Cap. 17
Ciao ragazze! Brutto periodo, poco movimentato
per le
fiction! Penso che molte di voi saranno in ferie in questi giorni, ma
visto che io non vado da nessuna parte, continuerò lo stesso
a
postare e chi non potrà leggere subito lo farà
quando
torna trovando magari 3 o 4 capitoli!!!!
Ok siamo alla resa dei conti. Dopo il tanto sospirato bacio e il
discorso tra Edward e Jasper, cosa succederà? Edward si
tirerà indietro? Bella come si comporterà? Buona
lettura!!!
Il mio solito
ringraziamento a SARA che ha corretto e dato quel suo tocco speciale al
capitolo.
Rispondo alle recensioni e vi lascio alla lettura.
Ah ancora un'ultima cosa. Sono felicissima che il capitolo del dialogo
tra Jasper e Edward vi sia piaciuto così tanto!
Sinceramente , visto il bacio del precedente, pensavo vi
aspettaste qualcosa di più.
Grazie mille a tutte
quante!!!!!!!!!!
MaRtA HaLe [Contatta]
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Ciao Marta! Ehhhhh
chissà se Edward
si allontana o se ormai i suoi sentimenti sono così forti,
da
non riuscire più ad aspettare? Sulle intenzioni di Alice si
saprà qualcosa nel prossimo capitolo, il 18. Buona
lettura!!!! E grazie mille per tutto!
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lampra
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Ciao! Mi spiace ma non era
Bella. Non
sarebbe stato realistico se lo avesse seguito in camera. Tra la sua
insicurezza e il fatto che lui se ne sia andato senza dirle una parola
di quello che era successo, Bella non avrebbe mai avuto il coraggio di
fiondarsi in camera sua per chiarire. Bacioni e grazie!
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Giada is owned by Edward
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Ormai Edward ha messo la testa
a posto, ma
sai com'è Bella!!! Troppo insicura.... avrà il
coraggio
di ammettere i suoi sentimenti? Ed Edward cosa farà dopo il
consiglio di Jasper? Buona lettura! Grazie e bacioni.
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Lau8910
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Ciao e grazie mille di tutto,
sono felice
che i capitoli ti piacciano sempre! Chissà cosa
farà
Edward? E Bella? Be' buona lettura! Bacioni!
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Lalayasha
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Ciao Lala immaginavi bene! Era
proprio
Jasper! E comunque anche se ha fatto la predica a Edward, anche lui si
è dichiarato! Non sono tuti e due teneroni? Non ti
preoccupare
il fatidico momento che stai tanto aspettando si avvicina sempre di
più!!! Baciotti!
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barbara_f
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Ciao barbara!!! Ma quanto
è carino
anche Jasper? Mi piace proprio e sto cercando di valorizzarlo sempre di
più!!! Anche se ci vorranno ancora un po' di capitoli, come
certamente saprai!!! Baci!!! Grazie di seguirmi anche qui!!!
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vanderbit
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Ciao! Su Bella hai proprio
ragione!
Supera Edward alla grande riguardo a paranoie! Chissà se
Edward
seguirà il consiglio di Jasper? Aspetterà prima
di farsi
avanti o non potrà più aspettare? Ti tocca solo
leggere e
lo saprai presto! Bacioni e grazie!!!
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Nerak
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Ciao Karen! Certo che ne hai
di
fantasia! Non c'ero proprio arrivata a 'sta cosa del nome al contrario!
Grazie di esserti spiegata, mi hai tolto una curiosità.
Sono molto contenta che ti piacciano i capitoli in cui le persone si
spiegano, perchè nella mia storia ce ne saranno molti. Anche
perchè secondo me il dialogo è fondamentale in
qualsiasi
tipo di rapporto, ma in special modo in una relazione. E quindi quando
sarà il momento tutto si spiegherà, anche il
più
piccolo comportamento all'inizio!
Bacioni e grazie!.
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laura88
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Wowwww Laura che
complimentoni!!!!
