Cap. 86
Buongiorno fanciulle!
Abbiamo visto che molte di voi sono rimaste deluse perche si
aspettavano ancora degli hot per lo scorso capitolo. Abbiamo
deciso di farvi leggere qualche capitolo tranquillo perchè
poi
le coppiette si scateneranno nel famoso weekend del mesiversario.
Quindi pazientate e intanto riprendete fiato. XD!
Ringraziamo come sempre tutte voi che ci seguite e un grazie
particolare va a chi ha deciso per la prima volta di far sentire anche
la propria voce. La cosa ci fa molto piacere e non è
necessario
che, se si recensisce un capitolo, poi uno si debba sentire obbligato a
recensirli tutti... basta anche solo un salutino ogni tanto!
Ora vi lasciamo alla reazione di Emmett, di cui molte di voi sono
preoccupate.
BUONA LETTURA DA MANU E
SARA!
CAPITOLO 86
Incidente risolto
Bella
Accidenti
a Leah e alle sue bambinate! Aveva dato uno spintone a Rose e lei,
perdendo l’equilibrio, era finita tra le braccia di un
impacciato
Seth, facendo scattare l’immediata reazione di fastidio del
mio
fratello orso. La situazione era troppo instabile! Decisi di
intervenire all’istante: diversamente Emmett avrebbe anche
potuto
dare in escandescenze...
-Andiamo
Rose, vieni ad
aiutarmi… altrimenti, quando metteremo piede in cucina,
quelle
due pazze furiose avranno già convinto anche Angela di
qualche
loro idea fuori di testa- mi intromisi, trascinando via mia cugina, da
quella situazione imbarazzante e decisamente troppo intima; nel
frattempo le altre ragazze erano già tutte
nell’altra
stanza. Rose, incavolata nera, colse l’occasione al volo, mi
seguì e entrò in cucina come una furia, andando a
due
centimetri dalla faccia di Leah.
-Ma cosa
diavolo ti
è venuto in mente?! Non abbiamo più dodici anni e
non
è giusto che giochi con i sentimenti di tuo fratello in
questo
modo!- le sibilò, veramente arrabbiata. Leah
abbassò il
capo, mortificata.
-Mi
dispiace…
è stato più forte di me… come un
déja
vu… ho pensato che magari avremmo potuto farlo sbottonare un
po’…- si scusò Leah senza indugi.
Cavoli! Non era
proprio da Leah chiedere subito perdono. Probabilmente si era accorta
dello sguardo innamorato di Seth, e si era subito pentita del gesto,
capendo alla perfezione che stringere tra le braccia la persona che
ami, sapendo benissimo di non essere ricambiato, non era proprio il
massimo del piacere.
-Bè…
la
prossima volta pensa prima di agire… ok? Lo sai che ti
voglio
bene, ma quando fai ‘ste cazzate mi fai imbestialire! E
poi… sinceramente non pensavo che Seth fosse
ancora…-
affermò, interrompendosi prontamente e arrossendo.
-Già…
gli sei
entrata nel cuore, e non c’è stato più
verso di
farti uscire… non hai idea dell’umore torvo e cupo
che ha
avuto per parecchi giorni, quando, alla tua festa, ha saputo che ti eri
messa con Emmett…- le spiegò Leah.
-Cazzo,
Leah! Chiudi un
po’ quella boccaccia! Stai facendo più danno che
altro!-
la rimproverai in malo modo. Mi dispiaceva rivolgermi a lei
così
duramente, ma davvero non aveva mai imparato a stare zitta quando
avrebbe dovuto. Così aveva messo ancora più in
imbarazzo
suo fratello e aveva fatto sentire inutilmente in colpa Rose. Purtroppo
non era colpa sua se non era mai riuscita a ricambiare i sentimenti di
Seth... ma al cuore non si comanda!
-Ragazze
non litigate, per favore!- intervenne Alice, dispiaciuta.
-Sì,
dai, concentriamoci su Halloween- aggiunse Angela, cercando di sembrare
allegra per allentare la tensione.
-Scusami
tanto, Rose! Mi
perdoni?- chiese Leah, andando ad abbracciarla; quest’ultima
si
sciolse subito, come neve al sole. Certo che la presenza di Emmett al
suo fianco la stava veramente cambiando, ma in meglio! Era diventata
più dolce e comprensiva.
