Buongiorno eccomi qui di nuovo!
Avete visto che brava come ho fatto presto?
Innanzitutto una comunicazione. Dalla prossima settimana
posterò il lunedi' e il giovedi'. Spero di accontentare
tutte in questo modo.
Spero vi piaccia il capitolo. In questo devo ringraziare ancora di
più SARA, perchè il pov di Edward è
ricco di sue citazioni e aggiunte. Eh sì, se il capitolo vi
piacerà sarà anche merito suo.
Grazie a tutte di seguirmi.
Ho visto i numeri delle preferite, seguite e da ricordare continuare a
salire, con mio immenso piacere naturalmente.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora rispondo alle recensioni e poi BUONA LETTURA!!!!!!!!!!
Austen95
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Ma ciaoooooo!!! Bentornata!!!
Tutto bene in vacanza? Spero di sì.
Grazieeeeeee!!!!! Continua a seguire, che da qui in poi le cose si
faranno più interessanti!!!
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MaRtA HaLe [Contatta]
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Ciao! Rosalie è un
mito, ma purtroppo Tanya è un osso duro e non
sarà l'ultima volta che rompe.
Tra i due innamorati tonti inizia a smuoversi qualcosa.... Baci!!!
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sara_cullen
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Ciao moreeee!!!! Povera Bella
perchè me la tratti così. Non è vero
che non ha autostima (hi hi hi) è solo un po' tantoooo
tontolonaaaa!!!
Baciotti
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Lalayasha
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Sì Bella
l'intelligenza l'ha avuta, invece lui ragiona solo con le parti basse!!!
Mi sa che la mazza ferrata te la presto per Edward, ma in questo
capitolo ti servirà anche per qualcun altro!
Grazie mille bacioni!!!
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giova71
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Tardi è fargli un
complimento!!!
Comunque vedrai che prima o poi ci arriveranno anche loro. Intanto
goditi i capitoli che seguiranno, pieni di avvenimenti!
Bacioni!!!
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Nerak
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Sì rimane un po'
stronzo, anche perchè ammettiamolo... un po' stronzo
è ancora più figo!!! Chissà
perchè il ragazzo bastardo attira sempre di più
di quello santarellino!
Finalmente l'hanno capito tutti e due, ma a confessarselo (tra
l'orgoglio di uno e la testardaggine e l'insicurezza dell'altra) ce ne
passa di acqua sotto il ponte....
Bacioni!!!
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vanderbit
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Ciao, che bello di Genova!!!
Quanti anni hai? Io 35, sono un po' vecchiotta!!!
Tanya è una sgualdrinella che romperà ancora le
scatole, purtroppo....
Rose è un mito e con Emm inizia a smuoversi qualcosina!!!
Bacioni!!!
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CAPITOLO 14
NEW MOON
Pov Bella
Era venerdì sera ed eravamo già
arrivati al New Moon, il locale di Sam a Port Angeles, dove andavamo
sempre.
Sam era un dei ragazzi più grandi di La Push, per noi era
come uno zio: da piccoli mio padre ci affidava spesso a lui quando
andavamo in giro per la riserva. Aveva dieci anni più di noi
ed era sposato da cinque con Emily. Jacob era stato il suo testimone ed
io ero la madrina della loro splendida bambina, Maya, di tre anni.
Seth, il fratello di Leah, era già nella sua postazione di
dj e noi ai nostri soliti divanetti.
Alice e Rosalie mi avevano vestita come fossi una bambina incapace di
fare anche la cosa più elementare. Non si erano fidate a
lasciarmi scegliere cosa indossare, ma soprattutto, dopo aver messo sul
letto dei pantaloni di satin nero aderentissimi e un top microscopico
ricoperto di strass, avevano aspettato che mi vestissi. Non mi avevano
permesso nemmeno di farlo in bagno, con un po’ di privacy,
perché sostenevano che avrei trovato il modo di indossare
qualcos’altro, neanche tenessi un cambio nascosto nella
doccia.