Grazie mille!!! Mi fai arrossire. Pensavo che non ti andasse bene la
lunghezza, e invece avevo capito male. Scusami ancora. Comunque sono
d'accordo con te. Anch'io in alcune fiction ho trovato i capitoli
lunghi un po' noiosetti, ed è strano perchè se la
storia
mi interessa, più il capitolo è lungo e
più sono
contenta, perchè significa che c'è più
da leggere.
Sono contenta che ti sia piaciuto il dialogo tra Edward e Jasper. Mi
sembrava giusto mettere un chiarimento tra i due visto che Jasper adora
Bella ed è così protettivo con lei. Sarebbe
sembrato
strano che non interferisse per niente. E poi così ho colto
l'occasione per fargli esternare i suoi sentimenti per Alice!
Grazie ancora e bacioni!!!
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ashar
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Ciao ashar! Hai ragione sono
tutti sulla stessa barca... ma proprio tutti!!! Chissà cosa
succederà ora?
Edward riuscirà a resistere alle tentazioni d'ora in poi o
si
lascerà coinvolgere ancora con altre ragazze? Mah! Penso
proprio
che stavolta abbia preso una di quelle batoste che lo farà
rinsavire un po'! Bacioni!
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CAPITOLO
17
E' successo e basta...
Pov Bella
Finalmente era domenica, il tanto atteso giorno del matrimonio.
Erano le sei di mattina e io, Rose ed Alice eravamo già in
cucina a far colazione. Alice, come al solito non si poteva contenere,
tanto era elettrizzata, e iniziava a far agitare anche noi.
Jasper aveva portato papà già da
mezz’ora alla
riserva. Gli aveva fatto credere che sarebbe andato ad una battuta di
pesca con lui, Billy ed Harry, il papà di Leah e Seth. Non
sapeva cosa lo aspettava, aveva già là tutto
l’occorrente per vestirsi. Ci aveva messo un po’
per
convincerlo, perché non voleva lasciare Esme tutto il giorno
da
sola, dato che il giorno prima non si erano praticamente visti. Che
dolce!!! Mi faceva un po’ effetto vederlo così
innamorato.
Noi invece dovevamo occuparci di Esme.
Il giorno prima, sabato, approfittando del fatto che papà
sarebbe stato occupato tutto la giornata con il lavoro, noi ragazze
l’avevamo portata a Seattle, con la scusa di farle vedere la
città. Naturalmente era tutto programmato.
Dopo averle fatto un giro al mattino, molto veloce, ci eravamo recate
nel più grande centro commerciale dove, unilateralmente,
Alice
aveva deciso di rifarmi il guardaroba. Era stata una vera tortura: mi
aveva costretto a provare una miriade di indumenti uno più
piccolo e imbarazzante dell’altro. L’avevo
avvertita che
non avrei mai messo quella roba, ma lei, per tutta risposta, mi aveva
minacciata che mi avrebbe fatto sparire tutti i jeans, le tute e le
felpe di notte mentre dormivo, e chissà perché le
credetti… Il pomeriggio lo avevamo passato nel
più
rinomato centro estetico della città, dove Alice ci aveva
già fissato un appuntamento per un trattamento completo:
sauna
nel bagno turco, peeling del corpo, depilazione, pulizia del viso,
sopracciglia, doccia solare e la cosa che mi era piaciuta da morire, un
massaggio completo rilassante. Poi dopo un lungo idromassaggio, eravamo
passate ai capelli, con una piega liscia, così che Rose
sarebbe
riuscita a farci delle belle acconciature per l’indomani.
Nonostante la parentesi dello shopping sfrenato, ci eravamo proprio
divertite. Esme ed Alice erano meravigliose, si stava molto bene in
loro compagnia: mi ero resa conto che mi mancava molto una figura
materna, non che Esme potesse in qualche modo sostituire mia madre, ma
in pochi giorni era riuscita a farsi volere bene, come
d’altronde
ci erano riusciti anche tutti i suoi figli.
