If you want di Wicked Ladies (/viewuser.php?uid=1159451)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Swan ***
Capitolo 2: *** I'm pregnant ***
Capitolo 3: *** Take it easy! ***
Capitolo 4: *** Can I help you? ***
Capitolo 5: *** What happened? ***
Capitolo 6: *** Kiss me! ***
Capitolo 7: *** Love ***
Capitolo 8: *** Am.. ***
Capitolo 9: *** Fire ***
Capitolo 10: *** Are you Henry Mills? ***
Capitolo 11: *** Come and live with us ***
Capitolo 12: *** Really? ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Swan ***
Swan
If you want
1
Stagione
sesta, episodio undici: Il cigno
Interno,
Bottega di Pinocchio
[…]
EMMA
Perché non lo porti con te?
REGINA
Non è reale l’hai detto tu!
[…]
EMMA
Forse è per questo che non è invecchiato, perché è diverso. Se credi che una
parte di Robin sia lì dentro, perché andartene?
REGINA
Perché, Emma, sono io. E ho paura di sfidare il destino.
EMMA
No. Creiamo noi il nostro destino. L'ho fatto e ora tocca a te.
Jen
sapeva che il personaggio di Lana, Regina dovesse tirare su con il naso, perché
stava piangendo al pensiero di aver ritrovato l’anima di Robin, del ladruncolo,
ma non si aspettava di vedere un fiume in piena sul viso dell’altra.
Lana
ormai con le lacrime che scorrevano copiose sulle sue guance, scosse la testa e
si allontanò come una furia, cercando un posto lontano dalla troupe per potersi
un attimo sfogare e riprende la sua posa solita. Fece dei lunghi respiri, e
mandò al diavolo il fatto che dovesse rimanere in roulotte quella mattina, dato
lo stato in cui si trovava.
La
bionda le andò cautamente dietro. Era qualche giorno che Lana non sembrava sul
pezzo. La trovò mentre faceva dei respiri per calmarsi "Lana. Tutto
ok?"
“Jen!
dio mi hai spaventata” disse voltandosi lentamente verso di lei, tentando di
cancellare le lacrime dalle guance.
"Mi
dispiace... è tutto ok?" La guardò inclinando la testa.
“Uhm
non lo so” disse lisciando il cappotto nero che indossava.
"Vuoi
prenderti una pausa? Se vuoi dico alla troupe di stoppare un attimo?"
“Jen...”
era un turbinio di emozioni, non sapeva se dirlo, non riusciva a tenerlo ancora
per sé, doveva essere una cosa così bella, ma già qualcuno non era stato
d’accordo e non voleva rischiare un’altra brutta reazione. Sospirò e la guardò
“Ti va di passare la pausa con me? Parliamo un po’?”
"Certo.
Dove vuoi andare? Roulotte?" la guardò con attenzione. C'era decisamente
qualcosa che non andava secondo lei.
“Voglio
passeggiare ti va?” Lana si ritrovò a sentirsi come nella storia. Jennifer come
Emma sapeva leggerla, sapeva quando mentiva e lei non voleva farlo, era una
buona amica, una brava collega.
Annuì,
sorridendole. Sperando di metterla a suo agio.
Dopo
aver ottenuto di potersi allontanare, la mora era nervosa e le sudavano le
mani, poi perché non lo capiva neanche. Guardò di sfuggita l’altra e poi tornò
a fissare l’asfalto.
Jen
si fermò "Cosa c'è?"
Lo
stomaco della mora fece una giravolta e la guardò, era inutile dirle bugie “Sei
proprio come Emma eh” ridacchiò e poi si fece seria. Si aprì il cappottino
anche se non era visibile “Sono...sono...incinta Jen”
La
bionda la guardò un momento "Oh ma è fantastico!" Le mise una mano
sul braccio, stringendoglielo affettuosamente
“Grazie
almeno tu sorridi” ammise abbassando lo sguardo anche sulla mano di Jen, e poi
sorrise di rimando.
"In
che senso?" La guardo mentre l’abbracciava. C'era voluto molto per
arrivare ad avere quel tipo di affetto tattile.
Lana
si lasciò stringere in quell’abbraccio, e sentì il suo profumo dolce “Sono sola
in questo...” disse chiudendo gli occhi e sospirando.
"Come?
Ma Fred...?" La guardò poi la strinse ancora di più.
“Lui
non lo voleva, ci siamo lasciati. Un mese fa ho firmato i documenti per il
divorzio...” la guardò staccandosi.
"Che
pezzo di..." Guardò la mora e la sorrise "Se vuoi ci sono io..."
“...davvero?”
Sorrise tenendole la mano “Ti ringrazio...gelato?”
Le
sorrise "Oh sì. C’è una gelateria appena uscite dal set. Ci sono andata
ieri con Ginny" pensò un momento "Sai potresti chiedere a lei qualche
consiglio ..."
“Vorrei
mantenere la cosa riservata. Nel senso che già non so come la prenderanno Ed e
Adam.”
"Beh,
faranno meglio a prenderla bene. Sei incinta mica stai per morire" le
accarezzò la spalla.
“Sai
che diventa complicato” sorrise, le piaceva quel contatto di Jen lo sentiva
affettuoso “Andiamo?”
Annuì.
Dovevano solo provarci a buttare Lana fuori dallo Show. Per la miseria si
sarebbe messa in mezzo come un Tir.
“Che
gusto prendi?” chiese la latina guardandolo la vetrina dei gelati, come una
bambina sognante.
Scrollò
le spalle sorridendo "Cioccolato e Crema"
“Pistacchio
e nocciola” sorrise Lana guardandola
Jen
pagò e le porse il cono. Si sedettero su una panchina un po’ isolata "Di
quante settimane è?"
“Otto”
la guardò leccando il gelato timidamente.
"Oh...
due mesi quindi" le sorrise cercando di rassicurarla "Hai già
prenotato l’ecografia?"
“Si”
sorrise guardandola “Stai prendendo a cuore la cosa eh” ridacchiò portando un
fazzolettino sulla punta del naso dell’altra che si era sporcato.
La
bionda arrossì poi guardò l'altra "Oh beh sei tu... sei mia amica ... e
non è colpa del piccolo se suo padre è uno stronzo"
“Linguaggio
Morrison” ridacchiò “Non è tutta colpa sua” ammise mordendosi il labbro.
La
guardò "In che senso?"
“Avevamo
parlato della possibilità di avere un figlio. Ho interrotto la pillola ad
insaputa di Fred...” sospirò “Io lo volevo tanto...e beh pensavo che una volta
avuta la notizia, ne sarebbe stato felice, ed invece...” sentì nuovamente gli
occhi riempirsi di lacrime e abbassò lo sguardo.
Jen
la strinse a sé "Beh, forse quella non è stata una buona mossa... ma sta
di fatto che un bimbo non si rifiuta così"
“Lo
so, è mi sento in colpa per quello, l’ho un po’ tradito...” nascose il viso
nell’incavo del collo dell’altra “Scusa adesso ti macchierò la maglia”
"Nah.
Ne avrò duemila simili" sorrise accarezzandole la nuca e carezzandole i
capelli con la mano. I loro gelati dimenticati.
“Non
ti facevo così coccolona JMo” sorrise “Ma mi piace, mio figlio avrà, anche, una
zia bionda” ridacchiò.
"Oh
sì e dovrò litigare con Bex su chi lo terrà" rise.
“Lei
non lo sa ancora” mandò gli occhi al cielo “Il gelato è completamente sciolto,
scusa”
Guardò
il gelato e scrollò le spalle "Oh... quanto mi paghi per non dire a Bex
che lo hai detto prima a me" rise.
“Ti
offro il gelato” la guardò “E poi non lo faresti, se ti conosco” cercò di
recuperare quel che era rimasto sul cono.
Rise
"Hai ragione e non c'è bisogno " Guardò l’orologio "Vuoi
rientrare?"
“Si
sarà meglio” ammise e si incamminarono verso le loro roulotte. Una volta
davanti a quella della Parrilla, la mora le lasciò un bacio sulla guancia
“Grazie per questo tempo. Buon lavoro” avevano accordato che si sarebbero
filmate scene senza Lana almeno per quella giornata.
La
guardò "Fammi sapere se hai bisogno di qualsiasi cosa..."
“Ho
il tuo numero Morrison” sorrise vedendola allontanarsi e aprì la porta, e ad
accoglierla la sua cagnolina Lola.
Jen
si allontanò. Aveva tante cose per la testa.
“Oh
Jen” Josh la sorprese pochi metri di distanza, dopo aver lasciato Lana.
La
mora si era stesa a letto, coccolando la sua grande cucciola. Adesso che si era
confidata con qualcuno si sentiva un po’ più leggera. Avrebbe dovuto affrontare
tanto ma era certa che i suoi amici, sarebbero stati contenti.
Jen
guardò l’uomo "Si?"
“Lana
come sta?” Chiese mentre affettuosamente e buffamente la prese sottobraccio
"Sta
bene. Un po’ scombussolata ma se c'è qualcosa sono sicura... che ce lo
dirà"
“Siete
state parecchio tempo assieme eh”
"Uh,
cosa? Certo siamo amiche "
“Rilassati,
dai andiamo”
Annuì,
lanciò un’occhiata dietro di sé e poi lo seguì.
Questo è il nostro regalo di Natale in ritardo per voi, speriamo che la storia possa interessarvi. Nihal & Pink
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Capitolo 2 *** I'm pregnant ***
I'm pregnant
2
Adam
ed Eddie erano appena arrivati nella sala riunioni della serie e vedevano gli
altri pian piano accomodarsi. Gli era sembrato strano il messaggio di Lana che
chiedeva di convocare tutti per una riunione, per parlare di qualcosa di
urgente. L’uomo vide la mora arrivare seguita da Bex che sembrava tediarla.
Jen
si alzò e spostò la sedia per lei, ma la sua espressione non tradiva nulla.
“Secondo
te?” Chiese Josh all’orecchio di Gin.
“Oh
grazie” Lana arrossì a quel gesto dell’altra e sperò non si vedesse.
“Signori?
Ci siamo tutti?” Disse apprensivo Adam.
Eddie
si voltò verso Lana "Allora dicci pure"
Jen,
per un momento, sfiorò non vista la coscia della latina per darle coraggio.
Lana
rabbrividì a quel contatto e si mise in piedi. Prese un lungo respiro e guardò
tutti. Per poi rivolgere lo sguardo su Adam e Eddie “Devo annunciare la mia
gravidanza” disse piattamente, sapeva che ci sarebbero state delle
ripercussioni, ma non poteva più nasconderlo.
Eddie
la guardò con gli occhi spalancati, mentre già pensava ai possibili risvolti
della trama e nessuno gli piaceva.
La
bionda le mise un braccio sulla schiena mettendosi in piedi di conseguenza.
“C’entri
qualcosa Morrison?” Ridacchiò Adam guardando quel gesto.
-
Magari - ma subito scacciò quel pensiero e guardò Adam con un’espressione tra
il divertito e l’omicida.
“So
che potrebbe stravolgere le cose, quindi se vorrete accantonare il mio
personaggio quando il pancino sarà evidente, lo accetterò” disse
riaccomodandosi.
Jen
la guardò "Non se ne parla. Sei praticamente la protagonista"
sorrise.
Eddie
si schiarì la gola "Ne discuteremo "
“Va
bene Jen” le picchiettò la mano.
“Volevo
solo lo sapeste da me ecco” sospirò e si rimise in piedi. Gli ormoni erano
ovunque, doveva lasciare la stanza. Aveva visto tanti sguardi, Rebecca e tutti
gli altri. Decise di allontanarsi.
"Lasciatela
sola" tuonò la bionda mentre un brusio di sedie e di voci si alzò appena
la porta si chiuse dietro la mora.
“Come
mai non sei sorpresa?” Disse Bex avvicinandosi. L’altra scrollò le spalle e si
alzò andando verso la porta.
Lana
era in preda al panico mentre passeggiava verso la sua roulotte.
Jen
le corse dietro "Lana" disse quando la raggiunse.
“Per
favore” aprì la porta della roulotte “Ho bisogno di star sola”
“Oh...
ok... se hai bisogno di qualcosa chiama ok?"
“Okay...e
scusami” disse guardandola “Hai fatto colazione?”
"Uh
... non ancora. Vuoi che ti porti qualcosa?"
“Vieni
dentro” sorrise “Mi ero fatta portare qualcosa ma non avevo fame stamattina e
adesso non voglio fare colazione da sola” ammise, si sentiva strana.
"Oh..."
esitante dal repentino cambio d’umore "Certo se ti fa stare meglio"
“Lo
so pensi che sono pazza” disse scostando la porta affinché entrasse.
"Uh...
no, credo che tu sia solo incinta..." la guardò sorridendo "Lo sai
che Bex ti ucciderà e poi ucciderà me... e molto probabilmente sta marciando
verso questa roulotte?" Sorrise.
“Non
mi importa, possiamo sempre fingere di essere sparite”
Jen
la guardò e scosse la testa sorridendo. Poi si ricordò di qualcosa "Come
vanno le nausee mattutine?"
“No,
ti prego non le nominare” la fece accomodare nel salottino “Non fare
complimenti. Caffè americano?"
"Va
bene" e la guardò mentre preparava. Più tardi avrebbe parlato con Adam e
Eddie.
“Eddie
non l’ha presa per niente bene vero? Lola?” Chiamò la cagnolina. La quadrupede
arrivò scodinzolando dalla sua padrona.
Jen
sospirò "Probabilmente sta solo pensando alla trama"
“Sarà
stato bello lavorare con te …” ammise.
"Hey.
Non dire così anche Ginny era incinta ricordi?"
“Sì
ma c’era Neal, potevano celarlo”
"Oh
beh... senti abbiamo una trama dell’assurdo che mi stupisco ancora che la gente
ci segua. Hanno fatto mettere Emma con Uncino eddai!" Rise.
“Perché
pensi che non debbano?” Disse sedendosi e posandole davanti la tazza fumante.
"Bah
sono il classico stereotipo... e poi non lo so ... Colin è bravo e mi sta
simpatico... ma Killian... si è un po’ rovinato... e poi non lo so c'è qualcosa
di sbagliato nella loro dinamica"
“Chi
vedresti con Emma scusa?” La guardò incuriosita “Rovinato?”
"Emma
potrebbe... benissimo stare da sola" giocò con la tazza "Si non so è
una sensazione che ho… o forse perché è
il tipo di persona con cui non mi metterei mai" sorrise.
“A
me piace Emma, avrebbe bisogno di qualcuno che la faccia sentire apposto...”
"Beh,
un ubriacone non è il suo apposto credo.... e poi seriamente? Quella scena che
dovrò fare quando si lasciano?... disperata al bar a bere birra.... ma dai
quella non è la Salvatrice" sbuffò era frustata, aveva cercato di parlarne
con il duo malefico, ma non le davano retta. Stava iniziando a sentire che non
era più il suo personaggio, non era più un personaggio che voleva interpretare,
sembrava che Emma avesse perso la sua personalità.
“Ehi?”
Lana portò una mano su quella della bionda “Che c’è? Paura che la Mader ti
uccida?” Ridacchiò.
Jen
ridacchiò "Probabilmente... ma prima ucciderà te. Ma visto che sono di
animo gentile tenterò di difenderti dalla furia rossa" sorrise.
“Come
fa Emma con Regina no? “Sorrise, chissà cosa aveva voluto dire con quel
discorso sul suo personaggio.
"Uh?"
La guardò "Beh, sarebbe fantastico... ma non lo faranno mai" scrollò
le spalle e prese un sorso di caffè.
“A
cosa alludi?” La guardò.
"Al
fatto che non c'è la minima possibilità che diano un finale SwanQueen allo
show"
“Perché
vorresti un finale così?” La scrutò.
Scrollò
le spalle "Non lo so... avrebbe più senso forse"
“Ah
sì? Raccontami la tua idea” si poggiò alla mano guardandola.
"Non
ne ho e ... solo ... considerando la storia dei personaggi e la loro crescita
fino a quando avevano un senso... beh sarebbe più logico"
“Hai
voglia di baciarmi Morrison?” A volte si sentiva stronza come Regina.
Jen
sbuffò spingendola leggermente "Hey. Non è quello ... sto parlando dei
personaggi" - credo -
“Eh
beh, concordo con te” ammise sorridendo divertita alla cosa “Non ho mai baciato
una donna in effetti”
"No?"
Si girò incuriosita.
“Perché
tu si?” Disse prima di mangiare un pezzetto di muffin alla mela.
"Uhm...
forse" sorrise "... tanto tempo fa"
“Forse
non è una risposta Morrison” la guardò sollevando il sopracciglio.
"E
chi lo dice?" Le sorrise.
“Okay
mi arrendo” alzò la mano, scuotendola “Che girate oggi?”
"Uhm
non lo so ma credo alcuni pezzi a Storybrooke"
“Okay,
ti lascio andare allora” sorrise guardandola, le piaceva la sua compagnia ma
non voleva approfittarne.
"Grazie
per la colazione" le strinse una spalla alzandosi "Se c'è qualcosa
dillo ok?"
“Buon
lavoro” sorrise lasciandola andare. Adesso doveva prima chiamare Trish e
Antoinette per dar loro la notizia, prima che uscisse su qualche testata, poi
dirlo in famiglia.
Jennifer
si avviò lentamente verso il set.
Buon
anno nuovo a tutti voi che seguite le nostre storie e questa Morrilla!
Speriamo in un 2021 migliore! Auguri da Nihal & Pink!
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Capitolo 3 *** Take it easy! ***
Take it easy!
3
La
bionda si affrettò per i corridoi. Arrivò alla porta e l’aprì, appoggiandosi
allo stipite. "Scusate" guardando la ginecologa e Lana.
“Jennifer...”
Lana arrossì vedendola lì sfacciata come Emma “Può entrare?” Chiese alla
ginecologa.
La
donna annuì sorridendo. Si sedette di fianco alla mora "Potevi dirmelo
sai, te lo avevo detto che ci sarei stata. L’ho scoperto per caso da
Bex..."
“Non
volevo darti fastidio” la guardò stringendole una spalla affettuosamente.
"Ma
no. Non mi dai mai fastidio. Ora cosa ho interrotto?"
“Penso
che la dottoressa stesse per attivare l’audio per sentire il cuoricino del
fagiolino"
Jen
sorrise "Oh... posso sentirlo anche io?"
Lana
si mordicchiò il labbro all'espressione emozionata e buffa dell’altra. Quella
donna era davvero tutt'altro di quel che si aspettava la prima volta che
l'aveva conosciuta.
La
ginecologa riaccese il suono.
La
bionda rimase incantata ad ascoltarlo. "Non sa veramente che si sta
perdendo" sussurrò.
