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Autore: IsaMarie    23/07/2010    11 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ma ciaooooooo, mie belle ragazze!!!!
Oggi sono di buon umore perchè finalmente questo caldo, almeno qui in Liguria, si è leggermente attenuato, grazie ad un venticello fresco  che permette a noi poveri mortali di far funzionare il cervellino. Anche se a molti non funziona nemmeno con il freddo intenso!!!!!
Grazie a tutte quante di continuare a seguirmi, e sono felicissima del fatto che il numero di lettrici continui a salire.
Per questo capitolo ho due ringraziamenti speciali.
Il primo in assoluto alla mia cara Sara che mi sostiene e mi sprona a dare sempre il meglio di me, e che con le sue correzioni e aggiunte rende i miei capitoli decisamente migliori.
Il secondo, ma non meno importante, va ad un'altra Sara (artemide88) che con il suo aiuto e la sua pazienza mi ha aiutato nel pezzo della gara, dandomi ottimi consigli sia generali che più specifici di carattere tecnico e ha revisionato il pezzo. A questo proposito vi segnalo una delle sue bellissime fiction "Io a Beverly Hills" , consigliandovi vivamente di leggerla anche se è molto conosciuta e probabilmente già la conoscete!!!
Ora rispondo e poi vi lascio al nuovo chappy!

 Lalayasha [Contatta] Segnala violazione
Ciao Lala!!!!! Non ti preoccupare alla gara nessuno si farà male!!!! Solo sano divertimento e competizione e ti posso anticipare che sì Bella si rivelerà!!!  Di Leah non ti posso dire niente, ma si scoprirà presto chi le piace!
Bacioni e buona lettura!!!!
 MaRtA HaLe [Contatta] Segnala violazione
Grazie mille! Sono sempre contenta che i capitoli piacciano e credo che anche il prossimo ti interesserà molto, soprattutto nel finale.
Baci!
 ashar [Contatta] Segnala violazione
Ciao! Sì anche a me piace molto Jazz, soprattutto dopo aver visto Eclipse! Anche per questo ho voluto dargli un ruolo un po' più importante del solito, perchè è un personaggio che adoro. Ancora di più da quando leggo una fiction in cui mi piace molto. Si chiama My pretty woman, è un rating rosso, ma non viene postata qui su efp, ma sul forum delle fan fiction del sito di Twilight Italia. Se ti va puoi farti un giro.
Bacioni!
 sandy69 [Contatta] Segnala violazione
Eh sì se ne sono accorti anche gli altri di loro, ma lo sai come vanno queste cose, i diretti interessati di solito sono sempre gli ultimi a saperlo!!!
Per quanto riguarda la reazione di Edward alla gara, non voglio assolutamente rovinarti la sorpresa, quindi.... buona lettura!!! Baci!!
 Nerak [Contatta] Segnala violazione
Ciao!!!! Sììììì Edward è geloso!!! E quando fa così mi fa impazzire!!!!
Come vorrei che fosse geloso per me!!!
Eh.... anche il nostro Jazz sta pian piano capitolando, ma più avanti si capirà meglio!
Sono contenta di suscitare interesse e curiosità, goditi questo capitolo e  bacioni!!!
 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
Ciao! Bella e Jazz sono molto legati, un po' per il fatto di essere gemelli e un po' per quello che hanno vissuto insieme alla morte della madre. Jazz adora incondizionatamente la sorella e anche lei ricambia, anche se a volte la sua testardaggine li fa litigare. Ma tra fratelli è normale!!!
Adesso buona lettura e spero ti piaccia la gara, visto che adori i motori!!!!
Ma soprattutto goditi la reazione di Edward!!!  Mi spiace ma non posso anticipare il formarsi delle coppie, rovinerei la sorpresa a tutti!!! Baci!!
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
Ciao!!! Vedrai che questo chappy ti interesserà molto!!!! Baciotti!!!
 sara_cullen [Contatta] Segnala violazione
Amore miooooooo!!!! Ma come sono contenta che commenti anche qui!!!! Sai benissimo che ti adoro e grazie mille per tutto l'aiuto che mi dai!!!!!!
Bacioni!!!!




