discord, ai sei pony non resta che godersi il caotico panorama, utile per far andare in crisi epilettica e per prendersi un mal di testa. Mentre si guardano intorno, finalmente vedono Rainbow sdraiata su una nuvola a sbuffare

Pinkie “Eccola!”

Rainbow, accortasi dell'arrivo dei compagni “Oh, finalmente! Credevo che non mi sarei più mossa da qui!”

Discord “Tranquilla, non ci siamo dimenticati di te. Beh, in teoria ora dovremmo inseguirti e liberarti dall'influsso caotico...ma non abbiamo mezzi per farlo. Tu non voli così bene da scappare e noi non abbiamo volatori eccetto me, ma servirebbe di più a Twilight e Fluttershy trainare questo coso”

Rainbow “Beh...è vero solo in parte”

La pegaso arcobaleno distende le ali e con un unico movimento di esse arriva appena davanti al volto da pony di Discord

Rainbow “Dato che avevo tempo ho fatto un po' di pratica”

Discord “Ottima idea! La prossima volta potrai dare qualche lezione a Twilight e Fluttershy!”

Pinkie “Perché la prossima volta? Dobbiamo svegliarci?”

Discord “Quello assieme al fatto che appena recuperata lei siete venute a sconfiggermi una volta per tutte!”

Francy “Allora scendiamo e facciamola finita!”

 

Il draconequus fa atterrare la mongolfiera in una delle piazze di Ponyville, dove si trova un trono in metallo e con fodere rosse, sul quale lui si siede

Discord “Forza, date sfogo ai vostri poteri degli Elementi!”

I sette hanno già da prima indosso ognuno i loro Elementi. Quando Rainbow lo indossa, lo stesso potere che li aveva pervasi prima ora sembra essere anche pi forte. Il legame arcobaleno li cinge nuovamente tutti assieme e da ogni ciondolo e tiara escono lampi dalla forma stessa della gemma incastonata, ognuno mirato in direzione di Discord. Ma solo quando il legame raggiunge la massima energia una cascata di magia dell'Armonia esonda dai sette portatori per ricadere sullo spirito del caos ormai sconfitto

Discord “Bella prova...” sono le ultime parole che dice, prima di tramutarsi in una statua di pietra

Ad attacco finito, i sette pony possono finalmente atterrare soddisfatti. Non solo hanno già ritrovato lo spirito che serve ad attivare gli Elementi, ma nonostante qualche difficoltà tecnica hanno anche recuperato buona parte dei ricordi

Twilight “Ce l'abbiamo fatta!”

Applejack “Questi Elementi sono una forza!”

Francy “Già, dobbiamo ritrovarli al più presto ad Equestria nella realtà!”

Fluttershy “Si...ma Discord? Sta bene, vero?”

Discord “Oh, io sto benone...”

La prigione di pietra in cui è rinchiuso si sgretola, assieme a tutto il sogno, facendo ritrovare i presenti nello stesso luogo in cui si trovavano appena addormentati

Discord “Oh, perfetto! Uno in meno, ne restano...un bel po'!”

Pinkie “Questi elementi sono una BOMBA! Prima quel “wiiionwiiionwiiion” e poi “dlindlindlindlin” e infine “SKATAFLASH!” su di te!”

Discord “Già. Inoltre ora gli Elementi vi dovrebbero considerare nuovi portatori, quindi la loro potenza aumenterà ancora! Doveva essere questo che Celestia intendeva fare mandandovi nella dimensione in cui siamo! Bene, direi che non c'è altro...ci vediamo tra un paio d'ore!”

 

Il draconequus soffia tutt'attorno della polvere bianca e Fluttershy si sveglia. Stavolta nella sua camera da letto, abbracciata ad Angel e con Discord per terra. Guarda l'ora nella sveglia e vede che sono le 7 meno 5, appunto cinque minuti prima dell'ora in cui si sveglia di solito

Discord “Allora, come è stato?”

Chiara “Divertente...e molto utile. Ho ricordato molte cose”

Discord “Bene! Che cosa?”

Chiara “Soprattutto? Beh...il perché ti trovassi così strano!”

Lo spirito non può che concordare con lei, la stranezza fa parte della sua vita. E adesso non le resta che prepararsi per una nuova giornata di scuola

 

 

 

 

 

Beh...rifatto l'episodio “The Return of Harmony” in chiave amnesia e con il cattivo dalla loro parte, nulla di più, nulla di meno. Al prossimo capitolo!

EDIT: Revisionata con la fine della S4, enjoy!

MC Outlaw

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Capitolo 6
*** 6 - Dopo la Partenza 1/2 ***


La notte appena passata è stampata a fuoco nei ricordi di Chiara, così come nel resto dei suoi compagni di classe. Adesso non vede l'ora di rivederli: vuole riuscire al più presto a riprovare la sensazione meravigliosa che li teneva insieme come Elementi dell'armonia. Una volta uscita dalla sua stanza con la cartella a tracolla, scende al pian terreno, dove c'è la TV del salotto accesa. Molto strano, al mattino è l'ultima ad uscire e i genitori di solito neanche pensano ad accenderla, tanto meno su un canale di cartoni animati come Boing. Ma è anche vero che hanno un ospite in casa

Discord “Uhahahaha! Quel Garfield è un genio del male!”

Chiara “Ah, sei tu Discord. Che fai?”

Discord “Guardo quest'affare, è una forza! Come si chiama?”

Chiara “Uh...dici la TV? Non esiste ad Equestria?”

Discord “TV eh? Comunque no, niente del genere. Non ho ancora capito come mai li hanno quello strano aspetto...non sembrano reali”

Chiara ”Questo è un cartone animato. Sono soltanto disegni messi uno dietro all'altro per dare l'impressione del movimento, nulla di più”

Discord “Ah, come quando disegni un pony che cammina sul bordo di tutti i fogli di un quaderno e li sfogli velocemente. Beh, chi lo ha fatto è stato geniale!”

Chiara “Va bene, ma adesso dobbiamo andare”

Discord “Dove? Intendi in quella scuola? Fossi sano, io non vengo! Voglio studiare più che posso questa dimensione! Ho visto anche quell'altro coso li, simile alla TV ma più piccolo” indicando il computer ”E considerando quanti pulsanti ha questo aggeggio che comanda la TV mi sa che non mi basterà tutta la mattina! Tu vai e divertiti...oh, ma che dico, stai andando a scuola!”

Chiara “Va bene, fai come vuoi...”

Discord “Ah...di agli altri Elementi che stanotte non faremo un altro sogno collettivo. Mi spreca un sacco di energie e non le ho ancora neanche recuperate del tutto!”

Chiara “Ok, me lo ricorderò. Ti lascio con Angel allora, sarà contento di avere un amico in casa. Ciao!”

Discord la saluta con la mano, poi si rende conto di chi è in compagnia. Il coniglio è in agguato...ma quando colpirà? E da dove? Per evitare imboscate e facendo ricorso ad una minima parte dei propri poteri, si fa crescere un paio di occhi sulla nuca e osserva la situazione alle sue spalle, ma non si lascia comunque perdere il divertimento di ciò che ha davanti

Discord “Ora come te la caverai, gatto arancione sovrappeso?”

 

Chiara ci mette tutte le mattine una ventina di minuti a piedi da casa sua a scuola, ma data l'euforia è a metà strada in metà del tempo. Anche se non ha più le ali, si sente quasi in grado di volare. Non ha però bisogno di arrivare davanti a scuola per incontrare qualcuno che voleva. Da un vicolo sbuca fuori Barbara, anche lei che corre spedita verso la scuola

Chiara “Ciao Barbara!”

Nonostante la voce un po' bassa, si riesce a far sentire dall'amica

Barbara “Ciao Chiara! O dovrei dire Fluttershy?”

Chiara “Chiara va bene...mi fa ancora strano farmi chiamare in quel modo. In inglese quel nome mi sembra voglia dire “Svolazzare Timidamente”...suona strano, no?”

Barbara “Beh, il mio allora? Linea Arcobaleno...anche se in effetti mi calza a pennello. E spiega anche il mio strano colore di capelli. I medici non ci sono mai arrivati!” dice facendo scorrere la mano tra i capelli “E dire che una volta mi prendevano tutti in giro...”

Chiara “Beh, secondo me ti sta molto bene...”

Barbara “...hehe...grazie! Andiamo, magari ci sono anche le altre!”

Barbara la prende per una mano e se la trascina dietro, costringendole a stare alla sua velocità. In quel momento, un piccolo ed istantaneo flashback le riporta ad Equestria. Sono in volo e Rainbow sta aiutando Fluttershy a prendere velocità...la cosa fa sorridere entrambe

 

Davanti al cancello della scuola, in mezzo a tutti gli altri studenti, c'è appoggiata Jackie, con la testa tra le nuvole, mentre ripensa ai ricordi recuperati sulla sua famiglia, soprattutto a quella che era la sorellina

Jackie \Applebloom...cavolo, l'ho abbandonata quando era ancora così piccola...\

Barbara “Hey! Jackie!”

Quando sente il suo nome si risveglia dalla catalessi e saluta le due compagne

Jackie “Ciao Barbara! Chiara!”

Barbara “Allora...secondo voi come è stato quel sogno?”

Chiara “Fantastico...gli Elementi dell'Armonia sono davvero fortissimi!”

Jackie “È vero! E non so voi, ma io sono riuscita a recuperare altri ricordi oltre quelli legati a Discord”

Barbara “Ed è solo l'inizio!”

Loretta, appena arrivata con Diana, Sabrina e Francesco“Paravate del sogno?”

Barbara “Già! Ohoh, voi non mi avete vista mentre mi muovevo in volo! Ero una cosa assurda!”

Diana “Non vedo l'ora di vederti! Stasera ci farai vedere qualcosa, vero?”

Chiara “Oh...non stasera. Discord ha detto che non può, deve ancora recuperare le energie”

Francesco “Davvero? Peccato, speravo potesse spiegarmi qualcosa in più sui punti di pressione”

Barbara “I cosa?”

Francesco “Strani...punti rossi posso chiamarli, che riuscivo a vedere per terra mentre eravamo nel labirinto. Non so bene come funzionino...credo debba colpirli o qualcosa del genere. Forse era per quello che quando eravamo nella torre mi ero accorto di qualcosa di strano”

Diana “Uau! Allora forse li inizierò a vedere anche io! Mi ero accorta anche io che la torre stava crollando!”

Jackie “Davvero? Potrebbe essere una cosa normale per i pony di terra...forse li vedrò anche io prima o poi”

Sabrina “Non credo, a me sembra di ricordare qualche ricordo spiacevole sul perché Pinkie avesse previsto il crollo della torre...non so bene cosa sia però, deve c'entrare qualcosa con...io che prendo fuoco? È possibile?”

Continuerebbero a parlare, ma la campanella suona e la massa di studenti che si sposta verso le proprie classi le costringe a muoversi con loro

 

In classe ad aspettare c'è il professor Cuordrago, seduto alla cattedra con le gambe appoggiate ad essa e la sedia in bilico all'indietro, mentre la testa addormentata è appoggiata sulla lavagna alle sue spalle. I sette appena entrati però non vedono lui per primo, ma le tre Crusaders, Rosa accovacciata sulla cattedra con un enorme ragno di plastica in mano mentre le altre due stanno versando del miele in una bacinella appena sotto la sedia sbilenca. Rosa fa subito segno di fare silenzio

Rosa sottovoce “Sshh...tra poco lo svegliamo noi!”

Loretta sottovoce “Ma che state facendo?”

Lulù sottovoce “Una piccola punizione per essersi addormentato al lavoro”

Gemma e Lulù fanno un segno di ok all'amica, che si avvicina al volto di Paolo per farsi sentire meglio

Rosa “Spiiiiike...ci sono delle ottime gemme per colazione...”

Paolo risvegliatosi “Eh? Gemme? Dove?”

Invece delle gemme, il professore vede come prima cosa gli occhi fintissimi del ragno in mano a Rosa, ma per uno appena svegliato non è facile cogliere la differenza e per questo finisce con lo spaventarsi e cadere all'indietro con la sedia, mentre la sua acconciatura moicana incontra il dolce appiccicume del miele e le tre non possono far altro che ridere della buona riuscita del loro scherzo, mentre gli studenti alla porta trattengono male una risata. Il professore si rende conto di ciò che è successo e si alza in piedi

Paolo “Adesso me la pagate!”

Lulù, Rosa e Gemma “Prima devi prenderci!”

Le tre, appena avvertito il pericolo, si fanno strada in mezzo ai ragazzi e fuggono fuori dall'aula. È incredibile come quelle tre che dovrebbero essere più grandi di loro si comportino così, come se fossero ancora le tre puledrine che i loro ricordi cercano di far uscire allo scoperto. Paolo si ridà una ripulita al vestito e rimette a posto la sedia

Barbara “Beh, non le insegui?”

Paolo “No...non ce n'è motivo”

Francesco “Come, non dovevi fargliela pagare?”

Paolo “Ma va...in fondo sono stato io a “farle diventare così””

Loretta “No scusa...in che senso?”

Paolo, sospirando “Forse è il caso che vi racconti quello che è successo dopo che siete state mandate in questa dimensione. Mettetevi comode”

 

Sedici anni prima

 

Celestia “...perché solo loro possono salvare la Terra”

Dopo quell'ultima frase, la comunicazione mentale termina, mentre da Ponyville si assiste ad un esplosione infuocata che fa a pezzi buona parte della montagna sulla quale Canterlot poggia. Spike è impietrito di terrore. Se quello che aveva fatto Celestia era vero...dov'erano finite tutte le sue amiche? Senza Twilight, era rimasto completamente da solo

Spike “Ah...e...e ora...cosa...dove...”

Mentre gira inutilmente nella stanza in cerca di una soluzione, sente qualcuno bussare al portone del castello con forza. Considerando la situazione, non può abbassare la guardia e afferra un candelabro per prepararsi a darlo in testa all'eventuale nemico e a scappare. E per quanto spaventato, si avvicina alla porta e gira la maniglia, chiudendo gli occhi e lanciandosi all'attacco

Spike “HYAAAA!”

Per fortuna di entrambi, Big Macintosh evita facilmente l'attacco alla cieca del draghetto

Granny Smith “Hey, giovanotto, datti una calmata!”

Avendo capito chi fossero, il draghetto riapre gli occhi

Spike “Oh! Scusate, scusate! Non volevo, io...”

Granny Smith “Non è il momento di discutere! Le reclute di Francy stanno facendo evacuare Ponyville, dobbiamo andarcene in fretta!”

Spike “Cosa? Ma...e Twilight? E...Applejack? E...e Rarity!? E le altre!?”

Granny Smith “Non hai sentito il messaggio di Celestia? Le ha mandate via! E se neanche lei e loro sono riuscite a fermare quel mostro...”

Applebloom si trova sulla groppa del fratello, con le lacrime agli occhi

Applebloom “Ma...Princess Celestia ha detto anche che c'è ancora speranza, vero? Potremo ritrovare Applejack, giusto?”

Granny Smith “Si. Se l'ha detto lei, deve essere vero”

Big Macintosh “Ma noi dobbiamo sopravvivere”

Granny Smith “Esatto. Le dovremo ritrovare prima o poi, ma per farlo dobbiamo scappare fino a quando sarà il momento!”

Spike è terribilmente insicuro senza Twilight con lui, ma deve anche lui farsi forza. Probabilmente anche Big Macintosh e Granny sono distrutti come la piccola Applebloom, ma devono essere forti e pensare che si dovevano salvare. Anche se in realtà, i due pensano più alla salute della piccola Applebloom, distrutta per la perdita dell'adorata sorella

Spike “V-Va bene, andiamo!”

 

Le reclute fanno da scorta per tutta Ponyville attraverso la Everfree Forest, posto che il Generale gli faceva attraversare costantemente come allenamento fisico e mentale. Certo non avrebbero mai neanche considerato di utilizzarla come via di fuga. Tutti i pony erano in subbuglio. C'è chi piange, chi si guarda nervosamente attorno e chi invece semplicemente è impallidito e sembra sul punti di vomitare. Già solo la preoccupazione nella voce di Celestia li aveva smossi, ma vedere l'esplosione infuocata a Canterlot e l'enorme sciame di Polimorfi che si diramava in ogni direzione era stata ancora peggio

Recluta 1 “Per favore, fate silenzio. Facciamo in modo di non farci trovare”

Mayor Mare “Dove stiamo andando?”

Recluta 2 “Da Zecora...conosce la foresta molto meglio di noi. Se non è già fuggita per conto suo, ci potrà fare da guida e portarci oltre. Con lei potrebbe essere più facile nascondersi”

 

La casa della zebra era poco più avanti e una delle reclute parte al galoppo per vedere se si trova dentro. Ma quello che vede lo paralizza. All'interno della casa si trova una Manticora completamente nera e molto più piccola delle solite Manticore. E cosa peggiore, la sua letale coda da scorpione sta trapassando senza pietà il torace insanguinato della povera zebra, ormai priva di vita. E sembrava persino provare piacere nel farlo. Quando si volta verso la porta, muta aspetto e si trasforma in una copia del pony sull'ingresso, solo completamente nero e con ancora la coda da Manticora

Recluta 3 “Cazzo! POLIMORFO! SCAPPIA...”

Non ha il tempo di finire la frase che la coda del pony nero gli si attorciglia attorno al collo e inizia a stritolarglielo, mentre le sua ossa si rompono inesorabilmente. Di li a poco, di tutta l'ansia e del silenzio non rimase nulla. Prendono il loro posto il panico e le grida di terrore dei pony che fuggono via da quel mostro, mentre le reclute lo caricano di prepotenza per cercare di salvare il compagno. Ma Spike, Big Macintosh, Granny Smith e Applebloom erano già corsi via, assieme a Scootaloo e a Sweetie Belle con i genitori, prima di vedere l'esito della battaglia. Possono solo immaginare come sia andata per via delle grida delle reclute. Corrono a perdifiato, senza una meta precisa, solo con l'intento di andarsene da li. Ma non sono abbastanza veloci per sfuggire ad un secondo Polimorfo trasformatosi in ghepardo che li inizia ad inseguire con fare omicida. Big Macintosh, vedendo il percolo avvicinarsi, punta gli zoccoli a terra e si volta di scatto, fissando con odio e prendendo una decisione drastica

Big Macintosh “Prendete Applebloom e scappate!”

Granny Smith “Cosa? No, vieni con noi!”

Big Macintosh “Sarà meglio intrattenerlo...”

Granny Smith “NO! Abbiamo già quasi perso Applejack, non possiamo perdere anche te!”

Big Macintosh “Me la caverò. Voi ora dovete andarvene!”

Granny non sembra tanto dell'intenzione di abbandonarlo, ma i genitori di Rarity e di Sweetie Belle sanno quanto la decisione presa dallo stallone rosso sia estrema. Quindi, mentre Pearl prende magicamente Applebloom e la appoggia sulla sua groppa, Magnum afferra magicamente l'anziana e la trascina via

Granny Smith “NO! BIG MAC!”

L'ultima cosa che vede è il nipote caricare con la forza di dieci pony il Polimorfo, mentre la foresta si infittisce e lo perde completamente di vista

 

Dopo una corsa durata anche troppo a lungo, sono costretti a fermarsi e a riprendere fiato. Applebloom, Scootaloo e Sweetie Belle hanno gli occhi atterriti e quasi privi di emozioni felici, mentre Granny continua a guardarsi alle spalle sperando di vedere il nipote raggiungerli, anche se nell'ansia del momento continua a ripetere la stessa cosa

Granny Smith “Non tornerà indietro...non tornerà indietro...”

Ma il suo pensiero nefasto si dissipa in un istante quando, nella boscaglia, vede il profilo di Big Mac che gli si avvicina. In quel momento, il suo cuore si riempie di gioia

Granny Smith “OH...BIG MAC! Sei tornato! Grazie a Celestia!”

Gli corre incontro per abbracciarlo, infischiandosene del dolore all'anca, e lo stringe a se

Big Macintosh “Hehehe...”

Purtroppo per lei, il buio del bosco non gli ha fatto notare l'orribile verità, ovvero che ciò che ha davanti non è il pony rosso, perché appunto non è rosso, ma completamente nero e con delle fauci da alligatore affilatissime che non aspetta altro di affondare nel collo della povera vecchia. Applebloom si era già voltata, e quel macabro spettacolo è troppo per lei

Applebloom “NO!!! GRANNY!!!”

In un impeto di collera nel vedere la pony sofferente, sta per lanciarsi all'attacco dell'essere, senza nulla con cui combattere ma molto per cui farlo. Ma Spike si rende subito conto delle intenzioni suicide della piccola e la afferra in tempo per la coda

Spike “Non andare! Farà a pezzi anche te!”

Applebloom “LASCIAMI! LA DEVO SALVARE!”

Granny, con le ultime forze che le rimangono, si volta verso la nipote e dice le ultime parole che può con il fiato che le resta

Granny Smith “S...c...a...p...pa!”

Una schiacciata secca e le zanne del Polimorfo decapitano Granny Smith. Ed Applebloom, suo malgrado, assiste da più vicino di chiunque altro la scena. Il Polimorfo non da subito importanza ai sei rimasti e, infischiandosene altamente, dice loro

Polimorfo “Potete scappare se volete, non ci vorrà molto prima che altri vi becchino. Io intanto ho un certo languorino...hehehe”

Come appena detto, il mostro nero inizia a banchettare con i resti della pony verde. Applebloom ormai può solo osservare l'orribile scena, mentre i genitori della piccola unicorno sanno che devono darsi da fare

Magnum “Forza, andiamo via finché possiamo!”

Applebloom però non sembra intenzionata a muoversi. E anche se meno di lei, persino Sweetie Belle e Scootaloo sono terrorizzate dalla scena. Spike invece sembra meno turbato. Ha deciso che sarà forte e, per quanto ciò che ha visto lo abbia fatto star male più di una volta, è deciso a restarlo

Pearl “Spike, noi prendiamo Sweetie Belle e Scootaloo. Ce la fai a portare Applebloom?”

Spike “S-Si, ce la faccio...”

Con un incantesimo, Magnum solleva la tre puledrine. Si mette in spalla la figlia mentre da alla moglie la piccola pegaso e Spike si prende in spalla Applebloom, che non fa nessun movimento. Può sentire il flebile movimento dei suoi polmoni contro la sua schiena

 

Il Polimorfo sembra davvero non averli inseguiti. I sei continuano senza più fermarsi a correre nella foresta, ma ormai è chiaro che non sanno dove siano

Magnum “Maledizione, dove andiamo?! Io non sono mai stato qui!”

Pearl “Tesoro, calmati e riflettiamo...”

Spike si guarda intorno, assicurandosi anche che Applebloom non stia più male di quanto già non stia. Appena alza la testa, vede la guglia di un castello in lontananza

Spike “Di la c'è il Castello Diroccato dove abitavano Celestia e Luna un tempo...UN ATTIMO! CI SONO! So dove possiamo nasconderci!”

Magnum “Cosa? Dove?!”

Spike “Seguendo una strada dal castello, possiamo raggiungere la Mirror Pool! Dopo il caos provocato dalla moltiplicazione di Pinkie, Twilight l'ha sigillato con un masso. Quello che nessuno sa è che quel masso è magico, io e lei siamo in grado di attraversarlo per prendere un po' di quell'acqua dato che lei voleva farci delle ricerche e volendo posso far passare della gente con me! Da fuori sembra un masso come tutti gli altri, non ci troveranno li!”

Pearl “È perfetto Spike. Fai strada!”

 

Il draghetto conduce i due unicorni fino al castello, guardando dappertutto per essere sicuro che non ci siano Polimorfi. Una volta assicuratisi la strada libera non aspettano altro che ricominciare a correre per arrivare in fretta al nascondiglio. Ma la fretta non porta altro che guai. Dal cielo, Magnum si accorge troppo tardi che stanno piombando già una decina di esseri alati, completamente neri. In un attimo, i sei sono circondati. Magnum e Pearl stringono a se gli altri quattro, prima di scambiarsi uno sguardo di complicità

Magnum “Spike, prendi le ragazze e corri a quel nascondiglio”

Spike “Io? E voi?”

Pearl “Li tratteniamo mentre voi scappate”

Sweetie Belle “COSA? NO!! NON ME NE VADO SENZA DI VOI!”

Il padre, senza dirle nulla, le da un bacio sulla fronte e con un incantesimo non troppo potente fa svenire la figlia

Pearl “Scootaloo, prendi tu nostra figlia, Spike deve già portare Applebloom”

Scootaloo “O-o-ok...ma...”

Non sa cosa dire in un momento del genere. La madre unicorno la fa scendere e il padre le lascia la figlia priva di conoscenza in groppa. I due adesso sono seri. La madre concentra energia magica nel corno e lancia in tutta l'area un enorme lampo abbagliante, mentre il padre prima teletrasporta i quattro appena oltre i Polimorfi accecati e poi ne carica uno, dalla parte opposta, attirando tutta l'attenzione su di se. Spike e Scootaloo neanche hanno il coraggio di voltarsi e la piccola pegaso segue il drago. Il nascondiglio, per loro fortuna, è appena li dietro. Grazie al bagliore di Pearl e all'attacco brutale di Magnum, nessuno li vede passare attraverso la roccia magica

 

Ormai sono salvi, quei mostri non riusciranno a sfondare quella roccia intrisa di magia tanto facilmente, era stata fatta apposta per essere più resistente di un diamante e più pesante di dieci draghi. Il draghetto appoggia Applebloom a terra e lei si abbandona con il volto coperto a piangere quello che non aveva pianto fino a quel momento, mentre Sweetie Belle sembra iniziare a risvegliarsi

Sweetie Belle “Dove...dove sono mamma e papà'”

Scootaloo non riesce a parlare, a dirle quello che è successo. Spike si era già fatto una promessa

Spike “Loro...sono la fuori. Ci hanno permesso di scappare attirando l'attenzione dei Polimorfi su di loro”

La piccola unicorno, a sentire quelle parole, inizia a disperarsi come la Pony di terra e scoppia anche lei a piangere. Scootaloo è orfana, non sa di persona cosa voglia dire perdere i propri cari in quel modo, ma non può che sentirsi male per loro

Scootaloo “Come sopravviveremo?”

Spike “Dietro ad una di queste rocce Twilight aveva nascosto delle provviste, per fare ricerche su quest'acqua bisogna rimanere nei paraggi oppure perde energia, per cui qualche sera venivamo qui e ci stabilivamo fino al giorno dopo. Per ora abbiamo quello, poi si vedrà”

Il piccolo drago osserva le due puledrine che piangono la scomparsa dei propri cari e gli si spezza il cuore. Anche Scootaloo non lo da a vedere, ma come a lui manca Twilight a lei sicuramente mancherà Rainbow. Adesso però lui e Scootaloo sono i più integri e lui deve riuscire a far star meglio le due piccole. Non può che considerarsi il loro tutore

Spike “Scootaloo, mi serve un favore...”

Gli dice qualcosa nell'orecchio e poi si rivolge alla Mirror Pool per recitare la formula magica della clonazione. Dalla pozza esce fuori un clone del drago, e assieme si portano appena dietro ad una lunga fila di rocce, iniziando a fare giochetti divertenti per chi guarda da davanti

Spike originale “Hey, ragazze!”

Le tre si voltano verso di lui e mentre quello clonato alza il braccio e saluta, l'altro, con solo la testa fuori, si allontana da lui. Vanno avanti per un po' con dei giochetti del genere, e anche se hanno ancora le lacrime agli occhi, le due sembrano essersi calmate un po. È il momento adatto per avvicinarsi. Ma Scootaloo aveva un ordine, appena i due Spike si avvicinano, gli fa un rapido sgambetto con la coda e li fa cadere entrambi l'uno sopra l'altro. La scena fa spuntare un piccolo sorriso sui volti affranti delle due. Anche se non è molto, lo può considerare un risultato. Ma deve tornare serio, le deve parlare. Prima di farlo, il suo clone sa che è il momento di andare, per questo si tuffa nella Mirror Pool e li si dissolve

Spike “Ragazze, adesso mi serve che facciate attenzione. Noi...non sappiamo in quanti la fuori siano sopravvissuti...per cui, ora siamo solo noi quattro. Dovremo cercare di supportarci a vicenda...dobbiamo riuscirci. C'è ancora speranza, ricordate? Celestia ha spedito le nostre amiche da qualche parte, così potranno combattere di nuovi questi mostri prima o poi. E noi dovremo riuscire a trovarle. Lo dobbiamo fare anche per loro, perché se non le aiutiamo noi chi lo farà?”

Scootaloo “Spike ha ragione. Chissà quanto potrà passare...ma dovremo resistere. Siamo o non siamo le Cutie Mark Crusaders? E adesso abbiamo molto di più per cui lottare”

Applebloom “S...si...ce la dobbiamo fare. Per Big Macintosh che si è sacrificato per noi e per la memoria di Granny...”

Sweetie Belle “E pe...per i miei genitori...”

Spike ”E anche per Twilight, Applejack, Rarity, Rainbow, Fluttershy, Pinkie e Francy”

Le tre gli rivolgono uno sguardo convinto, che viene apprezzato molto dal draghetto

Spike “Bene, ora che ne dite di mangiare?”

Fa per andare a cercare il nascondiglio del cibo, ma come aveva già programmato inciampa senza far capire che è volontario sulla coda di Applebloom. Le tre trattengono una risatina alla scena

Spike “Ahi...beh, per svagarvi a quanto pare avete qualcuno a cui fare scherzi...ma no, cosa dico, voi non siete così cattive, vero?”

 

Presente

 

Paolo “E invece lo erano...ma me lo aspettavo, oh se me lo aspettavo...”

I sette sono allibiti dal racconto del professore. Sapevano che probabilmente avevano passato brutti momenti, ma anche in quel caso la loro storia restava un grosso peso da portarsi dietro

Jackie “La mia piccola...voglio dire, Applebloom...ha davvero...oh mio Dio...”

Si appoggia al muro, con una stretta al cuore. Ha recuperato qualche ricordo del fratello e ora sa che non ha neanche potuto salutarlo? E anche per Granny, benché non avesse ancora recuperato nessuno ricordo di lei, già sente come un pugno allo stomaco. Loretta sembra nella stessa situazione. Non ricorda nulla dei genitori, non ancora almeno, ma solo sapere che sono morti l'ha atterrita molto e il solo pensare a cosa succederà quando ne recupererà i ricordi assopiti la porta solo a pensare a quanto starà male. Francesco, al contrario suo, aveva già recuperato qualche ricordo di Zecora, sua fidanzata quando ancora erano ad Equestria. E anche lui, purtroppo non ha potuto dirle addio. In più gli avevano già detto che era uno dei Generali ad Equestria e per un Generale, perdere delle reclute è terribile, anche se mai quanto la perdita del suo amore. Loro tre non si dimenticheranno mai dell'accaduto

 

 

 

 

 

Beh, dovevo spiegare la situazione prima o poi. Nel prossimo capitolo, il resto di “Dopo la partenza”

PS: Se vi chiedete perché Spike dice “ha spedito LE nostre amiche” nonostante ci sia anche Francy, è che mi fa strano usare il maschile in un gruppo di soggetti con sei ragazze e un ragazzo, quindi uso il femminile dove il maschile suona male. Detto questo, see ya!

EDIT: modificata con la fine della S4, enjoy!

MC Outlaw

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Capitolo 7
*** 7 - Dopo la Partenza 2/2 ***


Nell'aula della 3 E.M. c'è un fitto silenzio. I sette studenti si riascoltano nella mente più volte la storia raccontata da Paolo e provano ad immaginare ciò che lui e le tre donne avevano passato, ma sanno che non ci sarebbero andati mai abbastanza vicini. Nel frattempo ricordano con tristezza, chi più e chi meno, le vittime del racconto, pensando anche a quanto possa essere stato scioccante per tre puledrine ed un giovane drago vedere certi orrori. Anche se la situazione è pesante, Sabrina pensa che magari, proseguendo nel racconto e dicendogli come fossero andati avanti, si sarebbero sentiti più sollevati. Magari Paolo può raccontargli degli altri sopravvissuti e di come loro quattro avessero tirato avanti, in fondo aveva detto che assieme a loro ce n'erano altri

Sabrina “Quindi...dopo che siete entrati nella grotta, che cosa vi è successo? Siete rimasti li fino ad oggi?”

Paolo “Neanche per sogno, se fossimo rimasti li saremmo durati due, tre settimane al massimo. Diciamo che la fortuna ci ha aiutati...”

 

Sedici anni prima

 

I quattro si trovavano nella grotta ormai da quattro giorni. Ci sono ancora molte provviste, ma non dureranno in eterno, ed uscire per andare a cercare qualcosa sarebbe purtroppo l'unica idea possibile seppure anche la più stupida. I Polimorfi potrebbero essere in agguato dovunque, persino nei giorni passati hanno avuto l'impressione di sentire qualcuno gridare appena fuori dalla parete magica mentre veniva inseguito da loro e, con tutta probabilità, raggiunto ed ucciso. In questo momento non ci pensano e dormono beatamente un sonno senza sogni, hanno troppi pensieri per la testa per poter avere un bel sogno. Un rumore di scavi, però, interrompe il loro riposo. C'è qualcuno nel sottosuolo che scava, e dai rumori sembra che stia arrivando proprio li da loro

Sweetie Belle “C-Che cos'è? Un Polimorfo?!”

Scootaloo “Può darsi, magari è diventato una talpa e cerca chi si è nascosto sottoterra...”

Applebloom “Come noi!”

Le tre sembrano preoccupate e Spike, come si era già ripromesso, le deve difendere. Afferra quindi una pietra abbastanza pesante e si mette appena sopra a dove, secondo le loro orecchie, sta arrivando qualcuno, pronto a spaccargli il cranio. Ma il loro udito non è perfetto e il drago, invece di mettersi davanti alla presunta buca, ci si mette alle spalle, e quando i tre esseri saltano fuori da li sobbalza e lascia cadere il masso, inciampandoci e ritrovandosi a terra senza mezzi di difesa. Si volta verso i tre esseri appena sbucati dal terreno, restando sollevato a metà. Non sono Polimorfi perché non hanno nulla di nero sul corpo, ma li riconosce: sono Diamond Dogs, gli stessi che tempo fa avevano rapito Rarity per farle cercare gemme nelle loro tane. Si ricorda di aver sentito i loro nomi di sfuggita: quello con la giacca rossa ed il pelo grigio che pare il capo si chiama Fido, quello più simile ad un armadio con la giacca grigia ed il pelo vicino al grigio chiaro-blu si chiama Rover mentre il più piccolo del trio con la giacca grigia ed il pelo beige si chiama Spot

Rover “Dove siamo?”

Spot “Non ne ho idea, le cartine della Everfree Forest sono sempre state confuse...quello che so è che non siamo all'esterno”

Fido “Meglio così, seminare i Polimorfi fino al nascondiglio sarebbe troppo faticoso...abbiamo già scavato abbastanza per oggi” si guarda intorno e vede i tre pony ed il drago “AH! Ci sono quattro superstiti!”

Spike si rialza e si avvicina timoroso ai tre, che non possono non riconoscerlo

Rover “Ma quello non era il draghetto che stava assieme all'unicorno frignona?”

Fido “Eh già, è proprio lui”

Spot “La tua amica dov'è? E tutti gli altri pony che erano venuti a salvarla? Non credo che ti separeresti da loro”

Spike “Loro...loro sono state mandate da Celestia in un'altra dimensione”

I tre cani si stupiscono. Hanno conosciuto gli Elementi dell'Armonia in passato e non ne avevano idea? La vita in miniera deve essere davvero più dura ed isolata di quanto credessero se non sanno certe cose

Spike “Comunque...che ci fate qui? E che volete da noi?”

Fido “Stiamo viaggiando con delle gallerie fin dove possiamo per cercare sopravvissuti. Ormai i Polimorfi hanno fatto fuori già molte persone...pony, diamond dogs, chiunque trovassero sulla loro strada...noi siamo risusciti a fuggire e a trovare un luogo sicuro in cui nasconderci”

Spot “Stiamo cercando dei sopravvissuti con cui cercare di ricreare un gruppo unito di molte persone. Se stiamo insieme, prima o poi troveremo il modo di riprendere gli Elementi. Le coordinate le abbiamo...è il modo di viaggiare che ancora ci sfugge”

È vero. Celestia, nella fretta di lanciare l'incantesimo per salvare i Sette Elementi, non ha spiegato il modo di viaggiare nelle dimensioni. Non è stata colpa sua, non aveva tempo da perdere. Se ne avesse avuto di più, avrebbe potuto anche lanciare un incantesimo che preservasse a tutti loro i ricordi

Rover “Anche i pochi unicorni che abbiamo trovato dicono che non conoscono il modo di farlo...ma non lo farebbero comunque, è troppo pericoloso, quei cosi mostruosi ci troverebbero subito se usassero la magia”

Sweetie “I-In che senso “se usassero la magia”?”

Fido “Quei mostri riescono a sentire le oscillazioni magiche dell'aura generata nel corno degli unicorni...quella specie di luce colorata magica che ve lo circonda quando la usate. Alcuni di loro ci hanno detto che è stata colpa di quello se li hanno quasi trovati”

Scootaloo “Meno male che non l'hai usata...” dice all'amica, che annuisce, quasi terrorizzata di non averlo saputo

Fido “Ok, adesso bando alle ciance...seguiteci!”

Spike “Aspetta. Io...io non so se è una buona idea. Ci avete già causato un sacco di problemi in passato...”

Rover “Ma quella era un'altra storia. Noi per le gemme saremmo disposti a fare qualsiasi cosa”

Spot “Esatto. Qui la cosa è diversa. Stiamo cercando di sopravvivere. Voi come credete di fare? Quelle poche provviste che ho visto laggiù non vi dureranno per molto”

Spike “E voi, di grazia, cosa avete in mente di fare?”

Fido “Draghetto, non ci sottovalutare. I pony si dividono in quelli che usano la magia e quelli che non la usano, no? Beh, anche tra noi Diamond Dogs ci sono alcuni che ne usano una diramazione. Stiamo usando quella per teletrasportarci il cibo che ci serve”

Spike “Voi sapete usare la magia?”

Fido “Si. Noi però la chiamiamo Cristallonerìa, perché chi la usa lo può fare canalizzandola da degli speciali cristalli magici che ci capitano spesso tra le zampe mentre scaviamo. E non avendo alcun tipo di aura oscillante, quei mostri non la possono trovare”

Spot “Ok, adesso però basta chiacchiere...ci seguite o no?”

Spike ci riflette su. Sa bene che non potranno andare avanti a lungo in quella grotta, e se loro hanno il cibo e come dicono non hanno cattive intenzioni...devono rischiare

Spike “Va bene. Vi seguiamo”

 

Fido e Spot fanno strada nella buia galleria ai quattro giovani mentre alle loro spalle Rover chiude il passaggio facendo crollare la terra, per evitare che qualche Polimorfo possa trovare le loro tracce. Spike resta comunque con un pensiero in testa: la strada che stanno seguendo è ripida, segno che stanno scendendo sempre più sotto terra, ma ciò non vuol dire nulla

Spike “Sentite...ma com'è questo “posto sicuro” di cui parlate? Siete certi che i Polimorfi non ci possano trovare? Insomma, possono diventare quello che vogliono...se si trasformassero in un Diamond Dogs o in una talpa o in altro che sia capace a scavare, non avrebbero problemi”

Fido “Questo è vero. Ma il posto dove stiamo andando sarebbe inaccessibile per loro anche se ci trovassero”

Spot “Siamo stati molto fortunati a trovarlo. Uno di loro ci stava inseguendo sotto terra e noi stavamo scavando come pazzi per seminarlo. Non seguivamo più nessuna mappa: andavamo alla cieca pur di scappare. Poi arriviamo ad un certo strato di terreno e sentiamo come un'ondata di calore venirci addosso, ma ci facciamo poco caso sul momento”

Fido “Mentre ancora scappavamo, abbiamo sentito un grido di dolore alle nostro spalle. Ci siamo girati ed abbiamo visto il Polimorfo che letteralmente si stava polverizzando a contatto con uno strano velo rosso, lo stesso che avevamo attraversato noi senza accorgercene. Andando un po' più in fondo, abbiamo capito che cos'è e perché è li”

Spot “È una cella, una barriera per impedire agli esseri con poteri legati all'oscurità o al male di passare, sia da fuori...che da dentro”

I quattro non hanno sicuramente la situazione più chiara, ma quanto meno la caverna dove stanno passando sta iniziando ad illuminarsi. Poco prima di arrivare all'uscita, vedono anche loro quel velo rosso di cui i due Diamond Dogs parlavano e, un po' timorosi, lo attraversano, ricevendo una folata di aria calda. Ora sono arrivati

L'intera caverna è immensa e tutto attorno ci sono Diamond Dogs, Pony, Grifoni, Minotauri, qualsiasi razza che abbiano mai visto e non visto, la maggior parte spaventata a morte. Anche loro avranno visto cose terribili in quei giorni. Le pareti sono ricoperte di torce, probabilmente messe li dai Diamond Dogs per illuminarla completamente, e di cristalli luminescenti, che alcuni dei cani si stanno preoccupando di estrarre

Fido “Quelli sono i cristalli che servono per la Cristalloneria. Per nostra fortuna, l'intera caverna ne è piena”

Spot “Ed è incantata. Quei cristalli si rigenerano da soli all'infinito perché devono sostenere loro stessi e la barriera...non è la prima volta che vediamo un fenomeno del genere. Quasi tutti i loro siti di estrazione sono fatti così, ma dobbiamo limitare il loro scavo”

Spike “E perché? Se sono utili...”

Rover “Se ci fossero troppi di questi cristalli non lavorati in un'area ristretta come questa, tutta la magia che creano imploderebbe e potremmo dire addio alla nostra unica difesa”

Spike osserva la caverna, l'ha già vista da qualche parte. E nel suo osservare, l'occhio gli cade su una stradina che brilla di luce azzurra. Ora se lo ricorda. È la stessa luce che, dal castello di Ponyville, permetteva a lui e agli Elementi di controllare il prigioniero più pericoloso che avessero mai rinchiuso. Quella dove si trovavano era la prigione magica di Tirek. Non appena capisce dove sono, si agita e sbraita contro i tre cani

Spike “Sicuro qui?! Starete scherzando! Ma avete idea di dove siamo?! Li c'è...”

Fido “Calmati! Lo sappiamo già, c'è quel demone che ha provato a rubare i poteri ai pony”

Spike “E allora come potete dire che è sicuro?!”

Rover “Perché anche lui è intrappolato da questa magia! È circondato da un agglomerato più piccolo di cristalli che gli ha formato una barriera tutt'attorno. Se provasse anche solo a colpirla o a toccarla, rimarrebbe polverizzato”

Spike si calma ed inizia a ricordare più nel dettaglio ciò che vedeva dal castello: si ricorda infatti che Tirek era circondato da una barriera magica, impossibilitato ad uscire. È anche dentro ad una gabbia di acciaio molto resistente, anche se non sa bene se sia utile o meno...in ogni caso, non può andarsene da li. Tira un sospiro di sollievo, sarebbe stato doppiamente una tragedia se oltre ai Polimorfi avessero dovuto preoccuparsi anche di lui

Scootaloo “Noi andiamo a vedere se c'è qualcuno di Ponyville”

Applebloom “O qualche Apple”

Sweetie Belle “Insomma..qualcuno che conosciamo”

Le tre vanno quindi in cerca di persone nella caverna, con la speranza nel cuore. Ma quella di Spike, risollevata dal loro entusiasmo, viene smorzata subito da Fido, con tono poco rassicurante

Fido “Mi dispiace, non abbiamo trovato nessuno che venisse da Ponyville. Arrivano tutti da altri paesi”

Spike “...ah...beh, le lascerò cercare...magari resteranno deluse, ma ci avranno provato”

Non è andato con loro, ma anche lui sperava di incontrare qualche faccia conosciuta. Ma non vuole pensare negativo. Tutti i sopravvissuti non possono esseri li in quella caverna, potrebbero essersi nascosti altrove. E poi non conoscono solo gente di Ponyville, se sono in cerca di volti conosciuti ci sono anche i pony ed i bufali di Appleloosa, i pegasi di Cloudsdale e molte altre persone. In ogni caso, ora deve fare dell'altro

Spike “Io...vado a vederlo...”

 

Fido gli indica la strada da seguire tra i tanti, lunghissimi e ripidi corridoi che si diramano nella seconda cavità di quel posto. Ognuno porta ad una cella speciale per prigionieri speciali. Forse non sono mai state usate, forse chi vi era dentro ormai non è più tra loro, forse invece è evaso da tempo immemore. Ma tra tutte le possibili presenze che ci potrebbero essere li, a Spike interessa solo il demone Tirek. Ed ora è proprio davanti a lui, ai suoi occhiali da sole ed alla sua camicia a fiori bianca e verde mentre sorseggia un cocktail di frutta e prende il sole da una fonte di luce artificiale. Ovviamente, il draghetto ci resta di sasso nel vederlo così. Da dentro, il demone si volta

Tirek “Oh ma guarda un po' chi abbiamo qui! La lucertola che sta con gli Elementi!”

Spike “Ma tu...cosa...”

Tirek “Oh, dici questo? È solo un rimasuglio della magia che ho assorbito a Discord...deve essere talmente arcana che neanche il Rainbow Power è riuscita ad eliminarla del tutto”

Spike “Q-Quindi puoi evadere?!”

Tirek “Ppfft, lo avrei già fatto, cosa credi? No, io sono un essere oscuro e anche con la magia caotica di Discord questa barriera bloccherebbe ogni mio tentativo di fuga. Ma resta comunque un ottimo modo di ammazzare il tempo”

Si rende anche conto che ha ereditato un po' della parlantina scherzosa del draconequus assieme ai suoi poteri

Tirek “Comunque, cosa ci fai qui?”

Spike “Ero solo...venuto a controllarti, tutto qui!”

In realtà, neanche lo stesso Spike sa perché era andato fin li. Ma al suo posto è proprio Tirek a saperlo

Tirek “Balle. Tu eri qui solo perché mi volevi rivedere!”

Spike “Cosa? Come se volessi rivedere un mostro come te!”

Tirek “Io vedo nella tua anima, piccola lucertola. I Diamond Dogs che hanno trovato te...e le tue amiche, a quanto riesco a vedere...sono stati un sollievo per il tuo cuore, sono anche loro volti che già conoscevi. Ma non era abbastanza: persino io, che sono quasi riuscito a conquistare Equestria e a soggiogare tutti i suoi pony, ti ho risollevato il morale. Perché mi conosci!”

Spike fa un po' di ordine nei suoi pensieri mentre il demone gli dice quelle parole e arriva a sospettare che purtroppo ciò che ha detto sia vero. Si era quasi sentito bene nel rivederlo

Tirek “Vedo anche una promessa che ti sei fatto da solo...HA! Più forte per proteggere le tre ragazzine? Beh, la tua idea è fallita in partenza! Sei troppo debole per riuscirci”

Spike “Come ti permetti...”

Tirek “Facciamo i duri eh? Ma resti comunque un debole. Hai bisogno di un sostegno anche minimo per riuscire ad andare avanti, un sostegno che per come hai vissuto fino ad ora non ti è mai mancato...ah, uno stupido sostegno da parte dei tuoi amici. Hehehe...se continuerai a fare affidamento su questo perderai tutto, proprio come mio fratello! Non proteggerai ne chi vuoi, ne te stesso!”

Una risata malvagia del demone fa salire ancora di più la rabbia di Spike, che ruggisce fuori tutto ciò che pensa

Spike “TI SBAGLI!” Tirek, alla dimostrazione di furia, smette di ridere e si mette ad ascoltare “Devo lavorare per diventare più forte, ma ho GIURATO di proteggere Applebloom, Sweetie Belle e Scootaloo e di riportare indietro Twilight e le altre, e per l'amore dei draghi ce la farò! Hai ragione solo su una cosa, io sono debole...ma lo sono ORA! Non mi arrenderò finché non sarò forte quanto mi sono ripromesso! ED UN DRAGO NON INFRANGE LE SUE PROMESSE!”

L'ultima frase la pronuncia mentre le sue narici emettono un denso fumo nero pieno di collera verso gli scherni di Tirek, che a quel punto sembra più calmo di prima e gli indica l'uscita

Tirek “E allora, che aspetti a cominciare?”

Spike, senza aggiungere altro, si volta e a passo veloce si avvia fuori da li prima di iniziare a sputare fuoco dove non dovrebbe. Tirek, intanto, si rimette in tenuta da abbronzatura e si stende sotto un sole magico

Tirek \Cerca di dimostrarmi ciò che hai detto...\

 

Passano i giorni con tranquillità mentre i ragazzi si adattano alla loro nuova casa, sperando che possa essere solo temporanea, ma date le circostanze non è una visione troppo realistica. I Diamond Dogs si sono rivelati estremamente più gentili ed affidabili di quanto Spike avesse potuto pensare e continuano instancabili a cercare nuove caverne dove potersi allargare, anche se non hanno certo problemi di spazio. In quelle poche giornate che sono stati li, saranno arrivati al massimo altri quattro sopravvissuti. Applebloom osserva nuovamente Fido e due Diamond Dog guardie fare ritorno, ancora senza nessun altro

Applebloom \...non è un segno di nulla...ce ne sono sicuramente altri, si saranno solo nascosti molto bene...\

Come detto a Spike, al loro arrivo non avevano trovato nessuno di Ponyville, solo qualche pegaso di Cloudsdale ma nessuno che lei e le altre due Crusaders conoscessero, nemmeno un Apple. Una cosa che le tre avevano però notato era che tutti li si davano da fare in qualcosa: chi eliminava le rocce pericolose, chi teneva accese le fiamme delle torce, chi cucinava, chi teneva pulito, insomma tutti facevano qualcosa eccetto loro tre e Spike, che però sembra occupato da una palestra improvvisata con pesi fatti di pietra e da un giovane drago sopravvissuto che gli mostrava come far scaturire delle fiamme davvero potenti. Pensando di poter dare anche loro una mano in qualcosa, le tre si dirigono subito da Fido

Sweetie Belle “Scusa...c'è qualcosa che possiamo fare anche noi?”

Scootaloo “Ci sentiamo un po' inutili...”

Fido “Oh, tranquille, come siamo disposti adesso andiamo bene così”

Le tre mettono su il muso, vogliono davvero rendersi utili e non essere un peso e questo Fido lo capisce. Quindi il Diamond Dog si fa venire in mente un qualche compito da affidargli e non deve stare molto a pensarci

Fido “Ma magari Rover ha bisogno di aiuto con il trasporto dei cristalli. I Cristallomanti li hanno lavorati tutti ed è arrivato il momento del “raccolto””

Scootaloo “Preso! Ci pensiamo noi!”

Con rinnovata vitalità, le tre si dirigono dove si concentrano tutti i cristalli utili alla Cristalloneria

 

Rover ed un altro paio di Diamond Dogs stanno staccando i cristalli magici dalle pareti della grotta quando le tre Crusaders arrivano

Applebloom “Rover! Fido ci ha detto che possiamo aiutarti a portare i cristalli dai Cristallomanti!”

Rover “Davvero? Bene, allora iniziate a portare quel carrello!” dice indicando un carrello da miniera attaccato a delle rotaie e pieno quasi fino all'orlo di cristalli ”Occhio solo al pavimento della grotta, non lo abbiamo ancora appianato, le rotaie potrebbero anche rompersi e il carrello ribaltarsi!”

Sweetie Belle “Staremo attente!”

Le puledrine si piazzano dietro al carrello e si appoggiano con i dorsi

Scootaloo “Uno, due...”

Con un sottinteso tre iniziano a spingere il carrello, pesante certo ma con le ruote viene tutto molto più semplice, inoltre la loro destinazione è appena ad una decina di metri dal luogo di scavi, così in caso di emergenza gli stessi Cristallomanti potrebbero staccare i cristalli per usarne anche solo le magie più rozze. Procedono a passo lento sia per il peso sia per fare attenzione a non rovesciare il carico, non sanno quanto possano essere fragili quelle cose ma hanno capito quanto siano importanti

Applebloom “Fin qui tutto benEEK!”

Neanche il tempo di poterlo dire che una piccola discesa fa prendere un po' di velocità al carrello, con l'aggiunta non voluta del loro peso alla spinta. Un piccolo scossone che non fa danni ne a loro ne al carrello, anche se una decina di cristalli sono caduti fuori senza prendere fortunatamente nessuna spaccatura

Sweetie Belle “Forse dovevamo essere UN PÒ più attente”

Scootaloo “Dai, rimettiamoli dentro e andiamo avanti”

La piccola pegaso afferra uno dei cristalli per rigettarlo dentro al carrello, ma appena lo tocca quello si illumina di luce propria, facendola sobbalzare

Applebloom “Che hai fatto Scootaloo?!”

Scootaloo ”Io?! È quest'affare che si è illuminato!”

Applebloom “Forse lo abbiamo rotto facendolo cadere!”

Sweetie Belle “E se stesse per esplodere?”

? “Oh, non esploderà signorine, state tranquille”

Alle tre puledrine si avvicina dalla caverna dei Cristallomanti un Diamond Dogs con una giacca bianca, il pelo nero ed un borsello di pelo a tracolla

Scootaloo nel panico “Non lo abbiamo fatto apposta, lo giuro!”

Diamond Dog “Calmati, piccola pegaso. I cristalli sono fin troppo resistenti perché sia una semplice caduta a romperli”

Un sospiro di sollievo precede lo sguardo invadente del Diamond Dog, che osserva con fin troppa curiosità le tre ragazze

Diamond Dog “Incredibile...così giovani, non sono neanche dei Diamond Dogs...”

Applebloom “...cosa intende, signor...?”

Diamond Dog “Astro. Ed intendo dire che è incredibile che un cristallo abbia reagito in questo modo con voi. Di solito quello che gli è successo è la conseguenza della Cristalloneria “Luce” e sembra che voi l'abbiate lanciata senza neanche volerlo”

Per confermare i suoi dubbi, Astro afferra tre cristalli tra quelli nel carrello e li consegna alle tre puledrine

Astro “Voglio vedere se è così...cercate di concentrarvi su qualcosa, la prima cosa che vi viene in mente, poi cercate di volere che quel cristallo lo diventi”

Sweetie Belle “Come con la magia?”

Astro “Si, ma senza usare il corno mi raccomando”

Scootaloo “Scusi, ma noi due non sappiamo usare la magia, non siamo unicorni”

Astro “Voi provateci e basta”

Alla richiesta insistente del Diamond Dog, le tre fanno come chiesto loro. Chiudono gli occhi per focalizzare la prima cosa che gli passa per la mente e quando li riaprono, i cristalli tra i loro zoccoli hanno mutato aspetto: quello di Sweetie Belle si è trasformato in un cigno, quello di Scootaloo nel suo scooter e quello di Applebloom in un mulino

Astro “Lo sapevo!”

Applebloom “Come abbiamo fatto?!”

Astro “È semplice, quella è una delle basi della Cristalloneria, la mutazione di un cristallo nelle forme che si vuole. A quanto pare sapete la sapete usare, anche se è ancora acerba...interessante...”

Scootaloo “Cristallomanti...noi?! Che forte!”

Astro “Che ne dite di venire a discuterne con me nella caverna?”

 

Presente

 

Paolo “Da quel giorno, Applebloom, Scootaloo e Sweetie Belle hanno iniziato a studiare ed usare la Cristalloneria. Sono diventate delle vere esperte ormai”

Sabrina “Quindi quel bracciale che aveva al polso Gemma...”

Paolo “Cristallo mutato da lei. Il modo per richiamare i Costrutti e anche quello per viaggiare nelle dimensioni è una Cristalloneria. Io invece dopo aver parlato con quel maledetto di Tirek mi sono dato da fare, sono diventato più forte fisicamente e Rockshamb, il drago di cui vi ho parlato, mi ha insegnato come sputare fuoco quando voglio e come voglio. Ce la siamo cavata bene, dopotutto. Dobbiamo molto ai Diamond Dogs e a tutti gli amici che ci siamo fatti in una situazione del genere”

Barbara “Si, abbiamo già visto quanto possa essere devastante l'Amicizia”

Sabrina “E c'erano anche altri rifugi oltre al vostro?”

L'obiettivo di Sabrina, racconto a parte, era fin dall'inizio quello di risollevare il morale a Jackie, Loretta e Francesco. E Paolo lo ha già capito, anche lui aveva notato il volto scuro dei tre

Paolo “Si, alcuni altri, tutti ben difesi da poteri simili alla Cristalloneria. In quelli abbiamo trovato altre vecchie conoscenze. Ad esempio, abbiamo ritrovato i genitori adottivi di Francy ed il generale Bow Gunner, un suo vecchio amico con cui aveva passato il periodo di addestramento militare. C'erano anche molti Apple di Appleloosa tra cui anche il cugino di Applejack Braeburn che abbiamo aiutati a stabilire una tregua con i Bufali, tutti i pony della fattoria di Flax Seed dove Rarity era finita credendola una spa...insomma, se Krad pensava che sterminarci sarebbe stato facile, si è sbagliato di grosso”

Ormai sono tutti persi nel discorso del professore, incredibile dato che in molti si sarebbero già addormentati se fosse stata una normale giornata di scuola, da non rendersi conto che la campanella suona la fine dell'ultima ora di lezione. Hanno passato un'intera giornata di scuola a sentire i racconti di Paolo, ma la cosa non avrebbe potuto fargli più piacere: sapere che per cavarsela non hanno dovuto patire fino in fondo le pene dell'inferno è stato risollevante

Anche Loretta, Jackie e Francesco si sentono meglio. Nonostante le loro gravi perdite, c'è ancora qualcuno che li aspetta dall'altra parte. In realtà, dall'altra parte li aspettano tutti, pronti a distruggere i Polimorfi...e sarà in quel momento che i tre potranno avere vendetta. Ma fino ad allora, non devono lasciarsi andare, o le emozioni prenderanno il sopravvento e tutto andrà perduto. Un semplice concetto difficile da capire per molti, che però loro hanno afferrato. Prima di uscire, le tre donne entrano nell'aula

Lulù “Ricordatevi, questo pomeriggio alle 3 davanti alla scuola!”

Barbara “Certo, come potremmo dimenticarcene?”

Loretta “Un bel pomeriggio...con le nostre sorelline”

Sicuramente lo sarebbe stato. Erano ormai 16 anni che non stavano insieme come vere sorelle, ora dovevano recuperare...e cosa c'era di meglio se non un bel pomeriggio in giro per la città?

 

 

 

 

 

...vi aspettavate altre stragi? No, stavolta ho deciso di andarci leggero. Tranquilli, amanti del “gore”, le stragi arriveranno più avanti e saranno abbastanza da soddisfare la vostra sete di sangue. Spero. Non guardatemi così...state lontani...HO UN'ASCIA E NON HO PAURA DI SPACCARVELA IN TESTA!...bene. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. See ya!

Ah, per chi se lo chiedesse, Flax Seed fa parte del fumetto IDW di My Little Pony, quindi se non ve lo ricordate dalla serie animata è del tutto normale

MC Outlaw

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Capitolo 8
*** 8 - Un Bel Pomeriggio ***


Sono ormai cinque alle tre e davanti al portone della scuola Gemma, Rosa e Lulù aspettano l'arrivo delle sorelle e di Barbara, che comunque Lulù considera come una sorella maggiore. Girano in tondo trepidanti e impazienti, non vedevano davvero l'ora che potessero stare assieme di nuovo. Avevano passato persino dei periodi in cui credevano che non sarebbe più stata possibile una cosa del genere. Invece eccole arrivare tutte e tre assieme, Jackie e Barbara con una tuta da ginnastica per stare riscaldate dalla brezza autunnale e Loretta con un vestito elegante a dir poco. Non possono dire che sia una sorpresa. Le tre donne saltano addosso alle tre ragazze e le abbracciano...sono sempre le piccole Crusaders che avevano lasciato tempo fa, eliminazione in massa dei Polimorfi a parte

Jackie “Bene, ci siamo tutte, possiamo andare”

Rosa “Si! E sappiamo già dove!”

Gemma “Ci abbiamo pensato per un po' e alla fine abbiamo deciso!”

Lulù “Sono convinta che farà piacere all...83% di noi”

Le tre ragazze sembrano cercare un senso a quella percentuale, ma le donne sanno cosa accadrà: una di loro probabilmente rifiuterà l'idea con tutta se stessa. Tirano fuori un volantino e lo mostrano alle sorelle maggiori

Rosa, Gemma e Lulù “Guerra Laser!”

Jackie, Barbara e Loretta si sorprendono. La Guerra Laser è una proposta un po' fuori da quello che si sarebbero potute aspettare. Barbara afferra il volantino per leggere tutto, ma come le altre due conosce il posto. Aveva aperto durante le vacanze estive e molti ragazzi si riunivano li ogni pomeriggio a giocare, ci erano già anche state

Barbara “HA! Fantastico, con quelle pistole laser sono un fenomeno! Vedrai Lulù, le distruggeremo!”

Jackie “Se pensi che sconfiggerai me e la mia sorellina, ti sbagli”

Ovviamente si aspettavano una reazione del genere da Barbara e Jackie, le conoscevano fin troppo bene...e conoscono fin troppo bene anche Rarity. Dirà che il luogo è orrendo, che non sta bene per delle ragazze andare a fare certe cose, che non è quello il modo di passare un pomeriggio tra sorelle, che non ha il vestito adatto...

Loretta “Vi sbagliate di grosso se pensate di vincere. Io e Gemma ve la faremo vedere! Vero Gemma?”

Quasi la mascella delle tre donne casca alla frase di Loretta. I casi sono due, o dopotutto Loretta non è Rarity oppure deve aver preso una botta di calore

Loretta “...perché mi guardate così?”

Gemma “Sei...sicura di stare bene?”

Loretta “Sto più che bene! Voi piuttosto sembra che abbiate visto un fantasma”

Gemma “Beh...il fatto è che tu...come dire...non eri...diciamo che non sei mai stata una pony d'azione”

Loretta “Davvero? Strano, perché è da quando sono piccola che mi appassionano le armi. Vedete..." si interrompe, accorgendosi di qualcosa, per poi riprendere con aria quasi triste "...m-mio padre fa l'armaiolo e spesso mi portava nel suo negozio e mi insegnava come usarle, più che altro per spiegarmi quanto fossero pericolose. Ci è riuscito ovviamente, ma ciò non toglie che le adoro e le so usare! Poi...ehm...qualche volta mi ha portato a caccia con lui...e ho già partecipato alla Guerra Laser. So come si maneggia una pistola!”

Questa è una cosa che non avevano considerato in effetti. Un cambio di dimensione senza alcun ricordo avrà portato non solo Loretta ma tutte le altre a provare nuove esperienze, persino in età in cui le cose si assimilano anche senza saperlo. E se questo è il risultato, a Gemma non può che far piacere

Gemma “Grande! Se mia sorella sa sparare, voi non avete speranze!”

Lulù “Ti ricordo che erano Rainbow Dash ed Applejack quelle forti, anche loro hanno buone speranze!”

Gemma “Vedremo una volta la”

 

Gemma, Rosa e Lulù non si sentivano così felici ormai da anni. Sono con le persone che più gli mancavano ormai da troppo tempo e la nostalgia era una cosa che neanche Spike poteva toglier loro, nonostante tutto ciò che facesse per tenerle allegre. E già che ci sono, cercano di far recuperare dei ricordi alle tre accompagnatrici

Rosa “Sapete, mi sta tornando alla mente l'ultima “avventura” che abbiamo vissuto noi sei assieme, voi ve lo ricordate?”

Gemma “Certo! Quel viaggio per fare un campeggio alle Winsome Falls!”

Loretta “Le Winsome Falls? Che strano nome...sarebbero una cosa tipo le Cascate Attraenti. Devono essere stupende immagino”

Gemma “Stupendissime! L'acqua di quel posto era intrisa di magia e infatti si colorava dei sette colori dell'arcobaleno”

Rosa “Ed era lo stesso tipo di acqua che i pegasi di Cloudsdale utilizzavano per creare gli arcobaleni, arrivava dalla stessa fonte”

Jackie “Aspetta...da quando i pegasi creano gli arcobaleni? Non derivavano dal sole che si riflette sull'acqua?”

Lulù “In questo mondo è così. Ma ad Equestria praticamente tutto è gestito dalla magia: gli arcobaleni, il clima, le stagioni, il giorno e la notte...o almeno, un tempo era così”

Gemma “Infatti...ora con i Polimorfi è sempre notte e nuvoloso e abbiamo capito che fanno così per evitare l'Elio. Ma molti pony farebbero di tutto anche solo per rivedere un arcobaleno nel cielo, anche far rivivere quella favoletta che ci raccontavano da puledrine per farci spaventare”

Rosa “Già! C'era la leggenda che per fare l'arcobaleno i pegasi prendessero dei pony e li uccidessero per poi strappargli il pelo e creare i colori dell'arcobaleno! All'inizio ci credevamo anche noi, eravamo terrorizzate da Cloudsdale!”

Barbara “Hey, mi ricordo qualcosa del genere...ma si, certo! C'è stata una volta in cui un sacco di bambini mi avevano chiesto se fosse vero e se c'entrassi qualcosa e che passai ore per rassicurarli evitando di ridere di quella storiella! Ma non ricordo quando...”

Lulù “Io si! Era ad una riunione del tuo fan club! La più lunga mai fatta, di solito duravano mezz'ora al massimo!”

Barbara “Un mio fan club? Ero una celebrità?”

Lulù imbarazzata “Una specie...”

Un piccolo passo in avanti nel recuperare i ricordi. Anche se era di una cosa poco significativa, era pur sempre qualcosa

Lulù “Ah, ci siamo!”

Le sei si fermano davanti ad un edificio come tanti, se non fosse per l'insegna al neon con su scritto “Laser Battle!” appena sopra la porta d'ingresso

 

Una volta entrate e dato alla cassa un documento e i soldi necessari, il commesso consegna loro l'equipaggiamento per quel tipo di gioco: una speciale armatura in plastica con un numero sulla schiena che copre il torace e le spalle, accompagnata da un casco dello stesso materiale munito di lenti anti-laser per evitare che gli occhi possano subire danni. Entrambe sarebbero servite come bersaglio da colpire per gli altri partecipanti a quella sessione, facendogli ottenere punti una volta che avessero colpito uno dei bersagli con il terzo oggetto in dotazione, la pistola laser. Le regole sono semplici, la gara è un tutti contro tutti a cui partecipano all'incirca 30 persone alla volta in un'area chiusa e ampia piena di ogni tipo di riparo dietro al quale nascondersi ed osservare la situazione, alcuni dei quali vanno da terra al soffitto, dando l'idea di un enorme città da allenamento militare. Chi fa più punti in un'ora, ovviamente, vince la partita. Il secondo modo per vincere invece riguarda il fatto che dopo essere stati colpiti per cinque volte si viene eliminati, quindi l'ultimo rimasto in gioco vincerebbe. Indossati i due pezzi, non resta loro che aspettare il via da parte dei proprietari, e questo non si fa certo attendere per arrivare. I cancelli si aprono ed i ragazzi entrano dentro, cercando di nascondersi nel primo minuto di totale inattività delle pistole. Loretta e Gemma restano vicine, così come Jackie con Rosa e Barbara con Lulù, tutte e sei che avevano deciso già da prima di fare squadra. Tutto sembra tacere in quel minuto, ogni partecipante si è dovutamente nascosto fino a quando l'elmetto non si attiva: il segnale che la guerra ha inizio

Barbara sa già come giocherà, continuerà a muoversi ed a colpire chiunque veda, cercando di evitare i fasci laser che proveranno a prenderla. Lulù farà lo stesso per vedere come funziona, in fondo per lei così come per le altre Crusaders è la prima volta. Subito Barbara vede con la coda dell'occhio un ragazzo nascosto dietro ad un pilastro, punta l'arma e fa fuoco, colpendolo alla schiena e facendole segnare un punto. L'elmo del ragazzo si spegne, così che per 45 secondi non possa né colpire né essere colpito, in modo da dargli il tempo di trovare un nuovo punto nascosto. Poco dopo, ne becca un altro che a sua volta l'ha vista e che le punta la pistola contro per poi fare fuoco, ma Barbara è abbastanza veloce da evitare che il raggio laser la prenda su un pezzo di armatura schivando verso sinistra. Mentre l'avversario tenta di aggiustare il tiro, Lulù fa fuoco contro di lui colpendolo all'elmo, guadagnando due punti e costringendolo ad andarsene

Jackie e Rosa giocano in modo più tattico, infatti invece di correre allo sbaraglio dappertutto preferiscono andare avanti con calma tenendo l'arma alzata e stando schiena contro schiena, così che il malcapitato che cerchi di arrivare loro da dietro riceva un colpo laser in sicurezza per l'altra

Jackie “Hehe, così voglio proprio vedere come ci colpiscono!”

Presto detto, da un rialzamento del campo da gioco ad una decina di metri da loro si piazza qualcuno che punta addosso ad entrambe e fa fuoco, prendendole una sul petto e l'altra in mezzo agli occhi, guadagnando i punti e facendosi notare

Loretta “Beccate!”

Da dietro al muro del rialzamento sbucano fuori Loretta e Gemma, soddisfatte di aver centrato due dei loro obiettivi principali, gli sarebbe importato di meno se fossero state altre persone. In fondo quando erano arrivate li non volevano vincere, solo passare un pomeriggio divertente con le sorelle battendo le loro rivali

Jackie “Un colpo fortunato, abbiamo ancora tempo per rifarci”

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 6 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Loretta e Jackie restano sorprese dell'annuncio improvviso, le sorelle un po' meno

Gemma “Wow...doveva essere scarsino”

Rosa “Per forza, non sono passati neanche 4 minuti...”

Jackie “Non credo sia solo quello. Per essere stato eliminato così in fretta, ci deve essere qualcuno che non gli ha lasciato tregua. A volte lo fanno, vengono qui in gruppo e mettono gli altri giocatori all'angolo”

Loretta “E li colpiscono finché non sono eliminati. Sembra che dovremo stare attente. Adesso andiamo, prima che siano loro a colpirci”

Assieme alla sorella si allontana e si guarda attorno per cercare chiunque possa diventare la loro prossima preda. La caccia è ancora molto lunga

Pochi attimi dopo, le armi di Jackie e Rosa riprendono a funzionare, appena in tempo perché vedano Barbara sfrecciare da un nascondiglio all'altro con Lulù che tenta di starle dietro. Reciprocamente, anche loro due vedono le sorelle Apple nascondersi dietro ad un pilastro. Credendo che non le abbiano viste, avverte Lulù

Barbara “Ho visto Jackie e Rosa andare la dietro. Facciamogli una sorpresina!”

Ancora incredibilmente fresca come una rosa e senza un minimo di stanchezza, prende nuovamente la rincorsa verso la svolta che ha visto prendere alle due ragazze, non aspettandosi però che Jackie in quel momento salti fuori dal nascondiglio puntandole la pistola addosso. Barbara cerca di fermare la corsa o quanto meno di cambiare direzione, ma ha preso troppa velocità per riuscirci e inizia ad intricarsi da sola il passo. Jackie quindi prima le spara e poi le corre incontro per afferrarla prima che possa cadere a terra, riuscendoci appena in tempo prendendola per un braccio. Intanto anche Lulù le era corsa incontro per cercare di afferrarla, ma l'unica cosa che ne ricava è un colpo sull'elmo da parte di Rosa

Barbara “Fiuu...per un pelo. Grazie”

Jackie “Di nulla. Quante volte sei già stata colpita?”

Barbara “Questa è la prima. Lei invece è già al secondo con questo”

Jackie “Allora credo siano in vantaggio Loretta e Gemma. Non scherzava quando ha detto che ci sa fare con le armi”

Barbara “Quando la troverò vedremo se è così”

Voce all'Altoparlante “I giocatori numeri 13 e 21 sono stati eliminati per essere stati presi 5 volte”

Rosa “Ancora altri due?”

Jackie “Cavolo, oggi mica scherzano. Sarà divertente eliminarli”

Barbara “Puoi scommetterci. Anzi, noi li andiamo a cercare, così ce li leviamo subito di torno. Forza Lulù!”

Di nuovo in piedi, lei scatta via e Lulù le corre dietro

 

Poco più in là, Loretta e Gemma si muovono accovacciate e guardandosi intorno a destra ed a sinistra. Come il padre le ha insegnato, sta attenta al più piccolo rumore di passi che possa esserci e a chiunque emetta un fiato. Il tempo passa inesorabile, in una decina di minuti la Crusaders ha sparato a tre giocatori sul petto, mentre la sorella ha generosamente elargito sette colpi in testa ad altrettante persone, Barbara e Lulù comprese mentre le aveva sentite correre in giro. Certo, nessuno è invincibile, infatti anche loro sono state colpite entrambe da due colpi. E qualcuno ha eliminato altre quattro persone, per cui essendo partiti in 30 ne restano solo 23. Ma il numero si abbassa di nuovo

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 2 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Gemma “Ancora?”

Loretta “Giocano pesante. O magari sono state le nostre amiche ad eliminare qualcuno stavolta”

Mentre parla, sente qualcuno correre e sbucare appena davanti a lei, che con una buona dose di rapidità alza la pistola e lo colpisce in testa

Loretta “Preso!”

Ragazzo N.20 “Accidenti, era l'ultimo colpo”

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 20 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Loretta “Già la quinta volta?”

Ragazzo N.20 “Si, e ancora adesso non so chi mi abbia preso le altre quattro. Come mi ha colpito è sparito”

Mentre si allontana verso l'uscita, Loretta pensa che possa essere stata Barbara a prenderlo, purché veda difficile che con il suo passo pesante nessuno si accorga che sia li vicino. E come le accade spesso in quella sala giochi, il roleplay è sempre dietro l'angolo

Loretta “Quindi vi piace soffiarmi le prede eh? Beh la cosa non durerà ancora a lungo”

Gemma “...cosa hai detto Rarity?”

Loretta “Nulla di importante. Adesso abbassa la voce e muoviamoci, abbiamo un predatore da stanare”

Mentre si allontana, la sorella la segue confusa, ma non è la sola. Anche Jackie si fa prendere spesso dal gioco di ruolo quando si trova nella Guerra Laser, e Rosa ci si ritrova in mezzo

Jackie “Sembra che cadano come mosche. Stammi vicina sorellina e saremo al sicuro...e ricordati, non farti prendere o diventerai una di loro. Siamo più intelligenti di tutti gli altri, se agiamo bene e non ci facciamo circondare li faremo tornare strisciando nella tomba!”

Rosa “Sorellona, sei diventata strana”

Jackie “Non preoccuparti per me, preoccupati solo di abbattere tutti quelli che vedi”

Rosa “Beh...va bene”

 

Barbara intanto non smette di correre, anche se un po' più lentamente di prima. Lulù ha rallentato molto dopo venti minuti passati praticamente solo a correre e l'ultima cosa che vuole è lasciarla indietro

Barbara “Vuoi che ci fermiamo un po'?”

Lulù con il fiatone “No di certo...ce la faccio...andiamo avanti così”

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 8 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Barbara “Accidenti! Adesso restiamo solo noi, il resto delle ragazze ed altri due giocatori”

Lulù “Stiamo attente allora...ci resta solo un colpo e poi siamo eliminate anche noi”

Barbara “Già...hehe...correre dovunque è divertente, ma non è molto facile vincere così. Pazienza, una vita ci basta e ci avanza!”

Purtroppo così non è. Il tempo di dire quella frase ed un raggio laser colpisce alla schiena Lulù, il cui casco si spegne per l'ultima volta. Barbara non ha nemmeno il tempo di girarsi e vedere chi ha fatto fuoco che un altro colpo viene sparato alla sua sinistra e la colpisce in pieno al petto, eliminando anche lei dal gioco. Solo dopo vede sbucare un ragazzo sogghignante

Barbara “Cosa? Tu?!”

 

Voce all'Altoparlante “I giocatori numero 24 e 25 sono stati eliminati per essere stati presi 5 volte”

Rosa “Sentito? Quelli erano i numeri di Rainbow e Scoot. Rarity e Sweetie devono averle colpite”

Jackie “Loro...oppure uno degli altri due. Non diamo nulla per scontato. Ah...sai dirmi quanto tempo è passato da quando abbiamo iniziato?”

Rosa “Credo poco meno di tre quarti d'ora. Perché?”

Presto detto. Come accade dopo che sono passati quaranta minuti, la difficoltà del gioco aumenta. Le luci si spengono e vengono lasciati accesi solo i neon presenti sugli angoli di tutti i ripari, creando una bassa illuminazione e costringendo chi gioca a basarsi praticamente solo sull'udito in quanto la visibilità diventa praticamente nulla. Ma Rosa non ne è al corrente

Rosa “Che è successo?! È saltata la corrente?”

Jackie “No, siamo solo entrate nel loro territorio...gli zombie si basano sul nostro odore per trovarci, quindi non hanno bisogno di luce”

Rosa “Gli...zombie? Cosa intendi...”

Le due sentono rumore di passi provenire dalla loro destra e d'istinto puntano l'arma in quella direzione, ma al contrario di ciò che si aspettano arriva un giocatore alle loro spalle che prima colpisce Jackie lasciandola con una sola vita e poi becca Rosa in testa e la elimina dal gioco

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 23 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Dall'ombra si avvicina a loro una sagoma che subito di primo impatto riconoscono per via degli occhiali da sole che porta nonostante il buio

Rosa “...ma...Francy?”

Francesco “Io, soldato. E sembra che il tuo comandante sia rimasto da solo”

Come Jackie e Loretta, anche lui veniva spesso in quella sala giochi. E sempre come loro, adora iniziare un roleplay quando il gioco si fa duro

Jackie “Ha...quindi ci sei anche tu qui. Non me lo aspettavo, sarà divertente bucherellarti non appena mi sarò ricaricata”

Francesco “È tutto da vedere. E poi, prima che tu ti sia ricaricata, io sarò lontano da...”

La sua frase non finisce perché gli arriva un colpo alle spalle sull'armatura, lasciando anche lui con una sola vita. Da quella direzione, arrivano Loretta e Gemma

Loretta “Guarda un po', caccia grossa quest'oggi. Anche se non credo sia corretto sparare ad un animale cieco”

Francesco “Non sono certo gli occhiali a limitarmi, giovane spudorata. Ma devo ammetterlo, ti muovi meglio dell'unità di spionaggio per non esserti fatta sentire”

All'improvviso, si accovaccia a terra ed un colpo becca in pieno Gemma, mandando in fumo l'ultima vita che le restava. Dietro di lui c'è Jackie in piedi con la pistola puntata

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 27 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Jackie “Ah, ho beccato quello sbagliato. Sempre uno in meno comunque”

Loretta, puntando la pistola su Jackie “Tu hai fatto fuori la mia sorellina. La pagherai per questo, ti userò come pelliccia!”

Francesco, puntando la pistola su Loretta ”Sembra che però tu ti sia dimenticata del tuo obiettivo principale”

Jackie, puntando la pistola su Francesco “E tu come tutti hai perso la ragione se pensi che ci sia solo lei”

I tre sono in stallo. Se uno fa fuoco, anche gli altri due faranno lo stesso, finendo con l'eliminarsi a vicenda. Ma quello per Jackie e Loretta è sempre il loro pomeriggio con le sorelle, una cosa che viene prima di tutto

Loretta, puntando la pistola su Francesco “Sai, credo che questa volta ti cacceremo in due”

Jackie “Mi dispiace, nulla di personale, è solo la sopravvivenza del più forte”

Le due lo spingono ad andare con le spalle al muro, mentre lui punta la pistola prima su una e poi sull'altra senza decidere a chi sparare. Alla fine, si arrende ed abbassa l'arma

Francesco “Capisco. Bene, lasciatemi almeno dire l'ultima parola”

Loretta “E cioè?”

Francesco “Fuoco!”

 

Un colpo di pistola becca Jackie al fianco sinistro, eliminandola dal gioco, mentre con uno scatto Francesco rialza l'arma e la punta contro Loretta, anche lui facendo fuoco ma non riuscendo a colpirla, dato che lei scatta a destra e si nasconde dietro un riparo

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 22 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Jackie “Cavolo, è finita anche per me”

Loretta “Ma chi è stato?”

Saltellando, dalla punto di arrivo del colpo spunta fuori una ragazza sorridente con i capelli rosa che sbucano fuori dal casco

Diana “Ciao Jackie e Rosa! Ciao Loretta e Gemma!”

Loretta “Cosa?! C'è anche lei?!”

Francesco “Già, l'ho incontrata all'ingresso venendo qui. Sono rimasto sorpreso anche io di vederla all'inizio”

Diana “Ero già stata qui una o due volte. E quando ho visto che stavate entrando tutti ho pensato “Perché non entro anch'io e ci divertiamo tutti assieme?” quindi sono entrata e ho visto solo Francesco con cui ho deciso di fare squadra! Volevo chiederlo anche a voi all'inizio ma poi ho visto che eravate già divise tutte in squadre da due e per essere giusti credevo sarebbe stato meglio restare noi due da soli!”

Francesco “È brava a sparare e riesce sempre a trovare qualcuno in poco, non so come faccia, so solo che abbiamo eliminato un po' di persone molto in fretta e alle spalle. Credo che in pochi ci abbiano visti”

Loretta “Quindi eravate voi...bene, ora è tutto chiaro”

Francesco “Adesso però vieni fuori e fatti eliminare, così termineremo questa guerra”

Loretta “Abbiamo tutti e tre una sola vita, no? Quindi ho ancora la possibilità di prendere qualche altra preda”

Diana “Di che sta parlando? Hanno aggiunto degli animali ad un certo punto della partita?”

Francesco “No, ha solo perso la ragione. È come un topo in trappola ormai”

Loretta “Si...e gli animali in trappola sono i più pericolosi!”

Con un rapido scatto, punta alla parte opposta della strada su cui Francesco e Diana si trovano e mentre corre riesce ad evitare i loro due colpi laser ed a beccare Diana in testa, restando quindi solo lei e Francesco

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 30 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte”

Diana “Caspita, che mira! Ora restate solo voi due!”

Francesco “Notevole, soldato. Colpo a sorpresa, velocità adeguata e precisione non da poco”

Loretta “Lo so, sono un'ottima cacciatrice”

Francesco “Ti propongo una cosa. Finiamola con un duello. Diana conterà fino a tre, dopo di che estrarremo le pistole e faremo fuoco”

Loretta “Ci sto. Vedremo chi sarà più veloce”

La ragazza esce dal suo nascondiglio e si mette precisamente davanti al ragazzo, infilando la pistola nella tasca dei jeans. Lui fa lo stesso

Diana “Duello all'ora di punta, anche se l'ora di punta non è! Che forza! Ok, allora...uno...”

I due sono pronti con la mano appena sopra l'arma e osservano la mossa del proprio avversario, se scatterà prima saranno entrambi preparati a schivare

Diana “...due...”

Jackie, Rosa e Gemma non sono ancora uscite, aspettano solo che uno dei due spari all'altro

Diana “...due e mezzo...”

Neanche la falsa partenza di Diana li smuove, entrambi sanno bene che prima di muoversi devono aspettare che lei dica Diana “TRE!”

In un istante, entrambi estraggono e sparano, con un unico bersaglio da colpire. Il casco di uno dei due si spegne

 

Voce all'Altoparlante “Il giocatore numero 29 è stato eliminato per essere stato preso 5 volte. La vittoria va al giocatore numero 26, Loretta Diamante”

Nonostante la precedente superiorità numerica, è Francesco che viene per primo colpito in testa dal colpo e viene sconfitto

Francesco “Beh, ho perso. Bella partita comunque!”

Loretta “Grazie, è stato un bel duello”

Gemma “Sorellona! Hai vinto! Evvai!”

Diana “È stato super-iper-divertente! Dovremmo venire qui più spesso, questo posto è bellissimo per organizzare sfide, magari anche qualche festa se ci danno il permesso!”

 

Una volta usciti dalla stanza, Loretta riceve come premio ciò che viene dato sempre al vincitore, una targhetta con sopra inciso “Vincitrice della Guerra Laser – N.26 – Loretta Diamante”. Si ritiene soddisfatta perché non solo ha vinto come ultima sopravvissuta, ma anche per aver fatto più punti di tutti. All'ingresso ad aspettarle ci sono Barbara e Lulù

Barbara “Grande, hai vinto! Ma è solo per questa volta, la prossima sarà nostra!”

Loretta “Grazie...ma sarà tutto da vedere”

Rosa “E poi sbaglio o vi hanno eliminate prima di noi?”

Lulù “Non ci aspettavamo che ci fossero anche loro due. E poi l'ho rallentata, magari senza di me ce l'avrebbe fatta”

Barbara, stringendola a se “Forse, ma non sarebbe stata la stessa cosa senza di te come compagna di squadra!”

Jackie, stringendo Rosa “Si, dovremmo organizzare più spesso questi pomeriggi tra sorelle”

Loretta mentre Gemma la abbraccia “Magari anche in altri posti...in fondo, la Guerra Laser è divertente ma è anche molto rozza...la prossima volta, si va per negozi!”

Nonostante tutto, Loretta è davvero Rarity. Ed il pomeriggio era ancora lungo, quindi una volta usciti ed aver salutato Diana e Francesco, decidono di andare al bar più vicino a spendere il resto del giorno, per riprendere il fiato dal gioco. Sicuramente, Lulù, Rosa e Gemma sono molto felici, per loro non c'è cosa migliore che passare un po' di tempo spensierato con le persone a cui più tengono al mondo, non importa né dove né quando, l'importante per loro è poter passare bei momenti del genere con la speranza che un giorno tutto questo torni ad essere ciò che deve essere da sempre: la loro normale vita ad Equestria

 

 

 

 

 

Miracolo! Sono tornato! Scusate per la lunga assenza...oddio, lunga, non così tanto...ma per me lo è stata...però ho due ottimi motivi. Il primo è stato che Catorcino, il mio “adorato” computer, è morto ed ho dovuto aspettare un mese perché lo rimettessero a posto, il secondo è che siamo in Estate e non c'ho voglia di fare un cazzo, nemmeno di scrivere. Ora che è tornato però ci voglio provare, anche perché mi fa passare un paio d'ore senza annoiarmi. Ah...se avete mai partecipato davvero ad una Guerra Laser o come si chiamano, sappiate che mi sono inventato quasi tutte le regole perché sono pigro e non volevo consultare un vero regolamento. Quindi, to the next chapter!

MC Outlaw

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Capitolo 9
*** 9 - Giornata di Apprendimenti ***


Sono già passati tre giorni dall'inizio della scuola, due da quando Discord è arrivato in casa di Chiara e non si è più praticamente mosso dal divano. Dopo la scoperta della televisione, voleva scoprire il più possibile sul suo modo di far divertire la gente. I genitori della ragazza sono condizionati dalla sua magia caotica e la credono una cosa normale, mentre Chiara aveva provato un paio di volte a distoglierlo, ottenendo solo una momentanea attenzione, che però subito dopo ritornava su altro. Ora lei sta per uscire diretta a scuola, ma viene fermata dal draconequus

Discord “Oh, Fluttershy, dovresti dire agli altri Elementi di andare a dormire presto stasera. Ho recuperato abbastanza energie per portarvi in un nuovo sogno!”

Chiara “Davvero? Ottimo...ma...perché non vieni tu a dirglielo di persona?”

Discord “Scherzi? Hai idea di quanti canali debba ancora vedere? E poi te l'ho detto, la scuola non fa per me, neanche se la gestiscono Spike e le tre ragazzine”

Chiara “Oh...ok...”

Con un nuovo tentativo fallito, la giovane esce dalla porta sconsolata di non essere nuovamente riuscito a schiodarlo di li. Una piccola palla di pelo bianca, dopo aver assistito alla scena, salta sul divano ed azzanna la mano al draconequus

Discord “AHIA! Ma chi...?!”

Angel molla la presa e si mette ad indicare arrabbiato la porta

Discord “Cosa vuoi? Stai indicando Fluttershy?”

In risposta, il coniglio mima una camminata

Discord “Stai...dicendo che dovrei uscire?”

Lui annuisce e gli mostra un libro di testo

Discord “Io? Andare a scuola? Neanche per ideAHIA! BASTA!”

Nuovamente arrabbiato, Angel afferra per il pizzetto Discord e se lo trascina fino alla finestra indicandogli Chiara fuori dal cancello. Nota solo in quel momento che sembra intristita, vedendo poi il coniglio indicarlo e battere a terra una zampa. Capisce cosa intende: Chiara è triste per colpa sua. Forse sperava di passare un po' di tempo con lui, per poter parlare di Equestria o di cose del genere o comunque per stare in sua compagnia, e lui invece stava tutto il tempo a guardare TV. E se c'è una cosa che Discord non vuole è vedere la sua cara amica soffrire

Discord “...e va bene, la seguo e vado in quella scuola. Contento?”

Soddisfatto, gli annuisce in risposta. Il draconequus spegne la TV e si avvia fuori di casa, raggiungendo la sua amica in poco tempo

Discord “Fluttershy! Aspetta, ho cambiato idea!”

Lei si ferma e si volta, mentre Discord si guarda intorno e si gratta il collo imbarazzato

Discord “Si...ecco...beh, magari stare un po' a scuola con voi non mi farà male...però ora dovresti dirmi: cosa vi insegnano qui?”

 

Una domanda un po' particolare: in primo luogo, c'è da specificare che non tutti i sette ragazzi avevano scelto la stessa specializzazione, quindi non avrebbero potuto imparare ciò per cui avevano iniziato quella scuola. Inoltre, come insegnanti non hanno nessuno se non Paolo, Gemma, Rosa e Lulù, che di materie insegnate in quella dimensione non sanno granché. Per questo si era deciso che Spike avrebbe insegnato Inglese, Gemma sarebbe stata l'insegnante di Matematica, Rosa quella di Italiano e Lulù sarebbe stata l'insegnante di Ginnastica. Ma anche in questo c'è un problema, che una volta arrivati in classe fece divertire Discord non poco

Discord in preda alle risate “Voi...voi siete...siete dei geni...hahaha!”

Gemma “Beh, non è colpa nostra se i Polimorfi hanno attaccato prima che finissimo la scuola!”

Discord “La scuola elementare per di più! E Spike non ci è neanche mai andato a scuola! E voi vorreste essere i loro insegnanti? HAHAHA!”

Paolo “Avevamo bisogno di un modo per entrare qui a scuola e l'unica era farci dare un lavoro a stretto contatto con gli studenti”

Sabrina “Ma come vi siete fatti assumere? Non dovevate...non so, presentare un curriculum, fare un esame...”

Lulù “In teoria si. In pratica abbiamo usato dei Costrutti Illusori per farci assumere”

Discord “Fluttershy, me lo potevi dire che vieni a scuola a non fare nulla, sarei venuto fin da subito! Ma scusate, allora cosa avete fatto in questi giorni?”

Barbara “Beh, vediamo: il primo giorno siamo scappati dall'Orso Costrutto, il secondo siamo venuti ad Equestria e ti abbiamo liberato e ieri abbiamo ascoltato di come loro quattro siano sopravvissuti dopo l'invasione. E oggi...oggi che si fa?”

I quattro teorici insegnanti si scambiano qualche sguardo, indecisi sulla risposta

Discord “Non ne avete idea, ho indovinato?”

Paolo sta per rispondergli qualcosa, ma mentre apre la bocca si rende conto che il draconequus ha riassunto tutto ciò a cui stava pensando in una sola frase

Discord “Non avevo dubbi...”

Detto questo, si fece materializzare sul naso un paio di occhiali rotondi e una bacchetta in mano

Discord “A questo punto, anche io potrei insegnarvi più di loro”

Rosa in tono di sfida “Se credi di poterlo fare, fallo”

Discord “Ppfft, che ci vuole? Fare l'insegnante è semplice, l'ho visto alla TV!” indica con la bacchetta Barbara “Quiz a sorpresa! Qual'è il suono delle mani che applaudono?”

Barbara “Ehm...clap?”

Discord “Giusto! Ti do una F!”

Sabrina “Una F? Tolto che qui in Italia si usano i voti numerali...ma se ha risposto giusto, perché darle un brutto voto?”

Discord “Non lo so, ma in quel cartone animato facevano così. Anche se quel Crocker mi pareva un po' schizzato”

Paolo “Senti, invece di fare il cretino perché non gli racconti qualcosa di Equestria? Prima dell'invasione tu la conoscevi sicuramente meglio di noi”

Discord “Mmhh...qualcosa di Equestria eh? Beh, potrei iniziare a parlargli di Canterlot, la seconda città mai fondata nel regno”

Gemma “Come la seconda? Credevo fosse la prima...”

Discord “No, la prima ad essere fondata fu quella dove venne eretto il castello originario di Luna e Celestia, quello nella Everfree Forest. Tutto iniziò quando...”

 

Come insegnante improvvisato nelle prime due ore, Discord non se la stava cavando per niente male. Il vantaggio della pietrificazione lo aveva portato a vedere tutta la crescita di Equestria, fin dove poteva ricordarsi. In quel poco tempo aveva raccontato loro di come il regno nella foresta era nato, cresciuto e caduto alla sconfitta di Nightmare Moon, passando poi a regni e minacce più vecchie, come il Crystal Empire ed il primo attacco di Tirek, arrivando poi a lui stesso

Discord “La battaglia tra me, Luna e Celestia era senza esclusione di colpi! Loro mi colpivano dall'alto con incantesimi Lunari e Solari, ma le mie difese Caotiche sembravano reggere tutti i colpi, al punto da spingermi ad usare i miei scudi per colpirle e farle precipitare. Quando si rialzarono, iniziarono ad indietreggiare e corsero via. Dovevate vedere come erano spaventate!”

Diana “E poi che cos'è successo? Le hai sconfitte una volta per tutte? Avete fatto la pace e vissuto in un regno di dolce zuccherosità?”

Loretta “Diana, non ti ricordi? Ci ha già detto che era stato sconfitto, lo avevano pietrificato”

Discord, con aria offesa “Mph, non mi aspettavo certo che sarebbero ritornate con quei dannati Elementi dell'Armonia”

La campanella suona e il primo intervallo si fa sentire, spingendo i ragazzi ad uscire dall'aula

Sabrina “A dopo...prof”

Nel dire quella frase la ragazza scherza, ma Discord la prende molto sul personale, infatti bastano quelle parole per rendersi conto di che cosa sta succedendo. Stava diventando un noioso insegnante, l'ultima cosa che si era ripromesso di non diventare mai e poi mai. Doveva smettere finché era in tempo

Discord “Voi quattro! Non avete davvero nulla da insegnargli?”

Paolo “Perché? Stai andando così bene, potresti anche prendere il nostro posto e...”

Discord “Ripeto, non potete davvero insegnargli nulla?! Magari...magari qualcosa di utile contro i Polimorfi! Io posso usare il Caos contro di loro, ma voi quattro e loro sette no! Ecco, insegnategli a combatterli!”

Lulù “...effettivamente non ci avevamo pensato. Loro devono recuperare gli Elementi, ma senza di quelli cosa farebbero se si trovassero davanti ai Polimorfi?”

Rosa “Va bene, ma per combattere hanno bisogno di impararlo con i loro corpi originali. Non so cosa possiamo insegnargli con questi qua da umani...”

Gemma “Mmhh...OH! IDEA!”

 

In una decina di minuti la campanella trilla di nuovo, facendo terminare l'intervallo e spingendo i ragazzi nelle proprie classi, compresi quelli della 3 E.M., che non trovano però ciò che si aspettavano all'interno. In mezzo all'aula torreggia Noslo, l'Orso Costrutto di Sweetie Belle, che di puro istinto li fa scattare dentro all'aula e chiudere la porta il più in fretta possibile

Loretta “Ragazzi! Vi pare il modo di fare comparire un Costrutto, così, con la porta aperta?! Lo potevano vedere dalle finestre!”

Gemma “Scusa, però dovevamo prepararci. Noslo è il nostro unico Costrutto da Trasporto, lo dovevo evocare per prendere quello che mi serve”

Sabrina “Cioè?”

Gemma “Beh, visto che presto dovrete lottare contro i Polimorfi, volevo darvi qualcosa per combatterli. È stato Discord a darmi l'idea...prima di scappare via non so neanche per dove. Sembrava essere parecchio di fretta”

Chiara “Sarà tornato a casa...credo non si trovi bene a scuola...”

Francesco “Beh, cosa avevi in mente di darci?”

Noslo e Gemma lasciano vedere, sopra a cinque tavoli attaccati tra di loro, sette pezzi di pietra trasparenti e altrettanti blocchi di rami verdi luminescenti

Gemma, indicando le pietre “Questi sono i cristalli che si usano per la Cristalloneria” indicando poi i blocchi di rami “Questi invece sono Cuori di Timberwolfs. Cosa vi fanno venire in mente?”

Jackie “...dei Costrutti?”

Gemma “Esatto! Vi spiegherò come creare dei vostri Costrutti personali!”

Diana “Che forte! Ma...Paolo ci aveva detto che solo voi ed i Diamond Dogs sapete usare la Cristalloneria. Li creerai tu per noi, quindi?”

Gemma “Non esattamente. Noi ci siamo riuscite perché eravamo portate naturalmente e ho i miei motivi di credere che lo siate anche voi. Avanti, prendete questi cristalli e provate a modellarli. Vi basterà volere che cambino forma”

I sette fanno come detto dalla donna ed ognuno chiude gli occhi ed immagina cose tra le più varie, cercando di volere che le gemme in mano loro mutino. Quando riaprono gli occhi, il risultato non è ciò che si aspettavano. Ognuno dei loro cristalli ha effettivamente cambiato forma. Sabrina ha in mano un libro, Jackie un albero, Barbara una saetta, Francesco un fuoco d'artificio, Chiara una casetta per uccelli, Diana un cappellino da festa a punta e Loretta un rotolo di spago

Barbara e Jackie “Forte!”

Gemma “Come mi aspettavo! Ero convintissima che sareste state in grado di farlo! Anche se avete dei corpi nuovi, le vostre anime sono le stesse che avevate ad Equestria, anime in grado di sostenere la magia degli Elementi dell'Armonia. Se potevate usare quelli, la Cristalloneria doveva per forza essere una passeggiata. Adesso, vi spiegherò come combinare i cristalli con i cuori per dare vita ai Costrutti”

Tutti “Pronti!”

 

Come se fosse una vera lezione, Gemma è dietro alla cattedra con Noslo al suo fianco se servissero altri materiali, mentre i sette teorici studenti sono al loro tavolo

Gemma “Il principio di fusione è semplicissimo, se si sa usare la Cristalloneria. Appoggiate i cristalli sul vostro banco”

I sette obbediscono, mentre Noslo passa un cristallo ed un cuore alla professoressa, che come loro lo stende sulla cattedra

Gemma “Adesso, guardate cosa succede”

Con delicatezza, l'insegnante appoggia sul cristallo il blocco di rami, che lentamente viene inglobato all'interno della pietra come una goccia d'acqua si fonde con il mare, sparendo infine al suo interno mentre lei mantiene vi mantiene la mano sopra

Gemma “Come per il cristalli, vi basta volere che il cuore si fonda assieme e quello lo ingloberà, iniziando a sviluppare il Costrutto. Purtroppo, una cosa che ancora nessuno ha imparato a controllare è la forma che avrà la creatura: quella, una volta formatasi, avrà la piega della vostra anima. Un'altra cosa, forse un po' fastidiosa...”

Appena toglie la mano dal cristallo, quello si polverizza e resta solo il cuore appoggiato al tavolo

Gemma “È sempre la vostra anima a mantenere questa combinazione attiva. Se il cuore non sente più la vostra presenza diretta, assorbe tutta l'energia del cristallo e lo distrugge”

Barbara “Lo dobbiamo tenere in mano finché non si forma il Costrutto? E quanto tempo dovrebbe metterci?”

Gemma “72 ore spaccate. Anche noi ne stiamo facendo uno, quello che ci permetterà di tornare ad Equestria. Ci stimo mettendo più tempo perché oltre a crearlo dobbiamo anche collegarlo ad un altro nostro Costrutto, ma per ritrovarlo e tracciarlo ci vuole una pazienza infinita, soprattutto da una dimensione all'altra. In questo momento infatti Applebloom, Scootaloo e Spike stanno tentando di stabilire un contatto”

Francesco “Non so se sarà una cosa semplice...i nostri genitori faranno domande se ci vedono con questo affare in mano. E come facciamo per dormire?”

Gemma “La forma la potete modificare come volete, di solito lo si rende un bracciale per tenerlo sempre con se in ogni occasione e nel vostro caso per evitare che i vostri genitori li vedano. Avanti, provateci!”

I ragazzi, come suggeritogli, concentrano la loro volontà sui cristalli magici e lentamente perdono le loro forme diventando appunto dei bracciali

Gemma “E adesso, fondeteli!”

I sette afferrano i Cuori e, con la stessa delicatezza di Gemma, li avvicinano ai braccialetti. Grazie alla loro volontà, i cuori si fondono ed entrano al loro interno, facendo sentire a tutti una piccola pulsazione, come un fievole battito di cuore

Gemma “Se avete sentito come un impulso, vuol dire che la fusione ha avuto successo. Era il segnale che il vostro Costrutto ha avuto il suo primo battito cardiaco”

Chiara “Incredibile...era come un cucciolo appena nato che muove le zampe per la prima volta...”

Sabrina “Gemma, puoi chiarirmi una cosa? Se i Costrutti sono così semplici da fare, perché non creare un esercito? Qualcosa di così potente in grande quantità dovrebbe essere in grado di eliminare i Polimorfi...”

Gemma “Era una cosa che avevamo pensato anche noi, ma ci siamo dovute ricredere. In primo luogo, come Paolo vi ha già detto, i siti di estrazione sono delicati, se ce ne sono troppi o troppo pochi implodono ed addio cristalli. Inoltre, anche se una persona ha a disposizione cento Costrutti, c'è un limite al numero di quelli che la sua anima può sostenere. Chi è alle prime armi ne riesce ad evocare uno, ma se prova a fare più di quello il peso per la sua anima è troppo da sostenere e quelli evocati in seguito sono costretto a ritornare da dove sono venuti. Noi sono anni che studiamo la Cristalloneria e ne riusciamo a sostenere tre alla volta, mentre il nostro maestro Astro arriva a cinque. Oltre a questo, saremo una decina al massimo a praticare la Cristalloneria nel nostro rifugio, quindi il massimo di Costrutti evocabili per noi sarebbe una trentina circa. Abbastanza pochi rispetto a tutto l'esercito di Krad”

Sabrina “Accidenti...”

Gemma “Ogni tanto potreste sentire altri battiti del cuore del Costrutto, ma è tutto normale, significa solo che sta crescendo. Tra tre giorni a quest'ora, vi farò vedere come ultimare la loro creazione e gli daremo un nome, gliene serve uno per poter essere evocati. E soprattutto, deciderete che tipo di Costrutti saranno. Ne esistono molti tipi diversi, anche se ogni Costrutto può averne solo due, ad esempio Noslo che è un insieme di Illusorio e da Trasporto, oppure Stosa, il muro costrutto di Scootaloo, che è Illusorio e Difensore, o ancora Mubav, il mostro costrutto di Applebloom, Illusorio e dell'Orrore. Ouroboros invece è di tipo Combattente e Spia. Dato che questi sono i vostri primi e vi serviranno per combattere, credo sia meglio che li facciate Combattenti e Difensori, in uno scontro è la combinazione migliore”

 

Il resto della giornata prosegue normalmente, senza Discord a raccontare niente su Equestria, il gruppo fantastica e butta giù teorie su come potrebbero venire fuori i loro Costrutti, destinate a rimanere tali almeno fin quando non si saranno finalmente formati, anche se ognuno ha le proprie convinzioni ed idee. A fine giornata, si salutano ancora una volta all'uscita e si dirigono ognuno a casa propria, Chiara con un po' di fretta per essere sicura che Discord stia bene. La sua improvvisa sparizione l'aveva lasciata preoccupata, magari si è sentito male

In realtà, appena rientra in casa lui è sul divano, con il telecomando in mano a ridere mentre in TV stanno dando I Dalton, lasciandola sollevata e stranita allo stesso tempo

Discord “Oh, bentornata! Com'è andata con i Costrutti?”

Chiara “Tutto bene...”

Fatica un po' ad andare avanti a parlare, ma trova la forza di fargli una domanda

Chiara “...però perché non sei rimasto anche tu? Mi hai fatta preoccupare...”

Discord “Scusa se non ti ho avvertita, però dato che volevano fare quello ho pensato che non sarei stato più utile, quindi sono tornato a casa”

Chiara “Però Sweetie Belle ci ha detto che è stata una tua idea...”

Lo sguardo del draconequus fa capire che si ritrova con l'acqua alla gola. La professoressa aveva parlato troppo

Chiara “Se non volevi venire, non eri obbligato...”

Discord “No, non è quello! È che...vedi, mi sono messo a raccontarvi di Equestria e di come fosse tanto tempo fa e...”

Chiara “E ci stava piacendo molto”

Discord “Si...però, ecco, è che...” con un po' di fatica, riesce a confessargli il suo timore “...è che se fossi andato avanti, ho paura che vi avrei annoiati. Che sarei diventato come uno di quei noiosi professori tutto studio e niente divertimento...e non lo voglio diventare. C'è un motivo se tratto tutto come uno scherzo...se non lo facessi, ho paura che diventerei fastidioso e che voi cerchereste di evitarmi. Mille anni fa magari ho un po' esagerato, però l'ho fatto perché sono convinto che se smettessi di essere così la gente non mi vorrebbe più attorno, ed è per questo che non voglio calmarmi del tutto con il mio caos...non voglio che voi mi vediate diversamente. E se mi mettessi a raccontarvi di Equestria come farebbe un qualsiasi insegnante, probabilmente lo fareste. Mi vedreste in modo diverso...non deve accadere...”

Abbassa quindi lo sguardo, perso ad immaginare chissà cosa

Chiara “È...tutto qui?”

Discord “Come “Tutto qui?”?”

Chiara “Secondo me esageri...credi che ti cercheremmo di evitare solo perché ci racconti qualcosa su Equestria? Sei del tutto fuori strada...io non lo farei mai, e nemmeno i nostri amici lo farebbero. Anzi, è stato bellissimo sentire quelle storie, so di averle già sentite, solo che non ricordo quando o dove...quindi, se ancora vuoi farlo, potresti continuare a raccontarci quello che sai, non cambieremo certo opinione su di te. Al contrario...te ne saremmo grati”

Discord “...credi davvero? Insomma, per me va bene, basta che non iniziate a vedermi come un insopportabile e noioso professore...”

Chiara “Non accadrà, tranquillo...non ti potremmo mai vedere come qualcuno di noioso”

Mentre lei sale, lui si sente un po' più rincuorato. Ha persino Angel al suo fianco e gli accarezza la testa senza timore, mentre il coniglio sembra sul punti di morderlo. Anche se hanno solo dei vaghi ricordi su di lui, non vuole che quei ricordi cambino. L'unica cosa che vuole cambiare è il canale che sta guardando ormai da quattro ore, mettendo su quello seguente, chiamato Cartoonito, in cui appena mette vede la sigla finale di qualcosa, cosa che a differenza di molti sembra interessare come parte integrante di qualcosa che lo diverte. Ed è solo di sfuggita che sia lui che Angel si sentono mancare un battito appena leggono un paio dei nomi dei personaggi doppiati, in quanto due di essi sono “Fluttershy” e “Discord”. Appena si riprende dalla strana sorpresa, cerca di premere il tasto Info del telecomando per sapere che diavolo fosse quella cosa, ma ormai appare solo il nome del Cartone seguente

Discord, rivolgendosi ad Angel “Per il caos...avrò letto male io?”

Il coniglio fa spallucce e lo guarda confuso, con l'aria di saperne ovviamente quanto lui. Nella sigla finale avrebbe giurato di aver sentito anche dire “pony”, ma non era troppo sicuro dell'accaduto. Però più ci pensava più gli si affollavano le idee più strane in testa, impossibili da scacciare ma possibili da controllare

Chiara, dal piano di sopra “Hai detto qualcosa?”

Discord “Eh? No, niente! Ce l'avevo con Angel, aveva...si era seduto sul telecomando!”

Mentre vedeva iniziare la sigla di Fragolina Dolcecuore, la sua mente era rivolta altrove: fosse dovuto rimanere su quel canale per tutto il giorno, avrebbe visto di nuovo quel cartone animato dell'attimo prima e si sarebbe tolto ogni dubbio. D'altronde, non poteva essere che in un cartone animato ci fossero personaggi chiamati esattamente come loro due...o no?

 

 

Ormai è calata la notte in città. C'è chi dorme beatamente sotto le coperte del proprio letto, tra di loro c'è anche chi sta sognando di cose che solo la sua mente può immaginare. Tra questi, dormono e sognano sette ragazzi avvertiti quella stessa mattina da Discord dell'imminente sogno concatenato. E come era già successo, i sette hanno il loro aspetto originario di pony addormentati, che lentamente si risvegliano in quel limbo magico creato dal draconequus

Twilight “...uh? Il sogno non è ancora iniziato?”

Davanti a lei, Discord ha una mano sul mento ed un espressione pensierosa. Sta infatti rimuginando su ciò che ha visto quel pomeriggio, lo show in cui è convinto di aver visto il nome suo e del pegaso paglierino. Ma è talmente immerso nelle sue perplessità che non si è accorto che tutti sono già svegli nel sogno e pronti a partire

Fluttershy “Ehm...Discord?”

La flebile vocina dell'amica basta a farlo riprendere

Discord “Oh? Oh, certo, certo, il sogno...ma prima, vi devo dire una cosa”

Applejack “Cioè...perché te ne sei andato senza dire nulla? No perché ci hai fatte preoccupare un po' tutte eh”

Discord “Eh? Davvero?”

Francy “Diavolo, amico, te ne vai senza dire nulla e senza un chiaro motivo? Per forza che si preoccupiamo!”

Il draconequus si sentiva stranamente felice, anche se tornato da poco e vago nei loro ricordi sembravano volergli bene come se lo conoscessero da una vita. L'unica cosa che sperava ora era che non iniziassero a pensare male di lui dopo il ricordo che gli avrebbe fatto affrontare

Discord “Scusate...non capiterà più, e se capiterà ve lo dirò. Ho avuto solo...un momento di debolezza, tutto qui. Ho avuto paura per un attimo di star diventando la cosa che odio di più al mondo...qualcosa di noioso. E di...evitabile volentieri”

Pinkie “Tu? Noioso? Mai! Se tu diventi noioso, io divento una patatina al formaggio!”

Rainbow “È vero...già solo dal ricordo che ci avevi mostrato era impossibile dire che fossi noioso, figurati se lo puoi diventare ora”

Twilight “E poi non ti potremmo mai evitare. Sei un nostro amico! E un membro importante del nostro passato. Sarebbe come voler evitare Spike o le ragazze”

Fluttershy dandogli una piccola botta al fianco “Che ti avevo detto?”

Discord “Grazie ragazze. Adesso, non domani ma da dopodomani tornerò in classe e vi parlerò di quello che so su Equestria e che probabilmente sarebbe complicato da recuperare dai vostri ricordi che non siano diretti. Non domani semplicemente perché ho una cosa da fare...e vi voglio tenere un suspense, quindi non ve la dirò!”

Rarity “Grazie di essere stato chiaro...”

Discord, indicando Fluttershy “Oh, no, Chiaro è lei se entra a contatto con la Poison Joke. Ma bando alle ciance, oggi vi porterò nel secondo ricordo che reputo più importante. E in cui, purtroppo, ho avuto la mia buona dose di colpe. Oggi vi porterò nel ricordo dell'attacco di Tirek”

 

 

 

 

 

Bene...ci ho messo un po', ed è un pochino più corto del solito, ma c'è e spero che vi piaccia. L'ho impostato appunto come una giornata di apprendimento, perché qualche lezione sti poveri cristi la faranno se vanno a scuola. Li ho anche iniziati finalmente al mondo dei Costrutti, cosa che volevo fare da un po' di tempo, ma non so ancora di preciso l'aspetto che voglio dargli...inventerò strada facendo. Perciò, To the next Chapter!

EDIT: Chiedo scusa, ma al salvataggio dello scritto non è rimasta memorizzata l'ultima parte (anche se alla rilettura ero convinto di averla messa), ergo ho cancellato e rimediato...fate finta che ciò non sia mai successo

MC Outlaw

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Capitolo 10
*** 10 - Il Regno dei Ricordi ***


Il luogo onirico si modificò grazie al volere di Discord, facendo comparire i ragazzi in un luogo che, per quanto ne avessero frammenti, non riconoscevano del tutto. Alcuni infatti ne avevano recuperato qualche ricordo, ma tutti quei pony che sembravano fatti di cristallo, come anche gli edifici, non gli dicevano molto

Fluttershy “Ma...dove siamo?”

Discord “Questo, cara Fluttershy, è il Crystal Empire”

Twilight “Ah, certo, ce ne avevi parlato oggi! Era qui che viveva Sombra, giusto?”

Discord “Esattamente. Ed è anche qui che lo avete sconfitto. Ma oggi non vi parlerò di come avete sconfitto Sombra, oggi...”

Applejack “Di come lo abbiamo sconfitto noi? Ma non ci avevi detto che era stato sconfitto più di mille anni fa?”

Discord “Non proprio. Mille anni fa è stato esiliato, ma poi è riuscito a tornare. Comunque...”

Rainbow “E come avrebbe fatto a tornare?”

Discord “...non lo so, avrà rotto la magia che lo teneva in esilio, ma non è questo che...”

Rarity “Lo abbiamo sconfitto sempre con gli Elementi, no?”

Discord “....uff...no, sono stati Spike e Cadence a batterli usando il Crystal Heart...adesso, però...”

Francy “Cadence? Mi ricordo di averla sentita di nome...chi è?”

Pinkie “E che cos'è il Crystal Heart? Come funziona?”

Discord “RAGAZZI!”

Il grido di frustrazione di Discord fa ammutolire di timore tutti, facendolo pure sentire in colpa. Ha ancora la testa tra le nuvole per ciò che aveva visto in televisione, ma non per questa ragione se la deve prendere con loro se hanno domande. È per quello che li ha portati li

Discord “Scusate...ma preferirei seguire questo ricordo invece di passare alla sconfitta di Sombra. Ho abbastanza energie per crearlo e mantenerlo attivo, ma la seconda me ne fa sprecare un sacco. Facciamo così: se avete domande, me le farete a scuola, ok?”

Twilight “Come...ad un insegnante?”

Discord schifato “Urgh...si...come ad un insegnante...ma non ricordarmelo. Se avete delle domande su questo sogno comunque fatemele. Per adesso, vi basta sapere dove siamo e perché eravate qui”

Rainbow “E allora che aspetti a dircelo?”

Il draconequus le sarebbe saltato al collo in quel momento, ma doveva mantenere la calma: dal suo volto si capiva che glielo aveva detto solo per infastidirlo

Discord “Allora...voi eravate qui perché c'erano degli importanti ospiti provenienti da un paese fuori da Equestria, ma non ricordo chi fossero. Gente pomposa e snob, comunque”

Con uno schiocco di dita, fa comparire il duca e la duchessa della Maretonia

Discord “In realtà Celestia aveva bisogno solo di Twilight per dimostrare che tutte le principesse di Equestria erano interessate al bla bla bla politico tra le nazioni, ma sapeva che comunque la avreste voluta seguire ed ha esteso l'invito a tutte”

Con uno secondo schiocco di dita teletrasporta il gruppo all'interno di un corridoio, davanti ad un imponente portone di cristallo

Discord “Qui Twilight ha iniziato a sentire i primi dubbi da principessa. Infatti fino a quel momento era una principessa solo di nome, non aveva mai ricevuto compiti importanti. E neanche stavolta era successo...come diceva lei, era li solo per” con il caos, trasforma la sua faccia in quella di un simpatico orsacchiotto di peluche “salutare e sorridere!”

Twilight “Immagino che volevo di più...un compito che mi facesse dimostrare di essere degna del mio titolo”

Discord “Già. Ma, come ti hanno detto Celestia, Luna e Cadence, il tuo momento sarebbe arrivato presto. Ed avevano più ragione di quanto credessero...mentre ancora vi trovavate qui nel Crystal Empire, un mostro si era rimesso in attività, assorbendo la magia degli unicorno per riacquistare tutta la sua forza”

Alle loro spalle si materializza un essere incappucciato sia con gli zoccoli che con due braccia e, da quello che possono vedere, dal volto di babbuino

Discord “Lui è Tirek, un mostro appartenente ad una razza quasi estinta, i Centauri Oscuri. Vi ho raccontato oggi del suo primo attacco”

Fluttershy “Si...voleva conquistare Equestria, ma suo fratello...Scorpan, mi sembra, mise in guardia Luna e Celestia. Poi quando tornò da dove veniva si perse ogni sua notizia...”

Discord “Precisamente. E dopo che Tirek fu sconfitto, venne imprigionato dove sanno bene anche Spike e le Crusaders, con Cerbero di guardia. Ma poi...”

Pinkie “Aspetta...questo lo so! Cerbero è andato via per un po' dal Tartaro e Tirek ne ha approfittato per scappare! Mi ricordo che era venuto a Ponyville!”

Discord “Brava Pinkie. Si, quando Cerbero ha lasciato la postazione di guardia, Tirek ne ha approfittato per fuggire...ed è tornato in attività solo qualche tempo dopo. E per “tornare in attività” intendo che era tornato per rubare la magia dei pony. Come le Crusaders vi hanno detto, ogni pony ha dentro di se un po' di magia, magia che gli permette di ottenere il Cutie Mark ad esempio. Negli unicorni è più marcata perché la sanno utilizzare grazie al corno...quindi, per riprendere più potere possibile, aveva iniziato a rubare loro la magia”

Twilight “Veramente infame...già solo il fatto che abbia ucciso Scorpan è tremendo, arrivare poi a rubare qualcosa di simile alla nostra vita...”

Discord “Sai Twilight, ancora adesso sono convinto che Tirek, per quanto malvagio, non lo fosse così tanto da arrivare uccidere il fratello...” aprendo la mano, mostra a tutti una collana a forma di triangolo dorato “Ma questo ciondolo mi rende difficile crederlo...Scorpan ci era molto affezionato da quello che so”

Pinkie “E questo ciondolo cosa sarebbe?”

Discord “Per Scorpan era il simbolo della sua amicizia con gli abitanti di Equestria, per me...la rovina. Ma è importante quello che è diventato per Twilight...ci torneremo più avanti”

Fluttershy “Aspetta...cosa intendi con “per me la rovina”?”

Discord “Io...ve ne parlerò dopo. Ci arriveremo con calma...”

Il tono del draconequus sembrava spezzato dal dolore in quel momento. Poteva essere qualcosa che non aveva ancora superato e che forse sarebbe stato duro da riaffrontare. Ma lo doveva fare ancora una volta per il bene dei suoi amici

 

Un altro teletrasporto li manda tutti nella camera da letto di Celestia

Discord “Anche se aveva ricominciato da poco, i furti di magia non erano passati inosservati. Celestia aveva avuto un sogno al riguardo in cui vedeva Tirek rubare le forze ad un unicorno. E giustamente ha voluto subito una riunione di Principesse e Generali per trovare una soluzione”

Lo schiocco di dita fa vedere a tutti Celestia seduta ad un tavolo assieme a Luna, Cadence, Twilight ed ai dieci Generali: i tre unicorni Shining Armor, Moonswirl e Plasma Jeyn, i quattro pegasi Spitfire, Cyrus Beam, Hurricane Cloud e Pluton Breeze e i tre pony di terra Dagg Moyeau, Bow Gunner e lo stesso Francy

Discord “Ecco, questa è una delle classiche riunioni del consiglio di Equestria. Non c'è bisogno che impariate i nomi di tutti i Generali, non sono stati molto...incisivi sulla faccenda”indicò poi Francy “E parlo anche di te”

Francy “Aspetta...io che c'entro in questa storia?”

Discord “Beh, tu assieme a quegli altri che vedi eri uno dei dieci Generali dell'esercito di Equestria. Infatti, dopo che Celestia vi ha mandati in questa dimensione, sono stati gli altri nove Generali a guidare gli attacchi contro i Polimorfi...senza successo, purtroppo”

Rarity “Ma ne sei sicuro? Io credevo che Francy creasse fuochi d'artificio!”

Discord “Beh, Equestria non era un regno che entra spesso in guerra, quindi se non si è guardie imperiali fare il soldato diventa un impegno secondario. Ma come vi ho detto prima, non sono cose che hanno a che fare con questo ricordo. Allora, Celestia stava discutendo con tutti i presenti su ciò che c'era da sapere su Tirek, compreso il suo obiettivo finale, cioè la conquista di tutta la magia di Equestria...e di Equestria stessa, ovviamente. Aveva bisogno di qualcuno che lo potesse affrontare e sconfiggere. Twilight credeva stesse per affidare il compito a lei, ma non fu così: disse ai Generali di tenere d'occhio le proprie zone di attività e affidò a me il compito di catturare Tirek”

Applejack “Maaa...non ci sei riuscito”

Discord “No, non proprio...ci arriveremo...”