Già i suoi figli…
Edward era stato nei miei pensieri tutto il sabato. Non
l’avevo
visto per niente. Eravamo partite presto, prima che i ragazzi
scendessero a fare colazione, e quando eravamo arrivate la sera, dopo
cena, loro erano già usciti.
Chissà con chi era. Con quale ragazza era…
Per tutto il giorno non avevo fatto altro che ripensare a quanto
successo la sera precedente… e ogni volta immancabilmente
arrossivo, tanto che se ne erano accorte pure Alice e Rose, che mi
avevano tempestato di domande. Ero riuscita a glissare le risposte con
delle scuse anche perché c’era Esme e non volevo
sapesse
assolutamente niente. Era già abbastanza imbarazzante
parlarne
con loro, sempre che ne avessi mai avuto il coraggio. Mi vergognavo da
morire… gli ero praticamente saltata addosso, non che lui si
fosse tirato indietro, ma si sa, era abituato a farsi tutte le ragazze,
aveva una certa reputazione… io no!
Non ero riuscita a controllarmi, quel ragazzo mi faceva uscire fuori di
testa.
Dal momento in cui ero uscita dalla doccia era stata tutta
un’escalation di emozioni sempre più forti!
Già solo quando mi aveva detto che ero deliziosa con un tono
di
voce molto sensuale, mi aveva fatto battere forte il cuore. Mentre mi
lavavo ero riuscita a convincermi a non sperare che succedesse
qualcosa, dopo il suo distacco improvviso in camera, e poi, invece, era
bastata una misera parolina, per farmi emozionare e sperare di nuovo.
Mi aveva poi fatta sedere sul letto e mi teneva il ghiaccio,
rimproverandomi del fatto che non stessi ferma, proprio come si fa con
una bambina… e io ero rimasta di nuovo delusa, e le mie
paure e
insicurezze si erano di nuovo fatte avanti. Lui non mi vedeva come una
ragazza, ma come una sorellina da proteggere, e questo mi aveva fatto
molto male.
Poi d’improvviso, l’atmosfera era cambiata,
c’era
elettricità nell’aria, la sentivo, la
percepivo…
L’espressione del suo viso era cambiata sembrava…
teso, i
suoi occhi erano cambiati… esprimevano desiderio ne ero
sicura,
come ero certa che anche i miei lo esprimessero.
Il suo corpo si accostava sempre più al mio, ogni secondo
che
passava guadagnava qualche centimetro… il suo viso piano
piano
si faceva sempre più vicino al mio. Continuava a dirmi di
restare ferma, di non muovermi… e chi ci sarebbe riuscita?
Io no
di certo! I miei muscoli non ne volevano sapere di interrompere quel
momento, come se al solo minimo movimento si sarebbe potuta spezzare
quella magia che si era creata. Speravo con ogni fibra del mio essere
che mi baciasse, lo volevo tanto intensamente che ero convinta che se
non lo avesse fatto avrei sentito un dolore fisico. Era sempre
più vicino e oramai ci sfioravamo, lo vidi deglutire nervoso
ed
io… io avevo smesso di respirare, tanta era
l’attesa… Ma non pensavo assolutamente
all’aria che
mi mancava, ma solo al fatto che volevo quel bacio… e
finalmente
arrivò… e mille sensazioni esplosero nella mia
testa e
nel mio corpo.
Oddio quelle labbra che tanto avevo sognato erano appoggiate
delicatamente sulle mie…
Non era uno di quei baci che gli avevo visto dare tante
volte…
no, era dolce e tenero, sembrava avesse quasi paura di violare una cosa
sacra, era come se stesse venerando le mie labbra. Le leccò,
le
succhiò, le mordicchiò e io ero un metro sopra il
cielo,
sì perché era così che mi faceva
sentire: felice e
leggera come non mai. Avevo tanto desiderato quel bacio, ma neanche nei
miei sogni era stato così meraviglioso… ora era
completo
perché in quel momento potevo sentire anche il suo
profumo… era fantastico, sapeva di miele e lillà
e
mi stava inebriando i sensi… ma volevo di più,
volevo
sentire il suo sapore e perdermici…
Schiusi un po’ la bocca, sperando che accettasse il
mio
invito e lui non perse tempo ed entrò timidamente per
assaporare
quello che io gli offrivo. Ero sicura che in quel momento i nostri
desideri collimassero perfettamente e tutte le mie insicurezze caddero,
facendomi diventare più audace di quello che avrei mai
pensato
di essere… e fu in quel momento che praticamente gli saltai
addosso.
