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“Mio caro
Charlie, hai sentito che Netherfield Park è stata
affittata?” la signora RenèeSwan
parlava in salotto gongolando nella sua sedia a dondolo all’idea di qualche nuovo
arrivato.
“Sì, lo so”
rispose serafico il marito, Charlie Swan, senza
distogliere lo sguardo dal suo giornale sportivo, per nulla interessato alla
conversazione tentata dalla moglie.
“Ma mi stai
ascoltando?” mugugnò la signora, indispettita da tale atteggiamento e alzando
il tono della voce.
“Certo
cara, voglio sapere tutto del nuovo arrivato. Non aspettavo altro.”Rispose in
tono ironico.
La moglie
non capì il sottile gioco che il marito lasciava sottintendere e iniziò a
parlare a raffica.
“Netherfield è stata affittata a un certo Jasper Hale. Anzi, la notizia sensazionale è che non è solo Jasper
Hale ma Sir Jasper Hale. Ho
saputo che suo padre è parente stretto della regina Elisabetta in persona. Non
è fantastico! Oh Charlie! Chissà… se… beh… se sarà interessato a qualcuna delle
mie ragazze!”
“Si davvero
sensazionale. Sicuramente…..” noncurante della frase del marito Renèe continuò a parlare.
“Beh… le
mie figlie sono tutte belle ed intelligenti. Un buon partito insomma. Da
sposare. Non trovi caro?” lo guardò con fare interrogatorio.
"Siamo
nel 2010 non nel 1700. Vedi troppe soap-opera.” La zittì Charlie.
“Sarà, ma
un aiutino….” Guardò fuori la finestra intenta in chissà quali pensieri.
“Hai
sentito Bells? “Sir” Jasper Hale.
Sembra interessante.” Alice Swan, figlia maggiorenne
del capo della polizia origliava dalla porta del salotto.
“Uh… uh… un
damerino impomatato e arrogante come un pavone in libertà . Signorine posso fare la vostra conoscenza.
Sono Sir Jasper Hale. Non potete dire di no, io ho il
sangue blu che mi scorre nelle vene. E nessuna può dire di no al parente della
nostra cara queen Elizabeth! Ecco qui, detto e fatto il tuo tipo
interessante!” Isabella Swan, chiamata da tutti
Bella, era la seconda figlia di Charlie, ragazza molto premurosa e gentile
quanto caparbia e ribelle a qualsiasi tipo di regole.
“Oh, dai Bells! Non essere cinica! Forse non sarà così!” Alice dal
canto suo era molto più disponibile verso gli altri, dolce e molto bella.
“Certo
Alice, tu vedi sempre del buono in tutti” abbassò lo sguardo verso il pavimento
iniziò a giocherellare con la punta delle scarpe.
“Allora Bells cosa indosserai stasera alla festa? Non mi dire i
soliti jeans?” Alice cambiò discorso, sapeva che l’argomento uomini era un tabù
per Bella. Nessuno era alla sua altezza. E forse era così. Bella era troppo
intelligente per quei zoticoni di campagna.
“Lo sai
Alice, in fatto di moda sono una frana e non dirmi di fare shopping” rispose
serafica. Guardò la sorella che aveva uno sguardo triste. Capì immediatamente
che doveva rincuorarla in qualche modo, Alice era troppo sensibile.
“Va bene.
Magari mi serve qualche vestito, non ho niente” a quelle parole Alice iniziò a
saltellare e un gridolino di gioia si propagò per tutta la casa.
“Oh Bells! Grazie! Si, si, si! Shoppingggg!”
a quelle parole Bella rabbrividì, sapeva cosa significassero per sua sorella,
anzi per le sue sorelle. E infatti.
“Alice!”
gridarono in coro le altre due sorelle, Jessica e Lauren.
“Ragazze
andiamo a fare shopping per la festa di stasera!” gridava Alice battendo le
mani. In risposta le altre due iniziarono a saltellare e a gridare all’unisono,
battendo anche le mani “Shopping! Shopping! Shopping!”
Bella le
guardava sconvolta, scioccata, avrebbe voluto dire che sarebbe rimasta a casa
ma sapeva di ferire Alice e gliene dispiaceva.
“Ragazze
perché gridate?” la signora Swan si affacciò nella
stanza.
“Andiamo a
fare shopping per la festa di stasera!” le rispose Jessica. Ragazza provinciale
e civetta, non faceva altro che andare in giro per casa vantandosi della sua
bellezza e irretire i ragazzi con la sua sciatta versione di bomba sexy.
“Bene. Ci
sarà un nuovo ragazzo… Sir Jasper Hale!” pronunciò
Sir in maniera enfatica volendo marcare l’importanza del ragazzo annunciato.
“Wow!”
risposero in coro le due sorelle. Bella, dal canto suo, era rimasta in disparte
a quello scempio della natura. Già doveva sopportare quelle due sorelle
sconsiderate ma anche sua madre poi!
“Mi
raccomando vestiti sexy per la serata!” continuò la signora Swan.
“Mamma non
stiamo andando a prostituirci, ma ad una festa per ragazzi!” Bella non
sopportava il suo comportamento civettuolo.
Tornarono a
casa cariche di pacchi e pacchetti. Bella era sfinita, non tanto dal peso ma
dalle ore trascorse con quelle squinternate sorelle. Migliaia di vestiti
provati, centinaia di scarpe indossate e superficialità a non finire. Non era
decisamente il suo ambiente.
“Ah! Siete
tornate. Spero non mi abbiate prosciugato il conto in banca. Bella, sei viva?”
il signor Swan era un tipo poco convenzionale ed
eccentrico. Aveva una predilezione per la seconda delle sue figlie, Bella, che
credeva la più intelligente e soprattutto meno oca delle altre.
“Si papà.
La vita è dura.” Sorrise a quell’affermazione buttandosi sul divano.
"Già…
e il conto è salato!” rispose suo padre pensieroso, leggendo la ricevuta delle
varie spese. Risero tutte a quell’affermazione.
“Allora
andiamo a prepararci?” Alice era già sul piede di guerra.
“Si”
rispose svogliatamente Bella “Andiamo, la tua barbie è pronta”
“Non sapevo
che le barbie parlassero pure!” Charlie era come sempre pungente ed ironico ma,
nessuna delle sue figlie rise alla sua battuta, tranne Alice soddisfatta di sé.
Al ballo di
inizio estate, c’era quasi tutta la popolazione dei ragazzi riunita per
l’occasione. Le signorine Swan spiccavano su tutti.
Alice, Isabella, Mary, studiosa e pedante fino alla saccenteria, Lauren e Jessica . Le ultime due iniziarono a ballare in
modo sfrenato, civettando a destra e sinistra e bevendo a più non posso.
“Alice
guarda che stanno combinando quelle due.” Bella era nervosa per le prestazioni
tipiche e usuali delle sue sorelle minori.
“Le vedo
Bella. Che facciamo, le chiamo?” mentre stava dicendo questo, comparvero sulla
porta della palestra, dove si svolgeva il ballo, due ragazzi ed una ragazza. Si
fermarono quasi tutti ad osservarli, probabilmente sbalorditi da tanta
bellezza. Capirono subito che si trattavano del nuovo arrivato e dei suoi
amici. Infine scoprirono che il biondino era Jasper Hale,
la bionda superba sua sorella Rosalie e il ragazzo dietro di loro, Edward Cullen, amico di Jasper.
Erano
davvero belli. Jasper era anche molto gentile mentre sua sorella, restia a
rimanere al ballo, sembrava fuori posto in quel luogo. Edward Cullen invece aveva attirato le antipatie di tutti.
Nonostante la sua bellezza, occhi verdi, capelli ramati e fisico mozzafiato,
gli uomini, ma soprattutto le donne, lo consideravano il ragazzo più antipatico
e scortese della serata.
Jasper era
riuscito a conoscere Alice e per tutta la serata aveva ballato con lei sotto
gli sguardi inorriditi di sua sorella e del suo amico. Bella era rimasta quasi
tutto il tempo seduta. Mentre si trovava seduta vicino al balcone sentì
involontariamente una conversazione di Jasper con il suo amico, Edward Cullen.
“Dai
Edward! Balla anche tu! Non riesco a vederti tutto solo e per giunta in piedi
come un fesso” gli diceva Jasper, spronandolo a ballare. Era rimasto tutta la
serata a guardare gli altri ballare.
“Sai che
non mi piace ballare. Poi in questo contesto... comunque non c’è nessuna degna
per me... tu stai ballando con la più bella qui dentro!” sorrise Edward al
pensiero di Alice.
“Ma non
dire sciocchezze! Ci sono tante belle ragazze… pensa ad Isabella Swan…” Guardava speranzoso il suo amico.
“Chi è
Isabella Swan?” domandò Edward con fare indagante.
“Bella, la
sorella di Alice. E’ molto bella e deve essere anche molto simpatica. Se vuoi
te la faccio presentare.” Guardava speranzoso il suo amico. Edward si girò
verso Bella e disse al suo amico “E’ passabile ma... non tanto da ballare con
lei. Ritorna da Alice, Jasper.” Bella rimase sconvolta da tanta maleducazione e
villania. Per tutta la serata fece finta di niente, ballando a più non posso e
raccontando quanto aveva sentito in versione ironica. In fondo cosa gli poteva
importare di un damerino ricco e senza cervello. Lei puntava a ben altro.
Al ritorno
a casa, trovarono i genitori ancora svegli. Alice, Jessica e Lauren raccontarono tutte le loro peripezie sotto lo
sguardo compiaciuto della signora Swan e infastidito
nonché inorridito dell’ispettore che non vedeva l’ora di andare a dormire
invece di sorbirsi l’intera serata danzante delle figlie. Alice raccontò di
Jasper e di Edward e tutti deploravano il comportamento del ragazzo. Eccetto
Bella che stava in disparte a questi discorsi.
Quando
finalmente Alice e Bella furono sole in camera, Alice esternò i suoi sentimenti
per Jasper Hale.
“Bella, lui
è dolce, simpatico e tanto tanto gentile” Alice era
entrata nel suo mondo fatto di fate, folletti ed elfi, dove il vero amore non
muore mai.
“Si non è
male ma sua sorella e quel suo amico poi... lasciamo stare!” Bella era ferita,
non lo dava a vedere ma era così.
“Oh Bella,
mi dispiace ma Jasper non è così” rispose in tutta fretta Alice.
“Si l’ho
visto, peccato che abbia intorno a lui gente così pedante” rispose acida.
“Hai
ragione ma ti assicuro che Jasper non è così.” Alice si stava innamorando di
quel ragazzo.
“Lo spero,
soprattutto per te Alice. Comunque siete una bella coppia” a quell’affermazione
Alice arrossì e si addormentarono insieme pensando tutte e due alla serata
terminata da poco.
Allora
so che devo continuare Gocce di memoria e lo farò (sfortunatamente per voi! ;)
ma siccome ho rivisto il film Orgoglio e Pregiudizio, mi è venuta voglia di
farlo a modo mio. Spero vi piaccia e soprattutto commentate in modo che possa
capire se devo continuare o meno, altrimenti non vi scoccerò più ;)
Sempre
grazie a MaryAc_Cullen,
la mia beta, per il suo sostegno e la sua pazienza! Grazie!
Passavano i giorni nella ridente campagna
inglese. L’estate era sempre la stagione più attesa. Il sole faceva capolino su
tutto il vasto territorio dell’Hertfordshire,
sormontato da laghetti, boschi, valli e il verde. Il verde della vecchia e
gloriosaInghilterra. Le due sorelle Swan, Alice e Bella, amavano passeggiare per la verde
campagna inglese. Portavano con loro dei libri e lungo il percorso leggevano
incantate e disilluse storie d’amore romantiche e malinconiche, tenere e
irriverenti.
“Bella che libro hai preso oggi?” domandò Alice
prendendo il testo dalle mani della sorella.
“Ho pensato di rileggere un classico di una
nostra grandissima conterranea. Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Che ne pensi?” parlò tutto d’un fiato.
“Sì, sono pienamente d’accordo con te. Adoro
Jane! E il signor Bingley poi!! E’ così dolce!” Alice
fantasticava già sulla loro lettura.
“Invece credo che Elizabeth Bennett sia la
migliore tra le sorelle. Fiera ma anche duttile e capace di riconoscere i
limiti delle proprie impressioni, trasformando così le sensazioni in sentimenti
fino ad avere il cuore dell’uomo più ambito.” Parlava guardando il terreno
sotto di lei.
“Sono sicura che vorresti avere tu il cuore del
Signor Darcy, vero Bella?” sorrise Alice.
“Ti confesso che all’inizio anche per me è
insopportabile, ma devo ammettere che lo adoro. Eh... si… il signor Darcy è quanto un uomo può essere per una donna.” Terminò
la frase, rammaricandosi in cuor suo di aver esposto troppo dei suoi sentimenti
riguardante gli uomini.
“Chi è il signor Darcy?
Qualcuno che conosciamo?” dalla radura comparvero Jasper in compagnia di
Edward. Le due ragazze sussultarono a quella voce.
“Jasper! Siamo felici di vederti! Cosa fate qui
nella nostra bella campagna?” Alice trotterellò vicino al suo amico baciandogli
la guancia. Lui diventò tutto rosso dalla vergogna.
“Ciao Jasper... Edward” Bella non era molto
felice di vederli. Quel momento della giornata lo preferiva perché poteva
leggere e parlare dei suoi libri preferiti insieme ad Alice. Un momento tutto
loro, da non dividere con nessuno.
“Buon pomeriggio” rispose serafico, rivolgendo
lo sguardo verso il libro.
“Allora chi è il signor Darcy?”
domandò Jasper.
“Suppongo sia il protagonista di Orgoglio e
Pregiudizio di Jane Austen” mormorò Edward in tono
sarcastico.
“Esattamente” rispose Bella incontrando i suoi
occhi.
“Lo hai letto?” domandò Alice.
“Si”
“E ti è piaciuto?” Alice era incuriosita. Non
aveva sentito parlare molto di Edward Cullen dal loro
arrivo, ma nonostante ciò, la sua fama di arrogante e presuntuoso lo aveva
preceduto.”
“Trovo che Jane Austen
scriveva abbastanza bene ma non sono libri che preferisco. Leggo maggiormente
testi filosofici che ci fanno riflettere sulla realtà delle cose e della nostra
vita.” Chiuse il discorso come stizzito da tale confidenza.
“Quindi l’amore non è una realtà per te?” domandò
Bella lanciandogli un’occhiata gelida.
“L’amore è astratto come tutte le cose
evanescenti. Un giorno c’è e un giorno non esiste più. Probabilmente è solo per
i più deboli.” Rispose candidamente sostenendo lo sguardo di Bella.
“Quindi l’amore è per i più deboli. Quindi
Shakespeare o chiunque abbia scritto sull’amore sono solo dei falliti. E gli
uomini e le donne che si innamorano ogni minuto, ogni istante nel mondo sono
solamente dei miserabili che non sanno che fare della loro vita? Ma cosa
sarebbe il mondo senza l’amore, Edward?” Bella era arrabbiata, non sapeva il
perché ma l’arroganza dell’affermazione di Edward le faceva venire il sangue al
cervello.
“Non ho detto questo. Credo che ogni uomo, ogni
donna non possa innamorarsi del primo che capita ma fare una scelta oculata.”
Rispose Edward senza scomporsi.
“Si, in effetti è così. Bisogna calcolare
tutto. Non ci si può accontentare del primo o della prima “passabile” che ci
troviamo sotto gli occhi” detto questo girò le spalle e se ne andò, ridendo sotto
i baffi. Si era presa la sua rivincita su Edward Cullen.
“Oh si! E’ un caro ragazzo! Molto carino ben
educato, al contrario di Edward Cullen! Non sai cosa
ha sentito la mia Bella…” sussurrò le ultime parole come per non farsi sentire.
“Mamma!” Bella entrò immediatamente nel salotto
per tentare di interrompere, per quanto possibile, quell’uragano di sua
madre.Sembrava che la mite e calda
campagna inglese si fosse fermata a parlare solo dei nuovi arrivati. Non c’era
salotto, pub o ballo dove non si sentivano pettegolezzi su di loro. Jasper il
bello e gentile, Rosalie la superba e Edward lo scontroso e arrogante. Bella
non ne poteva più di sentire tutte queste dicerie. Ma d’altronde cosa si poteva
fare nella campagna inglese oltre ai buon vecchi pettegolezzi su nuovi
arrivati?
“Angela! Mia dolce amica!! Salve Signora Weber”
Bella andò incontro alla sua vecchia amica di sempre, Angela Weber, la
abbracciò e la portò via da chiacchiere e pettegolezzi di vecchie comari.
“Allora Bella, come ti sembrano questi ragazzi
di sangue blu?” chiese ridendo Angela in quanto già conosceva la reazione
dell’amica.
“Oh Angie, ti ci
metti pure tu! Jasper di qua, Rosalie di là, Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen di lì o
dappertutto!” Bella sbuffò alla sua amica,
arrabbiata e contrariata.
“Come lo hai chiamato?” Angela iniziò a ridere.
“Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen!
Ah ah ah!” risero insieme di gusto.
“Beh… dice che lui non si innamorerà perché
deve scegliere!” sogghignò Bella.
“Certo se continua a non rivolgere la parola a
nessuno, non credo si innamorerà mai. Pensa che al pub, ai balli, agli inviti a
casa sta sempre per conto suo e non parla mai con nessuno. E’ un tipo strano.
Anche se insieme ai suoi amici intimi, dicono che è molto simpatico. Forse è
meglio che tu non abbia ballato con lui quella sera altrimenti saresti stata
costretta a rivolgergli la parola.” Terminò la frase con un senso di sdegno
dettato dall’amicizia per la sua amica ma poi continuò “Sai Bells,
in fondo non c’è da stupirsi per il suo atteggiamento, se lo può permettere in
un certo qual senso, è bello, ricco e potente. Perché no? Dovresti perdonarlo
in fondo è il suo essere”
“Forse hai ragione. Ma non riesco a trovarlo
simpatico. Se non mi avesse umiliato, credo gli perdonerei il suo orgoglio.”
Bella concluse stizzita.
