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Autore: IsaMarie    30/07/2010    14 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buongiorno eccomi qui di nuovo! Avete visto che brava come ho fatto presto?
Innanzitutto una comunicazione. Dalla prossima settimana posterò il lunedi' e il giovedi'. Spero di accontentare tutte in questo modo.
Spero vi piaccia il capitolo. In questo devo ringraziare ancora di più SARA, perchè il pov di Edward è ricco di sue citazioni e aggiunte. Eh sì, se il capitolo vi piacerà sarà anche merito suo.
Grazie a tutte di seguirmi.
Ho visto i numeri delle preferite, seguite e da ricordare continuare a salire, con mio immenso piacere naturalmente.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora rispondo alle recensioni e poi BUONA LETTURA!!!!!!!!!!

 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
Ma ciaoooooo!!! Bentornata!!! Tutto bene in vacanza? Spero di sì.
Grazieeeeeee!!!!! Continua a seguire, che da qui in poi le cose si faranno più interessanti!!! 
 MaRtA HaLe [Contatta] Segnala violazione
Ciao! Rosalie è un mito, ma purtroppo Tanya è un osso duro e non sarà l'ultima volta che rompe.
Tra i due innamorati tonti inizia a smuoversi qualcosa.... Baci!!!
 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
Eh già! Poi Bella gli ha dato la mazzata finale. Ora rimane solo il manicomio! 
 sara_cullen [Contatta] Segnala violazione
Ciao moreeee!!!! Povera Bella perchè me la tratti così. Non è vero che non ha autostima (hi hi hi) è solo un po' tantoooo tontolonaaaa!!!
Baciotti
 Lalayasha [Contatta] Segnala violazione
Sì Bella l'intelligenza l'ha avuta, invece lui ragiona solo con le parti basse!!!
Mi sa che la mazza ferrata te la presto per Edward, ma in questo capitolo ti servirà anche per qualcun altro!
Grazie mille bacioni!!!
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
Tardi è fargli un complimento!!!
Comunque vedrai che prima o poi ci arriveranno anche loro. Intanto goditi i capitoli che seguiranno, pieni di avvenimenti!
Bacioni!!!
 Nerak [Contatta] Segnala violazione
Sì rimane un po' stronzo, anche perchè ammettiamolo... un po' stronzo è ancora più figo!!! Chissà perchè il ragazzo bastardo attira sempre di più di quello santarellino!
Finalmente l'hanno capito tutti e due, ma a confessarselo (tra l'orgoglio di uno e la testardaggine e l'insicurezza dell'altra) ce ne passa di acqua sotto il ponte....
Bacioni!!!
 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
Ciao, che bello di Genova!!! Quanti anni hai? Io 35, sono un po' vecchiotta!!!
Tanya è una sgualdrinella che romperà ancora le scatole, purtroppo....
Rose è un mito e con Emm inizia a smuoversi qualcosina!!!
Bacioni!!!



CAPITOLO 14

NEW MOON

Pov Bella


Era venerdì sera ed eravamo già arrivati al New Moon, il locale di Sam a Port Angeles, dove andavamo sempre.
Sam era un dei ragazzi più grandi di La Push, per noi era come uno zio: da piccoli mio padre ci affidava spesso a lui quando andavamo in giro per la riserva. Aveva dieci anni più di noi ed era sposato da cinque con Emily. Jacob era stato il suo testimone ed io ero la madrina della loro splendida bambina, Maya, di tre anni. Seth, il fratello di Leah, era già nella sua postazione di dj e noi ai nostri soliti divanetti.
Alice e Rosalie mi avevano vestita come fossi una bambina incapace di fare anche la cosa più elementare. Non si erano fidate a lasciarmi scegliere cosa indossare, ma soprattutto, dopo aver messo sul letto dei pantaloni di satin nero aderentissimi e un top microscopico ricoperto di strass, avevano aspettato che mi vestissi. Non mi avevano permesso nemmeno di farlo in bagno, con un po’ di privacy, perché sostenevano che avrei trovato il modo di indossare qualcos’altro, neanche tenessi un cambio nascosto nella doccia.
