Sono solo un Saiyan?!

di Sonia93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Uno strano sogno ***
Capitolo 3: *** Il sogno continua ***
Capitolo 4: *** Trovare una soluzione ***
Capitolo 5: *** L'origine del libro ***
Capitolo 6: *** Yuron ***
Capitolo 7: *** Conversazioni inaspettate ***
Capitolo 8: *** Tutto in un attimo.. ***
Capitolo 9: *** Ha inizio una nuova avventura! ***
Capitolo 10: *** Missione: Salvare Videl! ***
Capitolo 11: *** La Verità ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Piccola premessa:

“ Ciao a tutti, il mio nome è Sonia e volevo solo premettere di aver caricato questa storia un sacco di volte, ma l’ho fatto esclusivamente perché voglio migliorare la mia abilità di scrittura; premetto che sono alle prime armi, perché non ho mai scritto storie, mi sono sempre limitata a leggerle; ora voglio imparare a scriverle anch’io.. NeDe, Lady Nazzumi e LadyHeather83 hanno commentato inizialmente la mia storia e mi hanno dato delle dritte, per così dire..beh certo non si può imparare da un giorno all’altro a scrivere, però ci sto mettendo tutta la mia buona volontà e prima o poi imparerò pure io a scrivere decentemente. Finita questa piccola premessa vi lascio alla storia, un kiss a tutti, ciaoo ^^ !! ”

 

 

 

Prologo

Sono passati ben sette anni dalla fine del Cell-game, anche se per me sembra solo ieri.

Il panorama che si presenta di fronte ai miei occhi è solamente un’enorme distesa arida e desolata, priva ormai di vita.

Sto qui, seduto sopra una colonna in rovina, una di quelle che faceva parte del così detto “ ring ” sul quale sette anni fa sconfissi Cell, e ripenso a quanto fui sciocco e irresponsabile; se solo avessi dato retta a mio padre piuttosto che al mio stupido orgoglio, le cose avrebbero preso sicuramente una piega differente.

Per colpa mia lo persi, lasciando un vuoto incolmabile negli animi dei suoi amici, di sua moglie e di suo figlio minore.

" Già suo figlio minore " pensai sentendo scendere una solitaria lacrima rigarmi il viso. Goten è il suo nome ed è la sua copia esatta : ingordo, ingenuo e abbastanza forte rispetto la sua età; ha solo cinque anni e mezzo e già riesce a trasformarsi in super saiyan, incredibile no??!!..

La verità è che non riuscirò mai a darmi pace per quel che ho fatto, anche se involontariamente. Mio padre si fidava ciecamente di me e io l'ho deluso non ascoltandolo e per di più ha dovuto pagare i miei errori sacrificandosi; decise di non ritornare in vita perché era convinto che fosse lui ad attirare sulla Terra nemici sempre più forti, inoltre, sempre secondo lui, io ero perfettamente in grado di poter prendere il suo posto, ma questa era un’idea insensata e folle che solo lui poteva pensare.

Nessuno potrà mai sostituirlo.

Certo sono diventato ancora più forte rispetto all’ultima volta, per il semplice fatto che vado ad allenarmi al Palazzo del Supremo.

Non voglio deluderlo un’altra volta.

E' vero, mi ha lasciato un compito abbastanza notevole, ovvero difendere la Terra, e per tale motivo farò tutto ciò che è in mio potere per cercare di svolgerlo come si deve.

Continuo ad osservare questo squallido scenario, e l’unica cosa che riesco a provare è tanta amarezza. Dopo aver ucciso Cell in questo campo di battaglia, nessuno ha avuto più il coraggio di rimetterci piede, probabilmente per paura che all'improvviso ritorni quell’essere senza scrupoli, quello stupido essere che ha rovinato una parte importante della mia vita.

Però almeno ho un’amara consolazione, un giorno per quanto sia lontano, starò di nuovo insieme a mio padre con tutto il resto della mia famiglia.

Diedi un’ultima occhiata a quel territorio dimenticato dal mondo e presi il volo dirigendomi ai monti Paoz, dove mia madre e il mio dolce fratellino attendevano il mio ritorno.

 

 

 

 

 

Bene !!ciao a tutti come vi sembra per l'ennesima volta?! Spero che vi piaccia..al prossimo ciaoo ^^ !!!

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Capitolo 2
*** Uno strano sogno ***


UNO STRANO SOGNO

 

La notte era più bella del solito. Si riusciva a vedere chiaramente una stupenda luna piena, circondata da miliardi di stelle lucenti.

Mi distesi sull’erba, ancora di un verde nitido, nonostante fossimo già in autunno, un autunno che potrei definire particolarmente indulgente.

Ammiravo il magnifico spettacolo che mi si presentava di fronte, fino a quando non avvertii dei passi. Mi voltai nella direzione di questi ultimi e notai che appartenevano al mio piccolo fratellino, che vidi avvicinarsi per poi distendersi accanto a me.

Gohan ” disse senza distogliere i suoi dolci occhi neri dall’ enorme cielo stellato

secondo te papà ci guarda e ci protegge da lassù? ” rimasi stupito dalla domanda che mi aveva appena fatto, così gli risposi con un singolo e flebile “ ” .

Gohan ” udì una seconda volta la sua innocente vocina “ mi puoi parlare un po’ del nostro papà? Ogni volta che lo chiedo alla mamma scoppia a piangere e io non voglio vederla triste. ” rimasi spiazzato un’altra volta, lo guardai e constatai nei suoi occhi la curiosità o forse la necessità di conoscere l’uomo che ha contribuito a farlo nascere. Non potevo negargli questa sua richiesta, era giusto che sapesse la storia del nostro papà nonostante fosse solo un bambino.

Così cercai di iniziare dalle origini, ovvero da quando nostro padre Goku scoprì tramite un saiyan di nome Radish la sua vera identità.

Gli parlai dell’arrivo di Vegeta e Nappa, di Freezer, degli androidi, dell’arrivo di Trunks del futuro, fino a giungere al nemico più potente, a quello stesso nemico che sconfissi dopo aver subito una dolorosa perdita, causata dalla mia arroganza e strafottenza. Quest’ultima parte gliela raccontai senza tralasciare nulla, provando un’immensa vergogna e aspettandomi da un momento all’altro delle accuse che però non arrivarono.

Gohan perché ti senti responsabile? Alla fine se papà  voleva tornare lo poteva fare, invece ha pensato di proteggere la Terra per l’ennesima volta.

Rimasi spiazzato di nuovo. Non riuscivo a capire perché non fosse arrabbiato con me. Sta persino giustificando sia i miei errori che le scelte di nostro padre.

A volte Goten riusciva davvero a sbalordirmi con la sua ingenua schiettezza.

Finito di raccontare le tante avventure e scontri che hanno reso il capo della nostra famiglia un eroe, mi alzai porgendo la mano a Goten, il quale l’afferrò e con uno slancio si adagiò sopra le mie spalle poggiando la sua testolina sulla mia.

Grazie fratellone, ti voglio bene! ” finì rivolgendomi un gran sorriso. Era bello rendere felice una persona a cui vuoi bene.

Di niente piccolo! ” risposi mentre rientravamo in casa.

Cercai mia madre, ma in cucina e nel soggiorno non c’era, controllai anche in bagno e in camerino,ma niente!!

Rimaneva solo la camera da letto. La porta era chiusa, così con molta delicatezza l’aprii: la vidi riposare nel grosso letto matrimoniale, immersa in un sonno profondo e alquanto agitato. Chissà che stava sognando??!.

 

 

SOGNO DI CHICHI

 

 

Una giovane ragazza si era appena svegliata, dopo aver dormito sopra un enorme albero di ciliegio, il suo dolce e limpido volto fu illuminato dai raggi del sole che lentamente stava sorgendo, mentre una lieve brezza le scompigliava i lunghi capelli corvini e la veste color lavanda, la quale faceva intravedere le sue forme perfette.

Ad un tratto la giovane vide una sorta di stella cadente. Poi osservò con più attenzione questa ipotetica “ stella ”, e si accorse che essa stava decisamente precipitando a qualche centinaio di chilometri da dove si trovava lei, così spinta dalla curiosità, prese il volo e la raggiunse.

Arrivata lì vide un enorme cratere profondo circa duecento metri e al centro di esso una sorta di navicella spaziale; con molta cautela si avvicinò, esaminando il nuovo ente.

Improvvisamente si aprì e ne uscì un ragazzo sui vent’ anni, alto, atletico, con un buffo taglio di capelli corvini esattamente come i suoi occhi. La ragazza notò che aveva la coda avvolta in vita e uno strano arnese all’occhio sinistro che mostrava dei simboli e numeri incomprensibili dal suo punto di vista.

Poi lo fissò e si concentrò.

In pochi istanti capì le intenzioni del giovane arrivato poiché gli aveva letto nel pensiero.

Si allontanò immediatamente da lui e usando i suoi poteri creò una barriera difensiva che la proteggesse per maggiore sicurezza.

Continuò ad osservarlo e lui fece lo stesso. Poi con decisione disse:

“ Tu saiyan ” puntandogli il dito contro “ non ti permetterò di occupare la mia terra e poi sappi che non hai la benché minima possibilità di eliminare gli abitanti di Aladhaesia. ” concluse utilizzando un tono forte e deciso.

Il giovane saiyan la stava ancora scrutando e poi parlò.

“ Ho ricevuto l’ordine di occupare Aladhaesia e di trovare una discendente della Dea originaria e sono quasi sicuro che tu sei una di esse, visto che sei riuscita a leggermi nel pensiero ” disse con un tono altrettanto sicuro e con un irritante sorrisino stampato in faccia “ o sbaglio?! ” concluse con ironia.

La ragazza non si fece attendere, rispondendo con fermezza:

“ Non è importante sapere chi sono io, ma visto che sei così ben informato sul nostro popolo, dovresti sapere cosa siamo in grado di fare. Se volessi ti potrei uccidere in cinque secondi. ”

“ Sei sicura? ” domandò calmo “ Io sono un saiyan e ho la pelle dura ” disse con un’intensità di voce abbastanza persuasiva.

Tutto a un tratto il silenzio si impadronì di quella scena inattesa. I due continuavano ad osservarsi in modo deciso, fino a quando la giovane non cambiò espressione facendosi improvvisamente triste. Lui, intuì da essa che, gli stava leggendo per la seconda volta la mente, frugando senz'altro tra i suoi ricordi più dolenti, abbassando di conseguenza la sua barriera protettiva. Colse l’occasione per attaccarla alle spalle, bloccandole le braccia. Lei non cercò di divincolarsi, al contrario cercava i suoi occhi.

“ Tu non vuoi eseguire quest’ordine vero?? ” domandò con dispiacere.

“ Non importa ciò che voglio io! ” rispose severo, aggiungendo: “ E non credere di potermi capire leggendo solo i miei pensieri, o meglio ricordi. ” disse sicuro della sua affermazione, con un pizzico di amarezza.

“ Da i tuoi pensieri o ricordi come li vuoi chiamare, ho intuito il tuo stato d’animo, i tuoi sentimenti. ” rispose la fanciulla con fermezza.

“ Noi saiyan non abbiamo sentimenti ” dichiarò il giovane, cercando di convincersi di ciò che aveva appena affermato.

 “ Tutti gli esseri viventi provano emozioni belle o brutte. Anche tu! ” disse con un tono affabile voltandosi verso il giovane che impulsivamente baciò, eliminando quella breve distanza che li separava.

