L'Imperatore di Fuoco

di tre 88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Sei anni dopo/Mistero in cucina ***
Capitolo 3: *** Mistero svelato/La Mascotte ***
Capitolo 4: *** Marineford/Guai ad Atlas ***
Capitolo 5: *** Incontri/Partenza ***
Capitolo 6: *** Passato prima parte/Fine della guerra ***
Capitolo 7: *** Passato seconda parte/Cambiamenti ***
Capitolo 8: *** Incontro casuale/Guai in arrivo ***
Capitolo 9: *** L'incontro/Festa ***
Capitolo 10: *** Inizia la ricerca/Avventura sull'isola disabitata ***
Capitolo 11: *** Quartier Generale/Un duro scontro ***
Capitolo 12: *** Incontro con un defunto/Foosha ***
Capitolo 13: *** La decisione di Ace/La notizia gira ***
Capitolo 14: *** Separazione/Trovato ***
Capitolo 15: *** Garp e Rouge/Shironda ***
Capitolo 16: *** Marineford/La resa dei conti ***
Capitolo 17: *** Le voci girano/Risveglio ***
Capitolo 18: *** Festa/Incontro ***
Capitolo 19: *** Promesse e Partenze ***
Capitolo 20: *** Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Ciao, sono tre 88, colei che scrive papiri nelle recensioni delle vostre splendide storie; anch'io ho deciso di provare ha scrivere una storia, per coloro che leggo le loro storia hanno capito subito che il protagonista è Ace.

 

INTRODUZIONE

Sono passati sei anni dalla fine della guerra a Marineford e dalla morte di Barbabianca.
Ace ha preso il suo posto e si è ritrovato con molte responsabilità. Un vecchio nemico si farà vivo, e il nuovo imperatore dovrà assolutamente fermarlo, ma non sarà solo.
La sua ciurma è sempre accanto a lui pronta ad aiutarlo; e poi nella vita del giovane Ace c'è una persona che lo ha cambiato molto.


Questa è solo l'introduzione, il primo capitolo lo sposterò domani o domenica.
Sono ben accetti critiche e soprattutto consigli e suggerimenti (soprattutto dagli esperti/e che scrivono da molto).

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Capitolo 2
*** Sei anni dopo/Mistero in cucina ***


1° CAPITOLO:
SEI ANNI DOPO/MISTERO IN CUCINA

Sono passati sei anni dalla fine della guerra a Marineford, e dalla morte di Barbabianca.
Ace ha preso il suo posto ed è il più giovane tra i quattro imperatori; ha messo la testa ha posto ed è cambiato, è diventato più responsabile e più serio e se un tempo agiva d’impulso, ora riflette prima di agire. Ma però il suo carattere e il suo modo di fare è sempre lo stesso, è sempre un gran mangione con un pessimo senso dell’orientamento. E’ cresciuto ed è molto più robusto, indossa i soliti pantaloni neri lunghi fino al ginocchio, scarpe nere e un buffo cappello arancione simile a quello che aveva prima; sulla schiena spicca sempre il vessillo di Barbabianca, e al petto ha una cicatrice molto grande che il suo fuoco non è riuscito ha rimarginarla.
La sua ciurma ha molta fiducia in lui, e in ricordo del loro amato padre hanno mantenuto lo stesso jolly roger, perché loro saranno sempre i suoi figli; il nome della ciurma è “zuhika”.

E’ da ormai un mese che sono entrati nel Nuovo Mondo.
E’ una giornata tranquilla, la “Moby Dick” naviga leggera sospinta dal vento, verso l’isola di Atlas, una piccola isola di pescatori del Nuovo Mondo. Ace come al solito dorme in mezzo al ponte, con il volto coperto dal cappello; gli altri sono tutti indaffarati, Marco è al timone e si sta annoiando
Marco:”se non seccede nulla rischio di addormentarmi”.
Vista e Jaws non avendo nulla da fare si sono messi a giocare a carte
Vista:-stai imbrogliando, è da mezz’ora che le carte non girano!-
Jaws:-non è assolutamente vero, è solo che tu non sai giocare.-
Stavano per venire alle mani, quando qualcuno urlò, facendoli smettere.
I due smisero di giocare, e marco lasciò il timone al primo compagno che passava di lì, si precipitarono in cucina, da dove era giunto l’urlo.
Una volta entrati videro la cucina ridotta peggio di un campo di battaglia; uova, farina, burro e altro erano sparsi per tutta la cucina; sul soffitto, sul pavimento e sulle pareti, per non parlare dei mobili cera solo il caos. Il cuoco, un uomo non molto alto e parecchio rotondo, con i capelli ricci di colore castano, l’occhio sinistro di colore nero, mentre il destro era coperto da una benda perché l’aveva perso in una battaglia, indossava una maglia begie un po’ stretta, pantaloni blu scuro lunghi fino alle caviglie, e ai piedi un paio di ciabatte, alla vita era legato un grembiule sporco; se ne stava in mezzo alla cucina a borbottare.
Marco si avvicinò a lui:-Dave che cosa è successo qui?- Chiese con calma.
Dave:-che vuoi che sia successo? E’ passato un’uragano in cucina!-
Jaws:- si questo lo vediamo anche noi. Hai forse dimenticato come si cucina?-
Dave:-non dire idiozie! Io sono un cuoco serio anche se sono mezzo ceco!-
Vista:- allora cosa è successo, Dave? Dacci una spiegazione, il tuo urlo ci ha interrotto dal gioco!-
Dave:-lo vorrei sapere pure io, sono uscito dalla cucina, solo per 10 minuti e quando sono tornato, ho trovato questo caos.-
Le parole del cuoco fecero capire a Marco, Vista e Jaws cosa fosse potuto succedere, e soprattutto chi fosse il colpevole.
Marco:-Dave, sai dove si è cacciata la nostra “mascotte”?-
Dave:-ora che ci penso, è da un pezzo che non la vedo in giro.-
Jaws:-io sta mattina lo vista con Ace, ma poi come al solito lui si è addormentato di colpo, e non lo più vista.-
Vista:- dopo che Ace è crollato, è scesa di sotto.-
Dave urlò:-è stata di sicuro quella peste!-
Dopo l’urlo di Dave, un rumore attirò l’attenzione dei quattro pirati, e da dietro il balcone spuntò il responsabile di quel caos.
FINE PRIMO CAPITOLO


Ciao, se volete tirarmi i pomodori per aver interrotto il capitolo in quel punto, fate pure, avete tutte le ragioni di questo mondo (visto che stava per entrare in scena il nuovo personaggio). Ma abbiate pazienza, nel prossimo capitolo farete la sua conoscenza (e spero che vi sorprenderà, soprattutto spero che vi piaccia).
Volevo dirvi che il nome “zuhika” in giapponese significa fiamma e lo trovato un nome perfetto per la ciurma dell’imperatore di fuoco (ho girato mezzo sito internet per trovare un nome per la ciurma, spero che vi piaccia).
Per la descrizione della cucina, mi sono ispirata a come la riduco io quando mi metto a fare i dolci.
Mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto; come ho già detto, sono ben accette critiche, consigli e suggerimenti (se ci sono errori di scrittura fatemelo saper, che correggo). In tal proposito, vorrei un consiglio per il titolo della storia, non mi sembra che centri con la storia, ditemi che pensate.

Ringrazio coloro che hanno letto l’introduzione.
Ora passo alle recensioni:

    
Kgm92: grazie, non pensavo che potesse incuriosire una misera introduzione.
Certo Ace non poteva mancare, spero che ti piaccia questo capitolo. Ciao

akagami95:ringrazio anche a te per la recensione e come ho detto sopra non pensavo che l’introduzione potesse essere interessante. Hai ragione ora che Ace è un’imperatore  dovrà maturare anche per un altro motivo che saprai nel prossimo capitolo, comunque Ace nonostante tutto è sempre lo stesso anche se un po’ cambia. Fammi sapere se ti è piaciuto il primo capitolo. Ciao

Killy:apriamo un fan club per Ace. Grazie per la recensione; allora devo dire che l’introduzione è proprio piaciuta, e io che pensavo che facesse schifo. Non ti confermo se il nemico è lui, lo si saprà più avanti, invece per sapere chi ha cambiato Ace dovrai solo aspettare il prossimo capitolo, spero che il primo capitolo sia piaciuto. Ciao

LadySaika:sono contenta che l’introduzione sia stata interessante. Certo per me Ace non morirà mai, ma se vuoi sapere come si è salvato dovrai aspettare più avanti (anche perché sinceramente ho mille idee per come si sia salvato e solo quando scriverò il capitolo in questione avro l’idee chiare), come detto sopra vedrai avanti se il nemico è lui o no. La persona che lo ha cambiato apparirà nel prossimo capitolo, spero che questo ti sia piaciuto e grazie per aver inserito la storia tra le seguite. Ciao

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Capitolo 3
*** Mistero svelato/La Mascotte ***


 2° CAPITOLO:
MISTERO SVELATO/LA “MASCOTTE”

 
Ace si svegliò dal suo sonno, si guardò attorno e noto che Marco non era più al timone, incuriosito dall’assenza del vice capitano si alzò e si avvicinò a Paul e Menny che stavano parlando di cose senza senso, come al solito.
Paul è il navigatore; è molto alto e molto magro, sembra un lampione; è pelato, ha due occhi molto piccoli di colore azzurro e una folta barba brizzolata; indossa una maglia a maniche corte molto larga ha righe di colore rosso e bianco, lunghi pantaloni grigi e un paio di stivali.
Mentre Manny è il medico; è di altezza normale e di corporatura robusta, ha i capelli molto corti di colore neri, occhi grigi; indossa un lungo cappotto nero ben chiuso, lunghi pantaloni neri e un paio di scarponi.
I due sentendosi chiamare si girarono verso il capitano;
Paul:-che c’è Ace?-
Ace:-sapete dove si è cacciato Marco?-
Manny:-Dave ha urlato e lui insieme a Jaws e Vista sono scesi ha vedere che è successo.-
Ace:-ok, ho capito. Vado ha vedere che è successo.-
 
Nel frattempo in cucina, i quattro osservarono il responsabile del caos con curiosità, aspettando spiegazioni.
Il responsabile è una bambina di cinque anni; ha lunghi capelli neri legati in due codini, grandi occhi verdi, buffe lentiggini sul faccino; indossa una maglietta a maniche corte rossa, pantaloncini bianchi e un paio di scarpe nere.
Dave la scrutò dall’alto al basso, poi sospirò e chiese spiegazioni. La piccola titubante, osservò i quattro pirati e sorrise;
_:-volevo fare i biscotti, ma è caduto tutto in giro, non lo fatto apposta.- brontolò.
Dave:-e i biscotti si fanno con il pesce?- riferendosi al pesce che era sprofondato nella farina.
Vista scoppiò a ridere all’assurda domanda del cuoco, la piccola continuando a sorridere rispose:-volevo inventare un nuovo biscotto!-
Marco:-bella pensata, ma non penso che i biscotti al pesce siano buoni.- scoppiando a ridere pure lui. In quel momento entrò Ace, vedendo la cucina in quello stato, capì che era successo e scoppiò a ridere attirando l’attenzione dei cinque. La piccola appena lo vide fece un grande sorriso e corse da lui saltandogli in braccio.
_:-papà, finalmente di sei svegliato!-
Ace:-certo piccola, vedo che ti sei data alla cucina Rou-chan!-
La piccola Rou sorrise ed annui alla domanda del padre.
 
La piccola si chiama Rouge ma tutti la chiamano semplicemente Rou; è stato Ace ha scegliere il nome, chiamandola come sua madre, a cui Ace deve tutto anche se non la mai conosciuta. La piccola Rou vuole un mondo di bene a suo padre e vuole bene anche ai suoi “zii”. Ace stravede per la figlia, gli vuole molto bene ed è molto protettivo nei suoi confronti, è per lei che lui ha imparato ad essere più responsabile.
Marco e gli altri sono molto affezionati alla bambina, per loro è come una nipote, ed è per questo motivo che Rouge li considera i suoi “zii”; essendo così piccola è diventata la loro “mascotte”.
Di carattere è tutta suo padre, se non fosse per gli occhi verdi, sarebbe la sua fotocopia; ha un grande appetito, ed è una peste, è sempre allegra proprio come Ace, solo che lei non si perde mai e non crolla addormentata, anzi è un’impresa difficile farla dormire.
 
Ace mise la piccola a terra e si abbassò alla sua altezza.
Ace:-Rou-chan, la prossima volta fatti aiutare da Dave, così eviti di fare disastri, ok?-
Rou:-si, però adesso lo “zio” Dave è arrabbiato.-
Dave:-non sono più arrabbiato, però ora mi aiuti ha riordinare il caos che hai fatto.-
Rou:-ok!-
Vista:-visto che il mistero è risolto io torno su.-
Jaws:-vado anch’io di sopra.-
Detto ciò i due, uscirono dalla cucina.
Marco:-è meglio che torni di sopra pure io.-
Ace:-Marco, tra quanto arriveremo ad Atlas?-
Marco:-e lo chiedi a me? Chiedilo a Paul, è lui il navigatore!-
Ace:-giusto, non ci avevo pensato.-
Marco esasperato dall’idiozia dell’amico, gli tirò un pugno in testa; Ace gli chiese se fosse diventato scemo.
Marco:-lo scemo sei tu! Lo sai che Paul è l’unico a controllare la rotta.-
Marco non aspettò la risposta del capitano, e uscì pure lui dalla cucina. Ace sbuffò e si volto verso la piccola che stava ridendo come una matta, per la piccola discussione tra Ace e il suo vice.
Ace rise:-ah è così tu ridi, piccola scimmietta!-
Il capitano chiama la figlia così, perché è curiosa come una scimmia e anche perché gli piace arrampicarsi d’apertutto, soprattutto su di lui.
Rouge saltò di nuovo in braccio ad Ace,
Rou:-tu e lo “zio” Marco mi fate ridere; papà lo sai che ti voglio un sacco di bene?! –
Ace sorrise:-lo so piccola, anch’io di voglio bene. Ma ora aiuta Dave.-
Rou:-si!!!-
Ace lasciò Rou al cuoco e salì di nuovo sul ponte; Paul gli si avvicinò,
Paul:-Marco mi ha detto che vuoi sapere tra quanto arriveremo.-
Ace annui e poi crollò addormento, come al suo solito. Paul osservò stupito Ace e sorrise,
Paul:”non cambierà mai. Gli parli e lui crolla nel mondo dei sogni.”
 
Rouge finito di aiutare Dave a pulire il caos che aveva fatto, salì sul ponte; vedendo Ace dormire sorrise. Corse verso di lui e gli saltò addosso; Ace si svegliò, e afferrò la figlia facendogli il solletico, la piccola scoppiò a ridere come una matta.
Rou:-haa haa, basta papà!-
Ace la lasciò andare:-Rou-chan, finito di pulire?-
Rou:-si, e poi lo “zio” Dave mi ha dato un pezzo di cioccolato.-
Ace:-visto che non era arrabbiato?-
Rou:-si, non era più arrabbiato.-
In quel momento arrivò Marco:-Paul mi ha detto che siamo quasi arrivati all’isola, Ace.-
Il capitano corse verso la polena e ci salì, in lontananza, vide l’isola e sorrise divertito.
Rou:-è quella l’isola dove scendiamo, papà?-
La piccola lo aveva seguito come sempre. Ace si girò verso di lei e gli sorrise.
Ace:-si piccola, quella è l’isola di Atlas.-
 

FINE SECONDO CAPITOLO

 
Ciao, eccomi qui.
Sorprese/i? Ho fatto diventare Ace papà (mi sono domandata: visto che è un’ottimo fratello maggiore, poterbbe essere anche un’ottimo papà). E poi volevo fare arrabbiare Sengoku (lui cerca di eliminare ogni traccia di Gold D. Roger, e ora oltre al figlio c’è pure la nipote).
Faccio come Oda; lui non vuole rivelarci chi è la madre di Rufy e io non rivelo chi è la madre di Rouge. No fermatevi non lanciate ortaggi, stavo scherzando (non sono come Oda, che si diverte ha lasciare misteri in giro per il manga), più avanti saprete tutto, quindi aspettate.
Spero che vi sia piaciuta e soprattutto che vi sia simpatica la piccola Rou-chan; per la ciurma, ho inventato i personaggi, visto che conosco solo Marco, Vista e Jaws.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto; come sempre, critiche, suggerimenti e consigli sono ben graditi. Se ci sono errori fatemelo sapere, grazie.
Questo capitolo lo messo oggi perché l’avevo scritto insieme al primo. Però d’ora in avanti sposterò di sabato o di domenica.
 
Ringrazio coloro che leggono e coloro che l’hanno messa tra le seguite.
Ora passo alle recensioni:

 
Kgm92:non preoccuparti se non hai tempo, mi fa felice che l’hai letta e che il capitolo ti sia piaciuto. Hai visto chi è la “mascotte”? Ciao
 
LadySaika:grazie tantissimo. Hai ragione su Ace (è davvero figo).
Eccoti accontenta in questo capitolo, è apparsa la piccola peste, sei sorpresa? Al prossimo capitolo, ciao.

 
akagami95:grazie anche a te; mi è dispiaciuto far morire Barbabianca (ma se fosse rimasto vivo mi avrebbe dato fastidio per scrivere la storia) e quindi in suo onore ho lasciato il suo jolly roger; sono contenta che il nome della ciurma di sembra azzecato (ho passato mezzo pomeriggio ha cercarne uno che mi convincesse). Be in effetti poteva benissimo essere stato Ace ha fare quel casino in cucina, ma sta dormendo (e poi la mascotte è davvero pestifera).
Grazie per avermi fatto notare come si scrive Jaws (ho corretto subito l’errore).
Spero che anche questo capitolo di sia piaciuto, ciao

 
Killy:non piangere, in questo capitolo ho accontentato tutti (è entrata in scena la mascotte), spero che ti abbia sorpreso la presenza di questo nuovo personaggio. A quanto pare Ace deve essere proprio un disastro se tutti pensavate che fosse lui, ma come ho detto sopra lui stava dormendo (a meno che non fosse sonnambulo). Il cuoco si arrabbia perché la cucina è il suo regno e nessuno la deve toccare, però è una persona dal cuore grande quanto una nave (come avrai notato). Sei stata chiarissima e cercherò di seguire il tuo consiglio (anche se è da un po’ che non vado ha scuola e non ricordo molto di quello che ho studiato),
Vorrei sapere la tua idea, e spero di essere riuscita a contattarti, se non ci sono riuscita contattami tu (che sono curiosa di sapere che hai in mente).
grazie. Ciao

KH4:che bella sorpresa, grazie e spero che ti passa piacere. Ciao

maya_90:grazie per il consiglio, leggerò meglio d’ora in avanti. Tu ha differenza di me sei un’esperta e i tuoi consigli li seguirò. Tutto quello che riguarda a ciò che è succeso Ace e come si è salvato da Akainu lo saprai più avanti. Ciao

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Capitolo 4
*** Marineford/Guai ad Atlas ***


 3° CAPITOLO:
MARINEFORD/GUAI AD ATLAS
 

Marineford dopo sei anni, è ritornata esattamente come era prima della guerra.
Nell’ufficio del Grand Ammiraglio, Sengoku stava controllando i rapporti della mattinata; prima della guerra aveva deciso di andare in pensione, ma dopo la vittoria dei pirati, ha deciso di continuare il suo lavoro fino a quando non sarà riuscito ha togliere di mezzo Ace.
Man mano che leggeva i rapporti, la sua rabbia aumentava; ad un certo punto la porta dell’ufficio si spalancò ed entrò Garp con in mano i soliti biscotti. Lui ha differenza di Sengoku è andato in pensione, dicendo che si era stufato di lavorare, ma in realtà dopo la guerra capì che non poteva più combattere, visto che c’era la possibilità di scontrarsi ancora con i suoi nipoti.
Sengoku smise di leggere, ed alzò lo sguardo su Garp, dicendo:-sei sempre qui, ha darmi fastidio!- esclamò con una nota di irritazione.
Garp scoppiò a ridere:-Sengoku, che succede di bello nel Nuovo Mondo?- mangiando sempre i suoi biscotti, continuò a ridere.
Sengoku esasperato rispose:-di bello nulla! Solo guai!- urlò.
-Oh, ma davvero, non lo sapevo.- Garp si stava divertendo come al solito, per l’ex vice ammiraglio era uno spasso prenderlo in giro.
Sengoku capì che per levarselo dai piedi doveva raccontargli tutto:- ascolta, come sai dopo che Barbabianca è morto, Ace ha preso il suo posto.- fece una pausa e vide Garp che continuò a mangiare rimanendo in silenzio; riprese a parlare:-dopo aver preso il suo posto, il figlio di Roger è sparito nel nulla.-
Garp smise di mangiare e chiese:-allora? Questo lo so già.- il Grand Ammiraglio decise di arrivare al dunque per potersi liberare di lui:-allora dopo sei anni quel ragazzino e l’ex ciurma di Barbabianca, che ora si fanno chiamare “zuhika”, sono tornati nel Nuovo Mondo.-
Garp scoppiò a ridere:-chissà dove sarà stato per tutto questo tempo.- Sengoku si stava seriamente arrabbiando e disse:-non mi importa dove era; è tornato nel Nuovo Mondo ed è questo che conta, e poi questo non è tutto.- Garp si fece attento:-cosa è successo ancora?-
Il Grand Ammiraglio si alzò e andò alla finestra:- il “rosso”, è anche lui nel Nuovo Mondo, e gli altri due imperatori che fino ad oggi sono rimasti nell’ombra, si stanno movendo.- Garp si alzò e raggiunse l’amico:-chissà magari i quattro imperatori si incontreranno a fare una partita di carte!- riprendendo a ridere, poi aggiunse:-certo che Ace ne a fatta di strada, sono orgoglioso di lui; sta facendo parecchio casino!- ridendo come un matto, continuò ad ingozzarsi di biscotti. Sengoku andò su tutte le furie ed urlò:-di chi è la colpa se quel ragazzino è ancora vivo e sta facendo casino?!- fece un respiro profondo e continuò:-è solo colpa tua che ti sei messo di mezzo, fermando Akainu!- Garp sorrise:-non ricordo, sai la vecchiaia gioca brutti scherzi, ed è normale dimenticare le cose, soprattutto se successe anni fa.- ridendo come un matto; Sengoku stava per urlagli contro, quando la porta si aprì ed entrò un giovane Ufficiale che disse :-Grand Ammiraglio, mi manda l’Ammiraglio Aokiji.-
Sengoku squadrò il nuovo arrivato e disse:-e scommetto che dovrai riferirmi tutto a voce, perché non a scritto il rapporto?- l’Ufficiale annuì; Aokiji aveva l’abitudine di mandare i suoi uomini a far rapporto, invece di scriverlo.
Il Grand Ammiraglio fece segno di parlare, il giovane:- ha detto che quel pirata sta facendo casini nel Nuovo Mondo. Si è impadronito di alcune isole che erano sotto il controllo dei quattro imperatori, e si sospetta che voglia eliminarli per diventare il Re dei pirati.- L’Ufficiale riferì parola per parola tutto ciò che gli aveva detto Aokiji. Sengoku con un gesto della mano fece uscire il giovane Ufficiale; Garp che aveva ascoltato tutto:-forse è per questo motivo, che Ace e il “rosso” sono nel Nuovo Mondo, e gli altri due imperatori si stanno movendo.- Poi aggiunse:-per fortuna sono in pensione, ci sono troppi problemi.-
Sengoku riflette sulle parole di Garp e poi disse:- è possibile che sia così.- fece una pausa, e cambiando discorso aggiunse:- comunque, tu sei in pensione e quindi tornate a casa e restaci.-
Garp sghignazzò:-a casa mi annoio, e quindi vengo qui!- Sengoku si infuriò e gli lanciò il porta penne; Garp lo schivò:-per oggi mi sono divertito abbastanza, me ne vado, a presto.- detto ciò uscì dalla stanza. Il Grand Ammiraglio si sedette  sulla poltrona:”io prima o poi lo ammazzo, viene sempre a far casino.” Riprese la sua lettura dei rapporti, che erano pieni di brutte notizie.
 
I pirati “zuhika” sono giunti ad Atlas; una piccola isola di pescatori, il villaggio sorge lungo la costa e dietro ad esso c’è un’immessa foresta.
La “Moby Dick” fu ormeggiata in un punto nascosto dell’isola e i pirati per raggiungere il villaggio devo attraversare la foresta; appena la nave fu attraccata, la piccola Rouge scese a terra; mentre gli altri si stavano organizzando, ed Ace come al solito si era addormentato.
Jaws e Vista scesero a terra e si accorsero che la bambina era sparita; Jaws dopo essersi guardato attorno:-Marco, sveglia Ace.- dopo aver parlato con il vice capitano, si voltò verso Vista che stava guardando qualcosa e lo raggiunse.
Marco si avvicinò al capitano, e dopo vari tentativi riuscì a svegliarlo:-Ace, Jaws ti vuole.- Ace ancora mezzo addormentato scese dalla nave insieme a Marco e raggiunse i due, dicendo:-Jaws che succede?-
Jaws sentendosi chiamare si voltò verso di lui:-Rouge è sparita.- Vista lo corresse:-è stata rapita!- Marco si rivolse a lui:-e come fai a dire che è stata rapita?- Vista indicò delle impronte e disse:- quelle non sono di Rou-chan, e quindi è logico che qualcuno la rapita.-
Ace era molto preoccupato, rapita o non la piccola era sparita; si rivolse a Marco:-tu cercala dall’alto.- Marco non se lo fece ripetere due volte, e dopo essersi trasformato in fenice, spiccò il volo.
Appena Marco se ne andò, Ace si voltò verso gli altri due:-Jaws tu rimani qui, mentre io e Vista andiamo a cercarla.- i due annuirono, ed Ace insieme all’amico si inoltrò nella foresta.
Nel frattempo Marco arrivò al promontorio, e vide un’uomo grande e grosso che teneva la piccola Rou; subito andò dal capitano e gli riferì tutto. I tre arrivarono dove si trovava l’uomo, ed Ace parecchio arrabbiato gli disse:-perché hai rapito la bambina? Lasciala subito andare!- L’uomo scoppiò a ridere:-certo ora che sei qua, non mi serve più.- detto ciò lasciò Rouge, che corse subito da Ace; Marco e Vista si misero davanti alla piccola e gli dissero di non muoversi.
L’uomo rise di nuovo:-certo che è sorprendente, che uno dei quattro imperatori, si precipita a salvare una mocciosa!- a quelle parole Ace si infuriò e disse:-chiunque osa a far del male a mia figlia, e alle persone a cui voglio bene non la passa liscia.- detto ciò l’imperatore di fuoco, sprigionò il suo Haki. La pressione dovuta a questo potere, fece tremare di paura al rapitore, che aveva osato sfidare Ace; ma era talmente orgoglioso quanto è stupido, che incominciò a sparare ad Ace, lui essendo di fuoco non si fece nulla. Il capitano dei pirati, perse completamente la pazienza e urlò:-PUGNO DI FUOCO!- e colpì in pieno l’uomo, che preso dal panico si buttò giù dal promontorio, e fu inghiottito dal mare.
Rouge si precipitò dal padre, e si buttò in braccio ad Ace:-papà, ho avuto tanta paura.- incominciando a piangere; Ace la strinse a se, e gli disse:-tranquilla piccolo, è tutto finito.- Rou annuì e smise di piangere; Marco e Vista si avvicinarono ai due, ed insieme tornarono alla nave.
Una volta tornati, Paul disse ad Ace che ci volevano tre giorni, per registrare il magnetismo dell’isola; il capitano sorrise:-ok, ora andiamo a mangiare, che sto morendo di fame.- la piccola era d’accordo con lui, e così i due insieme a Marco, Jaws e Vista attraversarono la foresta e giunsero al villaggio.
Un’uomo anziano, seduto su una panchina, chiese:-siete pirati?- Ace lo fissò, poi sorrise e gli rispose:-certo, si nota così tanto?- il vecchio rise:-be è facile capirlo, tu e il tuo amico non fate nulla per nasconderlo.- riferendosi al jolly roger che Ace e Marco avevano tatuato; poi aggiunse:-e poi di solito sono i pirati che arrivano dalla foresta, dopo aver nascosto la nave.-
Marco gli disse:-non abbiamo cattive intenzioni, stavamo cercando una locanda.- il vecchio signore sorrise:-si capisce che non avete cattive intenzioni, nonostante siete pirati avete l’aria di essere brava gente.- fece una pausa, e poi spiegò come raggiungere la locanda.
Ace lo ringraziò, e si mise a correre; Marco gli corse a dietro, per evitare che non si perdesse; mentre Jaws e Vista insieme a Rouge si incaminarono in tutta tranquillità.
Giunto alla locanda, Ace entrò e si guardò attorno, la locanda era mezza vuota; ad un certo punto, qualcuno lo chiamò. Ace sentendosi chiamare si voltò, e rimase sorpreso di vedere quella persona.

FINE TERZO CAPITOLO  
 

 
Ciao, eccomi qui, scusatemi per il ritardo.
Ho seguito il consiglio di maya_90 e di Akemichan, e ho provato a scrivere diversamente (anch’io avevo notato, che sembrava un po’ ad un copione), e ho ringrandito un po’ la scrittura.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto; e come sempre, critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti (ho ricontrollato il capitolo tre volte, e spero che non ci siano errori. Se dovessero esserci ditemelo che correggo).
All’inizio del capitolo ci sono Garp e Sengoku, perché mi servivano per accennare una casa che succederà più avanti.
Tranquille/i, la persona che ha chiamato Ace non è un nemico, ma è qualcuno che conosce.
Il prossimo capitolo lo sposterò di Domenica (ho deciso di tenere questo giorno per aggiornare).
 
Ringrazio coloro che leggono la mia storia, e coloro che l’hanno messa tra le seguite.
Per le risposte alle vostre recensione, le sposterò la prossima volta, ciao.
 