 

Un altro schiocco di dita cambia nuovamente il luogo dove si trovano, ossia davanti ad un canyon non troppo profondo con l'unica caratteristica di una caverna irradiata di luce argentea. Sopra di esso, le rovine di quello che sembrava essere un castello antico, andato probabilmente distrutto molto tempo prima

Discord “Dato che Twilight non aveva niente da fare, aveva deciso di andare nel vecchio castello reale della Everfree Forest per spulciare qualche libro antico come piace a lei. E voi con Spike, da buone amiche, avevate deciso di seguirla”

Rainbow “Ah! Quindi questo è il castello dove vivevano Luna e Celestia mille anni fa”

Fluttershy indicando la grotta “E da quello che ci hai detto...la sotto c'è l'Albero dell'Armonia”

Aspetta una qualche risposta, senza però riceverne nessuna. Ed una volta giratasi, non vede più Discord da nessuna parte

Rarity “Ma dov'è?”

Discord “Yuuhuu!”

I sette alzano la testa e vedono scendere il draconequus usando un ombrello come paracadute, oggetto che fa sparire appena messo piede a terra davanti a loro

Twilight “...ok, che ti è successo? Un parassita nel cervello?”

Discord “Nulla del genere, è che volevo rifarlo! È così che sono arrivato, quella volta”

Francy “Beh...uh...potevi evitare. Sei stato disturbante...”

Discord “Oh, ma questo è niente, ho fatto ingressi teatrali ancora migliori di questo! E per rispondere a Fluttershy, si, l'Albero assieme agli Elementi dell'Armonia sono li dentro”

Pinkie “Come, anche gli Elementi? Ma non erano a Ponyville?”

Discord “Non più. Dopo una piccola...catastrofe possiamo dire, avete dovuto riportare gli Elementi all'Albero, altrimenti tutta Equestria sarebbe potuta finire in malora. Allora, volete andare a dargli un'occhiata?”

Twilight “Beh...direi di si. Almeno da farci un'idea di come sia fatto”

 

Scesa una rampa di scale incavata nella pietra chissà quanto tempo fa, non gli ci vuole molto per entrare nel tugurio scintillante e vedere in tutto il suo splendore letterale l'Albero dell'Armonia. E su tutte le sue sei ramificazioni vedono i loro Elementi dell'Armonia incastonati in blocchi cristallini simili a frutti, mentre il settimo, quello della Magia, si trova esattamente al centro del tronco quasi a simboleggiare la sua forza su tutti gli altri. E, alla base dell'Albero, uno scrigno chiuso con sette serrature diverse, che fa scaturire in loro una curiosità degna di una scimmia

Discord “Lo avete notato subito eh? Bene, ma non vi dirò subito cosa c'è li dentro, lo dovrete scoprire più avanti. E se lo sapete già non ditelo agli altri, preferirei che questo ricordo vi ritorni nel modo più naturale possibile”

I ragazzi avevano numerose domande: cosa ci fosse dentro, dove fossero le chiavi, perché gli trasmettesse un tale senso di importanza e di potenza magica...ma, se Discord voleva che restasse un “segreto”, non volevano deluderlo e non avanzarono nessuna domanda in proposito. Mentre ancora erano impegnati ad osservare sia il forziere che l'Albero, una sveglia sul polso di Discord trillò allegramente

Discord “Oh...beh...sembra che io debba andare. Tirek mi aspetta...”

Twilight “Cosa? E noi che facciamo?”

Discord “Beh, in teoria io vi avevo riconsegnato il vostro diario dopo una piccola “analisi”“ fa materializzare un'agendina con alcuni segnalibri sparsi qua e la e la consegna a Twilight“ e voi eravate andate nel castello a scoprire un modo per aprire lo scrigno...ma voglio portarvi a vedere cosa succede. Avete il diritto di vedere più o meno com'è andata...”

Con uno sguardo torvo, Discord schiocca le dita e modifica il luogo dove si trovano. Sono in una città, ma non potrebbero mai dire dove di preciso trovandosi in un vicolo buio e circondati dalla nebbia. Ma, nella foschia, riconoscono che un unicorno sta per essere preso alle spalle proprio da Tirek. Temono per il peggio quando il Centauro avvicina le braccia al povero malcapitato, finché il pony non volta e mostra di non essere un unicorno, bensì Discord mascherato dalla propria magia, che con un attacco a sorpresa riesce ad ammanettare il nemico

Discord “Ecco, bene, qui è dove è avvenuto il fattaccio”

Rainbow “Di che parli? Lo hai catturato!”

Discord “...è arrivato il momento di dirvelo...questa serata è stata per me una serata orribile. È vero, l'ho catturato, mi basterebbe riportarlo nella prigione di cerbero e tutto finirebbe...ma non accadrà. Tirek, adesso, cercherà di convincermi a tradire Equestria e a schierarmi con lui. Noi due assieme la potremmo conquistare, io ingannando i pony e lui rubando la loro magia”

Pinkie “Ma...tu rifiuterai, vero?”

Discord “...no, Pinkie...mi convincerà a passare dalla sua parte...”

Tutti “COSA?!”

Discord “È così...Tirek riuscirà ad ingannarmi. Mi convincerà che voi non siete veramente miei amici, che un vero amico non mi limiterebbe...che lui potrebbe essere il mio unico amico. Io non avevo ancora compreso cosa fosse davvero l'amicizia...e, per questo, mi ha ingannato con false promesse e con una falsa amicizia...”

I sette si scambiano degli sguardi interrogativi, come a cercare qualcosa da dire a Discord in quel momento. Sicuramente non glielo aveva tenuto nascosto, sapevano che era una cosa che c'era nei loro ricordi

Discord “Dunque...che avete da dirmi? Mi potete anche insultare, me lo merito in fondo...”

Solo dal suo tono sentono che in lui c'è un profondissimo rammarico per ciò che aveva fatto tempo fa, un dispiacere che non era ancora passato dopo tutto quel tempo. Ed ognuno di loro sa cosa dire

Francy “Beh...io non ho nulla da dirti. Quel che è stato è stato, si dice così no?”

Pinkie “Vero! Adesso che ce lo hai detto inizio a ricordarmi la faccenda...ma nonostante tutto non ti sento neanche cattivo!”

Applejack “Sia chiaro, non ricordiamo tutta la storia, ma se è così per tutti ci sarà un motivo!”

Rarity “Sarà stato un momento di debolezza...o un po' di ingenuità. L'importante è che ora tu stia con noi”

Fluttershy “Te l'ho già detto, io mi sono ricordata bene di te fin dal primo momento in cui ti ho rivisto...non mi hai mai dato cattive impressioni”

Rainbow “Visto? Nessuno di noi pensa male di te! Se hai fatto questo e il nostro giudizio su di te non cambia, allora i nostri altri ricordi stanno facendo un buon lavoro!”

Discord stupito “D-Davvero? Voi...vi fidate?”

Twilight “Senti...è solo una brutta storia del passato. Tu ora ti sei pentito e sei tornato dalla nostra parte, è questo che conta. E nel racconto di Spike se non sbaglio ci sei tu che ti fai pietrificare pur di aiutarci...se non è amicizia quella, non so cosa sia”

Se ancora Discord non avesse capito quanto gli Elementi avessero fiducia in lui, allora sarebbe stato un caso disperato. Ha cercato di dominare Equestria, li ha traditi, presi in giro più e più volte solo per divertimento e nonostante il fatto che i loro ricordi siano sepolti sentono che possono comunque fidarsi di lui

Discord “...grazie...A-hem!”

Nonostante sia quasi commosso, non deve distogliersi dal suo obiettivo. Sono li perché i loro ricordi si risveglino e i suoi poteri si sprecano a rivangare faccende in sospeso personali

Discord “Tornando a noi...mentre io stringevo il patto con Tirek, voi eravate impegnate nella biblioteca del castello della foresta a cercare un libro che parlasse dell'albero...come se ce ne potesse essere qualcuno. Celestia non avrebbe mai lasciato nelle rovine qualcosa di così importante...salvo libri maledetti” dice osservando Rarity, speranzoso che sappia cosa rispondere

Rarity “Oh...si, so di che parla, ho recuperato quel ricordo. In pratica cercavo un modo per imporre il mio stile di moda, Spike si era anche offerto di darmi una mano...e sono andata un po' troppo oltre”

Discord “Bene, te lo ricordi! E comunque non potevi farci granché, quel libro aveva su di se un malocchio molto potente”

Francy “Immagino che allora sia inutile andare al castello a cercare un libro che ci aiuti”

Discord “Si, ma non avete bisogno di cercare...un libro ce lo avete già!”

Twilight sollevando l'agenda “Questo, giusto? Ok, allora vediamo un po'...”

L'alicorno viola poggia per terra il libricino, sfogliando lentamente le pagine con lo zoccolo solo per arrivare a quelle con l'adesivo messo a segnalibro. La prima che trova riguarda Applejack, ma leggendosela per conto suo non trova il senso

Twilight “Ok, sentite qui...c'è scritto qualcosa a proposito di Applejack che ha dovuto essere onesta nei confronti di Ponyville e soprattutto di Granny Smith quando i fratelli Flim & Flam hanno iniziato a vendere il loro “tonico”...una fregatura sicuramente, non ricordo i due pony ma sanno tanto di venditori di aria fritta. Tu ti ricordi niente Applejack?”

Applejack “Mmhh...no, niente del genere”

Discord “Ok, qui va a finire che ci mettiamo giorni...vi riassumo il tutto” agguanta il diario e inizia a spiegare “Dopo che avete riconsegnato all'Albero dell'Armonia gli Elementi ed aver scoperto lo scrigno, avete iniziato ad annotare in questo diario tutto ciò che vi stava accadendo e tutte voi avete dovuto affrontare delle prove per confermare la vostra affinità con i vostri Elementi. Applejack ha dovuto essere onesta su Granny in quanto sapeva che il tonico dei fratelli era una truffa, Fluttershy ha dovuto essere dura con delle creature chiamate Breezies per farle tornare dove sarebbero state al sicuro, Rarity è riuscita a mettere da parte la sua sete di vittoria per essere generosa con voi, Francy ha messo a rischio il suo titolo di Generale in una sfida per non lasciare indietro la sua squadra, Rainbow ha avuto la possibilità di volare e vincere con i suoi idoli ma ci ha rinunciato per essere leale a Ponyville e Pinkie ha messo da parte il suo onore di “super pony da festa” per evitare che Rainbow soffrisse quando non era necessario. Ed ognuna di voi ha ottenuto un oggetto diverso durante queste “prove””

Twilight “Aspetta, ti sei dimenticato di me...io che ho fatto?”

Discord “Beh...tu non avevi ancora fatto nulla. Ed era questo il problema...”

Uno schiocco di dita e si ritrovano tutti davanti allo scrigno sotto l'Albero dell'Armonia, ognuno con un oggetto diverso in mano: Pinkie il pollo di gomma di Cheese, il suo avversario durante la preparazione del compleanno di Rainbow, Rarity un rotolo di spago arcobaleno datogli da Coco, l'aiutante della sua avversaria durante una sfilata di moda, Rainbow la spilla da Wonderbolts di Spitfire che gliela diede per ricordarle che poteva sempre tornare da loro, Francy il cappello da militare di Croster, ovvero il Colonnello che lo aveva sfidato per la carica di Generale, Fluttershy il fiore donatogli dai Seabreeze per averla aiutata a salvare il popolo dei Breezies ed Applejack la moneta d'oro di Silver, la sua riconoscenza per avergli fatto capire cosa fosse la vera onestà

Discord “Pinkie, tira quel pollo addosso allo scrigno”

Pinkie “Ok!” lancia il pollo, poi assume un'espressione confusa “...perchè l'ho fatto?”

Discord non ha neanche bisogno di rispondergli: quando Boneless tocca lo scrigno, una nube magica lo avvolge e lo trasforma in una chiave di cristallo, inserendolo anche nella giusta serratura

Discord “Quegli oggetti che avete tra gli zoccoli sono tutti le chiavi per aprire lo scrigno. Ognuno è il simbolo dell'aver superato la vostra sfida...e solo quello di Twilight ancora vi mancava. Avanti, portateli allo scrigno”

Il resto dei cinque pony, come dettogli da Discord, si avvicinano al forziere e vi appoggiano sopra i propri oggetti, mutandoli magicamente in chiavi cristalline trasparenti

Discord “Bene. Adesso, ci sarebbe una piccola divisione. Tirek stava diventando poco a poco più forte. Adesso, oltre alla magia degli Unicorni, riusciva a prendere anche quella di Pegasi ed Earth Pony, togliendo la loro capacità di volare, controllare le nuvole e gestire a dovere il terreno. Twilight era stata chiamata al castello di Canterlot da Celestia, lasciando voi a Ponyville per...”

Prima che possa finire la frase, però, il draconequus viene colpito da una terribile fitta allo stomaco, cadendo in ginocchio e facendo preoccupare non poco le sue amiche

Fluttershy “Discord! Che hai?! Stai male?”

Discord “Ugh...tutto...a posto...ma dobbiamo accelerare...sostenere il sogno si è fatto un po pesante...”

Twilight “Beh...possiamo anche terminare qui e riprendere un'altra volta, non dovresti sforzarti più del necessario”

Discord “No, tranquilla, ce la faccio...” si rimette in piedi e schiocca le dita, materializzando il castello di Canterlot intorno a loro “Allora...per farla breve, Twilight era stata chiamata a Canterlot per...”

Twilight “...aspetta...lo so! Le principesse mi stavano trasferendo tutti i loro poteri magici, giusto?”

Discord compiaciuto “Si! Haha, inizi a ricordare! Beh, è così: la magia delle tre principesse, tolte la mia e quella degli Elementi, era la più potente di Equestria e per tenerla al sicuro da Tirek avevano pensato bene di consegnare il potere a te, l'unica principessa che lui non conosceva. Ma, purtroppo per tutti, io ti conoscevo e l'ho indirizzato da te a Ponyville”

Lo schiocco di dita di Discord determina il ritorno a Ponyville

Discord “Adesso sarebbe molto divertente vedere Twilight mentre cerca di controllare i suoi nuovi, enormi poteri, ma non avrebbe senso perché sarebbe un mio controllo e non credo ci troveresti un senso” un'altra fitta lo colpisce sempre allo stomaco “E poi, non ho più molto tempo. Per cui, ecco ciò che era successo. Per fare pratica dei tuoi nuovi poteri ed evitare che i tuoi amici potessero farsi male, avevi deciso di andare in qualche posto lontano provando ad usare il teletrasporto”

Dal nulla, per volere di di Discord, si materializza Tirek, ora molto più grande ed in forma di come lo avevano visto poco prima, e attorno ai sei Elementi rimasti a Ponyville si crea una gabbia d'acciaio atta ad intrappolarli

Discord “Ma anche io e Tirek eravamo arrivati a Ponyville. E non trovando te, aveva deciso di rubare la magia degli altri Elementi...e con loro, la mia. È stato a questo punto che mi tradì...”

Tirek afferra il draconequus per il collo, aprendo le fauci e fagocitando tutto il suo potere del caos, lasciandolo a terra senza più energie

Rainbow “Ti aveva dato il ben servito...”

Discord “Si, ma in fondo me l'ero cercata per avervi tradite ed essermi alleato con lui. E dopo questo, non restava più un singolo essere in tutta Equestria che potesse sperare di sconfiggerlo. Nessuno eccetto te, Twilight. In teoria adesso dovrebbe esserci uno scontro piuttosto epocale tra te e Tirek...ma, per quanto non mi piaccia farlo in questo modo, vi farò passare in testa tutta la battaglia per come la ricordo”

Non solo nella loro testa, ma tutto il sogno era appena diventato simile ad uno schermo televisivo mandato avanti ad alta velocità. In poco meno di dieci secondi, a tutti e sette venne mostrata la battaglia tra Twilight e Tirek, senza tralasciare comunque il salvataggio di Owlicious e la perdita della casa di Twilight, assieme a tutti i ricordi che aveva dentro. E adesso, come accaduto sedici anni prima, Tirek e Twilight si trovano faccia a faccia, in mezzo ad un campo di battaglia quasi completamente raso al suolo dopo uno scontro senza vincitore né vinto

Tirek “Sembra che i nostri poteri si equivalgano. Ma, su di te, ho un enorme vantaggio...”

Alle spalle di Tirek compaiono sette sfere di energia magica, contenenti i sei amici di Twilight e Discord

Tirek “Ma possiamo finirla qui. Dammi i tuoi poteri e ti restituirò le tue preziose amiche”

Dalle bolle magiche, i suoi sei amici si fissano male per un attimo, prima di iniziare a gridare a Twilight di non farlo. Discord ne è contento, anche se è solo un sogno vede che gli Elementi si stanno impegnando e che stanno facendo di tutto per non fare arrendere la sua amica solo per salvarli. Ma, ovviamente, la cosa può finire un un unico modo

Twilight “No...no, Tirek! Tu non avrai mai i poteri delle Principesse! Sono l'unica cosa che ancora può fermarti...se ci rinunciassi ora, Equestria e i miei amici sarebbero perduti!”

Sotto sgomento di Discord e persino di Tirek, Twilight lancia parole che mai il draconequus aveva sentito, mentre osserva che i suoi amici la fissano, temendo per il peggio dalle loro reazioni. Ma come non si aspettava la risposta di Twilight, non si aspettava nemmeno che i loro sguardi fossero pieni di ammirazione e di fierezza nei confronti dell'alicorno a terra

Francy “Brava, Twilight! Distruggi questo buffone!”

Pinkie “Puoi usare molta più di quella magia, ne sono sicura!”

Applejack “Non permettergli di prenderli!”

Discord “STOP! STOP! FERMA TUTTO!”

 

D'improvviso il sogno sparisce nel nulla. La landa desolata, le bolle magiche e Tirek tornano tutte nella mente di Discord, che ha un'espressione confusa e disperata in faccia

Discord “Ma che...ma dico io, Twilight! Che stavi facendo?!”

Twilight “In che senso?”

Discord “Come “In che senso?”?! Avresti lasciato che Tirek facesse del male alle tue amiche?!”

Rarity “E cosa avrebbe dovuto fare, dargli i poteri e lasciare che distruggesse tutto senza poter far nulla?”

Fluttershy “Aspetta...non ci dirai che è questo che aveva fatto? Perchè...mi sembra un po'...stupido, ecco...”

Discord “Ma è ESATTAMENTE quello che ha fatto! La vostra magia dell'amicizia era più forte di Tirek! Senza il resto di voi non avrebbe mai potuto sconfiggerlo!”

Rainbow “Ma che stai dicendo? Con i poteri delle Principesse lo avrebbe annientato sicuramente!”

Francy “Io personalmente non ci avrei rinunciato...anche se la magia degli Elementi è forte, quelle di quattro Principesse messe assieme lo devono essere di più”

Applejack “Neanche io la avrei ceduta. Con tutta quella forza, avrei sicuramente trovato un modo per liberare tutti. E tu avevi rinunciato a quel potere...per salvare noi? Ok, può essere un grande segno di amicizia ma...perché lo avevi fatto?”

Discord, da contento per quanto stavano iniziando a ricordare e per averlo comunque perdonato, era rimasto puramente sconcertato. Tutti e sette gli Elementi adesso gli si paravano sotto una luce diversa da prima. Sentiva che erano sempre i suoi sette amici in tutto e per tutto...ma erano lo stesso diversi, e lui non ne capiva il perché

Twilight “Non ne ho idea...Discord, perché avevo rinunciato ai miei poteri?”

Il draconequus si morde le labbra. Vorrebbe dirgli che era quello che aveva fatto in passato, che lo aveva fatto perché la forza dell'amicizia è più forte di tutto il resto e che solo con quella forza lo avrebbero sconfitto, ma sa che non servirebbe a nulla. Come aveva già detto nel primo sogno in cui si erano incontrati, loro sono dei nuovi portatori degli Elementi. E come tali, devono imparare bene cosa voglia dire un vero legame di amicizia. È vero, lui sa quanto la magia dell'amicizia possa essere forte. Sono i portatori a non saperlo

Discord “Perchè...semplicemente perché era la cosa giusta. Io mi rendo conto perfettamente che la magia delle Principesse sembrava in grado di battere Tirek e forse lo era davvero. Ma adesso, vi farò una domanda. Non voglio che mi rispondiate subito, voglio che ci pensiate un po'. Se ognuno di voi dovesse scegliere tra la propria felicità ma l'infelicità dei suoi amici e la felicità di chi gli sta intorno perdendo però la propria...cosa sceglierebbe?”

I sette pony si guardano negli occhi. La domanda era in realtà molto subdola: non era una scelta su chi dover rendere felice, ma su chi avrebbero reso infelice in quel modo. Volevano davvero rendere infelice qualcuno a cui volevano bene?

Twilight “Discord, però questo...”

Discord senza ascoltarla “Il sogno termina qui”

Mentre il corpo del draconequus si sgretola, ognuno nella propria stanza si risveglia di soprassalto dal sonno. Chiara, stupita come tutti della domanda, dopo essersi strofinata gli occhi si affaccia dal letto per parlare con l'amico, anche lui appena svegliato

Chiara “Discord...perchè ci hai fatto quella domanda? Era necessaria?”

Discord “Certo che era necessaria. Adesso, voglio che sia tu che gli altri Elementi ci pensiate su prima di rispondermi...e mi raccomando, siate sinceri” prima di andarsene in salotto, aggiunge “Oh, sia chiaro. Non sinceri con me, ma con voi stessi”

E con quelle ultime parole, se ne va canticchiando giù per le scale, lasciando Chiara da sola con i suoi pensieri

 

 

 

 

 

Woow, poco più di un mese è passato...anvedi, per una volta ce l'ho fatta. Adesso che il nuovo sogno è finito, la vita prosegue per tutti...la risposta al quesito? Beh, lo vedremo nelle prossime punt...capitoli

MC Outlaw

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Capitolo 11
*** 11 - Più Vicini al Passato ***


Anche se aveva recuperato molte cose su Discord e ci aveva passato un po' di tempo assieme, per Chiara il suo modo di fare ed il suo pensiero erano ogni giorno un nuovo enigma. Il sogno in fondo era solo un modo per ricordare, ciò che avevano detto lei e tutte le sue amiche era ciò che pensavano in quel momento con i pochi ricordi recuperati

Chiara \Non sarebbe bastato dirci come dovevano andare le cose? Insomma, noi non lo ricordavamo...\

Con questo pensiero finisce di allacciarsi le scarpe, lasciando la sua stanza con la cartella sulla schiena e dirigendosi all'ingresso. Prima di uscire, si volta verso Discord. Come i giorni precedenti è seduto sul divano, ma c'è qualcosa di diverso dal solito. In primo luogo Angel è seduto al suo fianco ad osservare la TV e avendo un vivido ricordo del suo coniglietto ad Equestria trova strana la sua calma nello stare vicino al draconequus. E Discord stesso, a differenza dei giorni precedenti, osserva con attenzione la TV, nonostante il cartone in onda in quel momento, Il Trenino Thomas, non sembra rientrare nei gusti dell'amico, così come il resto delle serie in onda su Cartoonito. Forse il fatto di non voler andare a scuola c'entrava con cos'era accaduto in sogno

Chiara “Discord...io vado...sicuro di...”

Discord “No, non posso venire a scuola oggi. Te l'ho detto, ho qualcosa da fare...devo togliermi un dubbio”

Il tono era molto sbrigativo, probabilmente era davvero attento a ciò che guardava e non voleva farsi distrarre. Senza aggiungere niente per non disturbarlo, esce di casa. Solo in quel momento Discord si volta verso la porta, mentre Angel gli lancia uno sguardo confuso

Discord “Non posso andare, mi farebbero domande sul sogno di ieri. È una cosa che devono capire da sole...e poi dobbiamo ritrovare quel cartone, no? Quindi, occhi aperti, palla di pelo!”

Non molto contento del nomignolo, Angel gli molla un calcio al fianco facendolo piegare di lato dalla fitta di dolore, tornando subito dopo composto a sedere mentre riceve maledizioni mentali dal dolorante draconequus

 

Chiara è l'ultima ad arrivare in classe, avendo camminato lentamente per pensare. Discord sembrava serio con quella domanda, voleva una risposta concreta e la voleva soprattutto sincera. E appunto per questo, Chiara non riusciva seriamente a rispondere. Non ci vorrebbe molto ne a lei ne alle sue amiche a dire che rinuncerebbero alla propria felicità per quella degli altri, ma in fondo al cuore è davvero quello che vogliono? Potrebbero davvero diventare infelici pur di rendere felici gli altri? Lei non ne è del tutto convinta, ed entrando in classe intuisce lo stesso pensiero dai volti cupi del resto delle amiche, osservati solo da Paolo alla cattedra, che al contrario non riesce ovviamente ad interpretarli

Sabrina “Ciao Chiara...” guarda dietro di lei incuriosita “...Discord non è venuto eh?”

Chiara “No, ha detto che aveva da fare...”

Barbara “Si, certo, ha da fare per tenerci sulle spine. Scommetto che vuole farci venire un qualche strano senso di colpa per il sogno...ma noi che ne sapevamo?! Sabrina...cioè, Twilight un tempo avrebbe salvato noi rinunciando al potere, va bene. Adesso non lo farebbe, ma neanche io lo farei!”

Francesco “Diamine, rinunciare alla forza di sconfiggere Tirek per salvare noi mi sembra ancora adesso una decisione stupida. È ovvio che con quell'energia prima avrebbe sconfitto lui e poi avrebbe salvato noi”

Paolo, capendoci sempre meno, decide di intromettersi nel discorso

Paolo “Mi sembra di capire che avete recuperato il ricordo dello scontro con Tirek...ma non ho afferrato il problema”

Diana “È semplice! Dopo che Tirek e Twilight hanno avuto quello scontro degno di essere inserito in Dragon Ball, lei invece di consegnargli i poteri delle principesse e salvare noi ha deciso di tenerli per sconfiggerlo!”

Paolo “COS...davvero?! Avresti preferito il potere alle tue amiche?!”

Loretta “È una cosa che avremmo fatto tutti. Avremmo tenuto il potere, sconfitto Tirek e salvato gli altri”

Paolo “Ma...non è da voi! Avresti fatto di tutto per salvare le vostre amiche, anche rinunciare al modo per batterlo!”

Sabrina “Lo capisco...ma sinceramente non mi sembrava una buona idea. Tirek era diventato fin troppo potente anche senza la magia delle principesse. Se avesse preso anche quella, non lo avrebbe fermato più nessuno. Non potevo deludere Celestia, Luna e Cadence...”

Paolo viene colto da un fulmine. I discorsi dei ragazzi gli fanno scattare qualcosa, un qualcosa che vuole chiarire subito

Paolo “Va bene...allora, rispondete a questo...se ognuno di voi avesse avuto quel potere, perché non ci avrebbe rinunciato? Solo per salvare i propri amici...o per altro?”

Barbara “E basta con queste domande! Prima Discord, ora tu...vabbè, Sabrina, digli perché ti saresti tenuta il potere!”

Sabrina “Io...lo avrei fatto per salvare i miei amici...”

Barbara interrompendola “Visto?!”

Sabrina “Aspetta...anche...perchè dovevo dimostrare alle altre principesse che ero degna di essere una di loro”

Barbara si azzittisce alla continuazione dell'amica, fermandosi per ascoltarla

Sabrina “Discord l'aveva detto praticamente all'inizio del sogno, in quel momento io ero una principessa solo di nome, non avevo compiti e non ero importante quanto le altre. Se avessi dimostrato che potevo gestire i loro poteri e sconfiggere Tirek, mi avrebbero sicuramente dato qualche riconoscimento...”

I ragazzi si scambiano qualche sguardo, mentre Sabrina abbassa il suo in segno di vergogna. Paolo, invece, capisce che la sua sensazione era giusta. Non avrebbero tenuto il potere solo per il bene altrui...avevano altro in mente

Paolo “E voi? Se foste state al suo posto, perché avreste tenuto i poteri?”

Sposta lo sguardo da un Elemento all'altro, aspettando che qualcuno dica qualcosa in proposito. E la prima a farsi avanti per dire qualcosa è Loretta

Loretta “Beh...se avessi avuto quel potere, forse anche le mie idee in fatto di moda sarebbero cresciute...avrei potuto pensare a modelli stupendi...”

Jackie “Se io lo avessi tenuto, non sarebbe più servito aiuto in fattoria...avrei potuto fare tutto il lavoro, lasciando riposare gli altri...”

Barbara “Io...avrei volato ancora più veloce del solito immagino...sarei stata la volatrice più veloce non solo di Equestria, ma di tutto il mondo”

Francesco “Con quel potere, sarei potuto essere il generale più forte...il più adatto nelle missioni più pericolose, anche per tutti noi messi assieme...”

Diana “Con quella velocità e quei poter avrei potuto essere ovunque in qualunque momento per organizzare feste su feste senza mai stancarmi e senza mai perderne una...”

Chiara “Quella magia...forse mi avrebbe permesso di salvare le specie in via di estinzione...”

Tutti e sette, come Paolo immaginava, avevano un secondo fine in quello che avrebbero fatto della magia delle principesse. Chi ne avrebbe fatto un uso più giusto, chi più personale, restava il fatto che non c'era solo il bene altrui nelle loro intenzioni. In quel momento però non doveva andarci leggero con loro: doveva dirgli chiaro e tondo come stavano le cose

Paolo “Capisco le vostre ragioni, ma pensate a questo: primo, una volta sconfitto Tirek avreste dovuto comunque ridare i poteri a Celestia, Luna e Cadence, secondo...siete tutte certe al 100% che quel potere sarebbe stato in grado di sconfiggerlo?”

Sul primo punto effettivamente non potevano obiettare nulla. Era stato stupido da parte loro pensare nel sogno che quel potere sarebbe rimasto a loro una volta finito con Tirek. Ciò che gli premeva discutere, però, era il secondo

Loretta “Paolo, credo che tu ricordi meglio di noi quanto era diventata forte Twilight. Anche Tirek sembrava molto forte, ma credo che lei lo fosse di più”

Paolo “Esatto! Tu lo credi! Tutte voi lo credete! Ma non ne avete la certezza”

Francesco “Sempre meglio aver quel potere e avere delle chance di batterlo che rinunciarci e non avere più nulla dopo...”

Paolo “Non avere più nulla? Siete anche voi sicure di ciò che ha detto lui?”

Barbara “Beh, certo! Non penso proprio che ci fosse una magia più potente di quella delle principesse per...”

D'improvviso, il silenzio. Un silenzio carico di significato per i loro pensieri. Adesso che tutte le carte erano state girate, a Paolo non restava altro da fare. Doveva solo aspettare che le sette realizzassero il pensiero comune instauratosi

Non si poteva obiettare che Twilight fosse diventata potente come non mai grazie alla magia di Celestia, Luna e Cadence. Ma c'era da considerare sia che non la sapeva controllare bene sia che Tirek aveva assorbito la magia di tutto il resto di Equestria. Quello scontro sarebbe potuto durare anche in eterno con quei due accumuli di energia magica schierati l'uno contro l'altro. Ma se davvero Twilight aveva rinunciato a quella forza e l'avesse consegnata a Tirek...com'era andata a finire? Esisteva davvero una magia ancora più forte di quella di tutti gli abitanti di Equestria combinata a quella delle principesse? Una, effettivamente, c'era

Sabrina “Noi...noi avremmo avuto la magia dell'Amicizia...con quella, forse saremmo riuscite a sconfiggere Tirek...”

Jackie “...ma questa magia dell'Amicizia è davvero più forte di quelle di Tirek, di Equestria e delle principesse messe assieme? Dal racconto di Paolo, Krad ha resistito a quella magia...”

Alla fine, anche Paolo ci era arrivato. Lui, come Discord, ha realizzato qual'è il problema in tutta questa situazione. Le ragazze hanno visto, ricordano e percepiscono la forza della magia dell'Amicizia...ma non lo sentono appieno. Non la sentono loro, né la credono così forte. E il motivo è tanto semplice quanto complicato per chi, come appunto lui e Discord, le ricorda per com'erano ad Equestria

Paolo “Ragazze, ricordatevi sempre che la magia dell'Amicizia è più potente di tutto. TUTTO! Che Krad abbia resistito o no, è un potere abbastanza forte da batterlo. Ma è giusto che voi non lo possiate ricordare...è una cosa che, anche se doveste recuperare tutti i vostri ricordi, non potreste mai e poi mai ricordare. Le memorie del vostro passato sono una cosa, ma il vostro legame di amicizia è un'altra. Ci avete messo un sacco di tempo per svilupparlo, avete affrontato molte avventure, sconfitto molti nemici sia con che senza Elementi...insomma, siete diventati amici fino nel profondo del vostro spirito. Se però ci limitiamo a farvi ricordare quei momenti...beh, non li sentireste mai come vostri”

Sabrina “Quindi...cosa possiamo fare? Se è così, la nostra magia dell'Amicizia non funzionerà più contro i Polimorfi”

Paolo “Non ho detto questo. Il vostro legame di un tempo è andato...ma ne potete creare uno nuovo. Se avete capito come essere amici una volta, lo potete rifare anche ora. E quando lo avrete capito, anche il vostro vecchio legame di Equestria si farà sentire. Doveva essere questo che Celestia intendeva fare...realizzare un nuovo legame di amicizia tra di voi, un secondo legame che renderà gli Elementi ancora più potenti”

Chiara “Ma quanto tempo ci potremmo mettere? Ad Equestria abbiamo passato molto tempo assieme...”

Paolo “Ci metterete il tempo necessario. Non dovete certo avere fretta, i Polimorfi ci sono da sedici anni e hanno già fatto le cose più orribili. Gli abitanti di Equestria ricordano quanto la vostra magia fosse forte...non avranno troppi problemi ad aspettare. Dovranno comunque farlo, senza il vostro legame non si risolverebbe nulla comunque”

Tutti i dubbi di Paolo si sono chiariti. Sentiva che c'era qualcosa di diverso in loro ed inizialmente pensava fosse solo il nuovo aspetto e, come raccontatogli dalle Crusaders, anche quelli che potevano essere i nuovi insegnamenti appresi in modo naturale durante la loro seconda crescita, come l'abilità nelle armi di Loretta. Ma adesso, aveva capito che era proprio il loro legame ad essere diverso. Tutto quello che dovevano fare era ricominciare a ricostruirlo da zero. Non sarebbe stata una passeggiata, ma i loro ricordi sarebbero stati d'aiuto per farli conoscersi meglio tra di loro. Ed a questo proposito, aveva un suggerimento da dargli

Paolo “Adesso, c'è una cosa che potreste fare...sicuramente avrete recuperato un po' di ricordi tramite i sogni, ma ve li siete anche raccontati?”

I ragazzi si scambiano uno sguardo interrogativo e tanto basta perché la loro risposta sia negativa

 

Paolo “Bene, allora fatelo! Sarà sempre meglio che passare le mattine qui a girarvi i pollici e potreste anche aiutarvi tra di voi a ricordare più in fretta!”

Barbara “Beh, certo, direi che si può fare”

Diana “Uh! Si! Mi piace! Tante storie tutte assieme! Chi inizia? Oh! Posso iniziare io?”

Loretta “Certo, Diana, vai pure”

Diana “Bene! Dunque, era Venerdì, ne sono sicura. Quel giorno era il compleanno di Gummy...sapete chi è Gummy, vero?”

 

La situazione a scuola procedeva bene, ma al contrario, a casa di Chiara, Discord viaggia ancora so un binario morto. Dopo treni, banane ed ortaggi parlanti, tutto ciò che poteva ricondurlo a quel fine episodio della sera prima si trova ancora annidato nell'ombra. Approfittando di una pausa pubblicitaria, si alza dal divano e va in cucina per prendere rifornimenti d'emergenza, rimuginando sull'accaduto a voce alta

Discord “Ancora nulla...né con il mio nome, né con quello di Fluttershy. Forse mi sono immaginato tutto...però anche Angel lo ha visto...”

Mentre si placa la sete con della Cola, lo stesso coniglietto bianco inizia a squittire rumorosamente come per attirare l'attenzione. Discord rimette la bibita in frigo e si porta nell'altra stanza per controllare che tutto sia a posto

Discord “Che succede?”

Angel non ha nemmeno bisogno di rispondergli. Appena Discord alza la testa sulla TV, viene preso da un colpo al cuore. C'è una sigla in TV, ma quella sigla non è assurda dai punti di vista dei due per il testo, ma per le immagini. Vedono passare tutti gli Elementi, uno dopo l'altro, mostrando anche molti altri pony che aveva conosciuto, compresa Celestia. Quando compare il titolo, non può che ripeterlo ad alta voce per convincersi che sia vero

Discord “My Little Pony L'Amicizia è Magica...per il Caos...”

Completamente rapito dall'assurdità del momento, si siede senza aggiungere altro di fianco ad Angel e si concentra su ciò che sta per passargli davanti

 

L'intera giornata di scuola era proseguita così, con le ragazze a raccontare dei ricordi recuperati nei propri sogni, saltando anche gli intervalli. Chi più e chi meno, alcuni di loro erano riusciti a ricondursi a quelli degli altri, ricordando qualcosa per conto loro. In particolare Chiara, ascoltando Barbara mentre raccontava di come avesse conosciuto Tank, era riuscita a ricordarsi alcune cose sugli animali che conosceva ad Equestria, rendendola particolarmente euforica sia sulla via del ritorno, trascorso saltellando qua e la, sia appena rientrata in casa

Chiara “Ciao Discord! Ascolta, tu mi venivi a trovare nel cottage a Ponyville, non è che potresti...”

Anche se vorrebbe chiedergli di raccontargli quanto più poteva sugli animali che già ricordava e su quelli che ancora non le erano tornati in mente, il soggetto delle sue attenzioni non è sul divano dove lo aveva lasciato quella mattina. A chiarirle quel dubbio è il padre che spunta dalla cucina

Alberto “Se cerchi Discord, credo sia in camera tua. Visto che voleva imparare ad usare il computer ho pensato che il tuo andasse bene”

Chiara “Oh...allora vado da lui!”

Mentre si fionda sulle scale il padre ha solo tempo di dirgli una frase di sfuggita

Alberto “Si ma digli di scendere che è pro...”

 

Appena mette piede in camera, nota subito Discord sulla destra, accovacciato sulla sedia del computer e con gli occhi fissi sullo schermo. Ma non è così concentrato come sembra, infatti l'ha sentita avvicinarsi

Discord senza voltarsi “Oh, Fluttershy, sei tornata...”

Chiara “Ehm...si...sai, ho delle cose che vorrei che mi raccontassi...”

Discord “HAHA! Anche io devo dirti qualcosa! Ma non credo siano le stesse, quindi prego, cosa vorresti chiedermi...”

Chiara “...va bene...allora, in classe abbiamo parlato dei sogni che abbiamo fatto da soli, sul nostro passato ad Equestria, ed il racconto di Barbara mi ha fatto tornare in mente tutti i miei amici animali...potresti parlarmene meglio?”

Discord “Oh, ma certo, potrei farlo...ma perché dovrei, quando c'è qualcuno che probabilmente lo ha già fatto?”

Chiara “...in che senso?”

Per risponderle, il draconequus digita qualcosa alla tastiera e in seguito si leva dallo schermo. Ciò che vede Chiara durante il caricamento è che la chiave di ricerca usata è “Fluttershy”. E mentre di quello resta confusa, ciò che la pagina web le mostra a fine caricamento la lascia sbigottita: immagini su immagini di pegasi paglierini con la criniera rosa. E per quanto i suoi ricordi su Equestria siano ancora annebbiati, una delle prime cosa che aveva recuperato non poteva non essere il suo aspetto originario

Chiara “Ma...quella sono io?!”

Discord “Si! Esatto! Ci sei tu, ci sono io, tutte le nostre amiche, Spike, le Crusaders...in pratica ci sono tutti gli abitanti di Equestria!”

Chiara “Ma...come...”

Discord “Come è possibile, stai chiedendo? Beh, non lo so, solo stamattina ho effettivamente visto qualcosa in proposito. L'unica cosa che so è che in questo mondo ci hanno resi tutti personaggi di un cartone animato. Ci sono rimasto di sasso anche io, più di quanto lo sia mai stato in passato! Non so chi sia stato a farlo ma una cosa è certa...ci conosce e sa tutto quello che abbiamo e soprattutto che avete fatto! Guarda qui”

Con Chiara ad osservare con morbosa curiosità, il draconequus cerca il titolo del cartone animato visto quella mattina su internet, andando poi a leggere ciò che dice la pagina di Wikipedia

Discord “Ho anche scoperto questo sito, contiene un sacco di informazioni su quello che ci serve, anche chi l'ha fatto”

Chiara “E chi è?”

Discord “Beh, questo è strano...all'inizio avevo pensato che qualcuno potesse aver trovato un modo per viaggiare tra i mondi ed avesse creato quei cartoni per farvi ricordare, sperando che li vedeste...ma qui c'è scritto che l'autrice è una certa Lauren Faust e io non ricordo nessuno con quel nome...tu? Ti sembra di conoscerla? Hai mai sentito questo nome?”

Chiara “No, per niente. Potrebbe essere semplicemente un nickname...alcuni autori lo fanno, non si firmano con il loro nome ma con uno inventato”

Discord “Ah si? Buono a sapersi...ma questo non ci aiuta a capire chi sia. Per quanto ne sappiamo, può anche aver fatto come Spike e le Crusaders ed aver cambiato nome in questo mondo”

Chiara “Oppure...può anche darsi che sia un nome che tu non conosci. Non credo tu conosca i nomi di tutti gli abitanti di Equestria”

Discord “Beh, ovvio, non sono certo Celestia. È per questo che volevo parlarne a tutti voi domani...magari questo nome è nei ricordi delle altre e sentendolo se la ricorderanno! Oppure è qualcuno che conosce Spike! O Applebloom! O...”

Alberto “Ragazzi, scendete o no?! Il pranzo si raffredda!”

Chiara provando a gridare giù per le scale “Arriviamo papà!” rivolta a Discord “Dai, scendiamo...a tutto il resto, penseremo domani”

Discord “È difficile non pensarci ora...tutto questo materiale è troppo importante per voi! Prima troviamo questa Lauren, prima i vostri ricordi miglioreranno!”

Annusando l'aria, il draconequus trova qualcosa che lo smuove dal pensare alla faccenda

Discord “Ma tuo padre ha fatto la pasta al sugo?! Il primo piatto è mio!”

Senza aggiungere altro, supera Chiara e si fionda al pian terreno lasciandola da sola a fissare lo schermo del computer, ancora fermo sulla pagina di Wikipedia, restando per un momento a riflettere su un fatto ormai certo. Non sono in pochi a cercarle, tutto perché loro sette sono i portatori degli Elementi dell'Armonia, gli utilizzatori della magia dell'amicizia...ed ormai, come tutte le sue amiche, ha capito quanto questa sia potente. Ma un pensiero la attanaglia...come possono tutti essere così certi che quella magia possa riuscire a sconfiggere i Polimorfi? Hanno capito in quante forze li abbiano provati a contrastare, da quelle dei reali di Canterlot agli eserciti armati dell'intera Equestria, tutti però finiti con un fallimento...e tutte queste forze potrebbero essere superate solo dalla forza dell'amicizia di sette pony? La magia dell'amicizia può davvero essere così infallibile come tutti pensano?

Immergendosi sempre di più in quei pensieri, un ricordo si fa avanti come un fulmine a ciel sereno. È un solo momento, si potrebbe definire un ricordo di un ricordo, di quando era stata corrotta come tutte le sue amiche dal caos di Discord. Twilight, come nel sogno l'amico aveva detto loro, le sta facendo ricordare tutte le avventure che avevano passato insieme prima di quel momento, salvandola dalla corruzione. Il flash le riporta alla mente i ricordi che Twilight le aveva passato: sono solo piccoli frammenti e non ricordi completi, ma tutti frammenti in cui si sentiva felice di avere delle amiche come loro...una felicità che, più di quanto potesse immaginare, la fa sentire più potente del mondo intero

Alberto “Allora Chiara, scendi o no?”

Chiara “S-Si, arrivo...”

Scendendo le scale, spera che i suoi dubbi possano essere chiariti al più presto in un modo o nell'altro. Ma se la magia dell'amicizia è forte come quell'istante le ha ricordato non ci saranno troppi dubbi da chiarire, solamente Polimorfi da sconfiggere

 

La sera passa, l'alba ritorna a sorgere e le prime luci della notte si spengono. L'unica cosa strana di questo giorno è che Discord, accompagnato da Chiara, è il primo a trovarsi fuori da una scuola, ansioso di entrare. Una cosa mai accaduta prima nella vita del draconequus. Gira compiendo piccoli cerchi sempre sullo stesso punto, senza la pazienza necessaria ad aspettare di chiedere a tutte chi possa essere Lauren Faust, osservando anche con insistenza il portatile in mano a Chiara, come per paura che possa sparire da un momento all'altro lasciandolo senza prove. Serve tutta la forza di Chiara per trattenerlo quando l'addetto alla portineria spalanca i cancelli, costringendola a spiegargli che dentro non ci sarà ancora quasi nessuno. Ma la forza di Chiara non è stata mai elevata ad Equestria, neanche con un nuovo corpo questa situazione è migliorata, così si ritrova dentro trascinata dalla foga dell'amico ed entrambi, in attesa dell'inizio delle lezioni, si accomodano sulle scalinate

Una decina di minuti dopo arriva la prima persona che conoscono, Sabrina, entrata come pochi altri a ripararsi dal fresco venticello di Settembre

Sabrina “Chiara, Discord. Siete arrivati molto presto oggi”

Chiara “Si...Discord non vedeva l'ora di venire...”

Sabrina sorpresa “Davvero? Ti è passato il mal di scuola?”

Discord “No, questo posto mi disturba come sempre...ma oggi non potevo non venire. Ma a questo punto, tanto vale aspettare che arrivino tutte le altre prima che iniziamo a spiegare tutto. Non mi piace ripetermi”

Chiara “Per me va bene”

Sabrina “Di che cosa parlate?”

Discord “Di una cosa che potrebbe rivelarsi molto comoda per voi...e utile per Spike e le Crusaders. Ti spiegherò tutto in classe”

Il passare del tempo non fa altro che aumentare la curiosità di Sabrina e, assieme alla sua, si aggiungono anche quelle di tutte le altre arrivate dopo di lei, che ancora sanno solo che Discord e Chiara stanno per fare una sorta di rivelazione. Quando la campanella suona, sono i primi ad incamminarsi a passo spedito in classe. Dentro ad essa si trovano sia Paolo che le ragazze, avvertite da Discord nel sonno la notte prima in modo che ci fossero tutti i suoi amici

Francesco “Bene, siamo in classe. Ora ci dite che succede?”

Discord “Con calma, con calma...Chiara?”

Senza dire una parola, la giovane appoggia ed apre il portatile sopra la cattedra, mostrando a tutti lo schermo sulla pagina web di Wikipedia che, appunto, parla di quel cartone. E tutti, più osservano l'immagine e leggono le cose scritte su di essa, più restano a bocca aperta. Parla di loro, racconta con abbastanza precisione di cosa è successo nel loro passato, quel cartone animato è praticamente il riflesso della loro vita. Provano tutti quanti lo stupore di Chiara e di Discord il giorno precedente

Loretta “Discord...Chiara...questa...”

Discord “Rarity, questa è una fortuna insperata. Ho visto tre o quattro episodi di My Little Pony e posso dirvi che tutto quello che succede è preciso sputato a quello che è accaduto a voi...almeno, in quelli che ho visto dopo la mia “purificazione”. Chiunque sia, ha la chiave per fare accelerare il recupero dei vostri ricordi!”

Barbara “È fantastico!”

Diana “Di più! È fantasticoso! Fantasticoseggiante! Fantas...”

Per evitare che inventi parole più lunghe, complicate e che la facciano parlare ancora, Discord fa apparire il telecomando della TV di casa Farfalla e preme su “muto” per azzittirla, stando attento che lo sguardo fulminante di Diana non gli penetri il cuore

Discord “Inoltre...vuol dire che potrebbero esserci più superstiti di quanto credessimo”

Spike “Giusto! Dobbiamo andare a cercarli! Sai come si chiamano quelli che l'hanno fatto?!”

Discord “È questo l'unico problema. Un nome c'è, ma né io né Chiara sappiamo chi sia. Forse la conoscete voi, o c'è qualcosa nei loro ricordi sopiti che possa aiutarci”

Con un rapido gesto di mano, il draconequus porta il cursore del mouse sulle informazioni del cartone, indicando il nome in questione

Discord “Ecco qui, Lauren Faust. Vi dice niente?”

Paolo scambia qualche sguardo con Rosa, Lulù e Gemma, ma nessuno dei quattro ha idea di chi possa essere. Nemmeno alle altre sei il nome fa venire in mente qualcosa. Poi gli occhi di Sabrina si soffermano sul nome. Per un istante le si annebbia la vista e le gira la testa, ma la sensazione passa subito, anche se Jackie è costretta a prenderla per un braccio per evitare che cada

Jackie “Ehi, Sabrina! Tutto bene?”

Con il braccio libero si strofina gli occhi, per poi tornare a vedere dove si trova il nome di Lauren. O meglio, dove si trovava. Al suo posto, almeno da quanto vede lei, è comparsa un'altra scritta, neanche del colore classico della scrittura su Wikipedia, ma di un rosso acceso e ondeggiante, come se stesse attirando la sua attenzione

Paolo “Twilight? Ci senti? Stai male?”

Sabrina, riprendendosi “Eh...oh, si scusate, non è nulla...”

Tornata sulle sue gambe, si avvicina allo schermo del portatile per leggere il nome. Discord, notando la sua attenzione, sente che è scattato qualcosa nella mente di Sabrina

Discord “Cosa succede Twilight? Sai chi è questa Lauren?”

Sabrina “Ehm...no, Lauren non mi dice ancora nulla...ma...potreste dirmi una cosa? Dove...dove lo vedete scritto?”

Discord, preso da un piccolo senso di sorpresa, gli indica la posizione esatta

Sabrina “Ma li...li non c'è scritto Lauren Faust”

Discord “...dici di no? Aspetta...tu cosa vedi scritto?”

Sabrina “...Sunset Shimmer?”

 

 

 

 

 

Eccoci qui. Nuovo capitolo, inizio dello sclero della trama. Prima o poi doveva succedere che la mandassi a quel paese, no? In fondo è nel mio stile ^^ adesso...beh, Sabrina/Twilight vede un altro nome li sopra. Un nome parecchio importante...o forse no? Cosa ne possono sapere loro, in fondo? Ma magari voi invece lo sapete chi è...hehehe...ah, magari dovevo dirvelo prima, ma essendo un mondo simil-realistico, aspettatevi molte...dire citazioni è sbagliatissimo, diciamo un uso di nomi di qualunque cosa conosciuta (per far un esempio che non userò mai, potrei far parlare i personaggi di “Kill la Kill” perché nel nostro mondo esiste...come ho detto però, non lo userò mai. Anche perché io personalmente non l'ho visto). Basta sto divagando troppo (non è una novità) e queste note non le legge nessuno, potrei scrivere anche Insalata di Capezzoli e nessuno me lo verrebbe a dire. Quindi...to the next chapter!

MC Outlaw

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Capitolo 12
*** 12 - Viaggio Culturale ***


Nella stanza, nessuno veniva a capo della cosa. Neanche dopo un attento esame oculistico da parte di Discord erano riusciti a capire perché Sabrina vedesse un nome diverso dagli altri, sebbene quella visita fosse tutt'altro che a norma in termini medici. Per questo il draconequus è ora nuovamente intento ad analizzare gli occhi della ragazza sotto richiesta di Paolo

Discord, con una torcia elettrica puntata sugli occhi di Sabrina “È inutile che mi fate ricontrollare, non c'era nulla prima e non c'è nulla adesso, i suoi occhi sono a posto. Il problema lo dobbiamo cercare altrove"

Sabrina “Ne sono molto contenta...adesso, me li ridaresti?”

Il draconequus si volta, subendo uno “sguardo” parecchio contrariato da parte di Sabrina, anche se appunto di sguardo non si può parlare se il soggetto ha le cavità oculari prive dei bulbi. Divertendosi a fare il giocoliere con le piccole sfere viscide, le sue capacità caotiche fanno si che, una volta lanciati, i due oggettini si incastrino perfettamente al loro posto sul volto dell'amica

Sabrina, strofinandosi i ritrovati occhi “Grazie...”

Paolo “Ma se il problema non sono gli occhi, allora cos'è?”

Discord “Beh...credo che possa essere una qualche magia, ma non ne sono sicuro...ah! Fammi controllare una cosa...”

Senza neanche chiedere per favore, il draconequus blocca la testa di Sabrina con le mani e la fonde con la propria, creando un essere deforme formato dai loro corpi con solo la testa della ragazza

Sabrina(Sabrina) “Discord, che diavolo fai!?”

Sabrina(Discord) “Non lamentarti, in questo modo posso vedere quello che vedi tu. Fluttershy, potresti mettermi il portatile qui davanti per favore?”

Anche se un po' a disagio per la situazione, Chiara segue l'ordine e tiene sollevato il portatile davanti ai due. Adesso anche Discord può vedere chiaramente che dove c'era scritto Lauren Faust ora si trova il nome di Sunset Shimmer, circondato però da una piccola aura di colore rosso. Una volta accertatosene, si separa da Sabrina

Discord “Come immaginavo. Quel colore attorno al nome indica che è magia. Ma non riesco a riconoscerla...”

Barbara “Scusate, ma che cosa importa che sia? Adesso sappiamo chi cercare! Non so gli altri, ma il nome di Sunset Shimmer mi sembra di averlo già sentito. La conoscevamo giusto?”

Paolo “In realtà tu e le altre potreste sapere al massimo il nome e chi era, solo io e Sabrina abbiamo avuto modo di conoscerla meglio. Sunset era come Twilight un'allieva di Celestia. Promettente quanto lei...ma con una sete di potere che costrinse la nostra principessa a mandarla in un'altra dimensione. Poco dopo la trasformazione di Twilight in Alicorno, tornò nella nostra e tentò di rubarle la corona, cioè l'Elemento della Magia, ma per fortuna riuscimmo a recuperarla e anche a farla riformare come Discord, forse persino meglio di lui. Infatti quando poi io e lei tornammo nell'altra dimensione era già diventata nostra amica”

Sabrina “Si...si, me lo ricordo! Eravamo tornati li per sconfiggere...le Sirene mi sembra, e ci fu anche di grande aiuto, vero?”

Paolo “Esatto! Ora dobbiamo solo trovarla...qualche idea?”

Loretta “Credo che se cerchiamo bene possiamo trovare la sede dove disegnano il cartone! Sunset deve essere li!”

Discord al portatile “Dunque...bla bla bla...prodotto dalla Hasbro...”

Jackie “Ecco! Cerca la sede della Hasbro!”

Discord “Mhh...ah-ha! Qui dice: “La sede della società si trova a Pawtucket, Rhode Island”. È vicino?”

Francesco “Non proprio...non so di preciso dove sia la città, ma il Rhode Island è uno stato dell'America. Saremo distanti minimo 5000 Km...”

Diana “6207 Km per l'esattezza!” si rende conto di ciò che ha detto “Non che sia meglio così...”

La cosa a tutti sembra un grave problema. Non è certo dietro l'angolo, probabilmente se la sede fosse stata in Europa sarebbe stato un po' più semplice, ma qui si parla di un altro continente. Discord però non sarebbe Discord se non avesse un piano

Discord “Beh, è lontanuccio, ma se mi date il tempo di trovare le coordinate esatte posso teletrasportarci li! Non ci vorrà tanto tempo, una o due ore al massimo”

Paolo “Davvero!? Hai abbastanza magia caotica per farcela?”

Discord “Per il teletrasporto non ho bisogno di magia del caos, mi basta quella normale. Però mi serviranno delle fonti extra, siamo in tanti e solo con la mia non posso portare tutti...Sweetie Belle, Twilight e Rarity saranno sufficienti, anche in questa forma umana posso drenare la loro magia da unicorni ed usarla”

Gemma “Per me va bene!”

Loretta “Anche per me!”

Sabrina “Tutto pur di recuperare i nostri ricordi...e di incontrare Sunset”

Discord “Ottimo! Io cerco la zona precisa al computer! Scootaloo, Applebloom, vedete se riuscite a trovarmi una cartina geografica dell'America!”

Le due interpellate si recano fuori dall'aula verso luoghi sconosciuti, mentre il draconequus digita il nome del luogo sull'apparecchio elettronico con l'aiuto di Chiara, più abile di lui nell'usarlo. Al resto dei ragazzi non resta altro da fare che aspettare

 

Il tempo passa e Discord sta ormai armeggiando con cartina e computer da un'oretta concentrando sia la sua magia che quelle delle tre aiutanti designate. Per loro è faticoso, drenare la loro magia da un corpo senza corno è complicato, ma l'amico sa cosa sta facendo. Dopo gli ultimi preparativi e controlli di sicurezza, Discord si alza in piedi e si stiracchia le braccia

Discord “Huff...finito! Ho le coordinate esatte e la magia necessaria, possiamo partire anche subito”

Lulù “Bene. Lasciami solo fare una cosa”

La giovane prende dalla tasca dei jeans un bracciale di cristallo con sopra incise il nome “Stosa”. Se lo infila al braccio e davanti a tutti, mattone per mattone, si forma il muro costrutto Stosa, che già avevano incontrato il loro primo giorno a scuola

Lulù “Stosa, resta qui e dai l'illusione che stiamo facendo lezione. Non dobbiamo far capire di essercene andati...fai finta che ci sia una verifica, così se entrasse qualcuno se ne andrebbe senza chiedere nulla”

Stosa “Ricevuto!”

Detto ciò, il costrutto si lascia cadere per terra, quasi fondendosi con la stanza, ma nessuno dei presenti nota differenze

Barbara “Sicura che funzioni?”

Lulù “Certo! I Costrutti Illusori possono decidere chi tenere fuori dalle illusioni e gli avevo già chiesto di farlo con noi. In questo momento, per chiunque altro voi sette e Discord siete ai vostri banchi a scrivere e noi quattro siamo alla cattedra ad osservarvi”

Discord “Bene, allora...via!”

Lo schiocco delle dita da il via all'incantesimo, facendo sparire in un lampo luminoso tutti i presenti. Si ritrovano in pochi attimi dal trovarsi nella loro aula all'essere all'aperto davanti ad un edificio costruito in mattoni con il cartello Hasbro in bella mostra di fianco ad una statua enorme di Mr. Potato

Discord “Eccoci...più o meno. Ma che ore sono?”

A differenza dell'Italia, in quel momento è notte fonda. I fusi orari non erano intesi certo nei loro piani

Barbara “Saranno le quattro di mattina...da casa nostra a qui ci sono sei ore di differenza per via dei diversi fusi orari”

Sabrina “La prossima volta che facciamo una cosa del genere controlliamo che l'ora di arrivo sia umana. Cosa dovremmo fare adesso? Qui si gela!”

Discord “Quante lagne...entriamo a scaldarci!”

Un altro schiocco di dita li porta da dentro a fuori in pochi istanti, riscaldando l'atmosfera. Alzando lo sguardo, Diana nota che Discord ha anche avuto una buona precisione. Anche senza luci è chiaro che il cartello dice “My Little Pony”

Diana “Guardate, deve essere qui che creano il cartone! Entriamo!”

Non appena la ragazza apre la porta, lo spettacolo che hanno davanti ha dell'assurdo. Anche senza la minima illuminazione, l'interno della stanza è pieno di persone intente a lavorare. Chi disegna, chi lavora al computer o chi scrive, inoltre nessuno sembra sorpreso dal vedere li all'entrata una decina di persone

Jackie “Cavolo, ma lavorano così, al buio? Ed a quest'ora? Come fanno?”

Barbara “Non lo so...ma meglio così! Hey, scusate, qualcuno di voi sa dove possiamo trovare Lauren Faust?”

Nessuna risposta dalle persone all'interno. Nessun movimento, nessun tipo di reazione. Discord osserva la stanza da un punto di vista diverso, focalizzandosi su una singola persona che lavora al computer. Gli bastano una decina di secondi con lo sguardo fisso per formulare un'ipotesi

Barbara “SCUSATE! MI SENTITE?!”

Discord “Non sprecare fiato, non ti risponderanno. Guardate”

Si avvicina alla donna che stava guardando facendosi seguire dai compagni, ancora senza che nessuno dica nulla, indicandogli poi le dita

Discord “Vedete? È un movimento molto sciolto ed elaborato...ma è continuo e preimpostato. Queste persone non sono vere, sono solamente un'illusione”

Paolo “...è vero...è molto lungo, ma è ripetitivo...siamo in un incantesimo illusorio!”

Gemma “Un incantesimo illusorio eh? Allora vediamo di annullarlo”

Gemma tira fuori anche lei dalla tasca un bracciale con sopra inciso il nome Noslo, facendo aprire una voragine violacea nel terreno dalla quale si tira fuori per l'appunto l'orso costrutto Noslo, che sembra quasi sorpreso di vedere tanta gente attorno a se

Noslo “Ma che succede? Perché tutte queste persone?”

Gemma “Tranquillo Noslo, sono tutti un'illusione. E dovresti fare in modo che per le nostre menti sparisca, dobbiamo vedere cosa c'è dietro”

Noslo “Oh, certo!”

L'orso alza la testa verso l'alto ed inspira con i polmoni quanta più magia illusoria può per poi soffiarla addosso ai ragazzi grazie al tentacolo destro. Con quel gesto la stanza si svuota di tutto, persone e mobili spariscono, eccezion fatta per la porta di ingresso e per una seconda porta sulla loro destra. Su di essa si trova una targhetta in metallo con l'iscrizione “Ufficio di Lauren Faust”

Sabrina “Ufficio di Sunset Shimmer...io entro. Paolo, vieni con me...voi aspettate qui per favore. Voglio vedere se ci sono segni di Sunset”

 

All'interno della stanza non ci sono molti mobili, solo un computer, un armadio e tre letti, tutti e tre occupati da qualcuno. Senza fare rumore, Sabrina si avvicina per vedere se riconoscono le persone addormentate. Sono tre donne e sembrano avere tutte poco più di trent'anni, ma la cosa che la colpisce sono unicamente i capelli. La prima li ha di un colore azzurro-argenteo e molto lunghi, la seconda invece li ha molto cespugliosi e di colore sia arancione che giallo mentre la terza li ha a casco sulla testa ad allungati sulla schiena di colore rosso e giallo. A Sabrina per fortuna basta l'acconciatura per riconoscerla

Sabrina “...è lei! É Sunset!”

Paolo “Si, sembra proprio lei!”

Senza più poter aspettare, Sabrina scrolla dal letto la donna, facendola svegliare di soprassalto

Sunset “Eh...che...che c'è?”

La prima reazione che ha non appena vede chi l'ha svegliata è di stupore, almeno finché non riconosce chi ha davanti

Sunset “...T-Twilight?!”

Sabrina “Sunset! Sei tu, vero?!”

Sunset “TWILIGHT!”

La donna, entusiasta, salta addosso a Sabrina e la abbraccia, mentre delle lacrime di gioia le rigano il viso. Era da moltissimo tempo che aspettava quel momento, ed ora che era arrivato non poteva trattenere la gioia di rivederla

Sunset “Si, sono io Twilight! Sono *sniff* Sunset...e non sai per quanto tempo ti abbiamo cercata! Trixie, Adagio, svegliatevi!”

Le grida delle due ragazze bastano a svegliare le altre due, che ci mettono poco a realizzare l'accaduto. La donna con i capelli azzurri, cioè Trixie, reagisce allo stesso modo di Sunset non appena la vede

Trixie “Twilight! Sei...sei tu!” si getta anche lei nell'abbraccio “Erano anni che ti cercavamo! Non sai quanto ci sei mancata! E...e tu sei Spike, vero?!”

Anche lui, felice di rivedere entrambe, le stringe tutte commosso

Paolo “Si, sono io...e sono felicissimo di rivedervi entrambe!”

Sabrina si aspetta che anche l'altra ragazza venga da loro felice di rivederla, ma quando si volta verso di lei nota che in realtà la sta solo fissando male senza dire nulla. Comunque Paolo, dopo aver sentito Sunset chiamarla capisce chi è

Paolo “Adagio Dazzle...sai, sono contento di rivedere anche te!”

Adagio “Per favore, taci...”

Sabrina “Paolo, mi diresti chi sono loro due? Non le ricordo”

Sunset e Trixie si allontanano dalla morsa di Paolo un po' stupite

Sunset “Twilight, non le riconosci? Sono Trixie ed Adagio!”

Twilight “Scusa...non ho ancora recuperato niente su di loro...anche se Adagio mi ricorda qualcosa...è forse una Sirena?”

Paolo fa loro chiara la situazione

Paolo “È inutile, né lei né nessuna delle altre ricordano molto di Equestria. Celestia lo aveva detto...i loro ricordi si sarebbero assopiti in un nuovo corpo...”

Sunset “Si, Trixie ce lo aveva spiegato...speravo solo che ne avesse recuperati di più”

Trixie “Non importa! Adesso è qui, possiamo aiutarla noi! E Spike ha detto che di la ci sono le altre! Ma...tutte le altre?”

Paolo “Si...le abbiamo trovate tutte insieme, per fortuna. Celestia le aveva portate qui tenendole il più vicino possibile...”

Sunset “Bene, allora andiamo!”

 

Nell'altra stanza, il resto del gruppo è seduto per terra quando i cinque escono fuori. Sunset è felice di poter rivedere almeno l'altra versione delle loro amiche

Sunset “Le assomigliano così tanto...”

La frase fa accorgere della loro presenza tutti

Barbara “Oh, l'hai trovata! Aspetta...ma tu sei Trixie! Ho recuperato dei ricordi su di te!”

Loretta “Anche io! Vieni qui, fatti abbracciare!”

Le due, con sorpresa di Trixie, la stringono caldamente. Non se lo sarebbe mai aspettato ad Equestria, ma il fatto che lo stiano facendo la fa sentire bene. Mentre lo fanno, notano dietro agli altri quattro Adagio, che sta in disparte

Barbara “E tu sei...no, non ti conosco. Forse le altre...”

Adagio “Le tue amiche non possono riconoscermi, non mi hanno mai conosciuta. Solo questa qui potrebbe farlo”

Sabrina “È una delle Sirene...ma ricordavo fossero in tre. Dove sono le altre?”

Una domanda che non avrebbe mai dovuto fare. Adagio sembra infuriarsi non appena glielo chiede mentre sul volto le si disegna un'espressione furiosa

Adagio “Dove sono le altre, eh?!”

Sunset “Adagio, per favore, calmati...”

Adagio “Oh, neanche per sogno! Mi ha fatto una domanda, ed ora le rispondo!”

Con gli occhi quasi iniettati di sangue, Adagio stringe e strattona Sabrina per i vestiti, facendola non poco spaventare

Adagio “Le mie amiche Aria e Sonata sono MORTE! Capito?! Morte! Ed è tutta colpa tua! Tua e delle Rainbooms!”

Sabrina “Cosa?! Io...non capisco...”

Adagio “E come potresti?! Mentre noi dovevamo sopravvivere ai Polimorfi tu e le tue amiche eravate in salvo qui, senza nessun pericolo da affrontare! Sei venuta li solo a distruggere le nostre uniche difese! Senza i Cristalli Vocali non potevamo fare praticamente nulla per combatterli! Ma almeno Sunset e il resto della sua bands hanno provato a sconfiggerli quando ci hanno attaccato! Tu dov'eri, eh?! Dov'eri quando quei bastardi hanno invaso la nostra dimensione?! Dov'eri quando c'era bisogno di te?!” con le lacrime agli occhi “Dov'eri quando Aria e Sonata si sono fatte ammazzare per farci scappare?!”

Sicuramente, Adagio è l'ultima persona a volersi far vedere mentre piange. Lascia andare Sabrina ed esce dalla stanza di corsa, coprendosi gli occhi con un braccio, mentre Trixie cerca di fermarla

Trixie “Adagio, aspetta!”

Sabrina si sentiva parecchio sconvolta dalle parole di Adagio. Non sapeva neanche cosa fosse successo, eppure si sentiva in colpa per qualche motivo. È Sunset comunque a chiarirle i fatti

Sunset “Non prendertela...ti da ancora la colpa per ciò che è successo, ma credo che nemmeno se ci fossi stata tu avremmo avuto qualche possibilità...”

Sedici anni prima, Equestria

 

Ormai sono passate poche settimane dall'arrivo dei Polimorfi. Trixie è riuscita a trovare rifugio nel castello di Twilight a Ponyville, dove i Polimorfi non avevano ancora messo piede. Per tutto quel tempo non aveva fatto altro che leggere i rapporti sull'amicizia scritti sia da Twilight che dalle sue amiche che adesso si trovavano li. Magari non era portata per la magia, ma ha una memoria fotografica e ricorda tutto ciò che ha letto in quelle pergamene. Il rapporto di amicizia tra i portatori deglii Elementi è ancora più profondo di quanto chiunque potesse credere, per questo non le era mai riuscito di vincere con loro. Se solo lo avesse capito prima, forse non ci sarebbero mai state quelle incomprensioni tra di loro

Un rumore la riporta sul chi vive. Purtroppo, come temeva e anche come si aspettava da tempo, i Polimorfi sono entrati nel castello, quindi l'unica cosa che può fare è nascondersi sperando che se ne vadano. Si nasconde appena dietro uno specchio attaccato a degli strani macchinari, pregando che non la vedano. Da quello che lei riesce a vedere sono in due e, con suo grande terrore, hanno entrambi un muso da cane. Il che vuol dire che hanno un fiuto molto sviluppato

Polimorfo 1 ”Sento odore di Pony...no, aspetta, è l'odore di Unicorno”

Polimorfo 2 ”Ed è ancora pesante, non deve essere lontano”

Mentre i due seguono l'odore arrivando quasi dietro allo specchio, Trixie cerca di allontanarsi il più possibile. Ma le si gela il sangue quando, cercando di non farsi vedere, urta una leva ed attiva il macchinario rivelando dove si trova

Polimorfo 2 “Eccoti! Sei nostra!”

Con un profondo senso di terrore, nota che il macchinario ha attivato quello che sembra in tutto e per tutto un portale. Senza pensarci due volte vi si getta all'interno, ancora inseguita dai Polimorfi, arrivando dall'altra parte tutta intera, ma comunque intenta a fuggire ed a nascondersi senza rendersi conto ne che una volta messo piede li si era trasformata in umana ne che i Polimorfi, appena accortisi dell'Elio presente, si erano gettati di nuovo dentro. L'unica cosa che le importa adesso è nascondersi

 

Passano cinque giorni da quell'episodio. Sunset è da poco di ritorno da un periodo di influenza passata a casa dalla Canterlot High, anche se ormai è pomeriggio può sempre seguire le lezioni pomeridiane. Si è sentita stranamente sola in quel periodo, Twilight aveva smesso ormai da qualche settimana di scrivere sul libro che metteva i loro mondi in comunicazione e non sapeva neanche il perché. Le uniche visite che riceveva erano quelle delle sue amiche dopo la scuola, ma tra la band e i compiti non avevano molto tempo da passare assieme. Giusto due giorni prima Pinkie aveva portato con se un nuovo amico che voleva presentarle, ma era talmente stordita dalla febbre che neanche ora ricorda il nome

Stranamente il giardino della scuola è completamente vuoto. Nessuno studente è in giro, non si sentono suoni di partite sportive o di band impegnate nelle prove. Tutti i brusii vengono dall'interno della scuola, anzi, più precisamente li sente arrivare dalla stessa aula. Prima che però possa chiudere la porta dietro di se, qualcuno le salta addosso e la ferma dal proseguire

Sunset “Ahi! Ma chi...Trixie? Che cosa stai facendo?”

Trixie “Per l'amor di Celestia, non entrare! È pericoloso!”

Sunset “Per l'amor di...aspetta...vieni da Equestria?!”

Trixie “Si! Ma non c'è tempo, dobbiamo andarcene!”

Sunset “Ma perché? Cosa sta...”

Non ha tempo di fare altre domande che l'aula delle esibizioni della scuola prima si illumina di rosso e poi divampa in un incendio tanto forte da farla saltare in aria tra e fiamme. Trixie purtroppo sa già che cosa sta succedendo ed osserva terrorizzata la scena

Trixie “Oh no...è Krad!”

Sunset non ha idea di chi possa essere Krad, ma preoccupata si libera del blocco di Trixie e si precipita sul luogo, ignorandola mentre cerca di fermarla. Lo spettacolo è tremendo: le Rainbooms sono riuscite ad ergere uno scudo magico suonando quello che potevano, ma non sono riuscite a salvare tutti. Per terra lontano da loro si trovano decine di corpi carbonizzati o ancora in fiamme, tutto per colpa di un enorme drago nero in piedi dove prima c'era il palco. In mano al drago vede il corpo senza testa e ancora zampillante di sangue di Celestia, mentre i corpi a terra sono irriconoscibili, eccetto uno purtroppo, quello della loro amica Vinyl, soltanto perchè dei resti si sono salvati gli occhiali da sole neri con le lenti viola che adorava indossare sempre. Si lancia subito dalle sue amiche, tutte terrorizzate ed infuriate allo stesso tempo, tranne Pinkie e Fluttershy, in preda alle lacrime

Sunset “Che cosa è successo?!”

Pinkie in lacrime “Quel...quel mostro...ha ucciso i nostri amici! Non siamo riusciti a salvarli tutti...”

Rainbow infuriata “Ma lo riusciremo a fermare! Sunset, tu pensa a cantare, noi suoniamo! Voi altri, scappate!”

I ragazzi sopravvissuti al disastro fuggono in ogni direzione

Krad “Però, siete davvero degne di essere le copie degli Elementi di Equestria...ma senza Celestia, non avrete modo di fuggire”

Il drago getta per terra il corpo senza vita di Celestia, riuscendo a fare infuriare anche Sunset

Sunset “CE LA PAGHERAI!”

 

In lontananza, le Dazzlings possono vedere cosa sta succedendo alla scuola. Le Rainbooms stanno usando la loro magia contro quel gigantesco mostro, si sono alzate in aria e stanno suonando i loro strumenti musicali. Ma nonostante conoscano la loro forza, vedono anche che il loro avversario gli tiene testa, almeno fino a quando non rivela la sua vera forza. Nonostante fossero nemiche, è spaventoso per loro vederle soccombere di fronte alla potente fiammata del drago. E dopo la fiammata, riescono ad osservare il drago stringere gli occhi e tirare un devastante pestone a terra, con tutta probabilità diretto alle ormai inermi ragazze

Adagio “Non...non ce l'hanno fatta?! Quel coso le ha...”

Aria “Adagio, dobbiamo andarcene! È pericoloso qui!”

Adagio “Si...meglio nasconderci!”

Sperando di non essere viste, si infilano in un vicolo per continuare ad osservare la situazione, che ora sta degenerando. Dalla statua all'entrata della scuola inizia ad uscire uno sciame di creature oscure e, come se non fosse già abbastanza terrorizzante, compare magicamente da un portale ancora più grande una costruzione simile ad una torre che inizia ad emettere nuvole oscure attorno a se

Sonata “Che sta succedendo? Cosa sono?”

Adagio “Io...credo siano Polimorfi”

Sonata “Così ne so quanto prima!!”

Adagio “Dei mutaforma, possono assumere l'aspetto di qualunque creatura vogliano...e adesso ci stanno attaccando! Dobbiamo cercare un luogo sicuro!”

Aria volge per un attimo lo sguardo dove prima si trovava l'aula delle esibizioni e vede due figure correre via da li, una svenuta in groppa ad un'altra che la sta trasportando al galoppo. Riconosce che si tratta di Trixie e di Sunset e la prima, a sua volta, nota loro e le raggiunge

Trixie “Che ci fate ancora qui?! Avete visto che è successo?! Dobbiamo scappare, in fretta!”

Aria “Trixie...non ci riconosci?”

Trixie “Eh? No, non mi sembra...”

Adagio riconoscendo i movimenti da quadrupede “...tu vieni da Equestria, vero?”

Trixie “Si. Me lo aveva chiesto anche lei..." indica Sunset con una gamba piegata in modo innaturale "È stata fortunata. Non ho visto bene cosa sia successo, ma credo che Krad la volesse schiacciare sotto il peso del suo aspetto da drago...ma le ha preso solo una gamba. Sono riuscita a recuperare lei, ma tutti gli altri li attorno erano già morti...e faremo la stessa fine anche noi se non ci muoviamo!”

Aria “Ma dove possiamo andare?”

Trixie "Potremmo provare a tornare ad Equestria!"

Adagio "Noi non possiamo farlo, siamo state bandite da quella dimensione, neanche con quel portale possiamo rimetterci piede. E poi non so come potremmo riuscirci con tutti quei Polimorfi appena usciti da li..."

Trixie “Beh...io ho delle coordinate per un'altra dimensione, ma non so come possiamo fare per viaggiare!”

Sonata “Ma noi si! Se non ci hanno esiliate anche da quella, ci possiamo andare!”

Adagio “Diccele, in fretta!”

Aria “ATTENTE!”

L'avvertimento arriva appena in tempo perché le cinque evitino un assalto dal tetto da parte di un gorilla completamente nero, che le fissa furioso

Trixie “VIA!”

Le quattro scappano a perdifiato mentre il gorilla si mette ad inseguirle. Non avendo il tempo di farsi dire le coordinate, Adagio lancia un cristallo a Trixie, che lo afferra di fortuna facendoselo incastrare tra i capelli

Trixie “Che cos'è?!”

Adagio “È un cristallo da Cristalloneria, un Costrutto Guardiano Vergine! Pensa alla coordinata da raggiungere e lui la stabilirà come fissa, poi potremo arrivarci! E vedi di non sbagliarti a farlo, è l'unico che abbiamo e ci vogliono anni per sintetizzarne uno!”

Trixie “Ok!”

Come se dovesse lanciare un incantesimo dal corno, Trixie si concentra sul cristallo che ha nella capigliatura e pensa alle coordinate date da Celestia. Appena sicura di quello che ha fatto, osserva il cristallo e nota che si è teletrasportato sul suo braccio trasformandosi in un bracciale a forma di anguilla che si morde la coda

Trixie “E adesso?!”

Adagio “Dobbiamo trovare una superficie dove aprire un portale!”

Qualsiasi cosa andrebbe bene per farlo, ma la loro scelta è completamente limitata. Alle loro spalle si trova il gorilla polimorfo mentre davanti a loro ci sono due manticore nere che stanno bloccando il passaggio

Adagio “NO! Che facciamo?!”

Aria e Sonata osservano la situazione. Non sanno cosa sia successo, perché i Polimorfi abbiano attaccato o che cosa sappia quella Trixie sulla faccenda. Però sanno entrambe una cosa importante: che vogliono salvare Adagio. È vero, a volte è prepotente e cattiva anche con loro due, ma sanno che è solo la loro situazione ad essere insostenibile, anche loro sentono quanto odino essere in quei corpi. Ma nonostante la collera verso Starswirl, lei le ha sempre aiutate e sostenute. È stata lei a non farle cadere nella disperazione quando per colpa dell'esilio furono separate dal resto della loro razza e dalle loro famiglie secoli prima. È stata lei che per tutto quel tempo ha cercato con tutte le sue forze di ricostruire i Cristalli Vocali distrutti da Starswirl, finendo spesso con lo svenire dalla fatica. Ed era sempre lei che le faceva sperare di poter tornare ad Equestria, anche dopo che quei Cristalli vennero distrutti una seconda volta dalle Rainbooms. Inoltre delle tre è l'unica vera esperta di Cristalloneria, senza di lei sarebbero state perdute da tempo. Ora sono loro due a voler fare qualcosa per lei. La vogliono salvare, e dato che Trixie sembra sapere molte cose anche lei deve salvarsi, almeno per dare ad Adagio la possibilità di risolvere la situazione. Sonata si mette davanti alle manticore e Aria fronteggia il gorilla, mentre Adagio non capisce le loro intenzioni

Adagio “Che state facendo?!”

Aria “Voi due scappate. Dovete avere il tempo di aprire e richiudere il portale, così non vi inseguiranno quando sarete dall'altra parte”

Adagio “Come noi due? E voi cosa credete di fare?!”

Sonata “Beh, noi li rallentiamo. Non sarà difficile...ci resta sempre un costrutto in fondo”

Adagio contrariata “Vorreste usare il Costrutto Anima?! Neanche per idea! Abbiamo già rischiato nel chiamarlo una volta, se lo uccidessero voi...”

Aria “Ascolta, se vediamo che sta per essere ucciso lo richiamiamo e scappiamo. Voi intanto andate, e tu per una volta tieni d'occhio il Cristallo Telepatico, così potremo chiamarti quando abbiamo finito”

Adagio “No! Non vi lascio da sole!”

Le due, senza ascoltarla e vedendo i Polimorfi sempre più vicini, fanno ramificare attorno al loro collo due collane fatte di cristallo, chiamando ognuna un costrutto che fa allontanare i tre esseri neri di qualche passo. Sono entrambi quelle che sono le loro reali forme da Sirena, già usati una volta contro le Rainbooms

Sonata “Adagio, non dire sciocchezze! Sappiamo che il tuo Costrutto Anima non si è ancora ripreso dallo scontro con le Rainbooms. Pensi che non abbiamo notato che gli hai fatto fare da scudo ai nostri?”

Adagio “...si ma...”

Aria “”Ma” un corno. Voi andate, quando li avremo stesi vi raggiungeremo. Ricordati solo di tenere d'occhio il Cristallo Vocale, ok?”

Adagio “Io...”

Ormai le conosceva bene. Aria è testarda come un mulo e Sonata è suonata, non le avrebbero dato ascolto neanche se fossero rimasti li a parlare per tutto il giorno

Adagio “...non voglio che mi facciate aspettare troppo, va bene?!”

Facendo segno a Trixie di seguirla, si allontanano da quel luogo prima di venire prese di mira. Una delle manticore aspettava proprio quello, con un balzo felino cerca di saltargli addosso, ma viene scaraventata via contro un palo della luce da un onda d'urto sonora causata dal costrutto di Sonata

Sonata “Noi siamo qui, bel gattino! Venite a prenderci!”

Aria “Vi faremo vedere di cosa sono capaci le sirene!”

 

Una volta raggiunta una certa distanza, Trixie cerca senza successo di far funzionare il bracciale

Trixie “Come diavolo lo apro un portale con questo?!”

Da Adagio non arriva nessuna risposta. Il suo sguardo è fisso nella direzione in cui si trovano Aria e Sonata, che spera di rivedere da un momento all'altro

Trixie “Tu...Adagio! Mi hai sentito!?”

Adagio “Stai zitta, voglio aspettarle!”

Trixie “Potrebbero metterci un sacco di tempo e noi siamo indifese! Aspettiamole nell'altra dimensione, hanno detto che ti avvertiranno con quel cristallo quando avranno finito, no?”

Cosa fare? Andarsene o restare ad aspettarle? L'ultima cosa che vuole è lasciarle indietro e scappare via come se fosse una codarda. Ma Trixie ha ragione: potrebbero metterci un sacco di tempo e nel frattempo potrebbero arrivare altri Polimorfi ad attaccarle. Il suo Costrutto è ancora fuori uso dopo lo scontro con le Rainbooms e non ne ha altri pronti, tutte le energie le aveva spese cercando di ricreare ancora una volta i Cristalli Vocali

Adagio “...va bene...allora appoggia il bracciale a terra, creerà un varco che ci farà passare”

Come detto dalla sirena, il Costrutto una volta a contatto con la pavimentazione allarga un varco dimensionale simile a quello attraversato da lei per giungere in quella dimensione. Trixie è già pronta a gettarsi dentro, ma prima riporta da lei Adagio, che sembra di nuovo persa ad accertarsi che arrivino

Trixie “Forza, andiamo, potrebbero arrivarne altri!”

Adagio “...ok...”

Le due saltano all'interno, con Trixie che tiene stretta tra i denti la maglia di Sunset, sbucando in quello che sembra il sotterraneo di una casa. Diversamente da prima, non hanno più la pelle di colori diversi, ma sono entrambe diventate caucasiche mantenendo solo occhi e capelli del loro colore originale. Trixie intuisce che per chiudere il portale basta toccare un bordo con il bracciale, ed è esattamente ciò che accade

Adagio “Aspetta! Magari stavano arrivando!”

Trixie “Meglio non rischiare. E poi ti hanno detto che ti chiameranno, no?”

Adagio tira fuori il Cristallo Telepatico e lo tiene stretto in mano, aspettando che arrivi qualche segno di attivazione dall'altra parte. Intanto, dopo quasi venti minuti di svenimento, Sunset inizia a riprendere i sensi

Sunset “Dove...dove...siamo?” ricorda cosa è successo “Accidenti! Sono svenuta! Dov'è quel drago?!”

Cerca di alzarsi, ma la gamba le fa male oltre ogni limite. Dopo che un drago gliel'ha calpestata, è fortunata che possa ancora sentire il dolore. Non è certo da buttare, ma ci vorrà del tempo prima che le ritorni a posto

Trixie “Non era un drago, era un Polimorfo...ed è rimasto nell'altra dimensione”

Sunset “Un...Polimorfo? Cosa...” si accorge di Adagio “E lei che ci fa qui?!”

Trixie “Ci ha permesso di salvarci, senza di lei non saremmo arrivate qui. Adesso dobbiamo solo aspettare le sue amiche”

Sunset “Amiche...un attimo...dove sono le mie amiche?! Non c'erano delle ragazze con me?!”

Trixie abbattuta “Io...temo che Krad le abbia...uccise...non ha preso te, ma loro...purtroppo credo di si...”

>Sunset "COSA?! Uccise?! No...no, ti sbagli! Non possono essere morte!"

Trixie "Non ho visto bene, ma quando ti ho portata via Krad aveva appena calpestato qualcuno oltre alla tua gamba...se non ho visto le tue amiche, credo...mi dispiace, ma..."

Sunset "No...non può essere vero...le mie amiche..."

Non può essere vero. Non può essere successo, non a lei e non a loro. Sono le prime persone ad essere state al suo fianco anche dopo ciò che stava per diventare, anche dopo che il demone che era diventato stava per schiavizzare la scuola e dopo averle messe le une contro le altre erano riuscite a perdonarla e a volerle bene. Ora sono morte, una notizia che il suo cuore e la sua mente non riescono a reggere. Si rannicchia su se stessa, iniziando a piangere per tutto il dolore che sente dentro, un dolore che probabilmente non sparirà mai più e che per Trixie è impossibile da capire, ma non da intuire. Non la vuole certo fermare, piangere è un buon modo per sfogare la frustrazione, soprattutto in quel caso. Adagio intanto continua ad osservare insistentemente il Cristallo, preparandosi a ricevere una chiamata che, con tutta la buona volontà del cielo, difficilmente vedrà arrivare

 

Presente

 

Sunset “Io ed Adagio abbiamo perso tutto quel giorno. Solo dopo Trixie ci ha raccontato cosa era successo ad Equestria ed a voi. Adagio non ha dato la colpa alle altre, solo a te perché non eri li con noi a cercare di combattere. Ma se avevi fallito una volta, non credo che con noi sarebbe andata meglio...”

Sabrina asciugandosi una lacrima “Io...non credevo che sarebbe potuto succedere tutto questo...e non ricordo nemmeno chi fossero quelle nostre amiche...”

Sunset “Le due dimensioni sono gemelle, anche se hanno seguito un percorso evolutivo diverso in entrambe c'erano le stesse persone che hai incontrato come pony. Da qualche parte c'era anche la mia sosia, anche se non l'ho mai incontrata...e probabilmente, ormai non la incontrerò mai più. Le nostre amiche erano le loro sei copie” indica il resto degli Elementi

Loretta “Aspetta, quindi...noi siamo praticamente morte nella tua dimensione?”

Francesco “Mi fa sentire così...strano...come se c'entrassi qualcosa...”

Sunset “No, voi non c'entrate niente...anzi, ora che siete qui vi daremo una mano! Sarete arrivati qui seguendo il cartone animato, vero?”

Discord “Oh, si, quello! Se potessimo avere tutto sarebbe ottimo per i loro ricordi! Certo, vederlo e ricordarlo da sole sono due cose diverse, ma almeno è un aiuto in più ai miei sogni”

Sunset “Non so cosa intendi...comunque sia, il cartone lo abbiamo creato apposta per farle ricordare, quindi è ovvio che ve lo daremo!”

Barbara “Non ho ancora capito una cosa...perchè solo Twilight ha potuto vedere il nome Lauren Faust diventare il tuo?”

Sunset “Merito di Adagio. Le Sirene sono da sempre delle Cristallomanti fin dalla nascita grazie ai cristalli che crescono naturalmente sulle loro code, e con quei cristalli abbiamo potuto lanciare due magie, una per rintracciarvi e una per creare il cartone, ma dovevamo scegliere chi avrebbe scagliato quale. E purtroppo, una volta fatta la scelta, l'avremmo dovuta mantenere attiva oppure si sarebbero rotti gli incantesimi e non avremmo più potuto attivarli come volevamo, e Trixie era l'unica a sapere che cosa avevate fatto ad Equestria, quando si nascose nel vostro castello e lesse sia i rapporti che il diario. Quindi siamo state costrette a rendere lei catalizzatrice per gli episodi ed io per il riconoscimento...ma io ho conosciuto solo Twilight e Spike di voi, e dato che non immaginavo che anche lui sarebbe passato in questa dimensione ho lanciato la magia solo su Twilight”

Rosa “Cristalloneria Mnemonica e Cromatica...con la Mnemonica avete mostrato i ricordi di Trixie e con la Cromatica avete sconvolto il cono di colore visto da Twilight attorno al nome Lauren Faust in modo che leggesse Sunset Shimmer. Sono entrambe Cristallonerie molto avanzate e complicate!”

Sunset “Adagio è stata veramente di aiuto per questo. E sono sicura che lo sarà ancora! Spero solo che riesca a superare tutto l'odio che prova...”

 

All'esterno si stanno iniziando a vedere le prime luci dell'alba, Adagio osserva il sole che sorge in lontananza quando Trixie riesce a raggiungerla

Trixie “Ti ho trovata. Ascolta...”

Adagio “No, ascolta tu. Non credere che possa perdonare Twilight...e non cercare di convincermi che non è colpa sua, non mi importa. Forse non sarebbe cambiato nulla quel giorno, anche con la sua presenza...però...”

Trixie “Però continui a non crederci...”

Adagio “Esattamente. Così come sono sicura che Sonata e Aria non siano morte. Non si deve mai dare nulla per scontato, no?”

Trixie “Mai! Tutto è possibile, sempre e comunque!”

Trixie sorride alle parole di Adagio, che incredibilmente le sorride a sua volta. Sono state poche le volte in cui sia lei che Sunset l'avevano vista sorridere in tutti quegli anni. Forse perché in fondo anche lei è contenta che gli Elementi siano tornati...in fondo ha provato su se stessa il potere dell'Armonia. Il loro ritorno significa solo che i Polimorfi hanno le ore contate

Trixie “Dai, rientriamo, sai che Sunset va a finire col preoccuparsi"

Adagio “Ok, arrivo”

Appena l'amica rientra, Adagio tira fuori dalla tasca il suo vecchio Cristallo Telepatico

Adagio \...mai dare nulla per scontato...\

Una rapida occhiata le basta per il momento. Prima o poi arriverà quella chiamata che ha atteso per sedici anni

 

 

 

 

 

Una botta di voglia di scrivere regalata dal Natale! Finalmente! E con questo capitolo ho dato origine all'origine della G4 nel loro vero mondo di fantasia, yay! (Ma chi ci dice che anche qui non sia la stessa cosa? Hehehe...) Qui do il via ad un pezzo che già volevo inserire da tempo ma in cui non avevo spazio, potreste anche notarlo...ma spero e credo che non accadrà ;) . E, come ha detto Adagio, mai dare nulla per scontato! To the next chapter!

MC Outlaw

 

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Capitolo 13
*** 13 - Cristalli 1/2 ***


Dopo le spiegazioni di Sunset, la situazione si è fatta un po' più chiara per tutti. Alla fine nessuno dei due mondi era rimasto al sicuro dopo l'attacco dei Polimorfi, specialmente quello in cui si trovavano lei ed Adagio. Entrambe hanno sofferto molto per questo, anche dopo tutto il tempo passato le ferite non si sono certo rimarginate, ma almeno pulsano di meno. Ed è meglio per tutti pensare al presente, cosa che a Paolo non risulta difficile

Paolo “Ora cosa volete fare?”

Sunset “In che senso?”

Paolo “Restate qui o venite con noi? Va bene che siamo venuti qui principalmente per il cartone...ma scommetto che farebbe molto piacere a tutti che ci seguiste!”

Sunset divertita “Oh! Credevo fosse ovvio che veniamo via con voi! Abbiamo aspettato tanto che Twilight o le altre tornassero, ora che le abbiamo trovate non ci scappano più! Dobbiamo solo organizzare per bene la nostra partenza da qui!” il suo tono si fa più triste “L'unico problema è Adagio...ogni volta che parlavamo di ritrovarvi, cercava sempre di cambiare argomento...non si è ancora convinta che Twilight non abbia colpa per quello che è accaduto ad Aria e Sonata”

Sabrina “Forse posso provare a parlargli...non ricordo quanto fossimo nemiche, ma non voglio lasciarla indietro...e nemmeno che mi detesti...”

Sunset “Non credo che ti darà retta...è troppo testarda ed arrabbiata...”

Rosa “Non c'è problema, ci pensiamo noi!”

Lulù “Ci sono delle cose di cui dovremmo parlargli”

Gemma “E non accetteremo che non venga anche lei con noi, questo è sicuro!”

 

Trixie è appena rientrata seguita da Adagio, più calma rispetto a prima ma ancora con molti grilli per la testa. Sabrina sembra volerle dirle qualcosa, ma quando apre la bocca non le escono le parole sia perché non sa cosa dire sia perché l'occhiataccia che la sirena le getta la fa intimorire. I pensieri della sirena sono però talmente rivolti verso di lei che non fa immediatamente caso alle tre Crusaders, intente quasi a studiarla attentamente. Ci impiega qualche secondo a notarle, sentendosi a disagio per quei tre sguardi puntati contro

Adagio “...che volete?”

I toni del trio sono quasi accusatori nei suoi confronti

Rosa “Sunset ci ha detto che tu sei una Cristallomante molto esperta...”

Gemma “Che hai sviluppato Cristallonerie difficili come il Cristallo Vocale e quello Dimensionale...”

Lulù “E anche solo le Cristallonerie Cromatiche e Mnemoniche sono di un livello molto avanzato...”

Inizialmente le sembra che stiano per fare qualcosa di orribile, ma ci mette ben poco a ricredersi

Rosa, Gemma e Lulù euforiche “SEI FANTASTICA!”

Gemma “Anche noi tre siamo Cristallomanti! Studiamo da anni ormai ed il massimo che siamo riuscite a fare sono due Cristalli Dimensionali!”

La sirena si risolleva nel sentire il loro cambio di tono, era già pronta a pensare al peggio.

Adagio sospirando \Credevo chissà cosa...\ “Anche voi tre Cristallomanti, eh?”

Getta un'occhiata a Noslo, riconoscendolo immediatamente come Costrutto e capendo anche che appartiene a Gemma. La sua espressione si fa quasi intristita per un istante, ma è talmente veloce che nessuno la nota

Adagio “Beh, si, non male...ma per capire se siete davvero brave, mi dovreste dire quanti ne riuscite a sostenere alla volta”

Lulù “Per adesso arriviamo a poterne evocare tre a testa! Ma contiamo di raggiungere almeno i quattro!”

Adagio “Però, così giovani e già in grado di mantenere tre Costrutti...niente male”

Rosa “Tu invece? Se sei come il nostro insegnante Astro, arriverai sicuramente ad un buon numero!”

Adagio “Io? È da tempo che non controllo, non ho più avuto modo di evocare Costrutti se non il mio Anima...l'ultima volta comunque arrivavo a dieci”

Lulù “Dieci?! Cavolo, il nostro maestro è bravo, ma tu sei meglio!”

Anche se non vuole darlo a vedere, sentirsi così ammirata la fa stare molto bene. Adagio e Trixie nell'osservare la situazione sono molto contente di vedere la loro amica sentirsi a suo agio, la stessa sensazione che Loretta, Barbara e Jackie provano per le sorelle minori

Rosa “Quindi...Astro si è sempre sbagliato dicendo che i Cristalli Vocali non sono mai stato realizzati da nessuno. Ci diceva sempre che sarebbe complicatissimo anche solo pensare a come crearli”

Adagio “No, molto probabilmente ve lo ha detto per non farvi mettere in testa di crearne voi. Lo studio e la realizzazione dei Cristalli Vocali è proibita...per questo Starswirl fu costretto a bandirci più di mille anni fa. Una volta attivati non c'è più limite a quello che la tua voce può fare, se accumulano abbastanza energia. Puoi arrivare a far suicidare chiunque ti ascolti semplicemente dicendoglielo”

Rosa incredula “Veramente?! Ma...sarebbero perfetti contro i Polimorfi! Perché non crearli? Anche i Cristalli Dimensionali erano proibiti prima del loro arrivo!”

Adagio “I Cristalli Dimensionali sono un'altra storia...quelli Vocali sono forti, ma anche pericolosi per gli alleati che non li possiedono. Incantano tutti con la loro voce, nessuno escluso, quindi gli ordini che date ai nemici verrebbero sentiti anche dai vostri compagni”

Gemma “Oh...accidenti, quindi per usarli dovremmo essere da sole...”

Adagio “Oltre a quello, ci vogliono decenni per svilupparne anche uno solo in modo perfetto. In termini di età avreste il tempo di crearne uno, forse due al massimo. E potrebbero essere molto più inutili di quanto pensate...per poter diventare più forti, hanno bisogno di assorbire i frutti del proprio lavoro, in questo caso la corruzione della mente di chi ne viene colpito sotto forma di energia magica. Ma se chi volete incantare possiede un po' di magia interna, è in parte abbastanza difeso”

Paolo “Ah, per questo io e le Rainbooms avevamo resistito alle vostre canzoni. Loro avevano la magia degli Elementi, io il soffio di fuoco incantato per il teletrasporto”

Adagio “Probabilmente è quello. Se però vi avessimo sconfitti...beh, avremmo recuperato molta magia per renderli più forti e con tutta probabilità avrebbero avuto effetto anche sui Polimorfi, ma crearne di nuovi non servirebbe a nulla. La magia che gli permette di trasformarsi li difenderebbe”

Rosa “È un peccato...però tu ne sai moltissimo sui Cristalli! Probabilmente più del nostro maestro e di tutti gli altri Cristallomanti che conosciamo!”

Sunset “È normale che sia così. Ve l'ho detto prima, le sirene sono naturalmente portate alla Cristalloneria grazie ai cristalli che crescono sulla coda della loro razza. Anche da quando siamo qui non ha mai smesso di creare Cristalli utili”

Diana “Aspetta...ma allora quanti Cristalli ti era portata da Equestria? Dopo tutto questo tempo avresti già dovuto finirli! Oppure hai una qualche scorta segreta che non vediamo? Forse...un Costrutto da Trasporto!”

Adagio “No, semplicemente ho fatto in modo di poterne continuare a recuperare quanti ne voglio. L'incantesimo di Starswirl mi ha bandita da Equestria, ma non mi impedisce di ritrasformarmi in sirena. Guardate”

Per dimostrare le sue parole, la donna alza il braccio destro ed il bracciale dorato su di esso si illumina, ricoprendola interamente di una membrana cristallina. Dopo pochi istanti, il bozzolo che la contiene inizia ad incrinarsi, esplodendo infine in un a pioggerella luminosa. Adesso, al posto dell'aspetto di una donna, Adagio ha riacquistato il suo aspetto originario di sirena, anche se molto diversa da quello che Paolo ed in parte anche Sabrina ricordano come suo Costrutto Anima. La parte del corpo superiore assomiglia a quella di una normalissima pony, senza squame, zanne e pinne sul volto, ma solo con quelle dorsali e dietro alle ginocchia, di colore arancione come il pelo e diverse dalla membrana che invece è gialla. La parte inferiore invece è una coda da pesce arancione e gialla, interamente ricoperta da squame e tempestata qua e là dai tanto citati Cristalli. Un'altra differenza tra quell'aspetto ed il suo Costrutto Anima è il fatto che lei possiede un Cutie Mark rappresentante da un Cristallo arancione preceduto da una chiave di violino

Adagio “Questa è una Cristalloneria che ho inventato dopo il bando da parte di Starswirl. Riesce a ritrovare il mio aspetto cercandolo sia nei miei ricordi sia nel mio spirito e lo materializza per breve tempo, due o tre minuti al massimo. L'ho chiamato Cristallo Origine...l'ho provato anche su Sunset e Trixie e funziona con entrambe, le riporta all'aspetto di unicorni”

Gemma in adorazione “È INCREDIBILE! Hai inventato una Cristalloneria?!”

Adagio imbarazzata “Si, possiamo dire così...”

Barbara “Un attimo...inventato? Io credevo che i Cristalli funzionassero...beh, che bastasse pensare a cosa si vuole fare ed un Cristallo la fa”

Adagio “Allora loro tre non vi hanno spiegato bene come funzionano. In sostanza è il motivo per cui i Costrutti e le Cristallonerie sono due cose diverse. I primi possono essere creati da chiunque, basta avere un Cristallo anche grezzo ed un nucleo vitale come i Cuori di Timberwolfs e fonderli, anche se per evocarne uno serve come minimo essere in grado di modellare un Cristallo. Le Cristallonerie invece hanno dietro un enorme lavoro di pazienza, bravura e precisione”

Mentre parla, il suo corpo viene nuovamente avvolto da un bozzolo cristallino che una volta infranto la riporta all'aspetto umano. Si toglie quindi il bracciale e lo consegna a Barbara

Adagio “Toccalo. Cosa senti?”

La giovane lo tiene in mano e subito si accorge di qualcosa di strano. Anche se a prima vista sembrava avere una superficie liscia, il tatto rivela che invece è attraversato da un'infinità di piccole crepe

Barbara “Sembra rigato...”

Adagio “Sono le Incisioni” tira fuori dalla tasca un coltellino in Cristallo trasparente dalla punta finissima “Un Cristallo, per poter essere utilizzato come catalizzatore di Cristallonerie, ha bisogno di essere inciso con frasi in lingua Runica e a seconda delle parole che ci scrivi sopra avrà ovviamente un effetto differente. Per poche Cristallonerie, come Luce ad esempio, non serve scrivere niente. Per i Costrutti invece, eccetto quello Anima, serve incidere sopra il nome che viene dato loro. Ma già dopo quelli serve conoscere bene il Runico e il significato di ciò che si scrive. Per questi due qui ho dovuto scrivere circa sedicimila parole a testa...e capirai bene che scrivere molte parole su un cristallo così piccolo richiede precisione e pazienza”

Lulù “Già, anche perchè se si sbaglia qualcosa si deve ricominciare da capo su un altro Cristallo. Considera che il Costrutto Guardiano è una Cristalloneria che ha incise sopra ottocento parole più o meno...immagina quanto ci può aver messo lei per creare quelli!”

Conoscendo ora la difficoltà con cui il Cristallo Origine è stato fatto, Barbara lo afferra con più cura e delicatezza per riconsegnarlo ad Adagio con il timore che possa andare in frantumi con un suo movimento falso. Mentre se li rimette al polso vede che le tre giovani Cristallomanti stanno parlottando tra di loro, fino a quando Gemma non si fa avanti

Gemma imbarazzata “Ascolta...noi volevamo chiederti se tu...si, insomma...noi non siamo ancora così esperte dopotutto, quindi...”

Lulù tagliando corto “Quindi volevamo chiederti di venire con noi! Il nostro maestro Astro ci ha insegnato molto sulla Cristalloneria, ma tu potresti aiutarci ancora di più! Ti vorremmo...come insegnante di Cristalloneria!”

Rosa, Gemma e Lulù “Per favore!”

Solo adesso Adagio sembra intravedere ciò che si nasconde sotto tutte le loro parole. Stanno semplicemente cercando di convincerla a seguirle sperando che non pensi alla presenza di Sabrina. Ma, anche se il motivo di fondo e quello, vede negli occhi delle Crusaders anche molta sincerità. Vogliono davvero che gli insegni quello che ha imparato in migliaia di anni di pratica, da quello che ha visto hanno probabilmente tutte le capacità per farlo, e sa anche quanta fatica si faccia in meno se più Cristallomanti lavorano allo stesso Cristallo, con un aiuto reciproco non avrebbe più dovuto dannarsi anche per le incisioni più semplici. Inoltre sapeva già che Trixie e Sunset avrebbero voluto andare con loro e l'ultima cosa che voleva dopo tutto quel tempo era restare senza di loro

Adagio “...uff...credo che si possa fare”

Rosa, Gemma e Lulù “Evvai!”

Adagio rivolta a Sabrina “Ma tu vedi di starmi lontana, capito?! Non ti voglio in mezzo ai piedi!”

Sabrina si fa indietro intimorita alle parole di Adagio. Anche sapendo come la pensa, non vuole mettere parola nella faccenda, potrebbe anche peggiorare le cose se parlasse di qualcosa che nemmeno ricorda appieno. Questo è ciò che pensa lei, al contrario delle sue amiche che si mettono subito in sua difesa

Loretta “Adesso basta, ha recepito il messaggio, non c'è motivo di infierire”

Francesco “Non vedi che si sente già abbastanza male per aver scoperto cos'è successo? Attaccarla così la farà solo stare peggio”

Jackie “Come se poi fosse colpa sua! Mica non è venuta per paura o altro, Celestia ci aveva già mandato qui quando i Polimorfi vi hanno attaccati!”

Adagio “Già. Ha salvato solo voi ed ha lasciato il resto del suo regno a morire, proprio un'azione degna di una regnante. Se avesse salvato tutti, Trixie non sarebbe stata costretta a scappare nella nostra dimensione e Krad avrebbe potuto non scoprirla mai! Ah...forse avete ragione...dovrei dare la colpa a Celestia, no?”

Discord, dopo aver sentito tutte quelle stupidaggini, si fa avanti e fronteggia Sunset faccia a faccia, facendola preoccupare con il suo sguardo severo e carico di rabbia

Discord sibilando “Pensi forse che non ci abbia provato? Che non avrebbe cercato di salvare almeno gli altri presenti o la gente di Canterlot? Anche se pietrificato, io ero li ed ho visto tutto. Dopo aver mandato via loro sette, Celestia è caduta a terra senza più forze” il suo tono si fa più grave “Ed era senza più forze perché il suo corno si era spezzato! Rotto! Non poteva più lanciare incantesimi! Con tutta la magia che ha impiegato per salvare loro, il suo corno è esploso dalla fatica! E lo ha fatto perché sapeva che loro avrebbero potuto salvarci! Quindi non ti azzardare MAI PIÙ a parlare in quel modo di Celestia. Chiaro?!”

La sirena non gli risponde, limitandosi a girare lo sguardo, quasi a far intendere che non le importi

Adagio “Anche se fosse, non è stata comunque lei a rompere i nostri Cristalli Vocali...”

I ragazzi, invece, restano scioccati. Paolo certo non poteva sapere della storia del corno e venirne a conoscenza così li fa sentire colpevoli del dolore di Celestia. Neanche Twilight o Rarity hanno una vera e propria idea di come funzioni la magia, ma tutti possono ben immaginare che si deve trattare di una specie di sovraccarico di forza. Tutto solo per salvarli

Trixie “Va bene, adesso diamoci tutti una calmata, ok?”

Discord ed Adagio si separano, lasciando correre ciò che è appena successo

Trixie “Perfetto. Ora che ci siamo chiariti, potete anche tornare indietro”

Sabrina “Come? E voi?”

Trixie “Noi arriveremo più tardi, dobbiamo organizzare la nostra partenza in modo che nessuno possa notarla. Adagio ha già pronte delle Cristallonerie per questo...fateci organizzare tutto e saremo da voi, lasciateci solo delle coordinate da raggiungere”

Discord “Eccole!”

Al draconequus basta toccare la tempia di Trixie per fargli memorizzare i dati necessari al teletrasporto

Discord “Allora noi torniamo, ci vediamo dopo!”

 

Mentre una mano le saluta sventolando un fazzoletto bianco, l'altra viene schioccata teletrasportando tutti quanti indietro. Con precisione chirurgica, si ritrovano in un istante nella loro aula, trovando tutto perfettamente come lo avevano lasciato. Ma non appena Stosa si fa rivedere sembra parecchio preoccupato

Stosa “Oh, meno male che siete tornate! Non sapevo più che fare!”

Lulù “Che succede?”

Stosa “C'è una persona fuori dalla stanza! Prima era arrivata una bidella per dire a Sabrina di uscire, ma non ha insistito vedendo che c'è l'illusione di una verifica. Poi però è salito qualcuno ed è da mezz'ora che cammina qui fuori dalla porta...avevo paura che entrasse!”

Lulù in tono amorevole accarezzandogli la cima “Su, su...adesso calmati, siamo tornati, andrà tutto bene...”

Il muro, alle parole della sua creatrice, si calma in fretta. I ragazzi non possono non notarlo, sembra come una madre che si prende amorevole cura del figlio. Probabilmente è quello il legame che si può creare tra un Costrutto e chi lo ha creato

Lulù “Adesso rientra, ci pensiamo noi ma non ti devono vedere”

Stosa “Ricevuto!”

L'ordine di Lulù fa sparire il muro in una nuvola di polvere, distruggendo anche l'illusione che nessuno di loro però poteva vedere. Anche Gemma fa lo stesso con Noslo, facendolo sparire in una nuvola di fumo violaceo. Non resta loro quindi che inventarsi una scusa ed aprire la porta

Lulù “Salve, scusi per l'attesa. Stavamo facendo fare un test d'ingresso ai ragazzi e non volevamo che si distraessero”

Uomo “Oh, non c'è problema, capisco bene...volete fargli sentire subito l'importanza dello studio. Lei è...?”

Lulù “...si-si, esatto! Comunque sia, piacere, io sono Lulù Esplora, l'insegnante di Educazione Fisica...mi volevano in classe per un occhio in più”

Sabrina non ci mette niente a capire chi sia alla porta, riconoscendone la voce. La sua prima reazione è di stupore perché sapeva che doveva essere al lavoro, ma subito nei suoi sentimenti si fanno spazio il disagio e la tristezza

Uomo “Io sono Sergio Tramonto, il padre di Sabrina. Scusi ma avremo tempo un'altra volta di parlare, ora dobbiamo veramente scappare”

Sergio mette la testa in classe, cercando il volto della figlia. Appena la vede in mezzo al resto dei ragazzi intenti a discutere divertiti, sembra farsi estremamente più serio

Sergio “Eccoti. Andiamo, forza”

Sabrina “Arrivo...”

Il tono smorto dell'amica non può non attirare l'attenzione dei suoi amici. Quella parola basta a far capire loro che c'è qualcosa che non va, come se non volesse andare via da li, o che almeno non voglia andarci con quella persona. A conferma del fatto che c'è qualcosa che non va, Sabrina non dice nulla mentre prende zaino e giubbotto uscendo dalla classe, nemmeno un saluto

Loretta “Ma...avete notato anche voi?”

Chiara “Sembrava stare male...”

Jackie “Siamo sicure che fosse il padre?”

Rosa “Non credo l'avrebbero lasciato passare se non ne fossero stati certi...”

La ragione di Rosa li lascia quindi tutti quanti con un dubbio in testa: perchè con quell'uomo Sabrina non sembrava più la loro Twilight? Un interrogativo che Discord, da buon ficcanaso, non può non chiarirsi nel modo più subdolo possibile, ossia affacciarsi in fretta sul corridoio e leggere i pensieri prima di Sabrina e poi di Sergio prima che spariscano, riuscendo ad affaticarsi anche con così poco. E ciò che trova è abbastanza perché anche uno come lui resti senza parole

Discord “Accidenti...Twilight...”

Paolo, interpretando le mosse di Discord “Gli hai letto nella mente? Qual'è il problema?”

Chiara “Forse dei problemi in casa?”

Il draconequus è interdetto, è il caso di raccontargli tutta la verità o di tacere vista la natura personale della cosa? Percependo però la preoccupazione dei suoi sei amici, capisce bene qual'è la scelta giusta

Discord “No, o almeno non solo. Sedetevi. La storia è lunga...e non molto piacevole”

 

Una volta usciti dalla scuola, Sabrina e suo padre salgono sulla macchina del secondo senza dirsi una parola. La giovane però sa che è solo una questione di tempo prima che il genitore tiri fuori quella discussione. Ogni suo movimento dall'accensione del mezzo all'inserimento della marcia la fa sussultare, non volendo e non sapendo che cosa dire appena inizierà a parlare

Sergio “Quindi...quelli erano i tuoi compagni di classe, eh?”

Sabrina sottovoce “...si...”

Sergio “Non è che ti rallenteranno di nuovo con i tuoi studi, vero?”

Non le resta che stringere i pugni, sapeva già dove sarebbe andato a parare. Qualche giorno prima, quando i suoi ricordi di Equestria avevano solo ricominciato a tornare, non riusciva certo a credere che il padre che si trovava al lavoro non fosse il suo vero padre...ma sicuramente lo avrebbe sperato. In lui non vedeva certo un genitore come nella madre, vedeva solo una persona che in tutta la sua vita non le aveva causato altro che dolore

Sabrina “Non ricominciamo, per favore...non è mai successo...”

Sergio “E allora come avrebbero fatto a rimandarti in Diritto cinque anni fa? Non mi dire che non era stata colpa dei tuoi “amici”, ti avevano distratto dallo studio, come alle medie! Sai bene che non avrai mai un buon lavoro se non ti impegni negli studi, ma sembra che non ti entri in testa!”

Non prova neanche a controbattere, sa che sarebbe del tutto inutile. I suoi ricordi, questa volta, sono vividi essendo parte della sua vita nel mondo umano. Ricorda perfettamente che dalle scuole medie in poi la sua vita era diventata un inferno: per colpa del padre era stata costretta ad abbandonare le amicizie fatte nelle scuole elementari scegliendo una scuola diversa da tutti quelli che conosceva, in più non le lasciava un attimo tregua. Se non aveva da studiare per la scuola doveva partecipare a corsi di ogni tipo, come il pianoforte, o anche allenamenti sportivi come il basket o il calcio. In tutto quel tempo infatti aveva sviluppato un'ottima prestazione atletica, non buona quanto quella di Barbara anche se quasi al suo stesso livello, ma d'altro canto ogni decisione presa dal padre non faceva che appesantirgli l'esistenza. Con tutte le cose che aveva da fare a scuola ed a casa, non aveva neanche il tempo di farsi degli amici, senza considerare che i pochissimi ragazzi con cui aveva stretto amicizia erano praticamente allontanati dal padre, che velatamente faceva capire loro di stare alla larga da sua figlia. Per lui l'eccellenza a scuola e nelle attività scelte da lui era l'unica cosa a cui Sabrina dovesse pensare, se i suoi voti non stavano come minimo sulla media dell'otto iniziava a tartassarla con commenti sulla sua poca concentrazione per colpa delle amicizie. Con l'inizio delle scuole superiori la situazione si era un po' calmata, sia perché non riusciva a farsi piacere quasi nessuno dei suoi nuovi compagni e sia perché il padre non poteva più seguirla in tutti i corsi dopo che il suo lavoro divenne quello di guardia notturna, ma l'incubo di ciò che il padre la costringeva a fare resta sempre vivido in lei. Ed ora la storia si sta ripetendo

Sergio “Sai bene che non l'ho mai fatto, ma te l'ho già detto e te lo ripeto: se dovessi vedere che i tuoi voti partono e restano bassi, ti possiamo sempre far cambiare scuola”

Sabrina “NO!”

Il grido di negazione le esce direttamente dal cuore, senza neanche pensare. Non le sarebbe mai successo prima, ma adesso l'ultima cosa che voleva era dire addio ai suoi nuovi amici. Delle persone che, per quanto non lo senta ancora del tutto, hanno con lei un legame più solido della roccia, non vuole sapere cosa accadrebbe spezzandolo

Sabrina “Ti prometto che non avrò problemi con la scuola! Però non la voglio cambiare...ormai sono al terzo anno, è iniziata la specializzazione, se cambiassi ora avrei solo problemi!”

Sergio “...vero anche questo. Allora per adesso va bene...ma non mi devi deludere, intesi?”

Sabrina “Certo...”

 

Discord “E questo è tutto”

In classe, Discord ha raccontato loro tutto ciò che ha recuperato sia dai ricordi di Sabrina che da quelli del padre. Il padre le ha sempre impedito di socializzare, facendola soffrire per tutto quel tempo e senza nemmeno riuscire a capirlo

Paolo “Ma è orribile...”

Rosa “E non ha neanche cercato di ribellarsi?! Insomma, il padre le stava rovinando la vita e lei non dice nulla?”

Lulù “Poteva anche dircelo...siamo suoi amici...”

Gemma “Ora che lo sappiamo ci basterà metterle dei dieci in qualche materia ogni tanto, così sarà a posto. Però...non oso immaginare che cosa deve essere stato per lei vivere così...”

Non sentendo parole dal resto della classe, Paolo si volta verso i sei rimasti. Tutti hanno lo stesso sguardo abbattuto, quasi arrabbiato, ma non sembrano intenzionati a dire nulla. L'unica reazione che hanno è quella di alzarsi in piedi appena la campanella suona, dato che possono sentire il resto degli studenti di ogni classe avviarsi all'uscita e che quindi capiscono essere l'ultima ora. Ma prima che possano andarsene, Paolo gli rivolge una domanda

Paolo “Voi non avete niente da dire? La nostra amica ha un problema e voi non dite nulla? Cosa volete fare per aiutarla? Avrete almeno un'idea...”

Gli sguardi degli Elementi si incrociano come per cercare di comprendersi. Avrebbero molte cose da dire, ma riescono a mettersi d'accordo di dire tutti quanti la stessa cosa

Jackie “Cosa dobbiamo fare secondo te? Andare e dire a suo padre che non deve comportarsi in questo modo? Farla scappare di casa?”

Diana “Non risolverebbe nulla comunque...è una faccenda privata, riguarda solo lei. Intromettersi potrebbe solo peggiorare le cose...”

Barbara “Ci dispiace che soffra, non vorremmo accadesse...ma è così. L'unica cosa che possiamo fare è sperare che glielo dica e che lui capisca”

Paolo “Cosa mi tocca sentire! Ad Equestria voi non avreste mai abbandonato un'amica in difficoltà! Ad Equestria voi...”

Francesco “ORA BASTA!”

L'improvviso tono di voce del ragazzo fa azzittire Paolo, che si ferma per un momento a vedere i loro occhi. Tutti quanti, compresi quelli coperti dagli occhiali del ragazzo, lasciano intendere preoccupazione e tristezza

Francesco calmo “Non siamo ad Equestria...qui le cose vanno diversamente purtroppo. Abbiamo già recuperato un po' di ricordi, sappiamo alcune delle cose che abbiamo fatto per i nostri amici, quanto abbiamo fatto per loro senza paura delle conseguenze...”

Loretta “Ma adesso semplicemente non possiamo. Se ci intromettessimo, finiremmo solo per farla stare peggio dopo. Non credo che le piaccia ciò che suo padre la costringe a fare...ma sicuramente sta meglio senza noi a ficcare il naso”

Chiara “È meglio per lei che questa cosa la affronti da sola. Avanti Discord, andiamo a casa...”

Anche i loro sguardi non dicono nulla di buono. Il draconequus non ha abbastanza energie per capire quale sia il problema leggendo loro nella mente, ma sicuramente c'è qualcosa che non va anche nei loro modi di fare e di reagire. Per il momento quindi non farà nulla

Discord “Va bene, va bene...” rivolto a Paolo ed alle Crusaders ”Voi quattro però restate qui. Sunset, Trixie ed Adagio arriveranno in questa stanza quando avranno finito dove sono, assicuratevi che non si perdano”

Paolo “Certo...”

Nonostante la frustrazione per le parole delle amiche, Paolo si trattiene dal dire altro, benché ci metta tutto se stesso nel farlo. Ormai ha capito che non sentono più il legame che li teneva insieme ad Equestria, ma non vederli intervenire mentre Twilight soffre gli sembra impossibile anche solo da immaginare

 

Fuori dalla scuola, la piccola classe si divide, lasciando come al solito Discord e Chiara da soli sulla via di casa. Discord avanza con finta spensieratezza, spostando però più volte lo sguardo su Chiara, che sembra ancora abbattuta per la storia di Sabrina

Discord “Quindi non farete nulla, ne te ne le altre? Per Twilight intendo”

Chiara “...non è così semplice...”

Discord “È semplicissimo invece! Basta andare li, trasformare il padre in una barbabietola ed il gioco è fatto! Starà sicuramente meglio senza di lui”

Chiara “Discord...”

La giovane è sul punto di dirgli qualcosa, ma non appena il suo sguardo si posa sul parcheggio davanti casa il suo corpo si paralizza. Vede la macchina della madre con il bagagliaio aperto dal quale sporge la canna di un fucile

Chiara tremante “...no...di nuovo...”