Per fortuna almeno sull’intimo non si erano imposte in alcun
modo, andava bene la brasiliana e il reggiseno a fascia neri che
indossavo. Mi avevano fatto calzare dei sandali neri con un tacco
vertiginoso e per finire la tortura mi avevano truccata: un trucco
molto scuro e marcato sugli occhi e un rossetto rosso fuoco sulle
labbra. I capelli mi avevano permesso di lascarli sciolti, ma mi
avevano fatto i boccoli con l’arricciacapelli di Rose. Era
stata un’esperienza tremenda, ma alla fine il risultato
piaceva anche a me, anche se non avrei mai dato a quelle due
pazze la soddisfazione di farglielo sapere, altrimenti chi mi avrebbe
salvata per tutte le altre uscite?
La soddisfazione più grande, però,
l’avevo avuta quando ero scesa dalle scale e avevo visto
Edward, che tra parentesi era uno schianto allucinante, sgranare gli
occhi nel vedermi. Era rimasto senza parole, tanto che Emmett gli aveva
passato la mano davanti alla faccia per farlo riprendere. Ah! 1 per
Bella e 0 per le oche della scuola. Ma il momento era stato rovinato da
Jasper, che si era incazzato da morire, pensando già agli
sviluppi della serata con Tyler. Si era messo a urlare che dovevo
andare a cambiarmi e soprattutto che dovevo coprirmi. Alice
l’aveva subito liquidato con poche parole e lui , stranamente
aveva smesso di inveire borbottando qualcosa come -Ah le donne!- e poi
si era diretto all’uscita senza aspettare nessuno.
Mi sentivo a disagio, perché Tyler continuava a fissarmi
famelico e già in macchina aveva allungato le mani un paio
di volte. Per di più aveva bevuto tanto e non gli si poteva
stare a una spanna di distanza per la forte puzza di alcool del suo
alito.
Ma avevo notato, e con molto piacere, che anche Edward non mi toglieva
gli occhi di dosso, nonostante Lauren gli si fosse appiccicata non
appena arrivati.
Ad un certo punto si avvicinò Tanya e la sua grande amica
Lauren gli presentò Edward. Mi sentii mancare, quelle due
insieme erano veramente pericolose. Edward iniziò a parlare
amabilmente con entrambe e la mia rabbia schizzò alle
stelle.
Decisi di andare a ballare con Alice, Rose e Leah, per scaricare la
tensione ed ero intenzionata a rimanere in pista il più
possibile. Seth metteva una canzone più bella
dell’altra e a un certo punto anche i ragazzi ci raggiunsero.
Cavoli c’era anche Edward con quelle due zoc… che
gli stavano incollate. Una gli ballava davanti e l’altra
dietro. Non stavano affatto ballando, gli si stavano strusciando
addosso e lui ci stava!!! Addirittura Tanya gli stava accarezzando il
sedere e le mani di Edward tenevano i fianchi di Lauren facendola
muovere a tempo contro il suo bacino.
Ok, se volevano la guerra, anch’io ci sapevo andare
giù pesante. Mi avvicinai a Tyler in modo molto seducente e
cominciai a ballare con lui in maniera provocatoria. Lui mi strinse
forte e mentre ballavamo sentivo la sua erezione premere sulla mia
anca. Forse stavo esagerando, ma avevo ottenuto l’attenzione
di Edward, che, anche se continuava a ballare con loro, ora guardava me
e non sembrava per niente contento.
Bene, te la sei cercata. Ma cercato cosa? Magari era solo preoccupato
che Tyler non tenesse le mani a posto, facendo le veci di Jasper, che
era andato con Sam non so a fare cosa. Anzi togliamo pure il
“magari”, perché era
senz’altro così. Di certo non era geloso di me.
Tyler, intanto, si stava facendo prendere la mano e iniziò a
palparmi il sedere. Dovevo trovare il modo di togliermi da quella
situazione sgradevole. Sempre ballando col polipo, che non aveva
nessuna intenzione di mollarmi, mi spostai sotto la
postazione di Seth e gli feci un cenno.
Capendo tutto al volo, fece scemare la canzone e prese la parola al
microfono.
-Ok ragazzi, vi state divertendo?!- urlò. Quel ragazzo era
veramente un peperino e tutti lo amavano, non solo per la sua bravura
al piatto, ma anche per la sua simpatia e bontà
d’animo. Era una perla rara. Lo adoravo!!!
-Sìììììììì!!!-
fu la risposta di tutto il locale.