CAPITOLO 12

LA GARA

Pov Edward

Era quasi ora della gara e avevo visto Jacob andare da Bella, prenderla per mano e trascinarla via.
Ma dove caspita erano andati?
E perché Jasper se l’era fatta portare via da sotto al naso senza protestare?
Si era chiaramente capito che era molto protettivo con Bella, e anche molto geloso… 
Il primo giorno di scuola gli aveva dato parecchio fastidio l’atteggiamento di Mike Newton, ma a confronto non era niente paragonato a quanto, quella mattina, si era arrabbiato con Bella, per via della sua prossima uscita con Tyler. Avevano persino litigato e avevo notato che non si era più rivolti la parola fino al falò.
Adesso sembrava avessero fatto pace, come poteva non essere altrimenti: si vedeva lontano un miglio che si adoravano. Mi ricordavano molto me ed Alice…
Però ero confuso, non riuscivo a capire perché invece non si lamentava con Jacob.
Avevo capito che con Bella non stavano assieme, però si vedeva che tra loro c’era qualcosa di più.
La loro intesa era favolosa, erano in sintonia perfetta e si avvicinavano, toccavano, abbracciavano, come se fossero una coppia collaudata, come se condividessero molto di più che una semplice amicizia.
Forse Jasper gli permetteva di comportarsi così, perché sperava che si mettessero veramente insieme…
Ma in realtà avevo notato che in serata Bella era stata corteggiata anche da Embry. Le era stato appiccicato tutto il tempo….
Non li avevo persi d’occhio un attimo: mi dava molto fastidio che lei fosse così gentile con lui. Aveva flirtato tutta la cena.
Se lui le faceva un complimento, lei lo ringraziava e subito ricambiava; se lui le metteva il braccio attorno alle spalle o alla vita e la stringeva, lei non si allontanava; se lui le accarezzava una guancia, lei non si imbarazzava… Ecco una cosa interessante che avevo notato era che lei non arrossiva con tutti… Con Embry non si sentiva in imbarazzo, con me invece, ogni volta che solo fissavo il mio sguardo su di lei qualche secondo in più, arrossiva inevitabilmente… E con lui non si mordeva nemmeno il labbro nervosa, con me invece lo torturava sempre,  torturando inevitabilmente anche me…
Ma Jacob non si era minimamente preoccupato di lui, e allo stesso tempo, Embry, non sembrava aver dato peso al fatto che loro due si erano volatilizzati insieme… che strano!
Se  gli piaceva come faceva a non dargli fastidio… lo dava a me!
Chissà dov’erano andati ad imboscarsi.
-Andiamo, Edward, è ora!- Quil mi riscosse dai miei pensieri contorti.
Mi alzai e un piccolo tornado mi investì.
-Mi raccomando fratellino, stai attento, ok?- si preoccupò Alice.
-E’ tutto a posto- la rassicurai, sorridendole e abbracciandola. Ma non riuscii a trattenermi e nell’orecchio le sussurrai: -Vedo che stasera hai fatto strage di cuori-.
Ero un po’ infastidito da tutte quelle attenzioni, ma in fondo sapevo che la sua bellezza e il suo carattere avrebbero attirato un sacco di ragazzi anche in questa sperduta cittadina… che per la verità iniziava a piacermi.
-Be’ vedi la classe non è acqua!- mi rispose, ridendo.
Ci avviammo tutti alla partenza e i ragazzi mi diedero una tuta da indossare per sicurezza.
In un attimo ero pronto a partire, facendo rombare il motore per  scaldare un po’ la mia piccolina.
Oltre a me e Quil, c’era anche Jared, pronto per gareggiare.
Iniziavo già a sentire l’adrenalina scorrere nelle mie vene. L’eccitazione che mi assaliva prima di ogni gara, a volte era anche meglio della gara stessa.
Ma questa volta c’era qualcosa che mi disturbava, che non me ne faceva godere appieno… Bella non si vedeva. Continuavo a guardarmi intorno ma di Bella e Jacob neanche l’ombra. Dannazione!
Oltre a pensare a chissà cosa stavano facendo, mi resi conto che volevo che lei fosse presente. Che mi vedesse correre… come se la cosa potesse rassicurarmi. Ma perché era così importante per me che lei fosse lì? Ero sempre più confuso e frustrato. Basta!
Dovevo concentrarmi sulla gara, altrimenti rischiavo di farmi male.
-Ok possiamo partire?- chiesi a Jared accanto a me.
-Tra un momento, stiamo aspettando ancora una persona- e mi fece cenno nella direzione da dove stava provenendo una moto.
Ah sì, chissà chi era? Qualcuno che non conoscevo perché i ragazzi presenti al falò erano tutti lì con noi.
Il rombo della moto che si avvicinava attirò la mia attenzione e accanto a me apparve la splendida Honda che avevo visto da Jacob.
-Ciao Seth, vedo che tua sorella ti ha prestato la sua moto- Jasper si stava rivolgendo al nuovo arrivato, ma questi gli fece solo un cenno.
Non riuscii a vedere il suo viso perché il casco aveva la visiera scura. Indossava  una tuta di pelle nera e non si premurò neanche di presentarsi o farmi un cenno di saluto. Però molto socievole il tipo! Non lo badai più di tanto, ero concentrato sulla sfida…
Leah interruppe i miei pensieri.
-Siete pronti!?-ci urlò per sovrastare il rombo delle nostre moto. Aveva un braccio alzato, con un foulard in mano. Sapevo che nel momento in cui il suo braccio si fosse abbassato, sarei potuto partire.

