Rose Weasly non si sentiva mai in colpa. La
trovava una cosa inutile. Così come trovava inutile chiedere scusa dopo aver
fatto qualcosa che si voleva fare.
Lily era andata da lei il giorno dopo il loro arrivo, molto probabilmente
su richiesta di qualcuno che sospettava fosse Scorpius,
dicendole che si era comportata male e porgendole le sue scuse.
Sarebbe stato un bel tentativo e sicuramente, visto i legami che c’erano
tra loro, forse Rose avrebbe anche fatto un’eccezione per lei, se non fosse
stato per il piccolo particolare del modo in cui lo aveva fatto. Sembrava che le
stesse facendo un favore. Tutto, i suoi modi e il tono della sua voce, ogni
cosa in lei sembrava dire: ti sto facendo questa cortesia, dovresti sentirti
onorata della cosa.
E ovviamente dopo averla ascoltata e averle lanciato uno sguardo omicida le
aveva semplicemente detto che apprezzava lo sforzo ma che le sue scuse non
cambiavano niente, visto che non aveva agito in buona fede. E avevano finito
col litigare di nuovo. Lily se l’era presa perché “dopo che lei era venuta a
parlarle, si vedeva pure trattata così”. Come se fosse stata lei a
chiederglielo!
E altrettanto ovviamente era lei a subirsi la ramanzina di Scorpius, che stava comodamente sdraiato sul suo letto da
mezz’ora a predicare.
-Dai Rose, ti ha chiesto scusa!-
- Certo, e quindi basta questo? Non ho capito! Lei si comporta malissimo
con me e io puff, dovrei dimenticarmelo solo perché
mi ha chiesto scusa. Che poi, fra l’altro, sospetto che la sua improvvisa
redenzione non sia esattamente farina del suo sacco, non so se capisci a cosa
mi riferisco…-
-Non ho idea di cosa tu stia parlando…-
-Sei sempre stato pessimo a raccontare cavolate…-
-Solo quando non mi conviene! Mica come qualcuno…-
-Io dico bugie solo quando ho qualcosa da guadagnarci e sono bravissima a
dirle. Tu invece le dici anche quando non ce n’è bisogno, e lo fai male
oltretutto!-
-Talmente male che non valgono come bugie…-
-Si. E oltretutto fai schifo anche quando si tratta di cercare di cambiare discorso-
-E va bene. Lo ammetto, è stato un mio suggerimento. E allora?-
-E allora è una cosa che va a mio favore. Le sue non erano scuse sincere,
lo ha fatto solo per far contento te.-
-E perché avrebbe dovuto farlo?-
Non ci credeva. Lui non si era davvero accorto di piacerle? O stava solo
cercando conferme? Ma dopotutto lei lo capiva subito quando mentiva e in quel
momento era sinceramente curioso. Sarebbe bastata una sola parola per
allontanarla definitivamente da lui. Se lei gli avesse riferito dell’ossessione
che sua cugina aveva per lui, lui avrebbe sicuramente assunto un atteggiamento
distaccato nei suoi confronti perché aveva bisogno dei suoi tempi per elaborare
le cose. Bastavano tre stupide parole. Tre parole che non avrebbe mai detto
perché lei, al contrario della rossa, giocava pulito.
-Perché tiene alla tua amicizia e sa che tu in qualche modo tieni alla mia.-
-Davvero?-
-In effetti non vedo come possa fare a saperlo lei visto che non lo so
nemmeno io…-
-Cosa vuol dire che non lo sai?-
-Che non lo so. Non è che abbia molti significati come frase…-
-E sentiamo, quale assurda spiegazione ti sei data per il fatto che io sia
qui adesso?-
Una spiegazione in effetti se l’era data. Ma se glie l’avesse detta lo avrebbe
innervosito ancora di più di quanto non avesse già fatto.
-Non me ne sono data nessuna. Sei qui e va bene così. Possono esserci
milioni di motivi che giustificano la tua presenza in questa stanza…-
-Dimmene uno!-
-Ti stai fossilizzando su una stupida frase senza significato e non mi
sembra il caso.-
-Senza significato per te forse! Io ce l’ho una spiegazione, è perché ci
tengo a te!-
-Ok, ho sbagliato. Calmati però, o ti farai venire una sincope!-
-Grazie, è bello sapere che anche per te è lo stesso!-
-Non mi sembra di averti mai dato motivi di dubitare che per me sia lo
stesso.-
-Perché io invece si?-
Rose alzò un sopracciglio, limitandosi a lanciargli un’occhiata eloquente
prima di andare a sedersi accanto a lui.
