From Ireland, with love. di Isabassa (/viewuser.php?uid=170815)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
PROLOGO.
Le undici e mezza di una notte
di inizio giugno. Una ragazza
che con le cuffiette alle orecchie ascolta musica seduta vicino alla
finestra
della camera da letto e osserva attentamente il paesaggio esterno,
illuminato
sporadicamente da alcuni lampi in lontananza. La pioggia sbatte
violentemente
contro la finestra e Selene ogni tanto si distrae osservando i
rigagnoli
d’acqua che le varie goccioline formano sul vetro.
E’ in Irlanda da solo dodici
ore e già sente la mancanza di casa. Sarà la
pioggia, saranno le canzoni
deprimenti che compongono la sua playlist sull’iPod, sta di
fatto che la
nostalgia è tanta e uno strano quanto grande nodo si crea
nella gola di Selene,
facendola deglutire a fatica.
Osservando le foglie del grande
albero della casa di fronte
che vengono percosse senza pietà dalla pioggia scrosciante,
la ragazza rievoca
tutti gli avvenimenti di quella lunghissima giornata che aveva dato
inizio alla
sua vacanza-studio: i saluti all’aeroporto, il volo
interminabile, l’arrivo a
Dublino. Qui aveva incontrato per la prima volta la coppia di
vecchietti che l’avrebbe
ospitata per quasi quattro mesi: una donna dai lunghi capelli bianchi
raccolti
in una treccia, con lineamenti dolci e grandi occhi azzurri, un nasino
all’insù
sulla cui estremità erano appoggiati un paio di occhiali da
vista dalla
montatura sottile e rughe che le solcavano la fronte alta teneva per
mano un
uomo grassottello, con un viso paffuto, gli occhi verdi e pochi capelli
rossicci. Entrambi la stavano attendendo all’entrata
dell’aeroporto muniti di
ombrelli, pronti per affrontare tutta quell’acqua che
scendeva inesorabile dal
cielo coperto da nuvoloni scuri. Si erano rivelati da subito simpatici
e
loquaci, conquistando immediatamente la simpatia di Selene.
Dopo un lungo viaggio in
macchina finalmente erano giunti a
destinazione: Mullingar, piccola cittadina nell’entroterra
irlandese. La casa
dei signori Flitwick si trovava abbastanza lontano dal centro cittadino
e poiché
il signore Flitwick aveva deciso di fare il giro turistico della
città, Selene
aveva avuto modo di scorgere la scuola dove avrebbe frequentato a
partire dal
giorno seguente i corsi di inglese, la piazza principale, la
biblioteca, una
chiesa, qualche parchetto.
Il pomeriggio era passato in
fretta tra telefonate ed e-mail
da spedire, così come la serata, e dopo aver dato la
buonanotte ai due
irlandesi la ragazza era salita nella camera da letto.
Sospira. Si alza e si avvicina
al suo borsone per estrarre
la sua reflex, intenzionata a scattare qualche foto a quel temporale
maestoso
che si stava scatenando all’esterno. La fotografia
è la sua più grande passione
e la macchina fotografica è una delle sue più
care amiche. Secondo la ragazza
la vita era costituita da attimi densi di emozioni e le fotografie
permettevano
di lasciare tracce indelebili di questi momenti. Impugna la macchina
saldamente, sistema otturatore, diaframma e messa a fuoco. E’
pronta. E poi
ecco, un attimo: un lampo squarcia il cielo irlandese illuminando tutto
il
paesaggio. Selene prontamente schiaccia il pulsante di scatto. Click.
Attende
ansiosamente che il display della sua reflex riveli ciò che
aveva immortalato.
Secondi che sembrano eterni. Un fascio di luce investe il viso della
ragazza,
rivelando la fotografia appena scattata: una venatura che trapassa il
cielo
toccando la terra mette in luce case ed alberi, creando una visione
spettacolare ma al contempo spaventosa. Selene sorride, soddisfatta
della sua
opera.
Sì, la vita
è fatta di attimi indimenticabili.
Ripone la macchina fotografica
nella sua custodia e si
avvicina per l’ennesima volta alla finestra, inspirando a
pieni polmoni. Guarda
il display dell’iPod. L’una meno venti di notte.
Stoppa la musica e si infila
sotto le coperte: è ora di andare a dormire.
La stanchezza è
tanta, e in men che non si dica Selene cade
in un sonno profondo, senza sogni.
MY CORNER
Eccomi qua con
l’ennesima storia (odiatemi :3)
Non c’è
molto da dire, essendo il prologo ho deciso di
presentare solamente la protagonista femminile, nel primo capitolo
introdurrò
pure il vecchio Horan ;)
Fatemi sapere cosa ne pensate,
ci tengo!
Se qualcuno volesse contattarmi
mi trova:
FB (http://www.facebook.com/isabella.parutto)
Twitter (https://twitter.com/#!/IsabellaParutto)
Auto-pubblicità
Link dell’altra ff che sto scrivendo, dove il protagonista
è Harry (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=950162&i=1)
OS song-fic con Liam (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1057973&i=1)
P.S.
Se volete, potete lasciarmi
il link delle vostre storie o di storie che vi piaciono
particolarmente,
prometto che mi ritaglierò un po’ di tempo per
passare a leggerle e magari
recensirle! :3
Bacibaci,
Isa.
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
CAPITOLO 1
Il trillo fastidioso della
sveglia penetra nelle orecchie di
Selene che è costretta ad alzarsi per fermare quel suono
infernale. La ragazza
cerca di leggere l’ora sull’orologio; sono le sette
del mattino.
Svogliatamente scende in
cucina, dove trova la signora
Flitwick che mentre cucina dei pancakes le dà il buongiorno.
Selene ricambia il
saluto e inizia a discorrere con la donna mentre si scalda un
po’ di latte.
Terminata in fretta la colazione, la ragazza sale in camera da letto
per
prepararsi al suo primo giorno di lezioni. Apre l’armadio per
cercare un paio
di jeans e una maglietta da indossare. Indugia un attimo sulla sua
figura
riflessa nello specchio che copre la parte interna dell’anta,
percorrendo con
sguardo attento ogni centimetro quadrato del suo corpo: lo specchio
mostra una
ragazza abbastanza bassa ed esile, dai lunghi capelli castani e con due
occhioni verdi, un piccolo nasino ricoperto da lentiggini e delle
labbra
sottili. Selene odia il suo corpo. Si ritiene troppo grassa, troppo
bassa ma soprattutto
odia i suoi lineamenti e le sue guanciotte così paffute che
le danno un’aria
bambinesca, troppo bambinesca per i suoi gusti. Sospira affranta,
infila
velocemente jeans e maglietta e corre in bagno per finire di
sistemarsi. Lava i
denti, pettina i capelli e allunga un poco le ciglia con
l’ausilio del mascara.
Ritorna così in camera, indossa una felpa e afferra lo
zaino. Scende in salotto
e saluta i due anziani, che le raccomandano prudenza e le augurano una
buona
giornata.
Selene si chiude la porta
d’entrata alle spalle e inspira
l’aria fredda di prima mattina che le pizzica la gola. Guarda
il cielo,
constatando che i nuvoloni e i lampi della notte precedente hanno
lasciato
spazio ad un timido sole. La ragazza monta sulla sella della bicicletta
che la
signora Flitwick le ha gentilmente imprestato e inizia a pedalare verso
il
centro città. Non impiega molto a raggiungerlo e
fortunatamente trova subito la
scuola dove si sarebbero tenuti i corsi. Lo spiazzo di fronte a
quest’ultima è
gremito di ragazzi di tutte le nazionalità, anche loro
lì per perfezionare il
loro inglese. Selene si avvia silenziosa all’interno
dell’edificio e si dirige
in segreteria per avere il foglio con gli orari delle lezioni.
Raggiunge infine
la sua classe e si siede all’ultimo banco sulla destra,
vicino a una grande
finestra che dà sul cortile interno della scuola. Attende
trepidante il suono
della campanella, e appena quest’ultima scatta,
un’orda di ragazzi entra nella
classe facendo un gran baccano. La ragazza sorride a quello spettacolo,
ma il
sorriso scompare immediatamente all’arrivo del professore: un
uomo alto,
ingobbito, occhi neri e naso aquilino, un’espressione truce
dipinta in volto.
Cala immediatamente un silenzio surreale in classe, inquinato solo dal
ticchettio del grande orologio appeso al muro sopra la lavagna. Il prof
si
siede alla cattedra e inizia a fare l’appello. Finito di
leggere l’elenco dei
nomi di tutti quei ragazzi, l’uomo si presenta, dicendo loro
di essere l’insegnate
di inglese, ovvero l’unico professore che avrebbe tenuto
lezione in quella
classe. Si sollevano lamentele sommesse e sbuffi di disappunto, subito
messi a
tacere dal professore.
Dopo cinque ore di grammatica
inglese, finalmente le lezioni
della giornata terminano e tutti gli studenti si riversano fuori
dall’edificio.
Selene prende la bici e ritorna a casa in fretta. Appena arrivata a
destinazione si lancia letteralmente sul frigorifero per poter prendere
qualcosa da mangiare. Appoggia la mano sulla maniglia, apre il
frigorifero ma
un post-it attaccato su quest’ultimo attira
l’attenzione della ragazza. Afferra
il foglietto e legge velocemente il testo:
“Ciao
Selene! Spero sia andato bene il tuo primo giorno di scuola! Io e
Bob siamo dovuti uscire per una commissione urgente, saremo a casa non
più
tardi delle sette! In frigo trovi un po’ di pasta
già pronta, basta scaldarla.
A dopo, Ruth.”
La ragazza prende il pentolino
dove era conservata la pasta
e si prepara velocemente il pranzo. Dopo aver mangiato decide di
approfittare
della bella giornata per fare un giretto nei dintorni e
così, afferrati la sua
adorata macchina fotografica e l’iPod, esce di casa. Inizia a
passeggiare molto
lentamente, osservando con attenzione le case che la circondano:
nonostante
fosse fuori città, quel quartiere era molto curato e sobrio,
lo trova molto
accogliente. Dopo una ventina di case svolta a destra e si imbatte in
un
parchetto acquatico. Sorride e si addentra, pronta a scattare delle
foto a
quella natura incontaminata. Abbassa il volume della musica, timorosa
di
disturbare quell’atmosfera surreale e beandosi del canto
degli uccellini che
si divertivano a svolazzare da un ramo all’altro.
Inizia a fotografare alberi,
fiori, foglie, animali, il
piccolo laghetto. Scorge improvvisamente un piccolo chioschetto
lì vicino, e
dopo i borbottii di protesta da parte del suo stomaco, decide di
avviarsi per
prendere un frappé. Si siede su uno sgabello vicino al
bancone e attende
pazientemente che una cameriera finisca di prendere le ordinazioni al
tavolino
per poter chiedere di essere servita. Si guarda intorno distrattamente,
assorta
dalla melodia che ancora sta riproducendo il suo iPod.
“Ciao!”
Una voce squillante alle sue
spalle la fa sobbalzare. Si
gira e nota un ragazzo sorridente dietro il bancone. Lo squadra da capo
a
piedi: aveva di fronte un biondino alto e asciutto con grandi occhi
azzurri,
limpidi come il cielo di quella giornata, e un bellissimo sorriso. Quel
sorriso
sghembo che l’ha trapassata da parte a parte. Selene sente il
cuore in gola, ma
non sa se a causa dello spavento o di quel sorriso. Il ragazzo
riprende,
grattandosi una guancia in evidente imbarazzo “Scusami, non
volevo
spaventarti..Posso portarti qualcosa?”
Selene nuota per un paio di
secondi che sembrano
interminabili nei suoi occhi azzurri, per poi ridestarsi e rispondere
“Scusami
tu, ero sovrappensiero e non mi sono accorta della tua presenza.