-Bene, movimentiamo un po’ la serata! Vorrei qui sul mio
palco alcune delle più brave ballerine che io conosca
così ci scateneremo tutti insieme con il tormentone
dell’estate: il Waka Waka!
E altre urla risuonarono dappertutto.
-Daremo così il giusto addio a questa favolosa stagione!
Leah, Rosalie e Bella ci volete raggiungere, bellezze?-
Bene, Tyler era stato costretto a mollarmi e anche le due cozze si
erano staccate da Edward.
Chiesi velocemente ad Alice se sapeva ballarlo, e ad un suo cenno
affermativo, me la trascinai dietro. Passammo davanti alle due arpie,
che ci guardarono invidiose, con le braccia conserte. Erano proprio
incazzate. Era un onore essere chiamati a ballare sul palco
del dj e a loro non era mai capitato, anche perché
saper ballare bene non voleva solo dire strusciarsi addosso a qualcuno
o a un palo: l’unica cosa che pareva sapessero fare. Vidi
anche la faccia meravigliata e incuriosita di Edward. Effettivamente
per lui doveva essere strano pensare a me come a una che ballava bene,
visto che quando camminavo inciampavo in continuazione. Ma ormai
avrebbe dovuto capire che ero strana, se non altro già dalla
storia della gara! Bene, volevo proprio sorprenderlo.
-Ohhh abbiamo una quarta fanciulla- disse Seth- e che a
quanto mi dicono è anche molto in gamba. Bene ragazzi, molti
di voi non la conoscono perché è nuova, ma vi
assicuro che è favolosa! Vi presento Alice Vulcano Cullen,
direttamente da New York- e scoppiarono urla e applausi.
Partì la canzone e noi e tutta la gente in pista
iniziammo i passi di quella danza meravigliosa che metteva addosso
un’energia unica. Era bellissimo veder muovere tutte le
persone in sincrono dalla nostra postazione. E il pensiero che fossimo
noi a dettare il ritmo e i passi che tutti seguivano mi dava una
sensazione di compiacimento.
Durante la nostra performance non persi d’occhio nemmeno un
attimo Edward che, appoggiato con la schiena ad un pilastro, ci
osservava. A causa delle luci non riuscivo a vederlo bene in viso, ma
quello che avevo notato mi piaceva, perché ora non si
lasciava più distrarre dalle moine delle facilone,
nonostante tentassero di stargli incollate e di richiamare la sua
attenzione su di loro. Quasi alla fine del pezzo, vidi che le
mandò via in malo modo. Bene brutte sgualdrinelle, il sesso
a tre andate a farlo con qualcun altro per stasera.
Finita la canzone ci fu un applauso eclatante e scendemmo dal palco.
Nella folla cercai Edward con lo sguardo e vidi che cercava
di avvicinarsi con un gran sorriso… il sorriso sghembo che
mi faceva ogni volta mancare la terra sotto i piedi.
Eravamo a poche persone di distanza quando mi sentii tirare per un
braccio e venni letteralmente trascinata via da Tyler.
Pov Edward
Il mio autocontrollo questa sera era stato messo a dura prova per
troppe volte.
Ancora prima di partire da casa, ero rimasto folgorato dalla visione di
Bella. Anche se avevo fatto una figura di merda perché mio
fratello come suo solito aveva rovinato tutto. Per fortuna che
l’attenzione era stata distolta da me grazie alla scenata di
Jasper quando l’aveva vista vestita in quella maniera.
Poi per tutta la sera, non avevo perso d’occhio Tyler, a cui
avrei voluto spaccare volentieri la faccia, perché stava
sempre appiccato a Bella, allungando un po’ troppo le mani.
Come se non bastasse due allupate mi si erano avvinghiate e
continuavano a strusciarsi addosso a me, e a fare continue battutine su
come mi sarei divertito con tutte e due. Vabbè che ero un
mezzo pervertito e che altri al posto mio avrebbero fatto carte false
per fare sesso con due donne contemporaneamente, ma io non ero proprio
il tipo. Per me certi limiti non si dovevano oltrepassare.
Poi Bella, che fino ad un attimo prima sembrava infastidita da quel
maiale, si era messa a ballare con lui in un maniera molto provocante.