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Capitolo 5
*** Incontri/Partenza ***


4° CAPITOLO:
INCONTRI/PARTENZA

 
Giunto alla locanda, Ace entrò e si guardò attorno, la locanda era mezza vuota; ad un certo punto, qualcuno lo chiamò. Ace sentendosi chiamare si voltò, e rimase sorpreso di vedere quella persona.
Quando Ace lo vide esclamò sorpreso:-Rufy!-
Cappello di paglia si alzò dal tavolo e lo raggiunse; i due fratelli rimasero sulla porta a guardarsi, poi  Rufy sorrise:-ciao fratellone, quanto tempo!- Ace a sua volta sorrise:-già, sono sei anni che non ci vediamo.- fece una pausa, poi riprese:-come stai, fratellino?- Rufy continuò a sorridere e rispose:-stò alla grande, e tu? Dopo che sei anni fa ho letto sul giornale che avevi preso il posto di Barbabianca sei sparito.- Ace a ripensare alla morte del vecchio pirata, si rabbuiò, poi ritornò a sorridere e rispose:-stò bene, in questi anni sono successe un sacco di cose, e ho avuto i miei motivi per essere sparito.-
Rufy era curioso di sapere che fosse successo; ma non fece in tempo a chiederglielo che dalla porta entrò Marco.
Il vice capitano dei pirati “zuhika” si avvicinò ad Ace:-razza di idiota, la devi smettere di correre avanti!- Marco fece una pausa, poi sbuffò, sapendo che era inutile parlare con lui:-non ho voglio di cercarti per tutta l’isola, perché tu ti sei perso!-
La fenice notò Rufy e lo salutò; Ace fissò l’amico e gli rispose:-io non mi perdo mai, è solo che a volte dimentico la strada!- Marco lo fissò dubbioso:-solo a volte? Io direi sempre!- poi rivolto a cappello di paglia:-vedo che hai ritrovato i tuoi compagni.- Rufy annuì, poi tornò al tavolo e fece conoscere ad Ace i suoi tre amici che il fratello non conosceva, mentre gli altri lo salutarono.
Ad un tratto Ace si ricordò della figlia e si voltò verso Marco:-dove sono gli altri? Erano dietro di noi.- Marco gli rispose che stavano arrivando; infatti in quel momento la porta si aprì ed entrò Rouge. La bambina corse dal padre e si aggrappò al suo braccio, Jaws e Vista seguirono la piccola e salutarono Rufy; il ragazzo di gomma li salutò e poi tornò a guardare la bambina. Dopo un po’ la piccola Rou chiese:-papà chi sono?- Rufy e la sua ciurma rimasero a bocca aperta, sentendo chiamare Ace “papà”; pugno di fuoco scoppiò a ridere vedendo la faccia del fratellino:-Rou-chan lui è mio fratello e quelli sono i suoi compagni.- poi rivolto a Rufy:-fratellino, lei è Rouge, mia figlia.- cappello di paglia sorrise:-cavoli, non sapevo che in questi sei anni fossi diventato zio; sono contento per te fratellone!- Ace gli sorrise.
Rou nel frattempo stava scrutando Chopper, la renna sentendosi osservato:-che c’è, piccola?- Rouge sorrise:-che bello, una renna! Non ne avevo mai viste!- Chopper si sentì in imbarazzo; la bambina si avvicinò a Brook e gli chiese:-signore, perché è così magro?- lo scheletro scoppiò a ridere:-yoooh, sono uno scheletro, è per questo che sono magro, yoooh!- Rou sorrise, li trovava tutti simpatici. Rufy si avvicinò alla piccola:-ciao, io sono Rufy!- Rouge lo fissava ammirata, aveva sentito parlare tanto di lui da suo padre, e non vedeva l’ora di conoscerlo.
Dopo le presentazioni, si sedettero tutti allo stesso tavolo; gli altri clienti e il locandiere rimasero stupiti, non avevano mai visto due ragazzi e una bambina mangiare così tanto.
Dopo il pranzo Marco, Jaws e Vista insieme a Rou tornarono alla nave; Ace e Rufy invece si recarono alla spiaggia; Ace dopo un attimo di silenzio:-allora, Rufy che hai fatto in questi sei anni?- cappello di paglia ripensò a tutto ciò che era successo:-beh, come ti avevo detto dopo due anni ci siamo riuniti. Una volta che eravamo tornati tutti all’arcipelago, siamo salpati per l’isola degli uomini pesci, e come sempre ci siamo cacciati nei guai!- a ripensare al giorno in cui si erano incontrati gli venne da sorridere, gli erano mancati molto i suoi compagni in quei due anni. Poi Rufy continuò, raccontando tutto quello che avevano combinato lui e la sua ciurma; quando finì di raccontare, gli chiese:-tu fratellone, che hai combinato? Hai addirittura una figlia!- Ace sorrise, poi gli raccontò tutto; quando ebbe finito, gli domandò:-Rufy, per quanto resterai su quest’isola?- Rufy guardò il sole tramontare:-domani partiamo, siamo qui da tre giorni.- poi aggiunse:-è un vero peccato però, finalmente ci vediamo dopo anni e domani devo già partire.- Rufy mise il broncio; Ace vedendo la sua faccia scoppiò a ridere:-dai fratellino, non fare quella faccia! Ci rivedremo ancora, te lo prometto.- Rufy annuì:-hai ragione, ci rivedremo; però domani vieni a salutarci.- pugno di fuoco sorrise:-certo!- gli sarebbe mancato una volta partito, ma ognuno doveva seguire la propria strada; poi i due si salutarono e tornarono alle loro navi.
Appena Ace salì sulla “Moby Dick”, la piccola Rou gli saltò in braccio; pugno di fuoco disse a Marco che andava a dormire, poi insieme alla figlia andò nella sua cabina. Una volta entrato, mise la piccola sul letto:-avanti  Rou-chan, a dormire!- la piccola sbuffò:-non ho sonno!- Ace a sua volta sbuffò:-tutte le sere la solita storia!- osservò la figlia e aggiunse:-dormi o…- non finì la frase che crollò addormentato sul letto. Rouge si mise a ridere, dopo di che, si sdraiò accanto a lui e si addormentò.
Il mattino seguente, Ace e Marco con la piccola Rouge andarono alla spiaggia dove era ormeggiata la “Thousand Sunny”. Rufy corse da loro, la bambina lo vide:-ciao, zio di gomma!- cappello di paglia gli sorrise e la salutò; Marco salutò Rufy, poi prese Rouge e si allontanò, lasciando da soli i due fratelli; Ace e Rufy si promisero di incontrarsi presto, poi si salutarono. Una volta che Rufy salì sulla sua nave, partì; Ace raggiunto da Marco e dalla figlia, rimasero sulla spiaggia ad osservare la nave ad allontanarsi.
Una voce disse:-vedo che anche Rufy era qui!- Ace riconobbe la voce, e senza voltarsi:-ciao, nonnino!- Marco si girò verso il nuovo arrivato:-Rayleigh, che ci fai qua? Credevo che non lasciassi mai l’arcipelago.- Ray sorrise e salutò i tre; Rouge trovava Rayleigh molto simpatico, ed era contenta di rivederlo. Ray rispose a Marco:-si hai ragione, infatti tornerò presto all’arcipelago. Sono qui perché devo parlare con Ace.- la fenice disse ad Ace che tornava alla nave con la bambina, il capitano annuì; dopo che i due se ne erano andati, Ace si rivolse a Ray:-che succede? Se sei venuto fino nel Nuovo Mondo, deve essere successo qualcosa.- il vecchio pirata sorrise:-non è successo nulla, è solo che dopo che tu sei partito dall’arcipelago, è arrivato Shanks. Ti cercava per darti questo.- tirò fuori dalla tasca un’eternal pose per l’isola di Amerì, poi aggiunse:-mi ha detto di dartelo e di dirti che ti aspetta, perché ti deve parlare.- Ace prese l’eternal pose e poi gli chiese:-perché non gli hai detto che ero già partito per il Nuovo Mondo?- Rayleigh scoppiò a ridere:-mi ero scordato di dirglielo, e quando me ne sono ricordato lui era già partito; e così ti sono venuto a cercare.- Ace sorrise e ringraziò Ray:-grazie, andrò subito da lui!-
 
Nel frattempo, sull’isola di Amerì; sul promontorio Shanks stava leggendo il giornale, quando arrivò Ben:-capitano, sono arrivati.- il rosso si voltò verso di lui:-arrivo.- il vice capitano si incamminò nella foresta per ritornare al rifugio; Shanks alzò lo sguardo verso il cielo “tutto sta cambiando. Ti aspetto Ace, fai in fretta.”
Il rosso si voltò e seguì il suo vice.
 
Intanto ad Atlas, Ace dopo aver salutato Rayleigh, che era ripartito per ritornare all’arcipelago; tornò alla nave, e spiegò tutto hai suoi compagni.
Il giorno seguente i pirati “zuhika” lasciarono l’isola, per andare da Shanks; Ace se ne stava sulla polena ad osservare l’oceano, alla mente riaffiorarono molti ricordi.

FINE QUARTO CAPITOLO
 
 

 

Ciao, eccomi qui.
In questo capitolo hanno fatto la loro comparsa Rufy, Rayleigh e Shanks (spero che vi sia piaciuto). Il prossimo capitolo e forse anche quello successivo, la storia si ferma, perché racconterò ciò che è successo ad Ace in quei sei anni.
Come sempre se avete da fare critiche, o da darmi suggerimenti e consigli sono ben accetti (il capitolo lo ricontrollato, e se mi sono scappati degli errori fatemelo sapere).
Il prossimo capitolo se riesco lo sposto domenica, solo che non sono sicura di riuscirci (ho una settimana molto impegnativa).
 
Ringrazio coloro che leggono la storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite.
Ora passo alle recensioni:

 
LadySaika:sono contenta che hai trovato il capitolo interessante. Per sapere chi è il pirata dovrai aspettare più avanti; complimenti hai indovinato, è stato proprio Rufy ha chiamare Ace. Ciao.
 
akagami95:grazie, per me è un complimento essere chiamata autore (io mi sono sempre definita una pazza che scrive storie:D).
Sono contenta che Garp e Sengoku ti siano piaciuti; mi dispiace non era Shanks, comunque è apparso anche lui. Ciao

 
Killy:hai ragione, Ace è innaffidabile, per fortuna ci sono gli “zii”. Ti sei sorpesa nell’entrata in scena di Rufy? (lo fatto apparire per ricordarmi che è sempre lui il protagonista di One Piece). Sono contenta che sto migliorando, ma le “h” sono sempre state un problema per me, farò più attenzione. Grazie, ciao.
 
KH4:grazie, man mano che scrivo cerco di migliorarmi. Sono contenta di essere riuscita ha descrivere Garp (lo trovo simpatico e non potevo non metterlo); Ace ti ringrazia per aver voluto uccidere l’ignobile che ha rapito Rouge, mi rende felice che ti piaccia quella peste di Rou. Hai indovinato è Rufy che Ace ha incontrato, e c’è persino Shanks; di new entry basta la bambina, non sarei ingrado di inventare due nuovi personaggi. Ciao 
  

 

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Capitolo 6
*** Passato prima parte/Fine della guerra ***


5° CAPITOLO:
PASSATO, PRIMA PARTE/FINE DELLA GUERRA

 

Il giorno seguente i pirati “zuhika” lasciarono l’isola, per andare da Shanks; Ace se ne stava sulla polena ad osservare l’oceano, alla mente riaffiorarono molti ricordi.

 

Sei anni prima…
La guerra a Marineford stava giungendo al termine; Rufy è riuscito finalmente a liberare Ace dal patibolo. I due fratelli stavano correndo verso la “Moby Dick”; quando Rufy si accasciò a terra esausto, Ace gli si avvicinò:-fratellino che ti prende?- cappello di paglia cercò di rialzarsi, ma gli era difficile, visto che aveva esaurito quasi tutte le energie ad Impel Down, e quelle che gli erano rimaste le aveva esaurite per liberare il fratello.
I pirati di Barbabianca stavano cercando di eliminare più marines possibili, per poter raggiungere i due fratelli; intanto Ace nonostante fosse molto debole, stava cercamdo di aiutare Rufy.
L’ammiraglio Akainu notò pugno di fuoco e cappello di paglia in difficoltà, e decise di eliminare Rufy. L’ammiraglio si trasformò in lava e fece per attaccare il ragazzo di gomma, ma Ace fu più veloce e si mise tra il fratello e il marine. L’ammiraglio colpì in pieno Ace, traffigendolo con un potente pugno di magma; dopo il colpo Ace cade tra le braccia del fratello, che urlò il suo nome attirando l’attenzione di tutti.
Barbabianca che aveva visto tutto, ordinò ai suoi medici di correre da loro; nel frattempo Akainu stava per attaccarli di nuovo, per eliminarli tutte e due, ma un potente pugno rivestito di Haki lo fece volore per diversi metri. Rufy che continuava a sorreggere Ace, alzò lo sguardo verso la persona che li aveva salvati, rimase sorpreso di vedere suo nonno lì davanti a loro; tutti i presenti si domandarono cosa avesse spinto il vice ammirraglio ad intervenire, e colpire l’ammiraglio Akainu.
Sengoku che si trovava ancora sul patibolo, urlò:-Garp! Che diavolo combini?- il vice ammirraglio non gli importò più  niente del suo ruolo di marine, e rispose:-per me la famiglia è più importante di tutto; e sono disposto ad essere considerato un traditore e a morire, pur di salvare i miei nipoti!-
I pirati erano sorpresi, è la prima volta che un marine aiuta un pirata; Sengoku non disse nulla, sapeva perfettamente che per Garp, Rufy ed Ace erano tutto per lui, e sapeva anche che era disposto a mandare all’aria tutto quello che aveva fatto in quegli anni, pur di salvarli.
Nel frattempo i medici di Barbabianca presero Ace e Rufy, e corsero alla nave; il vecchio imperatore appena vide Ace al sicuro sulla “Moby Dick”, ordinò a tutti di dirigersi alle navi, dopodiche spaccò in due l’isola separando i pirati dalla marina.
Tutti i pirati di Barbabianca erano sulla loro nave, mentre gli alleati erano sulle proprie navi, e gli evasi con l’aiuto di Jimbe presero una nave della marina; e una volta che tutti erano sulle navi salparono da Marineford, approffitando del fatto che i marines erano rimasti senza navi; con la partenza dei pirati e la loro vittoria, la guerra durata ore finì.
Due ore dopo la fine della guerra, la “Moby Dick” aveva fatto rotta per l’arcipelago Sabaody, mentre gli alleati e gli evasi avevano preso un’altra rotta; Barbabianca se ne stava rinchiuso nella sua cabina, Manny era in infermeria e stava facendo di tutto per salvare Ace.
Rufy era sul ponte e non parlava, era ancora sotto shok per ciò che è successo al fratello, e si sentiva in colpa; anche gli altri pirati se ne stavano sul ponte in silenzio, erano troppo preoccupati per il loro fratellino. Vista per non pensare si era messo a pulire le sue spade, mentre Jaws si era isolato in fondo alla nave, ed era più taciturno del solito.
Marco si avvicinò a Rufy:-cappello di paglia non preoccuparti, Manny è in gamba e vedrai che riuscirà a salvare Ace.- poi gli porse una camicia:-tieni, non penso che ti faccia piacere indossare una maglia sporca del sangue di tuo fratello.- Rufy prese la camicia e si cambiò, poi si rivolse a Marco:-grazie per la camicia. Mi aguro che mio fratello si salvi.- fece una pausa, poi singhiozzando aggiunse:-sono un’incapace, prima non riesco a salvare i miei amici, e poi non riesco a portare in salvo mio fratello!- scoppiò a piangere, per la prima volta si sentiva debole ed inutile. Marco gli appoggiò una mano sulla spalla e cercò di consolarlo:-non so che è successo ai tuoi amici; però sei stato tu a liberare Ace dal patibolo, ed è stata una sua scelta quella di salvarti.- Marco vide Rufy che si stava calmando e aggiunse:- lo dovresti sapere che Ace ha l’abitudine di salvare tutti a costo della vita.- cappello di paglia osservò la fenice, poi sorrise:-hai ragione è sempre stato così, non cambierà mai!- poi cambiando discorso:-grazie, per avermi portato con voi, e di accompagnarmi all’arcipelago.- Marco sorrise:-di nulla, tu ci hai aiutato a salvare Ace; ed è il minimo che noi ti aiutiamo.- Rufy finalmente tornò ad essere quello di sempre e disse:-ora capisco perché Ace è felice di stare con voi! Ha trovato degli ottimi compagni che tengono a lui come lui tiene a voi, come li ho trovati io.- poi si rabbuiò pensando ai suoi amici. Marco chiese a Rufy se aveva voglia di raccontargli che fosse successo ai suoi compagni; cappello di paglia annuìne gli raccontò tutto; quando finì di raccontare lo ringraziò:-grazie, ora mi sento molto meglio. Mi potresti raccontare di Ace, da quando sta con voi?- la fenice sorrise e prese a raccontare.
Dopo cinque ore dalla fine della guerra, Manny salì sul ponte e tutti i pirati lo circondarono riempiendolo di domande, per sapere come stava il loro fratellino; il medico aveva una faccia lugubre:-ho fatto tutto il possibile, ora dipende da lui e dalla sua voglia di vivere.- i pirati si ammutolirono, Ace era ancora in pericolo di vita; Marco cercò di sollevare l’umore della ciurma:-ragazzi, su con la vita! Stiamo parlando di Ace, lui è forte e si salverà di sicuro, non è il tipo che si arrende facilmente.- Jaws decise di dare una mano all’amico:-Marco ha ragione, Manny ha fatto ciò che poteva, e fino ad oggi non ha fatto morire nessuno. Ora dipende da nostro fratello, e come sapete è troppo testardo per arrendersi.- i pirati si convinsero e urlarono tutti insieme:-forza Ace! Non ti arrendere!- anche Rufy era certo che suo fratello si sarebbe salvato; e dopo aver saputo da Manny come stava Ace, crollò esausto sul ponte.
Jaws prese Rufy e lo portò in una cabina libera, mentre Marco insieme a Manny andarono da Barbabianca a riferirgli delle condizioni di Ace.
Passò una settimana e finalmente Ace si svegliò, Manny controllò la ferita:-questa volta sei vivo per miracolo. All’ultimo momento hai usato il fuoco per proteggere gli organi vitali.- Ace osservò il medico, poi accennò un sorriso:-ho agito d’impulso. Ho solo voluto salvare il mio fratellino.- Manny sorrise:-lo so, quando vuoi salvare qualcuno non ragioni mai, sei proprio fortunato; e comunque ti rimarrà una bella cicatrice.- Ace spinto dalla curiosità:-perché? Grazie al fuoco posso assorbire la ferita.- il medico cercò le parole adatte per fargli capire il motivo, visto che il fratello non capisce le cose troppo difficili:-Ace, tu lo sai che il magma è il nemico naturale del fuoco?- Ace osservò confuso l’amico:-e che centra!- Manny sbuffò e continuò:-la ferita te la sei procurata con un pugno di magma, e quindi il tuo fuoco non è in grado di assorbirla.- pugno di fuoco era sempre più confuso:-non ho capito nulla.- il medico non ce la faceva più, Ace era duro di comprendonio ed era difficile fargli capire le cose; fece un profondo respiro e continuò:-in due parole, questa ferita è diversa dalle altre, e quindi non puoi assorbirla con il fuoco; ed è per questo che ti rimarrà per sempre la cicatrice.- Ace finalmente capì:-non potevi dirlo subito, invece di fare discorsi complicati?- Manny gli lanciò un’occhiataccia, dopodiché finì di controllare le sue condizioni; ed uscì dalla cabina dicendogli di dormire. Salì sul ponte a far sapere hai suoi compagni che Ace si era svegliato, i pirati gridarono dalla gioia.
Vista insieme a Marco andarono dal loro padre a riferirgli la buona notizia; mentre Jaws andò da Rufy che stava riposando in una cabina. Quando entrò vide cappello di paglia seduto sul letto, gli si avvicinò:-cappello di paglia, Ace si è svegliato e sta bene.- a quelle parole Rufy sorrise:-posso andare da lui?- Jaws annuì, poi lo accompagnò dal fratello.
Giunti in infermeria videro Manny uscire, Jaws gli chiese se Ace fosse sveglio, il medico sbuffò:-certo che è sveglio. Crollo sempre addormentato, e ora che dovrebbe dormire continua ad insistere di voler andare a mangiare.- Jaws sorrise, cosa che capitava di rado:-cappello di paglia può entrare?- il medico annuì poi aggiunse:-Rufy entra pure, ma cerca di farlo stare tranquillo.- il ragazzo di gomma:-ok, anche se non sarà facile.- dopodiché entrò nella stanza.
Ace vedendolo entrare sorrise:-sono contento che stai bene.- Rufy scoppiò a piangere:-stupido fratellone! Ho avuto paura di perderti!- Ace si mise seduto:-mi dispiace, ma non potevo lasciare che tu morissi.- poi fece una pausa, Rufy si sedette al suo fianco. Calò il silenzio, poi cappello di paglia sorrise:-lo sai che il nonno ci ha salvato?- a quelle parole pugno di fuoco si stupì:.-davvero il vecchio ci ha salvato?- Rufy annuì; si misero a parlare di cose senza senso per non pensare a quel brutto momento, poi Ace chiese:-fratellino, cosa è successo hai tuoi amici?- cappello di paglia divenne triste, poi raccontò tutto ciò che era successo all’arcipelago. Quando ebbe finito di raccontare rimase in silenzio, Ace gli mise un braccio sulle spalle e gli disse:-vedrai che presto li ritroverai.- Rufy riprese a sorridere:-certo, non mi arrenderò finché non li troverò. Comunque durante la guerra ho capito una cosa.- Ace si voltò verso il fratellino:-che hai capito?- Rufy si fece serio:-che ne io ne i miei amici siamo pronti per entrare nel Nuovo Mondo.- pugno di fuoco gli chiese che cosa voleva fare, Rufy gli sorrise:-in qualche modo farò sapere hai ragazzi che ci incontreremo fra due anni dove si trova la nostra nave.- fece una pausa, al solo pensiero che dovrà aspettare due anni per rivederli gli dispiaceva, poi continuò:-così facendo potremo diventare più forti, così non correremo più il rischio di separarci.- Ace gli sorrise:-bella idea. In fondo due anni passano in fretta, soprattutto se ti tieni impegnato.- il ragazzo di gomma annuì. I due fratelli ripresero a parlare di tutto ciò che avevano fatto, quando Manny entrò dicendo:-Ace, se te la senti puoi andare in cucina.- pugno di fuoco si alzò subito dal letto e seguito dal fratello fece per uscire, ma il medico lo fermò:-aspetta, vedi di non stancarti.- Ace annuì, poi si recò in cucina.
Appena entrò fu circondato dai suoi compagni; tutti gli chiesero come stava, Ace sorridendo disse che dopo aver mangiato si sarebbe sentito meglio, tutti si misero a ridere. Durante il pranzo Ace parlava con Rufy e i suoi compagni, e spesso finiva addormentato nel piatto facendo ridere tutti. Finito il pranzo Marco si avvicinò ad Ace:-fratellino, il babbo di vuole vedere.- Ace a fatica uscì dalla cucina e si recò da Barbabianca; bussò alla porta ed entrò, il vecchio pirata vedendolo sorrise e gli fece cenno di sedersi. Ace rimase in silenzio per un po’ poi disse:-babbo mi dispiace per il casino in cui mi sono cacciato.- Barbabianca scoppiò a ridere:-tranquillo figliolo, ciò che conta è che tu sia salvo. Come stai ora?- Ace sorrise:-sto bene, anche se la ferita mi fa male. E tu papà come ti senti?- il vecchio imperatore mise una mano sulla testa del figlio:-Ace, sono vecchio, e mi ci vuole del tempo per riprendermi.- fece una pausa, poi sorrise:-ma vedere che stai bene mi fa star meglio.- Ace gli sorrise, poi lo saluto ed uscì dalla cabina.
Passò un’altra settimana, Paul comunicò a Rufy che fra due ore sarebbero arrivati, cappello di paglia lo ringraziò; poi andò da Ace che come sempre stava discutendo con Vista:-fratellone!- pugno di fuoco si voltò verso di lui:-fratellino, il babbo ti vuole parlare.- il ragazzo di gomma si domandò cosa poteva volere il più vecchio degli imperatori; seguì il fratello ed entrò da solo nella cabina di Barbabianca. Dopo due settimane Rufy si trovò davanti al vecchio pirata, che era sempre stato nella sua stanza; Barbabianca sorrise:-cappello di paglia volevo solo ringraziarti per averci aiutato a salvare Ace.- Rufy sorrise:-figurati, ho solo salvato mio fratello.- Barbabianca scoppiò a ridere:-mi sei simpatico, buona fortuna Rufy.- cappello di paglia allargò il suo sorriso:-anche tu mi sei simpatico nonnino.- detto ciò lo saluto ed uscì.
Due ore più tardi giunsero all’arcipelago Sabaody, Rufy ringraziò tutti; poi salutò Ace promettendogli che si sarebbero rivisti nel Nuovo Mondo. Dopo che i due fratelli si salutarono, Ace tornò sulla “Moby Dick” e salparono.
Rufy rimase ad osservare la nave sparire, poi alzò lo sguardo al cielo “bene ora devo trovare un modo per far sapere ai ragazzi che ci vediamo fra due anni”. Cappello di paglia si recò da  Rayleigh, lo vide con Jimbei; il ragazzo di gomma raccontò tutto ai due. Poi insieme a l’uomo pesce fece avere il messaggio ai suoi amici; dopodiché Rufy prese ad allenarsi con il vecchio Rayleigh.

FINE QUINTO CAPITOLO
 

Ciao, eccomi qui.
Scusate il ritardo, spero che vi sia piaciuto questo capitolo (ora sapete come si è salvato Ace).
Non so quanto Marineford e l’arcipelago Sabaody sono lontani, per comodità ho fatto due settimane. Per sapere come morirà Barbabianca dovrete aspettare il prossimo capitolo; come dovrete aspettare per conoscere la mamma di Rouge.
Non ho avuto tempo per ricontrollare il capitolo, spero non ci siano errori (se ci sono fatemelo sapere che correggo). Come sempre sono ben accette critiche, consigli e suggerimenti.
Spero di riuscire ad aggiornare domenica.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate grazie.
Per le recensioni risponderò la prossima volta, ciao. 

 

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Capitolo 7
*** Passato seconda parte/Cambiamenti ***


6° CAPITOLO:
PASSATO, SECONDA PARTE/CAMBIAMENTI
 

E’ passato un mese dalla fine della guerra, i pirati di Barbabianca si trovano sull’isola di Tay; una piccola isola del Grande Blu sotto la protezione del vecchio imperatore.
La “Moby Dick” è attraccata al porto, sulla nave c’è silenzio; Marco, Jaws, Vista ed Ace sono nella cabina del capitano, dopo un lungo silenzio Marco si decise a chiedere il motivo per cui sono stati convocati; Barbabianca rise:-figlioli, vi ho chiamati per dirvi una cosa molto importante.- fece una pausa e osservò i quattro che continuavano a rimanere in silenzio, poi riprese:-è inutile dirvi che ormai la mia vita è giunta al termine, la mia salute sta peggiorando di giorno in giorno e non mi rimane più molto tempo. Spero che siate d’accordo sulla mia decisione, prima però vi chiedo di rimanere sempre uniti e di continuare il viaggio insieme.- i quattro pirati senza dire nulla annuirono; Barbabianca sorrise, sapeva perfettamente che anche senza di lui i suoi amati figli avrebbero continuato a viaggiare insieme e soprattutto uniti, continuò con il suo discorso:-ho deciso che sarai tu, Ace il mio erede. Tu prenderai il mio posto come capitano della ciurma e come imperatore; anche se sei il più giovane tra i miei figli, ho grande fiducia nelle tue capacità. E un giorno non solo supererai me, ma anche il tuo vero padre.- Marco, Vista e Jaws sapevano che il loro amato padre non li avrebbe accompagnati fino alla fine del loro viaggio, e soprattutto sapevano che avrebbe scelto Ace, ed erano d’accordo con la sua scelta. Anche loro credevano nelle capacità del loro fratellino; Ace anche se sapeva che prima o poi Barbabianca sarebbe morto, non riesce ad accettarlo e soprattutto non crede di essere adatto per prendere il suo posto, senza dire niente uscì dalla stanza. Marco cercò di fermarlo, ma il vecchio pirata gli disse:-lascialo andare. Ha bisogno di stare da solo, sono certo che quando riuscirà ad accettare la mia morte e capire la mia scelta, prenderà il mio posto.- osservò i tre, poi aggiunse:-vi chiedo di stargli sempre vicino; e di aiutarlo sempre, nonostante non lo da ha vedere è molto sensibile; e questa storia lo rende molto triste, come rende tristi voi e gli altri, ha bisogno di voi.- i tre annuirono e promisero che non lasceranno mai da solo il loro fratellino, poi uscirono anche loro per fare sapere ai compagni la decisione del loro amato padre.
La mattina dopo tutti i pirati di Barbabianca, stavano sul promontorio davanti alla tomba del più vecchio imperatore morto quella notte. Sulla lapide erano incise queste parole:”Edward Newgate, detto Barbabianca. Grande uomo, grande pirata e soprattutto grande padre. I tuoi figli non ti dimenticheranno mai, i pirati di Barbabianca”.
Dopo qualche ora i pirati tornarono alla nave, rimasero solo Marco ed Ace; la fenice dopo un attimo di silenzio gli si avvicinò:-Ace, prenditi tutto il tempo che vuoi per decidere che fare. Noi abbiamo fiducia in te, e so che prenderai la giusta decisione;per il momento rimaniamo qui a Tay detto ciò Marco tornò anche lui alla nave.
Ace rimase per tutta la notte davanti alla tomba dell’unica persona che considerava veramente suo padre, alla mente mille ricordi riaffioravano, si ricordò del primo incontro con Barbabianca, i suoi mille tentativi per eliminarlo ed infine la sua decisione di seguirlo per fare di lui il Re dei pirati. Ora che lui non c’è più, non sapeva che fare; c’era la promessa fatta a suo fratello e c’era il suo sogno, ma soprattutto c’erano i suoi compagni che credono in lui; era troppo presto per lui decidere, ma in cuor suo sapeva che avrebbe accettato la decisione di suo padre, doveva solo aspettare che il tempo passasse e di riprendersi prima di fare la sua scelta. Al sorgere del sole, Ace si alzò e si incamminò verso la “Moby Dick”; mentre camminava incontrò una giovane ragazza, più o meno della sua età; è molto bella, dai lunghi capelli castani legati da un nastro bianco, occhi verdi, indossa un vestito azzurro a maniche corte legato alla vita da una fascia blu. La giovane lo vide e lo salutò:-ciao, tu sei Ace pugno di fuoco, vero?- Ace era stupito, non credeva che lo conoscesse:-come fai ha sapere chi sono?- la ragazza sorrise:-dalla fine della guerra, i giornali non fanno altro che parlare di te e dei tuoi compagni. Poi tu sei un pirata di Barbabianca, e quest’isola è sotto la sua protezione, quindi è logico che gli abitanti conoscono gli uomini del vecchio imperatore.- pugno di fuoco finalmente sorrise:-che stupido, non ci avevo pensato. Ma tu chi sei?- la ragazza sentiva che poteva fidarsi e poi lo trovava simpatico, quindi gli rispose:-mi chiamo Mira, sono la proprietaria dell’unica locanda dell’isola, me l’hanno lasciata i miei genitori prima di morire.- i due passarono l’intera giornata a raccontarsi di tutto; si trovavano bene insieme, e nonostante si fossero appena conosciuti si fidavano cecamente l’uno dell’altra. Da quel giorno presero ad incontrarsi tutti i giorni, Mira fece amicizia anche con Marco, Jaws, Vista e tutti gli altri; la ragazza si trovava bene con i compagni di Ace, li trovava molto simpatici. Dopo un mese che si conoscevano, si innamorarono e si misero insieme; Marco e gli altri erano contenti per Ace, si stava riprendendo e stava tornando quello di sempre, soprattutto grazie a Mira.
Dopo due mesi, Ace prese una decisione e ne parlò con Marco:-ho deciso di accettare di prendere il posto di nostro padre.- la fenice sorrise:-lo sapevo che avresti accettato.- pugno di fuoco osservò l’amico:-ascolta, anche se ho accettato, il nostro vessillo non cambia, resterà sempre lo stesso.- Marco sorrise di nuovo:-questo è logico, lo lasciamo in memoria di nostro padre.- Ace sorrise:-giusto; lo dici tu agli altri, vero?- Marco sbuffò:-e perché dovrei dirglielo io?- fece una pausa e prima che il fratello gli rispose, aggiunse:-ora sei tu il capitano, quindi dovresti dirglielo tu.- Ace sorrise divertito:-si, hai ragione. Però tu ora sei il vice capitano; e poi Mira mi sta aspettando, mi vuole parlare di qualcosa d’importante.- Marco sorrise, sapeva quanto ormai Ace tenesse alla ragazza, e poi finalmente era tornato ad essere quello si sempre:-ok, solo perché ti aspetta Mira.- pugno di fuoco lo salutò e scese dalla nave.
Si recò di corsa alla locanda; una volta arrivato vide Mira alla porta e gli chiese:-che succede? Mi sembri agitata.- Mira lo fece entrare, la locanda era deserta come sempre al pomeriggio. I due si sedettero ad un tavolo, dopo un attimo di esitazione la ragazza parlò:-non so come dirtelo; ti ricordi il mese scorso, quando abbiamo passato la notte insieme?- Ace osservò Mira; come poteva non ricordarsi di quella notte, era stata la notte più bella che abbia mai passato, e poi il giorno seguente, quando era tornato alla nave Marco e gli altri gli avevano fatto il terzo grado, curiosi di sapere che cosa fosse successo. Ace rispose alla domanda:-certo, che mi ricordo. Ma che centra?- Mira decise di arrivare al dunque:-be, centra perché sono incinta.- Ace rimase a bocca aperta, fissava la ragazza senza dire nulla; Mira si preoccupò della reazione di Ace:-è tutto a posto?- il ragazzo annuì, poi fece un’enorme sorriso:-sono contento, è proprio una bella notizia.- questa volta fu Mira a rimanere stupita:-sei sicuro Ace? Fra qualche mese diventerai padre.- pugno di fuoco si alzò e abbracciò la ragazza:-certo che sono sicuro. Diventare papà mi rende felice.- Mira sorrise, poi cambiando discorso:-ora torna dai tuoi amici, devo preparare la cena per i clienti.- Ace sorrise, dopo averla salutata tornò dai suoi fratelli.
Tornato alla nave, tutti andarono da lui ed insieme gli chiesero:-capitano, quando si salpa?- Ace li osservò imbarazzato, poi rispose:-tra circa un anno.- tutti lo fissarono senza capire, fu Marco ha chiedergli spiegazioni. Ace sempre più imbarazzato rispose:-be, vedete Mira è incinta, e vorrei stargli vicino.- era così in imbarazzo, che non riusciva a guardarli in faccia. La fenice gli mise una mano sulla spalla:-ecco che avete combinato quella notte. Congratulazioni fratellino, sono contento per te; anche se non ti ci vedo come padre, incosciente come sei.- Ace non gli disse nulla; anche tutti gli altri gli dissero la stessa cosa. Pugno di fuoco era sollevato sapere che hai suoi compagni andava bene fermarsi ancora per un anno; gli dispiaceva dover lasciare Mira e il bambino fra un anno, ma il richiamo del mare era troppo forte; e poi se non realizzava il suo sogno se ne sarebbe pentito, e soprattutto c’era Rufy che lo aspettava nel Nuovo Mondo.
 
