How would you like it to go

di littlepink6690
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 06x08 ***
Capitolo 2: *** 06x09 ***
Capitolo 3: *** 06x10 ***
Capitolo 4: *** Mix 06x11-06x13 ***
Capitolo 5: *** 06x14 ***
Capitolo 6: *** 06x15 ***
Capitolo 7: *** 06x16 ***
Capitolo 8: *** 06x17 ***
Capitolo 9: *** 06x18 ***
Capitolo 10: *** 06x19 ***
Capitolo 11: *** 06x20 ***



Capitolo 1
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Quando Kara arrivò alla Torre e abbracciò Alex, la sorella le sussurrò all’orecchio: “Ti ho presa!”

Kara la tenne stretta per quella che sembrò un’eternità, quando si allontanò da Alex, notò tutti gli altri suoi amici, che l’avevano salvata dalla Zona Fantasma, ma in particolare Lena. Si sentiva strana, ma non potè far altro che abbracciare la donna, che aveva aiutato nella missione di riportarla a casa. La strinse, le erano mancati i loro abbracci, dopo tutto quello che era successo precedentemente tra loro. Annusò nuovamente il suo profumo, percepì il suo petto premuto sul proprio, e chiuse gli occhi sentendosi al sicuro anche in quell’abbraccio, sussurrando a Lena qualcosa di incomprensibile. Probabilmente frastornata da tutto quello che era capitato, sentì le forze abbandonarla, appena lasciò l’abbraccio della corvina, Kara svenne.

 

Si risvegliò per l’ennesimo incubo, provocato dal ricordo dei Fantasmi, Alex fu subito lì accanto a Kara per consolarla. Dopo un abbraccio rassicurante tra le braccia della sorella e qualche battuta su saghe con la presenza di fantasmi, la rossa guardò l’altra e le chiese: “Cosa hai detto a Lena, mentre vi stavate abbracciando?” non che volesse impicciarsi, ma le era parso, che dopo la prima preoccupazione per lo svenimento di Supergirl, la Luthor fosse finita in uno stato catatonico.

“A dire il vero non lo ricordo, perché?” -disse la bionda guardandola in apprensione.

“Nulla e che mi è parso che Lena fosse un attimo confusa e pensierosa, è successo qualcosa che non so?” -chiese la rossa. A vedere l’espressione dell’altra l’abbracciò senza dire più nulla – “Dai che c’è più di qualcuno che vuole salutarti”

 

Riabbracciare tutti i suoi amici era quello che aveva sperato dal primo giorno, dopo essere finita nella Zona Fantasma a causa di Lex. Ma la persona a cui aveva pensato più intensamente era stata proprio Lena, rimuginava sul fatto che si fossero appena riavvicinate quando era stata risucchiata nello spettro. Aveva passato in rassegna nella sua mente, tutto quello che avevano vissuto insieme, come si erano scontrate dopo la “scoperta” del fatto che lei fosse Supergirl, al momento in cui avevano chiarito, a quanto le fosse mancato il sorriso appena accennato della Luthor.

“Ehi” – la voce sottile di Lena interruppe i suoi pensieri. La corvina si avvicinò a lei appoggiandosi alla balaustra della Torre “Come ti senti?”

“Meglio” – disse Kara socchiudendo per un momento gli occhi al tepore del sole.

“Sono felice che tu sia di nuovo qui” – disse guardandola.

“Se non fosse stato per te, non sarei qui” – ammise la bionda.

“È stato un lavoro di squadra” – sorrise portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, un po’ in imbarazzo.

“Qualsiasi cosa ti abbia detto prima scusami…” – sapeva benissimo cosa avesse sussurrato a Lena, era uscito spontaneamente, a differenza di come era stato difficile rivelarle chi in realtà fosse.

“Beh quando si è in punto di svenire, solitamente si dicono cose che non si pensano…” – Lena però sentiva che non fosse così.

“Ho pensato tutti i momenti a te…Lena…non l’ho detto casualmente…” – Kara si stupì di quella propria intraprendenza, ma si era detta che era insano, ripetere lo stesso errore, nascondendo ad una persona i suoi sentimenti, la stessa persona alla quale aveva mentito per anni, per proteggerla.

“Allora perché chiedi scusa?” – Lena tremante poggiò una mano su quella di Kara - “Anche io ti ho pensata, quando eri via…ho cercato disperatamente di riportarti qui… perché sentivo che era colpa mia e…” – una lacrima sfuggì al suo controllo, la bionda prontamente con un dito la cancellò dalla guancia dell’altra.

“Non è stata assolutamente colpa tua…Lena guardami…” – Kara attese di vederla sollevare il viso, per rivedere quegli occhi “Tu mi hai salvato la vita tante volte, e non potrò mai ringraziarti abbastanza…”

“E tu hai salvato la mia…” – sorrise mordicchiandosi le labbra “Continuo a pensare di quanto sono stata sciocca da non rendermi conto prima, che Kara e Supergirl fossero la stessa persona, e sono stata scontrosa con te…”

“Ne avevi tutto il diritto, ci ho messo troppo a dirti la verità, ma non farò lo stesso sbaglio adesso…” - prese un respiro “Ti amo…e probabilmente la cosa è unidirezionale, ma dovevo dirtela…” – non ebbe modo di proseguire con il suo soliloquio, perché Lena la prese dal collo e impresse le sue labbra su quelle del suo eroe.

Kara si ritrovò a stringerla tra le braccia, percependo le lacrime scenderle sul viso, mentre le dita di Lena finivano tra i suoi capelli.

“E’ questo il motivo per il quale ho dato di matto, perché sono innamorata anche io di te…Kara Danvers” - sorrise paonazza la corvina – “Adesso non sarò più gelosa di Lois Lane”

“Perché?”

“Perché anche io adesso posso baciare il mio supereroe” -ridacchiò Lena giocando con le ciocche di capelli di Kara – “Lo sei sempre stata, lo sai” – ammise sapendo che Kara avrebbe capito.

“Ehm…scusate il disturbo…ma Supergirl dovresti recuperare un satellite che sta arrivando…” - disse quasi sconcertata un’Alex spuntata qualche minuto dopo l’inizio del bacio tra le due.

“Vado…” -Kara accarezzò il viso di Lena e balzò in cielo.

L’altra rimase a guardarla per qualche minuto, poi sentì lo sguardo della rossa su di sé e si voltò: “Oh piantala” – e scoppiarono a ridere entrambe.

 

 

Dopo l’intervento contro il mostro di spazzatura, Kara rientrò alla Torre, ma Lena non c’era.

 

Non sono scappata, ho avuto una conversazione con Nia, per una questione che riguarda mia mamma, e ho deciso di tornare dove sono nata, al mio rientro riprendiamo il discorso.

Mi mancano già le tue labbra…

Un bacio,

Lena

Questo fu il messaggio appuntato su un foglietto che le aveva consegnato, J’onn da parte della Luthor. Kara sorrise e scrisse un sms per la sua amata.

 

K: Sarà davvero difficile resistere adesso…

Sta attenta…per qualsiasi cosa chiamami… e in un balzo sarò da te, lo sai!

 

L: Lo so…riposa adesso! Avremo tante cose da dirci…e so di essere audace ma…vorrei essere io a stremarti la prossima volta…

 

Kara avvampò al pensiero e alla sfacciataggine della Luthor.

 

K: Non aspetto altro! 😛

 

 Non ricordo l'ultima volta che ho messo mani su una SuperCorp, spero vi piaccia. E vi spoilero che arriveranno presto due nuove long sul versante Supergirl in collaborazione con NihalCassidy! A presto xoxo

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Capitolo 2
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Pronto?  -Lena rispose al telefono mentre si godeva la vista dal balconcino della sua camera di hotel.

Ehi Lena… -Kara dall’altro capo del telefono era appollaiata sul divano del suo appartamento.

Kara…ciao -il sorriso della Luthor fece capolino sul suo viso – Che bello sentirti, tutto bene?

Sì, tutto bene, tu? Oggi avevamo la serata giochi, ero sola, e Alex e Kelly hanno stravinto -ridacchiò.

Lena sorrise alla risata lieve di Kara e si morse il labbro, immaginandola.

Mi dispiace averti lasciata sola…ma appena torno potrai richiedere la rivincita!

Come minimo, tu come stai? Dove sei?

Mi vuoi far credere di non aver usato il tuo super udito per captare dove sono? -chiese Lena continuando a mordicchiarsi il labbro.

A dire il vero? Non l’ho fatto, ho usato quel potere solo quando eri in pericolo…adesso spero tu non lo sia…perché dovrei fiondarmi da te…

Non sono in pericolo…sono ad est…come ti avevo detto, sto cercando quanto più possibile su mia madre…

Come procede la ricerca? -chiese Kara.

Al momento a rilento, ma non temere…sarò presto da te! -sorrise mentre rientrava in camera – Sai dovresti sintonizzarti di notte sulla mia frequenza…­ -disse trattenendo un risolino al successivo mutismo di Kara – A buon intenditor poche parole…

Kara dall’altro lato, stava tenendo a bada ogni sua cellula per non precipitarsi da Lena e spiegarle che poteva soddisfare ogni suo desiderio, ma non voleva correre. Aveva tutto un programmino per quando la Luthor sarebbe tornata a National City.

Kara sei ancora lì, tesoro?  -chiese Lena che un attimo aveva temuto che fosse successo qualcosa proprio in quel momento.

Oh, Lena, si sì sono qui…prenditi tutto il tempo necessario…spero che tu possa trovare serenità con questa ricerca…mi manchi però… -ammise la bionda.

Anche tu mi manchi, Kara! Adesso vado…un bacio e salutami tutti! Buonanotte!

Buonanotte, Lee! -Kara sorrise e mise giù.

 

-

Bussarono alla porta e Kara andò ad aprire ignara di chi potesse essere.

“Ciao” -disse appena la porta si aprì.

“Ciao…Lena” – Kara rimase imbambolata a guardarla per qualche minuto “Scusa…vieni entra” – sorrise scostandosi dall’uscio per farla accomodare.

“Cucinavi?” – ridacchiò Lena mentre varcava la porta.

“Non ti aspettavo…” -la guardò chiudendosi la porta alle spalle. Doveva necessariamente darsi una calmata, dato ciò che indossava Lena, un vestito blu che lasciava intravedere il reggiseno in pizzo nero.

“Il gatto ti ha mangiato la lingua…Kara” – la corvina se la ritrovò a due passi, le braccia allenate della bionda intorno ai suoi fianchi – “Non resisti vero?”

“No, mi spiace, me l’ero ripromesso…ma”

Lena afferrò Kara dal colletto della camicia e fece scontrare le loro labbra per un bacio bisognoso. Poi pian piano si staccò.

“Anche tu non aspettavi altro eh…” -sorrise Kara accarezzandole il viso – “Come stai?”

“Bene…anche meglio adesso…” -disse abbracciandola.

Kara le accarezzò le spalle e inalò il profumo della Luthor “Sicura di stare bene?” -non si mosse, voleva che fosse Lena a decidere se allontanarsi o meno.

“Voglio solo godermi questo momento” -ammise.

Kara la tenne ancora sul suo petto “Hai parlato con Alex vero?”

“Forse…ma voglio che sia tu a raccontarmi qualcosa di questo folletto…”

“Mxy? È successo molto tempo fa… Alex cosa ti ha detto?” – chiese Kara mentre andavano verso il divano e si sedettero una davanti all’altra.

“Beh che lui è arrivato, che sei rimasta da sola con lui e che ti ha fatto vedere delle cose” -sospirò per un attimo.

“Mi ha fatto vedere i possibili risvolti che rivelarti la mia identità avrebbe causato” -Kara la guardò “Alex ha anche visto il nostro litigio alla fortezza”

“Ero fuori di me” -Lena guardò il viso contrito della bionda, lasciandole una carezza “Mi dispiace…raccontami…”

“Ti ho visto morire una volta, per mano di Reign, ho rischiato di perderti in altre, e nell’ultima eri tu stessa ad uccidermi…” -sospirò.

“Mi dispiace, per quello, mi ero fidata della persona sbagliata…”

“Ognuno ha fatto i suoi errori, ci siamo prese le nostre colpe, siamo tornate amiche e adesso qualcosa in più…” -sorrise Kara prendendole le mani.

“Definisci qualcosa in più…” -Lena si morse il labbro.

“Vuoi essere la mia ragazza?” – sorrise Kara.

“Ho qualche scelta?” -disse fintamente seria Lena.

“Certo, so che sceglierai la migliore…” – Kara giocherellò con le dita della corvina.

“Sì, sarò la tua ragazza…”

“Ti ho già detto che ti amo?” -la bionda le accarezzò il viso.

“Sì parecchie settimane fa…ripetimelo un po’ Danvers”

“Ti amo Luthor”

“Ti amo anche io, Supergirl” -sorrise dandole un lungo bacio “Ma qualcosa di bello c’era tra quelle visioni?” -chiese incuriosita Lena.

“Beh, quando ti ho detto che ero Supergirl, ed indossavi quel vestito con diverse fasce colorate, l'hai presa bene”

“Uhm quando ti ho detto che non ero venuta qui per fare amicizia…e poi come è andata?”

“Male…erano solo supposizioni quelle di Mxy…adesso siamo qui…e non ho nessuna intenzione di farti ancora soffrire”

“Kara…” -si morse il labbro.

“No, no, conosco quello sguardo puccioso” -Kara si mise in piedi e la baciò sulla guancia- “Voglio invitarti prima a cena…”

Lena rise “Vuoi fare le cose per bene e…”

“Esattamente” – la bionda le accarezzò i capelli – “Mi devi raccontare del tuo viaggio” -la prese in braccio e la portò in un lampo a casa sua “Passo a prenderti alle 20…in moto…domani”

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Capitolo 3
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“Ahhh” -Kara si svegliò di soprassalto, facendo lunghi respiri. Il tocco della mano di Lena sul suo petto la fece tranquillizzare e voltare verso l’altra.

“Ehi? Che è successo?” -disse con la voce impastata del sonno.

“Ehi…scusa non volevo svegliarti” -posò la sua mano su quella di Lena.

“Tranquilla…” -si sollevò poggiandosi sul gomito “Ti va di raccontarmi?”

“Il fatto di aver rincontrato Mxy mi ha riportato alla mente quelle immagini delle versioni alternative e beh le ho rivissute nel mio incubo”

“E’ solo quello Kara…” -la guardò massaggiandole ancora il petto “Sei davvero scossa…respira tesoro…” -Lena si chinò a darle un tenero bacio senza malizia. Non ce n’era stata nonostante fossero andate a dormire assieme. Doveva ammetterlo, il fatto che Kara volesse fare le cose con calma, la facevano sentire desiderata.

“Grazie per la respirazione” -ridacchiò Kara guardando quegli occhi verdi nella penombra della stanza “A cosa pensi?” -si sollevò sistemandosi con la schiena sulla testiera.

“Che sono a letto con Supergirl…” -ridacchiò beccandosi un piccolo buffo da parte di Kara.

“Sul serio…sono troppo…”

“Shh, Kara è la scelta più sensata, perché ti assicuro che potremmo restare chiuse qui dentro per un bel po’ se iniziassimo…e adesso c’è bisogno di noi…Ricordi? Siamo una Super e una Luthor”

“E possiamo fare tanto assieme…” -sorrise accogliendola sul suo petto, mentre si sdraiavano nuovamente – “Buonanotte”

“Buonanotte tesoro” -disse Lena con un dolce sorriso.

Il sogno che aveva avuto Kara riguardò anche lo scontro con Nyxly, risvegliandosi però questa volta non aveva destato Lena. Era così bella addormentata lì al suo fianco, tante volte l’aveva immaginata distesa nel letto con lei, proprio come era adesso, con una vestaglia verde indosso, e il sorriso accennato durante il sonno. Kara le accarezzò il viso, e alzandosi si diresse verso la cucina.

Dopo poco più di una mezz’ora, sentì il passo sottile di Lena calcare il parquet di casa sua. Percepì due braccia avvolgerla in vita e subito tutti i brutti pensieri andarono via. Soprattutto quando Lena le sussurrò il buongiorno all’orecchio.

“Che stai cucinando di buono?” sorrise Lena sulla pelle della spalla di Kara.

