Ma ciaooooooo, mie belle ragazze!!!!
Oggi sono di buon umore perchè finalmente questo caldo,
almeno qui in Liguria, si è leggermente attenuato, grazie ad
un venticello fresco che permette a noi poveri mortali di far
funzionare il cervellino. Anche se a molti non funziona nemmeno con il
freddo intenso!!!!!
Grazie a tutte quante di continuare a seguirmi, e sono felicissima del
fatto che il numero di lettrici continui a salire.
Per questo capitolo ho due ringraziamenti speciali.
Il primo in assoluto alla mia cara Sara che mi sostiene e mi sprona a
dare sempre il meglio di me, e che con le sue correzioni e aggiunte
rende i miei capitoli decisamente migliori.
Il secondo, ma non meno importante, va ad un'altra Sara (artemide88)
che con il suo aiuto e la sua pazienza mi ha aiutato nel pezzo della
gara, dandomi ottimi consigli sia generali che più specifici
di carattere tecnico e ha revisionato il pezzo. A questo proposito vi
segnalo una delle sue bellissime fiction "Io a Beverly Hills"
, consigliandovi vivamente di leggerla anche se è molto
conosciuta e probabilmente già la conoscete!!!
Ora rispondo e poi vi lascio al nuovo chappy!
Lalayasha
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Ciao Lala!!!!! Non ti
preoccupare alla gara nessuno si farà male!!!! Solo sano
divertimento e competizione e ti posso anticipare che sì
Bella si rivelerà!!! Di Leah non ti posso dire
niente, ma si scoprirà presto chi le piace!
Bacioni e buona lettura!!!!
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MaRtA HaLe [Contatta]
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Grazie mille! Sono sempre
contenta che i capitoli piacciano e credo che anche il prossimo ti
interesserà molto, soprattutto nel finale.
Baci!
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ashar
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Ciao! Sì anche a me
piace molto Jazz, soprattutto dopo aver visto Eclipse! Anche per questo
ho voluto dargli un ruolo un po' più importante del solito,
perchè è un personaggio che adoro. Ancora di
più da quando leggo una fiction in cui mi piace molto. Si
chiama My pretty woman, è un rating rosso, ma non viene
postata qui su efp, ma sul forum delle fan fiction del sito di Twilight
Italia. Se ti va puoi farti un giro.
Bacioni!
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sandy69
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Eh sì se ne sono
accorti anche gli altri di loro, ma lo sai come vanno queste cose, i
diretti interessati di solito sono sempre gli ultimi a saperlo!!!
Per quanto riguarda la reazione di Edward alla gara, non voglio
assolutamente rovinarti la sorpresa, quindi.... buona lettura!!! Baci!!
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Nerak
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Ciao!!!!
Sììììì Edward
è geloso!!! E quando fa così mi fa impazzire!!!!
Come vorrei che fosse geloso per me!!!
Eh.... anche il nostro Jazz sta pian piano capitolando, ma
più avanti si capirà meglio!
Sono contenta di suscitare interesse e curiosità, goditi
questo capitolo e bacioni!!!
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vanderbit
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Ciao! Bella e Jazz sono molto
legati, un po' per il fatto di essere gemelli e un po' per quello che
hanno vissuto insieme alla morte della madre. Jazz adora
incondizionatamente la sorella e anche lei ricambia, anche se a volte
la sua testardaggine li fa litigare. Ma tra fratelli è
normale!!!
Adesso buona lettura e spero ti piaccia la gara, visto che adori i
motori!!!!
Ma soprattutto goditi la reazione di Edward!!! Mi spiace ma
non posso anticipare il formarsi delle coppie, rovinerei la sorpresa a
tutti!!! Baci!!
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sara_cullen
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Amore miooooooo!!!! Ma come
sono contenta che commenti anche qui!!!! Sai benissimo che ti adoro e
grazie mille per tutto l'aiuto che mi dai!!!!!!
Bacioni!!!!
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CAPITOLO 12
LA GARA
Pov
Edward
Era
quasi ora della gara e avevo visto Jacob andare da Bella, prenderla per
mano e trascinarla via.
Ma dove caspita
erano andati?
E
perché Jasper se l’era fatta portare via da sotto
al naso senza protestare?
