Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: IsaMarie    08/11/2010    10 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 43 EFP Buongiorno ragazze! Buon inizio settimana!
Allora, come avete potuto leggere, i nostri piccioncini, per adesso, possono stare tranquilli per quel che riguarda il loro futuro universitario!
Ma andrà sempre tutto bene? Si vedrà in seguito! Ora non ci pensate.
Vi lasciamo a questo capitolo di passaggio... scusate ma ogni tanto ci vogliono anche questi!
Anche questo sarà diviso per rating!
Grazie a tutte le lettrici silenziose e non! 
BUONA LETTURA da IsaMarie e sara_cullen!



porporina: ciao tesoro! Grazie mille per i complimenti e siamo contente che tu abbia apprezzato il cambiamento del nostro Edward! Bacioni!

Giada is owned by Edward: ciao Giada! Non ti preoccupare, hai fatto in tempo a rencensire! Contente che ti sia piaciuto il chappy. Hai visto? Non potevamo di certo separare i nostri piccioncini! Bacioni alla prossima! Grazie!

yara89: ciao! Eh sì qualche imprevisto ci sarà senz'altro! Certo le liti nella vita reale sono inevitabili, come nella nostra fiction... però non ce ne saranno  spessissimo, perchè non amiamo molto le storie catastrofiche, in cui i protagonisiti ne passano una dietro l'altra senza mai avere un attimo di respiro... preferiamo raccontare gli eventi quotidiani, che caratterizzano questa famiglia allargata, sperando di non annoiarvi! Fino ad ora ci sembra che vi piacciano anche i capitoli di passaggio, come questo che stai per leggere, e secondo noi, ci vogliono per legare bene gli eventi e non lasciare niente al caso. Ehhhh siamo un po' pignole... io prima lo ero molto meno, ma poi la mia Saretta mi ha influenzata! E meno male! Siamo felici che ti piaccia il nostro modo di scrivere e non ti accorgi della differenza di mano, perchè,  non scriviamo un capitolo ciascuno, ma  insieme. Decidiamo prima cosa scrivere nel capitolo, poi lo butto giù (se ho qualche dubbio ci sentiamo ancora telefonicamente!), lo passo a Sara che approfondisce aggiundendo di suo (è molto molto brava nei pezzi hot!) e alla fine spesso ci troviamo con capitoli così lunghi che siamo costrette a dividerli in due! Infine mi ripassa il chappy, e prima di postare lo rileggo almeno altre due volte, così da sistemare eventuali imperfezioni. Effettivamente è un lavoraccio, ma ci sembra che il risultato ottenga numerosi consensi, quindi continueremo su questa strada anche per il seguito ed eventuali altre storie che ci ronzano in testa! Alla prossima! Grazie e bacioni!

marilenacappucci: ciao tesoro! Grazie, contente di aver raggiunto lo scopo! Grazie mille e bacioni!

giova71: ciao cara! Gli altri? Ancora non ne hanno parlato ma non andranno ad Harvard! Ci sarà la separazione al momento? Vedremo! Bacioni e grazie!

Lalayasha: ciao tesoro! Grazie per tutto! Siamo felici che anche questi chappy, in cui non succede granché ti piacciano. Sono i nostri preferiti... adoriamo quando parlano, si confidano e fanno progetti. Ti promettiamo che anche altri saranno così! Questo invece è un po' di passagio, ma avendo questo pizzico di hot, speriamo sia lo stesso di tuo gradimento! Comunque Bella non lo stava aspettando e scoprirai perchè non indossa il pigiama! Bacioni e a presto!

sunlight_: ciao e benvenuta! Grazie mille, siamo felicissime di avere una nuova lettrice che apprezzi quello che scriviamo! Questa storia, ormai da parecchi capitoli, è scritta a 4 mani, da me (IsaMarie) e da sara_cullen. Postiamo sempre il lunedì e il giovedì! Bacioni e a presto!

ashar: ciao tesoro nostro! Il chappy ti è piaciuto e ne siamo felici. Oddio... l'arnese ad angolo retto ci ha fatto morire! Non avevamo ancora pensato a denominare il "piccolo Cullen" in questo modo! Comunque per la tua gioia, sappi che nei capitoli più avanti, Bella darà un altro nome all'arnese di Edward, che diciamo... si addice molto di più alle sue dimensioni! Ahahah!
Per la parodia, potresti pensare ad un dialogo tra gli arnesi di casa Cullen e Swan in una piccola one-shot! Io la leggerei sicuramente! Bacioni e alla prossima!