“Bellaaa!!!??” la
voce di Alice rimbombava per tutta la casa.
“E’ tornata il folletto. Alice siamo in camera miaaa!”
“Oh Angie! Ciao
tesoro! Allora Bella sei stata davvero stupida ad andartene così. Però un punto
a tuo favore... ih ihih!”
Alice rideva sotto i baffi.
“Cioè?” Bella la guardava stralunata.
“Edward è rimasto molto colpito dalla tua
affermazione. Rimuginava tra sé e sé. E poi ha iniziato a farmi molte domande
su di te!” Alice quasi urlava.
“Ehm? Domande tipo?” Bella era scioccata.
“Tipo se uscivi con qualcuno, che tipo di libri
leggi, cosa ti piace fare… cose così! Bella non è fantastico?!”
“Si favoloso!” rispose ironica.
“Questo sai che vuol dire?” Alice si alzò
saltellando.
“No ti prego Alice. Non voglio sapere che vuol
dire!” fece finta di tapparsi le orecchie con le mani.
“E dai!! Secondo me tu gli piaci!!! Si sisi!!” saltellava ancora per la
stanza ripetendo le ultime parole.
“Ma non dire scemenze!”
“A chi piaci? A MrEdward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen…
ah ah ah!” Angela si stava sbellicando dalle risate.
Non poteva pensare all’ironia della sorte.
“Uhmmm….
che?....vedremo! Intanto stasera siamo state invitate da Jasper al pub “Old Fashion”e ci andremo… e non dirai di no signorina!!
Anche tu Angela ovviamente!”Alice rise soddisfatta.
“No io non posso venire, mi dispiace. Anzi ora
devo proprio andare” Angela salutò le due amiche e si defilò silenziosa.
“Ciao Angie. A
presto!” urlarono le due sorelle in coro.
“Allora Bella, cosa indosserai?” Alice stava
già cercando un vestito per Bella.
“No Alice, verrò ma ad una condizione…
indosserò quello che voglio io altrimenti pigiama e libro” sbuffò contro la
sorella inferocita. Dal canto suo Alice la guardò stupefatta come se avesse
bestemmiato e rispose un mesto “Ok” con la testa, con grande soddisfazione di
Bella che proprio non sopportava di dover rivedere quel damerino di sangue blu.
Jasper, Rosalie ed Edward stavano sorseggiando
una birra al tavolo del pub quando le due sorelle arrivarono un po’ in ritardo
al loro appuntamento. Alice non sopportava la sorella in jeans e cercò almeno
di farle mettere un pantalone nero che gli fasciava il corpo. Ed ovviamente ci
riuscì, non sfuggendo alle ire di Bella.
“Scusate il ritardo!” si avvicinarono al tavolo
e salutarono i presenti con un cenno della mano.
La serata passò piacevolmente per Jasper e
Alice che ridevano, scherzavano e ballavano come due innamorati. Mentre Bella,
Rosalie e Edward rimanevano al tavolo in disparte. Nessuno dei tre sembrava
intenzionato a parlare ma Rosalie, ormai stufa dell’eterno silenzio, cercò di
dire qualcosa, sebbene in forma ironica e centrata tutta sull’offesa.
“Mi annoio davvero tanto qui. Sempre ballare,
ballare, ballare. Tu che ne pensi Edward?” si mise una mano alla bocca come per
fermare uno sbadiglio.
“Si, per certi versi, si. Il ballo è in auge
anche nel mondo meno civile. E penso che non ci sia zotico che non sappia
ballare. Per noi potrebbe essere davvero deleterio.” E sorseggiò un po’ della
sua birra scura.
“E di grazia, posso chiederti perché deleterio?
Forse potrebbe far male ai piedi di vostra grazia?” Bella domandò con fare
ironico alla dimostrazione poco cortese di Edward. Il ragazzo la guardò come
spaesato ma per nulla risentito rispose a tono.
“Il ballo è tutto ciò che meno si conviene per
una persona di alto rango. Ma per chi vive in zone di campagna, a parte il
pettegolezzo, non vedo cosa migliore di un ballo.” Sentenziò beandosi di aver
messo in difficoltà Bella.
“Ci sono dei lati positivi nel vivere in
campagna” rispose in tono affettato.
“Sarebbero?”
“Innanzitutto non s’incontrano dei tipi pedanti
e villani come nel vostro mondo civile. E poi perché il ballo li rende si
selvaggi e zotici ma anche vivi e felici di vivere.” Detto questo, si alzò e si
congedò per andare in bagno.
“E davvero un tipo insolente.” Sputò di rimando
Rosalie Hale, offesa da tale saggezza giovanile.
Osservò Edward che vagava preso dai suoi pensieri.
“Edward a cosa state pensando? Scommetto che
indovinerei subito”
“Non credo proprio Rosalie.”
“La nullità e l’insulsaggine di certe persone,
vero?” sorrise alla sua arroganza mal celata.
“No. Stai sbagliando completamente. Pensavo a
quanto sia carina Bella Swan. Quegli occhi castani,
quelle labbra rosse a cuoricino e i suoi capelli neri come il cioccolato, mi
fanno pensare ad una dea.” parlò dando voce ai suoi pensieri.
“Bella Swan?! Oh mio
dio Edward!”
Edward avevo cominciato ad interessarsi a
Bella. Da quel giorno del ballo, sebbene continuasse a criticarla, cominciò a
guardare con occhio meno critico il suo viso e persino il suo corpo. Si rese conto
che oltre alla sua bellezza, possedeva un intelligenza e un indomito carattere
che gli facevano ricordare le eroine di vecchi romanzi. Fino ad arrivare alla
completa attrazione per lei.
Bella
ritornò a sedersi e per un momento i loro occhi s’incontrarono. Ma lei distolse
immediatamente lo sguardo come imbarazzata.
“Ragazzi, un po’ di vitalità! Sembra vi siano
morti i genitori!” Jasper era l’allegria fatta persona. Da quando si trovava a Longbourn amava molto la compagnia di Alice. Passava quasi
tutte le sue giornate insieme a lei. Con naturale disapprovazione della sorella
Rosalie.
“Edward perché non inviti Bella a ballare?”
Jasper fece quella domanda in modo spensierato ma fu percepita come una
difficoltà da entrambe le parti. Bella ed Edward si guardarono
contemporaneamente e all’unisono si girarono verso Jasper con un viso che manifestava
tutta la loro rabbia. Ma Edward stupì tutti quando chiese a Bella di ballare.
“Vuoi ballare con me?” sembrava persino
intimidito, porgendole la mano. Bella sembrava interdetta.
“Non ho nessuna intenzione di ballare. Non
voglio che il mio essere selvaggia possa offendere qualcuno di civile in questa
sala.”
“Edward è un bravissimo ballerino” sentenziò
Jasper, non capendo l’allusione a qualcosa di più realistico.
“Non lo metto in
dubbio” si alzò e si allontanò dal tavolo stizzita, sotto lo sguardo compiaciuto
di Edward Cullen che pensava a lei con un tale
coinvolgimento e passione da non essersi persino accorto di bere da un
bicchiere vuoto, sotto lo sguardo divertito di Alice e Jasper e sbigottito di
Rosalie.
Allora
anche questa storia come Gocce di memoria è betata da
MaryAc_Cullenche fa un ottimo lavoro di
correzione e di consigli, molte frasi sono opera sua. Volevo consigliarvi di
leggere:
Sono tutte
storie diverse ma belle che descrivono sentimenti differenti. Rimarrete
incollati al pc! ;)
Spero vi
sia piaciuto il cap, lasciatemi qualche commento in
più anche per sapere se continuare o meno a “distruggere” il romanzo di Jane Austen!! ;)
Grazie
ai lettori silenti, preferiti e seguiti!!
@ lisa76: spero di essere all’altezza e continuare a scrivere, sai non è
semplice riscrivere in chiave moderna Jane Austen!Grazie però per il tuo appoggio!! Ci tengo!
@costi84: che ne pensi di questo cap? Grazie
della tua recensione!
@MaryAc_Cullen: che dirti? Sempre un GRAZIE CON
TUTTO IL MIOO CUORE!
@Confusina_94: anche io adoro film e soprattutto il libro, nonché tutti i
romanzi della Austen! Grazie della tua recensione!
“Bellaaaaaaaaaaaa!” un
urlò agghiacciante arrivò dalla stanza di Alice Swan.
Bella non capiva cosa fosse successo e con il fiatone raggiunse la sorella.
Alice saltellava sul suo letto, felice e contenta come una bambina.
“Alice, ma che diavolo stai facendo? Ti sembra
questo il modo?! Ma sei impazzita, scendi da lì!” Per tutta risposta Alice fece
un balzo verso la sorella e la trascinò nel suo balletto danzante.
“Tu sei davvero pazza cara sorella!” Bella ormai
era abituata ai continui saltellamenti della sorella. Ma da quando era arrivato
Jasper, sapeva che lei era felicissima, ed ogni saltello aveva di sicuro a che
fare con lui. Finalmente si decise a parlare.
“Bella, Jasper mi ha mandato un’e-mail
chiedendomi se voglio andare a Netherfield per questo
fine settimana!!! Ci pensi due giorni insieme a lui!!! Ahhhhhh!!
Bella!! Bellaaaa!!!” e continuò a saltare abbracciata
alla sorella.
“Ehmm… è.. uff… una bella no… cavolo Alice! Fermati!.....” si fermò e
la guardò di soppiatto.
“Dicevo è davvero magnifico…. vedi che avevo
ragione… A Jasper piaci tantissimo. E comunque è evidente da tutto, da come ti
guarda, ti sorride. Poi sembrate due calamite, non vi staccate mai!” Bella era
felice per Alice, sapeva il sentimento che lei provava per Sir Jasper Hale, era lo stesso che lui provava per lei.
“Devo dirlo alla mamma, sarà felicissima!” corse
via da Bella, tutta eccitata e felice dalla notizia. Bella sapeva che sua mamma
ne sarebbe stata oltremodo felice, non vedeva l’ora che qualche figlia si
sposasse. Se fosse stata un personaggio dei romanzi sicuramente sua mamma
poteva impersonare la
Signora Bennett di Orgoglio e Pregiudizio, una donna
insensata che sfiorava davvero il ridicolo, complottando storie d’amore per le
proprie figlie. Un po’ come RenèeSwan,
ma lei sicuramente vedeva troppe soap-opera come diceva Charlie.
“Oh mio Dio, Alice! Ma è bellissimo!!!” Infatti
come aveva previsto Bella, sua mamma stava impazzando di gioia.
“Sir Jasper Hale è
davvero un galantuomo… insomma un uomo da sposare!!” marcava sempre il “Sir”
come per dare eccessiva importanza a ciò che rappresentava Jasper.
“Quindi ho il permesso di prendere la macchina,
vero mamma?” Alice la guardava speranzosa, immaginava un assenso visto
l’importanza della cosa.
“Ma non starai mica scherzando mia cara! Andrai
a piedi. Vedrai ti farà bene” esclamò Renèe
sorridendo alla figlia scioccata.
“Ma mamma…” Alice non sapeva come continuare,
non si aspettava un tale dissenso da sua mamma.
“Mamma ma sta arrivando un temporale. Si bagnerà
tutta andando a piedi. Lo sai che non ci sono autobus o quant’ altro per Netherfield.” Ghignò Bella in difesa di Alice.
“Bambine mie, lo sapete che la macchina ci
serve, tant’è che ne abbiamo solo una” mormorò la signora Swan
in risposta alle figlie.
“Effettivamente… vuol dire che andrò a piedi.
Non posso rifiutare un’occasione del genere. Ci pensi Bella due giorni con
Jasper!” Alice si era arresa all’evidente situazione di mezzo. Corse a
prepararsi. Salutò le sorelle e la mamma e si avviò verso Netherfield.
Un temporale di inaudita violenza colpì la
campagna inglese mentre Alice si recava a piedi nel luogo abitato del suo
amore. La signora Swan guadava la pioggia tutta
felice.
“Davvero gran bella idea!” e ritornò alle sue
faccende domestiche. Ma ben presto il telefono squillò. Jasper avvertiva la
famiglia Swan che Alice aveva la febbre alta e che
sarebbe rimasta a Netherfield fino a completa
guarigione, naturalmente in buone mani. Solo allora Bella capì quello che aveva
fatto sua mamma.
“Se tua figlia morisse, l’avrai sulla coscienza Renèe” intervenne Charlie in seguito alla telefonata.
“Oh, non esagerare. Nessuno è mai morto per una
febbre! Non ti preoccupare, sono sicura che Sir Jasper Hale
la curerà come si deve”
“Mamma, papà, domani andrò a Netherfield.
Voglio vedere Alice” esordì Bella.
“Non essere sciocca. Sai che domani ci serve la
macchina e non puoi andare a piedi con tutto il fango che ci sarà, arriverai lì
impresentabile” rispose Renèe.
“Io ci andrò!” esclamò Bella impertinente.
“Bella, sai che non posso accompagnarti” Charlie
era dispiaciuto.
“Papà sai che mi piace passeggiare. Lo faccio
sempre con Alice.” Concluse dando un bacio ai genitori e corse in camera a
prepararsi per l’indomani mattina.
La passeggiata non fu come si aspettava Bella.
Il fango ricopriva la strada e più volte cadde in quelle pozzanghere
infangandosi dalla testa ai piedi e si fece rossa per il camminare, con il
risultato che quando arrivò a Netherfield era
irriconoscibile. Fu presentata dal maggiordomo nella saletta della colazione
dove Jasper, Rosalie ed Edward stavano bevendo tè e mangiando pane, burro e
marmellata. Alla sua vista, Rosalie fece un cenno di diniego. Ma si giustificò
dicendo che era arrivata a piedi soltanto per vedere sua sorella Alice perché
erano tutti molto preoccupati. Si congedò da loro e andò da Alice.
“Davvero uno spettacolo sconcertante. Hai visto
Edward quanto fango addosso?” Rosalie rivolse lo sguardo sprezzante verso
Edward, aspettandosi una critica dall’amico.
“No, al contrario. La campagna ha reso la sua
pelle più bella e i suoi capelli scintillanti al chiarore dopo la tempesta”
Edward pensava a quanto fosse carina Bella Swan con
le gote rosse e i capelli sciolti ondulati. Rosalie cambiò discorso, irritata
dalla risposta di Edward.
Nel frattempo Bella era riuscita a vedere Alice
che aveva la febbre molto alta. Cercò di rassicurare la sorella dicendole di
stare calma visto che si sentiva in imbarazzo per il suo stato di salute. Ma
Jasper che nel frattempo era entrato in camera dell’ammalata, invitò anche
Bella a rimanere con loro, sapendo che soltanto con l’amore fraterno si poteva
guarire più in fretta. Bella accettò non senza remore, ma voleva stare vicino
ad Alice.
Bella rimase con Alice fino a sera tardi.
Vedendola addormentata decise di scendere giù. In salotto trovò tutta la
compagnia, compreso Edward Cullen che giocava a carte
con il suo amico. Prese posto su una poltrona e iniziò a leggere il libro che
aveva portato da casa.
“La signorina Swan.
Voglio dire Bella preferisce leggere piuttosto che giocare a carte. Strano”
ghignò Rosalie guardandola torva.
“Perché strano?” domandò Bella.
“In genere le ragazze preferiscono fare qualche
altra cosa piuttosto che leggere. Non trovi Edward?” si rivolse a Edward con
fare accusatorio.
Di rimando lui la guardò, ma non disse niente.
“Edward ha una collezione vastissima di libri a Pemberley. La sua biblioteca è splendida Bella!” continuò
non curante del fatto che il suo interlocutore non volesse essere disturbato.
“Ne compro molti.” Rispose serafico. Rosalie
cambiò argomento e domandò a Edward come stava sua sorella Giorgia, tessendo le
lodi di una ragazza che a quanto sembrava, sapeva suonare meravigliosamente il
piano ed era molto intelligente. Jasper si intromise nella conversazione
dicendo che le ragazze sapevano fare quasi tutto se non tutto più degli uomini.
“In realtà io non conosco nemmeno due o tre che
possano essere considerate realmente intelligenti.” Sentenziò Edward.
“Sicuramente il suo concetto di intelligenza
comprenderà delle caratteristiche non comuni suppongo.” Esclamò Bella.
“Una donna deve conoscere a fondo tutto, la
musica, il canto e non di meno la lettura.” Dichiarò Edward.
“Capisco. Ecco perché ne conosci solo due o tre.
Saranno di sicuro dei mostri!”
Edward la guadò
intensamente e Bella distolse lo sguardo arrossendo. Continuarono a giocare
fino a quando si congedarono per andare a dormire.
L’indomani mattina Bella rimase quasi tutto il
tempo con la sorella. Non voleva lasciarla sola. E Jasper era sempre lì con
loro, se non nei rari momenti in cui doveva andare per sbrigare affari
riguardanti la casa.
“Alice come ti senti?” Bella si accorse che la
sorella era sveglia.
“Male Bella. Maledizione che figura! Dovevo
passare delle belle giornate con Jasper e guarda qui! A letto malata!” era
davvero delusa e scontenta.
“Dai, sarà per un’altra volta! Almeno hai fatto
contenta mamma che aveva programmato tutto! Come se già Jasper non fosse cotto
di te!” esclamò Bella sorridendo alla sorella.
“Dici davvero?” la guardò speranzosa.
“Ma dai! Si vede ad un miglio di distanza.
Altrimenti perché ti avrebbe invitata? Per giocare a bocce! O magari ti voleva
far vedere la sua collazione di farfalle! Ah ah ah!”
“Posso?” Jasper bussò alla porta socchiusa.
“Si Jasper, entra” disse Alice.
“Beh… io vado… Jasper posso andare nella tua
biblioteca? Ho visto tanti libri che vorrei consultare.” Domandò Bella
rivolgendosi a Jasper.
“Certo. Vai!” Bella uscì dalla stanza
sorridendo. Una scusa come tante per lasciarli soli.
