Buonasera ragazze!
Scusate oggi sono stata imperdonabile a postare a quest'ora ma ero
parecchio impegnata e non ho potuto fare altrimenti!
SCUSATEMI TANTO!!!
Intanto prima di rispondere alle vostre sempre gradite recensioni e
lasciarvi alla lettura del capitolo devo rendervi partecipi di un
importante novità!
Da questo
capitolo in poi la fiction verrà scritta a 4 mani. Ci
sarò sempre io ma sarò affiancata, non
più solo nelle correzioni ma in tutto il
resto dalla mia splendida amica, nonchè prof. SARA!
Quindi vi prego d'ora in poi tutti i complimenti che mi rivolgerete (e
vi ringrazio perchè sono sempre numerosi) di farli ad
entrambe!
Grazie per avermi ascoltato e ora godetevi il capitolo!
Finalmente è arrivato il momento da voi tanto agognato.
Riusciranno a chiarirsi una volta per tutte? Mah!
BUONA
LETTURA!
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MaRtA HaLe [Contatta]
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Ciao Marta! Effettivamente mi
stavo preoccupando! Avevi pensato male... niente ballo per Bella e
Charlie... ma è stato molto meglio, no?
Non c'è bisogno che mi ringrazi perchè i capitoli
ti piacciono, semmai il contrario, sono io che devo ringraziare te che
mi segui e che ti entusiasmi ogni volta!
Ora che so che, anche se non dovessi trovare la tua rencensione,
continuerai comunque a leggere sono più tranquilla, anche se
mi dispiacerà molto perdere i tuoi meravigliosi
commenti.Grazie mille e bacioni!!!
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Niky4ever
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Ciao Nicole! Sono proprio
contenta che ti sia piaciuta la canzone della Pausini... ne ho sentite
tante per vedere quale fosse quella che più si adattava alla
situazione di entrambe le coppie e devo dire che è
abbastanza azzeccata! Bacioni e buona lettura.
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vanderbit
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Ciao tesora! Ma quale onore...
addirittura mi segui anche in vacanza e per di più dalla
Grecia... non potrei che esserne più lusingata. Spero ti
stia divertendo! Questo capitolo e soprattutto il prossimo saranno
moooolto decisivi. Sono contenta che ti sia piaciuta anche la canzone.
Bacioni e buon proseguimento di vacanza!
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ashar
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Ashar ti prego! Non voglio
averti sulla coscienza!
Conosco benissimo la canzone dei Paramore come tutte le altre del
soundtrack. Mio marito ha detto che qualche giorno mi farà
volare il cd dal finestrino (ho fatto un cd misto con le più
belle di Twilight e New Moon per l'auto) perchè non ne
può più! Ascolto solo quello da mesi!
Comunque goditi questo capitolo ma ti dico già che per
l'epilogo del matrimonio (e che epilogo!) dovrai aspettare anche il
prossimo chappy, quindi lunedì! Mi spiace ma purtroppo il
capitolo era così lungo che ho dovuto dividerlo, ma vedrai
che aspettare ne varrà la pena! Baciotti!
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Ed4e
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Ciao! Diciamo che qualche
passo avanti, chi più chi meno, lo stanno facendo tutti....
ma finalmente è arrivata l'ora dei chiarimenti per i nostri
preferiti!
Buona lettura e bacioni! Grazie!
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Nerak
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Ciao Karen!!!
Sì effettivamente sono molto sadica, e penso che alla fine
di questo capitolo mi considererai ancora più cattiva
perchè il vero epilogo sarà nel prossimo!
Ti prego non ti arrabbiare, ma questo chappy era diventato
talmente tanto lungo che ho dovuto dividerlo in due... quindi ti prego
di perdonarmi e di avere pazienza fino a lunedì per vedere
come andrà a finire tra i nostri piccioncini! Vedrai ne
varrà la pena!
Visto che sei una romanticona sono sicurissima che il chappy di
lunedì sarà il tuo preferito come lo è
per me!
Grazie di tutti e tanti bacioni!!!
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SugarLula
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Ciao!!! Eh sì Jake
e Leah sono proprio carini insieme e saranno presenti spesso nella
storia perchè mi piacciono molto!
