Rincontrarsi di lisa76 (/viewuser.php?uid=69227)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Rincontrarsi cap 1
Ciao a tutte/i!!! Rieccomi, non ho resistito ho dovuto postare anche questa nuova storia.
Premesse alla storia:
- sono tutti umani!
- Durerà pochi capitoli
- E' scritta in maniera diversa dalle altre mie storie.
Come sapete
sono completamente fusa e questa storia ne è la prova è
nata da un sogno, si avete capito bene, sogno Ed e Bella, sono da
ricovero =( Il sogno per la precisione riguardava la scena
dell'albero che leggerete nel secondo capitolo. Fatto sta che da quel
sogno non ho pensato ad altro, continuavo a vivere la storia nella mia
testa, finché non mi sono seduta al pc e ho cominciato a scrive,
40 pagine in 3 giorni, storia praticamente finita, ma non riesco a
pensare ad altro quindi ho deciso che visto che comunque non scrivo e
non penso ad altro tanto valeva postare anche questa storia.
Ricapitolando l'aggiornamento sarà settimanale, di venerdì per la precisione. Così riesco ad organizzarmi.
lunedì - Incredibilmente
Noi
mercoledì - L'Antidoto
venerdì - Rincontrarsi.
Ok ho finito di rompere, ditemi che ne pensate, sapete che ci tengo.
Ovviamente per chi non ha letto le altre due l'invito è quello
di farlo ora =)
Bacioni Lisa
Capitolo 1
<< Buongiorno. Sono Isabella
Swan, potrei avere il mio orario per favore? >> la signora grassoccia e
con un impossibile tinta per capelli alzo il viso e si trovò di fronte una
giovane ragazza mora con i capelli lunghi e leggermente mossi, due occhi grandi
e profondi di un caldo color cioccolato, sembrava triste.
Non c’era dubbi quella era la figlia
del capo Swan, istintivamente la donna provò un senso di affetto per quella
giovane vita che aveva già incontrato tante difficoltà sulla sua strada. Si
aprì in un caldo sorriso facendole segno di avvicinarsi.
Era certamente una bella ragazza, non
nel senso classico della parola, ma aveva un fascino particolare. I ragazzi del
Forks Higs School avrebbero fatto a gara per ricevere le sue attenzioni, di questo
ne era certa.
<< Buongiorno a te mia cara, sei
la figlia di Charlie? >> chiese premurosa ottenendo un cenno affermativo
dalla ragazza.
<< Benvenuta, questi sono i tuoi
orari, la piantina della scuola e il foglio presenza da far firmare ad ogni professore.
Alla fine della giornata dovrai riportarlo qui >> disse tranquilla mentre
la ragazza continuava ad annuire.
Chissà se gli mancava la madre, da
quello che aveva sentito in giro, la madre era decisamente una donna non
convenzionale, da quello che si sapeva in città, l’ex signora Swan aveva fatto
carte false per tenere con se la figlia e ora dopo quasi sei anni la rimandava
dal padre ed oltretutto ad anno scolastico iniziato.
Il Capo della polizia locale, Charlie
Swan era un bel uomo, decisamente taciturno, ma affascinante. Non parlava mai
del suo passato a Phoenix e soprattutto dell’ex moglie, ma della figlia sì e
quando lo faceva, gli s’illuminavano gli occhi.
La ragazza ringraziò educatamente
uscendo dalla segreteria e tentando di orientarsi nella nuova scuola,
nonostante contasse meno studenti di quella che frequentava a Phoenix sembrava
un labirinto, infatti era divisa in tanti edifici numerati ed adibiti alle
varie funzioni.
Mentre studiava la piantina Bella, che
non usava mai il suo nome completo perché le sembrava troppo altisonante,
ripensava allo sguardo della signora della segreteria. Sapeva chi era, ma
d’altronde chi in quella città non sapeva che la figlia di Charlie era
arrivata. Perfetto! Soprattutto per una come lei che odiava stare al centro
dell’attenzione.
Sbuffo tornando a concentrarsi sulla
piantina e non accorgendosi che qualcuno le si stava avvicinando.
<< Tu devi essere Isabella Swan
>> disse tutto allegro un ragazzo biondo, aveva gli occhi azzurri e i
capelli sparati sulla testa. Il sorriso era aperto e cordiale.
Isabella timida per natura arrossì
incrociando gli occhi con il nuovo venuto.
<< Bella basta >> mormorò
appena, lui sorrise annuendo.
<< Io sono Mike, Mike Newton
>> disse porgendogli la mano, che fu subito stretta dalla ragazza.
<< Ti serve aiuto? Che lezione
hai? >> disse lui avvicinandosi, lei istintivamente fece un passo
indietro.
Non le piaceva che le persone le
stessero troppo vicine, non era una da abbracci o smancerie.
Lo sguardo interrogativo del ragazzo la
fece arrossire ancora di più.
<< Inglese >> mormorò.
<< Perfetto! Il mio stesso corso,
se vuoi ti accompagno >> disse Mike ritrovando tutta la baldanza di un
attimo prima. Bella annuì e gli regalò un timido sorriso.
Era invadente ma cordiale, probabilmente
non aveva cattive intenzioni, così decise di lasciarsi un po’ andare e
chiacchierarono allegramente fino all’aula dove Mike la presentò al professore
e le scostò la sedia per farla sedere accanto a lui.
Si notevolmente invadente.
Quella mattina arrivando a scuola
Edward e i suoi fratelli avevano scorto uno strano fermento nel cortile della
scuola.
Scendendo dalla sua adorata Volvo fu
travolto da una massa di riccioli color miele.
<< Eddy amore >> pigolò la
ragazza stringendosi al suo petto, Jessica lo spasso del momento.
Non era male se stava zitta e ferma, ma
quando parlava era una vera piaga.
<< Non chiamarmi Eddy e non
chiamarmi amore >> la apostrofò duro per poi scrollarsela di dosso
girandosi per chiudere la portiera della macchina.
<< Ti sei svegliato storto?
>> chiese lei accarezzandogli il petto, un sorriso beffardo si disegnò
sulle labbra del ragazzo.
Era bello e lo sapeva, faceva impazzire
le ragazze e sapeva anche questo e più le trattava male e più quelle tornavano
a cercarlo, così non si fece tanti problemi a risponderle << No sei tu
che mi irriti >> per poi voltarle le spalle e raggiungere i fratelli
sulla scalinata.
Alice lo guardò male, ok non sopportava
nemmeno lei Jessica, ma trattarla così era sbagliato.
Edward le sorrise indifferente a lui
non importava un bel niente di quella ragazza come non gli era mai importato di
quelle prima e come non gli sarebbe importato di quelle dopo.
L’amore
non esiste, era il suo motto subito seguito da allora perché non divertirsi. Entrambe le cose però lasciavano
parecchio perplessa Alice.
Tra i cinque fratelli Cullen loro due
erano quelli che avevano legato di più, si consideravano e si comportavano
proprio come fratelli, persino di più di Rose e Jaz che fratelli lo erano sul
serio.
Non che gli altri non avessero legato,
anzi, si erano perfino innamorati ma il rapporto tra Edward ed Alice era
particolare.
Si volevano un mondo di bene, si
capivano e si sostenevano a vicenda, proprio come due veri fratelli, e proprio
come tali litigavano.
Ultimamente il motivo del contendere
era sempre lo stesso, il pessimo comportamento di Edward con le ragazze.
Era un bel ragazzo, intelligente e
molto portato per lo studio e lo sport, e proprio per questo era uno dei
ragazzi più popolari del Liceo, ma per quanto riguardava i rapporti con le
ragazze era un vero e proprio stronzo.
Tutte cadevano ai suoi piedi e lui
prontamente ne approfittava.
Alice stava per partire con la solita
arringa quando lui la blocco con un gesto della mano.
<< L’oca non ha tutti i torti, mi
sono svegliato storto stamattina, quindi per favore evita. Poi cos’è tutta
quest’agitazione? Viene in visita il Papa? >> chiese Edward ridendo e
facendo ridere anche Emmet, anche con lui aveva un ottimo rapporto.
Il fratello più grande e non solo per
età era, fra tutti i Cullen, il più allegro e spensierato.
Non era una cima, ma se la cavava
sempre.
Dove non arrivava il suo cervello
arrivava la sua simpatia o alle volte i suoi muscoli e ne aveva veramente
tanti.
<< Come non lo sai? >>
chiese Rosalie scocciata stringendosi ad Emmet.
<< Stamattina arriva la nuova
ragazza, la figlia del capo Swan >> aggiunse per poi catturare le labbra
del suo ragazzo e trascinarlo all’interno dell’edificio.
<< Una nuova preda? >>
chiese Jasper ridendo.
<< Probabile >> rispose
Edward sornione per poi aggiungere ghignando. << Ho proprio bisogno di un
po’ di novità >>.
<< NON. CI. PROVARE. >>
sibilò Alice tutta rossa per la rabbia. << Quella ragazza ha già
abbastanza problemi per conto suo senza che tu la faccia soffrire per un po’ di
“sano” divertimento, come lo chiami tu >> Alice era decisamente alterata.
Sua madre e suo padre le avevano
spiegato a grandi linee la storia della ragazza, a sua volta raccontatagli dal
padre.
Charlie Swan non era un tipo da confidenza,
ma conosceva i coniugi Cullen dai tempi di Phoenix e il fatto di essersi
ritrovati tutti in quella sperduta cittadina dello stato di Washington aveva
rinsaldato quella vecchia conoscenza facendola sfociare in una bella amicizia.
Quando Charlie aveva saputo del
trasferimento di Bella era corso a casa Cullen invocando l’aiuto degli amici.
Esme si era occupata di arredare la
stanza di Bella nella casetta di Charlie e aveva chiesto l’aiuto di Alice, la
più portata delle sue figlie per queste cose.
Così Alice aveva scoperto un sacco di
cose sulla nuova alunna, non ultima il fatto che aveva vissuto nello stesso
orfanotrofio di Edward quando era bambina.
Sì perché anche Isabella, come tutti
loro, era stata adottata e precisamente nello stesso anno in cui i Cullen
avevano adottato Edward.
Probabilmente i due si conoscevano, ma
Alice basandosi sulle sue personali esperienze dubitava che si sarebbero
riconosciuti.
Alice ora aveva un obiettivo: diventare
amica di Isabella Swan e soprattutto proteggerla da quello sventato di suo
fratello.
Le lezioni si susseguirono noiose come
solo la scuola sa essere.
Isabella prestava attenzione e prendeva
appunti, era sempre stata una brava studentessa, gli unici problemi che aveva
erano con la matematica. I numeri proprio non volevano saperne di entrarle in
testa, ma si sarebbe impegnata a fondo, Charlie doveva essere fiero di lei.
L’era mancato tanto in quei sei anni,
era con lui che voleva stare dopo il divorzio ma Reneè glielo aveva impedito.
Delle volte si chiedeva come aveva
fatto quella donna ad ottenere la custodia quasi esclusiva su di lei, Reneè che
era la persona più inaffidabile della terra.
Le voleva bene questo sì, ma non quanto
a Charlie.
Per un attimo pensò con tristezza agli
ultimi sei anni, non erano stati brutti intendiamoci, ma con Charlie vicino
sarebbero stati certamente meglio.
Le c’erano voluti anni a convincere la
madre a lasciarla andare a vivere con Charlie e se non fosse stato per il nuovo
marito di sua madre, che di avere una ragazza, oltretutto di pochi anni più
giovane di lui, in giro per casa non ne voleva sapere, non ci sarebbe mai
riuscita.
Così finalmente Reneè aveva ceduto
lasciandola libera di raggiungere il suo amato Charlie.
Persa nei suoi ricordi non si rese
minimamente conto che i suoi nuovi amici l’avevano condotta alla sala mensa.
Angela, una dolce ragazza che aveva
conosciuto alla seconda ora, la prima che non l’aveva subissata di domande sul
suo passato le camminava a fianco.
Gentile e premurosa Angela si era
offerta come suo cicerone e ora le avrebbe presentato alcuni amici e il suo
ragazzo durante la pausa pranzo.
Si sedettero al tavolo e dopo un breve
giro di presentazioni si misero a mangiare.
Un gridolino fece indirizzare gli occhi
di Bella verso un tavolo poco distante.
C’erano sei ragazzi seduti a quel
tavolo tre ragazzi e 3 ragazze.
Il gridolino veniva da una delle tre
ragazze, era piccolina e con una folta capigliatura riccia color miele, se non
ricordava male doveva trattarsi di Jessica, stava praticamente incollata ad un
ragazzo dai capelli ramati che con poca gentilezza l’aveva letteralmente
buttata giù dalle sue ginocchia.
<< Mi sa che i giorni della cara
Jess con Cullen stanno volgendo al termine >> disse Ben distrattamente
guardando nella medesima direzione di Bella e accarezzando distrattamente i
capelli di Angela, la sua ragazza.
<< Beh infondo hanno resistito
quasi due settimane, quasi un record per lui >> convenne Angela, come se
quelle discussioni fossero all’ordine del giorno, poi incrociando lo sguardo
curioso di Bella si accinse a spiegare.
<< Quello è il tavolo dei
fratelli Cullen, sono in cinque, tutti adottati dal Dottor Cullen e signora, il
ragazzone bruno si chiama Emmet e sta con Rosalie la bionda, l’altra ragazza
quella mora, si chiama Alice e sta con il biondo Jasper, che è fratello
naturale di Rosalie, che io sappia sono gli unici ad essere veramente fratelli.
>> disse Angela perdendosi un attimo in quella considerazione e dando
così il tempo a Bella di studiare la famiglia Cullen.
Nell’istante in cui i sui occhi si
posarono sul quinto componente della famiglia il suo respiro venne meno, quegli
occhi verdi, quei capelli …
Non
poteva essere lui!
Contemporaneamente Angela riprese a
parlare << Poi c’è lui, lo sciupa femmine dalla Forks Higs School,
studente modello, capitano della squadra di Basket e stronzo di prima
categoria, Edward Cullen >> concluse.
A quelle parole Bella sbiancò, lo
sguardo incatenato a quello di Edward altrettanto stupito, che parlottava con
Jessica.
Abbassò la testa e mormorando uno
scusate strascicato corse fuori dall’edificio.
Noia ecco la sensazione prevalente quel
giorno in Edward, noia per le lezioni che lente si susseguivano, noia per Jess
che proprio non ne voleva sapere di lasciarlo in pace e infine noia per tutti
gli sguardi ammiccanti e le proposte poco caste che aveva ricevuto tutta la
mattina da parte delle sue compagne di classe.
Concretamente oggi era una pessima
giornata, Alice continuava a guardarlo in cagnesco e in più non aveva ancora
incontrato la nuova ragazza.
Chissà forse lei poteva essere un
diversivo interessate in mezzo a tutta quella noia.
Con quella nuova speranza si stava
dirigendo verso la mensa, lì l’avrebbe sicuramente vista.
La scuola era così piccola da avere
un'unica mensa e quindi tutta la popolazione studentesca si riversava in quella
sala per consumare il pranzo.
Signorina
Swan vediamo se il gioco vale la candela. Ghignò dentro di se entrando
nella sala, mentre prendeva un vassoio e lo riempiva di cibo controllò
attentamente i vari tavoli.
Nulla solo volti conosciuti, un po’
contrariato si recò al tavolo già occupato dai suoi fratelli.
Nemmeno il tempo di sedersi che Jessica
gli piombò addosso.
Ok aveva veramente rotto, con poca
grazia la buttò a terra.
Lei da oca qual era fece un gridolino
attirando l’attenzione di tutta la mensa e la stizza dei suoi familiari,
specialmente Rosalie che odiava Jessica e tutte quelle ochette che giravano
intorno al fratello.
<< Allora la nuova? >>
chiese Edward ai fratelli che continuarono a mangiare facendo gesti non
curanti. Ma come nessuno l’aveva incontrata?
Jessica intanto si era rimessa in piedi
e dopo aver preso una sedia gli si era praticamente incollata al braccio. Mamma che cozza. Pensò Ed stizzito a sua
volta, stava per dirgliene quattro quando quella si mise a parlare.
<< Io l’ho incontrata alla 3°
ora. Non è nulla di che. Da come ne parlava Mike sembrava dovesse essere Miss
Mondo, invece è una normalissima ragazza. Non tanto alta, capelli castani.
Sembra timida. Parla solo se le rivolgi la parola e risponde sempre a mono
sillabi. Niente di speciale. >> disse prima di addentare una patatina.
Gli occhi di Edward intanto stavano
percorrendo la mensa.
<< Per fortuna che Angela si è
offerta di farle da Cicerone, se no sai che pizza con una così.>> disse
indirizzando lo sguardo di Edward che si mise alla ricerca del tavolo di Angela
e Ben, perché sicuramente erano insieme e con loro la nuova ragazza.
<> continuò lei non curante.
Proprio nell’istante in cui gli occhi
di Edward incontrarono quelli della nuova venuta.
Sgranò gli occhi, non poteva essere lei…
<< Come hai detto che si chiama?
>> chiese senza distogliere lo sguardo dalla ragazza che lo guardava
altrettanto stupita.
<< Isabella, ma preferisce farsi
chiamare … >> << … Bella >> la interruppe Edward alzandosi e
correndo dietro alla nuova ragazza che nel frattempo aveva abbandonato la
mensa, sotto lo sguardo sempre più esterrefatto del ragazzo.
Come
poteva essere lei? Dopo tutti quegli anni? Era finalmente giunto il momento di
rincontrarsi?
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
cap 2
Ciao a tutte/i!!!
Prima di tutto voglio ringraziarvi per la fiducia e per la risposta a
questa storia, numeri da paura per essere al primo capitolo!
Grazie a chi ha letto tutto
nonostante non fosse così convinto (Elfa sognatrice parlo di
te!!!), ma come vi avevo scritto era un esperimento, una cosa nuova e
come tutte le cose nuove alle volte non è proprio perfetto.
Ciò nonostante lo avete letto e commentato, dire che vi adoro è un eufemismo!!! T.T siete tutte/i meravigliosi!!!
Ok la finisco, capitolo 2 che dire è da leggere!!! Un po' poco
come introduzione? Bene allora diciamo che finalmente si
incontrano e si parlano, adesso volete leggerlo? Spero di si.
Bacioni Lisa
Capitolo 2
<< Ma che gli prende? >>
chiese Jessica sconvolta dal comportamento di Edward, mentre lo guardava
correre verso l’uscita della mensa, non aveva, infatti, notato che da quella
porta poco prima era uscita Isabella.
<< E’ tutto il giorno che è
girato male, non farci caso >> sdrammatizzò Emmet per poi riconcentrarsi
su Rosalie e sulla fantasia assolutamente poco casta su di lei.
<< Sarà >> mormorò Jessica
tornando a guardare nel proprio piatto.
Alice, che aveva assistito non solo
allo scambio di parole svoltosi al suo tavolo, ma anche a quello di sguardi tra
suo fratello e quella che doveva essere Isabella Swan era decisamente
sbalordita.
Mai aveva visto quell’espressione sul
volto di suo fratello.
Non c’era solo sorpresa nei suoi occhi,
c’era molto di più, c’era tenerezza, trepidazione e, sembrava assurdo dirlo
riferito a Edward, ma era sicura di aver scorto amore negli occhi di suo
fratello, mentre si alzava per inseguire la misteriosa ragazza.
Scrollò la testa allontanando quel
pensiero, Edward e l’amore stavano su due pianeti diversi.
L’unica cosa da sperare in quel momento
era che la ragazza corresse abbastanza forte da non farsi raggiungere da lui o,
in caso contrario, che fosse abbastanza intelligente da non cadere ai suoi
piedi, altrimenti si che sarebbero stati guai.
Quell’oca di Jessica non si era nemmeno
accorta che quello che lei definiva “fidanzato” se ne era andato per inseguire
un’altra ragazza, ma si può essere più sceme?
Certo se per qualche assurdo motivo
aveva visto giusto e quello nello sguardo di Ed era veramente amore, beh
Jessica sarebbe stata un intralcio.
Era possessiva e petulante e
sicuramente avrebbe fatto di tutto per tenersi Edward. Già il fatto che avesse
retto ben due settimane insieme al fratello ne era la prova.
Magari poteva dare una spintarella alla
cosa e levarsela dai piedi una volta per tutte. A Edward sicuramente non
avrebbe dato fastidio e loro si sarebbero finalmente liberati di quella
seccatura che gli girava sempre intorno.
Sì, perché quando non trovava Edward,
Jessica si metteva alle calcagna dei suoi fratelli. Cosa decisamente detestabile.
<< Tutto bene tra voi due?
>> chiese incurante rivolgendosi a Jessica, che alzò gli occhi dal piatto
stranita.
Difficilmente qualcuno oltre ad Emmet
le rivolgeva la parola a quel tavolo.
<< S-si … sì perché? >>
chiese titubante ad Alice. Alice era quella che la lasciava più interdetta.
Rosalie era odiosa e montata, così come Jasper, si e no si sprecavano a
salutarla.
Emmet era un buontempone, prendeva in
giro tutti e tutto, e anche lei era capitata più volte nel suo mirino, ma non
vedeva cattiveria nelle sue battute.
Alice invece era imprevedibile.
Non le erano mai scappati i suoi
sguardi di rimprovero al fratello quando la trattava male, ma nonostante questo
non si era mai pronunciata riguardo alla loro storia, ne tanto meno aveva mai
dimostrato la benché minima simpatia nei suoi confronti.
Semplicemente
non gradiva il comportamento
di suo fratello, non perché fosse rivolto a lei come Jessica, ma
in generale. Al suo posto avrebbe potuto esserci chiunque e lei non
avrebbe ugualmente
gradito il comportamento da Stronzo di Edward, perché era
così che si
comportava, da stronzo.
Ma uno stronzo bellissimo e popolare e
questo per Jessica era più che sufficiente.
Avrebbe tenuto in piedi quella
relazione, a tutti i costi.
<< No, nulla. È che ultimamente
mi sembra più stronzo del solito >> disse Alice con noncuranza. Ma
catturando l’attenzione di Jess, che lei sapesse qualcosa? Che Edward avesse
espresso il desiderio di lasciarla?
Il panico lo invase.
No, non poteva, ora tutte le altre
ragazze la invidiavano e Lauren sua amica/nemica dai tempi dell’asilo, rosicava
morendo dalla voglia di essere al suo posto.
Non glielo avrebbe permesso, con una
rapida occhiata controllò la mensa.
Doveva sapere con chi fosse andato a
divertirsi il suo ragazzo, sì perché quella era l’unica spiegazione plausibile
e conoscendo Edward, anche la più probabile.
Ma nulla, erano tutte lì. Aspetta …
quasi tutte. Dov’era la nuova ragazza?
La sua mente ritornò rapida alla
conversazione di pochi minuti prima. Edward aveva chiesto informazioni sulla
nuova, come se non l’avesse ancora incontrata, poi però quando gli aveva detto
che non amava il nome completo era stato lui a pronunciare il nome di Bella. Che si conoscessero? E ora erano
spariti entrambi.
E
no ragazzina, pensò maligna Jessica alzandosi, non mi porterai via la mia posizione. Ho fatto tanta fatica a guadagnarmela
e non la lascio certo alla prima venuta.
Con intenti omicidi Jessica si avviò
verso l’uscita. Suscitando una risatina da parte di Alice.
Allo sguardo interrogativo di Jasper
quest’ultima rispose con un divertito << Prevedo guai >> il che
lasciò abbastanza indifferente il resto dei suoi fratelli.
Com’era
possibile che fosse lui? Dopo dieci anni? In questo sperduto paese?
Impossibile, impossibile.
Era tutto quello che Bella riusciva a
pensare, la sua mente andava a mille, quegli occhi, quei capelli, quello
sguardo.
Era lui!
Ne era certa, ma la parte più razionale
di lei continuava a ripeterle che era impossibile. Troppo assurdo per essere
vero.
Uscita dalla mensa si avviò veloce
verso il primo albero scalabile che si trovava nel cortile adiacente
all’edificio.
Salì in cima alla panchina che ci stava
sotto e rapida e sicura s’issò fino al primo ramo abbastanza robusto da
permetterle di sedersi.
Era assurdo come lei, che era goffa e
impacciata di natura, fosse diventata così abile ad arrampicarsi sugli alberi.
D’altronde glielo aveva insegnato lui.
Con la mente tornò agli anni
dell’orfanotrofio, in tutti i ricordi che aveva c’era lui, fin da quella prima sera quando a tre anni l’avevano condotta
in quel grande e freddo edificio. Mentre l’assistente sociale parlava con la
madre superiora che gestiva l’orfanotrofio, da dietro una porta aveva visto
spuntare una testa di capelli rossi.
Sorrise a quel ricordo, anche da
piccolo era bello.
Certo se quello in quella mensa era
veramente lui gli anni lo avevano
reso ancora più bello.
Accarezzò distrattamente la corteccia
del grosso albero.
Si rifugiava sempre tra le fronde degli
alberi quando si sentiva insicura.
Da piccoli lo chiamavo il loro rifugio
segreto e lei non aveva mai smesso di nascondersi tra i rami per trovare
rifugio, anche quando lui era andato
via, anche quando anche lei era stata adottata, ogni volta che si sentiva
insicura e aveva bisogno di pensare correva a nascondersi tra i rami
dell’albero più vicino.
Come se quel semplice gesto potesse
riportarle il conforto del suo primo e unico amico.
Gli occhi le diventarono lucidi.
Poteva
davvero essere lui? Lo aveva finalmente ritrovato? Si sarebbe ricordato di
quell’insulsa bambina che aveva giurato di proteggere quando avevano appena tre
anni?
Lei sì. Lei si ricordava di ogni
singolo momento passato con lui. Ogni
gesto ogni parola ogni abbraccio che si erano scambiati nei 4 anni che avevano
trascorso insieme in quell’orfanotrofio. Erano impressi a fuoco nella sua
anima.
Quando quella prima sera le si era
avvicinato titubante e le aveva chiesto perché piangeva, quando le aveva preso
la mano e le aveva detto che loro erano amici, quando l’aveva difesa nel
dormitorio dalla cattiveria dei bambini più grandi.
Una lacrima scese sul suo viso.
Dio quanto gli era mancato in quei
dieci anni e se fosse stato veramente lui?
Edward corse verso la porta. Incredulo
con il cuore che andava a mille. Se era
lei c’era solo un posto dove l’avrebbe trovata, alla grande quercia sopra
la panchina al centro del cortile.
Mentre correva in quella direzione si
dava mentalmente del cretino, erano passati 10 lunghi anni, se anche fosse
stata lei chi gli dava la certezza
che avesse conservato quella loro assurda abitudine di andarsi a nascondere tra
le fronde degli alberi.
Per lui era stato così, ma magari lei lo aveva dimenticato.
Una fitta all’altezza del cuore lo fece
bloccare appena fuori dalla porta della mensa.
E se lei lo avesse dimenticato? Se era semplicemente per coincidenza che
se fosse andata nel momento i cui i loro sguardi si erano incrociati?
No era impossibile. Quella era lei e lei non lo avrebbe mai dimenticato. Di questo era sicuro. Riprese a
camminare più sicuro di se.
Ricordava ancora la prima volta che
l’aveva vista, piccola, tremante e piangente, vicina alle gambe dell’assistente
sociale che parlava nel grande ingresso dell’orfanotrofio con la pinguina,
sorrise ancora del nomignolo che avevano dato alla madre superiora. Non era
cattiva, questo no. Ma era rigida e gli imponeva di pregare mille volte al
giorno. Non aveva mai visto di buon occhio il loro attaccamento e più volte li
aveva ripresi e costretti a stare lontani. Ma loro riuscivano sempre ad eludere
i divieti.
Quella prima sera, mentre la spiava da
dietro la porta del refettorio, aveva prova per lei un forte istinto di
protezione, o forse quello era arrivato dopo e lui si era auto convinto che ci
fosse stato sin dal primo incontro. D'altronde aveva tre anni allora e non
tutti i suoi ricordi erano così nitidi, ma quelli in cui c’era lei sì.
Dieci anni, dieci lunghi anni senza
sapere nulla l’uno dell’altra e poi di punto in bianco si ritrovavano nella
stessa inutile e fredda cittadina ai confini del mondo.
Assurdo.
Ma non impossibile, no questo no,
perché lei era lì, perché tutto da
quel momento in avanti sarebbe stato più bello perché lei era rientrata nella sua vita.
Alzò gli occhi verso i rami e come si
era immaginato era lì seduta sul primo ramo disponibile e … piangeva.
Un’altra fitta al cuore.
Non doveva piangere, doveva essere
felice. Si erano ritrovati, dopo tanti anni di nuovo insieme, era un miracolo.
<< Vedo che le vecchie abitudini
sono dure a morire >> disse sorridendo mentre saliva in piedi sulla
panchina.
Lei alzò gli occhi permettendogli
ancora una volta la vista di quei meravigliosi occhi nocciola che tanto amava.
La sua piccola Bella. Era cresciuta. Era una ragazza ormai. Era bellissima.
Un dolce sorriso si aprì sul viso di
entrambi.
<< Dai scendi! Fatti abbracciare
scricciolo >> disse felice come non mai.
L’aveva ritrovata.
La sua prima e unica amica.
Il suo scricciolo che passava più tempo
sdraiato per terra che in piedi, che era capace di inciampare su una superficie
perfettamente liscia.
Il suo cuore sussultò quando la vide
sporgersi per scendere verso di lui.
Istintivamente allungò le braccia
prendendola per la vita e aiutandola a rimanere in equilibrio sulla panchina.
<< Sei veramente tu? >>
chiese Bella con le lacrime agli occhi.
<< Puoi giurarci scricciolo
>> disse lui attirandola a se per abbracciarla stretta. Affondò il volto
tra i suoi capelli percependo un odore sublime. Dio quanto era felice in quel
momento, quanto aveva sognato di poterla stringere ancora così.
<< Edward … >> mormorò
Bella sul suo petto << … non ci posso ancora crede, sei veramente tu.
Quanto mi sei mancato >> disse singhiozzando.
A quel punto lui la scostò quel tanto
da permettere a entrambi di guardarsi negli occhi e le sorrise dolcemente,
liberandole le guance dalle lacrime con una mano.
<< Basta piangere, siamo di nuovo
insieme e dobbiamo essere felici. >> disse allegro come non mai.
Bella sorrise mentre lo guardava, era
veramente lui, ancora faticava a crederci.
Ma era lì tra le sue braccia e lui
sorrideva felice come forse non lo aveva mai visto.
Gli era mancato da morire in quegli
anni, soprattutto dopo il divorzio di Charlie e Reneè, quando avrebbe avuto
bisogno di conforto e affetto, due cose che Edward le aveva sempre donato in
tutti quegli anni passati insieme all’orfanotrofio.
E ora era lì, con lei, di nuovo come
allora, ed era bello. Bellissimo da perderci il fiato.
A quel pensiero arrossì violentemente.
Come poteva pensare quelle cose del suo
amico? Era per caso impazzita?
Eppure non aveva più sette anni e stare
tra le sue braccia in piedi su quella panchina le dava una strana sensazione,
come una scossa di pura elettricità.
<< Che c’è? Perché sei arrossita?
>>
Chiese lui divertito, alzandole il
mento per impedirle di sfuggire al suo sguardo indagatore.
Cavolo la conosceva troppo bene, non
era minimamente cambiata in quei dieci anni.
Adesso, proprio come allora, sfuggiva
al suo sguardo quando si sentiva in imbarazzo e proprio come allora lui glielo
impediva.
<< Pensavo … >> cominciò
titubante per poi essere interrotta da uno sghignazzo di lui.
<< Cavolo addirittura pensavi?
Sei proprio diventata grande >> disse per poi ridere più forte e
stringerla maggiormente a se, aumentando a dismisura il suo disagio.
Ma riuscì ugualmente a dargli un
piccolo buffetto ed ad apostrofarlo con uno stupido
che lo fece ridere ancora di più.
Sbuffando riprese più decisa.
<< Non abbiamo più sette anni
Edward, non pensi che qualcuno vedendoci così possa pensare male? >>
disse, approfittando della stizza momentanea per le risate di Edward per
esternare il proprio pensiero.
<< Lascia che pensino quello che
vogliono >> l’apostrofò lui strafottente strofinando poi il naso
nell’incavo del suo collo e mandandola completamente fuori di testa.
<< Ora che ti ho ritrovato non ho
nessuna intenzione di lasciarti andare >> disse lui soffiandole sul collo
e facendola andare in visibilio.
Ok non andava, non poteva fare certi
pensieri su Edward, sul suo Edward.
Ma lui non la aiutava affatto. La
teneva stretta e respirava un po’ affannato sul suo collo, ed era così bello e
…
Basta
Bella contieniti! Si ordinò perentoria.
Non aveva mai provato sensazioni simili
e il fatto che le provasse proprio in quel momento e tra le braccia del suo
Edward la mandava ancora più in confusione.
Cercò di riprendersi e gli disse la
prima cosa che le passava per la testa.
<< Certo che sei diventato alto
>> ok era un’idiota, ma almeno lui riemerse dall’incavo del suo collo
permettendole di riprendere un po’ il controllo.
Edward la inchiodò con uno sguardo
malizioso, uno sguardo nuovo, a lei sconosciuto ma incredibilmente sexy.
Frena
Bella Frena! È sempre Edward, quell’Edward che faceva a botte con i bambini più
grandi perché secondo lui ti trattavano male, l’Edward che ti prendeva in giro
quando cadevi, per poi correre ad aiutarti appena si rendeva conto che ti eri
fatta male o che stavi per piangere. Quindi finiscila e datti una bella
calmata.
<< Solo alto? >> chiese con
voce vellutata Edward facendole tremare le gambe e arrossire.
Tentò in ogni modo di darsi un
contegno. << Sì perché? >> chiese facendo finta di nulla, finta di
non essere rimasta colpita dalla bellezza e dal fascino che lui emanava.
<< Io, invece, penso che tu sia
diventa bellissima scricciolo. E dire che da piccola eri brutta forte >>
disse ridendo e prendendosi l’ennesimo scappellotto da parte di Bella.
<< Idiota >> gli disse lei
furente.
<< Ehi non esagerare con i
complimenti che poi divento rosso >> disse lui ridendo ancora più forte e
stringendola a se.
Era di nuovo tra le sue braccia e
Edward era non riusciva quasi a contenere tutta la gioia che provava in quel
momento.
Lei di colpo arrossì e lui ringraziò
tutti i santi del paradiso che nemmeno in quello fosse cambiata.
Certo ora era una bellissima giovane
donna, ma arrossiva ancora dei sui stessi pensieri come quando era piccola.
<< Che c’è? Perché sei arrossita?
>> Chiese interessato. Subito le catturò il mento memore della sua
abitudine di sfuggire al suo sguardo quando era in imbarazzo.
I loro visi erano vicini, molto vicini.
E lui sentì una fitta allo stomaco.
La conosceva quella fitta, piuttosto
bene, anche se non era mai stata così intensa.
Era desidero.
S’insultò mentalmente per aver provato
un sentimento così basso nei confronti della sua amica, fino a che lei non
parlò.
<< Pensavo … >> disse
titubante, mentre una sottile ruga le increspava la fronte.
Cavolo esisteva qualcosa di altrettanto
bello al mondo? No di sicuro no!
<< Cavolo addirittura pensavi?
Sei proprio diventata grande >> disse cercando di allontanare quei
pensieri dalla testa, ma al tempo stesso il suo corpo agì da solo stringendola
maggiormente a se.
Bella lo riprese dandogli dello stupido
e un piccolo buffetto.
Facendolo ridere ancora più forte.
Così stretta a se, sentiva il suo corpo
minuto, era rimasta piccolina, ma era ben proporzionata, le gambe affusolate
dentro i jeans stretti, la vita sottile, il seno tondo e sodo, che si
appoggiava sfrontato al suo petto.
Si poteva morire di desiderio? Sì, con
lei tra le braccia si poteva eccome.
<< Non abbiamo più sette anni
Edward, non pensi che qualcuno vedendoci così possa pensare male? >>
disse leggermente stizzita.