“Uova strapazzate, toast croccante, latte e caffè”

“Potrei abituarmi a questo risveglio sai?” disse vendendo la bionda voltarsi nell’abbraccio.

“Io vorrei che tu ti abituassi…Non ti sto chiedendo di venire a vivere qui…ma di passare più tempo notturno assieme”

“E’ una proposta indecente?” ridacchiò Lena.

“No, no, ciò è bello dormire con te?” disse.

“Solo? Vuoi condividere il letto solo per dormire?” Lena la stava prendendo bonariamente in giro.

“Vorrei altro…ma non vorrei correre…” ammise Kara arrossendo.

“Sei la donna di acciaio, voli…e non vuoi correre con me?” disse ancora.

“Non voglio metterti a disagio”

“Beh, sono mezza nuda a casa tua…”

“Ecco appunto direi di rivestirvi…” disse una voce oltre di loro.

“Myx” Kara portò subito dietro di sé Lena “Che ci fai qui? Avevamo detto niente magia.

“Infatti mi ha fregato le tue chiavi” disse Alex entrando con la mano sugli occhi.

“Che dite se prendiamo tutti una tisana e ci rilassiamo?” disse Lena accarezzando la schiena della bionda.

La puntata 6x12 non andrò a modificarla in nessun aspetto perché era perfetta già così. Farò un mix tra la 6x11 e 6x13 appena l’avrò vista! Spero che vi sia piacendo!

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Capitolo 4
*** Mix 06x11-06x13 ***


Mix 06x11-06x13

Mix 06x11 – 06x13

Convincere Nyxly era stato un colossale buco nell’acqua, Kara aveva perso l’aiuto di Myx, ma non l’avevano perso per sempre. Dovevano ritrovarlo a tutti i costi.

Qualcosa che segnò particolarmente Kara e tutti i componenti della Torre, fu la caparbietà di Kelly, nel lottare per i diritti e la vita di Orlando, Joey e tutta la gente di Ormfell, rivelandosi il nuovo Guardiano. Kara aveva capito da Kelly che la loro battaglia doveva intersecarsi, così da riuscire su più fronti a combattere il nemico.

 

“Ehi…” Lena vide Kara arrivare e sorridendole attese un suo abbraccio. Era una delle loro cose preferite, prima di diventare una coppia, le due avevano sempre trovato molto conforto nei loro abbracci.

“Come procede?” chiese Lena guardando Brainy e Kara.

“Dobbiamo capire come trovare i totem che Nyxly sta cercando, vieni alla Fortezza della Solitudine con me?” chiese la bionda guardandola.

“Certo andiamo con il portale” sorrise la corvina.

 

Alla Fortezza incontrarono il ricordo vitale di Vita, una strega kriptoniana, che rivelò a Kara e Lena che il primo totem sarebbe stato quello del coraggio. E che avrebbero sopportato delle prove per poter brandire i totem, custoditi in artefatti sparsi nel tempo. La bionda aveva percepito un qualcosa di particolare alle reazioni di Lena alla parola “magia”.

 

Nello scontro con Nyxly, che stata rubando l’artefatto della fionda da un museo, i superamici avevano ottenuto solamente un totem diviso a metà.

Avendo un confronto con Vita, che aveva posseduto Brainy, ottennero di capire che Kara, in quanto causa della rottura dell’artefatto, avrebbe dovuto accettare il guanto di sfida.

Purtroppo, non avendo superato ancora la sua sfida, la magia del totem continuò ad imperversare in città, dovevano contenere l’energia o ci sarebbe stato troppo eccesso di coraggio.

 

Kara si era isolata un attimo, doveva capire perché non riuscisse a superare la sua sfida, quando sentì l’ascensore.

“Ehi…” Lena la guardò mentre andava a sedersi accanto a lei sugli scalini.

“Siete riusciti a contenere la magia del totem?” chiese la bionda mentre la guardava.

“Non proprio…e tu? Novità dal pezzo di legno?” chiese.

“Non riesco a superare la prova…non capisco perché…devo superare una prova di coraggio il giorno che ho salvato l’aereo di Alex”

“Perché non sei stata coraggiosa?” sorrise dolcemente la corvina.

“Infatti, mi sentivo molto coraggiosa…e adesso non so che fare…se sbaglio la gente si fa male…se non ci provo…”

“Il folletto conquisterà il totem e la sua magia” disse Lena fissandosi le scarpe.

“Davvero non credi nella magia?” chiese Kara arricciando le labbra.

“Beh, credo in te…in noi…nel fatto che supereremo anche questo” la guardò “Adesso vado a parlare con la mia amica Vita…” sorrise mettendosi in piedi e dando un bacio sulla fronte di Kara.

“Divertiti” Kara la vide ancheggiare via.

 

Nyxly aveva superato la sua prova, e il totem era impazzito per ricongiungersi alla sua altra metà, ma Lena e Kara l’avevano rinchiuso in una box per contenerlo. Subito dopo avevano capito chi stesse provocando una tempesta di entità troppo elevata, per fermarla avevano però bisogno dell’aiuto della dottoressa che presa dalla smania di coraggio aveva caricato troppo i fulmini, e di far ricongiungere il totem, per permettere alla gente di tornare in sé stessa.

Una volta ridotti i fulmini, Kara svenne, a causa probabilmente del ricongiungersi del totem.

 

“Ehi” Lena, andò verso il lettino dove Kara era distesa, mentre Alex controllava i suoi parametri. La bionda restando seduta, per la persistenza del mal di testa, sorrise alla corvina che le prese la mano e massaggiò la schiena.

“Era Nyxly, sentivo le sue emozioni…era trionfante, deve aver superato la sua prova…ma è ancora vendicativa”

“Penso che sia più una cosa psichica…la ricongiunzione del totem avrà provocato il tuo svenimento”

“I tuoi parametri vitali stanno bene però” disse Alex.

“Adesso avrò bisogno di tutto l’aiuto possibile per fermarla” disse Kara guardando Lena.

 

 

“Pensavo di essere stata coraggiosa” Kara era seduta sul divano di casa sua, mentre Lena le passava un piattino con una torta di mele all’interno e sfilatesi le scarpette da tennis e si sedette al suo fianco.

“Kara, hai salvato tutta l’umanità, finendo nella Zona fantasma…”

“Eppure perché non supero la prova?” disse guardando l’altra mangiando.

“Kara, credo che potrei aiutarti io a… insomma a sconfiggere Nyxly. Ricordi che ti ho detto che non mi sentivo ancora pronta per raccontarti cosa mi è successo a Newfoundland?” disse poggiando il braccio sullo schienale del divano.

“Cosa è successo stai bene?” Kara era visibilmente preoccupata.

“Sto bene…” sospirò “Quando sono arrivata a Fortune Bay, non pensavo mi avrebbero accolta in maniera così scontrosa. Sia chi doveva ospitarmi, sia la figlia di una delle amiche di mia madre, mi ha trattato in malo modo”

“Piccola mi dispiace, perché non mi hai detto nulla?” Kara la scrutò, accarezzandole il braccio.

“Ne ho parlato con Andrea…io volevo mollare tutto e ritornare” la guardò “Non fare la gelosa” ridacchiò appena.

“Non faccio la gelosa…solo che io…” la bionda abbassò lo sguardo.

“Kara…io mi fido di te…ma avevo bisogno di un’amica…e Andrea non stava salvando il mondo…” ammise.

“Va avanti, non volevo interromperti” la bionda le sorrise rincuorante.

“Quando ho incontrato l’unica amica ancora viva…Florence…mi ha rivelato, attraverso una specie di visione, che mia mamma e le sue amiche erano maghe o streghe e che avevano questi poteri…e lei pensa che io abbia ereditato questo potere” disse tutto d’un fiato ancora non credeva a quello che stava dicendo.

“Cosa? Davvero? E come ti senti a riguardo? Stai bene?” Kara le accarezzò il viso.

“Non lo so…io sono una scienziata…lo sai…” Lena la guardò “Cosa dovrei fare?”

“Tu sei la più geniale scienziata, ma Lena, questa magia, fa parte di te…dovresti solo accoglierla” disse avvicinandosi a lei “Io sarò qui con te”

“E se ti facessi del male? Se ripetessi i miei errori del passato…se”

“Niente se…sono orgogliosa di te Lena…e ti amo…quindi mi prenderò qualche incantesimo purché tu possa accettare quello che sei…e non solo per me amore” Kara arrossì.

“Kara…non userei mai una pozione d’amore su di te…qui è già tutto pronto” scherzò per poi baciarla “Avrei voluto fosse stato così facile anche per te…rivelarmi il tuo vero essere” disse accarezzandole il viso.

“Che facciamo?” chiese Kara.

“Forse la scienza non può sconfiggere il nemico, magari una combinazione di magia e scienza potrebbe. Sono disposta ad imparare quanto c’è da sapere per aiutarti a eliminare la connessione con Nyxly”

“Lena…lo apprezzo…ma vorrei continuare la connessione…” vide il suo volto preoccupato “Potrebbe essere un vantaggio…se posso sentire le sue sensazioni, potrei capire cosa sta tramando”

“Kara…potrebbe essere doloroso e pericoloso…io”

“Nyxly è diversa dagli altri cattivi…e sono disposta al rischio”

“Non so di che prova si trattasse, ma tu sei il simbolo del coraggio Kara” disse Lena avvicinandosi di più all’altra per baciarla.

“Ahia” sibilò la bionda mentre si portava le dita al ponte del naso.

“Kara, Kara? Stai bene? Sta succedendo di nuovo?” chiese Lena in apprensione.

Kara la guardò di rimando “Nyxly è decisamente arrabbiata”

Lena le si fece vicina e la strinse in un abbraccio.

Parte di questo capitolo l'ho scritto prima di vedere la puntata, spero di essere riuscita ad intersecare il tutto in maniera carina! Alla prossima settimana! xoxo

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Capitolo 5
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“Sarà qui a momenti” disse Lena guardando l’orologio, mentre Alex giocava a Jenga contro una dissentita Kelly, che le faceva le linguacce.

Infatti, Kara apparve poco dopo dalla finestra e si avvicinò a Lena, che era la meno distante, posandole una mano sulla schiena e dandole un bacio sulla guancia.

“Ehi…” disse la corvina sfiorandole un fianco.

“Come mai siete tutti qui?” chiese Kara.

“Primo affinché non vi rintaniate voi due piccioncine” iniziò Alex “E poi è la serata giochi”

“Pensavo che dato l’emergenza di Nyxly avremmo evitato” rispose Kara scostandosi da Lena.

“Abbiamo tutto sotto controllo…Brainy è sulla navicella della Legione a rintracciare quella di Mitch e Nyxly…” disse Nia.

“Io potrei aver trovato qualcosa sul libro di incantesimi di mia madre…ma ancora devo capirci qualcosa…” disse Lena e Nia si propose di aiutarla. Kara le guardò.

“Scusate e che…insomma con questa cosa di sentire quello che prova lei e il fatto che Will…verrà alla Torre”

“William verrà alla Torre?” chiese Lena preoccupata.

“Metteremo delle regole ferree, affinché non riveli nessuna delle nostre identità, soprattutto la tua Lena” disse Kara sedendosi sul bracciolo della poltrona dove la corvina era seduta.

Kelly raccontò che doveva occuparsi di Esme, l’orfanella aliena che cercava una famiglia e Kara iniziò a ridere incontrollata, ma non era colpa sua, ma della connessione con Nyxly.

 

Dopo l’incontro con il folletto vendicativo, dove aveva recuperato il secondo totem, i Superamici dovettero fare i conti con il totem dell’umanità, e gli scontri in città iniziarono ad essere davvero incontrollabili.

“Sono riuscita a trovare questi dati” disse Dreamer macchinando con il tablet. Kara e Lena la guardarono sollevando un sopracciglio “Oh andiamo non siate così soprese, sono intelligente anche io, solo che voi due siete esibizioniste” disse stizzita la mora guardando la coppietta, le due alzarono le spalle e dissero “Touché”

“Trovato altro nel libro di tua mamma?” chiese la Super sedendosi al fianco di Lena, che aveva i capelli ricci raccolti in una semplice acconciatura, e indossava una camicia verde, che risaltava i suoi occhi.

Lena si accarezzò la nuca, un po’ in imbarazzo, sia per lo sguardo perso di Kara che la guardava, sia perché non ci aveva capito ancora molto del libro e di come funzionassero gli incantesimi.

“Stiamo preparando il laboratorio…ma sono ancora molto insicura…ci servono delle particelle… diffuse nell’aria dalla propagazione” disse Lena e Nia si offrì di andarle a recuperare.

“Lena è fantastico…hai visto? La magia ci potrà aiutare” disse porgendosi ad accarezzarle una guancia, ma fu interrotta dal colpo di tosse di Will. Lena mise su la sua miglior faccia da poker, per non far notare il suo disappunto per la presenza dell’uomo lì. Forse c’era una punta di gelosia, dato che Kara e Will avevano avuto una parvenza di relazione, ma il giornalista non sapeva di loro due e di tutte le dinamiche.

 

Invenire…” Lena iniziò a pronunciare la formula per l’incantesimo e dopo un calo di energia, si accorse di aver combinato un guaio e che Dreamer avesse subito dei danni strani. Videro apparire Kara, e Nia parlò dandole le spalle e girandosi poi di scatto “Lena ha rotto il mio cervello…” disse.

“E’ stato l’incantesimo?” chiese la Super guardando prima Nia scioccata per quel mutamento e poi Lena speranzosa che potesse risolvere presto il tutto.

“La situazione sta degenerando…più combattiamo, più sono felici che lo facciamo” disse Kara prima di portarsi una mano sul petto gemendo. Lena le fu subito di fianco, tenendola.

“Amore…ehi…respira” le accarezzò il viso.

“E’ Nyxly sembra provare compassione, e per lei questo sentimento è devastante” disse Kara guardando l’altra “Lena l’incantesimo deve funzionare, e anche subito” disse sussultando.

 

Parlare con William Dey aveva permesso a Lena di capire dove sbagliasse il suo incantesimo, non ci metteva il cuore, come era successo al giornalista, quando voleva replicare le ricette di dolci, di suo padre defunto. Lena l’aveva ringraziato e aveva compreso che dovesse cercare gli ingredienti direttamente in natura, per poter replicare l’incantesimo alla perfezione. Così Supergirl, Lena e Will andarono all’orto botanico dove dovettero fare i conti con dei furiosi, mentre la corvina evocava nuovamente l’incantesimo.

Auge navitas pro omnis hominibus…”  iniziò con la formula, dalla provetta dove erano contenuti gli ingredienti si espansero delle particelle, ma provocarono l’effetto contrario a quello sperato.

 

Ritornati alla Torre, Lena iniziò a dare di matto “E’ colpa mia ho peggiorato solo le cose” diceva gesticolando frenetica.

“Lena…Lena…ohi…calmati” Kara la prese dalle braccia e le diede un dolce bacio sulle labbra “Non è colpa tua okay?” la guardò “Devi riprovarci…Lena”

“E come? Non ci sono riuscita per ben due volte, come pretendi che ci riesca una terza?” disse Lena staccandosi.

“Sei l’unica possibilità che abbiamo per fermare Nyxly” disse Kara corrucciata.

 

Dopo l’ennesima perlustrazione in giro per National City, ebbe un’illuminazione e subito tornò alla Torre per confrontarsi con gli altri. Nella palestra, c’erano Lena, Dreamer, Will e la Super disse loro, che evidentemente l’umanità di quelli colpiti all’arena aveva finito per invadere Nyxly, e che se avessero riprovato con lo sbaglio fatto da Lena, avrebbero intensificato quelle emozioni nel folletto, che stremato, si sarebbe deciso a mollare il totem, restituendo così l’umanità dei cittadini di National City.

“Non lo farò” disse Lena guardandola.

“Cosa?” Kara si stupì.

“Non ripeterò l’incantesimo” rispose la corvina ancora “E’ sbagliato”

“Lena…ma…la gente ha bisogno di aiuto adesso” continuò Kara non capendo perché la sua ragazza stesse parlando così “E’ per un bene più grande…andiamo”

“Bene più grande? Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?” Lena si avvicinò a lei.

“Non è quello che intendevo” rispose l’altra.

Dreamer dovette portarsi via Will, perché stava diventando qualcosa di privato quella conversazione.

