Cap. 43 EFP
Buongiorno ragazze! Buon inizio settimana!
Allora, come
avete potuto leggere, i nostri piccioncini, per adesso, possono stare
tranquilli per quel che riguarda il loro futuro universitario!
Ma andrà sempre tutto bene? Si vedrà in seguito!
Ora non ci pensate.
Vi lasciamo a questo capitolo di passaggio... scusate ma ogni tanto ci
vogliono anche questi!
Anche questo sarà diviso per rating!
Grazie a tutte le lettrici silenziose e non!
BUONA LETTURA da IsaMarie
e sara_cullen!
porporina:
ciao tesoro! Grazie mille per i
complimenti e siamo contente che tu abbia apprezzato il cambiamento del
nostro Edward! Bacioni!
Giada
is owned by Edward: ciao
Giada! Non ti preoccupare, hai fatto in tempo a rencensire! Contente
che ti sia piaciuto il chappy. Hai visto? Non potevamo di certo
separare i nostri piccioncini! Bacioni alla prossima! Grazie!
yara89:
ciao!
Eh sì qualche imprevisto ci sarà senz'altro!
Certo le
liti nella vita reale sono inevitabili, come nella nostra fiction...
però non ce ne saranno spessissimo,
perchè non
amiamo molto le storie catastrofiche, in cui i protagonisiti ne passano
una dietro l'altra senza mai avere un attimo di respiro... preferiamo
raccontare gli eventi quotidiani, che caratterizzano questa famiglia
allargata, sperando di non annoiarvi! Fino ad ora ci sembra che vi
piacciano anche i capitoli di passaggio, come questo che stai per
leggere, e secondo noi, ci vogliono per legare bene gli eventi e non
lasciare niente al caso. Ehhhh siamo un po' pignole... io prima lo ero
molto meno, ma poi la mia Saretta mi ha influenzata! E meno male! Siamo
felici che ti piaccia il nostro modo di scrivere e non ti accorgi della
differenza di mano, perchè, non scriviamo un
capitolo
ciascuno, ma insieme. Decidiamo prima cosa scrivere nel
capitolo,
poi lo butto giù (se ho qualche dubbio ci sentiamo ancora
telefonicamente!), lo passo a Sara che approfondisce aggiundendo di suo
(è molto molto brava nei pezzi hot!) e alla fine spesso ci
troviamo con capitoli così lunghi che siamo costrette a
dividerli in due! Infine mi ripassa il chappy, e prima di postare lo
rileggo almeno altre due volte, così da sistemare eventuali
imperfezioni. Effettivamente è un lavoraccio, ma ci sembra
che
il risultato ottenga numerosi consensi, quindi continueremo su questa
strada anche per il seguito ed eventuali altre storie che ci ronzano in
testa! Alla prossima! Grazie e bacioni!
marilenacappucci:
ciao tesoro! Grazie, contente di aver
raggiunto lo scopo! Grazie mille e bacioni!
giova71:
ciao
cara! Gli altri? Ancora non ne hanno parlato ma non andranno ad
Harvard! Ci sarà la separazione al momento? Vedremo! Bacioni
e
grazie!
Lalayasha:
ciao
tesoro! Grazie per tutto! Siamo felici che anche questi chappy, in cui
non succede granché ti piacciano. Sono i nostri preferiti...
adoriamo quando parlano, si confidano e fanno progetti. Ti promettiamo
che anche altri saranno così! Questo invece è un
po' di
passagio, ma avendo questo pizzico di hot, speriamo sia lo stesso di
tuo gradimento! Comunque Bella non lo stava aspettando e scoprirai
perchè non indossa il pigiama! Bacioni e a presto!
sunlight_:
ciao
e benvenuta! Grazie mille, siamo felicissime di avere una nuova
lettrice che apprezzi quello che scriviamo! Questa storia, ormai da
parecchi capitoli, è scritta a 4 mani, da me (IsaMarie) e da
sara_cullen. Postiamo sempre il lunedì e il
giovedì!
Bacioni e a presto!
ashar:
ciao
tesoro nostro! Il chappy ti è piaciuto e ne siamo felici.
Oddio... l'arnese ad angolo retto ci ha fatto morire! Non avevamo
ancora pensato a denominare il "piccolo Cullen" in questo modo!
Comunque per la tua gioia, sappi che nei capitoli più
avanti,
Bella darà un altro nome all'arnese di Edward, che
diciamo... si
addice molto di più alle sue dimensioni! Ahahah!