Sempre a preoccuparsi di tutto, no la
sua Bella non era affatto cambiata.
<< Lascia che pensino quello che
vogliono >> rispose strafottente, non gli era mai importato nulla del
giudizio degli altri e in quel preciso momento gliene importava ancora meno,
senza rendersene veramente conto prese a strofinare il naso nell’incavo del
collo di Bella, perdendo improvvisamente la testa, la desiderava e tanto, ma si
trattava pur sempre della sua amica.
<< Ora che ti ho ritrovato non ho
nessuna intenzione di lasciarti andare >> le parole uscirono da sole,
sussurrate su quel collo alabastrino, caldo e invitante.
Troppo, troppo invitate.
<< Certo che sei diventato alto
>> disse lei d’un tratto facendolo riemergere stupito dal suo caldo
rifugio.
Alto? Sono divento alto?
La consapevolezza che volesse dire
tutt’altro lo colse, così come pensieri tutt’altro che casti, che avevano per
protagonisti lui e la sua ritrovata amica.
Il suo sguardo si fece malizioso, da
predatore, quello che lo aiutava a far crollare le ragazze letteralmente ai
suoi piedi.
Non l’avrebbe mai fatto a mente lucida.
Bella era il suo scricciolo, la
compagna di giochi e di marachelle dei tempi dell’orfanotrofio. Quella che
aveva giurato di difendere e proteggere sempre, da tutti, e ora quello che la
metteva in pericolo era lui. Perché lei era pura di questo ne era certo era
ancora il piccolo scricciolo impaurito di tanti anni prima. Ma fu più forte di
lui, ormai era troppo abituato a giocare con le ragazze da non riuscire a
trattenersi, nemmeno con lei.
<< Solo alto? >> chiese con
voce vellutata.
<< Sì perché? >> rispose
lei fingendo una calma che in realtà non le apparteneva.
<< Io invece
penso che tu sia diventa bellissima, scricciolo. E dire che da piccola eri
brutta forte >> disse lui sincero come non mai, anche se sul finale aveva
un po’ barato per stemperare la situazione, Bella non era mai stata una bambina
brutta e lui non lo aveva mai pensato.
Fatto sta che funzionò, spezzo quell’elettricità
ormai insopportabile, che si era creata tra loro.
<< Idiota >> gli disse lei
furente.
<< Ehi non esagerare con i
complimenti che poi divento rosso >> rispose lui ridendo ancora più forte
e stringendola a se.
Felice ecco come si sentiva Edward felice!
Risposte alle recensioni:
Recensione di Elfa sognatrice |
Intanto grazie mille per la fiducia, spero di non
averti deluso, come dicevo nell'introduzione questa storia per me
è un po' una scommessa, per come è scritta, per quello
che voglio dire. Insomma spero che continuerai a seguirmi! Grazie
ancora di tutto, un Bacio!!!
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Recensione di sweetmary89 |
ciao!!! Grazie, piaciuto? Bacioni
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Recensione di titty88 |
Felicissima che ti sia piaciuto. Bacioni
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Recensione di Sara25 |
Ciao Sara, come hai letto erano migliori amici,
inseparabili, ma le sensazioni di entrambi nel "rincontrarsi" sono
anche di altro genere ;) La storia di Bella verrà fuori nei
prossimi capitoli, ma si parlerà del dopo adozione non del
prima, perché i due sono troppo piccoli quando vengono accolti
in orfanotrofio. Bacioni
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Recensione di vika |
Wow che entusiasmo sono commossa!!! Come hai letto non
sono fratelli, spero che questo capitolo non ti abbia deluso.
Bacioni
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Recensione di aly91 |
Grazie per la fiducia!!! Per Edward posso dirti che ora
è felice, nei capitoli successivi si vedrà meglio
perché prima non lo era. Bacioni
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Recensione di luisina |
Ciao
carissima, sai che con i miei tempi hai tutto il tempo di commentare =)
Grazie per averla messa nei preferiti, spero non ti deluda il resto.
Per lo stile è un tentativo, una cosa nuova, mi andava di
provare e l'ho fatto, spero solo che non stanchi alla lunga, ma tanto
la ff dura poco ;) Con questo capitolo dovrei aver risposto alle tue
domande. Bacioni
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Recensione di nanerottola |
Si purtroppo ti confermo che aggiorno solo il
venerdì, con tre storie, un figlio, un lavoro e una casa da
gestire, devo organizzare tutto nei minimi dettaglio, se no impazzisco!
Bacioni
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Recensione di bigia |
Visto!!! Piaciuto l'incontro, io come dicevo lo scorso
capitolo l'ho sognato, quindi non sono obbiettiva, dimmi tu
com'è. Bacioni
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Recensione di serve |
Ciao, diciamo che Bella arrossisce perché pensa
che tutti sappiano del suo passato, ma forse hai ragione tu, ho
esagerato =( Bacioni
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Recensione di hale1843 |
Evvai che ti è piaciuto!!! Bacioni
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Recensione di Rebussiii |
Ciao, spero continuerai ad adorarla Bacioni
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Recensione di Lau_twilight |
Ma ciao! Felice che ti sia piaciuta e ti abbia incuriosito, infondo era il mio scopo ;) Bacioni
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Recensione di linda88 |
Ciao
tesoro, grazie per i complimenti e per averla aggiunta ai preferiti,
avevo un po paura visto lo stile diverso, ma vi è piaciuto e io
sono stra felice. Bacioni
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Recensione di mamarty |
Non so se sia diversa dalle solite, diciamo che la premessa è diversa, spero continui a piacerti. Bacioni
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|
Recensione di samy88 |
ciao
Sam, spero che questo capitolo ti sia piaciuto abbastanza da giustificare l'attesa di una settimana. Bacioni
|
|
Recensione di ely4890 |
Ciao e grazie per l'appoggio, spero di non deluderti. Bacioni
|
|
Recensione di Geo88 |
Ciao! Spero di mantenere alto il tuo interesse e ti ringrazio per i complimenti. Bacioni |
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
cap 3
Buon
venerdì a tutti e anche questa settimane se n'è andata e
Natale è sempre più vicino! Comprati tutti i regali ? IO
NO =(
Passo a ringraziarvi tutti uno per uno per aver prestato attenzione a questo mio sclero ^^
Ve l'ho già detto che vi adoro? Vero? Bene allora lo ribadisco ^_^
Bene veniamo al capitolo:
come molti avevano pronosticato arriva quella rompi scatole di Jessica
ad interrompere l'idillio, ma le si ripercuoterà contro
(Muahhhahahh!!!) Pronti? Via ! Tutti a leggere così poi mi dite
che ne pensate!
P.S.
qualcuno mi spiega come si inseriscono le immagini in NUV,
perché io proprio non ce la faccio >.< sono una frana !!!
Bacioni Lisa
Capitolo
3
<<
Sareste così gentili da spiegarmi cosa sta succedendo >>
esordì acida Jessica raggiungendo la panchina al centro del
cortile sulla quale Edward, il suo Edward, se ne stava in piedi
stringendo a se Isabella.
In
quel momento entrambi sembrarono ritornare sul pianeta terra.
Bella
fece un passo indietro imbarazzata, mentre Edward, infastidito dalla
voce petulante di Jessica che aveva interrotto il loro momento
magico, sbuffo sonoramente.
Scendendo
dalla panchina allungò una mano a Bella per aiutarla a
scendere a sua volta, il tutto sotto lo sguardo esterrefatto di
Jessica, che batteva nervosamente un piede a terra.
<<
Stai attenta scricciolo, non vorrei ti facessi male >> disse
Edward con un tono dolce e gentile che Jessica non aveva mai sentito.
Decisamente
le cose stavano andando male.
Chi
era quella ragazza? Perché stava abbracciata a Edward?
E
soprattutto perché lui la trattava come non si era mai sognato
di fare con lei, che dopo tutto era la sua ragazza?
<<
Ehi!?! Esigo una spiegazione Edward, e subito! >> sbottò
irritata.
Edward
la trapassò con uno sguardo di puro odio.
<<
Tu non esigi proprio un bel niente e ora togliti che dobbiamo andare
in classe >> disse cattivo.
Bella
al suo fianco tremò appena.
Non
conosceva quel tono in Edward, mai lo aveva sentito rivolgersi a
qualcuno con quel tono così carico di disprezzo.
Anche
quando da piccoli e gli capita di litigare con altri bambini
all’orfanotrofio non aveva mai usato un tono così
impersonale.
Magari
c’era rancore, magari addirittura odio, ma quello che fece tremare
Bella fu l’assoluta indifferenza che Edward dimostrava verso quella
ragazza, sebbene a detta di tutti fosse la sua fidanzata.
Anche
Jessica rimase piuttosto spiazzata, ma più dalle parole e al
loro significato implicito che dal tono, a cui lei era ormai
abbastanza abituata.
<<
Come sarebbe a dire? Tu sei il mio ragazzo e se devi accompagnare
qualcuna in classe quella sono io! >> disse orgogliosa,
pentendosi immediatamente delle sue parole, quando scorse un ghigno
vittorioso sul volto di lui.
<<
Se la pensi così, credo che tra noi sia finita in questo
preciso istante Jessica, addio! >> disse freddo Edward per poi
dirigersi verso l’edificio che si trovava alle sue spalle.
<<
No! Aspetta Edward… ti prego … parliamo… >> disse Jessica
rincorrendolo e cercando di trattenerlo per un braccio, mentre lui
con l’altro stingeva Bella per la vita.
Quest’ultima
era enormemente imbarazzata, per la situazione, per il braccio che
la cingeva, per il riflesso della disperazione di Jessica chiaramente
capibile dalle sue parole.
Alzò
titubante il viso verso quello di Edward, la sua espressione era
allegra, come se non gli importasse minimamente del dolore di
Jessica, e questo le fece male.
Chi
era diventato il suo amico?
Come
poteva infischiarsene così allegramente dei sentimenti di
quella povera ragazza.
<<
Ed – mormorò piano – io la prossima lezione posso trovarla
da sola, parla con lei, chiaritevi. >> disse convinta.
Lui
scrollò la testa deciso.
<<
Non c’è nulla da chiarire, è finita. Anzi è
durata anche troppo >> disse duro, aumentando il passo e
trascinandola letteralmente con lui all’interno dell’edificio.
<<
Dov’è il tuo armadietto? >> chiese tranquillo Edward
come se nulla fosse.
Bella
invece era ancora sconvolta, girandosi aveva visto chiaramente
Jessica iniziare a piangere e questo le dispiaceva.
Jessica
non le stava particolarmente simpatica, ma questo non giustificava il
comportamento di Edward, non poteva lasciarla così, piangente
in mezzo al cortile.
<<
Poco più avanti >> rispose comunque automaticamente,
accorgendosi in quel momento che tutti li guardavano e soprattutto
guardavano con interesse mal celato il braccio di Edward arpionato
alla sua vita.
<<
Ed – sussurrò sperando che nessuno la sentisse – lasciami
andare, dai. Non ho intenzione di scomparire per altri dieci anni >>
disse ridendo e facendo ridere anche lui, che però scosse il
capo e continuò a tenerla stretta a lui.
Per
Edward stava diventando indispensabile avere un contatto fisico con
lei, più la abbracciava, più avrebbe voluto farlo.
Era
ancora piuttosto adirato per l’interruzione nel cortile, ma almeno
si era tolto un gran peso.
Aveva
finalmente mandato Jessica a quel paese!
Ora
il suo unico obiettivo era recuperare tutto il tempo passato lontano
da Bella, avevano 10 anni da raccontarsi e lui voleva sapere tutto
nei mini particolare.
Arrivati
all’armadietto di lei, che per fortuna era poco distante dal suo,
le chiese che lezione dovesse seguire e per un fortunata coincidenza
era la stessa che doveva seguire lui.
Sempre
più felice la condusse verso l’aula di biologia, ignorando
deliberatamente le sue proteste e le sue suppliche perché la
lasciasse andare.
Alla
fine le aveva concesso una via di mezzo, tenendola per mano.
Per
lui era un gesto nuovo, a nessuna delle ragazze che aveva avuto,
aveva mai concesso un gesto così intimo.
Con
Bella invece gli era venuto naturale intrecciare le loro dita.
Ma
Bella non era la sua ragazza, lei era la sua amica, con lei tutto era
naturale, sebbene quella fitta di desiderio ogni tanto si facesse
sentire potente.
Quando
lei gli sorrideva dolce o quando si spostava indietro capelli con un
gesto naturale e inconsapevolmente sensuale.
Di
nuovo Edward s’impose di non lasciare andare la mente verso
determinati pensieri e di nuovo con un notevole sforzo riuscì
nel suo intento.
<<
Dopo vieni a casa mia, così ti presento mamma e tutta la
tribù, mentre tu mi dovrai raccontare tutto quello che ti è
successo negli ultimi … diciamo dieci anni >> disse allegro
alla sua compagna di laboratorio a Biologia.
Sicuramente
quella sarebbe diventata la sua materia preferita.
O
forse avrebbe fatto una visitina alla Signorina Cope, giù in
segreteria e, approfittando del debole che aveva per lui, si sarebbe
fatto dare un orario più simile a quello di Bella.
Lei
sorrise felice, dopo l’imbarazzo per la scenata di Jessica e per
gli sguardi penetranti dei compagni ora sembrava più
tranquilla. Come se avesse finalmente compreso il suo bisogno di
averla vicina ignorando la curiosità che li circondava.
Ed
in parte era così.
Dopo
l’iniziale imbarazzo Bella si era sentita nuovamente protetta, come
tanti anni prima, come quando sempre per mano, loro due si spostavano
nell’orfanotrofio.
Abbracciarsi
e tenersi per mano erano gesti che Bella non compiva mai abitualmente
e quasi mai di sua spontanea volontà.
L’unico
che riusciva ed era sempre riuscito a farglieli sembrare naturali era
stato Edward anche ora a distanza di tanti anni le cose erano tornate
esattamente come allora.
Certo
ora c’erano sensazioni nuove e notevolmente imbarazzanti, come la
voglia di baciarlo che l’aveva colta improvvisa quando si erano
ritrovati troppo vicini. O la fitta di desiderio che sentiva ogni
volta che lui la stringeva con maggior vigore.
Ma
cercava di convincersi che sarebbero passate presto, che doveva solo
rifare l’abitudine alla bellezza straordinaria di Edward e tutto
sarebbe tornato proprio com’era quando erano bambini.
Nella
sua testa però una vocina fastidiosa continuava a ripeterle
che non erano più due bambini, che tutta quella confidenza non
era normale e soprattutto che quel desiderio avrebbe preteso di venir
soddisfatto prima o poi.
Scrollando
la testa Bella tentava di reprime quella vocina petulante, quel
dubbio, quell’ansia che la tormentava fino nel profondo.
Edward
era con lei e nulla le avrebbe negato la sua compagnia, nemmeno il
suo sciocco desiderio.
Certa
delle sue decisioni accettò di buon grado, voleva sapere come
se l’era cavata il suo amico in quegli anni.
<<
Dovrò avvertire Charlie, non vorrei si preoccupasse. >>
disse tra se e se.
Edward
sorrise bonario, evidentemente il capo Swan non aveva parlato a Bella
della sua amicizia con i signori Cullen.
<<
Vedrai che non ci saranno problemi, i nostri genitori sono molto
amici, magari mamma ne approfitterà per invitare Charlie a
cena. Dice che lui è un vero disastro ai fornelli >>
disse ridendo.
<<
Me ne sono accorta, non che Reneè fosse meglio. – disse
Bella scuotendo il capo – per fortuna io me la cavo. Vedrai che non
moriremo di fame >> concluse sorridendo.
Edward
però aveva notato come l’amica chiamasse i genitori adottivi
per nome. Cosa non del tutto insolita ok, ma lui non si era mai fatto
grossi problemi a chiamare Esme e Carlisle, mamma e papà, per
cui si ripromise di indagare su quella particolarità.
Alice
e Rosalie guardavano stupite la scena che si presentava davanti ai
loro occhi.
Edward,
lo stesso Edward che tante volte le aveva esasperate con le sue
insensate idee sulle relazioni e sul inesistenza di quel sentimento
chiamato Amore, camminava, felice come non mai, mano nella mano con
la nuova ragazza.
Questa
era forse la cosa più insolita, Edward non si lasciava mai
andare a gesti simili.
Troppo
intimi diceva lui.
Rose
guardò la sorella scettica << E’ per caso impazzito?
>> chiese visibilmente sconvolta.
Alice
si strinse nelle spalle.
Forse
aveva dato per scontato troppe cose.
Forse
quei due si conoscevano davvero e forse, ma forse, erano stati veri
amici negli anni dell’orfanotrofio.
Quella
doveva essere la risposta.
Se
prima quella ragazza l’aveva ispirato tenerezza per via della sua
travagliata vita, ora la incuriosiva notevolmente tanto.
Chi
era Bella Swan per suo fratello?
Come
poteva la sua sola presenza far mutare radicalmente il comportamento
di Edward?
Sì
perché un Edward così allegro e spensierato Alice non lo
aveva mai visto.
Negli
occhi di suo fratello, da che lei si ricordava, c’era sempre stato
un velo di tristezza, come se gli mancasse sempre qualcosa per essere
veramente felice.
Ora
quel velo sembrava sparito nel nulla, i suoi occhi verdi trasudavano
beatitudine come quelli della ragazza.
Si
strinse nell’abbraccio protettivo di Jasper, anche lei aveva
provato quella beatitudine la prima volta che si erano visti. Quella
consapevolezza che da lì tutto sarebbe stato più bello
e luminoso.
<<
Incredibile da dirsi, ma Edward Stronzo Cullen, sembra felice >>
disse Jasper facendola ridere.
<<
Già >> mormorò lei sospirando.
Ci
sperava tanto, sapeva che prima o poi anche Edward avrebbe incontrato
l’amore, certo non si aspettava accadesse in quel modo, ma in fondo
il come o il perché avevano poca importanza, l’importante
era che fosse accaduto. Sorrise felice baciando il suo amore.
Rosalie
dal canto suo stava studiando la ragazza, era carina, questo si,
niente di eclatante, ma carina.
Eppure
questa bellezza appena accentuata aveva abbattuto in un sol colpo il
muro più spesso che lei avesse mai incontrato in vita sua.
Quello
che Edward Cullen aveva costruito in torno al suo cuore.
Lei
e la sua famiglia ovviamente non erano fuori dal cuore di Edward,
tutt’altro. Era un ottimo figlio e un bravo fratello. S’interessava
veramente a loro, anche se con lei non aveva legato come con Alice,
sapeva che gli voleva bene e che l’avrebbe sempre aiutata in caso
di bisogno.
Con
Emmet poi aveva un rapporto tutto loro, fatto di sfide e battute, a
un osservatore esterno potevano sembrare in perenne conflitto, ma non
era così.
Si
volevano un gran bene.
Edward,
anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, cercava spesso
l’approvazione del fratello più grande.
Emmet
dal canto suo ammirava la tenacia e l’impegno che Edward era capace
di mettere in tutto quello che faceva, ma anche lui non lo avrebbe
mai ammesso.
Sorrise
tra se.
Quello
che attraversava quel corridoio era la copia in bello di suo fratello
Edward, sprizzava gioia da tutti i pori era quasi contagioso.
Nel
voltarsi per stampare un bacio a Emmet, Rosalie intravide una Jessica
piangente rientrare dalla stessa porta da cui erano comparsi Edward e
Isabella.
Jessica
non le piaceva e aveva una bassissima opinione di lei.
A
suo modesto avviso stava con Edward solo per la popolarità e
l’invidia degli altri, ma in quel frangente le sembrava veramente
distrutta ed ebbe uno di quei, ammettiamolo rari, momenti di
generosità verso il prossimo.
Diede
di gomito ad Alice indicandole Jessica che in lacrime entrava nel
bagno delle ragazze poco distante da loro.
<<
Dovremmo fare qualcosa >> disse insicura, non era da lei una
tale magnanimità nei confronti delle prede del fratello.
Jessica
poi era forse la più irritante con cui avevano avuto a che
fare, ma lo sguardo sereno di Edward le faceva presagire che forse
sarebbe stata l’ultima e questa poteva essere una scusa per
giustificare quello slancio.
<<
Pensi che servirebbe? >> chiese Alice ironica.
<<
No, ma almeno potremmo provare a limitare i danni che quel cretino ha
sicuramente fatto, dopo di che potremmo dedicarci a cuor leggero alla
conoscenza di Isabella Swan, perché il mio istinto mi dice che
d’ora in poi la vedremo spesso >> disse sogghignando.
Alice
si limitò a stringersi nelle spalle facendole cenno di
precederla. E così fece.
Jessica
si sentiva morire. Aveva appena perso quello per cui aveva tanto
lottato e lo aveva fatto nel modo più stupido che esistesse.
Servendogliela su di un piatto d’argento.
La
rabbia la assalì.
Lui
era intoccabile, questo era chiaro, ma lei?
Chi era quell’insulsa
ragazzina che nel giro di pochi minuti le aveva portato via tutto?
Non
ne aveva idea ma di una cosa era certa avrebbe pagato. Oh si che
avrebbe pagato, tutta l’umiliazione che d’ora in poi Jessica
avrebbe ovviamente dovuto subire sarebbe ricaduta su quella stupida
insulsa ragazzina.
Un
ghigno sadico si dipinse sul suo viso mentre la porta del bagno si
apriva, istintivamente abbasso il capo aprendo il rubinetto e
lavandosi il viso.
Nessuno
doveva vederla piangere per Edward Cullen.
<<
Come ti senti? >> chiese l’ultima voce che si aspettava di
sentire in quel momento.
Lentamente
rialzò gli occhi trovandosi una Rosalie Hale che la guardava
preoccupata dallo specchio. Accanto a lei Alice Cullen con il suo
solito sorriso imperturbabile.
Forse
stava sognando? Cosa ci facevano le sorelle di Edward dietro di lei?
E
soprattutto perché le chiedevano come stava, dopo averla
sempre palesemente ignorata?
Nei
suoi stessi occhi riflessi dallo specchio lesse lo stupore che quella
domanda aveva suscitato in lei.
Scosse
la testa, lei era forte doveva reagire, doveva riprendersi Edward e
il ruolo che le spettava di diritto.
<<
Come una che ha trovato il proprio fidanzato abbracciato a un'altra
in giardino e come risposta alle sue legittime domande è stata
brutalmente scaricata. Ecco come sto. >> disse risoluta.
Ora
era curiosa di sapere cosa volevano quelle due.
<<
Mi spiace >> disse Rosalie mentre Alice continuava a scrutarla
senza proferire verbo.
<<
Ah dopo avermi ignorato tutto il tempo ora che mi ha scaricato vi
dispiace? >> chiese Jessica ironica. Erano venute a ridere di
lei? Mai! Nessuno poteva permettersi di ridere di lei.
<<
Intanto io non ho mai detto che mi dispiace e fai il Santo favore di
non rivoltare la tua rabbia su Rosalie, lei voleva solo aiutarti.
Comunque è inutile che ti disperi, tanto ormai mancava
comunque poco e lo sai anche tu. Anzi noi abbiamo anche cercato di
avvertirti, Edward è sempre stato uno spirito libero e il tuo
eccessivo attaccamento lo stava irritando parecchio. Hai voluto
ignorare i nostri avvertimenti. Ora ne paghi le conseguenze. Ma evita
di prendertela con noi. >> disse Alice dura.
Quella
Jessica era veramente incredibile. Non solo si era attaccata a Ed
come una cozza, aveva tentato di farlo con tutti loro. Sia Alice che
Jasper l’avevano più volte avvertita di evitare di essere
invadente, perché Edward non avrebbe gradito.
Ma
niente aveva continuato dritta per la sua strada.
Forse
era anche convinta che stesse funzionando giacché era rimasta
la sua ragazza più allungo di chiunque altro.
Ma
dove lei vedeva un successo, Alice vedeva semplicemente l’aumentare
dell’apatia del fratello.
Era
talmente poco interessato a lei che non la lasciava nemmeno, solo
perché questo avrebbe implicato il doverle parlare.
Scosse
la testa quando lei aggredì Rose inveendole contro e
accusandola di averla ignorata per tutto quel tempo. Il che era vero,
ma in realtà cosa pretendeva? Che lo sbaciucchiarsi, e sperò
vivamente che si fossero fermati lì, con il fratello la
facesse diventare automaticamente loro amica?
Le
riversò addosso tutta la stizza che provava il quel momento.
Jessica
la guardò con odio e allora capì.
Certo
contro Edward o contro di loro non poteva far nulla, erano degli
“intoccabili” vuoi per il ceto sociale, vuoi per la loro media
scolastica, vuoi per la loro condizione di fidanzati in casa. I
Cullen non avevamo bisogno degli altri, bastavamo a loro stessi, erano
abbastanza numerosi da divertirsi e abbastanza innamorati da sentirsi
sicuri.
Isabella
no. Lei era sola, nuova e nessuno sapeva un gran che di lei.
<<
Non ci provare hai capito? Lascia stare Isabella o te la vedrai con
me e non solo. Mi sono spiegata? >> disse Alice quasi urlando.
Pensare
che poche ore fa avrebbe fatto carte false per tenere il fratello
lontano da Bella, ora era pronta a difendere quel qualcosa che aveva
solo intravisto negli occhi di Edward a spada tratta.
Rose
spostava il suo sguardo da Alice a Jessica, la testa inclinata nel
tentativo di capire a cosa alludesse la sorella, poi una scintilla di
comprensione passò nei suoi occhi ed anche lei iniziò a
guardare con disprezzo Jessica.
<<
Perché chi è? Cos’è per voi? >> risposte
Jess accecata ormai dall’ira.
<<
Questi non sono affari tuoi ragazzina, ma se le torci un capello o
metti in giro anche solo una cattiveria sul suo conto dovrai renderne
conto a noi. E quando dico noi intendo l’intera famiglia Cullen,
sono stata abbastanza chiara? >> disse gelida Rose, era
bravissima a intimidire le persone e pensare che in realtà era
una persona profondamente fragile e bisognosa di affetto.
Certo
lo nascondeva dietro ad un’apparenza da donna glaciale.
C’era
un'unica cosa cui Rose teneva più che alla sua stessa vita, la
famiglia e per essa avrebbe fatto di tutto.
Il
distruggere la popolarità e la vita sociale di Jessica e lo
accettare Bella tra di loro senza fare problemi, sarebbero stati i
suoi obiettivi per i prossimi mesi, di questo Alice ne era certa.
Con
un sorriso affatto rassicurante Rose prese la sorella a braccetto e la
condusse fuori da quel bagno e lontana da una Jessica decisamente
terrorizzata. E non aveva ancora visto nulla.
Ancora
una volta Alice si disse che si lei doveva diventare amica di quella
ragazza e ora aveva una nuova convinzione quella
ragazza avrebbe portato gioia e felicità nella sua casa e
nella vita di Edward.
Risposte alle recensioni:
Recensione di Supreme |
Ciao
cara, prima di tutto grazie per la fiducia! Spero vivamente che questo
capitolo tenga alto il tuo interesse, il prossimo a mio avviso è
molto meglio! Bacioni
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Recensione di bigia |
Ciao grazie come sempre. Un bacione cara.
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Recensione di MarghyCullen |
Ciao sono felice che la storia ti piaccia e ti ringrazio per i complimenti. Bacioni
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Recensione di consu |
Ciao e grazie dei complimenti, lo stile è nuovo anche per me quindi sono lieta che sia di tuo gradimento. Bacioni
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Recensione di titty88 |
Ciao mia cara, sono felicissima del tuo entusiasmo, si le storie dei due verranno fuori piano piano. Bacioni
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Recensione di sweetmary89 |
Beh che dire grazie! Felicissima che ti sia piaciuta la mia idea, onestamente ci speravo poco. Bacioni
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Recensione di Semolina81 |
Ciao, come ho scritto lo stile è nuovo anche per
me, quindi soprattutto i primi capitoli sono un po' pesanti, questo
credo vada meglio, dimmi tu. Bacioni
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Recensione di analcolicobiondo |
Ciao bella, siamo tutti felici allora !!!Spero che anche questo risollevi il tuo morale e anch'io seguo la tua storia ;) Bacioni
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Recensione di vika |
Benissimo se ti piace sono proprio felice, anche
perché come ho detto lo stile è una scommessa per me.
Dopo questo penso che il tuo odio per Jessica sarà aumentato, ma
solo per lei vero? L'autrice non c'entra nulla! o.O Bacioni
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Recensione di nanerottola |
Visto che l'oca è arrivata! E per lei si
è messa male ^^ Grazie per la comprensione in effetti non
è sempre facile, ma cerco di fare tutto ;) Bacioni
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Recensione di ChiaraBella |
Eccomi, continuo come vedi e spero che la storia continui a piacerti Bacioni
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Recensione di mamarty |
Ciao e grazie per il sostegno!Bacioni
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Recensione di luis |
Ciao e grazie per l'entusiasmo, direi che le scintille
si vedono, ma i due, specialmente Bella, sono un po' restii a lasciarsi
andare. Bacioni
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Recensione di ada90thebest |
Ciao, si Ed cambierà parecchio grazie a lei. Bacioni
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Recensione di serve |
Sono stra felice che ti piaccia e si la storia mi ha preso, non pensavo ad altro. Bacioni
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Recensione di linda88 |
Buongiorno cara!!! Sei sempre troppo buona con me lo
sai? delle volte mi imbarazzo ^^ Ma mi fa un sacco piacere!!!
L'incontro è la parte che ho sognato, quindi è un po' il
fulcro della storia, il resto è contorno, nel prossimo capitolo
si capirà il perché del albero e cosa significa per
entrambi, insieme ad un altra cosetta ^^Come hai letto nelle parole
delle sorelle a Ed mancava qualcosa per essere felice e quel qualcosa
era Bella ;) Bacioni
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao carissima! Beh l'importante è che la storia
ti piaccia, questo conta. Se ti sei commossa per questo aspetta di
leggere cos'altro racconteranno ai fratelli Cullen ;) Edward è
un seduttore e non può rinnegare quella parte di lui, quindi
ogni tanto torna fuori, ovviamente visto che Bella non gli è
affatto indifferente ^^ Sono stra felice che lo stile nuovo ti piaccia
perché per me è una scommessa, ma mi sta dando ottime
recensioni e per questo gongolo. Bacioni
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Recensione di Toru85 |
Grazie per il tuo interesso, spero di riuscire a mantenerla alta! Bacioni
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Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
capitolo 4
Ciao a tutte/i!!!
Lo so che aspettavate il capitolo dell'antidoto, ma non c'è, non
è pronto e non è nemmeno in lavorazione perché
onestamente non ho avuto tempo in questa ultima settimana. Così
per farmi perdonare (spero!!!) vi posto questo capitolo che invece
è bello pronto, ovviamente posterà anche venerdì.
Non odiatemi vi prego, ma proprio non so dove prendere! Chiaramente
spero che entro la prossima settimana torni tutto alla
normalità, anche se il periodo non è dei migliori.
Per quanto riguarda questo capitolo e comunque tutta la storia ci tengo
a sottolinearvi che sono 2 complessati, che si fanno un sacco di
problemi e che probabilmente la fanno più grande di quella che
è.
Vi voglio solo sottolineare una cosa, avete mai tenuto tanto ad una
persona da essere pronti a tutto per lui/lei? a sopportare tutto? a non
pretendere nulla?
Se avete risposto si: bene capirete perché si fanno tanti
problemi a lasciarsi andare, cioè l'idea di perdersi è
insopportabile.
Se avete risposto no: beh aspettate fiduciosi, vi capiterà,
perché succede a tutti e il risultato finale non è sempre
scontato ...
Bacioni Lisa
Capitolo 4
<< Ora che hai? >> chiese
Edward intrecciando nuovamente le loro mani.
L'ora di Biologia era volata in un soffio,
avevano preso appunti, ma continuavano a guardarsi di sottecchi e Bella si
sentiva felice, entusiasta come non le era mai capitato negli ultimi 10 anni,
si sentiva in qualche modo completa.
Era tornata a vivere con Charlie e
aveva ritrovato Edward. I due uomini più importanti della sua vita erano con
lei, cos'altro poteva chiedere alla vita.
<< Ginnastica >> disse con
una smorfia riponendo il foglio con gli orari nello zaino.
Edward la guardò sorridente, non era
per nulla cambiata e questo gli scaldava il cuore come mai gli era successo o
almeno, mai da quando si erano separati.
<< Ancora problemi di equilibrio?
>> chiese trattenendo una risata alla faccia eloquente della sua amica,
che annuì mesta.
<< Dai ti accompagno e poi ti
vengo a riprendere, così dopo andiamo a casa mia >> cercò di farle forza
stringendo la sua mano.
Si sentiva euforico all'idea di far
conoscere Bella ai suoi genitori erano due pezzi importanti della sua vita che
finalmente venivano a contatto.
<< Devo riportare il foglio presenza
in segreteria prima di potermene andare >> disse Bella mentre
s’incamminavano verso la palestra << Ci vediamo dopo nel parcheggio
>> aggiunse e in cuor suo sperò di non farsi male in palestra o almeno
non tanto male da finire in infermeria, altrimenti Edward chi l'avrebbe
sentito. Ricordava ancora chiaramente i suoi rimproveri quando da piccola si
faceva male, le diceva sempre che non prestava attenzione a quello che faceva e
lei si sentiva tremendamente in imbarazzo.
<< Ok facciamo così allora
>> disse lui fermandosi davanti all'entrata della palestra.
Istintivamente si piegò verso di lei e
le baciò una guancia.
Bella avvampò per quel contatto
inaspettato e mormorando un timido ciao scomparve verso gli spogliatoi.
Edward si portò una mano alla fronte
stropicciandosi gli occhi.
Che cavolo gli era venuto in mente?
Perché le aveva dato quel bacio?
Non ne aveva idea, era stato un gesto
troppo istintivo per essere motivato.
Certo la scarica elettrica che lo aveva
attraversato mentre sfiorava la guancia calda di Bella non era paragonabile a
nulla che lui avesse provato in tutta la sua vita, ma questa non era una
giustificazione. I suoi ormoni impazziti stavano per mettere a repentaglio la
sua amicizia con Bella.
Perso in questi pensieri si diresse
verso la lezione di spagnolo.
Erano strani tutti quei nuovi
sentimenti che provava verso Bella, erano strani ma incredibilmente piacevoli.
Forse per la prima volta dopo tanti
anni si sentiva veramente completo, come se tutto nella sua vita girasse di
colpo nel senso giusto. Era basta la sola presenza di Bella al suo fianco per
donargli quella serenità mai del tutto raggiunta.
Aveva conosciuto tante ragazze, aveva
condiviso con loro tanti momenti e tante esperienze diverse, ma nessuna era
come lei. Come il suo scricciolo!
Nessuno l'aveva mai fatto sentire in
pace col mondo come si sentiva in quel preciso momento.
C'era però quel desiderio che lo
attanagliava, quel desiderio strisciante che aveva provato nel momento esatto
in cui aveva abbracciato con lo sguardo la figura della sua amica d'infanzia
ormai diventata donna. Una bellissima donna.
Quel desiderio di portare il suo
rapporto con Bella su ben altri livelli rispetto a quell’amicizia che li aveva
legati nell'infanzia.
Un desiderio potente e sbagliato, si
sbagliato... forse. Non lo sapeva neanche lui.
Chi era diventata la sua Bella in
quegli anni trascorsi lontani da lui?
Non lo sapeva, o almeno non lo sapeva
ancora, perché era più che sicuro di
volerlo sapere, di volerla conoscere nuovamente, di darle di nuovo un posto
centrale nella sua vita.
E se quel posto fosse stato quello di
fidanzata invece che quello di amica?
Era poi così assurdo come desiderio?
Sì, forse sì.
Infondo lui era Edward Cullen, lui non
credeva nell'amore pur essendone fin troppo circondato. I suoi genitori e i
suoi fratelli gli dimostravano ogni giorno che l'amore esiste, anche nei
piccoli gesti che compivano gli uni per gli altri, negli sguardi che si
scambiavano.
Eppure lui non ci aveva mai creduto o
meglio non aveva mai creduto che potesse succedere a lui.