Si inoltrò per un corridoio enorme ed entrò in
una biblioteca che non aveva nulle da invidiare a quella del Trinity College che aveva visto a Dublino. Era
semplicemente enorme. Bella adorava la biblioteche. L’odore dei libri sapeva di
muschio e terra bagnata. Gironzolò in quel grandissimo androne con il naso
all’insù, attratta da quei vecchi libri di chissà da quanto tempo messi lì. Si
fermò ad osservare una vecchia copia di “Cime Tempestose”. La toccò con la
punta delle dita e un mano sfiorò la sua.
“L’hai letto?” Edward Cullen
teneva la sua mano sulla sua. Lei la ritrasse immediatamente e rispose un
serafico “Si”.
“Quindi se lo stavi prendendo, lo vuoi
rileggere” domando con tono interrogativo.
“No. Non mi piacciono i due personaggi.”
“Perché mai?” domandò con fare inquisitorio.
“Perché si amano ma hanno fatto di tutto per
distruggersi. Questo non è amore” aggiunse Bella.
“C’è un filo sottile che lega amore e odio.
Molto sottile.” Disse Edward.
Bella si sentì in imbarazzo e cercò in tutti i
modi di distrarsi. Prese una scala e salì sopra per prendere un libro in alto.
“Vuoi che te lo prende io?” chiese Edward.
“No” ma mentre rispondeva un piede scivolò da
uno scalino e cadde all’indietro. Due braccia forti attutirono la sua caduta.
Edward era riuscito a afferrarla in tempo prima che cadesse.
“Stai bene?” la guardava perplesso.
“Si… io… grazie… se
non ci fossi stato tu… io” era confusa e spaventata. Guardò Edward negli occhi
e per un istante sembrava che le loro labbra volessero incontrarsi. Ma Bella si
alzò improvvisamente, ringraziò Edward e lo lasciò solo in biblioteca, mentre
lui pensava a quanto fossero belle quelle labbra rosse e quanto avesse
desiderato baciarle.
Allora
anche questa storia come Gocce di memoria èbetatadaMaryAc_Cullenche fa un ottimo lavoro di correzione e di consigli, molte frasi
sono opera sua.
Vi ringrazio sempre a tutte quante/i!
Che belle recensioni!Urrà! Finalmente più di tre recensioni, sono strafelice!!!
;)
@costi84:altro che in ginocchio..Edward
avrà un gran bel da fare..non so se conosci la vera eroina di Orgoglio e
Pregiudizio..Elizabeth Bennett è una peste con Darcy!
Ih ihiha!! J grazie cara!!
@ leliby: grazie mille!! Cercherò di
fare del mio meglio!
@Austen95: Bella mi piace molto in
questa veste! Sono felice che piaccia anche a te!! Grazie!!
@poeticdream: anche io adoro la Austen..spero di non rovinare il suo romanzo…grazie mille!
@ lisa76: grazie cara..non so ancora se
inserirò Emmett…devo decidermi. Bacioni!
@ hale_y:Grazie, spero ti sia piaciuto
il capitolo. Un po’ si rifà a Twilight dove Edward
salva Bella dal furgoncino e un po’ a Becoming Jane, il
film sulla vita,seppur troppo romanzata
di Jane Austen, nella scena in biblioteca.
@gio_lesa:Grazie cara!Sono felice della
tua recensione!!
@MaryAc_Cullen:A dire il vero non so se farò
innamorare Rosalie..so che è un po’ acida ma ci sta a pennello a fare la
sorella di Jasper alias Signor Bingley!!Ih ih ih!Che dirti..grazie sempre di cuore! Un bacionissimo!
Passavano i giorni a Netherfield
e Alice sembrava migliorare. Jasper era sempre premuroso e cercava in tutti i
modi di rendere gradita la permanenza alle due sorelle Swan
nella sua casa. Ma nonostante i suoi tentativi, Bella si sentiva a disagio.
Rosalie era quasi sempre scortese e distante mentre Edward non le rivolgeva più
la parola da quel giorno in biblioteca. Il suo fare arrogante e pretenzioso la
irritava molto. Non aveva mai conosciuto un ragazzo tanto detestabile. Il suo
linguaggio da signorino dell’ottocento e l’atteggiamento altezzoso lo rendevano
ancora più presuntuoso agli occhi di Bella. Silenzioso e taciturno si
estraniava da qualsiasi contesto ma molte volte, Bella, si rese conto che
Edward la fissava insistentemente. Sembrava volesse scrutare i suoi pensieri attraverso
i suoi occhi verdi. Ma il suo mondo la precludeva irrimediabilmente. Edward era
ricco e bello, ma di certo un essere troppo arrogante e presuntuoso. E questo
non era poco agli occhi di una semplice ragazza di campagna, molto caparbia e
fiera del suo essere.
L’ultimo pomeriggio della loro permanenza a Netherfield, Bella lo trascorse in salotto con Jasper,
Rosalie e Edward mentre Alice riposava. Jasper ridacchiava davanti la
televisione concentrato su un film comico di Stan e
Oliver mentre Rosalie osservava il panorama fuori assonnata e annoiata. Edward
dal canto suo, era intento a scrivere un ‘e-mail a sua sorella Georgia
descrivendole nei minimi particolari le sue giornate nell’Hertfordshire.
Bella leggeva il suo libro.
“Bella che ne pensi di fare una passeggiata?”
Rosalie non diede neanche il tempo a Bella di rispondere che le prese un
braccio e iniziarono a camminare intorno alla stanza. Edward alzò lo sguardo
perplesso. Rosalie invitò Edward a raggiungerle ma lui rifiutò, asserendo il
fatto che se passeggiavano per farsi rimirare, lui poteva essere solo
d’intralcio.
“Dovremmo dirti qualcosa di cattivo Edward. Vero
Bella?”
“Questo puoi farlo solo tu Rosalie. Solo tu
conosci bene Edward” In realtà Rosalie stava facendo questo giochetto per
vedere fino a che punto a Edward piacesse Bella.
“Non so come fare, lui è troppo serio. Non si
può ridere di lui” rispose Rosalie.
“Non si può ridere di lui? Addirittura! Una
bella risata è sempre all’ordine del giorno nella mia vita! Non saprei farne a
meno” obbiettò Bella noncurante degli sguardi di Edward.
“A volte si possono rendere ridicole delle
situazioni e delle persone da altre troppo piene di spirito” sentenziò Edward.
“Io scherzo sempre ma non metto mai in ridicolo
nessuno. Molte cose mi fanno ridere ma credo che tu ne sei di sicuro immune”
ribatté Bella.
“Nella mia breve vita ho cercato di evitare tale
debolezze che rendono ridicole molte persone”
“Quindi la vanità e l’orgoglio sono due
debolezze, vero Edward?”
“Si ma l’orgoglio può essere un vanto.” Si guardavano
a vicenda interessati ognuno alla risposta dell’altro.
“Quindi Bella cosa hai capito di Edward?”
domandò Rosalie per niente divertita da tutto questa intimità tra i due.
Bella si sedette sul divano e sentenziò “Credo
che Edward non abbia difetti.”
“Non è così. Ho molti difetti come il fatto di
essere poco amichevole, lo ammetto. Ma se qualcuno mi fa un’offesa io non
riesco a dimenticarla tanto facilmente.”
“Beh... un difetto non indifferente. Non si può
ridere di questo.” obbiettò Bella.
“Ognuno di noi abbiamo dei difetti da
nascondere”
“Vero. Tu detesti il prossimo quindi.”
“Mentre tu
fraintendi le parole che si dicono.” Facendo un sorriso che a Bella sembrava
sghembo. Si guardarono nuovamente. I loro occhi si penetravano, si cercavano.
Bella distolse lo sguardo mentre Edward continuava a guardarla pensando tra sé
a quanto fossero belli e profondi.
La mattina Alice e Bella tornarono a casa, con
gran sollievo di Rosalie che non le sopportava più e di Edward che si sentiva
troppo attratto da Bella. La discussione della sera prima lo aveva
irrimediabilmente colpito e non faceva che pensare a quegli occhioni
castani che lo scrutavano in cagnesco. Ma non poteva illudere quella ragazzina
di campagna perciò non andò neanche salutarle quando andarono via. Altrettanto
felice era Bella, contenta di tornare a casa, poiché mal sopportava Edward e
Rosalie. Mentre le persone che ne soffrivano di più di questa lontananza erano
Alice e Jasper che, ormai, era evidente agli occhi di tutti, si amavano a
dispetto delle loro diverse estrazioni sociali.
Arrivate a casa, la signora Swan
non era molto contenta di vederle. Pretendeva che le sue figlie fossero rimaste
qualche giorno in più ma soprattutto perché aspettava un ospite poco gradito.
“Ragazze, stamattina ha telefonato un parente
alla lontana di vostro nonno. Sapete che noi abitiamo questa casa in usufrutto
ma in realtà è sua. Viene oggi e ha chiesto la nostra ospitalità.” Mamma Renèe guardava le figlie con un certo disagio, ma non
voleva riferire subito quello che voleva realmente il ragazzo.
“Come si chiama mamma?” chiese Bella.
“Mike Newton” rispose trafelata Renèe.
“Dalla tua descrizione sembra un po’ pomposo. Lo
è mamma?”
“Beh... si… si” era in evidente stato
d’imbarazzo.
Il mattino dopo, Mike Newton arrivò. Un tipo
biondo dagli occhi azzurri scrutò tutta la residenza Swan
e dispensava complimenti a destra e sinistra. Iniziò a parlare della sua vita a
Londra, raccontando tutto nei minime particolari, dei suoi hobby, della sua
amicizia con una certa nobildonna Lady Catherine De Bourgh.
A Bella non piaceva affatto Mike, lo giudicava un tipo piuttosto insulso, poi
quella sua amicizia con la riccona lo faceva sembrare uno dei leccapiedi più
pericolosi di tutta l’Inghilterra. Sorrise a quella sua affermazione mentre Mike
per niente conscio della noia che stava arrecando a tutta la famiglia,
continuava imperterrito nel suo racconto. In realtà Mike era andato a Longbourn per cercare moglie e voleva corteggiare una delle
signorine Swan. Naturalmente il primo pensiero fu per
Alice che in quanto a serietà e dolcezza, lui pensava si somigliassero ma
quando la signora Swan, prontamente, lo mise al
corrente del forse celato interesse di Sir Jasper Hale,
la sua attenzione ricadde, suo malgrado, su Bella. Niente di più terribile poteva
capitare a Bella. Era orripilante sentirsi preda di un tale soggetto e cercava
in tutti i modi di evitarlo. Anche se lui, molto insistentemente, si proponeva
di accompagnarla ovunque e aiutarla in tutto. Per fortuna Alice riusciva sempre
a toglierla dai pasticci.
“Allora andiamo a fare shopping oggi?” propose
felice Alice.
“Si tutto pur di togliermi dai piedi
quell’appiccicoso di Mike!” Bella era infastidita dal comportamento di Mike e
ancora di più di sua mamma. Sicuramente se lui non avesse raggiunto il suo
scopo, si sarebbe preso la casa. Bella sapeva che lo avrebbe fatto, come anche Renèe. E in un certo senso la capiva. Ma da qui ad arrivare
a sposarlo per una casa!
“Potrei accompagnarvi io, se volete?” sentenziò
Mike. Bella lo guardò in cagnesco.
“No… no… sono cose tra donne.” Alice riuscì a
zittirlo senza repliche.
A Meryton, le sorelle
si concentrarono sui negozi di scarpe. Alice soprattutto adorava abbinarle a
qualsiasi vestito. Mentre Jessica e Lauren toccavano
tutto e ridevano come due oche giulive. Bella non sopportava questo
comportamento, le detestava, mettevano in ridicolo tutta la loro famiglia.
Infatti mentre volteggiava in aria Jessica non si accorse di un ragazzo appena
entrato in negozio, andando a sbattere sul suo corpo statuario.
“Ahi!” urlò. Il ragazzo aiutò Jessica a
rialzarsi.
“Mi dispiace. Ti sei fatta male?” chiese il
ragazzo moro. Bella si avvicinò e lo ringraziò, scusandosi al posto di Jessica
che nel frattempo faceva gli occhi dolci al soldato.
“Piacere, io sono Jacob. Jacob Blake” porse la
mano a Bella.
“Piacere Bella Swan. E
loro sono le mie sorelle, Alice, Jessica e Lauren.”
Jacob salutò cortesemente e presentò il suo amico Ben a tutte quante.
“Possiamo farvi compagnia? Non conosciamo
nessuno in questa città?” chiese Jacob. Ovviamente Jessica e Lauren presero la palla al balzo per civettare un po’.
Uscirono dal negozio e Jacob raccontò un po’ della sua vita a Bella che era
molto interessata al bel soldato. Notò che aveva dei tratti indiani e degli
occhi scuri bellissimi. Ma poi era molto simpatico e gentile. Si trovava bene
insieme a lui.
Il pomeriggio stava passando e i due soldati si
offrirono di accompagnare a piedi le ragazze. Di ritorno incontrarono Jasper e
Edward a cavallo. Jasper non nascose la felicità di rivedere Alice e disse che
erano andati fin lì solo per sapere come stava. Edward fissò per qualche minuto
Bella ma distolse lo sguardo quando si accorse che teneva a braccetto il
soldato. Tutti e due si guardarono in cagnesco. Jacob impallidì mentre Edward
diventò rosso. Senza nemmeno salutare girò il cavallo e se ne andò galoppando
velocemente. Bella si rese conto immediatamente che i due si conoscevano, ma
aveva capito anche che si odiavano.
“Volevo invitarvi tutte quante alla festa che
farò domani sera a Netherfield. Spero ci sarete!”
Jasper Hale avrebbe dato una festa sontuosa e neanche
a dirlo sperava vivamente nella presenza soprattutto di Alice. Risposero tutte
in coro il loro assenso.
“Potrà venire anche Jacob, Jasper?” domandò
Bella.
“Certo, è il benvenuto”
Jacob ringraziò dell’invito mentre Jasper,
guardò Alice e se ne andò con un sorriso stampato in viso.
“Ci verrai allora?” chiese Bella a Jacob.
“Non lo so. Saper che tu ci sarai, mi far venir
voglia di dirti di si” Bella arrossì a quelle parole e Jacob sorrise. Aveva un
bel sorriso, limpido e solare.
“Ma forse
ti sarai accorta che non sono ben visto da Edward.” Continuò Jacob
“Posso chiederti come mai?”
“Beh… mio padre lavorava per il dottor Cullen. Gran bella persona. E io con la mia famiglia
abitavamo nella loro residenza. Sono cresciuto con Edward, eravamo amici. Ma
suo padre era affezionato a me. Mi fece studiare e mi promise dei soldi alla
laurea. Purtroppo morì e Edward, geloso, mi cacciò. Così eccomi qui a fare il
soldato.” Jacob abbassò gli occhi come vergognandosi di quello che aveva appena
detto. Bella era sconvolta, mai poteva credere che Edward Cullen
potesse arrivare a tanto.
“Oh mio Dio Jacob! E’ un essere disgustoso. Mi
dispiace tanto. Da quando è venuto qui non ha fatto altro che mostrarsi
arrogante e presuntuoso ma mai lo avrei creduto tale.” Bella era arrabbiata.
Non poteva pensare di aver condiviso lo stesso tetto con un tale orribile
soggetto.
“Lo so. Lo immagino.” Rispose come avvilito.
“Beh… da non credere. Comunque stai tranquillo,
non la passerà liscia. Prima o poi perderà la sua aria da spavaldo.” Bella
cercava di tranquillizzare l’amico. Gli faceva pena.
“Ora devo andare signorina Swan.
Sono felice di averla incontrata. Spero di rivederti presto.”
“Lo spero anche io” Per un attimo si guardarono
estasiati e Bella sentì una scintilla scoccare nel suo cuore quando Jacob le
baciò delicatamente la mano come un uomo d’altri tempi.
Ragazze/I
non mi linciate ma dovevo trovare un personaggio che interpretasse MrWickham e chi meglio del buon
vecchio Jacob? Ih ihih!!
;)
Questa
storia come Gocce di memoria èbetatadaMaryAc_Cullenche fa un ottimo lavoro di correzione e di consigli, molte frasi
sono opera sua. Grazie cara!
Grazie
a tutti!!Silenti, preferiti e seguiti! J
@lisa76:Si il nostro caro Eddy, non lo sa ma è stracotto
ormai!!Grazie!
@costi84: Effettivamente è antipaticissimo nel romanzo ma
poi ti assicuro che è il personaggio maschile più bello di tutta la letteratura
inglese. In seguito prenderà una posizione forte per gli uomini di quel tempo!
Favoloso!Davero uomo! Grazie!!
@MaryAc_Cullen:Non so ancora dove sistemare Emmett…vedremo!Come
sempre grazie tesoro!!
@Isangel: Anche se fosse stata una
critica e sempre ben accetta quando è costruttiva. Dunque uso questo linguaggio
volutamente in quanto devo rendere Edward antipatico e aristocratico come Darcy. Gli aristocratici non usano l’inglese comune ma un
linguaggio più ricercato. ;) Grazie cara!!
@poeticdream: Meno male, sono
contenta di non averlo storpiato, ci tengo tanto!! Bacioni e grazie mille!!
Arrivate a casa, Bella riferì il racconto di
Jacob ad Alice.
“Non ci credo, non è possibile. Jasper non
avrebbe mai fatto amicizia con un tipo così” Alice era allibita da quanto aveva
appreso.
Continuò “Secondo me Jasper e Rosalie non ne
sanno niente”
“Spero proprio di sì… altrimenti dovremo pensare
male anche di loro se accettano un tale comportamento.” Sentenziò Bella
arrabbiata.
“Non so che pensare. Mi dispiace molto” rispose
Alice mortificata.
“Sì certo! Invece sappiamo già cosa pensare!” La
conversazione fu interrotta dalle altre sorelle Swan,
seguite da Mike Newton, esultanti per l’invito alla festa di Jasper.
“Non vedo l’ora di andare alla festa! Sai quanti
bei ragazzi! Ci divertiremo!” esclamò Jessica.
“Sì, sì” saltellava insieme a Lauren.
“Spero ci sia un pianoforte così da poterlo
suonare” Mary, la più piccola, era un tipo riservato a cui non piacevano le
feste. Adorava suonare il piano, ma purtroppo in modo piuttosto blando.
“Certo con tutti i ragazzi disponibili, mi metto
a suonare il piano!” la ridicolizzò Lauren. Mary era
mortificata.