Per fortuna almeno sull’intimo non si erano imposte in alcun modo, andava bene la brasiliana e il reggiseno a fascia neri che indossavo. Mi avevano fatto calzare dei sandali neri con un tacco vertiginoso e per finire la tortura mi avevano truccata: un trucco molto scuro e marcato sugli occhi e un rossetto rosso fuoco sulle labbra. I capelli mi avevano permesso di lascarli sciolti, ma mi avevano fatto i boccoli con l’arricciacapelli di Rose. Era stata un’esperienza tremenda, ma alla fine il risultato piaceva anche a me, anche se non  avrei mai dato a quelle due pazze la soddisfazione di farglielo sapere, altrimenti chi mi avrebbe salvata per tutte le altre uscite?
La soddisfazione più grande, però, l’avevo avuta quando ero scesa dalle scale e avevo visto Edward, che tra parentesi era uno schianto allucinante, sgranare gli occhi nel vedermi. Era rimasto senza parole, tanto che Emmett gli aveva passato la mano davanti alla faccia per farlo riprendere. Ah! 1 per Bella e 0 per le oche della scuola. Ma il momento era stato rovinato da Jasper, che si era incazzato da morire, pensando già agli sviluppi della serata con Tyler. Si era messo a urlare che dovevo andare a cambiarmi e soprattutto che dovevo coprirmi. Alice l’aveva subito liquidato con poche parole e lui , stranamente aveva smesso di inveire borbottando qualcosa come -Ah le donne!- e poi si era diretto all’uscita senza aspettare nessuno.
Mi sentivo a disagio, perché Tyler continuava a fissarmi famelico e già in macchina aveva allungato le mani un paio di volte. Per di più aveva bevuto tanto e non gli si poteva stare a una spanna di distanza per la forte puzza di alcool del suo alito.
Ma avevo notato, e con molto piacere, che anche Edward non mi toglieva gli occhi di dosso, nonostante Lauren gli si fosse appiccicata non appena arrivati.
Ad un certo punto si avvicinò Tanya e la sua grande amica Lauren gli presentò Edward. Mi sentii mancare, quelle due insieme erano veramente pericolose. Edward iniziò a parlare amabilmente con entrambe e la mia rabbia schizzò alle stelle.
Decisi di andare a ballare con Alice, Rose e Leah, per scaricare la tensione ed ero intenzionata a rimanere in pista il più possibile. Seth metteva una canzone più bella dell’altra e a un certo punto anche i ragazzi ci raggiunsero. Cavoli c’era anche Edward con quelle due zoc… che gli stavano incollate. Una gli ballava davanti e l’altra dietro. Non stavano affatto ballando, gli si stavano strusciando addosso e lui ci stava!!! Addirittura Tanya gli stava accarezzando il sedere e le mani di Edward tenevano i fianchi di Lauren facendola muovere a tempo contro il suo bacino.
Ok, se volevano la guerra, anch’io ci sapevo andare giù pesante. Mi avvicinai a Tyler in modo molto seducente e cominciai a ballare con lui in maniera provocatoria. Lui mi strinse forte e mentre ballavamo sentivo la sua erezione premere sulla mia anca. Forse stavo esagerando, ma avevo ottenuto l’attenzione di Edward, che, anche se continuava a ballare con loro, ora guardava me e non sembrava per niente contento.
Bene, te la sei cercata. Ma cercato cosa? Magari era solo preoccupato che Tyler non tenesse le mani a posto, facendo le veci di Jasper, che era andato con Sam non so a fare cosa. Anzi togliamo pure il “magari”, perché era senz’altro così. Di certo non era geloso di me.
Tyler, intanto, si stava facendo prendere la mano e iniziò a palparmi il sedere. Dovevo trovare il modo di togliermi da quella situazione sgradevole. Sempre ballando col polipo, che non aveva nessuna intenzione di mollarmi, mi  spostai sotto la postazione di Seth e gli feci un cenno.
Capendo tutto al volo, fece scemare la canzone e prese la parola al microfono.
-Ok ragazzi, vi state divertendo?!- urlò. Quel ragazzo era veramente un peperino e tutti lo amavano, non solo per la sua bravura al piatto, ma anche per la sua simpatia e bontà d’animo. Era una perla rara. Lo adoravo!!!