faitytale: ciaooooo e benvenuta!!!!! Grazie innanzitutto di aver sprecato così tanto tempo dietro ai nostri chappy, che non sono di certo pochi! Poi grazie per i complimenti, siamo felicissime che ti sia innamorata di questa storia, perchè ti assicuro che ci mettiamo un impegno mostruoso per cercare di regalarvi dei capitoli, che non vi annoino e che vi convincano a rimanere con noi! La fiction la scriviamo in due: io (IsaMarie) e sara_cullen. Postiamo sempre il lunedì e il giovedì. Si svolgerà per tutto il loro ultimo anno scolastico (naturalmente ci saranno dei salti temporali) e poi ci sarà il seguito, che narrerà delle loro vicende universitarie! Bacioni e ancora grazie mille di seguirci!

fabyp: oddio tesoro nostro... ma ci vuoi proprio fare arrossire con tutti i complimenti che ci rivolgi! Grazie, grazie, grazie! Ti lovviamo tanto tanto! Eh sì questo chappy sarà di nuovo suddiviso per rating, e anche noi vorremmo avere Edward che arriva al mattino presto a farci delle sorprese così gradite! XD! Bacioni e buona lettura!

vanderbit: ciao maggiorenne! Bene... hai apprezzato il chappy precedente per la dolcezza e ora goditi invece Edward in versione sexy! Bacioni e grazie mille!
P.S.: sei ligure che vai al Gaslini? Io sono di Savona!

Moni68: ciao Moni! Contente che il chappy ti sia piaciuto e questo speriamo sia di tuo gradimento altrettanto!
Dici che Bella sia un po' troppo perfettina? A noi non sembra, anzi... è una ragazza molto insicura, molto gelosa, con un carattere che prende fuoco facilmente (vedi la festa tra Tanya e Jasper), a volte parla per rabbia dicendo cose che non vorrebbe... ci sembra ben lontana dalla perfezione!
Invece per Edward non abbiamo capito in cosa deve essere meno controllato. Se è per il sesso, che lo vuoi più macho, non ti preoccupare che più avanti sarai senz'altro accontentata. Per ora è molto attento alle esigenze di Bella, perchè, fondamentalmente, è un ragazzo molto sensibile, in più mettici anche che è la prima volta che si innamora.
Se ti riferisci invece al carattere, non ti preoccupare che ci saranno capitoli molto movimentati, in cui sarà molto meno controllato... ma molto! Piano piano che il suo rapporto con Bella maturerà, uscirà fuori anche la parte del suo carattere, quella impetuosa e gelosa, che ha sapientemente nascosto finora per cercare di fare la cosa giusta per la nuova famiglia. Se ti riferisci anche alla storia di Alice e Jasper, in cui non è intervenuto in difesa della sorella, è solo perchè comprende benissimo cosa Jasper provi e sa che non l'ha fatto con cattiveria. Fosse stato un altro stai tranquilla che avrebbe reagito in maniera molto differente! E a questo proposito.... basta non ti dico altro altrimenti ti rovino la sorpresa! Bacioni e speriamo di essere state esaurienti, ma se hai ancora qualche dubbio o se noi non abbiamo capito le tue motivazioni, non farti problemi... ne parleremo ancora! Goditi il chappy a rating rosso!
 
CAPITOLO 43 RATING ROSSO




CAPITOLO 43


Al diavolo le sveglie!


