Ciao a tutte ed eccomi qui con il nuovo capitolo. Volevo
postare già ieri, per non lasciarvi troppo sulle spine, ma
purtroppo ho avuto dei problemi e non ci sono riuscita!
Da questo capitolo in poi, sono stata molto aiutata da una mia
carissima amica, Sara, che qui su efp si chiama Sara_Cullen. E'
bravissima e corregge tutti i miei casini, dando un tocco in
più ai capitoli e invitandomi e aiutandomi ad approfondire
ancora di più i personaggi e le situazioni.
GRAZIE SARA!
Ringrazio infinitamente le 45 persone che mi hanno inserito tra i
preferiti, le 13 nelle storie da ricordare, le 82
nelle storie seguite e infine un ringraziamento speciale a:
ANNETTACUllEn / bellad93 / braking down / Giulia_Cullen / sandy69
che mi hanno inserito tra gli autori preferiti.
Sono veramente onorata di tutte queste attenzioni, e mi spingete sempre
di più a continuare con maggiore impegno!
Bacioni a tutte e buona lettura!
sandy69
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So che hai voglia di vederli
insieme, anch'io mentre scrivevo sembrava quasi che mi implorassero di
far accadere qualcosa tra loro, ma devono aspettare ancora un
pochino... non tanto... forse...
Spero solo che edward non mi tiri il collo!!!
Non voglio anticipare niente ma tiene sempre conto che comunque questa
è pur sempre una storia Bella/Edward, quindi prima o poi....
Grazie mille sandy! Bacioni!!!
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bellina97
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Ciao bellina! Io sono figlia
unica e quindi non posso sapere come ci si senta a litigare con un
fratello. Ma mi piaceva l'idea di dare l'impressione, forse anche
perchè sono gemelli, di un legame molto forte tra loro.
Infatti in questo capitolo si capirà ancora di
più!!! Bacioni.
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sara_cullen
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Ma ciao mia adorata
"prof"! Ma non ti sei ancora stufata di me? Almeno quando sei in
vacanza, goditi il maritino, anche se con tutti i mess, che ti ho
mandato, sarà stata un'impresa!!! Bacioni!
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Austen95
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Ciao Austen buone vacanze!!!
Beata te! Quando torni recuperi... se ne hai voglia! Non so come farai
senza internet, io andrei già in crisi d'astinenza!
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ashar
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Ok per la colletta ci sto! Ma
per il bagno no, perchè essendo occupato sempre da Alice, i
nostri due poverelli, si ritroveranno spesso in cucina molto presto per
ovviare il problema del bagno... e chissà cosa mai
può succedere qualche volta....
Bacioni!
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MaRtA HaLe [Contatta]
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Caio e benvenuta! Fa sempre
molto piacere quando si uniscono persone nuove!
Al contrario tuo, io li preferisco umani, perchè si
può giostrare molto di più sulle situazioni e gli
avvenimenti, ma comunque tutto quello che riguarda loro, mi
piace sempre molto e non faccio altro che leggere tantissime
fiction!
Vedrai, presto le cose inizieranno a smuoversi... un po' per tutti!
Ciao!
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Nerak
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Lo sai che Alice è
sempre in mezzo come il prezzemolo! Però devi ammettere che
tante volte aiuta anche!
Vedrai per quanto riguarda i gemellini, il capitolo ti
piacerà senz'altro!
Grazie di tutto e bacioni!
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giova71
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Sì diciamo che
Bella è abbastanza sveglia, nonostante tutte le sue
insicurezze!
In qualche modo si deve rifare per il fatto che Edward si spupazzi
tutte quelle sventole!
Vedrai che adesso in poi le cose si faranno un po' più
movimentate! Bacioni!
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Lalayasha
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Ciao Lala! Sei sempre la
solita.... te la vedi Bella che entra in baby doll da Edward, magari a
chiedergli se gli presta una matita..... naaaaaaa!!!
Come poteva non fraintendere lo sguardo, si sa quanto è
tonta la nostra Bella!
Dai, dopo l'appuntamento mi dici cosa avevi pensato così
vediamo se ci avevi azzeccato!
lui si fa i problemi per la situazione familiare perchè
comunque tutti conoscono la sua reputazione di dongiovanni, abita in
casa loro e poi pensa anche a Charlie e Jasper, mentre lei è
tranquilla e sa che non ci sarebbero problemi.