“Non posso credere che tu non voglia aiutarci…Lena” disse la Super restando nella sua posa tipica.

“Non se significa perdere quello che siamo, saremmo uguali a lei…Kara” disse quel nome sottovoce.

“Okay, ho capito che non hai ancora digerito la storia che sei capace di usare la magia, ma Lena…okay” alzò una mano “E’ vero ti ho spinta fuori dal tuo confort zone, ma solo perché credo in te…” la guardò “E che sono spaventata” disse andandole vicina, incurante del fatto che Will fosse ancora lì “Mi sento impotente, e ho paura che se otterrà tutti i sette totem, non sarò capace di sconfiggerla, di proteggervi, sono terrorizzata all’idea di perderti”

“Ehi…” Lena le accarezzò il viso “Anche io non voglio perderti…ma ricordi cosa mi hai raccontato del folletto? Che è una manipolatrice, e chi ti ricorda?” disse tenendole le mani.

“Lex…” disse sconfitta Kara guardandola.

“L’hai già sconfitta, ma non devi fare di tutto per vincere, ma fare la cosa giusta, ricordi?” disse accarezzandole il viso contrito “Mia madre ha fatto del male con la sua magia, non intenzionalmente, lasciando anche profonde conseguenze…perché ha nascosto quello che aveva fatto” ammise Lena.

Fu Kara in quel momento a sfiorarle dolcemente il mento, Lena era ancora così fragile “Mi dispiace”

“Non voglio fare del male con la mia magia, né con l’inganno, Kara” disse la corvina. E la bionda la prese in un abbraccio caloroso e protettivo “Hai ragione, amore” le accarezzò le spalle “Non possiamo farlo neanche per un buon motivo”

“Alcuni segreti non si possono nascondere…” si scostò dall’abbraccio “Ci serve proprio quello”

 

Ragionandoci poi su, l’idea di Lena fu appoggiata da Supergirl. William Dey doveva informare la città su come stavano veramente le cose, affinché fosse la gente a comprendere perché i Superamici, stessero agendo così. Il giornalista avrebbe scritto il suo articolo a modo suo, mentre Lena avrebbe amplificato la magia del totem, affinché Nyxly si arrendesse.

 

“Sicura di volerlo fare all’aperto, Lena?” chiese dal ricevitore Kara.

“Sì, sono certa di riuscire a concentrarmi meglio” era così difficile non chiamarla Kara o usare uno dei loro nomignoli. Poi rievocò la formula per l’incantesimo, una coltre di particelle si mosse sopra National City portando, la gente nel più totale caos, ma speravano che Nyxly avrebbe ceduto.

 

Il ciondolo con all’interno il totem, fu recuperato da Supergirl, e adesso giaceva in una teca, per tenerlo al sicuro e isolato, così che non provocasse altri danni.

“Assurdo che un pezzo di legno provochi tutto questo caos” disse Lena poggiata al tavolo dove troneggiava il box contenitivo.

“Adesso abbiamo pareggiato” disse Dreamer.

“E l’articolo di William, speriamo abbia l’effetto sperato” disse Alex.

“Sì, però adesso dobbiamo avvantaggiarci rispetto a Nyxly” disse Kara a braccia conserte.

“Ci sono ancora delle particelle attive, lavoreremo su quelle, ma quale totem dobbiamo cercare?” disse Lena voltandosi verso la lavagna dove avevano il loro schema con tutti i possibili totem, dove trovarli e cosa aspettarsi.

“Beh c’è quello dei sogni” disse Dreamer “Penso di potervi aiutare” concluse.

 

Dopo la giornata impegnativa, Lena era seduta sul divano nella sala relax della Torre, con la rivista della CatCo, dando una lettura all’articolo di William. Sentì le porte dell’ascensore aprirsi e un bacio di Kara sul collo, la fece sorridere.

“Com’è?” disse la bionda indicando la rivista. prima che si sedesse, posando sul tavolo la loro cena da asporto.

“E’ fantastico come sempre” sorrise Lena “Anche se non ho capito se a J’onn piace o meno”

“Ormai è fuori, non si torna indietro” disse mentre usciva i contenitori.

“Spero che la gente capisca perché ci siamo spinti a tanto” disse Lena che era appollaiata con le gambe fasciate dal pantalone nero, sotto il sedere e teneva una mano tra i capelli mossi.

“Lo farà, qualcuno! Stai benissimo così amore?” disse Kara guardandola.

“Smettila che mi fai arrossire” sorrise l’altra “Grazie per avermi aiutata con l’accettazione delle mie abilità” disse.

“Sempre…” sorrise guardandola “Grazie a te di avermi ricordato che bisogna tenere saldi i legami…dai dammene uno” disse vedendo che Lena teneva in mano il contenitore con i ravioli al vapore. E muovendo le dita come delle bacchette giapponesi.

“Certo, tieni, non ho intenzione di toccarlo con le mani” disse.

“Io si” Lena vedendo l’altra prenderlo e buttarlo in bocca “Che classe” disse guardandola arricciando le labbra.

“Oh andiamo mi conosci” disse Kara e vide lo sguardo di Lena posarsi su di lei “Ti fa davvero così…” la bionda sentì la presa della corvina sul suo polso e le labbra dell’altra avvolgersi alle sue dita. La Super boccheggiò, non stava succedendo davvero, ciò lo desiderava tanto, ma non poteva, o forse sì? Lena di tutta risposta, data la vicinanza sul divano, dove erano sedute, le si mise cavalcioni e accarezzò le spalle della sua ragazza.

“Rilassati” sorrise Lena accarezzandole il collo e chinandosi a baciarla. Assaporò il dolce sapore delle labbra della donna e poi inseguì il gusto di quello che aveva appena mangiato. Kara dovette tenerla per i fianchi, affinché fosse ancorata alla realtà.

“Lena…io…” Kara la guardò dal basso e sorrise arrossita.

“Lo so…ma tu mi hai provocato…” disse chinandosi a mordicchiarla sul collo.

“Non…era mia intenzione…insomma” ammise.

“Respira…nessuno ci vieta di pomiciare un po’ non credi?” sorrise sorniona Lena.

“Niente affatto” rispose Kara accarezzando le braccia e la schiena della corvina da sul tessuto della camicetta leggera che indossava “E nessuno mi vieta di farti stare comoda mentre lo facciamo” disse stendendola con la schiena sul divano e sollevandole una gamba per potersi sistemare meglio.

“Dovremmo essere sole…” sussultò Lena sentendo le labbra di Kara sul suo collo.

“Se dovessi sentire un rumore… con un balzo saremmo da un'altra parte” disse la bionda ricominciando i suoi ministri.

 

“Sarà fantastico, tesoro” disse Alex tenendo per mano Kelly, dopo che avevano accompagnato Esme alla casa-famiglia.

“J’onn ha ragione, io e te abbiamo una connessione meravigliosa…Ti amo” sorrise all’altra mentre l’ascensore arrivava al piano.

“Shh?” Alex guardò Kelly sentendo quei lamenti, e vedendo movimenti provenienti dal divano “Kara?” disse la rossa.

“Lena?” Kelly vide la scena e per poco non esplose in una risata, tenendo ancora la mano di Alex, che sembrava scioccata. Le due sul divano scattarono sedute, i capelli scompigliati, la camicetta di Lena mezza aperta, il maglione di Kara mezzo alzato, le scarpe abbandonate per terra.

“Davvero lo stavate facendo sul divano della Torre?” disse Alex con una faccia tra lo scioccato e schifato.

“Non è come sembra…” disse la bionda.

“Possiamo spiegare” Lena si abbottonò frettolosamente la camicetta.

“Oh io credo che sia esattamente come sembra…” disse Alex.

“Babe, penso che non avessero intenzione di farlo…cioè era solo una pomiciata che ha perso il controllo…” le giustificò Kelly.

“Che se non fossimo arrivate…” Alex continuò.

“L’ho provocata” Lena arrossì.

“Ehi…non mi devo giustificare… tu hai fatto di peggio…Alex” disse la bionda porgendo la mano a Lena.

“Ehm…ma” Alex sbuffò “Okay, ho esagerato…” sorrise coccolosa “Abbiamo una notizia per voi”

“Vi sposate?” sorrise Lena, grata che avessero cambiato argomento.

“No, vogliamo provare ad adottare Esme!” disse Kelly.

Kara guardò sua sorella Alex, sapeva quanto lei desiderasse una famiglia con dei figli. Lasciò perdere la scenata e corse ad abbracciarla con grande entusiasmo “Sono strafelice per te…sis”

Lena sorrise abbracciando poi entrambe e stringendosi alla sua ragazza, era davvero serena, lì con le persone più importanti della sua vita.

Spero di essere puntuale con questo nuovo succulento capitolo, ringrazio la mia socia Nihal, per il suggerimento di Alex e Kelly che interrompono le nostre Supercorp.
Ci rileggiamo settimana prossima xoxo

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Capitolo 6
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Alex era su di giri, e per ovviare a questo si era messa a perfezionare il disegno sulla parete della cameretta per Esme. Kara sarebbe arrivata di lì a poco, dopo essere passata a recuperare chissà cosa.

“Eccomi” disse la bionda entrando con una enorme busta di peluche di ogni tipo.

“Ma hai svaligiato casa della mamma?” ridacchiò Alex guardandola “Oddio dovresti vedere come è carina Esme, io sono già innamorata” disse la rossa sentendo la porta di casa aprirsi e due passi distinti avvicinarsi alla cameretta.

“Ciao” disse timidamente la bimba guardando i presenti nella stanza, mentre non mollava la mano di Kelly e stringeva a se un peluche di zebra.

“Esme, lei è mia sorella Kara” disse Alex.

“E’ un piacere conoscerti” disse la bionda.

“Ciao piccolina, io sono J’onn” disse l’uomo stringendo la manina della bambina.

“E’ come un papà per Alex da sempre” disse Kelly guardando la piccolina.

“Anche io sono stata adottata sai?” disse Kara chinandosi all’altezza di Esme “Questi sono tutti i peluche che mi hanno fatto sentire accolta quando i genitori di Alex, mi hanno adottata, spero ti piacciano”

“Io ho Lovely” disse andando verso una mensola per posarlo su e ci passò attraverso, emanando un grido.

Prontamente l’uomo la recuperò e la prese in braccio “Tranquilla piccola si chiama vibrazione” disse mentre la bimba si rintanava tra le braccia di Alex.

“Non lo faccio più, sono nei guai?” disse imbronciata.

“Ma no tesoro, non sei nei guai, sono i tuoi poteri” disse Kelly abbracciandola. E Alex le passò una mano sulle piccole spalle.

 

-

 

“Ciao ciao” disse Will uscendo dall’ascensore della Torre, carico di dolciumi preparati da lui.

“Hai portato i biscotti al cioccolato?” chiese Lena.

“Sì, ma non sono per te, giù le zampe” disse picchiandole bonariamente le mani.

“Castello, parco a tema o treni, per le costruzioni da regalare a Esme?” chiese Brainy.

“Treni” disse Lena, seguita a ruota da Supergirl che era appena arrivata. Le si fece di fianco, non potendola però baciare per la presenza di Will.

“Così ovvio?” disse Brainy.

“Beh i castelli e i parchi a tema sono carini, ma con il treno può viaggiare di fantasia” disse Lena.

“Mi hai tolto le parole di bocca…” disse guardandola per un istante troppo lungo, che anche Esme, si sarebbe accorta che tra loro c’era qualcosa.

 

-

Supergirl e J’onn erano andati nei Paesi Bassi, perché Nyxly si era ripresentata all’Aia per recuperare il totem della Speranza.

 

Nel mentre a National City, Alex stava portando Esme alla Torre, per farle conoscere Lena, William e Brainy.

“Vedi Esme, loro sono i miei colleghi” disse presentandole i tre.

“Ciao Esme, è un piacere conoscerti” disse Lena facendosi avanti affabile.

“Ciao, sei molto carina” disse la piccola guardando la corvina, che stupidamente si ritrovò ad arrossire.

“Oh, grazie, sei molto bella anche tu” disse sorridendole dolcemente.

 

-

Kara era tornata dall’Aia, dove aveva lasciato, J’onn per le trattative e la rigida Sottosegretario.

“Ehi sei sola?” disse Kara avvicinandosi alla sua ragazza e dandole un bacio dolce sulle labbra.

Lena che stava trascrivendo qualcosa sul suo block notes, traducendolo dal libro di sua madre, restò per qualche momento stordita.

“Tutto bene tesoro?” chiese Kara guardandola sfiorandole il mento.

“Pensavo che Esme, mi ha fatto un complimento, ha decisamente assorbito il tuo fascino” ridacchiò anche se era nuovamente arrossita.

“Ah si?” disse scrutandola “Ma non hai risposto alla mia domanda”

“Sono di sotto con Esme e Alex, che ha chiesto a Brainy una mano per aiutare la piccola con i suoi poteri”

“Siete presentabili?” disse Alex uscendo dall’ascensore con la mano sugli occhi.

“Certo che tua sorella è proprio idiota” disse Lena guardando la bionda.

“Ehi Luthor, ti butto di sotto, ho gli occhi tappati non le orecchie” disse accigliata la rossa.

“Inutile dirti, che Kara mi salverebbe…” le fece la linguaccia.

“Finitela di fare le ragazzine” ridacchiò Kara.

“Uhm, vorresti dare un po’ di speranza ad una bambina un po’ giù di morale?” disse Alex con il broncio.

“Per mia nipote, senz’altro” disse la super.

“El Mayara” Lena sorrise loro, tornando alla sua scrittura.

 

-

Quando la piccola Esme si trovò al cospetto di Supergirl, la guardò inclinando la testa “Ha gli stessi poteri di tua sorella Kara…” disse guardando Alex “E’ la stessa persona” disse felice.

Alex la guardò scioccata, e altrettanto lo fu Kara. Quella bambina era davvero un portento.

“Siediti qui Esme” disse Alex “Questo è un piccolo segreto, non tutti sanno che Kara è Supergirl” disse guardandola.

“Sono nei guai?” chiese la piccola abbassando la testa.

“No, cucciola, niente affatto” disse la bionda chinandosi alla sua altezza “Sai anche io sono aliena, kriptoniana per l’esattezza e sai che facciamo? Possiamo volare, abbiamo la vista calorifica, ottima per prepararsi una buona cioccolata calda” disse facendole un occhiolino “Abbiamo il super udito” sorrise “Vuoi provare, ci concentriamo sul cuore di Alex?” sorrise “Chiudi gli occhietti, prendi un lungo respiro” la imitò.

“Wow, batte velocissimo” sorrise, mentre Alex e Kara si guardarono “Il tuo batte come un altro, è quello di Lena?” sorrise dolcemente e la bionda arrossì. Poi la piccola si spaventò perché iniziò a sentire dei rumori forti, provarono ancora, ma quando sentì delle notizie, corse via, dicendo ad Alex che era stata cattiva, per averle fatto sentire quello. Le due sorelle rimasero turbate, e la rossa andò a cercare la sua piccolina.

 

-

“Kara, non è colpa tua, stavi aiutando Esme, come stai facendo con me. I poteri sono difficili da gestire, dovresti saperlo” le disse Lena seduta al divano guardando la sua ragazza.

“Avresti dovuto vederla era così spaventata, come posso dare speranza al mondo se non riesco a farlo neanche con mia nipote?” disse poggiandosi allo schienale.

“Sarai una zia fantastica, Kara” sorrise accarezzandole il braccio “E sono certa che riuscirai a superare la sfida del totem” disse mentre la sentì rabbrividire e la guardò “Ehi? Che hai?” Lena la scrutò in apprensione.

“E’ Nyxly” rispose riprendendosi “E’ felice per qualcosa. Probabilmente ha capito come superare la prova” disse mettendosi in piedi “Devo trovare una soluzione”

“La troveremo assieme, mi metto al lavoro per un incantesimo di protezione e estrazione del totem” disse Lena seguendola e spegnendo il telegiornale “E se fossi tu a dover superare la sfida come Kara Danvers?” propose Lena. Kara la osservò, decisamente la sua ragazza era un genio, le sorrise di rimando.

 

-

Nyxly aveva fatto la sua comparsa al CatCo, proprio mentre Kara si era recata a lavoro per tentare qualcosa con i suoi articoli, ma Andrea era stata reticente.