Comunque
vorrei prendere un frappé alla fragola, per
piacere” Il ragazzo si apre in un
sorriso smagliante e si volta, per andare a preparare ciò
che Selene aveva
chiesto. La ragazza tamburella distrattamente le dita sulla superficie
marmorea
del bancone e in pochi minuti vede ricomparire il biondo che le porge
il
frappé. Lei sorride e lo ringrazia, iniziando a
sorseggiarlo. Il ragazzo, dopo
qualche tentennamento, dice “Hai uno strano accento, da dove
vieni?” Selene
arrossisce un po’, dispiaciuta che la sua cadenza sia
così riconoscibile “Vengo
dall’Italia, sono qui per una vacanza-studio”
Il ragazzo sorride, per
l’ennesima volta, esclamando “Ah,
l’Italia.. Che paese fantastico! Ma soprattutto, che cucina
fantastica!!”
Selene ridacchia “Già, da noi non si mangia
male..”
“Comunque piacere, io
sono Niall” dice il biondo, allungando
la mano in direzione della ragazza, che rimane spiazzata. Lo
è lo stesso Niall,
constatando di non essere mai stato un tipo così
intraprendente. Ma quella
ragazza è speciale, e vuole conoscerla a tutti i costi.
Selene finalmente afferra
la mano morbida del ragazzo e risponde “Piacere mio Niall, mi
chiamo Selene”.
Il biondo freme leggermente al
contatto con la manina
piccola e calda della ragazza. Sorride, ancora. Non può
farne a meno. Di questo
passo gli sarebbe venuta certamente una paralisi facciale. La ragazza
controlla
l’ora sul display del cellulare. Le 17.38. E’ ora
di tornare a casa. Si alza di
malavoglia dallo sgabello, estrae dal portafoglio qualche moneta per
pagare il
frappé e saluta Niall “E’ stato un
piacere conoscerti Niall, ma ora devo
proprio scappare”
“Piacere tutto mio
Selene, spero verrai a trovarmi ancora!”
“Certo,
ritornerò!”
E si salutano così,
con la speranza di rivedersi il più
presto possibile.
MY CORNER
Here I am :3
Come vi sembra il primo
capitolo? Sono curiosa di leggere le
vostre impressioni! :)
Prometto che appena posso
aggiorno la ff di Harry, ora sono
proprio di fretta D:
Linkatemi qualche bella storia,
ho voglia di leggerne un po’ (:
Al prossimo aggiornamento!
Isa.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
CAPITOLO 2
E’ già
trascorsa una settimana in terra irlandese per
Selene.
Sono stati sette giorni
impegnativi e pesanti.
Selene e Niall non si erano
più visti perché la ragazza era
troppo impegnata ma soprattutto perché non voleva sembrare
troppo ossessiva,
anche se quel biondino le mancava.
Quel mercoledì la
ragazza, dopo aver seguito i corsi
d’inglese mattutini, si avvia a piedi verso casa. Dopo non
molto però inizia a
piovere e la ragazza cerca di coprirsi la testa alla bell’e
meglio con la
tracolla. Purtroppo la pioggia diventa sempre più
scrosciante e Selene decide
di passare nel bar dove lavora Niall per trovare un riparo contro quel
forte
acquazzone. Dopo aver corso attraverso il parco per raggiungere il
chioschetto,
Selene apre la porta e si guarda intorno: il locale è
semi-deserto, talmente
silenzioso che è udibile la pioggia che continua a cadere
imperterrita
all’esterno. La ragazza si avvicina a un tavolino vicino alla
vetrata del
locale e ci si siede, attendendo impaziente l’arrivo
dell’irlandese. Dopo non
molto la sua chioma bionda fa capolino da una porta che dà
sul retro del bar e
il ragazzo appena alza lo sguardo scorge Selene seduta a un tavolino
mentre
guarda la pioggia scrosciante, con i lunghi capelli bagnati e con le
sopracciglia aggrottate. Sorride a quella vista, paragonando
involontariamente
la ragazza a un piccolo pulcino. Le si avvicina e la saluta
calorosamente.
Selene appena incontra il sorriso del ragazzo è pervasa da
uno strano calore
che scaccia tutti i fastidiosi brividi procurati dagli indumenti
completamente
zuppi.
“Hai deciso di farti
un bagno nel laghetto?!” Dice Niall
scoppiando a ridere all’espressione corrucciata della ragazza
che prontamente
risponde “Hahahaha. No, semplicemente non sono abituata a
queste variazioni
atmosferiche così maledettamente repentine..Accidenti,
questa mattina c’era il
sole ed ora si sta scatenando il diluvio universale!”
Niall continua a ridere
convulsamente, procurandosi qualche
eloquente occhiataccia da parte di Selene.
Quando il biondo riesce a
riprender fiato e a respirare
regolarmente, asciugandosi alcune lacrime sfuggite a causa delle grosse
risate,
chiede “Cosa posso portarle, mademoiselle?”
“Un toast e una coca,
grazie”
Niall scappa a preparare
l’ordinazione e Selene posa per
l’ennesima volta lo sguardo sul parchetto. La pioggia non
sembra aver
intenzione di smettere. Un brivido di freddo attraversa la schiena
della
ragazza, che inizia a tremare leggermente. Sta morendo di freddo.
Dopo una decina di minuti Niall
ritorna sorridente con in
mano toast e coca, appoggia il tutto sul tavolino e si siede di fronte
alla
ragazza. Selene addenta affamata il toast, mentre Niall la osserva
attentamente, felice di vedere una ragazza che mangia con gusto. Senza
rendersene conto inizia a fissarla, e Selene si sente leggermente in
imbarazzo,
così inizia a parlare, giusto per ridestare il biondo
incantato.
“Allora, che mi
racconti?Che hai fatto di bello questa
settimana?”
Niall si risveglia, scuote la
testa e risponde “Bah, niente
di che..Lavoro, allenamenti, lavoro, partita..”
“Che sport
fai?”
“Gioco a calcio!”
Selene sorride, mentre beve un
sorso di coca
“E tu invece, cosa mi
racconti della tua prima settimana in
Irlanda?”
“Eccetto il
tempo” Niall sghignazza “mi piace tantissimo
l’Irlanda! I signori che mi ospitano sono veramente gentili,
le lezioni sono
interessanti e qui ci sono così tante belle cose da
fotografare!”
“Da quanto
fotografi?”
“Già da
piccola mi divertivo a usare le macchine
fotografiche giocattolo, ma la mia prima macchina fotografica
professionale
l’ho avuta a 13 anni”
“Ah..” Niall si gratta una guancia imbarazzato, non
riuscendo a far proseguire
il discorso. Nota che Selene è scossa da tremori sempre
più forti e le chiede
“Tutto okay? Hai freddo?”
“Tutto apposto,
questi vestiti bagnati mi danno un po’
fastidio però..”
Niall si alza prontamente e si
avvia verso il bancone del
bar per afferrare una felpa rossa. La porge a Selene, che lo ringrazia
riconoscente e la infila velocemente.
“Va meglio?”
“Molto meglio, grazie” Sorride riconoscente la
ragazza.
I due continuano a parlare del
più e del meno, iniziando a
conoscersi un po’ meglio: Selene scopre che Niall ama molto
suonare la chitarra
e cantare, che mangia quantità industriali di schifezze
senza ingrassare di un
etto e che lavora in questo bar perché vuole racimolare un
po’ di soldi per
sistemare il vecchio pick-up che suo padre gli aveva regalato
l’anno precedente
per il suo diciassettesimo compleanno. Dal canto suo Niall scopre in
Selene una
ragazza solare quanto insicura, ricca di passioni e di ideali, una
sognatrice.
Si fanno le cinque del
pomeriggio, e la pioggia non ha
intenzione di fermarsi. Selene sospira e si alza, avviandosi verso la
cassa per
pagare. Niall la segue e chiede retoricamente “Non vorrai
mica andare a casa a
piedi!? Sta ancora diluviando!”
“Beh, ti ho
infastidito abbastanza oggi, costringendoti a
far spola tra me e i clienti da servire! Ora tolgo finalmente il
disturbo”
Sorride poco convinta Selene.
Niall getta uno sguardo veloce
all’orologio appeso vicino
alla porta d’entrata del locale e soggiunge “Se
aspetti ancora un quarto d’ora
ti accompagno io a casa in macchina, il mio turno è quasi
finito”
La ragazza declina
l’offerta “Ti ho infastidito abbastanza
oggi, non voglio disturbarti ancora!”
“Insisto!”
Selene cede, persuasa dalla
risolutezza di Niall: in fondo
non l’alletta l’idea di farsi di nuovo il bagno per
raggiungere casa.
Non appena il biondino sistema
le ultime cose, afferra la
mano di Selene e la conduce nel retro del locale, dove si trova
parcheggiato un
pick-up arrugginito e alquanto malandato: Cherry, la fantomatica
vettura che
rendeva Niall così orgoglioso.
Salgono in macchina e, dopo
aver dato le essenziali
indicazioni stradali, Selene si sistema per bene sul sedile
dell’auto dopo aver
allacciato la cintura di sicurezza.
Il silenzio è
pesante e Niall decide di accendere la radio
per rilassarsi un po’. Inizia a canticchiare la canzone che
sta passando e
lancia furtive occhiate alla bruna, che muove distrattamente la testa,
seguendo
il ritmo della musica. Quella ragazza era un arcano, e Niall era sempre
più incuriosito:
non aveva mai incontrato una ragazza che lo affascinasse
così tanto.
Ritorna a guardare la strada,
fermandosi ad un incrocio. Si
guarda intorno, cercando di orientarsi (impresa assai ardua con tutta
quell’acqua che rendeva meno chiara la visuale).
Notandolo in
difficoltà, Selene indica a Niall la strada
alla loro destra con un cenno del capo, facendogli intendere di
imboccare
quella via. Il biondo sorride imbarazzato e segue
l’indicazione della ragazza,
per poi fermarsi a non più di cinquecento metri di distanza,
davanti a una
sobria ed elegante casa bianca. Selene slaccia la cintura, si avvicina
a Niall
lasciandogli un bacio sulla guancia facendolo arrossire un
po’, lo saluta e
dopo esser scesa dalla macchina corre sotto la veranda di casa sua,
aprendo
velocemente il portone d’entrata.
Niall aspetta che la porta si
richiuda per ingranare la
marcia e ripartire per dirigersi a casa, con un sorriso ebete stampato
in viso.
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
CAPITOLO 3
Selene chiude la porta di casa
e sospira. Si dirige in
cucina, dove trova i signori Flitwick che si bevono del tè.
Li saluta
velocemente e allo stesso modo sale in camera sua. Recupera qualche
vestito
asciutto e si dirige in bagno per potersi fare una bella doccia calda.
Si sfila
la felpa, e solo in quel momento ricorda che è di Niall.
Inspira il profumo di
quell’indumento e sorride, riconoscendo una fragranza fresca
e delicata.
Entra nel box e si lava
velocemente, per poi acchiappare un
asciugamano ed asciugarsi per bene.
Infilati un paio di
pantaloncini e una maglietta, si asciuga
pazientemente i capelli.
Scende in salotto e si accomoda
sul divano, vicino al signor
Flitwick, intento a guardare una partita di calcio.
“Allora ragazza, come
sta andando a scuola?”
Selene scuote la testa
sconsolata e
risponde “Non male, anche se i miei compagni
non sono molto simpatici”
Selene infatti aveva cercato di
legare con qualche ragazzo,
ma l’unica persona con cui era riuscita a stringere amicizia
è la sua compagna
di banco, Sarah, una spagnola vivace e iperattiva.