Avevo una rabbia di tali livelli che non riuscivo nemmeno
più a nasconderla, ed ero sicuro che Bella si era certamente
accorta di come li guardavo… Poi per fortuna Seth aveva
interrotto il tutto invitando le ragazze sul palco.
Ero proprio curioso di vederla ballare. Certamente
l’equilibrio non era il suo punto forte, anche se avevo
notato che in pista se la cavava alla grande. Ma un conto è
fare balli da discoteca e un conto fare dei passi ben precisi in una
coreografia.
Fu così che ricevetti il colpo di grazia della serata. Eh
sì! Perché non avevo mai conosciuto una ragazza
così eccitante.
Si muoveva sinuosa, le sue gambe affusolate, slanciate ancora di
più da quei tacchi vertiginosi, si spostavano sicure per il
palco, i fianchi ondeggiavano in maniera provocante e i suoi seni
perfetti, fasciati in quel piccolissimo top che ne esaltava le forme,
ballavano per me una danza tutta mia. Intanto Tanya e Lauren
continuavano a stuzzicarmi, ma io non volevo loro, in quel momento
volevo solo Bella! Le mandai via bruscamente, così da
potermi concentrare di nuovo su quella visione paradisiaca.
Mi persi nelle mie fantasie e immaginai di averla sopra di me con
quegli stessi seni che si muovevano mentre ballavamo la danza
più antica del mondo. Fui risvegliato
dall’applauso fragoroso che risuonò in tutto il
locale.
Senza distogliere il mio sguardo da lei, decisi di andarle incontro,
mentre sul mio volto si era dipinto inconsapevolmente il mio sorriso
sghembo.
Ma ebbi un brusco risveglio perché me la vidi portare via
sotto il naso da Tyler. Cercai subito di seguirli, ma la folla, che
aveva ricominciato a ballare accalcata in pista, me lo
impedì, e così li persi di vista.
Avevo un brutto presentimento. Come me anche Tyler era
senz’altro parecchio eccitato, ma inoltre, cosa
senz’altro più preoccupante, era completamento
ubriaco.
Mi ritrovai a essere sballottato in varie direzioni senza riuscire
più a scorgerli. Intanto, inconsciamente la mia sensazione
di disagio aumentava.
Ogni tanto chiedevo a qualcuno dei nostri se avesse visto Bella, ma la
risposta era sempre negativa.
Jacob mi si avvicinò e mi chiese cosa fosse successo, il
perché fossi così agitato: dovevo essere
estremamente nervoso, in effetti. Gli spiegai in due parole la
situazione e anche lui iniziò a preoccuparsi. Il che mi
agitò ulteriormente. Mi rivelò che sul retro
c’era un posticino dove le coppie di solito si appartavano,
così decidemmo di andare a vedere lì.
Già uscendo dalla porta sul retro, la musica
sembrò molto lontana… il locale era ben
insonorizzato.
Neanche il tempo di guardarci intorno che sentimmo una voce maschile
visibilmente alterata.
-Brutta puttana! Prima mi provochi e poi mi dici di no. Eh
no, non ci si comporta così! Ora tu fai la brava e ma la dai
subito!-. Riconobbi la voce di Tyler, ma era ancora lontana.
Sentimmo un urlo di dolore. Un urlo maschile, per fortuna. Ci fermammo
un attimo, ci guardammo e poi iniziammo a correre, verso il punto da
dove arrivavano le voci.
-Se non mi lasci immediatamente, la prossima volta non avrai neanche
più la forza di parlare, brutto porco!- urlò
Bella, il suo tono sembrava sicuro, ma la voce era stridula e le
tremava: era spaventata. Ora ero veramente incazzato.
-Maledetta, questa me la paghi!- la voce di Tyler era
trasfigurata dalla rabbia, intanto noi correvamo nella direzione da cui
proveniva. Il tempo di girare l’angolo e assistemmo alla
scena che mai avrei voluto vedere, nemmeno nei miei incubi…
Bella era in trappola contro il muro e si teneva il top strappato, e
Tyler aveva una mano sul suo membro e con l’altra
le tirava un sonoro schiaffo che le fece girare la faccia.
Neanche il tempo di rendermi conto che Jacob l’aveva
già atterrato e lo stava riempiendo di pugni.
-No Jake, fermo, non ne vale pena!- urlava Bella.