-Ok…
ma non mi
combinare più certi brutti scherzi!- mise in chiaro con un
tono
serio. Leah annuì sollevata e con un sorriso enorme riprese
posto sulla sua sedia. Ci accomodammo anche noi e tutte insieme
cercammo di tirare fuori qualche buona idea.
-Sentite
ragazze… io
avrei una richiesta… bè, un po’
particolare…
se posso…- mormorò timidamente Angela,
arrossendo. La
guardammo tutte curiose.
-Bè…
visto
che avete bocciato l’altra mia idea, e dato che Seth ci ha
consigliate di vestirci leggere… io vorrei
risultare…
ecco…- balbettò Angie. Leah la interruppe
sbuffando: la
pazienza non era certo il suo forte.
-Senti
Angie, io ti voglio
un mondo di bene, ma mi stai facendo venire un’ansia
tremenda!
Sputa il rospo e dacci un taglio!- la rimproverò
bonariamente,
guadagnandosi un pizzicotto dalla sottoscritta.
-Leah,
per favore! Mi
sembra che per oggi tu abbia fatto abbastanza danni! Ora cuciti la
bocca e rispetta i tempi di Angela- la rimbeccai. La nostra riservata
amica ci sorrise.
-Grazie
Bella, ma Leah ha
ragione, purtroppo! Devo darmi una svegliata anch’io: vedo
come
Ben si guarda in giro!- mormorò, triste.
-Ma cosa
diavolo stai
dicendo?! Quel ragazzo è perso di te! Cotto, stracotto e
bruciato!- cercò di rassicurarla Alice. Ed aveva pienamente
ragione: Ben era innamoratissimo e non pensavo assolutamente si sarebbe
mai potuto stancare della mia dolcissima amica.
-Senti
Angela…
potresti essere più precisa con la tua richiesta?- le
domandò Rose; tutte noi eravamo curiose e pronte ad
aiutarla.
-Vedete…
io non mi
trucco molto, non mi vesto in maniera accattivante come fate voi; e ho
paura che prima o poi Ben, guardandosi intorno, capisca che il mare
è pieno di pesci decisamente migliori della sottoscritta- ci
confessò con un tono angosciato. Sorrisi, ben consapevole di
quanto fossero superflue le sue paure; ma allo stesso tempo,
comprendendola interamente: quanto a insicurezze potevamo benissimo
essere gemelle!
-Qui ti
ci vuole la regina
della moda: Alice!- esclamai, entusiasta; -Affidati a lei e vedrai il
tuo armadio rivoluzionato in un batter d’occhio! Alice Cullen
il
tornado del guardaroba!- gridai, come in uno spot pubblicitario.
Scoppiammo tutte a ridere.
-Senti
tesoro… a
parte gli scherzi. Alice può anche darti una mano e inserire
determinati indumenti per farti risultare un po’
più sexy,
se vuoi… però ricordati una cosa fondamentale,
quella
più importante di tutte: Ben è innamorato di te
per come
sei, per come ti sei sempre comportata e per come ti ha conosciuta.
Senz’altro apprezzerà qualche tuo vestitino
più
succinto, ma cerca di non esagerare… non mi sembra proprio
il
tipo da femme fatale- le consigliò Rose dolcemente.
-Avete
proprio ragione!
Grazie, ragazze! Vi voglio un mondo di bene!- esclamò
palesemente più serena. La abbracciai forte.
-Penso
che Ben ti amerebbe alla follia anche se tu avessi tre occhi e sei
gambe…- le sussurrai, facendola ridacchiare.
-Sentite…
mi
è appena venuta un’idea geniale-
bisbigliò
improvvisamente Alice, con atteggiamento cospiratorio. Tutte ci
avvicinammo per sentire meglio cosa aveva da proporci.
-A
quanto ho capito tutte
noi vorremmo risultare molto seducenti agli occhi dei nostri
ometti… ma sarebbe anche bello riuscire a sorprenderli!
Potremmo
trovare dei travestimenti sexy, magari di coppie famose o anche di
persone facenti parte della stessa squadra, come ad esempio dei
supereroi, e magari tenerglielo nascosto fino alla sera della festa, in
cui dovranno indossare il costume. Potremmo prepararci tutti qua da noi
e far trovare i travestimenti dei ragazzi in una camera. Che ne dite?-
ci spiegò Alice.