“Non credo che la priorità per te, alla tua età,
siano i ragazzi Lauren. Dovresti prima sviluppare un
po’ d’intelletto” Bella rispose puntualizzando sulla stupidità della sorella.
Fece l’occhiolino a Mary e si accorse di Mike dietro di lei.
“Beh… una festa in campagna è proprio quello che
ci vuole per spezzare la monotonia. Naturalmente Bella mi riserverai molti
balli, suppongo?!” Mike si rivolse a Bella che rimase interdetta da quella
richiesta. Doveva sorbirsi per tutta la festa quella zecca di Mike! Non poteva
avere scampo. Né certamente inventare una scusa. Fu allora che si rese conto
che lei era la prescelta. Le stava facendo la corte!
“Naturalmente nessuno delle sorelle se la
prenderà per tale predilezione!” Jessica e Lauren
iniziarono a sghignazzare divertite mentre Alice e Mary guardavano Bella ormai
impallidita e consapevole della sua disgrazia.
Il giorno del ballo arrivò e la famiglia Swan era in fermento. Tutte quante si prepararono
accuratamente. Bella era felice sapendo di incontrare Jacob. I suoi occhi
profondi l’avevano colpita particolarmente. Non capiva perché voleva rivederlo
ma sentiva che non avrebbe potuto farne a meno. Si preparò nei minimi
particolari, bellissima nel suo tubino blu. Voleva essere bella, per Jacob.
Alice la destò dai suo pensieri. “Allora,
pronta?….. Per Jacob?” Bella le sorrise ma non nascose una certa irritazione.
Netherfield
era stracolma di gente. Tutta la contea dell’Hertfordshire
era presente a questa grandiosa festa. Bella cercava Jacob ma non riuscì a
vederlo in nessuna delle meravigliose sale. Il dubbio sulla sua presenza si
insinuò nella mente di Bella che già faceva mentalmente insinuazioni sul perché
di tale assenza. Ovviamente riportandola a Edward Cullen.
Era risoluta più che mai a non rivolgere la parola a quel damerino imbellettato
ed elegante. Ma il suo umore cambiò radicalmente. Bella non era tipo da
rimanere imbronciata per tutta la serata. Dovette sorbirsi Mike Newton che
nella sua goffaggine di ballerino le pestò più volte i piedi. Quando finalmente
si staccò da lui, si rifugiò fuori in un balcone del palazzo, pensando a Jacob.
La luna era meravigliosa e i fiori facevano da contorno a quel meraviglioso
scenario. Bella rimase incantata e iniziò come per istinto a recitare i versi
di una poesia a lei cara.
“Tristezza della luna" (I fiori del male, Charles
Baudelaire)
Questa sera la luna sogna più languidamente; come una bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera prima d'addormirsi carezza il contorno dei
seni, e sul dorso lucido di molli valanghe morente, si abbandona a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.
Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere su questa terra una lagrima furtiva, un pio poeta,
odiatore del sonno, Una voce dietro di lei continuò la poesia.
“accoglie
nel cavo della mano questa pallida lagrima dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde nel suo cuore agli sguardi del sole”
Bella si stupì di vedere Edward Cullen. Rimasero a fissarsi per qualche minuto.
“Vuoi
ballare il prossimo lento con me?” Bella lo guardò negli occhi e rispose un
serafico “Sì”.
Edward si allontanò lasciandola lì a rimuginare
su ciò che aveva appena detto.
“Bella che fai lì? C’era anche Edward Cullen con te?” Angela Weber era sorpresa di vedere Bella
insieme a Edward.
“Sì, Angela. Mi ha chiesto di ballare con lui ed
io ho risposto di si. Si può essere così idioti?!” si maledisse per quello che
aveva fatto.
“Sicuramente lo troverai simpatico!” Angela
sorrideva all’amica cercando di rincuorarla.
“Certo, peccato che lo detesti con tutta me
stessa! Dopo zecca-Mike, MrEdward-so-tutto-io!” risero insieme della battuta e
rientrarono.
Una dolce melodia si propagò per tutta la sala.
Edward che osservava Bella da lontano si avvicinò tendendogli la mano, sotto
gli sguardi stupiti di tutti.
“Sì” ammise Edward. Erano tutti e due molto
tesi, consci degli occhi indiscreti delle persone. Rimasero in silenzio per
molto tempo fino a quando Bella riprese a parlare.
“Dovresti dirmi tu qualcosa ora, non trovi?”
“Cosa vuoi che dica?” gli sorrise fissandola
nuovamente negli occhi.
“Non lo so, quello che vuoi. Possiamo anche
stare zitti per ora.” Ammise Bella.
“Hai argomenti prestabiliti quando balli allora”
“Forse… ma molte volte si deve parlare, non si
può stare zitti tutto il tempo, anche se a volte per molte persone è meglio
starsene zitti”
“Pensi sia quello che penso io o… è quello che
pensi tu?”
“Credo che vada bene per entrambi. Siamo tipi
taciturni e parliamo solo se dobbiamo dire qualcosa di sensato.”
“Non credo che tu sia così. Ma non so dirti se è
somigliante a ciò che sono io. Ormai ti sei fatta un tuo pensiero su questo.”
Rimasero nuovamente zitti fino a quando Edward
non le chiese se passeggiava sempre con le sue sorelle fino a Meryton. Bella prese la palla al balzo e lo informò della
conoscenza fatta con Jacob Black proprio in una di
queste passeggiate. Edward impallidì e non parlò. Era arrabbiato. Fino a quando
rispose in tono duro.
“Jacob riesce facilmente a fare amicizia ma è
indubbio se riesce a conservarla.”
“La sua sfortuna è quella di aver perso la tua
di amicizia” rispose stizzita.
Edward non rispose a quella provocazione.
“Mi ricordo che hai detto che una volta persa la
tua amicizia non si può più ritrovare. Il perdono non è contemplato tra le tue
doti.” Bella era intenzionata ad andare fino in fondo alla questione.
“Sì, è così” rispose serafico.
“Dovresti imparare a giudicare in modo corretto
sin dall’inizio se la tua opinione non cambia mai”
“Perché tutte queste domande?” chiese Edward.
“Sto cercando di capire come sei”
“E cosa hai capito?” la guardò rapito da quei
dolci occhi nocciola.
“Non saprei, ho sentito troppe cose.” Rispose
imbarazzata.
“Perché è quello che ti fanno credere e che vuoi
credere. Preferirei che tu non facessi congetture sbagliate su di me, potrebbe
risultarti tutto diverso da ciò che pensi.”
Bella non rispose. Ma rimase scioccata quando
Edward le sfiorò il viso con le dita. Il suo sguardo si posò su quelle labbra
rosee.
“Bella… io… volevo dirti che…”
“Oh! Edward Cullen!
Piacere di conoscerti! Io sono Mike Newton. Conosco Lady Catherine De Bourgh che mi ha molto parlato di te e….” continuò a
sproloquiare su questo e quello mentre ormai aveva diviso Bella ed Edward che
continuavano a guardarsi negli occhi. Ma Edward fu subito attratto da qualcosa
che disse Mike.
“…si insomma sono una bella coppia. Alice e Sir
Jasper Hale, chissà se si sposeranno?!” Edward
sembrava colpito da queste supposizioni “Comunque ora ti devo rubare la tua
damigella!” Prese Bella da un braccio e la portò via.
La serata continuò nel peggior dei modi. Mike
stava sempre addosso a Bella e in più Rosalie Hale le
rivolse la parola in tono accusatorio.
“Ho saputo che hai molto a cuore le sorti di
Jacob Black. Lui era figlio del maggiordomo di casa Cullen. Edward è stato molto buono con lui, ma Jacob si è
comportato da infame. Non so cosa sia successo ma non credere a tutto quello
che ti dirà. Per fortuna ha avuto il buon senso di non venire alla festa!”
concluse sghignazzando.
“In realtà sembra che l’unica sua colpa, da
quello che mi riferisci, sia stata quella di essere figlio di un maggiordomo.”
Rosalie la guardò stizzita e se ne andò. Bella
era arrabbiata e risentita delle affermazioni appena sentite. Tutto riportava
semplicemente alla cattiveria di Edward. Andò alla ricerca di Alice per capire
di più su questa storia. Ma il risentimento provato poco prima si affievolì
alla vista della sorella felice e sorridente.
“Alice hai saputo qualcosa di più da Jasper su
Jacob? Forse eri troppo impegnata..” sorrise alla sorella che arrossì in modo
vistoso.
“In realtà no. Jasper crede all’amico e dice che
non bisogna fidarsi di Jacob.” Asserì Alice.
“Ma lui lo conosce?”
“No, non lo aveva mai visto prima.” Terminò
Alice.
“Quindi come fa a credergli così ciecamente.
Certo è suo amico ma non conosce tutta la situazione per poter giudicare” Bella
era convinta della ragioni di Jacob. Niente e nessuno le avrebbero fatto
cambiare idea. Cambiarono argomento passando a quello che più stava a cuore ad
Alice, cioè Jasper. Raccontò alla sorella della serata, di quanto fosse
premuroso Jasper e di come lei si stesse innamorando di lui. E’ questo era
molto evidente, soprattutto agli occhi di tutti, visto che avevano ballato
sempre insieme.
“Oh, cavolo! Mike mi cerca! Vieni presto Alice!”
Bella si alzò di scatto insieme alla sorella e si spostò in un’altra sala. Non
sopportava più quel demente di Mike. Ma la scena che si presentò davanti ai
loro occhi non era delle più edificanti. Jessica e Lauren
, ubriache, si spingevano a vicenda e ridevano. Mary, al piano, strimpellava in
modo orribile sotto l’ilarità di tutti, compresa quella di Rosalie. L’imbarazzo
che provarono per le sorelle fu niente rispetto allo sguardo stupito e freddo
di Edward. Fissava Bella per poi concentrarsi sulle due sorelle ubriache che
nel frattempo si erano avvicinate a Bella ed Alice.
“Alice!! Allora sei riuscita ad accalappiarti il
ragazzo più bello e ricco della serata?!” ridevanosotto gli sguardi attoniti di tutti.
“Basta! Jessica, Lauren.
Andiamo!” Alice si stava vergognando come non mai. Poco ci volle che non si
mettesse a piangere.
“Ma perché? Che ho detto?” Continuava Jessica.
“Ok. Alice portale via. Io penso a Mary” Bella
raggiunse Mary e cercò di non essere troppo cruda e dura.
“Mary, tesoro. Vieni, lascia suonare gli altri.”
La ragazza si alzò ma quando vide che molte persone ridevano di lei, scappò
piangendo.
“Benissimo! Davvero una bella serata! Non c’è
che dire!” Bella era affranta per come la sua famiglia, le sue sorelle
l’avevano ridicolizzata, soprattutto sotto gli occhi freddi e indagatori di
Edward. Per fortuna Angela era riuscita a monopolizzare l’attenzione di Mike,
intento a raccontare all’amica tutta la sua vita. Decise di andare in giardino
per stare sola un po’ con se stessa. Sentì Alice piangere, si avvicinò ma si
accorse della vicinanza di Jasper accanto a lei, tralasciò il suo intento e
andò via. Passeggio per il viale alberato, beandosi del profumo dei fiori estivi.
“Bella” una voce maschile la ridestò dai suoi
pensieri.
“Edward” ripeté il suo nome in modo flebile
sostenendo il suo sguardo.
“Tu e Jacob. Insomma… siete solo amici?” Bella
era stupita di tale domanda ma si riprese subito.
“Non sono fatti tuoi!” rispose gelida e fece per
andarsene. Ma Edward le prese un braccio e avvicinò il suo viso a quello di
lei.
“Sei insolente e caparbia” sembrava che i suoi
occhi fossero infiammati dalla rabbia. Passavano dagli occhi alle labbra di
Bella.
“E tu arrogante e
presuntuoso!” riuscì a divincolarsi dalle sue braccia e se ne andò irritata.
Bella era accecata dall’odio e dal pregiudizio e non capiva il comportamento di
un ragazzo che per tutta la serata non l’aveva degnata di uno sguardo se non
per deriderla. Ma in realtà Edward era di tutt’altro avviso. Aveva evitato
Bella solo per darsi false speranze. Ma non poté fare a meno di seguirla.
Chiuse gli occhi godendo del profumo di fresia emanato dai capelli di Bella a
contatto del suo corpo. Ma lui sapeva che non doveva e non poteva provare un
tale sentimento per quella ragazza.
Rieccomi!! Vi è piaciuto? Spero di si! E’ un po’ diverso ma spero
accetterete questi miei colpi di testa! Commentate!! Anche per dire che fa
schifo ;)
Ringrazio
la mia beta MaryAc_Cullenper il suo prezioso lavoro di
correzione!
Grazie mille a
tutti!!
@ costi84: meno male, sono felice che ti abbia incuriosita!! Grazie!!
@ lisa76: si purtroppo ma Angela non ha scelta. Mea
culpa, ho sbagliato a scrivere quattro invece di cinque!Comunque grazie sempre!!
@poeticdream: sono contenta! Detto da una scrittrice poi… ;) grazie mille!!
I giorni seguenti furono monotoni e ripetitivi
per le sorelle Swan. Jasper era andato via da Netherfield per un paio di giorni. Mentre Bella doveva
continuamente sopportare le allusioni di Mike, per una loro eventuale relazione
amorosa, e cercare di evitarlo quanto più le era possibile. Fino a quando Mike
decise di dichiararsi.
Bella si trovava fuori sulla sua altalena. Ci
andava spesso. Rifletteva su tutto e in quel momento il suo pensiero andava
inevitabilmente a Jacob ed Edward. Adorava Jacob e mal sopportava Edward che lo
aveva trattato in quel modo. Ma poi non riusciva a capire il suo comportamento
in giardino la sera della festa. Era arrabbiato ma anche intristito da
qualcosa. Mentre faceva varie congetture e supposizioni come era dal suo carattere,
non si accorse di Mike alle sue spalle.
“Bella, posso parlarti?” Mike era serio, e
questa cosa non piacque affatto a Bella, che già capiva il motivo di tanta
serietà. Si alzò dall’altalenae lo
seguì con lo sguardo, almeno fino a quando non si accorse che dietro le tende
della finestra della sua camera, sua mamma e le sue sorelle cercavano di
gustarsi la scena divertite.
Mike iniziò a parlare “Beh… quello che devo
dirti non è semplice. Vedi dal primo giorno che ti ho vista, sapevo che avevi
qualcosa di speciale. La mia vita è cambiata da quando ti ho conosciuta.”
“Addirittura” sentenziò Bella, divertita da
quell’affermazione.
“Si” Mike non capì l’ironia, non ne era avvezzo
e continuò “Sei la persona che avrei voluto incontrare da sempre. Bella, intelligente,
caparbia. Io…. Beh.. potrebbe sembrarti prematuro ma vorrei… ecco… vorrei che
tu fossi la mia fidanzata per poi sposarci!” Bella chiuse gli occhi per
inspirare tutto l’ossigeno che poteva mandare giù. Era piuttosto imbarazzante.
Mike interpretò quel silenzio e quegli occhi chiusi come un assenso ad un gesto
che conoscendo Bella, gli sarebbe costato caro. Le si avvicinò e accostò le sue
labbra a quelle di Bella. Per tutta risposta Bella lo spinse via sferrandogli
un pugno sul naso. Mike perse l’equilibrio e cadde rovinosamente nel fango, lì
da parecchi giorni a causa delle piogge torrenziali. Le sorelle che avevano
assistito all’intera scena iniziarono a ridere a più non posso mentre la
signora Swan, indispettita da tale comportamento, si
precipitò giù dalle scale, intenzionata a fare una ramanzina a sua figlia.
Bella, dal canto suo, nonostante la sua irritazione, non poté fare a meno di
ridere a quella scena, con Mike, avvilito che si teneva il naso.
“Uno, non ti permettere mai di baciarmi senza il
mio permesso! Due, stammi fuori dai piedi altrimenti te ne mollo un altro e tre
non sarò mai la tua ragazza!” detto questo gli girò le spalle e anche se
parecchio adirata cominciò a ridere senza farsi sentire da Mike.
“Bella!! Ma cosa hai fatto? Piccola insolente!
Ora faremo i conti! Mike! Mike!” RenèeSwan si avvicinò a Mike per aiutarlo ma il peso del ragazzo
la fece sbilanciare e cadde anche lei sopra di lui. In casa tutti quanti
ridevano di cuore. Era davvero una scena comica.
“Non sapevo che vostra mamma avesse un debole
per Mike. Si, direi che forse finalmente qualcuno riuscirà a levarmela di
torno!” Charlie non fece altro che aumentare le risate delle figlie. E uscì per
aiutare la moglie.
“Bella, tesoro ma cosa è successo?” Alice era
preoccupata.
“Lo sai che voleva Alice. La mia mano come se
fossimo nell’ottocento! Pshe!” digrignò i denti
“Ah ah ahah” Alice si stava davvero divertendo ed era un po’ che non
lo faceva dopo la partenza di Jasper.
“Bella… ma insomma… come ti sei permessa di
trattare Mike così?” la signora Swan era
arrabbiatissima.
“Mi ha baciata quello zotico!” sentenziò Bella.
“Ma figlia mia è un bravo ragazzo, adatto a te!
Non puoi lasciartelo sfuggire! Charlie ti prego dille qualcosa!” Guardò truce
il marito aspettandosi una parola di aiuto da lui.
“Allora Charlie!” Renèe
pestò il piede a terra.
“Beh.. Bella… tua madre vuole che ti fidanzi con
Mike. Quindi se non lo farai non ti vorrà vedere mai più, ed io non voglio
vederti più se invece lo farai” disse Charlie con un sorriso in faccia
“Oh! Grazie papà!” Bella buttò le braccia
addosso al padre e se ne andò tutta felice e contenta nella sua stanza.
“Ma Charlie! Mi avevi promesso!” Renèe protestava contro il marito convinta che le avesse
dato il suo appoggio.
“Ti prego, mi devi dare l’opportunità di usare
la testa in questa situazione e secondo l’uso della mia biblioteca al più
presto possibile” si ritirò dalla stanza contento di aver salvato, almeno per
ora, Bella dalle torture di sua madre, se mai fosse stato possibile.