Lana
le prese la mano e ne guardò il profilo. Sapeva a chi alludesse.
"È
meraviglioso"
“Si
lo è” sorrise sentendo il calore dell’altra. Era così dolce in quel momento,
quando erano arrivate a quel punto?
Jen
la guardò e poi si girò verso la ginecologa.
"Vuole
che le stampi l’ecografia?" Guardò la mora.
“Si,
ne stampi anche una per la mia amica” sorrise Lana guardandola ancora con lo
sguardo sognante che aveva la sua collega.
La
bionda sorrise "Oh... beh grazie..."
Lana
rise e iniziò a pulirai l’addome dal gel.
Jen
le porgeva i fazzolettini "Come ti senti?"
“Un
po’ stanca” la guardò, -perché tutta quella premura? -
"Vuoi
che ti porti da qualche parte?" Notò lo sguardo strano "Che
c'è?"
“Uhm?”
Scosse la testa “Niente. Non voglio toglierti tempo”
"Tranquilla
oggi ho la giornata libera" le sorrise "Tu quando dovresti filmare il
tuo pezzo per la puntata musicale?"
“Peccato
tu non possa neanche vederlo” sorrise mentre si metteva seduta sul lettino
“Presto immagino, sennò non mi andrà il corpetto”
"Come
farai a recitare con quello..." sorrise "Beh, magari farò un salto
"
Lana
si ritrovò ad arrossire e meno male arrivò la dottoressa con la stampa.
Jen
prese entrambe le stampe e porse una mano all’altra per aiutarla a scendere.
“Ehi”
chiese l’ecografia indietro buffamente.
Gliela
porse sorridendo "Dove vuoi andare?"
“Tu
che proponi?”
Guardò
l'orologio "Una passeggiata al molo e ci sediamo sulle panchine larghe e
comode?"
“Larghe
eh” ridacchiò.
"Così
stai comoda..." poi si rese conto di aver fatto un passo falso e arrossì
"Comunque Ginny dice che se vuoi una mano lei è disponibile"
“Siete
tutti meravigliosi, grazie”
"Per
te questo e altro"
“Mi
fai arrossire e dai” la guardò sistemandosi. E uscirono.
Jen
le condusse fino al molo, ma non aveva considerato che forse per l’altra era
troppo freddo.
“Freddino
eh?” Sorrise la mora guardandola.
La
bionda si aprì la giacca e le avvolse un braccio intorno "Scusa non ho
pensato"
“Non
fa nulla” si immerse in quel cappottino
e nell’abbraccio di Jen.
"Come va?"
“Emani
calore” sorrise sentendo anche il suo profumo a quella vicinanza.
Quasi
come un riflesso incondizionato, Jen le diede un bacio sulla tempia.
Lana
si strinse ancora a lei cullata dal suo respiro “Potrei addormentarmi”
"Va
bene che faccio pesi. Ma ancora due persone non riesco a sollevarle"
ridacchiò.
“Eh
io che credevo fossi un mega fusto” ridacchiò staccandosi “Rientri?”
"Nope.
Te l’ho detto ho la giornata libera" sorrise "Vuoi andare da qualche
parte?"
“A
pranzo? Avrei fame”
"Certo!
Ho scoperto un posticino " ridacchiò mentre tornava indietro.
“Sei
molto simile ad Emma”
"Uh...
perché?"
“Ti
piace mangiare ecco tutto” si diressero in macchina.
"Oh
sì beh, a chi non piace" rise e le aprì lo sportello.
“Oh
ma grazie” sorrise sedendosi e allacciando la cintura.
***
Jen
entrò nell’ufficio di Eddie e Adam "Volevate vedermi?"
“Si
vieni dentro” Disse Adam.
La
Morrison chiuse la porta e si sedette "Cosa c'è?"
“Volevamo
parlarti di questa nuova situazione” disse Adam ancora.
Socchiuse
gli occhi "Esattamente che situazione?"
Eddie
la guardo "Che Lana è incinta"
"E
allora?" Lo fissò.
“Tra
qualche tempo, dobbiamo decidere cosa fare dei personaggi”
"Arriva
al punto Adam"
“Dobbiamo
stravolgere la trama”
Jen
alzò il sopracciglio "Arriva. Al. Punto."
Edward
la guardò "Abbiamo intenzione di far uscire di scena il personaggio di
Lana"
“Esattamente,
dovrai prendere il suo posto nella settima stagione” disse.
La
bionda si alzò di scatto facendo cadere la sedia "Ma siete stupidi?!
Perché?"
Eddie
la guardò "È incinta avrà da fare con il bimbo. Non possiamo avere una
Regina incinta. Vero Adam?"
La
bionda li fissava entrambi non credeva alle sue orecchie.
“Purtroppo
è così” la guardò, fu spaventato alla reazione, quello sì.
“Bene.
Visto che potete fare a meno di Regina allora farete a meno anche della
Salvatrice "
Eddie
sussulto "No. Perché?!? Ma come ti viene in mente?"
“Eddie
ha ragione, che cosa stai dicendo?”
"Se
levate Lana, questo show diventerà una merda più di quello che è
ora. Regina è quasi l’unico motivo per cui i fan continuano a guardare
quest’accozzaglia di personaggi. Esistono migliaia di modi anche di CGI per far
sembrare Lana non incinta! Ma voi invece di scrivere qualcosa di plausibile o
andare dai tecnici informatici... no, voi decidete di buttare fuori chi è
l’anima di questo show! Bene sapete cosa? Se non c'è Lana non ci sono io. Se
lei resta me ne vado io. E voi, col mio stipendio, potete pagarci la CGI e
altre merendine per i vostri culi grassi!"
"Stai dicendo sul serio?” risentito Adam,
l’altra annuì “Beh allora sei fuori, finita questa stagione, sei sciolta dal
contratto”
“Oh,
alla grande. Il mio avvocato si farà sentire per le pratiche. Oh, e divertitevi a scrivere i motivi
plausibili per cui Emma se ne va... ah è vero è dalla terza stagione che non ci
riuscite ... Auguri coi fan e con la produzione" si girò e sbatté la porta
alle sue spalle.
“È
assurdo, ma l’hai sentita?” Adam scosse la testa guardando l’altro.
***
L’appuntamento
era stato fissato per quella sera. Sapeva che Jen non era per la quale ma in
quanto suo manager, Jamie doveva seguire quella strada del PR. Gerardo gli
aveva indicato il ristorante dove l’avrebbe portata.
Jen
già non voleva uscire di suo. Era ancora troppo incazzata con i due dementi, ma
oramai doveva andarci.
L’uomo
la vide entrare nel locale e le fece segno di dove fosse seduto “Ciao” le porse
la mano.
"Ciao!"
gli sorrise.
“É
un piacere conoscerti, sono Gerardo” le sorrise guardandola “Sei molto bella"
"Grazie" si sedette e lo guardò.
“C’è
qualcosa che non va?”
"No,
no tranquillo" Sospirò cercando di sembrare interessata "Allora che
fai nella vita?"
“Sono
un attore, piccole parti ma, spero in meglio”
"Hm
davvero? E in cosa posso averti visto?"
“Non
credo tu abbia visto qualcosa…” ed iniziò a parlare delle sue piccole parti e
dei suoi sogni di grandezza.
La
donna lo guardava parlare. Ma non era lì con la testa. D'un tratto si chiese
che diamine ci faceva lì se non voleva esserci. Era da quando era entrata che
pensava se avrebbe fatto in tempo ad andare a trovare Lana, le era sembrata giù
quel pomeriggio. I suoi occhi lo fissavano inespressivi.
“Jennifer?
Non mi stai ascoltando vero?” La guardò.
Lo
guardò, rimise a fuoco. - Al diavolo! – pensò.
Si
alzò "Senti in realtà non voglio essere qui e non ho nemmeno voglia di
sapere chi sei. Quindi perdonami, sono sicura che troverai qualcun'altra. Ma
ciao" e se ne andò verso la porta.
L’uomo
boccheggiò e la guardò uscire.
Lana
sentì bussare alla porta del suo appartamento di Vancouver.
Jen
aspettava dall’altra parte un po’ furente, ma più che altro impaziente di
vedere come stesse la donna.
“Arrivo”
aprì la porta “Ehi, che cosa è successo?” Aveva le gote rosse e il collo
altrettanto rossastro, segno che era arrabbiata “Vieni entra ho fatto l’acqua
per il tè”
"Hey
Lana... uhm scusa l’ora. Volevo sapere come stavi..." entrò con cautela.
“Il
pavimento è collaudato eh” sorrise “Sto bene, potevi chiamarmi, ma ehi
cos’hai?”
"Cos…?
Oh" ridacchiò "Uh nulla d’ importante... passavo... ho pensato di
vedere come stavi. Tutto qui" si sedette sul divano che l’altra le aveva
indicato.
“Continui
a dribblare la mia domanda Jennifer” la scrutò mentre andava nel cucinino.
"Ok.
Vostro onore. Ho avuto un po’... una giornataccia... che si è conclusa con un
appuntamento con un’idiota... seriamente non pensavo di essere così scortese,
ma oggi me le hanno tirate fuori tutte..."
“Forse
meglio una valeriana con melissa eh?” Sorrise tornando in salotto con due tazze
fumanti “Mi dispiace tesoro” -sei seria? - si disse.
La
guardò ".... grazie" le sorrise "Dispiace a me di essere
piombata qui"
“Ci
ho fatto l’abitudine, sei un prezzemolo da minestra, appari ovunque, ma ehi,
non ti scusare tanto non dormivo”
Sospirò
"Ti dispiace?"
“No,
non mi dispiace, ricordi? Sei la zia bionda di questo fagiolino, ti vogliamo
intorno” si sedette al suo fianco sul divano. Poggiò la schiena e sollevò le
gambe sul tavolino “Vuoi raccontarmi qualcosa?”
"Che
cosa vuoi che ti racconti?" Si girò sorridendole.
“Qualsiasi
cosa, se non vuoi raccontarmi come è andato di merda l’appuntamento” sorrise
accarezzandole un braccio “Mi spiace”
"Nah
non voglio romperti le scatole. Lui era noioso come al solito e io... non
riuscivo a pensare ad altro... che se tu e il piccolo stavate bene oppure
no..."
-
Ma certo Jen! E la proposta di matrimonio?!-
Lana
boccheggiò alle parole di Jen, non capiva davvero tutta quella premura “C’è un
altro perché vero?” Chiese d’impatto. Jen rifiutava sempre le uscite, e quando
ci andava andavano male, perché?
Scosse
le spalle. "Non mi piaceva e oggi non è giornata. Ecco tutto.... com'è
stato il piccolo oggi?" Le sorrise cambiando argomento e facendo un
piccolo sbadiglio.
“Chiediglielo
tu” ridacchiò indicandole le sue gambe “Cerca di rilassarti! Che poi chi ti
dice non sia femminuccia?”
Jen
la guardò "Sicura? Non vorrei metterti a disagio"
“Pioggia
la testa qui e rilassati” quando lo fece iniziò inconsciamente a passarle le
dita tra i capelli “Sai tra qualche mese potrai parlarci con fagiolino, che
dici ti ascolterà? Inizierai a viziarlo di già?”
L’altra
sorrise "Ovvio che si... anche se prima chiederò il permesso alla mamma
per farlo" Non ricordava l’ultima volta che si era sentita così rilassata.
“Hai
tutto il mio consenso!”
Jen
iniziò a parlare col bimbo "Capito piccolo? Quando verrai al mondo avrai
la zia bionda che ti vizierà.... forse anche la tua zia rossa .... ma quella
bionda è più bella" un altro piccolo sbadiglio.
“Che
vanitosa” sorrise accarezzandole il viso come se fosse una cosa normale.
Jen
si sentiva rilassata e riposata. Senza accorgersene si addormentò sul grembo
dell’altra.
“Eri
proprio stremata tesoro” Disse Lana mentre ancora le accarezzava la chioma
bionda. Pian piano si addormentò anche lei.
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Capitolo 4 *** Can I help you? ***
Can I help you?
4
Jen
osservava Lana che cantava e faceva la sua coreografia per l’episodio musical.
La pancia era coperta da un telo verde per la CGI in modo da non farla sembrare
incinta. Ma anche così alla bionda tremavano un po’ le mani. Aveva sempre
trovato l’altra attraente... ma con la vicinanza che si era creata in quei sei
mesi era ancora più difficile. Alzò le sopracciglia impressionata quando
l’altra si piegò facendo una semi spaccata, e si girò quando portò in avanti il
petto reso ancora più prominente dalla gravidanza - A cuccia Morrison! -
“Ohi
Jen? Che guardi? Ah, già la regina sa cantare e muoversi anche molto bene”
disse Josh che si preparava a sua volta a girare la scena con Gin e Lana.
Jen
dette un cazzotto a Josh.
“Sei
venuta” sorrise Lana passandole di fianco e sfiorandole un braccio, mentre con
l’altra mano beveva un po’ d’acqua da una bottiglietta.
"Beh,
ho detto che avrei fatto un salto no?" Le sorrise - Oddio quel corpetto-
“Piace
il mio outfit?” Sorrise Lana guardandola.
Jen
annuì tentando di guardarla senza sbavare troppo "Beh, gli outfit
dell’Evil Queen ti hanno sempre donato molto"
Gin
dietro di loro alzò un sopracciglio guardando il marito.
“Oh
lo so ma questa forse è la prima volta che mi sento in imbarazzo però” disse
alludendo al pancino.
"Perché?"
La guardò "Sei bella come al solito" sorrise.
“Sono
grassa” la guardò quando furono sole un po’ più distanti dagli altri.
"Non
è vero! Sei bella ora, anzi forse sei ancora più bella con questa luce che hai
dentro" sorrise.
“Jen….”
Lana si sentì arrossire “Smettila di farmi questi complimenti” la guardò e si
sistemò per la scena successiva “Resti?”
"Va
bene. Se vuoi..." sorrise.
“Certo
che voglio” le si avvicinò baciandola sulla guancia “Grazie”
Jennifer
sorrise e la guardò mentre tornava in scena. I baci sulla guancia erano
diventati quasi normali.
Gin
e Josh la guardavano.
“Paura
Charming?” Ridacchiò la mora vedendoli.
Gin
ridacchiò e la prese a braccetto "Sbrighiamoci o la tua bionda potrebbe
stancarsi"
“Non
è la mia bionda”
"Sicuro"
ridacchiò. Si staccò ed iniziarono la scena.
***
“Dio
non riesco a reggere questo ritmo” disse Lana sedendosi nella sua roulotte e
guardando l’altra ancora poggiata alla porta.
Jen
le avvicinò una sedia in modo che potesse alzare le gambe "Posso fare
qualcosa per te? Per farti sentire meglio? Stai prendendo le vitamine che ti ha
dato la dottoressa?"
“Ehi
che hai?” La guardò mentre si accarezzava il pancino.
"Nulla...
vuoi una mano con quel coso?" indicò il corpetto che stringeva la figura
dell’altra.
“Si
sarebbe meraviglioso” sorrise “Sento che è agitato, forse non dovevo strafare
oggi”
Jen
si avvicinò iniziando a concentrarsi sulle corde e chiusure "Come facevate
tra te e Megan a portare questi, mi è estraneo. Mi è bastata una volta"
“Beh
ci vuole regalità” la prese in giro “Stavi molto bene a dirla tutta”
La
bionda sorrise e le sfilò l’indumento "Meglio?"
“Decisamente”
sorrise al senso di libertà “La mamma ti chiede scusa fagiolino” disse
accarezzandosi il pancino.
"Posso
fare altro?" Si sentiva un po’ come una mamma chioccia.
“Vieni
qui. Tu che senti?” Disse indicandole il pancino.
Appoggiò
la mano con cautela. Assunse un’espressione stupita "Sta
scalciando..." accarezzò la pancia. Si piegò, accarezzandole il ventre
"Hey piccola. Che vuoi fare, ballare anche tu come la mamma?" Parlando
con la pancia.
Lana
strinse il labbro con i denti per non piangere a quella scena. Jen era davvero
qualcosa che non si aspettava, nel senso che non si aspettava che la facesse
sentire sempre bene.
Alzò
lo sguardo "Hey che c'è?"
“Uhm
niente” alzò gli occhi al cielo e si asciugò le lacrime, che comunque erano
scese.
Le
prese le mani "Non sembra niente" le accarezzò.
“Scusa
gli ormoni” cercò di sorridere.
Le
baciò la tempia "Non devi scusarti”
“Sono
un disastro” disse tentando di calmarsi.
"Forse,
ma lo sei con classe" sorrise così vicina a lei.
La
mora si perse in quegli occhi verdi -Smettila di guardarle le labbra-
"Lana...
io..." la guardò mentre si mordeva il labbro.
“Shh”
l’altra poggiò la fronte alla sua “Grazie di essere qui” le accarezzò la nuca.
"Se
mi vorrai sarò qui per te e per lei"
“Mi
meraviglio di quello che siamo diventate” sorrise accarezzandole i capelli e
stringendosi a lei.
"In
che senso?" Le sorrise godendosi il contatto.
“Beh
siamo cambiate in questi anni e soprattutto in questi mesi” -Lana tieni a freno
le mani e la lingua o ti metterai nei guai-
"Ti
dispiace?" - Jen fermati non incalzare-
“Certo
che no, tesoro” -anzi, Lana! Smettila!-
"Sai
mi piace quando mi chiami così..." -Jen! Per l’amore di dio chiudi quella
bocca! -
“Lo
so, lo vedo dalle tue guance” sorrise sfiorandogliele con i pollici. I suoi
occhi tra quelli dell’altra e le sue labbra.
La
bionda non ce la faceva più "Lana .... vorrei..." gli occhi che
scivolavano sulle labbra dell’altra per poi tornare a trafiggere quegli occhi
nocciola.
“Dimmi...”
"...
baciarti..." era una parola che racchiudeva mille possibilità, domande,
futuri e pericoli.
“Fallo...”
disse Lana in un turbinio di emozioni, di visi che si arrossavano e cuori che
tremavano.
Si
avvicinò posando delicatamente le labbra su quelle dell’altra, quasi esitante
che l’altra volesse staccarsi all’ultimo secondo. Ella la spinse contro le sue
e le portò le mani alla nuca. Chissà perché la desiderava così tanto? In quei
mesi erano praticamente diventate più di una coppia di amiche!
Jen
sospirò in quel bacio che diventava sempre più acceso. Aveva bisogno d’aria, si staccò lentamente
continuando a dare piccoli baci all’altra. Lana sorrise guardandola, le
accarezzò le guance.
“Volevo
farlo da un po’... ma non credo sarei riuscita ad aspettare altri tre
mesi" le sorrise un po’ timida.