Io presi Jacob e lo levai di dosso a quell’animale,
altrimenti l’avrebbe senz’altro ammazzato di
botte...
Grazie al mio intervento riprese un po’ di
lucidità, mentre il bastardo si contorceva ancora per terra;
e abbracciò subito Bella.
-Ehi piccola tutto bene? Fammi vedere la guancia, ti fa male?- ora era
improvvisamente dolce e premuroso, nettamente in contrasto con
l’essere di brutale violenza di poco prima.
-Non è niente… sai che ho la pelle dura- gli
rispose, ma la sua voce tremava ancora.
Io ero ancora imbambolato, come uno spettatore esterno, che altro non
può fare se non restare a guardare. Avrei voluto prenderla
io tra le braccia per rassicurarla, avrei voluto prendere io Tyler a
pugni, ma non potevo perché sentivo che Jacob era quello di
cui lei aveva bisogno. Una fitta dolorosa mi attraversò il
petto: il loro legame era molto più forte di quello che
credessi…
-Grazie, ragazzi, se non foste arrivati voi, non so come
sarebbe finita. Grazie Edward- e mi guardò con gli occhi
lucidi. Ero ancora pietrificato e non riuscii nemmeno a risponderle. La
rabbia per la scena a cui avevo assistito non si attenuava, anzi:
più guardavo quel verme e più avevo voglia di
finire il lavoro che Jacob aveva cominciato.
Ad un tratto Jacob si staccò da lei e andò da
Tyler che si stava rialzando a fatica.
Io, finalmente ripresi un po’ di
lucidità, mi avvicinai a Bella e le accarezzai piano la
guancia. Di colpo lei mi abbracciò e iniziò a
singhiozzare forte.
-Shhhh, non ti preoccupare ora sei al sicuro. Va tutto bene, ci sono
io- e mi stupii della mia voce che era appena un sussurro. La mia
salivazione era assente e tutto l’amore che sentivo per lei
esplose come un fuoco d’artificio nel mio corpo e cercai di
donargliene almeno un po’, stringendola forte a me.
-Vieni andiamo dentro, altrimenti ti becchi un malanno- mormorai; ma
lei non si mosse e continuò a piangere sul mio petto.
Sentii Jacob che minacciava Tyler, di starle a metri di distanza
d’ora in poi. Io non riuscivo neanche a guardarlo,
perché non sarei riuscito a farlo andare via sulle sue
gambe… se fosse stato per me, da verme qual era, avrebbe
dovuto solo strisciare! Tyler se ne andò e Jacob
tornò da noi. Intanto Bella si era calmata e Jacob la
guardò serio.
-Ma che diavolo ti è venuto in mente di venire qui con quel
mentecatto, che per di più era ubriaco perso!- le disse
in maniera troppo brutale. Non doveva usare quel tono: Bella
era ancora spaventata e sotto shock! Ok, ora mi stavo davvero
incazzando!
-Non mi sembra proprio il caso di farle la predica adesso!- gli dissi
in malo modo.
-No Jacob ha ragione. Sono stata una cretina- e guardò me e
Jacob con gli occhi colmi di una colpa che non era certamente sua.
-Ma Jake, non è come pensi. Non sono venuta qui con lui
apposta, mi ha trascinata senza che me ne rendessi conto, e non mollava
la presa. Probabilmente prima di uscire avrei dovuto mettermi a urlare,
così mi avrebbe mollato… o magari qualcuno
sarebbe intervenuto, ma non volevo fare scenate, e pensavo di tenerlo a
bada. Pensavo che una volta respirata un po’ d’aria
fresca, gli si schiarissero le idee e sarei riuscita a farlo ragionare.
Non pensavo arrivasse a tanto!- rispose Bella, mortificata.
-Ok scusa, ho esagerato, ma ti giuro che vedere che ti metteva le mani
addosso, mi ha fatto svalvolare- le disse Jacob prendendola tra le
braccia. Quell’abbraccio mi lasciò frustrato e
amareggiato. Ecco con tutto quello che era successo ora ero pure
geloso… Ma si può avere una mente
più bacata?
Bella si staccò e sorrise a Jacob.
