We were everything... But now? di IloveDream (/viewuser.php?uid=189705)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Summer '09 ***
Capitolo 2: *** Bad News ***
Capitolo 3: *** A Jump Into Past ***
Capitolo 4: *** Life Goes On ***
Capitolo 5: *** The Dream Started From Here ***
Capitolo 6: *** You Are Alone ***
Capitolo 7: *** I Remember That... ***
Capitolo 8: *** Rock Me ***
Capitolo 9: *** With Heart Full of Emotion ***
Capitolo 10: *** Goodbye ***
Capitolo 11: *** When The Eyes Smile ***
Capitolo 12: *** The Thoughts Are Too Loud ***
Capitolo 13: *** I'm Alone ***
Capitolo 1 *** Summer '09 ***
capitolo
ESTATE 2009
Vedere il suo corpo inerme sul ciglio di quella strada, per
lui era un’immagine che gli logorava dentro. Loro tanto uniti, erano migliori
amici, ma quella tragica notte erano stati qualcosa di più. Si erano amati, si
erano concessi l’un l’altro, avevano dato voce a quello che ora mai pensavano
da tempo, hanno preso coraggio e hanno confessato i loro sentimenti. Chi li
conosceva da tempo sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma nessuno si
sarebbe mai aspettato che quella magica notte si sarebbe poi tramutata nella
notte che avrebbe fatto finire così velocemente il loro amore e le loro vite
insieme. Molti sarebbero pronti a giurare che a sedici anni non si può amare,
ma molto probabilmente non conoscevano lui e Sheila, parlavano come migliori
amici, giocavano come bambini, bisticciavano come una coppia sposata da tempo e
si proteggevano come fratelli. Avrebbero sicuramente cambiato idea
conoscendoli.
Era lì su
quella sedia, nella sala d’attesa dell’ospedale con gli occhi pieni di lacrime
e arrossati per il pianto. Non poteva crederci, aveva la testa tra le mani e continuava
ad aspettare le tanto attese “buone notizie” dai dottori. Aveva già chiamato
Martha, la madre di lei, per raccontargli l’accaduto. Non poteva crederci,
qualche minuto fa erano sulla spiaggia, a scambiarsi coccole e tenerezze
proprio come due neo-fidanzatini, quali erano, e ora Sheila era in sala operatoria, con non si
sa quale esito, aveva solo sentito urlare un medico, mentre lei veniva portata
d’urgenza, ‘è grave, datevi una mossa’. La disperazione si stava facendo
padrone di lui, quel ragazzino tanto premuroso e dolce, che aveva fatto
innamorare Sheila. Erano migliori amici da quando lei era arrivata a in quella
nuova città, da subito capirono che le tra loro ci sarebbe stato un legame
indissolubile, loro due si completavano a vicenda. Lei era estroversa, fuori
dagli schemi, testarda e altezzosa, lui invece era dolce, generoso, timido e
alle volte anche un po’ insicuro.
Mentre aspettava
su quella sedia si era ritrovato a fissare il vuoto e con quel sorriso amaro
stava viaggiando tra i ricordi di quella che era stata la loro, seppur breve, vita
insieme.
*-Perché ti
nascondi? Nano, hai paura di una bambina?-
-Ehi! Io non sono un nano e tu non mi fai
paura!-
-E allora perché ti nascondi?-
-Perché non so chi sei.-
-Sono Sheila e ho sei anni, sono la tua nuova
vicina.-*
Sorrideva
amaramente al ricordo, del loro primo incontro. Fin da bambina Sheila aveva già
un bel caratterino, l’aveva dimostrato in diverse occasioni, ma a prescindere dai
suoi difetti lui sapeva benissimo che senza di lei non poteva stare… LEI DOVEVA
STARE BENE!
HI PEOPLEEEEE <3
allora siate clementi con me è la mia prima FF sui One Direction xD
I think to be a Directioner <3 AMO UNO DI LORO PIU' DI TUTTI (scoprirete chi.... leggendo il prossimo capitolo)
Detto questo credo che non abbiate mai letto un FF come quella che ho in mente... sarà difficile mettere
per
iscritto tutte le idee che mi frullano in testa. Vorrei scriverla
insieme a voi se avete suggerimenti di qualsiasi tipo
potremmo parlarne e inserirli <3 (PS: SE AVETE LETTO QUALCOSA DI SIMILE... ditemelo pls!!!)
TO NEXT CHAPTER
recensisci se ti
và <3 <3 grazie mille!!!!!!!!!!!!
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Capitolo 2 *** Bad News ***
Capitolo 1 Bad News
Trailer 1 & Trailer 2
Bad News
-Niall,
oh mio Dio cosa è successo? Stai bene? Dov’è
Sheila?- Martha era letteralmente sconvolta, a quella scena Niall si
intristì ulteriormente, non appena cominciò a parlare la
su voce si ruppe in un pianto.
–Non lo so, cosa è successo
stavamo preparando la tenda per andare a dormire, quando si è
messa a rincorrere un cucciolo, ma non credevo l’avrebbe rincorso
fino in strada e…- Smise
di parlare e cominciò a singhiozzare. Martha si avvicinò
e lo strinse forte.
–Tranquillo, tesoro. Chiamo tua madre e ti
viene a prendere. Sei troppo sconvolto per stare qui.-
-NO! Io devo
stare qui! Non posso lasciarla!-
-Niall calmati. Ci sono qui io, ok?-
-Si, ma io non vado via, fino a quando non so che sta bene.- A quelle
parole Martha capì che quel ragazzino, a cui tanto voleva bene,
sarebbe stato irremovibile. Non se ne sarebbe andato fino a che, non
avrebbero avuto notizie di Sheila. Dopo circa mezz’ora arrivarono
anche Maura e Greg, la madre e il fratello maggiore di Niall,
anch’essi sconvolti dalla telefonata ricevuta da Martha.
Ormai
era passata più di un’ora e finalmente arrivò
un’infermiere.
–Signora Green?-
-Sono io, mi dica. Come sta
mia figlia?- Maura le se avvicinò per farle capire che poteva
contare su di lei, qualunque cosa sarebbe successa, si alzarono anche
Niall e Greg e seguirono l’infermiere nell’ufficio del
chirurgo che aveva appena operato Sheila.
-La
prego, è più di un’ora che aspetto. Voglio sapere
come sta mia figlia.-
-Signora si sieda, la situazione è
più complicata del previsto.- A quella frase, nella sala era
calato un silenzio tombale, Niall era congelato sul posto, Maura
stringeva la mano a Martha. Erano tutti in attesa di sapere.
-Vede
signora, credo lei sappia come si siano svolti i fatti, quando sua
figlia è caduta al suolo, la testa ha subito un duro colpo. Ci
sono cattive notizie e buone notizie. Le buone sono che la parte che
riguarda i movimenti sono pienamente funzionanti, sono stati preservati
senza alcun danno. Mentre per quanto riguarda le cattive notizie, beh,
c’è una zona nel cervello che viene chiamata Ippocampo, in
questa zona è custodita la memoria a lungo termine, noi crediamo
che quella zona abbia riscontrato molti danni.-
-Che genere di danni?-
Disse Martha con un filo di voce.
–Sua figlia ha perso totalmente
la memoria, non ricorda nomi, volti, suoni, nomi di oggetti, colori e
così via. È come se ci fosse stato un reset nel suo
cervello imparerà tutto di nuovo, che sia camminare, correre,
nuotare e andare in bicicletta, oh e anche leggere e scrivere. Per
quanto riguarda i volti e meglio che impari a conoscere quanto meno
persone possibili. Quindi le consiglierei di non entrare tutti insieme
nella stanza.-
-Mia figlia non sa che sono sua madre?- Disse Martha
oramai in lacrime, Niall si stava maledicendo mentalmente per aver
permesso tutto ciò, Maura sussurrò un ‘Mio
Dio’. Erano tutti allibiti non sapevano cosa dire.
–Ehm
signora Green? Mi ascolti, con il tempo le tornerà la memoria
però per ora è meglio se non forziamo nulla, credo sia
meglio che per un po’ incontri solo lei.- A Niall cadde il mondo
addosso. Dopo quella notte, non vedeva l’ora di stare di nuovo
con lei, di sentirla tra le sue braccia, di sentire il suo profumo e di
baciarla, ma ora non poteva più. Prese la parola.
–Quanto
tempo ci vuole per recuperare la memoria?-
-Dipende, alle volte anche
anni.- Non poteva credere alle sue orecchie, e se non avesse
più recuperato la memoria? E se si sarebbe completamente
dimenticata di lui, e di tutto quello che avevano passato? Erano
domande a cui non voleva darsi una risposta.
OK, ECCOMI. LOL
(sara_scrive mi ha offerto il banner) grazie <3
Questo è il nuovo capitolo. Spero vi piaccia.
Quello
che voglio fare con questa FF è un pò complicato. In
mente ho già tutto pronto ma sarà difficile metterlo per
iscritto.
Sarà
piena di flashback... che farò di colore differente al testo
così si capisce... VI DICO CHE NON HO MAI LETTO NIENTE DI QUELLO
CHE VOGLIO FARE IO... CERCHERO' DI RENDERLA ABBASTANZA REALE... *_* AMO
LE COSE CHE NELLA REALTA' POSSONO ESSERE ABBASTANZA POSSIBILI.. :P
Bene detto questo vi presento la protagonista LEI PRESTERA' IL VOLTO A SHEILA GREEN ;)
IL NOSTRO PRINCIPINO A 16 ANNI :D E ORA VI PRESENTO SHEILA <3
** <3 <3 <3
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Capitolo 3 *** A Jump Into Past ***
Capitolo 2 Un salto nel passato
Un salto nel passato
Non
aveva mai visto Niall come qualcosa di più che un amico, il suo
migliore amico. Era sicura del fatto che non lo amasse, però
vedere Niall dare le attenzioni che di solito preservava a lei a
qualcun altro era una sensazione inspiegabile. Gelosia? Pensò,
ma no, o meglio non lo sapeva nemmeno lei. Jenn era entrata nella vita
di Niall da poche settimane, Sheila non sapeva nemmeno come fosse nata
questa cosa. Avevano scambiato quattro chiacchiere nel corridoio della
scuola e dopo anche qualche messaggio su facebook,
almeno così aveva sostenuto Niall e ora era dappertutto, prima e
dopo le lezioni, il pomeriggio e anche il venerdì e il sabato
sera, si stavano frequentando. Sheila non riusciva a spiegarsi cosa
provava quando li vedeva insieme era strano, basta, non riusciva a
darsi una risposta. Strano perché era anch’ella legata
sentimentalmente da circa due mesi a qualcun altro che non fosse il suo
migliore amico, non era innamorata di Matt, a lei piaceva moltissimo,
era il solito fighetto, che giocava nella squadra di calcio della
scuola ed era il ragazzo più ambito dalle ragazze di
quell’istituto. A Niall lui non era mai piaciuto c’era in
lui qualcosa che non lo convinceva, era ambiguo, per non dire che non
gli credeva affatto. Avevano battibeccato a lungo prima del loro primo
appuntamento.
-Io dico che non devi fidarti di “Mr. Sono figo e mi sono fatto tutta la scuola”.-
-Niall ma smettila, è solo un appuntamento, non lo devo mica sposare.-
-Io
ti sto avvisando, non me lo vedo buono. Non vorrei trovarmi un giorno
ad asciugare le tue lacrime e dire ‘Te l’avevo detto’.-
Disse lui sdraiandosi sul letto di Sheila mentre lei si preparava per
l’appuntamento con Matt. Lei e Niall passavano praticamente tutta
la giornata insieme, avevano momenti tutti per loro come il
venerdì sera, che per loro era una tradizione, vedevano un film
a casa Green, si abbuffavano e poi dormivano insieme nella stanza di
Sheila. Lo facevano da anni fin da bambini. In quello che diceva Niall
nei confronti di Matt, forse c’era un pizzico di gelosia, in lui
vedeva una minaccia per il loro rapporto, quel rapporto che tutti
quanti gli invidiavano.
-Sheila!- La richiamò Niall. Era seduta nel giardino della scuola sotto un albero con le auricolari.
–Ehi biondo! Dove hai lasciato la tua dolce metà?-
Pronunciò con fin troppa enfasi lei, cosa che non passò
inosservata a Niall, ma che decise di fare finta di niente.
–E’ uscita prima perché non stava molto bene, e invece dov’è Matt?-
-Ha gli allenamenti oggi.- Disse appoggiando la schiena al tronco dell’albero. –Davvero? Ma Thomas è lì, è il centravanti della squadra, come mai non si allena anche lui oggi?- -E io che ne so.-
-Mmm,
capisco, comunque io vado, devo chiedere alla professoressa Walker se
può posticiparmi l’interrogazione. Ci vediamo dopo.-
-Ok tranquillo.-
Le
intenzioni di Niall erano ben chiare, voleva indagare su Matt. Era una
cosa che voleva fare da tempo, prima d'allora non ne ha mai avuto
l’occasione, doveva cogliere la palla al balzo. Gli era
già strano il fatto che Thomas non fosse presente agli
allenamenti, così decise di andare dritto agli spogliatoi della
squadra. Appena arrivò notò subito lo strano silenzio,
cosa insolita in quanto di solito già nel corridoio prima degli
spogliatoi si sentiva un intenso vociferare, ma continuò a
camminare. D’istinto iniziò a camminare di soppiatto, come
se il suo sesto senso gli stesse anticipando quello che di lì a
poco avrebbe visto. Lentamente aprì la porta e quello che vide
era peggio di qualsiasi cosa si sarebbe mai aspettato, l’unica
cosa che riusciva a pensare era a come avrebbe fatto a spiegarlo a
Sheila, senza pensarci due volte prese il suo cellulare dalla tasca e
scattò un paio di foto. Erano lì Matt ed Emma,
avvinghiati, Emma senza maglia con le mani nei pantaloni di Matt. Emma
era un po’ la troietta della scuola era stata un po’ con
tutti, non era lei a stupire infatti, era lui, il quale dichiarava il
suo amore per Sheila ai quattro venti, solo per portarsela a letto.
Cosa che fortunatamente non era ancora successa. Niall ripose il
cellulare nella tasca e in silenzio tornò nel giardino della
scuola. Di Sheila, nemmeno l’ombra poco importava,
l’avrebbe vista dopo le lezioni o nel tardo pomeriggio a casa sua.
-Ciao Martha c’è Sheila?-
-No, Niall oggi è giovedì lo sai che è a lezione di canto.-
-Non appena arriva mi fai chiamare? Oppure posso passare alle nove quando finisce?-
-Certo!
Oh no aspetta Matt la passa a prendere da lezione, vanno a mangiare una
pizza e poi la riaccompagna. Perché è successo qualcosa?-
-No, niente di che però devo dirgli una cosa. La chiamerò al cellulare. Grazie comunque.- Disse il biondo con il suo sorriso.