Discord osserva l'auto, ma non ci vede nulla di strano, riconosce persino il fucile che sporge dato che lo aveva visto più volte in mano alla madre di Chiara mentre ne lucidava le canne, anche se non lo aveva mai visto sull'auto. Quando si volta per chiedere spiegazioni, si blocca nel vedere lo sguardo di Chiara. Nei suoi occhi c'è un misto di rabbia e disperazione come non aveva mai visto prima neanche ad Equestria

Chiara “Lo ha fatto di nuovo...”

Quando lei si avvia in casa a passo stranamente spedito, Discord non può fare altro che seguirla senza fiatare, per qualche motivo sente che non deve fare domande. Ma per sua sfortuna, le risposte le ha appena mette piede in casa

La prima cosa che nota è Angel tremante sopa le scale mentre osserva il pian terreno. Non è la prima volta che lo vede fare così, era già successo un paio di volte nei giorni precedenti, tutte situazioni che avevano in comune unicamente la presenza della madre di Chiara nella stanza. Appena passava, il coniglio subito gli si nascondeva nella maglia o sotto il divano, ma non poteva fino a quel momento capire il perché

Giada “Oh, siete tornati! Potreste aiutarci a metterli via?”

Discord “Mettere via cosa?”

La domanda riceve una brutta risposta, quasi una botta al cuore per il draconequus. Sul tavolo della cucina, sopra ad una tovaglia di plastica si trovano le carcasse spellate di quattro conigli, con cui la madre sta armeggiando in modo da togliere del tutto il pelo rimasto. Ma lo sguardo confuso di Discord viene inteso come affamato dalla signora

Giada “Oggi arrosto di coniglio, è già in forno!”

Mentre il draconequus cerca di trovare una risposta da darle, Chiara si fa avanti a pugni e denti stretti, mentre i suoi occhi esprimono rabbia pura

Chiara “...quante volte te lo devo dire che sono vegetariana?!”

Giada “Non ricomincerai ancora con quella storia, vero? Dovresti smetterla di fare questo spettacolo...non siamo a teatro, almeno qui a casa non recitare”

Chiara “Non sto recitando! Possibile che tu non lo voglia capire?! IO QUELLA ROBA NON LA MANGIO!”

Senza aggiungere altro, si volta e fila subito al piano superiore, mentre la madre sembra non battere ciglio e porta l'attenzione su di lui

Giada “E tu? Scommetto che hai fame, vero?”

Si trova subito spiazzato. Lui non ha mai mangiato carne in tutta la sua vita, lo disgusta anche solo il pensiero di farlo. Trova quindi la scusa più plausibile che la sua inventiva possa trovare

Discord “Ehm...mi piacerebbe molto, ma...secondo la mia religione, se si è ospiti a casa di qualcuno non si può mangiare nulla al di fuori di pane, frutta o verdura, altrimenti si abbatteranno mille anni di sfiga su di me e su di voi!”

Giada “Oh...mi dispiace, non lo sapevo...”

Discord “Non fa nulla signora, tanto avevo già preso un panino a scuola, sono già pieno! Ora vado...a fare i compiti!”

Saluta con la mano e si fionda al primo piano. Se conosce abbastanza Fluttershy, sa bene che in questo momento sta soffrendo per aver visto quegli animali

 

La porta di camera sua è aperta. La sua amica è seduta davanti al computer che stringe Angel tra le braccia per calmare lui e se stessa. Sta ancora singhiozzando per colpa delle lacrime che le rigano le guance, mentre Angel anche se spaventato cerca in tutti i modi di farla sorridere

Discord “Fluttershy...che è successo?”

In realtà non ha bisogno di una risposta, l'unica sua preoccupazione è quella di ricevere delle spiegazioni sull'accaduto

Chiara, asciugandosi gli occhi “È tutta colpa sua...non vuole capire che mi fa stare male così...”

Discord “Potresti spiegarti meglio?”

La sua amica sospira e si volta verso di lui

Chiara “Vedi, mia madre e mio padre sono sempre stati dei cacciatori, anche prima che io nascessi. È stato infatti durante una battuta di caccia che si sono conosciuti. Però a me non è mai piaciuto...crescendo infatti ho scoperto di amare gli animali più di ogni altra cosa, arrivando anche a diventare vegetariana. Mio padre mi ha capita e mi ha sostenuta nella mia decisione, mia madre invece no. Non si arrende, continua ad andare a caccia e cerca sempre di convincermi a mangiare quello che prende! Anche mio padre ci va, ma almeno lui non mi ha mai chiesto di mangiare carne, lei invece non mi da tregua! È convinta che sia solo una moda e che con il tempo mi passerà...ma si vede che non mi conosce per niente! Io non potrei mai e poi mai mangiare un animale! Ma lei non vuole capire! Ma la cosa peggiore è un'altra...prima che arrivassi tu, in casa avevo altri due conigli oltre ad Angel...e sai cosa ha fatto lei quando sono diventati abbastanza grandi?! Li ha presi e li ha uccisi per cucinarli senza dirmi niente! Sono stata male per settimane...”

Ora si spiega tutto, anche le reazioni di paura del coniglio bianco. Vedere i suoi amici subire quella sorte e temere di essere lui una possibile vittima lo farà sicuramente vivere nel terrore quando c'è Giada nei paraggi

Discord “Ma non potresti...provare a spiegarti? Sono sicuro che se...”

Chiara “Credi che non ci abbia mai provato? Gliene ho parlato molte volte di questa storia...ma non mi vuole ascoltare. Ha le sue idee e non le cambierà mai...secondo lei, sono io che devo cambiare...”

Discord ora non sa che altro dire, forse con il caos potrebbe farle cambiare idea, ma per qualche motivo sente che questa volta non si risolverebbe nulla

Chiara “Adesso hai capito perché non possiamo fare nulla per Sabrina? Non penso che le piaccia stare male...avrà anche lei provato a parlare a suo padre qualche volta. Ma se non è riuscita lei a fargli cambiare idea, cosa potremmo fare noi?”

Tutti i pensieri di Discord non posso fare altro che cadere a quel punto. Possibile che gli abitanti di questa dimensione siano davvero così testardi sulle proprie idee da non ascoltare nemmeno le persone più vicine a loro? Questo pensiero gli fa scattare una molla nel cervello riguardo al resto del gruppo: può essere che anche tutti gli altri elementi abbiano dei problemi simili ed è per questo che, avendo a che farci, hanno preferito non intromettersi? Ma, ancora una volta, è un pensiero che decide di non condividere con nessuno. E per evitare silenzi imbarazzanti cerca qualcos'altro di cui parlare, in particolare una frase che lo ha lasciato stupito qualche minuto prima

Discord “Ho capito, lasciamo stare...dimmi solo una cosa. Prima tua madre ha detto “non siamo a teatro, almeno qui a casa non recitare” come se tu di solito lo facessi...”

Per sua fortuna, il draconequus incappa in un argomento in cui la sua amica si trova bene a parlare

Chiara “Certo! È da quando sono piccola che adoro il teatro, da quando mio padre mi ci portò la prima volta! Mi sono innamorata subito del modo di fare degli attori, di come si vestono, delle scenografie, di come il pubblico si sente dopo una loro messa in scena...è stupendo! Sto prendendo lezioni di recitazione da anni ormai!”

Discord “Veramente? No, perché sai, ad Equestria tu odiavi essere al centro dell'attenzione...pensavo fossi negata”

Chiara arrabbiata “Negata...io?! Ma..ma come ti permetti?! Sappi che sono una delle attrici migliori del nostro gruppo...anzi no, sono LA migliore! E tu mi vieni a dire che sarei negata?!”

La reazione furiosa di Chiara fa sgranare gli occhi al draconequus, l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettato era di vedere la sua amica agire in quel modo così scontroso e superbo. Ma subito dopo capisce come stanno le cose

Chiara “...ci sei cascato? Hehehe...stavo solo recitando. Come sono andata?”

Con un occhiolino, riesce a far rimettere a posto i pensieri spaventati dell'amico. Stava già temendo che dopo quelle parole lo avrebbe potuto odiare per sempre

Discord “Cavolo...non c'è che dire, sei brava!”

Chiara “Grazie...” ritorna a farsi cupa “...pensa, mia madre crede che anche questo sia solo una moda...pensa che da grande non vorrò più recitare...”

Discord “Beh, allora mi dispiace dirlo, ma tua madre è una cretina! Se non capisce quanto tu sia brava ha la lattuga al posto degli occhi!”

Di rimando, Discord riceve un sorriso tanto dolce che gli scioglie il cuore. Neanche dal padre sentiva di poter ricevere tanto supporto quanto il draconequus gliene stava dando in quel momento semplicemente standola ad ascoltare, anche se non può non ammettere comunque di odiare i modi della madre nei suoi confronti. Mentre si rialza, il bracciale contenente il costrutto emette un altro battito cardiaco, riportandole alla mente che cosa accadrà il giorno seguente. Finalmente saranno passati i fatidici tre giorni, ognuno di loro sette avrà il proprio Costrutto

 

 

 

 

 

Salve a tutti, qui MC Outlaw. Anche se un po' in ritardo, buon Natale e ormai vi auguro anche buon Anno Nuovo. Lo so, questo è praticamente tutto un capitolo di spiegazioni e niente più, ma era necessario farlo almeno per me. Tutto ciò che avete visto fin'ora ha un suo senso, che sfocerà nelle spiegazioni migliori più avanti. Quindi restate sintonizzati!

MC Outlaw

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Capitolo 14
*** 14 - Cristalli 2/2 ***


Un'altra notte senza sogni collettivi per i sette giovani, tutta la magia che Discord era riuscito a recuperare gli era servita per i due viaggi di andata e ritorno del giorno prima. Ed ora, sulla via per la scuola assieme al draconequus, Chiara sta cercando di avere una discussione seria con lui

Discord “Eddai! Non ci vuole molto!”

Chiara “Discord, no! Abbiamo già fatto male ad intrometterci negli affari di Sabrina, non voglio...”

Si interrompe però prima di finire la frase, si sentirebbe in errore a farlo. Ma al contrario suo, Discord conosce abbastanza bene sia lei che i suoi amici per sapere che cosa le passa per la testa

Discord “Non vuoi che si preoccupino anche per te sapendo la situazione in cui ti trovi a casa?”

Chiara “No, io...non sono così importante, non potrebbero preoccuparsi per me...”

Discord “Ma stai scherzando?! È ovvio che lo farebbero! Siete amici!”

Le parole di Discord le fanno ogni volta capire quanto per lui sia importante la loro amicizia, ma in quel caso sarebbe meglio per lei non sentirle

Chiara “...forse...ma...proprio per questo non voglio che si sappia...non voglio che si preoccupino. Per favore...”

La sua voce seria ma tremolante mette alle strette il cuore del draconequus. Capisce quanto la situazione la faccia soffrire, ma appunto per questo non capisce i discorsi dell'amica

Discord “Uff...e va bene, non dirò nulla. Ma smetterò di insistere su questa storia quando capirò perché non potete parlare tra di voi di queste cose! Tra amici ci si dovrebbe confidare per i propri problemi!”

Vorrebbe finire la frase con “Ad Equestria facevate cosi” ma sa che la farebbe solo arrabbiare. Hanno già chiarito di non essere più ad Equestria, continuare ad insistere su cose del passato è del tutto inutile ormai

Discord \Fino a quando non avrete recuperato i vostri ricordi...\

 

In classe erano gli ultimi a mancare, togliendo i professori. Sabrina è in mezzo a tutti, ma a dispetto delle aspettative di Discord sembra serena. Si aspettava di vederla triste o arrabbiata, ma sorrideva e scherzava con gli altri come se nulla fosse successo il giorno prima. Certo non può sapere che aveva letto la mente sua e di suo padre, ma non le sembra nemmeno che stia soffrendo

Discord \Sta sicuramente fingendo...e lo sta facendo molto bene...\

Diana “Ciao Discord! Ciao Chia...ah, no, volevo dire ciao Fluttershy!”

Chiara “Ciao Diana...perchè hai usato il mio nome da pegaso?”

Diana “Beh, prima stavamo discutendo del fatto che forse sarebbe più facile recuperare i nostri ricordi se ricominciassimo a riconoscerci con i nostri veri nomi!”

Sabrina “Vero. Potrebbero tornare più in fretta se sentissimo i nomi che sentivamo una volta!”

Chiara “Oh, capisco...va bene, ci proverò anche io”

Discord, dando dei buffetti in testa di Diana “Ottima pensata!”

Diana “Hehe...grazie!” avvicinandosi all'orecchio di Discord con tono triste “È ovvio che sta fingendo...ma sta anche più male di quanto crediamo...”

Una volta separata, l'amico resta piuttosto sorpreso delle parole di Diana. Sapeva già che aveva un certo intuito per queste cose, anche ad Equestria era così, ma dalle sue parole sembrava quasi avergli letto nella mente. Non ha comunque il tempo di chiederle qualcosa che subito in classe entrano i restanti assenti, cioè Paolo e le Crusaders, accompagnati per l'occasione dal trio conosciuto il giorno prima, nessuna delle tre ovviamente in pigiama ma tutte vestite esattamente come nel loro vecchio mondo umano, compresa Trixie che già durante il viaggio da Equestria al mondo gemello si era trovata vestita esattamente come la sua sosia

Gemma “Bene, ci siete tutte! Abbiamo delle ottime notizie! Siamo pronti per tornare ad Equestria quando vogliamo!”

Barbara “Veramente?! Fantastico!”

Francesco “Non vedevamo l'ora!”

Jackie “Ma non avevate detto che vi sarebbero volute settimane per riuscirci?”

Rosa “Certo, ma solo perché le Incisioni per un Costrutto Guardiano richiedono un mucchio di tempo. Per nostra fortuna, Adagio in tutto questi anni ha avuto il tempo di creare ben due Costrutti Guardiani Vergini! Ci basta dare ad uno dei due le coordinate per Equestria e siamo a posto!”

Lulù “Oltretutto con un Vergine possiamo comparire in un luogo diverso dal portale nel nostro rifugio, quindi è persino più comodo!”

Diana “Wow! Sono così diversi?”

Adagio “Si. Come vi ho già detto, un Costrutto Guardiano ha bisogno di circa 800 parole per essere costruito, ma per funzionare ne servono due da legare assieme. Uno va posizionato nella propria dimensione, mentre all'altro servono le coordinate della dimensione di arrivo, senza dimenticarsi quelle del pianeta. Una volta che le conoscerà, si teletrasporterà in un luogo a caso di quella dimensione. Ovviamente quelle 800 parole servono anche a specificare la propria sicurezza: il portale viene generato ad una distanza minima e massima dal suolo, senza finire dentro ad un vulcano o sott'acqua...insomma, casuale ma con un minimo di cognizione. E una volta arrivati dall'altra parte quel portale può essere portato dove si vuole, come hanno fatto le ragazze mettendolo nel vostro armadio. Ciò che spesso da problemi con un Guardiano è che basta la distruzione da una sola parte del portale per rendere inutili entrambi...inoltre, una volta terminate le Incisioni su entrambi i Cristalli, è necessario spedirlo entro dieci secondi nell'altra dimensione, altrimenti la presenza del proprio gemello nello stesso luogo li farebbe scoppiare tutti e due”

Rosa “Invece un singolo Costrutto Guardiano Vergine richiede 1600 parole ma permette di creare portali ovunque si voglia per creare passaggi tra le due dimensioni scelte, quindi è più difficile che venga distrutto perché non ha un gemello dall'altra parte. In più non è obbligatorio scegliere immediatamente la dimensione in cui dovrà portare”

Discord “Complicata come faccenda...l'importante però è che adesso possiamo tornare ad Equestria finalmente! Ho ancora un conto in sospeso con i Polimorfi...”

Paolo “Non ci pensare neanche, non ce la faremo mai a vedercela contro Krad ed il suo esercito, neanche se unissimo tutti le forze. In troppi ci hanno già provato...”

Discord “...si, probabilmente hai ragione...”

Paolo “La cosa più importante da fare è recuperare gli Elementi dell'Armonia a Canterlot”

Discord “...ehm...aspetta un secondo...guarda che gli Elementi dell'Armonia non sono a Canterlot”

L'uscita del draconequus lascia Paolo stupito e confuso

Paolo “Come...come non sono a Canterlot? Le ragazze se li erano portati dietro per combattere Krad, devono essere li per forza! Aspetta...non mi dire che Celestia li ha portati in questo mondo con loro!”

Discord “Purtroppo no. Sono ancora ad Equestria, ma dopo il messaggio di Celestia al popolo e dopo che il suo corno si è spezzato, Cadence, Luna e Shining hanno scaraventato ai quattro venti gli Elementi”

Paolo sbigottito “COSA?! Perché?!”

Discord “Beh, non potevano certo lasciarli li tra le mani di Krad! Li avrebbe distrutti sicuramente!”

Sconvolto per la brutta notizia, le gambe di Paolo cedono e la sua mente si lascia andare alla disperazione

Paolo “Maledizione...io contavo che fossero li per recuperarli...ora quindi sono dispersi chissà dove! Non li ritroveremo mai!”

Come lui, anche le tre Crusaders sembrano spaventate a tal punto che le loro gambe iniziano a tremare. Tutti e quattro erano convinti dell'idea che sarebbe stato facile arrivare a Canterlot e recuperare gli Elementi, ma ora che le loro convinzioni sono crollate non sanno più che cosa pensare. E in poco tempo un po' di paura si fa avanti anche nel cuore degli Elementi

Chiara “Quindi...non abbiamo armi? Non possiamo combatterli?”

Loretta “Beh...potremmo metterci anche a cercarli...ma con i Polimorfi in giro sarà molto pericoloso...”

Vedere tutti in quello stato di panico però non fa agitare Sabrina. Ha compreso la situazione e si rende conto della gravità della cosa, ma non può lasciarsi andare in quel modo. E neanche gli altri devono farlo

Sabrina “Ragazzi, questo non è il momento per certi discorsi. Sapevamo già che sarebbe stato difficile, no? Sapevamo già che i Polimorfi non sarebbero stati facili da scacciare, giusto?”

Paolo “Si ma...insomma, io credevo...noi...”

Sabrina “Tu credevi che gli Elementi fossero a Canterlot, ma non ci sono. E con questo? Ci basterà cercarli. Per quanto possa essere pericoloso, non cercarli sarebbe peggio...sarebbe esattamente come darla vinta a quei bastardi hanno massacrato il nostro regno! E non so voi, ma rendergli la vita così facile non è mia intenzione! Dovessimo metterci anni, ritroveremo quegli Elementi e scacceremo i Polimorfi! È questo in cui avete creduto da quando hanno attaccato, no? Beh, adesso mi vuoi dire che vi siete arresi?”

Paolo “Arresi?! Certo che no! Però ritrovarli non sarà per niente semplice! Hai idea di quanto sia grande Equestria?!”

Sabrina “Come ho già detto, non importa se dovremmo metterci degli anni. L'importante sarà sconfiggerli. Dobbiamo vendicare tutti quelli che sono morti per colpa loro e dobbiamo riprenderci la nostra Equestria!”

Il discorso dei morti riporta alla mente sia a Paolo che alle Crusaders tutto quello che hanno visto e passato, oltre a far ricordare il racconto di Paolo agli altri Elementi. Tutti ottimi motivi per non arrendersi, non dopo tutto ciò che è successo e non dopo tutto quello che hanno fatto

Paolo “...come sempre hai ragione tu Twilight. Fanculo, io non mi voglio arrendere proprio ora!”

Tutti “Neanche noi!”

Sabrina “Ottimo, ne ero sicura!”

Un colpo di tosse di Adagio per attirare l'attenzione, accompagnato dal suono della prima campanella, fa calmare l'euforia generale

Adagio “Scusate se interrompo il bel momento, ma forse conosco un modo per ritrovare gli Elementi in fretta. Tutto però dipende da loro sette...se riusciranno ad evocare i loro Costrutti, allora potranno usare quel metodo”

Lulù “Aspetta, i Costrutti possono trovare gli Elementi?! Allora andiamo sul sicuro ed usiamo i nostri! Cosa dobbiamo fare?”

Adagio “Con voi non servirebbe a niente, solo loro potrebbero farlo”

Gemma “Beh...ormai non manca molto. Direi di prepararci! Datemi una mano a togliere i banchi”

 

I preparativi sono ultimati. Il centro dell'aula è sgombra da tutti i banchi, i ragazzi sono al centro della stanza mentre tutti gli altri, Gemma esclusa, sono posizionati vicini ai muri della stanza per osservare cosa succederà. Porte e finestre sono chiuse ed oscurate per evitare che qualcuno possa vedere la nascita dei Costrutti. Ed anche la seconda campanella suona

Gemma fa passare i minuti rimasti giocherellando con un coltellino di Cristallo, facendolo roteare tra le dita sotto preoccupazione di Loretta, che ormai inizia a vederla molto di più come una sorella minore e si preoccupa di quello che fa

Loretta “Stai attenta a non tagliarti...”

Gemma, fermando il coltello “Non preoccuparti, non succederà. Questo fa parte dell'addestramento per diventare Cristallomanti! Date le minuscole incisioni che dobbiamo fare siamo dovute diventare esperte nel maneggiare questi coltelli, altrimenti verrebbe impossibile scrivere sui Cristalli!”

Loretta “Oh, ok...ma stai lo stesso attenta”

Anche se è contenta della preoccupazione di Loretta, non può non irritarsi dopo tutto il tempo che ci ha messo per imparare a fare quel movimento di dita. La campanella che segna la fine dell'intervallo fa comunque scattare Gemma in piedi, che sempre tacitamente la perdona e si avvicina ai ragazzi

Gemma “Beh, non sono ancora 72 ore, ma adesso vi spiegherò come si evoca un Costrutto. Per prima cosa, scoprite le maniche”

I sette fanno come ordinato loro e possono notare finalmente che i Cristalli, fino a qualche ora prima tutti chiari e trasparenti, sono diventati di colore rosso scintillante

Gemma “Quando un Cristallo in cui è stato inserito una sorgente vitale diventa rosso vuol dire che manca poco alla nascita del Costrutto. Probabilmente è da ieri sera che non sentite più battiti cardiaci, vero?”

Jackie “Uhm...si, l'ultimo che mi ricordo l'ho sentito ieri sera prima di addormentarmi”

Diana “Più o meno anche io!”

Gemma “È il segno che l'essere sviluppatosi all'interno del Cristallo non ha più bisogno di esserci legato fisicamente. Appena diventerà verde, uno alla volta dovrete fare un passo verso di me e dire ad alta voce il nome Runico per Attaccante e Difensore, ovvero “Kor! Nyx! Fatti avanti...” seguito dal nome che avrete scelto per il vostro Costrutto”

Barbara “Ah! Quindi pensavo bene che siamo noi a decidere il nome! Credo che il mio lo chiamerò “Tempesta”! Scommetto che gli starà bene!”

Gemma “Dipende Rainbow. Devi sapere che appena prima di evocare un Costrutto per la prima volta, le vostre menti entreranno in contatto. Sarà in quel momento che deciderete il nome più adatto a lui...ah! Guardate, ci siamo!”

Il Cristallo in mano a tutti quanti, come detto da Gemma, inizia a brillare di verde smeraldo. Adesso tocca loro scegliere chi sarà il primo a scoprire cosa succede nell'evocare un Costrutto, un esperienza di cui fino a quel momento avevano soltanto discusso, ma nessuna di loro l'ha mai provato e ne hanno un po' di timore. Ma basta un rapido scambio di sguardi tra di loro per far scegliere Francesco come primo candidato. Dopotutto è normale, in alcuni dei loro ricordi c'è lui che in veste di Generale ed amico facilita o spiana loro la strada da seguire. Fa quindi un passo in avanti verso Gemma

Gemma “Bene! Adesso...chiamalo!”

Quasi per un attimo la sua mente si fa vuota, un solo attimo di comunicazione con il Costrutto all'interno, ma quando ne esce è un po' confuso

Francesco “Ehm...ho il nome, ma è un po'...particolare”

Gemma “Capita a volte. Il Costrutto ed il Creatore spesso decidono nomi strani, ma l'importante è che lo decidano assieme. Abbiamo visto anche un Cristallomante chiamare il proprio Costrutto Calendario”

Francesco “Oh...ok, allora!” si schiarisce la voce “Kor! Nyx! Fatti avanti, Legione!”

Il Cristallo nella sua mano inizia a rilasciare una nebbiolina color avorio che in pochi attimi si concentra in un unico muro di foschia esattamente davanti al ragazzo, iniziando mano a mano a dissolversi. Appena scompare del tutto possono finalmente vedere la forma e l'aspetto di quell'essere alto, come minimo due metri. Indossa sul petto un'armatura di ottone che, abbinata all'elmo con un pennacchio rosso del medesimo materiale, può essere definita un armatura degli antichi guerrieri Spartani. La protezione per la testa inoltre oscura completamente il volto, lasciando scoperti solo i luminosi occhi rossi. Appoggiato sul pennacchio e del tutto fuori luogo si possono notare un paio di occhiali da sole completamente neri, mentre sulle sue spalle si trova appoggiato un mantello zebrato che arriva a toccare terra. Ma se queste parti sono ancora definibili umane, il resto non lo è per niente. Nonostante l'armatura sia aperta sul fondo, come è normale che sia, a Legione mancano le gambe, sostituite da un secondo paio di braccia attaccate come quelle normali alle spalle ed identiche tra di loro per quanto riguarda l'aspetto, ossia verdi, nerborute e costellate di minuscole spine rosse. L'unica differenza è che quelle inferiori sorreggono il peso di quel corpo mentre quelle superiori impugnano due asce bipenni nere, una a testa. Quando gli occhi dei due si incrociano, per Francesco è come avere davanti a se la persona di cui si può fidare di più al mondo. Non ricorda una sensazione simile nemmeno nel passato di Equestria, né con gli altri Generali di cui gli hanno parlato né con le sue amiche. Ma ancora prima che possa dire qualcosa, Legione inizia a sgranchirsi le braccia e possono per la prima volta sentire la sua voce, profonda ma con uno strano accento africano, come se fosse arrivato dall'Africa da poco e facesse ancora fatica a parlare in Italiano

Legione “Ah, finalmente sono fuori...il Cristallo si stava facendo un po' strettino”

Francesco “Heh...posso immaginare, non deve essere una situazione comoda”

Legione “Per niente! Anche se nemmeno questa stanza è tanto larga”

Francesco “Ma è anche vero che...”

Legione “Evocarmi in uno spazio aperto sarebbe stato rischioso”

Il Costrutto batte Francesco sul tempo, era esattamente la stessa cosa che stava per dire. Non può dire che non poteva aspettarselo, se le loro menti sono collegate lo sono anche le loro idee

Gemma “Perfetto, ci sei riuscito! Adesso proseguiamo...fai rientrare Legione nel Cristallo e poi dammi un secondo il bracciale. Come per la modifica della forma del Cristallo, ti basta volere che rientri e lui rientrerà”

Francesco “Agli ordini. Allora ci vediamo...ehm...fratello? Va bene chiamarti così?”

Il ragazzo alza quindi un pugno, aspettando di riceverne uno

Legione “Ovvio! A presto...beh, ti chiamo fratello anche io allora!”

Dopo essersi scambiati il “brofist” con una delle braccia che ne sostiene il peso, Legione sparisce di scena ritrasformandosi in nebbia bianca che si dissolve nell'aria. Gemma prende quindi il bracciale a Francesco, iniziando a trafficarci sopra con il coltello, ed una volta finito sulla pietra che gli riconsegna resta inciso il nome “Legione”

Gemma “Fatto! Ora ogni volta che vorrai richiamarlo ti basterà, come per il resto, volerlo, a quel punto il Cristallo lo evocherà. Beh...avanti un altro!”

Diana “OH! Posso andare io? Per favore!”

Le altre le annuiscono, facendola saltellare in avanti contenta prendendo il posto di Francesco. Anche la sua mente si svuota per qualche istante, facendole capire il nome adatto molto in fretta

Diana “Kor! Nyx! Fatti avanti, Majin Bu!”

Esattamente come per il Cristallo di Legione, anche da quello in mano sua esce una nebbiolina bianca che forma un muro giusto prima dell'apparizione del Costrutto. È di nuovo un essere alto due metri circa ma dall'aspetto estremamente più contorto del predecessore. Il volto è semplicemente una sfera gialla senza occhi o altri tratti facciali, soltanto un enorme sorriso a trentadue denti che lo ricopre quasi del tutto. Il busto è una gigantesca boccia di vetro trasparente con all'interno centinaia di dolci colorati, il che considerando l'erogatore al centro del petto lo rende molto simile ad un distributore di caramelle. Possiede anche una coda ed un paio di ali, formate tutte e tre da palloncini rosa allungati e modellati come fanno i clown nelle fiere. Attorno al collo porta una collanina formata interamente da caramelle a forma di sassi colorati che a tutti sembra quasi fatta a mano. Ma se questa parte ancora sembra poter far parte della personalità di Diana, il resto lascia qualche interrogativo. Anche Majin Bu come Legione non ha delle gambe sotto il busto, ma al loro posto si trova un piccolo mucchio di teschi umani che rotolando gli fanno da carrello trasportatore. Anche le braccia sono formate da centinaia di ossa mischiate tra di loro, formando persino le cinque dita da entrambe le parti. Infine, impugna in ogni mano una gigantesca mannaia leggermente sporca di sangue sulla lama. Un aspetto macabro mischiato ad uno festoso che incredibilmente colpisce tutti, stranamente senza però lasciargli nulla da ridire. Se non per il nome, che effettivamente è strambo

Loretta “Pinkie...perchè avete deciso questo nome scusa?”

Ovviamente dare al proprio Costrutto il nome di un personaggio di Dragon Ball è difficile da capire per tutti coloro che lo conoscono. Per un attimo Diana esita a rispondere, ma quando i suoi occhi vanno a posarsi sul sorriso del nuovo amico, la fiducia che hanno condiviso durante la scelta del nome torna a farsi sentire

Loretta e Majin Bu “Perché ci piace molto!”

Anche Majin Bu per la prima volta parla, con una voce che sembra aver inalato fin troppo Elio. I sei ragazzi sono particolarmente imbarazzati dalla risposta, così ovvia e scontata che nessuno se la sarebbe potuta immaginare

Discord “Vi aspettavate altro?”

Tutti “Da lei proprio no”

Gemma “Bene, anche questo è fatto. Fallo rientrare, così posso incidere il suo nome”

Non appena gli viene detto, Diana salta addosso al nuovo amico

Diana “Oooh...già mi manchi!”

Majin Bu “Anche tu, ma puoi chiamarmi quando vuoi!” sottovoce “Magari mi presenti a lei...”

Nessun altro sente quello che Majin Bu gli dice, riescono solo a vedere che Diana sembra diventare non più euforica ma sinceramente contenta. L'abbraccio si scioglie nel momento in cui il Costrutto ridiventa nebbia e si dissolve, permettendo a Gemma di incidere sul Cristallo di Diana il suo nome

Gemma “Un attimo...ecco...fatto!” gli riconsegna il Cristallo ”Avanti il prossimo”

Barbara “Eccomi!”

Dopo aver preso il posto di Diana, chiude gli occhi per un secondo, il tempo di mettersi in comunicazione con il suo Costrutto

Barbara “Hehe...niente Tempesta. Ok, dunque...Kor! Nyx! Fatti avanti, Flusso!”

Come prima, un fitto muro di nebbia bianca si innalza davanti alla ragazza, e non appena si dissipa del tutto viene rivelata la forma del Costrutto. Praticamente è soltanto una gigantesca armatura dei sette colori dell'arcobaleno, senza testa né gambe ma grossa lo stesso quanto Legione e Majin Bu, con al centro del petto due fenditure orizzontali dalla quale si possono vedere gli occhi bianchi luminescenti. Sulle mani indossa due guantoni da boxe neri, impugnanti ognuno un martello da guerra. Infine, sulla schiena porta tre maestose paia di ali, due grandi di colore azzurro ed uno più piccolo di colore arancione, queste ultime intente a sbattere velocemente per sorreggerlo e tenerlo sospeso in aria. Per qualche secondo si squadrano tra di loro, ma l'euforia di entrambi non ci mette molto a manifestarsi

Barbara “Evvai! Finalmente sei fuori, non mi sembra vero!”

Flusso “Non vedevo l'ora! Finalmente possiamo combattere i Polimorfi!”

Incredibilmente a dirsi dall'aspetto ma la voce di Flusso sembra semplicemente quella di un ragazzo come tanti

Gemma “Andateci piano voi due...meno li affrontiamo senza Elementi meglio è. Adesso fallo rientrare e lasciami incidere il suo nome”

Barbara “Uff...ok. A dopo!”

Nel momento in cui anche loro due si scambiano un pugno in segno di rispetto, Flusso si dissolve in nebbia bianca e Barbara consegna a Gemma il Cristallo, facendogli incidere il nome prima di riconsegnarglielo

Gemma “Prossimo!”

Loretta “Ok, vado io stavolta”

Dando il cambio a Barbara e mettendosi per pochi istanti in contatto con il suo Costrutto, anche lei è pronta a chiamarlo

Loretta “Kor! Nyx! Fatti avanti, Scintilla!”

Come prima si forma davanti a lei un muro di nebbia dalla quale esce il Costrutto. Probabilmente, anche se alta quanto gli altri, è la più normale apparsa fino a quel momento dato che ha l'aspetto di una normalissima donna cavaliere come spesso viene illustrata nei libri, se non fosse che tutta l'armatura ed il corpo, la cui unica parte scoperta è il volto, sono trasparenti. Questo perché il rivestimento è interamente fatto di diamante, oltre ad avere spuntoni curvi ed afflati dello stesso materiale su braccia e gambe, mentre il corpo è formato da un cristallo trasparente. Le uniche cose che la rendono particolare sono due braccia supplementari appena sotto a quelle normali, più corte delle altre, ed il fatto che il suo viso anche se scoperto sia irriconoscibile persino da vicino. Per pochi istanti si può anche notare che il suo intero corpo è attraversato da elettricità, compresi anche i due archi lunghi che porta sulla schiena. Possiede anche un cappello di paglia con nastro blu appeso al collo ed una collana a forma di conchiglia dorata che pende fuori dall'armatura. Loretta la vorrebbe molto abbracciare, ma le scariche elettriche e gli spuntoni non le danno molta fiducia

Loretta “Non puoi essere toccata, eh? Sei fortunata...”

Scintilla non dice nulla, si limita solo a piegarsi su un ginocchio e a stringere la sua Creatrice in un abbraccio. Sul momento Loretta sobbalza, spaventata che possa tagliarsi o prendere la scossa, ma nulla di questo accade. E nonostante il freddo materiale dell'armatura, si sente molto riscaldata da quel gesto. Gemma potrebbe stare a guardare per sempre il volto sereno della sorella maggiore, ma devono andare avanti

Gemma “Ehm...Rarity, possiamo...?”

Loretta “Eh...oh, certo certo, scusa! Ci vediamo dopo, ok?”

Nonostante non sia semplice intendere l'espressione della Costrutta, Loretta riesce a capire che le sta sorridendo prima di dissolversi. A Gemma non resta che incidere il suo nome sul Cristallo per poi ridarlo alla sorella

Gemma “Fatto! A chi tocca ora?”

Chiara “Ehm...posso...posso andare io?”

Jackie e Sabrina le fanno cenno di si e la fanno passare oltre. Anche a lei basta poco per mettersi in contatto con il Costrutto e sceglierne il nome, riuscendo persino ad alzare la voce per l'occasione

Chiara “Kor! Nyx! Fatti avanti, Famiglio!”

Ancora una volta si forma un muro di nebbia e da esso esce il Costrutto. Per certi versi ricorda molto Discord in quanto si tratta di un insieme di diversi animali, anche se molto più grosso del draconequus. La testa è quella di una tarantola addobbata però dalle corna di un ariete e dalla pinna di uno squalo. Il corpo appartiene ad un armadillo e le ali ad un condor, le braccia sono di un gorilla e le gambe di un ghepardo. Inoltre come armi possiede la coda da scorpione, anche se molto più grossa e quindi più simile a quella di una manticora, ed una claymore per ogni mano. I quattro occhietti probabilmente potrebbero inquietare qualcuno, ma sicuramente non Chiara, che lo osserva ammirata

Chiara “Wow...sei stupendo...”

Famiglio arrossendo “G-grazie...”

La voce di Famiglio sembra essere quella di un serpente e l'aspetto è sicuramente minaccioso, ma il carattere è fin troppo simile a quello di Chiara perché possa essere considerato cattivo

Gemma “Bene, direi che possiamo andare avanti!”

Famiglio sta salutando imbarazzato la sua Creatrice nel momento in cui si dissolve e sparisce, lasciando in lei una sensazione di familiarità molto gradevole, non può far altro che rispecchiarsi nei suoi comportamenti. Gemma ne incide il nome sul Cristallo e dopo averglielo ridato va avanti

Gemma “Prossima!”

Jackie “Ok, vado!”

Si mette anche lei dove prima si trovava Chiara , iniziando a concentrarsi ed a comunicare con il suo Costrutto

Jackie “Kor! Nyx! Fatti avanti, Furia!”

Il consueto muro di nebbia si forma, facendo nascere il Costrutto ed anche uno strano odore nell'aria, giustificato dal corpo che hanno davanti. Normalmente potrebbe essere definito un Centauro, ma dato che l'intero suo corpo è composto da legno marcio il termine giusto sarebbe Timbercentauro data la somiglianza con i Timberwolfs, all'interno del petto cavo si possono ben vedere persino diverse mele marce appese ai suoi rami. Sul volto l'unica cosa riconoscibile sono gli occhi verdi luminosi, ma la parte superiore è anche quella più diversa dal resto, infatti porta in testa un cappello texano, attorno al collo un giogo e sulle braccia da una parte un fiocco rosso e dall'altra un foulard arancione con sopra disegnate delle mele rosse. Le sue armi stavolta sono una frusta chiodate per braccio e la sua voce sembra quella che potrebbe avere il vento, calma e rilassante

Furia “Finalmente fuori...e scusate per la puzza”

Jackie “Non devi scusarti, credo sia colpa mia se sei così!”

Furia “Non colpa...merito. È grazie a te che sono nato in fondo”

Jackie “Va bene...comunque non te ne devi preoccupare, davvero!”

Rosa “Già! Non si sente molto!”

Gemma con il naso tappato “Tu non ci sei vicina...”

Jackie e Furia, per quanto a lui possa essere possibile, sorridono imbarazzati a Gemma

Gemma “Fa niente...però ora fallo rientrare, così possiamo finire”

La giovane annuisce e Furia, dopo aver salutato, si dissolve in nebbia bianca e Gemma ne incide il nome, lo ridà alla proprietaria ed pronta a passare all'ultima di loro

Gemma “Twilight, tocca a te!”

Sabrina “Eccomi!”

Per l'ultima volta, le menti di Costrutto e Creatore si unificano per trovare il nome più adatto da dargli

Sabrina “Kor! Nyx! Fatti avanti, Anatema!”

Questa volta, a differenza delle volte precedenti, il muro di nebbia che si forma non è bianco ma di un colore vicino al viola chiaro, anche se la manifestazione fisica non cambia. Sul capo indossa un elmo d'acciaio con la punta sulla nuca ed uno spuntone affilato che ricorda il corno di un unicorno sulla fronte, ma dove dovrebbe esserci l'apertura per il volto si trova invece una lastra d'acciaio che lo copre del tutto, senza far passare il minimo dettaglio facciale. Sul petto dell'armatura in acciaio risalta fiero il Cutie Mark che Sabrina ha in forma di alicorno, mentre sulla schiena possiede due blocchi di acciaio a forma di ali di pegaso. Il numero delle braccia supera anche quello di Scintilla e Legione, portandone addirittura sei, tutte colorate di sei colori diversi: arancione, giallo e marrone per le braccia di sinistra, rosa, bianco e azzurro per quelle di destra. Inoltre, con ogni trio di braccia impugna uno scudo portante una punta acuminata al centro, proprio sopra la raffigurazione di quello che tutti ricordano come il Cutie Mark del fratello Shining Armor. L'armatura d'acciaio però finisce dove dovrebbero esserci le gambe con il diventare una massa di radici viventi che a quanto pare permettono ad Anatema di muoversi. O meglio, alla Costrutta, in quanto dalla sua voce calma e celestiale si capisce che è una donna

Anatema “Ciao Twilight...”

Sabrina nervosa “C-Ciao!”

Anatema “Sei un po' tesa? Non dovresti esserlo...non con un'amica”

Non può vederne il volto, ma capisce che le sta sorridendo. Ed il sentirsi essere definita amica in modo così naturale da sembrarle irreale la colpisce al cuore. Sa anche lei che Anatema conosce la situazione con suo padre e con i suoi amici del passato, eppure in quella Costrutta vede un legame così potente che nemmeno quell'uomo potrà spezzare

Gemma “Perfetto! Ora falla rientrare, così posso incidere il suo nome”

Sabrina però sembra quasi restia nel farlo. Sa che ovviamente non sarà una cosa permanente, ma il vedersi portare via quell'essere le sembra una cosa tremenda. Ora che è li, vorrebbe che non se ne andassi mai, ma non ha idea di cosa potrebbe succedere se Gemma non ne incidesse il nome

Sabrina “Ci...ci vediamo dopo”

Anatema “Sicuro!”

La sua nuova amica, così come era arrivata, adesso sparisce dissolvendosi nella foschia violacea, mentre Gemma prende il Cristallo di Sabrina ed incide in esso il suo nome, riconsegnandolo subito all'amica

Gemma “E con questa abbiamo finito! Adesso potrete evocare i vostri Costrutti ogni volta che vorrete. Per farlo dovrete chiamarli con il pensiero, loro sentiranno la vostra voce e vi raggiungeranno subito”

Ora che tutti quanti hanno terminato con il proprio, Adagio si fa avanti e li osserva in silenzio mentre osservano incantati i Cristalli dei loro Costrutti. Non è certo la prima volta che vede qualcuno farlo, persino quando era ancora ad Equestria la situazione era identica per le Sirene Cristallomanti nuove al mondo dei Costrutti. Ma il motivo per cui si avvicina è un altro

Adagio “Però, non me lo aspettavo...”

Francesco “Cosa non ti aspettavi? Che riuscissimo a chiamarli?”

Adagio “No, non mi aspettavo il loro aspetto. Anche se non avete ancora tutti i vostri ricordi, siete molto più legato ad Equestria di quanto immaginassi”

Sabrina “Che cosa vuol dire?”

Rosa “È una cosa che ci ha detto ieri...vi abbiamo già detto che l'aspetto dei Costrutti prende la piega del vostro spirito, giusto? Beh, non sappiamo come ma Adagio riesce a capire tutti gli aspetti dello spirito di una persona guardando il suo Costrutto”

Adagio “Dopo che Sweetie Belle e le altre mi hanno raccontato le circostanze in cui Noslo, Mubav e Stosa sono nati, ho capito anche il perché del loro aspetto. Noslo e Mubav sono così per colpa degli orrori patiti dai cuori di Sweetie Belle ed Applebloom da piccole, vedendo i loro parenti morire il loro spirito era sconvolto. Questa situazione si è riversato sui due Costrutti, che hanno un aspetto per metà semplice ed innocente e per un'altra metà contorto e terrificante. Stosa invece ha quell'aspetto perché Scootaloo soffriva in modo diverso da loro. Non è stato tanto il veder morire dei pony quanto il fatto che Rainbow fosse sparita...quel senso di abbandono le ha fatto costruire per l'appunto un muro attorno a se. E non penso che siano le uniche...per colpa dei Polimorfi, le vite di molti devono essere diventate orribili...”

Mentre si lascia trasportare dal discorso, Adagio sembra farsi sempre più cupa. Come loro tre sa benissimo cosa i Polimorfi hanno fatto alle persone che amava e di conseguenza ai loro spiriti. Ma sentendo la sirena parlare così apertamente di certe cose, le sette studenti pensano che stiano mettendo a disagio le Crusaders con argomenti di cui sarebbe meglio non parlare. Per questo Barbara sbatte un piede a terra, per farsi sentire ed interromperla

Barbara “Adesso basta Adagio! Non credo gli faccia piacere vedere qualcuno che parla in questo modo di certe cose!”

Lulù “Non ci sono problemi Rainbow, per noi va bene! Non è certo un segreto quello che ci è successo”

La sua sicurezza nell'agire in quel modo non le ha fatto pensare neanche per un secondo che proprio Lulù avrebbe potuto prendere le difese di Adagio

Barbara “Ma lei...insomma, sono cose personali...”

Lulù “È vero...ma ci fa piacere che ne stia parlando. Lo sta facendo perché ci vuole bene”

Rosa “Certe cose ce le siamo comunque già raccontate tra di noi...e non vediamo che problema ci sia nel dirvelo. Anzi, ci fa molto piacere! Non ne sta certo parlando per ridicolizzarci!”

Jackie “...sul serio non vi da fastidio?”

Gemma “Parlare dei propri problemi con i propri amici aiuta molto. Magari non possono essere d'aiuto nel risolverli...ma danno una mano ad affrontarli!”

 

La loro naturalezza in quelle parole lascia tutti e sette interdetti. Sono esattamente le stesse cose che cercavano di dirgli ieri per quanto riguardava la situazione Sabrina, ma dirlo e vederlo con i propri occhi sono due cose del tutto diverse. Forse avevano fatto male a prendersela con Paolo e Discord mentre cercavano di convincerle che fosse meglio parlarne

Adagio “Comunque sia, non è molto difficile nemmeno capire cosa rappresenti l'aspetto dei vostri Costrutti. Ma se proprio non volete che ne parli, sto zitta. Però il fatto che possiate evocarli è ottimo, potremo usare il mio metodo per ritrovare gli Elementi. Francy, vicino ai tuoi piedi c'è una borsa, aprila e cerca una lastra di cristallo”

Il ragazzo guarda ai suoi piedi, individuando al primo colpo l'oggetto e seguendo gli ordini di Adagio. Per sua fortuna è messa proprio sopra a tutto il resto

Francesco “Questa?”

Quando la alza per mostrarla alla sirena, la tavoletta ha come una reazione al tatto e si mette a risplendere con una luce abbagliante, costringendo tutti a chiudere gli occhi per non restare accecati mentre Adagio ridacchia come se fosse imbarazzata

Adagio “Hehe...scusate! Non l'avevo disattivato!”

Jackie “Ma che diavolo è?!”

Così come era arrivata, la fonte di luce sparisce ritirandosi nella lastra in mano al ragazzo, più stordito dagli altri dalla luce perché troppo vicino. Adagio gliela sfila dalle mani e lo mostra a tutti, facendo vedere che su di esso ci sono quattro linee rette messe come se fossero una bussola e permettendo alle Crusaders di riconoscerlo

Gemma “Un Cristallo da Recupero?”

Adagio “Precisamente. Con questo trovare gli Elementi sarà facile”

Rosa “Non vedo come...”

Loretta “Potreste spiegare anche a noi?”

Lulù “Ah, si, scusate. Questo è un Cristallo da Recupero, viene usato dai Cristallomanti solo nel caso perdessero i loro Cristalli. Attraverso le Incisioni gli viene passata la traccia magica del Cristallomante e questo radar da a tutti i suoi Costrutti la posizione esatta di ogni Cristallo mai utilizzato da quella persona. Ma come ha detto Applebloom, non vedo come possa esserci utile...a meno che...”

Nelle menti del trio passa nello stesso momento la stessa idea, anche se Adagio è più veloce di loro ad esporla

Adagio “Ragazze, mi deludete. Non vi siete mai accorte che quelli che voi chiamate Elementi dell'Armonia sono delle Cristallonerie?”

Gemma “Si...cioè, no...aspetta, come?!”

Discord “No, aspetta, questa devi spiegarla anche a noi! Io pensavo che gli Elementi fossero nati...”

Adagio “Dall'Albero dell'Armonia, si, lo so, Spike e le ragazze mi hanno passato le loro conoscenze di Equestria. Ma da quello che ho appreso dai loro ricordi è che voi avete sempre vissuto in mezzo alle Cristallonerie senza mai saperlo! Il Crystal Heart, ad esempio, è una Cristalloneria creata dagli abitanti del Crystal Empire per difendere il proprio regno dagli attacchi. Anche le gemme che ho visto attorno al collo delle vostre Principesse sono Cristalli Potenziatori, che appunto aumentano esponenzialmente la potenza della loro magia da Alicorni. E quelli che voi chiamate Elementi dell'Armonia io li chiamavo Cristalli Potenziatori Estremi”

Lulù “Una Cristalloneria? Davvero?”

Adagio “Precisamente”

Paolo “Ma...ne sei sicura?”

Adagio “Beh, certo che ne sono sicura. Anche se ero ancora piccola, c'ero anche io quando quei Cristalli vennero incisi. Era forse la cosa più discussa in quei tempi, quando ancora la Cristalloneria era utilizzata da molte razze diverse.

Per trovare la pace tra di loro, i regni che sapevano lavorare i Cristalli firmarono un accordo e si impegnarono a creare delle Cristallonerie talmente potenti che avrebbero scoraggiato i cuori più malvagi ad agire in modo sbagliato. Ricordo tutto perfettamente: noi Sirene ci occupammo di creare quello che voi chiamate Elemento della Generosità, i Draghi crearono quello dell'Onestà, i Breezies quello dell'Unità, i Diamond Dogs quello della Gentilezza, i Crystal Ponies quello della Risata, i Minotauri quello della Lealtà ed il regno di Equestria il più importante di tutti, quello della Magia. 15 milioni di Rune incise a testa, talmente tante che la loro superficie sembra perfettamente liscia anche al tatto. Il funzionamento è semplice: quanti più si legano assieme, tanto più la potenza scatenata dalla loro unione è forte. Se due si legano assieme la loro forza è pari a due volte quella fisica ed intellettuale dei due esseri che li hanno legati, tre rendono la loro potenza tre volte più forte dei tre utilizzatori e così via. Voi siete stati molto fortunati, la potenza che scatenate quando li usate è pari alla forza fisica ed intellettuale di tutti voi moltiplicata ognuna per sette volte.

Comunque, una volta finiti, tutti e sette i regni assieme incisero il Cristallo definitivo che sarebbe stato attivabile solo se il legame tra quei sette Cristalli avesse raggiunto il limite di potenza. Gli ci vollero quasi cento anni per finirlo, ma dopo tanto fatica e quasi 150 milioni di Rune incise finalmente anche il Cristallo del Desiderio fu terminato.

Quello che voi erroneamente avete riconosciuto come scrigno contenete il Rainbow Power in realtà è quel Cristallo. Una volta aperto, anche se solo per pochi minuti, avete potuto realizzare ogni vostro desiderio...che in quel momento era superare la potenza di Tirek per sconfiggerlo e salvare Equestria. Il Cristallo del Desiderio ha anche reagito al desiderio di Twilight di diventare una vera principessa facendo trasformare in castello l'Albero dell'Armonia, che prima era un semplice Cristallo Incanalatore e Difensivo con il compito di portare l'energia degli Elementi al Cristallo del desiderio...e tenere lontani i malintenzionati” dice osservando Discord “Dopo di che si è nuovamente spento, in attesa di ricevere di nuovo una scarica di potenza dal legame degli Elementi”

Chiara “Ma allora il Rainbow Power...o meglio, la magia del Cristallo del Desiderio è stata utilizzata da qualcun altro prima di noi”

Adagio “Purtroppo no. Anche se i sette regni avevano molte buone intenzioni, non è mai esistito un vero legame tra nessuno di loro che gli permettesse di usare i Cristalli Potenziatori Estremi, di conseguenza nemmeno il Cristallo del Desiderio. Con il tempo si arresero dicendo che si trattava di un malfunzionamento nelle Rune e che non avevano voglia di ricominciare tutto da capo, abbandonando tutto dove si trovava”

Sunset “Fino a quando Luna e Celestia non scoprirono la loro esistenza...”

Adagio “Il legame tra di loro era abbastanza forte da permettergli di usarli ma non abbastanza da far attivare il Cristallo del Desiderio. Probabilmente erano abbastanza intelligenti da capire che in realtà funzionavano, il problema era solo che il legame tra i nostri popoli non era per niente solido

Ma torniamo a noi...voi sette avete utilizzato i Potenziatori Estremi, questo significa che ognuno di voi può trovare il proprio Elemento attraverso il proprio Costrutto”

Paolo “Questo è semplicemente fantastico! Ora si che sarà facile trovarli!”

Trixie “Ottima idea Adagio! Se non fosse stato per te, avremmo ancora un mare di problemi!”

Sabrina “È vero...grazie di tutto”

Adagio “Non mi serve che tu mi ringrazi, voglio solo che troviate in fretta i Potenziatori Estremi e che facciate a pezzi come meritano i Polimorfi. Sempre che tu non abbia di nuovo intenzione di abbandonare i tuoi amici...”

Nonostante il grande aiuto, Adagio non ha per niente cambiato la sua idea su Twilight. Anche dopo i ricordi presi dalle Crusaders e da Spike, dopo tutte le cose che le ha visto fare per tutti i suoi amici, la considera ancora colpevole per quello che non ha potuto fare nel mondo in cui lei si trovava quando i Polimorfi lo hanno attaccato. E sapendolo, Sunset decide di mandare avanti la situazione

Sunset “Quindi...ora che cosa facciamo? Possiamo subito andare a recuperarli tutti, giusto?”

Adagio “Non proprio...il Cristallo da Recupero non è mai stato perfezionato dato che è difficile per un Cristallomante perdere i propri Cristalli. ”

Discord “...e quindi?”

Rosa “Richiede un sacco di tempo tra una ricerca e l'altra, due o tre giorni come minimo”

Adagio “E dato che era acceso quando Francy l'ha toccato, potremmo solo andare a cercare l'Elemento dell'Unità”

Barbara “E allora che aspettiamo?! Prendi il Costrutto Guardiano Vergine e partiamo immediatamente!”

Adagio “Non hai capito...preferirei aspettare che tutti i vostri Costrutti sappiano dove andare a cercare i vostri Elementi, per non farvi fare troppi viaggi. Quando tutti avrete le coordinate, vi dividerete e...”

Jackie “Dividerci? Stai scherzando, vero? Non se ne parla neanche!”

Loretta “Adesso abbiamo un modo per rintracciare gli Elementi ed anche dei Costrutti per combattere i Polimorfi, ma questo non significa che ognuno di noi andrà a prendere il proprio da solo”

Diana “Ogni volta che ne potremo recuperare uno ci andremo! Non possiamo certo farlo da soli, tutti insieme sarà più facile e divertente!”

Francesco “Pensi forse che dopo che avrò recuperato il mio le lascerò andare da sole a prendere il loro? Non esiste! Dobbiamo aiutarci a vicenda in queste cose!”

Nel vedere la convinzione di tutti quanti, Adagio non può che ritirare le sue obiezioni. Anzi, se vogliono andare tutti assieme a recuperarli che vadano pure, vuol solo dire che il loro legame ne uscirà rafforzato

Adagio “...beh, fate un po' come volete...”

Discord “Perfetto! Allora vai a prendere il Guardiano Vergine e partiamo subito! Prossima fermata: Equestria!”

 

 

 

 

 

E dopo un po' di indecisioni da parte mia, ecco arrivati i Costrutti. Spero che siate riusciti a capire le loro forme ed il loro aspetto, mentre era ancora “Work in Progress” mi chiedevo se avrei fatto casino nel descriverli...se vedo che è così, tirerò fuori le mie doti da disegnatore (ben poche) e farò vedere i loro bozzetti per facilitare la cosa. O per complicarla, non si può mai dire

EDIT: Dato che chi ha commentato me l'ha effettivamente chiesto, in questo link potrete trovare i disegni dei sette Costrutti. Chiedo estremamente perdono ma non sono un disegnatore e per questo non ho fogli nè matite adatti al disegno in casa, tanto meno matite colorate per dare un tocco di vita a questi poveracci. Ah, dato che è una cosa inserita post capitolo reinserirò il link anche all'inizio del prossimo. Se non avevate una chiara idea di come fossero i Costrutti...beh, eccovi la Gallery di Francy Sunglass! (Si, l'ho chiamata come il mio OC)

EDIT 24/02/2015 : Qui di seguito posto la gallery di un ragazzo chiamato SilverCrystal93 su DeviantArt e SCross93 qui su EFP. Perchè, chiedete? Beh perchè è stato talmente gentile da voler disegnare in modo decente (e sarebbe più giusto dire in modo magnifico) i sette Costrutti. Ora SI che vi riuscirete a fare un'idea di come sono fatti, altro che i miei aborti! Ma dato che dalla pubblicazione di questo capitolo è passato un sacco di tempo, la riposterò all'inizio del prossimo! Gallery di SilverCrystal93

Alla prossima

MC Outlaw

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Capitolo 15
*** 15 - Armonia Contorta ***


Salve ragazzi, prima di iniziare il capitolo ho due cose da dirvi. La prima è questa: un ragazzo chiamato su internet SilverCrystal93 su DeviantArt e SCross93 qui su EFP è stato tanto gentile da farmi degli stupendi disegni dei sette Costrutti delle protagoniste, vi linko qui la sua gallery così potrete vedere dei disegni veramente ben fatti e vi farete un'idea di come sono fatti veramente, altro che i miei aborti! Gallery di SilverCrystal93

La seconda è che...beh, questo capitolo sarà un bel po' più violento di quelli che ho scritto fino ad ora. Vi avverto fin da subito e per sicurezza ho anche cambiato il rating da giallo ad arancione, quindi occhio! E comunque sia, buona lettura! ;)

 

 

 

 

 

Ora che tutti gli Elementi sono in possesso di un Costrutto ciascuno e che sono in grado di rintracciare almeno l'Elemento dell'Unità ad Adagio non resta che consegnare uno dei suoi Costrutti Guardiani Vergini a Trixie, a quanto pare l'unica oltre ad Adagio a saperli far funzionare. Ma prima di qualsiasi mossa azzardata, Paolo illustra un piano a tutti

Paolo “Ascoltatemi, io avrei in mente di agire così: Trixie apre un portale dove vuole su Equestria, magari su delle coordinate che già conosce. Una volta fatto però saremo solo io, Discord e Francy ad entrare e...”

Jackie “Ti abbiamo già detto che veniamo tutte!”

Paolo “Lasciami finire! Verrete anche voi, ma prima facciamo entrare solo lui, così almeno richiama Legione e ci facciamo dare le coordinate dell'Elemento. Io e Discord saremo li solo come supporto in caso di Polimorfi nei paraggi”

Sunset “Mi sembra sensato, almeno non sarete in troppi dove non è necessario”

Paolo “Appena fatto questo, rientriamo e diamo a Trixie le coordinate giuste. A quel punto entrerete tutte”

Chiara “Ma...uhm...non sarebbe meglio se entrasse solo Legione allora? Almeno neanche Francy correrà rischi...”

Adagio “Purtroppo non è possibile. Un Costrutto deve percepire la presenza del suo Creatore quantomeno nella dimensione dove si trova, oppure la sua evocazione si annulla...ah, ora che mi ricordo c'è un piccolo problema legato al Cristallo da Ricerca. Purtroppo vi ho già detto che è sviluppato malissimo, per cui Legione non avrà una locazione precisa del punto in cui si trova l'Elemento ma solo di un'area di circa un centinaio di metri nella quale dovrete cercarlo”

Rosa “Cavolo, è vero...beh, non importa. Più ci saremo vicini e più Legione se ne renderà conto, quindi affidiamoci a lui e andrà tutto bene”

Discord “Se avete finito di discutere allora direi che è il momento di andare! Prego, Trixie”

Non appena il draconequus glielo dice, Trixie si mette a pensare ad un luogo di Equestria di cui conosce le coordinate e appena tocca l'interno dell'armadietto vi si apre un portale violaceo

Trixie “Fatto, da qui entrerete nel castello di Twilight a Ponyville. Non so quanto sia sicuro però, l'ultima volta stavo scappando da li”

Paolo “Allora entro io per primo”

Detto questo è proprio lui il primo ed entrare nel varco, seguito da Discord e subito dopo da Francesco, ma non prima che Sabrina lo fermi un po' preoccupata

Sabrina “Vedete di stare attenti, ok?”

Per un secondo, un ricordo attraversa la mente di Francesco. Ricorda che qualche volta veniva chiamato come Generale per missioni segrete nella Everfree Forest e che le sue amiche, non sapendo dove fosse diretto, gli dicevano di fare attenzione. La sua risposta in quelle situazioni era poi sempre la stessa

Francesco “Tranquilla, lo saremo. Rivedrai ancora i nostri brutti musi”

Quella sua naturalezza nella risposta fa scattare quel ricordo anche alle altre, riuscendo persino a strappargli un sorriso per allentare la tensione. Ed anche lui varca il portale

 

Dall'altra parte, nella sala del trono al castello di Ponyville, Spike e Discord nelle loro forme di drago e draconequus sono entrambi vigili su ambo i lati e pronti a scattare all'attacco se ce ne fosse bisogno. Sono talmente tesi che hanno un sussulto quando sentono arrivare Francy dal portale alle loro spalle

Spike “Bene, sei arrivato. Evoca Legione e andiamocene di qui in fretta, questo non è ancora un posto in cui voglio tornare”

Ma il pony non gli da retta. Nonostante in sogno Discord sia abbastanza bravo da rendergli le idee di movimenti e sensazioni, essere di nuovo con il suo suo corpo originale ora che sa meglio come muoversi è una sensazione che non sa neanche lui in che modo riesca a trattenere. In quella forma e, soprattutto, in quella dimensione si sente più felice e libero che mai, anche senza sapere usare i punti di pressione o essere in grado al cento per cento di muoversi bene. Ma si rende ben presto conto che ha cose più importanti a cui pensare

Spike “Problemi?”

Francy “No, è solo che...mi sento bene! Molto bene! Meglio che in sedici anni della mia vita”

Discord “Probabilmente i tuoi ricordi stanno agendo sulla tua percezione fisica. Sai di essere un pony ma dall'altra parte sei bloccato in un corpo umano, deve essere un po' come per Twilight quando andava nella dimensione gemella. Ora che hai di nuovo il tuo corpo originale è normale che tu ti senta libero, anche io sto meglio ”

Spike “Succede a tutti, è anche un modo del nostro cervello per ricordarci sempre da dove veniamo”

Francy “Però è strano...per qualche motivo non mi sembra solo il corpo ad essere libero...è come se mi fossi tolto un peso dal cuore...”

Più va avanti a pensarci, più le sue idee sulla causa di ciò si fanno chiare. Ma ha già perso fin troppo tempo, secondo il racconto di Sunset i Polimorfi potrebbero fiutarli in qualsiasi momento. Senza quindi aspettare oltre, porta in avanti la zampa con indosso il bracciale di Legione ed inizia a chiamarlo mentalmente, non dovendo neanche aspettare molto per una risposta. Come già era successo prima, un muro di nebbia bianca si erge davanti al trio, ed anche stavolta appena dissolta compare sospeso su due braccia il possente Costrutto. Per Francy è stranamente bello poterlo rivedere anche se sa che può chiamarlo quando vuole

Legione “Pronto agli ordini, signore!”

Appena dopo aver detto quelle parole si porta alla fronte il braccio destro impugnante l'ascia, facendo un saluto militare. Non era quello che Francy si immaginava, ma poteva comunque aspettarselo

Francy “Bene...anche se non so cosa chiederti. Credo tu sia in grado di trovare il mio Elemento dell'Armonia, ma non so bene come”

Discord “Oh...ah, questo è un problema. Non sappiamo quale sia l'effetto del Cristallo da Ricerca su di lui”

Spike “Tranquilli, lo so io, l'ho già visto all'opera da Sweetie Belle. Ascolta Legione, guardati in giro e dimmi se noti qualcosa di simile ad un punto luminoso”

Il Costrutto va come dettogli e inizia a spostare lo sguardo a destra ed a sinistra per la stanza, non mettendoci neanche molto a trovare quello che il drago gli ha chiesto

Legione “Lo vedo, ma non brilla molto”

Spike “Uhm...credo sia perché è lontano da qui. Quella luce indica una Cristalloneria utilizzata almeno una volta da Francy. Se lo osservi attentamente dovresti anche vedere delle coordinate”

Anche se non è semplice, gli occhi brillanti del colosso sembrano farsi più concentrati

Legione “...eccole! Le ho prese!”

Per un istante appena, la mente di Francy viene attraversata da un flash e nella sua mente si instaurano delle informazione nuove

Francy “Ah! Aspetta...ce le ho anche io!”

Spike “Certo. I pensieri e le cose che Legione impara sono collegati alla tua mente”

Mentre Spike spiega, Discord muove rapidamente la mano sulla testa di Francy e gli prende ciò che gli serve

Discord “Ora siamo a posto, ho preso anche io le coordinate! Torniamo indietro e diamo a Trixie il punto dove mandarci”

Discord e Francy annuiscono, dopo di che il pony saluta momentaneamente il suo Costrutto e lo rimanda indietro. Non sapendo precisamente cosa accadrebbe se lo lasciasse li senza la sua presenza preferisce evitare qualunque problema. Appena sparito in una coltre di nebbia, al trio non resta altro da fare che ritornare dall'altra parte del portale

 

Al loro rientro, nonostante la missione sia stata estremamente rapida, le sei studentesse si fiondano subito ad assicurarsi che stiano tutti bene

Sabrina “Allora? Tutto bene?”

Jackie “Avete preso le coordinate?”

Barbara “C'erano dei Polimorfi in giro? Siete stati attaccati?”

Francesco divertito dalla loro apprensione “Calma, una alla volta! Si, è andato tutto bene ed abbiamo preso le coordinate. E in giro non c'era nessuno”

Paolo “No, per fortuna. Speriamo sia così anche nella prossima tappa. A te, Discord”

Il draconequus tocca la testa di Trixie e le consegna le coordinate giuste, permettendole di chiudere e riaprire un nuovo portale sulla posizione indicata

Trixie “Ecco fatto, potete andare. State attenti, non ho la minima idea di dove andrete adesso. Discord, il ritorno lo lascio a te. Adagio mi ha spiegato che non è sicuro tenere aperto per troppo tempo un portale, quindi...ecco”

Con un filo magico, la mente di Discord viene unita a quella del Costrutto Guardiano Vergine

Trixie “Un piccolo trucchetto nel caso qualcuno si dimenticasse il Cristallo. Adesso puoi richiamare il suo effetto anche se non te lo porti dietro”

Discord “Benissimo! Lo riaprirò su queste coordinate quando avremo finito!”

Rosa “Bene. Andiamo!”

Le tre Crusaders, allo stesso tempo di Paolo e Discord, si lanciano nel portale per controllare l'area in cui si stanno dirigendo. Infine, senza esitare, è il turno dei restanti studenti passare oltre, ma prima di passare si accorgono che Sunset, Trixie ed Adagio non si sono ancora mossi

Chiara “Uh...voi non venite?”

Sunset “Meglio di no. Io e Trixie non sapremmo aiutarvi senza magia e non abbiamo Costrutti, abbiamo anche provato a crearli ma non siamo in grado”

Loretta “Ma Adagio ne ha uno, no?”

Adagio “Si, il mio Anima...ma purtroppo non posso venire. Il bando di Starswirl funziona ancora anche dopo tutti questi anni. Né io né Aria e Sonata siamo mai riuscite anche solo a danneggiarlo. Se solo provo a rimettere piede ad Equestria vengo respinta immediatamente...”

La sua voce sembra strozzata. Non perché sta ricordando le sue due amiche ma per il semplice fatto che tutto ciò che vorrebbe dopo tutti quegli anni sarebbe soltanto poter rivedere la sua dimensione d'origine, tuffarsi nel mare in cui ha sempre vissuto, sentire l'odore della salsedine che le ricordava sempre dove si trovava...

Sabrina “Beh, troveremo un modo per farti tornare! Non è giusto che tu non possa tornare a casa tua, qualsiasi cosa tu abbia fatto. Per quanto questo Starswirl fosse potente, ci deve essere un modo per rompere il suo incantesimo”

A sentire quelle parole, per un momento Adagio si dimentica di tutto l'astio che prova verso quella ragazza, anzi si sente rincuorata che proprio lei sia la prima a dirle che la vuole aiutare a tornare a casa. Ma dura pochi secondi, il tempo necessario per ricordarsi di che cosa la colpevolizza. Quindi fa finta di non aver sentito nulla e gira la testa infastidita e contrariata lasciando l'amaro in bocca a Sabrina, intenzionata solo a darle supporto con quella frase. Dato che l'aria si sta facendo pesante è il momento buono per attraversare il portale

 

Il momento dell'arrivo fa sentire tutte le sei portatrici degli Elementi esattamente come Francy qualche minuto prima, piene di vita e voglia di correre, saltare o volare con il loro caro vecchio corpo. Pinkie ovviamente non prova neanche a trattenersi ed inizia a saltellare felice sul posto, mentre Rainbow si alza da terra per capire realmente cosa si prova. Rarity e Twilight vorrebbero provare anche ad usare la loro magia, ma sanno che per i Polimorfi sarebbero facili da trovare se lo facessero. Dopo essersi sgranchite un po' i muscoli, si mettono ad osservare il luogo di arrivo, che è estremamente particolare. Tutt'attorno è pieno di edifici in rovina, ma più che case sembrano dei semplici dormitori militari contrassegnati tutti con una lettera greca. Per terra e sulle costruzioni ci sono diverse tracce di sangue ed altri liquidi rappresi, segni altamente probabili di uno scontro avvenuto li attorno molto tempo prima. Inoltre il palo spezzato e caduto con l'altoparlante al centro del complesso fa pensare ad un campo di addestramento, ma né Discord né il gruppo di Spike sembra saperne qualcosa

Spike “Ma qui...dove siamo?”

Discord “Non ne ho idea, non ho mai visto questo posto prima”

Scootaloo “Siamo sicuri di essere ad Equestria?”

E mentre i loro ragionamenti gli lasciano solo una gran confusione nella loro testa, a Francy e Twilight basta uno sguardo per ricordare e riconoscere il posto

Francy “Si...questa è Equestria. Più precisamente siamo nel campo di addestramento segreto nel cuore della Everfree Forest”

Sweetie Belle “Un campo di addestramento segreto?”

Twilight “Si. È un posto di cui solo le Principesse ed i Generali erano a conoscenza. Qui non si allenavano solo i Pony ma anche Draghi, Serpenti Marini, Manticore, Paraspiriti...ogni razza presente ad Equestria che fosse disposta ad aiutarla e difenderla, nonostante la paura dei Pony verso di loro”

Francy “Inoltre venivano mandati qui soltanto i Pony che le principesse reputava più adatti ad assumere la carica più alta nell'esercito standard di Equestria. Chiunque fosse diventato un Generale aveva sicuramente finito qui il suo apprendistato”

Applejack “Non so perché ma mi sembra che non ce ne abbiate mai parlato”

Twilight “È molto probabile, doveva rimanere un segreto per chiunque non avesse a che farci. Anche io mi sembra che lo avessi conosciuto da poco tempo”

Discord “E Celestia è sempre riuscita a nascondermi un luogo del genere? Deve aver fatto uno sforzo immenso!”

Spike “Quindi è qui che Luna, Cadence e Shining hanno mandato l'Elemento dell'Unità..forse hanno pensato che sarebbe stato più facile per Francy pensare di trovarlo qui”

Applebloom “Oppure è solo un caso, la cosa importante è trovarlo in fretta. Chiamate i Costrutti, più siamo e meglio è”

I sette ragazzi seguono senza indugiare il consiglio, hanno tutti una gran voglia di averli al loro fianco. Portano in avanti il bracciale ed un richiamo mentale li mette in contatto tra di loro, facendo poi materializzare davanti a loro sei banchi di nebbia color avorio ed uno violaceo dai quali i Costrutti si materializzano nelle loro forme contorte. Anche le tre Cristallomanti più esperte impugnano alcuni Cristalli ed evocano dei Costrutti, ma di quelli che compaiono l'unico che conoscono è Ouroboros, il gigantesco serpente nero con ali artigliate di Sweetie Belle. Il nome scritto sul Cristallo di Applebloom è Fenrir e il Costrutto che ne esce si materializza da una tempesta di ghiaccio creata dal nulla. L'aspetto è molto simile ad Ouroboros, con la differenza che si tratta in questo caso di un lupo nero e con tre code dall'estremità appuntita. Quello di Scootaloo infine, comparso da un fulmine scagliato dal cielo, si chiama Wakinyan secondo il suo Cristallo ed è anche lui simile ad Ouroboros e Fenrir in quanto ha l'aspetto di un gigantesco rapace nero con quattro ali, tutte quante affilate come rasoi

Scootaloo “Bene ragazzi, Ouroboros già lo conoscete. Loro due invece sono Fenrir ”indica il lupo” e Wakinyan “indica l'uccello” entrambi Costrutti di tipo Attaccante e Spia”

I due Costrutti chinano la testa in segno di saluto

Sweetie Belle “Ora che ci siamo tutti direi di iniziare le ricerche. Controllate ogni costruzione, ogni pezzo di terra sollevato, ogni pietra...insomma, non lasciate niente al caso”

I presenti le annuiscono e si iniziano a dividere per controllare i dintorni, nessuno però senza separarsi dal proprio Costrutto. Dato che Francy ha il più utile in quella situazione, pensa di chiedergli un ulteriore controllo

Francy “Vedi qualcosa di diverso qui attorno?”

Legione sposta il proprio sguardo a destra e a sinistra, sopa e sotto, ma si rivela una cosa inutile

Legione “No, solo un grosso punto luminoso sopra di noi. Credo indichi che siamo nella zona giusta, ma niente di più...mi dispiace”

Francy “Non scusarti, non è colpa tua, è il Cristallo da Ricerca che funziona male. Dai, cerchiamo in giro e...”

Senza che neanche Francy stesso se ne accorga, Legione incrocia davanti a lui ed a se stesso le braccia impugnanti le asce, formando uno scudo magico per difenderli da un imponente getto di fiamme scarlatte che senza quella prontezza li avrebbero carbonizzati vivi. Appena il pony si accorge dell'accaduto, sobbalza spaventato sul posto e si volta verso la direzione della fiammata, vedendo chi è stato e rabbrividendo nello scoprirlo

Un Polimorfo con corpo di pony e testa di drago li osserva minaccioso dal bosco morto che li circonda. Assieme a lui si fanno avanti sempre più numerosi altri esseri della sua razza, tutti però con due braccia sulla schiena impugnanti vari tipi di armi, dalle spade alle lance. Chiunque scatta immediatamente sull'attenti, la situazione si è appena fatta un disastro ora che sono arrivati e l'unica cosa che possono fare è prepararsi allo scontro. I sette Costrutti degli Elementi si piazzano ognuno davanti al proprio Creatore, mentre i tre delle Crusaders sono al loro fianco pronti a scattare. Spike e Discord sono anch'essi in posizione per lottare, ma il drago non si capacita della faccenda

Spike ringhiante “Come avete fatto a trovarci?! È impossibile!”

? “Devi ringraziare il vostro amico Discord per questo”

La cavernosa ed imponente voce proviene dallo schieramento nemico. Si sposta davanti a tutti un Polimorfo ben più grosso del resto delle truppe, con il corpo da pony ma con braccia e testa di licantropo e coda squamata di drago. L'aspetto sembra far capire subito a Spike ed alle Crusaders di chi si tratta

Scootaloo sibilante “Warwolf...”

Per tutti quegli anni, gli abitanti di Equestria non erano rimasti nascosti con le mani in mano. Anche se poche volte, alcune squadre di spie e di Costrutti del medesimo tipo erano riuscite ad intrufolarsi con successo nel quartier generale dei Polimorfi, scoprendo più cose sul loro conto. Una di queste era proprio il Polimorfo conosciuto con il nome in codice Warwolf, il capo dell'esercito oscuro senza considerare Krad. Un mostro che adora portare i tratti dei lupi sul volto e che ha fatto sparire nel nulla diversi abitanti di Equestria, quasi sicuramente uccisi o divorati per come conoscono i loro nemici. Appena la pegaso arancione ne dice il nome, l'intero esercito nemico sembra infuriarsi

Polimorfo “È Comandante Warwolf! Mostragli rispetto, troia!”

Il colossale Polimorfo pone un braccio davanti a quello che ha appena parlato, facendogli cenno di calmarsi, poi torna a rivolgersi a chi ha davanti

Warwolf “Dopo tutto questo tempo, quelli di voi che ci sono sfuggiti dovrebbero aver capito che riusciamo a trovare sempre chi usa la magia”

Spike “E questo cosa vorrebbe dire?”

La domanda diventa retorica appena si rende conto dell'accaduto, come anche le Crusaders e il draconequus. Avevano sempre avuto il sospetto che non fossero solo in grado di trovare le oscillazioni magiche dei corni, ma qualunque essere vivente che facesse uso della magia. Discord lo ha confermato: quando ha preso magicamente le coordinate a Francy qualche minuto prima, devono averlo rilevato e tracciato fino a li

Discord “Mi-mi dispiace, io non...non ne avevo idea!”

Applebloom “Lascia stare, neanche noi lo sapevamo...”

Warwolf “Starei qui anche tutto il giorno, ma ho altre cose da fare. Soldati! Uccidete i Costrutti e catturate gli altri!”

Il fatto che abbia detto “catturate” fa sorprendere non poco il gruppo dei pony, ma non hanno il tempo di pensarci perché l'intera orda oscura dopo aver lasciato cadere a terra le armi si avventa su di loro con fare minaccioso. I Costrutti e i portatori degli Elementi sono quelli presi di mira per primi, ma Spike lascia loro un po' di tempo per prepararsi al primo scontro e si innalza davanti a loro bloccando molti dei Polimorfi con la sua enorme stazza. Chi riesce ad evitarlo si trova davanti ad un muro magico formato da Discord che gli blocca l'avanzata ma dalle quali le Crusaders ed i loro Costrutti passano senza problemi e li attaccano. In tutto questo, i sette rimasti indietro si ritrovano spaesati e spaventati per essere stati gettati così nel vivo di una battaglia. Ma i loro Costrutti gli riescono ad infondere coraggio solo con lo sguardo

Anatema “Andrà tutto bene, ci siamo noi qui”

Furia “Faremo di tutto perché non vi facciano del male!”

Poi, di tacito accordo, i sette esseri magici porgono in avanti una delle loro due armi con l'intento di consegnarle ai propri padroni

Famiglio “Prendete queste...per favore”

Pinkie “Prenderle?! Perché?”

Majin Bu “Perché le volete, mi sembra ovvio!”

Rarity “Aspettate un attimo! Pensavamo che avreste lottato voi! Non so gli altri ma io non ho idea di come sollevare queste cose, figuratevi utilizzarle!”

Flusso “Per chi ci hai preso, per degli idioti? Sappiamo bene che se fossero armi normali non le sapreste usare!”

Legione “Ma queste non sono armi normali. Sono magiche dato che sono nate con noi

Anatema “Appena le avrete in mano, oltre ad avere sempre il nostro occhio vigile su di voi, vi insegneranno automaticamente come combattere usandole. Sono nate proprio per questo scopo”

Twilight “In che senso?”

Anatema “Quando siamo stati creati, in voi c'era un grande sentimento di collera verso i Polimorfi. Volevate essere voi stesse a distruggerli ed a fargliela pagare per gli orrori che hanno commesso. Ora, con queste, potrete farlo mentre noi vi proteggiamo”

Già più volte gli era stato detto. L'aspetto e la forma del Costrutto prende la piega del loro spirito, ma certo non immaginavano neanche loro quanto risentimento covassero. Non tutti, almeno. Sotto ai denti, si manifesta sui volti di Applejack, Francy e Rarity un ghigno di soddisfazione. Applejack prende con i denti una frusta di Furia, ma non appena la tocca gli viene spontaneo avvolgersi la coda attorno e trattarla come una sua estensione, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Francy fa lo stesso con l'ascia di Legione, ma invece di impugnarla con la coda gli viene più facile farla roteare tra i denti come se spazzasse davanti a se. Pinkie fa esattamente come Applejack, dapprima prende la mannaia di Majin Bu con la bocca ma in seguito la afferra con la coda. Fluttershy si ritrova esitante nel prendere la claymore di Famiglio, ma guardarlo negli occhi la fa stare meglio e la afferra. Con tutta naturalezza, la lancia in aria e la impugna con le ali, piegandole e riuscendo a tenerla sollevata. Rainbow fa lo stesso, prende il martello da guerra di Flusso e subito dopo lo solleva senza fatica con le ali. Rarity vorrebbe sollevare magicamente l'arco della silenziosa Scintilla perché le verrebbe estremamente più facile da usare, ma non ricorda ancora nulla sull'uso degli incantesimi. Per sua fortuna, Discord è li vicino che tiene ancora lontani i Polimorfi con la barriera ed ha sentito tutto, notando anche dal volto rosso di Rarity tutto lo sforzo che ci sta mettendo

Discord “Se vuoi usare la magia, non devi sforzarti così tanto! La magia degli unicorni si basa sulla conoscenza dell'incantesimo, più lo conosci e meglio sai utilizzarlo. Potrei passarti le basi della levitazione, ma così ti farebbe parecchio male, quindi...”

Rarity “Fallo!”

La decisione delle parole dell'unicorno lasciano stupefatto il draconequus, ma è proprio quel tono che lo convince all'istante. Con il braccio che non è impegnato a sorreggere la guardia, scaglia una freccia mentale alla testa di Rarity, che inizia ad agitarsi in preda al dolore dell'apprendimento forzato. Per qualche secondo il suo respiro si fa pesante, ma riesce a stringere i denti ed a passare quel brutto momento

Discord “Ora che sai farlo, devi usare il corno. Voi unicorni ed alicorni riuscite a decidere in quale parte del cervello pensare e ne avete una frazione a contatto con il corno: pensa alle tue conoscenze di levitazione li e la magia funzionerà!”

Rarity fa come dettogli, capendo da sola in che modo spostare i propri pensieri. Quasi senza rendersene conto l'arco elettrico di Scintilla si solleva davanti a se ed anche lei è pronta per combattere

Discord “Twilight, vuoi anche tu le basi?”

Twilight “...s-si, passamele...”

Rarity “Aspetta! Gliele passo io...ricordavo già come funziona lo scambio di pensieri tra unicorni, ora lo so anche usare”

L'unicorno bianco avvicina il proprio corno a quello di Twilight, la cui mente viene attraversata da una scarica di informazioni sulla levitazione. Come gli altri prima di lei, solleva magicamente lo scudo d'assalto di Anatema e se lo porta davanti al volto, scoprendo che se lei vi osserva all'interno le risulta trasparente e le permette di muoversi tenendolo alzato

Anatema “Ricordatevi un'ultima cosa. Se non ve la sentite, non dovete essere voi ad ucciderli, ci pensiamo noi a questo. Non forzatevi”

Anche se sembrano parole strane da dire un una situazione come quella, Anatema parla con cognizione di causa. Come gli altri sei Costrutti sa bene che i loro Creatori non hanno mai ucciso nessuno e che potrebbe segnarli molto il doverlo fare, per cui spetta sempre a loro proteggerli anche da quel punto di vista

Appena sono tutti pronti, Discord rilascia lo scudo e si getta in aiuto di Spike, soverchiato da una decina di avversari che lo malmenano usando le braccia a gorilla e gli hanno già rotto una decina di scaglie mentre lui prova a scacciarli inutilmente con codate ed artigliate. Discord, per salvarlo, lancia su di lui un incantesimo ed il suo intero corpo inizia a brillare di luce propria, accecandoli e costringendoli a scendere da lui. Ma il loro obiettivo per questo cambia in fretta, facendoli concentrare sul draconequus mentre il loro copro diventa quello di un pegaso. Discord si ritrova a dover schivare rapidamente i Polimorfi che come delle vespe si avventano su di lui cercando di martellarlo di pugni, fino a quando Spike ritrova le forse e scatena appena sopra il draconequus una potente fiammata che fa allontanare da lui i Polimorfi riuscendo anche a dar fuoco a tre di loro

Applejack è circondata da tre Polimorfi con le teste di bufalo che si mettono subito a caricarla. Senza lasciarsi spaventare, spicca un balzo all'ultimo istante prima che venga incornata, riuscendo a ricevere solo una potente testata sulla caviglia destra, e schiocca la frusta in aria ferendo brutalmente due dei tre alla schiena con le spine e l'impatto. Furia per completare l'opera si avventa con i suoi possenti zoccoli anteriori sulle teste dei due a terra finendo con l'ammazzarli distruggergli il cranio. Il terzo si volta di scatto e con furia cieca muta il suo corpo inferiore in quello di un ghepardo, acquistando maggiore velocità e tranciando via i quattro zoccoli di Furia in un colpo solo. Applejack riceve un tuffo al cuore e teme il peggio nel vedere il suo amico crollare a terra, ma prima che possa dire qualcosa il legno marcio di cui è composto il suo corpo si riforma esattamente come il corpo di un Timberwolf e lo fa rialzare più forte ed arrabbiato di prima. Infila un braccio nel proprio petto cavo e vi tira fuori una mela marcia che con una mira incredibile scaraventa proprio davanti al Polimorfo, facendogli inalare tutto il gas tossico che contiene. I suoi occhi cedono ed iniziano a lacrimare annebbiandogli la vista, mentre l'odore nauseabondo gli fa venire diversi conati di vomito seguito da un disgustoso rigetto. Disorientato e stordito, non ci vuole altro che una rapida frustata di Furia per decapitarlo

Rarity e Scintilla si tengono a distanza di sicurezza dal centro dello scontro dando comunque supporto con arco e frecce, queste ultime appena scoperte da Rarity essere fatte di elettricità pura e crearsi con la semplice tensione dell'arco. L'unicorno è tanto impegnato a scagliare frecce per abbattere nemici che non si accorge di due di loro che le si stanno avvicinando trasformati in serpenti. Non appena sono ad una spanna da lei, si trasformano in Chupacabra mantenendo le zanne da rettile e le saltano addosso, facendola sobbalzare ed inciampare all'indietro spaventata e ricevendo così una brutta botta alla nuca. Scintilla però è più veloce di quanto sembri, poggia le braccia più grandi a terra e sferra un rapido calcio che scavalca Rarity e colpisce al volto quello più vicino, fracassandogli la testa e spedendo il suo cadavere sull'altro, deviandolo. Mentre è ancora a terra, Scintilla gli si avventa addosso, lo blocca al suolo con lo stivale diamantino e gli punta una freccia elettrica alla testa, scagliandola da distanza ravvicinata ed impalandolo sul posto

Fluttershy si trova meglio di quanto potesse immaginare nell'usare la spada. Anche se spaventata, riesce lo stesso grazie ad un istinto probabilmente magico ad intercettare le pugnalate dalle code di scorpione di quattro polimorfi alla volta ed anche a tagliare la coda di uno di loro, facendolo però talmente infuriare che senza pensarci gli avventa addosso una pinza della medesima razza e le taglia leggermente la guancia. Per quanto sia un colpo da niente basta a farle perdere la concentrazione per lo spavento, permettendo ai quattro di avvicinarsi a lei con più ferocia. Quando però iniziano a soverchiarla, Famiglio finisce di tagliare a metà uno dei suoi nemici e si fionda in aiuto della Creatrice, infilzando con la claymore la testa di uno dei quattro. Gli altri tre cambiano bersaglio e si scaraventano sul Costrutto con le zanne da coccodrillo, ma la sua coda da scorpione è sempre pronta a scattare ed anche se non li pugnala riesce a scagliarli via con violenza

Rainbow rotea con maestria il martello da guerra tra le ali, riuscendo a tenere lontani tutti i Polimorfi ed anche a rompere qualche osso ad uno di loro. Da distanza, uno dei tre che cercano di colpirla muta il suo corpo in quello di un istrice delle dimensioni di un pony e voltandosi di schiena spara via le spine che lo ricoprono. La pegaso fa appena in tempo a scansarsi, ma una spina gli colpisce di striscio l'ala destra e le causa un taglio abbastanza doloroso da costringerla a mantenere la presa sul martello con una sola ala. Flusso ci mette poco ad intervenire dal cielo in suo soccorso planando sull'istrice e colpendolo con ferocia usando il martello, finendo con il renderlo un ammasso informe di ossa rotte. Gli altri due, furiosi per il compagno, si fanno crescere sul corpo delle ali da vespa e rendono il resto del corpo da mantide per inseguirlo e farlo a pezzi. Ma il Costrutto arresta all'improvviso il suo volo e si volta all'indietro. Lascia precipitare il martello e porta in avanti i guantoni da boxe, facendoli poi separare dal resto del corpo e partire come dei missili contro i due nemici. Sorpresi da quella mossa, i due non fanno in tempo ad effettuare una manovra evasiva e vengono colpiti in pieno, precipitando al suolo mentre le mani di Flusso ritornano al suo proprietario

Pinkie ha già da qualche minuto perso la sua espressione divertita e mena fendenti in aria cercando di tenere a bada tre Polimorfi trasformati in canguri che provano a saltare a destra ed a sinistra per colpirla. Con un'improvviso scatto, uno dei tre trasforma le braccia in chele di granchio e ferma una falciata con una, colpendo poi al volto Pinkie con l'altra e facendole sanguinare il naso. Prima che però possano avventarsi su di lei, i due ancora a distanza si abbassano mentre il terzo viene colpito da una caramella colorata scagliata dal petto di Majin Bu. Quella si attacca al suo corpo contrastando ogni tentativo di staccarsi, fino a quando non inizia a fondersi con il Polimorfo che, contro ogni senso logico, inizia a trasformarsi in una statua di pietra con un espressione terrificata. Gli altri due sembrano voler indietreggiare, ma non sanno neanche più da che cosa in quanto il Costrutto sembra sparito nel nulla. Non si rendono conto che, con una velocità impressionante, si è portato alle loro spalle mentre erano distratti dal compagno caduto. Senza ancora cognizione di ciò che sta accadendo, si toglie la collana di caramelle e la usa come un filo per strangolare a morte uno dei due calando invece la mannaia sul secondo e falciandolo a metà

Twilight si trova meglio di quanto immaginasse a lottare con solo uno scudo. Mentre la punta affilata tiene a distanza i nemici, il metallo di cui è formato è abbastanza resistente per poter dare diverse botte senza che si ammacchi o si incrini. Purtroppo quella tattica non funziona con tutto. Mentre fronteggia quattro polimorfi, uno di loro muta la propria coda in quella munita di mano di un ahuizotl e la allunga facendola strisciare sotto alla difesa dell'alicorno. Dopo averla afferrata per uno zoccolo, glielo distorce e le riesce a far perdere la concentrazione per utilizzare l'incantesimo di sollevamento dello scudo, lasciandola vulnerabile ad un assalto frontale degli altri tre. Ma Anatema è li per difenderla e si para letteralmente davanti a lei usando il suo corpo metallico come scudo. A nulla serve la rapidità di trasformazione delle teste dei Polimorfi in draghi, né le fiamme né le zuccate squamate riescono a scalfirne la difesa. Con le tre braccia di sinistra libere, Anatema afferra infine i tre Polimorfi e gli rompe l'osso del collo con una sola stretta. Il quarto, ancora in forma per metà di ahuizotl, cerca di aggirare l'armatura metallica del Costrutto e tenta di intrufolarsi direttamente al suo interno passando per i tentacoli scoperti. Purtroppo per lui, i tentacoli sono molto più forti di ciò che sembrano e lui finisce con la coda incastrata e massacrata all'interno del suo corpo. Appena anche Anatema si accorge della zavorra, gli si avvicina addosso e gli sbatte con violenza lo scudo in testa

Francy è occupato a tenere a bada tre Polimorfi facendo diverse acrobazie con l'ascia che nemmeno immaginava, utilizzandola sia come arma che come punto di sostegno dal quale saltare per colpire con gli zoccoli. Mentre prova a tirare una zoccolata ad uno, però, quello si trasforma nella parte superiore in una piovra, rendendo il suo colpo un tentativo di tagliare un pallone da calcio con un grissino, e lo afferra per gli zoccoli con i tentacoli facendolo cadere a terra sul volto facendogli guadagnare un livido sull'occhio causato dall'impatto degli occhiali. Prima che però il Polimorfo possa fare altro, Legione si avventa con l'ascia sui tentacoli che tengono immobilizzato il suo Creatore e li taglia di netto, liberandolo e facendo soffrire non poco il nemico. Gli altri due cercando di approfittare della concentrazione di Legione per attaccarlo con le fauci trasformate in quelle di uno squalo, ma il Costrutto agisce in fretta e si solleva su un unico braccio, usando il secondo sostegno e quello che normalmente impugna l'ascia data a Francy per afferrarli e farli schiantare violentemente contro le spine urticanti del suo solo supporto rimasto. I due iniziano immediatamente a sentire sul corpo un dolore allucinante che Legione si affretta ad aumentare facendoli finire violentemente a terra. Il terzo tenta un attacco alle spalle, ma Legione non si è dimenticato di lui e gli fa calare addosso l'ascia bipenne, tranciandolo in due

All'improvviso i sensi di Legione esplodono ed inizia a controllare a destra ed a sinistra, mentre Francy si massaggia il futuro livido sull'occhio

Legione “Francy! L'elemento è qui vicino!”

Francy “Cosa? Lo riesci a sentire?”

Legione “Si! Vediamo dove...” scruta per un attimo i dintorni e si sofferma su un punto “Ah-ha! Eccolo! È li dentro!”

Il Costrutto gli indica un edificio con il tetto crollato, grande abbastanza da contenere quanto meno un drago. Francy ha un groppo in gola quando legge la lettera greca che lo rappresenta, il Rho

Francy “Il dormitorio Rho...”

Legione “Proprio quello della tua vecchia squadra. Forse è vero che hanno mandato gli Elementi dove sarebbe stato facile per voi trovarli”

Senza aggiungere altro, il Costrutto si sfila il mantello zebrato e lo consegna all'ancora imbambolato Creatore e lo fa riprendere dalla catalessi dei cari e vecchi ricordi

Legione “Questo mantello è magico, ti permetterà di essere mimetico e non ti vedranno. Vai a cercare l'Elemento, noi li teniamo a bada!”

Francy “Io...va bene, vado!”

Il pony si ricopre completamente con la magica stoffa e sparisce dalla vista del Costrutto, che riprende la sua seconda ascia e parte ad aiutare gli altri

 

L'edificio Rho è messo molto male, ma la porta si apre senza la minima fatica non avendo detriti alle proprie spalle. Nessuno vede il Generale sgattaiolare all'interno e chiudersi la porta alle spalle, iniziando a guardarsi in giro nella speranza di vedere qualcosa. Come l'esterno lasciava presupporre, l'interno è ridotto in macerie. Qua e la sono sparsi i pezzi di legno che prima formavano il soffitto ed i vari letti sono quasi tutti a pezzi

Francy \Chissà se gli altri stanno bene...Spike ha detto che Bow è al sicuro, ma...no, non devo pensarci ora. In questo momento quelle in pericolo sono le mie amiche!\

Il suo pensiero viene interrotto da un piccolo bagliore proveniente da una delle poche brande ancora integre. Con ritrovata foga si avvicina per capirne la causa e la sua preoccupazione si trasforma in gioia. Adagiato sul cuscino si trova l'Elemento dell'Unità. Non è neanche sporco o rovinato dal tempo, sembra quasi che sia stato lucidato il giorno prima, ma c'è comunque qualcosa di strano. La gemma a forma di fuoco d'artificio è intatta, ma la placca dorata che la contiene è attraversata da piccole crepe luminescenti. Porta uno zoccolo in avanti per afferrarla ed osservarla meglio, sperando che sia tutto a posto. E poi il buio

 

All'esterno, i soldati Polimorfi continuano ad essere abbattuti uno per uno dai loro nemici, più forti di quanto avessero creduto, ma continuano lo stesso ad avanzare senza fermarsi. Warwolf osserva la situazione con fare infuriato, quando uno dei suoi uomini appena sbalzato via gli vola all'altezza del volto. Con assoluta rapidità alza in aria una zampa e lo afferra prima che vada oltre, constatando le sue ferite. Gli manca un braccio e ha un segno di impatto sul ventre

Polimorfo dolorante “Signore...sono troppo forti...”

Warwolf “Non preoccuparti, ora stai qui e riposati. Ci penso io...non avranno altri dei miei uomini!”

Delicatamente poggia a terra il suo soldato ferito mentre altri due Polimorfi con il corno da unicorno saggiano le condizioni dello stomaco del compagno. Warwolf si fa sentire per tutto il campo di battaglia

Warwolf “Soldati! Nuovo ordine! Ritiratevi, d'ora in poi ci penserò io!”

Polimorfo “Signore, possiamo ancora combatterli!”

Warwolf “Combatterli, si, ma non potete sconfiggerli. Fatevi da parte, non voglio veder più nessuno di voi morire qui”

Notando la punta di rabbia nella sua voce, i soldati fanno come ordinato loro e si ritirano dalla battaglia. Poi passa ad osservare i corpi dei Polimorfi fatti a pezzi

Warwolf “Anche voi. Non voglio essere sleale, sono avversari forti e meritano uno scontro senza sorprese”

Alle sue parole, con profondo terrore e sgomento per gli occhi dei pony ogni Polimorfo che le Crusaders, Spike o i vari costrutti avevano semplicemente fatto a pezzi ricostruiscono il proprio corpo proprio come dei Timberwolf e si ritirano dal campo di battaglia. Anche il braccio del Polimorfo afferrato da lui qualche attimo prima si stava riattaccando al suo corpo. Warwolf passa ad un tono di superiorità misto ad uno furioso

Warwolf “Non penserete certo che i nostri uomini vadano in battaglia senza precauzioni. Gli viene spiegato fin da subito che devono sempre mantenere le qualità del corpo da Timberwolf quando lottano” passa ad osservare i corpi pietrificati da Majin Bu, esattamente tre “Ma quelli li...quelli a cui avete dato fuoco, che avete pietrificato o dissanguato...non torneranno più indietro” il suo tono si fa minacciosamente forte “E PER QUESTO NON VI PERDONERÒ MAI! Ho l'ordine di riportarvi indietro vivi...ma non interi! FATEVI SOTTO!”

I primi a scattare sono Ouroboros, Fenrir e Wakinyan. La loro caratteristica di spia li rende non solamente silenziosi e difficili da vedere ma anche estremamente veloci, quindi anche l'occhio vigile del comandante sfugge inizialmente il loro assalto. I tre ne approfittano per falciargli con precisione le gambe, ma anche se le loro lame sono affilate come rasoi la resistenza fisica da licantropo pervade completamente il corpo di Warwolf, quindi finiscono con lo strisciare le lame contro di lui. Il secondo assalto invece va peggio del precedente perché Warwolf ha già capito quello che deve fare. Con le braccia afferra le ali sia di Ouroboros che di Wakinyan, mentre Fenrir viene atterrato da uno schianto di coda dragonica. Mentre il lupo è ancora intrappolato li sotto, il Comandante approfitta delle due armi appena afferrate e gli recide di netto coda e testa, stritolando infine sia il serpente che l'uccello. Gli spiriti dei tre Costrutti sconfitti rientrano come sbuffi di vapore nei Cristalli delle tre Crusaders, sconcertate dalla forza del nemico. Sapevano che era forte, ma addirittura sconfiggere tre Costrutti di tipo Attaccante in un colpo solo va contro ogni loro aspettativa

I Costrutti degli altri non vanno meglio, anzi, non riescono neanche a mettere a segno un singolo colpo su Warwolf. Flusso tenta di colpirlo dall'alto scaraventando il suo martello dal cielo, ma il Comandante lo riesce ad afferrare al volo e a rispedirglielo contro, fracassandogli il punto dove si trovano i suoi occhi e rompendogli due ali durante la caduta. Furia cerca di colpirlo con le sue mele tossiche, ma il Polimorfo abbandona la coda di drago per poter trasformare il suo naso in quello di una puzzola ed evitare così di sentire il tanfo provocato dalla frutta marcia. Dopo di che si avventa sul centauro e, con la forza del lupo mannaro, gli afferra e gli strappa via le braccia per poi usarle come mazze e recidergli anche la testa. Senza più nessuno dei quattro amuleti a tenerlo intero, ovvero il cappello i foulard ed il giogo, il corpo del Costrutto cade a pezzi. Famiglio lascia a terra la spada e si arrotola su se stesso come un armadillo per rotolare come un rullo compressore addosso a Warwolf, ma la forza del nemico supera ampiamente le sue aspettative. Blocca a mani nude la sua rotazione ed abbandona il naso da puzzola per assumere le fauci di un drago in modo da ustionargli dolorosamente la dura corazza, poi termina scagliandolo addosso a Flusso mentre prova a rialzarsi. Legione rinfodera le asce e tenta una prova di forza con il Comandante, che stavolta ha pane per i suoi denti in quanto fisicamente il Costrutto è più forte di lui e riesce anche a tappargli la bocca con un terzo braccio. Ma per uscire da quella situazione gli basta farsi crescere un paio di ali da drago. Non ha bisogno di altro che di alzarsi in volo, facendo perdere a Legione tutto il vantaggio fisico, e scagliarlo di peso contro uno degli edifici ancora interi riducendolo in macerie. Majin Bu tenta nuovamente di scagliare delle caramelle per pietrificarlo, ma il Comandante ha ben in mente i racconti di Krad sulla resistenza alla pietrificazione dei Rockodile, quindi lascia fauci ed ali per assumere le scaglie di quelle beste e resistere alle letali caramelle del Costrutto. Colto alla sprovvista da quel trucco non fa in tempo a muoversi che Warwolf gli scaglia un pugno in mezzo al ventre e lo manda in frantumi. Scintilla ed Anatema provano un attacco combinato, la prima scaglia a distanza quante più frecce può mentre la seconda gli si avventa addosso con lo scudo ed il corno metallico per provare a perforarlo in più modi diversi. Per evitare che accada, Warwolf decide di lasciar perdere il corpo da Rockodile per prendere le caratteristiche di un serpente, evitando con una danza sia le frecce a distanza che gli affondi di Anatema. Infine si arrotola attorno al Costrutto e sempre mantenendo la propria enorme forza gli riesce a deformare l'armatura, per poi riuscire anche a scaraventarlo addosso a Scintilla, la cui armatura diamantina non riesce a competere con la resistenza di quella di Anatema e si incrina anch'essa

Vedere un mostro del genere ridurre in quel modo i loro Costrutti fa cadere nel panico i sei Elementi. Sentono di avere davanti un nemico con cui non possono competere e dal quale non possono più fuggire. Majin Bu e Furia sono praticamente fuori gioco ormai anche se ancora riescono a muovere parti del loro corpo, mentre gli altri cinque fanno un grosso sforzo anche solo per provare a rialzarsi. Ed ora che non sono più un pericolo, può tranquillamente occuparsi dei suoi veri obiettivi

Warwolf “Se verrete con noi senza fare resistenza, non vi faremo troppo male”

Scootaloo “Come se ti credessimo!”

La pegaso si alza in volo di scatto e lo colpisce al volto con entrambi gli zoccoli posteriori rinforzati grazie alla spinta. Warwolf sputa via un dente che è riuscita a spaccargli e la colpisce con il dorso di una mano dandole un micidiale ceffone che la fa svenire sul colpo. Applebloom e Sweetie Belle corrono subito dalla propria compagna per soccorrerla mentre Discord e Spike si piazzano in difesa degli Elementi

Warwolf “Se volete il gioco pesante allora ve lo darò!”

Discord, con l'espressione più seria e furiosa che abbia mai avuto, poggia una mano a terra e solleva con vigore una mazza composta esclusivamente di terriccio ben compatto. Con lo slancio della gamba caprina si getta sul volto del Polimorfo e lo colpisce con violenza, riuscendo a fare più di chiunque altro prima di lui arrivando infatti a scaraventarlo via alla sua destra. Non contento, si alza in volo e gli si avventa sempre con la mazza sul torace, causandogli un tremendo dolore ma non riuscendo a fermarlo. Anche se a terra, allunga rapidamente un braccio ed afferra il draconequus che fa di tutto per divincolarsi, ma inutilmente, la sua presa è fin troppo forte. In suo soccorso interviene Spike dalla distanza. Con tutta la rabbia che ha in corpo, carica il Polimorfo e lo colpisce con una capocciata allo stomaco nel punto dove già il Discord lo aveva ferito, ma non basta certo quello né ad abbatterlo né a liberare l'amico. Anzi, la cosa fa solo ancora più infuriare Warwolf. Con il braccio ancora libero solleva una trave di legno e la usa come una mazza per colpire Spike in testa, stordendolo e lasciandolo indifeso contro alla successiva serie di pugni allo stomaco che lo fanno cadere in ginocchio. Ora che è in quella posizione, il Comandante gli sferra una tremenda zoccolata al volto e lo stende a terra, continuando a stringere la presa su Discord, ormai svenuto anche lui. Lo getta quindi a terra vicino al compagno, voltandosi verso le sei ragazze, pietrificate dal terrore. Tendono in avanti le armi rimaste, ma persino quelle di Twilight e Rarity tremano e sembrano solo un ultimo, disperato tentativo di intimorirlo. Anche Applebloom e Sweetie Belle si piazzano davanti a loro anche senza più speranze

 

Prima però che il Comandante possa anche solo avvicinarsi alle ragazze, qualche casolare più in la si fa avanti un frastuono di esplosione. Una casa, quella marchiata dalla lettera Rho, crolla su se stessa. Dal polverone che si crea si avvicina a loro la figura di Francy, l'unico pony che manca all'appello. Con una calma glaciale si avvicina a passi leggeri verso il centro dello scontro. Più si avvicina e più i Costrutti, uno ad uno, spariscono terrorizzati nei loro Cristalli. Lui non si cura minimamente di chi o cosa lo circonda. La sua attenzione è tutta su Warwolf

Francy “Ti conviene lasciare stare i miei fratelli se vuoi che la tua morte sia rapida”

Le ragazze notano che al collo porta l'Elemento dell'Unità. Dovrebbero esserne felici, ma c'è qualcosa in lui che non gli piace per nulla. È il suo sorriso. Un sorriso stranamente innaturale e diabolico, più fasullo di quello di Majin Bu ma allo stesso tempo calmo e rilassante, come se stessero guardando la più profonda oscurità esistente. Warwolf, comunque, lo vede solo come un sorriso di sfida

Warwolf “Vedo che sei ansioso di sfidarmi. Lasciami occupare delle tue amiche e sono da te”

Con uno slancio delle zampe da pony, il Comandante si avventa senza alcuna pietà sul gruppo degli Elementi, sbaragliando le due Crusaders con una spallata e arrivando a toccare con il pelo il volto di Twilight, la più vicina di tutte. Il sorriso di Francy non viene smosso di una virgola

Esattamente nell'istante in cui Warwolf entra in contatto con Twilight, senza che nessuno possa vederlo muovere un muscolo, il Generale si sposta proprio tra i due e con una cosa simile ad un onda di energia lo sbalza parecchi metri alla sua destra, lasciando Twilight del tutto illesa nonostante la vicinanza. Warwolf si rialza in piedi, incredulo, e ritrovandoselo appena ad palmo dal naso. Furioso e confuso, tenta di sferrare direttamente a lui un pugno

Francy “Armonia Contorta”

Si blocca a metà del movimento di braccia, adesso completamente incapace di muovere un muscolo. Francy non è minimamente smosso dalla vicinanza del braccio nemico, anzi, non sembra essere smosso da nulla. E dopo quelle parole, inizia a formarsi attorno ai due avversari una fitta nebbia oscura che, pur avvolgendoli, lascia vedere tutto ciò che vi accade all'interno

Warwolf “Non...riesco...a muovermi...che cosa hai...”

Francy “Faccio solo quello che ti ho detto. La tua morte sarebbe stata rapida solo se non avessi toccato i miei fratelli. Purtroppo non mi hai dato retta, quindi mi divertirò a vederti soffrire”

Il suo sorriso non cambia, il suo tono di voce è ancora calmo e rasserenante ma trasmette solamente un profondo terrore. Ed ora che si trovano nella nebbia, è come se da fuori stessero vedendo un leone davanti ad un coniglio ferito. Ed il leone è Francy. Il Generale si avvicina con fare crudele alle quattro zampe da pony del Comandante

Francy “Le tue gambe sembrano molto unite a tutto il tuo corpo...sarebbe un peccato se si separassero!”

Non ci mette forza, non fa alcuna pressione, eppure appena gli zoccoli anteriori di Francy si abbassano le due gambe di Warwolf che ha afferrato si staccano con un terrificante rumore di ossa spezzate, facendo sanguinare copiosamente il Polimorfo, in preda a strazianti grida di dolore. Senza aggiungere altro ripete la stessa operazione con le altre due gambe. Nessuno tra i Polimorfi ed i Pony si sarebbe potuto aspettare uno spettacolo tanto straziante. Eppure i Polimorfi non riescono ad intervenire, sono come paralizzati dalla paura. Come se non fosse già abbastanza, Francy si solleva ed inizia a levitare, arrivando al petto del nemico

Francy “Oh, ma anche le tue braccia sembrano così attaccate a te...vediamo se sono messe meglio!”

Con la stessa calma, tocca adesso alle bracca da lupo mannaro essere strappate via dal corpo di Warwolf senza pietà. Di lui non restano altro che un tronco privo di articolazioni, ma ha ancora abbastanza fiato in corpo per parlare

Warwolf “Uomini...ascoltatemi...fuggite! È troppo...pericoloso...”

I suoi soldati non si muovono, alcuni hanno anche le lacrime agli occhi per quello che sta succedendo. Alcuni non hanno trattenuto un conato di vomito dall'orrore che hanno visto. Warwolf, però, non si da per vinto

Warwolf “Vi ho detto...FUGGITE! ORA!”

Come smossi dai suoi ultimi respiri, i Polimorfi si affrettano a fare come ordinatogli. Si trasformano nei più svariati e veloci animali, tutti intenzionati a fuggire nella boscaglia, perdendosi nel paesaggio morto che li circonda

Francy “Ottima scelta, sopravviveranno un giorno in più”

Warwolf non dice una parola, si limita ad osservare il suo nemico con odio e terrore

Francy “Oh beh...sono sicuramente più attaccati alla vita di te!”

Un ulteriore movimento degli zoccoli ed anche la testa viene orribilmente strappata via in un espressione dolorante e sconvolta, rotolando per terra fino a finire contro un albero. Una volta fatto anche questo, la nebbia oscura svanisce nel nulla. Il corpo di Warwolf è stato fatto a pezzi, ma è chiaro che questa volta non si riformerà come un Timberwolf. Le ragazze non sanno che cosa provare. Da una parte sono felici che Francy abbia sconfitto quel mostro, ma dall'altra stanno provando una strana sensazione di disagio nei suoi confronti. Applebloom e Sweetie Belle si avvicinano comunque a lui raggianti per la sconfitta di quel nemico che consideravano imbattibile, seguite dalle ragazze un po' intimorite

Applebloom “Wow, Francy...lo hai ucciso! Sei stato grande!”

Sweetie Belle “Come hai fatto? Neanche i Costrutti ce l'hanno fatta!”

Francy si volta, con ancora il macabro sorriso disegnato in volto

Francy “I Costrutti? Una massa di inutile ciarpame. Proprio come voi due”

All'improvviso, sul volto delle due Crusaders si fa avanti il panico. Per qualche motivo non riescono più a respirare ed ora annaspano a terra per cercare un po' d'aria. Twilight non capisce più nulla

Twilight “Che sta succedendo?!”

Francy “Nulla, ho solo unito le pareti della loro trachea. Presto non gli arriverà più aria ai polmoni”

Applejack “Cosa hai detto?! Falle tornare a respirare! SUBITO!”

Francy “Eh? E perché? Sono solo un ostacolo, no”

Rarity “COSA DICI?! Fallo immediatamente, maledizione!”

In preda alla collera, Rarity gli molla un ceffone con lo zoccolo, facendo volare via i suoi occhiali e rivelando i suoi occhi. Non gli occhi di Francy, ma quelli di qualcuno, anzi, di qualcos'altro. I suoi occhi brillano di luce bianca ed al centro di quel bagliore vi è il simbolo dell'Elemento dell'Unità, ovvero le tre scintille del suo Cutie Mark, che brilla di nero. Il suo sorriso, nonostante il ceffone, rimane intatto. Per fortuna alle sue spalle è sgattaiolato Discord. Dopo essersi ripreso ed aver ascoltato e visto il Generale in azione anche su Warwolf, ha pensato bene che era il caso di metterlo fuori gioco con un piccolo elettroshock ben mirato alla nuca. Il colpo inaspettato lo fa effettivamente svenire tra le braccia del draconequus, il sorriso ancora immutato. Ma farlo svenire fa in modo che Applebloom e Sweetie Belle si riprendano con un pesante respiro e le lacrime agli occhi

Fluttershy “Discord...cosa è successo? Perché Francy...”

Discord “Io...credo che abbiamo un grave problema”

Rainbow “Tu CREDI?! È ovvio che abbiamo un problema! Ha quasi ammazzato Sweetie Belle ed Applebloom!”

Pinkie con i brividi “E quel sorriso era così...non divertente...che dici, sarà colpa dell'Elemento?”

Discord “Io...non lo so. Ma è probabile. Torniamo nell'altra dimensione, forse Adagio ci saprà spiegare qualcosa”

I pony annuiscono alla sua idea. Rainbow si carica sulle spalle Scootaloo, ancora svenuta dalla sventola di prima, mentre Applebloom e Sweetie Belle si fanno aiutare da Noslo e Mubav per portare l'enorme corpo di Spike, che si regge a malapena in piedi. Ed infine, tutti quanti attraversano il portale, malconci, doloranti e con molte più domande di quante non ne avessero alla partenza

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi! Dopo un bel po' di tempo mi faccio vivo di nuovo, con questo nuovo capitolo...un po' cruento forse, ma è così che lo volevo rendere. Adesso finalmente la storia ha fatto quel passo in avanti che volevo mostrare con l'Armonia Contorta...ben presto si avranno spiegazioni, ma non nel prossimo capitolo, quello sarà una sorpresa degli avvenimenti (e quando mai no?). Ringrazio ancora SilverCrystal93 per i disegni dei Costrutti e...che dire? Alla prossima!

MC Outlaw

 

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Capitolo 16
*** 16 - Oscuri Pensieri ***


Canterlot. È qui che dall'inizio della loro invasione Krad ed il resto dei Polimorfi hanno stabilito il loro quartier generale, in una città che era infatti stata pensata inizialmente come roccaforte di osservazione. Inespugnabile da terra e con il cielo sorvegliato costantemente da decine di Polimorfi in forma di Paraspirito che le volano intorno. L'unico luogo in cui si sentono un po' più al sicuro in quelle terre. Non è molto cambiata da quando sono arrivati, si è solamente inscurita per via del cielo perennemente coperto. Ogni traccia di scontro è stata ripulita e riparata, come se non fosse mai accaduto

La città è completamente avvolta dal triste suono delle campane proveniente dalla grande cattedrale, uno dei pochi edifici eretto dal popolo oscuro. I rintocchi parlano chiaro, c'è aria di funerale

Gli addetti in forma di Gorilla trascinano una dietro l'altra decine di bare con intagliati sopra i nomi del defunto al loro interno. In prima fila alla cerimonia c'è l'Imperatore Krad, con nello zoccolo un foglio contenente quei nomi e il conteggio finale delle vittime

Krad \Prima le due guardie nella Everfree Forest, poi l'Obelisco Protettivo che crolla...adesso questo...\

Per ultima, non certo per importanza, viene portata dentro la bara più grande di tutte. Sa già chi c'è all'interno, per questo si volta e gli da un'ultima occhiata prima della chiusura, non è sicuro di riuscirci più avanti. Su di esso è inciso il nome Yrebèlsu, ma tutti gli altri a parte poche altri Polimorfi erano soliti chiamarlo Comandante Warwolf. Prova un profondo senso di angoscia nel vederlo li dentro, non ci avrebbe mai creduto se gli avessero detto che sarebbe potuto morire. Non lui di certo

Sull'altare sale un Polimorfo diverso da tutti gli altri. Per alcuni versi se non si è un Polimorfo è difficile distinguerne uno da un altro, ma nel suo caso non è così. La sua abilità peculiare è quella di poter avere un occhio in più rispetto a quelli della razza di cui prende la forma, in questo caso essendo in forma di unicorno ne possiede tre. Chi lo conosce bene sa che il suo vero nome è Ireikìla, ma la sua peculiarità gli ha fatto guadagnare il soprannome Deadeye

Deadeye “Miei cari amici, siamo qui riuniti oggi in questo triste giorno per...”

La mente di Krad, già a quel punto, si isola da ciò che lo circonda. È già passato più volte per quella situazione, se volesse saprebbe recitare le parole a memoria. Non gli piace trovarsi li, a vedere il suo popolo dove non dovrebbe essere. Ma sa che anche solo la sua presenza conforta chi gli sta attorno. Quindi può solo aspettare, ripensando solo a ciò che li ha portati a quella situazione. Ma per capirlo, bisogna fare molti passi all'indietro

 

I Polimorfi. Una razza di esseri molto avanzati, naturalmente portati per la scienza e l'apprendimento. La loro razza, infatti, oltre a poter mutare il proprio corpo con alcuni limiti in tutti gli esseri che vogliono e a riuscire a tracciare la magia vivente, ha la straordinaria e allo stesso tempo orribile capacità di imparare gran parte di ciò che una creatura conosce semplicemente divorandola. Questa loro peculiarità gli ha lasciato un marchio indelebile di mostri barbarici e selvaggi, benché in realtà grazie a questo sono tra gli esseri tecnologicamente e magicamente più avanzati delle dimensioni conosciute. Sono persino stati proprio loro la prima razza a riuscire a viaggiare tra di esse con la magia. Il limite della loro trasformazione invece distingue la loro classe sociale: più un Polimorfo è potente e più esseri può combinare per creare la sua forma. Di base, ogni Polimorfo può sostenere oltre alla propria forma base due creature allo stesso tempo, una quasi sempre occupata da quella di Timberwolf. Deadeye e Warwolf quando era ancora vivo, più potenti del normale, ne riescono a sostenere quattro alla volta. Infine Krad arriva a sei in contemporanea, limite necessario da raggiungere per poter essere eletto Imperatore

Essendo anche loro stessi a conoscenza dei loro terrificanti modi di apprendimento, avevano più volte provato a viaggiare tra le dimensioni per comunicare pacificamente con in popoli di esse ed imparare nei modi tradizionali ciò che si trovava nei loro mondi. Grazie a quei viaggi hanno anche imparato a costruire gli Obelischi Protettivi, torri alimentate dalla magia che servono non solo a difenderli dall'Elio prodotto dal Sole, elemento assente nella loro dimensione e letale per i loro organismi, ma anche a creare in modo quasi istantaneo uno strato protettivo sotto di esse che elimina completamente ed istantaneamente i germi ed i batteri. Infatti l'Elio non è l'unica cosa capace di ucciderli, anche un semplice raffreddore gli sarebbe certamente letale. Infatti nella loro dimensione non esistono virus influenzali o simili e per questo il loro corpo è totalmente privo di difese immunitarie. Purtroppo, le torri nella loro dimensione restano inattive in quanto la magia che serve a farle funzionare ha rischiato più volte di ucciderli, ma solitamente non c'è neanche bisogno di attivarle

Comunque, tutti i loro viaggi dimensionali per questi motivi finivano spesso in tragedie, anche con l'uso degli Obelischi. Molti Polimorfi erano morti anche solo provando ad entrare in altre dimensioni, sia per colpa dell'Elio che per via delle malattie anche da nulla che però li colpivano e li uccidevano. Questa lunga ed estenuante serie di eventi portò la loro razza ad avere timore delle altre dimensioni, e ben presto il timore portò all'isolamento. Tagliarono ogni contatto con i popoli che avevano incontrato e si rinchiusero nel loro mondo, al sicuro da tutto, e per un po' ebbero successo nell'isolarsi. Passarono migliaia di anni in cui, restando da soli, la serenità generale tornò a regnare

Ma un giorno quella serenità si ruppe. Gli abitanti della dimensione di Pingoon, esseri dalle fattezze simili a pinguini ma con zanne magiche da elefante e dotati di ali anziché di pinne, scoprirono come viaggiare tra le dimensioni. Tra le molte che iniziarono a visitare ed esplorare capitò di mezzo anche Metamòrphia, il regno dei Polimorfi, ed ovviamente dilagò il panico quando una decina di Pingooni si ritrovarono nel loro mondo portandosi dietro i germi della loro dimensione. Ovviamente non avevano idea di cosa stesse succedendo, fino a quando alcuni Polimorfi non riuscirono ad avvicinarsi. Erano un gruppo di Polimorfi speciali, li si potrebbe definire una razza a parte dei Polimorfi, la cui grande peculiarità era quella di aver sviluppato in modo autonomo un sistema immunitario e di poter resistere anche all'Elio, esattamente come Krad. È per questo che 16 anni prima arrivò da solo ad Equestria, è l'unico Polimorfo rimasto a poter resistere ad Elio e malattie. I Polimorfi spiegarono ai Pingooni la situazione della propria razza e loro, di tutta risposta, se ne andarono immediatamente scusandosi per il malinteso. La paura, però, non era andata via con loro

Per qualche motivo, pochi giorni dopo si aprirono nuovamente numerosi portali verso il regno dei Pingooni, ma questa volta erano enormemente più grandi. Nessuno sa chi li avesse aperti, fatto sta che c'erano e che assieme ad essi era arrivato un messaggio dei Pingooni che gli dichiaravano guerra. I Polimorfi non sapevano cosa pensare, sapevano solo di non poter richiudere i portali e che per colpa dei batteri passati attraverso di loro erano già morti molti di loro. Terrorizzati per la minaccia e per il dilagare delle malattie, il popolo esortò l'imperatore dell'epoca a rispondere alla dichiarazione di guerra. Lui cercò disperatamente un'altra soluzione più pacifica, ma più aspettava e più il suo popolo moriva. L'unica alternativa rimasta era quindi attaccare i Pingooni per chiudere i portali dalla loro dimensione

I primi ad andare furono ovviamente i Polimorfi speciali con un ordine preciso: i Pingooni avevano dichiarato guerra e i portali mietevano vittime ad ogni minuto che passava, per cui la soluzione era passata dal dialogo all'invasione. Loro sarebbero serviti come distrazione iniziale mentre gli Obelischi venivano attivati e mandati a Pingoon. In seguito, i Polimorfi avrebbero dovuto divorare i Pingooni, così da apprendere cosa fare con i varchi dimensionali. Ai Polimorfi bastarono solo due settimane per sterminare completamente la piccola dimensione di Pingoon sia dai suoi abitanti che da tutti gli animali e le piante che la popolavano. Ma la soluzione non veniva fuori, divorare i Pingooni non era servito a nulla, la conoscenza sui portali sembrava non esistere. Fu in quel periodo che si formò per la prima volta l'Alto Consiglio, ossia un gruppo di tre Polimorfi apparentemente immortali e conoscitori di tutto ciò che riguarda non solo la propria razza ma tutto ciò che ha a che fare con le razze delle dimensioni esistenti. Dissero tristemente al popolo che, trattandosi i portali di una legge magica del regno dei Pingooni, non serviva a nulla divorarli, non avrebbero mai appreso nulla su di essa. Per fortuna non fu un problema: in quelle due settimane la dimensione era stata conquistata da loro, si potrebbe dire involontariamente, e i loro Obelischi la ricoprivano interamente. L'Alto Consiglio, diventato ormai parte integrante del sistema di governo, stabilì che quella dimensione sarebbe stata un'estensione del loro regno. I portali per Pingoon infatti sono tutt'ora aperti, sebbene inutilizzati da secoli dai Polimorfi. A nulla serve la presenza degli Obelischi, il rischio che il sole ogni tanto riesca a penetrare è sempre tangibile e nessuno ci vuole andare se non per delle emergenze

Dopo l'esperienza con i Pingooni, le relazioni dei Polimorfi con altri popoli si fecero ancora più isolate. Diedero un addio a tutte le altre dimensioni contattandole magicamente, spiegando perché non avrebbero più voluto avere contatti con loro e che nessun popolo avrebbe dovuto provare a cercarli. Nessuno di loro voleva avere niente a che fare con altri popoli di altre dimensioni, il rischio era fin troppo alto. Ma purtroppo la loro era una vana speranza: molte altre dimensioni, una volta venuti a sapere della loro esistenza e delle loro debolezze, avevano dichiarato loro guerra, anche se nessuna era mai riuscita a tener loro testa. I mondi dei Kolossi, dei Metalloidi e di molti altri esseri vennero rasi al suolo e conquistati per autodifesa. Le guerre ormai si susseguivano di secolo in secolo, ed ogni volta i portali verso le loro dimensioni restavano inesorabilmente aperti. E l'ultimo regno ad essersi messo in guerra con loro è proprio Equestria

Non è la prima campagna affrontata da Krad in quanto il ciclo vitale di un Polimorfo dura quasi 800 anni. Per lui è già la quarta, e tutte quelle precedenti le aveva affrontate assieme a Warwolf ed a Deadeye. Erano sempre andate per il meglio, ne erano ogni volta usciti illesi almeno loro tre. Ed adesso Yrebelsu, colui che gli aveva insegnato le basi del combattimento corpo a corpo, colui a cui aveva fatto da testimone alle nozze, colui che considerava come Ireikila quasi un fratello era morto. E per qualche motivo, non si sente furioso come crede di dover essere. Il rapporto parla chiaro, ad ucciderlo è stato uno dei portatori degli Elementi dell'Armonia che anni prima Celestia aveva fatto fuggire chissà dove. È sicuro di dover dare la colpa a qualcuno: a se stesso, a Celestia, al portatore che lo ha ucciso, ma più ci pensa e più non crede di poter realmente incolpare qualcuno. La domanda che si pone a quel punto è...perché?

