Quel che giace nel ripostiglio

di Rosheen
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LIPOGRAMMA IN A

 
 
 
 
 
Lei, Skeeter - questo è il suo nome - gli chiede se gli riesce di produrre un ricordo dei genitori. Lui risponde di no. Di nuovo: se i suoi genitori fossero vivi, come si sentirebbero di fronte l'iscrizione del figlio in quel pericoloso torneo? Orgogliosi? Impensieriti? O furenti?
Testé nervoso, lui non ne possiede nessun sentore. Si rende conto che lei lo tiene d'occhio. Incupito, distoglie gli occhi, che gli sfuggono sul testo scritto per opre di strumento idoneo.
 
Gli occhi di un verde intenso si riempiono di gocce or che denomino i genitori, di cui poco egli conosce.
 
«I miei occhi non si riempiono di gocce!» dice lui in tono distinto.
Lei vuole intervenire, sebbene l'uscio del ripostiglio che si dischiude non glielo concede. Lui volge in su gli occhi, stringendoli per il forte lucore. Silente, in piedi, segue i due con gli occhi, lì compressi nel ripostiglio. 





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