 

 

FINE SOGNO DI CHICHI

 

 

Mamma mamma ” gridai, ma lei ancora non si svegliava, così la mossi con un po’ più di forza e a quel punto aprì gli occhi, impauriti e nello stesso tempo confusi.

Mi sedetti accanto a lei e le chiesi se stesse bene.

Lei riprendendosi dallo strano sogno che aveva fatto mi tranquillizzò dicendomi che si sarebbe preparata una bella camomilla, ritornandosene poi a letto e che dovevo farlo pure io.

Io non credei a ciò che mi aveva appena detto, mi sembrava davvero sconvolta, però non sapendo cosa fare, assecondai la sua richiesta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciaooo .. ebbene???!! come vi sembra??!! vi fa tanto schifo??! mi raccomando accetto qualsiasi consiglio!! un kiss a tutti!!! ciaoooo!! ^^

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Capitolo 3
*** Il sogno continua ***


Il sole illuminava i numerosi monti che circondavano la nostra singolare e umile casa. Filtrava i suoi sottili raggi luminosi tra i molteplici spiragli della colorata tenda di lino, che svolazzava a causa della corrente autunnale.

 Mi alzai, ripensando all’espressione impaurita di mia madre. Ieri sera mi spaventai vedendo la sua piccola fronte impregnata di sudore e il suo esile corpo reso mobile solo dai fulminei sussulti che si facevano sempre più intensi.

 Fortunatamente Goten non si svegliò e quindi non si accorse di nulla.

 Mi girai rivolgendo uno sguardo verso la sveglia e notai che erano le sette in punto e io dovevo ancora vestirmi per andare al Palazzo del Supremo.

 Di sicuro Junior mi stava già aspettando. Successivamente mi sedetti al tavolo con mio fratello attendendo con impazienza la gustosa colazione che nostra madre era intenta a preparare.

Non potei non accorgermi che fosse alquanto silenziosa. Probabilmente stava ancora pensando all’episodio della scorsa notte.

 “ Ehi mamma!? Sei preoccupata per il sogno di ieri notte? ” chiesi tutto ad un fiato. Dal mio tono di voce si percepiva la mia preoccupazione. Indubbiamente il suo comportamento era sospetto, per di più le mie teorie trovavano conferma nel suo pallido viso che rendeva evidenti le sue profonde occhiaia, segno che non riuscì più a riprendere sonno.

Si volse verso di me rispondendomi con un forzato sorriso: “ Si è vero ho fatto un sogno strano, ma non è nulla di grave, credimi io mi sen.. ”.

A quel punto mi precipitai per bloccarla prima che si schiantasse sul parquet ambrato.

La presi in braccio e la portai subito a letto. Controllai la sua temperatura e mi accorsi che era salita a 38° e mezzo, voltandomi indietro notai lo sguardo apprensivo di Goten, così lo tranquillizzai dicendogli che era solo un po’ di febbre, nonostante avessi qualche dubbio al riguardo; subito dopo dovetti inventargli una scusa per allontanarlo chiedendogli di farmi un favore, ovvero andare al Palazzo del Supremo per avvisare Junior della mia assenza e una volta che era lì, fermarsi da Balzar facendosi dare qualche fagiolo magico; non si sa mai! meglio essere sicuri.

Goten ubbidì senza fare domande, vedendolo spiccare il volo potei concentrarmi solo su nostra madre:

Era distesa qui, in questo enorme letto matrimoniale, troppo grande per una fragile donna come lei; i suoi lunghi capelli neri coprivano tutto il guanciale lasciando scoperti solo i propri quattro angoli. Aveva le gote arrossate, il respiro era affannoso, la sua piccola fronte corrugata dal dolore rilasciava del sudore freddo e inoltre quei tremori della scorsa notte si rifecero vivi.

Possibile che fosse solo coincidenza?!

Ero sicuro che mi stesse nascondendo qualcosa che probabilmente per lei non era rilevante, ma si sa’, mai fidarsi delle apparenze.

Mentre stavo seduto accanto a lei in attesa che riaprisse gli occhi, la osservai con molta attenzione accorgendomi di alcuni particolari a cui non avevo dato mai importanza:

Mia madre Chichi era davvero una bella donna!

Le dita delle sue mani erano affusolate e curate, nonostante le sue continue faccende, per non parlare della sua pelle che in alcuni istanti brillava al contatto col sole, esaminai anche il suo viso, e spostandole leggermente i capelli notai dietro l’orecchio destro una sorta di tatuaggio scolorito che raffigurava due stelle sovrapposte, una blu e una dorata e all’interno di esse un cerchio composto da due catene intrecciate, anche queste dorate e blu.

Rimasi stupito da quel simbolo. Avevo la brutta sensazione che quest’ultimo non promettesse niente di buono. Dovevo fare delle ricerche o chiedere a Dende, sicuramente lui mi avrebbe dato delle risposte o almeno una traccia da cui cominciare.

Erano passate già tre ore e ogni quindici minuti bagnavo con dell’acqua un panno bianco per poi adagiarglielo sulla fronte.

La febbre non calava e l’agitazione si stava appropriando del mio corpo, fino a che l’arrivo di Goten fece sì che la ragione prevalesse su tale ansia.

Eccomi Gohan! Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto. ” Finito di pronunciare queste parole mi porse i fagioli magici e aggiunse con un espressione triste, ma piena di speranza: “ La mamma si è ripresa?! ”.

Non sapevo se mentirgli o dirgli la verità. Non sapevo dare una risposta concreta a questa domanda. Sentii i suoi occhi addosso che fremevano per sentire una parola o anche un sussurro uscire dalle mie labbra, ma non sapevo proprio che fare, così decisi di mentirgli:

Goten sta tranquillo, la mamma ha bisogno di riposo vedrai che appena si sveglierà si sentirà meglio! Però ora va a lavarti e io intanto preparo un buon pranzo, okay?

Il suo buffo faccino mi sorrise e corse immediatamente in bagno.

 Mi voltai per l’ennesima volta verso mia madre che lievemente di stava agitando. “ Chissà che cavolo sta sognando?! ” dissi a me stesso, con un tono abbastanza adirato lasciando trasparire un pizzico di frustrazione. Mi rigirai di nuovo a testa bassa chiudendomi la porta alle spalle, lasciandola immersa nei suoi sogni o peggio incubi.

 

 

<< Chichi e il simbolo: ^^ >>

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Il SOGNO DI CHICHI

 

 

 

 

Urla strazianti, occhi impauriti e fiamme che distruggevano e minacciavano senza sosta quel mondo che implorava aiuto in tutti i modi. Corpi senza vita accasciati a terra e mani rivolte verso quella Dea che le aveva create.

 Poi un grido “ Nooooo Kaaarooth ” .

 Una giovane fanciulla inginocchiata stringeva a se un giovane uomo con un pugnale conficcato nel petto, quello stesso pugnale che aspettava a lei se quest’ultimo non le si fosse buttato addosso per proteggerla. Il suo povero corpo martoriato tremava di dolore, ma il suo viso esprimeva gioia, la gioia di morire per aver salvato la donna che amava; ora poteva confermare di essere un uomo che aveva finalmente imparato ad amare.

 “ No..n piange..re ” disse alla fanciulla singhiozzante che lo fissava tenendolo forte a sè, mentre i soldati di quello stesso mondo, cercavano di abbattere la sua barriera invano.

 “ Perché l’hai fatto?! dovevi fuggire e.. ” venne interrotta dall’uomo che posò il suo dito tremante nelle labbra della giovane.

Ti amo Dafea ” queste furono le ultime parole che Kaaroth riuscì a pronunciare prima di rilasciare l’ultimo respiro. Il suo corpo cessò di tremare e il suo viso era sereno, si poteva persino scorgere un sorriso. La giovane donna lo avvicinò ancora di più a sé, e nonostante il suo corpo fosse oramai privo di vita, lo baciò lasciando cadere calde lacrime di disperazione. Poi estrasse il pugnale dal cadavere che teneva fra le braccia e se lo puntò al petto sussurrando:

Staremo insieme per sempre amore mio! ” e stringendolo ancora più forte lo piantò nel suo piccolo cuore che squarciato cercava con un grande sforzo di emettere quei pochi e ultimi battiti.

 

 

 

 

 

Allora che ne pensate??!! siete confusi??! perplessi!!?? beh fatemi sapere cosa ne pensate okay?! un bacio a tutti!!..

ps: lo so l'immagine si vede un po' male e il simbolo mi è venuto una c****a !! però spero che vi piaccia comunque ^^ baci baci !!!

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Capitolo 4
*** Trovare una soluzione ***


Piccola premessa e ringraziamenti:

Allora siamo già al quarto capitolo e mi sembra corretto fare dei ringraziamenti specifici:

NeDe: Grazie ai tuoi consigli sono migliorata tantissimo, ma ne ho ancora tanta di strada da fare!!.. inoltre spero che la tua bandierina cambierà colore!.. Un saluto grande!! ^^ 

LadyHeather83: Ovviamente anche i tuoi consigli sono stati utilissimi e ti ringrazio moltissimo!!... ^^

LadyNazzumi: Ti ringranzio molto per aver notato i miei miglioramenti, inoltre anche grazie ai tuoi suggerimenti sono riuscita a migliorare la mia abilità di scrittura!! Grazie mille davvero!!... ^^

mnbvc2: Sono contentissima che la mia storia ti incuriosisce e ti ringrazio molto dei complimenti!!... ^^

Mione1986: Grazie mille per la tua recenzione, sono felice che la mia storia ti piace e che continuerai a seguirmi, anche perchè siamo solo all'inizio!!! XD ciao ciao!!... ^^

MiKiUs SaN: Ho corretto gli errori che mi hai fatto notare e sono molto contenta che apprezzi la mia storia. Spero che continuerai a seguirla... ^^ ciao ciao!!!...  

bellina97: Ehilà !! ^^ Devo ringraziarti per il commento. Sono felicissima del fatto che ti piace la mia storia e che come me adori il personaggio di Chichi... ^^ A presto e grazie acora!!!

Bene ora vi lascio al nuovo capitolo. Buona lettura ciaooooo!!! ^^

 

 

 

                                    TROVARE  UNA  SOLUZIONE

 

 

 

Passavano le ore e mia madre non accennava a svegliarsi da questa sorta di prigione mentale, dalla quale non poteva più uscire. Non riuscivo a svegliarla e le sue agitazioni nel sonno aumentavano. La sentivo anche pronunciare dei nomi, come Aladhaesia e Dea creatrice.

Ero davvero disperato e inoltre non potevo continuare a mentire a Goten; era un bambino, ma non era uno stupido. Quindi cercai di spiegargli come erano andate realmente le cose da quella famosa sera; gli accennai i miei dubbi e delle mie probabili ipotesi. Notai nei suoi occhi sinceri quell’ansia che da interminabili ore mi stava facendo impazzire e non potendo più aspettare non trovai altra soluzione.

Dovevo andare da Dende al Palazzo del Supremo, era l’unico che mi poteva aiutare.

Così presi mia madre, l’avvolsi con una coperta e con l’aiuto della nostra piccola nuvola speedy, ci dirigemmo il più veloce possibile dai miei due amici namecciani e Popo, che quasi certamente avevano già avvertito il nostro arrivo.

