Sei comunque un eroe

di ReikaDragneel94
(/viewuser.php?uid=194247)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Salvataggio ***
Capitolo 2: *** Proposta ***
Capitolo 3: *** Esame ***
Capitolo 4: *** Ammissione ***
Capitolo 5: *** Primo Giorno ***
Capitolo 6: *** Nuovi amici ***
Capitolo 7: *** Farsi Avanti ***
Capitolo 8: *** Inviti ***
Capitolo 9: *** Confessioni ***
Capitolo 10: *** Verità ***
Capitolo 11: *** Scoperte ***
Capitolo 12: *** Consigli ***
Capitolo 13: *** Dieci anni dopo ***



Capitolo 1
*** Salvataggio ***


1° Salvataggio
 
 
 
Era una giornata di settembre in cui Izuku Midoriya, ragazzo dai capelli verdi come i suoi occhi, stava compilando uno dei suoi tanti quaderni sugli eroi più famosi, quando una mano glielo rubò da sotto il naso; alzando lo sguardo, incrociò quello rosso rubino incorniciati da dei capelli biondo cenere del suo, ormai ex, amico d’infanzia Katsuki Bakugo. Quest’ultimo ghignò, se all’esterno appariva un bullo che tormentava un quirkless che disprezzava, dentro di se, invece, lui si sentiva un idiota a farlo; per il semplice fatto, che in ogni momento della sua vita, Katsuki sapeva che Izuku era sempre stato presente e vicino a lui senza chiedere nulla in cambio ed anche in quei momenti in che lo bullizzava. In ogni modo, lo guardò come se fosse veramente qualcosa da disprezzare e per ribadire il concetto, poco dopo usò il suo quirk esplosivo per danneggiare quel libricino ed infine gettarlo fuori dalla finestra, facendo ridere i suoi “amici”; anche se per lui, quel termine, lo poteva associare solo ad Izuku, essendo di fatti l’unico che sembrava vedere oltre le sue apparenze.
-Sogni ancora ad occhi aperti nerd?- Lo denigrò Katsuki
-Ka... Kacchan- pigolò Izuku
-Vuoi capirlo che non sarai mai un eroe? Tu sei senza un quirk- sghignazzò; -Andiamo ragazzi- ordinò andandosene
-Hahaha quello sfigato pensa di andare alla UA, come te! Hahaha, ridicolo, totalmente ridicolo- lo seguì uno dei suoi compari
-Che ci provi, non avrà possibilità- ridacchiò l’altro
-“Accidenti Izuku! Ti prego, non ti arrendere”- Pensò Katsuki, -Sarebbe un suicidio per lui, anche se vederlo piangere per aver fallito sarebbe divertente- disse soltanto
-Vero- dissero i due in coro
-“Appena entrerò lì, mi farò degli amici ed abbandonerò tutti loro e tornerò da Izuku!”- pensò incamminandosi.
Nel frattempo, Izuku riuscì a recuperare il suo quadernino, notando che a differenza degli altri, era stato meno danneggiato, cosa che lo confuse, era sicuro che Katsuki avesse usato il suo quirk su di esso; sospirò, non riusciva più a capire lo strano comportamento del biondino che a seconda dei momenti aveva un certo tipo di atteggiamento con lui e le sue cose. Più ci pensava e più trovava illogico il comportamento del suo amico d’infanzia e quindi decise di tornare a casa e per fare prima decise di tagliare per un vicolo poco illuminato e frequentato; in quel punto iniziò tutto ciò che forse gli cambiò la vita, fu attaccato alle spalle da un Villan di fango che cercò di “possederlo”. Solo che, prima che il mal vivente potesse concludere appieno il suo obbiettivo, qualcuno intervenne; con loro sorpresa, il Pro hero che intervenne fu l’unico e solo Simbolo della Pace, All Might, che tra l’altro era tornato da poco in Giappone.
-Tutto bene ragazzo?- Dopo aver imbottigliato il nemico
-Sì... e grazie All Might!- Lo ringrazio
-È il mio dovere ragazzo, ma adesso devo andare- stava per andarsene
-Aspetti, ho una domanda!- Attaccandosi alla vita dell’eroe
-“Ma che?!”- Sconvolto l’uomo atterrando in un luogo isolato e tornando alla sua forma meno muscolosa
-Oh cielo!- Sconvolto Midoriya
-Adesso sai chi sono veramente ragazzo- sospirò
-Mi dispiace signore... ma ho urgentemente bisogno di sapere una cosa- mormorò dispiaciuto Izuku
-Come di chiami ragazzo?-
-Mi chiamo Izuku Midoriya-
-Che vuoi sapere?- Alzò un sopracciglio
-Io... vorrei diventare un eroe come voi, ma sono senza quirk, ci sarebbe un modo per diventarlo?- A testa china.
All Might, tornato ormai Toshinori Yagi, si lasciò cadere a terra e sedersi per la stanchezza, per tenere su la sua trasformazione ed infine sollevò la maglietta mostrando al giovane una grossa cicatrice sul fianco sinistro, per poi raccontargli la natura di ciò e perché lo avesse visto mostrarsi così; in seguito, rispose alla domanda del verdino con dispiacere, perché odiava più di tutti distruggere i sogni dei suoi fan o delle persone in generale e gli spiegò che il lavoro del Pro Hero, senza un quirk non solo era pericoloso, era estremamente difficile. A quelle parole, Izuku incassò la notizia con un sospiro triste per poi ringraziarlo e scusandosi ancora se ne andò, giustamente con il morale a terra; ancora una volta il suo sogno sembrò sparire dalle sue mani senza averlo mai potuto davvero iniziare, così con un sospiro doloroso tornò in strada, ma lì vide una cosa che lo pietrificò, Katsuki era stato catturato da quel medesimo mostro che aveva tentato di catturarlo. Izuku non ci pensò due volte, si lanciò contro il mostro schivando degli eroi che erano rimasti impalati a vedere non sapendo gestire quell’assurda situazione; quando il ragazzo incrociò lo sguardo stupito di Katsuki, prese quel poco di coraggio che si portava dietro e lanciò lo zaino contro il mostro che lo colpì ad un occhio e sfruttando quel momento di distrazione, cercò di liberare l’amico. In tutto questo sotto l’occhio sconcertato di tutti, che in qualche maniera Izuku era quasi riuscito a liberarlo, ma anche tra gli spettatori, però All Might rimase talmente sorpreso che vedendo quel gesto impulsivo, si sentì pervaso da una nuova forza e si rilanciò al salvataggio; usando una delle sue super mosse concluse ciò che Izuku aveva iniziato, facendo però perdere i sensi ad entrambi i ragazzi e prima di andarsene con Izuku in spalla con le sue cose, lasciò Katsuki incosciente ai piedi degli altri eroi lì presenti. Una volta trovato un posto sicuro, All Might depositò il giovane Midoriya in un vicolo ed aspettò che si riprendesse e nell’attendere, decise di dare un’occhiata a quel quadernino che era uscito dalla cartella del giovane e nel farlo si accorse degli appunti più dettagliati che avesse mai visto sugli eroi ed i loro quirk. Nel momento in cui il giovane si riprese, All Might si girò verso di lui e gli sorrise, -Ben ripreso giovanotto-
-Oh cielo! All Might come...-
-Sei stato molto avventato, ma anche molto coraggioso-
-Immagino che il tuo tempo si sia dimezzato ancora- sospirò il verdino alzandomi, -Ti ringrazio ancora e mi scuso- si inchinò
-Via via! Ragazzo, hai dimostrato un coraggio che pochi eroi dimostrano al giorno d’oggi-
-Ma non basta All Might, oggi stesso ne ho avuto la conferma- sospirò
-Forse hai ragione, ma sai...- mostrando il quadernino che stava leggendo, -Hai occhio ed intelligenza, puoi essere un eroe anche nelle retro vie- sorrise
-Ha... ha... ha letto...-
-Sì, l’ho letto tutto ed immagino che tu ci lavori da molto e che non sia l’unico-
-In effetti, ma sarà solo un hobby- borbottò
-Perché non trasformi tale hobby in un lavoro?- Entusiasmo
-Come?- Sorpreso
-Fra non molto dovrebbe raggiungermi un amico dall’estero, voglio presentartelo-
-Davvero?- Spiazzato
-Sì e vorrei che ci incontrassimo alla discarica sulla spiaggia- serio
-Va bene... fra quanto?- Entusiasta
-Tieni, questo è il mio numero- dandoglielo
-Oh cielo! Ok, calma- scrivendolo velocemente, -Questo è il mio- inviando un messaggio-
-Molto bene ragazzo, mi farò sentire... buona serata- andandosene.
Una volta solo, Izuku si guardò in giro per ricordare la strada di casa per poi avviarsi, si diede dell’imbecille perché aveva in qualche modo compromesso il quirk del suo idolo, si morse il labbro inferiore per non piangere per la frustrazione. Ad un certo punto, però, si sentì mettere una mano sulla spalla con una presa decisamente forte e per puro istinto, Izuku fece una proiezione in avanti, scaraventando a terra “l’aggressore” e fu lì che scoprì essere Katsuki.
-KACCHAN!- Spaventato facendo dei passi all’indietro
-Come cavolo...- iniziò stupito il biondo rimettendosi in piedi
-Mi dispiace! Scusa, scusa, scusa!- Piagnucolò
-Ohi nerd calmati, non mi sono fatto nulla- calmo
-Veramente mi...- l’altro veloce gli mise una mano sulla bocca
-Devi darci un taglio con queste scuse- freddo
-...- annuisce
-Bene- lo libera, -Stai bene?-
-Eh? Oh sì! Sto bene, All Might ci ha salvato- sorrise calmo, -Tu invece?-
-Tutto ok, che ti è saltato in mente di lanciarti così contro quel villan!?-
-Io... i tuoi occhi chiedevano aiuto e non ho... resistito- sussurrò
-Tch!- Seccato, -“Oh Izu-kun quanto ti vorrei abbracciare per ringraziarti”- pensò sospirando; -Muoviti perdente! Torniamo a casa insieme!- Burbero
-Eh? O... ok- timido l’altro
-Solo una cosa... come hai fatto fare quella presa? Quella con cui mi hai steso poco fa?- Lo guardò con la coda dell’occhio e si deliziò nel vederlo arrossire
-Mamma... mi sta facendo fare un corso... per l’autodifesa personale, visto che non ho un quirk ha pensato...- mormorò
-Intelligente- ghignò quasi soddisfatto, -“Non ti preoccupare, appena diventerò l’eroe N°1 non permetterò a nessuno di toccarti!”-
-Kacchan?- Titubante seguendolo
-Che c’è?- Secco
-Perché sembra che tu... abbia due atteggiamenti diversi?-
-Che vorresti dire?!- Lo fulminò con lo sguardo
-NULLA!- Nel panico tornando a stare zitto.
Per tutta risposta, Katsuki lo fissò con la coda dell’occhio per tutto il tragitto, senza però fissarlo direttamente o commentare oltre; doveva aspettarselo da Izuku, lui lo conosceva come le sue tasche e questo per un certo verso lo rendeva orgoglioso di ciò, perché finalmente, oltre i suoi genitori, qualcuno lo vedeva per com’era realmente. Per il resto della strada fino alle loro case, fu avvolto in un silenzio abbastanza pesante con loro immersi nei loro pensieri profondi; una volta a casa, Katsuki fu accolto da sua madre molto preoccupata, dopo averlo visto prigioniero di un Villan in tv, -Tutto bene tesoro?-
-Sì, tutto bene vecchia- sbuffò una volta in casa
-Anche Izuku?- Apprensiva, -Ho visto che ha cercato di aiutarti-
-Per quanto ne so, sì- seccato; -Se ti interessa tanto, prova a chiamare sua madre- andando in cucina
-Vi ha salvato All Might, vero?- Seguendolo
-Sì, ci ha soccorso appena in tempo- prendendo da bere
-Bene e... Katsuki?- Diventando seria
-Che c’è adesso?- Irritato
-Ho la netta sensazione che tu mi abbia nascosto qualcosa sulla tua amicizia con Midoriya- seria
-Cosa vorresti dire?- Assottigliò lo sguardo
-Vedi tesoro, qualche tempo fa, mentre facevo la spesa, ho sentito uno strano discorso di due dei tuoi amici senza che quest’ultimi si accorgessero di me-
-Quale discorso?- Guardigno
-Dicevano che un certo Deku, era uno stupido sognatore e che un certo BAKUGO si divertiva a metterlo al suo posto e che faceva bene- seria, -Spero che tu non stia facendo il bullo- fredda
-Tch!- per poi pensare, -“Dannazione! Non posso certo dirgli la verità”- andando in camera
-Ehi! Il discorso non abbiamo ancora finito!- Secca
-Chiudi quella boccaccia vecchia!- Chiudendosi in camera.
Si buttò sul letto, imprecando contro chiunque avesse detto quella frase alla leggera, perché tutto ciò avrebbe comportato che il suo piano per tenere al “sicuro” Izuku andasse a monte; sapeva che lo stava facendo nel peggiore dei modi, ma era certo che una volta realizzato il suo sogno avrebbe avuto una possibilità con lui, anche se dubitava che Izuku lo “abbandonasse” forse si sarebbero persi di vista durante le superiori, ma si sarebbe impegnato a diventare un degno eroe, anzi, sarebbe diventato il numero uno solo per lui ed era questo il sogno nel cassetto del biondino. Nel frattempo, Izuku era tornato a casa, che a differenza sella signora Bakugo, Inko gli saltò al collo e lo abbracciò forte, cosa che fece ridacchiare il ragazzo, che ricambiò il gesto, -Sto bene mamma- sorrise
-Sono stata in pensiero! Cosa ti è saltato in mente di lanciarti così?-
-Beh... puro istinto, credo... non mi piaceva vedere Kacchan in difficoltà- sospirò
-Va bene tesoro, immagino che non ci possa fare nulla- scosse la testa la donna
-Almeno c’è stato un lato positivo- sorrise ammaro
-Quale?- Confusa
-Ho conosciuto dal vivo All Might e mi ha fatto pure un autografo!- Mostrandogli il quaderno aperto
-Allora è vero che è stato lui a salvarvi!- Sorpresa la donna
-Sì!- Allegro, -Anche se mi sarebbe piaciuto vederlo in altre circostanze- si grattò la nuca, -Vado in camera a dormire-
-Va bene tesoro- sorrise tesa la donna.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi là gente! Questo è una seconda storia, qui Izuku, non avrai MAI un quirk e sì lo so, Bakugo è un tantino diverso, ma nelle altre storie è sempre Izuku a seguire Bakugo ed arrivarci prima del biondo e mi sono detta e se “l’odio” di Baku fosse solo una finzione per proteggerlo? Ecco qua, se avete suggerimenti li accetto volentieri... a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Proposta ***


2° Proposta
 
 
 
Dal salvataggio, passarono alcuni giorni dove Izuku cercava, come al solito, di evitare tutte le angherie degli amici di Katsuki e di quest’ultimo; il verdino però si domandò seriamente se il biondino avesse problemi di bipolarismo, essendo che in qualche maniera ci andava più leggero del solito. Il tutto solo lui se n’era accorto, perché quando Katsuki era in compagnia della sua “gang”, il ragazzo era più che violento con lui, ma una volta soli, sì, rimaneva arrogante e un po’ presuntuoso, ma con una vena di gentilezza nei suoi confronti, cosa che turbava il povero Izuku. In ogni modo, un pomeriggio, di ritorno a casa dopo una lezione d’autodifesa, gli capitò la seconda cosa che gli cambiò la vita, ossia ricevette un messaggio d’All Might; lo invitava subito in discarica, cosa che lo fece guardare velocemente in giro, prima di correre a destinazione e lì ad attenderlo con l’eroe, vi era un’altra persona. Quest’ultima si trattava di un uomo alto dalla corporatura normale, con notevoli rughe sulla fronte, aveva piccoli occhi azzurri e capelli corti, indisciplinati di color miele con due prominenti ciuffi che si curvavano verso l'esterno dalla parte superiore della fronte ed un pizzetto sul mento e portava degli occhiali da vista quadrati con la montatura larga.
-Ben arrivato Midoriya ragazzo mio- lo accolse l’eroe
-Scusate il ritardo- ansimando
-Non ti preoccupare ragazzo- sorrise l’altro uomo, -Io mi chiamo David Shield, sono uno scienziato di supporto, diciamo che sono una specie di costumista- ridacchiò
-Piacere mio, mi chiamo Izuku Midoriya- s’inchinò rispettoso
-Giovane Midoriya ho parlato con David del tuo talento- appoggiando una mano sulla spalla dell’uomo
-Posso vedere questi appunti?- Curioso David
-Certo- mormorò lui allungando alcuni libricini
-Cavoli ragazzo, All Might non scherzava nel dire che sei un ottimo osservatore- sorrise l’uomo
-Già, è tutto ciò che posso fare- abbassò il capo dispiaciuto, -Non ho nessun quirk utile-
-Sei un quirkless?- Titubante
-Sì, anche se il mio vecchio sogno era quello di diventare un eroe- sospirò
-Ma tu potresti esserlo- sorrise l’uomo
-Come?- Stupito
-Vedi... anche mia figlia è come te, senza quirk, ma sai la cosa straordinaria?- Dolce
-No, quale-
-Si sta impegnando a diventare l’eroe degli eroi, aiutandomi con il mio lavoro-
-Crea... gadget per gli eroi?-
-Esatto e con la tua intelligenza potresti farlo anche tu- sorrise, -All Might ti potrebbe aiutare a trovare un bravo insegnante, io non posso purtroppo- scosse la testa
-Ma potresti fargli da consulente tramite video chiamata no?- Bonario e divertito l’eroe
-Ti ricordo che tra qui e l’America ci sta un bel po’ di ore di differenza- lo riproverò lo scienziato.
I due adulti iniziarono a scherzare tra loro, mentre Izuku li guardava curioso, non si sarebbe mai immaginato una cosa del genere, poi, però All Might nominò la scuola che avrebbe voluto frequentare. Lo fissò confuso, l’eroe spiegò che lui sarebbe diventato un insegnante alla Yuei, per prendersi almeno una pausa dai grossi incarichi del suo ruolo come Simbolo della Pace, cosa che stupì Izuku, ma ricordandosi della sua cicatrice non fece commenti.
-Per entrare dovrei fare una selezione-
-Non ti preoccupare per questo, ne parlerò con il preside e con qualcuno del dipartimento supporto- sorrise
-Ma...-
-Non essere pessimista ragazzo mio- gli appoggiò una mano sulla spalla, -Se mi lasci quel quadernino lo farò vedere a chi di dovere- cordiale
-All Might ti ringrazio ma...-
-Sentito cos’ha detto ragazzo?- Intervenne David, -Spera di poter fare questa cosa, non è da tutti avere un’intelligenza del genere- sorrise
-Va... bene- borbottò
-Molto bene, tu continua la tua vita come oggi, mi farò vivo io- gli scompigliò i capelli
-Grazie All Might anche a lei signor Shield!- Sorridente
-Ora va che si sta facendo un po’ tardi per te- lo salutò lo scienziato
-Certo... a presto- andando via
-Perché non gli hai passato il tuo potere?- Chiese serio David
-Non è ancora pronto- pacato, -Ma per il momento non voglio dargli pressioni in alcun modo- sospirò
-Sicuro di non rischiare di aspettare troppo tempo?-.
Nei giorni a seguire, Izuku si allenò a perdi fiato nell’autodifesa ed anche nell’utilizzo delle armi bianche, potenziando anche un po’ il suo fisico, cosa che fu notata da Katsuki; non poteva certo ignorare questo fatto, visto che poté costatare che “l’amico” riusciva sempre più spesso a svignarsela dagli “scontri”. Questa cosa comportò che il biondo iniziasse seriamente innervosirsi al tal punto che per poco non fece sul serio nel ferire un altro malcapitato, che in quei giorni aveva preso il posto di Izuku, perciò decise che sarebbe andato lui da Izuku. Così, un tardo pomeriggio, Katsuki decise uscire di casa e si diresse verso quella del verdino, sperando di trovarlo così da mettere in chiaro alcune cose ed era arrivato stava per suonare il citofono, quando con la coda dell’occhio lo vide raggiungerlo dalla parte opposta. Quel giorno Izuku, dopo esser scappato dai bulli con le giuste mosse di autodifesa senza incrociare Katsuki e quei due amici che si portava in giro, il verdino corse vero la sua lezione e finita essa, ricevette uno strano messaggio di All Might, che gli chiedeva d’incontrarlo di nuovo alla discarica. Raggiunto l’eroe in spiaggia trovò con lui l’eroe Power Loader che stava guardandosi in giro, per fortuna Izuku non aveva più il fiatone quando li raggiunse, -Buona sera-
-Buona sera anche a te giovane Midoriya- sorrise come sempre All Might, -Oggi ti presento Power Loader, il capo del dipartimento di supporto della Yuei-
-Piacere- rispettoso Izuku
-Allora è lui che il preside mi ha chiesto di esaminare in anticipo?- Chiese l’altro eroe
-Sì, si chiama Midoriya Izuku ed ha un gran intelletto per le cose di supporto, ciò che tu ti occupi-
-Sei senza quirk, però- mormorò
-Lo so che è...-
-Sei più obbiettivo, non avendo a che fare con il “nostro” modo, ho letto alcuni appunti che All Might mi ha dato- sorrise, -Devo dirlo, sono rimasto colpito da quanto tu minuziosamente hai descritto o provato ad immaginare tali componenti- restituendo quegli appunti, -Mi sono fatto una coppia, per ogni evenienza, ma ti propongo un accordo ragazzo-
-Quale?- Curioso
-Forse già te l’ha suggerito All Might, ma potresti fare domanda alla nostra scuola, ma nell’aria di supporto-
-Davvero?- Stupito
-Certo, voglio vedere come te la cavi con la pratica oltre alla teoria-
-Lo farò!- Sorrise, -Se c’è un modo, anche minimo per essere un eroe lo farò- determinato
-Molto bene, All Might ci vediamo fra qualche mese alla scuola- andandosene.
Izuku lo fissò andar via per poi salutare il suo idolo prima di avviarsi verso casa; nel correre con il borsone in spalla, vide Katsuki arrivare e fermarsi davanti al cancello per poi aspettarlo dopo averlo notato, -Ka... Kacchan, cosa... ci fai... qui?- Imbarazzato ed a disagio
-Mi servono degli appunti di scuola- mentì
-Che appunti?- Tornando più calmo aprendo il cancelleto
-Uhm... storia- buttò lì la prima materia che pensò
-Ah, certo, vieni- entrando seguito da lui
-Grazie- mormorò
-Tutto bene Kacchan? Sembri... a disagio- titubante
-Sì sto bene- secco per poi accorgersi che la signora Midoriya mancava, -Tua madre non c’è?- Stupito
-Oggi... aveva il turno di notte al lavoro- sospirò
-Capisco... bene io... ti devo delle spiegazioni- serio
-Eh?- Spiazzato
-Ti devo delle spiegazioni riguardanti al mio strano comportamento nei...- fu bloccato da Izuku
-Kacchan non mi devi nessuna spiegazione- sorrise teso Izuku
-Invece sì nerd!- Seccato, -Tu... oh al diavolo!- Lo prese per il bavero della maglia e lo baciò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Izuku come reagirà a questa “aggressione” da parte di Katsuki? Ricambierà il bacio o lo allontanerà? A voi la decisione ^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Esame ***


3° Esame
 
 
 