La testa gli stava scoppiando, decise
di rimandare tutte quelle elucubrazioni a un momento più consono.
Quando varcò la soglia dell'aula di
spagnolo lo sguardo eloquente di Alice, già elegantemente seduta al loro banco
lo perforò.
Adesso veniva il difficile. Spiegare ad
Alice il ruolo di Bella nella sua vita, il difficile stava nel fatto che
nemmeno lui sapeva in quel preciso momento che posto darle nella sua vita.
Aveva solo una certezza Bella sarebbe stata nella sua vita per sempre, ora
l'aveva ritrovata e non aveva la benché minima voglia di perderla di nuovo.
Quando finalmente Edward si sedette al
suo banco Alice non stava più nella pelle.
Doveva sapere tutto e subito, certo con
una lezione in corso non sarebbe stato facile ma questa consapevolezza non
minava minimamente la sua sete di sapere.
Il suo bisogno di dare un perché a quel
nuovo Edward che si trovava davanti, sì perché lui sembrava cambiato e tanto.
<< Dunque? >> chiese
inarcando il sopracciglio perfetto all'indirizzo del fratello.
<< La conosco... da sempre
>> rispose lui enigmatico mentre disponeva libro e notes sul banco,
recuperando una penna dallo zaino con malcelata indifferenza.
Perfetto, faceva il misterioso, ancora
più interessate.
<< E... >> lo incitò Alice,
ansiosa di ricevere informazioni su quella che sperava, vivamente, sarebbe
diventata una sua grande amica e forse con un po' di fortuna qualcosa di più.
<< E niente! Eravamo in
orfanotrofio insieme da piccoli, ma tanto dopo viene a casa nostra per conoscervi,
è inutile che mi fai il terzo grado ora. >> disse lui stizzito tentando
di limitare l'esuberanza proverbiale della sorella.
<< Viene da noi nel senso a casa
nostra? >> chiese stupita.
Da che aveva memoria Edward non aveva
mai portato una ragazza a casa. Doveva tenere sicuramente molto a Bella se le
aveva proposto una visita a casa Cullen.
<< Sì perché? Problemi? >>
chiese Edward sempre più irritato.
<< Nessuno – rispose Alice
stringendosi tra le spalle – è solo che è strano ... >>
Edward si accigliò ulteriormente
<< In che senso strano? >> chiese corrugando la fronte, dove voleva
andare a parare quella pazza di sua sorella.
<< Strano! Tu che porti una
ragazza a casa è una cosa insolita >> rispose come se fosse un’ovvietà.
<< Non è “una ragazza” è Bella,
lei è importante per me... insomma è stata importante per me ... e ... lo è
ancora ... anche adesso >> balbettò lui sconnesso facendo aprire Alice in
un sorriso felice.
<< Era o è importante? >>
chiese punzecchiandolo.
<< E', Alice, è importante,
molto. Tanto. Forse troppo ... >> disse Edward sussurrando sul finale.
<< Perché troppo? >> chiese
Alice non lasciandosi sfuggire la titubanza, del tutto nuova per altro, di
Edward.
<< Non lo so Alice, non lo so. È
strano, è tutto strano in questo momento. Lasciami in pace. Dopo ve la presento
e vi racconto chi è per me. Ma non farmi domande a cui non saprei risponderti,
non ora >> disse lui accasciandosi sul banco e nascondendo la testa tra
le braccia.
Era esattamente il tipo di
conversazione che non voleva avere e soprattutto non con Alice che
probabilmente lo conosceva meglio di chiunque altro.
Alice annuì contenta, si c'era
decisamente molto da scoprire su quella ragazza e sullo strano effetto che
faceva a suo fratello.
Intanto aveva ammesso che per lui era
importante, ed era già un grandissimo passo avanti per Edward che solitamente,
a parte i suoi famigliari, era del tutto indifferente al mondo.
Poi ci sarebbe stato tempo per capire e
lei li avrebbe osservati bene quei due.
Le aveva dato un bacio. Ok non un bacio
vero, ma le labbra di lui avevano sfiorato la sua pelle. In quel preciso
istante Bella aveva creduto di poter morire di autocombustione e invece era
inspiegabilmente ancora viva e cosa ancora più inspiegabile sentiva il
desiderio preponderante di sentire nuovamente quelle labbra su di se.
Fortunatamente non avendo con sé il
cambio, il professore di ginnastica le aveva permesso di assistere alla lezione
dagli spalti.
Sfortunatamente non avendo la mente
impegnata Bella continuava a rivivere all’infinito il momento in cui Edward si
era chinato su di lei per baciarle la guancia.
La sua mente vorticava impazzita
intorno a quel preciso istante, replicandone all’infinito le sensazioni
provate.
Era attratta da lui.
Cavolo era attratta dal suo migliore
amico.
Lei che solitamente era indifferente ai
ragazzi, doveva sentirsi attratta proprio da lui?
Eppure era innegabile, ogni volta che
la guardava, che le si avvicinava, che le teneva la mano, il suo stomaco faceva
le capriole ed il cuore impazziva.
Che cosa avrebbe dovuto fare?
Stare lontana da Edward era
inaccettabile, non voleva perderlo di nuovo, ma non poteva nemmeno rischiare di
rovinare la loro amicizia solo perché lei si sentiva attratta da lui.
E se lo fosse stato anche lui?
Se l’amicizia ormai fosse stata troppo
poco per loro?
Se fossero stati pronti a passare a un
livello successivo?
Che sciocca che era, Edward non poteva
chiaramente essere attratto da lei in quel modo.
La considerava come un’amica, alla
stregua di una sorella forse, ma nulla di più.
Quindi l’unica soluzione era reprimere
quel desiderio, quel desiderio così intenso e sbagliato al tempo stesso.
Eppure, eppure era strano … aveva avuto
un paio di ragazzi a Phoenix, niente di che, storie di pochi mesi e
regolarmente era stata mollata.
L’ultimo ragazzo con cui era stata le
aveva detto chiaramente che lei era troppo fredda, troppo distaccata.
Mai un
gesto d’affetto, per lei era difficile camminare anche solo mano nella mano, e
allora perché con Edward era così naturale?
Imbarazzante sì, ma naturale, aveva
tentato di allontanarsi da lui questo è vero, ma perché sentiva gli occhi di
tutti addosso, non perché la infastidisse il contatto tra loro.
Il fischietto del prof. Clap la riportò
alla realtà, Jessica da bordo campo la fissava in cagnesco.
Forse avrebbe dovuto parlarle,
spiegarle che non era sua intenzione portarle via Edward, che semplicemente
loro erano amici. Ma lo sguardo carico d’ira della ragazza la dissuase.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di
affrontarla, anche perché in cuor suo era felice che Edward l’avesse lasciata
così da potersi dedicare interamente a lei e a recuperare gli anni persi.
Distolse lo sguardo, si non le avrebbe
parlato, troppo codarda.
Il pensare a Jessica però le riportò
alla mente anche il comportamento freddo di Edward e ancora una volta si chiese
come poteva essere così cambiato.
In fondo con lei era stato lo stesso di
sempre, lo stesso tono, lo stesso sguardo dolce, lo stesso sorriso.
No, il sorriso era decisamente meglio di
quanto ricordava e non solo perché ora i denti erano tutti presenti, ma
soprattutto perché ora era un sorriso pieno di malizia, che prometteva un sacco
di cose senza in realtà svelarne nessuna.
La sua mente partì verso nuove mete
sconosciute e in un certo senso proibite, sognò di baciare quel sorriso, di
immergere le sue mani in quell’ammasso informe di capelli bronzei, che sebbene
non avessero un senso preciso gli conferivano un aspetto estremamente
affascinate.
Sognò di trovarsi ancora tra le sue
braccia, stretta come su quella panchina a quel corpo tonico.
Era cresciuto e non solo in altezza,
oltre ad essere bello era prestante.
Il fisico asciutto e proporzionato, i
muscoli non troppo accentuati ma definiti, così li aveva intravisti dalla
maglietta aderente che portava a lezione, le gambe scattanti fasciate anch’esse
nei Jeans portati come una seconda pelle.
Era bellissimo, un sogno e come tale
inaccessibile almeno per lei.
Edward non l’avrebbe mai vista da quel
punto di vista, per lui era solo il suo Scricciolo, la bambina da difendere e
proteggere.
Si, era un sogno e come tale il
risveglio sarebbe stato violento e doloroso, doveva smettere di sognare se non
voleva soffrire.
Doveva tenere i piedi ben piantati a
terra e accontentarsi di quello che le offriva la realtà e la realtà le aveva
restituito il suo amico d’infanzia, questo doveva bastarle.
Armata di questa nuova consapevolezza
si diresse in segreteria a riconsegnare i fogli, Edward la aspettava
sorridente, sembrava euforico, doveva tenerci veramente tanto a presentarle la
sua famiglia.
Tutta quell’allegria le strappò un
sorriso, il solito Edward, sempre pronto a fare qualcosa, sempre attivo, sempre
desideroso di coinvolgerla in tutto quello che gli passava per la testa.
In questo Edward non c’era traccia del
ragazzo freddo e sprezzante che aveva visto in cortile quando si era rivolto a
Jessica, quel Edward non lo conosceva, ma questo sì, questo era l’Edward della
sua fanciullezza, quello che la faceva sentire amata e protetta, quello che per
4 anni era stato tutto il suo mondo.
Un sorriso dolce le si dipinse in viso
riflettendosi anche sul viso di lui.
<< Sei pronta? >> chiese
dolcemente posandole un braccio sulle spalle. Lei annuì.
<< Ti prego dimmi che hai una
macchina, perché onestamente non ci tengo a stare in sei nella mia >>
disse con tono falsamente lamentoso.
Sembrava sprizzare gioia da tutti i
pori, Bella era convinta che in quel momento si sarebbe fatto anche tutta la
strada a piedi senza che la cosa scalfisse minimamente il suo entusiasmo.
<< Certo che ho una macchina, per
chi mi hai preso? >> disse ridendo allegra mentre si avviavano al
parcheggio.
Edward consegnò le chiavi della sua
macchina a uno dei fratelli, Jasper parve di ricordare Bella, quello doveva
essere il suo nome. Ma aveva poca importanza tanto fra poco le sarebbero stati
presentati uno per uno.
Sorrise alle due ragazze che la
guardavano felici, ma che avevano tutti in quella famiglia? Sembrava che la
felicità scorresse a fiumi in quella casa.
Accennò un saluto con la mano al quale
le due risposero entusiaste.
Se bastava così poco per renderle
felici le avrebbe accontentate ogni giorno, pensò Bella mentre Edward tornava
da lei.
<< Ok dov’è la tua macchina? E
sia inteso, guido io! >> disse tranquillo facendola scoppiare a ridere.
<< No – disse scuotendo il capo –
macchina mia, guido io! >> Bella si stava divertendo un sacco,
l’espressione scettica di Edward era impagabile.
Mentre lo conduceva al suo pick up lo
senti borbottare qualcosa circa la sua testardaggine, ma decise di non badarvi.
Quando fece per infilare le chiavi
nella serratura della portiera si accorse che Edward era fermo qualche passo
dietro di lei e si grattava pensosamente la testa.
Si girò verso di lui inarcando un
sopracciglio.
Che gli prendeva?
<< Quella sarebbe la tua
macchina? >> chiese lui con fare schifato, facendola irritare, il suo
pick up era solido e funzionava benissimo e soprattutto le consentiva di essere
indipendente da Charlie, evitandole l’imbarazzo di essere scarrozzata dall’auto
della polizia in giro per la città.
Che aveva che non andava? Lei lo
trovava perfetto!
<< Sì perché? Problemi? >>
chiese con tono di sfida.
Lui scoppiò a ridere << No certo,
è che ... pensavo che non se ne trovassero di cosi così fuori dai musei
>> continuò con le lacrime agli occhi.
<< Per tua informazione il mio è
un signor mezzo, funziona benissimo, è solido e mi permette di andare dove
voglio, ORA se hai finito di fare stupide battute possiamo andare? >>
disse sempre più adirata.
Lui invece continuava a guardare un po’
disgustato quella ferraglia, la sua Bella non poteva andarsene in giro con un
mezzo simile.
<< Dammi le chiavi >> disse
sicuro di se. Ma lei si impuntò nuovamente.
<< Non fare la bambina, stiamo in
mezzo al bosco, non troveresti mai la strada >> disse lui
accondiscendente.
Bella alla fine cedette <<
Trattamelo bene >> disse mentre lasciava scivolare le chiavi nelle mani
dell’amico.
<< Sì, ma adesso sbrighiamoci,
con questo catorcio ci vorrà una vita ad arrivare a casa mia >> disse
Edward sbuffando mentre salivano a bordo.
<< Certo che sei diventato Snob
>> lo riprese Bella.
<< Non sono snob, mi piacciono le
cose belle, che ci posso fare? >> disse lui stringendosi tra le spalle.
<< Intanto smetterla di criticare
il mio mezzo, sarebbe sicuramente molto peggio arrivare a scuola sulla volante
della polizia non trovi? E poi a me piace >> disse serena.
<< Come fa a piacerti questo
coso? >> disse lui scrollando la testa.
<< Ha personalità >>
rispose Bella convinta.
<< No, è un pezzo da museo!
Comunque non sarà più un problema, da domani ci pensò io a scarrozzarti in giro
e vedrai cosa significa viaggiare con classe >> concluse con un sorriso
vittorioso Edward.
<< Guarda che io viaggio con
classe e non ho bisogno di un autista, quindi grazie, ma mi arrangio. Sei
veramente uno snob Ed, non lo avrei mai creduto >> lo riprese lei
concretamente stizzita.
<< Vedremo >> concluse lui
con aria di chi la sapeva lunga.
<< Vedremo >> concordò lei
sfidandolo con gli occhi.
Risposte alle recensioni:
Recensione di Sara25 |
Ciao Sara, diciamo che hanno paura di rovinare
l'amicizia lasciandosi andare. Ti devo deludere però Jessica
farà di nuovo un'apparizione creando anche parecchi danni. Nulla
di cui preoccuparsi, fidati di me! Bacioni Lisa
|
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Recensione di hale1843 |
Ciao! Si i due sono fin troppo dolci! I fratelli Cullen
(tutti e 4) faranno una gran figura, il prox capitolo per me è
in assoluto uno dei più belli e loro sono i protagonisti insieme
ad Esme, non perdertelo!!! Bacioni
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Recensione di rebecca73 |
Ciao Rebe, tranquilla d'altronde è uno stile
completamente diverso dagli altri due quindi era difficile che lo
associassi a me ;) Grazie per esserci!!!! Bacioni Lisa
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Recensione di Supreme |
Ciao cara, grazie come sempre! Devo dirti che ho
provato questo stile proprio per descrivere un po' tutti più
liberamente senza dovermi soffermare su uno in particolare. I 4
fratelli Cullen faranno diverse cose in questa storia, non perderti il
prossimo capitolo perché sono spassosissimi (almeno secondo me!)
Bacioni Lisa
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Recensione di vika |
Benissimo se odi solo Jessica sto tranquilla!!! Lo
stile l'ho scelto proprio per la ragione per cui piace a te, permette
di vedere tutto da tutte le parti, rendendo la storia più
sfaccettata ed interessante, almeno secondo me! Grazie per i
complimenti veramente graditissimi, specie in questo periodo che non ho
tempo per nulla! Bacioni Lisa
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Recensione di Shinalia |
Ciao, sono felicissima che ti piaccia, diciamo che
Edward non è cattivo è menefreghista, pensa solo a se
stesso e schiaccia chiunque gli stia intorno e non lo interessi. Si ok
forse è cattivello, lo ammetto. Bacioni Lisa
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Recensione di NicoRin |
Ciao ecco il seguito e attena venerdì posto nuovamente. Bacioni
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Recensione di serve |
Ciao cara, sono felice che ti piaccia questa storia, ne
sono un po' orgogliosa (adesso mi monto la testa *_*) Per Jessica non
devi provare pena, lei non prova dolore per la rottura con Ed, ma per
la posizione persa, è una delle tante che pensa solo a se stessa
e non si fa problemi a usare chiunque si trovi intorno per arrivare ai
propri scopi. Diciamo che Ed un po' se lo merita, ma lei ovviamente non
lo ama, lo usa per i suoi scopi. Cioè essere invidiata dalle
altre. Il dolore ribadisco è per la perdita del "piedistallo"
non di Edward. Chiaramente concordo con la gogna, Bacioni Lisa
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao Laura, intanto stra mega grazie per le dritte per
le foto, ho letto la mail e ci proverò appena ho tempo! Cosa che
prevedo avverrà più o meno il prossimo mese =( Il
20 è il comple di Fabio e non ho ancora organizzato nulla, sono
una frana, un di questi giorni mi rottamano e prendono una mamma come
si deve T.T
Ok ho finito di auto compiangermi, torniamo a noi =) Bella e Edward
hanno avuto e ritrovato un rapporto fortissimo di dipendenza, un po'
l'ho detto, un po' lo dirò, il fatto di rincontrarsi dopo tanto
tempo li rende entrambi euforici facendo uscire un lato insolito in
Edward, sarà Esme nei prossimi capitoli a spiegarci bene
perché! Jessi alla gogna, si è deciso con qualcun'altra e
penso che tu sia d'accordo. Purtroppo tornerà a far danni, ma i
suoi danni porteranno anche ad una svolta ;) I fratelli Cullen, avranno
un ruolo fondamentale, non solo da osservatori e saranno "L'anima della
festa" di tutta la storia, già dal prossimo capitolo ci faranno
ridere parecchio (o almeno spero)
Spero tu non sia delusa perché c'è questo al posto
dell'antidoto, ma giuro non ho avuto tempo materiale di sedermi a
scrivere. Però mio marito mi ha regalato un netbook nuovo,
piccolo e maneggevole, da portarmi ovunque, così da poter
scrivere ovunque! Speriamo serva ;) Bacioni Lisa
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Recensione di nanerottola |
Si ok facciamo fuori Jessica, ma a storia finita,
perché mi serve un'altra volta, resisterai???? Le sorelle Cullen
in trionfo e presto anche i fratelli. Ma sono più che sicura che
dal prossimo capitolo avrai anche una nuova eroina per cui
entusiasmarti: Esme, ricordati che aggiorno venerdì ;) Bene
detto questo ti mando un bacione e ti ringrazio per l'entusiasmo e
l'attenzione!!!
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Recensione di Luna e Stella |
Ciao! Nuova del gruppo??? Ben venuta e grazie per i
complimenti (sempre graditissimi) Spero sarai felice di sapere che
questa settimana posto 2 volte oggi e venerdì! Bacioni Lisa
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Recensione di titty88 |
Ciao cara, io ho recuperato alla grande in questo w.e.,
anche perché mio marito ha lavorato sempre, quindi niente gita
fuori porta Uffi!!! Anch'io adoro Dicembre x me è il mese delle
cose importanti: mi sono messa insieme a quello che oggi è mio
marito, siamo andati a convivere, è nato mio figlio, ho deciso
di sposarmi. Insomma ogni anno a dicembre mi capita qualcosa di
bello!!!!
Per le presentazioni dovrai attendere fino a venerdì ovvero al prossimo capitolo. Bacioni Lisa
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Recensione di mamarty |
Direi che a nessuno dispiace per Jess, visto che è solo un opportunista ;) Bacioni Lisa
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Recensione di bigia |
Ciao cara! Le sorelle e i fratelli Cullen la sanno
lunga! Fidati!!! Edward è uno stronzo, almeno in superficie, se
come con succede con Bella si passa sotto la crosta, si trova il vero
Ed, che è dolcissimo!!! Diciamo che Jessica ci proverà a
far danni, ma otterrà solo di smuovere le acque. Bacioni
Lisa
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Recensione di linda88 |
Buongiorno
tesoro!!!Felice che il capitolo e la storia ti piacciano, veramente
sono al settimo cielo quando leggo il tuo entusiasmo, grazie !!!!
La tua curiosità verrà saziata, ma venerdì, con il
capitolo che si svolge a casa Cullen! Per quanto riguarda Edward
diciamo che più che cambiare, farà emergere il suo vero
io e abbandonerà la maschera del Bello e Dannato ;)
Bacioni Lisa
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Recensione di consu |
Ehi grazie, ma così mi fai arrossire.!!!! Grazie
veramente e spero sarai felice che questa settimana inserirò non
uno ma due capitoli. Bacioni Lisa
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Recensione di Toru85 |
Ciao mi sa che per la tua curiosità dovrai attendere fino a venerdì! Bacioni lisa
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Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
capitolo 5
Buon
venerdì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Come
promesso doppio aggiornamento questa settimana, vi anticipo fin da
subito che io amo questo capitolo, tanto forse troppo e non sono
obbiettiva, quindi prima di dirvi altro voglio ringraziarvi uno ad uno
per la fiducia e l'entusiasmo con cui seguite questa e le altre mie
storie. Se avessi l'età giusta chiederei a Babbo Natale di
regalare a tutti voi un anno fantastico, non ho l'età giusta
quindi vi faccio solo gli auguri. ^^
Fatemi sapere se adorate Esme e i fratelli Cullen quanto me, ok?
Buon fine settimana gente!!!!
Bacioni Lisa
Capitolo 5
Esme stava sfornando la torta al
cioccolato, i ragazzi sarebbero rientrati a momenti e come sempre sarebbero
stati affamati, specialmente Emmet.
Sentì il rumore dell’auto di Edward sul
vialetto, quando era sola in quella casa poteva sentire tutto, ma il silenzio
sarebbe durato ancora poco.
I suoi figli stavano tornando e con
loro la vita in quella casa.
Li amava tutti incondizionatamente,
come se fossero figli suoi, aveva sempre cercato di non fare favoritismi, anche
se Edward … beh Edward era il primo, quello con cui aveva imparato a fare la
mamma, per cui aveva avuto più tempo, più premure.
Era stato per lui che erano arrivati
tutti gli altri, per lui che i primi tempi che era con loro la aveva implorata
in tutte le lingue di andare a prendere anche la sua amica Bella.
Bella come il
diminutivo della figlia di Charlie, era stata quella coincidenza a riportarle
alla mente quei ricordi.
Quando dopo sei mesi dall’adozione di
Edward era tornata in quell’orfanotrofio a cercare la bambina lei era già stata
adottata. Non aveva mai raccontato quel particolare a Edward, lui sentiva
fortemente la mancanza della sua amica e dirgli che non sapeva dove lei si
trovasse in quel momento non gli avrebbe fatto bene, così aveva fatto finta di
nulla, ma aveva convinto il marito ad adottare altri bambini e con l’arrivo
degli altri la tristezza di Edward era pian piano sparita.
Non del tutto però, Esme ne era
consapevole.
Lui fra tutti era quello meno felice,
ma non sapeva proprio come aiutarlo, perché quello che gli mancava lei non
poteva proprio darglielo.
Aveva visto i suoi figli innamorarsi
tra loro e all’inizio aveva tremato, pensando che fossero cotte passeggere e
che una volta passate avrebbero lasciato non pochi problemi, invece si era
sbagliata guardava i suoi figli e vedeva che si amavano profondamente, si
completavano, un po’ come lei e il marito, certo avrebbe preferito che fossero
più grandi prima di intraprendere una relazione tanto seria, ma non poteva
negare il loro amore.
Edward aveva bisogno di innamorarsi, di
lasciarsi andare, di aprire finalmente il suo cuore, ma solo lui poteva farlo.
Esme semplicemente poteva stargli
accanto, guidarlo, consigliarlo e amarlo come aveva fatto in tutti quegli anni.
Sentì chiaramente la porta aprirsi e i
ragazzi togliere i giacconi e appoggiare a terra le cartelle.
<< Mamy dove sei? >> trillò
Alice dall’ingresso.
<< In cucina >> rispose lei
con un sorriso.
Eccola la vita che ritornava a scorrere
tra quelle mura.
Quasi non si accorse che Alice era
corsa in cucina e ora le stava di fronte con un sorriso enorme sul viso.
<< Che succede? >> chiese
Esme scettica, Alice sapeva essere piuttosto esuberante e non sempre i suoi
processi mentali erano limpidi.
<< Abbiamo grandi novità >>
rispose quella battendo le mani.
<< Non immagineresti mai >>
aggiunse Rosalie entrando a sua volta in cucina, seguita dai fratelli.
<< Una cosa incredibile >>
disse Jasper appoggiandosi al piano di lavoro accanto alla porta.
<< Mamy siediti che è meglio!
>> aggiunse Emmet con aria incredibilmente seria.
<< Ma cosa … Dov’è Edward?
>> fece Esme accortasi solo in quell’istante che un figlio mancava
all’appello.
<< Oh mamma non puoi immaginare!
Una cosa meravigliosa, fantastica, stenterai a crederci tu stessa >>
esultò felice Alice.
Esme adesso era davvero confusa, ma di
che parlavano quei pazzi dei suoi figli e soprattutto perché non c’era Edward,
aveva sentito chiaramente il rumore della sua Volvo e lui non la lasciava quasi
mai guidare ai fratelli.
Emmet ripeteva spesso che teneva più
alla macchina che alla ragazza del momento e in un certo senso aveva ragione,
Edward non era mai molto espansivo con le ragazze che frequentava.
<< Adesso calmatevi e ditemi
dov’è vostro fratello >> disse in preda all’ansia.
Che
stava succedendo?
<< Tranquilla mamma – la
rassicurò Jasper che tra tutti era indubbiamente il più sensibile – arriverà
tra poco, ma è proprio questa la novità >> concluse ghignando.
<< Si – gli fece eco felice Rose
– sta arrivando qui, con una ragazza! Capisci mamma una ragazza! >>
concluse tutta pimpante.
Questo era decisamente strano, Edward
si era sempre rifiutato di invitare a casa le ragazze, diceva che quando
sarebbe arrivato il momento lo avrebbe fatto, ma quel momento non era mai
arrivato, almeno non fino a quel giorno.
<< La sua ragazza? Jessica? Ma
non la odiavate a morte? Perché tanto entusiasmo adesso? >> chiese
cercando di capire il comportamento dei loro figli.
<< E’ proprio qui il bello mamma!
– disse Emmet – Non è Jessica, Jessica l’ha mollata stamattina! >>
aggiunse sciabolando le sopracciglia con fare da cospiratore.
Allora ricapitolando Edward stava
arrivando a casa con una ragazza che non era la sua ragazza, o almeno non era
quella che era stata la sua ragazza fino a quella mattina. Che confusione, ma che diavolo stava succedendo?
<< Ti spiego io mamma – disse
Alice con fare saccente – allora stamattina a scuola Ed ha incontrato una
ragazza, da quello che abbiamo capito deve essere la figlia di Charlie, si
conoscono dai tempi del orfanotrofio >> fece una pausa ad effetto e guardò complice la madre << E lei è
molto importante per lui. Me l’ha confessato all’ultima ora! >> disse
esultando.
La
figlia di Charlie?
L’orfanotrofio?
No, non poteva essere, troppe
coincidenze.
I ragazzi riattirarono l’attenzione di
Esme.
<< Oh mamma dovevi vederlo! La
teneva per mano ti rendi conto? E poi non lo hai ancora visto, sembra un altro.
Con lei non è strafottente, no, la tratta bene è quasi dolce >> disse
Rose con occhi trasognati.
<< Che vuol dire la tratta bene e
cosa c’entra che la tiene per mano? >> non capiva, Esme non aveva mai
visto Edward con le sue ragazze, anche se Alice si lamentava sempre del suo
comportamento.
Veramente non le teneva mai per mano? Si chiese
stupita.
A quel punto intervenne Emmet, <<
Si mamma, lui non lo fa mai, con nessuna. Le tiene sempre a distanza. Anche
dopo averci … >>
<< Emmet!!! >> urlarono all’unisono le donne di casa
Cullen.
Esme sapeva che i suoi figli erano
sessualmente attivi, ma preferiva che non glielo sbattessero in faccia così
tranquillamente.
Certo se avevano problemi o
insicurezze, li aveva sempre esortati ad aprirsi a confidarsi con lei, ma non
voleva sapere i dettagli, specialmente da Emmet.
Lui sollevò le mani in segno di resa, a
quel punto si senti un frastuono provenire dal vialetto, come se un vecchio
trattore stesse percorrendolo.
Tutti e cinque corsero nel salone a
sbirciare dalla grande vetrata, finché un pick up rosso e mezzo arrugginito
andò a fermarsi vicino all’entrata.
<< Via ragazzi allontanatevi
dalla finestra, non vorrete metterli in imbarazzo >> disse Esme
spintonando i propri figli verso la parte più nascosta del salone.
Edward era felice, gli sembrava di
galleggiare sulle nuvole, nonostante fosse alla guida di quel coso che neanche
ottant’anni prima si sarebbe potuto definire auto.
Bella guardava fuori dal finestrino,
istintivamente le prese la mano abbandonata sul seggiolino.
<< E’ così bello averti qui con
me >> disse portandosi la mano di Bella alla bocca e baciandola
dolcemente.
Lo voleva fare, lo aveva fatto, al
diavolo quanto la cosa potesse essere sconveniente. Lei ovviamente avvampò.
<< Vedrai mia madre è una donna
stupenda, anche papà è un grande. Non vedo l'ora di presentarteli e poi ci sono
i miei fratelli. Sono completamente pazzi, ma gli voglio bene >> disse
sorridendo Edward
E ora che anche Bella era lì tutto
sarebbe stato perfetto.
Pensò felice mentre imboccava l'ultima
curva prima della radura in cui sorgeva la casa.
<< Cavolo! >> disse Bella
appena la casa comparve dietro la curva.
Era mastodontica, bellissima e riluceva
al sole.
La famiglia adottiva di Edward doveva
passarsela piuttosto bene, anche gli abiti firmati indossati da lui e i suoi
fratelli confermavano quella tesi.
Bella era estasiata dalla bellezza
dell'edificio, dalla cornice suggestiva del bosco che si apriva alle spalle
della casa, dal fiume che scorreva lì vicino, scrutava tutto con attenzione e
meraviglia.
<< Allora scricciolo, che ne
dici? >> chiese Edward parcheggiando vicino alla casa.
<< E' ... Oddio Edward questo
posto è un sogno >> disse lei trasognata.
Lui sorrise dolcemente, felice come non
mai che Bella apprezzasse la sua casa.
<< Devi fare i complimenti alla
mamma è lei che ha trovato questo posto, era un rudere, ma lei ci ha ricavato
una reggia. Fa l'arredatrice, ma dovrebbe fare l'architetto da quanto è brava –
disse lui fiero – mentre papà è un medico. Anch'io farò medicina
all'università! >> disse gonfiando il petto d'orgoglio.
Quello era il suo sogno e lui era
entusiasta di renderne lei partecipe.
<< Un medico? >> chiese lei
interessata.
<< Si certo! E diventerò bravo,
anche più bravo di papà! Fidati! >> disse Edward borioso facendola
ridere.
<< Certo che te la passi proprio
bene Edward >> disse rimirando ancora una volta la casa. Lui si strinse
tra le spalle.
<< Vieni andiamo, ci avranno
sentito arrivare, visto il casino che fa sto coso. Non facciamoli aspettare
>> disse Edward mentre sorridendo scendeva per poi andare ad aprirle la
portiera.
Per un momento si chiese da quando
faceva gesti così galanti con una ragazza.
Beh lei non era una ragazza qualsiasi,
lei era Bella e per lei nulla era mai abbastanza.
Il suo sorriso si ampliò ancora di più
quando lei gli afferrò la mano per scendere, una volta chiuso lo sportello però
si bloccò.
Lui dolcemente le mise un braccio
intorno alle spalle.
<< Cosa c'è che non va adesso,
scricciolo? >> chiese avvicinandosi pericolosamente al suo orecchio.
Bella impercettibilmente rabbrividì, se
faceva così era veramente difficile cercare di ignorare le farfalle che avevano
preso residenza nel suo stomaco.
<< Edward sono io che sono
rimpicciolita all'improvviso o questa casa è mastodontica? >> chiese
realmente intimidita dall’edificio.
Lui sorrise e la spinse verso
l'ingresso, ma lei si bloccò ancora.
<< Ma tua madre ... non l'hai
avvistata ... magari è impegnata ... magari disturbo ... magari ... >>
sussurrò lei preda dell'ansia e dell'imbarazzo, non aveva realmente pensato a
quello che stava facendo fino a quel preciso istante.
Edward la strinse forte a se.
<< Sempre la solita codarda eh?
>> disse scompigliandole i capelli.
<< Non sono codarda >>
rimbrottò lei, punta nell’orgoglio << E' solo che non vorrei essere
invadente, ecco >> disse mordicchiandosi il labbro inferiore, decisamente
nervosa.
<< Ti ho invitato io quindi non
sei invadente, finiscila!>> disse spazientito, la solita vecchia Bella.
<< Mamma sarà felicissima di
conoscerti. Lei sa chi sei, sai da piccolo l'ho implorata non so quanto di
venirti a prendere all’orfanotrofio, ma non è proprio stato possibile >>
disse lui malinconico.
Bella puntò gli occhi in quelli verdi
di lui.
Aveva chiesto ai suoi genitori adottivi
di adottare anche lei?
Aveva pensato lei anche una volta
lasciato l'orfanotrofio?
Gli occhi presero a pizzicargli.
<< Oh Edward... >> mormorò accarezzandogli il viso.
<< Ormai non ha più importanza –
disse lui sorridendo nuovamente felice – ora sei qui! >> la strinse più
forte al suo fianco mentre rapidamente la spingeva oltre la veranda verso la
porta d'ingresso.
<< Eccoci >> disse aprendo
la porta principale e facendole segno di precederlo.
Lei dopo un timido sorriso varcò la
soglia mormorando un permesso appena udibile.
Lui lo affiancò sorridente, quel giorno
non riusciva a smettere di sorridere o di fare il galante con lei.
Era da manicomio, ma non si era mai
sentito così!
<< Mamma? Ragazzi? Dove siete?
>> chiese alzando impercettibilmente il tono, mentre guidava Bella verso
lo scintillante salotto di Esme, le loro mani intrecciate.
Sua madre amava quella stanza, la
grande vetrata che dava sulla veranda, il pianoforte posto sul suo rialzo, i
mobili e i tappeti candidi in netto contrasto con il pavimento di legno scuro.
<< Eccomi >> disse la madre
raggiungendo il centro del salone con innata eleganza.
Ed eccole le due donne che avevano reso
la sua vita degna di essere vissuta, una di fronte all'altra.
A Edward parve che il suo cuore
scoppiasse in quel preciso istante.
<< Mamma lei è Bella, la mia
Bella! Bella questa è mia madre Esme >> disse tronfio ed emozionato al
tempo stesso.
Bella allungò una mano verso sua madre.
<< E' veramente un piacere conoscerla signora Cullen >> disse
cortese aprendosi in un dolce sorriso.
Esme allungò la mano e la strinse con
calore << Fatti abbracciare e chiamami Esme, mia cara. Sono così felice
che dopo tutto questo tempo Edward abbai avuto l'opportunità di rincontrarti
>> disse dolcemente attirandola tra le sue braccia e stringendola
amorevolmente.
In quel momento Edward incontrò lo sguardo felice della madre e lui gongolava a quella scena.
Esme osservava dalla vetrata, restando
comunque nell'ombra, il figlio che scendeva da quella ferraglia e correva ad
aprire la portiera alla sua amica.
I ragazzi avevano ragione, sembrava
diverso, veramente entusiasta di quello che stava facendo.
Erano rari i momenti in cui Edward si
lasciava andare all'entusiasmo. Solitamente era molto calmo e i suoi occhi
avevano sempre un fondo di tristezza.
La ragazza scese dal pick up stringendo
la mano che Edward le offriva.
Una volta scesa si guardò intorno e
sembrò titubante.
Esme sapeva che quella casa
impressionava molti, anche lei era rimasta abbagliata la prima volta che
l'aveva vista, anche se allora era solo un rudere, un rudere con un sacco di
potenzialità e lei le aveva sfruttate tutte, creando quello che reputava il suo
capolavoro.
