The little (book)shop of horrors

di Elos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Also Ciel is falling down... ***
Capitolo 2: *** Sette cose e mezza (che non dovresti vedere mai) ***
Capitolo 3: *** Guarda bene sotto al letto. ***
Capitolo 4: *** Cinque anni più tardi - e due universi a sinistra ***
Capitolo 5: *** Sotto alcool ***



Capitolo 1
*** Also Ciel is falling down... ***


Prima di cominciare - Note della raccolta: Il titolo è rubato a The little shop of horrors, un film del 1960 in bianco e nero a metà tra la commedia surreale e l'horror splatter. Perché il titolo in inglese...? Uh, vorrei dire che è perché sono una purista contraria ad ogni traduzione, ma sarebbe una menzogna: la verità è che ho barbaramente approfittato di quel shop per trasformarlo in un bookshop, una libreria, un negozio di storie, di racconti.
The little (book)shop of horrors nasce per il (Kuroshitsuji Contest) To the very last word indetto da signorino: scopo del concorso era scrivere una drabble ispirandosi a Kuroshitsuji e a due generi stabiliti dal giudice (decisi tramite lancio di D6, esame delle foglie di tè, passaggio di cometa e/o sorteggio della tombolata, a seconda dei casi). Io, avendo fatto gli scongiuri e invocato il SSS (Sacro Spirito della Sfiga) perché andasse a deambulare altrove, ho avuto l'indescrivibile botta di fortuna di trovarmi con i generi introspettivo e horror.
Ora, Kuroshitsuji è praticamente un unico, grande invito lungo trenta puntate ed oltre a deprimersi sull'esame dei personaggi, ed ha più scene splatter di Sweeney Todd. Avrei dovuto scrivere una sola drabble e ne ho scritte oltre otto. A partecipare al concorso è stata Also Ciel is falling down: e lei e tutte le altre sono andate, da brave e sanguinolente sorelline, a formare una breve raccolta di storie horror da cento parole ciascuna. per il momento ce ne sono cinque in previsione, ma... chissà?

Note della storia: Partecipante al concorso (Kuroshitsuji Contest) To the very last word indetto da signorino. Seconda classificata su un totale di nove persone, e questo gonfia il mio già considerevole ego. Un enorme grazie a signorino miei complimenti ad Aphrodite, la prima classificata (che ha pubblicato qui), e a tutte le altre partecipanti: Aya Lawliet (qui), redseapearl (qui), Iria (qui), Setsuka (qui), Any Ikisy (qui), rekichan, Nakaba (qui). Vi invito a leggere le loro storie, perché meritano tutte.







Also Ciel is falling down...


Aveva avuto una pelle di piume bianchissime, ma adesso c'è una laguna sul collo da cigno, chiazze di ninfee putrescenti, avvizzisce e odora di dolciastro.
- Con il vostro permesso, Lady Elizabeth. -
Elizabeth Middleford sgrana gli occhi. Stringe le mani candide attorno al seno e, quando lui s'inginocchia e le scosta gentilmente, implora:
- Non portarmelo via! -
- Perdonatemi, Lady Elizabeth. - Sebastian le trattiene le mani con infinita delicatezza: guarda quel che nascondevano e, famelico, sorride. - Sono venuto a riprendermi ciò che è
mio. -
Dentro di lei che marcisce, il cuore di Ciel batte ancora.







(Altre) note della storia:
Ispirato alla splatterissima ventitreesima puntata della prima serie. E' what if...? perché immagina un mondo nel quale Ciel è morto e Angela ha fuso lui ed Elizabeth per non lasciarli separati. Presuppone anche che l'anima sia ancora conservata nel cuore... ma, insomma, tra scatole di tè ed anelli azzurri questa povera anima s'è visitata posti strani a sufficienza, e un cuore è il più normale di tutti. E' non per stomaci delicati perché il mio è particolarmente delicato e pensare a questa tredicenne che marcisce non è precisamente il mio sogno d'una sera. XD



Cento parole esatte secondo il contatore di Word. Il titolo è una ripresa della canzone London Bridge is falling down cantata dalla regina morente (e colonna sonora di tutta la prima serie, praticamente). L'also è legato al fatto che serviva a mantenere intatta la melodia della canzone e a ribadire che c'è anche Ciel. Una curiosità: to fall down vuol dire precipitare, crollare o scendere, ma to fall significa anche fallire, errare.

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Capitolo 2
*** Sette cose e mezza (che non dovresti vedere mai) ***





Sette cose e mezza (che non dovresti vedere mai)


Uno, nella casa in fiamme l'odore del grasso bruciato, due, i corpi eviscerati del treno fantasma, tre, l'ultimo cadavere ha undici anni e Ciel vomita, vomita, vomita, quattro, Undertaker ride mostrandogli una cassa piena d'ossa, cinque, l'odore d'obitorio a imputridire sui tavoli, cose morte, sei, svegliarsi urlando per le mani gelide che l'hanno afferrato, sette, chiamare Sebastian che gli divorerà l'anima perché non è rimasto nessun altro che lo aiuterebbe.
Il corpo di Mary Kelly che non sembra neanche più cosa umana. Ciel ha sangue sulle guance, nella testa, ma la mano di Sebastian gli ha coperto gli occhi. Mezza.