Durante questo breve, ma interminabile viaggio osservai per la seconda volta mia madre:

Le sue gote non erano più arrossate, e ciò confermava che non avesse più la febbre; però questo non mi tranquillizzò, al contrario mi fece preoccupare di più, poiché la sua pelle era fredda, troppo fredda e il suo dolce volto era diventato più pallido della scorsa notte risaltando quelle due profonde occhiaia. Forse erano così evidenti perché era ormai da quasi due giorni che non mangiava niente, però ora che ci penso, il suo corpo non aveva risentito alcun disturbo.

Possibile che fosse una cosa normale?!

Arrivati al Palazzo del Supremo, abbandonai per qualche istante quei bizzarri pensieri che non facevano altro che confondermi le idee. Come avevo immaginato sia Junior che Dende, e Popo naturalmente, erano già pronti per riceverci.

Lì salutai velocemente con in braccio mia madre, e poi subito dopo mi rivolsi a Popo, il quale capì immediatamente cosa volessi chiedergli, così senza neanche farmi pronunciare una parola mi fece un cenno con il capo dicendomi di seguirlo. A tal punto mi affrettai senza esitazione ad andargli dietro.

Dopo aver sistemato mia madre in una delle infinite stanze del Palazzo, raggiunsi i miei amici e finalmente potei parlare con loro e cercare di capire quello che stava succedendo alla mia famiglia.

Esattamente come feci con Goten, incominciai a spiegare con i minimi dettagli tutto ciò che era accaduto fino a questa mattina. Non riuscii a nascondere i miei dubbi e le mie preoccupazioni, però il desiderio di capire e salvare mia madre era sicuramente maggiore della mia frustrazione.

Finito di raccontare gli episodi che avevano colpito la mia tranquilla vita quotidiana, guardai Dende che nonostante la sua giovane età era molto saggio e possedeva tante conoscenze. Era intento ad osservare il suo minuto bastone che portava sempre con sé e poi improvvisamente il suo sguardo dolce, ma deciso, cambiò direzione posizionandosi sul mio, che al contrario era insicuro e impaziente.

Lo vidi fare un enorme respiro e poi prese a parlare:

Gohan, mi dispiace dare proprio a te delle risposte così labili; purtroppo non so proprio come aiutarti a risolvere il tuo problema, però una cosa è sicura ” disse facendo una breve pausa spostando lo sguardo in direzione della stanza dove riposava mia madre “ Lei non è umana e suppongo che te ne sei accorto pure tu. Vero?! ” Percepì nella sua ultima parola un filo di timore o semplicemente una conferma da parte mia.

Sì. ” sussurrai abbassando la testa; almeno una delle mie tante domande aveva trovato una risposta “ Ho notato vari cambiamenti fisici, per non parlare del suo fulmineo aumento del livello combattivo. Una semplice umana non può avere dei mutamenti così improvvisi. ” feci una pausa per poi continuare “ inoltre quella sorta di tatuaggio che ha dietro l’orecchio destro mi dà la netta sensazione di essere un indizio da non sottovalutare. Ma come faccio a cercare un qualcosa che non so cos’è?! ” la risposta a quella domanda non tardò ad arrivare. Junior aveva ascoltato con molta attenzione il mio racconto senza proferire una parola, fino a quando vedendomi in quello stato davvero pietoso, mi posò una mano sulla spalla e mi disse:

Figliolo ascoltami, non sono sicuro se potrò aiutarti a risolvere il tuo problema, però provar non nuoce, quindi andrò oggi stesso su Namec e parlerò con i saggi, loro sapranno qualcosa vedrai, e in caso contrario troveremo un’altra soluzione, ma non demoralizzarti, okay?! ” finì rivolgendomi un sorriso sincero.

Non potei non ritrovare quella positività che pian piano stava svanendo, così ricambiai quel sorriso rispondendogli con il mio solito tono affabile :

Okay Junior aspetterò il tuo ritorno con impazienza. Grazie! ” conclusi con una nuova speranza. Arrivati a questo punto, il mio migliore amico, nonché maestro, mi salutò facendomi un cenno con la mano e sparì grazie al teletrasporto attuato da Dende.

Per quanto mi riguarda, durante la momentanea assenza di Junior, mi avviai con Goten nella stanza di mia madre e mentre la guardavo incominciavano a sorgere altre domande che fremevano pur di avere una risposta o anche una mezza verità.

< Chi sei veramente mamma?! Davvero non puoi svegliarti o semplicemente non vuoi per paura di rivelarci la tua vera natura?! Oh insomma svegliati maledizione!!! Svegliati!! > pensai, ero arrivato al punto di dubitare qualsiasi cosa. Ma riflettendoci non c’era una motivazione o paura di rivelare le proprie origini. In fondo quelle di mio padre non erano delle migliori, anzi..

Ora basta! Dovevo finirla di supporre queste conclusioni assurde. Ci sarà una spiegazione a qualsiasi mia domanda. Dovevo solo avere un altro po’ di pazienza. Junior sarebbe arrivato fra qualche ora quindi dovevo solo aspettare il suo arrivo, già aspettare, una cosa davvero snervante, ma per il momento era l’unica cosa che potevo fare.

Così preso da tutti quei pensieri mi addormentai insieme a Goten, nella comoda poltrona affiancata all’ umile letto dove era adagiato un temporaneo fragile corpo dormiente.

Gohan ^^ : Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

 

 

 

Fine quarto capitolo....

Spero di non essere stata troppo noiosa in questo capitolo, ma vi posso assicurare che nel prossimo molti misteri verranno svelati... almeno!!!! Vi piace l'immagine?? spero di si! beh allora vi saluto un kiss a tutti ciaoooooooooooooo!!! ^^

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Capitolo 5
*** L'origine del libro ***


 

Spalancai gli occhi, avvertendo sul mio viso un leggero solletichino causato dall’ arruffata capigliatura di Goten. Erano passate già sei ore da quando Junior era andato sul pianeta Namec, ma ancora di lui nessuna traccia. Sollevai delicatamente mio fratello dal mio petto per distenderlo di nuovo nella poltrona, in modo che potesse continuare a dormire. Andai fuori per prendere una boccata d’aria e improvvisamente mi ritrovai Junior di fronte con in mano un grosso libro.

Accipicchia peserà una tonnellata!! ” pensai per poi rivolgermi immediatamente al mio maestro:

Junior.. allora ti hanno detto qualcosa i saggi? E che cos’è quell’ affare?

Gohan a quest’ora sveglio?? Dovresti riposare! ” chiese preoccupato.

Non preoccuparti amico mio mi sono appena svegliato, mentre Goten sta ancora dormendo!

 

……Grrrrrrrrmmm……

 

Però non hai mangiato! ” disse con un mezzo sorriso.

eh eh eh..” risi imbarazzato “ e già.. onestamente e da stamattina che non metto qualcosa sotto i denti! ” finito di pronunciare queste parole vidi spuntare Popo con un vassoio pieno di cibo.

A volte mi domando se abbia capacità telepatiche!! ” dissi stupito.

Mangia figliolo così dopo ti spiego tutto quello che sono riuscito a scoprire, anche se purtroppo non è molto! ” disse distruggendo quell’ultimo pizzico di speranza che risiedeva in me. Poi fece un respiro e aggiunse: “ Ti aspetto con Dende nella stanza delle sfere del Drago.

 

Finito di mangiare, ringraziai Popo e mi avviai immediatamente da i miei due amici namecciani. Li vidi seduti uno di fronte al altro, concentrati ad osservare la copertina del nuovo ente posto in mezzo ai due; quest’ultima era ornata da vari simboli intricati e sottili che si avvolgevano in una fitta rete, che nascondeva chissà quali significati. Mi avvicinai e loro accorgendosi della mia presenza si girarono verso di me facendomi segno di sedermi.

Li guardai in attesa di sapere tutto quello che avevano scoperto.

 

Così Junior iniziò a parlare:

Allora Gohan i saggi non sanno niente di questo pianeta chiamato Aladhaesia, addirittura alcuni pensano che sia solo una leggenda. Il libro che vedi è l’unica cosa che potrebbe testimoniare l’esistenza di questo ipotetico mondo.

Perché dici potrebbe?? ” domandai interessato.

Perché le pagine del libro sono tutte completamente vuote, a parte la copertina ovviamente! ” rispose deciso.

Vuote? Ma che significa? ” chiesi confuso.

A quel punto intervenne Dende, alzandosi da terra per poi adagiarsi in una delle tante sedute.

Gohan ascoltami questo libro è protetto da una magia che è di gran lunga superiore alla nostra. Per tale motivo non possiamo ricavare nulla da questo oggetto. ” fece una pausa per poi continuare “ Però posso raccontarti come quest’ultimo sia arrivato nel mio pianeta. ” proseguì serio   Tanti anni fa, quando molti popoli dell’universo temevano di essere sottomessi dalla razza saiyan, sul pianeta Namec fece la sua comparsa una strana creatura che i namecciani chiamarono Mekayon: era un ‘enorme drago dal manto bianco, forte e robusto, con strani e molteplici emblemi neri, che nel suo immenso corpo cambiavano forma. Possedeva due gigantesche e nervose ali, le quali avevano membrane sottili come la seta, fragili e possenti al tempo stesso; i suoi occhi erano dorati e sopra di essi emergevano tre corni del medesimo colore, inoltre disponeva di tre lunghe code e il suo collo di media lunghezza, era crestato. Esso si avvicinò ai saggi donando loro un oggetto, ovvero il libro. Questi ultimi non potevano nascondere l’ammirazione e nel contempo il timore che provavano per quella creatura, la quale osservandoli per l’ultima volta con i suoi grandi occhi mielati, chiuse le ali avvolgendosi, per poi dissolversi nel nulla.” Concluse pago.

Caspita!! questa creatura doveva essere straordinaria.. ” esclamai incredulo “ Ma dimmi… cosa c’entra questo libro con Aladhaesia? ” domandai perplesso.

Leggi questa e capirai! ” disse il piccolo supremo, toccando e lasciando scivolare l’acuminata unghia dell’indice destro nel dorso del grosso libro, mettendo in moto quest’ultimo che con un meccanismo perfetto si aprì in due inserendosi nelle rispettive cerniere poste ai suoi lati, liberando così l’oggetto protetto. Si trattava di una pergamena molto antica a giudicare dall’aspetto, però fortunatamente ciò che conteneva al suo interno, era perfettamente leggibile:

 

Aladhaesia raggiunger non puoi se cuor malvagio hai;

lungo è il cammino, ma seguendo le dieci punte del marchio, tutto sarà più vicino.

Con gli occhi veder non puoi la Dea creatrice bella,

che con la sua magia protegge la sua luminosa stella.

 

Ma che significa?! ” domandai ancora più confuso di prima.

Non lo sappiamo Gohan! Abbiamo provato a decifrarlo, ma con scarso risultato ” rispose Junior alla mia domanda, aggiungendo “ Onestamente sto dubitando dell’esistenza di questo pianeta ” finì rassegnato.

Guardai la pergamena che stringevo tra le mani e poi dopo aver fatto un respiro profondo, mi alzai e con molta determinazione dissi:

Grazie amici miei per l’aiuto che mi avete dato. Riuscirò in qualche modo a decifrare questo affare ” dissi agitando la pergamena che avevo fra le mani “ Ci riuscirò vedrete!!!! ” conclusi convinto dell’affermazione che avevo appena pronunciato.

Uscii dalla stanza del Drago per raggiungere quella dove riposavano due membri della mia famiglia. Arrivato alla soglia vidi il piccolo Goten che si stava svegliando, così lo presi in braccio ancora mezzo addormentato e mi avvicinai a mia madre notando il respiro regolare e la continua velocità delle pupille sotto le delicate palpebre ceree.

