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Buona mattina,pomeriggio o sera
a tutti! Dipende da quando leggerete queste righe. Ho deciso di scrivere questa
storia perché volevo rendere onore a questo splendido videogioco che mi ha fatto
e mi sta facendo divertire come una matta, mia sorella è riuscita a dire che
sono ormai kingdom hearts dipendente… va beh punti di vista… oddio dov’è il mio
joystick?! Devo far fuori sephiroth!!! Emh scusate… nel corso del racconto
saranno presenti anche altri personaggi di final fantasy rispettivamente ff VII
e X, mi scuso fin da ora se ci fossero delle imprecisioni nel luoghi del VII ma
non avendocelo (tragedia!!!) non lo conosco bene, mi sono informata il più
possibile e ho pure visto il film ma non si sa mai…. Abbiamo un piccolo spoiler
su quattro personaggi di kingdom hearts 2 niente che vi potrebbe rovinare la
sorpresa se volete saperne di più contattatemi… non saranno presenti personaggi
disney, mi dispiace per chi c’era affezionato ma è andata così… anche se winnie
the pooh mi sarebbe piaciuto incastrarlo che carino!!! Ok torniamo seri!
Rassicuro tutti dicendo che la storia è già bella che conclusa quindi il finale
è assicurato!!! Ma per farvi soffrire lo divido in capitoli che pubblicherò man
mano… ora vi lascio stare almeno fino al terzo capitolo…. By
by!!!!
Alla mia migliore amica, Vera (sorellona) per ringraziarla di tutte le volte
che mi ascolta e per essermi sempre vicina nonostante la lontananza! Ti voglio
un universo di bene!
Capitolo 1: Destiny
Presi una sigaretta dal mio pacchetto di
malboro la misi tra le labbra e cercai nelle tasche dei jeans l’accendino.
Lo presi e lo portai alla bocca
accendendo la sigaretta, leggeri fili di fumo evanescenti si levavano davanti ai
miei occhi.
- ehi dovresti smetterla! Non lo leggi
sui pacchetti cosa c’è scritto? Il fumo porta il cancro ai polmoni!! Vuoi morire
già così giovane?- sorrise.
Mi cadde la sigaretta, ora il fumo
spariva non appena usciva dall’estremità a contatto con il terreno freddo e
duro.
Guardavo davanti a me, il cielo diventare
più chiaro man mano che l’alba avanzava.
Risi sguaiatamente per i giochi che
ancora la mia mente mi faceva a distanza di tempo.
Mph.. già … alla fine… invece di me la
morte ha portato via te Karin…
***************
- cosa te ne frega a te mh?- risposi
- come cosa me ne frega?! Non voglio che
il mio migliore amico mi lasci!!-
mi guardò per un attimo tentando di
assumere l’espressione più seria possibile, poi scoppiò, ridendo
irrefrenabilmente.
Quando faceva così era ancora più bella e
dolce.
Karin: piccoli occhi color smeraldo,
capelli lunghi lisci castani rossicci, un sorriso da far sciogliere la neve
tanto era solare, con quel suo maglione rosso sopra i pantaloni stretti in vita
e un buffo berretto con un pom pom in cima.
Smise di ridere e mi guardò. I suoi occhi
riflettevano un ragazzo di 15 anni, alto, snello, coi capelli castani quasi
biondi arruffati e gli occhi blu mare con indosso una felpa abbondante per il
suo fisico e un paio di jeans slavati.
Io come al solito la guardai con
indifferenza.
- freddo come sempre… Questo tempo ti si
addice!- disse producendo piccoli nuvOlette di vapore dalla
bocca.
si sedette vicino a me salendo sulla
balaustra del ponte, in mezzo al giardino che si trovava in centro a tokio.
- hai bucato di nuovo eh Sora?- mi chiese
anche se più che una domanda era un dato di fatto.
- Almeno ho saltato due ore inutili di
diritto…- risposi dando l’ultima boccata alla sigaretta e poi buttandola a
terra.
Karin mi guardò male, poi scese e con la
punta della sua scarpa da ginnastica spense il mozzicone.
- sei senza speranze…. Mi chiedo ancora
come faccio ad esserti amica…- disse riflettendo
- nessuno te l’ha chiesto in più i tuoi
non mi sembrano molto felici che tu mi frequenti, l’ultima volta che tua madre
mi ha visto mi ha guardato come fossi una merda.-
- ma piantala è solo che loro non ti
conoscono tutto qui…- rispose risedendosi
- e se mi conoscessero pensi che
cambierebbero idea?- le chiesi sarcastico
- non si può mai dire…-
tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un
kitkat e lo aprì. Ne staccò un pezzo e me lo porse, in quell’istante mi venne in
mente la prima volta che lei mi rivolse la parola.
Eravamo alle elementari, io ero un
bambino chiuso come poi sono stato sempre nella mia vita. Un giorno mentre
facevamo l’intervallo Karin si avvicinò, e senza che io le dicessi niente si
sedette vicino a me e mi porse un pezzo di kitkat che nonostante il mio
carattere schivo accettai.
Forse perché ero rimasto stupito dal suo
comportamento, gli altri bambini non mi parlavano mai, in un certo modo avevano
paura di me, invece lei no, ha compiuto quel gesto con una spontaneità tipica
solo dei bambini. Ma non è stato solo un momento, da allora lei mi è sempre
stata vicino, è diventata mia amica, la mia unica amica e qualcos’altro di più
in futuro.
I suoi genitori non sono mai stati
contenti che la loro bambina frequentasse un tipo come me.
Dopo pochi mesi da quel giorno nel parco,
ci siamo messi insieme:
- perché hai picchiato quel ragazzo?- mi
chiese guardandomi tra il preoccupato e l’incazzato mentre mi premeva il
ghiaccio senza troppi complimenti sul livido scuro che era comparso appena sopra
l’occhio.
- Non sono affari tuoi…- le risposi
seccato, non riuscendo a nascondere una smorfia di dolore mentre lei premeva sul
bozzo.
- Ottimo! allora se non sono affari miei
posso anche tornare alle mie lezioni invece di stare qui a prendermi cura di
te!-
Lasciò cadere il ghiaccio sulla mia gamba
che si raggelò all’istante nonostante il caldo del sole di maggio che filtrava
dalle finestre dell’infermeria.
- è solo che…- dissi
- è solo che?- mi incoraggiò lei
fermandosi e riavvicinandosi a me.
- ……………..-
- allora?- incalzò piantandomi il suo
viso a cinque centimetri dal mio.
- Faceva degli apprezzamenti poco graditi
su di te… e così ho deciso di farlo smettere-
Il suo viso si illuminò e come sempre
senza alcun preavviso mi abbracciò.
Sentii il mio viso infiammarsi. Poi mi
lasciò.
- allora non sei così freddo!- rise ma la
risata durò poco perché la baciai.
Non so cosa mi prese, ma lo feci e dato
che lei non mi disse niente ne durante ne dopo da allora fummo una coppia fissa.
E il mio carattere cominciò a guarire dall’oscurità in cui era sempre
stato.
**************
- dai Sora vieni qui!!!!-
- uff…..-
nonostante la poca voglia, mi avvicinai
facendomi largo tra il fiume di persone che si spostava avanti e indietro da una
giostra all’altra.
Arrivai ad un tiro a segno di quelli con
le pistole laser. Karin mi guardava speranzosa.
- allora che c’è?- le
chiesi
lei per tutta risposta si girò indicando
un enorme maialino rosa.
- non è bellissimo?-
- beh dipende dai punti di vista se ti
piacciono le cose da bambini…- risposi
- haaaa sei il solito! a tutti piacciono
i peluche!- mi disse imbronciata, io la guardai di traverso e lei
sospirò
- ok tutti a parte te…-
- vuole fare un regalo alla sua bella
ragazza?- mi domandò il giostraio straniero sorridendo da dietro il
bancone.
- Quanto costa?- chiesi io.
- 2 yen al tiro i colpi a disposizione
sono tre per volta.- mi rispose
- e quanti punti devo fare per prendere
quel maiale?-
- almeno cento punti –
ciò voleva dire che dovevo beccare il
centro per almeno due volte e visto che avevo i soldi solo per una possibilità e
non avendo mai provato prima, non ero sicuro di riuscirci, ma comunque decisi di
provarci.
- va bene.-
gli porsi i due yen che mi erano rimasti
in tasca. Presi il fucile mi appoggiai con i gomiti sul bancone e presi la mira.
Il primo colpo andò a vuoto, sentii Karin
trattenere il respiro. So che a mio avviso era una cosa di scarsa importanza ma
per lei era esattamente l’opposto, che dovevo farci? era fatta così. Mi
concentrai di più e premetti il grilletto, il colpo andò a segno come quello
successivo, era fatta!
Karin si mise a battere le mani. L’uomo
prese l’enorme pupazzo e lo mise tra le braccia di lei, sorrideva ma io sapevo
che era contrariato dal fatto che io avessi vinto.
Ci allontanammo.
- grazie mille!!!- mi disse e poi mi
abbracciò, sentivo il pupazzo premere sul mio addome.
- sei un ottimo tiratore- mi
baciò.
La riportai a casa, i suoi quella sera
non c’erano, erano andati via per lavoro e sarebbero tornati l’indomani. La
accompagnai fin sotto la porta di casa. Lei aprì il portone e poi mi
guardò.
- che fai non entri?-
sorrise.
***************
il sole filtrava pigro tra le tapparelle
illuminando a strisce il copriletto. Gli occhi si abituarono a quella luce
sfumata, accarezzavo i capelli morbidi di Karin, che ancora dormiva appoggiata
al mio petto. Il suo respiro era regolare, il viso disteso e sereno. Mi mossi e
lei aprì piano gli occhi.
Si girò di lato stropicciandosi le
palpebre, più bella che mai.
- mhh che ore sono?- mi chiese
insonnolita.
- Sono le sette.-
Il mio dolce pensiero di rimanere ancora
lì per un po’ di tempo svanì. Infatti Karin si alzò di scatto portandosi via il
lenzuolo per coprirsi, a differenza di me…
- che c’è?- le chiesi mentre cercavo i
boxer per rimettermeli, li trovai appena sotto il letto.
- che c’è?! C’è che i miei arriveranno
tra qualche minuto!- esclamò lei agitatissima rimettendosi i pantaloni e
riabbottonandosi la camicetta.
Capii che forse era veramente il caso di
darsi una mossa, la madre era innocua ma il padre era un omone ben piantato e
non mi sarebbe piaciuto trovarmelo di fronte a mo di rinoceronte pronto alla
carica.
Mi rinfilai i vestiti il più velocemente
possibile. Karin mi prese per mano mettendomi alla porta.
- stanno chiamando l’ascensore! presto ci
vediamo oggi! Scendi per la scale.- mi disse in fretta ma senza rinunciare a
darmi un "lungo" bacio che io assaporai fino in fondo, poi mi fiondai giù per le
scale appena in tempo per sentire il rumore cigolante dell’ascensore che si
apriva.
I giorni passavano e il nostro rapporto
si approfondiva sempre di più (come se già non lo fosse stato) , ma purtroppo
quella serenità era destinata a durare ben poco.
************
- Karin forza dobbiamo andare-
- sì un attimo solo e ho finito!- mi
rispose lei dall’altra stanza.
Tamburellavo le dita impaziente sul
tavolo della sala da pranzo in casa di lei. Dovevamo andare ad una festa
organizzata per il mio compleanno. Io di amici non ne avevo, ma lei aveva
ingaggiato (ma io direi costretto) i suoi compagni a venire al party, che si
teneva nella villa di Karin appena fuori da Tokyo, sul mare. E naturalmente come
d’obbligo lei non era ancora pronta. Guardai l’orologio. Le nove. Finalmente la
porta della camera si aprì e ne uscì. era come dire? quasi luminosa.
Indossava un paio di pantaloni bianchi
con una cintura di pelle spessa, un top nero con un grande ricamo sul davanti,
sopra una giacca di jeans blu scuro e un paio di scarpe a punta marroni. I
capelli erano sciolti sulle spalle.
- allora come sto?- chiese facendo un
giro su se stessa.
- Direi benissimo- non mi sbilancia più
di tanto.
- Beh allora vuol dire che mi vorresti
saltare addosso se rispondi così….- rispose strizzandomi l’occhio.
- Basta con la scemenze siamo in
ritardo.-
- Hai ragione andiamo, il taxi è
arrivato? –
- Si da un bel po’….-
Salimmo sul taxi, ci voleva almeno
mezzora per arrivare alla villa.
Dovevamo risalire la costa, perché la
casa si trovava sopra una scogliera. La strada era buia ma poco trafficata se
non fosse stato per quell’unico camion.
Stavamo risalendo, quando a folle
velocità da dietro una curva due fari accecanti invasero la strada.
Fu un attimo non ci fu neppure il tempo
di urlare….. lo schianto….. la macchina che si accartocciava e veniva sbalzata
via….. il buio.
Mi risvegliai all’ospedale. Ero sdraiato
su una barella. Mi tirai a sedere passandomi una mano sulla fronte e scoprendomi
il sangue che colava. Mi guardai in giro, i medici si affrettavano intorno ad un
altro lettino. Scesi avvicinandomi, un’infermiera mi fermò.
- ragazzo sarebbe meglio che rimanessi
seduto.- mi disse
- io sto benissimo!- risposi
- sei rimasto illeso nello schianto, ma
potresti avere delle lesioni interne.- provò a spiegarmi.
- La ragazza che era con me dov’è?-
domandai con un senso di malessere che mi prendeva al pensiero della risposta, e
difatti…
Lo sguardo della donna si fece addolorato
quasi come se fosse lei in quel momento al posto mio.
Mi indicò la stanza di fronte.
Senza dire nulla strattonai il braccio
dalla presa e mi precipitai nella camera, non ascoltando le parole della donna
che mi diceva che solo i parenti potavano entrare.
Aprii la porta. Dentro c’erano due
medici, Karin era sdraiata sul lettino, una macchina di fianco a lei dava il
segnale del battito cardiaco che sembrava dover scomparire da un momento
all’altro.
Uno dei due si girò verso di
me.
- come sta?!- chiesi prima che quello
potesse dire qualsiasi cosa.
- Lei è un parente?-
Ma i medici perché invece di rispondere
alle domande ne pongono sempre altre? Non lo ascoltai.
- devo sapere come sta!!- urlai
il medico sospirò. – mi dispiace ma non
c’è nulla da fare ha un emorragia interna dove noi non possiamo operare è solo
questione di ore.-
in quell’istante il mondo mi crollò
addosso. Non mi disperai, e come potevo esprimere il dolore che mi stava
lacerando l’anima? Né urlando né piangendo avrei potuto fare qualcosa… non dissi
"non è possibile" in un certo modo accettai il fatto. Mi avvicinai al letto, i
medici scuotendo la testa in segno di lutto lasciarono la stanza per chiamare i
familiari.
La testa di Karin era fasciata. Le presi
la mano. Stetti lì per almeno due ore guardandola, sapendo che ogni minuto
poteva essere l’ultimo. I suoi genitori non arrivavano, mi aveva detto che erano
andati via come tempo prima per lavoro.
Le accarezzai la testa e lei aprì gli
occhi come quella mattina, che sembrava appartenere ad un altro mondo.
- Sora… - mugolò
- sono qui Karin!-
mi guardò, sorrise ma una fitta di dolore
lo trasformò in una smorfia.
- stai calma andrà tutto bene.- mentii… e
lei se ne accorse.
- No non è vero… ma non ho paura.-
Dopo tutto in quella situazione lei era
la più forte di tutti.
- vado a chiamare i dottori.- feci per
alzarmi ma lei mi trattenne.
- No, non è necessario ormai….- allungò
una mano e la mise dietro al mio collo tirandomi verso di
lei.
Mi chinai e la baciai, bacio morbido,
fluido… l’ultimo quello per sempre. Mi sollevai.
I suoi occhi si stavano chiudendo ma la
mano stringeva ancora.
- scusami Sora ma ora sono molto stanca,
vorrei riposare… sii allegro ok?-
così come se si stesse addormentando
chiuse gli occhi, nel viso quell’espressione ancora serena. La presa si allentò,
la macchina iniziò il suo lungo fischio, che mi avvisava che quella era stata
l’ultima volta che le potei parlare. Non sentii poco dopo l’arrivo dei medici
che mi chiedevano cosa era successo. che domanda era? È morta no? e non sentii
neppure le urla della madre quando entrò nella camera. Per me fu come un sogno,
come se mi risvegliai giorni dopo al suo funerale. Poi i giorni si susseguirono
e dopo due anni mi riportarono qui… su questo ponte dove tanti momenti erano
passati.
Il giorno del mio compleanno è il giorno
che per me è dannato, gli spettri di quella sera si fanno più vividi e chiari.
Domani è il giorno, domani tornerò qui e
ricorderò quegli avvenimenti.
Ma qualcos’altro successe in quel domani
qualcosa che ora verrà raccontato.
Sora si svegliò prima dell’alba come
sempre da due anni la mattina del 3 agosto. Scese dal letto così come ci si era
buttato sopra la sera prima vestito, si infilò le scarpe da ginnastica bianche e
nere e uscì di casa. Tokyo era ancora addormentata, faceva fresco nonostante la
stagione, c’era quell’aria che solo una grande metropoli al far dell’alba aveva.
Sora camminava con le mani in tasca e il cappuccio della felpa sollevato, pian
piano fra i grandi edifici si intravedevano le cime degli alberi del parco, che
sembravano grandi grattacieli ricoperti di vegetazione. Attraversò la strada
pensando a quante volte aveva già percorso quelle vie sempre nella stessa
direzione. Oltrepassò i grandi cancelli di ferro battuto e entrò nel giardino.
Per terra fogli di giornale e qualche bottiglia della passata notte. Prese il
vialetto che arrivava al ponte, poco dopo il familiare rumore dell’acqua inondò
lo spazio che lo circondava. Si sedette sulla balaustra guardando il corso del
fiume passare sotto di lui.
"quanto tempo è passato eppure sembra
ieri… potessi rivedere per un attimo il tuo viso…" stranamente il rumore
dell’acqua si affievolì, lo stesso scorrere del tempo sembrò rallentare, una
foglia stava cadendo troppo piano per ciò che veniva enunciato nella legge della
gravità. Sora la guardava
scendere lentamente fino a che non si
posò sulla superficie quasi immobile dell’acqua increspandola, poi ad un tratto
il viso di Karin comparve specchiata nella pozza. Il ragazzo per la sorpresa
cadde dalla sua posizione, ma grazie al cielo il fondale era basso. Il tempo
sembrò ritornare alla condizione normale, si girò di scatto e la vide,era lì che
rideva guardandolo. Lui si arrampicò più velocemente possibile bagnato fradicio
la abbracciò.
- Karin!!- esclamò non riuscendo a
trattenere la felicità che lo invadeva.
Ma la ragazza lo scostò guardandolo
serio.
- ehi ehi! Aspetta un attimo io non sono
quella che pensi!- disse concitata
- ma che stai dicendo?- chiese, però era
un po’ meno convinto la ragazza che aveva di fronte era del tutto uguale a
Karin, ma forse…. Adesso che lo notava aveva i capelli fino alle spalle ed era
un po’ più bassa, arretrò di qualche passo.
- Chi diavolo sei?!- la rabbia per essere
caduto così stupidamente il quell’abbaglio lo pervase.
- Aspetta lascia che ti spieghi Sora!-
disse la ragazza
- Come fai a sapere il mio nome?!-
- Se mi dai la possibilità ti spiegherò
ogni cosa…- provò a dirgli lei.
Sora non riusciva a capire quello che
stava succedendo, ma la cosa non gli piaceva affatto.
- anzi, guarda preferisco non sapere
niente è una brutta giornata per me…-
detto questo si girò facendo per
andarsene, ma la ragazza lo prese per un braccio costringendolo a girarsi.
- ti prego ho bisogno di parlarti almeno
fallo per Karin!-
Sora rimase a guardarla, indossava una
canotta bianca, e una gonna pantalone lilla corredata da una cintura viola,
portava due fasce al braccio, una viola e l’altra gialla e un girocollo di
stoffa blu. Che ne sapeva lei? chi era? Si sa che la curiosità vince qualsiasi
cosa e così…
il ragazzo uscì dalla sua camera dopo
essersi cambiato, frizionandosi i capelli biondi con un asciugamano. Passò
davanti al frigo prendendo una birra e un lattina di coca cola, poi andò a
sedersi sul divano della sala porgendo la bibita alla sua ospite.
- bene ora mi puoi spiegare chi sei e
cosa ci fai qui?-
la ragazza davanti a lui aprì la lattina
e bevve un lungo sorso della bevanda.
- ora ho bisogno che tu mi stia ad
ascoltare fino alla fine senza interruzioni anche se quello che dico sicuramente
ti sembrerà assurdo.-
il ragazzo annuì anche se non era del
tutto sicuro di poter assicurarlo.
- io mi chiamo Kairi, vengo da molto
lontano… sono una viaggiatrice del tempo . Sono venuta fin qui per chiedere il
tuo aiuto. Il mio paese è minacciato da un pericolo incombente-
- no no ferma! Che stai dicendo?
Viaggiatrice del tempo? Mi stai prendendo in giro?!- esclamò irato.
Kairi sospirò. Poi gli indicò l’orologio
attaccato alla parete. Quest’ultimo iniziò a girare piano all’indietro poi la
ragazza fece un cenno col capo e quello ritornò all’ora di prima. Sora guardava
a bocca aperta la scena. Senza alcun preavviso si alzò e si precipitò fuori
dalla sala chiudendosi in camera, credeva di essere impazzito.
- per piacere stammi a sentire!-
lui si voltò di scatto come aveva fatto
ad entrare?!
- non so cosa stia succedendo ma vattene
di qui!-
gli urlò contro brandendo in mano una
mazza di baseball.
- perché devi rendere tutto così
difficile? Riku mi daresti una mano?- esclamò esasperata la
ragazza.
Sbucato come dal terreno apparve un
ragazzo dai lisci capelli argentati, alto e magro con profondi occhi azzurro
cielo. Indossava una maglietta smanicata gialla, dei pantaloni blu molto larghi
e un paio di guanti neri.
- problemi principessa?- le chiese
sarcastico guardando Sora brandire il bastone verso di loro con la faccia ancora
più stupita di quanto già non lo fosse.
- Fai un po’ tu… e poi non chiamarmi
principessa! Non siamo a palazzo!- disse lei spazientita.
- Ok ok…..-
Sora guardava quei due senza capire più
nulla, che gli stava succedendo quel giorno? Con tutti quei pensieri in mente
non si accorse di non avere più tra le mani la mazza.
- ma che?!-
per qualche strano caso era sparita dalla
sua presa ed era ricomparsa nelle mani del ragazzo di fronte a lui.