-Penso che per un po’ non riuscirà a
usarlo… La ginocchiata nelle palle gliel’ho
assestata in maniera impeccabile, proprio come mi hai insegnato tu!-
esclamò; e noi scoppiammo a ridere.
-E brava la mia sorellina!- esclamò Jacob. COSA?! Era quello
allora il loro legame… un immediato sollievo
rilassò il mio corpo e mi fece… sperare.
-Probabilmente se non avessi dovuto reggerti la maglietta non sarebbe
riuscito neanche a schiaffeggiarti!- affermò Jake.
-E soprattutto se avessi indossato le mie Converse e non questi
tacchi… - e si guardò i sandali sconsolata,
facendo ridere Jacob ancora più forte.
-Con tutta l’autodifesa che ti ho insegnato, non poteva
essere altrimenti!- le disse affettuosamente Jacob con mezzo sorriso.
-Ehi! La ginocchiata gliel’ho tirata io, adesso non ti
prendere tutto il merito, ok?- e gli mollò uno schiaffo sul
braccio, che probabilmente per lui risultava essere giusto una
spolverata.
-A parte gli scherzi, ragazzi… non so come ringraziarvi- e
ci guardò, improvvisamente seria.
-Non devi ringraziare me, ma lui- e Jacob mi indicò.
-E’ stato Edward a cercarti per tutto il locale e ad
avvertirmi- le spiegò.
Bella mi guardò con gli occhi intensi, carichi di
gratitudine. Ero in leggero imbarazzo. Neanche fossi stato un
supereroe…
-Non c’è bisogno che tu dica niente. Mi basta
sapere che ora stai bene- e la abbracciai. Non riuscivo a starle
lontano per più di qualche minuto. Volevo sentirla tra le
mie braccia, specialmente dopo quello che le era appena successo.
-Sarà meglio non dire niente a Jasper- disse Jacob e Bella
si staccò da me. Vuoto, una terribile e opprimente
sensazione di vuoto…
-E’ vero se lo venisse a sapere lo ammezzerebbe. Ti prego
Edward non farti scappare niente con lui!- mi pregò.
-Non ti preoccupare sarò una tomba; ma se ti vede con la
maglia strappata, chiederà spiegazioni sicuramente- aggiunsi
indicando il pezzettino di stoffa che cercava di tenere su.
-E’ vero! Che caspita gli racconto adesso?- e
iniziò a mordersi il labbro inferiore. Avevo notato che lo
faceva sempre quando era nervosa, specialmente quando litigavamo, ed
era un gesto che mi eccitava da morire. Ancora quei
pensieri… BASTA!!!! Per fortuna Jacob ci
prospettò una soluzione.
-Sentite, facciamo così. Voi due fate il giro e aspettatemi
dalla tua macchina, così nessuno vedrà che Bella
ha la maglietta strappata. Io rientro, recupero le vostre giacche dal
guardaroba e ve le porto. Poi andate a casa e io mi
inventerò qualcosa con gli altri. Che so, magari che ti sei
sentita male e che tu gentilmente l’hai riaccompagnata per
non disturbare nessuno. Intanto dico anche ai buttafuori di non far
entrare mai più quello schifoso, anche se dubito che
avrà ancora il coraggio di mettere piede qui dentro. Sempre
che per te vada bene, Edward. Non so se avevi altri
programmi, ti ho visto prima con Lauren e Tanya- mi fece un
sorrisetto complice e alzò le sopracciglia, ammiccando.
-Non ti preoccupare, nessun problema. La accompagno volentieri- gli
risposi, forse un po’ troppo scortesemente. Mi aveva dato
fastidio quello che aveva insinuato davanti a Bella, non volevo che lei
pensasse che preferivo finire la serata con quelle piuttosto che con
lei.
-Ok ci vediamo nel parcheggio- mi guardò un po’
stranito. Probabilmente non capiva il perché del mio
repentino cambiamento di tono, ma non aggiunse altro e
rientrò nel locale.
Noi ci avviammo alla macchina, ma vidi che Bella tremava per il freddo,
o forse per lo shock.
D’istinto la abbracciai e cercai di scaldarla sfregandole le
braccia. Si rilassò un po’ e appoggiò
la testa sulla mia spalla. Come poteva un così semplice
gesto farmi stare così bene? In quel momento nulla mi
mancava.
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