Tu non sai come mi rendi felice facendomi tutti questi complimenti, ma
soprattutto per i sentimenti che riesco a trasmetterti.
Effettivamente anche mio marito ormai è rassegnato
perchè pensa che viva solo davanti al pc, e ti capisco
benissimo perchè anch'io spesso piango o rido da sola
davanti allo schermo. Ma che ci posso fare? Certe fiction mi prendono
talmente tanto che non posso farne a meno.
Vorrei avvertirti che se ti hanno fatto quell'effetto le parole di
Jasper ad Edward non oso pensare in questi due capitoli cosa ti
succederà! Soprattutto nel prossimo capitolo ti ci vorranno
i fazzoletti!
Grazie mille di tutto e bacioni!!!
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Austen95
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Ciao Austen!!! Mi spiace
averti fatto aspettare fino a quest'ora!
Sono contenta che ti siano piaciuti sia il chappy che la canzone!
Sono sicura che gradirai anche questo capitolo! Grazie e bacioni!!!
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CAPITOLO 20
Ti amo... ma non posso!
Pov
Edward
-Edward…-
il mio nome era stato appena un timido sussurro tra lo sciabordio delle
onde che si infrangevano sulla spiaggia… ma io, i sensi tesi
allo spasimo, avevo udito benissimo, come avevo intuito che si trattava
di un momento molto delicato e importante per noi e per la nostra
storia. Fondamentale.
-Sì…?- risposi al suo richiamo accorato: in quel
monosillabo era racchiuso tutto l’ardore che mi era
possibile, e la strinsi ancora più forte al mio petto. Avevo
paura che scappasse da me, rompendo quel magico equilibrio che si era
appena creato. Stavo bene con lei tra le mie braccia, volevo che quel
momento non finisse mai.
Passò qualche minuto ancora; noi nel frattempo restammo in
silenzio, avvolti solo dal rumore della risacca. Probabilmente neanche
lei voleva interrompere quel contatto.
-Cosa stiamo facendo? Cosa sta succedendo?- la voce le tremava.
Era ora dei chiarimenti. Era ora di smetterla di comportarmi come un
ragazzino egoista ed egocentrico, come mi aveva consigliato Jasper. Non
potevo più aspettare o avrei rischiato. Non volevo perderla!
La feci girare lentamente verso di me e la guardai con una nuova
intensità, come a volerle trasmettere tutto
l’amore che provavo per lei. -Edward…
perché mi hai baciata?- il suo tono di voce era accorato, ma
non mi guardava, la testa era bassa. La sua domanda mi
stupì.
Non l’aveva ancora capito? Non sentiva quanto la
volevo… in tutti i sensi? Che strano! Di solito era
così intuitiva e perspicace! La sua reazione mi
bloccò e improvvisamente fui colto da un irrazionale terrore
che mi spinse a tacere i miei sentimenti e a mettere al riparo il mio
cuore.
-Questa mattina hai detto che è stato un errore, che non
vuoi più pensarci… lo credi veramente?- le chiesi
timoroso.
Non riuscivo ancora a lasciarmi andare del tutto, ad aprire il mio
cuore con serenità; e questo mi accadeva perché
non ero ancora del tutto certo che anche lei provasse qualcosa per me.
Ero consapevole di comportarmi da vigliacco: volevo una
conferma da lei, prima ancora di dargliela io, era un comportamento
quasi indegno del mio autentico me stesso, così…
poco cavalleresco…
Ma quando lei si trovava a pochi centimetri da me, la mia
razionalità e il mio buon senso andavano a farsi benedire, e
io mi sentivo una persona insicura, impaurita, impacciata. Incapace di
far emergere il vero me stesso, i miei reali sentimenti. Lei era
migliore di me: aveva avuto l’enorme coraggio di affrontare
la questione del nostro legame; ma io, alla sua domanda così
diretta, le avevo risposto con un’altra domanda che mi
avrebbe consentito di starmene nascosto, almeno per un altro
po’… che vile codardo ero! Ma non riuscivo a fare
altro.