Izuku cercò di staccarsi da Kacchan, di tutto si sarebbe aspettato, ma non di certo che quel ragazzo dinamitardo provasse qualcosa per lui; dall’altro canto Katsuki lo sbatté con gentilezza contro il muro e continuò il suo intento, ossia far capire all’altro quanto ci tenesse a lui. Alla fine Izuku, non riuscendo a liberarsi subito, dovette lasciarlo fare pensò, forse in quel modo avrebbe ammorbidito la presa e avrebbe avuto una possibilità; di fatti, nel momento in cui lo sentì rilassarsi, Katsuki allentò la morsa ed in quel momento che Izuku agì con una mossa che di recente aveva imparato, ruotò entrambi per staccarsi dal muro e poco dopo spedì il biondo a terra e poi indietreggiò a debita distanza, mentre Katsuki sorpreso si mise seduto a guardarlo, -Izuku?- mormorò stupito
-Kacchan ti prego- mormorò a sua volta, -Vattene- chiudendo gli occhi
-Mi dispiace se non ho...- iniziò
-Zitto!- Tremando
-Io...- spiazzato
-Non voglio sentirti, non al momento- mormorò
-Izuku... ti debbo delle spiegazioni! Mi dispiace veramente per quello che faccio, ma...- tentò di spiegarsi
-A te t’importa solo delle apparenze!- Sbottò all’improvviso Izuku, -Non ti è mai importato veramente di nessuno! Solo di te stesso!- Scattando in piedi
-Questo non è vero!- Sbraitò Katsuki allarmato, -Secondo te, mi fa veramente piacere fare del male all’unica persona che MALGRADO tutto mi stava ancora vicino!?- Avanzando, -Mi sentivo e mi sento morire ogni volta che ti faccio del male! Dovevo apparire forte per... proteggerti- si bloccò nel vederlo piangere
-Non mi mentire... Bakugo- lo gelò, -Ti prego, adesso vattene! Se mi vuoi proteggere, lasciami in pace! Non rivolgermi la parola, ignorami-
-Non posso farlo Izu, tu... per me sei importante-
-Se certo come no- ansimando, -Vattene, io cercherò un modo per... starti lontano- sussurrò
-No!- Allarmato, -Ti prego Izu... non...-
-Vattene te ne prego- trattenendo i singhiozzi
-Per ora me ne vado Izuku, ma ti prometto che mi farò perdonare e diventerò l’eroe degno delle tue lodi- afferrandogli le mani
-Come?- Spiazzato
-Farò l’esame d’ammissione al dipartimento eroi della Yuei!- Ghignò, -Una volta lì, diventerò l’eroe al pari di All Might, anzi no! Ancor più forte! Così da diventare veramente degno di stare al tuo fianco, tu per me sei molto importante- fissandolo negli occhi
-Non dire cavolate!- Cercando di liberarsi
-Ti prometto che qualsiasi cosa accada, come tu mi sei rimasto al fianco, io tornerò da te- sorrise, -Ricorda, combattiamo per i nostri sogni, fallo anche tu- sorrise triste prima d’uscire.
Una volta uscito e rimasto solo, Katsuki iniziò a piangere avviandosi verso casa dicendosi che si sarebbe dovuto aspettare in un certo senso un rifiuto; si ripromise che una finito quel periodo delle medie, avrebbe fatto di tutti per tornare da lui, anche se sapeva grazie agli appunti dell’amico che aveva molta strada da fare, ma avrebbe comunque dato il massimo. Dall’altro canto, quando rimase solo anche Izuku, crollò in ginocchio tremante, non riuscendo a credere ciò che aveva sentito, non aveva mai pensato che quel tipo irruente come Katsuki potesse arrivare a provare ciò che gli aveva detto; da subito cercò di negare che quelle parole gli avevano fatto effetto toccando il suo cuore e continuò a farlo anche dopo essersi alzato per farsi una doccia. C’era una cosa giusta che Katsuki aveva detto o chiesto, a seconda di come la guardi, era che non si sarebbe mai fermato per coltivare il suo sogno; avrebbe continuato a combattere e difendere il suo sogno finché c’era una possibilità di farcela. Alla fine avrebbe veramente tentato l’esame per l’ammissione alla Yuei, sperava solo di farcela, perché se non fosse entrato in quella scuola, non sapeva dove sbattere la testa, ma in ogni caso avrebbe dato un’occhiata anche alle altre scuole di supporto.
I giorni passarono ed Izuku tenne un basso profilo a scuola evitando ed ignorando Katsuki, se all’apparenza come sempre il biondo fingeva d’essere irritato, perché voleva attaccare briga, dentro si sentiva male ma non poteva certo biasimarlo, considerando oltre che piombare in casa sua, lo aveva pure baciato con forza. Scosse la testa e guardò di sfuggita il suo amato e poté vedere che era intento a scrivere qualcosa, ma non erano i soliti appunti scolastici o sugli eroi, sembravano più dei moduli; incuriosito si avvicinò senza farsi notare e nel momento in cui lo raggiunse poté vedere che erano delle domande per l’iscrizione, ma non fece in tempo a leggere le scuole che Izuku velocemente li rimise in borsa al sicuro da occhi indagatori di tutti, sopratutto quelli di Katsuki, che aveva ostinatamente mantenuto un atteggiamento bipolare con lui.
-Ehi nerd stavo leggendo- sibilò lui fintamente incavolato
-Sono documenti privati... Bakugo- lo freddo senza guardarlo
-“Mi ha... chiamato per cognome, una seconda volta?”- Pensò sgomento, -Senti un po’ Deku del c***o- prendendolo per il bavero e facendo qualche scintilla con l’altra, -Dietro la scuola dopo le lezioni, da solo chiaro?- Sussurrò al suo orecchio
-Che?- Pallido
-Tsk! Non fare tardi- sibilò tornando dai suoi amici
-“Meglio andare, massimo mi difendo come faccio sempre, anche se dubito avrei una possibilità contro di lui”- pesò iniziando a seguire le ultime lezioni.
Izuku aspettò che tutti se ne fossero andati, prima di uscire ed andare sul retro e vedere cosa voleva Katsuki, sperando che fosse solo anche lui e fu così ed era appoggiato al muro con le braccia incrociate al petto. Quest’ultimo alzò la testa esattamente nel momento in cui il verdino si avvicinò, sciolse la sua posa ed aspettò che si avvicinasse, -Ne hai messo di tempo nerd- burbero
-Mi hai chiesto tu di venire “solo”, ho voluto essere prudente tutto qui- scrollò le spalle
-Molto bene, potrei sapere adesso che mi nascondi?-
-Non ti nascondo niente-
-Izu quelle domande sono per il tuo futuro scolastico, questo l’ho capito- si avvicinò, -Voglio esser sicuro che non ti cacci nei guai-
-Non so cosa ti sia messo in testa Bakugo, ma... tutto bene?- Confuso
-Perché ora mi chiami per cognome?-
-Sto cercando di allontanarti da te e fingere che noi...-
-Non devi fingere che non siamo amici Izu, io devo farlo, tu no- accarezzandogli una guancia
-Perché tu puoi mentire a te stesso ed agli altri mentre io no?- Allontanandosi dal suo tocco
-Per il semplice fatto che preferisco soffrire per conto mio e non vedere te soffrire, cosa credi? Si vede che ti fa male cercare di chiamarmi in quel modo invece del solito Kacchan-
-Poi da quando mi chiami Izu? Non Deku o nerd?- Sospirò ignorando il suo discorso, -Non è da te essere gentile con me-
-Solo davanti agli altri devo farlo, è stato per... quell’incidente da bambini che ho capito che dovevo proteggerti e se ero l’unico a bullizzarti, nessun altro osava farlo, capisci?-
-No ed ora devo andare, devo andare... fra poco inizia il mio corso di autodifesa-
-Ti accompagno-
-Non è necessario... Bakugo- per poi andarsene.
Izuku corse, ma non era veramente diretto alla lezione d’autodifesa, che sarebbe stato il giorno dopo e per giunta anche l’ultima, visto che ci sarebbero state le vacanze estive prima dell’inizio del nuovo anno scolastico e per giunta doveva finire a compilare quei moduli. Tornato a casa, trovò la madre a cucinare, gli sorrise, -Mamma sono tornato-
-Ehi Izuku tesoro, guarda chi c’è- indicò il divano
-Uhm?- Per poco non gli venne un colpo, sul divano vi era un uomo moro che gli sorrise
-Ehi campione come stai?-
-Pa...papà?- Spiazzato
-È da un sacco che non ti vedo- alzandosi
-Che ci fai qui?- Sulla difensiva
-Al... lavoro mi hanno dato dei giorni di permesso- si grattò la nuca, -Starò qui con te e la mamma- sorrise
-Capisco... mamma, vado a fare i compiti e compilare i moduli- apatico
-Come vuoi tesoro- tesa Inko
-Me lo dovevo aspettare- sospirò l’uomo sedendosi
-Se tu gli spiegassi la verità forse...-
-Non posso Inko è... per proteggerlo, lui ha...- guardò la porta di Izuku, -Una possibilità di avere una vita normale, anche senza sapere la verità- sospirò
-Hisashi... Izuku... tenterà comunque l’esame per entrare alla Yuei- sospirò Inko
-Cosa?!- Spiazzato l’uomo
-Sì, me l’ha confermato lui stesso e alcuni moduli d’iscrizione che gli sono arrivati- sospirò
-Accidenti!- Si passò una mano tra i capelli
-Dovresti sostenerlo lo sai?-
-Con quale diritto Inko?- Iniziò a piangere, -Per nostra fortuna assomiglia più a te che a me- mormorò l’uomo.
Per il resto della giornata, Izuku restò in silenzio, Hisashi sapeva che il figlio era così solo per la sua presenza, Inko gli aveva rivelato che di solito era più loquace, sospirò, -Mi dispiace Izuku- sussurrò
-Uhm?- Alzò lo sguardo sorpreso, -Per cosa?- Confuso
-Per non esserti stato vicino per averti nascosto delle cose particolari- sospirò
-Tipo?- Alzò un sopracciglio
-Su di me e sul mio lavoro... non sono un imprenditore o responsabile di qualche azienda- si massaggiò le tempie
-Che cosa sei?-
-Sono... tua madre mi ha detto che hai la fissa di studiare gli eroi giusto?- Alzò lo sguardo
-Certo, ora però avrò la possibilità andando alla Yuei- sorrise un po’ più entusiasta
-Devi promettere una cosa- serio
-Cosa?- Confuso
-Starai attento ok?-
-Certo, ma ecco...- si grattò la nuca, -Non... farò domanda per la sezione eroi... dunque non avrò problemi- guardò la madre
-Come?- I due lo fissarono stupiti
-Farò domanda alla sezione supporto, così anche senza un quirk potrò essere d’aiuto agli eroi e non mi dovrebbe succedere nulla di grave, giusto mamma?-
-Beh... in effetti saresti più al sicuro lì- mormorò la donna.
Il giorno dopo, Izuku portò l’elenco delle scuole scelte ed il suo insegnate stava per deriderlo pensando ad uno scherzo, ma l’occhio fiero e deciso del suo allievo, che nonostante tutto aveva sempre avuto dei buoni voti, lo fece desistere di ricacciargli indietro l’elenco. In classe, Katsuki fissò il verdino rientrare, sembrava decisamente più rilassato, cosa che lo incuriosì tanto che i due suoi amici lo richiamarono, -Ehi boss, perché fissi il perdente?- Uno di loro
-Non sono affari tuoi- stizzito, -“È decisamente più rilassato”- pensò
-Ohi Midoriya che hai oggi? Sei pronto a prenderne ancora?- Lo richiamò l’altro
-Mio padre è tornato a casa, non ti conviene farti incenerire da lui- commentò pacato Izuku
-Stai dicendo che tuo padre è casa?- Spiazzato Bakugo
-Sì, l’ho visto ieri e... ti saluta- calmo sedendosi
-Voglio proprio vedere questa cosa- ghignò bastardo
-Non ti posso accompagnare, ho l’ultima lezione come ben sai di quella cosa- sospirò
-Non puoi saltarla?-
-No, il mio insegnate mi deve dire una cosa importante- scrollò le spalle
-Ohi voi due da quando...- si bloccò nel vedere le piccola esplosioni di Katsuki
-È l’ultimo giorno di scuola, non ci sarebbe divertimento nel menarlo ed essere “gentili” con lui- ghignò maligno Katsuki
-Ehm... sì... forse hai... ragione- sparendo
-Tch!-
-Hai cambiato idea?- Sospirò Izuku
-Sai nerd, dopo lezione di porto in palestra, ho proprio voglia di rivedere tuo padre- sprezzante
-Come vuoi, non ho problemi- sospirò, -Bakugo... hai ancora intenzione di provare l’esame della Yuei?-
-Tu invece?- Lo guardò come se fosse superiore
-Non c’è nulla di male di provare no? Massimo vengo respinto e tenterò un’altra scuola- sorrise teso
-Come ti ho detto l’ultima volta- sussurrò, -Combatti per i tuoi sogni-.
Izuku lo fissò, non poteva più negare che Katsuki lo stava veramente supportando, come lui supportava l’amico, ma in segreto per paure che non riusciva ancora a capire; sospirò a tale novità ed a fine della scuola Katsuki accompagnò alla sua ultima lezione. Il biondo poté vedere che il luogo in cui andava Izuku; era un vecchio edificio che ricordava uno di quelle palestre in vecchio stile, -Hagane sensei mi scusi il ritardo- entrò Izuku
-Tranquillo giovane Midoriya, oggi sono un po’ tutti i ritardo... vedo che hai compagnia-
-Lui è Katsuki un mio... amico... può restare?-
-Certo, tanto oggi devi solo fare l’esame finale- annuisce l’uomo
-Grazie... entra pure Kacchan- sorrise più tranquillo
-Tch!- Lo seguì, -“Mi considera ancora suo amico, meno male”- pensieroso
-Vado a cambiarmi torno subito- spiegò Izuku
-Sì, sì io vado a prendere posto- sbuffò.
Una volta trovato posto, Katsuki studiò l’ambiente, era come l’esterno era in vecchio stile, ma allo stesso tempo dava una sensazione che dovevi comunque del rispetto a chiunque entrasse lì; a seguire passò ad osservare l’uomo che aveva sentito che si chiamasse Gajeel Hagane ed era un uomo alto e molto muscolo dai lunghi capelli neri ed occhi rossi, ed il viso era reso affilato per via di innumerevoli piercing. L’esame ebbe inizio quando tutti era arrivati, Katsuki poté vedere che oltre ad Izuku c’erano altri due persone senza quirk, perché gli altri lo mettevano subito in mostra; paradossalmente, i migliori furono proprio quelli senza quirk ed Izuku sembrava sempre un gradino sopra a tutti loro. Gajeel si complimentò con i suoi allievi e diede loro un attestato ed una tesserina che autorizzavano all’autodifesa e di portare con se delle armi bianche, in poche parole una specie di patentino.
-Come ti sono sembrato?- Chiese Izuku una volta di ritorno
-Passabile- pacato, -“Per poco ho pensato che non avesse più bisogno di me”- pensò
-Lo so, ho ancora molto da imparare- sospirò, -Andiamo mamma sarà felice di sapere che ci sono riuscito-
-Tuo padre sa delle lezioni di autodifesa?- Confuso
-Non lo so, ma credo che lo abbia aggiornato- arrivando a casa, -Siamo qui!- Entrando con Katsuki
-Oh siete arrivati- si palesò Hisashi, -Ciao Bakugo-
-Salve signor Midoriya- spiazzato, -“Allora è vero che era tornato”-
-Su sedetevi, com’è andato l’ultimo giorno di scuola?-
-Tutto ok papà, ho portato le domande al professore-
-Molto bene, tu invece Bakugo?- Cordiale
-Tutto a posto, farò domanda alla Yuei senza troppi problemi mi farò notare- ghignò soddisfatto
-Oh che bella... notizia- titubante.
I giorni passarono tranquilli, dove Izuku passò gran parte del tempo con il padre per recuperare un po’ il tempo perduto per via del lavoro dell’uomo e poi un pomeriggio arrivò per posta messaggio dalla Yuei che invitava il giovane a recarsi a scuola per l’esame d’ammissione al dipartimento di supporto. Izuku si trattenne di esultare ed il giorno prestabilito, andò ad affrontare la prova con tutto ciò che gli sarebbe servito per quel momento e raggiunto la scuola, scoprì che erano stranamente in pochi a dover affrontare quell’esame.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Eh beh... che dite? È spuntato anche il padre di Izuku e tranquilli, non farà solo questa comparsata; Katsuki ha visto la bravura del nostro verdino, che succederà adesso all’esame d’ammissione del suo amico?

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ammissione ***


4° Ammissione
 
 
 
A presiedere l’esame c’era il preside Nezu chiamato anche Mr. Principale ed era un uomo robusto che sembra essere una possibile combinazione di diversi animali, tra cui: un cane, un topo e un orso, che lo rendeva quasi una chimera. Per prima cosa aveva la testa di un topo con due occhi rotondi e neri ed a quello destro era attraversato da una cicatrice; le orecchie erano un po’ rettangolari con l’interno rosa pallido, inclinate verso l’esterno e con il musetto allungato con un nasino circolare anch’esso nero. In fine aveva la pelliccia bianca e le zampe grandi come quelle di un cane con cuscinetti rosa e una coda sottile come quella di un gatto. L’altro eroe era di fatti Power Loader con la sua tenuta da eroe, che esaminò dall’alto quei studenti, come se si volesse accertarsi che ci fossero tutti e da sotto la maschera poté nascondere un sorriso di soddisfazione nel rivedere quel ragazzo dalla chioma verde.
-Bene ragazzi, vedo che ci siete tutti; come per chi vuole entrare nella sezione eroi, anche per la Divisione Supporto, dovrete sostenere un esame- iniziò Loader, -Qui con me c’è il preside della scuola, ossia Nezu ed insieme controlleremo l’andamento della prova-
-Che noia- mormorò una ragazza vicino ad Izuku, -Sono curiosa su cosa ci faranno sgobbare-
-Uhm... credo su alcuni gadget per gli eroi- mormorò lui
-Dici?- Si voltò a guardarlo, -Come ti chiami?- Curiosa
-Mi... mi... chiamo Izuku Midoriya e tu?-
-Reika Kasai piacere- sorrise
-Bene studenti, ora vi portiamo nel laboratorio dove vi metteremo a coppie svolgere un determinato costume- asserì Loader iniziamo ad avviarsi
-Lavoro di coppia?- Confuso
-C’era d’aspettarselo, nessun addetto al supporto lavora del tutto da solo- commentò Reika sospirò
-Mmm... immagino di sì- seguendo il gruppo
-Non tutti però apprezzano questo lavoro, per questo che ci sono pochi candidati-
-Immagini bene ragazza!- Intervenne un’altra strana ragazza.
Izuku fissò le due ragazze che si studiavano a vicenda, la ragazza che si chiamava Reika aveva lunghi capelli rossi legati in un chignon ed occhi di un verde smeraldo e possedeva un corpo sinuoso e d’altezza media; la nuova aggiunta al discorso era abbastanza bassa con una corporatura abbastanza matura, i capelli rosa salmone, che in genere erano lunghi fino alle spalle, che in quel momento sembravano dei grossi boccoli. Gli occhi era spalancati e inclinati verso l'alto con alcune ciglia superiori particolarmente lunghe, le loro iridi gialle con una croce al centro, che le facevano sembrare un po' come degli obiettivi.
-Ehi Midoriya tutto bene?- Lo richiamò gentilmente Reika
-Oh sì scusa- si grattò la nuca a disagio, -Dicevate?-
-Mi ero presentata, mi chiamo Mei Hatsume e sono un inventrice dalla nascita- orgogliosa
-Beh un po’ tutti lo sono qui dentro... immagino- commentò Izuku
-Io sono più una meccanica/informatica se devo essere sincera- sorrise Reika
-Davvero!?- Stupiti
-Sì- annuisce, -Il mio quirk è più per la meccanica, ma la mia mente è fatta di calcoli e roba informatica- ridacchiò, -E voi?-
-Il mio quirk è legato ai miei occhi, mi permette di ingrandire la vista su qualunque cosa si trovi nella mia visuale e se mi concentrassi a dovere potrei vedere le cose fino a cinque chilometri- ridacchiò
-Io...- a disagio
-Studenti!- Richiamò l’attenzione l’eroe del dipartimento, -Adesso il preside si aggirerà tra voi e vi accoppierà per l’esame, vi prego di non lamentarvi e non protestare- commentò.
Il principale passò e con fare gentile consegnò gli abbinamenti ed il progetto su cui la coppia doveva lavorare, Izuku e Reika finirono insieme ed il loro progetto era quello di realizzare delle migliorie al costume sul quirk elettrico per uno studente del secondo anno. Ad Izuku bastò leggere una volta quel foglio, che con uno scatto sorprendente, andò verso la zona dove vi erano i materiali, che erano stati offerti dalla scuola, e prese quelli a cui pensava fossero adeguati e li portò al tavolo dove una Reika stupita vide ciò che aveva portato. Non si sa come, ma ad entrambi bastò un’occhiata per capirsi e silenziosamente iniziarono a lavorare accuratamente, ma al con tempo velocemente, visto che avevano un limite di tempo a disposizione ed un suono di un claxon o di una sirena fece tremare un po' tutti.
-Bene ragazzi, ora raccoglieremo ciò che avete fatto, spero che abbiate messo il cartellino con il vostro nome- commentò il preside
-Non so come, ma mi sento in sintonia con te- sorrise Reika verso Izuku
-Anch’io, sei stata brava a fare quei cip elettrici- sorrise Izuku
-Tu a montare e calcolare a mente, che hai? Un quirk simile a quello del preside?- Ridacchiò gioiosa, -Si spiegherebbe tutto- incamminandosi all’uscita
-Beh ecco io...- a disagio
-Uhm?- Si girò a guardarlo, -Ho detto qualcosa che non va?- Dispiaciuta
-No, è che io... sono un... quirkless-
-Ma dai!- Spiazzata, -Scusa se ti ho messo a disagio- scosse la testa, -Dovevo accogliere i segni, mi dispiace-
-I segni?- Confuso
-Diciamo che ho... un fratello che è nato quirkless e dovevo accorgermi subito del tuo disagio-
-Ehi calma, tranquilla, può capitare a tutti di sbagliare e poi- sorrise, -Sei la prima che mi tratta da subito con gentilezza- cordiale
-Allora... siamo amici?- Sgranò gli occhi
-Perché no?- Allungando la mano
-Affare fatto- stringendola, -Ecco... ti va una cioccolata calda se...- a disagio
-Ma certo- scrollò le spalle, -Così ci conosciamo meglio-
-Era la mia idea- ridacchiò.
I due si avviarono al caffè lì vicino, dove presero le loro cioccolate calde ed iniziarono a chiacchierare allegramente, non sapendo che nel discorrere del più e del meno, il tempo era trascorso e le matricole che avevano partecipato all’esame d’ammissione come eroi, erano appena usciti. Tra quei ragazzi, vi era Katsuki che si massaggiava i muscoli delle braccia; si sentiva un po’ indolenzito in quei punti, ma di certo si sentiva orgoglioso, aveva fatto più punti di tutti i partecipanti, ma la cosa che ora gli premeva di più era cercare il suo nerd, che non aveva manco intravisto nemmeno nell’elenco dei partecipanti. Nel vedere la sua mancanza gli era stretto il cuore, sperava che non gli fosse capitato qualcosa; sospirando e guardandosi in torno, fu in quel momento che lo vide al bar con una rossa che non conosceva e corrugò la fronte nel costatare che i due sembravano in ottima sintonia cosa che lo spinse ad avvicinarsi e perdere un secondo il controllo del suo quirk attirando la loro attenzione.
-Kacchan?- Stupito
-Deku- ringhiò
-Deku?- Confusa Reika guardando Izuku
-Non ti preoccupare- sorrise, -È un sopranome che mi ha dato da piccolo, lui mi chiama così ed io Kacchan-
-Sicuro che sia un sopranome? Mio fratello veniva chiamato così per quello che ti ho detto-
-Certo... com’è andata all’esame d’ammissione Kacchan?- Cercando si sviare il discorso
-Bene ovvio- con arroganza, -Tu che ci fai e lei chi è?-
-Lei... è Reika Kasai, ha partecipato all’esame per il dipartimento di supporto- sorrise Izuku, -Ci siamo scontrati mentre usciva- sorrise calmo
-Ah davvero?- Alzò un sopracciglio Katsuki guardando Reika
-Sì certo- incrociò le braccia al petto studiando il nuovo arrivato
-Per rispondere alla tua prima domanda Kacchan, ti stavo aspettando-
-Allora andiamo- serio trascinandolo via.
Facendo così, nella fretta, non si accorse che Izuku aveva mostrato il cellulare a Reika e le mimò che l’avrebbe contattata il prima possibile e di conseguenza non vide la risposta affermativa della rossa; in tutto questo, lungo il viaggio, Katsuki ripensò alle sensazioni di fastidio e rabbia che aveva provato nel vedere i due fin troppo vicini ed amici e quando ci ripensò, senza accorgersene strinse la presa sul braccio del verdino. Quest’ultimo, però, si lasciò trascinare senza emettere un fiato, avendo notato la strana furia che albergava nel viso del biondo, per evitare percussioni; in ogni caso anche lui cercò di capire il motivo per cui Katsuki fosse arrabbiato e pensò che forse avesse in realtà capito che avesse mentito, ma poi, come l’avrebbe intuito? Esasperato per non avere alcun indizio o un ipotesi adeguata, non si accorse che erano arrivati alla stazione del treno e se ne accorse quando l’amico lo spedì contro un palo e ci si piantò di fronte per non farlo scappare.
-Tu e quella tipa sembravate intimi- sibilò
-Oh beh... Reika è una brava ragazza e pensa un po’, ha un fratello nella mia stessa situazione-
-Ha un fratello quirkless?- Alzò un sopracciglio
-Sì, per questo ci hai visto un po’ in sintonia- mentì per metà, -Il suo sogno è diventare un’ottima scienziata che spera che in questo modo possa creare dei supporti anche per noi quirkless-
-Capisco-
-È molto brava-
-Tu che ne sai? Poi, perché non hai tentato l’esame come mi avevi detto?-
-Ho confuso le date; oggi avevo l’esame in un’altra scuola e sono andato a farlo, ma una volta lì mi sono ricordato che avevo anche quello alla Yuei- ridacchiò nervoso, -Quindi una volta finito sono corso lì, ma nella fretta io e Reika ci siamo scontrati e per farsi perdonare mi ha offerto da bere- sorrise teso
-Capisco ed immagino, con la tua mania, le hai chiesto anche del suo quirk, indovinato?- Ghignò divertito
-Beh... non è interessate come il tuo- cercando di lusingarlo, -Ma è utile non solo nel suo lavoro, ma potrebbe anche in una specie di battaglia-
-Qual è?- Curioso
-Controllo delle temperature- spiegò Izuku
-Come funziona?-
-Uhm... può abbassare o alzare le temperature, ma non mi sono impicciato oltre- mentì
-Capisco- per poi afferrarlo per il mento
-Ehm... Kacchan... non vorrei rischiare di farmi esplodere, ma... per caso eri geloso che mi fossi fatto una nuova amica?-
-Che certo che no!- Rosso
-Sicuro, sai che... se riesco a nascondere il mio sato di quirkless nella mia nuova scuola, riuscirò a farmi dei nuovi amici, come tu te ne farai alla Yuei appena ci andrai- sorrise calmo
-Non... sarai geloso?- Stupito
-Perché dovrei?- Confuso
-Nulla- seccato.
Ancora una volta il suo nerd si era accorto della sua gelosia, sperava solo che non s’incontrassero più, non voleva concorrenza, solo lui doveva essere al centro dei pensieri di Izuku, nessun altro, poi pensandoci, se lui aveva fatto quella strada di ritorno, forse se le ore di scuola potevano coincidere si sarebbero potuti vedere a fine delle lezioni. Lo guardò dall’alto, essendo più alto dell’amico e lo beccò massaggiare con il cellulare, stava per afferrarlo per vedere quello che stava facendo, quando una presa decisamente ferrea lo bloccò notando che era stato lo stesso Izuku a farlo e lui lo guardò negli occhi, -Che volevi fare Kacchan?-
-Nulla perché?-
-Per il semplice fatto, mentre scrivevo, ho sentito una specie di minaccia sopra di me e quindi l’ho fermata- liberandolo; -In ogni caso, scusa, sono stati i riflessi incondizionati-
-Tranquillo, dovrebbe essere normale per te avere sempre attivi i sensi allerta-
-Adesso mi spieghi in consisteva il tuo esame?- Curioso per cambiare un attimo argomento
-Oh beh... c’era d’abbattere alcuni robot creati dall’area di supporto e simulazione, ma c’era una cosa che dava più punti oltre a distruggere quei cosi- ridacchiò
-Immagino salvare i “civili”- sorrise
-Lo avresti capito subito, non sei solo un nerd che ama gli eroi, ma sei intelligente- baciandogli il capo
-Kacchan!- Sorpreso e rosso
-Sbaglio o sei imbarazzato... non ti devo ricordare il nostro primo bacio no?- Ghignò suadente
-Di quale parli?- Diventando serio
-Quella sera a casa tua no?-
-Tu lo chiami un bacio?- Freddo staccandosi da lui, -A me sembrava più un aggressione sessuale- sibilò sotto voce
-Izu...- spiazzato
-Non ne parliamone più ok?- Staccandosi da lui, -Siamo arrivati- scendendo dal treno.
Katsuki si morse l’interno guancia, doveva starsene zitto e non parlarne, sapeva che baciare Izuku in quel modo aggressivo era stato uno sbaglio colossale, ma non avrebbe immaginato che lui portasse rancore, non lo aveva mai visto farlo; dopo un lungo sospiro, Katsuki iniziò a d inseguirlo ed una volta raggiunto, lo afferrò per un polso e lo attirò a se per abbracciarlo forte, -Mi dispiace- sussurrò
-Katsuki non ne parliamone più- scosse la testa, -Diciamo che hai agito d’impulso, ma oltre all’affetto e spero che ce ne fosse un po’, non provi nulla per me- sorrise teso
-Izu...- sgranò gli occhi
-Torniamo a casa- avviandosi
-Tu...- iniziò a tremare
-Katsuki?- Si voltò, -Hai... freddo?- Confuso
-No! Tu... perché...- iniziando ad avanzare
-Ti senti bene?- Iniziando a preoccuparsi
-Perché non capisci nulla!- Sbottò facendo alcune esplosioni
-Ka... Kacchan?- Sconvolto facendo dei passi in dietro
-Se ti baciassi adesso, diresti le stesse cose!?- Afferrandolo per il colletto
-Che...- fu baciato da Katsuki.
Izuku si ritrovò seriamente a sgranare gli occhi, per poi utilizzare tutta la sua forza e lo allontanò rosso in viso ed a disagio; guardò il biondo spaesato, mentre quest’ultimo lo fissava come se avesse capito qualcosa, ma non potendo dire altro che Izuku era corso via lasciandolo lì impalato. Dall’altro canto, Izuku si mise a correre a perdifiato verso casa e quel giorno sua madre sarebbe stata via per tutto il tempo, ma in compenso suo padre; pensò che poteva chiedere a lui un aiuto, ma lo scartò a priori ed era immerso nei suoi pensieri quando non sentì il cellulare squillare all’arrivo di una notifica e nel vedere che cos’era forse aveva trovato qualcuno con cui parlarne.