Il folletto aveva preso William, per ripicca a quello che l’uomo aveva scritto nel suo di articolo, in cambio voleva i totem già in possesso dei superamici.

La situazione all’Aia stava peggiorando, così J’onn, Brainy e Supergirl, si adoperavano per disarmare la missilistica di Corto Maltese e Kaznia, mentre Lena lavorava su un incantesimo per il totem ottenuto.

Durante lo scambio, Supergirl aveva passato il totem stregato dalla corvina a Nyxly, che infuriandosi, aveva per poco strangolato William che si era difeso egregiamente, mandandola a terra con un calcio alle caviglie, recuperando il totem del coraggio dal bracciale del folletto. Supergirl invece fu lesta ad uscire dal raggio attrattivo della navicella di Naxim, e allontanare il giornalista dalla minaccia di ritornare sulla navicella.

 

-

“Abbiamo i tre totem” disse Lena.

“Sì, ma stiamo facendo lo stesso gioco di Nyxly” disse Kara nella sua posa “Dobbiamo trovare un modo per essere un passo avanti”

“Vuoi eliminare un totem non è così?” disse J’onn.

“Quello dell’Umanità è da escludere…” asserì Lena.

“Il coraggio ugualmente” disse Brainy.

“Eliminiamo quello della Speranza, abbiamo visto che riusciamo anche senza a riportarla in giro” disse Kara e si apprestò ad andare verso il laboratorio.

 

Quando tornò dal viaggio nell’iperspazio, lesse il messaggio di Alex, con su scritto che Esme aveva capito grazie al Trust Seeker che lei e Kelly, mai e poi mai l’avrebbero mandata via, adesso erano una famiglia.

 

“Ehi” Lena sentì il fruscio alla finestra di casa e si voltò, trovando l’altra ancora in tenuta antikriptonite.

“Ehi…” andò ad abbracciarla.

“Stai bene?” disse accarezzandole le spalle “Ho sentito Kelly, Esme è stanca ma sta molto meglio” sorrise.

“Alex mi ha scritto” sorrise scostandosi e guardandola.

“Kara, non hai risposto…” le accarezzò il viso.

“Non lo so, ho una strana sensazione…” disse poggiando la fronte a quella di Lena “Ma adesso passa” posò le labbra su quelle della corvina.

Mi scuso per il ritardo di pubblicazione, ma sono state settimane strane. Tranquilli cari lettori e lettrici, sono di nuovo sul pezzo e un episodio al giorno avrete il capitolo corrispondente. Alla prossima xoxo

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Capitolo 7
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Alla Torre c’erano Lena seduta a trascrivere qualcosa, Supergirl, che la guardava un po’ imbambolata poco distante. Con quel vestitino con giro collo, e uno scoscio sulla gamba destra, Kara stava facendo davvero fatica a non starle attaccata. Probabilmente perché la sera prima aveva esagerato con un succhiotto ed era quello il motivo del collo alto che Lena aveva optato di indossare. E poi c’era J’onn.

Le porte dell’ascensore si aprirono e Alex fece il suo ingresso, con in mano dei fogli.

“Ecco a voi” sorrise passando un foglio a Lena, che prendendolo sorrise entusiasta.

“Per te…” lo passo a J’onn.

“È ultima ma non meno importante…per Supergirl” disse la rossa passandole due fogli, uno con l’eroe e l’altro con Kara.

“Oh ma mia nipote è un’artista” sorrise la bionda mostrando il disegno anche a Lena.

“Vuoi dire mia nipote” disse, J’onn mostrando il suo.

Alex nel mentre lasciava quelli per Brainy e Dreamer “E questo?” disse Alex scostando appena il colletto del vestito di Lena, dando mostra di un succhiotto, quasi a forma di cuore.

“Oh sta ferma” Lena arrossì e Kara avvampò “Kelly e Esme sono dagli Olsen?” chiese Lena.

“Si sono immerse nelle tradizione degli Olsen, se tutto resta piatto, potrei vedere di raggiungerle” disse Alex.

“Dovresti, alla fine anche io devo fare l’intervista” disse Kara.

“Quale intervista?” chiese Lena scuotendo la testa ricordandosi che Kara non glielo avesse detto.

“Ai vertici di Corto Maltese e Kaznia…” sorrise.

“Tesoro sono contenta per te…” sorrise la corvina vedendo anche il sorriso orgoglioso di Alex.

 

-

Durante lo scontro con Nyxly all’Istituto dei Sogni, un mostro si era materializzato probabilmente dal portale che il folletto aveva creato con il guanto che indossava.

Il mostro da incubo, scappato dalla finestra si diresse verso la centrale nucleare e solo l’intervento dei satelliti della Luthor Corp attivati da Lena, erano riusciti a fermarlo: creando una barriera di protezione, che aveva però diviso a metà National City e costretto il mostro a diventare invisibile.

 

-

“L’ho cercato da per tutto nella cupola, non c’è. Tu J’onn hai trovato qualcosa?” chiese guardandolo e poi vide anche Lena, che stava macchinando con qualcosa di più tecnico.

“Da quanto ci ha detto il dottore che Brainy ha accompagnato in ospedale, Nyxly è entrata nel mondo dei sogni” disse la corvina.

“E anche Nia con sua sorella, perché pensano che il totem sia proprio lì” intervenne il coluano.

 

Passata qualche ora, Lena e Brainy stavano lavorando sulla tecnologia per poter aprire un portale per il mondo dei sogni, rispedire il mostro era una delle possibilità ed impedire a Nyxly di recuperare il totem, ma per poco non prendevano la scossa.

“Woo attenta Luthor” disse Alex vedendo la scena e sentendo poco dopo l’allarme di alcuni cittadini che volevano sfondare la barriera della cupola “Supergirl? Abbiamo un problema”

 

-

La rivolta era rientrata, ma Kara era al telefono con Andrea che le diceva che non era più sul pezzo, sempre sfuggente nonostante l’importanza dell’intervista che doveva fare.

“Ehi che succede?” chiese Alex arrivandole alle spalle.

“Oh, beh da quando Nyxly è arrivata qui, credo di essere sempre un passo indietro, su tutto, sempre, e non so come andare avanti, come reagire…” disse la bionda guardando la sorella.

“Un passo alla volta Kara, riusciremo a fermare il mostro, e anche il folletto…adesso però tu devi portare le chiappe all’intervista e devi iniziare da lì” disse la rossa.

 

­-

La presenza di Will alla Torre e il suo insistere su un intervento diretto di Supergirl alla cittadina, aveva fatto correre ai ripari Kara, che era volata letteralmente via. Doveva prepararsi per l’intervista che doveva porre all’addetto per il trattato di pace, ma era inquieta, avrebbe voluto tanto fermarsi un attimo e parlare con Lena, sarebbe stata certamente capace di tranquillizzarla in qualche modo. Sentiva di non star concludendo nulla, e lasciare i suoi Superamici da soli, non le andava neanche, quindi alla fine lasciò il luogo dove si sarebbe svolta l’intervista per aiutarli con il mostro da incubo.

Lena e Brainy stavano attivando le colonne che avrebbero permesso l’apertura del portale, ma l’Aeronautica iniziò a sparare sul mostro, che sarebbe potuto scappare da un momento all’altro.

“Supergirl, adesso o mai più” disse Lena.

E la bionda mentre tentava di contrastare i proiettili dell’esercito diede il comando di attivare il portale e ci spinse il mostro all’interno.

“Ce l’abbiamo fatta” disse Lena mostrandole il portatile “La tua intervista...” disse indicandole che mancavano tre minuti all’andata in onda.

 

-

Quando però Kara arrivò, tutto era già stato smontato e un unico addetto stava spegnendo un televisore “Aveva detto che erano in ritardo” tentò di giustificarsi.

“Ma non così tanto miss Danvers” disse “Miss Rojas la stava chiamando…” Kara guardò lo schermo del suo cellulare, trovando una caterva di chiamate del suo capo e poi subito quella di Brainy che la informava che Nia era tornata dal mondo dei sogni, ma Nyxly era riuscita a recuperare il totem, erano in guai seri.

 

­-

Kara era sul balcone del CatCo, cercando di capire cosa diamine fare, quando William le portò un bicchiere di scotch.

“Ho fatto un casino…enorme” disse sbuffando “Sto annegando…non so come fare…ci sono così tante cose da fare, che non so quale scegliere…”

“Kara hai solo avuto una giornata no, succede…devi capire cosa vuoi tu…” disse l’altro.

Dopo quel discorso con Will, Kara si recò da Andrea “Mi dispiace, avevi ragione…non ci sto con la testa…”

“Per tua fortuna sono riuscita a far si che i vertici restino ancora un giorno per l’intervista…” disse il capo.

“Lasciala fare a William, lui conosce il questionario, il primo ministro e il presidente…Mi licenzio…” disse Kara senza lasciare che l’altra potesse replicare.

Poi da Supergirl, si presentò da William, per la proposta che l’altro le aveva fatto alla Torre quella mattina stessa, rilasciare una dichiarazione.

 

-

Lena uscì dall’ascensore andando verso il tavolo dove J’onn e Alex stavano mangiucchiando qualcosa da Big Belly Burger “Io e Brainy abbiamo fortificato il nascondiglio dei totem, con magia terrestre e tecnologia coluana” disse prendendo una patatina e portandosela alle labbra “Così anche se con il totem dei Sogni, Nyxly non potrà ricostituire All Stone”

“Speriamo che la gente capisca che cosa stiamo facendo…” disse, J’onn guardando la televisione.

“Lo capiranno, servirebbe…” disse Alex.

“Che Supergirl facesse una dichiarazione…” disse Lena guardando la sua bionda sullo schermo.

Poi mi raggiungi a casa?  Scrisse Lena mentre la ascoltava in tv. Ma non ebbe risposta.

“Vado da Kara” disse la corvina guardando i due “Non risponde ai miei messaggi…”

“Tutto bene?” chiese incuriosita Alex.

“Credo che la sua giornata sia stata molto pesante…” disse controllando ancora i messaggi.

“Va pure…” disse J’onn.

 

-

“Kara?” Lena aveva bussato alla porta dell’appartamento della bionda senza ottenere risposta, così aveva recuperato la chiave dal vaso nel corridoio e aveva aperto “Tesoro dove sei?” disse mentre lasciava la borsa all’ingresso e guardava verso il divano dove una coltre di coperte nascondeva evidentemente una depressa Kara Danvers “Babe? Che succede?” chiese sedendosi nell’unico spazio libero.

Dall’ammasso di coperte provenne un mugugno incomprensibile.

“Kara? Se esci da là sotto posso capire il tuo kriptoniano…forse” disse attendendo senza fretta che la testa bionda della sua ragazza spuntasse dalle coperte.

“…licenziata…” mugugnò facendo capolino con i capelli in elettro staticità.

“Cosa? Kara…mi dispiace” disse accarezzandole una gamba da sopra la coperta “Vuoi che parli con Andrea?” chiese.

“Mi sono licenziata…” ripeté correttamente la frase.

“Me ne vuoi parlare?” la scrutò tentando un movimento a sistemarle i capelli.

“Devo essere concentrata come Supergirl, non posso avere questo altro impegno…” disse.

“Kara ma quello è il lavoro dei tuoi sogni…perché vuoi rinunciarci così? Sei brava, lo sai…” Lena cercò di prenderle la mano, che Kara strinse mordicchiandosi il labbro.

“Lo so…ma ora come ora, ho bisogno di concentrarmi sulla mia missione…ed è quella di fermare Nyxly…” disse guardandola.

“Lo faremo, tesoro…te lo prometto” disse tirandola verso di sé per abbracciarla “Io sono con te…” le accarezzò i capelli dolcemente “Adesso riposiamo su…” sorrise.

Eccomi qui con un nuovo capitolo della puntata successiva. Spero vi stia piacendo, non siate timidi  a farmelo sapere. 

Alla prossima xoxo

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Capitolo 8
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“Kara, CatCo, non sarà più la stessa senza di te…” disse Nia guardando Supergirl in piedi nel mezzo della sala ristoro della Torre. Al suo fianco seduta sul divano c’era Lena, che era già a conoscenza della decisione della bionda.

“Lo so Nia, ma ho bisogno di concentrarmi…Nyxly…e”

“Eh?” chiese Kelly guardandola.

“Ha una strana sensazione…” disse Lena accigliata “Non vuole dirmi che cosa è” guardò la sua bionda che scosse la testa.

“Voglio solo cogliere di sorpresa Nyxly e smetterla di essere sempre un passo dietro a lei…”

“Cosa facciamo?” chiese J’onn.

“Abbiamo un piano…signore prego nel laboratorio con me” disse Brainy a Lena, Kelly e Nia. Lasciando l’uomo con la super.

Poco dopo arrivò Alex tutta entusiasta “Grazie al cielo siete solo voi” disse guardandosi in giro.

“Che succede?” chiese Kara preoccupata “Sembri agitata”

“Beh forse perché è arrivato questo?” disse Alex aprendo una scatoletta con all’interno un anello.

“Oddio…” Kara era entusiasta “Alex è bellissimo…”

“Oh giusto, domani è il grande giorno…” disse J’onn.

“Si il giorno nel quale mi sono innamorata di Kelly…” sorrise emozionata Alex guardandoli.

“Adoro questa storia…” disse Kara “Dai raccontala…” e mentre la rossa diceva cosa fosse successo, Lena era rimasta un attimo ad ascoltarli, sognante per il fatto che una cosa così piccola portasse al grande amore di Alex e Kelly.

 

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“Okay, pubblicherò qualcosa solo quando vincerete, ma avete un piano?” chiese William, mentre ancora si trovava alla Torre con i Superamici.

“Sì, attireremo Nyxly con un finto totem dell’Amore, che creerò con la mia magia” disse Lena.

“Poi quando saremo sul posto che abbiamo scelto, la circonderemo e la prenderemo in custodia” disse Brainy.

 

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Come da copione, Nyxly arrivò nel posto stabilito e trovò nel tronco di un albero un ciondolo a forma di cuore. Pensava ovviamente di averla fatta franca, quando i Superamici arrivarono alle sue spalle.

“Eccovi qui…” disse mentre provava a fuggire, ma un cerchio si formò sul terreno che stava calpestando “Dannata strega…” disse vedendo Lena che pronunciava la sua formula magica. Iniziò uno scontro tra il folletto e gli altri, e proprio nel momento in cui Brainy stava per intrappolare Nyxly, un’esplosione li fece ribaltare. Nella foschia apparve Lex munito di guanto carico di kryptonite, per indebolire Supergirl “Uhm la scena si ripete”

Lena che aveva assistito a tutto, strinse con rabbia il pugno e il ciondolo che Nyxly aveva, bruciò nella sua mano “Un totem finto, questa me la paghi” disse la donna fissando la corvina.

“Ti sono mancato sorellina?” disse Lex sparendo con Nyxly.

“Kara…” Lena corse verso la bionda.

-

“Ehi” Lena, era rimasta accanto a Kara per tutto il tempo, mentre si riprendeva dall’esposizione alla kryptonite “Sei sveglia, grazie al cielo, come stai?” la corvina prese la mano della sua ragazza, mentre si tirava su.

“Ehi, cambio look, mi piace…ma ehi come stai?” disse mettendosi seduta e portando le mani sul viso dell’altra.

“L’ho chiesto prima io” disse Lena abbassando le mani della bionda con le sue, William poteva spuntare da un momento all’altro.

“Sto bene” disse stringendole le mani “Ma tu?”

“Ehi non sono io che sono appena stata colpita nel suo punto debole” disse con un mezzo sorriso.

“Lena… ci siamo appena scontrati con Lex…” la guardò preoccupata, vedendola abbassare il viso. Scese dal lettino e le si mise di fronte “Ho visto che il totem esca ha preso fuoco…cosa è successo?” disse scrutandola.

Lena si torturò le mani e poi rispose “Pensavo che non ci avrei avuto più a che fare…ma ieri…beh rivederlo…sapendo che ti stava facendo di nuovo del male…beh la mia rabbia ha preso il sopravvento…e la magia è legata alle emozioni…quindi se sono arrabbiata la mia magia ne risente…”

“Quindi il fuoco è la tua rabbia?”

“Come è stato per mia madre, che ha ferito delle persone…” disse indietreggiando appena.

“Babe, mi dispiace…” disse Kara guardandola.