- ora per piacere stai a sentirla o
questa farà un po’ di pratica sulla tua testa dura…-
- se vuoi attaccare rogna è il giorno
sbagliato! Non sei il primo che riduco in fin di vita perché troppo sciocco da
mettersi contro di me!-
- che hai detto?!- ringhiò
l’altro
ma Kairi si mise tra i due – Riku non ho
chiesto il tuo aiuto per peggiorare la situazione!!-
- hai ragione scusa.- ripose abbassando
la mazza.
- Per cortesia ora sediamoci e discutiamo
con calma.- senza aspettare risposta si sedette sul letto mentre Riku si
posizionava dietro di lei come farebbe un bodyguard.
Sora anche se ancora molto scosso da
quello che gli stava capitando si sedette sulla sedia della scrivania il più
lontano possibile dai due.
- ottimo. Allora come ti dicevo prima io
mi chiamo Kairi e lui è il mio amico Riku. Posso dire che veniamo da un altro
mondo, da un universo parallelo. il mio paese è minacciato da un potente
stregone di nome Ansem il quale è riuscito a risvegliare le ombre che si celano
nei cuori della gente, queste ombre hanno origine dalla più remota terra del
mondo: Kingdom hearts. Per riuscire a sconfiggerle dobbiamo battere Ansem e
chiudere la serratura dalla quale le ombre scaturiscono. E per fare questo
abbiamo bisogno di te Sora, perché tu sei il prescelto del Keyblade colui che
può portare in salvo il nostro mondo. –
il discorso cadde nel silenzio più
totale, rotto dal rumore delle macchine che passavano in strada.
- e voi vi aspettate che vi creda?-
chiese sarcastico Sora.
- Secondo te verremo qui a dirti tutto
questo sapendo che questo giorno per te è così doloroso?-
- Che ne sai tu della mia vita?-
La ragazza lo penetrò con lo sguardo
prima di rispondere…
- tutto ogni cosa.. come l’hai
incontrata, come avete passato quegli anni come sono finiti in tragedia…-
- no non puoi sapere….- il ragazzo
scuoteva la testa.
- Sii allegro ok? Non è così che ti ha
detto l’ultima volta?-
Alla fine Sora non sapeva come…. Ma la
sua mente si arrese a quell’impossibile situazione che gli si presentava.
Sperava solo di non essere diventato pazzo.
- d’accordo vi credo… ma come sapete
tutte queste cose?- chiese dandosi per vinto
- beh essendo tu il prescelto queste cose
è praticamente obbligatorio saperle….- rispose con semplicità lei.
- ovviamente solo se fai parte della
famiglia reale….- puntualizzò Riku
- Riku!!-
- che famiglia reale?-
- quella a cui appartengo….- disse Kairi
- sei di fronte a sua altezza imperiale
la principessa Kairi!- declamò il ragazzo dietro di lei.
- e tu chi saresti il ciambellano?-
chiese divertito Sora
- no il suo migliore amico.- rispose lui
senza scomporsi.
- Ok ma il punto non è questo! Abbiamo
bisogno del tuo aiuto Sora, ci devi accompagnare nel viaggio fino alla grande
serratura che dovrai chiudere per sempre!- disse lei con fare serio
- Ehi ehi piano! Perché mai dovrei fare
una cosa simile?- chiese il ragazzo alzando un sopracciglio
La ragazza di fronte a lui si alzò
indignata.
- ma come perché?! Non vorrai avere un
intero mondo sulla tua coscienza?!- esclamò scandalizzata
- non avere questo tono da "è la cosa più
ovvia del mondo!!" perché non mi sembra che molta gente qui vaghi per altri
mondi salvandoli!!! Ho già una vita abbastanza movimentata senza che arriviate
voi!- rispose seccato
- a sì…. Non mi sembrava….- ribatté Riku
guardando lo stato in cui versava il piccolo appartamento.
Sora mise il broncio punto sul vivo. Poi
si alzò dirigendosi verso la finestra, il cielo si era rannuvolato, le ombre
scure dei grandi palazzi invadevano ogni cosa.
- per piacere!-
si voltò a fissare il viso implorante di
Kairi.
- ancora una cosa, perché prima al parco
mi hai detto di farlo per Karin cosa c’entra lei?-
- beh… visto che noi possiamo viaggiare
nel tempo potrei aiutarti a salvarla…-
Sora rimase scioccato, ormai non aveva
più valutato la speranza di poter tornare indietro. Il ragazzo era così immerso
nei suoi pensieri da non vedere la faccia sconvolta dell’amico della
principessa.
"non può dire sul serio!"
- d’accordo ci sto verrò con voi…-
Riku alzò il viso all’istante per
puntarlo su quello di Sora.
- davvero lo farai?!- chiese la ragazza
che ormai non ci sperava più.
- Si ma mi devi promettere che potrò
riavere Karin.- disse con voce dura.
La ragazza sembrò spaventata per un
attimo, un lampo le trasfigurò il viso, ma poi tornò come prima e sorridendo
disse – certo te lo prometto!-
- ottimo andiamo!- Sora si diresse verso
la porta.
- ehi ho ancora un sacco di cose da
spiegarti!!- protestò kairi
- chi ha tempo non aspetti tempo!
Imparerò strada facendo!-
- siamo a posto!- esclamò esasperato
Riku.
Inaspettatamente invece Kairi si mise a
ridere. Guardò il ragazzo dai capelli argentei.
- non ti preoccupare magari non se ne
pentirà….- disse ancora ridacchiando
- allora dove si va?- chiese sora
realizzando in quel momento che non aveva la più pallida idea di dove dovevano
andare.
- Non è molto lontano…-
Con noncuranza la ragazza agitò la mano e
un enorme varco si aprì nella parete, sembrava una finestra che dava
direttamente su un enorme prato verde cosparso di fiori che non aveva mai
visto.
- ti presento il favoloso varco temporale
al di là di esso ci troveremo nelle vicinanze del mio castello. Non ti
preoccupare tutti quelli del nostro mondo lo possono attraversare senza perdersi
e quindi anche il prescelto.- gli spiegò
- aspetta!!! Quindi se tu ti fossi
sbagliata e io non fossi il prescelto potrei finire chissà dove e non potrei più
tornare qui?!!!-
ma i due ragazzi non parvero dargli
ascolto e varcarono la soglia senza degnarlo di uno sguardo. Poi passati si
girarono verso di lui.
Sora avanzò di qualche passo protese una
mano e toccò la superficie che si increspò all’istante. Sembrava acqua solida.
- ehi che ti succede paura?- lo sfidò
Riku.
- Io ma figurati!- disse indignato il
ragazzo.
Fece attraversare il braccio. La
sensazione che gli dava era alquanto strana, si sentiva fresco e bagnato eppure
non lo era, anche perché quella strana sostanza sembrava non avere corpo, era
uguale a un muro d’aria. Pensava ancora a questa cose quando Kairi gli afferrò
l’avambraccio dalla sua parte e tirò forte. Il ragazzo perse
l’equilibrio.
- che modi! Guarda che non è stato per
nulla divertente!!!- ribatté mentre la ragazza rideva di gusto.
- Ma piantala dai che dobbiamo
sbrigarci!-
Senza rendersene nemmeno conto, Sora si
era rialzato arrabbiatissimo nell’altro mondo guardando la finestra sulla sua
camera sparire nel nulla.
- sei tranquillo ora?- chiese divertita
Kairi
il ragazzo non rispose scuotendosi l’erba
dai pantaloni. Poi si guardò intorno, il prato si estendeva a perdita d’occhio
solo in lontananza gli sembrava di scorgere la punta di una torre. Era pieno di
fiori dai mille colori, dal profumo che emanavano non erano proprio normali,
grandi farfalle dai molteplici colori svolazzavano pigramente intorno a questi,
sbattendo le grandi ali in un movimento ipnotico. Così era, perché quando Sora
si costrinse ad alzare lo sguardo i due ragazzi che lo accompagnavano si
trovavano già a distanza da lui senza (o almeno così pareva) che si fossero
accorti di averlo lasciato in dietro. Corse da loro.
- sei sicura di non volergli spiegare
niente?- stava chiedendo Riku
- ma figurati non sembrerà ma è più
sveglio di quello che non faccia credere…- rispose la ragazza
- sbaglio o state parlando di me?- disse
Sora
- ma dai che perspicacia- ribatté l’altro
ragazzo.
I due si guardarono in cagnesco per un
buon momento. Poi Riku tornò a concentrarsi su Kairi che procedeva imperterrita
facendo finta di non averli sentiti.
- e se ci attaccano?- continuò il ragazzo
– non possiamo mettere a repentaglio le nostre vite per proteggere lui!- finì
indicando Sora come se non ci fosse.
- guarda che non ho bisogno di essere
difeso!- disse irritato accelerando il passo.
- Non lo mettiamo in dubbio.- disse in
fretta Kairi prima che il ragazzo dagli occhi azzurri facesse una battuta che di
sicuro avrebbe scatenato un'altra lite. – comunque sia, lui è di vitale
importanza visto che risulta essere il prescelto e poi Riku non si sono mai
visti shadows nei pressi del castello… e mai ci... –
Sora che nonostante la sua buona volontà
era stufo di correre dietro a quei due, che continuavano a ignorarlo era rimasto
indietro, potendo però notare l’avvicinarsi di una strana ombra a terra che
strisciava verso i ragazzi, la quale ad un tratto si era levata minacciosa senza
che se ne accorgessero.
- DIETRO DI VOI!!!- urlò in tempo perché
Riku parasse con la propria spada rosso fuoco il colpo di artigli inferto dalla
creatura che sembrava un enorme fantasma fluttuante, con un lungo mantello nero
che lo ricopriva nascondendone il volto. (direi simile a Phantom per chi abbia
avuto il "piacere" -____- di conoscerlo…)
L’essere emise un urlo che non aveva
nulla di umano, nello stesso istante l’aria si fece d’improvviso fredda, il sole
sembrò oscurarsi. Sora corse verso i ragazzi, Riku fendeva l’aria nel tentativo
di allontanare il più possibile il nemico, Kairi dietro di lui imbracciava un
lungo bastone dorato e si teneva pronta all’attacco. Il ragazzo la
affiancò.
- e quello cosa sarebbe?- chiese
guardandosi intorno.
- Quello? Shadow e dei peggiori
aggiungerei….- rispose sarcastica
- Cioè? Sono quei cosi che stanno uscendo
dalla serratura di cui mi parlavi?!- domandò allibito
- Ebbene sì…-
- E io dovrei combatterli?!-
- Sì….-
- Senza un arma e come pensi che io….-
- ATTENTI!!!!-
Riku era troppo distante per arrivare in
tempo, dopo aver gridato l’avvertimento aveva cominciato a correre verso di
loro, mentre Sora si voltava rapido trovandosi a fissare un'altra di quelle
orribili creature, pronta a colpire Kairi. Fu un attimo così veloce che neppure
lo stesso Sora riuscì a capire come o cosa aveva fatto, istintivamente portò la
mano alla cintura, e il momento dopo aveva colpito il nemico prima che potesse
fare qualsiasi altra cosa, facendolo svanire in uno sbuffo di fumo nero, che
diradatosi mostrò una piccole luce che salendo verso l’alto sparì. Il compagno
dell’essere emettendo un altro urlo scappò via fluttuando. Riku corse verso la
ragazza che era caduta per terra e guardava diciamo con una certa soddisfazione
Sora, il quale osservava stupito la sua nuova arma. La sollevò verso l’alto
facendola brillare, non era come tutte le altre, anzi era del tutto particolare.
Non si trattava di un fucile, di una pistola, di un bastone o di una spada, era
una chiave argentata splendente, grande quando una sciabola, l’elsa era d’oro e
in fondo pendeva un ciondolo raffigurante una corona.
- ora finalmente avete avuto la vostra
risposta, questa è la tua arma- disse Kairi indicandola a Sora – e lui è davvero
il prescelto che ti piaccia o no!- disse a Riku che nel frattempo si era
avvicinato e guardava allibito la scena.
- E ora se non vi spiace aiutarmi ad
alzarmi….- sbottò
I due ragazzi offrirono una mano ciascuno
e la tirarono su.
- ti presento il Keyblade, l’unico mezzo
che abbiamo per chiudere quell’orribile serratura.- disse con non curanza
spazzandosi gli abiti. – proseguiamo- e si mise in marcia.
- Senti puoi dirmi che cos’era quella
luce che poi è sparita?-
- Quello era il cuore che quel mostro
aveva rubato a qualcuno-
Sora rimase un attimo fermo, "evviva
un'altra cosa che mi ha rassicurato" pensò poi guardò verso il basso.
- Maledizione mi sono strappato i
pantaloni!!- esclamò guardandosi le ginocchia dove su ciascuna si era lacerata
la stoffa dei jeans.
- Non ti preoccupare a palazzo ti daremo
dei vestiti nuovi.-
Il palazzo era come Sora se l’era
immaginato, come quello delle favole, enorme e di un colore indefinito tra il
lilla e l’azzurro. Molte torri si innalzavano dalla costruzione andando come a
toccare il cielo. Il giardino era enorme c’erano piante che non aveva mai visto
e alcune che credeva di essersele immaginate, ogni tanto una fontana era
incorniciata dal verde degli alberi. Imboccarono un viale con grandi piante ai
lati che assomigliavano a cipressi, in fondo un enorme portone di legno
troneggiava e due guardie vestite con un’ armatura come quelle dei cavalieri
della tavola rotonda presiedevano ai fianchi di esso.
- di sicuro non ti mancano le stanze-
sogghignò Sora fermandosi davanti al ingresso.
Le guardie si misero sull’attenti e la
porta si aprì, Kairi e Riku passarono al suo interno, il ragazzo castano si fece
avanti ma i due guardiani gli sbarrarono la strada.
- ehi!!!- protestò tentando di passare ma
senza progressi.
Dato che i suoi amici non davano segno
per l’ennesima volta di essersene accorti gridò:
- ehi principessa non è che puoi fare
qualcosa? !-
lei si girò all’istante.
- o scusami! Lasciatelo passare è con
me!- disse e immediatamente i due si fecero da parte.
Proseguirono attraversarono un cortile
interno, sbucando in un enorme corridoio, ad un certo punto si fermarono davanti
ad una porta rosso e oro, la ragazza bussò e poi aprì. Alte finestre inondavano
il salone di luce, drappeggi raffiguranti strani simboli tra cui un cuore con
due serie di spine erano appesi ai muri, all’interno, in fondo su i propri
troni, c’erano il re e la regina.
- mamma! Papà! Sono tornata!- esclamò
allegra correndo verso di loro, li abbracciò.
Riku si inginocchiò, ma il re fece un
gesto sorridendo con la mano, e lui si alzò. Sora era leggermene imbarazzato,
non sapeva che fare quindi rimase zitto in un angolo.
- tutto bene bambina mia?- chiese la
madre guardando la figlia.
- Sì non abbiamo avuto problemi!-
rispose
"come non abbiamo avuto problemi?!" pensò
Sora "e quei cosi orribile che ci hanno attaccato?!"
- io non direi che è andato tutto bene…
mi è giunta voce che non distante da qui siete stati attaccati….- la rimproverò
il re
- indovino Keiko?!-
- beh dopo tutto non puoi pretendere
nulla di meno da lei visto che è una spia…- ribatté divertito
- immaginavo… comunque non vi dovete
preoccupare Riku mi ha difesa benissimo e poi il custode gli ha messi in fuga! –
- allora sei riuscita a trovarlo?!-
- certo!- e giratasi indicò Sora che fino
ad allora era stato in disparte. Fece qualche passo.
- S.. salve…- disse
- Ottimo!!! – esclamò allegro il monarca
– e potrei vedere giovanotto il famoso Keyblade?-
Sora ripeté esattamente il gesto fatto
poco tempo prima e la chiave apparve tra le sue dita.
- potrei averlo un attimo?- Sora glielo
porse
il re lo osservò da vari punti, girandolo
tra le mani con accuratezza, poi lo riconsegnò al ragazzo. Infine si rivolse a
tutti e tre.
- ora che il custode è stato trovato
bisogna che partiate il più presto possibile, coloro che lo accompagneranno
saranno Riku e Keiko.-
di sicuro il discorso sarebbe proseguito
se non si fosse levato un sonoro – cosa?!!!!-
Kairi aveva le mani appoggiate su i
fianchi nella tipica posizione che le ragazze assumono o quando ti stanno per
ridere in faccia o quando stanno per urlarti contro ogni tipo di maledizione, la
sua apparteneva alla seconda categoria.
- anche io devo andare con loro! È il mio
regno che è in pericolo e sono io che devo aiutarlo a salvarlo! –
- figlia mia è troppo pericoloso! Il
rischio che tu possa essere uccisa non lo possiamo correre, sei sempre la futura
regina di questo mondo!- le spiegò pazientemente
- no! non ci sto!- sbottò irata
- ha ragione tuo padre non possiamo
mandarti a morire.-
Sora dentro di sé si chiedeva se Kairi
gli avesse promesso che avrebbe rivisto Karin perché già sicura che sarebbe
morto, ma la sua idea di ricongiunzione non mirava proprio a questo….
- mi dispiace ma se sua maestà ha deciso
così è meglio che tu segua il suo consiglio- rispose senza battere ciglio.
La ragazza non disse più nulla, il suo
volto era contratto dalla rabbia e di sicuro da una certa dose di delusione. Il
re prese questo silenzio come un assenso della figlia.
- bene! Domani partirete Cid vi indicherà
la via e vi informerà su quello che potrete trovarvi ad affrontare con questo è
tutto potete ritirarvi. – con un fruscio del mantello si voltò a passo spedito
per uscire dal salone. La regina si avvicinò per un attimo alla figlia e le
diede un bacio, poi andò via anche lei. la ragazza rimase a guardare per un
attimo il punto in cui prima c’erano i genitori, poi con tono pacato disse a
sora: - vieni ti devo far dare degli abiti puliti- e senza degnare di uno
sguardo Riku si avviò all’uscita.
Come prima Sora la seguì per saloni e
corridoi, pensando che per chiunque non fosse già nato all’interno del castello
di sicuro sarebbe stato una trappola mortale senza via di uscita.
Assorto nei suoi pensieri ci mise un
attimo a capire che era in corso una lite.
- ti ho già chiesto scusa!- disse
esasperato Riku camminando svelto per tenere il passo della ragazza.
- E io ti ripeto che mi aspettavo che mi
dessi una mano! Ma a quanto pare non è così! – rispose
Il ragazzo si portò la mano alla fronte.
- Kairi ti prego! Come potevo oppormi a
tuo padre è pur sempre il re e io non sono nella posizione di controbattere…-
- per te io sono la principessa Kairi!-
disse fermandosi di botto davanti ad una porta e puntando il dito contro Riku –
Sora vieni con me- disse poi rivolta al ragazzo che era stato zitto tutto il
tempo. Lui si fece avanti superò Riku entrò nella stanza e chiuse la porta
notando la faccia del ragazzo alquanto contrariato.
La stanza era un po’ più piccola delle
innumerevoli che aveva visto. C’era un grande letto a baldacchino in ferro
battuto, sopra di esso c’erano parecchi cuscini disposti in ordine. Davanti a
questo c’era una porta che dava su di un balcone, che guardava sul giardino
principale. Un'altra porta conduceva al bagno, c’era una piccola scrivania in
legno e un grande armadio, le cose che stonavano alquanto in quell’ambiente, che
sembrava essere uscito da un film di dame e cavalieri erano la tv con tanto di
registratore dvd, un cellulare sul comodino vicino al letto e una di quelle
lampade con le bolle colorate dentro che pigramente andavano su e giù.
Tirando le somme Sora capì che quella
doveva essere la stanza della ragazza, la quale era uscita sul balcone. Il
ragazzo andò fuori e imitò Kairi appoggiandosi alla ringhiera e guardando i
prati sconfinati. Nessuno parlava.
- sai sembravate proprio marito e moglie
voi due!- disse ironico sapendo che così avrebbe fatto arrabbiare la
ragazza.
Ma non fu così. La guardò in viso, aveva
un’ espressione triste, i suoi occhi guardavano davanti a lei il paesaggio
eppure era come se ci fosse una patina opaca che le offuscava lo sguardo. Poi
tutto ad un tratto disse – a volte odio essere chi sono…- lo guardò e la
tristezza si fece più greve. Sora rimase per un attimo spiazzato, da qualche
parte un uccellino cantava.
- se tu non fossi chi sei forse non
avresti avuto neppure l’occasione di provare a fare questo viaggio. Quando è
morta Karin ho odiato essere me stesso ho pensato che se avessi avuto un
carattere diverso se non fossi sempre stato così scontroso, magari avrei sentito
meno il dolore della sua scomparsa, ma poi ho dovuto accettare che probabilmente
non sarebbe cambiato nulla anche se mi fossi comportato in maniera diversa.
Quindi alla fine essere sé stessi non è un male, c’è una ragione per cui siamo
quello che siamo.-
Kairi lo guardava allibita – non pensavo
che potessi fare discorsi tanto profondi…-
Sora diventò leggermente rosso – ehi ma
tu non mi dovevi dare degli abiti?!- disse sviando l’attenzione della ragazza su
quello che aveva appena detto.
- già è vero! – si batté la mano sulla
fronte, a quanto pare era tornata di buon umore.
Andò verso il grande armadio – vediamo
Serenity deve averli messi qui, le ho chiesto quando siamo arrivati di farti
avere dei vestiti nuovi… ecco qua! vatti a cambiare che vediamo come stai!-
glieli gettò, Sora li prese e andò nel bagno a cambiarsi.
Kairi si sdraiò sul letto e accese la tv,
cominciò a fare zapping tra i vari canali, ma a quell’ora non c’era nulla che
potesse interessarle, alla fine si fermò su di una trasmissione musicale. Poco
dopo il ragazzo uscì. E si piantò esattamente davanti allo schermò con cipiglio
minaccioso, guardando torva la ragazza.
- come pensi che io vada vestito?!-
chiese irato
- ma se stai benissimo! – rispose lei
trattenendo però le risate per la sua faccia.
Sora indossava maglietta e pantaloncini
al ginocchio rossi, una giacca con le maniche corte nera e bianca una spessa
cintura blu e un paio di guanti senza dita bianchi. Al collo aveva una catena
con un ciondolo a forma di corona e una catena attaccata ai pantaloni. Non aveva
mai vestito così e si sentiva alquanto stupido.
- mi stai prendendo in giro?-
- no assolutamente! io ti trovo moooolto
carino!- disse lei, Sora arrossì di nuovo. – toh guarda si è fatto tardi è
meglio che tu vada, domani dovete alzarvi presto, Cid vi deve informare su tutto
e vi dovete mettere in viaggio- disse d’un tratto con lo sguardo nuovamente
infelice – chiedi a Riku di mostrarti la stanza degli ospiti domani mattina
verrò a svegliarti.- detto questo aprì la porta per farlo uscire, vide Riku in
fondo al corridoio e gli lanciò un’ occhiataccia. Sora le passò accanto, si girò
fermandosi un attimo.