 
Reika: Ehi Midoriya tutto bene?
Izuku: Tutto bene grazie...
eri preoccupata?
Reika: Beh... sì,
considerando l’espressione che avevi
appena te ne sei andato
Izuku: Tranquilla
Kacchan non mi farebbe mai del male ^_^
Reika: Siete amici da molto?
Izuku: Sì, diciamo da quando eravamo piccoli
Reika: Capisco,
allora posso capire cos’aveva
quando mi ha “attaccata”
Izuku: Davvero? Cosa?
Reika: Gelosia
Izuku: Non può... sicura?
Reika: Sei un quirkless Midoriya
e se lui ti vuole bene,
ti vorrà solo proteggere
Izuku: Ehm... Kasai?
Reika: Sì?
Izuku: Se veniamo ammessi
e saremmo nella stessa classe...
possiamo vederci?
Reika: Sei a disagio...
è successo qualcosa?
Izuku: Sì, diciamo di sì
anche se non capisco
Reika: Facciamo così,
appena avremmo gli esiti
ci vediamo per festeggiare
o per incoraggiarci a vicenda
Izuku: Va bene! A presto!

I giorni passarono, Izuku fece altri “provini” per altre scuole, per non rischiare di rimanere indietro, finché dopo due settimane, il ragazzo ricevette un mucchio di lettere, solo due era dei rifiuti solo per via che era un quirkless, ma le altri erano tutte ammissioni, ma quello che lo rese più felice era quella della Yuei. I suoi genitori fecero baldoria per lui, mentre lui si buttò sul letto felice, senza pensarci due volte ed ignorando l’ora un po’ tardiva, mandò un messaggio a Reika, avrebbe voluto farlo con Katsuki, ma si ricordò che gli aveva mentito riguardo l’esame d’ammissione e poi forse lei era la migliore ad ascoltare che il suo vecchio amico.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo Autrice:
 
YEA! Che dite? Potrebbe essere così che vengano esaminati quelli del dipartimento di supporto? Spero di sì, spero che Reika vi sia piaciuta, perché come avete notato saprà presente anche in futuro e tranquilli la ship sarà sempre BakuDeku, che come Kirishima faceva con Katsuki, lei lo farà con Izuku, ovvero la voce e la psicologa amica del protagonista ^_^ A presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Primo Giorno ***


5° Primo Giorno
 
 
 
Izuku: SONO AMMESSO!
ANDRÒ ALL YUEI!
Reika: YEAH!
Ci sono anch’io!
Izuku: Ci possiamo vedere?
Reika: Come promesso!
Senti conosci un locale
di nome il Dragone Rosso?
Izuku: Certo! Quando?
Reika: Oggi?
Tanto è appena diventato sabato XD
Izuku: Scusa se ti ho svegliata
Reika: Ma ci mancherebbe altro!
È ancora presto per me
Izuku: Non so perché, ma ti credo...
a che ora?
Reika: Per le 10?
Facciamo colazione insieme
Izuku: Non ci sono problemi fidati...
a tra poco?
Reika: A tra poco
 
Izuku non fece in tempo a mettere giù il telefono, che un’altra notifica per un nuovo messaggio che glielo rifece riprendere velocemente in mano e nel leggere il mittente per poco non gli fermava il cuore, era da parte di Katsuki.
 
Kacchan: Izu indovina chi andrà all’Yuei?
Izuku: Tu immagino, congratulazioni
Kacchan: Ancora sveglio eh?
Lasciamo perdere,
domani alle 10 ti vengo a prendere
Izuku: Come?!
Kacchan: Passeremo la giornata insieme
Izuku: Mi dispiace Kacchan,
ma ho già un impegno
Kacchan: Quale?
Izuku: Esco e mi dispiace,
ma possiamo vederci nel pomeriggio se proprio
Kacchan: Che mi nascondi Izu?
Izuku: Nulla!
Ora dormo se no domani non mi alzo,
notte!
 
Il ragazzo spense definitivamente il cellulare per non essere disturbato ulteriormente e si coricò iniziando a dormire ed allo stesso tempo, Katsuki era rimasto completamente sorpreso; si domandò cosa dovesse fare l’amico per rifiutare d’uscire con lui, forse qualcuno del corso autodifesa o quella rossa del cavolo? A tale pensiero per poco non fece esplodere sul serio qualcosa, non sapeva nemmeno il motivo, ma era sicuro che non poteva credere i due fossero diventati così amici in poco tempo; strinse le mani per prevenire eventuali detonazioni, prese una decisione, il giorno dopo lo avrebbe eventualmente seguito. Il mattino seguente, di buonora, Izuku iniziò la sua corsetta mattutina per evitare di incontrare traffico o troppa gente per i marciapiedi; considerando che era già fuori, decise di andare al locale correndo e per coincidenza, arrivò in contemporanea con l’amica. La giovane lo salutò con un sorriso dolce, quella mattina aveva indossato dei jeans neri ed una maglia rossa con una fata stilizzata sopra, -Ehi Midoriya-
-Ciao Kasai- sorrise
-Andiamo, sai in che classe sarai?-
-Se non ricordo male in 1 F, tu invece?-
-Anch’io! Che bello saremo in classe insieme!- Felice
-Vero- annuisce
-In tal caso- entrando nel locale, -Chiamami pure Reika- sorrise
-Certamente e tu chiamami Izuku- ricambiò il gesto
-Molto bene... a proposito- andando in cerca di un tavolo, -Perché hai mentito al tuo amico?-
-Diciamo che... è una sorpresa- sorrise tirato
-Sai che non ti credo vero?- Lui sospirò
-È... complicato Reika, Kacchan... è un tipo particolare-
-L’ho notato; che è successo dopo che te ne sei andato?- Dolce
-Ecco... era di questo che ti volevo parlare- rosso
-Sei di nuovo a disagio, se... non...-
-Mi serve un parere esterno e non voglio coinvolgere i miei genitori- si grattò la nuca
-Vuoi un opinione più... oggettiva, giusto?-
-Sì ecco...-
-Cosa ordinate?- Arrivò un cameriere
-Un cappuccino- sorrise Reika
-Anche per me e... avete dolci con la crema?- Curioso Izuku
-Certo-
-Allora Freed portaci due krapfen alla crema per favore- sorrise Reika
-Oh cielo Reika! Non ti avevo riconosciuta- stupito il giovane, -Vado subito- corse
-Lo conosci?- Curioso Izuku
-Sì, ma non stiamo parlando di lui, ma di te- sorrise, -Ti ascolto-.
Izuku si guardò un po’ in giro per poi raccontargli tutto il suo rapporto con Katsuki e lei non si scompose per niente e restò in silenzio ascoltando tutto; nel vedere l’amico sfregarsi le mani di continuo, uno dei tanti segni di disagio, gli appoggiò una mano sulle sue facendolo tornare con lo sguardo su di lei. In quell’esatto momento, all’entrata del bar, entrò katsuki  e da lì, in fondo al locale, li vide quasi come se fossero una coppietta di fidanzatini anzi che di amici; ancora una volta si sentì montare dentro una rabbia e cercando di tenerla a bada, gli si avvicinò senza farsi notare e voleva sentire la scusa di lui, finché non si bloccò di punto in bianco alla voce dolce di lei, -Izu, calmati e prendi un bel respiro, ok?-
-Sì, scusa, ma... parlare di...- respirando con calma
-Lo immagino Izuku, hai finito o c’è qualcos’altro?-
-È tutto- mormorò più calmo
-Come ti ho scritto ieri, lui è geloso e sì... secondo me non prova solo affetto, ma ti ama- sorrise
-Scherzi?! Lui... è... violento... ecco- si grattò la nuca
-Ti spaventa?- Sedendosi più comoda e lì, notò Bakugo
-Cosa? No! Non nel senso che intendi te!-
-Non parlo infatti di paura da farti venire gli incubi Izu-kun, parlo di un terrore di non saper cosa provare... mi spiego meglio- addentando il bombolone, -Sei spaventato da ciò che lui prova per te, perché non sai gestirlo, in conclusione hai paura di vedere il suo cuore che batte solo per te- ridacchiò
-Dici?- Mormorò dubbioso
-Sì- annuì sorridendo anche vedendo lo sguardo sconvolto di Katsuki
-Dovrei affrontarlo?- Dubbioso
-In teoria te lo consiglierei, ma... ti direi di ignorarlo per un po’ vedi cosa TU provi per lui, pregando che non diventi uno stalker in risposta- ridacchiò
-Non mi sembra il tipo- borbottò
-Se lo dici tu... e te Bakugo?- Inclinò la testa
-Eh?- Confuso
-Secondo te come dovrebbe agire il piccolo Izuku?- Sorrise sorniona
-Ma di che...- Izuku confuso si girò nel vedere cosa stesse fissando l’amica, -Kacchan?!- Allarmato nel vederlo lì.
Katsuki li fissò in silenzio non sapendo cosa dire, ma aveva in qualche modo intuito che il “suo” nerd era corso da una tizia che aveva appena conosciuto per avere un consiglio, invece di andare da lui; ciò lo ferì molto pensando inavvertitamente che Izuku non si fidasse più di lui al tal punto di chiedere qualcosa ad un estraneo. Ad un certo punto nella sua mente gli parve un’idea un po’ assurda, ma abbastanza logica e se l’argomento riguardava Katsuki stesso? Anche fosse, avrebbero comunque potuto parlare e trovare qualsiasi soluzione ad ogni tipo di problema; per l’ennesima volta si ritrovò a cercare di reprimere una rabbia poco piacevole e di sicuro per niente appropriata e puntò lo sguardo sulla giovane che gli parve abbastanza divertita dalla situazione che si era appena creata e dall’altro canto Izuku sembrava diventato un fantasma per quanto era diventato pallido.
-Ohi nerd tutto ok?- Lo richiamò Katsuki
-Sì... che ci fai qui?- Balbettante
-Ti stavo cercando, all’inizio pensavo di seguirti, ma tua madre che era uscita a fare la spesa mi ha visto e mi ha rivelato che eri andato a correre- inclinò la testa di lato, -Non ti ricordi che dovevamo vederci?- Serio
-Ti avevo detto che a quest’ora avevo già da fare e che se era importante avermi tra i piedi per festeggiare, avremmo potuto farlo oggi pomeriggio- sospirò sentendosi più coraggioso con Reika al suo fianco
-Era lei il tuo impegno?- Seccato indicando la ragazza
-L’ho invitato io a venire a fare colazione, non sapevo che...-
-Sei stata tu la prima ad invitarmi, non ti preoccupare- sorrise calmo Izuku, -Ora se vuoi sloggiare te ne sarei grato- serio
-Posso prima sapere di che festeggiamento parlavate?- Curiosa Reika
-Sono entrato, come previsto, alla Yuei- ghignò
-Allora rimani anche tu allora- sorrise felice
-Eh?- Confuso il biondo
-Anch’io andrò lì, mi hanno ammessa-
-Ah già... ricordo che avevi fatto un esame anche tu- vago, -Poi perché hai invitato proprio Izuku?-
-Fatti miei- scrollò le spalle
-In realtà...- per poi bloccarsi nel vedere lo sguardo furbo di lei
-In realtà cosa?- Lo incalzò
-Reika ti prego... non stuzzicarlo- preoccupato Izuku
-Ok, come vuoi Izu-kun, andiamo?- Guardando l’orario
-Dove?- Confuso
-Ti ricordi mio fratello? Ti avevo promesso di presentartelo-
-Oh giusto, andiamo!- Seguendo la nuova amica fuori dal bar.
I due lasciarono solo Katsuki, che decise comunque di seguirli, voleva esser certo che Izuku stesse bene e che quella tipa non fosse troppo pericolosa; in questo modo li vide andare verso una concessionaria di moto ed auto e lì, vide uscire un tipo dai capelli rosa ed occhi di un verde acqua marina. Il tipo si girò e sorrise alla ragazza e l’abbracciò e da dietro il vicolo, Katsuki riuscì a sentire la loro conversazione, -Ehi fratellone, lui è Izuku Midoriya di cui ti ho parlato-
-Oh sì, il tipo che sarà in classe con te quest’anno, piacere ragazzo, io sono Natsu Kasai, il fratello maggiore di Reika- sorrise cordiale
-Piacere mio, ehm...- si grattò la nuca
-Su, mio fratello non morde mica, non ha nulla con cui minacciare a parte la sua parlantina noiosa- ghignò la ragazza
-Reika! Rispetto sono tuo fratello maggiore- a disagio
-Tranquillo, anche lui è quirkless e sai che c’è?- Ghignò la ragazza, -Sarà la tua versione mignon!- Abbracciando espansiva Izuku
-Davvero sei... come...- l’altro un po’ rosso annuì, -Kami! Reika lascialo respirare- staccandola dal verdino
-Crudele!- Borbottò
-Mi dispiace Midoriya, mia sorella è molto... espansiva ma non è cattiva- a disagio
-Lo so- annuisce
-Ora scusate, devo mettere fuori alcune moto da esporre... fa parte del mio lavoro- sorrise teso
-Vuoi una mano?- Gentile
-No, sbaglio o devi prendere il materiale per scuola?- Mostrando un foglio, -Mamma mi ha mandato una coppia, visto che pensava saresti passata-
-Oh... giusto!- Si sbatté una mano in fronte
-La solita- scosse la testa, -Tieni- dandogli dei soldi, -Ti serviranno... buona giornata ad entrambi- rientrando
-Simpatico- sorrise Izuku
-Lo so- lo guardò malinconico
-Tutto bene?- Preoccupato
-Sì, certo andiamo- avviandosi, -A proposito, come farai con la scuola, tu e quel Bakugo farete la stessa strada- corrugò la fronte
-Troverò un modo- sospirò
-Capisco- annuisce.
In tutto questo, Katsuki corrugò la fronte, non capendo di come lei ed il verdino fossero diventati compagni di classe, Izuku non aveva fatto nessun esame per entrare alla Yuei, forse aveva capito male; guardò di nuovo fuori e notò che li aveva persi di vista, così li andò a cercare senza successo. Nel frattempo la “coppietta” era in tenta a fare shopping al centro commerciale per comprare degli attrezzi; Reika si propose a pagare anche per l’amico e lui un po’ a disagio cercò di farla desistere, alla fine lei ci riuscì dicendogli come accordo che in futuro l’avrebbe ripagata adeguatamente. Per il resto della mattinata Izuku si divertì molto passare del tempo con Reika, che gli parlava delle sue piccole avventure con la sua famiglia; dall’altro canto la ragazza si sentiva veramente libera di parlare con qualcuno che non fosse un suo parente e quei pochi amici che aveva. Per lei, Izuku, era uno della sua famiglia allargata ed all’ora di pranzo, i due si separarono per tornare ciascuno dalla propria famiglia, dandosi appuntamento all’istituto.
Arrivò il primo giorno di scuola per tutti i giovani ed Izuku, si era svegliato con largo anticipo per uscire di casa con tutto il necessario; stava facendo tutto questo con la speranza di non incontrare per strada o alla stazione Katsuki e ringraziò ogni singolo Kami che conosceva, quando non lo vide. Una volta salito sul treno, Izuku, mandò un messaggio a Reika, avvisandola che era già partito e si stava già recando a scuola e prontamente la ragazza gli chiese di aspettarla subito al cancello, voleva entrare in classe insieme a lui. Quella richiesta lo fece sorridere, che restò nei pressi dell’entrata per fare ciò che Reika gli aveva chiesto; era lì ad aspettarla, quando un ragazzo moro non gli andò a dosso senza vederlo, -Ahi!- Borbottò Izuku finendo a terra
-Scusa non guardavo dove andavo- tornò indietro il ragazzo
-Non mi sembra che le lezioni fossero così presto- rimettendosi in piedi
-No, ma uno studente della Yuei dovrebbe essere in classe quindici minuti prima anche mezzora- precisò quel tipo
-Capisco- sorrise tirato
-Non ti ho visto alle selezioni per gli eroi, non sembri nemmeno un sempai- pensieroso
-No, infatti- scosse la testa, -Sono anch’io del primo anno, ma sono della divisione supporto- sorrise
-Oh... capisco- guardandolo, -Beh... scusa se ti ho fatto cadere-
-Immagino che il tuo quirk sia l’alta velocità-
-Hai indovinato, hai notato i motori nelle mie gambe?-
-No, perché nessuno se non All Might correrebbe così veloce- sorrise
-Ehi Izuku, fai nuove amicizie?- Lo raggiunse in quel momento Reika
-Buongiorno Reika- sorrise
-Siete amici?- Chiese il tipo
-Sì, io sono Reika Kasai, lui invece Izuku Midoriya, siamo della sezione supporto-
-Capisco, il mio nome Iida Tenya, sono della sezione eroi... hai detto Kasai?- Guardando Reika
-Sì, perché?- Curiosa
-No è che... mi sarò confuso- si grattò la nuca
-No, di pure, non mi arrabbio- lo incitò Reika dolce
-Volevo solo sapere... per caso se sei imparentata con quei costruttori di moto e macchine ecco- a disagio
-Sì, mio fratello Natsu si occupa delle vendite, mentre mio padre della “produzione” possiamo dire... hai qualche problema con loro?- Sulla difensiva
-No... è che mi chiedevo...- a disagio
-Forse vuoi che lei ti dia un’occhiata al tuo quirk?- Intervenne Izuku
-Ecco... sì... io...-
-Ah è solo per questo, le tue marmitte ti danno fastidio?-
-Diciamo di sì, non ne ho mai parlato con nessuno ecco... ma...- si grattò la nuca
-Capisco... vediamo come funzionano le nostre lezioni e se ci riesco vienimi a cercare durante la pausa pranzo ok?- Dolce
-Grazie!- Correndo via
-Andiamo Izu-kun?- dolce
-Sì- andando.
Le lezioni furono normali, come c’era d’aspettarsi la 1-F era poco affollata e quasi auto didatta, non avendo un vero e proprio coordinatore, massimo gli studenti andavano direttamente dal Pro Hero Power Loader a chiedere consigli, ma in compenso Reika ed Izuku si trovarono bene. All’ora di pranzo in un tavolo molto affollato, Izuku pranzava allegramente con i suoi compagni di classe, finché con la coda dell’occhio vide Katsuki con i suoi compagni e lì notò il cambiamento “drastico” del biondo, era più allegro e socievole.
-Tutto bene?- Lo richiamò Reika
-Sì, scusa, stavo... guardando Kacchan- sussurrò
-Oh... ti sembra così strano che sia così... socievole?- Curiosa
-Sì, non...-
-Te l’ho detto qualche tempo fa mi sembra- sorrise, -Credo anche che lui te lo avesse effettivamente spiegato-
-Dici... che ha fatto quel che ha fatto, solo per proteggermi?- Scettico
-Di che parlate?- Chiese un loro compagno
-Nulla Shikamaru, non devi preoccupare- sorrise Reika
-Sapete che voi due siete sospetti?- Alzò un sopraciglio
-Tu sai di avere una pettinatura bizzarra?- Rispose di rimando la ragazza
-Su Reika calmati- la calmò Izuku, -Diciamo Shikamaru che è una questione un po’ privata- si grattò la nuca
-Capisco e... c’è qualche problema ragazzo?- Chiese al nuovo arrivato
-No, solo... vorrei parlare con Kasai- a disagio Iida
-Ehi tutto bene?-
-Sì grazie beh ecco...- a disagio
-Andiamo fuori... ragazzi aspettatemi in classe ok? Torno subito... vieni Iida- andandosene con Iida.
Tutti si guardarono curiosi per capire cosa volesse quel tipo da Reika, così Izuku, mentre tornavano in classe nascondendosi tra i compagni, spiegò cos’era successo quella mattina e tutti annuirono comprensivi. Nel frattempo che tornavano per le ultime lezioni, in un tavolo Katsuki si guardava in giro confuso, per tutto il tempo che era rimasto a pranzo, si era sentito osservato e la cosa lo incuriosiva, perché quel dannato sguardo gli era familiare e pensò che fosse quella rossa, visto che l’aveva notata parlare con Iida poco prima che i suoi compagni se ne fossero andati, anche se non gli era sfuggito una certa chioma verde fin troppo familiare.
Le lezioni del corso eroico di Katsuki iniziarono con una prova fisica, utilizzando i loro quirk, seguiti e coordinati dal loro coordinatore Shota Aizawa che sembrava un barbone, ma come Hero non lo aveva mai visto o sentito; si ripromise comunque, di chiedere al suo nerd per eventuali informazioni, ma in tutto ciò aveva anche studiato la sua nuova classe trovandola sì, turbolenta, ma non parevano niente male. C’è n’era uno che gli apparve più apposto di tutti, era un tipo dai capelli tinti di rosso tenuti verso l’alto con una quantità di gel incredibile, con degli occhi rossi ed un sorriso giocoso simile a quello di uno squalo che se non ricordava male si chiamava Eijiro Kirishima; a seguire c’è n’era uno però che non sapeva dire se gli stava sullo stomaco o no, era un tipo dai capelli per metà bianchi e l’altra rossi, come i suoi occhi che erano uno grigio l’altro azzurro ghiaccio.
-Ehi brò tutto bene?- Mi chiese il rosso
-Scusami Kirishima, stavo pensando- calmo
-A cosa?- Intervenne un biondo con una ciocca nera
-Beh... ad un amico d’infanzia- si grattò la nuca; -Solo che quest’ultimo... è speciale- quasi a disagio
-Interessante- commentò Kirishima; -Ehi Iida come va con le gambe?-
-Ora tutto ok, la ragazza a cui ho chiesto aiuto è riuscita in qualche modo a sistemarle, ma mi ha comunque messo in guardia che non essendo ancora un’esperta, c’è il rischio che il problema si ripresenti-
-Hai chiesto a Kasai?- Curioso Katsuki
-Oh sì, la conosci per caso?- Stupito Iida
-Non bene, il mio migliore amico d’infanzia l’ha conosciuta il giorno dell’esame d’ammissione al dipartimento supporto- scrollò le spalle
-Capisco, comunque è stata gentile-
-È ora di rientrare, non facciamo tardi- si fece avanti di nuovo la bionda dal ciuffo nero
-Sì, sarà meglio- si alzarono.
A fine lezioni, Izuku fu costretto a fare tutto di corsa per non incrociare Katsuki all’uscita e fingere di aspettarlo, per fortuna Reika lo aveva aiutato a cambiarsi in tempi record, cosa che mai si sarebbe mai immaginato a fare, dopo di che all’uscita finsero di essersi di nuovo rivisti. Fu così che Katsuki li vide, ma dovette trattenersi dal farsi una scenata di gelosia, perché stavano solo parlando, un po’ come se Izuku vedesse lui e... Kirishima parlare.
-Ehi nerd!- Lo raggiunse
-Ciao Kacchan! Andiamo?- Finto entusiasmo
-Mi aspettavi?-
-Chi altri fa la strada con me?- Inclinò la testa di lato
-Io vado Izu-kun, ci sentiamo ok?-
-Certo a presto Rei-chan!- Avviandosi
-Rei-chan?- Irritato
-Che c’è Kacchan?- Confuso
-Nulla- seccato
-Ok, com’è andata il tuo primo giorno?- Sinceramente curioso
-Uhm... bene, il mio coordinatore si chiama Shota Aizawa è un Pro Hero... ne hai sentito parlare?- Afferrandogli la cartella
-Me lo descrivi e... che fai?- Confuso
-Ti porto la cartella e poi... cos’hai qui dentro?- Stupito dalla pesantezza
-Oltre ai libri, c’è del materiale extra scolastico- sospirò, -In ogni modo restituiscimelo, sarai stanco-
-Nah! Comunque il mio coordinatore sembra un barbone- per poi descriverlo nei minimi dettagli che si ricordava
-Oh! Allora sì, anche se non fa più molte apparizioni, visto che si occupa più che altro di fare lavori sottocopertura o altro genere-
-Quale sarebbe il suo nome da eroe ed il suo quirk?- Domandò
-Vediamo... devo guardare tra i miei appunti, purtroppo non ricordo molto- corrugò la fronte
-Allora prima di tornare a casa passo direttamente a casa tua- stringendolo a se
-Ehm... ok- a disagio
-Tu invece?-
-Cose naturali- scrollai, -Mi sono già inscritto ad un club del modellismo o qualcosa del genere- si grattò la nuca
-Interessante- commentò pensieroso
-Tutto bene Kacchan?- Curioso
-Sì, scusa- scosse la testa
-Te l’ho detto sarai stanco-
-Non abbastanza da non ascoltarti- ghignò
-Ehm... ok- sospirò.
Per tutto il tragitto, tra i due rimasero in silenzio, ognuno immerso nei ricordi della mattinata, poi Katsuki di punto in bianco iniziò a parlare della sua classe e soffermandosi più su due persone: Eijiro Kirishima quello che Izuku intuì essere con quello che già al primo impatto erano diventati amici, mentre l’altro un certo Shoto Todoroki l’opposto, ovvero il suo nuovo rivale. Da lì anche Izuku parlò della sua classe, ma stando attento a non nominare qualcuno che poteva far pensare all’amico che lui stesse nella stessa scuola, dall’altro canto Katsuki non fece troppe domande.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Che dite di questo primo giorno di scuola da parte di entrambi? Spero che vi sia piaciuto a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Nuovi amici ***


