Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: larrytheway    20/12/2013    13 recensioni
"Hai bisogno di una mano?" chiesi io preoccupato.
Quella frase mi cambio la vita, solo che me ne resi conto troppo tardi...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 


Image and video hosting by TinyPic
_________________________________________________________________________________________________________________________

 

“Avanti Niall racconta!”


Zayn continuava imperterrito ed io, scazzato, non gli davo più retta da dieci minuti.

“Dai Malik lascialo perdere…non vedi che non è in sé stamani?” rispose a lui Louis ed io, scocciato, gli rivolsi delle occhiatacce facendolo rimanere in silenzio.

“Non è che non sono in me…il fatto è che non è capitato niente, ieri sera…” ribattei io, guardandoli e provocando le risatine di Harry che si fermarono alla vista di Emily poco distante da noi.

“Ciaaao Emily” disse Liam con un sorriso da ebete stampato in faccia; io, in sua risposta, gli pestai il piede destro trasformando quel sorriso in una pura smorfia di dolore e un “Ciao ragazzi” mi fece voltare verso l’angelica visione che videro i miei occhi poco dopo.

Emily sta lì, in piedi, davanti a noi: aveva stranamente una sciarpa addosso, cosa che solitamente non indossa, avendo saputo da lei stessa che odia quell’abbigliamento.

Come solito non chiesi, anche se un po’ turbato: si sedette in mezzo a me e Louis e quest’ultimo non si degnò nemmeno di salutare.

Guardai il moro cercando il suo sguardo, cercando spiegazioni, invano; la giornata stava passando lentamente come al solito ed io non avevo assolutamente voglia di subirmi due ore di storia con quella rompipalle unica, così proposi ai ragazzi e ad Emily se, dato la meravigliosa giornata, avrebbe fatto loro piacere andare al parco.

“Non ti sembra rischioso?” chiese lei guardandomi negli occhi “Ma dopo tutto ho storia pure io, quindi fanculo” aggiunse poi, alzandosi dalla sedia in plastica rossa della mensa.

Risi a quella frase, facendo ridere anche gli altri che si alzarono; prima che potessimo uscire dalla mensa colma di studenti, Christine si avvicinò ad Emily “Uh ancora tu?” disse quest’ultima, scocciata. L’altra non rispose, sghignazzando un po’ per poi andare via.

Dopo aver deglutito rumorosamente, Emily si sistemò la sciarpa come se la sua vita dipendesse solamente da una fottutissima parte del suo abbigliamento.

 

Uscimmo dalla scuola con due ore di anticipo per poi andare al bar a bere una cioccolata calda insieme: camminavamo lungo il marciapiede facendo un po’ di baccano mentre io ed Emily cercavano di parlare tra noi “Che voleva quella?” chiesi, riferendomi alla stronza psicopatica.

“Ohw…niente, tranquillo” fu quello che riuscì a dirmi, sull’orlo di un pianto isterico ed infinito. Mi fermai sul marciapiede, lasciando andare gli altri avanti, quando un leggero colpo di vento smosse la sciarpa e quest’ultima cadde, scoprendo le spalle e mostrando dei lividi “Chi è stato…?” dissi io, incazzato con lei.

 

Non mi aveva detto niente e questo era quello che mi faceva arrabbiare maggiormente: forse perché sa che voglio proteggerla e sa anche se potrei picchiare chiunque. “Non è niente” disse tremando, coprendosi con la sciarpa e cercando di andare via.

Io le presi il polso, facendola girare verso di me e avvicinandola, sentendo il suo cuore battere “Dimmi chi cazzo è stato…” ripetei io, sussurrando a un millimetro da lei.

Stavo per cedere, me lo sentivo che stava per succedere: ero troppo debole, le mie labbra volevano assaporare le sue.

Stavo soffrendo.

Non mi rispose, mi guardava senza staccare gli occhi dai miei ed io non resistetti, la baciai.