A Marineford, erano in corso i lavori di ricostruzione; la marina cercava di rimettere ordine nei mari, dopo la guerra i pirati erano aumentati. Nell’ufficio del Grand Ammiraglio, Sengoku stava parlando con Garp, seduto alla sua scrivania:-sei sicuro della tua decisione?- il vice ammiraglio gli rispose:-mai stato più sicuro, vado in pensione. E tu, sei sicuro di voler continuare a lavorare?- Sengoku sospirò:-certo che sei stato fortunato, che non ti abbiano punito. Non solo per anni hai protetto e nascosto Ace, ma durante la guerra hai colpito Akainu. Comunque andrò in pensione, solo quando non ci sarà più traccia del sangue di Roger.- Garp non tentò di fargli cambiare idea:-ascolta, anche se sarò in pensione, verrò spesso qui. Non posso stare tranquillo fino a quando quei due idioti continuano a navigare per i mari.- poi sorrise e aggiunse:-saranno pirati, ma sono davvero orgoglioso dei miei nipotini. Anche se sono preoccupato per Ace, Akainu lo ha ridotto proprio male.- Sengoku sbuffò:-lo so perfettamente che non mi libererò mai di te. Comunque voci attendibili dicono che Barbabianca è morto, ed Ace ha preso il suo posto; ma ora sono spariti e nessuna sa dove siano. Nessuno sa se torneranno presto a navigare.- Garp sorrise:-so per certo che Ace tornerà presto a creare problemi. E quando tornerà, le cose cambieranno e niente sarà più come prima.- il Grand Ammiraglio osservò l’amico e gli chiese:-cosa te lo fa pensare che le cose saranno diverse?- Garp si alzò dal divano e prima di uscire disse:-stiamo parlando del figlio del Re dei pirati e dell’erede di Barbabianca. Non di un pirata qualunque.- dettò ciò uscì; Sengoku osservò fuori dalla finestra “Garp ha ragione. Quando Ace tornerà le cose non saranno più le stesse”.
 
Dieci mesi più tardi, all’ospedale di Tay; Ace si trovava ad andare avanti ed indietro di fronte alla stanza dove si trovava Mira. Con lui c’erano Marco, Jaws e Vista; la fenice bloccò Ace:-stai un po’ fermo o finirai per consumare il pavimento.- pugno di fuoco sbuffò:-non ci riesco, sono troppo nervoso.- Vista sorrise:-eddai Ace, non è una battaglia. Stai diventa papà, lo so che non capita tutti i giorni di diventare padre; però agitarsi non serve a nulla.- Ace era sul punto di dare fuoco a Vista, quando il medico uscì dalla stanza impedendo ad Ace di dare fuoco all’intero ospedale, gli si avvicinò:-ragazzo, è nata una bella bambina.- fece una pausa, poi continuò:-ci sono state delle complicazioni. Mira sta morendo, vai da lei.- Ace senza dire nulla corse dalla ragazza, mentre gli altri tre pirati chiesero spiegazioni al medico.
Quando Ace entrò, vide Mira esausta sul letto con in braccio un fagottino; gli si avvicinò:-Mira, è vero ciò che ha detto il medico?- la ragazza sorrise:-mi dispiace, ma è vero. Ace promettimi di prenderti cura di lei, di non arrenderti mai e di seguire il tuo sogno. Per il nome ho deciso che sarai tu ha darglielo.- porse il fagottino ad Ace, che lo prese in braccio. Osservò la piccola, poi rivolto a Mira:-non voglio che tu muoia. Comunque stai tranquilla, ti prometto che mi prenderò cura di lei e la proteggerò sempre; tu mi conosci e sai che non mi arrendo mai e continuerò ha seguire il mio sogno.- Mira sorrise, poi chiuse gli occhi; Ace abbassò la testa e calde lacrime scesero lungo il suo volto, era dalla morte di suo padre che non piangeva. Il medico entrò, Ace gli lasciò la bambina ed uscì; i tre pirati gli si avvicinarono e cercarono di calmarlo. Quando pugno di fuoco si calmò disse.-partiremo appena la piccola sarà cresciuta.- i tre annuirono, poi Marco gli chiese:-come si chiama?- Ace sorrise:-Rouge, come mia madre.-
Da quel giorno passarono quattro anni, Ace con l’aiuto dei suoi compagni riuscì ha riprendersi e soprattutto ha prendersi cura della bambina. Finalmente dopo cinque anni che si trovavano a Tay, giunse il giorno della partenza; Ace si trovava al promontorio, davanti alle tombe di Barbabianca e Mira “padre dopo cinque anni riprendiamo il viaggio, Mira non preoccuparti per Rouge, lei viene con me e la proteggerò sempre”. Marco lo raggiunse:-Ace, siamo pronti per partire, manchi solo tu.- pugno di fuoco si alzò ed insieme al suo vice tornò alla “Moby Dick”.
Tornato alla nave, Rouge gli saltò in braccio tutta contenta:-che bello papà, prendiamo il mare!- Ace gli sorrise:-su piccola vai a salutare tutti, che partiamo.- la bambina annuì e scese dalla nave; non solo i suoi compagni lo avevano aiutato con la figlia, ma anche tutti gli abitanti dell’isola.
Mentre Rouge salutava tutti, Ace insieme hai suoi fratelli decisero di chiamarsi “zuhika” visto che non potevano più chiamarsi i pirati di Barbabianca, ma in suo onore il jolly roger sarebbe stato sempre lo stesso; appena la piccola Rouge tornò alla nave, i pirati “zuhika” salparono.
Dopo qualche mese, giunsero all’arcipelago Sabaody e andarono da Rayleigh, per farsi rivestire la nave. Ace salutò il vecchio Ray:-da quanto tempo non ci vediamo. Ci potresti rivestire la “Moby Dick”?- Ray sorrise:-certo e lo farò gratis, ma chi è la bambina?- pugno di fuoco sorrise:-nonnino ti presento Rouge, mia figlia.- il vecchio pirata osservò la piccola e gli sorrise:-ecco dove eravate spariti.- poi rivolto alla bambina:-piacere di conoscerti, Rouge- la piccala gli sorrise.
Dall’arrivo all’arcipelago passò una settimana, durante le pause Ray passò il tempo con Ace e gli altri, Rou fece amicizia con lui e dopo una settimana la nave era finalmente pronta.
I pirati “zuhika” salutarono e ringraziarono Rayleigh, e partirono; dopo sei anni, Ace ed i suoi fratelli tornarono finalmente nel Nuovo Mondo, la loro prima tappa è l’isola di Atlas.
 
Ace si riscosse dai suoi pensieri e si alzò dalla polena, vide la figlia che stava giocando con una palla di cannone e sorrise. Non c’era tempo per pensare al passato, doveva raggiungere Shanks il prima possibile.

 

FINE SESTO CAPITOLO  
 

 

Ciao, eccomi qui.
Scusate il ritardo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto (scrivere questo capitolo mi è piaciuto molto, penso che sia il migliore), poi voi siete liberi di decidere come volete.
Ho pensato di far morire Barbabianca in questo modo, solo perché per me essendo un grande pirata, non doveva essere sconfitto da nessuno, e poi è giusto che salutasse i suoi figli; sono fuori di testa, ma mentre scrivevo le parole della lapide mi sono commossa (secondo me è ciò che pensano i pirati di Barbabianca). Finalmente vi ho fatto conoscere Mira, la mamma di Rou-chan; scusate se i momenti tra lei ed Ace non sono stati descritti (ma non sono brava con le storie d’amore). Il perché l’ho fatta morire è semplice, se ci fosse stata anche lei nella storia mi sarei complicata la vita (spero che Mira vi sia piaciuta e non vi abbia deluso).
Nel prossimo capitolo, la storia riprenderà da dove l’ho fermata.
Come sempre sono ben accette critiche, consigli e suggerimenti; come al solito se ci sono errori ditemelo che correggo subito (io ricontrollo sempre, ma gli errori mi sfuggono).
Ho deciso che sposterò di domenica o di lunedì, quindi non vi preoccupate se alla domenica non c’è il capitolo.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Ora rispondo alle vostre recensioni:

 
Killy:far intervenire Garp mi è venuto in mente quando ho riletto il capitolo dove muore Ace (in quel capitolo Garp stava per intervenire ma Sengoku lo ferma); e poi è logico che un nonno salvi i suoi nipoti. Manny e Paul li avevo già fatti apparire nel capitolo due è per questo che non li ho descritti, comunque come avrai intuito Manny è il medico e Paul il navigatore. Grazie per avermi fatto notare l’errore, l’ho corretto subito; e mi fa piacere che le tue domande abbiano avuto una risposta. Finalmente in questo capitolo hai fatto conoscenza di Mira e hai saputo di Barbabianca, ciao.
 
KH4:la parte dove Ace e il fratello vengono salvati dal nonno mi è venuta in mente perché non riesco ad accettare che Oda abbia fatto morire il mitico Ace; è stato difficile scrivere la parte dove Akainu colpiva Ace (mi veniva in mente ciò che succedeva nel manga e mi veniva una tremenda tristezza). Il mangia crostate non lo messo perché di odiosi (per non dire altro) bastava Akainu, mettere anche lui nello stesso capitolo sarebbe stato difficile; credo che non bastino cinque testati nucleari per sopprimerlo visto il frutto del mare che ha mangiato, però ti do volentieri una mano per eliminarlo. Rufy per sua fortuna (ma anche per le fan di Ace) non ha perso il fratello e presto rivedrà i suoi amici; poi ci ha pensato Marco a tiragli su il morale. In questo capitolo hai conosciuto la mamma di Rouge (spero che ti sia piaciuta); hai forse indovinato su come ho fatto morire Barbabianca? Grazie per i complimenti, ciao.
 
akagami95:è normalissimo per Ace (ma anche per Rufy) avere sempre fame. Sappiamo come è fatto Rufy, e poi ha Barbabianca gli sta simpatico (non mi sembra il tipo che uccide perché è stato offeso), e poi se succede qualcosa  a Rufy, Ace sarebbe triste (e Barbabianca tiene hai suoi figli, e non li farebbe mai soffrire). In questo capitolo sai che è successo a Garp, e hai conosciuto Mira; oltre che sapere come è morto Barbabianca (anche a me mi è simpatico, ma nella mia storia è troppo ingombrante). Ciao  

  
 

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Capitolo 8
*** Incontro casuale/Guai in arrivo ***


7° CAPITOLO:
INCONTRO CASUALE/GUAI IN ARRIVO
 

Ace si riscosse dai suoi pensieri e si alzò dalla polena, vide la figlia che stava giocando con una palla di cannone e sorrise. Non c’era tempo per pensare al passato, doveva raggiungere Shanks il prima possibile.
La mattina seguente, Ace stava ancora dormendo nel suo letto, quando Rouge piombò nella stanza e saltò addosso al padre svegliandolo. Ace mezzo addormentato si domandò che ore fossero, visto che la figlia era già sveglia; la piccola tutta contenta gridò:-papà! Alzati e vieni ha vedere che bello!- detto ciò la bambina saltò giù dal letto e aspettò che il padre la seguisse. Pugno di fuoco si alzò e seguì la figlia sul ponte, non fece caso che Rouge portava un cappotto pesante. Una volta salito, vide che era tutto ricoperto di neve; la piccola Rouge si mise a correre per tutto il ponte felice, ha lei la neve piaceva moltissimo; i pirati che non avevano nulla da fare stavano buttando fuori bordo la neve. Ace sbuffò, vide Paul e gli si avvicinò:-non mi dire che Shanks si trova di nuovo su un’isola invernale?- il navigatore l’osservò, tutti indossavano un cappotto e lui non indossava nemmeno una maglia:-di che ti lamenti? Tu sei di fuoco e non senti freddo, mentre noi stiamo gelando. Comunque l’isola dove ci fermeremo non è Amerì, ma è l’isola di Shiro.- Ace sorrise:-ah meno male, io odio la neve; ma dovremo fermarci per forza? Stiamo seguendo un eternal pose.- Paul sbuffò:-certo, le scorte di cibo stanno finendo, grazie al tuo incredibile appetito.- detto ciò il navigatore se ne andò. Ace rimase ad osservare la figlia che aveva ingaggiato una battaglia di palle di neve con Vista e altri pirati; Rouge si voltò verso di lui:-papà, vieni anche tu a giocare!- pugno di fuoco nonostante odiasse la neve, accontentò la figlia per non deluderla; ma come sempre crollò addormentato, la bambina sorrise e riprese a giocare con gli altri.
Nel pomeriggio arrivarono a Shiro; è una piccola isola sommersa dalla neve, c’è solo una grande città. I pirati “zuhika” decisero di ripartire il pomeriggio seguente; Dave con l’aiuto di alcuni compagni scese a terra per fare rifornimento di cibo, scese anche Manny per procurarsi alcuni medicinali che erano finiti. Ace insieme alla figlia scese pure lui, alla ricerca di una locanda; Marco per questa volta decise di fidarsi a lasciarlo da solo, in fondo con lui c’era Rouge ad impedirgli che si perdesse.
Giunto alla locanda, padre e figlia si sedettero ad un tavolo sotto lo sguardo curioso dei clienti; fuori si gelava e c’era molta neve ed Ace se ne andava in giro senza maglia, è per questo motivo che i clienti pensavano che fosse fuori di testa. Il locandiere si mise ad andare avanti ed indietro dal tavolo dove erano seduti; Ace e la piccola divorarono tutto ciò che veniva portato in tavola, quando furono sazi, Rou sorrise:-papà, ce li hai i soldi?- Ace a sua volta sorrise, poi prese in braccio la figlia ed uscì di corsa dalla locanda mentre il proprietario gli urlava contro. Mentre correva con la figlia in braccio, Rouge divertita:-papà, sei sempre il solito!- Ace ricambiò il sorriso:-non ci posso fare nulla, è diventata un’abitudine non avere soldi e poi siamo pirati.- la piccola annuì.
Quando pugno di fuoco fu certo di essere ben lontano dalla locanda si fermò e mise a terra la figlia:-bene piccola, ora dimmi come si torna alla nave, perché io non me lo ricordo.- Rouge scoppiò a ridere:-la nave è dall’altra parte della città.- Ace sbuffò e si incamminò verso la giusta direzione; quando una voce lo chiamò. Ace si voltò e si sorprese nel vederlo:-vecchio, che ci fai qui?- l’uomo si arrabbiò e tirò un pugno rivestito di Haki in testa ad Ace e poi gli urlò:-quando imparerai a portare rispetto a tuo nonno?- pugno di fuoco si portò una mano sul bernoccolo e urlò:-quando tu la pianterai di tirami pugni, io ti porterò rispetto vecchio bacucco!- Garp scoppiò a ridere, quello scambio di battute gli portò alla mente tanti bei ricordi, quante volte si erano trovati a dire le stesse cose quando Ace era bambino; a quei tempi Garp sperava davvero che i suoi nipoti diventassero marine, ma sapeva che con Ace era impossibile in lui scorre sangue pirata e la libertà era tutto per il nipote. Poi gli rispose alla domanda:-sono stato a Marineford e quando ho saputo che Aokiji veniva qui, ho deciso di accompagnarlo.- Ace sorrise:-non capisco una cosa, se sei in pensione perché continui a frequentare il quartier generale?- Garp scoppiò di nuovo a ridere:-be stare a casa mi annoio e poi devo pur tenermi aggiornato su quello che tu e tuo fratello combinate.- Ace sorrise, sa perfettamente quanto il nonno tenesse a loro, anche se mai lo avrebbe ammesso; poi si ricordò che era stato proprio lui a salvarli dall’ammiraglio Akainu:-nonno grazie per averci salvato da Akainu. Rufy me lo ha raccontato dopo la guerra.- Garp era sorpreso, era la prima volta che Ace lo chiamava nonno:-tu e Rufy siete degli incoscienti!- Ace scoppiò a ridere:-già e per fortuna non siamo soli, abbiamo dei compagni che ci stanno sempre vicino.- il vecchio ex marine sorrise, era contento di vedere che nonostante tutto quello che Ace aveva passato, fosse sempre lo stesso scapestrato nipote che aveva cresciuto con l’aiuto di Dadan. Garp solo in quel momento si accorse della bambina che stava acconto al nipote:-scusa Ace, ma chi sarebbe quella bambina?- Ace si era completamente dimenticato che Rouge fosse li, per tutto il tempo la piccola era rimasta in silenzio ad ascoltare la loro conversazione; pugno di fuoco sorrise:-lei si chiama Rouge, ed è mia figlia.- Garp ebbe la stessa reazione di Rufy, poi ripresosi dalla notizia:-tu padre, questa si che è bella. Irresponsabile come sei, comunque ora mi è chiaro perché sei sparito per tutto questo tempo.- Ace sbuffò:-non sono affatto un irresponsabile!- la piccola sorrise:-tu sei il nonno di papà?- Garp annuì, Rouge continuò a sorridere:-papà mi ha parlato tanto di te.- Garp incuriosito gli chiese:-e che ti ha detto di me?- Rouge gli rispose divertita:-ha detto che sei un vecchio bacucco folle ed irritante.- Garp si voltò verso il nipote che stava tentando la fuga:-dove credi di scappare? Io sarei un vecchio bacucco folle ed irritante?- Ace non fece in tempo a dire qual cosa, che la bambina disse:-poi papà aggiunto che è grazie a te che è ancora vivo, quindi ti ringrazio anch’io per avere salvato il mio papà.- i due rimasero stupiti dalle parole della bambina, Garp sorrise:-per fortuna è più sveglia di te.- Ace sorrise. Il sole stava tramontando, Garp chiese ad Ace quando sarebbero partiti, pugno di fuoco rispose:-domani nel pomeriggio, perché lo vuoi sapere?- l’ex vice ammiraglio sorrise:-bene, noi partiamo sta sera. Visto che sono in pensione non riferirò di averti incontrato.- Ace lo ringraziò, lo sapeva fin dall’inizio che il nonno non avrebbe detto nulla; Garp gli disse:-non dirò che hai una figlia; o Sengoku darà fuori di matto se lo viene a sapere. Fai attenzione  e cerca di non farti ammazzare.- poi rivolto alla bambina:-Rouge è stato un piacere conoscerti, tieni d’occhio tuo padre mi raccomando.- la piccola sorrise:-certo, anche per me è stato un piacere conoscerti.- Ace prese in braccio la figlia:-certo che hai molta fiducia in me, vecchio bacucco.- Garp scoppiò a ridere:-ho molta fiducia in te, ma sai cacciarti nei guai un po’ troppo facilmente. Ti saluto nipote.- pugno di fuoco sorrise e lo salutò, osservò il nonno andarsene e poi si incamminò verso la “Moby Dick”.
Tornato alla nave, ricevette una bella ramanzina da Marco per via del ritardo; Ace gli spiegò cosa era successo e poi andò a dormire. Il giorno seguente i pirati “zuhika” salparono; Ace era seduto sul parapetto e guardava il mare, fu raggiunto da Marco:-Paul ha detto che la prossima isola è Amerì.- pugno di fuoco scrutò l’orizzonte:-bene, così sapremo che vuole Shanks.- la fenice osservo l’amico che era molto pensieroso e gli domandò:-secondo te, quello che vuole dirti riguarda lui?- Ace sorrise:-credo proprio di si, comunque lo sapremo una volta raggiunto il rosso.- Marco annuì e poi se ne andò, lasciandolo da solo con i suoi pensieri. Ace osservò il cielo grigio “qualunque cosa voglia dirmi Shanks, non ha importanza. Quando un giorno lo ritroverò gli farò pagare tutto quello che ha fatto.” 
 
A Marineford è pomeriggio in oltrato; nel suo ufficio il Gran Ammiraglio Sengoku se ne stava alla finestra bevendo il suo caffè. Sperava che la giornata finisse in tranquillità, visto che Garp era fuori dai piedi; ma le sue speranze andarono in frantumi, quando qualcuno bussò alla porta. Sengoku si sedette alla scrivania e fece entrare la persona che aveva bussato; quando vide entrare l’ammiraglio Akainu, sapeva già che voleva. L’ammiraglio si avvicinò al suo superiore:-Grand Ammiraglio, vorrei il vostro permesso per catturare Ace pugno di fuoco.- il Grand Ammiraglio sbuffò; in quegli ultimi anni aveva perso il conto di quante volte Akainu gli aveva chiesto il permesso per catturarlo, e lui tutte le volte gli rispondeva che non sapendo dove fosse, era inutile sprecare energie per cercarlo; Akainu non riusciva mandare giù il fatto che Ace fosse ancora vivo, ma non poteva disubbidire agli ordini e tutte le volte se ne andava senza insistere. Ma questa volta Sengoku non poteva fare altro che dargli il permesso:-ammiraglio, visto che Ace si è rifatto vivo ti do il permesso di cercarlo e di catturarlo. Ma prima di andare ho due cose da dirti; primo Garp non deve sapere niente o romperà le scatole come al suo solito.- Akainu annuì, poi chiese:-non capisco perché il Governo Mondiale non lo ha punito, dopo ciò che ha fatto.- Sengoku sbuffò:-è semplice, in tutti gli anni che ha lavorato ha fatto tanto per il Governo e quindi hanno deciso di chiudere un occhio sulla faccenda, poi andando in pensione non può più ostacolare nessuno.- fece una breve pausa, poi continuando il discorso di prima:-comunque come seconda cosa, trova quel dannato ragazzino prima che lui incontri uno dei quattro imperatori e portalo qui a Marineford, che verrà giustiziato immediatamente.- Akainu chiese:-Grand Ammiraglio come fa ha sapere che c’è la possibilità che si possono incontrare?- il superiore si alzò dalla poltrona:-girano voci sul fatto che molto probabilmente quei quattro si incontreranno, e visto che di solito le voci hanno un fondo di verità è meglio fare in fretta ad acciuffare Ace.- l’ammiraglio prima di uscire:-parto immediatamente e troverò quel dannato pirata prima che lui possa incontrarsi con gli altri imperatori.- detto ciò uscì. Sengoku rimase ad osservare la porta “speriamo in bene. Di sicuro in questi sei anni il figlio di Roger potrebbe essere diventato forte da poter battere uno come Akainu”. Il Grand Ammiraglio non era certo di avere fatto la cosa giusta, mandare Akainu a dare la caccia ad Ace; ma tra tutti gli ammiragli era l’unico ad avere qualche possibilità di catturarlo; tornò a sedersi e riprese a bere il suo caffè ormai freddo “certo che non si può mai stare tranquilli, se non c’è Garp c’è sempre qualcun altro a rompere”.
 
Notte fonda, Ace se ne stava seduto sulla polena a fissare il mare; quando dei passi lo fecero voltare, Marco lo raggiunse:-che succede? Non è da te essere sveglio a quest’ora.- Ace sorrise:-già di solito dormo a qualsiasi ora. Ma ho un brutto presentimento.- la fenice lo fissò preoccupato:-pensi che possa succedere qualcosa?- pugno di fuoco abbassò la testa:-non so, però mi fa male la cicatrice e questo non è un buon segno.- Marco gli domandò:-credi che abbia a che fare con il motivo per cui Shanks ti vuole parlare?- Ace si alzò e scese dalla polena e prima di andare rispose:-può essere, ma può anche non centrare nulla. Notte, vado ha dormire.- detto ciò sparì oltre la porta. Marco fissò il punto dove il fratello era sparito “speriamo che non capiti nulla”, poi andò ha dormire pure lui.

 

FINE SETTIMO CAPITOLO
 

 

Ciao, eccomi qui.
Se domani nevica è colpa mia perché sono riuscita ad aggiornare di domenica.
A proposito di neve, vi starete chiedendo perché Ace odia la neve (ah non ve lo state chiedendo, be fa niente io ve lo dico comunque), perché stando a “wikipedia” Ace è nato il primo di gennaio, essendo inverno ho dato per scontato che nevicasse e visto che quando lui è nato sua madre è morta, la neve gli e lo fa ricordare e quindi non gli piace (spero di essere stata chiara).
Spero di avervi sorpreso, facendo apparire Garp (era da un po’ che volevo fare incontrare nonno e nipote), e spero che vi sia piaciuto il loro incontro.
Per il nome dell’isola ho scelto Shiro perché in giapponese significa bianco (e visto che la neve è bianca lo trovato perfetto come nome).
Se vi chiedete perché Ace chiede se Shanks si trova ancora su un’isola invernale il motivo è semplice, se ricorderete quando si incontrarono per la prima volta nel manga, il rosso era su un’isola invernale. Di sicuro speravate che Akainu non si sarebbe più visto (lo speravo anch’io), ma dovevo farlo apparire per movimentare un po’ la storia o sarebbe stata troppo tranquilla.
Nel prossimo capitolo verranno chiariti tutti i misteri; saprete di chi parlavano Garp e Sengoku nel terzo capitolo, saprete chi ha raggiunto Shanks (se ricorderete nel quarto capitolo Ben dice al suo capitano che sono arrivati) e saprete ha chi vuole farla pagare Ace.
Ho notato che ormai ho fatto diventare Marco il grillo parlante di Ace, è sempre lui che va dal capitano a parlargli (ma lo trovo un ruolo adatto per lui).
Non dovrebbero esserci errori, se ci sono fatemelo sapere che correggo.
Come sempre se avete critiche, consigli o suggerimenti sono ben accetti.
Non so se riuscirò a spostare il prossimo capitolo, perché ho una settimana impegnativa. Se riuscirò a scriverlo lo sposterò sempre di domenica o lunedì.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Ora rispondo alle vostre recensioni:

 
Killy:sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, lo so che è un po’ triste ma non potevo fare altrimenti (se avessi fatto diversamente mi sarei complicata la vita). Hai ragione, è per questo che Ace e la figlia sono molto legati, entrambi non hanno mai conosciuto le loro mamme (però Rouge a il padre, mentre Ace non lo ha mai conosciuto). Mi fa piacere che ti sia piaciuta la decisione di Barbabianca, io lo sempre pensato che se il nonnino fosse morto Ace avrebbe preso il suo posto (ma Oda ha fatto morire entrambi). Sono contenta che la parte finale ti abbia fatto ridere; Rouge rischia di far saltare in aria la nave, basta vedere come ha ridotto la cucina nel primo capitolo (però da ciò che so, una palla di cannone fa danni solo se viene sparata, quindi basta tenerla lontano dai cannoni). Mi dispiace ma dovrai aspettare il prossimo capitolo per sapere che vuole Shanks; spero che questo ti sia piaciuto, ciao.
 
KH4:mi fa piacere che il nome Mira ti piaccia, in realtà è un nome preso in prestito (un sabato mattina ho visto una puntata di “Bakugan” e c’era una ragazza che si chiamava così, mi è piaciuto e ho deciso di usarlo per la mamma di Rouge). Sono contenta che il modo in cui ho fatto morire Barbabianca ti sia piaciuto; per quanto riguarda l’ameba traditrice, in questo momento si sta ingozzando di crostate ignorando il fatto che io le ho farcite di cianuro e quando finirà di mangiarle morirà stecchito (ma lasciamolo da parte per ora questo idiota). Ho pensato che Ace fosse il più giovane, perché tutti i pirati di Barbabianca che ho visto mi sembrano più vecchi di lui; anche a me mi dispiace per Mira, ma in realtà lo messa solo per fare sapere da dove spunta fuori Rouge (quando ho pensato di fare Ace papà, non ho pensato alla mamma). Ma vuoi sapere una cosa, all’inizio il dottore non voleva essere diretto, ma poi vedendo che Ace era sul punto di prendere fuoco ha preferito arrivare al dunque per evitare che scoppiasse un incendio; ma intromettiti pure, i consigli e i pareri io li accetto molto volentieri. Già per fortuna di Rouge, oltre il padre anche gli altri l’hanno cresciuta (o la vedevo male, se ci pensava solo Ace), poi Marco è un esperto con i bambini (deve tenere a bada Ace, che a volte è peggio di un bambino). Come detto sopra, per sapere che vuole Shanks dovrai aspettare il prossimo capitolo, anche per sapere se è l’innominabile la causa di tutto, ciao.
 
