Amnesia

di VelenoDolce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Yao Laoshi ***
Capitolo 2: *** Posso farlo. ***
Capitolo 3: *** Vivo! ***



Capitolo 1
*** Yao Laoshi ***


Yao ZiLiu sospira e si stiracchia, tende la schiena e stira i muscoli. Anche oggi la giornata lavorativa è finita bene. Nessun incidente, nessun pianto che non è riuscito a consolare, nessun osso rotto, anche se il suo piccolo terremoto ci è andato vicino, solo piccoli capricci e qualche ginocchio sbucciato. Ora che tutti i suoi bambini sono stati rimandati a casa può finalmente chiudere l’asilo e tornare a casa con il suo piccolo terremotino.

“A-Yi, è ora di andare a casa.” Il silenzio che gli risponde non è di suo gradimento. Va subito nel piccolo cortile a cercarlo. Non deve faticare molto, in effetti per una volta il suo piccolo non sta combinando nulla di pericoloso, anzi. Sdraiato nel tappetino verde il piccolo JingYi sta beatamente dormendo.

“Amore mio, non è ora di dormire, è ora di andare a casa da A-Die.” Il piccolo apre gli occhi solo per trasferirsi dal tappeto alle braccia del suo BaBa.

“Ok, capito.” ZiLiu ride piano mentre lo trasporta fuori, chiudendo tutte le porte alle sue spalle.

Entrare a casa gli da sempre uno strano senso di oppressione al petto. Non ne capisce il motivo, forse è successo qualcosa che ha dimenticato. Non importa. La casa è bella e perfettamente tenuta. Si trova proprio accanto all’asilo e ha un suo giardino privato.

“A-Yao, siamo a casa.” Chiama suo marito posando le chiavi nella ciotola accanto alla porta.

“Sono qui, tutto bene oggi?” La voce arriva dalla cucina, il piccolo A-Yi si contorce per scendere dalle sue braccia e correre via.

“A-Die!” Può sentirlo urlare dal soggiorno. Sorride.

“Mi cambio e arrivo, mi fai un tea?” Chiede passando accanto alla cucina. Il marito gli sorride e annuisce.

 

 

 

 

 

 

Piccola introduzine per la mia nuova storia, ne arriveranno altre, perchè avevo smesso di postare, ma non di scrivere ^^ Spero vi intrighi, fatemi sapere <3

Un saluto

Veleno

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Capitolo 2
*** Posso farlo. ***


 

ZiLiu si toglie la giacca, quando era uscito il tempo sembrava volgere al peggio, invece in un piccolo impeto di primavera i nuvoloni neri che avevano rovesciato acqua per tutta la notte si erano fermati ed erano fiuggiti chissà dove. Ora la giorata sembra strana, sfasata, l’odore della pioggia persiste e le strade sono piene di pozzanghere e acqua, ma il cielo è limpido e il sole caldo. Ficcò la giacca nella borsa della spesa, era uscito per prendere alcuni ingredienti per il pranzo, voleva preparare qualcosa di speciale al marito, che era stato così comprensivo con lui negli ultimi mesi. A-Yao lavorava fuori tutta la settiamana, partiva la domenica sera e tornava il venerdì sera, tutto per garantire a lui e A-Yi un posto privo di traffico e smog, ne era grato.

Alcune urla lo destano dai suoi pensieri, allunga il passo, proprio dietro l’angolo vede che il ponte sul fiume ha ceduto, c’è qualcuno sull’argine che urla, ma la cosa terribile è che una macchina è finita nel fiume. Si avvicina all’argine, il fiume è ingrossato dalle recenti piogge, forse a monte non sono ancora finite. La macchina viene trascinata lentamente, il parapetto del ponte è probabilmente ancora incastrato sotto di lei, trattenendola dallo venir trascinata via. Cosa possono fare? Qualcuno urla di prendere delle corde, forse possono raggiungere le persone in macchina. Mentre quelli sulla riva stanno organizzando i soccorsi la macchina da uno strattone, la parte del parapetto che è sotto di essa vibra, facendo vibrare anche il ponte. Alcuni uomini stanno già facendo una catena con la corda. Sembrano padroni della situazione e lui resta a guardare si sposta pochi metri più avanti, il padre di uno dei bambini gli si avvicina.

“YaoLaoshi, mi sembra di conoscere quella macchina, non è di Su She?”

“Sembra. Spero di no.” ZiLiu sente un brivido al pensiero che la piccola MeiLin possa trovarsi nella macchina, sarebbe terrorizzata.

“Vorei fare qualcosa, ma quegli uomini sono del soccorso, darei più fastidio che altro.”