(Altre) note della storia: L'ultima frase e il presupposto della storia sono stati ispirati dalla quinta puntata della prima serie dell'anime. Qualche scena è presa sempre dall'anime, qualche altra scena inventata di sana pianta. xD E, oh, io adoro Undertaker.
Un grazie a tutti coloro che hanno commentato lo scorso capitolo, per le cose meravigliose che hanno scritto.

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Capitolo 3
*** Guarda bene sotto al letto. ***





Guarda bene sotto al letto.


Tutte le sere, prima, c'era stato suo padre a scostare le coperte del letto per guardare sotto.
- Non c'è niente sotto al letto, Ciel. - Diceva la mamma. Suo padre storceva il naso e aggiungeva:
- A parte la polvere. -
Ridevano sempre.
Quando qualcuno rideva, loro se ne andavano.

Qualche sera, adesso, è Sebastian a scostare le coperte.
- Non c'è niente sotto al letto, signorino. -
Non hanno più bisogno di stare sotto al letto, pensa Ciel. Ora nessuno ride, mai, per metterlo a dormire.
Sebastian sorride. Soffia sulle candele.
Nel buio, loro gli si sdraiano accanto.





(Altre) note della storia: Il loro è a vostra libera interpretazione. xD Devo dire che questo pezzo è particolarmente sentito: ci sono delle sere in cui io guardo ancora sotto al letto.

Intanto ne approfitto per ringraziarvi per le meravigliose recensioni, che mi lasciano sempre il cuore a fiorellini. Per signorino, poi: la prima frase è un elenco di elementi e immagini; Sono andata a rileggere il pezzo che mi hai detto, ma non sono riuscita a capire dove fosse l'inghippo... Sono due immagini separate nella stessa scena (l'odore e la vista delle cose morte). Un grazie particolare per averla recensita, e sono felice che la scelta, allora, sia caduta su Also Ciel is falling down. Sette cose e mezza era stata la prima ad essere scritta per il tuo concorso. x°D

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Capitolo 4
*** Cinque anni più tardi - e due universi a sinistra ***





Cinque anni più tardi - e due universi a sinistra


- Ho sempre pensato che sarebbe stato più bello così. -
Aperto, sfasciato, lacrimando dallo squarcio nella pancia che s'è schiuso come un occhio e mostra il suo cuore, mostra come respirava, tutto. E' osceno, pensa Grell. Gli piace.
- Non è affascinante, Sebas caro? -
A Sebas caro hanno rubato la bistecca, l'anima è scappata via dall'occhio nello stomaco, perduta. Sebas caro già non sembra più umano. E' bellissimo. Tra poco si faranno a pezzi, si calpesteranno, guarderanno il loro sangue mescolarsi a quello di Ciel, ma nel frattempo è bellissimo. Grell geme, divertito.
Era così che doveva andare.





(Altre) note della storia: Un pezzo a metà tra il what if...? e l'AU ambientato qualche anno (cinque anni, a detta del titolo xD) più avanti rispetto agli eventi dell'anime. Ciel ha diciassette anni, e qualcosa negli sviluppi della storia si è svolto diversamente: così Sebastian non ha ancora cenato con lui, Claude e Alois non sono mai comparsi, Grell ha avuto il tempo di sfettucciarlo.
Con tanto amore, perché Grell, nella prima serie, è spaventoso.
Ho tradotto Sebas-chan con Sebas caro perché mi sembrava, a suono e per significato, la resa più rispondente.
Grazie a tutti coloro che si sono fermati a commentare il pezzo precedente; spero che le osservazioni volte a sottolinearne gli aspetti carenti mi siano utili per il seguito. ^^

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Capitolo 5
*** Sotto alcool ***





Sotto alcool


L'occhio sguscia viscido tra le sue dita. Non c'è più sangue a renderlo scivoloso, ma è ancora umido, con una patina grassa a ricoprire il bianco lattiginoso, l'azzurro iridescente dell'iride. La pupilla dilatata è una luna nera.
- Avevo ordinato che venisse buttato. - osserva Claude.
Alois replica sorridendo:
- Volevo conservarlo. -
L'occhio di Hanna, fuori dall'orbita, è più bello. Più puro.
Claude suggerisce:
- Dovreste metterlo sotto alcool, allora, signore. -
Alois preme con le dita e l'occhio esplode in un grumo di sangue filamentoso; lui ride, guarda Claude. Esclama dolcemente:
- Mi piace di più così. -





(Ultime) note della storia: Una nota splatter per concludere l'ultimo pezzo della raccolta. The little (book)shop of horrors chiude qui. Non so se deciderò di riprenderla, prima o poi.
Ambientata in un qualche momento immediatamente successivo alla prima puntata della seconda serie. Non sono ben sicura che Alois abbia veramente strappato via l'occhio di Hanna - è più probabile che si sia limitato a cacciarci due dita dentro - ma, uh, questo è discutere sullo splatter, e non si discute sullo splatter! xD

Un ultimo, enorme grazie a tutti coloro che si sono fermati a recensire i pezzi precedenti - mi avete trasformato il cuore in una massa canterellante e zuccherosa, oltre a darmi un sacco di buone idee e di suggerimenti - e a signorino, che, con il suo concorso, ha dato inizio a questa raccolta.
Grazie!

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