- Non avercela con lui cercava di fare
quello che è meglio per te- le disse
- Forse per i miei genitori ma non per
me…- ribatté lei
- Non ti preoccupare partirai con noi-
disse Sora e si girò lasciandola stupita sulla porta.
- Che vuoi dire?!- gli urlò
dietro
Sora non rispose limitandosi ad alzare un
braccio in segno di saluto. Raggiunse Riku.
- Kairi mi ha detto che puoi mostrarmi la
stanza degli ospiti- gli disse
il ragazzo non rispose, gli fece segno di
seguirlo e lo condusse davanti ad una lucente porta d’ottone, lì senza degnarlo
di uno sguardo sparì dietro l’angolo.
"credo proprio che non andremo d’accordo…
ma chi si crede di essere?!" pensò entrando nella stanza, la quale era più o
meno arredata come quella di Kairi. Si avvicinò alla finestra e l’aprì, subito
un venticello fresco invase la camera. Su un piccolo tavolino c’era un vassoio e
solo quando l’ebbe visto si accorse di avere una gran fame. Prese una sedia lì
vicino l’avvicinò al tavolo e cominciò a mangiare, il cibo era buonissimo. Era
da tanto tempo che non mangiava così. Aveva lasciato i suoi genitori da molto
tempo, appena entrato in college si era trasferito in un piccolo appartamento e
da allora non aveva avuto più molte occasioni di rivederli. Dopo tutto i suoi lo
mal sopportavano visto che era sempre stato la pecora nera della famiglia. Finì
quella deliziosa cena in men che non si dica. Guardò fuori, le stelle erano
stranamente grandi, ma gli davano una sensazione di tranquillità mentre facevano
da cornice alla grande pallida luna. Sora si sdraiò nel letto guardando le ombre
che tremolavano sul soffitto. Certo che quello che gli stava capitando aveva
dell’incredibile, in ventiquattro ore tutta la sua esistenza era cambiata,
avrebbe anche potuto perdere la vita da quello che aveva sentito e il bello e
che nessuno di coloro che l’avevano trascinato lì aveva chiesto il suo parere su
ciò, come se avesse detto di essere onorato di imbarcarsi in un impresa che gli
poteva costare la vita, ma dopo tutto la ricompensa che avrebbe ricevuto se
fosse riuscito nell’impresa sarebbe stata la gioia più grande di tutte;
finalmente Karin sarebbe tornata da lui.
E con quella speranza in fondo al cuore e
un piccolo sorriso sulle labbra, Sora si addormentò profondamente in un sonno
senza sogni.
Commenti: scusaaaaaaaaaaaaaatemi
tantissimo!!! A tutti coloro che aspettavano mie notizie e non ne hanno avute ma
sono stata via…. Per farmi perdonare vi pubblico il quarto capitolo. Non ci sono
molti risvolti, semplici preparazioni prima della partenza. Si possono però
notare varie sfaccettature nei personaggi, che a volte appaiono per quello che
non sono… ho deciso di cambiare in un modo o nell’altro i vestiti di sora… anche
perché io trovo molto carini i suoi vestiti del videogioco non so se siete
d’accordo… ok direi che ho detto tutto! Ci risentiamo alla prossima! Grazie in
anticipo a tutti coloro che hanno letto e commentato (continuate così mi
raccomando!!!)! Nihao Kano-chan
- Karin la vuoi smettere! quante volte ti
ho detto di non svegliarmi prima delle nove?!-
Sora si alzò a sedere sul letto. È
incredibile come quando dormi da un'altra parte, non capisci bene chi sei o dove
sei e come a volte ti sembra di tornare indietro nel tempo. Non era nella sua
stanza come per una frazione di secondo aveva pensato e non era neppure stata
Karin a svegliarlo ma bensì una dispiaciutissima Kairi, che ora lo guardava con
apprensione sperando di non aver risvegliato oltre a lui dei brutti
ricordi.
- mi… mi dispiace…- mormorò
- non ti preoccupare…- rispose il ragazzo
scendendo dal letto e stropicciandosi gli occhi. – però mi aspettavo un
risveglio un po’ più dolce da una principessa….-
- sei un ragazzo impossibile!- esclamò
lei tirandogli un cuscino in faccia, anche se ora era molto più sollevata dal
fatto che lui non avesse perso il suo sarcasmo.
- Forza datti una rinfrescata gli altri
ti stanno aspettando nel salone- detto questo uscì.
*****************
il ragazzo castano entrò nella sala del
trono col fiatone, c’erano voluti cinque minuti buoni e molte indicazione per
trovarla, Kairi a quanto pare si era "dimenticata" di dirgli dov’era. Intorno ad
un tavolo c’erano il re e la regina, Riku, un uomo di mezza età dai corti
capelli biondi, Kairi e una ragazza poco più alta di lei con capelli fino alle
spalle neri leggermente mossi e occhi verde brillante, indossava un paio di
pantaloncini alla coscia blu scuro e un top rosso fuoco, portava dei guanti
dello stesso colore che partivano dalle spalle finendo agganciati da un anello
che era infilato nel dito medio.
- scusate per il ritardo mi sono perso- e
guardò storto Kairi che ridacchiava.
- Non fa niente.- gli disse comprensivo
il re - Ti presento Cid un abilissimo meccanico- Sora strinse la mano al
nonnetto. – e questa è Keiko la spia di corte- strinse la mano anche a
lei.
- È un piacere conoscerti custode.- gli
disse la ragazza dai capelli neri.
- Non chiamarmi custode il mio nome è
Sora.- le disse.
- Ora si può cominciare – il re fece un
cenno all’uomo, il quale tirò fuori un enorme cartina che stese sul tavolo.
La mappa riproduceva quello che doveva
essere il mondo in cui si trovava, era praticamente uguale alla terra normale,
con il semplice fatto che l’america non c’era e quindi quella che doveva essere
l’Europa era molto più estesa. Cid indicò un punto che corrispondeva al Giappone
salvo il fatto che non era un isola ma una penisola.
- questo è il punto dove si trova il
castello- disse e indicò un puntino rosso. – la vostra meta è qui- a Sora mancò
l’aria.
Il punto indicato era lontanissimo. Da
quello che vedeva dovevano passare un deserto poi subito dopo delle montagne
(che sembravano quelle dell’himalaya) e infine una pianura a nord che di sicuro
sarebbe stata gelata dopo di che un contorno giallo delimitava i confini di
Kingdomhearts.
" ma sono pazzi!! E io dovrei andare fin
là?!"
- come potete notare il viaggio è molto
lungo e di sicuro irto di pericoli, Ansem verrà presto informato della
spedizione e farà di tutto per ostacolarvi, quindi dovete essere sempre allerta
le sue spie sono dappertutto- li mise in guardia Cid.
- Il vostro equipaggiamento è già pronto
vi sarà consegnato all’uscita del castello.- disse il re – custode credo che ti
abbiano già spiegato il tuo compito giusto?- chiese
- Sì ma….- rispose Sora
- Benissimo! Ora potete andare, fra un
ora partirete- esclamò non curante il re ignorando il tentativo di protesta del
ragazzo, che fu costretto ad uscire dal salone con gli altri.
- Scommetto che dovremo farcela a piedi
giusto?- chiese Sora
- Sì, se no in quale altro modo potremmo
arrivare lì?- domandò ironico Riku
- Magari con una macchina? Un aero? Un
qualunque mezzo di locomozione?!-
- Daremmo troppo nell’occhio viaggiando
così….- disse Keiko
- Fantastico….- rispose il ragazzo con
scarso entusiasmo. – ma ora pensiamo a te!- disse poi rivolgendosi a Kairi.
- Che vuoi dire?- gli chiese lei
sospettosa
- Ho in mente un modo per farti uscire da
palazzo, così che tu possa venire con noi!-
- COSA?!!!!- esclamarono tutti e tre
insieme.
- Tu devi essere pazzo!- esclamò la
principessa
- Non hai sentito cosa ha detto il re?-
chiese Riku
- Certo ma non vi piacerebbe che lei
potesse venire? Non volete aiutarla visto che siete suoi amici?!- gli punse sul
vivo il ragazzo
- Ok! Io ti aiuto!-
- Keiko!- disse esasperato il ragazzo con
i capelli argentati
- Allora sei rimasto solo tu! Che
decidi?-
Riku guardò i tre ragazzi e chiedendosi
mentalmente perché doveva essere tutto così difficile fece cenno di assenso con
la testa.
- evvai!!! Grazie Riku!- disse Kairi
felice, keiko sorrise, il ragazzo arrossì.
- Ottimo! Allora Kairi riesci a
convincere Cid a far preparare uno zaino in più?- chiese Sora
- Credo proprio di sì mi è molto
affezionato non credo che mi negherà un piacere- gli rispose
- Inventati una qualsiasi scusa per
averlo. Appena c’è l’hai portalo fuori dal castello e nascondilo bene. Al resto
ci pensiamo noi!- detto questo passo le braccia attorno alle spalle di Keiko e
di Riku.
******************
- buon viaggio!- la regina si chinò su
ognuno di loro a cui diede un bacio sulla guancia.
Non c’erano trombe o una folla di gente
che li salutava perché la spedizione era segreta. Così gli unici a vederli
partire erano i sovrani, Cid e…..
- dov’è Kairi?- chiese la regina alla
cameriera.
- Ha detto che non se la sentiva di
salutarli visto che non può andare con loro- rispose
- Capisco… mi dispiace per lei ma è
meglio così…- disse il re.
- Bene noi ora andremmo. Con permesso.-
Riku si inchinò e gli altri due lo imitarono, quando Sora si alzò incrociò lo
sguardo del meccanico che gli strizzò l’occhio, chiaro segno che la ragazza era
riuscita nel suo intento.
Il terzetto si incamminò per il viale che
conduceva al grande cancello, quando lo ebbero sorpassato venne richiuso. Sora
si girò per vedere se in lontananza il re e la regina fossero tornati dentro, e
in effetti non c’era già più nessuno.
- venite!- disse agli altri, che lo
seguirono girare intorno alla cinta muraria per fermarsi poi sul lato dove dava
la camera di Kairi. Lì in un basso cespuglio tirarono fuori lo zaino. Aiutato da
Riku, Sora afferrò un ramo che sporgeva al di qua delle mura, arrampicandosi
agevolmente, l’aveva fatto molte volte in svariate occasioni, neppure una
scimmia sarebbe stata più abile. In un attimo si ritrovò di nuovo nel giardino
del castello. Si mise sotto la finestra aspettando che Kairi uscisse, trasalì
quando lei gli comparve di fiancò.
- Hai deciso di farmi morire d’infarto?!-
chiese con un filo di voce.
- Scusami….- disse lei.
- Va bene andiamo…-
Sora aiutò la ragazza a salire sulla
grande pianta, dopo di che si issò anche lui e si ricongiunsero con i due amici.
- vi ha visti qualcuno?- chiese Keiko
preoccupata
- no è andato tutto liscio e prima che si
accorgano della mia scomparsa saremo già molto lontani, comunque ho lasciato una
lettera sul comodino della camera, così non saranno disperati.- rispose felice.
- Io ne dubito fortemente…- ribatté Riku.
Così iniziò il viaggio del custode, della
principessa, della spia e del valoroso guerriero.
Commenti: ora si
può proprio dire che il viaggio ha inizio! Non mi ricordavo neppure di
averlo fatto così lungo il prologo… è comparso cid diciamo che sarà proprio
solo una comparsa.. ed è comparsa pure keiko di questo personaggio non vi
dirò molto adesso ma imparerete a conoscerlo più avanti. spero nessuno si offenda se ho
tolto l’america dalla cartina, anche se questo mondo non è il nostro c’è
sempre qualcuno che se la prende a male… il prossimo capitolo sarà più
movimentato di questo ma per entrare nel clou dovete aspettare un po’ (vi chiedo
scusa e abbiate pazienza!)… si fa sempre così nei grandi romanzi.. (anche se
il mio non è neppure paragonabile a qualunque di essi!) quindi
se volete e se potete continuate a leggerla sperando che non vi
deluda! Alla prossima baci Kano-chan
^_^
Intanto in un luogo lontano, un orribile
creatura si avvicinò ad una grande poltrona rivolta verso una finestra che
sembrava dare su un giardino di rose. Si levò silenziosa dietro il grande
schienale, sembrava pronta a colpire, ma come un cane ammaestrato abbassò la
testa in segno di rispetto, mentre la poltrona si girava. Seduto su di essa
c’era un uomo dall’età indefinita, lunghi capelli argentati fino alla vita e
occhi rossi come i tizzoni ardenti, che osservavano vigili come gli occhi di un
falco. Guardò l’essere davanti a lui, che stava emettendo acuti suoni dalla
bocca invisibile. L’uomo a tratti annuiva poi sul suo volto passò un’espressione
di pura soddisfazione. Con un gesto della mano congedò lo shadow. Si alzò,
avvicinandosi alla finestra.
- bene il custode è stato trovato e si è
messo in viaggio con chi speravo.-
aprì le braccia, e con esse si
spalancarono le finestre, che ora non davano più sul giardino di rose ma su una
miriade di esseri di diversa forma ma tutti neri come la pece.
- figli miei!- urlò l’uomo – creature
nate dall’oscurità e divoratori di cuori, vicina è l’ora perché la luce svanisca
per sempre da questo mondo, ci vuole solo un ultimo pezzo! andate e fate ciò che
sapete!-
sotto di lui come un ombra unica le
creature si mossero.
Ansem le guardò con soddisfazione – nulla
potrà più fermarmi!- il sole opaco illuminò il sorriso sul suo volto.
****************
- lo fermeremo!- esclamò allegro Sora
- come mai tanta fiducia?- chiese
Riku
- perché con il Keyblade sono
invincibile, quindi se volete potete pure tornare a palazzo!-
- ma sentilo… se non ti avessi avvertito
che ne avevi uno alle spalle manco te ne saresti accorto….- ribatté
- che intendi dire?!-
- che saresti già morto da un pezzo!-
- ma se non mi sbaglio tu non ne hai
fatto fuori nemmeno uno….- osservò maligno il ragazzo castano
- semplicemente perché non ne ho avuto il
tempo…- replicò freddo Riku
- sì…. Sì…..- disse Sora con tono poco
convinto
- ora basta!!!-
- ahia!- urlò Sora
era finito steso a terra, perché Kairi
l’aveva colpito col proprio bastone dietro la nuca. Si girò.
- stupida che fai?!-
- ti faccio tacere ecco cosa faccio! Non
ne posso più!- disse lei arrabbiata.
- E ti pare il caso di tirarmi addosso
quell’affare?! E poi perché a me sì e a lui no?!- domandò Sora massaggiandosi il
punto colpito.
Per tutta risposta la ragazza si voltò
incamminandosi per la via. Keiko aiutò il ragazzo ad alzarsi.
- scusala a volte è un po’ brusca…- si
scusò
- me ne sono accorto…
-
si rimise in marcia, la strada che
stavano percorrendo era sterrata in mezzo ai campi. Da quanto diceva la mappa
datagli da Cid portava ad una città poco distante dal grande deserto. Sora si
rivolse alla ragazza dai capelli neri.
- dimmi un po’ da quanto conosci Kairi?-
- da almeno sei anni, ovvero da quando
sono arrivata al castello.- rispose
- come mai sei andata lì?-
la ragazza sembrò soppesare la risposta.
- il mio villaggio è stato attaccato e io
sono dovuta fuggire, i miei genitori non li ho più rivisti e dopo aver vagato da
sola sono arrivata alle porte del castello e lì Kairi mi ha trovata-
- e ti hanno affidato il ruolo di spia..-
- no. Subito Kairi mi ha nascosto, finché
non mi hanno scoperta, ma i sovrani sono stati buoni con me e mi hanno permesso
di rimanere. Solo quando le ombre hanno incominciato a uscire sono stata
incaricata di fare da spia, così da riuscire a scoprire di più sugli shadows.
Sono molto agile e una buona combattente, anche grazie a Riku che mi ha
insegnato..- volse lo sguardo al ragazzo che camminava a fianco della
principessa, aveva un espressione strana in volto, si vedeva che gli voleva
molto bene.
- Gli vuoi bene vero?- le chiese sora –
intendo a tutti e due- aggiunse visto che sul viso le era comparso un leggero
rossore.
- Sì… sono cresciuta con loro e gli devo
molto….-
- guardate incomincia a vedersi la
città!!!-
i due guardarono avanti, a cinque minuti
di cammino si trovava l’ingresso del centro abitato. I tetti rossi stagliavano
sul verde e oro dei campi al centro della città si ergeva un grande campanile,
era una tipica cittadina tranquilla.
- come si chiama?- chiese Sora
- Twiling Town- rispose Kairi
Ci entrarono, le vie nonostante fosse il
calar del sole erano ancora piene di gente. Persone che chiacchieravano fuori
dai negozi, che compravano o semplicemente facevano una passeggiata,. I bambini
giocavano a pallone o si rincorrevano.
- mi piace!!!- esclamò Kairi
- principessa perché non vai anche tu ha
giocare?- disse Sora sghignazzando
sdum!
- ahia!!!- Sora si era beccato un'altra
volte il bastone della ragazza in testa.
- Perché devi sempre…. Ehi!!!-
A momenti la ragazza volava per terra, ma
Riku l’aveva prontamente sorretta.
- ma che modi! Il mio bastone!!!- urlò
dietro a chi l’aveva urtata.
A qualche metro da loro un ragazzino dai
corti capelli biondi sorrideva, facendo roteare l’arma di Kairi davanti a lui.
- è molto bello e maneggevole anche!-
disse
- ridammelo!! –
lui non l’ascoltò continuando a giocarci.
Keiko scattò ma il ragazzo si scansò, era agile.
Poi ci provò Riku, tirò fuori la sua
spada e ingaggiò un duello con lo sconosciuto, dopo qualche minuto la situazione
non era cambiata. Sora guardava la scena divertito, quel ragazzo gli stava
simpatico. Kairi gli scoccò uno sguardo furioso.
- dacci una mano eroe no?!-
- e perché? non mi sembra che abbia
cattive intenzioni…- ripose non curante. Ma fece lo stesso qualche passo verso
di lui.
- Ti piacciono le armi vero?- domandò
- Sì!- ripose lui
- Se vuoi te ne posso mostrare una di
gran lunga migliore (Kairi:"ehi!!!") ci stai?-
- Ok!-
Il ragazzo fece apparire la grande chiave
d’argento.
- forte! Ma è veramente un’ arma?-
- certo! Parola mia! Ora non è che puoi
ridare il bastone alla mia amica?-
lo sconosciuto tentennava ancora,
poi…
- Roxas torna a casa!!!- urlò la voce di
una donna
il ragazzo sbuffò e lanciò l’arma a
Kairi.
- grazie mille per avermela prestata!-
disse poi si avvicinò a Sora – piacere io sono Roxas!-
- ciao io sono Sora, lei è Kairi e loro
sono Riku e Keiko. Siamo in viaggio verso nord- strinse la mano al nuovo amico.
E in quel momento Kairi non poté che notare una certa somiglianza tra i due.
- Come mai verso nord?- chiese
- Siamo alla ricerca di una nostra
amica…- buttò lì Sora non troppo convinto. – non è che conosci un posto dove
possiamo alloggiare?-
- Certo capitate a proposito, la signora
che mi ospita mentre sono qui in vacanza ha una piccola locanda potete venire, a
patto che mi diciate il vero motivo del vostro viaggio….-
Sora rise – non sono proprio bravo a
mentire… ok!-
- seguitemi-
Roxas li guidò per una stretta via in
salita, la locanda era come aveva detto lui, piccola ma molto accogliente.
Grandi vasi di fiori rossi pendevano da ciascuna finestra, la casa aveva un
color giallo oro e fuori dalla porta c’era una donna grassoccella dalle guance
rosa e un sorriso cordiale.
- Roxas hai portato dei nuovi amici?-
chiese la signora accogliendoli all’interno della pensione.
- Non solo amici ma anche clienti!-
ripose il ragazzo sedendosi su una sedia della sala da pranzo.
- Bene! Ah prima sono passati Pince,
Heyner e Olette e dato che non c’eri hanno detto che passeranno domani..-
- D’accordo-
Dopo di che la locandiera si rivolse ai
quattro ragazzi.
- siate i benvenuti! vi fermerete a
lungo?-
- no ci fermiamo solo per stanotte,
domani intendiamo ripartire- disse Kairi
- bene vado subito a prepararvi le
camere, se per voi vanno bene ci sarebbero due doppie-
ci fu una serie di occhiatacce da parte
di Sora e Riku, se si fossero divisi le camere avrebbero dovuto dormire assieme.
Ma prima che potessero esprimere il loro parere Kairi prese la
parola.
- certo va benissimo!-
i due ragazzi la fulminarono con lo
sguardo e lei ribatté con un espressione da "così imparate!"
- sedetevi appena ho finito con i letti
vi porto la cena-
in effetti fuori si era fatto buio e la
piccola sala si era riempita di persone, lì per godersi presumibilmente le
vacanze. I ragazzi si sedettero nel tavolo occupato da Roxas.
- intanto che aspettiamo che ne dite di
dirmi tutto?- domandò appoggiando i gomiti sul tavolo e fissando la
compagnia.
- veramente non dovremmo….- disse
Kairi
- ma dai è stato gentile e non credo che
lui possa essere una spia…- ripose Sora
- e tu come fai a saperlo?- chiese
Riku
- chiamiamolo sesto senso….- disse il
ragazzo sorridendo fiducioso.
- allora?- li incalzò il ragazzo
biondo
così pian piano parlando a bassa voce
così che gli altri ospiti non sentissero gli spiegarono cos’era successo fin ora
e che cosa ancora dovevano aspettarsi.
- senti in questa città si sono mai visti
shadows?- chiese Keiko
- no per ora no, qui è tutto molto
tranquillo- rispose con tono annoiato
- Mi piacerebbe venire con voi!- aggiunse
estasiato
- perché no? sarebbe un’idea!- esclamò
Sora
- ma che diavolo dici?- disse
Riku
- beh una mano in più ci servirebbe vista
l’impresa…-
- ottimo è deciso domani parto con
voi!-
- evvai si festeggia!!!-
ignorando la faccia di Riku, e la poca
convinzione di Kairi avevano un nuovo membro in squadra. La cena proseguì tra
litigi fra Sora e Kairi, risate a crepapelle e un istante in cui pensavano di
perdere il ragazzo castano in preda ad un soffocamento da pezzo di pane finito
di traverso. La luna ormai era già alta nel cielo quando decisero di andare a
dormire. Prima di entrare in stanza dopo Riku, Sora venne chiamato da
Kairi.
- senti non credi che abbiamo preso una
decisione troppo in fretta?- gli chiese
- può darsi…- rispose lui buttando un
occhio fuori dalla finestra nella strada sottostante, cos’era quella specie di
ombra che si era mossa? Sora non ci badò.