 

La cerimonia non è certo delle più corte. Non lo poteva essere, il rapporto diceva che i morti erano stati 12 solo durante la battaglia nella foresta. A loro erano da aggiungere le due guardie trovate morte vicino all'Obelisco distrutto e le altre sei sfortunate vittime colte di sorpresa dal cielo scoperto per un totale di 20 defunti. In più, Yrebelsu aveva ricevuto un sacco di interventi, era naturale che la cosa avrebbe richiesto un sacco di tempo. Era probabilmente il Polimorfo più vicino a tutto il popolo, li trattava tutti come amici e li sosteneva quando erano demoralizzati. Nonostante l'aspetto aveva un gran cuore con i membri della sua razza. Ma ora che il funerale è finito, Krad può ritirarsi di nuovo nella sua stanza, quella che prima apparteneva a Celestia nel castello di Canterlot

Proprio li davanti ad attenderlo trova due figure in forma di pony di terra. Le riconosce subito, sono Vòdiv e Napro, rispettivamente la moglie ed il figlio adolescente di Yrebelsu. Si era quasi dimenticato che la donna gli aveva detto che dopo la cerimonia lo avrebbe voluto incontrare

Krad “Ciao Vod”

Vodiv “Sera Imperatore”

Napro esortato dalla madre a farsi avanti “S-Sera...”

Krad “Via, siamo tra di noi, sapete di potermi chiamare con il mio nome”

Vodiv “Si...scusa, è che...non ci sono con la testa, è come se ancora non ci credessi...”

Dagli occhi arrossati di entrambi, può ben vedere che hanno pianto poco prima. Certo non li biasima, anche lui vorrebbe farlo, ma sa bene che non può mostrarsi troppo emotivo se non vuole far preoccupare ancora di più il suo popolo

Krad “Mi volevi dire qualcosa?”

Vodiv “Non proprio...devo solo darti questa”

Gli consegna una busta leggermente rigonfia, sicuramente contenente molti fogli

Vodiv “Yreb mi aveva detto che se gli fosse successo qualcosa avrei dovuto dartela”

La cosa coglie di sorpresa Krad. Non immagina neanche cosa possa contenere la busta, tanto più proveniente dal suo amico visto che ogni volta che aveva qualcosa da dirgli glielo diceva in faccia senza tanti sotterfugi

Napro “Dobbiamo andare, porteranno a seppellire le bare tra poco...”

Vodiv “Si, hai ragione. Beh...ci vediamo Krad”

I due si allontanano assieme, mentre lui ancora cerca di concepire cosa possa contenere la busta. Salutandoli con lo sguardo, apre la grande porta della stanza e se la chiude alle spalle. Fatto ciò, si siede alla scrivania nella stanza facendosi crescere sulla testa una lanterna da Rana pescatrice per fare luce e, utilizzando delle mani artigliate da Orso, apre la lettera. Gli basta un unico sguardo al contenuto per lasciarlo sbigottito

Krad “...tre Richieste di Evacuazione?! Perché...”

Assieme ad esse vi è una lettera scritta a mano di cui riconosce immediatamente la calligrafia. L'ha scritta Yrebelsu stesso

Lettera “Krad, amico mio, la frase che segue sembrerà quasi come un testamento, ma se stai leggendo questa lettera probabilmente sono morto e Vodiv te l'ha consegnata. Assieme alla lettera inserisco le Richieste di Evacuazione mia e della mia famiglia. Non te le ho consegnate di persona perché voglio essere sicuro che gli abitanti di questa dimensioni non possano far del male a Vodiv ed a Napro, e finché sarò vivo lotterò per difenderli. Ma, se la stai leggendo perché sono morto, allora questa è l'ultima cosa che posso fare per loro, sperando che la quantità necessaria possa essere raggiunta in fretta. E ricordati che ti volevo bene. E so che anche tu ne vuoi a me. Ma la mia morte non deve impedirti di pensare come il leader del nostro popolo...dobbiamo andarcene. È meglio per tutti. Yrebelsu”

Lo zoccolo di Krad sbatte furiosamente sulla scrivania

Krad “NO! Perché, cazzo?! Perché dovevi essere così testardo?! Potevamo andarcene tutti! Te lo avevo detto che mancavano solo due Richieste, dannazione!”

Mentre la furia di Krad cresce, nella sua mente si fa avanti il ricordo sull'Editto di Evacuazione. Fu lo stesso Imperatore del tempo a stabilirlo dopo la prima guerra dei Polimorfi contro i Pingooni. Dopo qualche anno dalla conquista, i Polimorfi che la abitavano non ne potevano più di vivere nel terrore che il Sole o le malattie potessero tornare ed ammazzarli. Volevano ritornare a casa loro, dove erano più al sicuro, così l'Imperatore convinse i tre Polimorfi ad accettare un Editto che permetteva al suo popolo di andarsene, generalizzando per non farla sembrare una decisione del momento, dai luoghi che conquistavano. Non sapeva ancora quanto quell'Editto sarebbe stato amato in futuro

La cosa non poteva andare comunque diversamente. I Polimorfi vengono definiti un esercito, ma sono tutt'altro che soldati o combattenti in generale. Il loro punto di forza è che guadagnano gli istinti e i caratteri degli esseri in cui si trasformano, ma nella loro forma normale odiano lottare. Non sono altro che semplici popolani che si vedono costretti a combattere per difendere la propria patria e la propria vita, non sono neanche addestrati alla lotta. Gli viene semplicemente insegnato ad assumere comportamenti di scherno e di ironia nei confronti dei loro nemici, così da sembrare più forti di quanto in realtà non siano, al resto ci pensano le loro trasformazioni. Le armi che si portano dietro sono infatti solo per intimorire, in pochi tra di loro sono capaci ad usarle, e buona parte è anche estremamente sensibile. Tutti hanno imparato a conoscere Equestria divorandone gli abitanti, ma non solo in modo diretto. Alcuni di loro ha attaccato, ucciso e divorato i pony, ma per chi non ne è stato capace è stata aggiunta la loro carne nel cibo normale, così chi tra di loro era debole di stomaco non dovesse soffrire troppo. È anche uno dei motivi per cui alla vista dello smembramento di Warwolf molti Polimorfi si erano sentiti male

I tre dell'Alto Consiglio però erano fin troppo attaccati ed interessati ai nuovi territori, e non erano in realtà gli unici, quindi posero due limiti all'Editto. Il primo era che si sarebbe potuto applicare solo a distanza di 10 anni dalla campagna di conquista, con la speranza di far affezionare i Polimorfi al nuovo luogo, mentre la seconda era che prima di andarsene almeno tre quarti degli invasori fossero d'accordo con la decisione, così da prendere ancora più tempo per accumulare risorse utili

Fu a quel punto che iniziarono a circolare le Richieste di Evacuazione. Ogni Polimorfo che voleva andarsene ne avrebbe dovuto consegnare una, così da avere un conteggio preciso. La cosa però fu presa molto male all'inizio: nonostante la funzione benefica dell'Alto Consiglio, i Polimorfi sono sempre stati spaventati dalla loro potenza e la storia dell'abbandonare quei luoghi così pieni di materiali utili li ha lasciati tutt'ora furiosi. Temendo per qualche loro reazione, la campagna su Pingoon durò 340 anni prima che riuscissero a recuperare abbastanza Richieste. Con il tempo, comunque, il loro timore nei confronti del Consiglio andò via via calando e le invasioni durarono sempre di meno. Adesso, con le Richieste della famiglia di Yrebelsu, il numero necessario è stato raggiunto nel nuovo tempo record di quasi 17 anni. E anche se Krad dovrebbe esserne felice, non lo è per niente. Il suo amico è morto per riuscirci e lui non riesce ad addossare la colpa nessuno, e di tutta la questione è la cosa che più lo fa stare male

Krad /Come può essere colpa dei Pony? Non sono più neanche sicuro che ci abbiano dichiarato guerra...siamo stati noi ad attaccarli...forse neanche sapevano dove li avrebbe portati quel portale.../

 

Mentre il suo sguardo è ancora spento, fisso sulle Richieste e sulla lettera, le sue orecchie sono ben attive e sentono chiaramente qualcuno bussare alla porta. Appoggiati i fogli sulla scrivania, va ad aprire per vedere chi sia. È Ireikila, appena arrivato dalla chiesa dopo i saluti da parte dei presenti alla cerimonia

Ireikila “Hey...come va?”

Krad “Da schifo...vuoi entrare?”

Il Polimorfo non se lo fa ripetere ed entra chiudendosi la porta alle spalle. I suoi tre occhi cadono immediatamente sulla scrivania e sulle Richieste

Ireikila “E quelle?“

Krad “Me le ha date Vodiv poco fa...sono da parte sua, di Napro e...e di Yrebelsu...”

Ireikila non ne sembra troppo sorpreso. Krad lo conosce bene, con tutta probabilità lui già lo sapeva. Non gli vuole dire niente, imbastirci sopra una discussione non servirebbe più a nulla

Ireikila “Non dovresti esserne contento? Ora possiamo andarcene”

Krad “...non ti sembra mai di essere dalla parte del torto? Che noi non saremmo mai dovuti venire qui...”

Ireikila con tono annoiato “Non ricominciare...”

Krad “Insomma, pensaci! Come mai tra tutti i Pony che abbiamo mangiato non ce ne era uno che sapesse della guerra imminente?”

Ireikila “Ne abbiamo già parlato e il Consiglio è stato chiaro. Sicuramente solo le principesse lo sapevano e non lo avevano ancora detto a nessuno, neanche al loro esercito”

Krad “...e se non fosse così? Se non ci avessero voluto attaccare? Non sapevano neanche chi eravamo...e sai anche tu che non è la prima volta che succede”

L'Imperatore allude al fatto che, durante la sua seconda campagna di conquista contro le Meta-Falene, nessuno dei giganteschi insetti divorati gli aveva trasferito conoscenze su di loro, tanto meno di ostilità

Ireikila “Ritorno a dire che solo le principesse lo sapevano. E poi spiegami, come avrebbero aperto tutti quei portali sulla nostra dimensione? Scegliendo coordinate a caso? È statisticamente impossibile. Sapevano cosa cercare, non c'è altra spiegazione, ma non lo avevano ancora detto al loro popolo. Ed hanno pagato caro per questo. Ma che cosa sono tutti questi dubbi?”

Da quando era iniziata quella guerra, Krad era diventato strano. In realtà non proprio dall'inizio, erano già passate circa un paio di settimane. Qualcosa era cambiato, ma Ireikila non aveva idea di cosa fosse. Aveva cercato di scoprirlo più volte, ma i suoi continui insuccessi lo hanno portato a perdere le speranze. Ed anche adesso, mentre Krad resta in silenzio, Ireikila capisce che non riceverà una risposta

Ireikila “Beh, io vado a prepararmi. Non so quando consegnerai le Richieste, ma spero che sia presto. Ci vediamo”

Il Polimorfo esce dalla stanza, lasciando Krad da solo a rimuginare. Sa benissimo perché ha quei dubbi, ma non può certo dirlo a Ireikila o a nessun altro. Se lo facesse, potrebbe persino essere accusato di aver familiarizzato con il nemico ed essere definito un traditore dal Consiglio

 

Sedici anni prima, Equestria

 

L'invasione è ormai cominciata da qualche giorno, ma procede molto spedita. Ogni Polimorfo ha già divorato uno o più abitanti, pony e non, imparando a conoscere Equestria e scrivendo rapporti dettagliati che Krad ha letto accuratamente. Anche lui ha divorato qualcuno, ma sa bene che non può imparare ogni cosa con un solo essere, quindi è sempre stato ben attento che il suo popolo scrivesse per filo e per segno ogni cosa che imparava. In quel poco tempo aveva già memorizzato ogni informazione rinvenuta, per sua fortuna la sua è una memoria fotografica e ricorda in ogni singolo dettaglio tutto ciò che legge e sente dire

Ora però l'Imperatore è stato avvertito del ritrovamento di un unicorno nel castello di Ponyville, fuggito in un'altra dimensione piena di Elio e batteri. I due polimorfi che l'hanno inseguita si sono salvati per miracolo, rientrando velocemente ad Equestria prima che potessero restare uccisi. Adesso Krad è li di persona ed è pronto ad addentrarsi dall'altra parte essendo l'unico Polimorfo a poter sopravvivere dall'altra parte. Ma prima vuole qualche parere dai due sopravvissuti, Duorg e Kab

Krad “Cosa potete dirmi?”

Duorg “Non molto signore. Abbiamo visto l'unicorno di sfuggita e non lo abbiamo neanche riconosciuto, sappiamo solo che ha azionato il macchinario e si è gettato dentro al portale”

Kab “Non abbiamo comunque idea di che cosa ci sia dall'altra parte. Questo portale non è in nessuno dei rapporti da quel che ricordiamo”

Krad “Ricordate bene, non se ne parla da nessuna parte. Probabilmente lo conosceva solo qualcuno che non abbiamo divorato, come le portatrici degli Elementi o le fonti magiche che tengono in piedi gli Obelischi. Ma è comunque un posto pericoloso per noi” si rivolge a Revot, uno dei costruttori degli Obelischi “Tra quanto potremo portare gli Obelischi dall'altra parte?”

Revot “Purtroppo ci vorrà un po' di tempo. Equestria è grande e tutti quelli che avevamo pronti sono già in uso. Ne dovremo costruire altri, molte altri. Nel giro di una settimana probabilmente ne avremo abbastanza da far passare la metà di noi”

Krad “Bene...ma non possiamo aspettare così tanto. Io entro subito, voi cercate di velocizzare il più possibile i lavori”

Kab “Signore...ne è sicuro? Quell'unicorno magari ha già avvertito qualcuno, potrebbe ritrovarsi da solo contro tutto il resto dell'altra dimensione”

Duorg “È vero. Le converrebbe aspettare che qualcuno possa seguirla, non trova?”

Krad “Se vedo che la situazione si fa pericolosa, torno subito indietro. Ma devo almeno vedere com'è la situazione dall'altra parte...se sono stati avvertiti e stanno organizzando un piano, dobbiamo farlo anche noi”

Duorg “Si, ha ragione...”

Krad “Non fate niente di stupido se non mi vedete tornare, intesi? Quando i nuovi Obelischi saranno pronti, date ordine da parte mia e raggiungetemi in quanti più potete”

Duorg, Kab e Revot “Ai suoi ordini!”

? \Aspetta un secondo\

Ricevuta la risposta dai tre, una voce mentale fa capolino nella mente dell'Imperatore. La riconosce subito: è quella di Rorème, uno dei tre membri dell'Alto Consiglio assieme a Noaràp e Drolèvo. Il sentirlo fa un grande piacere a Krad, è molto legato al trio immortale

Krad \Salve Roreme. Cosa deve dirmi?\

Roreme \Non è sicuro che tu vada da solo senza che qualcuno possa tenerti d'occhio. Dato che il signor Revot ha detto che ci vorrà almeno una settimana, contatta me ogni volta che ti servirà qualcosa\

Krad \Beh...va bene. Non si sforzi troppo però, sa bene che i contatti extra-dimensionali sono faticosi\

Roreme \Oh, non accadrà...\

Krad, con questo suo inaspettato aiuto, si avvia senza indugiare verso il portale e lo attraversa con un balzo, pronto mentalmente a muoversi al minimo accenno di pericolo

 

Una volta dall'altra parte, la situazione è molto più calma di quanto si aspettasse e può analizzare la situazione. In primo luogo si osserva, sa bene che ogni volta che attraversa una dimensione la sua forma base cambia. Questa volta si è trasformato in un essere umano di colore con gli occhi bianchi, i capelli neri ed indosso una t-shirt, dei jeans e delle scarpe da ginnastica tutto rigorosamente nero. Davanti a lui c'è un edificio piuttosto grande che a prima vista riconduce ad una scuola, mentre alle sue spalle si trova il portale d'ingresso mimetizzato con la statua di un cavallo rampante. Nell'aria non c'è la minima traccia di magia, quindi nessuno la sta usando, cosa molto strana per quello che crede

Sobbalza quando una voce squillante lo coglie di sorpresa alle sue spalle

? “CIAO!”

Si volta di scatto sforzandosi di non mutare data la voce non minacciosa, osservando basito chi ha davanti. L'aspetto e la voce, dai rapporti che ha letto e da chi ha divorato, gli fanno subito pensare che chi ha davanti sia Pinkie Pie, la portatrice dell'Elemento dell'Armonia della Risata. Ma per qualche ragione, non sicuramente la forma umana, non la riesce ad associare a lei. Sembra un'altra

Pinkie “Piacere io sono Pinkie Pie! Tu chi sei? Non ti ho mai visto qui in giro e io conosco tutti quelli che frequentano questa scuola! Sei forse uno studente nuovo? Ho indovinato?”

Non sta neanche a chiedersi il perché della parlantina facile, sa che è normale che sia così. Ma la sua sensazione nei suoi confronti lo spinge a provare una cosa. Muta i propri timpani in quelli di un pipistrello, così da riuscire a captare i battiti cardiaci di chi ha davanti, piuttosto stabili nonostante l'esuberanza. Sa bene che l'apparenza può ingannare, ma il cuore è tutt'altra storia

Krad “Io sono Krad. Ti dice niente il mio nome?”

Pinkie pensandoci su “Mmhh...no, niente!”

Il suo cuore non ha il minimo sbalzo. Sicuramente non ha idea di chi sia Krad, ma per sicurezza prova di nuovo

Krad “E se invece ti dico Polimorfi?”

Pinkie confusa “Ehm...nulla. Mi dispiace. Che cosa vuol dire?”

Ancora nessun sussulto. Non è sicuramente la stessa Pinkie

Krad “Oh, niente, è solo il mio cognome. Sono Krad Polimorfi” esegue un leggero inchino \Aspetto, carattere e voce sono identici o simili alla Pinkie Pie in forma di pony pur non trattandosi di lei. Questa deve sicuramente essere una dimensione gemella ad Equestria\

Per sua fortuna ha studiato l'esistenza di certe dimensioni, accomunate ad altre per somiglianze degli abitanti di entrambe. E se l'esperienza con Equestria gli è servita a qualcosa, sa chi deve cercare

Krad “Comunque sia, sto cercando una persona. Sai per caso dove possa trovare una certa Celestia?”

Pinkie “Stai cercando la preside? Allora sei davvero un nuovo studente! Che bello, un nuovo amico! Ti porto subito nel suo ufficio!”

Krad sorridente “Grazie, lo apprezzo molto” \La preside, eh? Devo dire che mi aspettavo una carica più importante\

 

Muovendosi nei corridoi della Canterlot High, a Krad viene naturale osservarsi intorno e scorgere continuamente volti noti sia dai rapporti che dai ricordi ottenuti. Pinkie però lo riesce a distrarre con le sue continue domande

Pinkie “Sei nuovo anche in città, dico bene? Dove abiti?”

Gli anni di addestramento sono serviti a Krad anche per imparare a mentire bene ed a pensare in fretta, non gli è difficile farlo neanche ora

Krad “Oh...da nessuna parte. Forse ti sembrerà strano, ma vivrò in albergo finché studierò in questa scuola. Sono comunque all'ultimo anno, una volta finito troverò una casa ed un lavoro. I miei mi pagano l'hotel finché ne avrò bisogno”

Pinkie “Wow...mi sembra molto costoso! Non hai nessuno che ti possa ospitare?”

Krad “No, purtroppo non conosco nessuno qui in città”

Pinkie “Non è vero! Conosci me! Se non vuoi stare in albergo, potresti venire a casa mia! Siamo già in tanti, una persona in più non darà fastidio. E per ripagare basterà aiutare in casa, due braccia in più fanno sempre bene!”

La richiesta lascia l'Imperatore confuso. È arrivata dal nulla, non se lo sarebbe mai aspettato da lei. Se ha lo stesso carattere del pony di Equestria, si sarebbe aspettato un po' più di cinismo. Dall'altra parte hanno dichiarato guerra al suo popolo e lei rappresenta una delle armi più potenti a disposizione dei Pony, il suo carattere dovrebbe essere più duro di così anche se i rapporti dicono il contrario

Krad “Non vorrei disturbare, neanche ti conosco bene in fondo”

Pinkie “Oh, mi conoscerai in fretta! E fidati, non disturbi per niente”

Krad “Beh...non so cosa dire”

Pinkie tirando fuori il cellulare “Solo un si, così avverto a casa!”

Krad “Allora...va bene. Se pensi che possa...”

Pinkie “Grande! Comunque questo è l'ufficio della preside. Io ti aspetto qui!”

Krad fa cenno di si con la testa ed entra. Per qualche motivo si trova a disagio, ma non capisce quale sia la ragione

 

All'interno della stanza l'unica persona presente viene subito riconosciuta da Krad come Celestia

Krad “Salve”

Celestia “Benvenuto. Non ti conosco, di cosa hai bisogno?”

Fino a qualche minuto prima, le intenzioni di Krad erano di uccidere Celestia all'istante. Senza di lei, gli Elementi non potrebbero scappargli un'altra volta. Ma da quando è li, è riuscito ad arrivare alla conclusione che in quel mondo la magia non esiste. Altrimenti avrebbe già avvertito qualcuno utilizzarla, è impossibile che in 10 minuti in tutta la scuola nessuno l'abbia utilizzata. Per cui le sue intenzioni cambiano

Krad “...avrei una domanda da farle”

Celestia “Chiedi pure”

C'è solo una domanda che vorrebbe fargli a quel punto. Non ha mai avuto il tempo né la necessità di farla, ma adesso che si sta intrufolando in quelle che dovrebbero essere file nemiche ha bisogno di sapere una cosa. La schiettezza e la sorpresa, unite agli ancora presenti timpani da pipistrello, non lasceranno scampo alla risposta

Krad “Cosa ne penserebbe se scoppiasse una guerra? La combatterebbe o preferirebbe cercare un'altra via?”

La domanda è esattamente ciò che vuole sapere. Ad Equestria qualcuno ha dichiarato guerra contro i Polimorfi, ma non lo avrebbe certo potuto fare senza il consenso di Princess Celestia. Non è la prima volta che ha dei dubbi sulle dichiarazioni di guerra, ma questa volta riuscirà ad avere dei chiarimenti, non come con le Meta-Falene. Come si aspettava, il cuore di Celestia cambia il battito con la domanda, ma è solo per la sorpresa

Celestia “Domanda un po' strana, ma non è difficile rispondere. Io non ho mai apprezzato la guerra”

Il fatto che il suo cuore sia calmo fa sussultare incredulo Krad

Celestia “Mi scuserai la franchezza, ma trovo le guerre solo una stupida perdita di tempo. Persino quelle già affrontate non mi sono mai piaciute a dire il vero. Le guerre portano solo a morte e disperazione. Quindi sicuramente preferirei cercare un'altra via”

Non una singola parola che le abbia scombussolato il battito cardiaco, è rimasto fisso per tutto il tempo e Krad non può crederci. Lei è la sosia di Celestia, dovrebbe essere favorevole alla guerra o la dichiarazione non sarebbe mai esistita. Ma adesso e li, davanti a lei, incapace di capire

Krad “...no...”

È impossibile che quelle parole siano vere. Decide quindi di non dare retta al cuore di Celestia e di fidarsi delle cose che sa lui

Krad “No, ci deve essere qualcosa sotto. Non me la bevo...”

Celestia “Cosa intendi...”

Gli occhi di Krad mutano, diventando quelli di un Camuliano. Si tratta di esseri identici in tutto e per tutto a dei cani bipedi, con l'unica differenza degli occhi dotati di poteri ipnotici in grado di agire su chiunque non li possieda. E Celestia, per l'appunto, non li ha. Gli occhi di Krad iniziano a risplendere di rosso, mentre la preside davanti a lui cade in uno stato catatonico ed assume gli stessi occhi, pur mantenendo lo stato ipnotizzato

Krad “Da adesso tu sei in mio potere. Farai tutto quello che ti dico, quando lo dico”

Celestia “Si, mio signore”

Krad “Appena la incontrerai, dovrai ipnotizzare anche tua sorella Luna. E continua a comportarti come sempre, non devi destare sospetti”

Celestia “Certo mio signore”

Fatto ciò, si avvia verso l'uscita. Ma non può non pensare a cosa è appena accaduto. Celestia non mentiva quando parlava della guerra. A nulla serve la sua ostinazione nel pensare il contrario, i fatti parlano chiaro

Krad “Cosa sta succedendo...”

Pinkie come gli ha detto prima è ancora li fuori ad aspettarlo, anche se se ne era quasi dimenticato

Pinkie “Krad! Hai fatto in fretta! Per casa mia è tutto a posto, mi hanno detto che puoi venire!”

Krad “Ah...grazie...”

Pinkie “Mi sembri triste. Che è successo?”

Krad “Nulla di che, solo...un po' di confusione. Ci sono cose che non capisco...”

Si rende conto solo dopo di cosa ha detto. Perché mai avrebbe dovuto dirglielo? Non si può certo fidare di lei a tal punto da parlargli in quel modo dei suoi pensieri, l'ha appena conosciuta

Pinkie “Non so di cosa tu stia parlando, ma vedrai che tutto si chiarirà presto! Intanto so io cosa fare, vieni con me!”

Krad, prima che possa chiedere qualsiasi cosa a riguardo, viene afferrato e trascinato via verso luoghi sconosciuti

 

Senza neanche capire come, Pinkie è riuscita a trascinarlo fino ad un piccolo bar in centro città. Il posto è carino, vedendo la signora Cake dietro il bancone capisce che dovrebbe essere qualcosa di simile al clone del Sugarcube Corner a Ponyville. Ma subito dopo aver visto lei, il suo occhio si butta d'istinto su altre cinque persone. Non dovrebbe sorprendersi molto che siano quasi tutte le altre sosia degli Elementi dell'Armonia, con l'unica assenza di Twilight. Pinkie è ovviamente da loro che lo porta

Rarity “Finalmente sei arrivata!”

Francy “È lui l'amico che hai scritto nel messaggio?”

Pinkie “Si! Si chiama Krad ed è nuovo in città!”

Krad li osserva tutti, constatando una cosa particolare. I cuori dei sei battono all'unisono, facendolo sentire più al sicuro di quanto non dovrebbe. È una bella sensazione...che sarà meglio si faccia sparire subito. Ritrasforma le proprie orecchie in normali orecchie umane e si siede assieme a Pinkie. Stare li a quel tavolo lo fa sentire estremamente fuori posto. Sa perché si trova in quella dimensione, sa chi ha davanti e che non dovrebbe fraternizzare con loro...ma non riesce a farne a meno. C'è qualcosa in loro che lo attira. E poi, ora che ne ha la possibilità, deve pur cercare di capire qualcosa sul mondo in cui si trova

Krad “Piacere di conoscervi. Spero non vi disturbi che Pinkie mi abbia portato qui”

Applejack “Scherzi? Ci fa sempre piacere conoscere gente nuova”

Krad “Non vi da davvero problemi? Non sapete neanche chi io sia”

Pinkie “E chi dovresti essere? Un imperatore oscuro venuto qui per ucciderci tutti?”

Nonostante sappia di questa bizzarra caratteristica di Pinkie, vederla in pratica lo fa sussultare. Ma deve fingere che quello che ha detto sia davvero una stupidaggine

Krad “Beh, no, ma...insomma, fidarsi così del primo che capita...non dovreste avere un po' più...come dire? Paura?”

Rainbow “Paura? Non dire sciocchezze! Perché dovremmo avere paura di conoscere persone nuove?”

Fluttershy “E poi tu sembri simpatico...mi sbaglio?”

Mentre le altre rispondono positivamente a Fluttershy, Krad si sente stranito. Loro non sanno cosa comporti per il suo popolo conoscere nuove persone, eppure sa bene che hanno ragione. Il loro terrore li ha sempre portati ad approcciarsi male alle altre dimensioni. Ma è anche vero che Equestria gli ha dichiarato guerra

Krad \...ci ha dichiarato guerra?\

Ecco che i primi dubbi dell'Imperatore si fanno avanti. Come Imperatore, è stato il primo a sapere della dichiarazione di guerra da parte di Equestria. Inoltre Celestia stessa, entrando nella loro dimensione, ha infettato ed ucciso molta gente che si trovava vicino al portale portandosi dietro molti batteri che ha sparso sbattendo le ali. Ma sapeva davvero cosa stava facendo? Come può esserne sicuro?

Krad \...nessun pony che abbiamo divorato sapeva della guerra...la Celestia di qui sembrava odiare davvero la guerra, quindi anche la Celestia principessa la odia...no, non è possibile, ci deve essere una spiegazione...non possiamo esserci sbagliati\

Pinkie “Tutto bene?”

Krad era talmente assorto nei propri pensieri che neanche si era reso conto di avere sei sguardi puntati addosso

Krad “Si, scusate, stavo...pensando ad altro”

Applejack “Beh, noi abbiamo ordinato anche per te. Spero ti piaccia il fondente, qui lo fanno benissimo!”

Se c'è una cosa a cui l'Imperatore non sa resistere è proprio quello per sua fortuna

Krad “Il fondente? La adoro!”

 

E continuarono il pomeriggio così, parlando e discutendo del più e del meno. Inoltre, senza neanche rendersene conto, Krad si era ritrovato a sentirsi bene in loro compagnia. Da un primo momento di diffidenza data la gemellanza con le portatrici degli Elementi, ogni suo timore era passato, ogni sua pessima considerazione nei loro confronti e di conseguenza nei confronti dei pony sembrava essere sparita nel nulla, come se la dichiarazione di guerra non fosse mai arrivata. Non ricordava quasi neanche perché fosse li, l'unica cosa che sapeva era che in loro compagnia stava bene come se fosse assieme ad Yrebelsu ed Ireikila. Ed adesso è a casa di Pinkie, tranquillo e sereno come non si sentiva da tanto tempo. Forse come non si era mai sentito. Essendo l'Imperatore dei Polimorfi, il timore del suo popolo grava sempre sulle sue spalle, quindi anche quello verso le altre dimensioni si era attaccato a lui. Non aveva mai neanche avuto né il tempo né la possibilità in tutte le invasioni affrontate di provare a parlare o a fare amicizia con i popoli che le abitavano

Già, amicizia...ecco che cosa era successo. La magia dell'amicizia quel pomeriggio alla fine aveva avuto effetto anche su di lui. Lo aveva colpito diversamente che dallo scontro con gli Elementi, questa volta era stato molto più diretta e potente. Ora che si è fermato, continua a pensare a cosa gli hanno detto Celestia e gli Elementi...e non può non avere dubbi. Dubbi che non riesce a chiarirsi, sia sui pony che in qualche modo su tutte le dimensioni da loro conquistate. Forse però non è quello il momento di pensarci, ha sonno e dovrebbe solo rilassarsi e mettersi a dormire

Ma il relax ha vita breve. Una chiamata mentale lo coglie di sorpresa poco prima di lasciarsi prendere dal sonno

Roreme \Krad, mi senti? Sono Roreme\

Krad \Salve Roreme, la sento forte e chiaro\

Roreme \Come vanno le cose li? Hai avuto problemi?\

Krad \No signore. Sembra che l'unicorno venuto qui non abbia avvertito nessuno, forse era troppo spaventato per farlo\

Roreme \Allora puoi anche tornare indietro. Da quello che dice Yrebelsu ci sono ancora diversi esseri che non riescono a catturare\

L'Imperatore si sente un groppo in gola. Dovrebbe tornare adesso? Proprio adesso che ha delle domande a cui vuole dare una risposta? No, è fuori discussione. Si fida di Ireikila e Yrebelsu, sapranno guidare il popolo anche senza di lui almeno per un po'

Krad \Signore, io preferirei restare qui. Mi sono imbattuto in qualcosa di strano, e prima di andarmene vorrei vedere di che si tratta\

Roreme \Capisco...in questo caso, gli dirò di continuare la caccia senza di te. Adesso ti lascio, penso che sia ora di dormire per te\

Prima che se ne vada, però, ha bisogno di avere una conferma

Krad \Signore...prima che se ne vada, devo chiederle una cosa...Equestria ci ha davvero lanciato una dichiarazione di guerra?\

Il tono di Roreme sembra farsi più duro

Roreme \Certo che ne siamo sicuri. Non la avremmo attaccata altrimenti, ti pare? \

Krad \...vero signore. Scusi la domanda sciocca\

Roreme \Chiudo\

Anche se le parole di Roreme dicono quello, come può esserne certo dopo gli avvenimenti del giorno appena trascorso?

 

Le sue giornate in quella dimensione proseguono in quel modo. Al mattino segue Pinkie in classe dopo essersi fatto iscrivere da Celestia e Luna sotto ipnosi, segue le lezioni fino all'ora di pranzo in cui sta con le sosia degli Elementi, segue ancora quelle pomeridiane ed una volta finite si ritrova sempre con Pinkie e le sue amiche in giro per la città, poi aiuta per un'oretta con le faccende domestiche ricevendo infine una chiamata nella notte da parte di Roreme a cui dice che va tutto bene. Ed effettivamente è così, va tutto bene. Più sta con loro, più lui sta bene perché la sua felicità aumenta, ma con essa persistono i dubbi. Continua a chiedersi come sia possibile che quelle persone volessero attaccare il loro popolo? Dopo quei tre giorni non ci riesce neanche più a credere

In questo momento Pinkie, come ha capito essere una sua abitudine, lo porta in un luogo che non aveva mai visto in città. Questa volta tocca alla casa di Sunset, a cui lo voleva presentare già da prima se non fosse che si era presa un periodo di vacanze forzato per via della febbre a 40. Ma ora ha saputo che sta un po' meglio, quindi non poteva aspettare ancora

Sunset è li, sotto le coperte e profondamente disorientata dalla malattia, talmente tanto da quasi neanche capire chi ha davanti, ma la voce squillante di Pinkie è lo stesso irriconoscibile

Pinkie “Ciao Sunset, sono passata a trovarti! Mi hanno detto che stai migliorando!”

Sunset rantolando “Ciao Pinkie...si, sto meglio di ieri sicuramente...anche se da qui a guarire ce ne vorrà di tempo...”

Con la coda dell'occhio offuscato vede che con lei c'è qualcuno

Sunset “Chi c'è con te?”

Pinkie “Lui è Krad! È arrivato qualche giorno fa in città e lo sto ospitando a casa mia”

La domanda fatta da Sunset è più per cortesia che per altro, infatti non ha neanche quasi sentito la risposta dell'amica

Sunset “Buon per lui...”

Pinkie “Sai, Sunset non è di questa dimensione. Lei viene da un altro mondo chiamato Equestria! C'è un varco nella statua davanti alla scuola che porta proprio li!”

L'improvvisa rivelazione lascia basito e scioccato Krad. Pinkie pensa sia per via della storia dell'altra dimensione e del portale, ma in realtà lui è più stupito di sapere che anche Pinkie ne sia a conoscenza

Krad “E me lo dici così?!”

Pinkie “Beh, lo avresti saputo comunque prima o poi! Tutta la scuola lo conosce!”

In poche parole, Pinkie riesce a riassumere tutti gli avvenimenti dall'arrivo di Twilight alla sconfitta prima di Sunset stessa e poi delle Sirene. Krad da quello riesce a pensare solo a tre cose. La prima è che Sunset è si un unicorno, ma non l'unicorno che era partito a cercare, e probabilmente non sa della loro esistenza. La seconda, che lo lascia stupefatto, è che lei e le altre ragazze posseggono poteri magici simili a quelli degli Elementi dell'Armonia. La terza è che questo significa solo che Pinkie e le altre sono più identiche alle loro sosia in forma di pony di quanto lui avesse immaginato fino a quel momento

Pinkie “Vado a preparare un tè per tutti, torno subito!”

La ragazza se ne va, lasciando Krad da solo con Sunset che nel frattempo si è addormentata. Lui la osserva, constatando quanto per certi versi i due siano simili. Entrambi sono arrivati in quel mondo con un idea precisa, ma gli Spiriti degli Elementi gliele hanno sconvolte

Krad “Come è successo? Io dovevo venire qui per invadere anche questa dimensione...ma adesso mi chiedo se sia la cosa giusta. Già con Equestria inizia a sembrarmi un grosso errore...”

Perché deve essere così pieni di dubbi adesso? Sarebbe tutto stato molto più semplice se non fosse mai venuto in quella dimensione. Non avrebbe avuto quei dubbi, quelle incertezze che adesso lo stanno divorando dall'interno. Quando però Pinkie torna, tutti i dubbi spariscono di nuovo e la sensazione di felicità si fa di nuovo sentire

 

La sera, come al solito, l'Imperatore è impegnato a discutere con Roreme, ma stavolta ha qualcosa di cui deve parlare con lui

Krad \Mi ascolti signore, avrei qualcosa di importante da dirle\

Roreme \Ti ascolto\

Krad \Secondo lei...sarebbe possibile lasciare stare questa dimensione?\

Sul momento la richiesta viene accolta con stupore da parte del membro del Consiglio

Roreme \...perché questa richiesta?\

Krad \Signore, sono qui da quattro giorno. In questa dimensione non esiste praticamente la magia, mentre la tecnologia è tremendamente arretrata. Non scoprirebbero il viaggio dimensionale se non in migliaia di anni...ed anche se lo scoprissero, trovo impossibile che ci possano dichiarare guerra. Questa dimensione mi è sembrata troppo...pacifica\

Roreme \...lascia che ti spieghi una cosa, anche se sono sicuro che tu già lo sappia. Quella in cui ti trovi mi hai detto essere la dimensione gemella a quella in cui il resto del tuo popolo si trova, dico bene? Allora dovresti sapere che i caratteri ed i modi di agire dei suoi abitanti sono identici a quelli dell'altra. Se da una parte ci hanno dichiarato guerra, allora lo faranno anche dall'altra parte. È impossibile il contrario purtroppo\

Krad \Signore...francamente, comincio a dubitare che Equestria possa averci dichiarato guerra. Ho conosciuto molte persone qui, tutte sicuramente contrarie alla guerra...mi viene difficile pensare che ce l'abbiano dichiarata davvero\

Roreme \Ma sei stato proprio tu per primo a ricevere la dichiarazione o sbaglio? Se non lo sai tu, non vediamo chi altro possa saperlo\

Krad \Questo è vero, ma...\

Roreme \Krad, cos'è che noi del Consiglio ti abbiamo sempre insegnato? Non mostrare mai con i tuoi modi di agire il tuo vero carattere. Fingi sempre di essere quello che non sei. Come al resto del popolo, ti abbiamo insegnato ad agire in modo diverso da come vorresti. Tutto per difendere da chi ti è nemico le tue vere debolezze. Noi sappiamo che sei un leader dal cuore buono, pronto a difendere con la vita anche l'ultimo di noi. Ma se mostrassi questo tuo lato alle persone, quelle sicuramente ne approfitterebbero. Adesso ti chiedo...sei sicuro che quel famoso unicorno passato giorni fa non abbia davvero avvertito nessuno? Se lo avesse fatto, si sarebbero potuti fingere altre persone con te, persone buone e gentili che in realtà vogliono solo pugnalarti alle spalle\

Krad \Ho fatto tutti i controlli che mi avete insegnato voi. Domande dirette e timpani da pipistrello per i battiti cardiaci\

Roreme \Il che funziona su qualcuno che non è preparato. Hai anche solo pensato che quell'unicorno potrebbe aver usato una magia per mascherare il battito cardiaco di chi ti sta attorno prima che tu arrivassi li? Che in realtà tutti sappiano chi sei e che ti stiano tendendo una trappola, mostrandosi come agnelli quando in realtà sono lupi?\

Krad \Signore, questo non...\

Roreme \Adesso ascoltami bene. Quelle persone non sono nostri amici, tanto meno nostri alleati. Sono solo pericolosi. Se arrivassero ad Equestria e da li accedessero al nostro mondo ci causerebbe solo dolore e morte. Nient'altro! Noi Polimorfi possiamo sopravvivere solo per conto nostro...lo dovresti sapere. O vuoi forse che il popolo soffra di nuovo come era accaduto contro i Pingooni? Io e i miei due compagni sicuramente ti abbiamo descritto gli orrori che accaddero con quella razza. Vuoi forse far soffrire di nuovo il tuo popolo in quel modo?\

Krad \Io...no, signore. Non voglio che il mio popolo stia male...\

Roreme \E quindi?\

Krad \...quindi so esattamente cosa fare\

 

Ha aspettato fino al pomeriggio del giorno dopo prima di decidersi. Ormai non può più tornare indietro. Krad ha scelto cosa fare e lo farà, senza ripensamenti in merito. Se ne andrà di li. Tornerà ad Equestria e distruggerà il macchinario che collega le due dimensioni, in questo modo quel posto sarà salvo. Li adesso ha delle persone che può considerare amici. Una cosa che non gli era mai successo al di fuori di Metamorphia fino a quel momento. E se li vuole proteggere, questa è l'unica maniera possibile. Non può nemmeno salutare le sue nuove amicizie, dovrebbe dare spiegazioni per le quali si potrebbe fare odiare, quindi preferisce andarsene senza dire nulla e lasciare un ricordo piacevole di lui. Ma prima deve annullare l'ipnosi su Luna e Celestia, facendogli dimenticare di quei cinque giorni

Davanti al loro ufficio ci sono Pinkie, Rainbow ed Applejack. È strano che siano li, sapeva che era il momento buono per andarsene proprio perché a quell'ora la ragazza che lo aveva ospitato gli aveva detto che avrebbero tenuto un'assemblea musicale nella grande aula magna dell'edificio. Non può certo farsi vedere, o Pinkie lo trascinerà dove vuole come ha fatto in quei quattro giorni precedenti

Rainbow “Io ancora mi chiedo perché tu lo abbia voluto ospitare”

Krad \...stanno parlando di me?\

Pinkie “Per tenerlo d'occhio. Dopo che quell'unicorno è venuto fin qui da Equestria per dirci chi è Krad, non potevo certo permettergli di andare in giro libero”

Applejack “Vero...ma non sarà pericoloso? Sai che cosa ha fatto...sei stata fortunata che in questi giorni non ti abbia uccisa”

Pinkie “Sai bene che non mi è difficile fare la parte dell'innocente. Solo...non ho ancora scoperto i suoi punti deboli. E comunque è meglio tenercelo buono finché possiamo, ma quando deciderà di attaccare...saremo pronte”

Rainbow “Ma secondo voi crede davvero che vogliamo essere sue amiche?”

Applejack “Beh, se è così, è veramente più stupido di quanto sembri”

Più vanno avanti a parlare più il cuore di Krad va in frantumi. Roreme aveva ragione, Pinkie e le altre lo avevano preso in giro fin dall'inizio. Sapevano chi era e si stavano prendendo gioco di lui per poterlo studiare. Assieme al cuore, anche la sua calma inizia lentamente a sgretolarsi. Ogni più piccolo sentimento di amicizia verso di loro adesso si stava ricoprendo di una fitta nebbia di rabbia, placabile in un unico modo

Appena vede le tre allontanarsi, l'Imperatore si intrufola nell'ufficio di Celestia, nel quale trova sia lei che Luna

Krad “VOI DUE! Seguitemi!”

Celestia e Luna “Si, mio signore”

 

Dieci minuti dopo, in aula magna, il gruppo delle Rainbooms ha appena finito di esibirsi. Purtroppo non sapendo dell'imminente ritorno di Sunset è stata solo Rainbow a cantare per la band, ma l'esibizione è andata lo stesso per il meglio. Non potrebbe essere altrimenti dato che la loro trasformazione magica mentre suonano è meglio di qualsiasi altro effetto speciale gli studenti potranno mai vedere

Mentre finiscono di cambiare la terza batteria di fila, che Pinkie continua a sfasciare negli ultimi giorni, fanno capolino nell'aula la preside e la sua vice

Luna “Rainbooms, avremmo bisogno di un po' di tempo del palco per un annuncio importante. Potreste accomodarvi tra gli altri studenti?”

Le sei, anche se con un po' di stupore, fanno come chiesto loro e si siedono in prima fila, lasciando sul palco solamente la batteria ed il microfono. Ma né l'una ne l'altra prendono quest'ultimo, anzi stanno ferme ed immobili al centro del palco, suscitando un po' di brusio di confusione tra il pubblico

Senza dire nulla, adesso è il turno di Krad varcare la porta d'ingresso. Il suo sguardo è freddo e fisso davanti a se, ormai non gli importa più di cosa quelle persone penseranno di lui, non con quello che ha intenzione di fare. Le Rainbooms più di tutti non capiscono che stia succedendo

Una volta sul palco, prende lui il microfono ed inizia a parlare

Krad “Salve a tutti umani. Ve la farò molto breve perché non voglio più perdere il mio tempo qui. Chi mi ha conosciuto qui sa già che il mio nome è Krad. Ciò che non sapete di me è che io non sono originario di questa dimensione”

Il brusio di confusione si fa più intenso, mentre tutti ipotizzano che venga da dove arrivano Sunset e Twilight. Tutte le Rainbooms sono stupite della notizia, ma dal tono che sta assumendo il loro amico non è uno stupore piacevole

Krad “No, vi state tutti sbagliando. Non vengo dalla dimensione di quelle due. Io vengo da Metamorphia e sono un Polimorfo. Per la precisione sono il loro Imperatore. E se vi chiedete che cosa ci faccia qui...beh, la risposta è molto semplice”

Con grande sgomento di tutti, in un istante il suo corpo si trasforma ed assume l'aspetto di un gigantesco dragone nero che occupa tutto lo spazio davanti a loro, bloccando con la coda da drago l'ingresso dal quale sono entrati e con una da anaconda quella di emergenza sul retro, attraversando per tutta la sua lunghezza la stanza. Il suo aspetto è talmente minaccioso che le prime grida di paura si fanno sentire immediatamente

Ma quello che fa in seguito lascia scaturire il panico. Con tutta la sua forza, afferra Luna come se fosse una bambola e, aprendo le enormi fauci, se la getta in bocca ed inizia a masticarla rumorosamente in modo che tutti possano sentirlo. Gli studenti osservano terrorizzati la scena di Luna che viene divorata viva da Krad, comprese le Rainbooms, che si ritrovano un'espressione di disgusto e confusione più totale. Una volta che l'orrendo pasto è terminato, Pinkie si fa avanti infuriata e sbigottita

Pinkie “KRAD! CHE COSA HAI FATTO?!”

Krad “Vi sto solo facendo capire che non mi avreste dovuto prendere in giro”

Mentre gli studenti si accalcano sul fondo della sala spaventati a morte, lui continua con la sua opera afferrando Celestia

Rainbow “LASCIALA ANDARE SUBITO!”

Krad nemmeno la ascolta e si mette tra le zanne solo la testa di Celestia, che stacca di netto e manda giù come fosse una caramella. Pinkie ormai non ci capisce più nulla e cade in ginocchio vicino a Fluttershy, entrambe con lacrime di terrore agli occhi. Le altre, a parte Francy e Rainbow infuriati, osservano sgomente il colossale essere oscuro con in mano il corpo senza vita di Celestia

Krad “Ed adesso tocca a voi”

Le sue narici iniziano ad emettere nuvole di fumo, segno inequivocabile di cosa sta per fare. Senza perdere altro tempo, tutte loro meno Pinkie impugnano il loro strumento ed iniziano a suonare ciò che possono, sperando che basti a ciò che vogliono fare. Infine, dalle fauci di Krad esplode fuori una violenta esplosione di fiamme che avvolge completamente l'aula e la fa saltare per aria. Pinkie, l'unica non impegnata a suonare, tiene lo sguardo fisso su ciò che Krad è diventato per lei. Non è più un suo amico, non è più la persona simpatica che ha ospitato e che credevano che fosse. Per lei è appena diventato un mostro

L'esplosione ha fatto terra bruciata, ma per fortuna le Rainbooms sono riuscite ad ergere uno scudo magico a difesa di chi le circondava. Il loro piano però non era perfetto, senza la batteria di Pinkie e la voce di Sunset o di Twilight lo scudo non è stato abbastanza grande da avvolgere tutti e molti ragazzi, tra cui Vinyl, sono morti carbonizzati dalle fiamme. Solo in quel momento Sunset riesce a raggiungerle, dopo aver visto l'esplosione da fuori la scuola

Sunset “Che cosa è successo?!”

Pinkie in lacrime “Quel...quel mostro...ha ucciso i nostri amici! Non siamo riusciti a salvarli tutti...”

Rainbow infuriata “Ma lo riusciremo a fermare! Sunset, tu pensa a cantare, noi suoniamo! Voi altri, scappate!”

I ragazzi sopravvissuti al disastro fuggono in ogni direzione

Krad “Però, siete davvero degne di essere le copie degli Elementi di Equestria...ma senza Celestia, non avrete modo di fuggire”

Il drago getta a terra il corpo senza vita di Celestia, riuscendo a far infuriare anche Sunset

Sunset “CE LA PAGHERAI!”

Prima che possa succedere altro e praticamente ignorando ciò che accade sotto di lui, Krad contatta mentalmente Revot

Krad \Revot, sono Krad. Non so quanti Obelischi abbiate costruito, ma attivateli e mandateli qui da me con il massimo di Polimorfi che potete. Non c'è pericolo che ci possano tenere testa\

Revot \Ricevuto imperatore!\

Non potendo raggiungere il palco, Pinkie si attrezza con quello che può. Prende la sedia di plastica sulla quale era seduta e si prepara ad usarla come fosse una batteria improvvisata. La loro musica inizia ad incalzare, inizialmente accompagnata solo dagli strumenti musicali, ma anche così tutte e sette si trasformano. Sulla testa di tutte spuntano due orecchie da pony ed i loro capelli si allungano fino a formare una piccola coda di cavallo, mentre sulle schiene di Fluttershy e Rainbow spuntano un paio di ali da pegaso. Inoltre una sottile linea colorata in diversi modi si fa strada sui loro capelli

Lo cercano di colpire con tutto quello che hanno. Per quanto il tentativo sembri stupido, Pinkie riesce a suonare abbastanza bene da scagliare diverse onde d'urto colorate sul nemico. Rarity scatena una tempesta di diamanti suonando la sua tastiera. Fluttershy crea magicamente uno stormo di farfalle rosa grazie al tamburello e le scaglia anche lei sul dragone. Francy sbatte violentemente le sue maracas a terra, creando una piccola esplosione luminosa che impatta contro Krad. La voce di Sunset fa tramutare le onde sonore in un raggio magico dalla forma di Sole come il suo Cutie Mark. Applejack e Rainbow invece danno man forte alle loro compagne con basso e chitarra elettrica, creando anche loro dei fasci magici che colpiscono l'Imperatore in pieno. Ma nonostante questa serie di attacchi, che avrebbe sicuramente fatto a pezzi tutto il resto dei Polimorfi, Krad ha già subito su di se una volta l'effetto degli Elementi e prende di petto ogni colpo, restando ogni volta illeso. Si vede chiaramente che non c'è nulla da fare, neanche la presenza di Twilight o una migliore attrezzatura per Pinkie avrebbe fatto la differenza

Krad le osserva, quasi rattristato. Avrebbe potuto finirle già da prima, ma ha deciso di darle una possibilità solo perché in fondo al cuore sperava che lo battessero e che si salvassero. Ma quello che gli hanno fatto, per lui, è imperdonabile. Ed è quindi il tempo di terminare la cosa.

Nuovamente, il dragone carica e scaglia una colata di fiamme sulle sette nemiche, che questa volta non riescono a difendersi da quanto quella sia mirata a distruggerle. La loro difesa magica crolla quasi subito, lasciandole precipitare a terra prive di forze. Krad ora torreggia su di loro con contemplazione. Fino al giorno prima sembravano essere così uniti...ed adesso invece lui deve fare ciò che va fatto. Solleva una delle gigantesche zampe dragoniche e stringe occhi e denti, non vuole vedere ciò che sta per fare

Krad \...addio...\

Con inaudita violenza, il pestone che tira colpisce in pieno sei delle sue sette nemiche, ma non si rende conto di aver colpito Sunset solo alla gamba. A sentire le ossa frantumarsi sotto il suo peso, pensa di averle colpite tutte quante. Riapre gli occhi solo quando si volta verso il portale nella statua del cavallo, dalla quale sta già fuoriuscendo un Obelisco. Il dispositivo entra in funzione all'istante, iniziando a diffondere nuvole nere per oscurare il Sole. È talmente veloce che riesce già a sentire l'Elio ed i batteri sparire dalla circolazione, mentre un grande gruppo di Polimorfi sta uscendo dal portale. Si ritrasforma in umano e si avvia in direzione opposta alla loro, pronto a tornare indietro ad Equestria per non farsi vedere mai più da quella parte

 

Anche se particolarmente a pezzi sia nel corpo che nella mente, Krad non disdegna un'ultima passeggiata per le aree ormai deserte della scuola. Quel posto in solo cinque giorni lo ha riempito di bei ricordi che però al momento vorrebbe solo dimenticare. Il camerino gli ricorda Rarity che lo ha praticamente costretto ad indossare dei vestiti di colori un po' più accesi per farsi vedere dagli altri, inizialmente controvoglia anche se alla fine gli è piaciuto. La classe nella quale è stato per quei pochi giorni gli ricorda gli scambi di messaggi durante le lezioni di storia del professor Cranky tra lui, Applejack e Francy, tutti e tre particolarmente annoiati dall'insegnante ma divertiti dalle battutine sul suo parrucchino. La seconda aula magna, quella più piccola, gli ricorda quando non sa nemmeno lui come sia riuscito a coprire Fluttershy dagli insegnanti per dare da mangiare ai suoi animaletti. Il campo da calcio gli fa venire in mente le partite tra Rainbow e Pinkie, con la prima che si vedeva essere una fuoriclasse e la seconda che si divertiva a parare un sacco di tiri unicamente con il suo Senso di Pinkie. Tutte quante cose che prima erano stupende, ma che ora gli creano solo un grande dolore

Krad \Basta, me ne devo andare...\

Una volta sul cortile esterno, può vedere che sono arrivati tre Obelischi in totale, non tantissimi ma abbastanza da permettere un invasione almeno sullo Stato. Ha passato abbastanza tempo in quel posto da capire bene che i suoi sudditi se la caveranno anche senza di lui, ancora di più quando Revot gli ha detto che ci sarebbe stato Warwolf con loro. Può quindi andarsene a casa, ma non prima di essere fermato da Kab con un rapporto veloce

Kab “Signore, prima che vada, abbiamo scoperto chi era l'unicorno che è venuto fin qui. Un nostro gruppo l'ha trovata in due posti contemporaneamente, quindi era lei per forza”

Krad “Quindi? Chi era la nostra amica?”

Kab “Trixie Lulamoon, signore. Quella che presumiamo essere di questo mondo è già stata catturata e divorata, mentre l'altra è fuggita di nuovo”

Krad “Trixie, eh? Si, è molto scaltra e veloce e...”

D'improvviso, l'Imperatore si blocca. La sua memoria fotografica entra in funzione e lo fa ragionare in modo abbastanza contorto

Krad \...quando prima ho sentito Pinkie parlare davanti all'ufficio di Celestia, si è rivolta a Trixie dicendo “quell'unicorno”. Ma Pinkie conosce Trixie, non la avrebbe mai chiamata “quell'unicorno” se avesse saputo il nome. E anche se fosse...questa Pinkie non poteva certo sapere che Trixie è un unicorno ad Equestria. Anche se fosse stata in grado di usare la magia per trasformarsi, ho visto di persona che non le sarebbe cresciuto il corno...\

Nuovi dubbi adesso attanagliano la mente dell'Imperatore. Se le sue idee sono giuste, la cosa portano ad un nuovo mistero

Krad \Può essere che abbia commesso un altro errore di valutazione? Può essere che non mi stessero prendendo in giro? Può essere...che quella non fosse Pinkie?\

 

Presente, Equestria

 

Dubbi che ancora adesso lo attanagliano. Non ha mai avuto una vera spiegazione per tutto. Può anche essere che in realtà Pinkie sapesse che Trixie era un unicorno, ma in tutti quegli anni non ha fatto che leggere e rileggere il rapporto completo di Pinkie. È una pony solare, ma fin troppo emotiva per riuscire a nascondere i suoi sentimenti. Inoltre Roreme aveva parlato di incantesimi per mascherare il battito cardiaco...cosa del tutto impossibile, in quanto eccetto quelle delle Dazzlings e delle Rainbooms non esistevano altre forme di magia in quella dimensione

Krad \...prima o poi verrò a capo di tutto...\

Nuovamente, il suo sguardo cade sulle ultime tre Richieste ricevute

Krad \...mi dispiace amico. Non posso ancora tornare a casa, ho troppe cose da chiarire. Spero che Ireikila capirà. Ma dato che è come una tua richiesta in punto di morte non te la posso negare. Mi farò fare un permesso speciale così che Vodiv e Napro possano tornare indietro a Metamorphia\

Così, Krad aggiunge i tre fogli al grande mucchio di Richieste già accumulate. Presto, molto presto, verrà a capo del mistero. È fin troppo vicino per rinunciare ora, è diventata quasi una sua paranoia. Sa per certo che qualcosa non va in tutta quella storia, non può che essere così. E chiunque ci sia dietro a tutto, se non è già morto lo sarà molto presto

 

 

 

 

 

Weeh, capitolo lunghetto, ma ho scritto tutto quello che volevo. Spero di non avervelo reso troppo pesante nella prima parte. Dovevo dire chi erano e l'ho fatto...finalmente! Come avete visto, saranno anche mostruosi nei modi ma non sono realmente cattivi...oppure si? Beh, solo il tempo lo dirà. Per adesso...ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 17
*** 17 - Corruzione ***


Non sanno per certo se considerare o no la missione un successo. È vero, Francy aveva recuperato il suo Elemento dell'Armonia e da solo è riuscito ad eliminare Warwolf, uno dei Polimorfi più potenti dell'armata nemica, ma il quasi asfissiare Sweetie Belle ed Applebloom non è certo una buona cosa. Se non fosse stato per Discord, probabilmente a quest'ora sarebbero entrambe morte sotto il misterioso sorriso diabolico del Generale. E ciò che lascia tutti sconcertati è talmente evidente da rendere impossibile non rendersene conto: l'Elemento dell'Unità aveva avuto un effetto terribile sul ragazzo, ma come erano andate le cose è ancora da scoprire

Appena ritornati dall'altra parte del portale, nella dimensione umana, Discord non ha neanche perso tempo ed ha trasferito magicamente le informazioni nella testa di Trixie, Sunset ed Adagio, mettendo immediatamente quest'ultima sull'attenti. Al momento è infatti impiegata a studiare l'Elemento dell'Armonia recuperato, ancora saldamente attaccato al collo del giovane in quanto nessuno era riuscito a toglierglielo, non importa quanta forza ci mettessero. Possono vedere chiaramente che Adagio sembra estremamente preoccupata mentre con un microscopio, fatto anch'esso di Cristalli, analizza la collana e continua a ripetere le stesse cose

Adagio “Questo è grave...è davvero molto grave...”

Barbara, spazientita da questa sua preoccupazione, scoppia dopo pochi minuti di ansia

Barbara “Ti dispiacerebbe spiegarti invece di continuare a ripetere quanto sia grave?! Vorremmo sapere che diavolo gli è successo!”

Adagio ha in viso tutta la preoccupazione della faccenda quando si volta per spiegare

Adagio “Ve la farò molto semplice, ma non penso capirete. I Cristalli Potenziatori Estremi sono stati incisi con centinaia di migliaia di rune diverse, tutte atte ad assorbire il male ed ad accumulare potenza per se stessi e per elargire il bene, ma questo sicuramente lo saprete anche voi. C'è una brutta notizia in tutto questo. Per funzionare, questi Cristalli hanno avuto bisogno di tre Rune che, quando ero ancora ad Equestria, sono state dichiarate proibite da utilizzare insieme. La Runa Accumulo, la Runa Vocale...e la Runa Apprendimento”

Al nominare la terza delle Rune, un colpo al cuore arriva alle tre Crusaders. Avendo studiato quel tipo di magia sanno perfettamente di che cosa si tratta

Rosa “La Runa Apprendimento?! Ma...ma è una Runa già di per se bandita! Nessuno la dovrebbe usare!”

Gemma “Non può essere...e gli Elementi sono tutti incisi con quella?!”

Adagio “Purtroppo si. Sapevo che c'era e speravo non si fosse comunque corrotta, ma...”

Vedendo che la discussione sta degenerando in qualcosa che sia lui che il resto di loro non conoscono, Paolo la interrompe

Paolo “Sentite, solo voi sapete di che cosa parlate! Potreste spiegare anche a noi comuni ignoranti?”

Adagio “Si, certo...vedete, la Runa Apprendimento è una Runa che almeno in teoria dovrebbe dare al Cristallo la capacità appunto di apprendimento. Con la sua incisione, una Cristalloneria potrebbe imparare a pensare ed ad agire da sola. Vi faccio un esempio, mettiamo il caso di avere la Cristalloneria Palla di Fuoco. Se la si usa contro una cascata d'acqua, la fiamma ovviamente si spegnerà. Con l'incisione della Runa Apprendimento, dopo la prima volta che verrà battuta dalla cascata, alla seconda dovrebbe trovare delle strade alternative per superare l'ostacolo. Potrebbe arrendersi e non funzionare neanche, oppure creare delle fiamme abbastanza forti da oltrepassare l'acqua”

Lulù “Si...ma questa è appunto solo la teoria. Il problema con quella Runa è che in realtà funziona come una spugna: invece di apprendere come migliorare ciò per cui è fatto, un Cristallo che ce l'ha incisa assorbe ed impara la magia che lo circonda...e si tratta sempre e solo di magia oscura!”

Adagio “Anche se non la vediamo, la magia oscura circonda sempre il nostro mondo, così come la magia bianca. Entrambe sono create dalla mente, e non solo da quella degli unicorni: i pensieri positivi generano magia bianca, quelli negativi la magia nera. Il problema però è che tutte le rune sono state inventate e studiate con la magia bianca, quindi la Runa Apprendimento non ha bisogno di assorbirla. L'unica cosa che assorbe costantemente è la magia oscura, senza alcun limite, fino anche a raggiungere e superare la magia bianca che la forma...fino cioè a corrompersi e a prendere la strada peggiore per risolvere le cose. Con l'arrivo dei Polimorfi poi non ci deve essere stato più un solo pensiero positivo in tutta Equestria, accelerando così la loro corruzione. E come se non bastasse questo Elemento, anzi, con molta probabilità tutti quanti gli Elementi hanno incise migliaia di Rune Apprendimento per velocizzare il processo...”

Jackie “E questa corruzione come funziona?”

Adagio “Sempre prendendo in considerazione la Palla di Fuoco, potrebbe capitare che le fiamme che genera siano talmente alte non solo da vaporizzare l'acqua ma anche da bruciare vivo chi la utilizza...”

Rosa “E le altre due Rune peggiorano la cosa! La Runa Vocale fa in modo di rendere letterale il modo in cui una Cristalloneria viene chiamata...”

Si massaggia il collo, ripensando alla spaventosa sensazione di cucitura magica della propria gola

Gemma “Inoltre, con la Runa Accumulo una Cristalloneria è in grado di assorbire ancora più magia di quanto già normalmente possa fare. Una Cristalloneria come questa poi deve aver accumulato talmente tanta malvagità da non riuscire a controllarsi più...”

Loretta “È terribile...e che cosa ha fatto a Francy?”

Adagio osserva il Cristallo per ricordare precisamente la sua funzione iniziale

Adagio “...questi Cristalli sono studiati per combattere le forze del male e difendere il proprio mondo da chi cerca di distruggerlo. Più ce ne sono, più diventano potenti. La Corruzione non ha cambiato questo, ma ci gioca sopra...ha preso controllo di lui e reputa chiunque non utilizzi un altro Potenziatore Estremo suo nemico ed è intenzionato ad ucciderlo. Non ha fatto la stessa cosa con voi perché ha imparato a riconoscere i vostri spiriti e li ha visti come...”

Francesco “Come miei fratelli”

Adagio sobbalza quando sente la voce del ragazzo alle sue spalle e senza neanche voltarsi si allontana da lui in fretta. Francesco si è risvegliato, ma ha ancora il macabro falso sorriso stampato in volto e gli occhi privi di occhiali da sole illuminati di bianco con il suo Cutie Mark in nero. Si mette subito in piedi e squadra per qualche secondo chi ha davanti a se, massaggiandosi il collo nel punto in cui era stato fulminato da Discord minuti prima

Chiara “...F-Francy?”

Francesco “Ah, avrei dovuto capire subito che voi non siete proprio i miei fratelli. Siete solo i loro corpi, nient'altro. Comunque non usate quel nome, non sono lui. Penso che mi potreste chiamare...Unità

Una ventata di paura coglie tutti quando pronuncia il nome, hanno capito che solo pronunciandolo potrebbe scatenare un massacro. Nel vedere tutti terrorizzati dalla sua presenza li cerca di rassicurare, riuscendo solo a mettergli più timore addosso

Unità “Hehehe...non abbiate paura, non ho intenzione o motivo di farvi del male. Non a voi sei, almeno”

Diana “Già, dillo pure dopo aver quasi ucciso Applebloom e Sweetie Belle! Non ci fidiamo di te! Tu sei cattivo!”

Il ragazzo, a sentire quella frase, scoppia in una risata quasi maniacale

Unità “Hahahaha! Cattivo IO? Non so se vi hanno detto contro che cosa state combattendo, ma dai ricordi di questo corpo mi pare proprio di si. E con i Polimorfi in giro per Equestria sarei io il cattivo? È divertente, spiegamelo meglio!”

Sabrina “Beh, non sei neanche dalla nostra parte. Se lo fossi veramente avresti lasciato stare le ragazze...noi non avremmo mai fatto del male a loro!”

Unità “E allora siete solo degli idioti. I Polimorfi non sono certo stupidi, se avessero visto un legame tra voi e loro cosa credi avrebbero fatto? Le avrebbero prese in ostaggio! E vi avrebbero costretti a consegnare noi in cambio della loro vita! A questo punto dimmi, voi avreste accettato?”

Discord “Certo che avremmo accettato! Loro sono...”

Unità “Non parlavo con te, lurida feccia! Parlavo con i miei fratelli! E poi sei l'ultimo che può parlare qui...è la stessa domanda che gli hai fatto tu o sbaglio?”

Il draconequus ammette che chi ha davanti ha ragione. Anche se la questione era passata in secondo piano, Discord aveva fatto una domanda molto simile ai ragazzi sere prima. Avrebbero salvato i propri amici o provato a sconfiggere i Polimorfi?

Unità “Hehehe...dai miei ricordi di sedici anni fa, sono sicuro che li avreste salvati. Ma le cose mi sembrano molto cambiate, mi sbaglio?”

Barbara “Questo non è importante! Tu dovevi lasciarle stare e basta! E adesso fai ritornare Francy!”

Unità “Altrimenti? Vorreste colpirmi? Sono qui, avanti, provateci pure”

La sfida però non viene accolta da nessuno dei presenti, hanno visto che cosa è in grado di fare e si farebbero solo del male provando a stenderlo. Come se non bastasse, anche se riuscissero a colpirlo sarebbe Francesco che subirebbe il colpo, non il Cristallo corrotto. Unità, sicuro di questo, solleva la manica della maglia e lancia un ordine

Unità “Costrutto, vieni qui immediatamente”

Senza farlo aspettare neanche un istante, Legione si materializza davanti a tutti con un'aria terrorizzata

Unità “Hmpf...la solita immondizia. Non che possa pretendere altro dai Costrutti...”

Il gigantesco essere non prova neanche a controbattere e si limita ad osservarlo con timore crescente, suscitando lo stupore generale

Discord “Si può sapere che cos'ha Legione?”

Adagio chiarendo la situazione “È spaventato da Unità, e penso non gli si possa dare torto. I Costrutti possono percepire meglio di noi la forza di una Cristalloneria...e quella di un Potenziatore Estremo corrotto deve essere elevatissima, ma anche malvagia. Ma credo sia anche perché non sente in giro l'anima di Francy...senza il suo creatore si deve sentire molto abbandonato”

Unità afferrando un'ascia di Legione “Beh, almeno le tue armi sono decenti. Se mi servirà un diversivo potresti durare un po” si gira verso Adagio “Tienila ferma”

Con sorpresa di tutti, Legione si gira di scatto ed afferra per il ventre Adagio sbattendola al muro. Non serve a niente per la Sirena cercare di divincolarsi, la morsa del Costrutto è d'acciaio. Il resto dei presenti osservano sbigottiti la scena senza fare nulla, troppo spaventati da ciò che potrebbe succedergli

Legione “S-Scusa, io...”

Unità “Fai silenzio, non devi scusarti per aver seguito un ordine“ passa a parlare con Adagio “Tu, invece...so perfettamente che qui dentro sei la più esperta nella Cristalloneria. Molto bene, allora!”

Con un leggero movimento del polso simile a quello di un mago che deve far comparire una carta, Unità materializza nella propria mano un Cristallo da Cristalloneria

Unità “Voglio che tu incida questo Cristallo per renderlo un Potenziatore Estremo, proprio come me”

Adagio “C-Cosa? Io non...è impossibile! Ci vorrebbero troppi anni per farlo!”

Unità “Io ho tutto il tempo che voglio, ma a te conviene fare come ti dico. O vuoi per caso riunirti alle tue due amichette?”

La battuta sinistra fa lanciare una leggera risatina diabolica ad Unità, mentre Adagio teme seriamente per la sua vita. Sente che Legione è troppo forte per il suo Costrutto Anima, ma anche se non lo fosse sicuramente lo spirito del Cristallo finirebbe con il farlo a pezzi

Sabrina “Lasciala stare!”

Unità si volta verso la ragazza che le ha appena gridato contro, vedendo che anche lei ha il braccio scoperto e che una nebbiolina viola si è appena formata tra i due. Da essa fuoriesce Anatema, intenzionata fermamente a scagliarsi su Legione perché liberi Adagio. Seguendo gli ordini mentali, si avventa su Legione utilizzando la propria resistentissima armatura per allontanarlo senza fargli male, riuscendoci pienamente e liberando in questo modo Adagio che cade per terra. Si rimette immediatamente in piedi e si lancia al sicuro in mezzo al gruppo, lasciando il resto ad Anatema. Sabrina può però ben sentire che anche la sua Costrutta è spaventata dall'Elemento. Lui la osserva mantenendo il falso ghigno e solleva un braccio verso di lei, facendogli istintivamente alzare entrambi gli scudi

Il ragazzo cerca di avvicinare la mano sulla Costrutta, che osserva inerme ogni sua mossa dietro alle difese, però prima che possa avanzare oltre, quello stesso braccio si ferma e si rivolta contro se stesso mirando al collo. Quello strano ed apparentemente insensato movimento fa scoppiare Unità a ridere di gusto

Unità “Hahahaha! Questa è bella! Il vostro amico è più forte di quanto pensassi, sta riuscendo a rivoltarsi!” con l'altro braccio, si tira un leggero colpo su quello controllato da Francesco “Divertente, molto divertente...”

È solo una sua convinzione però quella di essersi liberato della seconda presenza nel corpo, infatti subito dopo il braccio riprende a muoversi contro la sua volontà. Con un sospiro di divertita rassegnazione, si rivolge all'intero gruppo

Unità “Sapete cosa c'è? Ve lo restituisco. Non ho voglia di combattere tutto il giorno contro il mio stesso braccio, sarebbe incredibilmente noioso” con il braccio sotto il proprio controllo, afferra e si leva dal collo l'Elemento “Ci vediamo”

Con assoluta noncuranza del suo vero corpo fisico, tira via il Cristallo e lo fa finire con precisione tra le mani di Paolo. Basta solo quello per liberare il ragazzo dalla corruzione dell'Elemento, come testimoniano i suoi occhi ritornati alla normalità. Il recupero però sembra lasciarlo senza forze ed è costretto ad appoggiarsi ad un banco tenendosi la testa

Sabrina “Francy! Tutto a posto?”

Il ragazzo la guarda negli occhi, facendole capire solo grazie a quello quanto sia ancora provato da quell'esperienza

Francesco “È stato...orribile...ho visto tutto...la morte di quel Polimorfo...Warwolf...”

Si siede e ripensa con dolore alle braccia ed alle gambe del nemico, al rumore delle sue ossa che si spezzavano come arbusti mentre gli venivano strappate via ed ai suoi occhi nell'ultimo istante di vita. Difficilmente riuscirà a levarsi quelle immagini dalla testa, ma meno ci pensa e meglio è per il suo stomaco. Riconduce il fatto di non aver ancora vomitato solo a quello che potrebbe aver visto e che ancora non ricorda nel suo passato militare. Comunque ora che il trambusto è passato sia Legione che Anatema possono rientrare, ma la Sirena non mostra la minima gratitudine a Sabrina per averla salvata, cosa che comunque la ragazza non poteva dire di non aspettarsi

Si passa una mano sull'occhio destro diventato nero, constatando che la botta ricevuta prima non è certo andata via. Non è certo l'unico ad essere rimasto rimasto leggermente ferito nella battaglia, anche tutte le altre sue amiche ne hanno qualcuna. Jackie si è storta la caviglia, Loretta ha un bernoccolo sulla nuca, Chiara ha un taglio sulla guancia sinistra, Barbara ha un lungo taglio sulla schiena, Diana si è distorta di poco il setto nasale e Sabrina si è presa una brutta botta al braccio destro, senza però contare tutte le varie ferite delle Crusaders, di Paolo e di Discord che sono stati i più martoriati di tutti soprattutto nello scontro con Warwolf. Tutto sommato gli è andata anche fin troppo bene considerando il nemico che avevano davanti, ma il pericolo affrontato dopo la battaglia è stato il peggiore

 

Il suono della campanella ricorda a tutti che sono ancora a scuola ed anche che è appena finita. L'unica cosa che vogliono fare adesso è andarsene a casa e non pensare all'accaduto almeno per un pomeriggio

Francesco “Dove sono i miei occhiali?”

Discord battendosi una mano in fronte “Accidenti...li ho dimenticati! Sapevo che mancava qualcosa...ah, fa nulla, tieni questi”

Si mette una mano in tasca tira fuori un altro paio di occhiali da sole, consegnandoglieli

Discord “Questi sono occhiali incantati, come quelli che avevi ad Equestria. Cresceranno con il tuo corpo. Non sono i tuoi, ma spero ti piacciano lo stesso”

Il ragazzo li osserva con ammirazione. Somigliano molto a quelli che ricordava indossare quando ancora abitava ad Equestria. Quelli che Zecora gli aveva regalato come gesto d'affetto. Li indossa per provarli, vedendo che gli stanno alla perfezione

Francesco “Io...non so cosa dire. Solo...grazie Discord...”

Discord sorridente “Non dirlo neanche”

Con un sorriso, questa volta sincero, il ragazzo prende le sue cose ed esce dall'aula assieme alle sue compagne. La missione non sarà stato il massimo della perfezione, anzi è andata tutt'altro che bene, ma possono almeno sentirsi fieri di aver fatto tornare tutti vivi. Chiara però si ferma sull'ingresso, voltandosi verso il draconequus

Chiara “Andiamo Discord?”

Discord “Oh, ti raggiungo dopo, devo chiedere delle cose ad Adagio!”

Chiara “Va bene...non fare tardi”

Detto questo, anche lei se ne va dalla stanza lasciando solo i gruppi delle Crusaders, di Adagio e Discord. Il draconequus si volta verso la sirena, intenzionato a farle una domanda su cui è insicuro

Discord “Adagio...davvero non puoi riprodurre gli Elementi?”

Adagio “No, è impossibile. Te l'ho già detto, quei Cristalli hanno milioni di rune incise sopra. Potrei metterci centinaia di anni prima di finirne uno solo, anche se mi aiutaste sia voi che gli altri”

Rosa “Ma allora cosa si può fare? Se tutti gli Elementi sono ridotti come quello dell'Unità, è fin troppo pericoloso usarli sia per loro che per noi”

Trixie “Non esiste una Cristalloneria in grado di annullare o almeno bloccare la corruzione?”

Adagio “Purtroppo no, nessuno ha mai pensato di studiarne una. Hanno preferito dimenticarsi della Runa Apprendimento e basta”

Lulù “Però scusa...se la corruzione di una Cristalloneria è dovuta alla magia nera, non si potrebbe creare una specie di schermatura per bloccarla?”

Gemma “È fattibile. Una volta che metti delle rune protettive, basta aggiungere anche rune purificanti ed il gioco è fatto”

Adagio “...beh, non è una cattiva idea...potremmo studiarne una!”

Sunset “Bene, intanto che voi lo fate io e Paolo pensiamo a dove mettere al sicuro l'Elemento”

Discord “Oh? Francy lo ha lasciato qui?”

Paolo, mostrandogli l'Elemento ancora in mano sua “Si...beh, non penso proprio che se lo volesse portare a casa dopo quello che è successo”

Discord “Mmhh...non credo sia una buona idea. Se fosse mai necessario usarlo è meglio che sia lui stesso a sapere dov'è. Dammelo, cerco di fermarlo prima che arrivi a casa”

Trixie “Ormai non penso che li raggiungi più”

Adagio “Già, e poi non credo sia la cosa migliore da fare. La corruzione ha effetto non appena lo tocca, se glielo fai nascondere a lui sicuramente Unità tornerà a controllarlo”

Discord “Ah...questo è un bel problema”

Sunset “Non così tanto. Potresti andare tu a casa sua e farti dire dove nasconderglielo, così lo saprà e ce l'avrà vicino se gli servisse”

Discord “Buona idea...c'è solo un problema però. In questa dimensione so solamente dove abita Fluttershy, non idea di dove vivano gli altri”

Paolo “L'indirizzo dovrebbe essere nei registri scolastici. Vieni con me, andiamo a cercarlo”

 

Una breve ricerca di dieci minuti permette a Discord ed a Paolo di scoprire l'indirizzo dove andare a cercare il ragazzo, ed altri dieci minuti per riuscire ad arrivarci a piedi. La casa non ha niente di particolare, è come molte altre che ha visto durante il tragitto, ma per qualche motivo quella di Francesco per lui ha attorno a se un'aria stranamente molto pesante

Bussa alla porta di casa Dellocchio, guardandosi costantemente in giro come se dovesse sbucare fuori qualcuno all'improvviso ed assalirlo. Dimentica per qualche momento che può allargare il suo udito e sentire qualsiasi cosa si trovi attorno a lui, ma lo fa appena in tempo per sentire qualcuno dietro la porta che lo osserva dallo spioncino. Non passano che pochi momenti prima che venga aperta dall'amico, che non si sorprende porti ancora gli occhiali da sole

Francesco “Discord? Che ci fai qui?” vede che ha l'Elemento in mano “E soprattutto perché hai quell'affare?”

Discord “Dobbiamo tenerlo da qualche parte ed ho pensato che è meglio che lo sappia tu dove. Solo tu puoi usarlo”

Francesco “O solo lui può usare me...sai, dopo oggi non è che mi piaccia molto il pensiero di averlo in casa” sospira “Ma hai ragione, è meglio che lo tenga qui. Non si sa mai che corrompa qualcun altro...”

Allunga la mano per prenderlo e Discord fa appena in tempo a scansarlo, suscitando la sua confusione

Discord “Si ma se neanche tu vuoi restare corrotto di nuovo non lo toccare, ok? Te lo nascondo io in casa, dimmi solo dove”

Francesco “Ah...va bene. Entra allora”

L'interno della casa è esattamente come si aspettava, molto semplice e non troppo diverso neanche da quella di Chiara. Dalla cucina, messa praticamente nello stesso punto, vede una donna impegnata a cucinare che si affaccia e saluta

Cristina “Tesoro, chi è? Un tuo amico?”

Francesco “Si, è un mio compagno di classe. Si chiama Discord. Discord, lei è mia madre, Cristina. Mio padre invece si chiama Salvatore ed è al piano di sopra”

Cristina “Discord...? Non è un nome italiano o sbaglio?”

Discord “No signora. Vengo dall'Arabia, sono qui solo per un programma di scambio culturale”

Francesco ha un colpo al cuore non appena dice quella frase, come se l'amico avesse dovuto evitare di farlo. La madre cambia tono, passa dal calmo a quasi essere preoccupata

Cristina “Oh...bene. Comunque noi stavamo per metterci a tavola, non penso che potrai restare a lungo”

Discord “Non si preoccupi, cinque minuti e vado via!” si rivolge a Francesco “Andiamo, così non ti faccio perdere tempo”

Francesco “Si, certo...seguimi”

 

La stanza del ragazzo, diversamente da quello che credeva il draconequus, è piena di poster militari, modellini di stemmi e di armi. Non pensava che fosse così legato per quel verso a come era ad Equestria. Apre l'anta di un armadio contenente diversi modellini piuttosto grandi di veicoli da guerra, dai carri armati agli aerei, e da li ne tira fuori uno grosso quanto il petto di una persona. Apre la botola d'ingresso posta sulla cima e lo fa vedere all'amico

Francesco “Ecco, questo è un modello di Merkava MK. I. È piuttosto raro ed i miei genitori sanno bene che non va toccato. Mettilo qui dentro, non lo troverà nessuno, nemmeno loro”

Discord, con precisione millimetrica, lo solleva magicamente e ve lo infila all'interno, quasi come fosse stato studiato apposta per contenerlo. Dopo averlo fatto Francesco sembra allontanarsi dal modellino e lo ripone in fretta, tirando un leggero sospiro una volta rimesso a posto

Discord “Non penso che ti corromperà di nuovo se non lo tocchi direttamente”

Francesco “Preferisco non rischiare. Non mi va di essere controllato di nuovo da Unità...”

Discord “Ma quindi veramente sentivi tutto quello che ti accadeva intorno?”

Francesco “Ogni singola cosa, dal momento in cui ha preso il controllo al momento in cui me lo ha ridato. Ah, a proposito, grazie per avermi fulminato...se non ci fossi stato tu avrei fatto altre cose orribili. Come uccidere in quel modo Warwolf...”

Discord “Beh per quanto riguarda Sweetie Belle ed Applebloom siamo d'accordo, ma hai fatto solo bene a massacrare quel Polimorfo. Se lo meritava, come se lo meritano tutti loro”

Francesco “Si, forse hai ragione...ma vedere praticamente me stesso farlo...non è stato facile. Per niente. Credo di averlo fatto alcune volte come Generale ad Equestria...ma adesso mi viene difficile. Non so perché...”

Discord “Non so cosa dirti, probabilmente sono le tue nuove esperienze a frenarti. Ma lo sai anche tu, i Polimorfi si meritano questo e molto altro per tutti gli orrori che hanno commesso...non credo ti debba ricordare cosa hanno fatto a Zecora...”

Nominare la zebra fa risalire la rabbia del Generale mentre ricorda di come gli hanno detto essere stata uccisa

Francesco “No, hai ragione. Riceveranno anche di peggio...molto, molto di peggio”

Discord “Bene. Ora credo di dovermene andare, tua madre sembrava avere fretta. Ci vediamo domani!”

Francesco “No, domani è domenica, niente scuola”

Discord “Ah, si? Oh che peccato...beh allora ci vediamo poi lunedì!”

Il draconequus, ora che ha terminato il lavoro, si saluta con l'amico ed esce dalla stanza lasciandolo da solo

Ma non ha ancora intenzione di andarsene. Una volta fuori dalla stanza si dirige nel bagno, utilizza i suoi poteri caotici e salta all'interno dello specchio del lavandino, aspettando il momento in cui Francesco scenderà per mangiare

Discord \È meglio non lasciarlo comunque da solo con l'Elemento. Piazzerò un sensore di magia nera da qualche parte in casa almeno per essere sicuri. Ma non voglio fargli capire di essere preoccupato, potrebbe ripensarci e non tenerlo più qui\

Nel mentre ci pensa, l'amico è già passato ed ha già percorso le scale per intero, quindi può tranquillamente uscire dall'improvvisato nascondiglio e cercare attentamente dove potrebbe essere messo il suo microscopico sensore. Deve piazzarlo esattamente al centro della casa, così da dargli un raggio d'azione ampio abbastanza da prenderla per intero a discapito della dimensione pressoché invisibile

La prima cosa che deve fare è scendere al piano terra senza farsi sentire, cosa non troppo difficile quando si hanno a disposizione i poteri del teletrasporto. Ora l'unica cosa che deve fare è passare davanti alla cucina per cercare il centro esatto della casa, ma non può non sentire quello di cui parlano all'interno

Cristina “Sai tesoro, quel tuo amico...mi preoccupa”

Francesco atono “Non vedo che cosa abbia fatto di male...”

Discord \Parlano di me?\

Salvatore “Niente, è solo...strano. Quando mi ha salutato mentre salivate sembrava...come dire, non sembrava normale. Aveva degli occhi strani”

Cristina “Lo hai notato anche tu?”

Salvatore “Si. Gialli e rossi...sembravano quelli di un drogato”

Francesco “Cosa vorreste dire con questo?”

Cristina “Beh...noi capiamo che è un tuo compagno, però...preferiremmo che non lo frequentassi troppo. Non penso che tu ti voglia invischiare in qualcosa di brutto”

Francesco “Sentite, io...”si rende conto che non può dire che lo conosce da molto dato che fa parte di un programma di scambio culturale”...io lo conoscerò anche da poco, ma...ecco, a me sembra di conoscerlo da sempre. So che di lui mi posso fidare”

Salvatore “Spero che sia così, altrimenti ci metto poco a chiedere alla scuola di allontanarlo dalla classe. Certa gente è meglio tenerla alla larga...”

Francesco vorrebbe ribattere e si vede che sta per sbottare, ma fa di tutto per mordersi le labbra. Non se la sente di tirare su una discussione, non se lo è mai sentito. Cosa che però Discord non riesce a fare, dopo tutto quello che hanno detto su di lui la sua rabbia non ha fatto che aumentare. Mentre è ancora nascosto nell'ombra, i suoi pensieri sono nefasti

Discord \Drogato? Stare lontano da me? Che cosa passa nella testa di quei due?!\ si volta verso Francesco, vedendo che adesso sta in silenzio con un espressione cupa \E Francy non prova a difendermi...strano, quando i Generali misero in discussione la mia fedeltà dopo il ritorno di Tirek è stato proprio lui a convincerli che non c'era motivo di farlo. Questa situazione è sicuramente molto meno grave di quella...devo saperne di più\

La magia di Discord agisce sulla mente dei tre familiari e legge i pensieri di tutti quanti. Ciò che trova lo lascia sbalordito ed arrabbiato, facendogli perdere le staffe

Discord \Che diavolo! Lo sapevo che anche lui nascondeva qualcosa! Ok, adesso basta, so io che cosa si deve fare!\

Avrebbe voluto fare dei calcoli più precisi per piazzare il sensore, ma non può più stare li, ha altri piani per il resto della giornata. Quindi, individuato il punto del soffitto che più si avvicina al centro della casa, vi attacca il magico marchingegno e si defila dall'abitazione in fretta ma in silenzio. Avrà un sacco di lavoro da fare

 

Ormai è notte fonda. Le Crusaders, Paolo ed il gruppo di Sunset sono tutti riparati all'interno di una casa ottenuta grazie all'uso dei loro Costrutti Illusori. È abbastanza grande da contenerli tutti senza problemi, ed è sempre meglio che dover fare un pericoloso via vai fino ad Equestria rischiando di finire tra le grinfie dei Polimorfi se sbagliano qualcosa. Oltretutto, ora che l'hanno ritrovata, Adagio è comunque confinata fuori da li e non la vogliono certo abbandonare. Alla loro porta bussa uno stremato draconequus, dopo un'intera giornata a fare avanti e indietro da un posto all'altro. Dallo spioncino avverte che lo stanno osservando, ma ci mettono pochissimo ad aprirgli

Paolo “Discord? Pensavo fossi da Fluttershy”

Discord “Le ho detto che avrei passato la serata da voi, per organizzarci sui loro ricordi”

Paolo “E perché glielo avresti detto?”

Discord “Perché dobbiamo veramente parlare. Ho cercato gli indirizzi di tutte le ragazze nel database dei computer della scuola e sono andato da tutte loro. Volevo leggere le loro menti, scoprire cosa non andasse e perché non avessero voluto provare a discutere con il padre di Twilight. E credimi, quello che ho scoperto è tutt'altro che buono...”

 

 

 

 

 

E ci siamo. Sono stato colto dall'improvvisa voglia di scrivere e ne ho approfittato...forse anche troppo in realtà. Magari ho perso più tempo del necessario a spiegare cosa fosse la corruzione, ma finché non ha un minimo di “senso logico” non sono contento. Adesso penso immaginerete tutti cosa prevederà il prossimo capitolo, vero? Esattamente! Le decorazione in casa di Loretta!

No, ovviamente accadrà dell'altro, ma almeno vi sto preparando. Alla prossima!

MC Outlaw
 

P.S.:Anche se usano nomi diversi, in forma umana mantengono i loro nomi umani ed in forma di pony quelli da pony

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Capitolo 18
*** 18 - Racconti dal Passato ***


Una stanza illuminata solo dalla fioca luce del lampadario ed un tavolino con otto sedie. Tutto ciò che è necessario a Discord per iniziare a discutere delle sue scoperte è pronto, compresi i sette ascoltatori riuniti con lui ad occupare le altre postazioni. Solo il tempo di ripetere che aveva qualcosa di brutto da raccontare sui ritrovati amici e, con le orecchie dritte, nessuno di loro aveva aspettato oltre per sentire cosa fosse, nemmeno Adagio, la più distante in termini di conoscenza da chiunque altro del gruppo

Rosa “Ci siamo tutti. Adesso ci dici cosa è successo?”

Discord “Avrò molto di cui parlare, ma la storia è semplice. Dopo essere andato da Francy per dargli l'Elemento, ho ascoltato qualcosa che mi ha lasciato basito. I suoi genitori mi stavano insultando, mi hanno dato del drogato solo vedendo i miei occhi, gli hanno detto che non dovrebbe frequentarmi, che potrei essere pericoloso...insomma, tutto quello che dice di solito la gente quando mi vede. Il punto però è stato che lui non ha detto quasi niente per difendermi! Si è arreso subito!”

Paolo “Sul serio? È strano. Quando c'era da difendere qualcuno era sempre tra i primi a schierarsi, e non mollava mai fino all'ultimo...”

Discord “Lo so anche io. Ed è per questo che ho letto le loro menti...ed ho trovate delle cose terribili al loro interno. Ma andiamo con ordine. Immagino non ci sia bisogno che vi ricordi cosa sta vivendo Twilight con suo padre, dico bene?”

Sunset avvilita “No, niente affatto...”

Discord “Perfetto. Ma vedete, oggi ho avuto la conferma che lei non è l'unica ad avere problemi simili in famiglia. Anzi, in realtà non proprio oggi. Lo stesso giorno in cui siamo venuti a sapere della sua storia, ho scoperto che anche Fluttershy ha dei problemi in famiglia. Con sua madre in particolare”

A Discord non ci vuole molto tempo per raccontare della testardaggine della madre nei confronti della figlia per quanto riguarda l'essere vegetariana e la passione per la recitazione, lasciando tutti sbigottiti. Non avevano certo bisogno che gli dicesse quanto lei ad Equestria amasse gli animali

Gemma “Cavolo...proprio lei, di tutte loro...”

Trixie “Ma perché non lo hai detto prima?”

Discord “Le avevo promesso che non lo avrei fatto...e mi dispiace di aver infranto la promessa, ma non potevo tenerlo più nascosto. Non dopo quello che ho scoperto su tutte le altre...”

Paolo “Mi dispiace dirlo perché non è mai un bene infrangere una promessa, ma questa volta hai fatto la cosa giusta...cos'altro hai scoperto?”

Discord “Come vi ho detto, il primo a cui ho letto la mente oggi è stato Francy...”

 

Il racconto di Discord parte circa otto anni prima, quando Francesco aveva la metà degli anni di adesso ed abitava ancora in un'altra città. Andava ancora alle scuole elementari ma non indossava ancora i suoi occhiali da sole a cui teneva tanto. Fu in quegli anni che conobbe Zakilya, una ragazza africana che era diventata solo di recente sua compagna di classe. I due legarono molto assieme e, per entrambi, furono uno la prima cotta dell'altro. Iniziarono a stare insieme, a vedersi fuori dalla scuola, a girare nel pomeriggio in bicicletta e a fare tutte le cose che si fanno normalmente a quell'età tra fidanzatini. Ma quando ne parlò con in genitori e la portò a casa per fargliela conoscere, sentiva nell'aria qualcosa che non andava. I suoi genitori si erano fatti cupi e non gli ci volle molto tempo per capire che cosa avessero che non andava. Il padre, un medico come la madre, era stato trasferito per motivi di lavoro nell'attuale città, costringendo i due ragazzi a non vedersi più data la distanza abissale da un posto all'altro. Non fu difficile immaginarsi che il ragazzo pianse a lungo per quella storia, il primo amore non lo si dimentica mai, ma alla fine i genitori lo convinsero a farsene una ragione. Se non che, in una sera prima del trasferimento in cui non riusciva a dormire, sentì la madre ed il padre avere una discussione in salotto mentre finivano di preparare valigie e pacchi da imballaggio

Salvatore “E con questo è tutto pronto. Adesso siamo pronti ad andarcene”

Cristina “È stata una fortuna che tu non avessi ancora rifiutato quell'offerta di lavoro. Poveri noi...di tutte le ragazze che poteva scegliere, proprio una bambina nera doveva portare a casa?”

Salvatore “Già...ma è ancora giovane, questi errori si possono fare. Forse potevamo fare in qualche altro modo per farli lasciare, ma dove stiamo andando almeno potremo vivere un po' meglio. E soprattutto spero non si troverà qualcuna come lei”

Cristina “Ma te lo immagini? Se fosse rimasto con lei chissà dove lo avrebbe portato...già le loro case devono puzzare in maniera orrenda, figurati i postacci che frequentano”

Salvatore “Ma anche se l'avesse lasciata? Dopo questa chissà che non avrebbe portato a casa qualcos'altro. Una albanese, una cinese...”

Cristina “Oddio, spero proprio di no!”

Il ragazzo non poteva credere alle sue orecchie. Nonostante fosse ancora giovane, si rendeva conto di che cosa stavano parlando i genitori. Discorsi razzisti! I genitori non volevano andarsene di li solo per il nuovo lavoro del padre, volevano farlo perché la sua fidanzatina era una ragazza di colore. Sconvolto, ritornò in silenzio in camera sua e fece l'unica cosa possibile, rannicchiarsi e piangere in silenzio nel suo letto, senza mai dire nulla di ciò che aveva sentito. Non ci sarebbe certamente riuscito, non con i genitori, ma la cosa lo segnò comunque a vita. Non lo poteva certo ricordare a quel tempo e tutt'ora non lo ricorda molto precisamente, ma i discorsi razzisti erano l'ultima cosa di cui si poteva parlare con lui ad Equestria. Se parlavi male di un'altra razza solo perché appunto erano un'altra razza rischiavi di ricevere una cannonata di terra dritta sui denti. Era legato con molti esseri all'infuori dei pony da quando era diventato Generale e non poteva certo ignorare parole che li offendessero a priori, ma in quella situazione l'unica cosa che riusciva a fare era soffrire in solitudine. Da quel momento smise di ascoltare quello che quelle due persone dicevano. L'unica cosa che era riuscito ad imparare di buono da loro erano un gran numero di nozioni e conoscenze mediche delle quali discutevano ogni tanto a tavola, ma solo perché erano gli unici discorsi che riusciva ad ascoltare. Non gli era neanche grato per ciò che imparava, ma sperava che quelle discussioni potessero durare per sempre e fargli dimenticare quanto li odiasse internamente. La cosa lo sconvolse talmente tanto che iniziò a portare un paio di occhiali da sole sia di giorno che di notte, sperando che le altre persone non lo associassero ai genitori, senza però mai spiegare a loro due il motivo di quel gesto. È da allora che non è più riuscito a vederli come due persone vicine a lui, ma come due perfetti sconosciuti che con lui non avrebbero dovuto avere nulla a che fare

 

Discord “Non c'è l'avevano con me perché sembravo un drogato o per chissà quale motivo. Ce l'avevano con me perché avevo detto di essere arabo”

I sette che sono con lui iniziano a guardarsi tra di loro, sperando di trovare qualcosa da dire in quella situazione, ma l'unica cosa che riescono a fare è guardarsi sconvolti a bocca aperta. Solo poco dopo Lulù riesce a parlare

Lulù “Dannazione, chissà quanto ha sofferto...e quella storia con la bambina assomiglia così tanto al modo in cui ci aveva raccontato di aver conosciuto Zecora ed ottenuto il suo Cutie Mark...”

Discord “Lo so, è tremendamente simile. Ed è per questo che non ha voluto immischiarsi nella faccenda di Twilight. Pensa che se non ci riesce con i suoi, non vede cosa potrebbe fare per qualcun altro”

Trixie furiosa “Sono delle persone disgustose! E quelle teste di cazzo non si rendono neanche conto che Francy soffre?!”

Nessuno degli altri poteva saperlo, ma Trixie era uno dei pochissimi pony all'infuori dell'esercito e dei reali ad essere a conoscenza del campo segreto della Everfree Forest e delle diverse creature che ci vivevano, tutto perché Francy pur di aiutarla dopo il caos dell'Amuleto Alicorno l'aveva portata li contro ogni regola per cercare di farsi redimere. In questo modo anche in lei erano cresciuti un profondo rispetto per tutte le razze di Equestria ed un grande senso di gratitudine verso di lui

Discord, sospirando, continua “Dopo questo, come ho detto a Spike, sono tornato a scuola e mi sono andato a cercare gli indirizzi di tutte le altre. Se anche Fluttershy e Francy hanno questi problemi ho pensato che non sarebbe stato diverso per gli altri. Ed è stata la prima volta che avrei preferito sbagliarmi...”

Paolo “Fantastico...che altro hai scoperto?”

Discord “Io...andrò per ordine. Partiamo da Rainbow. Lei l'ho trovata a casa sua, assieme ai genitori...ed al fratello maggiore”

Lulù “Fratello?!”

Discord “Si, in questa dimensione ha un fratello di nome Filippo. E in quello che ho scoperto c'entra molto anche lui...”

 

La storia di Barbara parte praticamente dalla sua nascita, sedici anni prima. Il fratello Filippo aveva già due anni quando arrivò lei in famiglia e, crescendo, tra i due nacque un profondo spirito competitivo. Dall'animo di Rainbow ovviamente non ci si poteva aspettare altro, non sarebbe stata lei se non avesse trovato un degno rivale fin da subito. Ma a differenza di Equestria, in questa dimensione a Barbara non era quasi mai andata bene di spuntarla nelle competizioni. Non c'era campo in cui il fratello non la riuscisse a battere: se si trattava di sport era più forte, veloce e agile di lei, mentre nello studio la ragazza perdeva sempre per un soffio su ogni argomento che Filippo, due anni prima, aveva fatto a scuola. Questo fatto la portò a perdere l'atteggiamento da atleta spocchiosa che aveva da pegaso e la incitò a studiare sempre di più, non raggiungendo certo la preparazione di Twilight quando erano ancora ad Equestria ma arrivandole appena sotto. Inizialmente non le dava neanche fastidio di perdere con il fratello, tutt'altro, era estremamente legata a lui come lui lo era a lei. Il problema, però, erano i genitori. Filippo non faceva certo apposta a “vincere” ogni volta con la sorella, era semplicemente più bravo di lei, ma il padre e la madre vedendo questo suo impegno e dedizione verso ogni cosa finivano sempre per elogiarlo. Si trattava sempre di “Filippo di qui, Filippo di la...” per loro, mentre Barbara veniva praticamente ignorata dai due, se non quasi dimenticata. Il fratello era l'unica luce degli occhi dei genitori, mentre lei che raramente riusciva a stare al suo passo o a superarlo non veniva mai elogiata per il duro lavoro che faceva. Ma aveva uno spirito forte, ogni volta che riusciva a superarlo ed i genitori non le dicevano nulla lei continuava a ripetersi con convinzione “Lo faranno la prossima volta!”. Questo però solo fino a quando un giorno la situazione prese una brutta piega, quando ancora Barbara frequentava il primo anno delle medie

Dopo essersi allenata per un intera settimana nel salto in lungo, disciplina in cui il fratello aveva raggiunto il record personale di 4,96 metri, finalmente le era riuscito. Lo aveva superato saltando per un totale di 5,18 metri durante quell'esibizione a cui teneva tanto. Poteva partecipare ad una sola disciplina e aveva scelto quella solo perché le sembrava la più facile da affrontare per superare Filippo, cosa che i fatti le avevano dato per buona. Una volta che tutto fu finito, il fratello ed i genitori la aspettavano fuori dal campo. Era incontenibilmente euforica, sia per averlo dopo tanto tempo superato in qualcosa che per aver vinto la gara

Barbara “Hahaha! Ce l'ho fatta, questa volta ti ho battuto! Mi hai visto vero?”

Filippo, prendendola in braccio e strofinandole la testa “Certo che ti ho vista! E brava la mia sorellina! Lo vedi che se ti impegni ce la fai? Haha!”

Barbara “Spiritoso...e questa volta non ti ho neanche staccato di poco, più di 20 cm!”

Filippo “È vero. Devo ricominciare ad allenarmi se voglio riprendermi anche questo primo posto!” rivolgendosi ai genitori “E voi? Non siete contenti? È anche arrivata prima nella competizione!”

Agatha “Beh...è solo che forse dovrebbe imparare a non vantarsi tanto”

Con solo quelle parole, Barbara passò dall'essere euforica al rimanere confusa, senza più riuscire a dire una parola

Filippo “Ma come? Ha vinto la gara di salto in lungo! Avrà il diritto di vantarsi un po”

Marco “Tu non lo hai mai fatto però”

Filippo “...beh, lo sapete che a me non piace farlo”

Agatha “Appunto! E anche lei dovrebbe imparare che non si deve essere troppo pieni di se”

Marco a Barbara “Non ti rendi conto che a vantarti in questo modo potresti fare star male tuo fratello?”

Barbara “Ma...ma io non...”

Agatha “Niente “ma”. E adesso chiedigli scusa. Subito!”

Filippo “Accidenti mamma, non serve! Non mi da fastidio!”

Agatha “Ah...tu sei troppo buono con lei. Dovrebbe imparare la lezione. Dai, adesso andiamo, si sta facendo tardi”

Sia Barbara che il fratello rimasero allibiti. Anche lui sapeva che non le avevano mai detto nulla quando andava bene in qualcosa, ma addirittura trattarla così era assolutamente ingiusto da parte loro

Filippo adirato “Ma si può sapere qual'è il problema?!”

Marco “Il problema è che tu sei suo fratello maggiore e lei non deve ridicolizzarti in questo modo!”

Filippo “Come sarebbe a dire ridicolizzarmi?! Voleva solo superarmi! E c'è anche riuscita! Ed è così che reagite voi?! Dovreste esserne contenti!”

Agatha “Insomma, basta! Lei non dovrebbe riuscire a superarti! Sei suo fratello maggiore, sei solo tu che dovresti battere lei e non il contrario!”

Con una sola frase, la madre era riuscita a spezzare il cuore di Barbara e a far perdere del tutto la pazienza del fratello. Era la prima volta che vedeva i genitori litigare con lui, mentre lei non riusciva ad emettere un fiato. Li vedeva li, impegnati a discutere del fatto che lui doveva essere più bravo di lei in quello che faceva e che non doveva superarlo, capendo da sola il resto discorso. In tutto quel tempo aveva sempre ben inteso che lui era il preferito dei due ma non pensava certo fino a quel punto. I genitori non volevano semplicemente che Filippo fosse bravo, volevano che fosse migliore di lei in ogni singola cosa. Era quello il motivo per cui non si congratulavano mai con lei per i buoni risultati a scuola o nello sport, tutte le loro attenzioni andavano solo ed esclusivamente al fratello. Lo si capiva perfettamente dall'animata discussione che il trio stava avendo: loro gli dicevano che lui era migliore di lei e Filippo sosteneva che dovevano riconoscerle i successi che meritava, perdendo solo fiato nel tentativo. Era inutile: lui era il figlio maggiore, il maschio che avrebbe portato avanti il cognome Archetto, mentre lei era l'ultima arrivata che a volte gli rovinava l'esistenza con i suoi tentativi di batterlo. Non poteva fare altro che stare in silenzio ed a testa bassa trattenendo le lacrime mentre il fratello provava con tutte le sue forze a difenderla. E tutt'ora sta crescendo in questo modo, all'ombra del fratello per quanto riguarda i suoi genitori, un peso morto che si devono portare dietro. Si distanziò anche lei molto dalla famiglia, arrivando qui ad escludere anche il fratello alle volte. Non dissero che avrebbero preferito che non fosse mai nata...ma Discord quel pomeriggio non aveva letto soltanto la mente della ragazza

 

Discord “E questo è tutto per Rainbow. I suoi genitori sono orribili...trattarla così solo perché vogliono più bene al fratello e dimenticarsi di lei è inaccettabile. Ed ho letto anche le loro menti, so che lo fanno apposta...”

Lulù infuriata “Quei bastardi! Io li ammazzo tutti e due!”

Non c'è bisogno di dire quanto Lulù sia legata a Barbara, di quanto ad Equestria la vedeva come un mito e del fatto che fosse diventata la sua mentore. E sentire come viene trattata dai genitori per chissà quale loro convinzione la fa imbestialire non poco

Gemma “Almeno il fratello mi è sembrato a posto...”

Discord “Si, lui non ha niente di male...ma ormai si è arreso come lei. Per un po' di tempo a provato a convincere il padre e la madre a trattarla meglio, ma dopo qualche mese ha capito che non ci sarebbe stato verso. E lo ha capito quando Rainbow lo ha fermato definitivamente dicendogli che non gli interessava più nulla ormai...”

Lulù fa fatica a mordersi le labbra, avrebbe tanti insulti da tirare e tanti Costrutti da mandare al massacro, ma deve riuscire a trattenersi. Deve farlo

Discord “Direi adesso di passare ad Applejack. La sua storia è molto simile a quella di Barbara in realtà...da quando siete qui, avete sentito parlare della marca Meladoro?”

Rosa “Io si. L'ho visto al mercato, sono i produttori di frutta e verdura più buona e costosa qui in giro. Dei prezzi da capogiro...ma che cosa c'entra con mia sorella?”

Discord “Beh, i genitori di Applejack qui sono i proprietari di quel marchio. Lei e la sua famiglia sono a capo delle industrie Meladoro”

Adagio “Quindi la sua famiglia è ricca?”

Discord “Ricca sfondata! Quando sono andato a cercare casa sua ho trovato una villa grande quasi come il castello di Canterlot!”

Trixie “Wow...da povera contadina a ricca figlia di gente importante...un bel passo in avanti rispetto ad Equestria!” nota che Rosa ha uno sguardo furioso puntato contro di lei “Ehm...senza offesa...”

Discord “Già. Ma proprio il suo carattere è stato la sua rovina in questo caso...”

 

Come già detto da Discord, la famiglia di Jackie è una delle più ricche nei dintorni e probabilmente in tutta le regione, se non anche oltre. La vita della ragazza è sempre stata una continua immersione nella bambagia e, seguendo i gusti dei genitori, anche nella vita dei nobili inglesi. Jackie infatti non è sicuramente un nome italiano, la madre ed il padre la chiamarono così per renderla più “esotica” di quanto non fossero né lei né loro stessi avendo comunque origini italiane. Ma già da quei momenti sentiva che qualcosa non andava nella sua vita, forse per le memorie represse di Equestria che si facevano sentire o forse per carattere non riusciva a pensare di far fare tutto ad altre persone. Era sempre stata energica e piena di voglia di lavorare, esattamente come quando si trovava nel Sweet Apple Acres. Quando acquisì un po' più di caparbietà, più o meno verso la terza media, la sua vita si divise in due parti. Quando i genitori erano con lei si comportava come una nobile, una principessina ben educata e composta con la madre ed una grande stratega militare sotto la guida del padre. Imparò le basi della buona educazione e della strategia di battaglia dai due antidiluviani genitori, ma questo solo quando non erano in viaggio di lavoro e la lasciavano a casa con i domestici. Appena partivano, si vestiva in modo più comodo e si fiondava subito all'esterno della magione, esattamente dove i giardini di appartenenza alla famiglia Mela tenevano il più grande numero di alberi da frutti ed orti di ogni altro loro possedimento. Inizialmente i lavoratori erano restii a volerla tra di loro, sia perché la credevano una fragile ragazzina e sia perché avevano paura che i loro capi potessero arrabbiarsi con loro se l'avessero trovata li, ma dovettero ricredersi quando la videro all'opera. Veloce quanto tre di loro a raccogliere la frutta, a spargere il concime, a seminare, insomma un talento nato per quel lavoro. Non avevano mai visto nessuno lavorare con tanta energia e soprattutto con tanta voglia di farlo. Ma tutto questo avrebbe avuto vita breve

Ormai Jackie aiutava i braccianti in casa da circa sei mesi e si era fatta molti amici tra di loro. Si trovava bene in mezzo a quel gruppo di persone e pensava che la cosa poteva solo migliorare, ma quel giorno aveva fatto male i suoi calcoli. I genitori dovevano essere già partiti per un volo diretto verso il sud Italia, ma per sua sfortuna l'appuntamento che li spingeva a quel viaggio era stato annullato per problemi con l'altra società ed erano tornati a casa prima del tempo. Per rilassarsi dato il viaggio a vuoto, o meglio, per rilassarsi in generale ai due piaceva molto girare per i giardini di casa loro ad osservare le serre mentre i loro dipendenti lavoravano. Nessuno dei due però si aspettava di trovare la loro figlia li, intenta a prendere della terra dal deposito, mischiata e vestita come quelli che loro chiamavano la “gente comune”, e lei fu ancora più sorpresa di vedere loro

Jackie “Mamma?! Papà?! M-Ma voi non dovevate essere già andati via?!”

Henry “Dovevamo, ma l'appuntamento è saltato. E per fortuna devo dire...si può sapere che cosa ci fai tu qui?!”

Jackie “Beh...ecco, io...li sto aiutando. Non avevo nulla da fare e mi fa piacere...”

Eliza “Aiutando? Tu stai aiutando dei contadini?”

Jackie “Io...si, che c'è di male?”

Henry “Che c'è di male? Oh, che mi venga...figlia mia, ti rendi conto di che cosa stai parlando? Non dovresti metterti al loro livello. Noi siamo i loro capi!”

Jackie “Ma un buon capo non dovrebbe essere in grado di fare tutto ciò che fanno i suoi dipendenti?”

Henry “No Jackie! Un buon capo deve saper dare ordini e controllare che i suoi sottoposti lavorino come si deve, non lavorare con loro e prendere gli stessi ordini!”

Jackie “Ma sto solo aiutando! Si stancano di meno e tornano a casa meno affaticati, non ci vedo nulla di male!”

Eliza “Non è certo compito tuo preoccuparti di queste cose!”

Henry “Tua madre ha ragione. Il nostro compito è solo quello di pagarli perché facciano quello per cui sono qui, nient'altro”

Eliza “Non possiamo mischiarci a loro! Noi siamo nobili, loro sono solo dei...dei buzzurri!”

Jackie “Non sono dei buzzurri! Sono miei amici!”

Henry “Amici?! Oh perdiana, questo è il colmo! Tu sei nostra figlia! Non ti permettiamo di immischiarti con loro!”

Jackie “Beh, forse io non voglio mischiarmi con degli stupidi nobili!”

Si portò istintivamente una mano davanti alla bocca, ma ormai il danno era fatto. La troppa sincerità della giovane l'aveva portata a dire qualcosa che non doveva. I genitori erano tremendamente all'antica e dire che lei non voleva essere una di loro perché li trovava stupidi era la goccia che fece traboccare il vaso

Jackie “...papà, io...”

Henry “...molto bene. Se è così che la pensi, non resta che una soluzione. Da questo momento, tu non sei più nostra figlia. Considerati diseredata, Jackie”

La ragazzina rimase di sasso nel sentire quelle parole. Sapeva che il padre aveva il cuore un po' duro, ma mentre dentro di se credeva scherzasse dai suoi occhi seri si vedeva che diceva sul serio. Volse lo sguardo verso la madre, ma anche lei sembrava intenzionata a fare come il marito diceva

Eliza “Continueremo a darti un tetto finché saremo legalmente costretti a farlo, ma dopo visto che ti piace tanto potrai andare tranquillamente a vivere con uno dei tuoi...amici...bleah...”

Jackie “N-No, un momento...papà, io...”

Henry “Mi dispiace, io ormai non sono più tuo padre. Adesso...fai pure quello che vuoi, non mi interessa più. Sai già a che ora viene servita la cena”

Senza aggiungere altro, i due si allontanarono, tornando dritti verso casa e lasciando Jackie impietrita dalla loro freddezza. Non disse nulla agli altri lavoratori e tutt'ora non è convinta che lo sappiano, ma quel giorno non tornò a lavorare, non poteva farsi vedere con le lacrime agli occhi per colpa di quei due. Era convinta che stessero dicendo così solo per spaventarla, ma ben presto si rese conto che non era così. Da quel giorno, i genitori smisero di parlarle. Ogni volta che erano in casa assieme, i due la ignoravano bellamente e parlavano tra di loro come se non ci fosse nessun altro nella stanza. Più e più volte aveva provato a parlargli, a convincerli, in rare occasioni anche a scusarsi con loro benché se non avesse colpe, ma in quei tre anni in casa non le avevano più rivolto la parola una singola volta. Lentamente anche lei iniziò a staccarsi da loro, iniziando ad indossare sempre abiti più da contadino invece delle cose che aveva nell'armadio, ultimi brutti ricordi di una vita che le era stata tolta. Ormai lei vive da sola in un luogo dove non è ben accetta

 

Discord “Potete ben capire che essere ricchi non è sempre una buona cosa...soprattutto non nel caso di Applejack. A quei due non interessa più davvero nulla di lei, stanno anche pensando di adottare un nuovo figlio...”

Rosa è dall'inizio della denigrazione dei genitori di Jackie per i contadini che ha gli occhi iniettati di sangue dalla rabbia come Lulù. Oltre al fatto di aver trattato male la sorella maggiore, quelli che avevano insultato erano anche lei stessa e tutti gli Apple di Equestria per come l'ha sentita lei

Rosa “Come può vivere con quei due idioti?! SONO COSÌ...COSÌ...”

Non riesce comunque a trovare delle parole adatte per descrivere quello che pensa di loro al momento, ma sicuramente non sarebbero parole simpatiche

Sunset “Non penso possa fare diversamente, è l'unica casa che ha in questa dimensione in fondo...”

Rosa “Si ma...ma...AAGH!” si alza con uno scatto d'ira rovesciando la sedia “Non riesco a credere che lei...che abbia sofferto queste cose!”

Discord incupito “Si...e purtroppo, non sono neanche loro quelle messe peggio. Ho tenuto le storie più brutte per ultime...volevo almeno darvi il tempo di capire più o meno la gravità della situazione”

Gemma, nel sentire quelle parole, drizza le orecchie preoccupata

Gemma “Aspetta...le uniche di cui non hai ancora parlato sono Pinkie...e mia sorella!”

Discord “Mi dispiace Sweetie, ma è così. Anche tua sorella ha vissuto delle cose orribili...ma per lei e per Pinkie sono state peggiori che per le altre”

La donna ha gli occhi sbarrati. Non immagina proprio che cosa possa esserci di peggio, e in cuor suo non lo vuole davvero sapere, ma ormai sa che deve stare a sentire

Gemma “...dicci di Rarity prima...Applebloom, tu siediti. Per favore...”

L'amica, percependo il suo tono preoccupato, smette di pensare a quanto è furiosa e si siede per stare ad ascoltare ciò che il draconequus ha ancora da raccontare

Discord “Volete partire da Rarity, eh? Ok, allora. Voi avete già visto e lei vi ha già detto che il padre le ha insegnato a sparare, dico bene?”

Lulù “Si, quando siamo andate a giocare alla Guerra Laser...”

Discord “E non vi è sembrato strano che un padre normale possa insegnare a sparare alla propria figlia?”

Gemma “Discord, parla in modo diretto. Niente scherzi o domande strane”

Discord “...va bene. Dunque...”