-Tre mesi di silenzio non ti dicono niente? Anzi, per la precisione 124
giorni, diciotto ore e 26 minuti. I secondi non lo so, si fa fatica a tenerne
il conto…-
-Avevi detto che non ci avevi fatto caso! Che bugiarda! Comunque hai
ragione tu. Mi dispiace…-
Se non altro era riuscita a farlo rilassare. Se non fosse stato che non
voleva litigare con lui e averlo lontano di nuovo non se ne sarebbe mai uscita
con quella frase. Il suo smisurato orgoglio non glie lo avrebbe mai permesso.
Ma si era rassegnata già da tempo al fatto che con Scorpius
era così: i lati spigolosi del suo carattere scomparivano, il suo orgoglio
andava allegramente a farsi benedire e tutte le risposte acide e sarcastiche e
le battutine cattive che di solito sfoderava in molte occasioni si dissolvevano
non appena lo guardava. E si era arresa all’evidenza del fatto che se era così
solo con lui un motivo c’era. Non avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, qual’era quel motivo, però sapeva che c’era.
-Scorpius?-
-Dimmi-
-Me la fai una coccola?-
-Vieni qui!-
E quanto ci stava bene lei tra le sue braccia! Ma durava sempre poco: a lui
non piacevano le manifestazioni d’affetto. Diceva di non essere capace a fare
le coccole… capace a fare che poi lo sapeva solo lui, visto che a lei bastava
che l’abbracciasse ed era felicissima. Lui però si sentiva a disagio e lei lo
percepiva benissimo quindi dopo poco fu lei ad interrompere quel contatto, per
quanto gradito.
-Scendiamo?-
-Si, andiamo dagli altri dai…-
-E cercherai di non essere acida con tua cugina?-
-Io non sono mai acida!-
-Tsè, come no! Andiamo và!-
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La ignorava semplicemente. Lei faceva la vittima, dicendo che non capiva
perché Rose la ignorasse in quel modo, che non si capacitava e che la cosa la
faceva soffrire.
E Rose stava zitta perché fare piazzate napoletane non era il suo stile. Le
avrebbe parlato più tardi, quando sarebbero state sole. Solo la infastidiva il
fatto che ad essersi comportata male era Lily, ed ora era lei a passare per
quella cattiva agli occhi degli altri, che ovviamente conoscevano Lily da più
tempo di lei e quindi le tenevano la parte.
-Sentite, ma con tutto quello di cui c’è da parlare doppiamo per forza
fissarci sulle questioni private di Rose e Lily?-
-No. Ci dispiaceva vedere Lily così e abbiamo chiesto…poi Rose non vuole
dare la sua versione dei fatti…-
-Avrà sicuramente i suoi motivi per non farlo, così come avrà i suoi motivi
per avercela con sua cugina. E sono sicuro che anche Lily lo saquesto, quindi può smetterla.-
Non se l’era aspettato. Lui non prendeva mai le sue difese apertamente. Si
avvicinò a lui per parlargli senza che gli altri sentissero.
-Grazie…-
-Lo sai che mi dispiace che non vi parliate, però anche se non condivido le
tue scelte, sappi che io sono dalla tua parte. Sempre.-
Dopo l’intervento del biondo anche gli altri ragazzi iniziarono a
socializzare con Rose. Sembrò strano a tutti che Scorpius,
pur conoscendola da tanto tempo, non l’avesse mai presentata loro.
-Voleva tenerti tutta per lui! Oppure non sono poi così amici…-
A parlare era stata Elise, una ragazza che non le piaceva molto. Le
ricordava Lily nei modi di fare. L’aveva sentita parlare con un’altra ragazza
dicendo che avrebbe fatto tutto il possibile per far finire insieme sua cugina
e Scorpius, perché secondo lei stavano benissimo
insieme e lei sarebbe stata felicissima della cosa. Lei. Come se il fine ultimo
dell’universo fosse stato la sua felicità, come se quello che voleva il ragazzo
non contasse. Secondo la mente eccelsa le cose dovevano essere così e questo
era un motivo sufficiente a mettersi in mezzo e organizzare la vita degli
altri.
Mascherando un sorriso Rose si ritrovò a pensare che non si stupiva per nientedel fatto che lei e sua cugina andassero così
d’accordo.
