Rincontrarsi

di lisa76
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Rincontrarsi cap 1 Ciao a tutte/i!!! Rieccomi, non ho resistito ho dovuto postare anche questa nuova storia.
Premesse alla storia:
  • sono tutti umani!
  • Durerà pochi capitoli 
  • E' scritta in maniera diversa dalle altre mie storie. 
Come sapete sono completamente fusa e questa storia ne è la prova è nata da un sogno, si avete capito bene, sogno Ed e Bella, sono da ricovero =(  Il sogno per la precisione riguardava la scena dell'albero che leggerete nel secondo capitolo. Fatto sta che da quel sogno non ho pensato ad altro, continuavo a vivere la storia nella mia testa, finché non mi sono seduta al pc e ho cominciato a scrive, 40 pagine in 3 giorni, storia praticamente finita, ma non riesco a pensare ad altro quindi ho deciso che visto che comunque non scrivo e non penso ad altro tanto valeva postare anche questa storia.

Ricapitolando l'aggiornamento sarà settimanale, di venerdì per la precisione. Così riesco ad organizzarmi.
lunedì -
Incredibilmente Noi

mercoledì - L'Antidoto

venerdì - Rincontrarsi.

Ok ho finito di rompere, ditemi che ne pensate, sapete che ci tengo. Ovviamente per chi non ha letto le altre due l'invito è quello di farlo ora =)
Bacioni Lisa

Capitolo 1

<< Buongiorno. Sono Isabella Swan, potrei avere il mio orario per favore? >> la signora grassoccia e con un impossibile tinta per capelli alzo il viso e si trovò di fronte una giovane ragazza mora con i capelli lunghi e leggermente mossi, due occhi grandi e profondi di un caldo color cioccolato, sembrava triste.

Non c’era dubbi quella era la figlia del capo Swan, istintivamente la donna provò un senso di affetto per quella giovane vita che aveva già incontrato tante difficoltà sulla sua strada. Si aprì in un caldo sorriso facendole segno di avvicinarsi.

Era certamente una bella ragazza, non nel senso classico della parola, ma aveva un fascino particolare. I ragazzi del Forks Higs School avrebbero fatto a gara per ricevere le sue attenzioni, di questo ne era certa.

<< Buongiorno a te mia cara, sei la figlia di Charlie? >> chiese premurosa ottenendo un cenno affermativo dalla ragazza.

<< Benvenuta, questi sono i tuoi orari, la piantina della scuola e il foglio presenza da far firmare ad ogni professore. Alla fine della giornata dovrai riportarlo qui >> disse tranquilla mentre la ragazza continuava ad annuire.

Chissà se gli mancava la madre, da quello che aveva sentito in giro, la madre era decisamente una donna non convenzionale, da quello che si sapeva in città, l’ex signora Swan aveva fatto carte false per tenere con se la figlia e ora dopo quasi sei anni la rimandava dal padre ed oltretutto ad anno scolastico iniziato.

Il Capo della polizia locale, Charlie Swan era un bel uomo, decisamente taciturno, ma affascinante. Non parlava mai del suo passato a Phoenix e soprattutto dell’ex moglie, ma della figlia sì e quando lo faceva, gli s’illuminavano gli occhi.

La ragazza ringraziò educatamente uscendo dalla segreteria e tentando di orientarsi nella nuova scuola, nonostante contasse meno studenti di quella che frequentava a Phoenix sembrava un labirinto, infatti era divisa in tanti edifici numerati ed adibiti alle varie funzioni.

Mentre studiava la piantina Bella, che non usava mai il suo nome completo perché le sembrava troppo altisonante, ripensava allo sguardo della signora della segreteria. Sapeva chi era, ma d’altronde chi in quella città non sapeva che la figlia di Charlie era arrivata. Perfetto! Soprattutto per una come lei che odiava stare al centro dell’attenzione.

Sbuffo tornando a concentrarsi sulla piantina e non accorgendosi che qualcuno le si stava avvicinando.

<< Tu devi essere Isabella Swan >> disse tutto allegro un ragazzo biondo, aveva gli occhi azzurri e i capelli sparati sulla testa. Il sorriso era aperto e cordiale.

Isabella timida per natura arrossì incrociando gli occhi con il nuovo venuto.

<< Bella basta >> mormorò appena, lui sorrise annuendo.

<< Io sono Mike, Mike Newton >> disse porgendogli la mano, che fu subito stretta dalla ragazza.

<< Ti serve aiuto? Che lezione hai? >> disse lui avvicinandosi, lei istintivamente fece un passo indietro.

Non le piaceva che le persone le stessero troppo vicine, non era una da abbracci o smancerie.

Lo sguardo interrogativo del ragazzo la fece arrossire ancora di più.

<< Inglese >> mormorò.

<< Perfetto! Il mio stesso corso, se vuoi ti accompagno >> disse Mike ritrovando tutta la baldanza di un attimo prima. Bella annuì e gli regalò un timido sorriso.

Era invadente ma cordiale, probabilmente non aveva cattive intenzioni, così decise di lasciarsi un po’ andare e chiacchierarono allegramente fino all’aula dove Mike la presentò al professore e le scostò la sedia per farla sedere accanto a lui.

Si notevolmente invadente.

 

Quella mattina arrivando a scuola Edward e i suoi fratelli avevano scorto uno strano fermento nel cortile della scuola.

Scendendo dalla sua adorata Volvo fu travolto da una massa di riccioli color miele.

<< Eddy amore >> pigolò la ragazza stringendosi al suo petto, Jessica lo spasso del momento.

Non era male se stava zitta e ferma, ma quando parlava era una vera piaga.

<< Non chiamarmi Eddy e non chiamarmi amore >> la apostrofò duro per poi scrollarsela di dosso girandosi per chiudere la portiera della macchina.

<< Ti sei svegliato storto? >> chiese lei accarezzandogli il petto, un sorriso beffardo si disegnò sulle labbra del ragazzo.

Era bello e lo sapeva, faceva impazzire le ragazze e sapeva anche questo e più le trattava male e più quelle tornavano a cercarlo, così non si fece tanti problemi a risponderle << No sei tu che mi irriti >> per poi voltarle le spalle e raggiungere i fratelli sulla scalinata.

Alice lo guardò male, ok non sopportava nemmeno lei Jessica, ma trattarla così era sbagliato.

Edward le sorrise indifferente a lui non importava un bel niente di quella ragazza come non gli era mai importato di quelle prima e come non gli sarebbe importato di quelle dopo.

L’amore non esiste, era il suo motto subito seguito da allora perché non divertirsi. Entrambe le cose però lasciavano parecchio perplessa Alice.

Tra i cinque fratelli Cullen loro due erano quelli che avevano legato di più, si consideravano e si comportavano proprio come fratelli, persino di più di Rose e Jaz che fratelli lo erano sul serio.

Non che gli altri non avessero legato, anzi, si erano perfino innamorati ma il rapporto tra Edward ed Alice era particolare.

Si volevano un mondo di bene, si capivano e si sostenevano a vicenda, proprio come due veri fratelli, e proprio come tali litigavano.

Ultimamente il motivo del contendere era sempre lo stesso, il pessimo comportamento di Edward con le ragazze.

Era un bel ragazzo, intelligente e molto portato per lo studio e lo sport, e proprio per questo era uno dei ragazzi più popolari del Liceo, ma per quanto riguardava i rapporti con le ragazze era un vero e proprio stronzo.

Tutte cadevano ai suoi piedi e lui prontamente ne approfittava.

Alice stava per partire con la solita arringa quando lui la blocco con un gesto della mano.

<< L’oca non ha tutti i torti, mi sono svegliato storto stamattina, quindi per favore evita. Poi cos’è tutta quest’agitazione? Viene in visita il Papa? >> chiese Edward ridendo e facendo ridere anche Emmet, anche con lui aveva un ottimo rapporto.

Il fratello più grande e non solo per età era, fra tutti i Cullen, il più allegro e spensierato.

Non era una cima, ma se la cavava sempre.

Dove non arrivava il suo cervello arrivava la sua simpatia o alle volte i suoi muscoli e ne aveva veramente tanti.

<< Come non lo sai? >> chiese Rosalie scocciata stringendosi ad Emmet.

<< Stamattina arriva la nuova ragazza, la figlia del capo Swan >> aggiunse per poi catturare le labbra del suo ragazzo e trascinarlo all’interno dell’edificio.

<< Una nuova preda? >> chiese Jasper ridendo.

<< Probabile >> rispose Edward sornione per poi aggiungere ghignando. << Ho proprio bisogno di un po’ di novità >>.

<< NON. CI. PROVARE. >> sibilò Alice tutta rossa per la rabbia. << Quella ragazza ha già abbastanza problemi per conto suo senza che tu la faccia soffrire per un po’ di “sano” divertimento, come lo chiami tu >> Alice era decisamente alterata.

Sua madre e suo padre le avevano spiegato a grandi linee la storia della ragazza, a sua volta raccontatagli dal padre.

Charlie Swan non era un tipo da confidenza, ma conosceva i coniugi Cullen dai tempi di Phoenix e il fatto di essersi ritrovati tutti in quella sperduta cittadina dello stato di Washington aveva rinsaldato quella vecchia conoscenza facendola sfociare in una bella amicizia.

Quando Charlie aveva saputo del trasferimento di Bella era corso a casa Cullen invocando l’aiuto degli amici.

Esme si era occupata di arredare la stanza di Bella nella casetta di Charlie e aveva chiesto l’aiuto di Alice, la più portata delle sue figlie per queste cose.

Così Alice aveva scoperto un sacco di cose sulla nuova alunna, non ultima il fatto che aveva vissuto nello stesso orfanotrofio di Edward quando era bambina.

Sì perché anche Isabella, come tutti loro, era stata adottata e precisamente nello stesso anno in cui i Cullen avevano adottato Edward.

Probabilmente i due si conoscevano, ma Alice basandosi sulle sue personali esperienze dubitava che si sarebbero riconosciuti.

Alice ora aveva un obiettivo: diventare amica di Isabella Swan e soprattutto proteggerla da quello sventato di suo fratello.

 

Le lezioni si susseguirono noiose come solo la scuola sa essere.

Isabella prestava attenzione e prendeva appunti, era sempre stata una brava studentessa, gli unici problemi che aveva erano con la matematica. I numeri proprio non volevano saperne di entrarle in testa, ma si sarebbe impegnata a fondo, Charlie doveva essere fiero di lei.

L’era mancato tanto in quei sei anni, era con lui che voleva stare dopo il divorzio ma Reneè glielo aveva impedito.

Delle volte si chiedeva come aveva fatto quella donna ad ottenere la custodia quasi esclusiva su di lei, Reneè che era la persona più inaffidabile della terra.

Le voleva bene questo sì, ma non quanto a Charlie.

Per un attimo pensò con tristezza agli ultimi sei anni, non erano stati brutti intendiamoci, ma con Charlie vicino sarebbero stati certamente meglio.

Le c’erano voluti anni a convincere la madre a lasciarla andare a vivere con Charlie e se non fosse stato per il nuovo marito di sua madre, che di avere una ragazza, oltretutto di pochi anni più giovane di lui, in giro per casa non ne voleva sapere, non ci sarebbe mai riuscita.

Così finalmente Reneè aveva ceduto lasciandola libera di raggiungere il suo amato Charlie.

Persa nei suoi ricordi non si rese minimamente conto che i suoi nuovi amici l’avevano condotta alla sala mensa.

Angela, una dolce ragazza che aveva conosciuto alla seconda ora, la prima che non l’aveva subissata di domande sul suo passato le camminava a fianco.

Gentile e premurosa Angela si era offerta come suo cicerone e ora le avrebbe presentato alcuni amici e il suo ragazzo durante la pausa pranzo.

Si sedettero al tavolo e dopo un breve giro di presentazioni si misero a mangiare.

Un gridolino fece indirizzare gli occhi di Bella verso un tavolo poco distante.

C’erano sei ragazzi seduti a quel tavolo tre ragazzi e 3 ragazze.

Il gridolino veniva da una delle tre ragazze, era piccolina e con una folta capigliatura riccia color miele, se non ricordava male doveva trattarsi di Jessica, stava praticamente incollata ad un ragazzo dai capelli ramati che con poca gentilezza l’aveva letteralmente buttata giù dalle sue ginocchia.

<< Mi sa che i giorni della cara Jess con Cullen stanno volgendo al termine >> disse Ben distrattamente guardando nella medesima direzione di Bella e accarezzando distrattamente i capelli di Angela, la sua ragazza.

<< Beh infondo hanno resistito quasi due settimane, quasi un record per lui >> convenne Angela, come se quelle discussioni fossero all’ordine del giorno, poi incrociando lo sguardo curioso di Bella si accinse a spiegare.

<< Quello è il tavolo dei fratelli Cullen, sono in cinque, tutti adottati dal Dottor Cullen e signora, il ragazzone bruno si chiama Emmet e sta con Rosalie la bionda, l’altra ragazza quella mora, si chiama Alice e sta con il biondo Jasper, che è fratello naturale di Rosalie, che io sappia sono gli unici ad essere veramente fratelli. >> disse Angela perdendosi un attimo in quella considerazione e dando così il tempo a Bella di studiare la famiglia Cullen.

Nell’istante in cui i sui occhi si posarono sul quinto componente della famiglia il suo respiro venne meno, quegli occhi verdi, quei capelli …

Non poteva essere lui!

Contemporaneamente Angela riprese a parlare << Poi c’è lui, lo sciupa femmine dalla Forks Higs School, studente modello, capitano della squadra di Basket e stronzo di prima categoria, Edward Cullen >> concluse.

A quelle parole Bella sbiancò, lo sguardo incatenato a quello di Edward altrettanto stupito, che parlottava con Jessica.

Abbassò la testa e mormorando uno scusate strascicato corse fuori dall’edificio.

 

Noia ecco la sensazione prevalente quel giorno in Edward, noia per le lezioni che lente si susseguivano, noia per Jess che proprio non ne voleva sapere di lasciarlo in pace e infine noia per tutti gli sguardi ammiccanti e le proposte poco caste che aveva ricevuto tutta la mattina da parte delle sue compagne di classe.

Concretamente oggi era una pessima giornata, Alice continuava a guardarlo in cagnesco e in più non aveva ancora incontrato la nuova ragazza.

Chissà forse lei poteva essere un diversivo interessate in mezzo a tutta quella noia.

Con quella nuova speranza si stava dirigendo verso la mensa, lì l’avrebbe sicuramente vista.

La scuola era così piccola da avere un'unica mensa e quindi tutta la popolazione studentesca si riversava in quella sala per consumare il pranzo.

Signorina Swan vediamo se il gioco vale la candela. Ghignò dentro di se entrando nella sala, mentre prendeva un vassoio e lo riempiva di cibo controllò attentamente i vari tavoli.

Nulla solo volti conosciuti, un po’ contrariato si recò al tavolo già occupato dai suoi fratelli.

Nemmeno il tempo di sedersi che Jessica gli piombò addosso.

Ok aveva veramente rotto, con poca grazia la buttò a terra.

Lei da oca qual era fece un gridolino attirando l’attenzione di tutta la mensa e la stizza dei suoi familiari, specialmente Rosalie che odiava Jessica e tutte quelle ochette che giravano intorno al fratello.

<< Allora la nuova? >> chiese Edward ai fratelli che continuarono a mangiare facendo gesti non curanti. Ma come nessuno l’aveva incontrata?

Jessica intanto si era rimessa in piedi e dopo aver preso una sedia gli si era praticamente incollata al braccio. Mamma che cozza. Pensò Ed stizzito a sua volta, stava per dirgliene quattro quando quella si mise a parlare.

<< Io l’ho incontrata alla 3° ora. Non è nulla di che. Da come ne parlava Mike sembrava dovesse essere Miss Mondo, invece è una normalissima ragazza. Non tanto alta, capelli castani. Sembra timida. Parla solo se le rivolgi la parola e risponde sempre a mono sillabi. Niente di speciale. >> disse prima di addentare una patatina.

Gli occhi di Edward intanto stavano percorrendo la mensa.

<< Per fortuna che Angela si è offerta di farle da Cicerone, se no sai che pizza con una così.>> disse indirizzando lo sguardo di Edward che si mise alla ricerca del tavolo di Angela e Ben, perché sicuramente erano insieme e con loro la nuova ragazza. 

<> continuò lei non curante.

Proprio nell’istante in cui gli occhi di Edward incontrarono quelli della nuova venuta.

Sgranò gli occhi, non poteva essere lei…

<< Come hai detto che si chiama? >> chiese senza distogliere lo sguardo dalla ragazza che lo guardava altrettanto stupita.

<< Isabella, ma preferisce farsi chiamare … >> << … Bella >> la interruppe Edward alzandosi e correndo dietro alla nuova ragazza che nel frattempo aveva abbandonato la mensa, sotto lo sguardo sempre più esterrefatto del ragazzo.

Come poteva essere lei? Dopo tutti quegli anni? Era finalmente giunto il momento di rincontrarsi?


Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.

Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


cap 2 Ciao a tutte/i!!!
Prima di tutto voglio ringraziarvi per la fiducia e per la risposta a questa storia, numeri da paura per essere al primo capitolo!

Grazie a chi ha letto tutto nonostante non fosse così convinto (Elfa sognatrice parlo di te!!!), ma come vi avevo scritto era un esperimento, una cosa nuova e come tutte le cose nuove alle volte non è proprio perfetto.
Ciò nonostante lo avete letto e commentato, dire che vi adoro è un eufemismo!!! T.T siete tutte/i meravigliosi!!!

Ok la finisco, capitolo 2 che dire è da leggere!!! Un po' poco come introduzione?  Bene allora diciamo che finalmente si incontrano e si parlano, adesso volete leggerlo? Spero di si.

Bacioni Lisa

Capitolo 2

<< Ma che gli prende? >> chiese Jessica sconvolta dal comportamento di Edward, mentre lo guardava correre verso l’uscita della mensa, non aveva, infatti, notato che da quella porta poco prima era uscita Isabella.

<< E’ tutto il giorno che è girato male, non farci caso >> sdrammatizzò Emmet per poi riconcentrarsi su Rosalie e sulla fantasia assolutamente poco casta su di lei.

<< Sarà >> mormorò Jessica tornando a guardare nel proprio piatto.

Alice, che aveva assistito non solo allo scambio di parole svoltosi al suo tavolo, ma anche a quello di sguardi tra suo fratello e quella che doveva essere Isabella Swan era decisamente sbalordita.

Mai aveva visto quell’espressione sul volto di suo fratello.

Non c’era solo sorpresa nei suoi occhi, c’era molto di più, c’era tenerezza, trepidazione e, sembrava assurdo dirlo riferito a Edward, ma era sicura di aver scorto amore negli occhi di suo fratello, mentre si alzava per inseguire la misteriosa ragazza.

Scrollò la testa allontanando quel pensiero, Edward e l’amore stavano su due pianeti diversi.

L’unica cosa da sperare in quel momento era che la ragazza corresse abbastanza forte da non farsi raggiungere da lui o, in caso contrario, che fosse abbastanza intelligente da non cadere ai suoi piedi, altrimenti si che sarebbero stati guai.

Quell’oca di Jessica non si era nemmeno accorta che quello che lei definiva “fidanzato” se ne era andato per inseguire un’altra ragazza, ma si può essere più sceme?

Certo se per qualche assurdo motivo aveva visto giusto e quello nello sguardo di Ed era veramente amore, beh Jessica sarebbe stata un intralcio.

Era possessiva e petulante e sicuramente avrebbe fatto di tutto per tenersi Edward. Già il fatto che avesse retto ben due settimane insieme al fratello ne era la prova.

Magari poteva dare una spintarella alla cosa e levarsela dai piedi una volta per tutte. A Edward sicuramente non avrebbe dato fastidio e loro si sarebbero finalmente liberati di quella seccatura che gli girava sempre intorno.

Sì, perché quando non trovava Edward, Jessica si metteva alle calcagna dei suoi fratelli.  Cosa decisamente detestabile.

<< Tutto bene tra voi due? >> chiese incurante rivolgendosi a Jessica, che alzò gli occhi dal piatto stranita.

Difficilmente qualcuno oltre ad Emmet le rivolgeva la parola a quel tavolo. 

 

<< S-si … sì perché? >> chiese titubante ad Alice. Alice era quella che la lasciava più interdetta. Rosalie era odiosa e montata, così come Jasper, si e no si sprecavano a salutarla.

Emmet era un buontempone, prendeva in giro tutti e tutto, e anche lei era capitata più volte nel suo mirino, ma non vedeva cattiveria nelle sue battute.

Alice invece era imprevedibile.

Non le erano mai scappati i suoi sguardi di rimprovero al fratello quando la trattava male, ma nonostante questo non si era mai pronunciata riguardo alla loro storia, ne tanto meno aveva mai dimostrato la benché minima simpatia nei suoi confronti.

Semplicemente non gradiva il comportamento di suo fratello, non perché fosse rivolto a lei come Jessica, ma in generale. Al suo posto avrebbe potuto esserci chiunque e lei non avrebbe ugualmente gradito il comportamento da Stronzo di Edward, perché era così che si comportava, da stronzo.

Ma uno stronzo bellissimo e popolare e questo per Jessica era più che sufficiente.

Avrebbe tenuto in piedi quella relazione, a tutti i costi.

<< No, nulla. È che ultimamente mi sembra più stronzo del solito >> disse Alice con noncuranza. Ma catturando l’attenzione di Jess, che lei sapesse qualcosa? Che Edward avesse espresso il desiderio di lasciarla?

Il panico lo invase.

No, non poteva, ora tutte le altre ragazze la invidiavano e Lauren sua amica/nemica dai tempi dell’asilo, rosicava morendo dalla voglia di essere al suo posto.

Non glielo avrebbe permesso, con una rapida occhiata controllò la mensa.

Doveva sapere con chi fosse andato a divertirsi il suo ragazzo, sì perché quella era l’unica spiegazione plausibile e conoscendo Edward, anche la più probabile.

Ma nulla, erano tutte lì. Aspetta … quasi tutte. Dov’era la nuova ragazza?

La sua mente ritornò rapida alla conversazione di pochi minuti prima. Edward aveva chiesto informazioni sulla nuova, come se non l’avesse ancora incontrata, poi però quando gli aveva detto che non amava il nome completo era stato lui a pronunciare il nome di Bella. Che si conoscessero? E ora erano spariti entrambi.

E no ragazzina, pensò maligna Jessica alzandosi, non mi porterai via la mia posizione. Ho fatto tanta fatica a guadagnarmela e non la lascio certo alla prima venuta.

Con intenti omicidi Jessica si avviò verso l’uscita. Suscitando una risatina da parte di Alice.

Allo sguardo interrogativo di Jasper quest’ultima rispose con un divertito << Prevedo guai >> il che lasciò abbastanza indifferente il resto dei suoi fratelli.

 

 

Com’era possibile che fosse lui? Dopo dieci anni? In questo sperduto paese? Impossibile, impossibile.

Era tutto quello che Bella riusciva a pensare, la sua mente andava a mille, quegli occhi, quei capelli, quello sguardo.

Era lui!

Ne era certa, ma la parte più razionale di lei continuava a ripeterle che era impossibile. Troppo assurdo per essere vero.

Uscita dalla mensa si avviò veloce verso il primo albero scalabile che si trovava nel cortile adiacente all’edificio.

Salì in cima alla panchina che ci stava sotto e rapida e sicura s’issò fino al primo ramo abbastanza robusto da permetterle di sedersi.

Era assurdo come lei, che era goffa e impacciata di natura, fosse diventata così abile ad arrampicarsi sugli alberi. D’altronde glielo aveva insegnato lui.

Con la mente tornò agli anni dell’orfanotrofio, in tutti i ricordi che aveva c’era lui, fin da quella prima sera quando a tre anni l’avevano condotta in quel grande e freddo edificio. Mentre l’assistente sociale parlava con la madre superiora che gestiva l’orfanotrofio, da dietro una porta aveva visto spuntare una testa di capelli rossi.

Sorrise a quel ricordo, anche da piccolo era bello.

Certo se quello in quella mensa era veramente lui gli anni lo avevano reso ancora più bello.

Accarezzò distrattamente la corteccia del grosso albero.

Si rifugiava sempre tra le fronde degli alberi quando si sentiva insicura.

Da piccoli lo chiamavo il loro rifugio segreto e lei non aveva mai smesso di nascondersi tra i rami per trovare rifugio, anche quando lui era andato via, anche quando anche lei era stata adottata, ogni volta che si sentiva insicura e aveva bisogno di pensare correva a nascondersi tra i rami dell’albero più vicino.

Come se quel semplice gesto potesse riportarle il conforto del suo primo e unico amico.

Gli occhi le diventarono lucidi.

Poteva davvero essere lui? Lo aveva finalmente ritrovato? Si sarebbe ricordato di quell’insulsa bambina che aveva giurato di proteggere quando avevano appena tre anni?

Lei sì. Lei si ricordava di ogni singolo momento passato con lui. Ogni gesto ogni parola ogni abbraccio che si erano scambiati nei 4 anni che avevano trascorso insieme in quell’orfanotrofio. Erano impressi a fuoco nella sua anima.

Quando quella prima sera le si era avvicinato titubante e le aveva chiesto perché piangeva, quando le aveva preso la mano e le aveva detto che loro erano amici, quando l’aveva difesa nel dormitorio dalla cattiveria dei bambini più grandi.

Una lacrima scese sul suo viso.

Dio quanto gli era mancato in quei dieci anni e se fosse stato veramente lui?

 

Edward corse verso la porta. Incredulo con il cuore che andava a mille. Se era lei c’era solo un posto dove l’avrebbe trovata, alla grande quercia sopra la panchina al centro del cortile.

Mentre correva in quella direzione si dava mentalmente del cretino, erano passati 10 lunghi anni, se anche fosse stata lei chi gli dava la certezza che avesse conservato quella loro assurda abitudine di andarsi a nascondere tra le fronde degli alberi.

Per lui era stato così, ma magari lei lo aveva dimenticato.

Una fitta all’altezza del cuore lo fece bloccare appena fuori dalla porta della mensa.

E se lei lo avesse dimenticato? Se era semplicemente per coincidenza che se fosse andata nel momento i cui i loro sguardi si erano incrociati?

No era impossibile. Quella era lei e lei non lo avrebbe mai dimenticato. Di questo era sicuro. Riprese a camminare più sicuro di se.

Ricordava ancora la prima volta che l’aveva vista, piccola, tremante e piangente, vicina alle gambe dell’assistente sociale che parlava nel grande ingresso dell’orfanotrofio con la pinguina, sorrise ancora del nomignolo che avevano dato alla madre superiora. Non era cattiva, questo no. Ma era rigida e gli imponeva di pregare mille volte al giorno. Non aveva mai visto di buon occhio il loro attaccamento e più volte li aveva ripresi e costretti a stare lontani. Ma loro riuscivano sempre ad eludere i divieti.

Quella prima sera, mentre la spiava da dietro la porta del refettorio, aveva prova per lei un forte istinto di protezione, o forse quello era arrivato dopo e lui si era auto convinto che ci fosse stato sin dal primo incontro. D'altronde aveva tre anni allora e non tutti i suoi ricordi erano così nitidi, ma quelli in cui c’era lei sì.

Dieci anni, dieci lunghi anni senza sapere nulla l’uno dell’altra e poi di punto in bianco si ritrovavano nella stessa inutile e fredda cittadina ai confini del mondo.

Assurdo.

Ma non impossibile, no questo no, perché lei era lì, perché tutto da quel momento in avanti sarebbe stato più bello perché lei era rientrata nella sua vita.

Alzò gli occhi verso i rami e come si era immaginato era lì seduta sul primo ramo disponibile e … piangeva.

Un’altra fitta al cuore.

Non doveva piangere, doveva essere felice. Si erano ritrovati, dopo tanti anni di nuovo insieme, era un miracolo.

<< Vedo che le vecchie abitudini sono dure a morire >> disse sorridendo mentre saliva in piedi sulla panchina.

Lei alzò gli occhi permettendogli ancora una volta la vista di quei meravigliosi occhi nocciola che tanto amava. La sua piccola Bella. Era cresciuta. Era una ragazza ormai. Era bellissima.

Un dolce sorriso si aprì sul viso di entrambi.

<< Dai scendi! Fatti abbracciare scricciolo >> disse felice come non mai.

L’aveva ritrovata.

La sua prima e unica amica.

Il suo scricciolo che passava più tempo sdraiato per terra che in piedi, che era capace di inciampare su una superficie perfettamente liscia.

Il suo cuore sussultò quando la vide sporgersi per scendere verso di lui.

Istintivamente allungò le braccia prendendola per la vita e aiutandola a rimanere in equilibrio sulla panchina.

<< Sei veramente tu? >> chiese Bella con le lacrime agli occhi.

<< Puoi giurarci scricciolo >> disse lui attirandola a se per abbracciarla stretta. Affondò il volto tra i suoi capelli percependo un odore sublime. Dio quanto era felice in quel momento, quanto aveva sognato di poterla stringere ancora così.

<< Edward … >> mormorò Bella sul suo petto << … non ci posso ancora crede, sei veramente tu. Quanto mi sei mancato >> disse singhiozzando.

A quel punto lui la scostò quel tanto da permettere a entrambi di guardarsi negli occhi e le sorrise dolcemente, liberandole le guance dalle lacrime con una mano.

<< Basta piangere, siamo di nuovo insieme e dobbiamo essere felici. >> disse allegro come non mai.

 

Bella sorrise mentre lo guardava, era veramente lui, ancora faticava a crederci.

Ma era lì tra le sue braccia e lui sorrideva felice come forse non lo aveva mai visto.

Gli era mancato da morire in quegli anni, soprattutto dopo il divorzio di Charlie e Reneè, quando avrebbe avuto bisogno di conforto e affetto, due cose che Edward le aveva sempre donato in tutti quegli anni passati insieme all’orfanotrofio.

E ora era lì, con lei, di nuovo come allora, ed era bello. Bellissimo da perderci il fiato.

A quel pensiero arrossì violentemente.

Come poteva pensare quelle cose del suo amico? Era per caso impazzita?

Eppure non aveva più sette anni e stare tra le sue braccia in piedi su quella panchina le dava una strana sensazione, come una scossa di pura elettricità.

<< Che c’è? Perché sei arrossita? >>

Chiese lui divertito, alzandole il mento per impedirle di sfuggire al suo sguardo indagatore.

Cavolo la conosceva troppo bene, non era minimamente cambiata in quei dieci anni.

Adesso, proprio come allora, sfuggiva al suo sguardo quando si sentiva in imbarazzo e proprio come allora lui glielo impediva.

<< Pensavo … >> cominciò titubante per poi essere interrotta da uno sghignazzo di lui.

<< Cavolo addirittura pensavi? Sei proprio diventata grande >> disse per poi ridere più forte e stringerla maggiormente a se, aumentando a dismisura il suo disagio.

Ma riuscì ugualmente a dargli un piccolo buffetto ed ad apostrofarlo con uno stupido che lo fece ridere ancora di più.

Sbuffando riprese più decisa.

<< Non abbiamo più sette anni Edward, non pensi che qualcuno vedendoci così possa pensare male? >> disse, approfittando della stizza momentanea per le risate di Edward per esternare il proprio pensiero.

<< Lascia che pensino quello che vogliono >> l’apostrofò lui strafottente strofinando poi il naso nell’incavo del suo collo e mandandola completamente fuori di testa.

<< Ora che ti ho ritrovato non ho nessuna intenzione di lasciarti andare >> disse lui soffiandole sul collo e facendola andare in visibilio.

Ok non andava, non poteva fare certi pensieri su Edward, sul suo Edward.

Ma lui non la aiutava affatto. La teneva stretta e respirava un po’ affannato sul suo collo, ed era così bello e …

Basta Bella contieniti! Si ordinò perentoria.

Non aveva mai provato sensazioni simili e il fatto che le provasse proprio in quel momento e tra le braccia del suo Edward la mandava ancora più in confusione.

Cercò di riprendersi e gli disse la prima cosa che le passava per la testa.

<< Certo che sei diventato alto >> ok era un’idiota, ma almeno lui riemerse dall’incavo del suo collo permettendole di riprendere un po’ il controllo.

Edward la inchiodò con uno sguardo malizioso, uno sguardo nuovo, a lei sconosciuto ma incredibilmente sexy.

Frena Bella Frena! È sempre Edward, quell’Edward che faceva a botte con i bambini più grandi perché secondo lui ti trattavano male, l’Edward che ti prendeva in giro quando cadevi, per poi correre ad aiutarti appena si rendeva conto che ti eri fatta male o che stavi per piangere. Quindi finiscila e datti una bella calmata.

<< Solo alto? >> chiese con voce vellutata Edward facendole tremare le gambe e arrossire.

Tentò in ogni modo di darsi un contegno. << Sì perché? >> chiese facendo finta di nulla, finta di non essere rimasta colpita dalla bellezza e dal fascino che lui emanava.

<< Io, invece, penso che tu sia diventa bellissima scricciolo. E dire che da piccola eri brutta forte >> disse ridendo e prendendosi l’ennesimo scappellotto da parte di Bella.

<< Idiota >> gli disse lei furente.

<< Ehi non esagerare con i complimenti che poi divento rosso >> disse lui ridendo ancora più forte e stringendola a se.

 

Era di nuovo tra le sue braccia e Edward era non riusciva quasi a contenere tutta la gioia che provava in quel momento. 

Lei di colpo arrossì e lui ringraziò tutti i santi del paradiso che nemmeno in quello fosse cambiata.

Certo ora era una bellissima giovane donna, ma arrossiva ancora dei sui stessi pensieri come quando era piccola.

<< Che c’è? Perché sei arrossita? >> Chiese interessato. Subito le catturò il mento memore della sua abitudine di sfuggire al suo sguardo quando era in imbarazzo.

I loro visi erano vicini, molto vicini. E lui sentì una fitta allo stomaco.

La conosceva quella fitta, piuttosto bene, anche se non era mai stata così intensa.

Era desidero.

S’insultò mentalmente per aver provato un sentimento così basso nei confronti della sua amica, fino a che lei non parlò.

<< Pensavo … >> disse titubante, mentre una sottile ruga le increspava la fronte.

Cavolo esisteva qualcosa di altrettanto bello al mondo? No di sicuro no!

<< Cavolo addirittura pensavi? Sei proprio diventata grande >> disse cercando di allontanare quei pensieri dalla testa, ma al tempo stesso il suo corpo agì da solo stringendola maggiormente a se.

Bella lo riprese dandogli dello stupido e un piccolo buffetto.

Facendolo ridere ancora più forte.

Così stretta a se, sentiva il suo corpo minuto, era rimasta piccolina, ma era ben proporzionata, le gambe affusolate dentro i jeans stretti, la vita sottile, il seno tondo e sodo, che si appoggiava sfrontato al suo petto.

Si poteva morire di desiderio? Sì, con lei tra le braccia si poteva eccome.