 

La vita di Loretta in quel mondo non era partita per niente bene. Il padre aveva convinto la madre a non abortire il neonato che portava in grembo in quanto lei non lo voleva, ma questo non era certo bastato a farla restare. Dopo essere stata dimessa dall'ospedale, i genitori si erano lasciati e la donna aveva abbandonato l'uomo per andare nessuno sa dove, lasciandolo da solo ad occuparsi di una bambina piccola. E quel che era peggio era soprattutto che il padre non aveva la minima idea di come ci si dovesse prendere cura di un neonato. Ciò lo portò durante tutta la sua vita a prendere decisioni molto più che sbagliate per quanto riguardava la crescita di Loretta, che però per sua fortuna non era sprovveduta ed imparò ben presto come riuscire a cavarsela da sola. Il padre infatti era spesso fuori di casa, senza nessuno a cui lasciare la figlia se non i vicini di casa, ma non sempre stava fuori per lavoro. Non era raro per lei vederlo tornare a casa con addosso un pesante tanfo di alcol e visibilmente ubriaco, ma non aveva mai provato a parlargli in quelle occasioni. Tra le scelte opinabili che aveva compiuto non avendo idea di come crescere una bambina c'erano l'addestramento con le armi da fuoco, di cui comunque lei aveva fatto un piccolo vanto, il fargli iniziare le scuole un anno dopo del normale per problemi di soldi e l'avergli impedito più volte il suo sogno di viaggiare per scoprire la moda di altri paesi sempre per la stessa mancanza, dovuta in entrambi i casi al suo vizio con gli alcolici, per i quali sperperava di continuo la maggior parte dei guadagni del negozio di armi. Crescendo, però, Loretta iniziò a capire molto precocemente quanto ciò facesse male sia al padre che a quel poco di famiglia che era rimasta, nonni compresi. Per questo una sera, dopo molte volte in cui non ce l'aveva fatta, trovò la forza di fermarlo

Lui era già vicino all'ingresso, ubriaco ancora prima di andare in un bar chissà dove, quando la ragazza riuscì ad intercettarlo

Loretta “Papà!”

Claudio con voce alticcia “L-Loretta? Che...che c'è? Shto...andando al bar per...”

Loretta “L-Lo so cosa stai andando a fare! Ma...ma la devi smettere! Non ci sono più soldi in casa e siamo solo a metà mese!”

Era parecchio tesa, non pensava certo di essere nella posizione di parlare di certe cose con il padre, in casi normali solitamente sarebbe dovuto avvenire il contrario. Ma non poteva più tirarsi indietro

Claudio “Che ne shai tu dei sholdi?!”

Loretta “Ho...ho fatto dei calcoli! Spendi troppi soldi per bere! Devi...”

Claudio infuriato “Come shpendo i sholdi non shono cazzi tuoi! Shono IO che li guadagno, shono IO che lavoro per portarli a casa!”

Loretta intimorita “S-Si...però...però ho visto le bollette...ci sono un sacco di...di arretrati e...e i soldi che guadagni dovresti usarli per pagarli, non per ubriacarti!”

Contrariamente a quanto la ragazza avesse mai potuto pensare, il padre le si avvicinò con in volto una rabbia che non aveva mai visto prima. Credeva che avrebbero potuto parlarne in modo umano, ma si sbagliava di grosso. Spaventata dal gesto cercò di arretrare, ma le sue gambe non le obbedirono e lei restò li ferma senza fare nulla se non fissarlo terrorizzata. Quando le fu appena davanti, Claudio portò il braccio alle sue spalle e, con una tremenda violenza, le colpì il viso usando la mano tesa e facendola cadere all'indietro per l'impatto. Loretta si rese conto solo dopo pochi attimi dell'accaduto e si portò una mano sulla guancia per saggiare la botta, osservando l'uomo con gli occhi pieni di lacrime

Claudio “Come ti permetti di parlarmi in queshto modo?! Shono tuo padre! Devi avere più rishpetto per me! Cosha ti fa credere di potermi dire quello che devo fare con i sholdi?! EH?!” le tira un secondo ceffone, questa volta sull'altra guancia “She non fosshe stato per te a quest'ora Anna sharebbe ancora con me! Sharebbe shtato meglio che tu non fosshi mai nata!”

L'uomo smise di infierire sull'inerme giovane ed uscì di casa con rabbia, sbattendosi la porta alle spalle. Per la prima volta in vita sua, Loretta aveva seriamente paura. Non sapeva cosa fare, cosa dire o cosa pensare, tutto ciò che riuscì a fare fu rannicchiarsi terrorizzata in un angolo. Voleva solo far capire al padre che sbagliava, ma tutto ciò che ci aveva guadagnato erano state solo lacrime, paura e dolore. Non trovava più la forza di alzarsi, aveva il terrore che il padre potesse tornare e continuare a farle del male. Per la prima volta in vita sua era rimasta completamente da sola

Il giorno dopo, mentre lei aveva ancora ben chiari i fatti della sera prima, il padre la salutò come se niente fosse accaduto. Interpretò la cosa come se si fosse dimenticato tutto per via della sbornia e decise anche lei di fare finta di nulla, ma la cosa non era certo finita li. La paura non se ne era ancora andata e quella non fu l'ultima volta che il padre, già ubriaco, la picchiava prima di uscire. Quel giorno Loretta perse l'unico barlume di famiglia che le restava

 

Tutti restano attoniti di fronte alle parole di Discord. Avevano sentito molte cose brutte, ma quella sicuramente le batteva tutte. Solo Gemma non diceva nulla, tenendo la testa bassa

Sunset “Per Celestia...è orribile...vivere con quel...quel...”

Paolo furioso “QUEL FIGLIO DI PUTTANA!”

Il suo scatto d'ira era prevedibile. In tutti quegli anni aveva molto altro a cui pensare e si era praticamente dimenticato la cotta per Rarity di quando era ancora un cucciolo. Ma il rivederla dopo tanto tempo gli aveva fatto scattare ricordi piacevoli di lei fin dall'inizio, anche se non li aveva dati a vedere, e sentire ciò che il padre le continua a fare gli fa sprizzare rabbia da tutti i pori. Ricorda bene che il vero padre di Rarity, Magnum, aveva dato la vita per salvare lui e le Crusaders. E gli viene del tutto impossibile riuscire ad associare le due persone

Rosa “M-ma...lui non si rende conto di ciò che fa, vero?! Insomma...è ubriaco! Non lo rende innocente, ma almeno...”

Discord interrompendola “Ti devo forse ricordare che ho letto anche la sua mente? Quella persona ricorda ogni singola cosa! Fa finta di nulla, ma sa bene tutte le cose che ha fatto!”

Gemma, sentendo queste parole, non ne può più. Si alza dalla sedia e si dirige a passo spedito verso l'uscita, iniziando a frugare nel suo marsupio alla ricerca di Cristalli. Le due amiche capiscono l'odio che sta provando per quella persona semplicemente guardandola negli occhi. È lo stesso sguardo che ha quando vede i Polimorfi e si ricorda che cosa hanno fatto ai genitori. Ma non possono lasciargli fare nessuna stupidaggine, quindi anche loro due si fiondano dietro di lei per fermarla sotto lo sguardo preoccupato di tutti gli altri

Appena fuori dalla casa Gemma alza verso il cielo un Cristallo, ma le vengono bloccate le braccia da Rosa e la bocca da Lulù così da impedirle ogni movimento ed ogni possibile ordine. La ragazza, arrabbiata nera, fa di tutto per cercare di divincolarsi, ma è completamente inutile

Gemma “mmph...LASCIATEMI, DEVO...mph!!”

Lulù “Sweetie per favore calmati! Anche noi siamo arrabbiate per quello che è successo a Rainbow ed ad Applejack, ma non possiamo...AHIA!”

Gemma liberandosi di Lulù mordendole le mani “NO! Io lo ammazzo quello stronzo! Ouroboros!”

Non avendo la mente stabile al momento, l'unica cosa che può fare per invocare il Costrutto è chiamarlo a voce. Il gigantesco serpente si materializza dalla sua ombra e scatta in mezzo alla strada, pronto a cercare e cacciare il suo bersaglio, con la stessa rabbia in corpo della sua Creatrice. Le altre due credono che sia troppo tardi e che Ouroboros sia troppo veloce per essere raggiunto, ma senza che se ne rendano conto viene quasi subito arrestato e schiacciato a terra da un improvviso eccesso di gravità. Discord, corso immediatamente fuori anche lui, aveva capito anche lui le intenzioni della ragazza ed è riuscito a fermare il suo Costrutto con il suo potere caotico

Gemma “Perché lo hai fatto?! Quell'uomo deve...”

Discord con tono pesante “Adesso stai zitta ed ascoltami!”

Il trio delle Crusaders resta attonito di fronte al tono di voce assunto dal draconequus e si calmano tutte, facendo come detto da lui ed ascoltandole

Discord “Sweetie Belle, pensi forse che io sia senza cuore? Che quando ho visto tutte queste cose non avrei voluto anche io ammazzare tutte quelle persone? Non immagini neanche quanti sforzi abbia fatto per trattenermi...ma ho dovuto farlo. Non per me, non per paura di essere scoperto, ma per i nostri amici. I loro genitori sono tutte persone stupide ed ottuse, ma se li vedessero sparire dalla loro vita starebbero male quanto voi quando avete perso le persone che vi stavano più care! Che lo accettiate oppure no, in questo mondo sono i loro genitori, e soffrirebbero nel vederli morire...”

Il suo discorso purtroppo fila. I loro ricordi ed il loro passato sono altri, ma è innegabile che questa loro nuova vita adesso faccia parte di loro. E se se la fossero vista strappare via uccidendo quelle persone, soffrirebbero qualcosa che hanno già passato e che è meglio rimanga nelle loro memorie come un vecchio passato. Le poche parole di Discord fanno capire a Gemma che errore stava per commettere, ma anche che non ha idea di coda fare per aiutare la sorella. Il solo pensieri di lasciarla ancora con quell'essere, consapevole sia del fatto che potrebbe ancora farle del male sia della sua impotenza la fa sfogare nell'unica cosa possibile. Le due amiche la lasciano e lei, dopo essere crollata sulle ginocchia, si lascia andare in un pianto a dirotto che i tre assieme a lei non si sentono di fermare. La comprendono fin troppo bene, le situazioni delle persone che stanno a cuore a loro sono sicuramente gravi ma non così tanto quanto quelle di Loretta. Nel mentre dai suoi occhi continuano ad uscire fiumi di lacrime, la sua voce strozzata riesce solo a chiamare il nome della sorella

 

Passano dieci minuti buoni. Gemma aveva bisogno di un po' di tempo per far uscire tutta la frustrazione, ma adesso è finalmente riuscita a tranquillizzarsi un po' anche se è ancora parecchio arrabbiata. Non bastano certo le parole di Discord per fargli perdonare il padre di Loretta e quella è sicuramente l'ultima cosa che il draconequus vuole. Ma adesso sono di nuovo tutti seduti e pronti a sentire che cosa ha ancora da dire

Discord “Bene...non penso che serva che vi dica di chi parlerò adesso”

Sunset “Di Pinkie...”

Paolo nervoso “Avanti, parla. Dicci cos'ha lei che non va...anzi, che cosa hanno questi umani che non va! Maledizione!”

Non c'è bisogno di chiedergli nulla sul perché si comporti così, si vede che è ancora furioso per la storia di Loretta e non solo

Discord “Dunque, inizio con il dirvi che anche Pinkie, come Rainbow, in questo mondo ha una sorella. Si chiama Filomena e...beh, è la sua sorella gemella. Sono nate esattamente lo stesso giorno, ma credetemi, non è per niente una buona cosa...”

 

Anche la storia di Diana parte praticamente dalla sua nascita. Lei e Filomena, quando non erano ancora venute al mondo, sembravano godere entrambe di ottima saluta dalle analisi dei medici. Ma si accorsero presto di essersi gravemente sbagliati. Diana era del tutto a posto, mentre Filomena era entrata in una sorta di strano stato vegetativo che nessun medico riusciva a spiegarsi. Era come se gran parte di ciò che le servisse per vivere fosse invece andato alla sorella, lasciandola con solo il minimo indispensabile per sopravvivere. Discord butta giù una teoria sull'accaduto

Discord “Secondo me è andata così. Non penso proprio che Celestia sapesse dove sarebbero finiti i nostri amici una volta venuti fin qui, per cui ha scelto casualmente dei piccoli umani in formazione nel grembo della madre e ha messo il loro spirito ed i loro ricordi al loro interno, facendo anche in modo che la loro nascita fosse certa. Non poteva certo permettere che morissero ancora prima di nascere...probabilmente è lo stesso motivo per cui la madre di Rarity non l'ha abortita”

Gemma con le mani sugli occhi “Se solo penso che neanche sarebbe potuta nascere...dannazione...”

Discord “Ma con Pinkie non si è accorta che c'era un'altra vita che si stava sviluppando. E proteggendo lei, dandole tutto ciò che le serviva per vivere e crescere al meglio ha quasi fatto morire l'altra. Ma questa è solo una mia teoria...”

I medici di quel mondo però non potevano né prendere in considerazione né pensare che ci potesse essere una spiegazione magica dietro a ciò, quindi stabilirono che la causa dello stato di Filomena era il fatto che Diana si fosse involontariamente presa più del necessario per vivere. Né i genitori né i dottori potevano darle la colpa per questo ma lei, dal suo punto di vista, si riteneva direttamente responsabile per l'accaduto e, per questo, voleva farle sentire di esserle il più vicina possibile

Il suo aspetto era completamente uguale a quello della sorella, con l'unica differenza dei capelli lisci e rosa anziché vaporosi, oltre ad una carnagione più pallida. La gemella non poteva lasciare l'ospedale per via del suo stato fisico e mentale, quindi ogni volta che poteva Diana ed i genitori la andavano a trovare, anche quando era in tenera età si sentiva sola senza l'amata sorella. Filomena non parlava, non muoveva un muscolo, sembrava non vedere e non sentire nulla ed a volte era difficile dire persino che fosse viva, ma quando Diana le stringeva la mano il suo viso assumeva un espressione felice e serena, come se sentisse che le era vicina. Ogni tanto, in rarissime occasioni, alcuni dei suoi amici scoprivano di quel suo piccolo segreto quando, andandola a trovare a casa, la madre ed il padre le dicevano dove fosse. Una cosa che non le faceva molto piacere in realtà. Dai genitori, entrambi psicologi, aveva imparato molte cose: a capire quando una persona mentiva, come infatti le era riuscito con Sabrina, a capire il vero significato delle parole di qualcuno, insomma tutto ciò che un buono psicologo sa fare, compreso il fatto di sapere sempre che cosa dire ad una persona per farle pensare ciò che voleva. E se avesse rivelato di Filomena, era convinta che sicuramente tutta la simpatia nei suoi confronti si sarebbe trasformata in pietà, l'ultima cosa che voleva dai suoi amici. Anche se in poche occasioni si era rivelato vero il contrario, come ad esempio con Laura, che la considerava però solo un caso a parte. Ma non era solo per questo che non voleva parlarne con i suoi nuovi amici. Dopo essere riuscita a recuperare qualche ricordo del suo passato ad Equestria, aveva come la sensazione che Filomena fosse qualcosa che non doveva mostrare loro perché gli avrebbe ricordato momenti spiacevoli in sua compagnia. Ma sapeva che era una sua sciocca sensazione, adorava stare con lei e tanto le bastava per volerle bene, non poteva certo considerarla realmente qualcosa di cattivo. Le piaceva passare intere giornate assieme alla sorella, parlandole di cosa imparava e di cosa vedeva, cercando di renderla più partecipe possibile alla sua vita ed, in generale, ad una vita normale

La cosa però non poteva andare avanti a lungo: non poteva certo saperlo, ma i genitori spendevano mensilmente un enorme quantità di denaro per mantenere la figlia al meglio delle sue condizioni nell'ospedale. E più entrambe crescevano, più i soldi a loro disposizione venivano a mancare, fino a quando un giorno dovettero prendere una decisione drastica. Avevano messo in conto che le bambine sarebbero state due, ma non pensavano certo che una delle due li avrebbe quasi ridotti sul lastrico, per cui anche i medici gli consigliarono di prendere quella decisione: non riconoscere più Filomena come loro figlia e lasciare che staccassero la spina. Eccetto che con Diana, la giovane non aveva mai un accenno di movimento o di espressione, non aveva mai parlato e veniva continuamente nutrita attraverso delle flebo. E come se non bastasse, i due coniugi sembravano non avere un minimo di cuore. Facevano ogni scelta con fredda logica e pensavano sempre alla via più giusta da seguire, quindi non non gli fu difficile prendere quella decisione su Filomena come non gli fu difficile dirlo a Diana, cercando comunque di farle capire perché stavano facendo quella cosa. Ma lei, ovviamente, non poteva accettare il fatto che i due volessero e riuscissero ad abbandonarla così facilmente. Provò a convincerli, li pregò e li supplicò di ripensarci, ma tutto quello che ottenne furono rifiuti e notti in lacrime. Non poteva e non voleva abbandonarla e, che la teoria di Discord fosse vera oppure no, si sentiva responsabile per lei e per lo stato in cui versava. Quindi, anche se in profondo disaccordo con i genitori, decise che cosa avrebbe fatto da li in avanti. Da quel giorno, ogni pomeriggio dopo la scuola si recava e si reca ancora adesso all'ospedale per aiutare infermieri, medici e chiunque abbia bisogno di aiuto nei vari reparti in cambio del proseguimento dei trattamenti su di lei. Chi lavora li sa bene che cosa voglia dire per lei sopportare un peso del genere, ma hanno tutti capito quanto sia volenterosa nel farlo, per cui ogni volta che serve una mano è lei a cui la chiedono permettendo alla gemella di continuare a vivere

Con il tempo, Diana scoprì una cosa stupenda. Non era lei l'unica cosa a far reagire in un qualche modo Filomena. Durante un piccolo giro dell'ospedale, in cui Diana la aiutava a muoversi con una sedia a rotelle, si ritrovarono nella sala principale dell'edificio mentre alla TV stavano dando l'anime di Dragon Ball. Si bloccò felicemente stupita quando vide che Filomena aveva mosso la testa in direzione del televisore per vedere l'episodio, non si aspettava una cosa del genere e sicuramente non la voleva disturbare dato che, per una volta, sorrideva con qualcos'altro che non fosse lei. Si trattava di uno degli episodi in cui Mister Satan, nel tentativo di sconfiggere Majin Bu, si era inizialmente finto suo amico per poi arrivare anche a diventarlo veramente. La ragazza nel vedere il grosso essere rosa, per la prima volta nella sua vita, fece uscire due fievoli parole dalla bocca

Filomena “Majin...Bu...”

Per Diana fu impossibile trattenersi. Non poté non mettersi a piangere di gioia quando la gemella disse le sue due prime parole. Quando l'episodio terminò, Filomena ricadde nel silenzio e nell'inespressività più totale, mentre ancora Diana continuava a stringerla a se come mai prima di allora. Capì presto che la reazione non veniva solo con Dragon Ball, ma anche con molti altri cartoni animati ed anime, per cui ogni volta che sapeva essercene uno che le piaceva accendeva la TV nella sua stanza e lo guardava assieme a lei

Era proprio in ospedale che Discord era stato mandato, dopo essere andato a casa sua ed aver letto le menti dei genitori. Fuori dalla finestra dell'ottavo piano, perfettamente mimetizzato con l'esterno grazie alla sua magia caotica, il draconequus osservava la stanza di Filomena. C'erano solo lei e Diana all'interno, ed ogni parete era tappezzata di disegni fatti da lei durante gli anni per ricordarle che le stava sempre vicina. C'erano anche alcuni palloncini colorati attaccati alla sedia sulla quale la sua amica era seduta. Anche se la finestra era ben chiusa, la sua magia gli permise di sentire cosa le stesse dicendo mentre lei le teneva la mano per farle capire che fosse li

Diana “...per fortuna Unità ha ridato il controllo del corpo a Francy, altrimenti non so cosa sarebbe potuto succedere ad Adagio. Ma si è risolto tutto per il meglio! Mi fa ancora un po' male il naso, ma per il resto è tutto a posto!”

Non trovò per niente strano il fatto che gli stesse parlando di Unità dato che le aveva già detto tutto anche su Equestria e sul suo passato. Leggendo la sua mente in quel momento aveva capito bene quanto tenesse a lei e quanto tra le due non ci fossero segreti

Diana “Oh, ma io devo ancora presentarti un amico! Aspetta un secondo!”

Quasi credette di essere stato visto non appena Diana si avvicinò alla finestra, ma in realtà era andata li solo per tirare le tende, come poi andò alla porta per chiuderla a chiave. Non era comunque un problema per il draconequus, fece semplicemente in modo che la tenda davanti a lui fosse invisibile e continuò tranquillamente a vedere e sentire tutto, compresa Diana che si scoprì il braccio e rivelò il suo Cristallo. Non era necessario leggerle la mente, aveva capito che stava evocando il suo Costrutto, ed infatti pochi attimi dopo comparve nella stanza davanti alle due ragazze in tutta la sua stazza, riuscendo comunque a restare perfettamente in piedi

Diana “Ecco! Lui è Majin Bu! L'ho conosciuto solo oggi, è il mio Costrutto, quello di cui ti avevo parlato quando ti ho fatto vedere il Cristallo!”

Majin Bu “Ciao Filomena! È da quando ho scoperto che esisto che voglio conoscerti! La mente di Diana mi ha detto tanto su di te!”

Diana “Abbiamo deciso insieme il suo nome perché sapevo che sarebbe piaciuto a tutti e tre! Come ti sembra?”

Filomena alzò la testa in direzione del Costrutto. E con immensa sorpresa e gioia di Diana gli sorrise, dicendo nuovamente parole che lei adorava sentirle dire

Filomena “Majin...Bu...”

Diana “Si! Si! È lui! Non è quello di Dragon Ball, ma è il suo nome!”

La ragazza afferrò il proprio Costrutto per una delle mani scheletriche e la avvicinò a quella di Filomena per fargliela toccare. Il contatto con le ossa che le componevano non sembrava darle minimamente fastidio, tutt'altro, sembrava piacerle. Lo accarezzava fin dove riusciva, passando attraverso i resti umani che lo componevano ed arrivando a toccare anche l'elsa della sua mannaia. Sembrava piacerle sentirlo a contatto come le piaceva sentire Diana con se, ma cercava di più, quindi con una mano continuò a tenere Majin Bu e con l'altra cercò la sorella agitandole il braccio davanti. Diana si affrettò subito a stringergliela, facendole capire che entrambi erano li per lei e sentendo come se la sorella avrebbe voluto non staccarsi più dai due, arrivando sul punto di piangere. Ogni volta che sentiva la sua forza, si ricordava di quando i genitori stringevano le mani con lei, ricordandosi anche il modo in cui l'avevano ormai abbandonata da tempo

Diana “Siamo noi la tua vera famiglia...”

Prima che potesse accadere altro, Discord se ne andò. Il suo cuore non avrebbe retto alla vista dell'amica che stava per mettersi a piangere

 

Con questo, il draconequus termina di parlare. Ha detto tutto ciò che aveva scoperto nel pomeriggio e che era rilevante, aspettandosi più o meno le reazioni che tutti avevano avuto. Compresa quella di Diana, in cui tutti erano rimasti senza parole per replicare

Adagio “Non ci posso credere...hanno abbandonato la sorella di Pinkie e lei se ne deve prendere cura da sola...”

Sunset “Questi umani sono dei mostri! Perché Celestia li ha mandati proprio qui?!”

Discord “Dopo oggi me lo chiedo anche io Sunset. Ma non credo avesse tanto tempo per scegliere...”

Sunset “Si, però...”

Discord “Non stare troppo a pensarci, ormai quel che è fatto è fatto. Ma possiamo ancora aiutarli”

Paolo “Intendi...con la tua magia del caos?”

Discord “No, purtroppo. In questo mondo ci ho già provato con alcune bullette che infastidivano Fluttershy, la mia magia può modificare pensieri e conoscenze recenti ma quelle radicate profondamente nel passato sono impossibili da toccare”

Rosa “E come allora? Hai scoperto queste cose solo leggendo le loro menti! Solo Fluttershy te l'ha detto di persona e solo perché ormai lo avevi scoperto! Se non ce lo dicono loro, come facciamo ad aiutarli?!”

Discord “È vero. Non potremmo mai fare in modo che ce lo dicano di loro spontanea volontà. Dovremmo trovare un modo perché lo facciano e...”

Le sue parole si interrompono per colpa di una fitta terribile che lo colpisce dritto alla testa, costringendolo a stringerla per provare ad allentare il dolore

Paolo “Discord! Che cos'hai?!”

Discord addolorato “...uff...nulla, nulla...ho solo usato troppa magia caotica oggi...non riesco a recuperarla molto in fretta lontano da casa...”

Mentre il draconequus si massaggia le tempie dolorante per l'eccessivo sforzo, gli altri hanno il tempo di scambiarsi qualche sguardo. Sanno bene cosa fare

Gemma “Allora ti conviene fermarti per un po”

Discord “Cosa...no! Dobbiamo pensare a come farli riavvicinare tra di loro, a come fare in modo che non pensino più a tutte queste cose orribili, a come...”

Lulù “Discord, adesso calmati. Tu oggi hai già fatto molto più di quanto fosse necessario...e probabilmente più di quanto noi da sole avremmo fatto in parecchie settimane”

Discord “Si, forse...però...”

Trixie “Niente però. Tu pensa a riposarti ed a recuperare le forze, del resto ci occupiamo noi”

Paolo “Ora sappiamo di più su di loro, lascia che pensiamo noi al da farsi. Tu torna da Fluttershy e non dirle nulla, dacci solo un po' di tempo per pensare”

Discord “Io...beh...uff. Va bene, allora. Lascio tutto nelle vostre mani, io...mi prenderò una piccola pausa. Spero possiate pensare a qualcosa di buono...ne avremo bisogno. Devono chiederci aiuto...devono farlo, ad ogni costo”

Mentre il draconequus saluta e si allontana da li, i sette restanti si mettono tutti assieme a pensare con unica testa. Se volevano essere in grado di ritrovare i loro vecchi amici, non potevano fare altrimenti. Li avrebbero riportati indietro...a qualunque costo

 

 

 

 

 

Ed eccoci qui, finalmente i passati di tutti sono stati rivelati. Chi più e chi meno, ognuno di loro ha sofferto in qualche modo. Se lo supereranno o no starà solo a loro stabilirlo. Alla prossima!

MC Outlaw

 

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Capitolo 19
*** 19 - Luogo Sicuro ***


Per i ragazzi, la settimana passata era stata sicuramente la più faticosa di tutta la loro vita. In soli sei giorni avevano avuto rivelazioni che li hanno profondamente cambiati e segnati, oltre ad incontri che non potevano neanche lontanamente immaginare, al massimo ricordare. Dalla loro passata vita ad Equestria ai Polimorfi, dai loro vecchi amici ai nuovi Costrutti, ciò che come scoperto da Discord era stata fino a quel momento la loro difficile vita si era trasformata in qualcosa di forse ancora più complicato ma, al tempo stesso, di incredibilmente migliore. In un modo o nell'altro tutti loro erano già abituati a faticare, ma quella era stata una settimana particolarmente intensa per loro, per cui quasi di comune accordo decisero tutti quanti di passare la domenica a riposare ognuno per conto loro, per riprendersi sia dal piccolo periodo quasi senza respiro e sia da una triste verità che ormai avevano capito

Le loro uniche armi di un certo impatto contro i Polimorfi, gli Elementi dell'Armonia, non solo sarebbero stati più complicati del previsto da trovare ma quasi sicuramente tutti erano rimasti corrotti dalla Runa Apprendimento e ciò li avrebbe potuti portare a perdere il controllo del proprio corpo, arrivando a fare del male alle persone a cui tengono di più. Ma senza quegli oggetti non sarebbero mai riuscite a scacciare gli invasori della loro terra natale, quindi era comunque dolorosamente necessario ritrovarli ed usarli. Questi pensieri, comunque, non li toccarono neanche la domenica appena passata

Sono riaffiorati solo adesso, di lunedì mattina davanti alla scuola. Ci sono tutti quanti compreso Discord, stranamente volenteroso di venire li quella mattina. La mente di tutte e sei le ragazze del gruppo, rivedendo il loro amico Francesco, fa ingiustamente in modo di ricollegarlo ad Unità, cosa che lui stesso si sente addosso per colpa dei loro sguardi preoccupati

Francesco “State tranquille, sono io, non...non quello li”

Sabrina è la prima a rendersi conto di come lo stanno fissando agitate

Sabrina “Scusaci! È che...insomma...è stato molto spaventoso e...”

Francesco “Non devi scusarti, capisco molto bene quello che dici. È stato orribile per tutti...”

Solo in quel momento si rendono conto che anche per lui stesso la cosa è stata abbastanza dura da vivere, forse anche più che per tutte loro. Non possono non sentire addosso un piccolo senso di colpa. Discord cerca di risollevare la situazione

Discord “Sentite, adesso basta pensarci. Ora che sappiamo come funzionano gli Elementi sotto l'effetto della corruzione, possiamo prendere alcune piccole contromisure. Intanto Unità non ha corrotto me quando ho toccato l'Elemento, quindi o io non sono corruttibile o, cosa molto più probabile, solo Francy può essere corrotto da Unità, così come solo voi credo potrete essere dai vostri Elementi. Quindi quando li troveremo sarà qualcun altro a prenderli, non il loro portatore originario. Inoltre Adagio e le Crusaders stanno pensando ad una Cristalloneria da usare su di voi per difendervi dalla corruzione, se la riusciranno a creare sarete al sicuro anche dal vostro Elemento”

Barbara “E se non ci riuscissero? Ho fiducia in loro, certo...ma le Cristallonerie mi sembrano molto complicate da creare da zero”

Discord “...l'unica cosa che posso dirvi è che quelle sono probabilmente le uniche cose in grado di sconfiggere i Polimorfi, corrotte oppure no...”

Jackie “Dici...che dovremmo lasciarci corrompere?”

Discord “Io...non so quanto possa essere brutto farsi corrompere. Ma se è per salvare il nostro mondo, io lo farei...”

Francesco “Non è una buona idea...Unità mi ha lasciato andare solo per noia, altrimenti sicuramente avrebbe ancora lui il controllo di me. Se non troviamo un modo sicuro per liberarci dalla corruzione io...” sospira innervosito “Io ODIO che gli altri decidano per me...”

Per quanto le sue amiche concordino con la sua affermazione, solo Discord la riconduce alle sue scoperte di due giorni prima. Sicuramente si riferisce al fatto che i genitori lo avevano costretto a trasferirsi solo per via della ragazza che gli piaceva

Discord \Maledizione...capisco che deve essere stata dura, ma dovrebbe riuscire comunque a dirlo!\

Mentre Discord si trattiene a labbra serrate dal rivelare tutto, la campanella suona e tutti gli studenti in massa iniziando ad avviarsi nelle loro classi

 

I sette ragazzi ed il draconequus una volta entrati in classe trovano già tutti i restanti conoscenti, sia il gruppo con le Crusaders che quello di Sunset

Paolo “Siete arrivati finalmente!”

Discord, per comunicare con Paolo senza farsi sentire dalle sue amiche, apre un canale di comunicazione mentale magico con lui

Discord \Avete trovato un modo per farli parlare dei loro problemi?\

Paolo capendo l'origine della voce \Ancora no, ma quello che vogliamo fare oggi forse li aiuterà ad aprirsi\ “Bene ragazze. Oggi abbiamo in mente un bel viaggetto verso Equestria, spero siate pronte”

La loro reazione nel sentire quelle parole è di sgomento, cosa neanche troppo strana dato il precedente viaggi”

Chiara “Non vorrete...andare a cercare gli Elementi, vero?”

Barbara “...non è che possiamo rimandare? Non me la sento proprio di...come dire...rivivere quello che è successo sabato”

Loretta “Se anche gli Elementi aspettano qualche altro giorno per essere ritrovati non potrà essere così male...”

Gemma “Tranquille, non vogliamo andare a cercarli. Sappiamo che avete paura...e anche noi ne abbiamo un po', a dirla tutta. Ma non solo per noi, neanche voi siete al sicuro”

Rosa “Prima di ricominciare a cercarli vogliamo vedere se è possibile creare una Cristalloneria per difendervi dalla corruzione, è troppo pericolosa per tutti quanti. Dobbiamo cercare un po' di sicurezza extra, non possiamo permettere che veniate corrotte come è successo a Francy”

Lulù “Per farlo avremo bisogno di aiuto però. Anche se Adagio è un genio per quanto riguarda i Cristalli, più Cristallomanti ci pensano e più sarà facile venirne a capo”

Adagio imbarazzata “Grazie Scootaloo...comunque sia, l'idea è di aprire un portale verso il loro rifugio, così potremo parlare con tutti i Diamond Dog Cristallomanti che ci sono li. Io purtroppo non posso venire ad Equestria, quindi l'unico modo possibile è farli venire da questa parte”

Sunset “E così facendo potrete andare a farvi vedere dagli abitanti del rifugio. Crediamo che riuscirete a dargli di nuovo un po' di speranza...ne hanno davvero molto bisogno di questi tempi...”

Trixie “Anche solo vedervi sicuramente li farà sentire più al sicuro. È comunque un segno che finalmente la situazione sta cambiando”

I ragazzi, Discord compreso, ascoltano ed assimilano ogni parola detta dai loro amici. Ogni frase è fondata e carica di buone speranze, quindi non può certo essere un male farlo

Sabrina “Voi che ne dite? A me sembra una buona idea...”

Barbara “Perché lo è! Gli farà sicuramente vederci dopo tutti questi anni!”

Jackie “E poi magari a rivedere qualcuno di loro potrebbero ritornare alcuni dei nostri ricordi!”

Loretta “È vero, il fatto che Spike e le nostre sorelline non li conoscessero non significa che valga lo stesso per noi!”

Diana “Allora andiamoci subito! Sarà fantastico!”

Mentre anche Francesco e Chiara mostrano il loro consenso, Discord osserva compiaciuto l'avanzata del piano pensato dal gruppo di Paolo. Magari non le farà aprire con i loro amici e non gli farà confessare i loro problemi, ma è una buona alternativa per i loro ricordi e anche per abituarle meglio al loro corpo originale. Inoltre ha fiducia in ciò che conosce di Equestria e dei suoi abitanti, anche con la minaccia dei Polimorfi incombente non saranno sicuramente cambiati così radicalmente da averli resi duri di cuore. Se vedono che le loro amiche nonché salvatrici designate hanno bisogno di aiuto, non esiteranno certo a darglielo

 

Mentre Trixie con le coordinate già ricevute pensa ad aprire il portale dentro all'armadietto per evitare che possa essere visto, le sette portatrici si ritrovano a guardarsi negli occhi mostrandosi a vicenda il loro disagio. Per loro è un po' come salire su un palcoscenico, da quello che gli è stato detto sanno che già prima erano una sorta di celebrità. Ora che c'è questa necessità della loro presenza poi saranno sicuramente al centro dell'attenzione. Incredibilmente è Diana che cerca di rassicurare tutte

Diana “Non dobbiamo avere paura, non è una cosa così complicata. Sono tutte persone che vogliono solo sentirsi il cuore in pace almeno per una giornata, e se noi possiamo aiutarli a farlo allora facciamolo. Non si aspettano altro che noi parliamo con loro, che li facciamo sentire come se tutto vada bene e che anche noi gli siamo vicini. Fidatevi, è facile mostrarsi felice davanti a tutti...”

Discord, sentendo quelle parole, deve trattenere un sacco di cose che vorrebbe dire ma che si è ripromesso di non fare. Sa che è proprio lei a fingere un sacco di cose, lo sa bene, lo ha visto con i suoi occhi e lo ha letto lui stesso nei suoi pensieri che lo fa con un sacco di persone. Per risolvere il problema, trasforma la sua testa in quella di un merluzzo gigante, suscitando lo stupore generale

Chiara “Ehm...Discord? Che fai?”

Discord, dato che essendo un pesce non può parlare, tira fuori un cartello con scritto in caratteri cubitali “Volevo cambiare stile”. Le sette si scambiano delle espressioni tanto confuse quanto consapevoli del soggetto con cui hanno a che fare, mentre il draconequus cerca di calmarsi per quanto lo possa trovare difficile. Per sua fortuna interviene Trixie

Trixie aprendo l'armadietto “Bene, la grande e potente Trixie ha finito! Quando volete!”

Nel momento in cui apre lo sportello, dal portale passano e si fanno avanti una decina di individui, quasi tutti uomini intorno ai quarant'anni indossanti una tunica di colore grigio perlato. L'unico più anziano, in testa a tutti, ha anche con se un grande paio di baffi bianchi. Le sette studentesse e Discord si sorprendono nel vederli, mentre il resto di loro sembra non esserne molto colpito

Scootaloo “Astro! Che bello rivederti! È quasi un anno che non ti vediamo!”

La giovane, dopo aver gridato il suo nome, si getta su di lui per stringerlo in un abbraccia, seguita a ruota dalle altre due Crusaders

Astro “Ahi! Ragazze! Fate piano! Anche io sono felice di rivedervi, ma la schiena mi serve ancora!”

Solo il nome basta a chi non aveva idea di che cosa stesse succedendo per rendersene conto. Se quello è lo stesso Astro del racconto di Paolo, allora vuol dire che sia lui che i nuovi arrivati devono essere i Diamond Dog Cristallomanti del rifugio, anche loro mutati in esseri umani con il viaggio dimensionale. Paolo chiarisce la situazione a chi ne è estraneo

Paolo “Non volevamo fargli una sorpresa con la storia di creare una Cristalloneria anti-Corruzione, quindi ieri dopo averci pensato bene li abbiamo contattati con un Cristallo Comunicante, una Cristalloneria identica a quelli che in questo mondo sono i cellulari. Gli abbiamo parlato di voi e degli Elementi, sanno già tutto”

Il capo dei Diamond Dog, una volta scollatosi di dosso l'affettuoso trio, passa ad osservare il gruppo degli Elementi

Astro “E così sono loro? Si...sento in loro il potere Cristallomantico degli Elementi. E percepisco anche il tuo, Sirena” dice rivolgendosi ad Adagio “È un onore per me incontrare un'esponente della razza più esperta nel campo della Cristalloneria”

Adagio “Certo...niente smancerie, andiamo dritti al sodo”

La sua reazione quasi indispettita di fronte alle sue parole lasciano un po' stupite le Crusaders

Gemma “Andiamo Adagio, almeno presentati...”

Adagio “Non siamo qui per fare amicizia e soprattutto non per parlare delle Sirene, dobbiamo realizzare una Cristalloneria, ok?”

Le sue parole non lasciano dubbi sulla sua reazione, almeno non a chi è a conoscenza del suo passato. Dopo il bando da parte di Starswirl, né lei né Aria e Sonata hanno più avuto contatti con altre Sirene, per cui è molto probabile che anche solo parlarne adesso la faccia solo stare male. Ed anche Astro lo capisce

Astro “Ma certo, la Cristalloneria contro la Corruzione dei Potenziatori Estremi. Ci mettiamo subito al lavoro” si rivolge alle portatrici “Nel frattempo, se volete, voi potete andare nel rifugio a fare un giro. Ci sono un paio di sopravvissuti che hanno detto di conoscere bene alcune di voi”

Una bella notizie che li riempie di gioia. Non solo alcune loro vecchie conoscenze sono ancora vive, ma rivederli sicuramente le farà felici e, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere un buon modo per risvegliare altri ricordi del loro passato. Di colpo, tutta l'ansia di doversi far vedere sparisce e viene sostituita dalla curiosità e dall'impazienza di vedere dei vecchi volti

Sabrina “Andiamo subito! Tutte pronte?”

Francesco “Sicuro che lo siamo! Andiamo!”

Nel mentre si avviano verso il varco, Chiara si blocca per un momento e si volta indietro, vedendo uno di loro bloccato

Chiara “Discord? Tu non vieni?”

Il draconequus, nuovamente con la sua vera testa, sperava di passare inosservato, ma non avendo funzionato fa il finto tonto

Discord “Chi? Io? Oh, certo che no. Non tutti i pony mi hanno ancora perdonato per quello che ho fatto con Tirek...”

Chiara “Ma questo non è importante. Comunque la pensino, adesso noi sappiamo che sei dalla nostra parte. Io...noi ci fidiamo di te, e vorremmo che lo facessero tutti”

Jackie “E a dirla tutta sei anche la prova che possiamo farcela. Se non sbaglio sei il primo che è stato liberato da una dalle Torri! Se non dai speranza tu, non so chi altro potrebbe dargliela!”

Barbara “E se resti con noi potresti spiegarci qualcosa su chi c'è nel rifugio, magari ci farai tornare qualche ricordo anche tu”

Discord “Beh...se lo dite voi, allora va bene. Verrò anche io!”

Sabrina “Perfetto! Voi invece?” rivolta a Paolo, Trixie e Sunset

Astro “No, almeno Spike abbiamo bisogno che resti qui. Lui e Discord sono stati gli unici di voi che hanno toccato l'Elemento dell'Unità e non sono rimasti corrotti, potrebbe esserci utile fare delle prove con uno di loro”

Paolo ironico “In altre parole, visto che Discord non c'è, sono la loro unica cavia”

Sabrina “Oh...”

Sunset “Noi invece veniamo, almeno vediamo anche noi quanti sono i presenti nel rifugio”

Detto ciò anche loro si aggregano al gruppo e, dopo i dovuti saluti, varcano il portale e si avviano verso il rifugio del Tartaro

 

Una volta arrivati con i loro aspetti di pony e draconequus, la prima cosa che li colpisce è proprio il luogo. Paolo gliene aveva parlato descrivendolo come era al loro primo arrivo, triste, spoglio e con solo qualche decorazione a cercare di abbellirlo. Invece adesso hanno davanti un luogo caldo e ben illuminato, accogliente e rilassante come il salone principale di un lussuoso hotel. Sui muri rocciosi vi sono appesi numerosi candelabri che riescono ad illuminare probabilmente l'intero rifugio grazie alla posizione studiata fino al millimetro, inoltre i mobili che riempiono la stanza sembrano appartenere alla villa di qualche riccone per quanto rustici e puliti. Il portale d'ingresso, inoltre, ha al loro fianco due statue di pietra gigantesche rappresentanti dei Diamond Dog in armatura e muniti di spada. Davanti al portale, ad attenderli, ci sono in tutto cinque loro vecchie conoscenze. In primo luogo ci sono Spot, Fido e Rover, i tre Diamond Dog che in passato avevano rapito Rarity per farle cercare gemme preziose, di cui Paolo già gli aveva parlato. Il quarto è un unicorno con il pelo di colore giallo pallido, gli occhi verdi e la criniera striata di giallo e di rosso, esattamente come i lunghi baffi. Il quinto, invece, li lascia paralizzati. Un essere completamente nero se non per via del carapace violaceo, degli occhi rossi infuocati e delle ali da insetto. É un Changeling ma, per loro che non li ricordano, la prima cosa che fanno è ovviamente andare nel panico e gridare

Rainbow “UN POLIMORFO!”

Spot “Hey! Calma! Non è un Polimorfo! È un Changeling!”

Pinkie “...un...Changeling?”

James “Uff, sospettavo che sarebbe finita così. È la prima cosa che ho pensato quando ci hanno detto che non ricordate nulla”

Francy lo osserva negli occhi e, come un lampo a ciel sereno, subito gli tornano in mente ricordi a proposito dell'insettoide

Francy “James...aspetta, tu eri un membro della mia squadra, la squadra Rho!”

James “Ti...ti ricordi?! Grazie a Chrysalis! Temevo che ci avremmo messo una vita!”

Subito dopo quelle parole, il Changeling si fionda in volo ad abbracciare il vecchio amico

James “Sono così felice...almeno non è solo Bow ad essere sopravvissuto...”

Un po' stupito del gesto, Francy non manca comunque di contraccambiare, suscitando lo stupore del resto delle sue amiche, eccetto che quello di Trixie e in parte quello di Twilight

Rarity “Voi eravate amici? Ora che me ne avete parlato, ricordo qualcosa dei Changeling...non avevate attaccato una città?”

James “Si, Canterlot, ma io non ero tra di loro. Anzi, sarei stato loro nemico se avessi avuto il tempo di intervenire. Princess Cadence ed il generale Armor hanno sistemato tutto anche da soli”

Trixie “Si, ma comunque non potreste conoscerlo, solo noi due e Twilight sapevamo di lui. È uno dei membri della vecchia squadra speciale di Francy, nella Everfree Forest. Una delle tante razze che venivano addestrate ed accolte li, anche se da quello che so lui è stato l'unico a decidere di non vivere con il suo sciame”

Rainbow “Oh...allora scusa, non era il caso di gridare. È solo che sei così simile a loro...”

James “Lo so, ho anche avuto dei problemi per questo. Però ci sono due cose che differenziano noi Changeling da quei mostri, la prima è che la nostra trasformazione è magica, loro invece mutano realmente il loro corpo. In secondo luogo...”estrae un coltello dall'interno del carapace con i denti e si fa un taglietto sullo zoccolo”...il nostro sangue è verde, mentre loro ce l'hanno rosso...ahi”

Francy osservando la ferita più profonda del voluto “Bastava dircelo, non dovevi farlo”

James “Già...forse non dovevo...”

Applejack “Aspetta...anche tu puoi trasformarti?”

James, sentendo la domanda, risponde nuovamente mostrando le sue capacità. Per un istante il suo corpo viene avvolto da fiamme verdastre diventando identico ad Applejack in tutto e per tutto, anche nella voce

James “Esattamente. Ma a differenza degli altri Changeling...” le fiamme verdi lo avvolgono di nuovo, questa volta trasformandolo in un drago verde “...posso assumere forme più grandi di me. Sono sempre stato diverso, per questo ho deciso di venire ad Equestria”

La sua magia lo riporta infine alla sua forma originale, compreso il taglio. Intanto, alle sue spalle, l'unicorno sembra essere quasi in imbarazzo nello stare li. Applejack lo nota subito

Applejack “Hey, tu” l'unicorno drizza le orecchie “Mi ricordo di te. Ti chiami Flam, giusto?”

Flam “Io...si, sono io...”

Applejack “Ho recuperato dei ricordi su di te...ma ricordavo che avevi anche un fratello”

Flam intristito “Si...mio fratello Flim...lui è morto da anni ormai...mi ha fatto da scudo con il suo corpo da un Polimorfo e mi ha dato il tempo di scappare...se solo avessimo continuato assieme, Fido e Rover avrebbero salvato entrambi...”

Applejack “Oddio...mi dispiace...”

Flam “Cerco di non pensarci più, ormai...anche se sento sempre la sua mancanza. Ma adesso che siete tornate voi, sono sicuro che lo potrete vendicare! Lui, come tutte le altre vittime!”

Le parole di Flam le riportano alle loro preoccupazioni precedenti. Chiunque in quel rifugio avrà sicuramente quel genere di aspettative, mentre loro hanno persino una giusta paura di usare gli Elementi per via della Corruzione

Twilight “...noi...”

Flam “Ovviamente, prima sarà necessario difendervi dalla Corruzione. Non vogliamo certo che diventiate voi i mostri”

Nuovamente le parole dell'unicorno le colpiscono, non spaventandole ma stupendole

Fluttershy “Voi...lo sapete?”

Rover “Certo che lo sappiamo, Astro ci ha detto tutto. Vogliamo tutti che spariscano dal nostro mondo, ma non se la cosa è pericolosa per voi”

Fido “Ci mancherebbe altro! L'ultima cosa che vogliamo è che altri soffrano per colpa dei Polimorfi”

Spot “Per il momento a tutti nel rifugio basta vedere che voi ci siete, non si aspettano altro finché non sarete in grado di usare gli Elementi senza pericoli”

Nonostante le loro paura prima di quel viaggio, il cuore degli Elementi adesso è in pace. Era esattamente come gli avevano detto i loro amici, non devono avere nulla di cui preoccuparsi. Tutti in quel mondo sembrano capirli e non volere da loro più del necessario. La cosa non può che farli quasi commuovere, dopo una vita intera piena di sofferenza famigliare sono bastati due minuti ad Equestria per farli sentire in pace con se stessi

Discord “Beh, vogliamo restare qui tutto il giorno o andiamo a farci un giro?”

Pinkie “Certo che no! Andiamo a conoscere tutti quanti!”

Non se ne rende conto, ma a differenza di come ha detto qualche minuto precedente è proprio lei la prima che è felice di essere felice senza dover fingere nulla. Non sente neanche di doverlo fare, è semplicemente felice di essere li. Nonostante le tragedie in superficie, Equestria è comunque casa loro, ed è una cosa che non possono e non riescono ad ignorare

 

Il resto del rifugio è praticamente identico alla sala del loro arrivo, decorato con candelabri illuminati e mobili vari per far sembrare tutta la grotta un'immensa stanza. E mentre passeggiano, osservando tutte le varie grotte minori trasformate in altre stanze, vedono un sacco di altri abitanti di Equestria, molti di più di quanti ne avessero visti prima. Pony, Diamond Dog, Grifoni, Bisonti e molti altri esseri che non appena li vedono si mettono subito a sorridere e li salutano, facendoli sentire in mezzo a molti più amici di quanti potessero mai immaginare di avere. Persino Pinkie quasi non riusciva a credere che fosse possibile essere così circondati da persone gentili. Ma più di loro è Discord ad essere sorpreso, non è sicuramente possibile che non si ricordino di lui e di tutte le sue malefatte, eppure anche lui viene salutato e riconosciuto come loro amico

Flam “Beh, cosa volete fare? Ci sono un sacco di cose che i Diamond Dog hanno ricreato qui sotto, dalle fiere texane ai giardini zoologici. È un buon modo per non impazzire. Qualche preferenza?”

Applejack “Beh...una bella fiera la vedrei volentieri. Una volta ci partecipavo anche, ma per adesso anche solo vederle mi va bene”

Sunset “Che ne dite, ognuna va dove vuole e ci ritroviamo al portale più tardi?”

Rainbow “Per me va bene! Io vado con Applejack!”

Flam “Allora andiamo, vi ci porto io”

Mentre le due assieme all'unicorno si dirigono nella caverna con la rappresentazione della fiera, Fluttershy decide di andare con Discord e Rarity ai giardini accompagnate dai tre Diamond Dog, con il desiderio di incontrare qualche animale di Equestria. Pinkie sparisce quasi subito da sola, eccitata come non mai nel conoscere tutti gli abitanti del rifugio. Francy, Twilight, Sunset, Trixie e James si dirigono invece verso la biblioteca, dove gli è stato detto che si trovano la maggior parte degli abitanti esterni ad Equestria, oltre ad essere il luogo più vicino alle prigioni

James “Sono sicuro che vi piacerà. Abbiamo raccolto molti libri da tutta Equestria ed oltre, almeno fin dove abbiamo potuto. Capirete che neanche per noi militari è sicuro uscire di qui”

Nel vederlo camminare, notano il suo zoppicare per colpa del taglio fatto pochi minuti prima. Non ha avuto una buona idea a farselo, ma non può certo andare avanti così. Francy lo ferma e gli solleva la zampa, osservando e sentendo che l'arto pulsa molto

Francy “Hai uno straccio, un qualcosa che possa strappare?”

James “Beh...ho questo” tira fuori dal carapace un paio di fogli di carta per pulire “Servono a pulirmi il carapace, vanno bene?”

Francy “Sono perfetti”

Con i denti afferra e strappa i fogli a metà i fogli, rendendoli più piccoli e più facili da legare. Poi, semplicemente osservandola da dietro i suoi occhiali da sole, si accerta che la ferita non sia infetta e gli avvolge la zampa con la carta, stringendola in modo che il sangue smetta di uscire

Francy “Stringe troppo?”

James “No, è perfetta...accidenti, non si direbbe che una volta avevi il tatto di un elefante”

Francy “Beh...i miei...voglio dire, le persone che mi hanno fatto nascere nell'altra dimensione sono entrambi dottori, ho imparato qualcosa da loro”

James “Beh, è una bella fortuna!”

Francy cupo “Si...una fortuna...”

James senza notare il tono dell'amico “Comunque sia, siamo arrivati!”

I quattro si aspettavano una stanza ben più piccola, magari una come ricordavano la vecchia Golden Oak, invece davanti a loro si estende un'intera grotta piena in ogni parete di libri diversi fino al soffitto. Il solo fatto che la sezione della lettera “A” occupi una buona decina di metri in lunghezza è una cosa da tenere in considerazione per quanto riguarda il numero di libri

Sunset “Fantastico! Chissà quanti libri che non ho mai letto!”

Trixie “Andiamo, forza!”

Senza aspettare oltre, le due unicorno partono al galoppo verso sezioni da scoprire, mentre Twilight resta a fianco del pony e del Changeling

James “Heh...Trixie è un topo di biblioteca come sempre, e sembra che anche l'altra vostra amica lo sia”

Francy “Tu non vai Twilight? Ricordo che anche tu amavi i libri”

Twilight euforica “Io...si, adesso vado, devo solo...organizzarmi bene! Wow, ci sono troppe cose da leggere!”

James “Lo sospettavo. Beh, ti lasciamo ai tuoi pensieri, io porto Francy ad incontrare delle reclute della Everfree Forest. O vuoi venire anche tu?”

Twilight “Oh, no, io adesso mi butto a leggere, voi andate pure!”

James “Va bene. A dopo!”

Così, mentre la coppia di soldati si allontana, Twilight può distogliere lo sguardo dalla biblioteca. Da quanto è vasta non nasconde certo di non aver voglia di buttarcisi e di scoprire un sacco di libri, magari rileggendone anche di vecchi, ma al momento c'è una cosa che le interessa. James le ha detto che la biblioteca è collegata alle prigioni e lei, dopo aver ripensato alla storia di Spike, aveva già deciso che era li che voleva andare. Senza farsi vedere da nessuno sgattaiola via, pronta ad incontrare quello che probabilmente è stato il suo più grande nemico, ancora più pericoloso di Discord e di ogni altro essere malvagio che lei e le sue amiche abbiano fronteggiato

Twilight “Sto arrivando da te, Tirek”

 

 

 

 

 

E dopo tanto...TANTO tempo, eccomi a riscrivere! Non l'ho abbandonata, l'ho solo lasciata un po' nel dimenticatoio, tutto qui. Ma tutta la storia è ancora ben lontana dall'essere finita. Se lo vedete andare un po' ”a momenti” è perché l'ho scritto proprio “a momenti”, nel senso che l'ho iniziato un sacco di tempo fa e l'ho finito solo ora. Per adesso, quindi, vi lascio qui, con Twilight diretta dal nemico che io considero il più cazzuto mai visto ad Equestria. Cosa farà? Lo vedrete alla prossima...e vi prometto che non sarà così lontana. Ci vediamo!

Ah...James viene dall'Autobiografia del mio OC, ma tutto quello che c'è da sapere su di lui l'ho spiegato qui

MC Outlaw

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Capitolo 20
*** 20 - Vita nel Rifugio ***


Un'immensa caverna, dal soffitto costellato di stalattiti e con un burrone senza fondo attraversato unicamente da strette viottole, tutte collegate direttamente ad ognuna di quelle che un tempo erano le celle di esseri antichi e malvagi confinati nelle sue profondità. E forse lo sono tutt'ora, nessuno può saperlo, essendo quella una grotta senza fine chissà cosa vi è celato nelle sue più oscure profondità. Ciò forse era voluto dai suoi costruttori, se mai sono esistiti, non si sa nemmeno se il misterioso luogo sia naturale o frutto del lavoro di sadici ed antichi carcerieri. Queste sono le prigioni del Tartaro, area malfamata custodito unicamente da Cerbero, scomparso e dato per morto dall'arrivo dei Polimorfi. La sua assenza non è stata comunque un male, il suo prigioniero più importante è ben rinchiuso dentro la sua cella, impossibile da scassinare o da aprire se non dall'esterno. Ed è proprio da lui che Twilight si è diretta, intenzionata a parlargli e a discutere con lui come Spike al suo arrivo

Il pericoloso mostro è li, nella sua gabbia impenetrabile, intento ad osservare uno spettacolo di marionette create dalla sua magia del Caos acquisita. E mentre lui si spancia dalle risate, l'alicorno si avvicina intimorita

Tirek “UHAHAHA!! Troppo divertente! Non mi stancherei mai di vederlo!”

Solo dopo qualche minuto da importanza alla presenza di Twilight, già avvertita fin dal suo arrivo ad Equestria attraverso il portale

Tirek “Sai, non credevo che saresti venuta a farmi visita. Una partita a scala quaranta?” tira fuori un mazzo di carte da dietro l'orecchio e la fa sobbalzare sobbalzare

Twilight “Ehm...i-io...”

Tirek “Forse non ti piace? Magari allora ruba mazzetto? Poker? Briscola? Scopa? Magari solitario? In quello sono diventato bravo!”

Vedendo però che la sua ospite sembra più spaventata che altro, cambia il proprio tono da divertito a serio ed inizia a mischiare ciò che ha tra le mani come un vero mazziere da casinò

Tirek “Beh, allora mi vuoi dire perché sei venuta qui?”

Twilight “Io...sono qui per parlare...con te”

Tirek “E di che cosa dovremmo parlare noi due? Ho provato a conquistare Equestria, abbiamo lottato, tu e le tue amichette mi avete sconfitto e adesso sono imprigionato qui. Non vedo molti argomenti di discussione tra di noi”

Da come parla e si comporta non ci vuole certo molto a capire che la magia caotica lo ha contagiato quasi interamente, facendolo diventare falsamente amichevole come Discord pur mantenendo lo stesso i suoi modi bruschi

Twilight “Ecco...tu...”

La pony prova a parlare, ma non trova le parole per esprimere quello che vuole dire, non di certo davanti ad un essere che sa bene essere un grande pericolo. Il centauro, quasi esasperato dal suo tentennare, prende la parola di nuovo

Tirek “Uff, qui facciamo notte! Facciamo che te lo dico io, tu sei qui perché vuoi il mio aiuto!”

Twilight “Cosa...come lo sai?”

Tirek “Piccola principessa, la lucertola tua amica ti ha pure detto che io posso leggere nelle menti. È da quando sei arrivata nel rifugio che volevi vedermi per chiedermelo, ma volevi essere da sola per farlo. Quindi, cosa vuoi che io faccia e, cosa più importante...perché dovrei farlo?”

Twilight “Tu...sei l'unico che può farlo. Sei l'unico essere che mi conosce e odia abbastanza per aiutarmi...”

Tirek “Mmhh...abbastanza insensato...spiegati meglio”

Twilight “Io voglio...voglio creare un Costrutto. Le nostre amiche ci hanno spiegato che i Costrutti si generano basandosi sul nostro spirito, ed io ho pensato che...se tu mi trattassi male, se mi raccontassi e dicessi cose che solo qualcuno che mi detesta potrebbe fare, arrivando a farmi arrabbiare e a farti odiare, allora...”

Tirek “Allora ne uscirebbe un Costrutto talmente carico di odio e di rabbia che sarebbe una macchina da guerra perfetta. Si, un piano niente male...” dice malevolo, anche se quasi con un tono triste “Ma resta ancora una domanda a cui non hai risposto...perché mai dovrei aiutarti? Non ne ho motivo. Se tu e le tue amiche moriste io sarei molto più felice, non trovi?”

Twilight “Perché...i Polimorfi sono un pericolo anche per te. Se anche riuscissi a liberarti e ad uscire, neanche tu potresti avere scampo contro di loro. E per quanto questo luogo possa essere sicuro, ho paura che...”

Tirek “Che non reggerà per sempre” termina ancora una volta lui, sempre leggendo nella sua mente “Ma questa è solo una tua idea, Twilight, come lo è il fatto che io sia più debole dei Polimorfi. Non ti ricordi neanche quanto io sia realmente potente, lo hai solo visto grazie ad un sogno di Discord e in un momento in cui avevi pure i poteri di altre tre principesse alicorno. Ma...” L'ultima parola fa drizzare le orecchie all'alicorno “...ammetto che se qualcuno facesse il lavoro sporco per me ne sarei molto contento. Anche se riuscissi ad uscire di qui, ritrovarmi a dover combattere migliaia di invasori per sopravvivere non mi sembra una bella prospettiva. E se tutto quello che devo fare è insultarti, è tutto di guadagnato per me!”

Twilight speranzosa “Allora...”

Il centauro sbuffa innervosito. Ammettere che l'idea di insultarla gli piaceva era facile persino da intuire, però accettare che per lei è anche un aiuto gli fa cambiare prospettiva. Un tempo non avrebbe mai e poi mai aiutato uno di quelli che lui considerava e ancora considera un patetico pony. Eppure, forse per la situazione in cui verte il mondo o forse per altro si è ritrovato a pensare che aiutarla non sarebbe stato così male in fondo. Quindi, dopo averla fissata negli occhi per convincersi, le fa cenno di muoversi

Tirek “E sia, vai a prendere quello che ti serve per creare un Costrutto. Io non ho certo in programma di uscire per oggi, quindi mi troverai qui. E portati dei fazzoletti perché non ci andrò certo leggero con te. Ho anche avuto accesso ad alcuni tuoi momenti passati grazie a Spike e agli abitanti del rifugio che ti conoscevano...ci sono moltissime cose che posso dirti per farti male! Hahaha!”

Twilight euforica “Grande! Vado subito!”

In qualche modo sapeva già da prima che Tirek avrebbe accettato di darle una mano, non solo per la prospettiva di insultarla e di distruggerla psicologicamente. In ogni caso non è il momento di pensarci, deve correre a chiedere dove è possibile trovare un Cristallo ed un Cuore di Timberwolf, per cui si volta e inizia a trottare velocemente verso il vero e proprio rifugio, lasciando il centauro ai suoi pensieri

Tirek “Prima spingo il drago ad allenarsi e a diventare più forte, ora accetto di aiutare questa pusillanime...forse mi sono rammollito dopo lo scontro con le portatrici degli Elementi. Bah...” fa materializzare nella sua mano un cocktail al posto del mazzo di carte “Per lo meno mi divertirò un po'. Spero che si metta anche a piangere, sarebbe...grandioso”

 

In biblioteca, mentre Trixie e Sunset sono impegnate a trasportare sugli appositi tavoli enormi pile di libri tutti da leggere, James ha accompagnato Francy da un gruppo di sopravvissuti diversi da quelle che i suoi simili nella maggior parte dei casi considerano razze socievoli. Infatti, oltre che al corridoio principale ed alle prigioni, la biblioteca è collegata ad un area artificiale boschiva, che il Changeling subito espone al compagno

James “Eccoci nella New Everfree Forest. La hanno creata i Diamond Dog così che i superstiti che non vanno d'accordo con i pony o viceversa possano avere un luogo familiare dove vivere. Non so se lo ricordi, ma molte delle razze che i tuoi simili consideravano ostili vivevano nella Everfree Forest”

Francy “Ho ricordi del genere, ma sono per lo più legati al campo di addestramento. Mi ricordo infatti che c'erano pochissimi pony oltre a me e...uhm...ho due nomi sulla punta della lingua, ma...”

James “Sono forse Bow e Dagg?”

Francy “Si! Mi sai dire chi sono? Tu e Spike avete già nominato Bow, ma non ricordo ancora bene nulla su nessuno dei due”

James “Beh, loro erano come te due dei dieci Generali di Equestria. Spike ti avrà parlato di Bow perché si trova in un altro rifugio con cui siamo in contatto...mentre purtroppo Dagg non è sopravvissuto. Nonostante avesse la forza fisica di venti minotauri, quando lui e gli altri Generali hanno guidato tutte le forze armate di Equestria contro i Polimorfi, soltanto Bow di loro nove è riuscito a salvarsi, mentre l'esercito è stato quasi completamente spazzato via...”

Francy con un senso di disagio “Tutti i Generali...tranne me. Non ricordo nessuno di loro, ma sento che erano molto forti...se fossi rimasto, forse tutti insieme saremmo riusciti a...”

James “Non puoi certo colpevolizzarti per quello, amico. Non sei scappato, non te ne sei neanche andato di tua spontanea volontà. E poi quello che conta è che adesso sei qui per dare una mano contro i Polimorfi”

Intanto che i due discutono, inizia a scendere dal cielo una gigantesca creatura alata di colore rosso acceso. L'aspetto e le dimensioni non possono confondere neanche chi non lo ricorda, quello che hanno davanti è un Drago in tutta la sua maestosità. Mentre il pony lo osserva appoggiarsi a terra senza dire una parola, stupito dal fatto che nonostante la dimensione anche un animale del genere sia entrato nel rifugio, il Changeling fa le presentazioni

James “Intanto però potresti fare conoscenza con gli abitanti del rifugio. Lui è Rockshamb”

Rockshamb “Molto piacere. Tu devi essere Francy, l'Elemento dell'Unità. James ci ha parlato molto di te”

Francy “Piacere mio...aspetta, hai detto Rockshamb? Quindi sei tu che hai allenato Spike?”

Rockshamb “Precisamente. E modestia a parte, penso di aver fatto un ottimo lavoro. Hahaha!”

Il pony riesce a sentire la terra tremare sotto i suoi zoccoli per via della risata del drago. Se quello che ha davanti è un drago giovane come aveva detto Spike, si chiede come fossero allora quelli adulti

James “Rockshamb non ha allenato solo lui, ma ogni altro essere che abita nella New Everfree Forest. Tutti vogliono essere pronti nel caso dovessimo affrontare i Polimorfi”

Rockshamb “Ed ora che abbiamo dalla nostra parte un Generale anche dei Pony, le cose non possono che migliorare!”

James malizioso “Beh, finché non scendiamo sotto i livelli di Paratopia mi va bene qualsiasi cosa”

Rockshamb, nel sentire quella frase, si porta una mano sugli occhi in segno di vergogna

Rockshamb “Ma perché devi sempre tirare fuori quella storia?!”

Mentre James ride divertito dalla reazione del drago, Francy non ne capisce il senso

Francy “Ma di che parlate?”

James “Ah, è vero, questa non la puoi sapere! Dunque, devi sapere che il ragazzone qui presente...”

Rockshamb “Oh santa guacamole....”

James “...anche se abbastanza giovane era come noi un membro di rilievo dell'esercito, anche se nel regno dei Draghi. Gli era stata affidata una missione diplomatica nel regno dei Paraspiriti, Paratopia, in cui doveva semplicemente andare da loro e portare un messaggio da parte del re dei Draghi. Nessuno degli abitanti di quel regno però erano stati avvertiti del suo arrivo in quanto la missione doveva essere un segreto, e così quando arrivò sopra i cieli del loro regno venne subito attaccato. Non so se ricordi cosa sono i Paraspiriti...”

Francy “Sono insettini simili a mosche rotonde e colorate, giusto?”

James “Esatto. E tu potresti pensare “Vabbè, anche se è un intero regno sono dei Paraspiriti contro un Drago, non c'è partita”. E invece no! Quei piccoletti erano sicuramente meglio organizzati di lui. Come lo hanno visto sono riusciti ad abbatterlo e a legarlo senza che lui riuscisse neanche ad agire! Dei Paraspiriti! Renditi conto! Ovviamente il loro sovrano è andato li ed ha risolto la cosa, ma le voci girano ed i Draghi della Everfree Forest ne hanno parlato da tutti noi. È stato preso in giro per mesi! Hahaha!”

Rockshamb non dice nulla, si limita a tenere una zampa sul volto guardando imbarazzato Francy, che però sembra prendere le sue difesa

Francy “James...ti sembra il caso di raccontarmi una cosa così...imbarazzante? Neanche lo conosco...”

James divertito “Ma no, è di dominio pubblico da quando è successo. E poi a lui non da fastidio che lo si dica in giro, dico bene?”

Rockshamb “Di sicuro non ai miei amici...certo, se lo tiri fuori per fare un esempio di figura da idiota mi viene lo stimolo di schiacciarti, ma non mi da fastidio che lo racconti”

Francy si ritrova colpito. Nonostante lo avesse appena conosciuto, il drago già lo considera un suo amico, e sente che quella parola non è stata usata a caso. In quel mondo il ruolo dell'Amicizia è ben più importante che in quello da cui arriva, senza alcun dubbio

 

Passare attraverso la biblioteca è semplice per Twilight, Trixie e Sunset sono troppo impegnate a leggere per accorgersi del suo passaggio, mentre Francy e James sono in un'altra stanza. Adesso deve solo trovare qualcuno a cui possa chiedere di prendere gli oggetti magici per poi testare la sua idea. La sua intenzione diventa subito quella di cercare e chiedere ad un Diamond Dog, che inizia subito a cercare in giro per il rifugio, passando anche davanti alla caverna dove si sono recate Rainbow, Applejack e Flam per assistere al rodeo. Applejack lo osserva estasiata, ricordando nel frattempo anche tutte le competizioni a cui lei aveva partecipato nella sua vita passata, cosa che accade anche a Rainbow anche se in forma meno rapida, limitandosi soltanto ad alcuni avvenimenti. Flam osserva Applejack mentre i suoi occhi brillano e i suoi zoccoli fremono, come se volesse entrare anche lei e partecipare

Flam “Vedo che ti stai divertendo”

Applejack “Queste fiere sono fantastiche! Per fortuna che me le sto ricordando, era bellissimo gareggiare!”

Flam “Non avevo dubbi che lo avresti detto. Se puoi, il prossimo sarà tra una settimana, ti puoi già iscrivere per partecipare”

Applejack “Davvero? Forte! Appena finisce vado subito! Rainbow, tu vieni?”

Rainbow intimorita “Ehm...no, non credo. È bellissimo da guardare ma non fanno per me, io preferisco le gare di velocità”

Flam “Oh, ma ci sono anche quelle in un'altra grotta. Hanno ricreato un tracciato di Cloudsdale, più tardi dovrebbe iniziarne una”

Applejack “È perfetto! Dopo possiamo andare a vedere anche quella e magari ti puoi iscriverti”

Rainbow “Sarebbe stupendo! È solo che...beh...non so ancora muovermi di nuovo bene in volo, non so cosa potrei fare...”

La pegaso continua ad accampare scuse su scuse a cui per sua fortuna i due compagni credono. La realtà è ben diversa, da quando i genitori le avevano esternato ciò che pensavano davvero di lei e di suo fratello aveva smesso di gareggiare. Certo si allenava, faceva atletica e nuoto, ma si fermava sempre ad un passo dal livello agonistico. Non aveva più dentro di se la forza per farlo, in fondo a che cosa le serviva vincere se poi non aveva nessuno a cui volesse bene eccetto il fratello con cui festeggiare? Se anche i genitori l'avessero sostenuta probabilmente avrebbe continuato, ma sentire le loro parole aveva spezzato il suo cuore ed abbattuto il suo spirito

Mentre Applejack continua ad esultare all'avanzare della competizione, l'unicorno si mette a discutere con la pegaso

Flam “Però è un peccato...avevo visto alcune delle tue gare nei percorsi a terra quando ancora la situazione fuori era normale, ed eri fantastica! La più veloce di tutti! Era un piacere vederti tagliare il traguardo anche molti minuti prima degli altri”

Rainbow “Già, io...non mi ricordo molto bene” si fa spavalda “Ma scommetto che le mie amiche erano tutte li a fare il tifo per la migliore”

Flam “Beh, in realtà non in tutte. Nelle gare importanti si, ma quelle che guardavamo io e mio fratello erano lontane da Ponyville e per loro penso fosse un problema venire a vederti per delle semplici corse”

Rainbow malinconica “Quindi...a volte non c'era nessuno per me? Correvo solo per farlo?”

Flam “Beh...a dire la verità, mi ricordo che Scootaloo l'ho sempre vista. Quella piccoletta era incredibile, ti seguiva e ti guardava volare dovunque andassi, a prescindere dalla distanza”

Rainbow “Davvero? Ma non sembrava un po'...come dire...triste, quando c'era solo Scootaloo?”

Flam “Per niente, anzi, in quelle occasioni si vedeva quanto tenevate una all'altra. Non siete unite assieme da legami di sangue, eppure era come se lo foste. E poi cosa ci sarebbe di triste nel festeggiare per la vittoria di un'amica? Ogni singola persona è come se fosse la più importante. È stata proprio Scootaloo a dirci che questo glielo dicevi proprio tu”

Rainbow “Wow...ero davvero io a dirlo?”

Flam “Sicuro! È anche vero che Scootaloo ti idolatrava, ma tutto quello che ci raccontava su di te è vero. Eravate come me e Flim, l'una la pony più importante per l'altra...”

Di colpo, grazie alle parole di Flam, per Rainbow fu come realizzare una cosa che le era stupidamente sfuggita per anni. Magari i genitori non la apprezzavano, ma c'era chi lo aveva sempre fatto al posto loro e che lo continua a fare tutt'ora. Il fratello Filippo non l'aveva abbandonata quando stava soffrendo e sa bene che non la abbandonerà mai. E poi adesso sa che anche le sue ritrovate amiche verrebbero a fare il tifo per lei

Rainbow sottovoce “Io...wow, non ci avevo davvero mai pensato? Sono stata così stupida...”

Flam “Hai detto qualcosa?”

Rainbow “Eh? Oh, niente, niente...stavo solo riflettendo ad alta voce. Forse...se facessi una gara imparerei più in fretta a volare di nuovo come una volta...”

Applejack in quel momento si volta e la sente parlare

Applejack “Davvero? Ottimo! Allora appena finisce la fiera andiamo subito la ad iscriverti per la prossima!”

Rainbow “Però...se potete restare a guardarmi correre sarebbe meglio. Insomma, per dirmi dove sbaglio anche dall'esterno!”

Applejack “Ma certo! Non potremmo certo mancare, né io né le altre! Dopotutto sarà come se fosse la tua prima gara di volo, no?”

Rainbow felice “Già...”

 

Dopo aver cercato stranamente senza successo dei Diamond Dog in giro per il rifugio, a Twilight viene in mente che almeno tre di loro sa dove si trovano, per cui chiede indicazioni al primo pony che le capita su dove si trovi il giardino zoologico, così da chiedere aiuto a Spot, Fido e Rover che dovrebbero trovarsi li con le sue amiche. Per sua fortuna sono l'unico gruppo presente nel giardino e non deve mettersi a cercarli. Fluttershy sembra essersi già adattata ad Equestria, è arrivata li da poco più di mezz'ora ed è già circondata da una miriade di animali di diverse razze, forme e dimensioni che le fanno le feste. Né Twilight né gli accompagnatori della pegaso possono negare la sua affinità con le bestie, che loro si limitano ad accarezzare nei momenti in cui non riescono a raggiungerla per la ressa. Rarity per prima si accorge dell'arrivo dell'amica

Rarity “Oh, Twilight. Sei venuta anche tu a vedere gli animali?”

Twilight “No, in realtà dovevo parlare con i ragazzi, non ho trovato un solo Diamond Dog in giro per il rifugio”

Spot “Non ce ne sono in giro di solito. I nostri Cristallomanti di solito si mettono a creare Cristallonerie mentre chi non lo è scava nuove grotte e gallerie per tenere ampio il rifugio. Dobbiamo essere gli unici tre che non stanno lavorando a qualcosa, anche se stiamo facendo comunque da guida alle tue amiche”

Twilight accortasi della mancanza di qualcuno “Un attimo...e Discord? Non era con voi?”

Fido “Discord invece si è allontanato per andare a fermare Pinkie. Si è messa a girare per tutto il rifugio a salutare ogni singolo abitante e lui credeva che stesse esagerando con l'espansività”

Rover “Io non credo che dia fastidio, anzi, alla gente fa solo bene che faccia così. È difficile esserlo da soli in questa situazione”

Twilight “E allora perché non siete stati voi a fermare lui?”

Fido “Perché Applebloom e le sue amiche ci hanno parlato bene di lei. Neanche Celestia in persona riuscirebbe a fermarla quando inizia a divertirsi”

Spot “Comunque cosa dovevi chiederci?”

Twilight “Ah, certo. È possibile prendere un Cristallo ed un Cuore di Timberwolf dalle vostre riserve per favore?”

Rarity sorpresa “Oh! Vuoi creare un nuovo Costrutto?”

Twilight “Si, sono stata...come dire...ispirata da Equestria. Avevo in mente di restare qui un paio di giorni e di farmi sostituire da Discord a casa, il tempo che il Costrutto finisca di crearsi”

Fluttershy intanto riesce a farsi strada tra gli animali ed a sentire quello che dice

Fluttershy “Allora potrei restare qui anche noi! Mi piacciono un mondo questi animaletti, il tempo di andare a prendere Angel e torno!”

Twilight “Aspetta un attimo. Come ho detto prima devo chiedere a Discord se può far credere ai miei genitori che io sia a casa prendendo le mie sembianze. Sarebbe un problema se non tornassi per tre giorni. Se anche tu o le altre volete farlo dovreste aspettare che sia libero di prendere il vostro posto, per adesso vorrei davvero fare io questa prova”

Fluttershy “Oh...hai ragione, non ci avevo pensato...”

Fido “Beh, per il Cristallo non ci sono problemi, ma al momento i Cuori di Timberwolf è impossibile, li abbiamo finiti”

Twilight delusa “Oh...accidenti...”

Rover “Però mi sembra che ci siano ancora molte Lacrime di Breezie”

Fido “Ah, vero. Possiamo darti una di quelle!”

Twilight “E a cosa mi servirebbe?”

Fido “Come a cosa...ah, forse le ragazze non ve lo hanno spiegato. Non è obbligatorio usare un Cuore di Timberwolf per creare un Costrutto, basta usare qualunque oggetto magico che doni vita. I Cuori di Timberwolf sono i più usati dai Cristallomanti perché sono i più facili da trovare, ma anche le Lacrime di Breezie, le Piume di Fenice e altre cose simili vanno bene”

Twilight “Ottimo allora! La Lacrima andrà più che bene!”

Spot “Seguimi, ti porto al deposito”

Twilight “Va bene. Io vado, ci vediamo poi quando ritornate a casa”

Una volta salutate le amiche, l'alicorno si incammina quindi assieme al Diamond Dog verso la caverna che fa loro da magazzino. Dopo aver girato l'angolo, però, nella mente di Rarity balena un'intuizione

Rarity “Aspetta...se Discord la dovrà sostituire...Fluttershy, pensi che gli racconterà dei suoi problemi con il padre?”

Fluttershy “È possibile...in fondo, se la dovrà sostituire per tre giorni, penso che se ne accorgerebbe da solo...”

Rarity cupa “Sarebbe una buona cosa, no? Sarebbe il primo a cui parla dei suoi problemi con...con il padre...”

Fluttershy “È vero...”

Nelle menti di entrambe, come se i loro pensieri fossero collegati, si fa avanti la stessa idea allo stesso modo

Fluttershy e Rarity /Se Twilight decide di parlarne, allora anche io dirò dei problemi che ho a casa. So bene quello che prova e voglio che sappia che la capisco bene/

Gli occhi delle due si incrociano, facendole scambiare un sorriso. Se solo sapessero quanto tutte loro abbiano una situazione simile non sarebbero così riluttanti nel volerne parlare. Ma hanno paura di parlarne con chi non potrebbe capirle o con chi, nel caso di Twilight, come loro stesse non riesca a parlarne apertamente. Tutte, nessuna esclusa, ne hanno sempre avuta in fondo, ed anche con un legame del genere continuano ad averne

 

Una volta presi gli oggetti necessari al Costrutto, a Twilight non resta altro da fare che trovare Discord e parlarle della sua idea. Cosa non troppo difficile, già da prima aveva sentito delle grida di gioia provenire un po' da tutto il rifugio a cui però non aveva dato importanza. Adesso le basta solo seguirle per trovare con tutta probabilità Pinkie e, se ancora non si è stancato di inseguirla, Discord alle sue calcagna. Poco dopo aver preso la direzione degli strilli, riesce a vedere la sua amica all'interno di una caverna che sembra adibita ad orto vegetale. La pony sta facendo conoscenza tra le persone, evitando involontariamente ma con successo tutti gli agguati di un Discord dall'espressione stremata, al contrario di lei che da quasi l'impressione di avere appena iniziato a girare quel luogo

Pinkie “Ciao io sono Pinkie Pie! Non so se ti conoscevo prima o se non ti ho mai conosciuto comunque sono molto felice di conoscerti o di riconoscerti! Adesso mi dovresti dire come ti chiami quando sei nato e quanti anni hai così potrò organizzarti una festa di compleanno quando sarà il momento!”

Il grifone contadino che ha davanti, così come tutti i presenti compresa Twilight, restano basiti di fronte all'incredibile quantità di aria presente nei polmoni di Pinkie

Grifone “Ehm...io sono Latay, Latay Dobon e...”

Pinkie “Oh aspetta scusami tanto ma ho davvero un sacco di altre stanze da girare quindi ti lascio questo quaderno!” estrae un quaderno dalla criniera “Scrivici dentro la tua data e gli anni vicino al nome io intanto chiedo i nomi di tutte le altre persone che sono qui dentro poi vado nelle altre caverne! Tanto ora che so il tuo nome mi ricorderò di te! Bene ora il prossimo!”

Discord con il fiatone “No...fermati, ti prego...”

Twilight “Discord? Tutto bene?”

Discord “Oh...sei tu Twilight...scusami, ma non posso fermarmi, devo prenderla...”

Twilight “Ehm...i Diamond Dog hanno detto che non è necessario. Hanno detto giustamente che con i suoi modi di fare porterà un po' di allegria in giro”

Discord “...eh? Davvero? Oh, bene...allora credo che mi fermerò a morire qui...”

Il draconequus si fa comparire una margherita tra le mani e le incrocia sul petto, cadendo poi di schiena

Twilight “Adesso non c'è tempo per i tuoi scherzi, devo chiederti...e parlarti di una cosa”

Discord incuriosito “Uh? Cosa?”

Twilight cupa “...non qui. Cerchiamo un angolo dove non possono sentirci...”

Il tono dell'alicorno fa intuire a Discord ciò che avevano sospettato prima Rarity e Fluttershy e la lettura della sua mente conferma il tutto. Appena fuori dalla grotta con l'orto, in un'incavatura isolata dal via vai degli abitanti del rifugio, Twilight spiega sottovoce a Discord la sua idea di sostituzione, che subito lui accetta, passando poi a raccontare per la prima volta in vita sua il problema che soffre con suo padre. Il draconequus non la ascolta del tutto, passa solo il tempo della discussione a gioire internamente per il fatto che finalmente si sta aprendo con qualcuno. E la cosa incredibile è che non si aspettava certo che fosse lui il primo. Avrebbe pensato più a Spike o a Sunset, ed invece ha voluto dirlo proprio a lui. Ma la gioia si trasforma poco a poco in tristezza quando vede il modo collerico ed angosciato con il quale ne parla, lo stesso tono di voce che aveva Fluttershy quando le aveva raccontato della madre. L'alicorno non trattiene qualche lacrima mente gli parla della sofferenza che ha passato per colpa di quell'uomo, cosa che rende ancora più furioso Discord, che però non lo da a vedere per evitare di spaventarla. È anche costretto a fare la scena di chi non ne sapeva niente, mostrando però quanto realmente stia male per lei. Ma l'ultima frase lo lascia ancora una volta basito

Twilight “Queste cose che ti ho raccontato...tu non devi dirle ad anima viva. Né a Spike ed al suo gruppo, né alle mie amiche”

Discord “Cosa? Ma...perché?! Insomma, tu stai male, se lo sapessero anche loro ti saprebbero aiutare e...”

Twilight “Aiutare come?! Cosa potreste fare, uccidere mio padre? Far dimenticare di me alla mia famiglia? Cosa potreste fare per aiutarmi?!”

Discord “...io non lo so, Twilight. So solo che parlare ai tuoi amici delle tue preoccupazioni sarebbe una buona cosa. Gli amici sono con te anche per aiutarti nei momenti difficili, sia concretamente che dandoti il loro sostegno”

Twilight “Io non voglio che provino pietà per me...”

Quella frase fa saltare per un istante i nervi a Discord. Nelle menti di tutte loro, ogni volta che aveva letto dei problemi, la scusa del non parlarne era sempre e solo la paura che invece di capire ed aiutare sarebbero sembrati pietosi agli occhi degli altri. Non lo aveva detto a nessuno il giorno prima perché pensava fosse solo una scusa collettiva accampata da loro stessi, ma le parole di Twilight confermano che non è così

Discord infuriato “PIETÀ?! PER CHE COSA CAZZO CI...” si calma ricordando che nessuna sa dei problemi delle altre “...per che cosa ci hai presi? Per degli insensibili? Noi siamo tuoi amici, non una massa di sconosciuti pronta ad impietosirsi per i tuoi problemi. Ricordati: questo tipo di pietà viene solo dagli sconosciuti e da chi non vuole fare nulla per te, ma dalle persone care viene solo aiuto e sostegno. Noi siamo tutti tuoi amici e ci saremo sempre per fare qualcosa ed aiutarti. Magari non sappiamo cosa, ma appena lo sapremo la faremo. Devi avere fiducia nei tuoi amici, Twilight”

Subito le parole di Discord iniziano ad entrare in testa a Twilight. È possibile che il draconequus abbia ragione? Non ne ha davvero idea, in fondo non è mai riuscita ad avere amici in vita sua, come potrebbe sapere se quello che dice è vero o no?

Discord “Comunque, se non vuoi che io dica nulla agli altri, allora non lo farò. Anche perché dovresti essere tu a farlo...”

Discord ricomincia a sentirsi sporco dentro. Ha fatto un sacco di cose sbagliate nei confronti delle sue amiche, raccontando particolari delle loro vite e mentendo sia a Fluttershy che a Twilight giurando di mantenere il segreto, ma sa bene che se non lo avesse fatto lui probabilmente lo avrebbero fatto le Crusaders o qualcun altro, magari anche in modi meno sottili della lettura mentale

Twilight “Io...me ne ricorderò...”

Discord “Bene...beh, io credo che adesso andrò da Fluttershy al giardino zoologico, adoro vedere come tratta gli animali!”

Twilight “Io invece vado in biblioteca...passerò un po' di tempo a leggere con Trixie e Sunset prima di iniziare con il Costrutto...passerò un po' di tempo con due mie...amiche”

La voce con cui l'alicorno ha chiamato amiche le due unicorno da in qualche modo a Discord una sensazione di sicurezza, come se fosse la prima volta che glielo sente dire in tono sincero. Forse quel viaggio ad Equestria sta andando meglio di quanto avrebbe mai creduto sia lui che il gruppo di Spike

 

Dopo quel piccolo via vai, il resto della mattinata proseguì in modo tranquillo. Discord aveva raggiunto ed era rimasto tutto il tempo assieme a Rarity e Fluttershy, mentre Applejack, Rainbow e Flam erano passati dalla fiera texana alla gara di volo iscrivendo entrambe le pony. Francy aveva passato il resto del tempo a imparare di nuovo ed anche a ricordare molte cose sulle razze esterne ai pony assieme a James, Twilight era invece rimasta in biblioteca assieme a Trixie e Sunset, che nonostante l'attenzione alla lettura avevano notato e sentito la sua assenza e a cui aveva già spiegato tutti. Infine Pinkie stava ancora adesso girando per tutto il rifugio a conoscere tutti. È anche per questo motivo l'ultima ad arrivare al portale di ritorno, dove Twilight spiega per l'ultima volta a tutti i presenti la sua intenzione di restare ad Equestria per creare un Costrutto

Francy “Buona fortuna con la tua idea, Twilight. Se viene fuori qualcosa di buono, potrei farlo anche io...in realtà lo farei in ogni caso, non mi dispiacerebbe stare un po' con James e gli altri della foresta”

Pinkie “Oh, anche a me! Devo organizzarmi al meglio per le prossime feste di compleanno! E non ho ancora conosciuto tutti! Spero di poter venire qui almeno una volta al giorno per preparare tutto!”

Discord “Non credo ci saranno problemi. Anzi, non penso che finiranno la Cristalloneria dall'oggi al domani, quindi per un po' potremo fare avanti e indietro, almeno al mattino. Comunque non mi aspettavo che ci fossero così tanti sopravvissuti...pensavo di trovare ben poca gente”

Flam “Celestia ha avvertito abbastanza in fretta tutto il mondo dell'arrivo dei Polimorfi, ed in molti sono fuggiti in tempo. Considera che non tutti sono pony, che in questi anni molte coppie sono nate e cresciute qui e che alcuni rifugi, come il mio, non erano molto grandi o sicuri si sono uniti a questo, quindi da piccoli e pochi siamo diventati molti. Certo, da qui alla popolazione mondiale pre-catastrofe non siamo nulla, ma sembriamo comunque un'enormità”

Sunset “Bene, direi che possiamo andare, è quasi l'una e voi dovete uscire da scuola come tutti tra poco. Ci vediamo domani Twilight”

Il resto di loro la saluta agitando lo zoccolo, venendo contraccambiati sia da lei che dal resto degli amici incontrati al loro arrivo. Quando anche l'ultimo di loro è passato, James si rivolge a Twilight

James “Bene, adesso facciamo preparare una grotta per te. Non ci saranno grossi problemi, anche se ogni famiglia ne ha una ce ne sono sempre un sacco vuote”

Twilight “Grazie, ma non serve. Ho intenzione di dormire in biblioteca, sempre che non dia fastidio”

Spot “Beh...no, non lo è, però forse è un po' scomoda. Ti portiamo almeno un materasso, un cuscino ed una coperta per comodità”

Twilight “Grazie ragazzi. Io allora ci vado subito”

 

Dopo cinque minuti di camminata, Twilight si ritrova di nuovo davanti alla prigione di Tirek, che la stava aspettando

Tirek “Però, ce ne hai messo di tempo. Pensavo che non saresti più venuta”

Twilight “Dovevo organizzarmi...”

Tirek “Si, vedo che hai detto a tutti i tuoi amici cosa vuoi fare...ma non il come! Hahaha!”

Twilight “...è una cosa piuttosto...brutale...non voglio che lo sappiano, almeno non finché non avrò finito”

Tirek “Beh, sono tuoi amici, non certo miei. Adesso direi che possiamo iniziare!”

La giovane, sentite quelle parole, solleva con lo zoccolo il cristallo tenendolo al di sotto di esso e con la bocca vi inserisce all'interno la lacrima di Breezies, una specie di gemma trasparente del colore dell'acqua, per poi fare come insegnatogli e mutare il Cristallo in un bracciale che si infila allo zoccolo

Tirek “Le Cristallomanti ti hanno insegnato bene vedo. Già...tutto merito loro se sei qui, no? Senza di loro saresti ancora una inutile ragazzina umana, tu come le tue amiche...”

Tirek non ci mette che pochi secondi ad iniziare a farle del male. Twilight lo dovrà sopportare per tre giorni...come finirà è ancora un mistero

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui, veloce come un bradipo in coma con il nuovo capitolo! Magari avevate ipotizzato un'alleanza...beh, non proprio, ma ci va vicina. Anche se ci va vicina dal lato sbagliato. Se Twilight non ne uscirà pazza, direi che tutto finirà per il meglio. E voi? Vi lascio ai prossimi capitoli per scoprirlo

MC Outlaw

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Capitolo 21
*** 21 - Introspettive ***


Dopo l'inaspettato e tutto sommato piacevole viaggio nel rifugio ad Equestria, ai ragazzi non resta altro da fare che ritornare nella loro dimensione. I portatori più di tutti erano rimasti piacevolmente stupiti di come erano stati cordialmente accolti, c'era chi si aspettava di essere imbarazzantemente osannato per quanto gli avevano detto di essere famosi e c'era chi era convinto che sarebbe stato odiato per essere andati via nel momento del bisogno, invece si erano tutti comportati in modo amichevole e naturale, come se fossero stati via per una vacanza e fossero appena rientrati dopo un mese. Una tale accoglienza li aveva fatti sentire davvero a casa loro, come mai era successo prima. Ma adesso devono rientrare, oppure neanche possono immaginare come i genitori avrebbero potuto reagire alla loro scomparsa. Ma l'idea di Twilight li solletica tutti, farsi sostituire da Discord potrebbe essere un buon modo per fare una sosta prolungata nella loro vera casa

Una volta attraversato il varco del Costrutto Guardiano, vede che i Diamond Dog e le loro amiche Cristallomanti sono impegnati a fare numerosi e complicati calcoli scambiandosi idee su come proseguirli

Jackie “Cosa state...”

Sunset bloccandola “Sshh, non disturbarli. Stanno lavorando alla Cristalloneria”

Ma il loro ritorno non passa comunque inosservato almeno da Adagio, che li vede con la coda dell'occhio mentre esegue alcune operazioni

Adagio “Siete già rientrati? Che ore sono?”

Non le serve neanche una risposta, il suono della campanella scolastica e la calca che si sente riversare nei corridoi basta a farglielo capire

Rosa “È già l'una! Siamo qui da cinque ore e non ce ne siamo neanche accorti!”

Gemma avvilita “È vero, e non abbiamo fatto molti progressi...”

Lulù “Sapevo che creare una Cristalloneria da zero fosse complicato, ma non credevo così tanto!”

Francesco “A me sembra che stiate facendo una lezione di Matematica...”

Adagio “Sono calcoli necessari... è un po' complicato da spiegare. Vedete, ogni singola Runa ha un certo livello di potenza per ciò a cui serve quando viene incisa. La runa Kor ad esempio, quella usata per i Costrutti Combattenti, viene usata per il livello di forza generato dalle Cristallonerie. Facciamo finta che il suo livello da sola valga 1, scrivendo una Kor su un Cristallo il livello di forza sarà uno. Il problema però arriva subito dopo, perché con più rune uguali aumenta la potenza complessiva ma diminuisce quella delle singole. Se una Kor genera 1 di forza, due possono generare 1,8 ma in singolo potrebbero valere 0,9 e così via”

Astro “Per creare un Cristallo Anti Corruzione, quindi, per prima cosa dobbiamo vedere quante rune Apprendimento ci sono sugli Elementi, stabilire la potenza della loro Corruzione e mettere un numero adeguato di Rune Protettive per difendervi. Non è certo un problema abbondare, ma dobbiamo prima avere un punto di partenza e poi inserire delle Rune di supporto a quelle Protettive, e dobbiamo calcolare anche quelle. Potremmo passare giorni prima di arrivare ad un punto, soprattutto considerando che Adagio sa solo quante Rune Apprendimento hanno inserito le Sirene sull'Elemento della Generosità creato da loro ma non sa se sia uguale per tutti gli altri. Dobbiamo confrontare le Rune che ricorda lei con quelle sull'Elemento dell'Unità per averne la certezza”

Barbara “In altre parole state andando un po' alla cieca...la cosa è molto rassicurante”

Adagio “Non possiamo fare altrimenti, ed è l'unica vostra speranza di non venire controllati dal vostro Elemento. Quindi dovrete farvelo bastare”

Chiara “Io...sono sicura che andrà tutto bene. Siete i migliori Cristallomanti che ci siano in fondo”

Lulù “Beh, in realtà non proprio...possiamo dire di essere i migliori Cristallomanti di terra. Ma le Sirene sono ad un livello molto superiore al nostro”

Rosa “Già, purtroppo però è impossibile contattarle. Il loro regno è da sempre in una zona segreta, da qualche parte nell'oceano. Neanche Adagio ci può dire dove si trova”

Adagio “È un segreto che ci viene insegnato fin da quando siamo piccole a mantenere. L'unica cosa di cui sono sicura è che i Polimorfi non possono averlo trovato, è del tutto impossibile, anche setacciando ogni angolo degli abissi non lo troverebbero mai. Se solo potessi andare ad Equestria andrei io stessa a chiedere il loro aiuto...”

Francesco “Frena un secondo...oggi ho parlato tutta la mattina con un mio amico Changeling e con altri abitanti della New Everfree Forest. Mi hanno parlato di tutte le battaglie che Equestria a combattuto e perso contro i Polimorfi, ma in nessuna c'erano le Sirene”

Adagio “Il mio popolo tende a restare in isolamento, ci sono regole molto dure al riguardo. Io assieme ad Aria e Sonata potremmo essere state le ultime tre Sirene ad andarcene via da casa”

Loretta “Quindi non hanno neanche cercato di aiutare Equestria?”

Adagio intristita “Non posso spiegarvelo...ma no, sicuramente sono rimaste lontane da tutto. Lo so che non è giusto, che avrebbero potuto dare una mano...ma comunque capisco perché non lo hanno fatto...”

Il tono con cui la Sirena parla delle sue simili fa intuire agli altri che hanno sicuramente un buon motivo per restare isolate in quel modo. Ma faceva anche capire che lei stessa si sentiva quasi in colpa per la mancanza di aiuto da parte loro

Chiara “Beh...noi ti crediamo, Adagio. Vero ragazze?”

Barbara “Già. E ti capiamo...neanche noi siamo riuscite ad intervenire in fondo...”

Francesco irritato “C'era bisogno del nostro aiuto e nel frattempo sono morti a migliaia...”

Paolo “Non tornate su quell'argomento. Non è colpa vostra, ve lo abbiamo già ripetuto più di una volta”

Il ragazzo non ribatte, anche se il continuo ripetere di quelle parole da parte di chiunque incontri lo fa solo adirare ancora di più. Lo fa stare meglio aver visto che comunque nessuno sembra aver perso la speranza né la fiducia in loro, anche se continua a pensare che quella fiducia potrebbe essere mal riposta

Paolo “Adesso sarà meglio che andiate, altrimenti i...vostri genitori si chiederanno dove siete”

Nel momento in cui glielo dice, gli tornano in mente tutto ciò che Discord ha scoperto ed è costretto a stringere i denti per non insultarli. Ed è anche in quel momento che si rende conto della mancanza di un membro del gruppo

Paolo “Un attimo...ma Twilight dov'è?”

Discord “Ah, già! Me ne stavo quasi dimenticando! Lei ha deciso di restare ad Equestria per sviluppare un Costrutto, mi ha chiesto di prendere il suo posto e cosa più importante è riuscita a raccontarmi tutto sul rapporto con il padre!”

Paolo euforico “Cosa?! Davvero?! Ma è fantastico! Finalmente ce l'ha fatta a raccontarlo a qualcuno! E come ti è sembrata?”

Discord “Sinceramente...? Beh...direi triste, ma non credo sia abbastanza. Mi ha anche chiesto di non dire niente a nessuno di voi per paura che poteste provare pietà per lei. È stata dura stare ad ascoltarla, mi faceva male il cuore nel sentirglielo dire di persona...è arrivata persino a piangere! E tutto per quell'uomo!”

Jackie “Ma... almeno ci è riuscita! È un passo in avanti per aiutarla, no?”

In quella stanza, chiunque era venuto a conoscenza del passato delle altre si scambia uno sguardo di complicità, per cercare di sfruttare la confidenza di Sabrina a loro vantaggio

Rosa “Beh, certo! È un enorme passo in avanti! Ora che ne ha parlato con Discord, lui può starle vicino quando il padre la metterà sotto pressione in questo modo!”

Gemma “Il sostegno di un amico fa miracoli. Può aiutarti a superare qualsiasi cosa!”

Barbara scettica “Non esagerate adesso...ne ha parlato con Discord, ma più che quello...”

Lulù “Ragazze, sappiamo che per voi tutto questo sembra poco. E sappiamo anche che non vi piace sentirlo dire...ma ad Equestria le cose erano diverse, e lo sono ancora adesso. L'amicizia è una delle cose più potenti che esistano, ecco perché i Cristallomanti l'hanno usata come base per creare gli Elementi”

Discord “E non credo possiate dire il contrario. Sapete bene anche voi che il legame che vi unisce è potentissimo!” dice riferendosi al sogno collettivo

Chiara “...forse avete ragione...”

Le sue parole fanno subito drizzare le orecchie agli altri, speranzosi che quello possa essere l'inizio di un cambiamento

Chiara “...ma io ancora non lo sento. Voglio dire, mi sento molto legata a tutte voi ragazze...ma è per questo che ho paura. Voglio esserne sicura che sia così, perché...ho una grande paura di perdervi...e di soffrire...”

Quelle parole sono come un fulmine a ciel sereno che colpisce in pieno il gruppo delle Crusaders e di Sunset. Finalmente la situazione si fa lampante per tutti quanti, ed era così ovvio che non accorgersene prima li fa sentire degli stupidi. Il problema non è che le ragazze non ricordino il legame o che non riescano a parlare dei propri genitori, anzi, probabilmente sarebbero ben felici di togliersi quei pesi dal cuore. Ciò che le blocca è la paura di soffrire. Sono cose che loro dentro sanno bene, ma che gli fa male raccontare. Per questo sono così riluttanti a farlo, perché hanno paura che quel legame che le lega assieme possa non essere abbastanza forte da non farle soffrire. Hanno già sofferto fin troppo nella loro vita, e perdere questo legame per colpa delle famiglie sarebbe troppo duro da sopportare

Chiara “Ora devo veramente andare...ci vediamo domani”

Anche le altre, come lei, lasciano la stanza, ma in silenzio. I loro amici li osservano preoccupati, continuando a cercare disperatamente un modo di aiutarli. Ora non è più una questione di farli parlare, ma di fargli capire che non hanno nulla da temere. Il draconequus, per sicurezza e conferma, esprime a voce alta il pensiero di tutti

Discord “Heh...paura di soffrire...ovviamente, con tutto quello che hanno già sofferto in questo mondo, perdere ciò che hanno di più prezioso nell'altro sarebbe peggio della morte...”

Adagio “Io continuo a non capire il problema...perché non riescono a raccontarsi nulla? Insomma, va bene tutto quello che gli è successo in questo mondo, ma se sono tanto amiche quanto mi hanno detto le ragazze dove sarebbe il problema?”

I ragazzi, capendo bene che dato il suo oscuro passato passato le può essere difficile arrivare a certe conclusioni, per cui si mettono di comune accordo a spiegarle cosa ne pensano loro

Paolo “Mettiamola così Adagio. Tu passi una qualsiasi delle cose che hanno vissuto loro, soffrendo in modo inimmaginabile. Tutta questa sofferenza non può che portare ad una cosa...”

La Sirena ci pensa per un secondo, arrivando poi a capire il punto del discorso

Adagio arrivando al punto ”...beh, probabilmente a chiuderti in te stesso...”

Paolo “A chiuderti in te stesso, esatto. Per proteggerti dal resto del mondo, tieni tutti i tuoi problemi per te senza dirlo ad anima viva. Anche se con Discord ci sono state un paio di eccezioni”

Discord “Già, aver aiutato Fluttershy con quelle due bullette e dover prendere il posto di Twilight in casa sono stati d'aiuto per confidarsi. Ma in entrambi i casi, nessuna vuole che quella storia si sappia in giro, per evitare che il “guscio”, possiamo chiamarlo, con cui ti sei protetto possa rompersi. Senza quello ti senti debole, vulnerabile a qualsiasi cosa...”

Paolo “E dopo tutto questo, si sono incontrate di nuovo. Sanno che il loro legame è fortissimo, ma sanno anche che se lo assecondassero dovrebbero rinunciare a quella protezione che si sono create. Non è sicuramente una cosa così semplice buttare via ciò che per anni non ti ha fatto perdere la ragione...”

Adagio “Allora...io credo di capirle, in fondo. Se non ci fossero state Trixie e Sunset, non so se sarei riuscita a reggere quello che è successo ad Aria e Sonata...”

Le due appena nominate le si avvicinano e la abbracciano, facendole capire quanto abbia ragione

Rosa “Tu sei stata fortunata. Ti hanno aiutata a non crollare, e lo hanno fatto fin da subito. Alle nostre amiche invece non deve essere andata così bene...”

Gemma “Non tutte potevano e volevano avere degli amici, ed anche se fosse in questo mondo l'amicizia non ha lo stesso potere che ha nel nostro”

Lulù “Però la loro anima viene da li. E sentendo di non avere l'amicizia dalla loro parte, è stato come non avere nulla che le potesse aiutare”

Astro, anche non sapendo nulla del discorso, capisce in fretta che è qualcosa di molto grave

Astro “Mi sembra di capire che gli Elementi abbiano non pochi problemi con il loro legame, dico bene?”

Paolo “Infatti. Sono in un nuovo corpo, non ricordavano più nulla di Equestria e delle altre fino a quando non siamo arrivati noi”

Astro “Se le cose stanno così, secondo me dovreste lasciare a noi il compito di creare la Cristalloneria. Voi dovreste pensare a farle riavvicinare, è molto più importante quello”

Gemma stupita “Cosa?! Ma se non ci mettiamo tutti d'impegno non la finiremo mai! Ci sono da fare i test, gli intagli, i conti...come faranno con gli Elementi?”

Osservando bene il resto del gruppo dei loro amici, ad Astro viene naturale fare una piccola ramanzina

Astro “Sbaglio oppure state pensando prima agli Elementi che ai vostri amici? Volete completare la Cristalloneria solo perché possano usare gli Elementi al più presto contro i Polimorfi. Ma non pensate a loro?”

Lulù “...in che senso?”

Astro “Studentesse mie, si vede da una caverna all'altra che quelle povere ragazze sono sotto pressione. Sanno di non essere state state in grado di aiutare nessuno al primo scontro con i Polimorfi, ma hanno la possibilità di riscattarsi con un nuovo tentativo. Ma con i problemi di cui parlavate e la fretta che gli state mettendo addosso, rischiate solo di spaventarle ancora di più. Prima di pensare agli Elementi, cercate di farle sentire a loro agio, o potrebbero prendere decisioni da sole di cui poi si pentiranno...”

I ragazzi stanno in silenzio, a rimuginare leggermente preoccupati sulle parole del Diamond Dog. Aveva ragione su ogni fronte, in tutto quel tempo si erano preoccupati più di farli ritornare a com'erano una volta più che di averli finalmente incontrati di nuovo. Non volendo, forse quel loro modo di agire tanto sbrigativo avrebbe potuto far commettere degli sbagli ai loro amici. E per alcuni di loro, purtroppo, stava accadendo o era già accaduto

 

Il giovane Francesco arriva a casa, senza aspettarsi di ricevere saluti. I genitori hanno entrambi l'orario continuato e non torneranno a casa prima di cena. Non che li voglia avere da loro, comunque. Prima di andare a prepararsi qualcosa in cucina, sale in camera sua per posare lo zaino, ripensando a ciò che James e i suoi nuovi amici gli hanno raccontato. Ma purtroppo, in mezzo a tante cose meravigliose, tanti bei vecchi ricordi recuperati e tante risate in una nuova compagnia, lui riesce solo a pensare al peggio. Battaglie perse, soldati ed innocenti che hanno perso la vita ingiustamente, e lui non era con loro neanche per provare ad aiutare

Si volta verso il modellino di Merkava MK. I, il carro armato nel quale ha nascosto l'Elemento dell'Unità, quasi come se stesse osservando la sua magia traboccare. Sente che è li in tutta la sua potenza

Francesco \Se lo usassi di nuovo, tornerebbe a possedermi Unità...però sarei anche in grado di sconfiggere i Polimorfi con facilità...\

Gli ritornano alla mente i momenti in cui aveva fatto a pezzi Warwolf. Quelle scene non sarebbero mai andate via, neanche con un lavaggio del cervello, ma in esse risiede anche il ricordo della potenza dimostrata dall'Elemento. Avvicina la mano al carro armato, con l'intenzione di aprirlo e di scatenare il suo immenso potere...

Francesco bloccandosi \...ma che sto facendo! Unità andrebbe subito a cercare Adagio e le altre! Sono un idiota, non posso metterle in pericolo!\

Scrollandosi ogni brutto pensiero dalla testa esce dalla stanza, non senza gettare un'ultima occhiata al nascondiglio del Cristallo. Che in realtà sia quella la cosa giusta da fare? Che Discord avesse ragione quando diceva che era necessario usare gli Elementi, corruzione o meno? Ora non era sicuramente il caso di pensarci

 

Barbara questa volta è stata fortunata, il fratello stava tornando a casa dal lavoro ed aveva ben pensato di darle un passaggio in macchina invece che fargli fare tutta la strada a piedi. Guardandola in viso, nota che ha una strana luce negli occhi, come se fosse felice per qualcosa in particolare

Filippo “Che hai fatto oggi a scuola? Qualcosa di interessante o la solita barba?”

Barbara “No, nulla di che in realtà...”

Più che a tutti gli altri, la ragazza vorrebbe confidarsi con il fratello, l'unico di cui sa di potersi fidare. Vuole dirgli di lei, di Equestria e di tutto ciò che ha scoperto in quei pochi giorni

Barbara “Fratellone ascolta...”

Ma di colpo si blocca, rendendosi conto che è una cattiva idea. Potrebbe credere che stia vaneggiando, e se gli credesse potrebbe essere ancora peggio. Potrebbe spaventarsi ed allontanarla dalle sue amiche per proteggerla, ed è l'ultima persona che vuole faccia una cosa simile

Filippo “Dimmi, cosa c'è?”

Barbara “...io...” pensa rapidamente a cosa dirgli “...sto pensando di rimettermi a gareggiare”

Filippo entusiasta “Cosa?! Dici sul serio?! Ma è fantastico! Cosa ti ha fatto cambiare idea?”

Barbara “Hehe...le mie nuove amiche, possiamo dire. Mi hanno tirato un po' su di morale ed aiutata...”

Filippo “Quindi immagino che stavolta saremo un gruppo a fare il tifo per te! Non vedo l'ora di conoscerle”

Barbara “Si...ma anche tu mi basti. So che loro ci saranno lo stesso, anche solo con il pensiero...come te”

Il guidatore la osserva un po' stranito. Era sempre stato convinto che la sorella avesse smesso di gareggiare perché non si sentiva abbastanza sostenuta, anche nei pochi sport di squadra che faceva aveva sempre detto che voleva avere anche un po' di sostegno esterno. Ed adesso dice che anche lui da solo oppure una delle sue amiche basterebbe? Forse è successo più quello che dice con loro

Filippo “Wow...devono essere davvero delle buone amiche allora”

Barbara gioiosa “Le migliori che potessi trovare!” il suo tono si fa cupo “Anche se non le ho detto dei nostri genitori...”

Filippo serio “Lo so che è dura parlarne, ma secondo me non dovresti avere segreti con chi ti è vicino. Potrebbero venire fuori domande a cui non potresti rispondere, iniziando a far perdere fiducia in te...e adesso che le hai trovate, non credo che tu le voglia perdere”

Barbara, ascoltando le sue parole, non può ovviamente fare a meno di chiedersi se quelle parole possano riferirsi anche a lui. Nuovamente sta per aprire bocca e parlargliene, ma si blocca ancora prima che accada. È il caso di renderlo partecipe di tutto? È necessario che scopra che in un certo senso sua sorella in realtà non ha con lui legami di sangue? E soprattutto a cosa avrebbe portato quella sua rivelazione? Ora, forse, non è il momento adatto per pensarci

 

Mentre Discord arriva a piedi fino alla casa in cui l'amica alicorno abita, continua a rimuginare sulle parole di Astro. È davvero possibile che i loro amici possano commettere sciocchezze? Sicuramente anche lui ha dato una mano a mettergli addosso pressione, quindi se accadesse qualcosa si sentirebbe direttamente responsabile. È quindi necessario indagare più a fondo su come si sentono, ma non adesso. Il draconequus si è già trasformato in Sabrina ed è appena arrivato davanti al luogo in cui abita, sospirando esasperato

Discord \Oh, per Celestia...pensavo di poterlo reggere, ma ora che sono qui mi chiedo come farò a sopportare quell'uomo\

I suoi pensieri ritornano a quando aveva letto la mente di Sabrina e di suo padre. Se solo il sentire certe cose lo aveva innervosito in quel modo, vederlo adesso sarebbe stata ancora peggio. Ma aveva promesso a Sabrina di farlo, quindi non può certo tirarsi indietro. Suona al campanello e, per fortuna, a venirgli ad aprire è la madre. Di lei non ha saputo niente di male, se non che si è quasi rassegnata al modo di fare del marito con la figlia. Ma dopo tutto ciò che ha scoperto sulle altre, non gli sembra così strano

Sabrina “Ciao mamma!”

Angela “Ciao tesoro. Hai fatto tardi oggi, che è successo?”

Sabrina “Io...mi sono fermata a parlare con un professore, non avevo ben capito una spiegazione”

Angela “Ah, va bene allora. Comunque entra, altrimenti si raffredda tutto”

Subito si sente preso bene, la donna per fortuna è simpatica come aveva capito dai ricordi di Sabrina. Entrando in casa e sedendosi a tavola, seguendo strategicamente Angela non avendo preso informazioni sulle stanze, nota l'assenza di Sergio in casa. Non che gli dispiaccia, ma gli pare un buon modo per iniziare una discussione su di lui

Sabrina “Ser...Papà non c'è?”

Angela stupita “No, gli hanno assegnato un servizio di trasporto in più, sta tornando adesso in ufficio...perché me lo hai chiesto?”

Il draconequus legge nella mente la sorpresa della madre nel sentire la figlia parlare del padre. Vede che Sabrina non ne parla mai con lei, e la donna capisce bene il motivo della sua riluttanza. Lui si inventa una scusa sul momento

Sabrina “È che...abbiamo un prof nuovo, e vorrebbe far compilare a tutti i genitori un questionario su cosa pensate di noi a casa”

Mettendo una mano dietro la schiena e pensando rapidamente a poche domanda, materializza nella sua mano un foglio con sopra scritto i suoi pensieri. Lo tira quindi fuori e lo passa alla madre, con un piccolo accenno di sorriso

Angela preoccupata “Uh...le hai già lette?”

Sabrina “No, non ho avuto il tempo”

Le domande scritte sul foglio sono un po' scomode per la sua situazione. Si parla dei rapporti con i famigliari e con gli amici, passando al tempo di svago e di pausa dagli studi e via dicendo. Tutti quesiti, per il padre di Sabrina almeno, le cui risposte potrebbero essere un buono spunto di riflessione per capire almeno i suoi errori

Angela “Ehm...lo tengo io e lo faccio vedere a tuo padre quando torna”

Sabrina “Va bene, ma mi servirebbe entro domani, quindi se potete rispondere subito appena torna sarebbe meglio”

Angela “Ma certo tesoro” il suo tono si fa divertito “Adesso abbiamo anche noi i compiti a casa, pensa te...”

Discord osserva bene la madre, lasciandosi strappare un risolino dal suo volto sereno. Sa bene che non è con lei che avrà problemi, ma adesso che ne ha la possibilità vuole assolutamente fin dove può spingersi con lei il padre e fin dove si può spingere lui con l'uomo

Discord \Forse questo scambio di vita sarà vantaggioso anche per me! Adesso si che posso darle una mano!\

 

Ma se da una parte l'amico cerca di farla sentire meglio, dall'altra c'era chi non ne aveva la minima intenzione. Si è ormai fatta sera, e Twilight era tornata alla biblioteca solo per ricevere il necessario per dormire da Spot. Dopo averlo sistemato appena di fianco ad uno degli enormi scaffali ritorna subito dal Centauro, pronta a ricevere un'altra scarica di cattiveria. Quell'essere è pieno di risentimento, e glielo sta scaricando tutto addosso. Era partito da cose di minore importanza che aveva rubato dalla mente dell'onnisciente Discord, come quando diede in escandescenza per via del Senso di Pinkie dell'amica in rosa, per poi passare ad argomenti più spiacevoli, come l'aver maledetto la sua bambola preferita pur di avere un problema da risolvere e scrivere a Celestia. Se da una parte sentirsi una stupida per quelle cose sta alimentando il suo odio, dall'altro è pur vero che la sta aiutando anche a rimettere insieme frammenti del suo passato. I meno piacevoli, ma comunque parte di chi era

Il mostro oscuro è fermo ad osservare l'ingresso quando lei ritorna indietro

Tirek ironico “Vuoi forse prenderti una piccola pausa, nanerottola?”

Twilight “No, vai pure avanti”

Tirek inarca un sopracciglio nel sentirla. Non sembra arrabbiata o triste, anzi, pare quasi che quello che aveva detto non la stesse toccando

Tirek “Sono stupito, alla fine non ti sta così tanto a cuore quello che hai fatto a tutte le tue amiche. Sembra anzi che proprio non ti interessi”

Twilight “Cosa dici? Certo che mi importa! È solo che...in quelle cose che mi hai raccontato, io ci ho sempre trovato un insegnamento...mi hai piuttosto aiutato a ricordarle”

Tirek inizia a massaggiarsi le tempie. Non può darle torto, sa bene che di ogni problema di cui hanno parlato lei alla fine ne ha sempre tratto beneficio, ma digli quello gli fa sembrare di aver perso tempo. È il caso di passare ad argomenti migliori

Tirek “Beh, ottimi insegnamenti di sicuro. Senza di quelli probabilmente non avresti abbandonato Celestia, tuo fratello e tutti gli altri che erano a Canterlot all'arrivo dei Polimorfi”

Twilight “Non dire stupidaggini. Io non li ho abbandonati, è stata Celestia a mandarci via”

Tirek “Non raccontiamoci balle, tu avevi la forza necessaria per rompere almeno la magia lanciata su di te. Magari gli altri tuoi amici sarebbero partiti lo stesso, ma tu potevi restare e dare una mano. Perché non l'hai fatto? Avevi forse paura?”

Twilight “I-Io...certo che no! E anche se avessi avuto la forza di rompere l'incantesimo di Celestia, che cosa avrei potuto fare?”

Tirek “Hehehe...è questo il punto. Tu, da sola, sei INUTILE! Hai mai pensato a quanti sarebbero stati i tuoi fallimenti senza le tue care amichette? Senza i poteri delle principesse non saresti mai riuscita a tenere testa a me, e senza il Rainbow Power dato dalle tue amiche non mi avresti sconfitto. Senza Spike il Crystal Empire sarebbe caduto di nuovo sotto la dittatura di Sombra, ancora senza le tue amiche Discord o Nightmare Moon adesso dominerebbero su tutto! E infine, senza Celestia, tu e il resto degli Elementi dell'Armonia sareste diventati uno degli spuntini dei Polimorfi! Non dovresti avere neanche il diritto di baciare gli zoccoli di una principessa, figurati esserlo!”

Twilight “M-Ma...è stato sempre grazie alla magia dell'amicizia se noi abbiamo lottato e vinto...”

Tirek “E allora spiegami, cosa ci fai qui adesso? Dov'è la tua preziosa magia dell'amicizia, ora che ne hai bisogno? Perché sei qui, tanto volenterosa di voler fare tutto da sola? Ah, forse ci sono...hai capito che contro i Polimorfi la magia dell'amicizia è inutile e hai deciso di buttarla via come si fa con la carta straccia. È così, non è vero?”

Twilight “No! Noi vogliamo ancora recuperare gli Elementi dell'Armonia per combatterli! È solo che...è solo...”

Notando l'indecisione nelle parole dell'alicorno, Tirek fa una cosa di cui si era dimenticato. Gli legge nella mente, questa volta senza limitarsi solo a ciò che sta per dire ma scavando più a fondo, scoprendo particolari molto interessanti sulla sua vita nell'altra dimensione

Tirek divertito “Oh...hahahaha! Non posso crederci...tu, la cosiddetta Principessa dell'Amicizia, colei che dovrebbe portare la Magia dell'Amicizia in tutta Equestria, non riesci a sentirla?! Questo è ironicamente fantastico!”

Twilight intimorita “Cosa intendi con...”

Tirek “Sto parlando di tuo padre, Twilight. O almeno di quello che è tuo padre nell'altra dimensione, quella in cui sei Sabrina...Sergio Tramonto, giusto?”

Twilight non può fare altro che abbassare lo sguardo per non fargli capire quanto odi quella persona. Ma purtroppo per lei, il Centauro ormai lo ha già capito

Tirek “Lui ti ha fatto perdere ogni speranza nell'amicizia. Ha allontanato chiunque volesse esserti vicino per farti concentrare sullo studio. E dire che prima di conoscere il tuo bel gruppetto ne saresti stata contenta. Sai, dovresti ringraziarlo! Ti ha reso migliore! La vita si vive meglio senza amici, non ti pare?!”

Twilight irritata “Smettila...”

Tirek “Cos'è, ti da fastidio sentire la verità? In tutti quegli anni in cui tuo padre ha allontanato ogni persona che si volesse avvicinare a te, non hai passato molto più tempo a concentrarti su te stessa? Ora oltre ad essere ritornata la mente geniale che eri ad Equestria sei anche diventata una grande sportiva! Non capisci in che modo ti ha aiutato tuo padre? Ti ha reso molto più simile a ME!”

Twilight arrabbiata “No! Io non simile a te, in alcun modo!”

Tirek “Tu dici? E allora perché avresti abbandonato i tuoi amici nel vostro sogno con Discord?”

Twilight apre la bocca per rispondergli, ma si rende conto della risposta che sta per dargli e si blocca dalla paura. Al suo posto è proprio il Centauro a dirla

Tirek infervorato “Ma è ovvio, no?! Per il potere! Quello delle Principesse, quello che ti rendeva alla mia altezza! Hai preferito tenere per te quel potere piuttosto che salvare le tue preziose amiche! Hai scelto di abbandonare loro per salvare te stessa! Esattamente ciò che ho fatto io con mio fratello Scorpan, con Discord e con molti altri miei servitori! Quando sono diventati inutili li ho lasciati indietro, proprio come hai fatto tu con il tuo piccolo gruppetto! Tu sei diventata uguale a me, è inutile che provi a negarlo! Scommetto che quando verrà il momento, se i Polimorfi vi avranno messe alle strette, tu li abbandonerai di nuovo per salvarti la vita! Una volta davi consigli sull'amicizia, ma questo dimostra quanto tu sia solo una grandissima ipocrita!”

Twilight infuriata “Adesso basta!”

I suoi occhi trasudano rabbia, cosa che non può non far compiacere Tirek. Il suo lavoro sta finalmente dando i suoi frutti

Tirek “E dimostra anche che sei debole. È tuo padre a tenerti lontana dalle amicizie, ma tu non sei mai stata abbastanza forte da fargli capire quello che senti. Sei sempre rimasta sottomessa a ciò che voleva lui, come un coniglio intrappolato! Sei solo una debole ragazzina che non riesce neanche a parlare di lui! Le tue amiche non sanno di quello che hai passato, perché non riesci a renderli partecipi della tua vita! Non hai la forza di rischiare, temi di soffrire ancora di più per colpa loro o di Sergio! Sei solo una debole, ipocrita, vigliacca e traditrice!”

