Destiny

di Kano_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destiny ***
Capitolo 2: *** Past,present and future ***
Capitolo 3: *** Go!!! ***
Capitolo 4: *** Preparation ***
Capitolo 5: *** Are you ready?! ***
Capitolo 6: *** Twiling Town ***
Capitolo 7: *** Darkness ***
Capitolo 8: *** Desert of lies ***
Capitolo 9: *** Confrontation ***
Capitolo 10: *** Red roses in a blue night ***
Capitolo 11: *** Dreams or Nigthmare? ***
Capitolo 12: *** Resistance ***
Capitolo 13: *** Escape ***
Capitolo 14: *** Mask ***
Capitolo 15: *** The girl and the snow ***
Capitolo 16: *** Light ***
Capitolo 17: *** Riku ***
Capitolo 18: *** Blow in the dark ***
Capitolo 19: *** "I can't surrender!!!" ***
Capitolo 20: *** In the end... ***



Capitolo 1
*** Destiny ***


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DESTINY

Buona mattina,pomeriggio o sera a tutti! Dipende da quando leggerete queste righe. Ho deciso di scrivere questa storia perché volevo rendere onore a questo splendido videogioco che mi ha fatto e mi sta facendo divertire come una matta, mia sorella è riuscita a dire che sono ormai kingdom hearts dipendente… va beh punti di vista… oddio dov’è il mio joystick?! Devo far fuori sephiroth!!! Emh scusate… nel corso del racconto saranno presenti anche altri personaggi di final fantasy rispettivamente ff VII e X, mi scuso fin da ora se ci fossero delle imprecisioni nel luoghi del VII ma non avendocelo (tragedia!!!) non lo conosco bene, mi sono informata il più possibile e ho pure visto il film ma non si sa mai…. Abbiamo un piccolo spoiler su quattro personaggi di kingdom hearts 2 niente che vi potrebbe rovinare la sorpresa se volete saperne di più contattatemi… non saranno presenti personaggi disney, mi dispiace per chi c’era affezionato ma è andata così… anche se winnie the pooh mi sarebbe piaciuto incastrarlo che carino!!! Ok torniamo seri! Rassicuro tutti dicendo che la storia è già bella che conclusa quindi il finale è assicurato!!! Ma per farvi soffrire lo divido in capitoli che pubblicherò man mano… ora vi lascio stare almeno fino al terzo capitolo…. By by!!!!

Alla mia migliore amica, Vera (sorellona) per ringraziarla di tutte le volte che mi ascolta e per essermi sempre vicina nonostante la lontananza! Ti voglio un universo di bene!

 

Capitolo 1: Destiny

Presi una sigaretta dal mio pacchetto di malboro la misi tra le labbra e cercai nelle tasche dei jeans l’accendino.

Lo presi e lo portai alla bocca accendendo la sigaretta, leggeri fili di fumo evanescenti si levavano davanti ai miei occhi.

- ehi dovresti smetterla! Non lo leggi sui pacchetti cosa c’è scritto? Il fumo porta il cancro ai polmoni!! Vuoi morire già così giovane?- sorrise.

Mi cadde la sigaretta, ora il fumo spariva non appena usciva dall’estremità a contatto con il terreno freddo e duro.

Guardavo davanti a me, il cielo diventare più chiaro man mano che l’alba avanzava.

Risi sguaiatamente per i giochi che ancora la mia mente mi faceva a distanza di tempo.

Mph.. già … alla fine… invece di me la morte ha portato via te Karin…

***************

- cosa te ne frega a te mh?- risposi

- come cosa me ne frega?! Non voglio che il mio migliore amico mi lasci!!-

mi guardò per un attimo tentando di assumere l’espressione più seria possibile, poi scoppiò, ridendo irrefrenabilmente.

Quando faceva così era ancora più bella e dolce.

Karin: piccoli occhi color smeraldo, capelli lunghi lisci castani rossicci, un sorriso da far sciogliere la neve tanto era solare, con quel suo maglione rosso sopra i pantaloni stretti in vita e un buffo berretto con un pom pom in cima.

Smise di ridere e mi guardò. I suoi occhi riflettevano un ragazzo di 15 anni, alto, snello, coi capelli castani quasi biondi arruffati e gli occhi blu mare con indosso una felpa abbondante per il suo fisico e un paio di jeans slavati.

Io come al solito la guardai con indifferenza.

- freddo come sempre… Questo tempo ti si addice!- disse producendo piccoli nuvOlette di vapore dalla bocca.

si sedette vicino a me salendo sulla balaustra del ponte, in mezzo al giardino che si trovava in centro a tokio.

- hai bucato di nuovo eh Sora?- mi chiese anche se più che una domanda era un dato di fatto.

- Almeno ho saltato due ore inutili di diritto…- risposi dando l’ultima boccata alla sigaretta e poi buttandola a terra.

Karin mi guardò male, poi scese e con la punta della sua scarpa da ginnastica spense il mozzicone.

- sei senza speranze…. Mi chiedo ancora come faccio ad esserti amica…- disse riflettendo

- nessuno te l’ha chiesto in più i tuoi non mi sembrano molto felici che tu mi frequenti, l’ultima volta che tua madre mi ha visto mi ha guardato come fossi una merda.-

- ma piantala è solo che loro non ti conoscono tutto qui…- rispose risedendosi

- e se mi conoscessero pensi che cambierebbero idea?- le chiesi sarcastico

- non si può mai dire…-

tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un kitkat e lo aprì. Ne staccò un pezzo e me lo porse, in quell’istante mi venne in mente la prima volta che lei mi rivolse la parola.

Eravamo alle elementari, io ero un bambino chiuso come poi sono stato sempre nella mia vita. Un giorno mentre facevamo l’intervallo Karin si avvicinò, e senza che io le dicessi niente si sedette vicino a me e mi porse un pezzo di kitkat che nonostante il mio carattere schivo accettai.

Forse perché ero rimasto stupito dal suo comportamento, gli altri bambini non mi parlavano mai, in un certo modo avevano paura di me, invece lei no, ha compiuto quel gesto con una spontaneità tipica solo dei bambini. Ma non è stato solo un momento, da allora lei mi è sempre stata vicino, è diventata mia amica, la mia unica amica e qualcos’altro di più in futuro.

I suoi genitori non sono mai stati contenti che la loro bambina frequentasse un tipo come me.

Dopo pochi mesi da quel giorno nel parco, ci siamo messi insieme:

- perché hai picchiato quel ragazzo?- mi chiese guardandomi tra il preoccupato e l’incazzato mentre mi premeva il ghiaccio senza troppi complimenti sul livido scuro che era comparso appena sopra l’occhio.

- Non sono affari tuoi…- le risposi seccato, non riuscendo a nascondere una smorfia di dolore mentre lei premeva sul bozzo.

- Ottimo! allora se non sono affari miei posso anche tornare alle mie lezioni invece di stare qui a prendermi cura di te!-

Lasciò cadere il ghiaccio sulla mia gamba che si raggelò all’istante nonostante il caldo del sole di maggio che filtrava dalle finestre dell’infermeria.

- è solo che…- dissi

- è solo che?- mi incoraggiò lei fermandosi e riavvicinandosi a me.

- ……………..-

- allora?- incalzò piantandomi il suo viso a cinque centimetri dal mio.

- Faceva degli apprezzamenti poco graditi su di te… e così ho deciso di farlo smettere-

Il suo viso si illuminò e come sempre senza alcun preavviso mi abbracciò.

Sentii il mio viso infiammarsi. Poi mi lasciò.

- allora non sei così freddo!- rise ma la risata durò poco perché la baciai.

Non so cosa mi prese, ma lo feci e dato che lei non mi disse niente ne durante ne dopo da allora fummo una coppia fissa. E il mio carattere cominciò a guarire dall’oscurità in cui era sempre stato.

**************

- dai Sora vieni qui!!!!-

- uff…..-

nonostante la poca voglia, mi avvicinai facendomi largo tra il fiume di persone che si spostava avanti e indietro da una giostra all’altra.

Arrivai ad un tiro a segno di quelli con le pistole laser. Karin mi guardava speranzosa.

- allora che c’è?- le chiesi

lei per tutta risposta si girò indicando un enorme maialino rosa.

- non è bellissimo?-

- beh dipende dai punti di vista se ti piacciono le cose da bambini…- risposi

- haaaa sei il solito! a tutti piacciono i peluche!- mi disse imbronciata, io la guardai di traverso e lei sospirò

- ok tutti a parte te…-

- vuole fare un regalo alla sua bella ragazza?- mi domandò il giostraio straniero sorridendo da dietro il bancone.

- Quanto costa?- chiesi io.

- 2 yen al tiro i colpi a disposizione sono tre per volta.- mi rispose

- e quanti punti devo fare per prendere quel maiale?-

- almeno cento punti –

ciò voleva dire che dovevo beccare il centro per almeno due volte e visto che avevo i soldi solo per una possibilità e non avendo mai provato prima, non ero sicuro di riuscirci, ma comunque decisi di provarci.

- va bene.-

gli porsi i due yen che mi erano rimasti in tasca. Presi il fucile mi appoggiai con i gomiti sul bancone e presi la mira.

Il primo colpo andò a vuoto, sentii Karin trattenere il respiro. So che a mio avviso era una cosa di scarsa importanza ma per lei era esattamente l’opposto, che dovevo farci? era fatta così. Mi concentrai di più e premetti il grilletto, il colpo andò a segno come quello successivo, era fatta!

Karin si mise a battere le mani. L’uomo prese l’enorme pupazzo e lo mise tra le braccia di lei, sorrideva ma io sapevo che era contrariato dal fatto che io avessi vinto.

Ci allontanammo.

- grazie mille!!!- mi disse e poi mi abbracciò, sentivo il pupazzo premere sul mio addome.

- sei un ottimo tiratore- mi baciò.

La riportai a casa, i suoi quella sera non c’erano, erano andati via per lavoro e sarebbero tornati l’indomani. La accompagnai fin sotto la porta di casa. Lei aprì il portone e poi mi guardò.

- che fai non entri?- sorrise.

***************

il sole filtrava pigro tra le tapparelle illuminando a strisce il copriletto. Gli occhi si abituarono a quella luce sfumata, accarezzavo i capelli morbidi di Karin, che ancora dormiva appoggiata al mio petto. Il suo respiro era regolare, il viso disteso e sereno. Mi mossi e lei aprì piano gli occhi.

Si girò di lato stropicciandosi le palpebre, più bella che mai.

- mhh che ore sono?- mi chiese insonnolita.

- Sono le sette.-

Il mio dolce pensiero di rimanere ancora lì per un po’ di tempo svanì. Infatti Karin si alzò di scatto portandosi via il lenzuolo per coprirsi, a differenza di me…

- che c’è?- le chiesi mentre cercavo i boxer per rimettermeli, li trovai appena sotto il letto.

- che c’è?! C’è che i miei arriveranno tra qualche minuto!- esclamò lei agitatissima rimettendosi i pantaloni e riabbottonandosi la camicetta.

Capii che forse era veramente il caso di darsi una mossa, la madre era innocua ma il padre era un omone ben piantato e non mi sarebbe piaciuto trovarmelo di fronte a mo di rinoceronte pronto alla carica.

Mi rinfilai i vestiti il più velocemente possibile. Karin mi prese per mano mettendomi alla porta.

- stanno chiamando l’ascensore! presto ci vediamo oggi! Scendi per la scale.- mi disse in fretta ma senza rinunciare a darmi un "lungo" bacio che io assaporai fino in fondo, poi mi fiondai giù per le scale appena in tempo per sentire il rumore cigolante dell’ascensore che si apriva.

I giorni passavano e il nostro rapporto si approfondiva sempre di più (come se già non lo fosse stato) , ma purtroppo quella serenità era destinata a durare ben poco.

************

- Karin forza dobbiamo andare-

- sì un attimo solo e ho finito!- mi rispose lei dall’altra stanza.

Tamburellavo le dita impaziente sul tavolo della sala da pranzo in casa di lei. Dovevamo andare ad una festa organizzata per il mio compleanno. Io di amici non ne avevo, ma lei aveva ingaggiato (ma io direi costretto) i suoi compagni a venire al party, che si teneva nella villa di Karin appena fuori da Tokyo, sul mare. E naturalmente come d’obbligo lei non era ancora pronta. Guardai l’orologio. Le nove. Finalmente la porta della camera si aprì e ne uscì. era come dire? quasi luminosa.

Indossava un paio di pantaloni bianchi con una cintura di pelle spessa, un top nero con un grande ricamo sul davanti, sopra una giacca di jeans blu scuro e un paio di scarpe a punta marroni. I capelli erano sciolti sulle spalle.

- allora come sto?- chiese facendo un giro su se stessa.

- Direi benissimo- non mi sbilancia più di tanto.

- Beh allora vuol dire che mi vorresti saltare addosso se rispondi così….- rispose strizzandomi l’occhio.

- Basta con la scemenze siamo in ritardo.-

- Hai ragione andiamo, il taxi è arrivato? –

- Si da un bel po’….-

Salimmo sul taxi, ci voleva almeno mezzora per arrivare alla villa.

Dovevamo risalire la costa, perché la casa si trovava sopra una scogliera. La strada era buia ma poco trafficata se non fosse stato per quell’unico camion.

Stavamo risalendo, quando a folle velocità da dietro una curva due fari accecanti invasero la strada.

Fu un attimo non ci fu neppure il tempo di urlare….. lo schianto….. la macchina che si accartocciava e veniva sbalzata via….. il buio.

Mi risvegliai all’ospedale. Ero sdraiato su una barella. Mi tirai a sedere passandomi una mano sulla fronte e scoprendomi il sangue che colava. Mi guardai in giro, i medici si affrettavano intorno ad un altro lettino. Scesi avvicinandomi, un’infermiera mi fermò.

- ragazzo sarebbe meglio che rimanessi seduto.- mi disse

- io sto benissimo!- risposi

- sei rimasto illeso nello schianto, ma potresti avere delle lesioni interne.- provò a spiegarmi.

- La ragazza che era con me dov’è?- domandai con un senso di malessere che mi prendeva al pensiero della risposta, e difatti…

Lo sguardo della donna si fece addolorato quasi come se fosse lei in quel momento al posto mio.

Mi indicò la stanza di fronte.

Senza dire nulla strattonai il braccio dalla presa e mi precipitai nella camera, non ascoltando le parole della donna che mi diceva che solo i parenti potavano entrare.

Aprii la porta. Dentro c’erano due medici, Karin era sdraiata sul lettino, una macchina di fianco a lei dava il segnale del battito cardiaco che sembrava dover scomparire da un momento all’altro.

Uno dei due si girò verso di me.

- come sta?!- chiesi prima che quello potesse dire qualsiasi cosa.

- Lei è un parente?-

Ma i medici perché invece di rispondere alle domande ne pongono sempre altre? Non lo ascoltai.

- devo sapere come sta!!- urlai

il medico sospirò. – mi dispiace ma non c’è nulla da fare ha un emorragia interna dove noi non possiamo operare è solo questione di ore.-

in quell’istante il mondo mi crollò addosso. Non mi disperai, e come potevo esprimere il dolore che mi stava lacerando l’anima? Né urlando né piangendo avrei potuto fare qualcosa… non dissi "non è possibile" in un certo modo accettai il fatto. Mi avvicinai al letto, i medici scuotendo la testa in segno di lutto lasciarono la stanza per chiamare i familiari.

La testa di Karin era fasciata. Le presi la mano. Stetti lì per almeno due ore guardandola, sapendo che ogni minuto poteva essere l’ultimo. I suoi genitori non arrivavano, mi aveva detto che erano andati via come tempo prima per lavoro.

Le accarezzai la testa e lei aprì gli occhi come quella mattina, che sembrava appartenere ad un altro mondo.

- Sora… - mugolò

- sono qui Karin!-

mi guardò, sorrise ma una fitta di dolore lo trasformò in una smorfia.

- stai calma andrà tutto bene.- mentii… e lei se ne accorse.

- No non è vero… ma non ho paura.-

Dopo tutto in quella situazione lei era la più forte di tutti.

- vado a chiamare i dottori.- feci per alzarmi ma lei mi trattenne.

- No, non è necessario ormai….- allungò una mano e la mise dietro al mio collo tirandomi verso di lei.

Mi chinai e la baciai, bacio morbido, fluido… l’ultimo quello per sempre. Mi sollevai.

I suoi occhi si stavano chiudendo ma la mano stringeva ancora.

- scusami Sora ma ora sono molto stanca, vorrei riposare… sii allegro ok?-

così come se si stesse addormentando chiuse gli occhi, nel viso quell’espressione ancora serena. La presa si allentò, la macchina iniziò il suo lungo fischio, che mi avvisava che quella era stata l’ultima volta che le potei parlare. Non sentii poco dopo l’arrivo dei medici che mi chiedevano cosa era successo. che domanda era? È morta no? e non sentii neppure le urla della madre quando entrò nella camera. Per me fu come un sogno, come se mi risvegliai giorni dopo al suo funerale. Poi i giorni si susseguirono e dopo due anni mi riportarono qui… su questo ponte dove tanti momenti erano passati.

Il giorno del mio compleanno è il giorno che per me è dannato, gli spettri di quella sera si fanno più vividi e chiari.

Domani è il giorno, domani tornerò qui e ricorderò quegli avvenimenti.

Ma qualcos’altro successe in quel domani qualcosa che ora verrà raccontato.

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Capitolo 2
*** Past,present and future ***


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Capitolo 2: Past,Present and Future

Sora si svegliò prima dell’alba come sempre da due anni la mattina del 3 agosto. Scese dal letto così come ci si era buttato sopra la sera prima vestito, si infilò le scarpe da ginnastica bianche e nere e uscì di casa. Tokyo era ancora addormentata, faceva fresco nonostante la stagione, c’era quell’aria che solo una grande metropoli al far dell’alba aveva. Sora camminava con le mani in tasca e il cappuccio della felpa sollevato, pian piano fra i grandi edifici si intravedevano le cime degli alberi del parco, che sembravano grandi grattacieli ricoperti di vegetazione. Attraversò la strada pensando a quante volte aveva già percorso quelle vie sempre nella stessa direzione. Oltrepassò i grandi cancelli di ferro battuto e entrò nel giardino. Per terra fogli di giornale e qualche bottiglia della passata notte. Prese il vialetto che arrivava al ponte, poco dopo il familiare rumore dell’acqua inondò lo spazio che lo circondava. Si sedette sulla balaustra guardando il corso del fiume passare sotto di lui.

"quanto tempo è passato eppure sembra ieri… potessi rivedere per un attimo il tuo viso…" stranamente il rumore dell’acqua si affievolì, lo stesso scorrere del tempo sembrò rallentare, una foglia stava cadendo troppo piano per ciò che veniva enunciato nella legge della gravità. Sora la guardava

scendere lentamente fino a che non si posò sulla superficie quasi immobile dell’acqua increspandola, poi ad un tratto il viso di Karin comparve specchiata nella pozza. Il ragazzo per la sorpresa cadde dalla sua posizione, ma grazie al cielo il fondale era basso. Il tempo sembrò ritornare alla condizione normale, si girò di scatto e la vide,era lì che rideva guardandolo. Lui si arrampicò più velocemente possibile bagnato fradicio la abbracciò.

- Karin!!- esclamò non riuscendo a trattenere la felicità che lo invadeva.

Ma la ragazza lo scostò guardandolo serio.

- ehi ehi! Aspetta un attimo io non sono quella che pensi!- disse concitata

- ma che stai dicendo?- chiese, però era un po’ meno convinto la ragazza che aveva di fronte era del tutto uguale a Karin, ma forse…. Adesso che lo notava aveva i capelli fino alle spalle ed era un po’ più bassa, arretrò di qualche passo.

- Chi diavolo sei?!- la rabbia per essere caduto così stupidamente il quell’abbaglio lo pervase.

- Aspetta lascia che ti spieghi Sora!- disse la ragazza

- Come fai a sapere il mio nome?!-

- Se mi dai la possibilità ti spiegherò ogni cosa…- provò a dirgli lei.

Sora non riusciva a capire quello che stava succedendo, ma la cosa non gli piaceva affatto.

- anzi, guarda preferisco non sapere niente è una brutta giornata per me…-

detto questo si girò facendo per andarsene, ma la ragazza lo prese per un braccio costringendolo a girarsi.

- ti prego ho bisogno di parlarti almeno fallo per Karin!-

Sora rimase a guardarla, indossava una canotta bianca, e una gonna pantalone lilla corredata da una cintura viola, portava due fasce al braccio, una viola e l’altra gialla e un girocollo di stoffa blu. Che ne sapeva lei? chi era? Si sa che la curiosità vince qualsiasi cosa e così…

il ragazzo uscì dalla sua camera dopo essersi cambiato, frizionandosi i capelli biondi con un asciugamano. Passò davanti al frigo prendendo una birra e un lattina di coca cola, poi andò a sedersi sul divano della sala porgendo la bibita alla sua ospite.

- bene ora mi puoi spiegare chi sei e cosa ci fai qui?-

la ragazza davanti a lui aprì la lattina e bevve un lungo sorso della bevanda.

- ora ho bisogno che tu mi stia ad ascoltare fino alla fine senza interruzioni anche se quello che dico sicuramente ti sembrerà assurdo.-

il ragazzo annuì anche se non era del tutto sicuro di poter assicurarlo.

- io mi chiamo Kairi, vengo da molto lontano… sono una viaggiatrice del tempo . Sono venuta fin qui per chiedere il tuo aiuto. Il mio paese è minacciato da un pericolo incombente-

- no no ferma! Che stai dicendo? Viaggiatrice del tempo? Mi stai prendendo in giro?!- esclamò irato.

Kairi sospirò. Poi gli indicò l’orologio attaccato alla parete. Quest’ultimo iniziò a girare piano all’indietro poi la ragazza fece un cenno col capo e quello ritornò all’ora di prima. Sora guardava a bocca aperta la scena. Senza alcun preavviso si alzò e si precipitò fuori dalla sala chiudendosi in camera, credeva di essere impazzito.

- per piacere stammi a sentire!-

lui si voltò di scatto come aveva fatto ad entrare?!

- non so cosa stia succedendo ma vattene di qui!-

gli urlò contro brandendo in mano una mazza di baseball.

- perché devi rendere tutto così difficile? Riku mi daresti una mano?- esclamò esasperata la ragazza.

Sbucato come dal terreno apparve un ragazzo dai lisci capelli argentati, alto e magro con profondi occhi azzurro cielo. Indossava una maglietta smanicata gialla, dei pantaloni blu molto larghi e un paio di guanti neri.

- problemi principessa?- le chiese sarcastico guardando Sora brandire il bastone verso di loro con la faccia ancora più stupita di quanto già non lo fosse.