- Ma penso che alla fine rimarrà qui…-
aggiunse
- Come mai?-
- Perché anche lui ha deciso troppo in
fretta… ci ha parlato dei suoi amici stasera a cena e mi sembrava piuttosto
attaccato a loro, credo che domani quando sarà il momento di lasciarli qui ci
ripenserà… i suoi amici sono il suo tesoro glielo si leggeva negli occhi..-
Ancora una volta quel ragazzo riusciva a
stupirla.
- speriamo sia come dici tu… buona notte
Sora.-
- buona notte Kairi- e tutti e due
entrarono in stanza.
Nel frattempo…..
Commenti: vi lascio ancora una volta con un po’ di suspence…. Naturalmente
il carattere di roxas me lo sono dovuta immaginare così come il fatto
che gli piacciano le armi ma come si dice tutto fa brodo, poi essendo un racconto
che con l’originale non c’entra nulla direi che può andare bene. grazie a
tutti! Nihao Kano-chan
Piccoli raggi pallidi entravano dalla
finestra, Roxas non riusciva a dormire e li guardava danzare sul soffitto e sui
muri della propria camera. Era eccitato da quello che lo aspettava il giorno
dopo e il sonno tardava ad arrivare. Ma proprio quando aveva deciso di calmarsi
girandosi di lato un sonoro toc lo costrinse ad alzarsi e ad andare a spalancare
la finestra.
- Pince! Heyner !che ci fate qui?-
sotto in strada c’erano due ragazzini uno
con i capelli neri e ben piazzato e l’altro con i capelli castani, la
corporatura esile e una manciata di sassolini in mano.
- Roxas presto! Una strana creatura ha
rapito Olette- esclamò Pince
- dove?! Quando?! Che aspetto aveva?-
- credo una mezz’oretta fa appena fuori
città! Sembrava una specie di fantasma nero, non l’abbiamo sentito avvicinarsi è
stato silenzioso come un ombra!- ripose Heyner
"ombra?!!!!" questa parola esplose nella
mente del ragazzo e si ricordò la spiegazione fatta poco prima da Sora: - la
nostra missione è quella di fermare le ombre che stanno divorando i cuori della
gente, per farlo uso il Keyblade che è la chiave che hai visto prima!-
"Olette!!!!"
- ragazzi voi tornate a casa ci penso
io!-
- vogliamo venire con te non puoi farcela
da solo!- esclamò Pince
- no non ti preoccupare so cosa fare, voi
tornate o i vostri genitori si allarmeranno.-
- ok! Stai attento..- detto questo si
voltarono e corsero via.
Roxas pensava febbrilmente sul da farsi.
Salì al piano di sopra della casa ed entrò in una camera vuota, uscì sul balcone
e guardò giù. Da lì poteva arrivare facilmente alla stanza di Sora, si calò.
Silenziosamente entrò dentro strizzando gli occhi per trovare ciò che cercava,
ad un certo punto uno sfavillio lo fece voltare la grande chiave d’argento era
lì come apparsa dal nulla! La prese, Sora si rigirò nel sonno senza però
svegliarsi. Uscì di nuovo fuori e da lì saltò sul ramo dell’albero di fronte,
una volta in strada cominciò a correre verso l’uscita della città, sperando con
tutto il cuore che Olette fosse ancora viva.
Riku si avvicinò alla finestra – che
diavolo fa?!-
Roxas correva senza prendere fiato, ecco
era fuori. La campagna circostante era buia e silenziosa, la lucente chiave che
teneva in mano rifletteva il chiarore della luna, che si specchiava nel manico.
- dove sei vieni fuori!!!- urlò nella
notte
- sei temerario giovane umano…-
quella voce era come un sibilo, un alito
di vento; fioca eppure chiara come se l’essere ad averla prodotta fosse lì
accanto a lui. Il ragazzo si guardò attorno, poi lo vide. Non era come Heyner
gliel’aveva descritto, davanti a lui c’era una figura sì nera incappucciata, ma
aveva gambe e braccia. Non riusciva a scorgerne il viso totalmente, ma gli
sembrava che portasse una benda sugli occhi.
- sei un umano?-
- sono un figlio delle tenebre…- rispose
– mi chiamo Darkness-
- qualunque cosa tu sia lascia libera
Olette!!!!- urlò Roxas
- intendi questa ragazza?-
e di fianco a lui comparve la ragazza.
- Olette!!!!!-
con grande sollievo Roxas notò che
respirava, era solo svenuta.
- se la rivuoi dovrai scontrarti con me!-
senza neppure aspettare una risposta,
l’ombra partì all’attacco, il ragazzo alzò il Keyblade e parò l’attacco, anche
se non l’aveva mai usata era come se avesse una predisposizione ad usarlo. La
creatura ci riprovò e stavolta Roxas fu scaraventato a parecchi metri di
distanza, il fiato gli mancò tutta un tratto.
- tutto qui custode? È questo quello che
sai fare?- lo schernì
- mi…. Mi dispiace deluderti ma io non
sono il custode!- rise il ragazzo
- cosa?!- esclamò l’altro
irato.
- No ha ragione! Io sono il Key master!-
L’essere si voltò Sora e Riku erano
lì.
- come avete fatto a trovarmi?- chiese
stupito ma rincuorato il biondino
- ti ho visto scappare, e saremmo
arrivati molto prima se questo stupido si fosse svegliato…- disse Riku
- dopo facciamo i conti…. Roxas che ne
dici se mi lasci finire?- chiese Sora
- è tutto tuo!- e gli lanciò la chiave.
si misero in posizione d’attacco.
- vieni!- urlò Sora e quello si mosse.
Ci furono molti incroci di armi ma dopo
un po’ nonostante fossero in due contro uno, il nemico non dava segno di
cedimento.
- Sora!-
il ragazzo si girò appena e vide Kairi e
Keiko arrivare.
- la luce….- disse l’ombra
- cosa hai detto? – chiese il ragazzo
castano
- bene per oggi può bastare, ci rivedremo
custode!- e scomparve.
- Tutto bene?- chiese la
principessa
- Sì piuttosto andate da lui- e indicò
Roxas
Lo aiutarono a rimettersi in piedi e
tornarono in città sul fare dell’alba.
**************
- ti ha detto chi era?- chiese Keiko
mentre medicava le ferite del ragazzo.
- Ha detto solo di chiamarsi Darkness…-
rispose
- Sicuramente è un emissario di Ansem…-
disse Riku
- Come sta?- domandò Roxas indicando la
sua amica sdraiata sul divano.
- Bene, più tardi si sveglierà- gli disse
Kairi. – sei stato abile a tener testa a quello!- disse
- Immagino solo fortuna…- rispose
- Allora sei ancora deciso a venire con
noi?- chiese d’un tratto Sora
Il ragazzo si fermò a pensare. – no,
sicuramente adesso quelle ombre arriveranno anche qui e io voglio difendere la
città e soprattutto i miei amici!- disse guardando di nuovo la ragazza svenuta.
"come pensavo…" pensò Sora
Più tardi quando la padrone della locanda
si alzò, le spiegarono cos’era successo, evitando alcuni particolari che
l’avrebbero sicuramente messa in agitazione, poi pagarono e si prepararono ad
andare via, ma prima andarono a salutare Roxas.
- credo che ci rivedremo!- disse Kairi
allontanandosi dalla porta dove il ragazzo era appoggiato.
- Stammi bene!- disse Keiko
Riku fece un cenno col capo (il solito
-___-").
- andate pure avanti io vi raggiungo.-
disse Sora poi si rivolse a Roxas
- non è stata solo fortuna…- gli disse
- che?- chiese lui senza
capire
- secondo me sei in gamba! In qualche
modo sei legato anche tu al Keyblade, non so come ma lo so!- fece una pausa –
rimettiti al più presto e magari un giorno combatteremo assieme!- strinse la
mano al ragazzo che rispose – sicuro! Non vedo l’ora!-
Sora corse dai suoi amici che lo stavano
aspettando all’inizio della strada in discesa. Alzò il pugno in aria salutando
ancora una volta il ragazzo rimasto sullo stipite. Lui fece lo stesso. Poi quei
quattro sparirono dalla sua vista.
- Roxas vieni dentro!- urlò la signora
della locanda
- arrivo… arrivo….- e sbuffando per
l’occasione mancata di fare un’ esperienza nuova entrò in casa e chiuse la
porta.
**************************
- ben tornato Darkness che rapporto mi
dai della tua missione?- chiese Ansem
lui fece un profondo inchino per poi dire
– mi dispiace ma ho sbagliato il bersaglio quando è arrivato avrei potuto
batterlo, se non fosse intervenuta la luce… ma così ho avuto la conferma che
viaggia con loro..- rispose
- bene hai comunque fatto un buon lavoro,
la prossima volta dovremo distruggere il custode e prenderci la luce!- esclamò
- sì mio signore- disse sommessamente
Darkness
Commenti: ullallà che capitolo! Mi è
costato fatica… ora vi prego non mi bombardate con commento del tipo "guarda che
twiling town è fatta così e così ecc…" non perché sono spocchiosa e non voglio
che mi si critichi… anzi… ma perché so benissimo che è alquanto impreciso,
potevo documentarmi di più ma non lo fatto volutamente, kingdom hearts 2 voglio
che rimanga un mistero perché lo voglio scoprire solo quando ce l’avrò tra le
mani (non vedo l’ora!! *____*). Sigh sigh mi devo separare temporaneamente dal
mio videogioco perché l’ho voluto prestare ad una mia amica ç_ç anche se direi
che è una fortuna sarei stata capace di riiniziarlo per la quinta volta in meno
di un anno…. Però mi ha lasciato un vuoto lo stesso… basta! Devo smetterla di
parlare di cose che di sicuro non interessano a nessuno!! Piuttosto che ne
pensate di darkness? Mi sarebbe piaciuto mettere sephiroth come servitore numero
uno di ansem… ma poi non me lo vedevo.. chi ha giocato a final fantasy VII o ha
visto il film advent children riesce a immaginarsi sephiroth sottoposto a
qualcuno?! Noooooooooooooooo!!! Quindi ho lasciato perdere!
Direi che ho detto tutto e di più!
Ringrazio Akiko, Kyokochan e che hanno commentato!
Nihao e alla prossima by
Kano-chan
Rispondo ad un commento fattomi da
Akemichan (scusa per il ritardo..) sono contenta che la mia fic ti sia piaciuta,
le scenette fra sora e riku piacciono anche a me perché trovo diano un tocco di
ironia alla storia, non volevo farla sembrare troppo seria, quindi spero ti sia
piaciuta anche quella fra sora e kairi. Del fatto che abbia inserito una persona
in più di cui sora fosse innamorato è venuta fuori così come il resto, di getto.
Anche io a volte faccio fatica a immaginarmi cose o persone fuori dal loro
contesto originale e come te continuo a immaginarmi tutto normalmente. Poi, è
vero che è stato un po’ fiacco far muovere le lancette dell’orologio a kairi ma
tutto ciò ha un senso che si vedrà più avanti, abbi fede… il carattere di sora
varia a seconda degli sviluppi della storia. Ho il piccolo vizio di
immedesimarmi a volte nel personaggio e quindi, pensando a come avrei reagito io
trovandomi di fronte un essere enorme e nero e di avere in mano una specie di
chiave che non ho mai visto ho fatto reagire il personaggio (evitando urli e
svenimenti a cui io sarei stata probabilmente soggetta al posto suo ^_^) . per
quanto riguarda infine lo stile e la punteggiatura non aggio niente da dì a mio
scapito, i miei voti di grammatica e dei temi dovrebbero spiegare meglio di me
(il massimo è stato un 6 e mezzo ^_^"" ). Grazie comunque dei tuoi suggerimenti
mi saranno utili in futuro. Baci Kano-chan
Il sole salì e scese dalla sua postazione
due volte prima che i ragazzi arrivassero al grande deserto. Il paesaggio era
iniziato a cambiare, i grandi campi erano stati sostituiti con erbe secche che
spuntavano qua e là nella terra arida, che andava assumendo un colore
rosso-arancio. Il caldo si intensificò fino a che non ebbero davanti agli occhi
un mare di fine sabbia dorata che si stendeva a perdita d’occhio.
- è meglio che consultiamo la carta e ci
vestiamo in modo adeguato- suggerì Riku.
- Buona idea- assentì Kairi.
Posarono gli zaini a terra ed estrassero
ciascuno una mantella blu scuro, l’abito tipico della popolazione del deserto
che indossavano per proteggersi dai caldi raggi che inondavano quella terra.
Sora tirò fuori anche la cartina e la
srotolò su una grande roccia. Poi cercò con la punta del proprio indice il luogo
dove si trovavano. Cid l’aveva segnalato in verde scuro.
- ok noi siamo qui- disse mostrandolo
agli altri. – percorrendo questa via dovremmo attraversare il deserto in…
diciamo tre giorni.. come stiamo a provviste?- chiese rivolto a Keiko
- a posto, bastano per tre giorni anche
perché appena usciti dal deserto c’è un piccolo villaggio dove potremo fare
rifornimento- disse guardando la mappa.
- Allora mettiamoci in viaggio! Dobbiamo
proseguire sempre verso nord est- detto questo ripiegò la cartina rimettendola
nello zaino. Si vestirono guardando bene di coprire con il mantello braccia,
gambe e soprattutto la testa.
******************
camminavano ormai da parecchie ore, l’afa
era asfissiante.
- che ne dite di riposarci un attimo?-
propose Kairi
- già stanca?- chiese Sora mentre lei si
lasciava cadere sulla sabbia.
- Scusami se non sono te!- rispose acida,
togliendosi il velo dal viso per poter bere dalla borraccia.
- Fermiamoci, ma per poco non è
prudente…- disse Riku
- È abitato?- domandò la
ragazza.
- C’è un piccolo gruppo che abita nel
deserto, solo che nessuno sa dove di preciso… ma si sono sentite voci su delle
strane creature che lo popolano, credo possano essere shadows- disse Keiko
- Possibile che vivano anche qui? Il sole
non dovrebbe favorirli..- osservò Sora
- Purtroppo per noi quelle creature sono
mutevoli…- gli disse Riku
- Ehi ragazzi si sta avvicinando
qualcosa…- disse Kairi portandosi una mano alla fronte per farsi ombra e poter
così guardare meglio.
Tutti volsero lo sguardo verso il punto
indicato, il calore che saliva dal terreno rendeva instabili i contorni delle
figure che si avvicinavano. Sembravano tuareg, alti con i loro stessi abiti ma
neri, al fianco di ciascuno brillava qualcosa, presumibilmente una spada. Si
muovevano con rapidità verso di loro.
- ah meno male sono dei viaggiatori come
noi!- esclamò sollevata Kairi
il gruppo gli si fece in contro.
- salve da dove venite?- chiese la
ragazza.
Ma quelli non riposero. Riku li squadrò
dall’alto al basso e solo allora notò un particolare, non avevano piedi. Lanciò
uno sguardo a Sora e Keiko facendogli segno di guardare in giù, anche loro lo
notarono e fecero segno di sì con la testa. Sora si avvicinò piano a Kairi che
essendo più avanti di loro non aveva potuto vedere i segnali di avvertimento.
- con calma vieni in dietro….- le
sussurrò
la ragazza allarmata dal tono del ragazzo
si mosse, e appena lo fece, i nemici portarono la mano alla cinta estraendone
una grande sciabola.
- VIA!!!- urlò Sora prendendo Kairi per
mano e portandola fuori tiro.
In un attimo ognuno di loro era alle
prese con gli shadows. Ma pian piano ne stavano spuntando altri e furono ben
presto accerchiati, trovandosi schiena contro schiena.
- che si fa?- chiese ansimando Kairi
- non lo so…- ripose Sora
- ci dobbiamo inventare subito qualcosa…-
disse Keiko
- sembra uno di quei film di azione…-
disse la principessa
- Kairi ti sembra il momento?!-
- scusa Riku….-
non sapevano più che fare. Un urlo fece
voltare tutti comprese le ombre. A distanza stavano arrivando…. Sora dovette
sfregarsi gli occhi pensando ad un miraggio provocato dal sole, e invece erano
proprio quello che sembravano! Degli enormi windsurf, che invece di navigare
sull’acqua lo facevano sulla sabbia. I ragazzi sulla tavola urlavano a
squarciagola lanciandosi verso di loro. Gli shadows sembravano spaventati da
tutto quel fracasso e stavano arretrando. Il gruppo di amici ora era più
preoccupato per i nuovi venuti che per i nemici di sempre, perché oltre a non
sapere chi fossero erano talmente vicini a folle velocità che di sicuro li
avrebbero travolti. Ma con estrema abilità quelli, schivarono gli esseri, anche
se uno di loro fece di tutto per tirarli sotto. Si levò un gran polverone e ad
un certo punto Sora si sentì sollevare per la vita di peso e trenta secondi dopo
era aggrappato alla schiena di un ragazzo e navigava su quella strana tavola nel
mare sabbioso.
- vi abbiamo salvati per un pelo!- disse
allegro lo sconosciuto.
- Grazie mille…. Ma chi sei?- chiese un
po’ titubante Sora
- Io? mi chiamo Tidus!-
*****************
Tidus era un ragazzo alto, abbronzato
biondo scuro e con profondi occhi celesti (fossero tutti così i ragazzi… ç_ç),
faceva parte di quella popolazione di cui si sapeva poco o niente. Ora Sora e i
suoi compagni si trovavano nel loro accampamento vicino ad un’oasi. Erano stati
aiutati da lui e dai suoi amici.
- facciamo le presentazioni ok? Io mi
chiamo Tidus, loro sono Rikku – disse e indicò una ragazza della loro stessa età
bionda con gli occhi verdi e una lunga sciarpa gialla. – Wakka- un ragazzo dalla
pettinatura alla elvis presley color arancio con una bandata blu – e Yuna –
infine una ragazza dai capelli castano chiaro, corti con una lunga treccia e
occhi chiari.
Tutti loro fecero un cenno e li
salutarono.
- piacere io sono Kairi – poi la ragazza
si voltò e indicò – Riku,Sora e Keiko- anche loro risposero al saluto.
- Potete spiegarci cosa diavolo ci fate
in mezzo al deserto?- chiese Wakka
E come giorni prima spiegarono la loro
missione.
- è un segreto però fate in modo che
rimanga tra di voi per piacere..- disse Keiko
- non ci sono problemi e se possiamo vi
daremo volentieri una mano, quei cosi incominciano a darci non pochi problemi…-
disse sconsolata Yuna
- cosa darei per prenderli tutti sotto
con il mio windsand!!!- esclamò Rikku, che a quanto pare risultava lei prima ad
aver fatto di tutto per stenderli.
- windsand? Sarebbero quelle tavole con
le vele?- chiese Riku
- sì sono molto comode, sfruttando il
vento e la tavola liscia che ricaviamo da una particolare palma possiamo
viaggiare sicuri e veloci!- rispose Tidus
- prima avete detto che ci avreste dato
una mano- disse Sora
- giusto- affermò Tidus
- conoscete una via più veloce per uscire
dal deserto?-
- sicuro! Non è praticabile a piedi ma
saremo molto felici di prestarvi un paio di windsand!- disse il ragazzo biondo
- non sappiamo come si guidano.- disse
Keiko
- non vi preoccupate è facile come andare
sullo skate, lo si impara quando ci si è sopra..- disse Yuna
- oh no!!!- esclamò Kairi
- che c’è?- le domandò Riku
- ho perso lo zaino!!-
- e te ne accorgi solo ora?!!!- disse
Sora
- nella confusione non me ne sono
accorta…- si scusò lei.
- siamo a posto ci mancava questa….-
commentò il ragazzo castano
- scusami tanto se..- ma il ragazzo la
interruppe
- aspetta che problema c’è?!-
questa domanda valse gli sguardi stupiti
di tutti.
- come che problema c’è?!- ripeté Kairi
- scusa basta che torni indietro nel
tempo e ti tieni stretto lo zaino no?- disse
- che stai dicendo?- esclamò Keiko
- shhh zitta!- le disse Kairi
- è impossibile tornare indietro nel
tempo….-
- ma se voi siete i viaggiatori nel
tempo?- disse Sora con accanimento, anche se la sua sicurezza cominciava a
vacillare.
- Viaggiatori di che? Noi non siamo
proprio niente!- disse la ragazza corvina
Sora si volse piano verso Kairi.
- cos’è questa storia?- chiese con la
voce che gli tremava
Kairi si girò dall’altra parte incapace
di guardarlo negli occhi. A questo punto Riku si intromise.
- noi non possiamo muoverci nel tempo…
possiamo solo aprire varchi che attraversano altri mondi ma nulla di più….- gli
disse
- TU MI HAI MENTITO!!!- urlò Sora
afferrando Kairi per una spalla e costringendola a girarsi. Riku si mise subito
davanti alla ragazza e Tidus si mise davanti a Sora.
- Non mi sembra il caso!- disse il
ragazzo dai capelli argentei.
- Non ti sembra il caso?! Sono stato
portato via da casa mia! Rischio la vita per qualcosa che non riavrò mai! Mi
avete ingannato facendomi venire qui con la promessa di ridarmi Karin e invece
non avrò nulla!!!- urlò infuriato, mentre Kairi si nascondeva dietro Riku.
Nessuno più si muoveva a parte Sora che
abbassava e alzava molto velocemente il torace, tentando di trovare una buona
ragione per non picchiare qualcuno. Dentro di sé ira, sconforto, delusione
combattevano per non esplodere un'altra volta. Abbassò le braccia e Tidus si
fece da parte ma non Riku. Sora si alzò, si rimise lo zaino in spalla e si coprì
con il mantello.
- dove vai? – gli chiese Keiko
- me ne vado… torno a casa…- disse lui.
- No!- era la prima volta che la
principessa parlava.
Sora non la ascoltò, si voltò e uscì
dall’accampamento con passo veloce. La ragazza si alzò e gli corse dietro ma
Riku la fermò.
- aspetta lascialo andare, non gli
importa delle sorti di questo mondo a lui importava solo della sua ragazza-
disse
- no! non è giusto! sono stata io a
mentirgli, avrei reagito allo stesso modo se fossi stata al suo posto.- esclamò
poi si divincolò dalla presa del ragazzo lasciandolo contrariato nella sua
posizione.
La ragazza uscì dall’accampamento e
individuato Sora gli corse appresso, lo afferrò per un braccio. Ma lui si liberò
con violenza strattonandola e facendola cadere. Riprese il suo cammino, per un
attimo era tornato il ragazzo ostile e violento che così spesso era stato una
volta. Kairi si rialzò ma mentre riprendeva a correre scivolò rotolando giù da
una duna.
-
ahhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!-
Sora si voltò all’istante, la ragazza era
per metà sprofondata nella sabbia.
"sabbie mobili" fu il suo primo pensiero.
Caracollò giù dal pendio, facendo attenzione a non mettere piede anche lui
dentro. la principessa si agitava tentando di tirarsi fuori.
- stai ferma!!- le disse e subito si
immobilizzò, negli occhi la paura.