Pov Edward

Ero in un mondo ultraterreno: abbracciato stretto stretto al mio amore addormentato, la stringevo al mio petto e le stavo dando una quantità infinita di baci sul viso, sul collo e sulle spalle, perdendomi nel suo calore… era così soffice… e morbida…
DRIIINNNN DRIIIIINNNN!
Innervosito per l’ingloriosa interruzione della mia paradisiaca attività, con uno scatto rabbioso e repentino sbattei la sveglia a terra. E che cavoli, possibile che fossero già le sette? Merda, mi sembrava di essermi addormentato cinque minuti prima!
Aprii un occhio, sperando almeno di rivedere il mio angelo e… nessuno!! Per lo stupore li spalancai entrambi… e mi ritrovai avvinghiato al cuscino… stile koala arpionato al suo bell’eucalipto… che mentecatto! Ma si poteva essere più dementi di così?!
Avevo scambiato la morbidezza del guanciale con la sofficità del corpo di Bella… e da maniaco pervertito quale ero, avevo immaginato di avvolgerla di baci… per non parlare poi del ‘piccolo’ Cullen che già di solito di minuscolo aveva ben poco, in quel momento era a dir poco esagerato!
Certo era un sogno un tantino meno sconcio del solito, ma la mia mente era innegabilmente malata!
Ghignando tra me per la mia preoccupante instabilità psicofisica (dipendenza assoluta e totale da Bella, era la mia diagnosi…), sbattei le palpebre perché la stanza mi sembrava ancora un po’ troppo buia… poi piano piano ripresi il contatto con la realtà e diedi un’occhiata all’orologio: le sei!!
Oh cazzo! Spalancai di colpo gli occhi…  ma perché diavolo avevo messo la sveglia a quell’ora?! Perché dovevo essere così rincoglionito?! Ma… un attimo…
Oddio, oddio, sì… che idiota! Ora ricordavo perché avevo puntato la sveglia così presto… e un sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra. Mi alzai, riprendendo in un attimo il mio buonumore,  ripensando che in qualche modo il mio sogno fosse quanto meno una premonizione destinata ad avverarsi entro breve…
Aprii silenziosamente la porta della mia stanza e lanciai uno sguardo furtivo al corridoio: deserto. Bene, ottimo! Uscii e sgattaiolai in tutta fretta in camera di Bella. Saggiamente chiusi la sua porta a chiave (tié, Emm!) e mi avvicinai senza far rumore al letto.
Era addormentata su un fianco e i capelli erano sparsi tutti attorno al suo viso e sul cuscino, a mo’ di ventaglio. Le mani piccole e delicate erano unite sotto la guancia che appoggiava sul guanciale e la bocca era leggermente socchiusa. Era bellissima!
Ovviamente già ben sveglia dopo il sogno, la mia solita erezione mattutina aumentò ancora di più, se possibile, mentre guardavo il suo corpo da sopra il lenzuolo. Sei un maniaco, Edward!, mi rimproverai mentalmente.
Scostai le coperte, attento a non svegliarla e rimasi paralizzato davanti a quella spettacolare visione: la mia Bella era fasciata in uno stretto e corto pantaloncino e un top altrettanto striminzito. Ma non portava il pigiama?
Scossi la testa per riprendermi e mi infilai nel letto accanto a lei, facendo appoggiare la sua schiena al mio petto. Si mosse leggermente, poi il suo respiro regolare iniziò a velocizzarsi, segno che si stava svegliando; iniziai ad accarezzarle i capelli molto dolcemente. Un mugolio uscì dalla sua bocca e lentamente si girò verso di me accoccolandosi meglio sul mio petto. Dopo un attimo la sentii irrigidirsi di colpo e spalancò gli occhi, fissandomi sorpresa.
-Ma… Edward?- biascicò con la voce ancora roca per il sonno. Un sorriso nacque spontaneo sul mio viso e le posai dolcemente un bacio sul naso e poi sulle labbra.
-Buongiorno, principessa… ho pensato di farti una sorpresa- le sussurrai, continuando a posarle teneri baci su tutto il viso.
-Mmm… proprio una bella sorpresa- mormorò, strusciandosi sul mio collo e facendo pulsare ancora di più il mio amichetto, sempre più sveglio.
-Bella… se continui così… non rispondo più di me…- mormorai, ormai perso completamente nei movimenti del suo corpo che si era avvinghiato al mio e nei suoi baci che continuava a lasciare sul mio collo.
-Scusa…- soffiò e si staccò leggermente, arrossendo. Eh no!, protestò il mio coinquilino dai piani bassi. 
Con uno scatto la attirai di nuovo a me, facendo scontrare i nostri bacini; lei sussultò e un sorrisetto malizioso le si dipinse sul viso, quando sentì la mia eccitazione.