Si ritrasse dalla vetrata quando li
vide avvicinarsi all'entrata, dietro l'angolo che conduceva alla cucina sentiva
i ragazzi fremere di impazienza. Le scappò un sorriso.
I due ragazzi entrarono e Edward la
chiamò, a quel punto prese un profondo respiro e andò loro in contro.
Edward era raggiante, stringeva la mano
della ragazza.
Era molto carina e sembrava timida,
molto timida. La cosa la intenerì ulteriormente. Dopo tutti quegli anni si
erano ritrovati, sembrava una favola.
Edward le presentò e lei non si
trattenne dall'abbracciare quella ragazza che aveva spazzato via con la sua
sola presenza quel velo di tristezza che adombrava sempre suo figlio, non era
mai stata così grata verso qualcuno.
<< Ha una casa meravigliosa Esme
>> mormorò Bella stretta tra le braccia di Esme, risvegliando
quest’ultima che stava rimirando il proprio figlio, sembrava ancora più bello
in quel momento.
<< Ti ringrazio, ma dammi del tu.
>> disse Esme lasciandola andare per guardarla nuovamente negli occhi, aveva
dei bellissimi occhi.
Edward intrecciò nuovamente le loro
mani e condusse la ragazza verso il divano.
In quel preciso istante il resto dei
ragazzi Cullen fece un rumoroso ingresso nel salone.
<< Mamma tu sapevi che Edward e
Bella si conoscevano già? >> chiese Alice realmente incuriosita dalle
parole della madre, eppure non aveva mai accennato alla cosa.
<< Beh non sapevo che la figlia
di Charlie e la Bella
di Edward fossero la stessa persona >> spiegò Esme pacatamente per poi
guardare i due ragazzi abbracciati sul divano, Edward la stringeva a se, felice
e spensierato come mai lo aveva visto.
<< E' realmente una bella
coincidenza, non trovate? >> chiese allegra mentre i due ragazzi
annuivano contenti.
<< Bella ti va una fetta di
torta? L'ho appena sfornata >> chiese Esme sorridendo.
Bella stava per rispondere quando
Edward la precedette << Se è quella al cioccolato dovrai farle una fetta
bella grossa, non sai quanto sia goloso questo scricciolo >> disse
ridendo e facendo arrossire Bella.
<< Beh allora siamo fortunati
perché è proprio quella al cioccolato >> così dicendo Esme sparì in
cucina, seguita da Jasper pronto ad aiutarla.
Risposte alle recensioni:
Recensione di Supreme |
Ciao
cara!Onestamente in questo periodo non so dove mettere le mani, anzi lo
so nei capelli, ma non serve a molto purtroppo T.T Ok passiamo alle
cose veramente importanti ti do una spiegazione che svela un po' tutto
(spero apprezzerai ^^) la storia si svolge più o
meno tutta in questo primo giorno, tra cose che succedono pensieri e
azioni, poi ci sarà un salto temporale e la conclusione. Spero
ti piaceranno i ragazzi Cullen io li adoro! Nella speranza che tu abbia
gradito questa anticipazione di mando un bacione! Alla prossima
settima
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Recensione di rebecca73 |
Ciao Rebe!!! I due si devono ancora conoscere e poi si faranno pure delle pare, quindi armatevi di pazienza ok? Bacioni
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Recensione di Lullaby89 |
Ciao e grazie per i complimenti, per le dichiarazioni
dovrai attendere, sti due si fanno un sacco di paranoie, vedrai,
leggerai e spero vivamente che ti divertirai!!! Bacioni
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Recensione di bigia |
Ciao, si stiamo entrando nel vivo, prima di tornare a
Jessica ci vorrà un bel po', quindi tranquilla e goditi questi
capitoli ^^ Bacioni
|
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Recensione di hale1843 |
Ciao! Allora ti piace Jazz versione sensibile e aiuto
mamma??? Bella purtroppo si farà troppe pare, te lo dico prima
così poi non ci resti male. Bacioni e grazie di tutto!
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|
Recensione di titty88 |
Ciao
cara!!! E si possiamo dire che Dicembre è il mio mese ;) Brava
tieni duro i ragazzi a volte pretendono senza dare. Scusa per
l'antidoto, ma piuttosto di scrivere un brutto capitolo ho preferito
prendermi un po' di tempo in più, spero capirai. Bacioni
|
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Recensione di flydreamer |
Ciao, grazie per i complimenti e spero che questo capitolo i fratelli Cullen ti abbiano fatto divertire. Bacioni
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|
Recensione di serve |
Il passato di Bella verrà fuori, piano piano,
non è traumatico o doloroso, solo abbastanza travagliato, tanto
da renderla un po' chiusa! Spero non resterai delusa. Bacioni
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Recensione di nanerottola |
Ciao!!! Felice di averti reso felice!!! Allora ti piace la mia Esme? E quello che farà per sti due!!! Bacioni
|
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao
carissima Laura, grazie ancora, non so cosa farei senza di te! Per il
compleanno di Fabio al momento è saltato tutto perché
proprio quel giorno ha il primo torneo di calcio della sua vita. Non so
cosa faremo, probabilmente una cena con gli amici più intimi,
tanto perché in questo periodo non ho nulla da fare T.T Lascia
stare!!! Mi spiace per L'antidoto, ma piuttosto di scrive una
stupidaggine veloce solo per aggiornare, ho preferito prendermi i miei
tempi anche perché siamo arrivati ad un punto difficile,
cioè le leggende dei lupi, che devo pensare bene e valutare le
varie cose. Per questo invece Ed & Bella sono tenerissimi e vedrai
in seguito, ma già qui si inizia a capire che il più
dolce è proprio il cinico Cullen! Dimmi cosa ne pensi della
scena della cucina tra Esme e i ragazzi, perché a me piace un
sacco. Bacioni
|
|
Recensione di linda88 |
Buongiorno a te
tesoro!!! Ho pensato che piuttosto che non farmi sentire avreste
gradito un capitoletto in più di questa ed è stato
così ;) tanto c'era perché non postarlo ^^ Vedrai quanto
diventeranno cocciuti sti due, fino a farsi del male da soli, ma lo sai
con me le storie sono tutte a lieto fine. Bacioni
|
|
Recensione di vika |
Ciao cara, i nostri eroi sono proprio due
cocciuti-testardi come li hai definiti tu! Grazie della comprensione
per il mancato aggiornamento, ma non sapevo come fare, non volevo
scrive due stupidate solo per aggiornare. Questa fic sarà sui
13-15 capitoli, io sono ferma al 12 perché non mi soddisfa
quindi non so se sviluppare bene la storia e quindi aumentare i
capitoli o passare diretta al prologo. Ti aggiornerò appena
avrò deciso ;) Bacioni
|
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
capitolo 6
Buon
venerdì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Eccoci arrivati anche alla fine di questa settimana ed a un nuovo aggiornamento di rincontrarsi, contente/i???
IO si e tanto!!!
Allora Ed & Bella racconteranno un po' del loro passato e
scopriranno quante cose sono rimaste le stesse. Il tutto condito dai
siparietti dei fratelli Cullen e dall'arrivo dei papà. Spero sia
di vostro gradimento.
Un bacione a tutti!!!
Lisa
Ps. Vi anticipo che non so se
riuscirò a postare nelle prossime due settimane, ovviamente
farò il possibile, ma volevo avvertirvi. Bacioni Lisa
Capitolo 6
<< Ora raccontateci tutto!
>> disse Alice entusiasta mentre con la sorella prendeva posto nel divano
di fronte ai due ragazzi.
Edward e Bella si scambiarono
un’occhiata complice, Edward prese la parola.
<< Dovete sapere che io e Bella
eravamo all'orfanotrofio insieme, avevamo tre anni quando gli assistenti
sociali la portarono nella struttura. Da allora siamo stati migliori amici,
sempre insieme. Fino al giorno in cui mamma e papà non mi adottarono, da allora
non abbiamo mai saputo nulla l'uno dell'altra. La legge impone la riservatezza
sui bambini adottati, quindi non sapevo che Bella fosse la figlia di Charlie
fino a stamattina – sorrise dolcemente all'indirizzo dell'amica – finché non è
scesa dall’albero in cortile e mi ha chiesto se ero veramente io >>
concluse, mentre i suoi occhi diventavano sognanti come quelli delle sue
sorelle.
<< Un'altra che si va a nascondere
tra gli alberi, siamo a posto! >> sghignazzo Emmet dalla poltrona su cui
si era lanciato.
Bella rise di gusto.
<< Allora lo fai ancora anche tu?
>> chiese a Edward, che imbarazzato si passò una mano tra i capelli.
Esme e Jasper rientrarono con la torta
ed i piattini per tutti e li disposero sul basso tavolo tra i divani. Poi
Jasper si accomodò accanto ad Alice ed Esme vicino a Bella.
<< Comunque loro sono Jasper,
Alice, Rosalie e l'orso sulla poltrona è Emmet, i miei fratelli. Fratelli lei,
come avrete ormai capito, è Bella o Isabella Swan che dir si voglia. Ma se
volete un consiglio, chiamatela Bella se no si altera >> disse Edward
facendo ridere tutti ed imbarazzare Bella.
Esme servì a tutti un’abbondante dose
di torta mentre sentiva i suoi figli raccontare a Bella di com’erano arrivati
in casa Cullen e dei vari aneddoti che riguardavano Edward, le sue fughe tra
gli alberi, la sua mania di osservare il tramonto seduto nel portico o sulla
terrazza e i vari momenti felici della loro vita insieme.
Bella li guardava sognante, che
famiglia meravigliosa, l'amore scorreva tra quelle mura come un fiume in piena,
quando i fratelli rimarcavano strane abitudini di Edward, lei rideva.
Non era cambiato, faceva ancora tutte
quelle cose che facevano insieme, che scandivano la loro vita negli anni del
orfanotrofio.
Come guardare il tramonto insieme.
Era la fine del giorno, il preludio a
una notte di sogni, il momento di tirare le conclusioni e decidere se quella
giornata era stata bella o brutta.
Un loro rito insomma, cui ancora oggi,
a distanza di tanti anni anche lei si atteneva scrupolosamente.
Le sembrava di averlo ancora con lei in
quei momenti, mentre scrutava il tramonto e si chiedeva come stesse, se quella
giornata per lui era stata buona o cattiva.
Sospirò a quei ricordi attirando
inevitabilmente l'attenzione di Edward che non l'aveva mai lasciata un attimo.
<< Lo fai ancora anche tu?
>> chiese lui speranzoso.
Lei annuì contenta, poi le venne in
mente che lei non aveva ancora raccontato nulla e decise che era il suo
momento, finché aveva ancora il coraggio di farlo.
<< E' così che ho conosciuto
Charlie – affermò – tu eri stato adottato da qualche settimana ed io continuavo
a uscire tutte le sere per vedere il tramonto, non ti dico la madre superiora
quanto era adirata, ma tutte le volte gli ripetevo quello che mi avevi
insegnato a dirle “noi non possiamo uscire dopo il tramonto, quindi
tecnicamente finché non è finito possiamo stare qui” >> disse
imitando malamente la voce di Edward che scoppiò a ridere.
<< Eri spocchioso fin da piccolo
>> constatò sconvolta Rosalie, ricevendo per risposta una linguaccia da
Edward e tante risate.
<< Comunque – riprese Bella
tornando seria – ero seduta sugli scalini dell’ingresso quando arrivò Charlie
che accompagnava l'assistente sociale e un nuovo bambino. Lui mi chiese come mi
chiamavo e perché ero lì fuori. Parlammo del più e del meno. Qualche settimana
dopo si presentò all'orfanotrofio in borghese e con Reneè al seguito. Quel
giorno divenni Isabella Marie Swan >> concluse Bella persa nei suoi
ricordi.
<< Siamo stati anni in
quell’orfanotrofio, senza che nessuno si accorgesse di noi e poi nel giro di
tre mesi abbiamo trovato entrambi una casa e una famiglia, che a distanza di
dieci anni si sono rivelate essere in ottimi rapporti, veramente assurdo
>> disse Bella tornando al presente.
Esme aveva gli occhi lucidi, quella
povera ragazza ne aveva passate tante, l'orfanotrofio, il divorzio dei
genitori, la lotta per l'affidamento e infine l'allontanamento da parte della
madre in seguito al nuovo matrimonio.
Eppure in quel preciso momento sembrava
felicissima.
<< Vado a telefonare a Charlie
per invitarlo a cena, abbiamo ancora tantissime cose di cui parlare e poi
voglio che tu conosca mio marito >> disse Esme alzandosi e dirigendosi
nell'altra stanza.
<< Come mai hai raggiunto Charlie
solo ora ? >> chiese Edward curioso.
Alice s’irrigidì impercettibilmente,
anche se solo Jasper se ne accorse subito e le rivolse uno sguardo preoccupato,
che però lei ignorò troppo concentrata sull'espressione di Bella la quale
rispose semplicemente << Perché mia madre si è risposata, fino ad ora non
ho mai avuto il permesso di venire da Charlie >>.
Edward aggrottò le sopracciglia e Alice
intervenne prima che il ragazzo facesse domande che potessero mettere in
difficoltà Bella.
<< Dimmi Bella ti piace lo
shopping? >> chiese allegra attirando l'attenzione anche di Rose.
Bella sbiancò visibilmente. Edward
inarcò il sopracciglio per poi scoppiare a ridere.
<< Oddio non ci credo, sei sempre
il solito maschiaccio scricciolo >> disse ghignando e guadagnandosi una
gomitata vigorosa da parte di quella che lui continuava a definire uno
“scricciolo”, anche se la forza era decisamente aumentata.
<< NO! È che ... io ... si io ...
insomma >> disse titubante Bella, sembrava proprio una bimba in
difficoltà.
Di slancio Alice s’inginocchiò davanti
a lei prendendole le mani e facendole sgranare gli occhi.
<< Oh Bella, lo shopping è
un’arte, non è colpa tua se nessuno ti ha iniziato a questa sublime arte. >>
disse convinta Alice subito seguita da Rose che le s’inginocchiò al fianco.
<< Si Bella, ci penseremo noi a
te >> disse seria la bionda sorella di Edward facendo rabbrividire Bella
che in cuor suo odiava girare per negozi e provare mille capi.
Un paio di Jeans e una maglietta erano
tutto ciò di cui aveva bisogno, beh a Forks servivano anche un maglione e un
giaccone pesante, ma il concetto era quello.
Cose semplici e comode. Guardò
preoccupata Edward che scuoteva la testa divertito.
<< Ti sei messa in un bel guaio
>> disse stringendola tra entrambe le braccia e facendo annuire i due
fratelli.
Il resto del pomeriggio passò allegro,
tra assurdi discorsi di Alice che pianificava una battuta di “Shopping
Estremo”, così aveva battezzato Emmet quella che le due sorelle Cullen
definivano una divertente giornata tra amiche.
Bella, se pur terrorizzata dai
propositi delle due ragazze, doveva ammettere con se stessa che non si era mai
sentita così a suo agio come in mezzo a quei ragazzi, forse il merito era di Edward
che la stringeva a se e la faceva ridere.
Al tramonto Edward fece alzare Bella e
la condusse nella sua stanza e poi sulla terrazza che si apriva davanti
all'immensa vetrata che copriva un intero lato della sua camera.
La guidò fino a uno sdraio sistemato in
direzione del tramonto e mettendosi seduto la trascinò con lui.
Di nuovo insieme davanti al tramonto.
Bella era al settimo cielo.
Edward si sentiva forse ancora più su,
tutto era andato ancora meglio del previsto, i suoi fratelli avevano accettato
di buon grado Bella, l'avevano coinvolta in folli piani per le settimane a
venire, l'avevano fatta ridere e soprattutto fatta sentire accetta.
Per questo gli era molto, molto grato.
<< Allora scricciolo, com'è
andata la tua giornata? >> disse strofinando il naso sui capelli di
Bella.
Tenerla così, tra le braccia appoggiata
al suo torace, era una cosa esaltante, avrebbe voluta baciarla davanti a quel
tramonto, ma non era il caso.
Certo lei si era dimostrata la stessa
di sempre, ma questo non voleva per forza dire che anche lei sentisse nascere
quei nuovi sentimenti che ormai erano prepotenti in lui.
<< Oh Edward, penso che sia stata
una delle giornate più belle della mia vita >> disse Bella commossa, e lo
pensava veramente, anche se lo stare così vicina a Edward, che non perdeva
occasione per darle teneri baci sul capo, sulla guancia, sulle mani, minava
sempre di più il suo autocontrollo.
Le sembrava di andare a fuoco, ardeva
dalla voglia di baciarlo di stringerlo, di renderlo l'uomo della sua vita, per
sempre.
Scrollò il capo per scacciare quelle
idee irrealizzabili.
Edward era troppo bello e perfetto per
perdere tempo con una come lei.
<< Sì anche per me >>
mormorò Edward i cui pensieri non si scostavano tanto da quelli della ragazza.
<< La tua famiglia è
meravigliosa, davvero, sono tutti così gentili, così disponibili. >>
riprese Bella convinta. Edward aveva una splendida famiglia.
<< Prima Alice ci ha interrotto,
perché non hai potuto tornare prima da Charlie? >> chiese avendo notato
come ogni volta che il discorso verteva sulla famiglia gli occhi della sua
amica si velavano di tristezza.
Ancora una volta lei scosse il capo.
Non voleva rovinare quel bel momento
con dei brutti ricordi.
Decise di dare una risposta vaga e
rimandare le risposte dolorose ad un altro momento.
<< Diciamo che non è stato un
divorzio amichevole quello tra Charlie e Reneè, ma ti prego possiamo parlarne
un'altra volta. Ora voglio semplicemente godermi la fine di questo giorno
meraviglioso >> Disse cercando gli occhi del ragazzo che non poté che
concordare con lei.
Così rimasero abbracciati a scrutare il
tramonto, finché anche l'ultima luce scomparse, si guardarono felici, convinti
entrambi di non essere mai stati così felici negli ultimi 10 anni.
Verso le sette arrivò anche Charlie in
un primo momento fu molto sorpreso dell'evidente confidenza tra Bella e Edward,
ma quando gli spiegarono i loro trascorsi, parve rasserenarsi.
<< Ehi capo! >> disse Emmet
vicino alla vetrata che dava verso l'ingresso, richiamando a se Charlie seguito
a ruota da Edward e Jasper che volevano capire cosa aveva in mente il fratello.
Bella nel frattempo era circondata da
Rose ed Alice, erano pazze, ma sentiva di volergli già bene, la trattavano come
se fosse anche lei una sorella.
Una sensazione mai provata per lei.
Prima orfana, poi figlia unica di
genitori che alla fine si erano divisi.
Tutta quell’allegria, quell'intesa era
stupenda. Si sentiva felice, accettata, come mai nessuno tranne Edward e
Charlie l'aveva fatta sentire.
<< Che c'è Emmet? >> chiese
curioso Charlie.
<< Ti rendi conto di come mandi
in giro tua figlia? >> disse Emmet scuotendo la testa.
<< Con un rottame che dovrebbe
stare al museo >> rincarò la dose Jasper anche lui con aria avvilita.
<< Guardate che quel pick up è
perfetto, resistente e sicuro >> disse Charlie sicuro della sua scelta,
la figlia era goffa e le ci voleva qualcosa di grosso e resistente, qualcosa
che se anche si graffiava non l'avesse fatta sentire a disagio o in colpa.
No, era più che certo che quella fosse
la scelta migliore.
<< Dai capo, io l'ho guidato,
devi ringraziare che abitiate vicino alla scuola se no Bella si dovrebbe
svegliare 2 ore prima per essere puntuale a scuola! >> disse Edward con
aria schifata.
<< Va alla velocità giusta! Sotto
il limite prestabilito, se deve andare lontano parte prima! >> rispose
Charlie che cominciava ad arrabbiarsi.
I ragazzi Cullen erano dei gran bravi
ragazzi, ma con la mania per le macchine, belle, costose e soprattutto veloci.
Edward scrollò la testa <<
Charlie è un rottame >> ribadì convinto.
<< E dimmi Edward eri per caso tu
a bordo di una Volvo grigia scintillante ieri sera nella strada dietro al
Market che sfrecciava ad oltre Cinquanta chilometri sopra il limite? >>
Chiese Charlie alzando abbastanza la voce da farsi sentire da Esme, che
disapprovava la passione dei figli per la velocità e Charlie sapeva che quella
era la maniera più rapida per chiudere la bocca ai ragazzi Cullen, ghignando si
rivolse a Edward con sguardo interrogativo.
Il ragazzo alternava imbarazzato lo
sguardo da Charlie alla madre, era in trappola e lo sapeva.
<< Vedi Charlie – disse Emmet
intervenendo in soccorso del fratello – per Bellina qui >> in quel mentre
abbracciò Bella che casualmente passava vicino all'orso,
mettendola in tremendo imbarazzo. << Ha bisogno di un mezzo più
aggressivo, qualcosa di veloce, che esalti il suo lato selvaggio >> disse
convinto.
<< Per i vestiti ci pensiamo noi
Charlie >> disse convinta Alice sostenendo le parole del fratello.
Bella ormai si guardava intorno con
occhi spiritati, ma di che diavolo stavano parlando? Quale lato selvaggio? A
lei il suo pick up piaceva eccome!
<< Ragazzi ... >> li
riprese bonariamente Esme mentre apparecchiava il tavolo della sala da pranzo.
<< Oddio scricciolo, cosa ho
fatto? - disse Edward con aria fintamente terrorizzata – ho generato una
reazione a catena che ti trasformerà in una pantera sexy alla guida di un
bolide >> disse attirandola a se e abbracciandola stretta.
Bella istintivamente strofinò il viso
sulla sua maglia, facendo rabbrividire entrambi.
Poi resasi conto dell'elettricità
crescente tra i loro corpi abbracciati, tentò di stemperare l'aria con una
battuta.
<< Oh Edward ti prego salvami tu
>> disse piagnucolando e stringendo la sua maglia.
Al che tutti scoppiarono a ridere.
Edward le pose un lieve bacio sulla
testa sussurrandole << Sei incredibile >> cullandola dolcemente tra le braccia.
Charlie li guardava tra l'estasiato e
il preoccupato.
Estasiato perché non aveva mai visto la
figlia così felice, così rilassa e così a suo completo agio con un ragazzo.
Preoccupato perché era ben conscio
della fama da donnaiolo di Edward Cullen, gli piaceva quel ragazzo era sveglio
e divertente, ottimo studente, ottimo atleta in più era figlio di Esme e
Carlisle, ben educato e gentile.
Ma quella che stringeva tra le braccia
era pur sempre la sua bambina e se l'avesse ferita? Se avesse approfittato
dell'ingenuità di Bella? Certo lei aveva la testa sulle spalle, ma una parte di
lui restava preoccupata, molto preoccupata.
Fu così che li trovò Carlisle
rientrando dal turno all'ospedale.
I due ragazzi abbracciati e tutti gli
altri a guardarli chi divertito, chi euforico, chi felice e chi infine
preoccupato.
<< Mi sono perso qualcosa?
>> disse Carlisle entrando in salone e andando a dar un'amichevole pacca
sulla spalla di Charlie.
<< Ehi amico, non sapevo che ci
fossi anche tu per cena >> disse calorosamente per poi indirizzare il suo
sguardo alla ragazza stretta tra le braccia di Edward.
Chi era questa ragazza?
Era lei la ragione dell'aria
assolutamente felice e alquanto insolita negli occhi di suo figlio?
Carlisle fu rapidamente aggiornato
sulle rivelazioni di quella giornata e convenne con il resto della famiglia che
era una situazione alquanto inusuale.
Risposte alle recensioni:
Recensione di flydreamer |
eccomi purtroppo l'aggiornamento è
settimanale, ma di meglio non riesco a fare =( Spero ti siano piaciuti
i piccioncini sempre più legati. =P Bacioni Lisa
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Recensione di titty88 |
Ciao tesoro, Esme è fantastica e visto che è arrivato che ne dici di Charlie??? Bacioni Lisa
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Recensione di Supreme |
Ciao
cara! Ti è piaciuta la campagna "un auto nuova per Bella"? Ed
l'aveva detto subito che era un bidone, figurati se non rompevano le
scatole a Charlie ^_^ Bacioni Lisa
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|
Recensione di bigia |
Ciao se lo scorso capitolo era materno, questo lo descrivere fraterno, che dici? I fratelli Cullen alla riscossa. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di serve |
Beh diciamo che con le sorelle che si ritrova Jasper
c'è da star freschi ^^ Poi lui lo fa per aiutare la Mamy!!! Si
lo so che Ed non vergine è una delusione, ma siamo oneste
è più facile trovare ragazzi sessualmente attivi rispetto
alle ragazze, soprattutto se sono ragazzi carini. Mentre le ragazze
sono un po' più riflessive e aspettano, soprattutto se sono
timide. Almeno io l'ho vissuta così all'epoca e quindi la
racconto così. Lo so sono vecchia che vuoi farci =(
Comunque non ho specificato nulla di Bella, perché non lo
trovo rivelante al fine della storia che sto scrivendo. Si Bella ha
avuto delle storie, ma non scenderò nei particolari. Quindi ti
lascio nel dubbio. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di consu |
Ciao e io
AMO te e il tuo entusiasmo!!! Grazie!!! Direi che Esme sia un buon
esempio da seguire per tutte, anche per me, il mio piccolo ha 4 anni.
Per quanto riguarda i fratelli, come sempre spiccano i due più
fuori di testa, ma come hai letto anche i gemelli prendono volentieri
parte alle loro pazzie ^^. Bacioni Lisa
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|
Recensione di nanerottola |
Ciao, si chi lo sa come sarebbero andate le cose se
Esme avesse trovato Bella in orfanotrofio, non lo sapremo mai, o forse
qualcuno ci scriverà un a storia ^^ Bacioni Lisa
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Recensione di rebecca73 |
Ciao Rebe, la mia mamma invece è un mix tra Esme
e la tua, ma purtroppo ha il mio carattere e quindi ci scorniamo
sempre, soprattutto adesso che sono mamma anch'io. Bacioni Lisa
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao tesoro, anche a me è piaciuta molto la
parte della cucina da scrivere, fa tanto casa non trovi? Edward
è presissimo da Bella e se ne sta rendendo sempre più
conto, mentre Bella, beh lei si fa un sacco di paranoie. Bacioni
Lisa
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Recensione di mine |
Ciao! Sono felice che leggi tutte le mie storie,
grazie. Questa piace un sacco anche a me, si è scritta da sola.
E' semplice e diretta forse è per quello che si legge
facilmente. Spero che continuerai a seguire anche le altre comunque.
Bacioni Lisa
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Recensione di SweetCherry |
Ciao grazie dei complimenti. Spero sia originale, sai
ormai ho letto tante storie che delle volte non mi accorgo neanche di
riportare cose che ho letto, comunque come ho scritto dall'inizio
è nata da un sogno, un bel sogno e quindi mi ha preso un sacco,
direi sia questo il segreto di questa storia. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di linda88 |
Buongiorno a te tesoro!!!!Sono contenta che la storia
ti prenda tanto, ci tengo un sacco. Nei prossimi capitoli sarà
proprio Esme a dire ad Edward che il suo rapporto con Bella è
sempre stato unico, penso che sia questa l'unica verità e anche
la chiave per il cambiamento radicale di Edward. Bacioni Lisa
|
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Capitolo 7
Buon Lunedì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!! E Buona settimana a tutti.
Come anticipato venerdì non riesco a postare le altre storie per
mancanza di tempo, quindi per non lasciarvi completamente a secco,
posto questa che è già belle e pronta. Confermo che la
durata è 13/14 capitoli, sto pensando se revisionare l'epilogo,
ma questo è tutto.
Spero di farvi cosa gradita non scomparendo completamente, ma giuro che
non ho un minuto libero ieri la festa il compleanno di mio figlio si
è conclusa alle 22,40 considerando che sono bambini di 4 anni
non è tanto normale, comunque è stata bella ma la mamma
è cotta e l'aspetta una settimana di fuoco tra feste - aperitivi
-cene. Perché oltre alle mie ci sono quelle di mio marito e di
mio figlio. Io amo il natale e dicembre, ma arrivo al primo gennaio che
avrei bisogno di 6 mesi di ferie =( Ok dopo una quintalata di fatti
miei passiamo alle cose serie : Ed & Bella. Momenti romantici e
tante paturnie, ma soprattutto Edward e la sua consapevolezza.
Un bacione a tutti!!!
Lisa
Capitolo 7
La cena fu ottima e piacevole, la
conversazione brillante e la compagnia allegra e spensierata, insomma non si
poteva chiedere di meglio.
Una volta servito il caffè però Charlie
espresse il desiderio di rientrare a casa, si era fatto tardi e il giorno
successivo si sarebbe dovuto alzare piuttosto presto.
A malincuore Bella seguì il padre verso
l’ingresso, avrebbe voluto che quella giornata, così ricca di avvenimenti non
finisse mai.
Il turbinio di emozioni che aveva
provato dal momento stesso in cui aveva rivisto Edward ancora la stordiva,
rendendola euforica.
In più non aveva nessuna voglia di
abbandonare quella casa, si sentiva per la prima volta di appartenere a quel
posto come non era mai appartenuta a nessun posto prima.
Come se la sua vera vita fosse iniziata
quel giorno.
Cercò di allontanare quegli sciocchi
pensieri mentre a uno a uno salutava i Cullen.
Esme le disse che lo aspettava il
giorno seguente con i biscotti al cioccolato e l’espressione di pura delizia
che si dipinse sul volto di Bella non sfuggi a nessuno, facendoli ridere tutti
di gusto.
Una volta all’esterno Charlie salì
sull’auto di pattuglia precedendola sulla strada di casa, Edward che l’aveva
seguita all’esterno le aprì lo sportello e lo aiutò a salire.
<< Domani ti vengo a prendere io
e mandiamo questo coso nel dimenticatoio, ok scricciolo? >> chiese sicuro
di se.
<< Guarda che a me “questo coso”
come continui a chiamarlo tu, piace e anche tanto >> disse convinta Bella
<< E’ la prima vera auto che possiedo, potresti smettere di denigrarla
per favore? >> aggiunse scrollando la testa, proprio non capiva cosa
aveva Edward contro il suo povero pick up.
<< Ok non dico più nulla, ma
domani ti vengo a prendere! Fatti trovare pronta intesi? >> disse lui
sfiorandole dolcemente una guancia.
Era il momento del bacio della buona
notte, lo sapevano entrambi, lo volevano entrambi, anche se questo non lo
sapevano.
Fu Bella che arrossendo come sempre
pose fine a quel momento d’imbarazzo.
<< A domani allora e grazie per la
magnifica giornata Edward. >> Così dicendo si sporse verso di lui gli
sfiorò la gota con le labbra.
Era la prima volta che anche lei si
lasciava andare a una tale confidenza, fino a quel momento i baci erano sempre
e solo arrivati da lui.
La cosa non sfuggì a Edward che le
sorrise contento, facendo un passo indietro e chiudendo la sua portiere.
<< Fai attenzione e buona notte
>> disse infine mentre lei metteva in moto.
Edward rimase lì, in mezzo al vialetto
di accesso di casa Cullen con le mani in tasca e gli occhi puntati sull’auto
dell’amica finché il pick up di Bella non scomparve del tutto fra gli alberi. A
quel punto sospirò.
Era
tornata! Era nuovamente parte della sua vita!
Gli
aveva dato un bacio di sua iniziativa!
Ok
non un bacio di quelli che lui agognava, ma era pur sempre un inizio!
Un pensiero lo colse alla sprovvista.
e se lei non
avesse voluto quel tipo di baci da lui?
Da una parte il suo ego gli ricordava
che lui era Edward Cullen e che qualunque ragazza avrebbe fatto carte false per
avere un bacio da lui, dall’altra però c’era la consapevolezza che Bella non
era una ragazza qualunque, quindi quel dubbio era più che legittimo.
Se
non lo avesse voluto in quel senso?
Sarebbe
stato capace di farsi da parte e lasciare che lei s’innamorasse di qualcun
altro?
Quell’ipotesi era al quanto
destabilizzante e di nuovo si trovò dilaniato, sì, perché se era più che certo
di voler vedere Bella felice, era anche consapevole che voleva che quella
felicità la trovasse con lui.
Esasperato, si passo una mano tra i
capelli andandoli ad aggrovigliare ancora di più.
Esme stava osservando il figlio dalla
veranda, quando l’auto di Charlie era partita, il resto della famiglia era
rientrato, lei no.
Lei era rimasta, un po’ si sentiva in
colpa perché stava coscientemente violando la privacy dei due ragazzi, ma era
troppo affascinata da quei due.
Vedeva chiaramente come con il
procedere delle ore il loro attaccamento cresceva, non erano più due bambini ed
erano consapevoli entrambi che lo stretto contatto che entrambi ricercavano
aveva ben altre ragioni rispetto all’essersi ritrovati dopo tanti anni, ma
nessuno dei due sembrava volerlo realmente ammettere.
Quando l’auto della ragazza partì Esme
puntò gli occhi sul figlio.
In pochi minuti vide un’alternanza di
emozioni affacciarsi nei suoi occhi, il che la lasciò piacevolmente stupita e
affascinata, Edward non era solito farsi dominare dalle emozioni, tutt’altro.
Eppure fermo in mezzo al vialetto di
casa sembrava perso in un dialogo interiore che lo aveva fatto passare
dall’estasi più pura allo sconforto più nero.
Quando si girò verso la madre nei suoi
occhi c’era tormento.
Esme, che non poteva tollerare che i
figli soffrissero, lo invitò con un cenno della mano a sedersi con lei sul
dondolo.
Poi rimase in silenzio aspettando che
lui esternasse i suoi tormenti.
Edward aveva sempre avuto bisogno dei
suoi tempi, soprattutto quando in ballo c’erano i sentimenti.
<< Mamma … >> sussurrò
mentre lei gli accarezzava gentilmente la mano.
<< Dimmi tesoro >> rispose
prontamente Esme invitandolo a continuare.
<< E’ … ecco … possibile che …
cioè può accadere di … >> Edward non riusciva a trovare le parole, da una
parte aveva bisogno di conforto e solo sua madre poteva darglielo, dall’altra
l’Edward Cullen strafottente ed impertinente gli intimava di non menzionare
neanche per scherzo quella cosa.
Lui
non si poteva innamorare.
Esme rise dolcemente della titubanza
del figlio.
<< Cosa ti tormenta Edward?
>> disse spostandogli una ciocca ribelle dalla fronte.
<< Penso, ecco sì, penso ... di
... di provare più sentimenti di quelli che dovrei nei confronti di Bella >> disse correndo un po’ sul
finale, ma sentendosi notevolmente più leggero.
Esme scosse il capo.
<< Perché è scritto da qualche
parte che tipo di sentimenti dovresti provare per lei? >> disse fingendo
di non capire, ma era solo una tattica per fare aprire il figlio, solitamente
restio ad ammettere le proprie emozioni.
Lui parve riflettere un attimo prima di
rispondere, stava cercando le parole adatte per dare voce ai suoi dubbi.
<< Noi siamo amici, eravamo amici
e credo che potremmo continuare ad esserlo anche adesso. Perché in passato
abbiamo condiviso tanto. Bella è stata molto importante per me negli anni
dell’orfanotrofio e il fatto di averla ritrovata dopo tanti anni mi rende
euforico. >> disse tentando di mettere ordine tra i troppi pensieri che
in quel momento gli affollavano la testa.
<< Però … >> disse la madre
spronandolo a continuare.
<< Però ci sono anche dei
sentimenti nuovi, delle sensazioni nuove e mai provate, che mi fanno desiderare
di più. Che fanno si che io non la consideri più come una semplice compagna di
giochi, ma ben altro. >> concluse abbassando il capo come se avesse
appena confessato un reato.
<< E il problema quale sarebbe?
>> chiese Esme guadagnandosi un’occhiata allibita del figlio. <<
Ascoltami Edward – riprese lei – l’ultima volta che vi siete visti avevate
sette anni, è normale che allora tu la considerassi solo come una compagna di
giochi. Ma è innegabile che già da allora avevate un rapporto unico, quasi di
dipendenza l’uno dall’altra. Il fatto che tu ora voglia di più da questo
rapporto è abbastanza capibile. Anche perché è veramente una splendida ragazza
e non solo fisicamente >> disse Esme accarezzandogli il volto.