LadySaika:quanto sono contenta di sapere che il capitolo piaccia; per Mira non sei l’unica che gli dispiaccia (ma se fosse viva mi sarebbe stata tra i piedi). Rouge è molto intelligente, sa sempre con cosa giocare ed Ace dovrebbe tenerla d’occhio di più o farà danni. La tua curiosità sarà soddisfatta nel prossimo capitolo, Ace e Shanks si incontreranno e tutti i misteri saranno svelati, ciao. 

 

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Capitolo 9
*** L'incontro/Festa ***


8° CAPITOLO:
L’INCONTRO/FESTA
 

Il mattino seguente tutta la ciurma era sul ponte, da un momento all’altro avrebbero avvistato l’isola di Amerì, ma non era facile avvistarla in mezzo alla nebbia. Ace salì sulla polena e si guardò attorno, poi sbuffò:-certo che Shanks poteva evitare di andare su un’isola nascosta dalla nebbia.- poi vide qualcosa, ma era solo un uccello; la sua pazienza stava giungendo al termine. Vista andò da lui per evitare che desse fuoco alla nave:-Ace calmati, è meglio che l’isola sia nascosta, almeno la marina non riuscirà a trovarci.- pugno di fuoco si voltò parecchio arrabbiato verso l’amico e urlò:-della marina non me ne frega niente, se saltano fuori gli do fuoco!- Vista a questo punto preferì andarsene prima di gettare altra benzina sul fuoco. Ace tornò ad osservare la nebbia, visto che era l’unica cosa visibile; poi gli venne in mente un’idea e corse da Marco. La fenice vedendolo arrivare capì cosa volesse:-ho capito, vado.- detto ciò si trasformò in fenice e spiccò il volo, Ace e gli altri aspettarono che fece ritorno.
Nel frattempo sottocoperta, dove stavano le munizioni e la polvere da sparo, la piccola Rouge stava cercando qualcosa. Jaws la raggiunse per evitare che facesse danni, c’era già il rischio che Ace desse fuoco alla nave e quindi era meglio che la figlia stesse tranquilla:-Rouge, che cerchi?- la bambina si voltò verso di lui:-non trovo più una scarpa.- Jaws la osservò:-e tu la cerchi qui? Non sarà in cabina?- Rouge ci pensò un attimo, poi sorrise:-forse è lì, è l’unico posto dove non ho cercato.- Jaws accompagnò la bambina nella cabina di Ace dove regnava il caos più assoluto, l’ordine è una delle poche cose che lui e sua figlia non conoscono; dopo aver ribaltato tutta la stanza Rouge ritrovò la scarpa e dopo averla messa seguì Jaws sul ponte.
Una volta saliti, i due andarono da Ace; Jaws lo vide osservare il cielo:-pensi di trovare l’isola lassù?- pugno di fuoco si voltò verso di loro e prese in braccio la piccola:-be potrebbe anche essere lassù. Comunque stiamo aspettando che Marco torni.- il gigante capì e si mise pure lui a guardare il cielo grigio. Dopo circa un’ora, la piccola Rouge gridò:-ecco, arriva lo “zio” Marco!- la fenice atterrò sul ponte e riprese le sue sembianze umane:-Ace, l’isola è proprio di fronte a noi.- il capitano sorrise:-bene, Paul hai sentito?- il navigatore annuì e puntò la nave verso il punto indicato da Marco.
Finalmente dopo ore di ricerca giunsero ad Amerì; è una piccola isola sempre avvolta dalla nebbia, non vi abita nessuno, c’è un immensa foresta di alberi morti, il prato è tutto secco, il promontorio e l’immensa montagna hanno un’aria sinistra. Una volta attraccati, scesero a terra Ace insieme a Marco, Jaws e vista, mentre gli altri rimasero a bordo; la piccola Rouge dopo tanto insistere andò con loro. Mezz’ora dopo Rouge chiese dove fossero diretti, a rispondergli fu Vista:-verso la montagna, perché molto probabilmente è lì che si trova Shanks.- la piccola ringraziò e si mise a correre verso Ace:-papà, pensi che ci siano i fantasmi?- pugno di fuoco sorrise:-be dato il posto, è molto probabile.- la bambina sorrise:-che bello!- Ace si rivolse a Marco:-ma Shanks non può evitare di fermarsi su isole inospitali?- la fenice sbuffò:-e a te che importa? Tanto dopo aver sentito che vuole ce ne andremo.- pugno di fuoco a sua volta sbuffò:-mi importa, perché mentre lui se ne sta chissà dove, noi dobbiamo cercarlo in questo posto noioso.- Marco tirò un pugno in testa ad Ace:-piantala di lamentarti, sei peggio di un bambino.- il capitano fece per rispondere, quando dei passi lo fecero voltare. Davanti ai cinque apparve Ben; si avvicinò a loro:-salve, ce ne avete messo di tempo per arrivare.- Ace esplose del tutto, e urlò:-la colpa è del tuo capitano! E’ stato difficile trovare questa maledetta isola!- Marco afferrò Ace per le spalle e mentre cercava di calmarlo Jaws si rivolse a Ben:-non farci caso, non ha fatto un’abbondante colazione oltre che si è alzato di pessimo umore. Comunque per via di questa nebbia abbiamo fatto fatica a trovare l’isola.- Vista aggiunse:-Ace perde la pazienza molto facilmente, per poco non dava fuoco alla nave.- Ben si accese una sigaretta:-capisco, è per via della nebbia che quest’isola è una delle poche isole rimaste sicure.- finalmente Marco riuscì a calmare Ace, il capitano tornato quello di sempre sorrise:-portaci da Shanks.- Ben si incamminò verso il sentiero da dove era venuto, seguito dai cinque. Dopo un’ora arrivarono alla montagna, entrarono e videro tutta la ciurma al completo del rosso; Ben si voltò verso ai cinque:-voi quattro rimanete qui. Tu Ace seguimi.- detto ciò il vice capitano del rosso si avviò in un cunicolo, Ace rivolto agli amici:-bene, voi occupatevi di Rou-chan. Ci vediamo dopo.- Marco sorrise:-ok, ma vedi di non combinare casini.- Ace sbuffò e poi seguì Ben. I due camminarono lungo il cunicolo in silenzio, fino  a quando Ben chiese:-Ace, chi è quella bambina?- pugno di fuoco borbottò qual cosa e poi rispose:-mia figlia.- Ben fu sorpreso dalla risposta, ma preferì non chiedergli altro perché aveva notato nel giovane Ace che qual cosa non andava e soprattutto che era di cattivo umore. Giunti alla fine del cunicolo c’era una porta, dove Shanks li aspettava; quando li vide arrivare si alzò:-ben arrivato Ace.- il giovane capitano dei pirati “zuhika” voleva dargli fuoco, ma poi si ricordò che se non fosse per lui a quest’ora Rufy sarebbe morto:-vorrei darti fuoco, ma in passato hai salvato la vita a mio fratello e quindi non posso farlo.- Shanks sorrise:-vedo che sei di pessimo umore.- l’occhiataccia di Ace, fece tornare serio il rosso, che si rivolse al suo vice:-Ben, torna pure dagli altri.- Ben dopo avergli detto di non fare arrabbiare troppo Ace se ne andò.
Dopo che il vice sparì, Shanks si rivolse ad Ace:-su entriamo, gli altri ci stanno aspettando.- pugno di fuoco era curioso di sapere chi fossero, ma il rosso era già entrato nella stanza. Ace lo seguì e quando entrò riconobbe subito i due che se ne stavano seduti, non li aveva mai incontrati, ma aveva capito che erano gli altri due imperatori; Kaido, un uomo non tanto alto e non molto magro, folta barba grigia come i capelli, occhi azzurri e una cicatrice in fronte, indossa un completo nero avvolto da un mantello rosso; al suo fianco stava Big Mom l’unica donna tra i quattro, dimostra più anni di quanti ne ha veramente, è molto robusta, lunghi capelli grigi e occhi di ghiaccio, indossa un lungo vestito blu ed è avvolta in un mantello di pelliccia.
Kaido vedendo entrare Ace:-finalmente sei arrivato. Non ne potevo più di aspettare.- pugno di fuoco si irritò parecchio:-non è di certo colpa mia!- l’uomo sbuffò:-si hai ragione, è solo colpa di Shanks.- Big Mom aggiunse:-rosso, le tue abitudini di scegliere isole difficili da trovare non cambiano mai.- Shanks decise di intervenire:-ok, la prossima volta deciderete voi dove incontrarci. Ma ora che Ace è arrivato direi di incominciare.- Ace che era l’unico ha non capire il perché si fossero incontrati chiese:-si può sapere che succede?- Big Mom alzò gli occhi al soffitto:-ma tu i giornali non li leggi?- Ace sbuffò:-l’ultima volta che ho preso un giornale in mano gli ho dato accidentalmente fuoco, e Marco si è arrabbiato parecchio, e così non li leggo più, tanto non sono per niente interessanti.- Kaido si rassegnò:-i giovani di oggi non sono per niente intelligenti.- l’uomo è sempre stato convinto che la nuova generazione fosse ignorante; prima che Ace desse fuoco a tutto, Shanks lo afferrò per il braccio e lo fece sedersi:-stai calmo.- poi sedendosi anche lui:-il problema è che molte isole sotto il nostro controllo sono state prese da lui.- Ace si calmò, aveva intuito chi fosse la causa del problema. Big Mom vedendolo calmo continuò da dove il rosso si era fermato:-comunque per il momento si può stare tranquilli, perché le isole prese sono piccole e di poca importanza.- Kaido interruppe la donna:-Marshall D. Teach o meglio noto come Barbanera, vuole impadronirsi del Nuovo Mondo e trovare Raftel e il mitico “One Piece”.- Shanks a sua volta interruppe Kaido:-trovando la leggendaria isola e il mitico tesoro diventerà il Re dei pirati, e se ci riuscirà cercherà di conquistare il mondo intero.- Big Mom intervenì parecchio irritata, per essere stata interrotta:-l’unica persona che può diventare Re dei pirati, è colui che vuole essere libero per inseguire i propri sogni e soprattutto che abbia ereditato gli stessi ideali di Gold D. Roger. E non un pazzo che ha fame di potere.- Ace preferì evitare di parlare di Roger, e dopo aver capito più o meno la situazione chiese:-che avete intenzione di fare?- Kaido rimasto in silenzio fino a poco fa:-un’alleanza tra noi quattro e sconfiggerlo una volta per tutte.- Shanks non sembrava convinto della decisione e intervenì:-scusa, ma non mi sembra una buona idea. Se noi quattro ci alleiamo, il Governo Mondiale e la marina non staranno a guardare.- Big Mom scoppiò a ridere:-e chi se ne importa. Noi metteremo da parte il passato e il fatto che non ci sopportiamo e fermeremo Barbanera, dopo ognuno tornerà per i fatti suoi.- il rosso sorrise:-se la mettiamo così, allora ci stò.- Kaido annuì, sembrava che finalmente si fosse presa una decisione; ma Ace non era per niente d’accordo:-io non ci stò!- i tre si voltarono verso di lui e gli chiesero che voleva fare, pugno di fuoco rispose:-Teach faceva parte della ciurma di Barbabianca, noi ci siamo fidati di lui ed è colpa nostra se Satch è morto e lui ha acquisito quel potere, ed è colpa mia se sei anni fa è scoppiata quella guerra, permettendo così a quell’idiota di radunare uomini così forti.- i tre rimasero in silenzio, poi Kaido disse:-e allora sentiamo che hai intenzione di fare.- pugno di fuoco senza guardarli:-è un problema causato da me e i miei fratelli, e quindi ci penseremo noi a sistemare la faccenda.- Big Mom sorrise, incominciava a trovarlo simpatico, ma Kaido non era d’accordo:-per poco sei anni fa non ti facevi ammazzare e ora pensi di riuscire ad eliminarlo?- Ace era parecchio arrabbiato:-certo, so di cosa è capace e quanto è forte, non ho intenzione di sottovalutarlo come l’ultima volta. Sta volta poi non sarò da solo, ma sarò con i miei fratelli e ho molti motivi per non morire.- Kaido rimase senza parole, non aveva mai incontrato qualcuno così testardo e determinato eccetto Barbabianca; Big Mom sorrise:-sei testardo quanto il tuo vero padre.- anche Shanks sorrise:-Ace ha ragione, è l’unico tra noi che conosce molto bene Barbanera e ho molta fiducia in lui.- Kaido sbuffò:-e va bene, ma se ti fai ammazzare, noi tre ci alleeremo e lo sistemeremo una volta per tutte.- Ace annuì, non aveva intenzione di perdere ancora con lui; Big Mom annuì:-ok, siamo tutti d’accordo allora.- Shanks si alzò:-bene, visto che abbiamo deciso il da farsi; io propongo di fare una festa, visto che è la prima volta che noi quattro ci incontriamo.- i tre annuirono e si alzarono, ed insieme a Shanks uscirono dalla stanza.
Camminarono in silenzio senza dire niente, giunsero al punto dove stava la ciurma del rosso e i compagni di Ace; arrivati lì Kaido e Big Mom dissero che sarebbero andati a chiamare le loro ciurme, in quel momento Rouge vedendo Ace gridò:-papà!- e corse da lui. Shanks e gli altri due imperatori rimasero stupiti, Ace prese in braccio la figlia sorridendo; il rosso si avvicinò al ragazzo:-quindi è per questo motivo che siete spariti.- pugno di fuoco annuì. Big Mom rivolta a Kaido:-il sangue di Roger continua a scorrere.- Kaido accennò un mezzo sì e poi insieme alla donna si recò dalle loro ciurme. Ace raggiunti i fratelli mandò Vista e Jaws con la bambina a chiamare gli altri; Rimasto con Marco gli raccontò tutto quello che si erano detti e gli chiese:-secondo te ho fatto bene a prendere questa decisione?- la fenice dopo un attimo di silenzio:-si hai fatto bene, per una volta hai preso la giusta decisione.- Ace sorrise.
Mezz’ora dopo, le ciurme al completo erano riunite insieme a far festa; fino al giorno prima non si sopportavano e ora bevevano e cantavano tutti insieme come se fossero sempre stati amici. Nel mezzo del casino Ace uscì dalla grotta e rimase a fissare il cielo ormai nero. Dei passi si avvicinarono a lui:-qual cosa non va?- Ace si volto e si ritrovò di fronte a Big Mom:-ho solo un brutto presentimento.- la donna lo fissò poi chiese:-riguardo a questa faccenda?- pugno di fuoco scosse la testa:-no, ho sempre saputo che prima o poi lo avrei dovuto affrontare ancora, è qual cos’altro. Comunque lei conosceva il mio vero padre?- Big Mom sorrise:-lo incontrai una sola volta, e di devo dire che aveva un bel caratterino. Quella volta intuii che sarebbe diventato un grande pirata e non mi sbagliai, in fondo è diventato il Re dei pirati.- fece una breve pausa poi aggiunse:-anche tu, sono certa che diventerai un grande pirata.- Ace sorrise poi sentì Rouge che lo chiamava, Big Mom sorrise:-hai una bella figlia. Ora vado ad assicurarmi che quei babbei dei miei uomini non esagerano con il rum.- Ace sorrise e la seguì verso l’ingresso della grotta, per tornare da sua figlia e dai suoi fratelli.
La festa durò tutta la notte e il mattino seguente le quattro ciurme erano alle proprie navi a preparare la partenza. I quattro imperatori erano fuori dalla grotta, Ace si alzò:-io vado, ci si vede.- detto ciò fece per andare, ma Shanks lo fermò:-fai attenzione e se incontri Rufy salutamelo.- pugno di fuoco sorrise e gli promise di salutargli il fratello. I tre videro Ace sparire nella foresta, Kaido sempre con la solita espressione seria:-ci si può fidare di un ragazzino?- il rosso sorrise:-credo proprio di si; se il vecchio Barbabianca ha scelto lui tra tutti i suoi uomini come suo erede ci sarà un motivo, e poi nutro una grande fiducia in lui.- Big Mom aggiunse:-non dimenticarti che in lui scorre il sangue di Roger.- Kaido si convinse ed incominciò a provare fiducia nel più giovane dei quattro; i tre si salutarono e ognuno raggiunse la propria ciurma e partirono.
Ace salito sulla “Moby Dick” disse:-bene, troviamo Teach e chiudiamo questa storia una volta per tutte.- la ciurma fece un urlo di approvazione, poi partirono alla ricerca del compagno che li aveva traditi.

 

FINE OTTAVO CAPITOLO  

 
Ciao, eccomi qui.
Sono riuscita ad aggiornare e spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Faccio un mega applauso a coloro che hanno indovinato fin dall’inizio della storia, che il nemico è l’idiota mangia crostate (scusate, volevo dire Barbanera), complimenti davvero. Non volevo all’inizio scrivere una storia con Barbanera ed Akainu insieme (infatti all’inizio l’ammiraglio non doveva esserci), ma poi ho cambiato idea (anche se quei due mi danno sui nervi).
Spero di aver ben descritto i due imperatori (Oda non avendoli ancora fatti vedere, ho dovuto usare la fantasia);  “wikipedia” dice con certezza che Kaido è un uomo, mentre Big Mom è in dubbio se è uomo o donna, e visto che mi piaceva l’idea che ci fosse una donna tra i quattro imperatori lo messa come donna (ho pure messo il fatto che lei abbia incontrato Gold D. Roger, se poi è vero o no questo non lo so).
In questo capitolo Ace era di cattivo umore, ma è normale che lo fosse, ha un brutto presentimento e teme per le vite di sua figlia e dei suoi fratelli.
Per l’isola mi sono ispirata a Thriller Bark (a parte l’assenza degli zombi, che non ho messo perché non centrano nulla).
Ho ricontrollato il capitolo due volte e non dovrebbero esserci errori, ma se fossero scappati alcuni ditemelo che correggo.
Come sempre accetto critiche, consigli e suggerimenti.
Dovrei riuscire ad aggiornare domenica o lunedì, se non ci riuscirò sarà per la prossima volta.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara), d’ora in avanti risponderò in questo modo (così riuscirò sempre ha trovare il tempo per rispondervi).
Ciao, al prossimo capitolo. 

 

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Capitolo 10
*** Inizia la ricerca/Avventura sull'isola disabitata ***


9° CAPITOLO:
INIZIA LA RICERCA/AVVENTURA SULL’ISOLA DISABITATA
 


 

Su un’isola ormai completamente distrutta;  un uomo dalle dimensioni gigantesche e di aspetto inquietante, si stava ingozzando di crostate; mentre i suoi uomini bevevano per festeggiare l’ennesima conquista. Lafitte appoggiò il bicchiere:-capitano, non pensi che i quattro imperatori si muoveranno per fermarci?- il capitano scoppiò a ridere:-non c’è da preoccuparsi, per quei quattro piratucoli; poi ti ricordo che uno lo già sconfitto una volta, e se dovessi incontrarlo di nuovo lo faccio fuori.- poi si alzò e si avvicinò agli abitanti dell’isola:-voi, ricordatevi che da oggi quest’isola non è più sotto la protezione di Kaido; ma ora è mia, quindi d’ora in avanti quest’isola si chiamerà Barbanera.- scoppiò di nuovo a ridere, mentre gli abitanti annuirono terrorizzati. Uno della ciurma gli chiese:-capitano, dove siamo diretti sta volta?- Barbanera continuando a ridere, come un pazzo:-verso nord; è giunto il momento di fare sul serio, sta volta conquisteremo i territori appartenuti a Barbabianca, che ora sono sotto la protezione di Ace; quei territori sono molto più vasti rispetto a quelli che abbiamo conquistato fino ad ora, ci prenderemo il Nuovo Mondo.- la ciurma urlò approvando la decisione del loro capitano; poi salirono sulla loro nave e salparono.

I veri guai erano appena iniziati,  Marshall D. Teach d’ora in poi non si sarebbe fermato davanti a niente e nessuno, adesso farà sul serio per conquistare il titolo di Re dei pirati.
 

In mezzo all’oceano, la “Moby Dick” era ancorata per mancanza di vento. Paul stava cercando di capire su che isola puntava il log pose; Vista non avendo nulla da fare, si era messo ad affilare le sue spade e Jaws stava leggendo il giornale, per cercare informazioni su Teach. Ace se ne stava sdraiato sulla polena ad osservare il cielo, per lui il cielo e il mare erano la stessa cosa, osservandoli si sentiva più libero che mai. Marco vedendolo a far niente, lo raggiunse:-Ace, invece di poltrire, fai qual cosa.- pugno di fuoco sbuffò e si mise seduto:-e che dovrei fare? non c’è vento e non possiamo proseguire per cercare quel traditore.- la fenice si sedette accanto al fratello:-per esempio puoi cercare tua figlia, che è sparita chissà dove. Comunque, come hai fatto ha trovare Teach, sei anni fa?- Ace rimase per un attimo in silenzio, gli tornò alla mente il combattimento con Barbanera, quella volta ha creduto seriamente di morire; poi rispose:-non ho mai seguito il log pose, seguivo le voci sul suo conto; ecco come ho fatto.- Marco sbuffò:- ed ecco perché ci hai impiegato un anno a trovarlo.- il capitano a sua volta sbuffò:-cercare Teach in mezzo all’oceano, è come cercare un ago nel pagliaio.- Marco sorrise:-hai ragione, non è facile trovarlo; ma ora va a cercare Rouge, prima che faccia danni.- detto ciò, si alzò e se ne andò da Paul.
Ace scese dalla polena e si diresse in cucina; giunto lì, vide Dave intento a preparare il pranzo:-ehi, Dave non è che hai visto Rou-chan?- il cuoco mise sul bancone l’arrosto e si voltò verso di lui:-se fosse stata qui, si sarebbe capito.- il capitano sorrise, uscì dalla cucina e riprese a cercarla altrove. Dopo un’ora, Ace non era riuscito a trovarla; tornò sul ponte e andò da Marco:-senti, non riesco a trovarla da nessuna parte.- la fenice lo osservò esasperato, a volte il vice non riusciva proprio a sopportarlo, il capitano si lamentava sempre peggio di un bambino:-Ace, anche se è grande è pur sempre una nave e quindi non può essere sparita, cerca meglio.- pugno di fuoco fece per ribattere, ma poi gli venne in mente dove poteva trovarsi; scese giù fino in cambusa, poi si diresse in fondo dove stavano le casse e la trovò seduta sul pavimento. Rouge va spesso lì, perché c’è un piccolo topolino e lei gli porta sempre qual cosa da mangiare; Ace si sedette accanto a lei:-finalmente ti ho trovato.- Rouge si voltò verso il padre:-papà, mi stò annoiando. Quando si riparte?- pugno di fuoco sorrise:-non so, finché non c’è vento non possiamo muoverci.- la piccola si alzò e seguita da Ace salì sul ponte. Marco vedendoli salire, si avvicinò a loro:-visto Ace, che alla fine l’hai trovata.- pugno di fuoco sbuffò e tornò sulla polena, con la figlia.
Dopo dieci minuti, Rouge se ne tornò sottocoperta; mentre Ace continuava a fissare l’oceano, Marco lo raggiunse:-che hai?- Ace si voltò:-ma da dove spunti fuori ogni volta?- la fenice sorrise:- è un segreto e non sono affari tuoi. Ora rispondimi alla domanda che ti ho fatto.- il capitano sbuffò, ogni volta che era pensieroso Marco spuntava fuori e riusciva sempre a farlo parlare:-nulla, è solo che non sono più molto convinto che sia una buona idea combattere contro Teach.- il vice era sorpreso dalle sue parole:-a volte non riesco proprio a capirti.- Ace dopo un attimo di silenzio:-lui era uno di noi, anche se ci ha tradito e ha ucciso Satch, io non riesco ha non considerarlo un fratello. Prima che ci tradisse, ci fidavamo di lui.- Marco sorrise:-Ace, non sei l’unico a pensarla così, tutti noi consideriamo Teach ancora un fratello, per via di tutto ciò che abbiamo passato insieme; ma ora è una minaccia per tutti e va fermato. Comunque come hai fatto a combattere contro di lui, se la pensi così?- Ace si rabbuiò a ripensare a quel combattimento, quella volta non voleva far del male a Barbanera perché non riusciva ad accettare il suo tradimento:-non lo so, al mio ultimo attacco qual cosa mi ha frenato e dopo il combattimento, ho pensato a lungo e ho capito che non sarei mai riuscito ad ucciderlo, finche lo considero ancora un fratello. Non so proprio che fare.- Marco capiva perfettamente come si sentiva, accettare ciò che era accaduto in passato non era facile per nessuno di loro, come non era facile dimenticare che Teach era stato uno di loro:-Ace, ti capisco; non ti devi preoccupare, quando lo troveremo saprai che fare e poi non dimenticare che ci siamo noi con te.- il capitano sorrise:-grazie, hai ragione; io posso sempre contare su di voi.- Marco sorrise anche lui:-bene, ora che ti è tornato il buon umore, possiamo andare a mangiare.- detto ciò, seguito dal fratello andò in cucina.

Dopo pranzo, il vento riprese a gonfiare le vele; nel pomeriggio la “Moby Dick” giunse su un’isola disabitata, è un’isola tropicale e fa un caldo tremendo, l’isola era ricoperta da una fitta giungla. Una volta ancorata la nave, scesero a terra due gruppi; il primo formato da Dave, Manny e altri tre, incaricati di cercare del cibo; il secondo formato da Ace, Marco, Vista e Jaws, che avevano deciso di esplorare l’isola. I due gruppi partirono, la piccola Rouge senza farsi vedere dagli “zii” rimasti a bordo, scese a terra e seguì il padre. Dopo un po’ Ace si fermò:-ehi, scimmietta vieni fuori!- la piccola Rouge uscì allo scoperto, mostrando una faccia più innocente che poteva fare:-voglio venire anch’io.- i quattro decisero di farla venire.
Più camminavano e più la foresta si faceva fitta, ad un certo punto qual cosa li ostacolò:-la bambina osservò ammirata quella strana creatura, Vista dopo averla scrutata:-che roba è, una scimmia?- Jaws scosse la testa:-ha troppe zampe per essere una scimmia.- Ace sorrise:-dite che è buona da mangiare?- Marco gli tirò un pugno in testa:-con tutti quegli aculei, come fai ha mangiarla?- pugno di fuoco sbuffò, Vista sorrise divertito:-be, questo animale non è commestibile, ma noi si a giudicare dalla sua faccia.- Ace visto che non poteva mangiarselo disse:-ok, visto che non posso mangiarmelo, gli darò fuoco.- così dicendo, si becco l’ennesimo pugno in testa da Marco:-idiota, siamo in una foresta, se dai fuoco a quel coso incendierai tutto.- Ace si lamentò:-sempre a darmi pugni, alloro come facciamo per levarcelo dai piedi?- fu Jaws a rispondergli:-ci penso io, tu stai buono.- detto ciò, trasformò un braccio in diamante e colpì in pieno il mostro facendolo volare via. Tolto l’ostacolo, potevano riprendere il cammino, ma Vista si accorse di un problema:-ragazzi, qualcuno di voi ha visto Rou-chan?- i tre, dopo le sue parole si accorsero che la piccola era sparita e presero a chiamarla; Rouge sentendosi chiamare sbucò fuori da un cespuglio:-ho visto una strana farfalla e volevo seguirla.- Ace sorrise, poi la prese in braccio e proseguì il cammino seguito dagli altri. Dopo due ore arrivarono in una radura e decisero di fermarsi; la piccola si mise a giocare nel fiume, mentre Ace era crollato nel mondo dei sogni.
Nel frattempo, Dave e gli altri si erano ritrovati su una collina. Manny dopo aver guardato intorno:-qui non c’è nulla.- gli altri annuirono, Dave dopo aver sollevato da terra una sottospecie di tacchino:-torniamo alla nave.- detto ciò ripresero la strada del ritorno.
Il sole stava tramontando, Marco si alzò:-è meglio che torniamo indietro.- gli altri si alzarono e si avviarono verso la nave. Tornati alla “Moby Dick” si diressero in cucina, dove la cena era pronta. Dopo cena, Ace prese la figlia e andò nella sua cabina a dormire; entrato nella stanza, mise Rouge sul letto:-bene è ora di andare a dormire, quindi non fare le solite storie.- la bambina sbuffò, ma essendo stanca si sdraiò nel letto, Ace la imitò e dopo poco si addormentarono.

Il mattino seguente, Marco piombò nella cabina di Ace, svegliando la piccola; Rouge osservò la fenice:-“zio”, che succede?- Marco sorrise:-aiutami a svegliare Ace.- la bambina annuì, poi si buttò addosso al padre svegliandolo, Ace sbadigliò:-che c’è Rou-chan?- la figlia sorrise:-è stato lo “zio” Marco a dirmi di svegliarti.- solo in quel momento, pugno di fuoco si accorse del fratello; la fenice senza lasciarlo parlare:-vieni subito sul ponte.- detto ciò uscì seguito da Ace e dalla figlia; salito sul ponte notò tutta la ciurma riunita a fissare un punto all’orizzonte. Ace si avvicinò al parapetto e vide una nave avvicinarsi.

 

FINE NONO CAPITOLO  

 
Ciao, eccomi qui.
Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo.
So che iniziare un capitolo con il mangia crostate non è bello, ma lo fatto solo per ricordare che ormai è tra i piedi e non possiamo più farci niente (tranne sperare che tiri le cuoia il più presto possibile). Lafitte è l’unico membro che conosco della ciurma di Barbanera (e non mi importa sapere chi sono gli altri, mi basta sapere che sono dei pazzi che seguono un idiota).
In questo capitolo, Ace ha dei dubbi sulla decisione presa, per lui non è facile considerare un fratello come nemico; e qui devo dire una cosa, mentre scrivevo il capitolo mi sono detta, Ace è impazzito, come fa a considerare ancora Teach un fratello? E mi sono risposta, che la pazza sono io perché la penso così, un fratello rimane sempre un fratello (anche se si tratta del mangia crostate). Per fortuna c’è sempre il grillo parlante ad aiutare Ace (se non ci fosse Marco, Ace farebbe cavolate). Il pezzetto dove ho scritto che per Ace il cielo e il mare sono la stessa cosa, lo scritto perché per me il cielo e il mare sono lo specchio dell’altro.
Credo che sta volta il titolo del capitolo non centri molto, ma io non sono molto brava con i titoli.
So anche che finire il capitolo, con l’arrivo di una nave e lasciare la curiosità di sapere chi è, vi farà voglia di lanciarmi la verdura; ma sono certa che voi saprete indovinare di chi si tratta (visto che avete indovinato su chi è il nemico), quindi vi chiedo solo di aspettare il prossimo capitolo e lo saprete.
Ho riletto la storia e non dovrebbero esserci errori, ma se ci sono ditemelo che correggo.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).
Ciao, al prossimo capitolo. 