- Fai un po’ tu… e poi non chiamarmi principessa! Non siamo a palazzo!- disse lei spazientita.

- Ok ok…..-

Sora guardava quei due senza capire più nulla, che gli stava succedendo quel giorno? Con tutti quei pensieri in mente non si accorse di non avere più tra le mani la mazza.

- ma che?!-

per qualche strano caso era sparita dalla sua presa ed era ricomparsa nelle mani del ragazzo di fronte a lui.

- ora per piacere stai a sentirla o questa farà un po’ di pratica sulla tua testa dura…-

- se vuoi attaccare rogna è il giorno sbagliato! Non sei il primo che riduco in fin di vita perché troppo sciocco da mettersi contro di me!-

- che hai detto?!- ringhiò l’altro

ma Kairi si mise tra i due – Riku non ho chiesto il tuo aiuto per peggiorare la situazione!!-

- hai ragione scusa.- ripose abbassando la mazza.

- Per cortesia ora sediamoci e discutiamo con calma.- senza aspettare risposta si sedette sul letto mentre Riku si posizionava dietro di lei come farebbe un bodyguard.

Sora anche se ancora molto scosso da quello che gli stava capitando si sedette sulla sedia della scrivania il più lontano possibile dai due.

- ottimo. Allora come ti dicevo prima io mi chiamo Kairi e lui è il mio amico Riku. Posso dire che veniamo da un altro mondo, da un universo parallelo. il mio paese è minacciato da un potente stregone di nome Ansem il quale è riuscito a risvegliare le ombre che si celano nei cuori della gente, queste ombre hanno origine dalla più remota terra del mondo: Kingdom hearts. Per riuscire a sconfiggerle dobbiamo battere Ansem e chiudere la serratura dalla quale le ombre scaturiscono. E per fare questo abbiamo bisogno di te Sora, perché tu sei il prescelto del Keyblade colui che può portare in salvo il nostro mondo. –

il discorso cadde nel silenzio più totale, rotto dal rumore delle macchine che passavano in strada.

- e voi vi aspettate che vi creda?- chiese sarcastico Sora.

- Secondo te verremo qui a dirti tutto questo sapendo che questo giorno per te è così doloroso?-

- Che ne sai tu della mia vita?-

La ragazza lo penetrò con lo sguardo prima di rispondere…

- tutto ogni cosa.. come l’hai incontrata, come avete passato quegli anni come sono finiti in tragedia…-

- no non puoi sapere….- il ragazzo scuoteva la testa.

- Sii allegro ok? Non è così che ti ha detto l’ultima volta?-

Alla fine Sora non sapeva come…. Ma la sua mente si arrese a quell’impossibile situazione che gli si presentava. Sperava solo di non essere diventato pazzo.

- d’accordo vi credo… ma come sapete tutte queste cose?- chiese dandosi per vinto

- beh essendo tu il prescelto queste cose è praticamente obbligatorio saperle….- rispose con semplicità lei.

- ovviamente solo se fai parte della famiglia reale….- puntualizzò Riku

- Riku!!-

- che famiglia reale?-

- quella a cui appartengo….- disse Kairi

- sei di fronte a sua altezza imperiale la principessa Kairi!- declamò il ragazzo dietro di lei.

- e tu chi saresti il ciambellano?- chiese divertito Sora

- no il suo migliore amico.- rispose lui senza scomporsi.

- Ok ma il punto non è questo! Abbiamo bisogno del tuo aiuto Sora, ci devi accompagnare nel viaggio fino alla grande serratura che dovrai chiudere per sempre!- disse lei con fare serio

- Ehi ehi piano! Perché mai dovrei fare una cosa simile?- chiese il ragazzo alzando un sopracciglio

La ragazza di fronte a lui si alzò indignata.

- ma come perché?! Non vorrai avere un intero mondo sulla tua coscienza?!- esclamò scandalizzata

- non avere questo tono da "è la cosa più ovvia del mondo!!" perché non mi sembra che molta gente qui vaghi per altri mondi salvandoli!!! Ho già una vita abbastanza movimentata senza che arriviate voi!- rispose seccato

- a sì…. Non mi sembrava….- ribatté Riku guardando lo stato in cui versava il piccolo appartamento.

Sora mise il broncio punto sul vivo. Poi si alzò dirigendosi verso la finestra, il cielo si era rannuvolato, le ombre scure dei grandi palazzi invadevano ogni cosa.

- per piacere!-

si voltò a fissare il viso implorante di Kairi.

- ancora una cosa, perché prima al parco mi hai detto di farlo per Karin cosa c’entra lei?-

- beh… visto che noi possiamo viaggiare nel tempo potrei aiutarti a salvarla…-

Sora rimase scioccato, ormai non aveva più valutato la speranza di poter tornare indietro. Il ragazzo era così immerso nei suoi pensieri da non vedere la faccia sconvolta dell’amico della principessa.

"non può dire sul serio!"

- d’accordo ci sto verrò con voi…-

Riku alzò il viso all’istante per puntarlo su quello di Sora.

- davvero lo farai?!- chiese la ragazza che ormai non ci sperava più.

- Si ma mi devi promettere che potrò riavere Karin.- disse con voce dura.

La ragazza sembrò spaventata per un attimo, un lampo le trasfigurò il viso, ma poi tornò come prima e sorridendo disse – certo te lo prometto!-

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Capitolo 3
*** Go!!! ***


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Capitolo 3: Go!!

- ottimo andiamo!- Sora si diresse verso la porta.

- ehi ho ancora un sacco di cose da spiegarti!!- protestò kairi

- chi ha tempo non aspetti tempo! Imparerò strada facendo!-

- siamo a posto!- esclamò esasperato Riku.

Inaspettatamente invece Kairi si mise a ridere. Guardò il ragazzo dai capelli argentei.

- non ti preoccupare magari non se ne pentirà….- disse ancora ridacchiando

- allora dove si va?- chiese sora realizzando in quel momento che non aveva la più pallida idea di dove dovevano andare.

- Non è molto lontano…-

Con noncuranza la ragazza agitò la mano e un enorme varco si aprì nella parete, sembrava una finestra che dava direttamente su un enorme prato verde cosparso di fiori che non aveva mai visto.

- ti presento il favoloso varco temporale al di là di esso ci troveremo nelle vicinanze del mio castello. Non ti preoccupare tutti quelli del nostro mondo lo possono attraversare senza perdersi e quindi anche il prescelto.- gli spiegò

- aspetta!!! Quindi se tu ti fossi sbagliata e io non fossi il prescelto potrei finire chissà dove e non potrei più tornare qui?!!!-

ma i due ragazzi non parvero dargli ascolto e varcarono la soglia senza degnarlo di uno sguardo. Poi passati si girarono verso di lui.

Sora avanzò di qualche passo protese una mano e toccò la superficie che si increspò all’istante. Sembrava acqua solida.

- ehi che ti succede paura?- lo sfidò Riku.

- Io ma figurati!- disse indignato il ragazzo.

Fece attraversare il braccio. La sensazione che gli dava era alquanto strana, si sentiva fresco e bagnato eppure non lo era, anche perché quella strana sostanza sembrava non avere corpo, era uguale a un muro d’aria. Pensava ancora a questa cose quando Kairi gli afferrò l’avambraccio dalla sua parte e tirò forte. Il ragazzo perse l’equilibrio.

- che modi! Guarda che non è stato per nulla divertente!!!- ribatté mentre la ragazza rideva di gusto.

- Ma piantala dai che dobbiamo sbrigarci!-

Senza rendersene nemmeno conto, Sora si era rialzato arrabbiatissimo nell’altro mondo guardando la finestra sulla sua camera sparire nel nulla.

- sei tranquillo ora?- chiese divertita Kairi

il ragazzo non rispose scuotendosi l’erba dai pantaloni. Poi si guardò intorno, il prato si estendeva a perdita d’occhio solo in lontananza gli sembrava di scorgere la punta di una torre. Era pieno di fiori dai mille colori, dal profumo che emanavano non erano proprio normali, grandi farfalle dai molteplici colori svolazzavano pigramente intorno a questi, sbattendo le grandi ali in un movimento ipnotico. Così era, perché quando Sora si costrinse ad alzare lo sguardo i due ragazzi che lo accompagnavano si trovavano già a distanza da lui senza (o almeno così pareva) che si fossero accorti di averlo lasciato in dietro. Corse da loro.

- sei sicura di non volergli spiegare niente?- stava chiedendo Riku

- ma figurati non sembrerà ma è più sveglio di quello che non faccia credere…- rispose la ragazza

- sbaglio o state parlando di me?- disse Sora

- ma dai che perspicacia- ribatté l’altro ragazzo.

I due si guardarono in cagnesco per un buon momento. Poi Riku tornò a concentrarsi su Kairi che procedeva imperterrita facendo finta di non averli sentiti.

- e se ci attaccano?- continuò il ragazzo – non possiamo mettere a repentaglio le nostre vite per proteggere lui!- finì indicando Sora come se non ci fosse.

- guarda che non ho bisogno di essere difeso!- disse irritato accelerando il passo.

- Non lo mettiamo in dubbio.- disse in fretta Kairi prima che il ragazzo dagli occhi azzurri facesse una battuta che di sicuro avrebbe scatenato un'altra lite. – comunque sia, lui è di vitale importanza visto che risulta essere il prescelto e poi Riku non si sono mai visti shadows nei pressi del castello… e mai ci... –

Sora che nonostante la sua buona volontà era stufo di correre dietro a quei due, che continuavano a ignorarlo era rimasto indietro, potendo però notare l’avvicinarsi di una strana ombra a terra che strisciava verso i ragazzi, la quale ad un tratto si era levata minacciosa senza che se ne accorgessero.

- DIETRO DI VOI!!!- urlò in tempo perché Riku parasse con la propria spada rosso fuoco il colpo di artigli inferto dalla creatura che sembrava un enorme fantasma fluttuante, con un lungo mantello nero che lo ricopriva nascondendone il volto. (direi simile a Phantom per chi abbia avuto il "piacere" -____- di conoscerlo…)

L’essere emise un urlo che non aveva nulla di umano, nello stesso istante l’aria si fece d’improvviso fredda, il sole sembrò oscurarsi. Sora corse verso i ragazzi, Riku fendeva l’aria nel tentativo di allontanare il più possibile il nemico, Kairi dietro di lui imbracciava un lungo bastone dorato e si teneva pronta all’attacco. Il ragazzo la affiancò.

- e quello cosa sarebbe?- chiese guardandosi intorno.

- Quello? Shadow e dei peggiori aggiungerei….- rispose sarcastica

- Cioè? Sono quei cosi che stanno uscendo dalla serratura di cui mi parlavi?!- domandò allibito

- Ebbene sì…-

- E io dovrei combatterli?!-

- Sì….-

- Senza un arma e come pensi che io….-

- ATTENTI!!!!-

Riku era troppo distante per arrivare in tempo, dopo aver gridato l’avvertimento aveva cominciato a correre verso di loro, mentre Sora si voltava rapido trovandosi a fissare un'altra di quelle orribili creature, pronta a colpire Kairi. Fu un attimo così veloce che neppure lo stesso Sora riuscì a capire come o cosa aveva fatto, istintivamente portò la mano alla cintura, e il momento dopo aveva colpito il nemico prima che potesse fare qualsiasi altra cosa, facendolo svanire in uno sbuffo di fumo nero, che diradatosi mostrò una piccole luce che salendo verso l’alto sparì. Il compagno dell’essere emettendo un altro urlo scappò via fluttuando. Riku corse verso la ragazza che era caduta per terra e guardava diciamo con una certa soddisfazione Sora, il quale osservava stupito la sua nuova arma. La sollevò verso l’alto facendola brillare, non era come tutte le altre, anzi era del tutto particolare. Non si trattava di un fucile, di una pistola, di un bastone o di una spada, era una chiave argentata splendente, grande quando una sciabola, l’elsa era d’oro e in fondo pendeva un ciondolo raffigurante una corona.

- ora finalmente avete avuto la vostra risposta, questa è la tua arma- disse Kairi indicandola a Sora – e lui è davvero il prescelto che ti piaccia o no!- disse a Riku che nel frattempo si era avvicinato e guardava allibito la scena.

- E ora se non vi spiace aiutarmi ad alzarmi….- sbottò

I due ragazzi offrirono una mano ciascuno e la tirarono su.

- ti presento il Keyblade, l’unico mezzo che abbiamo per chiudere quell’orribile serratura.- disse con non curanza spazzandosi gli abiti. – proseguiamo- e si mise in marcia.

- Senti puoi dirmi che cos’era quella luce che poi è sparita?-

- Quello era il cuore che quel mostro aveva rubato a qualcuno-

Sora rimase un attimo fermo, "evviva un'altra cosa che mi ha rassicurato" pensò poi guardò verso il basso.

- Maledizione mi sono strappato i pantaloni!!- esclamò guardandosi le ginocchia dove su ciascuna si era lacerata la stoffa dei jeans.

- Non ti preoccupare a palazzo ti daremo dei vestiti nuovi.-

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Capitolo 4
*** Preparation ***


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Capitolo 4: Preparation

Il palazzo era come Sora se l’era immaginato, come quello delle favole, enorme e di un colore indefinito tra il lilla e l’azzurro. Molte torri si innalzavano dalla costruzione andando come a toccare il cielo. Il giardino era enorme c’erano piante che non aveva mai visto e alcune che credeva di essersele immaginate, ogni tanto una fontana era incorniciata dal verde degli alberi. Imboccarono un viale con grandi piante ai lati che assomigliavano a cipressi, in fondo un enorme portone di legno troneggiava e due guardie vestite con un’ armatura come quelle dei cavalieri della tavola rotonda presiedevano ai fianchi di esso.

- di sicuro non ti mancano le stanze- sogghignò Sora fermandosi davanti al ingresso.

Le guardie si misero sull’attenti e la porta si aprì, Kairi e Riku passarono al suo interno, il ragazzo castano si fece avanti ma i due guardiani gli sbarrarono la strada.

- ehi!!!- protestò tentando di passare ma senza progressi.

Dato che i suoi amici non davano segno per l’ennesima volta di essersene accorti gridò:

- ehi principessa non è che puoi fare qualcosa? !-

lei si girò all’istante.

- o scusami! Lasciatelo passare è con me!- disse e immediatamente i due si fecero da parte.

Proseguirono attraversarono un cortile interno, sbucando in un enorme corridoio, ad un certo punto si fermarono davanti ad una porta rosso e oro, la ragazza bussò e poi aprì. Alte finestre inondavano il salone di luce, drappeggi raffiguranti strani simboli tra cui un cuore con due serie di spine erano appesi ai muri, all’interno, in fondo su i propri troni, c’erano il re e la regina.

- mamma! Papà! Sono tornata!- esclamò allegra correndo verso di loro, li abbracciò.

Riku si inginocchiò, ma il re fece un gesto sorridendo con la mano, e lui si alzò. Sora era leggermene imbarazzato, non sapeva che fare quindi rimase zitto in un angolo.

- tutto bene bambina mia?- chiese la madre guardando la figlia.

- Sì non abbiamo avuto problemi!- rispose

"come non abbiamo avuto problemi?!" pensò Sora "e quei cosi orribile che ci hanno attaccato?!"

- io non direi che è andato tutto bene… mi è giunta voce che non distante da qui siete stati attaccati….- la rimproverò il re

- indovino Keiko?!-

- beh dopo tutto non puoi pretendere nulla di meno da lei visto che è una spia…- ribatté divertito

- immaginavo… comunque non vi dovete preoccupare Riku mi ha difesa benissimo e poi il custode gli ha messi in fuga! –

- allora sei riuscita a trovarlo?!-

- certo!- e giratasi indicò Sora che fino ad allora era stato in disparte. Fece qualche passo.

- S.. salve…- disse

- Ottimo!!! – esclamò allegro il monarca – e potrei vedere giovanotto il famoso Keyblade?-

Sora ripeté esattamente il gesto fatto poco tempo prima e la chiave apparve tra le sue dita.

- potrei averlo un attimo?- Sora glielo porse

il re lo osservò da vari punti, girandolo tra le mani con accuratezza, poi lo riconsegnò al ragazzo. Infine si rivolse a tutti e tre.

- ora che il custode è stato trovato bisogna che partiate il più presto possibile, coloro che lo accompagneranno saranno Riku e Keiko.-

di sicuro il discorso sarebbe proseguito se non si fosse levato un sonoro – cosa?!!!!-

Kairi aveva le mani appoggiate su i fianchi nella tipica posizione che le ragazze assumono o quando ti stanno per ridere in faccia o quando stanno per urlarti contro ogni tipo di maledizione, la sua apparteneva alla seconda categoria.

- anche io devo andare con loro! È il mio regno che è in pericolo e sono io che devo aiutarlo a salvarlo! –

- figlia mia è troppo pericoloso! Il rischio che tu possa essere uccisa non lo possiamo correre, sei sempre la futura regina di questo mondo!- le spiegò pazientemente

- no! non ci sto!- sbottò irata

- ha ragione tuo padre non possiamo mandarti a morire.-

Sora dentro di sé si chiedeva se Kairi gli avesse promesso che avrebbe rivisto Karin perché già sicura che sarebbe morto, ma la sua idea di ricongiunzione non mirava proprio a questo….

- Riku digli qualcosa!- supplicò rivolgendosi all’amico

- mi dispiace ma se sua maestà ha deciso così è meglio che tu segua il suo consiglio- rispose senza battere ciglio.

La ragazza non disse più nulla, il suo volto era contratto dalla rabbia e di sicuro da una certa dose di delusione. Il re prese questo silenzio come un assenso della figlia.

- bene! Domani partirete Cid vi indicherà la via e vi informerà su quello che potrete trovarvi ad affrontare con questo è tutto potete ritirarvi. – con un fruscio del mantello si voltò a passo spedito per uscire dal salone. La regina si avvicinò per un attimo alla figlia e le diede un bacio, poi andò via anche lei. la ragazza rimase a guardare per un attimo il punto in cui prima c’erano i genitori, poi con tono pacato disse a sora: - vieni ti devo far dare degli abiti puliti- e senza degnare di uno sguardo Riku si avviò all’uscita.

Come prima Sora la seguì per saloni e corridoi, pensando che per chiunque non fosse già nato all’interno del castello di sicuro sarebbe stato una trappola mortale senza via di uscita.

Assorto nei suoi pensieri ci mise un attimo a capire che era in corso una lite.

- ti ho già chiesto scusa!- disse esasperato Riku camminando svelto per tenere il passo della ragazza.

- E io ti ripeto che mi aspettavo che mi dessi una mano! Ma a quanto pare non è così! – rispose

Il ragazzo si portò la mano alla fronte.

- Kairi ti prego! Come potevo oppormi a tuo padre è pur sempre il re e io non sono nella posizione di controbattere…-

- per te io sono la principessa Kairi!- disse fermandosi di botto davanti ad una porta e puntando il dito contro Riku – Sora vieni con me- disse poi rivolta al ragazzo che era stato zitto tutto il tempo. Lui si fece avanti superò Riku entrò nella stanza e chiuse la porta notando la faccia del ragazzo alquanto contrariato.

La stanza era un po’ più piccola delle innumerevoli che aveva visto. C’era un grande letto a baldacchino in ferro battuto, sopra di esso c’erano parecchi cuscini disposti in ordine. Davanti a questo c’era una porta che dava su di un balcone, che guardava sul giardino principale. Un'altra porta conduceva al bagno, c’era una piccola scrivania in legno e un grande armadio, le cose che stonavano alquanto in quell’ambiente, che sembrava essere uscito da un film di dame e cavalieri erano la tv con tanto di registratore dvd, un cellulare sul comodino vicino al letto e una di quelle lampade con le bolle colorate dentro che pigramente andavano su e giù.

Tirando le somme Sora capì che quella doveva essere la stanza della ragazza, la quale era uscita sul balcone. Il ragazzo andò fuori e imitò Kairi appoggiandosi alla ringhiera e guardando i prati sconfinati. Nessuno parlava.

- sai sembravate proprio marito e moglie voi due!- disse ironico sapendo che così avrebbe fatto arrabbiare la ragazza.

Ma non fu così. La guardò in viso, aveva un’ espressione triste, i suoi occhi guardavano davanti a lei il paesaggio eppure era come se ci fosse una patina opaca che le offuscava lo sguardo. Poi tutto ad un tratto disse – a volte odio essere chi sono…- lo guardò e la tristezza si fece più greve. Sora rimase per un attimo spiazzato, da qualche parte un uccellino cantava.

- se tu non fossi chi sei forse non avresti avuto neppure l’occasione di provare a fare questo viaggio. Quando è morta Karin ho odiato essere me stesso ho pensato che se avessi avuto un carattere diverso se non fossi sempre stato così scontroso, magari avrei sentito meno il dolore della sua scomparsa, ma poi ho dovuto accettare che probabilmente non sarebbe cambiato nulla anche se mi fossi comportato in maniera diversa. Quindi alla fine essere sé stessi non è un male, c’è una ragione per cui siamo quello che siamo.-

Kairi lo guardava allibita – non pensavo che potessi fare discorsi tanto profondi…-

Sora diventò leggermente rosso – ehi ma tu non mi dovevi dare degli abiti?!- disse sviando l’attenzione della ragazza su quello che aveva appena detto.

- già è vero! – si batté la mano sulla fronte, a quanto pare era tornata di buon umore.

Andò verso il grande armadio – vediamo Serenity deve averli messi qui, le ho chiesto quando siamo arrivati di farti avere dei vestiti nuovi… ecco qua! vatti a cambiare che vediamo come stai!- glieli gettò, Sora li prese e andò nel bagno a cambiarsi.

Kairi si sdraiò sul letto e accese la tv, cominciò a fare zapping tra i vari canali, ma a quell’ora non c’era nulla che potesse interessarle, alla fine si fermò su di una trasmissione musicale. Poco dopo il ragazzo uscì. E si piantò esattamente davanti allo schermò con cipiglio minaccioso, guardando torva la ragazza.

- come pensi che io vada vestito?!- chiese irato

- ma se stai benissimo! – rispose lei trattenendo però le risate per la sua faccia.

Sora indossava maglietta e pantaloncini al ginocchio rossi, una giacca con le maniche corte nera e bianca una spessa cintura blu e un paio di guanti senza dita bianchi. Al collo aveva una catena con un ciondolo a forma di corona e una catena attaccata ai pantaloni. Non aveva mai vestito così e si sentiva alquanto stupido.

