L'amore è una cosa semplice

di Roe Jaeger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hai delle isole negli occhi ***
Capitolo 2: *** L'amore è una cosa semplice ***
Capitolo 3: *** La differenza tra me e te ***
Capitolo 4: *** La fine ***



Capitolo 1
*** Hai delle isole negli occhi ***


L'amore è una cosa semplice

Hai delle isole negli occhi
La Seconda Guerra Magica era finita da due anni e la vita degli ex studenti di Hogwarts era ritornata a una pseudo normalità. L’aria era tiepida e gli uccellini cinguettavano allegramente quando Draco Malfoy fu svegliato dal profumo del caffè portatogli amorevolmente da Harry Potter. Si stiracchiò svogliatamente e accettò di buon umore la tazza che il suo fidanzato gli porgeva.
Si specchiò nelle iridi di Harry, stupende, di un verde accecante. Le ammirò sorseggiando la bevanda, poi la poggiò la tazzina sul comodino e sospirò. «Hai delle isole negli occhi. Sono bellissimi. Tu sei bellissimo.» affermò Draco amorevolmente, sicuro di quanto stesse dicendo.
Harry si sentì apprezzato come non mai e sorrise imbarazzato. «Ti amo.» affermò Harry, sedendosi sul letto e baciando Draco. Si stese accanto a lui e si alzarono solo dopo diverse ore.
Ma come c’erano finiti nella stessa casa? Era una storia lunga, che partiva da quel volo sulla scopa nella Stanza delle Necessità, dopo la distruzione del diadema di Corvonero.
Si erano specchiati negli occhi dell’altro ed era scattata la scintilla, alimentata pian piano negli ultimi due anni. Finché erano finiti, qualche mese prima, nello stesso letto a far l’amore. Ubriachi sì, ma non pentiti dopo di quello che avevano fatto.
Draco restava ammaliato dalle isole negli occhi di Harry e Potter si specchiava con amore ogni volta del grigio degli occhi di Malfoy.
Si amavano e nulla li avrebbe fermati, né le parole di Ron contrarie alla loro relazione, né l’ostilità dei genitori di Draco.

Salve a tutti, grazie per aver letto fin qui!
Eccomi di ritorno, dopo un anno, nel fandom di HP con questa long i cui capitoli si compongono però tutti di flashfic, che la mia beta Juliet mi ha betato tempo fa!
Io spero che vi piaccia e vi accenno che conto di aggiornarla ogni giovedì salvo imprevisti :D
A presto, dunque!

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Capitolo 2
*** L'amore è una cosa semplice ***


L'amore è una cosa semplice

L'amore è una cosa semplice
Qualche giorno dopo il caffè al letto, Harry Potter notava degli strani comportamenti da parte di Draco, finché un giorno, stufo, gliene domandò la ragione: «Draco, si può sapere che ti prende? Sei strano in questi giorni! Non ne posso più! Che hai?» «No, mio caro Harry, devi dirmi cosa succede a te! Sei cambiato tu! Io sto solo cercando di capire cosa ti sia capitato! Perciò sono strano! Sono preoccupato!»
Harry, a quel punto, colto in flagrante, cercò di accusare Draco: «Non sei più concentrato sulla nostra storia!» sbottò Harry, stanco del tira e molla tra loro «Sei assente, vago, torni a casa sempre più tardi e non so mai dove sei né con chi sei! Draco, che ti prende? Hai per caso un altro?»
Peccato che lo accusò di roba ingiustificata, di cose per cui non aveva prove.
Draco strabuzzò gli occhi: per via della gelosia di Harry, aveva anche smesso di vedersi con Blaise Zabini tutti i giorni, certo che Harry ne sarebbe stato geloso. Continuava a vederlo, certo, ma di rado e cercava sempre di fare in modo che Harry fosse presente. «Ah, no, Harry Potter! Questo non lo accetto! Chi è che vede Lenticchia tutti i giorni?»
«Io non flirto con Ron!» ribatté scandalizzato Harry.
«Harry James Potter, stammi bene a sentire.» iniziò Draco, con voce solenne. «Io amo solo te, per quanto abbia degli amici maschi, sono solo amici. Harry, l’amore ė una cosa più semplice di quello che pensi tu, è naturale, ti amo e basta, questo non si può cambiare. Con Blaise parlo dei miei problemi, del lavoro e della casa. Non di quelli che ho con te, affatto.» specificò Draco, vedendo il volto stupito di Harry «Parliamo più che altro dei miei che mi assillano che devo lasciarti. Sai, non è stata una buona idea dirlo a loro. Soprattutto a mio padre.» Draco sorrise mestamente e Harry annuì.
«Ti avevo detto che ero contrario al coming out a casa tua, Draco, ma non hai voluto sentire ragioni.»
«Ho semplicemente provato, Harry. Mi prometti che non sarai più geloso di Blaise?»
«Io non sarò più geloso di Zabini, se tu non mi darai motivi per essere geloso. D’accordo. Questo posso prometterlo.»
«Grazie, Harry.» disse Draco, baciandogli dolcemente le labbra.