-Sìììììììì!!!- fu la risposta di tutto il locale.
-Bene, movimentiamo un po’ la serata! Vorrei qui sul mio palco alcune delle più brave ballerine che io conosca così ci scateneremo tutti insieme con il tormentone dell’estate: il Waka Waka!
E altre urla risuonarono dappertutto.
-Daremo così il giusto addio a questa favolosa stagione! Leah, Rosalie e Bella ci volete raggiungere, bellezze?-
Bene, Tyler era stato costretto a mollarmi e anche le due cozze si erano staccate da Edward.
Chiesi velocemente ad Alice se sapeva ballarlo, e ad un suo cenno affermativo, me la trascinai dietro. Passammo davanti alle due arpie, che ci guardarono invidiose, con le braccia conserte. Erano proprio incazzate. Era un onore essere chiamati a ballare sul palco del  dj e a loro non era mai capitato, anche perché saper ballare bene non voleva solo dire strusciarsi addosso a qualcuno o a un palo: l’unica cosa che pareva sapessero fare. Vidi anche la faccia meravigliata e incuriosita di Edward. Effettivamente per lui doveva essere strano pensare a me come a una che ballava bene, visto che quando camminavo inciampavo in continuazione. Ma ormai avrebbe dovuto capire che ero strana, se non altro già dalla storia della gara! Bene, volevo proprio sorprenderlo.
-Ohhh abbiamo una quarta fanciulla- disse Seth- e  che a quanto mi dicono è anche molto in gamba. Bene ragazzi, molti di voi non la conoscono perché è nuova, ma vi assicuro che è favolosa! Vi presento Alice Vulcano Cullen, direttamente da New York- e scoppiarono urla e applausi.
Partì la canzone e  noi e tutta la gente in pista iniziammo i passi di quella danza meravigliosa che metteva addosso un’energia unica. Era bellissimo veder muovere tutte le persone in sincrono dalla nostra postazione. E il pensiero che fossimo noi a dettare il ritmo e i passi che tutti seguivano mi dava una sensazione di compiacimento.
Durante la nostra performance non persi d’occhio nemmeno un attimo Edward che, appoggiato con la schiena ad un pilastro, ci osservava. A causa delle luci non riuscivo a vederlo bene in viso, ma quello che avevo notato mi piaceva, perché ora non si lasciava più distrarre dalle moine delle facilone, nonostante tentassero di stargli incollate e di richiamare la sua attenzione su di loro. Quasi alla fine del pezzo, vidi che le mandò via in malo modo. Bene brutte sgualdrinelle, il sesso a tre andate a farlo con qualcun altro per stasera.
Finita la canzone ci fu un applauso eclatante e scendemmo dal palco. Nella folla cercai Edward con lo sguardo e  vidi che cercava di avvicinarsi con un gran sorriso… il sorriso sghembo che mi faceva ogni volta mancare la terra sotto i piedi.
Eravamo a poche persone di distanza quando mi sentii tirare per un braccio e venni letteralmente trascinata via da Tyler.

Pov Edward

Il mio autocontrollo questa sera era stato messo a dura prova per troppe volte.
Ancora prima di partire da casa, ero rimasto folgorato dalla visione di Bella. Anche se avevo fatto una figura di merda perché mio fratello come suo solito aveva rovinato tutto. Per fortuna che l’attenzione era stata distolta da me grazie alla scenata di Jasper quando l’aveva vista vestita in quella maniera.
Poi per tutta la sera, non avevo perso d’occhio Tyler, a cui avrei voluto spaccare volentieri la faccia, perché stava sempre appiccato a Bella, allungando un po’ troppo le mani.
Come se non bastasse due allupate mi si erano avvinghiate e continuavano a strusciarsi addosso a me, e a fare continue battutine su come mi sarei divertito con tutte e due. Vabbè che ero un mezzo pervertito e che altri al posto mio avrebbero fatto carte false per fare sesso con due donne contemporaneamente, ma io non ero proprio il tipo. Per me certi limiti non si dovevano oltrepassare.