Il ragazzo pensò rapidamente al da farsi,
nel suo zaino non c’era nulla di abbastanza lungo per arrivare fino a lei. si
buttò di pancia tentando di protendersi il più possibile per raggiungerla, ma
ormai aveva fuori solo più la testa e un braccio e continuava a sprofondare
velocemente. Sora non sapeva più che fare, poi fece apparire la lunga chiave. La
spinse più in là che poteva.
- afferrala!!!- le urlò
la ragazza ci provò ma non ci riusciva.
- Forza!!!- la incitò
- Non ci riesco…- gli rispose
- Coraggio!!! non voglio vedere un'altra
persona morire davanti ai miei occhi!!!-
a questo punto Kairi lanciando un grido
per farsi un po’ più di forza si lanciò, finalmente sentendo sotto la propria
mano il freddo metallo della chiave. Sora fece appello a tutte le sue forze, la
tirò fuori e la prese.
- come va? Tutto bene?- le chiese
kairi stava trattenendo a stento le
lacrime.
- ti prego Sora abbiamo bisogno di te! Io
ho bisogno di te!- gli disse con voce rotta.
Il ragazzo abbassò per un attimo lo
sguardo, fece un respiro profondo. E pensò che non sapeva come mai ma alla fine
si era affezionato a quella ragazza, e in un modo o nell’altro anche a Keiko e
Riku.
- va bene, proseguirò con voi…- le disse
infine – però non voglio più bugie intesi?-
Kairi lo guardò per un attimo, poi
scoppiò in lacrime sul suo petto. – scusami! Scusami!- singhiozzò lui la
strinse. Una sensazione di calma e tranquillità lo avvolse, come gli succedeva
tanto tempo prima, ma che cos’era?!
Intanto erano arrivati gli altri. Riku li
guardava con un espressione sul viso indecifrabile. Ma perché anche Keiko c’è
l’aveva?
**********************
- siete sicuri che possiamo usarli?-
chiese Kairi
il giorno dopo quelle grandi emozioni
avevano deciso di andare via.
- sì non ci sono problemi! Salite vi
accompagneremo fino alla fine del deserto- disse Tidus salendo sul proprio
windsand gli altri lo imitarono. Kairi si mise dietro a Sora, nonostante Riku si
fosse offerto, ma con lui venne Keiko che aveva un espressione abbastanza
felice.
- Ok appena siete pronti sganciate le
vele.- gli disse Wakka
- Tieniti forte!- disse Sora a Kairi e
lei strinse di più la presa attorno alla sua vita chiudendo gli occhi pronta
alla caduta. Invece dopo un attimo sentì una fresca brezza. Aprì gli
occhi.
Sotto di lei la sabbia scorreva veloce,
davanti a lei le dune si avvicinavano. Guardò Sora e per quello che poteva
vedere della sua faccia si stava divertendo un mondo, tirando le due corde che
teneva in mano per dare i comandi alla tavola. Di fianco a loro anche gli altri
proseguivano senza difficoltà, Kairi incrociò lo sguardo di Keiko che le sorrise
contenta, anche Riku sembrava divertito.
- che ne dici di una sfida?- propose la
ragazza a Kairi.
- Sì dai! Vediamo chi arriva prima alla
fine del deserto!- assentì
- Forza Riku!- lo incitò Keiko
- Dai Sora!- esclamò Kairi
I windsand filavano veloci erano testa a
testa la linea che delimitava il traguardo era vicina. Per la prima volta Sora e
Riku si guardarono e nonostante ognuno volesse vincere si sorrisero.
- ah a proposito Sora grazie per avermi
salvata ieri- disse lei alzando un po’ la voce per sovrastare il rumore del
vento.
- Non c’è bisogno che mi ringrazi, non ti
avrei mai lasciata lì…- disse e lei arrossì anche se non la vide.
Ma distraendosi un attimo Riku ebbe il
tempo di passare in vantaggio vincendo la gara. Lui e Keiko saltarono giù dalla
tavola e la ragazza gli saltò tra le braccia, festeggiando… prima di
accorgersene. Entrambi diventarono bordeaux. Anche gli altri due si fermarono.
- Mi devi la rivincita prima o poi!-
disse Sora al ragazzo.
- Forse…- rispose
- E poi vi preoccupavate se non eravate
capaci….- scherzò Yuna
- È arrivato il momento di salutarci!-
disse Keiko
- Beh allora buona fortuna!- disse Tidus
– noi torniamo indietro-
- Grazie! E grazie anche per il
passaggio!- disse Kairi
- Di nulla incrociamo le dita perché la
vostra missione vada a buon fine!- disse Wakka.
- Mi raccomando prendeteli a calci quei
mostri!!!- esclamò Rikku
- Lo terremo a mente.- le rispose Sora –
allora arrivederci!-
I loro nuovi amici risalirono su i
windsand e dopo poco sparirono in mezzo alle dune. I ragazzi ripresero il loro
viaggio.
Commenti: RAGAZZI KH2 USCIRÀ IL 29
SETTEMBRE 2006!!!! Per chi non ci crede vada a vedere su ffonline.it!
Ora festeggiate!!!
Stappate lo champagne e versatelo per
tutta casa!
Chiamate i vostri fidanzati/e e
festeggiate con loro!
Avvisate i parenti,gli amici e pure i
nemici perché oggi si fa baldoria!!!!
Ok avete fatto tutto?!
Allora che ne dite del capitolo?! Eh eh?!
^_= ve lo aspettavate?! Siate sinceri!!!! Dopo avervi tartassati per 7 capitoli
in cui non ci sono stati risvolti particolari vi siete meritati un po’ di
movimento! Ora Akemichan hai capito perché era così fiacco il muovere le
lancette dell’orologio?
Vi è piaciuta l’idea dei windsand? Non so
davvero come mi è potuta venire in mente… tutti i fan di final fantasy x mi
odieranno vi ho sconvolto il gioco (scusa kyokochan!) No spero di no… certo che
metterli in mezzo ad un deserto quando loro in acqua ci vivrebbero…. E come non
potrebbero? Se no chi gioca a blizball?! (nn sono ancora riuscita a vincere una
partita sigh.. ç_ç). vi vorrei porre un quesito che non centra nulla con la
storia. Ma è possibile che ci siano milioni di siti dedicati a KH e non ce ne
sia uno decente in italiano (ffonline nn è dedicato a kh anche se c’era la
notizia)?!!!! Cioè ne ho visti pure in tedesco e in spagnolo!!!! Quello spagnolo
di cui mi sfugge l’indirizzo aveva pure lo zodiaco del gioco, ovvero io sono
nata a maggio quindi sono toro e risulto essere kairi e così ogni segno ha un
suo personaggio. E noi italiani che abbiamo fatto?! Un emerito tubo!!! Sarà che
il gioco qui non è spopolato oppure che io sono cogliona (e a volte lo sono) e
non ho cercato bene… se doveste conoscere un buon sito avvisatemi! (che non sia
quello della square enix perché ci sono già stata ma di notizie neppure
l’ombra…). Direi che per oggi vi ho stancati abbastanza ci rivediamo al prossimo
capitolo! Un abbraccio Kano-chan
p.s. Esce finalmente esce!!! Non ci posso
ancora credere!
Come indicato nella carta appena fuori
dal deserto c’era la città. I ragazzi si fermarono per la notte e per fare
rifornimento. Sora uscì nel terrazzo del locale. Faceva fresco, i locandieri
avevano detto che l’aria arrivava dritta dritta dalle montagne più avanti. Ma
non per questo non si poteva ancora apprezzare la vista, anche se molto lontana
dell’ area desertica che avevano attraversato. Il sole ora mai non si vedeva
più, le nuvole erano tinte di rosso e le prime stelle brillavano già nel cielo.
Il ragazzo si appoggiò alla ringhiera. "alla fine anche la mia ultima speranza è
andata in frantumi… ma ormai ci sono abituato… e poi…"
- ehi posso restare?- la voce di Kairi
interruppe i suoi pensieri.
Sora si voltò di scattò.
- sei rosso hai caldo?- gli chiese
- no no resta pure…-
la ragazza si appoggiò.
- che panorama magnifico!- esclamò
respirando a pieni polmoni. – senti mi dispiace molto per averti mentito, non
avrei dovuto…-
- ti ho già detto che non fa niente…-
ribatté Sora
- sì lo so… ma volevo dirti che per me
sei molto importante, e non solo perché puoi salvare il mio mondo ma anche
perché nonostante i nostri continui battibecchi….- si fermò imbarazzata che
cos’era quella? una dichiarazione?
- Sì ho capito cosa intendi, ma ho ancora
bisogno di tempo….- che stava dicendo?! Che gli stava prendendo? Quella
sensazione di tranquillità che lo avvolgeva ogni volta che era con lei era per
caso…..
- Non c’è problema…- era un po’
delusa
- Stai attenta a non dirlo a Riku mi
pareva un po’ geloso…- disse per far tornare la situazione ad un tono
normale.
- Ma chi Riku?! Credo che tu abbia
frainteso… non sono io quella che gli piace…-
- Ah no? e chi è?!-
********************
due piani più sotto appena fuori dalla
locanda.
- ciao!-
Keiko uscì dalla porta salutando il
ragazzo appoggiato alla parete.
- ciao…- rispose Riku
calò il silenzio, di quelli parecchio
imbarazzati. La ragazza si sedette sulla panchina poco più in là. Com’era ancora
calda la pietra di cui era fatta. Dopo poco il ragazzo si sedette vicino a lei.
- non ti va giù che Kairi stia con Sora
vero?- chiese lei d’un tratto vedendolo pensieroso.
Lui la guardò, ma lei distolse subito lo
sguardo.
- no è che non mi fidavo di lui… ma ora
sono sicuro che le farà bene averlo vicino, io e Kairi siamo amici fin da quando
siamo piccoli è come se fosse mia sorella- rispose e notò che l’espressione
della ragazza era un po’ più serena.
Ormai il sole era calato del tutto, il
cielo si era coperto di stelle, e il vento faceva frusciare le foglie degli
alberi lì intorno. Uno di quei rumori che non si sa bene come mai, ma anche se
banale ti riescono a tranquillizzare, Keiko rabbrividì.
- hai freddo?- le chiese il ragazzo, lei
annuì.
Riku si alzò, per tornare con un
mantello, coprì le spalle alla ragazza.
- Grazie…. – cominciò -Riku senti…- "no
non posso"
- Keiko, lo sai? mi piaci-
ogni pensiero o parola che fosse si
troncò immediatamente nella gola della ragazza, lei lo guardò. Era sconvolta,
anche perché una dichiarazione così non se l’aspettava proprio… invece lui
sembrava assolutamente calmo, come sempre…
- Riku…. Anche a me piaci… ma non posso…-
stavolta fu il ragazzo a guardarla
stupito.
- che intendi?-
"oh Riku non posso… non devo!" pensò
disperata e sentiva che le lacrime le salivano agli occhi.
- mi dispiace non posso… vorrei ma non
posso- disse infine trattenendole, si alzò.
Riku non disse più niente, Keiko dentro
di sé lottava, poi decise di fare una cosa che era sicura non avrebbe potuto
fare mai più, si chinò appena, i capelli le ricaddero dalle spalle. Erano più
lunghi da quando erano partiti notò riku prima che lei lo baciasse. Poi si
rialzò e lo lasciò lì seduto andando a dormire.
*******************
il padrone del castello si aggirava per
il grande roseto, quelle alte siepi costituivano un intricato labirinto irto di
pericoli per chi non sapesse muoversi. C’era appena stato un temporale, l’erba
era umida e piccole goccioline si erano fermate su ciascun petalo scarlatto.
Ansem ne accarezzò una. Poi un fruscio lo fece voltare.
- dimmi Darkness cosa c’è?- chiese in
tono amabile non smettendo di osservare i fiori.
- Mio signore i nostri nemici continuano
nella loro avanzata. Come dobbiamo comportarci? Passate le montagne e l’ultima
città saranno entro i confini del castello…- si fermò pensando bene a come dire
– se… se le chied…-
- Non ti devi preoccupare- lo interrupe
l’uomo – fa tutto parte del mio piano, e poi anche se dovessero arrivare fin qui
non riuscirebbero mai ad avere la meglio, ho ancora un paio di assi nella mia
manica che ti dirò non vedo l’ora di usare…- sorrise
- Sì mio signore, allora come posso
esserle utile? Mando un'altra squadra di shadows?- chiese Darkness
- No mandane solo uno dobbiamo
semplicemente fare una consegna….-
Commentucci: questo capitolo l’ho
intitolato confrontation perché doveva appunto essere un confronto fra le due
coppie e quindi doveva spiegare un pochino meglio come stavano le cose ma mi sa
che non è venuto proprio come speravo… lo trovo invece confusionario… anche voi?
Sarà che lo scritto ascoltando i linkin park ma di solito mi danno il giusto
ritmo…
Parlando di musica chi ha avuto il
piacere di sentire la nuova theme song di KH2? Parlo di sanctuary in inglese e
di passion che è la stessa ma in giapponese. La trovo bella però mai quanto
simple and clean quella non ha eguali. Mi piace soprattutto nella versione
dell’orchestra. Comunque sia Utada hikaru si è dimostrata di nuovo all’altezza
del compito. Chi volesse lo spartito di sanctuary me lo dica e io provvedo. Mi è
capitato di scaricare anche one widge angel (colonna sonora della battaglia
contro sephiroth nella coppa platino nonché sottofondo del film advent children)
e forever walking alone (FFVII) anche queste degne di nota per gli appassionati.
Sto riprendendo a giocare a FFVIII riuscirò a finirlo finalmente?!
Mah….
Ok ho finito! Ringrazio ovviamente tutti
i commentatori assidui!
- è da un po’ che non vediamo nessuna
ombra…- disse pensierosa Kairi
- staranno meditando su di un nuovo
attacco… ma forse la montagna non è il posto giusto per loro…- suppose Sora
- dai un’occhiata alla cartina dovrebbe
esserci un rifugio qui vicino dove poter passare la notte- disse Riku al ragazza
castano.
Si fermarono di nuovo. Kairi guardò verso
l’alto, i raggi filtravano tra i rami dei possenti alberi, querce, castagni,
faggi, pini… nell’aria si sentivano molti rumori, dal ronzio degli insetti che
si spostavano di fiore in fiore per cercare cibo allo scrosciare dell’acqua da
qualche sorgente o ruscello lì vicino. Dovette smettere di pensare a queste cose
per concentrarsi sull’itinerario da seguire.
- il rifugio è appena qui dietro, se
domani mattina partiamo di buon ora dovremmo arrivare alla città sul confine
entro il pomeriggio…- sentenziò Sora – a voi che ne pare?-
- direi che può andare bene…- disse Keiko
– ora sarà meglio andare al rifugio-
presero a percorrere un sentiero, non era
molto largo c’erano pietre e radici che spuntavano dal terreno e si doveva fare
molta attenzione per non cadere, dopo una salita si trovarono di fronte una
piccola baita in uno spiazzo tra gli alberi. Era tutta in legno scuro, sembrava
noce, fuori si trovavano delle pietre disposte in cerchio che aspettavano solo
la legna da mettere nel mezzo per far alloggiare un bel fuoco. I ragazzi
entrarono dentro c’erano due stanze una un po’ più grande dove si trovavano
quattro letti e una di dimensioni minori che ospitava un bagno. Non era certo
una reggia ma sempre meglio di dover dormire all’aperto. Il gruppetto si
sistemò, ognuno scelse il proprio letto e su questo ci appoggiò i bagagli.
- dovremmo andare a cercare della legna
per accendere il fuoco.- disse Riku
- ci penso io – si offrì Sora
- ti accompagno.- disse Kairi
- ehi ma dov’è finita Keiko?- chiese il
ragazzo dai capelli argentei non vedendo più la ragazza. La quale però entrò
poco dopo reggendo in mano una bellissima rosa rossa.
- Che bella dove l’hai trovata?- chiese
Kairi avvicinandosi per sentirne il profumo.
- In un roveto, se esci e vai a destra lo
puoi vedere, sono rose selvatiche- disse
- Sora mentre andiamo a prendere la legna
vorrei raccoglierne una- disse lei
- D’accordo sbrighiamoci però-
I due ragazzi uscirono e seguirono le
indicazione che Keiko gli aveva dato. Ed eccolo lì, però la cosa strana è che ce
n’era solo più una ed era molto in alto, infatti la pianta si era attaccata al
tronco dell’albero lì dietro come l’edera.
- che peccato è troppo in alto- disse
sconsolata la ragazza.
- Ehi dimentichi che ci sono io…- disse
Sora
- no lasciala lì potresti pungerti con i
rovi… -
- ma figurati stai parlando con il
prescelto!- esclamò
e ignorando le proteste della ragazza si
protese per afferrare il fiore, riuscendoci ma come aveva detto la principessa
per farlo si strisciò il braccio sulle spine provocandosi una ferita.
- ecco sei il solito stupido! – gli disse
irata
- grazie! Sei sempre molto gentile, e io
che mi sono fatto in quattro per prenderti questa stupida rosa!!! – esclamò lui
alzando la voce
- non ti ho obbligato di sicuro io di
farlo!!!.- ribatté lei
- basta ok?! Torniamo in dietro- disse
sora troncando il discorso.
- Come vuoi- gli rispose
I due ragazzi si incamminarono.
- era questa la strada che ci riportava
all’accampamento?- chiese dopo un attimo kairi
- sì, guarda che sono ancora in grado di
orientarmi!- ribattè acido il ragazzo
- stasera sei intrattabile!-
- io?! Ma se tu non fa altro che
attaccarmi!-
- che cosa?! Io ti…- la frase non
finì.
- Kairi?-
Sora si voltò per vedere che fine aveva
fatto l’amica. Ma dietro di lui, non vedeva che cespugli di ginepro e alberi che
ingombravano lo spazio attorno.
- KAIRI!!!!- urlò
Tornò sui propri passi, ad un certo punto
sentì la terra cedere sotto di lui, si aggrappò ad un ramo che sporgeva
riuscendo così a non finire nel baratro che si stendeva sotto di lui. La fitta
vegetazione gli aveva impedito di vederlo. Mentre guardava in giù il fiato gli
mancò tutto in un colpo. Immobile su una roccia pochi metri più sotto c’era il
corpo di kairi.
- KAIRI KAIRI!!!- la chiamò più volte il
ragazzo ma lei non si mosse.
Facendo attenzione a non scivolare, sora
scese. Grazie al cielo quel masso aveva frenato la caduta della ragazza o a
quest’ora sarebbe finita. Si sentì più calmo. Tirò su la ragazza, un urlo
strozzato gli uscì dalla bocca. Gli occhi celesti della ragazza erano vitrei…
non respirava.
- kairi ehi ti prego svegliati!- le disse
scuotendola, ma nulla valse lo sforzo.
Il ragazzo però non demordeva continuava
a chiamarla. Le lacrime gli scorrevano sul volto, nonostante continuasse ad
asciugarle con il dorso della propria mano.
- SORA KAIRI!-
La voce di riku.
- ehi riku guarda qua-
quella di keiko.
- NOOO!!!-
Un attimo dopo tutti e due erano scesi.
Riku prese per la giacca sora.
- cosa è successo?!- chiese, il volto
trasfigurato dalla disperazione.
- Nulla…- ripose
- COME NULLA?!- gli urlò addosso
gettandolo a terra.
Keiko chinata su kairi piangeva in
silenzio.
- l’ho uccisa…- sussurrò sora – è colpa
mia-
- che stai dicendo?!- le lacrime sul
volto di riku.
- Ho rovinato tutto- il ragazzo castano
fece qualche passo indietro.
Sorrise…. Cadde…. Il buio lo avvolse….
Commenti: Mi sa che questo non lo commento… direi che
parla da solo… ringrazio Kyokochan88,melisalinda,neko chan,ashee,akyto e kayleny.
Kano-chan
- grazie! Sei sempre molto gentile, e io
che mi sono fatto in quattro per prenderti questa stupida rosa!!! – esclamò lui
alzando la voce
- non ti ho obbligato di sicuro io di
farlo!!!.- ribatté lei
il ragazzo stava per ribattere quando la
testa gli girò paurosamente, si aggrappò al tronco li vicino.
- Sora che hai?!- domandò allarmata
Kairi.
Sora non rispose, aveva la nausea le
gambe gli tremavano e la ferita gli bruciava terribilmente. Si portò una mano al
braccio, ma per fare questo si dovette staccare dal fusto e cadde per terra,
sentiva l’erba umida a contatto con la pelle.
Kairi si chinò subito su di lui
terrorizzata. Non capiva che cosa potesse essere, perché tutto a un tratto il
ragazzo era in questo stato? Eppure non gli era successo nulla… la ragazza tentò
di tirarlo su, il braccio continuava a perdere sangue. Era troppo però per un
semplice graffio da rovo. Poi la soluzione le venne lampante alla mente. " e se…
e se fosse velenoso?!" tolse la mano di Sora da sopra il taglio e lo esaminò,
non c’erano dubbi le spine erano intrise di veleno infatti intorno la pelle lesa
era di una colorazione violacea, mentre osservava questo l’albero dietro di lei
appassì in un secondo come il cespuglio di rose.
- Sora fatti forza devo portarti al
rifugio!- ma il ragazzo non era cosciente
Con uno sforzo immane Kairi riuscì a
sollevarlo, si passò il suo braccio dietro alle spalle e cominciò a camminare
più svelta che poteva. Appena fosse stata vicina abbastanza perché Keiko e Riku
la sentissero avrebbe avuto un po’ d’aiuto. La vegetazione lì dove non c’era il
sentiero era molto fitta e il fatto che il sole fosse calato non aiutava la
situazione, la ragazza mise un piede in fallo. Subito non riuscì a realizzare
cos’era successo, si sentì cadere, vide il cielo stellato sopra di lei, poi un
dolore acuto alla schiena. Appena riuscì a riprendere fiato si mise a sedere.
Sora era disteso vicino a lei, guardò in su e la disperazione la invase, erano
caduti in un crepaccio, per fortuna una roccia sporgente aveva frenato la loro
caduta, ma la situazione era lo stesso grave non sarebbe mai riuscita e risalire
e neppure a farsi sentire, ma di sé stessa non le importava granché, prima o poi
Riku l’avrebbe cercata e trovata, ma Sora non avrebbe potuto resistere a lungo.
Si voltò verso di lui, lo prese fra le braccia, il viso era arrossato, il
respiro irregolare piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte e le ferita
continuava a perdere sangue.
- Kairi… l’ho uccisa- delirava
- Sora mi dispiace così tanto…. Non
lasciarmi qui ti prego!- gli disse lei
le lacrime cominciavano a rigarle il
volto, cadendo sul viso del ragazzo e scorrendo giù dal collo. Kairi prese un
fazzoletto dalla tasca, non riuscendo a fermare le lacrime che caddero sulla
ferita mentre lei gli legava il drappo così da fermare il flusso. Non sapeva
cosa fare, era disperata strinse il ragazzo.