–No Niall, l’ha lasciato a caricare qui. Credo dovrai aspettare a domani mattina, vi vedrete a scuola.-
-Si infatti. Ciao Martha e grazie.-
-E di che? Ciao.- Non appena finì di parlare con Martha ritornò a casa sua e si chiuse nella sua stanza. Qualche
ora dopo, era nel suo letto a rigirarsi, non trovando sonno,
perché aveva ancora quelle immagini di Matt ed Emma impresse
nella mente. Non poteva credere che quella sera lei era uscita con quel
verme. I suoi pensieri erano affollati, quello che lui provava per
Sheila era più dell’affetto che provava per una semplice
amica, lui l’amava e la paura di essere rifiutato e di rovinare
il loro rapporto l’aveva indotto ad affogare questo sentimento,
però con Jenn aveva anche cercato di farla ingelosire e ci era
quasi riuscito. Almeno lui credeva di si. Jenn per lui era solo una
copertura, erano d’accordo, serviva ad aprire gli occhi a Sheila.
Quando questi pensieri viaggiavano veloci e numerosi nella mente di
Niall, sentì il cellulare squillare e rimbombare nella stanza.
Si alzò di malavoglia da quel letto e riluttante rispose.
-Pronto?-
-Niall!-
-Sheila? Sei tu? E’ successo qualcosa?-
-Puoi venire ora a casa mia?-
-Ora? Ma sai che ore sono?-
-Volevo aspettare a domani, ma non ce la faccio. Ho bisogno di te.-
-Aspetta arrivo!-
Pochissimi
minuti dopo Niall era arrampicato sulla ringhiera del balcone della
stanza di Sheila, bussò senza fare troppo rumore alla finestra.
-Finalmente sei arrivato!-
-Ehi
ma hai idea di che ore sono? Sono le tre meno un quarto! Spiegami cosa
è successo di così tanto importante da farmi venire qui a
quest’ora!- Disse lui, un po’ troppo superficialmente da non accorgersi gli occhi rossi, segno che aveva pianto.
–Beh ecco… -
-Ecco cosa?- La incoraggiò.
–Stasera
sono uscita con Matt e mi sono accorta che sul suo collo aveva dei
segni abbastanza evidenti e quando gli ho chiesto spiegazioni si
è arrabbiato e mi ha detto che era solo colpa mia perché
non mi decidevo a fare sesso con lui. E quindi l’ho lasciato.-
Niall a quelle parole parve quasi sollevato, però non doveva
darlo a vedere. Quello non sarebbe stato il momento più adatto
per dichiarare quello che provava per Sheila.
–Ascolta,
io dopo scuola sono passato qui e ho chiesto a tua madre dov’eri,
ma lei mi ha giustamente ricordato che eri a lezione di canto e che non
potevo nemmeno chiamarti perché avevi lasciato il telefono a
caricare. Però io volevo parlarti proprio di questo, guarda
queste foto! Le ho scattate oggi a scuola dopo che ci siamo visti in
giardino.- Alla visione di quelle foto a Sheila gli vennero gli occhi lucidi.
–Me ne sono accorto che stai trattenendo le lacrime, perché? Sei innamorata di un viscido come lui?-
-No, Niall non essere sciocco, mi sento usata, illusa e presa in giro soprattutto!.-
-Dopo la litigata almeno ti ha richiamato o mandato messaggi?- Sheila scosse la testa.–Beh,
ora siamo a casa tua e lui non chiama, questo significa che lui non ti
adora. Per lui sei solo un’altra bambola e io ho provato ad
avvertirti, ma non ti dirò ‘te l’avevo detto’,
non mi và di infierire in questo momento. Però ora ti
farò una promessa ascoltala. Non posso essere superman, ma per
te posso essere un super uomo, stasera credo di aver salvato il tuo
cuore e cercherò di non farlo più perché non
permetterò che succeda un'altra volta questa cosa qui.-
Al suono delle parole che Niall pronunciò Sheila quasi si
sciolse e il suo cuore perse un battito, era così intimo quel
momento. Si lanciò su di lui abbracciandolo più forte che
poteva.
–Grazie biondo! Come farei senza di te?- Disse sussurrandogli all’orecchio. Il corpo di Niall fu pervaso dai brividi.
–Ok, mi stai soffocando.- Disse sorridendo.
–Ora mettiti a letto e domani ti passo a prendere dopo colazione ok? Sogni d’oro.- Salutandola con un bacio sulla fronte e si avvicinò alla
finestra per andare via. Lei lo broccò per abbracciarlo ancora.
–Tutto quello che vuoi, quello di cui tu hai bisogno è sotto il tuo naso, dovresti aprire gli occhi, ma sono chiusi.-
Sussurrò quella frase all’orecchio di lei e senza dargli
il tempo di replicare a quella frase andò via scivolando
giù dalla ringhiera. Quella notte Sheila la passò a
ripensare un milione di volte a quella frase che le fu sussurrata
all’orecchio dal suo super uomo.
(sara_scrive banner)
Ciao geneteeeeee :) eccomi!!!
Allora iniziamo col dire... che questo è un capitolo dove si spiega un pò quello
che è stato il loro passato, capiterà spesso
che ogni tanto troverete un capitolo che parli del loro passato...
SERVE A FAR CAPIRE MEGLIO QUELLO CHE ACCADRA' DOPO
è tutto perfettamente calcolato ;) non immaginate che succederà :P muahahahahahah
spero vi piaccia quello che sto scrivendo e spero lascerete una recensione se vi và...
bene detto questo vi metto le immagini del nostro super uomo e di Sheila :P <3
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Capitolo 4 *** Life Goes On ***
Capitolo 3 Life Go On
LIFE GO ON
Trailer 1 e Trailer 2
Dall’incidente
ora mai è passato un anno, Sheila ha dimenticato la sua vita
passata, ha dimenticato Mullingar, la scuola e soprattutto Niall e
quello che sono stati. Martha ha deciso di riportarla nella sua vecchia
casa a Londra, lontano da chi la conosceva e da chi avrebbe potuto
turbarla psicologicamente. Non ha recuperato del tutto la memoria,
ricorda sua madre, il padre che lontano da loro, il suo abbandono.
Piccole cose, ma nient’altro, molto spesso, dopo
l’incidente sognava avvenimenti reali della sua vita passata,
molto spesso sognava una testolina bionda a cui non riusciva a dare un
nome, un volto, un’identità. Ogni qual volta che si
soffermava a pensare a quella testolina, gli si formava un gran vuoto
all’interno dello stomaco e a sua madre preferiva non raccontare
niente. Durante questo anno Niall è scomparso fisicamente dalla
vita di Sheila, senza non pochi sforzi. Lui l’amava e
l’avrebbe amata per sempre lo sapeva bene, al suo compleanno gli
faceva arrivare sempre qualche pensiero o dei fiori per San Valentino,
sempre in forma anonima. Martha sapeva invece che era lui, infatti loro
due erano rimasti in contatto in questo lungo anno insieme a Maura,
grande amica di Martha. Si telefonavano spesso e Niall ovviamente
chiedeva puntuale se ci fossero stati miglioramenti con Sheila,
diventava sempre più difficile dargli una risposta negativa.
Sheila dal canto suo non aveva avuto alcun tipo di rapporto con
qualsiasi altra persona, all’infuori di sua madre, aveva dovuto
imparare tutto daccapo e quindi Martha aveva deciso di assumere un
tutor che la seguisse. Non sarebbe stata in grado di stare al passo con
i suoi coetanei e frequentare il terzo superiore. Le mancavano ancora
molte nozioni basilari. La vita di tutti andava avanti, ma non
continuò insieme. Era l’estate duemiladieci e Niall ha
partecipato ai provini di X Factor UK, superandoli tutti e arrivando
fino alle ultime audizioni, le quali non riuscì a superare ma
poco tempo dopo però il ventitré luglio precisamente,
è stato ripescato e inserito in un Boy Band composta
da cinque ragazzi. Harry Styles, Zayn Malik, Liam Payne, Louis
Tomlinson e poi lui Niall Horan. che in seguito chiamarono One
Direction. Dopo l’estate invece sarebbe andata in onda la prima
puntata di quel talent show. Prima di salire sul palcoscenico Niall
telefonò a casa di Martha.
-Martha?-
-No sono sua figlia Sheila. Chi è lei?-
Sentire il suono della sua voce dopo così tanto tempo
provocò in lui una reazione inaspettata. Gli occhi si fecero
lucidi, lo stomaco iniziò a contorcersi e il cuore prese ad
accelerare.
–Cos’è il gatto ti ha mangiato la lingua?- Quella frase lo fece sorridere amaramente, ricordando il suo carattere estremamente acido.
–Scusami ho sbagliato numero.- Fu costretto a rispondere.
–Non è vero, cercavi Martha. Lei vive qui, mi dici chi sei e cosa vuoi da mia madre? Hai una voce familiare.-
-Davvero? Comunque ho sul serio sbagliato numero, scusami. Ciao.-
Sheila chiuse il telefono, continuando a pensare a quella voce fin
troppo familiare. Ma che purtroppo non le fece ricordare ancora nulla.
Nel frattempo Niall sarebbe dovuto salire sul palco.
-Niall cos’è quella faccia, sembra che tu abbia visto un fantasma.-
-No, Liam. L’ho sentito.- Disse amareggiato.
–Ehi
avanti amico poi mi racconti tutto. Ora devi essere super concentrato
dobbiamo esibirci d’avanti a migliaia di persone, dobbiamo
seguire il nostro sogno.-
-Certo amico, tranquillo. Sarò super concentrato.-
-Allora andiamo, dai tra cinque minuti tocca a noi.-
I ragazzi salirono sul palco e tutti eccitati, ancora increduli iniziarono ad esibirsi.
-Ragazzi,
lo so siete ancora eccitati per questa prima e grandissima esibizione.
Però vi prego ora dormite! Ho un sonno pazzesco è tardi!- Disse Liam autoritario.
–A proposito Niall devi raccontarmi perché hai fatto quella faccia prima dell’esibizione.-
-Quale faccia?- S’intromise Louis, ficcanaso come suo solito.-
-Tu non eri quello che aveva sonno? Eh Liam?- Disse Niall evitando l’argomento Sheila.
–Non cambiare discorso finto biondo! Sputa il rospo!-
-Louis, la domanda me l’ha fatta Liam! Di che t’impicci.- Controbbattè Niall, vedendo quanto era ficcanaso Louis. Il quale ricambiò con una linguaccia.
–E va bene, vi racconterò questa cosa.-
Come finì di dire quella frase i quattro ragazzi subito presi da
una forte curiosità si misero tutti intorno a lui, chi per terra
chi sul letto accanto al biondino e chi sulle poltrone. Niall
iniziò il suo racconto, fu evidente a tutti che questo era
ancora un tasto dolente per lui, e fu ancora più evidente il
fatto che per Sheila lui non provava semplicemente, un bene comune, no
lui l’amava.
-È bruttissimo che non ricordi che noi eravamo TUTTO.-
-Beh, guarda il lato positivo della faccenda.- Disse mostrando le sue fossette Harry.
–E quale sarebbe?- Chiese Niall incuriosito.
–Beh almeno te la sei scopata.-
Non appena finì di dire quella frase ebbe quattro occhiatacce di
fuoco e uno schiaffo in testa da parte di Louis.
–Come puoi essere così poco delicato?- Lo riprese Zayn questa volta, il quale non aveva ancora messo bocca durante tutto il racconto e disse.
–Tranquillo
amico vedrai che prima o poi ricorderà tutto. Ha detto che hai
una voce familiare, molto probabilmente ha visto la puntata e se sei
fortunato ha ricordato qualcosa vedendoti.-
-Grazie
ragazzi, ma è passato un anno, credo che se fossi stato davvero
importante per lei, si sarebbe ricorda tata di me. Non passa giorno che
non la pensi o che pensi al fatto che avrei voluto essere al suo posto.
Magari ora sarebbe al mio fianco.-
-Dai
non dire così, vedrai ricorderà tutto. Ora non ci pensare
e andiamo a dormire. Ora siamo qui e dobbiamo inseguire il nostro sogno.-
Concluse il discorso Louis abbracciando Niall il quale ancora una volta
non chiuse occhio pensando al fatto che avrebbe voluta tanto vedere di
nuovo quel sorriso che gli faceva tremare il cuore.
LOOK AT ME
(sara_scrive banner)
Ciao ........ allora cominciamo con il dire
che Niall ha partecipato a X FACTOR e i ONE DIRECTION
si sono formatiiiiiii...... ahahahah No sul serio, cercherò di fare questa storia
più vicina possibile alla realtà... mi sta ispirando di brutto *_* il nostro
NIALLINO HA RACCONTATO DI SHEILA <3 la quale purtroppo
non ricorda ancora nulla. Che altro dire, spero vi sia piaciuto e che
vi stia piacendo la storia. SE VOLETE LASCIATE UNA RECENSIONE
GRAZIE <3 XX
(ps: lo scorso capitolo è stato un salto nel passato di entrambi)
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Capitolo 5 *** The Dream Started From Here ***
Capitolo 4 The Dream Started From Here
Trailer 1
Trailer 2
The Dream Started From Here
Quella
notte a casa Green fu abbastanza travagliata, il fatto che Sheila
avesse sentito la sua voce aveva scatenato in lei una reazione emotiva
inconscia quella notte, infatti, per la prima volta sognò la
notte dell’incidente. Le scene erano molto confuse e sfuocate,
c’era il mare, era una spiaggia e poi vedeva la solita testolina
bionda, la quale suonava una chitarra e cantava subito dopo invece
vedeva finalmente che si trattava di un ragazzo. Non vedeva, purtroppo
il volto, ma lei sapeva che era un ragazzo, lo vedeva sudato che la
baciava, subito dopo lo vide lontano mentre la chiamava, vedeva quel
cucciolo sbucato da chissà dove, lei che correva, la strada
fredda una luce e poi il buio. Si svegliò di soprassalto, mentre
riscontrava che era tutta sudata. Aveva lanciato un urlo mentre dormiva
e Martha preoccupata accorse da lei.
–Tesoro, cosa è successo?- Chiese Martha abbastanza scossa.
–Non lo so.-
Disse agitata scoppiando a piangere tra le braccia di sua madre. Al
risveglio non ricordava più niente solo alcune immagini sfuocate
come il mare, una chitarra e un cucciolo. Quella di piangere era stata
una reazione emotiva dovuta allo stress che il possibile ricordo legato
a quella voce, che inconsapevolmente quindi senza saperlo le dava
emozioni, potesse farsi vivo.