 

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Capitolo 11
*** Quartier Generale/Un duro scontro ***


10° CAPITOLO:

QUARTIER GENERALE/UN DURO SCONTRO


Al Quartier Generale, è appena sorto il sole; il Grand Ammiraglio Sengoku stava percorrendo i lunghi corridori, diretto al suo ufficio. A metà strada si fermò, davanti a lui se ne stava Garp intento ad ingozzarsi di biscotti; Sengoku vedendolo sospirò, la giornata iniziava male:-Garp, che ci fai qui?- l’ex vice ammiraglio scoppiò a ridere:-Aokiji è appena tornato, e ti ricordo che ero con lui.- poi dopo un attimo di silenzio, aggiunse:-non ho visto in giro Akainu, dove è andato?- Sengoku incominciò a preoccuparsi, sapeva perfettamente come avrebbe reagito Garp, se fosse venuto a conoscenza di dove si trovava Akainu; decise di dirgli mezza verità:-è partito per una missione.- l’ex marine, con un biscotto in mano, lo fissò:-non lo avrai mandato a cercare Ace?- il Grand Ammiraglio si arrabbiò parecchio:-e se anche fosse. Ace è un pericoloso pirata e va assolutamente fermato.- Garp invece di ribattere, scoppiò a ridere:-sono così orgoglioso di lui e di suo fratello. I miei nipotini sono davvero in gamba.- Sengoku non lo sopportava più, afferrò Garp per la giacca e urlò:-razza di idiota; la tua famiglia non fa altro che creare problemi e tu che fai, ti metti a ridere!- l’ex vice ammiraglio continuò a mangiare biscotti:-io ho provato a farli diventare dei marine; ma sono troppo testardi. Comunque anche se è la mia famiglia, non sono responsabile di quello che fanno.- Sengoku non ci vedeva più dalla rabbia, prese i biscotti di Garp e li portò via; l’ex marine vedendosi portare via il suo adorato cibo:-ehi, ridarmi i miei biscotti!- il Grand Ammiraglio gli urlò:-chiudi quella boccaccia!- detto ciò, si divorò tutti i biscotti e se ne andò. Garp osservò l’amico andarsene e scoppiò a ridere, poi tirò fuori dalla tasca un altro pacco di biscotti “Sengoku dovrebbe rilassarsi. Andrò a casa per un po’”; l’ex marine uscì dall’edificio diretto al porto, per tornare a Foosha. Per Garp, far arrabbiare Sengoku era un divertimento, ma lo faceva anche per distrarre l’amico dai soliti problemi.


Ace si avvicinò al parapetto e vide una nave avvicinarsi; riconobbe subito la nave che si stava avvicinando, si voltò verso la figlia:-Rou-chan, vai in cabina e non uscire per nessun motivo.- la piccola Rouge capì che stava per succedere qual cosa, e senza farselo ripetere, corse nella cabina e si nascose nell’armadio.

Marco raggiunse Ace:-che vuoi fare?- il capitano continuava a fissare la nave, che si stava avvicinando sempre di più; finalmente capì quale fosse il brutto presentimento che lo perseguitava da diversi giorni:-Marco, forma due gruppi. Uno per proteggere la nave e il secondo scende a terra, a tenere a bada i marine.- la fenice annuì, poi gli chiese:-e tu che farai?- Ace era davvero serio:-io attirerò Akainu sul promontorio e lo sconfiggerò.- il vice sorrise:-vedi di non farti ammazzare.- pugno di fuoco annuì, poi scese a terra.

Marco si occupò di eseguire l’ordine di Ace; sulla nave rimasero metà di loro, tra cui Jaws che aveva il comando del gruppo e Manny; mentre a terra scese l’altra metà, insieme a Marco e Vista.

Appena la nave nemica si accostò alla “Moby Dick”, scoppiò la battaglia; molti marine scesero a terra e si scontrarono con i pirati, mentre gli altri marine rimasero a bordo e presero ad attaccare la nave pirata.

Ace vedendo scendere l’ammiraglio Akainu, si mise a correre verso il promontorio; l’ammiraglio lo vide e si mise ad inseguirlo. Arrivati al promontorio, Ace si fermò e si voltò verso il suo nemico; Akainu sorrise:-finito di scappare?- pugno di fuoco a sua volta sorrise:-io non stavo affatto scappando. Ti ho fatto venire qui, per evitare di coinvolgere i miei fratelli nello scontro.- l’ammiraglio, convinto di avere la vittoria in mano:-sta volta non ti salverai; non c’è ne Garp, ne nessun altro che ti possa salvare.- Ace divenne serio:-non ho bisogno di essere salvato.- detto ciò, si trasformò in fuoco ed urlò:-PUGNO DI FUOCO!- ma come era prevedibile, Akainu con la sua lava inghiottì il fuoco; poi lo attaccò, con un potente pugno di magma. Ace creò un muro di fuoco e fermò l’attacco; l’ammiraglio non capì come avesse fatto, riprovò di nuovo ad attaccarlo, ma di nuovo il fuoco lo bloccò. Akainu capì cosa stesse succedendo:-hai imparato ad usare l’Haki. Non me lo aspettavo.- detto ciò, creò un mare di lava rivestito di Haki e colpì in pieno Ace. Pugno di fuoco aveva qualche ferita dopo l’ultimo attacco, ma niente di grave.

Nel frattempo alla spiaggia, i pirati “zuhika” avevano sistemato i marine; Vista si avvicinò a Marco:-non pensi che dobbiamo andare da Ace?- il vice fisso pensieroso il promontorio:-è meglio di no, come vedi stanno ancora combattendo. Se andiamo da lui, gli daremo solo fastidio; ora pensiamo a rimettere in sesto la nave, ed occupiamoci dei feriti.- Vista annuì ed insieme a Marco, portarono a bordo i compagni feriti.

Sul promontorio, lo scontro stava per giungere al termine; Ace era quello più in difficoltà, ma non era il tipo che si arrende facilmente. L’ammiraglio Akainu, a parte qualche lieve ferita, era ancora in grado di combattere; Ace decise di giocare il tutto per tutto; se non fosse riuscito a battere il marine, era certo di non avere nessuna possibilità contrò l’ex compagno:-questo è l’ultimo colpo.- detto ciò, creò una gigantesca palla di fuoco carica di Haki. L’ammiraglio per la prima volta in vita sua, sudò freddo; Ace scagliò la sfera contro ad Akainu, che lo prese in pieno facendolo volare giù dal promontorio.

Sulla “Moby Dick”, Marco vide che sul promontorio lo scontro si era concluso; si trasformò in fenice e volò da Ace.

Giunto sul campo di battaglia, vide che era tutto carbonizzato e bruciato; cercò Ace e alla fine lo trovò, che stava dormendo in mezzo al prato. Marco corse da lui, e vedendolo stare bene, tirò un sospiro di sollievo; lo prese e fece ritorno alla nave.

Ritornato alla nave, lasciò Ace in infermeria da Manny, poi andò dalla bambina, che se ne stava ancora in cabina; entrò e si avvicinò all’armadio e lo aprì:-è tutto finito, puoi uscire adesso.- Rouge saltò in braccio a Marco:-“zio”, papà sta bene?- la fenice sorrise:-certo, sta solo dormendo in infermeria.- la bambina sorrise, contenta di sapere che il suo papà stava bene.

Un’ora dopo, Manny disse a tutti, che Ace si sarebbe ripreso presto e di lasciarlo riposare; erano tutti contenti di sapere che il loro capitano non era in gravi condizioni, e sapevano che tanto Ace non sarebbe rimasto tranquillo a riposarsi.

Paul andò al timone, e la “Moby Dick” riprese il suo viaggio; alla ricerca di Teach.

 

FINE DECIMO CAPITOLO

 

Ciao, eccomi qui.
Questo capitolo è un po’ corto (ma io non sono molto brava a descrivere i combattimenti), spero che vi sia piaciuto lo stesso.
Un mega applauso, per chi ha indovinato; sulla nave c’era proprio “il cane rosso” (siete proprio brave, complimenti).
La parte iniziale, l’ho messa giusto per allungare un po’ il capitolo (e poi Garp mi è simpatico e quindi l’ho fatto tornare di nuovo); alla fine Garp sa dove è andato Akainu, ma non se ne preoccupa (ha fiducia nei suoi nipoti). Il pezzo dove Sengoku ruba i biscotti e se li mangia, dopo avergli detto di chiudere la boccaccia; l’ho preso da una puntata, trasmessa di recente su “Italia 1” (quando ho visto questa puntata, mi sono rivista tre volte questo pezzo, e stavo morendo dal ridere).
Alla fine “il cane rosso”, ha trovato Ace; e il nostro pugno di fuoco ha saputo affrontare la situazione, e alla fine ha sconfitto una volta per tutte Akainu; stappiamo lo spumante (o il rum, visto che sono pirati) e festeggiamo la sconfitta dell’ammiraglio più odioso di tutto “One Piece” (fuori uno); quando anche Barbanera farà una brutta fine, si farà una mega festa.
Nel prossimo capitolo, ci sarà una sorpresa (spero che vi piaccia).
Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).
Ciao, al prossimo capitolo.

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Capitolo 12
*** Incontro con un defunto/Foosha ***


11° CAPITOLO:

INCONTRO CON UN DEFUNTO/FOOSHA
 


Il mattino seguente, la “Moby Dick” ha attraccato al porto di una grande isola chiamata Iris; un tempo era sotto la protezione di Barbabianca, ora invece è sotto la protezione di Ace e di tutta la sua ciurma.

Marco andò in infermeria, Ace se ne stava seduto sul letto, con tutto il petto fasciato e stranamente indossava una camicia a maniche corte, gialla canarino, completamente aperta. Marco vedendolo stranamente tranquillo, si preoccupò:-che stai tramando?- pugno di fuoco si voltò e sorrise:-nulla di nulla.- la fenice non ci credette, lo conosce fin troppo bene:-comunque sia, stai qui buono e riposati, finché Manny non ti dirà di uscire.- Ace annuì. Marco uscì dall’infermeria, per niente tranquillo, sa perfettamente che il fratellino sta pensando a qualcosa e che si sarebbe cacciato nei guai, come suo solito.

Infatti  appena Marco uscì, Ace si alzò e aprì la porta; guardò a destra e a sinistra, e non vedendo nessuno salì sul ponte. Dopo essersi assicurato, che nessuno si era accorto di lui, scese a terra e si recò in una locanda.


Giunto nella prima locanda che trovò, andò subito al bancone e incominciò a mangiare; dopo un po’, un ragazzo della sua età, si avvicinò a lui e si sedette al suo fianco; è un ragazzo con i capelli ricci castani come gli occhi, indossa un cappotto blu scuro aperto e sotto una camicia bianca, lunghi pantaloni neri come gli stivali e alla vita portava una spada, in testa aveva un cappello blu scuro e sulle falde portava degli occhialini. Pugno di fuoco non ci fece caso e continuò a mangiare, il ragazzo dopo averlo osservato, sorrise:-Ace, non si saluta più.- il giovane pirata finalmente si voltò verso di lui:-chi diavolo sei?- il misterioso ragazzo sorrise divertito, nonostante fosse passato molto tempo, Ace era esattamente come se lo ricordava:-d’accordo che pensi, che io sia morto; ma come fai ha non riconoscere tuo fratello?- a quelle parole, Ace lo riconobbe e per poco non si strozzava con il cibo:-Sabo! Sei ancora vivo, che bello!- Sabo sorrise:-certo che  ci è voluto di tempo, per riconoscermi.- pugno di fuoco sorrise:-be come potevo sapere che eri ancora vivo. A proposito, come hai fatto a salvarti?- il fratello rimase un attimo in silenzio, poi gli raccontò tutto:-vedi, poco prima che la mia barca venisse colpita, sono riuscito a buttarmi in mare e la corrente mi ha strascinato via. Quando mi svegliai, mi ero ritrovato su una nave e lì conobbi Dragon.- fece una pausa, Ace lo fissò incuriosito:-ti ha salvato il padre di Rufy?- Sabo sorrise:-si, era sulla nostra isola per non so quale motivo, e quando mi ha visto in mare mi ha salvato. Volevo dirvelo che ero ancora vivo, ma se lo avessi fatto vi avrei messo in pericolo.- e prima che Ace dicesse qualcosa, Sabo continuò:-per tutti questi anni, ho letto i giornali e mi sono tenuto informato, su ciò che combinavate tu e Rufy. Sei anni fa, poi ero molto preoccupato per te, ma per fortuna sono riusciti a salvarti; a proposito, sono rimasto sorpreso di sapere, che sei il figlio del Re dei pirati.- Ace smise di mangiare:-scusa, se non te lo mai detto; è che non trovavo le parole giuste per dirtelo. Ora che stai facendo?- Sabo bevve un sorso di rum, poi rispose:-non scusarti, in fondo anch’io non avevo il coraggio, di dirti che la mia famiglia era ricca. Comunque, faccio parte dei rivoluzionari; Dragon mi ha insegnato a combattere e a difendermi, e ora sono una spia.- Ace riprese a mangiare:-bella cosa, io preferisco essere un pirata.- Sabo scoppiò a ridere:-hai sempre voluto essere un pirata. Di un po’, hai visto Rufy di recente?- pugno di fuoco annuì, e prese a raccontargli tutto ciò che aveva fatto in quegli ultimi anni.

Ad un tratto nella locanda entrò Marco, raggiunse Ace e gli tirò un pugno in testa:-razza di idiota! Dovevi rimanere in infermeria.- pugno di fuoco sbuffò:-stò bene, avevo fame; e poi piantala con questi pugni.- la fenice preferì evitare di rispondergli; dalle spalle del vice, spuntò la piccola Rouge:-papà, lo “zio” Marco ha ragione. Non si deve scappare.- Sabo sentendo chiamare Ace “papà”, rimase sbalordito. Ace prese in braccio la piccola:-non ti ci mettere anche tu, a farmi le prediche.- la bambina sorrise, mentre Sabo dopo essersi ripreso dalla notizia:-da quando sei padre?- pugno di fuoco sorrise:-Sabo, lei è mia figlia Rouge.- poi rivolto alla piccola:-Rou-chan, lui è mio fratello Sabo.- i due si salutarono, mentre Marco chiese ad Ace:-ma è lo stesso Sabo, ti cui ci hai parlato?- il capitano annuì:-si, è proprio lui, ed è ancora vivo.- la fenice, era felice di sapere che Ace avesse ritrovato Sabo; quando l’amico gli aveva raccontato dei suoi fratelli, aveva intuito quanto fosse triste per la sua morte. Sabo si alzò:-devo proprio andare. E’ stato bello rivederti, spero che la prossima volta che ci vediamo, ci sia anche Rufy.- Ace sorrise e lo salutò. Dopo che Sabo se ne andò, Marco pagò il conto e strascinò Ace alla nave, seguiti dalla piccola Rouge.

Tornati alla “Moby Dick”, Ace ricevette una bella lavata di capo da Manny; dopo aver sbuffato tornò in infermeria. Paul disse a Marco, che il log pose sarebbe stato pronto in tre giorni, la fenice annuì, poi se ne andò sul posto di vedetta a schiacciare un sonnellino.
 

Garp arrivò a Foosha, giunto al villaggio si recò alla locanda. Una volta entrato, andò al bancone, dove stava la giovane proprietaria:-ehilà Makino, come te la passi?- la ragazza sorrise:-ben tornato signor Garp. Sto molto bene e voi?- il vecchio scoppiò a ridere:-sto alla grande!- alle spalle dell’uomo apparve una donna:-vecchio rimbambito, quando sei arrivato?- detto ciò, si sedette al suo fianco. Garp tirò fuori dalle tasche un pacco di biscotti:-Dadan, sono arrivato proprio adesso. Lo sai che recentemente ho visto, quell’incosciente di Ace?- Makino e Dadan sorrisero, le notizie del Nuovo Mondo arrivano a fatica, e sono sempre in ansia per quei due matti. La vecchia donna sorrise, non lo avrebbe mai ammesso, ma quei due gli mancavano molto:-e come sta quell’incosciente?- Garp scoppiò a ridere:-sta bene, è il solito insolente combina guai; che rimanga tra noi, ma ora è diventato padre.- a quelle parole, le due donne rimasero senza parole; Makino sorrise:-ma che bella notizia, e come si chiama signor Garp?- il vecchio sorrise, aprendo il terzo pacco di biscotti:-è una bambina, e si chiama Rouge. La chiamata come sua madre.- Dadan, dopo la notizia sorrise:-vedo che il sangue di Gold D. Roger continua a scorrere.- Garp sorrise:-hai ragione. Se Sengoku lo dovesse sapere, si arrabbierà di sicuro; dato che per lui, è di vitale importanza cancellare ogni traccia di Roger. Per liberarsi di ogni traccia, ha cercato di giustiziare Ace.- Makino mise a posto il bicchiere che stava asciugando:-anche se Ace è un pirata, sono contenta che sia ancora vivo.- Dadan bevve tutto d’un fiato il sakè:-si per ora è vivo; ma lui e suo fratello si cacceranno di sicuro nei guai, e magari non riusciranno a salvarsi.- Garp si alzò:-non so Rufy, ma Ace è diventato molto più forte in questi sei anni.- detto ciò salutò le due donne e se ne andò a casa. Dadan salutò Makino e se ne andò anche lei; la giovane locandiera prese una vecchia fotografia, che raffigurava Ace, Sabo e Rufy, e sorrise “sarebbe bello poterli rivedere”.
 

Ad Iris, Ace finalmente poté uscire dall’infermeria; andò da Marco:-mi è venuta in mente un’idea, per trovare Teach.- la fenice osservò l’amico preoccupato, di solito le sue idee fanno finire tutti nei guai:-sentiamo che hai in mente.- pugno di fuoco sorrise:-chiediamo hai nostri alleati di aiutarci.- il vice fu sorpreso:-per una volta hai avuto un’ottima idea.- detto ciò, Marco insieme ad Ace scesero sottocoperta, è con un lumacofano contattarono Jinbe.
L’uomo pesce rispose subito:-Ace, Marco siete voi?- pugno di fuoco afferrò il lumacofano:-Jinbe, puoi farci un favore?- l’uomo pesce sorrise, Ace va sempre al punto senza dare spiegazioni:-per me non c’è nessun problema. Di cosa si tratta?- Marco si riprese il lumacofano:-ci devi contattare tutti i nostri alleati, e chiedergli di aiutarci a trovare Teach.- Jinbe rimase sorpreso, sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui lo avrebbero di nuovo cercato, ma gli sembrava troppo presto:-vi contatterò gli alleati, e vi aiuterò anch’io a cercarlo. Ma Ace sei sicuro di volerlo trovare?- il giovane pirata, in tono serio:-certo, questa volta lo sconfiggerò.- l’uomo pesce sospirò:-d’accordo, allora vi varò sapere quando avrò notizie.-  i due pirati ringraziarono Jinbe e lo salutarono.
 

L’uomo pesce dopo aver riagganciato il lumacofano, ordinò hai suoi uomini di contattare tutti gli alleati dei pirati “zuhika”; dopo essere rimasto solo, osservò il mare “speriamo che vada tutto bene”.

 

FINE UNDICESIMO CAPITOLO
 

 

Ciao, eccomi qui.
Questo capitolo, è un po’ di passaggio (spero che vi sia piaciuto).
Spero anche, che vi abbia sorpreso la presenza di Sabo (per me lui è ancora vivo, fino a quando Oda non mostrerà il contrario), Dadan e Makino; ho voluto metterli, perché loro tre insieme a Garp, sono la famiglia di Ace e Rufy (o almeno, io la penso così). E’ questa la sorpresa, di cui vi ho parlato nello scorso capitolo (fatemi sapere, se vi è piaciuta).
Come ormai tutti sanno, Ace è peggio di un bambino; nonostante è ferito, scappa dall’infermeria (ma lui è fatto così, non sa stare tranquillo).
E Garp ovunque va (sempre con i suoi biscotti), fa sempre casino (se vi chiedete, come fa ad andare in giro per mare, è semplice, si fa dare passaggi dai suoi ex uomini).
Ace ha avuto un’ottima idea, e appena Jinbe avrà contattato tutti, sarà più facile trovare il mangia crostate.
Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).
Ciao, al prossimo capitolo.
  

 

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Capitolo 13
*** La decisione di Ace/La notizia gira ***


12° CAPITOLO:

LA DECISIONE DI ACE/LA NOTIZIA GIRA
 


Sono passati due giorni, da quando i pirati “zuhika” hanno attraccato ad Iris. Ace se ne stava sul promontorio a pensare; Marco lo raggiunse, preoccupato della sua assenza, visto che era dalla sera precedente che non si vedeva in giro:-Ace, è tutto a posto?- il capitano si girò, verso il fratello:-ci ho pensato tutta la notte, e questa è l’unica decisione giusta, da prendere.- la fenice non capiva, di che cosa stesse parlando; Ace vedendo il suo vice confuso, aggiunse:-sto parlando di Rouge.- Marco finalmente capì:-e che vuoi fare?- pugno di fuoco tornò a fissare il mare:-manderò una lettera a Foosha, sperando che il nonno sia a casa.- la fenice si mise a fissare il cielo:-sei sicuro, di volerlo chiedere a lui?- Ace sorrise:-è l’unica persona, a cui posso chiedere.- poi fece una breve pausa, si alzò e continuò:-sono poche le persone di cui mi fido, e la maggior parte sono pirati.- dettò ciò, Ace si incamminò; Marco lo seguì:-hai ragione.- il capitano si fermò e abbasso la testa:-il problema, è che la decisione che ho preso, è stata difficile da prendere.- la fenice sorrise:-lo hai fatto, per tua figlia; dai ora torniamo alla nave.- Ace annuì, e proseguì il cammino.


Tornato alla “Moby Dick”, Ace scrisse una breve lettera a Garp, poi l’affidò ad un gabbiano postino, che partì subito.
 

A Marineford, il Grand Ammiraglio Sengoku si trovava all’ingresso del suo ufficio, a parlare con l’ammiraglio Aokiji.

Qualche giorno prima, uno degli uomini dell’ammiraglio Akainu, lo aveva contattato per chiedere aiuto; dopo la tremenda sconfitta, subita dai pirati “zuhika”, i marine avevano ripescato l’ammiraglio. Akainu era così infuriato, che uccise molti dei suoi uomini; uno di loro riuscì a contattare il Grand Ammiraglio, che mandò subito l’ammiraglio Aokiji, in loro aiuto.

Aokiji tornato a Marineford, andò da Sengoku che lo stava aspettando:-Grand Ammiraglio, ho fermato Akainu, e l’ho fatto rinchiudere al sesto livello di Impel Down.- Sengoku sospirò; sperava che in quel periodo di crisi, potesse contare sull’aiuto dei tre ammiragli; ma i pirati diventavano sempre più forti e più numerosi, ed ora non può più contare su tutte e tre gli ammiragli, visto che Akainu è andato fuori di testa ed è stato arrestato:-ottimo lavoro, ammiraglio Aokiji. Come stanno gli uomini di Akainu?- l’ammiraglio sbadigliò, non vedeva l’ora di andarsene a farsi una bella dormita:-sono sopravissuti solo in dieci; molti di loro erano già deboli, dopo lo scontro con i pirati “zuhika” e non ce l’hanno fatta. Per quanto riguarda l’ammiraglio Akainu, che ha in mente di fare?- il Grand Ammiraglio, si sistemò gli occhiali:-per ora rimarrà rinchiuso, ad Impel Down. Non c’è tempo per pensare a lui, i pirati creano già fin troppi problemi.- Aokiji capì solo in quel momento, che il problema “pirati” era più grave, di quello che immaginava. La vittoria di Barbabianca di sei anni fa, ha spinto molti giovani ha seguire la via della pirateria, alla ricerca della libertà e soprattutto per cercare l’One Piece:-ho capito signore. Ora se non ha altro da dirmi, vado a schiacciare un sonnellino.- il superiore gli fece segno di andare, l’ammiraglio lo salutò e sparì.

Il Grand Ammiraglio rientrò nel suo ufficio e si sedette nella sua poltrona, “non solo Ace e Barbanera, ci creano problemi, ma ora anche Akainu è diventato un problema; e come se non bastasse, da quando “cappello di paglia” è nel Nuovo Mondo, i problemi sono aumentati”. Sengoku smise di pensare, e prese a compilare alcuni documenti.
 

Da qualche parte nel Nuovo Mondo, sulla “Thousand Sunny” era ora di pranzo. Tutta la ciurma si trovava in cucina, e come sempre c’è il solito caos; Zoro e Sanji stavano litigando, Rufy rubava dai piatti a Usopp e Chopper che lo rimproverarono, Franky improvvisò uno dei suoi strampalati balletti e Brook si era messo a suonare il suo violino. Robin e Nami erano le più tranquille, la prima osservava i compagni sorridendo, e la seconda stava leggendo il giornale; fu Nami ha far zittire i suoi compagni:-state zitti, branco di idioti!- poi si alzò e colpì Rufy che continuava ad ingozzarsi, si rimise seduta e dopo essersi calmata:-Rufy, c’è un articolo su tuo fratello.- il capitano sentendo quelle parole, si alzò dal pavimento e raggiunse la navigatrice:-davvero e cosa dice?- anche gli altri erano curiosi, di sapere che c’era scritto; Nami sbuffò, ormai lo sapeva che erano un branco di sfaticati e non avrebbero mai letto il giornale da soli:-in poche parole, Ace ha sconfitto l’ammiraglio Akainu; e pare che ora l’ammiraglio sia rinchiuso ad Impel Down.- ci fu un insolito silenzio, poi Usopp chiese:-come mai, l’hanno arrestato?- la navigatrice chiuse il giornale:-dopo la sconfitta, ha ucciso alcuni dei suoi uomini; è intervenuto l’ammiraglio Aokiji per fermarlo ed arrestarlo.- Chopper si girò verso il capitano:-Rufy, l’ammiraglio Akainu è lo stesso, che ha quasi ucciso tuo fratello durante la guerra?- “cappello di paglia” a ripensare a quel giorno si rabbuiò, quella volta ha avuto davvero paura di perdere suo fratello; poi si mise a ridere:-si Chopper, è proprio lui. Ace è diventato molto più forte, in questi sei anni.- Sanji si accese una sigaretta:-anche se era sparito, non credo che se ne sia stato a perdere tempo.- Franky si sedette, fino a poco fa continuava a girare per la cucina:-certo che tuo fratello, è davvero in gamba; non è una cosa facile battere un ammiraglio.- Robin, che non aveva ancora detto nulla, sorrise:-prima o poi combatterete tra di voi, Rufy?- il capitano era davvero orgoglioso, di essere il fratellino di Ace:-certo, un giorno ci batteremo e il più forte, sarà il Re dei pirati.- Nami si alzò:-bene, ora basta con le chiacchiere. Dobbiamo preparaci, tra poco attraccheremo.- Rufy urlò:-bene ciurma, un’altra avventura ci aspetta!- tutti sorrisero e uscirono sul ponte; il capitano si arrampicò sulla polena, “Ace, non vedo l’ora di rivederti di nuovo”; poi avvistò l’isola e sorrise.

Il loro viaggio continuava, e mille avventure e guai li attendevano lungo la rotta del Nuovo Mondo, che li avrebbe portati verso l’One Piece e al realizzarsi dei loro sogni.
 

A Foosha, nella locanda di Makino; Garp stava ridendo come un matto. Dadan che era appena arrivata, si sedette accanto al vecchio amico:-Makino, portami del sakè; ma per caso Garp si è rimbambito del tutto?- ormai la vecchia donna, si era abituata alle stramberie dell’amico, ma ogni volta faceva fatica a capirlo. La giovane locandiera, porse una bottiglia a Dadan:-no, non è andato fuori di testa. Il signor Garp ride, perché ha letto qualcosa di divertente sul giornale.- Dadan sbuffò e bevve un lungo sorso di sakè:-che ci può essere di divertente su un giornale. Parlano solo di problemi e di scontri tra pirati e marine.- Garp smise di ridere, tirò fuori dalle tasche i suoi biscotti:-mi fa ridere il fatto, che Ace è riuscito a sconfiggere l’ammiraglio Akainu. Mio nipote è davvero in gamba.- la vecchia donna sorrise, era orgogliosa di Ace come lo era di Rufy:-se è riuscito a battere, chi per poco non lo ammazzava; significa che è diventato ancora più forte.- Garp prese un’altra scatola di biscotti:-hai ragione, è di sicuro diventato più forte. Io lo avevo detto a Sengoku, che era meglio lasciar perdere Ace; ma figurati se lui mi abbia ascoltato.- fece una pausa, bevve del sakè e aggiunse:-ora Sengoku si è ritrovato, con un ammiraglio in meno. Dopo la sconfitta, quell’idiota ha fatto fuori i suoi uomini ed è stato arrestato.- scoppiò a ridere e per poco non si soffocò con i biscotti, Dadan gli diete una pacca sulla schiena per evitare che soffocasse. Makino aveva ascoltato tutto, in silenzio:-mi fa piacere sapere, che Ace sta bene.- Garp sorrise, sapeva perfettamente che fino alla fine dei suoi giorni, i suoi nipotini lo avrebbero tenuto sempre in ansia, per le loro vite:-ora Ace non corre rischi. Secondo me, Akainu era l’unico ad avere qualche possibilità di batterlo.- poi si azzittì, per poi scoppiare di nuovo a ridere. Dadan rinunciò a capire il vecchio amico; era stato un marine per anni, anche se faceva di testa sua; ed ora era contento per la vittoria di un pirata, anche se si trattava di suo nipote:-Makino, questo idiota quanto ha bevuto?- la giovane donna sorrise:- solo un bicchiere di sakè, e si è mangiato tre pacchi di biscotti.- la vecchia donna incominciò a pensare, che fossero i biscotti, a renderlo completamente idiota. Dalla porta entrò il sindaco, salutò i tre e si sedette, anche lui al bancone; dopo che Makino gli diete da bere, si rivolse a all’ex marine:-signor Garp, è appena arrivata una lettera, per voi.- il vecchio era sorpreso, prese la lettera e l’aprì; erano poche righe:

 

“Vecchio, ho bisogno di un favore. Puoi raggiungermi ad Iris?”
 

“Aspetto una tua risposta. Ace”
 

Garp scoppiò a ridere; Dadan lo osservò, ormai esasperata:- che c’è di divertente, ora?- il vecchio si calmò:-chissà che sta combinando, quell’incosciente di un nipote.- Makino incuriosita:-Signor Garp, è stato uno dei suoi nipoti, a scrivervi?- l’ex marine sorrise:-si, è stato Ace, vuole incontrarmi. Certo che nemmeno nelle lettere, mi porta rispetto.- Dadan si girò, verso l’amico:-e tu che farai?- Garp si alzò, e con un fiammifero bruciò la lettera:-è ovvio, se uno dei miei nipotini mi vuole incontrare, io vado da loro.- detto ciò, salutò le due donne e il sindaco, e uscì dirigendosi al porto; “Ace, penso di aver capito che vuoi. Ti aiuterò di certo”.
 