“Oh
tesoro” timidamente poggiò nuovamente le labbra sulle sue, schiudendo appena le
labbra “Voglio sentire il tuo sapore” disse arrossendo ancora.
La
bionda la baciò di nuovo per poi staccarsi con il fiatone. -Questa donna
potrebbe uccidermi.... ma mi va più che bene- "Direi di rallentare un
attimo... non che mi dispiaccia ma..." arrossì.
“Sono
incinta lo so” la guardò “Dai vieni qui” le indicò le sue gambe.
Si
stese ed appoggiò la testa su di loro "Quando la piccola sarà nata... e le
cose si saranno un po’ calmate... verrai ad un appuntamento con me?"
“Così
spudorata Morrison…” la guardò dall’alto “Dovrò chiedere il permesso a mia
figlia, se posso frequentarti” rise.
Rise
e si girò verso la pancia "Che dici piccola? Posso?" Scalciò "Lo
prendo come un sì" ridacchiò e le baciò la pancia.
Lentamente
coccolata dal calore di Lana e dalla stanchezza, visto che stava tutta la notte
considerando nuovi contratti se non faceva delle riprese, si addormentò.
Qualcuno
bussò alla porta. Non aspettando risposta la spalancò. Bex si palesò in tutta
la sua magnificenza "Beh, state già pensando al secondo figlio vedo"
le guardò sorridendo. Si chiese se seriamente non si erano mai accorte degli
sguardi che si lanciavano da anni, e dei tocchi e dell’intimità che avevamo
creato in quei mesi.
"Bex
dio, vuoi farmi venire un infarto?" disse Lana sperando che Jen non si
svegliasse al baccano dell'altra. Quest’ultima non dette segno di aver sentito
nulla si scostò in modo da stare più intorno al pancione quasi a proteggerlo.
La
rossa la guardò con un sopracciglio alzato "Beh, insacchi la Morrison e
non mi dici nulla”
“Cosa
stai blaterando?” la mora la guardò e continuò ad accarezzare i capelli biondi
guardandola rilassata.
"Del
tuo rossetto" ridacchiò.
“Cosa
ha il mio rossetto?” Sollevò il viso.
"Da
te è sbavato. E lei sicuro non lo indossava" Mentre l’altra era distratta
fece una foto.
“Beh...”
non poteva inventarsi la storia della marmellata…
Sorrise
"E va bene... non dirò nulla"
“Grazie”
probabilmente era stato solo un errore...
“Oh,
adesso cos'è quella faccia? Lei è decisamente meglio del tuo ex marito"
“Nessuna
faccia”
"Lana...
ti conosco troppo bene... hai la faccia di quando pensi troppo"
“Non
voglio rovinare tutto”
“Oh
beh ... intanto provaci e prendetela con calma... chissà cosa ne uscirà
fuori" sorrise.
Jen
sentendo parlare si svegliò lentamente.
“Ehi
scusa non volevamo disturbarti” sorrise Lana come congelata, non sapeva come
agire adesso che non erano sole.
La
bionda si girò e vide Bex. Le sorrise "Hey!" Poi si girò verso Lana
"Scusa non mi sono resa conto di quanto fossi stanca…" le sorrise.
La
Mader le guardò sorridendo come il gatto col topo.
“Dovresti
andare a casa, tesoro” non doveva vergognarsi di chiamarla così. Ma si sentiva
così vulnerabile in quel momento.
Si
alzò in piedi stiracchiandosi "Si forse è meglio, stamattina il mio
personal trainer mi ha uccisa e domani è impegnativa la cosa" le diede un
piccolo bacio, salutò Bex e uscì dalla porta.
"Il
rossetto" le urlò dietro la rossa.
“Sei
idiota?” Lana si mise in piedi a sua volta “Accompagnami a casa Inglesina”
"Ma
come, non vuoi che richiami la bionda?" ridacchiò prendendola sottobraccio
"E così la Regina ha rubato lo Sceriffo al pirata" rise ancora di
più.
“Shh
Bex stai dicendo cose assurde”
"Dici?"
“Si,
insomma mi ha detto di volermi baciare e io ho acconsentito”
"E
ti è dispiaciuto? Hai ricambiato? Raccontaaaaa"
“Sì,
ma si è fermata quindi…”
"Magari
non vuole correre o darti fastidio visto il tuo stato"
“Credi?”
La guardò.
"Beh
si"
“Non
lo so, Bex, vorrei illudermi il meno possibile” Bex l’abbracciò.
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Capitolo 5 *** What happened? ***
What happened
5
Ormai
la registrazione delle ultime due puntate si avvicinava e lei
nonostante tutto, non voleva doversi ridurre in lacrime nelle scene
faccia a faccia con Emma.
Però lì davanti allo specchio, era agitata perché la piccola scalciava.
Era pomeriggio inoltrato, e le riprese avrebbero avuto una pausa per quel giorno. Jen bussò alla roulotte.
“Entra pure” sorrise sdraiandosi.
"Hey come va?" Entrò sorridendole e andandole incontro.
“È agitata” disse scoprendosi la pancia.
"Uhm vuoi che massaggi un po’?"
“Con l’olio?” La guardò.
"Yep. Gin mi ha detto, che aiutava"
“Come sta andando? Come si sta bene sulle scene al freddo al gelo?”
"Si crepa di freddo ecco cosa" sorrise "Hai dell’olio nel bagno?"
“Si certo e nella doccia, mi spiace che faccia così freddo, freddolosa”
Prese l’olio e le si avvicinò sorridendole. Le diede un bacio sulla tempia sedendosi vicina.
“Ciao!” sorrise “Visto chi c’è qui?”
Sorrise e le accarezzò la pancia "Ciao piccola" La guardo un po’ rossa "Puoi alzare la maglia?"
“Ciao zia bionda” sorrise sollevando la maglietta.
Le
iniziò a spalmare olio sulla pancia sorridendole e sorridendo al
pancione, la bimba dette qualche calcetto alla bionda.
“Fai la brava tu” sorrise guardando la scena “Hai già visto l’abito da sposa di Emma?”
"Si... volevo morire quando me lo hanno fatto vedere ... " ridacchiò "Tu e Bex sapete già cosa indossate?"
“Perché? È brutto?” La guardò dolcemente “Dovrebbe essere un tubino”
"Oh..." - a cuccia Morrison! - "No anzi... è che il velo è un uovo rovesciato"
“Sono sicura sarai bellissima”
"Se lo dici tu..." le accarezzò dolcemente la pancia.
“Adesso mi addormento, sappilo”
Sorrise e poi la guardò "Senti... per l’altro giorno ... " aspettò che la guardasse.
“Non devi scusarti. Va bene così”
"No,
non volevo dire questo" le sorrise "Io volevo veramente baciarti.... e
vorrei tanto che venissi ad un appuntamento con me...ma se pensi che
sia meglio di no, allora possiamo fare finta che non sia mai successo
tutto qui" sorrise e continuò ad accarezzare la pancia.
“Tu
vuoi che facciamo finta?” La guardò “Ti sei pentita?
Perché io sono molto confusa al riguardo”
"Facciamo
così... pensaci con calma… non te lo sto chiedendo per
ora... ma quando questa piccolina sarà qui fuori e potrà
giocare con noi... solo allora vorrò una risposta ... non prima"
la guardò seria.
“Jen” poggiò la mano sulle sue.
"Si?" Si fermò.
“Grazie”
-Meglio che tu non sappia...- "E di cosa?" Sorrise
“Di non avermi lasciata” sorrise imbarazzata.
"Non
lo avrei mai fatto" sorrise "E poi seriamente qualcuno doveva prendersi
la responsabilità di spalmati l’olio, Bex ti avrebbe fatto
un cesareo con quelle unghie" rise.
“Oddio non mi fare ridere” rise alla battuta.
L’altra sorrise guardandola.
“Resti
qui?” Aveva bisogno di affetto, il pensiero che fossero le ultime
puntate le metteva un po’ di malinconia, perché non sapeva
ancora cosa ne sarebbe stato del seguito.
"Certo" si sistemò meglio sul divanetto mentre continuava ad accarezzarle il ventre.
“Oh vuoi andare a casa?”
"Nah
tranquilla. Sto comoda qui" sorrise "Domani sono sette mesi... hai
già prenotato l’ecografia? Oh, quasi dimenticavo, Josh si
è offerto di montarti la culla"
“Che
zia premurosa” ridacchiò e poi sorrise “Che tesoro,
zii molto produttivi devo ammetterlo. Si l’ho prenotata e
verresti?”
"Se vuoi si " sorrise "Hai un intero battaglione per montare la cameretta sia a LA che a Vancouver"
“Beh si, e non so davvero come ringraziarvi” -togliti dalla testa di baciarla- si morse il labbro.
"Non devi. Lo facciamo perché sei nostra amica e perché ti vogliamo bene" sorrise.
“Dormi con me?” Chiese guardandola.
"Va
bene. Stancante oggi?" Le appoggiò un braccio dietro al collo a
mo’ di cuscino per farla stare più comoda.
“Jamie ha una faccia di culo nel ruolo della fata nera” ridacchiò.
"Si"
rise "Anche se in realtà è molto simpatica... ho visto
qualche suo vecchio lavoro ed è molto brava" le accarezzò
le spalle.
“Ovvio noi siamo tutti simpatici” sorrise chiudendo gli occhi.
"Già " le baciò la tempia "Riposati"
“Stringimi” sorrise accoccolandosi al suo petto. La bionda fece come chiesto sorridendo.
***
Era
l’ultima scena, a mo’ di ultima cena tutti i personaggi
erano riuniti davanti ad una lunga tavola. Se si fosse conclusa
così la serie non sarebbe stato per nulla male, ma i due autori
avevano già in mente altro. Lana non sapeva ancora cosa ne
sarebbe stato di loro, ma aveva come dire una sensazione strana, che
qualcosa sarebbe cambiata per sempre.
Jen si stiracchiò sulla sedia e guardò oltre Jared "Allora come va?"
“Me l’hai chiesto pure prima” la guardò il ragazzo.
"Beh, non dicevo a te stavolta" ridacchiò scompigliandogli i capelli e guardando Lana.
La mora accarezzò le spalle di Jared e le sorrise “Bene, dai”
Le accarezzò il pancione "E lei?" Era appena entrata nel nono mese.
“Non
vede l’ora di uscire” sorrise guardandola, c’era
qualcosa di diverso in lei “Jen che hai?” Era terrorizzata
all’idea che beh lei si fosse stancata.
“Uh, niente" le sorrise - pensavo solo che mi mancherai. Zitta Jen! -
“Okay”
stava mentendo e non andava bene “Ragazzi mi trovate in roulotte,
mi stendo un po’” disse mettendosi in piedi e uscendo dal
set del Granny’s.
Subito si alzò e le andò dietro "Ti serve qualcosa?"
“Mi serve che tu sia onesta” disse continuando a camminare.
"In che senso?" Le si affiancò.
“Perché
ti sei inventata la cazzata di aver avuto un altro ruolo?” Non le
importava di star alzando troppo il passo.
- Merda! - Jen si passò una mano sul viso "Perché non volevo farti preoccupare"
Lana
non la guardò ed entrò nella sua roulotte sbattendo la
porta. Cosa si aspettava poi? Che restasse con lei? -Certo sogna Lana-
La bionda da fuori la roulotte urlò "Senti mi dispiace di averti mentito ok?" Non ottenendo risposta se ne andò.
La mora ormai in lacrime, certo da lei non se lo aspettava, dopo quello che si era creato tra loro.
Gin
bussò alla roulotte della Parrilla, almeno una mezz’ora
dopo. Aveva con sé una scatola di prima necessità per la
bimba.
Lana tirò su col naso e disse di entrare, sapeva non fosse la Morrison “Hey”
Gin entrò e le si sedette accanto "Hey, cos'è successo?" Le porse un fazzoletto.
“Jen ci ha mentito ecco” disse prendendo il fazzolettino.
"In che senso? Perché? Che ti ha detto?" Le accarezzò le spalle.
“Ha inventato una cazzata sul fatto che lascia lo show, ma non il vero motivo. Perché?”
Gin si morse il labbro "Non lo sai eh?... vuoi veramente saperlo?" La guardò combattuta.
La mora si girò di scatto “Cosa è successo?”
"Io
e Josh l’abbiamo scoperto solo ieri sera.... ma ... a quanto pare
Adam e Eddie ... volevano buttarti fuori visto che sei incinta... e lei
ha rinunciato al suo ruolo ... per farti restare"
“Che
cosa? Perché l’ha fatto?” Non le importava che cosa
pensassero quei due, voleva sapere della donna che le stava a cuore.
"Secondo te?!" la guardò Ginny "Per farti rimanere nello show ... ma secondo te perché?!" - Domande idiote per bambini deficienti...-
“È
stata una sciocca, perché mentirmi, non avrebbe dovuto, la
solita testona” Era furiosa di quell’atteggiamento
dell’altra.
Gin sbuffò "Anche tu sei la solita testona! Quella bionda da strapazzo ti ama ecco perché!"
Lana boccheggiò “Che stai dicendo?”
La
guardò "Seriamente?! Non te ne sei mai accorta?! Secondo te
perché ti ha baciato?" - Seriamente ma cosa hanno ‘ste
due? -
“Siamo...eravamo amiche...io non lo sapevo...sono un disastro”
Gin
le accarezzò le spalle "Direi che è meglio se chiarite la
situazione no? ... tu la ami? O meglio pensi che potresti amarla?"
“Io non so cosa dire, io...ho bisogno di pensare”
"Bene pensaci e poi chiamala qualunque sia la tua decisione. Promesso?"
“Promesso” ammise Lana guardandola uscire e accarezzandosi il pancione.
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Capitolo 6 *** Kiss me! ***
Kiss me
6
Qualche
giorno dopo, ormai convinta della sua decisione, andò a scardinare la porta dei
due autori pappa e ciccia... “Buongiorno” disse sarcastica.
Adam
e Eddie si voltarono di scatto guardandola "Lana... prego accomodati"
“Oh,
non mi accomodo neanche per il cavolo” disse guardandoli torva “Avete due
possibilità! O fate tornare Emma da Regina, o ritenetevi liberi della mia
presenza”
"Cosa?
Perché? Come?" chiese Eddie.
“So
che volevate cacciarmi, ma Jen ha rinunciato al suo ruolo per me, quindi o la
riprendete nello show, facendo quello che avreste dovuto fare, o andrò via
anche io!” stava per continuare quando sentì una strana sensazione al ventre “
Oh, no” non le faceva bene alterarsi. Portò lo sguardo verso il basso e si
sentì umida “Chiamate un’ambulanza” disse sgranando gli occhi “E Jen…” disse
poggiandosi ad una sedia.
Eddie
stava per dire qualcosa quando si fermò sgranando gli occhi. Adam prese subito
il telefono.
La
bionda arrivò quando stavano caricando la latina sull’ambulanza.
“Jen”
la guardò “Fatela salire per favore”
Ella
salì e le prese la mano "Come si sono rotte le acque? È tutto ok? Ti
ricordi gli esercizi di respirazione?"
“Sei
un’idiota” disse tirandola dalla maglietta “Avresti dovuto dirmi tutto”
"Cosa?
... Oh ... non volevo costringerti a provare qualcosa per me ..." la guardò
"E pensavo al tuo futuro e a quello della bimba"
"Signora
non si agiti" disse il paramedico.
“Fatti
gli affaracci tuoi tu!” poi si rivolse all’altra donna “Baciami e sta zitta
Morrison” disse guardandola intensamente.
L’altra
guardò stupita poi sorrise e posò le labbra sulle sue.
Si
staccò con gli occhi colmi di lacrime “Ti amo Jen”
"Anche
io... ma ne riparleremo quando non sei in travaglio ok?" Le sorrise.
“Okay”
sorrise accarezzandole il viso e arrivarono in ospedale, voleva a tutti i costi
averla con lei in sala parto.
Jennifer
la osservò, con un misto di reverente timore e divertimento, mentre ringhiava
alla capo sala di farla entrare. Si vestì con la tuta e si rimise al suo fianco
stringendole la mano.
“Ehi”
la guardò tenendole la mano “Che strano appuntamento vero?” ridacchiò.
Jen
scosse la testa e sorridendo le baciò la testa.
“Ho
paura” disse stringendole la mano e guardandola grondante di sudore.
Le
baciò la fronte "Ce la farai. Sarò qui con te"
“Grazie”
e quello era il momento in cui doveva iniziare a spingere. Era stata così
sciocca da non rendersi conto prima di tutti i gesti che Jen aveva fatto per
lei durante quei mesi, ma anche prima. Era troppo presa da altro per rendersi
conto che una persona come l’altra si stesse innamorando di lei. Ma la cosa era
reciproca anche se Lana se ne era resa conto molto tempo dopo. Le sorrise e le
strinse le mani mentre le dava lievi baci sulla fronte esortandola a spingere.
L’ostetrica dava le istruzioni.
“Sono
esausta” disse poggiando la fronte sul mento di Jen ed ebbe un brivido quanto
non sentì subito la piccola piangere. L’altra subito la strinse.
L’ostetrica
fece qualcosa e la bimba tossì poi pianse. La bionda tirò un sospiro di
sollievo.
“Sta
bene?” Disse la mora allarmata.
L’ostetrica
sorrise ed annuì "Sì questa bella bambina sta bene. Vuole tagliarle il
cordone?"
“Fallo
tu tesoro” disse Lana a Jen sorridendole con le lacrime agli occhi.
"Sicura?"
La bionda con le mani tremanti tagliò il cordone. Poi un’infermiera lo prese e
lo avvolse in un asciugamano per pulirlo.
Jen
tornò dalla mora "È bellissima "
L’ostetrica
portò la bambina "Allora ecco la mamma. Come si chiama questa bella
bimba?"
Lana
sorrise alle parole della bionda e poi prendendo la piccola tra le braccia, si
sentiva esposta, in quel momento, ma aveva due persone speciali accanto. Guardò
la piccola e sorrise “Joy?” Sollevò lo sguardo sugli occhi dell’altra donna.
"È
perfetto..." le sorrise baciandole la tempia. Poi si chinò verso la bimba
accarezzandole la testa "Ciao piccola Joy"
“È
così piccola” la guardò accarezzandole il corpicino.
"È
una piccola te... che mi divertirò a
viziare e spupazzare" sorrise.
“Vedi
questa sarà la tua viziatrice personale, ma è anche la mia ragazza” sorrise
incitandola e prenderla.
Jen
le sorrise a quel termine, poi prese la bimba "Hey... sai che non ci sarò
solo io... ma un intera troupe di zie e zii" le baciò la testa.
Lana
di mise a piangere, le emozioni erano, ovunque.