–Credo di aver sognato la mia morte ma non ne sono sicura.-
-Tesoro mio prendi un bel respiro, bevi un sorso d’acqua cerca di calmarti e raccontami cosa hai sognato.- Sheila fece quello che la mamma gli disse, ma quando aprì la bocca per spiegare tutto non ci riuscì.
–Mamma,
non lo so che cosa ho sognato, ricordo che c’era un cucciolo poi
una luce e dopo, più niente. Com’è possibile che
non ricordi niente?- Riprese a singhiozzare fortemente tra le braccia della madre, la quale passò tutto il resto della notte accanto a lei.
Passarono
due mesi e per Sheila la vita trascorse, normalmente, per così
dire. Continuava a incontrare dottori, neurologi, psicologi. Sembrava
che nessuno potesse essere in grado di aiutarla. Sentiva la sua vita
vuota, senza alcun ricordo che la facesse emozionare, ridere, piangere,
non ricordava cosa alcuna che gli provocasse almeno un po’ di
rimpianti, niente benché si sforzasse.
Per
Niall invece le cose andavano meglio del previsto, la sua mente e anche
i suo cuore erano comunque legate a Sheila, ma cercava sempre di
accantonare il suo ricordo. Era arrivato al punto che se lei non
ricordava più niente lui non avrebbe ricordato più
niente. Non poteva struggersi ancora con quegli amari ricordi che gli
provocavano emozioni intense ma pur sempre da reprimere perché
non potevano aver sfogo. Quella sera Niall e i suoi ormai migliori
amici avrebbero dovuto esibirsi per l’ultima volta sul
palcoscenico di X Factor UK.
-Ragazzi
ma vi immaginate che domani sarà tutto finito, che usciremo di
qui e torneremo alle nostre vite e diremo addio al nostro sogno se non
vinceremo.- Disse leggermente sconsolato Harry.
–Già
per questo dovremmo mettercela tutta stasera, dobbiamo stupire il
pubblico che ci ha votato e che ci ha fatto arrivare fino a questa
finale.-
-Ben detto Zayn!- Disse Niall più gasato di tutti quanti.
–Quindi forza, saliamo su quel palco e dimostriamo a tutta l’Inghilterra chi sono i “ONE DIRECTION”.-
( ESIBIZIONE FINALE X FACTOR )
Erano
super-motivati dopo tutti i complimenti ricevuti, non potevano credere
che loro, un gruppo formato dal nulla fosse arrivato così
lontano in quella competizione così piena di talenti a dir poco
pazzeschi. Stavano aspettando sul palco accanto a Simon Conwell,
l’ideatore del gruppo, per così dire, ansiosi di sapere il
secondo esito della gara, dopo l'eliminazione di Cher Lloyd.
( ELIMINAZIONE DALLA FINALE )
La
delusione e la tristezza si fece largo tra di loro quando furono
eliminati dalla finale piazzandosi al terzo posto. Avevano un aspetto
orribile, piansero e abbracciarono i loro cari, sentivano di aver
fallito. Quello che prese peggio di tutti la faccenda fu Harry il quale
non rivolse la parola a nessuno. Prima di uscire da quella che per due
mesi era stata la loro casa, furono chiamati da Simon, doveva fargli un
bel discorsetto. Ancora affranti, delusi e con gli occhi pieni di
lacrime, ignari di ciò che Simon doveva dir loro, si
trascinarono nell’ufficio.
-Ragazzi,
vi ho convocati qui per due ragioni.- Disse Simon stringendo tra le
mani una cartellina rosso fuoco. -Allora la prima è che
volevo sinceramente congratularmi con voi. Siete arrivati in finale e
questa è una ragione che mi riempie di orgoglio. Siete stati
grandi stasera anche se non vi siete classificati primi. Guardate il
lato positivo della cosa, siete comunque sul podio laddove altri
talenti stupefacenti hanno fallito e seconda cosa, forse la più
importante.- Sembrava quasi che dovesse prendere un lungo
respiro, mentre i ragazzi lo guardavano interrogativo mentre lui apriva
quella cartellina.
–Smettete di
disperarvi per questa battaglia persa, ho qui tra le mani un contratto
di due anni per voi, con l’obbligo di due album.- Simon
continuò a parlare ma le parole che i ragazzi ascoltarono furono
solo “Contratto di due anni” e poi nient’altro, da
lacrime di tristezza si trasformarono in lacrime di gioia. Non
riuscivano a credere di poter incidere un album, avevano creduto che
sarebbe finito tutto per la mancata vittoria invece quello fu il punto
d’inizio.
I'M HERE!
(sara_scrive banner)
ALLORA INIZIO CON IL DIRE CHE QUESTO CAPITOLO, (tranne l'inizio) TOTAL ONE DIRECTION!!! *_*
Amo i video che ho messo non nego il fatto che nonostante so che loro poi HANNO CONQUISTATO davvero il mondo
(NON COME MIGNOLO E IL PROF.) gli occhi si sono riempiti di lacrime durante l'eliminazione.
LO
SO SONO SCEMA. Questo capitolo è TOTALMENTE di transizione non
succede granchè, nel prossimo invece inserirò un
altro personaggio che avrà un ruolo decisivo!
Sarà una ragazza, ragion per cui SUGGERITE I NOMI PLEASE! Ok, mi dileguo ma vi lascio alle foto! SCIAU BELE <3
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Capitolo 6 *** You Are Alone ***
Capitolo 5 You Are Alone
YOU ARE ALONE
Trailer 1
Trailer 2
Da
quando ascoltò la voce, di quel apparente sconosciuto, al
telefono, Sheila non smise di fare sogni o per meglio dire incubi. Lo
scenario era sempre lo stesso, la spiaggia, il ragazzo biondo con la
chitarra, il cucciolo la strada e la luce. Non ce la faceva più
sentiva di poter impazzire da un momento all’altro quando ne
parlò con Samantha, la sua psicologa, la quale le
consigliò alcuni metodi di concentrazione, quindi poter meditare
e ricordare decise che era arrivato il momento di parlarne con sua
madre. Non aveva pensato che per sua madre era importante sapere ogni
minimo dettaglio di quello che le succedeva in testa.
–Mamma,
devo parlarti di qualcosa d’importante che ho dimenticato di
dirti. Potrebbe essere la causa di questo mio turbamento psicologico ed
emotivo, come lo chiama Samantha.- Disse Sheila un po’
amareggiata, visto che dopo tutto questo tempo non era ancora riuscita
a darsi delle risposte. Presa da tanta curiosità, Martha la
invitò a sedersi sul divano accanto a lei e la incoraggiò
a continuare a parlare.
–Allora due mesi fa circa abbiamo ricevuto una chiamata a casa.-
Martha iniziò leggermente ad agitarsi sapeva benissimo di chi
fosse quella chiamata. Ma non pensava che Sheila avesse parlato con
lui, visto che lui, quando ha chiamato la settimana prima non le aveva
riferito niente.
–Era
un ragazzo che ti cercava, all’inizio quando gli ho detto che mi
chiamavo Sheila e che ero tua figlia aveva smesso di parlare poi quando
l’ho incitato ha cambiato versione dicendo che aveva sbagliato
numero, al ché io gli ho detto che ha una voce familiare e lui
mi ha comunque continuato a dire che aveva sbagliato numero. Quando ha
chiuso il telefono mi sono sentita strana.-
–Perché non mi hai detto prima che hai ricevuto questa chiamata?- Disse leggermente alterata.Intanto Sheila guardava sua madre diventare sempre più strana.
–Ehi mamma calma, non credevo fosse importante. E poi chi era lo conosci? Lo conosco?-
-No non so chi sia, probabilmente aveva davvero sbagliato numero.- Si affrettò a negare. - Era solo questo che volevi dirmi?- Chiese con non-chalance.
–No
no, come ti dicevo dopo la telefonata mi sono sentita stranissima, ho
avuto un forte mal di testa e come una brutta sensazione di vuoto alla
bocca dello stomaco. Infatti sono andata subito a letto quella sera ed
è da quel giorno che ho cominciato a fare quell’incubo o
sogno non lo so. C’è sempre lo stesso ragazzo biondo, con
la chitarra sulla spiaggia, ma purtroppo non ne riesco a vederne
il volto.-
-Ragazzo biondo? Non me l’avevi mai detto!- Chiese molto allarmata Martha, la quale non poteva credere che la figlia avesse omesso una cosa così.
–Mamma
non te l’ho detto perché credevo fosse una cosa di poco
conto. Mamma ma io avevo amici? Cioè sono andata in soffitta a
trovare cose di quando ero piccola e anche di qualche tempo fa, ma
niente, non c’è niente insieme ad altre persone sono
sempre con te o da sola. Non ho mai avuto amici?- A quella
domanda sua madre rimase pietrificata non sapendo più cosa
rispondere. Era la prima volta che Sheila le poneva domande così
dettagliate, non l’ha fatto prima perché lo stesso medico
che la seguiva già da un po’ gli disse che fino a quando
non si sarebbe sentita emotivamente pronta, non avrebbe dovuto cercare
le risposte e che sarebbero venute da sé. Lei credeva che questo
sarebbe stato il momento adatto visto i ripetuti incubi-sogni che
faceva su quel ragazzo dalla chioma bionda.
–Tesoro, no tu non avevi amici, non volevo dirtelo per non ferirti ma nella tua vita ci sono stata solo io e nessun altro.-
Quelle parole furono come una doccia fredda per Sheila, a parte sua
madre era sola al mondo? Non poteva e non voleva crederci, rifiutava
anche solo prendere in considerazione quell’idea. In quello che
sosteneva sua madre c’era qualcosa che non la convinceva affatto se lo sentiva era una sensazione troppo forte e anche se ci sarebbe voluto tanto tempo, avrebbe scoperto cosa!
TU. TU TU.
–Pronto?-
-Ciao Niall.-
–Martha sei tu? Come va? Ci sono novità per quanto riguarda Sheila?-
I ragazzi, che erano intorno a lui, stavano festeggiando il nuovo
contratto ma non appena udirono il nome Sheila si bloccarono tutti
quanti aspettando di sapere se c’erano buone notizie.
–Niall,
lascia stare mia figlia. È solo colpa tua se adesso si trova in
queste condizioni. Ti ha dimenticato e ora di farsene una ragione.- TU TU TU
Niall
si congelò sul posto, non poteva credere a quello che gli era
stato detto, tutti quanti aspettavano pazientemente notizie da Niall,
il quale non proferiva ancora parola e che molto probabilmente non ne
aveva nemmeno intenzione visto che ripose il cellulare nella tasca e
andò via dalla stanza. Liam cercò di seguirlo non voleva
che stesse da solo perché sapeva benissimo quanto a Niall
toccava questa cosa, ma Liam fu prontamente bloccato da Zayn, voleva
essere lui a consolare Niall questa volta.
-Lo so è colpa mia, perché ho deciso di andare in spiaggia quel giorno perché?-
Niall era disperato, teneva le ginocchia unite e la testa fra le mani
Zayn era in piedi che lo guardava, si sedette accanto a lui e gli mise
una mano sulla spalla.
–Ehi
amico ascolta da quello che mi hai detto, io non credo che Sheila
sappia tutto quello che c’è dietro. Quale ragazza
lascerebbe andare l’amore della sua vita? Nessuna. Quindi secondo
me dovresti indagare su questa cosa appena avrai un minuto libero. Lo
devi a Sheila. Quella donna le sta rovinando la vita secondo me.-
- Già forse non hai tutti i torti, io sapevo e so quanto Sheila mi ama, devo solo ricordarglielo.-
Finito
X FACTOR, per i ragazzi cominciò la vera vita. Iniziarono a
esibirsi nelle città e più passava il tempo e più
conquistavano i cuori dei fan. Passarono da Mullingar, Doncaster,
Breadford, Homels Chapel e Wolverhampton fino a conquistare in breve tempo tutta l’Inghilterra e quasi tutto il planisfero. Dalla
telefonata di Martha passò più di un anno e Sheila decise
di non confidare più niente a sua madre, per quanto riguardasse
la sua mente, non voleva che lei interferisse. Nel frattempo i ragazzi
incisero il loro primo album che uscì a Novembre 2011 e nel
Gennaio del 2012 cominciarono l’Up
all night tour. Durante quest’anno Sheila ha conosciuto o meglio
ha creato un’amicizia con Ally, si sono conosciute al parco
mentre Ally seduta su una panchina piangeva per il fidanzato. Sheila la
consolò raccontandole che c’era chi stava peggio.
-E quindi tu non ricordi assolutamente niente?- Chiese del tutto allibita Ally.
–Si
e la cosa peggiore è che mia madre per qualche assurda ragione,
vuole nascondermi tutto quello che è stato prima di questo
periodo di buio totale.- Rispose Sheila affranta stendendosi sulla panchina.
–Secondo me quel ragazzo biondo era il tuo ragazzo, se dici che lo hai visto mentre ti baciava.-
-Anche io l’ho pensato, però non so chi sia, come faccio a scoprirlo?-
-Ascolta ci deve essere qualche cosa che ci riconduca a lui non credi?-
Disse cercando di pensare a un qualche modo per rintracciare questo
ragazzo ignoto. Sheila annui con fare ovvio, ma non sapendo in
realtà che sarebbe stato praticamente impossibile.
–Sentiti
libera di contare su di me, per qualsiasi cosa, ti aiuterò a
recuperare la tua vita te lo prometto. E forse per il momento hai
ragione tu. Non ne parlare con tua madre fino a quando non sappiamo
cosa c’è sotto.-
D’allora
il loro legame fu sempre più solido, diventarono grandi amiche,
anche se le loro ricerche in quel periodo non portarono niente a galla.
A ME GLI OCCHI BELLEZZE!
(Sara_Scrive Banner)
Allora come avete potuto capire quella acida e cattiva
di sua madre incolpa IL NOSTRO NIALLINO
per quello che è accaduto a Sheila ... quindi non le ha
raccontato niente e ha proibito Niall di stare lontano da lei, di
dimenticarla... Ma cosa farà?
Ora entra in gioco la nostra ALLY (che poi è Ally Brooke delle Fifth Harmony) comunque....
COSA SUCCEDERA' NEL PROSSIMO CAPITOLO? BOHHHHHH <3 LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDO AHAHAHAH
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Capitolo 7 *** I Remember That... ***
Capitolo 6 I Remember That...
I REMEMBER THAT....
Trailer 1
Trailer 2
-Camila smettila di ascoltare questi cinque, hai scocciato. Tra tre giorni ti porto al concerto quindi ora smettila di stonarmi!- Urlò Ally dalla sua stanza mentre parlava al telefono con Sheila.
–Dove la porti fra tre giorni?- Chiese dall’altro capo del telefono.
–Ah
si ecco cosa dovevo dirti. Allora mia sorella ha comprato tre biglietti
per un concerto, di cinque ragazzi, hanno partecipato a X Factor
però non ricordo come si chiamano.-
-E quindi? Cosa centro io?- Domandò ancora una volta Sheila.