L’uomo annuisce, e
così il breve discorso termina. Selene
inizia a seguire la partita con non molto interesse. Dopo poco decide
di
prendere il pc per mandare un po’ di mail ad amici e parenti:
si risiede sul divano,
accende il computer, si collega ad internet. Entra nella sua casella di
posta
elettronica e inizia a leggere alcuni messaggi. Risponde velocemente a
tutti
per poi scrivere una lunga e dettagliata mail alla madre: racconta
della
scuola, dei signori Flitwick, di Niall e di Sarah, la informa
addirittura di
tutta la pioggia che cade a Mullingar.
Dopo aver inviato la mail,
spegne il computer e lo riporta
in camera.
Infilato il portatile nella
custodia, la ragazza si sofferma
ad osservare il grande pino piantato nel giardino vicino alla sua
finestra.
Nota degli uccellini che saltellano da un ramoscello
all’altro cinguettando
allegramente. Osserva il loro percorso, scoprendo un piccolo nido ben
nascosto
dove i due animaletti si rifugiano. Viene distratta dalla voce
squillante della
signora Ruth che le comunica che la cena è pronta.
Si siede alla tavola
apparecchiata e stracolma di cibo. Inizia
a parlare con i due anziani e tra un boccone e l’altro scopre
che i due hanno
un figlio ormai trentenne che lavora a Dublino, sposato e con due
piccoli
gemellini. Selene scorge uno strano luccichio negli occhi delle signora
mentre
parla dei suoi nipotini e l’orgoglio malcelato del signore
quando parla della
carriera del figlio.
Si chiede se anche lei tra una
ventina d’anni potrà essere
motivo di orgoglio e di vanto per i suoi genitori. Si ritrova a
fantasticare
sul suo futuro, immaginandosi una mamma molto impegnata per badare ai
figlioletti troppo vivaci e che si ritrova alla sera sul divano o in
cucina, in
compagnia del marito a raccontarsi vicendevolmente la giornata appena
trascorsa.
Quella domenica Selene viene
svegliata da un raggio di sole
che attraversa la stanza fino a posarsi sul cuscino, poco distante
dalla
ragazza. Selene si alza controvoglia e ciabatta fino in cucina per
poter fare
colazione. Getta un’occhiata fugace all’orologio
sulla mensola in cucina per
constatare che sono appena le sette di mattina. Non appena inizia a
imburrare
un po’ di pane sente dei passi che si avvicinano e dopo poco
fa la sua comparsa
la signora Ruth.
“Buongiorno cara!
Dormito bene?”
“Salve signora..Sì, ho dormito proprio bene
stanotte, anche se oggi il sole ha
deciso di disturbarmi facendomi alzare a quest’ora di
domenica, l’unico giorno
in cui potrei dormire fino a tardi!”
La donna ridacchia per poi
chiedere “Senti Selene, io oggi
vado a messa e sarei molto contenta se venissi anche tu. Ti
va?”
Per Selene questa non
è una proposta assai allettante ma
annuisce aggiungendo
“Certo signora, ci
vengo volentieri!”
La donna sorride soddisfatta
“Bene, sii pronta per
le dieci”
Selene finisce di mangiare
silenziosamente e dopo aver
riposto le posate nel lavabo si dirige in camera per prepararsi.
Infilati un paio di jeans
scuri, una maglietta bianca e un
maglioncino, la ragazza scende in salotto per fare un po’ di
zapping.
Sintonizza la tv su un
programma musicale e inizia ad
ascoltare le canzoni mandate in onda.
Selene ha sempre adorato la
musica. Il suo iPod, insieme
alla sua macchina fotografica, è il suo più
grande amico e compagno
d’avventure. La ragazza si stupisce di quanto una semplice
canzone riesca a
rievocare emozioni ed avvenimenti: ogni evento della sua vita
è legato ad una
canzone in modo indissolubile, tanto che riascoltandola la ragazza
rivive ciò
che le è successo.
La sua vita è un film la cui colonna sonora è una
tra le più stravaganti
possibili: si passa dalle canzoni spensierate a quelle strappalacrime,
a quelle
volgari, a quelle commerciali. Ognuna col proprio significato. Selene
è stata
sempre un’attenta osservatrice e questo l’ha
aiutata non solo nella fotografia,
dove l’attenzione ai particolari fa la differenza, ma anche a
leggere tra le
righe la frasi delle sue canzoni, ricavandone significati del tutto
personali.
Persa in questi pensieri la
ragazza non si accorge che la
signora Flitwick sta cercando di attirare la sua attenzione. Solo con
un tocco
delicato sulla spalla la ragazza si ridesta e si scusa.
“Sono ormai le dieci,
è meglio avviarci”
Le due donne si incamminano
silenziosamente verso il centro
città e dopo una ventina di minuti raggiungono la chiesa.
Prendono posto e
aspettano pazientemente l’inizio della funzione. Mentre la
signora chiacchiera
con qualche altra anziana, Selene si guarda intorno osservando gli
affreschi
variopinti di quella chiesa. La messa inizia e Selene segue
svogliatamente ciò
che dice il parroco, trovando più interessante contare le
tante candele situate
nei vari altari.
Finita la funzione le due
parlottando ritornano a casa dove
le attende il signor Flitwick.
Al loro arrivo la ragazza si
dirige in cucina e si mette ai
fornelli per preparare gli spaghetti alla carbonara. Dopo aver pranzato
e
lavato i piatti Selene, approfittando del sole che si stagliava alto
nel cielo,
decide di andare in giardino a leggere un po’. Afferrato il
libro la ragazza
esce di casa e si siede all’ombra del grande pino.
Ad un certo punto sente
qualcuno tossire, con il chiaro
intento di attirare la sua attenzione: alza lo sguardo e nota con
piacere che
Niall si sta avvicinando a lei. Dopo averlo salutato gli chiede curiosa
e
sorpresa allo stesso tempo
“Cosa ci fai
qui?”
Niall si gratta la nuca in
imbarazzo e risponde
“Niente, volevo
chiederti se avessi voglia di venire a
vedere la nostra partita al campo.” Visto lo sguardo attonito
della ragazza si
affretta ad aggiungere “Ti avrei mandato un messaggio, ma non
ho il tuo numero
di telefono” desiderando che si aprisse una voragine sotto i
suoi piedi e che
lo inghiottisse immediatamente.
Selene, intenerita e lusingata
da questo invito, si alza
velocemente da terra e dice “Aspettami qua, salgo a prendere
la macchina
fotografica e torno”.
Non lascia nemmeno al biondo il
tempo per risponderle che
già è entrata in casa, diretta in camera sua.
Afferra macchina fotografica e
borsa e si dirige verso le scale. Prima di uscire dalla stanza si
sofferma
davanti allo specchio per osservarsi. Cerca di sorridere a quella
figura, ma
ciò che vede è una smorfia. Scrolla le spalle e
scende di sotto, salutando
velocemente la signora Ruth e chiudendosi la porta alle spalle. Niall
le
sorride e si avvia verso il vecchio pick‑up. Saliti a bordo, Selene
chiede al
ragazzo “Puoi darmi il tuo cellulare per piacere?”
Niall sfila il telefono dalla
tasca dei jeans e glielo
porge.
Selene lo sblocca e inizia a
digitare velocemente dei
numeri.
Dopo aver finito di smanettare,
ritorna il telefono al
biondo dicendo “Così la prossima volta non ti
serve venire fino a casa mia per
chiamarmi”.
Dopo poco i ragazzi raggiungono
il campo dove si sarebbe
tenuto l’incontro di calcio. Niall dopo aver parcheggiato il
suo adorato
rottame, afferra il borsone e con un saluto veloce si dilegua verso gli
spogliatoi. La ragazza si avvia lentamente verso gli spalti
pressoché vuoti e
si accomoda su una di quelle seggiole colorate guardandosi intorno
annoiata.
Scorge non molto lontano un campetto giochi e così,
afferrata la reflex, si
avvicina a quei bambini che giocano spensierati. Niall nel frattempo
è sceso in
campo per il riscaldamento e mentre cerca Selene con lo sguardo la vede
giocherellare con dei bambini. Sorride, ritenendo che Selene sia ancora
un po’
bambina, con un animo candido e con la curiosità sincera di
un bimbo. Si dice
che si smette di essere bambini quando si smette di stupirsi; Selene
è capace
ancora di meravigliarsi anche (e soprattutto) per le piccole cose.
La ragazza nel frattempo
immortala quei sorrisi, i giochi,
le rincorse, quegli schiamazzi e quelle risate, provando un
po’ di malinconia
ripensando alla sua di fanciullezza, dove il problema più
grande era dire alla
mamma di aver rotto un vaso giocando con la palla.
Saluta affettuosamente i
bambini e ritorna al campo.
Riprendendo posto inizia a fotografare i vari giocatori che si stanno
riscaldando, salutando con un cenno di mano un Niall impegnato a
correre lungo
tutto il perimetro del campo da gioco.
Le seggiole iniziano a
riempirsi e la partita inizia. La
ragazza segue attentamente il percorso della palla, che rimbalza
freneticamente
da una parte all’altra del campo, fino a quando un rossiccio
con la maglia blu
(della squadra di Niall) stoppa il pallone e avanza verso la porta
avversaria.
Passa la palla a un suo compagno che continua ad avvicinarsi alla porta
e tira,
non riuscendo a far goal. La partita continua con questo ritmo
incalzante,
anche se il punteggio è ancora sullo 0-0. Pochi minuti prima
della conclusione
del primo tempo la squadra di Niall prende palla e inizia a scartare
velocemente tutti gli avversari. In prossimità della porta
il portiere si
allontana dai pali e cerca di rubare palla all’avversario,
che passa la palla
proprio a Niall. Il biondo indietreggia per poi creare un assist
perfetto al
compagno che nel frattempo si è smarcato e che insacca il
pallone in rete. I
giocatori blu iniziano ad esultare insieme a gran parte del pubblico.
Selene si
alza in piedi battendo le mani, trasportata dall’euforia del
momento.
Durante il secondo tempo gli
avversari riescono a riportarsi
in una situazione di parità, ma dopo non molto i compagni di
Niall fanno un
altro goal. Al triplo fischio dell’arbitro, che segna la fine
della partita, il
biondo e i compagni saltellano da tutte le parti abbracciandosi, felici
per
quella vittoria tanto sperata. Selene fotografa i loro visi contenti,
notando
che non sono poi così tanto diversi da quelli dei bimbi
incontrati prima. Quando
Niall la raggiunge, dopo essersi lavato e cambiato negli spogliatoi, la
abbraccia forte, ancora carico di adrenalina, ma si scosta velocemente
arrossendo un poco per quel gesto avventato. Selene, mal celando il
dispiacere
per quel distacco improvviso, si congratula con l’irlandese
arruffandogli i
capelli ancora bagnati.
“Senti, io e i
ragazzi andiamo al pub a festeggiare, ti
unisci a noi?”
Selene decide di rifiutare, si
sente completamente fuori
luogo non conoscendo nessuno eccetto Niall.
Il biondo sorride comprensivo,
proponendole perlomeno di
riaccompagnarla a casa.
“Non preoccuparti,
è presto e ho voglia di farmi una
passeggiata..E poi guardali, stanno tutti attendendo te!”
Afferma indicando i
compagni di squadra alle spalle di Niall “..vai e divertiti,
ma non ubriacarti!
Vi conosco irlandesi, non è un caso se una delle migliori
birre al mondo sia la
vostra!”
Niall ride e saluta con un
bacio la ragazza dicendo
“prometto che non berrò; non troppo!”,
avviandosi verso gli amici che
ammiccavano nella direzione della ragazza. Selene avvampa e si dirige
velocemente verso casa, abbassando lo sguardo per evitare di mostrare
il suo
palese rossore.