6° Nuovi Amici
 
 
 
Il tragitto verso casa, tra Izuku e Katsuki era silenzioso ed abbastanza tranquillo e rilassante, dove nessuno dei due osò a parlare per rompere quell’atmosfera piacevole; quando raggiunsero la casa del verdino, lì non c’era nessuno se non solo un bigliettino di entrambi i genitori, che avvisavano il figlio che sarebbero tornati per l’ora di cena. Ciò rilassò in piccola parte Izuku, che velocemente portò lo zaino in camera e tornare in tempo record con vecchio quadernino, -È lui il tuo insegnante?- Mostrandogli un’immagine dell’uomo
-Sì è lui- entusiasta
-Si chiama fa chiamare Eraserhead e la sua stranezza è proprio la cancellazione- lesse
-Cancellazione?- Confuso
-Sì, tieni- passandogli il quadernino con gli appunti
-Oh... ma se ha fatto poche apparizioni, come fai a saperle?- Confuso
-Sono un nerd ricordi?- Ridacchiò, -Noi nerd troviamo sempre le informazioni che vogliamo- quasi cospiratorio
-Carino- mormorò l’altro
-Eh?- Preso in contro piede
-Sei troppo carino- per poi baciarlo.
Izuku, cercò di nuovo di staccarlo e quella volta il biondo accorgendosi effettivamente che lo stava rifiutando si ritrovò a mordersi il labbro inferiore ed allontanarsi, doveva dare il tempo al tempo; il verdino aveva effettivamente il diritto di capire cosa effettivamente provava e quindi si allontanò. Katsuki gli accarezzò una guancia per l’ultima volta, per poi decidere di andarsene, forse era la decisione più giusta da fare in quei casi, anche se gli stringeva il cuore per non potergli stare vicino come desiderava. Dall’altro canto Izuku si accorse subito del cambiamento repentino d’umore dell’amico, non voleva che fosse triste, ma non poteva nemmeno accettare quell’atteggiamento così all’improvviso non sapendo cosa provava; in quel momento sentì veramente il bisognoso di parlare con Reika e la cosa strana fu proprio una vibrazione di una notifica di un messaggio.
 
Rei: Ehi Izu tutto bene?
Izu: Tutto bene grazie e tu?
Rei: Non ne parliamo
per favore
Izu: Che è successo?
Rei: Nulla di grave fidati
Izu: Parla, ti ascolto
Rei: Si tratta di Natsu
Izu: Gli è successo qualcosa?
Rei: Ne possiamo parlare domani?
Izu: Certo! Nessun problema
Rei: Che mi racconti del tuo Kacchan?
Izu: WTF?! Kacchan non è mio! XD
Rei: Come vuoi Izu, come vuoi
Izu: Perché ho la sensazione
che tu stia ghignando
in questo momento? -.-“
Rei: Forse perché
mi hai capito meglio di chiunque?
No sul serio,
in queste poche volte
che siamo stanti in compagnia
ho la sensazione che ci
conosciamo da una vita
Izu: Stessa cosa,
ora devo andare,
sono tornati i miei...
un giorno ti va di conoscerli?
Rei: Woh! Woh!
Ci conosciamo da poco
e mi vuoi presentare ai tuoi?
Non è un po’ troppo presto
per fare questo passo?
Izu: Perché ti sembra presto?
Rei: Abbiamo avuto solo
un appuntamento ufficiale ;)
Izu: REIKA!   >_<
 
Questo fu l’ultimo messaggio che inviò prima che il suo cellulare si fosse scaricato del tutto, cosa lo spiazzò un pochino, per poi ricordarsi che in classe per sbaglio aveva lasciato accesso il wi-fi per prendere meglio gli appunti o per fare delle ricerche in merito. Sbuffando lo mise sotto carica per poi mettersi a studiare seriamente, voleva dimostrare dal primo giorno che era uno studente volenteroso che dava sempre il massimo, cosa che però lo fece addormentare molte ore più tardi. Furono i suoi genitori a svegliarlo per la cena, chiedendogli se tutto andava bene e com’era andato il primo giorno di scuola e lì, il ragazzo si svegliò ed iniziò a parlare a macchinetta delle lezioni e dei compagni di classe.
I giorni passarono tranquilli, finché la classe di Izuku non ebbe il compito di dover lavorare sui progetti delle nuove tute da eroi delle classi 1-A e 1-B; per quel compito sia Reika e Midoriya si ritrovarono alcuni appunti su alcuni studenti e prontamente Reika gli fu dato di sistemare la divisa di Iida, mentre Izuku gli vennero dati: quello di Bakugo e di un’altra sua compagna di classe, una certa Ochaco Uraraka. Per progettarli Izuku ci mise un bel po’, visto che per la ragazza stando alle sue dotazioni non era del tutto sicuro di fare un buon lavoro, ma per quello di Katsuki, beh... conoscendolo nei minimi dettagli, sapeva anche ad occhi chiusi come progettarlo. Sempre in quei giorni, Katsuki, si era accorto di un particolare, faceva fatica ad incontrare Izuku dopo scuola, alcune volte il biondo dava la colpa ai lavori del club in cui si era inscritto, anche se gli era nuova questa cosa e la cosa straordinaria era che ogni tanto notava una sbavatura di grasso sulla guancia. Cosa gli dava l’aria di vero meccanico che un semplice studente, cosa ancor più dava fastidio era il legame era nato tra lui e quella rossa, non gli piaceva proprio quella sintonia che avevano, quel rapporto doveva essere solo suo non loro.
 
Izu: Ehi Kacchan!
Kacchan: Izu? Che c’è?
Izu: È da un po’ che non ti sentivo,
volevo sapere come stai
Kacchan: Sto bene, tu invece?
Izu: Ci possiamo vedere?
Kacchan: Eh? Certo!
Izu: Che dici di vederci
al solito parco?
Kacchan: Va benissimo
a che ora?
Izu: Fra quanto puoi venire?
Kacchan: Sei già lì?!
Izu: Sì
Kacchan: Arrivo!
 
Katsuki era rimasto stupito nel vedere che in qualche modo, Izuku riusciva sempre a sorprenderlo, aveva pensato che lui passasse del tempo con quella tipa e di contro ricevette un messaggio per incontrarsi; la cosa che lo spinse a vestirsi velocemente e correre fuori di casa come un razzo ed arrivato lì, trovò Izuku seduto su una panchina e poté notare che era al telefono. Dall’argomento di della conversazione, Katsuki intuì che qualcosa riguardante le sue lezioni ed era assorto in ciò che quando lo sfiorò, Izuku sussultò; quando si girò verso di lui gli mostrò un dolce sorriso, -Ciao- mormorò ad Katsuki
-Ciao- sorrise più ampio
-Arrivò subito- mimò, -Aspetta Shika! Devi anche calcolare il peso netto e non quello lordo!- Si massaggiò le tempie, -Senti ne riparliamo quando siamo a scuola ok? Bene a presto- sospirò
-Tutto bene?- Dolce
-Shikamaru kun, sarà un genio delle strategie tipo gli scacchi e altri giochi, ma la matematica alcune volte non è il suo forte- sospirò, -Come stai?-
-Sto bene grazie- sorrise sedendosi vicino, -Ce ne hai messo di tempo per vederci- finto scocciato
-Lo so, ma tra il club e la scuola ed i compiti- scosse la testa, -È dura Kacchan- appoggiando la testa sulla sua spalla involontariamente
-Sono felice che sei riuscito a ritagliare del tempo per noi- sorrise
-Noi? Beh sei mio amico ovvio che cercherò sempre del tempo- sorriso
-“Amico”- pensò quasi deluso
-A proposito Kacchan! Ho una domanda curiosa-
-Quale?- Si voltò verso di lui
-Ma nella tua classe non fate nulla di pratico? Oltre quella della prima lezione?- Curioso
-Non ancora, ma c’è stato chiesto di progettare i nostri costumi e spero che diano il mio costume a qualcuno di competente-
-Beh... se sbaglia non ti arrabbiare- sorrise
-Appena posso ti manderò una foto con il mio costume- ghignò
-Oh, vuoi che ti faccia già una figurina? Ma quanto sei vanitoso- ridacchiò Izuku.
Lo guardò attentamente, avrebbe voluto baciarlo, ma sentiva che non era ancora il momento giusto, non voleva metterlo di nuovo a disagio, ma successe qualcosa che spiazzò i due, pochi metri da loro videro due dei “vecchi” amici di Bakugo. Quest’ultimi si avvicinarono e vedendo i due così vicini cercarono di deridere il moro ed “istigare” il loro “caro” amico, ma con sorpresa, il biondo si alzò e prendendo il polso di Izuku lo portò lontano da lì.
-Cosa ti prende?- Stupito Izuku
-Mi è venuta voglia di fare un uscita con gli amici, che dici? Vuoi conoscere di persona i miei nuovi amici?- Sorrise
-Beh... sì, perché no?-
-Che dici di invitare quella... rossa?-
-Rossa? Ah parli di Rei-chan?-
-Sì, così non ti sentirai troppo in soggezione-
-Posso davvero?- Stupito
-Certo! Dille che ci vediamo... al Dragone Rosso, fra poco- iniziando a scrivere al suo gruppo d’amici
 
Chat Bakusquod
 
Kat: Ehi ragazzi!
Eijiro: Ehi brò!
Mina: Ehi boss!
Denki: Ehi là! Che succede?
Kat: Sapete
dove sia il Dragone Rosso?
Eijiro: Sì, perché?
Mina: Ci vuoi vedere lì?
Denki: Adesso?
Kat: Sì potete?
Mina: Sono libera!
Eijiro: Idem!
Denki: Ci vediamo lì
Eijiro: Ma come mai
una cosa all’improvviso?
Mina: In effetti
sembra un po’ strano
Kat: Vi vorrei
far conoscere una persona
Eijiro Mina Denki: Ok!
 
-I miei amici hanno accettato, Kasai?- Sorrise
-Adesso glielo chiedo- iniziando a scrivere
 
Izu: Ehi Rei-chan?
Rei: Yo bellissimo
che succede?
Izu: Kacchan mi vorrebbe
far conoscere
alcuni suoi amici
Rei: Capisco
Izu: Ha invitato anche te,
per tenermi in compagnia.
Sai... per non farmi
in qualche modo
sentire troppo escluso
Rei: Nani?!
Quel biondo mi vuole con voi?
Non rispondere, ci sto!
Dove e quando?
Izu: Adesso
ed al Dragone Rosso,
puoi?
Rei: Sono per strada!
 
-Bene, anche lei ha accettato, andiamo?-
-Sì, sbrighiamoci!-.
I due si avviarono ed in contemporaneamente arrivarono anche: Kirishima Eijiro, Denki Kaminari, biondo con una ciocca nera ed infine c’era Mina Ashido che aveva la pelle completamente rosa come i suoi capelli.
Il primo salutò calorosamente Bakugo, facendo ridacchiare Izuku che attirò il resto del gruppo guardandolo con curiosità, finché una voce femminile lo fece girare, -IZU-KUN!- Lo abbracciò
-Ehi Rei-chan!- Ridacchiò il verdino
-Ehi rossa pazza- la salutò Bakugo
-Ehi bombarolo- sorrise, -Izu mi ha detto che è stata una tua idea-
-Esatto, qualche problema?- Assottigliò lo sguardo
-Ma che! Mi fa sempre piacere conoscere meglio le persone che mi circondano- stringendo Izuku al fianco; -Entriamo?-
-Scommetto che hai prenotato per tutti noi, vero?- Chiese il verdino
-Tu mi conosci- ghignò divertita
-Ci vieni spesso?- Chiese curiosa Mina
-Yep! Diciamo che è... la mia terza casa- ridacchiò; -In ogni modo, piacere membri della 1-A, io sono Reika Kasai e sono della 1-F- sorrise
-Come fai sapere che siamo della 1-A?- Sorpreso Denki
-Ora mi ricordo di lei!- Entusiasta Eijiro, -Frequenta la nostra scuola, se non sbaglio sei del Dipartimento Supporto- sorrise
-Ricordi bene- sorrise
-Io sono Eijiro Kirishima- allungando la mano
-Molto piacere-
-Denki Kaminari!- Salutò il biondo elettrico
-Mina Ashido- allegra, -Mi fa piacere vedere un’altra ragazza nel gruppo e tu comunque?- Chiese dolce ad Izuku
-Sono Izuku Midoriya e...-
-È il fidanzato di Bakugo- sorrise Reika
-REIKA!- Rosso Izuku, -Siamo solo amici dannazione!- Imbarazzato
-Se lo dici tu- ghignò, -Su entriamo- entrando.
Izuku le corse dietro rosso, rimproverandola, mentre i quattro li seguivano senza parole; Eijiro si era voltato e dovette dare un colpo di gomito al suo brò che era rimasto completamente incantato ed sconvolto per la “battuta” innocente della rossa, ma al colpo dell’amico si riscosse e li seguì dentro. I quattro videro Reika che punzecchiava, senza cattiveria il povero Izuku, che nel vederli avvicinarli alzò lo sguardo e sorrise a Bakugo, -Spero che non ti abbia sconvolta-
-Eh? Oh no, che vai a dire?- Borbottò
-Mi ricordi mio fratello sai?- Inclinò la testa di lato
-Hai fratelli?- Chiese curioso Eijiro
-Sì, uno un po’ più grande e... una sorellastra- sospirò
-Questa mi è nuova- stupito Izuku, -Perché non me ne hai parlato?- Quasi con rimprovero
-Izu hai visto mio fratello no? Fidati è una cosa complicata- sospirò; -Cambiando argomento, perché questo incontro?- Fissò allegra Katsuki
-Così, ne avevo voglia- scrollò le spalle
-Perché ho la sensazione che ci sia qualcosa sotto?- Assottigliò lo sguardo, per poi sgranare gli occhi, -Ci sono!- Con un grosso sorriso
-Cosa?- Curiosa Mina
-Scommetto, un giro di birra, che Katsuki ed Izuku erano insieme, poi hanno incontrato qualcuno che ha “irritato” il qui presente Bakugo e per togliersi dall’impiccio e trovare una scusa per il fidanzatino ha deciso questo incontro improvvisato-
-Ma chi sei? Una stalker?!- Sconvolto Katsuki
-Oh ammetti che Izu-kun è il tuo ragazzo?- Sorrise
-Reika!- Esasperato Izuku
-Ma non ha negato, come fai te!- Allegra; -Te lo detto a lui... ahi!- Pigolò ricevendo un calcio da parte del verdino.
Katsuki fissò i due, stralunato, era sorpreso che quella tipa si era accorta di una cosa del genere e non lo sconosceva neanche, mentre Izuku che lo conosceva da un sacco di tempo, negava al verosimile nonostante; gli altri tre, stranamente, si divertivano parecchio e soprattutto Kirishima che continuava a fissare Reika, trovandola così dolce e affettuosa. Oltre essere divertente, aveva anche notando quanto affetto provava per quel verdino; ad un certo punto si ricordò di un discorso di precedente e volle togliersi un dubbio, -Posso farvi una domanda a voi due: Midoriya ed a te Bakubrò?-
-Certo- dissero i due all’unisono
-Per caso, siete amici d’infanzia?-
-Sì, lo siamo, siamo andati a scuola insieme fino alle medie- un po’ a disagio
-Oh che scuola frequenti adesso?- Curioso
-Un liceo scientifico- scrollò le spalle
-Bugiardo- tossicò a disagio Reika
-Come?- Tutti
-Eh?- Alzò lo sguardo finta stralunata
-A chi davi del bugiardo?- Confuso Denki
-Oh... seguivo... un’altra conversazione, sì, un altro dialogo- a disagio
-Hai un buon udito-
-Beh... se lavori con la meccanica devi averlo in un certo senso- scrollò le spalle.
Izuku le lanciò uno sguardo laterale non visto, sapendo che era rivolto a lui quell’accusa, ma non poteva farci nulla, non avendo il coraggio di dire la verità; in ogni caso poté essere più rilassato nel costatare che gli amici di Katsuki fossero simpatici ed alla mano e vederli anche interagire, con quasi naturalezza con Reika era una cosa che gli scaldava il cuore. Bakugo stesso dovette ammettere che Kasai era veramente in gamba e stessa cosa Reika; che per tutto il tempo, aveva sorriso sinceramente divertita, trovandoli tutti quanti adorabili, soprattutto Eijiro Kirishima che aveva un carattere molto aperto, ma sentiva che sarebbe stato anche molto protettivo, ma doveva ammetterlo, era un tipo carino e virile.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Qui Izuku fa amicizia con quei tre pazzi degli amici di Katsuki, mentre quest’ultimo trova simpatica Reika la “sua” rivale, ma sarà ancora così? A voi la scelta, alla prossima e ricordate Plus Ultra!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Farsi Avanti ***


7° Farsi Avanti
 
 
 
Nel bel mezzo del divertimento, successero due cose curiose, la prima fu che Eijiro Kirishima, un po’ imbarazzato chiese il numero a Reika e quest’ultima non trovando nulla di bizzarro, accettò; la seconda fu che qualcuno chiamò la rossa e di per se non sembrava nulla di strano, ma a tutti bastò il cambio immediato dell’espressione della giovane per intuire che in realtà doveva essere successo qualcosa. Per la punto, Reika si alzò e chiedendo un attimo scusa, uscì per rispondere, -Spero che non sia nulla di grave- mormorò dispiaciuta Mina
-Mmm...- Izuku guardò il punto in cui era uscita l’amica
-Ehi nerd che succede?- Preoccupato Katsuki
-Eh?- Si girò a guardarlo
-Ti ho chi chiesto che ti prende, sembravi pensieroso-
-Stavo effettivamente pensando ad una cosa- si grattò la nuca
-Cosa?- Curioso Kirishima, voleva sapere tutto sulla giovane
-Spero che la chiamata non coinvolga il fratello maggiore, è molto protettiva nei suoi confronti- sospirò
-Per via... di quello che mi hai riferito?- Chiese titubante Katsuki
-Sì, da quanto ho capito Reika... ha... un rapporto familiare molto complicato- spiegò
-Wow e che...- Denki si bloccò nel rivedere arrivare la ragazza
-Scusate devo andare- dispiaciuta
-Tranquilla Rei-chan!- Sorrise Izuku, -Adesso devo tornare a casa a fare una cosa- aveva visto un lampo di furia negli occhi dell’amica; -Vuoi che ti accompagni a casa?-
-No, tranquillo, va pure e tu- indicò scherzosa Bakugo, -Fa in modo che non gli succeda qualcosa ok?! Ciao- avviandosi
-Contaci- sorrise divertito Katsuki.
Da lì, il gruppo si divise, Katsuki accompagnò Izuku cercando di alleviare ciò che lesse negli occhi dell’amico, non riusciva a capire tanta preoccupazione e tensione, ma in ogni modo tentò il tutto per tutto per farlo distrarre. Mina e Denki cercarono di convincere Kirishima di andare con loro in nuovo negozio di videogiochi, ma fu inutile lui si diresse dalla parte opposta dei due ed in tutto questo Reika stava correndo a più non posso verso la sua meta, ossia l’ospedale.
Flashback
-Ehi dott. Hyuga, che succede?- Calma
*Signorina Kasai, dovrebbe venire subito in ospedale*
-Mi potrebbe spiegare che succede?- Confusa e preoccupata
*I vostri fratelli... sono stati portati al pronto soccorso d’urgenza*
-Che cosa!?- Pallida
*Venga qui e le spiego tutto* serio
-Sto arrivando!- Decisa
Fine Flashback
Dopo quella chiamata, si era fatta dare l’indirizzo dell’ospedale specifico e poco dopo era rientrata nel locale per avvisare i suoi amici che doveva andare; era consapevole che avrebbe fatto impensierire tutti e principalmente Izuku che era rimasto abbastanza preoccupato. Lungo il tragitto di corsa, si ripromise che una volta accertate le cose, avrebbe scritto all’amico per tranquillizzarlo; si ripromise anche un’altra cosa, avrebbe fatto di tutto per far pagare a chi gli aveva toccato i suoi familiari, principalmente chi aveva osato toccare Natsu.
Giunta sul posto, le infermiere non dissero nemmeno una parola, riconoscendola e le indicarono solamente un lungo corridoio sulla sinistra; senza perdere tempo, corse lungo quell’indicazione e lì, sulle sedie di una sala d’attesa, vi era una donna dai lunghi capelli viola e con un ciuffo bianco, in un completo nero, quasi d’avvocato ed occhiali quadrati che mettevano in risalto gli occhi giallo ocra, che si posarono tra il freddo ed il stanco su di lei appena la vide. Alla sua vista, Reika si irrigidì e di brutto, domandandosi effettivamente perché quella donna fosse lì per poi ricordarsi che il medico l’aveva avvisata che non c’era solo Natsu.
-Che è successo?!- Seria
-Sei arrivata- indifferente la donna
-Mi sembra ovvio! Se è coinvolto Natsu, io accorro sempre- fredda
-Oh solo per lui? Lidia non la conti? È anche lei è tua sorella-
-Oh davvero?- Gelida, -Mi dispiace deluderti Akane san... ma tu e lei non fate parte della mia famiglia- assottigliò lo sguardo
-Brutta ingrata!- Mollandogli uno schiaffo aprendogli un taglio sulla guancia facendola bloccare; -Reika io...- pallida
-Tsk! Ehi Doc!- Vedendo il medico raggiungerli, -Come sta Nat?-
-Sta bene, deve ringraziare la sua resistenza fisica- sospirò
-Lidia invece?- Chiese Akane
-Signorina Kasai, venga che le spiego la situazione- ignorando la donna
-Certamente- seguendolo.
Il dott. Kiba Hyuga o Doc, per chi lo conosceva da tempo, era un uomo: sulla trentina dai capelli incredibilmente di un blu nero ed occhi lilla, alto e nonostante la giovane età, era uno dei chirurghi più richiesti, grazie al suo quirk Reparo; tale potere gli permetteva efficacemente riparare tutto ciò che toccava, conoscendo la sua composizione, ma era vantaggioso anche nel riparare ogni tipo di danno che un essere vivente subiva. Reika lo conosceva fin da piccola essendo stato il medico di famiglia per anni ed era anche un buon amico di suo padre Atlas Kasai; quindi sapeva tutto della famiglia Kasai, soprattutto nell’ultimo periodo, da quando Atlas si era risposato con Akane, anche se in molti della famiglia ed amici non erano molto contenti della cosa. In ogni caso non era quello per cui lui stesso aveva chiamato Reika; la vide accomodarsi su una poltroncina e prima di raccontargli tutto, gli porse una tazza di the.
Dopo aver parlato con il medico, Reika era stata portata nella camera di suo fratello; una volta lì lo trovò pieno di bende e stringendo le mani in pugni, si sedette ed iniziò a piangere dandosi una colpa che sapeva di non avere. Prese dei respiri per riprendere un po’ il contegno, dopo di che prese il cellulare, doveva avvisare Izuku della situazione, ricordandosi del discorso avuto con il medico.
Flashback
-Per prima cosa la informo che tutti i danni ricevuti da vostro fratello sono stati riparti-
-Grazie- sorrise
-Di nulla, siete miei amici prima che pazienti- ridacchiò per poi farsi serio
-C’è qualcosa che devo sapere?-
-Sì e purtroppo non le piacerà- sopirò; -I danni che ho riparato, hanno causato danni ai muscoli dell’addome e una delle costole aveva schiacciato uno dei polmoni-
-Cosa?- Spiazzata
-Purtroppo è così- serio
-Invece quella peste?-
-Solo qualche livido ed una slogatura-
-Sono stati aggrediti o cosa?- Seria
-I Pro Hero che sono intervenuti stanno ancora indagando-
-Grazie Doc- mormorò.
Fine Flashback
Era ancora intenta a piangere, finché per poco non percepì una presenza sulla soglia della stanza, si asciugò le lacrime ed era pronta a girarsi per mostrare un’espressione quasi fredda, se fossero state la sua matrigna e la sua sorellastra, ma ciò che vide le fece non solo palpitare il cuore pure riempire di sorpresa. Lì, sulla porta, vi trovò Eijiro Kirishima, era letteralmente spiazzato nel vedere la ragazza in quel posto, ma nel vedere la persona sul letto e ricordandosi un attimo una foto che gli aveva mostrato, intuì che era suo fratello.
-Posso entrare?- Chiese lui
-Certo- sorrise tirata
-Lui è... tuo fratello?- Titubante avvicinandosi
-Sì... è stato aggredito, mentre... io...- lui le appoggiò una mano sulla spalla
-Ehi, non è colpa tua lo sai?- Dolcemente
-Sì, lo so, ma...- lui l’abbracciò
-Non ti preoccupare, sono certo che si rimetterà, ok?- Le sorrise
-Sei un vero eroe se dici così- sorrise più serena
-Ehm... grazie- rosso
-Comunque... che ci fai qui?- Confusa
-Mia madre si è fatta male scendendo dalle scale- si grattò la nuca
-Spero che non si sia fatta nulla di grave-
-Tranquilla, niente di brutto- sorrise
-Kirishima kun?- Lo richiamò
-Sì?- Si voltò
-Grazie- gli strinse una mano dolcemente
-Prego io...- si sentì uno squillo
-Il mio cellulare ed è... Izu- scosse la testa ridacchiando.
 