<< Non abbiamo più sette anni Edward, non pensi che qualcuno vedendoci così possa pensare male? >> disse leggermente stizzita.

Sempre a preoccuparsi di tutto, no la sua Bella non era affatto cambiata. 

<< Lascia che pensino quello che vogliono >> rispose strafottente, non gli era mai importato nulla del giudizio degli altri e in quel preciso momento gliene importava ancora meno, senza rendersene veramente conto prese a strofinare il naso nell’incavo del collo di Bella, perdendo improvvisamente la testa, la desiderava e tanto, ma si trattava pur sempre della sua amica.

<< Ora che ti ho ritrovato non ho nessuna intenzione di lasciarti andare >> le parole uscirono da sole, sussurrate su quel collo alabastrino, caldo e invitante.

Troppo, troppo invitate.

<< Certo che sei diventato alto >> disse lei d’un tratto facendolo riemergere stupito dal suo caldo rifugio. 

Alto? Sono divento alto?

La consapevolezza che volesse dire tutt’altro lo colse, così come pensieri tutt’altro che casti, che avevano per protagonisti lui e la sua ritrovata amica.

Il suo sguardo si fece malizioso, da predatore, quello che lo aiutava a far crollare le ragazze letteralmente ai suoi piedi.

Non l’avrebbe mai fatto a mente lucida.

Bella era il suo scricciolo, la compagna di giochi e di marachelle dei tempi dell’orfanotrofio. Quella che aveva giurato di difendere e proteggere sempre, da tutti, e ora quello che la metteva in pericolo era lui. Perché lei era pura di questo ne era certo era ancora il piccolo scricciolo impaurito di tanti anni prima. Ma fu più forte di lui, ormai era troppo abituato a giocare con le ragazze da non riuscire a trattenersi, nemmeno con lei.

<< Solo alto? >> chiese con voce vellutata.

<< Sì perché? >> rispose lei fingendo una calma che in realtà non le apparteneva. 

<< Io invece penso che tu sia diventa bellissima, scricciolo. E dire che da piccola eri brutta forte >> disse lui sincero come non mai, anche se sul finale aveva un po’ barato per stemperare la situazione, Bella non era mai stata una bambina brutta e lui non lo aveva mai pensato.

Fatto sta che funzionò, spezzo quell’elettricità ormai insopportabile, che si era creata tra loro.

<< Idiota >> gli disse lei furente.

<< Ehi non esagerare con i complimenti che poi divento rosso >> rispose lui ridendo ancora più forte e stringendola a se.

Felice ecco come si sentiva Edward felice!

 

Risposte alle recensioni:
Recensione di Elfa sognatrice
Intanto grazie mille per la fiducia, spero di non averti deluso, come dicevo nell'introduzione questa storia per me è un po' una scommessa, per come è scritta, per quello che voglio dire. Insomma spero che continuerai a seguirmi! Grazie ancora di tutto, un Bacio!!!
Recensione di sweetmary89 
ciao!!! Grazie, piaciuto? Bacioni 
Recensione di titty88 
Felicissima che ti sia piaciuto. Bacioni
Recensione di Sara25 
Ciao Sara, come hai letto erano migliori amici, inseparabili, ma le sensazioni di entrambi nel "rincontrarsi" sono anche di altro genere ;) La storia di Bella verrà fuori nei prossimi capitoli, ma si parlerà del dopo adozione non del prima, perché i due sono troppo piccoli quando vengono accolti in orfanotrofio. Bacioni 
Recensione di vika
Wow che entusiasmo sono commossa!!! Come hai letto non sono fratelli, spero che questo capitolo non ti abbia deluso. Bacioni 
Recensione di aly91 
Grazie per la fiducia!!! Per Edward posso dirti che ora è felice, nei capitoli successivi si vedrà meglio perché prima non lo era. Bacioni 
Recensione di luisina 
Ciao carissima, sai che con i miei tempi hai tutto il tempo di commentare =) Grazie per averla messa nei preferiti, spero non ti deluda il resto. Per lo stile è un tentativo, una cosa nuova, mi andava di provare e l'ho fatto, spero solo che non stanchi alla lunga, ma tanto la ff dura poco ;) Con questo capitolo dovrei aver risposto alle tue domande. Bacioni 
Recensione di nanerottola 
Si purtroppo ti confermo che aggiorno solo il venerdì, con tre storie, un figlio, un lavoro e una casa da gestire, devo organizzare tutto nei minimi dettaglio, se no impazzisco! Bacioni
Recensione di bigia 
Visto!!! Piaciuto l'incontro, io come dicevo lo scorso capitolo l'ho sognato, quindi non sono obbiettiva, dimmi tu com'è. Bacioni 
Recensione di serve 
Ciao, diciamo che Bella arrossisce perché pensa che tutti sappiano del suo passato, ma forse hai ragione tu, ho esagerato =( Bacioni 
Recensione di hale1843 
Evvai che ti è piaciuto!!! Bacioni 
Recensione di Rebussiii 
Ciao, spero continuerai ad adorarla Bacioni 
Recensione di Lau_twilight
Ma ciao! Felice che ti sia piaciuta e ti abbia incuriosito, infondo era il mio scopo ;) Bacioni
Recensione di linda88 
Ciao tesoro, grazie per i complimenti e per averla aggiunta ai preferiti, avevo un po paura visto lo stile diverso, ma vi è piaciuto e io sono stra felice.  Bacioni 
Recensione di mamarty 
Non so se sia diversa dalle solite, diciamo che la premessa è diversa, spero continui a piacerti. Bacioni 
Recensione di samy88 
ciao Sam, spero che questo capitolo ti sia piaciuto abbastanza da giustificare l'attesa di una settimana. Bacioni
Recensione di ely4890
Ciao e grazie per l'appoggio, spero di non deluderti. Bacioni
Recensione di Geo88 
Ciao!  Spero di mantenere alto il tuo interesse e ti ringrazio per i complimenti. Bacioni

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


cap 3

Buon venerdì a tutti e anche questa settimane se n'è andata e Natale è sempre più vicino! Comprati tutti i regali ? IO NO =(
Passo a ringraziarvi tutti uno per uno per aver prestato attenzione a questo mio sclero ^^
Ve l'ho già detto che vi adoro? Vero? Bene allora lo ribadisco ^_^

Bene veniamo al capitolo: come molti avevano pronosticato arriva quella rompi scatole di Jessica ad interrompere l'idillio, ma le si ripercuoterà contro (Muahhhahahh!!!) Pronti? Via ! Tutti a leggere così poi mi dite che ne pensate!

P.S. qualcuno mi spiega come si inseriscono le immagini in NUV, perché io proprio non ce la faccio >.< sono una frana !!!

Bacioni Lisa

Capitolo 3

<< Sareste così gentili da spiegarmi cosa sta succedendo >> esordì acida Jessica raggiungendo la panchina al centro del cortile sulla quale Edward, il suo Edward, se ne stava in piedi stringendo a se Isabella.

In quel momento entrambi sembrarono ritornare sul pianeta terra.

Bella fece un passo indietro imbarazzata, mentre Edward, infastidito dalla voce petulante di Jessica che aveva interrotto il loro momento magico, sbuffo sonoramente.

Scendendo dalla panchina allungò una mano a Bella per aiutarla a scendere a sua volta, il tutto sotto lo sguardo esterrefatto di Jessica, che batteva nervosamente un piede a terra.

<< Stai attenta scricciolo, non vorrei ti facessi male >> disse Edward con un tono dolce e gentile che Jessica non aveva mai sentito.

Decisamente le cose stavano andando male.

Chi era quella ragazza? Perché stava abbracciata a Edward? 

E soprattutto perché lui la trattava come non si era mai sognato di fare con lei, che dopo tutto era la sua ragazza?

<< Ehi!?! Esigo una spiegazione Edward, e subito! >> sbottò irritata.

Edward la trapassò con uno sguardo di puro odio.

<< Tu non esigi proprio un bel niente e ora togliti che dobbiamo andare in classe >> disse cattivo.

Bella al suo fianco tremò appena.

Non conosceva quel tono in Edward, mai lo aveva sentito rivolgersi a qualcuno con quel tono così carico di disprezzo.

Anche quando da piccoli e gli capita di litigare con altri bambini all’orfanotrofio non aveva mai usato un tono così impersonale.

Magari c’era rancore, magari addirittura odio, ma quello che fece tremare Bella fu l’assoluta indifferenza che Edward dimostrava verso quella ragazza, sebbene a detta di tutti fosse la sua fidanzata.

Anche Jessica rimase piuttosto spiazzata, ma più dalle parole e al loro significato implicito che dal tono, a cui lei era ormai abbastanza abituata.

<< Come sarebbe a dire? Tu sei il mio ragazzo e se devi accompagnare qualcuna in classe quella sono io! >> disse orgogliosa, pentendosi immediatamente delle sue parole, quando scorse un ghigno vittorioso sul volto di lui.

<< Se la pensi così, credo che tra noi sia finita in questo preciso istante Jessica, addio! >> disse freddo Edward per poi dirigersi verso l’edificio che si trovava alle sue spalle.

<< No! Aspetta Edward… ti prego … parliamo… >> disse Jessica rincorrendolo e cercando di trattenerlo per un braccio, mentre lui con l’altro stingeva Bella per la vita.

Quest’ultima era enormemente imbarazzata, per la situazione, per il braccio che la cingeva, per il riflesso della disperazione di Jessica chiaramente capibile dalle sue parole.

Alzò titubante il viso verso quello di Edward, la sua espressione era allegra, come se non gli importasse minimamente del dolore di Jessica, e questo le fece male.

Chi era diventato il suo amico?

Come poteva infischiarsene così allegramente dei sentimenti di quella povera ragazza.

<< Ed – mormorò piano – io la prossima lezione posso trovarla da sola, parla con lei, chiaritevi. >> disse convinta.

Lui scrollò la testa deciso.

<< Non c’è nulla da chiarire, è finita. Anzi è durata anche troppo >> disse duro, aumentando il passo e trascinandola letteralmente con lui all’interno dell’edificio.

<< Dov’è il tuo armadietto? >> chiese tranquillo Edward come se nulla fosse.

Bella invece era ancora sconvolta, girandosi aveva visto chiaramente Jessica iniziare a piangere e questo le dispiaceva.

Jessica non le stava particolarmente simpatica, ma questo non giustificava il comportamento di Edward, non poteva lasciarla così, piangente in mezzo al cortile.

<< Poco più avanti >> rispose comunque automaticamente, accorgendosi in quel momento che tutti li guardavano e soprattutto guardavano con interesse mal celato il braccio di Edward arpionato alla sua vita.

<< Ed – sussurrò sperando che nessuno la sentisse – lasciami andare, dai. Non ho intenzione di scomparire per altri dieci anni >> disse ridendo e facendo ridere anche lui, che però scosse il capo e continuò a tenerla stretta a lui.

Per Edward stava diventando indispensabile avere un contatto fisico con lei, più la abbracciava, più avrebbe voluto farlo.

Era ancora piuttosto adirato per l’interruzione nel cortile, ma almeno si era tolto un gran peso.

Aveva finalmente mandato Jessica a quel paese!

Ora il suo unico obiettivo era recuperare tutto il tempo passato lontano da Bella, avevano 10 anni da raccontarsi e lui voleva sapere tutto nei mini particolare.

Arrivati all’armadietto di lei, che per fortuna era poco distante dal suo, le chiese che lezione dovesse seguire e per un fortunata coincidenza era la stessa che doveva seguire lui.

Sempre più felice la condusse verso l’aula di biologia, ignorando deliberatamente le sue proteste e le sue suppliche perché la lasciasse andare.

Alla fine le aveva concesso una via di mezzo, tenendola per mano.

Per lui era un gesto nuovo, a nessuna delle ragazze che aveva avuto, aveva mai concesso un gesto così intimo.

Con Bella invece gli era venuto naturale intrecciare le loro dita.

Ma Bella non era la sua ragazza, lei era la sua amica, con lei tutto era naturale, sebbene quella fitta di desiderio ogni tanto si facesse sentire potente.

Quando lei gli sorrideva dolce o quando si spostava indietro capelli con un gesto naturale e inconsapevolmente sensuale.

Di nuovo Edward s’impose di non lasciare andare la mente verso determinati pensieri e di nuovo con un notevole sforzo riuscì nel suo intento.

<< Dopo vieni a casa mia, così ti presento mamma e tutta la tribù, mentre tu mi dovrai raccontare tutto quello che ti è successo negli ultimi … diciamo dieci anni >> disse allegro alla sua compagna di laboratorio a Biologia.

Sicuramente quella sarebbe diventata la sua materia preferita.

O forse avrebbe fatto una visitina alla Signorina Cope, giù in segreteria e, approfittando del debole che aveva per lui, si sarebbe fatto dare un orario più simile a quello di Bella.

Lei sorrise felice, dopo l’imbarazzo per la scenata di Jessica e per gli sguardi penetranti dei compagni ora sembrava più tranquilla. Come se avesse finalmente compreso il suo bisogno di averla vicina ignorando la curiosità che li circondava.

Ed in parte era così.

Dopo l’iniziale imbarazzo Bella si era sentita nuovamente protetta, come tanti anni prima, come quando sempre per mano, loro due si spostavano nell’orfanotrofio.

Abbracciarsi e tenersi per mano erano gesti che Bella non compiva mai abitualmente e quasi mai di sua spontanea volontà.

L’unico che riusciva ed era sempre riuscito a farglieli sembrare naturali era stato Edward anche ora a distanza di tanti anni le cose erano tornate esattamente come allora.

Certo ora c’erano sensazioni nuove e notevolmente imbarazzanti, come la voglia di baciarlo che l’aveva colta improvvisa quando si erano ritrovati troppo vicini. O la fitta di desiderio che sentiva ogni volta che lui la stringeva con maggior vigore.

Ma cercava di convincersi che sarebbero passate presto, che doveva solo rifare l’abitudine alla bellezza straordinaria di Edward e tutto sarebbe tornato proprio com’era quando erano bambini.

Nella sua testa però una vocina fastidiosa continuava a ripeterle che non erano più due bambini, che tutta quella confidenza non era normale e soprattutto che quel desiderio avrebbe preteso di venir soddisfatto prima o poi.

Scrollando la testa Bella tentava di reprime quella vocina petulante, quel dubbio, quell’ansia che la tormentava fino nel profondo.

Edward era con lei e nulla le avrebbe negato la sua compagnia, nemmeno il suo sciocco desiderio.

Certa delle sue decisioni accettò di buon grado, voleva sapere come se l’era cavata il suo amico in quegli anni.

<< Dovrò avvertire Charlie, non vorrei si preoccupasse. >> disse tra se e se.

Edward sorrise bonario, evidentemente il capo Swan non aveva parlato a Bella della sua amicizia con i signori Cullen.

<< Vedrai che non ci saranno problemi, i nostri genitori sono molto amici, magari mamma ne approfitterà per invitare Charlie a cena. Dice che lui è un vero disastro ai fornelli >> disse ridendo.

<< Me ne sono accorta, non che Reneè fosse meglio. – disse Bella scuotendo il capo – per fortuna io me la cavo. Vedrai che non moriremo di fame >> concluse sorridendo.

Edward però aveva notato come l’amica chiamasse i genitori adottivi per nome. Cosa non del tutto insolita ok, ma lui non si era mai fatto grossi problemi a chiamare Esme e Carlisle, mamma e papà, per cui si ripromise di indagare su quella particolarità.


Alice e Rosalie guardavano stupite la scena che si presentava davanti ai loro occhi.

Edward, lo stesso Edward che tante volte le aveva esasperate con le sue insensate idee sulle relazioni e sul inesistenza di quel sentimento chiamato Amore, camminava, felice come non mai, mano nella mano con la nuova ragazza.

Questa era forse la cosa più insolita, Edward non si lasciava mai andare a gesti simili.

Troppo intimi diceva lui.

Rose guardò la sorella scettica << E’ per caso impazzito? >> chiese visibilmente sconvolta.

Alice si strinse nelle spalle.

Forse aveva dato per scontato troppe cose.

Forse quei due si conoscevano davvero e forse, ma forse, erano stati veri amici negli anni dell’orfanotrofio.

Quella doveva essere la risposta.

Se prima quella ragazza l’aveva ispirato tenerezza per via della sua travagliata vita, ora la incuriosiva notevolmente tanto.

Chi era Bella Swan per suo fratello?

Come poteva la sua sola presenza far mutare radicalmente il comportamento di Edward?

Sì perché un Edward così allegro e spensierato Alice non lo aveva mai visto.

Negli occhi di suo fratello, da che lei si ricordava, c’era sempre stato un velo di tristezza, come se gli mancasse sempre qualcosa per essere veramente felice.

Ora quel velo sembrava sparito nel nulla, i suoi occhi verdi trasudavano beatitudine come quelli della ragazza.

Si strinse nell’abbraccio protettivo di Jasper, anche lei aveva provato quella beatitudine la prima volta che si erano visti. Quella consapevolezza che da lì tutto sarebbe stato più bello e luminoso.

<< Incredibile da dirsi, ma Edward Stronzo Cullen, sembra felice >> disse Jasper facendola ridere.

<< Già >> mormorò lei sospirando.

Ci sperava tanto, sapeva che prima o poi anche Edward avrebbe incontrato l’amore, certo non si aspettava accadesse in quel modo, ma in fondo il come o il perché avevano poca importanza, l’importante era che fosse accaduto. Sorrise felice baciando il suo amore.


Rosalie dal canto suo stava studiando la ragazza, era carina, questo si, niente di eclatante, ma carina.

Eppure questa bellezza appena accentuata aveva abbattuto in un sol colpo il muro più spesso che lei avesse mai incontrato in vita sua.

Quello che Edward Cullen aveva costruito in torno al suo cuore.

Lei e la sua famiglia ovviamente non erano fuori dal cuore di Edward, tutt’altro. Era un ottimo figlio e un bravo fratello. S’interessava veramente a loro, anche se con lei non aveva legato come con Alice, sapeva che gli voleva bene e che l’avrebbe sempre aiutata in caso di bisogno.

Con Emmet poi aveva un rapporto tutto loro, fatto di sfide e battute, a un osservatore esterno potevano sembrare in perenne conflitto, ma non era così.

Si volevano un gran bene.

Edward, anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, cercava spesso l’approvazione del fratello più grande.

Emmet dal canto suo ammirava la tenacia e l’impegno che Edward era capace di mettere in tutto quello che faceva, ma anche lui non lo avrebbe mai ammesso.

Sorrise tra se.

Quello che attraversava quel corridoio era la copia in bello di suo fratello Edward, sprizzava gioia da tutti i pori era quasi contagioso.

Nel voltarsi per stampare un bacio a Emmet, Rosalie intravide una Jessica piangente rientrare dalla stessa porta da cui erano comparsi Edward e Isabella.

Jessica non le piaceva e aveva una bassissima opinione di lei.

A suo modesto avviso stava con Edward solo per la popolarità e l’invidia degli altri, ma in quel frangente le sembrava veramente distrutta ed ebbe uno di quei, ammettiamolo rari, momenti di generosità verso il prossimo.

Diede di gomito ad Alice indicandole Jessica che in lacrime entrava nel bagno delle ragazze poco distante da loro.

<< Dovremmo fare qualcosa >> disse insicura, non era da lei una tale magnanimità nei confronti delle prede del fratello.

Jessica poi era forse la più irritante con cui avevano avuto a che fare, ma lo sguardo sereno di Edward le faceva presagire che forse sarebbe stata l’ultima e questa poteva essere una scusa per giustificare quello slancio.

<< Pensi che servirebbe? >> chiese Alice ironica.

<< No, ma almeno potremmo provare a limitare i danni che quel cretino ha sicuramente fatto, dopo di che potremmo dedicarci a cuor leggero alla conoscenza di Isabella Swan, perché il mio istinto mi dice che d’ora in poi la vedremo spesso >> disse sogghignando.

Alice si limitò a stringersi nelle spalle facendole cenno di precederla. E così fece.


Jessica si sentiva morire. Aveva appena perso quello per cui aveva tanto lottato e lo aveva fatto nel modo più stupido che esistesse. Servendogliela su di un piatto d’argento.

La rabbia la assalì.

Lui era intoccabile, questo era chiaro, ma lei? 

Chi era quell’insulsa ragazzina che nel giro di pochi minuti le aveva portato via tutto?

Non ne aveva idea ma di una cosa era certa avrebbe pagato. Oh si che avrebbe pagato, tutta l’umiliazione che d’ora in poi Jessica avrebbe ovviamente dovuto subire sarebbe ricaduta su quella stupida insulsa ragazzina.

Un ghigno sadico si dipinse sul suo viso mentre la porta del bagno si apriva, istintivamente abbasso il capo aprendo il rubinetto e lavandosi il viso.

Nessuno doveva vederla piangere per Edward Cullen.

<< Come ti senti? >> chiese l’ultima voce che si aspettava di sentire in quel momento.

Lentamente rialzò gli occhi trovandosi una Rosalie Hale che la guardava preoccupata dallo specchio. Accanto a lei Alice Cullen con il suo solito sorriso imperturbabile.

Forse stava sognando? Cosa ci facevano le sorelle di Edward dietro di lei?

E soprattutto perché le chiedevano come stava, dopo averla sempre palesemente ignorata?

Nei suoi stessi occhi riflessi dallo specchio lesse lo stupore che quella domanda aveva suscitato in lei.

Scosse la testa, lei era forte doveva reagire, doveva riprendersi Edward e il ruolo che le spettava di diritto.

<< Come una che ha trovato il proprio fidanzato abbracciato a un'altra in giardino e come risposta alle sue legittime domande è stata brutalmente scaricata. Ecco come sto. >> disse risoluta.

Ora era curiosa di sapere cosa volevano quelle due.

<< Mi spiace >> disse Rosalie mentre Alice continuava a scrutarla senza proferire verbo.

<< Ah dopo avermi ignorato tutto il tempo ora che mi ha scaricato vi dispiace? >> chiese Jessica ironica. Erano venute a ridere di lei? Mai! Nessuno poteva permettersi di ridere di lei.


<< Intanto io non ho mai detto che mi dispiace e fai il Santo favore di non rivoltare la tua rabbia su Rosalie, lei voleva solo aiutarti. Comunque è inutile che ti disperi, tanto ormai mancava comunque poco e lo sai anche tu. Anzi noi abbiamo anche cercato di avvertirti, Edward è sempre stato uno spirito libero e il tuo eccessivo attaccamento lo stava irritando parecchio. Hai voluto ignorare i nostri avvertimenti. Ora ne paghi le conseguenze. Ma evita di prendertela con noi. >> disse Alice dura.

Quella Jessica era veramente incredibile. Non solo si era attaccata a Ed come una cozza, aveva tentato di farlo con tutti loro. Sia Alice che Jasper l’avevano più volte avvertita di evitare di essere invadente, perché Edward non avrebbe gradito.

Ma niente aveva continuato dritta per la sua strada.

Forse era anche convinta che stesse funzionando giacché era rimasta la sua ragazza più allungo di chiunque altro.

Ma dove lei vedeva un successo, Alice vedeva semplicemente l’aumentare dell’apatia del fratello.

Era talmente poco interessato a lei che non la lasciava nemmeno, solo perché questo avrebbe implicato il doverle parlare.

Scosse la testa quando lei aggredì Rose inveendole contro e accusandola di averla ignorata per tutto quel tempo. Il che era vero, ma in realtà cosa pretendeva? Che lo sbaciucchiarsi, e sperò vivamente che si fossero fermati lì, con il fratello la facesse diventare automaticamente loro amica?

Le riversò addosso tutta la stizza che provava il quel momento.

Jessica la guardò con odio e allora capì.

Certo contro Edward o contro di loro non poteva far nulla, erano degli “intoccabili” vuoi per il ceto sociale, vuoi per la loro media scolastica, vuoi per la loro condizione di fidanzati in casa. I Cullen non avevamo bisogno degli altri, bastavamo a loro stessi, erano abbastanza numerosi da divertirsi e abbastanza innamorati da sentirsi sicuri.

Isabella no. Lei era sola, nuova e nessuno sapeva un gran che di lei.

<< Non ci provare hai capito? Lascia stare Isabella o te la vedrai con me e non solo. Mi sono spiegata? >> disse Alice quasi urlando.

Pensare che poche ore fa avrebbe fatto carte false per tenere il fratello lontano da Bella, ora era pronta a difendere quel qualcosa che aveva solo intravisto negli occhi di Edward a spada tratta.


Rose spostava il suo sguardo da Alice a Jessica, la testa inclinata nel tentativo di capire a cosa alludesse la sorella, poi una scintilla di comprensione passò nei suoi occhi ed anche lei iniziò a guardare con disprezzo Jessica.

<< Perché chi è? Cos’è per voi? >> risposte Jess accecata ormai dall’ira.

<< Questi non sono affari tuoi ragazzina, ma se le torci un capello o metti in giro anche solo una cattiveria sul suo conto dovrai renderne conto a noi. E quando dico noi intendo l’intera famiglia Cullen, sono stata abbastanza chiara? >> disse gelida Rose, era bravissima a intimidire le persone e pensare che in realtà era una persona profondamente fragile e bisognosa di affetto.

Certo lo nascondeva dietro ad un’apparenza da donna glaciale.

C’era un'unica cosa cui Rose teneva più che alla sua stessa vita, la famiglia e per essa avrebbe fatto di tutto.

Il distruggere la popolarità e la vita sociale di Jessica e lo accettare Bella tra di loro senza fare problemi, sarebbero stati i suoi obiettivi per i prossimi mesi, di questo Alice ne era certa.

Con un sorriso affatto rassicurante Rose prese la sorella a braccetto e la condusse fuori da quel bagno e lontana da una Jessica decisamente terrorizzata. E non aveva ancora visto nulla.

Ancora una volta Alice si disse che si lei doveva diventare amica di quella ragazza e ora aveva una nuova convinzione quella ragazza avrebbe portato gioia e felicità nella sua casa e nella vita di Edward.

 

Risposte alle recensioni:

Recensione di Supreme 
Ciao cara, prima di tutto grazie per la fiducia! Spero vivamente che questo capitolo tenga alto il tuo interesse, il prossimo a mio avviso è molto meglio! Bacioni 
Recensione di bigia 
Ciao grazie come sempre. Un bacione cara.
Recensione di MarghyCullen 
Ciao sono felice che la storia ti piaccia e ti ringrazio per i complimenti. Bacioni
Recensione di consu 
Ciao e grazie dei complimenti, lo stile è nuovo anche per me quindi sono lieta che sia di tuo gradimento. Bacioni
Recensione di titty88 
Ciao mia cara, sono felicissima del tuo entusiasmo, si le storie dei due verranno fuori piano piano. Bacioni
Recensione di sweetmary89 
Beh che dire grazie! Felicissima che ti sia piaciuta la mia idea, onestamente ci speravo poco. Bacioni 
Recensione di Semolina81 
Ciao, come ho scritto lo stile è nuovo anche per me, quindi soprattutto i primi capitoli sono un po' pesanti, questo credo vada meglio, dimmi tu. Bacioni 
Recensione di analcolicobiondo 
Ciao bella, siamo tutti felici allora !!!Spero che anche questo risollevi il tuo morale e anch'io seguo la tua storia ;) Bacioni
Recensione di vika 
Benissimo se ti piace sono proprio felice, anche perché come ho detto lo stile è una scommessa per me. Dopo questo penso che il tuo odio per Jessica sarà aumentato, ma solo per lei vero? L'autrice non c'entra nulla! o.O Bacioni 
Recensione di nanerottola 
Visto che l'oca è arrivata! E per lei si è messa male ^^ Grazie per la comprensione in effetti non è sempre facile, ma cerco di fare tutto ;) Bacioni
Recensione di ChiaraBella 
Eccomi, continuo come vedi e spero che la storia continui a piacerti Bacioni
Recensione di mamarty 
Ciao e grazie per il sostegno!Bacioni
Recensione di luis 
Ciao e grazie per l'entusiasmo, direi che le scintille si vedono, ma i due, specialmente Bella, sono un po' restii a lasciarsi andare. Bacioni 
Recensione di ada90thebest 
Ciao, si Ed cambierà parecchio grazie a lei. Bacioni
Recensione di serve 
Sono stra felice che ti piaccia e si la storia mi ha preso, non pensavo ad altro. Bacioni 
Recensione di linda88 
Buongiorno cara!!! Sei sempre troppo buona con me lo sai? delle volte mi imbarazzo ^^ Ma mi fa un sacco piacere!!! L'incontro è la parte che ho sognato, quindi è un po' il fulcro della storia, il resto è contorno, nel prossimo capitolo si capirà il perché del albero e cosa significa per entrambi, insieme ad un altra cosetta ^^Come hai letto nelle parole delle sorelle a Ed mancava qualcosa per essere felice e quel qualcosa era Bella  ;) Bacioni
Recensione di Lau_twilight 
Ciao carissima! Beh l'importante è che la storia ti piaccia, questo conta. Se ti sei commossa per questo aspetta di leggere cos'altro racconteranno ai fratelli Cullen ;) Edward è un seduttore e non può rinnegare quella parte di lui, quindi ogni tanto torna fuori, ovviamente visto che Bella non gli è affatto indifferente ^^ Sono stra felice che lo stile nuovo ti piaccia perché per me è una scommessa, ma mi sta dando ottime recensioni e per questo gongolo. Bacioni 
Recensione di Toru85 
Grazie per il tuo interesso, spero di riuscire a mantenerla alta! Bacioni

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


capitolo 4 Ciao a tutte/i!!!
Lo so che aspettavate il capitolo dell'antidoto, ma non c'è, non è pronto e non è nemmeno in lavorazione perché onestamente non ho avuto tempo in questa ultima settimana. Così per farmi perdonare (spero!!!) vi posto questo capitolo che invece è bello pronto, ovviamente posterà anche venerdì. Non odiatemi vi prego, ma proprio non so dove prendere! Chiaramente spero che entro la prossima settimana torni tutto alla normalità, anche se il periodo non è dei migliori.

Per quanto riguarda questo capitolo e comunque tutta la storia ci tengo a sottolinearvi che sono 2 complessati, che si fanno un sacco di problemi e che probabilmente la fanno più grande di quella che è.
Vi voglio solo sottolineare una cosa, avete mai tenuto tanto ad una persona da essere pronti a tutto per lui/lei? a sopportare tutto? a non pretendere nulla?
Se avete risposto si: bene capirete perché si fanno tanti problemi a lasciarsi andare, cioè l'idea di perdersi è insopportabile.
Se avete risposto no: beh aspettate fiduciosi, vi capiterà, perché succede a tutti e il risultato finale non è sempre scontato ...

Bacioni Lisa

Capitolo 4

<< Ora che hai? >> chiese Edward intrecciando nuovamente le loro mani.

L'ora di Biologia era volata in un soffio, avevano preso appunti, ma continuavano a guardarsi di sottecchi e Bella si sentiva felice, entusiasta come non le era mai capitato negli ultimi 10 anni, si sentiva in qualche modo completa.

Era tornata a vivere con Charlie e aveva ritrovato Edward. I due uomini più importanti della sua vita erano con lei, cos'altro poteva chiedere alla vita.

<< Ginnastica >> disse con una smorfia riponendo il foglio con gli orari nello zaino.

Edward la guardò sorridente, non era per nulla cambiata e questo gli scaldava il cuore come mai gli era successo o almeno, mai da quando si erano separati.

<< Ancora problemi di equilibrio? >> chiese trattenendo una risata alla faccia eloquente della sua amica, che annuì mesta.

<< Dai ti accompagno e poi ti vengo a riprendere, così dopo andiamo a casa mia >> cercò di farle forza stringendo la sua mano.

Si sentiva euforico all'idea di far conoscere Bella ai suoi genitori erano due pezzi importanti della sua vita che finalmente venivano a contatto.

<< Devo riportare il foglio presenza in segreteria prima di potermene andare >> disse Bella mentre s’incamminavano verso la palestra << Ci vediamo dopo nel parcheggio >> aggiunse e in cuor suo sperò di non farsi male in palestra o almeno non tanto male da finire in infermeria, altrimenti Edward chi l'avrebbe sentito. Ricordava ancora chiaramente i suoi rimproveri quando da piccola si faceva male, le diceva sempre che non prestava attenzione a quello che faceva e lei si sentiva tremendamente in imbarazzo.

<< Ok facciamo così allora >> disse lui fermandosi davanti all'entrata della palestra.

Istintivamente si piegò verso di lei e le baciò una guancia.

Bella avvampò per quel contatto inaspettato e mormorando un timido ciao scomparve verso gli spogliatoi.

 

Edward si portò una mano alla fronte stropicciandosi gli occhi.

Che cavolo gli era venuto in mente? Perché le aveva dato quel bacio?

Non ne aveva idea, era stato un gesto troppo istintivo per essere motivato.

Certo la scarica elettrica che lo aveva attraversato mentre sfiorava la guancia calda di Bella non era paragonabile a nulla che lui avesse provato in tutta la sua vita, ma questa non era una giustificazione. I suoi ormoni impazziti stavano per mettere a repentaglio la sua amicizia con Bella.

Perso in questi pensieri si diresse verso la lezione di spagnolo.

Erano strani tutti quei nuovi sentimenti che provava verso Bella, erano strani ma incredibilmente piacevoli.

Forse per la prima volta dopo tanti anni si sentiva veramente completo, come se tutto nella sua vita girasse di colpo nel senso giusto. Era basta la sola presenza di Bella al suo fianco per donargli quella serenità mai del tutto raggiunta.

Aveva conosciuto tante ragazze, aveva condiviso con loro tanti momenti e tante esperienze diverse, ma nessuna era come lei. Come il suo scricciolo!

Nessuno l'aveva mai fatto sentire in pace col mondo come si sentiva in quel preciso momento.

C'era però quel desiderio che lo attanagliava, quel desiderio strisciante che aveva provato nel momento esatto in cui aveva abbracciato con lo sguardo la figura della sua amica d'infanzia ormai diventata donna. Una bellissima donna.

Quel desiderio di portare il suo rapporto con Bella su ben altri livelli rispetto a quell’amicizia che li aveva legati nell'infanzia.

Un desiderio potente e sbagliato, si sbagliato... forse. Non lo sapeva neanche lui.

Chi era diventata la sua Bella in quegli anni trascorsi lontani da lui?

Non lo sapeva, o almeno non lo sapeva ancora, perché  era più che sicuro di volerlo sapere, di volerla conoscere nuovamente, di darle di nuovo un posto centrale nella sua vita.

E se quel posto fosse stato quello di fidanzata invece che quello di amica?

Era poi così assurdo come desiderio?

Sì, forse sì.

Infondo lui era Edward Cullen, lui non credeva nell'amore pur essendone fin troppo circondato. I suoi genitori e i suoi fratelli gli dimostravano ogni giorno che l'amore esiste, anche nei piccoli gesti che compivano gli uni per gli altri, negli sguardi che si scambiavano.

Eppure lui non ci aveva mai creduto o meglio non aveva mai creduto che potesse succedere a lui.