-Non osare allontanarti mai più!- affermai serio, guardandola intensamente. Mi avventai su quelle labbra, che ormai consideravo di mia proprietà e ci perdemmo in un bacio che si trasformò presto in un affanno incontrollato da parte di entrambi.
Le mie mani presero a vagare sul suo corpo, completamente in preda alla frenesia. Bella, di tutta risposta, intrecciò entrambe le sue nei miei capelli, tirandoli leggermente quando una mia mano si infilò sotto il top e prese a stuzzicarle la pelle morbida e delicata delle sue colline: non indossava il reggiseno. Trovavo questa cosa estremamente eccitante!
-Mmm… adoro il tuo seno- le sussurrai roco all’orecchio, sentendola fremere. Le alzai la maglietta con un gesto deciso e le mie labbra presero a torturare di baci e morsetti tutta quella zona sensibile. Un piccolo gridolino le uscì dalla bocca, ma prontamente gliela tappai con la mano rimasta libera.
-Ssshh! Vuoi farci scoprire…- le soffiai con ancora la bocca sulla sua gemma rosa. Bella inarcò la schiena, rabbrividendo. Ma lei si vendicò all’istante: iniziò a lambire con la lingua bollente prima un dito poi l’altro, passando e ripassando quella meravigliosa tentazione su ogni dito della mia mano… poi cominciò a torturarmi i polpastrelli, succhiandoli uno per uno… io stavo letteralmente impazzendo, perché la mia testolina depravata stava immaginando quella lingua vogliosa e calda impegnata in un’altra zona del mio corpo…
Sentii una frustrata protesta quando la mia mano dalla sua bocca scese pian piano, iniziando un lungo cammino, accarezzando quelle curve meravigliose che mi facevano impazzire sempre di più, mentre la mia bocca non ne voleva sapere di staccarsi da quella parte del suo corpo.
Arrivai finalmente a destinazione, e anche attraverso il tessuto, mi accorsi che era già pronta per me. Questa cosa mi fece andare ancora più fuori di testa, e preso dalla frenesia di sentire ancora di più il suo soffice calore sulle mie dita, infilai la mano oltrepassando la stoffa sottile sia degli shorts che degli slip.
Intanto ero salito con la mia bocca arrivando alle sue labbra, prima che si facesse scappare un nuovo gridolino; e infatti non appena la mano riuscì ad arrivare alla meta, quello che doveva essere un urletto si trasformò in un forte gemito, mentre le nostre lingue si intrecciavano sempre più voraci.
Intanto anche la mano di Bella stava attraversando il mio corpo accarezzandomi il petto sotto la mia t-shirt, donandomi brividi in tutto il corpo. Quando poi scese e si fermò sul mio punto più sensibile, un fremito mi percorse.
Il mio respiro accelerato, divenne un affanno incontrollato, quando la sua piccola mano si infilò dentro il pantalone della tuta e dentro i boxer, cominciando a muoversi.
DRIIINNN DRIIINNN!
Cazzo, no! Odio tutte le sveglie!, mi lamentai. Proprio adesso doveva suonare il suo timer?! Con la mano libera diedi  un colpo all’oggetto fastidioso spegnendolo e  facendolo cadere per terra malamente. Bella sorrise per il mio gesto, ma intanto fermò il movimento della sua mano guardandomi rammaricata. 
Lo sapevo benissimo che doveva alzarsi ma mi avventai ancora su quella bocca e lei rispose con veemenza al bacio. La sua mano, però,  aveva lasciato Cullen junior da solo, che pulsava insoddisfatto.
Non m’importava, io potevo aspettare, ma lei non si sarebbe ancora alzata da quel letto… non sia mai che Edward Cullen lasci che la donna che ama più della sua vita si alzi dal letto insoddisfatta…
-Mmm amore… vorrei tanto continuare questo nostro incontro… ma il dovere mi chiama… non posso lasciar fare tutto a tua madre- si giustificò, con ancora la voce rotta dall’eccitazione e… vabbé anche dal fatto che la mia mano non aveva ancora lasciato quel luogo accogliente e anzi… ora iniziava a muoversi in modo più deciso. Un altro gemito roco le sfuggì.
-No! Tu non vai da nessuna parte, prima di…- mi interruppi, per baciarla nuovamente, sapendo benissimo che dovevo assolutamente soffocare altri suoi gridolini, visti i movimenti della mia mano. Si arrese a quella dolce tortura… chiuse gli occhi, si staccò dalla mia bocca e ansimando, si lasciò andare con la testa sul cuscino, abbandonandosi completamente al piacere.