Edward sorrise contento.
Si, erano sempre stati dipendenti l’uno
dall’altra, forse era anche per quello che gli era mancata terribilmente negli
ultimi 10 anni e che continuava a fare tutte le cose che faceva con lei, era un
modo per sentirla vicina anche quando lei non c’era.
Annuì, si sua madre aveva ragione, il
loro era sempre stato un rapporto unico.
<< Se posso darti solo un
consiglio – disse la madre riportandolo al presente – dai tempo al tempo. Non
avere fretta di portare la vostra relazione su altri livelli. Non vi siete
visti per dieci anni, dieci anni in cui siete maturati e anche in parte
cambiati. Le esperienze vissute Edward rimangono in noi e ci cambiano, anche se
ad un osservatore esterno restiamo sempre gli stessi non è così. Datevi tempo,
per conoscervi nuovamente, per capire se veramente c’è qualcosa di più o se è
solo attrazione. Non correre Edward potresti rovinare tutto >> con quelle
parole si alzò lasciando il figlio a riflettere.
Charlie aspettava Bella sotto il
portico della loro casetta, effettivamente i ragazzi non avevano tutti i torti,
quell’auto andava veramente piano.
Aveva osservato dallo specchietto
retrovisore, Bella baciare la guancia di Edward. Sembrava impacciata, ma anche
molto felice.
Non sapeva se affrontare la questione.
Erano ormai sei anni che non vivevano
insieme e non sapeva se i ragazzi erano un argomento di cui sua figlia avrebbe
gradito parlare, lui sicuramente non lo gradiva, ma doveva capire.
Aveva guardato quei due ragazzi per ore
tenersi per mano, ridere e chiacchierare. Edward tendeva sempre a esagerare, la
baciava, la accarezzava, la stringeva, il più delle volte facendola diventare
paonazza per l’imbarazzo, ma mai una volta lei lo aveva respinto o si era
mostrata infastidita da quella confidenza.
Quindi Charlie doveva dedurre che la
cosa non dispiacesse a Bella, quindi lui non avrebbe dovuto immischiarsi, ma …
si c’era una ma.
Quella era la sua bambina e non
riusciva decisamente a vederla come una ragazza cresciuta, una parte di lui
rifiutava caparbiamente la cosa.
Bella parcheggiò nel vialetto accanto
all’auto della polizia, poi recuperando lo zaino, scese stringendosi nel
giaccone.
La sera faceva veramente freddo,
soprattutto per lei che era abituata a ben altro clima. Sorridente raggiunse il
padre sotto il portico.
<< Pensavi che mi perdessi?
>> chiese allegra come non mai.
Lui scrollò la testa prima di aprire la
porta e fargli segno di entrare.
Bella non se lo fece ripetere due volte
e lasciato lo zaino alla base delle scale cominciò a togliersi giaccone e
sciarpa, mentre Charlie riponeva il cinturone con la pistola d’ordinanza al
solito posto.
<< Quindi è Edward quel bambino
di cui mi parlavi sempre >> constatò Charlie.
Bella che stava per salire al piano
superiore si voltò per annuire.
<< Si non è una strana
coincidenza >> disse sorridente.
<< E … di preciso … che tipo di
rapporto c’è tra voi? >> chiese Charlie dondolando sui talloni, forse
ancora più a disagio della figlia, che a quelle parole era diventata rossa come
un pomodoro.
<< Siamo amici papà, che tipo di
“rapporto” dovrebbe esserci? >> chiese leggermente irritata, di certo non
avrebbe esposto a Charlie tutte le sue vane speranze circa a un rapporto di
tipo diverso con Edward.
<< No è che … non ti ho mai visto
così. Soprattutto con un ragazzo >> aggiunse Charlie cercando di
giustificarsi, distogliendo imbarazzato lo sguardo da lei.
<< Così come? >> chiese
Bella stranita.
<< Felice >> mormorò
Charlie abbassando il capo e arrossendo a sua volta.
Si sentiva in colpa con quella figlia, l’aveva
tanto voluta fino quasi a costringere la moglie che non ne voleva sapere di
adottare una bambina così grande.
Poi quando tutto sembrava andare per il
meglio per lui era arrivata la doccia fredda, non solo Reneè si era stancata di
lui e lo aveva buttato fuori, ma aveva anche ingaggiato una battaglia legale
per tenersi la figlia, quella figlia che nemmeno voleva all’inizio.
E alla fine aveva vinto, nonostante
fosse quella che era e che la figlia volesse stare con lui, il giudice gli
aveva affidato la custodia pressoché totale di Isabella, causandogli un colpo
al cuore.
Quando aveva ricevuto l’offerta di
diventare Sceriffo della sua città natale aveva accettato, perché a Phoenix
c’erano troppi ricordi, troppo dolore.
Questo però aveva ulteriormente allontanato
la figlia da lui.
In quei sei anni l’aveva vista solo due
settimane l’anno e sempre sotto il controllo della madre, come se quello
instabile fosse lui.
Povera piccola era da allora che non lo
chiamava più papà.
All’inizio era stata l’ennesima botta a
un cuore già malato, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.
Bella tornò verso il padre e lo
abbracciò stretto, quello doveva essere il giorno degli abbracci, le sembrava
di averne dati più in un solo giorno che negli ultimi diciassette anni.
<< Si papà sono felice, sono
molto felice perché sto con te, perché Edward è tornato nella mia vita e adesso
mi sento finalmente felice. Voi due siete state le uniche persone al mondo che
mi hanno sempre difeso e protetto e ora che siete entrambi vicini a me non
potrei sentirmi più felice, sicura e protetta. >> detto questo gli baciò
la guancia ispida e gli sorrise allegra.
Voleva che capisse che anche lui era
importante per lei, lo erano entrambi, certo in modo diverso, ma entrambi
indispensabili.
A Charlie non era sfuggito quel piccolo
cambiamento, lo aveva chiamato papà, gli aveva spiegato il perché si sentiva
felice, lo aveva addirittura abbracciato di sua iniziativa, senza essere
sollecitata a farlo.
E questo non poteva che fargli
scoppiare il cuore di gioia, sentì gli occhi inumidirsi e strinse a se la
figlia.
<< Fai solo attenzione ok? Edward
è un gran bravo ragazzo, ma con le ragazze tende a fare un po’ troppo il furbo
per i miei gusti >> disse Charlie tentando di dare una nota allegra alla
sua voce.
<< Farò attenzione papà e poi so
come trattare Edward, fidati >> disse allegra la figlia prima di
augurargli buona notte e sparire al piano superiore.
Speriamo pensò Charlie,
quella bambina aveva già sofferto troppo.
Saltando i gradini a due a due Bella
corse in camera sua, sentiva una carica elettrica nel corpo, come se non
potesse fermarsi, come se il suo cuore fosse lì lì per esplodere di felicità.
Recuperò il pigiama e la biancheria
dalla camera e si concesse una lunga doccia bollente.
Come
primo giorno di scuola ne sono successe di cose, si disse
allegra mentre si insaponava.
E domani Edward sarebbe andato a
prendere per recarsi insieme a scuola.
Voleva vestirsi carina per Edward, per
Alice e Rosalie, che le avevano gentilmente fatto notare che i maglioni di tre
taglie più grandi non le donavano, e per se stessa.
Sì perché si sentiva felice e si voleva
anche sentire bella, voleva credere di avere almeno una possibilità con Edward,
che quell’amore che sentiva nascere ogni attimo di più verso il suo vecchio
compagno di giochi aveva almeno una speranza.
Anche se piccola voleva crederci a
tutti i costi almeno quella sera.
Ripassò mentalmente il suo armadio, per
poi convenire che non aveva nulla che la facesse sentire abbastanza bella per
Edward.
Forse Alice aveva ragione, forse ci
voleva davvero una battuta di Shopping Estremo. Persa in questi pensieri si
asciugò i capelli e si recò a letto, poco dopo si addormentò con un sorriso
beato sul volto.
Quella fu la prima notte che sognò
Edward Cullen in versione diciassettenne e di colpo i suoi sogni divennero
tutt’altro che casti.
Edward era seduto nel dondolo della
veranda a riflettere sulle parole della madre. Aveva ragione, non poteva
correre, doveva lasciare che le cose accadessero nel giusto modo.
Sì
ma come? Qual era il modo giusto?
Francamente non lo sapeva. Aveva sempre
ottenuto quello che voleva dalle ragazze. Gli bastava uno sguardo o un sorriso
e quelle cadevano ai suoi piedi.
Come
si faceva a farlo nel modo giusto?
Bella sembrava immune ai suoi sorrisi
maliziosi o ai suoi sguardi languidi, o almeno in parte immune. Sì perché
quando le si avvicinava troppo o la guardava troppo intensamente, lei avvampava
e il respiro le si faceva corto. Quindi non le era totalmente indifferente,
questa era una cosa buona, ma non lo aiutava più di tanto. Era talmente preso
dai suoi discorsi interni da non notare che i quattro fratelli lo stavano
osservando dalla vetrata.
<< Andiamo noi o andate voi?
>> chiese Rosalie a Jasper, che scosse la testa.
<< Non so – disse pensieroso –
forse con voi sarebbe meno in imbarazzo, poi nel caso abbia bisogno di
consigli, interveniamo noi >> disse strizzando l’occhio a Emmet.
<< Siamo messi bene, allora
>> mormorò sarcastica Rosalie per poi concentrarsi sulla sorella.
<< Ok andiamo noi, ma Alice fammi
il santo favore di non aggredirlo o costringerlo a dire più di quanto si sente
pronto a fare. >> disse Rose sapendo che il problema più grande in quel
momento era l’esuberanza della sorella.
<< Ma ti rendi conto, non solo ha
ritrovato la sua migliore amica, ma si è perfino scoperto innamorato di lei
>> disse Alice saltellando felice.
Quella situazione la mandava in estasi.
Aveva osservato il fratello rapita per tutto il pomeriggio, quello era un
Edward inedito per tutti. Dolce, rilassato, accondiscendente e cortese con
qualcuno che non fosse sua madre. Incredibile.
Alice lo aveva capito subito che le
cose stavano cambiando, chissà se quel testone lo avrebbe capito, se finalmente
si sarebbe lasciato andare e avrebbe ammesso che l’amore esisteva, anche per
lui, giacché Bella era lì e lui ne era innamorato, questo era poco ma sicuro.
<< Amore, stai tranquilla se gli
dici queste cose scappa a gambe levate >> disse Jasper stringendo a se la
fidanzata << Devi andarci piano, anzi fai parlare Rose, che non sembra ma
delle volte sa quello che fa >> continuò Jasper facendo ridere Alice ed
Emmet, un po’ meno Rosalie che mormorò “è
pensare che è l’unico che è veramente mio fratello” decisamente sconsolata.
Rosalie era così, la potevi considerare
la regina dei ghiacci per quanto era indifferente al mondo, ma c’erano cose per
cui dimostrava una sensibilità unica e la più importante di esse era la sua
famiglia.
Cercando di riordinare le idee Rose e
Alice uscirono per poi andarsi a sedere sul dondolo a fianco di un Edward
stupito dall’improvvisa compagnia.
<< E’ una ragazza fantastica
>> disse Rosalie senza guardarlo, sapeva che avrebbe capito, infatti, lui
sorrise.
<< Perché non ci hai mai parlato
di lei? >> chiese Alice beccandosi un’occhiataccia dalla sorella.
Edward si strinse tra le spalle
<< Era una cosa mia, del mio passato. Ricordarla, parlane faceva sentire
ancora di più la nostalgia, così ho preferito evitare >> rispose
onestamente stupendo le sue sorelle che lo guardarono a bocca aperta.
Lui rise e allargando le braccia le
strinse entrambe a se.
Era felice e poteva anche lasciarsi
andare a certi gesti con le sorelle, cui voleva un sacco di bene, magari non
glielo dimostrava spesso, ma quella sera era troppo euforico per lasciarsi
andare a tali meditazioni.
<< Allora vi piace? >>
chiese allegro ridendo dei gridolini sorpresi delle sorelle.
Che felici annuirono.
<< Ehi chi sei tu? Che ne hai
fatto di Edward Cullen? Confessa!!! >> intervenne il vocione di Emmet che
si stava avvicinando.
Edward rise contento. Era sempre lui,
solo la versione felice di lui.
Carlisle ed Esme assistevano alla scena
dal divano del salone con una nuova convinzione, c’era aria di novità a casa
Cullen e tutta quella serenità diceva loro che erano belle novità quelle che si prospettavano nel
loro futuro.
Risposte alle recensioni:
Recensione di Maki_lullaby |
Ciao! Che dire grazie mille!!! Effettivamente questa
storia gira tutta intorno a loro due ed al loro legame decisamente
unico. Bacioni Lisa
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Recensione di serve |
Ciao cara, devo confessarti che quando arrivo alla tua
recensione il primo pensiero è "oddio che ho scritto?!?" ^^
Dunque partendo dal presupposto che ti do pienamente ragione e
condivido il tuo punto di vista, ti ribadisco che non ho affrontato
volutamente l'argomento per il semplice fatto che questa storia si
concluderà prima del fatidico momento e quindi non ho intenzione
di affrontare la cosa. Codarda? Forse, ma la storia l'immaginata e
scritta così. E' una storia che parla di sentimenti e del legame
profondo tra Ed e Bella oltre che dei loro pensieri, ma non si arriva
all'atto fisico, quindi non ho valutato, e non intendo farlo, le
esperienze dei due. Il mio intento e a questo punto mi chiedo se sono
riuscita a farlo era quello di evidenziare il cambiamento di
comportamento di Edward, la sua indifferenza al mondo, il suo non
trovare nelle ragazze che aveva intorno ciò che cercava,
perché inconsapevolmente cercava qualcosa di unico cioè
Bella. Spero onestamente che questa risposta ti soddisfi, lo so
che magari la storia ti sembrerà incompleta o mal strutturata,
ma la mia intenzione come ti ho già detto era quella di parlare
di sentimenti e non del come concretamente vivranno il loro amore.
Detto questo spero che la storia comunque ti piaccia e continui ad
interessarti. Bacioni Lisa |
|
Recensione di nanerottola |
Ciao cara, i fratelli Cullen sono una forza della
natura in tutti i sensi, che vogliano scherzare o fare i seri, riescono
comunque a metterci tutta la loro carica! Bacioni Lisa
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Recensione di Supreme |
Ciao
cara, si mi sembrava il minimo che volessero farle cambiare macchina,
tanto più che loro sono dei patiti di macchine, figurati se
sopportavano lo scassone di Bella! Bacioni Lisa
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Recensione di Lullaby89 |
Ciao, sono felicissima che la storia ti piaccia, mentre
per darsi una mossa mi sa che dovrai attendere perché i ragazzi
sono afflitti da "paturnie croniche" ^^ Anche loro si rendono conto che
il loro rapporto è "speciale" ma diciamo che la paura di
rovinare questo rapporto li frena, nei prossimi capitoli si
capirà meglio. Tieni d'occhio Charlie, perché non
è affatto stupido e capisce la figlia meglio di quanto lei
stessa pensi. Bacioni Lisa
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Recensione di titty88 |
Ciao tesoro, il tuo entusiasmo è sempre una
gioia. Per capirsi ci metteranno un po' ma tu abbi fiducia in me ;) per
gli auguri ricambio, ma se riesco provo a postare un altro capitolo di
questa storia entro natale. Bacioni Lisa
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao Laura!!! Sono felicissima che la storia ti prenda,
come ti ho già detto io ne ero quasi ossessionata e l'ho dovuta
scrivere, ora sto riguardando gli ultimi capitoli e l'epilogo, ma a
tempo sto messa veramente male, spero solo che dopo natale riesca a
dedicarmi un po' di più alle mie storie =( Per quanto riguarda
casa Cullen devi partire dal presupposto che è un posto
magnifico per crescere dove l'amore, la comprensione e il buon umore
non mancano mai, ragion per cui se Edward è felice tutti lo
sono. Per quanto riguarda i protagonisti si l'elettricità
c'è tutta e li manderà parecchio in crisi nei capitoli a
venire. Charlie è fantastico, si sente in colpa per come
è andata la vita di Bella, ma le vuole un bene dell'anima e la
capisce forse di più di quanto nemmeno lei immagini. Bacioni e
se riesco ci risentiamo prima di natale. Lisa
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Recensione di samy88 |
Ciao Sam!!! Sai che anch'io faccio un sacco di casini
con le recensioni, soprattutto per le storie che vengono aggiornate
abbastanza spesso e non mi danno il tempo di inserire la mia recensione
=( Visto che adori la storia sono convinta che questa mia decisione di
postare questa visto che le altre non sono pronte ti farà
piacere e quindi è un po' come un mio regalo di natale ;)
Bacioni Lisa
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Recensione di linda88 |
Ciao cara, sono contentissima quando leggo le tue
recensioni sorrido come una scema, perché capisco che la storia
ti ha preso quasi quanto ha preso me! Direi che tutta la storia
sarà di momenti fin troppo sdolcinati ;) Come hai visto ho
trovato il modo per farvi leggere qualcosa e se riesco posto ancora
prima di natale, altrimenti auguroni anche a te. Bacioni Lisa
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Recensione di consu |
Ciao!!! Grazie mille!!! Sono commossa e ripetilo pure
tutte le volte che vuoi, io micca mi offendo ;) Credo che questa mia
decisione di postare al posto dell'altra ti renderà felice e
quindi consideralo una specie di regalo di natale ok??? ^^ La fregatura
è nel fatto che ci metteranno un sacco ad ammettere i loro
sentimenti. I fratelli Cullen sono strepitosi e li vorrebbero
tutti in famiglia ;) Bacioni Lisa
|
|
Recensione di rebecca73 |
Ciao
Rebe!!!! si sono carinissimi ma si faranno un sacco di pare, te lo dico
prima così ti prepari ^^ Se riesco posto prima di natale un
altro capitolo, nel caso non ce la facessi, tantissimi auguri anche a
te Bacioni Lisa
|
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
capitolo 8
Buon Mercoledì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Come potete notare continuo ad aggiornare questa visto che è
pronta e vi confesso che non so quando avrò tempo di scrivere le
altre, spero entro l'anno, ma dubito fortemente.
VOGLIO AUGURARE A TUTTI VOI UN FELICE NATALE,
da trascorrere con le persone a cui si vuole bene, io me la
sbarcherò tra parenti =( ma i miei due uomini saranno con me e
quindi sarà fantastico *_*
Dedico questo capitolo a LUISINA che è tornata e che ha preso 30
e lode!!! Bravissima tesoro!!!! Da mamma sono molto orgogliosa di te
^^, grazie infinite di aver commentato ogni capitolo.
Per quanto riguarda Ed & Bella dunque salto temporale in
avanti, 2 mesi per la precisione, le cose però tra loro sono
ancora ferme quindi arriva la cavalleria ^__^ creando più danno
che utile.
Un bacione e ancora tanti auguri a tutti!!!
Lisa
Capitolo 8
Erano passati quasi due mesi da quando
Bella era arrivata a Forks ed aveva ritrovato Edward.
La vita ad Isabella non era mai parsa
così bella, la mattina Edward la portava a
scuola e aveva cambiato numerose lezioni per poter trascorre più tempo
con lei.
Dopo
scuola studiavano sempre insieme o a casa Cullen o a casa Swan, il
venerdì sera Charlie e Bella erano ospiti fissi di Esme per la cena, il tempo
trascorreva allegro e spensierato con Edward e con i suoi fratelli.
Bella aveva legato con tutti, Rosalie e
Alice la coinvolgevano in folli giri per negozi, molto spesso mettendola in
imbarazzo con regali costosi.
Emmet e Jasper, la trattavano come una
sorellina da difendere, ma non risparmiavano Edward da battutine sagaci sulla
loro intima amicizia.
In realtà i due ragazzi non facevano
altro se non tenersi per mano o stare abbracciati, i baci sulla guancia erano
abbastanza frequenti da parte di Edward, mentre Bella era più restia ad
accorciare le distanze tra loro, perché ogni volta che accadeva il suo cuore
prendeva il volo, il suo viso si faceva rosso e le parole si introcigliavano.
Edward dal canto suo sentiva che quelle
distanze stavano diventando troppo pesanti, voleva che Bella diventasse la sua
ragazza veramente, tutti a scuola ne erano convinti, anche perché dall'arrivo
di lei Edward non aveva più degnato nessuna ragazza di una sguardo.
Lei era tutto quello che voleva e la
voleva per sempre.
La amava e questa certezza si faceva
sempre più prepotente.
Però lei, lei sembrava sfuggirgli,
quando si avvicinava, quando la baciava o la stringeva tra le braccia sembrava
felice, ma poi si allontanava.
Sembrava quasi intimorita e lui non ci
capiva più nulla, non lo voleva in quel senso?
E allora perché non lo respingeva?
Le sarebbe bastato dire che erano solo
amici e lui, a malincuore, avrebbe accettato. Eppure non lo faceva, non lo
rifiutava, ma quando lui stava per approfondire quei lievi contatti lei si
irrigidiva e improvvisamente ricordava di aver dimenticato qualcosa o aveva un
impellente bisogno di parlare con Alice o con Rosalie o con chiunque fosse a
tiro in quel momento.
Un mattina durante la pausa pranzo, in
una delle sporadiche giornate di sole che Forks offriva ai suoi abitanti, i
ragazzi Cullen e Bella erano stesi su di un plaid nel cortile della scuola a
mangiare panini e a chiacchierare.
Bella e Edward avevano iniziato a
scherzare e senza rendersene conto lui si era trovato a sdraiato su di lei a
farle il solletico, quando Bella aveva riaperto gli occhi e si era trovata
quelli di Edward che la guardavano pieni di malizia a pochi centimetri dai suoi
si era irrigidita lo aveva spinto via per poi alzarsi ed andare a chiedere a
Mike Newton gli appunti di storia.
Una cosa assurda visto che Edward aveva
partecipato alla loro stessa lezione e sapeva che Bella aveva preso più appunti
dell'intera scolaresca.
Quel giovedì mattina Alice aveva
insistito tanto per andare lei a prendere Bella.
Alle sentite proteste del fratello
Alice e Rose aveva risposto che dovevano parlare di cose di donne ed Edward era
uscito di testa.
Si vedevano ogni giorno, passavano ore
a chiacchierare e ora le sue adorate sorelle volevano privarlo anche dei pochi
minuti che aveva a disposizione per stare solo con Bella. Purtroppo anche i
fratelli si erano coalizzati contro di lui e lo avevano quasi portato di peso
verso la Jeep di
Emmet.
<< Lasciale fare, se vogliono
parlarle senza noi tra i piedi avranno i loro buoni motivi, non credi >>
aveva cercato di convincerlo Jasper, ma Edward era arrabbiatissimo.
<< E' l'unico momento in cui sto
solo con lei e loro me lo portano via per delle cavolate, figurati se le cose
da donne non riguardano vestiti e scarpe >> mugugnò arrabbiato
abbandonandosi sul sedile di dietro e portandosi le mani alla testa.
<< Ma se le stai sempre
incollato! >> aveva sbottato Emmet guardandolo dallo specchietto
retrovisore, l'unica risposta che ottenne fu un brontolio indistinto del
fratello che lo fece ridere.
<< Brucia eh? Che la piccola
Bella non sia caduta ai tuoi piedi come tutte quelle oche con cui ti piaceva
tanto divertirti >> lo punzecchiò Jasper.
<< D'altronde Bella è troppo
intelligente per farsi abbindolare dai tuoi modi da seduttore >> aggiunse
Emmet che si divertiva da matti a vedere Edward, il freddo e cinico Edward,
struggersi d'amore per quella dolce ragazza.
Da una parte tutta la famiglia Cullen
sperava che l'amicizia dei due ragazzi si trasformasse in qualcosa di più,
perché erano perfetti insieme e soprattutto felici, d'altra parte però avevano
percepito la titubanza di Bella, Alice continuava a sostenere che era solo una
cosa momentanea, ma il dubbio rimaneva.
<< Bella non è paragonabile a
nessuna >> sussurrò Edward dal sedile posteriore facendo sorridere i due fratelli.
Finalmente anche lui aveva scoperto
l'amore, non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma era evidente a tutti.
<< Edward hai mai preso in
considerazione che forse dovresti dirle chiaramente cosa provi per lei?
>> chiese Jasper.
Edward sbiancò, no non era una strada percorribile quella, se lo avesse
respinto? Se avesse deciso di allontanarsi da lui in seguito a una tale
rivelazione? No, non poteva. Bella era troppo importante per lui, sarebbe
rimasto al suo fianco struggendosi, ma sarebbe rimasto lì, con lei.
Scosse il capo sconsolato. << Non
posso >> disse semplicemente.
<< E perché mai? >> chiese
Emmet stupito.
<< Perché? Come perché? Non mi
vuole in quel senso ormai è palese, otterrei solo un rifiuto e probabilmente si
allontanerebbe da me ... da noi. È questo che volete? >> chiese certo che
anche ai fratelli la qualcosa sarebbe dispiaciuta.
<< Ed ma se non ci provi come
puoi sapere cosa farà? >> chiese ancora Emmet.
<< Lo so e basta e per favore fatela
finita una volta per tutte, non ho bisogno dei vostri insulsi consigli >>
disse stizzito Edward, non voleva pensarci e tanto meno parlarne.
<< Saranno insulsi come dici tu,
ma Rose ha apprezzato quando io le ho detto quello che provavo per lei. Mi ha
anche confessato che non avrebbe mai avuto il coraggio di fare la stessa cosa,
non credi che anche per Bella potrebbe essere così ? >> rimarcò Emmet,
certo delle sue convinzioni, quei due avevano urgente bisogno di una
spintarella e loro erano pronti a dargliela.
Le ragazze infatti avrebbero affrontato
lo stesso discorso con Bella.
Ne avevano parlato la sera prima,
mentre Edward riaccompagnava Bella a casa, dovevano intervenire perché la
situazione era insostenibile.
Edward senza Bella sembrava uno zombi,
quando la riaccompagnava a casa tornava sempre più demoralizzato, nemmeno le
esortazioni di Esme ad aprirsi con lei avevano avuto esito, così i quattro
fratelli Cullen erano entrati in gioco, avrebbero scoperto qual'era il problema
e avrebbero agito di conseguenza.
Ora il problema di Edward era più che
palese, temeva un rifiuto, ma Bella cosa pensava?
Jasper ed Emmet sperarono in cuor loro
che le ragazze avessero avuto delle risposte.
Quando bussarono alla porta Bella aprì
con un radioso sorriso che si affievolì appena quando si accorse di avere
davanti Rose ed Alice e non Edward.
<< Ciao ragazze, come mai qui?
Edward sta male? >> chiese Bella leggermente in ansia.
Loro sorrisero
semplicemente scuotendo il capo.
<< Avevamo solo voglia di stare
un po' con te, lui non è stato felice. Pensa che Emmet lo ha dovuto caricare di
peso sulla Jeep >> disse Rose ridendo.
Bella recuperò zaino e giaccone
mormorando un distratto Oh, ma senza aggiungere altro.
Appena salite sulla BMW rossa di
Rosalie, Alice si girò verso Bella con aria serissima.
<< Bella posso farti una domanda?
>> chiese e Bella annuì.
<< Però devi rispondere
sinceramente, sai che di noi ti puoi fidare >> aggiunse Rose fissandola
dallo specchietto.
Annuì nuovamente, ma aveva una strana
sensazione, dove volevano andare a parare quelle due?
Le adorava, le
considerava le sorelle che non aveva mai avuto, ma delle volte erano
decisamente invadenti.
<< Bella a te Edward piace?
>> chiese Alice andando diretta al punto.
Bella arrossì violentemente ma si
impose di rispondere << S-si certo, è il mio migliore amico >>
mormorò sperando che la cosa finisse lì, speranza vana.
<< No Bella intendo come ragazzo,
vorresti che Ed fosse il tuo ragazzo? >> intervenne subito Rosalie.
Bella abbassò il capo, il suo cuore
urlava un SI a pieni polmoni, ma la testa ... beh la testa le diceva che non ci
doveva neanche pensare.
Erano due mesi che si imponeva di non
pensare a cose del genere, che alla fine ne avrebbe solo sofferto di più, ma il
pensiero era sempre lì latente dentro di lei.
Lei amava Edward con tutta se stessa,
ma non poteva ammetterlo, mai.
Avrebbe rovinato tutto. E quel sogno fantastico
che era stata la sua vita negli ultimi due mesi sarebbe finito.
<< Bella lui ti piace vero? È
così? A noi puoi dirlo, anche perché è abbastanza palese che ti piaccia
>> disse dolcemente Alice.
Bella sollevò il capo intimorita.
Si vedeva così tanto? E lui, lui se ne
era accorto?
<< Bella mi spieghi perché
continui a respingerlo allora? >> chiese Rose che aveva ben interpretato
i pensieri di Bella.
<< Io non lo respingo >>
mormorò Bella, ed era la verità.
Finché riusciva a controllare la voglia pazza
di baciarlo si lasciava abbracciare, accarezzare i capelli, si crogiolava
nell'affetto di lui. Ma quando diventava troppo, beh a quel punto inventava la
prima scusa, alle volte neanche tanto plausibile, che le passava per la mente.
Si allontanava per riprendere il controllo, per respirare e ricordarsi che
Edward non poteva volerla come lei voleva lui.
Erano amici e questo sarebbero rimasti
per sempre.
<< Bella di cosa hai paura?
>> chiese ancora Alice, delle due era forse quella con cui Bella aveva
legato di più, era pazza da legare, ma la capiva veramente.
Capiva sempre quando qualcosa non
andava, erano molto in sintonia, quasi come con Edward.
Anche se Edward, beh lui era diventato
tutto per Bella, quando erano lontani le sembrava quasi di non respirare, di
vivere nell'attesa di lui, di un suo sguardo, di una sua carezza.
<< Alice non posso, rovinerei
tutto lo capisci? Io ... io non voglio perderlo. Se gli dicessi cosa provo per
lui, mi riderebbe in faccia e non mi vorrebbe più tra i piedi. O peggio
comincerebbe a trattarmi come fa con tutte le altre e io ... io non posso ...
non lo sopporterei >> disse affranta aprendo il cuore alle due amiche.
Rosalie accostò e si girò anche lei
verso il sedile posteriore.
<< Bella tesoro, se non ti metti
in gioco non vincerai mai, lo capisci. Se non hai il coraggio di ammettere i
tuoi sentimenti soffrirai e basta. Edward non può e non vuole vivere senza di
te, questo ormai è palese a tutti. Allora perché hai così paura? Non credi che
forse anche lui possa provare qualcosa di più per te? >> disse accorata
Rose, allungandosi per prendere la mano dell'amica.
Come poteva Bella non vedere con quanto
amore suo fratello la guardava?
Come poteva non accorgersi che la loro
dipendenza reciproca andava ben oltre la semplice amicizia?
Tutti a scuola li consideravano una
coppia, nessuno aveva mai osato avvicinarsi tanto per chiederne conferma, ma i
loro atteggiamenti sembravano quelli di una coppia affiatata.
Solo i fratelli
Cullen sapevano quale tormento fosse in realtà la loro storia.
Troppo timorosi per lasciarsi prendere
dall'amore, vivevano in un continuo tormento, giocando al gatto ed al topo
inutilmente, imponendosi una sofferenza insensata e dannosa per entrambi.
<< Bella devi dirglielo >>
affermò sicura Alice.
<< No, no assolutamente no. E poi
cosa dovrei fare andare da lui e dirgli “Ehi Ed sai una cosa? Ho capito che
ti amo da impazzire e che essere amici non mi basta più, tu che dici?” non
se ne parla minimamente >> affermò stizzita Bella stringendosi le braccia
al petto.
Quelle due erano matte, non avrebbe mai
affrontato Edward, non si sarebbe mai esposta ad un rifiuto netto e ad un più
che certo raffreddamento nei loro rapporti.
Così com'era andava bene, alle volte la
faceva piangere, ma andava bene lo stesso.
Tutto pur di non perdere Edward.
<< Magari un po' meno diretta
>> mormorò Rose mentre rimetteva in moto e proseguiva verso la scuola,
che ormai distava poche centinaia di metri.
Nel parcheggio della scuola Jasper ed
Emmet aspettavano le ragazze seduti sul cofano della Jeep, in mezzo a loro
Edward in piedi poggiava i gomiti sul cofano e teneva la faccia affondata nelle
mani.
I due fratelli lo avevano esasperato,
continuavano a dire che doveva trovare il coraggio di parlare a Bella, che
doveva tirare fuori gli attributi e dirle tutto, qualsiasi fosse stata la sua
reazione sicuramente non l'avrebbe persa, ma lui non riusciva a convincersi di
questa cosa, la paura di perderla era irrazionale e devastante.
Era talmente perso nei suoi pensieri da
non accorgersi che le ragazze li avevano raggiunti.
Quando una calda mano gli
accarezzò la spalla sussultò.
<< Edward stai bene? >>
chiese Bella preoccupata inclinando il volto per guardarlo negli occhi.
Gli occhi di Bella erano la cosa più
meravigliosa che Edward avesse mai visto, si incantò a guardarla finché lei non
lo scosse lievemente chiamandolo ancora una volta.
<< si ... si tutto ok >> si
costrinse a dire, non poteva permettere che lei si preoccupasse per lui, Bella
doveva essere sempre felice, questo era quello che voleva per lei.
Scosse la testa e si girò verso di lei
per abbracciarla, aveva bisogno di sentirla vicina, di sapere che lei era lì
con lui, sempre.
<< Allora? Avete organizzato un
altro folle giro per negozi? >> chiese appoggiando la fronte sulla spalla
dell'amica.
Quanto voleva che quel momento perfetto
non finisse mai, tenerla così tra le sue braccia era tutto quello che gli
serviva per vivere.
<< No ti prego, non mettergli
strane idee in testa >> mormorò Bella intimidita facendolo ridere.
Sollevò il volto per guardarla bene
negli occhi, lei sorrideva ed era bellissima, come sempre.
Ma se non avevano parlato di shopping
perché ci avevano messo tanto ad arrivare a scuola? Si chiese
Edward stranito.
<< E allora di cosa avete
parlato? Visto che non mi hanno permesso di venirti a prendere adducendo come
scusa che ti dovevano assolutamente parlare? >> chiese curioso.
Bella avvampò, spostando lo sguardo
verso le amiche che la incitarono silenziosamente.
Tornò a guardare Edward e si perse in
quei fantastici occhi verdi, così limpidi, così dolci e in quel preciso istante
così curiosi, aveva sollevato un sopracciglio e Bella sapeva benissimo che
significava che si stava arrovellando il cervello per trovare una soluzione
all'insensato comportamento delle sorelle.
<< Beh ... noi ... ecco noi ...
>> non sapeva cosa dire, non poteva dirgli che era stato lui l'argomento
principale, ma non gli piaceva mentirgli.
Anche perché lui se ne accorgeva
sempre.
La campanella le giunse in aiuto. Volse
il capo verso l'edificio espirando tutta l'aria che inconsapevolmente aveva
trattenuto.
<< Dobbiamo andare in classe
>> disse risoluta.
Edward non accennava a lasciarla andare
e Bella sentiva in viso un insopportabile calore, segno evidente che le sue
gote erano di un bel color pomodoro maturo.
<< Andiamo ? >> lo esortò
strattonandolo dolcemente per i fianchi.
Lui aggrottò le sopracciglia e sospirò
sonoramente per poi annuire.
Circondandole le spalle con il braccio
la condusse verso la loro prima lezione, ma avrebbe indagato ancora.
Cosa dovevano dirsi di così segreto
quelle tre?
Perché Bella era arrossita e non aveva
voluto rispondergli?
Mentre seduto accanto a lei la
osservava di sottecchi un pensiero improvviso lo colse.
Centrava forse un
ragazzo?
Bella si era innamorata di qualcuno che non era lui? Il panico lo
invase.