Quella sera fu oltretutto piena di rivelazioni per Rose, che capì che Scorpiusnon era l’unico motivo per cui Lily non la voleva
lì. Le aveva sempre raccontato di piacere a tutti, di essersi integrata
benissimo nel gruppo, le aveva persino raccontato aneddoti divertenti in cui
lei o faceva ridere tutti con una battuta sagace o al contrario riusciva a
zittire con una battuta ironica e spiazzante qualcuno che la infastidiva. Ma
ora, vedendola seduta zitta su una sedia, capiva che si era inventata tutto di
sana pianta. E la cosa non la sorprendeva, visto che le era capitato altre
volte che sua cugina facesse la superdonna facendo mille proposte che
puntualmente finivano in uno sbuffo di fumo, visto che tutti i suoi “andiamo,
facciamo…” non aveva mai il coraggio di metterli in pratica. Eppure credeva che
dopo mesi si fosse almeno inserita. Invece non era così: aveva legato con un
paio di persone singolarmente, ma il gruppo ancora non l’aveva inglobata e lei
certo non faceva niente perché accadesse. Non interveniva mai nel discorso, probabilmente
timorosa di essere giudicata o troppo presa dal pensare a qualcosa di
intelligente o divertente da dire che però non le veniva in mente, e parlava
solo con Scorpius, che cercava di coinvolgerla nel
discorso con risultati parecchio scarsi.
Lei invece riuscì ad inserirsi nel discorso perfettamente. Il fatto che
leggesse molto la aiutò a socializzare, infatti interveniva sempre dicendo cose
non solo intelligenti, ma anche interessanti, a volte dicendo cose curiose, che
in pochi sapevano, senza mai però farlo come la professorina che insegna. In
poco tempo si guadagnò la simpatia della maggior parte dei ragazzi, mentre
dalle ragazze ricevette per lo più sguardi truci, tutt’altro che amichevoli.
Ma d’altronde era sempre stato così per lei: aveva sempre fatto una fatica
immensa a fare amicizia con le ragazze, forse perché era cresciuta in un
ambiente composto prettamente da figura maschili: James, Albus,
Hugo… era con loro che aveva passato la maggior parte della sua infanzia e
anche in quel momento era così. E così si era ritrovata ad essere una ragazza
particolare: si truccava ma non ne faceva una malattia, non disdegnava le gonne
ma preferiva i jeans, non le piaceva lo shopping e soprattutto non le piaceva
per niente spettegolare ed era ostile a chi lo faceva. Diceva le cose che
pensava, sempre, badando spesso più al contenuto che alla forma e questo spesso
giocava a suo sfavore ma lei era dell’idea che una brutta verità è meglio di
cento belle bugie, anche se riconosceva che sarebbe stata buona cosa lavorare
sul modo in cui questa verità veniva detta. Aveva gusti molto particolari su
tutto, gusti che discostavano molto da quelli della ragazza media. James diceva
sempre che aveva il corpo di una ragazza ma che la sua mente era quella di un
ragazzo.
-Allora che si fa stasera?-
-Potremmo uscire e andare a ballare! Ho comprato un vestitino che non vedo
l’ora di mettere!-
-Io passo, preferisco stare a casa-
-Ma dai, è così una bella idea quella di andare in discoteca-
-Se fossimo stati tra di noi si, ma quando andiamo nella Londra babbanava sempre a finire che facciamo casino con la
magia…-
-Solo perché non siete capaci di stare lontano dagli alcolici babbani!-
-Ci divertiamo così, che problema c’è? E poi parla lei! Che ogni volta
bisogna riportarti in braccio perché sei storta!-
-Allora mettiamola ai voti…-
-Mettila come vuoi, io non vengo uguale. Chi vuole vada, non siamo
obbligati a fare tutti la stessa cosa!-
-Ok… Chi viene a ballare?-
Si alzarono le mani di un paio di ragazzi mentre le ragazze alzarono tutte
la mano. Tutte tranne Rose. Ma questo sembrò non dispiacere alle ragazze, che
anzi si lanciarono nei preparativi, ben felici di ignorarla.
-Noi invece come ci organizziamo?-
-Non lo so…-
-Bho, fate voi…-
-Io non ne ho idea, a me va bene tutto…-
-Io un’idea ce l’avrei….-
-Senti senti…Rose Weasly ha un’idea…come mai non
vai con le ragazze?-
-Stasera non mi va molto…non sono dell’umore da discoteca…Se però ti do
fastidio qui vado con loro, non c’è problema…-
-Ma figurati! Chiedevo solo! Poi a quanto pare sei l’unica ad avere delle
idee…-
-Grazie Zabini, molto gentile...-
-Adoro il tuo sarcasmo!-
-E io il tuo!-
-Ok…allora, queste idea?-
-Siamo nella Londra babbana vero?-
-Si, perché?-
-Perché allora gli aggeggi babbani funzionano qui
dentro. Ne hai?-
-Definisci aggeggi babbani…-
-Televisore, lettore DVD e playstation-
-Si, nella camera dei miei c’è un televisore full hd
55 pollici con lettore DVD e impianto dolby surround. La Playstation ce l’ho in
camera mia ma non l’ho mai usata…non so come si fa…-
-Alla faccia Zabini! Hai una tv gigante! È il
paradiso! Possiamo usarla?-
-Si certo, i miei non ci sono e non vengono quasi mai qui. Ma non capisco a
cosa ci servano gli arnesi babbani…-
-Facciamo una serata“alla babbana”
. non preoccuparti, organizzo tutto io, tu procurati il cibo: chiama una
pizzeria d’asporto e fatti portare delle pizze. Gusti semplici, niente di
troppo elaborato così mangiamo tutti!-
E senza spiegare altro Rose corse in camera dei genitori del padrone di
casa a preparare per la serata. Come previsto, oltre al lettore, era presente
una vasta varietà di DVD. Ne trovò alcuni che facevano al caso suo e li mise
vicino al televisore. Poi andò in camera di Marcus e prese la Playstation ancora
inscatolata e la portò nella camera per attaccarla.