Pov Bella

Ero appena arrivata e Edward continuava a guardarmi. Non poteva sapere chi c’era sotto il casco e ciò mi rendeva la gara ancora più elettrizzante. Non vedevo l’ora di misurarmi con lui.
Non mi aveva mai fatto paura la competizione, anzi aveva sempre risvegliato in me la voglia di dare il meglio; e ormai non mi accorgevo neanche più di chi mi stava intorno… ero troppo concentrata sul percorso!
Il pensiero di poter fare una delle cose che più mi piaceva condividendola proprio con lui, mi faceva uscire fuori di testa dall’eccitazione… Be’ forse pazza lo ero veramente… era solo una corsa, ma le scariche di adrenalina che adesso mi oltrepassavano il corpo, mi ricordavano che la gara era con lui.
Ok Bella concentrati e non lasciarti distrarre dal quel semidio sulla moto. E’ uno come gli altri!
Seeeee chi ci credeva? Lui era tutto tranne che come gli altri…
-3 2 1 VIAAAA!- gridò Leah, abbassando il braccio.

Apro il gas di scatto e parto come un fulmine! Anche per gli altri è stata una bella partenza e siamo più o meno tutti allineati. Decido di decelerare un pochino per potermi accodare, così da controllare bene le loro mosse. Stiamo affrontando il primo rettilineo dell’autostrada di La Push e io ed Edward rimaniamo leggermente indietro avendo tutti e due una 600, cilindrata inferiore rispetto alle 1000 di Quil e Jared. Ma nonostante la differenza, batterli non è mai stato un problema.
Ci apprestiamo ad affrontare la prima serie di curve e all’ultima riesco ad inserirmi alla destra di  Jared, tagliandogli la strada e superandolo.
Quil è sempre in testa, perché siamo in un altro rettilineo… è più corto degli altri e presto ci ritroviamo nel tratto più pericoloso: le curve che costeggiano a strapiombo la scogliera.
La strada è libera perché a quest’ora non passa mai nessuno…  sgusciamo sicuri  e impertinenti per la strada, come fosse nostra di diritto.
Edward riesce a superare abilmente Quil. Certo che averlo davanti mi distrae parecchio… tanto che sto per perdere l’equilibrio a causa dell’ultima curva di questo tratto, la più difficoltosa. Le mie ruote slittano leggermente per l’asfalto reso bagnato dall’umidità della sera, ma riesco a non perdere il controllo della moto. Non è la prima volta che mi succede, ma come sempre il mio cuore schizza alla velocità della luce, per il piccolo spavento.
Altro rettilineo e poi ci sono due doppie curve.