Arrivata a casa si siede vicino
alla signora Flitwick in
veranda per bere un po’ di the.
Racconta alla donna della
partita e dei festeggiamenti
sorseggiando la bevanda calda e sorridendo al ricordo della bella
giornata
trascorsa. Dopo aver cenato velocemente i signori Flitwick si
accomodano in
soggiorno per guardare un film mentre Selene in camera, seduta sul
lettone e
con il pc appoggiato sulle gambe, seleziona le foto scattate poche ore
prima.
Si sorprende della quantità di foto scattate a Niall. Era
sempre stato
immortalato sorridente, e ogni volta che scorreva una nuova foto Selene
sentiva
lo stomaco stringersi davanti a quel sorriso.
Sobbalza al trillo del
telefonino che la avvisa di aver
ricevuto un messaggio. Titubante si avvicina al cellulare e lo apre.
“ Ciao Selene! Sono
Niall J Spero di non
disturbarti, ma volevo semplicemente dirti che sono arrivato a casa
sano e
salvo, ma soprattutto sobrio! :D Buonanotte bella, ci sentiamo
xx”
La ragazza risponde
immediatamente
“ Biondo! Sono felice
che mi abbia ascoltato J
Domani pomeriggio ci vediamo al tuo bar? xx”
“Certo Sel!
Buonanotte xx”
“Buonanotte Niall
x”
MY CORNER
Eccomi qua! Finalmente ho
aggiornato (:
Non ho niente di importante da dire riguardo il capitolo, spero che voi
mi
facciate sapere come vi sembra :3
Il caldo mi sta facendo
squagliare! D:
Ora
scappo a farmi una doccia, ci sentiamo al prossimo
aggiornamento :3
Auto-pubblicità
Indivisibili (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=950162&i=1)
Fix
You (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1057973&i=1)
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
CAPITOLO 4
Erano passate ormai un paio di
settimane da quell’incontro
di calcio e il rapporto tra Selene e Niall stava andando sempre
più
rafforzandosi. Si vedevano quasi tutti i giorni, e quando non era
possibile
incontrarsi si sentivano tramite il telefono. Selene è
contenta di aver trovato
un amico sincero e dolce come Niall, Niall è contento di
aver conosciuto una
ragazza sensibile e bella come Selene.
E’ una serata di
metà luglio quando Selene decide di andare
a fare un giretto per Mullingar. A casa non c’è
nessuno e la ragazza ha voglia
di sgranchirsi un po’ le gambe. Infila le cuffiette
dell’iPod ed esce di casa
chiudendosi la porta alle spalle. Si sofferma ad osservare il cielo che
si
stava imbrunendo e attraversa il piccolo vialetto di casa Flitwick.
Raggiunto il centro la ragazza
si siede su una panchina
continuando ad ascoltare la musica e battendo il piede a ritmo. Dopo
mezz’
oretta, poiché si stava facendo tardi, decide di tornare a
casa. Passeggia
lentamente e passando vicino al pub sente urla e schiamazzi che
riescono a
sovrastare la musica alta che è riprodotta dalle cuffiette.
Volge lo sguardo
verso l’entrata del locale e nota un maxi schermo che sta
trasmettendo una
partita di rugby.
Selene continua a camminare
canticchiando quando
improvvisamente viene afferrata per il polso.
La ragazza sobbalza e si gira per vedere chi l’ha afferrata.
Un ragazzo che
deve aver avuto all’incirca la sua età
visibilmente ubriaco la stava guardando
con un ghigno e uno strano luccichio negli occhi. Selene si sfila
spaventata le
cuffie e cercando di divincolarsi chiede con voce tremolante
“Che vuoi?”
Il ragazzo, aumentando la
stretta e ignorando la domanda
della ragazza chiede
“Che ci fa una bella
ragazza come te sola soletta a quest’ora?”
Una ventata di alcool investe
Selene che arriccia il naso
disgustata.
“Niente. Ora, se
permetti..”
Lo sconosciuto si rabbuia e
afferra anche l’altro polso
della ragazza per impedirne movimenti bruschi e la trascina verso un
muro lì
vicino per poi farla sbatterci contro dice
“Eh no ragazzina, tu
non te ne vai da nessuna parte!”
Se prima era spaventata, ora
Selene è terrorizzata. Ha il
cuore in gola e le tempie che martellano.
Il ragazzo le si avvicina
minaccioso e inizia a baciarle
avidamente il collo scoperto dalla canotta leggera che sta indossando.
Selene
cerca in tutti i modi di divincolarsi, ma è bloccata del
corpo del ragazzo che
a causa della sbornia e del poco equilibrio si è appoggiato
a peso morto su di
lei.
Lo sconosciuto continua a
baciarla, avvicinandosi sempre di
più alla sua bocca. Quando la raggiunge, inizia a baciarla,
incontrando le
labbra di Selene serrate e inaccessibili.
La ragazza cerca di resistere,
mentre le labbra e la lingua
di quel verme cercano di distruggere quella barriera.
Il ragazzo, infuriato per aver
incontrato così tanta
resistenza, molla uno schiaffo sonoro sulla guancia della ragazza,
stupefatta
da quel gesto così violento.
Selene non sa cosa fare. Cerca di urlare nella speranza di attirare
qualcuno,
ma la voce non ne vuole sapere di staccarsi dalle sue corde vocali. Nel
frattempo il ragazzo si è fiondato di nuovo sul collo della
ragazza, infilando
le sue sudice mani sotto la canotta di Selene, dietro la schiena. La
ragazza è
attraversata da brividi di puro terrore.
Non appena si accorge che le
mani dello sconosciuto si
stanno avvicinando al bottone dei suoi jeans non ci vede
più. Probabilmente è
la forza della disperazione a darle il coraggio di dare un forte pugno
allo
stomaco del ragazzo, che si piega in due dal dolore. La ragazza si
allontana
dal muro e con una forte spallata fa cadere il ragazzo a terra. Con un
calcio
ben assestato sempre sullo stomaco del ragazzo dolorante, Selene inizia
a
correre dopo essersi accertata che l’ubriaco non riuscisse a
rialzarsi molto
facilmente.
Corre a perdifiato per
metà del tragitto, senza neanche
accorgersi che grosse lacrime le stavano solcando il viso per poi
scivolare
lungo il collo. Non molto lontano da casa sua la ragazza si ferma per
prender
fiato. Si sfrega le guance segnate da lacrime ormai asciutte e riprende
a
camminare, voltandosi di scatto ogni volta che sente qualche rumore
sospetto.
Lei e la sua fottuta abitudine di tenere sempre entrambe le cuffiette.
A un certo punto due fanali le
si puntano contro. La ragazza
alza lo sguardo e incontra il viso di Niall, che da sereno si tramuta
velocemente in preoccupato. Il biondo accosta la macchina e scende,
avvicinandosi allarmato all’amica
“Che succede?
Perché stai tremando Sel?”
La ragazza continua a tener la
testa bassa, sa che se avesse
incontrato quegli occhi azzurri sarebbe crollata. Niall, sempre
più preoccupato
per la ragazza, appoggia delicatamente due dita sotto il suo mento per
poter
alzarle il viso e guardarla negli occhi.
A quel tocco, seppur delicato,
Selene sobbalza spaventata.
“Che diamine sta
succedendo?”
E’ un momento. Selene
incontra quegli occhi azzurri solo un
momento e questo basta per farla crollare. Di nuovo lacrime silenziose
iniziano
a scorrere sul suo visino.
Niall prontamente stringe la
ragazza in un abbraccio
protettivo. Selene non può far altro che stringersi
più forte al ragazzo. Si
sente protetta, si sente a casa. Il calore del corpo del ragazzo, le
sue dolci
carezze lungo la schiena, il suo cuore che batte
all’impazzata per la preoccupazione
trasformano le lacrime silenziose in singhiozzi violenti che scuotono
fortemente Selene. Niall stringe ancora più a sé
la ragazza e la fa muovere in
modo che si possano sedere sul ciglio della strada, attendendo che la
crisi di
pianto della ragazza termini.
Quando il respiro ritorna
regolare e le lacrime non bagnano
più la maglietta di Niall, l’irlandese riformula
per l’ennesima volta la stessa
domanda:
“Cosa è successo Selene?”
La ragazza prende un profondo respiro e sputa fuori velocemente
“Un ubriaco ha
cercato di violentarmi”
Sente Niall irrigidirsi e si
affretta ad aggiungere “Non preoccuparti,
sono riuscita a buttarlo per terra e a scappare. Infatti non so neanche
perché
piango, visto che lo stupro non c’è stato!Sono
solo una stupida, ma sentirmi
quelle mani addosso e quella lingua che mi toccava mi fa sentire uno
schifo.
Perché a me?!”
Conclude con la voce tremante,
l’ennesima lacrima sfugge e
le bagna il viso.
Niall è furioso.
Nessuno doveva permettersi di mettere le
mani addosso alla sua Selene. Si
sente impotente di fronte a tutto questo dolore e l’unica
cosa che può fare è
offrire di nuovo a Selene un riparo tra le sue braccia, offerta che
viene
accolta più che volentieri dalla ragazza.
“Non sei per niente
stupida” dice lasciandole delicati baci
tra i capelli “quello che è successo è
un fatto gravissimo, ma son fiero che tu
abbia reagito. Giuro che se scopro chi è stato lo ammazzo
con le mie mani.
Nessuno, nessuno può permettersi di toccarti.”
Selene cerca di sorridere
riconoscente, ma riesce solo a
fare una smorfia.
“Ah, e stasera vieni
a dormire a casa mia.”
“Non voglio disturbarti Niall!”
“Io non ti lascio a
dormire da sola!”
Selene si stupisce di sentire
Niall così scontroso e decide
di non controbattere.
“Dai, andiamo a
casa” sussurra il biondo sollevando la
ragazza.
Giunti a casa del biondo Niall
guida la ragazza in camera
sua e prende dal suo armadio una sua maglietta e un paio di
pantaloncini da
dare a Selene.
“Vuoi farti una
doccia?”
“Volentieri”
“Vieni, ti mostro
dove è il bagno”
Arrivati in bagno Niall afferra
un accappatoio e lo porge
alla ragazza.
“Vuoi che ti prepari
qualcosa da bere?Un thè magari?”
“No Niall, grazie.
Non mi va niente”
“Come vuoi bella. Io
ti aspetto in camera”
Niall si chiude la porta alle spalle e Selene dopo essersi svestita
entra in
doccia e apre il getto d’acqua. Dopo averne regolata la
temperatura, inizia ad
insaponarsi, facendo scorrere l’acqua calda lungo tutto il
corpo, sperando di
riuscire a scrollarsi di dosso quelle orribili sensazioni.
Dopo essersi risciacquata si
avvolge con l’accappatoio e
inizia a frizionare i capelli con un asciugamano. Con due colpi di phon
li
asciuga e si infila velocemente gli enormi vestiti di Niall. Ne inspira
l’odore
che riesce a tranquillizzarla e si dirige in camera. Trova Niall
disteso sul
letto a pancia in su, pensieroso. Gli si avvicina e si siede accanto a
lui.
L’irlandese, accortosi della sua presenza, si siede a gambe
incrociate e le
sorride. “Va un po’ meglio?”
“Sì, molto
meglio” sorride di rimando Selene.
Niall le prende una ciocca di
capelli che le era finita sul
viso e delicatamente la appoggia dietro il suo orecchio. Facendo questo
gesto
sfiora la guancia di Selene, quella dove aveva ricevuto lo schiaffo e
la
ragazza senza rendersene conto fa una smorfia di dolore.
Il biondino si avvicina e vede
chiaramente il segno di una
mano.
“E’ stato lui.” Non è una
domanda, è un’esclamazione.