Si poteva ormai accertare che ella si trovava in una sorta di coma, il quale la stava cambiando molto; la sua bellezza era indescrivibile, però questo mi spaventava parecchio. Speravo solo che i cambiamenti fossero solamente fisici.

 

 

Ciaooooo a tutti che ne pensateeeee??!!!..aspetto vostri commenti..un bacio a tuttiiiiiii!!!!...

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Capitolo 6
*** Yuron ***


Buona lettura.. ^^

 

 

 

                                                                                       YURON

 

 

 

 

Leggevo e rileggevo questa enigmatica pergamena già da interminabili ore. Sapevo che la risposta che ardevo così intensamente era a un passo dal mio naso, ma non riuscivo a coglierla e questo mi faceva ammattire. Mi distesi lasciando cadere quell’antico documento incomprensibile e chiudendo automaticamente gli occhi per qualche istante, sentii una voce familiare, che mi costrinse a riaprirli:

Fratellone dove sei? ” urlò il piccolo Goten, in attesa di una risposta.

Goten sono qui fuori... nel piazzale ” risposi urlando anch’io.

Fratellone e da un po’ che ti cerco. Che stavi facendo? ” chiese curioso.

Beh stavo cercando di decifrare quest’affare ” dissi afferrando la pergamena per poi passargliela, in modo che la potesse vedere.

Gohan, ma che c’è scritto? ” domandò perplesso.

Dimenticai che ancora non sapeva leggere.

 

Aladhaesia raggiunger non puoi se cuor malvagio hai;

lungo è il cammino, ma seguendo le dieci punte del marchio, tutto sarà più vicino.

Con gli occhi veder non puoi la Dea creatrice bella,

che con la sua magia protegge la sua luminosa stella. ”

 

Terminai di pronunciare questa specie di filastrocca che ormai avevo imparato a memoria, non distogliendo gli occhi dall’immenso cielo azzurro.

e che cosa è un marchio? ” mi domandò, guardandomi con i suoi dolci occhi neri.

A quel punto mi sedetti a gambe incrociate di fronte a quest’ultimo e risposi:

Beh un marchio è un segno che s’imprime su qualcosa o su qualcuno. Per esempio, ti ricordi la scatola di riso con il gallo verde che compra sempre la mamma? ” dissi aspettando il suo consenso.

” rispose con decisione.

Ecco... il gallo verde è un marchio! ” terminai rivolgendogli un sorriso.

e quindi anche il disegno che ha la mamma dietro l’orecchio destro è un marchio? ” domandò logicamente.

Lo guardai stupito e mi diedi dell’idiota.

Che sciocco! ” pensai

Le dieci punte del marchio … ma certo!! ” sussurrai dando un pugno sul palmo della mano sinistra...

Come fratellone?! ” mi chiese inarcando un sopracciglio.

Sì! ” risposi alla sua domanda aggiungendo “ Grazie! Sei un piccolo genio fratellino … ” dissi scompigliandogli i capelli per poi dirigermi verso la stanza di nostra madre; mi voltai di nuovo verso Goten rimasto perplesso dalla mia ultima frase, gli sorrisi e lo invitai ad andare da Trunks; era pur sempre un bambino e sapevo che qui stava male. Magari svagandosi un po’ avrebbe dimenticato, anche se solo per un momento, tutte le preoccupazioni che tormentavano anche me.

Aprii la porta della stanza e con molta delicatezza osservai il marchio che già avevo notato qualche giorno fa.

Notai qualche differenza: non era più scolorito anzi era ben visibile anche da lontano e le catene disegnate all’interno delle stelle erano scomparse, lasciando il posto a uno strano drago. Esso aveva le stesse caratteristiche della creatura descritta da Dente, che apparse su Namec tanti anni fa.

Probabilmente il marchio stava mutando forma come l’aspetto di mia madre.

Dopo qualche minuto mi diressi nella sala delle sfere del drago, dove era posto il misterioso libro. Lo presi e me lo rigirai fra le mani; dovevo ammettere che era davvero bello esteticamente, ma a che serve un libro se non lo puoi leggere?.

 Lo aprii e sfiorai una delle ruvide e giallastre pagine.

Poi improvvisamente il mio istinto prevalse sulla ragione. Sentivo il bisogno di scrivere in quel libro, era una voglia strana, ma ero sicuro che fosse indispensabile. Presi la prima penna che trovai e scrissi:

Marchio

In effetti, non era una cosa normale. Feci un sorriso amaro, chiudendo gli occhi e scuotendo la testa a destra e sinistra.

Aprii gli occhi e con mio grande stupore il libro inghiottì la parola per poi sostituirla con una domanda:

Quale Marchio?

Ero esterrefatto! Il libro mi aveva risposto, era come se fosse vivo. Così spinto dalla curiosità, disegnai il marchio che avevo appena osservato qualche minuto fa.

Ah... questo Marchio! ” rispose il libro.

Sai che significa? ” scrissi sempre sulla prima pagina.

” rispose nuovamente il libro.

Puoi spiegarmelo? ” continuai questa insolita conversazione silenziosa.

No.

Perché? ” insistetti.

Devi capirlo da solo Gohan.

A quel punto mi spaventai. Io non gli avevo detto il mio nome, come faceva a saper...

In quel preciso istante, i miei pensieri furono interrotti da quello che i miei occhi increduli leggevano:

Gohan, io so molte cose, se volessi, potrei darti tutte le risposte che desideri,ma non lo posso fare. Se davvero sei destinato a raggiungere Aladhaesia, le tue capacità saranno più che sufficienti.

Posso sapere il tuo nome? ” chiesi speranzoso.

Sì! Il mio nome è Yuron.

Yuron, come faccio a trovare le mie risposte?? Insomma nessuno conosce Aladhaesia! Addirittura molti pensano che sia solo una leggenda.

Accidenti perché tutti questi misteri? Sto incominciando ad irritarmi seriamente. Io voglio solo riavere mia madre e per soddisfare questo mio desiderio devo scoprire il suo passato e tutto sul suo pianeta d’origine.

Gohan, tu conosci il Marchio. Non devi fare altro che leggerlo.

Leggerlo? Non so come si fa. ” scrissi deciso.

Ne sei sicuro?

Certo. ” risposi con la comparsa di un pizzico d’incertezza.

Gohan, se tu non lo sapessi leggere non potresti parlare con me! Fidati delle tue capacità e vedrai che riuscirai nella tua missione.

Dopo aver letto quell’ultima frase il libro che fino a due secondi fa, era adagiato in un morbido e rosso cuscino di lattice, incominciò a fluttuare per poi rimpicciolirsi talmente tanto che riuscii a stringerlo con una mano.

Sembrava che volesse seguirmi, in un certo senso. Così lo accontentai, mettendolo in una piccola borsa che misi a tracollo, per poi spiccare il volo. Forse liberando la mente avrei trovato il modo di leggere questo marchio. Nonostante il mio misero tentativo di distrarmi, nella mia testa continuava a perseguitarmi quella strana filastrocca, fino a che mi bloccai, fermandomi in mezzo alle candide nuvole bianche.

Incominciai a focalizzare solo delle parole in particolare:

 

“Aladhaesia raggiunger non puoi se cuor malvagio hai;

lungo è il cammino, ma seguendo le dieci punte del marchio, tutto sarà più vicino.

Con gli occhi veder non puoi la Dea creatrice bella,

che con la sua magia protegge la sua luminosa stella. ”

 

Ho capito! So cosa devo fare! Prima però vado a recuperare Goten! ” così più ottimista che mai, m’indirizzai da i Brief e pensai che magari Bulma poteva aiutarmi per dare inizio alla mia missione.

 

 

 

 

 

 

 

Ecco a voi il 5° capitolo appena sfornato!! bene fatemi sapere cosa ne pensate okay??!! un kiss a tutti!!! ciaooooo! ^^ 

ps:Volevo ringraziare tutti coloro che hanno recenzito e anche coloro che hanno letto la mia storia.. ^^  

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Capitolo 7
*** Conversazioni inaspettate ***


Eccomi con il 7° capitolo!!! scusate il ritardo ma ho avuto dei problemini!!! ^^

Premetto solo che dal prossimo capitolo incomincerà l'azione e aggiungerò dei disegni!! ^^ Ora vi auguro una buona lettura!!! ciaoooooo!!

 

 

 

 

 

 

                                                      CONVERSAZIONI  INASPETTATE

 

 

 

 

Appena arrivai da Bulma, spiegai a lei e a Trunks tutta la vicenda, informando più tardi anche Goten degli ultimi avvenimenti. Bulma capì immediatamente che per raggiungere questo sconosciuto pianeta potevo avere bisogno di un mezzo, cioè di una navicella spaziale; quindi mi diede un nuovo prototipo e cercò di spiegarmi tutti le sue funzionalità.

Solo dopo qualche ora mi accorsi che Vegeta aveva ascoltato tutta la mia conversazione con sua moglie e suo figlio! Lo vidi avvicinarsi con il suo solito sguardo corrucciato e aggressivo. Mi fissò, per poi rivolgermi la parola:

Tu moccioso! Il pianeta dove vuoi andare si chiama Aladhaesia? ” domandò con un pizzico di curiosità.

Sì, perché? ” domandai confuso da questo suo improvviso interessamento.

è una missione impossibile! Solo un saiyan, se la memoria non mi inganna, è riuscito a raggiungere quel pianeta! ” disse con un sorrisino amaro.

Dici sul serio Vegeta? E chi era questo saiyan? ” domandai una seconda volta, spinto dalla mia voglia di sapere.

Non lo so! Si suppone che sia morto lì.. ” disse quasi infastidito dalla sua stessa affermazione.

Ma tu non hai mai creduto a questa storia giusto? ” dissi facendo anch’io un sorrisino quasi afflitto.

Ovviamente! Noi saiyan siamo imbattibili!Inoltre ho cercato personalmente questo pianeta, ma è stato solo tempo sprecato! ” disse sicuro lasciando trasparire però un briciolo di rabbia per il suo, per così dire, fallimento.

Non ricordi proprio nulla di questo saiyan? ” insistetti.

Lo vidi riflettere e poi notai un impercettibile cambiamento nei suoi occhi, come se improvvisamente avesse rammentato qualcosa d’importante.

Ora che mi ci fai pensare, comincio a ricordare che questo saiyan raggiunse Aladhaesia prima che Freezer distruggesse il pianeta Vegeta, inoltre era un guerriero d’infimo livello ed era figlio di .. ”

La sua espressione cambiò improvvisamente, rimanendo come paralizzato dal ricordo che mi stava esponendo.

Di? ” lo incitai.

Bardack! ” finì distrutto.

Bardack? Ma non è il padre di mio padre? ” domandai confuso.

Sì esatto! Il fatto è che sono sicuro che Freezer eliminò tutti i saiyan, compresi i figli di Bardack.. tranne Radish che poi avete eliminato e .. ” disse deciso.

Mio padre! ” conclusi, aggiungendo “ Quindi tu stai affermando che quel saiyan era lui! Ma è impossibile Vegeta, mio padre era un bambino quando è atterrato sulla Terra! ” affermai con certezza pure io, continuando “ sempre che non ci sia un’altra dimensione!