Le mie mani percorrevano la sua schiena, ma quello che mi diede
più appagamento fu poter finalmente immergere le mani in
quei
capelli che mi facevano impazzire. Era da quando l’avevo
conosciuto che volevo toccarli, accarezzarli, verificarne la morbidezza
ed era anche meglio di quello che immaginavo.
Mi resi conto che tremavo persino dalla voglia di sentire le sue mani
sul mio corpo e lui, come accogliendo la mia silenziosa richiesta, mi
prese per i fianchi e mi fece sdraiare sotto di lui.
Quel semplice gesto era pura estasi per me, e quando sentii la sua
eccitazione premere sul mio bacino, non mi imbarazzai neanche un
attimo, perché mi sembrava la cosa più naturale
del
mondo.. Io lo amavo! Dio quanto lo amavo e mi sarei concessa a lui
senza remore, perché lo volevo tanto intensamente da stare
male.
Ma quel momento idilliaco era stato rovinato. Rovinato non
dall’arrivo degli altri, ma dalla sua reazione!
Di colpo si era staccato da me, e dopo esserci guardati, aveva deciso
di andarsene, senza dirmi niente e senza tornare neanche dopo che gli
altri erano andati a letto. Anzi mi aveva fatto scivolare un
bigliettino sotto la porta dove mi spiegava cosa dire a Jasper il
giorno seguente… non aveva neanche avuto il coraggio di
dirmelo
in faccia. Sicuramente si era pentito di quello che aveva
fatto…
Le mie debolezze tornarono prepotentemente, riportandomi con i piedi
per terra: la sua era stata solo una reazione al momento.
Mentre ci baciavamo nei suoi occhi mi era parso di scorgervi amore, ma
sapevo che era solo una mia illusione, perché non mi amava
di
certo; il suo era stato puro desiderio, in fondo anch’io,
seppur
insignificante, ero pur sempre una donna…
E ora al solo ripensarci e al solo rivederlo, mi sentivo morire. Non
sapevo più come comportarmi.
Le opzioni che avevo preso in considerazione erano due:
1 fare la persona matura e parlargli. Chiedergli spiegazioni del
perché mi avesse baciato. Non era riuscito a tenere a bada
gli
ormoni? Ero come le altre per lui? Una da una botta e via? Oppure anche
lui provava qualcosa per me? O ancora peggio gli avevo fatto
pena
per quello che mi era successo?
2 comportarmi da immatura e fare finta di niente. Parlargli normalmente
come se non mi aspettassi qualcosa da lui. Fare
l’indifferente e
aspettare che facesse il primo passo.
Ma chi volevo prendere in giro? Sapevo benissimo qual era la strada
giusta da seguire ed ero altrettanto sicura che avrei scelto
l’altra perché ero codarda e vigliacca.
Avevo paura di avere una di quelle delusioni, che ti segnano per tutta
la vita, prostrandoti l’animo e il corpo.
Sì perché ero sicura che non mi ricambiasse e
sentirmelo
dire in faccia mi avrebbe procurato un dolore talmente intenso che non
mi sarei ripresa per un bel po’ di tempo.
E se avesse fatto finta di niente anche lui?
Allora avrei saputo che quel bacio non era stato importante,
ma
solo una debolezza del momento, una voglia da togliersi, e almeno mi
sarei messa il cuore in pace… Il cuore…
altro che
in pace, il cuore mi si sarebbe spezzato! Però avrei
sofferto,
senza che lui lo sapesse, senza rendermi ridicola ai suoi
occhi…
una magra consolazione, ma mi procurava un minimo di
sollievo…
Ero talmente presa dai miei ragionamenti che non mi accorsi che Emmett
ed Edward erano entrati in cucina.