Izu: Ehi Rei-chan
Rei: Ehi Izu
Izu: Che è successo?
Rei: Hanno aggredito mio fratello,
se non fosse per
la sua resistenza...
io...
Izu: Non temere,
sono sicuro che ce la farà
Rei: Lo pensa anche Eijiro
Izu: Eijiro?
Oh...
vuoi dire che Kirishima è lì?
Rei: A quanto pare,
sembra che sua madre
si sia fatta male
Izu: Ora devo andare a letto,
domani abbiamo
la verifica d’inglese
Rei: NANI!?
Me ne ero completamente dimentica!
Adesso torno a casa e studio notte!
Izu: Ok notte Rei-chan
 
Eijiro, nel frattempo, la fissava sorridere per ogni messaggio che riceveva ed inviava, quei occhi luminosi lo incantavano, non sapeva perché ma un pizzico di gelosia lo colpì, avrebbe voluto essere lui la causa di ciò, ma poi si rese della sciocchezza, la conosceva solo da pochissimo. Ad un certo punto la vide impallidire e mettersi una mano tra i capelli, era nel panico, confuso, gli appoggiò una mano sulla testa in modo dolce, -Ehi che succede?-
-Mi ero scordata che domani ho una verifica-
-Su cosa?-
-Inglese! Present Mic è... fastidioso ed io odio la sua materia!- Piagnucolò
-Mi dispiace, anche noi lo abbiamo- comprensivo
-Io vado, l’orario delle visite è quasi terminato- alzandosi
-Ti accompagno, devo andare anch’io, di sicuro mio padre mi avrà cercato e quindi di sicuro lo troverò all’entrata-
-Grazie- uscendo
-Senti... ti andrebbe venire al nostro tavolo domani a pranzo?-
-Sarebbe bello, ma non posso- si grattò la nuca, -Io ed un mio compagno dobbiamo finire alcuni prototipi di supporto-
-Oh... ok- dispiaciuto
-Scusa, ma domani non avete una simulazione o qualcosa del genere?-
-Oh sì! Giusto- ridacchiò
-Immagino che andrai benissimo!- Sorrise.
Il giorno dopo, le lezioni alla Yuei furono tranquille finché non arrivò il pomeriggio, la 1-A ebbe la sua prima simulazione di combattimento al chiuso sotto l’occhio vigile di All Might e fu chiesto a tutti d’indossare il proprio costume da eroi. Nello spogliatoio, tutti i ragazzi iniziarono ad indossare la loro tutta e Katsuki guardando la sua attrezzatura, che gli era stata fornita dalla scuola, la trovò perfetta e la cosa che più lo stupiva mentre la indossava con orgoglio, fu migliore di come l’aveva richiesta.
-Ehi Bakubrò stai benissimo!- Lo salutò Kirishima una volta uscito
-Lo so da me, a quanto pare chi l’ha fatto ha capito le mie richieste-
-Forse è stata Kasai... da quanto ho saputo, ha “progettato” la tutta di Iida-
-Non credo- scosse la testa, per poi vedere una cosa curiosa, -Ehi faccia tonda!- Avvicinandosi ad Ochaco
-Che vuoi Bakugo?- Si girò a guardarlo
-Sai chi te l’ha fatta la tua attrezzatura?- Fissandola
-No perché?-
-Vedi...-
-Oh adesso capisco- intervenne Kirishima, -Sembrano fatti dalla stessa mano è questo che volevi dirmi?-
-Indovinato, ma voglio vedere se ho ragione, oggi parlerò con Kasai-
-Posso chiederlo io, le manderò un messaggio- sorrise Kirishima
-Bene- borbottò.
Come da programma, dopo la lezione, Kirishima mandò un messaggio a Reika, anche se non ci sperava che rispondesse, invece lo stupì facendolo.
 
Rei: Ehi Kiri!
Come mai un messaggio
durante le lezioni?
 
-“Mi ha scritto Kiri! Che dolce”- pensò per poi rispondere
 
Eiji: Scusa, disturbo?
Volevo sapere... come stai
 
-“Che dolce si preoccupa per me”- Pensò lei
 
Rei: Sto bene e te?
Com’è andata l’addestramento?
Eiji: Tutto bene... senti, ma... tu...
Rei: Sì?
Eiji: Per caso...
la TUA classe
ha progettato alcuni
costumi della mia?
Perché Iida sostiene
che il suo l’hai fatto te
Rei: Sì siamo stati noi...
ci sono stati problemi per caso?
Eiji: No, no! Volevo sapere ecco...
sai chi ha progettato il mio,
quello di Bakugo e
quello di Uraraka?
Rei: Ehm...
mi dispiace Kiri tesoro,
ma non so nulla
Eiji: Capisco... senti...
Rei: Sì?
Eiji: Tivauscireinsieme!
Rei: WHAT!?
 
-“No, sul serio, ha scritto ciò che penso?”- Pensò
 
Eiji: Ehm... ti andrebbe...
uscire... solo... noi due?
Rei: Io...
Rei: ...
Eiji: Capisco
 
-“Dovevo immaginare che mi avrebbe detto...”- Non fece in tempo a finire di pensare che lesse la sua definitiva risposta
 
Rei: Certo,
mi piacerebbe
Eiji: GRANDE!
Ti va questo sabato?
Rei: Certo!
Ci vediamo al
centro commerciale alle 15?
Eiji: Va benissimo!
 
Il rosso uscì dalla porta, seguendo Katsuki che lo informò di quello che gli aveva detto la ragazza, ma vedendolo pienamente felice, il biondo cenere pensò che doveva essere accaduto qualcosa nella chat tra i due. Kaminari li raggiunse aggrappandosi alle loro spalle felice e chiese ai due se quel sabato pomeriggio erano occupati, -Io non lo so- scosse la tesa Bakugo
-Io esco con Reika- Kirishima si guadagnò degli sguardi spiazzati
-Aspetta, cosa!?- Sconvolto Kaminari
-Ecco perché sei felice- ghignò Katsuki, -Ti avverto, però, capelli di merda-
-Cosa?- Spiazzato l’amico
-Falla soffrire e ti uccido, è amica di Izuku-
-Capisco, se lei soffre, soffre il tuo ragazzo?- Sghignazzò Denki
-Non è il mio ragazzo!- Sbottò facendo delle piccole esplosioni, -Non ancora- mormorò l’ultima parte che sentì solo il rosso
-Oh... ehi Reika!- Correndo dalla rossa
-Uhm? Ehi Kiri!- Sorrise
-Ti va se facciamo la strana insieme?- Dolce
-Non ho problemi, ciao! Ah Baku!-
-Che vuoi rossa!- Ignorando come lo aveva chiamato
-Salutami Izu ok?- Sorridente
-Sì, sì- sbuffò
-Gelosia portami via- ridacchiarono Kaminari e Reika.
Kirishima e Reika si avviarono, seguiti da poca distanza da Kaminari e Mina, mentre Katsuki fu raggiunto da un trafelato Izuku che cercò l’amica, si era dimenticata un libro importante, ma a quanto pare l’aveva mancata. Si ritrovò a sospirare quasi pesantemente, per fortuna quella mattina erano riusciti a parlare un bel po’, saltando pure la pausa pranzo e poi poche ore prima che finissero le lezioni, Reika gli aveva mostrato i messaggi di Kirishima. Nel vedere che quel sabato i due si sarebbero visti nel pomeriggio, gli era nato un sorriso disarmante e Reika era arrossita così al vero simile che per poco non fece aumentare la temperatura dell’intera aula facendo scattare l’allarme antincendio. In ogni modo, i due si avviarono verso casa ed Izuku si fece raccontare tutto dell’addestramento pratico di quel giorno, cosa che compiacque Katsuki che gli raccontò tutto, anche del costume, definendolo un capolavoro e senza che se ne accorgesse, ciò rese orgoglioso e fiducioso per il futuro l’amico al suo fianco.
I giorni passarono, dove arrivò sabato mattina, dove alle sette in punto di mattina, il cellulare di Izuku suonò svegliandolo dal quel torpore di piacere che aveva mentre dormiva; un po’ con la vista annebbiata del primo risveglio, prese il cellulare e guardò chi cavolo lo stava chiamando. Se fosse stato Katsuki, non c’avrebbe pensato due volte a mandarlo a quel paese, senza pensare alle conseguenze, ma nel leggere il nome di Reika lo fecero scattare come una molla svegliandolo nell’immediato.
-Reika! Tutto bene?-
*NO!* Sembrava allarmata
-Che è successo?- Preoccupato
*Muovi il culo e vieni a casa mia!*
-Mi stai preoccupando-
*Sono nei casini!* Sembrava sul punto di piangere
-Punto primo calmati e respira- lei lo fece, -Secondo, mandami l’indirizzo e ti raggiungo- serio
*Te lo mando subito e muoviti sono nei casini più neri*
-Ok, ok- riattaccando.
Izuku scese dal letto indosso qualcosa di comodo e veloce, scese di fretta per mettere qualcosa sotto i denti, dopo aver letto l’indirizzo e controllato con il GPS dove si trovasse, prese telefono, chiavi, portafoglio per ogni evenienza e corse fuori, lasciando indietro una madre stupita ed un Katsuki senza parole. Izuku era così concentrato, sul telefono per imparare la strada, che di fatti nell’uscire mancò a pochi centimetri una collisione con il corpo del biondino, che quella mattina aveva preso la decisione di andar vedere come stava il piccolo verdino. In ogni modo, Izuku seguì le indicazioni dettagli dal GPS; aveva il cuore a mille, domandandosi ed immaginandosi migliaia di conseguenze più una più critica della precedenza e Reika non era mai stata una ragazza che entrava nel panico nell’immediato e se lo aveva proprio chiamato doveva essere qualcosa di super importante. Arrivato a casa dell’amica tutto agitato, non fece subito caso che il quartiere in cui lei viveva, in uno di quelli dei ricchi ed stampo tradizionale, ma bussò alla porta, trovandosi una signora di mezza età che appena lo vide tutto agitato lo fece entrare.
-Tutto ok ragazzo?- Apprensiva la donna
-C’è... Reika... mi ha... chiamato...- tra gli ansimi della corsa
-Oh... sei Midoriya giusto?-
-Sì, sono io- tornando calmo
-La camera di Reika è su per quelle scale seconda porta a sinistra- dolce
-Vado e la ringrazio-
-Fa parte del mio lavoro giovanotto- sorrise la donna allontanandosi
-REIKA!- Per poi precipitarsi da lei
-IZU-KUN!- Disperata
-Che su... cede?- Vedendola in mezzo ai vestiti, -Reika?-
-Sì?- In lacrime
-Dimmi che non è quello che penso- quasi a disagio
-A cosa pensi?-
-Che mi hai buttato giù dal letto alle 7 solo per un problema di vestiario!-
-Ehm...- a disagio
-REIKA!- Esasperato
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi là! Qui abbiamo un piccolo spiraglio della “famiglia” di Reika, che dite? Kiri che si fa avanti e la ragazza sveglia Mido? Che bello! Ah la scena della chiamata e della camera da letto... ho preso spunto da una cosa che mi è successo realmente... spero che vi sia piaciuto a presto e PLUS ULTRA!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Inviti ***


8° Inviti
 
 
 
Izuku fissò in malo modo l’amica e con un gesto di stizza prese un mucchio di vestiti e gliele lanciò centrandole il viso sbattendola per fino a terra; quando si riprese, te né ancora quello sguardo da cucciolo bastonato che lo fecero sospirare. I due passarono il resto della mattinata a controllare l’armadio e creare nuovi abbinamenti, per poi farle indossare: una gonna di jeans, una cintura di cuoio marrone con una fibbia a forma di muso di gatto, degli stivaletti marroni ed una camicetta di jeans. Dopo di che il verdino scattò all’amica una foto e la inviò a Katsuki, forse lui avrebbe dato un consiglio in più, del resto, il giovane conosceva Kirishima meglio di loro e poi i genitori erano degli stilisti.
 
Kacchan: Cos’è sta roba?
Izu: Cosa ne pensi?
Kacchan: Izu che ci fai
a casa di quella tipa?
Izu: Fidati Kacchan,
avrei preferito restare ancora sotto le coperte
se lei non mi avesse
svegliato alle 7 della mattina -.-“
Kacchan: Aspetta un secondo!
Vuoi dirmi che sei andato da lei?
Kacchan:Non rispondere
avrai pensato a qualcosa di grave,
ora capisco perché eri di corsa
Izu: Mi hai visto?
Kacchan: Sì e per poco
non mi eri venuto a dosso -.-
Comunque...
perché mi hai inviato
una sua foto?
Izu: Deve uscire con Kirishima kun
Visto che lo conosci meglio di noi...
ho pensato che ci potevi
dare un consiglio ecco
Kacchan: Beh...
avete scelto uno stile particolare
però potrebbe andare
Izu: Sapevo che potevo
contare su di te
Kacchan: Qualunque cosa...
appena hai finito
ti va di vederci?
Izu: Va bene a fra poco
 
Nel frattempo, Katsuki era in un bar a bere un caffè con i suoi amici che si facevano chiamare ufficialmente la bakusquod; era un nome ridicolo, ma allo stesso tempo divertente e non lo commentò mai, poi fissò Kirishima che sembrava al quanto agitati. Sbuffò per l’assurda situazione ripensando ai messaggi tra lui ed Izuku, mentre gli altri non lo fissavano, dopo di che sospirò ad una malsana idea che di sicuro se ne sarebbe pentito, ma non poté farne a meno, così mostrò ai ragazzi la foto che Izuku gli aveva inviato e per poco Kirishima non ebbe un colpo, -Wow!- Commentò Mina
-Vero, se non fossi gay ci proverei- ridacchiò Kaminari
-Come prego?!- Scattò Kirishima
-Nulla!- Spiazzato il biondo elettrico
-Sarà meglio per te- si fece serio Kirishima
-Gelosia portami via- gli fece il verso dell’ultima volta
-Molto spiritoso- secco, -Voi non sapete ciò che so, per questo adesso mi sento...-
-In vena di proteggerla?- Chiese Katsuki
-Sì, come...?-
-Anche Izuku è diventato così, dopo averla conosciuta- sospirò
-Bene, saremo due contro uno eh?- Chiese divertito il rosso.
Per tutta risposta il biondo cenere gli mostrò il dito medio e quando ricevette il messaggio di Izuku dicendo che era sulla via di ritorno, si alzò e se ne andò lasciando tutti di stucco. Kaminari appoggiò una mano sulla spalla del rosso, che si era alzato a sua volta e con un sorriso a trentadue denti li ringraziò, ora era più rilassato e pronto ad affrontare quella ragazza tanto forte quanto fragile.
Reika si rimirò allo specchio, era felice, quel pomeriggio si sarebbe vista con Eijiro, era curiosa di sapere cosa lo avesse spinto a chiederle d’uscire, sorrise sempre più finché un bussare alla sua porta non la fece voltare e si ritrovò la sua matrigna Akane che la guardarla. La donna si appoggiò allo stupite dell’entrata, erano da anni che non vedeva quel talento sorridere, ma nell’incrociare il suo sguardo quel sorriso era sparito, -Che vuoi?- Le chiese
-Ho visto un ragazzo dai capelli verdi uscire di casa-
-Era Izu, un mio compagno di scuola- incrociò le braccia al petto
-Perché era qui? Problemi con i compiti?-
-No, problemi di vestiti, l’ho chiamato io- secca
-Perché avresti un problema... non avrai un appuntamento spero- seria
-Certo che sì- sbuffò, -Ieri te lo avevo detto a cena o eri occupata a viziare Lidia?-
-Ascoltami bene Reika...- iniziò
-Te lo scordi, io andrò a questo appuntamento che tu lo voglia oppure no chiaro!?- Seccata
-Sei...-
-Insolente? Tutti i sabati mi rinchiudi in casa per badare a colei che non considero mia sorella ed per un sabato che papà mi ha concesso ti tiri indietro?!- Iniziando ad emanare calore
-Io...- sgranò gli occhi
-Vado da Natsu, ci vediamo sta sera- secca uscendo.
Per sua fortuna, Natsu non viveva più da molto tempo lì con loro, viveva in un grazioso appartamento molto lontano da lì, sfortuna volle per lei che non fu concessa quella libertà di andare a vivere con lui, era irritata, aveva bisogno subito o di un abbraccio o di prendere a pugni qualcuno. Giunta all’appartamento, fu accolta dal ragazzo che gli bastò vederla per agire, l’abbracciò forte dopo averla fatta entrare e in seguito aver placcato la sorella; Natsu si fece raccontare tutto di quei giorni che non si vedevano ed era facile per loro due parlarsi e sfogarsi di tutto ciò che sentivano. Reika ridacchiò nel sentire che il fratello si era preso una cotta per una cliente, che era andata lì per comprare una moto, cosa strana ma non impossibile, visto che Reika stessa amava guidarle, ma lo faceva solo nella pista della concessionaria.
-Allora fammi capire fratellone... lei è entrata nella “nostra” concessionaria con i suoi fratelli per se e la prima cosa che hai fatto per attirare la sua attenzione fu tirarti a dosso il caffè?- Ridacchiò
-Non ricordarmelo!- Rosso, -Ti giuro, è stato imbarazzante!- Coprendosi il viso
-Scusa- abbracciandolo, -Tutto sommato hai attirato una degna cliente- ridacchiò
-Che vorresti dire?- Alzò un sopracciglio
-Nulla... comunque com’è andata la vendita della moto?-
-Immagino la reazione dei due ragazzi con lei, scommetto che erano shockati nel sapere che era lì per una moto invece di una macchina- si rilassò
-Oh andiamo!- Sbottò; -Sappi però che io non mi sono sbilanciato... che fai lunedì dopo scuola?- Curioso
-Ok vengo in concessionaria e l’esamino, capito- sorrise
-No, non...- rosso
-Ricordati che ti conosco fratellone- sorrise nel alzarsi
-Non resti?- Stupito
-Non posso- lui assottigliare lo sguardo
-Aspetta un secondo- con un ghigno divertito; -Per caso hai un appuntamento? Dubito che vestita così bene esce con Midoriya- esaltato.
-Zitto tu!- Borbottò rossa
-Bene, ci vediamo, lunedì mi racconti tutto- baciandole una guancia.
Alle due ed un quarto, Reika si avviò verso il centro commerciale, che distava un po’ lontano da suo fratello e così, si mise un po’ a correre, ma utilizzando su se stessa il suo quirk arrivò puntuale ed aspettò solo qualche secondo prima che Kirishima arrivasse. Nel frattempo, Izuku e Katsuki si erano ritrovati al parco giochi quando erano piccoli, stavano chiacchierando ed ancora una volta furono interrotti dagli ex bulli di Izuku, ormai quest’ultimo si sentiva meglio e la sua autostima era migliorata, grazie anche ai mille consigli che la sua migliore amica gli aveva dato.
-Ehi Bakugo amico, cosa stai facendo con un quirkless perdete come lui?- Li salutò uno dei ragazzi
-Tsk lui...- Katsuki fu interrotto
-Sarò anche senza un quirk, ma almeno ho un cervello ed un intelligenza che mi fa pensare prima di parlare- sospirò Izuku
-Come scusa?- Scattò un altro
-Hai sentito o sei diventato sordo?- Calmo il verdino
-Bakugo amico hai...-
-Kacchan è più sveglio di voi e lo è sempre stato- sospirò Izuku, -Per questo che si è fatto dei VERI amici adesso alla Yuei- incrociò le braccia al petto
-“Ma guarda si è fatto tosto”- ghignò orgoglioso Katsuki
-Tu li hai conosciuti?- Basito
-Certo che sì!- Sorrise orgoglioso, -Sono fantastici e soprattutto hanno la stoffa di diventare eroi come Kacchan!-
-Oh che tenero Izu- sorrise Katsuki, -Ora se avete sentito, sparite- secco
-Ma perché difendi un debole come lui?-
-Punto uno, non sapete quanto sia forte il MIO Izuku, secondo è un dovere di un VERO eroe difendere chi è in difficoltà- incorniciando le braccia
-Sei... tu!- Indicando Izuku, -Non so cosa tu abbia fatto, ma la pagherai- avventandosi su di lui.
Izuku, aspettandosi una reazione del genere, con un cenno disse all’amico di non intervenire e con poche mosse mise al tappeto chi lo aveva puntato, solo lui aveva reagito violentemente, mentre gli altri sembravano aver fatto un esame di coscienza, perché sembravano aver intuito che le parole di Bakugo non erano state campate per aria. Di fatti Izuku continuò a difendersi egregiamente, sembrava che in quelle ultime volte che Katsuki lo aveva visto combattere, fosse migliorato ancor di più, poi però non ne potendone più, si era alzato e si mise in mezzo creando una piccola esplosone.
-Adesso basta!-
-Ma Bakugo- stupito l’altro
-Izu, stai bene?- Si voltò a guardare il verdino
-Sì tranquillo, nulla di rotto- sorrise, -Ti avevo detto, però di non intervenire mi pare- sospirò
-Lo so, ma fidati, avresti vinto, ma ti saresti stancato molto presto e poi... che eroe sarei se lascio andare una cosa del genere?- Ghignò
-Qualunque cosa- sospirò, -Andiamo al centro commerciale? Mi sono ricordato all’ultimo minuto che devo prendere un cosa-
-Certo- sorrise, -Su andiamo- portandolo via.
I due si avviarono verso il centro ed Izuku andò direttamente verso un negozio d’armi, cosa che sorprese il biondo, ma senza esitare lo seguì tranquillamente; lì, lo vide salutare una commessa dai capelli castani e la donna in questione appena vide Izuku, rimase spiazzata per poi mostrargli un luminoso sorriso.
-Ehi Midoriya kun come stai?- Dolce
-Molto bene dai TenTen sama, sono qui vedere quelle lame... è possibile?-
-Hahaha! Certo, torno subito- andando nel retro
-Che devi prendere?- Curioso Katsuki
-Io e Reika giorni fa eravamo venuti qui; lei avrebbe voluto che comprassi un’arma che mi potesse essere utile per l’autodifesa-
-Oh giusto... che ti serve? Nella tua scuola...- scosse la testa
-No, lì sono tutti gentili anche se sanno che sono un quirkless- sorrise soddisfatto, -Per precauzione diciamo-
-Capisco e... quelli che sono?- Spiazzato
-Sono dei tirapugni a pugnale... giusto TenTen sama?-
-Indovinato e sono fatti di un materiale molto particolare-.
Katsuki, mentre ascoltava i due discutere di quelle strane armi, il suo occhio cadette fuori e dalla vetrina poté vedere chiaramente due chiome rosse sedute su una panchina ed una di loro, che era quella di Kirishima, baciare Kasai tra i capelli. Quest’ultimi si erano messi a girare per il centro commerciale ed avevano preso una cioccolata calda o meglio, la prese lui mentre lei aveva preso con sorpresa un frappé al cioccolato, -Scusa ma non hai freddo?- Chiese
-Con il mio quirk no, tu invece sì a quanto pare- ridacchiò
-Perché non mi riscaldi tu un po’?- Con fare finto malizioso
-Non sarebbe contro le regole?- Lo fissò con la coda dell’occhio mentre finisce il frappé
-Non lo stai mica usando per combattere mi pare- stupito
-Allora va bene- circondò le spalle del ragazzo per poi iniziare alzare un po’ la temperatura sul corpo del rosso, -Va bene così?- Sussurrò
-Ehm... sì- rosso per poi baciarle i capelli
-Sei veramente dolce- chiuse un attimo gli occhi
-Grazie- ridacchiò, -Posso farti una domanda?-
-Ma certo chiedi?-
-Cosa... ha ridotto in quel modo tuo fratello e perché?-
-Lui... è un quirkless- abbassò la testa, -I Pro Hero non hanno ancora capito com’è andata, stanno ancora indagando- seria
-Oh cielo!- Sgranò gli occhi
-Mi prometti di non dirlo a nessuno?- Alzò lo sguardo su di lui, -Quello che sto per dirti è una cosa che solo Izu-kun sa perché lui è “coinvolto”-
-Certo, dimmi-
-Anche Izu è un quirkless, è per questo se ti sembrerò troppo... protettiva nei suoi confronti, mi ricorda troppo mio fratello maggiore- sospirò
-Adesso capisco il vostro... legame- un po’ più tranquillo
-Beh lui è gay, ovvio che non dovrai trovare gelosie romantiche nei suoi confronti- sorrise; -Tra noi ci sarà solo un affetto fraterno nulla di più- baciandogli una guancia.
Eijiro a quelle parole, fece nascere un sorriso così luminoso che sembrò sconcertare la ragazza per poi coccolarsi meglio tra le sue braccia emanando un gradevole calore, ora capiva tutto e la cosa gli piacque un casino, anzi, ora un motivo in più per chiedere al verdino anche a lui il numero, così per non disturbare il povero Bakugo. Quest’ultimo, insieme ad Izuku, uscì con un pacchetto da quel negozio e fu lì che il verdino vide la coppia; sorrise e cercò di avvicinarsi pian piano cosa per poco non fece ridacchiare Katsuki, ma per loro sfortuna lei lo bloccò con le parole, -Provaci Izu e ti brucio i vestiti- mormorò Reika ad occhi chiusi
-Dannazione mi freghi sempre- mise il broccio il ragazzo citato
-Come mai da queste parti?- Si voltò a guardarli
-Dovevo prendere una cosa- sorrise
-Co... no! Li hai presi alla fine- entusiasta
-Yep!-
-Izu?- Seria
-Sì Rei-chan?- Dolce
-Fammi vedere le mani, ora- seria
-Ehm...- preoccupato
-Ohi bombarolo?- Guardò Bakugo
-Che c’è rossa?- Quasi seccato
-Ha fatto a botte?- Assottigliò lo sguardo
-Ti conviene dirgli la verità- divertito Kirishima
-Sì, l’ha fatto, solo per dimostrare che non era un debole- sospirò il biondo cenere
-Ho messo in pratica i tuoi consigli- le raccontò Izuku
-Oh bene- sorrise materna
-Mammi piantala!- Divertito
-Monello io vado, papà ed io- indicando se stessa ed Eijiro, -Abbiamo una cena importante mi raccomando voi due- ghignò, -Non fate cagnare eh?- Per poi correre via con il rosso e lasciando sgomenti Katsuki ed un bordeaux Izuku per la vergogna.
I giorni passarono da quell’appuntamento, Reika sembrava sempre più felice, Izuku si divertiva vederla in quello stato, poi la ragazza gli raccontò tutto e che fine della cena, Eijiro gli chiese un altro appuntamento, cosa che in un primo momento lei stessa era entrata nel panico, ma aveva accettato. Così il giorno dopo a quella rivelazione, Izuku trascinò la ragazza a fare spesa, per evitare un altro traumatico risveglio fuori programma, mentre Bakugo si era dovuto sorbire l’amico che gli chiedeva consigli e per poco in mensa non ha rischiato seriamente di far esplodere qualcosa per esasperazione.
-Senti Kirishima-
-Sì?- Speranzoso
-Tieni!- Passò all’amico un foglietto
-Che cos’è?- Confuso per poi leggere un numero, -Che ci devo fare con questo?-
-Lo utilizzi a chiedere consigli- esasperato, -Senza offesa Kirishima, ma... sono stufo di sentirti chiedere consigli a me-
-Sei un mio caro amico-
-Questo lo so Kirishima, ma porca miseria non ci sono solo io a cui puoi chiedere consiglio, va che ne so... dalle ragazze se proprio non ti fidi scrivi a quel dannato numero- sbuffò
-Oook- confuso prendendo il telefono.
 