Su un’isola disabitata del Nuovo Mondo, Marshall D. Teach o meglio conosciuto come Barbanera, scoppiò a ridere mentre leggeva il giornale. Van Ooger, il cecchino della ciurma, si girò verso di lui:-capitano, che c’è scritto di così divertente?- Barbanera si alzò, ingurgitò una crostata e sorrise:-il nostro amico Ace, ha sconfitto l’ammiraglio Akainu.- Lafitte, il navigatore della ciurma, osservò il capitano:-forse è meglio non sottovalutarlo.- Teach buttò nel fuoco, il giornale:-hai perfettamente ragione. Partiamo ragazzi.- Shiryu si accese un sigaro:-e si può sapere, per dove, capitano?- Barbanera sghignazzò:-incontro ad Ace. Conoscendolo mi starà cercando, e noi ci faremo trovare. Una volta eliminato lui, sarà più facile impossessarsi del Nuovo Mondo.- i pirati urlarono, approvando la decisione del loro capitano. Salirono sulla nave e salparono, sempre verso nord; Barbanera sorrise, mentre osservava il mare, “preparati Ace, è giunta la tua fine”.
 

Ad Iris, Ace stava facendo fuori le scorte di cibo della locanda; con lui c’erano anche molti dei suoi compagni. Marco dopo l’ennesima volta, che svegliò Ace:-fratellino, ora che intenzioni hai?- il capitano sorrise:-stiamo su quest’isola, fino a quando non avremo notizie su Teach; e poi devo aspettare, che il nonno si faccia vivo.- la fenice era d’accordo con lui, era inutile cercare senza sapere, da dove incominciare; si alzò e uscì.
Marco raggiunse la spiaggia, aveva un brutto presentimento ed era preoccupato per Ace; temeva che lo scontro con Teach, avrebbe costato la vita di suo fratello.

 

FINE DODICESIMO CAPITOLO
 

 

Ciao, eccomi qui.
Vi ho fatto un regalo, in anticipo di Natale (invece di domani, ho aggiornato sta sera).
Questo capitolo è solo di passaggio (spero che vi sia piaciuto, lo stesso).
Come avrete letto, Akainu è vivo; in fondo Ace, non è un assassino (e poi per il cane rosso, è peggio finire in prigione, che morire).
Questa notizia, per Sengoku è un grosso problema; mentre per gli altri non lo è.
Ho deciso di far ritornare Rufy, perché ne sentivo la mancanza e anche perché in teoria, è lui il protagonista di One Piece.
Chiedo scusa, per aver fatto tornare, l’innominabile mangia crostate (ma è giusto ricordare, che ormai c’è e non possiamo farci niente). Ora che ha deciso, di andare incontro ad Ace, bisogna solo sperare che crepi lui e non Ace.
Vi starete chiedendo, che vuole Ace da suo nonno (anche se ho fatto capire, che centra Rouge), dovrete solo aspettare, il prossimo capitolo per saperlo.
Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).
ps:durante le feste natalizie, farò una pausa. Il prossimo capitolo lo metterò, il 2 o il 9 di Gennaio; spero di ritrovarvi tutte.
Vi auguro
BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.
A presto, ciao. 

 

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Capitolo 14
*** Separazione/Trovato ***


13° CAPITOLO:

SEPARAZIONE/TROVATO
 

Sono ormai due settimane, che i pirati “zuhika” si trovano ad Iris.

Ace era in giro, per la città con la figlia; Rouge si voltò verso di lui:-papà, è successo qualcosa?- pugno di fuoco, la osservò sorpreso:-no, perché me lo chiedi?- la piccola sorrise:-perché sei così silenzioso.- ace sorrise, a sua volta:-è solo, che ho fame.- detto ciò, prese per mano la figlia e si avviò alla solita locanda.
 

Jinbe si trovava sull’isola degli uomini pesce, stava leggendo il giornale seduto sulla sua poltrona; sono giorni che non aveva notizie, ne da ace, ne dagli alleati. Chiuse il giornale e decise di andare ad Iris, per sapere che fine avessero fatto tutti; anche se non sapeva, se Ace avesse ripreso il mare, oppure se fosse ancora sull’isola.
Uscì dalla stanza, e si diresse alla sua nave.
 

Il giorno dopo, Garp arrivò ad Iris; vide la “Moby Dick” ormeggiata al porto. Si avvicinò alla nave e urlò:-Ace, sono arrivato!- il nipote sentendo la voce del nonno, scese a terra:-non c’è bisogno di urlare, non sono mica sordo.- Garp scoppiò a ridere:-non ti lamentare. Per raggiungerti ho dovuto attraversare tutto il Grande Blu, dovresti ringraziarmi.- Ace sbuffò:-ok, grazie per essere venuto.- il vecchio sorrise; nonno e nipote, dopo che Ace aveva avvertito Marco, si recarono alla locanda.

Una volta entrati, si sedettero ad un tavolo libero, ordinarono da mangiare e da bere; Garp bevve del sakè, che era appena stato portato:-allora nipote, che vuoi?- Ace sorrise, il nonno era arrivato al dunque; ma lui invece di rispondere, preferì parlare di altro:-sei stato a Foosha, come stanno Dadan e Makino?- il nonno incominciò ad irritarsi:-stanno bene, ma ora dimmi che diavolo vuoi?- pugno di fuoco, sbuffò:-voglio che ti prendi cura di Rouge, per un po’.- il vecchio rimase in silenzio, poi visto che il pranzo non arrivava, prese i suoi biscotti e sorrise:-avevo intuito che era per questo motivo, che volevi vedermi.- fece una pausa e poi aggiunse:-ma perché, hai deciso così? Che diavolo stai combinando?- Ace non sapeva se rispondergli, visto che già sapeva come avrebbe reagito; alla fine decise di dirgli tutto:-sono sulle tracce di Teach; e se lei rimarrà con noi, rischierà la vita. Quando lo troveremo, non possiamo proteggerla, perché saremo occupati nel combattimento, e io non voglio che gli succede qualcosa.- Garp a quelle parole, urlò attirando l’attenzione degli altri clienti:-tu sei completamente, fuori di testa!- poi si calmò e aggiunse:-Barbanera per poco, non ti ammazzava; pensi che sta volta, riuscirai a batterlo?- il nipote fissò serio il nonno:-non lo so. Però se sono riuscito a battere Akainu, significa che ho qualche possibilità di sconfiggere pure lui. Sono più forte ora, e poi posso sempre contare, sui miei fratelli.- il vecchio sorrise:-certo che sei, un gran testardo. Comunque hai ragione, vedi di sconfiggere Barbanera e non farti ammazzare.- Ace annuì, e prima di poter dire altro, Garp aggiunse:-per la bambina stai tranquillo, ci penserò io; infondo mi sono occupato di te e di tuo fratello.- Ace sorrise:-grazie nonno; sapevo che avresti accettato. Vedi però, di non farla diventare una marine.- il vecchio, riprese a mangiare i suoi biscotti:-cercherò di fargli capire, che deve essere una marine e non una pirata; ma di sicuro, sarà cocciuta quanto te. Comunque, complimenti per avere sconfitto Akainu.- pugno di fuoco, sorrise divertito; il locandiere, finalmente portò il pranzo.

Dopo che i due, finirono di mangiare; Ace si alzò:-vado da Rouge, poi te la porterò alla spiaggia. Il conto lo paghi tu, vero?- senza aspettare una risposta, pugno di fuoco scappò via. Garp sorrise, poi pagò e si diresse alla spiaggia.

Ace tornato alla “Moby Dick”, prese la figlia e andò al promontorio. La piccola si guardò attorno, poi chiese il motivo per cui l’aveva portata li; Ace rimase per un attimo in silenzio, poi si accovacciò alla sua altezza:-ascolta Rouge, io e gli altri stiamo cercando una persona pericolosa. Quando la troveremo, combatteremo contro di lui, e non potremo proteggerti.- la bambina capì, e le lacrime gli riempirono gli occhi:-vuoi lasciarmi qui?- pugno di fuoco, si sentì molto triste, abbracciò la figlia:-no, ho chiesto a mio nonno, di occuparsi di te. Ti ricordi di lui, vero?- la piccola annuì, stringendosi contro a suo padre. Ace cercò di consolare sua figlia:-non è un addio, tesoro. Appena lo avrò sconfitto, tornerò da te.- Rouge alzò la testa, aveva gli occhi tutti rossi per via delle lacrime:-me lo prometti?- Ace mise una mano sulla testa della figlia, e sorrise:-certo piccola, farò di tutto per mantenere la promessa.- detto ciò, si tolse il cappello e lo mise in testa a Rouge, e aggiunse:-ti affido il mio cappello. Così in un modo o nell’altro, ti sarò sempre vicino.- la piccola sorrise. Ace la prese in braccio e tornarono alla nave.

Dopo che Rouge, salutò tutti i suoi “zii”; Ace andò alla spiaggia, dove Garp li stava aspettando. Il vecchio, stava mangiando i suoi biscotti, quando li vide arrivare, sorrise:-eccovi, pensavo che avessi cambiato idea.- Ace non disse nulla; Rouge abbracciò il padre:-mi mancherai tantissimo, papà.- pugno di fuoco, sorrise:-anche tu, mi mancherai.- Garp si avvicinò ai due:-dobbiamo andare. Ace stai tranquillo; la proteggerò, come ho protetto te.- il nipote lo ringraziò e poi li salutò; rimase ad osservare il nonno e la figlia, fino a quando non scomparvero, poi fece ritorno dai suoi fratelli.

Passarono tre giorni, da quando Rouge se ne andò con Garp. Ace era sulla polena, quando Marco lo raggiunse:-che hai? Non hai nemmeno fatto colazione.- il capitano sbuffò, a volte preferiva, che Marco stesse zitto, visto che lo capiva meglio di chiunque altro, su quella nave:-mi manca Rouge.- la fenice sorrise:-manca a tutti; ma ti ricordo, che è stata una tua scelta, per proteggerla.- poi gli lanciò il giornale, e aggiunse:-visto che non hai niente da fare, leggiti il giornale.- Ace afferrò il giornale e lo sfogliò; ad un certo punto, lesse un articolo, che lo fece arrabbiare e senza farlo apposta, gli diete fuoco. Marco, che era ancora con lui:-che ti prende, ora?- il capitano, scattò in piedi:-Teach, vuole farsi trovare. Ha conquistato diverse isole, sotto la nostra protezione.- la fenice fu sorpreso; non credeva, che Teach fosse così stupido, da farsi trovare di sua iniziativa:-dove si trova, in questo momento?- Ace sbuffò:-il giornale, non lo dice.- poi vide arrivare una nave, che riconobbe subito.

Il capitano seguito dal suo vice, scese a terra e raggiunse Jinbe. L’uomo pesce sorrise:-speravo proprio, di trovarvi ancora qui.- Marco lo salutò:-come mai, sei qui?- Jinbe, salutò entrambi:-non avevo più vostre notizie, così ho pensato di venirvi a cercare.- Ace sorrise:-scusa, se non ti abbiamo fatto più sapere niente. Comunque, tu hai delle informazioni?- l’uomo pesce, annuì:-mentre venivo qui, ho ricevuto una chiamata da Sguardo; ha detto che Teach, si sta movendo verso nord, e che ora si trova sull’isola di Shironda.- pugno di fuoco, sorrise soddisfatto:-e dove si trova, Shironda?- Jinbe, sorrise:-è un’isola sotto la vostra protezione, e si trova a tre giorni da qui.- Marco fu sorpreso, di sapere che Teach, fosse così vicino:-Ace, avevi ragione. Vuole farsi trovare.- il capitano, era felice di sapere, che era molto vicino:-Marco torna alla nave, e di a tutti di prepararsi.- la fenice annuì, e dopo aver salutato Jinbe, volò alla nave.

L’uomo pesce, si rivolse ad Ace:-mi raccomando, fai attenzione.- pugno di fuoco, si voltò:-tranquillo Jinbe; sarà lui questa volta, che farà una brutta fine.- poi lo salutò e se ne andò. Jinbe lo osservò, “buona fortuna, Ace. Barbabianca, continua a proteggerlo”. L’uomo pesce, tornò alla sua nave e salpò.  

Dopo ormai settimane, i pirati “zuhika” lasciarono Iris. Ace se ne stava di vedetta, ad osservare l’oceano, “Teach, presto questa storia finirà”.

FINE TREDICESIMO CAPITOLO
 

 

Ciao, eccomi qui, sono tornata.
Spero che abbiate, passato delle ottime vacanze; io come promesso, ho aggiornato appena finite le feste.
Voglio ringraziare di cuore Killy, per avermi suggerito il nome “Shironda” per l’isola (avevo scritto tutto il capitolo, ma mi mancava proprio il nome ed ero bloccata), grazie mille (se anche voi, avete dei suggerimenti, fatemelo pure sapere, che io li accetto molto volentieri).
Chiedo scusa, se il capitolo è un po’ corto (il prossimo, spero che sia un po’ più lungo), spero che vi sia, piaciuto lo stesso.
Ace ora che ha messo, al sicuro Rouge (povero Garp, dovrà occuparsi di un’altra peste), potrà concentrarsi sul combattimento.
Finalmente sanno dove si trova; chissà se riusciranno a raggiungerlo, o se lui se ne va (per saperlo, dovrete solo aspettare il prossimo capitolo).
Complimenti, per chi ha capito, ciò che voleva Ace dal nonno (siete molto brave, a indovinare).
Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).

A presto, ciao.
  

 

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Capitolo 15
*** Garp e Rouge/Shironda ***


14° CAPITOLO:
GARP E ROUGE/SHIRONDA

 

 
La nave della marina dove Garp viaggiava, si stava dirigendo a Foosha; dove l’ex marine sarebbe stato, fino a quando non avrebbe riportato Rouge ad Ace.
 

Nella cabina, Garp era seduto sul divano a leggere il giornale; Rouge se ne stava davanti alla finestra, stringendo tra le braccia il cappello di Ace:-nonno Garp, quando papà verrà a riprendermi?- il vecchio, sorrise:-non so. Però stai tranquilla, che tornerà da te molto presto.- poi prese i suoi biscotti:-ne vuoi uno?- la piccola annuì e si sedette accanto a lui; Garp gli diete un pacco di biscotti, e ne tirò fuori un altro per lui.
 

Dopo un po’, Rouge finì i biscotti:-nonno Garp, come era il mio papà da piccolo?- l’ex marine, scoppiò a ridere:-esattamente come è ora; solo che da piccolo, non era abbastanza forte per difendersi.- la bambina sorrise, il suo papà non era per niente cambiato, e in cuor suo sperava che non cambiasse mai.
 

Garp prese in braccio la bambina:-vedi Rouge, tuo padre è sempre stato una testa calda. Non ascolta mai nessuno e si ficca sempre nei casini; però in qualche modo, riesce sempre a cavarsela.- la bambina rise divertita:-è vero, se non ci fossero gli “zii”, il mio papà sarebbe sempre nei guai.- Garp si mise a ridere:-vedo che anche tu, sai come è fatto.- Rouge sorrise:-si, e gli voglio tanto bene.- il vecchio osservò la piccola, gli ricordava molto Ace:-e dimmi, hai un sogno?- la bambina a quella domanda, osservò il nonno; aveva lo stesso sguardo determinato, di suo padre:-certo. Diventerò una grande pirata e solcherò tutti gli oceani, insieme al mio papà.- Garp sorrise, aveva intuito quale fosse il suo sogno; in fondo lo aveva già notato, quanto assomiglia ad Ace:-tale e quale a tuo padre.- la piccola rise, per lei era un complimento, essere paragonata al suo papà.
 

Alla porta bussò qualcuno, Garp lo fece entrare; era Kobi, che dopo al pensionamento del suo superiore, aveva preso il suo posto diventando un vice ammiraglio. Il ragazzo si avvicinò, all’ex marine:-signor Garp, il pranzo è pronto.- l’uomo scoppiò a ridere:-Kobi, dovresti mandare uno dei tuoi uomini, invece di venire tu.- il giovane, sorrise imbarazzato:-si avete ragione. Ma non mi è facile abituarmi, ad avere degli uomini sotto il mio comando.- Garp rise:-sono ormai quattro anni, che sei un vice ammiraglio e non riesci ancora ad abituarti; beh non fa nulla. Fammi portare il pranzo qui, e mi raccomando in abbondanza.- Kobi annuì; e poco dopo un ufficiale portò il pranzo, che poteva riempire lo stomaco di un intero esercito.
 

Una volta, che l’ufficiale era uscito, Garp e Rouge incominciarono a mangiare; il vecchio sorrise:-hai lo stesso appetito di Ace.- Rouge rise divertita:-in realtà, papà mangia molto di più.- il vecchio scoppiò a ridere, in fondo era vero, non conosceva nessuno che mangiava di più dei suoi nipoti; finito il pranzo, la bambina si addormentò stringendo il cappello, dal quale non si separava mai. Garp si alzò, prese una coperta e la coprì; poi salì sul ponte e vide in lontananza un’isola.
 

Nel pomeriggio arrivarono a Foosha, Garp andò da Kobi:-ragazzo, vai pure. Resterò qui per un po’, ti chiamerò quando avrò bisogno di un passaggio.- il giovane annuì e salutò il vecchio uomo.
 

Garp e Rouge appena scesi a terra, si diressero alla locanda; durante il cammino, la bambina si guardava attorno:-nonno Garp, è qui che papà è cresciuto?- l’uomo sorrise:-no piccola, Ace è cresciuto su quella montagna.- indicò il monte, che si trovava fuori dal villaggio:-però spesso insieme a Sabo e Rufy, veniva qui; visto che Makino, offriva sempre il pranzo.- fece una pausa, e poi aggiunse:-tu sai, chi sono Sabo e Rufy?- la piccola annuì:-sono i fratelli di papà. Li ho conosciuti, sono molto simpatici.- Garp fu sorpreso, aveva intuito che Ace gli avesse parlato dei fratelli, e che poteva aver incontrato Rufy; ma non capiva, come avesse fatto a conoscere Sabo, visto che era morto:-scusa la domanda, ma come hai fatto, a conoscere Sabo?- Rouge sorrise:-l’ho conosciuto ad Iris. Papà era molto felice, di averlo rivisto.- Garp capì, che in un modo o nell’altro si era salvato; decise di chiedere ad Ace spiegazioni, appena lui sarebbe ritornato dalla figlia.
 

Arrivarono alla locanda, appena Garp entrò andò al bancone; dove si trovavano Makino e Dadan. Le due donne lo salutarono, il vecchio ricambiò il saluto e chiese da bere; la vecchia donna, appoggiò la bottiglia di sakè:-sei di nuovo qui, a rompere?- Garp scoppiò a ridere:-si e sta volta, starò a lungo.- poi prese Rouge e la fece sedere al bancone, e si sedette pure lui. Le due donne si domandarono, chi fosse la bambina; Makino diete da bere a Garp:-mi scusi, chi è questa piccolina?- in realtà, sia lei che Dadan avevano capito chi fosse; era identica ad una peste, che loro conoscevano molto bene e poi portava in testa, un cappello simile a quello che Ace portava da bambino. Fu la piccola, ha rispondere alla domanda:-io sono Rouge. Papà mi ha detto, di stare con il nonno Garp.- Dadan e Makino sorrisero, ci avevano visto giusto, era proprio sua figlia. La vecchia donna, osservò la piccola:-sei identica, a quell’incosciente di Ace. Io sono Dadan, e ho avuto la sfortuna di crescere, quel pazzo di tuo padre.- Rouge sorrise:-papà mi ha parlato di te. Mi ha detto, che nonostante ti arrabbiavi sempre con lui, ti vuole bene e di considera come una madre.- a quelle parole Dadan si commosse, anche se non lo andava a vedere; sapeva che Ace come Rufy e Sabo teneva a lei, ma che addirittura la considerava come una madre, non se l’aspettava. La giovane locandiera sorrise, diete un’altra bottiglia di sakè all’amica, e un succo di frutta alla bambina:-io sono Makino, Ace e i suoi fratelli venivano spesso qui. Per me loro, sono come dei nipoti.- Rouge bevve il succo, poi la ringraziò:-è davvero buono. Papà mi ha parlato anche di te; ha detto che sei la cuoca migliore del mondo.- la locandiera rise; si ricordava molto bene, quanto Ace e Rufy adoravano la sua cucina. Garp che era rimasto in silenzio e aveva fatto fuori, tre scatole di biscotti:-quell’incosciente ha deciso di lasciarla a me, fino a quando non avrà sconfitto Barbanera.- a quelle parole, Makino si preoccupò e Dadan si infuriò parecchio:-e tu hai permesso ad Ace, di combattere con quell’uomo?- Garp si fece serio:-è vero che sei anni fa, è stato sconfitto da Barbanera; però è riuscito a battere Akainu. Ha di sicuro, qualche possibilità di battere quel pirata.- la vecchia donna fece per ribattere, ma Rouge intervenì:-papà, mi ha promesso che sarebbe tornato da me; e lui mantiene sempre le promesse.- i tre rimasero sorpresi, la bambina aveva grande fiducia in suo padre. Makino sorrise:-hai ragione, piccola.- poi cambiando discorso:-hai fame?- Rouge annuì; Dadan rise:-è proprio come Ace, però è molto più sveglia di lui.- Garp scoppiò a ridere:-è vero, mangia addirittura quanto lui.- dopo cena, Garp e Dadan erano ormai ubriachi; Rouge invece aveva fatto amicizia con Makino, la locandiera prese una foto e la mostrò alla bambina:-in questa foto, tuo padre aveva solo dieci anni.- Rouge osservò la foto e sorrise:-perché papà e i suoi fratelli, sono pieni di cerotti?- Makino rise; a quei tempi Ace, Rufy e Sabo, la facevano stare sempre in pensiero, come ora:-perché non stavano mai fermi, e si cacciavano sempre nei guai.- la piccola rise divertita, suo padre non era per niente cambiato; chiese a Makino di raccontargli qualcosa di lui, la locandiera sorrise e prese a raccontargli tutto.

A mezza notte, Dadan se ne era andata; Garp si avvicinò a Makino:-ascolta, io vado a casa. Tu puoi ospitare, Rouge?- la locandiera mise a posto il bicchiere, che stava asciugando:-per me non c’è problema. Ma come mai, questa decisione?- il vecchio sorrise:-se la porto a casa mia, c’è il rischio che scoprano chi è. Io rimarrò comunque a Foosha, fino a quando non dovrò riportare la bambina ad Ace; fino ad allora, fingi che sia la figlia di un tuo parente e ospitala a casa tua.- Makino capì la situazione, e accettò senza problemi. Garp la ringraziò, poi salutò sia lei che Rouge, e se ne andò a casa. La bambina osservò Makino; la giovane donna gli sorrise:-il signor Garp, torna domani. Tu starai con me.- la piccola capì, poi seguì la locandiera fino ad una stanza del piano superiore. Appena entrò, si mise subito a letto e crollò; Makino osservò Rouge mentre dormiva, mille ricordi riaffiorarono alla mente, molte volte Ace e i suoi fratelli erano rimasti da lei a dormire. La giovane donna uscì dalla stanza e andò a chiudere la locanda; guardò la luna e sperò che Ace tornasse sano salvo dalla figlia.
 


Nel Nuovo Mondo, lungo la rotta per Shironda; Ace era al timone con Paul. Il navigatore teneva saldo il timone, per evitare di sbagliare rotta, pugno di fuoco sbuffò:-tra quanto arriveremo?- Paul sorrise; da quando Rouge se ne era andata, c’era troppa tranquillità:-se il vento tiene, arriveremo fra due ore.- il capitano rise:-allora speriamo che il vento tiene. Come è l’isola di  Shironda?- il navigatore ci pensò un attimo, cercando di ricordare qualcosa dell’isola:-da quello che avevo letto una volta, è un’isola estiva e c’è una grande città.- Ace capì, che se si sarebbero scontrati lì, gli abitanti dell’isola sarebbero stati in pericolo; doveva trovare una soluzione, ma i suoi pensieri furono interrotti da Dave, che chiamò tutti per il pranzo.

Dopo aver pranzato, si prepararono tutti a scendere; Shironda era stata avvistata e fra mezz’ora sarebbero arrivati.

Attraccarono in un punto nascosto dell’isola; tutti erano sul ponte, il momento di chiudere i conti con il passato, era arrivato. Ace dopo un lungo silenzio:-bene ragazzi, è giunto il momento di chiudere questa storia. Jaws, tu insieme a dieci compagni, porta al sicuro gli abitanti dell’isola.- il fratello annuì. Il capitano proseguì:-Vista, tu con metà ciurma, difendi la nave.- anche lo spadaccino annuì; infine Ace aggiunse:-Marco, con il resto della ciurma, occupati degli uomini di Teach.- la fenice annuì:-ok, ma tu fai attenzione.- pugno di fuoco sorrise:-tranquillo Marco. Oggi ne io, ne nessuno di noi, morirà.- dopo che Ace, aveva detto a tutti che fare, ognuno si divise per eseguire gli ordini.

Ace si diresse verso la spiaggia, il suo istinto gli suggeriva che il compagno traditore, si trovava lì. Giunto alla spiaggia, pugno di fuoco sentì una risata molto famigliare, che lo fece girare e il suo sguardo divenne serio. Marshall D. Teach, o meglio conosciuto come Barbanera; era davanti a lui. Ace notò, che non era per niente cambiato:-alla fine, ti ho trovato.- Teach sorrise:-già, ti stavo aspettando. Ma sta volta, non finirà come l’altra volta; perché ho tutta l’intenzione, di farti fuori.- pugno di fuoco, sorrise a sua volta:-hai ragione, non finirà come l’altra volta. Però non sarò io a perdere, sta volta perderai tu.- Barbanera scoppiò a ridere:-questo lo vedremo.- i due si prepararono allo scontro, che avrebbe segnato il destino del mondo; se avrebbe vinto Barbanera, il mondo sarebbe finito nel caos; se invece avrebbe vinto Ace, sarebbe ritornata la tranquillità nei mari.
 

 

FINE QUATTORDICESIMO CAPITOLO
 

 

Ciao, eccomi qui.
In questo capitolo, la protagonista è stata Rouge (in fondo, per un po’ la piccola non ci sarà).
Garp non sa ancora, che Sabo è vivo (è per questo che è rimasto sorpreso, quando Rouge gli dice di averlo incontrato).
Dadan dice che è stata una sfortuna avere cresciuto Ace, ma in realtà non lo pensa per davvero (per lei Ace e i suoi fratelli, sono come dei figli).
Ho sempre pensato, che Makino per i tre fratelli fosse come una zia, e quindi che lei li considera i suoi nipoti.
Strano ma vero, in questo capitolo Ace si è comportato come un vero capitano; raramente usa la testa, e quando lo fa si comporta da persona matura (anche se io preferisco il solito Ace di sempre, incosciente e impulsivo).
Ora che Ace e Barbanera, sono faccia a faccia; lo scontro avrà inizio. Chi vincerà, il mangia crostate o il mitico Ace? (lo saprete nel prossimo capitolo).
Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).

 

A presto, ciao.
 

 
 

  
 

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Capitolo 16
*** Marineford/La resa dei conti ***


15° CAPITOLO:

MARINEFORD/LA RESA DEI CONTI
 



Il Grand Ammiraglio Sengoku, era appena ritornato a Marineford; era stato a Marijoa per spiegare come era la situazione nel Nuovo Mondo ai Cinque Astri di Saggezza.

Sengoku quando fu al cospetto dei Cinque Astri, spiegò loro come era la situazione e disse anche del problema causato da Akainu; i cinque anziani dopo averlo ascoltato lo congedarono, dicendoli che lo avrebbero richiamato dopo aver riflettuto.

Il Grand Ammiraglio dopo essere stato congedato, fece ritorno al Quartier Generale; appena ritornò, andò subito nel suo ufficio. Una volta entrato, si mise a leggere i documenti che gli erano stati portati durante la sua assenza.

Dopo circa un’ora che era tornato, qualcuno bussò; Sengoku lo fece entrare, l’ammiraglio Kizaru entrò:-salve Grand Ammiraglio, come va?- il superiore sbuffò, sperava che non fosse uno scocciatore, ma si sbagliò:-ammiraglio, dimmi il motivo per cui sei qui.- Kizaru rimase in silenzio, si era dimenticato il motivo per cui si trovava li. Sengoku capì, ormai era abituato alle stranezze degli ammiragli, si alzò dalla poltrona e si affacciò alla finestra:-ti sei dimenticato, vero?- Kizaru scosse la testa, poi finalmente si ricordò:-ora ricordo. Girano voci sul fatto che pugno di fuoco e Barbanera, si siano incontrati a Shironda.- il Grand Ammiraglio fu sorpreso da quelle parole; nemmeno la marina sapeva dove si trovava Barbanera, e non riusciva a capire, come i pirati “zuhika” lo avessero trovato:-non capisco come abbiano fatto ad incontrarsi. Barbanera ogni volta che attacca un’isola, poi sparisce nel nulla.- Kizaru stava osservando il soffitto, poi fece caso a ciò che aveva appena detto il suo superiore:-non saprei; magari si sono incontrati, per puro caso.- poi prima di dimenticarsi, aggiunse:dovrei intervenire?- il Grand Ammiraglio, ci penso su e decise il da farsi:-vai a Shironda, e rimani ad aspettare la fine del combattimento. Se siamo fortunati, quei due pirati si faranno fuori a vicenda. Se uno dei due sopravvive, tu ne approfitterai e lo catturerai.- poi ritornò a sedersi e aggiunse:-mi raccomando, evita che si sappia in giro questa storia. Il mondo deve pensare, che siamo stati noi a fermare quei due pirati, o faremo la figura degli incapaci.- l’ammiraglio sorrise:-non si preoccupi, il mondo saprà ciò che vogliamo noi. Comunque sarebbe bello, che si facciano fuori tra di loro; almeno non dovrò sporcarmi le mani.- poi gli venne in mente una cosa, che non centrava nulla:-scusi, ma l’ex vice ammiraglio Garp, dove si trova? Di solito è qui, anche se è in pensione.- Sengoku sbuffò:-non lo so e spero proprio, che rimanga dove si trova.- poi aggiunse:-ora vai; e fai in modo, che nessun pirata lasci Shironda.- l’ammiraglio Kizaru annuì e si congedò. Sengoku sospirò, “forse le cose, incominciano ad andare bene”; riprese in mano i documenti e continuò a leggere.
 
 

Sull’isola di Shironda, Jaws insieme ad alcuni compagni, mise al sicuro gli abitanti; poi raggiunse gli altri, che erano impegnati a difendere la “Moby Dick”.