E in quegli istanti quasi rarefatti per la loro intensità,
tutto dipendeva dalla sua risposta: o sarei stato il ragazzo
più felice sulla terra o il più disperato, e in
quel caso, privato per sempre di un sentimento puro e nobile come il
mio amore per lei, sarei tornato quello stronzo bastardo di prima, se
non peggio… ne ero sempre più
consapevole: avevo bisogno di lei, del suo amore. Nient’altro
mi importava! Ero degno di lei? Meritavo di essere accanto ad una
creatura così speciale?
Le sollevai delicatamente il viso per guardarla, mentre, fremente,
aspettavo una risposta che tardava ad arrivare. La mia ansia cresceva
con il passare dei secondi. Trattenni il respiro per qualche attimo,
poi esplosi.
-Bella ti prego rispondimi… Dimmi cosa pensi, cosa senti,
cosa provi? Non riesco a comprenderti, è frustrante per me!
Di solito le persone le capisco al volo, ma con te è tutto
diverso… Hai stravolto tutto il mio mondo. Prima di
conoscerti avevo delle certezze: poche, è vero…
ma c’erano; e invece tu, hai rivoluzionato tutto…
tutto!- continuava a guardarmi mentre affondava i denti nel labbro
inferiore così in profondità, che pensavo di
veder uscire una goccia di sangue da un momento all’altro.
Le posai un dito sul labbro e glielo accarezzai delicatamente. Avrei
tanto desiderato compiere quel gesto con la mia bocca e la mia
lingua… ma anche così funzionò
perché smise di morderlo, chiuse gli occhi e
sospirò.
-Bella…- aspettavo la mia risposta. Ero un fascio di nervi.
-Edward io… io non posso!- sibilò e si
staccò da me, dandomi di nuovo le spalle e guardando il
mare. Quel gesto mi provocò un senso di vuoto opprimente e
per un attimo mi sconfortai, abbassando le spalle per
quell’intensa sofferenza. Ma non mi arresi. Mi sentivo come
un naufrago immerso nelle acque profonde che lotta per riuscire a
respirare nel mezzo di un oceano in tempesta. Mi aggrappai ad un
flebile appiglio… era quasi invisibile,
d’accordo… ma c’era!
Aveva detto “non posso”… non
“non voglio”, e le cose era ben diverse. Erano
completamente diverse! Non potevo ancora perdere la speranza. E lottai
per una boccata d’ossigeno.
Le appoggiai le mani sulle spalle.
-Cosa non puoi? Cosa vuol dire?- questa volta non mi sarei accontentato
di mezze risposte.
- Vuoi sapere cosa penso e cosa provo veramente? Ok ti accontento!-
esclamò decisa. Ecco, era arrivato il punto
cruciale… divorato dall’ansia, trattenni il
respiro mentre, impaziente, attendevo di riascoltare la sua voce.
-Penso che il bacio che ci siamo dati sia la cosa più
meravigliosa che mi sia successa in questi ultimi anni. Penso che tu mi
sia entrato nel cuore come mai nessun altro.
Penso che quando sei nei paraggi, non riesco più a pensare
lucidamente.
Penso che quando mi sfiori, il mio cuore voglia uscire dal petto, per
andare a posarsi direttamente tra le tue mani, perché
è a te che ormai l’ho donato.
Penso che quando vuoi sai essere il ragazzo più gentile,
dolce e adorabile che ci sia.
Penso… penso di essermi innamorata di te…- il suo
tono deciso era andato via via scemando tanto che se non fossi stato
concentrato al massimo su quello che stava dicendo, l’ultima
frase si sarebbe persa al suono dell’infrangersi delle onde.
Ma avevo sentito… avevo sentito ogni parola… e
tutto quello che comportava quella semplice frase mi fece scoppiare il
cuore dalla gioia. In meno di un secondo non ero più un
essere alla deriva, in balia di una tempesta… in un momento
lei mi catapultò in paradiso…
Emozionato, incredulo e colmo di gioia la presi di nuovo tra le mie
braccia, ma quando la guardai mi accorsi che stava piangendo. Non era
felice come me. Aggrottai le sopracciglia perché non
capivo… perché piangeva? Mi aveva appena rivelato
che si era innamorata di me…
Oddio che idiota! Che stupido, cieco, idiota! Che stronzo!
