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“Avanti Niall racconta!”
Zayn continuava imperterrito ed io, scazzato, non gli davo più retta da dieci
minuti.
“Dai Malik lascialo perdere…non
vedi che non è in sé stamani?” rispose a lui Louis ed io, scocciato, gli
rivolsi delle occhiatacce facendolo rimanere in silenzio.
“Non è che non sono in me…il
fatto è che non è capitato niente, ieri sera…” ribattei io, guardandoli e
provocando le risatine di Harry che si fermarono alla vista di Emily poco
distante da noi.
“Ciaaao Emily” disse Liam con
un sorriso da ebete stampato in faccia; io, in sua risposta, gli pestai il
piede destro trasformando quel sorriso in una pura smorfia di dolore e un “Ciao
ragazzi” mi fece voltare verso l’angelica visione che videro i miei occhi poco
dopo.
Emily sta lì, in piedi, davanti
a noi: aveva stranamente una sciarpa addosso, cosa che solitamente non indossa,
avendo saputo da lei stessa che odia quell’abbigliamento.
Come solito non chiesi, anche
se un po’ turbato: si sedette in mezzo a me e Louis e quest’ultimo non si degnò
nemmeno di salutare.
Guardai il moro cercando il suo
sguardo, cercando spiegazioni, invano; la giornata stava passando lentamente
come al solito ed io non avevo assolutamente voglia di subirmi due ore di
storia con quella rompipalle unica, così proposi ai ragazzi e ad Emily se, dato
la meravigliosa giornata, avrebbe fatto loro piacere andare al parco.
“Non ti sembra rischioso?”
chiese lei guardandomi negli occhi “Ma dopo tutto ho storia pure io, quindi
fanculo” aggiunse poi, alzandosi dalla sedia in plastica rossa della mensa.
Risi a quella frase, facendo
ridere anche gli altri che si alzarono; prima che potessimo uscire dalla mensa
colma di studenti, Christine si avvicinò ad Emily “Uh ancora tu?” disse quest’ultima,
scocciata. L’altra non rispose, sghignazzando un po’ per poi andare via.
Dopo aver deglutito
rumorosamente, Emily si sistemò la sciarpa come se la sua vita dipendesse
solamente da una fottutissima parte del suo abbigliamento.
Uscimmo dalla scuola con due
ore di anticipo per poi andare al bar a bere una cioccolata calda insieme:
camminavamo lungo il marciapiede facendo un po’ di baccano mentre io ed Emily
cercavano di parlare tra noi “Che voleva quella?” chiesi, riferendomi alla
stronza psicopatica.
“Ohw…niente, tranquillo” fu
quello che riuscì a dirmi, sull’orlo di un pianto isterico ed infinito. Mi
fermai sul marciapiede, lasciando andare gli altri avanti, quando un leggero
colpo di vento smosse la sciarpa e quest’ultima cadde, scoprendo le spalle e
mostrando dei lividi “Chi è stato…?” dissi io, incazzato con lei.
Non mi aveva detto niente e
questo era quello che mi faceva arrabbiare maggiormente: forse perché sa che
voglio proteggerla e sa anche se potrei picchiare chiunque. “Non è niente”
disse tremando, coprendosi con la sciarpa e cercando di andare via.
Io le presi il polso, facendola
girare verso di me e avvicinandola, sentendo il suo cuore battere “Dimmi chi
cazzo è stato…” ripetei io, sussurrando a un millimetro da lei.
Stavo per cedere, me lo sentivo
che stava per succedere: ero troppo debole, le mie labbra volevano assaporare
le sue.
Stavo soffrendo.
Non mi rispose, mi guardava
senza staccare gli occhi dai miei ed io non resistetti, la baciai.
Non fu uno di quei baci che si
vedono nei film, fu un bacio dolce, casto, perfetto. Avrei voluto che quel
momento durasse per ore, in eterno, ma ovviamente non fu così; “Cazzo l’hanno
fatto!!” un coglione con nome Harry iniziò ad urlare come una femminuccia,
saltando ovunque e facendo ridere Louis, lì vicino.