Si era chiaramente
capito che era molto protettivo con Bella, e anche molto
geloso…
Il primo giorno di
scuola gli aveva dato parecchio fastidio l’atteggiamento di
Mike Newton, ma a confronto non era niente paragonato a quanto, quella
mattina, si era arrabbiato con Bella, per via della sua prossima uscita
con Tyler. Avevano persino litigato e avevo notato che non si era
più rivolti la parola fino al falò.
Adesso sembrava
avessero fatto pace, come poteva non essere altrimenti: si vedeva
lontano un miglio che si adoravano. Mi ricordavano molto me ed
Alice…
Però
ero confuso, non riuscivo a capire perché invece non si
lamentava con Jacob.
Avevo capito che
con Bella non stavano assieme, però si vedeva che tra loro
c’era qualcosa di più.
La loro intesa era
favolosa, erano in sintonia perfetta e si avvicinavano, toccavano,
abbracciavano, come se fossero una coppia collaudata, come se
condividessero molto di più che una semplice amicizia.
Forse Jasper gli
permetteva di comportarsi così, perché sperava
che si mettessero veramente insieme…
Ma in
realtà avevo notato che in serata Bella era stata
corteggiata anche da Embry. Le era stato appiccicato tutto il
tempo….
Non li avevo persi
d’occhio un attimo: mi dava molto fastidio che lei fosse
così gentile con lui. Aveva flirtato tutta la cena.
Se lui le faceva
un complimento, lei lo ringraziava e subito ricambiava; se lui le
metteva il braccio attorno alle spalle o alla vita e la stringeva, lei
non si allontanava; se lui le accarezzava una guancia, lei non si
imbarazzava… Ecco una cosa interessante che avevo notato era
che lei non arrossiva con tutti… Con Embry non si sentiva in
imbarazzo, con me invece, ogni volta che solo fissavo il mio sguardo su
di lei qualche secondo in più, arrossiva
inevitabilmente… E con lui non si mordeva nemmeno il labbro
nervosa, con me invece lo torturava sempre, torturando
inevitabilmente anche me…
Ma Jacob non si
era minimamente preoccupato di lui, e allo stesso tempo, Embry, non
sembrava aver dato peso al fatto che loro due si erano volatilizzati
insieme… che strano!
Se gli
piaceva come faceva a non dargli fastidio… lo dava a me!
Chissà
dov’erano andati ad imboscarsi.
-Andiamo, Edward,
è ora!- Quil mi riscosse dai miei pensieri contorti.
Mi alzai e un
piccolo tornado mi investì.
-Mi raccomando
fratellino, stai attento, ok?- si preoccupò Alice.
-E’
tutto a posto- la rassicurai, sorridendole e abbracciandola. Ma non
riuscii a trattenermi e nell’orecchio le sussurrai: -Vedo che
stasera hai fatto strage di cuori-.
Ero un
po’ infastidito da tutte quelle attenzioni, ma in fondo
sapevo che la sua bellezza e il suo carattere avrebbero attirato un
sacco di ragazzi anche in questa sperduta cittadina… che per
la verità iniziava a piacermi.
-Be’
vedi la classe non è acqua!- mi rispose, ridendo.
Ci avviammo tutti
alla partenza e i ragazzi mi diedero una tuta da indossare per
sicurezza.
In un attimo ero
pronto a partire, facendo rombare il motore per scaldare un
po’ la mia piccolina.
Oltre a me e Quil,
c’era anche Jared, pronto per gareggiare.
Iniziavo
già a sentire l’adrenalina scorrere nelle mie
vene. L’eccitazione che mi assaliva prima di ogni gara, a
volte era anche meglio della gara stessa.
Ma questa volta
c’era qualcosa che mi disturbava, che non me ne faceva godere
appieno… Bella non si vedeva. Continuavo a guardarmi intorno
ma di Bella e Jacob neanche l’ombra. Dannazione!
Oltre a pensare a
chissà cosa stavano facendo, mi resi conto che volevo che
lei fosse presente. Che mi vedesse correre… come se la cosa
potesse rassicurarmi. Ma perché era così
importante per me che lei fosse lì? Ero sempre
più confuso e frustrato. Basta!