“Alice che ne pensi di andare in città?” propose
Bella.
“Sì… ma non sarebbe meglio una passeggiata?”
“Benissimo. Prendo il libro!” E uscirono a
braccetto con il libro sotto mano. Per la strada incontrarono Jacob. I suoi
occhi si illuminarono quando videro Bella.
“Bella sono felice di rivederti” disse.
“Anche io Jacob” e arrossì a quella verità
nascosta.
“Ho un’idea vi va di uscire stasera? Pub? Old Fashion?” propose il ragazzo.
“Si” fecero in coro le sorelle che si misero a
ridere per il tempismo.
La serata prometteva bene per Bella. Aveva
ballato insieme a Jacob e le sue risate cristalline rimbombavano per tutto il
pub.Alice invece rimase seduta per
tutta la serata, non disse una parola se non per ordinare qualcosa da mangiare
che alla fine lasciò nel piatto. Era triste, le mancava molto Jasper.
“Cos’ha Alice, Bella?” d’un tratto chiese Jacob.
“Le manca Jasper. E’ andato via da un po’ e non
ne sa molto.”
“Sono convinto che ci sia lo zampino di Edward.”
“In che senso?” chiese la ragazza.
“Secondo me sta facendo di tutto per
allontanarli… io ne so qualcosa.” Abbassò lo sguardo perso nei suoi pensieri.
“Cioè? Spiegati”
“Non ero solo amico di Edward ma anche di sua
sorella” affermò Jacob.
“Georgia?”
“Si. Ecco… beh… mi piaceva molto e il sentimento
sembrava contraccambiato, ma lui mi ha portato via anche questo” e rimase per
un po’ in silenzio.
“Mi dispiace. Edward Cullen
è davvero un essere ignobile. Spero non abbia fatto altrettanto con Alice. Ma
credi che Jasper sappia di questo lato del suo amico?” domandò Bella.
“Sa nascondersi bene. Poi è molto ricco e questo
ha la sua importanza in questa società”
“Già.” Conclusero l’argomento non ritornando a
parlarne più.
Jacob accompagnò le ragazze a casa e salutò
Alice dicendole che l’indomani sarebbe partito con l’esercito. Alice lo salutò
e li lasciò soli sotto il portico della casa.
“Quindi vai via…” chiese Bella guardandolo in
viso.
“Sì. Ti dispiace?”
“Sì. Molto.”
“Anche a me” le accarezzò il viso e sfiorò le
sue labbra con un bacio leggero.
“Bella sei bellissima. Promettimi che mi
aspetterai.”
“Sì. Te lo prometto.” Stavolta fu Bella che lo
baciò. Ma un bacio lento e passionale. Le loro mani si toccavano avide di
sentirsi più vicine e i loro corpi vibravano a contatto della pelle sulla
pelle. Bella era stordita. Non aveva mai provato niente del genere. Jacob le
piaceva e molto. Ma ormai era tardi e si salutarono guardandosi negli occhi
come per rinnovarsi la promessa fatta poco prima.
Ma la felicità per Bella durò poco. Salita in
camera vide Alice con gli occhi lucidi.
“Alice cosa c’è?” Bella guardava Alice seduta
sul suo letto che si asciugava gli occhi pieni di lacrime.
“Leggi” le porse una lettera e iniziò a leggere.
Carissima
Alice,
scrivo
io questa lettera, al posto di mio fratello Jasper, in quanto lui, in questo
momento è molto indaffarato a Londra. Ma per me è un vero piacere. Devi
sapere che ti trovo una ragazza incantevole e sono stata felice di fare la
tua conoscenza, seppur per poco tempo.
Purtroppo
devo darti la terribile notizia della nostra subitanea partenza dovuta a
problemi di famiglia subentrati momentaneamente. E’ un vero peccato! Ma spero
che continueremo a frequentarci quanto meno via posta, se a te farà piacere
ovviamente. Jasper credeva di tornare entro pochi giorni ma purtroppo ci
siamo convinti a seguirlo e ormai rimarremo qui. Spero che riuscirai a
raggiungerci qualche volta e che quest’estate incontrerai tanti bei ragazzi
da non farti mancare la compagnia dei due che se ne sono andati. Edward è
felice di rivedere sua sorella Georgia, come lo sono anche io e ovviamente
Jasper. Sai è molto bella ed elegante, non ti nascondo che mi piacerebbe come
cognata. Anzi forse questo si avvererà visto che frequenterà casa nostra per
un po’ e Jasper le è molto affezionato. E sarà molto facile per lui
conquistare il suo cuore visto il suo carattere, non trovi Alice?
Non
mi dilungo mia cara amica.
Con affetto
Rosalie
Hale
“E’ evidente che non torneranno più per
quest’estate” disse rassegnata Alice “ E che non mi ama”
“Questa lettera è di Rosalie, non di Jasper,
Alice. Lei non vuole che lui torni qui perché ha capito che si è innamorato di
te” Bella era irritata da quella lettera tanto che la scagliò contro un muro.
Jacob le aveva detto che Edward voleva dividere Alice e Jasper ma invece era
Rosalie da controllare.
“Alice, Rosalie non ti vuole bene e non vuole
che entri a far parte della sua famiglia. Noi non siamo abbastanza per loro.
Sai che loro sono di sangue reale e molto ricchi mentre noi sfortunatamente
no.” Continuò “Jasper ti ama. Era evidente, soprattutto agli occhi di tutti. Ti
stava sempre addosso come puoi pensare che non ti ami?!”
“Non credo che Rosalie sia contro di me. E’
sempre stata gentile”
“Sì certo, come un carceriere per un condannato
a morte nell’ultimo giorno della sua vita! Apri gli occhi Alice! Non vedi che
sta cercando di dividervi!” rispose Bella trafelata.
“Forse… ma non lo vedrò almeno per un bel po’” e
si avvicinò alla finestra iniziando a singhiozzare.
“Oh Alice! Mi dispiace” Bella era davvero
dispiaciuta per lei, l’abbracciò e rimasero così per tutta la notte. Sul letto
Alice pensava al suo amore non corrisposto per Jasper e Bella a come poteva
aiutarla.
Per due giorni Alice non volle uscire di casa.
Era triste e sconsolata. Credeva che Jasper non l’amasse mentre Bella insisteva
sulla mala fede di Rosalie per distruggere il loro amore. Ma le cattive notizie
non finivano. Angela Weber andò a casa Swan per
annunciare una lieta notizia.
“Bella, Mike mi ha chiesto di andare con lui
e..e poi sposarlo” Angela disse un po’ intimorita dalla reazione di Bella che
non tardò ad arrivare.
“Ma tu sei pazza!! Mike!! Ma sei completamente
andata di testa! Angela!!! No, ti prego!” Bella era disperata a quella notizia.
“Bella io non sono come te, bella ed
intelligente. Hai tutti ai tuoi piedi mentre io sono già grande e senza
nessuno”
“Questo non vuol dire Angela. E poi tu non sei
brutta anzi… forse in questo caso sei solo stupida! Come puoi sposare un essere
del genere? E poi sposare? Perché così presto Angela? Mi sembra un po’
prematuro, non puoi aspettare?”
“Bella, Bella. Lo sai che mi accontento di poco,
non sono romantica come te. Mike ha ricevuto un incarico di tesoriere da Lady
Catherine De Bourgh a Rosings
nel Derbyshire e mi ha chiesto di andare con lui.
Cos’altro potevo fare?” chiese tristemente Angela.
“Per esempio rifiutare?”
“Bella non mi capiterà più un occasione del
genere. Ti prego cerca di capire” un sussulto uscì dalla sua bocca. Stava
piangendo.
“Per favore Angela! Cerca di ragionare! E’ uno
sciocco, ipocrita e falso!” Bella si stava agitando. Non credeva a cosa stessa
per fare la sua cara amica. Ma si accorse delle lacrime e si intenerì.
“No, non è così, non lo conosci. Credimi”
sembrava convinta più che innamorata.
“Angela, io…” la guardò e disse “se sei felice,
sono contenta per te.”
“Grazie Bella. Era importante per me. Promettimi
che mi verrai a trovare?” Angela prese le mani di Bella in segno d’amicizia.
“Certo tesoro. Già fatto!” si abbracciarono
teneramente, ognuna con sentimenti diversi ma da vere amiche, per sempre.
Mi
dispiace molto per Angela ragazze, credetemi. Ma purtroppo è il copione della storia….
Commentate! Anche per insultarmi! Faccio Mea culpa!!
Ringrazio
la mia beta MaryAc_Cullenper il suo prezioso lavoro di correzione!
Grazie mille a tutti!!
@lisa76:
non mi uccidere..lo so è tremendo Mike e Angela…io sarei già morta! Però
purtroppo anche a Charlotte nel romanzo è andata male, anzi malissimo…baci baci e grazie!
@leliby: Non sei mai ripetitiva, anzi
mi fa piacere sapere cosa ne pensi!Baciotti egrazie!!
@ costi84: si ma non posso svelarti niente. Devi sapere che Edward non farà
comunque una brutta fine ;) Grazie!
@Austen95: e grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee mille!!
;)
@ poeticdream: Vero MrDarcy è favoloso!! Pensa se Robert Pattison interpretasse MrDarcy…niente da dire ovviamente! Grazie cara! Aspetto il
tuo libro!
@ MaryAc_Cullen: Edward è ricco mentre Bella è solo una ragazza di campagna per
di più con una famiglia ridicola sulle spalle…per questo orgoglio e
pregiudizio…un bacione! Grazie come sempre!
@ hale_y: si infatti, sto cercando di seguirla cambiando ovviamente delle
scene e omettendo quelle un po’ troppo del periodo che stonavano un po’. Grazie
tesoro delle tue recensioni!
I mesi trascorrevano lenti nella verde campagna
inglese. Bella e le sue sorelle annoiate dal dolce far niente ciondolavano
allegramente leggendo o guardando la televisione. Alice come di consuetudine,
leggeva la posta elettronica, speranzosa di leggere qualche e-mail di Jasper,
che puntualmente non arrivava mai. Quel giorno invece, arrivò l’e-mail di
Rosalie, la sorella di Jasper. Il volto di Alice si rabbuiò e a Bella non
sfuggì il cambiamento d’umore di sua sorella. Si avvicinò a lei e le chiese
cosa stesse leggendo. Con placida calma, Alice le indicò l’e-mail di Rosalie e
Bella iniziò a leggerla. Rosalie decantava le meraviglie e i talenti di Miss
Georgia Cullen e prospettava un futuro roseo accanto
a Jasper che già nutriva per lei un profondo affetto. Guardò nuovamente Alice,
che in quel momento era presa da chissà quali pensieri e, rimase semplicemente
delusa dal comportamento di Jasper. Non riusciva a capirlo. Lo trovava
simpatico e il suo interessamento per Alice era evidente, ma il suo atteggiamento
passivo dell’ultimo mese dava da pensare.
“Cercherò di dimenticarlo, in fondo è giusto
così, avrò immaginato tutto.” Disse Alice in preda ad un evidente sconforto mal
celato.
“Come al solito devi sempre pensar bene di
tutti! La mancanza di rispetto dei tuoi sentimenti, inevitabilmente, lo
mettono, almeno per quanto riguarda me, all’ultimo posto degli esseri umani con
cui vorrei avere a che fare. Ciononostante voglio ancora credere alla sua buona
fede.” Concluse Bella.
“Credi ancora che sia colpa di sua sorella?”
domandò Alice.
“Sì! lo credo fermamente… ma credo anche che ci
sia lo zampino del suo amico”
“Edward? Ma perché poi?”
“Perché lui è ricco. E’ un Sir! Come sottolinea
nostra madre e non credo che a Rosalie faccia piacere una parentela come la nostra.
Per non parlare di Edward, forse vorrebbe che sua sorella sposi il suo amico
per accrescere oltre misura il suo patrimonio. Chissà!”
“Oh Bella! Basta! Fai sempre supposizioni
cattive ed ingiuste. Io non credo che volessero separarci! Ti prego, non tormentarmi
più con questa storia, il capitolo per me è chiuso!” così dicendo corse in
camera sua e a Bella non toccò altro da fare che raggiungerla e scusarsi,
promettendole di non parlarne più.
“Alice scusami di nuovo. Io… tu lo sai come son
fatta. Mi dispiace” Bella accarezzava dolcemente i capelli della sorella,
quando gli venne in mente un’idea per risollevarle il morale.
“Perché non vai a Londra dagli zii?!” esclamò
tutta felice.
“Lì… lì… c’è Jasper… io… non so se…” rispose
Alice tentennando.
“E quindi? Potresti andare a trovare Rosalie,
no? E poi mica tu ci vai per Jasper. Ci sono i nostri cugini e gli amici, ti
distrarrai e ti divertirai di sicuro. Sai quanto ci tengono a noi!”
“Beh... io… non so…”
“Sì, allora è fatta!” Bella lasciò la sorella
nella sua stanza per avvertire gli zii dell’arrivo di Alice a Londra.
Partì per Londra
dopo tre giorni, felice di fare nuove esperienze ma paurosa di incontrare
Jasper che lei si ostinava a pensare come un capitolo chiuso. Bella era
contenta di far felice Alice ma l’arrivo della notizia dell’imminente
matrimonio di Angela e Mike, la sconvolse. Non fece altro che pensare a quanto
fosse idiota Mike e come la sua amica fosse davvero un’incosciente, ma aveva
promesso, lei era sua amica e aveva accettato la sua decisione. Detestava tutto
questo ma glielo doveva.
Il matrimonio arrivò presto e Bella era molto
nervosa e sconfortata. Detestava quel pomposo di Mike e sapere Angela tra le sue
braccia, lo rendeva ancora più detestabile, ma Bella sapeva che così andava la
vita e la sua amica aveva scelto lui. Quindi fece da damigella, ballò, mangiò
ed infine si congratulò con gli sposi per il bel matrimonio.
“Bella, mi devi promettere che verrai a trovarmi
a Rosings. Ti prego!” chiese in tono supplicante
Angela.
“Certo amica mia. Al più presto. Non ti lascerò
sola nelle grinfie di tuo marito” concluse l’ultima frase cercando di essere
ironica ma invece apparve molto stizzita.
“Bella, sai che ti voglio bene?”
“Anche io tesoro” e si abbracciarono
teneramente, rinnovando la loro eterna amicizia.
All’arrivo a casa, Bella lesse un’e-mail di
Alice che le faceva il resoconto sulla sua vacanza a Londra.
To:
bella.swan@hotmail.com
Cara
Bella,
avevi
ragione, Rosalie ha cercato in tutti i modi di non farmi vedere Jasper ed è
venuta solo una volta a trovarmi. Non faceva altro che parlare della sorella
di Edward e tutte le solite storie su di lei. Lei dice che Jasper sa della
mia presenza a Londra ma è talmente impegnato da non potermi nemmeno
salutare. Sono delusa Bella ma in fondo non posso biasimare nessuno se non me
stessa. Probabilmente è stato tutto frutto della mia immaginazione e basta.
Quindi credo che davvero devo metterci una pietra sopra ed andare avanti. Non
parliamone più.
Con
tanto amore
Alice
A Bella dispiaceva molto per Alice ma quantomeno
aveva capito che non poteva più fidarsi di Rosalie come amica. Per quanto
riguardava Jasper era tutta un’altra faccenda. Non capiva se realmente amasse
Alice o meno. Ma di certo il suo atteggiamento era alquanto contraddittorio.
Non lo stimava più come prima ed era felice se avesse sposato Miss Cullen, visto che le avrebbe, di sicuro, fatto rimpiangere
Alice se assomigliava anche una minima parte al fratello, a detta di Jacob.
Bella impallidì al pensiero di Jacob. La promessa fattale fu presto sciolta.
Jacob si invaghì di una ragazza nella città in cui era diretto. Aveva mandato
una lettera a Bella dicendole che gli dispiaceva tanto ma che non provava più
lo stesso sentimento. La delusione fu pari alla rabbia che provò quando Bella
seppe che Jacob si era “innamorato” di una ragazza molto benestante. Sua zia la
descriveva come “brutta ma piena di soldi” e dubitava dell’interessamento
sincero di Jacob, se non per i soldi. Bella non era innamorata di Jacob ma in
cuor suo sperava che lui provasse qualcosa per lei. Lo desiderava. Ma come
tutte le cose belle, Bella sapeva che potessero finire, quindi si lasciò
indietro questa storia e cercò quantomeno di riparare all’infelicità della
sorella, non pensando alla sua.
Ben presto arrivò il momento della partenza
anche per Bella. Erano passati due mesi dal matrimonio di Angela e Bella andò a
trovare a Rosings, la sua più cara amica. Il viaggio durò
un paio di ore e Bella guardava estasiata il paesaggio inglese che le si
presentava. Adorava il verde della sua Inghilterra, non l’avrebbe mai lasciata.
Non aveva visto altri posti ma la sua nazione era per lei, la più bella in
assoluto. Solo nel verde della campagna inglese poteva leggere Jane Austen e perdersi nelle dolci fragranze di caminetti e del
tè consumato davanti ad essi. L’aria leggera e sottile che il vento trasportava
debolmente tra i capelliscompigliandoli
fece immaginare a Bella l’epoca ottocentesca di Jane Austen.
Socchiuse per un attimo gli occhi, dimenticando i suoi pensieri ma per
riaprirli al fascino sublime del panorama dai colori splendenti, dall’aria
argentea e dal cielo grigio, carico sempre di pioggia.
Ad attenderli c’erano Mike e Angela. Lui
sembrava molto eccitato di avere Bella nella sua casa e lei esaltata nel
rivedere la sua amica di sempre. Entrarono in casa e approfittando della
momentanea uscita di Mike, Bella le chiese come stava e se stava bene con Mike.
L’amica rispose serafica.
“Sì Bella. Mike non è come pensi. Certo a volte
è un po’ snervante ma mi ama e anche io lo amo.”
“Sono contenta, volevo sapere solo questo” ma
furono interrotte dallo stridere di una gomma di macchina. Angela corse
immediatamente verso la finestra.