Selene si limita ad annuire
sorridendo mestamente.
“Non è
niente, sono sicura che domani non si vedrà
nemmeno”
Niall annuisce poco convinto,
continuando a percorrere
lentamente il segno lasciato da quella cinquina.
“Comunque
Niall..Grazie”
“Per cosa?”
“Per tutto..Per
esserci sempre per me!Sei un ragazzo d’oro e
non ti merito..”
“Non dire sciocchezze
Sel! Io per te ci sarò sempre..Semmai
sono io quello che non ti merita, come tu non meriti ciò che
ti è successo”
Selene ingoia aria per impedire
che un singhiozzo raggiunga
la sua bocca e scuote la testa.
Niall la stringe a
sé per l’ennesima volta e chiede
“Andiamo a dormire?”
La ragazza annuisce semplicemente e si infila sotto le coperte dello
spazioso
letto matrimoniale del biondo.
“Buonanotte Niall”
“Buonanotte Sel”.
MY CORNER
Buon pomeriggio!
Come stanno andando le vostre vacanze?
Ho deciso di aggiornare prima del previsto dato che mi aspetta una
settimana di
inferno perché inizia il grest parrocchiale e devo preparare
le valige perché
tra dieci giorni parto per l’Irlanda! *saltella felice*
Quindi ci tenevo a postare almeno questo capitolo visto che per un
po’ non
potrò aggiornare L
Cosa ne pensate di quello che
è successo a Selene?
Spero di non sembrare troppo “mainstream”, nei
prossimi capitoli spiegherò meglio
ciò che prova la ragazza, questo avvenimento è
solo un “pretesto” per approfondire
la sua psicologia..
Okay la smetto di spoilerare hahahah
Se avete voglia di scrivermi
qualcosa riguardo la storia
oppure semplicemente conoscermi, i miei contatti Facebook, Twitter e
Tumblr li
trovate sulla mia pagina autore :3
Se conoscete qualche bella storia, lasciatemi il link..prometto che
appena
posso le leggerò (:
Vi lascio come al solito i link delle mie storie
Indivisibili (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=950162&i=1)
Fix You (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1057973&i=1)
An Horan hug
Isa xx
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
CAPITOLO 5
Un tuono. Un sobbalzo. Selene
si siede sul letto e si guarda
intorno col cuore a mille per lo spavento.
Come poteva non mancare un temporale lì a Mullingar?
Il suo sguardo cade su Niall addormentato accanto a lei.
Un sorriso affiora involontariamente mentre lo osserva attentamente,
aiutata dai
lampi che gli illuminano violentemente il viso.
Il cuore fa una capriola, e
Selene lo sa che purtroppo non è
colpa dei tuoni.
E’ da giorni che quando vede quel biondo si agita senza alcun
motivo e ieri, quando
l’ha visto in macchina, l’enorme macigno che
sentiva alla bocca dello stomaco
si era dissolto un po’.
Quando la stringe a sé si sente protetta da quelle braccia
esili ma al contempo
forti.
Avrebbe tanto voluto vivere per sempre tra le sue braccia.
Sorride amaramente quando riconosce di essersi innamorata di quel
ragazzo, un
principe azzurro dalla risata contagiosa e dal sorriso che ti scioglie
che si
preoccupa sempre degli altri e che era diventato la sua ancora di
salvezza. E
Selene si addormenta così, maledicendosi mentalmente per
essersi innamorata
irrimediabilmente di Niall.
Il sonno agitato non le permette di riposare bene e la ragazza si
sveglia per
l’ennesima volta all’alba. Controlla
l’orario e decide di alzarsi per preparare
la colazione, un minimo gesto di riconoscenza per
l’ospitalità offerta da
Niall.
Sgattaiola quindi al piano di
sotto e inizia a cucinare
canticchiando allegramente.
Niall, dopo aver tastato il letto e aver notato che la ragazza non
c’è, si alza
frettolosamente e si avvia alle scale. Lo raggiunge così un
odorino invitante
di toast e uova insieme a una canzoncina canticchiata spensieratamente.
Si
avvicina di soppiatto alla cucina e si gode la scena di una Selene
allegra che
finisce di sistemare i piatti in tavola. La ragazza si gira e il cuore
fa
l’ennesima capriola quando vede Niall. Se fosse umanamente
possibile lo avrebbe
definito ancora più bello del solito: i capelli arruffati
più che mai, gli
occhi appesantiti dalla dormita, il viso un po’ gonfio.
E’ il ritratto della
tenerezza. Strofinandosi un occhio con la mano Niall le dà
il buongiorno e si
siede a tavola.
“Sei una cuoca eccezionale!” riesce a farfugliare
mentre ingurgita quantità
industriali di cibo.
Selene sorride e prende un sorso della sua spremuta di arancia,
attendendo che
il ragazzo finisca di mangiare.
“Te la senti di andare a scuola oggi?”
Selene annuisce convinta, non
vuole stare a casa da sola a
ricordare ciò che è successo, ritiene sia meglio
andare a scuola per tenere la
mente occupata.
Niall trangugia in un sol sorso il latte e scappa in camera sua per
prepararsi.
Selene sparecchia la tavola ed esce fuori per poi sedersi sugli scalini
d’entrata per attendere il ragazzo.
Niall, afferrati ed infilati
una maglietta e un paio di
jeans, scende al piano terra e scorge dalla grande vetrata nel salotto
Selene
seduta fuori, pensierosa.
Sospira profondamente e posa di nuovo lo sguardo sulla ragazza.
Ne è innamorato, follemente. Ma sa che conquistarla
è un’impresa assai ardua.
Selene è troppo schiva e soprattutto troppo paranoica per
potersi fidare degli
altri.
Anche se è un ragazzo allegro, Niall è un attento
osservatore, e ha visto
quanto la sua amica soffra ritenendosi inadatta in tutto.
Si sorprende della forza dell’amica, che nonostante stia
vivendo un disagio non
irrilevante, continua a sorridere alla vita.
Il biondo si sente così impotente di fronte a tutte queste
insicurezze che non
sa cosa fare.
Per non parlare di ciò che è successo la sera
precedente. Selene non se lo
merita e il ragazzo è sicuro che questo giocherà
a suo sfavore perché indurrà
la ragazza a chiudersi ancora più in se stessa.
E lui se ne è innamorato. In fondo non se ne fa una colpa:
insomma, come si può
resistere alla sua dolcezza e alla sua simpatia? L’unica cosa
che può fare per
il momento è starle accanto e farle capire che ci sono
persone che le vogliono
bene.
Scuote la testa sconsolato e si avvicina alla porta per poi aprirla.
Selene si
volta di scatto spaventata, per poi rilassarsi sorridendo al biondo.
Niall le si avvicina e tendendole la mano chiede:
“Andiamo?”
Selene afferra la mano e si
alza da terra, spolverando i
pantaloncini e annuendo vigorosamente.
Dopo esser passati a casa della ragazza per permetterle di cambiarsi e
prendere
lo zaino, i due raggiungono velocemente la scuola.
Fermatosi davanti all’entrata Niall richiama
l’attenzione della ragazza e le
chiede “Dopo scuola passi al bar?”
“Certo!”
Si sorridono e si salutano. Selene scende dalla macchina quando Niall
la
richiama “Non pensi di esserti dimenticata
qualcosa?” e le porge sorridente una
guancia.
La ragazza arrossisce e bacia delicatamente la gota del ragazzo, per
poi
salutarlo e chiudere la portiera del suo pick-up.
Entra velocemente a scuola e corre letteralmente in classe, infastidita
da
tutta la confusione nei corridoi. Si accomoda al suo banco e sfila un
quaderno
dalla tracolla, iniziando a scarabocchiarne una pagina. Dopo non molto
Sarah la
raggiunge e si siede nel banco accanto al suo. Selene alza lo sguardo
dal
quaderno e nota un sorriso smagliante sul viso dell’amica.
Nota quanto Sarah si
stia agitando sul posto e, sospettando che Jhonny, il ragazzo che
ospita Sarah,
l’abbia invitata ad un appuntamento, chiede “Cosa
succede?”
“Jhonny questa mattina mi ha accompagnata a scuola e mi ha
chiesto se a pranzo
possiamo mangiare insieme!” Dice esaltata la spagnola.
Bingo.
Selene sorride sincera, felice che il ragazzo che piace
all’amica si sia deciso
ad invitarla fuori e aggiunge “Te l’avevo detto che
prima o poi te l’avrebbe
chiesto!”
Sarah annuisce semplicemente, ancora troppo eccitata.
Non appena suona la campanella i compagni di classe delle due amiche
entrano
nell’aula e Sarah, che si stava guardando in giro pensierosa,
chiede
improvvisamente a Selene, facendola sobbalzare
“Ho visto che oggi Niall ti ha accompagnato a scuola, devi
dirmi qualcosa?”
Selene, messa a disagio dallo sguardo indagatore di Sarah, risponde
balbettando
“Ehm..nie-niente! Mentre stavo venendo a scuola
l’ho incontrato e lui mi ha
offerto un passaggio!”
Non le è mai piaciuto mentire, ma la ragazza non si sentiva
di dire la verità,
non questa volta.
Se avesse rivelato di aver dormito da Niall avrebbe dovuto spiegare il
perché,
e non le và di raccontare ciò che è
successo la sera prima: pensa che dirlo a
voce alta la farebbe soffrire di più. La classe
così affollata non è il posto
ideale per parlare di un argomento così delicato e anche se
le vuole bene,
Selene non ha tutta questa confidenza con Sarah da permettersi di
scoprirsi
così tanto.
La spagnola annuisce poco convinta e soggiunge “Ma dimmi, tu
e Niall siete solo
amici?”
Okay, è la giornata delle domande scomode.
“Certo!” Afferma Selene, forse con troppa enfasi.
“Siamo sicure?” Chiede di nuovo Sarah, ammiccando.
Nel frattempo il professore aveva fatto il suo ingresso in aula e
Selene
bisbiglia semplicemente
“Possiamo parlarne a ricreazione?”
Dopo tre ore passate ad ascoltare letture dalle più famose
opere di Oscar
Wilde, Selene viene trascinata da Sarah nel cortile di fronte alla
scuola.
Sedute sui gradoni dell’entrata riprendono il discorso di
quella mattina.
“Allora?” Chiede per l’ennesima volta
Sarah, evidentemente curiosa.
Selene sbuffa, abbastanza infastidita dai modi di fare non proprio
educati
dell’amica.
“Beh, forse mi piace un po’ Niall..”
“Lo sapevo!” Esclama Sarah alzandosi in piedi e
indicando l’amica “L’ho sempre
saputo!”
In evidente imbarazzo, Selene afferra l’amica per il polso e
con uno strattone
la fa risedere sul cemento.
“Se evitassi di rivelarlo a Mullingar intera..”
“Eddai! Non arrabbiarti adesso! Secondo me poi anche
l’irlandesino è cotto di
te!” Dice dando una gomitata amichevole a Selene che risponde
tenendo lo
sguardo basso.
“Non dire cavolate Sarah. Nessuno si innamora di
me.”
“Cosa c’è che non va bene in
te?”
“Faccio prima a dirti quello che va bene in me:
niente!” Risponde con un
sorriso amaro l’italiana.
Sarah aggrotta la fronte, confusa
“Non guardarmi così riccia! A me manca una pancia
piatta, dei capelli domabili,
l’altezza..I ragazzi si innamorano di tipe come te, non come
me! Sono attratti
dai tuoi ricci sempre perfetti, dai tuoi occhi magnetici, dal tuo
sorriso
splendente, non dai miei capelli informi, dai miei occhi anonimi, dalla
mia
bassezza!”