-Che tu
sei un genio!-
esclamò Leah soddisfatta. Era proprio vero! Ci mostrammo
subito
entusiaste e sperammo solo che i maschietti si fidassero a tal punto di
noi da accettare la nostra bizzarra proposta.
Pov
Edward
Le
ragazze erano già
in cucina da una mezz’oretta e ancora non ci avevano fatto
conoscere i loro progetti per i costumi di Halloween. Intanto noi ci
stavamo divertendo e sfidando a turno alla Wii, ma iniziava a
preoccuparmi un po’ l’atteggiamento di mio
fratello. Era
diventato improvvisamente scontroso e cupo e aveva fatto solo due
partite… sembrava quasi che qualcosa lo preoccupasse, ma non
riuscivo a capire la motivazione di quel suo comportamento. Quando io e
Bella avevamo raggiunto gli altri nel salone, non mi era sembrato che
lui avesse alcun tipo di problema: era sereno e tranquillo; ma ora lo
vedevo troppo torvo e distante per la situazione di gioco in cui
eravamo immersi… non sembrava nemmeno lui.
-Ehi,
Emmett! Dai che tocca
a noi! Tanto lo sai che ti straccio!- esclamò Seth,
richiamando
la sua attenzione. Lo vidi irrigidire la mascella per un attimo, poi
inaspettatamente una vena cominciò a pulsargli sul collo,
come
se provasse un intenso stress emotivo.
-No,
grazie! Mi è
passata la voglia di giocare! Fate voi- rispose con un mezzo sorriso,
talmente falso che non avrebbe ingannato nemmeno un bambino...
Ok… ora mi ero assolutamente convinto che ci fosse qualcosa
che
non andava: Emm era rigido e sembrava crucciato per qualche arcano
motivo. La sua posa contratta avrei potuto notarla solo io, in quanto
lo conoscevo bene, anche se quel sorriso (che non era nemmeno arrivato
agli occhi) era fasullo come una banconota da due dollari!
-Allora
ti sostituisco io,
Emmett!- ne approfittò immediatamente Jake; -Hai visto,
Seth?
L’orso fa tanto il gradasso, ma poi non riesce a sostenere
certi
ritmi con la sua dolce metà!- lo schernì, facendo
sghignazzare Seth. E subito iniziarono a giocare, mentre aspettavo con
impazienza la fulminante freddura di mio fratello in risposta alla
frecciatina di Jake. Che però non arrivò.
Ero
completamente sconvolto
dalla mancanza di risposta di mio fratello alla battuta di Jake, ma
loro sembravano non essersene accorti, ormai già presi dalla
nuova partita. Incrociai per un attimo gli occhi di Jasper e dal suo
sguardo capii immediatamente che anche lui aveva intuito che qualcosa
non andasse. Facendo finta di niente mi si avvicinò, tra le
risate e le urla dei due giocatori.
-Tu
forse non te ne sei
accorto, ma poco fa Rose è finita tra le braccia di Seth. Ho
paura che tuo fratello si sia ingelosito… ma quello che
più mi preoccupa è vederlo così
corrucciato,
abbattuto! Se fosse pura gelosia dovrebbe essere più
arrabbiato
che triste… è come se… avesse il
terrore di
perderla! Non puoi parlargli e vedere se si confida con te?- mi
rivelò Jazz. Dio, quel ragazzo era veramente un ottimo
osservatore! Mi meravigliai ancora una volta a pensare alle pazzesche
cantonate che aveva preso con Alice, prima che riuscissero a chiarire
tutto. Certo che, quando ci si metteva in mezzo l’amore, non
si
ragionava proprio più obiettivamente!
-Grazie,
Jazz… non
mi ero accorto della scena con Seth… ma quando è
successo?- gli chiesi preoccupato per il mio fratellone.
-Quando
stavate preparando
la Wii, quella cretina di Leah ha spinto Rose nelle braccia di Seth,
sperando che lei lo convincesse a sbottonarsi sulla gara… ci
scommetto! Lo hanno sempre fatto, fin da mocciose, perché
Seth
è da anni che è innamorato perso di Rose; e le
signorine
Leah e Bella, quando volevano ottenere qualcosa dall’amico,
mandavano sempre lei a far due moine al nostro caro DJ. Però
erano ragazzine, avevano dodici, quattordici anni; ma ora è
ben
diverso. E dall’occhiata che Rose ha lanciato a Leah, quando
sono
andate in cucina, deve averla strigliata per bene! Comunque Emmett ha
visto tutto quanta la scena in diretta… e ora
chissà cosa
si è messo in testa!- continuò a spiegarmi.