Eiji: Ehm ciao?
?: Ciao chi sei e
chi ti ha dato il mio numero?
Eiji: Mi chiamo Eijiro Kirishima;
Il numero me l’ha dato
un mio amico
?: Ho capito chi te l’ha dato -.-“
Immagino anche il motivo
Eiji: Non ti ha chiesto il permesso?
?: Dovresti saperlo,
Kacchan non è uno
che chiede
Eiji: Kacchan?
Aspetta sei Midoriya?
Izu: Indovinato;
che in qualche modo
tu, l’abbia esasperato per qualcosa
Eiji: Si vede che vi conoscete
 
-“E vai! Non ho dovuto mettermi a disagio per chiedere il suo numero”- Pensò
 
Eiji: Comunque mi puoi aiutare?
Izu: Scommetto
con Rei-chan vero?
Eiji: Sì! Non so...
dove portarla
Izu: Mmm uscite questo sabato vero?
Eiji: Beh sì
Izu: Portala al Lunapark!
Eiji: Bella pensata,
però...
Izu: Ho capito...
ci penso io!
Oh meglio,
farò finta che sia
una coincidenza ok?
Eiji: Verrai anche tu?
 
-“Perché mi sento geloso ed irritato?”-
 
Izu: Tranquillo amico
Non farò il terzo incomodo ;)
 
-“Chi vuole portare?”- Pensò
 
Eiji: Non per farmi
gli affari tuoi Midoriya,
ma...
Izu: Non dire a Kacchan
del lunapark chiaro?
Eiji: Vuoi portare lui?
Vuoi morire? O_O
Izu: So che sei sconvolto e...
devo andare in classe;
zitto con lui
Almeno Kacchan non deve sapere
di questo mio suggerimento
Eiji: Appuntamento a 4?
Izu: -.-“ Kiri,
dimmi che Rei-chan
non ti ha detto nulla!
Io e lui siamo solo amici
Eiji: Ok amico non ti scaldare...
ci vediamo questo sabato
Izu: Sì,
se riesco a
convincere Kacchan
Eiji: A presto!
 
Il rosso fu riportato alla realtà, quando due tipi di mani lo afferrarono per le spalle ed alzando lo sguardo, vide Katsuki che lo fissava in modo serio, l’altra era Mina che lo guardava decisamente curiosa. Katsuki alzò un sopracciglio e cercò di prendere il telefono dell’amico, ma prontamente lo mise in tasca e li seguì in classe, -Ehi Kirishima tutto ok?- Gli chiese Mina
-Sì- sorrise, -Tutto alla grande- sincero
-Sembravi perso tra le nuvole-
-Sì tranquilla, Bakubrò mi ha aiutato- sorrise
-Che ho fatto io? Oh parli del numero?-
-Sì, il tipo mi ha aiutato, mi ha dato un ottimo consiglio-
-Bene- sbuffò
-Grazie mille- sorrise
-Adesso andiamo, se no Aizawa sensei ci mette in punizione- Mina correndo dentro con il rosso
-Ehi!- Li seguì a ruota il biondo.
Il resto di quella giornata passò tranquilla, anche se Izuku si sentì irritato, era vero che amava aiutare gli amici, ma Santi Kami! Quindi, quel pomeriggio finito scuola, avrebbe lasciato indietro Katsuki e sarebbe andato a casa da solo; prima di andare, chiese a Reika di avvisare il biondo con la scusa che aveva il cellulare scarico o qualcosa del genere. La rossa vedendolo schizzare via in quel modo, non ci aveva capito molto, perché durante la pausa pranzo che avevano passato sul tetto, lo aveva notato smanettare con il cellulare; pensò che fosse Bakugo di ovvia ragione e vederlo anche irritato per il resto della mattinata non la impensierì finché non gli chiese di fatti di parlare con il biondo cenere.
-“Mi domando cosa si siano detti”- Pensò mentre usciva
-Ehi Kasai chan!- La chiamò Eijiro ma non lo sentì
-“Bakugo kun che diamine avrà fatto per farlo irritare al tal punto di non volerlo vedere per un po’?”- Continuava pensare
-Reika?- Le appoggiò una mano sulla spalla
-KYAAH!- Fece un salto spaventato, -Oh cielo Kiri kun mi hai spaventato- vedendo chi era
-Scusa, ma ecco...- si grattò la nuca
-Scusami tu- sospirò, -Ero immersa nei miei complicati pensieri esistenziali- ridacchiò, -Com’è andata la giornata?- Dolce
-Tutto bene grazie e tal proposito... sabato...- a disagio
-Cosa? Ah aspetta che devo parlare un attimo con Bakugo- sbuffò vedendo il biondo cenere
-Che è successo?- Confuso
-Vorrei capirlo pure io- sospirò, -Ehi Bakugo!- Andandogli incontro
-Che vuoi Kasai?- Seccato non vedendo Izuku
-Solo una domanda... ma che hai fatto ad Izu?-
-Perché dovrei avergli fatto qualcosa?- Perplesso
-Perché mi ha chiesto di dirti e cito le sue parole, Di a Kacchan che andrò a casa da solo, non lo voglio vedere fino a domani e ti dirò, sembrava irritato per qualcosa- sbuffò
-Quando sarebbe successo?-
-Oggi appena finito il pranzo-
-Ah...- per poi guardare Kirishima, -Devo rimediare e subito-
-Fatti perdonare amico, non voglio fare consulenza di coppia ad una coppia che si definisce SOLO amici chiaro?!- Sospirò la rossa, -Ora andiamo Kiri kun, voglio sentire quello che mi stavi per dire- sorrise raggiante all’altro rosso e se ne andarono.
Katsuki corse verso la stazione, per arrivare a destinazione più velocemente possibile, finché non arrivò a tempo record a casa dei Midoriya che suonò al citofono ed aprire la porta fu il padre del verdino che vedendolo con il fiatone, lo fece entrare senza porre domande. Il biondo corse subito nella stanza di Izuku che lo trovò a montare qualcosa, quest’ultimo nel girarsi scattò in piedi spinse tutto sotto il letto e fissò il biondo, ma per la prima volta lo vide veramente furioso.
-Che ci fai qui!?- Furioso Izuku
-Sono qui... per... chiedere scusa- sospirò Katsuki
-Per cosa sentiamo?- Incrociò le braccia al petto
-Per aver dato a Kirishima il tuo numero senza chiedertelo- sospirò, -Lo so che non avrei dovuto farlo-
-Ci mancherebbe altro!- Seccato
-Ho un motivo più che valido per averlo fatto-
-Ah davvero?- Sarcastico, -Non era perché ti stava scocciando ad ascoltare un amico in difficoltà?-
-Certo che no!- Si fece avanti
-Sentiamo allora?-
-Non conosco così bene Kasai a differenza tua- Izuku rimase senza parole, -È vero che andiamo alla stessa scuola, ma lei sta in un dipartimento io in un altro e poi, sei tu che ci parli più tempo di me- si grattò la nuca.
Izuku di colpo si calmò, trovando effettivamente un senso più che logico e si diede del cretino per non averci pensato e non aver anche considerato l’idea di parlargli prima di giudicarlo a priori; però era pur sempre Katsuki che faceva le cose alla sua maniera, anche se doveva ammettere che nell’ultimo periodo era cambiato veramente tanto. Si passò una mano tra i capelli per poi fare una faccia schifata per aver dimenticato che aveva le dita un po’ unte, -Accidenti!- Si guardò le dita
-Sei comunque carino- sussurrò Katsuki
-Come scusa?- Alzò lo sguardo su di lui
-Nulla- rosso
-Mmm- pensieroso per poi sorridere; -Sei veramente dispiaciuto?- Assottigliò lo sguardo
-Certo, avrei veramente dovuto avvisarti prima- sospirò
-Bene- sorrise raggiante che fece preoccupare il biondo
-Cosa?- Titubante
-Questo sabato andremmo al lunapark e niente storie ah pagherai tutto tu- incrociò le braccia al petto
-Cos’è? Una scusa per avere un appuntamento con me?- Malizioso
-No, solo una buona uscita tra amici- cercando di evitare di aver sentito la malizia
-Se, se- per niente convinto, -Se volevi uscire da solo con me bastava chiedere- accarezzandogli una guancia, -Sai che mi piaci e dico sul serio- baciandogli il naso facendolo arrossire.
Nello stesso tempo, anche Kirishima era riuscito ad invitare la ragazza al lunapark e se all’inizio la ragazza sembrava tesa e quasi titubante di accettare per via della famiglia, ripensando a quell’ultima volta ghignò ed accettò e si diedero appuntamento per le due, in centro per andare insieme. Dopo una volta a casa sia Reika ed Eijiro, inconsapevolmente inviarono le stesse informazioni ad Izuku che rispose felice con entrambi, ma senza menzionare che ci sarebbe stato anche lui, almeno a Reika, mentre con Kirishima, Izuku lo informò che ci sarebbe andato con Katsuki, ma quest’ultimo e la ragazza erano all’oscuro, cosa che andava benissimo all’amico del quirk dell’indurimento.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ecco a voi l’ottavo capitolo, spero che vi piaccia a presto e ricordate Plus Ultrà! Mi raccomando lasciatemi almeno un commento ok? Sostenetemi vi prego a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Confessioni ***


9° Confessioni
 
 
 
I primi ad arrivare furono Katsuki ed Izuku, il primo nonostante odiasse i luoghi affollati come i lunapark, aveva comunque accettato non solo per farsi perdonare, anche con la speranza di poter riuscire in qualche modo a conquistare il cuore del verdino. I due si stavano divertendo un sacco, però più di una volta, Katsuki si era accorto di un piccolissimo dettaglio, così piccolo che a stento lo aveva notato, ossia il suo accompagnatore sembrava sempre in cerca di qualcosa o meglio qualcuno.
-Ehi Izu, tutto ok?- Afferrandolo per i fianchi
-Sì, certo, mi stavo guardando in giro tutto qui- sorrise
-Sicuro? Sembrava che...- Katsuki fu interrotto da una voce femminile
-Non ci credo, anche voi qui?- Stupita Reika
-Uhm?- Si girarono e la videro
-Ehi Rei-chan! Che bello vederti- sorrise sereno Izuku, -Kacchan ha voluto portarmi qui-
-Ha voluto?- Alzò un sopracciglio la rossa, -Scommetto che è qui per farsi perdonare, vero?- Divertita
-Sei qui con qualcuno?- Guardigno
-Sì- sorrise, -Ehi Eijiro guarda un po’ chi c’è qui- sorrise
-Uhm? Ohi Bakubrò!- Quasi stupito, -Anche tu qui?-
-Già, è per farmi perdonare- serio stringendo Izuku a se
-Capisco- sorrise Reika, -Allora vi lasciamo al vostro appuntamento romantico- divertita
-REIKA!- Rosso il verdino
-Sì, è un appuntamento- ghignò Katsuki
-KACCHAN!- Stupito diventando sempre più vermiglio
-Ok, buona giornata- prese per mano Eijiro, -Andiamo?- Inclinò la testa di lato
-Eh?- Nel panico, -Oh sì, ci si vede in giro- agitato per poi seguirla.
Una volta tornati soli, Katsuki trascinò Izuku lontano da occhi indiscreti e lo appoggiò contro un muro all’ombra e lo fissò negli occhi, segno che stavano per affrontare un discorso che il verdino sapeva non gli sarebbe piaciuto. Di fatti, da quando il biondino aveva iniziato a portarlo lontano, Izuku aveva intuito che l’amico volesse discutere, ma non aveva voglia di farlo, così alla prima occasione dove Katsuki lo fissò, lui si era allungato e lo baciò, era la prima volta che prendeva l’iniziativa. Cosa che prese in contro piede Katsuki, era vero che si erano già baciati in passato, ma era sempre stato lui a fare la prima mossa e si era beccato entrambe le volte dei due di picche, ora non poté non accogliere quell’occasione come una manata dal cielo e rispose stringendolo sempre più a se.
-Beh... questa è una sorpresa- mormorò Katsuki
-Quale?- Ansimando Izuku
-Tu che prendi l’iniziativa- sorrise per poi diventare serio; -Non pensare però di evitare la questione-
-Quale questione?- Appoggiando una mano sotto la maglietta
-Sai... che stai facendo?- Sentendo le mani dell’altro contro il ventre
-Nulla perché?- Sbattendo le palpebre
-Non sei mai stato così... diretto- prendendogli il polso, -Adesso torniamo a casa o mi spieghi perché tu e “virilità man” sembravate così in ansia prima che ci dividessimo?- serio
-Ehm... e tu perché diamine sei stato al gioco di Rei-chan?-
-Stare al gioco?- Alzò un sopracciglio
-Sì, hai confermato che era un appuntamento, quando sapevi che era solo un uscita tra amici!- Sbottò
-Allora perché mi hai baciato con tanto ardore!- Iniziando ad incavolarsi
-Ero nel panico! Non... ti avrei MAI baciato in quel modo! Non mi piaci in quel senso!- Nel panico, per poi sgranare gli occhi
-Ah... allora... mi vedi... solo...- non finì la frase che Izuku era scappato nascondendo le lacrime.
Da lunedì mattina, sia Izuku sia Katsuki, entrarono a scuola con delle occhiaie terribili, che fecero preoccupare i loro rispettivi amici; quelli più preoccupati, avendo in qualche modo capito che c’era sul serio qualcosa che non andavano erano: Reika ed Eijiro. La rossa nelle prime ore cercò di cavare le parole di bocca al verdino, ma rimase delusa dal suo mutismo, una cosa simile successe tra Eijiro e Katsuki, solo che quest’ultimo era diventato una fotocopia di quando andava alle medie; questo nuovo atteggiamento spiazzò parecchio suoi compagni di classe, soprattutto quelli che si facevano chiamare bakusquod. Eijiro si ritrovò a guardare più volte il tavolo di Reika, durante il pranzo e poté vedere che anche lei sembrava in alto mare, nonostante non avesse il verdino sottomano. Quella situazione durò quasi una settimana, stanca di tutto quel mutismo da parte di entrambi, Reika decise di intervenire e di usare le maniere “forti” e se ne fregò delle conseguenze, se ce ne fossero state; quindi dopo una settimana, in una pausa pranzo, la giovane si diresse direttamente dal biondino, che era circondato dai suoi amici che appena la videro, soprattutto Eijiro, rimasero di sasso nel vederla quasi seccata.
-Ehi biondo!- Sbattendo una mano davanti al tipo
-Che cosa vuoi dannata?- Arrogante
-Dobbiamo parlare- assottigliò lo sguardo per niente intimorita, -Da soli- gelida
-Non ho nulla da dire- secco
-Muovi il culo ora-
-Perché dovrei?- Ghignò l’altro
-Stai puzzando e quindi hai bisogno di vestiti nuovi- calma e muovendo il polso destro
-Io non puzzo! Non sto...- si bloccò nel notare che in realtà stava sudando un po’ troppo, -Che diamine!?- Sconvolto
-Come vedi, c’ho ragione io- ghignò
-Sei stata tu!- Alzandosi, ma iniziò a barcollare
-Allora ti muovi? Non ho tutto il giorno- incamminandosi
-Va bene- secco seguendola.
Una volta soli, Reika fa tornare alla temperatura normale di Katsuki che iniziò a sentirsi meglio, dopo di che asciugò i vestiti bagnati del ragazzo che la fissò da prima incazzato; gli bastò leggere determinazione e per niente paura che si placcò placarono immediatamente, portandolo a sospirare malinconicamente facendosi scivolare per terra seguendo il muro su cui si era appoggiato. La giovane vedendo quella reazione, si accucciò di fronte a lui e lo guardò come se lui fosse un fratello a cui aveva bisogno di una mano, -Ehi Bakugo, cos’è successo sabato?- Premurosa
-Io...- sospirò
-Senti, non ti giudicare ok? Voglio solo darti una mano; stranamente e dico stranamente, mi stai simpatico e vedere te e Izuku soffrire per qualcosa mi fa sentire più inutile di quel che sono- mormorò
-Non dirlo!- Scattò l’altro, -In poco tempo tu sei riuscita a fare cose che io, non sono mai riuscito a fare- sospirò
-Mi spieghi?- Dolce
-Hai aiutato Izuku più te che io, non sentirti inutile ok?- Sbuffò con le lacrime agli occhi
-Ok, ok- ridacchiò, -Allora mi racconti almeno a grandi linee che è successo?- Con fare quasi materno
-Credo che... di essermi immaginato una cosa che non potrà mai esistere- sospirò
-Un buon rapporto con Izuku?-
-Io... lui... mi piace da sempre e...-
-Sì, lo immaginavo- sorrise
-Come?- Stupito
-Izu mi ha raccontato un po’ la vostra amicizia, ma... avevo capito che da parte tua c’era qualcosa di più- dolce
-Ah- spiazzato
-Allora cos’è successo al lunapark, quando io ed Eijiro ce ne siamo allontanati?-
-Beh...- gli racconta tutta la storia.
La rossa lo abbracciò forte, quando all’improvviso Katsuki si mise a piangere, cosa che odiava più di un’altra cosa farlo soprattutto davanti una persona che conosceva da poco, ma stranamente quell’abbraccio si sentì protetto, come un figlio è custodito dalla madre. Fu così, che alcuni ragazzi della 1-A li videro: lei che gli accarezzava i capelli, mentre lui si era addormentato per le troppe lacrime versate; alzando lo sguardo la rossa incrociò lo sguardo di Eijiro e gli chiese tacitamente di avvicinarsi per aiutarla a sollevare il biondo che ancora addormentato fu sollevato da terra da Eijiro e da un altro ragazzo. Poco prima di tornare in classe, rubò un bacio al rosso e gli sussurrò che lo avrebbe chiamato dopo scuola, per poi correre via, -Wow! Kirishima ha fatto conquiste- lo prese in giro Kaminari
-Non stiamo ancora insieme Kaminari, ma ho intenzione di chiederglielo- sorrise
-Bravo ragazzo!- Cinguettò Mina
-Sei stato fortunato- sbavò Mineta, il più basso della classe
-Non ci provare nano!- Irritato il rosso
-Sei già protettivo eh?- Ridacchiò la voce di Sero
-Non vorrei che Reika finisse nei guai- sospirò
-Perché?- Chiese una ragazza di nome Ochaco
-Iniziammo a dire che lei è fortissima ed avrebbe le potenzialità ed il quirk per essere nelle nostre... classi, ma preferisce creare e costruire- ridacchiò penando ai costumi
-Davvero? È così forte?- Stupita la vice rappresentante
-Sì Momo; hai presente prima quando Katsuki ha iniziato a sudare copiosamente come se se avesse la febbre?- Chiese
-Ma certo! Quirk temperatura ora ricordo- sorrise Iida
-Sì, può alzare o abbassare la temperatura di qualsiasi cosa, anche delle persone- sospirò, -Vi prego però...-
-Non diremo nulla a nessuno promesso- sorrise Iida, -Immagino che deve esserci stato un motivo se è stata costretta a reagire così impulsivamente-
-In realtà, ha voluto aspettare una settimana Iida, è da un po’ che io e lei avevamo notato un cambiamento drastico di Bakugo- appoggiandolo al suo banco
-Capisco, tranquillo non dirò nulla- sorrise l’amico.
Passarono pochi minuti, quando Bakugo si riprese e si ritrovò in classe, più rilassato del solito; si sentì gli sguardi dei suoi compagni su di lui e nell’incrociare lo sguardo di Eijiro la prima cosa che fece fu dire: -Ti giuro amico, non è successo nulla!- Rischiando di cadere dalla sedia
-Tranquillo Bakubro- sorrise, -Mi fido di voi e poi tu sei gay- gli fece l’occhiolino
-Che...-
-Oh andiamo Bakugo, l’abbiamo capito come guardavi Midoriya quel giorno- ridacchiò Mina spuntandogli alle spalle
-Vero amico, sono felice per te- sorrise Kaminari
-Il problema che non sono ricambiato- sospirò
-Ne sei certo?- Confuso Eijiro
-Sì, per questo che...- sospirò
-Capisco- pensieroso, -Sai Bakugo... a me non mi è sembrato che Midoriya gli fossi indifferente-
-Come?- Stupito
-Beh... no nulla- scosse la testa, -Credo che Reika abbia in mente qualcosa in merito- sorrise
-Domani abbiamo un esercitazione vediamo come ce la caviamo!- Sorrise Mina, -Poi Potresti vedere cosa ci ha nascosto il nostro boss, visto che sentirai Kasai per telefono- quasi maliziosa
-Sì, può darsi che ci possa aiutare lui- indicando Katsuki.
Nel frattempo, Reika si scusò per il ritardo con l’insegnate dell’ora, ma fu prontamente perdonata e fatta sedere, si mise comoda vicino ad Izuku, che la fissò confuso; lui non era andato in mensa a mangiare, ma sul tetto, pensando che l’amica l’avrebbe raggiunto lì, solo che ci rimase male perché si ritrovò per la prima volta da solo. La guardò con la coda dell’occhio, notando alcune chiazze bagnate sulla maglietta e pensò subito che fosse rimasta in bagno, ma scartò a priori perché non poteva essere rimasta lì per tutto quel tempo; prima che si separassero gli chiese una spiegazione, ma come risultato lei gli mollò un pugno in testa per poi correre via. Riprendendosi dal colpo, Izuku si diede una mossa e tornò a casa, dove trovò suo padre ad aspettarlo che leggeva il giornale, -Ben tornato Izuku-
-Ciao papà- sorrise per poi andare in cucina mangiare qualcosa
-La mamma tornerà stasera-
-Oh... molto bene- mangiando
-Com’è andata a scuola e... chi ti ha colpito?-
-Reika, ma credo che me lo sia meritato, visto che...-
-Hai fatto scena muta con lei in questa settimana- concluse il padre
-Esattamente così- sospirò
-Ho un’idea, perché non ce la presenti? Sappiamo io e tua madre lei sia solo una buona amica, ma la vorremmo comunque conoscere-
-Bella idea! Avvisi tu la mamma per stasera? Non credo che Reika abbia problemi per oggi se la invitassi-
-Ok va pure ad avvisarla- dolce.
Izuku andò in camera dove, si buttò sul letto e prendendo il cellulare, vide delle chiamate e messaggi persi sia di Eijiro e di Katsuki, ma nulla dell’amica, mordendo il labbro inferiore tentò il tutto per tutto.
 