–Bene,
allora l’amica di mia sorella non viene più perché
ha avuto la varicella e quindi io non sono costretta a sopportarmi quel
supplizio da sola. Perché ti sto esplicitamente invitando a
venire con me e non accetterò un NO come risposta sia chiaro.- Affermò irremovibile Ally.
–Bene, non ha altra scelta da quanto ho ben capito.-
-Hai afferrato alla perfezione il concetto.-
Ai
ragazzi continuava alla grande, il loro album di debutto era schizzato
in testa a tutte le classifiche, persino in America, cosa che tra
l’altro non è mai successa nella storia che un gruppo
europeo avesse così tanto successo nel nuovo continente al loro
esordio. Avevano cominciato il Tour per l’Inghilterra, Australia,
Stati Uniti, Nuova Zelanda, Canada e Messico. Inoltre si esibivano in
giro per l’Europa. Un gran bel traguardo considerando la loro
giovane età.
Arrivò il giorno del concerto a Londra, domenica 22 Gennaio 2012 per la precisione...
-Oddio mai viste così tante ragazzine tutte insieme. Ho capito perché volevi la mia compagnia!- Disse Sheila, sbalordita mentre si guardò attorno.
–Eh già. Non credevo che fossero così amati!- Disse a sua volta Ally.
–Ok,
non è ancora cominciato niente e io ho già un gran mal di
testa. Non ho intenzione di sorbirmi queste urla isteriche.- Continuò Ally e Camila prese parola.
–Ally,
non ti lamentare, siamo quasi in prima fila sono convinta che appena
vedrai tutti e cinque lì su quel palco comincerai ad urlare
anche tu, quindi smettila di frignare che tra cinque minuti comincia e
voglio gustarmi lo spettacolo.- Concluse Camila con fare autoritario, mentre Sheila se la rideva.
Lo spettacolo cominciò e non appena i cinque si fecero largo sul palco.
–Wow, mi sa che hai ragione Camila, tra un po’ urlo anche io. Da dove sbucano fuori? Dal paradiso?-
Mentre Ally rendeva pubblica la sua attrazione nei confronti di quelle
cinque meraviglie, Sheila ebbe un forte senso di vuoto. Non riusciva a
spiegarsi di nuovo quella sensazione, la testa le faceva male, ma
cercò di non badarci più di tanto sentiva la voce del
biondino ed aveva la sensazione del ‘già visto, già
sentito’. Rimase in disparte, non saltò, non urlò,
non spintonò nessuno rimase lì ferma con il cappuccio
della felpa alzato.
–Ally, devo dirti una cosa.- Disse pallida in volto.
–Ehi che succede cos’è quella brutta cera?- Disse leggermente preoccupata l’amica.
–Ci credi che in questo preciso momento, ascoltando quel biondino, sto avendo sensazioni fortissime.-
-Mi stai prendendo per il culo?-
-No.-
-Ma stai male? Vuoi che usciamo?-
-No no tranquilla. È già passato falso allarme.-
Mentì Sheila, non voleva far preoccupare l’amica in caso
fosse stato davvero un falso allarme, non voleva rovinargli la serata
ora che sembrava divertirsi. Dopo quel veloce scambio di battute fra le
due amiche, ci fu il cambio d’abito e i ragazzi indossarono gli
indumenti che contraddistinguono l’inverno. Entrarono di nuovo in
scena, Niall stringeva la chitarra e iniziò a cantare il suo
assolo in ‘Use Somebody’, il cerchio alla testa di Sheila
si strinse ancora di più e il cuore iniziò a martellargli
nel petto, non si sarebbe sorpresa se da un momento all’altro
fosse uscito dalla cassa toracica. La canzone finì e le
sensazioni si trasformarono in vere e proprie emozioni. Non appena
Sheila udì le parole di ‘Save You Tonight’.
( LIVE IN LONDON DI SAVE YOU TONIGHT 22.01.12 )
Una
valanga di immagini purtroppo sfuocate , emozioni e suoni si fecero
largo nella sua mente, era la prima volta che le succedeva. Non
riusciva più nemmeno a pensare sentiva la testa e il cuore
pieno. STAVA FINALMENTE RICORDANDO, stava trovando alcuni dei pezzi
mancanti del puzzle che era la sua vita. Le lacrime cominciarono a
rigare in modo violento il suo viso, era diventata un vulcano di
emozioni. Ricordava Matt e le parole in quella canzone che erano un
deja vù per lei. Non
poteva credere che quel ragazzo che stava cantando su quel palco
potesse centrare davvero qualcosa con il suo passato. Pian piano il
senso di vuoto quasi si placò. Si tolse il cappuccio e
iniziò a urlare con ancora il volto bagnato di lacrime si
dimenava per attirare la sua attenzione. Sembrava una normale fan, Ally
e Camila assistettero alla scena ammutolite, non capivano cosa stava
facendo Sheila. Il concerto era quasi giunto al termine e appunto
perché sembrava una fan normale, passò inosservato, quei
cinque ragazzi, soprattutto Niall sembravano esausti.
Il
concerto finì e Sheila non ebbe l’opportunità di
attirare la sua attenzione purtroppo. Dietro le quinte Niall si
buttò esausto sulla poltrona del loro camerino.
–Ragazzi, vi posso dire una cosa?- Disse Niall.
–Scommetto che hai fame.-
Disse Louis con un sorriso a trentadue denti. Harry intanto si chiese
dove trovava ancora la forza per sorridere, erano letteralmente
esausti, o almeno lui più di tutti.
–No imbecille! Credo di aver visto Sheila tra il pubblico ma non ne sono sicurissimo.- Disse leggermente rammaricato.
–Amico
qui l’imbecille sei tu, perché non ti sei accertato di
questo, potevi mandare Paul a chiederle il numero di telefono o la
facevi venire qui nel backstage.- Quasi urlò Louis e gli altri diventarono muti. Approvando quello che Louis disse.
–Dai Niall non fare quella faccia, se è una nostra fan prima o poi la rivedrai. Hai ancora l’indirizzo di casa sua?- Chiese Liam che aveva appunto preso parola.
–Si ce l’ho ma, ti ricordi vero che sua madre non vuole che mi avvicini a sua figlia?- Disse Niall con fare ovvio.
–Nessuno
ha detto che devi avvicinarti a lei. Ci appostiamo con Paul fuori casa
sua, non appena sua madre esce fuori Paul, le lascia dei pass per il
meet and greet di mercoledì e poi vediamo se lei si
ricorda di te o è una semplice fan.- S’intromise Harry, elaborando un piano degno da agente del FBI. Tutti quanti lo guardarono a bocca aperta.
–E bravo il nostro Hazza, qualcosa di buono alle volte ti esce da quella testolina riccia.- Disse Zayn facendo ridere tutti quanti.
–Allora
siamo tutti d’accordo domani dopo l’intervista a quella
radio, ci appostiamo fuori casa sua. Grazie ragazzi. Come farei senza
di voi?- Sorrise Niall grato ai suoi amici.
Non appena furono fuori dall’arena invece Sheila ricominciò a piangere e a stringere Ally in un abbraccio.
–Cosa è successo?-
-Non lo so, ho ricordato qualcosa! Sono felice e triste nello stesso momento.-
-Davvero? Ti prego dimmi tutto!- Chiese felicissima Ally.
–Andiamo a casa e ti racconto tutto, questa notte rimango da te non mi va di restare a casa mia.-
Durante quell’anno i rapporti tra Sheila e sua madre erano
cambiati radicalmente, Sheila sentiva che in sua madre qualcosa non
quadrava, non voleva raccontarle niente perché sua madre per
qualche assurda ragione la teneva lontano dal suo passato.
-Bene, ora che siamo a casa, ti pregherei di raccontarmi tutto.-
Domandò Ally incuriosita. Sheila si buttò sul letto e con
la faccia rivolta al soffittò iniziò a raccontare di
quante emozioni forti aveva provato quella sera, in maniera
inconsapevole.
–Ragazza mia
adesso dobbiamo solo trovare una prova di quello che stai dicendo. Sai
non vorrei ti prendessero per pazza, sai come si chiama?-
-Ehm no. Non me lo ricordo.- Disse leggermente intristita Sheila, si alzò dal letto e camminò nervosamente per la stanza.
–Aspetta qui! Camila.- Urlò quando aprì la porta della sua stanza.
–Cosa c’è? Sto parlando con Liz al telefono.-
-Vieni qui subito! È un’emergenza!- Nel giro di tre secondi Camila si catapultò nella stanza di Ally.
–Allora cosa c’è?- Disse Camila con aria scocciata.
–Allora siediti e dicci tutto quello che sai sul biondino che ha cantato stasera.-
LOOK AT ME PEOPLE :
(SARA_SCRIVE BANNER)
Allora partiamo dalla precisione dei tempi? Mi meraviglia il fatto di essere riuscita a far quadrare tutto! xD
Ahahahah Comtinuando, il video mi ha emozionata sul serio... Avete visto ha iniziato a ricordare qualcosina...
Se questo capitolo è BOOOM il prossimo sarà BOOOM BOOOM e quello dopo ancora sarà BOOOM BOOOM BOOOM <3
IO NON VI DICO NIENTE!!!! SORRY DARLINGS !!!!
come
potrò MAI RINGRAZIARVI???? cioè lo scorso capitolo
è stato recensito da 21 PERSONE!!! MI VOLETE MORTA?!!?!?
113 TOTALIIIII??? MA GRAZIE MILLE VI GIUROOOOOOOOOOOO <3
a proposito il prossimo capitolo.... sarà un pò
mlmlmlmlmlmlml <3 e pervy xD QUINDI LO SCRIVERO' DI ROSSO...
OK?!
BENE VI LASCIO A UN PO' DI IMMAGINI OK?! :) <3
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Capitolo 8 *** Rock Me ***
Capitolo 7 Rock Me
ROCK ME
( We were everything... But now? ) ( We were everything... But now? 2 )
Incredulo,
che quella ragazza potesse essere la sua Sheila, Niall cercò di
addormentarsi su quel letto che sembrava più freddo che mai.
Troppe volte aveva immaginato di ritrovarsi lei fra le sue braccia. Gli
mancava come l’aria, gli mancava persino il carattere scontroso
che aveva quando si ritrovava nel suo periodo, gli mancava portargli la
cioccolata per metterla di buon umore, gli mancava la sua gelosia
ingiustificata, gli mancava il fatto di non avergli mai detto addio.
Non poteva credere a quante cosa erano accadute da quell’estate,
era diventato famoso e chi mai l’avrebbe detto. Chissà
come sarebbe stato averla affianco durante tutto questo. Vedere Louis,
Zayn, e Liam con le rispettive fidanzate alle volte, inconsapevolmente
a lui un po’ dava fastidio. Dopo la sua famiglia, Sheila era la
persona più importante per lui, ma erano come due sconosciuti.
Mentre si perse nei suoi pensieri sentì la porta bussare.
–Avanti.- Incitò.
–Zayn che ci fai qui?- Domandò con un sopracciglio alzato.
–Sapevo che non dormivi, eri troppo nervoso per farlo, me ne sono accorto.- Un ghigno divertito ma amareggiato allo stesso tempo si formò sul viso di Niall.
–Si sono nervoso, in mente ho un milione di domande.- Disse Niall mentre iniziò a torturarsi le mani.
–TI và se me le dici e troviamo insieme una risposta?-
-E se scopro che non ha ricordato un tubo.. e che è solo una nostra fan?- Chiese triste Niall.
–Beh
allora facciamo così, al meet and greet quando tutte le fan
vanno via, tratteniamo lei con una scusa e le cantiamo la canzone che
hai scritto, quella che sarà nel prossimo album e vediamo la sua
reazione. Poi noi andiamo via e parlate, almeno questo puoi farlo non
credi?.- Disse Zayn comprensivo, voleva un gran bene a tutti e
quattro i suoi amici, ma forse a Niall era più legato. Non ce la
faceva a lasciarlo lì, con il suo dolore, doveva per forza
tirargli su il morale.
–Si forse hai pienamente ragione. Faremo così. Non vedo l’ora di rivederla.-Disse Niall sorridendo.
–Sono
mesi però che ci parli della misteriosa Sheila. Non ci hai mai
detto com’è fatta, insomma hai una foto? Sono curioso.-
Continuò Zayn.
–Si ecco, ho le foto di quel giorno, ora te le faccio vedere.- Disse Niall con gli occhi che gli brillavano, non aveva mostrato quelle foto a nessuno.
-Wow, amico ora capisco perché gi muori ancora dietro!- Disse sorpreso Zayn e Niall gli diede una leggera spinta scherzosa.
–Durante il concerto non ho visto se è cambiata, però sono curioso di vederla.- Disse con gli occhi pieni di speranza Niall.
–Dai
che ne dici ora di dormire? Tanto a breve la rivedrai, hai aspettato
più di un anno, qualche giorno non farà la differenza.-Disse
Zayn quando uscì dalla porta, ancora una volta era riuscito a
consolare l’amico, se avesse potuto, si sarebbe dato il cinque da
solo.
Nel frattempo a casa di Ally…
-Che volete sapere?- Disse Camila non capendo perché volessero informazioni sul biondino.
–Solo il nome, per ora ci basta.- Disse Ally annuendo verso Sheila.
-Nome, secondo nome e cognome?-
-Oh avanti Camila, quanto la fai difficile.- Questa volta fu Sheila a parlare.
–Ditemi perché e vi dico tutto.-
-Ok, ho capito esci fuori da questa stanza, vediamo su internet!- Urlò Ally, sua sorella aveva la capacità di farla imbestialire, nel giro di pochi secondi.
–Ok,ok si chiama Niall James Horan.-
-Bene ora esci di qui!-
Ribadì Ally spingendola fuori dalla stanza. Appena Camila fu
fuori dalla stanza, tirarono un sospiro di sollievo.
–Beh,
ti dice qualcosa questo nome? Ora hai il volto e il nome, è
già un gran bel passo, ora ci servono solo prove. Foto, video o
qualcos’altro .-
-Bene
domani pomeriggio mia madre non c’è a casa perché
va a lavoro. Mettiamo sotto sopra casa e troviamo prove! Oddio mi sento
Sherlock Holmes.- Scoppiarono entrambe in una fragorosa risata e dopo qualche minuto si addormentarono.
-Sheila!- Urlò Niall dall’altro lato della strada.