 

In quel preciso momento nella mente mia e di Vegeta incominciò a rimbombare una voce molto familiare:

 

Ragazzi sono Re Kaio, scusate se m’intrometto nella vostra conversazione, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare. V’informo che le vostre supposizioni sono corrette, cioè il saiyan che ha raggiunto Aladhaesia era davvero Goku. In realtà doveva raggiungere la Terra, ma improvvisamente la sua navicella fu inghiottita dallo spazio. Suppongo che come tutti i saiyan, il suo obiettivo era di distruggere il pianeta dove sarebbe atterrato e ovviamente tutti i suoi abitanti, ma probabilmente i suoi piani furono ostacolati. ” fece una pausa e poi continuò “ Rimase lì per un po’ di anni, che successivamente vennero cancellati, come se non fossero mai esistiti; in qualche modo, riuscì a uscire, ritrovandosi sulla sua navicella avente per destinazione la Terra, ma con l’aspetto di un bambino; inoltre a raggiungere la Terra non fu solo Goku, ma anche un’altra creatura neonata.

Era mia madre Re Kaio? ” domandai impaziente.

Sì Gohan. ” terminò.

 

Non mi ci raccapezzo più in questa storia.

Forse i miei genitori si erano conosciuti prima e magari ritornando bambini avevano perso la memoria ?! Accidenti volevo conoscere la verità a tutti i costi!.

 

Senta Re Kaio, lei sa come posso raggiungere questo pianeta? ” volevo vedere se le mie intuizioni di qualche ora fa erano esatte.

Penso che una semplice navicella non ti aiuterà a raggiungere questo pianeta, perché è attualmente circondato da una magia, che con l’andar del tempo si è trasformata diventando sempre più forte, con lo scopo di proteggerlo da ogni ente estraneo. Infatti, non posso neanche vedere cosa succede al suo interno; però il libro e il tatuaggio che ha tua madre, ti possano aiutare! ” terminò deciso.

 

Lo sapevo che il marchio era la chiave di tutto, però, a quanto pare non potevo utilizzare la navicella come mezzo, inoltre il libro che aiuto mi poteva dare?!

 

Re Kaio può informare mio padre di questa storia? ” domandai.

Non posso figliolo, perché vedi tuo padre è caduto una specie di coma, nonostante sia già morto.. ” affermò preoccupato.

Al quel punto intervenne Vegeta.

Come in coma? Che significa? ” domandò arrabbiato e nello stesso tempo preoccupato, anche se non l’avrebbe mai ammesso.

Probabilmente lui e mia madre sono legati da un filo invisibile che ci impedisce di parlare con loro, visto che sono gli unici che potrebbero rispondere alle nostre domande. Re Kaio, forse è la magia del pianeta stesso che li ha fatti addormentare. ” finii il mio ragionamento, cercando di convincermi di ciò che avevo appena pronunciato.

Può darsi Gohan. E se fosse realmente così, spiegherebbe molte cose. ” finì.

Grazie Re Kaio, adesso andrò al Palazzo del Supremo e consulterò di nuovo il libro.

Buona fortuna Gohan! ” mi augurò Re Kaio.

Grazie! ” risposi.

 

Onestamente la fortuna mi aveva un po’ abbandonato, ma nonostante ciò non mi persi d’animo, così invitai Goten a prepararsi per ritornare al Palazzo del Supremo. Notai che anche Bulma, Trunks e Vegeta volevano venire, così Vegeta prese in braccio Bulma per poi spiccare tutti insieme il volo.

Arrivati al Palazzo, vidi Dende avvicinarsi, notai che era preoccupato e nervoso al tempo stesso.

 

Gohan e se provassimo a utilizzare le sfere del Drago? Forse lui può darci qualche risposta, no? ” chiese incerto.

 

Apprezzavo davvero tanto la sua disponibilità; era un vero amico!

 

Dende mi dispiace, ma non penso che il Drago Shenron potrebbe aiutarci. La magia di questo pianeta è troppo forte. Senti potresti dire a Popo di portare mia madre qui fuori!  ”

Sì certo ” rispose per poi dissolversi dentro le mura del Palazzo.

 

Bene! Adesso vedremo cosa succederà; non so se funzionerà, ma devo almeno provarci.

 

Gohan che hai intensione di fare? ” mi chiese Trunks, vedendomi uscire il libro dalla borsa che avevo a tracolla.

Ora vedrete! ” dissi deciso sperando solo che la mia idea funzionasse.

 

 

 

 

 

 

 

 

FINE!!!!!!

Ebbene che ne pensate??! Fatemi sapere.. un kiss a tuttiiiiiiii.. ciao ciaoooooooo!!! ^^

 

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Capitolo 8
*** Tutto in un attimo.. ***


Eccomi con l' ottavo capitolo.. Vi ringrazio per le vostre recenzioni. Okay okay, ora basta vi lascio laggere in pace.. un kiss a tutti ciaooooooooo!! ^^

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                  TUTTO IN UN ATTIMO

 

 

 

 

 

 

Osservavo e mi rigiravo il piccolo libro fra le mani mentre attendevo Popo.

Dopo cinque minuti lo vidi spuntare fuori dal grande Palazzo, tenendo solamente l’indice sinistro verso l’alto, esattamente sotto un letto fluttuante, nel quale giaceva mia madre addormentata.

Dopo aver collocato quest’ultima a terra, Popo e tutti gli altri, si disposero intorno a me, domandandosi che cosa avessi intensione di fare.

Non li feci aspettare, così senza dare spiegazioni spostai i lunghi capelli neri di mia madre, in modo che il marchio fosse ben visibile, poi aprii il libro e lo appoggiai sopra quest’ultimo per un istante. Nel momento in cui interruppi questo contatto, una luce intensa mi attraversò per poi ridursi, trasformandosi in una sorta di mappa circolare in movimento, la quale si posizionò sotto di me, isolando però i miei piedi dentro un cerchio bianco, in modo che non la calpestassi.

 

Aveva funzionato! Era incredibile! Quasi non ci credevo!!

 

Inizialmente avevo intuito che il marchio poteva essere una sorta di mappa, da quando parlai con Yuron.

Da quel momento le sue parole mi rimbombavano in testa in continuazione:

 “ Gohan, tu conosci il Marchio. Non devi fare altro che leggerlo.

Sulle prime, le mie supposizioni non avevano senso, ma poi grazie alla pergamena riuscii a collegare tutto; quest’ultima, infatti, diceva che per raggiungere Aladhaesia dovevo seguire le dieci punte del marchio, in altre parole la mappa, però essendo una specie di codice non potevo sapere inizialmente che cosa fosse in realtà; così ho pensato che probabilmente il libro aveva le pagine bianche perché forse il suo scopo non era quello di essere letto, ma bensì quello di leggere.

Ero rannicchiato su me stesso in modo da poter osservare attentamente il nuovo ente in moto.

In seguito mi accorsi degli sguardi confusi e sconvolti dei miei amici, così senza discostare il mio sguardo dalla mappa, incominciai a spiegare loro il senso di tutte le mie azioni, che avevano, in qualche modo, portato dei risultati.

Vidi avvicinare Goten, il quale librò leggermente per poi aggrapparsi sulle mie spalle e osservare insieme a me la mappa. Trunks non riuscendo a vederla bene, segui l’esempio di mio fratello. Gli altri, successivamente, spinti dalla curiosità si avvicinarono. Eravamo davvero affascinati, non saprei dire con esattezza per quanto tempo siamo rimasti lì, insieme, senza proferire una parola.

L’incredulità e la meraviglia avevano prevalso nelle nostre menti.

Vegeta interruppe quel silenzio, che effettivamente aveva creato un’atmosfera un po’ pesante.

Volete rimanere lì tutto il giorno? ” domandò leggermente irritato.

Beh, in effetti, Vegeta non ha tutti i torti! ” dissi, alzandomi contemporaneamente. Cercai di librarmi, esattamente come avevano fatto Trunks e Goten, in modo da non calpestare la mappa, ma una strana forza non mi permetteva di farlo. Provarono a farlo anche i due bambini, ma senza nessun risultato.

Che succede fratellone? Perché non riusciamo a volare? ” domandò Goten impaurito.

Non lo so Goten.. questo non l’avevo previsto! Accidenti! ” risposi cercando di ribellarmi da questa forza sconosciuta.

A quel punto Vegeta provò ad aiutarci, afferrando la mano di suo figlio, ma nel momento in cui padre e figlio si sfiorarono, una violenta scossa colpì il principe dei saiyan, ferendolo al braccio.

Ma che diavolo significa? ” urlò furioso.

Che cosa era? ” domandò spaventato Trunks.

Improvvisamente il piccolo libricino rimasto a terra dopo che lo separai dal marchio, incominciò a ritornare nelle sue dimensioni originali, posizionandosi davanti a me. I simboli che aveva nella copertina, iniziarono a muoversi e a splendere con una strana luce bianca; poi si aprì di scatto, come se fosse arrabbiato, e in una delle pagine apparse una scritta:

Solo un cuore puro può entrare in contatto con il nostro mondo.. Vegeta non potrà mai farne parte. ” enunciai a voce alta, in modo che tutti sentissero ciò che il libro mi stava comunicando.

Cosa??? E per questa sciocchezza quello stupido libro ha osato ferirmi?! ” disse il principe dei saiyan, furioso. Tanta era la rabbia che si trasformò in super saiyan, facendo esplodere tutta la sua energia; lo vidi caricare un onda energetica, così di scatto mi voltai guardando mia madre e il libro fluttuante, per poi rivoltarmi di nuovo verso Vegeta.

Fermati immediatamente Vegeta!!! Potresti distruggere tutto e uccidere mia madre! ” urlai deciso.

Io sono il principe dei saiyan e non prendo ordini da un ragazzino! Sono stato chiaro?!! ” disse gridando più di me.

A quel punto non ci vidi più, così rispondendo a tono gli dissi:

Non me ne frega un accidenti se sei il principe dei saiyan! Io voglio solo salvare mia madre e non ti permetterò di rovinare tutto solo per tuo stupido orgoglio! Hai capito?

Mi stavo arrabbiando seriamente, ma con mio grande stupore notai che improvvisamente la potenza di Vegeta stava diminuendo, e lo stesso Vegeta non capiva che cosa gli stesse succedendo, tanto che non ebbe più la forza di volare, precipitando nel freddo e marmoreo pavimento.

Che mi succede? ” disse Vegeta stremato.

è il libro! ” affermai “ A quanto pare è riuscito a calmare la tua ira! ” dissi sollevato e irritato dal suo stupito comportamento.

Subito dopo vidi che anche il libro era precipitato sul pavimento insieme a Vegeta, però per mia sfortuna notai che io, Goten e Trunks eravamo ancora bloccati e non sapevamo come liberarci.

Mi rannicchiai di nuovo su me stesso, cercando di trovare una soluzione sulla mappa, ero sicuro che là dentro c’era. I due piccoli saiyan incominciarono a stancarsi di quella situazione, tanto che persero l’equilibrio, cadendoci quasi di sopra. Fortunatamente li bloccai in tempo afferrandoli per i pantaloni. Nel modo di afferrarli, mi accorsi di aver spostato troppo in avanti il mio piede destro, coprendo un pezzettino della mappa che segnava un bosco, chiamato Iliùm.

Improvvisamente il libro che fino a pochi secondi fa giaceva al suolo si riaprì con la sua insolita luce e il solido pavimento incominciò ad allontanarsi come se fosse un lontano paesaggio. Il libro invece si faceva sempre più grande.

Solo pochi istanti dopo capii che stavamo per essere risucchiati, così istintivamente presi i due bambini per mano e Goten, notando che anche la nostra mamma stava per essere risucchiata, le afferrò il braccio.

 

Fu tutto un attimo di confusione, paura e stupore.