Izu: Ehm... Reika? So che sei arrabbiata
mi dispiace
Forse mi odi ed avresti
tutte le ragioni del mondo
per farlo ma io...
Ti prego io...
Rei: Ohi calma ragazzo!
Non odio nessuno ok?
Se dovessi veramente farlo,
quel qualcuno qui
sarebbe quella stronza
della mia matrigna
Rei: Per quanto riguarda oggi,
dobbiamo parlarne seriamente
Izu: Lo so, ma...
ehm... è imbarazzate
quello che sto per chiederti...
Rei: Ehm tesoro,
ti rendi conto che
mi piace Eijiro vero?
E tu ami Katsuki a modo tuo?
Izu: REIKA!
Izu: A me non piace Katsuki chiaro!?
Comunque, miei vogliono conoscerti
e tranquilla!
Loro sanno che sei solo un’amica
Rei: Oh! I
 tuoi mi vogliono
conoscere eh? Ok
Per quanto riguardo Katsuki...
non mi mentire!
So che ti piace,
ti giuro che ti faccio passare per malato
e te lo spedisco lì
per fati da infermiere e
sai che ne sarei capace!
Izu: O_O
Alcune volte mi spaventi sai?
La cena è per stasera,
in ogni caso
Rei: Oh lo so ^_<
L’ho faccio pure con mio fratello
e lui lo adoro
Mandami un mex
per l’indirizzo
e ci vediamo lì per le 20?
Izu: Avviso e ci vediamo...
a più tardi!
 
Alle otto di sera, la giovane si presentò a casa dei Midoriya con un vestiario casual e comodo; ad aprire la porta fu Izuku stesso, che l’abbracciò forte per poi condurla al suo interno, dove poté incontrare i genitori del ragazzo. Hisashi e sua moglie, appena la videro le sorrisero grati e la invitarono a fare come se fosse a casa, cosa che in un certo senso mise un po’ a disagio la rossa, ma si rilassò nel giro di pochi minuti. La serata proseguì tranquilla, Reika sorrideva felice ma parlando un attimo di quirk, la giovane si accorse di qualcosa nell’uomo; di norma non era una ragazza così impicciona, ma sentiva nell’aria che c’era qualcosa di strano, così decise di indagare.
-Signor Midoriya?- Una volta soli
-Oh? Ehi Kasai, c’è qualche problema?-
-Avrei un dubbio- appoggiandosi ad una parete con la schiena
-Quale?-
-La domanda le sembrerà un po’ inopportuna, ma voi e sua moglie... siete certi che Izuku sia un vero e proprio quirkless?-
-Perché questa domanda?- Perplesso
-Sono un ottima osservatrice signor Midoriya- seria; -Mi è parso di notare qualcosa nei suoi occhi mentre parlavamo di quirk, come un lampo di rimpianto e non perché Izuku non abbia mai avuto uno, ma per qualcos’altro-
-Ma guarda te- scosse la testa malinconico
-Non mi piace fare gli affari degli altri sia chiaro, non...- fu bloccata dall’uomo
-L’ho capito Kasai, sei preoccupata per mio figlio, sei veramente una brava ragazza ed una brava amica, sono felice che tu gli sia vicino- sorrise malinconico, -Ed hai ragione a sospettare qualcosa-
-In che senso?- Corrugò la fronte
-Izuku... lui... non sarebbe dovuto essere un quirkless- serio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo bellissimi! Che dite di questa confessione e cosa intendeva Hisashi che Izuku non sarebbe dovuto essere un quirkless? Poi Reika riuscirà a far mettere insieme la BakuDeku?

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Verità ***


10° Verità
 
 
 
Reika lo fissò senza parole, di tutto si sarebbe aspettata, ma non una cosa del genere, cosa intendeva il signor Midoriya con che Izuku non sarebbe dovuto essere un quirkless? L’uomo abbassò il capo dispiaciuto, sembrava che si sentisse in colpa notò la ragazza, così gli si avvicinò e come se fosse suo padre, gli appoggiò una mano sulla spalla e lo guardò negli occhi, -Mi può gentilmente spiegare?- Dolcemente
-Izuku... era nato con una stranezza della mia famiglia, il sputa fiamma-
-Il sputa fiamma?- Confusa
-Sì, io posso respirare il fuoco senza soffocare, mentre Izuku con il primo vagito aveva dimostrato di poter già sputare delle fiamme-
-Incredibile, ma... che gli è successo? Perché sembra non poterlo più fare?- Corrugò la fronte
-Non ne sappiamo con certezza, crediamo sia stato a causa di una malattia o qualcos’altro- sospirò
-Tipo un furto di quirk? Se non erro, ci fu un periodo in cui certi quirk vennero subito rubati o qualcosa del genere- corrugò la fronte
-Esatto- serio
-Sta indagando su questo caso dopo tutti questi anni?- Calma
-Sì, voglio delle risposte chiare. Sono felice che Izuku abbia conosciuto una ragazza come te- sorrise
-Il suo segreto è al sicuro con me- capendo la situazione.
Il giorno dopo a scuola, Izuku e Reika erano un po’ di più rilassati, non c’era nulla di strano, anche se il ragazzo si rifiutava categoria di ammettere che gli piaceva il suo amico d’infanzia e l’unico momento in cui i due litigassero erano sul tetto durante il pranzo. La ragazza si passò una mano tra i capelli, era seccata dalla cocciutaggine dell’amico, ma doveva rimanere calma, sapeva che doveva farlo e doveva anche cercare di farli incontrare nella scuola, perché da quanto aveva capito era che Izuku non aveva ancora detto la verità a Katsuki. Così la ragazza iniziò a pensare nei giorni successivi, ma non servirono piani straordinari, perché in qualche modo, la divina previdenza ci mise la mano, perché poco prima del festival dello sport, una notizia terribile ma eccezionale fece il giro della scuola, alcuni villan avevano attaccato il “The Ultimate Space For Jams” o conosciuto anche come U.S.J. la zona d’allenamento del soccorso.
-Hai sentito Izu?- Chiese Reika
-Cosa?- Curioso
-Alcuni studenti si sono imbattuti in alcuni Villan al U.S.J. durante una lezione-
-Sì, deve essere non solo terrificante, ma anche eccitante- sorrise il verdino
-Sapete chi erano?- Chiese con fare retorico Shikamaru
-No... chi aveva l’esercitazioni in quel luogo?- Chiese Reika
-La vostra preferita- ridacchiò, -La 1-A ed a quanto pare tutti loro li hanno affrontati e non c’è stato nessuno ferito grave per fortuna-
-Non ci credo!- Scattò Izuku, -Dannazione come farò a dirlo o chiedere a Kacchan?- Preoccupata
-Di che l’hai saputo da me no?- Intervenne Reika, -O semplicemente digli la verità, ossia che vieni qui a scuola- sbuffò
-Aspettate un secondo... vorreste dire che uno studente della 1-A è un tuo caro amico ma non sa che sei qui? Adesso capisco perché non pranzi più in mensa- sospirò il ragazzo, -Spera allora che non lo scopra in malo modo-
-Shika ha ragione, non puoi nascondere ancora troppo a lungo questa verità- sospirò la rossa
-Ok, ok, ma prima voglio aspettare la fine del festival dello sport, non voglio rischiare di distrarlo- serio
-Uhm... che dici di andare a vederlo dagli spalti?- Dolce, -Ho preso dei biglietti per quello-
-Scherzi?- Stupito Shikamaru
-Solo Mei andrà a farlo, noi del supporto non siamo obbligati a partecipare- sorrise la rossa
-Ok ci sto, anche tu Shika?-
-Siamo il trio dell’Ave Maria no?- Ridacchiò, -Certo che ci sto!-.
Il resto della settimana non ci furono grandi novità, a parte che Katsuki aveva chiesto che la sua tuta fosse aggiustata entro la data degli stage ed Izuku notò che l’unico oggetto gravemente danneggiati erano i guantoni. Il giovane fissò con attenzione alcune cose, ma fu Reika avvicinandosi a suggerirgli dei cambiamenti forse non del tutto richiesti, ma gli suggerì qualcosa di più comodo da far apportare al costume.
-Sei sicura?- Corrugò la fronte
-Sicura, oltre essere appariscenti sono anche meno problematiche- sorrise
-Ma... Kacchan avrà da ridire!-
-Che venga da me allora!- Secca, -Il nostro compito non è far sfilare gli Hero come modelli, ma agevolare i loro lavori!- Secca
-Ok, ok- borbottò
-Andiamo! Bakugo non mi sembra il tipo di infuriarsi per una piccola modifica come questa- sorrise
-Te lo mando da te se piomba qui a chiedere spiegazioni!- Secco
-Woh! Scarichi a me la patata bollente, anche se nel caso di Katsuki il termine esatto sarebbe dire... la mina ambulante- sorrise
-Hahaha! Forse hai ragione- sorrise.
Il giorno del festival dello sport Izuku, Reika e Shikamaru andarono sugli spalti con i biglietti in mano e fissarono la giornata di combattimenti e sfide, cosa che fece uscire il lato più nerd di del verdino. Gli altri due annottarono mentalmente nomi, quirk e nuove idee per i costumi degli aspiranti eroi, fu molto emozionante e con una determinazione incredibile il primo podio andò proprio a Bakugo dopo un’estenuante combattimento contro Shoto Todoroki. Il trio alla fine uscì dallo stadio e lì aspettarono i concorrenti, il primo della 1-A a vederli fu Kirishima che sorrise e corse da loro per salutarli e rubare un bacio alla rossa e nel momento fu nel suo raggio l’abbracciò e poi fece quello che desiderò, cosa che portò a ridacchiare sia Izuku che tutti gli altri.
-Ehi Kacchan! Sei stato incredibile- sorrise Izuku al biondo cenere
-Eri qui?- Stupito
-Certo, con Reika e Shikamaru- indicando il moro al suo fianco
-Ehi là, siete stati bravissimi, tutti quanti- sorrise il moro, -Ora ragazzi ci vediamo a scuola a presto- se ne andò
-Vi va di festeggiare tutti insieme per la vittoria di Bakubrò?- Chiese Kirishima guardando Izuku
-Se c’è l’intera bakusquod ci sto!- Disse il verdino
-Ovvio!- Esultò Mina
-Allora vengo anch’io!- Intervenne Sero, -Giusto, io mi chiamo Hanta Sero- presentandosi ad Izuku e Reika
-Piacere- sorrisero i due
-Allora procediamo!?- Chiese Reika
-Sì!- Entusiasta Denki.
L’intero gruppo si spostò in un locale dove fecero baldoria per il resto del tempo, fino a notte fonda, alcuni di loro nonostante non avessero del tutto l’età per bere, in qualche modo si ubriacarono e da lì tutti si separarono. Katsuki si ritrovò a portare sulle spalle Izuku, cosa che non gli dispiaceva più di tanto, il problema che il verdino iniziava a blaterare di cose senza senso alle orecchie di cose che all’apparenza era collegati a costumi o cose meccaniche. Tornati a casa di Izuku, guardò l’ora e costatò che non era così tardi come pensava, ma tanto meno presto, così bussò alla porta ma non ricevette risposta, a tal punto cercò di non perdere troppo la pazienza e cercò nella borsa di Izuku le chiavi e con quelle entrarono. Il biondo portò l’amico in camera sua e solo una volta accesa la luce si accorse che non aveva notato l’ultima volta che era stato lì; la stanza era cambiata quasi drasticamente, ovviamente c’erano ancora degli oggetti che mostrano che Izuku era ancora un fan di All Might, ma i poster erano stati sostituiti da progetti che a prima vista sembrano quelli di costumi da pro Hero.
-Ma che?- Confuso cercando di guardarsi in giro
-Kaaaaaaaaaachan!- Attaccandosi alla sua maglia
-Oh ti sei svegliato eh?- Ridacchiando dandogli la sua attenzione
-Kacchan?-
-Sì?- Sedendosi vicino a lui
-Sai una cosa mooooooolto importante?-
-Dimmi- sorrise
-I tuoi occhi rossi sono mooooolto belli, mi piacciono un casino- biascicò
-Ok- ridacchiò divertito
-Ti amo più di qualsiasi cosa Kacchan e non per il tuo aspetto- sbadigliando
-Eh?- Stupito
-Sai... il tuo costume... l’ho fatto io... ti amo e spero che apprezzi il mio lavoro- si addormentò del tutto.
Katsuki lo fissò senza parole, va beh l’alcool, ma dire: che era stato il suo costumista e che lo amava beh... era una cosa molto assurda ed irrealistica, considerando che Izuku non frequentava la Yuei ma un’altra scuola; doveva ammettere, però, che certi progetti attaccati al muro, sembravano un po’ più complessi per un semplice club scolastico. Scosse la testa non sapendo cosa pensare, prima di andar via, scese da basso per prendere un bicchiere e delle aspirine per il giorno dopo all’amico; una volta fuori, ebbe la sensazione di aver bisogno di parlare con Kasai, ma ricordandosi che non aveva il suo numero, dovette ripiegare sul suo migliore amico.
-Ohi Kiri!- Lo chiamò una volta in strada
*Bakubro? È successo qualcosa?*
-So che è una cosa insolita, ma dovrei parlare con Kasai-
*Rei-chan? È qui te la passo* si girò verso la ragazza, -Reika? C’è Bakugo che ti vuole- l’avvisò
*Pronto?* Rispose una voce femminile
-Scusa se vi disturbo- sospirò
*Ma va! Tranquillo raggio di sole, siamo ancora insieme al resto del gruppo, come sta Izu?* Dolce
-Sta bene... senti ho la strana voglia di parlare con te- imbarazzato
*Cosa ha detto Izu mentre era ubriaco?* Stranamente calma
-Ha detto delle cose strane-
*Del tipo?*
-Che è stato lui a fare il mio costume e...-
*Sì?* Lo incoraggiò a parlare
-Che mi ama-
*Che mi venisse un colpo se questa è la mia conferma a ciò che sapevo!* Esultò felice
-Kasai sai che Izuku non lo pensa veramente no? Poi se avesse detto la verità da ubriacato come avrebbe fatto a farmi il costume?- Con fare scettico
*E se lo avesse veramente fatto?* Sussurrò
-Come?- Spiazzato
*Niente! Ci si vede in giro!* Riattaccò quasi agitata.
Katsuki e gli altri, rimasero completamente attoniti alla brusca reazione della rossa, di fatti quest’ultima ripassò il cellulare al suo rosso e gli rubò per fino un bacio e si scusò prima di andare a casa di corsa, Izuku l’avrebbe ammazzata, se avesse saputo che il suo segreto sarebbe uscito fuori in quel modo. Era dovuta scappare, per non rischiare di mentire ad Eijiro, lei non voleva avere segreti e ne tanto meno mentirgli e sapeva che il rosso non sarebbe stato bravo a farlo davanti al biondo, non voleva mettere nessuno in brutte situazioni, com’era lei in quel momento. Da quella sera, passarono diversi i giorni in cui Reika evitò Izuku e gli parlava il nettamente necessario ed il verdino notò, più volte. che l’amica fosse a disagio, ma sorvolò pensando che volesse seriamente mettere delle distanze tra loro; il problema non era solo con lui, aveva visto anche che c’era del silenzio tra lei ed Eijiro cosa molto strana, per i suoi gusti. Dall’altro canto, Eijiro ed il resto del gruppo sembravano straniti, anzi, si stavano preoccupando, perfino Katsuki era perplesso dal comportamento della rossa che trovava un po’ fuori dal personaggio. Vedendo che Eijiro non riusciva più a parlare con la rossa, in una pausa tra una lezione buca e l’altra, il biondo si avvicinò all’amico, -Ehi Kiri?-
-Sì?-
-Forse so come farti parlare con Kasai- sorrisetto divertito
-Davvero?- Spiazzato
-Sì, visto che devo chiedere una cosa alla sezione dei costumisti su una modifica non richiesta, pensavo che lì forse riusciresti a parlarle-
-Bella idea, ma non sarà poco virile piombare lì all’improvviso?-
-Certe volte serve fare così Kiri, fidati-
-Va bene, andiamo adesso?-
-Sarà meglio- annuisce
-Dove credete di andare?- Li fermò Iida
-Scusaci Iida kun, ma abbiamo un affare urgente e se non la correggiamo adesso, non sono sicuro di riuscire a concentrarmi- sospirò il rosso dispiaciuto
-Va bene, ma fate in fretta- corrugò la fronte
-Contaci!- Uscirono, per poi dirigersi verso la zona della 1-F
-Eccoci qui- disse Katsuki per poi bussare
-Sì?- Li accolse Power Loader
-Siamo due studenti della 1-A- parlò Kirishima
-Entrate- facendo spazio
-Dovremmo...- iniziò il rosso
-Non ci credo- mormorò Katsuki vedendolo intento ad assemblare qualcosa
-Che c'è?- Gli chiese Kirishima
-Niente, devo... torno subito- allontanandosi per avvicinarsi ad un ragazzo, -Ehi- lo richiamò piano
-Sì?- Si girò per poi guardarlo spiazzato, -Ka... Kacchan?- Balbettò pallido.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Cosa ne pensate? Come reagirà Katsuki nel vedere lì, alla Yuei, la sua cotta? Reika tornerà a parlare con tutti? A presto e mi raccomando, recensite in molti.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Scoperte ***


11° Scoperte
 
 
 
Tra i due calò un silenzio quasi tombale, Katsuki lo fissava fin troppo tranquillamente, mentre lo esaminava, non sapeva perché non si sentisse arrabbiato o tradito, per non avergli mai detto la verità sul fatto che effettivamente era andato alla Yuei con lui. Dall’altro canto Izuku lo fissò preoccupato e poi trovò una scappatoia bella grande, girò la testa ed urlo, -KASAI!- Facendo sussultare il biondo e tutti gli altri
-Che hai da urlare Bunnyboy!- Urlò a sua volta Reika avvicinandosi seguita da Kirishima
-Lui- indicò Katsuki, -Te l’ho detto che se si fosse presentato per lamentarsi, te lo avrei lasciato- alzandosi con finto sarcastico, -Ho da fare, lascio a te le lamentele, adios!- Allontanandosi
-Te pareva- schioccando la lingua nel palato, -Sentiamo bel modello, qualcosa che non va con la tuta?- Sospirò guardando Katsuki
-La smetti di fare la semiprofessionale?- Calmo
-Sei più tosto calmo per aver scoperto la verità sul tuo ragazzo- incrociò le braccia al petto
-Non so nemmeno io perché lo sono- sospirò, -Credo che centri il fatto che anch’io per anni gli ho mentito-
-Capisco... EHI CAPELLI AD ANANAS!- Urlò alle sue spalle
-Che c’è? E poi non chiamarmi in quel modo- sbuffò Shikamaru
-Mi devi una birra e 50J- incrociò le braccia
-Aspetta- notando Katsuki ed Eijiro, -Hanno incontrato Izu?-
-A quanto pare avevo ragione io- sorrise, -Non si è per niente arrabbiato, anzi ha processato logicamente la situazione-
-Aspettate un secondo, voi due avete scommesso su di me?- Sconvolto Katsuki
-Sì!- Dissero i due sorridenti e divertiti.
Eijiro li fissava in silenzio, sentiva il cuore e l’anima spezzarsi, era andato lì per parlare alla ragazza che gli piaceva invece rimaneva impotente, domandandosi perché nemmeno lui era stato rivelato la verità. Katsuki fece finta di arrabbiarsi, finché non vide l’amico e così decise di agire, afferrò Reika per un polso e le bisbigliò nell’orecchio il nome di Kirishima, lei si voltò e lo guardò negli occhi ed infine andò da lui abbracciandolo.
-Grazie Bakugo- si fece calmo Shikamaru
-Perché mi ringrazi?- Confuso
-Qui tutti avevano percepito una strana tensione tra Rei-Chan e Izu-kun, nessuno riusciva ad aiutarli, anche se loro cercavano di sembrare normali-
-Capisco, sai perché Kasai evitava Kiri?-
-Puoi solo immaginare- sorrise, -Reika odia mentire, fin dall’inizio dell’anno scolastico ha cercato di aiutare Izuku a tenertelo nascosto, anche se all’inizio nemmeno io sapevo di questa cosa- si grattò la nuca
-Interessante, ma...-
-Non amando mentire, prova ad immaginare la sua situazione con Kirishima- lo bloccò, -Si sarebbe sentita male mentirgli su Izuku, soprattutto che rischiava che se glielo avesse detto lo avresti scoperto, per fortuna era riuscita a convincere Izu a dirti la verità dopo il festival-
-Oh... ecco perché...- sorrise, -Grazie-
-Non c’è di che, ma tornando al motivo che sei qui-
-Forse mi puoi dire chi diamine ha modificato... no aspetta... devo parlare con Izuku- andando a cercarlo.
Shikamaru scosse la testa e tornò al lavoro, mentre Katsuki raggiunse Izuku e Reika piangeva tra le braccia d’Eijiro, chiedendogli scusa a più non posso ed il rosso non resistette e la perdonò subito dopo aver sentito la motivazione. Alla fine sia Reika e Izuku si ritrovarono a guardarsi negli occhi e dare una spiegazione del cambiamento, che con riluttanza il biondo si ritrovò a dover accettare quelle modifiche. Il coordinatore della classe dovette cacciare i due futuri eroi, ma i due promisero che si sarebbero rincontrati fuori da scuola, cosa che effettivamente avvenne, ma con sconcerto al cancello vi trovarono una macchina lussuosa, che bloccò Reika.
-Che diamine!?- Irritata
-Reika- scese una donna, -Ti ho trovato-
-Dannazione!- Imprecò Reika a denti stretti indietreggiando
-Rei-chan?- Preoccupato Izuku
-Reika vieni subito qui!- Autoritaria, -Mi devi delle spiegazioni, ma prima tuo padre ti vuole subito a casa- fredda
-Ma neanche per morta!- Schioccò la lingua seccata, -Adesso io e miei amici dobbiamo andare- trascinando sia Eijiro che Izuku
-Tesoro?- Confuso Eijiro, -Chi è quella donna?-
-Fammi indovinare, la tua matrigna giusto?- Intervenne Izuku
-Sì- sospirò
-Allora andiamo a casa mia- serio Izuku, -Vieni anche tu Kacchan?-
-E certo! Voglio capire che sta succedendo-
-REIKA ETHERIOUS KASAI!- Urlò la donna
-Nani!- Iniziando a correre, -Torno stasera Akane vecchia megera!- Irritata
-Etherious?- Confusi tutti e tre
-Storia lunga- sospirò.
Izuku la fissò attentamente mentre correvano per non farsi prendere da chiunque li stesse inseguendo, aveva sempre intuito che c’era qualcosa di cui la sua amica si vergognava o che la facesse sentire in colpa, così senza pensaci due volte le prese la mano e le disse che avrebbero parlato con più calma a casa sua, solo se lei avesse voluto. Pure Kirishima capendo la situazione delicata, concordò con il verdino e lei sorrise felice e continuarono a correre ed in tutto questo Katsuki rimase in silenzio, mentre continuava a guardare indietro per vedere se la macchina li stesse effettivamente seguendo e parve così, di conseguenza il biondo cenere spinse l’intero gruppo all’interno della metro e sparire al suo interno.
-Ehi perché spingere?- Chiese Izuku
-Zitto nerd, abbiamo compagnia-
-La vecchia? Hai visto la sua macchina?- Domandò Reika
-Sì, però pensavo d’essere l’unico a chiamare vecchia megera o strega la propria madre- ridacchiò
-Prima di tutto piccolo riccio, Akane non è mia madre è solo una s*****a rampicatrice sociale, secondo non la considero nemmeno della mia famiglia e terzo, porto rispetto solo a chi adoro e lei non è tra queste persone- sibilò gelida come il ghiaccio
-Ohi scusa eh- sorpreso
-Lascia perdere, per me questa discussione mi fa solo infuriare, non è colpa tua- sbuffò tornando calma
-Posso fare una domanda un po’ scontata?- Chiese Eijiro abbracciandola
-A parte mio padre e mio fratello, nessun altro della mia famiglia sa che stavo frequentando la Yuei- disse di botto stupendo tutti.
A quella rivelazione, tra loro calò un silenzio quasi spietato, la giovane accorgendosi che erano arrivati, prese la mano di tutti e li fece scendere spingendoli delicatamente ed infine si avviarono verso la dimora di Izuku. Lungo il percorso, quest’ultimo si rese conto che Reika lo aveva spronato a dire la verità per evitare cose come quella che gli era appena successo, sospirò ed infine arrivarono a destinazione.
-A quanto pare i miei non ci sono- mormorò Izuku
-Peccato- sospirò Reika
-Vediamo un po’...- aprendo il frigo e sorrise, -Ehi Rei-Chan?-
-Che c’è?-
-Guarda cosa c’è qui e vedi cosa ci puoi preparare- sorrise
-Mi permetti di cucinare qui?- Stupita avvicinandosi
-Ti conosco ricordi?- Ridacchiò
-Ok, procediamo!- Si mette all’opera
-Resto in salotto con gli altri- raggiunse Eijiro e Katsuki
-Dov’è Rei-chan?- Chiese Eijiro
-In cucina, deve sfogare la sua agitazione- sospirò, -Lo fa attraverso i piatti-
-Oh... la conosci bene eh?- Quasi malinconico
-Diciamo che ho avuto più tempo di te, non ti preoccupare- sorrise
-Izu ha ragione Eijiro, ha avuto più tempo per conoscersi e poi... mi devi solo spiegare perché non me lo hai detto che venivi alla Yuei- guardò il verdino
-Te lo avrei detto, te lo giuro Kacchan, all’inizio volevo dirtelo quasi ad inizio anno, ma poi sono diciamo sorti degli inconvenienti e non volevo distrarti dal tuo studio- si grattò la nuca, -Volevo farti una sorpresa in conclusione-
-Se devo essere sincero... questa sorpresa mi è piaciuta- sorrise amorevolmente Katsuki
-Oh ragazzi siete veramente carini insieme-
-Lo so, io e Izu facciamo una bella coppia- sorrise.
A quel commento il verdino si ritrovò a far girare gli occhi verso il cielo, come se fosse seccato di quel commento che non amava sentire, per lui Katsuki Bakugo era solo un amico da ammirare nient’altro, anche se tutti dicevano l’incontrario e provava ancora quella strana sensazione se pensava al vecchio bacio che lui aveva dato. Ad un certo punto si sentì un tintinnio dalla cucina e quando i tre si voltarono per poco non poterono credere ai loro occhi, c’era una marea di roba, semplice ma comunque una quantità quasi esagerata di cibo.
-Oh mio Dio!- Spiazzati Katsuki ed Eijiro
-Reika? Cristo Santo per quanto hai cucinato?-
-Credo proprio di aver esagerato- sospirò sedendosi
-Sì ok, facciamo che un po’ ne lasciamo per stasera per i miei ed il resto Kacchan e Kiri se lo portino a casa?- Ridacchiò nervoso Izuku
-Bella pensata- sorrise il rosso
-Io propongo di riaccompagnare Reika a casa sua tutti insieme- serio Katsuki ad un certo punto
-Paura che mi catturino?- Rise Reika
-Sei una buona amica di Izuku, non vorrei mai che ti succedesse qualcosa- incrociò le braccia al petto, -Per di più sei... la ragazza di Kiri, che è come un fratello per me- un po’ rosso stupendo i ragazzi, ma non lei
-Lo sapevo che potevi essere dolce Bakugo- ridacchiò, -Se ti fa sentire meglio, accetto la vostra “protezione”-.
Durante il pranzo, Reika raccontò a grandi linee la sua situazione familiare, i tre ragazzi la trovarono decisamente incasinata ed in parte la capirono perché non amasse troppo la nuova matrigna, soprattutto per quello che era successo quel pomeriggio dopo scuola. Eijiro l’abbracciò forte e le baciò la testa come volerla rincuorarla, Izuku le sorrise felice per vederla aprire un po’ di più e la cosa lo spinsero inconsciamente a coccolarsi tra le braccia di Katsuki che accettò di buon grado. Alla fine, la quantità che Katsuki ed Eijiro si ritrovarono a riportare a casa, non era in confronto a quanto avevano mangiato e lasciato ai coniugi Midoriya, che quando videro ciò, per poco non fece venir un infarto alla donna. In ogni modo, dopo aver mangiato e studiato un po’, il gruppo si diresse verso la zona dove abitava la ragazza, aiutandola con le borse, visto che si era ritrovata costretta a portare anche lei qualcosa a casa. Dopo qualche oretta di viaggio, arrivarono a destinazione ed accoglierli oltre alla domestica, fu proprio il padre di Reika, Atlas, un uomo alto con i capelli rossi ed occhi verdi, che all’inizio esprimevano serietà ma in un nanosecondo divennero dolci ed amorevoli.
-Tesoro- abbracciandola
-Ehi vecchio come stai?- Sorrise
-Bene, oh loro sono i tuoi amici?-
-Sì, possono entrare, così li presento meglio al resto della famiglia?-
-Perché no? Sono arrivati anche i tuoi cugini- ridacchiò
-Evviva- fintamente entusiasta
-Grazie signor Kasai- si inchinarono tutti e tre
-Non siate timidi entrate pure- sorrise l’uomo, facendoli accomodare in salotto.
I tre ragazzi entrarono e trovarono un gruppo assortito di persone, che avevano l’aria quasi snob, Reika era andata in cucina a posare il proprio cibo, una volta entrata lì, la matrigna e la sorellastra la fissarono furiose e la donna la rimproverò per aver portato con lei dei ragazzi senza permesso. La rossa le ignorò, ma nel frattempo, tra quella folla di parenti arrivò Natsu che salutò amichevolmente Izuku e si presentò ufficialmente ad Eijiro ed a Katsuki che ebbero completamente la conferma che sia Reika che quel ragazzo avevano preso la spensieratezza dal capofamiglia.
-Ehi gente!- Rientrò Reika frizzante
-Ehi tesoro, stai bene vero?- Chiese una donna dai capelli argentati
-Sì, zia Mira e vi chiedo scusa per il ritardo-
-Oh non ti devi preoccupare cara- intervenne una donna un po’ anzianotta, -Sei giovane ovvio che avevi altre cose per la testa- sorrise
-Grazie nonna- sorrise Reika
-Ce li vuoi presentare cara? Mi sembrano un po’ a disagio- intervenne un altro uomo rosso
-Sì zio Gildarts!- Girandosi verso i suoi amici, -Come vedete tutti noi andiamo alla Yuei; bene il ragazzo con i capelli verdi è il mio migliore amico, quasi al livello di un fratello e si chiama Izuku Midoriya ed è in classe con me, la sezione supporto eroi- sorrise
-Ciao a tutti- sorrise Izuku imbarazzato
-CHE CARINO!- Dissero in coro le donne del gruppo
-Sì, sì, è carino come un coniglietto lo so, ma è già prenotato ed occupato- ridacchiò
-Uffa!- Finte deluse
-A seguire del mio caro bunnyboy, c’è il suo... amico d’infanzia/fidanzato, Katsuki Bakugo e se avete seguito anche voi le faccende del festival dello sport saprete chi è-
-Oh il campione giusto? Del reparto eroi- entusiasta un ragazzo moro
-Ohi Gray i vestiti- ridacchiò Reika
-Oh misericordia!- Imbarazzato
-In fine vi presento Eijiro Kirishima, compagno di corso e di classe di Bakugo ed è il mio ragazzo- sorrise mettendosi al fianco del rosso.
A quelle parole si sentì un bicchiere esplodere nella mano di Akane ed un altro frantumarsi a terra da parte di Lidia, entrambe la guardarono shockate, il padre fissò il rosso per poi avvicinarsi quasi minacciosamente e gli appoggiò una mano sulla spalla e lo fissò negli occhi. Tutto intorno a loro calò uno strano silenzio, che preoccupò un po’ tutti, per fino Reika non sapeva cosa fare o dire, finché l’uomo non la guardò e scoppiò in una risata talmente liberatoria e rilassante che contagiò tutti, -Oh dovevate vedere le vostre facce-
-Caro?- Titubante Akane
-Oh giusto cara- le sorrise per poi guardare sua figlia e l’aspirante eroe, -Vi benedico-
-Accetti la loro relazione?- Sconvolta Lidia, -Ma perché?!-
-C’è qualche problema con lui?- Corrugarono la fronte sia padre che figlia
-Beh... se fosse stato il biondo cenere avrei capito, essendo un vincente, ma lui...- Akane fu interrotta da un esplosione facendo giare tutti verso Katsuki
-Che vorresti dire vecchia strega!?- Furioso, -Il mio migliore amico è un futuro e degno eroe e non mi sembra che Reika interessi questo particolare se è forte o no- gelido
-Come mi hai chiamata?!- Indignata Akane
-Come meriti ecco come- sibilò Reika
-Ehm... padre...- intervenne a disagio Natsu, -Io credo che Reika ha fatto una buona scelta... madre- fissò la donna, -Ha scelto il cuore e NON le apparenze o il ceto sociale-
-Vero, una scelta fatta con il cuore non è quasi mai una scelta rimpianta- sorrise Gildarts
-Grazie zio- sorrise Reika
-Beh c’è solo una cosa da dire- intervenne Gray con una birra in mano
-Cosa?- Chiese Lidia quasi sconvolta
-Eijiro Kirishima... BENVENUTO IN FAMIGLIA!- Urlarono felici tutti.
Il suddetto ragazzo divenne rosso come un peperone, però felice d’essere stato accettato in quella strana famiglia, la giovane sorrise felice e nel mentre il rosso faceva il giro dei parenti della fidanzata, Izuku e Katsuki si congedarono, ma non prima di aver abbracciato l’amica. Una volta per strada, Katsuki fissò il verdino che aveva la testa china, -Ehi tutto ok?- Preoccupato
-Non è niente- sorrise, -Mi fa piacere che Eijiro sia stato accettato-
-Anche noi cosa credi?- Sorrise il biondo, -Non te ne sei accorto, ma il padre sembrava felice nel sentire che avesse degli amici alla Yuei-
-L’ho notato anche se...-
-Te ne sei accorto vero?-
-Se parli di come ti ha presentato, come non solo mio amico d’infanzia pure come mio fidanzato? Sì l’ho notato-
-Sembri seccato- preoccupato, -Perché non l’hai... come dire... corretta?-
-Io...- sospirò
-Ti rendi conto che sembri bipolare?- Inclinò la testa di lato
-Reika... mi ha detto quello che ti dissi quand’ero ubriaco... ecco perché non ero molto sconvolto nel vederti lì a scoprire il “mio” segreto- borbottò
-Capisco- sospirò
-Nonostante io mi dica che sei un buon amico ed gli altri mi dicono l’incontrario, nel mio cuore sento sempre una specie di contrasto-
-Sei confuso riguardo al nostro “rapporto”?-
-Sì, non riesco a... cacciare dalla mia testa la vera sensazione del bacio che ti diedi al nostro... appuntamento-.
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo gente! Come va? Spero bene, cosa ne pensate di questo capitolo? Delle belle scoperte eh? Cosa accadrà adesso e soprattutto, come reagirà Katsuki alla dichiarazione di Izuku?