Marco era alle prese con Lafitte; il navigatore della ciurma di Barbanera, incominciava ad essere in difficoltà e dopo aver fatto spuntare le ali, incominciò a scappare. Marco si trasformò in fenice e lo seguì; quando lo raggiunse, usò l’Haki e lo colpì con un potente calcio, Lafitte fu colpito in pieno e precipitò in mare.

La fenice tornò a dare una mano agli altri; erano in difficoltà, ma per il momento nessuno era morto. C’erano alcuni feriti, ma continuavano a combattere con tutte le loro forze; i pirati “zuhika” sapevano che il loro capitano ce la stava mettendo tutta per vincere, e sapevano quanta fiducia lui riponeva in loro, quindi si stavano impegnando per non tradire la sua fiducia.

Sulla spiaggia, lo scontro tra Ace e Barbanera, era appena iniziato; per il momento, la situazione era la stessa di sei anni fa. Pugno di fuoco non usava l’Haki, così facendo Teach era in vantaggio. Barbanera già pregustava la vittoria:-Ace, che ti succede?non dovevi battermi?- scoppiò a ridere, e assorbì l’ennesimo attacco dell’avversario. Il giovane imperatore non sapeva che fare, non voleva usare l’Haki perché non riusciva a smettere di considerare Teach un fratello; ma se le cose fossero continuate così, sarebbe finita come a Banaro e Barbanera avrebbe vinto.

Alla nave, i pirati “zuhika” avevano ribaltato la situazione. Jaws dopo la difficoltà iniziale, aveva sconfitto Shiryu; Vista dopo essere stato ferito ad un braccio da Van Ooger, era riuscito a toglierlo di mezzo; ormai i più forti della ciurma nemica erano stati sconfitti, mancavano solo gli altri.

Intanto Ace aveva deciso di usare l’Haki; si era convinto ad usarlo, perché sapeva che sarebbe stato troppo pericoloso, lasciare vincere Teach. Ma nonostante lo stesse usando, era comunque in svantaggio; Barbanera bloccava il fuoco, anche se ora non riusciva più a colpire Ace, visto che usava l’Haki per proteggersi. Dopo l’ennesimo attacco fallito, Teach capì il motivo per cui non riusciva più a colpirlo:-vedo che ora, sai usare l’Haki. Ma non ti servirà a niente.- detto ciò, creò un’immensa sfera oscura. Ace creò una gigantesca sfera di fuoco carica di Haki, e la lanciò verso Teach, che gli sferrò il suo attacco. Le due sfere si scontrarono, creando una gigantesca esplosione.

I pirati “zuhika” e quelli di Barbanera, si voltarono verso il punto, da dove proveniva l’esplosione. Entrambe le ciurme, erano preoccupate per i loro capitani; ripresero a combattere più determinati di prima, per poterli raggiungere e vedere come stavano.

Alla spiaggia, si era creato un immesso cratere; Barbanera era in piedi, esausto e pieno di ustioni; Ace era quello messo peggio, si reggeva a fatica in piedi ed era pieno di ferite molto gravi. Teach ne approfittò, con il suo potere attirò a se pugno di fuoco e lo colpì in pieno, scaraventandolo lontano. Ace non riusciva più a muoversi, il colpo di Barbanera aveva riaperto la vecchia cicatrice, e perdeva molto sangue. Teach scoppiò a ridere:-una volta che sarai morto, nessuno mi potrà fermare.- detto ciò, creò un’altra sfera. Ma successe una cosa incredibile; il Frutto del Diavolo che aveva mangiato, si ribellò e incominciò ad assorbire tutto. Barbanera non era a conoscenza, che i Frutti del Diavolo erano incontrollabili; se venivano usati nel modo sbagliato, essi si ribellavano e il loro possessore ne pagava le conseguenze. Ace grazie all’Haki, riuscì ad evitare di essere assorbito; il frutto Dark-Dark incominciò ad assorbire anche il suo possessore. Pugno di fuoco, tentò in tutti i modi di salvare Teach; ma ormai le sue forze erano giunte al termine. Barbanera dopo mille tentativi per salvarsi, fu assorbito dal suo stesso potere, e scomparve per sempre. Ace vide l’oscurità sparire nel nulla, poi perse i sensi e cadde a terra.

I pirati “zuhika” avevano sconfitto con fatica, i pirati di Barbanera; c’erano molti feriti, alcuni molto gravi, ma per fortuna nessuno era morto.

Marco aveva poche ferite e non gravi, dopo aver aiutato i propri compagni a tornare sulla nave; volò da Ace, sperando che fosse ancora vivo.

Giunto alla spiaggia, atterrò nel cratere, cercò il fratello da per tutto; quando lo trovò, corse da lui, vedendo in che condizioni era, si preoccupò molto. Ace era ricoperto di sangue; Marco lo prese tra le braccia e cercò di sentire se il cuore batteva ancora, fece fatica ha sentire i battiti, talmente erano deboli.

Portò di corsa il fratello alla nave; salito a bordo, affidò Ace a Manny. Il medico corse subito in infermeria; appena se ne andò, Marco corse da Paul:-dobbiamo salpare, immediatamente.- il navigatore, non capì il motivo di tutta questa fretta. La fenice, vedendo il fratello confuso, si spiegò:-la marina sta venendo qui. Mentre tornavo alla nave con Ace, li ho visti in lontananza. Saranno qui fra mezz’ora.- fece una pausa, era parecchio agitato ed era molto preoccupato per il fratellino, poi aggiunse:-rechiamoci su un’isola, sotto la nostra protezione. Saremo più al sicuro.- Paul annuì, poi andò subito al timone.

Due ore dopo la fine della battaglia, la nave era ormai lontana da Shironda; l’isola dove finalmente si erano chiusi i conti con il passato; tutti i pirati erano silenziosi, temevano il peggio per il loro fratellino. Dopo altre due ore, Manny uscì dall’infermeria, aveva una faccia da funerale:-ragazzi, ho fatto il possibile. Ma dubito che Ace, si possa salvare.- tutti rimasero in silenzio, Marco si infuriò e afferrò il medico per la maglia:-che diavolo significa, che Ace non si salverà?- Jaws prese il vice capitano per le spalle, e lo allontanò dal medico. Manny non sapeva, come spiegarsi:-le sue condizioni sono peggiori, rispetto alla guerra a Marineford di sei anni fa. Non solo si è riaperta la cicatrice e ha perso molto sangue, ma alcuni organi vitali sono stati danneggiati.- prima che Marco riuscisse a liberarsi dalla presa del fratello, e lo aggredisse di nuovo, aggiunse:-ora solo un miracolo, lo può salvare.- detto ciò, tornò in infermeria a controllare le condizioni di Ace. Jaws lasciò andare Marco, la fenice volò via; aveva bisogno di stare da solo. Gli altri andarono a riposare, tutti sperarono in un miracolo; non volevano perdere Ace, ma le parole di Manny non li faceva stare tranquilli; era uno dei migliori medici esistenti al mondo, e se lui non era riuscito a fare molto per salvarlo, dubitavano che ci sarebbe stato un miracolo.

Marco volò a lungo, immerso nei suoi pensieri; mille ricordi riaffiorarono alla mente, come il giorno che conobbe Ace. La vita del fratello, era appesa ad un filo e lui non sapeva che fare per aiutarlo; aveva visto morire Satch e il babbo, e non aveva intenzione di vedere morire anche Ace. Il fratellino era già scampato alla morte una volta, e sperava che riuscisse a salvarsi, anche questa volta.    
 

FINE QUINDICESIMO CAPITOLO
 

 
 

 

Ciao, eccomi qui.

Finalmente ecco il capitolo, dove Barbanera sparisce per sempre (fuori due. Sia Teach che Akainu, non romperanno più).
Scusate se i titoli dei capitoli, si ripetono (con i titoli, sono messa male).
Spero che questo capitolo, non vi abbia deluso e che vi sia piaciuto; se si tratta di scrivere sui combattimenti o sulle storie d’amore, io sono una frana (mi sono anche rivista la puntata, dove Ace e Barbanera combattono, per scrivere questo capitolo).
Come sempre, Sengoku cerca di approfittare della situazione; ma gli è andata male, i pirati “zuhika” sono scappati. Questa volta come ammiraglio ho messo Kizaru (poverino, era l’unico che mancava, in questa storia).
Per la fine di Barbanera, sono andata di fantasia; non penso che i Frutti del Diavolo si ribellano. Ma a me piaceva che le cose andassero così; se Barbanera fosse finito ad Impel Down sarebbe potuto scappare, e poi Ace non è un assassino (è per questo, che ho scelto questa fine per l’innominabile).
In questo capitolo, per la prima volta, Marco ha perso la calma (infondo è giusto, visto come è preoccupato).
Non lanciatemi ortaggi, per avere interrotto senza farvi sapere, se Ace si salverà; prima di sprecare la verdura, aspettate il prossimo capitolo (se lo farò morire, siete libere di lanciarmi quello che volete).

Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).

A presto, ciao. 

 

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Capitolo 17
*** Le voci girano/Risveglio ***


16° CAPITOLO:

LE VOCI GIRANO/RISVEGLIO
 

 
 

L’ammiraglio Kizaru, fece ritorno a Marineford; si recò dal Grand Ammiraglio, per fare rapporto. Una volta entrato, cercò di ricordarsi tutto quello che doveva dire:-signore, i pirati di Barbanera sono stati arrestati, e portati ad Impel Down.- Sengoku tirò un sospiro di sollievo, un problema era stato risolto:-ammiraglio, Barbanera e i pirati “zuhika”, che fine hanno fatto?- Kizaru non sapeva che dire, perché temeva la reazione del suo superiore, alla fine decise di dirgli tutto:-credo che i pirati “zuhika” siano scappati, dato che non abbiamo trovato da nessuna parte la “Moby Dick”. Per quanto riguarda Barbanera non so nulla, sembra sparito.- Sengoku riflette sulle parole dell’ammiraglio, era impossibile che una persona scompariva, senza lasciare una traccia:-se non lo hai trovato, molto probabilmente è ancora vivo.- Kizaru si ricordò di un dettaglio, che gli era sfuggito:-sulla spiaggia c’era un cratere; forse Barbanera è finito in mare, durante lo scontro con Ace.- il superiore sbuffò, non riusciva a capire come era possibile, che tutte le volte che un problema si risolveva, gli altri problemi da risolvere aumentavano, ora dove scoprire se Barbanera era ancora una minaccia:-forse è come dici tu. Ora per prima cosa, bisogna sapere che è successo a Shironda; torna sull’isola, e interroga gli abitanti.- Kizaru annuì e si congedò.
 

Sengoku osservò fuori dalla finestra, “speriamo che nessuno, venga a sapere ciò che è successo. O noi faremo la figura degli incapaci, per non aver fermato lo scontro e averli arrestati”.
 

 
 

 
 

Da qualche parte nel Nuovo Mondo sul “Vento dell’Est”, Ben andò nella cabina del capitano:-Shanks, svegliati. Ma quanto hai bevuto?- notando che per tutta la scrivania, erano sparse parecchie bottiglie di rum. Il rosso si svegliò e sorrise:-come al solito. Che succede?- il vice sbuffò, ormai ci aveva fatto l’abitudine, al vizio del bere dell’amico:-leggi il giornale.- detto ciò, gli lanciò il quotidiano sulla scrivania; il rosso lo prese ed incominciò a leggere, mentre Ben si fumava una sigaretta. Quando finì di leggerlo, sorrise:-sapevo, che ce l’avrebbe fatta.- il vice lo osservò, poi si accese una seconda sigaretta:-come fai a dire, che Barbanera è stato sconfitto? Il giornale dice solo, che l’ammiraglio Kizaru ha catturato i pirati  di Teach, dopo che erano stati sconfitti dai pirati “zuhika”.- Shanks scoppiò a ridere:-è vero, il giornale dice solo questo. Ma sono più che sicuro, che Ace abbia sconfitto Barbanera.- Ben sbuffò:-se lo dici tu.- il rosso sorrise:-certo, ora andiamo.- l’amico lo osservò confuso:-andiamo dove?- il capitano, si alzò dalla poltrona:-da Ace.- poi prima che il vice, gli facesse altre domande, aggiunse:-sono certo che lui sia ancora vivo, così potremo chiedergli come è andata, lo scontro con Barbanera.- Ben lo raggiunse, visto che Shanks era ormai uscito dalla cabina:-e tu, sai dove si trovano?- il capitano si girò, verso di lui:-penso che siano andati, su un’isola sotto la loro protezione. E l’isola più vicina a Shironda, che è anche sotto la loro protezione, è l’isola di Yuri.- Ben annuì, poi andò a riferire ai compagni, il cambio di rotta.
 


Shanks salì sul ponte e alzò lo sguardo al cielo, “sapevo che ce l’avresti fatta”. Il “Vento dell’Est” salpò verso l’isola di Yuri.
 

 
 


Da un’altra parte, su un’isola del Nuovo Mondo; due navi erano ormeggiate al porto. Nella locanda, c’erano solo le due ciurme delle navi attraccate; seduti ad un tavolo, c’erano Big Mom e Kaido che stavano leggendo il giornale. La donna sorrise, era davvero soddisfatta da ciò che era scritto sul quotidiano:-visto Kaido? Ace ce l’ha fatta.- l’uomo sbuffò:-è vero, che i pirati “zuhika” hanno sconfitto gli uomini di Barbanera; ma come fai a credere, che il ragazzino abbia sconfitto quel pazzo?- Big Mom, rise divertita:-perché quel ragazzino, è in gamba.- Kaido anche se mai lo avrebbe ammesso, era d’accordo con l’amica:-se lo dici tu.- la donna, ormai conosceva l’amico, e aveva capito ciò che pensava veramente:-perché non andiamo da lui?- l’uomo la fissò, poi stranamente sorrise:-primo non sappiamo dove sia, e secondo non mi va di incontrare il rosso. Conoscendolo, anche lui starà andando da Ace.- Big Mom, scoppiò a ridere:-per quanto riguarda Shanks, non mi importa se lo incontriamo. Invece per quanto riguarda pugno di fuoco, credo che i pirati “zuhika”, siano a Yuri.- Kaido si irritò:-a me importa se incontriamo il rosso, dato che non lo sopporto. E poi, perché proprio Yuri?- la donna sospirò, a volte si chiedeva se l’amico avesse un cervello, era così scontato dove si potevano trovare:-perché è l’isola più vicina a Shironda, che è anche sotto la loro protezione.- l’uomo sbuffò, ormai sapeva che era sempre lei, ad avere l’ultima parola, dato che conosceva bene la sua testardaggine:-ok, andiamo a Yuri.- i due imperatori, radunarono le loro ciurme e partirono, per raggiungere Ace.
 
 

La “Moby Dick”, era ormai da una settimana che si trovava ormeggiata, al porto dell’isola di Yuri; è un’isola molto piccola, ed era famosa per via dei gigli di ogni colore che ricoprivano l’intera isola, a cui deve il nome; sul promontorio sventolava una bandiera nera con il vessillo di Barbabianca, che dimostrava che l’isola era stata sotto la sua protezione, ed ora sotto quella di Ace e compagni.

In quella settimana, le condizioni di pugno di fuoco erano peggiorate; il medico dell’isola, che si chiama Jack, dava una mano a Manny; così facendo a turno, controllavano le condizioni di Ace. Gli abitanti di Yuri, tenevano molto ai pirati “zuhika”; un tempo, quando c’era ancora Barbabianca, erano stati salvati da una fine certa, da quel giorno la ciurma del vecchio imperatore, era diventa molto importante per gli isolani e alla fine si erano molto affezionati a loro. Condividevano il loro dolore e la loro preoccupazione, i negozi e la locanda erano chiusi, e gli abitanti se ne stavano in casa, pregando che il giovane Ace si salvasse.

Nel villaggio e sulla nave, regnava il silenzio più assoluto; ogni volta che Manny o il vecchio Jack, uscivano dall’infermeria, i pirati temevano il peggio, per il loro fratellino.

In un punto nascosto dell’isola, la “Thousand Sunny” attraccò. Rufy e compagni dopo essere scesi a terra, si recarono al villaggio; furono sorpresi nel trovarlo deserto, sembrava una città fantasma. Rufy sbuffò, il suo stomaco brontolava:-perché è tutto chiuso? Io muoio di fame!- Nami irrita, gli mollò un pugno in testa:-non lo so, il perché non c’è aperto niente; e falla finita, di lamentarti.- Usopp e Chopper terrorizzati, si nascosero dietro a Franky; per loro due, Nami faceva più paura, di qualsiasi nemico che avevano incontrato. Ad un certo punto, qualcuno si avvicinò a loro:-io sono arrivato sta mattina; e ho provato a vedere, se c’era qualcuno. Ma dopo aver girato quasi tutto il villaggio, ho notato che è tutto completamente deserto.- i mugiwara si voltarono verso di lui; Rufy lo riconobbe subito e sorrise:-Sabo, sei proprio tu? Come fai, ad essere ancora vivo?- il giovane rivoluzionario, sorrise a sua volta:-hai indovinato, sono proprio io.- il ragazzo di gomma lo abbracciò, con le lacrime agli occhi:-pensavo che fossi morto.- Sabo ricambiò l’abbracciò, felice di aver rivisto anche lui:-tu, a differenza di Ace, mi hai subito riconosciuto.- Rufy fu sorpreso:-lo hai incontrato? E quando, lo hai visto?- il fratello sorrise:-si lo rivisto tempo fa, ho conosciuto sua figlia.- il fratellino rise:-quindi anche tu, lo sai che ora è padre. Comunque, come hai fatto a salvarti?- Sabo gli raccontò, come si era salvato e quello che faceva ora. Rufy, dopo la spiegazione del fratello, sorrise:-wow, sei un rivoluzionario, che bello!- il fratello sorrise, nel vedere che Rufy, come Ace, non era per niente cambiato da quando erano bambini. Robin decise di porre la domanda, che tutta la ciurma stava pensando:-scusa  capitano, chi è questo ragazzo?- Rufy sorrise, era così felice di aver rivisto Sabo, che si era dimenticato dei suoi amici:-è mio fratello.- tutti i mugiwara gridarono:-cosa!!!- cappello di paglia scoppiò a ridere, in fondo i suoi amici non potevano, sapere che aveva due fratelli. Sabo si presentò alla ciurma, e spiegò come stavano le cose. Sanji si accese una sigaretta:-capisco, così hai un altro fratello adottivo.- Rufy sorrise, per quanto voleva bene hai suoi amici, Ace e Sabo erano molto più importanti, ed era molto orgoglioso di averli come fratelli:-certo, anche se non abbiamo lo stesso sangue, siamo tutti e tre fratelli.- Zoro, rimasto per tutto il tempo in silenzio, attirò la loro attenzione:-sentite, non è meglio scoprire che succede, in questo villaggio?- Nami annuì, era felice per il suo capitano, ma bisognava risolvere quel mistero:-Zoro ha ragione, dobbiamo capire perché non c’è nessuno.- Sabo intervenì:-io mi stavo recando al porto. Dato che è l’unico posto, dove non ho ancora controllato.-Rufy urlò:-siiiiiiii, andiamo con Sabo!- il rivoluzionario, tirò un pugno in testa al fratellino:-non urlare, non siamo sordi.- il ragazzo di gomma sorrise; gli tornò alla mente, tutte le volte che i suoi fratelloni, si arrabbiavano con lui per essersi cacciato nei guai, dandogli un pugno in testa.
Sabo si incamminò verso il porto, seguito dal fratello e i suoi amici; in lontananza videro in tutta la sua grandezza la “Moby Dick”. I due fratelli sorrisero, c’era anche Ace sull’isola; i due corsero verso la nave, seguiti dagli altri.

Giunti davanti alla “Moby Dick”, Rufy urlò:-Aceeeee!- dalla nave si affacciò Vista, con una faccia lugubre:-cappello di paglia, che ci fai qui?- fu Sabo a rispondere:- stavamo cercando di capire, il perché non c’è nessuno al villaggio; poi abbiamo visto la vostra nave, e abbiamo deciso di venire a salutare Ace.- Rufy sorridendo, aggiunse:-dove è, nostro fratello?- a quella domanda, Vista decise di sparire; non se la sentiva, di dirgli come stavano le cose. Cappello di paglia quando lo vide sparire, allungò un braccio e afferrò la ringhiera della nave; Sabo lo bloccò, afferrandolo per le spalle:-che vuoi fare, stupido fratellino?- Rufy si arrabbiò:-vado a vedere, che succede.- Brook si avvicinò, ai due fratelli:-capitano, non puoi salire sulle navi degli altri, senza il loro permesso.- anche il resto della ciurma, cercarono di farlo ragionare; ma Rufy non li ascoltò e con Sabo, che lo teneva ancora per le spalle, si lanciò sulla “Moby Dick”.

Sabo tirò un pugno, in testa a Rufy:-idiota, perché sei salito?- il fratellino ricambiò il pugno:-perché voglio sapere che succede, e perché il tizio di prima, non mi ha detto dove si trova Ace.- i due fratelli mentre discutevano, furono interrotti da Jaws:-che ci fate, voi due sulla nave?- Sabo si alzò, da terra:-scusa, se siamo saliti senza chiedervi, il permesso. Stavamo cercando Ace.- Jaws abbassò la testa, non voleva dirgli, che il loro fratello era in pericolo di vita:-scendete, subito dalla nave. Ace non è qui.- detto ciò, si dileguò. Sabo sbuffò:-sta succedendo, qualcosa di strano.- Rufy annuì, poi gli venne in mente un’idea:-cerchiamo il tizio volante, magari lui ci dirà dove è nostro fratello.- Sabo lo fissò confuso, sapeva che per il fratellino non era facile ricordare i nomi, anche se erano persone molto famose:-ti riferisci, a Marco la fenice?- Rufy annuì, sperava che almeno lui gli rispondeva; quando era stato sulla “Moby Dick”, il vice capitano dei pirati “zuhika”, si era mostrato molto gentile con lui.

Dalla porta, che conduceva sotto coperta, uscì un vecchio; i due fratelli gli si avvicinarono, il medico sorrise:- voi chi siete?- Rufy ricambiò il sorriso:-i fratelli di Ace. E tu, nonnino chi sei?- Jack si rabbuiò:-sono il medico dell’isola. Mi dispiace molto per voi, speriamo che ci sia un miracolo.- detto ciò, se ne andò a casa per tornare fra due ore, per dare il cambio a Manny, senza lasciare che i due fratelli gli facessero domande.

Sabo capì, cosa voleva dire il medico, con quelle parole:-non so, che succede al villaggio; ma penso che sia successo qualcosa ad Ace.- Rufy era d’accordo con lui; poi vide Marco, che stava atterrando sul ponte, riprendendo le sue sembianze umane. Cappello di paglia corse da lui, la fenice fu sorpreso, di vedere i fratelli di Ace:-che ci fate, qui?- Rufy urlò:-voglio sapere, che sta succedendo.- Marco si rabbuiò, poi decise di raccontare tutto, era giusto che loro sapessero come stavano le cose. Quando finì di raccontare, Rufy gridò:-Ace, non può morire!- Sabo cercò di calmarlo, anche se pure lui, aveva voglia di urlare; Marco non disse nulla, capiva come si sentivano, anche per lui Ace era un fratello ed era molto preoccupato per lui.
I tre e tutta la ciurma, si allarmarono appena Manny uscì di corsa, dalla porta; Marco con i due fratelli, raggiunse il medico:-che è successo?- il compagno, fece un respiro profondo:-Ace, si è svegliato. Non è più, in pericolo di vita.- tutti piansero lacrime di gioia, poi Marco andò in infermeria, seguito da Rufy e Sabo.

Una volta entrato, vide il fratellino sdraiato sul letto ad osservare il soffitto:-Ace, ci hai fatto preoccupare molto.- pugno di fuoco, sorrise:-scusa, Marco. Non volevo far preoccupare, nessuno.- la fenice, a sua volta sorrise:-stai tranquillo, l’importante è che stai bene. Ora ti lascio, con qualcuno che ti farà piacere di rivedere.- detto ciò, uscì lasciando i tre fratelli da soli. Ace fu sorpreso, di vederli insieme:-voi, che ci fate qui?- Sabo sorrise:-ci siamo incontrati per caso. Se non fossi ferito, ti prenderei a pugni.- Rufy, invece urlò:-stupido, devi sempre farci preoccupare!- scoppiò a piangere, era già la seconda volta, che rischiava di perderlo. Sabo gli mise un braccio, sulle spalle:-Rufy, ha ragione. Temevamo di perderti.- cercò di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì. Ace non sopportava, di vederli piangere:-non sono morto, finitala di frignare.- i due scoppiarono a ridere; dopo tanti anni, che erano stati lontani, ora erano di nuovo insieme. Rufy sorrise:-appena sarai guarito, faremo festa.- i due sorrisero, il loro fratellino non perdeva occasione, per festeggiare. Manny entrò in infermeria, interrompendoli:-scusate, ma ora Ace deve riposare.- i due salutarono il loro fratello, e tornarono dalla ciurma di Rufy.

Una volta raggiunti, spiegarono ciò che era successo, mentre erano a bordo della “Moby Dick”.
 

 

FINE SEDICESIMO CAPITOLO
 

 
 

Ciao, eccomi qui.

Credo che sia il capitolo più lungo, che ho scritto; spero che vi sia piaciuto.
Ho fatto ritornare i tre imperatori; se vi chiedete perché, Kaido e Big Mom sono insieme è semplice, perché la mia testolina, li vede bene insieme (per me potrebbero, essere una bella coppia); anche perché nel capitolo 610 del manga, Oda mi ha dato la conferma che Big Mom è una donna.
Ho voluto fare in modo, che i tre fratelli si incontrassero; avevo in mente questo capitolo, da quando avevo fatto apparire Sabo nel capitolo 11 (solo che dovevo decidere, come inserirlo nella storia).
Contente, Barbanera è scomparso e non darà più fastidio (almeno nella mia storia), ed Ace è vivo; ora ci uniamo a loro e festeggiamo.
Piccola nota, se vi ricordate alla fine del capitolo precedente, Marco era volato via, ma è tornato qualche ora dopo; non è rimasto via per una settimana (ma comunque, credo che lo abbiate intuito).
Per l’isola, ho scelto il nome di Yuri, perché in giapponese significa gigli e a me, piacciono molto questi fiori (ecco perché ho scelto, questo nome).

Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito; anche perché oggi, non mi sento molto bene (ma non volevo farvi aspettare un’altra settimana, per sapere se Ace si fosse salvato).
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).

A presto, ciao. 

 

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Capitolo 18
*** Festa/Incontro ***


17° CAPITOLO:

FESTA/INCONTRO
 

 


E’ passata una settimana, da quando Ace si è svegliato; in quei giorni, i pirati “zuhika” e la ciurma di Rufy, avevano fatto amicizia.


Manny con l’aiuto del medico dell’isola, aveva impedito ad Ace di scappare dall’infermeria; Sabo e Rufy lo andavano sempre a trovare, così facendo collaboravano, a tenerlo buono.


Era pomeriggio, i pirati di entrambe le ciurme e gli abitanti di Yuri, stavano preparando nella piazza, la festa che ci sarebbe stata quella sera. Non festeggiavano solo la vittoria dei pirati “zuhika” e la guarigione di Ace; ma avrebbero festeggiato anche in onore di Barbabianca, dato che quel giorno era l’anniversario della sua morte.

Ace finalmente, poté uscire dall’infermeria, anche se aveva il petto completamente fasciato dalle bende, e si recò sulla polena; osservò il cielo, “ora che sono riuscito, a liberarmi di Teach; devo mantenere la promessa fatta a Rouge”. Continuava a fissare il mare, quando i suoi fratelli lo chiamarono. Ace li salutò, poi tornò a fissare il mare; Sabo e Rufy si sedettero accanto a lui, il rivoluzionario sorrise:-sei riuscito, a scappare?- pugno di fuoco sorrise divertito:-se fossi scappato, non me ne resterei qui tranquillo. Manny mi ha fatto uscire, a prendere un po’ d’aria; anche perché ormai non mi sopportava più.- Rufy rise; sapeva che era impossibile tenere Ace tranquillo, era un miracolo che non fosse scappato. Ma soprattutto cappello di paglia, era felice che il fratello non fosse più in infermeria, perché se il medico lo ha fatto uscire, era solo perché ormai stava completamente guarendo:-a cosa pensavi, fratellone?- Ace, abbassò la testa; anche se era molto felice, di essere insieme hai suoi fratelli, gli mancava tantissimo la figlia:-stavo pensando, a Rou-chan. Mi manca molto.- Sabo gli mise una mano sulla spalla:-ora che ci penso, non l’ho mai vista in giro. Dove si trova?- anche Rufy, si stava facendo la stessa domanda. Ace li osservò, poi sorrise:-per non metterla in pericolo, l’ho lasciata con il nonno.- i due rimasero sorpresi, Rufy si alzò:-come mai il nonno? Non potevi lasciarla, con qualcuno della tua ciurma?- pugno di fuoco, scoppiò a ridere:-ho chiesto al nonno, di prendersi cura di lei, perché era l’unica persona, che poteva tenerla al sicuro.- Sabo sorrise:-speriamo che il vecchio Garp, non tenti di farla entrare in marina.- detto ciò, scoppiò a ridere insieme agli altri due; Rufy tra le risate:-il nonno, non è riuscito a convincere noi; chissà se ci riuscirà con lei?- Ace sorrise divertito:-non credo che ci riuscirà. Rouge è testarda, quanto me.- Sabo si alzò, anche lui:-se è davvero testarda come te, siamo a posto.- scoppiarono di nuovo a ridere; era da molto tempo, che non ridevano così di gusto, insieme. Furono interrotti da Marco, che come al solito, era apparso dal nulla:-fratellino, Manny ti sta cercando.- Ace sbuffò:-da dove sei spuntato, sta volta? E poi perché, mi sta cercando?- la fenice sbuffò, a sua volta:-da dove sono spuntato, non sono affari tuoi. E Manny ti cerca, perché se non ti ricordi, ti ha detto di ritornare in infermeria, nel pomeriggio.- il capitano fece per ribattere, ma Marco lo afferrò per un braccio e lo strascinò da Manny. Sabo e Rufy si misero a ridere, poi scesero a terra.