No, non poteva, non doveva innamorarsi di un altro!
La vocina petulante di Emmet gli tornò
alla mente “devi dirglielo prima che lo faccia qualcun altro” ecco cosa
gli aveva detto mentre la aspettava quella mattina. Effettivamente Bella era
una ragazza timida, ma anche molto bella.
Il suo starle così addosso aveva
scoraggiato molti ad avvicinarla.
E se fosse stata lei a voler avvicinare
qualcun altro dei suoi compagni?
Se avesse trovato interessante qualcuno
che non era lui?
Doveva parlarle, doveva dirgli tutto e
doveva farlo il prima possibile, se aveva anche solo una possibilità di
conquistare il suo cuore non poteva farsela scappare.
Bella aveva osservato Edward per tutta
la mattinata.
Sembrava strano, preoccupato e la
guardava in una maniera diversa.
Non era malizioso, come lo aveva visto
certe volte, non era neanche apprensivo come quando starnutiva o inciampava da
qualche parte, ne tanto meno dolce come la guardava di sovente.
No quello sguardo era quasi spaventato.
Ma cosa poteva essere a spaventarlo?
Che avesse capito quali erano i suoi
reali sentimenti?
Che avesse paura che lei tentasse di
esternarglieli definitivamente?
Che si stesse preparando a dirle che
dovevano stare lontani per un po' visto che i suoi sentimenti non erano
corrisposti?
Oddio aveva veramente capito?
Alice aveva detto che i suoi sentimenti
erano palesi, quindi chiaramente lo aveva capito anche lui!
L'ultima ora di lezione prima della
pausa pranzo fu per entrambi un tormento.
Entrambi si preparavano ad essere
respinti, entrambi stavano già cominciando a sentire il senso di vuoto che lo
stare lontano gli avrebbe procurato.
Quando la campanella dell'ultima ora
suonò Bella si precipitò in bagno, lasciando un Edward sbigottito in mezzo al
corridoio.
<< Guai in paradiso? >>
chiese l'odiosa, ormai era così che Bella la definiva, voce di Jessica dietro
di lei.
Si stava asciugando il viso dopo
esserselo ripetutamente lavata, nel vano tentativo di calmarsi.
Avrebbe dovuto affrontare Edward e
probabilmente il suo rifiuto, ma non si sentiva affatto pronta.
Bella la guardò inespressiva dallo
specchio davanti a lei.
Jessica ghignava e un sorriso cattivo
le apparve in volto.
<< D'altronde Edward è sempre
Edward, no? Con te ha fatto il carino per un po', ma le vecchie abitudini sono
dure a morire >> disse saccente.
Ma di che diavolo parlava?
Edward?
Vecchie abitudini?
Bella vide nello specchio il suo stesso
sbigottimento.
<< Cos'è ti ha scaricato per
qualcuna più disponibile? >> continuò Jessica, non attese la risposta di
Bella, infondo non le interessava, godeva solo nel vederli finalmente così
distanti.
<< Non disperare, ci siamo passate
tutte cara! >> disse con un sorriso malevolo, prima di scomparire dentro
ad un bagno, le altre ragazze presenti la guardarono con malcelato interesse,
Bella imbarazzatissima raccolse il suo zaino ed uscì veloce.
Quindi Edward si vedeva con qualcuna?
Era questo che lo tormentava?
Non sapeva come dirglielo?
Bella sentì le gambe cedergli, lo
avrebbe perso, comunque.
Non aveva neanche avuto il coraggio di
dirgli che lo amava e già lo stava perdendo. Due mesi era durato il suo sogno,
non poco, ma fosse stato per lei sarebbe durato per sempre.
Sentì gli occhi bruciare e le lacrime
farsi prepotenti.
Lo stava perdendo, di nuovo e ora era
forse peggio perché sapeva di amarlo.
Senza rendersene conto andò a sbattere
contro qualcuno.
Alzò gli occhi per trovarsi davanti lo
sguardo stupito del padre.
<< Bella, piccola, tutto bene?
>> chiese Charlie preoccupato per gli occhi rossi e lo sguardo affranto
della figlia.
Cosa diavolo poteva averla ridotta in
quello stato?
Quella mattina quando era uscito era la Bella di sempre, allegra e
sorridente mentre ora sembrava distrutta.
La strinse forte a se.
Aveva imparato ad amare quella nuova
Bella, felice e spensierata. Come non lo era mai stata nemmeno da bambina.
I mesi a Forks sembravano avergli
ridato vita, un po' sperava fosse anche merito suo, ma sapeva che gran parte
del merito era di Edward e dei suoi fratelli.
L'avevano fatta sentire accettata, le
stavano sempre accanto, colmando il vuoto che lui lasciava nella sua vita.
Il suo lavoro lo teneva molto impegnato,
poi c'era la pesca la sua passione, ma Bella non si era mai lamentata perché
grazie ai Cullen non era mai sola.
Esme poi la trattava da figlia,
colmando quella figura materna che a Bella era sempre mancata, perché di Reneè
tutto si poteva dire, tranne che fosse una madre esemplare.
<< Tranquillo papà tutto bene
>> sussurrò Bella stringendosi a Charlie.
Quella era un'altra bella novità, sempre
più spesso lo chiamava papà e Charlie volava letteralmente quando lo faceva.
<< Ma come mai sei qui? >>
chiese Bella spostandosi un po' per guardarlo in faccia.
<< Oh si, beh c'è un problema a
Sponkane, hanno creato una task force e mi hanno chiesto di partecipare, parto
tra un paio d'ore e volevo dirtelo e salutarti >> disse Charlie
ricordando in quel momento la ragione della sua presenza nei corridoi
della Forks Higs School.
Bella aggrottò le sopracciglia, si era
sempre preoccupata molto della pericolosità del lavoro di Charlie. Lui sorrise
intuendo le sue preoccupazioni.
<< Tranquilla, starò attento, ma temo
che dovrò stare fuori città per almeno una settimana – disse accarezzandole la
schiena – Non ti devi preoccupare, ho parlato con Esme, starai con loro in
questo periodo ed io sarò molto più tranquillo >> concluse credendo di
renderla felice.
Ma inaspettatamente Bella sbiancò
lasciandolo al quanto perplesso.
<< Papà sono grande, non ho
bisogno della balia >> disse la ragazza abbassando il capo.
No, non
poteva stare in casa con lui quando lui ... sentì le lacrime salire
nuovamente, ma si fece forza.
<< Non dire sciocchezze ad Esme
ed ai ragazzi farà piacere ed anche a te, mentre io non starò tutto il tempo a
tormentarmi sapendoti sola >> disse Charlie bonariamente, qualunque fosse
la causa della titubanza della figlia era certo che i ragazzi Cullen l'avrebbero
fatta passare velocemente.
Bella spostò lo sguardo lontano da
Charlie come poteva spiegargli il motivo della sua reticenza.
Charlie l'aveva
anche avvertita che Edward l'avrebbe fatta soffrire, ma lei scioccamente non
aveva dato peso a quelle parole.
In quel momento i suoi occhi
incontrarono quelli di Edward che poco distante assisteva alla scena con aria
interrogativa, sicuramente non gli era sfuggita la sofferenza di Bella e lei
non voleva assolutamente affrontarlo in quel momento.
Non ne avrebbe avuto la forza, sarebbe
scoppiata a piangere e non poteva permetterselo.
<< Papà non mi sento molto bene,
posso venire a casa con te? Così preparo le mie cose e poi mi accompagni da
Esme o ci vado con il pick up >> disse rifugiandosi nuovamente nel caldo abbraccio
del padre, non aveva scelta doveva andare dai Cullen o spiegare a Charlie che
era innamorata di Edward, mentre lui probabilmente aveva già una ragazza che lo
aspettava.
I Cullen erano il male minore e se come
prevedeva l'aspettava un periodo difficile le ragazze ed Esme le sarebbero
state vicine.
<< Come non ti senti bene? Hai la
febbre? Vuoi che andiamo da Carlisle? >> chiese Charlie apprensivo come
sempre.
<< No solo un leggero mal di
testa, poi voglio aiutarti a preparare la tua valigia se no distratto come sei
rischi di dimenticarti a casa i calzini >> disse scherzando Bella
cercando di convincerlo.
Charlie sorrise di quel velato
rimprovero e si lasciò convincere, con la figlia sotto braccio si recò in
segreteria per firmarle il permesso d'uscita.
Risposte alle recensioni:
Recensione di luisina |
Ciao tesoro!!! Ti rinnovo i complimenti per l'esame e
il ben tornata!!! Sono stata abbastanza veloce??? Grazie per ogni
singolo commento che hai lasciato e sono orgogliosissima che la storia
ti piaccia. Bacioni Lisa
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Recensione di bigia |
Ciao cara, lo sai che non ti devi scusare, nessun
problema!!! Come hai letto i casini arrivano, ma sono solo malintesi
quindi si risolveranno velocemente. Bacioni Lisa
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Recensione di hale1843 |
Nessun problema, io sono sempre qui ^^, quindi leggi e
recensisci quando vuoi!!! Sono contenta che ti piacciano i fratelli
Cullen, anche se stavolta invece di aiutare fanno danni o.O Bacioni
Lisa
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Recensione di Luna Viola |
Ciao!!! Che entusiasmo!!! Grazie veramente non ho parole. Bacioni Lisa
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Recensione di nanerottola |
La famiglia Cullen fa anche dei casini =( ma vedrai che si risolve tutto. Bacioni Lisa
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Recensione di Rosellina89 |
Grazie infinite! Bacioni Lisa
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Recensione di rebecca73 |
Ciao Rebe, per ora mio figlio è si dolcissimo,
ma anche un casinista di prima e soprattutto si crede più furbo
della mamma e questo non va affatto bene >.< Grazie per gli
auguri! Bacioni Lisa
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Recensione di Maki_lullaby |
Ciao! Dopo il miele che cola arriva il brusco ^_^
Concordo con te, tutti vorrebbero le attenzioni di Eddy *_* Ok
sono fusa O.O I fratelli Cullen sono dolci, ma come hai letto anche
portatori di sventura! Nel tentativo di aiutarli li hanno mandati in
crisi ç.ç quindi si vedrà ...
Bacioni Lisa
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao Lau!!!! Sono come sempre felice che tu apprezzi i
miei sforzi ^^ Come hai letto ormai hanno capito entrambi che il loro
rapporto va ben oltre l'amicizia, ma sono come bloccati! Non riescono a
fare quel passo in più per timore di perdere quello che hanno.
Adori ancora i fratelli??? No perché mettendosi in mezzo
stavolta li hanno mandati in crisi nera! Grazie ancora di tutto il
sostegno che mi dai, auguroni e un bacione Lisa
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Recensione di serve |
Fiuuuu!!! Sono contenta di aver chiarito il punto allora!!! Giurin giuretto avrai il tuo epilogo!!! Bacioni Lisa
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Recensione di vigife |
Ciao e grazie per i complimenti e si concordo 4 anni sono una brutta età, ma solo per le mamme =( Bacioni Lisa
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Recensione di linda88 |
Buongiorno a te
tesoro!! Grazie per gli auguri per Fabio gliel'ho detto ma non ha tanto capito =(
Tornando alla storia come vede i due non hanno fretta, ma sono proprio
terrorizzati dai sentimenti che provano. Un grazie enorme per tutti i
complimenti che mi fai e le belle cose che scrivi sempre nelle tue
recensioni TVB!!!! Bacioni e auguri!!!
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Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
capitolo 9
Buona Domenica a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Continuano gli aggiornamenti di Rincontrarsi oltretutto in ritardo, ma le feste mi hanno distrutto!!!
Passato un buon natale?
Noi si anche se saremo ingrassati 200 kg, overdose di tortellini
compresa, ma a Modena (dove abito io) è una tradizione quindi
non se ne può fare a meno!!!
Come avete letto nello scorso capitolo i due complessati sono troppo
spaventati dall'idea di perdere quello che hanno, quindi non hanno il
coraggio di portare il loro rapporto su un altro livello. Ma è
giusto? sarà sempre così?
Ai posteri l'ardua sentenza o in questo caso a me ^^
Intanto come molte di voi hanno notato stanno facendo un passetto avanti ammettendo con altri quanto provano, vedremo...
Bacioni Lisa
Capitolo
9
Edward non capiva. Perché Bella era scappata in quel modo?
Lo aveva lasciato lì
senza una spiegazione, senza una parola.
Nel corso della
mattinata aveva visto Bella passare dalla solita spensieratezza al tormento, ma
non era successo nulla di strano.
Beh lui era strano, era
preoccupato, voleva parlarle, voleva sapere se c'era qualcuno che non fosse lui
nel suo cuore, ma lei non poteva saperlo o forse si?
Mentre usciva dall'aula,
per la prima volta solo da almeno due mesi, Lauren gli si fiondò addosso.
<< Edward caro, è
un po' che non ci vediamo noi due >> disse la ragazza accarezzandogli il
petto con fare lascivo.
<< Lauren >>
la salutò lui inespressivo.
Nel mentre accanto a
loro passava Jessica che lo trafisse con lo sguardo prima di entrare nel bagno
poco distante, lo stesso dove pochi minuti prima era entrata Bella.
Allontanò Lauren in malo
modo per poi addossarsi alla parete e fissare la porta del bagno.
Prima o poi sarebbe
uscita e allora le avrebbe parlato. Doveva sapere, doveva capire.
Con la coda dell'occhio
vide Charlie avanzare lungo il corridoio, quando la porta del bagno si aprì,
vide Bella uscire a testa bassa e finire tra le braccia del padre.
Quando alzò la testa per
capire contro chi era andata a sbattere Edward vide i suoi occhi arrossati e la
tremenda tristezza che trasudava da Bella.
Cosa cavolo era successo
in quel bagno?
Cosa era successo a
Bella per ridurla in quello stato?
La vide stringere il
padre e parlargli, non era abbastanza vicino per sentirli e il brusio dei suoi
compagni non gli facilitava il compito.
Ad un certo punto Bella
lo vide, parve nuovamente sul punto di scoppiare a piangere, ma si rivolse al
padre e ricominciarono a parlare, finché Charlie non la portò via stringendola
per le spalle.
Dove andavano? Perché
stava male? Lei non doveva mai soffrire, mai!
Si riscosse per
seguirli, doveva sapere, era indispensabile che capisse cosa diavolo era
successo a Bella.
Una mano lo trattenne,
si girò per mandare a quel paese chiunque avesse osato fermarlo, quando si
trovò di fronte Alice.
<< E' con Charlie,
non può succederle nulla >> disse risoluta.
Edward alternò lo
sguardo tra la sorella e la porta della segreteria che si chiudeva alle spalle
di Charlie. Indeciso sul da farsi, ma alla fine convenne con Alice che non
poteva succederle niente se il padre era con lei, così riluttante la seguì in
sala mensa.
Alice aveva assistito a
tutta la scena, la sua lezione era terminata prima, così aveva deciso di
raggiungere Edward e Bella per fare insieme la strada fino alla mensa.
Aveva visto Bella corre
in bagno, Edward stralunato guardarla per poi venire avvicinato da Lauren,
aveva visto lo sguardo maligno di Jessica che poi era entrata nello stesso
bagno di Bella. Era rimasta in disparte ad osservare il fratello struggersi,
così non andava! Quei due dovevano parlare.
Charlie passandole
accanto le aveva sorriso e l'aveva salutata con una mano, poco dopo si era
ritrovato con la figlia a dir poco disperata tra le braccia.
Alice però, al contrario
di Edward, aveva fatto due più due e aveva concluso che nella disperazione di
Bella centrava sicuramente Jessica.
Quella piccola vipera
aveva sicuramente detto qualcosa di Lauren a Bella, minando ancor di più la
situazione emotiva della ragazza.
Edward era sul punto di
seguire Bella ed il padre, ma a suo avviso era una pessima idea, così l'aveva
fermato.
Mentre andavano verso la
mensa osservava il fratello. La disperazione di Bella era riflessa in lui, ma
non ne capiva la ragione. Si, Bella stava male e lui sicuramente era in ansia
per questo, ma perché era disperato?
Lui sapeva di non aver fatto nulla con
Lauren, quindi il problema non era quello e tonto com'era sicuramente non aveva
associato Jessica e Bella nello stesso bagno con le squallide avance di Lauren.
No, doveva essere
qualcos'altro, ma cosa?
<< Ed che hai?
>> chiese non potendone più di quel silenzio.
Lui la guardò appena
senza aprire bocca.
<< Vedrai che dopo
ci racconta tutto, non ti preoccupare. Al massimo le parlo io, lo sai che siamo
amiche >> disse sorridendo.
Ma Edward digrignò i
denti.
Stanca e innervosita
Alice lo afferrò per un braccio fermandolo prima di varcare la soglia della
mensa.
<< Ma che cavolo
hai? >> chiese stizzita.
<< Siete amiche
eh? - chiese lui duro, guardandola male – Si può sapere di che cavolo avete
parlato stamattina? Non di shopping, me lo ha detto lei. È stata strana tutta
mattina e ora è disperata, che.cosa.avete.combinato?
>> chiese Edward quasi urlando.
Alice spalancò gli
occhi, mai Edward
si era rivolto così a lei, mai l'aveva aggredita in quel modo, neanche quando
lo aveva costretto a sfilare in un negozio pieno di ragazze che lo guardavano
sognanti o quando gli aveva rigato la macchina.
Per lei aveva sempre
avuto un po' di riguardo, ma ora vedeva rancore nei suoi occhi.
Per cosa?
Per aver tentato di aiutarlo, visto che lui non aveva neanche il coraggio di
confessare il suo amore a Bella?
La rabbia salì insieme
alle lacrime << Sei uno stronzo Edward Cullen >> lo apostrofò prima
di correre dentro alla mensa e cercare rifugio tra le braccia di Jasper che la
guardò apprensivo.
Edward era incazzato,
come non lo era mai stato. Aveva trattato male Alice, anche questo non lo aveva
mai fatto, ma la convinzione che la chiacchierata con le sorelle avesse portato
Bella a quella disperazione era forte e non intendeva arrendersi.
Gli dispiaceva per
Alice, non voleva vederla piangere, voleva solo sapere cosa stesse accadendo a
Bella, perché era scappata da lui, perché aveva sfuggito il suo sguardo per poi
andarsene col padre.
Spalancò la porta della
mensa con troppa irruenza per poi fiondarsi al tavolo dei suoi fratelli, senza
neanche prendere il vassoio del cibo.
Jasper ed Emmet lo
guardarono come se non lo avessero mai visito, Rosalie era decisamente
preoccupata per Alice. Senza pensarci Edward sbatte le mani sul tavolo.
<< Voglio sapere
cosa le avete detto e subito! >> disse alternando lo sguardo tra le
sorelle.
<< Oltre ad essere
stronzo, sei anche deficiente! >> disse Alice riemergendo dall'abbraccio
di Jasper, che comprese che le lacrime della sua ragazza dipendevano da
quell'idiota di fratello complessato.
<< Che cavolo hai
combinato Ed? >> chiese Jasper a sua volta arrabbiato.
<< Io? - disse
Edward sedendosi – Io ho combinato qualcosa? Loro le parlano e Bella diventa
strana, poi scappa in bagno esce in lacrime e se ne va via con Charlie e IO ho
combinato qualcosa? >> disse sempre più arrabbiato.
<< Come in
lacrime? Come con Charlie? >> chiese Emmet che non ci stava capendo
nulla.
<< Edward calmati!
>> disse Rosalie << Non abbiamo parlato di nulla di strano, abbiamo
parlato di noi, di come si sentiva con noi, punto. >> disse cercando lo
sguardo della sorella che annuì approvando la piccola bugia a fin di bene.
<< Ah si? E allora
perché sta male? >> chiese Edward tagliente.
Ma Rosalie scosse il
capo, non ne aveva idea.
<< Magari perché
Jessica le ha detto che ti sei fatto abbordare da Lauren? >> disse Alice
acida, mentre gli altri tre fratelli guardavano in cagnesco Edward.
<< Cosa? Io non ho
fatto nulla! Si è avvicinata e l'ho mandata via! >> disse Edward
stranito, ma di che diavolo parlava?
<< Si, ma questo
Jessica non lo ha visto, ha visto solo Lauren che ti accarezzava maliziosa e
poi è entrata nello stesso bagno di Bella, pensi che si sia dimenticata che
l'hai lasciata per lei? Sei così deficiente da non arrivarci? >> disse
Alice ormai al limite.
Edward si coprì gli
occhi mormorando un “oddio” appena udibile.
<< Fratello sei
veramente un cretino! >> disse Emmet risoluto.
Edward non diede segno
di aver sentito, continuava a scuotere la testa.
Era per questo che piangeva?
Perché quell’oca di Jessica le aveva detto che lui si stava
intrattenendo con un’altra?
Non lo sapeva, ma una
tale disperazione non era giustificabile con quella semplice risposta. Insomma
da quando lei era rientrata nella sua vita non aveva mai avvicinato nessuna
ragazza, anche perché nessuna era minimamente paragonabile a lei.
Ciò nonostante il fatto
di parlare con una ragazza o di essere accusato di fare altro con una ragazza
che non era lei, non poteva portare Bella a quella disperazione.
E poi cosa ci faceva Charlie a scuola? Doveva essere
successo qualcosa di grosso!
Istintivamente prese il
cellulare, chiamò Bella parecchie volte, ma il suo telefono era spento, Charlie
non possedeva un cellulare di solito si faceva passare le chiamate alla radio
della volante.
<< Non risponde
>> disse stizzito lanciando il telefono sul tavolo.
I suoi fratelli lo
guardarono male, Alice peggio di tutti.
<< Oh Ali
finiscila, anche se Jessica le avesse detto chissà che, ti pare che lei si
debba ridurre in quello stato? Per cosa? Per chi? >> disse dando voce a
tutta la tua frustrazione, Bella non poteva volere uno come lui che si era
sempre comportato male con le ragazze.
Era stato onesto con
lei, le aveva detto che le aveva usate e che di loro non gli era mai importato
nulla.
Il volto di Bella mentre
gli raccontava quelle cose gli era parso così diverso, dispiaciuto, anzi
deluso.
Lui l’aveva delusa e
questo non poteva perdonarselo, ne poteva pretendere che lei volesse una relazione
sentimentale con lui, visto che si era sempre dimostrato un superficiale in
queste cose.
Ancora una volta si
strofinò le mani sul viso.
<< Sei un idiota
Edward >> lo apostrofò la sorella.
<< Siamo in vena
di complimenti oggi? >> chiese sarcastico senza degnarla di uno sguardo,
stava già abbastanza male, ma era consapevole di quanto la stava trattando
male.
Decise di accantonare
quel pensiero, era una giornata troppo dolorosa per analizzare razionalmente il
suo comportamento, anche se di sicuro Alice gliela avrebbe fatta pagare e a
caro prezzo.
Quando suonò la
campanella Edward corse verso l’aula di Biologia.
Sicuramente Bella era
lì, magari aveva passato la pausa con Charlie, ma non avrebbe saltato le
lezioni del pomeriggio.
Purtroppo si sbagliava,
non prestò molto attenzione alle lezioni, più che altro fissava disperato il
posto lasciato vuoto accanto a se.
Non sopportava quella
sensazione di vuoto, doveva parlare a Bella, subito.
Charlie aveva mangiato
prima di andare a scuola e Bella non aveva minimamente fame, così una volta
giunti a casa si dedicarono alla preparazione dei loro bagagli, Bella prima
preparò la borsa del padre ignorando le sue proteste e ridendo ogni volta che
lui le rammentava chi tra i due era il genitore, poi passo al proprio bagaglio.
Preparò la sacca con i vestiti, il beauty ed infine lo zaino con tutti i libri
che le servivano per la scuola.
Una volta pronta scese
al piano di sotto dove il padre, per una volta vestito in borghese, si stava
godendo una tazza di caffè. Ne prese una e si sedette con lui.
<< Bella perché
piangevi? >> chiese Charlie a bruciapelo, mai dimenticarsi che il proprio padre è un poliziotto, si ripromise
Bella.
Concentrandosi sulla
propria tazza di caffè cercò di trovare una scusa che fosse plausibile e
soprattutto credibile.
<< Niente papà,
ero … ero arrabbiata, con una compagna >> disse tentando di sembrare
sincera, infondo con Jessica era molto arrabbiata e anche con Edward che non
aveva il coraggio di dirle che aveva una nuova ragazza.
A quel pensiero senti il
labbro tremare, NON PIANGERE! Si
impose mentalmente.
<< Una compagna?
>> chiese Charlie corrugando la fronte.
Ok forse non era stata
convincente, annuì convinta senza alzare gli occhi dalla tazza.
<< Non è che per
caso sei triste per qualcos’altro? Tipo … Edward >> chiese il padre
abbassando il viso per intercettare i suoi occhi.
<< Si ... cioè no
… insomma non è colpa sua … non … >> Bella sentiva la sua stessa voce
emettere parole sconnesse, d’istinto aveva detto di si, ma non voleva che il
padre sapesse quanto stupida era stata ad innamorarsi del suo migliore amico.
Fece un profondo
respiro, non era capace di mentire, questo era ovvio, quindi doveva tentare di
dire una mezza verità. Ripensò per alcuni secondi alla conversazione avuta in
bagno e decise che quella era la scelta migliore.
<< E’ stata
Jessica >> disse guardando il padre di sottecchi, che corrugando la
fronte le fece segno di continuare.
<< Jessica è l’ex
ragazza di Edward ed è convinta che lui l’abbia lasciata a causa mia – disse
riportando quanto aveva sentito dire da alcune ragazze in classe – così appena
può mi dice cattiverie o mi tratta male, oggi l’ho semplicemente presa peggio
del solito >> non era tutta la verità ma era un buon compromesso.
Infatti il padre annuì.
<< Ed è vero –
chiese lui – cioè l’ha lasciata per te? >> specificò Charlie.
Questa conversazione
stava prendendo una brutta china.
Perché Charlie si
impuntava tanto?
Di solito le loro erano
conversazioni molto brevi fatte di poche parole, oggi invece sembra in vena di
parlare, ma voleva parlare proprio dell’unico argomento di che Bella voleva
evitare: Edward!
<< Non so, l’ha
lasciata quando ci siamo rincontrati, ma non credo l’abbia fatto per me.
>> rispose corrugando la fronte.
Non avrebbe avuto senso,
cioè Edward che lasciava una ragazza per lei, per stare con lei, no! Decisamente irreale.
<< Quindi voi vi
siete messi insieme dopo? >> chiese Charlie tentando di capire.
Da quella prima sera non
avevano più affrontato direttamente il discorso Edward, ma gli atteggiamenti
dei due ragazzi gli sembravano abbastanza palesi, così come gli sguardi
innamorati che si rivolgevano.
<<
Noi non stiamo insieme! >> disse a voce piuttosto alta Bella, schizzando in
piedi, quasi fosse stata punta da qualcosa.
Charlie strabuzzo gli
occhi per la reazione della figlia, che prontamente arrossì resasi conto di
aver esagerato.
<< Ok, ok. Mi
sembrava, scusa! È che state sempre insieme, vi tenete per mano. Cioè sembrate
una coppia, ecco. >> disse Charlie alzando le mani in segno di difesa.
Bella si avvicinò svelta
al lavabo e prese a sciacquare le tazze. Quella conversazione era decisamente
degenerata.
Charlie le si avvicinò
porgendole la sua tazza.
<< Piccola? – la
chiamò dolcemente – cosa c’è che non va? >> disse cercando i suoi occhi.
Bella cominciò a
piangere sommessamente.
<< è tutto così
complicato papà >> mormorò appena.
Charlie la fece girare e
la strinse tra le braccia. << Sei innamorata di lui >> disse certo.
Non poteva sbagliarsi, i
sintomi c’erano tutti e non era tanto vecchio da non ricordarsi quando ci si
innamora sul serio per la prima volta.
Bella singhiozzo più
forte confermando i suoi sospetti.
<< Vuoi un
consiglio dal tuo vecchio? >> chiese sorridendole teneramente.
Lei si asciugò le
lacrime e annuì.
<< Parla con lui,
approfitta di questo periodo, avrete un sacco di tempo per stare insieme. Devi
semplicemente aprirti e tutto andrà bene. Ma ti prego non devi soffrire così.
>> disse Charlie accorato, una parte di lui era ancora piuttosto preoccupata
per il fatto che sua figlia non era più una bambina, ma in quei mesi aveva
notato e apprezzato quando Edward le facesse bene.
Infondo l’unica cosa che
voleva era che sua figlia fosse felice e se per esserlo dove stare insieme ad
un ragazzo, si sarebbe fatto andare bene la cosa.
In più Edward era
davvero cambiato in quei mesi, non lo aveva più visto girare intorno a nessuna
ragazza, a parte sua figlia. Anche Alice aveva smesso di lamentarsi del suo
comportamento. Aveva perfino smesso di andare troppo veloce in macchina, perché
Bella lo sgridava ogni volta.
<< Continuate a
dirmelo tutti, ma io non posso papà >> disse Bella stringendosi al suo
petto.
Charlie la scostò
dolcemente.
<< Bella tesoro
mio se vuoi qualcosa devi metterti in gioco >> disse sereno.
<< E se dovessi
perderlo? >> mormorò Bella ricominciando a piangere.
<< Non credo che
accadrà. – disse sorridendole – Ora devo andare. Tienimi aggiornato sugli
sviluppi. >> ghignò afferrando il giaccone.
Bella lo seguì
mestamente fino alla porta.
Charlie le sfiorò il
viso << Un po’ di coraggio, sei una Swan!!! >> disse facendola
sorridere. Poi dopo un dolce bacio sulla fronte si avviò alla sua volante.
Bella rimase ad
osservare la macchina del padre finché non sparì dalla sua vista.
Dopo di che afferrò giaccone
e borse e si diresse al suo Pick up.
Mentre guidava verso
casa Cullen ripensava alla giornata ed alle parole del padre.
Doveva essere coraggiosa! Doveva affrontare Edward!
Infondo cos’aveva ormai da perdere?
Il suo strano
comportamento quella mattina l’aveva allarmata, se questi sarebbero stati i
loro rapporti d’ora in poi, tanto valeva che si aprisse, che facesse la figura
della stupida davanti a lui. Almeno non avrebbe avuto nulla da rimproverarsi,
le avrebbe tentate tutte prima di lasciarlo andare.
Gettò un’occhiata
distratta al orologio del cruscotto.
Le lezioni non erano
ancora finite, aveva ancora quasi un ora per sistemarsi e decidere come agire.
Risoluta parcheggio nel vialetto di casa Cullen.
Esme sorridente era già
sulla porta ad attenderla.
Risposte alle recensioni:
Recensione di Maki_lullaby |
Ciao!!! Si lo so sono perfida e creo problemi dove non
ce ne sono =( Ma altrimenti che gusto c'è??? Hai mai visto
Veronica Mars? In un episodio Logan gli dice che se le storie d'amore
non fossero complicate nessuno ci scriverebbe canzoni ed io concordo in
pieno =P
Per i fratelli Cullen posso dirti che delle volte quando vuoi bene ad
una persona fai cavolate enormi per tentare di renderlo felice! Ma
vedrai che si faranno perdonare. Non ti anticipo nulla se non che
è un lieto fine, quindi tranquilla e goditi i loro vaneggiamenti
^^ Per la tua domanda posso dirti che Edward con lei è sempre
stato così, ma lei pensa che la veda come una sorella e non si
fa troppe domande.
Bacioni Lisa
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Recensione di Supreme |
Ciao intanto grazie per gli auguri, mentre per la
storia lo sai che non sono capace di fare le cose semplici ^^ Bacioni
Lisa
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Recensione di luis |
Ciao e grazie per le belle parole su questa storia,
apprezzo molto!!! I due bietoloni stanno facendo passi avanti e come
hai letto entrambi vogliono chiarire la situazione, ma avranno i loro
tempi =( Bacioni Lisa
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Recensione di FunnyPink |
Ciao e grazie per i complimenti!!! Sono felicissima che
l'apprezzi per me era una sfida e il vostro entusiasmo mi fa gongolare
^^
Bacioni Lisa
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Recensione di linda88 |
Buon pomeriggio
tesoro mio!! Sono stra felice che la storia continui ad
appassionarti!!! Jessica è una str... ci siamo capite e come
tale si comporta, stava con Ed per la popolarità e l'invidia e
penso che vederlo dolce e affettuoso con Bella, come con lei non si
è mai sognato di fare l'abbia incattivita ancora di più
=( Mentre i fratelli tentavano solo di dare una mano, peccato che
abbiano incasinato le cose. Grazie infinite per gli auguri e anch'io
TVB Bacioni Lisa
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao Lau!!! Passato un buon natale??? Io tra un po
rotolo, ma fa lo stesso ^^ Lo so che è brutto vederli tristi, ma
serve anche la tristezza nella vita, soprattutto se ti da il coraggio
di lottare per quello che vuoi!!! I fratelli fanno quello che facciamo
tutti quando vediamo una persona a cui teniamo in difficoltà,
cerchiamo di intervenire per aiutare, ma non sempre è la scelta
migliore purtroppo =( Eddy è cambiato tanto, ma deve
ancora imparare che parlare, anche dei propri sentimenti è
sempre la scelta migliore se vuoi un rapporto degno di questo nome.
Bacioni Lisa
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Recensione di Luna Viola |
Ciao! Penso che entrambi abbiano bisogno di una bella
iniezione di coraggio, ma vedrai che arriverà! Grazie per le
belle parole Bacioni Lisa
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Recensione di consu |
Ciao cara! Sono contenta che tu abbia apprezzato il mio
regalino ^^ Per quanto riguarda la storia, confermo l'amore è
complicato e ci incasina la vita, ma nello stesso tempo la rende anche
degna di essere vissuta, non trovi??? Il coraggio arriverà,
soffrire ci fa maturare e soprattutto capire che se vogliamo qualcosa
dobbiamo lottare per ottenerla anche con le nostre stesse paure!
Bacioni Lisa
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Recensione di nanerottola |
Ci sto, tanto Jessica non serve a nulla, quindi
possiamo eliminarla ^^ I fratelli Cullen sono spassosissimi anche
quando fanno casini, ma vedrai che si faranno perdonare. Bacioni
Lisa
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Recensione di serve |
Sono sadica lo so, ma non poteva essere tutto perfetto,
altrimenti che gusto c'è ^^ Prima di natale non proprio
avuto la possibilità di aggiornare, anche perché il mio
meraviglioso maritino mi ha regalato un Netbook nuovo e ho dovuto
trasferite tutto, ma oggi (primo giorno senza impegni da oltre una
settimana) mi ci sono messa d'impegno ed eccomi qui!!!
Le "quattro comari dei fratelli di Edward" come li chiami tu (ho riso
mezz'ora giuro!!!) sono consapevoli che è una cosa che devono
dirsi loro, oltretutto fino alla chiacchierata con Bella, non sapevano
veramente cosa lei provasse, ora possono organizzarsi e agire. Diciamo
che una serie di sfortunati eventi ha funestato il loro intervento, ma
si sapranno far perdonare. In più hanno ripetuto più
volte ad entrambi che non si sarebbero persi, che dovevano solo aprirsi
a modo loro hanno tento di fargli capire indirettamente che ce
nè (come si dice dalle mie parti) ma la mossa finale possono
farla solo i due interessati! Bacioni Lisa
|
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Recensione di Lullaby89 |
I
fratelli Cullen sono sempre mitici!!! Sapranno farsi perdonare, parola
di autrice ^^ Jessica non ha il cappio al collo, ma è
allegramente sparita dalla circolazione ^^ Bacioni Lisa
|
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Capitolo 10
Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Ormai gli aggiornamenti sono a caso ^^ cioè posto appena ho
tempo, portate pazienza, Fabietto mi impegna parecchio in questi giorni
per non contare che il suo papà, visto che è a lavorare
tutto il giorno, mi fa fare tutto quello che dovrebbe fare lui
>.< Uffa! Così ho pochissimo tempo per dedicarmi a voi =(
Vi lascio al capitolo, mancano 2 capitoli poi l'epilogo!!!
Bacioni Lisa
BUON 2010 A TUTTI!!!