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Capitolo 3
*** La differenza tra me e te ***


L'amore è una cosa semplice
 
La differenza tra me e te 
«La differenza tra me e te, Draco, è che ti fai troppi problemi.» 
«Harry, sono sicuro che per i miei genitori sia un problema che noi viviamo insieme. Almeno i miei me l’hanno fatto palesare. Ne abbiamo parlato l’altro giorno quando eri geloso di Blaise. Ricordi?» 
«Scusa se non capisco. Io non posso capire.» fu la frase infelice con cui se ne uscì Harry. 
Draco allora ricordò che i genitori di Harry non c’erano più e si rese conto che aveva appena toccato un argomento scottante. Harry si stava innervosendo, e non poco. 
«La differenza tra me e te, Draco, sono due genitori, che io non ho. E lasciatelo dire: se averli significa tenerseli ottusi, preferisco di gran lunga la mia situazione.» Harry sorrise ma teneva lo sguardo basso e non si accorse dell’espressione furente sul volto del compagno. 
«Non osare mai più rivolgerti ai miei in questo modo, Potter. Altrimenti, con me hai chiuso, chiaro?» domandò Draco, più che con voce furente, ferito nell’orgoglio. 
«Perdonami, amore, è solo che se i tuoi ci ostacolano non potremo più vivere assieme e io non voglio ridurmi a vederti di nascosto.» 
«Ma io non ti ho mai chiesto una cosa del genere! Mio caro Sfregiato, come diamine ti viene in mente, per Merlino? Volevo semplicemente sapere se ti creassero problemi gli ostacoli dei miei e siamo finiti a toccare argomenti un po’ delicati.» 
«Assolutamente no, amore. Non mi danno fastidio, semplicemente li ignoro. Solo, per favore, più che con Blaise, parlane con me. Sono io il tuo ragazzo, non lui!» 
«Ecco un’altra differenza tra me e te, Potter. Io non sono geloso quando sei con Lenticchia!» 
«Semplicemente perché non faccio niente con Ron!» 
«Sostieni che faccio cose con Blaise?!» 
Quella conversazione stava degenerando male, se ne accorsero entrambi. Ma non potevano tornare indietro, dovevano affrontare quel discorso siccome era venuto fuori. 
«Non volevo dire che mi tradisci, Draco, anche perché non ho prove.» 
«Ma lo sospetti.» Non una domanda, ma un’affermazione. Una certezza.  
«Ho il presentimento, sì.» ammise Harry. 
Draco si strofinò gli occhi, stanco di quelle insinuazioni. «Io non faccio quelle cose con Blaise, sono pronto a giurartelo. Ma se non mi credi e lo sospetti, non ho prove. Né ho intenzione di renderti partecipe dei nostri incontri, Potter!» 
«Perché fate cose che non si possono vedere, vero?» 
«Io neanche lontanamente penso di intromettermi tra te e Lenticchia, Harry. Quando sei con lui e la Mezzosangue, io vado da Blaise. Parliamo, beviamo una birra... facciamo questo tipo di cose.» 
«Pomiciate, magari...» alluse Harry, facendo la scelta più sbagliata possibile. 
«Hai rotto il cazzo, Potter! Sai che ti dico? Vado da Blaise!» sbottò Draco, Smaterializzandosi con un colpo di bacchetta, senza dare il tempo a Harry di dire alcunché.