"Hey
hey" si sedette accanto a lei "Che c'è? Ti fa male qualcosa?"
“No,
ormai è tutto dimenticato” ammise accarezzandole il viso “Scusa se ti ho fatto
soffrire”
"No,
no. Devi scusarmi tu se ti ho mentito"
“Se
non riprendono te andrò anche io via, gliel’ho già detto” ammise.
“No,
ma che dici. Non c'è bisogno..." le sorrise "Ho già tanti progetti in
mente ..." le baciò la tempia "..Tornerò solo se mi vorrai tu"
“Io
ti voglio, e hai ragione tu, Emma ha bisogno di un altro lieto fine: Regina”
Coccolava
la bimba mentre la guardava "Non credo comunque che lo faranno
...cara" sorrise.
“Mi
spiace per Colin ma in questa stagione sarò io a baciarti”
"Oh
che promesse" sorrise "E se io lo volessi fare ora?"
“Fallo
Morrison” sorrise guardandola dolcemente.
Con
la bambina che dormiva serafica tra le sue braccia si sporse a baciarla
lentamente. Lana schiuse appena le labbra, un po’ per
provocare l’altra un po’ perché voleva assaporarla.
"Non
stuzzicare c'è un minore qui" sorrise staccandosi.
“Nove
mesi sono tanti eh...” le fece un occhiolino languido.
"Non
oso immaginare quando mi chiederai gli arretrati"
La
bimba si svegliò di nuovo per la fame.
"Ti
imbarazzi?" Lana si scoprì il seno per poter lasciare la piccola
attaccarsi teneramente.
"No.…
me ne sono fatta una ragione dopo l’episodio musicale” sorrise.
"Sapevo
che ti avevo persa quel giorno" ridacchiò guardando la piccola ciucciare
"Dopo avrei bisogno davvero di riposare”
"Terrò
tutti lontani da te e dalla bimba ok?"
"Non
fare il cavaliere dall'armatura scintillante, so che ti dona ma evitiamo"
sorrise accarezzandole il viso.
"Bene"
sorrise.
Guardarono
la bimba che si addormentava piano piano. Poi dette un bacio sulla tempia
dell’altra "Riposati. Vado a placare le bestie di fuori"
“Grazie”
la vide mettere la piccola Joy nella culla e poi piano si addormentò a sua
volta.
Appena
uscì, si trovò davanti Bex e Gin. Dietro di loro Bob, Josh, Colin e Jared. La
bionda fece segno di zittirsi "Stanno riposando. Entrambe stanno
bene" sorrise.
“Sempre
prima ad arrivare e Morrison” Bex la punzecchiò. Jen arrossì.
“Sta
bene allora?” Chiese Adam arrivando poco dopo.
La
bionda lo guardò male, ma rispose tentando di sorridere "Si, ora si. Ma
deve riposare"
Bex,
Gin e Josh lo guardarono male. Bob gli disse "Ricorda di cosa abbiamo
discusso Adam"
“Cosa
succede?” Chiese Jared mentre sentiva la tensione salire. Anche la bionda li
guardava interrogativa.
Colin
lo guardò "Abbiamo discusso delle priorità del cast di questo show"
“E
perché io non so nulla?” Chiese il ragazzo.
"Perché
era una cosa che andava tenuta privata" li guardò Bex.
“Dovrà
saperlo secondo me, non è più un bambino” disse Josh.
Bob
lo guardò "Adam e Eddie volevano buttare fuori Lana perché incinta. Jen ha
rinunciato al suo ruolo per farla restare. Noi l’abbiamo scoperto pochi giorni
fa. E abbiamo detto ad entrambi che potevano fare anche a meno della maggior
parte del cast se non avesse ripreso Jen"
“Che
cosa?” Jared boccheggiò. Ovviamente Robert era quello che aveva meno peli sulla
lingua e quindi aveva sputato tutto fuori.
"Non
dovevate " disse Jen.
“E
invece si" disse Colin.
Jared
andò ad abbracciare la sua madre fittizzia che ricambiò l’abbraccio
"Hey"
"E
sanno di non poter rischiare con l’ABC un altro flop come “Once in Wonderland”
... anche se questa è l’ultima stagione non devono rimetterci ma
guadagnare" disse Bex.
“Okay
ho capito” Adam prese e andò via.
Jen
si girò verso gli altri "Seriamente non c'era bisogno"
“Beh
chi l’ha scelto okay, ma non ci sembrava giusto doveste rinunciare a voi” disse
Gin guardandola.
"Grazie
seriamente..." sentì il pianto della bimba "Torno dentro... tra qualche
ora bisogna andare a prendere la madre di Lana in aeroporto. Ci pensate
voi?"
“Certo
c’è ne occupiamo io e Gin” disse Josh.
“Io
vado a prendere la borsa nella roulotte” sorrise Bex.
"Grazie..."
sorrise
“Dai
vai” Jared sorrise mandandola via affettuosamente.
Jen
entrò ed iniziò a giocare con la bimba per non svegliare l’altra. La piccola
gorgogliava. La bionda le cantò una ninna nanna.
***
Elle
Magazine
[Foto:
Jennifer
che tiene le borse su un braccio, sull’altro c'è intrecciato quello di Lana. La
madre di Lana tiene la bimba. Entrambe le attrici guardano la nonna e la nipote
sorridendo]
Sarà
che ormai i fan di queste due sono abituati ai falsi allarmi, ma questa sembra
proprio una conferma. Possibile che il recente divorzio della Parrilla sia in
realtà dovuto ad una relazione con la bionda. E non alla gravidanza non
desiderata come afferma l’ex marito?
“Non
dovremmo leggere questa roba Jen” disse guardandola mentre si sedeva accanto a
lei sul divano.
"Oh
ma io la leggo, faccio lo screen lo mando a Bex e Gin e aspetto i commenti, è
molto divertente" sorrise accarezzandole le spalle "La piccola
dorme?"
“Come
un sasso” disse poggiandosi sul suo petto “Però la foto è bellissima” disse
giocando con delle ciocche di capelli biondi “Davvero devi tagliargli?”
"Ti
dispiace così tanto?" Le sorrise.
“Un
po’” la guardò per poi baciarle il collo “Che dicono le due?” Disse sedendosi
poi composta.
"Puoi
restare così, tua madre ha detto che non torna per almeno due ore" sorrise
poi prese il telefono.
“Non
è per mia madre” non ci aveva fatto caso prima di leggere che l’ex era segnato
nell’articolo, ma adesso era un po’ preoccupata.
"Cosa
c'è?" La guardò seriamente.
“E
se lui volesse Joy? Non voglio pensare anche a questo” disse mettendosi in
piedi.
"Oh....
potrebbe già averci pensato il mio avvocato…" la guardò un momento
impacciata "Volevo dirtelo il prima possibile ma tra una cosa e l’altra mi
è passato di mente"
“Cosa
hai fatto Jen?” La guardò fissandola, incrociando le braccia.
"Non
l'ho ucciso" sorrise poi tornò seria "Ha firmato i documenti in cui
rinuncia ai diritti di paternità e disconosce la figlia" la guardò pronta
a prendersi qualsiasi sfogo.
“E
perché lo avrebbe fatto?!” Era la conferma che non aveva mai voluto di figli
con lei, che schifo gli faceva. Joy però era tutta la sua felicità.
"Non
voleva avere nulla a che fare..." si alzò ad abbracciarla "Né con te
né con lei... diceva che oramai il vostro matrimonio era finito e che non aveva
senso"
“Meglio
perché io voglio solo Joy e te” disse poggiando la fronte su quella dell’altra.
"Solo
se Joy mi vorrà intorno" rise "Non devi preoccuparti per lui
ok?" Il suo telefono l'avvertì di un messaggio. Lo guardò "Bex chiede
se può pubblicare una foto. Dice che te l'ha mandata"
Lana
scivolò a prendere il suo telefono e guardarono la foto “Non sapevo l’avesse
scattata, però sei così bella”
La
bionda la guardò "Oh.... credo sia stato quando ti ho baciata per la prima
volta" sorrise.
“Che
memoria Morrison” rispose un frettoloso sì e poi iniziò a baciarla a stampo.
"Quel
corpetto non si scorda" poi rimase un attimo sorpresa da quei baci.
“Spero
passino preso queste due settimane, mi sento così attratta da te Jen” le
mordicchiò il labbro inferiore.
"Perché
io no?" sorrise "Ho dovuto stare buona e carina mentre andavi in giro
vestita da Evil... ora sai come ci si sente.."
“Da
quanto?” Le accarezzò il viso.
Sorrise
"Da un po’"
Bex
pubblicò la foto, sotto la didascalia diceva: “Quando le tue amiche ci mettono
millenni a mettersi insieme, ma quando lo fanno sono così carine”
Lana
sentì la notifica e prese il telefono mostrandolo a Jen anche “E’ terribile”
ridacchiò “Non mi sono mai accorta di nulla, e forse ti ho pure messa a
disagio”
"No
tranquilla" le accarezzò il volto, prese il telefono e lo mise sul tavolo
mentre conduceva l'altra di nuovo sul divano "Sai potremmo usare quell'ora
e mezza di libertà..."
“Per
far cosa?” Sorrise mentre le lasciava carta bianca.
"Beh...
o possiamo riposare... o possiamo esercitarci per quel bacio che hai promesso
ad Emma Swan... ma visto le occhiaie che hai sarebbe meglio riposare" le
sorrise sedendosi e facendola accomodare su di lei.
“Andare
a letto sarebbe troppo audace, Em-ma?” Sussultò sulle sue labbra
Ridacchiò
"Lana dai" le sorrise "La povera Emma avrebbe un infarto"
le accarezzò le spalle.
“Perché
Regina no?” Sorrise “Non approfitterò di te dai!”
Jen
scosse la testa sorridendo, le venne un’idea si alzò poi prese l'altra in
braccio e si avviò verso la camera "Non credo, Regina si è sempre
divertita a mettere in difficoltà Emma"
“Dai
mettimi giù” rise.
"Va
bene" e la lasciò sul letto ridendo.
“Idiota”
la tirò su di lei, sorrise rotolandosi in modo che l'altra fosse sopra.
“Ti
amo” sorrise guardandola dall’altra “Dormiamo, non so che tipo di orari avrà la
nostra piccola” sorrise sdraiandosi al suo fianco.
Alzò
le sopracciglia stupita a "nostra". Poi sorrise e accolse la testa
dell’altra sul petto.
“Buonanotte
tesoro” si strinse a lei e sospirò rilassandosi.
Le
baciò la tempia e si rilassò. La signora Azzara, le trovò ancora così quando
tornò un’ora dopo e la piccola che ancora dormiva pacificamente nella culla ai
piedi del letto.
Non è bellissimo questo quadretto?
Per curiosità:
quando abbiamo scritto questo capitolo, qualche giorno dopo le due
Morrilla hanno postato su IG qualcosa con la parola Joy, quindi era
destino XD
Al prossimo capitolo,
N&P
|
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Capitolo 7 *** Love ***
Love
7
“Piccolina
ma che c’è!?” Lana la cullava ma Joy continuava a strillare disperata. Prese il
cellulare e chiamò Jen “Rispondi per favore”
La
Morrison si buttò giù dal letto "Pronto?"
“Scusami
non vorrei disturbarti, ma Joy non smette di piangere non so come fare” disse
mentre continuava a cullare la piccola.
"Uh
* sbadiglio sonoro * arrivo subito" chiuse il telefono e si mise un paio
di pantaloni.
“Joy
arriva Jennifer okay, che c’è piccola della mamma?” Tentava in tutti i modi a
placare il suo pianto anche cantando.
La
bionda bussò alla porta dell’appartamento una ventina di minuti dopo.
“Ehi,
perdonami tanto” la guardò con la piccola poggiata sulla spalla.
"Tranquilla"
le sorrise, poi si voltò a prendere la bambina "Hey paperotta che
hai?" la prese in braccio coccolandola, la bimba appena la vide si calmò
ed iniziò a succhiarsi il pollice.
“Non
ci credo” Lana si voltò a guardarle “Non fare quella faccia Jen, è la fortuna
del principiante”
"Immagino"
sorrise canticchiando. Poi si ricordò e dette un bacio all'altra
"Ciao"
“Ciao
a te” si poggiò a lei “Avrei dovuto chiamarti prima, forse…”
"Tranquilla,
l'importante è che si sia calmata" le sorrise "Sei riuscita a
riposare oggi?"
“Uhm
a tratti, devo riprendere a studiare il copione e a rimettermi in forma”
"Beh,
per quel che mi riguarda anche così sei in forma" sorrise "Se vuoi ti
presento il mio personal... ti ucciderà ma sarai soddisfatta dei risultati"
“E
se chiedessi a una biondina dal corto capello?” Disse accarezzandole la
schiena.
Accarezzò
la testa di Lola che era venuta a farle le feste "Oh... non so quanto
potrei allenarti... credo che sarei troppo dolce e distratta"
“Non
voglio morire però, tu hai una costituzione diversa dalla mia”
Rise
"Si regolerà di conseguenza... oppure avrà un bell' occhio nero"
“Shh,
non fare la gelosa” sorrise e la baciò di nuovo “Dormivi?”
“Mi
ero appena messa sul materasso" sorrise "C'è una possibilità che
possiamo schiantarci sul tuo? Ora che la paperotta si è addormentata?"
“Si
c’è una vivida possibilità” disse accarezzando Lola mentre si rimetteva in
piedi.
"Bene"
sorrise mettendo la bimba su un braccio "Direi di coglierla"
Sorrise
guardandola e la tenne per mano, amava quel loro modo di stare insieme. Si
stese e chiese che le si sistemasse a fianco.
Posò
la bimba e lo fece, appena toccò il cuscino svenne dal sonno.
“Notte
amore mio”
***
Era
passato qualche mese dal parto e come promesso Jen l'avrebbe portata ad un
appuntamento.
Gin
stava aiutando Jen con i capelli che quella sera avevano deciso di fare i matti
“Ma che hai combinato?” Chiese la moretta.
"Ma
non lo so, stanno dritti senza il mio consenso!!" sbuffò.
“E
se li rilavassi?” Chiede Gin.
"Ma
così faccio tardi!!!"
“E
se li lasciassi così? Qualche boccolo distratto fa aggressive”
"Uh...
non sembro uno spaventapasseri?"
“Ma
no tesoro”
"Speriamo..."
sbuffò.
“Dai
su” disse Gin.
"Spero
che vada tutto bene" sospirò nervosa.
“Adorerà
la scelta, e poi non le stai per chiederle di sposarla”
"Oddio
no no no. Credo che ne abbiamo abbastanza di ex mariti tra entrambe per non
voler affrettare o affrontare nulla di ciò"
“Scherzavo
rilassati” ridacchiò Gin “Forza vai”
/
Bex
guardava Lana che si preparava "Allora? Come ti senti chica?"
“Uno
schifo, abbiamo discusso ultimamente” sbuffò “Secondo me mi molla stasera, e ha
ragione”
"Oh...
e come mai?" la guardò la rossa.
“Sono
un po’ stressata tutto qui, e lei è sempre così adorabile”
"AWWWWWWW!!!!
Perché stressata? " la guardò.
“Smettila
Bex, pensi sempre a male” sbuffò.
“Certo!
Come no.." rise
“Non
penso solo a quello idiota” le tirò un fermaglio.
La
rossa rise "Ma non puoi negare che vuoi saltarle addosso!"
“Dici
che sono così disperata?”
"No
sei solo una donna con una normale libido repressa per sette anni" rise.
“Sei
terribile” mandò gli occhi al cielo.
"Ma
mi vuoi bene per questo!"
“Dai
tra poco sarà qui” guardò ancora la piccola addormentata, come stava crescendo
la tenera Joy.
"Sta
tranquilla sarà con me" le sorrise.
Jennifer
si dette un’ultima aggiustata poi uscì. Arrivò all’appartamento dell’altra e
suonò.
“Eccola”
si sistemò la gonna e andò ad aprire -Jen Dio così mi ammazzi- “Buonasera”
"Oh...
buonasera" sorrise incantata.
Dietro
Bex cercava di non ridere rumorosamente.
“Vuoi
salutare Joy?” La guardò dolcemente.
Annuì
non fidandosi della sua voce. Sorrise e vide la rossa con in braccio la bimba.
"Bex.
Paperotta!"
La
bimba sbracciò un po’.
“Le
sei mancata” sorrise Lana richiudendo la porta.
"Anche
lei a me" stringendosela al petto.
Bex
zitta, zitta si allontanò e scattò una foto del quadretto.
“Joy
sa già che io e te andremo al nostro appuntamento speciale” sorrise
accarezzandole le guance rosse “Fai la brava con la zia Bex, vero?”
La
bimba non sembrava proprio soddisfatta di essere rimessa tra le braccia della
rossa ma non pianse. La bionda le sorrise e salutò entrambe per poi prendere e
portare via la mora.
“Jen?”
La guardò mentre guidava “Scusami per queste ultime settimane”
Le
prese la mano "Tranquilla. So che eri un po’ stressata da tutto"
sorrise.
“Sono
stata pessima però”
"Non
te ne faccio una colpa" le baciò la mano "Solo se mi prometti che mi
lascerai aiutare"
“Tu
lo fai tutti i giorni e sei meravigliosa” disse guardandosi intorno “Siamo sul
set?”
"Si"
sorrise e la fece scendere "Ho chiesto qualche favore"
“Spero
non ti sia messa nei guai”
"No
... basta non fare casino" sorrise.
“Allora
ti seguo, Swan” ridacchiò.
Rise
e le portò da Granny. C'era una tavola apparecchiata ed un cestino da pic-nic.
“È
bellissimo tesoro” le posò un tenero bacio sulle labbra.
Sorrise. Le scostò la sedia e preparò i piatti.
“C’è
un profumo delizioso”
"Grazie.
Ci ho lavorato un po’”
“Hai
preparato tu?” Chiese.
Annuì
sorridendo.
“Che
hai?” Allungò la mano sul tavolo “Jen è bellissimo, mi piace molto”
La
bionda le baciò la mano "Sono contenta"
“Anche
io tesoro” le sorrise.
“Cosa
c’è di buono chef?”
"Un’insalata
con straccetti di pollo. Patate al forno e sidro analcolico visto che ancora
allatti" sorrise.
“Adoro
gli straccetti di pollo e adoro te”
Arrossì
un po’. Iniziarono a mangiare e la guardava di tanto in tanto, era nervosa, ma
non ne capiva il motivo.
"Che
c'è?" Le chiese mentre interrompeva il flusso di pensieri.
“Sei
nervosa, non ti vedevo così da un po’”la guardò dolcemente “Parlami Jen”
"Uh...
è che non voglio rovinare nulla" sorrise.