Per la parodia, potresti pensare ad un dialogo tra gli arnesi di casa
Cullen e Swan in una piccola one-shot! Io la leggerei sicuramente!
Bacioni e alla prossima!
faitytale:
ciaooooo
e benvenuta!!!!! Grazie innanzitutto di aver sprecato così
tanto
tempo dietro ai nostri chappy, che non sono di certo pochi! Poi grazie
per i complimenti, siamo felicissime che ti sia innamorata di questa
storia, perchè ti assicuro che ci mettiamo un impegno
mostruoso
per cercare di regalarvi dei capitoli, che non vi annoino e che vi
convincano a rimanere con noi! La fiction la scriviamo in due: io
(IsaMarie) e sara_cullen. Postiamo sempre il lunedì e il
giovedì. Si svolgerà per tutto il loro ultimo
anno
scolastico (naturalmente ci saranno dei salti temporali) e poi ci
sarà il seguito, che narrerà delle loro vicende
universitarie! Bacioni e ancora grazie mille di seguirci!
fabyp:
oddio
tesoro nostro... ma ci vuoi proprio fare arrossire con tutti i
complimenti che ci rivolgi! Grazie, grazie, grazie! Ti lovviamo tanto
tanto! Eh sì questo chappy sarà di nuovo
suddiviso per
rating, e anche noi vorremmo avere Edward che arriva al mattino presto
a farci delle sorprese così gradite! XD! Bacioni e buona
lettura!
vanderbit:
ciao
maggiorenne! Bene... hai apprezzato il chappy precedente per la
dolcezza e ora goditi invece Edward in versione sexy! Bacioni e grazie
mille!
P.S.: sei ligure che vai al Gaslini? Io sono di Savona!
Moni68:
ciao Moni! Contente che il chappy ti
sia piaciuto e questo speriamo sia di tuo gradimento altrettanto!
Dici che Bella sia un po' troppo perfettina? A noi non sembra, anzi...
è una ragazza molto insicura, molto gelosa, con un carattere
che
prende fuoco facilmente (vedi la festa tra Tanya e Jasper), a volte
parla per rabbia dicendo cose che non vorrebbe... ci sembra ben lontana
dalla perfezione!
Invece per Edward non abbiamo capito in cosa deve essere meno
controllato. Se è per il sesso, che lo vuoi più
macho,
non ti preoccupare che più avanti sarai senz'altro
accontentata.
Per ora è molto attento alle esigenze di Bella,
perchè,
fondamentalmente, è un ragazzo molto sensibile, in
più
mettici anche che è la prima volta che si innamora.
Se ti riferisci invece al carattere, non ti preoccupare che ci saranno
capitoli molto movimentati, in cui sarà molto meno
controllato... ma molto! Piano piano che il suo rapporto con Bella
maturerà, uscirà fuori anche la parte del suo
carattere,
quella impetuosa e gelosa, che ha sapientemente nascosto finora per
cercare di fare la cosa giusta per la nuova famiglia. Se ti riferisci
anche alla storia di Alice e Jasper, in cui non è
intervenuto in
difesa della sorella, è solo perchè comprende
benissimo
cosa Jasper provi e sa che non l'ha fatto con cattiveria. Fosse stato
un altro stai tranquilla che avrebbe reagito in maniera molto
differente! E a questo proposito.... basta non ti dico altro altrimenti
ti rovino la sorpresa! Bacioni e speriamo di essere state esaurienti,
ma se hai ancora qualche dubbio o se noi non abbiamo capito le tue
motivazioni, non farti problemi... ne parleremo ancora! Goditi il
chappy a rating rosso!
CAPITOLO
43 RATING ROSSO
CAPITOLO 43
Al
diavolo le sveglie!
Pov
Edward
Ero in
un mondo
ultraterreno: abbracciato stretto stretto al mio amore addormentato, la
stringevo al mio petto e le stavo dando una quantità
infinita di
baci sul viso, sul collo e sulle spalle, perdendomi nel suo
calore… era così soffice… e
morbida…
DRIIINNNN
DRIIIIINNNN!
Innervosito
per
l’ingloriosa interruzione della mia paradisiaca
attività,
con uno scatto rabbioso e repentino sbattei la sveglia a terra. E che
cavoli, possibile che fossero già le sette? Merda, mi
sembrava
di essermi addormentato cinque minuti prima!
Aprii
un occhio, sperando
almeno di rivedere il mio angelo e… nessuno!! Per lo stupore
li
spalancai entrambi… e mi ritrovai avvinghiato al
cuscino…
stile koala arpionato al suo bell’eucalipto… che
mentecatto! Ma si poteva essere più dementi di
così?!