- mi stai prendendo in giro?-

- no assolutamente! io ti trovo moooolto carino!- disse lei, Sora arrossì di nuovo. – toh guarda si è fatto tardi è meglio che tu vada, domani dovete alzarvi presto, Cid vi deve informare su tutto e vi dovete mettere in viaggio- disse d’un tratto con lo sguardo nuovamente infelice – chiedi a Riku di mostrarti la stanza degli ospiti domani mattina verrò a svegliarti.- detto questo aprì la porta per farlo uscire, vide Riku in fondo al corridoio e gli lanciò un’ occhiataccia. Sora le passò accanto, si girò fermandosi un attimo.

- Non avercela con lui cercava di fare quello che è meglio per te- le disse

- Forse per i miei genitori ma non per me…- ribatté lei

- Non ti preoccupare partirai con noi- disse Sora e si girò lasciandola stupita sulla porta.

- Che vuoi dire?!- gli urlò dietro

Sora non rispose limitandosi ad alzare un braccio in segno di saluto. Raggiunse Riku.

- Kairi mi ha detto che puoi mostrarmi la stanza degli ospiti- gli disse

il ragazzo non rispose, gli fece segno di seguirlo e lo condusse davanti ad una lucente porta d’ottone, lì senza degnarlo di uno sguardo sparì dietro l’angolo.

"credo proprio che non andremo d’accordo… ma chi si crede di essere?!" pensò entrando nella stanza, la quale era più o meno arredata come quella di Kairi. Si avvicinò alla finestra e l’aprì, subito un venticello fresco invase la camera. Su un piccolo tavolino c’era un vassoio e solo quando l’ebbe visto si accorse di avere una gran fame. Prese una sedia lì vicino l’avvicinò al tavolo e cominciò a mangiare, il cibo era buonissimo. Era da tanto tempo che non mangiava così. Aveva lasciato i suoi genitori da molto tempo, appena entrato in college si era trasferito in un piccolo appartamento e da allora non aveva avuto più molte occasioni di rivederli. Dopo tutto i suoi lo mal sopportavano visto che era sempre stato la pecora nera della famiglia. Finì quella deliziosa cena in men che non si dica. Guardò fuori, le stelle erano stranamente grandi, ma gli davano una sensazione di tranquillità mentre facevano da cornice alla grande pallida luna. Sora si sdraiò nel letto guardando le ombre che tremolavano sul soffitto. Certo che quello che gli stava capitando aveva dell’incredibile, in ventiquattro ore tutta la sua esistenza era cambiata, avrebbe anche potuto perdere la vita da quello che aveva sentito e il bello e che nessuno di coloro che l’avevano trascinato lì aveva chiesto il suo parere su ciò, come se avesse detto di essere onorato di imbarcarsi in un impresa che gli poteva costare la vita, ma dopo tutto la ricompensa che avrebbe ricevuto se fosse riuscito nell’impresa sarebbe stata la gioia più grande di tutte; finalmente Karin sarebbe tornata da lui.

E con quella speranza in fondo al cuore e un piccolo sorriso sulle labbra, Sora si addormentò profondamente in un sonno senza sogni.

Commenti: scusaaaaaaaaaaaaaatemi tantissimo!!! A tutti coloro che aspettavano mie notizie e non ne hanno avute ma sono stata via…. Per farmi perdonare vi pubblico il quarto capitolo. Non ci sono molti risvolti, semplici preparazioni prima della partenza. Si possono però notare varie sfaccettature nei personaggi, che a volte appaiono per quello che non sono… ho deciso di cambiare in un modo o nell’altro i vestiti di sora… anche perché io trovo molto carini i suoi vestiti del videogioco non so se siete d’accordo… ok direi che ho detto tutto! Ci risentiamo alla prossima! Grazie in anticipo a tutti coloro che hanno letto e commentato (continuate così mi raccomando!!!)! Nihao Kano-chan

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Capitolo 5
*** Are you ready?! ***


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Capitolo 5: Are you ready?!

- sveglia!!!-

" chi cavolo rompe a quest’ora?!"

- su pigrone sveglia!-

- Karin la vuoi smettere! quante volte ti ho detto di non svegliarmi prima delle nove?!-

Sora si alzò a sedere sul letto. È incredibile come quando dormi da un'altra parte, non capisci bene chi sei o dove sei e come a volte ti sembra di tornare indietro nel tempo. Non era nella sua stanza come per una frazione di secondo aveva pensato e non era neppure stata Karin a svegliarlo ma bensì una dispiaciutissima Kairi, che ora lo guardava con apprensione sperando di non aver risvegliato oltre a lui dei brutti ricordi.

- mi… mi dispiace…- mormorò

- non ti preoccupare…- rispose il ragazzo scendendo dal letto e stropicciandosi gli occhi. – però mi aspettavo un risveglio un po’ più dolce da una principessa….-

- sei un ragazzo impossibile!- esclamò lei tirandogli un cuscino in faccia, anche se ora era molto più sollevata dal fatto che lui non avesse perso il suo sarcasmo.

- Forza datti una rinfrescata gli altri ti stanno aspettando nel salone- detto questo uscì.

*****************

il ragazzo castano entrò nella sala del trono col fiatone, c’erano voluti cinque minuti buoni e molte indicazione per trovarla, Kairi a quanto pare si era "dimenticata" di dirgli dov’era. Intorno ad un tavolo c’erano il re e la regina, Riku, un uomo di mezza età dai corti capelli biondi, Kairi e una ragazza poco più alta di lei con capelli fino alle spalle neri leggermente mossi e occhi verde brillante, indossava un paio di pantaloncini alla coscia blu scuro e un top rosso fuoco, portava dei guanti dello stesso colore che partivano dalle spalle finendo agganciati da un anello che era infilato nel dito medio.

- scusate per il ritardo mi sono perso- e guardò storto Kairi che ridacchiava.

- Non fa niente.- gli disse comprensivo il re - Ti presento Cid un abilissimo meccanico- Sora strinse la mano al nonnetto. – e questa è Keiko la spia di corte- strinse la mano anche a lei.

- È un piacere conoscerti custode.- gli disse la ragazza dai capelli neri.

- Non chiamarmi custode il mio nome è Sora.- le disse.

- Ora si può cominciare – il re fece un cenno all’uomo, il quale tirò fuori un enorme cartina che stese sul tavolo.

La mappa riproduceva quello che doveva essere il mondo in cui si trovava, era praticamente uguale alla terra normale, con il semplice fatto che l’america non c’era e quindi quella che doveva essere l’Europa era molto più estesa. Cid indicò un punto che corrispondeva al Giappone salvo il fatto che non era un isola ma una penisola.

- questo è il punto dove si trova il castello- disse e indicò un puntino rosso. – la vostra meta è qui- a Sora mancò l’aria.

Il punto indicato era lontanissimo. Da quello che vedeva dovevano passare un deserto poi subito dopo delle montagne (che sembravano quelle dell’himalaya) e infine una pianura a nord che di sicuro sarebbe stata gelata dopo di che un contorno giallo delimitava i confini di Kingdomhearts.

" ma sono pazzi!! E io dovrei andare fin là?!"

- come potete notare il viaggio è molto lungo e di sicuro irto di pericoli, Ansem verrà presto informato della spedizione e farà di tutto per ostacolarvi, quindi dovete essere sempre allerta le sue spie sono dappertutto- li mise in guardia Cid.

- Il vostro equipaggiamento è già pronto vi sarà consegnato all’uscita del castello.- disse il re – custode credo che ti abbiano già spiegato il tuo compito giusto?- chiese

- Sì ma….- rispose Sora

- Benissimo! Ora potete andare, fra un ora partirete- esclamò non curante il re ignorando il tentativo di protesta del ragazzo, che fu costretto ad uscire dal salone con gli altri.

- Scommetto che dovremo farcela a piedi giusto?- chiese Sora

- Sì, se no in quale altro modo potremmo arrivare lì?- domandò ironico Riku

- Magari con una macchina? Un aero? Un qualunque mezzo di locomozione?!-

- Daremmo troppo nell’occhio viaggiando così….- disse Keiko

- Fantastico….- rispose il ragazzo con scarso entusiasmo. – ma ora pensiamo a te!- disse poi rivolgendosi a Kairi.

- Che vuoi dire?- gli chiese lei sospettosa

- Ho in mente un modo per farti uscire da palazzo, così che tu possa venire con noi!-

- COSA?!!!!- esclamarono tutti e tre insieme.

- Tu devi essere pazzo!- esclamò la principessa

- Non hai sentito cosa ha detto il re?- chiese Riku

- Certo ma non vi piacerebbe che lei potesse venire? Non volete aiutarla visto che siete suoi amici?!- gli punse sul vivo il ragazzo

- Ok! Io ti aiuto!-

- Keiko!- disse esasperato il ragazzo con i capelli argentati

- Allora sei rimasto solo tu! Che decidi?-

Riku guardò i tre ragazzi e chiedendosi mentalmente perché doveva essere tutto così difficile fece cenno di assenso con la testa.

- evvai!!! Grazie Riku!- disse Kairi felice, keiko sorrise, il ragazzo arrossì.

- Ottimo! Allora Kairi riesci a convincere Cid a far preparare uno zaino in più?- chiese Sora

- Credo proprio di sì mi è molto affezionato non credo che mi negherà un piacere- gli rispose

- Inventati una qualsiasi scusa per averlo. Appena c’è l’hai portalo fuori dal castello e nascondilo bene. Al resto ci pensiamo noi!- detto questo passo le braccia attorno alle spalle di Keiko e di Riku.

******************

- buon viaggio!- la regina si chinò su ognuno di loro a cui diede un bacio sulla guancia.

Non c’erano trombe o una folla di gente che li salutava perché la spedizione era segreta. Così gli unici a vederli partire erano i sovrani, Cid e…..

- dov’è Kairi?- chiese la regina alla cameriera.

- Ha detto che non se la sentiva di salutarli visto che non può andare con loro- rispose

- Capisco… mi dispiace per lei ma è meglio così…- disse il re.

- Bene noi ora andremmo. Con permesso.- Riku si inchinò e gli altri due lo imitarono, quando Sora si alzò incrociò lo sguardo del meccanico che gli strizzò l’occhio, chiaro segno che la ragazza era riuscita nel suo intento.

Il terzetto si incamminò per il viale che conduceva al grande cancello, quando lo ebbero sorpassato venne richiuso. Sora si girò per vedere se in lontananza il re e la regina fossero tornati dentro, e in effetti non c’era già più nessuno.

- venite!- disse agli altri, che lo seguirono girare intorno alla cinta muraria per fermarsi poi sul lato dove dava la camera di Kairi. Lì in un basso cespuglio tirarono fuori lo zaino. Aiutato da Riku, Sora afferrò un ramo che sporgeva al di qua delle mura, arrampicandosi agevolmente, l’aveva fatto molte volte in svariate occasioni, neppure una scimmia sarebbe stata più abile. In un attimo si ritrovò di nuovo nel giardino del castello. Si mise sotto la finestra aspettando che Kairi uscisse, trasalì quando lei gli comparve di fiancò.

- Hai deciso di farmi morire d’infarto?!- chiese con un filo di voce.

- Scusami….- disse lei.

- Va bene andiamo…-

Sora aiutò la ragazza a salire sulla grande pianta, dopo di che si issò anche lui e si ricongiunsero con i due amici.

- vi ha visti qualcuno?- chiese Keiko preoccupata

- no è andato tutto liscio e prima che si accorgano della mia scomparsa saremo già molto lontani, comunque ho lasciato una lettera sul comodino della camera, così non saranno disperati.- rispose felice.

- Io ne dubito fortemente…- ribatté Riku.

Così iniziò il viaggio del custode, della principessa, della spia e del valoroso guerriero.

Commenti: ora si può proprio dire che il viaggio ha inizio! Non mi ricordavo neppure di averlo fatto così lungo il prologo… è comparso cid diciamo che sarà proprio solo una comparsa.. ed è comparsa pure keiko di questo personaggio non vi dirò molto adesso ma imparerete a conoscerlo più avanti. spero nessuno si offenda se ho tolto l’america dalla cartina, anche se questo mondo non è il nostro c’è sempre qualcuno che se la prende a male… il prossimo capitolo sarà più movimentato di questo ma per entrare nel clou dovete aspettare un po’ (vi chiedo scusa e abbiate pazienza!)… si fa sempre così nei grandi romanzi.. (anche se il mio non è neppure paragonabile a qualunque di essi!) quindi se volete e se potete continuate a leggerla sperando che non vi deluda! Alla prossima baci Kano-chan ^_^

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Capitolo 6
*** Twiling Town ***


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Capitolo 6: Twiling town

Intanto in un luogo lontano, un orribile creatura si avvicinò ad una grande poltrona rivolta verso una finestra che sembrava dare su un giardino di rose. Si levò silenziosa dietro il grande schienale, sembrava pronta a colpire, ma come un cane ammaestrato abbassò la testa in segno di rispetto, mentre la poltrona si girava. Seduto su di essa c’era un uomo dall’età indefinita, lunghi capelli argentati fino alla vita e occhi rossi come i tizzoni ardenti, che osservavano vigili come gli occhi di un falco. Guardò l’essere davanti a lui, che stava emettendo acuti suoni dalla bocca invisibile. L’uomo a tratti annuiva poi sul suo volto passò un’espressione di pura soddisfazione. Con un gesto della mano congedò lo shadow. Si alzò, avvicinandosi alla finestra.

- bene il custode è stato trovato e si è messo in viaggio con chi speravo.-

aprì le braccia, e con esse si spalancarono le finestre, che ora non davano più sul giardino di rose ma su una miriade di esseri di diversa forma ma tutti neri come la pece.

- figli miei!- urlò l’uomo – creature nate dall’oscurità e divoratori di cuori, vicina è l’ora perché la luce svanisca per sempre da questo mondo, ci vuole solo un ultimo pezzo! andate e fate ciò che sapete!-

sotto di lui come un ombra unica le creature si mossero.

Ansem le guardò con soddisfazione – nulla potrà più fermarmi!- il sole opaco illuminò il sorriso sul suo volto.

****************

- lo fermeremo!- esclamò allegro Sora

- come mai tanta fiducia?- chiese Riku

- perché con il Keyblade sono invincibile, quindi se volete potete pure tornare a palazzo!-

- ma sentilo… se non ti avessi avvertito che ne avevi uno alle spalle manco te ne saresti accorto….- ribatté

- che intendi dire?!-

- che saresti già morto da un pezzo!-

- ma se non mi sbaglio tu non ne hai fatto fuori nemmeno uno….- osservò maligno il ragazzo castano

- semplicemente perché non ne ho avuto il tempo…- replicò freddo Riku

- sì…. Sì…..- disse Sora con tono poco convinto

- ora basta!!!-

- ahia!- urlò Sora

era finito steso a terra, perché Kairi l’aveva colpito col proprio bastone dietro la nuca. Si girò.

- stupida che fai?!-

- ti faccio tacere ecco cosa faccio! Non ne posso più!- disse lei arrabbiata.

- E ti pare il caso di tirarmi addosso quell’affare?! E poi perché a me sì e a lui no?!- domandò Sora massaggiandosi il punto colpito.

Per tutta risposta la ragazza si voltò incamminandosi per la via. Keiko aiutò il ragazzo ad alzarsi.

- scusala a volte è un po’ brusca…- si scusò

- me ne sono accorto… -

si rimise in marcia, la strada che stavano percorrendo era sterrata in mezzo ai campi. Da quanto diceva la mappa datagli da Cid portava ad una città poco distante dal grande deserto. Sora si rivolse alla ragazza dai capelli neri.

- dimmi un po’ da quanto conosci Kairi?-

- da almeno sei anni, ovvero da quando sono arrivata al castello.- rispose

- come mai sei andata lì?-

la ragazza sembrò soppesare la risposta.

- il mio villaggio è stato attaccato e io sono dovuta fuggire, i miei genitori non li ho più rivisti e dopo aver vagato da sola sono arrivata alle porte del castello e lì Kairi mi ha trovata-

- e ti hanno affidato il ruolo di spia..-

- no. Subito Kairi mi ha nascosto, finché non mi hanno scoperta, ma i sovrani sono stati buoni con me e mi hanno permesso di rimanere. Solo quando le ombre hanno incominciato a uscire sono stata incaricata di fare da spia, così da riuscire a scoprire di più sugli shadows. Sono molto agile e una buona combattente, anche grazie a Riku che mi ha insegnato..- volse lo sguardo al ragazzo che camminava a fianco della principessa, aveva un espressione strana in volto, si vedeva che gli voleva molto bene.

- Gli vuoi bene vero?- le chiese sora – intendo a tutti e due- aggiunse visto che sul viso le era comparso un leggero rossore.

- Sì… sono cresciuta con loro e gli devo molto….-

- guardate incomincia a vedersi la città!!!-

i due guardarono avanti, a cinque minuti di cammino si trovava l’ingresso del centro abitato. I tetti rossi stagliavano sul verde e oro dei campi al centro della città si ergeva un grande campanile, era una tipica cittadina tranquilla.

- come si chiama?- chiese Sora

- Twiling Town- rispose Kairi

Ci entrarono, le vie nonostante fosse il calar del sole erano ancora piene di gente. Persone che chiacchieravano fuori dai negozi, che compravano o semplicemente facevano una passeggiata,. I bambini giocavano a pallone o si rincorrevano.

- mi piace!!!- esclamò Kairi

- principessa perché non vai anche tu ha giocare?- disse Sora sghignazzando

sdum!

- ahia!!!- Sora si era beccato un'altra volte il bastone della ragazza in testa.

- Perché devi sempre…. Ehi!!!-

A momenti la ragazza volava per terra, ma Riku l’aveva prontamente sorretta.

- ma che modi! Il mio bastone!!!- urlò dietro a chi l’aveva urtata.

A qualche metro da loro un ragazzino dai corti capelli biondi sorrideva, facendo roteare l’arma di Kairi davanti a lui.

- è molto bello e maneggevole anche!- disse

- ridammelo!! –

lui non l’ascoltò continuando a giocarci. Keiko scattò ma il ragazzo si scansò, era agile.

Poi ci provò Riku, tirò fuori la sua spada e ingaggiò un duello con lo sconosciuto, dopo qualche minuto la situazione non era cambiata. Sora guardava la scena divertito, quel ragazzo gli stava simpatico. Kairi gli scoccò uno sguardo furioso.

- dacci una mano eroe no?!-

- e perché? non mi sembra che abbia cattive intenzioni…- ripose non curante. Ma fece lo stesso qualche passo verso di lui.

- Ti piacciono le armi vero?- domandò

- Sì!- ripose lui

- Se vuoi te ne posso mostrare una di gran lunga migliore (Kairi:"ehi!!!") ci stai?-

- Ok!-

Il ragazzo fece apparire la grande chiave d’argento.

- forte! Ma è veramente un’ arma?-

- certo! Parola mia! Ora non è che puoi ridare il bastone alla mia amica?-

lo sconosciuto tentennava ancora, poi…

- Roxas torna a casa!!!- urlò la voce di una donna

il ragazzo sbuffò e lanciò l’arma a Kairi.

- grazie mille per avermela prestata!- disse poi si avvicinò a Sora – piacere io sono Roxas!-

- ciao io sono Sora, lei è Kairi e loro sono Riku e Keiko. Siamo in viaggio verso nord- strinse la mano al nuovo amico. E in quel momento Kairi non poté che notare una certa somiglianza tra i due.

- Come mai verso nord?- chiese

- Siamo alla ricerca di una nostra amica…- buttò lì Sora non troppo convinto. – non è che conosci un posto dove possiamo alloggiare?-

- Certo capitate a proposito, la signora che mi ospita mentre sono qui in vacanza ha una piccola locanda potete venire, a patto che mi diciate il vero motivo del vostro viaggio….-

Sora rise – non sono proprio bravo a mentire… ok!-

- seguitemi-

Roxas li guidò per una stretta via in salita, la locanda era come aveva detto lui, piccola ma molto accogliente. Grandi vasi di fiori rossi pendevano da ciascuna finestra, la casa aveva un color giallo oro e fuori dalla porta c’era una donna grassoccella dalle guance rosa e un sorriso cordiale.

- Roxas hai portato dei nuovi amici?- chiese la signora accogliendoli all’interno della pensione.

- Non solo amici ma anche clienti!- ripose il ragazzo sedendosi su una sedia della sala da pranzo.

- Bene! Ah prima sono passati Pince, Heyner e Olette e dato che non c’eri hanno detto che passeranno domani..-

- D’accordo-

Dopo di che la locandiera si rivolse ai quattro ragazzi.

- siate i benvenuti! vi fermerete a lungo?-

- no ci fermiamo solo per stanotte, domani intendiamo ripartire- disse Kairi

- bene vado subito a prepararvi le camere, se per voi vanno bene ci sarebbero due doppie-

ci fu una serie di occhiatacce da parte di Sora e Riku, se si fossero divisi le camere avrebbero dovuto dormire assieme. Ma prima che potessero esprimere il loro parere Kairi prese la parola.

- certo va benissimo!-

i due ragazzi la fulminarono con lo sguardo e lei ribatté con un espressione da "così imparate!"

- sedetevi appena ho finito con i letti vi porto la cena-

in effetti fuori si era fatto buio e la piccola sala si era riempita di persone, lì per godersi presumibilmente le vacanze. I ragazzi si sedettero nel tavolo occupato da Roxas.

- intanto che aspettiamo che ne dite di dirmi tutto?- domandò appoggiando i gomiti sul tavolo e fissando la compagnia.

- veramente non dovremmo….- disse Kairi

- ma dai è stato gentile e non credo che lui possa essere una spia…- ripose Sora

- e tu come fai a saperlo?- chiese Riku

- chiamiamolo sesto senso….- disse il ragazzo sorridendo fiducioso.

- allora?- li incalzò il ragazzo biondo

così pian piano parlando a bassa voce così che gli altri ospiti non sentissero gli spiegarono cos’era successo fin ora e che cosa ancora dovevano aspettarsi.

- senti in questa città si sono mai visti shadows?- chiese Keiko

- no per ora no, qui è tutto molto tranquillo- rispose con tono annoiato

- Mi piacerebbe venire con voi!- aggiunse estasiato

- perché no? sarebbe un’idea!- esclamò Sora

- ma che diavolo dici?- disse Riku

- beh una mano in più ci servirebbe vista l’impresa…-

- ottimo è deciso domani parto con voi!-

- evvai si festeggia!!!-

ignorando la faccia di Riku, e la poca convinzione di Kairi avevano un nuovo membro in squadra. La cena proseguì tra litigi fra Sora e Kairi, risate a crepapelle e un istante in cui pensavano di perdere il ragazzo castano in preda ad un soffocamento da pezzo di pane finito di traverso. La luna ormai era già alta nel cielo quando decisero di andare a dormire. Prima di entrare in stanza dopo Riku, Sora venne chiamato da Kairi.