– Che c’è finto biondo!-
-Ho una sorpresa per te.-
-Per me?-
-Si,
allora visto che la scuola è finalmente finita, oggi mio
fratello Greg e mia madre devono andare a Dublino da zia May e tua
madre ne approfitta per andare a trovare i tuoi nonni e noi invece
andiamo in spiaggia con le tende.- A quella notizia inizò
a sprizzare gioia da ogni parte, non poteva crederci che Niall
l’avrebbe portata al mare, amava il mare e soprattutto amava quel
ragazzo, era passato un mese da quando lei e Matt si erano lasciati ed
era un mese che pensava a quella mezza dichiarazione che Niall le aveva
fatto. Però non voleva illudersi Niall era molto dolce e
affettuoso, quindi poteva benissimo essere una dimostrazione
d’affetto e non una mezza dichiarazione. Quindi cercò di
fare finta di niente nell’arco di quel mese.
–E Jenn? Non viene?-
-Cosa centra ora?-
-Scusami non eravate fidanzati?-
-Si ma stasera ti spiego tutto, ora vai a casa e prepara tutto, tra un ora si parte.-
Il viaggio trascorse tranquillo, tra qualche chicchiera e qualche
risate in meno di un’ora arrivarono a destinazione. Greg
accompagnò Maura e Martha e poi accompagnò in spiaggia
Niall e Sheila. Arrivata in spiaggia, Sheila sentì i polmoni
aprirsi, si tolse le converse e iniziò a correre sulla sabbia
calda per arrivare al mare e bagnarsi i piedi. Niall la guardò
da lontano sorridendo.
–Ehi fratellino non guardarla così, se no la consumi.- Disse Greg ridendo, Niall lo gurdò arrossendo. Anche se spesso
litigavano avevano un rapporto molto confidenziale, riuscivano a
capirsi al volo, Greg ancora una volta aveva capito a cosa stava
pensando suo fratello.
–Allora? Quando hai intenzione di dirglielo?- Sorrise Greg intenerito.
–Se tutto và come penso, tra un po’.-
Rispose Niall speranzoso, in quel momento Sheila sorrise di rimando
allo sguardo assorto che il biondo le aveva rivolto. A quella scena
Greg capì che suo fratello non avrebbe avuto delusione alcuna,
anche Sheila provava qualcosa per suo fratello ne era estremamente
sicuro. Prima di andare via Greg fece qualche raccomandazione a suo
fratello più piccolo e diede a quest’ultimo anche qualche
dritta.
–Greg sei un porco! Avanti non punto ancora a quello.-
-Dai
fratellino infondo sei sempre un Horan e poi scusami, ma Sheila
è stupenda mi chiedo ancora come tu abbia fatto a conquistarla,
perché insomma lei è proprio cotta!-
-Tu dici? E se non gli piacessi abbastanza? E se fossi solo un amico per lei? E se rovinassi il rapporto che abbiamo?- Disse Niall quasi andando in iperventilazione e Greg fu costretto a scrollarlo dalle spalle.
–Niall cazzo! Smettilla di farti queste seghe mentali. Buttati!- Disse quasi esasperato Greg.
–Se magari vai fuori dalle palle.-
-Ok, hai ragione. Allora mi raccomando piccolo uomo.-
Greg salutò suo fratello con delle pacche affettuose sulla
spalla. Non appena andò via Niall iniziò a montare la
tenda sulla sabbia mentre Sheila era sdraiata sul proprio telo a
prendere un po’ di sole. Quando Niall finì Sheila gli si
avvicinò chiedendogli di Jenn.
–Sheila, sediamoci.-
Non appena si sedettero Niall pensò ‘via il dente via il
dolore’, doveva essere il più diretto possibile, non aveva
mai usato giri di parole con lei e tanto meno doveva cminciare adesso.
–Non sono mai stato fidanzato
con Jenn, l’ho fatto perché tu stavi con Matt e io credo
di essere stato geloso di lui, ho capito che ti amo e che forse ti ho
sempre amata, non so spiegarti come è cominciata questa cosa
ma…- Ormai stava parlando a vanvera aveva lo sguardo
basso non riusciva a guardarla negli occhi. Sheila tra i due era la
più audace, poggiò all’improvviso le labbra su
quelle sottili del biondo che in un primo momento sussulto a quel
contatto così intimo e inaspettato ma pian piano prese
confidenza con quel corpo riscaldato dal sole. Quel bacio così
tanto desiderato da ambe le parti durò
quasi un’eternità per loro i quali non seppero definirne
la durata. Quando staccarono le loro labbra si guardarono, Sheila aveva
un sorriso compiaciuto e Niall tanto fu la sorpresa per quel gesto
desiderato e inaspettato che non proferiva più parola. Sheila
scattò in piedi e trascinò Niall in mare perché
aveva percepito il momento di imbarazzo. Mentre erano in mare.
–Sai mi hai lasciato senza parole non credevo che anche tu, beh insomma mi hai capito.-
Disse Niall ancora un po’ imbarazzato, erano quasi a riva,
l’acqua era bassa arrivava appena all’altezza del petto,
Sheila mise le braccia intorno al collo di Niall incrociò le
gambe intorno alla vita del biondo il quale capì le intenzioni
di Sheila e non ci pensò due volte a riattaccare le proprie
labbra a quelle della ragazza. Quel bacio però fu leggermente
diverso, era più passionale, più profondo, le lingue
giocavano a rincorrersi era un gioco di emozioni e sentimenti.
Quel baciò in Niall provocò una reazione del tutto
naturale, sentiva l’eccitazione crescere e il desiderio di
possedere Sheila crescere sempre di più. Quando lei sentì
premere contro il suo bacino sorrise maliziosa, era sempre stata audace
e con poche inibizioni, con lui sapeva che poteva, stavano giocando al
comunissimo gioco dell’amore e sapevano entrambi che avrebbero
giocato fino alla fine.
–Niall.- Sussurrò all’orecchio del biondino il quale prese fiato per poi baciarla ancora. –Niall, dimostrami che ci tieni -
Sussurrò ancora questa volta con un gemito portato dai dolci
tocchi di Niall. Un altro gemito scappò dalle labbra della
ragazza quando lo supplicò per la terza volta. –Niall, scuotimi.-
Lui da bravo Horan, come diceva suo fratello, non se lo fece ripetere
due volte. Con ancora lei attaccata alla sua vita uscì
dall’acqua.
–Sei sicura?-
Lei annuì sicura di quello che voleva, era felice del fatto che
sarebbe stato lui il primo, lo amava e ne era sicura quindi avrebbe
fatto l’amore con lui. In perfetto stile sposa Niall
l’adagiò nella tenda, i loro corpi erano ancora bagnati.
Niall si sdraiò su di lei senza pesargli, iniziò a
baciare ogni centimetro della sua pelle, ne sentiva il sapore salato
dato dall’acqua di mare. Iniziò pian piano ad
accarezzarla, sfiorò e liberò i suoi seni, li baciava, li
stringeva, sentiva che stava diventando sua. La contemplava proprio
come si faceva con un’opera d’arte, lei era la sua opera
preferita. Mentre Sheila gemeva sotto i delicati baci di Niall, lui si
liberava dei piccoli indumenti che li separavano dal diventare una cosa
sola. Quando lui fu pronto la guardò negli occhi come per fargli
capire che il momento di unirsi era arrivato. –Niall fai piano e
sii delicato.- Lei gli sorrise e anche lui lo fece di rimando,
posò le sue labbra su quelle rosee e morbide di lei. Mentre
entrò, diventando una sola cosa, catturò i suoi primi
gemiti di dolore con le sue labbra, non si mosse, la fece abituare alla
sua presenza e piano cominciò a spingere, vedeva
l’espressione di dolore sul viso di lei.
–Se vuoi mi fermo.-
-No, tranquillo continua dovrò abituarmi prima o poi.-
Continuò a spingere piano fino a quando non fu lei a chiedere di
aumentare il ritmo di quelle spinte, lei inarcò la schiena e
spinse la testa all’indietro, quando entrambi sentirono il
momento di maggior piacere inchiodarono i loro sguardi, Niall si
svuotò in lei e si accasciò al suo fianco sorridendogli.
Non appena i loro respiri si fecero regolari, Sheila prese ad
accarezzargli il viso.
–Amore?-
-Che strano sentirmi chiamare così.- Disse sorridendo Niall.
–Ti amo.-
- È sentirmi dire anche questo. Ti amo.- Indossarono
gli abiti puliti e si addormentarono nella tenda per poi svegliarsi
qualche ora dopo in piena notte. Niall accese il fuoco, indossò
una felpa e prese la sua amata chitarra e iniziò a strimpellare
qualcosa, dopo poco anche Sheila uscì dalla tenda e mentre Niall
suonava lei prese qualcosa da mangiare da dentro lo zaino, appena
ebbero finito Sheila sentì dei rumori provenire da poco prima
della strada si alzò e andò a vedere di cosa di trattava.
–Vieni qui! Avrai sentito sicuramente male.-
-No, no ho sentito degli strani rumori.-
-Dai, è anche buio. Non vedi niente!-
-Niall! Corri vieni a vedere! È un cucciolo!-
Il cucciolo spaventato da Sheila, iniziò a scappare ritrovandosi
sul ciglio della strada, la ragazza si guardò intorno quella
strada non era molto trafficata, infatti dal pomeriggio non ne erano
passate molte di macchine. Sentì però il rumore del
motore avvicinarsi, voleva salvare quel cucciolo lontano pochi passi da
lei, il rumore del motore della macchina si faceva sempre più
vicino segno che stava andando a una velocità esagerata. Sheila
non ebbe nemmeno il tempo di elaborare questo pensiero che sentì
Niall urlare il suo nome e non appena si girò fu accecata da
quella luce. Era lì sulla strada, Niall sentì il tonfo e
la macchina sparire dalla visuale, non toccò il suo corpo prese
di corsa il cellulare e chiamò un’ambulanza.
Di
scatto, si svegliò da quell'incubo, aveva ricordato tutto! Era
lui era il suo Niall, ne era sicura. Il cuore prese a battere
velocemente, non riusciva a capire se fosse stata quella la sua
realtà prima dell'incidente. Aveva fatto l'amore con quel
ragazzo che oggi aveva tutto il mondo ai suoi piedi e non poteva
crederci.
HI GIRLS
banner ----> sara_scrive
ALLORA PARLIAMO PRIMA DEL CAPITOLO?
SHEILA HA SAPUTO IL NOME DEL SUO PRINCIPE! E HA RICORDATO!!! YEEEAH ahahahah :D
VEDREMO NEL PROSSIMO CAPITOLO COSA COMBINERANNO QUEI CINQUE SOTTO CASA DI SHEILA
E SECONDO VOI QUALE SARA' LA PROVA CHE TROVERANNO?! SCOMMETTIAMO CHE NON INDOVINATE?! ahahahah :D
QUESTO CAPITOLO LO AMO IN MODO PARTICOLARE... NON SO VOI... <3
poi ringrazio tutte quante per le asdfghjkl recensioni che mi avete lasciato!!! *_*
XX PAMY <3
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Capitolo 9 *** With Heart Full of Emotion ***
Capitolo 8 With Heart Full Of Emotion
Trailer 1
Trailer 2
Leggete le note autrice alla fine del capitolo? Devo spiegare due cosette!!!
Ok, quando arrivate all'intervista, ci tengo a dire che non l'ho inventata
ma che l'ho presa da internet.. E' la loro intervista fatta in Australia,
l'ho modificata solo un pò. comunque vi lascio il link in mezzo.
BUONA LETTURA
With Heart Full Of Emotion
Si
svegliò di soprassalto e non si riaddormentò più
quella notte, le emozioni la scombussolarono parecchio, non poteva
credere che erano passati due anni e sei mesi da quella notte. Lui era
cambiato era diventato un diciottenne bellissimo ambito e bramato da
tutto il mondo, lo aveva visto sul quel palco talentuoso e altrettanto
simpatico proprio come se lo ricordava. Mentre viaggiava nei segreti
della sua mente si ritrovò a prendere in considerazione il fatto
che data la sua notevole notorietà non sapeva se fosse cambiato
anche caratterialmente, in cuor suo sperava di no. La sua mente era
bombardata da innumerevoli domande, ora, cosa succederà? Lo
doveva cercare? Non si erano mai detti addio, ma stava di fatto che non
poteva ripiombare nella sua vita così di punto in bianco. E se
non l’avesse accettata? Perché non l’ha cercata? Un
pensiero fulmineo si fece largo nella sua mente i regali anonimi
ricevuti durante il suo primo anno di amnesia, di colpo si portò
una mano al laccetto che portava al collo già da tempo. Erano le
sei del mattino e piombò sul letto di Ally, la quale era ancora
in stato di coma.
–Ally, svegliati. Devo raccontarti tutto altrimenti scoppio.- Disse Sheila scuotendo la sua amica.
–Cosa c’è? Che ore sono?- Rispose Ally con la voce impastata dal sonno.
–Lo so che forse mi ucciderai, ma sonno le sei. Non riesco a dormire ho ricordato tutto, mi sento la testa e il cuore scoppiare.- Ribadì Sheila quasi sull’orlo delle lacrime.
-Biondino
sveglia! Paul ha detto che dobbiamo essere pronti tra un’ora.
Abbiamo quell’intervista alla radio e poi andiamo dalla tua
principessa.- Urlò Louis affiancato da Harry dietro la porta di Niall.
–Louis, ci conviene entrare. Lo sai che Niall è quasi peggio di Zayn quando dorme.-
-Riccio mi stupiscono queste tue uscite sensate e intelligenti nell’ultimo periodo.- Disse con espressione allibita Louis.
–Smetti
di dire idiozie per favore se no facciamo tardi? E poi da quando tu sei
nella posizione di dirmi che quello che dico non è intelligente?
Devo forse ricordarti chi tra i due ha inventato la cazzata di Kevin o
peggio ancora delle carote? Detto questo ti conviene non parlare e
darti una mossa a svegliare l’irlandese.- Disse leggermente nervoso Harry che non amava particolarmente essere oggetto di scherno, sotto questo aspetto era molto permaloso.
–Harold noto con piacere che quando non scopi per più di 48h sei molto suscettibile e scontroso.-
Rispose ironicamente Louis dando una leggera pacca sulla spalla del
riccio il quale non potette far altro che sorridere
all’affermazione del suo migliore amico. Dopo quel loro scambio
di battute non potettero far altro che piombare nella stanza
dell’amico dal momento che non dava segno di vita.
–Ma dove diamine è finito? Ora Paul ci ammazza sul serio. Non possiamo arrivare tardi.-
-Harry chiamalo al cellulare e chiedigli dove si trova.-
Disse allarmato Louis. Paul era davvero molto paziente con loro ma
quando lo facevi incazzare era capace di scatenare l’inferno.
Bene quello era uno dei suoi momenti no visto che dopo il concerto
Liam, Louis e Harry erano usciti senza permesso ed erano stati
inseguiti da una marea di fan le quali non lasciarono loro scampo. Era
stato svegliato poi dal riccio alle tre del mattino ed era stato
costretto poi a recuperare quei tre incoscienti con la aiuto
dell’antisommossa. Una soluzione alquanto estrema ma efficace e
veloce.