Avevo
scambiato la morbidezza
del guanciale con la sofficità del corpo di
Bella… e da
maniaco pervertito quale ero, avevo immaginato di avvolgerla di
baci… per non parlare poi del ‘piccolo’
Cullen che
già di solito di minuscolo aveva ben poco, in quel momento
era a
dir poco esagerato!
Certo
era un sogno un tantino meno sconcio del solito, ma la mia mente era
innegabilmente malata!
Ghignando
tra me per la mia
preoccupante instabilità psicofisica (dipendenza assoluta e
totale da Bella, era la mia diagnosi…), sbattei le palpebre
perché la stanza mi sembrava ancora un po’ troppo
buia… poi piano piano ripresi il contatto con la
realtà e
diedi un’occhiata all’orologio: le sei!!
Oh
cazzo! Spalancai di colpo
gli occhi… ma perché diavolo avevo
messo la sveglia
a quell’ora?! Perché dovevo essere così
rincoglionito?! Ma… un attimo…
Oddio,
oddio, sì…
che idiota! Ora ricordavo perché avevo puntato la sveglia
così presto… e un sorriso nacque spontaneo sulle
mie
labbra. Mi alzai, riprendendo in un attimo il mio buonumore,
ripensando che in qualche modo il mio sogno fosse quanto meno una
premonizione destinata ad avverarsi entro breve…
Aprii
silenziosamente la porta
della mia stanza e lanciai uno sguardo furtivo al corridoio: deserto.
Bene, ottimo! Uscii e sgattaiolai in tutta fretta in camera di Bella.
Saggiamente chiusi la sua porta a chiave (tié, Emm!) e mi
avvicinai senza far rumore al letto.
Era
addormentata su un fianco e
i capelli erano sparsi tutti attorno al suo viso e sul cuscino, a
mo’ di ventaglio. Le mani piccole e delicate erano unite
sotto la
guancia che appoggiava sul guanciale e la bocca era leggermente
socchiusa. Era bellissima!
Ovviamente
già ben
sveglia dopo il sogno, la mia solita erezione mattutina
aumentò
ancora di più, se possibile, mentre guardavo il suo corpo da
sopra il lenzuolo. Sei un maniaco, Edward!, mi rimproverai mentalmente.
Scostai
le coperte, attento a
non svegliarla e rimasi paralizzato davanti a quella spettacolare
visione: la mia Bella era fasciata in uno stretto e corto pantaloncino
e un top altrettanto striminzito. Ma non portava il pigiama?
Scossi
la testa per riprendermi
e mi infilai nel letto accanto a lei, facendo appoggiare la sua schiena
al mio petto. Si mosse leggermente, poi il suo respiro regolare
iniziò a velocizzarsi, segno che si stava svegliando;
iniziai ad
accarezzarle i capelli molto dolcemente. Un mugolio uscì
dalla
sua bocca e lentamente si girò verso di me accoccolandosi
meglio
sul mio petto. Dopo un attimo la sentii irrigidirsi di colpo e
spalancò gli occhi, fissandomi sorpresa.
-Ma…
Edward?-
biascicò con la voce ancora roca per il sonno. Un sorriso
nacque
spontaneo sul mio viso e le posai dolcemente un bacio sul naso e poi
sulle labbra.
-Buongiorno,
principessa… ho pensato di farti una sorpresa- le sussurrai,
continuando a posarle teneri baci su tutto il viso.
-Mmm…
proprio una bella
sorpresa- mormorò, strusciandosi sul mio collo e facendo
pulsare
ancora di più il mio amichetto, sempre più
sveglio.
-Bella…
se continui
così… non rispondo più di
me…- mormorai,
ormai perso completamente nei movimenti del suo corpo che si era
avvinghiato al mio e nei suoi baci che continuava a lasciare sul mio
collo.
-Scusa…-
soffiò e
si staccò leggermente, arrossendo. Eh no!,
protestò il
mio coinquilino dai piani bassi.
Con uno
scatto la attirai di
nuovo a me, facendo scontrare i nostri bacini; lei sussultò
e un
sorrisetto malizioso le si dipinse sul viso, quando sentì la
mia
eccitazione.
-Non
osare allontanarti mai
più!- affermai serio, guardandola intensamente. Mi avventai
su
quelle labbra, che ormai consideravo di mia proprietà e ci
perdemmo in un bacio che si trasformò presto in un affanno
incontrollato da parte di entrambi.