Sarah scuote il capo energicamente
“La sai una cosa Selene? Io ho osservato attentamente sia te
che Niall, e come
mi sono accorta dello strano luccichio che ti brilla negli occhi quando
parli di
lui e dell’agitazione che ti prende quando si avvicina, ho
notato il sorriso
che splende sul viso di Niall ogni volta che ti vede. Vorrei che anche
Jhonny
mi sorrida così! E non è vero che sei da buttare,
anzi: io ad esempio sono
innamorata della tua risata, della tua pazienza, di tutto
l’amore che hai per
le tue passioni, di tutta la tua grinta, dei tuoi occhi sempre
così profondi..e
penso che anche Niall sia innamorato di tutto questo!”
“Grazie Sarah, sei molto gentile..” Sussurra
Selene, lusingata da tutti quei
complimenti.
“Gentile per cosa? Per aver detto semplicemente quello che
penso? Non ho fatto
questo discorso per niente: voglio farti aprire gli occhi per farti
capire
quanto sei bella, dentro e fuori..Perché sì, tu
sei bella ma non l’hai ancora
capito..” Conclude sorridente la ragazza.
Selene la abbraccia di slancio, ritenendo le parole di Sarah sincere.
“Ora rientriamo? Se continuiamo con questo discorso finisce
che inizio a
piangere” Sdrammatizza l’italiana afferrando la
riccia e facendola alzare, per
poi dirigersi a braccetto dentro l’edificio, pronte ad
affrontare altre due ore
con Oscar Wilde.
MY CORNER
Sorpresa!
Tutte le nottate insonni mi hanno permesso di scrivere questo capitolo
e
pubblicarlo prima della mia partenza ^^
Che ve ne pare del capitolo?
Non mi dilungo più di tanto, vorrei solo ricordare che per
due settimane non ci
sarò e quindi non potrò aggiornare L
Buon proseguimento delle vacanze!
Baci
Isa
:3
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
CAPITOLO 6
Quella mattina la sveglia
trapana le orecchie di Selene, che
si alza di malavoglia, pensando alla lunga e noiosa giornata che le si
prospetta davanti.
Quando entra in classe nota delle buste di carta di riso appoggiate su
ciascun
banco dell’aula.
Impaziente la ragazza afferra
la busta appoggiata sul suo
banco, la apre e trova un biglietto su cui è riportato, con
una scrittura
elegante e dorata, un invito al ballo di mezza estate al quale sono
invitati
tutti gli studenti della Churchill High School.
Affranta Selene infila velocemente il tutto nella tracolla e si
accomoda sulla
sedia estraendo tutto il necessario per la lezione che sta per iniziare.
Quel pomeriggio, mentre Selene
si rilassa sul dondolo nella
veranda di casa leggendo un libro, sbuca da dietro l’angolo
la capigliatura
bionda di Niall, che si avvicina alla ragazza sorridente e si siede
accanto a
lei spingendo con i piedi il dondolo.
Selene chiude il libro e lo infila nella tracolla appoggiata per terra,
facendo
cadere involontariamente per terra l’invito al ballo ricevuto
quella mattina.
Accortasi del biglietto, Selene lo raccoglie velocemente ma proprio
mentre lo
sta per infilare di nuovo in cartella Niall glielo sfila dalle mani e
curioso
chiede “Che cos’è?”
“Assolutamente niente!” Risponde con voce stridula
la ragazza mentre cerca di
afferrare la busta che Niall sventola in aria, troppo in alto per
Selene.
“Bene, vediamo che c’è
scritto!” Niall fa scorrere velocemente gli occhi sulle
poche righe scritte su quella carta pregiata e dopo aver appreso che
è un
invito al ballo esclama “Oddio! Anche tu sei stata invitata
al ballo di mezza
estate?” per poi aggiungere, battendosi una mano sulla fronte
“Ma certo! Anche
tu frequenti la Churchill High
School!”
Selene non proferisce parola, si limita a guardare l’amico
basita.
“Ti ha già invitato qualcuno?” Chiede
Niall. La ragazza si ridesta e arrossisce
leggermente imbarazzata e risponde frettolosamente “No,
nessuno mi ha invitata,
e nessuno lo farà!”
Niall sorride intenerito e dice “Beh, conosco qualcuno che
invece lo farà!”
Selene lo guarda sinceramente confusa e lo invita silenziosamente a
darle una
spiegazione
“Selene, ti va di venire al ballo di mezza estate con
me?”
Chiede risoluto il biondo, facendo imporporare le sue guance.
Selene presa alla sprovvista boccheggia un po’ e
arricciandosi nervosa un
ciuffo ribelle che era sfuggito all’elastico che tiene
raccolta la sua chioma
di capelli risponde “Non devi sentirti obbligato ad invitarmi
al ballo Niall..”
“Ma io ti voglio invitare al ballo seriamente!”
“Sicuro?”
“Sicuro sicuro!”
“Allora sarò onorata di essere la tua damigella
per il ballo di mezza estate”
Conclude sorridente Selene.
Niall distende le labbra in un sorriso e controllando l’ora
sul cellulare
soggiunge
“Mi dispiace Sel, ma adesso devo proprio andare ad aiutare
mio zio”
“Okay, ci vediamo domani allora!”
Niall le lascia un delicato bacio sulla fronte e se ne và
sventolando la mano
per salutarla.
Selene si siede di nuovo sul dondolo e rilegge per l’ennesima
volta quelle
poche parole scritte elegantemente. La festa si sarebbe tenuta nella
palestra
del college in perfetto stile americano quel sabato. Selene decide
così di
chiamare Sarah per farsi raccontare come era andato
l’appuntamento con Johnny e
per chiederle consiglio su cosa poter indossare.
Composto il numero e avviata la chiamata, la bruna attende
pazientemente che
l’amica risponda.
Dopo circa sei squilli la voce allegra di Sarah dà inizio
alla conversazione
“Ciao raggio di sole! Non trovi che oggi sia una giornata
splendida?”
“Deduco che l’appuntamento con Johnny sia andato
alla grande!”
“E’ stato magnifico” Asserisce Sarah con
voce sognante
“E’ passato a prendermi fuori scuola e mi ha
portato al parco a fare un pic
nic”
“Aw che dolce!”
“Ossì!
E’ stato così bello! E mi ha detto che si
è divertito
tanto..Cioè..SI E’ DIVERTITO!CON ME! E tu, che mi
racconti?”
“Beh..Niall mi ha
invitato al ballo di mezza estate..”
Selene deve allontanare l’apparecchio dall’orecchio
per evitare di perdere l’udito,
investita da un urlo della spagnola.
“Ah quell’irlandesino! Non perde tempo!”
“Eddai Sarah, smettila! Piuttosto tu con chi ci
andrai?”
“Non lo so ancora,
penso che chiederò a Kevin..”
“Hai già il vestito?”
“No..”
“..Domani shopping allora?” Chiedono
all’unisono, per poi scoppiare a ridere.
“Direi proprio di sì!”
“Okay spagnola, allora ci vediamo domani!”
“Ciao bella!”
E così Selene stacca la chiamata, iniziando a fantasticare
su quale vestito
avrebbe indossato la sera del ballo.
Fa stranamente caldo quel
mercoledì pomeriggio. Selene e Sarah
appena finita scuola hanno preso un autobus e ora si trovano
all’interno di un
grande centro commerciale poco fuori città.
Rinfrescate dall’aria condizionata, le ragazze iniziano a
girovagare, scrutando
attentamente le vetrine dei vari negozi.
Improvvisamente Sarah richiama l’amica trascinandola dentro
ad un negozio di
abbigliamento non particolarmente elegante. Gli scaffali sono stracolmi
di
magliette e gonne, ma non c’è ombra di vestiti da
sera. Sarah con passo deciso
si dirige in fondo al negozio e si apre in un sorriso soddisfatto
quando vede
la zona abiti da sera.
Le ragazze iniziano a rovistare tra i vestiti, ma Selene non riesce a
trovare
niente che le piaccia.
Vestito troppo lungo, troppo corto, troppo colorato, troppo semplice,
troppo vistoso..
Mentre Sarah sta provando il quinto abito e si dispera per non riuscire
a
scegliere quale indossare, Selene si guarda intorno, preoccupata di non
riuscire
a trovare niente da mettere.
Finalmente la spagnola opta per un vestito rosso fuoco che si lega con
una
fascia dietro al collo e che lascia scoperta gran parte della schiena,
che
scende morbido fino alle caviglie, dove termina con un breve strascico.
Uscite dal negozio, le ragazze decidono di prendersi un
frappé.
Dopo averlo acquistato iniziano a passeggiare più
tranquillamente, senza
smettere però di osservare i vari abiti esposti nelle varie
vetrine.
Quando ormai Selene sta per cedere, alquanto frustrata, si illumina
vedendo un
abito esposto in un piccolo negozietto seminascosto: un abito color
panna,
monospalla e lungo fino alle ginocchia presenta una fascia
all’altezza del seno
impreziosita da ricami dorati che proseguono lungo i fianchi per
concludersi
alla fine dell’abito con varie spirali.
La ragazza lo trova un abito stupendo: semplice ma di gran classe.
Si fionda all’interno del negozio e chiede gentilmente se
può provare l’abito.
Si dirige nel camerino e dopo averlo indossato si osserva, non
più così tanto
convinta di volerlo comprare: pensa che il suo corpo non renda
giustizia a un
abito così bello, adatto a ragazzine più magre e
slanciate di lei.
Mentre continua a riflettere titubante, Sarah tira la tenda del
camerino e
osserva ammirata l’amica.
“Compralo. Immediatamente.”
La risolutezza della spagnola convince Selene che si cambia e
và a pagare il
vestito. Si consola pensando che non riuscirebbe a trovare un altro
vestito che
le piaccia. Questo è la sua ultima spiaggia.
Arrivata a casa Selene porta l’abito e le scarpe che ha
acquistato in camera e
dopo aver sistemato i nuovi acquisti esce in giardino, dove trova la
signora
Flitwick intenta a sistemare delle rose.
“Buon pomeriggio signora!”
“Buon pomeriggio a te, cara..Hai fatto acquisti?”
“Sì, ho comprato l’abito e le scarpe per
il ballo che si terrà sabato a
scuola..”
“E con chi ci andrai?”
“Emh..con Niall..”
“Ah certo! Il tuo amico biondino..Il figlio di Bobby! Siete
proprio una bella
coppia!”
“Hahahahah!” Ride imbarazzata Selene:
perché tutti sono convinti che lei e
Niall non siano dei semplici amici?!
“Ti va un po’ di the cara?”
“Sì signora, volentieri! Vado dentro a mettere
l’acqua sul fuoco” Risponde
sbrigativa la ragazza, per poi svignarsela dentro casa.
Sbuffa infastidita e mette l’acqua nel bollitore. Sistema
tazze, latte e
biscotti su un vassoio e dopo aver preparato il the si sposta in
veranda, dove
l’attende la signora Ruth.
Dopo aver bevuto il the, la ragazza si dirige in camera per prepararsi
per l’interrogazione
che avrebbe dovuto affrontare il giorno dopo a scuola.
MY CORNER
Scao
princhepesse! :3
Come ve la state passando? (:
Chiedo scusa per il ritardo, ma questa vacanza studio in Irlanda, oltre
ad
esser stata semplicemente indescrivibile, è stata anche
ispiratrice, quindi Isa
è tornata in Italia con molte nuove idee ;)
Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto questa storia
alle
preferite/ricordate/seguite, mi riempite il cuore di ccioia ^^
Se avete voglia di scambiare quattro chiacchiere con me, mi trovate su
Twitter
(@IsabellaParutto)
ADVERTISING
Vi volevo lasciare il link di
una storia che due mie amiche
stanno scrivendo, dove il protagonista è il gran bel
Bradford Bad Boy..E’
scritta bene ed è molto originale, mi fareste felice se ci
faceste un salto :3 (http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1156142)
Mi fareste ancora più felice se passaste anche a leggere le
mie altre due
storie :3
La long con Hazza (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=950162&i=1)
La OS
Song-fic
con Liam (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1057973&i=1)
Al prossimo aggiornamento!