Grazie di tutto e bacionissimi!!!!
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vanderbit
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Ciao! Sì penso che
Alice abbia il dono di comparire sempre nei momenti meno opportuni, ma
d'altronde non sarebbe Alice se non rompesse un po'!
Bella è una persona tremendamente insicura su tutto, anche
perchè le è mancata la mamma proprio nel momento
in cui iniziava a crescere, quindi penso che sia normale, non avendo
una figura materna che ti sostiene nei momenti di maggior cambiamento,
sottostimarsi un pochino.
Ed è geloso marcio, e lo diventerà sempre di
più, finchè..... no non voglio anticipare niente!
Bacioni!
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CAPITOLO 11
LA PUSH
Pov Edward
Eravamo pronti a partire.
Tutti
erano allegri ma io ero sicuro che non sarei riuscito a godermi il
pomeriggio se non avessi trovato il modo per sfogare tutte le emozioni
che in quella giornata mi avevano dominato.
Quando Bella aveva accettato di uscire con Tyler ero rimasto deluso.
Sentendoli parlare avevo sperato che lei declinasse il suo invito, ma
dopo aver dato un’occhiata nella mia direzione, gli aveva
detto di sì. Sapevo che era corteggiatissima, ma vederla
flirtare con quel bell’imbusto aveva scatenato una strana
reazione in me. Ero frustrato non riuscivo a capire per quale motivo
dovesse darmi così fastidio.
La volevo, mi piaceva stare con lei, stavo bene quando
parlavamo, mi divertivo a scherzarci insieme, ma non era mia. Io non
ero forse abbracciato ad un’altra ragazza, in quel momento? E
allora? Lei non poteva uscire con un altro? Non mi era mai importato
niente se una che stava con me dopo cinque minuti si faceva un altro.
Perché con lei avrebbe dovuto essere diverso…
Poi all’entrata, quando Jasper, le aveva detto che
tipo era Tyler, la mia frustrazione si era trasformata in
preoccupazione.
Come faceva a uscire con un tipo così? Lei meritava di
meglio. Ma chi ero io per criticarlo? Non mi comportavo forse allo
stesso modo con le ragazze?
Ma in un attimo anche quell’emozione si era
trasformata, diventando rabbia.
Sapere che anche lei avrebbe voluto solo una serata di puro
divertimento, con tutte le implicazioni del caso, mi faceva ribollire
il sangue nelle vene.
Alla fine, tornando a casa, avevo deciso che una bella corsa in moto
era quello che ci voleva per scaricare tutte queste energie negative!
-Vi dispiace se vengo in moto?- dissi, rivolgendomi agli altri.
-No, anzi, le strade di La Push, sono l’ideale. E’
lì che di solito si fanno le gare- mi disse Jasper.
-Perché, ti interessano le gare di moto?- mi chiese Bella,
incuriosita.
-Sì a N.Y. ci partecipavo spesso e ho anche vinto tante
volte- mi vantai, per suscitare un po’ di interesse in lei.
-Vedremo, sai qui sono bravissimi. Specialmente i ragazzi della
riserva- rispose.
Vidi che Rosalie e Jasper la guardarono come per aggiungere qualcosa ma
Bella fu più veloce di loro.
-Dai andiamo, che Jake ci aspetta e poi così vediamo come te
la cavi, Cullen!- e salì in macchina.
Partimmo e mi divertii a tirare un po’ la mia piccolina lungo
la strada. Era vero quelle strade erano fantastiche per correre in
moto: alternavano rettilinei a curve a gomito, dove potevo
tranquillamente piegare fin quasi a sfiorare il ginocchio per terra.
Poi non c’era assolutamente traffico il che mi permetteva di
aumentare ancor più la velocità. Mi era sempre
piaciuta la sensazione che mi dava la corsa in moto:
l’adrenalina si irradiava dal mio cervello per tutto il
corpo, facendo scorrere il sangue nelle mie vene, ancora più
velocemente, dandomi una sensazione di eccitazione ed euforia. Mi
faceva sentire così libero, così vivo!