Questa sua resa incondizionata e l’espressione di pura beatitudine, la dipinse ancora più bella ai miei occhi e iniziai a baciarle il collo, salendo poi a mordicchiarle il lobo, mentre con la mano libera, continuavo a dedicarmi al suo seno.
Quando sentii i suoi respiri farsi sempre più forti e veloci, presi a baciarla… Era bellissimo sentirla completamente persa nel piacere che io le stavo donando, e poco dopo la sentii arrivare al culmine  mentre i gemiti, per fortuna soffocati dalla mia bocca, si erano fatti sempre più forti…  Il suo respiro si fece di nuovo regolare e un mio sorriso nacque sulla sua bocca.
La mia mano lasciò quel luogo così accogliente e mi staccai per guardarla.
Lei mise una mano dietro la mia testa e mi attirò a sé per baciarmi appassionatamente. Quel suo gesto così deciso mi piacque molto, ma mi resi conto che si stava facendo tardi e a malincuore mi staccai.
-Ora sì che puoi andare ad aiutare mia madre- la canzonai. Lei arrossì e abbassò gli occhi, imbarazzata. Non capivo… cosa avevo detto di  male?
-Mi… spiace Edward… hai pensato a me ma tu…- sussurrò e mi fece segno, come ad indicarmi che io non ero stato soddisfatto. Ma quanto era tenera la mia cucciolotta? Le dispiaceva lasciarmi così!
-Non ti preoccupare amore… mi fa impazzire vederti persa nel piacere… e poi la sorpresa l’ho fatta io a te, no? Davvero, è tutto a posto! Non penso proprio che ci manchino le occasioni vivendo 24 ore al giorno insieme! Mi sa che questa settimana avremo parecchia trigonometria e biologia da studiare al pomeriggio, vero?- le sussurrai malizioso, facendola ridere di cuore.
-Ma prima toglimi un dubbio: quel pigiamone con gli orsetti che avevi la prima volta che ti ho baciata che fine ha fatto?- le chiesi curioso. Lei si mise a ridere con un’espressione da furbetta. Ora avevo ancora più voglia di sapere.
-Se te lo dico non ci credi!- sghignazzò. -E’ colpa di tua sorella! Da quando ha saputo che stiamo insieme ha rivoluzionato il mio armadio, facendo letteralmente sparire tutti i miei confortevoli e caldi pigiamoni e i miei completini intimi più casti! E quando dico sparire, non scherzo, perché non so assolutamente dove siano! Sostiene che per tenersi uno come te, abituato… bé insomma hai capito… non bisogna assolutamente essere sciatti in nessun momento della giornata, a maggior ragione per il fatto che viviamo assieme!- mi spiegò tra il divertito e un po’ anche l’irritato, per non sapere che fine avesse fatto la sua roba. Scossi la testa incredulo. Mia sorella aveva un’opinione talmente bassa di me, che pensava che se avessi visto Bella con un indumento che non fosse all’ultima moda, avrei potuto lasciarla? Ora iniziavo ad irritarmi io e anche parecchio! Avrei dovuto fare un discorsetto serio con quel piccolo folletto!
-Bé, comunque hai apprezzato, no?- aggiunse Bella, probabilmente per stemperare la mia espressione sempre più infuriata. Ma prima che potessi spiegarle, che anche con addosso un sacco della spazzatura, mi avrebbe ispirato ogni genere di pensieri per niente casti, ricominciò a baciarmi e io non resistetti abbandonandomi nuovamente a tutte le sensazioni che il suo contatto suscitava in me: non mi sarei mai alzato da quel letto.
-Mmm Edward, devo alzarmi…- mormorò, staccandosi leggermente. Sospirai e la guardai.
-Sei sicura che devi proprio…- mi imbronciai. Che scemo, ma si può? L’avevo appena rassicurata che io potevo aspettare e ora non volevo farla allontanare neanche di mezzo centimetro dal mio corpo? Certo che sì! D’altronde avrei voluto ricominciare un altro round, ancora tutto per lei!
Sporsi il labbro inferiore in un broncio e lei di tutta risposta me lo mordicchiò. Mmm… chiusi gli occhi beandomi dei brividi che continuavano a irradiarsi nel mio corpo… così non mi aiutava proprio! Approfittando del fatto che fossi completamente perso nei suoi morsetti, con uno scatto si alzò dal letto, facendomi spalancare gli occhi sorpreso.
-Questa me la paghi, sai?- la minacciai, ridendo.
Ma prima che potessi anche solo alzarmi, raccolse la sua roba e, facendomi una linguaccia, aprì la porta per recarsi in bagno, forte del fatto che non potessi correrle dietro in corridoio.
Sospirai sconfitto e soprattutto certo che prima o poi mi avrebbe senz’altro fatto uscire fuori di testa!
Mi alzai e, sbirciando fuori in corridoio, tornai nella mia stanza per prepararmi anch’io.