Non fu uno di quei baci che si vedono nei film, fu un bacio dolce, casto, perfetto. Avrei voluto che quel momento durasse per ore, in eterno, ma ovviamente non fu così; “Cazzo l’hanno fatto!!” un coglione con nome Harry iniziò ad urlare come una femminuccia, saltando ovunque e facendo ridere Louis, lì vicino.

Lei si staccò, interrompendo quel dolce momento e mi sorrise un po’, cosa che feci anche io “Allora me lo dice adesso?” la guardai negli occhi, poi abbasso la testa diventando triste “Sono stati quei ragazzi…quelli che ci hanno visti a scuola” rispose ed io capì immediatamente di chi stava parlando Emily.

Non mi arrabbiai o almeno non mi mostrai arrabbiato.
Dentro di me ribollivo di ira, avrei spaccato qualsiasi cosa, urlavo.

“Dai piccioncini torniamo a casa” Zayn mi distrasse dai miei pensieri, facendo si che presi la mano di Emily a cui comparve un sorriso fantastico sul viso.

Tornammo a casa e decidemmo di passare la serata da me come sempre, con birre, pizza, qualcosa di forte e videogames.

Continuavo a ribollire dentro di me come non era mai successo prima così cercai di calmarmi, invano.

Seduti sul divano a mangiare la pizza accarezzavo il dorso della mano sinistra di Emily che guardava beata la televisione. “That’s amoreee…”Harry canticchiava, uscito ormai di senno, guardandoci e sorridendo. Ridemmo a quella frase, non solo io, ma anche i ragazzi ed Emily.

“…facciamo il gioco della bottiglia?” chiese Liam, ad un tratto, quasi ubriaco o anche senza il quasi. Annuimmo e ci sedemmo per terra.

Girai io per primo la bottiglia, che indico Louis “Allora…” iniziai guardandolo negli occhi “Obbligo o v..” continuai ma lui mi precedette “Verità” disse, infine, ridendo; lo guardai e scoppiai a ridere per poi riprendermi “Chi ti piace?” chiesi.

Non rispose: divenne di un colore rosa acceso, per poi passare al rosso e al bordeaux “Nessuno, ovvio” disse infine.

“Ook.. prossimo” aggiunsi, lasciando fare Louis che, dopo aver girato la bottiglia sul pavimento, questa punto ad Zayn.

“Obbligo” disse subito, senza aspettare “Bacialo” rispose Louis riferendosi a Liam, mentre egli lo malediceva in tutte le lingue che conosceva, equivalente di due.

 

“Fanculo Tomlinson” disse Zayn per poi prendere il viso di Liam ed avvicinarlo al suo, baciandolo. Dal bacio si direbbe che non fosse la prima volta, ma dettagli.

Ridemmo un poco, ma lo scoppiettio della lampada in soggiorno ci zittì.

“Merda!” disse Liam “E’ andata via la luce in tutta la casa?!? Horan hai pagato le bollette?” chiese Zayn, mentre uno schiocco di bacio rimbombò nella stanza facendo ridere tutti.

“Liam fai schifo” disse Louis fra le risate; passammo la serata al buio e ci addormentammo lì, in salotto, come facevamo ai vecchi tempi.

 

 

 

 

 

 

SBAAAAM!

Salve gente! Come va? Spero bene come sempre.
MI SCUSOOO CON TUTTE VOI!
Si, sono moolto in ritardo del previsto,  ma il semplice motivo
sono i compiti che hanno dato e le verifiche della settimana.

Spero che con questo capitolo riesca a farmi perdonare,
lo spero vivamente.
Come avrete notato c’è una minuscola parte ZIAM
si, sono anche ziam shipper, non posso farci niente
sono adorabili quei due insieme.

OOOOORA vorrei ringraziare per le 103 RECENSIONI che ci sono state per la
storia fino a qui.
Davvero non so cosa dire… beh vi amo :3
Continuate a recensire in tante tante tante, ci tengo

Ora vi saluto e mi dileguo, mi potete scrivere qui per
qualsiasi cosa o su twitter ( @larrytheway) per altro :)



   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: larrytheway