Le mie
mani presero a vagare
sul suo corpo, completamente in preda alla frenesia. Bella, di tutta
risposta, intrecciò entrambe le sue nei miei capelli,
tirandoli
leggermente quando una mia mano si infilò sotto il top e
prese a
stuzzicarle la pelle morbida e delicata delle sue colline: non
indossava il reggiseno. Trovavo questa cosa estremamente eccitante!
-Mmm…
adoro il tuo seno-
le sussurrai roco all’orecchio, sentendola fremere. Le alzai
la
maglietta con un gesto deciso e le mie labbra presero a torturare di
baci e morsetti tutta quella zona sensibile. Un piccolo gridolino le
uscì dalla bocca, ma prontamente gliela tappai con la mano
rimasta libera.
-Ssshh!
Vuoi farci
scoprire…- le soffiai con ancora la bocca sulla sua gemma
rosa.
Bella inarcò la schiena, rabbrividendo. Ma lei si
vendicò
all’istante: iniziò a lambire con la lingua
bollente prima
un dito poi l’altro, passando e ripassando quella
meravigliosa
tentazione su ogni dito della mia mano… poi
cominciò a
torturarmi i polpastrelli, succhiandoli uno per uno… io
stavo
letteralmente impazzendo, perché la mia testolina depravata
stava immaginando quella lingua vogliosa e calda impegnata in
un’altra zona del mio corpo…
Sentii
una frustrata protesta
quando la mia mano dalla sua bocca scese pian piano, iniziando un lungo
cammino, accarezzando quelle curve meravigliose che mi facevano
impazzire sempre di più, mentre la mia bocca non ne voleva
sapere di staccarsi da quella parte del suo corpo.
Arrivai
finalmente a
destinazione, e anche attraverso il tessuto, mi accorsi che era
già pronta per me. Questa cosa mi fece andare ancora
più
fuori di testa, e preso dalla frenesia di sentire ancora di
più
il suo soffice calore sulle mie dita, infilai la mano oltrepassando la
stoffa sottile sia degli shorts che degli slip.
Intanto
ero salito con la mia
bocca arrivando alle sue labbra, prima che si facesse scappare un nuovo
gridolino; e infatti non appena la mano riuscì ad arrivare
alla
meta, quello che doveva essere un urletto si trasformò in un
forte gemito, mentre le nostre lingue si intrecciavano sempre
più voraci.
Intanto
anche la mano di Bella
stava attraversando il mio corpo accarezzandomi il petto sotto la mia
t-shirt, donandomi brividi in tutto il corpo. Quando poi scese e si
fermò sul mio punto più sensibile, un fremito mi
percorse.
Il mio
respiro accelerato,
divenne un affanno incontrollato, quando la sua piccola mano si
infilò dentro il pantalone della tuta e dentro i boxer,
cominciando a muoversi.
DRIIINNN
DRIIINNN!
Cazzo,
no! Odio tutte le
sveglie!, mi lamentai. Proprio adesso doveva suonare il suo timer?! Con
la mano libera diedi un colpo all’oggetto
fastidioso
spegnendolo e facendolo cadere per terra malamente. Bella
sorrise
per il mio gesto, ma intanto fermò il movimento della sua
mano
guardandomi rammaricata.
Lo
sapevo benissimo che doveva
alzarsi ma mi avventai ancora su quella bocca e lei rispose con
veemenza al bacio. La sua mano, però, aveva
lasciato
Cullen junior da solo, che pulsava insoddisfatto.
Non
m’importava, io
potevo aspettare, ma lei non si sarebbe ancora alzata da quel
letto… non sia mai che Edward Cullen lasci che la donna che
ama
più della sua vita si alzi dal letto
insoddisfatta…
-Mmm
amore… vorrei tanto
continuare questo nostro incontro… ma il dovere mi
chiama… non posso lasciar fare tutto a tua madre- si
giustificò, con ancora la voce rotta
dall’eccitazione
e… vabbé anche dal fatto che la mia mano non
aveva ancora
lasciato quel luogo accogliente e anzi… ora iniziava a
muoversi
in modo più deciso. Un altro gemito roco le
sfuggì.
-No! Tu
non vai da nessuna
parte, prima di…- mi interruppi, per baciarla nuovamente,
sapendo benissimo che dovevo assolutamente soffocare altri suoi
gridolini, visti i movimenti della mia mano. Si arrese a quella dolce
tortura… chiuse gli occhi, si staccò dalla mia
bocca e
ansimando, si lasciò andare con la testa sul cuscino,
abbandonandosi completamente al piacere.