Anche se non avevo mai percorso quella strada, in base alle indicazioni
che mi aveva dato Jasper, fu facile per me arrivare a La Push,
all’officina di Jacob. Quando spensi il motore, un ragazzo
alto, scuro di carnagione, con i capelli lunghi legati in una coda, e
una montagna di muscoli (che non avevano niente da invidiare a quelli
di Emmett) mi venne incontro con un enorme sorriso. Dovevo riconoscere
che era molto bello come ragazzo, e ripensando a Bella e a come ne
parlava, fui ancora più geloso. Chissà
perché avevo sperato che almeno fosse brutto e
mingherlino…
-Ciao, devi essere Edward. Mi ha telefonato Bella per dirmi che stavi
arrivando- mi salutò allungandomi la mano.
-Sì e tu devi essere Jacob- gli risposi stringendogliela.
-Cavoli gran bella moto! E’ favolosa!- si
complimentò.
Neanche il tempo di aggiungere mezza frase che arrivarono gli altri e
subito Jacob corse incontro a Bella che stava scendendo e
l’abbracciò vigorosamente. Iniziavo ad odiarlo.
Si presentarono anche Emmett e Alice e portammo dentro al garage tutto
quello che avevamo comprato.
-Wow, non c’è che dire sono un sacco di cose. Ma
avete svaligiato Seattle?- scherzò Jacob ridendo.
-E’ colpa di Alice- gli rispose Bella; -Lei non riesce
proprio a contenersi quando si tratta di shopping- la
schernì, ottenendo in risposta una linguaccia da
mia sorella.
-E’ permessoooo!!!!!- un gruppo di ragazzi entrarono e
all’improvviso lì dentro non c’era
neanche più spazio per respirare.
-Cavoli, ma cosa vi danno da mangiare qui alla riserva, anabolizzanti e
steroidi. Mi sento ancora più piccola!- se ne
uscì Alice guardando i nuovi arrivati. Effettivamente erano
dei ragazzoni ben piantati, della stessa stazza di Jacob e tutti
insieme incutevano un po’ di soggezione.
-Ragazzi ecco a voi ‘I Licantropiiiii’!!!-
urlò Bella e tutti ridemmo.
-Loro sono Paul, Quil, Embry e Jared, rispettivamente batteria,
chitarra elettrica, basso, tastiera e Jacob altra chitarra elettrica e
voce del gruppo- ci spiegò, indicando i vari ragazzi.
Una bellissima ragazza, alta, snella, con carnagione scura, con occhi e
capelli scuri corti sulle spalle entrò e andò ad
abbracciare Bella.
-E lei è Leah, una delle mie più care amiche-
continuò Bella. -Loro invece sono Emmett, Edward ed Alice-
ci presentò.
A un certo punto mi girai e vidi due moto fantastiche, ma quella che mi
attirò di più fu un’Honda.
-Che belle sono tue, Jacob?- volli sapere.
-No, solo una, l’altra è di….-
-L’altra è di un’ amica- si
affrettò a dire Bella, interrompendolo. Vidi Jacob che la
fissò un po’ allibito, ma non capii la sua
espressione.
-Ehi questa sera c’è una gara! Dobbiamo
approfittare finché il tempo regge! Vuoi partecipare
Edward?- mi propose uno dei ragazzi, Paul mi sembra.
-Sì, potremmo mangiare qualcosa intorno al falò
dato che siete già qui!- disse Embry, avvicinandosi a Bella
e prendendola per la vita. Lei di tutta risposta si appoggiò
al suo fianco e glielo cinse con un abbraccio.
Ma cavoli, avevano finito tutti di toccarla e abbracciarla?
Pov Bella
I ragazzi andarono tutti ad allestire i preparativi per il
matrimonio, mentre noi ragazze rimanemmo in officina per suddividere i
vari acquisti e per decidere come addobbare l’ambiente di La
Push.
-Certo Alice che hai proprio due fratelli notevoli, bei bocconcini, non
c’è che dire. Uno più succulento
dell’altro!- esclamò Leah, ridendo. Era sempre la
solita. Vidi Rose irrigidirsi all’istante.
Erano sempre andate d’accordo quelle due, ma a Rose non era
mai piaciuto il modo di scherzare con i ragazzi di Leah; anche se poi
in definitiva Leah non combinava niente. Era quel che si dice
“tutto fumo e niente arrosto”. E poi io sapevo di
chi era cotta quella ragazza, ma ci stavo ancora lavorando…
Me ne ero accorta al volo perché se gli
interessava veramente qualcuno, non riusciva a comportarsi con
indifferenza come con gli altri… ma, anzi lo trattava in
modo peggiore.