Poi Bella, che fino ad un attimo prima sembrava infastidita da quel maiale, si era messa a ballare con lui in un maniera molto provocante. Avevo una rabbia di tali livelli che non riuscivo nemmeno più a nasconderla, ed ero sicuro che Bella si era certamente accorta di come li guardavo… Poi per fortuna Seth aveva interrotto il tutto invitando le ragazze sul palco.
Ero proprio curioso di vederla ballare. Certamente l’equilibrio non era il suo punto forte, anche se avevo notato che in pista se la cavava alla grande. Ma un conto è fare balli da discoteca e un conto fare dei passi ben precisi in una coreografia.
Fu così che ricevetti il colpo di grazia della serata. Eh sì! Perché non avevo mai conosciuto una ragazza così eccitante.
Si muoveva sinuosa, le sue gambe affusolate, slanciate ancora di più da quei tacchi vertiginosi, si spostavano sicure per il palco, i fianchi ondeggiavano in maniera provocante e i suoi seni perfetti, fasciati in quel piccolissimo top che ne esaltava le forme, ballavano per me una danza tutta mia. Intanto Tanya e Lauren continuavano a stuzzicarmi, ma io non volevo loro, in quel momento volevo solo Bella! Le mandai via bruscamente, così da potermi concentrare di nuovo su quella visione paradisiaca.
Mi persi nelle mie fantasie e immaginai di averla sopra di me con quegli stessi seni che si muovevano mentre ballavamo la danza più antica del mondo. Fui risvegliato dall’applauso fragoroso che risuonò in tutto il locale.
Senza distogliere il mio sguardo da lei, decisi di andarle incontro, mentre sul mio volto si era dipinto inconsapevolmente il mio sorriso sghembo.
Ma ebbi un brusco risveglio perché me la vidi portare via sotto il naso da Tyler. Cercai subito di seguirli, ma la folla, che aveva ricominciato a ballare accalcata in pista, me lo impedì, e così li persi di vista.
Avevo un brutto presentimento. Come me anche Tyler era senz’altro parecchio eccitato, ma inoltre, cosa senz’altro più preoccupante, era completamento ubriaco.
Mi ritrovai a essere sballottato in varie direzioni senza riuscire più a scorgerli. Intanto, inconsciamente la mia sensazione di disagio aumentava.
Ogni tanto chiedevo a qualcuno dei nostri se avesse visto Bella, ma la risposta era sempre negativa.
Jacob mi si avvicinò e mi chiese cosa fosse successo, il perché fossi così agitato: dovevo essere estremamente nervoso, in effetti. Gli spiegai in due parole la situazione e anche lui iniziò a preoccuparsi. Il che mi agitò ulteriormente. Mi rivelò che sul retro c’era un posticino dove le coppie di solito si appartavano, così decidemmo di andare a vedere lì.
Già uscendo dalla porta sul retro, la musica sembrò molto lontana… il locale era ben insonorizzato.
Neanche il tempo di guardarci intorno che sentimmo una voce maschile visibilmente alterata.
 -Brutta puttana! Prima mi provochi e poi mi dici di no. Eh no, non ci si comporta così! Ora tu fai la brava e ma la dai subito!-. Riconobbi la voce di Tyler, ma era ancora lontana.
Sentimmo un urlo di dolore. Un urlo maschile, per fortuna. Ci fermammo un attimo, ci guardammo e poi iniziammo a correre, verso il punto da dove arrivavano le voci.
-Se non mi lasci immediatamente, la prossima volta non avrai neanche più la forza di parlare, brutto porco!- urlò Bella, il suo tono sembrava sicuro, ma la voce era stridula e le tremava: era spaventata. Ora ero veramente incazzato.
 -Maledetta, questa me la paghi!- la voce di Tyler era trasfigurata dalla rabbia, intanto noi correvamo nella direzione da cui proveniva. Il tempo di girare l’angolo e assistemmo alla scena che mai avrei voluto vedere, nemmeno nei miei incubi… Bella era in trappola contro il muro e si teneva il top strappato, e Tyler aveva una mano sul suo  membro e con l’altra le tirava un sonoro schiaffo che le fece girare la faccia.
Neanche il tempo di rendermi conto che Jacob l’aveva già atterrato e lo stava riempiendo di pugni.