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Consigli ***


12° Consigli
 
 
 
A quelle parole, Katsuki lo fissò senza parole non sapendo se fidarsi o pure no, perché si sarebbe immaginato di tutto, ma di certo non quelle parole; si ritrovò a sospirare per calmare in primis il suo cuore che aveva accelerato, ma anche calmare i nervi. Da parte di Izuku, non andava bene, essendo che era così teso che si era ritrovato a fissarlo inattesa di ogni tipo di risposta; ad un certo punto lo vide passassi una mano nei capelli e per poi guardarlo seriamente, -Izu voglio una risposta seria-
-A cosa?-
-Cos’hai provato nel bacio che mi hai dato al lunapark?-
-Io...- distolse lo sguardo
-Izuku?- Si avvicinò
-Ho provato piacere- mormorò a disagio
-Davvero?-
-Ne... volevo di più- sospirò, -Il problema che...-
-Ragazzi eccovi dannazione!- Sbottò una voce alle loro spalle
-Kirishima!?- Stupiti
-Vi stavo cercando- raggiungendoli ansimante
-Hai corso fin qui?-
-Devo prendere anch’io la metro per tornare a casa, non mi avete manco aspettato- sbuffò
-Scusaci amico, eri occupato a parlare con i parenti di Reika e...- l’altro lo bloccò
-Bakubrò, tranquillo- sorrise, -Reika vi saluta ancora e devo dire- serio
-Cosa?- Curioso Izuku tornando a camminare più tranquillo
-Tra tutti i parenti che erano lì, capisco perché lei odi Akane e Lindia- sbuffò
-Davvero?- Stupito Katsuki
-Se devo essere sincero amico, preferirei stare in compagnia di Neito Monoma pur di stare con quelle due-.
Katsuki lo fissò stupito, ma non fece domande, sentiva che se l’amico o Reika un giorno ne volessero veramente parlare, lo avrebbero fatto e poi dire che il rosso avrebbe preferito Monoma a quelle due doveva esserci qualcosa di grosso sotto. In ogni modo, lungo la strada, il biondo scosse la testa un po’ seccato per non aver finito di parlare con il suo verdino, che con un sorriso quasi tirato camminava più sereno; dall’altro canto Eijiro, notò subito il cambio di atmosfera da quando si era unito a loro, sospirò, di sicuro l’amico biondo lo avrebbe ammazzato appena possibile.
-Ehi ragazzi?- Izuku ruppe il silenzio un po’ pesante
-Sì?- Chiesero in contemporanea
-Visto che ormai sapete che vengo alla Yuei, pensavo...- un po’ in imbarazzo
-Chiedi su- sorrise Eijiro
-Vi va se ci vedessimo a pranzo?-
-Pranzare insieme?- Stupito Katsuki, -Non mi sembra una cattiva idea, ma adesso che ci penso, tu dove cavolo ti cacciavi in quei momenti?-
-Sul tetto o in classe con Reika- scrollò le spalle
-Oh- annuisce Eijiro, -Reika mi aveva detto che andava lì- si grattò la nuca
-Per me non ci sono problemi e tu Kiri?- Katsuki fissò l’amico
-Neanche per me, sarà fantastico passare ancor più tempo insieme, oltre fuori da scuola- sorrise
-Benissimo!- Sorrise raggiante Izuku per poi sbadigliare, -Dobbiamo tornare a casa, sono stanco-
-Ok, ci sentiamo per telefono... ah Izuku?-
-Sì?- Curioso
-Rei-chan mi ha detto di riferirti che puoi dare il suo numero al qui presente Bakubrò, io adesso vado ciao!- Corse via.
Izuku sbatté le palpebre e fissò l’amico curioso, per poi scrollare le spalle e diede il numero della sua migliore amica al biondo cenere; era strano che lui sembrò essere sollevato a questa cosa, così gli chiese il motivo, ma lui sorvolò dicendo che tra tutte le ragazze con cui poteva parlare tranquillamente, Reika era quella più normale. Izuku alzò un sopracciglio, domandandosi il motivo, ma sorvolò ancora una volta sulla questione ed una volta nel loro quartiere i due si separarono.
La mattina dopo, in un orario molto mattiniero, Katsuki creò un gruppo sulla chat per comunicare solo ed esclusivamente con Reika ed Eijiro, aveva bisogno di parlare con loro di Izuku, prese un bel respiro ed inviò il primo messaggio della giornata.
 
Gruppo di Supporto
 
Kat: Buongiorno
Eiji: Gruppo di Supporto?
Amico che ti serve?
Rei: Bello questo gruppo,
ma perché siamo solo in tre?
Kat: Ho bisogno
del vostro supporto
Rei: Lo avevo capito campione,
ma perché solo io ed Kiri?
Eiji: Esatto perché non
l’inero Bakusquod?
Kat: Mi bastate voi due u.u
Rei: -.-“
Rei: Tesoro,
metti anche
gli altri tuoi amici vah!
Più opinioni avrà,
meglio sarà
Eiji: Fatto!
Kat: Che diamine hai fatto!?
 
Mina Ashido Aggiunto
Denki Kaminari Aggiunto
Hanta Sero Aggiunto
Kyoka Jiro Aggiunto
 
Mina: Yo gente!
Denki: Perché questo gruppo?
Hanta: Di chi è questo numero
sconosciuto con voi ragazzi?
Kyoka: Giusto
Rei: Yo Ragazzi!
Per chi non mi conosce
sono Kasai Reika piacere
Mina, Hanta, Denki: REIKA!?
Che bello sentirti!
Kyoka: Chi sarebbe?
Senza offesa
Rei: Sono...
Kat: Chi me l’ha fatto fare?
Rei: La fidanzata di Eijiro...
ohi sei stato tu a fare sto gruppo!
Per i tuoi problemi
sentimentali
Kat: Idea tua e di Kiri
di aggiungere altre
persone non io
Mina: Che mi sono persa?
Denki: Giusto!
Hanta: Centra per caso Midoriya?
Rei: Bella domanda,
ma credo che
ci hai azzeccato Sero
Eiji: Lo credo anch’io,
allora brò?
Kat: Sì
 
In varie zone della città iniziarono dei gridolii da fangirl/fanboy, sia Mina che Reika chiesero subito spiegazioni in contemporanea, mentre Eijiro e Denki lo spronarono ad aprirsi ed infine Jiro ed Hanta i più calmi ed un po’ all’oscuro chiesero un po’ di spiegazioni o un riassunto della situazione. In conclusione, per mettere in pari tutti quanti, sia Reika sia Katsuki fecero del loro meglio per fare un grosso riassunto della situazione, fino alla parte finale in cui Katsuki voleva sfogarsi.
 
Gruppo di Supporto
 
Eiji: Oh cavolo amico!
Mi dispiace!
Non avevo capito
di avervi interrotto ieri sera
Kat: Tranquillo amico,
non potevi saperlo
Denki: Adesso però c’è un intoppo
Mina: Vero
Kyoka: Quel ragazzo
è veramente confuso,
ehi Reika?
Rei: Yes cara?
Kyoka: Cosa ne pensi?
Rei: Stessa cosa tua,
Izuku è molto confuso
Proverò a sentirlo...
oppure ne parlerò a scuola
Kat: Kasai sei scema!?
Come farai a tirar fuori
la questione?
Rei: Di questo,
non ti devi preoccupare ;)
Noi donne abbiamo i nostri segreti
Mina: Sono curiosa...
a proposito,
ma è vero che
il piccolo panino alla cannella
viene alla Yuei?
Denki: Giusto,
mi era sembrata
familiare la sua chioma
Eiji: Sì, a quanto pareva
voleva fare una sorpresa a Bakubrò
Rei: Già, già
 
Katsuki fissò il telefono per un paio di minuti, dopo di che sospirò, poi fece la cosa più stupida che potesse avere in mente, invitò tutti ad un bar e lì avrebbe spiegato tutto, per fortuna era sabato e non c’era lezione. Tutti loro accettarono e si diressero verso il punto d’incontro, il biondo aveva veramente bisogno di consigli, anche a costo di stare con tutti loro e quando li raggiunse fu Reika a vederlo per primo ed indicargli il tavolo in cui erano seduti.
-Eccoti Bakugo, tutto bene?- Gli sorrise
-Sì, vorrei... dei consigli ecco- si gratta la nuca
-Capisco... ecco spiegato il gruppo-
-Giusto, anche se non mi spiego perché vederci- mormorò Kyoka
-Forse voleva vederci?- Chiese Sero, -È da ieri pomeriggio che non lo vediamo-
-Ne sentiamo e non solo lui, vero Kirishima?- Divertito Denki
-Abbiamo dovuto...- iniziò il rosso a disagio
-Salvarmi il c**o- commentò Reika scuotendo la testa, -La mia famiglia non è rose e fiori come possiamo apparire-
-Oh... scusaci- quasi a disagio Denki
-Fa niente, ma siamo qui per Bakugo non per me o per noi, ci ha chiesto aiuto e noi vediamo come possiamo aiutarlo- sorrise
-Giusto- sorrise Mina
-Allora che cosa ti serve esattamente?- Seria Kyoka
-Dei consigli... come vi ho detto, io... amo veramente Izuku... ma lui...- iniziò
-Se ne sta accorgendo solo adesso di avere dei sentimenti per te- finì Reika
-Ieri sera mi ha detto che è confuso- mormorò
-Perché... non provi a passare completamente del tempo da solo con lui?- Curioso Sero
-Vero, mostragli senza strafare, ciò che ti piace di lui- commentò Denki
-Giusto perché no? A scuola durante la pausa possiamo fare così, spingerò Izuku verso di voi, io tanto la scusa ce l’ho- indicando Eijiro che ridacchiò
-Grande e poi tu lo porti chi sa dove per mangiare in silenzio, anche sul tetto- commentò Eijiro
-Vero- concordarono tutti
-Ci proverò- sospirò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
Ehi bellissimi che dite? Katsuki seguirà questi consigli? Conquisterà Izuku? Se volete saperlo recensite e ricordate PLUS ULTRA!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Dieci anni dopo ***


13° Dieci anni dopo
 
 
 
In un laboratorio di supporto di un’agenzia d’eroi, un giovane uomo di venticinque anni, era intento ad aggiustare un costume e non uno qualunque, ma del capo dell’agenzia che non era nient’altro che l’eroe N°1; quest’ultimo non era altri che Ground Zero o come il venticinquenne e la sua migliore amica/collega lo chiamavano Kacchan alias Katsuki Bakugo. Non sarebbe stato un problema farlo, ma ciò che lo faceva incazzate e di brutto era il fatto che Katsuki, ogni fine turno del biondo, si ritrovava puntualmente danneggiato.
-Ma dai Izu, devi calmarti- ridacchiò Reika appoggiata allo stipite della porta
-Calmarmi!?- Furioso con un cacciavite in mano, -Ti rendi conto che quell’idiota lo fa apposta?-
-Oh andiamo! Ti lamenti pure?- Sorrise
-Oh zitta! Tu invece? Non hai nulla da fare?- Le lanciò una bottiglietta d’acqua
-No, tanto il costume di mio marito gliela riparo direttamente a casa e... dovresti farlo pure te sai? Così ti stressi meno-
-Kacchan mi ammazzerebbe se solo lo facessi- alzò gli occhi al cielo
-Davvero?- Avvicinandosi
-Già e... ah ecco! Parli del diavolo spuntano le corna- alzò gli occhi al cielo
-Ehi amore- sorrise il biondo cenere
-Niente smancerie grazie-
-Seccato?- Ridacchiò
-Ci puoi giurare, pensa che tu rompi la tua attrezzatura appositamente per dargli non solo troppo lavoro, ma anche per aver a che fare con te- ridacchiò la rossa, -Se non fosse che voi due vivete insieme da anni ormai-
-Vero, non mi serve nessuna scusa per vedere il mio uomo-
-A proposito del tuo uomo, dov’è il mio?- Curiosa
-Di sopra a parlare con Pinky di non si sa cosa- ridacchiò
-Grazie Kacchan!- Corse fuori
-NON CHIAMARMI COSÌ- Urlò finto arrabbiato.
Bakugo la fissò andare via, erano veramente passati anni da quella conversazione di gruppo ed aver ricevuto quel consiglio che aveva pure funzionato, perché passando il tempo da solo con Izuku, aveva spinto quest’ultimo a capire che aveva sempre amato il biondo. Il verdino aveva faticato ad ammetterlo, ma dopo varie “sedute” con la sua migliore amica Reika aveva accettato ed alla fine finirono a diventare una bella coppia. Per quanto riguardava la rossa, Katsuki dovette dare atto che la ragazza gli era stata di grande aiuto e per dimostrarle la gratitudine, si ritrovò fare due cose sorprendenti agli occhi di tutti, la prima fu assumerla alla prima apertura della sua agenzia, come capo del centro di supporto insieme a Izuku e poi la cosa ancor più incredibile, le permise di farsi chiamare anche da lei nel modo in cui il fidanzato lo faceva.
-Non sono carini?- Più calmo Izuku
-Sì, quei due hanno affrettato un po’ le cose, ma se devo essere sincero, hanno fatto bene-
-Considerato che la parte “materna” della famiglia di Reika non era molto d’accordo-
-Vero e devo dire che rimpiango quella volta che non ho fatto esplodere la sua auto-
-Hahaha oh cielo Kacchan... a proposito- gli mollò un giornale in testa, -Evita di farti male, me ne sono accorto che ti fa male la spalla-
-Scusa- scosse la testa, -Ma prima di medicarmi vorrei chiederti una cosa-
-Kacchan?- Serio
-Sì?- Lo fissò
-Non ora, devo finire l’equipaggiamento se no...-
-Se no cosa?-
-Mi dovrai sopportare a lavorare a casa su questo progetto-
-Te l’ho detto! Tu lavori qui, a casa nostra non voglio vedere nulla a che fare con il tuo lavoro-
-Invidio Eijiro e Reika- borbottò, -Oh un’altra cosa... Reika te l’ha detto?-
-Cosa?-
-La signora Kirishima aspetta un bambino-
-COSA!?- Stupito
-Già- ridacchiò Izuku, -Saranno genitori-
-Bene, è il momento-
-Cosa?- L’altro
-Izuku, sarai sempre il mio eroe, mi vuoi sposare?-
-Sì!- Urlò felice.
Izuku saltò al collo di Katsuki e lo baciò, il verdino non poteva negare che aspettava una cosa del genere dal matrimonio dei loro migliori amici; in tutto ciò, dietro la porta Reika ed Eijiro si diedero il cinque, finalmente quei due sarebbero stati ancor più felici. I mesi successivi furono usati, oltre a lavorare, anche per organizzare il matrimonio dei due ragazzi ed aiutare Reika con la gravidanza, cosa che metteva più ansia Izuku che Eijiro, che era il padre del piccoletto.
 
 
 
Giorno Del Matrimonio
 
 
 
-Sei ridicolo- sbuffò Reika
-Io sarei ridicolo!?- A disagio
-Sì, nemmeno io ero così agitata al mio matrimonio- sistemandogli la giacca
-Hai ragione- sospirò, -Ma se...-
-Se un corno! Kacchan ti ha sempre amato e ti ha sempre aspettato, dunque non osare a non presentarti!- Lo minacciò
-Cosa succede qui?- Entrò allegra Inko
-Succede che il nostro Bunnyboy qui vorrebbe scappare perché pensa che Kacchan non sia presente alla cerimonia-
-Oh piccolo mio- lo abbracciò, -Adesso, però, dobbiamo sbrigarci o sarà lui a venirti a cercare- spingendolo fuori.
La cerimonia si avviò senza intoppi, Katsuki era un fascio di nervi, ma prontamente Kirishima e Kaminari, che erano i testimoni del biondo, invece per Izuku erano Reika e Shikamaru, quest’ultimo poi sembrava annoiato e assonnato come Aizawa Shota che era presente tra gli invitati da parte del biondo. Durante il pranzo, Reika si accorse di una cosa molto particolare, Hisashi Midoriya si era appartato un attimo per rispondere al telefono ed una volta riattaccato la prese in disparte, aveva un espressione tra il sorpreso ed il felice, cosa che la incuriosì parecchio.
-Che succede?-
-L’hanno trovato-
-Chi?- Confusa
-Il colpevole- sorrise
-Aspetta, parli del furto prematuro del quirk di Izuku?- Stupita
-Sì e sai cos’ha detto?-
-No, cosa?-
-C’è speranza per Izuku-
-Vuoi dire... che la sua unicità potrebbe rifarsi viva? Dopo tutti questi anni?-
-Sì e beh... dovremmo dirlo?- Guardarono i due sposi che ballavano felici
-Per il momento no, aspettiamo dopo che tornino dal viaggio di nozze-
-Sperando che non beva troppo, non vorrei che...- fu interrotto da uno sbuffo di fumo e poi una vampata di fuoco, -Ok... è meglio intervenire- corsero sul posto.
Ringraziando il cielo che il signor Aizawa bloccò quel quirk impazzito e poco dopo fu il padre del verdino spiegare cosa stesse succedendo e la notizia fece svenire il povero Izuku e sgranare gli occhi al povero Katsuki, che in ogni modo sorrise come un ebete. In tutto questo non ci fu regalo di matrimonio più inaspettato e bello che ricevere o riavere un quirk creduto perduto o mai ricevuto.
 
 
 
FINE
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi che dite di questo finale aperto? Spero che vi siate goduti questa storia, ringrazio moltissimo chiunque mi abbia sostenuto ^_^ Un bacione bello grosso a tutti, ci vediamo alla prossima storia!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3921242