 

Quello che lasciammo prima di scomparire insieme al libro fu un acuto e lunghissimo grido di aiuto.

 

 

Goten e Trunks: ^^

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Fine!!!!!!!!!!!!!! che ve ne pare???!! ora inizia l'avventura.. e ci saranno tanti nuovi personaggi!!!!!! Comunque aspetto di sentire le vostre opinioni.. ok?? ciaoooooooooooo ^^ 

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Capitolo 9
*** Ha inizio una nuova avventura! ***


Ciao a tutti.. scusate per l'enorme ritardo, ma ho avuto problemi con internet...come al solito!!! -.-'' e quindi per farmi perdonare ho fatto un capitolo più lunghetto rispetto agli altri.. =)

Ah anche se in ritardo vi faccio lo stesso tanti auguriiiiiiiiiiii!!! un bacione a tutti e buona lettura ciao ciao!!! XD

 

 

 

 

                                     HA INIZIO UNA NUOVA AVVENTURA

 

 

 

 

Il nostro atterraggio non fu uno dei migliori..

Ci alzammo a fatica da terra, una terra che non apparteneva al nostro mondo; così timorosi ed eccitati nello stesso tempo incominciammo a perlustrare il territorio circostante. A quanto pare ci trovavamo in un enorme bosco, dove gli alberi erano altissimi, robusti e ovviamente erano una specie sconosciuta per la razza umana; a distanza di circa 800 metri dal nostro atterraggio, compariva una grande cascata purissima, infatti l’acqua era così pulita che riuscivamo a vedere dall’alto il suo fondale. Però eravamo sempre in un luogo ignoto, quindi ci limitavamo ad osservare.

Gohan a me è venuta fame.. ” mi disse il piccolo Goten massaggiandosi la pancia.

Hai ragione Goten, in effetti anche a me è venuta fame. ” dissi poggiando i piedi al suolo, seguito dai due bambini, e pensando contemporaneamente a cosa potessimo mangiare qui; poi improvvisamente mi ricordai della caspula che Bulma mi aveva preparato per partire. Rammentai anche di essermi scordato di restituirgliela, quindi incominciai a cercarla e infilando la mano in una delle tante tasche della mia tuta, costatai per fortuna che la memoria non mi ingannava.

Ragazzi ho la soluzione! guardate qui che ho.. ” dissi mostrando la capsule ai due bambini.

Ma quella è la capsule che ti aveva preparato la mamma vero? ” domandò speranzoso il piccolo Trunks.

Esatto, quindi i problemi: vitto e alloggio sono risolti. ” affermai soddisfatto.

è fantastico!! Questo significa che possiamo mangiare e dormire senza problemi giusto fratellone? ” domando contento il mio fratellino, tenendo sempre in braccio nostra madre.

Sì Goten! ” affermai, facendogli poi cenno di darmi il corpo dormiente che aveva fra le braccia e aggiungendo “ Ascoltatemi bambini : per oggi visto che il sole sta per tramontare mangeremo e ci riposeremo, domani all’alba perlustreremo il territorio come si deve. Siamo intesi? ” finii con un tono autoritario e gentile allo stesso tempo, visto che ora aspettava a me prendere il controllo della situazione.

Okay Gohan! ” dissero all’unisono sorridendo.

Arrivati a questo punto lanciai la capsule a terra, la quale si trasformò in una grande navicella; in essa Bulma aveva inserito una parola d’ordine per accedere, che era “ capsule corporection open ”. Pronunciate quelle tre parole, il portellone d’accesso si aprì e finalmente potemmo rilassarci un po’, certo non ero molto tranquillo, ma dovevamo recuperare le energie. Mi addormentai con le mille domante che ancora attanagliavano la mia mente.

 

1° GIORNO NEL NUOVO MONDO

 

Ore 06:00

Mi alzai di buono umore stiracchiandomi i muscoli mentre mi dirigevo in cucina. Notai che i due piccoli stavano ancora dormendo, quindi non li svegliai; feci una abbondante colazione e poi spiccai il volo. Volai per un po’, intorno alla zona dove eravamo accampati, costatando che era isolata, così decisi di allontanarmi e dopo una manciata di minuti trovai un piccolo villaggio. Atterrai senza farmi vedere e poi assistetti ad una scena davvero vergognosa:

Un uomo, che probabilmente doveva essere una guardia a giudicare dall’abbigliamento, stava minacciando due bambine per sapere un certo codice segreto, poi improvvisamente afferrò una delle due per un braccio e con l’altro le diede uno schiaffo, a quel punto stavo per intervenire, quando vidi due piccoli saiyan intromettersi.

Ehi tu, non lo sai che le bambine non si picchiano! ” affermò Goten arrabbiato, mentre con l’amico raggiungevano la guardia.

E voi chi sareste mocciosi? ” domandò la guardia abbastanza infastidita.

A quel punto intervenni io; non volevo che i bambini ingenuamente rivelassero le nostre identità, era meglio, per il momento, tenersi anonimi.

Sono i miei fratelli, perché? ” dissi raggiungendo il gruppo che si era formato.

Ah ma davvero? Allora dovresti insegnargli a rispettare le autorità se non vogliono farsi male. ” disse con sorriso maligno stampato in faccia.

Le autorità? E che razza di autorità è, un uomo che picchia una bambina indifesa? ” ribattei serio.

Notando la mia insistenza la guardia lasciò andare la bambina per prestarmi più attenzione.

Che cosa c’è? Tu e tuoi fratelli volete una bella lezione?! ” disse minaccioso prendendo una specie di frusta, con la quale si colpì un paio di volte il palmo della mano sinistra.

Provaci! ” disse il piccolo Trunks, provocando quest’ultima.

(Su questo lato era uguale a suo padre, orgoglioso e impaziente.) pensai.

La guardia si girò di scatto verso il piccolo saiyan, caricando il braccio destro per frustarlo, ma il piccolo non si mosse di un millimetro, alzò solamente il braccio sinistro per bloccare la frusta per poi disintegrarla solo con il pollice e l’indice. Notai gli sguardi attoniti delle persone che incominciarono a fermarsi per la curiosità. La guardia era impietrita e poi incominciò a urlare:

Lo sapevo!! ” disse guardandosi intorno “ qui c’è ne una... devo avvisare il mio padrone.. ”.

Detto questo scappò non degnandoci più di uno sguardo. Così ci guardammo intorno anche noi, ma non rilevammo nessun’ aura.

è impazzito? ” disse Trunks guardandomi confuso.

Rimasi perplesso anch’io, così decisi di rivolgermi alla piccola bambina che pochi minuti fa fu picchiata. Era molto carina, aveva dei lunghi capelli rosa legati in una coda alta e due bei occhi violetti, inoltre doveva avere si e no l’età di Goten.

Ehi ciao piccola come ti chiami? ” le domandai con il mio solito tono affabile.

Erase e tu? ” mi domandò decisa.

Il mio nome è Gohan, mentre loro sono Goten e Trunks. ” le dissi indicando i rispettivi bambini e poi aggiunsi “ Mi puoi spiegare perché quella guardia se ne andata così all’improvviso?

Lui ha pensato che a fare quello che ha fatto Trunks era stata una discendente della Dea creatrice. ” affermò fissando il ragazzino lillà per poi rivolgergli la parola “ Come hai fatto? ” gli domandò fissandolo ancora più intensamente.

Trunks era molto intelligente per la sua età, inoltre non si fidava molto delle persone, per questo la sua risposta fu vaga.

Sono semplicemente forte, un po’ come queste vostre dee.. ” rispose non abbassando lo sguardo. I due continuarono a fissarsi fino a che Erase si voltò per raggiungere l’altra bambina; quest’ultima doveva avere la stessa età di Erase, ella aveva pure due bei occhi violetti, ma i capelli erano neri e lunghi.

Forza Ellis andiamo.. dobbiamo trovare nostra sorella Videl! ” le disse per poi rivolgersi di nuovo verso di noi “ grazie a tutti e tre, vi siamo debitrici. ” detto questo le due bambine si presero per mano, e dopo pochi istanti una forte luce le investì per poi sparire nel nulla.

Rimanemmo sorpresi.

(Per quale motivo prima non si erano difese, visto che posseggono dei poteri?! Che strano..) pensai..

Ehi Gohan quelle due bambine forse erano gemelle no? ” disse il piccolo Trunks.

Probabilmente sì, visto la somiglianza e l’accenno di una comune sorella. ” risposi logicamente.

Sì ma hanno detto di una sorella da trovare! ” aggiunse il piccolo Goten unendosi alla conversazione.

Sì è vero, però ascoltatemi è meglio per il momento capire se ci troviamo realmente sul pianeta di Aladhaesia, inoltre quelle due bambine non sono così sprovvedute come pensavamo. L’avete sentita la loro aura quando sono sparite no? ” affermai.

Sì Gohan forse hai ragione.. ” si convinse Trunks seguito a ruota da Goten.

Ancora preso dai miei pensieri, non mi accorsi che un vecchio signore si stava avvicinando a me con l’aiuto di un logoro bastone; aveva una lunga barba bianca, gli occhi erano socchiusi a causa delle pesanti palpebre e indossava una tunica ecru.

Si fermò a pochi centimetri davanti a me per poi rivolgermi la parola.

Ehi tu ragazzo, ho sentito che ti chiami Gohan dico bene? ” disse con voce roca.

Sì signore. ” risposi educatamente.

Siete nuovi di qui! lo si capisce dal vostro abbigliamento, ma soprattutto dalla vostra forza. ” affermò l’anziano signore con un lieve sorriso, seguito da due violenti colpi di tosse, i quali gli fecero cadere il bastone che riuscii a prendere prima che cadesse, per poi ridarglielo.

Si sente bene? ” gli domandai costatando che la sua salute era molto cagionevole.

Sì, grazie ragazzo, ma purtroppo questi sono i segni della vecchiaia. ” disse rivolgendomi un altro sorriso, continuando “ Io mi chiamo Broont e vi devo ringraziare per aver salvato quelle due bambine, vedete per me sono come delle nipotine. ” disse per poi aggiungere “ Entriamo nella mia umile casa così posso invitarvi a pranzo ”.

Non vorremmo disturbare ” mi affrettai a rispondere gentilmente.

Nessun disturbo davvero, mi farebbe molto piacere se voi restaste. ” affermò.

Allora accettiamo volentieri ” mi sembrava maleducato non accettare un invito.

Ci offrì un’ottima zuppa di verdure seguita da pane e formaggio. Finito di mangiare invitai i bambini a giocare fuori in modo che potessi parlare tranquillamente con l’anziano Broont.

La ringrazio molto per la sua ospitalità ” iniziai.

Non devi ringraziarmi Gohan. Chi fa del bene riceve del bene, e tu sei un bravo ragazzo. Ma dimmi perché sei qua? ” mi domandò interessato.

Vede signore io e i miei fratelli siamo venuti per salvare nostra madre, anche se non sono sicuro di essere nel posto giusto.. ” affermai confuso.

Non so che luogo cerchi, ma ti posso dire che ora ti trovi nel villaggio di Poolè, a sud della città di Cruost, unica città ancora libera dalla tirannia di re Zargo.mi disse triste e arrabbiato allo stesso tempo.

Ma il pianeta dove ci troviamo è Aladhaesia? ” domandai, almeno dovevo avere qualche certezza.