La testa gli stava scoppiando, decise di rimandare tutte quelle elucubrazioni a un momento più consono.

Quando varcò la soglia dell'aula di spagnolo lo sguardo eloquente di Alice, già elegantemente seduta al loro banco lo perforò.

Adesso veniva il difficile. Spiegare ad Alice il ruolo di Bella nella sua vita, il difficile stava nel fatto che nemmeno lui sapeva in quel preciso momento che posto darle nella sua vita. Aveva solo una certezza Bella sarebbe stata nella sua vita per sempre, ora l'aveva ritrovata e non aveva la benché minima voglia di perderla di nuovo.

 

Quando finalmente Edward si sedette al suo banco Alice non stava più nella pelle.

Doveva sapere tutto e subito, certo con una lezione in corso non sarebbe stato facile ma questa consapevolezza non minava minimamente la sua sete di sapere.

Il suo bisogno di dare un perché a quel nuovo Edward che si trovava davanti, sì perché lui sembrava cambiato e tanto.

<< Dunque? >> chiese inarcando il sopracciglio perfetto all'indirizzo del fratello.

<< La conosco... da sempre >> rispose lui enigmatico mentre disponeva libro e notes sul banco, recuperando una penna dallo zaino con malcelata indifferenza.

Perfetto, faceva il misterioso, ancora più interessate.

<< E... >> lo incitò Alice, ansiosa di ricevere informazioni su quella che sperava, vivamente, sarebbe diventata una sua grande amica e forse con un po' di fortuna qualcosa di più.

<< E niente! Eravamo in orfanotrofio insieme da piccoli, ma tanto dopo viene a casa nostra per conoscervi, è inutile che mi fai il terzo grado ora. >> disse lui stizzito tentando di limitare l'esuberanza proverbiale della sorella.

<< Viene da noi nel senso a casa nostra? >> chiese stupita.

Da che aveva memoria Edward non aveva mai portato una ragazza a casa. Doveva tenere sicuramente molto a Bella se le aveva proposto una visita a casa Cullen.

<< Sì perché? Problemi? >> chiese Edward sempre più irritato.

<< Nessuno – rispose Alice stringendosi tra le spalle – è solo che è strano ... >>

Edward si accigliò ulteriormente << In che senso strano? >> chiese corrugando la fronte, dove voleva andare a parare quella pazza di sua sorella.

<< Strano! Tu che porti una ragazza a casa è una cosa insolita >> rispose come se fosse un’ovvietà.

<< Non è “una ragazza” è Bella, lei è importante per me... insomma è stata importante per me ... e ... lo è ancora ... anche adesso >> balbettò lui sconnesso facendo aprire Alice in un sorriso felice.

<< Era o è importante? >> chiese punzecchiandolo.

<< E', Alice, è importante, molto. Tanto. Forse troppo ... >> disse Edward sussurrando sul finale.

<< Perché troppo? >> chiese Alice non lasciandosi sfuggire la titubanza, del tutto nuova per altro, di Edward.

<< Non lo so Alice, non lo so. È strano, è tutto strano in questo momento. Lasciami in pace. Dopo ve la presento e vi racconto chi è per me. Ma non farmi domande a cui non saprei risponderti, non ora >> disse lui accasciandosi sul banco e nascondendo la testa tra le braccia.

Era esattamente il tipo di conversazione che non voleva avere e soprattutto non con Alice che probabilmente lo conosceva meglio di chiunque altro.

Alice annuì contenta, si c'era decisamente molto da scoprire su quella ragazza e sullo strano effetto che faceva a suo fratello.

Intanto aveva ammesso che per lui era importante, ed era già un grandissimo passo avanti per Edward che solitamente, a parte i suoi famigliari, era del tutto indifferente al mondo.

Poi ci sarebbe stato tempo per capire e lei li avrebbe osservati bene quei due.

 

Le aveva dato un bacio. Ok non un bacio vero, ma le labbra di lui avevano sfiorato la sua pelle. In quel preciso istante Bella aveva creduto di poter morire di autocombustione e invece era inspiegabilmente ancora viva e cosa ancora più inspiegabile sentiva il desiderio preponderante di sentire nuovamente quelle labbra su di se.

Fortunatamente non avendo con sé il cambio, il professore di ginnastica le aveva permesso di assistere alla lezione dagli spalti.

Sfortunatamente non avendo la mente impegnata Bella continuava a rivivere all’infinito il momento in cui Edward si era chinato su di lei per baciarle la guancia.

La sua mente vorticava impazzita intorno a quel preciso istante, replicandone all’infinito le sensazioni provate.

Era attratta da lui.

Cavolo era attratta dal suo migliore amico.

Lei che solitamente era indifferente ai ragazzi, doveva sentirsi attratta proprio da lui?

Eppure era innegabile, ogni volta che la guardava, che le si avvicinava, che le teneva la mano, il suo stomaco faceva le capriole ed il cuore impazziva.

Che cosa avrebbe dovuto fare?

Stare lontana da Edward era inaccettabile, non voleva perderlo di nuovo, ma non poteva nemmeno rischiare di rovinare la loro amicizia solo perché lei si sentiva attratta da lui.

E se lo fosse stato anche lui?

Se l’amicizia ormai fosse stata troppo poco per loro?

Se fossero stati pronti a passare a un livello successivo?

Che sciocca che era, Edward non poteva chiaramente essere attratto da lei in quel modo.

La considerava come un’amica, alla stregua di una sorella forse, ma nulla di più.

Quindi l’unica soluzione era reprimere quel desiderio, quel desiderio così intenso e sbagliato al tempo stesso.

Eppure, eppure era strano … aveva avuto un paio di ragazzi a Phoenix, niente di che, storie di pochi mesi e regolarmente era stata mollata.

L’ultimo ragazzo con cui era stata le aveva detto chiaramente che lei era troppo fredda, troppo distaccata. 
Mai un gesto d’affetto, per lei era difficile camminare anche solo mano nella mano, e allora perché con Edward era così naturale?

Imbarazzante sì, ma naturale, aveva tentato di allontanarsi da lui questo è vero, ma perché sentiva gli occhi di tutti addosso, non perché la infastidisse il contatto tra loro.

Il fischietto del prof. Clap la riportò alla realtà, Jessica da bordo campo la fissava in cagnesco.

Forse avrebbe dovuto parlarle, spiegarle che non era sua intenzione portarle via Edward, che semplicemente loro erano amici. Ma lo sguardo carico d’ira della ragazza la dissuase. 

Non avrebbe mai avuto il coraggio di affrontarla, anche perché in cuor suo era felice che Edward l’avesse lasciata così da potersi dedicare interamente a lei e a recuperare gli anni persi.
Distolse lo sguardo, si non le avrebbe parlato, troppo codarda.

Il pensare a Jessica però le riportò alla mente anche il comportamento freddo di Edward e ancora una volta si chiese come poteva essere così cambiato.

In fondo con lei era stato lo stesso di sempre, lo stesso tono, lo stesso sguardo dolce, lo stesso sorriso.

No, il sorriso era decisamente meglio di quanto ricordava e non solo perché ora i denti erano tutti presenti, ma soprattutto perché ora era un sorriso pieno di malizia, che prometteva un sacco di cose senza in realtà svelarne nessuna.

La sua mente partì verso nuove mete sconosciute e in un certo senso proibite, sognò di baciare quel sorriso, di immergere le sue mani in quell’ammasso informe di capelli bronzei, che sebbene non avessero un senso preciso gli conferivano un aspetto estremamente affascinate.

Sognò di trovarsi ancora tra le sue braccia, stretta come su quella panchina a quel corpo tonico.

Era cresciuto e non solo in altezza, oltre ad essere bello era prestante.

Il fisico asciutto e proporzionato, i muscoli non troppo accentuati ma definiti, così li aveva intravisti dalla maglietta aderente che portava a lezione, le gambe scattanti fasciate anch’esse nei Jeans portati come una seconda pelle.

Era bellissimo, un sogno e come tale inaccessibile almeno per lei.

Edward non l’avrebbe mai vista da quel punto di vista, per lui era solo il suo Scricciolo, la bambina da difendere e proteggere.

Si, era un sogno e come tale il risveglio sarebbe stato violento e doloroso, doveva smettere di sognare se non voleva soffrire.

Doveva tenere i piedi ben piantati a terra e accontentarsi di quello che le offriva la realtà e la realtà le aveva restituito il suo amico d’infanzia, questo doveva bastarle.

Armata di questa nuova consapevolezza si diresse in segreteria a riconsegnare i fogli, Edward la aspettava sorridente, sembrava euforico, doveva tenerci veramente tanto a presentarle la sua famiglia.

Tutta quell’allegria le strappò un sorriso, il solito Edward, sempre pronto a fare qualcosa, sempre attivo, sempre desideroso di coinvolgerla in tutto quello che gli passava per la testa.

In questo Edward non c’era traccia del ragazzo freddo e sprezzante che aveva visto in cortile quando si era rivolto a Jessica, quel Edward non lo conosceva, ma questo sì, questo era l’Edward della sua fanciullezza, quello che la faceva sentire amata e protetta, quello che per 4 anni era stato tutto il suo mondo.

Un sorriso dolce le si dipinse in viso riflettendosi anche sul viso di lui.

<< Sei pronta? >> chiese dolcemente posandole un braccio sulle spalle. Lei annuì.

<< Ti prego dimmi che hai una macchina, perché onestamente non ci tengo a stare in sei nella mia >> disse con tono falsamente lamentoso.

Sembrava sprizzare gioia da tutti i pori, Bella era convinta che in quel momento si sarebbe fatto anche tutta la strada a piedi senza che la cosa scalfisse minimamente il suo entusiasmo.

<< Certo che ho una macchina, per chi mi hai preso? >> disse ridendo allegra mentre si avviavano al parcheggio.

Edward consegnò le chiavi della sua macchina a uno dei fratelli, Jasper parve di ricordare Bella, quello doveva essere il suo nome. Ma aveva poca importanza tanto fra poco le sarebbero stati presentati uno per uno.

Sorrise alle due ragazze che la guardavano felici, ma che avevano tutti in quella famiglia? Sembrava che la felicità scorresse a fiumi in quella casa.

Accennò un saluto con la mano al quale le due risposero entusiaste.

Se bastava così poco per renderle felici le avrebbe accontentate ogni giorno, pensò Bella mentre Edward tornava da lei.

<< Ok dov’è la tua macchina? E sia inteso, guido io! >> disse tranquillo facendola scoppiare a ridere.

<< No – disse scuotendo il capo – macchina mia, guido io! >> Bella si stava divertendo un sacco, l’espressione scettica di Edward era impagabile.

Mentre lo conduceva al suo pick up lo senti borbottare qualcosa circa la sua testardaggine, ma decise di non badarvi.

Quando fece per infilare le chiavi nella serratura della portiera si accorse che Edward era fermo qualche passo dietro di lei e si grattava pensosamente la testa.

Si girò verso di lui inarcando un sopracciglio.

Che gli prendeva?

<< Quella sarebbe la tua macchina? >> chiese lui con fare schifato, facendola irritare, il suo pick up era solido e funzionava benissimo e soprattutto le consentiva di essere indipendente da Charlie, evitandole l’imbarazzo di essere scarrozzata dall’auto della polizia in giro per la città.

Che aveva che non andava? Lei lo trovava perfetto!

<< Sì perché? Problemi? >> chiese con tono di sfida.

Lui scoppiò a ridere << No certo, è che ... pensavo che non se ne trovassero di cosi così fuori dai musei >> continuò con le lacrime agli occhi.

<< Per tua informazione il mio è un signor mezzo, funziona benissimo, è solido e mi permette di andare dove voglio, ORA se hai finito di fare stupide battute possiamo andare? >> disse sempre più adirata.

Lui invece continuava a guardare un po’ disgustato quella ferraglia, la sua Bella non poteva andarsene in giro con un mezzo simile.

<< Dammi le chiavi >> disse sicuro di se. Ma lei si impuntò nuovamente.

<< Non fare la bambina, stiamo in mezzo al bosco, non troveresti mai la strada >> disse lui accondiscendente.

Bella alla fine cedette << Trattamelo bene >> disse mentre lasciava scivolare le chiavi nelle mani dell’amico.

<< Sì, ma adesso sbrighiamoci, con questo catorcio ci vorrà una vita ad arrivare a casa mia >> disse Edward sbuffando mentre salivano a bordo.

<< Certo che sei diventato Snob >> lo riprese Bella.

<< Non sono snob, mi piacciono le cose belle, che ci posso fare? >> disse lui stringendosi tra le spalle.

<< Intanto smetterla di criticare il mio mezzo, sarebbe sicuramente molto peggio arrivare a scuola sulla volante della polizia non trovi? E poi a me piace >> disse serena.

<< Come fa a piacerti questo coso? >> disse lui scrollando la testa.

<< Ha personalità >> rispose Bella convinta.

<< No, è un pezzo da museo! Comunque non sarà più un problema, da domani ci pensò io a scarrozzarti in giro e vedrai cosa significa viaggiare con classe >> concluse con un sorriso vittorioso Edward.

<< Guarda che io viaggio con classe e non ho bisogno di un autista, quindi grazie, ma mi arrangio. Sei veramente uno snob Ed, non lo avrei mai creduto >> lo riprese lei concretamente stizzita.

<< Vedremo >> concluse lui con aria di chi la sapeva lunga.

<< Vedremo >> concordò lei sfidandolo con gli occhi.

Risposte alle recensioni:
Recensione di Sara25
Ciao Sara, diciamo che hanno paura di rovinare l'amicizia lasciandosi andare. Ti devo deludere però Jessica farà di nuovo un'apparizione creando anche parecchi danni. Nulla di cui preoccuparsi, fidati di me! Bacioni Lisa 
Recensione di hale1843 
Ciao! Si i due sono fin troppo dolci! I fratelli Cullen (tutti e 4) faranno una gran figura, il prox capitolo per me è in assoluto uno dei più belli e loro sono i protagonisti insieme ad Esme, non perdertelo!!! Bacioni 
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe, tranquilla d'altronde è uno stile completamente diverso dagli altri due quindi era difficile che lo associassi a me ;) Grazie per esserci!!!! Bacioni Lisa 
Recensione di Supreme 
Ciao cara, grazie come sempre! Devo dirti che ho provato questo stile proprio per descrivere un po' tutti più liberamente senza dovermi soffermare su uno in particolare. I 4 fratelli Cullen faranno diverse cose in questa storia, non perderti il prossimo capitolo perché sono spassosissimi (almeno secondo me!) Bacioni Lisa
Recensione di vika 
Benissimo se odi solo Jessica sto tranquilla!!! Lo stile l'ho scelto proprio per la ragione per cui piace a te, permette di vedere tutto da tutte le parti, rendendo la storia più sfaccettata ed interessante, almeno secondo me! Grazie per i complimenti veramente graditissimi, specie in questo periodo che non ho tempo per nulla! Bacioni Lisa
Recensione di Shinalia 
Ciao, sono felicissima che ti piaccia, diciamo che Edward non è cattivo è menefreghista, pensa solo a se stesso e schiaccia chiunque gli stia intorno e non lo interessi. Si ok forse è cattivello, lo ammetto. Bacioni Lisa
Recensione di NicoRin 
Ciao ecco il seguito e attena venerdì posto nuovamente. Bacioni 
Recensione di serve 
Ciao cara, sono felice che ti piaccia questa storia, ne sono un po' orgogliosa (adesso mi monto la testa *_*) Per Jessica non devi provare pena, lei non prova dolore per la rottura con Ed, ma per la posizione persa, è una delle tante che pensa solo a se stessa e non si fa problemi a usare chiunque si trovi intorno per arrivare ai propri scopi. Diciamo che Ed un po' se lo merita, ma lei ovviamente non lo ama, lo usa per i suoi scopi. Cioè essere invidiata dalle altre. Il dolore ribadisco è per la perdita del "piedistallo" non di Edward. Chiaramente concordo con la gogna, Bacioni Lisa
Recensione di Lau_twilight 
Ciao Laura, intanto stra mega grazie per le dritte per le foto, ho letto la mail e ci proverò appena ho tempo! Cosa che prevedo avverrà più o meno il prossimo mese =(  Il 20 è il comple di Fabio e non ho ancora organizzato nulla, sono una frana, un di questi giorni mi rottamano e prendono una mamma come si deve T.T
Ok ho finito di auto compiangermi, torniamo a noi =) Bella e Edward hanno avuto e ritrovato un rapporto fortissimo di dipendenza, un po' l'ho detto, un po' lo dirò, il fatto di rincontrarsi dopo tanto tempo li rende entrambi euforici facendo uscire un lato insolito in Edward, sarà Esme nei prossimi capitoli a spiegarci bene perché! Jessi alla gogna, si è deciso con qualcun'altra e penso che tu sia d'accordo. Purtroppo tornerà a far danni, ma i suoi danni porteranno anche ad una svolta ;) I fratelli Cullen, avranno un ruolo fondamentale, non solo da osservatori e saranno "L'anima della festa" di tutta la storia, già dal prossimo capitolo ci faranno ridere parecchio (o almeno spero)
Spero tu non sia delusa perché c'è questo al posto dell'antidoto, ma giuro non ho avuto tempo materiale di sedermi a scrivere. Però mio marito mi ha regalato un netbook nuovo, piccolo e maneggevole, da portarmi ovunque, così da poter scrivere ovunque! Speriamo serva ;) Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
Si ok facciamo fuori Jessica, ma a storia finita, perché mi serve un'altra volta, resisterai???? Le sorelle Cullen in trionfo e presto anche i fratelli. Ma sono più che sicura che dal prossimo capitolo avrai anche una nuova eroina per cui entusiasmarti: Esme, ricordati che aggiorno venerdì ;) Bene detto questo ti mando un bacione e ti ringrazio per l'entusiasmo e l'attenzione!!!
Recensione di Luna e Stella 
Ciao! Nuova del gruppo??? Ben venuta e grazie per i complimenti (sempre graditissimi) Spero sarai felice di sapere che questa settimana posto 2 volte oggi e venerdì! Bacioni Lisa 
Recensione di titty88 
Ciao cara, io ho recuperato alla grande in questo w.e., anche perché mio marito ha lavorato sempre, quindi niente gita fuori porta Uffi!!! Anch'io adoro Dicembre x me è il mese delle cose importanti: mi sono messa insieme a quello che oggi è mio marito, siamo andati a convivere, è nato mio figlio, ho deciso di sposarmi. Insomma ogni anno a dicembre mi capita qualcosa di bello!!!!
Per le presentazioni dovrai attendere fino a venerdì ovvero al prossimo capitolo. Bacioni Lisa
Recensione di mamarty 
Direi che a nessuno dispiace per Jess, visto che è solo un opportunista ;) Bacioni Lisa
Recensione di bigia 
Ciao cara! Le sorelle e i fratelli Cullen la sanno lunga! Fidati!!! Edward è uno stronzo, almeno in superficie, se come con succede con Bella si passa sotto la crosta, si trova il vero Ed, che è dolcissimo!!! Diciamo che Jessica ci proverà a far danni, ma otterrà solo di smuovere le acque. Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Buongiorno tesoro!!!Felice che il capitolo e la storia ti piacciano, veramente sono al settimo cielo quando leggo il tuo entusiasmo, grazie !!!!
La tua curiosità verrà saziata, ma venerdì, con il capitolo che si svolge a casa Cullen! Per quanto riguarda Edward diciamo che più che cambiare, farà emergere il suo vero io e abbandonerà la maschera del Bello e Dannato ;)
Bacioni Lisa 
Recensione di consu 
Ehi grazie, ma così mi fai arrossire.!!!! Grazie veramente e spero sarai felice che questa settimana inserirò non uno ma due capitoli. Bacioni Lisa
Recensione di Toru85 
Ciao mi sa che per la tua curiosità dovrai attendere fino a venerdì! Bacioni lisa

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.


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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


capitolo 5

Buon venerdì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!

Come promesso doppio aggiornamento questa settimana, vi anticipo fin da subito che io amo questo capitolo, tanto forse troppo e non sono obbiettiva, quindi prima di dirvi altro voglio ringraziarvi uno ad uno per la fiducia e l'entusiasmo con cui seguite questa e le altre mie storie. Se avessi l'età giusta chiederei a Babbo Natale di regalare a tutti voi un anno fantastico, non ho l'età giusta quindi vi faccio solo gli auguri. ^^

Fatemi sapere se adorate Esme e i fratelli Cullen quanto me, ok? 

Buon fine settimana gente!!!!

Bacioni Lisa

Capitolo 5


Esme stava sfornando la torta al cioccolato, i ragazzi sarebbero rientrati a momenti e come sempre sarebbero stati affamati, specialmente Emmet.

Sentì il rumore dell’auto di Edward sul vialetto, quando era sola in quella casa poteva sentire tutto, ma il silenzio sarebbe durato ancora poco.

I suoi figli stavano tornando e con loro la vita in quella casa.

Li amava tutti incondizionatamente, come se fossero figli suoi, aveva sempre cercato di non fare favoritismi, anche se Edward … beh Edward era il primo, quello con cui aveva imparato a fare la mamma, per cui aveva avuto più tempo, più premure.

Era stato per lui che erano arrivati tutti gli altri, per lui che i primi tempi che era con loro la aveva implorata in tutte le lingue di andare a prendere anche la sua amica Bella.

Bella come il diminutivo della figlia di Charlie, era stata quella coincidenza a riportarle alla mente quei ricordi.

Quando dopo sei mesi dall’adozione di Edward era tornata in quell’orfanotrofio a cercare la bambina lei era già stata adottata. Non aveva mai raccontato quel particolare a Edward, lui sentiva fortemente la mancanza della sua amica e dirgli che non sapeva dove lei si trovasse in quel momento non gli avrebbe fatto bene, così aveva fatto finta di nulla, ma aveva convinto il marito ad adottare altri bambini e con l’arrivo degli altri la tristezza di Edward era pian piano sparita.

Non del tutto però, Esme ne era consapevole.

Lui fra tutti era quello meno felice, ma non sapeva proprio come aiutarlo, perché quello che gli mancava lei non poteva proprio darglielo.

Aveva visto i suoi figli innamorarsi tra loro e all’inizio aveva tremato, pensando che fossero cotte passeggere e che una volta passate avrebbero lasciato non pochi problemi, invece si era sbagliata guardava i suoi figli e vedeva che si amavano profondamente, si completavano, un po’ come lei e il marito, certo avrebbe preferito che fossero più grandi prima di intraprendere una relazione tanto seria, ma non poteva negare il loro amore.

Edward aveva bisogno di innamorarsi, di lasciarsi andare, di aprire finalmente il suo cuore, ma solo lui poteva farlo.

Esme semplicemente poteva stargli accanto, guidarlo, consigliarlo e amarlo come aveva fatto in tutti quegli anni.

Sentì chiaramente la porta aprirsi e i ragazzi togliere i giacconi e appoggiare a terra le cartelle.

<< Mamy dove sei? >> trillò Alice dall’ingresso.

<< In cucina >> rispose lei con un sorriso.

Eccola la vita che ritornava a scorrere tra quelle mura.

Quasi non si accorse che Alice era corsa in cucina e ora le stava di fronte con un sorriso enorme sul viso.

<< Che succede? >> chiese Esme scettica, Alice sapeva essere piuttosto esuberante e non sempre i suoi processi mentali erano limpidi.

<< Abbiamo grandi novità >> rispose quella battendo le mani.

<< Non immagineresti mai >> aggiunse Rosalie entrando a sua volta in cucina, seguita dai fratelli.

<< Una cosa incredibile >> disse Jasper appoggiandosi al piano di lavoro accanto alla porta.

<< Mamy siediti che è meglio! >> aggiunse Emmet con aria incredibilmente seria.

<< Ma cosa … Dov’è Edward? >> fece Esme accortasi solo in quell’istante che un figlio mancava all’appello.

<< Oh mamma non puoi immaginare! Una cosa meravigliosa, fantastica, stenterai a crederci tu stessa >> esultò felice Alice.

Esme adesso era davvero confusa, ma di che parlavano quei pazzi dei suoi figli e soprattutto perché non c’era Edward, aveva sentito chiaramente il rumore della sua Volvo e lui non la lasciava quasi mai guidare ai fratelli.

Emmet ripeteva spesso che teneva più alla macchina che alla ragazza del momento e in un certo senso aveva ragione, Edward non era mai molto espansivo con le ragazze che frequentava.

<< Adesso calmatevi e ditemi dov’è vostro fratello >> disse in preda all’ansia.

Che stava succedendo?

<< Tranquilla mamma – la rassicurò Jasper che tra tutti era indubbiamente il più sensibile – arriverà tra poco, ma è proprio questa la novità >> concluse ghignando.

<< Si – gli fece eco felice Rose – sta arrivando qui, con una ragazza! Capisci mamma una ragazza! >> concluse tutta pimpante.

Questo era decisamente strano, Edward si era sempre rifiutato di invitare a casa le ragazze, diceva che quando sarebbe arrivato il momento lo avrebbe fatto, ma quel momento non era mai arrivato, almeno non fino a quel giorno.

<< La sua ragazza? Jessica? Ma non la odiavate a morte? Perché tanto entusiasmo adesso? >> chiese cercando di capire il comportamento dei loro figli.

<< E’ proprio qui il bello mamma! – disse Emmet – Non è Jessica, Jessica l’ha mollata stamattina! >> aggiunse sciabolando le sopracciglia con fare da cospiratore.

Allora ricapitolando Edward stava arrivando a casa con una ragazza che non era la sua ragazza, o almeno non era quella che era stata la sua ragazza fino a quella mattina. Che confusione, ma che diavolo stava succedendo?

<< Ti spiego io mamma – disse Alice con fare saccente – allora stamattina a scuola Ed ha incontrato una ragazza, da quello che abbiamo capito deve essere la figlia di Charlie, si conoscono dai tempi del orfanotrofio >> fece una pausa ad effetto e  guardò complice la madre << E lei è molto importante per lui. Me l’ha confessato all’ultima ora! >> disse esultando.

La figlia di Charlie?

L’orfanotrofio?

No, non poteva essere, troppe coincidenze.

I ragazzi riattirarono l’attenzione di Esme.

<< Oh mamma dovevi vederlo! La teneva per mano ti rendi conto? E poi non lo hai ancora visto, sembra un altro. Con lei non è strafottente, no, la tratta bene è quasi dolce >> disse Rose con occhi trasognati.

<< Che vuol dire la tratta bene e cosa c’entra che la tiene per mano? >> non capiva, Esme non aveva mai visto Edward con le sue ragazze, anche se Alice si lamentava sempre del suo comportamento.

Veramente non le teneva mai per mano? Si chiese stupita.

A quel punto intervenne Emmet, << Si mamma, lui non lo fa mai, con nessuna. Le tiene sempre a distanza. Anche dopo averci … >>

<< Emmet!!! >> urlarono all’unisono le donne di casa Cullen.

Esme sapeva che i suoi figli erano sessualmente attivi, ma preferiva che non glielo sbattessero in faccia così tranquillamente.

Certo se avevano problemi o insicurezze, li aveva sempre esortati ad aprirsi a confidarsi con lei, ma non voleva sapere i dettagli, specialmente da Emmet.

Lui sollevò le mani in segno di resa, a quel punto si senti un frastuono provenire dal vialetto, come se un vecchio trattore stesse percorrendolo.

Tutti e cinque corsero nel salone a sbirciare dalla grande vetrata, finché un pick up rosso e mezzo arrugginito andò a fermarsi vicino all’entrata.

<< Via ragazzi allontanatevi dalla finestra, non vorrete metterli in imbarazzo >> disse Esme spintonando i propri figli verso la parte più nascosta del salone.

 

Edward era felice, gli sembrava di galleggiare sulle nuvole, nonostante fosse alla guida di quel coso che neanche ottant’anni prima si sarebbe potuto definire auto.

Bella guardava fuori dal finestrino, istintivamente le prese la mano abbandonata sul seggiolino.

<< E’ così bello averti qui con me >> disse portandosi la mano di Bella alla bocca e baciandola dolcemente.

Lo voleva fare, lo aveva fatto, al diavolo quanto la cosa potesse essere sconveniente. Lei ovviamente avvampò.

<< Vedrai mia madre è una donna stupenda, anche papà è un grande. Non vedo l'ora di presentarteli e poi ci sono i miei fratelli. Sono completamente pazzi, ma gli voglio bene >> disse sorridendo Edward

E ora che anche Bella era lì tutto sarebbe stato perfetto.

Pensò felice mentre imboccava l'ultima curva prima della radura in cui sorgeva la casa.


<< Cavolo! >> disse Bella appena la casa comparve dietro la curva.

Era mastodontica, bellissima e riluceva al sole.

La famiglia adottiva di Edward doveva passarsela piuttosto bene, anche gli abiti firmati indossati da lui e i suoi fratelli confermavano quella tesi.

Bella era estasiata dalla bellezza dell'edificio, dalla cornice suggestiva del bosco che si apriva alle spalle della casa, dal fiume che scorreva lì vicino, scrutava tutto con attenzione e meraviglia.

<< Allora scricciolo, che ne dici? >> chiese Edward parcheggiando vicino alla casa.

<< E' ... Oddio Edward questo posto è un sogno >> disse lei trasognata.

Lui sorrise dolcemente, felice come non mai che Bella apprezzasse la sua casa.

<< Devi fare i complimenti alla mamma è lei che ha trovato questo posto, era un rudere, ma lei ci ha ricavato una reggia. Fa l'arredatrice, ma dovrebbe fare l'architetto da quanto è brava – disse lui fiero – mentre papà è un medico. Anch'io farò medicina all'università! >> disse gonfiando il petto d'orgoglio.

Quello era il suo sogno e lui era entusiasta di renderne lei partecipe.

<< Un medico? >> chiese lei interessata.

<< Si certo! E diventerò bravo, anche più bravo di papà! Fidati! >> disse Edward borioso facendola ridere.

<< Certo che te la passi proprio bene Edward >> disse rimirando ancora una volta la casa. Lui si strinse tra le spalle.

<< Vieni andiamo, ci avranno sentito arrivare, visto il casino che fa sto coso. Non facciamoli aspettare >> disse Edward mentre sorridendo scendeva per poi andare ad aprirle la portiera.

Per un momento si chiese da quando faceva gesti così galanti con una ragazza.

Beh lei non era una ragazza qualsiasi, lei era Bella e per lei nulla era mai abbastanza.

Il suo sorriso si ampliò ancora di più quando lei gli afferrò la mano per scendere, una volta chiuso lo sportello però si bloccò.

Lui dolcemente le mise un braccio intorno alle spalle.

<< Cosa c'è che non va adesso, scricciolo? >> chiese avvicinandosi pericolosamente al suo orecchio.

Bella impercettibilmente rabbrividì, se faceva così era veramente difficile cercare di ignorare le farfalle che avevano preso residenza nel suo stomaco.  

<< Edward sono io che sono rimpicciolita all'improvviso o questa casa è mastodontica? >> chiese realmente intimidita dall’edificio.

Lui sorrise e la spinse verso l'ingresso, ma lei si bloccò ancora.

<< Ma tua madre ... non l'hai avvistata ... magari è impegnata ... magari disturbo ... magari ... >> sussurrò lei preda dell'ansia e dell'imbarazzo, non aveva realmente pensato a quello che stava facendo fino a quel preciso istante.

Edward la strinse forte a se.

<< Sempre la solita codarda eh? >> disse scompigliandole i capelli.

<< Non sono codarda >> rimbrottò lei, punta nell’orgoglio << E' solo che non vorrei essere invadente, ecco >> disse mordicchiandosi il labbro inferiore, decisamente nervosa.

<< Ti ho invitato io quindi non sei invadente, finiscila!>> disse spazientito, la solita vecchia Bella.

<< Mamma sarà felicissima di conoscerti. Lei sa chi sei, sai da piccolo l'ho implorata non so quanto di venirti a prendere all’orfanotrofio, ma non è proprio stato possibile >> disse lui malinconico.

Bella puntò gli occhi in quelli verdi di lui.

Aveva chiesto ai suoi genitori adottivi di adottare anche lei?

Aveva pensato lei anche una volta lasciato l'orfanotrofio?

Gli occhi presero a pizzicargli. << Oh Edward... >> mormorò accarezzandogli il viso.

<< Ormai non ha più importanza – disse lui sorridendo nuovamente felice – ora sei qui! >> la strinse più forte al suo fianco mentre rapidamente la spingeva oltre la veranda verso la porta d'ingresso.

<< Eccoci >> disse aprendo la porta principale e facendole segno di precederlo.

Lei dopo un timido sorriso varcò la soglia mormorando un permesso appena udibile.

Lui lo affiancò sorridente, quel giorno non riusciva a smettere di sorridere o di fare il galante con lei.

Era da manicomio, ma non si era mai sentito così!

<< Mamma? Ragazzi? Dove siete? >> chiese alzando impercettibilmente il tono, mentre guidava Bella verso lo scintillante salotto di Esme, le loro mani intrecciate.

Sua madre amava quella stanza, la grande vetrata che dava sulla veranda, il pianoforte posto sul suo rialzo, i mobili e i tappeti candidi in netto contrasto con il pavimento di legno scuro.

<< Eccomi >> disse la madre raggiungendo il centro del salone con innata eleganza.

Ed eccole le due donne che avevano reso la sua vita degna di essere vissuta, una di fronte all'altra.

A Edward parve che il suo cuore scoppiasse in quel preciso istante.

<< Mamma lei è Bella, la mia Bella! Bella questa è mia madre Esme >> disse tronfio ed emozionato al tempo stesso.

Bella allungò una mano verso sua madre. << E' veramente un piacere conoscerla signora Cullen >> disse cortese aprendosi in un dolce sorriso.

Esme allungò la mano e la strinse con calore << Fatti abbracciare e chiamami Esme, mia cara. Sono così felice che dopo tutto questo tempo Edward abbai avuto l'opportunità di rincontrarti >> disse dolcemente attirandola tra le sue braccia e stringendola amorevolmente.

In quel momento Edward incontrò lo sguardo felice della madre e lui gongolava a quella scena.

 

Esme osservava dalla vetrata, restando comunque nell'ombra, il figlio che scendeva da quella ferraglia e correva ad aprire la portiera alla sua amica.

I ragazzi avevano ragione, sembrava diverso, veramente entusiasta di quello che stava facendo.

Erano rari i momenti in cui Edward si lasciava andare all'entusiasmo. Solitamente era molto calmo e i suoi occhi avevano sempre un fondo di tristezza.

La ragazza scese dal pick up stringendo la mano che Edward le offriva.

Una volta scesa si guardò intorno e sembrò titubante.

Esme sapeva che quella casa impressionava molti, anche lei era rimasta abbagliata la prima volta che l'aveva vista, anche se allora era solo un rudere, un rudere con un sacco di potenzialità e lei le aveva sfruttate tutte, creando quello che reputava il suo capolavoro.

Si ritrasse dalla vetrata quando li vide avvicinarsi all'entrata, dietro l'angolo che conduceva alla cucina sentiva i ragazzi fremere di impazienza. Le scappò un sorriso.