Due ore dopo, Ace seguito da Marco, andò alla spiaggia dove c’erano i suoi fratelli. I due vedendoli arrivare, li raggiunsero; Rufy sorrise:-questa volta, sei scappato?- il fratello sbuffò:-se fossi scappato, lui mi avrebbe riportato indietro.- Marco sorrise:-Manny ha detto, che ormai sta bene e che quindi, poteva scendere dalla nave. Però solo se qualcuno, lo tiene d’occhio; dato che non ha ricuperato del tutto, le forze.- pugno di fuoco, si voltò verso il fratello:-non ho bisogno, di un baby-sitter.- la fenice sbuffò, ormai era abituato al carattere di Ace, anche se a volte desiderava strozzarlo:-se ti lasciamo solo, combini soltanto casini.- Ace gli urlò:-non è affatto vero!- Marco, gli tirò un pugno in testa:-allora mi spieghi il perché, tutte le volte che sei da solo, ti cacci nei casini?- il capitano, ci pensò su, poi rispose:-sono i guai, a venire da me; io non faccio niente, per cacciarmi nei casini.- mentre i due, continuavano a discutere, Rufy e Sabo ridevano come matti; anche i compagni di Ace, non si fidavano a lasciarlo da solo. Il loro fratello, riusciva a mettersi nei guai, con una facilità che aveva dell’incredibili; anche se Rufy non era da meno. Sabo li interruppe:-scusate, se vi interrompo. Ace, voglio chiederti una cosa.- pugno di fuoco, lo osservò confuso. Il fratello proseguì:-volevo sapere, che fine avesse fatto Barbanera. I giornali non dicono nulla, al riguardo.- anche Marco e Rufy, lo volevano sapere; senza mettersi d’accordo, tutti i pirati “zuhika” e i fratelli di Ace, avevano deciso di lasciare, passare qualche giorno, prima di chiederglielo. Pugno di fuoco a quella domanda, si rabbuiò; gli era difficile, accettare ciò che era successo; per lui, Teach era pur sempre un fratello:-ho provato, a salvarlo. Ma non avevo più energie.- i tre non capirono, cosa voleva dire; Marco però si ricordò, del loro discorso, prima dello scontro con Akainu:-volevi salvarlo, perché lo consideri ancora uno di noi, vero?- Ace annuì:-Teach stava per colpirmi, e di sicuro mi avrebbe fatto fuori; però il suo potere si è ribellato, e lo ha assorbito.- Rufy spalancò gli occhi:-non pensavo, che i frutti del diavolo, potessero ribellarsi.- Sabo sospirò:-idiota, non si sa niente sui frutti. Quindi è possibile, che si ribellano.- la fenice sorrise:-Ace, non sentirti in colpa, per ciò che è successo. E’ meglio, che sia andata così; lui era troppo pericoloso, e bisognava fermarlo.- fece una pausa, poi aggiunse:-guarda il lato positivo, non lo hai dovuto uccidere.- il fratello sorrise:-hai ragione.- mentre i quattro parlavano, arrivarono di corsa Brook e Usopp. Lo scheletro rideva come sempre, mentre il cecchino era agitato; Rufy vedendoli, sorrise:-che vi prende, ragazzi?- Brook, continuando a ridere:-c’è una nave della marina, che sta per attraccare.- i quattro furono sorpresi; di solito la marina, per non ingaggiare una battaglia con un imperatore, evitavano di avvicinarsi alle isole sotto la loro protezione. Rufy, non era per niente preoccupato:-che nave è? Magari non sono molto forti.- Usopp tremante:-ha la polena, a forma di cane. Però se non sbaglio, vostro nonno è in pensione.- cappello di paglia scoppiò a ridere, mentre Ace sorrise:-il vecchio, si fa dare passaggi, dalla sua ex ciurma.- dettò ciò, corse verso il porto. I due fratelli e i compagni di Rufy, erano confusi, dalla reazione di Ace; fu Marco a chiarire le cose:-se Garp è qui, significa che c’è anche lei.- a quelle parole capirono; Rufy e Sabo si erano dimenticati, dove fosse Rouge. I due fratelli seguirono Ace, mentre gli altri tre, andarono a dare una mano per la festa.

I tre fratelli giunti al porto, sentirono una voce che li fece girare:-non solo ci sei tu Ace; ma anche Rufy e Sabo, che mi deve spiegare come mai è ancora vivo.- i tre urlarono felici:-nonno!- Garp scoppiò a ridere:-ti ho riportato, la tua piccola peste.- dalle spalle del vecchio, spuntò fuori Rouge con in testa il cappello del padre, da cui non si era mai separata. La piccola scoppiò a piangere, poi saltò in braccio ad Ace, che l’abbracciò:-non piangere, Rou-chan.- la bambina si strinse forte a lui, per convincersi che non fosse un sogno:-papà, mi sei mancato tantissimo. Non mi lasciare più.- Ace, non riuscì a trattenersi e una lacrima, prese a scendere sul suo viso:-anche tu, mi sei mancata molto. Stai tranquilla, non ti lascerò più.- Rouge era felice, il suo papà era davvero lì, non era un sogno; smise di piangere, poi si tolse il cappello e lo mise, in testa al padre:-mi sono trovata bene; con il nonno Garp, Makino e Dadan.- Ace sorrise, lo aveva intuito dove il nonno, sarebbe andato. Mise giù la piccola:-sono contento, che ti sei trovato bene.- poi rivolto a Garp:-vecchio, grazie per esserti preso cura, di lei- poi ridendo, aggiunse:-spero che non avrai tentato, di farla entrare in marina.- Garp, come Rufy e Sabo, era commosso dall’incontro, tra Ace e la figlia; poi scoppiò a ridere:-sempre ha non portarmi rispetto. Comunque stai tranquillo, non ci ho nemmeno provato; ho subito capito, che è testarda quanto te.- Ace sorrise; lui lo sapeva molto bene, come fosse cocciuta la figlia. Rouge nel frattempo, aveva salutato i suoi due zii; Rufy sorrise, era davvero felice per Ace, sapeva come gli era mancata la piccola:-nonno visto che sei qui, perché non ti fermi a festeggiare con noi?- il vecchio si mise a ridere, solo il nipote più piccolo, poteva chiedergli certe cose:-e io dovrei, festeggiare con dei pirati? Non dire sciocchezze, non accetto il tuo invito.- poi prima che il nipote, dicesse qualcosa, aggiunse:-anche perché, la mia ex ciurma deve ritornare a Marineford; e prima dobbiamo riaccompagnare a casa, quella pazza isterica.- i tre fratelli si chiesero, chi fosse la persona, di cui parlava il nonno; poi una voce molto familiare, che non sentivano da tempo:-io vorrei davvero, prendervi a pugni. Ace e Rufy, mi fate sempre preoccupare, e tu Sabo, non ti sei degnato a farmi sapere, che eri ancora vivo.- i tre quando videro Dadan, furono felicissimi; quanto volevano, rivedere la donna che gli aveva fatto da madre. Rufy fu il primo, a riprendersi dalla sorpresa:-che bello. Non pensavo di incontrarti, qui nel Nuovo Mondo.- la donna sorrise:-dato che questo imbecille.- riferendosi a Garp:-doveva venire a riportare, la figlia ad Ace; ho deciso di venire anch’io.- poi rivolta al ragazzo di fuoco:-sono rimasta sorpresa, quando Garp mi ha detto, che sei diventato padre. Comunque tu tra i tre, sei quello che più desidero ammazzare.- Ace sorrise:-scusa, se ti ho fatto preoccupare; sono molto contento di rivederti.- Sabo rimasto zitto per tutto il tempo, decise di spiegare come mai, fosse ancora vivo a Garp e Dadan; dopo avere raccontato, ciò che aveva già detto ai suoi fratelli, il nonno scoppiò a ridere:-vedo che mio figlio, si è reso utile.- la donna sospirò:-quindi, ora tu sei una rivoluzionario.- Sabo annuì. Garp sorrise, era già giunta l’ora dei saluti:-bene nipoti, ora dobbiamo proprio partire.- i tre fratelli, erano un po’ dispiaciuti, per il fatto che dovevano già andare via. Dadan sorrise:-guai a voi, se mi fate ancora preoccupare.- detto ciò, abbracciò i tre, che rimasero sorpresi:-comunque sono molto orgogliosa, di voi tre.- sciolse l’abbraccio e salutò la bambina. Rufy  un po’ dispiaciuto:-è stato bello, avervi rivisto.- anche Ace e Sabo, dissero lo stesso; poi i tre li salutarono e se ne andarono alla piazza.

Dadan e Garp sorrisero, era bello averli rivisti, di nuovo insieme; i due li avevano visti crescere e volevano bene a tutti e tre. Per Dadan, loro erano come dei figli; mentre per Garp, anche se solo Rufy, era davvero suo nipote a lui non importava, perché Ace e Sabo facevano parte della sua famiglia; e come Rufy li considerava i suoi fratelloni, lui li considerava i suoi nipoti. Si incamminarono verso la nave, ed entrambi augurarono buona fortuna ai tre fratelli; Garp tirò fuori i suoi biscotti e li offrì all’amica, che li rifiutò; saliti sulla nave, salparono.

Quella sera ci fu una grande festa; i pirati e gli abitanti di Yuri, ridevano e scherzavano tutti insieme. C’era chi era ormai ubriaco, e chi continuava a bere e mangiare; Brook insieme a Franky ed alcuni pirati “zuhika”, avevano preso a suonare e cantare “il liquore di Binks”, seguiti dagli altri pirati, persino gli isolani si misero a cantare, nonostante non conoscevano le parole. Zoro e Vista, stavano facendo una gara di bevute; Usopp aveva incominciato a raccontare storie, e i bambini tra cui Rouge, lo ascoltavano rapiti. Manny, Chopper e il vecchio Jack, avevano incominciato a parlare di medicina e non la smettevano più; Sanji, Dave e alcune donne dell’isola, continuavano a cucinare, soprattutto per i due pozzi senza fondo. Nami aveva organizzato, una partita a carte con alcuni pirati “zuhika”, e stava vincendo parecchi soldi. Robin stava parlando con Jaws di archeologia, e stranamente il pirata sembrava interessato al discorso; tutti si stavano divertendo, e quelli più ubriachi, erano già crollati. In mezzo al caos, i tre fratelli stavano mangiando; o meglio Rufy ed Ace, stavano divorando tutto, mentre Sabo se la rideva; per il rivoluzionario era sempre divertente, vedere i suoi fratelli mangiare, soprattutto quando Ace crollava nel piatto. Marco se ne stava tranquillo, ad ascoltare Paul e alcuni compagni, che ormai erano partiti, talmente erano ubriachi. La festa durò tutta la notte; poco prima del sorgere del sole, tutti erano crollati.

Ace se ne stava seduto sulla spiaggia, con in braccio la figlia ormai addormentata. Sabo e Rufy lo raggiunsero, e si sedettero accanto al fratello. Il rivoluzionario, sorrise:-credevo, che dormissi.- Ace ricambiò il sorriso:-mi sono addormentato, parecchie volte durante la festa.- Rufy rise divertito:-è vero, sei crollato un sacco di volte. Però tua figlia dorme; non è che si sveglia?- pugno di fuoco, sorrise:-non preoccuparti; è impossibile farla dormire, ma quando si addormenta, non si riesce più a svegliarla.- Sabo osservò il sole, che stava sorgendo:-che farete, ora?- Rufy, si mise a scavare in una narice:-che domande. E’ ovvio, proseguirò il viaggio e diventerò, il Re dei pirati.- Ace rise:-e pensi di farcela, fratellino?- il ragazzo di gomma, sorrise:-certo. Stai a vedere.- Sabo sorrise, quei due non erano per niente cambiati:-e tu Ace, che farai?- pugno di fuoco, senza pensarci un attimo:-non lo so. Per il momento voglio lasciare il Nuovo Mondo, e andare a Tay.- Rufy lo fissò, incuriosito:-perché te ne vuoi andare, su quell’isola?- il fratello, osservò la figlia:-perché è lì, dove c’è la tomba del babbo e di Mira; e anche perché è lì dove, Rou-chan è nata.- Sabo osservò i fratelli; presto le loro strade, si sarebbero divise di nuovo:-Mira, era la madre di Rouge?- Ace annuì:-già, era proprio sua madre; mi manca molto, come mi manca il babbo.- poi dopo una breve pausa, aggiunse:-e tu Sabo, che farai?- il fratello rise:-torno da Dragon e continuo la mia vita, da rivoluzionario.- i tre si misero a ridere, poi ognuno andò a dormire.

Nel pomeriggio, tutti si erano ormai svegliati; i pirati e gli isolani, stavano rimettendo in ordine il piazzale.

Sabo e Rufy erano a cercare Ace, dato che sembrava sparito; quando giunsero al porto, videro tre navi appena giunte sull’isola. Rufy riconobbe subito il “Vento dell’Est”, e corse verso la nave; Ben, Yasop e Lucky Lou, appena lo videro lo salutarono. Cappello di paglia sorrise:-che bello rivedervi. Come state?- il vice capitano della ciurma del rosso, si accese una sigaretta:-stiamo bene. Sei davvero cresciuto.- Rufy rise; Lucky Lou mangiando come al solito, un cosciotto:-lui è un tuo compagno?- Sabo rispose, al posto del fratello:-no, non faccio parte della sua ciurma. Sono suo fratello.- Yasop sorrise:-quindi oltre ad Ace, hai un altro fratello.- Rufy rise:-si, lui è Sabo. Nella mia ciurma, c’è tuo figlio.- il cecchino del rosso, sorrise:-e dove si trova?- cappello di paglia, ci pensò su:-credo in piazza, con gli altri.- Yasop si recò, subito in piazza; mentre il ragazzo di gomma, si guardava in torno:-ma Shanks, dove è?- Ben, dopo avere accesso una terza sigaretta:-con Ace, Kaido e Big Mom.- Rufy incuriosito:-chi sono i due, che sono con mio fratello e Shanks?- Sabo sospirò, rassegnato all’ignoranza del fratello:-sono gli altri, due imperatori.- cappello di paglia, fu sorpreso; non si ricordava neanche, che gli imperatori erano quattro. Ad un tratto, una voce famigliare, li fece girare:-Rufy, da quanto tempo.- il ragazzo vedendolo sorrise, e abbracciò l’amico a cui deve la vita:-Shanks, che bello rivederti.- il rosso sorrise:-anch’io, sono contento di rivederti.- Kaido sbuffò:-e loro, chi diavolo sono?- Ace, proprio non lo sopportava:-sono Rufy e Sabo, i miei fratelli.- la donna sorrise:-è un piacere, conoscervi. Io sono Big Mom.- i due la salutarono; poi cappello di paglia, curioso come sempre:-perché, siete tutti qui?- Shanks sorrise:-ci siamo incontrati, per puro caso. Siamo venuti per sapere da Ace, come era andata con Barbanera.- Kaido borbottò qualcosa, di indecifrabile:-io me ne vado. Non sopporto più la vostra presenza, addio.- detto ciò, tornò alla nave e salpò. Big Mom sbuffò:-che razza di carattere, che ha.- poi aggiunse:-vado anch’io, non voglio correre il rischio, di imbattermi nella marina. A presto.- dopo averli salutati, se ne andò anche lei, dall’isola.

Rufy e i suoi fratelli, insieme a Shanks, si recarono in piazza.
 

 

FINE DICIASSETTESIMO CAPITOLO
 

 

Ciao, eccomi qui.

Vorrei ringraziare akagami95, per avermi dato l’idea di inserire anche Dadan; avevo già scritto il capitolo senza di lei, ma mi sembrava giusto metterla; quindi ho seguito il suo suggerimento, grazie.
Questo è il penultimo capitolo; spero che vi sia piaciuto. Ad essere sinceri, doveva essere questo l’ultimo capitolo, perché credevo che fosse troppo corto e che avrei dovuto unire, questo capitolo con il 18. Ma invece mi è uscito così lungo; che la parte finale, invece di finire con la partenza di Shanks, è finita prima, e così ci sarà anche il 18.
Rouge è finalmente tornata dal padre; ho voluto fare una specie di riunione di famiglia, è per questo che c’erano anche Rufy e Sabo.
Mi stavo chiedendo, il perché Kaido mi è uscito così antipatico (magari Oda, se lo immagina più simpatico).
Nell’ultimo capitolo, ci saranno partenze e promesse; spero che non vi deluderà.

Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).

A presto, ciao. 

 

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Capitolo 19
*** Promesse e Partenze ***


18° CAPITOLO:

PROMESSE E PARTENZE
 


 

A Marineford, il Grand Ammiraglio Sengoku se ne stava nel suo ufficio; era parecchio nervoso, l’ammiraglio Kizaru gli aveva mandato un rapporto, che spiegava cosa fosse successo a Shironda.

L’ammiraglio una volta ritornato sull’isola, interrogò tutti gli isolani; i più coraggiosi, avevano assistito al combattimento tra Ace e Barbanera. Dopo che  Kizaru venne a conoscenza di come stavano le cose, fece rapporto e lo inviò al Grand Ammiraglio.

 

Sengoku non era solo nervoso, per via del rapporto; ma anche perché, i giornali avevano pubblicato la sconfitta di Barbanera. Così facendo molti civili erano grati ai pirati “zuhika” per aver sconfitto una minaccia; molte persone avevano preso la strada della pirateria, per seguire le orme dei grandi pirati, che navigano nel Nuovo Mondo; la marina e il governo, avevano fatto la figura degli incapaci, perché non erano stati in grado, di fermare Barbanera.

Alla porta bussò qualcuno, Sengoku sbuffò e lo fece entrare; entrò Garp sempre con i suoi biscotti; dopo che aveva lasciato Dadan a Foosha, era ripartito per andare a fare un saluto a Sengoku:-ehilà, da quanto tempo non ci si vede.- il Grand Ammiraglio sospirò rassegnato, sperava che rimanesse a casa per sempre:-io speravo, di non rivederti più. Dove eri finito?- il vecchio scoppiò a ridere:-ero a casa.- poi finì i biscotti e aggiunse:-Ace finalmente, ha sconfitto Barbanera. Sono molto orgoglioso di lui.- Sengoku si infuriò, afferrò l’amico per la giacca, e urlò:-come puoi essere orgoglioso, di un pirata? Ti rendi conto, che per colpa di questa storia, noi facciamo la figura dei babbei. Ormai la gente, si fida di più dei pirati, che di noi.- Garp scoppiò a ridere; per lui molti pirati, erano degni di fiducia, più di molti marine:-Ace è mio nipote, ed è logico che io sono orgoglioso di lui; poi io non sono più un marine, e quindi non faccio la figura del babbeo.- Sengoku lasciò la giacca dell’amico, e si sedette sulla sua poltrona:-tu sei un babbeo, di tuo. Io la tua famiglia non la sopporto più, crea un mucchio di casini e problemi.- Garp tirò fuori altri biscotti:-grazie per il complimento, per me è un onore essere un babbeo.- scoppiò a ridere, poi quando si calmò, aggiunse:-per quanto riguarda la mia famiglia, te lo già detto una volta, io non centro nulla di quello che fanno.- il Grand Ammiraglio, stava seriamente pensando di strangolarlo:-lasciamo perdere. Kizaru mi ha fatto sapere, che fine ha fatto Barbanera.- Garp sorrise:-so già tutto.- Sengoku l’osservò sorpreso:-come fai, ha sapere tutto?- l’amico rise divertito, non poteva dirgli che era stato Ace ha raccontargli tutto:-ho le mie fonti.- il Grand Ammiraglio, preferì non chiedergli altro; dato che sapeva, che più delle volte, le fonti di Garp erano pirati o altri criminali. Non riusciva a capire, come l’ex vice ammiraglio, riusciva ad ottenere la fiducia di quella marmaglia. Garp decise di cambiare discorso:-che farai, con Akainu?- Sengoku sospirò, gli era passato di mente:-per il momento resta dove si trova, poi più avanti si vedrà.- l’amico scoppiò a ridere, ora che sapeva che il “cane rosso”, sarebbe rimasto ancora ad Impel Down, era più tranquillo:-bene, almeno per un po’ non farà danni.- il Grand Ammiraglio stava per rispondergli, ma Garp aggiunse:-vuoi un biscotto? Sono molto buoni.- Sengoku si infuriò di nuovo, afferrò i biscotti e li gettò fuori dalla finestra:-maledizione Garp! Falla finita, con questi dannati biscotti!- il vecchio scoppiò a ridere, per lui era davvero uno spasso, farlo arrabbiare:-più che un biscotto, ti ci vuole una bella camomilla.- dopo queste parole, Sengoku esplose del tutto; prese la tazzina ormai vuota, e la scaraventò contro l’amico, che la schivò. Garp continuava a ridere, dalla tasca tirò fuori altri biscotti:-ok, ho ricevuto il messaggio. Me ne vado, a presto.- detto ciò, uscì dall’ufficio.

Sengoku esasperato, si rimise seduto sulla sua poltrona, “ogni volta, mi fa impazzire. E poi da dove, li tira fuori tutti quei biscotti?”; il Grand Ammiraglio sospirò, con Garp tutto era possibile e quindi, era inutile chiedersi il perché di certe cose; però Sengoku ammise a se stesso, che ogni volta che si infuriava con l’amico, dopo si sentiva sempre molto meglio, e gli riusciva più facile risolvere i problemi.

 
 

 
                                     Nella piazza di Yuri, Rufy fece conoscere la sua ciurma a Shanks; Usopp e suo padre si stavano raccontando, tutto quello che era successo; il rosso era felice, di avere conosciuto gli amici di Rufy, li trovava tutti molto simpatici e soprattutto molto in gamba. Mentre i mugiwara parlavano con Shanks e la sua ciurma, Ace con l’aiuto di Sabo, stava cercando Rouge, che come al solito era sparita; il rivoluzionario, dopo l’ennesima volta che passavano dal porto:-certo che come padre, sei una frana. Come fai a perdere, tua figlia?- pugno di fuoco, rise divertito:-perché Rou-chan è come me, non sa stare ferma.- Sabo sospirò, non invidiava i compagni di Ace, che oltre a dover tenere d’occhio lui, devono anche preoccuparsi per la bambina:-hai provato a chiedere, hai tuoi amici?- il ragazzo di fuoco, si girò verso il fratello:-no, non avevo pensato di chiederglielo. Ora che ci penso, credo che sia con Marco.- il rivoluzionario, gli tirò un pugno in testa:-non potevi ricordarti prima, così avremmo evitato di setacciare l’intera isola.- Ace fece per ribattere, quando Rouge apparve e gli saltò in braccio:-ti stavo cercando, papà.- pugno di fuoco, sorrise:-e io stavo cercando te, piccola scimmietta.- la bambina scese a terra e salutò Sabo, che ricambiò il saluto. Il fratello, sorrise:-io torno da Rufy, tu che fai?- Ace osservò la figlia, che si era messa a giocare con una piccola pietra:-vengo con te.- poi si rivolse alla bambina:-scimmietta, dove è Marco?- Rouge rise:-è ritornato alla nave. Mi ha detto, di venirti a cercare, per evitare che ti cacciassi nei guai.- il padre sbuffò:-ha più fiducia in te, che sei una bambina, che del sottoscritto.- poi tornò a sorridere, prese la figlia ed insieme a Sabo, tornarono al piazzale.

                    Rufy insieme a Shanks, andò alla spiaggia; il rosso sorrise:-sono molto orgoglioso di te, stai diventando un grande pirata. Se vai avanti così, presto manterrai la promessa.- cappello di paglia, era molto felice di quelle parole; sapere che l’uomo che più stima, era orgoglioso di lui, lo rendeva il ragazzo più felice del mondo:-ti prometto, che la prossima volta che ci vedremo, sarò diventato il Re dei pirati.- Shanks si mise a ridere; fin dalla prima volta che lo aveva incontrato, sapeva che sarebbe diventato un grande pirata, in lui rivedeva il capitano Roger:-devi mantenere, la promessa. Fino ad allora, continua a prenderti cura del mio cappello.- poi sorrise e aggiunse:-sai Rufy, quel cappello è molto prezioso. Un tempo apparteneva al mio capitano; lui lo diete a me, facendomi promettere di diventare un grande pirata. Io la mia promessa l’ho mantenuta, e credo che lui sia orgoglioso di me; come io lo sono di te.- Rufy era senza parole, Rayleigh gli aveva detto che il rosso, era stato mozzo sulla nave di Gold D. Roger; e sapere che il suo amato cappello di paglia, un tempo apparteneva al Re dei pirati, lo rendeva veramente contento:-ora che so, di chi era questo cappello, mi sento ancora più motivato, a realizzare il mio sogno. Stai sicuro, che manterrò la promessa.- Shanks sorrise. I due si misero a parlare, Rufy raccontò tutte le sue avventure, e il rosso per renderlo felice, gli raccontò di quando era sulla nave di Roger; dopo diverse ore, fecero ritorno alla piazza.

Rufy vedendo i suoi fratelli, li raggiunse:-vedo che hai trovato, tua figlia.- Ace sorrise; Shanks si avvicinò a loro:-io vi devo salutare, parto adesso.- i tre fratelli lo salutarono, poi il “Vento dell’Est” salpò.

Sabo controllò il suo log pose:-ragazzi, devo partire anch’io.- Rufy ed Ace, che aveva di nuovo perso di vista la figlia, sbuffarono. Il rivoluzionario scoppiò a ridere:-non è un addio. Ci rivedremo ancora.- cappello di paglia, sorrise:-questa è una promessa.- i due annuirono, poi Sabo tirò fuori dalla tasca, due pezzi di carta:-prendete, così sapremo sempre, come trovarci.- i due fratelli presero la vivre card, poi pugno di fuoco sorrise:-ci rivedremo molto presto.- i tre fratelli si salutarono. Ace e Rufy, rimasero ad osservare Sabo, che si allontanava,  sempre di più; pugno di fuoco, si calò il cappello sugli occhi:-tu, quando te ne andrai?- il fratellino sorrise:-Nami, vuole partire domani. In fondo siamo qui, da una settimana. E tu, fratellone?- Ace alzò lo sguardo, verso il cielo:-non saprei.- detto ciò, i due tornarono dalle loro ciurme.

Il mattino seguente, Ace e Rouge erano alla spiaggia, per salutare Rufy e la sua ciurma; il ragazzo di gomma, sorrise:-fratellone, promettimi che non rischierai più la vita.- pugno di fuoco, sbuffò:-ti prometto, che farò di tutto, per non rischiare la vita.- poi sorrise e aggiunse:-abbiamo promesso a Sabo, che ci saremo rivisti, e quindi non posso morire.- Rufy rise:-è vero. A presto fratellone.- Ace lo salutò, poi una volta che Rufy, fu salito sulla “Thousand Sunny”, i mugiwara salparono.

Dopo tre giorni, anche i pirati “zuhika” lasciarono Yuri, diretti nel Grande Blu, verso l’isola di Tay. Ace era sulla polena, ad osservare il cielo; mille avventure li attendevano, e ora che non c’era più nessuna minaccia, potevano stare tranquilli. Ace avrebbe continuato il suo viaggio, inseguendo il suo sogno, insieme ai suoi compagni e a sua figlia; fino al giorno in cui avrebbe rivisto i suoi fratelli, perché lui sapeva che li avrebbe rivisti.
                  

 

FINE
 

 

Ciao, eccomi qui.

Finalmente ecco l’ultimo capitolo; quando ho iniziato a scrivere, non pensavo che sarei riuscita a finire la storia, ma soprattutto non pensavo che sarebbe piaciuta.

All’inizio ci sono Garp e Sengoku, perché quei due insieme, mi fanno troppo ridere (e mi sembrava giusto, farli tornare per l’ultimo capitolo). Volevo solo dirvi una cosa, anche se non l’ho scritto nel precedente capitolo, Ace raccontò al nonno e a Dadan, come era andata con Barbanera, dopo che Sabo aveva spiegato ai due come mai era ancora vivo (così ora sapete, come il nonnino sa tutto).
Tutti alla fine hanno lasciato Yuri, scambiandosi promesse che manterranno di sicuro. Per quanto riguarda il cappello di Rufy, mi è venuto in mente che poteva essere stato prima di Roger, perché nel capitolo del manga (ora non ricordo quale), era comparso il Re dei pirati da giovane, e portava lo stesso cappello, è per questo che ho pensato che sia stato lui a darglielo a Shanks (e la penserò così, fino a quando Oda non ci spiega, come stanno le cose).

Ho riletto il capitolo e di errori non dovrebbero esserci, se ci sono fatemelo sapere che correggo subito.
Come sempre critiche, suggerimenti e consigli sono sempre ben accetti.
Ringrazio coloro che leggono la mia storia e coloro che l’hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate, grazie.
Per le risposte alle vostre sempre gradite recensioni, le ho messe con il nuovo sistema che c’è nel sito di EFP; per leggerle dovrete solo andare al capitolo precedente e leggere all’ultima vostra recensione (spero di essere stata chiara).

Volevo dirvi, che se ho tempo il 13 Febbraio, sposterò il primo capitolo del seguito; si intitolerà “La figlia dell’Imperatore di Fuoco”. Come avrete intuito, la protagonista sarà Rouge, ormai diciottenne; vi accenno solo, che ci saranno due nuovi personaggi, e che non so da quanti capitoli sarà composta, potranno essere di più o di meno rispetto a “Futuro” (dipende dall’ispirazione). Se il 13 non ho tempo, il primo capitolo lo sposterò il 27 Febbraio (perché il 20, non ci sono).

Spero di rivedervi tutte, nel seguito.
A presto, ciao.

ps:ho ringraziato uno per uno, nel capitolo seguente (se volete dare un’occhiata, fate pure). 
 
 
  

 

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Capitolo 20
*** Ringraziamenti ***


Ciao, ho voluto scrivere a parte, i ringraziamenti; così posso ringraziare tutti, senza rendere troppo lungo il capitolo 18.

E’ grazie a voi e alle vostre splendide recensioni, che ho finito la storia; io temevo che non sarebbe piaciuta, e che l’avrei interrotta (invece mi sono sbagliata).
 

Ringrazio chi l’ha messa tra le preferite:

akemi_katy
Fuyu no kaze
Killy
Lucry 97
sharry
 

Ringrazio chi l’ha messa tra le ricordate:

fedecaccy
jesuisstupide
zulu90
 
Ringrazio chi l’ha messa tra le seguite:

akemi_katy


kei87


Kgm92


KH4
 
Killy


LadySaika


leonedifuoco


LilianMarie


maya_90


milan010


stargirl99


walkingdisaster


_Yuuki_
 
Ringrazio chi ha recensito:


 
akagami95
KH4
Killy
akemi_katy
LullabyDeath
 _Yuuki_
LadySaika
Akemichan
Kgm92
maya_90
 
Un grazie speciale a:

 
maya_90 e Akemichan per avermi fatto notare, che i primi capitoli sembravano ad un copione. Grazie al loro consiglio, ho migliorato gli altri capitoli; grazie di cuore.

KH4 per avermi detto, che scrivevo tutto attaccato; ho seguito il suo consiglio e ho scritto, staccando le varie parti del capitolo. Grazie al suo consiglio, i capitoli mi sembrano più belli; grazie mille.

Killy che all’inizio mi segnava gli errori (e se ha smesso, vuol dire che non ne faccio più), così ho potuto correggere; e per avermi suggerito il nome Shironda per l’isola dello scontro, tra il mitico Ace e l’innominabile (se non fosse per lei, a quest’ora starei ancora pensando al nome). Ma soprattutto, perché grazie alle sue recensioni e alla sua stupenda storia, siamo diventate amiche; grazie di cuore.

akagami95 per avermi dato l’idea, di fare arrivare anche Dadan nel capitolo 17. Senza la sua fantastica idea, non avrei messo Dadan; grazie mille.
 

E ovviamente, un grazie ai lettori silenziosi, che hanno letto questa storia.
 
Spero di rivedervi tutte, il 13 o il 27 febbraio, per il seguito.
A presto, ciao.

 
  

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