Questa
sua resa incondizionata
e l’espressione di pura beatitudine, la dipinse ancora
più
bella ai miei occhi e iniziai a baciarle il collo, salendo poi a
mordicchiarle il lobo, mentre con la mano libera, continuavo a
dedicarmi al suo seno.
Quando
sentii i suoi respiri
farsi sempre più forti e veloci, presi a
baciarla… Era
bellissimo sentirla completamente persa nel piacere che io le stavo
donando, e poco dopo la sentii arrivare al culmine mentre i
gemiti, per fortuna soffocati dalla mia bocca, si erano fatti sempre
più forti… Il suo respiro si fece di
nuovo regolare
e un mio sorriso nacque sulla sua bocca.
La mia
mano lasciò quel luogo così accogliente e mi
staccai per guardarla.
Lei
mise una mano dietro la mia
testa e mi attirò a sé per baciarmi
appassionatamente.
Quel suo gesto così deciso mi piacque molto, ma mi resi
conto
che si stava facendo tardi e a malincuore mi staccai.
-Ora
sì che puoi andare
ad aiutare mia madre- la canzonai. Lei arrossì e
abbassò
gli occhi, imbarazzata. Non capivo… cosa avevo detto
di
male?
-Mi…
spiace
Edward… hai pensato a me ma tu…-
sussurrò e mi
fece segno, come ad indicarmi che io non ero stato soddisfatto. Ma
quanto era tenera la mia cucciolotta? Le dispiaceva lasciarmi
così!
-Non ti
preoccupare
amore… mi fa impazzire vederti persa nel piacere…
e poi
la sorpresa l’ho fatta io a te, no? Davvero, è
tutto a
posto! Non penso proprio che ci manchino le occasioni vivendo 24 ore al
giorno insieme! Mi sa che questa settimana avremo parecchia
trigonometria e biologia da studiare al pomeriggio, vero?- le sussurrai
malizioso, facendola ridere di cuore.
-Ma
prima toglimi un dubbio:
quel pigiamone con gli orsetti che avevi la prima volta che ti ho
baciata che fine ha fatto?- le chiesi curioso. Lei si mise a ridere con
un’espressione da furbetta. Ora avevo ancora più
voglia di
sapere.
-Se te
lo dico non ci credi!-
sghignazzò. -E’ colpa di tua sorella! Da quando ha
saputo
che stiamo insieme ha rivoluzionato il mio armadio, facendo
letteralmente sparire tutti i miei confortevoli e caldi pigiamoni e i
miei completini intimi più casti! E quando dico sparire, non
scherzo, perché non so assolutamente dove siano! Sostiene
che
per tenersi uno come te, abituato… bé insomma hai
capito… non bisogna assolutamente essere sciatti in nessun
momento della giornata, a maggior ragione per il fatto che viviamo
assieme!- mi spiegò tra il divertito e un po’
anche
l’irritato, per non sapere che fine avesse fatto la sua roba.
Scossi la testa incredulo. Mia sorella aveva un’opinione
talmente
bassa di me, che pensava che se avessi visto Bella con un indumento che
non fosse all’ultima moda, avrei potuto lasciarla? Ora
iniziavo
ad irritarmi io e anche parecchio! Avrei dovuto fare un discorsetto
serio con quel piccolo folletto!
-Bé,
comunque hai
apprezzato, no?- aggiunse Bella, probabilmente per stemperare la mia
espressione sempre più infuriata. Ma prima che potessi
spiegarle, che anche con addosso un sacco della spazzatura, mi avrebbe
ispirato ogni genere di pensieri per niente casti,
ricominciò a
baciarmi e io non resistetti abbandonandomi nuovamente a tutte le
sensazioni che il suo contatto suscitava in me: non mi sarei mai alzato
da quel letto.
-Mmm
Edward, devo alzarmi…- mormorò, staccandosi
leggermente. Sospirai e la guardai.
-Sei
sicura che devi
proprio…- mi imbronciai. Che scemo, ma si può?
L’avevo appena rassicurata che io potevo aspettare e ora non
volevo farla allontanare neanche di mezzo centimetro dal mio corpo?
Certo che sì! D’altronde avrei voluto ricominciare
un
altro round, ancora tutto per lei!
Sporsi
il labbro inferiore in
un broncio e lei di tutta risposta me lo mordicchiò.
Mmm…
chiusi gli occhi beandomi dei brividi che continuavano a irradiarsi nel
mio corpo… così non mi aiutava proprio!
Approfittando del
fatto che fossi completamente perso nei suoi morsetti, con uno scatto
si alzò dal letto, facendomi spalancare gli occhi sorpreso.
