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Autore: Lolli1    15/02/2010    2 recensioni
E fu così che Scorpius la mise da parte. Se prima la cercava una volta ogni tanto, ora aveva smesso del tutto, mentre al contrario mandava messaggi a Lily e la incontrava spesso. E lei alla fine aveva smesso a sua volta di cercarlo: aveva sempre l’impressione di disturbarlo e di dargli fastidio quando lo faceva. Così si limitava a seguire la sua vita da lontano, attraverso i racconti dettagliati che le faceva la cugina, visto che, orgogliosa com’era, non avrebbe mai ammesso di sentire la sua mancanza, né tantomeno di provare per lui un sentimento più forte dell’amicizia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rose Weasly non si sentiva mai in colpa. La trovava una cosa inutile. Così come trovava inutile chiedere scusa dopo aver fatto qualcosa che si voleva fare.

Lily era andata da lei il giorno dopo il loro arrivo, molto probabilmente su richiesta di qualcuno che sospettava fosse Scorpius, dicendole che si era comportata male e porgendole le sue scuse.

Sarebbe stato un bel tentativo e sicuramente, visto i legami che c’erano tra loro, forse Rose avrebbe anche fatto un’eccezione per lei, se non fosse stato per il piccolo particolare del modo in cui lo aveva fatto. Sembrava che le stesse facendo un favore. Tutto, i suoi modi e il tono della sua voce, ogni cosa in lei sembrava dire: ti sto facendo questa cortesia, dovresti sentirti onorata della cosa.

E ovviamente dopo averla ascoltata e averle lanciato uno sguardo omicida le aveva semplicemente detto che apprezzava lo sforzo ma che le sue scuse non cambiavano niente, visto che non aveva agito in buona fede. E avevano finito col litigare di nuovo. Lily se l’era presa perché “dopo che lei era venuta a parlarle, si vedeva pure trattata così”. Come se fosse stata lei a chiederglielo!

E altrettanto ovviamente era lei a subirsi la ramanzina di Scorpius, che stava comodamente sdraiato sul suo letto da mezz’ora a predicare.

-Dai Rose, ti ha chiesto scusa!-

- Certo, e quindi basta questo? Non ho capito! Lei si comporta malissimo con me e io puff, dovrei dimenticarmelo solo perché mi ha chiesto scusa. Che poi, fra l’altro, sospetto che la sua improvvisa redenzione non sia esattamente farina del suo sacco, non so se capisci a cosa mi riferisco…-

-Non ho idea di cosa tu stia parlando…-

-Sei sempre stato pessimo a raccontare cavolate…-

-Solo quando non mi conviene! Mica come qualcuno…-

-Io dico bugie solo quando ho qualcosa da guadagnarci e sono bravissima a dirle. Tu invece le dici anche quando non ce n’è bisogno, e lo fai male oltretutto!-

-Talmente male che non valgono come bugie…-

-Si. E oltretutto fai schifo anche quando si tratta di cercare di cambiare discorso-

-E va bene. Lo ammetto, è stato un mio suggerimento. E allora?-

-E allora è una cosa che va a mio favore. Le sue non erano scuse sincere, lo ha fatto solo per far contento te.-

-E perché avrebbe dovuto farlo?-

Non ci credeva. Lui non si era davvero accorto di piacerle? O stava solo cercando conferme? Ma dopotutto lei lo capiva subito quando mentiva e in quel momento era sinceramente curioso. Sarebbe bastata una sola parola per allontanarla definitivamente da lui. Se lei gli avesse riferito dell’ossessione che sua cugina aveva per lui, lui avrebbe sicuramente assunto un atteggiamento distaccato nei suoi confronti perché aveva bisogno dei suoi tempi per elaborare le cose. Bastavano tre stupide parole. Tre parole che non avrebbe mai detto perché lei, al contrario della rossa, giocava pulito.

-Perché tiene alla tua amicizia e sa che tu in qualche modo tieni alla mia.-

-Davvero?-

-In effetti non vedo come possa fare a saperlo lei visto che non lo so nemmeno io…-

-Cosa vuol dire che non lo sai?-

-Che non lo so. Non è che abbia molti significati come frase…-

-E sentiamo, quale assurda spiegazione ti sei data per il fatto che io sia qui adesso?-

Una spiegazione in effetti se l’era data. Ma se glie l’avesse detta lo avrebbe innervosito ancora di più di quanto non avesse già fatto.

-Non me ne sono data nessuna. Sei qui e va bene così. Possono esserci milioni di motivi che giustificano la tua presenza in questa stanza…-

-Dimmene uno!-

-Ti stai fossilizzando su una stupida frase senza significato e non mi sembra il caso.-

-Senza significato per te forse! Io ce l’ho una spiegazione, è perché ci tengo a te!-

-Ok, ho sbagliato. Calmati però, o ti farai venire una sincope!-

-Grazie, è bello sapere che anche per te è lo stesso!-

-Non mi sembra di averti mai dato motivi di dubitare che per me sia lo stesso.-

-Perché io invece si?-

Rose alzò un sopracciglio, limitandosi a lanciargli un’occhiata eloquente prima di andare a sedersi accanto a lui.