Perdonatemi per l'assenza, il mese di marzo è stato piuttosto impegnativo! Cercherò di essere più puntuale con il prossimo aggiornamento ^^

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Capitolo 4
*** La fine ***


L'amore è una cosa semplice
 
La fine
Quando Draco si Materializzò nel soggiorno dell’appartamento in cui Blaise Zabini viveva solo, l’amico stava bevendo una birra sfogliando la Gazzetta del Profeta. 
«Amico mio!» esclamò Blaise, entusiasta di vedere Draco. «Qual buon vento ti porta qui?» 
Per tutta risposta, Draco si buttò a sedere sulla poltrona di fronte a Blaise e cominciò a lacrimare. 
«Draco? Tutto bene?» chiese Blaise preoccupato. Si alzò dal divano sul quale era seduto, avvicinandosi all’amico e sedendosi sul bracciolo della poltrona sulla quale si era accomodato Draco. Gli passò un braccio attorno alle spalle e attirò l’amico a sé. «Che è successo?» 
«Niente.» negò Draco, con un tono assai poco convincente. 
«Chi devo picchiare? I tuoi? Potter?» Blaise era serio in quella domanda. 
«Ero a casa, prima di venire qui.» fu vago Draco. Non aveva specificato in quale casa fosse, se la sua vecchia casa o quella con cui viveva con Harry, quindi Blaise non sapeva chi fosse il problema. 
Blaise guardava Draco in attesa di spiegazioni. Draco, dopo la chiacchierata con Harry, guardava Blaise per la prima volta con occhi diversi. 
Per essere precisi, Draco Malfoy non aveva mai pensato a Blaise Zabini come un uomo, lo guardava come più un fratello, ma con quella sua pelle scura, i suoi lineamenti perfetti... Draco si accorse per la prima volta che Blaise era un ragazzo attraente. 
«A casa mia, con Harry. Abbiamo discusso...»
«Posso permettermi di chiederti in merito a cosa?» fu la domanda cauta di Blaise. 
«Gelosie.» Draco si rigirò nell’abbraccio di Blaise, mettendosi più comodo. Ecco, pensava Draco, se in quel momento Harry avesse potuto vederli, sarebbe stata la fine, la conferma dei dubbi del Grifondoro. 
«Potter ti tradisce? Se è così lo uccido. Parola di Zabini.» 
«No no... è che lui sostiene...» Draco ridacchiò, lasciando la frase in sospeso. 
Blaise, che da Serpeverde qual era non era affatto stupido, capì benissimo cosa sostenesse Harry Potter. 
«Non dico che mi dispiacerebbe che fosse vero, Draco. Lo ammetto.» Blaise sciolse l’abbraccio: quel momento, che aspettava da tanto, era serio ed era arrivato. Draco, dal suo canto, spalancò gli occhi. «Ma non è vero e non ci proverò con te. Stai con Potter e lo accetto, ma...» 
«Basta Blaise, non dire altro. Io ti piaccio?» 
Quel momento avrebbe segnato la fine della loro amicizia, Draco ne era certo. Dannato Sfregiato che aveva intavolato quell’argomento e l’aveva fatto scappare da Blaise! 
In qualsiasi modo sarebbe finita la conversazione con Zabini, Draco ne era certo, avrebbe ucciso Potter. 
Blaise non rispondeva e Draco cominciava a temere il peggio, temeva un sì e la cosa si sarebbe fatta complicata, qualsiasi cosa fosse. 
Ma non aveva previsto le labbra di Blaise premute contro le sue. E nemmeno le proprie, di labbra, schiuse ad accogliere il bacio dell’amico. 
Quella era sicuramente la fine di qualcosa, Draco lo sentiva, ma non riusciva ancora a capire di cosa e questo lo spaventava. 

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