Dovevo
concentrarmi sulla gara, altrimenti rischiavo di farmi male.
-Ok possiamo
partire?- chiesi a Jared accanto a me.
-Tra un momento,
stiamo aspettando ancora una persona- e mi fece cenno nella direzione
da dove stava provenendo una moto.
Ah sì,
chissà chi era? Qualcuno che non conoscevo perché
i ragazzi presenti al falò erano tutti lì con noi.
Il rombo della
moto che si avvicinava attirò la mia attenzione e accanto a
me apparve la splendida Honda che avevo visto da Jacob.
-Ciao Seth, vedo
che tua sorella ti ha prestato la sua moto- Jasper si stava rivolgendo
al nuovo arrivato, ma questi gli fece solo un cenno.
Non riuscii a
vedere il suo viso perché il casco aveva la visiera scura.
Indossava una tuta di pelle nera e non si premurò
neanche di presentarsi o farmi un cenno di saluto. Però
molto socievole il tipo! Non lo badai più di tanto, ero
concentrato sulla sfida…
Leah interruppe i
miei pensieri.
-Siete pronti!?-ci
urlò per sovrastare il rombo delle nostre moto. Aveva un
braccio alzato, con un foulard in mano. Sapevo che nel momento in cui
il suo braccio si fosse abbassato, sarei potuto partire.
Pov Bella
Ero
appena arrivata e Edward continuava a guardarmi. Non poteva sapere chi
c’era sotto il casco e ciò mi rendeva la gara
ancora più elettrizzante. Non vedevo l’ora di
misurarmi con lui.
Non mi aveva mai
fatto paura la competizione, anzi aveva sempre risvegliato in me la
voglia di dare il meglio; e ormai non mi accorgevo neanche
più di chi mi stava intorno… ero troppo
concentrata sul percorso!
Il pensiero di
poter fare una delle cose che più mi piaceva condividendola
proprio con lui, mi faceva uscire fuori di testa
dall’eccitazione… Be’ forse pazza lo ero
veramente… era solo una corsa, ma le scariche di adrenalina
che adesso mi oltrepassavano il corpo, mi ricordavano che la gara era
con lui.
Ok Bella
concentrati e non lasciarti distrarre dal quel semidio sulla moto.
E’ uno come gli altri!
Seeeee chi ci
credeva? Lui era tutto tranne che come gli altri…
-3 2 1 VIAAAA!-
gridò Leah, abbassando il braccio.
Apro il gas di
scatto e parto come un fulmine! Anche per gli altri è stata
una bella partenza e siamo più o meno tutti allineati.
Decido di decelerare un pochino per potermi accodare, così
da controllare bene le loro mosse. Stiamo affrontando il primo
rettilineo dell’autostrada di La Push e io ed Edward
rimaniamo leggermente indietro avendo tutti e due una 600, cilindrata
inferiore rispetto alle 1000 di Quil e Jared. Ma nonostante la
differenza, batterli non è mai stato un problema.
Ci apprestiamo ad
affrontare la prima serie di curve e all’ultima riesco ad
inserirmi alla destra di Jared, tagliandogli la strada e
superandolo.
Quil è
sempre in testa, perché siamo in un altro
rettilineo… è più corto degli altri e
presto ci ritroviamo nel tratto più pericoloso: le curve che
costeggiano a strapiombo la scogliera.
La strada
è libera perché a quest’ora non passa
mai nessuno… sgusciamo sicuri e
impertinenti per la strada, come fosse nostra di diritto.
Edward riesce a
superare abilmente Quil. Certo che averlo davanti mi distrae
parecchio… tanto che sto per perdere l’equilibrio
a causa dell’ultima curva di questo tratto, la più
difficoltosa. Le mie ruote slittano leggermente per l’asfalto
reso bagnato dall’umidità della sera, ma riesco a
non perdere il controllo della moto. Non è la prima volta
che mi succede, ma come sempre il mio cuore schizza alla
velocità della luce, per il piccolo spavento.
Altro rettilineo e
poi ci sono due doppie curve.