-Questa
me la paghi, sai?- la minacciai, ridendo.
Ma
prima che potessi anche solo
alzarmi, raccolse la sua roba e, facendomi una linguaccia,
aprì
la porta per recarsi in bagno, forte del fatto che non potessi correrle
dietro in corridoio.
Sospirai
sconfitto e soprattutto certo che prima o poi mi avrebbe
senz’altro fatto uscire fuori di testa!
Mi
alzai e, sbirciando fuori in corridoio, tornai nella mia stanza per
prepararmi anch’io.
Pov
Bella
-Buongiorno
Esme- salutai, entrando in cucina.
-Buongiorno
Bella- mi rispose
con un sorriso e venendo a baciarmi una guancia. Le sorrisi
calorosamente. Mi piaceva quel gesto affettuoso che aveva iniziato a
fare con tutti noi, mi dava serenità e mi faceva sentire
amata.
Mi annodai il grembiule sospirando felice. Quella mattina, nonostante
fosse fredda e piovosa, era iniziata proprio bene!
Ero
ancora piacevolmente
scombussolata per la sveglia mattutina. Edward mi aveva sorpresa, e non
mi capacitavo ancora di quello che avevamo appena fatto sotto lo stesso
tetto del capo Swan, nonché mio padre! Stavo impazzendo del
tutto, ero diventata un’incosciente: e se ci avessero
sentiti? Ma
chi se ne importava! Quando ero con lui, lo trascorrere del tempo e lo
spazio in cui ci trovavamo diventavano relativi… i contorni
sfumavano, tutto si perdeva ed esistevamo solo noi… noi e i
nostri corpi… noi e il nostro amore.
Esme
interruppe i miei intimi ragionamenti.
-Mi
sembri più felice
del solito, oggi! Hai un sorriso meraviglioso che ti dona una luce
nuova e speciale al viso…- affermò, guardandomi
con
un’espressione di curioso affetto. Non potei fare a meno di
arrossire. Mi resi conto che avevo una voglia matta di confidarmi con
lei, come se fosse davvero la mia mamma… ma non
potevo!
Cielo che tentazione! Era una persona così gentile,
generosa,
dolce… materna…
Non
feci in tempo a rispondere
o lei a chiedermi altro, perché una voce melodiosa, che
ormai
avrei riconosciuto tra mille, diede il buongiorno a entrambe: Edward
aveva appena fatto il suo ingresso in cucina, con il mio sorriso
sghembo, stampato in viso. Mi accorsi che Esme lo fissava impassibile,
e dopo aver sorriso, anche lei ricambiò il saluto del figlio.
-Ciao
amore! Mi
dispiace… ormai sei costretto a svegliarti sempre presto a
causa
di tua sorella. Facciamo così: in settimana, quando Charlie
è al lavoro, usa il nostro bagno, così puoi
dormire un
po’ di più. Tanto noi a quest’ora
abbiamo già
fatto da un pezzo!- gli propose affettuosa Esme. Era davvero un gesto
premuroso il suo. I ragazzi erano veramente fortunati ad avere una
mamma come lei, era dolcissima e sempre attenta alle esigenze di tutti
quanti. Gli occhi mi si fecero lucidi, ripensando a quanto fosse
premurosa anche la mia mamma, ma cercai subito di distrarmi
con
la preparazione della colazione… non volevo rovinare questa
splendida giornata con la malinconia.
Poi
sorrisi involontariamente
perché mi venne in mente che non era proprio colpa di Alice
se
Edward era già pronto in cucina. Intanto notai con la coda
dell’occhio che Edward si era posizionato accanto a me, con
le
mani dietro la schiena.
-Grazie
mamma, ma non è
il caso, non ti preoccupare. Sto iniziando ad abituarmi a svegliarmi
presto… diciamo che ha i suoi lati positivi!- rispose
malizioso,
palpandomi una natica, approfittando del fatto che Esme fosse impegnata
a cuocere i pancake. Ma era impazzito?!
Lo
fulminai con lo sguardo, per tentare di riportarlo alla ragione.
Con le
labbra mimò:
“Te l’ho detto che me l’avresti
pagata” e senza
neanche avere il tempo di rendermene conto mi mordicchiò un
orecchio. Oh, ma era impazzito del tutto?!
Sussultai
sorpresa e gli feci
capire che avremmo fatto i conti dopo... sperai di averlo minacciato a
sufficienza, ma lui, per tutta risposta, alzò le
spalle in
un gesto di infantile noncuranza, e sedendosi sullo sgabello accanto a
dov’ero posizionata per lavorare, sfacciatamente
posò la
sua mano di nuovo sulla mia natica, iniziando ad accarezzarmela con
maggiore pressione.