-Tre mesi di silenzio non ti dicono niente? Anzi, per la precisione 124 giorni, diciotto ore e 26 minuti. I secondi non lo so, si fa fatica a tenerne il conto…-

-Avevi detto che non ci avevi fatto caso! Che bugiarda! Comunque hai ragione tu. Mi dispiace…-

Se non altro era riuscita a farlo rilassare. Se non fosse stato che non voleva litigare con lui e averlo lontano di nuovo non se ne sarebbe mai uscita con quella frase. Il suo smisurato orgoglio non glie lo avrebbe mai permesso. Ma si era rassegnata già da tempo al fatto che con Scorpius era così: i lati spigolosi del suo carattere scomparivano, il suo orgoglio andava allegramente a farsi benedire e tutte le risposte acide e sarcastiche e le battutine cattive che di solito sfoderava in molte occasioni si dissolvevano non appena lo guardava. E si era arresa all’evidenza del fatto che se era così solo con lui un motivo c’era. Non avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, qual’era quel motivo, però sapeva che c’era.

-Scorpius?-

-Dimmi-

-Me la fai una coccola?-

-Vieni qui!-

E quanto ci stava bene lei tra le sue braccia! Ma durava sempre poco: a lui non piacevano le manifestazioni d’affetto. Diceva di non essere capace a fare le coccole… capace a fare che poi lo sapeva solo lui, visto che a lei bastava che l’abbracciasse ed era felicissima. Lui però si sentiva a disagio e lei lo percepiva benissimo quindi dopo poco fu lei ad interrompere quel contatto, per quanto gradito.

-Scendiamo?-

-Si, andiamo dagli altri dai…-

-E cercherai di non essere acida con tua cugina?-

-Io non sono mai acida!-

-Tsè, come no! Andiamo !-

 

ﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜ

 

La ignorava semplicemente. Lei faceva la vittima, dicendo che non capiva perché Rose la ignorasse in quel modo, che non si capacitava e che la cosa la faceva soffrire.

E Rose stava zitta perché fare piazzate napoletane non era il suo stile. Le avrebbe parlato più tardi, quando sarebbero state sole. Solo la infastidiva il fatto che ad essersi comportata male era Lily, ed ora era lei a passare per quella cattiva agli occhi degli altri, che ovviamente conoscevano Lily da più tempo di lei e quindi le tenevano la parte.

-Sentite, ma con tutto quello di cui c’è da parlare doppiamo per forza fissarci sulle questioni private di Rose e Lily?-

-No. Ci dispiaceva vedere Lily così e abbiamo chiesto…poi Rose non vuole dare la sua versione dei fatti…-

-Avrà sicuramente i suoi motivi per non farlo, così come avrà i suoi motivi per avercela con sua cugina. E sono sicuro che anche Lily lo saquesto, quindi può smetterla.-

Non se l’era aspettato. Lui non prendeva mai le sue difese apertamente. Si avvicinò a lui per parlargli senza che gli altri sentissero.

-Grazie…-

-Lo sai che mi dispiace che non vi parliate, però anche se non condivido le tue scelte, sappi che io sono dalla tua parte. Sempre.-

Dopo l’intervento del biondo anche gli altri ragazzi iniziarono a socializzare con Rose. Sembrò strano a tutti che Scorpius, pur conoscendola da tanto tempo, non l’avesse mai presentata loro.

-Voleva tenerti tutta per lui! Oppure non sono poi così amici…-

A parlare era stata Elise, una ragazza che non le piaceva molto. Le ricordava Lily nei modi di fare. L’aveva sentita parlare con un’altra ragazza dicendo che avrebbe fatto tutto il possibile per far finire insieme sua cugina e Scorpius, perché secondo lei stavano benissimo insieme e lei sarebbe stata felicissima della cosa. Lei. Come se il fine ultimo dell’universo fosse stato la sua felicità, come se quello che voleva il ragazzo non contasse. Secondo la mente eccelsa le cose dovevano essere così e questo era un motivo sufficiente a mettersi in mezzo e organizzare la vita degli altri.

Mascherando un sorriso Rose si ritrovò a pensare che non si stupiva per nientedel fatto che lei e sua cugina andassero così d’accordo.