Twilight ancora più infuriata “BASTA!”

Il Centauro a quel punto si ferma sul serio, quasi impietrito dalla sua rabbia. Ma è esattamente ciò che voleva fare. Se vuole farla arrabbiare davvero, deve arrivare al punto di avere paura lui stesso di lei. Ora però è il momento di smetterla davvero, fa materializzare un orologio a cucù nella sua gabbia cupolare e lo fa osservare all'alicorno

Tirek “Si, credo anche io che per oggi basta. È tutto il pomeriggio che parlo, adesso sono stanco. Vai anche tu a dormire, e rifletti su quello che ti ho detto, perché sai bene anche tu che ho ragione”

L'alicorno viola si volta arrabbiato, ripensando a tutto ciò che il Centauro gli ha detto in quel momento. Avrebbe voluto provare a controbattere, ma a ben pensarci forse era tutto vero. È debole per non essere mai riuscita a farsi valere su suo padre, un ipocrita perché ciò che rappresenta la Principessa dell'Amicizia è il contrario di ciò che sta facendo lei, una vigliacca per non riuscire ad accettare l'amicizia delle sue compagne ed una traditrice per tutto quello che non ha mai fatto, ne prima ad Equestria ne dopo nel sogno. Forse è davvero più simile a Tirek di quanto chiunque avesse mai potuto pensare. E mentre i suoi tristi pensieri sono rivolti a quello, il cuore del Costrutto inizia a battere infuriato...

 

 

 

 

 

E dopo un mese e mezzo circa eccomi tornato con Alternative! Scusate davvero, ma sto avendo non pochi problemi a scriverla, anche se spero passino presto. Così come l'ho iniziata la finirò, senza alcuno dubbio! Ad alcuni penso potrebbe non piacere, ma ho preso il tutto alla larga per fare un punto della situazione in cui sono i pensieri di tutti senza andare effettivamente avanti con la storia. Spero che nonostante tutto la gradiate, e ci vediamo alla prossima. A presto!

MC Outlaw

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Capitolo 22
*** 22 - Come un mostro ***


Twilight apre gli occhi. Vorrebbe dire di aver dormito, ma in realtà se è successo non se ne è neanche accorta. Come purtroppo le ha suggerito Tirek, ha passato quelle ore sveglia, pensando alle sue parole. Ancora gli rimbombano nella testa da ieri mentre osserva il soffitto con le borse sotto agli occhi

Tirek \Debole, ipocrita, vigliacca e traditrice!\

Twilight “No...io non lo sono...”

Trixie “Non sei cosa?”

Per poco non viene un infarto all'alicorno quando si accorge che l'amica unicorno celeste è li ad osservarla. Trixie non può che spanciarsi dalle risate quando vede gli occhi spalancati e spaventati dell'amica, come se avesse visto un fantasma

Twilight “Trixie! Che cavolo, mi hai spaventata!”

Trixie divertita “S-Scusa...hahaha!”

Twilight “Ma non eri tornata nell'altra dimensione con gli altri?”

Trixie “Certo, ma anche oggi i Cristallomanti si sono subito messi al lavoro, e le tue amiche hanno subito voluto tornare qui. Stavolta è venuto anche Spike!”

Le parole di Trixie fanno purtroppo intuire a Twilight che devono essere già le otto passate. Sapeva che non aveva dormito, ma non credeva che fosse già così tardi

Trixie, notando le occhiaie di Twilight “Qualcosa non va? Hai dormito male?”

Non può certo dirle che non ha chiuso occhio, altrimenti dovrebbe spiegarle anche il motivo

Twilight “Uh...no, è solo che sono stata a leggere fino a tardi, ho trovato un sacco di libri interessanti e che credo di non aver mai letto...ho finito con il dormire poco”

Trixie “Hehehe...la solita vecchia Twilight. Trovato qualcosa di interessante?”

Twilight “Ehm... in realtà non ricordo ancora abbastanza bene Equestria per poterlo dire, potrebbero essere libri che per te sono normalissimi”

Trixie “Capisco. Beh, io e Sunset siamo di nuovo qui in biblioteca, se vuoi stare con noi siamo al tavolo di ieri”

Twilight rallegrata “Ma certo! Mi serve proprio leggere qualcosa adesso!”

Trixie “Cerca solo di non esagerare, se ne hai letti tanti come dici ti farai venire il mal di testa”

Twilight imbarazzata “Ah... certo, tranquilla, starò attenta. Hehehe...”

Se ha qualche possibilità di pensare ad altro e cercare di tranquillizzarsi è solo quella, un po' di tempo solo con quelle che prima ad Equestria erano sue amiche. Ma purtroppo per lei, sarebbe stata soltanto una pausa da ciò che la avrebbe attesa. Una voce in quel momento inizia a risonargli in testa, soave e melodiosa come la ricordava, ma allo stesso tempo spaventata. Quella di Anatema

Anatema inquieta \Sei sicura che sia una buona idea andare avanti? Non ti ho detto niente fin'ora, ma inizio ad avere paura... lo sento crescere... è cattivo...\

Twilight \Allora va tutto bene, è quello che voglio. Deve essere cattivo il più possibile per combattere i Polimorfi. Fidati di me, so bene che cosa sto facendo\

Anatema \Io voglio fidarmi, ma ho paura che non finirà bene né per te né per lui. Stai attenta, ti prego\

Il tono della sua Costrutta la fa sussultare. Anatema è probabilmente l'essere più vicino di tutti a capire meglio sia lei che la situazione. Ma non può e non vuole demordere. È convinta di ciò che pensa, ciò che sta facendo potrebbe anche evitare l'uso degli Elementi, deve solo resistere ancora un paio di giorni. E poi sarà tutto finito

 

Quei pochi giorni però si rivelarono un vero inferno. Mentre nella sua dimensione tutto andava avanti come previsto, comprese alcuni sotterfugi di Discord per mettere il padre di Twilightalle strette, tutti gli altri iniziarono in fretta a stringere nuovi legami con i sopravvissuti del rifugio. Francy con gli abitanti della New Everfree Forest, Applejack e Rainbow con i vari competitori delle gare sia in volo che a terra, Rarity assieme ai Diamond Dog che l'avevano rapita anni prima e che adesso si erano rivelati molto simpatici e gentili, persino Fluttershy con chi come lei amava gli animali ed andava spesso nel giardino zoologico a portare i propri, mentre Pinkie aveva già fatto conoscenza un po' con tutti quanti. Twilight invece aveva passato ben poco tempo assieme ai suoi compagni, restando sempre con la testa tra le nuvole per via del Costrutto in corso di formazione, di cui sempre più frequentemente sentiva i violenti battiti cardiaci. Delle scosse che le facevano tremare la zampa per via della loro potenza. Le sue amiche unicorno non lo avevano dato a vedere ma erano riuscite a notato la sua situazione, e non credevano più si trattasse solo di letture fino a tardi. Ma era talmente chiusa in sé stessa che non pensavano sarebbero riuscite a farle dire nulla, per cui dovevano trovare un altro modo per scoprire cosa stava succedendo davvero

Adesso, dopo tre giorni di sofferenza psicologica, è finalmente pronta a dargli la vita. I suoi amici sono appena andati via dal rifugio, questo significa che è il momento perfetto. Da quando quella mattina si era svegliata non aveva più sentito battiti, ed il bracciale che è passato dalla luce rossa a quella verde è la conferma. Il Costrutto può nascere senza problemi. Si trova già davanti a Tirek, che la osserva soddisfatto. I suoi occhi ormai sono quasi vitrei e rossi, segno sia di pianto che di collera, ed i suoi movimenti sono molli e privi di energia. Non ce l'avrebbe sicuramente fatta a reggere un altro giorno così

Tirek “Beh, dopo aver sofferto tanto ce l'hai fatta, nanerottola. Il tuo Costrutto può nascere. Non sei contenta?”

Twilight atona “Dopo tutto quello che ho passato? Certo che lo sono...”

Il centauro le legge di nuovo la mente, vedendo ancora tutti i suoi dubbi sulle sue parole e su ciò che le ha fatto ricordare. Sin dal primo giorno è stato quello il perno delle loro discussioni, in particolare ciò che riguardava la sua vita umana, l'argomento che più la mandava in bestia. Prima di dirle qualcosa in proposito, però, deve completare l'opera

Tirek “Perfetto. Adesso dimmi, che tipo di Costrutto vuoi creare? Un Combattente come Anatema?”

Twilight “No... vorrei far nascere un costrutto Attaccante e dell'Orrore. Deve portare distruzione e terrore nei Polimorfi, nient'altro...”

Tirek “Aah... vuoi creare un Berserker. Interessante”

Twilight curiosa “Un Berserker?”

Tirek “Vedi, ogni combinazione di Costrutto ha un nome diverso. Le combinazioni come Anatema di Attaccante e Difensore sono combattente, mentre quello di Attaccante e dell'Orrore si chiamano Berserker. Ciò che lo rende interessante è che tu non lo voglia usare per proteggere te o chiunque altro. Non doveva servirti a questo? Hehehe...”

L'alicorno sapeva già che il Centauro conosce la Cristalloneria e non si fa era fatta troppe domande quando glielo aveva detto. Potrebbe averla imparata leggendo le menti dei Cristallomanti del rifugio oppure potrebbe averla imparata da solo, non conosce il suo passato, ma questo è comunque un bene. Il Costrutto resterà per tutti i suoi compagni una sorpresa fino a quando non servirà chiamarlo, ci penserà Tirek ad incidere il suo nome sul bracciale

Twilight “Questo Costrutto ci difenderà semplicemente distruggendo i nostri nemici. È il modo migliore per farlo...”

Tirek “Come credi tu. Allora, ti ricordo che la runa per creare un Costrutto Attaccante è Kor, mentre quella per farlo dell'Orrore è Dox”

La principessa neanche gli risponde, e si limita ad entrare in comunicazione mentale con il suo Costrutto. Sono pochi istanti, ma lo vede chiaramente, e sul suo volto si disegna un ghigno soddisfatto. È esattamente come lo voleva lei, spietato e distruttivo. Il contatto è stato un pò diverso da quello con Anatema, più pesante di quanto pensava, ma pensa sia tutto normale per un essere del genere. Non le resta che dire il nome deciso da entrambi

Twilight “Kor! Dox! Fatti avanti, Gargantua!”

Per qualche attimo non succede nulla, facendo quasi preoccupare Twilight di aver sbagliato qualcosa nell'evocazione. Ma si rende conto di essersi sbagliata e si spaventa quando, davanti a lei, si crea una crepa nell'aria. Qualcosa di potente l'ha colpita e l'ha incrinata, e non si vuole fermare. Si crea un'altra crepa, e poi un'altra ed un'altra ancora, fino a quando con un ultimo colpo decisivo una gigantesca mano di marmo la sfonda ruggendo. E Gargantua ne esce fuori con passi e respiro pesante, mostrandosi in tutta la sua furia. La prima cosa che nota di lui sono le braccia, grosse quanto un automobile e fatte interamente di marmo biancastro, entrambe chiuse a pugno. Se le mettesse in posizione di guardia, riuscirebbe a cprire il suo intero corpo senza problemi. Le dita, anche esse di marmo, sembrano staccate dal resto del corpo, cosa che nota meglio quando apre i pugni per qualche istante. Vede anche che sui palmi delle sue mani sono presenti dei buchi dai quali fuorisce un leggero fumo caldo. Il tronco del suo corpo è anch'esso fatto di marmo, ma è come se fosse diviso in due, il petto è grosso quanto le braccia mentre il bacino si restringe parecchio. Sul petto possiede come Anatema il suo Cutie Mark, ma con qualcosa di diverso: non ci sono le sei stelline bianche, ed al loro posto ci sono delle voragini nere. Gli addominali letteralmente scolpiti fanno notare dei piccoli scompartimenti, ognuno marchiato con i sei Cutie Mark dei suoi amici Elementi ma incrinati e quasi irriconoscibili. Le gambe sono sempre di marmo e tornano ad essere grosse come le braccia, ma più corte e staccate come le dita dal resto del corpo. La sua schiena sembra essere il dorso di uno scarafaggio, ovvero due blocchi di marmo separati da una linea al centro. Ma il volto è il vero punto forte. La testa è piuttosto piccola se proporzionata al resto del corpo, anche se resta comunque enorme. È l'unica cosa a non essere fatta di marmo, sembra composta da qualcosa simile a dell'ombra solidificata. Tutte le differenze facciali, da qualsiasi punto la si guardi, sono delineate da piccole linee bianche. La sua mascella è molto più grossa della mandibola, con denti lunghi ed aguzzi che spuntano verso l'alto. Gli occhi sono rossi e pulsano incessantemente, come la sua rabbia. Anche se sembra essere una statua ed il suo corpo sia pieno di crepe, riesce a piegare il marmo di cui è fatto come vuole. Twilight lo osserva soddisfatta, ma lui si volta subito verso Tirek e sferra ruggendo un pugno violentissimo che fa scuotere la barriera che lo tiene imprigionato

Tirek divertito “Hey, vacci piano, rimbomba tutto qui dentro!”

Twilight sorpresa “Aspetta! Cosa fai?!”

Gargantua furioso “IL BASTARDO DEVE MORIRE!”

La sua voce è carica di odio e sembra provenire dall'inferno da quanto è diabolica. Di nuovo sferra un pugno, ancora più potente di quello precedente, che stavolta riesce a smuovere l'intera caverna. Dal soffitto cadono un po' di macerie, ma nessuna colpisce nè Twilight nè Gargantua. E la barriera, anche se vacilla, è impensabile che crolli se non vengono distrutti i Cristalli. Ma rischia di diventare pericoloso proprio quando il Costrutto sembra mirare a quelli

Twilight “Fermati! Per favore Gargantua... è grazie a lui che sei nato, in fondo! Ha fatto tante cose sbagliate, ma non merita di morire...”

Gargantua si ferma dallo sferrare un ulteriore diretto alle gemme, dovendo dare ragione alla sua Creatrice. Ma questo non gli impedisce né di lanciargli un'occhiata infuriata né di minacciarlo

Gargantua “Non farti trovare MAI fuori da questa prigione O IO TI AMMAZZO, HAI CAPITO?!”

Persino la sua voce riesce a smuovere l'aria, rendendo soddisfatto il Centauro del suo lavoro, anche se visibilmente intimorito dal mostro che ha davanti. Tutto l'odio che in quei giorni Twilight ha sviluppato per lui si è canalizzata nel Costrutto, rendendo anche lui un bersaglio della sua furia. Per farlo calmare all'alicorno non resta che farlo rientrare

Twilight “Per adesso... per adesso rientra, ti chiamerò quando ci sarà da combattere”

Il gigante, senza neanche annuirle o dirle niente, inizia a sparire in una nuvola di fumo bianca, non evitando però di lanciare un ultimo ringhio di collera verso Tirek prima di sparire del tutto. Anche il braccialetto di cristallo di Twilight sembra svanire dalla sua zampa, ma in questo caso finisce solo nelle mani di Tirek, che vi incide sopra il nome Gargantua con gli artigli

Tirek “E così non merito di morire, eh? Anche dopo tutto quello che ti ho fatto passare in questi giorni?”

Finita la scrittura del nome, teletrasporta nuovamente il Cristallo alla zampa della principessa

Twilight “Lo hai fatto solo perché te l'ho chiesto io. E poi...non tutto quello che hai detto è sbagliato in fondo...ho lasciato che Equestria e che i nostri amici soffrissero senza neanche provare a fare qualcosa...e anche adesso nel mio mondo non riesco a fare nulla per migliorare le cose...”

Tirek “Eh si, è proprio così che è andata” sospira contrariato “Ma forse potresti averne conferma chiedendo direttamente a loro, non ti pare? Io sono rimasto intrappolato qui per molti anni, che cosa ne so di quel che è successo? Magari per loro è stato diverso da come ti ho raccontato...”

Twilight, ascoltando le sue parole, nota una punta di benevolenza, come se stesse cercando di incoraggiarla. Ma non può certo essere così, lui è l'essere che è arrivato più vicino alla conquista di Equestria di tutti i nemici che lei e il suo gruppo hanno sconfitto

Twilight “Cosa intendi dire con questo?”

Il centauro si rende conto solo in quel momento delle sue parole, e se ne vergogna profondamente. Quelle non erano parole che avrebbe mai detto a qualcuno con quel tono. La avrebbe schernita, offesa o sconvolta ancora di più se avesse potuto. E avrebbe potuto. Ma per qualche ragione non lo ha fatto, e non capisce perchè. Cambia subito atteggiamento quindi, riprendendo l'unico che ha sempre conosciuto

Tirek adirato “Non intendo dire niente, melanzana fuori scala! Solo che per loro potrebbe essere molto, molto peggio di quello che credo! E ora che hai il tuo Costrutto puoi anche andartene da qui, tre giorni in tua compagnia sono stati più che sufficienti per i miei nervi!”

Se prima aveva dei dubbi, adesso sono spariti. È lo stesso Tirek che i suoi ricordi le dicevano, né più né meno

Twilight “Si, credo che me ne andrò subito. Addio Tirek...e nonostante tutto, grazie. Gargantua non sarebbe nato senza il tuo aiuto”

Ma il Centauro non le presta più attenzione, è molto più interessato ad osservare la televisione creata dalle memorie di Twilight. Ma mentre se ne va, la osserva di nascosto

Tirek a se stesso “Cerca solo di fare attenzione, nanerottola”

 

I due però non erano da soli come credevano. Twilight pensava che tutte le sue amiche fossero già tornate indietro, ma dato il suo strano comportamento di quei giorni Trixie e Sunset erano rimaste nel rifugio di nascosto e l'avevano seguita per capire cosa non andasse. L'avevano osservata dall'entrata della prigione, vedendo tutto ciò che era successo dal suo arrivo alla nascita di Gargantua. Ora che lo sapevano erano più preoccupate che mai

Trixie sconvolta “Twilight ha chiesto aiuto a Tirek?! Ma è impazzita?!”

Sunset stupita “Mi aveva parlato di lui...e non avrei mai creduto che avrebbe potuto chiedere qualcosa a lui invece che a noi! E senza dirci nulla!”

Trixie confusa “Dobbiamo dirlo agli altri secondo te?”

Sunset ci pensa un po' prima di risponderle. Non può dire di conoscere Twilight come le portatrici degli Elementi, ma è stata con lei abbastanza a lungo da sapere che non fa mai le cose senza rifletterci. E se ha passato quello che crede solo per dare vita ad un Costrutto senza dire nulla a nessuno, allora è sicura di ciò che ha fatto. Forse stavolta dire ciò che ha fatto potrebbe non essere necessario

Sunset “Io...credo che per adesso non sia il caso. Vediamo cosa ha intenzione di fare prima. È Twilight, no? Sa sempre cosa è giusto fare”

Trixie “Spero che tu abbia ragione...”

Visto che si sta avvicinando a loro, entrambe si accordano rapidamente su cosa fare. Non appena varca la porta, fingono entrambe di essere appena arrivate camminando verso di lei dall'ingresso alla biblioteca e sorprendendola

Twilight “R-Ragazze! Che ci fate ancora qui?!”

Sunset “Ah, niente di che, vedi...“ si inventa rapidamente una scusa “Ah si! I Cristallomanti hanno deciso di fermarsi a scuola oggi pomeriggio invece di andare nella casa dove stiamo, quindi abbiamo deciso di restare a farti compagnia! Ti da mica fastidio?”

Twilight adesso le sembra più raggiante. Senza più il peso del dover sviluppare un Costrutto in un modo così forzato, ha la mente libera e lucida. Può passare un po' di tempo assieme alle due unicorno, anzi, assieme alle due amiche e goderselo appieno

Twilight sorridendo “Certo che no! Anzi, magari oggi potreste consigliarmi voi dei libri, che ne dite?”

L'umore dell'alicorno fa subito pensare ad entrambe che vada tutto bene. Era da quando l'avevano rincontrata in America che non la vedevano così felice, il che poteva solo essere un bene

Trixie “Assolutamente! Ne ho visti un paio che credo tu non abbia mai letto! Ma prima...potrei chiederti...come va il Costrutto? Oggi è il terzo giorno...”

Anche se Adagio non aveva mai parlato alle due dei Costrutti nel dettaglio perché non lo credeva necessario, a grandi linee sapevano come si creano e quanto tempo impiegano a svilupparsi. Prima di rispondergli, Twilight allunga la zampa e mostra ad entrambe il bracciale con inciso “Gargantua”, infilato appena sotto quello di Anatema

Twilight “L'ho fatto nascere poco fa! Però...preferirei non evocarlo adesso, meglio se lo vedete direttamente in azione. Fidatevi, ne varrà la pena!”

Nessuna delle due riesce a dirle niente. Sembra avere una enorme fiducia nella sua idea, ed anche loro vogliono averne in lei. Twilight non è tipa da commettere gravi errori

 

Il resto del pomeriggio lo trascorsero in compagnia ed in modo molto più allegro dei giorni passati. Trixie e Sunset videro finalmente Twilight ridere e divertirsi alle loro battute, scherzare anche lei su cose del suo passato ad Equestria, comportarsi come entrambe la ricordavano e la adoravano. Ma quelli sono i momenti che passano più in fretta, infatti senza che se ne rendessero conto erano già le nove di sera passate. L'alicorno decise di restare ancora per quella notte ad Equestria, per cui salutò le due amiche dopo averle accompagnate al portale e ritornò alla biblioteca per andare a letto. Ora che poteva finalmente dormire, non si sarebbe lasciata scappare l'occasione. Anzi, non appena toccato il materasso, andò giù come un sasso e finì dritta nel mondo dei sogni

Come accaduto sedici anni prima, Tirek e Twilight si trovano faccia a faccia, in mezzo ad un campo di battaglia quasi completamente raso al suolo dopo uno scontro senza vincitore né vinto

Tirek “Sembra che i nostri poteri si equivalgano. Ma, su di te, ho un enorme vantaggio...”

Alle spalle di Tirek compaiono sette sfere di energia magica, contenenti i sei amici di Twilight e Discord

Twilight \Di nuovo questo? Perché? Discord ce lo aveva già fatto recuperare... non era andato come credeva lui, ma io ricordo già tutto\

Tirek “Ma possiamo finirla qui. Dammi i tuoi poteri e ti restituirò le tue preziose amiche”

All'improvviso, a Twilight viene in mente il motivo della ripetizione del ricordo. Quello era il momento nel loro sogno collettivo in cui aveva sbagliato, decidendo di tenere il potere delle principesse per se e continuare a combattere Tirek. Però, come quella volta, è spaventata. Il nemico che ha davanti è fin troppo potente e non riesce a capire appieno la Magia dell'Amicizia di cui tutti le hanno parlato. Non può lasciare un potere così grande nelle mani di un mostro del genere per provare qualcosa che crede potrebbe non funzionare. L'ha vista contro Discord, sa che è potente, ma lei ancora non la sente dentro di se. Però, c'è un'altra possibilità. Osservando la sua zampa destra nota che ha addosso i bracciali sia di Anatema che di Gargantua. Per quanto non siano coerenti con il ricordo, e per quanto sia solo un sogno, potrebbe essere il momento buono per provare la potenza del nuovo Costrutto

Tirek “Allora, cosa scegli?”

Twilight “...e va bene, Tirek. Hai vinto. I poteri delle principesse sono tuoi. In cambio, però, devi liberare tutti”

Tirek “Una scelta molto saggia”

Con uno schiocco di dita del Centauro, le sei sfere con dentro le sue amiche scendono a terra e si infrangono, liberandole dalla prigionia. Vede che però Discord è ancora imprigionato, contrariandola non poco

Twilight “Ho detto tutti”

Tirek stupito, indicando Discord “Dopo tutto quello che vi ha fatto?”

Twilight “Liberalo!”

Tirek “Beh, come vuoi...”

Un altro schiocco di dita ed anche il draconequus discende dalla prigionia e viene liberato, finendo a fianco del resto dei pony. Tirek, a questo punto, si avvicina a Twilight e si prende ciò che gli spetta. Sollevandola con la propria magia ed aprendo le enormi fauci, inizia ad assorbire ogni grammo della preziosa magia alicorno che pervade il corpo di Twilight. Si vede tutta la sua potenza quando le dimensioni del Centauro diventano cinque volte quelle dell'inizio del sogno, rendendolo alto quasi come una montagna. Lascia quindi andare la principessa dell'amicizia, ormai di nessuna utilità per lui, ma quando atterra si rimette subito in piedi

Twilight “Non credere di aver vinto, Tirek...ti sconfiggerò!”

Il centauro si ferma ad osservarla, mentre lei si concentra con tutte le sue forze e chiama con il pensiero il suo nuovo Costrutto, che stavolta compare sfondando l'aria usando una sola spallata. Già che c'è, prova ad evocare anche Anatema, ma nel farlo sente una brutta fitta alla testa. Probabilmente non può reggere più di un Costrutto alla volta, ma questo non è importante, Gargantua basta e avanza

Twilight “Abbattilo Gargantua!”

Il mostruoso golem spicca un balzo sul posto e mira alla testa di Tirek con uno dei suoi potenti pugni, riuscendo a scaraventarlo violentemente a terra nonostante la differenza di mole. Ma non si ferma certo a quello, una volta atterrato infatti emette un potente ruggito e si scaglia furiosamente contro il Centauro per colpirlo ancora ed ancora. Twilight osserva compiaciuta la situazione. Anche se è solo un sogno, dentro di se sa bene che quella è la vera forza di Gargantua, e che nella realtà riuscirebbe a fare la stessa cosa senza problemi

Twilight ai compagni “Ragazzi, lo stiamo sconfiggendo!”

Quando si volta verso i portatori degli elementi, la sua espressione si fa confusa. Non c'è più nessuno di loro, né i suoi amici né Discord. Sembrano essere spariti nel nulla

Twilight “Ma cosa... dove sono andati?”

In qualche modo, la loro assenza inizia a farle crescere nel cuore un senso di disagio, che poco a poco si trasforma in paura. Che cosa può essergli successo? Perché non sono li assieme a lei?

Twilight spaventata “Ragazzi! Dove siete andati?! Andiamo, non fate scherzi!”

Attorno a lei inizia a chiudersi un cerchio di oscurità, che poco a poco fa scomparire tutto ciò che la circonda

Twilight intimorita “Per favore...ragazzi...amici...dove siete...non lasciatemi da sola...”

Tirek “Ma non è forse quello che hai fatto tu?”

L'alicorno si volta alle sue spalle. Vede Gargantua sparire in una nuvola di polvere, e Tirek avanzare in mezzo all'oscurità assumendo la forma minuta che ha visto imprigionata in quei giorni

Twilight “Cosa...cosa vuoi dire?”

Tirek “Non sei stata forse tu la prima ad abbandonare loro? Hai deciso questa idea del Costrutto tutta da sola, senza chiedere niente a loro. Senza lasciare che ti dessero una mano. Senza coinvolgerli in qualcosa che ha a che fare con la salvezza di Equestria” il suo tono si fa divertito “Hehehe...sei la principessa dell'amicizia e non sai che queste cose non si fanno?”

A Twilight sembra di essere di nuovo davanti a lui in carne ed ossa. Ma non è possibile, Tirek non farebbe mai una cosa del genere

Twilight “Ma quello che ho fatto...anzi, quello che ho sopportato è stato terribile! Mi hai fatto rivivere le parti peggiori del mio passato, mi hai continuamente ricordato di...della mia vita nel mondo umano! Non volevo che anche loro passassero una cosa del genere!”

Tirek “No. Tu non volevi che loro sapessero. Forse dopo il primo giorno glielo avresti anche detto, ma io sapevo di tuo padre. E sapevi anche che avrei detto questa cosa a tutti quanti”

Twilight abbassa lo sguardo, non riuscendo a sostenere il suo sguardo. Lo sguardo della ragione

Tirek “E ti sei ridotta a soffrire da sola come un cane. Avresti potuto averli al tuo fianco, avresti potuto condividere le tue sofferenze con loro, aprirti con loro, fargli capire che siete veramente amici, ma non lo hai fatto. La paura della loro incomprensione ha avuto il sopravvento”

Twilight infuriata “Smettila! Perché fai tutto questo?! Non voglio più vederti! Esci dal mio sogno!”

Tirek “Di che parli? Credi che io non ne faccia parte? Pensaci bene, non sono forse l'incarnazione dei tuoi pensieri più profondi? Di quello che senti di aver fatto di male?”

Il respiro di Twilight si fa pesante, mentre vede che chi ha davanti sta cambiando forma. Sta assumendo sembianze più piccole e che riconosce fin troppo bene

Tirek con voce femminile “Sei stata TU a lasciarli indietro, non loro! Sei stata TU ad abbandonarli! Anzi, no...”

Una volta mutato del tutto, Twilight si spaventa sul serio

Tirek trasformato in Twilight “Sono stata IO!”

Il Centauro glielo aveva detto più e più volte che loro due erano simili, ma non voleva crederci. Lo aveva sempre negato. Ma se è così, perché quella che ha davanti adesso le sembra davvero lei?

Twilight “Continuiamo su questa strada! Lasciamoli perdere! Siamo più forti da sole! Loro non ci servono, accettiamo ciò che stiamo diventando davvero! Noi siamo dei MOSTRI!”

L'alicorno si risveglia di soprassalto, portandosi dietro il respiro affannoso che aveva nell'incubo. I suoi zoccoli tremano spaventati, quello che ha sognato non può essere vero. Non vuole essere come Tirek, per nessuna ragione al mondo. Pensando a quello che ha appena visto, trattenere le lacrime per lei è del tutto inutile e scoppia a piangere nel silenzio della biblioteca

 

Nella prigione, intanto, Tirek abbassa la mano e disattiva la magia, cadendo sulle quattro ginocchia per l'enorme sforzo compiuto. Non credeva certo che accedere e manipolare i sogni fosse così tanto difficile. Ma doveva farlo a tutti i costi

Tirek “Io ho fatto quello che ho potuto per fartelo capire...adesso sta a te, nanerottola” il suo tono si fa triste “Per favore... non diventare come me...”

Il suo ultimo pensiero prima di svenire addormentato per la fatica va al fratello Scorpan, chiedendogli scusa per non averlo mai compreso del tutto. Infine, anche lui si impiomba nel meritato sonno

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw! Finalmente anche Gargantua è nato, e spero di avervi trasmesso ciò che è capace di fare. Presto lo vedrete in azione, ma per il momento lasciamo proseguire tutto tranquillo. Spero che il piccolo salto temporale di tre giorni, che non avevo ancora fatto nella fic se non per la domenica, non vi abbia dato troppo fastidio, ma non è accaduto nulla di importante da raccontare. Detto ciò, ecco il link per il mio scarabocchio di gargantua, per cercare di farvi capire il suo aspetto. E alla prossima!

 

MC Outlaw

 

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Capitolo 23
*** 23 - Evolversi degli Eventi ***


Notte insonne al palazzo di Canterlot per l'Imperatore dei Polimorfi Krad. Sono giorni ormai che non dorme per colpa di un peso nel cuore non di poco conto. Lui sa bene che le Richieste di Evacuazione ormai sono abbastanza da andarsene da li, potrebbe consegnarle all'Alto Consiglio e portare via il suo popolo da Equestria. Ma dopo? Come potrebbe continuare le sue indagini? Come scoprirebbe ciò che è accaduto dietro le quinte dell'invasione nella dimensione gemella? Non è pazzo, sa bene ciò che ha visto e sentito, e quello che ha visto era qualcuno che non poteva in alcun modo essere Pinkie. Nessun pony che avevano divorato e che la conoscesse avrebbe mai potuto pensare che fosse falsa e doppiogiochista

Se da una parte pensava al bene immediato del suo popolo, dall'altra pensava al male che gli avrebbe potuto evitare. La sua domanda era rimasta ormai la stessa da tanto tempo: quella guerra contro Equestria era stata un errore? I pony avevano davvero intenzione di attaccarli, ammesso che avessero aperto loro il portale? E se così non fosse stato, di chi era la colpa per aver fatto soffrire così tanto i Polimorfi? Se non lo avesse scoperto, non se lo sarebbe mai perdonato. E anche se avesse torto deve almeno provarci, almeno per ciò che la sua amica rosa gli ha trasmesso

Krad, a furia di ripensarci e di rigirarsi nel letto, ha finito con il disfarlo del tutto e adesso non è più comodo come il letto reale dovrebbe essere. Si alza quindi e decide di farsi una passeggiata per il castello, sperando che possa venirgli quell'illuminazione che gli è mancata per tutti quegli anni. Inoltre prende la forma umana della dimensione gemella, sia per essere più vicino alla sua forma originaria e sia per rivivere un po' quella settimana in cui ha messo in dubbio la guerra

Essendo parecchio tardi, le vie del castello sono vuote. I domestici sono a letto e le guardie di turno non pattugliano mai l'interno degli edifici, ma vedendo delle ombre sfrecciare fuori dall'edificio capisce che comunque stanno facendo il loro lavoro. Meglio così, non ha voglia di rispondere al perché sia in giro a quell'ora

Vagando senza meta per gli immensi corridoi finisce nella biblioteca reale di Canterlot

Krad \Ah...la biblioteca. Non ci vengo mai qui\

Avendo divorato più di un bibliotecario in quella dimensione, conosce ormai praticamente ogni singolo libro a memoria. Gli unici che non ha letto sono quelli contenenti dei potenti incantesimi di cui forse nemmeno Celestia conosce la provenienza o gli effetti. Ed è meglio che resti così, non vuole certo scatenare un qualche disastro senza neanche rendersene conto. Un rumore lo distoglie da certi pensieri quando sente un rumore di caduta provenire dai tavoli per leggere

Avvicinandosi per vedere cosa sia, vede Ireikila sfogliare annoiato una manciata di libri. Anche lui non dorme, ma per ben altri motivi. Come Krad ben sa, il suo terzo occhio ha certo molti vantaggi, ma gli crea spesso e volentieri una brutta insonnia. Inoltre ha perso come tutti un po' di smalto e vigore dopo la morte di Yrebelsu. Ormai è comunque inutile per lui cercare di non farsi sentire, sa bene che è già entrato nel suo campo percettivo

Ireikila senza voltarsi “Anche tu non riesci a dormire, eh?”

Krad “Già...ho un sacco di pensieri per la testa”

Ireikila “Non è certo una novità, ormai sono anni che me lo dici. E adesso che abbiamo il giusto numero di Richieste di Evacuazione per andarcene, poi...”

L'imperatore sbuffa irritato. Sa bene che il Polimorfo suo compagno non ha mai condiviso molto le sue idee, ed anche se un po' ci ha fatto l'abitudine non gli piace molto discuterne con lui

Krad “Irei, ascolta, so di essere un egoista a fare quello che faccio, ma sono sicuro di avere ragione! Questa guerra...anzi, forse non solo questa, forse erano tutte una farsa! E se fosse così...”

Ireikila “La nostra gente avrebbe sofferto inutilmente per chissà quanto tempo”

L'imperatore si sorprende delle parole dell'amico, ma questa volta unicamente perché non aveva mai mostrato interesse o consenso nelle sue idee dal giorno in cui ha iniziato ad averle

Krad “Finalmente mi credi?”

Ireikila “Non ho detto questo. Secondo me sbagli a voler insistere sulla faccenda...ma d'altro canto, non ti ho mai chiesto di smettere di pensarci. Ci sono troppi punti oscuri di questa guerra...e non è che le altre che abbiamo fatto siano mai state meglio. In ogni caso, preferisco non darti una mano con le tue ricerche. Sei sempre stato discreto, l'unico ad averle mai notate sono stato io, ma in due sarebbe facile scoprirci. E non so come potrebbe reagire l'Alto Consiglio se venisse a sapere di questa tua titubanza sulle guerre, sai bene anche tu che loro tre ci vedono solo il bene per il nostro popolo”

Krad sospira sollevato. Almeno anche Ireikila in fondo la pensa come lui sulla, benché non lo voglia dare a vedere

Krad sorridente “Beh, fai come credi. Non saprei comunque come potresti aiutarmi, a malapena so io quello che sto cercando”

Ireikila “Allora passeremo molto altro tempo qui ad Equestria. Ah, a questo proposito, forse faresti meglio a togliere la mia e la tua Richiesta di Evacuazione dal mucchio. Arriviamo esattamente al 75% dei soldati solo grazie a quelle due, se per il momento le nascondessi non potrebbe scoprirlo nessuno anche con un nuovo conteggio”

Krad “Buona idea...aspetta, quando le avresti contate così precisamente?”

Ireikila ironico “Per chi mi hai preso? Le conto ogni volta che entro nella tua stanza. È giusto per passare quei 2 secondi di noia”

Krad divertito “Come ho fatto a non pensarci...”

Ireikila tornando serio “Stai solo attento...adesso che gli Elementi dell'Armonia sono tornati, potrebbe essere molto pericoloso. Con te ci sono andate leggere e si sono limitate a pietrificarti...ma quello che hanno fatto ad Yrebelsu potrebbe succedere a chiunque altro. A me, a te, ai nostri soldati...se la situazione si facesse critica...”

Krad “In quel caso, avrai il mio via libera all'evacuazione. Se dovessero presentarsi qui porteremo tutti indietro a Metamorphia. Il Consiglio non farà storie se sarà servito a metterci in salvo”

Detto ciò, l'Imperatore Oscuro si gira e si avvia verso il corridoio. Con il cuore rasserenato dalla vicinanza dell'amico, la mente si è un po' calmata ed il sonno sta iniziando a prendere il sopravvento

Krad sbadigliando “...credo che andrò a dormire, adesso. Notte Irei”

Ireikila tornando a sfogliare libri “Notte Krad”

Sulla strada del ritorno, l'Imperatore rimette un po' in moto la mente, pensando al suo primo incontro con le portatrici degli Elementi ad Equestria. Su di loro ha ancora pensieri contrastanti: anche essendo nemici, sa bene che sarebbe stupido da parte loro non difendersi usandoli, ma d'altra parte non riesce a perdonarle di aver ucciso Yrebelsu. In realtà non riesce proprio a capire come lo abbiano ucciso. Anche se ha raccolto poche informazioni sugli Elementi sa bene che servono principalmente ad annullare il male nelle persone, in un modo o nell'altro, come fu la cancellazione della parte malvagia per Nightmare Moon o la pietrificazione per Discord. Ma allora come mai sono arrivate al punto di fare a pezzi qualcuno? Che in realtà nessuno li conoscesse fino in fondo? Quello, se ce ne sarà bisogno, sarà una faccenda a cui pensare meglio

Nel frattempo, un brivido attraversa la schiena di Ireikila. Spesso quello per lui è un segnale di pericolo, un segno che il suo terzo occhio ha individuato qualcosa di pericoloso o di disastroso in arrivo. Purtroppo non ha idea di cosa possa essere, ma sa che arriverà molto presto

Ireikila \Per favore amico...fai in fretta\

 

La notte, per quanto si possa distinguere dal giorno, passa per tutti. Alcuni l'hanno passata bene, altri non proprio, altri non hanno chiuso occhio esattamente come Twilight. Riaddormentarsi dopo quel brutto incubo era stato particolarmente difficile per lei. Da una parte è sicura di aver fatto bene a lasciare fuori i suoi compagni da quella sofferenza, ma dall'altra sente che forse li avrebbe dovuti coinvolgere. Era sempre stata costretta ad abbandonare le sue amicizie senza mai avere la forza di reagire, e adesso non voleva essere proprio lei a lasciarsele sfuggire. Ma adesso è convinta che quando gli mostrerà ciò che ha fatto, che Gargantua è la perfetta macchina da guerra contro i Polimorfi, allora la comprenderanno. Si rialza dal materasso nella biblioteca del rifugio, conscia che quella sarà stata l'ultima nottata in quel posto, e si avvia subito al portale per la sua classe. I suoi compagni arriveranno da un momento all'altro

La strada per raggiungerlo la fa tornare a riflettere su quel brutto sogno. Non può pensare che quella strana esperienza sia semplicemente frutto dei suoi pensieri, è convinta che ci debba essere qualcos'altro dietro, ma non riesce ad immaginare chi possa essere stato. Appena arrivata nella sala del portale, comunque, smette di pensarci e si prepara a rivedere gli altri. Da quando è iniziata quella storia, non ha visto nessun altro all'infuori di Sunset, Trixie e qualche volta Spike. Credeva che la loro presenza avrebbe potuto confonderle le idee, ma adesso che Gargantua è nato non c'è più nulla che le impedirà di vederli

Con estrema puntualità i ragazzi, eccetto Discord, Spike e le tre Cristallomanti, iniziano a varcare il portale uno per uno. Rivederli dopo quei tre giorni di sofferenza le stampa sul volto un enorme sorriso. Anche i suoi amici, nonostante un attimo di stupore nel vederla li, si rallegrano subito di vederla

Pinkie “Twilight! Finalmente, sono giorni che non esci dalla biblioteca!”

Twilight “Lo so, scusatemi, ma ero così presa dai libri e dal Costrutto e...”

Rarity “Non serve che ti scusi, ti possiamo capire. Siamo tutti eccitati per questo posto. Dovresti vedere le caverne degli scavi, ci sono delle gemme stupende che risplendono alla luce delle torce!”

Rainbow “Adesso però siamo curiose! Dai, chiama il tuo Costrutto, vogliamo vederlo!”

Twilight “No, mi dispiace. Lo vedrete solo in caso di necessità”

In realtà, più che quello, Twilight ha lo strano timore che Gargantua potrebbe reagire in modo imprevedibile. La sfuriata contro Tirek del giorno prima l'ha un po' spaventata al riguardo

Francy “Ci vuoi tenere sulle spine eh? Beh, non importa, sono certo che sia qualcosa di incredibile”

Fluttershy “Uhm... ragazzi, noi dovremmo tornare indietro a scuola...”

Twilight “Eh? Perché?”

Sunset “È vero. Applebloom e le altre hanno detto che dovevamo solo venirti a prendere e poi tornare indietro”

Twilight intristita “Ah... va bene, allora andiamo...”

Sunset notando il suo tono “Qualcosa non va?”

Twilight “È solo che... anche se questo posto non è niente in confronto al resto di Equestria mi dispiace dovermene andare...”

Trixie “Non devi preoccuparti di questo, Twilight. Ci torneremo tutti molto presto, ma per il momento almeno io e Sunset preferiamo restare nell'altra dimensione. Adagio non può venire qui e noi due non vogliamo lasciarla da sola. Inoltre anche se questo rifugio è ben protetto dai Cristalli, voi siete più al sicuro dall'altra parte, non credi?”

Ragionandoci, Twilight capisce che l'amica non ha tutti i torti. Anche se non si sono aggiunti alle sue parole, nemmeno lei o gli altri vogliono che Adagio resti da sola. Inoltre, anche se non se ne parla per scaramanzia, c'è pur sempre il rischio che la barriera protettiva venga infranta e che i Polimorfi riescano ad entrare nel rifugio. Sicuramente chi vi abita non è stupido e ci convive sapendo anche che non vorrebbe andare da nessun'altra parte. Pensato a ciò, annuisce a Trixie e si prepara a ritornare indietro seguendo i compagni che hanno già varcato il portale

 

Dopo quei giorni di zoccoli, magia ed ali, a Twilight fa uno strano effetto avere di nuovo solo due gambe e delle braccia. Gli altri invece, avendo fatto avanti e indietro per delle mezze giornate, ci hanno fatto più l'abitudine. Davanti a loro, con un sorriso stanco in viso, ci sono tutti quelli che in quel periodo stavano lavorando alla Cristalloneria, sia le loro amiche che i Diamond Dog. Quasi non servono le parole, i loro volti soddisfatti lasciano già percepire di che cosa si tratti

Sunset “Avanti, potete dirglielo”

Rosa “Beh, crediamo di avercela fatta! Abbiamo creato una Cristalloneria Anti-Corruzione!”

Anche sui volti delle portatrici si forma un sorriso di gioia

Diana “Veramente?! Grandioso!”

La notizia non può essere che delle migliori. Gli è costata molto tempo e fatica, ma se il risultato è quello che deve essere, allora ne sarà assolutamente valsa la pena

Gemma “Più che altro abbiamo creato un prototipo. Non l'abbiamo testata sulla Corruzione in se, ma con le Incisioni che abbiamo inserito è altamente probabile che funzioni”

A quel punto, Lulù tira fuori una collana di Cristallo e lo mostra agli altri

Lulù “Lo abbiamo creato con questa forma per non renderlo ingombrante. Funziona così: appena rileva della Corruzione proveniente da un'altra Cristalloneria nelle mani dell'utilizzatore, gli crea attorno una barriera protettiva che allontana ogni influsso negativo e gli permette comunque di usare la Cristalloneria Corrotta”

Adagio “Adesso dovremmo solo testarla. Francy, domani potresti portare il tuo Elemento e provare?”

Francesco titubante “Io...suppongo di si. Però...se non dovesse funzionare? Discord riuscirebbe a stendermi di nuovo? E anche se ci riuscisse, riuscireste a separarmi da Unità?”

Discord cupo “Credo di no...se ho capito come funziona la Runa Apprendimento, ormai Unità avrà imparato dai suoi errori e non ci permetterà di fare nulla”

Francesco “È quello che temo anche io...”

Sabrina “E se ne cercassimo un altro?”

Le parole della ragazza fanno voltare stupiti i suoi amici, permettendole di spiegarsi

Sabrina “Se Unità adesso sapesse davvero cosa vogliamo fare e la Cristalloneria non funzionasse, questa volta potrebbero essere guai seri. Secondo me quindi è meglio cercare di prendere uno di quelli mancanti, che ancora non sa nulla, e provare su di lui la Cristalloneria. E poi in ogni caso dovremmo recuperarli tutti prima o poi, no?”

Il resto dei suoi compagni, convinti dalle sue parole, si scambiano uno sguardo di accondiscendenza e sicuro di se. Dietro di loro, anche se un po' preoccupati, Paolo ed il resto del gruppo sono felici di sapere che, nonostante la storia del pericolo di Corruzione, nessuno di loro si sia tirato indietro e che tutti siano focalizzati sul cacciare dei Polimorfi. Probabilmente incontrare e socializzare con così tanti abitanti di Equestria li ha infervorati più di quanto già loro non avessero fatto. Inoltre non è difficile per nessuno immaginare che, se andando a recuperarne uno arrivassero dei Polimorfi, per lei sarebbe una buona scusa per mostrare il suo Costrutto

Barbara “Mi sembra che vada bene a tutti. Quale andiamo a prendere?”

Jackie “Uno vale l'altro, tiriamo a sorte”

Discord “Ci penso io!”

Detto ciò, fa comparire nella sua mano sei stecchetti e li porge alle ragazze

Discord “Andiamo a prendere quello di chi pesca il più corto”

Le sei ragazze estraggono tutte quante allo stesso tempo uno stecco a testa, mostrando a tutti il risultato del sorteggio. Ad aver estratto il più corto di tutti è Diana

Francesco “Bene, andremo a prendere l'Elemento della Risata”

Diana “Forte! Sapete, anche se potrebbe essere Corrotto e tutto, ad essere sincera ero molto impaziente di riaverlo, non vedevo davvero l'ora!”

La ragazza ha fin da subito una strana reazione. È nervosa ed eccitata, esattamente come è sempre stata quando viveva a Ponyville e come tutti loro la ricordano. Si può benissimo dire che tutta l'emozione che prova l'ha fatta retrocedere allo stadio di una bambina, ma la cosa non è assolutamente un male. Anzi, se non fosse in questo stato non sarebbe da Pinkie

Adagio tira fuori dal proprio zaino il Cristallo da Recupero e lo fa attivare con la mente, porgendolo poi a Diana che non aspetta un secondo ad afferrarlo. La luce della lastra di cristallo si espande un po' ovunque, lasciando abbagliati per qualche attimo tutti i presenti. Dopo che la luce si ritira, Diana è già pronta a scattare dentro all'armadietto, ma questa volta Discord riesce a frenare subito la sua corsa

Discord “Dove credi di andare?”

Diana “Beh, nel rifugio, che domande! Dobbiamo andare ad Equestria per trovare le coordinate, no?”

Astro “Vero, ma il campo protettivo creato dai Cristalli laggiù bloccherebbe sicuramente l'effetto di una Cristalloneria tanto mediocre. Dovete trovare un altro posto”

Paolo “Riproviamo con il Castello di Ponyville?”

Discord “No, è troppo pericoloso e non necessario. Astro mi aveva già detto di questo problema, quindi in questi giorni ho studiato una mappa di Equestria per avere delle coordinate in altri posti dove i Polimorfi è praticamente impossibile che si trovino”

Capito il discorso, Trixie consegna il Costrutto Guardiano Vergine nelle mani del draconequus. Fa come per aprire un varco, con Diana pronta di nuovo a fare uno dei suoi scatti, ma poi ci ripensa ed inizia a grattarsi il mento pensando al posto in cui andare, facendo deconcentrare Diana. Dopo qualche attimo di pensiero si appresta di nuovo ad aprirlo, rimettendo la rosa sull'attenti, ma nuovamente ci ripensa e comincia a grattarsi la nuca

Diana innervosita “Ti decidi?! Non ce la faccio più!”

Discord divertito “Oh, scusa, volevo vedere fino a che punto friggevi”

Detto ciò e sciolta un po' della tensione, finalmente apre un varco per Equestria

Discord “Dovresti prendere le cose con più calma, o rischierai di...”

Senza neanche ascoltarlo, Diana si fionda dentro al portale con la velocità di un giaguaro. Ma un istante dopo essere passata si sente un forte rumore di impatto provenire dall'altra parte. Discord quindi infila solo la testa nel portale e osserva, proprio come aveva immaginato, che la ragazza è andata a sbattere proprio contro il muro di pietra che si trova davanti al varco

Discord “...di prenderle in faccia”

Pinkie dolorante “Ahi...ma dove siamo?”

Discord attraversando il portale “Questa è una stanza segreta nel castello abbandonato della Everfree Forest. Una volta Fluttershy mi ha detto di esserci finita per sbaglio con Rarity. È talmente nascosta che anche se i Polimorfi la conoscessero non penso proprio che penserebbero di venire qui”

Pinkie “Wow...bello! Prima o poi voglio esplorarlo di nuovo questo posto!”

Discord “Per adesso pensiamo solo ad avere le coordinate di dove andare, poi il tour del castello te lo farò fare io stesso”

Pinkie “Promesso?”

Discord divertito “Pinkie-Promesso!”

Sentendolo, un piccolo flash passa nella mente della pony

Pinkie “Prometto senza tema di fallire che un confetto mi possa colpire! Me la ricordo!”

Felice di aver ricordato una cosa tanto importante per lei, si concentra e chiama mentalmente Majin Bu, che si materializza appena al suo fianco nella piccola sala quadrata

Majin Bu “Eccomi! Mi cercavi?”

Pinkie “Si, dovresti controllare una cosa per noi!”

Discord “Majin Bu, guardati intorno e cerca un punto luminoso all'altezza del cielo”

Il Costrutto alza il sorridente testone e si mette a guardare a destra ed a sinistra, scorgendo il punto suggeritogli dopo un po' di fatica data la flebile lucentezza

Majin Bu “Credo di averlo trovato...ma non si vede molto bene”

Discord “È solo lontano. Riesci a leggere le coordinate?”

Il Costrutto prende a concentrarsi meglio sul puntino, focalizzando meglio ciò che il draconequus gli ha richiesto. Dopo qualche secondo a Pinkie entrano in testa dei numeri, cosa che anche il Costrutto annuncia

Majin Bu “Fatto, le ho prese! Anche tu le hai, giusto?”

Pinkie “Certo! Grazie Majin Bu! Adesso vado, ritorno ad Equestria e ti richiamo!”

Portandosi una mannaia alla testa, la agita in segno di saluto e sparisce nella foschia, mentre Pinkie saltella felice nel portale che si richiude alle sue spalle

 

A Discord basta un secondo per riaprire il varco dimensionale, ma dato che stavolta non sanno dove sono diretti, per sicurezza entrano per primi lui assieme a Spike, che riassume la forma dragonica ed osserva in giro con i suoi occhi rettiliani. Non vedendo in giro niente di pericoloso, il draconequus infila il braccio nel passaggio e fa segno alle altre di venire avanti. Passano prima le tre Crusaders, sempre per questioni di sicurezza, facendosi seguire poi dalle sette portatrici. Pinkie, appena arrivata, osserva il luogo e quasi le viene un tuffo al cuore, ma non ha idea del perché

Il posto è una sorta di casetta rustica circondata da un recinto, con al fianco un silos danneggiato dalla ruggine, un enorme macigno retto in piedi da pietruzze più piccole ed un mulino fermo per la mancanza del vento. La porta della casa è sfondata e lacerata, così come una delle finestre. Pinkie lo osserva e si concentra, ma non riesce a capire come mai quel posto le stia facendo venire le lacrime agli occhi. Non riesce a trattenerle a lungo, e non passa nemmeno inosservata

Rainbow “Pinkie? Che succede? Perché piangi?”

Dicendolo, la pegaso lo fa notare a tutti quanti

Pinkie a singhiozzi “Non...non lo so...questo posto...cos'è?”

Se prima era estremamente felice ed eccitata di poter finalmente fare quel viaggio alla ricerca del suo Elemento, adesso sembra tutta un'altra persona. Mentre lei continua a sforzarsi inutilmente, si fa avanti Applejack con un espressione triste in volto

Applejack “Pinkie...io mi ricordo di questo posto, me lo avevi mostrato in una foto proprio tu. Siamo nella Fattoria di Rocce della tua famiglia”

La rosa sgrana gli occhi alle parole dell'amica

Pinkie “La mia...famiglia?”

Applejack “Credo proprio di si...”

Grazie ad Applejack, un piccolo flash le attraversa la mente. Riesce in un attimo a recuperare tutti i ricordi di quel posto, inclusi quelli della sua famiglia. Ricorda le sue tre sorelle, la madre ed il padre, quello che faceva in quel posto con la sua famiglia, persino il punto preciso in cui ottenne il suo Cutie Mark. Adesso capisce soprattutto che nel suo subconscio già conosceva quel posto e che le emozioni hanno avuto il sopravvento su di lei. Ma vedere quella porta sfondata assume anche un nuovo significato nella sua testa. La fissa senza dire nulla, consapevole di cosa probabilmente sia successo tempo prima. Anche quel luogo così desolato non è stato risparmiato

Applejack notando la sua inespressività “Pinkie...?”

Pinkie, senza distogliere lo sguardo dalla casa “Va tutto bene. Grazie Applejack, ora mi ricordo dove siamo” si asciuga le lacrime con lo zoccolo “Cerchiamo il mio Elemento e andiamo via”

Dai suoi modi, tutti quanti capiscono come in realtà di stia sentendo. Anche se quei ricordi sono assolutamente preziosi per lei, riaverli indietro con una scena del genere davanti agli occhi sarà stato come una coltellata al cuore. Adesso anche lei sa cosa hanno provato Francy, Rarity ed Applejack quando hanno detto loro cos'era accaduto ai loro cari. Ma, come hanno fatto loro tre, anche lei deve farsi forza e pensare solo che i Polimorfi la pagheranno anche per quello. Scootaloo, anche se un po' titubante per la situazione, si avvicina alla pony e le porge la collana incisa

Scootaloo “Meglio che la metti subito. Se trovi l'Elemento puoi prenderlo, ma prima chiamaci lo stesso”

Pinkie, infilandosi la collana “Va bene. Dai, iniziamo a cercarlo” osserva poi la casa “Meglio controllare anche dentro, magari ci è entrato in qualche modo”

Applejack “Se preferisci possiamo entrare noi mentre tu cerchi qui attorno”

Per Pinkie non ci vuole nulla a capire che l'amica le sta dicendo quello perché non vuole forzarla ad entrare, ma non può permettersi di avere paura. Ormai sa bene ciò che potrebbe trovare

Pinkie “No. Entro anch'io, tranquilla”

L'amica le annuisce e, seguendola, la accompagna in casa assieme a Discord e Twilight, mentre il resto dei suoi compagni inizia a cercare nei dintorni della fattoria

 

Facendosi spazio in mezzo ai resti dell'ingresso, nessuno di loro vede nulla di strano. La casa all'interno è impolverata ma nulla più di quello, segno che almeno li non c'è stato uno scontro. Adesso ricorda bene la sua famiglia, sa che se fossero arrivati i Polimorfi e si fossero trovati costretti a combatterli lo avrebbero fatto fino all'ultimo. Decidono di dividersi, Discord e Twilight cercheranno al piano terra mentre Applejack e Pinkie saliranno al piano superiore

La prima stanza che le due pony si mettono a controllare una volta salite le scale è quella dei genitori di Pinkie, composta da un letto matrimoniale ricoperto di polvere. Neanche su quel piano stranamente sembrano esserci segni di combattimento

Ma neanche il tempo di iniziare le ricerche che subito arrivano le disgrazie. Appena Applejack mette uno zoccolo al centro della stanza, sente che il pavimento inizia a scricchiolare e si spacca sotto il suo peso. Tutto quel tempo passato senza pulizie o riparazioni devono aver reso la casa una trappola pericolante

Pinkie “Applejack! ATTENTA!”

Purtroppo il suo avvertimento non è di nessun aiuto, Applejack ormai sta già precipitando verso il piano inferiore. Per sua fortuna però, anche li quei rumori non sono passati inosservati, e Discord riesce a paralizzarla in aria prima che possa farsi seriamente male nella caduta. Pinkie si affaccia sulla voragine, tirando assieme a Twilight un sospiro di sollievo nel vedere l'amica sana e salva

Applejack “G-Grazie Discord...”

Osservando il suo salvatore, nota che però sembra sconvolto da ciò che ha appena fatto

Applejack “Che succede?”

Discord preoccupato “Maledizione...ho usato della magia! I Polimorfi l'avranno sentita!”

Le altre si rendono conto rapidamente della gravità della situazione senza che ci sia troppo bisogno di spiegarlo. Rimette la texana a terra e le da disposizioni

Discord “Applejack, corri ad avvertire gli altri! Dobbiamo trovare l'Elemento ed andarcene da qui, o non credo riusciremo a tornarci!”

Applejack “Corro! Voi fate in fretta!”

Dando segni di non essersi fatta nulla, corre fuori dalla casa e si mette a gridare tutt'attorno di starla a sentire, ma è già troppo tardi. In lontananza all'orizzonte vede una fitta schiera oscura che si avvicina a loro a gran velocità

Applejack “Ragazzi! Sono già qui!”

Discord “Cazzo!” afferra il Costrutto Guardiano Vergine “Non c'è più tempo, dobbiamo partire adesso! Chiama gli altri!”

Mentre parla con lei, Twilight si sposta dal suo fianco e inizia a camminare verso l'esterno, facendo preoccupare Discord

Discord “Twilight! Cosa fai?!”

Non gli risponde, ma semplicemente si avvia fuori nel cortile ad osservare la schiera di oscuri esseri sempre più vicini. Gli altri arrivano attirati dalle grida di Applejack, ed anche loro osservano il poco rassicurante spettacolo. Appena riescono a vedere i loro occhi, vedono anche che mutano forma e diventano di nuovo simili a pony con delle braccia armate sulla schiena. La principessa, però, non si muove di un passo

Discord “T-Twilight?”

L'esercito è sempre più vicino, arriva a raggiungere la staccionata di legno ed a saltarla per caricare i loro nemici. Questa volta non vogliono neanche parlare, attaccheranno senza pietà, come è stato senza pietà l'uccisione di Warwolf. Prima di raggiungerli, però, Twilight chiude gli occhi per concentrarsi, ed una violenta onda d'urto generatasi appena davanti a lei blocca la loro avanzata e li costringe ad indietreggiare storditi. Non capiscono cosa possa essere stato, fino a quando non ne arriva una seconda, accompagnata anche dal braccio di un gigantesco essere di marmo che sfonda l'atmosfera. Un secondo pugno basta infine a rivelarsi ai suoi nemici, fissandoli con un espressione talmente carica d'odio da farli spaventare anche solo con quella. Infine lancia un profondo ruggito gutturale, dimostrando la sua forza e la sua presenza. Gargantua ha fatto la sua comparsa

Twilight smettendo di concentrarsi “Gargantua” osserva i Polimorfi “Distruggili”

Lanciando un secondo poderoso ruggito, il mostruoso colosso parte alla carica dei suoi nemici. La sua collera cieca sta per abbattersi su di loro

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Mi dispiace di aver pubblicato così “in ritardo” rispetto al solito e che qui non sia successo poi granché, ma alla fine era solo un capitolo di passaggio che davvero avevo difficoltà a scrivere. Sperando che il buon Babbo Natale porti con se anche un po' di ispirazione per scrivere, ci vediamo alla prossima, dove finalmente accadrà qualcosa

P.S.: Se ve lo chiedete, non ho scritto nulla degli avvenimenti dell'episodio Hearthbreakers perché fa parte della S5, mentre questa fic va avanti da dopo la S4

MC Outlaw

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Capitolo 24
*** 24 - Desiderio di Amicizia 1/3 ***


Il piano di restare nascosti era ormai fallito ed adesso un enorme numero di Polimorfi si è riversato nella grande pianura desolata che circonda la vecchia abitazione della famiglia di Pinkie. Ma per fortuna, se così si può dire, Twilight non ci ha pensato due volte a sguinzagliare il suo asso nella manica. La battaglia era già entrata nel vivo e il vantaggio schiacciante di Gargantua sull'esercito oscuro era inequivocabile anche solo dal suo primo assalto, un unico e decisivo diretto destro che grazie anche allo spostamento d'aria aveva letteralmente fatto a pezzi la prima fila nemica. Buona parte di loro è già tornata in piedi e pronta a combattere, merito soprattutto alla forma di Timberwolf, ma il gigantesco e mostruoso colpo del Costrutto è bastato a metterne fuori combattimento una decina

I Polimorfi non si lasciano però intimorire dalla forza del mostro, e si lanciano nuovamente su di lui ad armi tese per cercare di farlo a pezzi. In risposta, Gargantua ruggisce furente e colpisce tutti i suoi assaltatori con un unico movimento del braccio sinistro, sbattendoli a terra o contro le rocce ma finendo con un ginocchio per terra a causa della foga dell'attacco. Fa però rapidamente della sua posizione scomoda un vantaggio, ponendo le braccia davanti a se in posizione di guardia e dandosi uno slancio con la gamba a terra, colpendo con il proprio corpo altri Polimorfi che non avevano neanche iniziato a combattere e mettendone fuori gioco la maggior parte

L'alicorno osserva soddisfatta il frutto del suo lavoro. Nessuno dei Polimorfi sembra avere la minima possibilità di riuscire a sconfiggerlo, tanto meno di sfuggire ai suoi devastanti pugni di pietra. I suoi amici, al contrario, osservano ad occhi sgranati quello spettacolo, restando anche intimoriti dall'aspetto di Gargantua

Twilight fiera “Allora, che ne pensate? È potente o no?”

Rarity titubante “Beh...si, molto...però...”

Applejack “È...uhm...molto cattivo, non c'è dubbio...”

Twilight “Qualcosa non va?”

Applejack “No no, nulla! Anzi, si sta occupando alla grande di quei Polimorfi”

Francy “Però non sono tutti su di lui! Attenti!”

Il generale riesce a far voltare a tutti i presenti lo sguardo e fa loro notare che i Polimorfi stanno iniziando a circondarli e ad avvicinarsi anche dai lati. Twilight non poteva chiedere al Costrutto già chiamato di fare tutto e, come nel sogno, provare a chiamare Anatema si rivelò difficoltoso, quindi si fece da parte e lasciò spazio agli altri. Rainbow, Applejack, Rarity e Fluttershy si fecero più vicine per darsi sicurezza, mentre Pinkie avanzò a sguardo basso

Fluttershy “Pinkie! Che fai?”

Pinkie sottovoce “Via...” assume poi un tono furioso “Andate via dalla mia casa! Majin Bu!”

Il Costrutto, sentendosi chiamare a gran voce, si materializza da una nebbia argentata e si fionda davanti alla sua padrona, puntando minaccioso la mannaia destra in avanti e passando l'altra a Pinkie, che la afferra subito con la coda. Solo in quel momento le altre notano che la sua coda e la sua criniera non sono più vaporose e brillanti come sempre, ma sono diventate per metà lisce e scure

Pinkie “La pagherete cara per quello che avete fatto!”

Senza neanche pensare ed affidandosi all'istinto, punta gli zoccoli e spicca un balzo verso i suoi nemici, roteando in aria su se stessa e facendo schiantare l'arma affilata di piatto su un paio di Polimorfi, dandogli poi uno slancio laterale per affettarne altri cinque. Majin Bu non è da meno, infatti si alza in volo atterrando in mezzo ai loro nemici per poi iniziare ad agitare furiosamente la propria arma per creare più distruzione possibile. Impegnato com'è a farli a pezzi, però, non si rende conto che la sua protetta è stata circondata e che i Polimorfi stanno iniziando a stringerla. Prima che però possano attaccarla, delle colonne di terra dalla punta affilata li impalano tutti quanti sul posto, lasciando gli altri loro compagni sgomenti. Francy, dietro di lei, rilassa i muscoli usati per i Punti di Pressione e si disegna un sorriso infuriato in volto

Francy “Avete fatto del male a così tanta gente...io non sono potuto intervenire quando era necessario...ma lo farò adesso! Avremo la nostra vendetta!” sbattendo uno zoccolo per terra crea una piccola scossa tellurica che fa tremare i Polimorfi “Vi spazzeremo via dalla nostra dimensione! Legione!”

Anche il Costrutto del generale si materializza alle sue spalle, spazzando via con un colpo delle due asce i nemici più vicini e mostrando loro il sinistro bagliore rosso dei suoi occhi, paragonabile a quello del suo Creatore, iniettati di sangue ed intenti a scrutare una ad una le sue vittime da dietro gli occhiali da sole. Legione, prima di gettarsi in battaglia, gli porge una delle sue asce. Ma Francy scuote la testa

Francy “No, amico. Tienile tu, io posso usare altro”

Per dimostrargli cosa intende, sbatte numerose volte il singolo zoccolo destro sul terreno, scagliando sempre grazie ai ritrovati Punti di Pressione delle micidiali lame fatte di terra addosso ai Polimorfi davanti a lui, che a malapena riescono ad evitarle finendo per la maggior parte tranciati a metà. Pinkie, vedendolo, non manca di stupirsi

Pinkie “Wow! Come hai fatto?”

Francy “Grazie a James ora ricordo come funzionano i miei Punti di Pressione. Ormai non hanno più scampo. Prendiamoli!”

Pinkie stringendo la mannaia “Con immenso piacere!”

Mentre però sono impegnati a parlare tra di loro, tutti i Polimorfi fatti a pezzi da loro due e dai loro Costrutto ritornano tutti d'un pezzo e si rimettono in piedi, praticamente vanificando il loro lavoro se non si contano i pochi messi fuori gioco. Ma nessuno di loro demorde, ed assieme si scagliano nuovamente contro i loro nemici, armati di furia vendicativa. Solo Gargantua, dall'altra parte del campo di battaglia, sembra in grado di cambiare le sorti dello scontro. Nessuno dei Polimorfi colpiti da lui si è rialzato dopo i suoi attacchi, e più ne abbatte più la sua sete di sangue sembra crescere. Se prima i suoi colpi sembravano lenti, adesso hanno preso decisamente una maggiore velocità e potenza. Una nuova ondata di una decina di Polimorfi cerca di assalirlo contemporaneamente, ma lui ruggisce furioso e li colpisce tutti assieme con altrettanti pugni ben mirati, stupendo anche Twilight stessa

Twilight “Wow... non credevo sarebbe stato così forte!”

Sweetie Belle intimorita avvicinandosi a lei “T-Twilight?”

L'alicorno si volta e vedendo il suo atteggiamento spaventato, non tanto diverso da chi ancora non è sceso in campo, cerca di calmarli

Twilight “Non dovete aver paura, è pur sempre un mio Costrutto”

Sweetie Belle “Ma cosa...cosa significa? È mostruoso!”

Twilight euforica “Esatto! È proprio ciò che volevo! Con un'arma del genere dalla nostra parte, nessun Polimorfo potrà resistere! Neanche Krad!”

Ma se da una parte lei sembra entusiasta del risultato raggiunto, dall'altra i suoi compagni ne sono sempre più intimoriti. Soprattutto le Crusaders, a cui Adagio ultimamente stava provando ad insegnare il significato dei Costrutti, non possono farsi a meno di chiedere cosa significhi il suo corpo. Soprattutto i Cutie Mark degli altri portatori degli Elementi pieni di crepe, e quello di Twilight stessa privo delle stelle bianche, potrebbero avere un significato estremamente negativo

Scootaloo, atona e sottovoce “...un'arma?”

Nessuno dei presenti sente il sussurro della pegaso arancione, ma è chiaro che più di tutti sembra contrariata dalla situazione. Delle grida alle loro spalle però attirano la loro attenzione, quelle di Pinkie e di Francy, che stanno continuando a macinare Polimorfi con tutta la rabbia che hanno in corpo. Essendo loro due quelli in difficoltà, le altre quattro portatrici chiamano ognuna il loro Costrutto, impugnano come possono le loro armi e si gettano nella mischia al loro fianco. Spike e Discord si scagliano invece dall'altra parte della casa, assieme alle Crusaders che invocano i loro Costrutti Attaccanti Spia per difendere il luogo da entrambi i lati. Twilight si rende presto conto di essere rimasta la sola ad osservare l'operato di Gargantua, lasciandole una strana sensazione di déjà-vu

Twilight, vedendo che tutti stanno combattendo “Mi hanno lasciata da sola...?”

Non le ci vuole molto a capire che quella situazione è fin troppo simile al suo ultimo incubo. I suoi amici non sono più al suo fianco e lei resta da sola. Un breve attimo di distrazione in quel brutto pensiero è sufficiente, un Polimorfo mutato in serpente sguscia non visto da nessuno verso di lei e le salta addosso, trasformandosi poi in leone per aumentare di massa e di peso. Non ha neanche il tempo di rendersene conto, il nemico è fin troppo veloce, ed adesso e a terra alla sua mercé, sotto quei suoi occhi bianchi e vuoti

Prima che la bestia possa avventare le zanne su di lei però riesce a bloccarla con la magia, ma ricorda ancora fin troppo poco degli incantesimi per riuscire a liberarsene. Tenendo il corno concentrato, pensa subito di chiamare i suoi amici. Ma verrebbero ad aiutarla, oppure già l'hanno abbandonata? Non può farci nulla, ormai quel sogno l'ha condizionata nel profondo, ed è sicura che sarebbe così. L'unica cosa che le resta da fare è chiamare il suo Costrutto per salvarla

Twilight “Gargantua! Aiutami!”

Ma il gigante è fin troppo impegnato a fare a pezzi i Polimorfi che ha davanti a se per sentirla. La sua sete di sangue lo ha reso sordo a qualunque parola

Twilight terrorizzata “Ti prego! Non resisterò a lungo...”

Più i secondi passano, più il suo blocco magico perde ogni efficacia sul Polimorfo, che lentamente avvicina le fauci affilate alla sua gola scoperta. Più grida, più le forze magiche la abbandonano

Twilight “No...non posso...arrendermi...”

A nulla servono le sue parole. I suoi sforzi vengono quasi completamente vanificati, la presa magica sul mostro oscuro viene del tutto annullata, l'unica cosa che riesce a fare in quel frangente è spostare la sua testa leggermente a destra. Ma la fiera non lascia comunque scampo, i suoi denti affilati come rasoi le penetrano la carne, facendole lanciare un grido di dolore lancinante. Cerca di divincolarsi con gli zoccoli, tirando testate, sbattendo le ali per volare via, ma le sue fauci sono fin troppo in profondità per le sue forze. Ormai la sua spalla è ricoperta del suo stesso sangue, ma il Polimorfo non è soddisfatto e si prepara a morderla di nuovo, questa volta dritto alla gola

“LASCIALA STARE!”

Prima che possa nuovamente colpire, le voci di sei persone gli fanno alzare la testa. In quell'istante, cinque colpi d'arma ed una zoccolata lo colpiscono in pieno, purtroppo senza eliminarlo ma semplicemente scaraventandolo all'indietro. Davanti a Twilight si piazzano i suoi sei amici, con le armi strette ognuno dove può, con lo sguardo infuocato dalla collera sul Polimorfo appena rimessosi in piedi per aver fatto del male alla loro amica. Nessuna di loro glielo risparmia, sembra che potrebbero farlo fuori semplicemente con gli occhi da quanto quella cosa li abbia fatti arrabbiare

Quasi Twilight non ci crede. I suoi amici, che credeva l'avessero abbandonata, sono invece tornati indietro per salvarla. Non solo si rende conto di quanto sia stata stupida a pensare che l'avessero lasciata, ma di quanto invece tutti ci tengano a lei. Il dolore l'ha però lasciata con un filo di voce

Twilight con gli occhi lucidi “R-Ragazzi...”

Francy preoccupato, senza distogliere lo sguardo dal nemico “Non ti muovere Twilight! Quella ferita è profonda, rischi di peggiorarla se non stai ferma. Ci pensiamo noi adesso”

Applejack “Ma si può sapere perché Gargantua non è venuto ad aiutarti?! Ti abbiamo sentita, lo hai pure chiamato!”

Twilight “Io...lui...non credo mi abbia sentito...stava combattendo...”

Rainbow “Anche noi, per questo non siamo intervenuti subito. Credevamo fosse già arrivato lui...poi ti abbiamo sentita gridare!”

Rarity “Hai la benché minima idea di quanto ci siamo spaventati?! Perché non ci hai chiesto aiuto quando lui non è arrivato?”

Twilight con le lacrime agli occhi “Credevo...che non sareste venute...che mi aveste lasciata qui, da sola...”

Pinkie “Ma cosa ti salta in mente?! Lasciarti da sola?! Neanche per sogno! Non lo faremmo mai, nessuna di noi!”

Twilight “Ma...ma io...”

Fluttershy “Siamo tuoi amici, Twilight. Lo siamo stati ad Equestria e lo saremo sempre. Dovresti sapere...”

Tutti “Che ormai nulla può più separarci!”

Ormai Twilight non riesce più a dire nulla. Le lacrime, il singhiozzo, la consapevolezza di quanto sia stata sciocca, tutto ciò che dovrebbe farle del male, in quel momento la stanno solo rendendo sempre più felice. Quasi non sente più quel terribile dolore alla spalla, adesso che i suoi amici sono li a proteggerla

Twilight in lacrime “Vi chiedo scusa...ho avuto paura di avervi perso...” singhiozza “Ma io non voglio perdervi...nessuno di voi...”

Purtroppo, però, abbandonare le loro postazioni a lato del luogo non è stata una mossa molto redditizia. I loro Costrutti da soli non sono stati in grado di trattenere tutti i Polimorfi, ed un buon numero di nemici si è staccato da loro per circondare il gruppo dei sette pony. Nessuno degli esseri evocati può andare in loro soccorso, anche loro sono in balia dell'ondata oscura. I sei ancora in piedi si dispongono quindi a cerchio tutti attorno a Twilight per difenderla, ma la situazione è veramente pessima. Non appena vede che più di uno di loro scatta per attaccarli, Francy non esita e sbatte gli zoccoli per terra, innalzando una vera e propria cupola protettiva fatta di vari strati di terra. L'arco di Scintilla portato da Rarity emette un bagliore che gli permette di continuare a vedere anche li dentro, ma non c'è molto altro che possono fare. I colpi dei Polimorfi sono inarrestabili e presto o tardi penetreranno all'interno della barriera. Ma nonostante la minaccia incombente, nessuno dei sette sembra preoccupato. Si scambiano uno sguardo sorridendo, e gli basta solo quello per sentirsi al sicuro. Tenendosi pronti ad attaccare al minimo segno di cedimento, si voltano ognuno verso una parte della barriera, attendendo l'inevitabile

Ma ancora una volta, il destino e la fortuna sembrano essere dalla loro parte. All'esterno della barriera un grido roco e furente fa interrompere i colpi. Gargantua ha finito con i Polimorfi che attaccavano dal suo lato e si è subito fiondato contro quelli più vicini a lui per continuare l'opera di distruzione. Fluttershy crea un minuscolo buco nella barriera grazie alla sua claymore ed osserva la situazione, vedendo che adesso tutti i Polimorfi stanno combattendo contro il Costrutto lasciandogli campo libero. Devono correre il rischio ed uscire subito, o potrebbero di nuovo essere circondati. Francy abbatte la barriera e tutti si preparano ad attaccare, ma effettivamente l'intervento di Gargantua sembra aver allontanato tutti i Polimorfi che prima stavano addosso a loro. Come prima, lui non ha alcun problema ad occuparsene, e volgendo lo sguardo verso gli altri due gruppi in battaglia, quello dei loro amici e quello dei Costrutti, vedono che anche loro sono in vantaggio al momento. Se le cose continuano così, a loro non resta che una cosa da fare

Pinkie “Qui le cose si sono messe bene! Adesso pensiamo a medicare Twilight, presto!”

Twilight ansimante “No...dobbiamo trovare l'Elemento...penseremo al morso...quando saremo tornati...”

Fluttershy decisa “No!” si fai più timida ”Insomma...tu vieni prima...”

Rainbow “Possiamo fare subito entrambe le cose. Metà di noi starà con Twilight per curarle la ferita e l'altra metà andrà a cercare l'Elemento”

Immediatamente nella loro testa fa capolino la voce magica di Discord, che in quel momento non era troppo impegnato ed e stato in grado di leggerle i pensieri riguardo il piano

Discord \Fatelo! Prima ce ne andiamo, meglio è! Lo dirò io agli altri, anche ai vostri Costrutti!\

Francy “A Twilight penso io. Dovrei essere in grado di medicarla, mi basta anche solo qualche straccio”

Rarity mostrando la sua borsa “Io ho dei vestiti con me, pensi che vadano bene?”

Francy osservandoli “Si, per il momento ce li faremo bastare. Quando poi saremo tornati indietro, la fascerò con delle vere bende”

Rainbow “Allora noi tre resteremo con lei! Pinkie, Fluttershy ed Applejack penseranno alla ricerca”

Pinkie ed Applejack “Va bene!”

Fluttershy “O-Ok...”

Francy “Portiamola dentro casa, saremo riparati. E in fretta, ha perso anche fin troppo sangue!”

Avendo trovato un'intesa, Francy si fa aiutare da Rainbow a caricarsi Twilight sulle spalle, stando attento grazie alle sue minime conoscenze mediche che la ferita non si aggravi. Il trio di ricerca invece si divide non appena un flash di ricordi attraversa la mente di Pinkie

Pinkie “Mi sono ricordata una cosa! Fluttershy, tu vai con loro e cerca dentro casa se c'è l'Elemento! Io ed Applejack cercheremo qui vicino

Fluttershy “Va...va bene...sei sicura che non vi serva il mio aiuto?”

Pinkie mordendosi le labbra, nervosa “In realtà si, ma il problema è che non abbiamo ancora cercato bene dentro la casa...cavolo! Facciamo così, dopo che hai finito in casa, se non siamo ancora tornate raggiungici. Basta che prendi quel sentiero in discesa!” dice indicando una strada dietro la casa “Non serve che esci da questo lato, credo ci sia una porta sul retro”

La pegaso paglierina le annuisce e si alza timidamente in volo per raggiungere l'altro gruppo, mentre Applejack segue di corsa Pinkie verso un luogo di cui si è appena ricordata, una enorme caverna mineraria posta esattamente sotto la fattoria dove da piccola lei e le sue sorelle giocavano a nascondino

 

Quando Fluttershy entra in casa, vede i quattro amici stesi per terra appena davanti alle scale, con Francy intento a strappare i vestiti di Rarity usando i denti per farne delle strisce più sottili, mentre Rainbow tiene sollevata la testa di Twilight, quanto meno per rallentare la fuoriuscita del liquido rosso. Ma lei non può perdere tempo a guardare loro, ha altro da fare. Si fionda subito al primo piano ed inizia ad ispezionare le stanze li presenti. Il generale, nel frattempo, comincia a fasciare la spalla dell'amica, cercando di essere il più delicato possibile, soprattutto considerando che lungo il tragitto per arrivare in casa l'amica era svenuta. Ed era persino riuscito a calmare Rainbow e Rarity, che già erano andate nel panico, spiegando loro che per quanto grave non è certo una ferita letale. Anche se i suoi genitori non andavano nei dettagli quando parlavano dei loro interventi, lui ha sempre capito parecchie cose, nonostante li ignorasse costantemente. In poco tempo, anche se un po' impregnati di sangue, le bende improvvisate riescono con la giusta pressione a fermare l'emorragia quasi del tutto

Rarity “Però...bel lavoro! Non sembra sanguinare più”

Francy “Grazie, ma ci vorrà ben altro che questo per rimettere tutto a posto. Dobbiamo disinfettarla, fasciarla con qualcosa di più resistente e controllare che non sia in anemia, o dovremo farle anche una trasfusione”

Rainbow “Ne sai di cose mediche eh? Non è molto da te. Mi ricordo che per queste cose avevi il tatto di un elefante in un negozio di cristalli”

Francy “Si, ricordo anche io” si incupisce pensando ai genitori “È solo che ho avuto...diciamo esperienze diverse a casa nostra. Cioè, nell'altra dimensione...”

Rarity cupa “Ti capisco... “ assume una falsa aria felice “E non...non sono state belle?”

Il pony di terra abbassa lo sguardo, intimorito per ciò che potrebbe rispondergli. Potrebbe volere spiegazioni, spiegazioni che lui non se la sente di dare. O forse che prima non si sarebbe sentito di dare? Osserva sia lei che Rainbow negli occhi e sente come se in quel momento potrebbe rivelargli tutto quanto

Francy “Io...diciamo che...”

Ma ancora una volta, come anche alle altre prima di lui, quella paura di esporsi, di lasciarsi andare, di gridare tutto il suo odio lo attanaglia. E la cosa si aggrava quando anche Fluttershy scende dalle scale, sconsolata per non aver trovato nulla, ma osservando la situazione in silenzio per aspettare la sua risposta. Poi, però, osserva Twilight e ricorda la sua frase di qualche momento prima

Francy \Non voglio perdervi, nessuno di voi...neanche io...neanche io voglio perdere nessuna di loro, cazzo! E se non glielo dico...se non gliene parlo sarà come tenerle lontane da me! Eh no, questo non lo accetto! Anche Twilight ha vissuto male per colpa del padre...forse...se le raccontassi quello che ho passato...se lo raccontassi a tutte...\

Francy, sospirando per darsi coraggio “Diciamo pure...di no. Per niente, Rarity. In alcun modo. La mia vita nell'altra dimensione è sempre stata terribile. Forse non quanto quella di Twilight, ma sicuramente ci si avvicina”

Sia Rarity che Rainbow e Fluttershy restano colpite ed ad occhi sgranati, sentendo Francy parlare in quel modo. Entrambe in quel momento pensano la stessa cosa, che forse non solo lei e Twilight sono state male

Rainbow incuriosita “Aspetta...in che senso, scusa?”

Francy “...ti dispiace se aspettiamo che si svegli? Vorrei che sentisse anche lei...forse così...”

Le tre ragazze intendono al volo cosa il generale sta dicendo. Forse deve confessare qualcosa di simile al rapporto tra Twilight ed il padre, e se lo farà con lei sveglia, allora anche lei potrebbe aprirsi. Ma se è così, allora perché loro tre dovrebbero trattenersi? Osservando Twilight, e con lei anche Francy, pensano la stessa identica cosa che lui ha pensato. Non vogliono perdere i loro amici, e tenerli lontani dalla verità li terrà lontani anche da loro stessi. La cosa, per ognuna di loro, è inaccettabile

Rainbow “No, aspettiamo pure...così potrò dirvi anche io perché la mia vita nel mondo umano fa così tanto schifo...”

Rarity “Anche tu, Rainbow...allora, sappiate che voi non siete i soli...anche io ho passato dei momenti orribili...”

Fluttershy “...a-anche io...capisco bene cosa intendete...molto bene...”

Il quartetto si guarda negli occhi per un momento, e sui loro volti si disegna un piccolo sorriso di disagio

Francy “Ma guarda te...parlavamo tanto di voler far aprire Twilight...”

Rainbow “E poi anche noi avevamo i nostri segreti. Non posso negare di non averlo pensato anche io, quando abbiamo scoperto...insomma...voi lo sapete” dice in modo vago, indicando semplicemente Twilight per paura che possa comunque sentirli

Rarity “Quando questa storia sarà finita e Twilight si sarà rimessa, le faremo vedere noi come si fa!”

Fluttershy “Quindi...in fondo, siamo sempre legati da qualcosa, anche nell'altra dimensione...”

Francy “Si. Dal fatto di essere tutti degli idioti, ragazza mia”

L'aria di imbarazzo, all'improvviso, sparisce per lasciar posto ad una molto più felice e serena. Mentre ancora ridono, Fluttershy si rialza

Fluttershy “Beh, qui non ho ancora finito. Devo controllare ancora tutto il piano terra”

Rarity “Non preoccuparti, zuccherino. Adesso ci mettiamo io e Rainbow a cercare l'Elemento qui. Il peggio è passato, credo basti Francy a tenere d'occhio Twilight” il generale le annuisce, sicuro di se “Visto? Tu raggiungi Applejack e Pinkie e vedi se hanno bisogno di una mano”

Fluttershy “Oh...ok, grazie. Volo subito! Spero che qui fuori le cose vadano altrettanto bene...”

Rainbow “I nostri Costrutti non sono ancora rientrati, quindi sono sicura che sia tutto a posto!”

Rassicurata dalle parole dell'amica arcobaleno, Fluttershy prende la porta sul retro consigliatagli da Pinkie e si lancia in volo verso la discesa, intenzionata a raggiungere le due amiche il più in fretta possibile. Non se ne era mai resa conto prima, ma volare è veramente una sensazione fantastica

 

La pegaso giunge rapidamente all'entrata della caverna. La prima cosa che vede sono proprio le sue due amiche, ferme proprio li davanti ed intente a guardarsi attorno. Si voltano di scatto quando sentono l'amica atterrare alle loro spalle, spaventandosi in un primo momento ma tirando un sospiro di sollievo dopo averla riconosciuta

Pinkie “Uff...che paura, credevo fossi un Polimorfo!”

Fluttershy intimidita “Oh...s-scusate...non volevo spaventarvi...”

Applejack “Nah, è tutto a posto, tranquilla!”

Fluttershy “Perché...uhm...non siete ancora entrate?”

Applejack “Beh, Pinkie si è ricordata che adorava questo posto quando era piccola, ma una volta scese si è resa conto che non ricorda nulla delle strade nelle caverne. E adesso siamo ferme qui, sperando che le venga qualcosa in mente”

Pinkie spremendosi le meningi “Ormai ci sono quasi... ce l'ho sulla punta della punta della punta della lingua!”

Applejack “Uff...te lo ripeto per l'ultima volta, prendiamo una galleria a caso e cerchiamo! Al massimo torniamo indietro!”

Pinkie “Ma mi ricordo che c'era una caverna in particolare in cui adoravo andare! E l'avevo scoperta poco prima dell'attacco dei Polimorfi! Se gli Elementi sono andati a finire dove noi abbiamo dei ricordi speciali come quello di Francy allora il mio deve essere sicuramente li!”

Applejack “Ne sei sicura? Perché. a me queste caverne sembrano tutte uguali. Non è che forse...”

Pinkie interrompendola euforicamente “Oh! OH! Me lo sono ricordato!”

Senza aggiungere altro, la pony rosa scatta veloce come un filmine e si infila in una caverna contornata di quarzi rosa, facendo sospirare di nervosismo Applejack

Applejack “Ed ecco che parte di nuovo...avanti, Fluttershy. Raggiungiamola, prima di perderla definitivamente”

Senza aggiungere nient'altro, la texana si lancia al galoppo seguendo la strada presa da Pinkie, con la pegaso che la segue a ruota. Ora che ne ha l'occasione, Fluttershy cerca di dire ad Applejack ciò che lei e gli altri si sono detti poco prima

Fluttershy “Uh...Applejack...c'è una cosa che dovrei dirti...”

Applejack “Si si, dopo, adesso pensiamo a ritrovare Pinkie”

Fluttershy “Oh...ehm...ok...”

Data la risposta di Applejack, alla pegaso viene solo da dirsi che aspetterà che ci sia anche Pinkie, così da raccontarlo una volta sola. E, per loro fortuna, non ci mettono molto a trovarla, ferma e con la testa rivolta verso l'alto

Applejack “Eccoti! La prossima volta, magari, aspettaci prima di...” nota che però lei non la sta ascoltando “...che stai fissando?”

La rosa non le risponde a voce, ma fa loro segno di alzare anche loro lo sguardo. Sopra di loro, illuminato dai riflessi dalle stesse gemme rosa dell'ingresso, si trova un incredibile murale rappresentante sette pony gli uni di fianco agli altri. Dalla conformazione, sembra che si tratti di due pegasi, un unicorno, un alicorno e tre pony di terra. Lo spettacolo di luci poi fa quasi in modo che proprio quelle sette pietre in particolare si muovano e danzino felici

Pinkie “Questa mi sembra di ricordare che fosse una formazione naturale. Ricorda molto noi, non vi sembra?”

Applejack “Wow, è vero, sembriamo noi!”

Fluttershy “È incantevole...resterei ad osservarlo tutto il giorno”

Pinkie “È vero. Ve la volevo mostrare, avevo in mente di invitarvi tutte quante qui per una festa e di stupirvi...ma purtroppo, le cose non sono andate molto bene...”

Ripensando a tutto ciò che è successo ad Equestria, abbassa lo sguardo, colma di tristezza nel cuore. Le due amiche le si avvicinano e la abbracciano, cercando di consolarla

Applejack “Pinkie, non fare così. Non è da te, tu eri quella che porta sempre la gioia e l'allegria nelle nostre vite, ti ricordi?”

Fluttershy “Anche se non ce lo hai potuto mostrare anni fa, lo abbiamo visto adesso. E se lo vedessero le altre sono sicura che lo troverebbero stupendo quanto noi”

Applejack “Non possiamo abbatterci proprio adesso. Stiamo recuperando tutti i nostri ricordi, e stiamo diventando sempre più unite. So che non lo vuoi sentire, ma se ci arrendiamo e pensiamo a ciò che non abbiamo potuto fare, allora non riusciremo più a fare niente. Io come te so quanto sia dura...ho ancora Applebloom, ma entrambe abbiamo perso la nostra famiglia...come te. E proprio per questo, i Polimorfi la pagheranno cara. Ma dobbiamo restare forti”

Fluttershy “E...non è neanche detto che la tua famiglia sia stata catturata o...insomma...o altro. La casa è un po' malandata, ma magari loro sono riusciti lo stesso a fuggire. Magari sono in uno degli altri rifugi di cui ci hanno parlato le ragazze. E se così non fosse...allora, devi lottare per fargli onore!”

Sentire quelle parole, soprattutto da una persona tranquilla come Fluttershy, fa quasi sorprendere Applejack, che però capisce bene la situazione. La pegaso sta dicendo quello che anche lei sta facendo, sforzarsi di lottare anche se sembra tutto perduto. Pinkie, grazie alle due amiche, riesce a riprendersi e ricambia l'abbraccio, arrivando quasi a stritolarle

Pinkie con voce un po' strozzata “Grazie ragazze...vi voglio bene!”

Fluttershy “E...c'è un'altra cosa che...”

Applejack felice, interrompendo Fluttershy “Anche noi, Pinkie. Adesso, cerchiamo l'Elemento”

Nuovamente, il tentativo di spiegare come siano andate le cose da parte di Fluttershy si vanifica. Ma hanno ragione, devono trovare l'Elemento in fretta e tornare a casa. Anche se Pinkie ha una sorpresa per loro

Pinkie “Veramente l'ho già trovato! È laggiù!”

La pony indica un angolino di quella caverna, dove appunto si trova l'Elemento della Risata. Sembra in perfette condizioni, ma tutte e tre sanno cosa potrebbe succedere toccandolo. Pinkie stringe scaramanticamente la Cristalloneria datagli da Scootaloo

Pinkie “Allora...io vado”

Avvicinandosi con fare circospetto all'Elemento, inizia ad avvicinare semplicemente uno zoccolo. Più lo avvicina, più le due amiche la osservano intimorite, sino a quando con un unico slancio lo afferra ad occhi chiusi. Quando li riapre, nulla è cambiato da prima, eccezion fatta per la Cristalloneria Anti-Corruzione. La sua protezione pare stia avendo effetto, le rune incise sopra di essa si sono illuminate

Pinkie sospirando “Uff...meno male!”

Fluttershy “Perfetto. Adesso, c'è una cosa che...”

Applejack “Mi è quasi venuto un infarto, se non avesse funzionato mi sa che non avrei retto!”

Fluttershy “Ah...si, probabilmente neanche io... però devo dirvi una...”

Pinkie “Io invece mi fidavo del lavoro delle ragazze! Ci sono state giorno e notte sopra, doveva funzionare per forza!”

Fluttershy “Si, sono state brave...adesso però io dovrei...”

Applejack “Ma se ti ci stavi avvicinando come se fosse circondata dai serpenti a sonagli!”

Fluttershy “Uhm...ragazze...”

Pinkie “Era solo l'emozione! Sono anni che non lo vedevo più, volevo assaporare il momento! È veramente molto liscio!”

Fluttershy “Rag...”

Applejack “Beh, come dici tu. Adesso torniamo indietro, la situazione prima era buona ma non vorrei che nel frattempo...”

Fluttershy “RAGAZZE!”

Il tono di voce della pegaso fa finalmente notare alle altre due che sta cercando di parlare, anche se il tono di voce appena usato la lascia imbarazzata. Anche Applejack e Pinkie sono leggermente a disagio per averla praticamente ignorata, ma le lasciano finalmente la parola

Applejack “Uh...scusa, Fluttershy. Cosa c'è? Dicci pure”

Pinkie “Qualcosa di importante?”

Fluttershy “Si...riguarda la storia di Twilight con suo padre...e non solo”

Già da quella premessa, le due pony rimasero in silenzio da quel momento fino alla fine. Fluttershy disse semplicemente loro ciò che il resto del loro gruppo si era detto e rivelato, facendo sussultare entrambe

Applejack “Quindi...non solo Twilight, ma tutte voi...”

Fluttershy “Si...sarà difficile parlarne, ma...anche molto liberatorio, immagino. E poi siamo amici, non dovremmo avere segreti tra di noi!”

Le sole parole di Fluttershy bastano a far riflettere Applejack e Pinkie sulla faccenda. E quasi come se venisse fuori da un unica testa, anche loro due seguono lo stesso ragionamento delle altre. Non vogliono perdere queste amicizie, ed avendo anche loro degli scheletri negli armadi, si fanno coraggio

Applejack “...beh, non sarete le sole. Anche io...non ho mai vissuto bene nel mondo umano...per niente...”

Pinkie “Lo stesso vale per me...ho passato una vita tremenda, e la sto passando tutt'ora...e come avete detto, non sarebbe giusto che Twilight si apra senza che anche noi facciamo lo stesso”

Fluttershy “Tutte noi quindi...”

Applejack “A quanto pare si. Ma...ne parleremo una volta nell'altra dimensione”

Pinkie “A...casa?”

Nessuna delle tre apre bocca per confermare la sua domanda. Stanno veramente tornando a casa? Quello certo non cambia il fatto che non hanno tempo da perdere

Applejack “Ci conviene sbrigarci, dobbiamo vedere come sta andando lo scontro. Furia non è rientrato, quindi forse stanno ancora lottando...speriamo che stia andando tutto bene!”

Con ritrovato spirito, le tre si dirigono verso l'uscita, desiderose di ritornare a casa loro. O, per meglio dire di ritornare nell'altra dimensione

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw per dirvi solamente una cosa. Questo capitolo doveva concludersi in altro modo, ma data la sua lunghezza mi tocca dividerlo in due ^^'. Non avevo idea che gli avvenimenti che volevo inserire a questo punto sarebbero stati così lunghi da scrivere. Quindi, ci vediamo alla prossima con la seconda parte di Desiderio di Amicizia. Alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 25
*** 25 - Desiderio di Amicizia 2/3 ***


Pinkie, accompagnata da Applejack e Fluttershy, termina di risalire dalle caverne con appresso il prezioso Elemento dell'Armonia. Si fiondano però non in mezzo al campo di battaglia, bensì in casa, per avvertire il resto delle loro amiche di prepararsi a tornare indietro e, cosa più importante, per vedere come stia Twilight. Rarity e Rainbow avevano smesso da qualche minuto di cercare l'Elemento senza ovviamente nulla di fatto, ed adesso sono assieme a Francy che non aveva smesso di controllare le condizioni dell'amica ferita

Pinkie “Siamo tornati! E guardate un po' che abbiamo!”

Anche senza che si indichi il collo, i ragazzi non possono non notare la presenza del suo Elemento, soprattutto Francy, visibilmente teso conoscendone gli effetti

Francy preoccupato “Grande, ma...stai bene, vero? Non è che...”

Pinkie, capendo il suo stato d'animo “No, niente corruzione! La Cristalloneria ha funzionato alla grande!”

Il generale tira un sospiro di sollievo, mentre Pinkie si agita uno zoccolo davanti al viso per farsi un po' d'aria. Probabilmente l'aver ritrovato quell'oggetto l'ha un po' emozionata, ed adesso sente un po' di caldo

Applejack “Adesso possiamo tornare indietro. Avete controllato come vanno le cose la fuori?”

Rainbow “No...e adesso che mi ci fai pensare...non è un po' troppo silenzioso?”

Smettendo di parlare per un secondo, notano che effettivamente non si sente volare una mosca fuori dalla casa. Con metà di loro preoccupati delle condizioni di Twilight e l'altra metà eccitata per l'Elemento della Risata, nessuno ha più fatto caso a come sta andando la battaglia. E quel silenzio di tomba inquieta non poco tutti i presenti

Rarity “Andiamo a controllare, presto!”

Seguendo l'ordine dell'unicorno, il piccolo gruppo si fionda senza neanche pensarci alla porta, stringendo saldamente le armi non restituite ai loro Costrutti, e la aprono con un gesto secco

 

Non riescono neanche a contare il numero di Polimorfi fatti a pezzi sparsi tutt'attorno, né tanto meno la quantità di danni causati da ciò che sembrano bombe a giudicare dai resti di bruciatura. Sembra persino essere il risultato di un disastro naturale più che di una battaglia. I loro amici, invece, sembrano stare tutti bene, anche se spaventati. Sono tutti radunati all'angolo del cortile, con Discord e Spike messi davanti a tutti come delle guardie. Dall'altro lato invece si trovano tutti i Costrutti, eccetto quelli delle Crusaders, radunati in un cerchio attorno a Gargantua come per tenerlo sotto controllo. Il colosso di marmo però non sembra farci caso, e sbatte ripetutamente i possenti pugni per terra, continuando a martoriare i corpi dei Polimorfi già caduti. Si possono sentire i suoi gridi furenti mentre compie il massacro. Il draconequus, vedendole uscire, si rivolge a loro senza però muoversi

Discord “Hey! Ragazzi! Come sta Twilight?!”

Francy “È...È svenuta, ma l'ho medicata...qui che è successo?!”

Spike “È stato Gargantua...credo non abbia più sentito la presenza cosciente di Twilight, ma invece di sparire come accade di solito è impazzito ed ha iniziato ad attaccare chiunque! Ha colpito anche i vostri Costrutti!”

Sentendo quelle parole ed osservandoli meglio, notano che effettivamente hanno ferite molto strane, come la pancia crepata di Majin Bu o le piccole braccia di Scintilla spezzate. Non che i Polimorfi non fossero in grado di farlo, ma lentamente i ricordi dei loro Costrutti fluiscono nelle loro menti, rendendole tutte coscienti dell'accaduto

Rainbow “Ma come abbiamo fatto a non sentire nulla?! Eravamo praticamente qui!”

Discord “Sono stato io. Non volevo che i Polimorfi vi inseguissero, così ho lanciato una magia caotica sulla casa. Per tutti qui era come se non esistesse, come se fosse qui ma anche come se non volessero accettare che ci fosse, e dovevo per forza farlo anche al contrario. Praticamente ho isolato tutto ciò che c'era dalla porta in avanti. L'ho appena tolto, ora che non c'è più pericolo...”

Dovevano essere parole felici, sarebbe dovuto essere contento della vittoria contro l'armata oscura. Eppure, nella sua voce avvertono il terrore per ciò che era successo

Alla porta si avvicina anche Twilight, appena risvegliatasi e zoppicante per il dolore lancinante alla spalla. I suoi amici si rendono conto subito del suo ansimare, ed accorrono in suo aiuto

Rarity “Twilight, santo cielo! Dovevi restare sdraiata!”

Twilight “Scusate...ma non potevo...” rivolgendosi al gruppo di Discord “È...stato Gargantua...a fare questo? Cosa è successo...non riesco neanche...a collegarmi ai suoi pensieri...”

Scootaloo abbassa lo sguardo con espressione arrabbiata in viso, facendo notare che c'è qualcosa che non va. Applebloom invece le risponde

Applebloom “Lui è...veramente un'arma devastante. Dopo che siete entrati, lui ha...”

 

Alcuni minuti prima

 

Le portatrici degli Elementi entrano tutte in casa, trasportando nel modo più attento e sicuro Twilight. Discord, come già aveva pensato dopo averle sentite, allunga la zampa da leone verso l'edificio e lancia un incantesimo per far si che quell'intera porzione di territorio diventi come inesistente al resto di tutti gli altri presenti. Nessuno si ferma dal combattere, anche se la superiorità numerica dei Polimorfi è per loro un enorme vantaggio. L'unico che riesce veramente a tenere loro testa è Gargantua, che non si era nemmeno reso conto della ferita di Twilight ed ha continuato a combattere imperterrito, facendone fuori decine e decine senza sosta. Più ne sconfigge, più la luce scarlatta nei suoi occhi diventa intensa ed inquietante

Flusso, impegnato assieme a Famiglio a combattere dei Polimorfi in cielo, viene colpito al petto da una coppia di calci e scaraventato a terra proprio di fianco a Gargantua. Usa il suo martello come leva per rimettersi dritto, pronto a scattare nuovamente in aria, ma non si rende conto di essere il nuovo bersaglio del Berserker. Con un movimento improvviso, Gargantua afferra Flusso per le ali più grandi superiori e lo sbatte violentemente a terra

Flusso dolorante “Agh...ma che...che cavolo ti prende?! Siamo dalla stessa parte, idiota!”

Senza neanche ascoltarlo, il gigante si volta verso il gruppo di Polimorfi in aria e si porta le dita sul petto inserendole nei fori e, così facendo, aprendosi gli addominali come se fossero degli sportelli. Dai sei scompartimenti vengono lanciati dei missili di marmo, sotto sorpresa di tutti i presenti, che prendono velocità e colpiscono in pieno i nemici volanti, facendoli letteralmente a pezzi. Famiglio accorre in aiuto di Flusso, dandogli una mano a rimettersi dritto

Flusso, massaggiandosi le ali stritolate “Wow...è veramente forte...”

Famiglio “È...anche molto spaventoso...”

Gargantua, non avendo più Polimorfi a portata di mano, si volta verso i due esseri più vicini a lui, ovvero Famiglio e Flusso. Spicca un balzo per colpirli con un violento attacco a terra, ma il Costrutto di Fluttershy se ne rende conto in tempo e si mette davanti a quello di Rainbow per fargli da scudo grazie all'armatura da armadillo sulla schiena. Ma purtroppo non è sufficiente per parare il colpo per intero, e nel momento dell'impatto buona parte di quelle scaglie si staccano ed altre vengono ridotte in frantumi, provocandogli un grande quantitativo di dolore

Flusso “No!” rivolgendosi a Gargantua “Ma cosa stai facendo?! Sei impazzito?!”

Le Crusaders, sentendo le grida di Flusso ed avendo un attimo di respiro, si voltano nella sua direzione e osservano confuse

Sweetie “Ma...che sta facendo Gargantua?”

Applebloom “Sembra che stia attaccando Famiglio e Flusso! Perché lo fa?!”

Scootaloo “Dannazione...che cosa ha fatto Twilight...”

Famiglio è in ginocchio, mentre Flusso è occupato a tenerlo in piedi e contemporaneamente a controllare che intenzioni abbia Gargantua. Il gigante gli si avvicina minaccioso, pronto a colpirli di nuovo ed a farli a pezzi, ma Legione li ha notati da un po con la coda dell'occhio ed è subito pronto ad intervenire. Dandosi uno slancio all'indietro per allontanarsi un po' dai Polimorfi, prende la mira e gli tira contro una delle due asce, colpendolo dritto alla schiena senza però usare la lama, ma facendolo comunque voltare e gridare di rabbia. Ora è lui il suo obiettivo, e gli si lancia addosso in un istante, caricandolo con una spallata. Il Costrutto di Francy fa giusto in tempo ad usare due delle sue braccia come scudo rapido, finendo con l'essere sbalzato all'indietro. È costretto a piantare le dita a terra per frenare, ritrovandosi non solo con due braccia lussate ma anche con le mani delle altre due bruciate dalla brusca frenata

Legione “Non so cosa ti sia preso, ma vedi di darti una regolata! Non siamo noi i tuoi nemici!”

Gargantua non ascolta nemmeno lui, ma cambia obiettivo, indirizzandosi sui Polimorfi contro cui proprio Legione si stava battendo. La parte superiore del suo corpo, già staccata dalle gambe, viene lanciata addosso al gruppetto nemico, che viene spazzata via dall'impatto con il corpo di marmo del Costrutto. Ma non si ferma li, e prosegue fino a raggiungere anche il punto in cui combattono Furia, Fenrir e Wakinyan. Il Costrutto di Applejack fa in tempo a saltargli oltre, mentre quelli di Applebloom e Scootaloo vengono travolti assieme ai Polimorfi contro cui stavano lottando. Ouroboros, vedendo i due compagni in difficoltà, striscia fin da loro per controllare come stiano

Ouroboros “Fenrir! Wakinyan! Ce la fate a rialzarvi?”

Il lupo ed il falco si rimettono in piedi annuendogli, ma è chiaro che non è così. Buona parte delle loro lame si sono spezzate a causa dell'impatto, e Fenrir non riesce a stare in piedi dritto. Wakinyan, non avendo più le forze per volare, si rimette comunque in piedi e si volta verso Gargantua con occhi carichi di odio, proprio come la sua Creatrice aveva fatto prima

Mentre Furia cerca di capire cosa stia succedendo, si distrae e non si rende conto di ciò che accade alle sue spalle. Con una velocità inaudita, le gambe di Gargantua si alzano in volo e si dirigono verso il resto del suo corpo per riattaccarsi, e il centauro è proprio nel mezzo. Una delle due lo colpisce di striscio alla coda, mentre l'altra lo travolge dritto al fianco, facendolo volare a terra dolorante. I Polimorfi, dopo aver assistito per un po' a questa strana sorta di guerra civile, iniziano seriamente a non capire più cosa stia succedendo. E per loro risulta un errore fatale, soprattutto considerando che in mezzo a loro si trova proprio il possente Gargantua. Dopo essersi ricomposto, inserisce di nuovo le dita dei fori sul petto e da il via ad un'altra scarica di missili in marmo, ma senza neanche prendere una mira precisa. In poco tempo, tutt'attorno a lui comincia a cadere in una spaventosa pioggia di fuoco una incredibile quantità di razzi esplosivi che lentamente si espande sempre più in la, fino a raggiungere anche l'altra parte del giardino. Discord se ne rende conto in fretta

Discord spaventato “Oh maledizione! Venite tutti qui da me!”

Sentendo il tono del loro compagno, Spike e le Crusaders si voltano per osservare lo spettacolo. Per quanto inizialmente non sembrasse, ogni Polimorfo nel loro campo visivo viene centrato in pieno da un missile di Gargantua, il che significa che sta comunque prendendo una certa mira. Il problema è che non ci sono unicamente missili diretti a loro. Sembra quasi un blitz aereo data la sua potenza. Il drago e le tre pony si avvicinano al draconequus, che alza una barriera magica, sperando che possa reggere all'impatto

Il resto dei Costrutti, invece, fa tutto ciò che per loro è possibile per evitare i colpi. Schivano all'ultimo secondo, si riparano con ciò che trovano, usano le proprie armi per far esplodere un po' più distanti gli esplosivi e cercano di farlo ragionare

Furia “Maledizione, Gargantua! Cerca di calmarti e guarda cosa stai facendo!”

Legione “Non stai mettendo in pericolo solo noi, ma anche tutti loro!” intendendo ed indicando il gruppo di Discord

Flusso “Guarda che se non ti fermi tu ci penseremo noi!”

Ma Gargantua continua imperterrito il bombardamento, ignorando del tutto le parole dei tre Costrutti. Persino quando ormai non è rimasto più un solo Polimorfo in piedi non accenna a fermarsi, decretando quindi cosa gli sarebbe successo. Scintilla, con movimenti rapidi ed aggraziati nello schivare, tende l'arco usando solo le braccia più grandi e scaglia con precisione tre frecce elettriche negli scompartimenti sugli addominali del colosso di marmo, bloccando in quel modo il lancio di alcuni missili e facendoglieli esplodere addosso. Anche Majin Bu, che adesso grazie al contrattacco di Scintilla può fermarsi, può prendere la mira

Majin Bu “Assaggia questo!”

Portando davanti a se le mani composte da centinaia di ossa, le lancia come una cascata addosso al corpo di Gargantua, riuscendo ad incastrarne una manciata all'interno dei restanti boccaporti e bloccando anche lui delle esplosioni dei missili. All'interno del suo corpo, certe deflagrazioni sono talmente potenti dal riuscire finalmente a smuoverlo ed a farlo crollare a terra. Ogni Costrutto di raduna rapidamente attorno a Gargantua, tutti intenzionati a distruggerlo. Ma, anche se atterrato, resta comunque pericoloso. Non appena il trio di Attaccanti Spia gli è a portata di tiro, si lancia di peso addosso a loro pur di schiacciarli. Ouroboros, colto di sorpresa come i due amici, non vede una finestra temporale adatta a schivare l'impatto e tenta un ultimo tentativo disperato avvolgendosi attorno a loro usando il proprio corpo come scudo. Ma è del tutto inutile, e sia lui che Fenrir e Wakinyan vengono schiacciati da Gargantua, ritornando sotto forma di fumo nero nei loro Cristalli. Le Crusaders, nel momento del loro rientro, assimilano anche tutte le loro sensazioni al momento della sconfitta e cadono in ginocchio doloranti

Applebloom “Agh...cavolo...”

Sweetie “Ma...perché...”

Dopo la sconfitta del trio, i Costrutti degli Elementi si rivolgono proprio contro Gargantua, consci del fatto che non possono sconfiggerlo, ma quanto meno che devono contenerlo il più a lungo possibile. Lui è a terra, ancora in posizione prona dopo essere caduto di pancia, ma non smette di osservarli minaccioso. Majin Bu, Scintilla e Furia si accordano con uno sguardo sull'agire per primi. Il Costrutto di Applejack cavalca nella sua direzione, bloccandogli velocemente le braccia a terra strappandosi delle radici dalla coda e animandole per trattarle come corde viventi ancorate al terreno, mentre Scintilla e Majin Bu gli saltano sulla schiena, maciullandolo con colpi di mannaia e calpestandolo con vari pestoni particolarmente dolorosi dati i tacchi di diamante e l'elettricità in essi intrisa. Ma al colosso di marmo basta poco per liberarsi, prima sradica con furore le radici dal terreno con la sola forza del proprio sollevamento, dopo di che si volta su se stesso e butta Scintilla e Majin Bu per terra, ritrovandosi ad essere lui sopra di lei. Dopo aver lanciato un ruggito di supremazia, sbatte violentemente i pugni a terra sulle braccia più piccole del Costrutto di Rarity, spezzandogliele nonostante la potentissima protezione. Poi passa al corpo di vetro di quello di Pinkie, che colpisce con un unico diretto, frantumandogliene buona parte e lasciando delle profonde crepe. Con un'espressione furente si prepara a colpire ancora, ma viene colpito da una carica aerea di Famiglio e Flusso, che lo distraggono il tempo necessario affinché Legione possa caricarlo di peso con una spallata e scaraventarlo via da Scintilla, riuscendo non solo a salvare le sue ultime braccia ma anche riuscendo a pungere Gargantua con le sue spine urticanti. Il Costrutto del generale, dopo aver aiutato quello della stilista a rialzarsi, si rivolge al gruppo

Legione “È il momento buono! Colpitelo con tutto quello che avete, ma senza avvicinarvi!”

I suoi stessi occhi brillano di rosso e da essi lancia un raggio magico incandescente sulla schiena di Gargantua, mentre gli altri cominciano a seguire gli ordini. Flusso rinfodera i martelli e scaglia i guantoni al posto delle mani come missili addosso al colosso, continuando a tempestarlo ogni volta che essi fanno ritorno al suo corpo. Famiglio secerne palle di ragnatela dalle fauci da aracnoide e gliele scaglia contro per rendergli i movimenti più difficili. Furia estrae delle mele marce dal suo petto e le scaglia proprio sotto gli occhi del colosso, facendolo lacrimare e accecandolo. Scintilla, usando le sue uniche braccia rimaste, lo tempesta di frecce elettriche. Majin Bu infine comincia a scagliargli addosso le sue caramelle pietrificanti dal distributore rotto, non potendolo pietrificare essendo già fatto di pietra ma rendendole utili come piccoli proiettili. Gargantua grida e si dibatte cercando di sfuggire alla raffica di colpi, ma lentamente tutti i colpi sul suo corpo si fanno sentire e sia per la fatica che per il dolore inizia a ritirarsi in un angolo del cortile, rannicchiandosi su se stesso come ultimo tentativo di resistenza. I sei Costrutti smettono di attaccarlo, ma non si smuovono dalla posizione, nel caso decida di fare qualche mossa avventata. Dopo pochi minuti di vigile sorveglianza, il gruppo di Discord si rivolge a loro

Spike “Ce l'avete fatta?”

Furia “Lo abbiamo fermato, ma non credo che sia così facile sconfiggerlo...è peggio di una mandria di bufali inferociti!”

Discord “Dite che è il caso di far uscire le vostre Creatrici?”

Tutti i Combattenti si scambiano uno sguardo confuso, rendendosi conto solo in quel momento che a causa della magia di Discord li stavano ignorando anche loro. Si scambiano quindi uno sguardo di intesa per verificare la loro sicurezza

Flusso “Va bene, ma tieniti pronto a rimandarle dentro se questo qui fa una qualsiasi mossa falsa”

Il draconequus annuisce e rivolge la zampa da aquila contro la casa, eliminando l'incantesimo dall'area. E dopo pochi istanti, la porta dell'edificio si apre

 

Adesso

 

Dopo che Applebloom termina il racconto, nessuno degli Elementi riesce a fiatare. Sei di loro già sapevano tutto, avevano già ricevuto la condivisione dei ricordi dai propri Costrutti, mentre Twilight resta allibita nel sentire tutto ciò. Si volta verso Gargantua con occhi carichi di preoccupazione

Twilight “No...perché...cosa è successo...”

Scootaloo arrabbiata “Te lo dico io che cosa è successo!”

La pegaso si fa strada dal suo gruppo con un'espressione adirata in viso, arrivando davanti a Twilight per guardarla dritta negli occhi

Scootaloo “Hai creato un vero mostro! Hai fatto nascere qualcosa intenzionato solo a distruggere tutto! Volevi un'arma e l'hai ottenuta! E non avresti potuto commettere un errore più grande!”

Twilight confusa “Cosa...cosa vuoi dire?”

Scootaloo “Mettiamola così, come pensi ti sentiresti se qualcuno cercasse di convincerti che il tuo unico scopo nella vita è uccidere?! Non ti farebbe stare male? Se non hai un'anima cattiva, come ce l'hanno i Polimorfi, o Tirek per esempio, sarebbe una cosa che ti distruggerebbe dentro! E tu, che non ce l'hai, lo hai fatto con Gargantua!”

Twilight “Ma...ma lui è una mia creazione! È nato da un Cristallo! È come i robot nel nostro mondo, ed il suo scopo è proprio quello di combattere!”

Scootaloo sbarra gli occhi, arrivando alla conclusione che l'alicorno non ha capito nulla dei Costrutti. Non trovando parole per parlargliene in modo calmo, è Applebloom che le spiega tutto

Applebloom “...è qui che sbagli, Twilight. I Costrutti non sono dei semplici oggetti animati che tu crei e che sono costretti ad obbedirti. I Costrutti sono veri e propri esseri viventi, nati si in modo artificiale, ma riempiti dei sentimenti che gli trasmettiamo durante la loro crescita. Seguono gli ordini del proprio Creatore perché gli sono legati ad un livello molto profondo”

Twilight “Cosa...cosa vuoi dire?”

Sweetie “Se solo ce ne avessi parlato invece di fare una cosa del genere te lo avremmo spiegato subito. Con quali sentimenti hai fatto nascere Gargantua? Come hai fatto a renderlo così furioso?”

Twilight “Io...io ho fatto in modo che...che Tirek mi facesse star male...che mi facesse arrabbiare e diventare vendicativa...”

Applebloom “Questi spiega tutto. Gargantua non è nato dalla rabbia e dalla vendetta che ti ha fatto venire Tirek, ma è nato dalla tua sofferenza nel sentire le sue parole, ed ha deciso che l'unico modo per sfogarle era la distruzione. Scommetto che Tirek ti ha fatto soffrire parlandoti di Equestria in questi sedici anni, non è così?”

Twilight “Si...e mi ha anche ricordato di tutti gli errori che ho commesso prima dell'arrivo dei Polimorfi...di quando ho incantato la mia bambola ed ho fatto diventare matta mezza Ponyville...di quando Discord ci ha corrotte con la sua magia caotica...e...” si ricorda anche del fatto di aver parlato del proprio padre umano “...e di molte altre occasioni...”

Sweetie “E così facendo, Gargantua ha assimilato tutto. Non è una spietata macchina da guerra, perché tu non lo potresti mai essere. Lo è diventato solo perché tu lo hai costretto a diventarlo, e adesso soffre terribilmente dentro di se. In più, avendo cercato di forzare quei sentimenti dentro di te, adesso che non ti sono più necessari li hai già lasciati per tornare ad essere tutto ciò che sei normalmente. Ora lui non potrà più trovare uno spirito affine che possa riconoscere come propria Creatrice”

Più loro parlano, più Twilight diventa conscia del suo errore. L'aver creato Gargantua ha solo dato vita ad un'altra anima tormentata ad Equestria. Scootaloo, non ancora calmatasi, riprende la sua predica

Scootaloo “Come credi che si senta Anatema, sapendo che tu la consideri solo un mezzo per combattere? Perché è così, vero? Anatema e tutti gli altri Costrutti sono solo schiavi pronti alla battaglia, no?!”

L'alicorno, in quel momento, sente sopra di se un grave senso di disagio. Ripensa ad Anatema, alla serenità che le aveva trasmesso alla sua nascita, alla sua dolcezza ed al suo carattere. Forse era anche per quello che aveva provato a dissuaderla dal continuare con la creazione di Gargantua. E nonostante quello, fino a quel momento non l'aveva considerata viva

Twilight “Io...io non ne avevo idea...”

Scootaloo “A quanto pare no! E guarda Gargantua adesso! Prova a scoprire ciò che sta pensando! Sei la sua Creatrice, solo tu puoi farlo”

Non avendo il cuore di discutere in una situazione come quella, Twilight cerca di concentrarsi a fondo per trovare i pensieri di Gargantua, proprio come già aveva fatto con Anatema. Non ci mette molto a farlo, ma viene colta di sorpresa e sussulta non appena li sente

Gargantua furente \Voglio vedere il sangue! Devo distruggere! Devo far soffrire quei bastardi! Soffrire! SOFFRIRE!\

Twilight spaventata “Lui...sembra lo stesso di prima...”

Scootaloo “Prova ancora, e fai molta attenzione. Sono sicura che troverai dell'altro...”

L'alicorno segue il consiglio della pegaso, provando a sentire i suoi pensieri più profondi

Gargantua \Soffrire! Dolore! Devo farli soffrire! Devo...io devo...io sento dolore...\

Nuovamente, Twilight sussulta nel sentire quei pensieri

Gargantua \Fa male...fa tanto male...perché fa così male...perché sento tutto questo dolore...\

Twilight preoccupata “Lui...lui sta male! Sta dicendo che gli fa male! Ma...ma deve essere perché gli altri lo hanno abbattuto per calmarlo. Starà soffrendo solo in quel senso! Vi prego...ditemi che è così!”

Vedendo che però nessuno gli risponde, i suoi amici perché. non hanno delle risposte e le Crusaders perché. non sembrano volerlo, lei chiede direttamente al suo Costrutto

Twilight \Gargantua, ti prego, dimmi perché stai così male!”

