Pensieri Sparsi di una Mente in Quarantena

di G_G_B
(/viewuser.php?uid=1174090)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensiero lucido delle 2:00 (Qual cosa) ***
Capitolo 2: *** Il ballerino ***
Capitolo 3: *** Sotto gli Occhi del Gigante ***
Capitolo 4: *** "Gente, di scena!" ***
Capitolo 5: *** Vortice ***
Capitolo 6: *** Farfalle ***
Capitolo 7: *** "Chitarra che stai lì..." ***
Capitolo 8: *** Succede ***



Capitolo 1
*** Pensiero lucido delle 2:00 (Qual cosa) ***


Dentro di me c’è qualcosa.
Qualcosa che mi sembra di aver visto.
Qualcosa che mi sembra di riconoscere.
Qualcosa che mi sembrava di conoscere.
Un qualcosa, o un qualcuno, che credevo di conoscere.
A fondo, come le mie tasche.
 
In fondo alle mie tasche non c’è nulla, solo sporcizia.
Sporche le tasche, come certi pensieri notturni.
Scuri come la notte di una periferia buia.
Abbandonata a sé, alla sua esistenza.
Alla sua resistenza.
A resistere a sé stessa.
Me stesso.
Forse sono io quel qualcuno?
 
Quel qualcuno che mi sembra di vedere.
Di riconoscere.
Ma che non conosco.
Eppure, sembra qualcun altro.
 
Qualcuno che non mi somiglia.
Qualcosa che mi apparteneva.
Ma qualcosa che non mi appartiene più.
E che non si tiene più.
Vedo buio.
 
Cerchi neri attorno a fari oscurati.
Piscine di terra lavica, bruciate dal sonno e dalle notti bianche.
Notti in bianco.
Notti scure, notti non magiche, solo buie.
Notti non limpide, solo buie.
Notti buie, senza stelle.
Forse una, ma è la Luna.
 
Una Luna nera.
Plenilunio inverso.
Mi addormento.
E sognando Sirio, dentro alla mia torre, penso:
“Chissà cosa pensa quel qualcuno?
Quel qualcuno che vedo,
Conosco e non riconosco?”
.
 
L’oblio di sé stessi.
O il ricordo degli altri?
Chi è?
Chi sei?
Chi sono?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il ballerino ***


Salta ballerino,
Danza come sempre,
Gira come mai,
Il Mondo è ai tuoi piedi.

Un mondo pieno di ipocrisia.
Un mondo di ignoranza.
Di verde Invidia.
Di sete verde.
Ma tu continui ad andare.
 
Vai come il Vento,
spiri tra le fronde.
Giri come trottola,
Un Fiume senza sponde.
 
Un battimani di giubilio.
Un coro da stadio.
Il Mondo guarda attonito,
vive del suo gaudio.
Danza ballerino,
balla come sempre.

Come ne fosse di te stesso.
E se il Mondo smette di girare,
tu continua a ballare.
 
Prima o poi la Musica girerà.
Qualcosa cambierà.

Stammi bene,
non cambiare. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Sotto gli Occhi del Gigante ***


Mi affaccio dal balcone.
Colori e sensazioni.
 
Un Indaco,
color cielo senza nuvole,
color cielo d’Estate,
 
un Indaco sorridente
un cielo non turbato,
Sereno.
Senza pensieri.
 
Verde,
colore dei cipressi
di un giardino a maggio,
colore alto, snello, slanciato.
 
Si proietta in su,
a cercare un vecchio amico,
un rondone innamorato.
 
Azzurro, che sa di cenere,
Non calda di fuoco,
ma fresca di acqua.
 
Acqua lontana, acqua distante
Che porta lontano
Sotto gli occhi del gigante.
 
Terra di speranza,
e a volte di malumore.
Terra che attiri tutti dentro
E non respingi fuori.
 
Terra amata,
terra odiata,
sognata e maltrattata
 
Perdonami, ti prego,
per questa sviolinata.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** "Gente, di scena!" ***


Si è di scena a questo Mondo
Come Attori che respirano.
Sopra un palco,
Sotto Luci
Come Terra e come Stelle.
 
Siamo tutti saltimbanchi
Tutti bravi a volteggiare
Fra la voglia di non dire
E la boria
Del non fare.
 
Recitiamo una parte
Finta, in vero,
ma Grottesca.
Come diamanti,
La luce in noi entra
Ma non resta.
 
Fumo e specchi.
Lampi,
tuoni.
Siamo tutto e siamo niente.
Ladri, nobili e buffoni.
Siamo questo,
siamo Gente.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Vortice ***


"Non è Vero."
Sole
e Luna sono opposti.
Mare e Cielo sono divisi.
Stelle e Lacrime sono diamanti.
Cuore e Anima sono distanti.
 
"Non è Giusto."
Stare fermi in mezzo al Vuoto.
Stare fermi e non agire.
Voler Dire e non Potere.
Zitti, muti e rassegnati.
 
“Ne uscirò!”, grida lo specchio.
Errori stupidi.
Sguardi erranti.
Frasi errate.
“Resisterò”, bisbigli a te stesso.
 
Non posso uscire.
Fuori da questo vortice.
Nero catrame,
Nero solitudine.
Nero di ombre, dubbi e incertezze.
Vorrei resistere.
No, “Voglio!”
 
Cambio testa.
Penso giusto.
Pezzi in terra di un puzzle da rifare.
 
Guardo in su.
Una stella mi vede.
A tutto c’è un rimedio, più luce.
 
Si può ricominciare.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Farfalle ***


Farfalle nello stomaco.
Durano un Giorno, un’Ora o di più?
Così leggiadre ed effimere.
Così è questa notte.
 
Più che farfalle sono bombe.
Nagasaki e Hiroshima dentro la testa.
Blackout, rumore Bianco
Sono sfinito.
O solo stanco?
 
Ore che passano, minuti a cascata
Secondi che scorrono, come acqua salata.
Acqua di un mare che è sul tuo viso.
Sale degli occhi,
senza un sorriso.
 
Gira la notte,
Gira il cielo,
Con la testa e con la mente.
 
Da che pensi di aver Tutto
Fino a che non hai più
Niente.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** "Chitarra che stai lì..." ***


Chitarra che stai lì,
Sopra un muro appesa,
Con le corde tesa,
Del tuo suonatore in attesa.
In attesa di parlare,
Dire ciò che già sai,
Con la voce che hai,
E non scorderò mai.
Sei lingua universale,
Le anime traduci.
Esperanto musicale
di Lingue poco note.
Chitarra:
tu sei Amore,
sei Lacrime,
seri Rabbia,
sei Malinconia.
Tu che mi porti lontano,
Sei corde di magia.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Succede ***


Senza controllo,
tutto succede.
Non è prevedibile,
succede.
Come prima e anche dopo.
Succede.
E le ragioni non puoi cercarle.
Sono aghi in un pagliaio.
Sono stelle a Mezzogiorno.
Grilli nella notte.
E stare bene?
Sembra Utopia.
Il pazzo che urla dal monte.
Saprò accettare la realtà?
Io non lo so.
L’ignoto mi è di fronte.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3958721