- senti non credi che abbiamo preso una decisione troppo in fretta?- gli chiese

- può darsi…- rispose lui buttando un occhio fuori dalla finestra nella strada sottostante, cos’era quella specie di ombra che si era mossa? Sora non ci badò.

- Ma penso che alla fine rimarrà qui…- aggiunse

- Come mai?-

- Perché anche lui ha deciso troppo in fretta… ci ha parlato dei suoi amici stasera a cena e mi sembrava piuttosto attaccato a loro, credo che domani quando sarà il momento di lasciarli qui ci ripenserà… i suoi amici sono il suo tesoro glielo si leggeva negli occhi..-

Ancora una volta quel ragazzo riusciva a stupirla.

- speriamo sia come dici tu… buona notte Sora.-

- buona notte Kairi- e tutti e due entrarono in stanza.

Nel frattempo…..

Commenti: vi lascio ancora una volta con un po’ di suspence…. Naturalmente il carattere di roxas me lo sono dovuta immaginare così come il fatto che gli piacciano le armi ma come si dice tutto fa brodo, poi essendo un racconto che con l’originale non c’entra nulla direi che può andare bene. grazie a tutti! Nihao Kano-chan

p.s. spero che twiling town si scriva così....

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Capitolo 7
*** Darkness ***


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Capitolo 7: Darkness

Piccoli raggi pallidi entravano dalla finestra, Roxas non riusciva a dormire e li guardava danzare sul soffitto e sui muri della propria camera. Era eccitato da quello che lo aspettava il giorno dopo e il sonno tardava ad arrivare. Ma proprio quando aveva deciso di calmarsi girandosi di lato un sonoro toc lo costrinse ad alzarsi e ad andare a spalancare la finestra.

- Pince! Heyner !che ci fate qui?-

sotto in strada c’erano due ragazzini uno con i capelli neri e ben piazzato e l’altro con i capelli castani, la corporatura esile e una manciata di sassolini in mano.

- Roxas presto! Una strana creatura ha rapito Olette- esclamò Pince

- dove?! Quando?! Che aspetto aveva?-

- credo una mezz’oretta fa appena fuori città! Sembrava una specie di fantasma nero, non l’abbiamo sentito avvicinarsi è stato silenzioso come un ombra!- ripose Heyner

"ombra?!!!!" questa parola esplose nella mente del ragazzo e si ricordò la spiegazione fatta poco prima da Sora: - la nostra missione è quella di fermare le ombre che stanno divorando i cuori della gente, per farlo uso il Keyblade che è la chiave che hai visto prima!-

"Olette!!!!"

- ragazzi voi tornate a casa ci penso io!-

- vogliamo venire con te non puoi farcela da solo!- esclamò Pince

- no non ti preoccupare so cosa fare, voi tornate o i vostri genitori si allarmeranno.-

- ok! Stai attento..- detto questo si voltarono e corsero via.

Roxas pensava febbrilmente sul da farsi. Salì al piano di sopra della casa ed entrò in una camera vuota, uscì sul balcone e guardò giù. Da lì poteva arrivare facilmente alla stanza di Sora, si calò. Silenziosamente entrò dentro strizzando gli occhi per trovare ciò che cercava, ad un certo punto uno sfavillio lo fece voltare la grande chiave d’argento era lì come apparsa dal nulla! La prese, Sora si rigirò nel sonno senza però svegliarsi. Uscì di nuovo fuori e da lì saltò sul ramo dell’albero di fronte, una volta in strada cominciò a correre verso l’uscita della città, sperando con tutto il cuore che Olette fosse ancora viva.

Riku si avvicinò alla finestra – che diavolo fa?!-

Roxas correva senza prendere fiato, ecco era fuori. La campagna circostante era buia e silenziosa, la lucente chiave che teneva in mano rifletteva il chiarore della luna, che si specchiava nel manico.

- dove sei vieni fuori!!!- urlò nella notte

- sei temerario giovane umano…-

quella voce era come un sibilo, un alito di vento; fioca eppure chiara come se l’essere ad averla prodotta fosse lì accanto a lui. Il ragazzo si guardò attorno, poi lo vide. Non era come Heyner gliel’aveva descritto, davanti a lui c’era una figura sì nera incappucciata, ma aveva gambe e braccia. Non riusciva a scorgerne il viso totalmente, ma gli sembrava che portasse una benda sugli occhi.

- sei un umano?-

- sono un figlio delle tenebre…- rispose – mi chiamo Darkness-

- qualunque cosa tu sia lascia libera Olette!!!!- urlò Roxas

- intendi questa ragazza?-

e di fianco a lui comparve la ragazza.

- Olette!!!!!-

con grande sollievo Roxas notò che respirava, era solo svenuta.

- se la rivuoi dovrai scontrarti con me!-

senza neppure aspettare una risposta, l’ombra partì all’attacco, il ragazzo alzò il Keyblade e parò l’attacco, anche se non l’aveva mai usata era come se avesse una predisposizione ad usarlo. La creatura ci riprovò e stavolta Roxas fu scaraventato a parecchi metri di distanza, il fiato gli mancò tutta un tratto.

- tutto qui custode? È questo quello che sai fare?- lo schernì

- mi…. Mi dispiace deluderti ma io non sono il custode!- rise il ragazzo

- cosa?!- esclamò l’altro irato.

- No ha ragione! Io sono il Key master!-

L’essere si voltò Sora e Riku erano lì.

- come avete fatto a trovarmi?- chiese stupito ma rincuorato il biondino

- ti ho visto scappare, e saremmo arrivati molto prima se questo stupido si fosse svegliato…- disse Riku

- dopo facciamo i conti…. Roxas che ne dici se mi lasci finire?- chiese Sora

- è tutto tuo!- e gli lanciò la chiave.

si misero in posizione d’attacco.

- vieni!- urlò Sora e quello si mosse.

Ci furono molti incroci di armi ma dopo un po’ nonostante fossero in due contro uno, il nemico non dava segno di cedimento.

- Sora!-

il ragazzo si girò appena e vide Kairi e Keiko arrivare.

- la luce….- disse l’ombra

- cosa hai detto? – chiese il ragazzo castano

- bene per oggi può bastare, ci rivedremo custode!- e scomparve.

- Tutto bene?- chiese la principessa

- Sì piuttosto andate da lui- e indicò Roxas

Lo aiutarono a rimettersi in piedi e tornarono in città sul fare dell’alba.

**************

- ti ha detto chi era?- chiese Keiko mentre medicava le ferite del ragazzo.

- Ha detto solo di chiamarsi Darkness…- rispose

- Sicuramente è un emissario di Ansem…- disse Riku

- Come sta?- domandò Roxas indicando la sua amica sdraiata sul divano.

- Bene, più tardi si sveglierà- gli disse Kairi. – sei stato abile a tener testa a quello!- disse

- Immagino solo fortuna…- rispose

- Allora sei ancora deciso a venire con noi?- chiese d’un tratto Sora

Il ragazzo si fermò a pensare. – no, sicuramente adesso quelle ombre arriveranno anche qui e io voglio difendere la città e soprattutto i miei amici!- disse guardando di nuovo la ragazza svenuta.

"come pensavo…" pensò Sora

Più tardi quando la padrone della locanda si alzò, le spiegarono cos’era successo, evitando alcuni particolari che l’avrebbero sicuramente messa in agitazione, poi pagarono e si prepararono ad andare via, ma prima andarono a salutare Roxas.

- credo che ci rivedremo!- disse Kairi allontanandosi dalla porta dove il ragazzo era appoggiato.

- Stammi bene!- disse Keiko

Riku fece un cenno col capo (il solito -___-").

- andate pure avanti io vi raggiungo.- disse Sora poi si rivolse a Roxas

- non è stata solo fortuna…- gli disse

- che?- chiese lui senza capire

- secondo me sei in gamba! In qualche modo sei legato anche tu al Keyblade, non so come ma lo so!- fece una pausa – rimettiti al più presto e magari un giorno combatteremo assieme!- strinse la mano al ragazzo che rispose – sicuro! Non vedo l’ora!-

Sora corse dai suoi amici che lo stavano aspettando all’inizio della strada in discesa. Alzò il pugno in aria salutando ancora una volta il ragazzo rimasto sullo stipite. Lui fece lo stesso. Poi quei quattro sparirono dalla sua vista.

- Roxas vieni dentro!- urlò la signora della locanda

- arrivo… arrivo….- e sbuffando per l’occasione mancata di fare un’ esperienza nuova entrò in casa e chiuse la porta.

**************************

- ben tornato Darkness che rapporto mi dai della tua missione?- chiese Ansem

lui fece un profondo inchino per poi dire – mi dispiace ma ho sbagliato il bersaglio quando è arrivato avrei potuto batterlo, se non fosse intervenuta la luce… ma così ho avuto la conferma che viaggia con loro..- rispose

- bene hai comunque fatto un buon lavoro, la prossima volta dovremo distruggere il custode e prenderci la luce!- esclamò

- sì mio signore- disse sommessamente Darkness

Commenti: ullallà che capitolo! Mi è costato fatica… ora vi prego non mi bombardate con commento del tipo "guarda che twiling town è fatta così e così ecc…" non perché sono spocchiosa e non voglio che mi si critichi… anzi… ma perché so benissimo che è alquanto impreciso, potevo documentarmi di più ma non lo fatto volutamente, kingdom hearts 2 voglio che rimanga un mistero perché lo voglio scoprire solo quando ce l’avrò tra le mani (non vedo l’ora!! *____*). Sigh sigh mi devo separare temporaneamente dal mio videogioco perché l’ho voluto prestare ad una mia amica ç_ç anche se direi che è una fortuna sarei stata capace di riiniziarlo per la quinta volta in meno di un anno…. Però mi ha lasciato un vuoto lo stesso… basta! Devo smetterla di parlare di cose che di sicuro non interessano a nessuno!! Piuttosto che ne pensate di darkness? Mi sarebbe piaciuto mettere sephiroth come servitore numero uno di ansem… ma poi non me lo vedevo.. chi ha giocato a final fantasy VII o ha visto il film advent children riesce a immaginarsi sephiroth sottoposto a qualcuno?! Noooooooooooooooo!!! Quindi ho lasciato perdere!

Direi che ho detto tutto e di più! Ringrazio Akiko, Kyokochan e che hanno commentato!

Nihao e alla prossima by Kano-chan

Rispondo ad un commento fattomi da Akemichan (scusa per il ritardo..) sono contenta che la mia fic ti sia piaciuta, le scenette fra sora e riku piacciono anche a me perché trovo diano un tocco di ironia alla storia, non volevo farla sembrare troppo seria, quindi spero ti sia piaciuta anche quella fra sora e kairi. Del fatto che abbia inserito una persona in più di cui sora fosse innamorato è venuta fuori così come il resto, di getto. Anche io a volte faccio fatica a immaginarmi cose o persone fuori dal loro contesto originale e come te continuo a immaginarmi tutto normalmente. Poi, è vero che è stato un po’ fiacco far muovere le lancette dell’orologio a kairi ma tutto ciò ha un senso che si vedrà più avanti, abbi fede… il carattere di sora varia a seconda degli sviluppi della storia. Ho il piccolo vizio di immedesimarmi a volte nel personaggio e quindi, pensando a come avrei reagito io trovandomi di fronte un essere enorme e nero e di avere in mano una specie di chiave che non ho mai visto ho fatto reagire il personaggio (evitando urli e svenimenti a cui io sarei stata probabilmente soggetta al posto suo ^_^) . per quanto riguarda infine lo stile e la punteggiatura non aggio niente da dì a mio scapito, i miei voti di grammatica e dei temi dovrebbero spiegare meglio di me (il massimo è stato un 6 e mezzo ^_^"" ). Grazie comunque dei tuoi suggerimenti mi saranno utili in futuro. Baci Kano-chan

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Capitolo 8
*** Desert of lies ***


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Capitolo 8: Desert of Lies

Il sole salì e scese dalla sua postazione due volte prima che i ragazzi arrivassero al grande deserto. Il paesaggio era iniziato a cambiare, i grandi campi erano stati sostituiti con erbe secche che spuntavano qua e là nella terra arida, che andava assumendo un colore rosso-arancio. Il caldo si intensificò fino a che non ebbero davanti agli occhi un mare di fine sabbia dorata che si stendeva a perdita d’occhio.

- è meglio che consultiamo la carta e ci vestiamo in modo adeguato- suggerì Riku.

- Buona idea- assentì Kairi.

Posarono gli zaini a terra ed estrassero ciascuno una mantella blu scuro, l’abito tipico della popolazione del deserto che indossavano per proteggersi dai caldi raggi che inondavano quella terra.

Sora tirò fuori anche la cartina e la srotolò su una grande roccia. Poi cercò con la punta del proprio indice il luogo dove si trovavano. Cid l’aveva segnalato in verde scuro.

- ok noi siamo qui- disse mostrandolo agli altri. – percorrendo questa via dovremmo attraversare il deserto in… diciamo tre giorni.. come stiamo a provviste?- chiese rivolto a Keiko

- a posto, bastano per tre giorni anche perché appena usciti dal deserto c’è un piccolo villaggio dove potremo fare rifornimento- disse guardando la mappa.

- Allora mettiamoci in viaggio! Dobbiamo proseguire sempre verso nord est- detto questo ripiegò la cartina rimettendola nello zaino. Si vestirono guardando bene di coprire con il mantello braccia, gambe e soprattutto la testa.

******************

camminavano ormai da parecchie ore, l’afa era asfissiante.

- che ne dite di riposarci un attimo?- propose Kairi

- già stanca?- chiese Sora mentre lei si lasciava cadere sulla sabbia.

- Scusami se non sono te!- rispose acida, togliendosi il velo dal viso per poter bere dalla borraccia.

- Fermiamoci, ma per poco non è prudente…- disse Riku

- È abitato?- domandò la ragazza.

- C’è un piccolo gruppo che abita nel deserto, solo che nessuno sa dove di preciso… ma si sono sentite voci su delle strane creature che lo popolano, credo possano essere shadows- disse Keiko

- Possibile che vivano anche qui? Il sole non dovrebbe favorirli..- osservò Sora

- Purtroppo per noi quelle creature sono mutevoli…- gli disse Riku

- Ehi ragazzi si sta avvicinando qualcosa…- disse Kairi portandosi una mano alla fronte per farsi ombra e poter così guardare meglio.

Tutti volsero lo sguardo verso il punto indicato, il calore che saliva dal terreno rendeva instabili i contorni delle figure che si avvicinavano. Sembravano tuareg, alti con i loro stessi abiti ma neri, al fianco di ciascuno brillava qualcosa, presumibilmente una spada. Si muovevano con rapidità verso di loro.

- ah meno male sono dei viaggiatori come noi!- esclamò sollevata Kairi

il gruppo gli si fece in contro.

- salve da dove venite?- chiese la ragazza.

Ma quelli non riposero. Riku li squadrò dall’alto al basso e solo allora notò un particolare, non avevano piedi. Lanciò uno sguardo a Sora e Keiko facendogli segno di guardare in giù, anche loro lo notarono e fecero segno di sì con la testa. Sora si avvicinò piano a Kairi che essendo più avanti di loro non aveva potuto vedere i segnali di avvertimento.

- con calma vieni in dietro….- le sussurrò

la ragazza allarmata dal tono del ragazzo si mosse, e appena lo fece, i nemici portarono la mano alla cinta estraendone una grande sciabola.

- VIA!!!- urlò Sora prendendo Kairi per mano e portandola fuori tiro.

In un attimo ognuno di loro era alle prese con gli shadows. Ma pian piano ne stavano spuntando altri e furono ben presto accerchiati, trovandosi schiena contro schiena.

- che si fa?- chiese ansimando Kairi

- non lo so…- ripose Sora

- ci dobbiamo inventare subito qualcosa…- disse Keiko

- sembra uno di quei film di azione…- disse la principessa

- Kairi ti sembra il momento?!-

- scusa Riku….-

non sapevano più che fare. Un urlo fece voltare tutti comprese le ombre. A distanza stavano arrivando…. Sora dovette sfregarsi gli occhi pensando ad un miraggio provocato dal sole, e invece erano proprio quello che sembravano! Degli enormi windsurf, che invece di navigare sull’acqua lo facevano sulla sabbia. I ragazzi sulla tavola urlavano a squarciagola lanciandosi verso di loro. Gli shadows sembravano spaventati da tutto quel fracasso e stavano arretrando. Il gruppo di amici ora era più preoccupato per i nuovi venuti che per i nemici di sempre, perché oltre a non sapere chi fossero erano talmente vicini a folle velocità che di sicuro li avrebbero travolti. Ma con estrema abilità quelli, schivarono gli esseri, anche se uno di loro fece di tutto per tirarli sotto. Si levò un gran polverone e ad un certo punto Sora si sentì sollevare per la vita di peso e trenta secondi dopo era aggrappato alla schiena di un ragazzo e navigava su quella strana tavola nel mare sabbioso.

- vi abbiamo salvati per un pelo!- disse allegro lo sconosciuto.

- Grazie mille…. Ma chi sei?- chiese un po’ titubante Sora

- Io? mi chiamo Tidus!-

*****************

Tidus era un ragazzo alto, abbronzato biondo scuro e con profondi occhi celesti (fossero tutti così i ragazzi… ç_ç), faceva parte di quella popolazione di cui si sapeva poco o niente. Ora Sora e i suoi compagni si trovavano nel loro accampamento vicino ad un’oasi. Erano stati aiutati da lui e dai suoi amici.

- facciamo le presentazioni ok? Io mi chiamo Tidus, loro sono Rikku – disse e indicò una ragazza della loro stessa età bionda con gli occhi verdi e una lunga sciarpa gialla. – Wakka- un ragazzo dalla pettinatura alla elvis presley color arancio con una bandata blu – e Yuna – infine una ragazza dai capelli castano chiaro, corti con una lunga treccia e occhi chiari.

Tutti loro fecero un cenno e li salutarono.

- piacere io sono Kairi – poi la ragazza si voltò e indicò – Riku,Sora e Keiko- anche loro risposero al saluto.

- Potete spiegarci cosa diavolo ci fate in mezzo al deserto?- chiese Wakka

E come giorni prima spiegarono la loro missione.

- è un segreto però fate in modo che rimanga tra di voi per piacere..- disse Keiko

- non ci sono problemi e se possiamo vi daremo volentieri una mano, quei cosi incominciano a darci non pochi problemi…- disse sconsolata Yuna

- cosa darei per prenderli tutti sotto con il mio windsand!!!- esclamò Rikku, che a quanto pare risultava lei prima ad aver fatto di tutto per stenderli.

- windsand? Sarebbero quelle tavole con le vele?- chiese Riku

- sì sono molto comode, sfruttando il vento e la tavola liscia che ricaviamo da una particolare palma possiamo viaggiare sicuri e veloci!- rispose Tidus

- prima avete detto che ci avreste dato una mano- disse Sora

- giusto- affermò Tidus

- conoscete una via più veloce per uscire dal deserto?-

- sicuro! Non è praticabile a piedi ma saremo molto felici di prestarvi un paio di windsand!- disse il ragazzo biondo

- non sappiamo come si guidano.- disse Keiko

- non vi preoccupate è facile come andare sullo skate, lo si impara quando ci si è sopra..- disse Yuna

- oh no!!!- esclamò Kairi

- che c’è?- le domandò Riku

- ho perso lo zaino!!-

- e te ne accorgi solo ora?!!!- disse Sora

- nella confusione non me ne sono accorta…- si scusò lei.

- siamo a posto ci mancava questa….- commentò il ragazzo castano

- scusami tanto se..- ma il ragazzo la interruppe

- aspetta che problema c’è?!-

questa domanda valse gli sguardi stupiti di tutti.

- come che problema c’è?!- ripeté Kairi

- scusa basta che torni indietro nel tempo e ti tieni stretto lo zaino no?- disse

- che stai dicendo?- esclamò Keiko

- shhh zitta!- le disse Kairi

- è impossibile tornare indietro nel tempo….-

- ma se voi siete i viaggiatori nel tempo?- disse Sora con accanimento, anche se la sua sicurezza cominciava a vacillare.

- Viaggiatori di che? Noi non siamo proprio niente!- disse la ragazza corvina

Sora si volse piano verso Kairi.

- cos’è questa storia?- chiese con la voce che gli tremava

Kairi si girò dall’altra parte incapace di guardarlo negli occhi. A questo punto Riku si intromise.

- noi non possiamo muoverci nel tempo… possiamo solo aprire varchi che attraversano altri mondi ma nulla di più….- gli disse

- TU MI HAI MENTITO!!!- urlò Sora afferrando Kairi per una spalla e costringendola a girarsi. Riku si mise subito davanti alla ragazza e Tidus si mise davanti a Sora.

- Non mi sembra il caso!- disse il ragazzo dai capelli argentei.

- Non ti sembra il caso?! Sono stato portato via da casa mia! Rischio la vita per qualcosa che non riavrò mai! Mi avete ingannato facendomi venire qui con la promessa di ridarmi Karin e invece non avrò nulla!!!- urlò infuriato, mentre Kairi si nascondeva dietro Riku.

Nessuno più si muoveva a parte Sora che abbassava e alzava molto velocemente il torace, tentando di trovare una buona ragione per non picchiare qualcuno. Dentro di sé ira, sconforto, delusione combattevano per non esplodere un'altra volta. Abbassò le braccia e Tidus si fece da parte ma non Riku. Sora si alzò, si rimise lo zaino in spalla e si coprì con il mantello.

- dove vai? – gli chiese Keiko

- me ne vado… torno a casa…- disse lui.

- No!- era la prima volta che la principessa parlava.

Sora non la ascoltò, si voltò e uscì dall’accampamento con passo veloce. La ragazza si alzò e gli corse dietro ma Riku la fermò.

- aspetta lascialo andare, non gli importa delle sorti di questo mondo a lui importava solo della sua ragazza- disse

- no! non è giusto! sono stata io a mentirgli, avrei reagito allo stesso modo se fossi stata al suo posto.- esclamò poi si divincolò dalla presa del ragazzo lasciandolo contrariato nella sua posizione.

La ragazza uscì dall’accampamento e individuato Sora gli corse appresso, lo afferrò per un braccio. Ma lui si liberò con violenza strattonandola e facendola cadere. Riprese il suo cammino, per un attimo era tornato il ragazzo ostile e violento che così spesso era stato una volta. Kairi si rialzò ma mentre riprendeva a correre scivolò rotolando giù da una duna.

- ahhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!-

Sora si voltò all’istante, la ragazza era per metà sprofondata nella sabbia.

"sabbie mobili" fu il suo primo pensiero. Caracollò giù dal pendio, facendo attenzione a non mettere piede anche lui dentro. la principessa si agitava tentando di tirarsi fuori.