Sorrido sotto il
casco: sono sempre state il punto debole di Quil! La sua 1000, mentre
è un portento su rettilineo, è poco
“agile” nelle curve, perché il manubrio
ha poco sterzo… quando affronta questo tratto
è costretto a piegare quasi completamente e di solito nella
penultima curva fatica a tirare su la moto in tempo per poter
affrontare l’ultima. E’ proprio in quella che
allarga un po’ troppo ed io, piegando, passo davanti alla sua
Ducati, facendogli un piccolo gesto di saluto con la mano. Lo immagino
imprecare come tutte le altre volte che è successo e poi ne
abbiamo riparlato a gara finita. So che è una cosa che lo fa
talmente infuriare da fargli perdere la concentrazione, quindi posso
non preoccuparmene più.
Le scariche di
adrenalina aumentano di frequenza e intensità. Ora siamo
solo io ed Edward!
Cavoli
è proprio bravo! Mantengo la sua andatura ma non riesco a
trovare uno spiraglio per superarlo. Anche lui come me stringe molto le
curve, non permettendomi mai di inserirmi.
Sotto il casco e
con la tuta sudo parecchio e sono tutta indolenzita a causa della
tensione e dello sforzo. Uffa domani saranno dolori… ma devo
resistere! Non ho mai faticato tanto per una gara… o
probabilmente non ci ho mai tenuto così tanto come a vincere
questa…
Edward non ha
nessuna intenzione di mollare, non che pensassi il contrario, ma
essendo l’arrivo su un rettilineo, devo giocarmi il tutto e
per tutto nelle ultime curve, altrimenti se mi rimane ancora davanti, a
parità di potenza, non riuscirò più a
superarlo!
Nelle curve riesco
ad avvicinarlo sempre di più, finché
all’ultima riesco ad inserirmi, lasciandomelo dietro!
Sìììììììì!
Mi rendo conto che
sono riuscita a passargli avanti solo perché non ha
affrontato in tempo l’ultima curva, allargandosi
troppo… come se non se l’aspettasse…
probabilmente non aveva proprio memorizzato bene il percorso, come
aveva detto. Se non fosse stato per quell’errore non ci sarei
certo riuscita. Ma non mi importa “il come l’ho
fatto”, ma solo che ci sono riuscita e ormai ho la vittoria
in tasca! Non riuscirà mai a superarmi sul rettilineo
finale. Non finisco di pensare a questo che con la coda
dell’occhio lo vedo affiancarmi e siamo quasi alla stessa
altezza con le ruote davanti.
Cavoli ce
l’ho proprio addosso!
Il pensiero di
perdere contro di lui e di vedere quel sorrisino compiaciuto, che lo
contraddistingue ogni volta che una ragazza gli si avvicina, comparire
sul suo volto, mi fa avere uno scatto di rabbia talmente intenso che
con una poderosa accelerata, porto al massimo la mia Roxi. La sento
tremare sotto di me e ho seriamente paura di perderne il controllo,
stringo quindi ancora di più la presa sul manubrio e i
muscoli delle mie braccia bruciano tanto è lo sforzo immane
che sto facendo. Ma me ne preoccuperò dopo: voglio troppo
vincere!
Oramai vedo
l’arrivo, gli altri ci stanno già aspettando,
esultanti.
Edward
è dietro di me, sento il rombo prepotente del suo motore che
cerca di riprendermi, ma non può più fare niente
e finalmente taglio il traguardo, fermandomi parecchi metri
più in là!
Ho vinto! Ho
vinto! Ho vinto!
Pov Edward
Non
ci potevo credere, avevo perso… Non che non mi fosse mai
capitato, ma ero stato sicuro per quasi tutta la corsa che ormai la
vittoria fosse già nelle mie tasche… e invece la
sconfitta ora bruciava, e anche parecchio.
Però il
ragazzo contro cui avevo perso, era stato bravissimo… Se non
altro avevo perso contro un fuoriclasse. Magra consolazione, lo sapevo,
ma era meglio di niente.
“Dobbiamo
cercare il lato positivo anche nelle situazioni in cui ci sembra che
non ce ne siano”. Questo mi diceva sempre mio padre. Ed aveva
ragione!
Scesi
così dalla moto e mi avviai verso il gruppo che stava
festeggiando il vincitore, per stringergli la mano e presentarmi.