I due ragazzi entrarono e Edward la chiamò, a quel punto prese un profondo respiro e andò loro in contro.

Edward era raggiante, stringeva la mano della ragazza.

Era molto carina e sembrava timida, molto timida. La cosa la intenerì ulteriormente. Dopo tutti quegli anni si erano ritrovati, sembrava una favola.

Edward le presentò e lei non si trattenne dall'abbracciare quella ragazza che aveva spazzato via con la sua sola presenza quel velo di tristezza che adombrava sempre suo figlio, non era mai stata così grata verso qualcuno.

<< Ha una casa meravigliosa Esme >> mormorò Bella stretta tra le braccia di Esme, risvegliando quest’ultima che stava rimirando il proprio figlio, sembrava ancora più bello in quel momento.

<< Ti ringrazio, ma dammi del tu. >> disse Esme lasciandola andare per guardarla nuovamente negli occhi, aveva dei bellissimi occhi.

Edward intrecciò nuovamente le loro mani e condusse la ragazza verso il divano.

In quel preciso istante il resto dei ragazzi Cullen fece un rumoroso ingresso nel salone.

<< Mamma tu sapevi che Edward e Bella si conoscevano già? >> chiese Alice realmente incuriosita dalle parole della madre, eppure non aveva mai accennato alla cosa.

<< Beh non sapevo che la figlia di Charlie e la Bella di Edward fossero la stessa persona >> spiegò Esme pacatamente per poi guardare i due ragazzi abbracciati sul divano, Edward la stringeva a se, felice e spensierato come mai lo aveva visto.

<< E' realmente una bella coincidenza, non trovate? >> chiese allegra mentre i due ragazzi annuivano contenti.

<< Bella ti va una fetta di torta? L'ho appena sfornata >> chiese Esme sorridendo.

Bella stava per rispondere quando Edward la precedette << Se è quella al cioccolato dovrai farle una fetta bella grossa, non sai quanto sia goloso questo scricciolo >> disse ridendo e facendo arrossire Bella.

<< Beh allora siamo fortunati perché è proprio quella al cioccolato >> così dicendo Esme sparì in cucina, seguita da Jasper pronto ad aiutarla.

Risposte alle recensioni:
Recensione di Supreme 
Ciao cara!Onestamente in questo periodo non so dove mettere le mani, anzi lo so nei capelli, ma non serve a molto purtroppo T.T Ok passiamo alle cose veramente importanti ti do una spiegazione che svela un po' tutto (spero apprezzerai ^^)  la storia  si svolge più o meno tutta in questo primo giorno, tra cose che succedono pensieri e azioni, poi ci sarà un salto temporale e la conclusione. Spero ti piaceranno i ragazzi Cullen io li adoro! Nella speranza che tu abbia gradito questa anticipazione di mando un bacione! Alla prossima settima 
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe!!! I due si devono ancora conoscere e poi si faranno pure delle pare, quindi armatevi di pazienza ok? Bacioni 
Recensione di Lullaby89
Ciao e grazie per i complimenti, per le dichiarazioni dovrai attendere, sti due si fanno un sacco di paranoie, vedrai, leggerai e spero vivamente che ti divertirai!!! Bacioni 
Recensione di bigia 
Ciao, si stiamo entrando nel vivo, prima di tornare a Jessica ci vorrà un bel po', quindi tranquilla e goditi questi capitoli ^^ Bacioni 
Recensione di hale1843 
Ciao! Allora ti piace Jazz versione sensibile e aiuto mamma??? Bella purtroppo si farà troppe pare, te lo dico prima così poi non ci resti male. Bacioni e grazie di tutto!
Recensione di titty88 
Ciao cara!!! E si possiamo dire che Dicembre è il mio mese ;) Brava tieni duro i ragazzi a volte pretendono senza dare. Scusa per l'antidoto, ma piuttosto di scrivere un brutto capitolo ho preferito prendermi un po' di tempo in più, spero capirai. Bacioni
Recensione di flydreamer
Ciao, grazie per i complimenti e spero che questo capitolo i fratelli Cullen ti abbiano fatto divertire. Bacioni 
Recensione di serve
Il passato di Bella verrà fuori, piano piano, non è traumatico o doloroso, solo abbastanza travagliato, tanto da renderla un po' chiusa! Spero non resterai delusa. Bacioni
Recensione di nanerottola
Ciao!!! Felice di averti reso felice!!! Allora ti piace la mia Esme? E quello che farà per sti due!!! Bacioni 
Recensione di Lau_twilight 
Ciao carissima Laura, grazie ancora, non so cosa farei senza di te! Per il compleanno di Fabio al momento è saltato tutto perché proprio quel giorno ha il primo torneo di calcio della sua vita. Non so cosa faremo, probabilmente una cena con gli amici più intimi, tanto perché in questo periodo non ho nulla da fare T.T Lascia stare!!!  Mi spiace per L'antidoto, ma piuttosto di scrive una stupidaggine veloce solo per aggiornare, ho preferito prendermi i miei tempi anche perché siamo arrivati ad un punto difficile, cioè le leggende dei lupi, che devo pensare bene e valutare le varie cose. Per questo invece Ed & Bella sono tenerissimi e vedrai in seguito, ma già qui si inizia a capire che il più dolce è proprio il cinico Cullen! Dimmi cosa ne pensi della scena della cucina tra Esme e i ragazzi, perché a me piace un sacco. Bacioni 
Recensione di linda88
Buongiorno a te tesoro!!!  Ho pensato che piuttosto che non farmi sentire avreste gradito un capitoletto in più di questa ed è stato così ;) tanto c'era perché non postarlo ^^ Vedrai quanto diventeranno cocciuti sti due, fino a farsi del male da soli, ma lo sai con me le storie sono tutte a lieto fine. Bacioni 
Recensione di vika 
Ciao cara, i nostri eroi sono proprio due cocciuti-testardi come li hai definiti tu! Grazie della comprensione per il mancato aggiornamento, ma non sapevo come fare, non volevo scrive due stupidate solo per aggiornare. Questa fic sarà sui 13-15 capitoli, io sono ferma al 12 perché non mi soddisfa quindi non so se sviluppare bene la storia e quindi aumentare i capitoli o passare diretta al prologo. Ti aggiornerò appena avrò deciso ;) Bacioni 

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


capitolo 6 Buon venerdì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!! 
Eccoci arrivati anche alla fine di questa settimana ed a un nuovo aggiornamento di rincontrarsi, contente/i???
IO si e tanto!!!
Allora Ed & Bella racconteranno un po' del loro passato e scopriranno quante cose sono rimaste le stesse. Il tutto condito dai siparietti dei fratelli Cullen e dall'arrivo dei papà. Spero sia di vostro gradimento.
Un bacione a tutti!!!
Lisa
Ps. Vi anticipo che non so se riuscirò a postare nelle prossime due settimane, ovviamente farò il possibile, ma volevo avvertirvi. Bacioni Lisa

Capitolo 6

<< Ora raccontateci tutto! >> disse Alice entusiasta mentre con la sorella prendeva posto nel divano di fronte ai due ragazzi.

Edward e Bella si scambiarono un’occhiata complice, Edward prese la parola.

<< Dovete sapere che io e Bella eravamo all'orfanotrofio insieme, avevamo tre anni quando gli assistenti sociali la portarono nella struttura. Da allora siamo stati migliori amici, sempre insieme. Fino al giorno in cui mamma e papà non mi adottarono, da allora non abbiamo mai saputo nulla l'uno dell'altra. La legge impone la riservatezza sui bambini adottati, quindi non sapevo che Bella fosse la figlia di Charlie fino a stamattina – sorrise dolcemente all'indirizzo dell'amica – finché non è scesa dall’albero in cortile e mi ha chiesto se ero veramente io >> concluse, mentre i suoi occhi diventavano sognanti come quelli delle sue sorelle.

<< Un'altra che si va a nascondere tra gli alberi, siamo a posto! >> sghignazzo Emmet dalla poltrona su cui si era lanciato.

Bella rise di gusto.

<< Allora lo fai ancora anche tu? >> chiese a Edward, che imbarazzato si passò una mano tra i capelli.

Esme e Jasper rientrarono con la torta ed i piattini per tutti e li disposero sul basso tavolo tra i divani. Poi Jasper si accomodò accanto ad Alice ed Esme vicino a Bella.

<< Comunque loro sono Jasper, Alice, Rosalie e l'orso sulla poltrona è Emmet, i miei fratelli. Fratelli lei, come avrete ormai capito, è Bella o Isabella Swan che dir si voglia. Ma se volete un consiglio, chiamatela Bella se no si altera >> disse Edward facendo ridere tutti ed imbarazzare Bella.

Esme servì a tutti un’abbondante dose di torta mentre sentiva i suoi figli raccontare a Bella di com’erano arrivati in casa Cullen e dei vari aneddoti che riguardavano Edward, le sue fughe tra gli alberi, la sua mania di osservare il tramonto seduto nel portico o sulla terrazza e i vari momenti felici della loro vita insieme.

 

Bella li guardava sognante, che famiglia meravigliosa, l'amore scorreva tra quelle mura come un fiume in piena, quando i fratelli rimarcavano strane abitudini di Edward, lei rideva.

Non era cambiato, faceva ancora tutte quelle cose che facevano insieme, che scandivano la loro vita negli anni del orfanotrofio.

Come guardare il tramonto insieme.

Era la fine del giorno, il preludio a una notte di sogni, il momento di tirare le conclusioni e decidere se quella giornata era stata bella o brutta.

Un loro rito insomma, cui ancora oggi, a distanza di tanti anni anche lei si atteneva scrupolosamente.

Le sembrava di averlo ancora con lei in quei momenti, mentre scrutava il tramonto e si chiedeva come stesse, se quella giornata per lui era stata buona o cattiva.

Sospirò a quei ricordi attirando inevitabilmente l'attenzione di Edward che non l'aveva mai lasciata un attimo.

<< Lo fai ancora anche tu? >> chiese lui speranzoso.

Lei annuì contenta, poi le venne in mente che lei non aveva ancora raccontato nulla e decise che era il suo momento, finché aveva ancora il coraggio di farlo.

<< E' così che ho conosciuto Charlie – affermò – tu eri stato adottato da qualche settimana ed io continuavo a uscire tutte le sere per vedere il tramonto, non ti dico la madre superiora quanto era adirata, ma tutte le volte gli ripetevo quello che mi avevi insegnato a dirle “noi non possiamo uscire dopo il tramonto, quindi tecnicamente finché non è finito possiamo stare qui” >> disse imitando malamente la voce di Edward che scoppiò a ridere.

<< Eri spocchioso fin da piccolo >> constatò sconvolta Rosalie, ricevendo per risposta una linguaccia da Edward e tante risate.

<< Comunque – riprese Bella tornando seria – ero seduta sugli scalini dell’ingresso quando arrivò Charlie che accompagnava l'assistente sociale e un nuovo bambino. Lui mi chiese come mi chiamavo e perché ero lì fuori. Parlammo del più e del meno. Qualche settimana dopo si presentò all'orfanotrofio in borghese e con Reneè al seguito. Quel giorno divenni Isabella Marie Swan >> concluse Bella persa nei suoi ricordi.

<< Siamo stati anni in quell’orfanotrofio, senza che nessuno si accorgesse di noi e poi nel giro di tre mesi abbiamo trovato entrambi una casa e una famiglia, che a distanza di dieci anni si sono rivelate essere in ottimi rapporti, veramente assurdo >> disse Bella tornando al presente.

Esme aveva gli occhi lucidi, quella povera ragazza ne aveva passate tante, l'orfanotrofio, il divorzio dei genitori, la lotta per l'affidamento e infine l'allontanamento da parte della madre in seguito al nuovo matrimonio.

Eppure in quel preciso momento sembrava felicissima.

<< Vado a telefonare a Charlie per invitarlo a cena, abbiamo ancora tantissime cose di cui parlare e poi voglio che tu conosca mio marito >> disse Esme alzandosi e dirigendosi nell'altra stanza.

<< Come mai hai raggiunto Charlie solo ora ? >> chiese Edward curioso.

Alice s’irrigidì impercettibilmente, anche se solo Jasper se ne accorse subito e le rivolse uno sguardo preoccupato, che però lei ignorò troppo concentrata sull'espressione di Bella la quale rispose semplicemente << Perché mia madre si è risposata, fino ad ora non ho mai avuto il permesso di venire da Charlie >>.

Edward aggrottò le sopracciglia e Alice intervenne prima che il ragazzo facesse domande che potessero mettere in difficoltà Bella.

<< Dimmi Bella ti piace lo shopping? >> chiese allegra attirando l'attenzione anche di Rose.

Bella sbiancò visibilmente. Edward inarcò il sopracciglio per poi scoppiare a ridere.

<< Oddio non ci credo, sei sempre il solito maschiaccio scricciolo >> disse ghignando e guadagnandosi una gomitata vigorosa da parte di quella che lui continuava a definire uno “scricciolo”, anche se la forza era decisamente aumentata.

<< NO! È che ... io ... si io ... insomma >> disse titubante Bella, sembrava proprio una bimba in difficoltà.

Di slancio Alice s’inginocchiò davanti a lei prendendole le mani e facendole sgranare gli occhi.

<< Oh Bella, lo shopping è un’arte, non è colpa tua se nessuno ti ha iniziato a questa sublime arte. >> disse convinta Alice subito seguita da Rose che le s’inginocchiò al fianco.

<< Si Bella, ci penseremo noi a te >> disse seria la bionda sorella di Edward facendo rabbrividire Bella che in cuor suo odiava girare per negozi e provare mille capi.

Un paio di Jeans e una maglietta erano tutto ciò di cui aveva bisogno, beh a Forks servivano anche un maglione e un giaccone pesante, ma il concetto era quello.

Cose semplici e comode. Guardò preoccupata Edward che scuoteva la testa divertito.

<< Ti sei messa in un bel guaio >> disse stringendola tra entrambe le braccia e facendo annuire i due fratelli.

 

Il resto del pomeriggio passò allegro, tra assurdi discorsi di Alice che pianificava una battuta di “Shopping Estremo”, così aveva battezzato Emmet quella che le due sorelle Cullen definivano una divertente giornata tra amiche.

Bella, se pur terrorizzata dai propositi delle due ragazze, doveva ammettere con se stessa che non si era mai sentita così a suo agio come in mezzo a quei ragazzi, forse il merito era di Edward che la stringeva a se e la faceva ridere.

Al tramonto Edward fece alzare Bella e la condusse nella sua stanza e poi sulla terrazza che si apriva davanti all'immensa vetrata che copriva un intero lato della sua camera.

La guidò fino a uno sdraio sistemato in direzione del tramonto e mettendosi seduto la trascinò con lui.

Di nuovo insieme davanti al tramonto.

Bella era al settimo cielo.

Edward si sentiva forse ancora più su, tutto era andato ancora meglio del previsto, i suoi fratelli avevano accettato di buon grado Bella, l'avevano coinvolta in folli piani per le settimane a venire, l'avevano fatta ridere e soprattutto fatta sentire accetta.

Per questo gli era molto, molto grato.

<< Allora scricciolo, com'è andata la tua giornata? >> disse strofinando il naso sui capelli di Bella.

Tenerla così, tra le braccia appoggiata al suo torace, era una cosa esaltante, avrebbe voluta baciarla davanti a quel tramonto, ma non era il caso.

Certo lei si era dimostrata la stessa di sempre, ma questo non voleva per forza dire che anche lei sentisse nascere quei nuovi sentimenti che ormai erano prepotenti in lui.

<< Oh Edward, penso che sia stata una delle giornate più belle della mia vita >> disse Bella commossa, e lo pensava veramente, anche se lo stare così vicina a Edward, che non perdeva occasione per darle teneri baci sul capo, sulla guancia, sulle mani, minava sempre di più il suo autocontrollo.

Le sembrava di andare a fuoco, ardeva dalla voglia di baciarlo di stringerlo, di renderlo l'uomo della sua vita, per sempre.

Scrollò il capo per scacciare quelle idee irrealizzabili.

Edward era troppo bello e perfetto per perdere tempo con una come lei.

<< Sì anche per me >> mormorò Edward i cui pensieri non si scostavano tanto da quelli della ragazza.

<< La tua famiglia è meravigliosa, davvero, sono tutti così gentili, così disponibili. >> riprese Bella convinta. Edward aveva una splendida famiglia.

<< Prima Alice ci ha interrotto, perché non hai potuto tornare prima da Charlie? >> chiese avendo notato come ogni volta che il discorso verteva sulla famiglia gli occhi della sua amica si velavano di tristezza.

Ancora una volta lei scosse il capo.

Non voleva rovinare quel bel momento con dei brutti ricordi.

Decise di dare una risposta vaga e rimandare le risposte dolorose ad un altro momento.

<< Diciamo che non è stato un divorzio amichevole quello tra Charlie e Reneè, ma ti prego possiamo parlarne un'altra volta. Ora voglio semplicemente godermi la fine di questo giorno meraviglioso >> Disse cercando gli occhi del ragazzo che non poté che concordare con lei.

Così rimasero abbracciati a scrutare il tramonto, finché anche l'ultima luce scomparse, si guardarono felici, convinti entrambi di non essere mai stati così felici negli ultimi 10 anni.  

 

Verso le sette arrivò anche Charlie in un primo momento fu molto sorpreso dell'evidente confidenza tra Bella e Edward, ma quando gli spiegarono i loro trascorsi, parve rasserenarsi.

<< Ehi capo! >> disse Emmet vicino alla vetrata che dava verso l'ingresso, richiamando a se Charlie seguito a ruota da Edward e Jasper che volevano capire cosa aveva in mente il fratello.

Bella nel frattempo era circondata da Rose ed Alice, erano pazze, ma sentiva di volergli già bene, la trattavano come se fosse anche lei una sorella.

Una sensazione mai provata per lei.

Prima orfana, poi figlia unica di genitori che alla fine si erano divisi.

Tutta quell’allegria, quell'intesa era stupenda. Si sentiva felice, accettata, come mai nessuno tranne Edward e Charlie l'aveva fatta sentire.

<< Che c'è Emmet? >> chiese curioso Charlie.

<< Ti rendi conto di come mandi in giro tua figlia? >> disse Emmet scuotendo la testa.

<< Con un rottame che dovrebbe stare al museo >> rincarò la dose Jasper anche lui con aria avvilita.

<< Guardate che quel pick up è perfetto, resistente e sicuro >> disse Charlie sicuro della sua scelta, la figlia era goffa e le ci voleva qualcosa di grosso e resistente, qualcosa che se anche si graffiava non l'avesse fatta sentire a disagio o in colpa.

No, era più che certo che quella fosse la scelta migliore.

<< Dai capo, io l'ho guidato, devi ringraziare che abitiate vicino alla scuola se no Bella si dovrebbe svegliare 2 ore prima per essere puntuale a scuola! >> disse Edward con aria schifata.

<< Va alla velocità giusta! Sotto il limite prestabilito, se deve andare lontano parte prima! >> rispose Charlie che cominciava ad arrabbiarsi.

I ragazzi Cullen erano dei gran bravi ragazzi, ma con la mania per le macchine, belle, costose e soprattutto veloci.

Edward scrollò la testa << Charlie è un rottame >> ribadì convinto.

<< E dimmi Edward eri per caso tu a bordo di una Volvo grigia scintillante ieri sera nella strada dietro al Market che sfrecciava ad oltre Cinquanta chilometri sopra il limite? >> Chiese Charlie alzando abbastanza la voce da farsi sentire da Esme, che disapprovava la passione dei figli per la velocità e Charlie sapeva che quella era la maniera più rapida per chiudere la bocca ai ragazzi Cullen, ghignando si rivolse a Edward con sguardo interrogativo.

Il ragazzo alternava imbarazzato lo sguardo da Charlie alla madre, era in trappola e lo sapeva.

<< Vedi Charlie – disse Emmet intervenendo in soccorso del fratello – per Bellina qui >> in quel mentre abbracciò Bella che casualmente passava vicino all'orso, mettendola in tremendo imbarazzo. << Ha bisogno di un mezzo più aggressivo, qualcosa di veloce, che esalti il suo lato selvaggio >> disse convinto.

<< Per i vestiti ci pensiamo noi Charlie >> disse convinta Alice sostenendo le parole del fratello.

Bella ormai si guardava intorno con occhi spiritati, ma di che diavolo stavano parlando? Quale lato selvaggio? A lei il suo pick up piaceva eccome!

<< Ragazzi ... >> li riprese bonariamente Esme mentre apparecchiava il tavolo della sala da pranzo.

<< Oddio scricciolo, cosa ho fatto? - disse Edward con aria fintamente terrorizzata – ho generato una reazione a catena che ti trasformerà in una pantera sexy alla guida di un bolide >> disse attirandola a se e abbracciandola stretta.

Bella istintivamente strofinò il viso sulla sua maglia, facendo rabbrividire entrambi.

Poi resasi conto dell'elettricità crescente tra i loro corpi abbracciati, tentò di stemperare l'aria con una battuta.

<< Oh Edward ti prego salvami tu >> disse piagnucolando e stringendo la sua maglia.

Al che tutti scoppiarono a ridere.

Edward le pose un lieve bacio sulla testa sussurrandole << Sei incredibile >>  cullandola dolcemente tra le braccia.

Charlie li guardava tra l'estasiato e il preoccupato.

Estasiato perché non aveva mai visto la figlia così felice, così rilassa e così a suo completo agio con un ragazzo.

Preoccupato perché era ben conscio della fama da donnaiolo di Edward Cullen, gli piaceva quel ragazzo era sveglio e divertente, ottimo studente, ottimo atleta in più era figlio di Esme e Carlisle, ben educato e gentile.

Ma quella che stringeva tra le braccia era pur sempre la sua bambina e se l'avesse ferita? Se avesse approfittato dell'ingenuità di Bella? Certo lei aveva la testa sulle spalle, ma una parte di lui restava preoccupata, molto preoccupata.

 

Fu così che li trovò Carlisle rientrando dal turno all'ospedale.

I due ragazzi abbracciati e tutti gli altri a guardarli chi divertito, chi euforico, chi felice e chi infine preoccupato.

<< Mi sono perso qualcosa? >> disse Carlisle entrando in salone e andando a dar un'amichevole pacca sulla spalla di Charlie.

<< Ehi amico, non sapevo che ci fossi anche tu per cena >> disse calorosamente per poi indirizzare il suo sguardo alla ragazza stretta tra le braccia di Edward.

Chi era questa ragazza?

Era lei la ragione dell'aria assolutamente felice e alquanto insolita negli occhi di suo figlio?

Carlisle fu rapidamente aggiornato sulle rivelazioni di quella giornata e convenne con il resto della famiglia che era una situazione alquanto inusuale.

Risposte alle recensioni:

Recensione di flydreamer 
eccomi purtroppo l'aggiornamento è settimanale, ma di meglio non riesco a fare =( Spero ti siano piaciuti i piccioncini sempre più legati. =P Bacioni Lisa
Recensione di titty88
Ciao tesoro, Esme è fantastica e visto che è arrivato che ne dici di Charlie??? Bacioni Lisa
Recensione di Supreme 
Ciao cara! Ti è piaciuta la campagna "un auto nuova per Bella"? Ed l'aveva detto subito che era un bidone, figurati se non rompevano le scatole a Charlie ^_^ Bacioni Lisa 
Recensione di bigia 
Ciao se lo scorso capitolo era materno, questo lo descrivere fraterno, che dici? I fratelli Cullen alla riscossa. Bacioni Lisa
Recensione di serve 
Beh diciamo che con le sorelle che si ritrova Jasper c'è da star freschi ^^ Poi lui lo fa per aiutare la Mamy!!! Si lo so che Ed non vergine è una delusione, ma siamo oneste è più facile trovare ragazzi sessualmente attivi rispetto alle ragazze, soprattutto se sono ragazzi carini. Mentre le ragazze sono un po' più riflessive e aspettano, soprattutto se sono timide. Almeno io l'ho vissuta così all'epoca e quindi la racconto così. Lo so sono vecchia che vuoi farci =(  Comunque non ho specificato nulla di Bella, perché non lo trovo rivelante al fine della storia che sto scrivendo. Si Bella ha avuto delle storie, ma non scenderò nei particolari. Quindi ti lascio nel dubbio. Bacioni Lisa 
Recensione di consu 
Ciao e io AMO te e il tuo entusiasmo!!! Grazie!!! Direi che Esme sia un buon esempio da seguire per tutte, anche per me, il mio piccolo ha 4 anni. Per quanto riguarda i fratelli, come sempre spiccano i due più fuori di testa, ma come hai letto anche i gemelli prendono volentieri parte alle loro pazzie ^^. Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
Ciao, si chi lo sa come sarebbero andate le cose se Esme avesse trovato Bella in orfanotrofio, non lo sapremo mai, o forse qualcuno ci scriverà un a storia ^^ Bacioni Lisa 
Recensione di rebecca73
Ciao Rebe, la mia mamma invece è un mix tra Esme e la tua, ma purtroppo ha il mio carattere e quindi ci scorniamo sempre, soprattutto adesso che sono mamma anch'io. Bacioni Lisa 
Recensione di Lau_twilight 
Ciao tesoro, anche a me è piaciuta molto la parte della cucina da scrivere, fa tanto casa non trovi? Edward è presissimo da Bella e se ne sta rendendo sempre più conto, mentre Bella, beh lei si fa un sacco di paranoie. Bacioni Lisa 
Recensione di mine 
Ciao! Sono felice che leggi tutte le mie storie, grazie. Questa piace un sacco anche a me, si è scritta da sola. E' semplice e diretta forse è per quello che si legge facilmente. Spero che continuerai a seguire anche le altre comunque. Bacioni Lisa
Recensione di SweetCherry 
Ciao grazie dei complimenti. Spero sia originale, sai ormai ho letto tante storie che delle volte non mi accorgo neanche di riportare cose che ho letto, comunque come ho scritto dall'inizio è nata da un sogno, un bel sogno e quindi mi ha preso un sacco, direi sia questo il segreto di questa storia. Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Buongiorno a te tesoro!!!!Sono contenta che la storia ti prenda tanto, ci tengo un sacco. Nei prossimi capitoli sarà proprio Esme a dire ad Edward che il suo rapporto con Bella è sempre stato unico, penso che sia questa l'unica verità e anche la chiave per il cambiamento radicale di Edward. Bacioni Lisa

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7 Buon Lunedì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!! E Buona settimana a tutti.
Come anticipato venerdì non riesco a postare le altre storie per mancanza di tempo, quindi per non lasciarvi completamente a secco, posto questa che è già belle e pronta. Confermo che la durata è 13/14 capitoli, sto pensando se revisionare l'epilogo, ma questo è tutto.
Spero di farvi cosa gradita non scomparendo completamente, ma giuro che non ho un minuto libero ieri la festa il compleanno di mio figlio si è conclusa alle 22,40 considerando che sono bambini di 4 anni non è tanto normale, comunque è stata bella ma la mamma è cotta e l'aspetta una settimana di fuoco tra feste - aperitivi -cene. Perché oltre alle mie ci sono quelle di mio marito e di mio figlio. Io amo il natale e dicembre, ma arrivo al primo gennaio che avrei bisogno di 6 mesi di ferie =( Ok dopo una quintalata di fatti miei passiamo alle cose serie : Ed & Bella. Momenti romantici e tante paturnie, ma soprattutto Edward e la sua consapevolezza.
Un bacione a tutti!!!
Lisa

Capitolo 7
 
La cena fu ottima e piacevole, la conversazione brillante e la compagnia allegra e spensierata, insomma non si poteva chiedere di meglio.
Una volta servito il caffè però Charlie espresse il desiderio di rientrare a casa, si era fatto tardi e il giorno successivo si sarebbe dovuto alzare piuttosto presto.
A malincuore Bella seguì il padre verso l’ingresso, avrebbe voluto che quella giornata, così ricca di avvenimenti non finisse mai.
Il turbinio di emozioni che aveva provato dal momento stesso in cui aveva rivisto Edward ancora la stordiva, rendendola euforica.
In più non aveva nessuna voglia di abbandonare quella casa, si sentiva per la prima volta di appartenere a quel posto come non era mai appartenuta a nessun posto prima.
Come se la sua vera vita fosse iniziata quel giorno.
Cercò di allontanare quegli sciocchi pensieri mentre a uno a uno salutava i Cullen.
Esme le disse che lo aspettava il giorno seguente con i biscotti al cioccolato e l’espressione di pura delizia che si dipinse sul volto di Bella non sfuggi a nessuno, facendoli ridere tutti di gusto.
Una volta all’esterno Charlie salì sull’auto di pattuglia precedendola sulla strada di casa, Edward che l’aveva seguita all’esterno le aprì lo sportello e lo aiutò a salire.
<< Domani ti vengo a prendere io e mandiamo questo coso nel dimenticatoio, ok scricciolo? >> chiese sicuro di se.
<< Guarda che a me “questo coso” come continui a chiamarlo tu, piace e anche tanto >> disse convinta Bella << E’ la prima vera auto che possiedo, potresti smettere di denigrarla per favore? >> aggiunse scrollando la testa, proprio non capiva cosa aveva Edward contro il suo povero pick up.
<< Ok non dico più nulla, ma domani ti vengo a prendere! Fatti trovare pronta intesi? >> disse lui sfiorandole dolcemente una guancia.
Era il momento del bacio della buona notte, lo sapevano entrambi, lo volevano entrambi, anche se questo non lo sapevano.
Fu Bella che arrossendo come sempre pose fine a quel momento d’imbarazzo.
<< A domani allora e grazie per la magnifica giornata Edward. >> Così dicendo si sporse verso di lui gli sfiorò la gota con le labbra.
Era la prima volta che anche lei si lasciava andare a una tale confidenza, fino a quel momento i baci erano sempre e solo arrivati da lui.
La cosa non sfuggì a Edward che le sorrise contento, facendo un passo indietro e chiudendo la sua portiere.
<< Fai attenzione e buona notte >> disse infine mentre lei metteva in moto.
 
Edward rimase lì, in mezzo al vialetto di accesso di casa Cullen con le mani in tasca e gli occhi puntati sull’auto dell’amica finché il pick up di Bella non scomparve del tutto fra gli alberi. A quel punto sospirò.
Era tornata! Era nuovamente parte della sua vita!
Gli aveva dato un bacio di sua iniziativa!
Ok non un bacio di quelli che lui agognava, ma era pur sempre un inizio!
Un pensiero lo colse alla sprovvista.
e se lei non avesse voluto quel tipo di baci da lui?
Da una parte il suo ego gli ricordava che lui era Edward Cullen e che qualunque ragazza avrebbe fatto carte false per avere un bacio da lui, dall’altra però c’era la consapevolezza che Bella non era una ragazza qualunque, quindi quel dubbio era più che legittimo.
Se non lo avesse voluto in quel senso?
Sarebbe stato capace di farsi da parte e lasciare che lei s’innamorasse di qualcun altro?
Quell’ipotesi era al quanto destabilizzante e di nuovo si trovò dilaniato, sì, perché se era più che certo di voler vedere Bella felice, era anche consapevole che voleva che quella felicità la trovasse con lui.
Esasperato, si passo una mano tra i capelli andandoli ad aggrovigliare ancora di più.
 
Esme stava osservando il figlio dalla veranda, quando l’auto di Charlie era partita, il resto della famiglia era rientrato, lei no.
Lei era rimasta, un po’ si sentiva in colpa perché stava coscientemente violando la privacy dei due ragazzi, ma era troppo affascinata da quei due.
Vedeva chiaramente come con il procedere delle ore il loro attaccamento cresceva, non erano più due bambini ed erano consapevoli entrambi che lo stretto contatto che entrambi ricercavano aveva ben altre ragioni rispetto all’essersi ritrovati dopo tanti anni, ma nessuno dei due sembrava volerlo realmente ammettere.
Quando l’auto della ragazza partì Esme puntò gli occhi sul figlio.
In pochi minuti vide un’alternanza di emozioni affacciarsi nei suoi occhi, il che la lasciò piacevolmente stupita e affascinata, Edward non era solito farsi dominare dalle emozioni, tutt’altro.
Eppure fermo in mezzo al vialetto di casa sembrava perso in un dialogo interiore che lo aveva fatto passare dall’estasi più pura allo sconforto più nero.
Quando si girò verso la madre nei suoi occhi c’era tormento.
Esme, che non poteva tollerare che i figli soffrissero, lo invitò con un cenno della mano a sedersi con lei sul dondolo.
Poi rimase in silenzio aspettando che lui esternasse i suoi tormenti.
Edward aveva sempre avuto bisogno dei suoi tempi, soprattutto quando in ballo c’erano i sentimenti.
<< Mamma … >> sussurrò mentre lei gli accarezzava gentilmente la mano.
<< Dimmi tesoro >> rispose prontamente Esme invitandolo a continuare.
<< E’ … ecco … possibile che … cioè può accadere di … >> Edward non riusciva a trovare le parole, da una parte aveva bisogno di conforto e solo sua madre poteva darglielo, dall’altra l’Edward Cullen strafottente ed impertinente gli intimava di non menzionare neanche per scherzo quella cosa.
Lui non si poteva innamorare.
Esme rise dolcemente della titubanza del figlio.
<< Cosa ti tormenta Edward? >> disse spostandogli una ciocca ribelle dalla fronte.
<< Penso, ecco sì, penso ... di ... di provare più sentimenti di quelli che dovrei nei confronti di  Bella >> disse correndo un po’ sul finale, ma sentendosi notevolmente più leggero.
Esme scosse il capo.
<< Perché è scritto da qualche parte che tipo di sentimenti dovresti provare per lei? >> disse fingendo di non capire, ma era solo una tattica per fare aprire il figlio, solitamente restio ad ammettere le proprie emozioni.
Lui parve riflettere un attimo prima di rispondere, stava cercando le parole adatte per dare voce ai suoi dubbi.
<< Noi siamo amici, eravamo amici e credo che potremmo continuare ad esserlo anche adesso. Perché in passato abbiamo condiviso tanto. Bella è stata molto importante per me negli anni dell’orfanotrofio e il fatto di averla ritrovata dopo tanti anni mi rende euforico. >> disse tentando di mettere ordine tra i troppi pensieri che in quel momento gli affollavano la testa.
<< Però … >> disse la madre spronandolo a continuare.
<< Però ci sono anche dei sentimenti nuovi, delle sensazioni nuove e mai provate, che mi fanno desiderare di più. Che fanno si che io non la consideri più come una semplice compagna di giochi, ma ben altro. >> concluse abbassando il capo come se avesse appena confessato un reato.
<< E il problema quale sarebbe? >> chiese Esme guadagnandosi un’occhiata allibita del figlio. << Ascoltami Edward – riprese lei – l’ultima volta che vi siete visti avevate sette anni, è normale che allora tu la considerassi solo come una compagna di giochi. Ma è innegabile che già da allora avevate un rapporto unico, quasi di dipendenza l’uno dall’altra. Il fatto che tu ora voglia di più da questo rapporto è abbastanza capibile. Anche perché è veramente una splendida ragazza e non solo fisicamente >> disse Esme accarezzandogli il volto.
Edward sorrise contento.
Si, erano sempre stati dipendenti l’uno dall’altra, forse era anche per quello che gli era mancata terribilmente negli ultimi 10 anni e che continuava a fare tutte le cose che faceva con lei, era un modo per sentirla vicina anche quando lei non c’era.
Annuì, si sua madre aveva ragione, il loro era sempre stato un rapporto unico.
<< Se posso darti solo un consiglio – disse la madre riportandolo al presente – dai tempo al tempo. Non avere fretta di portare la vostra relazione su altri livelli. Non vi siete visti per dieci anni, dieci anni in cui siete maturati e anche in parte cambiati. Le esperienze vissute Edward rimangono in noi e ci cambiano, anche se ad un osservatore esterno restiamo sempre gli stessi non è così. Datevi tempo, per conoscervi nuovamente, per capire se veramente c’è qualcosa di più o se è solo attrazione. Non correre Edward potresti rovinare tutto >> con quelle parole si alzò lasciando il figlio a riflettere.
 