Ok, era
davvero fuori di testa: da camicia di forza!!
Io
ormai ero completamente
paonazza, mentre il cuore tambureggiava a mille, per la paura e
l’ansia di essere beccati da sua madre; ma questa
trascurabile e
innocua conseguenza sembrava eccitarlo ancora di
più… che
incosciente!
Mi
girai per fulminarlo ancora
una volta con uno sguardo truce ed eloquente, ma fui distratta dallo
scappellotto ben assestato che arrivò sulla sua testa:
sobbalzò per lo spavento e quasi cadde dallo
sgabello…
questo bastò a fargli togliere la mano dal mio fondoschiena.
Mi
portai una mano alla bocca, per soffocare la mia risata…
avevo
persino le lacrime agli occhi dal ridere, aggravate dal fatto di non
farci beccare da Esme, che ignara, continuava a cuocere tutto quel ben
di Dio. La scena era troppo esilarante: mio fratello guardava
quel genio del mio ragazzo con un sopracciglio alzato in una muta
conversazione come a insultarlo… ‘ti sei per caso
bevuto
il cervello? Esme è lì vicina, idiota!’
sembrò gridargli. Mi fiondai immediatamente nelle braccia di
Jazz, sussurrandogli un ‘grazie’
all’orecchio.
Intanto
Edward si era
imbronciato: teneva le braccia incrociate al petto e il labbro
inferiore sporgente, come un bambino a cui era appena stato tolto il
suo nuovo giocattolo.
-Buongiorno
a tutti!-
esclamò Jazz, per farsi sentire anche da Esme, che non si
era
ancora accorta della sua silenziosa presenza. -Scusatemi, ma stamattina
ho un impegno, quindi prendo un caffè al volo e poi ci
vediamo
direttamente a scuola, ok?- ci spiegò.
Lo
guardai triste. Ero sempre
stata abituata ad andare a scuola insieme a lui, fin da quando eravamo
piccoli; e questa nuova routine appena iniziata non mi piaceva affatto,
anche se conoscevo e rispettavo le sue ragioni.
-Buongiorno
Jasper- gli rispose
Esme e gli lasciò un tenero schiocco sulla guancia. Come me
prima, Jazz si illuminò per il gentile e affettuoso gesto di
Esme e io gli sorrisi comprensiva. Mi guardò e capii, dalla
sua
espressione, che anche lui aveva avuto esattamente il mio pensiero
paragonando la dolcezza di Esme a quella di nostra madre.
A
differenza però delle
altre mattine, in cui ingurgitava quantità spropositate di
cibo
a causa del suo stomaco senza fondo (come d’altronde quello
di
tutti gli uomini di casa!) prese solo un caffè, sostenendo
che
non aveva tempo di mangiare. Ma io sapevo che il motivo era ben altro.
Da quanto non mangiava?
Ci
riflettei per un secondo.
Dunque: il giorno prima non aveva pranzato; poi, arrivati a casa, non
era sceso a cena, sostenendo di avere un forte mal di testa e
ora… neanche la colazione? Eh no!
Ero
veramente preoccupata per lui!
Presi
un croissant appena
sfornato e glielo parai davanti agli occhi. Mi guardò
sorpreso e
scosse la testa, in segno di diniego. Mi conosceva?
Eh no,
non avrei permesso che
lasciasse la casa, se prima non avessi visto con i miei occhi che
ingurgitava qualcosa, che non fosse solamente del liquido. Mi misi le
mani sui fianchi e lo fulminai con lo sguardo; sapeva quando era meglio
obbedirmi!
Con un
sospiro e un moto di
stizza mi strappò la brioche dalle mani, sussurrandomi che
ero
più testarda di un mulo e in due bocconi la
ingurgitò in
zero secondi. Naturalmente ingoiò il tutto troppo in fretta
e il
boccone gli si fermò in gola. Che bamboccio! Scuotendo il
capo
mi avvicinai, lo voltai e cominciai a dargli leggere pacche sulla
schiena. Lo feci tossicchiare e finalmente si decise a bere un sorso
dalla sua tazza di caffè. Edward lo fissava divertito,
ottenendo
la sua piccola rivincita sulla schermaglia di poco prima.
Ma si
poteva essere più bambini?
Jasper
si alzò e
salutando tutti uscì, senza esimersi dal tirare un altro
scappellotto ad Edward, che non fece in tempo a reagire per la
sorpresa. Sorrisi divertita: gemelli Swan alla riscossa!