-Buongiorno principesse!- brontolò Emmett; -Bella la vita
ieri,
eh? A farvi coccolare e vezzeggiare tutto il giorno, e noi a lavorare
alla riserva come degli schiavi fino a notte fonda- si
autocommiserò, con un broncio da bambino piccolo che vuole
essere consolato.
Ecco dov’erano! Allora lui non era con una ragazza…
Lo guardai di sfuggita e vidi che mi fissava. Distolsi subito lo
sguardo, non riuscivo a sostenerne l’intensità.
-Ad ognuno il suo compito!- tagliò corto Alice con una
linguaccia.
-Io quella lingua qualche giorno te la taglio sorellina,
così
finalmente avremmo un po’ di pace- ribattè Emmett
serio.
-Non credere di risolvere il problema, stai tranquillo che troverebbe
lo stesso il modo di tormentarci- mi intromisi, facendo scoppiare a
ridere tutti.
-Ehi! Ma tu da che parte stai?- mi chiese Alice, visibilmente offesa.
-Quando si tratta di te, sempre dalla loro! Ti ricordo che mi hai
torturato sottoponendomi a ore di shopping sfrenato con il pessimo
risultato di avermi riempito l’armadio di cose talmente
striminzite che andrebbero bene a una bambina di tre anni,
anzi…
non so nemmeno se la coprirebbero!- e appoggiai la schiena alla sedia,
incrociando le braccia al petto, come a dichiarare chiuso il discorso
shopping.
Alice mi fulminò con gli occhi e si
lanciò in uno
dei suoi monologhi su quanto poco apprezzassi i suoi sforzi per
rendermi più bella e attraente, su quanto poco capissi di
moda,
su quanto fossi fortunata che lei fosse piombata nella mia vita per
insegnarmi a usare dei normalissimi trucchi o dei tacchi. Tutti la
guardavamo sbigottiti. Ero sicura che non avesse ancora preso respiro.
-Basta!- urlai e mi alzai andando verso di lei. La tirai per un
braccio, facendola alzare e iniziai a guardarla davanti, dietro, di
sopra, di sotto, insomma da tutti i versi, le alzai persino un
po’ la maglietta.
-Tanto prima o poi riuscirò a trovarlo!- urlai.
Lei era stupita. -Ma cosa stai cercando? Cosa troverai?- si
incuriosì con la voce sorpresa.
-Il bottone per spegnerti! Ci deve essere! Tu non sei umana! Non
è possibile! Devi avere delle pile da qualche parte, per
forza!-
ci fu uno scoppio generale di risate. Emmett non ce la faceva
più.
-Mi spiace Bellina ma è da quando è nata che lo
cerchiamo
e non l’abbiamo ancora trovato!- sghignazzò e si
piegò ancora di più dal
ridere.
Alice, infuriata, iniziò a salire le scale borbottando che
nessuno l’apprezzava.
-E dai Aliceeee! Lo sai che ti voglio bene!- le gridai mentre saliva ma
mi mandò a quel paese. Altre risate.
-Oh be’ tanto le passa subito!- aggiunsi e iniziai a lavare
le tazze per la colazione.
Sobbalzai quando sentii una voce familiare al mio orecchio.
-Tu lavi e io asciugo- sussurrò con voce roca e il mio cuore
subì un’accelerazione. Cavoli! Ma come poteva
avere una
voce così sensuale…
Avrei dovuto chiedergli un rimborso per le medicine che sicuramente
sarei stata obbligata ad usare per curare il mio povero cuore,
costretto a fare gli straordinari da questo dio sceso in terra!
Avevamo quasi finito e nessuno dei due aveva ancora detto niente. Fu
lui a rompere il silenzio.
-Senti Bella, a proposito dell’altra sera…- no non
ce la
potevo fare a sentirmi dire che era stato tutto uno sbaglio,
così lo zittii subito.