-Dopo ieri sera non voglio affrontarlo. È capace di ucciderci e lasciare orfane le nostre fan.-
-Harry smettila, se fai così non mi fai pensare a una soluzione.- Sentirono delle voci nel corridoio e la fragorosa risata di Zayn.
–Ragazzi, Liam mi stava raccontando di ieri sera. Siete fortunati che Paul non vi abbia uccisi.- Disse tra le risate Zayn.
–Già ma lo farà presto.- Disse Harry quasi rassegnato all’idea che Paul gli avrebbe uccisi sul serio.
–Perché?- Chiese Liam intromettendosi nella conversazione.
–Che avete combinato ora?- Continuò.
–Noi niente. Paul ci ha mandato a svegliare Niall ma l’irlandese è scomparso e ha i cellulari spenti.- Rispose Louis.
–L’avete cercato al buffet dell’albergo?- Domandò con fare ovvio Zayn.
–Zayn,
ma ti pare che non conosciamo Niall? Ovvio che l’abbiamo cercato
prima di tutto lì. Il problema è che è uscito con
due ragazzi, ce lo ha detto il portiere all’ingresso.- Rispose giustamente Harry.
–E
allora siete davvero idioti. Secondo voi con chi è uscito Niall
se non con Josh e Joey? Chiamate sui loro cellulari e non perdete altro
tempo.- Sentenziò Liam sbuffando, avevano perso tempo
inutile e Paul tra mezz’ora li aspettava nella hall
dell’albergo dove alloggiavano. Fortunatamente erano riusciti a
depistare le fan la sera prima e quindi quella mattina non c’era
traccia di fan fuori l’albergo, ma se Niall si faceva beccare, avrebbero avuto una ramanzina di quelle mai viste da Paul.
–Ok,
ragazzi tranquilli Niall è da Starbucks in fondo alla strada,
non è lontano ha detto che tra dieci minuti è qui.- Disse Louis tirando un sospiro di sollievo.
Erano
le sette e quindici del mattino Sheila e Ally dopo essersi lavate e
vestite si diressero da Starbucks vicino casa di Ally. Combinazione
volle che Ally abitasse nel quartiere di Chelsea, a sud di Hyde Park e
nelle vicinanze alloggiavano i ragazzi.
-Quindi Irlanda, spiegaci perché ci hai trascinato qui alle sette di mattina?- Chiese curioso Josh all’amico.
–Beh
perché non sono riuscito a chiudere occhio stanotte e quindi
volevo distrarmi un po’ prima di continuare questa giornata piena.- Rispose Niall sorseggiando il suo frappé.
–Ah
ragazzi, Paul ieri sera mi ha detto che il Meet and Greet non lo fate
più, o meglio è stato posticipato alla prossima settimana
perché torneremo a Londra fra quattro giorni e stasera si parte
per Dublino.- Prese parola Joey.
–Che cosa? Ma non può, cioè noi dobbiamo fare per forza il Meet and Greet questa settimana. Ma che palle.- Disse sbuffando Niall.
–Comunque
è meglio tornare in Hotel, mi ha mandato un messaggio Harry e ti
stanno aspettando per andare a fare quell’intervista.-
Disse alzandosi Josh seguito da Niall e Joey. Mentre scherzavano e
ridevano, Sheila e Ally fecero il loro ingresso nel locare e i ragazzi
si diressero verso l’uscita, Ally urtò per sbaglio Joey
facendogli rovesciare il caffè.
–Oddio scusami, non ti avevo proprio visto!-
-Eh, me ne sono accorto. La prossima volta sta più attenta.-Disse Joey rimproverandola.
–E tu la prossima volta sii meno acido e scorbutico.- Lo liquidò Ally prendendo e trascinando Sheila verso il bancone.
–Niall.-
Sussurrò quest’ultima, per lui quella voce fu una valanga
di emozioni così come i suoi occhi. Ci fu una collisione fra
cielo e mare, gli occhi azzurro mare di Niall incontrarono quelli
celeste cielo di Sheila, si guardarono per cinque interminabili
secondi. Niall non poteva esporsi più di tanto, avrebbe tanto
voluto abbracciarla, sentire il suo profumo dirgli quanto gli fosse
mancata, ma niente rimasero fermi, immobili e impassibili. Lui fu
costretto ad andare via da quella caffetteria senza fare nulla ed era
la seconda volta che lo faceva. Averlo così vicino dopo
così tanto tempo era una sensazione indescrivibile per lei
sentiva il cuore fare su e giù dalla gola allo stomaco.
–Ehi Sheila tu che prendi?-
Non rispose corse via da quel locale e si ritrovò a fissare le
gente per strada cercandolo con gli occhi, ma niente. Di lui non
c’era più traccia. Perché non l’aveva
fermato? Iniziò a maledirsi mentalmente. Perché
l’aveva lasciato andare? Senza che se ne fosse accorta le lacrime
avevano preso prepotentemente possesso dei sui occhi.
–Ehi ehi, ma cosa succede?- Domandò Ally preoccupata abbracciando l’amica che aveva rincorso fino fuori quella caffeteria.
–Ally era lui. Era Niall. Perché non l’ho fermato sono una stupida. Ora non lo rivedrò più vedrai.- Rispose Sheila tra i singhiozzi.
–Ascoltami.- Disse Ally facendo in modo che Sheila la guardasse negl’occhi.
–Tempo
fa ti promisi che ti avrei aiutato a ricordare, ci è voluto del
tempo, è vero ma alla fine hai ricordato, devo ammettere
è sconvolgente il fatto che una popstar di fama internazionale
è parte, per non dire che è tutto il tuo passato
però tralasciamo. Bene ora ti faccio un’altra promessa.
Farò in modo che voi due vi rincontriate te lo prometto! Lui te
lo deve.- Sheila abbracciò grata l’amica. Non
poteva nemmeno descrivere il bene che provasse per quella ragazza. Era
straordinariamente incredibile.
–E come farai?-
-Vedrai,
ma abbiamo bisogno dell’aiuto di una persona. Ora però
andiamo a fare la colazione, perché sto morendo di fame.-
Dopo che ebbero fatto colazione si diressero a casa Green per svolgere le loro indagini indisturbate.
–Dai,
Sheila non fare quell’espressione. Camila può aiutarci
tantissimo. Sa ogni movimento di quei cinque, con lei potremmo scoprire
dove trovarli.-
-E va bene chiamala e raccontagli tutto io vado a farmi un’altra doccia. Voglio rilassare un po’ i nervi in tensione.-
Mentre si metteva una maglia larga e un pantalone comodo, Sheila
sentì Camila urlare segno che Ally le aveva raccontato tutto con
molta probabilità anche l’episodio di quella mattina.
Sheila passò dalla sua camera e prese i pensierini anonimi che
gli arrivarono nel primo anno di amnesia. Appena scese al piano di
sotto, in cucina, Camila le corse in contro.
–Oddio sono la cognata di Niall Horan.-
-Che cosa?- Rispose ridendo Sheila.
–Hai fatto l’amore con uno dei One Direction? Oddio ti prego raccontami tutto, voglio i dettagli.-
-No! Allora prima mi aiuti e poi racconto tutto ciò che vuoi.- Sentenziò Sheila sorridendogli.
–Dimmi allora dove posso trovare Niall? Devo assolutamente parlargli.- Continuò la bionda.
–Prendimi il tuo portatile e lasciatemi alle mie ricerche, voi cercate qualche prova. Tipo foto ecc..-
-Ok Ally vieni con me. Lasciamo la nostra fan-stolker lavorare per noi.-
Rise Sheila con Ally salendo le scale per andare in camera di sua
madre. Erano ormai minuti interi che cercavano e ricercavano in lungo e
in largo per tutta la stanza. Sheila era convinta che ci fosse qualcosa
che la madre nascondesse lì.
Intanto i ragazzi cominciarono la loro intervista... ( INTERVISTA )
-X: Siete
una band oramai famosa in tutto il mondo, quando avete fatto i provini
ad X FACTOR avevate mai immaginato che la vostra carriera sarebbe
arrivata a questo livello?-
-Louis: Mai!-
-Liam: Non del tutto o meglio ci speravamo. Era il nostro sogno. Ma questo è assolutamente meglio di ogni nostra speranza.-
-X: Quindi pensate di avere tempo per riposarvi? -
-Louis: Può
capitare in diverse occasioni, tipo sei sdraiato… e pensi a
tutto quello che ti sta accadendo, ma va tutto così veloce che
passa.-
-X: Tra pochi mesi andrete in Australia siete entusiasti? E un gran bella nazione.-
-Harry: Beh, abbiamo visto i nostri impegni e avremo molto tempo per visitarla. Vogliamo fare surf. Tranne Zayn.-
-X: Qual è la cosa più strana che è capitata con le fan?-
-Liam: Una volta mi hanno chiesto se potevano leccarmi la faccia.-
-Louis: E’ intenso. Una volta una fan ti ha mostrato le tette vero Zayn?-
-Zayn: Si è vero.-
-X: Sei stato il primo a ricevere questa sventolata di tette?-
-Louis:- Noi eravamo dall’altra parte della macchina e lo abbiamo perso.-
-Zayn: Ha raggiunto la macchina, lei è venuta molto vicino a tipo dieci cm e a tirato fuori le tette.-
-Louis: Ci sono cose che non approviamo.-
-X: Quindi possiamo dire che è stato un incidente?-
-Zayn: Beh cosa possiamo farci?-
-X: Ci sono state ragazze che hanno superato la sicurezza?-
-Niall: Qualcuno ha tentato di baciare Louis.-
-Louis: Oh si questo è stato abbastanza strano.-
-X: Perché strano?-
-Louis: Perché
era un uomo, era uno dei giornalisti. Ha cercato il bacio, tentava di
prendermi e io gli ho detto ridendo ci vediamo dopo.-
-X: Quindi chi ha una ragazza? Ah voi due avete una ragazza? (Liam e Louis) Tutte le vostre fan odiano le vostre ragazze?-
-Louis: Non del tutto.-
-Liam: Questa è una cosa molto brutta da dire.-
-X: Non perché siano cattive ragazze, ma perché immagino siano gelose delle vostre ragazze.-
-Liam: Beh
Danielle era in Irlanda per ballare e le fan l’hanno aspettata
fuori l’hotel e l’hanno semplicemente salutata.-
-Louis: Beh
per entrambe le fan sono di grande supporto. Infatti si vede che tipo
di ragazze sono le nostre fan. Sono molto brave con loro.-
-X: Adesso
vi farò un po’ di domande che hanno fatto le vostre
fan. Quale dei tuoi amici della band saresti peggio se lo
uccidessi in un campo di morte post-apocalittico?-
-Zayn: Niall!-
-Liam e Louis: Anche io.-
-X: Chi si prende cura delle tartarughe di Liam quando lui è via?-
-Liam: Se
ne occupa Danielle. Anche se le abbiamo separate perché una ha
iniziato a mordere il piede all’altra e ha perso il piede.-
-X: Davvero?-
-Liam: Si sono tornato a casa una volta e alla mia tartaruga mancava un piede.-
-Louis: Si Liam vive una vita folle.-
-X: Harry
questa domanda è per te! Allora so che hai conosciuto un certo
Karl Stefanovich e credo ci sia stato troppo contatto fisico, ora ti do
una bambola e potresti dirci dove ti ha toccato esattamente
quell’uomo cattivo?-
-Harry: (indica le labbra, il pube e il sedere)-
-X: Come ti fa sentire questo Harry?-
-Harry: Triste.-
-X: Bene
ragazzi, io vi ringrazio e sono stato felicissimo di avervi avuto come
ospiti mi sono divertito perché è stata
un’intervista molto divertente. Alla prossima e vi auguro altri
tanti anni così.-
-GRAZIE-
Finirono
la loro intervista e andarono al piano di sotto dell’edificio,
avevano tutti quanti una fame incredibile Niall più di tutti
come sempre.
–Dai ragazzi mi è piaciuta questa intervista!- Disse sornione Louis mentre ingurgitava il suo pan-cake alla vaniglia.
–Ci credo! Avete parlato solo tu e Liam.- Fece notare Niall mentre scartava il suo Muffin al cioccolato.
–A proposito biondino dovevi dirci qualcosa o sbaglio?- Disse Liam di rimando.
–Stamattina ho incontrato Sheila!-
A tutti i presenti andò di traverso quello che stavano
mangiando, Harry stava colpendo la schiena a Zayn per farlo respirare.
–Che cosa?- Intervenne il moro.
–E cosa hai fatto?- Continuò.
–Beh
ero con Josh e Joey da Starbucks e mentre noi stavamo uscendo la sua
amica ha urtato Josh e io ho incontrato gli occhi di Sheila, cavolo
ragazzi mi sentivo morire però non potevo fare niente. Ho
sentito però che ha sussurrato il mio nome…
quindi… non so che pensare davvero!- Rispose il biondo ai suoi quattro amici curiosi e increduli a ciò che avevano udito.
–Cazzo Niall! Perché non l’hai bloccata!!!-
Prese parola il riccio. Harry aveva ragione, Niall non sapeva
perché non si fosse fermato. Credeva che se Sheila si fosse sul
serio ricordata di lui, glielo avrebbe detto in qualche modo, anche nel
Starbucks. Però così non era stato e quindi Niall
continuava a pensare che lei fosse solo una fan anche se in cuor suo
sapeva che lei se non avesse ancora ricordato avrebbe ricordato presto.
–Harry non lo so. Tanto la
vedrò al meeting della prossima settimana. Anzi sbrighiamoci
così gli andiamo a lasciare i biglietti. Dov’è Paul?-
Affermò Niall alzandosi dal tavolo e avviandosi verso
l’uscita con la bocca ancora piena. Nel frattempo a casa Green le
ricerche proseguivano ma senza risultati fino a quando Ally non
scoprì una piccola cartellina nell’armadio di Martha, con
sopra scritto il nome di Sheila, l’aprì e scoprì
dei documenti medici, Iniziò a sfogliare quei documenti
sedendosi a gambe incrociate sul pavimento della camera della mamma di
Sheila. Li sfogliava a uno a uno, si rese conto che Sheila aveva
superato davvero un brutto incidente, mentre la sua lettura proseguiva
trovò la prognosi dell’incidente e le cause che lo avevano
provocato. Poco più in fondo scorse il
nome dell’unico testimone “Niall J. Horan”. Non
c’erano più dubbi era lui e questa era la prova che
stavano cercando da tutta la mattinata.
-Paul guida, io mi metto d’avanti mentre Liam, Louis dietro e gli ultimi due Zayn e Harry.- Disse Niall correndo a sedersi al posto d’avanti.