Gargantua stremato dal dolore \Il cuore...sento male...tutte quelle cose orribili...che hai passato...che non hai potuto fare...fanno male...non voglio soffrire...non voglio restare da solo...perché sto male solo io?\

Twilight, anche se lo trova difficile da fare, dice ciò che sta sentendo

Twilight con gli occhi lucidi “Lui...sta dicendo che soffre...per le cose che ho vissuto e che non ho potuto fare. Dice che non vuole restare da solo...e che sta male solo lui...”

Scootaloo “È esattamente come ti abbiamo detto. È nato dalla sofferenza e vive nella sofferenza. Per lui, il solo vivere significa soffrire eternamente. E tu non puoi soffrire in eterno con lui, per questo si sente abbandonato. È solo, spaventato, e sta male. Ecco che cosa si ottiene a voler creare un Costrutto con l'idea di un'arma!”

Twilight “Cosa posso fare?! Come posso aiutarlo?!”

Scootaloo, anche se un po' restia a risponderle, sa che deve farlo

Scootaloo “Non puoi. Nessuno può. Gargantua continuerà a vivere in eterno con il dolore nel cuore, perché lo hai creato secondo questi sentimenti, ed è una cosa che non si può cambiare in un Costrutto. L'unica cosa che puoi fare...è ucciderlo”

Adesso è Twilight che sbarra gli occhi, sconvolta da una notizia del genere, assieme ai suoi sei compagni, che non si aspettavano una risposta del genere

Twilight sconvolta “C...cosa?”

Scootaloo “L'unico modo per farlo stare meglio è farlo smettere di soffrire, ma finché continuerà a vivere non gli sarà possibile. Devi scegliere, o fargli passare una vita di sofferenza oppure ucciderlo e dargli la pace”

Applebloom “Ha ragione Scootaloo. Non ci sono vie di mezzo...”

Applejack “Hey, hey! Frenate un secondo! Ci deve pur essere un'altra soluzione! Magari possiamo modificargli i ricordi, oppure...non lo so, qualcosa!”

Scootaloo “Se ci fosse, ce lo avrebbero detto! Anche noi avevamo in mente di fare una cosa del genere, Astro ci ha detto che è una cosa che tutti i Cristallomanti pensano prima o poi. Ma noi tre abbiamo prima chiesto se fosse possibile, e ci hanno spiegato tutto! Se Twilight non avesse agito da sola, tutto questo non sarebbe necessario!”

Rainbow “Ma...ma non puoi chiedergli di fare una scelta del genere! È orribile!”

Sweetie “Lo sappiamo, ma è necessario. Ormai quel che è fatto è fatto, e neanche il nostro maestro saprebbe come rimediare...”

Gli occhi di tutti i suoi compagni sono puntati su Twilight, che è rimasta senza più una parola, immersa nei suoi pensieri. Se decidesse di tenere Gargantua, avrebbero tra le mani un'arma che è già stata in grado di abbattere un intero esercito di Polimorfi. Ma, al tempo stesso, saprebbe che il Costrutto continuerebbe a soffrire per sempre e, cosa altrettanto grave, rischierebbe come è già successo di mettere in pericolo i suoi amici. Però non riuscirebbe mai a togliere la vita ad un essere vivente, soprattutto in quella situazione. Mentre cerca di trovare una soluzione, sente la voce di Gargantua cercarla

Gargantua “Twilight...ascoltami...”

I presenti si sorprendono, prima di quel momento non avevano sentito il colosso di marmo parlare in quel modo. L'alicorno drizza le orecchie e si rivolge preoccupata a lui

Twilight “Gargantua! Dimmi tutto!”

Gargantua “...ti prego...non voglio più soffrire...fai quello che devi fare...e lasciami andare...”

Nel luogo, cala il silenzio. Nessuno trova qualcosa da dire, specialmente Twilight, rimasta a bocca aperta per le parole del Costrutto. Ma adesso che lo ha sentito da lui, non trova giusto verso di lui rifiutare

Twilight atona “E...e va bene. Se è questo che desideri...” si rivolge a Scootaloo “Come lo dovrei...cosa devo fare?”

Scootaloo “Devi distruggere il suo Cristallo. È l'unico mezzo di comunicazione che ha con la realtà. Senza di quello, sparirà per sempre”

L'alicorno le annuisce. Utilizzando la poca magia che conosce, si sfila il bracciale di Gargantua dalla zampa e se lo porta davanti agli occhi. Con un espressione indecifrabile, infine, mette forza nella magia di telecinesi fino a quando il Cristallo non va in mille pezzi sotto la sua pressione magica

Con il Cristallo in frantumi, il corpo di Gargantua inizia rapidamente a trasformarsi in polvere, partendo dalle gambe fino ad arrivare alla testa. Appena prima della sua fine, però, riesce a dire due parole alla sua Creatrice

Gargantua “Grazie Twilight...sono felice...che tu non sia come me...”

Alla fine, anche il globo oscuro che ha come testa viene polverizzato, lasciando solo la sua sagoma sul terreno. Il vento, soffiando, comincia a spargere il corpo del Costrutto tutt'attorno, in quella pianura desolata che li circonda a perdita d'occhio. Twilight, prima appoggiata a Francy per stare in piedi, si lascia andare e si siede per terra, cominciando a singhiozzare

Spike “Twilight...”

In breve tempo, il semplice singhiozzare lascia il posto ad un pianto a dirotto, rivolto verso il cielo. Vuole gridare tutto il suo dolore al cielo e far uscire tutte le lacrime che può. Non può fare nient'altro che quello ormai. I suoi amici tengono la testa e lo sguardo bassi, cercando di non piangere anche loro per non farla stare peggio. Ma non possono rimanere a lungo solo a guardare lasciandola in preda alla disperazione. Per questo, Rarity scrolla la testa e gli si avvicina per abbracciarla

Rarity “Twilight, ti prego, cerca di calmarti...”

Anche Fluttershy, non riuscendo più a trattenersi, lo fa

Fluttershy “Non devi fartene una colpa...”

Senza che se ne renda conto, tutti i suoi ritrovati amici sono li da lei, per cercare di rincuorarla nel miglior modo possibile

Rainbow “Possiamo solo immaginare quanto sia stato terribile, ma devi farti forza!”

Pinkie “Ci sarà tempo per piangere chi abbiamo perso, ma non adesso...”

Francy “Hai ancora tutti noi con te, ragazza! Ci saremo sempre per te!”

Applejack “Per favore...non possiamo sopportare di vederti piangere così!”

Più il loro affetto si fa sentire, più Twilight riesce a calmarsi dalla disperazione. Sente il loro calore scaldargli il cuore, per la prima volta dopo sedici anni prova di nuovo sensazioni che pensava fosse impossibile sentire. Infine, anche se ancora straziata dalla perdita, smette di singhiozzare e li stringe a se più forte che può, cercando di averli il più vicini possibile. Gli altri presenti, compresa Scootaloo, li osservano, felici di vederli di nuovo così uniti. Ma preferiscono non intervenire, perché per quanto anche loro vogliano abbracciarla, sanno che anche una cosa del genere sta rinforzando il loro rapporto e non vorrebbero rovinare un momento simile

Dopo qualche minuto, Twilight allenta la stretta e lascia andare i suoi sei amici, asciugandosi gli occhi con lo zoccolo e mostrandogli che sta meglio

Twilight “Grazie ragazzi. Sono così fortunata ad avervi...e me ne ero dimenticata...”

Discord “Ve ne siete dimenticati tutti. Ma ve ne state anche ricordando, ed è questo l'importante”

L'alicorno gli annuisce, osservando i suoi amici che le sorridono. La perdita di Gargantua è stata tragica per lei, il giorno prima gli ha dato la vita e quello dopo gliel'ha dovuta togliere. Ha sbagliato e sta soffrendo, ma i suoi amici sono rimasti li con lei. Non possono risolvere la situazione, nessuno potrebbe farlo, eppure loro sono li per lei, almeno per provare a darle forza e per dimostrargli la loro amicizia

Discord “Comunque, qui non abbiamo più nulla da fare. Pinkie ha trovato il suo Elemento e siamo sopravvissuti ad un attacco dei Polimorfi. Possiamo tornare indietro”

Pinkie accaldata “Bene...la prima cosa che faccio appena arriviamo è prendermi un gelato da qualche parte”

Rarity notando il suo rossore “Ti senti bene? Sembri un peperone”

Pinkie “Certo, ho solo molto caldo...voi non lo sentite?”

Prima che qualcuno possa rispondergli, un violento colpo di frusta viene rumorosamente schioccato sul dorso di Spike, facendolo ruggire di dolore e crollare in ginocchio su una gamba. Tutti si voltano verso di lui, colti di sorpresa e spaventati da ciò che vedono. L'attacco è arrivato da un Polimorfo ancora in piedi che ha trasformato la propria lingua in una lunga estremità resistente e flessibile simile appunto ad un frustino. Il colpo, inoltre, sembra aver messo fuori gioco Spike, che non riesce più a muoversi

Discord “Maledetto! Che gli hai fatto?!”

Primo Polimorfo, ansimando “Hehe...l'ho paralizzato...la lingua dei Linfocremi...colpisce il centro nervoso...”

Lentamente un altro piccolo gruppetto di Polimorfi ricomincia a ricostruirsi, anche se visibilmente stravolti sia nei corpi non ricostruiti del tutto sia nello spirito

Secondo Polimorfo dolorante “Gh...avete fatto fuori quasi tutti i nostri amici...la pagherete cara! Oxoren!”

Lo stesso Polimorfo che aveva prima colpito Spike, sentendo il suo nome, capisce che deve agire ed attacca anche Discord con lo stesso metodo, riuscendo a mettere a segno il colpo. Il draconequus, abbassando la guardia per osservare tutti i Polimorfi, non fa in tempo a schivare e viene anche lui paralizzato. E cosa ben più grave, era lui l'unico ad avere le esatte coordinate per ritornare indietro

I Costrutti degli Elementi, non ancora rientrati nei loro Cristalli, si piazzano in loro difesa per difenderli. Ma lo scontro con Gargantua li ha lasciati tutti più o meno lesi, e non sembrano poter reggere un altro scontro

Flusso “State tranquille, ci pensiamo noi”

Rainbow “Non puoi! Sei ferito! Tutti voi lo siete!”

Furia “Vale anche per loro. Possiamo farcela, voi cercate di risvegliare Discord e di tornare indietro”

Rarity, rivolta alle Crusaders “Ragazze, potete dargli una mano?”

Sweetie preoccupata “Purtroppo no. I nostri unici Costrutti Attaccanti sono Ouroboros, Fenrir e Wakinyan, e dopo essere stato sconfitto ad un Costrutto serve un giorno intero per riprendersi”

Mentre tutti si avventano su Discord per cercare di farlo risvegliare, Francy nota che Pinkie ha iniziato a sudare come se si trovassero vicino ad un vulcano

Francy “Pinkie! Che succede? Stai male?!”

Pinkie però non gli risponde, e si limita a tenersi la testa in preda ad una forte emicrania. Le Crusaders la osservano solo per un istante e, lanciando un'occhiata al suo Costrutto, notano che ha iniziato a tremare di paura e capiscono spaventate che sta succedendo

Scootaloo “Oh, no! Anche questo no!”

Fluttershy preoccupata “Che le sta succedendo?”

Applebloom “È la Cristalloneria Anti-Corruzione! È sovraccarica di lavoro e si sta surriscaldando, non reggerà a lungo!”

Sweetie “L'Elemento...la sta per corrompere!”

Il lavoro di quei giorni va in frantumi sotto gli occhi spaventati delle Crusaders, mentre Pinkie abbassa la testa, senza più sudare né parlare. Poi, in un istante, gli si disegna in volto un sorriso fisso, calmo ma allo stesso tempo terribilmente inquietante, lo stesso sorriso che aveva Francy mentre era posseduto da Unità. Una risata maniacale si staglia nel campo di battaglia, facendo voltare terrorizzati i Costrutti ed interrompendo persino l'attacco dei Polimorfi. La pony rosa avanza con passo calmo e si piazza in mezzo a tutti. Ormai non è più Pinkie Pie

Risata ne ha il completo controllo

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Alla fine, ho allungato ancora più del previsto, e Desiderio di Amicizia sarà diviso non in due ma in tre parti. Tanto meglio, mi metterà un po' di fretta e me lo farà scrivere prima. Forse. Intanto, mi faccio un bicchiere a base di lacrime di alicorno, che fanno tanto bene all'intestino, e ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 26
*** 26 - Desiderio di Amicizia 3/3 ***


I Costrutti indietreggiano terrorizzati, ma mai quanto Majin Bu, immobile ed in preda al panico per l'affievolirsi dello spirito della propria Creatrice. I Polimorfi feriti osservano la scena con un groppo alla gola, ma senza capire neanche loro il perché. È come una voce primordiale dentro di loro, un istinto di sopravvivenza, che gli dice di fuggire il più lontano possibile da quel posto. Spike e Discord vengono rapidamente trascinati via dalle Crusaders, amareggiate per il loro fallimento e spaventate, che non ci tengono in alcun modo ad essere prese di nuovo di mira da quella forza spaventosa. Solo le altre sei portatrici degli Elementi restano li vicine, sicure del fatto che non verranno ferite, ma contemporaneamente terribilmente irrequiete. E tutto questo semplicemente quando il corpo di Pinkie muove uno zoccolo in avanti, nulla di più. Ormai, esclusa la voce, è solo quello che rimane di lei. I suoi occhi bianchi luminosi, con al centro il Cutie Mark di Pinkie e simbolo stesso dell'Elemento, ed il suo finto e macabro sorriso sono ciò che la caratterizza, come fu anche per Francy quando comparve Unità

Risata “Hahaha! Bene, molto bene, vedo dai ricordi di questo corpo che non c'è bisogno di spiegarvi nulla! Sapete perfettamente chi io sia, vero?”

Francy spaventato “Tu...devi essere Risata...”

Lentamente lo spirito gli annuisce, senza staccargli gli occhi di dosso. Il Generale osserva la cosa dall'esterno per la prima volta, ma si sente inerme proprio come se il suo Elemento lo stesse controllando. Lui più di tutti sa cosa sta provando la pony

Francy “Ti prego, lascia andare Pinkie...”

Risata “Oh? È perché dovrei? Mi sto già divertendo tanto!”

Come alla sua comparsa, lo spirito lancia un risata maniacale, facendo questa volta indietreggiare anche le portatrici per il tono distorto usato nelle ultime parole. Si porta quindi uno zoccolo al collo, tastando il Cristallo Anti-Corruzione appena sotto l'Elemento e rivolgendosi alle Crusaders

Risata “Veramente notevole. Molto stupido, ma notevole. Siete riuscite a bloccarmi per un po', ve ne devo dare atto. Ma purtroppo, avete commesso un erroruccio non da poco! Vediamo se indovinate quale!”

Scootaloo spaventata “Troppe poche Rune Accumulo...credevamo fossero sufficienti per tener sotto controllo la Corruzione...”

Risata “Hehehe... non posso certo nascondervelo! Ma non dovete stare troppo a pensarci, anche se fossero state il doppio mi avreste trattenuto solo pochi minuti in più! Un tentativo simpatico, ma davvero inutile! Hahaha!” assume un tono cupo e serio, pur mantenendo l'agghiacciante sorriso “Questo non vuol certo dire che lascerò passare la cosa. Voi tre e i vostri amici me la pagherete cara per quello che volevate farmi”

Capendo le sue intenzioni, Rainbow si para tra di lei e le Crusaders

Rainbow “Se vuoi fare loro del male, prima dovrai vedertela con me! Sono sicura che anche Pinkie sarebbe d'accordo se te le suonassi per fermarti!”

Anche Rarity, Applejack ed il resto delle portatrici si affiancano alla pegaso, compresi i loro Costrutti, anche se spaventati. Risata, piegando un po' la testa da un lato, riprende il suo tono normale

Risata “Hahaha! Ma cosa avete capito? Non ho ancora intenzione di ucciderle. L'idea di mio fratello Unità di creare altri come noi non era mica male. Ma non ha considerato il potenziale di tutti i Cristallomanti che ha visto, solo quello della Sirena”

Twilight “Aspetta, come fai a sapere quello che ha fatto Unità?! Siete forse...collegati?”

Risata “Si, ora che mi sono risvegliato lo siamo. O almeno, lo saremmo se fosse qui, in questa dimensione. Per il momento, ho solo visto ciò che ha fatto e detto dai ricordi della vostra amica. Vi ha fatto tanta paura, non è così? Che cattivone! Hahaha!”

Volge poi lo sguardo a Polimorfi, rimasti immobili ed in silenzio fino a quel momento. Quegli occhi inquietanti li spingono a stringere le armi, pronti ad ogni evenienza, ma non trovano il coraggio di attaccare quell'essere

Risata “Oh, ma che sbadato, mi sono completamente dimenticato di voi. Rimedio subito”

In un battito di ciglia, Risata si muove talmente veloce da svanire e riapparire davanti al volto del più vicino degli esseri oscuri, riuscendo a fargli vedere in modo ravvicinato i tre palloncini nei suoi occhi luminosi. Gli altri indietreggiano spaventati, mentre quello più vicino sobbalza e cade a terra, senza riuscire a distogliere lo sguardo

Risata “Armonia Contorta!”

Alle sue parole tutta l'area attorno a lei ed ai Polimorfi si immerge nell'oscurità, aumentando ancora di più la loro sensazione di disagio e paura. Tutti coloro che sono all'esterno continuano a vedere ogni cosa, ma immaginano cosa stia per succedere. È lo stesso tipo di magia usato tempo prima da Unità per fare a pezzi Warwolf. Lo spirito continua a mantenere il tono simpatico della pony di cui possiede il corpo

Risata “Ciao! Piacere di conoscervi! Io sono Risata, e sono qui per uccidervi tutti! Spero ne siate felici!”

Il Polimorfo a terra si rialza, facendo leva con l'unico braccio sano rimastogli dallo scontro precedente

Polimorfo “Proprio tu vorresti ucciderci, eh? La gioiosa Pinkie Pie, l'amica di tutti, quella che organizza feste ogni giorno anche per i motivi apparentemente più stupidi... c'erano ricordi del genere in tutti quelli che abbiamo mangiato”

L'Elemento alza un sopracciglio, carpendo un informazione molto importante dalle parole del Polimorfo

Risata “Ah, quindi voi mangiate esseri viventi e ne acquisite i ricordi” alza la voce e si rivolge alle portatrici “Avete sentito anche voi? Potrebbe anche tornare utile!”

Rarity “È...È disgustoso!”

Applebloom spaventata “Noi...noi non ne avevamo idea...allora è anche per questo che hanno mangiato così tanti abitanti di Equestria!”

Risata “Comunque sia, io non sono la stessa pony che ricordate voi. È troppo lunga da spiegare, diciamo solo che sono cambiato”

Oxoren “Beh, non credere che sarà così facile ammazzarci! Non abbiamo ancora vendicato il nostro Comandante! Questi trucchetti sono molto d'effetto, ma non ti saranno utili!”

Mentre il Polimorfo con la lingua paralizzante distrae Risata a parole, quello a terra si muove rapidamente trasformando uno zoccolo in artiglio di Drago e cerca di trafiggerla con le unghie affilate. Ma viene fermato senza sforzo dalla volontà dello spirito, che dimostra anche di aver mantenuto il carattere logorroico di Pinkie

Risata “Vendicato? Volete vendicare Warwolf? Hahaha! Beh, vi fa molto onore, per essere degli assassini psicopatici che mangiano le proprie vittime! E lo so cosa state pensando, voi: “Ma guardatela, parla proprio lei che adesso sembra uscita da quel famoso racconto dell'orrore!”. Se lo avete pensato, ho due cose da dirvi. Primo, non sono certo io il cattivo qui, semplicemente combatto il fuoco con il fuoco! Secondo, non ho assolutamente voglia di fare cupcakes con dei parassiti! Mi divertirò solo a farli fuori!”

Detto ciò, Risata inizia a levitare e divide i Polimorfi in due gruppi, scagliandone uno di lato e sollevando da terra l'altro. Gli esseri oscuri trattenuti in aria cercano di liberarsi, di trasformarsi in esseri prima enormi come Draghi e poi minuscoli come insetti per sperare di allentare la presa, ma è del tutto inutile. Lo spirito dopo avergli lasciato tentare di tutto si avvicina al primo dei due gruppi

Risata “Hihihi! Cosa cercate di fare? Non ve ne vorrete già andare, vero? Forse non vi state DIVERTENDO?!”

Dopo aver gridato l'ultima parola, Risata scoppia a ridere in modo morboso e psicopatico. Una piccola brezza colpisce i Polimorfi, che lentamente iniziano ad avvertire una strana sensazione. Dapprima gli si disegna un volto un sorriso, poi semplicemente a ridacchiare, ma è questione di pochi attimi prima che tutti comincino a ridere di gusto, facendo da coro all'Elemento, che non accinge a fermarsi. Gli invasori dell'altro gruppo, rialzandosi dopo il brutto volo, osservano ad occhi sbarrati la scena

Polimorfo “Che sta succedendo? Si può sapere che avete da ridere?!”

Polimorfo esilarato “Hahaha! Non...non lo...hahaha! Non lo so! Hahaha!”

Polimorfo ansimante “Mi manca l'aria! Hahaha! Non respiro piùhuhuhu! Basta! Hahaha! Per favore!”

In pochi secondi, tutti quei Polimorfi si ritrovano con le lacrime agli occhi, talmente impegnati a ridere da non riuscire più a respirare. Smettono anche di chiedere pietà, cercando di usare tutte le forze rimaste loro per respirare, ma è un tentativo inutile. Uno ad uno, nessuno escluso, smettono del tutto di far arrivare aria ai polmoni. Non ci vuole che qualche altro attimo perché. muoiano asfissiati, con la bava che gronda dalla bocca per non essere riusciti a chiuderla ed un espressione di puro divertimento ed agonia nei volti. Risata li getta quindi a terra ai piedi dei loro compagni, che li fissano terrorizzati

Risata “Guardate! Guardate quanto si sono divertiti! Hahahahaha!”

Quando vede lo sguardo misto a rabbia e paura negli occhi dei Polimorfi ancora vivi, cambia ancora una volta tono, diventando di nuovo cupa

Risata “Perché mi guardate così? È solo colpa vostra se sono morti. Io vi ho lasciati liberi di muovervi, potevate provare a salvarli. Ma li avete abbandonati a morire come dei codardi! Siete dei buoni a nulla, lo scarto della vita. Fate veramente schifo! Dovreste sentirvi dei vermi! Non vi sentite neanche un po' tristi per quello che non avete fatto?!”

All'improvviso, un profondo senso di disperazione e malinconia cala nel cuore dei Polimorfi ancora in vita. L'Armonia Contorta fa il suo lavoro, devastando le loro menti e facendoli crollare nella più profonda depressione possibile

Risata “Ooh, state tranquilli, ho io quello che vi serve...”

Pezzi della nebbia oscura che li circonda si staccano e si piazzano davanti a tutti loro, prendendo la forma di numerosi pugnali puntati alla loro gola. Presi dalla disperazione indotta loro da Risata, mutano i propri zoccoli anteriori in braccia ed afferrano i coltelli oscuri. E basta solo un attimo perché. il loro senso di disperazione muti in desiderio di suicidio. Sono loro stessi gli artefici della loro morte, quando cominciano senza fiatare a conficcare ripetutamente le lame nella loro trachea. Alcuni getti di sangue schizzano anche su Risata, che lancia ancora una volta al cielo il suo cachinno maniacale, estremamente soddisfatta della scena che le si para davanti

 

Dalla distanza, solo i più forti di stomaco sono riusciti a mantenere lo sguardo fisso sulla scena, ossia le Crusaders, Francy, Rainbow ed Applejack. Il resto del gruppo aveva già voltato lo sguardo, con i Costrutti ad aiutarli coprendogli la vista della macabra esecuzione. Ma adesso, anche i rumori dello squarciarsi delle gole arrivavano fin da loro, costringendole a tapparsi anche le orecchie

Fluttershy in lacrime “Vi prego...fatela smettere...”

Famiglio spaventato “T-Tranquilla...ormai ha finito...”

L'aura oscura dell'Armonia Contorta si dissolve. Risata, calmatasi dall'eccesso psicotico, abbandona alle spalle i cadaveri mutilati e soffocati, avvicinandosi a loro a piccoli passi. Applebloom lascia Spike e Discord, ancora svenuti, alle cure delle due amiche, mettendosi appena dietro alla sorella ed agli altri due amici rimasti

Risata “Ecco fatto, niente più scocciatori! Che dite, possiamo tornare a quello di cui parlavamo prima?”

Applebloom “Noi non creeremo altri come te. Non abbiamo né il tempo né le intenzioni di farlo”

Risata “Veramente? Sei ancora così impertinente, ragazzina? Cosa ti da tanta fiducia? Oh, capisco...credi di potermi battere! Ma il vostro caro draconequus è svenuto, e anche se fosse sveglio so cosa ha fatto ad Unità. Non mi lascerò cogliere impreparato! Hahaha!”

Applebloom “A dire la verità lo hai già fatto”

La pony di terra, detto ciò, lancia un potente fischio. Per qualche attimo tutti i presenti, Risata compreso, non capiscono le sue intenzioni. Ma ci vuole davvero ben poco tempo perché. lo spirito venga attraversato da una scossa elettrica abbastanza forte da stenderlo e farlo svenire

Francy stupito “Hey! Che è successo?!”

Prima di rispondergli, la Cristallomante si fionda subito su Pinkie e le rimuove senza nessun problema l'Elemento, grazie all'aiuto dell'Anti-Corruzione

Applebloom “Ve lo abbiamo detto, non eravamo sicuri che la Cristalloneria funzionasse, è solo un prototipo. Così ci abbiamo inserito anche qualche Runa Elettrica per stendere Pinkie se fosse stato necessario. Scusate se ve lo abbiamo nascosto, ma l'Elemento non doveva saperlo, o avrebbe cercato un modo di bloccarlo. Non poteva togliersela dal collo, abbiamo usate delle Rune Sigillanti per evitarlo, ma poteva comunque inventarsi qualcosa”

Rainbow “Avete fatto bene...e immagino abbiate usato delle Rune anche per togliergli l'Elemento così facilmente. Con Francy ci avevamo provato in tutti i modi, ma non veniva via”

Applebloom, mettendo in borsa l'Elemento “Molto più semplice, adesso che Risata è svenuto le difese Anti-Corruzione si sono riformate. Non ha più potere su Pinkie, ma non vorrei che ci riprovasse”

Nonostante lo shock, Pinkie riapre piuttosto rapidamente gli occhi, proprio mentre i suoi compagni stanno parlando. Non si rendono neanche conto che la loro amica si è ripresa

Pinkie “Ahia...la testa...che cosa...”

Quando si porta uno zoccolo alla testa per massaggiarsela, tasta qualcosa di liquido che non riesce a spiegarsi, e si porta l'arto alla vista per capire meglio. Non appena vede rosso, comincia subito ad ansimare in preda al panico. Il flusso di ciò che è appena successo gli passa nella mente, chiaro come il sole e macabro come nient'altro che abbia mai visto. Il suo respiro si fa pesante e grazie a questo i suoi amici si accorgono che si è ripresa, ma solo Francy trova qualcosa da dirgli essendoci già passato

Francy “Hey! No no no, Pinkie! Concentrati su qualcos'altro! Pensa agli amici che ti sei fatta nel rifugio! Pensa a quando abbiamo giocato alla guerra laser! Ti piace la guerra laser, no?”

Pinkie ansimante “Io...io ho...ho fatto tutto quello?! Oddio! Oddio!”

Anche gli zoccoli iniziano a tremarle. Vedere i volti stravolti dalle risate dei Polimorfi e i loro suicidi sanguinolenti in modo così vivido non le fa per niente bene

Francy “No Pinkie, non tu, è stato Risata a farlo!”

Pinkie “Erano così...spaventati...inermi...e io li ho...”

Lentamente gira la testa, intenzionata a vedere la carneficina fatta da Risata, ma il Generale le blocca la testa a forza, costringendola a guardarlo attraverso gli occhiali da sole dritto negli occhi

Francy “Non voltarti! Per il tuo bene non devi vedere niente!”

Pinkie “Lasciami! Oppure dimmi che sono ancora vivi! Non mi interessa se sono nostri nemici! Dimmelo!”

Ovviamente il Generale non le riesce a mentire, non ne trova il coraggio, ma la sua esitazione fa solo agitare ancora di più l'amica, che fa di tutto per divincolarsi

Pinkie “Ti ho detto di lasciarmi!”

Ad aiutarlo, interviene Twilight, che agisce di puro istinto per cercare di farla riprendere. Allontana con i suoi zoccoli quelli di Francy da Pinkie e le molla un ceffone con un'ala, facendosi leggermente male per aver tirato il punto dove è stata morsa, ma facendo lo stesso calare il silenzio. Il Generale la osserva senza dirle nulla, stava per fare anche lui la stessa cosa pur di calmarla. Si mette poi in ginocchio, per arrivare a guardare l'amica ancora sdraiata a terra dritta negli occhi

Twilight “Pinkie, adesso ascoltami. Non ti vogliamo mentire. Quei Polimorfi sono morti”

Sentendo le parole dell'alicorno, Pinkie inizia subito a singhiozzare in silenzio, soffrendo terribilmente dentro di se. Non riesce in nessun modo a togliersi dalla mente l'immagine del suo corpo che fa fuori in modo tanto freddo un essere vivente

Twilight “Pinkie...Pinkie!” alzando la voce, riesce a farsi sentire dall'amica “Sono morti, ma non certo per colpa tua. Né tu né noi potevamo farci nulla. Sappiamo tutti che tu potresti mai uccidere nessuno, neanche dei Polimorfi. E solo Francy può capire quanto possa essere stato brutto per te vivere una cosa del genere. Ma per favore...per favore, devi tenere duro! Tu eri e sei ancora adesso l'unica persona che ci mantiene allegri, anche solo con il tuo modo spensierato di affrontare le cose! Voi avete detto di non potermi vedere piangere...beh, neanche io posso riuscire a vedere piangere nessuno di voi” la abbraccia, per non farle vedere le lacrime “Oggi ho già perso Gargantua, non voglio perdere anche un'amica come te...”

All'abbraccio si unisce anche Francy, il più vicino di tutte, seguito subito da Rainbow ed Applejack e infine da Rarity e Fluttershy. Pinkie, sentendo tanto calore, non solo smette di singhiozzare, ma ricambia l'abbraccio con tutte sorridendo. Non dimenticherà mai quello che Risata le ha fatto fare, ma se avrà bisogno di sostegno saprà di poter avere delle amiche fidate. Pensando a questo, le ritorna in mente ciò si era ripromessa di fare, come anche a tutti gli altri. Termina di stringere tutti prima di parlare

Pinkie, asciugandosi gli occhi “Quindi...mi consideri una tua amica...”

Twilight “Ma certo! E anche tutti voi! È una cosa normale, no?”

Pinkie “Certo che lo è!” sospira per darsi coraggio “E...da buoni amici, c'è una cosa che vorrei condividere con tutti voi”

Rainbow, intendendo le sue parole “Ah...non sarebbe meglio aspettare di essere tornati indietro? Siamo all'aperto, non vorrei arrivassero brutte sorprese”

Scootaloo “Discord per il momento è svenuto. Dateci un po' di tempo per capire esattamente come funziona il Guardiano Vergine e lo apriremo noi”

Pinkie “Io non ce la faccio più a trattenermi! Dunque c'è...beh...una cosa che non sapete di me. Di solito preferisco tenerlo segreto, ma non con voi. Voglio che questo di me lo sappiate. Riguarda l'altra dimensione...”

 

Parecchie miglia più in la, nella piazza centrale di Canterlot, Krad è assieme a Vodiv e Napro, ciò che resta della famiglia dell'amico Yrebelsu. Come si era promesso da solo, ha fatto fare due permessi speciali, così che madre e figlio possano tornare indietro a Metamorphia. Entrambi hanno già un paio d'ali sulla schiena e sono pronti a partire

Krad “Bene, buon viaggio ad entrambi. La prossima volta che ci vedremo saremo a casa”

Vodiv “Speriamo sia presto, Imperatore. Questo posto diventa più pericoloso ogni giorno che passa, con le Portatrici degli Elementi in giro”

Krad “Lo so bene. Ormai mancano poche Richieste, saremo tutti tornati ancora prima che ve ne possiate accorgere. Narpo, mi raccomando, occupati di tua madre, avrà bisogno di te”

Napro “Lo farò Imperatore. Cerchi di tornare sano e salvo”

Grazie a delle ali da Meta-Falena, i due spiccano il volo e spariscono velocemente all'interno dell'enorme portale nel cielo. Mentre l'Imperatore osserva le loro scie, un Polimorfo, Duorg, gli si avvicina

Duorg “Signore, devo fare rapporto”

Krad “Ah, Duorg. Dimmi tutto”

Duorg “Sembra che la squadra del Comandante Warwolf sia sparita, signore. Stamattina dovevano essere di turno per la guardia ad un Obelisco nel settore delle fattorie di rocce, ma ci è appena arrivata una comunicazione della squadra del pomeriggio. È andata a dargli il cambio ma non ha

trovato nessuno. Inoltre, gli uomini del cambio hanno detto di aver sentito un residuo di traccia magica. Pare sia magia caotica”

Krad “Dei residui...” ci ragiona ed arriva ad una conclusione “...oh...NO! Quegli idioti! Probabilmente hanno sentito la traccia magica di Discord e ci si sono fiondati addosso senza neanche pensarci! Mi era sembrato strano che volessero continuare il servizio senza prendersi un po' di pausa, ma non credevo...AAH! Organizzate subito una squadra di supporto con me dentro, dobbiamo raggiungete la posizione della traccia! Non c'è tempo da perdere!”

Duorg “Vado subito!”

Mentre il suo suddito si allontana ad eseguire gli ordini, Krad si immerge nei suoi pensieri

Krad \Maledizione...anche io voglio vendicare Warwolf, ma non in questo modo! Spero solo che stiano bene...\

 

Nella fattoria, intanto, i sette Elementi si sono seduti in cerchio, per potersi vedere tutti negli occhi. I Costrutti, essendo tutti danneggiati, erano stati fatti tornare nei loro Cristalli sin dal discorso di Pinkie per potersi rimettere in sesto. E adesso anche Applejack termina di raccontare la sua esperienza con i genitori. Oltre a Twilight tutti lo hanno fatto, lasciando ogni volta basiti e senza parole gli ascoltatori, chi più e chi meno. C'è di buono, oltre al fatto di essere finalmente riusciti ad aprirsi, che nessuno ha versato una singola lacrima durante i racconti. Anche se hanno dovuto scavare in ricordi così dolorosi, sentivano che i loro amici erano al loro fianco e che li stavano aiutando a tirare fuori tutta la loro sofferenza

Applejack “E questo è tutto. Adesso vivo ancora in casa loro, ma non appena potrò farlo me ne andrò via di casa”

Fluttershy “Beh, come credo vogliamo fare tutti. Abbiamo tutti delle famiglie davvero ottuse in fondo”

Rainbow “Già, ma soprattutto io non ce la vedo Applejack a vivere in una casa tanto lussuosa. Non è per niente da lei”

Applejack “Hehe...effettivamente, mi sono sempre sentita molto fuori luogo. Rarity piuttosto sono sicura che farebbe a cambio di vita con me”

Rarity “Oh, indubbiamente, per togliermi dai piedi quel maledetto di mio padre farei anche a cambio di vita con uno dei vostri braccianti” si lascia scappare un sorriso beffardo ed imbarazzato “Ovviamente non reggerei sicuramente più di una settimana, ma sarebbe comunque meglio”

Applejack divertita “Mi piace che tu sia sincera con te stessa!”

Francy “Comunque sia, Rarity, se quell'uomo dovesse darti ancora problemi vieni pure da me. Ci penserò io a metterlo in riga”

Pinkie “Oppure da me! C'è un infermiere nell'ospedale di mia sorella che si chiama Alessandro, e va in palestra tutti i giorni. È talmente forte che se glielo permettessero potrebbe portare da solo le barelle con le persone sopra. Sicuramente gli metterà molta più paura!”

Francy, con tono di falsa offesa “Hey, stai forse dicendo che io non ne faccio abbastanza?”

Pinkie, cercando di correggere la gaffe “Nonono! Tu sei sicuramente più forte, ma lui è veramente grosso. Se suo padre vedesse te, scoppierebbe a ridere prima di capire quanto tu sia pericoloso realmente!”

Francy, fingendosi demoralizzato “Grazie, Pinkie. Lo apprezzo molto”

Mentre tutti gli altri scoppiano a ridere, Pinkie si copre la faccia, capendo che ha solo peggiorato le cose mentre provava a correggersi, ma il Generale le fa capire che non è veramente offeso scoppiando anche lui a ridere. Twilight, invece, è basita ed estasiata. Ha sentito tutte le loro storie, storie terribili e per certi versi molto simili alla sua. Eppure tutti in un modo o nell'altro ci stanno scherzando su, per quanto doloroso possa essere stato viverle. E a vederli bene, sembrano anche molto più sollevati di prima dopo averlo raccontato. Prendendo il coraggio a due mani, quindi, non le resta che una cosa da fare

Mentre ancora cercano di far capire a Pinkie che non deve vergognarsi, l'alicorno fa capolino nella discussione

Twilight “A...A-Avrei anche io...qualcosa da dire...”

Subito i sei si calmano. Forse ce l'hanno veramente fatta, sono riusciti a farla aprire

Rarity “Di che si tratta? Anche tu qualcosa dall'altra dimensione, tesoro?”

Twilight “Io...si...fino ad ora, l'ho detto solo a Discord...e mi dispiace. Avrei dovuto dirlo subito anche a voi...”

Fluttershy “Beh...noi ti ascoltiamo. Dicci pure”

Dopo un bel respiro, per la seconda volta in vita sua, Twilight racconta del dolore causatogli dal padre. Ma a differenza di come era successo con Discord, questa volta neanche lei come i suoi amici scoppia a piangere. Anzi, meglio ancora, più va avanti a parlarne e più le viene facile farlo senza soffrire. E quando finisce il breve discorso, sente finalmente il proprio cuore libero da un enorme peso, riuscendo a sorridere come mai le era successo prima

Pinkie “Ecco! Quello si che è un bel sorriso, sincero e felice!”

Applejack “Twilight, sei stata grande a dircelo. Ma...ti dobbiamo confessare una cosa...noi sapevamo già tutto di te”

Twilight con gli occhi spalancati “Eh?! Dici sul serio?! È stato per forza Discord quindi! Cavolo, gli avevo chiesto di non farlo...”

Rainbow “In realtà, lo sapevamo da molto prima di quando ne hai parlato con lui. Più precisamente dalla scorsa settimana, quando è venuto in classe tuo padre. Discord a letto i vostri pensieri e ci ha detto tutto”

Twilight “Veramente? Ma...se lo sapevate tutti, perché non me lo avete detto?”

Francy “Immagino perchè sapevamo tutti più o meno cosa stessi provando. E poi perché volevamo che fossi tu a dircelo, di tua spontanea volontà. Come abbiamo fatto noi. Non credi di sentirti molto meglio, adesso?”

Twilight raggiante “Beh...certo! Molto più che bene! Quasi non sento questi 5 cm di buchi sulla spalla! Ma in ogni caso, appena Discord si sveglia gli dovrò fare un bel discorsetto sulla privacy”

Mentre l'alicorno pianifica una vendetta adeguata, le sorelle di Rarity ed Applejack saltano al loro collo, abbracciandole felici come non mai

Applebloom “Si! SI! Ce l'avete fatta tutte! Grandioso!”

Applejack “Wow! Vacci piano, non sono un toro! Ma che vi prende? È mica perché Twilight è riuscita a parlare?”

Scootaloo “Non solo lei...vedete, Discord non ha letto solo la sua mente. Lo ha fatto anche con tutte voi, e ci ha poi raccontato tutto quello che ha scoperto. Che poi è tutto ciò che vi siete appena dette”

Assieme a Twilight, anche il resto dei Portatori degli Elementi strabuzzano gli occhi dallo stupore

Francy farfugliando “Beh...ormai non importa più...ma quando si sveglia sarò presente anche io a quel rimprovero di Twilight sulla privacy”

Sweetie “Oh, dai, non prendetevela con lui. Lo ha fatto solo perché. vi ha viste diverse da come vi ha sempre viste...da come tutti noi vi abbiamo sempre viste. Quando è arrivato da noi per dirci tutto, ha persino rischiato di collassare perché non aveva più poteri, li aveva usati praticamente tutti in quel pomeriggio per fare avanti e indietro dalle vostre case”

Fluttershy “...davvero ha rischiato così tanto?”

Applebloom “Anche lui tiene molto a voi. È solo che non sapeva come intervenire per aiutarvi, e tanto meno voleva farlo. Sono cose che avreste dovuto risolvere da sole, e così è stato!”

Le sette pony osservano in silenzio Discord ancora svenuto, per poi guardarsi negli occhi e decretare le loro nuove intenzioni

Twilight “Beh...io direi che per stavolta possiamo lasciar correre”

Francy “Ma si, non c'è più bisogno di arrabbiarsi per questo motivo. E poi devo già pensare a metterti delle bende decenti, non posso badare anche ad insultarlo”

Scootaloo “Ottimo! Adesso, che ne dite se ce ne andassimo di qui? Ora possiamo far funzionare il Guardiano Vergine!”

Rainbow “Allora andiamo! Ormai deve essere quasi l'una e mio fratello è venuto a prendermi, voglio presentarvi tutte quante a lui!”

Pinkie “Bene, sbrighiamoci!” si volta verso la fattoria “Ciao ciao, casetta! Spero di poter tornare presto a vederti!”

 

Con il portale per il ritorno aperto, il chiacchierare tranquillo dei presenti e il suono di Spike e Discord che vengono trascinati, nessuno si accorge di un battito d'ali proveniente dalla sconfinata pianura li davanti. Un gran numero di Polimorfi si sta avvicinando a gran velocità alla zona. Krad, in testa al gruppo, arriva appena prima che il portale si chiuda, riconoscendolo come varco dimensionale

Krad “Avete visto?!”

Ma gli altri Polimorfi arrivano solo qualche attimo dopo, e sono comunque troppo concentrati sul massacro dei propri simili li attorno per poter vedere ciò che ha visto lui. Vedendo i loro sguardi afflitti preferisce tacere, credendo anche che potrebbero spaventarsi se gliene parlasse. Anche lui abbassa lo sguardo, constatando con aria distrutta il bilancio delle perdite

Krad “Numero di sopravvissuti: zero. Maledizione...se avessero seguito gli ordini, non avrebbero fatto questa fine. Andate nella nostra base più vicina e prendete tutte le barelle che trovate, dobbiamo portarli via da qui”

Duorg affranto “Si, Signore...”

Mentre la sua armata fa come ordinato, lui torna ad osservare il punto dove ha visto il portale pochi attimi prima

Krad \Quindi è così che vi spostate eh...un varco magico che non siamo in grado di percepire. Non importa, troverò comunque un modo per catturarvi. Vive. Voglio delle risposte, e le voglio da voi. Mi dispiace per ciò che è successo agli uomini di Yreb, anche se probabilmente vi avrebbero uccise. Ma se questa storia dovesse proseguire troppo a lungo, se i miei Polimorfi dovessero continuare a morire, allora state certe che non ci andrò leggero con voi\

 

 

 

 

 

E finalmente, dopo aver dovuto dividere un'altra volta il tutto, Desiderio di Amicizia si conclude. Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw, felice di dirvi che dopo tanto tempo passato a sviluppare le cose, per un po' mi metterò a fare dei capitoli “a cazzeggio”. E che vo'ddì? Beh, semplicemente che la trama importante di Equestria non avanzerà, gli farò passare un po' di tempo in pace ed in tranquillità. Non è che voglio allungare troppo il brodo, ma ci sono delle cose che voglio inserire e che non ho ancora avuto la possibilità di fare. Ma dopo si riprenderà a farli soffrire tutti come cani bastonati, dal primo all'ultimo. Detto questo, ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 27
*** 27 - Intrecci ***


Nell'aula scolastica, tutti i Cristallomanti assieme a Sunset e Trixie attendono impazienti davanti all'armadietto dell'aula, ormai consolidato come punto di passaggio tra quel mondo ed Equestria. Sono tutti ansiosi di vedere se la loro Cristalloneria ha avuto l'effetto sperato o se si è rivelata un fallimento totale. Ci hanno lavorato veramente molto, e dopo tutto il lavoro svolto in quei giorni sono stremati, hanno a mala pena avuto il tempo di mangiare e di dormire. E Adagio certo non era d'aiuto, visto il suo modo di lavorare alle Incisioni freddo e distaccato, come se non gli importasse veramente del risultato

Quando il portale si riattiva, però, scattano tutti sull'attenti. Sebbene nel momento del ritorno degli Elementi vedono solo volti felici e quasi spensierati, alle loro spalle le Crusaders fanno subito capire che qualcosa è andato storto. Anche loro sono piuttosto soddisfatte, ma è Scootaloo ad avere l'Elemento, non Pinkie come sarebbe stato più logico per loro. Inoltre il fatto che Discord e Spike abbiano perso conoscenza non gli fa pensare per niente bene. Le tre ragazze richiudono subito il portale dietro di loro ed appoggiano i due compagni ancora svenuti a due dei banchi li vicino, prima di parlare al gruppo dei portatori degli Elementi

Scootaloo “Ragazze, se voi volete andare non c'è nessun problema. Ormai credo sia già l'una passata, no?”

Adagio, distratta dal volere risposte “Ehm...si, è suonata la campanella qualche minuto fa”

Diana euforica “Bene! Allora andiamo!” si rivolge a Rainbow “Dobbiamo conoscere tuo fratello, no?!”

Rainbow “Calma, calma, lo conoscerete presto. Vedrete, è figo quasi quanto me!”

Jackie “E speriamo non così modesto...”

I sette ragazzi, dopo aver rapidamente recuperato le proprie cose, si avviano all'uscita salutando tutti i presenti nella stanza. Non gli viene nemmeno in mente di dare spiegazioni a nessuno, attorno a loro c'è come una forza che non gli fa sentire null'altro ad eccezione di loro stessi. Sono come isolati in un loro mondo felice. E i Cristallomanti non si sentono di chiedere loro nessuna spiegazione, se le Crusaders li hanno fatti uscire è perché non è necessario che li ascoltino o che ne parlino

Adagio “...allora? La Cristalloneria?”

Sembra che solo in quel momento le tre ragazze siano colte da quel ricordo

Scootaloo “Oh...ehm...mi dispiace, ma non ha retto allo sforzo. Si è letteralmente frantumata”

Applebloom “L'Elemento ci ha messo una decina di minuti, ma ha comunque corrotto Pinkie”

Alle parole delle due ragazze si solleva un leggerlo clima di sconforto. Ma nonostante lo sdegno piuttosto comprensibile di alcuni Diamond Dog, accompagnato da un po' di preoccupazione per i due membri del gruppo privi di sensi, Astro li riporta all'ordine

Astro “Via, via, non c'è motivo di arrabbiarsi. Era solo un prototipo, sapevamo che non poteva essere perfetto. E cosa più importante non ci sono state vittime, no?”

Sweetie “Solo un gruppo di Polimorfi. Quando Risata, l'Elemento di Pinkie, si è impossessata di lei, ha fatto una strage. Ma è stata una fortuna, un Polimorfo ha fatto svenire Spike e Discord e da sole non potevamo sia combatterli che fargli la guardia”

Trixie cercando di sdrammatizzare “Beh...possiamo dire che allora qualcosa di buono lo ha fatto...”

Sunset “Ma allora perché sembravate così felici quando siete tornate?”

Le Crusaders si scambiano un sguardo euforico e rispondono in coro come delle scolarette eccitate

Crusaders euforiche “Perché si sono raccontato del loro passato!”

La notizia coglie positivamente anche Sunset, Trixie ed Adagio, che si mettono a sorridere assieme a loro. Era una cosa importante tanto quanto l'Anti-Corruzione, il che significa che il viaggio non è andato completamente a vuoto

Sunset “Questo è magnifico! Allora adesso si fidano tra di loro!”

Applebloom “Assolutamente si! Dovevate sentirli, era come se quelle cose orribili che i loro genitori gli hanno fatto non fossero neanche accadute!

Scootaloo “Sembrava quasi che parlassero di quello che hanno mangiato ieri da quanto erano tranquille!”

I Cristallomanti sono all'oscuro di tutta quella storia, Astro compreso, ma vedendo quanto hanno preso bene la storia della Cristalloneria fallita possono ben intendere che sia qualcosa di altrettanto ottimo

Astro “Non so di che parliate, ma credo sia una buona cosa”

Adagio sorridendo “Oh, non immagini neanche quanto. Adesso si che potranno usare gli Elementi per rispedire i Polimorfi da dove vengono a calci in culo”

Il Diamond Dog non si aspettava certo un commento dal genere da parte della Sirena. Non aveva mai dimostrato molto interesse fino a quel momento, mentre adesso a guardarla negli occhi sembra quasi motivata a fare al meglio la sua parte

Astro “Bene... ma prima di questo, devono sempre recuperarli. E noi siamo ancora qui per aiutarli, no?”

Sweetie “Hai ragione, maestro! Dobbiamo metterci d'impegno e potenziare l'Anti-Corruzione! Se possono usarli ma non toccarli è lo stesso un problema!”

Scootaloo “Allora vediamo di non battere la fiacca! Al lavoro!”

La positività delle tre Crusaders, unita all'improvviso coinvolgimento da parte della Sirena, riescono a ridare voglia di fare al resto dei Cristallomanti. E in men che non si dica, sono già pronti a ideare una Cristalloneria ancora più potente della precedente. Non sanno quanto potranno metterci, ma faranno il possibile perché questa volta funzioni

 

Fuori dalla scuola, Filippo sta aspettando da un bel po' di tempo davanti al cancello che sua sorella minore Barbara lo raggiunga. Credeva sarebbe arrivata da sola, quindi si sorprende di vederla in compagnia dei ragazzi con cui ha detto di aver stretto amicizia. E ovviamente ne è felice

Barbara “Ciao Fil!”

Filippo “Sorellina, finalmente. Credevo ti fossi persa”

Barbara “Ma no, è solo che... avevamo da fare. Comunque sia, loro sono i miei amici! Quelli di cui ti ho parlato qualche giorno fa!”

Filippo “Ma certo, ricordo bene. Io sono Filippo, piacere di conoscerv...”

Da dove si trovava in mezzo al gruppo, Diana compie uno scatto disumano e si fionda a stringergli la mano

Diana “Filippo! Che piacere conoscerti! Rainbow cioè Barbara ci ha parlato molto di te! Io sono Diana ma puoi chiamarmi anche Pinkie se vuoi lo preferisco al mio nome! Tu ce l'hai un soprannome? Se vuoi te ne trovo uno io! Dammi qualche minuto per pensarci e avrai un soprannome anche tu!”

L'esuberanza della ragazza lasciano non poco stordito il ragazzo, assieme anche alla forte stretta di mano. Un atteggiamento che gli fa trovare Diana simpatica fin da subito, dato anche l'enorme sorriso sul volto. Dopo essere riuscito a staccarsi, merito soprattutto di Jackie che è intervenuta per staccare l'amica dal suo braccio, cerca di ricomporsi e di rimettere insieme ciò che ha sentito dalla rosa

Filippo “Beh...piacere mio, Diana. Anzi, Pinkie, visto che ti fa piacere”

Diana “Oh ragazzi non vedo l'ora di vedere dove volete portarci! Rainbow non ci ha detto nulla ma sono sicura che...”

Si azzittisce quando una brutta fitta la colpisce alla testa, come se una freccia l'avesse colpita in pieno

Jackie “Hey, Pinkie, che succede?”

Diana “Uuh... solo un po' di mal di testa, nulla di che” si tiene la testa e stringe i denti dopo un'altra fitta

Francesco sottovoce alle spalle di Diana “Mi sa che è colpa dell'Elemento, anche a me è venuta l'emicrania dopo che mi ha corrotto”

Diana “Oh...capisco” nuovamente dolorante “Ack...cavolo...non credo di poter venire con voi così...non è giusto!”

Barbara “Stai tranquilla, è ancora presto per quello che volevo fare, hai il tempo di andare a prendere qualcosa e tornare. E poi devi andare a vedere come sta tua sorella, no? È molto più importante quello”

Diana “Beh, vero...allora va bene, ho anche molte cose da raccontarle! Voglio parlarle di tutti voi ancora meglio di quanto ho già fatto!”

Filippo, escluso dal precedente discorso “Qualche problema?”

Diana “Oh, nulla, è solo che mi è venuto il ciclo e si è portato dietro anche un po' di mal di testa. E purtroppo mi sono dimenticata gli Oki, quindi credo che andrò a prenderli!”

Il suo modo di sorridere, ben consapevole di ciò che ha detto, lascia un forte senso di disagio su tutti i presenti. Lei lo ha detto solo perché sa che parlando di una cosa tanto delicata Filippo non farà domande a riguardo, ma ciò non toglie che sia una cosa molto imbarazzante dirlo con così tanta tranquillità

Barbara \Che cavolo, poteva inventarsi un'altra scusa!\ “Hahaha! Pinkie è molto schietta con noi, non farci troppo caso!”

Filippo balbettando “Io...ecco...si, va bene, ma...”

Sabrina, cercando di distrarre tutti “Allora...dove andiamo di preciso?”

Barbara “Beh, oggi la mia squadra di pallavolo giocherà una partita, ed è già da qualche anno che non entro più in campo se non per fare allenamento...per i motivi che vi ho detto prima”

I compagni annuiscono, mentre Filippo, ripresosi dal momento di disagio, intende dalle sue parole che gli ha parlato del rapporto con i genitori. Finalmente dopo molto tempo sente che la sorella non sta semplicemente ignorando la cosa, ma vi è passata oltre

Chiara “Quindi...è la tua partita di ritorno?”

Barbara “Esattamente! E mi piacerebbe che ci foste anche voi tra gli spettatori...se non avete altra da fare, ovviamente!”

Loretta “Stai scherzando? Ora che sappiamo che è una cosa tanto importante per te, è ovvio che veniamo!”

Jackie “Anzi, la prossima volta che giochi invitaci, ci farebbe molto piacere venire a vederti quando possiamo”

Gli altri si limitano a sorridere ed ad annuire alle loro parole. Barbara, anche se dentro di se si aspettava una risposta del genere, non può non diventare felice come una bambina

Barbara “Allora lo farò senza dubbio!” sottovoce e senza farsi sentire dal fratello “E non solo in questa dimensione!”

Mentre Barbara discute con le amiche, il fratello si limita ad osservarle. Non ne capisce appieno il motivo, ma sente che lei e quelle ragazze hanno sviluppato un legame molto profondo, anche se non si conoscono effettivamente da molto tempo. E ovviamente è felice per lei, dopo tutti gli anni in cui ha sentito la sua angoscia senza poter far nulla finalmente la vede di nuovo raggiante come sarebbe sempre dovuta essere

Filippo “Bene! Allora direi di fare così: mi dite i vostri nomi così inizio ad impararli, andiamo da qualche parte a mangiare e poi dritti al campo!”

Sabrina “Certo!”

Francesco, fermando l'amica e prendendola da parte “Buona un po' tu. Noi due andiamo con Pinkie, anche se non sanguini più ti ricordo che devo ancora fasciarti come si deve”

Sabrina, osservandosi la spalla “Oh, già...quasi non lo sentivo più. Fa molto meno male di prima”

Francesco “Bene, ma non significa per niente che sia guarita” rivolgendosi a Diana “Pensi che in ospedale da te mi lasceranno prendere qualche benda?”

Diana “Se glielo chiedo io non ci saranno problemi! Ma non potremmo dirlo ad un vero medico? Potrebbe visitarla!”

Sabrina ironica “Ma certo, e quando mi chiede come mi sono ferita gli rispondo che sono stata morsa da un leone. Non credo proprio sia il caso, meglio lasciar fare a Francy”

Diana imbarazzata “Hehehe...vero, hai ragione” un'ulteriore fitta alla testa la colpisce e si rivolge a Barbara “Ahi...credo sia meglio che andiamo...”

Barbara “Allora ci vediamo dopo, davanti al campo sportivo in centro città!”

Sabrina “Contaci!”

 

All'interno della scuola, nel frattempo, Paolo e Discord ricominciano lentamente a riprendere i sensi. Sono entrambi ancora molto disorientati, ma quanto meno sono di nuovo coscienti

Paolo stordito “Che...che cosa...”

Discord intontito “Che posto...è...”

Lulù accorgendosi della loro ripresa “Ah! Ragazzi! Siete svegli, ottimo! Siamo tornati indietro, nella scuola”

Discord “Non ricordo nulla...solo un Polimorfo che mi colpiva con la lingua...”

Gemma “Si, vi ha presi tutti e due e vi ha fatti svenire. Poi l'Elemento di Pinkie ha superato l'Anti-Corruzione, ha preso il controllo del suo corpo e li ha uccisi...”

Paolo spaventato “Cosa?! E...e lei come sta?!”

Rosa “Sta bene, siamo riusciti a liberarla. Ma non è questa la notizia migliore! Loro...”

Discord “Si sono raccontate il loro passato! Oh, si, grandioso!”

Rosa irritata “Discord, piantala di leggere nelle nostre menti...”

Discord “Scusa, ma stavi parlando troppo, volevo arrivare al sodo”

Paolo “Lo hanno fatto davvero?! Questa è un'ottima notizia!”

Discord “E questo significa anche che le loro menti sono un terreno fertile per i ricordi di Equestria! Si sono lasciate andare tra di loro, lo faranno anche con quelli” si alza in piedi ”Sunset, Trixie, datemi tutti gli episodi del vostro cartone! Le raggiungo e...” appena tenta di fare un passo, cade in avanti “...ahia...”

Si rialza con le braccia, ed osserva che le sue gambe sono completamente paralizzate. Quando cerca di muoverle, sente solo un tremendo fastidio

Sunset “Sai, non mi sembri ancora capace di muoverti”

Discord “Mi sa che hai ragione...”

Lulù “E comunque, è meglio che tu non vada a disturbarle. Sono andate tutte assieme da qualche parte, credo vogliano legare di nuovo”

Discord “Oh...beh, allora per il momento lascerò stare” si arrampica e si rimette sulla sedia dove era sdraiato “Riprenderemo stasera con un sogno collettivo, ma il vostro materiale potrebbe comunque essermi utile. Inizierò a vederlo io e poi glielo riassumerò poco alla volta. Spike, tu eri molto più presente di me, mi serve che mi descrivi al meglio che puoi quello che vedremo”

Paolo “Contaci!”

Trixie “Ok, allora vado a prendere il necessario! Mi servono un portate e le nostre chiavette con i video”

Lulù “Noi invece continueremo con la nuova Anti-Corruzione. Dobbiamo mettercela tutta e perfezionarla, non possiamo permettere che accada di nuovo quello che è successo con Pinkie”

Discord “Bene, al lavoro!”

 

L'ospedale non è molto lontano dalla scuola, quindi Diana, Sabrina e Francesco ci mettono poco ad arrivare. Si vede che la ragazza in rosa è abituata a venire li, infatti saluta chiunque lavori li e si fa riconoscere senza problemi. Si muove anche molto bene tra le vie labirintiche del luogo, arrivando senza neanche sbagliare strada davanti alla stanza della sorella

Diana “Ragazzi, voi entrate ed aspettatemi qui, andrò a prendere le bende che vi servono! Intanto potete fare conoscenza con Filomena”

Francesco “Va bene. Ah, se puoi portami anche qualche disinfettante. Non si sa mai”

Lei gli annuisce e si avvia verso corridoi sconosciuti, mentre i due entrano nella stanza. Non si aspettavano però che ci fosse gente, oltre alla ragazza. Sono una donna con indosso un camice bianco, una dottoressa di sicuro, e una coppia intenti a discutere tra di loro. Quando l'uomo e la donna sentono la porta aprirsi si voltano, ma assumono un'espressione stupita

Uomo “Credo abbiate sbagliato stanza”

Sabrina “Ehm...no, la nostra amica ci ha detto di venire qui da sua sorella”

Donna “La vostra amica? Intendete nostra figlia Diana?”

Francesco sgomento “Oh...aspettate...voi allora siete i genitori di Diana...piacere di conoscervi”

Anche Sabrina, pur non dicendo nulla, resta bloccata per un secondo. Non credevano certo di conoscere i due genitori in quel modo. Inoltre anche la dottoressa, sentendo la voce del ragazzo, si volta con espressione interrogativa

Dottoressa stupita “Cosa? Francesco?”

Francesco con gli occhi sgranati “Mamma?! Che ci fai qui?”

Cristina “Beh, sono io che ho preso in cura questa ragazza da quando sono arrivata qui. Credo di avertene parlato qualche volta, è la ragazza in stato semi-vegetativo dalla nascita”

Il ragazzo le annuisce per farle credere di avere ragione, ma in realtà non ascolta mai ciò che lei ed il padre dicono quando sono assieme, se non per le nozioni mediche. Non era mai neanche stato nell'ospedale dove i due lavorano, né sapeva che fosse quello

Marta “Oh, cielo, non credevo che i nostri figli fossero amici. È un piacere conoscerti, Francesco. E tu sei...”

Sabrina “Ehm...Sabrina, signora”

Marta “Piacere!”

Giuseppe “Anche da parte mia. È raro vedere qualcuno che non sia Diana qui. Da quello che sappiamo, non parla quasi mai di Filomena con gli altri”

Sabrina “Con noi lo ha fatto da poco, e dato che più tardi abbiamo da fare assieme siamo venuti qui con lei”

Cristina “Dovete scusarmi, ma io quello che dovevo dirvi l'ho detto...dovrei andare dai miei altri pazienti”

Marta “Ma certo, vada pure, anche noi adesso dovremmo andarcene” osserva Sabrina e Francesco “Prima, però, vorremmo chiedervi una cosa. Diana vi ha detto le condizione di Filomena, giusto?”

Sabrina “Si...certo che lo ha fatto”

Giuseppe “Bene. Quindi saprete quanto abbia fatto in tutti questi anni per lei. Ma...ecco, le cose stanno diventando sempre più complicate. Diana sta crescendo, la scuola si fa ogni anno più difficile e Filomena continua a non migliorare. Abbiamo paura che potrebbe non seguire al meglio il suo apprendimento se si preoccupa per la sorella. Forse voi potreste darci una mano...vorremmo convincerla a lasciarla andare. Noi abbiamo deciso così già molti anni fa, ma lei non ne vuole sapere...forse, voi che siete amici suoi, potreste farle capire che è meglio per tutti...Filomena smetterebbe di soffrire, e...”

Il ragazzo, prima che il padre di Diana possa finire il discorso, lo interrompe mettendo una mano in avanti per fermarlo dal parlare. Lo fa sia perché non vuole stare più ad ascoltarlo, sia perché alle sue spalle è appena arrivata Diana, che osserva la scena ammutolita dopo aver rapidamente nascosto il necessario per Sabrina sotto ad un letto

Francesco torvo “Non dica altro, signore. La risposta è no. Non diremmo mai a Diana una cosa del genere”

Cristina “Tesoro, senti, ti capisco. È dura dover convincere qualcuno a fare una cosa del genere, ma pensa a lei. Le toglieresti un peso dal cuore...”

Francesco “È esattamente il contrario invece! Fare una cosa del genere glielo spezzerebbe, il cuore!”

Sabrina “Dopo tutti gli anni che ha passato ad occuparsi di lei, dopo tutti i lavori che ha fatto per permetterle di restare in vita, credete davvero che ci rinuncerà così facilmente? Assolutamente no, e noi siamo con lei su questo! È anche lei un membro della sua famiglia!”

Diana, sorridendogli ed abbracciandoli “Grazie ragazzi...almeno voi si che mi capite!” rivolta ai genitori “Non voglio abbandonare Filomena, e questo è quanto”

I genitori della ragazza non possono fare altro che desistere, amareggiati. Sapevano ormai da tempo quanto Diana fosse testarda sulla cosa, ma speravano che forse convincendo qualcuno dei suoi amici sarebbero riusciti a farle cambiare idea. Invece Francesco e Sabrina sembrano puntati sulla faccenda quasi quanto la figlia, il che in un certo senso li stupisce. Essendo entrambi psicologi, capiscono sia dai loro modi che dai loro sguardi, persino quello nascosto sotto gli occhiali da sole di Francesco, che sono molto più vicini a lei di molti altri suoi amici di vecchia data

Marta sospirando “Prima o poi crescerai e ti convincerai che è la cosa migliore da fare. Adesso andiamo, ci vediamo poi stasera a casa”

Diana ignorando la prima parte del discorso “Va bene, a dopo!”

Marta e Giuseppe escono dalla stanza, seguiti a ruota dalla madre di Francesco che osserva il figlio prima di andarsene. Anche per lei il ragazzo ha qualcosa di strano, qualcosa che non riesce a descrivere, ma che lo lega molto alle due ragazze. E da un lato, la cosa la mette molto a disagio. Quando anche lei lascia la stanza, Diana si rivolge a Francesco

Diana “Non sapevo che la Dottoressa Vermiglio fosse tua madre! Potevi dirmelo!”

Francesco “Ma se nemmeno sapevo che lavorasse qui! E poi non mi hai mica detto il nome del dottore che cura tua sorella”

Diana “Beh...è vero! Comunque, grazie ad entrambi...è sempre dura affrontare quest'argomento da sola con loro. Meno male che c'eravate voi!”

Sabrina sorridendogli “Adesso se serve ci saremo sempre, va bene?”

Diana “Certo, lo so! Adesso venite qui!”

Prende entrambi per mano e li avvicina al lettino della sorella. Adesso finalmente la vedono, constatando da soli quanto sia simile a Diana di aspetto. Ha gli occhi fissi sul muro davanti a se, ma si volta leggermente quando la sorella le stringe una mano

Diana “Filomena, loro sono i miei amici Francy e Twilight! Non voglio che impari i loro nomi di questo mondo, molto meglio quelli di quando siamo pony! E da adesso sono anche amici tuoi!”

Filomena fa un lieve movimento del collo e guarda i due ragazzi, riuscendo anche ad abbozzare un sorriso

Filomena “Francy...Twilight...”

I due appena arrivati semplicemente si stupiscono, mentre Diana sgrana gli occhi quando sente la sorella parlare. Fino a quel momento da quello che ricorda aveva solo detto il suo nome e quello di molti personaggi dei cartoni animati, non poteva neanche immaginare che sarebbe riuscita a dire anche i loro nomi

Diana euforica “Si! Si! Sono i loro nomi!”

Filomena “Diana...no...Pinkie...”

Dopo aver detto anche il nome della sorella, tende le braccia verso il trio in piedi di fronte a lei. Capiscono subito cosa voglia, quindi si avvicinano e si lasciano abbracciare dalle deboli braccia della ragazza. Diana non si fa vedere, ma due lacrime scendono lungo il suo viso, stupita e felice da ciò che è appena accaduto. Solo quello basta a Sabrina e Francesco per confermare ciò che già sapevano, i genitori delle sorelle non devono staccarle la spina. Una volta che Filomena li lascia andare, Diana si asciuga le lacrime

Diana “Bene, io...credo che andrò a comprare qualcosa di veloce da mangiare, non posso prendere l'Oki a stomaco vuoto. Voi volete qualcosa?”

Francesco “Io no, prenderò qualcosa mentre andiamo alla partita di Rainbow”

Sabrina “Anche io. Dai, fai in fretta, così potrai stare un po' con lei”

Diana “Volo! Voi intanto pensate alla ferita. Le bende sono li dentro!” indica una borsa sotto ad un lettino vicino all'entrata

La ragazza si fionda quindi fuori dalla stanza. Francesco invece prende la borsa e fa sedere Sabrina su uno sgabello li vicino, così da non stare scomodo mentre la benda. Lei si toglie subito la maglia e mostra che effettivamente gli stracci di Loretta sono ormai pregni di sangue. Per poco non si sporcava anche i vestiti che indossava

Francesco, iniziando a levare la fasciatura improvvisata “Se non ti piace la vista del sangue, guarda da un'altra parte”

Sabrina scherzosa “Tranquillo, ne abbiamo visto anche fin troppo di sangue negli ultimi giorni, mi ci sto abituando”

Francesco ironico “Ottimo! Allora non ti dispiacerà tenermi questi!”

Il ragazzo molla tra le sue mani un mucchietto di stracci, che subito inizia a far saltellare dalla destra alla sinistra con fare disgustato. Solo dopo si accorge che è solo la pila di bende che deve ancora usare

Francesco divertito “Qualche problema?”

Twilight divertita, dandogli un colpo di tallone “Sei un cretino!”

La piccola scenetta fa ridere un po' persino Filomena, che i due non fanno fatica a sentire. Si sentono entrambi felici della situazione, prima di arrivare credevano che si sarebbero sentiti a disagio nel stare con lei, invece la ragazza è più viva di quanto pensassero

Sabrina “Sai, fino a ieri non avrei mai potuto pensare di poter essere felice in questo modo! Neanche immagino come si arrabbierebbe mio padre se mi trovasse qui, senza maglia e con una ferita del genere che un mio amico mi sta medicando...ma non mi interessa!”

Francesco ironico “Che tu sia qui con un amico e senza maglia?”

Sabrina ironica “Hehehe...si, anche, ma tanto ormai ci siamo visti tutti nudi, non ho problemi per quello. No, quello che intendevo è che so che adesso voi mi difendereste! Che sareste dalla mia parte!”

Diana, appena tornata con dei cracker “Oh, sciocchina, lo saremmo sempre stati! Anche senza sapere quello che ti è successo, ti avremmo comunque difesa!”

Francesco “Pinkie ha ragione. Per quanto tu potessi non sentirlo prima, eravamo già amici, e tanto ci sarebbe bastato per prendere le tue difese”

Sabrina sorridente “Ora lo so! E fidatevi, non me lo dimenticherò mai più”

Mentre Francesco continua con la sua opera di fasciatura, Diana si siede sul letto a fianco della sorella ed accende la televisione. Senza che se ne accorgano, quella stanza in quel momento è diventata il loro mondo personale, un luogo tranquillo ed in pace con se stesso. Senza che se ne rendano conto, negli occhi del trio passa per un istante una luce color arcobaleno, un simbolo inequivocabile del loro potere perduto

Avevano ricreato solo in tre il potere dell'Armonia. Chissà tutti assieme che cosa avrebbero causato?

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw! In questo capitolo non ho molto da dire, anche perché non accade proprio molto, ma dovevo far riprendere un po' la loro vita umana. Detto questo, alla prossima!

 

MC Outlaw

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Capitolo 28
*** 28 - Mutamenti ***


Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw, con una comunicazione di servizio che inserisco qui e che all'inserimento del prossimo capitolo eliminerò. Si tratta appunto del prossimo capitolo, che con tutta probabilità non verrà inserito molto presto (e dire “non molto presto” con i miei tempi vuol dire che per uno o due mesi credo che non scriverò nulla). Il motivo? Dopo la fine di Maggio, dovrò mettermi sotto a studiare per gli esami di Maturità, ed ho la testa molto presa dalla scuola, tanto che anche questo rischiava di non essere scritto tanto presto. Però, in una botta di ispirazione ed in un momento di libertà, ho finito e vi ho avvisati. Non è comunque detto che non scriverò il prossimo capitolo in tempi “brevi”, ma non assicuro nulla, quindi tanto meglio dirlo prima. Con ciò, vi lascio al capitolo! See ya!

 

 

 

 

 

Sabrina, Francesco e Diana, dopo aver salutato la sorella di quest'ultima all'ospedale, si avviano con largo anticipo verso il campo sportivo della partita di Barbara, con l'intenzione di fermarsi da qualche parte a prendere da mangiare prima di arrivarci. La scelta ricade su una paninoteca sulla strada, da dove i due che non hanno ancora mangiato prendono un panino a testa e ripartono. Azioni del tutto normali, ma in loro continua ad esserci qualcosa di strano e al contempo piacevole. Una sensazione di serenità e di compagnia che non avevano mai provato prima di allora

Impiegano solo una manciata di minuti per arrivare davanti al campo sportivo dove si terrà la partita di Barbara. All'ingresso, assieme a Filippo, ci sono Jackie, Loretta e Chiara, intente a parlare tra di loro, avvolte in modo molto simile da quella sensazione di armonia. Quando le tre li vedono arrivare, gli vanno subito incontro

Jackie “Ehilà! Vi aspettavamo!”

Sabrina “Beh, adesso siamo arrivati!” le osserva tutte, notando la mancanza di una di loro “Rainbow dov'è?”

Chiara “Lei è già entrata negli spogliatoi a cambiarsi. Voleva aspettarvi, ma credo che il loro allenatore dovesse fargli il classico discorso pre-partita...”

Diana “Oh, peccato, volevo vederla anche io... questo significa che dovremo essere i prima a salutarla quando entra in campo!”

Francesco “Allora entriamo subito! Sapete già i nostri posti?”

Loretta “Si, Filippo è riuscito a farsi dare dei posti molto vicini al campo! Se si avvicina possiamo anche parlare con lei!”

Mentre le ragazza discutono, Filippo le osserva silenzioso ed in disparte, come quando le aveva conosciute qualche ora prima. Non è che non ha nulla da dirle, anzi, gli farebbe molto piacere conoscere meglio le persone che hanno ricominciato a far sorridere sua sorella, ma dentro di se crede che si sentirebbe fuori luogo a stare con loro, in mezzo a qualcosa che non trova suo

Jackie “Filippo, va bene se entriamo subito?”

Filippo quasi imbarazzato “Ah... certo, nessun problema!”

Sabrina “Allora facci strada!”

Il ragazzo, sorridendo ed entrando, si ritrova inconsciamente a pensare che se la sorella si trova in una compagnia del genere allora è molto fortunata

 

Mancano ormai pochi minuti all'inizio della partita. Gli spalti del campo sono quasi pieni, per lo più dai famigliari dei giocatori e dai loro amici. Quando le due squadre iniziano ad entrare in campo per riscaldarsi un po' e familiarizzare con il terreno, Barbara si mette subito a cercare con lo sguardo i suoi accompagnatori. Non ci vuole molto, un colpo di cannone sparato dalla sua destra la fa girare di scatto, anche se tutto ciò che vede sono qualche coriandolo volare per aria e Diana venire trattenuta a forza dai cinque amici, mentre il fratello le guarda con occhi sgranati. Gli si avvicina con la gioia negli occhi, mentre la ragazza in rosa riesce a liberarsi delle morse degli altri

Diana “Rainbow! Sei carica, vero?! Spero che tu sia carica, devi batterli tutti!”

Barbara “Certo che lo sono, Pinkie. Mi fa un po' effetto rientrare in campo dopo tutti questi anni... ma sono certa che andrà alla grande. Ci siete anche voi qui con me!” osserva i coriandoli a terra “Ma che è successo?”

Francesco sconvolto “Guarda, meglio che tu non lo sappia...”

Loretta alle altre “Ma voi avete mica capito da dove lo ha tirato fuori?!”

Jackie “No, e non so nemmeno dove lo ha messo!”

Barbara, capendo che è meglio non chiedere nulla “Va bene...”

L'arbitro richiama alle loro posizioni tutti i giocatori delle due squadre, facendo capire a Barbara che è il momento

Barbara sospirando “Bene, iniziamo!”

Chiara “Fa-Fagli vedere chi sei!”

Anche in un momento del genere, la ragazza vede un flash dei suoi ricordi di Equestria, di quando Fluttershy cercava di incitarla nelle competizioni nonostante con la sua fievole voce. Nel rivederla in quel modo, non può fare a meno di voltarsi e farle capire con un gesto della mano che andrà tutto a posto

Prima di mettersi in posizione, si avvicina al compagno di squadra che dovrà dare il via alla partita

Barbara sottovoce “Marco, ce la fai a passarmi subito la palla? Vorrei provare una cosa”

Marco “Credo di si...cos'è, vuoi fare bella figura fin da subito?”

Barbara sorridendo “Una specie”

Si mette quindi nella sua posizione, pronta a scattare con la sua idea in mente. Il fischio dell'arbitro da il via ai giocatori per cominciare, e come deciso Marco passa subito il pallone a Barbara, che inizia subito a correre in mezzo agli avversari con un incredibile controllo di palla. Superati gli attaccanti ed i centrocampisti, si ritrova davanti ai difensori, intenzionati a fermarla dopo una partenza tanto rapida. Ma lei non si ferma, evita il primo del tre con un pallonetto sopra la sua testa, il secondo con un dribbling, mentre per il terzo si limita a scattare di lato per distanziarlo. Davanti a lei resta solo il portiere, molto sorpreso da una partenza tanto rapida dalla squadra avversaria, e che per questo non riesce a concentrarsi come si deve. Barbara approfitta della sua distrazione per tirare prima una finta, nella quale il portiere casca e si butta di conseguenza, per poi eseguire il vero tiro in tutta tranquillità, segnando il primo goal per la sua squadra e lasciando tutti, sia in campo che sugli spalti, ammutoliti, al contrario suo che esclama la sua esultanza

Barbara esultando “E questo è per le mie amiche!”

I compagni ed alcuni dei genitori già l'avevano vista giocare negli allenamenti, ma non credevano certo che fosse così brava. Le amiche ed il fratello, invece, già esultano per la sua grande azione, essendo a conoscenza delle sue abilità atletiche. Si volta quindi verso Filippo e gli fa segno di premere qualcosa, con in risposta un gesto per dirgli che già lo ha fatto

Jackie “Wow, è stata grandiosa! Così presto e già un goal!”

Chiara “È stata bravissima, ne ero certa”

Sabrina a Filippo, indicando la sua mano “Cos'hai li?”

Filippo, mostrandolo a tutte “Un cronometro. Non so se ve ne ha parlato, ma io e lei quando giocava eravamo sempre in competizione per chi raggiungeva i risultati migliori. Tra questo c'era il goal fatto il più velocemente in una partita. Il mio record era di sette secondi e ventidue decimi”

Diana “Oh, e ti ha superato?! Ci ha messo veramente pochissimo”

Filippo “Purtroppo no, è andata un po' più lenta di me. Ci ha messo” osserva il cronometro ”oh, dieci secondi netti. Che precisione”

Mentre il ragazzo torna subito ad osservare la rimessa in gioco della palla, le sei amiche si osservano, ridacchiando sotto i baffi. Con molta probabilità, considerato anche il suo sguardo divertito, ha calcolato il tempo esatto in cui tirare perché venisse fuori quel risultato.

 

Il resto della partita, purtroppo, non andò così bene per Barbara. Dopo quell'azione tanto rapida e tanto abile, buona parte della squadra avversaria aveva deciso di marcarla a uomo con almeno due giocatori alla volta, impedendole per la maggior parte del tempo di avere la palla anche se era comunque riuscita ad effettuare qualche rapido passaggio ai compagni o qualche scatto con il controllo della palla di tanto in tanto, ma non era più riuscita a segnare. In ogni caso, la sua partita di ritorno non poteva andare meglio. Si è trovata bene con i compagni di squadra ma ancora meglio le sue amiche e suo fratello, sette tra le persone a cui teneva di più, erano li a vederla giocare ed a fare il tifo per lei. Ed anche senza un suo intervento molto incisivo se non per il primo goal la sua squadra ha vinto per 3 a 1, rendendo il tutto ancora migliore. Ma Barbara ha deciso di andare a festeggiare non con la sua squadra, bensì con chi quel pomeriggio è stato assieme a lei. Optando quindi per una pizzeria all'angolo, il piccolo gruppetto di otto persone ha anche un modo per passare la serata. Sono già seduti al loro tavolo da un po' e le loro pizze sono appena arrivate

Barbara, addentando una fetta “Mmhh... non è mai stato così bello mangiare della pizza!”

Filippo divertito “Hehe... dopo una vittoria è normale che sia tutto migliore”

Barbara “Si, ma credo che sia anche perché ci siete voi qui. Questo è stato il miglior pomeriggio della mia vita di sempre!”

Jackie “Anche per noi. E non sarà certo l'ultimo, mi pare che abbiano detto che la vostra prossima partita sarà la settimana prossima, giusto?”

Barbara “Si, martedì prossimo sempre in questo campo. Non vedo l'ora!”

Sabrina “Nel frattempo, potremmo allenarci insieme! È da un po' che non faccio più calcio, ma non credo di essere così tanto arrugginita”

Le parole della ragazza, in un primo momento, lasciano un po' perplessi tutti i presenti, escluso Filippo, che come prima fa da osservatore senza però intromettersi

Francesco “Uhm... Twilight... tu avresti fatto calcio? ”

Sabrina “Si. Perché? Lo dici come se fosse strano”

Barbara “Beh, insomma, tu non sei mai stata... come posso dire... molto atletica in passato”

Sabrina, intuendo il loro discorso “Aah... certo, avete ragione, ad Equ... li non lo ero. Ma qui mio padre mi ha iscritta a molti sport diversi nel corso degli anni, ancora quest'estate ho seguito corsi di pallanuoto ma li ho interrotti con l'inizio della scuola”

Diana “Quindi sei allenata! Grande, mi sono sempre chiesta come saresti diventata partecipando a delle gare! Una specie di combinazione super forte tra te, Applejack e Rainbow!”

Sabrina “Beh, non sono ai loro livelli, ma almeno me la cavo. Come adesso Rainbow se la cava bene con lo studio mentre prima non... ehm...”

Barbara “Dillo pure, non mi da fastidio. Prima non mi piaceva per niente studiare, ma qui ho da superare mio fratello... e dopo averci preso la mano, devo ammettere che non è difficile come pensavo una volta”

Diana “Cavolo, sembra davvero che questo posto ci abbia migliorati tutti in un certo senso”

Francesco “Vero. Voi siete più brave per quanto riguarda lo studio e lo sport, Pinkie capisce meglio il carattere delle persone...”

Jackie “Tu hai buone capacità mediche quando prima avevi il tatto di un elefante, Rarity sa sparare niente male e non si fa problemi con situazioni sporche, io... ehm...”

Notando l'imbarazzo di Jackie, Loretta si insospettisce ed alza una questione

Loretta “E tu?”

Jackie imbarazzata “Io... ecco... io mi vergogno un po' a dirlo...”

Chiara “Oh, non può essere così male...”

Jackie “No, non è che è un male, è solo... beh, sapete bene che prima il mio modo di vestire non era dei migliori, giusto?”

Loretta, intendendo il discorso “... non vorrai dirmi che...”

La bionda, da buon carattere dell'Elemento dell'Onestà, cerca di nascondere ciò che ormai non può più evitare di dire

Jackie tutto d'un fiato “Ho la camera piena di riviste di moda ed adoro gli abiti eleganti!”

Mentre alla sua esclamazione Barbara si trattiene dal ridere, Loretta la osserva ad occhi sgranati

Loretta “Oh, mio Dio, tesoro! Questo è... è...”

Jackie “... imbarazzante?”

Loretta emozionata “Magnifico! Stupendo! Perché non me lo hai mai detto? Ci sono un sacco di cose che di cui potremmo parlare!”

Jackie “Beh, insomma, è che mi sembra poco rispetto a voi... tra tutte credo di essere l'unica a non aver subito un vero cambiamento”

Loretta “Oh, su questo ti sbagli. Avere occhio per la moda significa avere anche occhio per i dettagli, e saper apparire può farti diventare brava a manipolare la gente. Un bell'aspetto non serve ad essere solo appariscente, ma anche a rigirare la frittata come vuoi tu se sai come farlo. E ti mette addosso anche una buona dose di inventiva!”

Jackie “Tu dici?”

Diana “Ne sono sicura anche io! In quanto ad inventiva, nessuna di noi superava Rarity! E molti dettagli spesso era lei a notarli, non noi!”

Sabrina “E non so se li ha già ricordati, ma... hai presente quando i Diamond Dog l'avevano presa perché cercasse gemme per loro? Alla fine se li è rigirati come voleva...”

Jackie “Lo ricordo, certo! Beh, allora forse non è una cosa tanto inutile...”

Barbara “No... però la parte delle riviste di moda è uno spasso! Hahaha!”

Loretta con sguardo truce “Hai qualcosa da ridire sulla moda, tesoro?”

Barbara, quasi spaventata “Ehm... volevo dire” cambiando discorso ”Anche Fluttershy è cambiata molto da li! Adesso è un'attrice, mentre prima non si sarebbe mai sognata di salire su un palco! E mi sembra che la sua voce sia anche un po' più alta...”

Chiara euforica “Discord!”

Barbara “Ecco, appunto... aspetta, cosa?”

La ragazza, così come gli altri presenti, si voltano e vedono il loro amico, in piedi proprio dietro al loro tavolo che li osserva felice

Discord “Buona sera, carissime!”

Subito il gruppetto si alza per andare a vedere come stia, felici che si sia ripreso

Jackie “Vedo che stai bene adesso!”

Discord “Si, ed anche Spike si è già ripreso del tutto. Voi, piuttosto... ho sentito cos'è successo mentre eravamo svenuti! Congratulazioni a tutte!”

Sabrina “Ah, a proposito...”

Senza dirgli nulla, la ragazza gli afferra un orecchio e lo strizza, causandogli non poco dolore e facendogli venire anche una lacrima all'occhio per la fitta

Discord dolorante “AHI! Ma perché?!”

Sabrina “Questo è per averci letto nelle menti senza permesso!”

Discord “Oh... già, riguardo a quello...”

Prima che il ragazzo possa dire altro, Sabrina allenta la presa e lo lascia andare, per poi stringerlo assieme agli altri sei in un abbraccio

Sabrina “E questo è perché lo hai fatto volendoci aiutare...”

Discord, con quel gesto, smette di parlare e si limita ad abbracciarli tutti e sette a sua volta

Chiara “Grazie, Discord...”

Discord “Di nulla... mi dispiace solo di non esserci riuscito”

Loretta “Beh, mia sorella e le altre ci hanno detto quanto tu ti sia sforzato per scoprire il più possibile”

Sabrina “E mi hai anche sostituito per qualche giorno a casa pur conoscendo mio padre... non gli hai fatto nulla, vero?”

Discord “No, tranquilla, mi sono mangiato le mani ma non l'ho toccato”

Barbara “Senza considerare le ricerche che hai fatto da solo per quanto riguarda il cartone. Non avremmo recuperato Sunset, Trixie ed Adagio se non fosse stato per te”

Discord “Beh, non so cosa dire... se non che a proposito del cartone stasera ci sarà un nuovo sogno collettivo! Ho visto qualche episodio questo pomeriggio, posso aiutarvi con nuove parti della vostra vita”

Diana “Si, bellissimo! Passeremo tutto il giorno assieme allora!”

Filippo, fin'ora escluso “Uhm... potreste...”

Barbara “Ah, che scema che sono, quasi me ne dimenticavo... fratellone, lui è Discord, uno dei miei nuovi amici che purtroppo oggi non è potuto venire alla partita per... ehm...”

Discord “Perché dovevo andare ad una visita medica! Si, stavo un po' male e dovevo farmi controllare!” lo osserva “Tu quindi sei Filippo... posso dire che Rainbow ha parlato molto di te. Tutto quello che posso dire... è grazie, ragazzo. Per quanto l'hai sostenuta mentre noi ancora non c'eravamo, con lo sport e tutto il resto”

Filippo imbarazzato “Beh, non potevo non farlo. Sono suo fratello maggiore e le voglio molto bene!”

Discord felice “Lo so per certo”

Filippo “Ti vuoi mica unire a noi? Ordiniamo una pizza anche per te”

Discord “Oh, vorrei tanto, ma il dottore mi ha detto di non mangiare niente fino a domani. Sarà per la prossima volta, magari. Anzi, ora dovrei proprio filare a casa, mi aspetta il turno di lavaggio piatti”

Filippo “Capisco... peccato. Ma stai sicuro che ci rivedremo!”

Discord “Puoi contarci!”

Di nascosto alla vista del ragazzo, Discord sciocca le dita, causando una reazione di Filippo, che inizia a tenersi la pancia gorgogliante

Filippo “Ehm... corro un secondo al bagno”

Mentre si allontana, Barbara gli rivolge uno sguardo contrariato. Sa bene che è stato lui a mandarlo via con l'uso della magia

Barbara “Ma che hai fatto?”

Discord “Nulla di grave, volevo solo che si allontanasse cinque minuti per poter parlare senza problemi. Prima di tutto, ve lo ripeto di nuovo. Non potete capire quanto siamo stati felici io e Spike di sentire che finalmente vi foste aperte tra di voi quando ci siamo ripresi!”

Chiara “Oh... a proposito... scusa se non siamo rimaste li, ma Rainbow...”

Discord interrompendola “Non serve che tu dica nulla, Fluttershy. Le Crusaders mi hanno detto che sono state loro a dirvi di andare. La cosa più importante per voi è legare assieme, cosa che ho visto state riuscendo a fare alla grande. E poi c'erano tutte le altre a prendersi cura di noi.

Comunque, seconda cosa, quello che vedremo stasera sarà poco o nulla, una specie di riassunto di ciò che ho visto io nel cartone animato, perché ovviamente gli episodi sono basati su ciò che Trixie ha trovato sulle trascrizioni di Twilight. Solo voi sapete come sono andate veramente, e le ricorderete in quel modo. Quindi, se avete delle domande, per le prossime sere non ci saranno problemi se me le fate.

E soprattutto, meno energia spreco per un singolo sogno collettivo e più saranno quelli uno in seguito all'altro che riuscirò a reggere prima di perdere tutte le mie energie. Tutto chiaro?”

Le sette, recepito in pieno il messaggio, gli annuiscono facendolo terminare

Discord “Bene, allora io vado. Devo studiarmi bene come riassumervi ciò che ho visto. Non sono anche miei ricordi, perciò devo giostrarmeli bene. Ci rivediamo più tardi!”

Tutti “OK!”

Il gruppetto torna a sedersi, ma il draconequus trattiene Sabrina per aggiungere alcune cose in privato

Discord “Prima che tu vada, c'è una cosa che devo dirti... mentre ti sostituivo, ho provato a testare un po' la mentalità di tuo padre. Volevo capire se ci fosse una qualche carenza dove colpire per fargli accettare i tuoi amici senza usare magia del caso, per fare leva su qualche suo ricordo o su qualcosa del suo passato... ma purtroppo non ho trovato nulla. Lo so che mi hai detto di non intervenire con il caos, e stai tranquilla che ancora non l'ho fatto. Avrei potuto, ma non è mai sembrata una cosa giusta nei vostri confronti... ma se cambiassi idea... se tutte voi mi deste il via libera... io sono sempre disponibile ad agire”

Sabrina “Discord...”

In un primo momento, alla ragazza viene da rispondere istintivamente di no. Restano i suoi genitori, e così immagina sia anche per gli altri sei suoi amici. Vorrebbero tutti che fossero diversi, ma farlo con il caos lo renderebbe innaturale. Però, per qualche motivo, adesso è diverso. Forse sarebbe possibile agire in qualche modo, ma prima vuole avere le idee più chiare per poi discutere con le sue amiche e decidere insieme su come agire. La sua risposta, quindi, è più speranzosa di un “no”

Sabrina “... noi... ci penseremo. Per adesso non fare nulla, ma forse potrei... anzi, potremmo cambiare idea”

Discord abbattuto “Uff... e va bene. Io ci ho provato” cerca di assumere un tono ironico ”Spero che cambiate veramente idea, non ce la faccio a pensare a voi mentre vivete con persone del genere! Ah, se mi dovessero capitare tra le mani in qualche vicolo buio e senza nessun testimone, non ti assicuro che manterrei la mia parola!”

Sabrina leggermente divertita “Hehe... sono sicura che lo faresti lo stesso. Dai, ci vediamo poi stasera”

Discord “Va bene... a più tardi!”

Il draconequus si allontana salutando sia lei che le altre, lasciando Sabrina libera di tornare al suo tavolo. Non sa nemmeno lei che cosa intendesse con quelle parole, ma è sicura di una cosa: quando ci arriverà, questa volta ne parlerà con le sue amiche prima di agire

 

Dopo aver lasciato la pizzeria ed essersi salutate, ognuna delle ragazze ritorna a casa per conto proprio. Sabrina rientra senza preoccupazioni inaspettate, sapeva che quella settimana i genitori non sarebbero stati a casa la sera per lavoro e che quindi non si sarebbero incrociati se non magari al loro rientro mattutino. Quella giornata è stata particolarmente stancante, per cui va subito a farsi una doccia, stando attena a non rovinare il bendaggio sulla spalla, si infila il pigiama e si butta nel letto.

Prima di dormire, osserva una cosa che ha deciso di conservare come monito: un pezzo del braccialetto di Gargantua, con parte del suo nome inciso sopra. Vuole continuare a ricordarlo per gli errori che ha fatto con lui, perché non si ripetano più, ma anche e soprattutto come un amico caduto in battaglia. Nonostante la sua cattiveria e la sua violenza, resta un suo compagno caduto nella guerra contro i Polimorfi, e resterà nel suo cuore per sempre. Nasconde quindi ciò che resta del bracciale in un cassetto della scrivania, ben nascosto dalle eventuali pulizie della madre, e si infila sotto le coperte cadendo subito in un sonno profondo

 

Discord ha già attivato il punto di collegamento da qualche minuto. La mente di Twilight viene attratta dalla magia caotica del draconequus nell'esatto momento in cui si lascia andare al sonno. Ma stavolta c'è qualcosa di strano, di diverso dal solito

Discord “Twilight, benvenuta! Sei la prima ad arrivare! Adesso dobbiamo solo aspettare le altre!”

Twilight spaesata “O-Ok...”

Discord, notando qualcosa di strano “Tutto bene?”

Twilight “Io... io non lo so... mi gira la testa...”

Discord “Fammi controllare”

Anche se è solo un sogno, il corpo in quel mondo per Discord è come quello reale, controllarla li sarebbe come controllarla da sveglia. Ma nel momento in cui le avvicina la zampa leonina alla testa per controllare se ha la febbre, una scintilla rossa lo colpisce, facendogliela ritirare di scatto per la scossa ricevuta

Discord “Che cosa diavolo...”

In pochi attimi, Twilight crolla a terra, con i denti stretti per il dolore ed i sudori freddi. Il draconequus inizia seriamente a preoccuparsi di ciò che sta accadendo. Una piccola cupola, formata da fulmini rossi, circonda l'alicorno impedendogli di passare. Nemmeno la magia del caos gli permette di teletrasportarvisi dentro

Discord “Twilight! Mi senti?! Rispondi!”

Ma tutto è inutile, la pony non lo sente, ed anche se lo sentisse sta troppo male per reagire. Le sue preoccupazioni si fanno ancora più confuse quando anche Fluttershy, attirata nel sogno, arriva li già nelle stesse condizioni, con una barriera rossa elettrica ad impedirgli di raggiungerla. La stessa cosa accade anche all'arrivo di tutte le altre, facendogli venire un sospetto. Mantenendo il sogno collettivo attivo e le menti delle sette collegate, lui si risveglia ed osserva la propria amica dormire. È agitata e dolorante, ma per fortuna non emette un fiato. Quando le appoggia una mano sulla testa, sente che scotta, ma anche che non si tratta di febbre

Discord preoccupato “Cavolo... che faccio?!”

Il suo primo pensiero è quello di svegliarle, ma non vede come la cosa si risolverebbe. Non può nemmeno chiedere aiuto a qualche medico, il fatto che nel sogno le loro menti siano bloccate in quel modo è sintomo di un fatto magico. Ma non capendo esattamente di che cosa si tratti, prende una decisione quasi disperata

Rientra nel sogno collettivo, constatando che la situazione non è cambiata. Si piazza quindi in mezzo a tutte le pony ed espande tutt'intorno un suo campo magico personale, che circonda le barriere elettriche delle ragazze e le avvolge da una luce candida. I fulmini non spariscono, ma calano chiaramente d'intensità, sintomo che stanno fisicamente soffrendo per qualche ragione. Ora che tutto si è tranquillizzato, ha il tempo e la calma di ragionare per bene

Quelli che sembrano stare meno male di tutti sono Applejack, Pinkie e Francy, mentre quella più dolorante di tutte è sicuramente Twilight. Inoltre stanno tutte e sette mugugnando qualcosa nel sonno

Rainbow “La mia schiena... la schiena...”

Rarity “La testa... fa male...”

Pinkie “Crampi alle gambe... che dolore...“

Non sono sicuramente coscienti, ma capisce almeno in quali punti stanno soffrendo. Non capendone la causa, però, non può fare altro che aspettare e vedere come la cosa si evolverà mantenendo attivo il campo magico per dargli sollievo

Nel frattempo, all'esterno del sogno, sta accadendo qualcosa un po' a tutti: alcuni di loro si scoprono con un unico calcio, come se dato con estremo vigore, altri si sollevano un po' dal letto o sollevano le coperte senza neanche muoversi, ed i cuscini di altri iniziano ad essere perforati da qualcosa. Il draconequus, impegnato nel fargli sentir meno male, non se ne rende conto e non lo farà fino al mattino. Ma qualcosa, nei corpi degli Elementi dell'Armonia, sta definitivamente cambiando

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Spero che più o meni vi abbia dato l'idea di che cosa stia accadendo ai personaggi... e no, non sono un amante del genere, ma c'è un motivo per cui sta succedendo. In attesa del prossimo capitolo (che come ho detto all'inizio potrebbe arrivare tra molto più tempo del solito), vi auguro se siete nella mia stessa posizione di passare anche voi gli esami. Io, anche se è solo la Maturità, mi sto un po' cagando XD. Alla prossima!

P.S.: Ah, si, se il titolo del capitolo vi dovesse sembrare famigliare, probabilmente avete letto le fanfic di Lantheros, che di recente ha lasciato il fandom. Una piccola cosuccia in suo onore

MC Outlaw

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Capitolo 29
*** 29 - Ibridi Dimensionali ***


Un intera notte passata in bianco. Discord era abituato a dormire poco, ma sia la fatica del giorno prima e sia la notte passata ad alleviare il dolore delle sette amiche lo ha distrutto. Ora per sua fortuna è mattina, il che significa che Chiara e tutte le altre si sono svegliate e lui non deve più proteggerle da quella sofferenza. Vorrebbe chiedergli cosa sia successo, ma è fin troppo stordito dagli avvenimenti anche solo per pensare di formulare una frase di senso compiuto. Senza neanche guardare la sua amica, si alza, spegne la sveglia e si avvia in bagno per darsi una sciacquata alla faccia, sperando basti per riprendersi almeno un po'

Come ogni mattina in casa Farfalla, i genitori della ragazza sono già usciti di casa, per cui il bagno è libero. Appena davanti al lavandino, si riempie le mani d'acqua gelata e se la getta in volto, riuscendo a svegliarsi un po' di più ed anche a lavare via lo sporco accumulato durante la notte. Mentre si osserva allo specchio, nota con la coda dell'occhio l'amica passare senza la maglietta con la quale va a dormire di solito

Discord mezzo addormentato “Fluttershy... non mi avevate detto che...” sbadiglia “...che in questo mondo per le ragazze è sempre meglio avere una maglia addosso? Per via del seno umano?”

Chiara intontita “Mh-hm...”

Discord “Allora vai a mettertene una, che ti si vede tutto... persino le ali da dietro...”

La ragazza, con delle movenze poco aggraziate e quasi da zombie, torna indietro verso la sua stanza a fare come detto dall'amico. Lui finisce di controllare che gli occhi siano puliti, per poi svegliarsi completamente con un unico pensiero in testa

Discord “... le ali?!”

Senza nemmeno asciugarsi la faccia, scatta velocemente nella stanza da letto della ragazza, ancora intenta a cercare di mettersi la maglietta. Il draconequus la osserva ammutolito, constatando di non aver avuto un'allucinazione causata dal sonno. Alla ragazza sono veramente spuntate due enormi ali di colore giallo, entrambe lunghe fino alle ginocchia e grandi quanto l'anta di un armadio. La maglia che aveva la sera precedente, invece, è ridotta a brandelli sul suo letto, strappata probabilmente dalla loro crescita. E Chiara, come lui qualche attimo prima, è fin troppo addormentata per rendersene conto

Chiara sforzandosi “Gnh... Discord... perché non riesco a mettere la maglia? Passa la testa ma poi non scende...”

Discord incredulo “... le ali...”

Chiara “Uh? Le ali? Che cosa...”

Le poche parole dell'amico bastano anche alla ragazza a rendersi conto di ciò che le è successo. Se fino a quel momento le due estensioni sulla sua schiena se ne erano rimaste buone, appena lei stessa se ne accorge quelle si espandono involontariamente, mostrando l'incredibile apertura alare e spaventandola non poco

Chiara spaventata “Aaaah! Oh cielo! Oh cielo! Che cosa mi è successo?! Discord, aiutami!”

Nell'agitazione del momento, Chiara inizia a girare su se stessa per cercare di afferrarle con le mani, causando solo una gran confusione nella stanza

Discord, abbassandosi per evitare un colpo d'ala “Wow! Prima devi cercare di calmarti! Fermati un momento!” evita un secondo colpo d'ala “Ti ho detto di star ferma!”

La ragazza però, troppo scossa dalla cosa, non lo ascolta nemmeno e continua a cercare di prenderle. Capendo che non sarebbe andato da nessuna parte a parole, a Discord rimane una sola cosa da fare. Punta il dito contro di lei e la immobilizza con ciò che resta della sua magia, calmando in un istante tutta la baraonda

Discord “Se adesso ti calmi un secondo, magari possiamo capire che è successo!”

Chiara, sospirando spaventata “O-Ok...”

Il draconequus allenta subito la presa dopo la conferma Chiara, che però rimane visivamente scossa da quell'enorme paio di ali spuntato dal nulla. La ragazza di nuovo si volta con maggiore calma ad osservarle, adesso sentendole anche come sue e riuscendo a muoverle senza problemi. Discord, osservandola e ripensando alla notte scorsa, ha subito un pensiero in testa

Discord “Fluttershy, cosa ti ricordi della notte scorsa?”

Chiara imbarazzata coprendosi il seno “B-Beh, ecco, io...”

Discord, interrompendola “Aspetta... adesso ti vergogni? Ma se prima sei passata come se nulla fosse!”

Chiara “P-Prima non me ne ero accorta! Ho dormito male, non ero nemmeno del tutto sveglia!”

Discord incuriosito “Hai dormito male? Nient'altro?”

Chiara “N-No... anzi... aspetta, ricordo un po' di male alla schiena, e proprio dove adesso ho le ali...”

Discord “Mmhh... ricordi se hai sognato qualcosa?”

Chiara “Ecco... credevo che avremmo avuto un sogno collettivo, invece ho rivisto una parte della mia vita... e non era molto bello. È stata quella volta in cui noi pegasi dovevamo portare dell'acqua da un laghetto a Cloudsdale per creare le nuvole di pioggia. Stava andando tutto a rotoli perché non riuscivo a volare abbastanza velocemente, mi sforzavo più che potevo, ma proprio non riuscivo... per fortuna alla fine Rainbow mi ha aiutata, però ricordo bene quanto mi hanno fatto male le ali dopo. Credi che c'entri qualcosa con quello che mi è successo?”

Discord “Non saprei, in effetti è possibile. Ieri sera non ho potuto generare il sogno perché sia tu che le altre eravate come circondate da una sorta di aura di dolore e non vi potevo raggiung... cavolo! Le altre! Maledizione, se è per colpa di quello allora...”

Chiara “Oh no... anche le altre potrebbero essere messe come me?”

Discord “Credo solo Rainbow e Twilight, ma è comunque un casino! Meglio che vada a vedere! Per quanto riguarda te...”

Il draconequus schiocca due volte le dita. Con il primo schiocco, permette a Chiara di abbassare le braccia, dandogli una delle sue maglie con degli opportuni buchi sulla schiena così da far passare le ali. Il secondo, invece, le fa sparire e copre i buchi fatti per far sembrare tutto come prima. La ragazza sente ancora di averle, ma almeno non si vedono

Discord “Stai attenta a non allargarle e fila subito a scuola dai nostri amici, io volo da Twilight e da Rainbow a vedere se è successo qualcosa anche a loro”

Con un ulteriore schiocco di dita, il draconequus riprende la sua forma originaria e si lancia in volo fuori dalla finestra, rendendosi invisibile da qualunque umano. Chiara non può che sperare che tutto vada bene

 

Nel frattempo, da un'altra parte, la luce del lampadario fa capolino ad illuminare la stanza. Jackie è ancora abbastanza assonnata, ma si rende conto che c'è qualcosa che non va. Si alza a sedere sul letto ed osserva la giovane colf assunta dai genitori per pulire la loro enorme casa intenta a fare il suo lavoro, cosa piuttosto insolita e che sorprende entrambe

Marceline sorpresa “Oh, signorina Jackie! Mi scusi, non credevo fosse a letto...”

Jackie intontita “No... non fa nulla... hai iniziato presto oggi...”

La ragazza sente all'improvviso come una piccola fitta alle gambe, la stessa cosa che aveva sentito per qualche secondo la sera precedente. Si rende anche conto di non aver partecipato al sogno collettivo di Discord, ma di aver invece sognato il momento di punta della sua testardaggine, quando decise che avrebbe raccolto da sola l'intera produzione del meleto al Sweet Apple Acres e, contemporaneamente, aiutato le amiche con ciò che le avevano chiesto, riuscendo solo a procurarsi una enorme stanchezza e fatica. La giovane donna si china a raccogliere la coperta del letto, scaraventata in qualche modo ai piedi di quest'ultimo, e nel frattempo controlla l'orologio a muro nella stanza di Jackie

Marceline “Uhm... no, questa è l'ora in cui di solito pulisco la sua stanza”

Jackie stupita “Davvero? Un attimo... che ore sono?” controlla anche lei l'orologio e si preoccupa “Cavolo! È tardissimo! Perderò il bus! Perché la sveglia non ha suonato?!”

Senza neanche controllare i possibili motivi, la ragazza si fionda giù dal letto, afferra i primi vestiti che trova in giro e si cambia scendendo di corsa le scale, rischiando più di una volta di precipitare ma miracolosamente arrivando illesa al piano terra. Finisce di mettere la seconda scarpa sulla porta di casa, ma in lontananza vede che il suo bus è già arrivato, ed anche se il cancello è già aperto non crede di arrivare in tempo

Jackie \Non se ne parla neanche di arrivare in ritardo!\

La ragazza usa il piede con la scarpa appena inserita per darsi lo slancio e correre verso la fermata, consapevole che probabilmente sarà inutile, ma determinata almeno a provarci. Però non fa neanche in tempo a sistemarsi il cappello texano che è costretta a frenare il suo scatto, ritrovandosi ad un pelo di distanza dal mezzo di trasporto dopo neanche un paio di attimi di corsa. Anche se piuttosto incredula, sale sopra e si prepara al viaggio, grattandosi la nuca

Da quando aveva iniziato ad aiutare i contadini di famiglia, ha cominciato ad allenarsi per conto proprio, ed uno dei suoi esercizi consisteva nel percorrere l'enorme giardino della casa di corsa. Il suo record però era sempre stato di poco meno di dodici secondi, mentre in quel momento ne ha impiegati a malapena due

Si massaggia nuovamente la gamba per via del crampo di qualche minuto prima, e solo in quel momento nota qualcosa di strano. I muscoli dell'arto sono duri come il marmo, sebbene visivamente non siano diversi dal solito, così come anche quelli delle braccia. Jackie sa bene di essere sempre stata piuttosto muscolosa, ma mai a certi livelli. Sente persino come di poter sollevare diversi chili di pesi in più del normale

Jackie \Ma che diavolo è successo? Mi sento forte come... come quando sono ad Equestria, nella mia forma di pony\

Con questo pensiero in testa, sa bene che l'unico modo per capire il mistero è chiedere ai suoi amici. Qualsiasi cosa le sia successa, ha avuto sicuramente origine nell'altra dimensione

 

Barbara “Ti ho detto di non entrare! Non è successo nulla, era solo un... un ragno!”

In casa Archetto c'è più confusione del normale quella mattina. Barbara, una volta sveglia, è stata molto più reattiva delle sue amiche e si è accorta quasi subito di ciò che, come a Chiara, è accaduto durante la notte. Anche a lei sono cresciute un paio di ali, azzurre come il cielo e forse persino più grandi di quelle dell'amica. Ed anche la sua reazione di gridare per paura è stata molto simile, con la differenza che in casa sua c'era Filippo, che non ancora uscito per andare a lavoro. Quando ha sentito la voce della sorella è corso subito a controllare, costringendola a barricarsi in camera per non farsi vedere

Filippo “No, quello non era un ragno, tu hai meno paura dei ragni di me!”

Barbara “Beh... in ogni caso non puoi entrare! Mi sto cambiando!”

L'insistenza del fratello e la sua pressione sulla porta la stanno per mettere all'angolo, ma per sua fortuna Discord è rapido a muoversi da una casa all'altra. Dopo essersi reso di nuovo visibile, entra dalla finestra aperta della camera di Barbara, che non nasconde di essere molto felice di vederlo in una situazione come quella. Il draconequus gli fa segno di far silenzio e, come per Chiara prima di lei, utilizza la magia per rendere le sue ali invisibili e dargli una maglia che permetta loro di passare. Fatto ciò, rende di nuovo se stesso invisibile e si mette in un angolo della camera. Barbara, adesso che è tutto quasi risolto, non ha più bisogno di tener chiuso fuori Filippo e lo fa finalmente entrare

Barbara “Va bene! Entra, ma come ti ho detto non c'è più nulla!”

Il ragazzo guarda a destra ed a sinistra, mentre la sorella finisce di indossare i pantaloni facendo finta di nulla e mantenendo la schiena rivolta dalla parte opposta a lui, dato che ancora le sente su di se. Dopo aver controllato che anche la ragazza non abbia nulla, la guarda con aria scossa

Filippo “Ma si può sapere perché hai gridato? E dimmi la verità, stavolta. Sai che se hai rotto qualcosa non me la prendo di certo”

Barbara “Te l'ho detto! Era un ragno, non mi sono accorta che c'era e me lo sono ritrovato in faccia! Mi ha solo colto di sorpresa, tutto qua. Adesso sarà qui in giro da qualche parte, lo ammazzo poi quando torno”

Filippo, sospirando “Potevi spiegarmelo subito in questo modo...”

Barbara “Ti preoccupi troppo”

Filippo “E certo che mi preoccupo! Ti sento strillare come se ci fosse qualcuno in casa e dovrei lasciar perdere? Vabbè... io devo correre che altrimenti arrivo in ritardo. Chiudi a chiave tu, ok?”

Barbara “D'accordo”

Quando finalmente lascia la stanza, Discord ha il via libera e ritorna ad essere visibile per parlare con Barbara del piccolo incidente

Barbara “Ma si può sapere che diamine mi è successo?!”

Discord “Non lo so, ma non è successo solo a te. Anche a Fluttershy sono cresciute le ali durante la notte, ed a questo punto credo anche a Twilight”

Barbara “Cavolo... e le altre, invece?”

Discord “Con un po' di fortuna nulla, ma forse dovrei andare a controllare lo stesso. Fai come ho detto a Fluttershy, vai a scuola e aspetta che arriviamo tutti”

Barbara “Volo!”

Discord, intendendo una battuta di pessimo gusto nella risposta della ragazza, la fissa male prima di sparire nel nulla o di insultarla

Barbara, finito di vestirsi e di fare rapidamente colazione, corre subito fuori di casa, fermandosi però in giardino per un secondo. Controlla prima che non ci sia nessuno a vederla per strada e poi comincia a sbattere le sue nuove ali, riuscendo a sollevarsi da terra di qualche centimetro esattamente come ad Equestria

Barbara divertita “Haha! Forte!”

Sentire il vento sul viso anche in quel mondo, l'altitudine e la sensazione di poter rompere la barriera del suono la fa quasi sognare di poter continuare a rimanere così per tutto il giorno. Ma capendo che non ha tempo per certe cose, ritorna con i piedi per terra e si avvia di corsa a scuola, ansiosa comunque di parlarne con tutte le sue amiche

 

Il bus di Jackie si ferma davanti alla scuola, dove vede già fermi ad aspettare l'apertura dei cancelli sia Diana che Francesco. Dei due è la ragazza la prima a vederla, ma quando cerca di correrle incontro saltellando come suo solito il ragazzo la blocca prendendola per un braccio, disegnandosi sul volto un'espressione rassegnata

Jackie “Ehilà, ragazzi!”

Diana “Ciao Jackie! Tu non hai idea di che cosa ci è successo!”

Jackie “E voi non avete idea di ciò che è successo a me!” la coglie un dubbio “...a meno che non parliamo della stessa cosa”

I due ragazzi si guardano un secondo, per poi gettare uno sguardo attorno a loro e rispondere

Francesco “Mica... muscoli sviluppati?”

Jackie annuendo “Precisamente”

Diana euforica “Oh! Allora non siamo gli unici!”

Prima che possa mettersi a saltellare sul posto, però, il generale la blocca di nuovo, questa volta con un filo di rabbia e disperazione

Francesco “Ma la pianti?! Farai insospettire qualcuno!”

Jackie “In che senso?”

Francesco sospirando “Beh, prima Pinkie saltellava come una normale umana, adesso se si mette a farlo arriva facilmente a toccare... diciamo il primo piano della scuola, se non di più”

Jackie “Oh... capisco. E tu, invece?”

Francesco “Io so solo che stamattina mentre cercavo dei vestiti ho spaccato senza volerlo entrambe le ante del mio armadio. Le ho letteralmente sradicate, e non so come spiegarlo ai miei genitori”

Diana “E tu, Applejack? Cosa hai fatto? Qualcosa del genere, immagino!”

Jackie “Uhm... cento metri piani in meno di due secondi basta come spiegazione?”

Diana “Fortissimo! Dovremmo iscriverci tutti alle olimpiadi, allora!”

Alle loro spalle si avvicina lentamente Chiara, facendo attenzione a dove cammina ed a che cosa ha alle sue spalle. Ha sentito solo parte della discussione, a partire dall'amico e da ciò che è successo al suo guardaroba

Chiara “Vedo che è successo a tutti...”

Diana “Ciao anche a te, Fluttershy! È successa una cosa simile anche a te?”

Chiara “Si, ma... uhm... toccatemi la schiena...”

I tre, anche se un po' stupiti della richiesta, fanno come dettogli e provano a poggiare le mani sulle spalle della ragazza, venendo però bloccati da qualcosa di soffice che non riescono a vedere

Jackie “Che diavolo... che cos'è?”

Chiara “Sono delle ali. Discord le ha rese invisibili, ma sono veramente grandi...”

Diana “Intendi dire ali da pegaso? Non pensavo potessero essere così... morbide...”

Lei gli annuisce, mettendo in moto il cervello di tutti e ragionando in termini di Equestria su ciò che è accaduto a tutti

Francesco “I pegasi hanno le ali ed i pony di terra sono in media fisicamente più forti delle altre razze... credo ci sia successa una cosa del genere. A te sono cresciute le ali ed a noi si sono rafforzati i muscoli”

Chiara “Credo che sia venuto in mente la stessa cosa a Discord. Ora è andato a controllare anche Rainbow e Twilight...”

Barbara “Hey, ragazzi!”

Jackie “Parli del diavolo... ehilà Rainbow!”

Barbara “Non potete capire che cosa mi è successo stamattina, una cosa fantastica!” osserva le loro facce e nota la mano di Pinkie ancora intenta a massaggiare estasiata le soffici ali di Chiara “O mi sbaglio?”

Francesco “Ali da pegaso?”

Barbara, mostrando la schiena “Ali da pegaso”

Jackie “Beh, a questo punto credo sia ufficiale, è successo a tutti. Probabilmente anche Twilight avrà le ali”

Diana “Glielo chiederemo subito, eccoli la!”

Per ultimi, infine, arrivano anche Sabrina e Loretta, accompagnate da Discord nuovamente in forma umana

Sabrina “Prima che me lo chiediate... si, sono cresciute anche a me. E non solo quelle, purtroppo”

Jackie “Che intendi?”

Discord, toccando la punta delle loro fronti “A queste due è cresciuto anche un corno da unicorno!”

Loretta, allontanando la mano di Discord “Non sapete che sollievo stamattina... credevo fosse un brufolo enorme, invece era soltanto quello!”

Sabrina “Non so come tu faccia ad essere sollevata! Che cosa può esserci successo?!”

La campanella della scuola suona, e tutti gli studenti iniziano ad entrare in massa nell'edificio. Francesco fa segno alle tre ragazze alate di muoversi

Francesco “Non lo so, ma ne discuteremo in classe. Se qualcuno vi viene addosso, sentirà le ali!”

Seguendo il consiglio del ragazzo sono infatti loro ad entrare per primi ed ad avviarsi subito nella loro aula. Qualunque cosa possa essere accaduta loro, è quello il luogo più sicuro in cui restare

 

Una volta arrivati, tutti quanto sono già in classe ad aspettarli, eccetto i Diamond Dog che sono ancora al lavoro sull'Anti-Corruzione. Prima che possano dirgli qualcosa, però, Discord disattiva la magia di invisibilità e si siede ad un banco, stremato per l'enorme uso di magia da ieri sera a quel momento. L'improvvisa comparsa di ali e corni lascia ovviamente a bocca aperta ed interdetti il gruppo di Paolo, che ricevono una rapida spiegazione dell'accaduto dal draconequus

Paolo “Ma cosa può essere successo per generare una... aura di dolore, come l'hai chiamata?”

Discord “Ho una teoria molto vaga, credo riguardi il sogno che hanno fatto... Fluttershy ha sognato di quando ha dato una mano con il tornado che porta l'acqua da terra a Cloudsdale. Le altre?”

Jackie “Io di quella volta in cui ho cercato di raccogliere da sola tutto il raccolto di mele”

Barbara “Quando ho eseguito per la seconda volta il mio Sonic Rainboom”

Francesco “Quando siamo rimasti bloccati da una frana ed ho usato tutti i punti di pressione che potevo per liberarci”

Sabrina “Lo scontro con Tirek, quello che ci avevi passato mentalmente per velocizzare il sogno”

Diana “Quando ho inseguito Cranky in giro per Ponyville per tutto il giorno, cercando di scusarmi con lui ma senza riuscirci fino alla fine”

Loretta “Di quando ho cucito i vestiti per tutte noi, quelli per il Grand Galopping Gala, e non riuscivo ad accontentare nessuna”

Discord “Tutti momenti in cui avete sforzato le vostre abilità, dal volo alla magia ai muscoli... ”

Gemma “Quindi? La tua conclusione?”

Discord “Beh... è complicato. La loro condizione non si è mai verificata nella storia di Equestria, per cui posso dirvi al massimo la mia teoria. Secondo me, è tutta colpa del loro subconscio. La loro mente non sta solamente tentando di recuperare i loro ricordi, ma anche di aggiustare il loro corpo secondo ciò che possiede. Fargli rivivere momenti in cui hanno messo a dura prova le loro particolari capacità può aver fatto in modo che il loro corpo umano sentisse quella mancanza ed agisse di conseguenza”

Sunset “Però questo significa che dovrebbe essere già successo anche a noi tre. Siamo qui da molti anni ormai, e i nostri ricordi non sono mai spariti”

Discord pensieroso “Mmhh... ah! Credo non sia la stessa cosa. Voi avete si ricordi di entrambe le dimensioni, ma sapete sempre qual'è quella originale da dove venite. Loro hanno ricordi di dimensione originaria sia per questa che per Equestria, e adesso forse si stanno mischiando causando questo macello”

Sabrina “Qualunque sia il motivo, adesso sarà ancora più difficile per noi tenere segreta la cosa... dobbiamo trovare un modo per non essere scoperti!”

Discord “Però... scusate se ve lo chiedo solo adesso, ma perché dovete tenere tutto nascosto? Cosa accadrebbe di male se si venisse a sapere che cosa state facendo?”

Sabrina “... stai scherzando, vero?”

Discord “No che non sto scherzando! Anche oggi, Rainbow avrebbe potuto tranquillamente far vedere a suo fratello le ali e spiegargli tutto. E sono convinto che lui capirebbe la sua situazione meglio di chiunque altro!”

Barbara “Non è questione di capire o no. Se gli spiegassi cosa siamo e da dove veniamo, non credo che cambierebbe qualcosa per lui. Sarebbe strano, ma niente più di quello. Ma se sapesse che cosa stiamo facendo, che stiamo lottando contro dei mostri o che stiamo usando cose pericolose come gli Elementi corrotti, tenterebbe in tutti i modi di tenermi lontana da quel mondo... anche se volesse dire separarmi da voi. E non solo lui, ma anche molti dei nostri genitori reagirebbero in questo modo”

Jackie “E non è solo questo. C'è un sacco di gente la fuori che sarebbe pronta a sfruttare questa cosa per fare soldi. La scoperta di una cosa potente come la magia, le dimensioni alternative, la guerra contro i Polimorfi... tutte cose che gli esseri umani troverebbero fin troppo allettanti, e che sfrutterebbero senza dare importanza alle conseguenze”

Sabrina “Per non parlare della paura... in questo mondo, molte guerre sono nate o andate avanti perché gli umani hanno paura. Paura di qualcuno più forte di loro, paura di ciò che non conoscono... non sono tutti come gli abitanti di Equestria, che sono abituati alle cose strane e quando vedono qualcosa di nuovo se ne interessano. Se venissero a sapere dell'esistenza di esseri pericolosi come i Polimorfi, ma anche solo di Draghi come Spike o altre creature del genere, non ci penserebbero due volte ad attaccarli per distruggerli, perché ne sarebbero spaventati”

Discord, sentite le loro ragioni, non obietta in alcun modo. Ha imparato molte cose da quando è arrivato in quella dimensione, sia dalla TV che dalle menti delle persone. Sa che questa volta hanno ragione a pensarla così

Discord “Ho capito... sarà meglio tenere nascosta la cosa... in questo caso, se volete, potrei fare come al nostro primo incontro e togliervi ali e corni, che ne dite?”