“Allora
rilassati” sorrise scostando la sedia e prendendola per mano “Ho visto che c’è
un caddy qui fuori facciamo un giro?”
"Perché
no. Guido io?"
“Va
bene” sorrise accarezzandole la nuca, doveva necessariamente baciarla.
Jen
si chinò lentamente e le dette un piccolo bacio.
“Grazie
per la cena”
"Grazie
per aver accettato" sorrise poi si scostò per farla salire "Allora
dove vogliamo andare?"
“Giriamo
un po’ e poi se si può andrei a casa Mills che dici?” Le accarezzò la nuca e la
guardò teneramente.
"Sicuro"
e mise in moto. Girarono per il set poi si fermarono davanti alla villa. Jen
sorrise.
“Il
loro primo incontro” ridacchiò Lana “Secondo te prenderanno in considerazione
la tua idea?”
"Non
lo so. Mi ripetono da anni che è uno show per le famiglie... chissà.... magari
gli piacerà far soffrire un altro po’ Emma" ridacchiò. Poi la guardò
"Più che altro ho visto il tuo set in consumistica... giacche di pelle
eh"
“Oh,
sta zitta, Roni è esattamente un po’ come Emma e sai? Non mi dispiace”
Scese
dal caddy e percorse il viale “Hai ragione tu, è uno show per famiglie, ma ci
sono famiglie come la nostra, che magari non vedono l’ora di guardare un
qualcosa che le rappresenti...” sospirò “Ma quei due sono dei testoni e
lasceranno tutto irrisolto...” aprì inconsciamente la porta “Entri con me?”
Sorrise senza malizia.
Sorrise
e la seguì "Credo che non la vedremo più villa Mills da quanto ho
capito"
“Appunto
vieni con me” sorrise trascinandola dentro e chiudendo la porta alle sue
spalle. Poi attirò l’altra per un bacio lento, mentre si reggeva ai suoi
fianchi avvolti in quel pantalone a vita alta.
Rispose
al bacio accarezzandola da sopra quel bellissimo vestito "Qualche idea in
particolare?"
“Voglio
fare l’amore con te” disse guardandola intensamente, mordicchiandosi il labbro.
"Sicura?"
Sorrise.
“Si
amore, lo sono” le accarezzò il viso.
“…vuoi
andare di sopra?" La strinse un po’ a sé.
Annuì
per non tradirsi.
Andarono
di sopra nella camera da letto. C'era ancora il grande letto matrimoniale
"Sai non sono mai stata qui" sorrise.
“Oh
beh lo so, ed è un vero peccato, sai” le sfilò lo spolverino dalle spalle “Se
Emma e Regina fossero finite prima a letto, io mi sarei accorta di tutto prima”
"Forse
sì, forse no.... abbiamo solo due ore..." sorrise mentre le appoggiava con
decisione le mani sui fianchi e la baciava con passione.
Lana
schiuse le labbra assaporando la sua lingua “Odio le ore contate, ma me le farò
bastare”
"Bene" le fece andare verso il letto "Sei bellissima con questo
vestito"
“Grazie”
sorrise timidamente.
Scese
al collo ed iniziò a baciare la spalla mentre faceva cadere la spallina.
Lana
si resse a lei, per non perdere subito la ragione, Jen era così delicata e
timorosa a tratti.
Passò
delicatamente anche all’altra. Poi si allontanò e si levò il suo top.
Lana
la guardò mentre cercava le sue mani, i suoi occhi e le sue labbra.
La
tirò di nuovo verso di sé mentre la baciava ancora e ancora, accarezzandola e
facendole scivolare via il vestito.
Lana
rabbrividì all’assenza del vestito e si immerse in quel bacio appassionato,
tanto da toglierle il fiato.
Jen
sospirò tremante poi si allontanò un’altra volta per slacciarsi i pantaloni
"Sei stupenda"
“Sei
bellissima anche tu” Sorrise ai suoi sospiri.
“Sei
di parte”
La
portò a stendersi sul letto lentamente mentre la baciava.
Lana
sfilò le scarpe rosse e si lasciò sovrastare da Jen. Era tutto così diverso...
La
guardò intensamente "Tutto ok?"
Annuì
per non tradire e far trasparire la sua eccitazione.
Sapeva, fosse la prima volta con una donna per l’altra, perciò prese le cose con
calma. Iniziò a baciarle la clavicola per poi scendere lentamente ai seni.
Lana
era certa che Jen ci sapesse fare, e si affidò a lei ciecamente.
Lentamente
e languidamente iniziò a stuzzicare quei globi formosi che erano stati per un
po’ nelle sue fantasie. Ma sempre delicatamente sapendo quanto l’altra fosse
sensibile.
“Jen”
la mora ansimò, la stava facendo impazzire, il modo in cui la sfiorava, la
dedizione delle sue mani e delle sue labbra.
"Si
tesoro?" Sussurrò sul capezzolo oramai turgido ed eretto.
Lana
sentì una sensazione che aveva forse dimenticato farsi strada nel basso ventre,
mai prima di allora si era eccitata così e per poco più di qualche bacio “Guardami”
sorrise mordicchiandosi il labbro.
Le
sorrise guardando intensamente quelle due sfere nocciola.
Non
si sarebbe mai aspettata, dalla prima volta in cui aveva visto quella bionda
aitante entrare in quella stanza, che la stessa donna fosse tale a come la
conosceva adesso. Affettuosa, amorevole con la sua piccola, anche se alla fine,
sempre se avesse voluto sarebbe stata la
loro bambina. C’era stata in ogni momento e lei sciocca non aveva capito
che quello era amore, un amore incondizionato e non corrisposto inizialmente.
"Vuoi
che vada avanti?" Sorrise.
“Si
amore mio” le sorrise e accarezzò la nuca.
Una
volta dichiarati soddisfatta per il momento dei seni. Scivolò giù verso il
ventre baciando smagliature e altre piccole imperfezioni.
Sorrise
immergendo le dita tra i suoi capelli biondi “Davvero dovrai farli rossi?”
"Già...
magari ti piaceranno di più" sorrise. Poi scese ma andò a baciare la gamba
e l’interno coscia.
Lana
rabbrividì seguendola con lo sguardo “Mi farai impazzire”
"E
tu me" sorrise.
“Mi
dispiace per tutte le volte che ho fatto qualcosa di avventato”
"Tranquilla" sorrise e le baciò la coscia.
“Sono
così dispiaciuta, davvero” la guardò dolcemente.
La
bionda si rialzò ed andò a baciarla "Ne parleremo un’altra volta"
sorrise.
“Sappi
che ti amo però, adesso lo so e sono certa dei miei sentimenti”
"Buono
a sapersi" la baciò ancora.
"Adesso
non ti interrompo più" ridacchiò la mora guardandola.
Sorrise
e scese di nuovo "Vuoi che continui?"
“Si”
sorrise timidamente.
Con
deliberata lentezza si portò davanti al sesso dell’altra. Iniziò baciando
lentamente quelle labbra.
Lana
di mordicchiò il labbro e inarcò la schiena.
Jen
sorrise e continuò a far l’amore con quelle labbra per poi iniziare a esplorare
con la lingua. La donna sotto di lei si morse il labbro e gemette
incontrollata. Circuì il clitoride e poi passò direttamente alla fessura
bagnata.
Lana
cercò una mano di Jen mentre l’altra stringeva le lenzuola.
Le
strinse la mano ed iniziò ad entrare lentamente mentre continuava ad
assaggiarle.
“Amore
mio” era completamente in balia di quella bocca che le donava piacere, si
eccitava in continuazione, mentre si perdeva a guardare l’altra. La quale mise
una mano sotto le natiche dell’altra portandola più verso di sé. Voleva
spingerla al limite e farla venire molte volte in quel poco tempo.
Lana
sentiva tutte quelle sensazioni davvero intensamente.
Strinse
una di quelle natiche lisce e sode. Cambiò i movimenti della lingua.
“Oh
cavolo” la mora inarcò la schiena e sussultando si lasciò andare a Jen.
Si
staccò. Sapeva che era passato un po’ dal parto, ma che era ancora parecchio
sensibile.
“Tutto
okay?” Le chiese riportandola su.
"Magnificamente.
Tu?"
“Ho
ancora le gambe che mi tremano” sorrise arrossendo, per fortuna la camera era
in penombra “Sapevo ci fosse qualcosa in te...nel senso non ci avevo mai fatto
caso, ma dovevo intuirlo che ti piacessi” disse mettendosi cavalcioni su di
lei.
“E
a chi non piaci?" Sorrise.
Lana
portò le mani di Jen intorno alla sua testa e si chinò a baciarla.
Rispose
al bacio lentamente lasciando l’altra andare a suo ritmo.
“Se
faccio qualcosa di sbagliato me lo dici amore” disse impacciata.
"Tranquilla
fa quello che senti" sorrise.
Lana
la guardò e portò timidamente le mani dietro alla chiusura del reggiseno aprendolo molto lentamente.
"Tesoro....
fa come se fossi tu... come giochi con te stessa ..." la guardò
accarezzandole le braccia.
“Sei
terribile Morrison lo sai?” Sorrise guardandola intensamente.
“Dici?"
Sogghignò.
“Quindi
vuoi che lo faccia come se fossi io eh” le accarezzò gli addominali.
"Così
non sei in territorio inesplorato" sorrise.
“Ah
sì Jennifer” disse con voce bassa, oltrepassando gli slip.
La
bionda sussultò.
“Sei
bollente amore, oddio” si morse il labbro.
"Secondo
te perché?" Deglutì pesantemente.
“Perché
amore?” Lana iniziò a muovere un dito in circolo sul clitoride.
“Ca…"
la strinse a sé portando le labbra a scontrarsi con le sue.
“Rilassati
tesoro” iniziò a scendere con lo stesso dito e portando il pollice lì.
Sospirò
- Rilassarmi ... Ceeertooo -
Lana
continuò lentamente.
Jen
le morse il labbro inferiore trattenendo un gemito.
“Oh
Amore” sorrise guardandola e leccandole le labbra.
"Mi
piaci quando lo pronunci... sai che quando dormi parli in spagnolo ogni
tanto?"
“Oh
mi chica, lo siento” sorrise aggiungendo un secondo dito “Oh...”
Sentirla
parlare così la mando quasi in overdrive. Deglutì "Sei perfetta"
“Mi
amor déjate llevar ... ven por mi” sussurrò sulle sue labbra.
Si
lasciò andare alle cure amorevoli dell’altra. Quando si riprese "Sicura
che fosse la prima volta con una donna?" Sorrise.
“Dubiti
di me?” La guardò e sorrise riempiendola di baci.
"No
no" sorrise rispondendo per quanto poteva.
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Capitolo 8 *** Am.. ***
Am...
8
“Ho
un po’ timore quest’anno per questo Comic Con” disse Lana sistemandosi la collana
sulla scollatura del tailleur rosso.
Jen
le sorrise "Come mai?" Si sistemò la giacca e il vestito.
“Paparazzi,
articoli, l’unica cosa che mi fa sorridere è pensare ai fan”
"E
tua madre che ci manda le foto di Joy" sorrise poi le andò a massaggiare
le spalle tese "Tranquilla ok? C'è sempre no comment"
“Non
voglio il no comment, non mi vergogno di amarti” sorrise.
La
baciò attenta a non rovinarle il rossetto "Anche io. Ma se vuoi una via di
fuga..."
“Io
avrei un’altra via di uscita” disse baciandola intensamente “Questo rossetto
non va via amore” le sfiorò il sedere “Que lindo culo”
"Oh
se continui così dopo ti farò urlare in spagnolo" le sorrise.
“Non
vedo loro mi amor”
Bussarono
alla porta "Dai è ora" sorrise.
Lana
la prese per mano, non le importava che fosse passato poco dal suo divorzio,
poco dalla nascita di Joy, ma era certa dell’amore per Jen. Più passavano i
mesi e più si innamorava di lei e non le era mai successo prima.
Sorrise.
Appena uscirono dall’albergo, i fotografi erano pronti ed alcuni fan le
fermarono. Lana sorrise come sempre.
Le
fecero arrivare alla struttura.
“Stai
bene” sorrise prima dell’entrata alla convention. Jen sorrise poi si sbracciò
verso una donna bionda "Guarda c'è la Jodie Whittaker, dai andiamo a farci
una foto così Jared è contento"
“Oddio
sarà gelosissimo”
Sorrise
e si incontrarono con la donna e si presentarono.
“È
un vero piacere” disse timidamente la latina.
L’inglese
sorrise "Piacere mio"
Fecero
qualche foto poi ognuna si diresse al proprio panel.
“Oh
scusami potresti fare un autografo per nostro figlio” ridacchiò “Filmico”
chiarì Lana.
Sorrise
e ridacchiò "Henry Mills eh?" disse con il noto rotolo d’accento
inglese.
“Jared”
sorrise Lana guardandola.
La
bionda firmò e le salutò quando la sua compation la chiamò.
Jen
sorrise e portò via Lana verso il loro panel. Si fermarono con alcuni fan
urlanti.
“Calma
calma” sorrise guardando Jennifer. Fecero qualche foto. Poi vennero portate via
e si ricongiunsero agli altri aspettando di salire sul palco.
“Nervosa?”
Le chiese Lana mentre cercava di starle meno appiccicata senza successo.
Le
prese la mano mentre salutavano Gin e Josh. “No tu?" Sorrise.
“No
perché ci sei tu” Chiamarono Adam. Poi Bob. Poi Lana. Jen le sorrise "Vai
amore"
Lana
entrò salutando. I fan urlavano applaudendo di gioia. Venne chiamata Jen
sorridendo salì e salutò tutti. Poi arrivarono Josh e Gin tenendosi per mano. E
pian piano entrano anche gli altri.
Le
due donne come le ultime volte, sedevano una accanto all’altra. Parlarono un
po’ delle stagioni. Poi arrivò il momento delle domande.
“Pronta?”
Ridacchiò Lana porgendosi all’orecchio di Jen.
Sorrise
e annuì.
Una
ragazza si alzò "Possiamo chiedere della SwanQueen se c'è qualche speranza per
la prossima stagione?"
Lana
prese la mano di Jen e sperò rispondessero gli autori.
Adam
si schiarì la gola "Stiamo valutando molte strade da far prendere ai
personaggi" Qualche altra domanda verso Bob ed Emilie.
Poi
arrivò un’altra ragazza "Lana... Jen... sono vere le voci sulla vostra
relazione?" Chiese titubante.
Jen
sorrise alla latina.
“Sono
vere...” iniziò Lana e sorrise.
"Molto
vere" sorrise la bionda.
La
ragazza emise uno strillo di gioia insieme a molte altre nella platea. La
bionda posò un braccio sulla sedia dell’altra "Beh, l’hanno presa
bene" Ridacchiò.
Lana
sorrise alle urla “Si l’hanno presa bene”
Gli
animi si calmarono un po’ ed arrivò l’amica della ragazza "Intanto
congratulazioni vivissime e parlo a nome di gran parte di noi. Cosa ne pensate
della SwanQueen?"
“Vuoi
rispondere tu, tesoro?” disse Lana.
Ci
fu un "Awwwww" generale capitanato da Bex e Gin.
Lana
scosse la testa divertita e sorrise alla bionda.
Jen
arrossì un po’ "Beh, Emma e Regina... che posso dire... sono molto
complementari ed hanno una grande chimica ... diciamo che sarebbero una bella
famiglia. Lo sono anche adesso ma insomma .... avete capito no?"
Ridacchiò.
“Jen
ha una sua idea delle due e a me non dispiace per niente” fece un occhiolino.
Si
schiarì la gola.
Bex
rise "Dai ammettilo Morrison le trovi sexy. E non vedi l’ora di baciare
Lana vestita da Evil"
"BEX!"
la riprese Jen.
“Becca”
Lana la guardò male. Molti in platea risero. Adam voleva mettersi le mani nei
capelli.
Saltò
su una ragazza "E i Captain Swan?!?"
Jen
scrollò le spalle "Sono carini... e sono buoni amici ... ma seriamente
Lana è molto meglio di Colin vestita di pelle"
Colin
rise.
“Oddio
ragazzi” ridacchiò Lana.
Jen
le baciò la guancia. Ci furono altre domande. Lana stava adorando quel momento,
era un altro panel che avrebbe portato nel cuore.
***
Era
ottobre, non faceva tanto freddo perciò Jen aveva solo un paio di jeans e una
maglietta. Mentre a piedi nudi per la nursery giocava con Joy. Le riprese erano
iniziate, ma oggi era un suo giorno libero e voleva passarlo con la paperotta.
La piccola gorgogliava guardandola e sorrideva. La bionda era stesa a terra a
pancia in su. La prese tra le braccia e la sollevò facendo il rumore di un
aeroplano.
"Uuuuh
stiamo volando"
“Uhhh”
sorrise la piccola.
Continuava
a farle fare dei rimbalzi e dei movimenti. La scosse leggermente simulando una
turbolenza.
La
piccola ridacchiò stringendo le manine sulle mani dell’altra. Continuò così per
un po’ finché non vide l’ora "Vogliamo fare la pappa?"
“App”
sorrise.
"Esatto.
Pappa" sorrise alzandosi e mettendosela su un fianco. Le grattugiò una
mela e le fece fare merenda.
Joy
apriva la boccuccia attendendo il cucchiaino.
Jen
sorrise e le baciò la testa "Ti piace eh?"
“Am”
la guardò sorridendo con i suoi occhioni nocciola.
La
bionda fece una faccia stupita. Mentre il cucchiaino rimaneva a metà. La
piccola portò la manina su quella della donna, che si riprese dicendosi che non
era nulla. Le sorrise e la continuò ad imboccare.
“Si
può?” Lana entrò e la guardò “Ehi guarda chi c’è” sorrise alla piccola
avvicinandosi buffamente.
Jen
le sorrise "Guarda paperotta c'è la mamma" e l’aiuto a gattonare fino
alla mora.
La
latina la sollevò “Ciao piccola mia” sorrise guardando Jen mimandole un grazie
“Hai fatto la brava con la mia ragazza?”
La
bimba si accoccolò alla mora sorridendo e gorgogliando.
Jen
sorrise "Certo sono una brava bimba io"
“Am”
ripete la bimba muovendo la manina verso la bionda.
Jen
la guardò di nuovo stupita. Non sapeva come avrebbe reagito l’altra, non voleva
rubarle l’affetto della bimba.
“Amore?
Si è il mio amore Jen” sorrise baciandola le guanciotte.
La
bionda sorrise si avvicinò baciando la mora sulla tempia "Ciao"
Lana
si sporse a baciarla sulle labbra “Ti ha chiamato mamma sappilo” sorrise
timidamente per vedete anche la reazione dell’altra.