“E’ meglio…che insomma, adesso che ci sarà Lex in giro, vi aiuti solo con la scienza…non vorrei farvi del male”

“Lee…” Kara le prese il mento tra le dita e si avvicinò a lei baciandola. Non le importava null’altro, aveva bisogno di sentire Lena vicina. Troppe immagini si erano sovrapposte nel retro della sua mente, e solo la corvina poteva allontanarle. Si sentì stringere quasi disperatamente e rimasero in quell’abbraccio e bacio per un po’ di tempo, dolcemente.

 

­-

“Dovremmo usare i totem come armi contro Lex e Nyxly” disse esasperato Brainy.

“No…è troppo rischioso…” disse Kara.

“Dovremmo usarli come Nyxly ha usato quello del Coraggio, come scudo” disse J’onn “Possiamo tipo replicare quel metodo?” chiese guardando il Coluano.

“Mi organizzo per un prototipo” disse il cervellone allontanandosi.

 

Poco dopo, J’onn decise di affrontare lui la prova del totem del Coraggio, sapendo benissimo quale fosse stato il momento in cui non lo era stato. E così dovette rivivere il momento in cui era stato brutalmente separato dalle sue figlie quando erano su Marte. Kara rimase al suo fianco, vedendo come l’uomo stesse soffrendo a causa della prova.

 

-

Grazie a Nia, i Superamici raggiunsero il luogo dove si trovava il totem dell’Amore, in Portogallo, presso una tomba in una chiesa.

Quando Kara lo individuò, Nyxly fece la sua comparsa e scagliò contro di loro il totem dei Sogni, che prontamente Supergirl murò con i totem del Coraggio e dell’Umanità, che Brainy aveva unito. Stava per scagliarsi contro la sua avversaria, quando scene dei Fantasmi si palesarono davanti ai suoi occhi.

“Supergirl, sono solo immagini provocate dal totem dei Sogni…” le chiarì J’onn. Ma la bionda non riusciva a muoversi, iniziò a iper ventilare.

“Noo…” Kara era atterrata dalla paura, andò in panico. Per fortuna Nyxly andò via a mani vuote.

 

“Tesoro?” la voce di Lena la raggiunse tramite l’auricolare “Stai bene? Mi spiace sia successo…” disse la corvina.

“Sto meglio…è passato…state attente lì” disse salutandola e ascoltando il discorso di Brainy.

“Nessun segnale…” disse il Coluano.

“Non è possibile che sia sparito e basta” disse Alex.

“Beh la leggenda vuole, che sia proprio quello che fa questo totem, appare e riappare molte volte nel corso dei secoli…Mi preoccupa più il fatto che lo scudo della combo dei due totem, non ha sortito l’effetto sperato…sicuri di non voler usarli come armi?” disse Brainy.

 

-

“Forse Brainy ha ragione…dovremmo usare i totem come arma…Essere proiettata nel mio più grande incubo è stata dura” disse Supergirl guardando J’onn.

“Non deve essere stato facile, rivedere Lex, dopo che ti ha mandato nella Zona Fantasma” disse accarezzandole la spalla.

“No, infatti, i peggiori cattivi si sono uniti in squadra e io voglio proteggere Lena, e tutti voi…e spero di riuscirci” disse.

“Ci sono anche io a proteggerti…ma Kara se usi il totem dell’Umanità come arma la perderai” disse.

“Conosco chi mi può aiutare…”

 

-

“Kara…ne abbiamo parlato…davvero vuoi che usi i miei poteri con Lex in giro? Non voglio farti del male…”

“Devi solo proteggermi, dalle ripercussioni che il totem dell’Umanità avrà su di me…Solo perché io non la perda, quando ne daremo di più a Lex e Nyxly” la guardò.

“Kara…”

“Lena…sono caduta sotto l’effetto del totem dei Sogni, stavo diventando un fantasma, fredda, le mie mani stavano mutando in appuntite e cadaveriche…” disse prendendo le sue “Poi ho capito, che la mia visione mi stava facendo capire che cosa sarei senza la mia umanità, senza le mie emozioni…ma io ho te…ho questa famiglia…Tu ci fai parte ormai, quindi lascia perdere il passato, non pensare più a cosa voleva farti diventare tuo fratello, tu sei meglio di così, della rabbia che provi nei suoi confronti. Tramuta quella rabbia nell’amore che provi per noi, per me…ma farlo per te stessa amore…solo per te” disse prendendole il viso tra le mani e poggiò la fronte a quella della corvina.

“Okay…ma poi non prendertela con me se ti scotti” sorrise.

“Sono già cotta di te…quindi qualsiasi cosa è superflua” sorrise baciandola teneramente “Resterai qui al sicuro, non dovrai rivederlo presto” disse stringendola in un abbraccio.

 

­-

Alex si era recata da Al, dove avrebbe voluto preparare la festa per chiedere a Kelly di sposarla, ma il posto era prenotato. Quando aveva messo piede lì si era accorta che era stata proprio la sua ragazza a prenotare il locale.

[…]

“Alex Danvers…vuoi…” Kelly aveva una scatoletta in mano.

“Uhm, no volevo essere io la prima” disse Alex mettendo una mano in tasca ed estraendo una rosa “Cavolo…”

“Che succede?” disse Kelly guardando quel pezzo.

“E’ il totem dell’Amore” neanche il tempo di dirlo, che Nyxly e Lex apparvero alle loro spalle. Esme, che era lì con le sue mamme, chiamò in aiuto Supergirl. Mentre i due cattivi iniziavano l’attacco. Kelly fece apparire lo scudo mentre Alex, portava dietro di sé la piccola. Nell’impatto il totem saltò lontano, J’onn e Supergirl arrivarono nell’istante dopo.

“Portatela via” disse la bionda guardando le due mamme.

Subito iniziò lo scontro, Kara si occupò di Nyxly, aiutata da lontano da Lena che a detta di Brainy stava gestendo bene le emozioni, mentre formulava l’incantesimo. J’onn, invece, se la batteva con Lex. Il totem dell’Umanità stava funzionando contro Nyxly, anche se ad un tratto, proteggendosi con uno scudo, il folletto stava contrastando il colpo.

“J’onn un piccolo aiuto” disse la super guardandolo e l’uomo arrivò in soccorso. Giunse anche Brainy, ormai stavano per intrappolare Nyxly, ma Lex era vicino al totem dell’Amore, così il marziano lo colpì, prendendo però il totem stesso. Lex però si rese conto di che fine stava per raggiungere Nyxly, così con l’aiuto del portale la trasportò via.

 

“Dannazione, ho colpito in pieno il totem dell’Amore con quello del Coraggio” disse J’onn, rigirandosi tra le mani quella rosa ormai nera “Funziona ancora?” chiese a Brainy.

“Beh direi di no…non emana più nulla della Quinta Dimensione” disse il Coluano.

“Credi che l’amore sia diminuito?” chiese Kelly che teneva per mano Esme.

“Beh io non credo…” disse Alex “Io sento ancora tutto l’amore che provo per voi, per Kelly in particolare”

[…]

“Kelly Olsen mi vuoi sposare?” disse Alex mettendosi in ginocchio.

“Sì, certo che sì” sorrise emozionata mentre sentiva l’anello avvolgerle l’anulare, poi Kelly la tirò su e la baciò dolcemente. E tutti applaudirono.

“Oddio vi sposate” sorrise saltellante Kara avvicinandosi ad abbracciarle, come fece J’onn, mentre Brainy scattava una foto per Nia e Lena, che erano rimaste al laboratorio, ma che avevano sentito tutto.

 

-

Tutti i Superamici erano alla Torre per festeggiare Kelly e Alex. J’onn alzò il flûte che gli aveva riempito Kara “Kelly benvenuta in famiglia” disse brindando con lei. Mentre Esme faceva un colpo di tosse buffo “Oh scusami tanto” sorrise l’uomo dando un bacio alla piccola.

Nia aveva notato Brainy al balcone e aveva portato un flûte anche per lui.

Kara vide apparire Lena dall’ascensore “Ehi eccoti finalmente…” sorrise avvicinandosi e porgendole lo spumante “Ti stavi perdendo la festa”

“Scusatemi, ero a sistemare il casino di sotto…” disse torturando il collo del flûte, guardando Kara.

“Grazie di aver corso il rischio Lena…Mi hai protetta, impedendo che perdessi la mia parte umana…Come sempre”

“Beh, tu l’hai fatto con tutti, soprattutto con me” disse avvicinandosi, a giocare con una ciocca di capelli “E dovrei essere io a ringraziare te per avermi spinta ad usare la magia…adesso so che sono libera da Lex” sorrise.

“Beh allora dobbiamo brindare…” disse facendo scontrare il suo bicchiere a quello di Lena.

 

“Zia Kara” disse la piccola Esme arrivandole vicino, la bionda la tirò su.

“Dimmi…”

“Lena è la tua ragazza?” disse poggiando una manina sulla spalla della corvina che le sorrise dolcemente.

“Sì, è così” sorrise Lena accarezzandole la schiena.

“Ehi…fatene una vostra…” ridacchiò Alex prendendosi la figlia “Lei è già occupata…” ridacchiò facendo il solletico a Esme, lasciandola andare poi da Nia e Brainy.

Kara e Lena si guardarono arrossendo.

“Oh piantatela, sembrate due adolescenti…ma fate seriamente?” disse scrutando sua sorella.

“Alex, non opprimere Kara” Lena le accarezzò le spalle “Tranquilla tesoro…”

“Che tu non aiuti con quella camicetta” la prese in giro Kelly.

“E dai…non ci stavo neanche pensando…” disse Kara scostandosi come scottata. Lena se l’abbottonò tutta sbuffando e scoppiarono tutti a ridere.

Alcuni accorgimenti, dove vedete [...] è perchè i dialoghi li ho voluti lasciare come gli hanno fatti nella serie, a mio parere erano due intense dichiarazioni d'amore. Alla prossima xoxo

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Capitolo 9
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“Quindi stai dicendo che Lex ha costruito una Lexsuit?” chiese Kara a braccia incrociate.

“Sì, Otis mi ha riferito questo perché i suoi rapporti con Lex sono un po’ tesi…” disse William.

“Ma chi ci dice che questo non sia un altro trucco di Lex Luthor?” chiese Dreamer.

“Beh, sfruttiamolo a nostro vantaggio, ho già lavorato con quella tecnologia, posso arrivare a capire dove sia la tuta e quindi Lex…” disse Lena guardandoli, poi si rivolse ad Alex “Ho parlato con la mia amica che lavora al Club Rialto, e c’è un posto libero nell’ala Vip, per l’addio al nubilato, stasera” disse sorridente.

“Wow” esclamò Supergirl guardando sua sorella, che sembrava un po’ restia “No, no, Alex non fare quella faccia…la vita è imprevedibile…”

“Specialmente se c’è Lex di mezzo…” disse William dando una spallata affettuosa alla rossa.

“Accetta, fallo…” incitarono gli altri ad una Alex molto indecisa.

“Okay, okay…” disse sorridendo mentre il suo cellulare dava la notifica di un messaggio.

“Che succede?” chiese Lena.

“Uhm, un problema a scuola di Esme…sta bene solo un incidente con dei colori” disse “Kelly è andata a prenderla…le raggiungo a casa” disse guardando “Tranquilli…”

Anche il cellulare di William iniziò a suonare e la sua espressione tramutò sentendo al notiziario, che era stato pubblicato il diario di poesie di Lex a suo nome “Devo andare…”

Kara guardò Lena, aveva notato il ghigno divertito della sua ragazza, alla notizia che i segreti di suo fratello fossero stati rivelati, ma alla faccia di Will, si erano preoccupate entrambe.

 

-

“A quanto pare, nel futuro Lex e Nyxly, sono una coppia molto potente…” disse Brainy agitando la rivista del CatCo.

“Mi sembra assurdo che Lex, possa amare qualcun al di fuori di sé stesso” disse Lena “Lui odia tutti…”

“La cosa peggiore è che hanno ottenuto All Stone e si sono dichiarati re e regina dell’Universo…ma poi è iniziata a crollare…La Legione ha sfruttato questo e Nyxly è morta” disse il Coluano.

“Motivo per cui Lex, sta facendo di tutto per ricostituire All Stone in questo tempo…” disse J’onn.

“Ma mancano il totem della Speranza e quello dell’Amore…” disse Dreamer.

Un bip richiamò la loro attenzione, la ricerca di Lena aveva appena avuto un risultato, la navicella di Naxim era al porto.

 

-

I Superamici arrivarono sulla navicella, e ovviamente Lex iniziò a far fuoco mentre Nyxly prendeva il totem dei Sogni. Brainy colpì Luthor, ma il folletto aprendo un portale, stava per trascinarci dentro Dreamer, Supergirl e J’onn.

“Dreamer, riesci a chiuderlo?” disse il marziano mentre contrastava telepaticamente i due cattivi. Con un ultimo scatto Brainy prese il totem dei Sogni e grazie a Dreamer, riuscirono a ritornare alla Torre.

“La navicella e sparita…” disse Lena vedendoli.

“Ma guarda cosa abbiamo?” disse J’onn mentre Brainy mostrava il totem dei Sogni.

 

“Come diavolo fa Nyxly ad avere il totem della Speranza?” disse Kara guardando Brainy “L’avevo distrutto”

“Evidentemente può ricostituirsi in altre forme…” disse il Coluano.

“Proverò a localizzare il totem…” disse Dreamer, mentre Brainy si allontanò per tornare alla sua navicella.

 

-

“Kara…” Esme entusiasta di essere di nuovo alla Torre, corse dalla zia che la prese al volo in braccio.

“Ehi, piccolina, ho saputo che hai avuto problemi a scuola…” chiese tenendola tra le braccia.

“Le sono sfuggiti di mano i poteri e…”

“Puff…colori ovunque” disse la piccola toccando lo stemma sul petto di Supergirl.

“Adesso faremo dei controlli per capire cosa è successo” disse Alex mentre Esme si allontanava con Kelly.

[…]

 

-

“Vuoi dirmi perché stai evitando la Torre da stamattina?” chiese J’onn quando Kara stava per balzare di nuovo alla ricerca della navicella di Naxim.

“Alex ce l’ha con me…penso di aver esagerato con la mia idea di dare qualcosa ad Esme, come gli occhiali che Jeremiah ha dato a me…” disse torturandosi le mani.

“Kara, le tue intenzioni erano buone…ma Alex e Kelly sono le mamme di quella piccolina…” sorrise “Cerca di chiarire con tua sorella, prima di stasera”

 

-

“Ehi, come va con le analisi?” chiese Kara arrivando in laboratorio dove Alex stava controllando i risultati.

“Uhm no nulla…” disse la rossa voltandosi “Annullerò la festa di stasera…” disse.

“Alex, no, sicura di voler annullarla?” chiese.

“Sì” disse perentoria.

“Ehi, tesoro…non servono più altri test”

[…]

“Babe? Ho trovato la navicella di Naxim, per fortuna che la tua Supersuit è collaudata per lo spazio” disse Lena all’auricolare di Supergirl.

 

-

“J’onn non c’è traccia dei due…” disse la bionda.

“Faccio un rito a babordo…” disse J’onn ma Kara non lo sentì più, ma solo i passi meccanici, erano Lex e Nyxly nelle loro suit.

“Non ti permetterò di ottenere quello che hai visto nel futuro” disse la super.

“Peccato, dovresti saperlo, io ottengo sempre ciò che voglio” disse Lex sparandole addosso qualcosa di altamente tecnologico. Prima che potessero però sferrare il colpo decisivo, Supergirl li contrastò con la vista calorifica.

 

“Supergirl” J’onn capì che qualcosa non andava quando due suit lo attaccarono. Subito dopo averle ridotte in poltiglia, andò da Kara, che a quanto pare aveva già recuperato il totem della Verità, e fatto correre ai ripari la coppia che scoppia.

“Dobbiamo andarcene…ora…” disse il marziano, vedendo la navicella compromessa.

“Prima il totem della Speranza” disse facendo un rapido giro e trovandolo proprio lì nella cabina di pilotaggio.

 

-

“Cinque totem al sicuro alla Fortezza” disse Supergirl arrivando poco dopo alla Torre, dove c’era William con J’onn “Ma non pubblicarlo” disse superando il giornalista.