-No Jake, fermo, non ne vale pena!- urlava Bella.
Io presi Jacob e lo levai di dosso a quell’animale, altrimenti l’avrebbe senz’altro ammazzato di botte...
Grazie al mio intervento riprese un po’ di lucidità, mentre il bastardo si contorceva ancora per terra; e abbracciò subito Bella.
-Ehi piccola tutto bene? Fammi vedere la guancia, ti fa male?- ora era improvvisamente dolce e premuroso, nettamente in contrasto con l’essere di brutale violenza di poco prima.
-Non è niente… sai che ho la pelle dura- gli rispose, ma la sua voce tremava ancora.
Io ero ancora imbambolato, come uno spettatore esterno, che altro non può fare se non restare a guardare. Avrei voluto prenderla io tra le braccia per rassicurarla, avrei voluto prendere io Tyler a pugni, ma non potevo perché sentivo che Jacob era quello di cui lei aveva bisogno. Una fitta dolorosa mi attraversò il petto: il loro legame era molto più forte di quello che credessi…
 -Grazie, ragazzi, se non foste arrivati voi, non so come sarebbe finita. Grazie Edward- e mi guardò con gli occhi lucidi. Ero ancora pietrificato e non riuscii nemmeno a risponderle. La rabbia per la scena a cui avevo assistito non si attenuava, anzi: più guardavo quel verme e più avevo voglia di finire il lavoro che Jacob aveva cominciato.
Ad un tratto Jacob si staccò da lei e andò da Tyler che si stava rialzando a fatica.
Io,  finalmente ripresi un po’ di lucidità, mi avvicinai a Bella e le accarezzai piano la guancia. Di colpo lei mi abbracciò e iniziò a singhiozzare forte.
-Shhhh, non ti preoccupare ora sei al sicuro. Va tutto bene, ci sono io- e mi stupii della mia voce che era appena un sussurro. La mia salivazione era assente e tutto l’amore che sentivo per lei esplose come un fuoco d’artificio nel mio corpo e cercai di donargliene almeno un po’, stringendola forte a me.
-Vieni andiamo dentro, altrimenti ti becchi un malanno- mormorai; ma lei non si mosse e continuò a piangere sul mio petto.
Sentii Jacob che minacciava Tyler, di starle a metri di distanza d’ora in poi. Io non riuscivo neanche a guardarlo, perché non sarei riuscito a farlo andare via sulle sue gambe… se fosse stato per me, da verme qual era, avrebbe dovuto solo strisciare! Tyler se ne andò e Jacob tornò da noi. Intanto Bella si era calmata e Jacob la guardò serio.
-Ma che diavolo ti è venuto in mente di venire qui con quel mentecatto, che per di più era ubriaco perso!- le disse in  maniera troppo brutale. Non doveva usare quel tono: Bella era ancora spaventata e sotto shock! Ok, ora mi stavo davvero incazzando!
-Non mi sembra proprio il caso di farle la predica adesso!- gli dissi in malo modo.
-No Jacob ha ragione. Sono stata una cretina- e guardò me e Jacob con gli occhi colmi di una colpa che non era certamente sua.
-Ma Jake, non è come pensi. Non sono venuta qui con lui apposta, mi ha trascinata senza che me ne rendessi conto, e non mollava la presa. Probabilmente prima di uscire avrei dovuto mettermi a urlare, così mi avrebbe mollato… o magari qualcuno sarebbe intervenuto, ma non volevo fare scenate, e pensavo di tenerlo a bada. Pensavo che una volta respirata un po’ d’aria fresca, gli si schiarissero le idee e sarei riuscita a farlo ragionare. Non pensavo arrivasse a tanto!- rispose Bella, mortificata.
-Ok scusa, ho esagerato, ma ti giuro che vedere che ti metteva le mani addosso, mi ha fatto svalvolare- le disse Jacob prendendola tra le braccia. Quell’abbraccio mi lasciò frustrato e amareggiato. Ecco con tutto quello che era successo ora ero pure geloso…  Ma si può avere una mente più bacata?
Bella si staccò e sorrise a Jacob.