Sì, ma purtroppo è cambiato da quando le nostre discendenti della Dea, sono state catturate da circa due anni da re Zargo. Vedi lui era un ragazzo buono e generoso, ma da quando prese il potere è diventato un re crudele; la sua cattiveria aumentò ancora di più nel momento in cui l’oracolo gli predette che in una delle discendenti si sarebbe rincarnata l’originaria Dea ponendo fine al suo regno. ” concluse afflitto.

Ma è terribile! ” dissi stringendo i pugni per poi rilassarli subito dopo, “ Quelle due bambine sono pure discendenti vero? ” domandai.

Sì, ma i loro poteri non sono del tutto sviluppati.

( Ora capisco perché non hanno usato i loro poteri per difendersi ) pensai.

Ma queste discendenti possono essere uccise? ” domandai preoccupato per quelle due bambine.

Solo se il loro potere viene esaurito del tutto! possono vivere anche per 3,4 anni grazie a quest’ultimo; purtroppo non è inesauribile per questo le due piccole vogliono trovare al più presto la sorella maggiore Videl. ” finì triste.

Capisco. Signor Broont non si deve preoccupare ci penseremo noi ad aiutare quelle bambine! ” dissi, non potevo starmene inerme di fronte a quella crudeltà, così chiamai i due piccoli saiyan e dopo aver localizzato le aure delle due gemelle, ci indirizzammo verso quest’ultime il più velocemente possibile.

 

 

 

 

 

Fineeeeeeeeeeeeeeeeee!! ebbene??!! che ne pensate??!! aspetto vostri giudizi e consigli ovviamente.. un kiss a tutti e buone festeeee!!! XD ciaoooooo!!!

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Capitolo 10
*** Missione: Salvare Videl! ***


Salvee a tuttii!! perdonate il clamoroso ritardoo!! ma per ora ho avuto molti problemi..Comunque vi lascio al 10° capitolo, spero vi piacciaaaa... ^_^                   

 

          

 

 

                                            MISSIONE : SALVARE VIDEL!

 

 

 

 

Grazie hai nostri poteri saiyan raggiungemmo prima del previsto le due bambine.

Le vedemmo nascoste in un cespuglio, attente a non farsi avvistare dalle guardie postate all’entrata della Prigione. Quest’ultima era maestosa e altissima, aveva si e no, una cinquantina di piani, ed era creata con un materiale da me sconosciuto, sembrava metallo ed emanava un calore davvero insopportabile, inoltre appena entrava in contatto con un qualsiasi altro ente, formava delle scintille roventi, esattamente come quelle di un vulcano in eruzione. Era una protezione davvero ingegnosa, infatti soltanto chi avesse avuto dei poteri, poteva in un certo qual modo proteggersi. Poi, focalizzando ancora più attentamente la scena che mi si presentava di fronte, notai delle impercettibili bolle che avvolgevano ogni singola guardia, sicuramente da un’eventuale ustione e ovviamente dall’altissima temperatura. Trunks e Goten, con molta cautela presero da dietro le due bambine; con una mano le tappavano la bocca e con l’altra le bloccavano i polsi.

Si erano spaventate, però non persero di vista il luogo in cui si trovavano, così Erase si limitò a lanciare uno sguardo di malevolenza nei confronti dei due bambini, fece un respiro profondo e iniziò a sussurrare:

Che cosa ci fate qui? E come ci avete trovato? ” con un tono sorpreso.

Fu Trunks a rispondere alle sue due domande:

Abbiamo sentito che vostra sorella Videl è in pericolo, così siamo venuti a darvi una mano. Per quanto riguarda la seconda domanda, beh diciamo che non siamo solo forti, siamo anche molto veloci e intuitivi! ” Finì con un tono fiero, esattamente come quello di Vegeta.

E come mai degli stranieri si prendono la briga di salvare la sorella di due perfette sconosciute? ” disse un po’ infastidita dalle risposte enigmatiche che dava Trunks.

A quel punto intervenni io:

Vedete bambine il signor Broont ci ha raccontato in breve quello che è successo a vostra sorella, inoltre era molto preoccupato per voi così gli ho promesso che vi avremmo aiutate.

Ma è molto pericoloso, e se catturassero anche voi?? Non ce lo perdoneremmo mai, voi non c’entrate niente in tutta questa storia. ” disse tutto ad un fiato quasi in preda alla disperazione.

Inaspettatamente Goten replicò con fermezza l’affermazione di Erase.

Ti sbagli.. noi c’entriamo e come in questa storia, altrimenti perché saremmo qui??! Ora basta con le domande, cerchiamo invece di liberare vostra sorella.. al resto penseremo dopo..okay? ” finì con un piccolo sorriso.

A rispondere fu l’altra bambina, Ellis: “ Goten ha ragione!e poi pensaci Erase, siamo numericamente di più e loro hanno dei poteri che il re non conosce e quindi le guardie non li possono contrastare facilmente, mentre noi sole non c’è la faremo mai..

Bene ” mi intromisi “ bambine voi sapete dov’è vostra sorella? ” dissi cercando di attuare un piano.

“ Sì ” rispose Ellis “ è all’ultimo piano, ma Videl è intrappolata da delle catene che le portano via il suo potere, e chiunque le tocchi viene privato della sua energia! ” disse stringendo i pugni per l’evidente impotenza.

Stai tranquilla Ellis, credo proprio che la mia energia sarà sufficiente per spezzare quelle catene! ” affermai continuando “ Allora ragazzi statemi a sentire, io andrò a liberare Videl, Goten tu andrai all’ingresso con Trunks e combatterete dandomi il tempo necessario per liberarla, invece voi due dovrete restare nascoste. Appena uscirò con Videl.. ” la mia frase fu interrotta e conclusa da Erase, che disse: “ verrete tutti e quattro da noi due e con i nostri poteri ci teletrasporteremo. ” terminò soddisfatta.

Perfetto!! Bene ragazzi, andiamo.. ” finito di pronunciare questa frase spiccai il volo senza farmi vedere e raggiungi in meno di 10 secondi la cella che mi aveva indicato Ellis. Osservai l’interno attraverso una finestra, era tutto buio, solo una piccola e fioca luce che proveniva dalla fronte di una ragazza, molto bella nonostante le profonde occhiaia e le varie ferite che le segnavano il viso; ero sicuro di avere visto scendere anche una lacrima. Feci per avvicinarmi di più, ma sentì avvicinarsi una presenza piuttosto forte, quindi ritornai indietro; nascosto, cercai di capire e vedere chi fosse. Appena entrò riuscii anche a vedere bene la ragazza:

era seduta, in catene, con gli abiti logorati; aveva dei lunghi capelli neri mossi, e due occhi ghiaccio, la pelle era chiarissima e le labbra bianche e secche. Inoltre era ricoperta di ferite, alcune ancora aperte dalle quali sgorgava del vivido sangue.

Lui invece era alto, corporatura possente, occhi verdi e una folta capigliatura ramata.

Ciao splendore, come va? ” disse l’estraneo, con un tono che mi fece venire la voglia di spaccargli la faccia.

Vai al diavolo! ” rispose la ragazza ormai quasi priva di energia.

Ma guardati.. ” fece una pausa “ stai per morire e se non mi dirai il codice ucciderò le tua care sorelline, molto molto lentamente. Sono stanco di ripetere le stesse cose. ” Disse facendo varie volte il giro della cella “ E allora che decidi di fare? ” disse quasi divertito dalle parole appena pronunciate.

Vai a riposarti se sei stanco! Magari la prossima volta sarai più fortunato! ” disse la ragazza beffeggiandolo. La risposta dello sconosciuto arrogante non tardò ad arrivare, sentì un sonoro schiaffo colpire il volto della povera ragazza indifesa.

Bene allora muori stupida dea! Cercherò le tue care sorelline e le torturerò fino a che non mi supplicheranno di morire e poi gli dirò che la loro coraggiosa sorella maggiore Videl le ha condannate a morte per il vostro stupido e inutile segreto divino!.. ” finì colmo d’ira, chiudendo la porta a chiave facendo calare nuovamente in quella lugubre cella, le tenebre, che erano leggermente sconfitte dalla flebile luce della piccola finestra.

Allora io con molta cautela e cercando di fare meno rumore possibile ruppi le molteplici barre appartenenti alla finestra ed entrai.. Lei non aveva neanche la forza di aprire gli occhi, poiché erano già impegnati a bagnare quelle delicate guancie nivee.

Non piangere! Voglio liberarti e portarti dalle tue sorelle.. Stai tranquilla non voglio farti del male! ” le dissi per tranquillizzarla, continuando poi “ Tieni mangia questo fagiolo, ti sentirai meglio vedrai! ” terminai.

Le misi in bocca il piccolo fagiolo magico, lo masticò e in pochi secondi la sua aura aumentò lievemente, perché le catene continuavano a succhiarle l’energia. Aprì gli occhi e mi osservò; a quel punto mi avvicinai alle catene e concentrai tutta la mia energia nella mano destra che chiusi a pugno, per poi indirizzarlo nella catena che teneva stretti i polsi di Videl. Pochi secondi e la catena fu in mille pezzi, e sotto lo sguardo incredulo della ragazza, la presi in braccio per poi spiccare il volo e insieme a mio fratello e Trunks, indirizzandoci verso le due bambine, che utilizzando i loro poteri, riuscirono a portarci in salvo prima che le guardie e il bell’imbusto che fui stato costretto a vedere, riuscissero a capire ciò che avevamo appena fatto.

 Il teletrasporto durò pochi secondi, però non avendo sviluppato a pieno i loro poteri, le due bambine non atterrarono nel punto preciso che avevano stabilito, infatti ci ritrovammo sospesi in aria. Io con in braccio Videl, Goten e Trunks riuscimmo a rimanere tranquillamente nel punto di arrivo, mentre Erase e Ellis incominciarono a precipitare, ma furono prontamente afferrate da i due piccoli sayan.

Bene siamo abbastanza lontani dalla Prigione,andiamo alla navicella li saremo più sicuri ” detto ciò ci indirizzammo con le tre straniere nel nostro rifugio.. Notai che ci osservavano, probabilmente erano spaventate nonostante le avessimo salvate, infondo non ci conoscevano, quindi era comprensibile che non si fidassero.

Atterrati nella navicella lasciammo libere le ragazze, la reazione della nuova arrivata fu prevedibile,  si mise davanti le due bambine in posizione d’attacco.

Chi siete? e che cosa volete da noi? ” chiese la sorella maggiore con un tono minaccioso e allo stesso tempo intimorito.

Come sanno già le tue sorelle il mio nome è Gohan, mentre loro sono Trunks e Goten. Noi non abbiamo intensioni malvagie, però ci servirebbe un aiuto. ” dissi in attesa della prossima domanda.

Voi non siete di questo pianeta! Da dove venite? Come avete fatto a trovare il nostro pianeta? E perché vi serve il nostro aiuto? ” domandò con un tono più tranquillo, sembrava che incominciasse a fidarsi..

Noi veniamo dal pianeta Terra, non so dirti di preciso come siamo arrivati qui, ma suppongo sia stato un certo Yuron; comunque il nostro obbiettivo è quello di salvare nostra madre, che probabilmente è una Dea proprio come te. ” dissi deciso.

Come?? Yuron? È impossibile! ” disse sconvolta.

Perché? ” domandai ansioso.