“Wow ragazzi siete stati grandi” disse Alex uscendo dall’ascensore con Kelly, Lena ed Esme.

“Signori, un grande applauso per la campionessa del torneo di dolci della scuola” disse Kelly mentre Esme mostrava la sua coccarda. E tutti applaudirono.

“Un grande iniziò per la festa di stasera…” disse Lena dando un bacio alla piccola, mentre William le batteva il cinque.

“Uhm, la babysitter non sta bene, verrà solo Alex” disse Kelly.

“Ma noo…” dissero in coro gli altri.

“Ehi nessun problema, mi occupo io di Esme, cuciniamo assieme? Ti svelo qualche altro segreto?” disse William guardando la piccola.

“Grazie mille William” sorrisero Kelly e Alex.

“Forza, abbiamo tanto da festeggiare…andiamo a prepararci” sorrise J’onn mentre tutti si dileguavano, Kara scambiò uno sguardo con Lena, che aveva Esme per mano.

“Alex, possiamo parlare un momento?”

[…]

 

-

La serata al Club Rialto stava iniziando con un giro di shot.

“Ad Alex e Kelly” introdusse Kara, alzando il bicchierino e tutti in coro replicarono, per poi buttare giù il liquido alcolico.

“Ouch” ridacchiò Kelly, mentre Lena aveva preso già il suo bicchiere di whisky.

“Devi stare al passo tesoro” ridacchiò Alex “Ho scelto io la vodka”

“Sì, ottima scelta…l’adoro come questa canzone! Andiamo a ballare…” disse la Olsen mentre faceva segno alla sua fidanzata di alzarsi, porgendole la mano.

“Wooo” Lena ridacchiò voltandosi quando arrivarono in pista “Vado a ballare…non ha senso salvare il mondo se poi non puoi goderti queste cose…” disse Lena guardando Kara e J’onn, attenta a come muoversi, sapendo che la sua bionda non si sarebbe persa un solo movimento della sua figura.

“Non so come tu faccia a resisterle…” disse ridacchiando Nia, prima di raggiungere Brainy.

La super aveva avuto quasi un infarto quando era andata a prendere Lena, quel tubino nero con quella scollatura, le dava molte scariche. Non si era persa infatti, il movimento sinuoso dei fianchi della corvina, mentre andava a ballare Rain on me con Kelly e Alex.

“Cosa aspetti…o andiamo…va dalla tua ragazza…” disse J’onn che aveva visto come Kara stava guardando Lena dall’inizio della serata “Sbrigati…”

 

“Eccola” disse Lena andandole incontro, ma fermandosi quando la sua ragazza iniziò a ballare con delle mosse divertenti, la faceva ridere vederla in quella veste, era così rilassata.

“Ehi” Kara poi la prese dai fianchi “Dì la verità che sai benissimo che anche tu sei come kryptonite per me” disse guardandola negli occhi “Sei bellissima stasera”

“Che sono bella me lo hai detto, tu non sei da meno…tesoro” sorrise tenendole le mani sulle spalle “Non sapevo che fossi il tuo punto debole”

“Non diciamolo tanto in giro” ridacchiò, per poi sentire un brivido di freddo, al solo pensiero che Lex o Nyxly potessero fare qualcosa con quella informazione.

“Ehi…rilassati okay?” disse Lena grattandole la nuda da su i capelli portati quasi ricci.

“Lo sto facendo…ho la mia sexy ragazza tra le braccia, stiamo festeggiando” disse, mentre la canzone diventava Temperature. Il ghigno di Lena tornò sul suo viso e con un movimento si portò davanti a Kara muovendo il sedere contro il bacino dell’altra, che avvampò.

Alex e Kelly ridacchiarono alla faccia della bionda, poi arrivarono anche Nia e Brainy, continuarono a ballare.

“Facciamo una foto amore” sorrise Alex alzando il telefono per un selfie con la sua futura moglie “Oh sono arrivati i risultati di Esme...”

“Che cosa dicono?” Lena prese la mano di Kara che la guardò, di nuovo quella sensazione si fece presente.

“Ha dell’energia della Quinta Dimensione nel sangue” disse Alex guardando Kelly.

“Che cosa significa?” le chiese la fidanzata mettendole una mano sul braccio “Che quel tatuaggio…”

“Mi ricordava qualcosa…”

“Il disegno sul totem dell’Amore” disse Kelly.

“I totem possono ricostituirsi, e se Esme fosse diventata il totem dell’Amore?” disse Alex prendendo la mano di Kelly.

“Dobbiamo tornare alla Torre adesso” disse Kara preoccupata.

 

-

Piombarono all’istante alla Torre, Kelly e J’onn e Supergirl e Alex.

“Esme? Dove sei piccola?” disse Kelly in apprensione, mentre si dirigevano verso le altre stanze.

“William?” Supergirl chiamò il giornalista, quando lo vide riverso a terra, non pensava certo di trovarlo così. Tremante portò le mani sul petto dell’uomo colpito, mise le dita sulla carotide per sentire il polso “Oh no…J’onn?”

“Supergirl” l’uomo vide il corpo di Will.

“William, è morto” disse mentre gli chiudeva gli occhi. Arrivarono Kelly e Alex dicendo che Esme non c’era e videro la scena.

“Oh mio dio…” Alex prese tra le braccia Kelly.

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Capitolo 10
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Quando Nia, Brainy e Lena arrivarono alla Torre, restarono raggelati a vedere William lì esamine. J’onn si era premunito di coprire il cadavere, l’avrebbero spostato, ma ancora non si capacitavano che Will fosse morto, per proteggere Esme.

“Un vero peccato” disse la voce proveniente da un display della Torre.

“Lex…” Supergirl andò verso lo schermo.

“Brutto figlio di…” Lena seguì la sua ragazza.

“Non oso immaginare i vostri sentimenti…”

“Se fai del male a mia figlia, giuro che ti ammazzo…” disse Alex “Mi hai sentita?”

“Tesoro” Kelly le portò una mano sul petto.

“Alex, è solo una registrazione…” disse Lena.

“Troppo codardo…” disse J’onn.

“Esme sta bene, non le sarà fatto alcun male…Trust Seeker…” disse mostrando il braccio “A mezzogiorno di domani, faremo uno scambio, sul ponte senza segnale alcuno di tecnologia e superpoteri…portate i vostri cinque totem e quello del Destino…e noi vi ridaremo Esme…inventatevi qualcosa di spiacevole per me e Nyxly. E la piccolina fa la stessa fine del nostro amico William Dey” disse lasciando tutti in uno stato catatonico con quelle ultime parole.

 

“Non serve trovare il totem del Destino, Lena ne farà uno esca, faremo lo scambio e dopo aver portato al sicuro Esme, ammazzerò Lex con le mie mani” disse Alex stringendo i pugni.

“Alex, non funzionerà nulla su quel ponte” disse Brainy.

“Lex capirà che è finto Alex” disse Kelly.

“E allora diamogli quello che vuole” disse andandole incontro.

“Alex non possiamo dare tutto questo potere a Lex…ci distruggerà insieme al mondo intero” disse Supergirl guardandola mentre lasciava una carezza sulle spalle di Kelly.

“Non me ne importa nulla del mondo, voglio riprendere nostra figlia” disse Alex agitandosi.

“Ce la riprenderemo…” dissero Lena e Kara che proseguì “Trovando il totem del Destino e lo useremo assieme agli altri per potenziarmi. Poi li stanerò e mi riprenderò Esme e la riporterò da voi…poi fermerò per sempre la minaccia di quei due” pronunciare il nome di Lex le avrebbe provocato tanta rabbia, come quella che poteva percepire da Lena che le era subito dietro “So che sei in panico, ma non permetterò che le facciano del male, la riporterò qui” disse stringendola dalle spalle.

 

-

“Non muoverti” Lena stava puntando la pistola contro quella che sapeva essere Andrea.

“Lena” si tolse la maschera, avevano avuto già quel confronto, la corvina lo sapeva.

“Come ci hai trovati?” chiese ancora con la pistola alta.

“Ho seguito le tracce di William, mi ha mandato un video di lui e Lex, sapevo sarei arrivata troppo tardi”

“Era già morto quando Supergirl è arrivata”

“Dovevi dirmi la verità quando te l’ho chiesta” disse l’ispanica “Sono un mostro”

“Non lo sei, Lex ci colpa non tu…”

“Stai lontana da Lena…” disse Supergirl arrivando alle loro spalle.

“E’ okay…babe…” la corvina si avvicinò a lei.

Andrea la guardò meglio, Lena chiamava così solo “Kara? Supergirl…”

“Giuro…” Kara fece un passo avanti, la corvina le mise una mano sul petto.

“Calmati…ci penso io a lei…va” le sorrise dolcemente e la vide allontanarsi.

“Non sapevo che…” la guardò “Come hai fatto? Come sei riuscita a superarlo? Ti aveva fatto del male. Io avrei reagito diversamente, come ho fatto con quel diario”

“E io ne ho fatto a lei…non vado fiera di quei momenti” disse posando la pistola “Ma ho capito dove ho sbagliato, ho chiesto scusa e Kara…lei mi ha perdonato, mi ha insegnato che sono meglio di quello che Lex voleva farmi credere che fossi. Puoi diventare anche tu una persona migliore, Andrea”

“E’ troppo tardi…”

“No, non lo è, puoi fare ammenda Andrea” disse guardandola.

“Come…?”

“Devi scegliere che persona essere e le decisioni che vuoi prendere, senza condizionamenti…non lasciare che l’oscurità prenda il sopravvento…Okay? Potrai andare solo avanti, ma mai indietro” ammise.

 

-

“Cosa stai dicendo?” Lena aveva appena lasciato andare Andrea, minacciandola che non rivelasse nulla di quanto aveva scoperto di Kara, quando sentì il discorso spezzato della bionda. Avanzò verso la sala arrivando davanti a Kara e J’onn.

“Lena, devo salvare Esme, ho già perso William, non posso perdere mia nipote, devo fare tutto quanto è in mio potere” la guardò.

“Ricordati che io sarò sempre al tuo fianco…” la fissò.

“Anche io ovviamente…” disse J’onn.

 

-

Il mattino dopo tutti alla Torre, videro salire Dreamer e Brainy, avevano capito dove cercare il totem del Destino e Nia aveva percepito Esme, stava bene. Ma non sapevano quale fosse la sua posizione.

“Il totem si trova a Praga, nelle rovine della Cattedrale di St, Vassily, dimora della Statua delle tre Moire, Cloto, Lachesi e Atropo. Cloto era una filatrice, e ha intessuto il filo della vita” disse Brainy mostrando il tutto sugli schermi.

 

-

Kara balzò all’istante a Praga tra le rovine e dopo aver accettato la sua sfida, il suo destino, si ritrovò davanti Alex che le sottrasse il totem.

[…]

-

“Cosa è successo?” Lena guardò Kara che sembrava molto afflitta.

“Alex mi ha portato via il totem…”

“È preso tutti gli altri” disse la corvina vedendo le teche degli altri, vuote.

“Kelly e Alex pagheranno il riscatto” disse J’onn con le braccia al petto.

“Cosa? Dobbiamo fermarle…” disse Nia.

“Si dovremmo ma…non ci sono riuscita…” disse rassegnata “Quei due otterranno il potere di All Stone e io non potrò fermarli…Ma deve esserci qualcosa” disse rivolta a Lena” Tra magia e scienza che possa aiutarci a contrastarla”

“Beh ci sarebbe la possibilità di proiettare su di te la forza solare…quindi saresti come dire invincibile” disse Brainy guardandola.

“Perché non ci hai pensato prima?” chiese la super.

“Beh, perché il sole ci metterebbe sei mesi a ricostituirsi” disse.

“No, rischiamo un cambiamento di orbita, la morte della colture, e chissà cos’altro” disse Lena elencando le prime cause che le venivano in mente.

“Sistemerò tutto…se non lo facciamo prima dello scambio, non riusciremo a fermarli” disse la super.

“Kara…aspetta…Kara ascoltami…non puoi” disse Lena parandosele davanti “Ti sostituirai a Dio, ci sono passata con Non nocere, e sappiamo come è andata a finire…per favore non farlo”

“Lena devo fare qualcosa, lo so capisco il tuo punto di vista, ma so anche cosa succederà se non impedisco la costituzione di All Stone” la vide allontanarsi.

“Io raggiungerò Kelly e Alex…per recuperare Esme” disse mentre anche Dreamer la seguiva.

J’onn e Brainy si sarebbero occupati del satellite. Mentre Supergirl andava a posizionarsi in un punto alto.

 

-

“Qualcuno ha bisogno di rinforzi?” chiese Dreamer mentre con Lena raggiungevano il ponte dove Kelly e Alex erano già in attesa.

“Kara?” chiese Alex.

“Si sta preparando per sconfiggere Lex a modo suo” disse Lena.

“Non importa quale sia il piano migliore, stasera torneremo a casa con Esme” disse Kelly voltandosi sentendo dei passi in lontananza.

“Sono venute” disse Esme entusiasta.

Alex trattenne le lacrime, la loro piccolina stava bene, tra poco l’avrebbero riavuta tra le loro braccia.

“Portate i totem al centro del ponte” disse Nyxly tenendo ancora per mano la piccola “E vi manderò Esme incontro”

“Lex dov’è?” chiese Alex.

“Ho chiuso con lui, avrebbe fatto del male ad Esme se non fossi intervenuta” disse il folletto.

“Pronta?” chiese Alex alla sua fidanzata che rispose prontamente.

“La valigetta” disse Nyxly.

“Prima nostra figlia…” disse Alex.

“Insieme…” si chinò all’altezza di Esme “Vai, agnellino” ed Esme non se lo fece ripetere e corse tra le braccia di Kelly, che la strinse forte a sé. Alex passò la valigetta per terra al folletto, che vide roteare i totem e lanciò quello appena recuperato.

“L’uomo pelato cattivo…” disse Esme vedendo Lex dietro Nyxly.

“Dannazione è una trappola” Dreamer le incitò a correre mentre Lex macchinava con il suo orologio “Correte”

“Esme corri” Kelly la incitò. Il ponte che stavano percorrendo implose, crollando su sé stesso e trascinando tutti i presenti verso il basso.

 

-

Nello stesso tempo a National City, il satellite stava caricando Supergirl. Ma più andava avanti, proprio per quello che il sole le stava dando, più Kara si rese conto che era la scelta sbagliata, stava rischiando la sua città, come avrebbe fatto un qualsiasi cattivo, e lei non era quello. Avrebbe dovuto ascoltare dall’inizio le parole di Lena. Fece spegnere tutto da Brainy e J’onn e scese in strada per sincerarsi che tutti stessero bene e per scusarsi per l’errore che stava per commettere.

“E adesso?” chiese il marziano.

“Andiamo ad aiutare Alex e Kelly a riprendersi Esme” disse Supergirl.

 

-

“Dreamer, stai bene?” disse una Lena dolorante, vedendo poco distante Alex con un sopracciglio alzato.

“Sì tu? Ragazze?” chiese Nia guardando le altre due. Kelly portò subito Esme dietro un grosso detrito per nasconderla, vedendo Lex avvicinarsi.

Lena raggirò qualche ostacolo per raggiungere la piccola, mentre le altre tre iniziavano uno scontro con Lex, passandosi l’All Stone, per impedire che i due lo prendessero. Non avevano fatto i conti con Lilian, che aveva accompagnato Lex. Per fortuna in quel momento arrivò J’onn che la afferrò da dietro, ma la donna lo colpì con un tacco elettrificato. Brainy recuperò la pietra, ma Lex lo colpì, poi arrivò Supergirl. Il totem era finito ai piedi di Esme che arrabbiata “Lasciate stare la mia famiglia…” disse scagliandolo a terra, al che si ebbe un’esplosione che li scagliò lontani dal punto di impatto. Lena riuscì a prendere Esme prima che si potesse fare male.

Il totem si ruppe in tre pezzi e chi li prese furono Nyxly, Lex e Supergirl, che fu colpita all’istante finendo per terra. Lena che era rimasta a proteggere Esme, si alzò e con una formula, iniziò ad alzare contro i due una tempesta di sabbia, nel momento in cui Nyxly stava avendo la meglio su Lex, Lilian si parò davanti al figlio.