“Oh mio dio! Lady Catherine! Ma un momento… Edward
Cullen?! Cosa ci fa qui? Ed anche suo cugino Emmett!” Angela era eccitata da quello che vedeva dalla
finestra.
“Vieni Bella, presto!” corsero fuori e Bella non
era affatto felice di incontrare Lady Catherine. Le era sempre parsa come una
donna troppo arrogante, almeno dai racconti di Mike. Ma questo spiegava
l’amicizia con Edward Cullen.
“Angela mia cara, sono felice di rivederti. Lei
è la tua amica Isabella?” chiese Lady Catherine ed Angela rispose annuendo, ci
mancava poco facesse un inchino!
“Piacere Lady Catherine, sono Bella, Bella Swan”
“Ciao Bella” Edward Cullen
si fece avanti e con lui un ragazzo biondo, alto e muscoloso.
“Ciao Edward” rispose serafica.
“Vi conoscete?” chiese Lady Catherine.
“Sì” e Bella avrebbe voluto aggiungere
“sfortunatamente”.
“Siccome non mi presenta nessuno… io sono Emmett… ciao Bella. Diciamo che il nome vale la persona! Ih
ihih!” era simpatico. EmmettCullen era un tipo molto
socievole e allegro. Un carattere solare. A Bella piacque tantissimo.
“Eh… grazie!” rispose Bella imbarazzata.
“Tu che ne pensi Edward, non è così?” chiese Emmett al cugino.
“Ti assicuro che non è soltanto bella.” La
risposta di Edward non stupì solamente Bella ma tutti.
“Interessante….” Emmett
prese la mano di Bella e la baciò. Bella diventò tutta rossa e cercò in tutti i
modi di defilarsi da tanto interesse mostratole non solo da Emmett
ma anche da Edward. Lady Catherine ruppe questo idillio invitando tutti a cena.
Accettarono di buon grado, soprattutto Mike che era felice all’idea di far
vedere a Bella la tenuta di Rosings. Infine i tre
andarono via. Bella era incredula alle parole che aveva sentito da Edward. E
ripensò spesso nel corso del pomeriggio a cosa potevano significare, visto che
lui la considerava “passabile”.
Ringrazio la mia beta MaryAc_Cullenper il suo prezioso lavoro di correzione!
@Austen95:come vedi si è risolto tutto!
Ma in fondo Mike non è così disgustoso..o no? ;) grazie! Baciotti!
@leliby: Jacob dovrebbe essere Wickam e ti assicuro che all’inizio sembra un bel
personaggio a discapito di Darcy ma in realtà è
diabolico. Grazie!!
@lisa76: come
hai chiesto..ecco Londra!! Baciotti!!!ah! Grazie!!
@ MaryAc_Cullen: Jacob fa tutto da solo per
rovinare il rapporto con Edward, è un arrampicatore sociale che sfrutta gli
altri..spero si capisca in questo cap. Grazie tesoro! Un bacio!
@ poeticdream: Robert Pattinson
non è brutto..anzi è pure bravo…però io adoro Darcy,
soprattutto chi l’ha interpretato è stato grandioso nell’ultimo film! Bacioni!
Grazie mille!
La residenza di Rosings
era sontuosa. Si notava il tocco regale di Lady Catherine. Enormi vetrate
variopinte e istoriate, giardini colorati e profumati, sfoggio di ricchezza che
lasciava attonito chiunque. Lady Catherine aspettava gli ospiti in salotto,
seduta accanto alla figlia Tanya, una ragazza bionda, dagli occhi chiari. Bella
pensava fosse davvero bella. Lady Catherine si mostrò gentile nei confronti di
Bella ma tendeva sempre a notare le differenze di ceto tra di loro. Le fece
molte domande sulla sua famiglia, ghignando esterrefatta all’ardore di Bella
nel risponderle. Da parte sua tentò di essere evasiva ma il suo sforzo veniva
vanificato dal suo carattere ribelle e caparbio. Tanya invece un tipo molto
vivace ma parecchio arrogante rendeva Bella ancora più indisposta nei confronti
dell’intera famiglia di Rosings. Edward rimaneva silenzioso, osservando di
sottecchi Bella di tanto in tanto mentre Emmett conversava allegramente.
La cena comprese
parecchie portate. Bella non mangiò tutto e Lady Catherine si stizzì pensando
che questo sua inappetenza fosse dovuta al suo carattere piuttosto ribelle.
“ Signorina Swan, le
pietanze non sono di suo gradimento? ” domandò Lady Catherine innervosita. Gli
sguardi di tutti si posarono su Bella.
“ Non è questo. Non
mangio molto di solito ” rispose Bella.
“ Certo mamma. Molto
probabilmente non ha mai mangiato tutto questo a Longbourn! ” Tanya ghignò
divertita alla sua battuta acida.
“ In realtà di solito
tutto questo cibo lo riserviamo ai maiali, giacché noi non riusciamo mai a
mangiarlo tutto ” Lady Catherine rimase esterrefatta alla risposta di Bella. Si
alzò in piedi e disse a Bella “ Signorina cosa intende? ”
“ Ha capito benissimo
Lady Catherine ” rispose sostenendo lo sguardo infuriato della donna.
“ Bella, vai a
suonarci qualcosa al piano per favore. ” Impose Angela.
“ Ma io... ”
“ Vai ” ripeté
l’amica. Bella si avviò di malavoglia al piano, sotto lo sguardo infuocato di
Lady Catherine. Iniziò a strimpellare un lento, Emmett si sedette accanto a
lei, seguito da Edward.
“ Non mi fai paura Edward.
Non ho intenzione di farmi intimidire da te ” disse Bella.
“ In realtà come il
solito, stai solo esprimendo un pensiero che non e mio ma tuo. ”
Bella si mise a ridere
al pensiero dell’ultimo ballo con Edward e si rivolse a Emmett.
“ Sicuramente Edward
ti avrà raccontato delle belle su di me ma anch’io avrei sicuramente qualcosa
da ridire su di lui! ” disse Bella.
“ Interessante. Di
cosa si tratta? ” rispose Emmet.
“ Delle cose
terribile! L’ho incontrato la prima volta a un ballo e non si è degnato né di
ballare né di fare amicizia con nessuno. Soprattutto con le ragazze... ”
“ Non avevo conosciuto
nessuna sfortunatamente ” rispose Edward che guardava intensamente Bella.
“ E’ vero. Quantomeno
nessuna di ‘‘passabile’’ ” la frecciatina fu intuita da Edward che distolse lo
sguardo da lei rabbuiandosi.
“ Beh… Edward potevi
tentare di fare amicizia no? ” domandò Emmett.
“ Non sono abile a
fare amicizia subito né tantomeno di conversare così facilmente ”
“ Certo anch’io non
sono brava a suonare ma credo sia perché non mi esercito mai. ”
“ No Bella. Sei bravissima! ” esordì Emmett ed entrambi risero di gusto,
prima che Lady Catherine interruppe il discorso, cercando di riportare gli
ospiti da lei ma Edward era catturato dall’immagine di Bella al piano. Il suo pensiero
era fisso solo sulla sua bellezza.
Il mattino seguente
Bella approfittò della giornata solare e luminosa per fare una passeggiata nel
parco. La vegetazione presente le ricordava l’Hertfordshire ma le mancavano
tanto le sue sorelle, soprattutto Alice. Si trovava ancora a Londra, non
sarebbe tornata prima di tre settimane. Aveva sue notizie attraverso e-mail e
telefonate. Le diceva di stare bene e di aver chiuso definitivamente con Jasper
Hale ma Bella sapeva che stava mentendo. Conosceva Alice e non poteva ignorare
il suo attaccamento a quel ragazzo. Odiava sentirla in quel modo, avrebbe
voluto consolarla ma purtroppo le ferite del cuore andavano risolte nel
silenzio del tempo. Presa dai suoi pensieri, scorse in lontananza una figura
maschile. Era Edward Cullen.
“ Ciao Bella. Stupenda
giornata, non trovi? ” domandò scrutando la ragazza.
“ Sì, direi di sì.
Meravigliosa. ” rispose serafica
“ Stai leggendo? ”
“ Sì. Jane Eyre di
Charlotte Bronte ”
“ Interessante ”
“ Lo hai letto?
Strano... mi hai detto che non leggi romanzi una volta ” chiese stizzita al
ricordo della loro conversazione.
“ No! Ma non vuol dire
che non li abbia letti, anche se preferisco altro. ”
“ E ti è piaciuto? ”
“ Sì. Edward Rochester
è un personaggio diciamo ambiguo ”
“ E scommetto che non
ti sia piaciuta Jane Eyre ”
“ Scommetti male. La
preferisco a tutti e non perché sia la protagonista ma perché è caparbia e
ribelle... mi ricorda qualcuno ” sorrise guardando Bella negli occhi. Lei
abbassò lo sguardo arrossendo.
“ Posso farti compagnia?
” chiese all’improvviso Edward. Bella rimase un po’ scioccata ma si riprese
immediatamente.
“ Si… se non hai altro
da fare ” Edward capì l’ironia ma fece finta di niente e iniziarono a
camminare. Un silenzio quasi imbarazzante s’impossessò di loro, fino a quando
Edward parlò quasi intimidito.
“ No, non lo sapevo ”
e fece cadere il discorso rivolgendo lo sguardo altrove.
“ Sei… sei
innamorata?... cioè... hai... hai un ragazzo? ” chiese Edward quasi
balbettando, fermandosi improvvisamente e guardandola negli occhi. Bella si
bloccò sbalordita da tale domanda.
“ No ” arrossendo
vistosamente. Ma Edward fece qualcosa che lei non si aspettava minimamente da
lui. Le sfiorò la guancia con una carezza. Bella fu invasa da scosse che
partivano dalla sua guancia e si sprigionavano in tutto il corpo. Il tocco
delicato delle dita di Edward era caldo a contatto con la sua pelle.
“ Scusami, non volevo imbarazzarti. E’ solo
che... ”
“ Eddy! Sei qui! Ah...
ma c’è anche Bella! Ciao bambolina! Edward ti da fastidio per caso? ” Emmett
era stato tempestivo. La abbracciò, volteggiandola in aria, provocando
l’imporporamento del viso di Bella.
“ Sei bellissima oggi!
Mio cugino diceva di aver incontrato una bellezza disarmante ma sei più bella
di quanto pensassi! ” ammise Emmett.
“ Basta Emmett! ”
gridò Edward che fulminò il cugino con gli occhi.
Bella stentava a
credere a quelle parole.
“ Allora Bellina...
vieni stasera? ” chiese Emmett.
“ Bellina? Stasera? ”
chiese divertita e stupita Bella.
“ Si Bellina mi piace,
sa tipo Bellina la bambolina! Ih ih ih! Eddy ma non le hai detto della
discoteca?... certo eri troppo intento a fissarle le labbra per ricordartene! ”
Edward sferrò un pugno
sulla spalla di Emmett che si finse ferito.
“ Ok. Glielo dico io.
Vieni stasera in discoteca? ” chiese Emmett divertito.
“ Discoteca? ” disse
Bella
“ Sì, sai, un posto
dove si balla con dei ragazzi… ecc… ecc! ” sghignazzò divertito alla sua
affermazione.
“ Lo so scemo! E’ solo
che mi dispiace lasciare da sola Angela ”
“ Ma non c’è Mike? Ah…
già è impegnato a leccare il sedere di Lady Catherine! ” a quella frase
scoppiarono tutti a ridere.
“ Forse vuoi farlo anche
tu Bella! ” Emmett rideva di gusto.
“ Ah ah ah! No
assolutamente! Ok, ci vediamo dopo! ”
“ Aspetta! Lasciami il
tuo numero di cellulare… così ti diciamo a che ora passiamo a prenderti. ”
Disse Edward a Bella. Lei gli diede il numero e se ne andò ancora ridendo alle
battute di Emmett.
“ Il numero di
cellulare eh? Certo per informarla sull’orario... sicuramente!” Emmett iniziò a
prendere in giro Edward che dal canto suo, rideva sotto i baffi senza dargli
retta.
“ Allora pesce lesso,
ti piace vero? ” domandò Emmett.
“ Non sai di cosa stai
parlando ” Edward cercava di eludere la domanda continuando a camminare
spedito.
“ Non fare il finto
tonto! Bella ti piace ammettilo! ”
“ Non è come pensi! ”
“ Ah no?! Allora
perché mi hai parlato sempre di lei, sei venuto a Rosings e adesso non smettevi
un attimo di guardarla! ”
Edward abbassò gli
occhi sorridendo mentre Emmett continuò “ Si vede a miglia di distanza che ti
piace ” si avvicinò all’orecchio di Edward fermando la sua corsa “ ammettilo
che vorresti baciare quelle sue labbra rosse, scendere lascivo sul suo collo
mentre con le mani tocchi il suo seno sodo e rotondo diventato tur... “.
“ Perfetto! Non volevo sentire altro! ” e si diressero verso casa.
Scusate il
ritardo con cui posto la mia storia ma ho avuto dei problemi. Molto presto
inserirò anche un chappy per Gocce di memoria. Grazie sempre a tutti di vero
cuore!! Un bacio!
Edward mandò un sms a
Bella confermando la discoteca per le ventitré di quella sera. A Bella
dispiaceva lasciare Angela ma l’amica insistette perché lei andasse a
divertirsi.
“ Ma non ho niente da
mettere Angela. Forse è meglio che non ci vada ” disse Bella.
“ Scherzi! Ho io il
vestito che fa per te! Vieni! ” andò nel suo armadio e tirò fuori un
mini-vestitino verde drappeggiato al centro del quale vi era un grande fiore
tempestato di diamantini abbinato a dei sandali dello stesso colore del fiore.
“ No Angela, non posso
metterlo. E’ tuo ed è stupendo! Non voglio rovinarlo! ”
“ Ma dai Bella! Lo sai
che te lo presto con tutto il cuore e poi devi essere stupenda stasera. Ti ha
invitato nientemeno che Edward Cullen! ” rispose
divertita Angela sapendo di fare arrabbiare l’amica.
“ Veramente mi ha
invitato Emmett e comunque è solo una serata in
discoteca mica un appuntamento! ”
“ E se anche fosse? Mi
sembra che tu sia rimasta notevolmente colpita dalla carezza che ti ha fatto
Edward in campagna o sbaglio? ” Angela guardò negli occhi Bella per cercare di
capire se ci fosse interesse da parte di lei.
“ Non ti nego che ne
sono rimasta piacevolmente sorpresa, mi sembra diverso da conosciuto nell’Hertfordshire. Più disponibile, gentile, meno criptico. ”
“ Quindi se ho ben
capito, ti piace? ”
Bella sorrise e
rispose “ Ma ti sei bevuta il cervello!? Io e Edward?! Seee!
”
“ Ma perché è così… così…
bello… e poi in fondo non sei scappata dalla sua carezza ” e sospirò.
“ Beh… che dovevo fare
picchiarlo forse?! ” Bella rispose acidamente.
“ Bella ammetti che ti
è piaciuto, è stato molto dolce. Sai forse prova qualcosa per te magari… ”
“ Angel non
fantasticare troppo. Non credo che ci sia mai nessuna ragazza che possa piacere
a Mr-so-tutto-io-Cullen! ” e risero insieme
spensieratamente mentre Angela cominciava a occuparsi del trucco di Bella.
Emmett ed Edward furono puntualissimi, si accomodarono in
salotto insieme a Mike che come al solito sproloquiava. Finalmente Bella scese
dalle scale in tutto il suo splendore. Il verde del vestito risaltava i suoi
occhi e la sua pelle candida. I tre ragazzi rimasero stupiti a quella visione,
soprattutto Edward che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Bella
incrociò il suo sguardo e per un attimo sembrava non ci fosse nessuno in quella
stanza oltre a loro due. Ma l’idillio fu presto spezzato da Emmett.
“ Wow…. e wow! Cavolo
Bellina, sei bellissima! Non è vero Eddy?... Eddy? Eddy? ” Emmett
strattonò il cugino che sembrava incantato da Bella mentre lei abbassò lo
sguardo arrossendo di vergogna.
“ Si… sì... sei… sei
incantevole” Edward balbettava.
“ Edward riprenditi!
Vuoi un po’ d’acqua e zucchero? O vuoi che ti porti al pronto soccorso? ” Emmett scherzava allegramente ma Edward gli riservò
un’occhiata iraconda che lo fece zittire. Si avvicinò a Bella e le porse il
braccio come un vero principe.
“ Andiamo Bella ” e
uscirono insieme seguiti da un Emmett stupefatto.
In macchina Edward non
disse niente, rimase tutto il tempo in silenzio godendosi le risate di Bella e
maledicendo le battute a volte fuori luogo di Emmett.
“ Eddy hai perso la
lingua… certo è brutto perdere vista e lingua in una sola serata! ”
“ Emmett
sei troppo forte!Ah ah ah! ” Emmett e Bella ridevano
di gusto mentre Edward non era molto felice.
“ Emmett
quando la smetterai sarà troppo tardi ormai! ” ruggì Edward. “ Siamo arrivati
finalmente, scendiamo! ”
Il locale era come
tutte le discoteche, rumoroso, colorato, pieno di ragazzi che ballavano e
stordente. Ma Bella si stava divertendo tantissimo insieme a Emmett mentre Edward rimaneva in disparte a osservarla. Mai
come in quel momento avrebbe voluto avvicinarsi e baciarla intensamente. Si
muoveva in modo felino quasi provocante e questo fu un aspetto che Edward non
conosceva di Bella ma che lo eccitava parecchio. Dopo quasi un’oretta, Bella si
allontanò dalla pista per sedersi accanto a Edward.
“ Ti stai divertendo? ”
chiese lui.
“ Si moltissimo e tu? ”
“ Si… non sai quanto ”
“ Ma non stai
ballando? ”chiese dolcemente Bella.
“ In realtà mi stavo
divertendo in un altro modo ”
“ E cioè? ”
“ Mi piace diciamo
così, osservare ”
“ Qualcuno… anzi
qualcuna in particolare? ”
“ Sì, direi di sì ”
rispose guardandola negli occhi.
“ Ti va di uscire e
farmi compagnia? ” chiese Bella.
“ Certo ” e si
avviarono nel cortiletto all’esterno della discoteca.