“ Yuron è un Mekayon ed è scomparso tanto tempo fa, esattamente come la sua padrona Katrine. Lei era una dea, e non solo, era anche una principessa, nonché futura sovrana del regno dell’Ovest. Secondo la legge avrebbe dovuto sposare il futuro re Gonji del regno dell’Est, ma lei si rifiutò, poiché quest’ultimo era crudele e rozzo, trattava la gente malissimo, ma cosa più importante, non l’amava, come si poteva amare un essere del genere!? A quei tempi il nostro pianeta possedeva lo stesso una barriera protettiva, ma era piuttosto debole per fronteggiare tutte la molteplici minacce dello spazio; una di queste minacce riuscì ad abbattere le nostre difese. Il nuovo ente era una navicella spaziale; essa aveva trasportato un ragazzo sui vent’ anni, alto, atletico, con un buffo taglio di capelli corvini esattamente come i suoi occhi,aveva la coda avvolta in vita e uno strano arnese all’occhio sinistro che mostrava dei simboli e numeri incomprensibili. Per farla breve, Katrine e questo ragazzo misterioso, che si chiamava Kaaroth si innamorarono segretamente, ma quando la loro storia fu scoperta, il futuro sovrano Gonji, si infuriò sprigionando tutta la sua forza da Dio, però lui fu l’unico uomo a possedere poteri divini, e quando riuscì a trovare la coppia, li uccise.” Concluse perplessa.

Hai detto Kaaroth? E aveva la coda? ” richiesi.

Sì, perché tu sai chi era? ” domandò sospetta.

Feci un respiro profondo e poi risposi: “ Sì, adesso non ho più dubbi, lui era, anzi è mio padre Goku, mentre la dea credo proprio che sia mia madre Chichi.

Cosaa?? ” domandò scioccata la giovane ragazza, che dopo quest’ultima rivelazione aggiunse: “ Mi devi spiegare un po’ di cose, solo allora deciderò se posso fidarmi definitivamente di voi tre e aiutarvi. ” finì.

Bene faremo come vuoi tu. Ma penso proprio che anche tu dovrai spiegarmi un po’ di cose.. ” così seguito da tutti, entrai nella navicella e dopo esserci accomodati, incominciai a raccontare la mia storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bene picciotti.. che ve ne pare??? nel prossimo capitolo si capiranno finalmente tantissime altre coseeeeee!!! quindi pleaseeeeeeee.. abbiate ancora un po' di pazienza!!! Spero di aggiornare il più presto possibileee!! un kiss a tutti ^.^ cià cià...

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Capitolo 11
*** La Verità ***


LA VERITA’

Ci sedemmo tutti e sei, in attesa che io incominciassi a raccontare i fatti che negli ultimi giorni avevano stravolto la mia vita.
 “ Bene prima di iniziare la mia storia è giusto che voi sappiate che solo io e Goten siamo fratelli, Trunks è un semplice amico di famiglia. ” premessi con un tono tranquillo.
“ Perché hai mentito quella volta? ” si intromise Erase.
“ Perché eravamo appena arrivati in questo pianeta e volevo essere sicuro che fosse Aladhaesia, inoltre non volevamo dare nell’occhio, anche se come avete notato, non ci siamo riusciti poi tanto! ” conclusi lanciando un’occhiata ai due piccoli saiyan. “ Bene apprezzo la tua sincerità Gohan, ma adesso raccontami tutto dal principio! ” disse la maggiore delle sorelle, con un tono severo, ma anche curioso.
“ Okay. Allora tutto è incominciato quando mia madre chiamata Chichi sulla Terra, cadde in un lungo sonno, del quale è ancora prigioniera. Nel sonno diceva cose strane come “Aladhaesia”, così incominciai a indagare, e scoprì che era un pianeta, o meglio era un ipotetico pianeta, poiché l’esistenza di quest’ultimo, secondo tutto l’universo è solo una leggenda. Più tardi grazie al mio amico Junior, scoprì che su Namec tanto tempo fa comparve un drago bianco con strani e molteplici emblemi neri, che cambiavano forma, aveva gli occhi e tre corni dorati e disponeva di tre code; esso prima di dissolversi nel nulla donò ai namecciani un libro. Questo libro aveva tutte le pagine bianche, però nel dorso nascondeva una pergamena nella quale c’era scritto:
“ Aladhaesia raggiunger non puoi se cuor malvagio hai;
lungo è il cammino, ma seguendo le dieci punte del marchio, tutto sarà più vicino.
Con gli occhi veder non puoi la Dea creatrice bella,
che con la sua magia protegge la sua luminosa stella. ”
Mentre cercavo di decifrare questo enigma, provai a scrivere nel libro, non so dirti il motivo, l’istinto mi diceva di farlo, e dopo averlo fatto, l’inchiostro scomparve, facendo emergere altre parole che appartenevano ad un certo Yuron, il quale mi incoraggiò a trovare una soluzione per salvare mia madre.
Solo dopo un po’ di tempo ho scoperto che non bastava una semplice navicella spaziale per raggiungere il vostro pianeta, così provai a mettere in contatto fisicamente una delle tante pagine bianche con il tatuaggio che gradualmente riemerse sulla pelle di mia madre. Dopo questo contatto apparve nel pavimento una mappa, che a quanto ho capito era del tuo pianeta, isolando però i miei piedi dentro un cerchio bianco, in modo che non la calpestassi; però per colpa di queste due pesti, persi l’equilibrio e la calpestai, in pochi secondi il libro di cui ti ho parlato prima, si aprì e ci inghiottì.
Videl era davvero sorpresa, però dopo la loro spiegazione tutto aveva più senso.
“ E tuo padre? ” domandò “ Poco fa mia hai accennato che era il famoso saiyan della leggenda come è possibile? ”
“ Vedi, mio padre è nato nel pianeta Vegeta, il pianeta dei saiyan, popolo che amava combattere, conquistando un pianeta dietro l’altro.. a quei tempi lavoravano per un certo Freezer, il quale poi decise per paura di una possibile ribellione dei saiyan, di distruggerli una volta per tutte. Mio padre, chiamato Goku sulla Terra, fu spedito lì per sterminare tutta la razza umana, ma la sua navicella fu inghiottita dallo spazio, ovvero dal vostro pianeta, poi quando Freezer distrusse il pianeta Vegeta, non si sa come, mio padre fu rispedito sulla Terra, ma con le sembianze di un bambino e in compagnia di un’altra bambina, che era mia madre. Ora però, nonostante mio padre sia morto, e quindi si trova nell’aldilà, esattamente come mia madre è caduto in un sonno profondo e non so davvero che fare.. ho bisogno del tuo aiuto! ” conclusi speranzoso.
“ Ora capisco tutto! ” mi guardò e continuò “ Vedi Gohan, tanto tempo fa tuo padre riuscì ad atterrare nel nostro pianeta, solo per pura fortuna, infatti ogni mille anni capita che in un giorno di primavera la torre di controllo della barriera difensiva, viene colpita interamente dal sole, il suo forte calore provoca un malfunzionamento della barriera causando dei vortici nello spazio e trasporta qui tutto quello che risucchia.” fece una pausa per poi continuare“ mentre i tuoi genitori furono spediti sulla Terra bambini, per opera della nostra Dea.. Vedi essi sono morti qui e la nostra Dea vide quanto era puro il loro amore, e così decise di salvarli, riportandoli in vita, ma dovette sacrificare tutto il suo potere, così lo fece ricrescere in tua madre, visto che era una sua discendente, trasferendoli alla fine in un altro pianeta, aspettando poi il momento giusto per farli ritornare qui; facendo questo gesto d’amore non poté più controllare il suo pianeta, lasciando questo compito alle discendenti rimaste, ma come hai potuto notare non è andata come ella aveva previsto. ” .
Gohan però notava che alcune date non coincidevano: “ Videl la vostra Dea modificando l’età dei miei genitori ha  modificato anche il corso degli eventi negli altri pianeti giusto?? ” .
Videl lo fissò , cominciava a fidarsi di Gohan, gli ispirava fiducia però aveva come la sensazione che gli nascondesse qualcosa di importante;
“ Sì, certo.. tuo padre quando atterrò con la sua navicella era già adulto, ritornando bambino perse tutti i suoi ricordi precedenti, in altre parole è come se appartenesse ad un’altra linea temporale.. ” .
Proseguì una piccola pausa e poi Videl continuò: “ Però Gohan non capisco come mai i tuoi genitori sono in queste condizioni, soprattutto per tuo padre visto che è già morto.. e poi scusa come fa ad addormentarsi in un sonno profondo, visto che è già morto? Sono un po’ confusa. ”
A quel punto Gohan le spiegò tutto dall'inizio partendo dalle sfere del drago all’arrivo dei saiyan, da Freezer fino alla sconfitta di Cell.
Videl, Erase ed Ellis rimasero molto colpite dal racconto di Gohan; anche Goten e Trunks ascoltavano con curiosità ed eccitazione, nonostante già erano a conoscenza di queste vicende.
Capisco! certo sarei molto curiosa di vedere la vostra massima potenza, < super saiyan > ” finì Videl con un tono sarcastico e provocatorio.                                                                                                                                                  
 “ Pensi che esageriamo ?? ” disse Trunks irritato da quest'ultima, continuando  “ Non hai idea di cosa siamo in grado di fare ” , a quel punto intervenne Gohan staccando di netto un’ imminente disputa tra i due, “ Speriamo che non arriveremo a mostrarlo.. Loro non hanno come soluzione finale le sfere del drago, mi spiego?! ” finì con un sorriso, guardando il piccolo Trunks.
Poi si volto verso Videl e guardandola dritto negli occhi le disse: “ Ti ho raccontato tutto, senza tralasciare nessun minimo dettaglio, quindi ci aiuterai?? ” . Videl non staccò il contatto visivo che durò una manciata di secondi, poi fece un respiro e disse con un tono serio e deciso : “ Sì, vi aiuterò, ho un debito da saldare con tutti e tre. Vi devo la vita sia mia che delle mie sorelle. Però non ho tutte le conoscenze adeguate per riuscire a capire come salvare i tuoi genitori, per questo dobbiamo ritornare nel mio regno che si trova a sud della città di Cruost, lì i miei genitori, nonché sovrani riusciranno ad aiutarti. Hai la mia parola di Dea, Gohan. ”
 
 
 
“ Bene allora avviamoci!! ” disse il piccolo Goten poi si voltò verso Videl, fece un salto e l’abbracciò ringraziandola per l’aiuto che aveva concesso loro. Videl rimase molto sorpresa e colpita dalla reazione del piccolo saiyan; la sua risposta a questo piccolo gesto di gratitudine fu un sorriso accompagnato da una carezza sulla folta chioma di Goten. Successivamente prese la parola Erase annunciando accanto ad Ellis: “ Noi siamo pronte per il teletrasporto! ” , così Gohan e il resto del gruppo uscirono dalla capsule di Bulma, facendola poi ritornare alla sua dimensione tascabile; prima di teletrasportarsi Gohan si avvicinò a Videl e le sussurrò: " Anche tu devi spiegarmi un po' di cose! me lo devi. " , Videl rispose con un lieve cenno della testa abbassando contemporaneamente lo sguardo;  pochi secondi dopo,  grazie ai poteri delle due gemelle, si catapultarono al centro della sala reale, trovando i due sovrani intenti ad aspettare il ritorno delle loro figlie.







e questo è un altro capitolooooo scusate la prolungata attesaaa!!! =( ho avuto molti problemi tra cui un blocco di creatività.. cmq tranquilli il prossimo capitolo sarà molto più, come dire: EMOZIONANTE!! ;) grazie a tutti coloro che mi hanno seguita e che continuano a seguirmiiii.. a prestooooooo!!!!! ciaoooooo !!!! ;)    

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