“Ecco cosa succede quando lasci combattere le battaglie alla mamma” disse Nyxly che si era tramutata in una specie di troll, come del resto Lex. I due fuggirono attraverso il portale.

“Lilian” Lena corse verso la donna che l’aveva cresciuta prendendola tra le braccia “No…” disse accarezzandole il viso.

“Lena” la donna la guardò stringendosi a lei. Kara e gli altri guardarono la scena senza poter fare nulla.

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Capitolo 11
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“Ehi” Supergirl, raggiunse la sua ragazza “Va con J’onn, io la porto alla Torre” nonostante tutto quello che quella donna aveva fatto soffrire alla sua ragazza, non meritava quello. Lena era devastata, tumefatta per lo scoppio, sperava che riuscisse a contenere le sue emozioni, come aveva fatto poco prima.

 

-

Supergirl posò Lilian sul lettino dell’infermeria, e lasciò che Alex e Lena se ne occupassero.

 

“Sta riposando…” disse Lena poggiandosi con il corpo su quello di Kara che la strinse dolcemente e la baciò tra i capelli.

“Mi dispiace…non…” le accarezzò le spalle.

“Non è colpa tua Kara…” disse chiudendo gli occhi e beandosi di quel momento di tranquillità “Dovresti andare... cercherò qualcosa per poterla guarire…” alzò lo sguardo su quello azzurro dell’altra “Grazie…”

“E di cosa?” Kara socchiuse gli occhi baciandola sulla fronte “Chiamami…”

 

-

Supergirl e Alex risalirono la Torre, sincerando gli altri delle condizioni di Lilian, e sentendo la notizia al telegiornale, che i due Titani, stavano terrorizzando National City e non solo.

“Stanno depotenziando gli altri per potenziare sé stessi” disse Kelly guardando lo schermo, che mostrava le persone in bianco e nero, perché stavano perdendo le caratteristiche tipiche dei totem.

“Dovremmo usare il tuo pezzo di All Stone per sconfiggerli” dissero.

“Non farò lo stesso errore con i totem, troveremo una maniera, devo pensarci però” disse volando via, su National City. E proprio mentre sorvolava il centro sentì il fratello di Joey, Orlando fare un discorso agli astanti, era molto fiducioso, era davvero di ispirazione.

 

­-

“Ho cercato di salvare Lex…” disse la voce flebile della donna distesa in infermeria, dove Lena stava ascoltando le notizie del CatCo, si voltò e le andò incontro.

“Madre, devi conservare le energie…” disse prendendole la mano.

“Lena, sto morendo” disse, era livida in viso, il colpo inferto da Nyxly le aveva colpito il cuore.

“Non dire così” disse Lena accarezzandole il viso, con le lacrime che minacciavano di uscire.

“E’ okay…” le accarezzò la guancia “Sono pronta ad andare…ma prima devo dirti una cosa…sapevo tutto, sapevo chi era tua madre, sapevo che cosa eri tu…” disse guardandola.

“Sapevi…?” chiese Lena con il labbro che le tremava.

“Tuo padre, era così felice quando eri con lui, la tua luce, il tuo istinto…avevo paura che i tuoi poteri ti conducessero ad una strada simile a quella di tua madre. E così ho riempito la casa di talismani, per evitare quello che sapevo sarebbe accaduto. E ti ho spinta verso la scienza, e con il tempo hai dimenticato. La tua luce si è affievolita e sei diventata una Luthor” sul viso di Lena cadde una lacrima “Odiami pure, ma l’ho fatto per aiutare questa famiglia… per aiutare te” disse posando la mano.

“A quale scopo, madre? Una confessione in punto di morte, solo per salvare il tuo prezioso Lex?” disse a denti stretti la corvina.

Lilian le prese il braccio “No, voglio renderti libera…ti ho vista all’opera, in difficoltà con il libro degli incantesimi…non hai pieno possesso dei tuoi poteri, ma ti serve. Dimenticati di Lex, di quello che io volevo per te” disse vedendo la figlia sfaldarsi tra le lacrime “E costruisci la vita che tu desideri vivere…” disse portandole di nuovo la mano sulla guancia umida “Soprattutto se hai trovato l’amore” sorrise. Lena si poggiò sul petto della donna, che le accarezzò i capelli “Tranquilla…Lena” chiuse gli occhi.

 

-

Poco dopo la ricognizione in giro per National City, Supergirl tornò alla Torre.

[…]

“Indossando questa potrò proiettare le parole di Supergirl, ma ciò non significa che potrò costringere la gente a seguire cosa dice” disse Brainy tenendo in mano la sua corona della Legione.

“La gente ha tanti fardelli, ci vorrà del tempo affinché possa credere di nuovo in sé stessa” disse Kelly.

“Ci serve un modo per aggirare i naturali meccanismi di difesa dell’uomo” disse il Coluano.

“Forse conosco un modo” disse Lena uscendo dall’ascensore. Tutti rimasero in silenzio, cercando di non essere diretti a chiedere come stesse Lilian. Kara le andò incontro, avendo già capito, la strinse in un abbraccio “Non ce l’ha fatta” disse stringendosi alla sua ragazza.

“Mi dispiace tanto, amore” disse lasciandole un bacio sulla guancia umida e tenendola ancora tra le braccia.

“Anche a me” disse ad occhi chiusi Lena “Ma sto bene…sono riuscita a dire addio a Lilian, cosa che non ho fatto con mia mamma…quindi è un dono” disse tenendo la mano di Kara “C’è un incantesimo per sciogliere le difese della gente e ascoltare a cuore aperto le parole che Supergirl dirà. Non durerà a lungo, ma sarà sufficiente” disse mentre tornavano ad ascoltare le notizie.

 

-

Lena e Brainy si adoperarono per permettere a Supergirl di fare il suo intervento.

Aperto corpore, apertis mentis” pronunciò Lena mentre una luce bianca si propagava da un mortaio, “Aperto animo, aperto corpore” continuò la corvina.

“Quando vuoi” Brainy indossò la sua corona e Supergirl iniziò il suo discorso.

“In questo momento, i due Titani attingono alla forza vitale collettiva…cercano di sottrarvi verità, speranza, coraggio, sogni umanità…cercano di sconfiggere il vostro destino…pensano che siate impotenti. Quello che non sanno e che il vostro potere è innato…è sempre stato in voi. Ci sono tanti fattori che portano le persone a non percepire il proprio potere, ma sono qui per ricordarvi che non c’è nulla che valga quanto il potere che ognuno di voi ha in sé. Pensavo di dover salvare tutti! Ma adesso so che c’è solo un modo perché questo mondo guarisca e prosperi, che tutti lavoriamo insieme come una squadra. Se contribuiamo ognuno con i propri doni, con tutto il cuore, risplenderemo insieme. Il potere di un singolo è sufficiente per muovere i monti. Se tutti possiamo attingere alle verità più profonde dell’anima e possedere la nostra magnificenza. Insieme sconfiggeremo il potere delle tenebre! Insieme saremo inarrestabili. Insieme creeremo un mondo migliore” concluse Supergirl.

“Babe…ha funzionato” disse Lena guardando lo schermo e prendendo la mano di Kara che la strinse con un sorriso.

“E la forza del pezzo di All Stone e calata del venti per cento” disse Brainy.

“Ciò significa che anche la forza di Lex e Nyxly” disse prendendo Lena per un fianco e volando verso il centro cittadino. La lasciò poco distante “Per favore sta attenta amore…” disse Kara prendendole il viso tra le mani e baciandola con tutta la dolcezza che poteva riservare in quel momento di grande tensione. Poi balzò assieme agli altri davanti ai due cattivi “E’ tempo di arrendersi…” disse Supergirl.

“Oh ragazzina questo si chiama riscaldamento…” disse Nyxly facendo scoccare le dita e apparirono i mostri legati alla Quinta Dimensione, mentre Lex faceva apparire i suoi gladiatori, tra cui la Nazigirl.

I Superamici si divisero per contrastare al meglio tutti i nemici appena saltati fuori.

Tra gli uffici del CatCo, Supergirl si batteva con la sua nemesi e Lex. Proprio un attimo prima che la Nazigirl la colpisse, Mon-el si parò lei davanti, proteggendola con il mantello.

“Quel discorso finirà sui libri di scuola” disse il daxamita.

“Ah si?” sorrise. Poi Mon-el mandò fuori dalla finestra Lex e Kara iniziò un nuovo scontro con la sua controparte.

 

Vade retro ad regum somniurum. Vade retro ” pronunciò Lena mentre il mostro da incubo arrivava davanti a lei. Riuscì ad annientarlo, poi voltandosi si ritrovò Lex di fronte.

“Hai portato dei guastafeste per combattere i miei guastafeste…è un passo falso che adesso verrà punito” disse Luthor caricando il suo guanto.

“Non da te…” disse l’ombra apparendo e portando via Lena.

 

Kara annientò la Nazigirl e arrivò con Mon-el davanti agli altri.

“Oh due bei capelli, ci sarà da divertirsi…” disse Lex guardando acidamente Lena che gli era sfuggita con l’aiuto dell’ombra.

“Arrendetevi” disse Supergirl.

“Mai…” dissero assieme Lex e Nyxly “Penso che sia tempo di chiamare i rinforzi” disse Lex attivando un portale “Arriva sempre il buio prima dell’alba o dovrei dire la notte eterna della Zona Fantasma?” Il sangue nelle vene di tutti si raggelò, anche quello di Nyxly.

“Oh no, già uno ha causato l’Inferno in terra, figuriamoci tanti di più…” disse J’onn mentre tutti guardavano quelle creature avanzare.

“Che dannazione stai facendo? Lex chiudi quel dannato portale…ora” urlò Lena.

“Una volta aperto il portale non può essere richiuso” ridacchiò “E’ arrivato il tempo di correre, sorellina…Lasciatemi i pezzi di All Stone”

“Io non vado da nessuna parte…” disse Supergirl fissandolo.

“Neanche noi…” dissero i Superamici.

“Puoi contare su di noi…” disse Orlando, seguito da tutti gli alieni e cittadini di National City.

“Sarà un funerale eterno il vostro” disse infuriato Lex dando comando ai Fantasmi di attaccare.

Ma i Fantasmi tornarono indietro verso Nyxly e Lex.

“Perché non ci attaccano?” chiese Dreamer.

“Perché i Fantasmi sono attratti dalla paura e quale maniera per nascondere la paura se non l’arroganza di quei due?” sorrise Brainy vedendo che i Fantasmi stavano trascinando via i due cattivi.

“Arroganza…” ghignò Lena guardando la scena.

“Lena…” Kara le andò incontro prendendola in un abbraccio.

“Sto bene amore…è finita” sorrise accarezzandole il viso “Ti amo”

“Oh Lee, ti amo anche io” disse baciandola teneramente “Ho avuto così paura” rimasero così per un po’.

 

-

Qualche giorno dopo, durante il funerale di William, tutti erano commossi per quello che aveva fatto, per come si era comportato fino alla fine.

“William era un grande uomo…con degli ideali forti” disse Kara.

“Costituiremo un premio a suo nome…” disse Andrea.

“Il segretario Brown…” iniziò J’onn.

“Vuole che ricostituiate il DEO” disse Winn e il marziano annuì.

“Credi sia una buona cosa farlo?” disse Lena tenendo per mano Kara.

“L’ho pensato anche io, per tutto quello che è stato il DEO…per quello che abbiamo dovuto affrontare” disse Alex.

“Io dico di accettare…quello che abbiamo fatto per sconfiggere Nyxly e Lex, è importante…non lasciamo che questa vittoria vada sprecata” disse Kara “Facciamo di tutto perché, quello che abbiamo perso, non sia stato invano, per gli amici e per la famiglia” sorrise baciando la tempia di Lena.

 

“E’ tutto okay?” disse Kara guardando Monel mentre si dirigeva verso la navicella della Legione.

“Beh, quel discorso ha cambiato il nostro futuro…” disse guardando oltre la spalla di Kara “Adesso so che anche tu avrai il futuro che meriti…” sorrise alla Luthor, che li guardava a poca distanza, Kara si voltò.

“Tranquillo, non è così gelosa” ridacchiò abbracciandolo “Fa buon viaggio” disse tornando dalla sua ragazza “Gelosa…”

“Non mi piacciono gli ex…” la guardò e Kara indicò James.

“Beh lui è di entrambe” ridacchiò, beccandosi la faccia scioccata di Kara.

 

­-

Tre settimane dopo, il giorno prima del matrimonio di Alex e Kelly

 

Kara si stava rigirando dei fiori dalle mani, quando Alex arrivò nel suo appartamento.

“Kara…ma sei a zero…e il matrimonio è tipo domani…capito” disse iniziando ad andare in iperventilazione.

“Uhm tranquilla, farò tutto in velocità…” disse tenendo ancora quella peonia in mano.

“Oddio, hai litigato con Lena…che succede?” chiese Alex apprensiva.

“No, no cosa? Con Lena va tutto benissimo…alla grande…”

“Ma non avete ancora copulato…quindi non hai ancora visto il suo tatuaggio sulle chiappe?” ridacchiò.

“E cosa…c’è scritto…o meglio tu come fai a saperlo?” chiese scioccata.

“Tranquilla, le si era sollevata la camicia, quando siamo cascate dal ponte…Kara…andiamo…non ci hai messo mai così tanto per fare le capriole a letto…poi con Lena…” disse.

“Mi metti più ansia da prestazione tu che la mia ragazza” disse giocherellando con un bastoncino per la decorazione floreale.

“Se non è questo cosa?” disse sedendosi.

“Cat Grant, mi ha chiamata, ha ricomprato la CatCo da Andrea, e vuole che sia la sua caporedattrice” disse.

“Kara…è il lavoro dei tuoi sogni” disse Alex entusiasta più lei che la sorella.

“Non accetterò…non posso…” disse andando verso il divano.

“Cosa? Cosa mi sto perdendo?” chiese seguendola.

“Da quando abbiamo sconfitto quei due e siamo dando forza alla gente…sono rimasta senza parole da come siamo riusciti noi…voi a crescere…io invece sono ferma…ho Lena, che è la cosa più bella che mi sia capitata, ma…”

“Accetta l’offerta di Cat” disse Alex andando a sedersi al suo fianco “Così avrai uno scopo…” si morse il labbro.

“Alex sai perché ho lasciato CatCo, non posso fare entrambe le cose, mentire su dove sono, su chi sono…”

“Io sono certa che troverai il modo giusto…lo trovi sempre…perché sei straordinaria” sorrise “E io per una volta non sono minimamente preoccupata”

“Come farei senza di te?” sorrise abbracciandola.

“Lo scoprirai presto se non finisci queste composizioni” disse Alex accarezzandole i capelli.

“Paura” ridacchiarono.

-

Wedding Day

 

Kara, Eliza ed Esme stavano aspettando che Alex, fosse pronta. Quando uscì dalla stanza si emozionarono.

“Oh Alexandra, sei una sposa stupenda” disse la donna più anziana guardando la figlia, indossare un tailleur color perla “Ho fatto tanti errori da mamma, ma guardati adesso, tu sei una mamma meravigliosa…ti voglio bene” disse abbracciandola.

“Ehi, anche io voglio un abbraccio” disse Esme, che fu prontamente presa in braccio da Kara e si strinsero assieme sorridendo “Ti voglio bene” dissero assieme le due sorelle.

 

Scena simile si stava svolgendo tra James e sua sorella Kelly.

“Sei bellissima, sorellina, sono così fiero e contento per te…sei una mamma meravigliosa e sarai una sposa perfetta” sorrise abbracciandola “Papà sarebbe così orgoglioso di te” disse baciandola sulla fronte “Ti voglio bene, piccola”

 

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Winn e Kara iniziarono a cantare We belong together, Alex passò sotto l’arco floreale al braccio di J’onn. Poi arrivò la piccola Esme, spargendo petali di rose. Alex le sorrise dolcemente. Poi arrivò Kelly al braccio di James, si fermarono davanti alla rossa, che sentiva gli occhi pizzicare per le lacrime e riuscì solo a dire “Wow”

La canzone proseguì, Kara guardava Lena con gli occhi innamorati, non aveva ancora avuto modo di raccontarle della chiamata con Cat, ma l’avrebbe fatto presto. Quando lei e Winn finirono il pezzo, ricevettero l’applauso di tutti i presenti.