-Penso che per un po’ non riuscirà a usarlo… La ginocchiata nelle palle gliel’ho assestata in maniera impeccabile, proprio come mi hai insegnato tu!- esclamò; e noi scoppiammo a ridere.
-E brava la mia sorellina!- esclamò Jacob. COSA?! Era quello allora il loro legame… un immediato sollievo rilassò il mio corpo e mi fece… sperare.
-Probabilmente se non avessi dovuto reggerti la maglietta non sarebbe riuscito neanche a schiaffeggiarti!- affermò Jake.
-E soprattutto se avessi indossato le mie Converse e non questi tacchi… - e si guardò i sandali sconsolata, facendo ridere Jacob ancora più forte.
-Con tutta l’autodifesa che ti ho insegnato, non poteva essere altrimenti!- le disse affettuosamente Jacob con mezzo sorriso.
-Ehi! La ginocchiata gliel’ho tirata io, adesso non ti prendere tutto il merito, ok?- e gli mollò uno schiaffo sul braccio, che probabilmente per lui risultava essere giusto una spolverata.
-A parte gli scherzi, ragazzi… non so come ringraziarvi- e ci guardò, improvvisamente seria.
-Non devi ringraziare me, ma lui- e Jacob mi indicò. -E’ stato Edward a cercarti per tutto il locale e ad avvertirmi- le spiegò.
Bella mi guardò con gli occhi intensi, carichi di gratitudine. Ero in leggero imbarazzo. Neanche fossi stato un supereroe…
-Non c’è bisogno che tu dica niente. Mi basta sapere che ora stai bene- e la abbracciai. Non riuscivo a starle lontano per più di qualche minuto. Volevo sentirla tra le mie braccia, specialmente dopo quello che le era appena successo.
-Sarà meglio non dire niente a Jasper- disse Jacob e Bella si staccò da me. Vuoto, una terribile e opprimente sensazione di vuoto…
-E’ vero se lo venisse a sapere lo ammezzerebbe. Ti prego Edward non farti scappare niente con lui!- mi pregò.
-Non ti preoccupare sarò una tomba; ma se ti vede con la maglia strappata, chiederà spiegazioni sicuramente- aggiunsi indicando il pezzettino di stoffa che cercava di tenere su.
-E’ vero! Che caspita gli racconto adesso?- e iniziò a mordersi il labbro inferiore. Avevo notato che lo faceva sempre quando era nervosa, specialmente quando litigavamo, ed era un gesto che mi eccitava da morire. Ancora quei pensieri… BASTA!!!! Per fortuna Jacob ci prospettò una soluzione.
-Sentite, facciamo così. Voi due fate il giro e aspettatemi dalla tua macchina, così nessuno vedrà che Bella ha la maglietta strappata. Io rientro, recupero le vostre giacche dal guardaroba e ve le porto. Poi andate a casa e io mi inventerò qualcosa con gli altri. Che so, magari che ti sei sentita male e che tu gentilmente l’hai riaccompagnata per non disturbare nessuno. Intanto dico anche ai buttafuori di non far entrare mai più quello schifoso, anche se dubito che avrà ancora il coraggio di mettere piede qui dentro. Sempre che per te vada  bene, Edward. Non so se avevi altri programmi, ti ho visto prima con Lauren e Tanya-  mi fece un sorrisetto complice e alzò le sopracciglia, ammiccando.
-Non ti preoccupare, nessun problema. La accompagno volentieri- gli risposi, forse un po’ troppo scortesemente. Mi aveva dato fastidio quello che aveva insinuato davanti a Bella, non volevo che lei pensasse che preferivo finire la serata con quelle piuttosto che con lei.
-Ok ci vediamo nel parcheggio- mi guardò un po’ stranito. Probabilmente non capiva il perché del mio repentino cambiamento di tono, ma non aggiunse altro e rientrò nel locale.
Noi ci avviammo alla macchina, ma vidi che Bella tremava per il freddo, o forse per lo shock.
D’istinto la abbracciai e cercai di scaldarla sfregandole le braccia. Si rilassò un po’ e appoggiò la testa sulla mia spalla. Come poteva un così semplice gesto farmi stare così bene? In quel momento nulla mi mancava.




   
 
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