"Oh
non me lo ero immaginato allora... se vuoi che non lo faccia la
correggerò" la guardò esitante.
“Ha
chiamato anche me, così” sorrise portandole una mano sul viso “A te sta bene?”
"Finché
sta bene a te" sorrise "Voglio molto bene ed entrambe e se mi vuole
come seconda madre perché no?"
“Ehi
sei sua mamma, la coccoli da quando è nel mio grembo” sorrise poggiando la
fronte alla sua.
Sorrise
"E’ così dolce... come te"
“Grazie”
sorrise “Domani sei dei nostri vero?” La guardò “Mi sei mancata” la strinse più
a sé.
"Si,
si. Anche tu a me... ma avevo la paperotta qui" sorrise accarezzando la
testa della bimba.
Awww non è bellissima questa paperotta? Speriamo vi stia piacendo...alla settimana prossima N&P
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Capitolo 9 *** Fire ***
Fire
9
Lana
era impegnata in una lettura al pc, quando alzando lo sguardo sorrise
stupidamente vedendo Joy accoccolata ad una Lola distesa che godeva della
tenerezza della cucciola umana.
La
bimba sonnecchiava placidamente mentre il cane teneva d’occhio le vicinanze.
Lana
scattò una foto e la inviò alla sua ragazza.
“È
tenera vero?” accarezzò Lola sulla testa, e la cagnolina scodinzolò.
Joy
si girò aprendo gli occhietti verso la mamma.
“Oh
piccina ciao” sorrise accarezzandole il mento “Buongiorno mi amor” la baciò sul
nasino. La bimba ridacchiò.
“Vieni
qui” se la portò su un fianco “Facciamo la pappa? Si” La bimba gorgogliò “Come
è che ti chiama Jen? Paperotta?” La baciò sulla guancia.
La
bimba sbracciò verso la mora "Ama"
“Adesso
facciamo la pappa” disse portandole.
Jen
quel pomeriggio era sul set, dovevano fare una scena d’azione. Sentì il
telefono vibrare. Si distrasse e dette le spalle al jamboree infiammato.
Sorrise fece vedere la foto a Bex. Iniziarono a sentire una strana puzza di
bruciato poi la bionda sentì uno strano calore da dietro. Si girò
"Oddioo!" Si mise a correre per il set con le chiappe in fiamme.
“Jen
aspetta” Josh la rincorse avvolgendola sui fianchi con una coperta.Si fermò poi
vide la rossa piegata in due dalle risate, iniziò una caterva d’insulti. Mentre
il medico del set arrivava.
“E
questa latina, quante distrazioni” rise Bex “Sono certa che sarà felice di fare
l’infermiera con te” continuò a ridere.
Jen
brontolava mentre distesa su un tavolino il medico tagliava via i pantaloni e
controllava le scottature. Le disse che erano solo superficiali, un po’ di
crema idratante e degli impacchi e sarebbe stata apposto in una settimana.
“Bex
e piantala su” Colin a sua volta si tratteneva dal ridere.
“Siete
stronzi eh” disse Josh guardandoli.
Arrivò
Adam guardando la situazione e tentando di non ridere "Forse è meglio se
per oggi vai a casa"
“Si
sì, tanto ci sarà l’infermiera” disse Bex prendendo il telefono pronta a chiamare
la sua amica.
Jen
la guardò male "Non la chiamare ci vado da sola a casa" brontolò.
“Okay
okay” Bex si trattenne ancora dal ridere.
La
bionda chiamò un Uber e zoppicò verso l’uscita.
“Non
fare il santarellino Dallas, volevi ridere anche tu” disse Colin spintonandolo
affettuosamente.
“Allora
il lattuccio con i biscottini che ti piacciono tanto” disse Lana prendendo il
cucchiaio che cambiava colore a seconda della temperatura del cibo.
Jen
zoppicò poi bussò alla porta dell’appartamento della Parrilla.
“Uhm
chi viene a trovarci?” chiese la mora guardando la piccola Joy che sembrava
sprizzare gioia ogni qualvolta suonassero alla porta, certa già sarebbe
arrivata la sua ragazza.
"Hey..."
la bionda zoppicò dentro con addosso un paio di pantaloni di tela.
“Jenny
che cosa è successo?” le andò di fianco avvolgendole la vita con un braccio.
"Uhmm...
potrei essermi data fuoco alle chiappe" brontolò. Poi vide la bimba
"Paperottaa!!!"
Lana
si morse il labbro per non scoppiare a ridere “E come diamine hai fatto?”
“Am”
Joy batté felice le mani sul seggiolone.
"Mi
sono distratta guardando la foto della piccola..." accarezzò la testa
della bimba e le dette un bacio "Nulla di grave dovrei mettermi della
crema idratante e qualche impacco. Tra una settimana dovrei stare
meglio..."
“Oddio
perdonami” le accarezzò la schiena “E riesci da sola?” Okay un po’ la stava
punzecchiando, ma velatamente, c’era una minore nelle vicinanze.
"Tranquilla....
ehm, no... credo di aver bisogno della tua assistenza" brontolò un po’.
“Sarò
felice di dartela” sorrise maliziosa, arrossendo come un adolescente.
La
guardò e arrossì leggermente "Felice eh?"
“Beh
ho creato il danno, posso alleviarlo” voleva riempirla di baci.
“Va
bene... ma dopo che la paperotta ha mangiato"
“Am”
la piccola la guardò sapendo si rivolgesse a lei.
Dettero
da mangiare alla piccola. Poi si mise a giocherellare con in tappetino sonoro.
Jen
andò a stendersi sul letto.
“Tesoro
se ti faccio male dimmelo” poi sorniona disse “Giù i pantaloni”
"Quanto
ti piace dirmelo?" Ridacchiò e fece come detto per poi stendersi di nuovo.
“Se
usassi degli slip più coprenti non sarebbe successo”
"Ti
dispiacciono i miei slip ora?" Sorrise anche se sibilò leggermente quando
posò la crema gelida, per poi gemere leggermente di piacere mentre leniva il
bruciore.
“Oh
no che non mi dispiacciono” disse accarezzandole le natiche con le dita, lievi
movimenti circolari “Potevi farti male”
“Beh,
si avrei potuto ma non l’ho fatto" si rilassò sotto i tocchi dell’altra.
“Sai
Morrison, non è buono che tu sia mezza nuda davanti ai miei occhi”
"Perché?
Vorresti che lo fossi completamente?"
“Non
provocare Jennifer” sillabò il suo nome a voce bassa mentre si chinava a darle
un bacio sul collo.
"Amor
non stuzzicarmi. Sono un po’ invalidata oggi" rise.
“Oh
tu non saresti invalida neanche con una gamba rotta mi amor”
Jen
stava per risponderle quando una risatina venne dall’altra stanza. "A
cuccia cara. C'è un minore" sorrise.
“Ringrazia
che c’è nuestra hija di là” sorrise.
"Nostra?"
Si girò leggermente sorridendo.
“Si”
sorrise sedendosi al bordo del letto dandole le spalle “Sempre che tu voglia”
era sempre timorosa di quella questione.
Si
girò per quanto poteva e l’abbraccio "Certo che lo voglio!" le
sorrise "Se tu mi vuoi e le mi vuole, certo che lo voglio"
Lana
si crogiolò nell’abbraccio e la baciò dolcemente “Noi lo vogliamo” sorrise
accarezzandole il mento “Torniamo dalla paperotta?”
"Sicuro
" sorrise e si alzò lentamente.
“Stasera
facciamo gli impacchi” sorrise guardandola dolcemente.
***
Lana
era un po’ timorosa per le scene di quella mattina, ma la facevano anche
sorridere. Pensare alle reazioni che avrebbero avuto i fan della SwanQueen, le
riempiva il cuore di gioia.
Stagione
settima, episodio sei: "Sveglia"
Interno,
locale di Roni
Regina
si è appena risvegliata dalla maledizione, grazie ad una pozione della memoria,
che quella strega di Genoveffa le ha propinato, è rimasta sola nel locale,
quando sente la porta aprirsi, ed entrare quella che sa essere Emma, ma che ha
l'aria di non conoscerla, e quello fa ancora più male.
Jen
si era preparata. Appena dettero il ciak entrò nel locale guardandosi intorno.
Emma
o meglio Elise non era mai stata lì. Aveva avuto una specie d’istinto che
quella mattina l’aveva portata ad allungare la sua passeggiata prima di andare
in ufficio.
R:
"Posso esserle utile?" Regina la guardò, era molto presto, e dio
quando era strano vedere Emma lì e non poterle dire nulla.
E:
"Uh, sì. Posso ordinare una cioccolata calda d’asporto?" Sorrise alla
donna dietro il bancone. Notò lo sguardo "Tutto bene?"
R:
-Dio Emma- si morse il labbro inferiore e la guardò "Con cannella e
panna?" chiese, convinta avrebbe avuto una risposta positiva.
E:
"Uhm .... sì" la guardò un po’ allarmata "Come lo sa?"
R:
"Sono Roni, eh beh ho occhio per i clienti" sorrise -sei idiota
proprio, che speri di ottenere? -
E: "Oh..." sorrise "Anche se li
vede per la prima volta?"
R:
"Beh si" le preparò la cioccolata e gliela pose sul bancone
"Offre la casa" sorrise.
E:
"Sicura?" Sorrise "Non ti metterai nei guai con il capo?"
R:
“Oh sono io il capo, tesoro” sorrise “Buon lavoro”
E:
"Interessante " le sorrise "Grazie " ed uscì.
"Ee....
stop!" Disse il regista. Lana sorrise quando Jen rientrò e corse dietro il
bancone da lei per baciarla “Non è ancora tempo Elise” ridacchiò restando tra
le sue braccia.
"Si
si va bene. Ma sei troppo sexy così" sorrise.
“Lo
so amore” sorrise e la spinse via affettuosamente.
***
Lana
era intenta a cucinare, Jen era sotto la doccia, Lola e Joy erano in salotto.
La cagnolina fece un guaito e la mora si girò di scatto per capire il motivo e
vide la piccola in piedi sulle sue gambe cicciotte “Jen?” La chiamò a gran
voce.
La
bionda si precipitò solo con un asciugamano addosso "Oddio paperotta"
sorrise.
Joy
sgambettò per qualche centimetro e poi cadde sul sederino ammortizzato “Non è
nulla amore, vieni” Lana si era accovacciata a poca distanza dalla piccola
“Piano piano”
La
Morrison sorrise e fece un video mentre la piccola riprendeva il percorso verso
la mora. Lola le si era messa di fianco tipo corrimano.
“Brava
chica ci sei quasi, vieni” sorrise la madre con gli occhi colmi di emozione
“Presa, bravissima” sorrise andando vicino a Jen “Mamma mi hai visto?” Lana
guardò la sua ragazza.
"Si!
Ma quanto è brava questa paperotta!!" le baciò le guanciotte.
“Am”
si sbracciò per andare da lei.
La
prese in braccio ridendo "La mia bella paperotta! Ora cammini eh? Tra poco
inizi a correre eh?" La riempiva di baci.
“Shii”
si nascose nell’incavo del suo collo ridendo.
La
bionda ridacchiò e guardò l’altra sorridendo.
***
Stagione
settima, episodio dodici: “Gusti di quartiere”
Interno,
locale di Roni.
R:
"Sai che non mi hai ancora detto come ti chiami?" disse Regina alla
bionda aitante seduta nel suo locale.
E:
"Nemmeno tu se è per questo" rise "Elise comunque" e le
tese la mano in modo giocoso.
R:
“Oh ti sbagli, io ti ho detto che mi chiamo Roni”
E:
"Forse volevo solo sentirtelo ripetere" sorrise.
Era
dannatamente assurdo come Regina sentisse un certo trasporto per quella donna,
la madre di suo figlio, conteso per anni, fino a capire che erano entrambe le
sue mamme e adesso lui non sapeva nulla.
R:
“Sei terribile” -sì come Emma-
E:
"Dici? Ma credo che non ti dispiaccia" - questa donna la intrigava,
anche se aveva la sensazione di averla già vista... era come sintonizzare una
vecchia TV non aveva l’immagine chiara.
R:
“Qualcosa non va? Ho dimenticato la cannella?”
E:
"No. No tranquilla" le sorrise "Sei un mistero per me Roni... un
bellissimo e intrigante mistero" prese un altro sorso.
-Oddio-
Regina arrossì guardandola e si sedette davanti a lei “Raccontami di te”
E:
"Cosa vuoi che dica?" Sorrise "Se ho un lavoro stabile o se sono
single?" Ridacchiò.
R:
-Dannazione che sto facendo? - “Quello che
vuoi. Cioè puoi parlarmi di quel che vuoi.
E:
"Bene. Sono single da un po’" sorrise "E lavoro nell’ufficio
della procura generale di Seattle" si mantenne sul vago.
R:
“Oh deve essere un lavoro impegnativo”
E:
"Beh, si. Ma ho un’ottima cioccolata che mi aiuta ad affrontare il tutto"
sorrise.
R:
-Perché? Giuro che strangolerò Genoveffa la prossima volta che la vedo- però la
faceva sorridere il fatto che a Emma/Elise ci stesse provando con lei. Era
sempre stata aperta come donna alle esperienze...si poteva dire.
E:
"Tutto ok? Sembra che tu voglia uccidere qualcuno?"
R:
“Cosa oh no no, tranquilla è che mi sono ricordata di una cosa”
E:
"Poveraccio" ridacchiò guardo l’orologio "Beh, credo di dover
andare"
R:
“Il procuratore?” Chiese guardandola, le mancava Emma, chissà perché poi...
E:
"Beh, visto che sono io si" sorrise brillantemente e si alzò.
R:
-Che cosa è successo ad Emma? –
E:
La guardò "Di nuovo quello sguardo Roni" sorrise "Mi intrighi
abbastanza da prometterti che scoprirò cos'è"
R:
“Credimi non vuoi” la guardò.
E:
"Dici? Non mi spavento facilmente" sorrise.
R:
“Em...Elise, non cacciarti nei guai per me non ne vale la pena” disse
allontanandosi.
E:
"Oh Roni è il procuratore che sceglie i casi non il contrario"
sorrise.
Regina
ormai si era allontanata ricacciando indietro tutto, troppo doloroso.
Elise
uscì sorridendo "Ci vediamo domani"
Come direbbe Nihal: "Stiamo a fa Inception!" ma ci piace! Fate sapere cosa ne pensate!
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Capitolo 10 *** Are you Henry Mills? ***
Are you Henry Mills?
10
“Dai
mancano cinque minuti” disse Josh invitando tutti a spostarsi nel salotto di
casa Dallas. I piccoli erano sul
tappetone, c’erano Oliver, Hugo e la piccola Joy distesi a pancia in giù a
guardare lo schermo.
Jen
si mise seduta vicino a Lana sorridendo "Pronti?"
“Io
si, sperando tu non svenga” ridacchiò ricordandosi della gonna che indossava
nel primo episodio.
"Tu
ci speri eh" sorrise.
"Vedremo
tesoro mio" sorrise intrecciando le sue dita a quelle di Jennifer.
La
bionda sgranò leggermente gli occhi "Dov’ero mentre andavi in giro
così?"
"Penso
che stessi tubando con nostra figlia" ridacchiò guardandola.
Rise
poi guardò la figlia che indicava la TV "Ama"
“Si
amore sono io” sorrise “Che c’è faccia furbetta?”
La
bimba guardava tra la TV e la madre non capendo perché ne vedesse due.
“Vieni
amore che c’è?” Allargò le braccia.
La
bimba zampettò incerta continuando a guardare la tv.
“Oddio
come glielo spieghiamo questo?” Disse Lana guardando prima Jen e poi Josh e
Gin.
"Lo
capirà col tempo" sorrise l’uomo. La bionda la prese in braccio e la posò
sulle gambe dell’altra.
“Am”
indicò la tv “Uu?”
"Si
paperotta è la mamma" sorrise Jen.
"Sono
bella vero?" ridacchiò Lana durante la pubblicità e poi Joy andò
gattonando verso Jared che era seduto accanto a lei sul divano.
Il
ragazzo la prese sorridendo.
"Si"
rispose la bionda.
***
Stagione
settima, episodio venti "Sei Henry Mills?"
Esterno,
locale di Roni.
R:
"Devi smetterla Elise, è inutile" Regina sbuffò erano trascorsi
alcuni mesi da quando Emma/Elise, era tornata nella sua vita e non riusciva a
capire quello che stava succedendo con lei.
Elise
era appoggiata al muro di fianco a lei "Di fare cosa esattamente?"
R:
“Ti starmi sempre dietro” la guardò -Sei una fottuta spina nel fianco Emma
Swan-
E:
"Ti da così fastidio?" Inclinò la testa guardandola intensamente.
R:
"Si mi dà fastidio, perché ... perchè c'era un'altra persona che faceva la
stessa identica cosa, anni fa..." Sospirò -Ma tranquilla Gina, dille
tutto-
Elise
strinse gli occhi e la scrutò "Non mi stai dicendo la verità... sento di
averti già conosciuta... ogni volta che parliamo hai questa strana
espressione... ti vedo e manca qualcosa... alla mia stessa vita manca
qualcosa... e credo che tu in qualche modo ne sia coinvolta... non so in che
modo..." parlando si era avvicinata lentamente tenendo i loro occhi
incatenati.
R:
-No... sempre indagatrice, dannazione!- “Stai dicendo delle complete assurdità
Em...Elise” la guardò sapeva che quel iniziale aveva insospettito l’altra dal
principio “Non ci siamo mai viste prima” strinse i pugni sul barile di birra
vuoto.
Era
vicinissima "Perché non credo ad una sola parola di quello che dici?"
Il
cuore di Regina fece una capriola nel petto e la guardò “Stai giocando con il
fuoco Elise” disse fissandola.
E:
"Bene è la cosa più onesta che mi hai detto fino ad ora Roni..."
R:
“Che vuoi dire? Cosa vuoi da me Elise? Portarmi dal procuratore? Ti assicuro
che è tutto in regola qui” .
E:
"Io sono il procuratore Roni. E no, non voglio.... credo che sia qualcosa
di personale ... qualcosa che ho davanti agli occhi e non vedo"
R:
"Ti ripeto, non ti conosco Elise”
E:
"Perché ogni volta che lo dici esiti? Perché non ricordo bene il mio
passato fino a che non ti ho vista?"
R:
“Cosa ti avrebbe fatto ricordare l’avermi incontrata? Sentiamo” poteva solo
essere un altro giochetto della maledizione, non poteva essere diversamente,
Emma era sposata...
E:
"Non lo so. Sei un’immagine sfocata nel retro della mia mente... e ho
anche un’altra domanda perché nonostante siamo attratte l’una dall’altra tu
scappi sempre? Mi dai segnali contrastanti. Prima quasi flirti, poi assumi
quell’espressione omicida e te ne vai..." L’aveva presa per le spalle.