“ Che bella serata… è
la prima volta che vedo il cielo senza nuvole ma carico di stelle ” Bella era
estasiata dal cielo. Amava molto le stelle ma l’Inghilterra non era una nazione
da dove le stelle potevano essere viste a occhio nudo visto i continui
nuvoloni.
“ Si ” rispose
serafico Edward.
“ Grazie della bella
serata. ” Bella parlò guardando Edward negli occhi che nel frattempo
contraccambiava lo sguardo in modo intenso.
“ Sai pensavo non
saresti venuta. Pensavo che mi odiassi. ” Replicò Edward quasi dicendo l’ultima
frase sottovoce. Bella non sapeva cosa dire.
“ Beh… non è così… diciamo
che sei stato un po’… ecco… si antipatico? ” lo guardò come se cercasse
conferma alle sue parole.
“ Antipatico? Ti ho
dato quest’impressione? Mi dispiace. E adesso? Ti sono ancora antipatico? ”
chiese Edward preoccupato della risposta.
“ Diciamo che stai
guadagnando dei punti… ”
“ Quindi ho speranza
di farti cambiare idea sul mio conto? ”
“ Potresti provarci ma
non ti garantisco nulla… ” Bella stava diventando davvero criptica per Edward
che da parte sua la trovava veramente affascinante e seducente come non mai.
Occhi negli occhi, l’alchimia creatasi nel salotto di casa poco prima si stava
ricreando. Nessuno eccetto loro due esistevano al mondo. Edward si avvicinò a
Bella cingendole i fianchi. Abbassò il viso e sollevò il mento di Bella che lo
guardava come rapita ed estasiata da lui. Le sue labbra incontrarono le sue in
un bacio casto e breve. Bella teneva ancora socchiusi gli occhi e quando li riaprì,
incontrò nuovamente quelli di Edward.
“ Ti chiedo scusa… io…
io… non volevo… insomma… ” si mise le mani in tasca e si allontanò rapidamente
da Bella.
“ Ciao Bella. ” Jacob
stava lì davanti a loro con le braccia conserte. Bella per un attimo si stropicciò
gli occhi stentando a credere a chi si ritrovava davanti.
“ Sei sempre
bellissima ” le disse Jacob che la fissava con sguardo infuocato.
“ Ciao Jacob. ” Bella
arrossì e incontrò gli occhi di Jacob per un attimo per poi rivolgersi a Edward
“ So già che vi conoscete o no? ” alludendo a una vecchia amicizia finita male
tra loro.
“ Purtroppo sì. Ho
avuto questo piacere poi diventato dispiacere di conoscere il signore qui
presente ” puntualizzò Edward.
“ Credo che anche lui
la pensi come te a tal proposito. ” Bella rispose acida ricordando ciò che
aveva fatto Edward a Jacob. Nonostante Jacob non si fosse comportato bene, non
poteva dimenticare l’arroganza e la presunzione di Edward nei suoi confronti,
nessun essere umano l’avrebbe fatto.
“ Non m’interessa ” girò
le spalle a Bella e se ne andò. Bella rimase come interdetta. L’aveva lasciata
lì e se ne era andato, come se nulla fosse successo. Come se lei non fosse mai
esistita. Una lacrima solcò il suo viso.
“ Bella non piangere.
Qualunque cosa ti abbia fatto, non merita nemmeno una tua lacrima. ” Jacob si
avvicinò prendendole le mani.
“ Tu cosa ci fai qui
Jacob? ” rispose ritirando velocemente le mani dalle labbra di Jacob.
“ Sono di passaggio. ”
mormorò quasi vergognandosi. Sapeva di averle fatto del male. Ricordava la
promessa ma in cuor suo sperava che Bella l’avesse dimenticato e perdonato.
“ Bene, allora ciao! ”
fece per andarsene ma Jacob la bloccò.
“ Aspetta Bella, fammi
parlare con te! ”
“ Non c’è niente da
dire. Non ho niente da dirti e suppongo che nemmeno tu debba più dirmi niente.
Sei stato molto esplicito nella tua lettera in tal proposito. ”
“ Ma io… ”cercò
nuovamente di bloccarla ma Bella riuscì a svincolarsi.
“ Lasciami in pace.
Ok? O mi metto a urlare! ” e fuggì definitivamente da Jacob. Nella sala
incontrò Emmett preoccupato per Edward.
“ Io… io… no… non gli
ho fatto niente… ecco… insomma Emmett! ” Bella era
confusa ma anche un po’ arrabbiata. Edward si era scusato di averla baciata, le
rispose acidamente e l’aveva lasciata lì con Jacob senza dire nemmeno una
parola. Si sentiva un po’ delusa dal suo comportamento. Sembrava che Edward
fosse sincero e diverso con lei ma il suo atteggiamento lo riportava nuovamente
al ragazzo egocentrico e arrogante che aveva conosciuto.
“ Ok ok! Calma! Rientriamo? ” chiese Emmett.
“ Si ” rispose
serafica Bella ma il suo pensiero correva ancora a Edward che non si trovava
nella sala. Si era come volatilizzato. Dopo poco Emmett
e Bella stanchi di cercare Edward tra la folla si avviarono verso l’uscita.
Edward era in macchina, la testa china sul volante e la musica ad alto volume
facevano presagire un tumulto di emozioni diverse che trasparivano dal volto di
Edward.
“ Edward? Edward? ” Emmett lo chiamava cercando di capire cosa stesse
succedendo. Alzò il viso come un automa.
“ Non ho niente!
Lasciami stare! ” gridò contro Emmett in tono
perentorio e minaccioso.
Nessuno dei tre osò
parlare mentre si avviarono verso casa. Edward non degnò di uno sguardo Bella.
Fece come se non esistesse né tantomeno la salutò, semplicemente la ignorò.
Bella raccontò ad
Angela tutto quello che successe durante la serata in discoteca. La ragazza
rimase allibita dal comportamento ambiguo del ragazzo ma per sua indole trovò
il modo di giustificarlo.
“ Non so che dirti Bella. Secondo me si è
innamorato di te, altrimenti non potrei giustificare un simile atteggiamento
nei tuoi confronti. ” A Bella batteva forte il cuore a quel pensiero ma non
riusciva a capirne il motivo. Forse sapere innamorato un tipo come Edward Cullen poteva rendere solo orgogliosa una ragazza, ma non
era per quello. Bella non era quel tipo di ragazza, superficiale e poco
sensibile. Percepiva qualcosa di diverso. Il ricordo del bacio s’impose
prepotentemente nella sua mente tanto da provocarle un leggero brivido alla
schiena. Un bacio dolce e casto che le aveva scatenato dentro di lei una
tempesta in piena regola. Si domandava cosa avesse provato lui in quel momento
ma l’atteggiamento di Edward la portava solo a pensare a un momento di
debolezza da parte di lui.
“ Bella? Bella mi
senti? ” Angela distolse Bella dai suoi dilemmi.
“ Innamorato? Edward
innamorato di me? Io… non lo so… è strano… non mi ha più rivolto la parola
dopo! Secondo me ci stava solo provando, poi si è ricordato chi sono e ha
lasciato stare. Tutto qui! ” disse queste parole quasi in preda alla
disperazione conscia dell’effetto che stavano avendo su di lei.
“ Non mi sembra il
tipo. E’ così serio, compito. No, proprio no. Non è il ragazzo che ci prova con
tutte. Ti ricordi com’era nell’Hertfordshire? Sempre
sulle sue, non dava confidenza con nessuno e tantomeno alle ragazze. No,
secondo me c’è un interesse da parte sua per te. E’ geloso, tu hai preso le
difensive di Jacob. Cosa pretendevi?! ” finì il suo monologo sorridendo.
“ Le difensive? Ma tu
sai cosa gli ha fatto Angela! E poi l’ha mortificato con quella risposta così
acida! Comunque ricordo che mi disse che per provare attrazione per una donna,
quest’ultima deve avere delle doti non indifferenti. Ed io non sono quel tipo
di ragazza, credimi. ”
“ Evidentemente lui
avrà visto in te quelle doti che tu dici di non possedere! ”
“ Non è così semplice
Angela cara. Ci siamo odiati dal primo momento che ci incontrammo. Non so se ti
ricordi al ballo in casa tua cosa, aveva detto su di me. ”
“ Sì ma forse è
cambiato, forse ha capito di aver sbagliato riguardo a te ” Angela cercava di
rassicurare Bella che sembrava piuttosto giù di morale.
“ Angela tu sei
convinta che le persone cambino. Ma stasera ho capito che in realtà non mi
sbagliavo per niente. Edward era freddo e distaccato come il ragazzo che
abbiamo conosciuto nell’Hertfordshire ”
“E se fosse solo
timido? In fondo non ha fatto cosa da poco baciandoti. Poi Jacob… ” Sorrise
all’amica come per rassicurarla di qualcosa ma non sapeva nemmeno lei di cosa.
“ Trovi? Io non credo.
Perché poi non rivolgermi la parola e addirittura non salutarmi e fingere che
non sia successo niente o peggio ancora fingere che io non esista più?! Era
arrabbiato per Jacob ma almeno parlami, spiegati! E lui niente! Come se quel
bacio non contasse niente per lui… e molto probabilmente è così… ” a quelle
parole lacrime amare rigarono il suo viso delicato. Angela si avvicinò e la
abbracciò come solo un’amica poteva fare.
“ Vedrai che tutto
andrà per il meglio ma tu ora non piangere. In fondo a te non piace vero? ”
guardò Bella negli occhi perché solo attraverso quegli occhi nocciola poteva
avere la risposta e capì che in realtà Bella provava un sentimento che andava
ben oltre l’amicizia.
“ Bella a te piace
Edward? ” Angela andò dritta al punto.
“Io… io non lo so
Angela… non lo so! Maledizione!! Sento solo che c’è un’alchimia tra noi che mi
fa elettrizzare e provare qualcosa che non ho mai provato per nessuno. E poi… poi
da quando è qui… io… ecco… si… mi trovo a pensare spesso ai suoi occhi… sono
davvero belli… sembrano quasi magnetici… Oh Angela!! Dimmi che non ho detto
queste cose! Vorrei sprofondare tre metri sotto terra! ” Bella si coprì gli
occhi con le mani.
“ No Bella. E’
normalissimo innamorarsi. Capita a tutti nella vita. ” Angela sorrise all’amica
soddisfatta di aver sentito finalmente quello che provava Bella.
“ Innamorarsi è una
parola forse troppo grande per quello che provo… magari attrazione. ”
“ Chiamala come vuoi,
ma tu sei presa da lui… sei cotta Bella! Credo che dovreste parlarne prima o
poi ”
“ Noo!
Assolutamente no! Devo solo evitarlo, vedrai mi passerà questa stupidaggine, ne
sono certa! ”
“ Ma… ok. ” Angela sapeva che non poteva altro per il momento, conosceva il
carattere caparbio dell’amica e provare a farla ragionare significava sbattere
la testa contro un muro.
Forse ho
esagerato nel modificare un po’ la storia ma siamo nel 2010, non potevo
riscriverla uguale a quella della Austen. Cmq spero
vada bene lo stesso! Grazie mille a tutti!! Soprattutto la mia beta MaryAc_Cullenche non ringrazio mai abbastanza per l’aiuto! Grazie ! J
@leliby:come
era il cap? piaciuto? Spero di si! Bacionissimi cara! ;)
@giova71:
dovevo mettere un po’ di piccante tra loro e chi meglio del buon caro vechioJake! Grazie! ;)
@cussolettapink:ho
cercato di aggiornare quanto prima mi era possible..spero
solo che il cap sia piaciuto anche se fuori tema di
Orgoglio e Pregiudizio! Baciotti! J
@thinga:sono
felice che ho reso l’idea del romanticism, vuol dire
che almeno in parte ci sono riuscita! Grazie! ;)
@MaryAc_Cullen:comincia
veramente ad essere troppo originale! Ma ritornerò alla Austen
quanto prima! Un bacione!! ;)
Edward e Bella non si
erano più rivisti da quella serata in discoteca. Mancavano pochi giorni alla
partenza di Bella e la ragazza si sentiva adirata da quello che era successo
con Edward. Ma in cuor suo sperava di rivederlo. Lo pensava più del dovuto e
questo la lasciava spossata e triste. Non voleva ammettere con se stessa che si
stava innamorando di Edward Cullen. Quel carattere
schivo e riservato, ora le appariva come timido e impacciato. E quel bacio,
dato con superficialità, le sembrava caldo e passionale. Forse non sarebbe nato
niente tra di loro ma almeno potevano rimanere amici.
“Bella! Bella! Ho una
notizia!” Angela era entrata urlando nella stanza di Bella.
“Ehi! Che vitalità!
Che è successo?” domandò Bella.
“Lady Catherine ci ha
invitato a un pic-nic in riva al lago! Che bello! Mi piacciono i pic-nic! La
natura, gli amici!” Angela era entusiasta della cosa ma Bella un po’ meno.
Avrebbe di sicuro rivisto Edward.
“Forse è meglio che io
non venga Angela” l’amica la guardò di sbieco stupita.
“Cosa? Ma perché? Stai
male?” si sedette accanto all’amica.
“No. E’ solo che non
vorrei rivedere Edward. Tutto qui.”
“Oh Bella! Ma insomma!
Te lo devo dire. Lo so che l’ho promesso ma non posso più mantenere la
promessa. E’ stato Edward a invitarci. Ed è venuto quasi tutti i giorni ma
appena entrava in casa se ne andava via correndo. Ho l’impressione che tu lo
abbia colpito davvero al cuore e seriamente. Non riesce nemmeno a parlarti!
Poverino! E’ cotto! Ah ah ah!”A quelle parole Bella si rianimò.
“E’ venuto tutti i
giorni? Hai promesso cosa?”
“Si tutti i giorni e
avevo promesso a lui di non dirti niente.”
“Ma perché?” domandò
disperata Bella.
“Non saprei. Forse si
vergognava di andare via subito!”
“Che strano. Però è
dolcissimo, non trovi?” si girò sorridente verso l’amica.
“Si dolcissimo. E
onestamente Edward è davvero un bel ragazzo.” Bella arrossì alle parole di
Angela.
“Ok allora ci sarai al
pic-nic?” chiese Angela.
“Certo!” e insieme
esultarono del sorriso ritrovato.
La giornata era bellissima.
Il cielo, stranamente azzurro, non dava segni di temporali in arrivo. Mike,
Angela e Bella si recarono verso il laghetto a piedi, godendo della soleggiata
e quanto mai inusuale, giornata calda e soleggiata. Angela aveva preparato dei sandwiches al formaggio che tanto piacevano a Mike. Lady
Catherine li aspettava seduta su un divanetto con il parasole aperto. Dietro di
lei, Emmett, Tanya e Edward
conversavano. Bella sussultò non appena vide gli occhi di Edward su di lei,
abbassò il viso arrossendo. Non voleva che Edward vedesse la sua debolezza. Si
salutarono senza troppe remore e Lady Catherine cominciò a monopolizzare la
conversazione.
“Signorina si sta
divertendo a Rosings?” chiese a Bella.
“Sì, molto. Non potevo
desiderare compagnia migliore di Angela” esordì Bella.
“Benissimo.
Sicuramente quando andrà via, la sua amica sentirà la sua mancanza.”
“Credo di si.”
“Quindi crede che qui
a Rosings, Angela non si diverta abbastanza con suo
marito?” Lady Catherine aveva lo sguardo carico di odio.
“No, non ho detto
questo. Sentirà la mancanza delle confidenze che si fanno tra ragazze. Credo.”
“Oh… Edward andiamo a
fare una passeggiata. Mi scocciano questi discorsi da vecchie comari!” Tanya si alzò e prese Edward dalle braccia, costringendolo
ad andare via con lei. Si strusciava su di Edward e di tanto in tanto, Bella
notava che gli dava dei bacini sulle guance. Edward non faceva niente per
fermarla e questo non faceva che provocare l’ira di Bella che indispettita
chiese a Emmett se volesse farle compagnia in una
passeggiata.
“Non la sopporto
quella Tanya.” Disse Emmett.
“Cavolo! Siamo in due
allora!” Bella rise.
“Credo che miri a
Edward da parecchio tempo. Non fa altro che strusciarsi addosso quando lo vede.
Ma lui non è tipo da Tanya. E poi lei già lo sa che
non c’è niente da fare con lui. E’ sempre stato chiaro in questo.”
“Si certo Edward è
sempre chiaro.” Bella stava ironizzando ma Emmett non
capì e continuò.
“Si davvero, lui è
sempre esplicito nelle cose soprattutto con le persone a cui vuole bene. Pensa
che ha salvato un suo amico da un’arrampicatrice sociale nell’ultimo viaggio
che hanno fatto. Penso sia stato nell’Hertfordshire.
Si… proprio lì.” Il cuore di Bella si fermò per un attimo.
“Sai il nome del suo
amico?” chiese Bella.
“Sì, Jasper Hale. Lo conosci?”
“No… ma che cosa è
successo? Sono curiosa.” Bella non riusciva a credere a ciò che aveva appena
sentito, finse di non conoscere Jasper per sapere la verità.
“Le solite ragazze
opportuniste. Una in particolare faceva finta di essersi innamorata di Jasper.
Tutto per la sua ricchezza. Meno male che Edward gli ha aperto gli occhi, così
da farlo fuggire in tempo da lei.” Per un momento a Bella girò la testa. Non
era possibile una cosa del genere potesse capitare ad Alice, la sua dolce e
cara sorella. Edward Cullen era un essere spregevole,
di questo ne era certa.
“Bella cosa hai? Stai
male?” Emmett si era accorto del silenzioso
mancamento di Bella.
“No… un leggero
giramento di testa... forse… forse… è meglio che torni a casa.”
“Ti accompagno.”
“No. Non ti
preoccupare. Sto bene ora, voglio solo stare un po’ sola.”rispose la ragazza
serafica.
“E’ per qualcosa che
ho detto?” chiese incuriosito Emmett.
“No, no. Tranquillo!