Mi venne subito in mente lo stranissimo comportamento di Edward nei
miei confronti… ma no non poteva
essere… e poi in auto al ritorno da Seattle mi aveva
chiaramente spiegato il perché mi aveva trattato
così, quindi dovevo piantarla di farmi illusioni…
-Attenta Leah il più grosso mi sa che è
già prenotato!- dissi ridendo, seguita a ruota anche da
Alice, e tutte guardammo Rosalie, che era arrossita, imbarazzata.
Leah, conoscendola, aveva sgranato gli occhi.
-Noooo, finalmente ti stai sciogliendo, miss Iceberg!!!- e tutte
scoppiammo a ridere.
-Eh no, anche tu no! Basta con questo nomignolo!- rispose arrabbiata
Rose. Alice, ci guardava con aria interrogativa, così le
spiegammo tutta la storia, facendo aumentare le sue risate.
-Ma cerchiamo di non deviare il discorso! Allora? Cosa hai da dirci?
Confessa!- le disse Leah, fingendosi seria, additando Rose.
-Io non ho proprio niente da dire!- ribatté seccata.
-Guarda Rose, che si vede lontano un miglio che ti piace- affermai. -E
non c’è proprio niente di male a riconoscerlo-
continuai. Sbuffò e si arrese.
-E’ vero, ma ho scelto il tizio sbagliato per
innamorarmi- disse, abbassando la testa, triste.
-Immagino dove vuoi arrivare- la consolò dolcemente Alice.
-Mio fratello Emm è sempre stato un farfallone, ma ti
assicuro che in questi pochi giorni, l’ho visto cambiare.
L’hai mai visto con una ragazza? No, e non perché
gliene manchi l’occasione, ma per te, senz’altro.
Vedo gli sguardi che ti lancia, è sempre attento a dove sei,
a cosa stai facendo; inoltre con te è premuroso, e se non
sei nei paraggi, entra in agitazione, e inizia a gironzolare per casa,
facendo finta di niente, ma io so che ti sta cercando!-
Anch’io per la verità avevo il dubbio che Emmett
avesse un debole per lei, ma non mi ero accorta di così
tanti e significativi particolari.
-Wow Alice, ma chi sei? Un agente segreto della CIA?!- le disse Leah,
ridendo.
-No sono solo una buona osservatrice e conosco bene i miei fratelli.
Davvero Rose, Emmett per me è cotto di te, devi solo
lasciarti andare un po’ e dargli qualche piccolo indizio, in
modo che trovi il coraggio di farsi avanti-
Rosalie alzò lo sguardo ed era palesemente felice, con una
calda luce negli occhi che mai le avevo visto.
-E dato che conosco bene i miei fratelli, tutti e due- disse, girandosi
improvvisamente verso di me; – direi che
c’è qualcosa di strano anche nel comportamento
di…- fu interrotta di colpo dall’ingresso dei
ragazzi.
Si era già fatto piuttosto tardi e non me ne ero accorta.
Avevamo passato uno splendido pomeriggio e avevamo avvertito Esme che
non saremmo riusciti ad andare a casa per cena. Quella sera ci sarebbe
stata la gara ed ero agitata all’idea che avrebbe partecipato
anche Edward. Con la macchina avevo cercato di stargli più
incollata che potevo, ma dovevo ammettere che era veramente bravo e
veloce.
In quel momento si era allontanato: era andato con Quil a vedere il
percorso per la gara. In fondo era svantaggiato perché non
conosceva la strada, quindi gli altri, molto sportivamente, avevano
suggerito di fargliela provare almeno un paio di volte.
Noi nel frattempo eravamo già tutti riuniti intorno al fuoco.
-Perché non hai detto ad Edward che la moto è la
tua e che stasera gareggerai anche tu?- mi chiese Jake davanti a tutti
gli altri.
-Cosa???? La moto è la tua???- si stupirono in coro Alice ed
Emmett.
-Perché non mi andava. Non voglio che sappia che
gareggerà contro di me, non vorrei che mi lasciasse vincere
o che si sentisse a disagio a confrontarsi con una donna-
spiegai, alzando le spalle, cercando di sembrare
indifferente. In realtà non sapevo nemmeno io cosa mi era
passato per la testa poco prima, quando aveva chiesto di chi fosse la
moto; ma avevo voglia di sorprenderlo, perciò inventai
lì per lì una bugia… così
avrebbe capito che non ero come tutte quelle sciacquette con cui, a
scuola, si sbaciucchiava e non solo…
-E come pensi di gareggiare senza che lui ti riconosca?- mi
sfidò Emmett.