-Non ti preoccupare Edward. Non c’è niente da
dire,
è successo e basta. Non mi devi dare nessuna spiegazione.
Probabilmente è stato il momento, la situazione. Siamo due
ragazzi con gli ormoni in subbuglio. Si è già
ampiamente
visto che a te piace molto il genere femminile e non ti lasci scappare
un’occasione neanche a morire, e io… io
be’ avevo un
po’ bevuto e forse quello che è successo con Tyler
ha
influito. Sai il fatto che mi hai salvata, che sei rimasto con me, che
ti sei preso cura di me… Comunque è stato un
errore a cui
possiamo facilmente rimediare non pensandoci più. Quindi non
stare a logorarti il cervello per cercare le parole giuste per non
offendermi, perché non mi aspetto proprio niente da te. Ora
che
abbiamo chiarito, se permetti raggiungo Alice e Rosalie. Dobbiamo
ancora vestirci e soprattutto preparare Esme. Scusami- e lo scansai
correndo di sopra senza dargli neanche il tempo di ribattere,
altrimenti avrebbe visto delle copiose lacrime bagnarmi il volto.
Pov Edward
Ero ancora imbambolato dalle sue parole. Certo che ‘sti Swan
avevano un bel caratterino! Venerdì notte la
predica di
Jasper, ora il monologo di Bella… Non mi aveva nemmeno dato
il
tempo di replicare.
Avrei potuto fermarla prima che corresse di sopra ma non ci ero
riuscito perché mi ero reso ancora più conto che
Jasper
aveva pienamente ragione!!!
Bella credeva che l’avessi baciata perché non
riuscivo a
trattenermi dall’andare con una ragazza. Esattamente quello
che
già aveva detto Jasper: che non sapevo resistere a certe
situazioni. Ma non era così! Stavolta era diverso! Avrei
dimostrato ad entrambi che sbagliavano.
Dovevo riuscire a ottenere la sua fiducia e a conquistarla…
non
avrei più potuto fare a meno di lei! Io l’amavo
così tanto che non credevo possibile che una singola persona
potesse contenere tutto questo sentimento.
Adesso però ero confuso… Jasper mi aveva fatto
capire che
lei contraccambiava il mio interesse, anche se non potevo certo sapere
se provasse le mie stesse emozioni… anzi ne dubitavo
fortemente,
visto che erano così intense!
Ma allora perché mi aveva liquidato con quelle parole? Era
vero
che non era stato niente per lei? Possibile che si fosse fatta
trasportare solo dalla passione del momento? Non sembrava collimare con
la descrizione che Jasper mi aveva fatto di lei.
Dovevo scoprire presto cosa provava per me, sempre che provasse
qualcosa… il solo pensiero che lei non mi corrispondesse mi
faceva sentire dilaniato nell’anima!
Ma ora dovevo cercare di non pensarci più: questa
giornata
doveva essere dedicata solo alla gioia di mia madre e Charlie e dovevo
assolutamente mettere da parte i miei problemi, ci sarebbe stato tempo
per pensarci. Andai anch’io a prepararmi.
Era già mezz’ora che io ed Emmett eravamo
giù ad
aspettare la mamma e le ragazze. Eravamo tutti agitati ma
più di
tutti mia mamma. Quando le avevamo detto della sorpresa era
scoppiata a piangere dalla felicità. Ci aveva spiegato che,
anche se erano contenti del matrimonio, si erano pentiti di non averci
coinvolti, e celebrarlo insieme a noi era un sogno che si avverava.
Poi avevano iniziato a prepararsi. Non vedevo l’ora
che
scendessero. Ero curioso di vedere come si erano agghindate: Alice ci
aveva vietato di sbirciare minacciandoci seriamente, e in quei momenti
nessuno, e ripeto nessuno, osava contraddirla.
Finalmente iniziarono a scendere. Emmett, che le vide per primo, emise
un fischio prolungato come segno di ammirazione.