Quella sera fu oltretutto piena di rivelazioni per Rose, che capì che Scorpiusnon era l’unico motivo per cui Lily non la voleva lì. Le aveva sempre raccontato di piacere a tutti, di essersi integrata benissimo nel gruppo, le aveva persino raccontato aneddoti divertenti in cui lei o faceva ridere tutti con una battuta sagace o al contrario riusciva a zittire con una battuta ironica e spiazzante qualcuno che la infastidiva. Ma ora, vedendola seduta zitta su una sedia, capiva che si era inventata tutto di sana pianta. E la cosa non la sorprendeva, visto che le era capitato altre volte che sua cugina facesse la superdonna facendo mille proposte che puntualmente finivano in uno sbuffo di fumo, visto che tutti i suoi “andiamo, facciamo…” non aveva mai il coraggio di metterli in pratica. Eppure credeva che dopo mesi si fosse almeno inserita. Invece non era così: aveva legato con un paio di persone singolarmente, ma il gruppo ancora non l’aveva inglobata e lei certo non faceva niente perché accadesse. Non interveniva mai nel discorso, probabilmente timorosa di essere giudicata o troppo presa dal pensare a qualcosa di intelligente o divertente da dire che però non le veniva in mente, e parlava solo con Scorpius, che cercava di coinvolgerla nel discorso con risultati parecchio scarsi.

Lei invece riuscì ad inserirsi nel discorso perfettamente. Il fatto che leggesse molto la aiutò a socializzare, infatti interveniva sempre dicendo cose non solo intelligenti, ma anche interessanti, a volte dicendo cose curiose, che in pochi sapevano, senza mai però farlo come la professorina che insegna. In poco tempo si guadagnò la simpatia della maggior parte dei ragazzi, mentre dalle ragazze ricevette per lo più sguardi truci, tutt’altro che amichevoli.

Ma d’altronde era sempre stato così per lei: aveva sempre fatto una fatica immensa a fare amicizia con le ragazze, forse perché era cresciuta in un ambiente composto prettamente da figura maschili: James, Albus, Hugo… era con loro che aveva passato la maggior parte della sua infanzia e anche in quel momento era così. E così si era ritrovata ad essere una ragazza particolare: si truccava ma non ne faceva una malattia, non disdegnava le gonne ma preferiva i jeans, non le piaceva lo shopping e soprattutto non le piaceva per niente spettegolare ed era ostile a chi lo faceva. Diceva le cose che pensava, sempre, badando spesso più al contenuto che alla forma e questo spesso giocava a suo sfavore ma lei era dell’idea che una brutta verità è meglio di cento belle bugie, anche se riconosceva che sarebbe stata buona cosa lavorare sul modo in cui questa verità veniva detta. Aveva gusti molto particolari su tutto, gusti che discostavano molto da quelli della ragazza media. James diceva sempre che aveva il corpo di una ragazza ma che la sua mente era quella di un ragazzo.

-Allora che si fa stasera?-

-Potremmo uscire e andare a ballare! Ho comprato un vestitino che non vedo l’ora di mettere!-

-Io passo, preferisco stare a casa-

-Ma dai, è così una bella idea quella di andare in discoteca-

-Se fossimo stati tra di noi si, ma quando andiamo nella Londra babbanava sempre a finire che facciamo casino con la magia…-

-Solo perché non siete capaci di stare lontano dagli alcolici babbani!-

-Ci divertiamo così, che problema c’è? E poi parla lei! Che ogni volta bisogna riportarti in braccio perché sei storta!-

-Allora mettiamola ai voti…-

-Mettila come vuoi, io non vengo uguale. Chi vuole vada, non siamo obbligati a fare tutti la stessa cosa!-

-Ok… Chi viene a ballare?-

Si alzarono le mani di un paio di ragazzi mentre le ragazze alzarono tutte la mano. Tutte tranne Rose. Ma questo sembrò non dispiacere alle ragazze, che anzi si lanciarono nei preparativi, ben felici di ignorarla.

-Noi invece come ci organizziamo?-

-Non lo so…-

-Bho, fate voi…-

-Io non ne ho idea, a me va bene tutto…-

-Io un’idea ce l’avrei….-

-Senti senti…Rose Weasly ha un’idea…come mai non vai con le ragazze?-

-Stasera non mi va molto…non sono dell’umore da discoteca…Se però ti do fastidio qui vado con loro, non c’è problema…-

-Ma figurati! Chiedevo solo! Poi a quanto pare sei l’unica ad avere delle idee…-

-Grazie Zabini, molto gentile...-

-Adoro il tuo sarcasmo!-

-E io il tuo!-

-Ok…allora, queste idea?-

-Siamo nella Londra babbana vero?-

-Si, perché?-

-Perché allora gli aggeggi babbani funzionano qui dentro. Ne hai?-

-Definisci aggeggi babbani…-

-Televisore, lettore DVD e playstation-

-Si, nella camera dei miei c’è un televisore full hd 55 pollici con lettore DVD e impianto dolby surround. La Playstation ce l’ho in camera mia ma non l’ho mai usata…non so come si fa…-