-Ok
Jazz, grazie mille; hai
ragione, ha bisogno di sfogarsi, e ora me lo porto di là con
una
scusa… e vedo se riesco a scoprire cosa diavolo gli passa
per la
testa- gli risposi. Mi alzai e mi diressi verso Emmett che continuava a
osservare Seth, sempre più serio e afflitto. Mi faceva male
vederlo così insicuro e angosciato… non se lo
meritava, e
io avrei fatto di tutto per aiutarlo!
-Emm…
per favore
potresti venire un attimo in garage? E’ già un
po’
che volevo chiederti un parere sulla Volvo e visto che non hai voglia
di giocare, potremmo approfittarne ora…- mentii,
improvvisando.
Intanto Jake e Seth continuavano la loro partita, ridendo e urlando
come pazzi. Emm, annuì e si alzò, precedendomi
verso il
garage. Appena entrammo, chiusi la porta alle mie spalle e lo fissai.
-Allora?
Che volevi?- mi chiese in modo svogliato, stupito che non mi avviassi
verso l’auto.
-Dimmelo
tu! Cos’hai
Emm?- domandai a bruciapelo. Spalancò gli occhi, palesemente
stupito dalla mia domanda. Si riprese subito.
-Non ho
proprio un cazzo! E
non so di cosa tu stia parlando!- ringhiò, incattivito.
Rimasi
sorpreso dal tono brusco della sua voce... non era proprio da lui
scattare in quella maniera astiosa ad una semplice domanda. Sospirai e
mi appoggiai alla porta incrociando le braccia sul petto, intenzionato
a non lasciarlo uscire finché non avesse sputato fuori la
verità: lui era cocciuto, ma anch’io mi difendevo
alla
grande!
-Edward,
togliti dai coglioni e fammi rientrare in casa!- tuonò fuori
di sè. Lo fissai con severa durezza.
-Senti
Emm… è
inutile che fai l’incazzato, perché tanto non mi
impressioni! Io non mi smuovo finché non avrai tirato fuori
il
vero motivo, te lo garantisco, fratello!- affermai inflessibile.
-Ci
tengo a dirti che non
voglio romperti i coglioni per pura curiosità, ma vedo che
stai
male! Che succede? Ci terrei che ti confidassi
perché… tu
ci sei sempre stato per me… ora dammi la
possibilità di
ricambiare…- lo pregai. Vidi il suo sguardo duro addolcirsi
pian
piano, fino a quando non vi lessi solo tristezza e desolazione. Si
sedette sui gradini che permettevano di scendere in garage, con la
testa tra le mani. Mi abbandonai vicino a lui, e gli posai una mano
sulla spalla in un gesto di conforto.
-La
perderò
Edward… ne sono certo… prima o poi si
renderà
conto che ci sono tanti ragazzi decisamente meno cretini di me!-
confessò, con una voce straziata e incrinata dalle lacrime.
No,
incredibile!
Mi
irrigidii a quel tono
tormentato… mi sembrava di essere stato catapultato indietro
nel
tempo, a quel famoso giorno in cui mio fratello mi aveva supplicato di
rinsavire, di riprendere in mano la mia vita e di smettere di far
soffrire i miei familiari e tutti quelli che mi volevano
bene…
-Emm…
per
favore… guardami- mormorai deciso. Con snervante lentezza
sollevò la testa e portò i suoi occhi lucidi nei
miei. Un
altro colpo al cuore… l’ultima volta che avevo
visto mio
fratello piangere era stato al funerale di papà…
-Emm, se
stai male
parliamone! Vuoi?- domandai sperando che non respingesse il mio
sostegno. Volevo essere io per una volta a consolarlo, volevo essere io
ad aiutarlo a fare chiarezza nel suo cuore e nelle sue meditazioni
angustiate. Annuì.
-Perderla?!
Cosa ti fatto
scatenare quei pensieri assurdi? Rosalie ti ama da morire, lo
sai… non ti sei accorto di come ti guarda? Di come ti adora?
