È un niente strano.
Da nero sta diventando rosso.
Tutto, tutto rosso.

Una lezione noiosa. Un professore irritante. La tua migliore amica seduta accanto a te.
Il tuo quaderno non ha di certo trovato un'occupazione migliore, se non essere testimone di chiacchere, confidenze e spettegolezzi di una conversazione silenziosa di inchiostro.

Un anima, non articolata, racconta le sue emozioni nel cuore della notte, ma anche all'alba di un nuovo giorno.

Un narratore racconta ció che passa nella mente di una ragazza tramite un flusso continuo.

Oh, beh, non solo ortaggi.
Era una famiglia perfetta, come da Mulino Bianco. Il guaio arrivò una sera a cena, quando la figlia disse:
- Mamma, a me piace la patata!

Ciao tizio/a che legge questa introduzione!
Queste storie senza senso servono a dire a tutti cosa secondo me pensano gli oggetti.
Sono capitoli corti, ognuno parla di un oggetto.
(ATTENZIONE: Tenere lontano dalla portata delle persone serie)
P.s. Questa storia è dedicata a te bjsdarkside! Tànto lòvve

Questa storia parla di una ragazza che viene picchiata,poi incontra una persona che l'aiuta e l'appoggia,solo che lui avrà un incidente..

Questa è la mia prima storia, parla principalmente della mia infanzia e (da come avrete visto dal titolo) di mia madre. Buona lettura.

Campo Doveroso è un posto speciale... venite a dare un'occhiata!

In questa sezione metterò TUTTO quello che mi scriverò d'ora in poi con il suddetto Clevvy senza censure o limitazioni. Ci sarà davvero tutto. Spero vi piaceranno i miei cari scleri

L'ennesimo vaneggiamento di uno sfogo mal riuscito.

Io non volevo morire.
Ecco cosa ha partorito questa volta l'ennesimo periodo di transizione.

Quand’è stato? Quand’è che divenni il tuo giocattolino? Ti ho salvato in mezzo al mare ed eri tu la boa e io il naufrago. Ti ho portato via dall’inferno e le mie mani hanno preso fuoco. Ed eri tu, in ogni luogo. Ero io, ad essere salvata.
Lo sappiamo entrambi.

Piccola esplorazione di una mente molto complessata.

— I confini. Non li vede, non li vuole vedere. —
Si mette seduto composto, si guarda intorno.
Batte l’anulare ritmicamente sul tavolo.
— Quali confini? —
— I tuoi confini mentali. Fra le cose giuste e sbagliate. —