- stai ferma!!- le disse e subito si immobilizzò, negli occhi la paura.

Il ragazzo pensò rapidamente al da farsi, nel suo zaino non c’era nulla di abbastanza lungo per arrivare fino a lei. si buttò di pancia tentando di protendersi il più possibile per raggiungerla, ma ormai aveva fuori solo più la testa e un braccio e continuava a sprofondare velocemente. Sora non sapeva più che fare, poi fece apparire la lunga chiave. La spinse più in là che poteva.

- afferrala!!!- le urlò

la ragazza ci provò ma non ci riusciva.

- Forza!!!- la incitò

- Non ci riesco…- gli rispose

- Coraggio!!! non voglio vedere un'altra persona morire davanti ai miei occhi!!!-

a questo punto Kairi lanciando un grido per farsi un po’ più di forza si lanciò, finalmente sentendo sotto la propria mano il freddo metallo della chiave. Sora fece appello a tutte le sue forze, la tirò fuori e la prese.

- come va? Tutto bene?- le chiese

kairi stava trattenendo a stento le lacrime.

- ti prego Sora abbiamo bisogno di te! Io ho bisogno di te!- gli disse con voce rotta.

Il ragazzo abbassò per un attimo lo sguardo, fece un respiro profondo. E pensò che non sapeva come mai ma alla fine si era affezionato a quella ragazza, e in un modo o nell’altro anche a Keiko e Riku.

- va bene, proseguirò con voi…- le disse infine – però non voglio più bugie intesi?-

Kairi lo guardò per un attimo, poi scoppiò in lacrime sul suo petto. – scusami! Scusami!- singhiozzò lui la strinse. Una sensazione di calma e tranquillità lo avvolse, come gli succedeva tanto tempo prima, ma che cos’era?!

Intanto erano arrivati gli altri. Riku li guardava con un espressione sul viso indecifrabile. Ma perché anche Keiko c’è l’aveva?

**********************

- siete sicuri che possiamo usarli?- chiese Kairi

il giorno dopo quelle grandi emozioni avevano deciso di andare via.

- sì non ci sono problemi! Salite vi accompagneremo fino alla fine del deserto- disse Tidus salendo sul proprio windsand gli altri lo imitarono. Kairi si mise dietro a Sora, nonostante Riku si fosse offerto, ma con lui venne Keiko che aveva un espressione abbastanza felice.

- Ok appena siete pronti sganciate le vele.- gli disse Wakka

- Tieniti forte!- disse Sora a Kairi e lei strinse di più la presa attorno alla sua vita chiudendo gli occhi pronta alla caduta. Invece dopo un attimo sentì una fresca brezza. Aprì gli occhi.

Sotto di lei la sabbia scorreva veloce, davanti a lei le dune si avvicinavano. Guardò Sora e per quello che poteva vedere della sua faccia si stava divertendo un mondo, tirando le due corde che teneva in mano per dare i comandi alla tavola. Di fianco a loro anche gli altri proseguivano senza difficoltà, Kairi incrociò lo sguardo di Keiko che le sorrise contenta, anche Riku sembrava divertito.

- che ne dici di una sfida?- propose la ragazza a Kairi.

- Sì dai! Vediamo chi arriva prima alla fine del deserto!- assentì

- Forza Riku!- lo incitò Keiko

- Dai Sora!- esclamò Kairi

I windsand filavano veloci erano testa a testa la linea che delimitava il traguardo era vicina. Per la prima volta Sora e Riku si guardarono e nonostante ognuno volesse vincere si sorrisero.

- ah a proposito Sora grazie per avermi salvata ieri- disse lei alzando un po’ la voce per sovrastare il rumore del vento.

- Non c’è bisogno che mi ringrazi, non ti avrei mai lasciata lì…- disse e lei arrossì anche se non la vide.

Ma distraendosi un attimo Riku ebbe il tempo di passare in vantaggio vincendo la gara. Lui e Keiko saltarono giù dalla tavola e la ragazza gli saltò tra le braccia, festeggiando… prima di accorgersene. Entrambi diventarono bordeaux. Anche gli altri due si fermarono.

- Mi devi la rivincita prima o poi!- disse Sora al ragazzo.

- Forse…- rispose

- E poi vi preoccupavate se non eravate capaci….- scherzò Yuna

- È arrivato il momento di salutarci!- disse Keiko

- Beh allora buona fortuna!- disse Tidus – noi torniamo indietro-

- Grazie! E grazie anche per il passaggio!- disse Kairi

- Di nulla incrociamo le dita perché la vostra missione vada a buon fine!- disse Wakka.

- Mi raccomando prendeteli a calci quei mostri!!!- esclamò Rikku

- Lo terremo a mente.- le rispose Sora – allora arrivederci!-

I loro nuovi amici risalirono su i windsand e dopo poco sparirono in mezzo alle dune. I ragazzi ripresero il loro viaggio.

Commenti: RAGAZZI KH2 USCIRÀ IL 29 SETTEMBRE 2006!!!! Per chi non ci crede vada a vedere su ffonline.it!

Ora festeggiate!!!

Stappate lo champagne e versatelo per tutta casa!

Chiamate i vostri fidanzati/e e festeggiate con loro!

Avvisate i parenti,gli amici e pure i nemici perché oggi si fa baldoria!!!!

Ok avete fatto tutto?!

Allora che ne dite del capitolo?! Eh eh?! ^_= ve lo aspettavate?! Siate sinceri!!!! Dopo avervi tartassati per 7 capitoli in cui non ci sono stati risvolti particolari vi siete meritati un po’ di movimento! Ora Akemichan hai capito perché era così fiacco il muovere le lancette dell’orologio?

Vi è piaciuta l’idea dei windsand? Non so davvero come mi è potuta venire in mente… tutti i fan di final fantasy x mi odieranno vi ho sconvolto il gioco (scusa kyokochan!) No spero di no… certo che metterli in mezzo ad un deserto quando loro in acqua ci vivrebbero…. E come non potrebbero? Se no chi gioca a blizball?! (nn sono ancora riuscita a vincere una partita sigh.. ç_ç). vi vorrei porre un quesito che non centra nulla con la storia. Ma è possibile che ci siano milioni di siti dedicati a KH e non ce ne sia uno decente in italiano (ffonline nn è dedicato a kh anche se c’era la notizia)?!!!! Cioè ne ho visti pure in tedesco e in spagnolo!!!! Quello spagnolo di cui mi sfugge l’indirizzo aveva pure lo zodiaco del gioco, ovvero io sono nata a maggio quindi sono toro e risulto essere kairi e così ogni segno ha un suo personaggio. E noi italiani che abbiamo fatto?! Un emerito tubo!!! Sarà che il gioco qui non è spopolato oppure che io sono cogliona (e a volte lo sono) e non ho cercato bene… se doveste conoscere un buon sito avvisatemi! (che non sia quello della square enix perché ci sono già stata ma di notizie neppure l’ombra…). Direi che per oggi vi ho stancati abbastanza ci rivediamo al prossimo capitolo! Un abbraccio Kano-chan

p.s. Esce finalmente esce!!! Non ci posso ancora credere!

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Capitolo 9
*** Confrontation ***


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Capitolo 9: Confrontation

Come indicato nella carta appena fuori dal deserto c’era la città. I ragazzi si fermarono per la notte e per fare rifornimento. Sora uscì nel terrazzo del locale. Faceva fresco, i locandieri avevano detto che l’aria arrivava dritta dritta dalle montagne più avanti. Ma non per questo non si poteva ancora apprezzare la vista, anche se molto lontana dell’ area desertica che avevano attraversato. Il sole ora mai non si vedeva più, le nuvole erano tinte di rosso e le prime stelle brillavano già nel cielo. Il ragazzo si appoggiò alla ringhiera. "alla fine anche la mia ultima speranza è andata in frantumi… ma ormai ci sono abituato… e poi…"

- ehi posso restare?- la voce di Kairi interruppe i suoi pensieri.

Sora si voltò di scattò.

- sei rosso hai caldo?- gli chiese

- no no resta pure…-

la ragazza si appoggiò.

- che panorama magnifico!- esclamò respirando a pieni polmoni. – senti mi dispiace molto per averti mentito, non avrei dovuto…-

- ti ho già detto che non fa niente…- ribatté Sora

- sì lo so… ma volevo dirti che per me sei molto importante, e non solo perché puoi salvare il mio mondo ma anche perché nonostante i nostri continui battibecchi….- si fermò imbarazzata che cos’era quella? una dichiarazione?

- Sì ho capito cosa intendi, ma ho ancora bisogno di tempo….- che stava dicendo?! Che gli stava prendendo? Quella sensazione di tranquillità che lo avvolgeva ogni volta che era con lei era per caso…..

- Non c’è problema…- era un po’ delusa

- Stai attenta a non dirlo a Riku mi pareva un po’ geloso…- disse per far tornare la situazione ad un tono normale.

- Ma chi Riku?! Credo che tu abbia frainteso… non sono io quella che gli piace…-

- Ah no? e chi è?!-

********************

due piani più sotto appena fuori dalla locanda.

- ciao!-

Keiko uscì dalla porta salutando il ragazzo appoggiato alla parete.

- ciao…- rispose Riku

calò il silenzio, di quelli parecchio imbarazzati. La ragazza si sedette sulla panchina poco più in là. Com’era ancora calda la pietra di cui era fatta. Dopo poco il ragazzo si sedette vicino a lei.

- non ti va giù che Kairi stia con Sora vero?- chiese lei d’un tratto vedendolo pensieroso.

Lui la guardò, ma lei distolse subito lo sguardo.

- no è che non mi fidavo di lui… ma ora sono sicuro che le farà bene averlo vicino, io e Kairi siamo amici fin da quando siamo piccoli è come se fosse mia sorella- rispose e notò che l’espressione della ragazza era un po’ più serena.

Ormai il sole era calato del tutto, il cielo si era coperto di stelle, e il vento faceva frusciare le foglie degli alberi lì intorno. Uno di quei rumori che non si sa bene come mai, ma anche se banale ti riescono a tranquillizzare, Keiko rabbrividì.

- hai freddo?- le chiese il ragazzo, lei annuì.

Riku si alzò, per tornare con un mantello, coprì le spalle alla ragazza.

- Grazie…. – cominciò -Riku senti…- "no non posso"

- Keiko, lo sai? mi piaci-

ogni pensiero o parola che fosse si troncò immediatamente nella gola della ragazza, lei lo guardò. Era sconvolta, anche perché una dichiarazione così non se l’aspettava proprio… invece lui sembrava assolutamente calmo, come sempre…

- Riku…. Anche a me piaci… ma non posso…-

stavolta fu il ragazzo a guardarla stupito.

- che intendi?-

"oh Riku non posso… non devo!" pensò disperata e sentiva che le lacrime le salivano agli occhi.

- mi dispiace non posso… vorrei ma non posso- disse infine trattenendole, si alzò.

Riku non disse più niente, Keiko dentro di sé lottava, poi decise di fare una cosa che era sicura non avrebbe potuto fare mai più, si chinò appena, i capelli le ricaddero dalle spalle. Erano più lunghi da quando erano partiti notò riku prima che lei lo baciasse. Poi si rialzò e lo lasciò lì seduto andando a dormire.

*******************

il padrone del castello si aggirava per il grande roseto, quelle alte siepi costituivano un intricato labirinto irto di pericoli per chi non sapesse muoversi. C’era appena stato un temporale, l’erba era umida e piccole goccioline si erano fermate su ciascun petalo scarlatto. Ansem ne accarezzò una. Poi un fruscio lo fece voltare.

- dimmi Darkness cosa c’è?- chiese in tono amabile non smettendo di osservare i fiori.

- Mio signore i nostri nemici continuano nella loro avanzata. Come dobbiamo comportarci? Passate le montagne e l’ultima città saranno entro i confini del castello…- si fermò pensando bene a come dire – se… se le chied…-

- Non ti devi preoccupare- lo interrupe l’uomo – fa tutto parte del mio piano, e poi anche se dovessero arrivare fin qui non riuscirebbero mai ad avere la meglio, ho ancora un paio di assi nella mia manica che ti dirò non vedo l’ora di usare…- sorrise

- Sì mio signore, allora come posso esserle utile? Mando un'altra squadra di shadows?- chiese Darkness

- No mandane solo uno dobbiamo semplicemente fare una consegna….-

Commentucci: questo capitolo l’ho intitolato confrontation perché doveva appunto essere un confronto fra le due coppie e quindi doveva spiegare un pochino meglio come stavano le cose ma mi sa che non è venuto proprio come speravo… lo trovo invece confusionario… anche voi? Sarà che lo scritto ascoltando i linkin park ma di solito mi danno il giusto ritmo…

Parlando di musica chi ha avuto il piacere di sentire la nuova theme song di KH2? Parlo di sanctuary in inglese e di passion che è la stessa ma in giapponese. La trovo bella però mai quanto simple and clean quella non ha eguali. Mi piace soprattutto nella versione dell’orchestra. Comunque sia Utada hikaru si è dimostrata di nuovo all’altezza del compito. Chi volesse lo spartito di sanctuary me lo dica e io provvedo. Mi è capitato di scaricare anche one widge angel (colonna sonora della battaglia contro sephiroth nella coppa platino nonché sottofondo del film advent children) e forever walking alone (FFVII) anche queste degne di nota per gli appassionati. Sto riprendendo a giocare a FFVIII riuscirò a finirlo finalmente?! Mah….

Ok ho finito! Ringrazio ovviamente tutti i commentatori assidui!

Niaho Kano-chan.

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Capitolo 10
*** Red roses in a blue night ***


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Capitolo 10: Red roses in a blue night

- è da un po’ che non vediamo nessuna ombra…- disse pensierosa Kairi

- staranno meditando su di un nuovo attacco… ma forse la montagna non è il posto giusto per loro…- suppose Sora

- dai un’occhiata alla cartina dovrebbe esserci un rifugio qui vicino dove poter passare la notte- disse Riku al ragazza castano.

Si fermarono di nuovo. Kairi guardò verso l’alto, i raggi filtravano tra i rami dei possenti alberi, querce, castagni, faggi, pini… nell’aria si sentivano molti rumori, dal ronzio degli insetti che si spostavano di fiore in fiore per cercare cibo allo scrosciare dell’acqua da qualche sorgente o ruscello lì vicino. Dovette smettere di pensare a queste cose per concentrarsi sull’itinerario da seguire.

- il rifugio è appena qui dietro, se domani mattina partiamo di buon ora dovremmo arrivare alla città sul confine entro il pomeriggio…- sentenziò Sora – a voi che ne pare?-

- direi che può andare bene…- disse Keiko – ora sarà meglio andare al rifugio-

presero a percorrere un sentiero, non era molto largo c’erano pietre e radici che spuntavano dal terreno e si doveva fare molta attenzione per non cadere, dopo una salita si trovarono di fronte una piccola baita in uno spiazzo tra gli alberi. Era tutta in legno scuro, sembrava noce, fuori si trovavano delle pietre disposte in cerchio che aspettavano solo la legna da mettere nel mezzo per far alloggiare un bel fuoco. I ragazzi entrarono dentro c’erano due stanze una un po’ più grande dove si trovavano quattro letti e una di dimensioni minori che ospitava un bagno. Non era certo una reggia ma sempre meglio di dover dormire all’aperto. Il gruppetto si sistemò, ognuno scelse il proprio letto e su questo ci appoggiò i bagagli.

- dovremmo andare a cercare della legna per accendere il fuoco.- disse Riku

- ci penso io – si offrì Sora

- ti accompagno.- disse Kairi

- ehi ma dov’è finita Keiko?- chiese il ragazzo dai capelli argentei non vedendo più la ragazza. La quale però entrò poco dopo reggendo in mano una bellissima rosa rossa.

- Che bella dove l’hai trovata?- chiese Kairi avvicinandosi per sentirne il profumo.

- In un roveto, se esci e vai a destra lo puoi vedere, sono rose selvatiche- disse

- Sora mentre andiamo a prendere la legna vorrei raccoglierne una- disse lei

- D’accordo sbrighiamoci però-

I due ragazzi uscirono e seguirono le indicazione che Keiko gli aveva dato. Ed eccolo lì, però la cosa strana è che ce n’era solo più una ed era molto in alto, infatti la pianta si era attaccata al tronco dell’albero lì dietro come l’edera.

- che peccato è troppo in alto- disse sconsolata la ragazza.

- Ehi dimentichi che ci sono io…- disse Sora

- no lasciala lì potresti pungerti con i rovi… -

- ma figurati stai parlando con il prescelto!- esclamò

e ignorando le proteste della ragazza si protese per afferrare il fiore, riuscendoci ma come aveva detto la principessa per farlo si strisciò il braccio sulle spine provocandosi una ferita.

- ecco sei il solito stupido! – gli disse irata

- grazie! Sei sempre molto gentile, e io che mi sono fatto in quattro per prenderti questa stupida rosa!!! – esclamò lui alzando la voce

- non ti ho obbligato di sicuro io di farlo!!!.- ribatté lei

- basta ok?! Torniamo in dietro- disse sora troncando il discorso.

- Come vuoi- gli rispose

I due ragazzi si incamminarono.

- era questa la strada che ci riportava all’accampamento?- chiese dopo un attimo kairi

- sì, guarda che sono ancora in grado di orientarmi!- ribattè acido il ragazzo

- stasera sei intrattabile!-

- io?! Ma se tu non fa altro che attaccarmi!-

- che cosa?! Io ti…- la frase non finì.

- Kairi?-

Sora si voltò per vedere che fine aveva fatto l’amica. Ma dietro di lui, non vedeva che cespugli di ginepro e alberi che ingombravano lo spazio attorno.

- KAIRI!!!!- urlò

Tornò sui propri passi, ad un certo punto sentì la terra cedere sotto di lui, si aggrappò ad un ramo che sporgeva riuscendo così a non finire nel baratro che si stendeva sotto di lui. La fitta vegetazione gli aveva impedito di vederlo. Mentre guardava in giù il fiato gli mancò tutto in un colpo. Immobile su una roccia pochi metri più sotto c’era il corpo di kairi.

- KAIRI KAIRI!!!- la chiamò più volte il ragazzo ma lei non si mosse.

Facendo attenzione a non scivolare, sora scese. Grazie al cielo quel masso aveva frenato la caduta della ragazza o a quest’ora sarebbe finita. Si sentì più calmo. Tirò su la ragazza, un urlo strozzato gli uscì dalla bocca. Gli occhi celesti della ragazza erano vitrei… non respirava.

- kairi ehi ti prego svegliati!- le disse scuotendola, ma nulla valse lo sforzo.

Il ragazzo però non demordeva continuava a chiamarla. Le lacrime gli scorrevano sul volto, nonostante continuasse ad asciugarle con il dorso della propria mano.

- SORA KAIRI!-

La voce di riku.

- ehi riku guarda qua-

quella di keiko.

- NOOO!!!-

Un attimo dopo tutti e due erano scesi. Riku prese per la giacca sora.

- cosa è successo?!- chiese, il volto trasfigurato dalla disperazione.

- Nulla…- ripose

- COME NULLA?!- gli urlò addosso gettandolo a terra.

Keiko chinata su kairi piangeva in silenzio.

- l’ho uccisa…- sussurrò sora – è colpa mia-

- che stai dicendo?!- le lacrime sul volto di riku.

- Ho rovinato tutto- il ragazzo castano fece qualche passo indietro.

Sorrise…. Cadde…. Il buio lo avvolse….

Commenti: Mi sa che questo non lo commento… direi che parla da solo… ringrazio Kyokochan88,melisalinda,neko chan,ashee,akyto e kayleny. Kano-chan

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Capitolo 11
*** Dreams or Nigthmare? ***


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Capitolo 11: Dreams or Nightmares?

- ecco sei il solito stupido! – gli disse irata

- grazie! Sei sempre molto gentile, e io che mi sono fatto in quattro per prenderti questa stupida rosa!!! – esclamò lui alzando la voce

- non ti ho obbligato di sicuro io di farlo!!!.- ribatté lei

il ragazzo stava per ribattere quando la testa gli girò paurosamente, si aggrappò al tronco li vicino.

- Sora che hai?!- domandò allarmata Kairi.

Sora non rispose, aveva la nausea le gambe gli tremavano e la ferita gli bruciava terribilmente. Si portò una mano al braccio, ma per fare questo si dovette staccare dal fusto e cadde per terra, sentiva l’erba umida a contatto con la pelle.

Kairi si chinò subito su di lui terrorizzata. Non capiva che cosa potesse essere, perché tutto a un tratto il ragazzo era in questo stato? Eppure non gli era successo nulla… la ragazza tentò di tirarlo su, il braccio continuava a perdere sangue. Era troppo però per un semplice graffio da rovo. Poi la soluzione le venne lampante alla mente. " e se… e se fosse velenoso?!" tolse la mano di Sora da sopra il taglio e lo esaminò, non c’erano dubbi le spine erano intrise di veleno infatti intorno la pelle lesa era di una colorazione violacea, mentre osservava questo l’albero dietro di lei appassì in un secondo come il cespuglio di rose.

- Sora fatti forza devo portarti al rifugio!- ma il ragazzo non era cosciente

Con uno sforzo immane Kairi riuscì a sollevarlo, si passò il suo braccio dietro alle spalle e cominciò a camminare più svelta che poteva. Appena fosse stata vicina abbastanza perché Keiko e Riku la sentissero avrebbe avuto un po’ d’aiuto. La vegetazione lì dove non c’era il sentiero era molto fitta e il fatto che il sole fosse calato non aiutava la situazione, la ragazza mise un piede in fallo. Subito non riuscì a realizzare cos’era successo, si sentì cadere, vide il cielo stellato sopra di lei, poi un dolore acuto alla schiena. Appena riuscì a riprendere fiato si mise a sedere. Sora era disteso vicino a lei, guardò in su e la disperazione la invase, erano caduti in un crepaccio, per fortuna una roccia sporgente aveva frenato la loro caduta, ma la situazione era lo stesso grave non sarebbe mai riuscita e risalire e neppure a farsi sentire, ma di sé stessa non le importava granché, prima o poi Riku l’avrebbe cercata e trovata, ma Sora non avrebbe potuto resistere a lungo. Si voltò verso di lui, lo prese fra le braccia, il viso era arrossato, il respiro irregolare piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte e le ferita continuava a perdere sangue.

- Kairi… l’ho uccisa- delirava

- Sora mi dispiace così tanto…. Non lasciarmi qui ti prego!- gli disse lei

le lacrime cominciavano a rigarle il volto, cadendo sul viso del ragazzo e scorrendo giù dal collo. Kairi prese un fazzoletto dalla tasca, non riuscendo a fermare le lacrime che caddero sulla ferita mentre lei gli legava il drappo così da fermare il flusso. Non sapeva cosa fare, era disperata strinse il ragazzo.