Per
lei sei il ragazzo più fantastico che possa
esistere… tu
sei stato il primo e unico che è riuscito a penetrare nel
suo
cuore e lei te lo ha regalato incondizionatamente…- cercai
di
rassicurarlo. Ma lui scuoteva la testa.
-No,
Edward…
l’hai guardato bene Seth? E’ alto, bello,
simpatico,
intelligente, gentile, dolce, schietto e decisamente innamorato di lei.
Quanto pensi ci metterà una ragazza stupenda come Rose a
capire
che lui la potrebbe rendere molto più felice di un bambinone
troppo cresciuto come me?- mormorò, mentre una lacrima
solcava
velocemente il suo viso.
Mi si
strinse il cuore, a
vedere mio fratello così vulnerabile… lui era il
ragazzo
più onesto, sincero, leale, altruista e generoso che avessi
mai
conosciuto! Ok, a volte si comportava da orso mattacchione, ma lui era
come un iceberg… nel senso che la maggior parte della sua
meravigliosa grandezza d’animo si trovava celata sotto la
superficie… e Rose questo l’aveva intuito alla
perfezione!
-Emmett…
lo sai cosa
hai appena fatto elencando i pregi di Seth?- gli chiesi, sorridendogli.
Scosse la testa in segno di diniego.
-Hai
appena descritto
solamente alcune delle tue numerose qualità. Seth
potrà
anche essere come l’hai appena dipinto tu, ma ragiona su
questo:
è da molti anni che è innamorato di
Rosalie…-
affermai avvicinandomi sempre più al fulcro nodale del mio
ragionamento.
-Appunto!-
sbottò
frustrato. Un lieve sorriso mi arcuò la bocca: che
sentimento
pazzesco l’amore! Era in grado di renderti potente e farti
affrontare mille difficoltà, ma era anche capace di renderti
così indifeso e fragile…
-Appunto!-
ribadii. -Ma non
è questa la questione, fratello! Credi che Rose non
conoscesse i
sentimenti di Seth?- proseguii con un sorriso più
accentuato.
Annuì.
-E
nonostante
questo… non è mai stato ricambiato!
Perciò…
perché mai la tua Rose dovrebbe accorgersi di lui proprio
adesso? Lei ora ha un ragazzo non solo con le stesse
qualità, ma
che in più l’ha conquistata perché
è
l’unico capace di farla sorridere e farle dimenticare tutto
il
dolore che ha riempito la sua vita da quando le sono mancati entrambi i
genitori- gli esposi la mia riflessione. I suoi occhi per un attimo si
illuminarono di nuovo di una fiammella di speranza. Ottimo! Ma mi
sentivo in dovere di avvisarlo di una cosa.
-Emm…
Rosalie ti ama
con tutta se stessa, ma se fossi in te non le rivelerei oggi stesso che
è bastato scoprire che un ragazzo è innamorato di
lei per
far vacillare le tue sicurezze sul suo amore per te. Conoscendo il suo
caratterino pepato, potrebbe anche risentirsene e per te sarebbero
guai. E poi comunque ci rimarrebbe parecchio male, se sapesse che ti
fidi così poco dei suoi sentimenti e ti farebbe anche una
bella
lavata di capo se ti sentisse ripetere le cavolate che hai detto a me!-
cercai di rincuorarlo con una battuta, ma allo stesso tempo di fargli
capire che si sarebbe potuta scatenare una lite di proporzioni epiche.
Lo vidi sorridermi, nuovamente un po’ più sereno e
ricambiai, felice di essergli stato io di aiuto, per una volta.
-Comunque
parlane anche con
lei prima o poi, quando ti sarà passata: il dialogo e la
sincerità sono fondamentali in una coppia. Per il
resto…
Emm, noi ti conosciamo a fondo, e questo vale anche per la tua
Rose… sappiamo benissimo che il tuo celarti dietro a battute
e
atteggiamenti infantili, è solamente una maschera. Sei il
ragazzo più sensibile e generoso che conosca e ti vogliamo
tutti
bene. Non sei affatto un immaturo o un bambinone troppo cresciuto! Ed
io personalmente lo so forse più di tutti. Hai rinunciato a
vivere normalmente per un anno a causa mia, ma non hai mai mollato con
me, non ti sei mai arreso, nemmeno un secondo… fino a quando
sei
riuscito a farmi rinsavire e a riportarmi sulla retta via…-
gli
ricordai con parole sentite e commosse.