–E chi l’avrebbe deciso? Sono io il più grande.- Borbottò Louis.
–Louis, è felice come una pasqua non lo vedi? Oggi è la sua giornata, sii clemente con lui.- Prese le difese dell’amico Liam.
–Dai entrate in macchina, così andiamo.-
Non appena tutti furono in macchina Niall diede a Paul tutte le
indicazioni per arrivare a casa della sua amata, di lì a pochi
giorni l’avrebbe rivista e ci avrebbe anche parlato. Era
diventata una giovane donna più bella di qualche anno fa,
l’unica cosa che trovò cambiata in lei furono i suoi
occhi, i quali non avevano più quella luce propria di qualche
tempo fa. C’era qualcosa che non quadrava oltre al fatto della
memoria ne era sicurissimo.
–Si
Paul, Ansdell Street. E’ qui, parcheggia la macchina e aspettiamo
cinque minuti così vedo se c’è Martha. Appena puoi
vai e suoni alla sua porta e gli dici quello che abbiamo detto.- Sentenziò Niall molto felice, aveva un sorriso enorme stampato sulla faccia.
Quando
Ally le mostrò quello che aveva appena trovato, Sheila non
poteva credere ai suoi occhi le saltò al collo e
l’abbracciò forte, ora l’unica cosa che rimaneva era
incontrare Niall e avere un confronto con lui. Aveva parlato con Camila
e sapeva che di lì a breve sarebbero partiti alla volta
dell’Irlanda ma che la settimana dopo sarebbero stati in
città per altre interviste e il meeting con i fan.
–Ok, allora tranquilla non racconterò a nessuno del tuo rapporto passato con Niall Horan.- Disse Camila mettendo il cappotto.
–Lo
so che non lo dirai a nessuno, di te mi fido così come di tua
sorella. Aspetta che ti accompagno, lo sai che il cancello ultimamente
sta dando qualche problema.- Le rispose cortese Sheila.
Di
Martha nemmeno l’ombra erano circa dieci minuti che aspettavano
fuori, fortuna che i vetri dell’auto erano oscurati.
–Ecco Niall, sta uscendo qualcuno. Chi è? La conosci?- Disse Louis attaccandosi al vetro per cercare di guardare meglio.
–No quella ragazza con i capelli neri no, non so chi sia. Quella dietro di lei è Sheila!- Ecco di nuovo il sorriso a trentadue denti e un apparecchio.
–E tu a quindici anni ti saresti scopato quella lì?- Chiese esterrefatto il riccio spintonando Louis.
–Harry io l’amavo, non me la sono solo “scopata” come dici tu.- Disse ridendo Niall non stupendosi dell’uscita di Harry.
–Ok, ma aveva i brufoli, gli occhiali e l’apparecchio vero?- Disse sempre più sorpreso Harry il quale scatenò le risate dei presenti in macchina.
–No Harry.- Rispose secco Niall.
–Allora era obesa!- Ribadì Harry.
–No
riccio, stai zitto era proprio così, come la vedi ok? Non
è cambiata di una virgola è soltanto diventata più
alta.-
-E bravo il nostro Irlandese!-
Disse invece Zayn dando una pacca sulla spalla dell’amico. Liam e
Louis invece ridevano ancora per Harry, dovevano ammettere che Sheila
era davvero una gran bella ragazza. Di una bellezza semplice ma
straordinaria, Niall invece continuava a guardarla da lontano con occhi
sognanti.
–Ok, Paul vai e lasciale i pass. Noi aspettiamo qui.-
*Din-Don*
-Salve, è la signorina Sheila Green?-
-Si chi è lei?- Domandò a sua volta Sheila allo sconosciuto d’avanti a lei.
–Signorina è stata sorteggiata al concerto di ieri e ha vinto i pass per il meeting con i fan dei One Direction.-
-Ok, ma mi spiega come ha fatto a sapere il mio nome, cognome e indirizzo, se io non ho usufruito dei biglietti a mio nome.-
Chiese scettica e sospettosa Sheila, in cuor suo sperava che fosse
stato Niall, il quale sapeva dove abitasse, visti i regali che gli
erano stati spediti.
–Beh, non
so come sia avvenuto il sorteggio. Ma può chiederlo a chi di
dovere la prossima settimana al meeting dei suoi idoli.- Rispose vago Paul preso in fallo da Sheila
–Si sbaglia non sono affatto i miei idoli, non li conosco nemmeno o meglio conosco solo uno di loro.- Sorrise la ragazza all’uomo.
–Va bene la ringrazio, allora ci devo andare la prossima settimana giusto?- -Si presso l’Hilton Hotel vicino Hyde Park.- -Si si lo conosco. Grazie.- Lo congedò felice la ragazza richiudendosi la porta alle spalle.
-Ally, Ally!- Chiamò Sheila.
–Abbiamo i biglietti per il meeting della prossima settimana! È stato Niall ne sono sicura!!!- Continuò entusiasta la ragazza.
–Cavolo!!!
E chi se lo sarebbe mai aspettato? Noi ci stavamo preoccupando di come
avremmo fatto ad entrare anche senza biglietti e invece eccoli qui.
Sono convinta che sia stato Niall a mandarli.- Sorrise completamente spiazzata Ally.
–Verrai con me vero?- Le chiese la bionda.
–Per
quanto vorrei accompagnarti, credo sia meglio che mia sorella venga con
te. Sai quanto ama quei ragazzi? È il minimo che possa farglieli
vedere grazie a te. Scusami ma cerca di capire.-
-Tranquilla
capisco perfettamente. Allora non dirgli niente quel giorno gli faremo
una sorpresa. È per questo che comunque ti voglio bene. Pensi
sempre agli altri e mai a te stessa, ti amo amica mia. Grazie di tutto.- Disse Sheila abbracciando l’amica.
Ritornato in macchina Paul fu assalito da un milione di domande poste da quei cinque rompiscatole.
–Allora?- Chiese Liam.
–Avanti dicci tutto.- Disse invece Zayn.
–Dai Paul non tenerci sulle spine, non ce la faccio più.- Questa volta fu Niall a parlare.
–Niente
Niall, mi ha fatto delle domande tipo come facevo a conoscere
l’indirizzo o il suo nome e gli ho semplicemente risposto che non
sapevo chi l’avesse sorteggiata e che sono stato semplicemente
incaricato di portarglieli. Era un po’ dubbiosa al riguardo ma
gentilmente mi ha ringraziato. Ora per favore dobbiamo correre
perché tra un’ora dovremmo stare in aeroporto.- Rispose Paul mettendo in moto l’auto e tornando in Hotel per recuperare i loro bagagli e partire alla volta di Dublino.
LOOK AT ME PEOPLE
(sara_sscrive banner)
GRAZIE MILLE A wings_of_dreams PER IL MESSAGGIO DI QUESTA MATTINA *_*
Eccomi qui allora... PRIMA DI TUTTO SCUSATE x l'immenso ritardo... Ho fatto la prima prova di simulazione
per la maturità D: Sono super-stressata! Inoltre sono stata con la febbre ecc... (Lo so capitano tutte a me)
Se poi ci vogliamo aggiungere che ho un nuovo membro in famiglia ahahah si, beh mi ha portato via una giornata intera...
E' un coniglietto nero con gli occhi azzurri. SI CHIAMA ZIALL love ahahah lo so ma è azzeccato il nome <3 (Cliccate se volete vederlo)
MI PERDONATE?
ALLORA QUESTO CAPITOLO E' LUNGO... ma secondo me fa schifo, ho dovuto
superare il blocco dello scrittore... e ho mescolato un pò le
carte... RECENSITE E FATEMI SAPERE
ALLORA
LE DUE COSE DA DIRVI SONO: all'inizio, verso il 4 capitolo dissi che
Zayn era fidanzato, ok è stato uno sbaglio... FATE CONTO CHE NON
LO SIA OK? <3
seconda cosa... ALLORA NON SO SE AVETE CAPITO... ma Sheila, non va da
Niall perchè pensa che Niall con tutta probabilità sia
cambiato o meglio che la fama l'abbia cambiato e quindi lei ha paura a
ritornare nella sua vita così all'improvviso, mentre Niall ha
paura a ripresentarsi nella sua vita perchè pensa che lei non
abbia ricordato nulla e che se fosse una sua fan e non la vecchia
Sheila, non sarebbe la stessa cosa... (OK NON SO SE MI SONO SPIEGATA)
sono idiota lo so xD
POI HO UN'ALTRA COSA DA DIRVI... vi
potrei chiedere un favore? allora vorrei costruire la storia insieme a
voi... quindi se avete SUGGERIMENTI DI QUALSIASI TIPO, OPPURE VOLETE
CHE INSERISCO UNA DETERMITATA SCENA O FRASE... FATELO PURE... UNA
LETTRICE L'HA FATTO E SONO FELICISSIMA DI QUESTO... <3 ringraziando
e dando crediti... a chi mi aiuta :P <3
OK PUBBLICIZZO UN PO' VI VA DI PASSARE DA DELLE STORIE asdfghjkl
La prima è Ti Amo Ma Ti Odio by Paradise22 ,
è una storia particolare in quanto l'autrice (UN GENIO) l'ha
fatta interattiva... aprite il link e leggete le note autrice
dell'ultimo capitolo che ha pubblicato. LI' E' SPIEGATO TUTTO PER BENE.
In pratica puoi interagire con i protagonisti della FF <3 Se
passate mi fate felice!!! ANCHE PERCHE' VI DIVERTIRETE COME FACCIO IO XD
L'altra invece è Cause I'm Love Drunk by WeDontNeedWingsToFly è una FANFIC sulle LITTLEMIX è solo il primo capitolo e si prospetta fantastica... PASSATE NON VE NE PENTIRETE!
Poi c'è You're my favorite danger. di Bluefeelings .... Love. di niallsguitar (che è di genere fantastico anche se nn è sui One D vale la pena passare ve lo assicuro) .... green eyes di twinkles <3 e poi anche Cos'è per te l'amore? di givemejames (SE HO DIMENTICATO QUALCUNO DITEMELO)
grazie per tutte le recensioni...
(chiedo un favore, a chi mi aveva chiesto di passare dalla loro FF di rimandarmi un messaggio!)
ED ORA LE FOTO ps: scusate per il monologo infinito!!! :O
SHEILA
NIALL
I ONE DIRECTION
ALLY E CAMILA
POI JOSH & JOEY
--->
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Capitolo 10 *** Goodbye ***
Capitolo 9 Goodbye
Trailer 1
Trailer 2
GOODBYE
Da
quando le furono consegnati quei biglietti non poteva far altro che
cercare di conoscere, per quanto il computer le permettesse, la vita di
Niall e quei quattro ragazzi che ora facevano parte della sua vita.
Aveva scoperto nel giro di poche ore che Niall non è stato mai
fotografato con ragazze alimentando così gossip riguardo la sua
situazione sentimentale. Aveva imparato i loro nomi, c’era il
castano con gli occhi chiari e la faccia simpatica lui era Louis, di
lui si diceva che amava le carote, così tanto che un giorno lo
disse in un intervista e d’allora le fan gli regalano le carote.
Lui era fidanzato con una ragazza stupenda, Eleanor. Poi c’era
Liam quel ragazzo che le ispirava una grande maturità e dolcezza
aveva i capelli color miele e due grandi occhi nocciola di lui sapeva che
ha vissuto con un solo rene. Aveva paura dei cucchiai, si una paura
assurda ed era fidanzato con una ballerina bellissima, Danielle.
L’altro era Zayn un ragazzo con i capelli nerissimi e gli occhi
nocciola era per metà pakistano per l’altra restante
metà era anglo-irlandese. Era bellissimo sul serio, Sheila non
biasimava il suo eccessivo narcisismo mai nascosto. Di lui sapeva anche
che non sapeva nuotare e che ha anche inventato il “Vas
Happenin” un tormentone per così dire, per le Directioner
l’appellativo con il quale si distinguevano le loro fan. Il
quarto membro della Band era Harry, di lui non si sapeva niente di
particolare tranne che era il più piccolo della band, che gli
piacciono le donne mature, almeno così si diceva e che ebbe un
criceto di nome criceto, si non aveva molta fantasia, aveva occhi color
smeraldo e delle fossetta agli angoli della bacca. Nient’altro,
le dava di insipido. Forse si sarebbe ricreduta ma quel ragazzo non
aveva sapore, colore o forma, non era come gli altri tre, i quali aveva
ormai imparato a conoscere attraverso foto, video e informazioni date
dallo schermo di un pc. L’ultimo era Niall, non necessitava di
informazioni lette su internet, lei lo conosceva come le sue tasche.
Decise però di dare un’occhiata alle informazione che
giravano su internet. Imparò da autodidatta a suonare la
chitarra. Sorrise come un ebete quando ricordò che al suo
settimo compleanno fu proprio lei a regalargli una vera chitarra,
ricordava il suo sorriso e l’abbraccio ricevuto subito dopo.
Lesse anche della sua cotta per Demi Lovato, anche per
quell’episodio c’era un ricordo ben impresso nella mente.
Come
di consueto il fine settimana lo passavano a casa Green tra film e pop
corn. Era appena uscito il film di Camp Rock, era l’anno 2008,
quel film Sheila lo aspettava da tanto perché era una super fan
dei JB ed era stra-cotta di Joe Jonas.
–Avanti accendi la tv Niall e smetti di mangiare tutti i pop corn, se no non basteranno per tutta la durata del film.- Disse Sheila mentre prese posto sul divano.
–Perché pensi sul serio che abbia voglia di vedere questo film? Lo faccio solo per mangiare tutte queste schifezze.-
Con ancora la ciotola sotto il braccio e la bocca piena Niall si
alzò dal divano per accendere la tv, appena in tempo. Il film
cominciò.
-Ma hai sentito che voce ha quella ragazza? È una forza!-
-Beh sono troppo impegnata a guardare e ad ascoltare Joe, non ci ho fatto proprio caso.-
Era dall’inizio del film che Niall faceva complimenti rivolti a
Mitchi, la protagonista del film nonché Demi Lovato. Ma che
bella voce, che bel sorriso, che brava attrice, che brava cantante,
guarda sa suonare anche il piano. Queste erano le frasi che si
susseguirono durante tutta la durata del film. A Sheila iniziavano a
dare fin troppo fastidio, era inconsapevolmente gelosa, amava avere
l’attenzione su di lei e anche se Mitchi non era una persona
“reale” e presente nella loro vita le dava fastidio. Da
quel giorno Sheila e Niall si divertivano a imitare Joe e Mitchi e
mentre Niall suonava la chitarra e faceva la parte di Joe, Sheila
intonava This is me. Il tempo passava e Niall passava sempre più
tempo a guardare le foto della sua nuova beniamina.