Charlie aspettava Bella sotto il portico della loro casetta, effettivamente i ragazzi non avevano tutti i torti, quell’auto andava veramente piano.
Aveva osservato dallo specchietto retrovisore, Bella baciare la guancia di Edward. Sembrava impacciata, ma anche molto felice.
Non sapeva se affrontare la questione.
Erano ormai sei anni che non vivevano insieme e non sapeva se i ragazzi erano un argomento di cui sua figlia avrebbe gradito parlare, lui sicuramente non lo gradiva, ma doveva capire.
Aveva guardato quei due ragazzi per ore tenersi per mano, ridere e chiacchierare. Edward tendeva sempre a esagerare, la baciava, la accarezzava, la stringeva, il più delle volte facendola diventare paonazza per l’imbarazzo, ma mai una volta lei lo aveva respinto o si era mostrata infastidita da quella confidenza.
Quindi Charlie doveva dedurre che la cosa non dispiacesse a Bella, quindi lui non avrebbe dovuto immischiarsi, ma … si c’era una ma.
Quella era la sua bambina e non riusciva decisamente a vederla come una ragazza cresciuta, una parte di lui rifiutava caparbiamente la cosa.
Bella parcheggiò nel vialetto accanto all’auto della polizia, poi recuperando lo zaino, scese stringendosi nel giaccone.
La sera faceva veramente freddo, soprattutto per lei che era abituata a ben altro clima. Sorridente raggiunse il padre sotto il portico.
<< Pensavi che mi perdessi? >> chiese allegra come non mai.
Lui scrollò la testa prima di aprire la porta e fargli segno di entrare.
Bella non se lo fece ripetere due volte e lasciato lo zaino alla base delle scale cominciò a togliersi giaccone e sciarpa, mentre Charlie riponeva il cinturone con la pistola d’ordinanza al solito posto.
<< Quindi è Edward quel bambino di cui mi parlavi sempre >> constatò Charlie.
Bella che stava per salire al piano superiore si voltò per annuire.
<< Si non è una strana coincidenza >> disse sorridente.
<< E … di preciso … che tipo di rapporto c’è tra voi? >> chiese Charlie dondolando sui talloni, forse ancora più a disagio della figlia, che a quelle parole era diventata rossa come un pomodoro.
<< Siamo amici papà, che tipo di “rapporto” dovrebbe esserci? >> chiese leggermente irritata, di certo non avrebbe esposto a Charlie tutte le sue vane speranze circa a un rapporto di tipo diverso con Edward.
<< No è che … non ti ho mai visto così. Soprattutto con un ragazzo >> aggiunse Charlie cercando di giustificarsi, distogliendo imbarazzato lo sguardo da lei.
<< Così come? >> chiese Bella stranita.
<< Felice >> mormorò Charlie abbassando il capo e arrossendo a sua volta.
Si sentiva in colpa con quella figlia, l’aveva tanto voluta fino quasi a costringere la moglie che non ne voleva sapere di adottare una bambina così grande.
Poi quando tutto sembrava andare per il meglio per lui era arrivata la doccia fredda, non solo Reneè si era stancata di lui e lo aveva buttato fuori, ma aveva anche ingaggiato una battaglia legale per tenersi la figlia, quella figlia che nemmeno voleva all’inizio.
E alla fine aveva vinto, nonostante fosse quella che era e che la figlia volesse stare con lui, il giudice gli aveva affidato la custodia pressoché totale di Isabella, causandogli un colpo al cuore.
Quando aveva ricevuto l’offerta di diventare Sceriffo della sua città natale aveva accettato, perché a Phoenix c’erano troppi ricordi, troppo dolore.
Questo però aveva ulteriormente allontanato la figlia da lui.
In quei sei anni l’aveva vista solo due settimane l’anno e sempre sotto il controllo della madre, come se quello instabile fosse lui.
Povera piccola era da allora che non lo chiamava più papà.
All’inizio era stata l’ennesima botta a un cuore già malato, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.
 
Bella tornò verso il padre e lo abbracciò stretto, quello doveva essere il giorno degli abbracci, le sembrava di averne dati più in un solo giorno che negli ultimi diciassette anni.
<< Si papà sono felice, sono molto felice perché sto con te, perché Edward è tornato nella mia vita e adesso mi sento finalmente felice. Voi due siete state le uniche persone al mondo che mi hanno sempre difeso e protetto e ora che siete entrambi vicini a me non potrei sentirmi più felice, sicura e protetta. >> detto questo gli baciò la guancia ispida e gli sorrise allegra.
Voleva che capisse che anche lui era importante per lei, lo erano entrambi, certo in modo diverso, ma entrambi indispensabili.
A Charlie non era sfuggito quel piccolo cambiamento, lo aveva chiamato papà, gli aveva spiegato il perché si sentiva felice, lo aveva addirittura abbracciato di sua iniziativa, senza essere sollecitata a farlo.
E questo non poteva che fargli scoppiare il cuore di gioia, sentì gli occhi inumidirsi e strinse a se la figlia.
<< Fai solo attenzione ok? Edward è un gran bravo ragazzo, ma con le ragazze tende a fare un po’ troppo il furbo per i miei gusti >> disse Charlie tentando di dare una nota allegra alla sua voce.
<< Farò attenzione papà e poi so come trattare Edward, fidati >> disse allegra la figlia prima di augurargli buona notte e sparire al piano superiore.
 
Speriamo pensò Charlie, quella bambina aveva già sofferto troppo.
 
Saltando i gradini a due a due Bella corse in camera sua, sentiva una carica elettrica nel corpo, come se non potesse fermarsi, come se il suo cuore fosse lì lì per esplodere di felicità.
Recuperò il pigiama e la biancheria dalla camera e si concesse una lunga doccia bollente.
Come primo giorno di scuola ne sono successe di cose, si disse allegra mentre si insaponava.
E domani Edward sarebbe andato a prendere per recarsi insieme a scuola.
Voleva vestirsi carina per Edward, per Alice e Rosalie, che le avevano gentilmente fatto notare che i maglioni di tre taglie più grandi non le donavano, e per se stessa.
Sì perché si sentiva felice e si voleva anche sentire bella, voleva credere di avere almeno una possibilità con Edward, che quell’amore che sentiva nascere ogni attimo di più verso il suo vecchio compagno di giochi aveva almeno una speranza.
Anche se piccola voleva crederci a tutti i costi almeno quella sera.
Ripassò mentalmente il suo armadio, per poi convenire che non aveva nulla che la facesse sentire abbastanza bella per Edward.
Forse Alice aveva ragione, forse ci voleva davvero una battuta di Shopping Estremo. Persa in questi pensieri si asciugò i capelli e si recò a letto, poco dopo si addormentò con un sorriso beato sul volto.
Quella fu la prima notte che sognò Edward Cullen in versione diciassettenne e di colpo i suoi sogni divennero tutt’altro che casti.
 
Edward era seduto nel dondolo della veranda a riflettere sulle parole della madre. Aveva ragione, non poteva correre, doveva lasciare che le cose accadessero nel giusto modo.
Sì ma come? Qual era il modo giusto?
Francamente non lo sapeva. Aveva sempre ottenuto quello che voleva dalle ragazze. Gli bastava uno sguardo o un sorriso e quelle cadevano ai suoi piedi.  
Come si faceva a farlo nel modo giusto?
Bella sembrava immune ai suoi sorrisi maliziosi o ai suoi sguardi languidi, o almeno in parte immune. Sì perché quando le si avvicinava troppo o la guardava troppo intensamente, lei avvampava e il respiro le si faceva corto. Quindi non le era totalmente indifferente, questa era una cosa buona, ma non lo aiutava più di tanto. Era talmente preso dai suoi discorsi interni da non notare che i quattro fratelli lo stavano osservando dalla vetrata.
 
<< Andiamo noi o andate voi? >> chiese Rosalie a Jasper, che scosse la testa.
<< Non so – disse pensieroso – forse con voi sarebbe meno in imbarazzo, poi nel caso abbia bisogno di consigli, interveniamo noi >> disse strizzando l’occhio a Emmet.
<< Siamo messi bene, allora >> mormorò sarcastica Rosalie per poi concentrarsi sulla sorella.
<< Ok andiamo noi, ma Alice fammi il santo favore di non aggredirlo o costringerlo a dire più di quanto si sente pronto a fare. >> disse Rose sapendo che il problema più grande in quel momento era l’esuberanza della sorella.
<< Ma ti rendi conto, non solo ha ritrovato la sua migliore amica, ma si è perfino scoperto innamorato di lei >> disse Alice saltellando felice.
Quella situazione la mandava in estasi. Aveva osservato il fratello rapita per tutto il pomeriggio, quello era un Edward inedito per tutti. Dolce, rilassato, accondiscendente e cortese con qualcuno che non fosse sua madre. Incredibile.
Alice lo aveva capito subito che le cose stavano cambiando, chissà se quel testone lo avrebbe capito, se finalmente si sarebbe lasciato andare e avrebbe ammesso che l’amore esisteva, anche per lui, giacché Bella era lì e lui ne era innamorato, questo era poco ma sicuro.
<< Amore, stai tranquilla se gli dici queste cose scappa a gambe levate >> disse Jasper stringendo a se la fidanzata << Devi andarci piano, anzi fai parlare Rose, che non sembra ma delle volte sa quello che fa >> continuò Jasper facendo ridere Alice ed Emmet, un po’ meno Rosalie che mormorò “è pensare che è l’unico che è veramente mio fratello”  decisamente sconsolata.
Rosalie era così, la potevi considerare la regina dei ghiacci per quanto era indifferente al mondo, ma c’erano cose per cui dimostrava una sensibilità unica e la più importante di esse era la sua famiglia.
Cercando di riordinare le idee Rose e Alice uscirono per poi andarsi a sedere sul dondolo a fianco di un Edward stupito dall’improvvisa compagnia.
<< E’ una ragazza fantastica >> disse Rosalie senza guardarlo, sapeva che avrebbe capito, infatti, lui sorrise.
<< Perché non ci hai mai parlato di lei? >> chiese Alice beccandosi un’occhiataccia dalla sorella.
Edward si strinse tra le spalle << Era una cosa mia, del mio passato. Ricordarla, parlane faceva sentire ancora di più la nostalgia, così ho preferito evitare >> rispose onestamente stupendo le sue sorelle che lo guardarono a bocca aperta.
Lui rise e allargando le braccia le strinse entrambe a se.
Era felice e poteva anche lasciarsi andare a certi gesti con le sorelle, cui voleva un sacco di bene, magari non glielo dimostrava spesso, ma quella sera era troppo euforico per lasciarsi andare a tali meditazioni.
<< Allora vi piace? >> chiese allegro ridendo dei gridolini sorpresi delle sorelle.
Che felici annuirono.
<< Ehi chi sei tu? Che ne hai fatto di Edward Cullen? Confessa!!! >> intervenne il vocione di Emmet che si stava avvicinando.
Edward rise contento. Era sempre lui, solo la versione felice di lui.


Carlisle ed Esme assistevano alla scena dal divano del salone con una nuova convinzione, c’era aria di novità a casa Cullen e tutta quella serenità diceva loro che erano  belle novità quelle che si prospettavano nel loro futuro.

Risposte alle recensioni:

Recensione di Maki_lullaby 
Ciao! Che dire grazie mille!!! Effettivamente questa storia gira tutta intorno a loro due ed al loro legame decisamente unico. Bacioni Lisa 
Recensione di serve 
Ciao cara, devo confessarti che quando arrivo alla tua recensione il primo pensiero è "oddio che ho scritto?!?" ^^ Dunque partendo dal presupposto che ti do pienamente ragione e condivido il tuo punto di vista, ti ribadisco che non ho affrontato volutamente l'argomento per il semplice fatto che questa storia si concluderà prima del fatidico momento e quindi non ho intenzione di affrontare la cosa. Codarda? Forse, ma la storia l'immaginata e scritta così. E' una storia che parla di sentimenti e del legame profondo tra Ed e Bella oltre che dei loro pensieri, ma non si arriva all'atto fisico, quindi non ho valutato, e non intendo farlo, le esperienze dei due. Il mio intento e a questo punto mi chiedo se sono riuscita a farlo era quello di evidenziare il cambiamento di comportamento di Edward, la sua indifferenza al mondo, il suo non trovare nelle ragazze che aveva intorno ciò che cercava, perché inconsapevolmente cercava qualcosa di unico cioè Bella.  Spero onestamente che questa risposta ti soddisfi, lo so che magari la storia ti sembrerà incompleta o mal strutturata, ma la mia intenzione come ti ho già detto era quella di parlare di sentimenti e non del come concretamente vivranno il loro amore. Detto questo spero che la storia comunque ti piaccia e continui ad interessarti. Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
Ciao cara, i fratelli Cullen sono una forza della natura in tutti i sensi, che vogliano scherzare o fare i seri, riescono comunque a metterci tutta la loro carica! Bacioni Lisa 
Recensione di Supreme 
Ciao cara, si mi sembrava il minimo che volessero farle cambiare macchina, tanto più che loro sono dei patiti di macchine, figurati se sopportavano lo scassone di Bella! Bacioni Lisa 
Recensione di Lullaby89 
Ciao, sono felicissima che la storia ti piaccia, mentre per darsi una mossa mi sa che dovrai attendere perché i ragazzi sono afflitti da "paturnie croniche" ^^ Anche loro si rendono conto che il loro rapporto è "speciale" ma diciamo che la paura di rovinare questo rapporto li frena, nei prossimi capitoli si capirà meglio. Tieni d'occhio Charlie, perché non è affatto stupido e capisce la figlia meglio di quanto lei stessa pensi. Bacioni Lisa
Recensione di titty88 
Ciao tesoro, il tuo entusiasmo è sempre una gioia. Per capirsi ci metteranno un po' ma tu abbi fiducia in me ;) per gli auguri ricambio, ma se riesco provo a postare un altro capitolo di questa storia entro natale. Bacioni Lisa 
Recensione di Lau_twilight 
Ciao Laura!!! Sono felicissima che la storia ti prenda, come ti ho già detto io ne ero quasi ossessionata e l'ho dovuta scrivere, ora sto riguardando gli ultimi capitoli e l'epilogo, ma a tempo sto messa veramente male, spero solo che dopo natale riesca a dedicarmi un po' di più alle mie storie =( Per quanto riguarda casa Cullen devi partire dal presupposto che è un posto magnifico per crescere dove l'amore, la comprensione e il buon umore non mancano mai, ragion per cui se Edward è felice tutti lo sono. Per quanto riguarda i protagonisti si l'elettricità c'è tutta e li manderà parecchio in crisi nei capitoli a venire. Charlie è fantastico, si sente in colpa per come è andata la vita di Bella, ma le vuole un bene dell'anima e la capisce forse di più di quanto nemmeno lei immagini. Bacioni e se riesco ci risentiamo prima di natale. Lisa 
Recensione di samy88 
Ciao Sam!!! Sai che anch'io faccio un sacco di casini con le recensioni, soprattutto per le storie che vengono aggiornate abbastanza spesso e non mi danno il tempo di inserire la mia recensione =( Visto che adori la storia sono convinta che questa mia decisione di postare questa visto che le altre non sono pronte ti farà piacere e quindi è un po' come un mio regalo di natale ;) Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Ciao cara, sono contentissima quando leggo le tue recensioni sorrido come una scema, perché capisco che la storia ti ha preso quasi quanto  ha preso me! Direi che tutta la storia sarà di momenti fin troppo sdolcinati ;)  Come hai visto ho trovato il modo per farvi leggere qualcosa e se riesco posto ancora prima di natale, altrimenti auguroni anche a te. Bacioni Lisa 
Recensione di consu 
Ciao!!! Grazie mille!!! Sono commossa e ripetilo pure tutte le volte che vuoi, io micca mi offendo ;) Credo che questa mia decisione di postare al posto dell'altra ti renderà felice e quindi consideralo una specie di regalo di natale ok??? ^^ La fregatura è nel fatto che ci metteranno un sacco ad  ammettere i loro sentimenti.  I fratelli Cullen sono strepitosi e li vorrebbero tutti in famiglia ;) Bacioni Lisa 
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe!!!! si sono carinissimi ma si faranno un sacco di pare, te lo dico prima così ti prepari ^^ Se riesco posto prima di natale un altro capitolo, nel caso non ce la facessi, tantissimi auguri anche a te Bacioni Lisa

Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


capitolo 8 Buon Mercoledì a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Come potete notare continuo ad aggiornare questa visto che è pronta e vi confesso che non so quando avrò tempo di scrivere le altre, spero entro l'anno, ma dubito fortemente.
VOGLIO AUGURARE A TUTTI VOI UN FELICE NATALE, da trascorrere con le persone a cui si vuole bene, io me la sbarcherò tra parenti =( ma i miei due uomini saranno con me e quindi sarà fantastico *_*

Dedico questo capitolo a LUISINA che è tornata e che ha preso 30 e lode!!! Bravissima tesoro!!!! Da mamma sono molto orgogliosa di te ^^, grazie infinite di aver commentato ogni capitolo.
Per quanto riguarda Ed & Bella dunque salto temporale in avanti, 2 mesi per la precisione, le cose però tra loro sono ancora ferme quindi arriva la cavalleria ^__^ creando più danno che utile.

Un bacione e ancora tanti auguri a tutti!!!
Lisa

Capitolo 8 

Erano passati quasi due mesi da quando Bella era arrivata a Forks ed aveva ritrovato Edward.

La vita ad Isabella non era mai parsa così bella, la mattina Edward la portava a  scuola e aveva cambiato numerose lezioni per poter trascorre più tempo con lei.
Dopo  scuola studiavano sempre insieme o a casa Cullen o a casa Swan, il venerdì sera Charlie e Bella erano ospiti fissi di Esme per la cena, il tempo trascorreva allegro e spensierato con Edward e con i suoi fratelli.
Bella aveva legato con tutti, Rosalie e Alice la coinvolgevano in folli giri per negozi, molto spesso mettendola in imbarazzo con regali costosi.
Emmet e Jasper, la trattavano come una sorellina da difendere, ma non risparmiavano Edward da battutine sagaci sulla loro intima amicizia.
In realtà i due ragazzi non facevano altro se non tenersi per mano o stare abbracciati, i baci sulla guancia erano abbastanza frequenti da parte di Edward, mentre Bella era più restia ad accorciare le distanze tra loro, perché ogni volta che accadeva il suo cuore prendeva il volo, il suo viso si faceva rosso e le parole si introcigliavano.
Edward dal canto suo sentiva che quelle distanze stavano diventando troppo pesanti, voleva che Bella diventasse la sua ragazza veramente, tutti a scuola ne erano convinti, anche perché dall'arrivo di lei Edward non aveva più degnato nessuna ragazza di una sguardo.
Lei era tutto quello che voleva e la voleva per sempre.
La amava e questa certezza si faceva sempre più prepotente.
Però lei, lei sembrava sfuggirgli, quando si avvicinava, quando la baciava o la stringeva tra le braccia sembrava felice, ma poi si allontanava.

Sembrava quasi intimorita e lui non ci capiva più nulla, non lo voleva in quel senso?

E allora perché non lo respingeva?

Le sarebbe bastato dire che erano solo amici e lui, a malincuore, avrebbe accettato. Eppure non lo faceva, non lo rifiutava, ma quando lui stava per approfondire quei lievi contatti lei si irrigidiva e improvvisamente ricordava di aver dimenticato qualcosa o aveva un impellente bisogno di parlare con Alice o con Rosalie o con chiunque fosse a tiro in quel momento.

Un mattina durante la pausa pranzo, in una delle sporadiche giornate di sole che Forks offriva ai suoi abitanti, i ragazzi Cullen e Bella erano stesi su di un plaid nel cortile della scuola a mangiare panini e a chiacchierare.
Bella e Edward avevano iniziato a scherzare e senza rendersene conto lui si era trovato a sdraiato su di lei a farle il solletico, quando Bella aveva riaperto gli occhi e si era trovata quelli di Edward che la guardavano pieni di malizia a pochi centimetri dai suoi si era irrigidita lo aveva spinto via per poi alzarsi ed andare a chiedere a Mike Newton gli appunti di storia.
Una cosa assurda visto che Edward aveva partecipato alla loro stessa lezione e sapeva che Bella aveva preso più appunti dell'intera scolaresca.

Quel giovedì mattina Alice aveva insistito tanto per andare lei a prendere Bella.
Alle sentite proteste del fratello Alice e Rose aveva risposto che dovevano parlare di cose di donne ed Edward era uscito di testa.
Si vedevano ogni giorno, passavano ore a chiacchierare e ora le sue adorate sorelle volevano privarlo anche dei pochi minuti che aveva a disposizione per stare solo con Bella. Purtroppo anche i fratelli si erano coalizzati contro di lui e lo avevano quasi portato di peso verso la Jeep di Emmet.
<< Lasciale fare, se vogliono parlarle senza noi tra i piedi avranno i loro buoni motivi, non credi >> aveva cercato di convincerlo Jasper, ma Edward era arrabbiatissimo.
<< E' l'unico momento in cui sto solo con lei e loro me lo portano via per delle cavolate, figurati se le cose da donne non riguardano vestiti e scarpe >> mugugnò arrabbiato abbandonandosi sul sedile di dietro e portandosi le mani alla testa.
<< Ma se le stai sempre incollato! >> aveva sbottato Emmet guardandolo dallo specchietto retrovisore, l'unica risposta che ottenne fu un brontolio indistinto del fratello che lo fece ridere.
<< Brucia eh? Che la piccola Bella non sia caduta ai tuoi piedi come tutte quelle oche con cui ti piaceva tanto divertirti >> lo punzecchiò Jasper.
<< D'altronde Bella è troppo intelligente per farsi abbindolare dai tuoi modi da seduttore >> aggiunse Emmet che si divertiva da matti a vedere Edward, il freddo e cinico Edward, struggersi d'amore per quella dolce ragazza.

Da una parte tutta la famiglia Cullen sperava che l'amicizia dei due ragazzi si trasformasse in qualcosa di più, perché erano perfetti insieme e soprattutto felici, d'altra parte però avevano percepito la titubanza di Bella, Alice continuava a sostenere che era solo una cosa momentanea, ma il dubbio rimaneva.
<< Bella non è paragonabile a nessuna >> sussurrò Edward dal sedile posteriore facendo sorridere i due fratelli.
Finalmente anche lui aveva scoperto l'amore, non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma era evidente a tutti.
<< Edward hai mai preso in considerazione che forse dovresti dirle chiaramente cosa provi per lei? >> chiese Jasper.

Edward sbiancò, no non era una strada percorribile quella, se lo avesse respinto? Se avesse deciso di allontanarsi da lui in seguito a una tale rivelazione? No, non poteva. Bella era troppo importante per lui, sarebbe rimasto al suo fianco struggendosi, ma sarebbe rimasto lì, con lei.

Scosse il capo sconsolato. << Non posso >> disse semplicemente.

<< E perché mai? >> chiese Emmet stupito.

<< Perché? Come perché? Non mi vuole in quel senso ormai è palese, otterrei solo un rifiuto e probabilmente si allontanerebbe da me ... da noi. È questo che volete? >> chiese certo che anche ai fratelli la qualcosa sarebbe dispiaciuta.

<< Ed ma se non ci provi come puoi sapere cosa farà? >> chiese ancora Emmet.

<< Lo so e basta e per favore fatela finita una volta per tutte, non ho bisogno dei vostri insulsi consigli >> disse stizzito Edward, non voleva pensarci e tanto meno parlarne.

<< Saranno insulsi come dici tu, ma Rose ha apprezzato quando io le ho detto quello che provavo per lei. Mi ha anche confessato che non avrebbe mai avuto il coraggio di fare la stessa cosa, non credi che anche per Bella potrebbe essere così ? >> rimarcò Emmet, certo delle sue convinzioni, quei due avevano urgente bisogno di una spintarella e loro erano pronti a dargliela.

Le ragazze infatti avrebbero affrontato lo stesso discorso con Bella.

Ne avevano parlato la sera prima, mentre Edward riaccompagnava Bella a casa, dovevano intervenire perché la situazione era insostenibile.

Edward senza Bella sembrava uno zombi, quando la riaccompagnava a casa tornava sempre più demoralizzato, nemmeno le esortazioni di Esme ad aprirsi con lei avevano avuto esito, così i quattro fratelli Cullen erano entrati in gioco, avrebbero scoperto qual'era il problema e avrebbero agito di conseguenza.

Ora il problema di Edward era più che palese, temeva un rifiuto, ma Bella cosa pensava?

Jasper ed Emmet sperarono in cuor loro che le ragazze avessero avuto delle risposte.

 

Quando bussarono alla porta Bella aprì con un radioso sorriso che si affievolì appena quando si accorse di avere davanti Rose ed Alice e non Edward.
<< Ciao ragazze, come mai qui? Edward sta male? >> chiese Bella leggermente in ansia. 
Loro sorrisero semplicemente scuotendo il capo.
<< Avevamo solo voglia di stare un po' con te, lui non è stato felice. Pensa che Emmet lo ha dovuto caricare di peso sulla Jeep >> disse Rose ridendo.

Bella recuperò zaino e giaccone mormorando un distratto Oh, ma senza aggiungere altro.

Appena salite sulla BMW rossa di Rosalie, Alice si girò verso Bella con aria serissima.
<< Bella posso farti una domanda? >> chiese e Bella annuì.
<< Però devi rispondere sinceramente, sai che di noi ti puoi fidare >> aggiunse Rose fissandola dallo specchietto.
Annuì nuovamente, ma aveva una strana sensazione, dove volevano andare a parare quelle due? 
Le adorava, le considerava le sorelle che non aveva mai avuto, ma delle volte erano decisamente invadenti.
<< Bella a te Edward piace? >> chiese Alice andando diretta al punto.
Bella arrossì violentemente ma si impose di rispondere << S-si certo, è il mio migliore amico >> mormorò sperando che la cosa finisse lì, speranza vana.
<< No Bella intendo come ragazzo, vorresti che Ed fosse il tuo ragazzo? >> intervenne subito Rosalie.
Bella abbassò il capo, il suo cuore urlava un SI a pieni polmoni, ma la testa ... beh la testa le diceva che non ci doveva neanche pensare.

Erano due mesi che si imponeva di non pensare a cose del genere, che alla fine ne avrebbe solo sofferto di più, ma il pensiero era sempre lì latente dentro di lei.

Lei amava Edward con tutta se stessa, ma non poteva ammetterlo, mai. 

Avrebbe rovinato tutto. E quel sogno fantastico che era stata la sua vita negli ultimi due mesi sarebbe finito.

<< Bella lui ti piace vero? È così? A noi puoi dirlo, anche perché è abbastanza palese che ti piaccia >> disse dolcemente Alice.

Bella sollevò il capo intimorita.

Si vedeva così tanto? E lui, lui se ne era accorto?

<< Bella mi spieghi perché continui a respingerlo allora? >> chiese Rose che aveva ben interpretato i pensieri di Bella.

<< Io non lo respingo >> mormorò Bella, ed era la verità. 

Finché riusciva a controllare la voglia pazza di baciarlo si lasciava abbracciare, accarezzare i capelli, si crogiolava nell'affetto di lui. Ma quando diventava troppo, beh a quel punto inventava la prima scusa, alle volte neanche tanto plausibile, che le passava per la mente. 
Si allontanava per riprendere il controllo, per respirare e ricordarsi che Edward non poteva volerla come lei voleva lui.
Erano amici e questo sarebbero rimasti per sempre.

<< Bella di cosa hai paura? >> chiese ancora Alice, delle due era forse quella con cui Bella aveva legato di più, era pazza da legare, ma la capiva veramente.

Capiva sempre quando qualcosa non andava, erano molto in sintonia, quasi come con Edward.

Anche se Edward, beh lui era diventato tutto per Bella, quando erano lontani le sembrava quasi di non respirare, di vivere nell'attesa di lui, di un suo sguardo, di una sua carezza.

<< Alice non posso, rovinerei tutto lo capisci? Io ... io non voglio perderlo. Se gli dicessi cosa provo per lui, mi riderebbe in faccia e non mi vorrebbe più tra i piedi. O peggio comincerebbe a trattarmi come fa con tutte le altre e io ... io non posso ... non lo sopporterei >> disse affranta aprendo il cuore alle due amiche.

Rosalie accostò e si girò anche lei verso il sedile posteriore.

<< Bella tesoro, se non ti metti in gioco non vincerai mai, lo capisci. Se non hai il coraggio di ammettere i tuoi sentimenti soffrirai e basta. Edward non può e non vuole vivere senza di te, questo ormai è palese a tutti. Allora perché hai così paura? Non credi che forse anche lui possa provare qualcosa di più per te? >> disse accorata Rose, allungandosi per prendere la mano dell'amica.

Come poteva Bella non vedere con quanto amore suo fratello la guardava?

Come poteva non accorgersi che la loro dipendenza reciproca andava ben oltre la semplice amicizia?

Tutti a scuola li consideravano una coppia, nessuno aveva mai osato avvicinarsi tanto per chiederne conferma, ma i loro atteggiamenti sembravano quelli di una coppia affiatata. 

Solo i fratelli Cullen sapevano quale tormento fosse in realtà la loro storia.

Troppo timorosi per lasciarsi prendere dall'amore, vivevano in un continuo tormento, giocando al gatto ed al topo inutilmente, imponendosi una sofferenza insensata e dannosa per entrambi.

<< Bella devi dirglielo >> affermò sicura Alice.

<< No, no assolutamente no. E poi cosa dovrei fare andare da lui e dirgli “Ehi Ed sai una cosa? Ho capito che ti amo da impazzire e che essere amici non mi basta più, tu che dici?” non se ne parla minimamente >> affermò stizzita Bella stringendosi le braccia al petto.
Quelle due erano matte, non avrebbe mai affrontato Edward, non si sarebbe mai esposta ad un rifiuto netto e ad un più che certo raffreddamento nei loro rapporti.
Così com'era andava bene, alle volte la faceva piangere, ma andava bene lo stesso. 
Tutto pur di non perdere Edward.
<< Magari un po' meno diretta >> mormorò Rose mentre rimetteva in moto e proseguiva verso la scuola, che ormai distava poche centinaia di metri.

 

Nel parcheggio della scuola Jasper ed Emmet aspettavano le ragazze seduti sul cofano della Jeep, in mezzo a loro Edward in piedi poggiava i gomiti sul cofano e teneva la faccia affondata nelle mani.

I due fratelli lo avevano esasperato, continuavano a dire che doveva trovare il coraggio di parlare a Bella, che doveva tirare fuori gli attributi e dirle tutto, qualsiasi fosse stata la sua reazione sicuramente non l'avrebbe persa, ma lui non riusciva a convincersi di questa cosa, la paura di perderla era irrazionale e devastante.
Era talmente perso nei suoi pensieri da non accorgersi che le ragazze li avevano raggiunti. 
Quando una calda mano gli accarezzò la spalla sussultò.

<< Edward stai bene? >> chiese Bella preoccupata inclinando il volto per guardarlo negli occhi.

Gli occhi di Bella erano la cosa più meravigliosa che Edward avesse mai visto, si incantò a guardarla finché lei non lo scosse lievemente chiamandolo ancora una volta.

<< si ... si tutto ok >> si costrinse a dire, non poteva permettere che lei si preoccupasse per lui, Bella doveva essere sempre felice, questo era quello che voleva per lei.

Scosse la testa e si girò verso di lei per abbracciarla, aveva bisogno di sentirla vicina, di sapere che lei era lì con lui, sempre.

<< Allora? Avete organizzato un altro folle giro per negozi? >> chiese appoggiando la fronte sulla spalla dell'amica.

Quanto voleva che quel momento perfetto non finisse mai, tenerla così tra le sue braccia era tutto quello che gli serviva per vivere.

<< No ti prego, non mettergli strane idee in testa >> mormorò Bella intimidita facendolo ridere.

Sollevò il volto per guardarla bene negli occhi, lei sorrideva ed era bellissima, come sempre.

Ma se non avevano parlato di shopping perché ci avevano messo tanto ad arrivare a scuola? Si chiese Edward stranito.

<< E allora di cosa avete parlato? Visto che non mi hanno permesso di venirti a prendere adducendo come scusa che ti dovevano assolutamente parlare? >> chiese curioso.

Bella avvampò, spostando lo sguardo verso le amiche che la incitarono silenziosamente.

Tornò a guardare Edward e si perse in quei fantastici occhi verdi, così limpidi, così dolci e in quel preciso istante così curiosi, aveva sollevato un sopracciglio e Bella sapeva benissimo che significava che si stava arrovellando il cervello per trovare una soluzione all'insensato comportamento delle sorelle.

<< Beh ... noi ... ecco noi ... >> non sapeva cosa dire, non poteva dirgli che era stato lui l'argomento principale, ma non gli piaceva mentirgli.

Anche perché lui se ne accorgeva sempre.

La campanella le giunse in aiuto. Volse il capo verso l'edificio espirando tutta l'aria che inconsapevolmente aveva trattenuto.

<< Dobbiamo andare in classe >> disse risoluta.

Edward non accennava a lasciarla andare e Bella sentiva in viso un insopportabile calore, segno evidente che le sue gote erano di un bel color pomodoro maturo.

<< Andiamo ? >> lo esortò strattonandolo dolcemente per i fianchi.

Lui aggrottò le sopracciglia e sospirò sonoramente per poi annuire.

Circondandole le spalle con il braccio la condusse verso la loro prima lezione, ma avrebbe indagato ancora.

Cosa dovevano dirsi di così segreto quelle tre?

Perché Bella era arrossita e non aveva voluto rispondergli?

Mentre seduto accanto a lei la osservava di sottecchi un pensiero improvviso lo colse.

Centrava forse un ragazzo? 

Bella si era innamorata di qualcuno che non era lui? Il panico lo invase. 

No, non poteva, non doveva innamorarsi di un altro!