I sette ragazzi ibridi si guardano negli occhi, dimostrando il loro malincuore a quella proposta. Nonostante sarebbe la più sensata delle ipotesi, anche dopo tutto ciò che hanno detto non è quello che vorrebbero

Loretta “Non si potrebbe... trovare un'altra soluzione? Insomma... tenerli nascosti, ma lasciandoceli”

Discord grattandosi la nuca “Sarebbe un enorme spreco di potere, non credo di riuscire a mantenerli invisibili. E poi, non tanto i corni, ma le vostre ali sono ingombranti...”

Trixie “Potrebbero usare le Cristallonerie che usavamo noi per nascondere la nostra presenza negli studi della Hasbro. Sono in grado non solo di far sparire o apparire le cose, ma di renderle anche tangibili e viceversa”

Adagio “Si, è fattibile. Potreste continuare anche ad usare sia le ali che i corni, è tutta una questione di volontà e di imparare ad usare quei cristalli”

Barbara “Sarebbe perfetto!”

Adagio “Immagino ve ne servano quattro. Li preparo e ve li do alla fine delle lezioni”

Chiara sorridendole “Grazie di tutto”

Rosa “Nel frattempo, potreste iniziare ad imparare come convivere con questo vostro corpo. Non credo che andrà via, quindi tanto vale capire come muovervi. Migliorare il vostro uso degli incantesimi, del volo e regolare la forza per imparare ciò che sapevate fare una volta”

Paolo “E se non avete nulla da fare, potremmo continuare anche questo pomeriggio. Basta un Costrutto Illusorio e nessuno vi vedrà, anche fuori dalla scuola”

Sabrina “Per me va più che bene! È anche una scusa per passare del tempo insieme! Tutti d'accordo?”

Tutti “Certo!”

 

Filippo ormai è arrivato al parcheggio del suo luogo di lavoro. Appena dopo essersi messo in tasca le chiavi della macchina, riceve una chiamata sul cellulare. Sono i responsabili delle telecamere a circuito chiuso di casa loro, cosa che lo insospettisce dopo ciò che è successo quella mattina con Barbara, per cui non aspetta un attimo a rispondere

Filippo “Pronto?”

Responsabile “Salve. Lei è il figlio maggiore del signor Archetto, giusto?”

Filippo “Si, sono io. È successo qualcosa”

Responsabile “Avremmo una cosa da comunicare a suo padre, ma non riusciamo a contattare né lui né sua moglie”

Filippo “Sono entrambi al lavoro e devono tenere il cellulare spento. Mi hanno detto che ne avranno fino a domani sera”

Responsabile “Capisco...”

Filippo “Se c'è qualche problema, dica pure a me, riferirò io. Se è anche urgente, posso prendere un permesso e venire subito”

Responsabile “No, non è nulla di urgente, è solo... guardi, sarò franco, è una cosa che davvero non capisco. La telecamera rivolta verso il vostro giardino ha ripreso qualcosa di molto strano, ma mi viene difficile spiegarglielo così, perché non mi crederebbe. Non è necessario che si prenda un permesso, ma quando si libera le dispiacerebbe venire a dare un'occhiata?”

Filippo “Beh, certo che vengo. Oggi però sono al lavoro tutto il giorno, facciamo domani mattina?”

Responsabile “Sarebbe perfetto. Appena può passi, siamo aperti tutto il giorno. Grazie e arrivederci”

Filippo “Arrivederci”

Il ragazzo riattacca la chiamata e subito diventa pensieroso. Cosa avranno ripreso di così strano nel giardino di casa sua da avere una reazione tanto strana?

 

 

 

 

 

E salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Finalmente, con questo capitolo, mi sono reso conto anche io che ci stiamo sempre più avviando verso la fine di questa storia. O, per lo meno, almeno a metà ci siamo arrivati. Mancano ancora molti capitoli prima che finisca, però finalmente sta avvenendo un'evoluzione che non sentivo di riuscire ad inserire, il che mi mette quasi a posto con la coscienza. Nel frattempo, spero continuiate a seguirla, e ci vediamo alla prossima

MC Outlaw

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Capitolo 30
*** 30 - Esperimenti e Conquiste ***


Discord “Bene, adesso fai come vi ho già insegnato. Concentra i tuoi pensieri per sollevare questa matita”

Dopo gli avvenimenti della sera precedente, ovvero la crescita di ali e corni ed il potenziamento fisico, ai ragazzi non rimane altro da fare se non imparare ad usarli anche in quella forma. È sia un modo per prendere la mano ad usarli di nuovo nella loro dimensione sia un modo per tenerli nascosti in quella, così che sia difficile accorgersene per chiunque anche in caso vengano visti. Mentre sono ancora tutti assieme, in più, possono sfruttare i Costrutti Illusori delle Crusaders per mantenere il loro nuovo aspetto senza paura di essere viste da qualcuno, cosa di cui al momento di sta occupando Stosa, il Costrutto muro di Lulù. Discord e Gemma si sono presi in carico Sabrina e Loretta per quanto riguarda l'uso della magia, e come primo esercizio di prova il draconequus vuole che la principessa provi a sollevare una matita tenuta in mano da Gemma

Sabrina si rimbocca le maniche, sforzandosi ed arrivando anche a stringere i pugni per concentrare i suoi pensieri nella parte frontale del cervello come ha imparato dal trasferimento dei pensieri di Rarity. Dopo qualche secondo, dalla punta del corno iniziano a sprigionarsi delle piccole scintille violacee, che le fanno ben capire di essere vicina e, cosa più importante, dove sta sbagliando. Mette quindi a posto ciò che sente di sbagliato e riesce in pochi attimi ad avvolgere il piccolo oggettino con la propria magia, arrivando a sollevarlo leggermente e persino a farlo muovere attorno a Gemma, lasciando a bocca aperta Loretta. Per quanto sappiano entrambe che quelle cose per loro dovrebbero essere più che naturali, non riescono a non stupirsi di fronte all'uso della magia

Sabrina “Evvai, ci sono!”

Gemma “Perfetto!” rivolta alla sorella “Ora tocca a te”

Loretta, dapprima in ammirazione, adesso sgrana gli occhi preoccupata di sforzarsi senza raggiungere alcun risultato, anche solo sullo strumento da disegno che Sabrina ha rimesso nella mano della sorella minore. Si fa tornare in mente ciò che l'amico draconequus le ha spiegato telepaticamente ad Equestria e tenta di fare la stessa cosa. La cosa incredibile, però, è che non va per niente come chiunque avrebbe creduto, lei compresa. Non solo riesce a sollevare senza alcun problema la matita, ma si ritrova anche ad avvolgere Gemma nel suo raggio d'azione e la fa involontariamente levitare a qualche centimetro dal suolo

Gemma stupita “W-Wow! Rarity! Rimettimi a terra!”

Loretta “Cosa...” osserva ciò che sta facendo “Sorellina! S-Sono stata io?! Scusami tanto!”

Così come la magia dal suo corno è fuoriuscita in un colpo solo, allo stesso modo sparisce, facendo cadere la Crusaders di schiena per terra

Loretta preoccupata “Cielo! Ti sei fatta male!?”

Gemma divertita “Hahaha! No, tranquilla! Ma come hai fatto a riuscirci così in fretta?”

Loretta “Io... io non saprei proprio”

Sunset “Credo che tu sia riuscita a trovare il punto migliore in una mente umana dove concentrare i pensieri! È incredibile!”

Sabrina “Forte! Riesci mica a spiegarmi bene dove lo hai fatto?”

Sentirsi fare una domanda del genere da Sabrina, che dai suoi ricordi sa bene di che cosa era sempre stata capace, fa quasi imbarazzare ed arrossire la ragazza. Ad Equestria, non avrebbe mai trovato possibile che proprio lei potesse venirle a chiedere consigli in fatto di incantesimi, essendo uno degli unicorni più potenti che avesse mai conosciuto. Mentre cerca di mascherare il momento di euforia, si sistema su un banco ed inizia a spiegarle tutto ciò che può. Quando mai le sarebbe potuto capitare di nuovo un momento come quello?

Dall'altro lato della stanza, Lulù è impegnata invece con Barbara e Chiara per la questione ali

Lulù “Allora ragazze, prima di tutto sappiate che non sarò io oggi a spiegarvi come si vola”

Barbara stupita “Come? E perché no?”

Lulù “Non so se già lo hai ricordato o no, ma quando ero piccola io non ero capace di volare, solo di qualche piccola svolazzata. Credevo fosse una cosa che si sarebbe messa a posto col tempo, ma anni fa i Diamond Dogs mi hanno controllato ed hanno scoperto che a quanto pare sono nata con delle ali atrofizzate. Non sono abbastanza forti da sostenere il mio peso in volo, o almeno non per le lunghe distanze. Posso usarle per planare da grandi altezze o per dei voli veloci di pochi metri, ma nulla di più”

Barbara sconcertata “Oh... cavolo, non ne avevo idea... ”

Lulù “Stai tranquilla, ormai ci ho fatto l'abitudine. Comunque per darvi lezioni di volo ci penserà Discord, io per adesso cercherò solo di spiegarvi come tenere le ali a posto in modo corretto”

Chiara “Sarebbe comodo... iniziano a farmi un po' male”

Chiara si riferisce al fatto che sia lei che Barbara, in quel momento, hanno le ali piegate sulla schiena solo per metà. Non sono spiegate ma neanche completamente appoggiate, semplicemente restano vagamente allargate sui lati

Lulù “È una cosa normale, una specie di riflesso dei piccoli pegaso. Dovete sapere che da piccoli, le nostre ossa sono ancora in formazione e non abbiamo troppi problemi a tenerle aperte, ma lo facciamo più perché abbiamo paura di farci male nel cercare di piegarle del tutto. Quelle che avete adesso invece sono ali già adulte e pienamente formate, se le tenete così troppo tempo vi verranno dei crampi e rischierete deformazioni permanenti. Dovete solo farvi passare il timore e ritirarle del tutto. Provateci, così poi potrò andare a spiegarlo anche a Twilight”

Le due ragazze fanno come dettogli e con un leggero sforzo riescono a far aderire perfettamente le ali alla schiena, ma non con qualche piccolo problema

Chiara “Sento come di doverle aprire... non so quanto reggo così...”

Lulù “Questo è l'esercizio, dovete sforzarvi di tenerle in questa posizione. Più le terrete così, prima vi abituerete a tenerle sempre piegate”

Barbara “Ricevuto! Non si muoveranno di un millimetro!”

Chiara “Ci-Ci proverò...”

Vedendo l'amica in difficoltà, Barbara le prende e le stringe la mano, sempre ricordando di come lei l'avesse sempre sostenuta quando gli altri pegasi la prendevano in giro per via delle sue scarse capacità di volo. Ed anche in quel momento Chiara sente che è lì con lei per riuscire a farcela, dandole fiducia e facendola sforzare ancora di più

Infine, Rosa si sta occupando dei rimanenti tre, per provare a spiegargli come limitare la loro nuova forza, cosa che però non trova per niente facile

Rosa “La gestione della forza per un pony di terra è qualcosa che non può essere spiegato con precisione... a scuola, abbiamo imparato che i nostri muscoli si sviluppano con la nostra crescita, quindi neanche noi ci rendiamo conto di riuscire a limitarci. Voi invece avete ripreso le vostre forze da un giorno all'altro, per cui potrebbe essere solo una questione di tempo prima che ci facciate l'abitudine. Oppure non ce la farete proprio”

Diana “Wow, l'onestà è una dote di famiglia!”

Jackie “Io credo sia il caso comunque di fare un po' di pratica, almeno per vedere se ne siamo ca...”

La sua frase viene interrotta da un brusco rumore di legno spezzato, che attira non solo l'attenzione dei pony di terra, ma di tutti gli altri presenti nella stanza. Si voltano subito verso Francesco, ancora fermo immobile con un braccio teso ed un banco spezzato sotto il suo pugno, diviso a metà in maniera perfettamente simmetrica

Jackie “... capaci... ma che diavolo hai fatto?!”

Francesco preoccupato “S-Scusatemi, non volevo! Ho visto di sfuggita una cosa nera sul banco e credevo fosse un insetto!” osserva poi per terra e tutt'attorno, notando una miriade di punti uguali a quello e si imbarazza “Oh... ho capito, mi sono semplicemente confuso... hehehe”

Rosa “Confuso?”

Francesco “Si... sono i miei Punti di Pressione, mi sono appena diventati visibili. Fino a qualche secondo fa non c'erano”

Diana “Puoi vedere anche qui i tuoi punti di pressione?! È stupendo e... OH! Questo significa che presto anche io avrò il mio Senso di Pinkie!”

Francesco “Tu credi?”

Rosa “Beh, è possibile. Credo lo sappiate già, ma anche se i pony di terra non hanno né le ali né la magia, hanno spesso qualche abilità peculiare che li rende speciali. Francy ha i Punti di Pressione, Pinkie il suo Senso, Applejack è in grado di trasferire l'energia cinetica dei suoi colpi in punti ben specifici di ciò che colpisce...”

Diana, Francesco e Jackie confusi “...eh?”

Rosa “Uff... quando colpisce un albero con i calci, riesce a far cadere le mele senza danneggiarlo perché indirizza dove vuole l'impatto del colpo”

Jackie “Oh, quello! Certo. E tu invece che cos'hai?”

Rosa “Senza troppi giri di parole, quando colpisco qualcosa riesco a creare un'area di impatto più grande di quello che dovrebbe essere. Se tiro una zoccolata o un pugno a qualcosa, è come se tirassi un colpo più grosso di almeno cinque volte rispetto al mio zoccolo o alla mia mano, come se colpissi con il pugno di un Minotauro. Vi faccio vedere”

Mettendosi davanti ad un banco, la giovane Crusaders carica all'indietro un braccio per poi tirare un pugno al centro della superficie piatta, non spaccandolo come Francesco ma creando un solco circolare enorme, grosso poco meno dell'intero mobile

Jackie “Wow! Che figo!”

Rosa con aria fiera “Modestamente... si, è molto figo”

Diana “Se continuiamo così però presto dovremo cambiare tutti i banchi della classe...”

Rosa imbarazzata “A-hem... si, direi che per fare queste cose è meglio aspettare di essere all'aperto e colpire per terra”

Discord “A proposito, dove potremmo andare a farle esercitare? C'è qualche posto attorno alla città che vada bene?”

Paolo “Se non sbaglio, poco vicino a dove viviamo noi c'è una piccola radura piena di alberi che possono usare come bersagli e dove non ci vedrebbe nessuno”

Discord “Mmhh... si, credo possa andare bene. Più tardi ci farete strada, adesso servono solo i Cristalli di Adagio per nascondere ali e corni e saremo a posto”

 

Il suono della campanella segna l'inizio del primo intervallo della giornata, facendo anche notare a Barbara quanto quel piccolo sforzo e le emozioni provata per tutta la mattina le abbiano messo sete

Barbara “Credo che andrò a prendere del succo di mela alle macchinette!”

Come sta per mettersi a correre, però, viene fermata bruscamente dalla presa d'acciaio di Jackie. Un gesto involontario dovuto alla troppa forza fisica, ma necessario

Barbara dolorante “Ahia! La spalla... ma perché lo hai fatto?!”

Jackie “Scusa, non volevo farti male, ma dovevo fermarti. Vuoi mica correre in giro per la scuola, sventolando le tue ali ai quattro venti? Non ti sarai già dimenticata che non sono più coperte dalla magia di Discord come stamattina, vero?”

Barbara, accorgendosene imbarazzata “Oh... già, giusto! Colpa mia!”

Jackie “Fa nulla, tranquilla, dobbiamo ancora abituarci”

Francesco “Se volete qualcosa, andiamo a prendervelo noi tre”

Diana “Tranquillo, conosco bene i loro gusti, prenderò qualcosa io per loro!”

Sabrina sorridendo “Allora ci fidiamo!”

Mentre escono dalla classe e si dirigono verso i distributori di merendine, il trio ha fin da subito la sensazione che persino la loro camminata sia limitata, che potrebbero essere molto più veloci ed avere un passo più marcato. Ma anche quello fa parte del loro limitarsi negli sforzi fisici, in fondo

Francesco “Che forza... sento di poter scendere fino alle macchinette e ritornare qui in neanche cinque secondi!”

Jackie “Anche io, e mi piacerebbe un sacco farlo, ma purtroppo non possiamo dare nell'occhio”

Diana, dando delle pacche sulle spalle a Jackie e Francesco “Via, via, è rimandato tutto solo a questo pomeriggio! Poi potremo scatenarci quanto vogliamo!”

I due colpi dati, anche se involontariamente, risultano talmente forti da far piuttosto male ai due ragazzi, che restano anche stupiti dalla forza della ragazza

Jackie massaggiandosi la spalla “Diamine, non credevo che anche tu potessi essere così forte!”

Diana stupita “Neanche io! Beh, anche se a pensarci bene, quando ero piccola vivevo in una fattoria di rocce... a gestirla ci si fanno i muscoli!”

Francesco “Ci sono ancora molte cose che dobbiamo scoprire su di noi, a quanto pare. E sinceramente non vedo l'ora di farlo!”

Assieme al trio, senza che se ne accorgano, si affianca nel corridoio principale del piano Lorenzo, l'amico di Francesco che entrambe le ragazze avevano visto assieme a lui durante il terzo giorno di scuola

Lorenzo “Ma buongiorno! Però, non ti vedevo così euforico da un sacco di tempo!”

Francesco “Hey! Davvero ti sembra così?”

Lorenzo “Amico, anche quando uscivamo in giro si vedeva che avevi sempre qualcosa per la testa, ti tiravi dietro un tale muso lungo.... che è successo, hai vinto qualcosa?”

Francesco “Beh... a dirla tutta no, però mi è successo comunque qualcosa di fantastico. Ma devo tenerlo segreto, mi dispiace”

Lorenzo “Capisco... comunque sia, non mi vuoi presentare le tue amiche?” rivolto a Diana e Jackie “Piacere, io sono Lorenzo!”

Francesco ironico “Cos'è, sei venuto qui solo per attaccare bottone?”

Lorenzo divertito “Io cerco sempre di attaccare bottone!”

Francesco “Si, lo so... vabbè, loro due sono Pin... Diana e Jackie. E adesso, ragazze, vi consiglio di ignorarlo e di andare avanti, come fanno tutte”

Jackie “Ma no, dai, scommetto che è simpatico invece”

Lorenzo “Visto? Lei ha buon gusto!”

Francesco divertito “No, è solo che ancora non ti conosce”

Diana “Finalmente conosco un amico di un mio amico! E gli amici dei miei amici sono per forza anche loro miei amici! Fino ad ora avevo solo conosciuto delle amiche non così amiche della mia amica Fluttershy, anzi, erano tutt'altro che amiche, erano proprio stronze! Però è bello fare delle nuove amicizie attraverso le amicizie che hai già, non trovi?!”

Lorenzo sbigottito “Uh... si, certo, molto bello”

Diana “Vero eh? E adesso che siamo amici anche tu puoi presentarmi ai tuoi amici! Oh, oh, Applejack, anche tu devi presentarmi tutti i tuoi amici! Siamo amiche, dobbiamo farlo!”

Lorenzo, sottovoce a Francesco “Ma parla sempre così tanto?”

Francesco “No, oggi sei solo stato fortunato”

Diana a Lorenzo “Comunque, anche se te lo ha detto Francy, voglio presentarmi io! Piacere, io mi chiamo Diana, ma puoi chiamarmi anche Pinkie!” tende in avanti la mano

Lorenzo “Ah... certo, io invece sono Lorenzo” da la mano a Diana e si rivolge all'amico “Cavolo amico, Francy? Da noi non hai mai voluto farti chiamare con un soprannomAHI!”

La ragazza, senza volerlo, mette troppa forza nella stretta di mano datagli e finisce con lo stritolargliela, costringendolo a tirarla subito via sotto lo sgomento di Francesco e Jackie, impietriti di fronte ad una simile dimostrazione di forza

Diana preoccupata “Oh cavolo, scusascusascusa! Non volevo!”

Lorenzo, agitando la mano per far passare il dolore “Wow, quella si che era una morsa d'acciaio! Non preoccuparti, non è nulla... ma come hai fatto?! Non per offenderti, ma non sembri così tanto forte”

Francesco “Judo! Sta seguendo dei corsi di Judo! Sai no, quella cosa di prendere la forza dell'avversario ed usarla contro di lui, eccetera...”

Lorenzo “Ah si? Deve essere la migliore della classe, allora!”

Jackie “Ok, è stato divertente, ma adesso dobbiamo andare! I nostri compagni ci hanno incaricati di prendere la roba da mangiare per tutti!”

Lorenzo controllandosi la mano “Ah, potevate dirlo subito. Vi lascio andare, ci si vede!”

Mentre il trio di ragazzi si allontana, Lorenzo continua a massaggiarsi la mano con gli occhi sgranati, incredulo di ciò che gli è appena successo. Diana, notando il suo sguardo, si avvicina a Francesco con i capelli che per qualche motivo sembrano diventati leggermente più lisci e sbiaditi

Diana intristita “Mi dispiace per quello che ho fatto al tuo amico... non volevo metterci così tanta forza... pensi che adesso possa avercela con me? Ho paura di aver fatto un casino...”

Francesco, stringendola delicatamente con un braccio “Dai, stai tranquilla, non hai nulla di cui scusarti. Nessuno di noi tre riesce ancora a controllarsi, sarebbe benissimo potuto capitare a me o ad Applejack. Non devi fartene una colpa. E poi lui gioca a rugby, è abituato a prendere botte”

Diana “Sei... sei sicuro che vada tutto bene?”

Francesco “Sicurissimo. Tempo qualche minuto e gli sarà passato tutto, fidati”

Jackie “Dai, non lo hai visto? Più che essersi fatto male si è solo sorpreso un po'”

Diana “Si, forse hai ragione... avrei dovuto notarlo, sono brava a capire come si sentono le persone di solito”

Jackie ironica “Ma certo che si, come quando credevi che non volessimo venire ad una tua festa quando in realtà stavamo organizzando il tuo compleanno! Li avevi proprio capito tutto”

Diana divertita, mentre i suoi capelli tornano a posto “Hehehe... si, ad Equestria non ero certo il massimo per queste cose. Quello che volevo dire è che lo sono diventata. Avendo dei genitori psicologi in questa dimensione, a cui non puoi nascondere nulla di ciò che pensi, ho un po' dovuto imparare come le persone gestiscono ciò che hanno in testa. Infatti vedevo bene quanto Twilight si sforzasse di tenerci segreto il suo rapporto con il padre, e sentivo qualcosa di strano anche da tutti voi” si imbarazza ”Ma credo di averlo ignorato perché mi sarei sentita un po' ipocrita a criticarvi!”

Francesco “È quello che abbiamo fatto tutti, Pinkie. Volevamo che Twilight si aprisse quando anche noi ne avremmo avuto bisogno. L'importante è che ora non c'è più nulla da nascondere. Anche se mi chiedo come tu, Applejack, sia riuscita a non parlarne! L'incarnazione dell'onesta!”

Jackie divertita “Beh, io non sono capace di mentire a lungo, ma infatti non vi ho mai mentito! Non mi avete mai chiesto come fossero le cose in casa mia”

Diana “Anche questo è vero!”

Francesco divertito “Hey, non vale come scusa!”

Nuovamente, come anche il giorno prima, tra i tre si forma una sorta di legame invisibile agli occhi di tutti, loro compresi. È solo una cosa che riescono a sentire, a percepire come familiare ma allo stesso tempo come mai vista prima. Ma ridendo e scherzando tra di loro, arrivano finalmente alle macchinette, o quanto meno alla lunga coda formatasi davanti a loro. Perdendo tempo con l'amico di Francesco è naturale che si sia formata, quindi non possono fare altro che inserirsi anche loro ed aspettare, mentre quell'unione si eclissa nuovamente in attesa di essere formata ancora una volta

 

La giornata di scuola finalmente giunge al termine. Mentre la maggior parte dei ragazzi esce dall'istituto, però, nella classe 5 E.M. nessuno si muove, almeno non fino all'arrivo di Adagio con quattro Cristalli incisi a forma di anello tra le mani

Barbara “Meno male, credevo non arrivassi più!”

Adagio irritata “Cosa pensi, che abbia perso tempo a girarmi i pollici? Hai idea di quante Rune ho dovuto incidere per creare questi affari?! Non sono mai stata così veloce a crearli! Almeno...”

Sabrina interrompendola “Scusa Adagio, Rainbow non voleva offenderti, è solo che siamo tutte un po' impazienti di provare ciò che sappiamo fare. Grazie mille”

La sirena era proprio intenzionata a chiedere un po' di gratitudine, ma la principessa l'ha battuta sul tempo. Non avendo più nulla da dire in proposito smette di lamentarsi e glieli consegna, anche se con malcelato fastidio nei suoi confronti

Adagio “... prego. E vedete di tenerveli stretti, non ho certo intenzione di farne altri! Per attivarli vi basta indossarli”

Chiara “Ci staremo molto attenti”

Le quattro ragazze con ali e corni infilano ognuna all'indice uno dei Cristalli, che iniziano a risplendere di luce propria e candida. Ma quando la luce si interrompe, nulla sembra essere cambiato. Le parti in eccesso sono ancora tutte li dov'erano

Discord “Uh... Adagio, sei sicura di non aver sbagliato nulla? Io vedo ancora tutto”

Adagio con tono vittorioso “Ha! Certo che vedi ancora tutto! Cosa credevi, che avrei fatto dei semplici Cristalli Occultanti? Li ho modificati con alcune Rune dei Cristalli Cromatici, così che tra di noi restino visibili e tangibili. Per tutti gli altri resteranno quattro umane normali, e se per sbaglio le toccassero ci passerebbero attraverso. Visto che non volevate che Discord vi togliesse tutto, ho pensato che vi sarebbe andata bene una soluzione del genere”

Loretta sorridente “Hai pensato bene, cara! Mi ci dovrò abituare, ma non potrei chiedere di meglio!”

Sabrina “E questo vale anche per noi! Sei stata grande!”

Ancora una volta, nonostante avesse già ribadito la sua posizione nei suoi confronti, Sabrina si rivolge a lei in tono simpatico ed innocente. Ma, purtroppo per lei, in quel momento Adagio ha il dente avvelenato e non si trattiene

Adagio infastidita “Ok, Twilight, adesso vedi di piantarla. Ne ho abbastanza di sentirti fingere di essere mia amica. Noi non siamo amiche, cerca di ficcartelo in quella testa di cazzo che ti ritrovi!”

Il tono acido e snervato della Sirena fa capire alle Crusaders che è arrivato il momento di levare le tende. Facendo un po' di pressione sulle ragazze, già pronte a difendere l'amica a spada tratta ed a combattere a suon di insulti, si incamminano fuori dalla scuola assieme a Discord e Spike, mentre Sunset e Trixie restano in fondo alla classe senza dire nulla. Oltre a loro resta solo Sabrina, ancora di fronte ad Adagio, senza sapere che cosa fare. L'unica cosa che trova giusta è dirle ciò che pensa

Sabrina “Ascoltami, Adagio, non mi interessa se tu mi odi. Non mi interessa se mi vedi come tua nemica. Se vuoi addossarmi la colpa di quello che è successo a te ed alle tue amiche perché ti fa stare meglio, fallo pure”

La ragazza stringe i denti sentendo nominare Aria e Sonata proprio da lei, fissandola con odio

Sabrina “Ma sappi anche che non mi pento di quello che ho fatto. Con i vostri Cristalli Vocali, eravate una minaccia sia per la dimensione di Equestria che per la sua gemella. Sai bene che non potevo fare altro per fermarvi”

Lo sguardo di Adagio, da collerico muta in colpevole. Anche se non lo hai mai voluto pensare, sa bene che ciò che l'alicorno le sta dicendo è vero. E sa che in realtà c'erano anche altre vie, come un secondo esilio oppure persino la morte, cosa che però sa bene che Twilight aveva escluso fin da subito. Ma se prima le sembrava solo una noiosa ramanzina, il tono della principessa all'improvviso cambia

Sabrina intristita “... e mi dispiace... mi dispiace in una maniera che non potrei nemmeno riuscire a spiegarti per ciò che è successo ad Aria e Sonata. Non avrei mai voluto una cosa del genere per nessuno, né per i miei amici né per voi. Io mi sento male ogni volta che mi dai la colpa, perché se da un lato cerchi solo di darla a qualcuno, dall'altro hai perfettamente ragione... mi basterebbe solo che tu capissi che io non ho mai voluto che accadesse tutto ciò...non ti potrò mai chiedere scusa abbastanza volte, non sarebbe mai sufficiente...”

In quel momento, la Sirena vede Sabrina asciugarsi una lacrima che le sta scendendo sulla guancia. Un gesto semplice, banale, ma è ciò che basta ad aprirle la mente verso ciò che ha realmente davanti. Nuovamente negli occhi di Adagio si accende una luce, ma questa volta non di rabbia, bensì di tristezza. Un bagliore causato dal sentire quelle parole di scuse sincere, che la ragazza gli aveva già detto più volte ma che lei si era sempre rifiutata di ascoltare. L'aveva sempre vista come una sua nemica, da diffidare in ogni modo, anche nel perdono. Ma dopo quel poco tempo trascorso in mezzo a loro aveva visto che sbagliava a trattarla così. Da quando le aveva detto che l'avrebbe riportata ad Equestria nonostante tutto ciò che aveva fatto, era cambiato qualcosa in ciò che la Sirena sentiva verso di lei. Solo non lo voleva ammettere. Pensava che essendo state un tempo l'una contro l'altra, non sarebbe mai stato possibile per loro avere le stesse idee o la stessa volontà, tanto meno essere realmente dalla stessa parte. Fino a quel momento non aveva imparato nulla dall'esperienza di Sunset e di Trixie, sotto quel punto di vista molto simili a lei, ma adesso finalmente vede cosa le avevano sempre cercato di spiegare

Sabrina “Ma la mia promessa è ancora valida. Appena troverò un modo di farti tornare ad Equestria, te lo farò sapere immediatamente. Forse non mi perdonerai, ma voglio fare almeno questo per te... riportarti a casa tua, dove è giusto che tu stia”

Adagio, chiudendo gli occhi “... e allora cosa aspetti?” indica la porta “Fila dai tuoi amici e salva la nostra terra, stupida di una principessa! Solo voi potete farlo, ed io... io...” apre gli occhi, ormai lucidi ed annebbiati “Io credo in voi, maledizione! E se c'è qualcuno che può fare da guida per sconfiggere i Polimorfi, quella sei tu!” singhiozza “ Quindi farai meglio ad imparare ad usare le tue dannate ali e la tua dannata magia, oppure io...”

La Sirena si interrompe per colpa dei singhiozzi, lasciando Sabrina, Sunset e Trixie di stucco. L'alicorno non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da parte sua, tanto meno le sue due amiche. Ma non può che essere felice di essere riuscita a convincerla delle sue intenzioni, di averle fatto finalmente capire che ciò che le ha sempre detto le veniva dal cuore, quindi le si avvicina e la stringe in un abbraccio

Adagio, cercando di smettere di singhiozzare “Mi dispiace Twilight... di essere stata così crudele con te... in fondo ho sempre saputo che la colpa non era tua, ma... ma...”

Sabrina “Non fare così, Adagio... non c'è nulla per cui piangere. Se la colpa è di qualcuno, è dei Polimorfi. Gliela faremo pagare per tutto ciò che ci hanno fatto... e per tutti quelli che ci hanno portato via”

Adagio sorridendo “Ne sono certa” cerca di ricomporsi “Adesso, seriamente, fila dalle tue amiche. Ti staranno aspettando per esercitarvi”

Sabrina “Vado subito!” lascia la Sirena e si lancia fuori dall'aula, ma si ferma “Oh, Adagio, un'ultima cosa... grazie di cuore, amica mia!”

Adagio, felice ma imbarazzata “Adesso non calcare troppo lo zoccolo. Muoviti, prima che queste parole melense mi facciano cambiare idea di nuovo”

L'alicorno preferisce non prendere le parole di Adagio alla leggere e continua per la sua strada, mentre Adagio e Trixie le si avvicinano euforiche per le sue parole

Trixie “Adagio, sei stata grande! Sapevamo che alla fine avresti cambiato idea su di lei!”

Sunset “È vero. E scommetto di sapere perché lo hai fatto...”

Adagio “... nessuno prima di voi e di lei era mai stato così gentile con noi in maniera sincera... chiunque ci conosceva, aveva paura del nostro potere o era attratto dal nostro aspetto e dal nostro corpo... voi tre invece siete andate oltre. E Twilight... per un po' sono stata convinta che le sue intenzioni di farmi tornare ad Equestria fossero solo parole al vento per tenermi buona, così come le sue scuse per quello che è successo ad Aria e Sonata, ma adesso sono sicura che le pensa veramente. Era solo che...”

Sunset e Trixie “Che non la volevi ascoltare”

Trixie “Nessuno lo fa la mai, almeno all'inizio. E poi, come noi, finisce per pentirsene”

Adagio “È vero... credo di dover riconsiderare un po' di cose. Adesso andiamo, Astro e gli altri Cristallomanti avranno bisogno di aiuto per la nuova Anti-Corruzione. Non lascerò certo che dei sacchi di pulci creino una Cristalloneria meglio di me!”

Mentre il trio si dirige alla loro casa con ritrovata forza di volontà, Adagio fa ciò che raramente le era capitato di fare in quel periodo. Sorride. Sorride pensando che dopo millenni di ricerca è riuscita a trovare il modo perché altri si fidino di lei e soprattutto per lei di fidarsi di loro

Adagio \Aria, Sonata, ragazze mie... se foste qui anche voi, sarebbe tutto perfetto...\

 

Dopo una buona decina di minuti, Sabrina raggiunge finalmente il suo gruppo di amici fuori dalla scuola. Ha ancora in mente le parole di Adagio e non può non essere felice

Discord “Finalmente, ce ne hai messo di tempo! Dov'eri finita?” nota il suo volto sereno “E cos'è quella faccia?”

Sabrina “Eh? La mia faccia? Oh, nulla, diciamo che è... una sorpresa! Una sorpresa che scoprirete da soli!”

Diana “Sapete, non credo che dopo trenta capitoli ci sia più bisogno di dirlo, ma... io ADORO le sorprese! Anche se da come ne parli è più una caccia al tesoro! C'è qualche indizio da scoprire?”

Sabrina “No Pinkie, è solo una cosa che vedrete presto tutti quanti, almeno spero”

Diana “Una cosa che vedremo presto... ah, la sveglia! No... il letto! Nonono! È definitivamente l'alba! Aspetta... come cerchiamo un indizio nell'alba? Dobbiamo mica arrivare fino in Giappone?”

Discord “Pinkie, sai bene che solitamente apprezzo certe insensatezze, ma adesso non è il momento. Dobbiamo andare a farvi esercitare un po'. E comunque, per essere precisi, è questo il trentesimo” magicamente spuntano un elmetto militare sulla sua testa ed un fischietto al suo collo “Bene truppa, da adesso inizia il vostro allenamento speciale al controllo delle super-abilità da normo-pony! Il primo esercizio è molto semplice, dovrete raggiungere a piedi o in volo la radura di cui parlavamo prima! So che vi sembra lontana, so qualcuno di voi crede di non potercela fare” fissa Chiara con sguardo accusatorio ”Ma voglio che sappiate che io credo in voi, e credo che siate in grado di fare qualsiasi cosa se solo lo volete! E adesso forza, al galoppo!”

Discord lancia quindi una magia di invisibilità perché nessuno di loro possa essere visto durante il tragitto e per primo parte verso di essa

Barbara “Sarebbe fantastico farlo... se solo avessimo idea di dove sia, questa radura!”

Sentendo ciò, il draconequus si ferma all'improvviso e fissa con aria furiosa la pegaso

Discord “No, dai, dillo che ti piace rovinare i miei momenti epici! Voglio sentirtelo dire!”

Barbara strafottente “Beh, forse un po' si!”

Discord “Lo sospettavo... bene, la coordinate che dovete raggiungere sono queste!”

Con un gesto della mano, Discord invia alle menti di tutti e sette i ragazzi l'esatta locazione del boschetto. Dopo di che, si rimette in posizione di partenza alla guida di una piccola automobile da corsa

Discord “Adesso non avete più scuse. Cercate di restare dietro di me dietro, così posso misurare la vostra velocità. Pronti... via!”

Non appena lui parte, il gruppetto lo segue senza troppi problemi, chi con le ali in volo e chi senza a terra, riuscendo a stare al suo passo. Nonostante ad Equestria non fossero mai state troppo veloci, persino Loretta e Chiara riescono a raggiungere facilmente un'altissima velocità, sia la prima in corsa che la seconda in volo. Grazie al tachimetro, Discord può ben capire che in quel momento le ragazze stanno correndo all'impressionante velocità di 40 km/h. I muscoli sviluppati da equino messi su un corpo umano stanno veramente mostrando il loro potenziale. Inoltre, nonostante la grande velocità, riescono grazie alla sua magia caotica ad affrontare tutte le curve senza problemi, come se stessero percorrendo un enorme rettilineo

Discord “Bene, benissimo! Adesso accelero, se non riuscite a starmi dietro non sforzatevi troppo!”

Premendo sull'acceleratore, Discord raggiunge la velocità di 65 km/h, e sono proprio le due ragazze più lente a restare indietro. Diana e Sabrina, invece, riescono ancora a seguirlo, ma cominciano a dare i primi segni di fatica.

Discord “Ok, bene, ora ancora più veloci!”

Dando ancora più gas e raggiungendo il limite del piccolo veicolo, il draconequus riesce a staccare la rosa e l'alicorno, mentre Francesco, Jackie e Barbara continuano a stargli dietro senza problemi

Discord “Grandissimo! Siamo arrivati a 90 km/h!”

Jackie “Mi sento così libera! Tutta questa velocità, il vento in faccia, è stupendo!”

Barbara “Ma dai, per così poco? Io sono sicura di poter accelerare ancora!”

Francesco “E io sono sicuro di poterlo fare anche più di te!”

Jackie “Ma per favore, pensate di potermi stare dietro? HA!”

Mettendo ancora più decisione nel passo, Jackie stacca sia il draconequus al volante che la pegaso ed il generale, che si scambiano uno sguardo di sfida

Francesco, accelerando anche lui “Non mi farò certo battere!”

Barbara velocizzando il volo “Arriverò io per prima!”

Nonostante lo scatto di Jackie sia stato improvviso, Francesco e Barbara riescono anch'essi a distanziare Discord ed a raggiungerla in fretta e molto facilmente. Nonostante in teoria la pegaso dovesse essere più veloce, il corpo umano meno aerodinamico la sta rallentando, ma il suo desiderio di vittoria resta invariato. I tre sono testa a testa e si scambiano prima una, poi l'altro e poi ancora l'altra il primo posto

Finalmente, in lontananza, vedono la radura da raggiungere, cosa che gli fa ardere ancora di più il desiderio di vincere. Francesco sistema rapidamente i suoi occhiali da sole, barbara stringe le ali ed Applejack fissa in testa il suo cappello texano, tutto per darsi la carica negli ultimi metri di corsa. Purtroppo, però, si rendono conto dell'ovvio quando ormai è troppo tardi

Francesco “Ma come facciamo a fermarci?”

Le parole del generale fanno venire un groppo alla gola di tutti e tre, come come un solo uomo tentano di arrestare la loro inumana andatura puntando i piedi per frenare ed usando le ali come se fossero dei paracadute, ma è ormai troppo tardi. I due corridori inciampano sul terreno che il loro stesso tentativo di salvarsi ha sollevato, andando a scontrarsi l'uno con l'altro e travolgendo anche l'aviatrice nella ruzzolata. Per loro fortuna non vanno troppo lontani, grazie soprattutto ad un albero che arresta la loro involontaria avanzata in modo però piuttosto brusco

Poco dopo di loro arriva anche Discord, seguito dalle restanti quattro ragazze che si è fermato ad aspettare. Ciò che si trovano davanti però non sono i loro tre amici, bensì un agglomerato di tre ragazzi attorcigliati tra di loro nella maniera più improbabile, tra gambe sopra le spalle ed ali intricate in mezzo ad esse

Discord travestito da annunciatore televisivo “Bene, questa è la fine della prima lezione su come diventare degli stuntman, ossia il modo in cui affrontare le cadute. Cosa avete da dirci, in proposito?”

Jackie, Francesco e Barbara, mentre la loro testa prova a smettere di girare e il dolore cerca di passare, si scambiano uno sguardo e rispondono in coro

Jackie, Francesco e Barbara “È stato fantastico!”

Discord divertito “Hehe! Non avevo dubbi!” rivolto a tutti “Bene! Da adesso fino a stasera, avete tutta quest'area libera per esercitarvi all'uso dei vostri nuovi corpi! Fate tutto ciò che vi viene più spontaneo e, soprattutto, divertitevi a farlo! Più è divertente, più è facile da imparare!”

Lanciando una magia di invisibilità in attesa dell'arrivo del gruppo di Paolo e dei Costrutti, Discord sancisce l'inizio delle attività di allenamento. Cos'altro possono fare i sette ragazzi, quindi, se non dargli ascolto?

 

Dopo un intero pomeriggio passato ad allenare i loro poteri, tra alberi caduti per via dei calci troppo potenti di Jackie, rami incastrati in mezzo a qualche ala e raggi magici impazziti che se non hanno polverizzato qualcuno è stato solo un miracolo, c'è anche stato il tempo per qualche intermezzo di pausa, come la mezz'ora di insulti a Discord da parte di Paolo e delle Crusaders per essere stati abbandonati indietro

E adesso, Loretta è quasi arrivata a casa, con una sensazione mai provata prima. Per la prima volta è stata lei ad insegnare qualcosa sulla magia a Sabrina, cosa che è stata anche fin troppo facile da notare, ma non è per quello che è felice. Ovviamente non ha mancato di dirgli come si sentiva a farle da insegnante e di come le sembrasse strano, ma Sabrina le ha detto una cosa che non aveva mai sospettato. Nonostante ad Equestria Rarity non facesse grande uso della magia, Twilight era comunque solita osservarla ed annotarsi tutto ciò che l'amica era in grado di fare, per imparare più che poteva anche da lei. Una piccola rivelazione che l'alicorno non trovava importante, ma che per lei invece è stata fonte di imbarazzo e di lusinghe. Adesso, nulla potrebbe rovinargli la giornata

O almeno è ciò che crede

Loretta gioiosa “Sono tornata!”

Non sentendo nessuna risposta, la ragazza è anche più tranquilla, sicura che il padre sia già andato a dormire. Ma un rumore nella cucina gli fa capire che si sta sbagliando, l'apertura del frigorifero e la sua chiusura particolarmente forzata

Loretta “...papà? Sei tu?”

Claudio “Oh... si, tesoro, sono... sono io...”

La giovane, sentendo qualcosa di strano nella voce dell'uomo, si avvia in cucina per vedere cosa sta succedendo. Lo spettacolo che ha davanti, però, la pietrifica. Il padre è seduto sulla sedia, stravaccato come se fosse sul divano e circondato da cinque o sei bottiglie vuote di birra, mentre ne tiene un'altra ancora mezza piena tra le mani. E ciò che sentiva di strano nella sua voce è il fatto che sia alticcia per la sbronza

Claudio “Shei... shei rincashata molto tardi, molto...”

Loretta “S-si... ero da una mia compagna di scuola a... a ripassare per domani... abbiamo una verifica, sai, e volevo essere pronta...”

Claudio “Oh, da una tua amica... ma certo...” getta violentemente la bottiglia sul tavolo, spaccandola e terrorizzando Loretta “Mi hai presho forshe per un idiota?! Sho benisshimo che cosha shei andata a fare tu oggi... come si chiama?! EH!? Voglio shapere il nome di queshto... queshto shtronzo che shi fa mia figlia shenza che io ne shappia nulla!”

Loretta “N-No, papà! Ti sbagli, non c'è nessun ragazzo dietro! Te lo... te lo giuro!”

Claudio furibondo “Non oshare prendermi in giro in queshto modo!”

L'uomo, senza più aggiungere altro, si alza dal tavolo ed afferra la ragazza per i capelli. Ma mentre dentro la casa c'è un gran trambusto, fuori, per strada, non si sente nulla. Solo dopo qualche minuti, una lieve pioggerella inizia a bagnare le strade della città. Forse e più di quello, un vero e proprio temporale con tanto di lampi, ma rimane comunque una cosa da nulla se paragonato alla burrasca all'interno di casa Diamante

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Finalmente la settimana scorsa ho finito gli esami di maturità, ed adesso si riprende a pieno regime! Il che significa... nulla, in realtà, pubblicherò capitoli penso con la solita andatura mooolto lenta e probabilmente per alcuni di voi noiosa, ma non si sa mai che in questa bella estate non cambi qualcosa. In ogni caso, spero che il capitolo per voi non risulti troppo “confusionario” o con troppe cose, ma anche a rileggerlo è esattamente così che volevo venisse fuori. Detto ciò, come al solito, alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 31
*** 31 - Vendetta ***


È una nuova mattina in città. Gli studenti iniziando tutti a svegliarsi per prepararsi alla scuola, la maggior parte ancora nel dormiveglia che cercano di riprendersi. Ma non i ragazzi della 3 EM. Loro, non appena aperti gli occhi, hanno sentito tutti come una stretta al cuore, una orrenda sensazione di inquietudine e di dolore quasi fisico. Si alzano di fretta e fanno tutto ciò che devono il più velocemente possibile, intenzionati a raggiungere in fretta i loro amici. Sentono nel profondo che è successo qualcosa di grave

I ragazzi di Equestria sono quasi tutti radunati nella loro classe, aspettando solo l'arrivo di Loretta per poter essere al completo, ma per qualche motivo sta facendo tardi. Sono già le otto e mezza passate e solitamente lei non arriva in ritardo e, per quanto non sia una cosa troppo grave, i suoi sei amici sono irrequieti per la brutta sensazione del risveglio, benché cercano di spiegarsi tutto

Jackie “Secondo me ha solo perso il bus”

Francesco “Ma si, infatti... o magari non lo ha perso, ma è rimasta bloccata nel traffico”

Chiara “Sono sicura che non è nulla...”

Le Crusaders e Paolo, invece, non riescono a capire il motivi di tanta agitazione da parte loro

Paolo confuso “Ragazzi, ma che avete? È solo un po' di ritardo. Magari sta testando i suoi poteri a casa e si è distratta”

Barbara irritata “Ma che razza di professore è uno che giustifica il ritardo dei suoi alunni?!”

Sabrina “Rainbow! Calmati! Spike ha ragione, può anche essere solo quello!”

Diana drizzando le orecchie “Oh, sento dei passi in corridoio!”

Come lei, anche gli altri iniziano a sentire qualcuno che si avvicina alla classe, e si mettono subito in attesa davanti alla porta. Loretta è finalmente arrivata, con indosso un paio di occhiali da sole molto spessi ed un cappuccio che le copre buona parte del volto. Appena entra, i suoi amici tirano un piccolo sospiro di sollievo, ma non le dicono nulla di come si erano messi ansia, in quel momento gli sembra solo stupido

Barbara “Beh, finalmente sei arrivata! Aspettavamo solo te per ricominciare con le nostre “lezioni””

Loretta atona “Si, scusate...”

Dette quelle poche parole, la ragazza passa in mezzo ai suoi amici e si siede al primo banco che trova, per poi bloccarsi. Quel suo modo di fare ed il suo tono di voce fanno allertare nuovamente i suoi amici, questa volta includendo anche Paolo e le Crusaders. È palese che ci sia qualcosa non vada

Sabrina con cautela “Rarity... che cos'hai?”

La prima reazione che Loretta sente di fare è quella di non dire nulla di ciò che è successo la sera prima, ma subito le ritornano in mente tutto ciò che si sono detti dopo aver recuperato l'Elemento della Risata. Se si erano raccontati tutto quella volta, allora devono continuare a farlo. Per cui, prende il coraggio a due mani, stringe i pugni e inizia a raccontare

Loretta “Ieri sera sono tornata a casa, ero felice del pomeriggio che avevamo passato. Quando sono entrata, ho sentito dei rumori venire dalla cucina. Sono andata a vedere e... ho visto m-mio padre. Era ubriaco, come già vi avevo detto, ma quando mi ha vista ha iniziato a farneticare che ero in ritardo per colpa di un ragazzo. Io gli ho detto che non era così, ma lui... lui non mi ha creduto e... e poi...”

I suoi amici in piedi si scambiano uno sguardo di stupore e di preoccupazione, immaginando cosa sia successo anche senza che lei riesca a dirlo. Sabrina si avvicina al viso dell'amica con le mani, per provare a togliergli gli occhiali. Loretta non prova nemmeno a fermarla, si limita solo a tremare ed a mordersi le labbra. Una volta tolti, Sabrina può vedere preoccupata che il suo occhio sinistro è nero e gonfio, ma vede anche che sotto al velo che le copre il resto del viso anche la guancia si è piuttosto gonfiata. Il resto di loro si mette al fianco di Twilight e vede che cosa il padre le ha fatto

Loretta con voce strozzata “Io non ce la faccio più... non ce la faccio più...”

Dette quelle poche parole, si piega sulle sue braccia e comincia a piangere in silenzio. Chiara le si siede accanto e la abbraccia, attonita, mentre Sabrina e Diana restano impietrite. Gemma, nel vedere che cosa le è successo, si allontana ed esce dall'aula in direzione del bagno, seguita dalle due amiche. Il volto dei restanti quattro, ossia Paolo, Jackie, Francesco e Barbara, si rabbuia e mostra chiari segni di ferocia sia negli occhi sgranati che nei denti stretti. I quattro si fanno da parte e si riuniscono dall'altra parte dell'aula, senza dirsi nulla per qualche secondo. Poi è Jackie, furiosa come gli altri, che inizia a parlare

Jackie “Questo... questo è orribile... ma non si rende conto di ciò che fa? Perché continua ad ubriacarsi se poi riduce Rarity in queste condizioni...”

Il professore, vedendo che non ne sanno nulla, gli spiega una parte di quella storia di cui Discord li ha messi al corrente tempo addietro

Paolo “Ti sbagli, Applejack. Quello stronzo si rende perfettamente conto di ciò che fa, usa solo la scusa di essere brillo per evitare che Rarity faccia qualcosa. È stato Discord a scoprirlo quando gli ha letto nel pensiero”

L'espressione del trio passa da una sconvolta ad un ancora più iraconda

Jackie “Ok, è troppo! Io quel bastardo lo rovino!”

Barbara “Non avrebbe mai dovuto farlo, maledizione!”

Francesco “Se gli metto le mani addosso, non so se ne esce vivo!”

Nonostante siano tutti collerici, però, Paolo deve cercare di calmare gli animi, anche se è d'accordo con le loro parole

Paolo “Ragazzi, non possiamo fargli del male... è pure sempre suo padre... anche se... come diavolo fa un padre a ridurre così sua figlia?!”

Barbara “”Non possiamo fargli del male” un cazzo! Ce l'avrà anche chiesto Rarity di non fare nulla quando ce ne ha parlato la prima volta, ma non si merita la sua compassione! Lei non sa tutta la storia!”

Paolo “E se lo denunciassimo? Loretta potrebbe fare da testimone, no?”

Jackie “Non servirebbe a nulla, Loretta non andrebbe contro suo padre. È l'unico membro della sua famiglia di questa dimensione che le resta...”

Francesco pensieroso “Aspettate, Spike ha ragione... non possiamo pestarlo, andremmo anche noi nei casini...”

Barbara “Quindi non vuoi fare nulla?!”

Francesco sogghignante “Non ho detto questo... ci sono altri modi per farlo smettere per sempre”

Il sorriso malvagio del ragazzo fanno incuriosire il trio

Barbara “Che hai in mente?”

Francesco “Potremmo andare a casa sua e chiedergli di smetterla di fare certe cose. E con chiedergli, intendo farglielo capire molto chiaramente”

Jackie “Vuoi minacciarlo? Non è la stessa cosa che pestarlo?”

Francesco “Non proprio. Se lo menassimo io ed Applejack, ma anche solo Rainbow, si vedrebbe quello che abbiamo fatto e potrebbe denunciarci in ospedale. Ma se lo minacciamo e lo facciamo bene, quel codardo ci penserà bene prima di toccare di nuovo la nostra amica e di dire qualcosa alla polizia”

Paolo “E se non fosse così codardo?”

Diana “Lo è”

La ragazza si è avvicinata di soppiatto alle loro spalle assieme a Sabrina, ma è diversa dal solito. I suoi capelli sono del tutto lisci e privi di lucentezza, come hanno avuto alcune volte modo di vedere in passato ad Equestria

Diana “Un uomo che si nasconde dietro un vizio come quello dell'ubriacatura per fare ciò che vuole con la figlia è sicuramente un vigliacco. Non rischierebbe mai di finire in prigione per denunciare e giustificare un atto intimidatorio in tribunale, soprattutto se significasse rivelare ciò che fa a Rarity. E sono sicura che farebbe esattamente come gli dite, se usate le vostre abilità”

Sabrina “Inoltre, io e Pinkie vi appoggiamo appieno. Abbiamo sentito quello che ha detto Spike su di lui, che finge tutto quanto. Meriterebbe di finire dietro le sbarre per sempre, ma visto che non possiamo... allora andiamo e facciamolo. Non voglio mai più vedere Rarity in questo stato”

I ragazzi si voltano verso Loretta, che ancora non ha smesso di piangere da quando si sono allontanati. Chiara è ancora stretta a lei, con un accenno di rabbia sul volto che però cerca di nascondere per timidezza

Paolo “Allora, se ne siete sicuri, andate pure. Avremmo fatto qualcosa anche noi, ma...”

Jackie “Lo so, non volevate intromettervi. Andremo a fargli una visitina, ma solo noi tre” indica se stessa, Francesco e Barbara “Altrimenti Rarity capirebbe che qualcosa non va. Voi state qui e cercate di farla stare meglio”

Diana sospirando “Verrei anche io, ma hai ragione. Resteremo qui”

Francesco “Qualcuno sa il suo indirizzo?”

Paolo “Chiedete a Discord, dovrebbe essere giù alle macchinette. Io avvertirò le Crusaders quando rientrano di cosa state facendo... e tra una decina di minuti lo diremo anche a Rarity e Fluttershy. Non vorrei tenerle all'oscuro, ma Rarity vi fermerebbe di certo”

Il trio gli annuisce ed esce dall'aula, con sguardo minaccioso ed intenzioni altrettanto oscure. Prima di incamminarsi, però, sentono dei lamenti provenire dal bagno in fondo al corridoio. SI avvicinano di qualche passo e riconoscono la voce di Gemma, in lacrime

Gemma furiosa e singhiozzante “Quell'umano... è... è un mostro...” singhiozza “Non può passarla liscia... non è giusto, maledizione...”

La determinazione del trio, sentendo la sorellina dell'amica disperarsi, non fa che aumentare. A denti e pugni stretti, si incamminano con passo veloce al pian terreno, ora non più sicuri che il padre di Loretta ne uscirà con tutte le ossa intere

 

Discord è appoggiato al muro, mangiando tranquillamente un pacco di patatine preso dal distributore al suo fianco, quando vede arrivare i tre ragazzi con un'espressione strana in volto avvicinarsi a lui. Sembrano essere sul punto di esplodere dalla rabbia, per questo cerca di calmare i loro animi

Discord, agitando le patatine “Ragazzi, avete visto che roba? Patatine alla mela! Questa dimensione è geniale! Dovresti provare a venderle anche tu, Applejack cara, scommetto che faresti affari d'oro!”

Jackie seria “Non siamo molto in vena di scherzare”

Vedendoli ed ascoltandoli, il draconequus si sorprende non poco. Il giorno prima sembravano divertiti e rilassati, adesso invece sembrano delle altre persone

Discord, tirando in aria una patatina e sospirando “Ok, sentiamo, che cos'è successo?”

Barbara “Il padre di Rarity l'ha picchiata! Di nuovo!”

Lo Spirito del Caos quasi si strozza, mentre le parole della pegaso e i ricordi di quell'uomo gli arrivano tutte insieme in mente

Discord atono “... ah si, eh?”

Francesco “E Spike ci ha detto tutto sul fatto che finge di essere ubriaco”

Discord, osservandoli uno ad uno “E che vorreste fare, sentiamo?”

Jackie, Barbara e Francesco “Farlo smettere”

Discord, scostandosi dal muro “Come ho già detto a Spike ed alle altre, lui resta pur sempre suo padre. Immagino che Rarity ci starebbe male se lo perdesse, non credete?”

Jackie “Non vogliamo mica ammazzarlo! Vogliamo solo fargli capire che se lo farà ancora, ci penseremo noi a vendicare Rarity. Tutto qui”

Il draconequus, nuovamente, passa in rassegna i loro sguardi furiosi e determinati, sospirando nostalgico

Discord “Sapete, siete davvero cambiati. Non so se è stata la conquista di Equestria o l'aria che tira in questo mondo, ma so che voi tre un tempo non avreste mai pensato di arrivare a tanto, neanche per un motivo come questo. Avreste usato la Magia dell'Amicizia, o comunque trovato un'altra soluzione”

Barbara “Discord, ti prego, vuoi tirare fuori adesso un discorso del genere? Neanche tu sei più lo stesso, se stiamo a vedere i fatti. E non ti si può biasimare, dopo sedici anni passati a vedere e sentire cose orribili nessuno sarebbe più lo stesso”

Jackie “Ed anche noi ci siamo dovuti adattare. Da una parte abbiamo Equestria, invasa dai Polimorfi, che hanno decimato i suoi abitanti e da cui siamo stati costretti a scappare per salvarci. Dall'altra questo mondo, uno schifo di casino, in cui dovunque ti giri ci sono omicidi, furti, stupri... le nostre famiglie... e altro ancora”

Francesco “Da quando abbiamo recuperato i ricordi, ci siamo come divisi in due parti. La prima è legata alla nostra anima, che viene da Equestria. È sconfitta, umiliata, ha perso fin troppe cose e desidera giustamente vendetta. L'altra è la nostra mente abituata a questa dimensione, dove per sopravvivere devi diventare duro di cuore o rischi di soffrire come un cane”

Discord “Avete ragione, me ne rendo conto. E purtroppo è tutto necessario per scontrarci con i Polimorfi... credo che dovremo tutti meditare sulla cosa”

Jackie “Si, lo faremo, ma intanto piantala di distrarci e dacci l'indirizzo di Rarity”

Il draconequus resta interdetto dalle parole di Jackie. Credeva di ingannare lei come i due compagni con un piccolo cambio di discorso filosofico, ma non ha funzionato

Discord “Speravo ve ne dimenticaste... immagino che non ve ne andrete senza, giusto?”

Francesco “Indovinato”

Discord sbuffando “Spero di non dovermene pentire... ho già fermato Sweetie Belle dall'andarci, anche se lei non credo si sarebbe trattenuta”

Jackie “Noi lo faremo, stai tranquillo. Hai la nostra parola”

Volendosi fidare della promessa, Discord poggia due dita sulla sua testa e la punta verso il trio, passandogli in questo modo la posizione della casa

Discord “Vi darò anche l'invisibilità di ieri, così non vi vedrà nessuno finché non sarete li”

Questa volta il draconequus schiocca le dita per lanciare l'incantesimo, ricoprendoli con un velo di luce che non permette a nessuno se non ai presenti di vederli

Barbara “Grazie. Forza, adesso andiamo”

Discord “Prima ditemi una cosa... Rarity almeno lo sa?”

Francesco in posizione di partenza “Lo saprà mentre saremo li”

I ragazzi sfruttano la loro forza equina nelle gambe e si fiondano fuori dall'edificio ad una velocità altissima, senza che nessuno veda nulla se non la porta che si apre, mentre Discord si rimette tranquillamente a mangiare patatine aspettando l'evolversi degli eventi

 

Anche senza l'immagine mentale del luogo datagli da Discord, i tre ragazzi conoscono bene l'indirizzo e l'area in cui si trova. È praticamente la periferia della città, la parte più lontana del luogo in cui abitano, nonché luogo in cui il comunque basso tasso di criminalità si concentra. Ci mettono solo un paio di minuti ad arrivare davanti a casa Diamante, con la sicurezza che l'uomo sia in casa per via della macchina parcheggiata in cortile

Francesco sistemandosi gli occhiali “Pronte? Dovremo fare un po' la parte dei cattivi, stavolta”

Jackie “A me sta bene”

Francesco “Ok. Lasciate parlare me, mi sono rimaste un po' le minacce da interrogatorio di quando ero Generale”

Barbara “Ottimo! Ehm, credete dovremmo evocare anche i nostri Costrutti?”

Jackie “No, attirerebbero l'attenzione” sbatte un pugno sul palmo della mano “E non sono necessari”

Barbara “Hehe... hai ragione. Vai pure!”

Il ragazzo suona il campanello ed aspetta qualche secondo, fino a quando una voce maschile da dietro la porta non gli parla. Presumono subito si tratti dell'uomo che cercano, e sentendo la sua voce gli sale subito un po' di rabbia

Claudio “Chi siete?”

Francesco, cercando di trattenersi “Salve, siamo venuti a prendere Loretta. Dovevamo andare a scuola insieme ma abbiamo fatto tardi, c'è ancora o è già andata?”

Vedendoli attraverso lo spioncino della porta e sentendoli parlare della figlia, prende fiducia negli estranei capendo che sono suoi compagni di scuola e gli apre per parlargli faccia a faccia

Claudio “Mi dispiace, è uscita alla solita ora oggi ed ha preso il bus”

Jackie irritata “Si, lo sappiamo bene”

Claudio confuso “... come lo sapete?”

Barbara “È venuta a scuola con un occhio nero e dei lividi sul resto della faccia, e crediamo anche di sapere chi è stato”

L'uomo sa bene che stanno parlando di lui, ma cerca di fingere di non saperne nulla

Claudio arrabbiato “Mi state dicendo che hanno picchiato mia figlia?! Chi è quel bastardo?!”

Francesco “Ce lo abbiamo davanti”

Claudio mostra subito una faccia sorpresa, sgranando gli occhi

Claudio “Come... non crederete mica che sia stato io? Non potrei mai!”

Jackie furiosa “Non raccontarci balle! Sappiamo bene che sei stato tu! Rarity ci ha detto tutto di ieri sera!”

Claudio “Ieri sera? Ma se io ieri sera non ero neanche a casa! Ero uscito con dei miei amici e siamo andati a bere da qualche parte, poi mi devo essere ubriacato e mi sono ritrovato stamattina nel mio letto”

Francesco, avvicinandosi alla porta “Così usi anche con noi la stronzata dell'ubriaco, eh? Beh, se la mettiamo in questo modo... “ assume un tono minaccioso ”Credo che anche io per i prossimi minuti sarò molto, molto ubriaco!”

Vedendo come le cose si stanno mettendo l'uomo crede sia meglio tagliare corto. Nonostante siano solo dei ragazzi non vuole far nulla per mettersi nei guai, ma da come sono determinati capisce bene che sanno tutto

Claudio “Sentite, non so che cosa stiate pensando, ma io con questa storia non c'entro nulla. Se scoprite davvero chi è quel bastardo che ha picchiato mia figlia allora venite a dirmelo” cerca di chiudere la porta ”Io intanto denuncerò la cosa e poi mi metterò a...”

Prima che possa chiudere l'entrata del tutto, Francesco la blocca con un piede

Francesco “Sai, ho i miei dubbi che denunceresti qualcosa che tu stesso hai fatto”

Claudio “Che cosa stai facendo? Leva subito il piede!”

Il ragazzo non è per niente spaventato, ma guardando dentro la casa ha visto attraverso una porta a vetri che il giardino sul retro si affaccia sulla strada della via seguente. Per cui, toglie il blocco alla porta in modo che riesca a chiuderla e si rivolge alle ragazze

Francesco “Rainbow, prendi Applejack e vola nel giardino che hanno dietro casa. Potrebbe scappare da li, dobbiamo circondarlo”

Barbara “Capito”

Barbara espande le ali e prende per le braccia Jackie, alzandosi rapidamente in volo e fiondandosi dall'altra parte dell'abitazione. Francesco, invece, si occupa dell'entrata principale. Senza neanche tendere troppo il braccio, scaglia un diretto sulla porta e la sfonda facendo passare solo il braccio al suo interno. Può chiaramente sentire la voce di Claudio, spaventato a morte da ciò che è appena successo. Non volendo fare più danni di quelli, piega il braccio sulla maniglia ed apre la porta dall'interno. Fa quindi sgusciare il braccio fuori dal buco e si incammina a passo lento verso Claudio, che comincia ad indietreggiare

Claudio terrorizzato “Come cazzo hai fatto?!”

Francesco “Semplice. Ho fatto così!”

Per dimostrare la sua forza, il ragazzo colpisce con un pugno il muro della casa alla sua sinistra, non trapassandolo ma comunque crepandolo e lasciando un segno profondo nel cemento. Quella potenza spaventa terribilmente l'uomo, che per cercare di scappare alle grinfie del ragazzo cerca subito di scappare verso il retro. Ma quando vede attraverso la porta a vetri, vede le due ragazze che prima erano dall'altro lato della casa arrivate chissà come in giardino. Jackie si avvicina e con un calcio manda in frantumi l'intera porta, riuscendo grazie al controllo spiegatogli dalla sorella a far cadere a terra i pezzi di vetro senza scagliarli da nessuna parte. Sentendosi ora con l'acqua alla gola per la potenza dei due ragazzi, cade a terra mentre indietreggia e cerca di arrampicarsi sulle scale tremando come una foglia. Ma anche quella via gli viene preclusa quando Barbara si scaglia in volo a metà della rampa per evitare che possa proseguire. Senza più via di scampo e sdraiato sulle scale, Francesco gli si avvicina, si toglie gli occhiali da sole e lo guarda dritto negli occhi, furente come non mai

Francesco “Ora stammi bene a sentire, perché non te lo ripeteremo. Non vogliamo mai più che la nostra amica soffra per colpa tua. E non cercare di accampare scuse perché sappiamo benissimo che sei tu il figlio di puttana che le ha fatto del male. Io d'ora in poi ti riterrò personalmente responsabile per ogni minimo livido, per ogni capello strappato o per ogni lacrima che Loretta verserà. Vedi che cosa abbiamo fatto alla porta ed al muro?” scaglia un pugno proprio a fianco della testa dell'uomo, sfondando e trapassando uno scalino “Beh, non è NULLA rispetto a quello che farò alle tue ossa se sapremo che le hai fatto qualcosa! È chiaro?!”

L'uomo resta in silenzio, cercando di farsi scudo con le mani, mentre con lo sguardo si perde nella sua mente, sconvolta da ciò che sta accadendo

 

A scuola, nel frattempo, il quarto d'ora pattuito con i ragazzi è scaduto e, cosa ben più importante, Loretta si è calmata da un po'. É ancora distrutta ma ha smesso di piangere, mentre la sorella rientrata in classe la abbraccia

Loretta “Mi dispiace di avervi fatto preoccupare in questo modo...”

Gemma “Tu non hai nulla di cui scusarti... la colpa è tutta di quell'uomo! Non capisco perché tu ti faccia trattare in questo modo...”

Loretta dispiaciuta “Perché lui resta pur sempre mio padre... è tutto ciò che mi resta, qui”

Gemma “Questo non è vero! Adesso ci sono io qui! Sono io la tua famiglia, non lui! Non devi continuare a farti fare del male da quell'infame solo perché hai paura di restare da sola, non sarà così! Tu sei tutto ciò che resta della nostra famiglia, e non voglio perderti in questo modo... non voglio...”

Mentre la sorella minore stringe l'abbraccio, Loretta si accorge delle sue parole. Lei ha davvero un'altra famiglia oltre a quella umana, ma ha sempre pensato di dover mantenere dei rapporti duraturi con tutti perché credeva che entrambe le famiglie fossero una sola. Ma il padre di li non ha nulla a che spartire con Gemma. E se Claudio è ciò che la sua famiglia umana ha da offrire, un alcolizzato che la picchia una sera no ed una si, perché dovrebbe voler scegliere di rimanere con lui se può andare con Gemma? Pensato questo, anche lei stringe l'abbraccio su di lei

Loretta “Si, hai ragione... anche tu sei tutto ciò che rimane della mia famiglia... mio padre mi ha solo rovinato la vita. Solo qui con voi mi sento felice!”

Chiara “Beh... anche noi siamo la vostra famiglia... non come tu e Sweetie ovviamente, ma più come Rainbow e Scootaloo. Siamo tutte quante legate...”

Loretta “E io non voglio spezzare questo legame, per niente al mondo”

Paolo sospirando sollevato “Meno male che la pensi così. Non avrai nulla in contrario a ciò che stanno facendo Francy, Applejack e Rainbow allora”

Loretta confusa “Perché? Che stanno facendo?”

Discord appena rientrato “Sono andati a casa, vogliono far capire a tuo padre che certe cose non si fanno. Nulla che riguardi il gonfiarlo di botte, me lo hanno assicurato. Ma sicuramente quello li passerà un brutto quarto d'ora”

Loretta spaventata “Aspetta... vuoi dirmi che sono andati a casa mia a minacciare mio padre?! Dobbiamo fermarli!”

Diana “Non vedo perché, in fondo si merita tutto ciò che gli faranno per mettergli paura, e probabilmente anche di più. Non dovresti preoccuparti troppo per lui”

Loretta “Non hai capito, non è di lui che mi preoccupo, ma di loro! Mio padre praticamente vive tra le armi, si porta sempre dietro una pistola per autodifesa e ne ha anche una nascosta in casa!”

Consci di ciò che potrebbe succedere, i presenti capiscono il reale pericolo di aver lasciato andare il trio ad occuparsi della questione

Sabrina preoccupata “Dobbiamo correre a casa tua ed assicurarci che stiano bene”

Discord “Stavolta vengo anche io... sapete, nel caso serva qualcosa di urgente”

Con uno schiocco di dita, Discord lancia lo stesso incantesimo di invisibilità di qualche minuto prima anche su se stesso e sulle quattro ragazze restanti, mentre Paolo e le Crusaders iniziano già a temere il peggio

 

Francesco, dato che ancora non ha ricevuto risposte dal padre di Loretta, è ancora chino su di lui in attesa

Francesco “Forse non mi hai capito del tutto... vuoi che ti dia una dimostrazione pratica?!”

Piega all'indietro un gomito pronto a sferrargli un pugno allo stomaco, ma capendo di essere in pericolo Claudio lo ferma

Claudio “A-Aspetta! Va bene, va bene, lo ammetto, ho fatto io quelle cose a Loretta!”

Francesco “Non è questo ciò che vogliamo sentire!”

Jackie “D'ora in poi devi lasciarla stare, o torneremo a farti visita e non ci andremo così leggeri!”

Claudio “Ok! Ok! Non le farò più nulla, lo giuro!”

Barbara sorridendo malevola “Starà parlando sul serio? Io fossi in te me ne assicurerei”

Francesco “Buona idea” piega nuovamente il gomito all'indietro, ma Claudio di nuovo lo ferma

Claudio spaventato “Nonono! Non lo fare! Avete la mia parola, non le accadrà più nulla! Ma vi prego, non fatemi del male...”

Francesco, una volta ottenuto ciò per cui erano venuti li, si alza dall'uomo e si rimette a posto gli occhiali

Francesco “Direi che può bastare. Per adesso, ovviamente. Se ci dovesse essere altro ci faremo vivi noi”

Jackie “Ah, e mi raccomando, tutto questo vale anche se dirai qualcosa a qualcuno di ciò che è appena successo”

Mentre il trio si allontana, Claudio si riprende e si arrabbia. Chi si credono di essere tre ragazzini per irrompere in casa sua, spaccare tutto ed andarsene come se nulla fosse? Si alza di scatto e si avvicina ad un comodino appena al fianco delle scale, apre il cassetto più in basso ed estrae ciò che nasconde li dentro quando non esce di casa, la sua pistola M9 personale. I ragazzi, sentendo il piccolo trambusto, si voltano e si vedono puntata l'arma contro, pietrificandosi sul posto

Claudio “Adesso i ruoli si sono invertiti, piccoli bastardelli”

Jackie alzando le mani “Hey... adesso non fare stupidaggini e metti giù quell'affare”

Claudio “Ah, quindi vorresti ancora darmi ordini? EH?” fa un piccolo scatto ed i ragazzi sobbalzano credendo che stia per sparare “Cos'è, avete ingoiato tutto il coraggio che avevate un attimo fa?”

La situazione è pessima, ma Francesco vede una via di fuga. Vede vicino al suo piede un punto di pressione che sarebbe in grado di colpire la mano di Claudio e lanciare via la pistola, anche se dovrà essere veloce se vuole riuscirci. E con una piccola distrazione forse il suo piano riuscirà

Francesco “Se ci spari, dovrai giustificare perché ci sono tre ragazzi morti in casa tua, te ne rendi conto?”

Claudio “Ho entrambe le porte, il muro ed uno scalino sfondati. Siete entrati in casa mia con la forza per derubarmi e distruggermi casa ed io mi sono difeso. Vi siete messi da soli nella merda”

Barbara “Sei solo un codardo! Noi volevamo solo aiutare la nostra amica!”

Claudio “Ah, già, Loretta... quando arriverà a casa, ce ne sarà anche per lei! Gli darò tutto ciò che si merita! Quella sgualdrina crede di poter vivere in casa mia a spese mie e di poter anche fare ciò che le pare?! Se l'è cercata!”

È il momento adatto, mentre l'uomo è distratto a parlare con Barbara e non gli da peso, Francesco alza rapidamente la gamba e tira un pestone per terra, riuscendo a beccare in pieno il punto di pressione giusto. Ma anche se viene scaraventata in aria, Claudio fa giusto in tempo a girare leggermente la M9 verso di lui ed a premere il grilletto, quel tanto che basta da far partire un proiettile. Il colpo arriva dritto in fronte al ragazzo, mentre le due amiche lanciano un grido di puro terrore nel sentire lo sparo e nel vedere dove il colpo è arrivato

Per sua fortuna, la velocità in corsa delle amiche non è troppo diversa dalla loro. Loretta era arrivata li giusto pochi attimi prima che il padre sparasse, ed ha materializzato una barriera magica davanti al trio perché fossero protetti da qualsiasi gesto insensato dell'uomo. Il proiettile ha si toccato la fronte del ragazzo, ma grazie alla protezione magica ha finito con il rimbalzarci contro ed è caduto semplicemente a terra. Francesco è immobile, terrorizzato dalla paura, ma barbara e Jackie riescono a farlo riprendere

Jackie “Francy! Per Celestia, stai bene?!”

Francesco impietrito “I-Io... io...”

Barbara sollevata “Non sei stato colpito! Meno male, credevo...”

Francesco riprendendosi “Che è successo?“ mette una mano in avanti e sente la barriera “È un incantesimo?”

Loretta “Si, il mio” il trio si volta e la vede furiosa “Ma che cosa credevate di fare?! Mio padre vende armi, credevate che non ne avesse in casa?! Siete stupidi?!”

Jackie intristita “Noi non ci avevamo neanche pensato... volevamo solo...”

Loretta non la fa nemmeno finire di parlare, semplicemente si lancia su loro tre e li abbraccia, piangendo per tutta la tensione accumulata

Loretta in lacrime “Siete così... così stupidi... potevate farvi male... o peggio...”

Claudio, anche se capisce sempre meno che cosa stia succedendo, vede in quel momento una seconda occasione per riprovarci, ma appena si lancia sulla pistola, questa vola via e levita magicamente fino alla mano di Sabrina, messa appena dietro a Loretta. Discord, materializzatosi alle sue spalle, gli tocca una tempia e lo fa svenire

Il trio adesso non sa cosa fare. Si sentono in colpa perché sanno che è a causa loro che Loretta sta piangendo adesso. Barbara, per prima, pensa a qualcosa da dirle

Barbara “Scusaci, dovevamo dirti subito cosa volevamo fare... ma non abbiamo fatto niente a tuo padre, lo abbiamo solo spaventato un po”

Loretta, tirando su col naso “Non me ne frega niente di lui” gli sorride “L'importante è che voi tre stiate bene”

Jackie confusa “Aspetta... non sei venuta qui per fermarci?”

Loretta, asciugandosi gli occhi “No, sono venuta qui per aiutarvi. Avevo paura che sarebbe successa una cosa del genere, ma abbiamo fatto appena in tempo”

Francesco imbarazzato “Ehm... tu lo sai perché siamo venuti qui, vero? Gli altri te lo hanno detto, giusto?”

Loretta “Si, so tutto. Ve l'ho detto, non mi interessa più che cosa gli succede. Ma quello che avete fatto voi è stato davvero idiota, accidenti! Anche se... devo ammettere che in fondo mi fa molto piacere che lo abbiate fatto per me... sono anni che quest'uomo mi tratta male, e non ho mai fatto nulla perché non volevo restare da sola. Ma adesso so di non essere più da sola...”

Barbara “Beh, questo è vero! Hai noi, la tua sorellina, il resto dei nostri amici... ci siamo tutti noi con te!”

Loretta “Lo so, lo so...” con la magia, tira le orecchie a tutti e tre ed assume un tono di rimprovero “E per un attimo vi ho quasi persi! Sapete quanto mi avete fatta preoccupare?! Ma soprattutto eravamo d'accordo di tenere nascosto tutto ciò che riguarda Equestria! E voi cosa fate?! Spaccate tutto e mi costringete ad usare la magia!”

Francesco dolorante “Ahi! Ti abbiamo già detto che ci dispiace!”

Loretta “Non basta! Dovrete trovare un modo per farvi perdonare!”

Diana, di nuovo con i soliti capelli vaporosi ed accesi “Oh, lo so io! Andiamo nella nuova gelateria che hanno aperto in centro ed offrite un cono triplo a tutti!”

Jackie, resistendo al dolore “Ok, ok, gelato sia!”

Loretta “Iniziamo a ragionare” molla la presa “Ma seriamente, non fate mai più una cosa del genere senza dirmi nulla. Ho davvero pensato al peggio”

Discord “Bene, qui ho finito. Tutto è come nuovo!”

Il trio arrivato prima di tutti si guarda attorno e vede che Discord ha riparato tutto quanto grazie alla sua magia, dalle porte al pavimento, non lasciando prove di ciò che è successo

Discord “Adesso non resta che vedere che cosa fare con i suoi ricordi” indica Claudio

Loretta “Cancellaglieli tutti, ti prego. Non voglio che ricordi nulla di quello che è accaduto poco fa”

Barbara “Hey, aspetta un secondo! Va bene cancellargli i ricordi dei nostri poteri, ma almeno lasciagli il senso di paura che gli abbiamo messo! Insomma, se lo merita almeno quello! Discord ti avrà pur detto che ha sempre fatto finta di essere ubriaco per fare ciò che vuole”

Discord imbarazzato “Oh, ecco, quello... ancora non glielo avevo detto, in realtà”

Barbara si porta le mani alla bocca, come se avesse appena detto qualcosa di stupido

Barbara “Accidenti... Rarity, scusa, io...”

Loretta, fermandola “Non dire altro. In realtà l'ho sempre sospettato... ma non volevo dire nulla perché avevo paura di perderlo. Adesso, se ci riproverà di nuovo, saprò come difendermi. Ho sia la magia che Scintilla, andrà tutto bene. Ma hai ragione Rainbow, un po' di paura gli farà bene. E poi avete rischiato così tanto, non voglio che sia stato per nulla”

Discord “Bene!” punta le dita su Claudio “È in arrivo un treno carico di amnesia!”

Il draconequus trasforma i ricordi dell'uomo in un piccolo filo, che si lega al dito ed estrae dalla sua testa, cancellandoglieli per sempre

Discord “Perfetto, è tutto andato. Non ricorderà niente di questi momenti, né di loro tre né dei loro poteri”

Loretta “Grazie. Dovrei stare a spiegargli tutto, sarebbe complicato... e non voglio che le nostre famiglie sappiano che cosa sappiamo fare. Meno sanno di Equestria e meglio è. Non sono tutti come il fratello di Rainbow”

Sabrina “Credo che siamo tutti d'accordo con questo”

Gli altri le annuiscono. Anche se sanno che per alcuni di loro non ci sarebbero problemi se lo venissero a sapere, la maggior parte è meglio che ne stia il più alla larga possibile, o rischierebbero di rovinare tutto il loro mondo

Sabrina “Adesso, ti dispiacerebbe riprenderla?” gli mostra la pistola ”Mi mette agitazione...”

Diana “Immagino che allora continuerai a vivere qui... se dovesse succedere qualcosa, chiamaci subito, ok?”

Loretta “Non preoccuparti, starò bene” prende la pistola dalle mani di Sabrina e la rimette al suo posto “Ormai non mi interessa più nulla di quest'uomo, non avrò più problemi su come mi tratterà e non me ne farò a reagire”

Vedendola così sicura di se in ciò che dice, un piccolo lampo attraversa le menti dei suoi compagni. Stavolta non si tratta di un ricordo legato ad Equestria, ma di un'idea che a nessuno di loro era venuta in mente prima. Ed è la stessa che ha capito Loretta in quel momento

Sabrina “Sai... hai proprio ragione, Rarity! Anche noi, perché abbiamo ancora paura di cosa fanno o pensano le nostre famiglie?”

Barbara “È vero! Diamine, se loro sono decisi a trattarci così, allora che lo facciano! A me non deve certo interessare di ciò che pensano loro di me, mi bastate voi!”

Chiara “Abbiamo vissuto nella tristezza per così tanto tempo... adesso non ce n'è più bisogno! Con voi sento di poter essere libera!”

Jackie “Hehehe, se solo lo avessimo capito prima... adesso mi sento molto più leggera”

Francesco “Con la magia di Discord possiamo giostrarci le cose come vogliamo noi, per cui anche se venissimo scoperti o cercassero di allontanarci non ci sarebbero problemi”

Discord interessato “Il che significa... che se servirà, mi farete giocherellare con le menti dei vostri parenti di questa dimensione, ho indovinato?”

Diana “Precisamente! Così diventeremo anche più liberi di essere chi siamo! Potrò stare tutto il tempo che voglio con mia sorella senza che facciano storie!”

Loretta “Ragazzi, che ne dite se ne parliamo meglio mentre torniamo a scuola? Almeno mio padre... anzi, quest'uomo non ci troverà più qui”

Sabrina “Mi sembra una buona idea. Si torna indietro!”

Lasciandosi ciò che è appena successo come una nuova avventura, il piccolo gruppo esce di casa e si avvia di corsa verso la scuola, abbandonando il padre di Loretta per terra a riprendersi lentamente dallo svenimento. Alla fine tutto sembra essersi risolto per il meglio e l'uomo non ricorderà più nulla dei poteri e di ciò che sono stati capaci di fare i tre ragazzi, ma purtroppo per loro quella non era l'unica prova di ciò che sono in grado di fare

 

Filippo, il fratello di Barbara, è appena arrivato nel suo ufficio, ma dalla sera prima ha qualche dubbio su ciò che non ha detto alla sorella

Filippo \Avrò fatto bene a non dirgli della videosorveglianza? Mah... si, in fondo non deve essere nulla di grave se non avevano fretta. Magari qualche malfunzionamento. Sono sicuro che non è nulla di grave\

Senza stare a pensarci troppo si mette subito al lavoro, inconsapevole di ciò che il giorno seguente vedrà inciso sui nastri

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Lo so, sono un po' morto in questo periodo, ma è estate per tutti. E se alcuni hanno le vacanze, io ho la calura che mi stende e mi toglie tutta la voglia di scrivere. Ma cercherò di porvi rimedio quando inizierà a fare fresco, anche se inizierò a cercare lavoro. In più sono impegnato in un piccolo progetto che mi porta via un po' di tempo... insomma, lavorerò ancora, non abbandono certo i miei scritti, ma con tempi molto più larghi, My Little Vault compresa è in scrittura. Spero che la cosa non vi dia troppo fastidio (A me un sacco ^^' ) Detto ciò, alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 32
*** 32 - Video ***


Si può? È permesso? Ehm… salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Lo so, è passato poco meno di un anno dall’ultimo capitolo, e mi dispiace davvero molto. Purtroppo ho perso molta della voglia di scrivere da quando ho finito la scuola, non ho scusanti per aver lasciato un lavoro così, ma come vedete non ho abbandonato nulla. La scrittura e le mie idee sulla storia restano, sono certo che prima o poi ritroverò la voglia di scrivere che avevo prima per completare tutto. E dopo la pianterò di fare storie chilometriche, mettendo in gioco roba più corta e concisa, come Sunset’s Fading. Per ora ho questo e My Little Vault, che anche se a rilento sta andando anche quella avanti nella stesura, quindi spero non smettiate di seguire tutto. Adesso, vi lascio al capitolo!

 

 

 

 

 

È calata la sera. Dopo il pericolo vissuto quella mattina, con conseguente rimprovero da parte delle Crusaders e del gruppo di Sunset per ciò che hanno rischiato, Discord ha consegnato a tutte quante una spilletta con la sua forma di draconequus. Se avessero bisogno di cancellare qualche ricordo, gli basterà premere sull'occhio giallo sporgente e lui arriverà da loro per eliminare il necessario. Ma nonostante Loretta si sia tranquillizzata e loro siano diventati più liberi di usare i loro nuovi corpi, Barbara è ancora leggermente irritata e pensierosa, non per la strigliata fattagli ma per aver sottovalutato le cose. Nonostante il vantaggio delle sue ali e la forza dei due amici, Francesco ha quasi rischiato di beccarsi un proiettile nel cranio, e le prossime sarebbero potute essere lei e Jackie. Quindi, da quando erano tornati a scuola a quel momento, non aveva fatto altro che pensare alle situazioni che si sarebbero potute creare contro qualcuno di ben più pericoloso, come i Polimorfi. Se fosse successa una cosa simile con loro sarebbe stata sicuramente la fine, ed il rimuginarci sopra l'ha estraniata da ciò che la circonda, cosa che il fratello non ha fatto fatica a notare a cena. Barbara infatti sta con la testa china sul piatto ed uno sguardo assente da quando si è seduta, facendogli salire un po' di preoccupazione

Filippo “Barbara?”

Barbara, sentendo il suo nome e risvegliandosi “S-si? Che c'è?”

Filippo “Va tutto bene? Non hai detto nulla da quando ti sei seduta”

Barbara “No, tranquillo, non ho nulla, è solo che...”

Come anche giorni prima e, soprattutto, come si sono detti quella mattina a casa di Loretta, ormai non si dovrebbero più fare problemi a far sapere ai membri delle loro famiglie che cosa facciano e chi siano in realtà. Ma allo stesso tempo, sa che il fratello si preoccuperebbe da morire se sapesse che rischia la vita. L'ultima cosa che vuole è che Filippo stia in pensiero per lei, quindi cerca un modo per mascherare l'accaduto

Barbara “... oggi abbiamo... abbiamo fatto una verifica, ma non credo di averla fatta molto bene. Pensavo di essere preparata, mentre ci pensavo credevo di sapere l'argomento, invece mi mancavano un sacco di parti. Ci sono rimasta un po' male, solo quello”

Filippo “Ho capito... vabbé, non è la fine del mondo, se anche è andata male ti rifarai più avanti con i voti. Ma adesso che sai che non devi prendere quella materia sottogamba, sono convinto che non lo farai più” sogghigna “Hai sempre fatto così anche nello sport, no? Pensavi di essere brava, poi qualcuno ti superava, tu ti allenavi e ritornavi la migliore. È più o meno la stessa cosa”

Barbara, sorridendo un po' a disagio “Non esattamente...” si fa seria “Ma hai ragione. La prossima volta che accadrà, semplicemente sarò pronta. Devo esserlo”

Nel sentirla parlare, Filippo ha una strana sensazione addosso. Non può che fargli piacere che Barbara voglia impegnarsi nello studio, eppure gli sembra essere fin troppo determinata per una cosa del genere. Ma scaccia subito il pensiero, immaginando che voglia semplicemente fare bella figura con i suoi nuovi amici

Filippo “Ah, domani mattina non sono di turno, se vuoi posso portarti a scuola io”

Barbara “No, domani non serve. Devo uscire prima del solito... per vedermi con Fluttershy. Andiamo a fare colazione e poi a scuola assieme”

Filippo sorridendo “Oh, beh, in questo caso sono ben contento di farmi da parte!”

Mentre lui continua a rallegrarsi, al contrario i dubbi di Barbara sul dire la verità non smettono di crescere. È vero che deve vedersi con l'amica, ma in realtà non vuole andare con il fratello per altri motivi. Adesso che non c'è più bisogno di trattenersi troppo con le ali avendo concesso a Discord di coprirle, preferisce di gran lunga volare a tutta velocità sopra i palazzi piuttosto che camminare o stare seduta su un mezzo. Deve decidersi al più presto sul da farsi con lui, però quel che è certo è che non andrà avanti a mentirgli a lungo

Ed allo stesso modo, Filippo non vede l'ora che arrivi l'indomani, così potrà passare dalla loro agenzia di sicurezza e raccontare tutto a Barbara. Si sente quasi stupido ad averle tenuto nascosto qualcosa per cui gli addetti stessi non erano preoccupati, ma allo stesso tempo preferisce non metterle ansia

 

Mattina presto, la luce del sole ancora non ha ancora fatto capolino. In mezzo al cielo, due figure sfrecciano a tutta velocità, facendo a gara a chi arriva prima. Una è Barbara, che non vedeva l'ora di sentire di nuovo la sensazione del vento attraversargli il corpo, mentre l'altra è Flusso, il suo Costrutto, che aveva voglia di sgranchirsi le ali e fare una piccola volata contro di lei

Barbara eccitata “Woohoo! Mangia la mia polvere!”

Flusso “Non credere di aver vinto!”

La ragazza inizialmente gli sta davanti, eseguendo anche qualche capriola in cielo per dimostrare la sua superiorità, ma presto la velocità del Costrutto si fa più alta. Stava solo lasciando un po' di vantaggio alla sua creatrice, ma hanno lo stesso spirito competitivo, non l'avrebbe mai lasciata vincere così facilmente. Una volta superata, Barbara torna nuovamente ad essere seria sulla gara, ma è ancora arrugginita con le gare

Flusso, mettendosi a volare al contrario e salutandola “Chi è che mangia la polvere adesso?”

Barbara divertita “Ti diverti a sfottere, eh?”

Flusso “Ovvio, ho preso da te!”

Ci prova con tutte le sue forze, ma resta sempre più indietro di lui. Però, quello sforzo mostruoso sulle ali le fa tornare in mente una cosa. Non è uno degli ormai non più così tanti ricordi mancanti, ma uno che ha già recuperato e che ricorda bene. Gli basta solo sforzarle un po' di più, ed in pochi secondi non solo raggiunge Flusso, ma riesce persino a superarlo, sorprendendolo di tutta quella velocità. Ma soprattutto, quando si rende conto di ciò che la creatrice sta per fare, frena di colpo e si blocca a mezz'aria il più velocemente possibile, appena in tempo per salvarsi dall'onda d'urto.

Barbara, con la sua incredibile velocità, ha distrutto la barriera del suono ed ha ricreato una sua vecchia conoscenza, il Sonic Rainboom. Attorno al punto in cui è successo si è creato un anello arcobaleno che si è espanso per tutto il cielo, spostando di qualche centimetro all'indietro persino il pesantissimo Flusso, che osserva ammirato la ragazza e si mette subito a volarle dietro per raggiungerla. Per sua fortuna, Barbara si è talmente sorpresa dell'accaduto che si è stabilizzata non troppo avanti, ma non fermata, semplicemente si è messa a fare qualche acrobazia nello stesso punto per creare figure con la scia arcobaleno creatasi alle sue spalle

Barbara eccitata “Woohoo! Ricordavo che fosse mitico, ma sentirlo è del tutto diverso!”

Flusso incredulo “Non credevo saresti riuscita a farlo così presto, e non certo qui!”

Dopo qualche altra giravolta, la ragazza si vede costretta a rallentare per il poco fiato rimastogli. Muoversi a quella velocità le risulta molto più stancante di quanto ricordasse

Barbara affaticata “Si, beh... questo corpo non è tanto aerodinamico... ma è una cosa da nulla... non c'è bisogno che ti dica... che io sono...”

Flusso “Fantastica, lo so, lo so” guardando giù “Però, corri corri e alla fine siamo praticamente arrivati. È quello il bar, no?”

Barbara, guardando anche lei giù “Si... mi serve solo un posto per atterrare” osservando in giro, nota una via dove in quel momento non ci sono passanti “Trovato!”

Flusso “Perfetto, ci vediamo più tardi!”

Detto ciò, il Costrutto si smaterializza rientrando nel suo Cristallo e Barbara può scendere tranquillamente

 

Appena atterrata, si prende quasi un colpo nel vedere una ragazza avvicinarsi a lei, ma per sua fortuna è solo Chiara

Barbara “Eccomi, puntuale come un orologio!”

Chiara preoccupata, indicando il cielo “Sei... sei stata tu a fare quello? Era un Sonic Rainboom?”

Barbara fiera ed eccitata “Proprio così! L'hai visto?!”

Chiara “Si, e non solo io... si è girata un sacco di gente a guardare. Per fortuna non ti hanno notata...”

Barbara “Non capisco che problema ci sarebbe. Discord potrebbe far dimenticare tutto a tutti, no?”

Chiara in tono di rimprovero “Rainbow, non devi pensare che Discord sia qui per coprire tutto quello che facciamo. Non siamo ad Equestria, qui lui non ha i suoi pieni poteri. Ti ricordi quanto stava soffrendo durante il sogno dell'attacco di Tirek? E se non intervenisse in tempo? Come ieri, se... se non ci fosse stata Rarity...”

Barbara dispiaciuta “... è vero. Scusami, non ci avevo pensato, mi sono lasciata un po' trascinare. Ma adesso che ho le ali non posso non usarle! Sarebbe come impedire ad un uccello di volare, letteralmente!”

Chiara “Ti capisco, solo... cerca di stare un po' più attenta la prossima volta, ok?”

Barbara, mettendosi in posa “D'ora in poi sarò un ninja! Invisibile e silenziosa!”

Chiara sospirando “Lo spero, ma faccio fatica a crederci...”

Barbara, stringendola con un braccio “Fidati, so quello che dico! Vogliamo andare?”

Chiara “Certo. Ah, sai, Discord mi ha detto cosa faremo oggi... ha scelto alcuni episodi della serie animata su di noi e ce li farà vedere. Ha detto che non ci ha mai sentito parlarne, quindi forse ci aiuteranno molto a ricordare di più il nostro passato”

Barbara “Ma non dovevamo vederli nei sogni collettivi?”

Chiara “Si, sono io che l’ho convinto a cambiare idea… non importa se spreca meno energie rispetto a prima, non voglio che stia ancora male per aiutare noi. Ha già fatto tanto, almeno questo credo glielo dobbiamo”

Barbara divertita “Così però sembra quasi che non vuoi che usi i suoi poteri!”

Chiara “No, è solo che… “ sospira ”Cielo, forse mi preoccupo troppo...”

Barbara accarezzandole la testa “No, ti preoccupi il giusto, come hai sempre fatto. E poi, se possiamo farlo senza che discordi sprechi energie, tanto meglio per tutti!”

Chiara le sorride in risposta alla carezza, facendole capire che apprezza la sua comprensione

Barbara “Beh, spero ci sia qualcosa che riguardi me e gli Wonderbolts, non abbiamo passato tanto tempo assieme ma sono stati dei bellissimi momenti... ti ricordi chi erano?”

Chiara “Ricordo che il loro capitano era una pegaso, Spitfire mi sembra... ma non più di questo, no”

Barbara stupita “Sul serio?! Beh, potrei parlartene io! Vediamo... ti posso raccontare di quando sono entrata a farne parte!”

 

Barbara comincia a raccontare una storia eccitante, piena di suspance e di azione, nonché molto suggestiva e commovente. Ma la storia che il fratello sta per vedere e ben diversa da quel racconto epico. Ha appena parcheggiato davanti al luogo dove gestiscono le loro telecamere di sicurezza, ed il solo mettere piede fuori dalla vettura gli porta uno strano brivido sulla schiena, come se ciò che stesse per vedere lo stia già mettendo in agitazione. Suona il campanello dell'azienda e viene accolto da un uomo in divisa, che dalla voce riconosce come la stessa persona che l'aveva chiamato per informarlo delle registrazioni

Responsabile, allungando una mano “Piacere, sono Pasquale Silenzio. Lei deve essere il signor Filippo Archetto, dico bene?”

Filippo stringendogli la mano “Si, piacere di conoscerla. Ascolti... adesso che sono qui... potrebbe spiegarmi meglio cosa c'è che non in quelle registrazioni? Non ho ancora detto niente né ai miei genitori né a mia sorella, ma inizio a preoccuparmi...”

Pasquale “Beh, in effetti... è una cosa che riguarda proprio sua sorella”

La sua affermazione lascia Filippo ancora più stupito e confuso di quanto non fosse prima

Pasquale “Ma mi creda, è davvero difficile spiegarle come stanno le cose senza le immagini davanti. Mi segua”

Il ragazzo entra nel locale e va dietro all'uomo fino ad arrivare ad una scrivania con sopra un computer. L'addetto si mette a trafficare con mouse e tastiera per qualche secondo, per poi lasciare il resto del lavoro alla macchina

Pasquale “Ecco... fatto. Questa registrazione è di due mattine fa”

Filippo osserva la registrazione. Per qualche momento non si vede nulla se non il giardino davanti casa loro. Presto però arriva sua sorella Barbara, diretta a scuola come tutte le mattine. La vede fermarsi e guardarsi intorno con aria circospetta, per poi bloccarsi del tutto. Da lì in poi, Filippo prosegue a bocca aperta con la visione del filmato. Sotto i suoi occhi increduli, vede Barbara sollevarsi in aria, senza alcun appoggio o mezzo, come sollevata da qualche strana forza, mentre dietro di lei si genera un lieve spostamento d'aria. La scena va avanti qualche momento, finché la sorella non esulta e si rimette in cammino a gran velocità. L'addetto, a quel punto, ritorna indietro con i minuti per fermare l'immagine in un momento in cui la ragazza non tocca terra

Pasquale “Adesso capisce cosa intendevo?”

Filippo ammutolito “Io... io non so cosa dire...”

Pasquale, grattandosi la testa “Neanche noi... speravamo che lei potesse aiutarci, ma vedo che non ne sa nulla come noi. Ovviamente terremo per noi questa storia... ma credo dovrebbe fare qualche domanda a sua sorella”

Filippo “Lo... lo credo anche io”

Pasquale “Adesso, se non le spiace, dovrebbe firmare qualche modulo per registrare la visione delle riprese, dopo di che le consegnerò il materiale”

L'uomo si avvia nell'archivio dell'ufficio per prendere le carte da firmare, mentre il ragazzo resta ad osservare la scena bloccata in quel momento. Non capiva in alcun modo come fosse possibile ciò che stava vedendo, eppure era proprio lì, davanti ai suoi occhi. Non è nemmeno certo di quale domanda dovrebbe farsi in proposito, ma è certo che chiederà spiegazioni proprio a Barbara. Il più presto possibile

 

Chiara e Barbara arrivano in classe, un po' in ritardo e con il fiatone. Tutti gli altri sono seduti davanti ad un videoproiettore acceso, eccetto Sunset, Trixie ed Adagio, rimaste ad aiutare i Diamond Dog. Appena varcano la porta, tutti si voltano verso di loro

Paolo “Finalmente, credevamo non arrivaste più! Che è successo?”

Barbara, alzando una mano “Colpa mia... le stavo raccontando degli Wonderbolts, e non ci siamo accorte dell'ora!”

Lulù “Beh, meglio! Vuol dire ai già recuperato i ricordi su di loro, ed hai anche aiutato Fluttershy a ricordarli!”

Paolo divertito “Vero, vero, allora siete giustificate”

Barbara, dandogli un colpetto sul naso “Perché, ci avresti forse messo una nota?”

La ragazza prende per mano Fluttershy, ancora intenta a cercare di riprendere fiato, per sedersi entrambe ai loro posti

Paolo, massaggiandosi il naso divertito e rivolgendosi a Discord “Allora, cosa vogliamo fargli vedere?”

Discord “Mmhh... difficile a dirsi, ormai hanno recuperato quasi tutto ciò che c’era di importante. Forse potremmo passare alle vostre imprese più tranquille?”

Il draconequus, anche senza il suo corpo serpentiforme, riesce a strisciare in mezzo ai ragazzi senza problemi ed a scandagliare le loro menti

Discord “Oh, invece no! Mancava qualcosa ancora!” ritorna velocemente al proiettore e si rivolge a Paolo “Il momento in cui Twilight è diventata alicorno! Solo lei se lo ricorda, per le altre è un po' vago”

Paolo “Credo sia sempre stato così, anche ad Equestria... c'è stata un po' di confusione per tutti, quel giorno. Ma è perfetto!”

Francesco “Lo è… diventata? Vuoi dire che non è nata Alicorno?”

Discord “Oh, no, la nostra amica principessa dell’amicizia amicississima ha guadagnato le ali dopo una piccola… chiamiamola disavventura magica. Oh, ma cosa ve lo sto a spiegare, le immagini raccontano meglio!” si volta a guardare il portatile, cercando nei file “Dunque… mmhh… ah, eccolo!”

Trovata la puntata del cartone che cercava, il draconequus spegne la porta e chiude la luce per permettere una migliore visione senza essere disturbati, lasciando i presenti a godersi una tranquilla cascata di ricordi. Da un primo momento di brusio generale per la confusione delle scene iniziali, l’aula cade dopo qualche minuto nel silenzio più totale, mentre il gruppo di ragazzi è rapito dal capire che cosa sia successo anni addietro. È solo nel momento in cui Twilight acquisisce le ali che la situazione sembra tornare viva: negli occhi di tutti i ragazzi si accende una scintilla, ma non è un ricordo di avvenimenti, bensì la memoria delle loro emozioni quando quell’evento accadde sul serio. Discord lo nota osservando le loro espressioni con la coda dell’occhio, sorridenti e nostalgici come se stessero ormai vedendo solo delle vecchie foto di quel giorno

Appena parte la sigla finale, la stanza riprende la luminosità e la riproduzione viene interrotta

Jackie, dando una gomitata amichevole a Sabrina “Però… hai combinato un bel casino, eh?”

Sabrina imbarazzata “Ma io non ho fatto nulla… e poi… ho anche rimediato alla fine!”

Vedendo la sua reazione poco contenuta, il resto dei suoi amici si lascia andare ad una risatina, mettendola ancora più in imbarazzo ma facendola sorridere a sua volta. Discord si rimette in piedi e tossisce per richiamare l’attenzione

Discord “Sono felice che abbia funzionato, ma questo non è che l’inizio! Stando ai vostri ricordi, le imprese più grandi che avete affrontato le avete recuperate tutte” si mette a contare sulle dita “La sconfitta di Nightmare Moon, il nostro primo incontro… cioè, scontro… i Changeling, il Crystal Empire, Tirek e Twilight alicorno. Il resto dei vostri ricordi, come dicevo prima, sono per lo più situazioni mondane, tranquille, indubbiamente importanti per voi ma non di grande impatto per Equestria ecco. Non penso ci sia proprio tutto quanto negli episodi della serie, ricreare le vostre intere vite sarebbe un tantino troppo lungo, ma in ogni caso adesso sceglietene pure uno voi”

Le ragazze si alzano e si avviano impazienti verso il portatile, sulle spine per poter vedere qualcosa di più delle loro vecchie vite. Discord, mentre le osserva discutere su cosa scegliere, viene attraversato lungo la schiena da un brivido di freddo, soffermandosi dopo un piccolo sussulto ad osservare Barbara. Paolo, notandolo, gli si rivolge divertito

Paolo “Che è successo? Il grande e potente Discord soffre la brezza autunnale di questo mondo?”

Discord incrociando le braccia ed alzando lo sguardo “Lucertolina, sappi che non è Discord ad avere freddo, ma l’esatto contrario! E comunque… non so cosa sia successo, ma… ho l'impressione che riguardi Rainbow”

Paolo, curioso “In che senso?”

Discord “Non lo so, è come se attorno a lei si fosse appena creato un piccolo ipocentro di caos… roba da spiriti del caos, non puoi capire”

Paolo “Ma… è una cosa grave?”

Discord “Difficile a dirsi, se è grave o no dipende solo da chi e come ne sarà coinvolto. Però ho la sensazione che stia per succedere qualcosa qualcosa di non molto tranquillo...”

 

Passano alcune ore. La mattinata di scuola finisce, la campanella suona e gli studenti escono felicemente dall’edificio. La 3 E.M. in effetti anche più delle altre classi, sicuramente per l’intera giornata passata a recuperare una grossa fetta delle loro memorie. Ormai non hanno quasi più nulla del loro passato che non ricordino, giusto alcuni momenti qui e la, ma tra i video e i ricordi che essi hanno scaturito in loro la maggior parte di ciò che hanno fatto e che gli loro successo è finalmente ritornato

Barbara “Appena possiamo dobbiamo andare a parlare con Sunset e le altre. Magari avevano degli episodi in mente che non hanno ancora creato!”

Jackie “Glielo chiederò io più tardi, ho detto ad Applebloom che passerò il pomeriggio con lei ed immagino che andremo anche a casa loro”

Loretta dispiaciuta “Oh, davvero? Potevi dirlo anche a me ed a Rainbow, così stavamo anche noi con loro”

Jackie “Scusate, non l’ho fatto semplicemente perché all’inizio neanche Applebloom era sicura di poterlo fare. Vuole lavorare e finire in fretta l’Anti-Corruzione assieme agli altri Cristallomanti, l’ho dovuta un po' convincere a prendersi il pomeriggio libero”

Sabrina “Si stanno impegnando davvero molto, eh?”

Francesco “Già, e devo dire di esserne molto felice. Mi spiace che non riescano a stare con voi, ma… beh, non potete capire del tutto la Corruzione, se non vi colpisce”

Diana “Già. E noi speriamo che non vi colpisca mai… prima finiscono di sistemare quei Cristalli, prima saremo pronti a tornare in azione!”

Discutendo tra di loro, quasi non si accorgono della presenza di Filippo proprio davanti al loro naso, infatti sobbalzano tutte quando lo vedono apparire

Filippo divertito “Hey, faccio davvero così tanta paura?”

Jackie imbarazzata “No, no, scusa, è che non stavamo proprio guardando!”

Barbara “È tutto a posto? Non mi avevi detto che passavi a prendermi oggi”

Filippo “Si, scusa, ma stamattina dovevo… fare una cosa, e dato che ero già in giro ho pensato di passare. Ma se avete qualcosa da fare, ci rivediamo poi stasera”

Anche se a Barbara avrebbe fatto piacere tornare a casa in volo, non può certo stare ad accampare scuse strane in quel momento. Inoltre, le fa sempre piacere tornare a casa con il fratello

Barbara “No, anzi, stavo proprio per tornare! Ragazze, ci vediamo domani!”

Con un cenno delle mani ed un sorriso, si lascia alle spalle il resto dei compagni e si avvia alla macchina del fratello. Ma poco dopo che il ragazzo mette in moto il veicolo, l’atmosfera per lui si fa leggermente insicura. Sa quel che ha visto, ma non sa come iniziare il discorso, a momenti non riesce nemmeno a trovare qualcosa da dire in proposito. Ma facendo appello a tutta la sua diplomazia, inizia a prendere il discorso alla larga

Filippo “Sorellina, ti dovrei dire una cosa, il perché stamattina ero in giro”

Barbara incuriosita “È successo qualcosa?”

Filippo “Diciamo di si… hai presente le telecamere di sicurezza che abbiamo installato in giardino?”

Barbara “Certo… aspetta, hanno ripreso qualche intruso? Qualcuno ha cercato di entrare in casa?”

Filippo “No, no, niente del genere, ecco... riguarda una cosa che hanno ripreso l’altro ieri, mentre tu uscivi per andare a scuola...”

Barbara pensierosa “L’altro ieri quando io...” sussulta, attonita “… oh… cosa… cosa hanno ripreso?”

Filippo conosce la sorella, infatti nota subito il suo cambio di voce ed atteggiamento. Sa di cosa sta parlando e lei sa di essere stata scoperta

Filippo “Perché non me lo dici tu?”

Barbara, leggermente nel panico “I-Io… cosa c’entro io con… “ sospira, consapevole di non poter nascondersi “Ascolta, è complicato da spiegare...”

Filippo “Beh, anche se lo fosse, provaci comunque… voglio dire… ti sei alzata di una spanna da terra come se stessi fluttuando! Come hai fatto?”

Ormai è fatta, Barbara si era fatta beccare mentre volava ed adesso ne sta pagando le conseguenze. Non può certo sviare il discorso come se avesse rotto una finestra o simile, quella situazione non sarebbe cambiata fino all’arrivo di qualche risposta. Ma c’era un motivo se già una volta le era venuta l’idea di dirgli di tutta quella sua situazione, ed è il fatto che si fida del fratello. Mentre si limita ad osservarlo, con l’aria di essere inamovibile sul volere una risposta, ripensa a come lui l’aveva sempre trattata e mantiene nel cuore la speranza che, in qualunque modo la potrà prendere, alla fine si riusciranno a chiarire l’uno con l’altra. Dato un ultimo sospiro per farsi coraggio, si decide a dargli una risposta

Barbara nervosa e seria “… ok, te lo spiegherò, ma… fermiamoci dove nessuno possa vederci prima...”

Il ragazzo, vedendo la preoccupazione e la serietà di Barbara, fa come gli chiede e si dirige verso i nuovi quartieri residenziali della città, quasi del tutto deserti per la mancanza di inquilini

 

Giunti lì, scendono entrambi dalla macchina e si spostano lontani dalla strada, senza che occhi indiscreti possano vederli

Filippo “Cos’è tutta questa segretezza, si può sapere?”

Barbara “Scusami, ma è necessaria...”

Filippo “Io… davvero non capisco, sorellina! Sembra quasi che tu mi stia per fare una rivelazione incredibile!”

Barbara, prendendo in mano la spilla datagli da Discord “In effetti, è proprio così...”

Appena preme il pulsante sulla pancia della spilla, da essa parte un piccolo raggio violaceo che si staglia nel cielo. Non ci vuole che un attimo perché Discord piombi in volo da Barbara, subito molto preoccupato

Discord “Che c’è? Che è successo? Ti ha vista qualcuno? Chi? Quanti?”

Barbara “No, Discord, nessuno mi ha vista. Non ancora, almeno”

La ragazza fa cenno all’amico di voltarsi, mandandolo ad incontrare gli occhi sbarrati del fratello, incredulo su ciò che ha appena visto. Discord stesso, nel vedere Filippo, sbarra gli occhi incredulo

Filippo “Tu… tu come… come hai fatto a...”

Discord, più sottovoce possibile “Rainbow, perché accidenti mi hai chiamato se c’è tuo fratello?!”

Barbara “Perché… uff… perché mi ha scoperta, ecco”

Discord sbraitando “Lui... cosa?! E come ha fatto?”

Barbara “L’altro giorno, quando mi sono cresciute le ali, mi sono alzato in volo nel nostro giardino… senza pensare che abbiamo un sistema di videosorveglianza puntato proprio lì...”

Il draconequus, presa coscienza della cosa, rimane a bocca aperta fissandola con incredulità

Discord “… ci sono… tante cose che vorrei dirti, in questo momento… ma la prima che mi viene in mente è… come. Come hai fatto. Come ti sei potuta dimenticare di avere un sistema di videosorveglianza in giardino?!”

Barbara innervosita “Scusa, ma ero così felice di avere di nuovo delle ali che proprio non ci ho pensato, va bene?!”

Discord “No, non va bene affatto! Perché adesso io...”

Filippo alzando la voce e facendoli voltare entrambi “HEY! Qualcuno si degnerebbe di spiegarmi qualcosa? Ali? Tu che… precipiti dal cielo in questo modo? Cosa sta succedendo?!”

Discord “Non serve che te lo diciamo, perché come stavo dicendo, adesso io non solo dovrò cancellarti la memoria, ma dovrò anche eliminare tutte le copie del video di lei che vola!” si sbatte una mano in faccia “Oh, spero non lo abbiano spedito o pubblicato da nessuna parte...”

Filippo preoccupato “Non ho capito… cosa vorresti farmi?”

Barbara “Discord, un secondo! Non sei qui per cancellargli la memoria!”

Discord, stupito “Cosa? Che significa?! Pensavo che voi voleste...”

Barbara “Tenere tutto nascosto, si, ma… non voglio nasconderlo a lui. Non a mio fratello, non più. Prima forse si, anche perché un po' avevo paura che qualcun altro lo scoprisse, ma ora… ora non più. Sono certa che di lui ci possiamo fidare. Ti ho chiamato solo per assicurarmi che nessuno ci veda, ed anche per confermare tutto quello che dirò”

Discord “… oh. Beh… potevi anche dirmelo subito, avrei evitato tutta questa scena. Se ti fidi tu, allora credo vada bene”

Con uno schiocco di dita, il draconequus crea una piccola bolla invisibile che li circonda, nascondendo la presenza al mondo esterno. La ragazza si avvicina al fratello, che è ancora incerto sul fatto che stia impazzendo o meno

Filippo “Io… non sto capendo più nulla...”

Barbara “Adesso ti spiegherò tutto… basta segreti con te. Ma tu devi promettermi di restare calmo e di ascoltarmi fino in fondo, va bene?”

Anche se il ragazzo è molto confuso, può ben vedere quanto Barbara sia ancora molto seria sull’argomento. Quindi, dando fondo a tutta la sua calma, sospira e ritorna ad avere un atteggiamento tranquillo

Filippo “Va bene, sorellina. Ti ascolto”

Barbara “Ecco, direi di partire da questo… sarà difficile per te da capire ora, ma noi siamo fratelli soltanto per metà...”

La ragazza si sfila dal dito l’anello che cela la sua forma ibrida, mostrando le sue enormi ali cerulee e facendo ancora una volta strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca a Filippo

Barbara “Sarà un discorso molto lungo...”

 

Le spiegazioni di Barbara durarono effettivamente a lungo. Dopo un paio d’ore, la ragazza era ancora intenta a spiegare a Filippo tutto ciò che aveva da dirgli, dalla riscoperta delle sue origini alla crescita delle ali. L’unica cosa che ancora non gli aveva detto era della presenza dei Polimorfi, ma semplicemente perché era l’argomento più delicato e doveva essere trattato con tutto il resto già presente. Da un primo momento di confusione totale, Filippo iniziò ad essere sempre meno stravolto e più coinvolto nel discorso, grazie soprattutto a Discord che lo aiutava a capire le parti più complicate

Barbara “… oggi abbiamo anche visto alcune di quelle puntate. Sono riuscita a rivedere una mia vecchia amica, una Grifona. Sono sicura che se la conoscessi andreste d’accordo!”

Filippo “Fa parte degli… Wonderbolts, ho detto bene?”

Barbara “Si, è giusto, ma non è dei loro, anche se credo abbia sempre voluto farne parte!” a discorso finito, si incupisce leggermente “Comunque, beh, il resto lo sai… mi hai scoperta e siamo finiti qui a parlare di tutto quanto. Ora lo sai”

Discord e Barbara restano in silenzio, lui curioso e lei spaventata da ciò che potrebbe dire il ragazzo. Filippo, raccogliendo le idee che ha appena ricevuto, si gratta la testa e ride un po' nervoso

Filippo “Beh, wow, è… davvero molta roba… insomma, tutto questo è incredibile! Magia, pony, altre dimensioni, tu e tutte le tue amiche… te lo giuro, se non fosse per il tuo aspetto, difficilmente potrei mai credere ad una cosa del genere… e non riesco neanche ad immaginare cosa debba essere stato per te vivere tutto questo”

Barbara “Io… diciamo che l’ho affrontato più facilmente del normale. Sotto sotto, sapevo tutte queste cose fin da quando sono nata”

Filippo “Si, certo, il tuo subconscio… heh…”

Volge lo sguardo sulla sorella, se ancora così può chiamarla. Riesce a capire da come si muove e dal modo in cui lo guarda che è in ansia per ciò che dirà da quel momento in avanti. Proprio come era in ansia quando lui si era slogato una spalla dopo una partita di calcio, o quando da piccoli misuravano la loro crescita. Ripensando solo a queste cose, capisce che c’è solo un modo per poterle rispondere

Filippo “Lo sai che adesso, per colpa tua… dovrò prendere un brevetto da pilota?”

Barbara confusa “Un… cosa?”

Filippo “Ma si, certo, altrimenti come potrei mai batterti in una gara di volo? Io non ho le ali, e stai pur certa che non mi arrenderò senza trovare una maniera per vincere!”

Tutta l’ansia della ragazza sparisce in un solo attimo, togliendole un altro grande peso dal cuore e rasserenando persino il draconequus

Barbara “Quindi… non ce l’hai con me per avertelo nascosto fin’ora?”

Filippo “Beh, di certo non faccio i salti mortali, ma capisco che non era semplice da raccontare, ancora meno da credere” si avvicina e la abbraccia “Ma non ce l’ho per niente con te, ci mancherebbe”

Barbara “Sono sollevata...” si stacca dall’abbraccio “Però… c’è ancora una cosa che non ti ho detto”

Filippo “Beh, spara, ormai non credo mi sorprenderebbe più nulla”

Barbara “Non è una cosa sorprendente, ma… spaventosa. Se non adesso, sono sicura che più tardi ti potresti chiedere il perché di tutto questo… Celestia che ci ha fatte venire in questa dimensione, i Costrutti ed altre cose...”

Filippo dubbioso “In effetti, prima me lo stavo chiedendo, ma mi è passato di mente… ma perché sarebbe spaventoso?”

Barbara prosegue parlandogli dei Polimorfi e di quel poco che sa su di loro, di ciò che avevano fatto e di ciò che stanno facendo in quel momento

Filippo incupito “Quindi, questi esseri… voi li state combattendo?”

Barbara “Si, è così...”

Filippo “Quanto è pericoloso?”

Barbara “… non poco”

Il ragazzo passa dall’essere sereno al rendersi molto più dubbioso. Alza lo sguardo sul draconequus, che aveva notato essersi fatto leggermente più irritato sin dall’inizio di quel discorso così oscuro. La sua espressione lasciava trasparire la serietà della situazione

Filippo “Facciamo una cosa… per adesso, non voglio esprimermi al riguardo, non riesco a capire bene la gravità della cosa. Domani mattina prenderò un permesso per stare a casa dal lavoro e verrò a scuola con te. Credo che i tuoi amici che vengono da Equestre sapranno essere più precisi”

Barbara correggendolo “Equestria… e per me va bene, così’ potrai capire meglio!” si rivolge a Discord “Ho ragione?”

Discord “Assolutamente! Se tu dici che ci si può fidare, allora mi fiderò. Solo una cosa ragazzo… non una parola di questa storia con nessuno, intesi? Non credo serva che ti spieghi i motivi”

Filippo “No, certo che no!”

Discord sospirando “Meno male, anche perché erano noiosi e non me li ricordavo!”

Barbara indispettita “Non farci caso, fa sempre così...”

Filippo divertito “Si, lo avevo notato. Per quanto riguarda le registrazioni, me le sono fatte consegnare tutte, quindi non devi preoccuparti di andare a cercarle”

Discord sollevato “Oh, grazie a Celestia! Assicurati di eliminarle tu, allora”

Con un tocco sulla sua superficie, il draconequus fa scoppiare l’area di invisibilità come una bolla di sapone e può finalmente levare le tende

Discord “Direi che qui abbiamo fatto, ci rivediamo domani mattina!” salta a bordo di un razzo “Tante care cose!”

Discord decolla, lasciando dietro di se una scia di fumo che penetra nei polmoni dei due ragazzi, facendoli tossire e desiderare che quel razzo si schianti. Rimasti solo loro due, Barbara si rimette al dito l’anello di Cristallo e si avvia alla macchina felice, seguita subito dopo dal fratello, con una strana sensazione addosso. È come se sapesse già che quello che scoprirà il giorno dopo non gli piacerà per niente. Ma di una cosa è sicuro, per la sorella tutta quella storia è di vitale importanza, perciò non può e non vuole permettersi di deluderla in alcun modo

Filippo \Farò tutto ciò che potrò per darti la vita che desideri… anche se so già che in questo modo… dovremo dirci addio...\

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. L’ho detto all’inizio, lo ripeto anche qui, mi spiace terribilmente per questo quasi anno di inattività, ma purtroppo non riesco a farci nulla. Ogni giorno mi sforzo di mettermi a scrivere, quindi non demordete, prima o poi riuscirò a finire tutto quanto ciò che ho iniziato. Per il momento, spero abbiate apprezzato, e ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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