Lei si staccò, interrompendo
quel dolce momento e mi sorrise un po’, cosa che feci anche io “Allora me lo
dice adesso?” la guardai negli occhi, poi abbasso la testa diventando triste “Sono
stati quei ragazzi…quelli che ci hanno visti a scuola” rispose ed io capì
immediatamente di chi stava parlando Emily.
Non mi arrabbiai o almeno non
mi mostrai arrabbiato.
Dentro di me ribollivo di ira, avrei spaccato qualsiasi cosa, urlavo.
“Dai piccioncini torniamo a
casa” Zayn mi distrasse dai miei pensieri, facendo si che presi la mano di
Emily a cui comparve un sorriso fantastico sul viso.
Tornammo a casa e decidemmo di
passare la serata da me come sempre, con birre, pizza, qualcosa di forte e
videogames.
Continuavo a ribollire dentro
di me come non era mai successo prima così cercai di calmarmi, invano.
Seduti sul divano a mangiare la
pizza accarezzavo il dorso della mano sinistra di Emily che guardava beata la
televisione. “That’s amoreee…”Harry canticchiava, uscito ormai di senno,
guardandoci e sorridendo. Ridemmo a quella frase, non solo io, ma anche i
ragazzi ed Emily.
“…facciamo il gioco della
bottiglia?” chiese Liam, ad un tratto, quasi ubriaco o anche senza il quasi.
Annuimmo e ci sedemmo per terra.
Girai io per primo la
bottiglia, che indico Louis “Allora…” iniziai guardandolo negli occhi “Obbligo
o v..” continuai ma lui mi precedette “Verità” disse, infine, ridendo; lo
guardai e scoppiai a ridere per poi riprendermi “Chi ti piace?” chiesi.
Non rispose: divenne di un
colore rosa acceso, per poi passare al rosso e al bordeaux “Nessuno, ovvio”
disse infine.
“Ook.. prossimo” aggiunsi,
lasciando fare Louis che, dopo aver girato la bottiglia sul pavimento, questa
punto ad Zayn.
“Obbligo” disse subito, senza
aspettare “Bacialo” rispose Louis riferendosi a Liam, mentre egli lo malediceva
in tutte le lingue che conosceva, equivalente di due.
“Fanculo Tomlinson” disse Zayn
per poi prendere il viso di Liam ed avvicinarlo al suo, baciandolo. Dal bacio
si direbbe che non fosse la prima volta, ma dettagli.
Ridemmo un poco, ma lo
scoppiettio della lampada in soggiorno ci zittì.
“Merda!” disse Liam “E’ andata
via la luce in tutta la casa?!? Horan hai pagato le bollette?” chiese Zayn,
mentre uno schiocco di bacio rimbombò nella stanza facendo ridere tutti.
“Liam fai schifo” disse Louis
fra le risate; passammo la serata al buio e ci addormentammo lì, in salotto,
come facevamo ai vecchi tempi.
SBAAAAM!
Salve
gente! Come va? Spero bene come sempre.
MI SCUSOOO CON TUTTE VOI!
Si, sono moolto in ritardo del previsto, ma il semplice motivo
sono i compiti che hanno dato e le verifiche della settimana.
Spero
che con questo capitolo riesca a farmi perdonare,
lo spero vivamente.
Come avrete notato c’è una minuscola parte ZIAM
si, sono anche ziam shipper, non posso farci niente
sono adorabili quei due insieme.
OOOOORA
vorrei ringraziare per le 103 RECENSIONI che ci sono state per la
storia fino a qui.
Davvero non so cosa dire… beh vi amo :3
Continuate a recensire in tante tante tante, ci tengo
Ora vi
saluto e mi dileguo, mi potete scrivere qui per
qualsiasi cosa o su twitter ( @larrytheway) per altro :)