R:
“Tu sei sposata e sei tu quella a flirtare con me. Ho anch’io le mie fonti...”
sbuffò, cercando di farsi mollare.
E:
"Cosa? Io non sono sposata" la guardò malamente.
R:
“Vuoi la verità? È questa”
E:
"E quando mi sarei sposata visto che tra la scuola di legge e il
praticantato non ho avuto vita sociale?" Le ringhiò guardandola negli
occhi. Perché sembrava, dicesse la verità.
R:
“Perché tu non sei chi credi di essere, come io non sono Roni, ma Regina”
l’avrebbe scambiata per pazza, tanto meglio, almeno l’avrebbe tenuta lontana da
lei e al sicuro.
Il
nome le sembrava familiare. Ma non era incline a farglielo sapere "Che
stai dicendo?"
R:
“Sto dicendo la verità, era quello che volevi sentirti dire. Ricordi Henry,
quel ragazzo di qualche sera fa? È nostro figlio, tu sei la madre biologica e
io l’ho adottato quando tu lo hai abbandonato anni e anni fa” disse
allontanandosi bruscamente da lei.
Elise
scosse la testa le sembrava terribilmente familiare. Ma non tornavano i conti.
Voleva la verità sembrava una buona pista per quanto strampalata "E di
grazia quell’uomo ha trenta anni, io anche, tu non sembri sopra i
trentacinque/quaranta. Come sarebbe possibile?"
R:
“È complicato non capiresti Emma” Dannazione le era uscito senza remore.
E:
"Chi è Emma? Non è la prima volta che ti sbagli" la guardò
intensamente voleva sentire il suo lato per quanto delirante. Si avvicinò di
nuovo "Provaci" Non lo sapeva ma aveva la stessa espressione che
aveva avuto Emma Swan tutti quegli anni fa quando aveva tagliato l’albero di
Regina.
R:
"Cosa vuoi?" Elise era esasperante quanto Emma, incredibile.
E:
"O vorrei tante cose Roni o Regina. E vorrei farti tante cose te lo
assicuro. Ma quello che voglio ora ...Prova a dirmi questa verità
complicata..." era di nuovo vicina.
R:
“Non posso” la guardò terrorizzata a quella vicinanza.
E:
"Perché?" Era talmente vicina che l’altra poté sentire il calore del
suo respiro.
R:
“Perché è sbagliato”
E:
"Cosa è sbagliato?" Era esasperata e avanzò facendo finire l’altra
contro il muro.
R:
“Emma per favore” abbassò lo sguardo verso i suoi stivali.
E:
"Ancora..." la osservò.
R:
“È il tuo nome, mi dispiace” osservò i suoi occhi verdi, non pensava sarebbero
arrivate a quel punto, chissà di chi si era innamorata.
Scosse
la testa "No è Elise" la guardò "Perché dovrebbe
dispiacerti?"
R:
“Okay allora Elise perché ti piaccio?” Disse guardandola ancora.
La
bionda la guardò "C'è qualcosa quasi di magico intorno a te. Un campo
magnetico che mi attira... le tue battute... le tue risate ... la tua
intelligenza ... il tuo corpo..." le sfiorò il mento. Anche se era una
situazione assurda aveva deciso di essere onesta.
R:
“E ti sei innamorata di me? Perché...”
Sospirò “Perché a me è
successo…”
E:
"Perché? Non c'è mai un perché quando ci si innamora... io mi sono
innamorata di te e basta.... avrei provato a nasconderlo ma il colore delle mie
guance mi ha tradito"
R:
“E perché non me lo hai detto prima?” La guardò.
E:
"Come ho detto prima mi dai messaggi contrastanti... come ora..."
R:
“Perché? Cosa ho fatto?” La guardò intensamente.
E:
"Ti scansi, mi dici cose che non capisco... poi mi guardi come ora... mi
dici che sei innamorata ..."
R:
“Perché questa è solo un’illusione Elise”
E:
"Perché?... Anzi sai cosa... se pensi che sia solo un’illusione... ti
chiedo solo una cosa... poi prometto che non farò più domande, se vorrai non
verrò nemmeno più qui..."
R:
“Cosa?” La guardò.
E:
"Un bacio" la guardò gli occhi verdi malinconici.
R:
“Elise” Regina arrossì.
E:
"Cosa?" Le accarezzò di nuovo il mento.
R:
“Questo complicherà le cose”
E:
"Tu credi?"
R:
“Tu non hai idea”
E:
"Hai paura? Hai paura di affrontarne le conseguenze? Non ce ne saranno....
siamo solo io e te..." la guardava dritta negli occhi e le accarezzò la
guancia.
R:
“Vorrei non c’è ne fossero conseguenze Elise”
E:
"Allora non ce ne saranno" Si avvicinò lentamente ancora di più.
Regina
le accarezzò le spalle, ormai erano lì e tanto valeva, andare avanti.
Elise
si fermò voleva che l’altra fosse sicura. Aspettò la sua mossa.
Regina
posò le labbra su quelle dell’altra.
Elise
le mosse leggermente. Poi un formicolio le percorse il corpo, come fu per
Regina. Una piccola scintilla magica sprizzò tra loro, mentre Emma apriva gli
occhi e guardava la mora.
R:
“Elise?” Regina si scostò appena.
E:
"Regina?" La guardò la bionda.
R:
“Emma?” Abbassò poi il viso contenta e stranita al contempo.
Emma
la guardò mentre faceva due più due e il suo cervello si riabituava a tutto.
Poi qualcosa finalmente le illuminò il viso "Dopo mi spieghi perché siamo
qui. Ma seriamente ci sono volute sette maledizioni e un tailleur color....
McDonald per riuscire a baciarti?!?!"
“R:
Cosa stai dicendo Emma?” la guardò “È sbagliato, e lo sai”
E:
“Perché?" la guardò. Poi si ricordò "Oh Hook. Nah ci stavamo già
lasciando. Non funzionavano come coppia sposata" scrollò le spalle.
“Sei
seria Swan?” La guardò accarezzandole il viso.
Annuì
sorridendo "Bene visto che ora so di nuovo chi sono e non penso tu sia
pazza... e prima che ci buttiamo in una nuova corsa alla maledizione .... mi
daresti un altro bacio perché il primo non l’ho capito" sorrise.
R:
“Emma sei proprio idiota non sei cambiata per niente” la guardò e l’attirò
dalla giacca.
L’altra
la baciò con trasporto e ci fu un altro piccolo scoppio di energia "Ma
siamo noi?"
R:
“Cosa intendi Emma?” disse restando abbracciata all’altra.
E:
"Queste scintille magiche?"
R:
“Si chiama bacio del vero amore, Swan”
E:
“Ah.... Ti dispiace che sia io?" La guardo incerta.
R:
“Dopo tutto questo tempo? No Emma”
E:
"Bene... perché sono molto contenta che tu sia il mio" poi si guardò
intorno "Senti ma perché tu fai la barista e io sto facendo... il
procuratore ... a Seattle?"
R:
“Non chiedere, ho lanciato io la maledizione, ma non perché volessi...”
sospirò.
Adam
gridò la fine del ciak.
La
bionda fece un sospiro tornando in sé e guardando la mora "I fan
impazziranno.... ma tu in quella giacca stai facendo impazzire me..."
“Smettila”
sorrise attirandola a sé.
“Beh,
si lo ammetto ma tu..." si guardò intorno nessuno in quel momento le
guardava, troppo presi da vedere se il ciak fosse venuto bene
"Fuggiamo?"
“Possiamo?”
La guardò dolcemente.
"Non
lo so. Ma a chi importa?" Sorrise sbarazzina.
“Sei
terribile Morrison”
"E
non ti dispiace nemmeno un po’" ridacchiò trascinandola via dietro le
spalle degli altri. Corsero come due adolescenti verso la roulotte di Jen e si
fermarono sulla soglia della porta baciandosi lentamente. Chiuse la porta
dietro di loro mentre stringeva a sé la mora.
“Come
pensi che siamo andate?” sorrise sfilandole la giacca rossa.
"Magnificamente
come al solito" sorrise per poi guardarla “Sai non vorrei toglierti quella
giacca sei troppo dannatamente erotica con quella" le sfiorò il collo.
“Jennifer!”
le prese il mento e mosse le labbra lentamente su quella dell’altra.
“Si?"
Mentre le mani si infilavano sotto il top.
Lana
mosse le mani sulla sua schiena.
Le
baciò le labbra mentre trovava il reggiseno e glielo slacciava "Credi che
si arrabbieranno se strappo queste misere bretelline?"
“Il
reggiseno è il mio tesoro, puoi fare quello che vuoi”
"In
questo caso..." invece di strapparlo sganciò gli agganci dalle asole. Poi
inizio a farlo scendere insieme al top. Non voleva seriamente toglierle quella
giacca "Sai sei una barista eccezionale"
“Quante
lusinghe” ridacchiò sbottonandole il pantalone.
"Ma
è vero" sorrise "Spenderei tutto il mio stipendio solo per venire al
tuo bar e vederti"
Il
reggiseno era sparito ed il top l’aveva fatto scendere per le gambe. Ora aveva
i seni della sua ragazza a malapena coperto da quella giacca. Si leccò le
labbra mentre la portava contro il muro e le slacciava i jeans.
Lana
era molto eccitata a quel modo di fare. Era davvero qualcosa che non si sarebbe
aspettata, fare qualcosa di davvero così adolescenziale, ma con la bionda si
sentiva libera di essere sé stessa.
La
baciò "Tutto ok?"
“Si
amore, sto solo pensando a quanto mi fai stare bene” sussultò sulle sue labbra
quando le fece sfilare i pantaloni e i loro bacini si sfiorarono.
Sorrise
mentre le passava sul collo ed entrambe le mani andavano ad accarezzare i seni.
Le
mani di Jen la toccavano come fosse di porcellana, l’adorava per
quel suo essere così delicata sempre “Andiamo in
camera tesoro?”
Staccò
le mani e gliele portò sui fianchi "Avvolgi le gambe intorno a me"
“Non
dovresti fare questi sforzi amore” sorrise.
“Amore
pesi talmente poco" sorrise e la stese sul letto.
“Sei
dolcissima, non so come ho fatto a non capire prima tante cose”
"Non
importa ora ok?" La baciò di nuovo.
Lana
le portò le mani dietro la nuca e avvolse le gambe intorno alla vita
attirandola verso di sé.
La
bionda si resse sulle braccia osservandola. Era stupenda. Poi si lasciò
trascinare dall’altra.
Lana
rotolò su di lei mettendosi cavalcioni “Ciao” la guardò e si chinò a baciarla.
Poi si dedicò al suo collo, baciandolo leccandolo, mordicchiandolo. Scese
ancora più giù alla valle dei seni e prima li massaggiò, ci portò le labbra prima a lasciare dolci
baci tra il tessuto del reggiseno e la pelle scoperta. Le levò quell’intimo e
poi scese con la mano destra verso il monte di venere e senza remore immerse la
mano nelle mutandine dell’altra. Sussultò al calore che sentì sulle sue dita.
Poi si mosse con il bacino muovendo al contempo la mano, lasciando che l’altra
ammirasse il suo seno sobbalzare appena nascosto dalla giacca di pelle nera
fiorata.
Jen
era a bocca aperta. Persa nei movimenti dell’altra e non sapendo dove mettere
le mani. Quella visione e le dita dell’altra le stavano provocando seri
problemi al cervello. Mise le mani sulle spalle dell’altra per poi gemere di
nuovo leggermente mentre una spinta dell’altra veniva accompagnata da un
sorrisetto.
“Problemi
tesoro?” Sorrise muovendo lentamente il pollice sul clitoride.
Scosse
la testa incapace di fare altro a quella visione.
“Ti
amo lo sai?” Scese sulle sue labbra a leccarle lentamente.
"Ringrazio
dio ogni volta che me lo dici" sorrise.
“E
tu? Mi ami?” Le mordicchiò il labbro inferiore mentre un dito si insinuava in
lei, e Lana ne catturava l’espressione.
"Si!
" le prese il volto tra le mani e la baciò "Si"
Sorrise
nel bacio e piano inserì un secondo dito “Sei così...”
"Così?"
“Bollente”
sussurrò sulle sue labbra mentre gli occhi nocciola si perdevano in quelli
verdi dell’altra.
Era
vicina e quei gesti e quelle parole non l’aiutavano.
“Vieni
per me amore” sorrise baciandole una guancia mentre le dita si uncinavano
brevemente.
Venne
mentre si inarcava sotto l’altra tirandola a sé per la giacca.
Lana
sorrise amorevolmente accarezzandole il petto e accoccolandosi a lei.
Respirava
a fatica mentre si riprendeva "Sei qualcosa di inqualificabile amore"
sorrise.
“Shh
riprendi fiato” sorrise baciandola sul collo e accarezzandole l’addome.
Le
infilò le mani sotto la giacca e sorridendole le ribaltò lentamente "Oh
signorina barista sei in grossi guai"
Lana
ridacchiò e sorrise alla sua ragazza “Cosa ho mai fatto signor procuratore?”
"Oh
non lo so, ma lo scoprirò te lo assicuro" sorrise mentre le sue mani
iniziavano a vagare.
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Capitolo 11 *** Come and live with us ***
Come and live with me
11
Stagione
settima, episodio ventuno: In un angolo del Maine
Interno.
Palazzo Charming
R:
“Henry dove mi stai portando?”
H:
"Vedrai " sorrise mentre anche Sir Henry arrivava.
R:
“Okay” prese a braccetto i due ragazzi e le porte della sala si aprirono.
Tutti
erano vestiti a festa e i Charming l’aspettavano sul podio in mezzo alla sala.
Regina
si avvicinò a loro “Cosa succede?”
Snow
la guardò e le sorrise "Bene. Abbiamo bisogno di qualcuno che guidi i
Regni Riuniti. Perciò all’unanimità abbiamo deciso che sarai tu a guidarci come
sovrana"
R:
“Mah” non sapeva cosa dire si guardò intorno, non c’erano tutti.
In
quel momento la porta venne spalancata ed entrò Emma "Scusate per il
ritardo" si affrettò verso la prima fila arrossendo per poi sorridere a
Regina.
R:
“Emma” Regina le sorrise di rimando dopo essersi voltata e poi si rivolse di
nuovo ai Charming.
Le
fece l’occhiolino. Poi Snow prese la corona e la mise sul capo dell’altra. I
Charming le fecero l’inchino.
Regina
si lasciò posare la corona sul capo e poi si voltò all’assemblea e fece il suo
primo discorso da Regina Buona.
"Tesoro,
i miei occhi sono qui" disse Lana mentre l'altra si avvicinava. Anche lei
aveva un vestito rosa chiaro con una bella scollatura, e non solo sul seno ma
anche su quella benedetta schiena allenata.
Jen
sorrise "Beh, non puoi pretendere troppo da me se vai in giro così"
Adam
arrivò da dietro "Non fate altre fughe in roulotte per favore”
Lana
ridacchiò “Beh abbiamo finito, no?” Lo guardò mentre prendeva la mano della sua
ragazza.
"Beh,
si... e sembra per sempre ..." si guardò intorno l’uomo.
Jen
sospirò "Già"
Lana
le accarezzò le spalle nude “Mai dire mai Morrison” le sussurrò all’orecchio
“Tu hai sempre me” non sapeva il motivo ma desiderava che Jennifer si
immergesse sotto quel vestito così vaporoso.
Sorrise
e la baciò "E tu me..." Gin e Bex le travolsero in un abbraccio
lacrimoso.
“Oh
no vi prego niente piagnistei streghe” ridacchiò Lana nell’abbraccio.
Gin
le dette una spinta giocosa "Strega tua sorella"
Jen
aveva gli occhi un po’ lucidi ma sorrideva.
“Ehi
io sono qui” disse Bex ridendo “Qualcuna mi sa che ha l’occhietto umido”
punzecchiò Jen.
"Hey!
Tu e Gin siete due fontane!" Ribatté la bionda stringendosi alla sua mora.
Lana
la baciò sulla guancia “Ti amo” le sussurrò all’orecchio “Vieni a vivere con me
e Joy” disse a bruciapelo, poi però tra foto di rito e altro, rapirono l’evil
queen lontano.
Jen
era rimasta imbambolata a quella proposta. Si riprese un po’ fecero le foto di
rito. Quando finalmente riuscì a riacchiappare la sua ragazza, qualche ora
dopo, la tirò in disparte "Lo intendevi, veramente?"
“Cosa?”
Lana la guardò, avevano alzato qualche calice, ma sapeva a cosa si riferisse.
Forse era stata affrettata, aveva corso con la fantasia, non doveva...
"Vuoi
che venga a vivere con te e la paperotta?" Sorrise.
"Se
vuoi, perché quando non ci sei, a Joy manchi e tanto anche a me, sei la mia
copertina di Linus, non dormo bene senza di te" Era la verità "Non
voglio costringerti però se non vuoi, perché adesso torneremo a Los
Angeles..." sospirò.
Jen
la zittì con un bacio "Certo che voglio. Non voglio passare più tempo
dello strettamente necessario lontano da voi" sorrise.
Lana
la abbracciò in lacrime “Scusa” si scostò “Sono così felice, avevo paura di
aver sbagliato...”
Sorrise
asciugandole le lacrime per poi baciarla di nuovo.
Josh
per evitare che la situazione si scaldasse conoscendole, tirò loro dei popcorn.
“Ma
che” Lana si girò verso di lui “Idiota. Ringrazia che ho questo vestito, o ti
sarei già saltata al collo” ridacchiò guardando Jen “Ti amo”
Jen
rise a Josh "Anche io" la guardò.
***
Qualche
settimana dopo, Lana e Jen stavano inscatolando le cose della latina, nel suo
appartamento a Vancouver. Ci era vissuta per otto anni, e c'era molto da
eliminare e tanto da conservare. Alcuni oggetti di scena Lana, aveva chiesto di
poterli custodire, conservare per ricordare la bellissima esperienza vissuta.
Certo non gli abiti della Evil Queen, ma alcuni di Regina e Roni certamente
"Che c'è? Non ti piace la mia bandana da collo?" ridacchiò guardando
Jen di tre quarti.
"Oh...
ti assicuro che farò in modo che tu sia obbligata a mettertela" sogghignò,
disse piegata a prendere delle scatole.
Lola
arrivò in camera da letto guaendo “Chica che c’è? Joy dov’è? Oddio Jen” la
guardò terrorizzata “Lola dov’è?”
Andarono
in camera da letto ancora piena di scatoloni.