-Alla faccia Zabini! Hai una tv gigante! È il paradiso! Possiamo usarla?-

-Si certo, i miei non ci sono e non vengono quasi mai qui. Ma non capisco a cosa ci servano gli arnesi babbani…-

-Facciamo una serata“alla babbana” . non preoccuparti, organizzo tutto io, tu procurati il cibo: chiama una pizzeria d’asporto e fatti portare delle pizze. Gusti semplici, niente di troppo elaborato così mangiamo tutti!-

E senza spiegare altro Rose corse in camera dei genitori del padrone di casa a preparare per la serata. Come previsto, oltre al lettore, era presente una vasta varietà di DVD. Ne trovò alcuni che facevano al caso suo e li mise vicino al televisore. Poi andò in camera di Marcus e prese la Playstation ancora inscatolata e la portò nella camera per attaccarla.

Finì i preparativi giusto in tempo per salutare i ragazzi che uscivano. Con sua grande sorpresa tra questi c’era anche Scorpius.

-Pensavo rimanessi…-

-L’idea era quella…poi però Elise è venuta a pregarmi di andare perché dice che è da quando siamo qui che ignoro lei e Lily. Se non l’avessi accontentata non l’avrebbe finita più..-

-Oh. Capisco. Beh, divertitevi…-

-Mi dispiace che tu non venga… se torno presto ci vediamo dopo…-

-Non preoccuparti per me! Vai, io sono in buona compagnia…-

Chi, se non Elise e Lily, avrebbe potuto rovinare quella serata? Maledicendole mentalmente Rose si affrettò a radunare i ragazzi per dare inizio alla serata, ben decisa a non farsela rovinare da loro due.

 

 

ﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜﺜ

 

-E Rose Weaslyvince ancora! Ritiratevi ragazzi!-

-Ehi Weasly, non vale! Tu non dovreti essere ammessa a giocare, sei allenata! Per noi è la prima volta!-

-Come Zabini? Non avevi detto che mi avresti battuta a occhi chiusi e con una mano sola? Se vuoi ti do la rivincita!-

-Sono arrivati gli altri. Più tardi ok?-

-Sono le tre e mezza…più tardi significa a data da destinarsi? Dì un po’, stai cercando di ritirarti elegantemente?-

-Assolutamente no! Vado a parlare con i domestici e torno!-

Rose approfittò per andare a fare un salutino a Scorpius, che però trovò seduto sul divano in stato di semi-incoscienza causata dall’alcol. Accanto a lui le due oche giulive, anche loro brille ma non quanto Scorpius.

-Lo avete fatto bere?-

-Ci stavamo solo divertendo un po’…poi lui è degenerato…-

-Siete due idiote! Potrebbe stare male sul serio!-

-E chi sei tu? Sua madre?-

Visto lo stato in cui erano era inutile parlare con loro. Capivano poco o niente da sobrie, figurarsi da ubriache! Cercò di sollevarlo per portarlo in camera ma era troppo pesante per lei.

-Rose, non preoccuparti, ci penso io tra un secondo. Tu intanto vai su… però mi dispiace, tu e Marcus la rivincita ve la dovrete giocare da soli. Noi andiamo a dormire, siamo stanchi…-

-Va bene, lo dico a Zabini. Non vede l’ora di avere una scusa per smettere di giocare! Sono troppo forte per lui! Buonanotte!-

-Anche a te. Ah e Rose! È stata davvero una serata grandiosa! Hai avuto un’idea strepitosa, brava!-

Con un sorriso Rose si diresse verso la stanza di Zabini, che però non era ancora rientrato. Arrivò poco dopo, seguito a distanza da due ragazzi che sostenevano Scorpius, che si era un po’ripreso. Prima di seguire Marcus nella sua stanza Rose lanciò al biondo un’occhiata di rimprovero. Lui la guardò a sua volta con una maschera impassibile a coprirgli il volto. Poi lei entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle ma senza riuscire a lasciare fuori il pensiero di Scorpius.

 

 

 

 

 

 

 

 

Scusate, questo capitolo non è proprio il massimo….diciamo che è più che altro un capitolo di transizione. Ringrazio molto Saphira2, mAdwOrLd e ElseW che mi hanno recensito: anche a me LilY non piace per niente! Aggiungo che comunque le recensioni sono sempre molto bene accette!

Ringrazio anche Cerenyse, ElseW,Fragola

, Haley_James,Jadina,Potterina1993, saphira2, Veronica91 e _deth_ che hanno messo la storia tra i seguiti e Ellyina,jadina94, Ombrosa e Potterina1993 che invece l’han messa tra i preferiti.

Grazie anche a chi ha semplicemente letto!

Bacioni

 

  
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