“Quella è la mia ragazza” ridacchiò Lena dando una spallata affettuosa a James.

“Uhm, si? Non l’avevo notato” ridacchiò di rimando tenendo il bouquet di Kelly in mano.

“Aspettavo di fare questo discorso…appena ho conosciuto Alex e Kelly…” iniziò J’onn.

[…]

“Adesso puoi baciare la sposa” disse J’onn che era tutto di un pezzo per non farsi vedere commosso.

Kara balzò in piedi entusiasta, battendo le mani e tutti gridarono gli auguri per Kelly e Alex. Lena e Nia si abbracciarono commosse.

 

“Siamo sposate” disse felice Esme tenendo per mano le sue mamme. Poi corse verso Kara che la prese al volo.

“Queste casette sono bellissime, chi le ha fatte?” chiese Alex guardando tra Kara e Nia.

“Io e zia Kara” disse Esme tenendosi alle spalle della super.

“Volevamo farvi una sorpresa”

“E’ a tema piccioncine” ridacchiò la piccola guardando prima la zia e poi le mamme.

“Grazie mio piccolo passerotto” sorrise Kelly sorridendole e mandandole un bacio.

 

“E’ il matrimonio più bello a cui sono stata” disse Lena a braccetto con Alex, mentre teneva per mano sua moglie.

“Beh, perché abbiamo amici, che sono la nostra famiglia, e ci vogliamo tanto bene” disse Kelly guardandola, per poi fermarsi “Volevamo parlarti di una cosa a tale proposito”

“Volete adottarmi lo so già…!” ridacchiò mettendosi difronte a loro.

“Una cosa del genere…ma in maniera opposta” disse Alex guardando poi Kelly “Volevamo chiederti se volessi essere la madrina di Esme” sorrise.

“Oddio, ero già felice di essere la zia figa, ma si è un onore…Sì” sorrise abbracciandole entrambe “Vi voglio bene”

“E noi ne vogliamo a te…e Esme ti adora” sorrisero stringendola.

 

“Caspita ragazzi…” sorrise Winn mentre si sedeva ad un tavolino con James e Kara.

“Mi mancate ragazzi…il nostro Trio” disse Olsen.

“I Superamici originali” ridacchiò Kara.

“Vi ricordate quando ci nascondevamo da miss Grant?” rise Jim.

“Nella stanza di cartongesso” disse la bionda.

“Ho scoperto il multiverso in quella stanza…” disse Winn.

“Anche noi…” sorrise Kara a James.

“Quanta strada abbiamo fatto da allora…eh” disse Winn “Vi ho fatto anche delle tute super fighe”

“Già…”

“Beh la mia fidanzata mi ha dato i pantaloni…” ridacchiò Kara.

“Ehi…ragazzi oh andiamo…babe…venite a ballare” disse Lena arrivando poco più vicino, scambiando un dolce sguardo con Kara che le sorrise. Stava facendo fatica a non pensare a quel tatuaggio di Lena che non aveva ancora visto. Era bella da mozzare il fiato, i capelli tirati indietro, il vestito viola con quella profonda scollatura; sperava che quel giorno sarebbe stato finalmente il momento perfetto per loro.

“Ehi riprenditi…” disse Winn “Ce n’è diversa di strada da fare…”

“Beh, Lena fa questo effetto” disse Olsen.

“Ehi…voi due tenete gli occhi lontani dalla mia ragazza” disse Kara.

 

“Ehi…tu” Lena aveva scorto Kara più distante da dove l’aveva vista prima con James e Winn.

“Ehi”

“Ti sei persa il divertimento…Nia ha “preso” il bouquet “Sei volata via senza di me?” sorrise guardandola e sedendosi di fronte a lei “Babe che cosa c’è?” aveva notato quello sguardo da quella mattina, adesso si stava sistemando delle pieghe immaginarie del vestito, con lo sguardo basso “Kara?”

“Penso di essere la persona più debole del mondo, non la più forte”

“Di cosa stai parlando?” Lena la scrutò.

“Cat…ha parlato di occhiali” disse sistemandoseli come era solita fare “Faccio discorsi affinché la gente impari a vivere meglio, ma lei ha ragione ho troppa paura di vivere la mia di vita”

“Questo non è vero…Kara”

“Lena invece è così” disse guardandola.

“E’ tutta la vita che mi nascondo dietro a questi occhiali…Ha ostacolato ogni lavoro che ho fatto, ogni rapporto, ogni amicizia, quello che provavo per te…”

“Beh, diciamo che non sono stata geniale a capirlo prima …” sorrise.

“E’ proprio per nascondere chi sono che non ho superato la prova del Coraggio…quella sera sono diventata Supergirl, perché il pensiero di salvare mia sorella, nei miei piani era troppo spaventoso”

“Hai passato tutta la vita a sentirti dire chi dovessi essere, e che se non avessi nascosto la tua vera te, la gente si sarebbe fatta male…è il motivo per cui non mi hai detto subito chi fossi” la guardò “E’ difficile superare ferite così profonde, lo so anche io…Kara” allungò la mano verso di lei “Quando Lilian mi ha detto che lei sapeva chi fossi e me lo ha nascosto, perché crescessi senza magia, ero devastata…Lo ero perché non avevo potuto seguire il mio destino…E questo, amore, vale anche per te…Per me si trattava di tenere alto il nome dei Luthor” disse alzandosi e prendendole la mano “Ho provato a collegare qualcosa di buono a quel nome, a cercare di essere la figlia di mia madre, la mia vita è stata sempre decisa dagli altri…finché non ho incontrato te…che mi hai accettata per quello che sono e mi hai fatto capire che ero io padrona della mia vita…aggiungendo il fatto che Lilian parlandomi così apertamente mi ha fatto capire che non era la mia vita, ma adesso lo è” si fermò davanti a lei “Ed è grandioso”

“Non oso immaginare come mi sentirei…se dovessi relazionarmi a qualcuno essendo completamente me stessa…”

“Ma lo stai già facendo con me…” disse fissandola.

“Ma se questo rivelarmi…ti mettesse in pericolo…mettesse in pericolo la nostra famiglia?” chiese.

“Non puoi essere sempre la nostra salvatrice…Kara” la guardò dolcemente “La tua luce ispira la gente ad emanare la propria, l’hai detto tu…l’hai fatto con me lasciando che accettassi la mia…E se pure arrivasse un qualcuno a toccare questa famiglia, lo affronteremo insieme…El mayarah” sorrise.

A quel punto Kara scoppiò in lacrime levandosi gli occhiali.

“Oddio Babe, ehi…è tutto okay” Lena le prese il volto tra le mani “Ehi…” poggiò la fronte su quella della sua bionda.

“Tra tutti i miei amici tu…sei quella che mi ha spronato di più…quella che mi ha messo più alla prova…”

“Voglio ben crederlo, sono diventata la tua ragazza…” sorrise accarezzandole la guancia e poi posando le labbra su quelle di Kara “Tu, mi hai reso una persona migliore…Kara…grazie” disse baciandola nuovamente con le lacrime agli occhi.

“Ehi piccioncine venite” disse Nia richiamandole, mentre Alex e Kelly erano salite a bordo della macchina prestata da J’onn.

“Vieni amore…” Lena prese la mano di Kara, che si fermò un istante, stava per rimettersi gli occhiali, ma dopo uno sguardo con la sua ragazza che si era già allontanata, li abbandonò sul tavolino e la seguì. Le cinse le braccia da dietro, stringendola dolcemente “Ti amo” le sussurrò all’orecchio, poggiando il mento sulla spalla della corvina.

 

Quella sera

“Mi sono divertita tantissimo…” sorrise Lena entrando nell’appartamento assieme a Kara.

“Anche io” sorrise chiudendo la porta e attirando Lena a sé. Le posò una mano sulla schiena bassa e le accarezzò il viso con l’altra.

“Che c’è? Sei ancora pensierosa?” chiese grattandole la nuca dolcemente.

“Uhm no…ho preso la mia decisione…” sorrise.

“Io sono sempre con te” disse sfiorandole quel ciuffo che era sfuggito alla sua acconciatura “Ti amo” la guardò ancora.

“Hai bisogno di una doccia?” sorrise Kara, non voleva spingere in nessun modo, ma sapeva anche che Alex aveva ragione, era andata troppo con calma con Lena, la corvina non glielo aveva fatto mai pesare, perché erano molto sulla stessa lunghezza d’onda nei momenti di massima tensione.

“Sarei audace se ti dicessi, che vorrei tu mi togliessi questo vestito?” Lena si mordicchiò il labbro tinto di quel color borgogna.

“Lo sarei io se ti dicessi, che vorrei levarti quel rossetto a suon di baci?” chiese Kara guardandola.

“Fallo…” sussurrò Lena sulle labbra chiare dell’altra.

Kara premette con passione le labbra della corvina e approfondì nell’immediato il bacio, rincorrendo la lingua di Lena nella sua bocca. Le strinse la mano su una natica, sentendo il tessuto di seta, solamente quello, dato che era certa, anche senza la vista a raggi x sapeva che Lena indossasse un tanga.

“Credo di essere tremendamente impacciata…” disse Kara guardandola, dolcemente le passò una mano sulle labbra.

“Vieni…” Lena tenendola per mano la portò verso la camera da letto.

“Lena…”

“Tranquilla amore…ehi” le accarezzò il viso, iniziò a baciarle il collo muovendo le dita su quelle ridicole bretelline che mantenevano il vestito. Si mosse piano, accarezzandole le spalle e scendendo a prendere la cerniera del vestitino, facendola scendere lentamente, sfiorando la pelle di Kara con i polpastrelli. Lo lasciò scivolare lungo il suo corpo e la trovò ovviamente con solo gli slip addosso. Si morse le labbra e andò ad accoccolarsi sul suo petto, affinché Kara sapesse che lei era tranquilla.

Kara la baciò tra i capelli e la scostò, guardandola intensamente. Lena di tutta risposta portò le mani della bionda sulla sua vita. E poi sulla valle dei seni. La super percepì il suo cuore battere all’impazzata nel suo petto “Non stupirti più di tanto…” sorrise guardandola e facendole fare il percorso, affinché quel vestito abbandonasse il proprio corpo. Sentì le mani delicate di Kara sfiorarle i seni nudi sotto il tessuto, e sentì poco dopo il vestito scivolare dalle sue braccia, per i fianchi e giù alle caviglie. La super la fece adagiare sul letto e iniziò devotamente a baciare ogni centimetro di pelle della sua ragazza, Lena rabbrividiva ad ogni tocco e bacio dell’altra. Poi sentì lo sguardo azzurro su di sé e lo incrociò, si morse il labbro perché Kara le stava chiedendo se potesse privarla delle mutandine. Annuì, ansimando di anticipazione.

“Calma…” il ghigno di Kara fu dolce quando iniziò a baciarle l’interno coscia.

“Una parola…” disse Lena guardandola.

“Sei stupenda…” disse la bionda quando iniziò a baciare l’apertura della corvina, che portò una mano sulle labbra “In qualsiasi momento mi fermi…va bene?” Lena non lasciò uscire la voce, perché era compromessa dall’eccitazione. Era la loro prima volta, e sapeva che sarebbe stato bellissimo, con la donna che amava. La tirò alla sua altezza.

“Baciami…” disse mentre scioglieva la sua acconciatura. Kara lo fece portandosi tra le sue cosce, così da poterla percepire. Poi pian piano la sua mano scese tra i loro bacini, e sentì che anche Lena stava facendo la stessa cosa.

“Oh Lee” poggiò la fronte a quella dell’altra.

“Oh Kara, lo sei anche tu…” e senza giri di parole un dito scivolò tra le pieghe calde della bionda. Iniziarono a darsi piacere, guardandosi negli occhi e presero un ritmo coordinato, non mancarono baci, morsi, sorrisi, sussurri, sospiri, ansimi e gemiti scoppiarono nella gola di entrambe. Ma non era ancora finita, Lena si sistemò sul materasso dandole la schiena, e lasciando che Kara ammirasse il suo fondo schiena.

“So che Alex te ne accennato qualcosa” sorrise girata guardandola dalla sua spalla “Vieni un po’ a guardarlo da vicino” la bionda non se lo fece ripetere e la sovrastò solo di presenza, mentre baciava quel tratto di pelle tatuato stringendo il sedere della sua ragazza, pensando bene di passare a toccare un altro punto. Anche Lena non rimase con le mani ferme, ma ancora una volta lo fecero assieme. La corvina sentiva le dita di Kara, donarle un piacere che non le era mai stato donato prima, sorrise sentendosi nuovamente vicina, si voltò a baciare famelicamente la sua ragazza. Poi giunsero all’orgasmo assieme, stringendosi tra loro, e cascando poi sul materasso.

“Pensavo che saresti stata ad un ritmo più alto” ridacchiò Lena muovendosi contro il petto di Kara.

“La donna d’acciaio era un po’ arrugginita da questo punto di vista, ma miss Luthor, la sta rodando bene” ridacchiò accarezzandole il viso “Il vestito è tolto, il rossetto svanito, che dici di farla quella doccia?” le fiorò le labbra con le proprie.

“Direi che accetto l’invito…solo se tu sarai così audace da seguirmi e magari appiattirmi alle mattonelle” sussurrò spudorata la Luthor, perdendosi in quell’oceano che erano gli occhi di Kara.

“Direi che è un desiderio che posso esaudire” disse prendendola in braccio “Ma salterei la parte del seguirti” Con un movimento fulmineo, Kara era con Lena appiattita addosso, nella doccia “Adesso può proseguire miss…” Lena ridacchiò portandole le braccia al collo e riprendendo a baciarla.

 

 

Epilogo

Qualche mese dopo

Erano tutti nell’appartamento di Kara, nuovamente la serata dei giochi, le risate erano assicurate. Poi Esme guardò la zia figa e andò dalla bionda.

“Zia vuoi vedere un trucchetto che mi ha insegnato zia Lena?” sorrise andandole vicina sul puffo dove era seduta “Credo che tu non abbia lavato bene le orecchie” ridacchiò tirando fuori un qualcosa da dietro l’orecchio di Kara, che scoppiò a ridere.

“E cosa hai trovato?” chiese la bionda, la piccola corse da Lena e le mise in mano quello che aveva recuperato.

“Grazie sweetheart” Lena si avvicinò a Kara, che ancora persa nella risata non si accorse di quello che stava succedendo. La corvina le si mise in ginocchio davanti e le mostrò cosa Esme aveva tirato dietro dal suo orecchio, beh non era un semplice penny, ma un anello “Stupirti pensavo fosse impossibile…” ridacchiò Lena vedendo l’espressione della bionda, che si portò una mano sulla bocca.

“Lena…” aveva gli occhi colmi di lacrime.

“Kara…cercherò di non essere smielata…tu sai già tutti i motivi perché ti amo, ma li ripeterò almeno alcuni” ridacchiò Lena trattenendo l’emozione “Sei la persona che mi ha sempre vista per quello che ero io come donna, e non come personaggio pubblico…Sei la donna che mi ha salvato la vita tante di quelle volte che ho perso il conto…la ragazza con lo sguardo azzurro che incontro appena sveglia e che vedo prima di addormentarmi…e mi piacerebbe che tu potessi farmi l’onore di diventare mia moglie…se lo vuoi…So che per i primi tempi sarà difficile convivere con il fatto che sei Supergirl e Kara Danvers a trecentosessanta gradi…ma io sono e sarò al tuo fianco…sempre” sorrise aspettando una risposta.

“Io non so cosa dire…solo sì …voglio essere tua moglie…perché ne sarei felicissima, tu mi dai sempre tanto…spero di darti sempre il meglio” sorrise tendendo la mano destra tremante a quella di Lena altrettanto emozionata. La corvina le infilò l’anello all’anulare e la strinse in un abbraccio.

“Ti amo Lena Luthor” sorrise guardando l’anello “E’ bellissimo”

“Mai quanto il tuo sorriso…Supergirl”

 

The End

Bene SuperCorpini, spero che anche questa fan fiction vi sia piaciuta. Spero sia stata un minimo vicina a quello che noi cuori SuperCorp, volevamo per Lena e Kara. Che dirvi, lasciate anche solo un cuoricino per farmi capire se avete apprezzato. 

Continuate a seguire anche le Wicked Ladies, non ve ne pentirete! Alla prossima, El mayarah!

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