- Kairi…-

lei lo guardò di nuovo, il rossore stava scomparendo e lui sembrava riprendersi. Si tirò su. La ragazza non poteva credere ai suoi occhi, possibile che l’antidoto a quel veleno fosse semplicemente l’acqua salata delle sue lacrime?!

- KAIRI!!- urlò vedendola.

La abbracciò.

- allora è stato solo un sogno!-

kairi non rispose ma scoppiò a piangere.

- non ti lascerò mai hai capito?- le disse sora per calmarla. – e neanche tu devi farlo!- aggiunse

e quando Kairi alzò il viso per guardarlo in faccia lui si avvicinò e la baciò. Mentre ancora quel bacio durava sentirono la voce dei loro amici che li chiamavano.

Sora la lasciò.

- che ne dici di farci tirare fuori da questo buco?- le chiese sorridendo, lei annuì.

Poco dopo erano al sicuro al rifugio. Kairi raccontò tutto (tranne l’ultima parte ovviamente), mentre Keiko le curava le escoriazioni che si era procurata cadendo nel burrone.

- siete stati fortunati… - disse alla fine Riku guadando la ragazza, pronunciò la frase con una nota di rimprovero ma si vedeva che era contento di come era finita la storia.

- Sora?- chiese lei per cambiare discorso.

- È fuori..- disse Keiko – vai pure.-

La ragazza si alzò e uscì. Seduto per terra c’era lui, aveva le gambe distese e le braccia all’indietro per appoggiarsi, stava osservando il cielo. Gli si sedette vicino.

- nel delirio della febbre ho sognato che eri tu a cadere nel precipizio ed eri morta..- le disse

- non sarebbe potuto succedere..- gli rispose

- perché?- le chiese

- beh c’eri tu con me no?-

- e poi....-

- shhhh- la interruppe – voglio godermi con te questi attimi di pace- le disse con calma mettendosi seduto bene

Kairi sorrise a appoggiò la testa sulla sua spalla.

- volevo solo sapere una cosa…. Mi hai detto che non eri ancora pronto per avere un'altra storia e adesso come mai hai cambiato idea?- gli chiese

- non so….- la ragazza capì che non ne voleva parlare.

"quando tutto questo sarà finito io dovrò tornare nel mio mondo, ma alla fine ho deciso….

voglio godermi la vita perché è troppo breve per sperare un'altra occasione…" pensò Sora guardando la luna inondare il cielo di luce.

Commenti: ha ve lo fatta!!! Dai dai ci siete rimasti un po’ male eh?! No vero? Sì in effetti non potevate immaginare che sora e kairi fossero davvero morti… veramente il capitolo prima l’ho aggiunto dopo.. mi è venuta un illuminazione così, sembra uno scherzo ero già infilata nel letto e tutto dun tratto mi sono alzata e l’ho scritto! Spero che non vi risulti che sora abbia cambiato idea troppo velocemente sul rapporto con kairi ma dopo che ha avuto uno shock così dovete pur capirlo….

Vi do le ultime notizie sull’uscita di kingdom hearts 2.

Allora sul sito della square enix c’è un trailer su quello che ci aspetta, ma proprio poco o niente… e dicono che esce nell’autunno 2006 (miiiiiii che vaghi!!!!)

invece sul calendario uscita del sito della playstation è segnato per novembre-dicembre quindi a meno che le cose non cambiano per puro (scusate la franchezza) culo, me sa che dovremmo aspettare fino ad allora e non più fino a fine settembre ma almeno ci possiamo rinfrancare con la certezza che uscirà e abbastanza presto. Ok per adesso è tutto alla prossima!

Ringrazio keykochan88,akyto,ashee (che sono sicura nonostante il problema col virus sta seguendo con fervore),nekochan (che si è disperata!) e dragon89!

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Capitolo 12
*** Resistance ***


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Capitolo 12: Resistance

- guardate la città di Midgar!- esclamò Kairi (voi sapete già chi ci troveremo vero? ^__-)

di fronte a loro si estendeva, una grande metropoli circondata da entrambi i lati dalle montagne, si vedevano le ciminiere di alcune fabbriche da cui usciva fumo nero che offuscava l’aria. C’era un grande portone di ferro a chiudere l’entrata nella notte, ma ora era aperto e molta folla aspettava di uscire o di entrare. Alcuni soldati in divisa nera con alamari d’argento presiedevano l’ingresso, squadrando la gente e fermando se necessario. Sembrava che stessero cercando qualcuno.

- è molto cambiata questa città…- disse Riku

- come fai a dirlo?- chiese Sora

il ragazzo guardò il paesaggio che si avvicinava sempre di più.

- perché ci sono nato… ma poi è comparso Ansem e sono dovuto scappare… avevo sette anni quando è successo- rispose

- ma e la tua famiglia?- chiese Keiko

- non lo so non lo più rivista, sono scappato con mio fratello, che era più grande di me… ma ad un certo punto ha deciso di tornare indietro e anche lui non si è più visto…-

ora Sora capiva un po’ di più quel ragazzo chiuso, gli assomigliava più di quanto potesse credere, ovviamente a come era prima. Anche a lui forse ora serviva qualcuno che lo amasse.

Nel frattempo erano arrivati alla grande porta, si misero in coda per entrare.

- non vi dovete preoccupare, basta che dica chi sono e ci lasceranno entrare, ogni tanto essere importanti serve…- disse Kairi

finalmente furono davanti a quella specie di dogana improvvisata, composta da un tavolino e una sedia di plastica su cui ci sedeva un uomo di circa cinquant’anni, con baffi neri e gli occhi chiari. Alzò lo sguardo dal foglio che stava leggendo, e squadrò i ragazzi.

- chi siete?- chiese senza troppa cortesia

- io sono la principessa Kairi e questi sono i miei amici, dobbiamo passare per la vostra città per proseguire..-

- bene… bene…. Passate- disse, sembrava contento.

Ma appena il gruppo ebbe varcato la soglia, una squadra di cinque uomini li fermò.

- ehi che volete?!- strillò Kairi tentando di lottare con chi l’aveva presa.

- Siete in arresto…- disse il soldato che era seduto poco prima dietro al tavolino

- Ma che sta dicendo?- esclamò con rabbia Riku

- Ordini dal supremo Ansem: cattura immediata della principessa e dei suoi compagni.- disse quello

- Maledetto!- disse Sora e dando una gomitata nello stomaco alla guardia che lo stava trattenendo. Si liberò e fece apparire il Keyblade.

- Ora allontanatevi dai miei amici!- gli intimò e quelli ad un cenno del loro capitano li lasciarono.

- Via!- gridò Sora e voltandosi partirono di corsa con i soldati alle calcagna.

Quella città era un continuo di stradine e enormi statali. Si fermarono una attimo a riprendere fiato.

- dove andiamo?- chiese Keiko guardandosi intorno

- dobbiamo cercare un posto dove nasconderci!- disse Riku – e alla svelta anche..- aggiunse vedendo il consistente quantitativo di militari che stava arrivando.

- Scappate! Ora! Tu e Keiko noi teniamo a bada quelli e poi vi raggiungiamo, Riku sei con me?- disse Sora, una goccia di sudore gli scivolò lungo la guancia. Il sua amico annuì.

- No non possiamo!- disse Keiko

- E invece dovete forza!- disse Riku con determinazione

Con un ultima occhiata ai due ragazzi fuggirono.

Correvano e correvano, a tutte e due sembrava che il cuore dovesse scoppiare nel petto. Sbucarono in una strada affollata di gente e di negozi, sarebbe stato l’ideale per confondersi se non fosse stato pieno anche di sodati che quasi subito le avvistarono correndo verso di loro. Le due non sapevano più che fare, stavano passando davanti ad un bar chiuso quando si sentirono tirare all’interno. Una mano premette sulla bocca di Kairi, lei guardò in su, la persona che la stava tenendo era un ragazzo dai biondi capelli e dagli occhi ghiacciati (*ç*).

- shhhh- le fece e le tolse la mano

*******************

sora e riku nel frattempo si trovavano in netta minoranza e le loro forze cominciavano a venir meno.

- mi sa che sta volta è davvero finita…- disse il ragazzo castano.

- Beh almeno concluderemo da eroi!- scherzò riku

- Sai è la prima volta che ti sento far dell’ironia ma non su di me..-

- Mph.-

Un soldato si fece avanti manganello alla mano. Sora lo disarmò per poi metterlo k.o.

- HA!!!-

Sora si voltò di scatto, il ragazzo dai capelli argentei era a terra, erano riusciti a colpirlo.

- riku! Oh!-

cadde per terra. Un dolore lanciante lo trafisse dietro la nuca, la vista si annebbiò.

Sentiva l’odore dell’asfalto, un paio di scarponi si fermarono a pochi centimetri dal suo viso.

- portateli via e vedete di trovare quelle due!- ordinò

"kairi,keiko…"

**************

Kairi si guardò in giro, vide che Keiko, stava di fianco ad una ragazza dai capelli neri e gli occhi infuocati.

Poi guardò di nuovo fuori e vide i loro inseguitori passare davanti al locale senza degnarlo di un’occhiata e proseguire la loro caccia. Finalmente Kairi poté girarsi.

Il bar era buio l’unica luce proveniva dalle veneziane appena aperte. In quei fasci di luce la polvere danzava senza sosta. Era tutto ordinato, il bancone si estendeva per tutta la parete di fondo e una piccola scala portava ai piani superiori dove probabilmente si trovavano le camere.

La ragazza tornò a concentrarsi sui due sconosciuti. Il ragazzo le fece cenno di stare zitta e poi la condusse di sopra.

Entrarono in una piccola camera con un letto e alcuni giocattoli, ci doveva essere un bambino con loro, eppure non sembravano sposati.

- scusateci per i modi con cui vi abbiamo prese ma era l’unico…- si scusò la ragazza, poi si presentò.

- Piacere io sono Tifa Lockheart, e lui è Cloud Strife- indicò il ragazzo appoggiato alla porta.

- Noi siamo Kairi e Keiko, siamo in viaggio per…-

- Sappiamo il motivo del vostro viaggio, vi stavamo aspettando Cid ci ha messo al corrente.- spiegò Cloud

- Conoscete Cid?!- chiese stupita la ragazza.

- Sì abitava qui, ma ora dobbiamo dirvi alcune cose…- disse Tifa – questa città è sotto il controllo di Ansem, io, Cloud e altri nostri amici abbiamo fondato un gruppo di resistenza all’interno della città, purtroppo non siamo arrivati in tempo per aiutarvi all’ingresso…-

- C’è la siamo cavata… ma che ne è stato dei nostri amici?- chiese Keiko

- Stiamo aspettando che alcuni dei nostri tornino con le informazioni, è questione di poco..- disse il ragazzo

In quell’istante sentirono dei passi e una vocina esclamare – Cloud! Tifa!- dalla porta apparve una bambina con le treccine, teneva per mano una ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi verdi.

- Marlene, Aerith ben tornate!- disse Tifa mentre la piccola si sedeva vicino a lei sul letto – chi sono?- chiese.

- Io sono Kairi e lei è Keiko, molto piacere- disse la principessa alla bambina e stringendole la manina.

- Siete arrivati finalmente- disse Aerith – e gli altri due ragazzi?- chiese poi guardò Cloud.

- Stiamo aspettando…-

In quel momento entrarono altre due persone, quella stanza cominciava a diventare veramente piccola. Una ragazzina dai capelli corti neri e una bandana gialla sulla fronte e un ragazzo alquanto inquietante, capelli lunghi neri e un ampio mantello rosso.

- abbiamo fatto il più in fretta possibile- disse ansimando lei. – oh siete già qui!- disse poi vedendo le due ragazze.

- Loro sono Vincent e Yuffie- spiegò Aerith

- Ti dispiacerebbe portare di là Marlene Aerith?- domandò Cloud

- No.. ma dopo mettimi al corrente ok?- lui annuì, poi la ragazza prese per mano la bambina e la portò in un'altra stanza.

- Che novità?- chiese Tifa

- I due ragazzi sono stati portati nella prigione est…- disse Yuffie, Kairi gemette e Keiko si mise più dritta.

- Da quello che abbiamo sentito, domani mattina li vogliono portare al castello di Ansem…- disse Vincent

- Allora dobbiamo agire prima di domani…- disse Cloud

Kairi a quel punto si alzò. – ditemi cosa devo fare!- tutti e quattro i ragazzi la guardarono, poi Cloud annuì.

****************

- fateci uscire di qui!!!!- urlò Sora scuotendo le sbarre della cella. Riku era seduto per terra su un cumulo di paglia.

- È inutile…- gli disse

Sora si abbandonò contro le aste di ferro.

- come staranno le ragazze?- chiese

- non ti preoccupare se la caveranno e in qualche modo anche noi c’è la caveremo…-rispose Riku

il ragazzo castano guardò fuori dalla piccola finestra il cielo diventare velocemente scuro, la notte stava avanzando.

Commenti: siamo già a midgar?! Urca come passa veloce il tempo! Vi è piaciuta la comparsa di quel bel tenebroso di cloud? ^_^ i personaggi erano talmente tanti da incastrarci che ho fatto fatica trovare qualcosa da fare a tutti… mi piacerebbe provare a giocare a final fantasy vii… solo che non riesco a trovarlo… sapete? Quando ho guardato il film (bellissimo non trovate?!) mi sono dovuta documentare a fondo sulla storia del gioco perché ci avevo capito poco o niente…

Tornando a parlare della storia direi che il rapporto fra riku e sora sta migliorando ormai cominciano ad assomigliare alla versione reale (più o meno..)

Se qualcuno si chiedesse perché non ho messo Kurt Siza nel deserto la storia è molto semplice mi sta sul c….. (così come phantom!) sono di una bastardaggine pazzesca mi fanno venire il nervoso solo a pensarci! Non che abbia fatto chissà quale fatica per farli fuori (quanto sono modesta!!!!) una buona preparazione e l’ultima weapon bastano per darti sicurezza non quando però sti s…… ti fanno dannare per un’ora! Alla fine farli fuori è diventata una questione di principio! Non capita mai a voi?

Concludo con una richiesta personale ho pubblicato due fanart di KH e FFX mi piacerebbe che le andaste a vedere!

Grazie a Dragon 89 per avermi rassicurata sulla data di uscita di KH2 mi hai proprio tolto un enorme dubbio!!! A Neko-chan,Kyokochan88 e Ashee

p.s. per gli amici di efp mi dispiace che non possiate commentare i miei disegni (cosa a cui tenevo) ma su questo sito non posso pubblicarli....

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Capitolo 13
*** Escape ***


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Capitolo 13: Escape

Le due guardie erano ritte a fianco del portone che conduceva all’interno del carcere. Si stavano annoiando a morte, il turno di notte non era proprio ciò che avevano desiderato quando erano entrate nell’esercito.

Quando ancora non erano militari vedevano quel lavoro come qualcosa di emozionante ma ora….

La prima guardia si stava grattando il naso quando vide delle sagome scure avvicinarsi nel buio. Fece un cenno al suo collega e puntò il fucile chiedendo a voce alta – chi va là?-.

Strizzò gli occhi per delineare bene l’immagine. Davanti a lui c’era un soldato, la luce della luna lo faceva apparire pallidissimo. Aveva con se in manette quattro persone, tre ragazzine e un uomo.

- sono il maggiore, Oniku (ma dove l’ho pescato sto nome?! N.d. Kano). Porto con me la principessa e la sua amica, e due membri della resistenza.- disse

la guardia lo scrutò, non l’aveva mai visto prima, ma ormai si era così in tanti che era difficile ricordarsi di tutti.

I prigionieri avevano tutti lo sguardo abbassato a terra tranne l’uomo. Quel tipo lo inquietava abbastanza, il mantello rosso e la carnagione chiara lo facevano assomigliare ad un vampiro.

Tornò a concentrarsi sul ragazzo che aveva di fronte, lo fissava con i suoi occhi glaciali, un brivido gli percorse la schiena.

- benissimo signore entri pure!- disse e facendo il saluto militare lo fece passare.

Il cortile del carcere era spoglio, le sentinelle giravano dappertutto, l’edificio si elevava come un enorme mostro. Cloud bussò alla porticina da cui si entrava.

Un'altra guardia dopo aver chiesto chi era lo fece entrare.

- sei stato molto bravo, vieni con me che li mettiamo al fresco-

aprì un'altra porta che dava su un corridoio mal illuminato da luci al neon.

A quel punto Vincent scattò dando un colpo appena sotto la nuca al malcapitato che cadde a terra svenuto, gli prese il mazzo di chiavi intanto che Yuffie,Kairi e Keiko si toglievano le manette.

- dove sono?- chiese Keiko al ragazzo biondo

- andiamo io e Vincent avanti, voi aspettate qui, vi farò un cenno quando potrete venire- le disse

i due ragazzi sparirono dalla loro vista, si sentirono molti tonfi, poi i ragazzi riapparirono facendogli segno che la via era libera. Gli andarono incontro.

- allora?- chiese Yuffie

- per di qua..- rispose Vincent

imboccarono un altro corridoio, più stretto e più corto, addossate ai muri c’erano una decina di guardie evidentemente messe ko dai due ragazzi. In fondo ad esso c’era un’unica porta arrugginita,con una feritoia in cima per consentire un controllo veloce.

Kairi si precipitò,affacciandosi.

Sora e Riku erano entrambi distesi e sembravano dormire profondamente.

- Sora! Riku!- chiamò piano la ragazza

immediatamente i due si tirarono in piedi, non stavano affatto dormendo aspettavano che una guardia si avvicinasse per tentare la fuga.

- che ci fai qui?!- esclamò sorpreso il ragazzo castano

- siamo venute a liberarvi!- gli rispose

- c’è anche Keiko?- chiese Riku

- sì e non solo lei!- rispose.

- Che vuoi dire?- le domandò, ma prima che potesse rispondere la porta venne aperta, Kairi abbracciò Sora e i ragazzi poterono vedere con i proprio occhi chi altri c’era.

- Credo che le presentazioni debbano essere rinviate.- disse Cloud

Presero a correre di nuovo per i vari corridoi, finché non arrivarono ad un'altra porta che dava sul cortile posteriore. Lì fuori c’era un grande furgone della polizia. Da esso scesero Aerith e Tifa, quest’ultima aprì i portelloni.

- forza tutti dentro!- gli disse e loro salirono.

La ragazza risalì e partirono uscendo dal cancello indisturbati. Appena furono fuori cominciarono a sentire il debole lamento di una sirena, si erano accorti della fuga, ma per fortuna, loro erano in salvo.

Usciti dalla città, proseguirono per una strada sterrata che portava alla grane pianura. Poco prima il gruppo di amici scese. Fecero le presentazioni e i ringraziamenti.

- dovete stare estremamente attenti d’ora in poi, perché entrerete nel dominio di Ansem- li avvertì Aerith

- non ti devi preoccupare ce la caveremo!- disse Sora

- voi cosa farete?- chiese Kairi

- noi rimarremo qui, ma credo che se batterete Ansem la città tornerà alla tranquillità di sempre…- disse Cloud

- se volete riposarvi più avanti c’è una vecchia casa, potete stare lì fino a domani, non credo che i militari si spingeranno così fuori…- suggerì Tifa

- d’accordo- disse Riku

li salutarono, poi il gruppo di ribelli risalì sulla camionetta e ripartì.

- certo che ne abbiamo conosciuta di gente in gamba!- disse Kairi

Commenti: caspita se ne avete conosciuta di gente! ( e che gente…) siamo quasi alla fine della tra virgolette tranquillità e all’inizio della fase finale! Forse il capitolo è un po’ corto ma non potevo fare altrimenti.

Già che ci sono avviso tutti coloro che hanno visto le mie fanart che ho commesso un enorme, gigantesco, colossale errore…. Cioè avete presente il disegno di tidus ecco appunto non è lui sono stata informata che si chiama shuiyn…. Non vi dico la figura ma lasciamo perdere….

Ieri ho desiderato veramente di sparire perché in 30 secondi ho cancellato il salvataggio di FFVIII che mi era costato 2 mesi di fatiche mi sarei messa a piangere ç__________ç

Ora sto pensando se ci sono buone nuove da dirvi ma mi sa che non ne ho…. Comunque qualsiasi notizia la scriverò più avanti!

Ora vi lascio e mi racc commentate grazie a tutti!!! ^_^

p.s. la storia dei windsand non l’ho copiata da dragon ball… chi l’avesse visto la settimana scorsa..

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Capitolo 14
*** Mask ***


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Capitolo 14: Mask

I ragazzi si misero in marcia trovando come detto poco più avanti una vecchia villa in decadenza.

Era enorme sulla facciata anteriore l’edera cresceva incolta, e nel giardino che di sicuro un tempo era stato rigoglioso, le erbacce avevano preso il sopravvento. Le travi erano state messe su tutte le porte e le finestre, ma ormai l’umidità e la pioggia avevano contribuito a renderle molli e facilmente removibili. Entrarono dentro.

I mobili erano pieni di polvere e le ragnatele stavano in ogni angolo. Un’ampia scala portava ai piani superiori, salirono. Lì si trovavano quattro camere.

- bene direi di andare a dormire.- disse Sora

- sì è meglio…- disse Keiko

- Sora ti posso parlare un momento?- chiese Kairi sulla soglia della sua camera.

- certo- le rispose ed entrò dopo di lei.

- dimmi- le disse chiudendosi la porta alle spalle

- ho paura…- disse d’un tratto.

Sora la guardò, tremava leggermente.

- non ho mai avuto paura in vita mia, ma non ho paura per me ma per voi! Per Keiko, per Riku e per te Sora! Non voglio che vi succeda nulla!!!- esclamò stringendo i pugni e chiudendo gli occhi per non permettere ad altre lacrime di scendere.

Li riaprì solo quando sentì le braccia del ragazzo stringersi intorno alla sua vita. Si aggrappò con forza

alla sua schiena.

- non ci succederà niente vedrai…. Siamo forti e siamo uniti, non permetterò che ci facciano del male, che ti facciano del male!- le sussurrò ma con determinazione.

Si staccò da lei e le prese il viso fra le mani, Kairi chiuse gli occhi.

Da quanto tempo che non si trovava in quella situazione, era poi giusto che facesse questo a Karin? Era stato legato a lei come a nessun altro e ora quel legame si stava intrecciando con quello di un’altra persona. Il viso della sua amica esplose nella sua mente, gli sorrideva. Sora si avvicinò, le labbra che sfioravano quelle di Kairi. "Dopo tutto lei mi aveva detto di essere felice… Kairi mi ha reso di nuovo felice e ora quello che desidero è stare con lei!" la baciò, e pian piano i due ragazzi si coricarono sul letto, mentre un piccolo raggio che passava tra le travi della finestra illuminava il punto i cui Sora aveva lasciato i suoi dubbi.