Salutami tutti e fai le mie scuse. Ciao Emmett!” lo baciò e se ne andò quasi correndo. Il suo cuore
era in tumulto. Edward Cullen era cattivo. Non poteva
pensare che fosse cambiato in pochi mesi. Lei sapeva cosa aveva fatto al povero
Jacob. Aveva visto la sua arroganza nell’Hertfordshire
e ora era riuscito a dividere due persone che si amavano.Sentì un passo affrettato dietro di lei. Si
girò. Edward era lì che la stava rincorrendo. Lei si rigirò e continuò spedita.
Ma Edward riuscì a raggiungerla.
“Bella, dobbiamo
parlare.” La ragazza rimase in silenzio troppo presa dall’ira per rispondere e
lui prese questo silenzio come un assenso a continuare.
“Non ce la faccio più.
Devo dirtelo. Io ti amo. Ti amo da impazzire. Ho fatto di tutto per
dimenticarti ma non ci riesco. Sono venuto qua solo per vederti. Non riuscivo a
starti più lontano. Ho cercato invano di debellare questo fuoco che brucia nel
mio cuore solo per te, ma non ci riesco e ora dopo quello che è successo tra di
noi, non voglio. Noi apparteniamo a due ceti e due mondi completamente diversi.
Questo mi ha bloccato per tanto tempo. Anche la tua famiglia è diciamo un po’
particolare. Ma sono tutte cose che penso, potrei superare, solo perché ti amo.
Ecco… io vorrei… vorrei che tu fossi la mia ragazza.” E concluse così senza
permettere a Bella di replicare anche una sola frase. Lei rimaneva ancora in
silenzio stupita da questa dichiarazione ma soprattutto arrabbiata.
“Allora che ne pensi?
Non mi dici niente?” chiese incuriosito Edward da quel silenzio strano.
“Ti ringrazio della
tua proposta ma non potrei mai accettare.” Rispose serafica.
“Mi stai prendendo in
giro? Perché se è così, stai offendendo i miei sentimenti.” Edward si avvicinò
a lei.
“No, per niente. Non
lo farei, anche se tu sei stato tanto maleducato da sbattermi in faccia il
fatto che noi due veniamo da due mondi diversi e soprattutto hai detto che la
mia famiglia è diciamo “particolare”?! E poi perché dovrei stare con un uomo
che ha rovinato per sempre la felicità della mia dolce sorella?!” Bella era
sprezzante. Edward la stava ad ascoltare.
“Io so per certo che
sei stato tu la causa della separazione di Jasper da Alice. Puoi negarlo?”
“No. Ho fatto solo
quello che credevo giusto per Jasper per separarli.” Rispose stizzito.
“Per non parlare poi
di come hai trattato il povero Jacob!”
“Il povero Jacob? Già
davvero povero! Hai troppo interesse per lui o sbaglio?” Edward era paonazzo in
viso.
“Tutti penserebbero
male di te se sapessero cosa gli hai fatto.”
“Si non hai idea quali
sventure ha subito il poverino!” continuò Edward indignato.
“Già! Tu sei stato a
ridurlo così. Al lastrico, senza soldi! Per colpa tua!”
“Dunque è questa
l’opinione che hai di me? Grazie di averla espressa così chiaramente!Io non mi pento di quello che ti ho detto
perché è la verità. Dovrei forse rallegrarmi del tuo ceto sociale inferiore al
mio?” A quel punto Bella le urlò tutto il suo rancore.
“Fin dall’inizio che
ti ho conosciuto, il tuo egoismo, la tua presunzione, la tua arroganza mi hanno
fatto capire che tu saresti l’ultimo uomo su questa terra con cui mai vorrei
stare!” lo guardava carica di odio.
“Ho sentito abbastanza. Scusa se ti ho dato fastidio. Non succederà più”
lasciò il suo braccio e se ne andò. Bella rimase lì senza sapere che fare,
sconvolta da quel fiume di parole. Riprese a camminare spedita con le lacrime agli
occhi. Edward la amava e voleva stare con lei ma non poteva dimenticare ciò che
aveva fatto lui. Mentre Edward tornava a casa senza salutare nessuno con il
cuore sgretolato e una lettera da scrivere, non per rinnovare il suo amore per
Bella ma per difendersi da accuse denigratorie.
Grazie mille a tutti!! Grazie alla mia beta MaryAc_Cullen !!!Grazie ! J
@ Serena Van DerWoodsen: sono contenta che ti piaccia la mia storia, ho cercato
di rendere i personaggi di Twilight simili a quelli
della Austen…spero vada bene! Bacioni!
@ lisa76:hai ragione per Angela ma come ti ripeto
neanche Charlotte è andata bene..anzi direi che ad Angela non è andata così
male con Mike in confronto a Mr Collins! Grazie cara!
;)
@MaryAc_Cullen:spero
che questa ff vada bene, visto che l’altra non va
bene proprio.. °°me che piange sulla tastiera…oops…l’ho
allagata!°°° Jper quanto riguarda la nuova ff, quando e come vuoi, puoi scrivere tu un capitolo!Sotto
c’è scritto cosa significa!! bacioni!!
@giova71: non è sempre colpa
di Jacob! Ricorda il titolo!! Bacioni!!
@leliby: sicura
che non vorresti essere al posto di Bella invece che una mosca?! Ih ihih!! Grazie tesoro!
Volevo
consigliarvi di leggere:
Gocce di memoria(di me medesima! Ih ihih) (recensite, recensite!
Povera me! :_(
A mille ce n'è...- piemme
Bella si trova a Forks nel 2010, stesso liceo, stesse
amicizie ma non ci sono i Cullen. Scopre un passaggio
segreto che la porta nell’Inghilterra del 1400 dove sovrano è il re CarlisleCullen, i principi sono
Edward, Alice ed Emmett.
E’ per tutti,
per chi vuole aiutarmi. E’ una round-robin cioè a più
mani ovvero tutti possono aggiungere capitoli. Fatemi sapere cosa ne pensate!!
La mattina dopo, Bella
si svegliò con una forte emicrania, causata dai mille pensieri che vorticavano
nella sua mente dalla sera precedente. Edward Cullen le aveva detto di amarla.
Lui, il ragazzo più arrogante ed egoista che lei avesse mai conosciuto, l’amava.
Lei non era come tutte le altre. Non correva dietro a nessun Sir o baronetto
qualsiasi, solo perché lui si era innamorato di lei. Non voleva un uomo che
detestava la sua famiglia e aveva fatto di tutto per distruggere la felicità di
sua sorella. Bella sognava ancora il principe azzurro quello con l’A maiuscola.
Un uomo che non si vergognava di lei né di nessuno, un uomo che l’avrebbe amata
per quello che era e per le persone che le stavano accanto.
“Bella?Posso?”chiese
Angela bussando alla porta.
“Si entra pure.”
Angela entrò defilata con qualcosa in mano. Una busta da lettera.
“Questa è per te. L’ha
lasciata qui Edward stamattina.” Guardò l’amica cercando conferma di qualcosa.
“Stai bene? E’
successo qualcosa?” chiese preoccupata notando le occhiaie dell’amica.
“No, sto bene. Grazie.
Quindi te l’ha lasciata Edward? E non ha detto se voleva parlarmi?” domandò
Bella.
“No mi dispiace.
Avrebbe dovuto?”
“No… no… così...”
Bella rigirava la busta, non voleva aprirla davanti ad Angela, e lei capendo
che Bella voleva stare sola, le diede un bacio e se ne andò. Quella busta
sembrava bruciasse tra le sue dita, la aprì silenziosamente e con il cuore in
gola.
Sto scrivendo questa lettera, non per rinnovarti il mio
amore ma per cercare di difendermi dalle accuse ricevute. Certo, potevo
telefonarti ma avrai notato che non sono bravo con le parole. O mandarti
un’e-mail ma sono all’antica e preferisco la carta al computer. Scusami in
anticipo se ti farò perdere del tempo ma mi appello al tuo senso di giustizia
che so, essere molto alto.
Ieri pomeriggio mi hai accusato di due offese. La prima
riguarda il mio amico Jasper e tua sorella Alice. La seconda l’aver ripudiato
in malo modo il mio amico fraterno nonché beniamino di mio padre Jacob Black.
Per quanto riguarda la prima accusa, non nego di essere
stato io la causa dell’allontanamento di Jasper da tua sorella.
Mi trovavo da poco nell’Hertfordshire ma mi accorsi
subito della simpatia che Jasper aveva per Alice. La invitò a casa, nei pub e
ballava sempre con lei nelle feste. E dalle tue sorelle avevo capito che ci si
aspettava quantomeno un fidanzamento tra i due, se ormai si può chiamare così
ai nostri tempi. Lo sentì da quel tipo, Mike Newton. Addirittura lui parlava di
un matrimonio!
Osservai Alice per scagionarla da qualsiasi menzogna ma
non riuscì a capirne nulla, anzi pensai che al contrario, lei fosse
completamente indifferente al mio amico. Così quando Jasper andò a Londra per
lavoro, io e Rosalie ce ne andammo per non farlo tornare più nell’Hertfordshire.
Lui era troppo preso da Alice e non volevo che soffrisse inutilmente. Una volta
a Londra non è stato difficile dissuaderlo da ritornare da Alice nonostante il
suo innamoramento progressivo. Ma siccome si fida molto di me e del mio
giudizio, acconsentì e rimase con noi. L’unica colpa che mi rimprovero è di non
aver detto a Jasper che Alice si trovasse a Londra ma ho ritenuto opportuno non
farli vedere, poiché Jasper provava ancora qualcosa per lei.
Su quest’argomento non ho nient’altro da aggiungere sennonché
mi dispiace molto ma ho allontanato quei due inconsapevolmente senza sapere di
aver ferito tua sorella.
Per quanto riguarda Jacob Black, io non so cosa ti abbia
detto su di me, quali accuse abbia mosso ma Emmett Cullen mi può essere da
testimone in tutta questa spiacevole faccenda.
Jacob era il figlio di un dipendente di mio padre e un
grandissimo amico di mio padre. Ci frequentavamo e così nacque la nostra
amicizia sin da piccoli. Quando il padre di Jacob, Billy, morì mio padre gli
promise di prendersi cura di lui. Ma la vera natura di Jacob non si presentò
subito. Si fece promettere da mio padre alla sua morte dei soldi.E così fu. Ma li spese tutti al gioco e
all’alcool. Dopo un mese ritornò a richiedermi dei soldi che io ancora spinto
dalla mia amicizia per lui continuai a darglieli.Sembrava essere sparito ma dopo tre anni
ritornò. Mi richiese nuovamente dei soldi ma io mi ero informato su di lui e
sapeva che li aveva sperperati al gioco, prostitute e persino droga. Mi
rifiutai di darglieli e lui per tutta risposta tentò di portar via mia sorella.
Voleva violentarla per metterla incinta. Capisci Bella! Mia sorella allora
aveva solo sedici anni! . IL suo scopo era di ricattare mia sorella per un
eventuale bambino e avere dei soldi da noi. Per fortuna riuscì a fermarlo,
grazie anche all’aiuto di Emmett. Lo mandai via senza denunciarlo ma con la
promessa che non sarebbe mai più tornato da noi, e non lo rividi più se non
nell’Hertfordshire.
Non so cosa ti abbia detto ma questa è la verità. Spero
solo di non averti sconvolta troppo e se non mi credi, puoi chiedere a Emmett,
mio cugino.
Mi dispiace molto per quello che ti ho detto ieri. Non
volevo offenderti né attaccarti in quel modo. Sono stato imperdonabile. Ti
chiedo veramente scusa dal profondo del mio cuore.
Sappi che non ti dimenticherò facilmente. Per me sei e
resterai una delle ragazze più belle che io conosca. Ma questa non è una
lettera d’amore ma di scuse quindi chiudo semplicemente dicendoti… solo… che…
TI AMO.
Edward
Cullen
Bella non credeva ai
suoi occhi. Era a dir poco sconvolta. I suoi sentimenti durante la lettura
erano diversi. Provava una grande antipatia per lui, per quello che aveva fatto
ad Alice. Ma appena finì di leggere il pezzo su Jacob, un dolore al petto le
ricordò come aveva trattato Edward per Jacob. Non riusciva a crederci ma c’era
la testimonianza di Emmett ma si ricordava anche di Jasper e Rosalie che
avevano sempre difeso l’amico considerandolo come ragazzo serio e onestamente
non aveva senso non credere alle loro parole. Rilesse e rilesse la lettera, un
milione di volte ma ritornava sempre al solito punto: come aveva fatto a
fidarsi di Jacob. Non riusciva a comprendere quanto Jacob si fosse calato nella
parte. Ma in fondo ora capiva perché aveva preferito un’altra con i soldi e non
lei. Tutto cominciava a quadrare in fondo.
Rilesse la parte
riguardante Alice e cominciava a capire perché Edward si era comportato così.
Ricordava il comportamento a volte esuberante di Alice che non lasciava
presagire niente e quello trasgressivo e denigratorio delle sue sorelle minori
che le avevano portate al ridicolo. Non poteva biasimare Edward dall’aver
pensato male e cercato di salvare il suo amico.
E poi l’ultima parte
della lettera era straordinariamente dolce. Sebbene il tipo di scrittura
mostrasse un ragazzo altro che arrogante di se stesso, nell’ultima parte, la
sua nuova dichiarazione a Bella era molto dolce e sensibile. Bella era
esterrefatta. Provava vergogna per se stessa e per come lo aveva trattato. Si
era sempre vantata della sua abilità di conoscere le persone ma in realtà non aveva
capito niente. Il pregiudizio le aveva offuscato la mente e annebbiato
l’abilità di discernere. Una lacrima solcò il suo viso. Si disprezzava.
Arrivò il giorno del
ritorno a casa per Bella. Era dispiaciuta per Angela ma sollevata perché
avrebbe finalmente rivisto Alice. In treno, teneva la lettera sempre in mano e
la rileggeva di tanto in tanto con cambiamenti di sentimenti ma sempre uno
rimaneva costante, il suo totale errore nell’aver giudicato.
Al suo arrivo trovò
un’Alice sorridente e questo lasciava presagire qualcosa di positivo. Raccontò
della sua vita a Londra, di quanto si fosse divertita ma neanche una parola su
Jasper. Conscia che per la sorella potesse essere una sofferenza ricordarsi di
lui, non le chiese niente e la lasciò sfogare nel suo racconto londinese.
“Ragazze, ho anch’io
una notizia da darvi! E sicuramente qualcuna tra noi sarà felicissima! Jacob ha
lasciato la sua fidanzata ed è tornato qui! A Longbourn!!” Jessica saltava e
starnazzava come un’oca giuliva mentre Bella invece impallidì al solo sentir
pronunciare quel nome.
“Chi te l’ha detto
Jessica?” chiese Bella prendendo la sorella dal braccio per farla sedere.
“Ahi! Lasciami, mi fai
male! Jacob me l’ha detto e chi se no!!” Jessica guardava Bella in modo
scioccato.
“Tu gli hai parlato? E
dove?”
“Alla festa, ovvio.
Resterà qui per altri sei giorni! Non è favoloso!” guardò di nuovo Bella e
continuò “Ma insomma Bella che hai?”
“Devi stare lontano da
Jacob!” gridò contro Jessica.
“Sei gelosa?”
“Non sto scherzando
Jessica. Non è un tipo raccomandabile. Stalle lontano!”
“Per te sono tutti
poco raccomandabili! Non ti piace mai nessuno!” lanciò un’occhiata di sfida
alla sorella e se ne andò.
“Bella ma che ti
prende?”chiese Alice.
“Oh Alice!” abbracciò
la sorella “Siediti devo parlarti” e iniziò a raccontarle del rifiuto di
Edward, della lettera e di Jacob. Tutto sin dall’inizio, omettendo la parte su
lei e Jasper. Anche Alice rimase basita a quel racconto. Ma come il solito
cercò di discolpare Jacob pur non riuscendo.
“Mi dispiace Alice ma
questa volta devo difendere Edward. Jacob è un mascalzone.” Disse Bella
“Si… hai ragione ma…
Jacob… ha… insomma ha una faccia da così bravo ragazzo! Che errore che abbiamo
fatto Bella!”
“Sì, vero. Per non
parlare di ciò che stava facendo alla sorella di Edward! Mascalzone!!”
“Dici che dovremmo
avvertire tutti di Jacob?”
“No Alice. Edward non
ha le simpatie della gente del posto e poi Jacob fra poco andrà via. E speriamo
per sempre.” Le due sorelle guardarono la pioggia che batteva incessantemente
sulla finestra della loro stanza, ognuna prese dai propri pensieri. Bella non
smetteva un attimo di pensare a Edward e Alice aveva ormai il cuore spezzato da
Jasper.
Scusate il
ritardo ma non sto molto bene ;) non volevo lasciravi prima di Pasqua senza
qualche cap in più così...buona lettura! Vi ringrazio sempre per il tempo che
mi dedicate! Soprattutto la mia beta MaryAc_Cullen. Un
grazie di cuore!
@lisa76: si effettivamente
è un momento triste però alla fine almeno conosciamo i sentimenti di Darcy (qui
Edward) altrimenti non si capirebbe niente, penso?! O no?Grazia cara!
@leliby:effettivamente
verrebbe la voglia di prenderla a schiaffi ma qui Bella ha un bel
caratterino...bacioni tesoro! A presto!..ah..fammi sapere per la nuova ff..sto
aspettando il primo cap bimba! ;)
@Austen95: dispiace anche a
me ma tra un pò si vedranno delle belle..credimi! Grazie!
@Serena
Van Der Woodsen:sono felice che
ti piaccia. Sai ho cercato di rifarmi un pò al film ma soprattutto al libro che
io adoro! Alla prox!! Grazie!!
@grazianaarena: Grazie Tesoro per
avermi aggiunto tra I preferiti! Grazie! Baciotti! J
@giova71: e si
aggiusta..vedrai che si aggiusta! Eddy è molto dolce in fondo! Grazie!
@ MaryAc_Cullen: si Tesoro, la
situazione è complicate ma se la caveranno..tranqui!! Quando leliby scriverà il
primo cap della nuova ff e forse serena, vorrei che poi lo scrivessi tu uno, ti
va? Ci conto!! Sai che bella storia che ne esce fuori! Mi piace l’idea!! Ih ih
ih!Grazie sempre!!