Ci vediamo nell'anno nuovo =)
Capitolo
10
Edward era ansioso,
appena era suonata la campanella si era fiondato in corridoio, aveva raccolto i
libri che gli servivano ed era uscito nel parcheggio. Ovviamente la macchina di
Bella non c'era, visto che quella mattina l'avevano accompagnata le sue
sorelle, ma sperava vivamente di trovarla lì nel parcheggio ad attenderlo.
Illuso! Si
disse. Mentre aspettava i suoi fratelli vide Jessica passargli accanto, senza
pensarci più di tanto le afferrò malamente un braccio.
<< Che Cazzo Hai
Combinato? >> chiese arrabbiato.
<< Non so di cosa
parli e ora lasciami il braccio! >> disse stizzita Jessica.
<< Ah no? Strano
perché Bella è uscita in lacrime dallo stesso bagno dove poco prima eri entrata
tu! >> disse Edward duro, continuando a strattonarla.
<< Guarda che già
piangeva in bagno, io le ho solo detto di non darsi troppa pena per te, infondo
le molli tutte prima o poi >> ribatè lei
come se fosse un ovvietà.
Edward lasciò la presa
sul suo braccio.
Come piangeva anche in
bagno? Perché? Cos'era accaduto?
Alice gli fu subito
accanto, era arrabbiata con lui, ma non poteva vederlo così.
Anche lei si stava
chiedendo perché Bella piangesse.
Non aveva senso, non
aveva visto Lauren e il fratello aveva detto che non era successo nulla durante
le ore di lezione, e Charlie lo aveva visto solo dopo essere uscita da quel
maledetto bagno.
Prese il cellulare e
chiamò Bella, ma il telefono era spento.
<< Chiamo Charlie,
stai tranquillo >> disse cercando di rassicurare Edward.
Edward annuì ma era poco
presente a se stesso, troppo preso a farsi mille domande senza trovare una solo
risposta plausibile.
Ufficio dello
Sceriffo di Forks, come posso aiutarla – rispose
la centralinista.
<< Sono Alice
Cullen, potrei parlare con il capo Swan? >> disse Alice leggermente in
ansia.
Il capo Swan è in
viaggio, vedo se riesco a passare la chiamata alla radio
– rispose cortesemente la sua interlocutrice.
In viaggio?
Si chiese sempre più stranita Alice.
Possibile che Charlie
stesse riportando Bella da sua madre?
No, non se ne sarebbe
mai andata senza avvertirli e poi quella mattina non aveva fatto cenno alla
cosa.
<< Alice, piccola,
è successo qualcosa? >> chiese apprensivo Charlie al apparecchio.
<< Charlie dov'è
Bella? >> chiese subito Alice, non capiva più nulla.
<< Ormai dovrebbe
essere a casa vostra, devo stare fuori città per qualche giorno ed Esme si è
offerta di ospitarla da voi. Scusa se non vi abbiamo avvertito, ma è stata una
cosa improvvisa, lavoro >> disse Charlie rilassandosi.
<< Ok, bene. Anzi
benissimo. Non ti preoccupare con noi starà benissimo è che non l'abbiamo più
vista dopo che vi siete incontrati ed eravamo un po' in pensiero. Poi sai com'è
fatto Eddy. Sempre a pensare al peggio >> disse ridacchiando e guardando
il fratello che non capiva cosa stesse succedendo.
Perfetto, pensò Alice, staranno insieme 24 ore al giorno e
finalmente li costringeremo ad ammettere che si amano.
Charlie rise a sua volta
riportandola al presente.
<< A proposito di
Edward, Alice credo che mia figlia abbia bisogno di un'amica >> aggiunse
Charlie, magari con l'aiuto delle sorelle Cullen sua figlia si sarebbe fatta
coraggio e avrebbe parlato con Edward. Era inconcepibile come quei due si
negassero la felicità per paura.
Si sentì anche
colpevole, mentre si dirigeva verso Sponkane stava già riflettendo su
quell'assurda situazione, Bella era tremendamente restia ad aprirsi e ad
innamorarsi e buona parte della cosa pensava fosse colpa sua e del disastroso
matrimonio che aveva alle spalle. Lui aveva amato immensamente Reneè, ma questo
non era bastato, la battaglia legale per l'affidamento aveva segnato
profondamente sia lui che sua figlia.
<< Tranquillo, lo
sa che può contare su di noi. E non solo lei. >> disse sorniona Alice,
facendo ridere Charlie, si quei due avevano decisamente bisogno di una mano e
Alice era la persona perfetta per dargliela.
<< Conto su di te
e mi aspetto di trovare una Isabella che sprizza gioia e amore da tutti i pori
quando torno, intesi? E poi con calma passerò alla fase “Terrorizzare Edward
Cullen” >> concluse ridendo forte.
Già pregustava la ramanzina completa
di minacce da fare ad Edward. Ci sarebbe stato da divertirsi.
<< Non vedo l'ora
Charlie e promettimi un posto in prima fila – commentò Alice ridendo – fai buon
viaggio e chiama quando arrivi, sai che mamma si preoccupa. >> aggiunse.
Volevano tutti bene a Charlie lo consideravano una specie di zio.
<< Certo piccola
saluta tutti! >> rispose Charlie per poi chiudere la comunicazione.
Alice ancora sorridente
si rivolse ai fratelli che le si erano fatti in torno per capire cosa stava
accadendo.
<< Tutto bene!
Bella è a casa nostra e resterà con noi alcuni giorni >> disse allegra,
facendo sorridere anche gli altri.
Edward corse alla Jeep
di Emmet, imprecando con lui perchè ci stava mettendo troppo.
Bella era a casa sua,
sarebbe stata con lui per qualche giorno, era il momento migliore per chiarire
la situazione. Doveva capire, doveva sapere e soprattutto doveva aprirle il suo
cuore, prima che qualcun altro lo facesse al posto suo. Con questa nuova
determinazione mise in croce i fratelli a suo avviso troppo lenti.
Rosalie ed Alice
salirono sulla BMW.
<< Si passa alla
fase due >> esordì Alice.
<< Sarebbe ?
>> chiese Rose stranita.
Fase due?
Avevano delle fasi?
Non dovevano solo fare in modo che quei due sciocchi si
mettessero insieme?
<< E' ora che quei
due si diano una smossa, anche Charlie lo ha detto, segno evidente che Bella
gli ha parlato, ora dobbiamo solo convincerla a dirlo ad Ed. Tanto sappiamo
benissimo tutti che è quello che vogliono entrambi >> disse Alice
risoluta.
<< Questo è ovvio,
un po' meno ovvio è come faremo, non possiamo chiuderli in una stanza e
minacciarli di non farli più uscire finché non ammettono di amarsi >>
rispose Rose.
<< L'idea non
sarebbe male, ma mi sembra un po' drastica >> disse Alice che non aveva
colto l'ironia della sorella, conoscendola sarebbe arrivata a fare anche quello
pur di vedere quei due finalmente insieme e felici.
Esme accolse Bella con
un caloroso abbraccio. << Contenta di stare un po' con noi? >>
chiese allegra.
<< Si, certo.
Grazie di tutto Esme >> disse Bella senza un minimo di entusiasmo, la
cosa insospettì non poco Esme.
<< E' successo
qualcosa? >> chiese alla ragazza guardandola negli occhi, sembravano un
po' gonfi, come se avesse pianto.
Bella scosse il capo e
sospirò, Esme decise allora di condurla in casa e mostrarle quella che sarebbe
stata la sua camera. Era la prima volta che Bella si tratteneva a dormire da
loro, aveva sempre declinato gli inviti delle ragazze perchè Charlie sarebbe
rimasto solo, ma finalmente poteva mostrarle la camera che aveva preparato a
posta per lei in quei mesi.
La condusse al secondo
piano, per un attimo Bella fissò intensamente la porta della stanza di Edward,
poi scrollò il capo mentre Esme le apriva la porta accanto.
Era grande come la
stanza di Edward e come quella aveva un'ampia vetrata che dava sul medesimo
balcone.
Esme gli aveva dato
quella stanza perchè potessero stare vicini, perchè potessero contemplare
insieme il tramonto come tanto amavano fare.
<< E' meravigliosa
Esme, ma mi basta una stanza più piccola >> cercò di giustificarsi Bella,
mentre ammirava quella stanza bellissima con i mobili scuri e le pareti
azzurre, un grande letto a baldacchino con i drappeggi blu che occupava gran
parte della stanza, dalla porta semi aperta sulla sinistra si intravedeva un
bagno con le piastrelle azzurre e bianche.
<< Non dire
sciocchezze! Questa è la tua stanza e lo sarà ogni volta che vorrai fermarti da
noi. L'ho arredata pensando a te >> disse felice.
Bella lasciò cadere le
borse in un angolo e si sedette sul bordo del letto.
<< Grazie Esme,
sei sempre così buona con me >> disse dolcemente, mentre si cancellava le
prime lacrime che scendevano sul viso.
<< Bella cos'hai?
Lo sai che con me puoi parlare, è successo qualcosa? Sei in ansia per Charlie?
>> chiese Esme sedendosi al suo fianco e prendendole la mano.
Ormai la considerava
come una figlia, quella ragazza era dolcissima, generosa e timida.
Poi aveva rubato il
cuore del suo Edward e lei ne era tremendamente contenta. Non avrebbe potuto
chiedere di meglio per lui.
<< No, tutto a
posto, davvero. Charlie se la caverà >> disse Bella tentando di essere
convincente e non vi riuscì nemmeno quella volta.
<< Ok non è
Charlie, allora cos'è che ti fa star male tesoro >> chiese Esme rafforzando
la presa sulla sua mano.
Bella la guardò Esme,
era come la madre che aveva sempre sognato di avere, lei voleva bene a Reneè,
tanto, ma l'aveva sempre vista più come una amica che come una mamma, Esme
invece era quintessenza dell'amore materno, disponibile e disinteressato.
Le gettò le braccia al
collo e cominciò a singhiozzare. << Oh Esme io ... io non so cosa fare
... come ... come >> non riusciva a parlare, Esme l'aveva prontamente
accolta nel suo abbraccio materno, pronta a sostenerla e consolarla.
<< Shhh piccola
non piangere, vedrai che si risolverà tutto. Non piangere, sono qui per
aiutarti, se vuoi sfogarti fallo pure non ti preoccupare, ma non piangere così.
Non c'è nulla di irreparabile a questo mondo >> disse cullandola
dolcemente.
Bella singhiozzò ancora
per alcuni momenti, poi comprese che aveva bisogno di parlare e di consigli,
consigli da mamma ed Esme era per lei una mamma. Prese coraggio << Esme io penso di essermi innamorata
di Edward >> disse tutto d'un fiato.
Esme si scostò per sorriderle
dolcemente << E allora perchè piangi? >> chiese.
<< Perchè non
posso dirglielo e non posso amarlo, lui è il mio migliore amico, non posso … e
poi non mi vorrebbe … in più credo che abbia una nuova ragazza >> disse
sommessamente scuotendo il capo.
<< Intanto l'amore
non va a bacchetta e non si può decidere di chi innamorarsi, è successo e se
vuoi sapere il mio parere io ne sono molto contenta. E poi dimmi quando avrebbe
trovato una nuova ragazza visto che è sempre con te o qui a casa? >>
disse Esme cercando di farla ragionare. Non poteva dirle che anche il figlio
provava gli stessi sentimenti, era una cosa loro e che dovevano scoprire da
soli, ma non poteva lasciare che Bella si tormentasse per un inesistente nuova
fidanzata.
<< Non so ... ma
... Jessica, mi ha detto ... >> non finì la frase perchè scorse lo
sguardo arrabbiato di Esme.
<< Jessica? La
stessa Jessica che stava con mio figlio solo perchè è bello e popolare?
Lasciati dire che hai delle pessime confidenti >> disse Esme stizzita,
poi scosse il capo le sorrise.
<< Ma lui ... è
strano ... è stato strano tutta la mattina, sembrava volesse dirmi qualcosa,
qualcosa di brutto. Poi è arrivata Jessica e mi ha detto quelle cose e io le ho
creduto… >> disse mogia Bella abbassando il capo, in effetti non c'era da
fidarsi di Jessica, ma in quel momento era stato come se avesse sfondato una
porta aperta.
Bella era già tormenta per il comportamento di Edward e quelle
insinuazioni le erano entrate dentro più del dovuto.
<< L'unica cosa da
fare è parlarne con lui Bella, se vuoi sapere cosa angustia Edward chiedilo a
lui. Voi avete uno splendido rapporto e non devi lasciare che delle
incomprensioni lo rovinino. Quanto ai tuoi sentimenti la cosa più sensata
sarebbe aprirti con lui, ma questo lo devi decidere tu. Potresti non so,
provare ad avvicinarti più a lui e tentare di interpretare le sue reazioni.
Potrebbe essere una soluzione non trovi? >> concluse Esme abbracciandola.
<< Ci proverò
>> concordò Bella stropicciandosi gli occhi.
<< Perchè non
riposi un po'? Deve essere stata una mattinata abbastanza stressante la tua
>> disse Esme accarezzandole i capelli.
Bella annuì togliendosi
le scarpe e stendendosi sul letto, che era veramente comodo. Esme la coprì con
panno e le disse che avrebbe mandato i ragazzi a svegliarla più tardi per la
merenda. Detto questo la lasciò riposare.
Edward entrò in casa
come una furia, doveva vederla, subito.
Venne però intercettato
da Esme che gli si parò davanti.
<< Sta riposando nella stanza accanto
alla tua, guai a te se la svegli prima di un’ora! >> disse perentoria.
Gli altri che entravano in quel momento decisero che non era il caso di
intervenire e si diressero rapidi in cucina.
<< Devo vederla,
mamma io devo parlarle! >> disse Edward disperato passandosi le mani tra
i capelli.
<< Vai a vederla,
ma non svegliarla intesi? >> disse Esme accarezzandogli una guancia.
Edward sorrise grato e
fece per salire le scale ma la madre lo trattenne.
<< Un'altra cosa,
di alle tue ex amiche di stare lontane da lei, se no se la vedranno con me e
non sto scherzando >> disse la madre seria.
Edward annui e riprese a
salire le scale.
Jessica aveva i giorni
contati, parola di Edward Cullen!
Entrò nella stanza
facendo il minimo rumore possibile, Bella era rannicchiata in posizione fetale
nel centro del letto coperta da un panno azzurro.
Era bellissima, così
innocente, così pura. Rilassata nel sonno sembrava ancora più meravigliosa. Si
inginocchiò accanto al letto e lentamente le liberò il viso dai capelli
sperando che non si svegliasse.
Mentre la contemplava si
rendeva conto di quanto l'amava.
Era diventata il centro
esatto del suo universo, il polo che lo attirava con la sua gravità, Bella era
tutto per lui.
Il panico lo invase
nuovamente, doveva parlarle, doveva dirle quanto la amava, ma aveva paura.
Rimase ancora qualche
minuto a guardarla, poi scese le scale e corse al suo albero.
Aveva bisogno di
concentrarsi, di trovare le parole ed il modo per dirle quello che provava per
lei.
Risposte alle recensioni:
Recensione di bigia |
Per fortuna Esme la fa ragionare mentre Ed si meritava
di essere trattato così, lui per primo tratta male le sorelle
senza che queste abbiano colpa. Auguroni anche a te bacioni Lisa
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Recensione di cristycar |
Ciao! Io sono di Modena città, grazie per la recensione a presto e buon anno. Bacioni Lisa
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Recensione di Kagome19 |
Ciao!!! Modena Modena, be meglio dire Vaciglio!Buon anno e bacioni Lisa
|
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Recensione di nanerottola |
Concordo Eddy è stato cattivo! Ma come hai visto Alice continua ad aiutarlo!Buon anno anche a te. Bacioni Lisa
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Recensione di FunnyPink |
Giusto! Ma delle volte l'amicizia evolve in qualcosa di
meglio ;) Sono felice che tu abbia apprezzato i miei sforzi. Bacioni e
Buon Anno Lisa
|
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Recensione di Lau_twilight |
Lau tesoro!!! Si i tortellini sono buoni ma 3 giorni di seguito ammazzerebbero chiunque =(
Come hai letto Alice lo ha già perdonato perchè non vuole
vederlo soffrire e quindi è pronta a sorvolare ed aiutarlo
nuovamente. Il soggiorno a casa Cullen porta non pochi vantaggi
tra cui anche quello di parlare con Esme. Grazie come sempre per i
complimenti, buon anno e un bacione.
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Recensione di serve |
Ciao anche
il mio bimbo ha 4 anni!!! E quest'anno il compito di giocare con lui e
sua cugina che ha un anno in più è toccato ai miei due
cugini (24 e 29 anni) che sono stati sommersi da bambole e gormiti,
mentre io li prendevo in giro (sono perfida lo so!!!)
Tornando alla storia direi che questo capitolo non ti deve aver
soddisfatto più di tanto, ma volevo mettere anche i pensieri di
Ed Alice e Charlie. Buon anno e bacioni lisa
|
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Recensione di linda88 |
Ciao cara!!! Bella è stata esortata anche da
Esme e vedrai che prenderà presto una decisione, mentre Alice ha
capito perfettamente perchè Edward ha esagerato infatti gli ha
dato una mano per scoprire cosa fosse accaduto a Bella.
Jessica non si vedrà più ormai siamo agli sgoccioli =(.
Grazie come sempre per il sostegno, ti auguro un anno meraviglioso. Bacioni Lisa |
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Recensione di meredhit89 |
Ciao grazie per i complimenti e l'entusiasmo. Ti auguro Buon anno. Bacioni Lisa
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Recensione di consu |
Ciao!!! si concordo le fette di prosciutto sono spesse ^^ Anche
se le riflessioni di Charlie ti spiegano anche perchè Bella
è restia a lasciarsi andare. Esme come da te pronosticato
ha fatto la sua parte. Ti auguro un 2010 favoloso. Bacioni Lisa
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Recensione di volpessa22 |
Ciao Bianca, il piacere è tutto mio!!! Grazie sono felice che la mia storia ti piaccia ^^ Vedrai che si sistemeranno le cose ;) Bacioni e buon anno Lisa |
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Recensione di Maki_lullaby |
Ciao diciamo che Bella ha capito che devono
chiarirsi e che le parole di suo padre e di Esme le danno fiducia!
Edward non è sveglio solo quando si tratta di Bella
purtroppo, ti è piaciuto Ed che la guarda dormire? Confesso che
non ho resistito ho dovuto inserire quel passaggio è stato
più forte di me ^^Ti auguro buon anno!!! Bacioni Lisa |
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Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Capitolo 11
Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!! Buon Lunedì e Buon 2010!!!!
Ci sono ancora! So che avevate perso la speranza, ma non ce l'ho
proprio fatta, riuscivo a leggere qualcosa solo di notte quando i miei
uomini andavano a letto. Purtroppo però non ho ancora scritto
niente di nuovo.
Veniamo a noi: penultimo capitolo e poi l'epilogo.
Per chi si chiede perché la tiro tanto per le lungo ho solo una
risposta: ammettere i propri sentimenti è sempre difficile
soprattutto se il rapporto che hai già è forte, forse li
ho fatti troppo complessati ma penso che ognuno di noi infondo sappia
quanto è difficile dichiarare il proprio amore soprattutto se la
persona di cui ti innamori è il tuo migliore amico, i rischi
sono tanti e le paure si moltiplicano.
Detto questo vi lascio al capitolo che spero vi piaccia, come sempre rispostine alla fine.
Bacioni Lisa
Capitolo
11
Bella si svegliò
lentamente, la luce era diminuita, doveva essere passata qualche ora da quando
si era assopita, ma non ne aveva la certezza perché le nuvole di Forks
confondevano la luce.
Rimase ancora un po’
avvolta nella coperta calda, doveva parlare ad Edward, doveva chiarire
quell’assurda situazione e sapere se c’era una ragazza nella sua vita, in base
alla sua risposta avrebbe valutato se dirgli o meno che lo amava.
Si ma come? Con che coraggio gli avrebbe detto che si era
innamorata di lui, che l’amicizia non le bastava più!
Non ne aveva idea, ma
stare li a crogiolarsi nei suoi dubbi non l’avrebbe aiutata.
<< Allora sei
sveglia! >> disse Alice entrando come un ciclone nella stanza e facendo
sorridere Bella. Avrebbe tanto voluto avere un po’ dell’esuberanza della sua
amica, magari le sarebbe stata utile per parlare con Edward.
<< Bella si può
sapere che ti è preso? >> chiese Alice sedendosi sul letto e guardando
l’amica che, evitando di risponderle, abbassò la testa.
<< Perché sei
andata in bagno a piangere? Edward dice che prima stavi bene e poi sei
scappata, cos’è successo? >> disse dolcemente.
Alice non era un
impicciona e Bella lo sapeva, se gli faceva quelle domande era perché era
veramente preoccupata per lei.
Prese un grosso respiro
e raccontò ad Alice dello strano comportamento di Edward, di Jessica e dei suoi
dubbi.
Alice rise di gusto.
<< Non c’è nessuna ragazza fidati! >> disse convinta, dando a Bella
la sensazione che la sapesse più lunga di quello che voleva far vedere.
<< Ok, ma finché
non me lo confermerà anche lui, non ci crederò >> disse Bella risoluta.
Magari non era ufficiale, magari se ne era solo innamorato
e non lo aveva ancora detto a nessuno.
Anche questa era una
possibilità.
Alice scrollo la testa
esasperata. Quei due erano un caso perso.
<< Allora vai da
lui! >> disse indicandogli la porta.
<< Dov’è ?
>> chiese Bella mentre si infilava le scarpe.
<<
Tu dove
andresti se avessi visto la tua migliore amica in lacrime e non sapessi
cose le è accaduto? >> chiese Alice facendo arricciare le
sopracciglia di Bella
<< Se dovessi riflettere? >> aggiunse Alice tentando di
farle
capire quanto quei due erano simili.
Un lampo di comprensione
attraversò gli occhi di Bella che si precipitò fuori dalla camera.
Direzione: l’albero sul
lato sud del giardino di casa Cullen.
Esme stava finendo di
cucire uno strappo sulla felpa di Emmet quando una Bella decisamente di fretta
attraversò la cucina e si diresse alla porta sul retro senza nemmeno accorgersi
della sua presenza.
Esme si avvicinò alla
finestra e la vide correre verso l’albero di Edward.
<< Pensi che
finalmente si chiariranno? >> chiese Jasper apparso con il resto dei
fratelli dietro di lei.
<< Direi che lo
spero, ma tocca a loro. >> rispose Esme senza smettere di osservare Bella
che senza giaccone si era fiondata fuori. Un piccolo sorriso le increspò le
labbra. Lo spero ripeté mentalmente.
<< Noi la nostra
parte l’abbiamo fatta! >> disse Alice convinta facendo voltare anche la
madre.
<< Si talmente
bene che a momenti Edward ti metteva le mani a dosso! >> rispose Emmet
sogghignando.
<< Quindi?
Conclusioni? >> Chiese Jasper ai fratelli.
Esme osservava la scena
rapita.
Cosa avevano combinato quei quattro?
<< Bella ha paura
di essere respinta, ma è innamorata persa >> constatò Rosalie sedendosi
sull’isola della cucina e afferrando una mela.
<< Idem per il
rosso >> disse Emmet andandole vicino e strofinandole il naso sulla
guancia.
<< Ottimo! Due
idioti! >> concluse Jasper abbracciando da dietro Alice che, come Esme
poco prima, osservava Bella intenta a scalare l’albero di Edward.
<< Ora che si fa?
>> chiese Emmet, mentre gli altri pensavano alla prossima mossa.
<< Fatemi capire
un attimo! Voi avete messo alle strette quei due per sapere cosa provavano
l’uno per l’altra? >> chiese Esme sconvolta.
I ragazzi annuirono.
<< Abbiamo anche
cercato di convincerli che era ora di parlarsi, ma è stato inutile >>
disse Alice mogia.
<< E non vi è
venuto il dubbio che così facendo li avete messi in difficoltà a tal punto da
farli quasi litigare. Per non parlare del fatto che avete fatto piangere Bella
e disperare Edward? >> disse Esme un po’ adirata.
Mentre i quattro ragazzi
si guardavano colpevoli.
<< Ma mamma non
potevamo rimanere zitti mentre loro continuano ad ignorare l’evidenza e a farsi
del male. >> disse Rosalie convinta.
<< Si ma c’è modo
e modo. Metterli alle strette non serve a nulla, se non a farli soffrire
>> disse Esme tornando a guardare verso gli alberi nel vano tentativo di
scoprire cosa stesse avvenendo tra i due ragazzi.
<< Ok e allora
cosa dovremmo fare adesso >> Chiese Alice portando le mani ai fianchi.
<< Direi che avete
fatto fin troppo. Ora statene fuori e lasciate che le cose seguano il loro
corso. >> disse Esme guardandola seria e ottenendo un sonoro sbuffo da
parte di Alice, che si allontanò dalla cucina seguita dai fratelli.
Edward appollaiato sul
suo albero stava provando e riprovando le cose da dire a Bella, ormai era
passato abbastanza tempo, sua madre gli avrebbe permesso di svegliarla.
Purtroppo però tutti i
suoi piani e i suoi discorsi gli sembravano banali e stupidi.
Perso nei suoi pensieri
non si accorse che Bella lo aveva raggiunto finché questa non iniziò a scalare
l’albero.
<< Ehi fammi un
po’ di posto >> disse lei sorridente.
Il cuore di Edward si
fermò un attimo per poi prendere a battere furiosamente.
Era lei, era il momento.
Si sentì tremare. Non aveva mai avuto così tanta paura in vita sua.
Bella prese posto
accanto a lui e lo guardò sorridente. Aveva il naso rosso e gli occhi lucidi e
come sempre era bellissima.
La voglia di baciarla si
fece prepotente come ogni volta, ma si impose la calma.
Se la sua dichiarazione
fosse andata bene avrebbe potuto baciarla ogni volta che voleva, in caso
contrario avrebbe dovuto imparare a reprimere meglio quegli istinti.
<< Hai dormito?
>> chiese Edward tentando di prendere tempo.
Lei annuì e gli sorrise,
ma nello stesso tempo venne percorsa da un brivido.
In quel momenti entrambi
si accorsero che Bella era senza giaccone.
<< E la giacca?
>> chiese Edward stranito ad una Bella visibilmente imbarazzata.
<< L’ho
dimenticata >> mormorò lei sempre più rossa.
<< Vieni qui
>> disse Edward aprendo il giaccone e prendendo l’amica tra le braccia
tentando di scaldarla e coprirla, sistemandosi meglio e appoggiando la schiena
al tronco dell’albero.
Rimasero così abbracciati
e in silenzio alcuni minuti, entrambi persi nelle sensazioni che quel contatto
gli procurava.
Bella stretta al petto
di Edward voleva che quel momento non finisse mai, ma era consapevole che era
corsa lì per una ragione.
Era ora di tirare fuori
il coraggio degli Swan come le aveva
detto suo padre.
<< Edward?
>> lo chiamò piano.
<< Dimmi! >>
rispose quello stringendola delicatamente.
<< T - ti s-sei … cioè
c’è … qualcosa che … ecco vorresti dirmi? >>
Brava Bella alla faccia del coraggio, prima balbetti e poi
cerchi di farti dire le cose da lui invece di chiedergliele direttamente. I
miei complimenti ! Si rimproverò aspramente Bella.
Edward nel frattempo si
era irrigidito, cosa poteva dirgli, che l’amava? Si questo era vero, ma …
<< Perché
piangevi? >> chiese sviando il discorso o almeno provandoci.
<< Non si risponde
a una domanda con una domanda >> disse pronta Bella, facendolo sorridere.
Di solito quella era la sua battuta.
<< Fammi felice,
rispondi alla mia domanda e io risponderò alla tua >> disse tranquillo
stringendola dolcemente.
Bella si mordicchiò il
labbro inferiore.
Verità o menzogna? Verità! Beh mezza verità!
<< Ero preoccupata
e poi Jessica non ha perso occasione per infierire, così sono scoppiata.
>> disse fissando intensamente una foglia poco distante da lei.
<< Preoccupata per
cosa? >> chiese Edward ignorando il discorso Jessica, ci sarebbero
tornati in seguito.
<< Sei stato
strano tutta mattina, - disse Bella girandosi per guardarlo negli occhi –
distante e tormentato. Ti ripeto c’è qualcosa che devi dirmi? Perché … perché
sai che mi puoi dire tutto! >> disse certa delle sue parole.
Avrebbe accettato tutto.
Ogni cosa pur di renderlo felice.
Edward rimase un attimo
rapito da quelle parole e da quello sguardo magnetico.
Dio quanto l’amava! Era il momento di dirglielo? Così ? su
quell’albero?
Non gli sembrava molto
romantico e lui per Bella voleva solo il meglio, così decise di prendere tempo.
<< Scusami sono
stato un cafone. Non volevo farti preoccupare è che avevo la testa da un’altra
parte tutto qui >> disse condendo il tutto con quel mezzo sorriso che a
Bella piaceva tanto. Infatti anche lei sorrise di rimando.
<< Non vuoi
parlarmene ? >> chiese Bella dopo pochi attimi tornando a concentrarsi
sulla foglia, non voleva che lui leggesse la delusione nei suoi occhi.
<< Certo che
voglio parlartene ma non adesso. >> disse Edward convinto e sorridente.
Il tono attirò lo sguardo di Bella che si fece perplesso.
Perché non adesso? Si chiese incerta, erano soli potevano dirsi tutto o no?
<< Ora entriamo in
casa prima che tu signorinella ti congeli. Charlie non ti lascia più qui con me
se quando torna ti trova malata, lo sai? >> disse allegro mentre
l’aiutava a scendere dall’albero.
Qui con me! Aveva detto con me! Non con noi, ma con me!
Il cuore di Bella faceva le capriole e le farfalle del suo stomaco sembravano
impazzite.
Attese stringendosi le
braccia al petto che Edward l’affiancasse e quando arrivò si tolse il giaccone
e glielo mise sulle spalle per poi stringerla a se e guidarla in casa.
<< E quando me lo
dici? >> chiese Bella curiosa a pochi passi dalla porta della cucina.
Edward rise, quando
faceva così sembrava di nuovo la bambina di tanti anni prima e anche per questo
l’amava immensamente.
Si fermo e la girò verso
di se stringendola forte. Poi si scostò quel tanto da consentirgli di guardarla
negli occhi e piano si avvicinò al suo viso.
Bella trattenne il
respiro, la stava per baciare? Oddio!!!
All’ultimo momento
Edward deviò verso la punta del suo naso.
<< Al tramonto ti
dirò tutto! >> disse convinto, nonostante il suo cuore battesse furioso.
Non lo aveva respinto,
non si era tirata indietro era rimasta immobile ad attendere il suo bacio,
aveva persino chiuso gli occhi un attimo prima che lui azzerasse le distanze
tra loro.
Non aveva voluto
esagerare, ma quella era una prova, anche lei voleva quel bacio.
Armato di quella nuova
convinzione le sorrise raggiante quando riaprì gli occhi.
Si al tramonto le avrebbe detto che l’amava e l’avrebbe
baciata, un vero bacio.
Il primo di infiniti altri.
Esme aveva osservato la
scena comodamente seduta sullo sgabello della cucina, in mano la felpa da
rammendare che ormai era l’ultimo dei suoi problemi. Lei stessa aveva
trattenuto il fiato quando il figlio aveva quasi baciato Bella.
Questo era un gran passo
avanti! Ma perché quasi? Si chiese
stranita, ormai che era così vicino perché non l’aveva baciata e basta.
I due ragazzi entrarono
ed Esme riportò la sua scarsa attenzione sul rammendo da eseguire.
<< Merenda?
>> chiese Edward tutto allegro ad una Bella visibilmente provata dal
quasi bacio di qualche attimo prima.
<< No grazie, devo
chiedere una cosa ad Alice, Esme sai dov’è? >> chiese Bella con occhi
imploranti.
Evidentemente aveva
bisogno di riprendersi e forse confidarsi con l’amica, le sorrise dolcemente
prima di risponderle che probabilmente era in camera sua.
<< Ok, vado a
cercarla >> disse Bella guardando Edward che annuì, prima di abbracciarla
e sussurrarle << Al tramonto in terrazza! Non fare tardi >> per poi
baciarle la guancia mentre si allontanava.
Lei tremendamente
imbarazza annuì prima di sparire verso le scale.
Edward continuava a
sorridere felice seguendola con lo sguardo senza accorgersi che la madre lo
stava osservando attentamente.
<< Perché?
>> chiese Esme non riuscendo a trattenere la curiosità.
<< Perché cosa?
>> chiese di rimando Edward guardando stranito sua madre.
<< Perché non
l’hai baciata, ormai c’eri, perché non lo hai fatto? >> incalzò Esme che
obbiettivamente non capiva la ragione del comportamento del figlio.
<< Mamma lo sai
che non si spia? >> la riprese Edward ridendo, mentre afferrava un
biscotto. Il suo umore era alle stelle, nulla e nessuno avrebbe potuto
scalfirlo in quel momento.
<< Non stavo
spiando! Stavo semplicemente guardando fuori dalla finestra >> si difese
Esme punta sul vivo. Facendo ridere di gusto Edward che afferrò un altro
biscotto prima di avvicinarla e baciarle la guancia.
<< Certo mamma
>> disse ridendo mentre si dirigeva in salone.
<< Non mi hai
risposto! >> lo rimproverò Esme prima che varcasse la porta.
Edward si fermò e guardò
la madre sorridente.
<< Era la prova
generale, diciamo che sto aspettando il momento perfetto per la prima >>
disse facendogli l’occhiolino e sparendo in salone.
Esme sorrise e scrollò
il capo.
Bene allora ormai mancava veramente poco e tutto sarebbe
andato per il meglio.
Bella con il cuore a
mille corse al piano di sopra. L’aveva quasi baciata, la stava baciando. Ok non
lo aveva fatto ma quasi … e i suoi occhi in quel momento era meravigliosi pieni
di … amore? No, forse era affetto. Non lo sapeva.
<< Aliceee!!!
>> urlò disperata, aveva bisogno delle sue amiche di conforto e
incoraggiamento.
La porta della camera di
Rose si aprì << Bella? >> chiese Alice spuntando con la testa oltre
la porta.
<< Oh bene sei lì,
ho bisogno di te e di Rose >> disse convinta Bella marciando a passo di
carica verso la stanza e quasi travolgendo Alice mentre apriva la porta.
<< Edward mi ha
quasi baciato >> disse di getto per poi pentirsene amaramente quando spostando
lo sguardo da Alice al resto della stanza si accorse che non c’erano solo Alice
e Rose in quella stanza, ma tutti i fratelli Cullen.
Merda!
Pensò Bella arrossendo
imbarazzata.
<< Ottimo!
>> disse Emmet sorridendo e battendo la manona al centro del letto
invitandola a sedersi con loro.
Bella rimase un attimo
immobile alternando il suo sguardo da Emmet ad Alice, chiedendosi, cosa fare.
<< Su non fare
storie facciamo tutti il tifo per voi! >> affermò Alice spingendola
dolcemente verso il letto.
<< Certo
sorellina, ormai sei una di noi! >> disse Emmet sorridendo convinto, a
quel punto Bella decise che tanto ormai il danno era fatto, magari cinque teste
pensano meglio di tre.
Così prese posto con gli
altri quattro sull’enorme letto rosa.
<< In che senso
quasi? >> chiese Jasper mentre riaccoglieva tra le braccia Alice.
Bella raccontò la scena
ai ragazzi e ascoltò attenta le loro impressioni, tutti sembrava contenti e
speranzosi, questo la rese felice. Sperava solo di non essersi sbagliata.
<< Ragazzi andate
giù e tentate di farvi dire qualcosa di più da Edward, noi intanto prepariamo
Bella per il suo appuntamento >> disse Rose risoluta, facendo avvampare
l’amica.
<< Rose non è un
appuntamento >> mormorò imbarazzata.
<< Tu chiamalo
come vuoi ma ha proprio l’aria di essere un appuntamento >> disse
sorniona Rosalie mentre spingeva fuori Emmet e Jasper.