-Credimi…
chiunque
sarebbe orgoglioso di essere tuo amico, fratello o, nel caso di
Rosalie, fidanzato. Non devi mai dubitare della persona meravigliosa
che sei. La mamma ti adora incondizionatamente e sono certo che anche
papà…- la mia voce si incrinò per un
istante;
-…dovunque sia in questo momento, è molto
orgoglioso di
te!- gli rivelai, cercando di essere il più sincero
possibile.
Un attimo dopo mi ritrovai stritolato in un abbraccio soffocante e per
quanto facessi fatica a respirare, non mi sarei staccato da
quell’orso per nulla al mondo. Per mia fortuna, dopo poco la
sua
morsa si allentò e mi permise di nuovo di inspirare
normalmente.
-Grazie,
Ed… lo sai
che ti voglio bene!- mormorò, leggermente in imbarazzo per
quel
momento di debolezza che gli aveva fatto credere di non meritare quella
meraviglia di Rosalie: la tempesta era passata, era il momento di
tornare a sorridere.
-Anche
io, orso, anche io!
Ma per favore… con Rosalie cerca di contenere la tua forza,
altrimenti… povera ragazza! Un giorno o l’altro ci
toccherà raccoglierla col cucchiaino!- esclamai. La risata
tonante di Emmett rimbombò nel garage.
-Ah, ah,
ah… non
credere che sia poi così fragile e delicata! Le piace
parecchio
quando sono così irruente e selvaggio!- latrò,
ridendo
ancora di più.
-Ho
visto stamattina come
le è piaciuto! Ti ha persino sbattuto fuori!- lo schernii, e
ridendo ancora di più al ricordo della scenetta esilarante a
cui
avevo assistito quella mattina in corridoio.
-Ehi!
E’ stato un
piccolo errore di calcolo!- si difese con le mani sollevate. In quel
momento la porta si spalancò e Rose fece la sua comparsa.
-Che
state combinando voi
due? Si sentono le vostre risate persino da dietro la porta!-
esclamò Rosalie, guardandoci perplessa. Vidi Emmett
arrossire,
leggermente impacciato.
-Niente
di strano!
Confidenze tra fratelli! Avevo bisogno di un piccolo consiglio e il mio
fratellone mi ha salvato, come al solito- mentii io. Il muto sguardo di
ringraziamento di Emm mi scaldò il cuore. Rosalie gli
regalò un sorriso enorme e volò tra le sue
braccia.
-Bravo,
amore! Non so
proprio come farebbe questa famiglia se non ci fossi tu! Non so come
farei io, senza di te! Ti amo da morire- dichiarò,
baciandolo
appassionatamente.
Ops, era
il momento di
togliere il disturbo! Il mio compito era finito! Senza aggiungere
niente, ma con un sorriso a trentadue denti, lasciai ai piccioncini la
loro privacy e tornai in salone: le ragazze stavano aspettando di
essere di nuovo tutti riuniti per rivelarci le loro idee.
Raggiunsi
Bella sul divano,
mi accomodai accanto e la sollevai per portarla a sedersi sopra di me:
era stata anche troppo lontana dal mio corpo per i miei gusti! Lei si
accoccolò meglio e mi diede un sonoro bacio. Dopo poco ci
raggiunsero anche Emm e Rose, e così le ragazze
esplicitarono la
loro proposta.
-No, no!
Assolutamente! Ve
lo scordate!- esclamò Jake dopo aver ascoltato i loro piani.
Leah gli si parò davanti con le braccia incrociate e lo
guardò trucemente.
-Che
c’è,
cucciolo?! Vuoi dirmi forse che non ti fidi di me?- gli chiese, in una
velata intimidazione. Fossi stato in Jake, sarei stato ben attento a
cosa rispondere!
-No,
amore mio bellissimo!
E’ di lei che non mi fido!- le rispose con tono affettato,
indicando poi Alice. Cazzo! Di bene in meglio! Mia sorella stava per
alzarsi piuttosto incavolata, ma Jazz fu più veloce e la
afferrò prepotentemente lasciandosi andare ad un bacio che
di
casto aveva ben poco. Merda, mi sentivo di troppo anche qui! Chiusi gli
occhi, non avevo voglia di assistere a certe scene, ma forse era meglio
quello che una sfuriata alla Alice Cullen. Sì…
decisamente meglio!