“Singh”
“Ascolta”
la fermò dal fare rumore “È un singhiozzo”
Jen
alzò un paio di scatole e trovò la piccola dentro uno scatolone che le guardava
"Hey paperotta"
“Oddio”
Lana si portò una mano sul petto mentre Joy scoppiava in una sonora risata,
arricciando le guanciotte e guardandola “Mom”
La
bionda ridacchiò e la prese in braccio "Giocavi a nascondino eh?"
“Odino”
sorrise nascondendosi nell’incavo del suo collo.
“Joy
mi farai prendere un infarto, mi amor o venire i capelli bianchi”
Rise
"Nah nessuna delle due" Le dette un bacio sulla guancia. E coccolò la
bimba.
“Mama?”
La piccola sbracciò anche verso Lana.
“Vieni
qui mi chica” la coccolò sbaciucchiandola.
***
“Jen
e queste?” Lana inavvertitamente aveva trovato uno scatolone con delle loro
foto, fatte prima che si mettessero insieme.
"Uhm
... mi piace tenere i ricordi su carta non dentro una pennetta usb"
“Tesoro
sono così belle e chissà come ti facevano male però…”
Scrollò
le spalle e le sorrise mettendo altro nella scatola.
“Jen?
Tu non parli mai…”
"In
che senso?" La guardò. In quel momento non capiva cosa intendesse l’altra
“Di
come stavi allora, di quello che ti passava per la testa…”
"Perché
dovrei? Ti conosco, so che ti sentiresti ancora di più in colpa" sorrise
"Se proprio lo vuoi sapere stavo bene, ti avevo come amica e avevo da fare
... non mi sono accasciata sul fatto che forse non ti saresti mai accorta di me
in quel senso... tutto qui"
“Sei
arrabbiata?” La guardò “Volevo solo saperlo, Jen, scusa se ho chiesto…”
"No,
che non mi sono arrabbiata" le sorrise e l’abbraccio "Vedi come fai
tu... ti senti sempre in colpa" le accarezzò il volto "Non voglio che
tu lo faccia"
Lana
la strinse e la guardò negli occhi “Avrei solo voluto accorgermene prima, tanta
sofferenza in meno e più amore con te” sorrise arrossendo.
"Magari
è meglio così no? Tu eri ancora sposata e io ero ancora immatura... magari non
era tempo" sorrise.
“Jen
portiamo due anni di differenza” ridacchiò “Era da prima che mi sposassi che
avevi un debole per me vero JMo?”
"Forse
" la baciò.
“Ah
sì?” La guardò incuriosita “Dimmi di più” sorrise.
"Nulla
di che amore. Ti trovavo attraente allora ed adesso ... forse adesso anche di
più" sorrise.
“Solo
attraente eh” le accarezzò la nuca “E sentiamo, avevi fantasie Morrison?” Le
sorrise maliziosa.
"Oh...
andiamo dritte al punto eh?" Sorrise baciandola e mordicchiandole il
labbro.
“Beh
non sei una santarellina Jennifer” sillabò il suo nome a voce bassa con un tono
latino, come le piaceva tanto.
"Beh,
lo sai anche tu..." sogghignò "Ma se iniziassimo questo argomento non
finiremmo il trasloco..."
“Non
c’è fretta” disse mordicchiandole il labbro con le labbra.
"Dici?"
Le accarezzò i fianchi.
“Dammene
una dimostrazione” sorrise ancora.
La
bionda sorrise "Ti pentirai di averlo chiesto" e la portò verso la
camera da letto.
“Oh
grande pentimento” ridacchiò lasciandosi portare via.
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Capitolo 12 *** Really? ***
Really?
12
Jen
silenziosamente tornò dalla cucina dopo aver controllato che la piccola
dormisse ancora. Appoggiò il vassoio con la colazione sul comodino, si stese
sul letto vicino alla sua compagna e le baciò la guancia.
“Che
c’è?” Disse Lana che non aveva dormito granché bene la notte appena passata.
"Mi
dispiace se ieri sono stata un po’ scorbutica..." Mormorò sulla sua pelle.
Lana
sospirò, non sapeva cosa rispondere, era ancora un po’ risentita della
discussione.
"Mi
dispiace di essere stata una ... aspetta come mi hai chiamato “Bionda
testarda” ridacchiò "Non volevo discutere ma ... credo di essere
solo... molto gelosa di te .... e quando, l’idiota, ha allungato un po’ le mani
fuori dal set... anche se lo hai rimesso apposto... non lo so... mi sono
partiti i neuroni" sospirò.
Lana
sospirò e si sedette sul bordo del letto “Va bene” sbuffò alzandosi, vedendo il
vassoio, non disse nulla.
"Amore...
seriamente mi dispiace..." l’abbraccio da dietro "Cercherò di non
farlo mai più..."
Lana
chiuse gli occhi “Sai come vivo la questione della gelosia Jen”
"Io...
lo so... mi dispiace... non era mai successo prima ... non lo so perché ...
posso fare qualcosa per farti stare meglio?" Si spostò in modo da vederne
il viso ed aspettò che la guardasse.
“Fidarti
di me” tenne lo sguardo basso.
"Io
non è che non mi fidavo di te Lana. Volevo riempire lui di botte... tutto
qui..." si grattò la nuca imbarazzata.
“Non
voglio questo, io amo te e ragazzini non ne voglio nella mia vita...” disse
prendendo la vestaglia da camera.
"Lo
so... ma ero arrabbiata con lui ... " la seguì e le fece la faccia da
cucciolo "Seriamente non succederà più amore"
“Dio”
la guardò esasperata “Non lo so, forse dovremmo...dovresti smettere di venire
sul set ecco” la guardò “Io credo che non ti faccia bene...”
"Ok...
va bene .... in effetti lo dice anche il mio manager ora che ci penso... "
sorrise "Bene allora io e la paperotta andremo da qualche altra parte. Ora
però mi potresti perdonare? Ti ho fatto anche la colazione a letto..." le
si inginocchiò davanti e le abbracciò le ginocchia posando il mento sul ventre
dell’altra "E non voglio che tu sia arrabbiata o preoccupata"
“Jen”
le mise le mani sulle spalle “Ieri te la sei presa con me, se succedesse di
nuovo non lo sopporterei e non voglio ripetere gli stessi errori...alzati
adesso”
"Nope"
fece schioccare la p "Non mi alzo finché non mi perdoni ... perciò credo
che andrò in giro tutto il giorno in ginocchio, riflettendo su quanto sia stato
sbagliato il mio comportamento" alzò le sopracciglia in modo comico
"Come ho fatto stanotte mentre mi rigiravo per la millesima volta"
Lana
sospirò “Anche io non ho dormito, lo sai che senza di te non riesco più a
dormire?” La guardò tirandola su “Non farlo più, mi hai fatto male” la guardò
intensamente, non era un male fisico ma faceva comunque il suo effetto.
"Mi
dispiace me ne sono resa conto solo ora ... " non sopportava farle del
male, sapeva che era irrealistico che non se ne facessero per quanto volessero
evitare, ma alle volte succedeva. Le accarezzò le braccia "Come posso
rimediare?"
"Stamattina
stiamo insieme, io te e Joy" disse guardandola.
"E
poi?"
"E
poi forse potrò perdonarti" ammise.
"Ok
va bene" le baciò una guancia.
Lana,
Jennifer e Joy, andarono a fare un pic-nic al parco, dove davanti al laghetto
la piccola di ormai tre anni e mezzo, dava da mangiare alle papere.
Jen
la guardava a ridacchiava mentre le spezzava il pane da dare ai volatili.
“Visto
mama?” Joy guardò la mora che era distesa sulla coperta assieme a Lola.
Jen
sorrise a Lana e tenne la piccola dal non cadere nel laghetto.
“Si
amore le paperotte come te” sorrise guardandola dolcemente, come era cresciuta.
Somigliava a lei nelle fattezze, ma cavolo come assomiglia alla bionda nei
gesti. Era assurdo ma quella donna era stata dal principio accanto alla sua
bambina. Anche se stava crescendo con entrambe, ed era la loro, per loro
stesse.
Jen
sorrise e si alzò sollevando la bimba e se la mise sotto il braccio "Uh ho
preso una paperotta! La farò al forno stasera" rise.
“Nooo
mom” la piccola rise con una risata cristallina molto simile a quella della
madre mora. Lola andò vicino alle due.
"E
invece si..." iniziò a farle il solletico "Un po’ di rosmarino,
dell’olio, del sale"
“Non
mi piace il rosmarino” rise Joy, e Lana girò un breve video che postò sul suo
social preferito, con la dicitura -I miei tre amori-
"Prezzemolo?"
“Meglio
mom” sorrise.
“Jen
dovremmo rientrare” le indicò una nuvola.
"Uh,
sì così metto in forno questa paperotta” rise.
"No
mama aiutami"
La
bionda rise e se la mise sulle spalle per poi prendere il borsone pesante.
“Mom
mettimi giù, sennò poi ti fai male...” disse Joy guardandola.
"Ma
sono forte io" sorrise mettendo in mostra il bicipite ridacchiando.
"Va
bene" la piccola sorrise. Lana sorrise guardandole e prese Lola mettendole
il guinzaglio e poi andarono verso la macchina.
Jen,
aprì lo sportello alla mora, mise Joy sul seggiolino e il cane nel portabagagli
del SUV. Poi si mise alla guida.
Lana,
l’afferrò dal bavero della giacca e la baciò con passione. L’altra sorrise e
ricambiò il bacio.
Joy
batté le manine felice “Amore”
Jen
ridacchiò e si girò "Si paperotta. Ma quando sarai molto molto più grande
"
“Mom
è gelosa” la punzecchiò.
“Meglio
della paperotta al forno quel polletto eh?" disse Lana mentre si puliva le
labbra con il tovagliolo.
Jen
sorrise ed annuì mentre puliva il viso della bimba che ridacchiava.
Sorrise
e iniziò a sparecchiare “Joy li lavi con mom i denti stasera?”
La
bambina annuì, ma fece la faccia schifata, non le piaceva lavarsi i denti. La
bionda la prese "Dai che se fai la brava ti racconto due storie della
buonanotte" si girò "Sicura che non vuoi una mano amore?"
"Mi
racconti quella di quando tu e mama vi siete date il primo bacio?" chiese
felice.
"Si
tranquilla amore"
"Bene...bene
... allora...C'era una volta tanto tempo fa..." e chiuse la porta del
bagno.
Lana
sorrise mentre iniziava a lavare i piatti. Quando finì si affacciò alla porta
della cameretta di Joy, poggiando la testa allo stipite e le osservò, così
complici.
Joy
si stava addormentando, ma tentava di tenere gli occhi aperti.
"E
fu così che la principessa baciò la regina" sorrise la bionda.
Lana
sorrise all'espressione sognante di Joy e le mandò un bacio volante.
Joy
sbadigliò e chiuse gli occhi. Jen le baciò la fronte e si alzò accorgendosi
solo allora di Lana "Hey"
“Ehi”
sorrise allungandosi e socchiudendo la porta della cameretta.
"Passavi
da queste parti?" Sorrise e le dette un bacio.
“Volevo
rapirti” disse tirandola dalla canotta, mentre camminava all’indietro verso la
loro camera da letto.
“Oh...
è rapimento se non mi oppongo?" Sorrise.
“Uh
forse no” sorrise entrando in camera e chiudendo la porta, sbatté Jen contro
essa “Mi sei mancata” disse portando le mani su suoi glutei sodi.
"Anche
tu" stringendola a sé e baciandola.
“Adesso
fammi tua Morrison, perché è quello che sono: tua e solo tua!” Disse con tono
soave.
Jen
sorrise e la sollevò per portarla sul letto "Ti amo"
Lana
sorrise e l’abbracciò come mai prima di allora.
***
Le
vacanze erano quasi finite, ma Lana, aveva introdotto nella famiglia Morrison
Parrilla, anche se non lo erano a tutti gli effetti, la festa dei Tre Re Magi.
Così quella mattina del sei gennaio, Lana era davanti al caminetto a guardare
le calze appese. Joy e Jen si sarebbero certamente svegliate tardi, ma lei
adorava stare lì, in quel momento.
La
bionda si svegliò lentamente, non trovando l'altra si alzò ancora in pigiama e
andò nel salotto "Hey amore" si sedette vicino a lei e le diede un
bacio.
"Ciao
tesoro" sorrise tirando la coperta anche sulle sue gambe e rispose al
bacio.
"Come
mai in piedi così presto?" Sorrise dandole un altro bacio. Non si stancava
mai di quelle labbra.
"Pensieri"
sorrise poggiando la fronte nell'incavo del suo collo.
"Buoni
o brutti?" L’accarezzò.
“Buoni,
uno è nella tua calza”
"Uh?
Beh, se è così terribile è meglio affrontarlo no?" Sorrise e si alzò
andando verso la calza.
“Non
è terribile”
"Bene"
sorrise e infilò la mano "Non mi ha morso niente" le sorrise e tirò
fuori una busta "La apro?"
“Scema”
ridacchiò e la guardò, aveva il cuore in subbuglio “Se vuoi”
Jen
l’apri e guardò i documenti. La realizzazione si espanse sul suo viso
"Veramente?... Vuoi che adotti Joy... sul serio?" Le lacrime agli
occhi.
Lana
non si aspettava che Jen si emozionasse, erano rare le volte in cui quegli
occhi si umidivano “Stiamo insieme da quattro anni e sei sempre stata al suo
fianco, dall’inizio”
Le
prese il viso tra le mani "Lei lo sa?"
“No,
cioè non saprei come dirglielo” la guardò negli occhi verdi colmi di leggere
lacrime.
"Bene
troveremo un modo" disse tra le lacrime di gioia mentre baciava l’altra.
"Buon
Los tre res, mi amor" sorrise abbracciandola forte.
Jen
sorrise e l’abbracciò a sé. Poi si alzò "Mi serve una penna"
“Sul
tavolino” la guardò emozionata.
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Capitolo 13 *** Epilogo ***
"Why Women Kill"
Epilogo
"Tesoro
per favore, mi chiuderesti la zip? Ho le mani che mi tremano” disse Lana
voltandosi verso la sua ragazza avvolta in quel tailleur grigio scuro
metallizzato. I capelli rossi raccolti in una crocchia elegante.
Jen
le chiuse la zip dell’abito dorato che l’avvolgeva divinamente e le baciò il
collo "Sei bellissima"
“Anche
tu sei uno schianto Morrison” sorrise sistemandole il colletto della camicia
trasparente.
"Ma
tu di più" sorrise.
“Smettila”
ridacchiò “Hai sentito i tuoi? Joy si sta comportando bene?”
"Si
sì. È un angioletto come la mamma" sorrise e baciò la guancia.
“Vogliamo
andare?”
"Certo
amore" le porse il braccio ed andarono verso la limousine.
Appena
arrivate sul red carpet ci furono flash di fotografi e orde di giornalisti ad
aspettarle.
“Stai
con me? Non vorrai picchiare Daddario no?” Ridacchiò.
"Certo" sorrise e la baciò scherzosamente. Fecero le foto ed entrarono
nell’auditorium.
Lana
teneva la sua ragazza per mano, ed era felice di essere lì con lei. Si
sedettero ed assistettero alla cerimonia. Lo show dove aveva recitato Lana,
venne premiato per trama originale. Poi arrivò il momento della nomina per
miglior attrice protagonista.
Lana
strinse la mano di Jen, era candidata nella categoria, non ambiva a tanto, però
già essere in una cinquina le dava credito.
Amy
Adams salì sul palco sorridendo.
Jen
strinse la mano di Lana, mentre l’altra seguiva la rossa con lo sguardo. Con la
coda dell’occhio vide il mega schermo che le inquadrava.
La
donna iniziò a parlare, poi finalmente arrivò alla fine del discorso "Sono
orgogliosa di annunciare che la vincitrice per la categoria Miglior attrice
protagonista per una serie TV è..” Fece una pausa carica "Lana
Parrilla!"
Jen
sorrise alla sua compagna.
Lana
si voltò verso Jen, le prese il viso tra le mani tremanti e la baciò
dolcemente. Poi si mise in piedi, accarezzando la mano dell’altra e si apprestò
verso il palco, stando attenta al vestito e agli scalini. Raggiunse l’attrice
rossa baciandola sulle guance e prendendo la statuetta con all’apice il mondo
circondato dal nastro da proiezione e si avvicinò al leggio.
Jen
era sorridente come non mai. La guardò con gli occhi a cuore mentre facevano rivedere
la clip del loro bacio e poi si incentravano tutti sulla compagna.
Lana
si era voltata a vedere il grande schermo e sorrise. Adesso stavano mandando
alcune scene della serie "Why Women Kill", mentre lei riprendeva
possesso del suo corpo e della sua voce.
Jen
le fece i pollici in su, sorridendo e la guardava affascinata.
Lana
sorrise a Jen, prese il premio poggiandolo sul leggio "Ammetto di non aver
preparato un discorso. È doveroso per me ringraziare Marc e chi mi ha chiesto
di far parte di questo show. La regista, la mia amica Eva. Abbraccio tutte le mie colleghe e colleghi, con
cui ho lavorato in maniera affiatata. Dedico il premio alle donne della mia
vita" rivolse lo sguardo a Jen, cercando di non emozionarsi "Grazie
amore mio, sei la cosa più bella che io e nostra figlia potessimo avere"
poi cercò una telecamera "Joy mi amor, esto es para ti" sorrise e
scese dal palco, salutando tutti con un sorriso e un gesto della mano.
La
platea applaudì. Jen sorrise e l’abbraccio poi si chinò e prese una scatola
dalla tasca.
"Jen?"
la guardò tremante ancora per essere salita sul palco qualche minuto prima.
Le
telecamere erano su di loro, ma alla bionda non importava "Mi querida...
ho chiesto a tua madre mille lezioni di pronuncia... ho chiesto il permesso a
nostra figlia ... e ora lo chiedo a te ...Quieres casarte conmigo?"
“Tu
pronunciación es perfecta! Y sí quiero ser tu esposa” Lana la attirò in piedi
davanti a sé e la baciò con trasporto, fregandosene delle telecamere e di tutto
il resto.
Jen
sorrise "Te quiero" rispose al
bacio.
“Te
quiero mucho. Cosa ti ha detto Joy?" sorrise tra le sue braccia.
"Ha
detto che era contenta e mi ha aiutato con l’anello” sorrise.
"Oh
dovrai mettermelo allora" sorrise guardandola emozionata.
Jen
sorrise e lo tolse dalla scatola, lasciandola sulla sedia, e glielo mise
tremante alla mano sinistra poi le baciò la mano.
“È
meraviglioso” le portò le braccia al collo e celò quel momento con un bacio
lento e amorevole.
La
rossa sorrise stringendola a sé.
The End
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