<< Ora – disse
Alice elettrizzata – da dove partiamo? Capelli o trucco? >> la domanda
era chiaramente rivolta a Rose.
<< Ragazze non mi
sembra il caso >> mormorò Bella suscitando le occhiatacce delle due
amiche.
<< Bella non
scherzare, non vorrai apparire sciata al tuo primo appuntamento. >> disse
Alice sconvolta.
<< Alice non è un
appuntamento >> rispose Bella esasperata.
<< Ok, non è un
appuntamento, ma una pettinata e un po’ di lucida labbra non fanno male comunque
non trovi? >> chiese Rose accomodante.
A quel punto Bella
capitolò, Rosalie armata di spazzola le raccontava dallo specchio quando
Emmet le aveva confessato di amarla, mentre un Alice abbastanza contrariata
tentava di convincerla ad osare un po’ di più con il trucco.
Le parole di Rosalie
però caddero nel vuoto, Bella era troppo presa nei ricordi delle sensazione che
quel quasi bacio aveva suscitato in
lei.
Tutti i dubbi e le paure
di quella mattina le sembrarono lontani ed insensati.
Sorrise radiosa alla sua
immagine mentre il tramonto si avvicinava, ancora pochi minuti e avrebbe saputo
se i suoi sentimenti erano corrisposti, se le sue speranze erano fondate.
Se il suo sogno sarebbe
diventato realtà.
Risposte alle recensioni:
Recensione di wildcat |
Ciao! Questo giro mezzo incontro, devi attendere prox capitolo!!! Bacioni Lisa
|
|
Recensione di luisina |
Esme
in questa storia mi è venuta particolarmente bene, non so forse
ero ispirata ^^ Buon anno cara anche a te. Bacioni Lisa
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|
Recensione di luis [ |
Spero che avrai la pazienza di aspettare un altro
capitolo, anche se in questo le intenzioni di Eddy sono state svelate.
Buon anno tesoro un bacio Lisa
|
|
Recensione di Supreme |
Ciao cara, ricambio gli auguri anche se in ritardo.
Charlie ed Esme mi piacciono un sacco, devo dire che in questa ff mi
sono venuti particolarmente bene sono dolci e complici al tempo stesso,
tutto quello che vorrei essere un giorno per mio figlio. Forse il
rapporto tra Charlie e Bella è un po' idealizzato, ma visto che
si può sognare perché non farlo ;) Bacioni Lisa
|
|
Recensione di ChiaraBella |
Oh si hanno due teste parecchio dure i nostri piccioncini, ma orma ci siamo. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di Maki_lullaby |
Ciao, come vedi avevi parlato troppo presto ^^ Ma sono
tornata, ormai siamo agli sgoccioli purtroppo, ma visto che in pratica
tutta la storia è incentra tra l'arrivo di lei e la
dichiarazione, mi sembrava assurdo tirarla per le lunghe. Poi ho altre
due ff lunghe lunghe in cui sono al momento impantanata, so dove voglio
andare ma non come arrivarci, quindi ho bisogno di riconcentrarmi su
quelle ^^ Bacioni e auguroni anche a te. Lisa
|
|
Recensione di mamarty |
Eccolo il nuovo capitolo, scusa il ritardo, ma non ce
l'ho proprio fatta prima. Bacioni e grazie per gli auguri che ricambio
in ritardo ^^ Lisa
|
|
Recensione di hale1843 |
Ehi ciao, come vedi facciamo a turno a sparire ^_^
grazie per i complimenti sempre graditissimi. I due scemi ormai ce la
fanno a rinsavire, due cap. alla parola fine T.T Sono un po' triste, ma
è giusto così! Ricambio gli auguri in ritardo Bacioni
Lisa
|
|
Recensione di Lau_twilight |
Ciao Lau, non vi ho abbandonate, ma con il piccolo a
casa aggiornare è un incubo!!! Direi che i genitori (a parte
Reneè ovviamente) in questa ff sono un po' idealizzati, buoni
dolci comprensivi, ma se non si può idealizzare quando si
scrive, quando si deve fare? Poi da mamma ti dico che tutti i genitori
ambiscono alla perfezione, purtroppo non esistono manuali, si cerca di
dare il massimo e si incrociano le dita.
Grazie come sempre per i complimenti e per gli auguri che ricambio anche se in ritardo =P
Bacioni Lisa
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|
Recensione di nanerottola |
Buon anno anche a te e dire che Esme è la mamma dell'anno !!! Bacioni
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Recensione di consu |
Vi avevo illuso aggiornando così spesso prima
della fine dell'anno per poi sparire, chiedo umilmente scusa, ma
proprio non ci sono riuscita prima! Grandi genitori in questa ff, ero
particolarmente ispirata ... no non lo so mi sono usciti così.
Bacioni e grazie per gli auguri, ricambio anche se in ritardo.Lisa
|
|
Recensione di serve |
Sono perfida lo so, comunque dovrai aspettare un altro capitolo per la dichiarazione =P Bacioni Lisa
|
|
Recensione di volpessa22 |
Ciao! Purtroppo come avrai intuito dalle note sopra non
si leggerà la fase
"Terrorizziamo Edward Cullen" perché la ff finirà prima,
ma magari la tengo come idea per un altra storia. Ihihih ^^ Bacioni
Lisa
|
|
|
Recensione di linda88 |
Buon pomeriggio tesoro!!Eccomi, scusa se ci ho messo
tanto! Anche a me spiace che stia per finire, ma questa storia deve
essere così. E' nata solo come sfogo di un sogno, aggiungere
troppo finirebbe per svilirla e questo non lo voglio, in più ho
due storie che richiedono la mia attenzione. Sono più complesse
e mi ci vuole tempo e concentrazione. Intanto quando mi vengono delle
idee le scrivo e le salvo, magari ci sarà un altra storia breve,
ma per ora voglio andare avanti con quelle già pubblicate, mi
sembra più giusto.Grazie per gli auguri che ricambio anche se in ritardo. Bacioni Lisa |
|
Recensione di samy88 |
Sam tesoro!!!! Non mi fare arrossire stile Bella, va
là! Sai benissimo che la stima è reciproca! Che ne dici
sono stata troppo perfida a rimandare il bacio? Eddy vuole il momento
perfetto, penso che sia capibile, ma forse ho esagerato. Aspetto il tuo
parere. Un bacione Lisa
|
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Capitolo 12
Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
BUONA BEFANA A TUTTI!!!
Ok ci siamo, ultimo capitolo poi l'epilogo (Serve l'ho scritto per te cerca di perdonarmi dai!!!)
Venerdì posterò l'epilogo, poi mi prendo un po' di tempo.
Ho bisogno di staccare un attimo, ve lo dico ora e lo ribadirò
venerdì. In questi giorni sono successe cose che richiedono
tutta la mia attenzione e soprattutto hanno portato il mio umore ad un
livello tale che non mi permette di pensare ad altro.
Siate buone, non dimenticatevi di me, tornerò non so quando ma lo farò.
A venerdì!!!!
Bacioni Lisa
Capitolo
12
Edward era nervoso, le
battutine dei suoi fratelli non avevano contribuito a tranquillizzarlo si
sbagliava quando pensava che nulla avrebbe potuto scalfirlo Emmet ci era
riuscito benissimo.
<< Quindi???
>> chiese Emmet buttandosi sul divano e circondandolo con un braccio.
<< Quindi cosa?
>> rispose Edward decisamente irritato.
Cosa volevano quei due?
Lo avevano tempestato di
domande, su quanto si erano detti sul albero, sul perché Bella era su di giri,
unica cosa positiva uscita dalla bocca di quei due, si era lasciato scappare
che l’aveva quasi baciata e da li la discussione era degenerata in battutine a
sfondo sessuale che non aveva affatto gradito.
<< Le hai dato
appuntamento al tramonto… suppongo che tu abbia in mente qualcosa di …
particolare >> lo incitò Emmet sogghignando.
Edward si limitò ad
annuire.
<< Bene noi siamo
pronti!!! >> disse Jasper.
<< Pronti per
cosa? >> chiese Edward spalancando gli occhi, che cavolo avevano in mente? Non li voleva tra i piedi nel momento
forse più importante della sua vita!
<< Come per cosa?
Per aiutarti e consigliarti in questo momento delicato >> aggiunse Emmet
come se fosse ovvio e soprattutto come se il loro consiglio fosse stato
richiesto o desiderato.
<< Me la cavo da
solo! >> disse Edward mettendo un leggero broncio, non era la prima
ragazza che baciava. Ok era la più importante, ma anche lei voleva quel bacio,
questo ormai era palese quindi tutto sarebbe andato liscio come l’olio.
Jasper ed Emmet
ridacchiarono innervosendolo ancora di più.
<< Cosa? >>
disse quasi urlando e facendo spuntare perfino Esme dalla cucina, in quel
momento sperò vivamente che le ragazze fossero troppo prese dai loro discorsi
per averlo sentito.
<< Eddy caro Bella
non ha nulla a che vedere con quelle oche con cui sei stato fin ora, con lei
devi fare le cose per bene >>
disse Emmet scuotendo la testa e facendo annuire Jasper che prese la parola
<< E devi mettere subito in chiaro che lei è quella giusta, l’unica, la
più importante di tutte >> disse convinto.
Edward si trovò ad
annuire, era quello che pensava anche lui.
Aveva programmato di
fare la sua dichiarazione al momento perfetto, ma non voleva programmarsi un
discorso. Voleva che le sue parole sgorgassero dal cuore.
<< Bene cosa le
dirai? >> chiese Emmet convinto.
A quelle parole Edward
scattò in piedi. No, no e poi no.
<< Voi siete
fuori! Non ho intenzione di dirvi quello che farò o dirò, punto e basta
>> disse realmente arrabbiato.
<< Ok, calmati!
Magari hai bisogno di suggerimenti! Ammettilo Bella è diversa da tutte, non
cade ai tuoi sguardi lascivi ne tanto meno ai tuoi ammiccamenti. Pensavamo solo
che avessi dubbi o volessi dei consigli. Infondo è la prima volta che ti
innamori di qualcuno >> proferì Jasper con calma e decisione.
Si anche su questo non
aveva obiezioni da fare, la cosa però lo fece innervosire ulteriormente, odiava
quando Jasper lo capiva così profondamente. Lo faceva sentire scoperto e
vulnerabile, due condizioni che Edward odiava profondamente.
Troppo abituato ad
essere l’irraggiungibile ed arrogante Edward Cullen, trovava veramente
difficile sentirsi indifeso o peggio insicuro e tutte quelle chiacchiere erano
riuscite a scalfire la sua decisione e il suo entusiasmo.
Si passò nervosamente le
mani tra i capelli.
Quando riabbassò le mani
sentì una carezza tra i capelli e girandosi incontrò gli amorevoli occhi di sua
madre.
Esme era rimasta
nell’ombra ad osservare i suoi figli. Certo che non volevano proprio capire
l’antifona. Ci sono cose che ognuno deve fare da solo ed ogni interferenza
esterna è destabilizzante. Quando vide Edward esasperato dalle pressioni dei
fratelli decise di intervenire lo avvicinò e gentilmente gli accarezzò il capo.
<< Devi dire solo
quello che ti suggerisce il tuo cuore. In questo caso non ci sono strategie o
consigli che tengano. La ami e questo è tutto quello che devi sapere. Segui il
tuo cuore e si sincero. Tutto il resto non conta >> disse accorata.
Edward si aprì in un dolce sorriso e l’abbracciò.
<< Grazie mamma
>> mormorò al suo orecchio.
<< Ora vai a farti
una doccia e distendi i nervi. Ti consiglio di ignorare i tuoi fratelli, fanno
tanto i sapientoni ma quando hanno deciso di palesare i loro sentimenti erano
un fascio di nervi >> aggiunse Esme sogghignando all’indirizzo degli
altri due ragazzi, che istintivamente sorrisero imbarazzati.
Edward sorridendo corse
al piano di sopra.
Bella era rientrata
nella sua stanza Rosalie le aveva legato alcune ciocche di capelli dietro la
nuca in modo da lasciare scoperto il suo viso ed Alice, dopo non poche insistenze,
aveva steso un leggero strato di trucco sul suo viso. Aveva rifiutato il lucida
labbra optando per un semplice burro cacao, non voleva che nessun gusto
alterasse il sapore delle labbra di Edward, sembrava sciocco, ma aveva agognato
a tal punto quelle labbra che non voleva che nulla alterasse quel bacio.
Perché quel bacio ci
sarebbe stato, ne era convinta.
Lo aveva letto negli
occhi di Edward, lo aveva sentito dentro al suo cuore.
Perché era giusto così,
perché loro due dovevano stare insieme, perché erano sempre stati destinati a
stare insieme.
Edward era la sua vita
da sempre, ora erano cresciuti e il loro rapporto era diventato più maturo ora
era amore.
Sentì la porta finestra
di Edward aprirsi e scattò in piedi raggiungendolo sul terrazzo.
Quando i loro occhi si
incontrarono Bella sentì il cuore battere forsennato, era il momento, quel
momento tanto atteso e tanto sognato.
Edward allungò una mano
invitandola ad avvicinarsi e lei come attratta da una calamita fu subito al suo
fianco stringendo la mano che le veniva offerta.
Senza dire una parola
Edward la condusse allo sdraio.
Bella considerava quel
posto magico dalla prima sera in cui Edward l’aveva condotta lì, lo scenario
era meraviglioso e il suo compagno anche di più.
Un sorriso nervoso
apparve sulle sue labbra. Era il momento.
Edward si sedette
facendo accomodare Bella tra le sue gambe e posizionandosi in maniera che
potessero guardarsi diretti negli occhi.
Bella era nervosa, lo
vedeva chiaramente da come si torturava il labbro inferiore, era il momento.
Il cielo cominciò a
tingersi di rosso catturando per un momento lo sguardo dei due ragazzi.
L’interruzione però fu breve, entrambi voleva solo vedere gli occhi del altro.
Edward prese un profondo
respiro e cominciò a parlare.
<< Bella prima di chiederti
com’è andata la tua giornata voglio parlarti della mia.>> disse
sorridendole mentre lei annuiva e rispondeva al suo sorriso.
<< Questa mattina
mi sono alzato convinto che questa sarebbe stata una giornata perfetta,
perfetta come lo sono state tutte le giornata dal giorno in cui tu sei
rientrata nella mia vita. Purtroppo mi sbagliavo. >> detto ciò abbassò
gli occhi e si concesse un sorriso amaro, quella era stata una giornata unica.
Bella rimase in silenzio
attendendo che l’amico continuasse.
<< Prima di tutto
quelle due pazze di sorelle che mi ritrovo mi hanno impedito di venire a
prenderti e non sai quanto questo mi sia risultato difficile, poi mi sono
ritrovato in macchina a fare discorsi assurdi con Emmet e Jasper e in fine
quando sono arrivato a scuola tu eri strana, sembrava quasi volessi nascondermi
qualcosa. >>
A quelle parole fu Bella
ad abbassare il capo imbarazzata, Edward aveva ragione gli aveva nascosto
quello che si erano dette lei e le ragazze.
<< Poi sei stata
strana tutta la mattina, inizialmente sembravi solo imbarazzata per qualcosa
che non ho capito, poi col proseguire delle ore sei diventa triste. Tu non ti
rendi conto di quanto male mi faccia vederti triste, perché se c’è una cosa che
voglio al mondo è che tu sia felice >> disse accorato cercando gli occhi
di Bella per trasmetterle tutta la verità di quelle parole.
<< E alla fine sei
scappata via. In quel momento Bella mi sono sentito morire, perché scappavi da
me e io mi sono sentito morire >> disse Edward mestamente e Bella non
resistette gli accarezzò gentilmente il viso. Lui catturò la sua mano e la
baciò dolcemente. Lei lo guarda con il più dolce dei sorrisi sul volto.
<< Edward …
>> tentò di dire ma lui le poso un dito sulle labbra, quelle labbra che
agognava e che presto avrebbe baciato.
<< Quando poi sei
andata via con Charlie – riprese – mi sono spaventato a morte. Avevi pianto e
questo era palese e io volevo sapere cosa fosse accaduto per farti soffrire
così. Ti ho aspettato a mensa, all’ora di biologia, nel parcheggio. Ma tu non
c’eri e dentro di me si è aperta una voragine. Poi abbiamo chiamato Charlie e
ci ha detto che eri qui. Così sono corso a casa. Dovevo vederti e volevo
parlarti. Quando sono arrivato però dormivi, quindi sono corso al mio albero.
Dovevo capire e soprattutto avevo bisogno di raccogliere tutto il mio coraggio.
>> disse Edward continuando a guardarla con amore.
<< Coraggio?
>> chiese timidamente Bella. Il suo cuore andava a mille, quella era
stata una giornata molto intensa anche per lei e riviverla nelle parole di
Edward era forse peggio perché anche lui si era sentito esattamente come lei.
<< Si coraggio
Bella, coraggio per dirti quello che sto per dirti >> disse facendola
leggermente tremare.
<< Aspetta
>> disse Bella in un sussurro, facendo arcuare le sopracciglia di Edward.
Lei sorrise timidamente
e catturò la sua mano nelle sue.
<< Anche la mia
giornata è stata piena di emozioni, i fatti sono più o meno gli stessi, ma
voglio dirti cos’ho provato. Oggi ho avuto paura Edward, tanta paura. Paura di
perderti e per questo mi sono sentita morire. Poi ho capito una cosa che forse
già sapevo, ma che non avevo il coraggio di ammettere neanche con me stessa.
>>
Edward la guardava serio
tentando di capire cosa le passava per la mente, quell’espressione l’aveva
sempre fatta ridere, perché lui era l’unico che la capiva veramente e non aveva
nessun bisogno di scervellarsi per capire cosa pensasse.
<< Ho capito che
non posso vivere senza di te, non posso starti lontano perché sei troppo
importante per me era questo che ti volevo dire quando ti ho raggiunto
sull’albero, ma alla fine mi è mancato il coraggio. >> ammise infine.
Lui le prese il volto
tra le mani e si avvicinò con estrema lentezza alle sue labbra, era arrivato:
il momento perfetto! Perfetto per loro, per il loro amore, per le loro giovani
vite che da quel momento sarebbe cambiate in meglio.
Tutto sarebbe stato
perfetto da quel esatto momento in poi, perché loro si appartenevano, perché
non potevano stare lontani.
Perché si amavano.
<< Ti amo Bella,
non posso vivere senza di te. >> disse seriamente con gli occhi
incatenati in quelle due pozze cioccolatose che gli avevano stravolto la vita,
rendendola degna di essere vissuta, sia quando erano due bambini sia ora che
non lo erano più.
A quelle parole Bella sentì il
suo cuore scoppiare di gioia, senza riflettere si lanciò sulle labbra di
Edward, azzerando quella breve distanza tra loro che per lei era diventata
insopportabile.
E finalmente si
baciarono, fu un bacio dolcissimo e intenso al tempo stesso.
Era l’apogeo della loro
storia, uniti dal destino.
<< Anch’io ti amo
Edward, ti ho sempre amato e sempre lo farò >> disse Bella quando alla
ricerca di ossigeno misero fine al loro primo bacio. Il primo di infiniti altri.
Risposte alle recensioni:
Recensione di bigia |
Ciao cara, grazie degli auguri che ricambio, si sono proprio carini! Bacioni Lisa
|
|
Recensione di serve |
Dai ti prego non odiarmi, volevo solo creare il patos, spero di non averti delusa. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di hale1843 |
Sono perfida lo so ma la storia finisce qui, ci
sarà l'epilogo e poi fine!!! Spero che la dichiarazione ti sia
piaciuta. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di Lau_twilight |
Ciao Lau!!!! So che la mia prefazione non ti
farà piacere, ma ho bisogno di tempo, la mia mente è
altrove, purtroppo in luoghi poco felici =( Ho bisogno di
ritrovarmi anch'io e di cercare l'ispirazione che ora mi manca. Spero
vivamente che mi aspetterai perchè tornerò!!!
Piaciuta la dichiarazione? Mi è sembrato giusto farlo
così semplicemente in tono con la storia. Dimmi se va bene. Ci
tengo molto. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di nanerottola |
Grazie cara! Spero che i fratelli ti abbiano divertito. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di rebecca73 |
Ciao Rebe, no purtroppo non è stato il massimo
questa fine d'anno, ma la mia indole ottimista mi porta a sperare che
la prossima sia meglio ;) Che invidia!!! Io me ne sono stata a
casa, mio marito aveva un sacco da lavorare, ma stiamo tutti bene e
questo mi consola. Tanto lo so che come me non abbandoneresti mai i
tuoi uomini ;) Bacioni Lisa
|
|
Recensione di BaBa88 |
Ciao e grazie per le belle parole! Spero di risentirti presto. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di linda88 |
Ciao tesoro! Noi tutti bene, grazie. Purtroppo non è un gran periodo, ma speriamo nel futuro =) So
che sono perfida, ma mi diverto a lasciarvi col fiato sospeso ^^
Allora hai pianto? Penso di no, è stata una dichiarazione
piuttosto semplice, ma penso che sia in tono con la storia. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di volpessa22 |
Ciao Bianca, se sei rimasta con il fiato
sospesooo, vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro!! ^^ Sono perfida
lo so! Piaciuto??? Spero di si. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di wildcat |
2 giorni, prima non potevo. Bacioni Lisa
|
|
Recensione di consu |
Allora???? Soddisfatta? delusa? La frase di Edward che
hai citato piace un sacco anche a me, non so come mi è venuta,
ma mi piace ^^
Bacioni Lisa
|
|
Recensione di luis |
Che bello!!! Gongolo quando mi dite queste cose!!!
Perchè il mio scopo è proprio quello, tenervi sempre
incatenate alla storia ^^ Spero ti sia piaciuto il capitolo. Bacioni
Lisa
|
|
Recensione di IsTiLlLoVeYoU |
Si sono perfida, perfida, perfida! Che ci posso fare?
Sarà l'età che mi sta inacidendo ;) Grazie per le belle
cose che hai scritto, ti ringrazio di cuore! Si sono messi insieme
visto =) Bacioni Lisa
|
|
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|
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Capitolo 13 *** Epilogo ***
Epilogo
Buongiorno/buon
pomeriggio/buonasera!!! Buon venerdì ! La prima settimana del
2010 si conclude così come si conclude questa storia!
E' partito come un esperimento, ma devo ammettere che mi ha dato un
sacco di soddisfazioni. Voi tutti siete stati meravigliosi, mi avete
sostenuto, mi avete lodato e mi avete anche criticato. Non potevo
chiedere di più.
L'epilogo è uno spaccato del dopo, del futuro, un passo avanti. Spero vi piacerà!
Come anticipato mercoledì mi prendo una pausa, ho bisogno di
ricaricare le batterie di concentrarmi e di ritrovare l'ispirazione.
Come ho sempre detto non sono le idee che mi mancano (tranquilla Rebe
non sono capace di smettere di sognare!) ma la voglia e il tempo di
sedermi e tramutare quelle idee in parole, anche perché quando
lo faccio voglio farlo bene, mia sorella che si nasconde tra voi
è il mio critico più severo e non posso deluderla!
La storia finisce qui, ci vediamo presto prometto!!!
Bacioni Lisa
EPILOGO
Bella era seduta sugli
scalini del portico di una bella villetta immersa nel verde, era quasi il
tramonto e lei fissava intensamente il vialetto di casa.
Finalmente la vide
arrivare, un auto percorreva a velocità sostenuta il viale che conduceva alla
casa. Poco prima di entrare nel vialetto l’auto rallentò vistosamente per poi
fermarsi difronte alla serranda del garage.
Il sorriso le si aprì
spontaneo sul viso. Non cambierà mai! Pensò
divertita.
Edward scese di corsa
dall’auto ed in un attimo fu seduto vicino a lei.
<< Scusa! Un
emergenza mi ha trattenuto in ospedale più del dovuto >> disse Edward
appoggiando la valigetta accanto ai loro piedi.
<< Non dovresti
correre però >> lo redarguì Bella con un leggero broncio, ben consapevole
che suo marito non sapeva resisterle quando faceva così.
Infatti neanche un
secondo dopo si ritrovò coinvolta in un bacio travolgente, stretta tra le
braccia del suo unico e vero amore.
Staccandosi Edward le
concesse un mezzo sorriso.
<< E perdermi il
momento migliore della giornata? >> disse divertito.
Rimasero abbracciati a
guardarsi ancora qualche minuto prima di essere letteralmente travolti da
cinque piccole pesti.
<< Papà! >>
disse Michael saltandogli in braccio.
<< Ehi campione!
Ti sei comportato bene o hai fatto arrabbiare la mamma come tuo solito?
>> disse Edward diverto dall’irruenza del più grande dei suoi figli.
<< Io sono stato
bravissimo, dovresti chiederlo alle piccole pesti piuttosto >> rispose
assumendo un aria furbetta.
<< Mi devo
preoccupare? >> chiese Edward facendo ridere tutta la famiglia che si era
allegramente disposta intorno a loro sui gradini del portico.
Emily la più piccola era
accoccolata in braccio a Bella, mentre i gemelli se ne stavano stranamente buoni
seduti con Sara sullo scalino più basso.
<< Allora ragazzi
chi comincia? >> chiese allegramente Bella.
<< Io tono stata
prava e la tata ha detto che tono moltooo bella >> disse Emily facendoli
ridere tutti, aveva quasi tre anni ed era figlia naturale di Edward e Bella, ma loro
non avevano mai fatto distinzioni tra chi era stato adottato e chi no.
Finita la scuola si
erano iscritti all’università di Yale, Edward si era laureato in medicina
mentre Bella si era laureata in lettere. Finita l’università si erano sposati
con una bellissima cerimonia nel giardino di villa Cullen a Forks, dopo di che
si erano trasferiti a Seattel dove Edward aveva iniziato la scuola di medicina
e Bella il praticantato come giornalista. Dopo tre anni era nata Sara
rendendoli felicissimi, ma Bella aveva convinto Edward a sfruttare la sua
maternità. Si erano infatti recati a Phoenix nel loro vecchio orfanotrofio ed
avevano adotta Michael che allora aveva un anno.
Finita la scuola di
medicina Edward era stato assunto nel migliore ospedale di Seattel e in pochi
anni era diventato un brillante medico riconosciuto in tutti gli Stati Uniti, i
guadagni erano aumentati e avevano comperato una casa più grande fuori città ed
immersa nel verde.
Bella aveva potuto
smettere di lavorare e si erano recati nuovamente al loro vecchio orfanotrofio,
diventando i fieri genitori di Dave e Mark, due gemellini di allora un anno e
mezzo e da tutti soprannominati le piccole pesti.
Pochi mesi dopo Bella
aveva scoperto di essere nuovamente incinta ed era arrivata Emily.
Erano una famiglia
felice e con le loro tradizioni.
<< Ok bravissima
Emily, allora andiamo per età, Dave? Mark? Com’è stata la vostra giornata?
>> disse amorevolmente Bella. Non aveva mai pensato che sarebbe stata una
buona madre, ma quando era nata Sara la sua visione era cambiata. Fosse stato
per lei avrebbe adottato altri bambini e ancora non si era arresa, sapeva che
una famiglia unita era la cosa più bella che potesse accadere ad un bambino che
viveva in un orfanotrofio, certo spesso e volentieri ricorreva all’aiuto ed al
consiglio di sua suocera. Sua madre invece era rimasta sconvolta dal desiderio
di Bella di avere tanti bambini, ma d’altronde Reneè non aveva mai avuto un
istinto materno troppo spiccato. Charlie e Carlisle invece erano contentissimi
e appoggiavano in pieno Bella e le sue decisioni, così come suo marito.
Dave si fece coraggio e
prese la parola << A scuola siamo stati messi in castigo perché ci
spintonavamo e quando siamo arrivati a casa mamma ci ha sgridato perché i
giochi erano sparsi per tutta la camera, ma alla fine abbiamo riordinato e ci
ha fatto mangiare la torta al cioccolato >> disse felice, Mark annuì per
poi aggiungere << E abbiamo battuto Mike e Sara giocando a calcio
>> disse tronfio.
<< Solo perché
Emily voleva giocare con noi e ci ha intralciato >> proruppe Michael.
<< Aspetta il tuo
turno, Sara? >> lo redarguì il padre.
<< Oggi è stata
proprio una bella giornata papà! >> trillò allegra la bimba.
<< Ho preso ottimo
nel tema e – si interruppe un attimo per guardare la madre che annuì – Tyler mi
ha dato un bacio! >> esclamò.
<< Come un bacio?
E chi è Tyler? >> chiese sconvolto Edward.
<< Amore… >>
lo richiamò bonariamente Bella.
Lui la guardò un po
sconvolto, sua figlia aveva otto anni e
già riceveva un bacio?
Ma lo sguardo rilassato che gli rivolse la moglie lo
calmò subito, certo, ma le avrebbe fatto un sacco di domande dopo!
<< Tocca a me?
>> chiese speranzoso Michael al padre seduto accanto a lui che annuì
concentrandosi subito sul figlio.
<< Anche per me è
stata una giornata buona. La scuola è andata abbastanza bene e durante la
ricreazione ho tirato un pugno a Tyler perché aveva baciato mia sorella
>> disse tutto fiero e ricevendo un sorrisone dal padre e uno sguardo di
rimprovero dalla madre.
<< Poi .. beh … la
maestra mi ha sgridato e ha chiamato mamma, che mi ha sgridato ancora di più.
>> ammise mestamente << Ma alla fine ho avuto anch’io la mia fetta
di torta! >> concluse tornando sorridente.
<< Mamma tocca a
te! >> disse allegra Sara, che era la fotocopia della madre.
<< La mia giornata
è stata perfetta, come lo sono state tutte negli ultimi quindici anni >>
disse Bella incontrando lo sguardo innamorato del marito.
Da quel primo bacio
sulla terrazza erano successe tante cose, la sua vita era diventata quel sogno
meraviglioso che stava vivendo.
Certo c’erano giorni
duri, con cinque figli in casa ed un marito preso dal lavoro, ma ogni sera si
ritrovava a guardare il tramonto e a ringraziare il cielo per tutto ciò che la
vita le aveva riservato.
<< La mia giornata
invece è stata dura e lunga, fino al momento in cui sono arrivato a casa e la
mia fantastica famiglia era qui ad aspettarmi. Per cui il bilancio è come
sempre positivo >> concluse Edward ammirando quanto di più bello ci fosse
al mondo: sua moglie e i suoi figli.
<< Ora tutti in
casa! >> proruppe Bella alzandosi << Stasera vengono a cena gli zii
e sarà una lunga serata per tutti >> disse sorridendo e posando a terra
Emily che con i fratelli corse in casa.
<< Lo sa signora
Cullen che diventa ogni giorno più bella >> disse Edward attirando la
moglie in un dolce abbraccio.
Bella si girò e incatenò
i propri occhi a quelli del marito.
Ogni volta era un
emozione immensa, il loro amore era cresciuto e si era arricchito di tante
nuove sfaccettature in quegli anni.
<< Ti amo >>
disse dolcemente prima di baciarlo.
FINE!
Risposte alle recensioni:
Recensione di titty88 |
Ciao carissima ben tornata, purtroppo siamo alla fine di questa storia, ma spero ci ritroveremo in altre. Un bacione Lisa
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Recensione di bigia |
Allora come sono andata? E' una nuova esperienza per me
concludere una storia, infatti le altre due sono in alto mare, ma devo
dire che se da una parte è bello dall'altra è triste.
Quindi aggiorna la tua storia che ci ritroviamo lì. Un bacione
Lisa
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Recensione di rebecca73 |
Ciao Rebe! Come hai letto su ^^ ho apprezzato il tuo
consiglio e lo seguirò tranquilla, perché semplicemente
sono incapace di smettere di sognare, ho tante idee per la testa e
forse con calma le tradurrò in parole, spero di ritrovarti
quando ricomincerò a postare le mie storie =) Un bacione e
grazie di tutto Lisa
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Recensione di hale1843 |
Visto i gemelli ci sono, adottati, ma ci sono! Non ho
parlato degli altri lo so, li ho solo citati, ma mi sembrava giusto
così! Non piangere ci saranno altre storie e altre occasioni. Un
abbraccio Lisa
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Recensione di serve |
Ciao! Allora??? Strali e saette che si abbattono su di
me? L'utilità della seduta di trucco e capelli dello scorso
capitolo è quella di distrarre Bella, di allentare la tensione e
far trascorrere il tempo più velocemente. Hai ragione non serve
a nulla in se e per se, ma così Bella si è distratta. Non
considero la cosa superficiale al contrario di te perché nel mio
intento è una sorta di aiuto che le sorelle gli danno, io quando
mia sorella o una amica erano nervose per un esame o per un uscita, lo facevo. E' un modo per spostare
l'attenzione su qualcosa di sciocco che ti permette di sgombrare la
mente e allontanare l'ansia. Ma questo come sempre è solo il mio
parere. Bacione e grazie di tutto, come sempre le tue recensioni sono
accurate e argute, segno evidente che ti interessa la storia, credo di
avertelo già detto per altre storie, ma te lo ripeto: senza di
te sarei persa, mi costringi ad essere attenta e a cercare di evitare
le cose scontate. In pratica mi sproni a far meglio, anche se a volte
non ne sono all'altezza, quindi GRAZIE!!! A presto spero. Bacioni
Lisa
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Recensione di Lau_twilight |
Ciao
Lau!!! Grazie per la dichiarazione di stima, cercherò di non
metterci troppo ^^ Sono contenta che abbiate apprezzato la mia
idea di momento perfetto, penso che quando si ha la possibilità
di programmare un po' le cose tutti cerchino di farle al meglio,
è per questo che ho rimandato la dichiarazione facendo
arrabbiare qualcuno =P
Dispiace anche a me che sia finita, ma è completamente inutile
far continuare una storia esaurita, si finisce per svilirla e
imbruttirla, quindi meglio breve ma intesa!!!Un bacione e un abbraccio
anche a te. Lisa
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Recensione di wildcat |
Si purtroppo si! Non ha senso continuare quando si
scadrebbe nel banale, ci sono tante altre storie da raccontare è
inutile impantanarsi a raccontare cose inutili. Un bacione e spero ci
risentiremo! Lisa
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Recensione di volpessa22 |
Ciao Bianca! Grazie del tuo entusiasmo! Tranquilla non
mi è successo nulla di grave, ma ho bisogno di ritrovare un po'
me stessa, capita ^^ Un bacione Lisa.
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Recensione di mikkettina |
Ciao! Grazie a te di esserti rivelata ^^ e per le cose
carine che hai scritto, contraccambio l'augurio e spero di rincontrarti
quando riprenderò a scrivere le mie storie. Bacioni Lisa
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Recensione di nanerottola |
E' finita! Se da una parte ne sono felice, dall'altra
so che mi mancherete un sacco. Ma cercherò di concentrarmi e
ritornare più determinata di prima =) Prima di una nuova storia,
ho già un paio di idee sul quadernino, finirò le due in
corso, mi sembra giusto e doveroso. Poi chissà... Bacioni
Lisa
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Recensione di BaBa88 |
Grazie tesoro!!! Non ho parole per dirti quanto ti sono grata! Adoro il vostro entusiasmo!!! Bacioni Lisa
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Recensione di linda88 |
Ciao mia cara! Grazie come sempre per le belle parole e spero di non metterci troppo a far ritorno ^^
Sono felice che tu abbia apprezzato lo scorso capitolo e in generale tutta la storia, un bacione Lisa
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Recensione di IsTiLlLoVeYoU |
Ciao! Per non perdere la mia nomea di perfida concludo
la storia proprio quando si mettono insieme =) Spero che l'epilogo ti
sia piaciuto. Un bacione Lisa
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Recensione di chiara84 |
Grazie di cuore. Un bacione Lisa
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Vi ringrazio fin da ora
se lascerete una recensione all'epilogo a cui purtroppo non
potrò rispondere. E' stato fantastico dialogare con voi, vi
voglio bene!
Grazie a tutti di cuore!!!!!
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: Incredibilmente
Noi L'Antidoto
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
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