-Perché quando corro metto sempre una tuta di pelle e il
casco integrale, quindi, se arriverò all’ultimo
momento e non gli parlerò, sarò irriconoscibile-
risposi.
-E vai Bellina! Dagli del filo da torcere! Ma stai attenta
perché è veramente bravo sulla moto, sembra che
ci sia nato con le due ruote!- mi avvertì Emmett.
-Vedremo, vedremo- aggiunsi; subito dopo arrivarono Edward e Quil.
-Ehi amico sei veramente bravo! Ho faticato a starti dietro!
Ed era pure la prima volta che facevi quella strada! Mi sa che stasera
ci darai del filo da torcere!- lo lodò Quil; ecco ora
sì che iniziavo a preoccuparmi un po’.
-Grazie, ma anche tu non sei niente male- Edward ricambiò il
complimento.
Era vero, Quil era uno dei più bravi, avevo anche perso
qualche gara con lui. Ma stasera dovevo vincere io!
Ad ogni costo.
Mangiammo tutti in allegria. I Cullen avevano legato subito con tutti i
ragazzi della riserva e Embry non mi toglieva gli occhi di dosso. Non
so perché ma mi ritrovai ad assecondare ogni suo approccio.
Non lo avevo mai fatto prima perché non mi interessava e non
volevo rovinare la mia amicizia con lui; ma avevo deciso che dovevo
togliermi Edward dalla testa e uscire con altri ragazzi poteva essere
un’ottima soluzione.
Intanto anche qualcun’altra era corteggiatissima: Alice. Quil
e Paul facevano a gara a chi le regalava più gentilezze. Si
vedeva che entrambi erano interessati, e lei non disdegnava
affatto le loro attenzioni. Mi accorsi che mio fratello era molto teso
e che non le toglieva gli occhi di dosso. Possibile che
fosse… interessato a lei? Noooo, impossibile, Jazz
non voleva relazioni serie! E le ragazze che si portava a letto, non
erano mai “brave ragazze”. Cioè erano
tipe che avevano lo stesso suo comportamento, tipe a cui non
interessava legarsi. Quindi?! Se era sul serio interessato a lei,
doveva essere una cosa importante… altrimenti non avrebbe
mai incasinato la famiglia solo per una scopata, per di più
sapendo che Alice non era una ragazza da una botta e via.
Mi resi conto che dalla litigata del mattino non ci eravamo
più parlati, così decisi di fare pace con lui.
-Fratellino? Ancora arrabbiato con me?- gli feci gli occhioni dolci,
sedendomi in braccio a lui e cingendogli il collo con le braccia.
-Se possibile ancora di più!- mi rispose guardandomi in
cagnesco.
-Cosa ho fatto adesso?- lo guardai sorpresa.
Mi fece alzare e iniziammo a passeggiare lungo la spiaggia,
abbracciati. Mi piaceva sempre quando mi stringeva a sé, mi
faceva sentire sicura, protetta… e mi sembrava di
tornare ai tempi in cui eravamo ancora ragazzini spensierati,
innocenti e felici.
-Com’è che stasera sei così interessata
a Embry? Cosa c’è sotto Bells? Ti conosco troppo
bene. Non è da te accettare di uscire con uno come Tyler,
sapendo benissimo che vuole solo portarti a letto e la stessa sera fare
la scema con Embry, dandogli false speranze. Sappiamo bene entrambi che
non ti interessa veramente nessuno dei due. Chi è che vuoi
fare ingelosire? A me non la fai- mi disse fermandosi e guardandomi
negli occhi.
Io abbassai la testa. Non riuscivo a sostenere il suo sguardo
perché sapevo che aveva ragione e mi vergognavo soprattutto
per Embry, a cui volevo molto bene.
-Chi ti dice che anch’io non mi diverta con Tyler? Non sono
solo i ragazzi quelli a cui piace andare a letto con qualcuno senza
legarsi, e tu lo sai bene, visto le tipe che frequenti- cercai di
cambiare argomento, per non rispondere alla sua scottante domanda.
-Ah ah! Ma tu non mi hai risposto, furbetta! E comunque non vorrai che
la tua prima volta sia con un tipaccio come Tyler?- divenne serio.