Sorrido sotto il casco: sono sempre state il punto debole di Quil! La sua 1000, mentre è un portento su rettilineo, è poco “agile” nelle curve, perché il manubrio ha poco sterzo…  quando affronta questo tratto è costretto a piegare quasi completamente e di solito nella penultima curva fatica  a tirare su la moto in tempo per poter affrontare l’ultima. E’ proprio in quella che allarga un po’ troppo ed io, piegando, passo davanti alla sua Ducati, facendogli un piccolo gesto di saluto con la mano. Lo immagino imprecare come tutte le altre volte che è successo e poi ne abbiamo riparlato a gara finita. So che è una cosa che lo fa talmente infuriare da fargli perdere la concentrazione, quindi posso non preoccuparmene più.
Le scariche di adrenalina aumentano di frequenza e intensità. Ora siamo solo io ed Edward!
Cavoli è proprio bravo! Mantengo la sua andatura ma non riesco a trovare uno spiraglio per superarlo. Anche lui come me stringe molto le curve, non permettendomi mai di inserirmi.
Sotto il casco e con la tuta sudo parecchio e sono tutta indolenzita a causa della tensione e dello sforzo. Uffa domani saranno dolori… ma devo resistere! Non ho mai faticato tanto per una gara… o probabilmente non ci ho mai tenuto così tanto come a vincere questa…
Edward non ha nessuna intenzione di mollare, non che pensassi il contrario, ma essendo l’arrivo su un rettilineo, devo giocarmi il tutto e per tutto nelle ultime curve, altrimenti se mi rimane ancora davanti, a parità di potenza, non riuscirò più a superarlo!
Nelle curve riesco ad avvicinarlo sempre di più, finché all’ultima riesco ad inserirmi, lasciandomelo dietro! Sìììììììì!
Mi rendo conto che sono riuscita a passargli avanti solo perché non ha affrontato in tempo l’ultima curva, allargandosi troppo… come se non se l’aspettasse… probabilmente non aveva proprio memorizzato bene il percorso, come aveva detto. Se non fosse stato per quell’errore non ci sarei certo riuscita. Ma non mi importa “il come l’ho fatto”, ma solo che ci sono riuscita e ormai ho la vittoria in tasca! Non riuscirà mai a superarmi sul rettilineo finale. Non finisco di pensare a questo che con la coda dell’occhio lo vedo affiancarmi e siamo quasi alla stessa altezza con le ruote davanti.
Cavoli ce l’ho proprio addosso!
Il pensiero di perdere contro di lui e di vedere quel sorrisino compiaciuto, che lo contraddistingue ogni volta che una ragazza gli si avvicina, comparire sul suo volto, mi fa avere uno scatto di rabbia talmente intenso che con una poderosa accelerata, porto al massimo la mia Roxi. La sento tremare sotto di me e ho seriamente paura di perderne il controllo, stringo quindi ancora di più la presa sul manubrio e i muscoli delle mie braccia bruciano tanto è lo sforzo immane che sto facendo. Ma me ne preoccuperò dopo: voglio troppo vincere!
Oramai vedo l’arrivo, gli altri ci stanno già aspettando, esultanti.
Edward è dietro di me, sento il rombo prepotente del suo motore che cerca di riprendermi, ma non può più fare niente e finalmente taglio il traguardo, fermandomi parecchi metri più in là!
Ho vinto! Ho vinto! Ho vinto!