Mentre mi
avvicinavo, il gruppo si allargò per far passare il
vincitore che mi stava venendo incontro con una mano tesa. Quando fummo
uno di fronte all’altro, gliela strinsi in una presa forte e
sicura (avevo perso, ma non volevo che pensasse di avermi scalfito in
qualche maniera).
-Complimenti,
bella gara, guidi da dio. Io sono Edward Cullen, potrei sapere con chi
ho avuto il “piacere” di perdere?- e sentii gli
altri sghignazzare.
La persona davanti
a me, dopo aver lasciato la mia mano, anziché rispondermi,
si chinò in avanti, tirando giù la testa, e piano
piano si sfilò il casco… Una cascata di capelli
castani si liberò e la persona si tirò su di
scatto, tirando indietro la testa di colpo…
Rimasi
letteralmente a bocca aperta…
-B-Bella…-
balbettai, non avevo nemmeno più il controllo della mia voce.
-Grazie per i
complimenti, ma anche tu guidi benissimo, mi hai fatto penare fino
all’ultimo- e mi sorrise compiaciuta.
La studiai meglio,
senza riuscire a proferire parola e quello che vidi, anziché
aiutarmi a riprendere coscienza col mio corpo, peggiorò
ancora di più la situazione perché mi
mandò in ebollizione il cervello e non solo quello! Il
cavallo dei miei pantaloni iniziava a stringere un po’
troppo…
La tuta le
fasciava il corpo sinuoso come fosse una seconda pelle. Era talmente
sexi da ispirarmi tutta una serie di visioni di noi due nudi e frementi
che avrebbero lasciato senza fiato chiunque!
Intanto tutti
ormai ridevano a crepapelle, soprattutto Emmett.
-Eddino chiudi
quella bocca che ti entrano le mosche- mi canzonò mio
fratello.
-Oddio Edward
dovresti vedere la tua faccia!!! Dovevamo fargli una fotografia!-
continuò mia sorella sghignazzando come una pazza.
Io ancora non
riuscivo a proferire parola. Continuavo a guardare Bella come un ebete.
Quella ragazza era una continua sorpresa. Per non parlare del fatto che
quella tutina di pelle nera la faceva sembrare una dea. Era una visione
divina, eccitante da morire. Avrei voluto prenderla, baciarla,
strapparle di dosso quell’indumento così
tentatore…
-Hai perso
l’uso della parola?- e mi guardò continuando a
sorridere.
Cercai di
riprendermi per non sembrare un perfetto idiota.
-Perché
non mi hai detto niente?- cercai di fare
l’indifferente, ma la mia voce uscì un
po’ troppo stizzita.
-Per vedere la tua
faccia in questo momento, ma devo confessare che mai avrei pensato che
la tua espressione fosse così impagabile. Sono proprio
contenta del risultato!- e i suoi occhi, come in un sortilegio, si
incatenarono ai miei.
Intanto gli altri
iniziarono a dirigersi verso il garage di Jacob e io e lei eravamo
rimasti indietro.
-Me
l’hai proprio fatta sotto il naso… Dovrei
ricambiarti in qualche maniera…- la mia voce di colpo si era
fatta roca, piena di desiderio.
-Devo aver paura?-
asserì maliziosa.
Mi spostai
lentamente verso di lei che continuava a guardarmi. Spalancò
un po’ gli occhi, probabilmente non capendo cosa volessi
fare; ma intanto non dava segni di volersene andare: era lì,
inchiodata dal mio sguardo come lo ero io dal suo.
Veramente neanche
io sapevo cosa volessi fare, era come se una forza invisibile mi
ordinasse di avvicinarmi ed io non potessi oppormi.
Le cinsi la vita
con le mani e la attirai a me. I nostri corpi si scontrarono e
l’elettricità si sprigionò a quel
contatto. Vidi Bella che tratteneva il respiro.
Appoggiai la bocca
al suo orecchio e le sussurrai: -Non ho mai visto niente di
così sexi, te lo giuro! Sei meravigliosa…-
Mi scostai, per
guardarla di nuovo negli occhi, ma non ci riuscii perché
aveva abbassato la testa e le sue guance si erano imporporate.
-Allora vi
muovete? Parlate dopo della gara!- ci urlò Emmett, da
lontano.