La vocina petulante di Emmet gli tornò alla mente “devi dirglielo prima che lo faccia qualcun altro” ecco cosa gli aveva detto mentre la aspettava quella mattina. Effettivamente Bella era una ragazza timida, ma anche molto bella.
Il suo starle così addosso aveva scoraggiato molti ad avvicinarla.

E se fosse stata lei a voler avvicinare qualcun altro dei suoi compagni?

Se avesse trovato interessante qualcuno che non era lui?

Doveva parlarle, doveva dirgli tutto e doveva farlo il prima possibile, se aveva anche solo una possibilità di conquistare il suo cuore non poteva farsela scappare.

 

Bella aveva osservato Edward per tutta la mattinata.
Sembrava strano, preoccupato e la guardava in una maniera diversa.
Non era malizioso, come lo aveva visto certe volte, non era neanche apprensivo come quando starnutiva o inciampava da qualche parte, ne tanto meno dolce come la guardava di sovente.

No quello sguardo era quasi spaventato.

Ma cosa poteva essere a spaventarlo?

Che avesse capito quali erano i suoi reali sentimenti?

Che avesse paura che lei tentasse di esternarglieli definitivamente?

Che si stesse preparando a dirle che dovevano stare lontani per un po' visto che i suoi sentimenti non erano corrisposti?

Oddio aveva veramente capito?

Alice aveva detto che i suoi sentimenti erano palesi, quindi chiaramente lo aveva capito anche lui!

L'ultima ora di lezione prima della pausa pranzo fu per entrambi un tormento. 
Entrambi si preparavano ad essere respinti, entrambi stavano già cominciando a sentire il senso di vuoto che lo stare lontano gli avrebbe procurato.

Quando la campanella dell'ultima ora suonò Bella si precipitò in bagno, lasciando un Edward sbigottito in mezzo al corridoio.

 

 

<< Guai in paradiso? >> chiese l'odiosa, ormai era così che Bella la definiva, voce di Jessica dietro di lei.
Si stava asciugando il viso dopo esserselo ripetutamente lavata, nel vano tentativo di calmarsi.
Avrebbe dovuto affrontare Edward e probabilmente il suo rifiuto, ma non si sentiva affatto pronta.
Bella la guardò inespressiva dallo specchio davanti a lei.
Jessica ghignava e un sorriso cattivo le apparve in volto.
<< D'altronde Edward è sempre Edward, no? Con te ha fatto il carino per un po', ma le vecchie abitudini sono dure a morire >> disse saccente.

Ma di che diavolo parlava?

Edward?

Vecchie abitudini?

Bella vide nello specchio il suo stesso sbigottimento.
<< Cos'è ti ha scaricato per qualcuna più disponibile? >> continuò Jessica, non attese la risposta di Bella, infondo non le interessava, godeva solo nel vederli finalmente così distanti.
<< Non disperare, ci siamo passate tutte cara! >> disse con un sorriso malevolo, prima di scomparire dentro ad un bagno, le altre ragazze presenti la guardarono con malcelato interesse, Bella imbarazzatissima raccolse il suo zaino ed uscì veloce.

Quindi Edward si vedeva con qualcuna?

Era questo che lo tormentava?

Non sapeva come dirglielo?

Bella sentì le gambe cedergli, lo avrebbe perso, comunque.
Non aveva neanche avuto il coraggio di dirgli che lo amava e già lo stava perdendo. Due mesi era durato il suo sogno, non poco, ma fosse stato per lei sarebbe durato per sempre.
Sentì gli occhi bruciare e le lacrime farsi prepotenti.
Lo stava perdendo, di nuovo e ora era forse peggio perché sapeva di amarlo.
Senza rendersene conto andò a sbattere contro qualcuno.
Alzò gli occhi per trovarsi davanti lo sguardo stupito del padre.

<< Bella, piccola, tutto bene? >> chiese Charlie preoccupato per gli occhi rossi e lo sguardo affranto della figlia.

Cosa diavolo poteva averla ridotta in quello stato?

Quella mattina quando era uscito era la Bella di sempre, allegra e sorridente mentre ora sembrava distrutta. 
La strinse forte a se.
Aveva imparato ad amare quella nuova Bella, felice e spensierata. Come non lo era mai stata nemmeno da bambina.
I mesi a Forks sembravano avergli ridato vita, un po' sperava fosse anche merito suo, ma sapeva che gran parte del merito era di Edward e dei suoi fratelli.
L'avevano fatta sentire accettata, le stavano sempre accanto, colmando il vuoto che lui lasciava nella sua vita.
Il suo lavoro lo teneva molto impegnato, poi c'era la pesca la sua passione, ma Bella non si era mai lamentata perché grazie ai Cullen non era mai sola.
Esme poi la trattava da figlia, colmando quella figura materna che a Bella era sempre mancata, perché di Reneè tutto si poteva dire, tranne che fosse una madre esemplare.

<< Tranquillo papà tutto bene >> sussurrò Bella stringendosi a Charlie.

Quella era un'altra bella novità, sempre più spesso lo chiamava papà e Charlie volava letteralmente quando lo faceva.

<< Ma come mai sei qui? >> chiese Bella spostandosi un po' per guardarlo in faccia.

<< Oh si, beh c'è un problema a Sponkane, hanno creato una task force e mi hanno chiesto di partecipare, parto tra un paio d'ore e volevo dirtelo e salutarti >> disse Charlie ricordando in quel momento la ragione della sua presenza nei corridoi della  Forks Higs School.
Bella aggrottò le sopracciglia, si era sempre preoccupata molto della pericolosità del lavoro di Charlie. Lui sorrise intuendo le sue preoccupazioni.
<< Tranquilla, starò attento, ma temo che dovrò stare fuori città per almeno una settimana – disse accarezzandole la schiena – Non ti devi preoccupare, ho parlato con Esme, starai con loro in questo periodo ed io sarò molto più tranquillo >> concluse credendo di renderla felice.
Ma inaspettatamente Bella sbiancò lasciandolo al quanto perplesso.


<< Papà sono grande, non ho bisogno della balia >> disse la ragazza abbassando il capo.
N
o, non poteva stare in casa con lui quando lui ... sentì le lacrime salire nuovamente, ma si fece forza.

<< Non dire sciocchezze ad Esme ed ai ragazzi farà piacere ed anche a te, mentre io non starò tutto il tempo a tormentarmi sapendoti sola >> disse Charlie bonariamente, qualunque fosse la causa della titubanza della figlia era certo che i ragazzi Cullen l'avrebbero fatta passare velocemente.

Bella spostò lo sguardo lontano da Charlie come poteva spiegargli il motivo della sua reticenza. 
Charlie l'aveva anche avvertita che Edward l'avrebbe fatta soffrire, ma lei scioccamente non aveva dato peso a quelle parole.
In quel momento i suoi occhi incontrarono quelli di Edward che poco distante assisteva alla scena con aria interrogativa, sicuramente non gli era sfuggita la sofferenza di Bella e lei non voleva assolutamente affrontarlo in quel momento.
Non ne avrebbe avuto la forza, sarebbe scoppiata a piangere e non poteva permetterselo.

<< Papà non mi sento molto bene, posso venire a casa con te? Così preparo le mie cose e poi mi accompagni da Esme o ci vado con il pick up >> disse rifugiandosi nuovamente nel caldo abbraccio del padre, non aveva scelta doveva andare dai Cullen o spiegare a Charlie che era innamorata di Edward, mentre lui probabilmente aveva già una ragazza che lo aspettava.

I Cullen erano il male minore e se come prevedeva l'aspettava un periodo difficile le ragazze ed Esme le sarebbero state vicine.

<< Come non ti senti bene? Hai la febbre? Vuoi che andiamo da Carlisle? >> chiese Charlie apprensivo come sempre.
<< No solo un leggero mal di testa, poi voglio aiutarti a preparare la tua valigia se no distratto come sei rischi di dimenticarti a casa i calzini >> disse scherzando Bella cercando di convincerlo.

Charlie sorrise di quel velato rimprovero e si lasciò convincere, con la figlia sotto braccio si recò in segreteria per firmarle il permesso d'uscita.

Risposte alle recensioni:
Recensione di luisina 
Ciao tesoro!!! Ti rinnovo i complimenti per l'esame e il ben tornata!!! Sono stata abbastanza veloce??? Grazie per ogni singolo commento che hai lasciato e sono orgogliosissima che la storia ti piaccia. Bacioni Lisa 
Recensione di bigia 
Ciao cara, lo sai che non ti devi scusare, nessun problema!!! Come hai letto i casini arrivano, ma sono solo malintesi quindi si risolveranno velocemente. Bacioni Lisa 
Recensione di hale1843 
Nessun problema, io sono sempre qui ^^, quindi leggi e recensisci quando vuoi!!! Sono contenta che ti piacciano i fratelli Cullen, anche se stavolta invece di aiutare fanno danni o.O Bacioni Lisa 
Recensione di Luna Viola 
Ciao!!! Che entusiasmo!!! Grazie veramente non ho parole. Bacioni Lisa
Recensione di nanerottola 
La famiglia Cullen fa anche dei casini =( ma vedrai che si risolve tutto. Bacioni Lisa 
Recensione di Rosellina89 
Grazie infinite! Bacioni Lisa 
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe, per ora mio figlio è si dolcissimo, ma anche un casinista di prima e soprattutto si crede più furbo della mamma e questo non va affatto bene >.< Grazie per gli auguri! Bacioni Lisa 
Recensione di Maki_lullaby 
Ciao! Dopo il miele che cola arriva il brusco ^_^ Concordo con te, tutti vorrebbero le attenzioni di Eddy *_*  Ok sono fusa O.O I fratelli Cullen sono dolci, ma come hai letto anche portatori di sventura! Nel tentativo di aiutarli li hanno mandati in crisi ç.ç quindi si vedrà ...
Bacioni Lisa 
Recensione di Lau_twilight
Ciao Lau!!!! Sono come sempre felice che tu apprezzi i miei sforzi ^^ Come hai letto ormai hanno capito entrambi che il loro rapporto va ben oltre l'amicizia, ma sono come bloccati! Non riescono a fare quel passo in più per timore di perdere quello che hanno. Adori ancora i fratelli??? No perché mettendosi in mezzo stavolta li hanno mandati in crisi nera! Grazie ancora di tutto il sostegno che mi dai, auguroni e un bacione Lisa 
Recensione di serve 
Fiuuuu!!! Sono contenta di aver chiarito il punto allora!!! Giurin giuretto avrai il tuo epilogo!!! Bacioni Lisa 
Recensione di vigife 
Ciao e grazie per i complimenti e si concordo 4 anni sono una brutta età, ma solo per le mamme =( Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Buongiorno a te tesoro!! Grazie per gli auguri per Fabio gliel'ho detto ma non ha tanto capito =(
Tornando alla storia come vede i due non hanno fretta, ma sono proprio terrorizzati dai sentimenti che provano. Un grazie enorme per tutti i complimenti che mi fai e le belle cose che scrivi sempre nelle tue recensioni TVB!!!! Bacioni e auguri!!!
Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


capitolo 9 Buona Domenica a tutti/e, buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Continuano gli aggiornamenti di  Rincontrarsi oltretutto in ritardo, ma le feste mi hanno distrutto!!!
Passato un buon natale?
Noi si anche se saremo ingrassati 200 kg, overdose di tortellini compresa, ma a Modena (dove abito io) è una tradizione quindi non se ne può fare a meno!!!
Come avete letto nello scorso capitolo i due complessati sono troppo spaventati dall'idea di perdere quello che hanno, quindi non hanno il coraggio di portare il loro rapporto su un altro livello. Ma è giusto? sarà sempre così?
Ai posteri l'ardua sentenza o in questo caso a me ^^
Intanto come molte di voi hanno notato stanno facendo un passetto avanti ammettendo con altri quanto provano, vedremo...
Bacioni Lisa

Capitolo 9

Edward non capiva. Perché Bella era scappata in quel modo?

Lo aveva lasciato lì senza una spiegazione, senza una parola.

Nel corso della mattinata aveva visto Bella passare dalla solita spensieratezza al tormento, ma non era successo nulla di strano.

Beh lui era strano, era preoccupato, voleva parlarle, voleva sapere se c'era qualcuno che non fosse lui nel suo cuore, ma lei non poteva saperlo o forse si?

Mentre usciva dall'aula, per la prima volta solo da almeno due mesi, Lauren gli si fiondò addosso.

<< Edward caro, è un po' che non ci vediamo noi due >> disse la ragazza accarezzandogli il petto con fare lascivo.

<< Lauren >> la salutò lui inespressivo.

Nel mentre accanto a loro passava Jessica che lo trafisse con lo sguardo prima di entrare nel bagno poco distante, lo stesso dove pochi minuti prima era entrata Bella.

Allontanò Lauren in malo modo per poi addossarsi alla parete e fissare la porta del bagno.

Prima o poi sarebbe uscita e allora le avrebbe parlato. Doveva sapere, doveva capire.

Con la coda dell'occhio vide Charlie avanzare lungo il corridoio, quando la porta del bagno si aprì, vide Bella uscire a testa bassa e finire tra le braccia del padre.

Quando alzò la testa per capire contro chi era andata a sbattere Edward vide i suoi occhi arrossati e la tremenda tristezza che trasudava da Bella.

Cosa cavolo era successo in quel bagno?

Cosa era successo a Bella per ridurla in quello stato?

La vide stringere il padre e parlargli, non era abbastanza vicino per sentirli e il brusio dei suoi compagni non gli facilitava il compito.

Ad un certo punto Bella lo vide, parve nuovamente sul punto di scoppiare a piangere, ma si rivolse al padre e ricominciarono a parlare, finché Charlie non la portò via stringendola per le spalle.

Dove andavano? Perché stava male? Lei non doveva mai soffrire, mai!

Si riscosse per seguirli, doveva sapere, era indispensabile che capisse cosa diavolo era successo a Bella.

Una mano lo trattenne, si girò per mandare a quel paese chiunque avesse osato fermarlo, quando si trovò di fronte Alice.

<< E' con Charlie, non può succederle nulla >> disse risoluta.

Edward alternò lo sguardo tra la sorella e la porta della segreteria che si chiudeva alle spalle di Charlie. Indeciso sul da farsi, ma alla fine convenne con Alice che non poteva succederle niente se il padre era con lei, così riluttante la seguì in sala mensa.

 

 

Alice aveva assistito a tutta la scena, la sua lezione era terminata prima, così aveva deciso di raggiungere Edward e Bella per fare insieme la strada fino alla mensa.

Aveva visto Bella corre in bagno, Edward stralunato guardarla per poi venire avvicinato da Lauren, aveva visto lo sguardo maligno di Jessica che poi era entrata nello stesso bagno di Bella. Era rimasta in disparte ad osservare il fratello struggersi, così non andava! Quei due dovevano parlare.

Charlie passandole accanto le aveva sorriso e l'aveva salutata con una mano, poco dopo si era ritrovato con la figlia a dir poco disperata tra le braccia.

Alice però, al contrario di Edward, aveva fatto due più due e aveva concluso che nella disperazione di Bella centrava sicuramente Jessica.

Quella piccola vipera aveva sicuramente detto qualcosa di Lauren a Bella, minando ancor di più la situazione emotiva della ragazza.

Edward era sul punto di seguire Bella ed il padre, ma a suo avviso era una pessima idea, così l'aveva fermato.

Mentre andavano verso la mensa osservava il fratello. La disperazione di Bella era riflessa in lui, ma non ne capiva la ragione. Si, Bella stava male e lui sicuramente era in ansia per questo, ma perché era disperato? 
Lui sapeva di non aver fatto nulla con Lauren, quindi il problema non era quello e tonto com'era sicuramente non aveva associato Jessica e Bella nello stesso bagno con le squallide avance di Lauren.

No, doveva essere qualcos'altro, ma cosa?

<< Ed che hai? >> chiese non potendone più di quel silenzio.

Lui la guardò appena senza aprire bocca.

<< Vedrai che dopo ci racconta tutto, non ti preoccupare. Al massimo le parlo io, lo sai che siamo amiche >> disse sorridendo.

Ma Edward digrignò i denti.

Stanca e innervosita Alice lo afferrò per un braccio fermandolo prima di varcare la soglia della mensa.

<< Ma che cavolo hai? >> chiese stizzita.

<< Siete amiche eh? - chiese lui duro, guardandola male – Si può sapere di che cavolo avete parlato stamattina? Non di shopping, me lo ha detto lei. È stata strana tutta mattina e ora è disperata, che.cosa.avete.combinato? >> chiese Edward quasi urlando.

Alice spalancò gli occhi, mai Edward si era rivolto così a lei, mai l'aveva aggredita in quel modo, neanche quando lo aveva costretto a sfilare in un negozio pieno di ragazze che lo guardavano sognanti o quando gli aveva rigato la macchina.

Per lei aveva sempre avuto un po' di riguardo, ma ora vedeva rancore nei suoi occhi. 

Per cosa? Per aver tentato di aiutarlo, visto che lui non aveva neanche il coraggio di confessare il suo amore a Bella?

La rabbia salì insieme alle lacrime << Sei uno stronzo Edward Cullen >> lo apostrofò prima di correre dentro alla mensa e cercare rifugio tra le braccia di Jasper che la guardò apprensivo.


Edward era incazzato, come non lo era mai stato. Aveva trattato male Alice, anche questo non lo aveva mai fatto, ma la convinzione che la chiacchierata con le sorelle avesse portato Bella a quella disperazione era forte e non intendeva arrendersi.

Gli dispiaceva per Alice, non voleva vederla piangere, voleva solo sapere cosa stesse accadendo a Bella, perché era scappata da lui, perché aveva sfuggito il suo sguardo per poi andarsene col padre.

Spalancò la porta della mensa con troppa irruenza per poi fiondarsi al tavolo dei suoi fratelli, senza neanche prendere il vassoio del cibo.

Jasper ed Emmet lo guardarono come se non lo avessero mai visito, Rosalie era decisamente preoccupata per Alice. Senza pensarci Edward sbatte le mani sul tavolo.

<< Voglio sapere cosa le avete detto e subito! >> disse alternando lo sguardo tra le sorelle.

<< Oltre ad essere stronzo, sei anche deficiente! >> disse Alice riemergendo dall'abbraccio di Jasper, che comprese che le lacrime della sua ragazza dipendevano da quell'idiota di fratello complessato.

<< Che cavolo hai combinato Ed? >> chiese Jasper a sua volta arrabbiato.

<< Io? - disse Edward sedendosi – Io ho combinato qualcosa? Loro le parlano e Bella diventa strana, poi scappa in bagno esce in lacrime e se ne va via con Charlie e IO ho combinato qualcosa? >> disse sempre più arrabbiato.

<< Come in lacrime? Come con Charlie? >> chiese Emmet che non ci stava capendo nulla.

<< Edward calmati! >> disse Rosalie << Non abbiamo parlato di nulla di strano, abbiamo parlato di noi, di come si sentiva con noi, punto. >> disse cercando lo sguardo della sorella che annuì approvando la piccola bugia a fin di bene.

<< Ah si? E allora perché sta male? >> chiese Edward tagliente.

Ma Rosalie scosse il capo, non ne aveva idea.

<< Magari perché Jessica le ha detto che ti sei fatto abbordare da Lauren? >> disse Alice acida, mentre gli altri tre fratelli guardavano in cagnesco Edward.

<< Cosa? Io non ho fatto nulla! Si è avvicinata e l'ho mandata via! >> disse Edward stranito, ma di che diavolo parlava?

<< Si, ma questo Jessica non lo ha visto, ha visto solo Lauren che ti accarezzava maliziosa e poi è entrata nello stesso bagno di Bella, pensi che si sia dimenticata che l'hai lasciata per lei? Sei così deficiente da non arrivarci? >> disse Alice ormai al limite.

Edward si coprì gli occhi mormorando un “oddio” appena udibile.

<< Fratello sei veramente un cretino! >> disse Emmet risoluto.

Edward non diede segno di aver sentito, continuava a scuotere la testa.

Era per questo che piangeva?

Perché quell’oca di Jessica le aveva detto che lui si stava intrattenendo con un’altra?

Non lo sapeva, ma una tale disperazione non era giustificabile con quella semplice risposta. Insomma da quando lei era rientrata nella sua vita non aveva mai avvicinato nessuna ragazza, anche perché nessuna era minimamente paragonabile a lei.

Ciò nonostante il fatto di parlare con una ragazza o di essere accusato di fare altro con una ragazza che non era lei, non poteva portare Bella a quella disperazione.

E poi cosa ci faceva Charlie a scuola? Doveva essere successo qualcosa di grosso!

Istintivamente prese il cellulare, chiamò Bella parecchie volte, ma il suo telefono era spento, Charlie non possedeva un cellulare di solito si faceva passare le chiamate alla radio della volante.

<< Non risponde >> disse stizzito lanciando il telefono sul tavolo.

I suoi fratelli lo guardarono male, Alice peggio di tutti.

<< Oh Ali finiscila, anche se Jessica le avesse detto chissà che, ti pare che lei si debba ridurre in quello stato? Per cosa? Per chi? >> disse dando voce a tutta la tua frustrazione, Bella non poteva volere uno come lui che si era sempre comportato male con le ragazze.

Era stato onesto con lei, le aveva detto che le aveva usate e che di loro non gli era mai importato nulla.

Il volto di Bella mentre gli raccontava quelle cose gli era parso così diverso, dispiaciuto, anzi deluso.

Lui l’aveva delusa e questo non poteva perdonarselo, ne poteva pretendere che lei volesse una relazione sentimentale con lui, visto che si era sempre dimostrato un superficiale in queste cose.

Ancora una volta si strofinò le mani sul viso.

<< Sei un idiota Edward >> lo apostrofò la sorella.

<< Siamo in vena di complimenti oggi? >> chiese sarcastico senza degnarla di uno sguardo, stava già abbastanza male, ma era consapevole di quanto la stava trattando male.

Decise di accantonare quel pensiero, era una giornata troppo dolorosa per analizzare razionalmente il suo comportamento, anche se di sicuro Alice gliela avrebbe fatta pagare e a caro prezzo.

Quando suonò la campanella Edward corse verso l’aula di Biologia.

Sicuramente Bella era lì, magari aveva passato la pausa con Charlie, ma non avrebbe saltato le lezioni del pomeriggio.

Purtroppo si sbagliava, non prestò molto attenzione alle lezioni, più che altro fissava disperato il posto lasciato vuoto accanto a se.

Non sopportava quella sensazione di vuoto, doveva parlare a Bella, subito.

 

 

Charlie aveva mangiato prima di andare a scuola e Bella non aveva minimamente fame, così una volta giunti a casa si dedicarono alla preparazione dei loro bagagli, Bella prima preparò la borsa del padre ignorando le sue proteste e ridendo ogni volta che lui le rammentava chi tra i due era il genitore, poi passo al proprio bagaglio. Preparò la sacca con i vestiti, il beauty ed infine lo zaino con tutti i libri che le servivano per la scuola.

Una volta pronta scese al piano di sotto dove il padre, per una volta vestito in borghese, si stava godendo una tazza di caffè. Ne prese una e si sedette con lui.

<< Bella perché piangevi? >> chiese Charlie a bruciapelo, mai dimenticarsi che il proprio padre è un poliziotto, si ripromise Bella.

Concentrandosi sulla propria tazza di caffè cercò di trovare una scusa che fosse plausibile e soprattutto credibile.

<< Niente papà, ero … ero arrabbiata, con una compagna >> disse tentando di sembrare sincera, infondo con Jessica era molto arrabbiata e anche con Edward che non aveva il coraggio di dirle che aveva una nuova ragazza.

A quel pensiero senti il labbro tremare, NON PIANGERE! Si impose mentalmente.

<< Una compagna? >> chiese Charlie corrugando la fronte.

Ok forse non era stata convincente, annuì convinta senza alzare gli occhi dalla tazza.

<< Non è che per caso sei triste per qualcos’altro? Tipo … Edward >> chiese il padre abbassando il viso per intercettare i suoi occhi.

<< Si ... cioè no … insomma non è colpa sua … non … >> Bella sentiva la sua stessa voce emettere parole sconnesse, d’istinto aveva detto di si, ma non voleva che il padre sapesse quanto stupida era stata ad innamorarsi del suo migliore amico.

Fece un profondo respiro, non era capace di mentire, questo era ovvio, quindi doveva tentare di dire una mezza verità. Ripensò per alcuni secondi alla conversazione avuta in bagno e decise che quella era la scelta migliore.

<< E’ stata Jessica >> disse guardando il padre di sottecchi, che corrugando la fronte le fece segno di continuare.

<< Jessica è l’ex ragazza di Edward ed è convinta che lui l’abbia lasciata a causa mia – disse riportando quanto aveva sentito dire da alcune ragazze in classe – così appena può mi dice cattiverie o mi tratta male, oggi l’ho semplicemente presa peggio del solito >> non era tutta la verità ma era un buon compromesso.

Infatti il padre annuì.

<< Ed è vero – chiese lui – cioè l’ha lasciata per te? >> specificò Charlie.

Questa conversazione stava prendendo una brutta china.

Perché Charlie si impuntava tanto?

Di solito le loro erano conversazioni molto brevi fatte di poche parole, oggi invece sembra in vena di parlare, ma voleva parlare proprio dell’unico argomento di che Bella voleva evitare: Edward!

<< Non so, l’ha lasciata quando ci siamo rincontrati, ma non credo l’abbia fatto per me. >> rispose corrugando la fronte.

Non avrebbe avuto senso, cioè Edward che lasciava una ragazza per lei, per stare con lei, no! Decisamente irreale.

<< Quindi voi vi siete messi insieme dopo? >> chiese Charlie tentando di capire.

Da quella prima sera non avevano più affrontato direttamente il discorso Edward, ma gli atteggiamenti dei due ragazzi gli sembravano abbastanza palesi, così come gli sguardi innamorati che si rivolgevano.

<< Noi non stiamo insieme! >> disse a voce piuttosto alta Bella, schizzando in piedi, quasi fosse stata punta da qualcosa.

Charlie strabuzzo gli occhi per la reazione della figlia, che prontamente arrossì resasi conto di aver esagerato.

<< Ok, ok. Mi sembrava, scusa! È che state sempre insieme, vi tenete per mano. Cioè sembrate una coppia, ecco. >> disse Charlie alzando le mani in segno di difesa.

Bella si avvicinò svelta al lavabo e prese a sciacquare le tazze. Quella conversazione era decisamente degenerata.

Charlie le si avvicinò porgendole la sua tazza.

<< Piccola? – la chiamò dolcemente – cosa c’è che non va? >> disse cercando i suoi occhi.

Bella cominciò a piangere sommessamente.

<< è tutto così complicato papà >> mormorò appena.

Charlie la fece girare e la strinse tra le braccia. << Sei innamorata di lui >> disse certo.

Non poteva sbagliarsi, i sintomi c’erano tutti e non era tanto vecchio da non ricordarsi quando ci si innamora sul serio per la prima volta.

Bella singhiozzo più forte confermando i suoi sospetti.

<< Vuoi un consiglio dal tuo vecchio? >> chiese sorridendole teneramente.

Lei si asciugò le lacrime e annuì.

<< Parla con lui, approfitta di questo periodo, avrete un sacco di tempo per stare insieme. Devi semplicemente aprirti e tutto andrà bene. Ma ti prego non devi soffrire così. >> disse Charlie accorato, una parte di lui era ancora piuttosto preoccupata per il fatto che sua figlia non era più una bambina, ma in quei mesi aveva notato e apprezzato quando Edward le facesse bene.

Infondo l’unica cosa che voleva era che sua figlia fosse felice e se per esserlo dove stare insieme ad un ragazzo, si sarebbe fatto andare bene la cosa.

In più Edward era davvero cambiato in quei mesi, non lo aveva più visto girare intorno a nessuna ragazza, a parte sua figlia. Anche Alice aveva smesso di lamentarsi del suo comportamento. Aveva perfino smesso di andare troppo veloce in macchina, perché Bella lo sgridava ogni volta.

<< Continuate a dirmelo tutti, ma io non posso papà >> disse Bella stringendosi al suo petto.

Charlie la scostò dolcemente.

<< Bella tesoro mio se vuoi qualcosa devi metterti in gioco >> disse sereno.

<< E se dovessi perderlo? >> mormorò Bella ricominciando a piangere.

<< Non credo che accadrà. – disse sorridendole – Ora devo andare. Tienimi aggiornato sugli sviluppi. >> ghignò afferrando il giaccone.

Bella lo seguì mestamente fino alla porta.

Charlie le sfiorò il viso << Un po’ di coraggio, sei una Swan!!! >> disse facendola sorridere. Poi dopo un dolce bacio sulla fronte si avviò alla sua volante.

Bella rimase ad osservare la macchina del padre finché non sparì dalla sua vista.

Dopo di che afferrò giaccone e borse e si diresse al suo Pick up.

Mentre guidava verso casa Cullen ripensava alla giornata ed alle parole del padre.

Doveva essere coraggiosa! Doveva affrontare Edward!

Infondo cos’aveva ormai da perdere?

Il suo strano comportamento quella mattina l’aveva allarmata, se questi sarebbero stati i loro rapporti d’ora in poi, tanto valeva che si aprisse, che facesse la figura della stupida davanti a lui. Almeno non avrebbe avuto nulla da rimproverarsi, le avrebbe tentate tutte prima di lasciarlo andare.

Gettò un’occhiata distratta al orologio del cruscotto.

Le lezioni non erano ancora finite, aveva ancora quasi un ora per sistemarsi e decidere come agire. Risoluta parcheggio nel vialetto di casa Cullen.

Esme sorridente era già sulla porta ad attenderla.



Risposte alle recensioni:
Recensione di Maki_lullaby 
Ciao!!! Si lo so sono perfida e creo problemi dove non ce ne sono =( Ma altrimenti che gusto c'è??? Hai mai visto Veronica Mars? In un episodio Logan gli dice che se le storie d'amore non fossero complicate nessuno ci scriverebbe canzoni ed io concordo in pieno =P
Per i fratelli Cullen posso dirti che delle volte quando vuoi bene ad una persona fai cavolate enormi per tentare di renderlo felice! Ma vedrai che si faranno perdonare. Non ti anticipo nulla se non che è un lieto fine, quindi tranquilla e goditi i loro vaneggiamenti ^^ Per la tua domanda posso dirti che Edward con lei è sempre stato così, ma lei pensa che la veda come una sorella e non si fa troppe domande.
Bacioni Lisa
Recensione di Supreme
Ciao intanto grazie per gli auguri, mentre per la storia lo sai che non sono capace di fare le cose semplici ^^ Bacioni Lisa 
Recensione di luis 
Ciao e grazie per le belle parole su questa storia, apprezzo molto!!! I due bietoloni stanno facendo passi avanti e come hai letto entrambi vogliono chiarire la situazione, ma avranno i loro tempi =( Bacioni Lisa 
Recensione di FunnyPink 
Ciao e grazie per i complimenti!!! Sono felicissima che l'apprezzi per me era una sfida e il vostro entusiasmo mi fa gongolare ^^
Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Buon pomeriggio tesoro mio!! Sono stra felice che la storia continui ad appassionarti!!! Jessica è una str... ci siamo capite e come tale si comporta, stava con Ed per la popolarità e l'invidia e penso che vederlo dolce e affettuoso con Bella, come con lei non si è mai sognato di fare l'abbia incattivita ancora di più =(  Mentre i fratelli tentavano solo di dare una mano, peccato che abbiano incasinato le cose. Grazie infinite per gli auguri e anch'io TVB Bacioni Lisa
Recensione di Lau_twilight
Ciao Lau!!! Passato un buon natale??? Io tra un po rotolo, ma fa lo stesso ^^ Lo so che è brutto vederli tristi, ma serve anche la tristezza nella vita, soprattutto se ti da il coraggio di lottare per quello che vuoi!!! I fratelli fanno quello che facciamo tutti quando vediamo una persona a cui teniamo in difficoltà, cerchiamo di intervenire per aiutare, ma non sempre è la scelta migliore purtroppo =(  Eddy è cambiato tanto, ma deve ancora imparare che parlare, anche dei propri sentimenti è sempre la scelta migliore se vuoi un rapporto degno di questo nome.
Bacioni Lisa
Recensione di Luna Viola
Ciao! Penso che entrambi abbiano bisogno di una bella iniezione di coraggio, ma vedrai che arriverà! Grazie per le belle parole Bacioni Lisa 
Recensione di consu 
Ciao cara! Sono contenta che tu abbia apprezzato il mio regalino ^^ Per quanto riguarda la storia, confermo l'amore è complicato e ci incasina la vita, ma nello stesso tempo la rende anche degna di essere vissuta, non trovi??? Il coraggio arriverà, soffrire ci fa maturare e soprattutto capire che se vogliamo qualcosa dobbiamo lottare per ottenerla anche con le nostre stesse paure! Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
Ci sto, tanto Jessica non serve a nulla, quindi possiamo eliminarla ^^ I fratelli Cullen sono spassosissimi anche quando fanno casini, ma vedrai che si faranno perdonare. Bacioni Lisa 
Recensione di serve 
Sono sadica lo so, ma non poteva essere tutto perfetto, altrimenti che gusto c'è ^^  Prima di natale non proprio avuto la possibilità di aggiornare, anche perché il mio meraviglioso maritino mi ha regalato un Netbook nuovo e ho dovuto trasferite tutto, ma oggi (primo giorno senza impegni da oltre una settimana) mi ci sono messa d'impegno ed eccomi qui!!!
Le "quattro comari dei fratelli di Edward" come li chiami tu (ho riso mezz'ora giuro!!!) sono consapevoli che è una cosa che devono dirsi loro, oltretutto fino alla chiacchierata con Bella, non sapevano veramente cosa lei provasse, ora possono organizzarsi e agire. Diciamo che una serie di sfortunati eventi ha funestato il loro intervento, ma si sapranno far perdonare. In più hanno ripetuto più volte ad entrambi che non si sarebbero persi, che dovevano solo aprirsi a modo loro hanno tento di fargli capire indirettamente che ce nè (come si dice dalle mie parti) ma la mossa finale possono farla solo i due interessati!  Bacioni Lisa
Recensione di Lullaby89 
I fratelli Cullen sono sempre mitici!!! Sapranno farsi perdonare, parola di autrice ^^ Jessica non ha il cappio al collo, ma è allegramente sparita dalla circolazione ^^ Bacioni Lisa 
Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10 Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
Ormai gli aggiornamenti sono a caso ^^ cioè posto appena ho tempo, portate pazienza, Fabietto mi impegna parecchio in questi giorni per non contare che il suo papà, visto che è a lavorare tutto il giorno, mi fa fare tutto quello che dovrebbe fare lui >.< Uffa! Così ho pochissimo tempo per dedicarmi a voi =(
Vi lascio al capitolo, mancano 2 capitoli poi l'epilogo!!!
Bacioni Lisa
BUON 2010 A TUTTI!!!
Ci vediamo nell'anno nuovo =)

Capitolo 10

Edward era ansioso, appena era suonata la campanella si era fiondato in corridoio, aveva raccolto i libri che gli servivano ed era uscito nel parcheggio. Ovviamente la macchina di Bella non c'era, visto che quella mattina l'avevano accompagnata le sue sorelle, ma sperava vivamente di trovarla lì nel parcheggio ad attenderlo.