Sentii
la risata sommessa
di Bella e cercai di concentrarmi su di lei, mentre loro erano ancora
persi in un intreccio di lingue molto udibile... Oddio, che schifo!
Per
fortuna Rosalie ne approfittò per prendere la parola, mentre
la mia ragazza mi osservava divertita.
-Sentite
ragazzi… vi
conviene accettare le nostre condizioni… sarebbe un
vantaggio
per tutti! Primo perché non saremmo così
incazzate per il
vostro rifiuto da dovervi negare certi piaceri…- ci
minacciò non tanto velatamente e deglutimmo tutti quanto
all’unisono. Nessuno di noi avrebbe gradito il fatto di dover
rinunciare alle grazie delle nostre ragazze… e in particolar
modo il sottoscritto, che aveva in programma il famoso weekend di fuoco!
-…e
poi dovete anche
guardare il lato positivo…- continuò Rose; -La
sera della
festa vi ritrovereste con il vestito pronto da indossare, senza aver
dovuto accompagnarci in estenuanti ricerche per i vari centri
commerciali di Port Angeles e magari anche di Seattle, per interi
pomeriggi! E anche se tu Jake avresti in teoria la scusa del lavoro,
stai tranquillo che i sabati e le domeniche a girovagare per negozi e a
provare vari travestimenti, non te li risparmierebbe nessuno!-
finì Rosalie. A quell’orribile visione, accettammo
tutti
con gioia e gratitudine.
-Andata
Rose! Ma per favore
non ci fate sembrare troppo ridicoli! Ok?- la pregò Jazz.
Ah,
ora era rinsavito dal mondo delle lingue! Senza che aprissi bocca per
commentare, mi arrivò un pizzicotto di Bella sul fianco, che
mi
fece contorcere.
-Finitela
di attorcigliarvi sul divano, porcellini!- ghignò Jake. Ah,
maiali a noi?! E gli altri allora?!
-Dai,
che si è quasi
fatta l’ora di cena! Vi va se ordiniamo delle pizze?- propose
Bella schioccandomi un bacio e riuscendo così a smorzare in
tempo la mia replica al vetriolo sulla suinità altrui.
Il resto
della serata
trascorse in totale e goliardica allegria e quando rientrarono la mamma
e Charlie, verso le dieci, i ragazzi si congedarono.
Gli
adulti ci raccontarono
come era andata la loro giornata; subito dopo ci augurammo tutti la
buonanotte e ognuno se ne tornò nella propria stanza. Non
feci
nemmeno in tempo a toccare il letto che ero già nel mondo
dei
sogni, decisamente spossato da quella lunga ma meravigliosa giornata.
ANTEPRIMA CAPITOLO 87
-Non
dirmi che non avevi intenzione di comprargli niente, dopo che si sta
prodigando come un matto per organizzare la serata perfetta?- mi
chiese, palesemente contrariata Rose.
-Oddio! Con tutto quello che è successo in questi giorni e
‘sta storia della sorpresa, non mi è passato
nemmeno per
l’anticamera del cervello!- mi giustificai, mentre loro
continuavano a fissarmi scuotendo il capo. Uffa! Ma non ne facevo mai
una giusta! Poi in queste cose ero veramente una frana…
-E ora? Alice, ti prego aiutami! Tu sai cosa piace a tuo
fratello…- la pregai, sperando che da quella testolina
sempre
attiva e in fermento potesse uscire qualche idea geniale.
-Sinceramente ne avrei tante di idee… però
Bella…
sei sicura che non vuoi regalargli qualcosa che ti venga dal cuore? Ti
assicuro che Edward si accontenterebbe anche di un biglietto di auguri,
purché venga da te e solo da te… vedi…
tutto
quello che sta organizzando lo ha pensato da solo, senza il
suggerimento di nessuno ed è… bé,
è
estremamente romantico e speciale quello ha preparato! Ti giuro che
farebbe sciogliere anche un iceberg!- mi rivelò,
incuriosendomi
ancora di più...
Vi
ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
The
Masquerade di
Shona
From
Juliet, with love di cloe
cullen
Wish
upon a star di cloe
cullen
332
di barbara_f
Un
amore tra le onde di _rainbow_
Un incontro imprevisto
di tania86
Broken
road di Fiorels
Il
gusto del piacere di bellsmarie80
|