Avevo voluto a tutti i costi sapere cosa provava lei per me, ma ancora
non le avevo confidato quello che sentivo io…
Feci per parlare ma la sua mano si posò imperiosamente sulla
mia bocca, bloccando ogni mia azione, ogni mio pensiero.
Deglutì, si asciugò le lacrime e si
staccò nuovamente dal mio abbraccio. Mi guardò
dritto negli occhi e questa volta il suo sguardo era deciso e molto
più freddo. Un brivido di autentica paura mi percorse la
schiena…
-Aspetta non ho ancora finito. Quello che ti ho appena detto
è tutto vero, ma non è solo questo quello che
penso…- precisò. Boccheggiai e mi ritrovai
nuovamente senz’aria.
-Penso che tu sia il ragazzo più monello che abbia mai
conosciuto. Tratti le donne come fossero degli oggetti, delle cose usa
e getta. Credi che tutte ti cadano ai piedi e di questo te ne
approfitti. Fai sesso con tutte perché per te è
una cosa senza importanza, solo un atto fisico che ha il solo scopo di
soddisfare le tue voglie. Sei pieno di orgoglio, arrogante e
presuntuoso. Ma soprattutto penso di essere solo un giocattolo per te.
Un bel giocattolo di cui ti stuferai presto. Appena avrai ottenuto
quello che vuoi, mi butterai via come fai con tutte le altre. Ecco
perché non posso, Edward! Perché io non posso
permettermi più di soffrire! Non per te almeno. Il
mio cuore questa volta non reggerebbe!- la sua bellissima voce si
spezzò, addolorata; detto questo,
abbassò di nuovo la testa e lasciandosi cadere in ginocchio
sulla sabbia scoppiò in singhiozzi.
La sua sofferenza mi colpì come una frustata. Che razza di
disgraziato! Come potevo farla ancora piangere? Troppe emozioni
scuotevano il mio animo e la mia mente; facevo fatica a pensare a
qualcosa di coerente. Perciò rifiutai qualsiasi approccio
razionale e mi abbandonai all’istinto. La sollevai
delicatamente, come fosse il cristallo più prezioso e
fragile di questo mondo. La presi di nuovo tra le mie braccia, la
strinsi forte, sperando di riuscire a infonderle quell’amore
enorme che provavo, ma che ancora non riuscivo a trasmetterle a parole.
Le accarezzai teneramente la schiena, i capelli, le braccia, per
cercare di calmare non solo lei, ma anche me stesso. Non potevo vederla
stare così male, ogni suo singhiozzo era una stilettata
diretta esattamente al centro del mio cuore. Lei stava male, ma non ne
aveva alcun motivo perché per me non era un passatempo, e
non sarebbe mai stata un giocattolo! Lei era tutto per me, tutto!
Dovevo solamente riuscire a trovare un modo per esprimermi, per aprirle
il mio cuore…
-Bella per favore, calmati e ascoltami per un attimo, un attimo solo-
la supplicai accoratamente; piano piano il suo pianto si
attenuò.
La presi per mano e la guidai fino ad un tronco quasi bianco, che
sembrava una panchina naturale, e la feci sedere. Io mi misi davanti a
lei e mi inginocchiai sulla sabbia, di modo che i nostri occhi fossero
alla stessa altezza. Volevo osservarla e desideravo che lei prestasse
attenzione alle mie parole. Era il momento di mostrarle il mio cuore,
era il momento di comportarmi da uomo. Le mie parole volevano rompere
gli argini e trovare la via per emergere; e finalmente mi liberai di
ogni mia pura e le rivelai la mia anima. In quel momento ogni stupida
remora sparì: sapevo esattamente cosa dirle.
-Io ti ho lasciato parlare, ora se mi permetti vorrei raccontarti una
storia..- iniziai; vidi la sua espressione confusa, stava per
ribattere, ma non le lasciai il tempo.
-Ti prego ascoltami, ti chiedo solo questo…- la implorai con
tutta la tenerezza che mi era possibile.
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