Finì i preparativi giusto in tempo per salutare i ragazzi che uscivano. Con
sua grande sorpresa tra questi c’era anche Scorpius.
-Pensavo rimanessi…-
-L’idea era quella…poi però Elise è venuta a pregarmi di andare perché dice
che è da quando siamo qui che ignoro lei e Lily. Se non l’avessi accontentata
non l’avrebbe finita più..-
-Oh. Capisco. Beh, divertitevi…-
-Mi dispiace che tu non venga… se torno presto ci vediamo dopo…-
-Non preoccuparti per me! Vai, io sono in buona compagnia…-
Chi, se non Elise e Lily, avrebbe potuto rovinare quella serata?
Maledicendole mentalmente Rose si affrettò a radunare i ragazzi per dare inizio
alla serata, ben decisa a non farsela rovinare da loro due.
ﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜ
-E Rose Weaslyvince ancora! Ritiratevi ragazzi!-
-Ehi Weasly, non vale! Tu non dovreti
essere ammessa a giocare, sei allenata! Per noi è la prima volta!-
-Come Zabini? Non avevi detto che mi avresti
battuta a occhi chiusi e con una mano sola? Se vuoi ti do la rivincita!-
-Sono arrivati gli altri. Più tardi ok?-
-Sono le tre e mezza…più tardi significa a data da destinarsi? Dì un po’,
stai cercando di ritirarti elegantemente?-
-Assolutamente no! Vado a parlare con i domestici e torno!-
Rose approfittò per andare a fare un salutino a Scorpius,
che però trovò seduto sul divano in stato di semi-incoscienza causata
dall’alcol. Accanto a lui le due oche giulive, anche loro brille ma non quanto Scorpius.
-Lo avete fatto bere?-
-Ci stavamo solo divertendo un po’…poi lui è degenerato…-
-Siete due idiote! Potrebbe stare male sul serio!-
-E chi sei tu? Sua madre?-
Visto lo stato in cui erano era inutile parlare con loro. Capivano poco o
niente da sobrie, figurarsi da ubriache! Cercò di sollevarlo per portarlo in
camera ma era troppo pesante per lei.
-Rose, non preoccuparti, ci penso io tra un secondo. Tu intanto vai su…
però mi dispiace, tu e Marcus la rivincita ve la dovrete giocare da soli. Noi
andiamo a dormire, siamo stanchi…-
-Va bene, lo dico a Zabini. Non vede l’ora di
avere una scusa per smettere di giocare! Sono troppo forte per lui!
Buonanotte!-
-Anche a te. Ah e Rose! È stata davvero una serata grandiosa! Hai avuto
un’idea strepitosa, brava!-
Con un sorriso Rose si diresse verso la stanza di Zabini,
che però non era ancora rientrato. Arrivò poco dopo, seguito a distanza da due
ragazzi che sostenevano Scorpius, che si era un
po’ripreso. Prima di seguire Marcus nella sua stanza Rose lanciò al biondo
un’occhiata di rimprovero. Lui la guardò a sua volta con una maschera
impassibile a coprirgli il volto. Poi lei entrò nella stanza, chiudendosi la
porta alle spalle ma senza riuscire a lasciare fuori il pensiero di Scorpius.
Scusate, questo capitolo non è proprio il
massimo….diciamo che è più che altro un capitolo di transizione. Ringrazio
molto Saphira2, mAdwOrLd e ElseW
che mi hanno recensito: anche a me LilY non piace per
niente! Aggiungo che comunque le recensioni sono sempre molto bene accette!
Ringrazio anche Cerenyse,
ElseW,Fragola
, Haley_James,Jadina,Potterina1993, saphira2, Veronica91 e _deth_
che hanno messo la storia tra i seguiti e Ellyina,jadina94, Ombrosa e Potterina1993 che
invece l’han messa tra i preferiti.
Grazie anche a chi ha semplicemente letto!
Bacioni