Spalancai gli occhi per la sorpresa.
-E tu cosa ne sai se sono ancora vergine?- la mia voce era un sussurro;
non ne avevamo mai parlato apertamente, ma molti dopo Dylan davano per
scontato che non lo fossi più.
-Scusa ma con chi credi di parlare? Ti conosco meglio di chiunque altro
e anche se a volte ti posso sembrare un po’ distratto ti
assicuro che ti osservo continuamente e me ne sarei accorto. Come mi
sono accorto che c’è qualcosa che mi nascondi.
Adesso mi dici chi vuoi far ingelosire, anche se spero proprio che non
sia chi penso io!-
Uffa, non riuscivo mai a nascondergli niente, ma stavolta non avrei
ceduto tanto facilmente… anche perché
non volevo sentire la sua inevitabile ramanzina su quanto fossi stupida
a sperare che uno come Edward si interessasse a me e soprattutto
decidesse di avere una relazione duratura.
-Non voglio far ingelosire nessuno, ma devo dimenticare qualcuno! E sai
come si dice: chiodo scaccia chiodo!- provai a mentire, anche se di
solito se ne accorgeva sempre.
-Senti, diciamo che prendo la tua versione per buona… per
adesso. Però venerdì usciamo tutti
assieme. Quindi fatti portare al solito posto, così lo
terrò d’occhio e se allunga troppo le mani, lo
sistemo io. Anche perché Tyler non è tipo solo da
pomiciata o toccatina, credimi lo conosco bene e a volte esagera con le
ragazze- si preoccupò Jasper.
-Okay va bene, anche io non ho questa gran voglia di rimanere da sola
con lui- gli dissi ridendo. -Grazie Jazz, sistemi sempre i casini che
faccio! Lo sai quanto ti voglio bene?- e lo abbracciai.
-Certo che lo so! Perché è almeno quanto te ne
voglio io- esclamò.
-Adesso però è il mio turno per
l’interrogatorio!- e lo guardai con curiosità.
- Cosa vuoi?- mi chiese perplesso.
-Sbaglio o ti interessa qualcuno in particolare? E’
un’intera settimana che stai sempre con noi a casa e non esci
con nessuna… e non penso che alla tua
età sia dovuto a un calo delle prestazioni fisiche, no?- lo
provocai maliziosa.
Lo vidi diventare di mille colori e si imbarazzò da morire.
Non lo avevo mai visto così sulle spine e questo
rafforzò la mia idea.
-Sbagli, lo sai che non credo nell’amore, nelle relazioni a
lunga durata e che mi piace solamente divertirmi…- lo
interruppi.
-Calma, calma, chi ha parlato d’amore, di
relazioni….. ohhhhhh non dirmi che sei innamorato di
Alice!!!!!!- gli dissi a voce un po’ troppo alta e lui mi
tappò la bocca con la mano.
-Sssshhhhh, ma sei impazzita? Cosa urli? E poi io non sono innamorato
di nessuno, penso solo che sia una bella ragazza, simpatica e
intelligente, mi piace passare il tempo con lei, e mi piace sentirla
parlare, tutto qui- mormorò imbarazzatissimo; ero
felicissima per lui, ma non mi volevo arrendere, doveva dirmi tutto.
-Tutto qui? E ti sembra poco? Se… - mi interruppe.
-Ti ricordo che IO mi sono accontentato della tua spiegazione senza
indagare, quindi tu fai altrettanto, ok?- aveva ragione, ma in fondo
tra i due ero io la donna e si sa la curiosità è
femmina!
-Per adesso…- ma fui interrotta di nuovo.
Jacob ci raggiunse.
-Bella è quasi ora della gara, altrimenti poi
farà buio. Sarà meglio, se vuoi tener fede al tuo
piano, che tu venga a cambiarti subito. Ti accompagno e poi
ci presentiamo tra dieci minuti alla linea di partenza-
-Ok andiamo, ci vediamo dopo Jazz- lo salutai.
-Sì e in bocca al lupo per la gara! Te lo dico adesso, dato
che dopo non ti potrò parlare. E stai molto attenta, cerca
di non strafare!- si raccomandò.
-Crepi! Non ti preoccupare, che la tua sorellina è un asso
delle due ruote- lo rassicurai con un bacetto sulla guancia; poi Jacob
mi prese per mano e mi trascinò a casa sua, lasciando
lì Jasper che rideva.
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