Pov Bella

-Buongiorno Esme- salutai, entrando in cucina.
-Buongiorno Bella- mi rispose con un sorriso e venendo a baciarmi una guancia. Le sorrisi calorosamente. Mi piaceva quel gesto affettuoso che aveva iniziato a fare con tutti noi, mi dava serenità e mi faceva sentire amata. Mi annodai il grembiule sospirando felice. Quella mattina, nonostante fosse fredda e piovosa, era iniziata proprio bene!
Ero ancora piacevolmente scombussolata per la sveglia mattutina. Edward mi aveva sorpresa, e non mi capacitavo ancora di quello che avevamo appena fatto sotto lo stesso tetto del capo Swan, nonché mio padre! Stavo impazzendo del tutto, ero diventata un’incosciente: e se ci avessero sentiti? Ma chi se ne importava! Quando ero con lui, lo trascorrere del tempo e lo spazio in cui ci trovavamo diventavano relativi… i contorni sfumavano, tutto si perdeva ed esistevamo solo noi… noi e i nostri corpi… noi e il nostro amore.
Esme interruppe i miei intimi ragionamenti.
-Mi sembri più felice del solito, oggi! Hai un sorriso meraviglioso che ti dona una luce nuova e speciale al viso…- affermò, guardandomi con un’espressione di curioso affetto. Non potei fare a meno di arrossire. Mi resi conto che avevo una voglia matta di confidarmi con lei, come se  fosse davvero la mia mamma… ma non potevo! Cielo che tentazione! Era una persona così gentile, generosa, dolce… materna…
Non feci in tempo a rispondere o lei a chiedermi altro, perché una voce melodiosa, che ormai avrei riconosciuto tra mille, diede il buongiorno a entrambe: Edward aveva appena fatto il suo ingresso in cucina, con il mio sorriso sghembo, stampato in viso. Mi accorsi che Esme lo fissava impassibile, e dopo aver sorriso, anche lei ricambiò il saluto del figlio.
-Ciao amore! Mi dispiace… ormai sei costretto a svegliarti sempre presto a causa di tua sorella. Facciamo così: in settimana, quando Charlie è al lavoro, usa il nostro bagno, così puoi dormire un po’ di più. Tanto noi a quest’ora abbiamo già fatto da un pezzo!- gli propose affettuosa Esme. Era davvero un gesto premuroso il suo. I ragazzi erano veramente fortunati ad avere una mamma come lei, era dolcissima e sempre attenta alle esigenze di tutti quanti. Gli occhi mi si fecero lucidi, ripensando a quanto fosse premurosa anche la mia mamma, ma cercai subito di  distrarmi con la preparazione della colazione… non volevo rovinare questa splendida giornata con la malinconia.
Poi sorrisi involontariamente perché mi venne in mente che non era proprio colpa di Alice se Edward era già pronto in cucina. Intanto notai con la coda dell’occhio che Edward si era posizionato accanto a me, con le mani dietro la schiena.
-Grazie mamma, ma non è il caso, non ti preoccupare. Sto iniziando ad abituarmi a svegliarmi presto… diciamo che ha i suoi lati positivi!- rispose malizioso, palpandomi una natica, approfittando del fatto che Esme fosse impegnata a cuocere i pancake. Ma era impazzito?!
Lo fulminai con lo sguardo, per tentare di riportarlo alla ragione.
Con le labbra mimò: “Te l’ho detto che me l’avresti pagata” e senza neanche avere il tempo di rendermene conto mi mordicchiò un orecchio. Oh, ma era impazzito del tutto?!
Sussultai sorpresa e gli feci capire che avremmo fatto i conti dopo... sperai di averlo minacciato a sufficienza, ma lui, per  tutta risposta, alzò le spalle in un gesto di infantile noncuranza, e sedendosi sullo sgabello accanto a dov’ero posizionata per lavorare, sfacciatamente posò la sua mano di nuovo sulla mia natica, iniziando ad accarezzarmela con maggiore pressione.
Ok, era davvero fuori di testa: da camicia di forza!!
Io ormai ero completamente paonazza, mentre il cuore tambureggiava a mille, per la paura e l’ansia di essere beccati da sua madre; ma questa trascurabile e innocua conseguenza sembrava eccitarlo ancora di più… che incosciente!
Mi girai per fulminarlo ancora una volta con uno sguardo truce ed eloquente, ma fui distratta dallo scappellotto ben assestato che arrivò sulla sua testa: sobbalzò per lo spavento e quasi cadde dallo sgabello… questo bastò a fargli togliere la mano dal mio fondoschiena. Mi portai una mano alla bocca, per soffocare la mia risata… avevo persino le lacrime agli occhi dal ridere, aggravate dal fatto di non farci beccare da Esme, che ignara, continuava a cuocere tutto quel ben di Dio. La scena era troppo esilarante:  mio fratello guardava quel genio del mio ragazzo con un sopracciglio alzato in una muta conversazione come a insultarlo… ‘ti sei per caso bevuto il cervello? Esme è lì vicina, idiota!’ sembrò gridargli. Mi fiondai immediatamente nelle braccia di Jazz, sussurrandogli un ‘grazie’ all’orecchio.
Intanto Edward si era imbronciato: teneva le braccia incrociate al petto e il labbro inferiore sporgente, come un bambino a cui era appena stato tolto il suo nuovo giocattolo.