Illuso! Si disse. Mentre aspettava i suoi fratelli vide Jessica passargli accanto, senza pensarci più di tanto le afferrò malamente un braccio.

<< Che Cazzo Hai Combinato? >> chiese arrabbiato.

<< Non so di cosa parli e ora lasciami il braccio! >> disse stizzita Jessica.

<< Ah no? Strano perché Bella è uscita in lacrime dallo stesso bagno dove poco prima eri entrata tu! >> disse Edward duro, continuando a strattonarla.

<< Guarda che già piangeva in bagno, io le ho solo detto di non darsi troppa pena per te, infondo le molli tutte prima o poi >> ribatè lei  come se fosse un ovvietà.

Edward lasciò la presa sul suo braccio.

Come piangeva anche in bagno? Perché? Cos'era accaduto?

Alice gli fu subito accanto, era arrabbiata con lui, ma non poteva vederlo così.

Anche lei si stava chiedendo perché Bella piangesse.

Non aveva senso, non aveva visto Lauren e il fratello aveva detto che non era successo nulla durante le ore di lezione, e Charlie lo aveva visto solo dopo essere uscita da quel maledetto bagno.

Prese il cellulare e chiamò Bella, ma il telefono era spento.

<< Chiamo Charlie, stai tranquillo >> disse cercando di rassicurare Edward.

Edward annuì ma era poco presente a se stesso, troppo preso a farsi mille domande senza trovare una solo risposta plausibile.

Ufficio dello Sceriffo di Forks, come posso aiutarla rispose la centralinista.

<< Sono Alice Cullen, potrei parlare con il capo Swan? >> disse Alice leggermente in ansia.

Il capo Swan è in viaggio, vedo se riesco a passare la chiamata alla radio – rispose cortesemente la sua interlocutrice.

In viaggio? Si chiese sempre più stranita Alice.

Possibile che Charlie stesse riportando Bella da sua madre?

No, non se ne sarebbe mai andata senza avvertirli e poi quella mattina non aveva fatto cenno alla cosa.

<< Alice, piccola, è successo qualcosa? >> chiese apprensivo Charlie al apparecchio.

<< Charlie dov'è Bella? >> chiese subito Alice, non capiva più nulla.

<< Ormai dovrebbe essere a casa vostra, devo stare fuori città per qualche giorno ed Esme si è offerta di ospitarla da voi. Scusa se non vi abbiamo avvertito, ma è stata una cosa improvvisa, lavoro >> disse Charlie rilassandosi.

<< Ok, bene. Anzi benissimo. Non ti preoccupare con noi starà benissimo è che non l'abbiamo più vista dopo che vi siete incontrati ed eravamo un po' in pensiero. Poi sai com'è fatto Eddy. Sempre a pensare al peggio >> disse ridacchiando e guardando il fratello che non capiva cosa stesse succedendo.

Perfetto, pensò Alice, staranno insieme 24 ore al giorno e finalmente li costringeremo ad ammettere che si amano.

Charlie rise a sua volta riportandola al presente.

<< A proposito di Edward, Alice credo che mia figlia abbia bisogno di un'amica >> aggiunse Charlie, magari con l'aiuto delle sorelle Cullen sua figlia si sarebbe fatta coraggio e avrebbe parlato con Edward. Era inconcepibile come quei due si negassero la felicità per paura.

Si sentì anche colpevole, mentre si dirigeva verso Sponkane stava già riflettendo su quell'assurda situazione, Bella era tremendamente restia ad aprirsi e ad innamorarsi e buona parte della cosa pensava fosse colpa sua e del disastroso matrimonio che aveva alle spalle. Lui aveva amato immensamente Reneè, ma questo non era bastato, la battaglia legale per l'affidamento aveva segnato profondamente sia lui che sua figlia.

<< Tranquillo, lo sa che può contare su di noi. E non solo lei. >> disse sorniona Alice, facendo ridere Charlie, si quei due avevano decisamente bisogno di una mano e Alice era la persona perfetta per dargliela.

<< Conto su di te e mi aspetto di trovare una Isabella che sprizza gioia e amore da tutti i pori quando torno, intesi? E poi con calma passerò alla fase “Terrorizzare Edward Cullen” >> concluse ridendo forte. 

Già pregustava la ramanzina completa di minacce da fare ad Edward. Ci sarebbe stato da divertirsi.

<< Non vedo l'ora Charlie e promettimi un posto in prima fila – commentò Alice ridendo – fai buon viaggio e chiama quando arrivi, sai che mamma si preoccupa. >> aggiunse. 

Volevano tutti bene a Charlie lo consideravano una specie di zio.

<< Certo piccola saluta tutti! >> rispose Charlie per poi chiudere la comunicazione.

Alice ancora sorridente si rivolse ai fratelli che le si erano fatti in torno per capire cosa stava accadendo.

<< Tutto bene! Bella è a casa nostra e resterà con noi alcuni giorni >> disse allegra, facendo sorridere anche gli altri.

Edward corse alla Jeep di Emmet, imprecando con lui perchè ci stava mettendo troppo.

Bella era a casa sua, sarebbe stata con lui per qualche giorno, era il momento migliore per chiarire la situazione. Doveva capire, doveva sapere e soprattutto doveva aprirle il suo cuore, prima che qualcun altro lo facesse al posto suo. Con questa nuova determinazione mise in croce i fratelli a suo avviso troppo lenti.

 

Rosalie ed Alice salirono sulla BMW.

<< Si passa alla fase due >> esordì Alice.

<< Sarebbe ? >> chiese Rose stranita.

Fase due? Avevano delle fasi? 

Non dovevano solo fare in modo che quei due sciocchi si mettessero insieme?

<< E' ora che quei due si diano una smossa, anche Charlie lo ha detto, segno evidente che Bella gli ha parlato, ora dobbiamo solo convincerla a dirlo ad Ed. Tanto sappiamo benissimo tutti che è quello che vogliono entrambi >> disse Alice risoluta.

<< Questo è ovvio, un po' meno ovvio è come faremo, non possiamo chiuderli in una stanza e minacciarli di non farli più uscire finché non ammettono di amarsi >> rispose Rose.

<< L'idea non sarebbe male, ma mi sembra un po' drastica >> disse Alice che non aveva colto l'ironia della sorella, conoscendola sarebbe arrivata a fare anche quello pur di vedere quei due finalmente insieme e felici.

 

Esme accolse Bella con un caloroso abbraccio. << Contenta di stare un po' con noi? >> chiese allegra.

<< Si, certo. Grazie di tutto Esme >> disse Bella senza un minimo di entusiasmo, la cosa insospettì non poco Esme.

<< E' successo qualcosa? >> chiese alla ragazza guardandola negli occhi, sembravano un po' gonfi, come se avesse pianto.

Bella scosse il capo e sospirò, Esme decise allora di condurla in casa e mostrarle quella che sarebbe stata la sua camera. Era la prima volta che Bella si tratteneva a dormire da loro, aveva sempre declinato gli inviti delle ragazze perchè Charlie sarebbe rimasto solo, ma finalmente poteva mostrarle la camera che aveva preparato a posta per lei in quei mesi.

La condusse al secondo piano, per un attimo Bella fissò intensamente la porta della stanza di Edward, poi scrollò il capo mentre Esme le apriva la porta accanto.

Era grande come la stanza di Edward e come quella aveva un'ampia vetrata che dava sul medesimo balcone.

Esme gli aveva dato quella stanza perchè potessero stare vicini, perchè potessero contemplare insieme il tramonto come tanto amavano fare.

<< E' meravigliosa Esme, ma mi basta una stanza più piccola >> cercò di giustificarsi Bella, mentre ammirava quella stanza bellissima con i mobili scuri e le pareti azzurre, un grande letto a baldacchino con i drappeggi blu che occupava gran parte della stanza, dalla porta semi aperta sulla sinistra si intravedeva un bagno con le piastrelle azzurre e bianche.

<< Non dire sciocchezze! Questa è la tua stanza e lo sarà ogni volta che vorrai fermarti da noi. L'ho arredata pensando a te >> disse felice.

Bella lasciò cadere le borse in un angolo e si sedette sul bordo del letto.

<< Grazie Esme, sei sempre così buona con me >> disse dolcemente, mentre si cancellava le prime lacrime che scendevano sul viso.

<< Bella cos'hai? Lo sai che con me puoi parlare, è successo qualcosa? Sei in ansia per Charlie? >> chiese Esme sedendosi al suo fianco e prendendole la mano.

Ormai la considerava come una figlia, quella ragazza era dolcissima, generosa e timida.

Poi aveva rubato il cuore del suo Edward e lei ne era tremendamente contenta. Non avrebbe potuto chiedere di meglio per lui.

<< No, tutto a posto, davvero. Charlie se la caverà >> disse Bella tentando di essere convincente e non vi riuscì nemmeno quella volta.

<< Ok non è Charlie, allora cos'è che ti fa star male tesoro >> chiese Esme rafforzando la presa sulla sua mano.

Bella la guardò Esme, era come la madre che aveva sempre sognato di avere, lei voleva bene a Reneè, tanto, ma l'aveva sempre vista più come una amica che come una mamma, Esme invece era quintessenza dell'amore materno, disponibile e disinteressato.

Le gettò le braccia al collo e cominciò a singhiozzare. << Oh Esme io ... io non so cosa fare ... come ... come >> non riusciva a parlare, Esme l'aveva prontamente accolta nel suo abbraccio materno, pronta a sostenerla e consolarla.

<< Shhh piccola non piangere, vedrai che si risolverà tutto. Non piangere, sono qui per aiutarti, se vuoi sfogarti fallo pure non ti preoccupare, ma non piangere così. Non c'è nulla di irreparabile a questo mondo >> disse cullandola dolcemente.

Bella singhiozzò ancora per alcuni momenti, poi comprese che aveva bisogno di parlare e di consigli, consigli da mamma ed Esme era per lei una mamma. Prese coraggio  << Esme io penso di essermi innamorata di Edward >> disse tutto d'un fiato.

Esme si scostò per sorriderle dolcemente << E allora perchè piangi? >> chiese.

<< Perchè non posso dirglielo e non posso amarlo, lui è il mio migliore amico, non posso … e poi non mi vorrebbe … in più credo che abbia una nuova ragazza >> disse sommessamente scuotendo il capo.

<< Intanto l'amore non va a bacchetta e non si può decidere di chi innamorarsi, è successo e se vuoi sapere il mio parere io ne sono molto contenta. E poi dimmi quando avrebbe trovato una nuova ragazza visto che è sempre con te o qui a casa? >> disse Esme cercando di farla ragionare. Non poteva dirle che anche il figlio provava gli stessi sentimenti, era una cosa loro e che dovevano scoprire da soli, ma non poteva lasciare che Bella si tormentasse per un inesistente nuova fidanzata.

<< Non so ... ma ... Jessica, mi ha detto ... >> non finì la frase perchè scorse lo sguardo arrabbiato di Esme.

<< Jessica? La stessa Jessica che stava con mio figlio solo perchè è bello e popolare? Lasciati dire che hai delle pessime confidenti >> disse Esme stizzita, poi scosse il capo le sorrise.

<< Ma lui ... è strano ... è stato strano tutta la mattina, sembrava volesse dirmi qualcosa, qualcosa di brutto. Poi è arrivata Jessica e mi ha detto quelle cose e io le ho creduto… >> disse mogia Bella abbassando il capo, in effetti non c'era da fidarsi di Jessica, ma in quel momento era stato come se avesse sfondato una porta aperta. 

Bella era già tormenta per il comportamento di Edward e quelle insinuazioni le erano entrate dentro più del dovuto.

<< L'unica cosa da fare è parlarne con lui Bella, se vuoi sapere cosa angustia Edward chiedilo a lui. Voi avete uno splendido rapporto e non devi lasciare che delle incomprensioni lo rovinino. Quanto ai tuoi sentimenti la cosa più sensata sarebbe aprirti con lui, ma questo lo devi decidere tu. Potresti non so, provare ad avvicinarti più a lui e tentare di interpretare le sue reazioni. Potrebbe essere una soluzione non trovi? >> concluse Esme abbracciandola.

<< Ci proverò >> concordò Bella stropicciandosi gli occhi.

<< Perchè non riposi un po'? Deve essere stata una mattinata abbastanza stressante la tua >> disse Esme accarezzandole i capelli.

Bella annuì togliendosi le scarpe e stendendosi sul letto, che era veramente comodo. Esme la coprì con panno e le disse che avrebbe mandato i ragazzi a svegliarla più tardi per la merenda. Detto questo la lasciò riposare.

 

Edward entrò in casa come una furia, doveva vederla, subito.
Venne però intercettato da Esme che gli si parò davanti.
<< Sta riposando nella stanza accanto alla tua, guai a te se la svegli prima di un’ora! >> disse perentoria. 

Gli altri che entravano in quel momento decisero che non era il caso di intervenire e si diressero rapidi in cucina.

<< Devo vederla, mamma io devo parlarle! >> disse Edward disperato passandosi le mani tra i capelli.

<< Vai a vederla, ma non svegliarla intesi? >> disse Esme accarezzandogli una guancia.

Edward sorrise grato e fece per salire le scale ma la madre lo trattenne.

<< Un'altra cosa, di alle tue ex amiche di stare lontane da lei, se no se la vedranno con me e non sto scherzando >> disse la madre seria.

Edward annui e riprese a salire le scale.

Jessica aveva i giorni contati, parola di Edward Cullen!

Entrò nella stanza facendo il minimo rumore possibile, Bella era rannicchiata in posizione fetale nel centro del letto coperta da un panno azzurro.

Era bellissima, così innocente, così pura. Rilassata nel sonno sembrava ancora più meravigliosa. Si inginocchiò accanto al letto e lentamente le liberò il viso dai capelli sperando che non si svegliasse.

Mentre la contemplava si rendeva conto di quanto l'amava.

Era diventata il centro esatto del suo universo, il polo che lo attirava con la sua gravità, Bella era tutto per lui.

Il panico lo invase nuovamente, doveva parlarle, doveva dirle quanto la amava, ma aveva paura.

Rimase ancora qualche minuto a guardarla, poi scese le scale e corse al suo albero.

Aveva bisogno di concentrarsi, di trovare le parole ed il modo per dirle quello che provava per lei.

Risposte alle recensioni:

Recensione di bigia
Per fortuna Esme la fa ragionare mentre Ed si meritava di essere trattato così, lui per primo tratta male le sorelle senza che queste abbiano colpa. Auguroni anche a te bacioni Lisa 
Recensione di cristycar 
Ciao! Io sono di Modena città, grazie per la recensione a presto e buon anno. Bacioni Lisa
Recensione di Kagome19 
Ciao!!! Modena Modena, be meglio dire Vaciglio!Buon anno e bacioni Lisa
Recensione di nanerottola 
Concordo Eddy è stato cattivo! Ma come hai visto Alice continua ad aiutarlo!Buon anno anche a te. Bacioni Lisa
Recensione di FunnyPink
Giusto! Ma delle volte l'amicizia evolve in qualcosa di meglio ;) Sono felice che tu abbia apprezzato i miei sforzi. Bacioni e Buon Anno Lisa 
Recensione di Lau_twilight 
Lau tesoro!!! Si i tortellini sono buoni ma 3 giorni di seguito ammazzerebbero chiunque =(
Come hai letto Alice lo ha già perdonato perchè non vuole vederlo soffrire e quindi è pronta a sorvolare ed aiutarlo nuovamente.  Il soggiorno a casa Cullen porta non pochi vantaggi tra cui anche quello di parlare con Esme. Grazie come sempre per i complimenti, buon anno e un bacione.
Recensione di serve 
Ciao anche il mio bimbo ha 4 anni!!! E quest'anno il compito di giocare con lui e sua cugina che ha un anno in più è toccato ai miei due cugini (24 e 29 anni) che sono stati sommersi da bambole e gormiti, mentre io li prendevo in giro (sono perfida lo so!!!)
Tornando alla storia direi che questo capitolo non ti deve aver soddisfatto più di tanto, ma volevo mettere anche i pensieri di Ed Alice e Charlie. Buon anno e bacioni lisa
Recensione di linda88 
Ciao cara!!! Bella è stata esortata anche da Esme e vedrai che prenderà presto una decisione, mentre Alice ha capito perfettamente perchè Edward ha esagerato infatti gli ha dato una mano per scoprire cosa fosse accaduto a Bella.
Jessica non si vedrà più ormai siamo agli sgoccioli =(.
Grazie come sempre per il sostegno, ti auguro un anno meraviglioso. Bacioni Lisa 
Recensione di meredhit89 
Ciao grazie per i complimenti e l'entusiasmo. Ti auguro Buon anno. Bacioni Lisa 
Recensione di consu 
Ciao!!! si concordo le fette di prosciutto sono spesse ^^ Anche se le riflessioni di Charlie ti spiegano anche perchè Bella è restia a lasciarsi andare. Esme come da te pronosticato ha fatto la  sua parte. Ti auguro un 2010 favoloso. Bacioni Lisa
Recensione di volpessa22
Ciao Bianca, il piacere è tutto mio!!! Grazie sono felice che la mia storia ti piaccia ^^ Vedrai che si sistemeranno le cose ;) Bacioni e buon anno Lisa 
Recensione di Maki_lullaby
Ciao diciamo che Bella ha capito che devono chiarirsi e che le parole di suo padre e di Esme le danno fiducia!  Edward non è sveglio solo quando si tratta di Bella purtroppo, ti è piaciuto Ed che la guarda dormire? Confesso che non ho resistito ho dovuto inserire quel passaggio è stato più forte di me ^^Ti auguro buon anno!!!  Bacioni Lisa 
Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!  Buon Lunedì e Buon 2010!!!!
Ci sono ancora! So che avevate perso la speranza, ma non ce l'ho proprio fatta, riuscivo a leggere qualcosa solo di notte quando i miei uomini andavano a letto. Purtroppo però non ho ancora scritto niente di nuovo.
Veniamo a noi: penultimo capitolo e poi l'epilogo.
Per chi si chiede perché la tiro tanto per le lungo ho solo una risposta: ammettere i propri sentimenti è sempre difficile soprattutto se il rapporto che hai già è forte, forse li ho fatti troppo complessati ma penso che ognuno di noi infondo sappia quanto è difficile dichiarare il proprio amore soprattutto se la persona di cui ti innamori è il tuo migliore amico, i rischi sono tanti e le paure si moltiplicano.
Detto questo vi lascio al capitolo che spero vi piaccia, come sempre rispostine alla fine.
Bacioni Lisa

Capitolo 11

Bella si svegliò lentamente, la luce era diminuita, doveva essere passata qualche ora da quando si era assopita, ma non ne aveva la certezza perché le nuvole di Forks confondevano la luce.

Rimase ancora un po’ avvolta nella coperta calda, doveva parlare ad Edward, doveva chiarire quell’assurda situazione e sapere se c’era una ragazza nella sua vita, in base alla sua risposta avrebbe valutato se dirgli o meno che lo amava.

Si ma come? Con che coraggio gli avrebbe detto che si era innamorata di lui, che l’amicizia non le bastava più!

Non ne aveva idea, ma stare li a crogiolarsi nei suoi dubbi non l’avrebbe aiutata.

<< Allora sei sveglia! >> disse Alice entrando come un ciclone nella stanza e facendo sorridere Bella. Avrebbe tanto voluto avere un po’ dell’esuberanza della sua amica, magari le sarebbe stata utile per parlare con Edward.

<< Bella si può sapere che ti è preso? >> chiese Alice sedendosi sul letto e guardando l’amica che, evitando di risponderle, abbassò la testa.

<< Perché sei andata in bagno a piangere? Edward dice che prima stavi bene e poi sei scappata, cos’è successo? >> disse dolcemente.

Alice non era un impicciona e Bella lo sapeva, se gli faceva quelle domande era perché era veramente preoccupata per lei.

Prese un grosso respiro e raccontò ad Alice dello strano comportamento di Edward, di Jessica e dei suoi dubbi.

Alice rise di gusto. << Non c’è nessuna ragazza fidati! >> disse convinta, dando a Bella la sensazione che la sapesse più lunga di quello che voleva far vedere.

<< Ok, ma finché non me lo confermerà anche lui, non ci crederò >> disse Bella risoluta.

Magari non era ufficiale, magari se ne era solo innamorato e non lo aveva ancora detto a nessuno.

Anche questa era una possibilità.

Alice scrollo la testa esasperata. Quei due erano un caso perso.

<< Allora vai da lui! >> disse indicandogli la porta.

<< Dov’è ? >> chiese Bella mentre si infilava le scarpe.

<< Tu dove andresti se avessi visto la tua migliore amica in lacrime e non sapessi cose le è accaduto? >> chiese Alice facendo arricciare le sopracciglia di Bella << Se dovessi riflettere? >> aggiunse Alice tentando di farle capire quanto quei due erano simili.

Un lampo di comprensione attraversò gli occhi di Bella che si precipitò fuori dalla camera.

Direzione: l’albero sul lato sud del giardino di casa Cullen.

 

Esme stava finendo di cucire uno strappo sulla felpa di Emmet quando una Bella decisamente di fretta attraversò la cucina e si diresse alla porta sul retro senza nemmeno accorgersi della sua presenza.

Esme si avvicinò alla finestra e la vide correre verso l’albero di Edward.

<< Pensi che finalmente si chiariranno? >> chiese Jasper apparso con il resto dei fratelli dietro di lei.

<< Direi che lo spero, ma tocca a loro. >> rispose Esme senza smettere di osservare Bella che senza giaccone si era fiondata fuori. Un piccolo sorriso le increspò le labbra. Lo spero ripeté mentalmente.

<< Noi la nostra parte l’abbiamo fatta! >> disse Alice convinta facendo voltare anche la madre.

<< Si talmente bene che a momenti Edward ti metteva le mani a dosso! >> rispose Emmet sogghignando.

<< Quindi? Conclusioni? >> Chiese Jasper ai fratelli.

Esme osservava la scena rapita.

Cosa avevano combinato quei quattro?

<< Bella ha paura di essere respinta, ma è innamorata persa >> constatò Rosalie sedendosi sull’isola della cucina e afferrando una mela.

<< Idem per il rosso >> disse Emmet andandole vicino e strofinandole il naso sulla guancia.

<< Ottimo! Due idioti! >> concluse Jasper abbracciando da dietro Alice che, come Esme poco prima, osservava Bella intenta a scalare l’albero di Edward.

<< Ora che si fa? >> chiese Emmet, mentre gli altri pensavano alla prossima mossa.

<< Fatemi capire un attimo! Voi avete messo alle strette quei due per sapere cosa provavano l’uno per l’altra? >> chiese Esme sconvolta.

I ragazzi annuirono.

<< Abbiamo anche cercato di convincerli che era ora di parlarsi, ma è stato inutile >> disse Alice mogia.

<< E non vi è venuto il dubbio che così facendo li avete messi in difficoltà a tal punto da farli quasi litigare. Per non parlare del fatto che avete fatto piangere Bella e disperare Edward? >> disse Esme un po’ adirata.

Mentre i quattro ragazzi si guardavano colpevoli.

<< Ma mamma non potevamo rimanere zitti mentre loro continuano ad ignorare l’evidenza e a farsi del male. >> disse Rosalie convinta.

<< Si ma c’è modo e modo. Metterli alle strette non serve a nulla, se non a farli soffrire >> disse Esme tornando a guardare verso gli alberi nel vano tentativo di scoprire cosa stesse avvenendo tra i due ragazzi.

<< Ok e allora cosa dovremmo fare adesso >> Chiese Alice portando le mani ai fianchi.

<< Direi che avete fatto fin troppo. Ora statene fuori e lasciate che le cose seguano il loro corso. >> disse Esme guardandola seria e ottenendo un sonoro sbuffo da parte di Alice, che si allontanò dalla cucina seguita dai fratelli.

 

Edward appollaiato sul suo albero stava provando e riprovando le cose da dire a Bella, ormai era passato abbastanza tempo, sua madre gli avrebbe permesso di svegliarla.

Purtroppo però tutti i suoi piani e i suoi discorsi gli sembravano banali e stupidi.

Perso nei suoi pensieri non si accorse che Bella lo aveva raggiunto finché questa non iniziò a scalare l’albero.

<< Ehi fammi un po’ di posto >> disse lei sorridente.

Il cuore di Edward si fermò un attimo per poi prendere a battere furiosamente.

Era lei, era il momento. Si sentì tremare. Non aveva mai avuto così tanta paura in vita sua.

Bella prese posto accanto a lui e lo guardò sorridente. Aveva il naso rosso e gli occhi lucidi e come sempre era bellissima.

La voglia di baciarla si fece prepotente come ogni volta, ma si impose la calma.

Se la sua dichiarazione fosse andata bene avrebbe potuto baciarla ogni volta che voleva, in caso contrario avrebbe dovuto imparare a reprimere meglio quegli istinti.

<< Hai dormito? >> chiese Edward tentando di prendere tempo.

Lei annuì e gli sorrise, ma nello stesso tempo venne percorsa da un brivido.

In quel momenti entrambi si accorsero che Bella era senza giaccone.

<< E la giacca? >> chiese Edward stranito ad una Bella visibilmente imbarazzata.

<< L’ho dimenticata >> mormorò lei sempre più rossa.

<< Vieni qui >> disse Edward aprendo il giaccone e prendendo l’amica tra le braccia tentando di scaldarla e coprirla, sistemandosi meglio e appoggiando la schiena al tronco dell’albero.

Rimasero così abbracciati e in silenzio alcuni minuti, entrambi persi nelle sensazioni che quel contatto gli procurava.

Bella stretta al petto di Edward voleva che quel momento non finisse mai, ma era consapevole che era corsa lì per una ragione.

Era ora di tirare fuori il coraggio degli Swan come le aveva detto suo padre.

<< Edward? >> lo chiamò piano.

<< Dimmi! >> rispose quello stringendola delicatamente.

<< T - ti s-sei … cioè c’è … qualcosa che … ecco vorresti dirmi? >>

Brava Bella alla faccia del coraggio, prima balbetti e poi cerchi di farti dire le cose da lui invece di chiedergliele direttamente. I miei complimenti ! Si rimproverò aspramente Bella.

Edward nel frattempo si era irrigidito, cosa poteva dirgli, che l’amava? Si questo era vero, ma …

<< Perché piangevi? >> chiese sviando il discorso o almeno provandoci.

<< Non si risponde a una domanda con una domanda >> disse pronta Bella, facendolo sorridere. Di solito quella era la sua battuta.

<< Fammi felice, rispondi alla mia domanda e io risponderò alla tua >> disse tranquillo stringendola dolcemente.

Bella si mordicchiò il labbro inferiore.

Verità o menzogna? Verità! Beh mezza verità!

<< Ero preoccupata e poi Jessica non ha perso occasione per infierire, così sono scoppiata. >> disse fissando intensamente una foglia poco distante da lei.

<< Preoccupata per cosa? >> chiese Edward ignorando il discorso Jessica, ci sarebbero tornati in seguito.

<< Sei stato strano tutta mattina, - disse Bella girandosi per guardarlo negli occhi – distante e tormentato. Ti ripeto c’è qualcosa che devi dirmi? Perché … perché sai che mi puoi dire tutto! >> disse certa delle sue parole.

Avrebbe accettato tutto. Ogni cosa pur di renderlo felice.

 

Edward rimase un attimo rapito da quelle parole e da quello sguardo magnetico.

Dio quanto l’amava! Era il momento di dirglielo? Così ? su quell’albero?

Non gli sembrava molto romantico e lui per Bella voleva solo il meglio, così decise di prendere tempo.

<< Scusami sono stato un cafone. Non volevo farti preoccupare è che avevo la testa da un’altra parte tutto qui >> disse condendo il tutto con quel mezzo sorriso che a Bella piaceva tanto. Infatti anche lei sorrise di rimando.

<< Non vuoi parlarmene ? >> chiese Bella dopo pochi attimi tornando a concentrarsi sulla foglia, non voleva che lui leggesse la delusione nei suoi occhi.

<< Certo che voglio parlartene ma non adesso. >> disse Edward convinto e sorridente. Il tono attirò lo sguardo di Bella che si fece perplesso.

Perché non adesso? Si chiese incerta, erano soli potevano dirsi tutto o no?

<< Ora entriamo in casa prima che tu signorinella ti congeli. Charlie non ti lascia più qui con me se quando torna ti trova malata, lo sai? >> disse allegro mentre l’aiutava a scendere dall’albero.

 

Qui con me! Aveva detto con me! Non con noi, ma con me! 

Il cuore di Bella faceva le capriole e le farfalle del suo stomaco sembravano impazzite.

Attese stringendosi le braccia al petto che Edward l’affiancasse e quando arrivò si tolse il giaccone e glielo mise sulle spalle per poi stringerla a se e guidarla in casa.

<< E quando me lo dici? >> chiese Bella curiosa a pochi passi dalla porta della cucina.

 

Edward rise, quando faceva così sembrava di nuovo la bambina di tanti anni prima e anche per questo l’amava immensamente.

Si fermo e la girò verso di se stringendola forte. Poi si scostò quel tanto da consentirgli di guardarla negli occhi e piano si avvicinò al suo viso.

 

Bella trattenne il respiro, la stava per baciare? Oddio!!!

 

All’ultimo momento Edward deviò verso la punta del suo naso.

<< Al tramonto ti dirò tutto! >> disse convinto, nonostante il suo cuore battesse furioso.

Non lo aveva respinto, non si era tirata indietro era rimasta immobile ad attendere il suo bacio, aveva persino chiuso gli occhi un attimo prima che lui azzerasse le distanze tra loro.

Non aveva voluto esagerare, ma quella era una prova, anche lei voleva quel bacio.

Armato di quella nuova convinzione le sorrise raggiante quando riaprì gli occhi.

Si al tramonto le avrebbe detto che l’amava e l’avrebbe baciata, un vero bacio.

Il primo di infiniti altri.

 

Esme aveva osservato la scena comodamente seduta sullo sgabello della cucina, in mano la felpa da rammendare che ormai era l’ultimo dei suoi problemi. Lei stessa aveva trattenuto il fiato quando il figlio aveva quasi baciato Bella.

Questo era un gran passo avanti! Ma perché quasi? Si chiese stranita, ormai che era così vicino perché non l’aveva baciata e basta.

I due ragazzi entrarono ed Esme riportò la sua scarsa attenzione sul rammendo da eseguire.

<< Merenda? >> chiese Edward tutto allegro ad una Bella visibilmente provata dal quasi bacio di qualche attimo prima.

<< No grazie, devo chiedere una cosa ad Alice, Esme sai dov’è? >> chiese Bella con occhi imploranti.

Evidentemente aveva bisogno di riprendersi e forse confidarsi con l’amica, le sorrise dolcemente prima di risponderle che probabilmente era in camera sua.

<< Ok, vado a cercarla >> disse Bella guardando Edward che annuì, prima di abbracciarla e sussurrarle << Al tramonto in terrazza! Non fare tardi >> per poi baciarle la guancia mentre si allontanava.

Lei tremendamente imbarazza annuì prima di sparire verso le scale.

 

Edward continuava a sorridere felice seguendola con lo sguardo senza accorgersi che la madre lo stava osservando attentamente.

<< Perché? >> chiese Esme non riuscendo a trattenere la curiosità.

<< Perché cosa? >> chiese di rimando Edward guardando stranito sua madre.

<< Perché non l’hai baciata, ormai c’eri, perché non lo hai fatto? >> incalzò Esme che obbiettivamente non capiva la ragione del comportamento del figlio.

<< Mamma lo sai che non si spia? >> la riprese Edward ridendo, mentre afferrava un biscotto. Il suo umore era alle stelle, nulla e nessuno avrebbe potuto scalfirlo in quel momento.

<< Non stavo spiando! Stavo semplicemente guardando fuori dalla finestra >> si difese Esme punta sul vivo. Facendo ridere di gusto Edward che afferrò un altro biscotto prima di avvicinarla e baciarle la guancia.

<< Certo mamma >> disse ridendo mentre si dirigeva in salone.

<< Non mi hai risposto! >> lo rimproverò Esme prima che varcasse la porta.

Edward si fermò e guardò la madre sorridente.

<< Era la prova generale, diciamo che sto aspettando il momento perfetto per la prima >> disse facendogli l’occhiolino e sparendo in salone.

Esme sorrise e scrollò il capo.

Bene allora ormai mancava veramente poco e tutto sarebbe andato per il meglio.

 

Bella con il cuore a mille corse al piano di sopra. L’aveva quasi baciata, la stava baciando. Ok non lo aveva fatto ma quasi … e i suoi occhi in quel momento era meravigliosi pieni di … amore? No, forse era affetto. Non lo sapeva.

<< Aliceee!!! >> urlò disperata, aveva bisogno delle sue amiche di conforto e incoraggiamento.

La porta della camera di Rose si aprì << Bella? >> chiese Alice spuntando con la testa oltre la porta.

<< Oh bene sei lì, ho bisogno di te e di Rose >> disse convinta Bella marciando a passo di carica verso la stanza e quasi travolgendo Alice mentre apriva la porta.

<< Edward mi ha quasi baciato >> disse di getto per poi pentirsene amaramente quando spostando lo sguardo da Alice al resto della stanza si accorse che non c’erano solo Alice e Rose in quella stanza, ma tutti i fratelli Cullen.

Merda!

Pensò Bella arrossendo imbarazzata.

<< Ottimo! >> disse Emmet sorridendo e battendo la manona al centro del letto invitandola a sedersi con loro.

Bella rimase un attimo immobile alternando il suo sguardo da Emmet ad Alice, chiedendosi, cosa fare.

<< Su non fare storie facciamo tutti il tifo per voi! >> affermò Alice spingendola dolcemente verso il letto.

<< Certo sorellina, ormai sei una di noi! >> disse Emmet sorridendo convinto, a quel punto Bella decise che tanto ormai il danno era fatto, magari cinque teste pensano meglio di tre.

Così prese posto con gli altri quattro sull’enorme letto rosa.

<< In che senso quasi? >> chiese Jasper mentre riaccoglieva tra le braccia Alice.

Bella raccontò la scena ai ragazzi e ascoltò attenta le loro impressioni, tutti sembrava contenti e speranzosi, questo la rese felice. Sperava solo di non essersi sbagliata.

<< Ragazzi andate giù e tentate di farvi dire qualcosa di più da Edward, noi intanto prepariamo Bella per il suo appuntamento >> disse Rose risoluta, facendo avvampare l’amica.

<< Rose non è un appuntamento >> mormorò imbarazzata.

<< Tu chiamalo come vuoi ma ha proprio l’aria di essere un appuntamento >> disse sorniona Rosalie mentre spingeva fuori Emmet e Jasper.