Isa xx
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
CAPITOLO 7
Sabato pomeriggio Selene, dopo
aver fatto un paio di foto in
giardino, inizia a prepararsi per la grande serata. Dopo una doccia
rinfrescante, la ragazza infila delicatamente il vestito, timorosa di
rovinarlo.
Lo fa scivolare dolcemente lungo il corpo, per poi avvicinarsi al
portagioie,
aprirlo e prendere dei braccialetti dorati per poi infilarli al braccio
destro.
Indossati un paio di orecchini a cerchio, anche essi dorati, Selene
ritorna in
bagno e afferrato il phon inizia ad acconciarsi i capelli, raccogliendo
piccole
ciocche in boccoli ben definiti.
Dopo aver sistemato i capelli la ragazza si trucca con un po’
di ombretto
dorato e del mascara per poi infilare telefono, portafoglio e invito
nella
piccola pochette panna che avrebbe usato quella sera.
Infila ai piedi un paio di ballerine e si specchia. Sorride abbastanza
soddisfatta del lavoro fatto. Si è resa perlomeno
presentabile.
Sono le sette e mezza quando Niall suona al campanello di casa Flitwick
per
passare a prendere Selene. E’ alquanto agitato, si rigira tra
le mani la
piccola rosa bianca che aveva deciso di regalare alla ragazza e batte
un piede
a terra impaziente mentre attende che qualcuno gli apra la porta.
Dopo poco la signora Ruth apre la porta di casa e fa accomodare
all’interno
Niall, per poi sporgersi verso le scale del piano superiore per
chiamare
Selene.
La ragazza dopo non molto scende imbarazzata le scale. Non appena alza
lo
sguardo dagli scalini e incontra quello di Niall il suo cuore fa una
capriola;
lo stesso vale per Niall. Restano così per qualche secondo,
imbambolati di
fronte alla bellezza dell’altro, fino a quando Selene,
scrollando violentemente
la testa chiede speranzosa “Possiamo farci una
foto?”
Niall annuisce semplicemente, e così la ragazza corre in
camera da letto per
prendere la macchina fotografica.
Torna al piano inferiore, accende la macchina e chiede alla signora
Flitwick se
gentilmente poteva scattare una foto. La signora annuisce e tende la
mano su
cui Selene appoggia l’apparecchio.
“Come faccio a farla?”
“Basta che schiacci il bottoncino in alto a destra”
Spiega Selene mentre si avvicina a Niall che appoggia un braccio sulle
sue
spalle.
“Siete pronti?” Chiede la signora.
Selene fa passare un suo braccio dietro la schiena di Niall per poi
appoggiare
la mano sul suo fianco dicendo “pronti!”
Ruth scatta la foto e aggiunge sorridente “State proprio bene
insieme!”
I due ragazzi si guardano arrossendo leggermente per poi ringraziare
imbarazzati per il complimento.
“Ehm..Ew, comunque questa è per te” Dice
Niall porgendo la rosa bianca a
Selene, che la afferra delicatamente con due dita, quasi timorosa di
rovinarla,
e ne annusa l’odore inebriante.
“Ragazzi, forse è meglio se andate, non vorrete
far tardi al ballo di mezza
estate!?”
“Ha ragione signora..Allora ci vediamo dopo..”
“Certo! Mi raccomando, divertitevi!”
Dopo cinque minuti di macchina
i due ragazzi arrivano di
fronte alla scuola, stranamente gremita di gente. Parcheggiano Cherry e
si
mettono in fila per poter entrare in palestra, da dove proviene della
musica
assordante.
“Comunque sei bellissima, come sempre” Sussurra
Niall all’orecchio di Selene
che sorride imbarazzata “Grazie Irlandese!”
Finalmente i due riescono ad entrare nella palestra e decidono di
andare a
prendere qualcosa da bere.
Appoggiata al bancone Selene scannerizza la stanza e scorge Sarah che
si
scatena nella pista da ballo insieme al suo accompagnatore.
Ecco l’ennesima qualità della spagnola: sa
muoversi a tempo di musica, mentre
Selene a malapena riesce a tenere il ritmo col piede.
La ragazza sospira affranta e si volge a guardare Niall, intento ad
osservare
la massa informe di persone che si muove sulla pista da ballo.
“Vuoi andare a ballare?” Chiede Selene, timorosa di
una risposta affermativa.
“Assolutamente no!” Risponde stizzito il ragazzo
“Ma stasera tu ballerai almeno
una canzone con me!”
“Ma io non so ballare!” Cerca di controbattere la
ragazza
“E chissene frega! Neanche io lo so fare, ma non per questo
non ballerò con
questa splendida ragazza stasera!” Conclude Niall strizzando
l’occhio. Selene
sorride, ma le labbra si contraggono improvvisamente alla vista di un
ragazzo
appoggiato al bancone, alle spalle di Niall. E’ il ragazzo
del tentato abuso.
Selene sente un brivido di terrore e disgusto percorrerle la schiena e
istintivamente afferra la mano di Niall e chiede con voce tremante,
senza
levare lo sguardo dal ragazzo seduto sullo sgabello “Possiamo
uscire un
attimo?”
“Ehy, che succede?” Domanda il biondo, mentre segue
lo sguardo di Selene e vede
un ragazzo, che ignaro di tutto sta bevendo una birra. Sente Selene
stringere
ancora più forte la sua mano non appena il ragazzo
improvvisamente si alza.
Niall si gira per osservare Selene e la trova quasi in lacrime
“Ti prego Niall,
portami fuori di qui.”.
L’irlandese stringe Selene in un abbraccio e tenendola
stretta a sé la guida
all’esterno della scuola.
Non appena la ragazza sente il venticello serale accarezzarle le guance
rosse
inspira profondamente, cercando di regolare il battito del cuore.
Stava per avere una crisi di ansia. Sa che dopo un evento
così drammatico si
sarebbero potuti verificare degli eventi simili, ma non le era mai
capitato
prima di quel momento. Probabilmente perché prima di quel
momento non si era
mai trovata praticamente faccia a faccia con quell’essere.
Tenendo ancora per mano Niall, ma allentando la presa, Selene si lascia
cadere
scomposta su una delle tante panchine nel cortile della Churchill High
School e
sbuffa sonoramente.
Perché devono capitare tutte a lei?
Sta per aprire la bocca per scusarsi con Niall quando
quest’ultimo la precede
dicendo
“Era lui, vero?”
Selene si limita ad annuire, uno strano nodo alla gola le impedisce di
proferire parola.
Uno strano formicolio stava infastidendo le dita di Niall: sarebbe
rientrato
immediatamente in palestra e avrebbe spaccato il faccino di
quell’idiota.
“Bene, ora se permetti vado a spaccargli la faccia”
esplicita e fa per alzarsi,
ma Selene lo afferra per un braccio e lo strattona “Ti prego
Niall, lascia
stare..”
“Selene, stai scherzando? Lasciar stare? Quel verme ti ha
messo le mani
addosso!” Urla Niall perdendo le staffe. Selene molla la
presa e si risiede
sulla panchina
“Fai quello che devi fare allora..” Dice con la
voce tremante.
Niall si passa una mano fra i capelli e si riavvicina alla ragazza
“Scusami
Selene, ma non puoi immaginare quanto abbia voglia di fargli provare
almeno la
metà del male che hai provato tu..”
“No Niall, posso immaginare, posso immaginarlo eccome! Ma non
ne vale la
pena..l’unica cosa che voglio è non rivederlo
più!” Aveva combattuto fino a
quel momento contro le lacrime che volevano scivolare fuori dai suoi
occhi e
aveva vinto, ma una lacrimuccia solitaria è riuscita a
sfuggire e ora riga la
sua guancia destra. Niall si siede accanto alla ragazza e le asciuga la
guancia
col dorso della mano, per poi spalancare le braccia offrendo un
abbraccio a
Selene.
La ragazza si fionda nelle braccia del ragazzo sorridendo rincuorata.
“Per fortuna che ci sei tu Niall!” Dice, e il cuore
del ragazzo si scalda e
diventa più leggero.
“Per fortuna che ci sei
tu!” Continua
a ripetersi nella mente Niall, per poi sorridere ebete.
Decidono così di passare la serata lì fuori,
parlando, ridendo e osservando le
stelle che splendono in quella notte d’estate.
Improvvisamente Niall si alza in piedi e invita Selene a fare lo stesso.
“Hey, che succede?”
“Mi vuole concedere questo ballo, signorina?”
Chiede Niall galante,
improvvisando un inchino cavalleresco.
Selene ridacchia e decide di stare al gioco: così fa una
piccola reverenza e
acconsente “Certo, messere!”
Niall sorride e afferra la ragazza per la vita, facendola volteggiare e
provocando le risate convulse di Selene che, ancora con le gambe per
aria, batte
i pugni sulle spalle di Niall e gli chiede di rimetterla a terra.
Niall la accontenta, ma non lascia la presa sui suoi fianchi e,
canticchiando
una melodia dolce e lenta al suo orecchio, la fa ondeggiare a tempo.
Selene, ammaliata dalla voce del ragazzo, lo asseconda nei movimenti e
allaccia
le braccia dietro al suo collo. Per dieci minuti i due continuano a
ballare
lentamente.
Niall inizia così a cantare una canzone che Selene aveva
sentito passare un
paio di volte alla radio..
(vi lascio il link della canzone, se vi va di ascoltarla mentre
leggete: http://www.youtube.com/watch?v=KNffcLn6teY
)
You’re the
perfect part of me
You’re the oxygen I breathe
You’re a superstar, a work of art
It’s electricity!
Non lo sa il perché, ma Niall sente che solo
con questa canzone riesce
ad esprimere ciò che pensa.
Selene riesce a far emergere la sua parte migliore, è
diventata il suo tutto,
il suo ossigeno: senza di lei non può vivere.
Selene è un’opera d’arte, anche se
questo lei non lo sa.
La ragazza osserva estasiata il biondo, assimilando tutte le parole che
sta
cantando e imprimendole nella mente, ma soprattutto nel cuore, che
batte sempre
più forte.
You’re a
yes in a world of no’s
You’re
the Beatles to my Stones
It’s
a sweet romance
A
spot light dance
Girl
you shake me to my bones!
Selene è
l’unica risposta affermativa a tutti questi quesiti
fastidiosi, è l’unica che riesce a farlo tremare
fino alle ossa, e l’unica con
cui vuole ballare al chiaro di luna di una notte di mezza estate.
Take me
out.. spin me around!
We
can laugh when we both fall down
Let’s
get stupid
dancing
with the Cupid tonight
Detto questo Niall afferra
Selene e la fa volteggiare per
aria, per poi riappoggiarla a terra e farla muovere goffamente,
inscenando un
balletto abbastanza ridicolo e facendo ridacchiare la ragazza,
leggermente
imbarazzata.
Well
don’t make a pill
That
can give me the thrill
When
you look at me
Selene ora lo guarda negli occhi e un brivido percorre entrambi. Verde
e
azzurro. Terra e cielo che si incontrano, si scontrano e si scavano
dentro, in
profondità. Occhi così limpidi che possono
mostrare l’anima di chi li possiede.
Ed entrambi hanno un’anima candida e sincera. Occhi
così limpidi e sinceri che
mostrano tutto ciò che provano. Ed entrambi provano un
immenso e irrefrenabile
amore.