Pov Edward

Non ci potevo credere, avevo perso… Non che non mi fosse mai capitato, ma ero stato sicuro per quasi tutta la corsa che ormai la vittoria fosse già nelle mie tasche… e invece la sconfitta ora bruciava, e anche parecchio.
Però il ragazzo contro cui avevo perso, era stato bravissimo… Se non altro avevo perso contro un fuoriclasse. Magra consolazione, lo sapevo, ma era meglio di niente.
“Dobbiamo cercare il lato positivo anche nelle situazioni in cui ci sembra che non ce ne siano”. Questo mi diceva sempre mio padre. Ed aveva ragione!
Scesi così dalla moto e mi avviai verso il gruppo che stava festeggiando il vincitore, per stringergli la mano e presentarmi.
Mentre mi avvicinavo, il gruppo si allargò per far passare il vincitore che mi stava venendo incontro con una mano tesa. Quando fummo uno di fronte all’altro, gliela strinsi in una presa forte e sicura (avevo perso, ma non volevo che pensasse di avermi scalfito in qualche maniera).
-Complimenti, bella gara, guidi da dio. Io sono Edward Cullen, potrei sapere con chi ho avuto il “piacere” di perdere?- e sentii gli altri sghignazzare.
La persona davanti a me, dopo aver lasciato la mia mano, anziché rispondermi, si chinò in avanti, tirando giù la testa, e piano piano si sfilò il casco… Una cascata di capelli castani si liberò e la persona si tirò su di scatto, tirando indietro la testa di colpo…
Rimasi letteralmente a bocca aperta…
-B-Bella…- balbettai, non avevo nemmeno più il controllo della mia voce.
-Grazie per i complimenti, ma anche tu guidi benissimo, mi hai fatto penare fino all’ultimo- e mi sorrise compiaciuta.
La studiai meglio, senza riuscire a proferire parola e quello che vidi, anziché aiutarmi a riprendere coscienza col mio corpo, peggiorò ancora di più la situazione perché mi mandò in ebollizione il cervello e non solo quello! Il cavallo dei miei pantaloni iniziava a stringere un po’ troppo…
La tuta le fasciava il corpo sinuoso come fosse una seconda pelle. Era talmente sexi da ispirarmi tutta una serie di visioni di noi due nudi e frementi che avrebbero lasciato senza fiato chiunque!
Intanto tutti ormai ridevano a crepapelle, soprattutto Emmett.
-Eddino chiudi quella bocca che ti entrano le mosche- mi canzonò mio fratello.
-Oddio Edward dovresti vedere la tua faccia!!! Dovevamo fargli una fotografia!- continuò mia sorella sghignazzando come una pazza.
Io ancora non riuscivo a proferire parola. Continuavo a guardare Bella come un ebete. Quella ragazza era una continua sorpresa. Per non parlare del fatto che quella tutina di pelle nera la faceva sembrare una dea. Era una visione divina, eccitante da morire. Avrei voluto prenderla, baciarla, strapparle di dosso quell’indumento così tentatore…
-Hai perso l’uso della parola?- e mi guardò continuando a sorridere.
Cercai di riprendermi per non sembrare un perfetto idiota.
-Perché non mi hai detto niente?-  cercai di fare l’indifferente, ma la mia voce uscì un po’ troppo stizzita.
-Per vedere la tua faccia in questo momento, ma devo confessare che mai avrei pensato che la tua espressione fosse così impagabile. Sono proprio contenta del risultato!- e i suoi occhi, come in un sortilegio, si incatenarono ai miei.
Intanto gli altri iniziarono a dirigersi verso il garage di Jacob e io e lei eravamo rimasti indietro.
-Me l’hai proprio fatta sotto il naso… Dovrei ricambiarti in qualche maniera…- la mia voce di colpo si era fatta roca, piena di desiderio.
-Devo aver paura?- asserì maliziosa.
Mi spostai lentamente verso di lei che continuava a guardarmi. Spalancò un po’ gli occhi, probabilmente non capendo cosa volessi fare; ma intanto non dava segni di volersene andare: era lì, inchiodata dal mio sguardo come lo ero io dal suo.
Veramente neanche io sapevo cosa volessi fare, era come se una forza invisibile mi ordinasse di avvicinarmi ed io non potessi oppormi.
Le cinsi la vita con le mani e la attirai a me. I nostri corpi si scontrarono e l’elettricità si sprigionò a quel contatto. Vidi Bella che tratteneva il respiro.
Appoggiai la bocca al suo orecchio e le sussurrai: -Non ho mai visto niente di così sexi, te lo giuro! Sei meravigliosa…-
Mi scostai, per guardarla di nuovo negli occhi, ma non ci riuscii perché aveva abbassato la testa  e le sue guance si erano imporporate.
-Allora vi muovete? Parlate dopo della gara!- ci urlò Emmett, da lontano.
Lei si staccò di colpo e senza dirmi una parola raggiunse gli altri, portando la moto in garage da Jacob.
Perché non ero riuscito a trattenermi?
Ok che quando ero vicino a lei il mio cervello si trasferiva in un altro stato, ma ero stato uno stupido.
Forse avevo esagerato e l’avevo solo messa in imbarazzo. Ma io la volevo così disperatamente che quando si era staccata il mio cuore aveva perso un battito.
Ancora scombussolato per quel gesto, presi la moto, li raggiunsi, restituii la tuta, salutai tutti e iniziai ad avviarmi verso casa.
Avevo bisogno di aria fresca che mi permettesse di schiarirmi le idee perché, ancora una volta, ero confuso a causa sua come mai mi era capitato prima.