-Buongiorno a tutti!- esclamò Jazz, per farsi sentire anche da Esme, che non si era ancora accorta della sua silenziosa presenza. -Scusatemi, ma stamattina ho un impegno, quindi prendo un caffè al volo e poi ci vediamo direttamente a scuola, ok?- ci spiegò.
Lo guardai triste. Ero sempre stata abituata ad andare a scuola insieme a lui, fin da quando eravamo piccoli; e questa nuova routine appena iniziata non mi piaceva affatto, anche se conoscevo e rispettavo le sue ragioni.
-Buongiorno Jasper- gli rispose Esme e gli lasciò un tenero schiocco sulla guancia. Come me prima, Jazz si illuminò per il gentile e affettuoso gesto di Esme e io gli sorrisi comprensiva. Mi guardò e capii, dalla sua espressione, che anche lui aveva avuto esattamente il mio pensiero paragonando la dolcezza di Esme a quella di nostra madre.
A differenza però delle altre mattine, in cui ingurgitava quantità spropositate di cibo a causa del suo stomaco senza fondo (come d’altronde quello di tutti gli uomini di casa!) prese solo un caffè, sostenendo che non aveva tempo di mangiare. Ma io sapevo che il motivo era ben altro. Da quanto non mangiava?
Ci riflettei per un secondo. Dunque: il giorno prima non aveva pranzato; poi, arrivati a casa, non era sceso a cena, sostenendo di avere un forte mal di testa e ora… neanche la colazione? Eh no!
Ero veramente preoccupata per lui!
Presi un croissant appena sfornato e glielo parai davanti agli occhi. Mi guardò sorpreso e scosse la testa, in segno di diniego. Mi conosceva?
Eh no, non avrei permesso che lasciasse la casa, se prima non avessi visto con i miei occhi che ingurgitava qualcosa, che non fosse solamente del liquido. Mi misi le mani sui fianchi e lo fulminai con lo sguardo; sapeva quando era meglio obbedirmi!
Con un sospiro e un moto di stizza mi strappò la brioche dalle mani, sussurrandomi che ero più testarda di un mulo e in due bocconi la ingurgitò in zero secondi. Naturalmente ingoiò il tutto troppo in fretta e il boccone gli si fermò in gola. Che bamboccio! Scuotendo il capo mi avvicinai, lo voltai e cominciai a dargli leggere pacche sulla schiena. Lo feci tossicchiare e finalmente si decise a bere un sorso dalla sua tazza di caffè. Edward lo fissava divertito, ottenendo la sua piccola rivincita sulla schermaglia di poco prima.
Ma si poteva essere più bambini?
Jasper si alzò e salutando tutti uscì, senza esimersi dal tirare un altro scappellotto ad Edward, che non fece in tempo a reagire per la sorpresa. Sorrisi divertita: gemelli Swan alla riscossa!
Appena Jasper uscì di casa Esme si girò a fissarci con uno strano cipiglio in volto.
Io non sapevo che pensare, non l’avevo mai vista assumere un tono così inquisitore e mi voltai verso Edward; quando lo vidi teso e con un sorriso un po’ forzato, mi preoccupai anch’io.
-Allora ragazzi… qualcuno può raccontarmi cosa è successo o devo iniziare a preoccuparmi in modo serio per Jasper ed Alice?- ci chiese, con aria interrogativa, ma di chi la sa molto lunga.
Io ed Edward ci guardammo attoniti. Poi Edward prese la parola, anche perché io non sapevo proprio cosa rispondere…
-Non c’è niente di cui preoccuparsi mammina! Alice e Jasper hanno avuto un piccolo battibecco, tutto qui!- minimizzò il prossimo vincitore all’oscar; la reazione di Esme fu piuttosto contenuta: inarcò un sopracciglio, incredula. Dio come mi ricordava Edward in quel gesto, sorrisi involontariamente. Lui invece sospirò, cedendo.
 -Vabbé, mamma,  non tanto piccolo… ma nulla che non si possa risolvere nel giro di qualche giorno, vedrai…- la rassicurò. Ah, ah! Mi servivano con urgenza carta e penna, insieme all’indirizzo della giuria dell’Academy… dovevo proporre la mia nomination all’Oscar…
E il vincitore, per la categoria ‘Giovani emergenti che indorano pillole amare alle mamme ansiose’, è…
Edward Cullen!!!
Mi sfuggì un risolino nervoso, ma Edward mi bloccò immediatamente, con uno sguardo eloquente. Vedemmo Esme titubante, ma infine si riscosse.
-Ok, diciamo che prendo per buona la tua versione, Edward… ma considerando il fatto che non sono nata ieri, ti avviso: stai attento figliolo… comunque, non voglio costringervi a raccontarmi i fatti dei vostri fratelli. Ma sappiate che prima o poi si viene a sapere sempre tutto!- affermò, e sottolineò quell’ultima parola, con un tono malizioso. Deglutii a fatica. Possibile che si fosse accorta… NOOOO!!!!
Guardai Edward, che mi rassicurò con un’occhiata rilassata. Scampato pericolo!
 Mi tranquillizzai e mi sedetti finalmente anch’io a mangiare, accanto al mio ragazzo. Tutti quei profumini deliziosi avevano aperto una voragine nel mio stomaco!
Io e lui facemmo colazione cercando di tenere incollate, il più possibile, le nostre mani sotto il tavolo, al riparo dallo sguardo attento e indagatore di Esme.