It’s
quite clear to me
That
we were always meant to be
You’re my bird
Baby
I’m your bee
Niall rallenta, stringendo a sé Selene e guardandola negli
occhi
You
got me A to Z
Sussurra a fior di labbra il
ragazzo, per poi appoggiare
timoroso le sue su quelle di Selene.
Le appartiene, completamente. Dalla A alla Z.
Selene schiude le labbra, e assapora quelle di Niall. Aveva atteso
questo
momento da troppo tempo ormai. Aveva fantasticato pomeriggi interi
immaginandosi il sapore delle sue labbra, e ora può
confermare le sue
supposizioni: le labbra di Niall hanno un sapore fresco, di menta,
unito al
sapore dolce di tutte le varie bombe ipercaloriche di cui si ingozza
sempre.
Mentre Niall continua a stringerle i fianchi, facendo avvicinare tra
loro i
loro bacini, Selene inizia a giocherellare con i capelli del biondo.
Sente
Niall sorridere contro le sue labbra e anche lei sorride di rimando,
per poi
riprendere a baciare con più passione il ragazzo, che non
oppone di certo
resistenza. E’ indescrivibile la felicità di
entrambi, che dopo essersi
scoperti così tanto possono rifugiarsi una nelle braccia
dell’altro, finalmente
sereni.
E così riprendono a baciarsi dolcemente, con la luna piena
testimone del loro
amore.
MY CORNER
Hola! :)
Come state?
Finalmente ho aggiornato la storia, ma soprattutto finalmente Selene e
Niall si
sono baciati asdfghjkkl *^*
Come al solito non ho niente da dire, eccetto che sono disperata per i
compiti
delle vacanze che non ho ancora finito, ma questa è
un’altra storia LOL
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le
preferite/seguite/ricordate, siete la mia forza :’)
Al prossimo aggiornamento
Isa xx
P.S.: per chi non la
conoscesse, la canzone che canta Niall
è Cupid di Daniel Powter :3
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 8 ***
CAPITOLO 8
Selene
allontana Niall dolcemente e con voce tremante gli dice
“Niall,
io tra meno di tre mesi ritornerò in Italia, e quasi
sicuramente non ci
rivedremo mai più”- il cuore le si stringe a
quest’affermazione- “Come potremmo
rimanere in contatto? Stiamo sbagliando tutto.”
“Selene,
ci amiamo. Non stiamo sbagliando niente.” Risponde risoluto
Niall
accarezzandole una guancia.
Già,
si amano. Ma può l’amore veramente vincere tutto?
La lontananza, la paura,
l’insicurezza? Selene se lo chiede, ma quando incontra lo
sguardo di Niall e
vede quanto amore e sincerità sprigionano i suoi occhi trova
la risposta: forse
l’amore non vince tutto, ma loro sì. Loro
vinceranno, fosse l’ultima cosa che
debbano fare. Combatteranno per non perdersi. Sorride la ragazza, e si
riavvicina all’irlandese per baciarlo.
Dopo non molto i due si
ritrovano di fronte alla porta di
casa Flitwick. Niall stringe forte la mano di Selene e sorride.
“Grazie per la serata Nì, è stata
stupenda.”
“Grazie a te Sel per essere sempre così
stupenda”
“Oh, ma smettila idiota!” Risponde Selene dando uno
schiaffo sulla spalla al
biondo e arrossendo vistosamente. No, non si sarebbe mai abituata a
tutti quei
complimenti a volte inopportuni del suo ragazzo.
Del suo ragazzo.
Suo. Ragazzo.
Sel avvampa di nuovo, stentando a credere di poter definire Niall
“fidanzato”.
Ne è orgogliosa.
“Forse è meglio se vado Sel, si sta facendo
tardi”
“Oh. Certo, hai ragione” Risponde la ragazza,
avvicinandosi al ragazzo e
baciandolo sulla guancia.
Selene sta per voltarsi ed entrare in casa quando Niall, insoddisfatto,
la
afferra per i fianchi e la fa girare di nuovo verso di lui, chiedendo
“E il
bacio della buonanotte?”
Selene sorride e appoggia delicatamente le sue labbra su quelle del
biondo.
“Buonanotte Nì!”
“Buonanotte Sel”
Dopo pochi minuti Niall varca
la porta di casa sua e dopo
essersela richiusa alle spalle sale la piccola rapa di scale vicina
all’entrata
ed entra in camera. Accende la luce, appoggia la giacca elegante sullo
schienale della sedia accostata alla scrivania e si lascia cadere a
peso morto
con un grande sospiro sul letto.
Non riesce ancora a capacitarsi del fatto che Selene sia la sua
ragazza.
Sbalorditivo. Gli sembra tutto un sogno.
Il ragazzo slega e si sfila la cravatta per poi sbottonare la camicia
bianca e
gettarla a terra.
Si alza dal letto, sfila i pantaloni e afferra una vecchia maglietta
che funge
da pigiama, per poi spegnere la luce e infilarsi sotto le coperte.
Al buio afferra il cellulare lasciato sul comodino e manda un messaggio
a
Selene
“Domani fatti trovare pronta per le nove, ci sarà
una sorpresa ;) Buonanotte
principessa xx”
Il giorno seguente, mentre Selene sta finendo di lavarsi i capelli, il
campanello di casa Flitwick inizia a suonare insistentemente. Niall
è arrivato.
La ragazza si guarda di nuovo
allo specchio per un’ultima
sistematina ai capelli e scende tranquillamente le scale, incurante del
campanello che continua a trillare fastidiosamente.
Apre la porta e si ritrova davanti Niall con il telefono tenuto tra la
spalla
sinistra e la testa e l’indice della mano destra a
mezz’aria, vicino al
campanello.
Selene scoppia in una fragorosa risata, divertita dalla faccia
spazientita del
ragazzo.
“Ehy, smettila di ridere!” Protesta Niall, mettendo
su un adorabile broncio.
Selene cerca di calmarsi e strapazzando le guance arrossate del ragazzo
chiede
scusa.
“Hai fatto colazione? E’ rimasto un po’
del caffè che ho preparato stamattina”
“Sì, ho già fatto colazione,
grazie..Sei pronta?”
“Certo, vado a recuperare la borsa e la macchina fotografica,
vado e torno!”
La ragazza non aspetta una risposta che si trova già a
metà rampa, facendo i
gradini a tre a tre.
Spalanca la porta della camera e afferra la borsa dopo averci infilato
dentro
una felpa e la macchina fotografica e scende al piano terra.
“Eccomi!”
“Perfetto, allora si parte!”
Appena salita sul pick-up di Niall, Selene accende la radio e inizia a
canticchiare la canzone che stanno trasmettendo allacciandosi la
cintura ed
afferrando la macchina fotografica. Niall nel frattempo accende la
macchina e
con un paio di manovre si mette in carreggiata.
“Allora, dove mi porti di bello?”
“Non te lo posso dire, è una sorpresa!”
“Eddai amore dimmelo!”
Niall strabuzza gli occhi e lancia una furtiva occhiata a Selene per
poi
chiedere riportando lo sguardo sulla strada
“Come mi hai chiamato scusa?” Chiede, per poi
sorridere beffardo
Selene boccheggia in cerca di parole.
Ecco, lo sapeva, ha rovinato tutto.
Prova ad ostentare indifferenza, ma nota che Niall è in
attesa e quindi
balbetta incerta
“A-a-amore..”
Il ragazzo la guarda dritto negli occhi dicendo
“Beh potresti farlo più spesso, mi piace questo
nome!”
Selene tira un lungo sospiro di sollievo per poi aprirsi in un sorriso
smagliante e fotografare una ragazza che stava facendo jogging con il
proprio
cane al guinzaglio.
E’ felice. Dannatamente felice.
Quando scopre che il suo fidanzato l’ha portata a Dublino
scoppia praticamente
di felicità.
Dublino è una
città stupenda. Selene ci era stata solo un
pomeriggio qualche settimana prima per andare a visitare un museo, quel
giorno
avrebbero avuto tutto il tempo per visitarla.
Mano nella mano entrano al Trinity College situato esattamente al
centro della
città e, dopo essere stati accolti da alcuni studenti
disponibili a guidare i
turisti all’interno degli edifici che costituiscono
l’università, i due
iniziano a girovagare senza meta per poi fermarsi su una delle tante
panchine
che si trovavano nel grande parco dell’università.
Stranamente la giornata è serena e Selene sfila per
l’ennesima volta la
macchina fotografica per immortalare le strane ombre che gli alberi
frondosi
riproducono sul grande prato verde.
“E’ veramente un posto stupendo” Sussurra
appena la ragazza
“Già..io l’adoro!” Risponde
Niall, cingendo le spalle di Selene con un braccio.
“Ci facciamo una foto?” Chiede improvvisamente la
ragazza
“Certo!”
Selene dunque balza in piedi e ferma un turista chiedendogli
gentilmente di
poter scattare una foto.
Il signore avvicina quindi l’occhio destro alla macchina
fotografica e
sorridendo dice “Cheese!”
Selene sorride e poco prima che il signore faccia scattare
l’otturatore sente
le labbra di Niall appoggiarsi sulla sua guancia.
Click.
Il turista cortesemente ritorna la macchina fotografica a Selene e
commenta
“Mi ricordate me e mia moglie quando eravamo
giovani!”
Selene e Niall si scambiano uno sguardo complice e sorridono
ringraziando il
gentile signore.
Dopo aver passato un’oretta ad oziare nel campus, i due
ragazzi si avviano
nell’arteria principale di Dublino, gremita di gente.
Selene rimane imbambolata ad osservare ed ascoltare tutti gli artisti
di strada
che allietano i passanti cantando, suonando, facendo giochi di magia,
sculture,
dipinti..
E’ un’atmosfera magica, e Selene scatta foto a
ragazzini che cantano canzoni
dei Beatles, a signore che suonano la lira, a lepricani che girovagano
per le
strade con dei pentoloni pieni di monete d’oro, a Niall
sorridente che la
guarda.
Dopo aver pranzato velocemente
ad un fast food i due
ricominciano a passeggiare nel centro città, godendosi i
timidi raggi che fanno
capolino dalle imponenti nuvole che ricoprono quasi completamente il
cielo di
Dublino. Mano nella mano riprendono la loro passeggiata, fermandosi di
tanto in
tanto ad osservare qualche vetrina e anche a comprare qualcosa.
Si fanno ormai le sei di pomeriggio quando i due decidono di ritornare
a
Mullingar: la strada da fare è abbastanza lunga e i ragazzi
hanno camminato per
l’intera giornata.
Dopo non più di dieci minuti di viaggio Selene chiede a
Niall di cantare
qualcosa, e dopo qualche resistenza da parte del biondo riesce a
convincerlo e
così, cullata dalla dolce voce di Niall la ragazza si
assopisce sul sedile
della macchina, felice.
SCUSATE,
SCUSATE, SCUSATE.
Avete
tutto il diritto di uccidermi. Con violenza anche.
Non controllo neanche quando è stata l’ultima
volta che ho aggiornato questa
storia perché mi sentirei ancora più in colpa di
quanto non lo sia ora.
L’unica cosa che posso dire è scusate, ma
quest’anno la scuola mi sta
letteralmente uccidendo.
Giuro che non ho un momento di tregua.
Mi dispiace anche perché questo capitolo non è
degno di tutta la vostra
paziente attesa, ma ho fatto del mio meglio: non ho voluto introdurre
niente di
sorprendente per non appesantire troppo la trama, quindi vi dovete
accontentare
di questo capitolo di passaggio.
Spero di ricevere qualche commento in più, mi farebbe
piacere sapere cosa ne
pensate e magari conoscervi anche un po’. :)
Vi lascio come sempre i vari link delle mie storie e dei miei contatti
:3
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The Way You Are (Fanfic con Conor Maynard)
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