- Kairi…-
lei lo guardò di nuovo, il rossore stava
scomparendo e lui sembrava riprendersi. Si tirò su. La ragazza non poteva
credere ai suoi occhi, possibile che l’antidoto a quel veleno fosse
semplicemente l’acqua salata delle sue lacrime?!
- KAIRI!!- urlò vedendola.
La abbracciò.
- allora è stato solo un sogno!-
kairi non rispose ma scoppiò a piangere.
- non ti lascerò mai hai capito?- le
disse sora per calmarla. – e neanche tu devi farlo!-
aggiunse
e quando Kairi alzò il viso per guardarlo
in faccia lui si avvicinò e la baciò. Mentre ancora quel bacio durava sentirono
la voce dei loro amici che li chiamavano.
Sora la lasciò.
- che ne dici di farci tirare fuori da
questo buco?- le chiese sorridendo, lei annuì.
Poco dopo erano al sicuro al rifugio.
Kairi raccontò tutto (tranne l’ultima parte ovviamente), mentre Keiko le curava
le escoriazioni che si era procurata cadendo nel burrone.
- siete stati fortunati… - disse alla
fine Riku guadando la ragazza, pronunciò la frase con una nota di rimprovero ma
si vedeva che era contento di come era finita la storia.
- Sora?- chiese lei per cambiare
discorso.
- È fuori..- disse Keiko – vai pure.-
La ragazza si alzò e uscì. Seduto per
terra c’era lui, aveva le gambe distese e le braccia all’indietro per
appoggiarsi, stava osservando il cielo. Gli si sedette vicino.
- nel delirio della febbre ho sognato che
eri tu a cadere nel precipizio ed eri morta..- le disse
- non sarebbe potuto succedere..- gli
rispose
- perché?- le chiese
- beh c’eri tu con me no?-
- e poi....-
- shhhh- la interruppe – voglio godermi
con te questi attimi di pace- le disse con calma mettendosi seduto
bene
Kairi sorrise a appoggiò la testa sulla
sua spalla.
- volevo solo sapere una cosa…. Mi hai
detto che non eri ancora pronto per avere un'altra storia e adesso come mai hai
cambiato idea?- gli chiese
- non so….- la ragazza capì che non ne
voleva parlare.
"quando tutto questo sarà finito io dovrò
tornare nel mio mondo, ma alla fine ho deciso….
voglio godermi la vita perché è troppo
breve per sperare un'altra occasione…" pensò Sora guardando la luna inondare il
cielo di luce.
Commenti: ha ve lo fatta!!! Dai dai ci
siete rimasti un po’ male eh?! No vero? Sì in effetti non potevate immaginare
che sora e kairi fossero davvero morti… veramente il capitolo prima l’ho
aggiunto dopo.. mi è venuta un illuminazione così, sembra uno scherzo ero già
infilata nel letto e tutto dun tratto mi sono alzata e l’ho scritto! Spero che
non vi risulti che sora abbia cambiato idea troppo velocemente sul rapporto con
kairi ma dopo che ha avuto uno shock così dovete pur capirlo….
Vi do le ultime notizie sull’uscita di
kingdom hearts 2.
Allora sul sito della square enix c’è un
trailer su quello che ci aspetta, ma proprio poco o niente… e dicono che esce
nell’autunno 2006 (miiiiiii che vaghi!!!!)
invece sul calendario uscita del sito
della playstation è segnato per novembre-dicembre quindi a meno che le cose non
cambiano per puro (scusate la franchezza) culo, me sa che dovremmo aspettare
fino ad allora e non più fino a fine settembre ma almeno ci possiamo rinfrancare
con la certezza che uscirà e abbastanza presto. Ok per adesso è tutto alla
prossima!
Ringrazio keykochan88,akyto,ashee (che
sono sicura nonostante il problema col virus sta seguendo con fervore),nekochan
(che si è disperata!) e dragon89!
- guardate la città di Midgar!- esclamò
Kairi (voi sapete già chi ci troveremo vero? ^__-)
di fronte a loro si estendeva, una grande
metropoli circondata da entrambi i lati dalle montagne, si vedevano le ciminiere
di alcune fabbriche da cui usciva fumo nero che offuscava l’aria. C’era un
grande portone di ferro a chiudere l’entrata nella notte, ma ora era aperto e
molta folla aspettava di uscire o di entrare. Alcuni soldati in divisa nera con
alamari d’argento presiedevano l’ingresso, squadrando la gente e fermando se
necessario. Sembrava che stessero cercando qualcuno.
- è molto cambiata questa città…- disse
Riku
- come fai a dirlo?- chiese Sora
il ragazzo guardò il paesaggio che si
avvicinava sempre di più.
- perché ci sono nato… ma poi è comparso
Ansem e sono dovuto scappare… avevo sette anni quando è successo- rispose
- ma e la tua famiglia?- chiese
Keiko
- non lo so non lo più rivista, sono
scappato con mio fratello, che era più grande di me… ma ad un certo punto ha
deciso di tornare indietro e anche lui non si è più visto…-
ora Sora capiva un po’ di più quel
ragazzo chiuso, gli assomigliava più di quanto potesse credere, ovviamente a
come era prima. Anche a lui forse ora serviva qualcuno che lo amasse.
Nel frattempo erano arrivati alla grande
porta, si misero in coda per entrare.
- non vi dovete preoccupare, basta che
dica chi sono e ci lasceranno entrare, ogni tanto essere importanti serve…-
disse Kairi
finalmente furono davanti a quella specie
di dogana improvvisata, composta da un tavolino e una sedia di plastica su cui
ci sedeva un uomo di circa cinquant’anni, con baffi neri e gli occhi chiari.
Alzò lo sguardo dal foglio che stava leggendo, e squadrò i ragazzi.
- chi siete?- chiese senza troppa
cortesia
- io sono la principessa Kairi e questi
sono i miei amici, dobbiamo passare per la vostra città per proseguire..-
- bene… bene…. Passate- disse, sembrava
contento.
Ma appena il gruppo ebbe varcato la
soglia, una squadra di cinque uomini li fermò.
- ehi che volete?!- strillò Kairi
tentando di lottare con chi l’aveva presa.
- Siete in arresto…- disse il soldato che
era seduto poco prima dietro al tavolino
- Ma che sta dicendo?- esclamò con rabbia
Riku
- Ordini dal supremo Ansem: cattura
immediata della principessa e dei suoi compagni.- disse quello
- Maledetto!- disse Sora e dando una
gomitata nello stomaco alla guardia che lo stava trattenendo. Si liberò e fece
apparire il Keyblade.
- Ora allontanatevi dai miei amici!- gli
intimò e quelli ad un cenno del loro capitano li lasciarono.
- Via!- gridò Sora e voltandosi partirono
di corsa con i soldati alle calcagna.
Quella città era un continuo di stradine
e enormi statali. Si fermarono una attimo a riprendere fiato.
- dove andiamo?- chiese Keiko guardandosi
intorno
- dobbiamo cercare un posto dove
nasconderci!- disse Riku – e alla svelta anche..- aggiunse vedendo il
consistente quantitativo di militari che stava arrivando.
- Scappate! Ora! Tu e Keiko noi teniamo a
bada quelli e poi vi raggiungiamo, Riku sei con me?- disse Sora, una goccia di
sudore gli scivolò lungo la guancia. Il sua amico annuì.
- No non possiamo!- disse Keiko
- E invece dovete forza!- disse Riku con
determinazione
Con un ultima occhiata ai due ragazzi
fuggirono.
Correvano e correvano, a tutte e due
sembrava che il cuore dovesse scoppiare nel petto. Sbucarono in una strada
affollata di gente e di negozi, sarebbe stato l’ideale per confondersi se non
fosse stato pieno anche di sodati che quasi subito le avvistarono correndo verso
di loro. Le due non sapevano più che fare, stavano passando davanti ad un bar
chiuso quando si sentirono tirare all’interno. Una mano premette sulla bocca di
Kairi, lei guardò in su, la persona che la stava tenendo era un ragazzo dai
biondi capelli e dagli occhi ghiacciati (*ç*).
- shhhh- le fece e le tolse la mano
*******************
sora e riku nel frattempo si trovavano in
netta minoranza e le loro forze cominciavano a venir meno.
- mi sa che sta volta è davvero finita…-
disse il ragazzo castano.
- Beh almeno concluderemo da eroi!-
scherzò riku
- Sai è la prima volta che ti sento far
dell’ironia ma non su di me..-
- Mph.-
Un soldato si fece avanti manganello alla
mano. Sora lo disarmò per poi metterlo k.o.
- HA!!!-
Sora si voltò di scatto, il ragazzo dai
capelli argentei era a terra, erano riusciti a colpirlo.
- riku! Oh!-
cadde per terra. Un dolore lanciante lo
trafisse dietro la nuca, la vista si annebbiò.
Sentiva l’odore dell’asfalto, un paio di
scarponi si fermarono a pochi centimetri dal suo viso.
- portateli via e vedete di trovare
quelle due!- ordinò
"kairi,keiko…"
**************
Kairi si guardò in giro, vide che Keiko,
stava di fianco ad una ragazza dai capelli neri e gli occhi infuocati.
Poi guardò di nuovo fuori e vide i loro
inseguitori passare davanti al locale senza degnarlo di un’occhiata e proseguire
la loro caccia. Finalmente Kairi poté girarsi.
Il bar era buio l’unica luce proveniva
dalle veneziane appena aperte. In quei fasci di luce la polvere danzava senza
sosta. Era tutto ordinato, il bancone si estendeva per tutta la parete di fondo
e una piccola scala portava ai piani superiori dove probabilmente si trovavano
le camere.
La ragazza tornò a concentrarsi sui due
sconosciuti. Il ragazzo le fece cenno di stare zitta e poi la condusse di sopra.
Entrarono in una piccola camera con un
letto e alcuni giocattoli, ci doveva essere un bambino con loro, eppure non
sembravano sposati.
- scusateci per i modi con cui vi abbiamo
prese ma era l’unico…- si scusò la ragazza, poi si presentò.
- Piacere io sono Tifa Lockheart, e lui è
Cloud Strife- indicò il ragazzo appoggiato alla porta.
- Noi siamo Kairi e Keiko, siamo in
viaggio per…-
- Sappiamo il motivo del vostro viaggio,
vi stavamo aspettando Cid ci ha messo al corrente.- spiegò Cloud
- Conoscete Cid?!- chiese stupita la
ragazza.
- Sì abitava qui, ma ora dobbiamo dirvi
alcune cose…- disse Tifa – questa città è sotto il controllo di Ansem, io, Cloud
e altri nostri amici abbiamo fondato un gruppo di resistenza all’interno della
città, purtroppo non siamo arrivati in tempo per aiutarvi all’ingresso…-
- C’è la siamo cavata… ma che ne è stato
dei nostri amici?- chiese Keiko
- Stiamo aspettando che alcuni dei nostri
tornino con le informazioni, è questione di poco..- disse il ragazzo
In quell’istante sentirono dei passi e
una vocina esclamare – Cloud! Tifa!- dalla porta apparve una bambina con le
treccine, teneva per mano una ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi
verdi.
- Marlene, Aerith ben tornate!- disse
Tifa mentre la piccola si sedeva vicino a lei sul letto – chi sono?-
chiese.
- Io sono Kairi e lei è Keiko, molto
piacere- disse la principessa alla bambina e stringendole la manina.
- Siete arrivati finalmente- disse Aerith
– e gli altri due ragazzi?- chiese poi guardò Cloud.
- Stiamo aspettando…-
In quel momento entrarono altre due
persone, quella stanza cominciava a diventare veramente piccola. Una ragazzina
dai capelli corti neri e una bandana gialla sulla fronte e un ragazzo alquanto
inquietante, capelli lunghi neri e un ampio mantello rosso.
- abbiamo fatto il più in fretta
possibile- disse ansimando lei. – oh siete già qui!- disse poi vedendo le due
ragazze.
- Loro sono Vincent e Yuffie- spiegò
Aerith
- Ti dispiacerebbe portare di là Marlene
Aerith?- domandò Cloud
- No.. ma dopo mettimi al corrente ok?-
lui annuì, poi la ragazza prese per mano la bambina e la portò in un'altra
stanza.
- Che novità?- chiese Tifa
- I due ragazzi sono stati portati nella
prigione est…- disse Yuffie, Kairi gemette e Keiko si mise più dritta.
- Da quello che abbiamo sentito, domani
mattina li vogliono portare al castello di Ansem…- disse Vincent
- Allora dobbiamo agire prima di domani…-
disse Cloud
Kairi a quel punto si alzò. – ditemi cosa
devo fare!- tutti e quattro i ragazzi la guardarono, poi Cloud annuì.
****************
- fateci uscire di qui!!!!- urlò Sora
scuotendo le sbarre della cella. Riku era seduto per terra su un cumulo di
paglia.
- È inutile…- gli disse
Sora si abbandonò contro le aste di
ferro.
- come staranno le ragazze?- chiese
- non ti preoccupare se la caveranno e in
qualche modo anche noi c’è la caveremo…-rispose Riku
il ragazzo castano guardò fuori dalla
piccola finestra il cielo diventare velocemente scuro, la notte stava avanzando.
Commenti: siamo già a midgar?! Urca come
passa veloce il tempo! Vi è piaciuta la comparsa di quel bel tenebroso di cloud?
^_^ i personaggi erano talmente tanti da incastrarci che ho fatto fatica trovare
qualcosa da fare a tutti… mi piacerebbe provare a giocare a final fantasy vii…
solo che non riesco a trovarlo… sapete? Quando ho guardato il film (bellissimo
non trovate?!) mi sono dovuta documentare a fondo sulla storia del gioco perché
ci avevo capito poco o niente…
Tornando a parlare della storia direi che
il rapporto fra riku e sora sta migliorando ormai cominciano ad assomigliare
alla versione reale (più o meno..)
Se qualcuno si chiedesse perché non ho
messo Kurt Siza nel deserto la storia è molto semplice mi sta sul c….. (così
come phantom!) sono di una bastardaggine pazzesca mi fanno venire il nervoso
solo a pensarci! Non che abbia fatto chissà quale fatica per farli fuori (quanto
sono modesta!!!!) una buona preparazione e l’ultima weapon bastano per darti
sicurezza non quando però sti s…… ti fanno dannare per un’ora! Alla fine farli
fuori è diventata una questione di principio! Non capita mai a voi?
Concludo con una richiesta personale ho
pubblicato due fanart di KH e FFX mi piacerebbe che le andaste a vedere!
Grazie a Dragon 89 per avermi rassicurata
sulla data di uscita di KH2 mi hai proprio tolto un enorme dubbio!!! A
Neko-chan,Kyokochan88 e Ashee
p.s. per gli amici di efp mi dispiace che
non possiate commentare i miei disegni (cosa a cui tenevo) ma su questo sito non
posso pubblicarli....
Le due guardie erano ritte a fianco del
portone che conduceva all’interno del carcere. Si stavano annoiando a morte, il
turno di notte non era proprio ciò che avevano desiderato quando erano entrate
nell’esercito.
Quando ancora non erano militari vedevano
quel lavoro come qualcosa di emozionante ma ora….
La prima guardia si stava grattando il
naso quando vide delle sagome scure avvicinarsi nel buio. Fece un cenno al suo
collega e puntò il fucile chiedendo a voce alta – chi va là?-.
Strizzò gli occhi per delineare bene
l’immagine. Davanti a lui c’era un soldato, la luce della luna lo faceva
apparire pallidissimo. Aveva con se in manette quattro persone, tre ragazzine e
un uomo.
- sono il maggiore, Oniku (ma dove l’ho
pescato sto nome?! N.d. Kano). Porto con me la principessa e la sua amica, e due
membri della resistenza.- disse
la guardia lo scrutò, non l’aveva mai
visto prima, ma ormai si era così in tanti che era difficile ricordarsi di
tutti.
I prigionieri avevano tutti lo sguardo
abbassato a terra tranne l’uomo. Quel tipo lo inquietava abbastanza, il mantello
rosso e la carnagione chiara lo facevano assomigliare ad un vampiro.
Tornò a concentrarsi sul ragazzo che
aveva di fronte, lo fissava con i suoi occhi glaciali, un brivido gli percorse
la schiena.
- benissimo signore entri pure!- disse e
facendo il saluto militare lo fece passare.
Il cortile del carcere era spoglio, le
sentinelle giravano dappertutto, l’edificio si elevava come un enorme mostro.
Cloud bussò alla porticina da cui si entrava.
Un'altra guardia dopo aver chiesto chi
era lo fece entrare.
- sei stato molto bravo, vieni con me che
li mettiamo al fresco-
aprì un'altra porta che dava su un
corridoio mal illuminato da luci al neon.
A quel punto Vincent scattò dando un
colpo appena sotto la nuca al malcapitato che cadde a terra svenuto, gli prese
il mazzo di chiavi intanto che Yuffie,Kairi e Keiko si toglievano le manette.
- dove sono?- chiese Keiko al ragazzo
biondo
- andiamo io e Vincent avanti, voi
aspettate qui, vi farò un cenno quando potrete venire- le disse
i due ragazzi sparirono dalla loro vista,
si sentirono molti tonfi, poi i ragazzi riapparirono facendogli segno che la via
era libera. Gli andarono incontro.
- allora?- chiese Yuffie
- per di qua..- rispose Vincent
imboccarono un altro corridoio, più
stretto e più corto, addossate ai muri c’erano una decina di guardie
evidentemente messe ko dai due ragazzi. In fondo ad esso c’era un’unica porta
arrugginita,con una feritoia in cima per consentire un controllo veloce.
Kairi si precipitò,affacciandosi.
Sora e Riku erano entrambi distesi e
sembravano dormire profondamente.
- Sora! Riku!- chiamò piano la ragazza
immediatamente i due si tirarono in
piedi, non stavano affatto dormendo aspettavano che una guardia si avvicinasse
per tentare la fuga.
- che ci fai qui?!- esclamò sorpreso il
ragazzo castano
- siamo venute a liberarvi!- gli rispose
- c’è anche Keiko?- chiese Riku
- sì e non solo lei!- rispose.
- Che vuoi dire?- le domandò, ma prima
che potesse rispondere la porta venne aperta, Kairi abbracciò Sora e i ragazzi
poterono vedere con i proprio occhi chi altri c’era.
- Credo che le presentazioni debbano
essere rinviate.- disse Cloud
Presero a correre di nuovo per i vari
corridoi, finché non arrivarono ad un'altra porta che dava sul cortile
posteriore. Lì fuori c’era un grande furgone della polizia. Da esso scesero
Aerith e Tifa, quest’ultima aprì i portelloni.
- forza tutti dentro!- gli disse e loro
salirono.
La ragazza risalì e partirono uscendo dal
cancello indisturbati. Appena furono fuori cominciarono a sentire il debole
lamento di una sirena, si erano accorti della fuga, ma per fortuna, loro erano
in salvo.
Usciti dalla città, proseguirono per una
strada sterrata che portava alla grane pianura. Poco prima il gruppo di amici
scese. Fecero le presentazioni e i ringraziamenti.
- dovete stare estremamente attenti d’ora
in poi, perché entrerete nel dominio di Ansem- li avvertì Aerith
- non ti devi preoccupare ce la
caveremo!- disse Sora
- voi cosa farete?- chiese Kairi
- noi rimarremo qui, ma credo che se
batterete Ansem la città tornerà alla tranquillità di sempre…- disse Cloud
- se volete riposarvi più avanti c’è una
vecchia casa, potete stare lì fino a domani, non credo che i militari si
spingeranno così fuori…- suggerì Tifa
- d’accordo- disse Riku
li salutarono, poi il gruppo di ribelli
risalì sulla camionetta e ripartì.
- certo che ne abbiamo conosciuta di
gente in gamba!- disse Kairi
Commenti: caspita se ne avete conosciuta
di gente! ( e che gente…) siamo quasi alla fine della tra virgolette
tranquillità e all’inizio della fase finale! Forse il capitolo è un po’ corto ma
non potevo fare altrimenti.
Già che ci sono avviso tutti coloro che
hanno visto le mie fanart che ho commesso un enorme, gigantesco, colossale
errore…. Cioè avete presente il disegno di tidus ecco appunto non è lui sono
stata informata che si chiama shuiyn…. Non vi dico la figura ma lasciamo
perdere….
Ieri ho desiderato veramente di sparire
perché in 30 secondi ho cancellato il salvataggio di FFVIII che mi era costato 2
mesi di fatiche mi sarei messa a piangere ç__________ç
Ora sto pensando se ci sono buone nuove
da dirvi ma mi sa che non ne ho…. Comunque qualsiasi notizia la scriverò più
avanti!
Ora vi lascio e mi racc commentate grazie
a tutti!!! ^_^
p.s. la storia dei windsand non l’ho
copiata da dragon ball… chi l’avesse visto la settimana scorsa..
I ragazzi si misero in marcia trovando
come detto poco più avanti una vecchia villa in decadenza.
Era enorme sulla facciata anteriore
l’edera cresceva incolta, e nel giardino che di sicuro un tempo era stato
rigoglioso, le erbacce avevano preso il sopravvento. Le travi erano state messe
su tutte le porte e le finestre, ma ormai l’umidità e la pioggia avevano
contribuito a renderle molli e facilmente removibili. Entrarono dentro.
I mobili erano pieni di polvere e le
ragnatele stavano in ogni angolo. Un’ampia scala portava ai piani superiori,
salirono. Lì si trovavano quattro camere.
- bene direi di andare a dormire.- disse
Sora
- sì è meglio…- disse Keiko
- Sora ti posso parlare un momento?-
chiese Kairi sulla soglia della sua camera.
- certo- le rispose ed entrò dopo di lei.
- dimmi- le disse chiudendosi la porta
alle spalle
- ho paura…- disse d’un
tratto.
Sora la guardò, tremava
leggermente.
- non ho mai avuto paura in vita mia, ma
non ho paura per me ma per voi! Per Keiko, per Riku e per te Sora! Non voglio
che vi succeda nulla!!!- esclamò stringendo i pugni e chiudendo gli occhi per
non permettere ad altre lacrime di scendere.
Li riaprì solo quando sentì le braccia
del ragazzo stringersi intorno alla sua vita. Si aggrappò con forza
alla sua schiena.
- non ci succederà niente vedrai….
Siamo forti e siamo uniti, non permetterò che ci facciano del male, che
ti facciano del
male!- le sussurrò ma con determinazione.
Si staccò da lei e le prese il viso fra
le mani, Kairi chiuse gli occhi.
Da quanto tempo che non si trovava in
quella situazione, era poi giusto che facesse questo a Karin? Era stato legato a
lei come a nessun altro e ora quel legame si stava intrecciando con quello di
un’altra persona. Il viso della sua amica esplose nella sua mente, gli
sorrideva. Sora si avvicinò, le labbra che sfioravano quelle di Kairi. "Dopo
tutto lei mi aveva detto di essere felice… Kairi mi ha reso di nuovo felice e
ora quello che desidero è stare con lei!" la baciò, e pian piano i due ragazzi
si coricarono sul letto, mentre un piccolo raggio che passava tra le travi della
finestra illuminava il punto i cui Sora aveva lasciato i suoi dubbi.