Pov Bella

Da tempo ormai ero nel mio letto, ma non riuscivo a dormire.
Continuavo a girarmi e rigirarmi tra le lenzuola, come avessi avuto le tarantole nel letto.
La serata era stata ricca di emozioni: prima la gara e poi… le parole di Edward e il contatto con lui.
Quel suo gesto mi aveva mandato in iperventilazione…
Non so se si era accorto dell’effetto che mi aveva fatto, ma speravo vivamente di no, mi sentivo troppo in imbarazzo… E poi sentire il suo alito caldo sfiorarmi l’orecchio, aveva fatto partire brividi che si irradiavano dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi. Che sensazione meravigliosa…
Non mi ero mai eccitata tanto, nemmeno quando mi lasciavo andare con un ragazzo.
Non potevo andare avanti così, mi avrebbe spedita dritta al manicomio.
Le sue parole continuavano a vorticare nella mia mente come tante lettere sconnesse.
Non riuscivo a capire perché le avesse pronunciate. Ero combattuta.
Da una parte speravo veramente di apparire sexi e meravigliosa ai suoi occhi. La sua voce quando me le aveva sussurrate, era roca, bassa, piena di desiderio… ma dall’altra, la mia insicurezza e la mia incredibile capacità di rimanere sempre con i piedi ben piantati per terra, mi suggerivano che quelle parole fossero state dettate da un particolare momento.
Con tutte le belle ragazze che aveva, come facevo ad interessargli io, così insignificante?
Certo gli ammiratori non erano mai mancati nemmeno a me, ma ero sempre stata convinta di conquistarli più per il mio carattere aperto che per il mio fisico certamente non appariscente.
E comunque la soluzione più razionale mi permetteva di non far nascere in me una minima speranza. Non ero più la bambina che credeva alle favole, che credeva al lieto fine.
Più ci pensavo e più me ne convincevo. Probabilmente gli bruciava che avessi vinto io (una ragazza!) e che fosse stato preso in giro da tutti. E probabilmente per reazione si era comportato così.
Magari aveva pensato che una conquista in più, gli avrebbe tolto un po’ d’amaro dalla bocca…
Maledettamente consapevole com’era del suo fascino aveva senz’altro pensato che anche io gli sarei caduta tra le braccia.
Sì… effettivamente se Emmett non ci avesse interrotti lo avrei fatto, ma poi? Cosa sarebbe successo? Mi avrebbe trattata come tutte le altre e per me sarebbe iniziato l’inferno…
Che fosse uno stronzo lo sapevo già, ma non immaginavo fino a questo punto.
Un moto di rabbia mi salì al cervello e inevitabilmente dai miei occhi sgorgarono lacrime amare. Amare perché mi rendevo conto che la rabbia non era dovuta alla sensuale situazione che si era creata tra di noi, ma alla delusione che non si fosse realizzata…
Eh sì… inutile negarlo: volevo essere baciata da Edward Cullen! Lo volevo con tutta me stessa, nonostante sapessi che per lui non ero niente.
E mi resi conto che il mio non era solo un bisogno fisico… No perché io lo volevo in tutti i sensi…
Io, Isabella Marie Swan, mi ero innamorata di Edward Cullen… ma lui non mi avrebbe mai contraccambiato.
E altre lacrime scesero, finché non mi addormentai esausta.
 


   
 
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