“Sono organizzati, stanno raggiungendo la macchina, presto tireranno in salvo chi è dentro.” Se non arrivano dei detriti dal monte, se la macchina resta incastrata, se tutto va bene. Stringe i pugni, sente come se qualcosa non andasse bene. C’è il vago ricordo di un altro fiume, un altra macchina... qualcosa di viola che scivolava nell’acqua e qualcuno in nero che urlava il suo nome. Sta quasi per afferrare quel ricordo quando sente ancora urlare. La macchina da un altro strattone, ma la portiera è orai aperta, una donna esce dalla macchina, tirando dietro di se una bambina, MeiLin.

Tutto accade in pochi istanti, un terzo strattone e la macchina viene trascinata via, la donna viene afferrata per la vita da un soccorritore, ma la bambina scivola via. È un attimo, ZiLiu lascia cadere la borsa a terra, fa pochi passi e si tuffa.

L’acqua è fredda, scivola veloce, ma lui sa che può farcela. L’ha già fatto prima, no? No, non lo ricorda. Il suo corpo però crede di sì, quindi nuota. Raggiungere la bambina gli viene relativamente facile, poche bracciate ed è da lei, il difficile è tornare a riva. Assecondare la corrente è sempre facile, combattere un fiume in piena no. Ma deve farlo, poco più a valle c’è un altro ponte, con le grate, se arrivano lì sono morti. Combatte contro la corrente, deve salvare la bambina deve tornare a casa. È quasi arrivato all’argine, manca poco, ma le forze sembrano abbandonarlo, poi li vede, alcuni uomini sono sull’argine poco distante, gli tendono le mani, può farcela.

Essere al sicuro sull’erba è magnifico, la piccola MeiLin gli piange aggrappata al collo. Lui l’accarezza, non ha parole, ansima per lo sforzo.

 

 

 

 

Eccovi il secondo capitolino, spero vi piaccia... Anche se non ho ricevuto nessun commento, nemmeno uno piccolo piccolo. Grazie a chi ha letto il capitolo.

Veleno

 

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Capitolo 3
*** Vivo! ***


 

Nel piccolo ospedale tutti si affannano, ZiLiu viene messo su un lettino e gli viene inserita una flebo calda, i suoi vestiti bagnati sono stati messi da parte e ora indossa una maglia che gli sta almeno tre volte, ma è asciutta. Ha anche smesso di tremare dal freddo e ora guarda le persone che si affannano attorno al pronto soccorso. MeiLin e sua madre sono leggermente peggio di lui, la paura le ha scosse profondamente, i soccorritori sono anche loro sotto controllo, ma erano più preparati di lui. Viene elogiato da tutti, Su She arriva sbattendo le porte per abbracciare la famiglia, poi va da lui a ringraziarlo, ma è strano, quell’uomo sembra guardarlo in modo strano.

A-Yao arriva piano, gli si avvicina senza un suono, stringendogli solo la mano quando finalmente gli è accanto.

“Sto bene. Dovìè A-Yi?” Dice con un sorriso.

“Dai vicini, non sa che sei in ospedale, ho pensato fosse meglio così.” A-Yao parla piano, si avvicina a lui.

 

***

 

Il video con più visualizazioni della settimana ritrae un giovane uomo che si tuffa nelle acque di un fiume in piena senza esitazione, nuota fino a una piccola mano e porta in salvo una bambina di soli tre anni. L’uomo si vede di spalle per tutto il filmato, solo quando è a riva chi riprende si avvicina e fa un primo piano sul suo viso. È un uomo di circa trent’anni, con i capelli neri che gli cadono per metà sul viso, ha gli occhi chiusi e un piccolo sorriso. Un altro uomo gli si avvicina, chiamandolo Yao-Laoshi, e facendoli aprire due magnifici occhi viola. Poi il video si chiude.

 

***

 

Wei WuXianè sdraiato comodamente, ha deciso che oggi è il suo giorno di riposo, non che faccia già molto, ma non ha voglia di alzarsi, suo figio è ancora all’asilo, suo marito sta comodamente lavorando da casa, e lui passa il tempo a guardare video di coniglietti su internet. Sospira quando non ne trova di nuovi, fa una ricerca e trova un video ormai diventato famoso, non è il suo genere, ma ci clicca ugualmente, curioso del motivo per cui dovrebbe essere così famoso. Lo guarda con gli occhi spalancati fino alla fine. Solo il suono acuto di una pubblicità lo risveglia dallo stupore.

“Lan Zhan!!!” Wei WuXian salta giù dal divano inciampando nella coperta e quasi schiantandosi sul tavolino di vetro.

“Lan Zhan!!!” Urla salendo di corsa le scale, il marito ha già aperto la porta dello studio allarmato.

“È vivo! È vivo!”

 

 

 

Rieccomi ^.^

Appaiono nuovi personaggi, contenti? Spero di sì, nonostante il vostro silenzio u.u.

Grazie a chi legge. Se avete voglia lasciate un commentin... anche piccolo va bene <3

A presto

Veleno

 

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