ANTEPRIMA CAPITOLO 44


-Ma possibile che non possa mai pagare io? I soldi non mi mancano di certo e mi sembrerebbe carino se facessimo almeno una volta per uno, no?- mi lamentai.
-Non ci pensare proprio! Non sia mai che lasci pagare la mia dama… non sarei un gentile cavaliere, dopo aver salvato la mia principessa…- affermò sorridendomi. Una voce sgradevole si intromise nella nostra conversazione privata.
-Oh! Non mi sembravi un così gentile cavaliere quella volta in aula di arte! Ti ricordi, Cullen? Dopo che avevo finito di farti un bel servizietto te ne sei andato senza farti tanti problemi con la sottoscritta! Oppure tutte le volte che mi trascinavi in bagno per soddisfare qualsiasi tua voglia… che gran cavaliere, eh?- disse Lauren. A quelle squallide parole e al pensiero di quello che Edward aveva condiviso con lei, mi sentii morire e i miei occhi si fecero immediatamente lucidi e pungenti...


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (Sara)
Rock my life  di Isabella v (Sara)
Testa o Cuore? di Isabella v (Sara)

My Pretty Woman
di pensiera
Lightning in my life
di elisa1975
NASTY GAME
di elisa1975
Red Dazzling Passion
di Miss Simy Pattinson
A volte può succedere... di 3PolverediStelle

UNA SERA, PER CASO ... di endif
The Butterfly Effect di Lua93
Il precettore di porporina
Bastardo in trappola di vampirettafolle

Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
A volte, il destino... ti sorprende di yara89


   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: IsaMarie