************

nella stanza di fronte Riku era coricato sul proprio letto e guardava il soffitto. Pensava a Keiko e alla sua reazione, non capiva perché aveva fatto così… cosa c’era che non andava?

Scese dal letto, aprì la porta e scese nel salone sottostante. Vide che anche la ragazza non riusciva a dormire, era seduta per terra con la schiena appoggiata al muro appena sotto una finestra da cui si poteva scorgere il cielo trapuntato di stelle.

- non riesci a dormire?- gli chiese prima che le potesse dire niente.

- Sì…- si sedette

- Così siamo quasi giunti alla fine…- gli disse

Le sue parole erano cariche di tristezza.

- perché hai questo tono? Noi vinceremo e torneremo insieme a casa.- le rispose, lei scosse la testa.

- No….- disse

- E invece sì!!!- le si inginocchiò davanti guardandola fissa negli occhi – farò di tutto per proteggerti e torneremo insieme!-

Si stupì quando vide scendere dai suoi occhi, piccole lacrime.

- mi piacerebbe che fosse vero…. Mi piacerebbe…- singhiozzò si alzò e lasciò da solo il ragazzo come l’ultima volta.

Keiko salì rapida gli scalini ed entrò nella sua camera, si gettò sul letto.

- ohh poverina cosa c’è?- disse una voce melliflua

la ragazza si girò di scatto, saltando a sedere. Seduto su una vecchia sedia in un angolo della stanza c’era Darkness.

- che vuoi da me?- chiese seccata Keiko.

Lui si alzò e andò a sedersi di fianco a lei.

- niente, solo che Ansem si chiedeva come mai dopo tutti i tuoi…. diciamo tentativi il custode e il suo amico sono ancora vivi…- le disse

- mi dispiace ma non ho potuto farci niente! Ho incontrato degli ostacoli..- ribatté lei acida

- capisco che tu ti sia innamorata del ragazzino qui sotto, ma l’altro….-

- ti ho già detto che ho incontrato degli ostacoli!- ripeté

- beh comunque sia domani sarà tutto finito, ci sarò io ad aspettarli e tu mi darai una mano, ordini superiori…- disse

alla ragazza si formò un groppo in gola, poi disse con voce spenta – va bene, porta le mie scuse a mio padre e digli che domani mi impegnerò.-

- brava la mia ragazza!- le diede un buffetto poi sparì.

Keiko continuò a fissare il punto in cui prima si trovava Darkness, "si ancora domani e questa farsa sarà finita".

Sora fissava il volto di Kairi, dormiva così beatamente come se nei giorni successivi dovessero solo godersi le giornate soleggiate e invece così non era. Senza muoversi troppo il ragazzo voltò la testa verso la finestra dagli spiragli si intravedevano grosse nubi nere, e nell’aria l’odore del legno umido, della pioggia imminente.

- cosa guardi?-

si voltò il viso della ragazza vicino al suo gli sorrideva, ancora i segni del sonno.

- il cielo…- rispose

la ragazza appoggiò la testa nell’incavo del suo collo, con la mano gli accarezzava i capelli.

- Sora sei preoccupato?- gli chiese appena in un sussurro.

Il ragazzo non rispose subito – no e tu?-

- Non più perché so che tu sarai con me..- gli diede un bacio.

Sora la strinse cogliendola di sorpresa, affondando il viso nei suoi capelli, avevano un profumo di fiori e rugiada, lei rise accarezzandolo ancora dolcemente. Ma come tutti i momenti belli finì presto a loro parere, dovevano andare, l’ultima parte del loro viaggio li attendeva.

Commenti: incastrate nel pezzo in cui si scopre che keiko è una traditrice, una musichetta del tipo "colpo di scena" e siamo al clou!!! Ve lo aspettavate? No e come potevate…. Sapete io non so capire se è una sorpresa oppure no dato che la storia l’ho scritta io ^^".

Ieri ho visto il film di animazione più bello che mi sia capitato recentemente. Il castello errante di howl, sono rimasta incantata dai disegni sono fatti con infinita cura e perizia, anche la storia è appassionante e originale. Dovessi o semplicemente potessi scegliere il mio lavoro sarebbe la disegnatrice eeeeee già!!!

Passo ai ringraziamenti: kyokochan, vivitheblackwizard ( credo che la trama abbia ripreso vigore no? ù c’è sempre gente esagerata più di me ^_^) e ashee!

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Capitolo 15
*** The girl and the snow ***


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Capitolo 15: The girl end the snow

Il gruppo era fermo, l’aria intorno si era fatta elettrica.

Davanti a loro c’era l’inizio della terra di Kingdom Hearts.

Si vedeva il castello troneggiare in quel deserto, la neve imperversava fra raffiche di vento gelido, ma era strano perché dove erano fermi loro c’era ancora l’erba, bella e rigogliosa, poi come se ci fosse una linea invisibile che delimitava lo spazio iniziava il suolo gelato.

Come un enorme sfera di neve.

Sora emise un lungo fischio -fa impressione…- disse grattandosi dietro la nuca

- non puoi essere un po’ più serio?- chiese Kairi

- come così?- e fece una faccia tutto meno che seria, Kairi rise

- vi sembra il momento?- disse Riku

- perché no?- ribatté Kairi imitando il ragazzo castano di fianco a lui, Riku sorrise.

L’unica che sembrava tesa all’inverosimile era Keiko, al che gli altri tre tornarono seri.

- che ne dite andiamo?- chiese Sora

- sì- e si incamminarono varcando la soglia incorporea, la ragazza corvina guardò ancora una volta indietro prima di seguirli.

e così entrarono, la neve scendeva in modo minaccioso e irreale.

Coprendosi il viso come meglio potevano cominciarono la traversata.

Di sicuro Ansem si era accorto della loro presenza, ma per adesso non dava segno di volerli attaccare.

**************

- è giunta l’ora!- disse Ansem guardando fuori dalla solita finestra che adesso era simile ad un enorme schermo che come personaggi aveva i nostri amici.

- Sua figlia ha detto che si sarebbe impegnata… ora è solo questione di tempo…- disse Darkness

*************

i ragazzi procedevano a rilento, la neve alta rendeva difficoltoso il cammino ma quello che aveva di positivo era che i nemici si potevano vedere benissimo. Macchie scure apparvero intorno a loro, ma erano già pronti allo scontro.

- ok! Qui si fa un po’ di riscaldamento prima del boss!!- esclamò Sora ^^

- si ma rimanete in guardia!- avvertì Riku

- ma certo!- disse Kairi

Keiko aveva lo sguardo vitreo, le braccia lungo i fianchi, si staccò dal gruppo dirigendosi verso le ombre.

- Keiko che fai?! Torna qui!- urlò Riku

ma la ragazza non lo ascoltò, si fermò in mezzo agli esseri.

Il gruppo rimase di stucco nel vedere che gli shadows non la attaccavano, anzi sembravano dei cagnolini felici che la loro padrona fosse tornata dopo una lunga assenza.

Keiko ne accarezzò uno prima di fissare i tre ragazzi. Non sembrava più lei.

Un aura nera la avvolse, i capelli le aleggiavano ai lati del viso pallido, un ghigno le si allargò sul volto.

- Keiko che stai facendo?- le chiese Sora

- non lo vedi da solo?- gli rispose con tono gelido

- ti prego non dirmelo….- con sommo stupore di Sora e Kairi era stato Riku a rivolgere quella supplica

- che cosa non ti dovrei dire?- iniziò la ragazza per poi continuare

- Che vi ho mentito? Che Ansem in realtà è mio padre, il quale mi ha incaricato di fare, sì la spia ma per lui?! Che ti sei innamorato di una traditrice?!- urlò tutte queste cose con ferocia – sì è questo che avevo da dire!!!- il fiato le mancava e il cuore le era accelerato come sotto una scossa elettrica.

- Non ci credo!- esclamò Sora

- Ah no?! secondo te chi ha detto alle ombre esattamente dove eravamo sempre?! E chi vi ha detto delle rose? Mio padre mi ha consegnato i semi del suo roseto e io li ho piantai e fatti crescere con l’oscurità!! Sapevo benissimo che le avresti colte per Kairi dato che erano molto in alto e lei non ci sarebbe mai arrivata! E sapevo che erano mortali, ma anche quel tentativo è stato vano-

- Ma perché?- chiese in tono addolorato Kairi

- Non è più ora delle domande, ora tu devi venire con me…- le disse Keiko

- Come?- domandò Sora

Non poté sentire la risposta perché le ombre circondarono lui e Riku. L’ultima cosa che riuscì a vedere era Kairi che svenuta scompariva insieme a Keiko, di sicuro dirette al castello. I due ragazzi tra un colpo di spada e uno di Keyblade uccisero tutti i nemici, così che la strada fu di nuovo libera.

- maledizione!!!!- urlò Sora fendendo l’aria con la chiave, volse lo sguardo alla strada davanti a lui.

- forza andiamo!- gli disse Riku

Sora lo guardò aveva l’espressione decisa, nonostante si vedesse che fosse amareggiato da quella rivelazione. Il ragazzo castano annuì.

Cominciarono a correre verso il castello, che diventava sempre più grande e minaccioso.

Commenti: oh neve scendi ancora lenta!!! La vostra domanda sarà ma che sé fumata sta volta!?! Nulla ma è la prospettiva di ricopiare 6 saggi che mi da alla testa, visto è considerato che manca meno di una settimana al rientro…. Sto tentando di andare più avanti possibile in final fantasy vii prima che non abbia più tempo! E per colpa di yuffie ho perso metà pomeriggio!!! Grrrr….

Una cosa almeno mi risolleva fra meno di un mese di dovrebbe (e si spera se no spacco la sede a quelli della squareenix….) uscire KH2!!!

Passando al capitolo che ne dite? Riusciranno i nostri eroi a salvare kairi?! E ansem che sorprese gli riserverà?! Lo scopriremo solo alla prossima puntata di beautif…. Emh no di Destiny!!! Mi raccomando continuate a seguirmi!!! ^_^

Ringrazio vivitheblackwizard sono contenta di aver risvegliato il tuo interesse! Dragon89 sicuro che continuerò così ma no comment sul futuro! Ashee felice che una delle mie prime commentatrici continui ad essere con me! Baci baci Kano-chan

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Capitolo 16
*** Light ***


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Capitolo 16: The Light

Kairi si risvegliò in una stanza illuminata da grandi finestre.

Non c’era niente intorno a lei.

il pavimento era di marmo, lucido e freddo, bianco splendente. Le mani le erano state legate, provò a tirare e girare i nodi ma senza successo, talché non le rimase altro da fare che guardarsi intorno per cercare una qualche via di fuga.

Fuori un lampo attraversò il cielo, rischiarando un angolo buio in cui si trovava Keiko, in piedi che la fissava.

Kairi si alzò a fatica e corse verso di lei.

- Keiko ti prego fammi uscire! Voglio tornare da Sora!- esclamò

ma con un gesto violento la ragazza la buttò a terra.

Kairi si rimise seduta, stordita.

- non puoi farci questo! Io e Riku siamo stati la tua famiglia!-

- no! la mia famiglia è sempre stata qua!- ribatté Keiko.

- Dici bene….-

La voce le fece voltare tutte e due di sorpresa, a fianco di Keiko era apparso Ansem.

Circondò con un braccio la figlia. Kairi non l’aveva mai visto, alto , i capelli argentei e l’aria austera se l’avesse incontrato in un'altra circostanza avrebbe detto che era una persona come tutte le altre.

- sei stata brava… manca poco ormai e poi potrai avere tutto e tutti ai tuoi piedi- le disse il padre

la figlia guardava per terra e si limitò a rispondere – sì –

- Cosa succederà tra poco? E da me che vuoi?!- chiese Kairi

Ansem sciolse dall’abbraccio la ragazza corvina e sorrise mellifluo a Kairi.

- deve sapere principessa che c’era un motivo per il quale i suoi genitori non volevano che partisse….- disse

- e quale sarebbe?- un senso di inquietudine la avvolgeva

- sarebbe che tu sei colei che racchiude la luce di questo mondo- rispose l’uomo con tutta tranquillità

un brivido percorse la schiena della ragazza a terra – cosa?-

- funziona così. Il giorno succede alla notte perché tu hai dentro di te la luce… per me è stata una fortuna che tu sia stata così cocciuta da voler venire lo stesso, naturalmente Keiko ha dato una mano perché tutto ciò si avverasse….- e con un gesto della mano indicò la ragazza che sembrava sempre più angosciata – ti stai chiedendo cosa faremo di te? Guarda-

una luce accecante scaturì da dietro la principessa e dove prima non c’era nulla, ora sembrava essere comparsa una sfera di cristallo che sfiorava quasi il soffitto.

Dentro sembravano esserci dei piccoli globi viola, incastrati nel vetro.

Un macchinario era collegato ad essa.

- quella che vedi è la traslatrice (dio che nome del cavolo!!!! Se ci sono suggerimenti sono bene accetti!). Una volta che tu sarai all’interno cadrai in un abisso oscuro. È un mondo dominato dall’oscurità, lì cadrai in un sonno profondo, così la luce sparirà da questo mondo e le ombre domineranno incontrastate!!!- esclamò la follia dietro i suoi occhi, poi si rivolse alla figlia –ci vorrà un po’ perché la macchina sia pronta, per cui guarda la ragazza, e non ti preoccupare di interferenze, quei due saranno presto sistemati, Darkness dovrebbe essere già da loro.-

negli occhi di Keiko passò un lampo di paura.

*************

Sora e Riku correvano a perdifiato, il castello ormai troneggiava sopra di loro.

Le alti torre scure svettavano nel cielo, che continuava ad essere attraversato da fulmini (e che è? La piana dei lampi?!) . Il cielo si rabbuiò per un attimo e davanti a loro apparve la figura incappucciata di Darkness.

- levati di mezzo- ringhiò Sora

- ohhhh no no… se vuoi passare prima mi devi battere… anche se la tua amica non ha molto tempo….- rise, una risata sgradevole.

Il ragazzo castano stava per lanciarsi all’attacco quando Riku lo fermò.

- Sora prosegui…- gli sussurrò

- Cosa?- chiese Sora sconcertato

- Tu vai avanti io mi occuperò di lui!- disse

- Non posso!- ribatté Sora

- E invece sì! Ho promesso di proteggere Kairi e lo farò anche a costo della vita, tu faresti lo stesso! Ora vai!-

Era del tutto risoluto, così il ragazzo assentì.

Diede un ultima occhiata al suo amico, poi scattò.

- e tu dove pensi di andare?- disse il Darkness ma Riku gli bloccò la strada dando a Sora il tempo di allontanarsi velocemente.

- Sono io il tuo avversario!- disse Riku tenendo stretto la grande spada rossa.

- Non chiedevo di meglio….- gli rispose.

******************

Ansem stava trafficando con il macchinario, Kairi si avvicinò a Keiko.

- Keiko!- chiamò, ma la ragazza si ritrasse senza guardarla in faccia.

- Guardami!!!- le disse e lei lo fece.

- Io lo so che tu non vuoi questo, avere tutto e tutti ai tuoi piedi non ti interessa! Siamo stati insieme per anni! Il tuo sentimento per Riku non era solo finzione!-

Keiko non sapeva cosa fare, le mani si intrecciavano frenetiche. –ormai è troppo tardi…- sussurrò

- forse per me, ma non per Sora e Riku! Ti prego se mi vuoi bene aiutali!- le disse supplicandola ormai.

La ragazza la guardò poi guardò il padre intento ai suoi traffici e disse – padre ti prego permettimi di andare ad aiutare Darkness nel suo compito sarebbe una gioia enorme- fissò decisa l’uomo che si era voltato verso di lei.

- sì vai pure, consideralo come un regalo per l’aiuto che mi hai dato-

la ragazza si inchinò e nel frattempo sorrise a Kairi prima di sparire.

"fa che vada tutto bene ti prego…" pensò la ragazza nella sua mente, mentre guardava keiko sparire con l’ultima possibilità di salvezza.

Commento: scusate per la mia scarsa puntualità ma prima di tornare a sgobbare sui libri mi sono concessa una rilassante e bagnata giornata a gardaland! Bagnata non perché piovesse ma perché fuga da atlantide è un’attrazione alquanto umida…………….

Kairi è di fronte al nemico dopo un viaggio lunghissimo, non poteva che fare il personaggio rapito! Keiko sé rinsavita anche se non aveva mai smesso di pensare che sbagliava ma a volte i genitori incutono un certo timore per il quale si farebbe di tutto. Poi con un padre come ansem…..

Ci sarà uno strascico di combattimento nel prossimo capitolo spero vi piaccia!

Raga per finire non so se ve ne rendete conto ma mancano solo e dico SOLO 16 giorni all’uscita di kingdom hearts 2!!!!!!! Mi raccomando tutti fuori dai negozi quel giorno! Anche se piove, nevica grandina c’è un ciclone una tromba d’aria o un impellente bisogno di andare ai servizi ^_^!

Ringrazio: kyokochan88 che mi aiuta a fare il conteggio dei giorni che mancano ancora, vivitheblackwizard ecco il capitolo di combattimento interiore di keiko che avevi pensato!,dragon89 quasi quasi ce li metto i cavalieri di gondor (anche se gli elfi mi stanno più simpatici!) hi hi hi, neko chan che era sparita per colpa del suo internet difettoso ma ora è tornata felice di risentirti, e infine la nostra new entry martina sama che ha scritto una fic tanto demenziale quanto brillante comunque sì diciamo che me la sono sognata di notte e pensa io ero keiko -__^!!!

Sé onr sverdar sitja havass! (che la tua (vostra) spada resti affilata!) by Kano-chan

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Capitolo 17
*** Riku ***


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Capitolo 17: Riku

Keiko stava correndo nella pianura, quando incrociò Sora, che vedendola si fermò di botto, preparandosi ad un possibile scontro.

- no Sora sono venuta ad aiutarvi!-

- come posso crederti?- chiese lui

- perché è l’unica cosa che puoi fare per salvare Kairi!- gli rispose.

- Cosa?!- esclamò lui abbassando l’arma avvicinandosi alla ragazza.

- Kairi ha dentro di sé la luce di questo mondo e mio padre la vuole segregare in un universo parallelo così che le tenebre possano regnare per sempre!- si fermò realizzando solo ora che Riku non c’era – dov’è Riku?!- chiese spaventata

- Sta combattendo con Darkness- rispose lui

Keiko perse un battito.

- Sora vai al castello! Corri! Io penso a lui.- la ragazza riprese a correre.

- ma perché? se la caverà benissimo! Dimmi qualcosa di più!- le urlò dietro il ragazzo

- no! non so come potrà reagire! perché Darkness è suo fratello!!!-

******************

la neve aveva cessato di cadere il suo posto era stato preso da una pioggia torrenziale.

Riku ansimava reggendosi all’elsa della spada piantata per terra. Le gocce ci pioggia gli scivolavano sul viso.

Il suo nemico troneggiava sopra di lui. Non era come gli altri, era molto più forte.

Schioccò la lingua.

- mi aspettavo qualcosa di più da te…- gli disse

Riku non rispose tenendosi il fianco dove dalla maglia lacerata, colava sangue caldo che cadendo aveva formato una macchia rosso fuoco sulla candida neve.

- è strano… ho atteso tanto questo momento…- continuò

- che vuoi dire?- chiese il ragazzo a stento

- vedi mi sono allenato duramente nell’attesa di poterti battere…. Fratello…-

nonostante la fatica Riku alzò il viso in tempo per vedere la benda che copriva gli occhi del nemico cadere a terra e il cappuccio abbassarsi. Dietro si celava una chioma argentata e due occhi neri.

- Key!- esclamò Riku

- eh sì fratellino proprio io! Quando sono tornato indietro le ombre mi hanno catturato, ma il mio signore è stato benigno con me mi ha fatto scoprire il vero potere… quello delle tenebre! Mentre tu mi sembra che non abbia imparato nulla….-

- Riku!!!!!!!!-

un urlò, il ragazzo voltò il capo per vedere chi fosse. Strizzò gli occhi, un po’ perché la vista cominciava ad annebbiarsi un po’ perché la pioggia era talmente fitta da lasciare poco spazio alla vista. Eppure non c’erano dubbi era proprio Keiko. La ragazza si fermò guardando i due ragazzi tanto simili e allo stesso tempo tanto diversi.

- che fai qua? Questa è una questione tra me e mio fratello!- le disse Darkness

- non sono venuta qui per lui! Ma per te!- esclamò lei

- ah davvero? E così oseresti voltare le spalle a tuo padre? Non sarà molto contento…- disse

- non mi importa!- ribatté

- sei pronta a morire e per cosa? Per lui!- la schernì

- sì è vero è proprio così! Se morirò per amore ne sarò ben felice!-

- che bella coppietta, tu aspetta lì e guarda il tuo amico morire!-

Keiko sapeva cosa voleva fare, scattò in avanti ma non in tempo per entrare nella barriera creata da Darkness. Sbatté i pugni sulla superficie invisibile.

Riku si alzò e si avvicinò a lei, zoppicando.

- grazie…- sussurrò appoggiando sulla superficie le mani e la fronte. Keiko piangeva ma non si vedeva, le lacrime si mischiavano con la pioggia. Poi Riku si voltò a fronteggiare Darkness.

- Sono pronto!- gli disse

Ci fu uno scintillio di spade e il ragazzo cadde di nuovo a terra, il fratello alzò l’arma sopra la sua testa. "è tutta colpa mia…." Pensava di sperata Keiko, mentre frustrazione, rimorso e dolore si mischiavano in lei.

- RIKU!!!!!!!!!!!!!!!- urlò

La scena rallentò, Riku alzava la spada e la affondava nell’addome dell’avversario, come se una scarica improvvisa di energia l’avesse attraversato dandogli nuova energia.

Darkness urlò prima di dissolversi in fumo nero, l’oscurità l’aveva consumato del tutto ormai.

Riku si alzò lentamente e in quel momento la barriera sparì. Keiko corse verso di lui, lo abbracciò baciandolo, i capelli fradici le contornavano il viso.

- mi dispiace!- gli disse

- non ti…-

Riku cadde carponi tenendosi sempre il fianco, sangue misto ad acqua colava. "dio no!" pensò Keiko. Si chinò vicino a lui.

- ora stai fermo…- disse

gli fece appoggiare la testa sulla sua spalla, e gli appoggiò la mano sulla ferita. Pian piano cominciò a guarire e Riku sentì tornare le forze. Alzò il viso e la guardò.