************
nella stanza di fronte Riku era coricato
sul proprio letto e guardava il soffitto. Pensava a Keiko e alla sua reazione,
non capiva perché aveva fatto così… cosa c’era che non andava?
Scese dal letto, aprì la porta e scese
nel salone sottostante. Vide che anche la ragazza non riusciva a dormire, era
seduta per terra con la schiena appoggiata al muro appena sotto una finestra da
cui si poteva scorgere il cielo trapuntato di stelle.
- non riesci a dormire?- gli chiese prima
che le potesse dire niente.
- Sì…- si sedette
- Così siamo quasi giunti alla fine…- gli
disse
Le sue parole erano cariche di
tristezza.
- perché hai questo tono? Noi vinceremo e
torneremo insieme a casa.- le rispose, lei scosse la testa.
- No….- disse
- E invece sì!!!- le si inginocchiò
davanti guardandola fissa negli occhi – farò di tutto per proteggerti e
torneremo insieme!-
Si stupì quando vide scendere dai suoi
occhi, piccole lacrime.
- mi piacerebbe che fosse vero…. Mi
piacerebbe…- singhiozzò si alzò e lasciò da solo il ragazzo come l’ultima volta.
Keiko salì rapida gli scalini ed entrò
nella sua camera, si gettò sul letto.
- ohh poverina cosa c’è?- disse una voce
melliflua
la ragazza si girò di scatto, saltando a
sedere. Seduto su una vecchia sedia in un angolo della stanza c’era Darkness.
- che vuoi da me?- chiese seccata Keiko.
Lui si alzò e andò a sedersi di fianco a
lei.
- niente, solo che Ansem si chiedeva come
mai dopo tutti i tuoi…. diciamo tentativi il custode e il suo amico sono ancora
vivi…- le disse
- mi dispiace ma non ho potuto farci
niente! Ho incontrato degli ostacoli..- ribatté lei acida
- capisco che tu ti sia innamorata del
ragazzino qui sotto, ma l’altro….-
- ti ho già detto che ho incontrato degli
ostacoli!- ripeté
- beh comunque sia domani sarà tutto
finito, ci sarò io ad aspettarli e tu mi darai una mano, ordini superiori…-
disse
alla ragazza si formò un groppo in gola,
poi disse con voce spenta – va bene, porta le mie scuse a mio padre e digli che
domani mi impegnerò.-
- brava la mia ragazza!- le diede un
buffetto poi sparì.
Keiko continuò a fissare il punto in cui
prima si trovava Darkness, "si ancora domani e questa farsa sarà finita".
Sora fissava il volto di Kairi, dormiva
così beatamente come se nei giorni successivi dovessero solo godersi le giornate
soleggiate e invece così non era. Senza muoversi troppo il ragazzo voltò la
testa verso la finestra dagli spiragli si intravedevano grosse nubi nere, e
nell’aria l’odore del legno umido, della pioggia imminente.
- cosa guardi?-
si voltò il viso della ragazza vicino al
suo gli sorrideva, ancora i segni del sonno.
- il cielo…- rispose
la ragazza appoggiò la testa nell’incavo
del suo collo, con la mano gli accarezzava i capelli.
- Sora sei preoccupato?- gli chiese
appena in un sussurro.
Il ragazzo non rispose subito – no e tu?-
- Non più perché so che tu sarai con
me..- gli diede un bacio.
Sora la strinse cogliendola di sorpresa,
affondando il viso nei suoi capelli, avevano un profumo di fiori e rugiada, lei
rise accarezzandolo ancora dolcemente. Ma come tutti i momenti belli finì presto
a loro parere, dovevano andare, l’ultima parte del loro viaggio li attendeva.
Commenti: incastrate nel pezzo in cui si
scopre che keiko è una traditrice, una musichetta del tipo "colpo di scena" e
siamo al clou!!! Ve lo aspettavate? No e come potevate…. Sapete io non so capire
se è una sorpresa oppure no dato che la storia l’ho scritta io ^^".
Ieri ho visto il film di animazione più
bello che mi sia capitato recentemente. Il castello errante di howl, sono
rimasta incantata dai disegni sono fatti con infinita cura e perizia, anche la
storia è appassionante e originale. Dovessi o semplicemente potessi scegliere il
mio lavoro sarebbe la disegnatrice eeeeee già!!!
Passo ai ringraziamenti: kyokochan,
vivitheblackwizard ( credo che la trama abbia ripreso vigore no? ù c’è sempre
gente esagerata più di me ^_^) e ashee!
Il gruppo era fermo, l’aria intorno si
era fatta elettrica.
Davanti a loro c’era l’inizio della terra
di Kingdom Hearts.
Si vedeva il castello troneggiare in quel
deserto, la neve imperversava fra raffiche di vento gelido, ma era strano perché
dove erano fermi loro c’era ancora l’erba, bella e rigogliosa, poi come se ci
fosse una linea invisibile che delimitava lo spazio iniziava il suolo gelato.
Come un enorme sfera di neve.
Sora emise un lungo fischio -fa
impressione…- disse grattandosi dietro la nuca
- non puoi essere un po’ più serio?-
chiese Kairi
- come così?- e fece una faccia tutto
meno che seria, Kairi rise
- vi sembra il momento?- disse
Riku
- perché no?- ribatté Kairi imitando il
ragazzo castano di fianco a lui, Riku sorrise.
L’unica che sembrava tesa
all’inverosimile era Keiko, al che gli altri tre tornarono seri.
- che ne dite andiamo?- chiese
Sora
- sì- e si incamminarono varcando la
soglia incorporea, la ragazza corvina guardò ancora una volta indietro prima di
seguirli.
e così entrarono, la neve scendeva in
modo minaccioso e irreale.
Coprendosi il viso come meglio potevano
cominciarono la traversata.
Di sicuro Ansem si era accorto della loro
presenza, ma per adesso non dava segno di volerli attaccare.
**************
- è giunta l’ora!- disse Ansem guardando
fuori dalla solita finestra che adesso era simile ad un enorme schermo che come
personaggi aveva i nostri amici.
- Sua figlia ha detto che si sarebbe
impegnata… ora è solo questione di tempo…- disse Darkness
*************
i ragazzi procedevano a rilento, la neve
alta rendeva difficoltoso il cammino ma quello che aveva di positivo era che i
nemici si potevano vedere benissimo. Macchie scure apparvero intorno a loro, ma
erano già pronti allo scontro.
- ok! Qui si fa un po’ di riscaldamento
prima del boss!!- esclamò Sora ^^
- si ma rimanete in guardia!- avvertì
Riku
- ma certo!- disse
Kairi
Keiko aveva lo sguardo vitreo, le braccia
lungo i fianchi, si staccò dal gruppo dirigendosi verso le ombre.
- Keiko che fai?! Torna qui!- urlò Riku
ma la ragazza non lo ascoltò, si fermò in
mezzo agli esseri.
Il gruppo rimase di stucco nel vedere che
gli shadows non la attaccavano, anzi sembravano dei cagnolini felici che la loro
padrona fosse tornata dopo una lunga assenza.
Keiko ne accarezzò uno prima di fissare i
tre ragazzi. Non sembrava più lei.
Un aura nera la avvolse, i capelli le
aleggiavano ai lati del viso pallido, un ghigno le si allargò sul
volto.
- Keiko che stai facendo?- le chiese Sora
- non lo vedi da solo?- gli rispose con
tono gelido
- ti prego non dirmelo….- con sommo
stupore di Sora e Kairi era stato Riku a rivolgere quella supplica
- che cosa non ti dovrei dire?- iniziò la
ragazza per poi continuare
- Che vi ho mentito? Che Ansem in realtà
è mio padre, il quale mi ha incaricato di fare, sì la spia ma per lui?! Che ti
sei innamorato di una traditrice?!- urlò tutte queste cose con ferocia – sì è
questo che avevo da dire!!!- il fiato le mancava e il cuore le era accelerato
come sotto una scossa elettrica.
- Non ci credo!- esclamò Sora
- Ah no?! secondo te chi ha detto alle
ombre esattamente dove eravamo sempre?! E chi vi ha detto delle rose? Mio padre
mi ha consegnato i semi del suo roseto e io li ho piantai e fatti crescere con
l’oscurità!! Sapevo benissimo che le avresti colte per Kairi dato che erano
molto in alto e lei non ci sarebbe mai arrivata! E sapevo che erano mortali, ma
anche quel tentativo è stato vano-
- Ma perché?- chiese in tono addolorato
Kairi
- Non è più ora delle domande, ora tu
devi venire con me…- le disse Keiko
- Come?- domandò Sora
Non poté sentire la risposta perché le
ombre circondarono lui e Riku. L’ultima cosa che riuscì a vedere era Kairi che
svenuta scompariva insieme a Keiko, di sicuro dirette al castello. I due ragazzi
tra un colpo di spada e uno di Keyblade uccisero tutti i nemici, così che la
strada fu di nuovo libera.
- maledizione!!!!- urlò Sora fendendo
l’aria con la chiave, volse lo sguardo alla strada davanti a lui.
- forza andiamo!- gli disse Riku
Sora lo guardò aveva l’espressione
decisa, nonostante si vedesse che fosse amareggiato da quella rivelazione. Il
ragazzo castano annuì.
Cominciarono a correre verso il castello,
che diventava sempre più grande e minaccioso.
Commenti: oh neve scendi ancora lenta!!!
La vostra domanda sarà ma che sé fumata sta volta!?! Nulla ma è la prospettiva
di ricopiare 6 saggi che mi da alla testa, visto è considerato che manca meno di
una settimana al rientro…. Sto tentando di andare più avanti possibile in final
fantasy vii prima che non abbia più tempo! E per colpa di yuffie ho perso metà
pomeriggio!!! Grrrr….
Una cosa almeno mi risolleva fra meno di
un mese di dovrebbe (e si spera se no spacco la sede a quelli della
squareenix….) uscire KH2!!!
Passando al capitolo che ne dite?
Riusciranno i nostri eroi a salvare kairi?! E ansem che sorprese gli riserverà?!
Lo scopriremo solo alla prossima puntata di beautif…. Emh no di Destiny!!! Mi
raccomando continuate a seguirmi!!! ^_^
Ringrazio vivitheblackwizard sono
contenta di aver risvegliato il tuo interesse! Dragon89 sicuro che continuerò
così ma no comment sul futuro! Ashee felice che una delle mie prime
commentatrici continui ad essere con me! Baci baci
Kano-chan
Kairi si risvegliò in una stanza
illuminata da grandi finestre.
Non c’era niente intorno a lei.
il pavimento era di marmo, lucido e
freddo, bianco splendente. Le mani le erano state legate, provò a tirare e
girare i nodi ma senza successo, talché non le rimase altro da fare che
guardarsi intorno per cercare una qualche via di fuga.
Fuori un lampo attraversò il cielo,
rischiarando un angolo buio in cui si trovava Keiko, in piedi che la fissava.
Kairi si alzò a fatica e corse verso di
lei.
- Keiko ti prego fammi uscire! Voglio
tornare da Sora!- esclamò
ma con un gesto violento la ragazza la
buttò a terra.
Kairi si rimise seduta, stordita.
- non puoi farci questo! Io e Riku siamo
stati la tua famiglia!-
- no! la mia famiglia è sempre stata
qua!- ribatté Keiko.
- Dici bene….-
La voce le fece voltare tutte e due di
sorpresa, a fianco di Keiko era apparso Ansem.
Circondò con un braccio la figlia. Kairi
non l’aveva mai visto, alto , i capelli argentei e l’aria austera se l’avesse
incontrato in un'altra circostanza avrebbe detto che era una persona come tutte
le altre.
- sei stata brava… manca poco ormai e poi
potrai avere tutto e tutti ai tuoi piedi- le disse il padre
la figlia guardava per terra e si limitò
a rispondere – sì –
- Cosa succederà tra poco? E da me che
vuoi?!- chiese Kairi
Ansem sciolse dall’abbraccio la ragazza
corvina e sorrise mellifluo a Kairi.
- deve sapere principessa che c’era un
motivo per il quale i suoi genitori non volevano che partisse….-
disse
- e quale sarebbe?- un senso di
inquietudine la avvolgeva
- sarebbe che tu sei colei che racchiude
la luce di questo mondo- rispose l’uomo con tutta tranquillità
un brivido percorse la schiena della
ragazza a terra – cosa?-
- funziona così. Il giorno succede alla
notte perché tu hai dentro di te la luce… per me è stata una fortuna che tu sia
stata così cocciuta da voler venire lo stesso, naturalmente Keiko ha dato una
mano perché tutto ciò si avverasse….- e con un gesto della mano indicò la
ragazza che sembrava sempre più angosciata – ti stai chiedendo cosa faremo di
te? Guarda-
una luce accecante scaturì da dietro la
principessa e dove prima non c’era nulla, ora sembrava essere comparsa una sfera
di cristallo che sfiorava quasi il soffitto.
Dentro sembravano esserci dei piccoli
globi viola, incastrati nel vetro.
Un macchinario era collegato ad essa.
- quella che vedi è la traslatrice (dio
che nome del cavolo!!!! Se ci sono suggerimenti sono bene accetti!). Una volta
che tu sarai all’interno cadrai in un abisso oscuro. È un mondo dominato
dall’oscurità, lì cadrai in un sonno profondo, così la luce sparirà da questo
mondo e le ombre domineranno incontrastate!!!- esclamò la follia dietro i suoi
occhi, poi si rivolse alla figlia –ci vorrà un po’ perché la macchina sia
pronta, per cui guarda la ragazza, e non ti preoccupare di interferenze, quei
due saranno presto sistemati, Darkness dovrebbe essere già da loro.-
negli occhi di Keiko passò un lampo di
paura.
*************
Sora e Riku correvano a perdifiato, il
castello ormai troneggiava sopra di loro.
Le alti torre scure svettavano nel cielo,
che continuava ad essere attraversato da fulmini (e che è? La piana dei lampi?!)
. Il cielo si rabbuiò per un attimo e davanti a loro apparve la figura
incappucciata di Darkness.
- levati di mezzo- ringhiò Sora
- ohhhh no no… se vuoi passare prima mi
devi battere… anche se la tua amica non ha molto tempo….- rise, una risata
sgradevole.
Il ragazzo castano stava per lanciarsi
all’attacco quando Riku lo fermò.
- Sora prosegui…- gli sussurrò
- Cosa?- chiese Sora sconcertato
- Tu vai avanti io mi occuperò di lui!-
disse
- Non posso!- ribatté Sora
- E invece sì! Ho promesso di proteggere
Kairi e lo farò anche a costo della vita, tu faresti lo stesso! Ora vai!-
Era del tutto risoluto, così il ragazzo
assentì.
Diede un ultima occhiata al suo amico,
poi scattò.
- e tu dove pensi di andare?- disse il
Darkness ma Riku gli bloccò la strada dando a Sora il tempo di allontanarsi
velocemente.
- Sono io il tuo avversario!- disse Riku
tenendo stretto la grande spada rossa.
- Non chiedevo di meglio….- gli rispose.
******************
Ansem stava trafficando con il
macchinario, Kairi si avvicinò a Keiko.
- Keiko!- chiamò, ma la ragazza si
ritrasse senza guardarla in faccia.
- Guardami!!!- le disse e lei lo
fece.
- Io lo so che tu non vuoi questo, avere
tutto e tutti ai tuoi piedi non ti interessa! Siamo stati insieme per anni! Il
tuo sentimento per Riku non era solo finzione!-
Keiko non sapeva cosa fare, le mani si
intrecciavano frenetiche. –ormai è troppo tardi…- sussurrò
- forse per me, ma non per Sora e Riku!
Ti prego se mi vuoi bene aiutali!- le disse supplicandola ormai.
La ragazza la guardò poi guardò il padre
intento ai suoi traffici e disse – padre ti prego permettimi di andare ad
aiutare Darkness nel suo compito sarebbe una gioia enorme- fissò decisa l’uomo
che si era voltato verso di lei.
- sì vai pure, consideralo come un regalo
per l’aiuto che mi hai dato-
la ragazza si inchinò e nel frattempo
sorrise a Kairi prima di sparire.
"fa che vada tutto bene ti prego…" pensò
la ragazza nella sua mente, mentre guardava keiko sparire con l’ultima
possibilità di salvezza.
Commento: scusate per la mia scarsa
puntualità ma prima di tornare a sgobbare sui libri mi sono concessa una
rilassante e bagnata giornata a gardaland! Bagnata non perché piovesse ma perché
fuga da atlantide è un’attrazione alquanto umida…………….
Kairi è di fronte al nemico dopo un
viaggio lunghissimo, non poteva che fare il personaggio rapito! Keiko sé
rinsavita anche se non aveva mai smesso di pensare che sbagliava ma a volte i
genitori incutono un certo timore per il quale si farebbe di tutto. Poi con un
padre come ansem…..
Ci sarà uno strascico di combattimento
nel prossimo capitolo spero vi piaccia!
Raga per finire non so se ve ne rendete
conto ma mancano solo e dico SOLO 16 giorni all’uscita di kingdom hearts
2!!!!!!! Mi raccomando tutti fuori dai negozi quel giorno! Anche se piove,
nevica grandina c’è un ciclone una tromba d’aria o un impellente bisogno di
andare ai servizi ^_^!
Ringrazio: kyokochan88 che mi aiuta a
fare il conteggio dei giorni che mancano ancora, vivitheblackwizard ecco il
capitolo di combattimento interiore di keiko che avevi pensato!,dragon89 quasi
quasi ce li metto i cavalieri di gondor (anche se gli elfi mi stanno più
simpatici!) hi hi hi, neko chan che era sparita per colpa del suo internet
difettoso ma ora è tornata felice di risentirti, e infine la nostra new entry
martina sama che ha scritto una fic tanto demenziale quanto brillante comunque
sì diciamo che me la sono sognata di notte e pensa io ero keiko -__^!!!
Sé onr sverdar sitja havass! (che la tua
(vostra) spada resti affilata!) by Kano-chan
Keiko stava correndo nella pianura,
quando incrociò Sora, che vedendola si fermò di botto, preparandosi ad un
possibile scontro.
- no Sora sono venuta ad
aiutarvi!-
- come posso crederti?- chiese lui
- perché è l’unica cosa che puoi fare per
salvare Kairi!- gli rispose.
- Cosa?!- esclamò lui abbassando l’arma
avvicinandosi alla ragazza.
- Kairi ha dentro di sé la luce di questo
mondo e mio padre la vuole segregare in un universo parallelo così che le
tenebre possano regnare per sempre!- si fermò realizzando solo ora che Riku non
c’era – dov’è Riku?!- chiese spaventata
- Sta combattendo con Darkness- rispose
lui
Keiko perse un battito.
- Sora vai al castello! Corri! Io penso a
lui.- la ragazza riprese a correre.
- ma perché? se la caverà benissimo!
Dimmi qualcosa di più!- le urlò dietro il ragazzo
- no! non so come potrà reagire! perché
Darkness è suo fratello!!!-
******************
la neve aveva cessato di cadere il suo
posto era stato preso da una pioggia torrenziale.
Riku ansimava reggendosi all’elsa della
spada piantata per terra. Le gocce ci pioggia gli scivolavano sul viso.
Il suo nemico troneggiava sopra di lui.
Non era come gli altri, era molto più forte.
Schioccò la lingua.
- mi aspettavo qualcosa di più da te…-
gli disse
Riku non rispose tenendosi il fianco dove
dalla maglia lacerata, colava sangue caldo che cadendo aveva formato una macchia
rosso fuoco sulla candida neve.
- è strano… ho atteso tanto questo
momento…- continuò
- che vuoi dire?- chiese il ragazzo a
stento
- vedi mi sono allenato duramente
nell’attesa di poterti battere…. Fratello…-
nonostante la fatica Riku alzò il viso in
tempo per vedere la benda che copriva gli occhi del nemico cadere a terra e il
cappuccio abbassarsi. Dietro si celava una chioma argentata e due occhi neri.
- Key!- esclamò Riku
- eh sì fratellino proprio io! Quando
sono tornato indietro le ombre mi hanno catturato, ma il mio signore è stato
benigno con me mi ha fatto scoprire il vero potere… quello delle tenebre! Mentre
tu mi sembra che non abbia imparato nulla….-
- Riku!!!!!!!!-
un urlò, il ragazzo voltò il capo per
vedere chi fosse. Strizzò gli occhi, un po’ perché la vista cominciava ad
annebbiarsi un po’ perché la pioggia era talmente fitta da lasciare poco spazio
alla vista. Eppure non c’erano dubbi era proprio Keiko. La ragazza si fermò
guardando i due ragazzi tanto simili e allo stesso tempo tanto
diversi.
- che fai qua? Questa è una questione tra
me e mio fratello!- le disse Darkness
- non sono venuta qui per lui! Ma per
te!- esclamò lei
- ah davvero? E così oseresti voltare le
spalle a tuo padre? Non sarà molto contento…- disse
- non mi importa!- ribatté
- sei pronta a morire e per cosa? Per
lui!- la schernì
- sì è vero è proprio così! Se morirò per
amore ne sarò ben felice!-
- che bella coppietta, tu aspetta lì e
guarda il tuo amico morire!-
Keiko sapeva cosa voleva fare, scattò in
avanti ma non in tempo per entrare nella barriera creata da Darkness. Sbatté i
pugni sulla superficie invisibile.
Riku si alzò e si avvicinò a lei,
zoppicando.
- grazie…- sussurrò appoggiando sulla
superficie le mani e la fronte. Keiko piangeva ma non si vedeva, le lacrime si
mischiavano con la pioggia. Poi Riku si voltò a fronteggiare Darkness.
- Sono pronto!- gli disse
Ci fu uno scintillio di spade e il
ragazzo cadde di nuovo a terra, il fratello alzò l’arma sopra la sua testa. "è
tutta colpa mia…." Pensava di sperata Keiko, mentre frustrazione, rimorso e
dolore si mischiavano in lei.
- RIKU!!!!!!!!!!!!!!!- urlò
La scena rallentò, Riku alzava la spada e
la affondava nell’addome dell’avversario, come se una scarica improvvisa di
energia l’avesse attraversato dandogli nuova energia.
Darkness urlò prima di dissolversi in
fumo nero, l’oscurità l’aveva consumato del tutto ormai.
Riku si alzò lentamente e in quel momento
la barriera sparì. Keiko corse verso di lui, lo abbracciò baciandolo, i capelli
fradici le contornavano il viso.
- mi dispiace!- gli disse
- non ti…-
Riku cadde carponi tenendosi sempre il
fianco, sangue misto ad acqua colava. "dio no!" pensò Keiko. Si chinò vicino a
lui.