Appena
Jasper uscì di casa Esme si girò a fissarci con
uno strano cipiglio in volto.
Io non
sapevo che pensare, non
l’avevo mai vista assumere un tono così
inquisitore e mi
voltai verso Edward; quando lo vidi teso e con un sorriso un
po’
forzato, mi preoccupai anch’io.
-Allora
ragazzi…
qualcuno può raccontarmi cosa è successo o devo
iniziare
a preoccuparmi in modo serio per Jasper ed Alice?- ci chiese, con aria
interrogativa, ma di chi la sa molto lunga.
Io ed
Edward ci guardammo
attoniti. Poi Edward prese la parola, anche perché io non
sapevo
proprio cosa rispondere…
-Non
c’è niente di
cui preoccuparsi mammina! Alice e Jasper hanno avuto un piccolo
battibecco, tutto qui!- minimizzò il prossimo vincitore
all’oscar; la reazione di Esme fu piuttosto contenuta:
inarcò un sopracciglio, incredula. Dio come mi ricordava
Edward
in quel gesto, sorrisi involontariamente. Lui invece
sospirò,
cedendo.
-Vabbé,
mamma, non tanto piccolo… ma nulla che non si
possa
risolvere nel giro di qualche giorno, vedrai…- la
rassicurò. Ah, ah! Mi servivano con urgenza carta e penna,
insieme all’indirizzo della giuria
dell’Academy…
dovevo proporre la mia nomination all’Oscar…
E il
vincitore, per la categoria ‘Giovani emergenti che indorano
pillole amare alle mamme ansiose’, è…
Edward
Cullen!!!
Mi
sfuggì un risolino
nervoso, ma Edward mi bloccò immediatamente, con uno sguardo
eloquente. Vedemmo Esme titubante, ma infine si riscosse.
-Ok,
diciamo che prendo per
buona la tua versione, Edward… ma considerando il fatto che
non
sono nata ieri, ti avviso: stai attento figliolo… comunque,
non
voglio costringervi a raccontarmi i fatti dei vostri fratelli. Ma
sappiate che prima o poi si viene a sapere sempre tutto!-
affermò, e sottolineò quell’ultima
parola, con un
tono malizioso. Deglutii a fatica. Possibile che si fosse
accorta… NOOOO!!!!
Guardai
Edward, che mi rassicurò con un’occhiata
rilassata. Scampato pericolo!
Mi
tranquillizzai e mi
sedetti finalmente anch’io a mangiare, accanto al mio
ragazzo.
Tutti quei profumini deliziosi avevano aperto una voragine nel mio
stomaco!
Io e
lui facemmo colazione
cercando di tenere incollate, il più possibile, le nostre
mani
sotto il tavolo, al riparo dallo sguardo attento e indagatore di Esme.
ANTEPRIMA CAPITOLO 44
-Ma possibile che
non possa mai
pagare io? I soldi non mi mancano di certo e mi sembrerebbe carino se
facessimo almeno una volta per uno, no?- mi lamentai.
-Non ci pensare
proprio! Non sia mai che lasci pagare la mia
dama… non sarei un gentile cavaliere, dopo aver salvato la
mia
principessa…- affermò sorridendomi. Una voce
sgradevole
si intromise nella nostra conversazione privata.
-Oh! Non mi
sembravi un così gentile cavaliere quella volta in
aula di arte! Ti ricordi, Cullen? Dopo che avevo finito di farti un bel
servizietto te ne sei andato senza farti tanti problemi con la
sottoscritta! Oppure tutte le volte che mi trascinavi in bagno per
soddisfare qualsiasi tua voglia… che gran cavaliere, eh?-
disse
Lauren. A quelle squallide parole e al pensiero di quello che Edward
aveva condiviso con lei, mi sentii morire e i miei occhi si fecero
immediatamente lucidi e pungenti...
Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere
seguite!
the
dark side of the moon di barbara_f
Solo
per un week-end di Isabella v
(Sara)
Rock my
life
di Isabella v
(Sara)
Testa o
Cuore? di Isabella
v (Sara)
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life
di elisa1975
NASTY GAME
di elisa1975
Red Dazzling Passion
di Miss
Simy Pattinson
A volte
può succedere...
di 3PolverediStelle
UNA SERA, PER CASO ... di
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The Butterfly
Effect di Lua93
Il precettore
di porporina
Bastardo in trappola di vampirettafolle
Un'altra
opportunità di eli777
Farfalle colorate
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Lamb
A volte, il destino... ti
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