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Quando
Kara arrivò alla Torre e abbracciò Alex, la sorella le sussurrò all’orecchio:
“Ti ho presa!”
Kara la
tenne stretta per quella che sembrò un’eternità, quando si allontanò da Alex,
notò tutti gli altri suoi amici, che l’avevano salvata dalla Zona Fantasma, ma
in particolare Lena. Si sentiva strana, ma non potè far altro che abbracciare
la donna, che aveva aiutato nella missione di riportarla a casa. La strinse, le
erano mancati i loro abbracci, dopo tutto quello che era successo precedentemente
tra loro. Annusò nuovamente il suo profumo, percepì il suo petto premuto sul
proprio, e chiuse gli occhi sentendosi al sicuro anche in quell’abbraccio,
sussurrando a Lena qualcosa di incomprensibile. Probabilmente frastornata da
tutto quello che era capitato, sentì le forze abbandonarla, appena lasciò
l’abbraccio della corvina, Kara svenne.
Si
risvegliò per l’ennesimo incubo, provocato dal ricordo dei Fantasmi, Alex fu
subito lì accanto a Kara per consolarla. Dopo un abbraccio rassicurante tra le
braccia della sorella e qualche battuta su saghe con la presenza di fantasmi,
la rossa guardò l’altra e le chiese: “Cosa hai detto a Lena, mentre vi stavate
abbracciando?” non che volesse impicciarsi, ma le era parso, che dopo la prima
preoccupazione per lo svenimento di Supergirl, la Luthor fosse finita in uno
stato catatonico.
“A dire
il vero non lo ricordo, perché?” -disse la bionda guardandola in apprensione.
“Nulla
e che mi è parso che Lena fosse un attimo confusa e pensierosa, è successo
qualcosa che non so?” -chiese la rossa. A vedere l’espressione dell’altra
l’abbracciò senza dire più nulla – “Dai che c’è più di qualcuno che vuole
salutarti”
Riabbracciare
tutti i suoi amici era quello che aveva sperato dal primo giorno, dopo essere
finita nella Zona Fantasma a causa di Lex. Ma la persona a cui aveva pensato
più intensamente era stata proprio Lena, rimuginava sul fatto che si fossero
appena riavvicinate quando era stata risucchiata nello spettro. Aveva passato
in rassegna nella sua mente, tutto quello che avevano vissuto insieme, come si
erano scontrate dopo la “scoperta” del fatto che lei fosse Supergirl, al
momento in cui avevano chiarito, a quanto le fosse mancato il sorriso appena
accennato della Luthor.
“Ehi” –
la voce sottile di Lena interruppe i suoi pensieri. La corvina si avvicinò a
lei appoggiandosi alla balaustra della Torre “Come ti senti?”
“Meglio”
– disse Kara socchiudendo per un momento gli occhi al tepore del sole.
“Sono
felice che tu sia di nuovo qui” – disse guardandola.
“Se non
fosse stato per te, non sarei qui” – ammise la bionda.
“È
stato un lavoro di squadra” – sorrise portandosi una ciocca di capelli dietro
l’orecchio, un po’ in imbarazzo.
“Qualsiasi
cosa ti abbia detto prima scusami…” – sapeva benissimo cosa avesse sussurrato a
Lena, era uscito spontaneamente, a differenza di come era stato difficile
rivelarle chi in realtà fosse.
“Beh
quando si è in punto di svenire, solitamente si dicono cose che non si
pensano…” – Lena però sentiva che non fosse così.
“Ho
pensato tutti i momenti a te…Lena…non l’ho detto casualmente…” – Kara si stupì
di quella propria intraprendenza, ma si era detta che era insano, ripetere lo
stesso errore, nascondendo ad una persona i suoi sentimenti, la stessa persona alla
quale aveva mentito per anni, per proteggerla.
“Allora
perché chiedi scusa?” – Lena tremante poggiò una mano su quella di Kara - “Anche
io ti ho pensata, quando eri via…ho cercato disperatamente di riportarti qui…
perché sentivo che era colpa mia e…” – una lacrima sfuggì al suo controllo, la
bionda prontamente con un dito la cancellò dalla guancia dell’altra.
“Non è
stata assolutamente colpa tua…Lena guardami…” – Kara attese di vederla
sollevare il viso, per rivedere quegli occhi “Tu mi hai salvato la vita tante
volte, e non potrò mai ringraziarti abbastanza…”
“E tu
hai salvato la mia…” – sorrise mordicchiandosi le labbra “Continuo a pensare di
quanto sono stata sciocca da non rendermi conto prima, che Kara e Supergirl
fossero la stessa persona, e sono stata scontrosa con te…”
“Ne
avevi tutto il diritto, ci ho messo troppo a dirti la verità, ma non farò lo
stesso sbaglio adesso…” - prese un respiro “Ti amo…e probabilmente la cosa è
unidirezionale, ma dovevo dirtela…” – non ebbe modo di proseguire con il suo
soliloquio, perché Lena la prese dal collo e impresse le sue labbra su quelle
del suo eroe.
Kara si
ritrovò a stringerla tra le braccia, percependo le lacrime scenderle sul viso,
mentre le dita di Lena finivano tra i suoi capelli.
“E’
questo il motivo per il quale ho dato di matto, perché sono innamorata anche io
di te…Kara Danvers” - sorrise paonazza la corvina – “Adesso non sarò più gelosa
di Lois Lane”
“Perché?”
“Perché
anche io adesso posso baciare il mio supereroe” -ridacchiò Lena giocando con le
ciocche di capelli di Kara – “Lo sei sempre stata, lo sai” – ammise sapendo che
Kara avrebbe capito.
“Ehm…scusate
il disturbo…ma Supergirl dovresti recuperare un satellite che sta arrivando…” -
disse quasi sconcertata un’Alex spuntata qualche minuto dopo l’inizio del bacio
tra le due.
“Vado…”
-Kara accarezzò il viso di Lena e balzò in cielo.
L’altra
rimase a guardarla per qualche minuto, poi sentì lo sguardo della rossa su di sé
e si voltò: “Oh piantala” – e scoppiarono a ridere entrambe.
Dopo
l’intervento contro il mostro di spazzatura, Kara rientrò alla Torre, ma Lena
non c’era.
Non
sono scappata, ho avuto una conversazione con Nia, per una questione che
riguarda mia mamma, e ho deciso di tornare dove sono nata, al mio rientro
riprendiamo il discorso.
Mi
mancano già le tue labbra…
Un
bacio,
Lena
Questo fu
il messaggio appuntato su un foglietto che le aveva consegnato, J’onn da parte
della Luthor. Kara sorrise e scrisse un sms per la sua amata.
K: Sarà
davvero difficile resistere adesso…
Sta
attenta…per qualsiasi cosa chiamami… e in un balzo sarò da te, lo sai!
L: Lo so…riposa
adesso! Avremo tante cose da dirci…e so di essere audace ma…vorrei essere io a
stremarti la prossima volta…
Kara
avvampò al pensiero e alla sfacciataggine della Luthor.
K: Non aspetto
altro! 😛