<< Ora – disse Alice elettrizzata – da dove partiamo? Capelli o trucco? >> la domanda era chiaramente rivolta a Rose.

<< Ragazze non mi sembra il caso >> mormorò Bella suscitando le occhiatacce delle due amiche.

<< Bella non scherzare, non vorrai apparire sciata al tuo primo appuntamento. >> disse Alice sconvolta.

<< Alice non è un appuntamento >> rispose Bella esasperata.

<< Ok, non è un appuntamento, ma una pettinata e un po’ di lucida labbra non fanno male comunque non trovi? >> chiese Rose accomodante.

A quel punto Bella capitolò, Rosalie armata di spazzola le raccontava dallo specchio quando Emmet le aveva confessato di amarla, mentre un Alice abbastanza contrariata tentava di convincerla ad osare un po’ di più con il trucco.

Le parole di Rosalie però caddero nel vuoto, Bella era troppo presa nei ricordi delle sensazione che quel quasi bacio aveva suscitato in lei.

Tutti i dubbi e le paure di quella mattina le sembrarono lontani ed insensati.

Sorrise radiosa alla sua immagine mentre il tramonto si avvicinava, ancora pochi minuti e avrebbe saputo se i suoi sentimenti erano corrisposti, se le sue speranze erano fondate.

Se il suo sogno sarebbe diventato realtà.

Risposte alle recensioni:

Recensione di wildcat 
Ciao! Questo giro mezzo incontro, devi attendere  prox capitolo!!! Bacioni Lisa
Recensione di luisina 
Esme in questa storia mi è venuta particolarmente bene, non so forse ero ispirata ^^ Buon anno cara anche a te. Bacioni Lisa 
Recensione di luis [
Spero che avrai la pazienza di aspettare un altro capitolo, anche se in questo le intenzioni di Eddy sono state svelate. Buon anno tesoro un bacio Lisa 
Recensione di Supreme 
Ciao cara, ricambio gli auguri anche se in ritardo. Charlie ed Esme mi piacciono un sacco, devo dire che in questa ff mi sono venuti particolarmente bene sono dolci e complici al tempo stesso, tutto quello che vorrei essere un giorno per mio figlio. Forse il rapporto tra Charlie e Bella è un po' idealizzato, ma visto che si può sognare perché non farlo ;) Bacioni Lisa
Recensione di ChiaraBella 
Oh si hanno due teste parecchio dure i nostri piccioncini, ma orma ci siamo. Bacioni Lisa 
Recensione di Maki_lullaby
Ciao, come vedi avevi parlato troppo presto ^^ Ma sono tornata, ormai siamo agli sgoccioli purtroppo, ma visto che in pratica tutta la storia è incentra tra l'arrivo di lei e la dichiarazione, mi sembrava assurdo tirarla per le lunghe. Poi ho altre due ff lunghe lunghe in cui sono al momento impantanata, so dove voglio andare ma non come arrivarci, quindi ho bisogno di riconcentrarmi su quelle ^^ Bacioni e auguroni anche a te. Lisa 
Recensione di mamarty 
Eccolo il nuovo capitolo, scusa il ritardo, ma non ce l'ho proprio fatta prima. Bacioni e grazie per gli auguri che ricambio in ritardo ^^ Lisa 
Recensione di hale1843 
Ehi ciao, come vedi facciamo a turno a sparire ^_^ grazie per i complimenti sempre graditissimi. I due scemi ormai ce la fanno a rinsavire, due cap. alla parola fine T.T Sono un po' triste, ma è giusto così! Ricambio gli auguri in ritardo Bacioni Lisa 
Recensione di Lau_twilight 
Ciao Lau, non vi ho abbandonate, ma con il piccolo a casa aggiornare è un incubo!!! Direi che i genitori (a parte Reneè ovviamente) in questa ff sono un po' idealizzati, buoni dolci comprensivi, ma se non si può idealizzare quando si scrive, quando si deve fare? Poi da mamma ti dico che tutti i genitori ambiscono alla perfezione, purtroppo non esistono manuali, si cerca di dare il massimo e si incrociano le dita.
Grazie come sempre per i complimenti e per gli auguri che ricambio anche se in ritardo =P
Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
Buon anno anche a te e dire che Esme è la mamma dell'anno !!! Bacioni
Recensione di consu 
Vi avevo illuso aggiornando così spesso prima della fine dell'anno per poi sparire, chiedo umilmente scusa, ma proprio non ci sono riuscita prima! Grandi genitori in questa ff, ero particolarmente ispirata ... no non lo so mi sono usciti così. Bacioni e grazie per gli auguri, ricambio anche se in ritardo.Lisa
Recensione di serve 
Sono perfida lo so, comunque dovrai aspettare un altro capitolo per la dichiarazione =P   Bacioni Lisa
Recensione di volpessa22 
Ciao! Purtroppo come avrai intuito dalle note sopra non si leggerà la fase  "Terrorizziamo Edward Cullen" perché la ff finirà prima, ma magari la tengo come idea per un altra storia. Ihihih ^^ Bacioni Lisa
Recensione di piccolinainnamora
Grazie mille e scusa l'attesa. Bacioni Lisa
Recensione di linda88 
Buon pomeriggio tesoro!!Eccomi, scusa se ci ho messo tanto! Anche a me spiace che stia per finire, ma questa storia deve essere così. E' nata solo come sfogo di un sogno, aggiungere troppo finirebbe per svilirla e questo non lo voglio, in più ho due storie che richiedono la mia attenzione. Sono più complesse e mi ci vuole tempo e concentrazione. Intanto quando mi vengono delle idee le scrivo e le salvo, magari ci sarà un altra storia breve, ma per ora voglio andare avanti con quelle già pubblicate, mi sembra più giusto.Grazie per gli auguri che ricambio anche se in ritardo. Bacioni Lisa
Recensione di samy88
Sam tesoro!!!! Non mi fare arrossire stile Bella, va là! Sai benissimo che la stima è reciproca! Che ne dici sono stata troppo perfida a rimandare il bacio? Eddy vuole il momento perfetto, penso che sia capibile, ma forse ho esagerato. Aspetto il tuo parere. Un bacione Lisa
Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12 Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!!
BUONA BEFANA A TUTTI!!!
Ok ci siamo, ultimo capitolo poi l'epilogo (Serve l'ho scritto per te cerca di perdonarmi dai!!!)
Venerdì posterò l'epilogo, poi mi prendo un po' di tempo. Ho bisogno di staccare un attimo, ve lo dico ora e lo ribadirò venerdì. In questi giorni sono successe cose che richiedono tutta la mia attenzione e soprattutto hanno portato il mio umore ad un livello tale che non mi permette di pensare ad altro.
Siate buone, non dimenticatevi di me, tornerò non so quando ma lo farò.
A venerdì!!!!
Bacioni Lisa

Capitolo 12

Edward era nervoso, le battutine dei suoi fratelli non avevano contribuito a tranquillizzarlo si sbagliava quando pensava che nulla avrebbe potuto scalfirlo Emmet ci era riuscito benissimo.

<< Quindi??? >> chiese Emmet buttandosi sul divano e circondandolo con un braccio.

<< Quindi cosa? >> rispose Edward decisamente irritato.

Cosa volevano quei due?

Lo avevano tempestato di domande, su quanto si erano detti sul albero, sul perché Bella era su di giri, unica cosa positiva uscita dalla bocca di quei due, si era lasciato scappare che l’aveva quasi baciata e da li la discussione era degenerata in battutine a sfondo sessuale che non aveva affatto gradito.

<< Le hai dato appuntamento al tramonto… suppongo che tu abbia in mente qualcosa di … particolare >> lo incitò Emmet sogghignando.

Edward si limitò ad annuire.

<< Bene noi siamo pronti!!! >> disse Jasper.

<< Pronti per cosa? >> chiese Edward spalancando gli occhi, che cavolo avevano in mente? Non li voleva tra i piedi nel momento forse più importante della sua vita!

<< Come per cosa? Per aiutarti e consigliarti in questo momento delicato >> aggiunse Emmet come se fosse ovvio e soprattutto come se il loro consiglio fosse stato richiesto o desiderato.

<< Me la cavo da solo! >> disse Edward mettendo un leggero broncio, non era la prima ragazza che baciava. Ok era la più importante, ma anche lei voleva quel bacio, questo ormai era palese quindi tutto sarebbe andato liscio come l’olio.

Jasper ed Emmet ridacchiarono innervosendolo ancora di più.

<< Cosa? >> disse quasi urlando e facendo spuntare perfino Esme dalla cucina, in quel momento sperò vivamente che le ragazze fossero troppo prese dai loro discorsi per averlo sentito.

<< Eddy caro Bella non ha nulla a che vedere con quelle oche con cui sei stato fin ora, con lei devi fare le cose per bene >> disse Emmet scuotendo la testa e facendo annuire Jasper che prese la parola << E devi mettere subito in chiaro che lei è quella giusta, l’unica, la più importante di tutte >> disse convinto.

Edward si trovò ad annuire, era quello che pensava anche lui.

Aveva programmato di fare la sua dichiarazione al momento perfetto, ma non voleva programmarsi un discorso. Voleva che le sue parole sgorgassero dal cuore.

<< Bene cosa le dirai? >> chiese Emmet convinto.

A quelle parole Edward scattò in piedi. No, no e poi no.

<< Voi siete fuori! Non ho intenzione di dirvi quello che farò o dirò, punto e basta >> disse realmente arrabbiato.

<< Ok, calmati! Magari hai bisogno di suggerimenti! Ammettilo Bella è diversa da tutte, non cade ai tuoi sguardi lascivi ne tanto meno ai tuoi ammiccamenti. Pensavamo solo che avessi dubbi o volessi dei consigli. Infondo è la prima volta che ti innamori di qualcuno >> proferì Jasper con calma e decisione.

Si anche su questo non aveva obiezioni da fare, la cosa però lo fece innervosire ulteriormente, odiava quando Jasper lo capiva così profondamente. Lo faceva sentire scoperto e vulnerabile, due condizioni che Edward odiava profondamente.

Troppo abituato ad essere l’irraggiungibile ed arrogante Edward Cullen, trovava veramente difficile sentirsi indifeso o peggio insicuro e tutte quelle chiacchiere erano riuscite a scalfire la sua decisione e il suo entusiasmo.

Si passò nervosamente le mani tra i capelli.

Quando riabbassò le mani sentì una carezza tra i capelli e girandosi incontrò gli amorevoli occhi di sua madre.

 

Esme era rimasta nell’ombra ad osservare i suoi figli. Certo che non volevano proprio capire l’antifona. Ci sono cose che ognuno deve fare da solo ed ogni interferenza esterna è destabilizzante. Quando vide Edward esasperato dalle pressioni dei fratelli decise di intervenire lo avvicinò e gentilmente gli accarezzò il capo.

<< Devi dire solo quello che ti suggerisce il tuo cuore. In questo caso non ci sono strategie o consigli che tengano. La ami e questo è tutto quello che devi sapere. Segui il tuo cuore e si sincero. Tutto il resto non conta >> disse accorata. Edward si aprì in un dolce sorriso e l’abbracciò.

<< Grazie mamma >> mormorò al suo orecchio.

<< Ora vai a farti una doccia e distendi i nervi. Ti consiglio di ignorare i tuoi fratelli, fanno tanto i sapientoni ma quando hanno deciso di palesare i loro sentimenti erano un fascio di nervi >> aggiunse Esme sogghignando all’indirizzo degli altri due ragazzi, che istintivamente sorrisero imbarazzati.

Edward sorridendo corse al piano di sopra.

 

 

Bella era rientrata nella sua stanza Rosalie le aveva legato alcune ciocche di capelli dietro la nuca in modo da lasciare scoperto il suo viso ed Alice, dopo non poche insistenze, aveva steso un leggero strato di trucco sul suo viso. Aveva rifiutato il lucida labbra optando per un semplice burro cacao, non voleva che nessun gusto alterasse il sapore delle labbra di Edward, sembrava sciocco, ma aveva agognato a tal punto quelle labbra che non voleva che nulla alterasse quel bacio.

Perché quel bacio ci sarebbe stato, ne era convinta.

Lo aveva letto negli occhi di Edward, lo aveva sentito dentro al suo cuore.

Perché era giusto così, perché loro due dovevano stare insieme, perché erano sempre stati destinati a stare insieme.

Edward era la sua vita da sempre, ora erano cresciuti e il loro rapporto era diventato più maturo ora era amore.

Sentì la porta finestra di Edward aprirsi e scattò in piedi raggiungendolo sul terrazzo.

Quando i loro occhi si incontrarono Bella sentì il cuore battere forsennato, era il momento, quel momento tanto atteso e tanto sognato.

Edward allungò una mano invitandola ad avvicinarsi e lei come attratta da una calamita fu subito al suo fianco stringendo la mano che le veniva offerta.

Senza dire una parola Edward la condusse allo sdraio.

Bella considerava quel posto magico dalla prima sera in cui Edward l’aveva condotta lì, lo scenario era meraviglioso e il suo compagno anche di più.

Un sorriso nervoso apparve sulle sue labbra. Era il momento.

 

Edward si sedette facendo accomodare Bella tra le sue gambe e posizionandosi in maniera che potessero guardarsi diretti negli occhi.

Bella era nervosa, lo vedeva chiaramente da come si torturava il labbro inferiore, era il momento.

Il cielo cominciò a tingersi di rosso catturando per un momento lo sguardo dei due ragazzi. L’interruzione però fu breve, entrambi voleva solo vedere gli occhi del altro.

Edward prese un profondo respiro e cominciò a parlare.

<< Bella prima di chiederti com’è andata la tua giornata voglio parlarti della mia.>> disse sorridendole mentre lei annuiva e rispondeva al suo sorriso.

<< Questa mattina mi sono alzato convinto che questa sarebbe stata una giornata perfetta, perfetta come lo sono state tutte le giornata dal giorno in cui tu sei rientrata nella mia vita. Purtroppo mi sbagliavo. >> detto ciò abbassò gli occhi e si concesse un sorriso amaro, quella era stata una giornata unica.

Bella rimase in silenzio attendendo che l’amico continuasse.

<< Prima di tutto quelle due pazze di sorelle che mi ritrovo mi hanno impedito di venire a prenderti e non sai quanto questo mi sia risultato difficile, poi mi sono ritrovato in macchina a fare discorsi assurdi con Emmet e Jasper e in fine quando sono arrivato a scuola tu eri strana, sembrava quasi volessi nascondermi qualcosa. >>

A quelle parole fu Bella ad abbassare il capo imbarazzata, Edward aveva ragione gli aveva nascosto quello che si erano dette lei e le ragazze.

<< Poi sei stata strana tutta la mattina, inizialmente sembravi solo imbarazzata per qualcosa che non ho capito, poi col proseguire delle ore sei diventa triste. Tu non ti rendi conto di quanto male mi faccia vederti triste, perché se c’è una cosa che voglio al mondo è che tu sia felice >> disse accorato cercando gli occhi di Bella per trasmetterle tutta la verità di quelle parole.

<< E alla fine sei scappata via. In quel momento Bella mi sono sentito morire, perché scappavi da me e io mi sono sentito morire >> disse Edward mestamente e Bella non resistette gli accarezzò gentilmente il viso. Lui catturò la sua mano e la baciò dolcemente. Lei lo guarda con il più dolce dei sorrisi sul volto.

<< Edward … >> tentò di dire ma lui le poso un dito sulle labbra, quelle labbra che agognava e che presto avrebbe baciato.

<< Quando poi sei andata via con Charlie – riprese – mi sono spaventato a morte. Avevi pianto e questo era palese e io volevo sapere cosa fosse accaduto per farti soffrire così. Ti ho aspettato a mensa, all’ora di biologia, nel parcheggio. Ma tu non c’eri e dentro di me si è aperta una voragine. Poi abbiamo chiamato Charlie e ci ha detto che eri qui. Così sono corso a casa. Dovevo vederti e volevo parlarti. Quando sono arrivato però dormivi, quindi sono corso al mio albero. Dovevo capire e soprattutto avevo bisogno di raccogliere tutto il mio coraggio. >> disse Edward continuando a guardarla con amore.

<< Coraggio? >> chiese timidamente Bella. Il suo cuore andava a mille, quella era stata una giornata molto intensa anche per lei e riviverla nelle parole di Edward era forse peggio perché anche lui si era sentito esattamente come lei.

<< Si coraggio Bella, coraggio per dirti quello che sto per dirti >> disse facendola leggermente tremare.

<< Aspetta >> disse Bella in un sussurro, facendo arcuare le sopracciglia di Edward.

Lei sorrise timidamente e catturò la sua mano nelle sue.

<< Anche la mia giornata è stata piena di emozioni, i fatti sono più o meno gli stessi, ma voglio dirti cos’ho provato. Oggi ho avuto paura Edward, tanta paura. Paura di perderti e per questo mi sono sentita morire. Poi ho capito una cosa che forse già sapevo, ma che non avevo il coraggio di ammettere neanche con me stessa. >>

Edward la guardava serio tentando di capire cosa le passava per la mente, quell’espressione l’aveva sempre fatta ridere, perché lui era l’unico che la capiva veramente e non aveva nessun bisogno di scervellarsi per capire cosa pensasse.

<< Ho capito che non posso vivere senza di te, non posso starti lontano perché sei troppo importante per me era questo che ti volevo dire quando ti ho raggiunto sull’albero, ma alla fine mi è mancato il coraggio. >> ammise infine.

Lui le prese il volto tra le mani e si avvicinò con estrema lentezza alle sue labbra, era arrivato: il momento perfetto! Perfetto per loro, per il loro amore, per le loro giovani vite che da quel momento sarebbe cambiate in meglio.

Tutto sarebbe stato perfetto da quel esatto momento in poi, perché loro si appartenevano, perché non potevano stare lontani.

Perché si amavano.

<< Ti amo Bella, non posso vivere senza di te. >> disse seriamente con gli occhi incatenati in quelle due pozze cioccolatose che gli avevano stravolto la vita, rendendola degna di essere vissuta, sia quando erano due bambini sia ora che non lo erano più.

A quelle parole Bella sentì il suo cuore scoppiare di gioia, senza riflettere si lanciò sulle labbra di Edward, azzerando quella breve distanza tra loro che per lei era diventata insopportabile.

E finalmente si baciarono, fu un bacio dolcissimo e intenso al tempo stesso.

Era l’apogeo della loro storia, uniti dal destino.

<< Anch’io ti amo Edward, ti ho sempre amato e sempre lo farò >> disse Bella quando alla ricerca di ossigeno misero fine al loro primo bacio.  Il primo di infiniti altri.

Risposte alle recensioni:
Recensione di bigia 
Ciao cara, grazie degli auguri che ricambio, si sono proprio carini! Bacioni Lisa 
Recensione di serve 
Dai ti prego non odiarmi, volevo solo creare il patos, spero di non averti delusa. Bacioni Lisa
Recensione di hale1843
Sono perfida lo so ma la storia finisce qui, ci sarà l'epilogo e poi fine!!! Spero che la dichiarazione ti sia piaciuta. Bacioni Lisa
Recensione di Lau_twilight 
Ciao Lau!!!! So che la mia prefazione non ti farà piacere, ma ho bisogno di tempo, la mia mente è altrove, purtroppo in luoghi poco felici =(  Ho bisogno di ritrovarmi anch'io e di cercare l'ispirazione che ora mi manca. Spero vivamente che mi aspetterai perchè tornerò!!!
Piaciuta la dichiarazione? Mi è sembrato giusto farlo così semplicemente in tono con la storia. Dimmi se va bene. Ci tengo molto. Bacioni Lisa
Recensione di nanerottola 
Grazie cara! Spero che i fratelli ti abbiano divertito. Bacioni Lisa
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe, no purtroppo non è stato il massimo questa fine d'anno, ma la mia indole ottimista mi porta a sperare che la prossima sia meglio ;)  Che invidia!!! Io me ne sono stata a casa, mio marito aveva un sacco da lavorare, ma stiamo tutti bene e questo mi consola. Tanto lo so che come me non abbandoneresti mai i tuoi uomini ;) Bacioni Lisa
Recensione di BaBa88 
Ciao e grazie per le belle parole! Spero di risentirti presto. Bacioni Lisa 
Recensione di linda88
Ciao tesoro! Noi tutti bene, grazie. Purtroppo non è un gran periodo, ma speriamo nel futuro =) So che sono perfida, ma mi diverto a lasciarvi col fiato sospeso ^^  Allora hai pianto? Penso di no, è stata una dichiarazione piuttosto semplice, ma penso che sia in tono con la storia. Bacioni Lisa
Recensione di volpessa22 
Ciao Bianca, se sei rimasta con il fiato sospesooo, vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro!! ^^ Sono perfida lo so! Piaciuto??? Spero di si. Bacioni Lisa 
Recensione di wildcat 
2 giorni, prima non potevo. Bacioni Lisa
Recensione di consu 
Allora???? Soddisfatta? delusa? La frase di Edward che hai citato piace un sacco anche a me, non so come mi è venuta, ma mi piace ^^
Bacioni Lisa 
Recensione di luis
Che bello!!! Gongolo quando mi dite queste cose!!! Perchè il mio scopo è proprio quello, tenervi sempre incatenate alla storia ^^ Spero ti sia piaciuto il capitolo. Bacioni Lisa
Recensione di IsTiLlLoVeYoU 
Si sono perfida, perfida, perfida! Che ci posso fare? Sarà l'età che mi sta inacidendo ;) Grazie per le belle cose che hai scritto, ti ringrazio di cuore! Si sono messi insieme visto =) Bacioni Lisa


Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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Capitolo 13
*** Epilogo ***


Epilogo Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera!!! Buon venerdì ! La prima settimana del 2010 si conclude così come si conclude questa storia!
E' partito come un esperimento, ma devo ammettere che mi ha dato un sacco di soddisfazioni. Voi tutti siete stati meravigliosi, mi avete sostenuto, mi avete lodato e mi avete anche criticato. Non potevo chiedere di più.
L'epilogo è uno spaccato del dopo, del futuro, un passo avanti. Spero vi piacerà!
Come anticipato mercoledì mi prendo una pausa, ho bisogno di ricaricare le batterie di concentrarmi e di ritrovare l'ispirazione. Come ho sempre detto non sono le idee che mi mancano (tranquilla Rebe non sono capace di smettere di sognare!) ma la voglia e il tempo di sedermi e tramutare quelle idee in parole, anche perché quando lo faccio voglio farlo bene, mia sorella che si nasconde tra voi è il mio critico più severo e non posso deluderla!
La storia finisce qui, ci vediamo presto prometto!!!

Bacioni Lisa

 EPILOGO

 

Bella era seduta sugli scalini del portico di una bella villetta immersa nel verde, era quasi il tramonto e lei fissava intensamente il vialetto di casa.

Finalmente la vide arrivare, un auto percorreva a velocità sostenuta il viale che conduceva alla casa. Poco prima di entrare nel vialetto l’auto rallentò vistosamente per poi fermarsi difronte alla serranda del garage.

Il sorriso le si aprì spontaneo sul viso. Non cambierà mai! Pensò divertita.

Edward scese di corsa dall’auto ed in un attimo fu seduto vicino a lei.

<< Scusa! Un emergenza mi ha trattenuto in ospedale più del dovuto >> disse Edward appoggiando la valigetta accanto ai loro piedi.

<< Non dovresti correre però >> lo redarguì Bella con un leggero broncio, ben consapevole che suo marito non sapeva resisterle quando faceva così.

Infatti neanche un secondo dopo si ritrovò coinvolta in un bacio travolgente, stretta tra le braccia del suo unico e vero amore.

Staccandosi Edward le concesse un mezzo sorriso.

<< E perdermi il momento migliore della giornata? >> disse divertito.

Rimasero abbracciati a guardarsi ancora qualche minuto prima di essere letteralmente travolti da cinque piccole pesti.

<< Papà! >> disse Michael saltandogli in braccio.

<< Ehi campione! Ti sei comportato bene o hai fatto arrabbiare la mamma come tuo solito? >> disse Edward diverto dall’irruenza del più grande dei suoi figli.

<< Io sono stato bravissimo, dovresti chiederlo alle piccole pesti piuttosto >> rispose assumendo un aria furbetta.

<< Mi devo preoccupare? >> chiese Edward facendo ridere tutta la famiglia che si era allegramente disposta intorno a loro sui gradini del portico.

Emily la più piccola era accoccolata in braccio a Bella, mentre i gemelli se ne stavano stranamente buoni seduti con Sara sullo scalino più basso.

<< Allora ragazzi chi comincia? >> chiese allegramente Bella.

<< Io tono stata prava e la tata ha detto che tono moltooo bella >> disse Emily facendoli ridere tutti, aveva quasi tre anni ed era figlia naturale di Edward e Bella, ma loro non avevano mai fatto distinzioni tra chi era stato adottato e chi no.

Finita la scuola si erano iscritti all’università di Yale, Edward si era laureato in medicina mentre Bella si era laureata in lettere. Finita l’università si erano sposati con una bellissima cerimonia nel giardino di villa Cullen a Forks, dopo di che si erano trasferiti a Seattel dove Edward aveva iniziato la scuola di medicina e Bella il praticantato come giornalista. Dopo tre anni era nata Sara rendendoli felicissimi, ma Bella aveva convinto Edward a sfruttare la sua maternità. Si erano infatti recati a Phoenix nel loro vecchio orfanotrofio ed avevano adotta Michael che allora aveva un anno.

Finita la scuola di medicina Edward era stato assunto nel migliore ospedale di Seattel e in pochi anni era diventato un brillante medico riconosciuto in tutti gli Stati Uniti, i guadagni erano aumentati e avevano comperato una casa più grande fuori città ed immersa nel verde.

Bella aveva potuto smettere di lavorare e si erano recati nuovamente al loro vecchio orfanotrofio, diventando i fieri genitori di Dave e Mark, due gemellini di allora un anno e mezzo e da tutti soprannominati le piccole pesti.

Pochi mesi dopo Bella aveva scoperto di essere nuovamente incinta ed era arrivata Emily.

Erano una famiglia felice e con le loro tradizioni.

<< Ok bravissima Emily, allora andiamo per età, Dave? Mark? Com’è stata la vostra giornata? >> disse amorevolmente Bella. Non aveva mai pensato che sarebbe stata una buona madre, ma quando era nata Sara la sua visione era cambiata. Fosse stato per lei avrebbe adottato altri bambini e ancora non si era arresa, sapeva che una famiglia unita era la cosa più bella che potesse accadere ad un bambino che viveva in un orfanotrofio, certo spesso e volentieri ricorreva all’aiuto ed al consiglio di sua suocera. Sua madre invece era rimasta sconvolta dal desiderio di Bella di avere tanti bambini, ma d’altronde Reneè non aveva mai avuto un istinto materno troppo spiccato. Charlie e Carlisle invece erano contentissimi e appoggiavano in pieno Bella e le sue decisioni, così come suo marito.

Dave si fece coraggio e prese la parola << A scuola siamo stati messi in castigo perché ci spintonavamo e quando siamo arrivati a casa mamma ci ha sgridato perché i giochi erano sparsi per tutta la camera, ma alla fine abbiamo riordinato e ci ha fatto mangiare la torta al cioccolato >> disse felice, Mark annuì per poi aggiungere << E abbiamo battuto Mike e Sara giocando a calcio >> disse tronfio.

<< Solo perché Emily voleva giocare con noi e ci ha intralciato >> proruppe Michael.

<< Aspetta il tuo turno, Sara? >> lo redarguì il padre.

<< Oggi è stata proprio una bella giornata papà! >> trillò allegra la bimba.

<< Ho preso ottimo nel tema e – si interruppe un attimo per guardare la madre che annuì – Tyler mi ha dato un bacio! >> esclamò.

<< Come un bacio? E chi è Tyler? >> chiese sconvolto Edward.

<< Amore… >> lo richiamò bonariamente Bella.

Lui la guardò un po sconvolto, sua figlia aveva otto anni e già riceveva un bacio?

Ma lo sguardo rilassato che gli rivolse la moglie lo calmò subito, certo, ma le avrebbe fatto un sacco di domande dopo!

<< Tocca a me? >> chiese speranzoso Michael al padre seduto accanto a lui che annuì concentrandosi subito sul figlio.

<< Anche per me è stata una giornata buona. La scuola è andata abbastanza bene e durante la ricreazione ho tirato un pugno a Tyler perché aveva baciato mia sorella >> disse tutto fiero e ricevendo un sorrisone dal padre e uno sguardo di rimprovero dalla madre.

<< Poi .. beh … la maestra mi ha sgridato e ha chiamato mamma, che mi ha sgridato ancora di più. >> ammise mestamente << Ma alla fine ho avuto anch’io la mia fetta di torta! >> concluse tornando sorridente.

<< Mamma tocca a te! >> disse allegra Sara, che era la fotocopia della madre.

<< La mia giornata è stata perfetta, come lo sono state tutte negli ultimi quindici anni >> disse Bella incontrando lo sguardo innamorato del marito.

Da quel primo bacio sulla terrazza erano successe tante cose, la sua vita era diventata quel sogno meraviglioso che stava vivendo.

Certo c’erano giorni duri, con cinque figli in casa ed un marito preso dal lavoro, ma ogni sera si ritrovava a guardare il tramonto e a ringraziare il cielo per tutto ciò che la vita le aveva riservato.

<< La mia giornata invece è stata dura e lunga, fino al momento in cui sono arrivato a casa e la mia fantastica famiglia era qui ad aspettarmi. Per cui il bilancio è come sempre positivo >> concluse Edward ammirando quanto di più bello ci fosse al mondo: sua moglie e i suoi figli.

<< Ora tutti in casa! >> proruppe Bella alzandosi << Stasera vengono a cena gli zii e sarà una lunga serata per tutti >> disse sorridendo e posando a terra Emily che con i fratelli corse in casa.

<< Lo sa signora Cullen che diventa ogni giorno più bella >> disse Edward attirando la moglie in un dolce abbraccio.

Bella si girò e incatenò i propri occhi a quelli del marito.

Ogni volta era un emozione immensa, il loro amore era cresciuto e si era arricchito di tante nuove sfaccettature in quegli anni.

<< Ti amo >> disse dolcemente prima di baciarlo.

FINE!

Risposte alle recensioni:

Recensione di titty88
Ciao carissima ben tornata, purtroppo siamo alla fine di questa storia, ma spero ci ritroveremo in altre. Un bacione Lisa
Recensione di bigia 
Allora come sono andata? E' una nuova esperienza per me concludere una storia, infatti le altre due sono in alto mare, ma devo dire che se da una parte è bello dall'altra è triste. Quindi aggiorna la tua storia che ci ritroviamo lì. Un bacione Lisa 
Recensione di rebecca73 
Ciao Rebe! Come hai letto su ^^ ho apprezzato il tuo consiglio e lo seguirò tranquilla, perché semplicemente sono incapace di smettere di sognare, ho tante idee per la testa e forse con calma le tradurrò in parole, spero di ritrovarti quando ricomincerò a postare le mie storie =) Un bacione e grazie di tutto Lisa
Recensione di hale1843 
Visto i gemelli ci sono, adottati, ma ci sono! Non ho parlato degli altri lo so, li ho solo citati, ma mi sembrava giusto così! Non piangere ci saranno altre storie e altre occasioni. Un abbraccio Lisa
Recensione di serve 
Ciao! Allora??? Strali e saette che si abbattono su di me? L'utilità della seduta di trucco e capelli dello scorso capitolo è quella di distrarre Bella, di allentare la tensione e far trascorrere il tempo più velocemente. Hai ragione non serve a nulla in se e per se, ma così Bella si è distratta. Non considero la cosa superficiale al contrario di te perché nel mio intento è una sorta di aiuto che le sorelle gli danno, io quando mia sorella o una amica erano nervose per un esame o per un uscita, lo facevo. E' un modo per spostare l'attenzione su qualcosa di sciocco che ti permette di sgombrare la mente e allontanare l'ansia. Ma questo come sempre è solo il mio parere. Bacione e grazie di tutto, come sempre le tue recensioni sono accurate e argute, segno evidente che ti interessa la storia, credo di avertelo già detto per altre storie, ma te lo ripeto: senza di te sarei persa, mi costringi ad essere attenta e a cercare di evitare le cose scontate. In pratica mi sproni a far meglio, anche se a volte non ne sono all'altezza, quindi GRAZIE!!! A presto spero. Bacioni Lisa 
Recensione di Lau_twilight 
Ciao Lau!!! Grazie per la dichiarazione di stima, cercherò di non metterci troppo ^^  Sono contenta che abbiate apprezzato la mia idea di momento perfetto, penso che quando si ha la possibilità di programmare un po' le cose tutti cerchino di farle al meglio, è per questo che ho rimandato la dichiarazione facendo arrabbiare qualcuno =P
Dispiace anche a me che sia finita, ma è completamente inutile far continuare una storia esaurita, si finisce per svilirla e imbruttirla, quindi meglio breve ma intesa!!!Un bacione e un abbraccio anche a te. Lisa
Recensione di wildcat 
Si purtroppo si! Non ha senso continuare quando si scadrebbe nel banale, ci sono tante altre storie da raccontare è inutile impantanarsi a raccontare cose inutili. Un bacione e spero ci risentiremo! Lisa
Recensione di volpessa22 
Ciao Bianca! Grazie del tuo entusiasmo! Tranquilla non mi è successo nulla di grave, ma ho bisogno di ritrovare un po' me stessa, capita ^^ Un bacione Lisa. 
Recensione di mikkettina 
Ciao! Grazie a te di esserti rivelata ^^ e per le cose carine che hai scritto, contraccambio l'augurio e spero di rincontrarti quando riprenderò a scrivere le mie storie. Bacioni Lisa 
Recensione di nanerottola 
E' finita! Se da una parte ne sono felice, dall'altra so che mi mancherete un sacco. Ma cercherò di concentrarmi e ritornare più determinata di prima =) Prima di una nuova storia, ho già un paio di idee sul quadernino, finirò le due in corso, mi sembra giusto e doveroso. Poi chissà... Bacioni Lisa 
Recensione di BaBa88 
Grazie tesoro!!! Non ho parole per dirti quanto ti sono grata! Adoro il vostro entusiasmo!!! Bacioni Lisa 
Recensione di linda88 
Ciao mia cara! Grazie come sempre per le belle parole e spero di non metterci troppo a far ritorno ^^
Sono felice che tu abbia apprezzato lo scorso capitolo e in generale tutta la storia, un bacione Lisa
Recensione di IsTiLlLoVeYoU
Ciao! Per non perdere la mia nomea di perfida concludo la storia proprio quando si mettono insieme =) Spero che l'epilogo ti sia piaciuto. Un bacione Lisa
Recensione di chiara84 
Grazie di cuore. Un bacione Lisa

Vi ringrazio fin da ora se lascerete una recensione all'epilogo a cui purtroppo non potrò rispondere. E' stato fantastico dialogare con voi, vi voglio bene!
Grazie a tutti  di cuore!!!!!

BACIONI LISA

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:   Incredibilmente Noi      L'Antidoto

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

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