Lei si
staccò di colpo e senza dirmi una parola raggiunse gli
altri, portando la moto in garage da Jacob.
Perché
non ero riuscito a trattenermi?
Ok che quando ero
vicino a lei il mio cervello si trasferiva in un altro stato, ma ero
stato uno stupido.
Forse avevo
esagerato e l’avevo solo messa in imbarazzo. Ma io la volevo
così disperatamente che quando si era staccata il mio cuore
aveva perso un battito.
Ancora
scombussolato per quel gesto, presi la moto, li raggiunsi, restituii la
tuta, salutai tutti e iniziai ad avviarmi verso casa.
Avevo bisogno di
aria fresca che mi permettesse di schiarirmi le idee perché,
ancora una volta, ero confuso a causa sua come mai mi era capitato
prima.
Pov Bella
Da
tempo ormai ero nel mio letto, ma non riuscivo a dormire.
Continuavo a
girarmi e rigirarmi tra le lenzuola, come avessi avuto le tarantole nel
letto.
La serata era
stata ricca di emozioni: prima la gara e poi… le parole di
Edward e il contatto con lui.
Quel suo gesto mi
aveva mandato in iperventilazione…
Non so se si era
accorto dell’effetto che mi aveva fatto, ma speravo vivamente
di no, mi sentivo troppo in imbarazzo… E poi sentire il suo
alito caldo sfiorarmi l’orecchio, aveva fatto partire brividi
che si irradiavano dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi.
Che sensazione meravigliosa…
Non mi ero mai
eccitata tanto, nemmeno quando mi lasciavo andare con un ragazzo.
Non potevo andare
avanti così, mi avrebbe spedita dritta al manicomio.
Le sue parole
continuavano a vorticare nella mia mente come tante lettere sconnesse.
Non riuscivo a
capire perché le avesse pronunciate. Ero combattuta.
Da una parte
speravo veramente di apparire sexi e meravigliosa ai suoi occhi. La sua
voce quando me le aveva sussurrate, era roca, bassa, piena di
desiderio… ma dall’altra, la mia insicurezza e la
mia incredibile capacità di rimanere sempre con i piedi ben
piantati per terra, mi suggerivano che quelle parole fossero state
dettate da un particolare momento.
Con tutte le belle
ragazze che aveva, come facevo ad interessargli io, così
insignificante?
Certo gli
ammiratori non erano mai mancati nemmeno a me, ma ero sempre stata
convinta di conquistarli più per il mio carattere aperto che
per il mio fisico certamente non appariscente.
E comunque la
soluzione più razionale mi permetteva di non far nascere in
me una minima speranza. Non ero più la bambina che credeva
alle favole, che credeva al lieto fine.
Più ci
pensavo e più me ne convincevo. Probabilmente gli bruciava
che avessi vinto io (una ragazza!) e che fosse stato preso in giro da
tutti. E probabilmente per reazione si era comportato così.
Magari aveva
pensato che una conquista in più, gli avrebbe tolto un
po’ d’amaro dalla bocca…
Maledettamente
consapevole com’era del suo fascino aveva
senz’altro pensato che anche io gli sarei caduta tra le
braccia.
Sì…
effettivamente se Emmett non ci avesse interrotti lo avrei fatto, ma
poi? Cosa sarebbe successo? Mi avrebbe trattata come tutte le altre e
per me sarebbe iniziato l’inferno…
Che fosse uno
stronzo lo sapevo già, ma non immaginavo fino a questo
punto.
Un moto di rabbia
mi salì al cervello e inevitabilmente dai miei occhi
sgorgarono lacrime amare. Amare perché mi rendevo conto che
la rabbia non era dovuta alla sensuale situazione che si era creata tra
di noi, ma alla delusione che non si fosse realizzata…
Eh
sì… inutile negarlo: volevo essere baciata da
Edward Cullen! Lo volevo con tutta me stessa, nonostante sapessi che
per lui non ero niente.
E mi resi conto
che il mio non era solo un bisogno fisico… No
perché io lo volevo in tutti i sensi…
Io, Isabella Marie
Swan, mi ero innamorata di Edward Cullen… ma lui non mi
avrebbe mai contraccambiato.
E altre lacrime
scesero, finché non mi addormentai esausta.
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