- le ombre possono essere malvagie è vero, ma ho deciso di guarirti e così facendo di sacrificarle. Alla fine non mi servono se ho qualcuno da amare che mi dà forza come è successo prima a te-

lo aiutò ad alzarsi – andiamo da Sora e da Kairi…- disse – sì-

commenti: diciamocelo darkness è il parallelo di riku nel gioco non che sia cattivo ma fa lui la parte del cavaliere delle tenebre… ovviamente non potevo far morire il personaggio che più mi sta a cuore (chiedo scusa a tutti gli altri…)!!! Ora una coppia si è ritrovata quindi manca solo l’altra ma ce la farà? Spero di tenervi un po’ con il fiato sospeso….

Sapete una cosa ho prenotato Kingdom Hearts 2!!!!! Praticamente c’è l’ho già fra le mie bramose mani!!! Mancano solo 10 giorni!!!!!!! Raga forza ancora un po’ di pazienza!!!!!

Ringrazio kyokochan88 altro che elettrizzata sono al settimo cielo!!!! Martina sama cloud e riku al primo posto mi raccomando! E vivitheblackwizard che a quanto pare aveva azzeccato chi era darkness credo… così come Dragon89 ma che siete veggenti?!!!!

Un grosso bacio a tutti voi!!!! Kano-chan

p.s. mi scuso sempre per i micro capitoli….

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Capitolo 18
*** Blow in the dark ***


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Capitolo 19: Blow in the dark

Kairi cadeva, cadeva, sempre più giù mentre le ombre la avvolgevano, fredde e pungenti. Gli occhi le si stavano chiudendo. "dove sono? Fa freddo…." Sempre più giù "ho sonno voglio dormire…" giù….

- Kairi sei sempre la solita…-

"questa voce è così famigliare…."

- che? Ti sei già dimenticata?!-

"dimenticata di cosa?"

- giuro che sei la ragazza più rintronata che io abbia mai conosciuto!-

- cosa hai detto? Tu stupido ragazzo senza un briciolo di cervello!! Chiudi quella bocca!!!-

Kairi senza rendersene conto stava in piedi in quello che sembrava il nulla, davanti a Sora, che rideva.

- ma sei anche la più tenace e coraggiosa che io abbia mai conosciuto!- le disse dolcemente – che ne dici se ce ne andiamo di qui?- le porse una mano, lei la strinse.

Sentì il suo corpo leggero, e in un attimo tutto divenne bianco e il suo corpo sembrò sollevarsi da terra. Poi si ritrovò nella sala del castello, alla quale pensava di non far ritorno.

- Sora! Kairi!!!- esclamò felice Keiko lasciando la mano di Riku per abbracciare la ragazza.

La luce che li circondava sparì.

- alla fine testardo come sei ci sei riuscito nh?- chiese Riku

Sora si grattò dietro la nuca, era tornato "normale" – sì!-

una grande luce li investì, dietro di loro la sfera prima nera ora bianca splendente stava incominciando a creparsi e il pavimento a tremare.

- via di qui!!- urlò Sora

cominciarono a correre nella mura vedevano aprirsi grandi squarci e il soffitto a cadere, uscirono dal palazzo in tempo per vederlo crollare a debita distanza.

- a terra!- urlò Riku

Sora prese Kairi e la circondò con le braccia, curvando le spalle per proteggerla meglio, Riku fece lo stesso con Keiko.

La polvere li investi, e solo dopo un po’ cominciò a diradarsi.

I ragazzi si alzarono scuotendosi gli abiti e guardarono il paesaggio intorno a loro, dove ci dovevano essere i ruderi del castello c’era solo neve gelata come dappertutto intorno a loro.

Una grande serratura troneggiava splendente nel cielo come se fosse fatta di nuvole.

Sora capì immediatamente quello che doveva fare.

Si rialzò, punto la chiave verso di essa e un piccolo filo di luce ne scaturì congiungendosi nel punto in cui la chiave doveva essere inserita, poi il ragazzo la girò.

Si sentì la serratura scattare e poi sparire.

Per un attimo non successe nulla poi d’un tratto, partendo dal punto in cui prima c’era il castello come se fosse stata spazzata da una folata di vento la neve incominciò a sparire, alzandosi verso l’alto e trasformandosi in piccole sfere di luce, che si fermarono a mezz’aria.

Il suolo si ricoprì di erba e fiori, il sole tornò a splendere tanto da costringere i quattro a ripararsi con il dorso della mano.

Le sfere salirono verso il cielo e andarono disperdendosi.

E ovunque, in twilight town, nel deserto, nelle montagne e nella città di Midgar le ombre sparirono restituendo i cuori rubati, in mezzo alla gioia generale.

Tutti i loro amici guardarono verso l’alto e pensarono:

- Sora c’è l’hai fatta!- disse Kairi

- sì… a quanto pare sì….- rispose

******************************************

Tornarono al castello, dove vennero accolti da milioni di persone che nonostante la missione fosse segreta erano venute a saperlo.

Kairi poté riabbracciare i suoi genitori, e scoprì che tutti gli amici che avevano incontrato erano lì.

Si festeggiò per giorni poi ognuno tornò alla propria terra.

- e così è finita…- disse Sora

- eh già…- disse Kairi

- direi che però è finita bene- disse Riku

- mh- assentì Keiko

erano tutti a quattro seduti sul muro che circondava il castello e godersi il tramonto.

I ragazzi stringevano le loro dame che avevano appoggiato la testa sulle loro spalle.

- domani devi ripartire vero?- chiese Kairi con un filo di voce alzando la testa.

Sora aveva lo sguardo triste. Annuì.

- allora è meglio andare a riposare….-

scese e si incamminò per non far vedere le lacrime che le rigavano il volto.

********************

la mattina era arrivata fin troppo in fretta, così come se una magia avesse fatto accelerare il tempo, erano tutti nel grande salone del castello.

Davanti a Sora un varco dava sul suo appartamento di Tokyo.

Si voltò. Il re e la regina con Cid si avvicinarono.

- grazie per tutto quello che hai fatto custode!- disse il re

la regina lo baciò sulle guance, e Cid gli diede una gran pacca sulla spalla – in gamba mi raccomando-

Keiko si avvicinò e lo abbracciò – non ti dimenticheremo mai-, poi lasciò il posto a Riku che gli strinse la mano – non siamo andati molto d’accordo ma sei un gran combattente!- sorrise e Sora di rimando, poi il ragazzo si mise vicino a Keiko che lo prese per mano.

I sovrani convinti del suo pentimento le avevano dato il permesso di rimanere a vivere lì.

Kairi si fece avanti.

Si vedeva che faceva di tutto per non piangere.

Il varco aperto non sarebbe più potuto aprirsi, così le avevano detto, sua madre e suo padre aggiungendo che non avrebbero potuto stare comunque insieme, il suo futuro di regina glielo impediva.

Senza dire una parola Sora la prese fra le braccia cullandola, ma la lasciò presto.

Kairi riusciva a stento a non urlare disperata che non voleva, che doveva rimanere con lei, ma si staccò lo stesso indietreggiando.

Sora mise un piede nel varco, si girò un ultima volta sorrise e disse – grazie di tutto…- a sparì dentro ad esso.

è passato un anno da allora e io ho ricominciato la mia vita, anche se non mi sembrava più così… ma non potevo rimanere a disperarmi per sempre, sapevo che lei stava bene e questo mi dava la forza. Oggi è il mio compleanno e anche se mi sono successe tantissime cose, non ho cambiato la mie abitudini e così sono qui, che guardo come allora l’acqua del torrente passare sotto di me, sperando e illudendomi di vedere apparire ancora una volta il suo viso. A volte la notte mi sembra di rivederla e il cuore mi si stringe. Ma alla fine sono felice ho passato un bellissimo periodo che mi ha fatto capire che è inutile chiudersi nelle tenebre del proprio cuore, e questo mi basta riku e keiko sono con lei la sosterranno, anche quando dovrà diventare regina.

Mi viene da ridere al solo pensiero lei che diventi una signorina a modo!!

È tardi meglio che vada…

Buona notte kairi.

Fine

Commenti: sigh è l’ultimo mio commento… quando mi dispiace che sia finita!!! E a voi dispiace? Spero proprio di sì! Vi ho lasciato forse un po’ male non facendoli rimanere insieme ma non so cosa dirvi o come scusarmi…

Fate come me quando una fine non mi piace, me la immagino a mio piacimento e rimango dell’idea che sia quella, ma non aspettatevi che io la cambi… ^_^"

Ringrazio di cuore tutti colore che hanno letto commentato criticato e ispirato per qualche modifica,

spero di risentirvi… un grosso bacio Kano-chan

p.s.: vi ho fregate non è finita sto finale è fasullo!!! Quindi ci rivediamo al prossimo Baci ^________^

(non sono terribile?!)

ora però devo commentare il gioco che trovo stra super mega ultra figo!!! La grafica è spettacolare il sonoro con il dolby pro logic è indescrivibile! Tetsuya è stato come sempre all’altezza del suo compito, creando una storia intrigante che fa venire voglia di non spegnere mai la play (e magari si potesse..) e dando ai personaggi sia nuovi che vecchi le caratteristiche tipiche per renderli simpatici e intriganti! Non spiego nulla delle modalità di gioco o della storia che fino a dove sono arrivata mi è stata spiegata o rovinerei la sorpresa a qualcuno… anche se mi sono partiti 69€ vi assicuro che ne vale la pena per uno dei più bei giochi prodotti dalla square enix!!! È stato un successo assoluto tanto che essere quasi esaurito o almeno dalle mie parti e da meritarsi una pubblicità in prima serata (per chi l’avesse vista dopo o.c.)! ho un quesito da proporvi, ma secondo voi sora sembra ancora una ragazza?!

Ora vi saluto veramente… all’ultimo capitolo allora!

Kano-chan

p.p.s. il prox capitolo non conta neppure una pagina ma volevo finisse così…

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Capitolo 19
*** "I can't surrender!!!" ***


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Capitolo 18: "I Can’t surrender!!!"

Sora aveva appena varcato i portoni del castello, e correva senza sosta cercando il luogo in cui poteva essere tenuta Kairi.

I suoi passi amplificati, si fondevano con il rumore della pioggia sulle finestre.

I capelli bagnati, gocciolavano lasciando dietro di sé una scia d’acqua.

Era strano che non ci fossero heartless in rigo ma a quanto pare erano tutti fuori. Sora pensò dove potevano essere andati la rabbia crebbe in lui, di sicuro stavano sferrando l’attacco finale al mondo.

Una strana luce attirò d’improvviso la sua attenzione, entrò in un’altra sala.

Lì in fondo c’era Ansem, che armeggiava con una strana macchina collegata ad una sfera dove all’interno c’era….

Kairi, che piano piano spariva dietro quello che sembrava un denso fumo nero. Sora corse, Ansem si girò e sorrise.

- KAIRI!!!!!- urlò

La ragazza lo guardò, la sua espressione rimase indelebile nella mente del ragazzo. Paura,terrore,ansia,disperazione,felicità per aver rivisto probabilmente l’ultima volta il viso della persona che egoisticamente amava più di ogni altra e che stava abbandonando come a lui era già capitato.

- NOOOOOOOOOOOO!!!!- troppo tardi della ragazza non c’era più traccia. Si voltò verso l’uomo furente in volto.

- falla uscire di lì!!!- gli urlò

- mi dispiace ma non è più possibile….-

Accecato dall’ira Sora impugnando il Keyblade, si lanciò verso il mago, che respinse il ragazzo con un semplice gesto della mano, la magia era una cosa sconosciuta a Sora, che ci riprovò invano.

A questo punto, Ansem lo colpì così forte da scaraventarlo contro la parete dietro di lui.

Sentì le ossa scricchiolare.

Cadde a terra con la faccia sul freddo pavimento.

Lacrime di rabbia spuntarono dai suoi occhi.

Il mago si avvicinò.

- non puoi nulla contro di me… lascia perdere ragazzo…- gli disse con voce falsamente comprensiva.

Sora tentò di alzarsi, sorreggendosi alla chiave, guardò dritto il nemico negli occhi tentando di trasmettergli tutto l’odio che provava.

Quello rise prima di farlo sbattere ancora una volta sul muro.

Stavolta come se una mano invisibile lo tenesse, rimase sospeso a un metro dal suolo.

Le gambe penzoloni, inerme.

Un rivolo di sangue gli scese dalla ferita che aveva sulla testa, facendogli diventare per un attimo la vista rossa.

La manica destra era lacerata dai precedenti scontri, e vari lividi cominciavano ad apparire su tutto il corpo.

- Povero…… sciocco…… ragazzo!- sillabò - Tu non puoi niente contro l’oscurità! Tu non hai nulla che ti possa proteggere! Le ombre trionferanno!!!!- esclamò più folle che mai.

Sora sentì premere di più il suo corpo alla parete.

La testa gli doleva e la ferita pulsava.

- È finita…-

nella mano del mago un lungo pugnale d’argento brillava.

Sora pensava.

Non si era aspettato di farcela, dopo tutto lui era stato preso alla sprovvista… beh se non altro avrebbe rivisto Karin e Kairi tra poco.

Mentre pensava a queste cose altre immagini affioravano nella sua mente, i visi delle tante persone conosciute, era come se vedesse quello che stavano facendo in quel momento.

Vide Roxas,Pince,Heyner e Olette combattere con bastoni e pietre gli shadows.

Vide Tidus,Yuna,Wakka e Rikku cavalcare le grandi dune sui sandsurf le armi spiegate incontro ad un esercito nero.

Vide Cloud,Aerith,Tifa,Vincent,Yuffie nel mezzo di una battaglia con ombre e soldati, Marlene nascosta in un angolo.

Vide i volti di Riku,Keiko poi quelli di Kairi e di Karin, sembravano incitarlo e le voci di tutti i suoi amici si facevano largo nella sua mente rincuorandolo.

"io non posso cedere!" pensò "io non posso deluderli!!!". – c’è la puoi fare Sora, salvali…..-

"Karin!!!!"

- loro sono con me!!!-

in quell’istante entrarono Riku e Keiko, senza fiato.

- Sora!!!- urlarono

la presa che lo teneva inchiodato al muro si sciolse e lui toccò terra.

Sul viso di Ansem per la prima volta comparve lo stupore e la paura.

Sora era come dire… luminoso un aura dorata lo circondava, i suoi vestiti erano neri con i bordi bianchi e argentati che risplendevano.

In mano teneva il Keyblade, aveva una forma diversa, la chiave era più elaborata d’oro, c’erano intarsi tutt’intorno all’elsa e il ciondolo raffigurava un cuore.

- io ho un potere che è ben più grande del tuo… se la paura è l’oscura prigione della luce….. i coraggio è la chiave!!! La luce vince sempre!!!- esclamò

Ansem fece qualche passo indietro accecato.

Sora affondò l’arma.

- luce?!- sussurrò l’uomo cadendo di botto. – ma perché?- e svanì lasciandosi dietro solo il lungo mantello che lo ricopriva.

Riku e Keiko che avevano assistito a tutta la scena corsero verso di lui.

- Sora ci sei riuscito!!!- disse Keiko – ma dov’è Kairi?- domandò.

Poi volse lo sguardo alla grande sfera nera.

- No non dirmelo!- singhiozzò e si aggrappò al braccio di Riku. – è tutta colpa mia- cadde in ginocchio.

- Keiko…- disse con calma Sora, chinandosi a prendendola delicatamente per le spalle – cosa c’è lì dentro?- l’aura che lo avvolgeva non era ancora svanita

- Il buio, le tenebre più profonde. Quando Kairi si sarà abbandonata totalmente a loro per noi sarà la fine…- gli disse

Sora si alzò avvicinandosi alla sfera.

- aspetta che vuoi fare?!- urlò Riku

Sora si girò fece un gran sorriso e si gettò dentro.

Commenti: ragaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mancano 2 giorni!!! E vi chiederete quando la pianterà co sto cazzo di conto alla rovescia?! Semplice fra 2 GIORNI!!!! E che dato che prima che ci risentiremo sarà già la prossima settimana e confido che tutti voi avrete già tra le mani (o nella play) kingdom hearts 2 vi chiedo già cosa ne pensate del gioco? Voglio proprio le prime impressioni!

Ora occupiamoci del capitolo:

troppo breve direte voi la lotta con ansem? Probabile… ma la mia storia non era incentrata sui combattimenti è più una sorta di avventura… non so spiegarmi mi capita spesso…

Se avete vagamente notato (e come non avete potuto?!) ho citato alcune frasi direttamente dal videogioco lo trovavo più d’effetto!

Un ultima piccola nota la descrizione dei vestiti di sora voleva ricalcare quella degli abiti che indosserà in KH2…. Ma forse ho le idee un po’ confuse….

Sto per spaccare il televisore perché ha deciso che proprio oggi non mi fa vedere mtv cosa che mi manda in bestia vista la programmazione speciale di questa settimana (mtv anime night..) ma non c’entra nulla e non ve ne fregherà di sicuro nulla… ma vedete io sono una persona così sola ç_ç (scherzo)….

Mi sa che la scuola sta succhiando via tutta la mia materia grigia perciò prima di sparare ancora cazzate a raffica vi saluto!

Ringrazio vivitheblackwizard sai potrei anche fare il due di destiny in effetti se mi verrà mai in mente… dragon89 mi dispiace ma anche qui hai azzeccato solo a metà karin non è ricomparsa ma l’idea che fosse stato ansem a far avvenire l’incidente poteva essere un idea!!, martina sama la tua fiction mi piace sempre molto! E mi sa che hai ragione i miei voti caleranno alquanto… neko chan se c’è la farà?! Mah… e ultima (ma non ultima) la mia amica di count down kyokochan88 resisteremo fino a venerdì senza un collasso nervoso?!!!!

p.s. I can’t surrender vuole dire non posso arrendermi o almeno così spero….. ^__^""

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Capitolo 20
*** In the end... ***


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Capitolo 20: In the end…

È passato un anno da allora e io ho ricominciato la mia vita, anche se non mi sembrava più così… ma non potevo rimanere a disperarmi per sempre, sapevo che lei stava bene e questo mi dava la forza. Oggi è il mio compleanno e anche se mi sono successe tantissime cose, non ho cambiato la mie abitudini e così sono qui, che guardo come allora l’acqua del torrente passare sotto di me, sperando e illudendomi di vedere apparire ancora una volta il suo viso.

Sora fece per girarsi ma perse l’equilibrio, cadde nella pozza sottostante e maledicendo la sua disattenzione si rialzò scuotendosi gli abiti fradici.

- giuro che fra tutti i ragazzi che ho conosciuto tu sei il più rintronato Sora!-

quella voce ridente, si voltò.

il parco era sparito una distesa di fiori e di erba si estendeva a perdita d’occhio, e in lontananza le torri di un castello a lui famigliare svettavano.

Kairi era lì che rideva alla sua faccia, i capelli un po’ più lunghi, poco più indietro Riku e Keiko gli sorridevano.

Sora prese a correre a si gettò addosso alla ragazza, baciandola.

- ma come?!- chiese senza nascondere la propria gioia.

- Ho saputo che dopo un anno da quando viene richiuso il varco lo si può riaprire, i miei non volevano che noi stessimo insieme ma nei giorni successivi alla tua partenza ero talmente giù di corda che hanno rivalutato la loro decisione… dopo tutto sei o no il custode della chiave colui che ha salvato il nostro mondo?!- gli disse

- Che ne dici allora di rimanere?- gli chiese Keiko

- Stavolta però non devi salvare nessuno!- lo rassicurò Riku

Sora ci pensò un attimo, scorrendo il volto di tutti e tre i suoi amici.

Sorrise.

- ma si perché no? in fondo mi siete simpatici…-

il sole illuminò quel gruppo di ragazzi che rideva a crepapelle mentre una leggera brezza, salutava l’inizio di una nuova vita.

Commenti: raga sta volta è davvero finita… spero che vi sia piaciuta, che vi abbia emozionato e un pochetto coinvolto! Sono contenta che tutti voi mi abbiate sostenuta con i vostri commenti e critiche (ma sono state poche! ^_^).

Oggi ho pure finito KH2 è favoloso, e direi anche con tutte le volte che ho dovuto uccidere quell’idiota di Xemnas!!!! Dio mio ma com’è che i cattivi più li batti più ritornano forti?! Che sono sayan?!!!!

Ora posso ricominciarlo con calma e nel livello più difficile…. Speriamo!

Il titolo del capitolo l’ho dedicato ad una splendida canzone che credo (spero) tutti conosciate in the end the mitici linkin park!!!

Ora passo agli ultimi ringraziamenti:

Kyokochan88 thanks a lot! Mi sei stata di grande conforto soprattutto nel conto alla rovescia probabilmente senza di te mi sarebbero saltati i nervi… scusa se mi faccio sentire poco ma ho dei problemi con internet.. W KH & FFX!!!!

Melisalinda (la mia sorellona!!) che mi ha assistito nella mia ardua impresa e non parlo solo di questa…

Vivitheblackwizard mi chiedi se ci sarà un destiny 2?! Mi piacerebbe molto ma devo farmi venire qualcosa in mente e spero che prima o poi la mia stella della conoscenza mi illumini!!! Hi hi hi..

Dragon89 uno tra i pochi ragazzi (due) che ha letto la mia piccola fic, cosa di cui sono mooooolto felice! Non so se ti ho mai ringraziato per avermi messa nella lista delle tue fic preferite ^_^!!!

Ashee la mia commentatrice più allegra direi una vera forza della natura! Spero che tu riesca presto a spillare un po’ di dindi alla tua mamy!

Martina Sama evviva le fic demenziali che portano un po’ di allegria in questo mondo un po’ cupo!! Continua così!!!

Nekochan Spero che ti sia piaciuto anche il finale! ^_^

E l’ultima new entry Kani!! Che mi sta dando dei preziosi consigli su quelle assurde prove di abilità in kh2!!!

E infine i commentatori non assidui ma comunque di vitale importanza grazie quindi a:

Amy90, Yoru, Akyto, Darking92, Bia-chan e Kayleny.

Spero che in un modo o nell’altro potremmo continuare a sentirci ogni tanto!

W KH 1&2!! W Sora, riku kairi!!! (soprattutto riku… hi hi hi…)

Un abbraccio Kano-chan………

...* Pensando a Te, Ovunque Tu Sia *

Preghiamo perche’ questa sofferenza abbia fine

Nella speranza che i nostri cuori si riuniscano.

Ora. Io realizzero’ questo desiderio.

E chissa:

ricominciare a viaggiare non e’ poi cosi’ difficile...

o forse il mio viaggio e’ gia’ iniziato.

Ci sono tanti mondi, ma tutti

Condividono lo stesso cielo.

* Un solo cielo, un solo destino *

 

/ *FINE */

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