- ora stai fermo…-
disse
gli fece appoggiare la testa sulla sua
spalla, e gli appoggiò la mano sulla ferita. Pian piano cominciò a guarire e
Riku sentì tornare le forze. Alzò il viso e la guardò.
- le ombre possono essere malvagie è
vero, ma ho deciso di guarirti e così facendo di sacrificarle. Alla fine non mi
servono se ho qualcuno da amare che mi dà forza come è successo prima a te-
lo aiutò ad alzarsi – andiamo da Sora e
da Kairi…- disse – sì-
commenti: diciamocelo darkness è il
parallelo di riku nel gioco non che sia cattivo ma fa lui la parte del cavaliere
delle tenebre… ovviamente non potevo far morire il personaggio che più mi sta a
cuore (chiedo scusa a tutti gli altri…)!!! Ora una coppia si è ritrovata quindi
manca solo l’altra ma ce la farà? Spero di tenervi un po’ con il fiato sospeso….
Sapete una cosa ho prenotato Kingdom
Hearts 2!!!!! Praticamente c’è l’ho già fra le mie bramose mani!!! Mancano solo
10 giorni!!!!!!! Raga forza ancora un po’ di pazienza!!!!!
Ringrazio kyokochan88 altro che
elettrizzata sono al settimo cielo!!!! Martina sama cloud e riku al primo posto
mi raccomando! E vivitheblackwizard che a quanto pare aveva azzeccato chi era
darkness credo… così come Dragon89 ma che siete veggenti?!!!!
Kairi cadeva, cadeva, sempre più giù
mentre le ombre la avvolgevano, fredde e pungenti. Gli occhi le si stavano
chiudendo. "dove sono? Fa freddo…." Sempre più giù "ho sonno voglio dormire…"
giù….
- Kairi sei sempre la solita…-
"questa voce è così famigliare…."
- che? Ti sei già dimenticata?!-
"dimenticata di cosa?"
- giuro che sei la ragazza più rintronata
che io abbia mai conosciuto!-
- cosa hai detto? Tu stupido ragazzo
senza un briciolo di cervello!! Chiudi quella bocca!!!-
Kairi senza rendersene conto stava in
piedi in quello che sembrava il nulla, davanti a Sora, che rideva.
- ma sei anche la più tenace e coraggiosa
che io abbia mai conosciuto!- le disse dolcemente – che ne dici se ce ne andiamo
di qui?- le porse una mano, lei la strinse.
Sentì il suo corpo leggero, e in un
attimo tutto divenne bianco e il suo corpo sembrò sollevarsi da terra. Poi si
ritrovò nella sala del castello, alla quale pensava di non far ritorno.
- Sora! Kairi!!!- esclamò felice Keiko
lasciando la mano di Riku per abbracciare la ragazza.
La luce che li circondava
sparì.
- alla fine testardo come sei ci sei
riuscito nh?- chiese Riku
Sora si grattò dietro la nuca, era
tornato "normale" – sì!-
una grande luce li investì, dietro di
loro la sfera prima nera ora bianca splendente stava incominciando a creparsi e
il pavimento a tremare.
- via di qui!!- urlò Sora
cominciarono a correre nella mura
vedevano aprirsi grandi squarci e il soffitto a cadere, uscirono dal palazzo in
tempo per vederlo crollare a debita distanza.
- a terra!- urlò Riku
Sora prese Kairi e la circondò con le
braccia, curvando le spalle per proteggerla meglio, Riku fece lo stesso con
Keiko.
La polvere li investi, e solo dopo un po’
cominciò a diradarsi.
I ragazzi si alzarono scuotendosi gli
abiti e guardarono il paesaggio intorno a loro, dove ci dovevano essere i ruderi
del castello c’era solo neve gelata come dappertutto intorno a loro.
Una grande serratura troneggiava
splendente nel cielo come se fosse fatta di nuvole.
Sora capì immediatamente quello che
doveva fare.
Si rialzò, punto la chiave verso di essa
e un piccolo filo di luce ne scaturì congiungendosi nel punto in cui la chiave
doveva essere inserita, poi il ragazzo la girò.
Si sentì la serratura scattare e poi
sparire.
Per un attimo non successe nulla poi d’un
tratto, partendo dal punto in cui prima c’era il castello come se fosse stata
spazzata da una folata di vento la neve incominciò a sparire, alzandosi verso
l’alto e trasformandosi in piccole sfere di luce, che si fermarono a mezz’aria.
Il suolo si ricoprì di erba e fiori, il
sole tornò a splendere tanto da costringere i quattro a ripararsi con il dorso
della mano.
Le sfere salirono verso il cielo e
andarono disperdendosi.
E ovunque, in twilight town, nel deserto,
nelle montagne e nella città di Midgar le ombre sparirono restituendo i cuori
rubati, in mezzo alla gioia generale.
Tutti i loro amici guardarono verso
l’alto e pensarono:
- Sora c’è l’hai fatta!- disse Kairi
- sì… a quanto pare sì….- rispose
******************************************
Tornarono al castello, dove vennero
accolti da milioni di persone che nonostante la missione fosse segreta erano
venute a saperlo.
Kairi poté riabbracciare i suoi genitori,
e scoprì che tutti gli amici che avevano incontrato erano lì.
Si festeggiò per giorni poi ognuno tornò
alla propria terra.
- e così è finita…- disse Sora
- eh già…- disse Kairi
- direi che però è finita bene- disse
Riku
- mh- assentì Keiko
erano tutti a quattro seduti sul muro che
circondava il castello e godersi il tramonto.
I ragazzi stringevano le loro dame che
avevano appoggiato la testa sulle loro spalle.
- domani devi ripartire vero?- chiese
Kairi con un filo di voce alzando la testa.
Sora aveva lo sguardo triste. Annuì.
- allora è meglio andare a riposare….-
scese e si incamminò per non far vedere
le lacrime che le rigavano il volto.
********************
la mattina era arrivata fin troppo in
fretta, così come se una magia avesse fatto accelerare il tempo, erano tutti nel
grande salone del castello.
Davanti a Sora un varco dava sul suo
appartamento di Tokyo.
Si voltò. Il re e la regina con Cid si
avvicinarono.
- grazie per tutto quello che hai fatto
custode!- disse il re
la regina lo baciò sulle guance, e Cid
gli diede una gran pacca sulla spalla – in gamba mi raccomando-
Keiko si avvicinò e lo abbracciò – non ti
dimenticheremo mai-, poi lasciò il posto a Riku che gli strinse la mano – non
siamo andati molto d’accordo ma sei un gran combattente!- sorrise e Sora di
rimando, poi il ragazzo si mise vicino a Keiko che lo prese per mano.
I sovrani convinti del suo pentimento le
avevano dato il permesso di rimanere a vivere lì.
Kairi si fece avanti.
Si vedeva che faceva di tutto per non
piangere.
Il varco aperto non sarebbe più potuto
aprirsi, così le avevano detto, sua madre e suo padre aggiungendo che non
avrebbero potuto stare comunque insieme, il suo futuro di regina glielo
impediva.
Senza dire una parola Sora la prese fra
le braccia cullandola, ma la lasciò presto.
Kairi riusciva a stento a non urlare
disperata che non voleva, che doveva rimanere con lei, ma si staccò lo stesso
indietreggiando.
Sora mise un piede nel varco, si girò un
ultima volta sorrise e disse – grazie di tutto…- a sparì dentro ad esso.
è passato un anno da allora e io ho
ricominciato la mia vita, anche se non mi sembrava più così… ma non potevo
rimanere a disperarmi per sempre, sapevo che lei stava bene e questo mi dava la
forza. Oggi è il mio compleanno e anche se mi sono successe tantissime cose, non
ho cambiato la mie abitudini e così sono qui, che guardo come allora l’acqua del
torrente passare sotto di me, sperando e illudendomi di vedere apparire ancora
una volta il suo viso. A volte la notte mi sembra di rivederla e il cuore mi si
stringe. Ma alla fine sono felice ho passato un bellissimo periodo che mi ha
fatto capire che è inutile chiudersi nelle tenebre del proprio cuore, e questo
mi basta riku e keiko sono con lei la sosterranno, anche quando dovrà diventare
regina.
Mi viene da ridere al solo pensiero lei
che diventi una signorina a modo!!
È tardi meglio che vada…
Buona notte kairi.
Fine
Commenti: sigh è l’ultimo mio commento…
quando mi dispiace che sia finita!!! E a voi dispiace? Spero proprio di sì! Vi
ho lasciato forse un po’ male non facendoli rimanere insieme ma non so cosa
dirvi o come scusarmi…
Fate come me quando una fine non mi
piace, me la immagino a mio piacimento e rimango dell’idea che sia quella, ma
non aspettatevi che io la cambi… ^_^"
Ringrazio di cuore tutti colore che hanno
letto commentato criticato e ispirato per qualche modifica,
spero di risentirvi… un grosso bacio
Kano-chan
p.s.: vi ho fregate non è finita sto
finale è fasullo!!! Quindi ci rivediamo al prossimo Baci ^________^
(non sono terribile?!)
ora però devo commentare il gioco che
trovo stra super mega ultra figo!!! La grafica è spettacolare il sonoro con il
dolby pro logic è indescrivibile! Tetsuya è stato come sempre all’altezza del
suo compito, creando una storia intrigante che fa venire voglia di non spegnere
mai la play (e magari si potesse..) e dando ai personaggi sia nuovi che vecchi
le caratteristiche tipiche per renderli simpatici e intriganti! Non spiego nulla
delle modalità di gioco o della storia che fino a dove sono arrivata mi è stata
spiegata o rovinerei la sorpresa a qualcuno… anche se mi sono partiti 69€ vi
assicuro che ne vale la pena per uno dei più bei giochi prodotti dalla square
enix!!! È stato un successo assoluto tanto che essere quasi esaurito o almeno
dalle mie parti e da meritarsi una pubblicità in prima serata (per chi l’avesse
vista dopo o.c.)! ho un quesito da proporvi, ma secondo voi sora sembra ancora
una ragazza?!
Ora vi saluto veramente… all’ultimo
capitolo allora!
Kano-chan
p.p.s. il prox capitolo non conta neppure
una pagina ma volevo finisse così…
Sora aveva appena varcato i portoni del
castello, e correva senza sosta cercando il luogo in cui poteva essere tenuta
Kairi.
I suoi passi amplificati, si fondevano
con il rumore della pioggia sulle finestre.
I capelli bagnati, gocciolavano lasciando
dietro di sé una scia d’acqua.
Era strano che non ci fossero heartless
in rigo ma a quanto pare erano tutti fuori. Sora pensò dove potevano essere
andati la rabbia crebbe in lui, di sicuro stavano sferrando l’attacco finale al
mondo.
Una strana luce attirò d’improvviso la
sua attenzione, entrò in un’altra sala.
Lì in fondo c’era Ansem, che armeggiava
con una strana macchina collegata ad una sfera dove all’interno c’era….
Kairi, che piano piano spariva dietro
quello che sembrava un denso fumo nero. Sora corse, Ansem si girò e sorrise.
- KAIRI!!!!!- urlò
La ragazza lo guardò, la sua espressione
rimase indelebile nella mente del ragazzo.
Paura,terrore,ansia,disperazione,felicità per aver rivisto probabilmente
l’ultima volta il viso della persona che egoisticamente amava più di ogni altra
e che stava abbandonando come a lui era già capitato.
- NOOOOOOOOOOOO!!!!- troppo tardi della
ragazza non c’era più traccia. Si voltò verso l’uomo furente in volto.
- falla uscire di lì!!!- gli
urlò
- mi dispiace ma non è più possibile….-
Accecato dall’ira Sora impugnando il
Keyblade, si lanciò verso il mago, che respinse il ragazzo con un semplice gesto
della mano, la magia era una cosa sconosciuta a Sora, che ci riprovò invano.
A questo punto, Ansem lo colpì così forte
da scaraventarlo contro la parete dietro di lui.
Sentì le ossa scricchiolare.
Cadde a terra con la faccia sul freddo
pavimento.
Lacrime di rabbia spuntarono dai suoi
occhi.
Il mago si avvicinò.
- non puoi nulla contro di me… lascia
perdere ragazzo…- gli disse con voce falsamente
comprensiva.
Sora tentò di alzarsi, sorreggendosi alla
chiave, guardò dritto il nemico negli occhi tentando di trasmettergli tutto
l’odio che provava.
Quello rise prima di farlo sbattere
ancora una volta sul muro.
Stavolta come se una mano invisibile lo
tenesse, rimase sospeso a un metro dal suolo.
Le gambe penzoloni, inerme.
Un rivolo di sangue gli scese dalla
ferita che aveva sulla testa, facendogli diventare per un attimo la vista rossa.
La manica destra era lacerata dai
precedenti scontri, e vari lividi cominciavano ad apparire su tutto il
corpo.
- Povero…… sciocco…… ragazzo!- sillabò -
Tu non puoi niente contro l’oscurità! Tu non hai nulla che ti possa proteggere!
Le ombre trionferanno!!!!- esclamò più folle che mai.
Sora sentì premere di più il suo corpo
alla parete.
La testa gli doleva e la ferita pulsava.
- È finita…-
nella mano del mago un lungo pugnale
d’argento brillava.
Sora pensava.
Non si era aspettato di farcela, dopo
tutto lui era stato preso alla sprovvista… beh se non altro avrebbe rivisto
Karin e Kairi tra poco.
Mentre pensava a queste cose altre
immagini affioravano nella sua mente, i visi delle tante persone conosciute, era
come se vedesse quello che stavano facendo in quel momento.
Vide Roxas,Pince,Heyner e Olette
combattere con bastoni e pietre gli shadows.
Vide Tidus,Yuna,Wakka e Rikku cavalcare
le grandi dune sui sandsurf le armi spiegate incontro ad un esercito nero.
Vide Cloud,Aerith,Tifa,Vincent,Yuffie nel
mezzo di una battaglia con ombre e soldati, Marlene nascosta in un angolo.
Vide i volti di Riku,Keiko poi quelli di
Kairi e di Karin, sembravano incitarlo e le voci di tutti i suoi amici si
facevano largo nella sua mente rincuorandolo.
"io non posso cedere!" pensò "io non
posso deluderli!!!". – c’è la puoi fare Sora, salvali…..-
"Karin!!!!"
- loro sono con me!!!-
in quell’istante entrarono Riku e Keiko,
senza fiato.
- Sora!!!- urlarono
la presa che lo teneva inchiodato al muro
si sciolse e lui toccò terra.
Sul viso di Ansem per la prima volta
comparve lo stupore e la paura.
Sora era come dire… luminoso un aura
dorata lo circondava, i suoi vestiti erano neri con i bordi bianchi e argentati
che risplendevano.
In mano teneva il Keyblade, aveva una
forma diversa, la chiave era più elaborata d’oro, c’erano intarsi tutt’intorno
all’elsa e il ciondolo raffigurava un cuore.
- io ho un potere che è ben più grande
del tuo… se la paura è l’oscura prigione della luce….. i coraggio è la
chiave!!! La luce vince sempre!!!- esclamò
Ansem fece qualche passo indietro
accecato.
Sora affondò l’arma.
- luce?!- sussurrò l’uomo cadendo di
botto. – ma perché?- e svanì lasciandosi dietro solo il lungo mantello che lo
ricopriva.
Riku e Keiko che avevano assistito a
tutta la scena corsero verso di lui.
- Sora ci sei riuscito!!!- disse Keiko –
ma dov’è Kairi?- domandò.
Poi volse lo sguardo alla grande sfera
nera.
- No non dirmelo!- singhiozzò e si
aggrappò al braccio di Riku. – è tutta colpa mia- cadde in ginocchio.
- Keiko…- disse con calma Sora,
chinandosi a prendendola delicatamente per le spalle – cosa c’è lì dentro?-
l’aura che lo avvolgeva non era ancora svanita
- Il buio, le tenebre più profonde.
Quando Kairi si sarà abbandonata totalmente a loro per noi sarà la fine…- gli
disse
Sora si alzò avvicinandosi alla sfera.
- aspetta che vuoi fare?!- urlò
Riku
Sora si girò fece un gran sorriso e si
gettò dentro.
Commenti:
ragaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mancano 2 giorni!!! E vi chiederete quando
la pianterà co sto cazzo di conto alla rovescia?! Semplice fra 2 GIORNI!!!! E
che dato che prima che ci risentiremo sarà già la prossima settimana e confido
che tutti voi avrete già tra le mani (o nella play) kingdom hearts 2 vi chiedo
già cosa ne pensate del gioco? Voglio proprio le prime impressioni!
Ora occupiamoci del capitolo:
troppo breve direte voi la lotta con
ansem? Probabile… ma la mia storia non era incentrata sui combattimenti è più
una sorta di avventura… non so spiegarmi mi capita spesso…
Se avete vagamente notato (e come non
avete potuto?!) ho citato alcune frasi direttamente dal videogioco lo trovavo
più d’effetto!
Un ultima piccola nota la descrizione dei
vestiti di sora voleva ricalcare quella degli abiti che indosserà in KH2…. Ma
forse ho le idee un po’ confuse….
Sto per spaccare il televisore perché ha
deciso che proprio oggi non mi fa vedere mtv cosa che mi manda in bestia vista
la programmazione speciale di questa settimana (mtv anime night..) ma non
c’entra nulla e non ve ne fregherà di sicuro nulla… ma vedete io sono una
persona così sola ç_ç (scherzo)….
Mi sa che la scuola sta succhiando via
tutta la mia materia grigia perciò prima di sparare ancora cazzate a raffica vi
saluto!
Ringrazio vivitheblackwizard sai potrei
anche fare il due di destiny in effetti se mi verrà mai in mente… dragon89 mi
dispiace ma anche qui hai azzeccato solo a metà karin non è ricomparsa ma l’idea
che fosse stato ansem a far avvenire l’incidente poteva essere un idea!!,
martina sama la tua fiction mi piace sempre molto! E mi sa che hai ragione i
miei voti caleranno alquanto… neko chan se c’è la farà?! Mah… e ultima (ma non
ultima) la mia amica di count down kyokochan88 resisteremo fino a venerdì senza
un collasso nervoso?!!!!
p.s. I can’t surrender vuole dire
non posso arrendermi o almeno così spero…..
^__^""
È passato un anno da allora e io ho
ricominciato la mia vita, anche se non mi sembrava più così… ma non potevo
rimanere a disperarmi per sempre, sapevo che lei stava bene e questo mi dava la
forza. Oggi è il mio compleanno e anche se mi sono successe tantissime cose, non
ho cambiato la mie abitudini e così sono qui, che guardo come allora l’acqua del
torrente passare sotto di me, sperando e illudendomi di vedere apparire ancora
una volta il suo viso.
Sora fece per girarsi ma perse
l’equilibrio, cadde nella pozza sottostante e maledicendo la sua disattenzione
si rialzò scuotendosi gli abiti fradici.
- giuro che fra tutti i ragazzi che ho
conosciuto tu sei il più rintronato Sora!-
quella voce ridente, si voltò.
il parco era sparito una distesa di fiori
e di erba si estendeva a perdita d’occhio, e in lontananza le torri di un
castello a lui famigliare svettavano.
Kairi era lì che rideva alla sua faccia,
i capelli un po’ più lunghi, poco più indietro Riku e Keiko gli sorridevano.
Sora prese a correre a si gettò addosso
alla ragazza, baciandola.
- ma come?!- chiese senza nascondere la
propria gioia.
- Ho saputo che dopo un anno da quando
viene richiuso il varco lo si può riaprire, i miei non volevano che noi stessimo
insieme ma nei giorni successivi alla tua partenza ero talmente giù di corda che
hanno rivalutato la loro decisione… dopo tutto sei o no il custode della chiave
colui che ha salvato il nostro mondo?!- gli disse
- Che ne dici allora di rimanere?- gli
chiese Keiko
- Stavolta però non devi salvare
nessuno!- lo rassicurò Riku
Sora ci pensò un attimo, scorrendo il
volto di tutti e tre i suoi amici.
Sorrise.
- ma si perché no? in fondo mi siete
simpatici…-
il sole illuminò quel gruppo di ragazzi
che rideva a crepapelle mentre una leggera brezza, salutava l’inizio di una
nuova vita.
Commenti: raga sta volta è davvero
finita… spero che vi sia piaciuta, che vi abbia emozionato e un pochetto
coinvolto! Sono contenta che tutti voi mi abbiate sostenuta con i vostri
commenti e critiche (ma sono state poche! ^_^).
Oggi ho pure finito KH2 è favoloso, e
direi anche con tutte le volte che ho dovuto uccidere quell’idiota di Xemnas!!!!
Dio mio ma com’è che i cattivi più li batti più ritornano forti?! Che sono
sayan?!!!!
Ora posso ricominciarlo con calma e nel
livello più difficile…. Speriamo!
Il titolo del capitolo l’ho dedicato ad
una splendida canzone che credo (spero) tutti conosciate in the end the mitici
linkin park!!!
Ora passo agli ultimi
ringraziamenti:
Kyokochan88 thanks a lot! Mi sei stata di
grande conforto soprattutto nel conto alla rovescia probabilmente senza di te mi
sarebbero saltati i nervi… scusa se mi faccio sentire poco ma ho dei problemi
con internet.. W KH & FFX!!!!
Melisalinda (la mia sorellona!!) che mi
ha assistito nella mia ardua impresa e non parlo solo di questa…
Vivitheblackwizard mi chiedi se ci sarà
un destiny 2?! Mi piacerebbe molto ma devo farmi venire qualcosa in mente e
spero che prima o poi la mia stella della conoscenza mi illumini!!! Hi hi hi..
Dragon89 uno tra i pochi ragazzi (due)
che ha letto la mia piccola fic, cosa di cui sono mooooolto felice! Non so se ti
ho mai ringraziato per avermi messa nella lista delle tue fic preferite ^_^!!!
Ashee la mia commentatrice più allegra
direi una vera forza della natura! Spero che tu riesca presto a spillare un po’
di dindi alla tua mamy!
Martina Sama evviva le fic
demenziali che portano un po’ di allegria in questo mondo un po’ cupo!! Continua
così!!!
Nekochan Spero che ti sia piaciuto anche
il finale! ^_^
E l’ultima new entry Kani!! Che mi sta
dando dei preziosi consigli su quelle assurde prove di abilità in kh2!!!
E infine i commentatori non assidui ma
comunque di vitale importanza grazie quindi a:
Amy90, Yoru, Akyto, Darking92, Bia-chan e
Kayleny.
Spero che in un modo o nell’altro
potremmo continuare a sentirci ogni tanto!
W KH 1&2!! W Sora, riku kairi!!!
(soprattutto riku… hi hi hi…)
Un abbraccio
Kano-chan………
...* Pensando a Te, Ovunque
Tu Sia
*
Preghiamo perche’ questa
sofferenza abbia fine
Nella speranza che i nostri
cuori si riuniscano.
Ora. Io realizzero’
questo desiderio.
E chissa
’:
ricominciare a
viaggiare non e’ poi cosi’ difficile...