-Cavoli ragazze siete una visione! Avete intenzione di fare stragi di
cuori alla riserva?- a quelle parole mi irrigidii. Non ci avevo
pensato, oggi Bella sarebbe stata senz’altro molto
corteggiata.
Uno strano e sgradevole calore iniziò a diffondersi su tutto
il
viso, al solo pensiero di vederla ballare tra le braccia di qualcun
altro, mentre sfiorava, con il suo, il volto di un
altro….
Cavoli non ero mai stato un tipo geloso ed era un sentimento che non
avevo mai compreso… ma adesso lei aveva stravolto tutte le
mie
convinzioni e le sensazioni che provavo, mi investivano a ondate
così furiose che spesso mi lasciavano frastornato. Tanto che
non
le avevo ancora osservate!
Nel momento in cui i miei occhi si posarono su di lei rimasi
stregato! Era una meraviglia! I capelli tirati su le evidenziavano il
collo che si congiungeva armoniosamente alle spalle, lasciate scoperte
dal vestito, in una linea morbida e sensuale. Mi ci sarei tuffato
all’istante riempiendolo di baci e carezze. Il seno era
fasciato
e messo in evidenza dalla scollatura a cuore. Le gambe erano per la
maggior parte scoperte e i sandali con quel tacco vertiginoso la
slanciavano, dandole un portamento e un’eleganza innati.
Immaginai di percorrere tutto il suo profilo con le mie mani e di
perdermi nella sua pelle vellutata. Deglutii rumorosamente e iniziai ad
avere caldo… Non riuscivo a proferire parola… ero
sicuro
di stare soffocando, mi mancava l’aria… ma era mai
possibile? Se continuavo così mi avrebbero ricoverato presto
in
un ospedale psichiatrico e gettato via la chiave…
Come guidato da una forza misteriosa ed incontrollabile, presi
coraggio, mi avvicinai a Bella e un po’ titubante le
sussurrai:
-Sei bellissima. Non so se qualcuno guarderà la sposa,
sarà difficile distogliere l’attenzione da una
creatura
così meravigliosa- la mia voce era arrochita dal desiderio.
Lei
sgranò gli occhi e subito arrossì violentemente.
Mi
piaceva da impazzire quando le sue gote si coloravano per
l’imbarazzo e la consapevolezza che fossi io a donarle quel
rossore mi dava un po’ di sicurezza in più.
Mi girai per fare i complimenti anche a mia sorella e Rosalie ma mi
accorsi che la mia scenetta era stata seguita dal tremendo folletto che
ora mi guardava con un gran sorriso e un’espressione sorniona
che
sottintendeva “Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo”.
Per
fortuna si era trattenuta dall’esternare le sue
elucubrazioni, e
si era limitata a fissarci, forse capendo, per una volta, dal colorito
di Bella, quanto fosse inopportuna una sua intromissione. Ma sapevo che
non gli sarei potuto scappare per molto e avrebbe certamente trovato
l’occasione di farmi il terzo grado degno di un
inquisitore…
Bene non avevo niente da nascondere e avrei potuto contraccambiarla
indagando un po’ sui suoi sentimenti per Jasper. Sarebbero
stati
perfetti insieme! Solo lui sarebbe riuscito a frenare la sua esuberanza
esagerata.
-G-grazie. Anche tu stai molto bene- mi rispose Bella. Era dolce e
imbarazzata. Dov’era finita la ragazza sicura e indifferente
che
prima mi aveva fatto quel freddo discorso in cucina?
Solo in quel momento mi accorsi che Emmett non aveva prestato
attenzione a ciò che era appena successo perché
era
troppo preso dal ricoprire di attenzioni e complimenti
Rosalie…
E bravo, finalmente aveva deciso di buttarsi anche lui!
Certo che tra tutti eravamo proprio messi bene!
Intanto mia madre ci raggiunse. Tutti le andammo incontro: era
incantevole e molto emozionata!
Emmett le porse il braccio, essendo il fratello maggiore
l’avrebbe accompagnata all’altare, e ci avviammo
alle
macchine per recarci alla riserva.
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