-Niall non eri quello che diceva:”è ridicolo amare chi non ti conosce”?-
-Partiamo
dal presupposto che non amo nessuno e poi ok, mi ricredo. Ci si
può affezionare anche a qualcuno che non si conosce di persona.-
-Oh il mio Niallino si è affezionato a Demi lovato!- Lo prese in giro Sheila.
Ricordare
quell’episodio le suscitò una strana sensazione, e pensare
che ora erano come estranei lei e Niall, lei che lo conosceva a
memoria, lei che per lui darebbe anche la vita, lei che era la ragione
del suo sorriso e lui la sua. Erano cambiate così tante cose,
ora lui era amato da gente che nemmeno lo conosceva ed era incredibile.
Si rattristì di colpo quando come un flash il pensiero di lui e
la sua fama le offuscò la mente. Ritornò a domandarsi se
fosse realmente cambiato o se fosse rimasto tale e quale. Erano passati
degli anni è vero, avevano entrambi 18 anni, era altamente
probabile che entrambi fossero cambiati erano nell’età
della transizione e dei cambiamenti, quest’ultimi erano
inevitabili, ma lei in cuor suo sperava non ce ne fossero stati. Prima
di andare a casa di Ally, prese i biglietti e li lasciò sulla
scrivania accanto il suo PC. Prese la borsa e uscì di casa
salutando sua madre.
Niall si trovava a Dublino per il concerto e dopo pochissimi giorni avrebbe dovuto far ritorno a Londra.
–Avanti Niall non fare quell’espressione. Lo sai che senza scherzi non so stare.- Disse Louise vedendo Niall un po’ troppo pensieroso.
–No
Lou, so benissimo a come sei fatto è che vorrei essere
già a Londra, non so nemmeno come abbia fatto in tutto questo
tempo a stare senza di lei, ora sono arrivato al punto di non farcela a
stare nemmeno un minuto senza di lei.-
-Poco innamorato mi dicevano!- Continuò Louis.
–Già, non lo biasimerei. È bellissima e sexy quasi quanto me!- Questa volta fu Zayn a parlare.
-Vacci piano Zayn, è mia anche se non lo sa.-
–Dai Irlandese, mancano solo due giorni puoi resistere.- sentenziò Liam sempre comprensivo e confortante.
–Ora,
andiamo a far felici un po’ di persone. È la mia parte
preferita di questo lavoro. Vedere la gente emozionarsi di vederci.-
-Oh Harold come sei emotivo e sensibile.- Disse Louis facendo ridere tutti quanti.
-Ehi Ally, cos’è quella faccia?- Disse Sheila, sulla soglia della porta di casa Brooke preoccupata dall’espressione di Ally.
–Entra che ti spiego.-
Entrambe entrarono in casa e si accomodarono in soggiorno, c’era
la signora Brooke abbracciata al marito mentre piangeva. Sheila non
riusciva più a capire niente, cosa stava succedendo? Appena i
coniugi Brooke furono fuori da quella stanza, Ally prese parola e
cominciò a spiegare le cose alla sua migliore amica.
–Sheila,
dobbiamo partire per York questo pomeriggio. Mia nonna, la mamma di mia
madre ha avuto un ictus perché soffriva di pressione alta,
l’ictus le ha causato problemi al cervello in quella zona dove si
trova la capacità di parola. Mia nonna ha perso la parola e ha
bisogno di assistenza. Mi dispiace tanto Sheila, ti avevo promesso che
ci saremmo andate insieme.- Le lacrime iniziarono a farsi spazio
negli occhi di Ally, stava dando sfogo a tutto lo stress accumulato in
quelle ore, Sheila la strinse forte.
- Ehi
calma, sta tranquilla. Non devi assolutamente preoccuparti. Vai dalla
tua nonna la stringi tra le tue braccia e gli dici che gli vuoi tanto
bene. Io posso andarci anche da sola poi ti racconterò tutto.-
-Grazie per essere un’amica così comprensiva.-
-Ma
tu stai scherzando vero? Sei la persona più altruista che abbia
mai conosciuto, sei l’amica migliore al mondo. Io sono
felicissima di averti conosciuto hai fatto troppo per me e io ti voglio
bene.- Ormai erano due paia di occhi che stavano lacrimando.
–Tranquilla
ora calmati, ricomponi Ally, vai da tua nonna e tra un paio di giorni
ti racconterò e ti dirò com’è andata.
Speriamo in bene.-
-Sheila, ti voglio bene anche io e vedrai andrà tutto per il meglio.-
-Ah ho dimenticato di dirti una cosa!-
-Cosa?- Disse Ally alzando la voce di un ottava.
–Ricordi
quel curriculum che abbiamo mandato per gioco al Funky Buddha? Quello
per il tirocinio da PR! Bene questa mattina ci hanno mandato
l’email, scommetto tutto quello che vuoi che tu come al solito
non hai controllato la posta.-
-Oh
mio Dio davvero? Incontreremo un mucchio di gente anche famosa! Fortuna
che frequentiamo la scuola privata! E finiamo in anticipo. Quando
cominciamo?-
-Tra tre giorni
comunque dovremmo cominciare, parlo io con il responsabile delle
Pubbliche Relazioni e gli dico che tu potrai prima di qualche giorno ok?-
-Grazie mille.-
-Ally buon viaggio e fammi sapere appena arrivi.-
Passarono
due giorni, la nonna di Ally continuava a peggiorare, a breve i ragazzi
invece sarebbero dovuti atterrare a breve e il giorno seguente
avrebbero tenuto il meeting per i fan.
-Pronto?-
-Signorina Green?-
-Si mi dica.-
-Sono Drew Fuller, il responsabile delle pubbliche relazioni del nightclub il funky Buddha.-
-Oh si aspettavo una sua chiamata.-
-Bene,
allora credo non avrà problemi questo pomeriggio a raggiungermi
al locale per dei chiarimenti riguardo le mansioni che le saranno
affidate.-
-Va benissimo ma per che ora?-
-Facciamo le diciotto?-
-Ok.-
-Va bene l’aspetto.-
-Tesoro, sono a casa!-
-Oh, mamma come mai così presto?-
Disse Sheila a sua madre sorpresa di vederla così presto a casa,
erano le due del pomeriggio e il meeting sarebbe cominciato nel giro di
due ore.
–Cosa hai mangiato?-
-Ah, niente di che, un paio di toast. Tra un po’ devo andare ad un colloquio di lavoro. Ho trovato un lavoro come PR.-
Disse mentre continuava a vestirsi per andare dal suo Niall e poi al
colloquio. Sheila si stava sistemando davanti lo specchio e sua madre
entrò nella sua stanza sedendosi alla scrivania, Sheila era
quasi pronta per uscire aveva preso il suo portafoglio, il cellulare e
tutte le cose che di solito le borse di una donna contiene.
–Ho dimenticato qualcosa?-
-Non lo so, non so cosa ti serve!-
Disse sua madre girandosi verso il computer e notando quei biglietti
rossi con scritto ‘One Direction – Meet and Great’
–E questi cosa sono?- Disse Martha alzandosi bruscamente dalla sedia.
–Ah, non sono miei sono di Camila, è una fan di quel gruppetto lì.- Cercò di fare la disinvolta e negare, ma purtroppo sua madre la conosceva fin troppo bene.
–E tu non li conosci?-
-Ma chi?-
-Sheila, smettila di fare la finta tonta, sai quanto mi infastidisce il fatto che tu mi menta. E poi i biglietti sono a tuo nome.- Cominciò ad urlare sua madre.
–Ma cosa vuoi, non posso andare a conoscere i miei cantati preferiti?-
-E da quando lo sono.- Continuava sua madre.
–Sheila, non devi mentirmi. Tu a questo incontro non ci andrai!-
Urlò più forte stracciando in piccoli pezzi i biglietti
che Paul aveva portato a Sheila. A quella scena la ragazza cercò
di ribellarsi, cercò di salvare un biglietto quando sua madre la
spinse e subito dopo le diede uno schiaffo pesante. Non aveva mai
compiuto un gesto così, la ragazza era completamente spiazzata e
non credeva ai suoi occhi, si portò una mano sulla guancia che
sentiva andare in fiamme le bruciava. Per il nervoso iniziò a
piangere. –Ed ora rimani qui, non uscirai per parecchio tempo.-
Sheila non disse nulla, non appena sua madre uscì dalla stanza
prese una bella borsa capiente e prese alcuni effetti personali e
qualche pezzo di biancheria pulita e un paio di jeans e un paio di
maglioni. Mise il cappotto, la sciarpa e il cappello, salì sullo
scaffale e prese quei soldi che risparmiava da tutta una vita.
Aprì di scatto la porta della sua camera e fuggi fuori da quella
casa.
–Non cercarmi più,
da oggi non sarò più tua figlia. Quella che dalle due ha
mentito non sono io, il mio è stato un comportamento di
conseguenza al tuo. Addio.- Martha cercò di bloccare sua
figlia ma lei fu più veloce, non capiva il comportamento di
quella donna. Come poteva fare così?
Martha era ancora in casa, lei non credeva ancora alle parole di sua figlia. Dopo tutto quello che era successo.
Sul
letto di quell’ospedale, vedeva il corpo di quella ragazzina
bellissima che era sua figlia. Stava riposando, aveva subito un
orribile incidente. Pian piano gli occhioni celeste cielo di quella
ragazzina si aprirono.
–Dove sono?-
-Tesoro, sei in ospedale. Hai avuto un terribile incidente.-
-Chi sei? Chi sono? Ho avuto un incidente? Come?-
-Oddio amore, sono tua madre, sei stata investita da un auto.-
-Chi sono? Perché non ricordo niente?-
La ragazza cominciò a piangere e ad innervosirsi parecchio.
Entrò nella stanza un’infermiera che la sedò e
ricominciò a dormire. Quando si risvegliò fu un dottore
con tutta calma che gli spiegò cosa era successo. Non prese
benissimo la cosa e ricominciò a piangere, laddove c’erano
i ricordi di tutta una vita, ora c’era il vuoto totale e questo
la mandava in panico. Con il passare dei giorni imparò di nuovo
a camminare, leggere, scrivere, nuotare e tutte le cose quotidiane.
L’unico rapporto stabile nella sua vita non erano gli amici, i
familiari o altre persone, nella sua vita c’era solo sua madre.
È vero che all’inizio fu lo stesso dottore che gli disse
di limitare i rapporti visto che non doveva sforzare lei i ricordi ma
che sarebbero venuti da se. Sua madre però è come se in
qualche modo se ne approfittò di questa situazione venutasi a
creare e l’allontanò dai suoi amici e conoscenti
instaurando un rapporto morboso e fin troppo possessivo nei suoi
confronti.
-Loro
non sanno cosa significa, nessuno lo sa. Sono io che ho salvato mia
figlia, lui è la rovina di tutto. È colpa sua se mia
figlia ha dovuto rifarsi una vita. Lui è diventato famoso e gira
il mondo e lei qui a casa a imparare e a mettere insieme la sua vita.
È colpa sua e di nessun altro e io l’ho protetta, fino ad
ora.-
look at me:
(sara_scrive banner)
Allora
perfavore, vi imploro di perdonarmi cioè è da troppo
tempo che non aggiorno e ne sono consapevole... ma come ho già
detto sono una maturanda... e sono molto indietro e ho da studiare
parecchio direi :O cmq che ne dite passiamo al capitolo? credo sia
chiaro che la mamma di sheila è pazza e che il trauma di sua
figlia è come se si fosse riflesso su di lei... e ora tende a
proteggerla da tutto soprattutto da Niall. peccato però che gli
è ritorsa contro questa cosa... Sheila è scappata di casa
e Ally non c'è dove andrà? Chi lo sa! ahahah xD cMq spero
vi piaccia... SIAMO ARRIVATE A 249 RECENSIONI E IO NON SO COME
RINGRAZIARVI... SUL SERIO :O ** GRAZIE GRAZIE GRAZIE
vi ricordo il trailer ** WE WERE EVERYTHING BUT NOW WE WERE EVERYTHING BUT NOW 2
SE
VOLETE PUBBLICITA' CHIEDETELO.... SE VOLETE CHE PASSO DALLE VOSTRE FF
CHEDETELO... E CHE DIRE? AH SI PASSATE DA QUESTE FF PER FAVORE???
ti amo ma ti odio di Paradise22
è
una FF diversissima dalle altre... in quanto è interattiva...
cioè potete comunicare con i protagonisti... per scoprire
leggete non ve ne pentirete l'autrice è sensazionale ed è
stupendaaaa **
One Day di SuperMan_1D
è una FF inglese ... che questa meraviglia sta traducendo ed è uno spettacolo di FF **
Vita incompresa di I_M_A_Koala
è
una FF bellissima sul serio... è su un diario che viene trovato
da dei bambini... figli di.... cioè dovete leggerla mi sono
appasionata! **
thank you dad for every thing, i love you di _paynecake
è una OS fantastica... l'ho letta un pò di tempo fa ed è davvero bella... merita la vostra attenzione <3
IL MIO FACEBOOK & IL MIO TWITTAH E POI SE VOLETE C'E' ANCHE LA MIA PAGINA DI FB SUI ONE DIRECTION 1D Stole My Heart
E ORA UN PO' DI IMMAGINI
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Capitolo 11 *** When The Eyes Smile ***
Capitolo 10 When The Eyes Smile
Trailer 1
Trailer 2
WHEN THE EYES SMILE
Erano circa quaranta minuti che vagava per
strada senza una meta, con un enorme borsa su una spalla, non riusciva ancora a
mettere bene a fuoco quello che era appena successo. Sua madre era stata capace
di strappare quei biglietti e cercare di rinchiuderla in casa, doveva chiamare
Ally ma non voleva darle ulteriori preoccupazioni così decise di dirigersi
ugualmente a quel meeting una maniera per entrare l’avrebbe trovata.
Niall era seduto su quella poltrona, nella
sala prenotata per il meeting armeggiava nervosamente con il cellulare.
–Tranquillo
Horan manca poco!-
-Oh,
Zayn. Non puoi capire!-
-Lo
so, ma stai tranquillo. Comunque sono venuto qui non per infastidirti ma c’è
Paul che ti sta cercando.- Niall si alzò svogliatamente, sbuffando e andò
da Paul, che si trovava nel corridoio della sala.
–Dimmi
Paul!-
-Niall
eccoti. Ti prego non me ne volere ma ho dimenticato di dirti qualcosa di
davvero importante. Quando ho lasciato i biglietti a Sheila, lei mi ha detto
che non è una vostra fan, ma che conosceva uno di voi e questo vuol dire…-
Lasciò la frase in sospeso ammiccando al ragazzo, il quale aveva messo su un
sorriso che faceva invidia al mondo.
–Che
al concerto è venuta per me e che ha ricordato tutto Paul. Grazie mille sul
serio.- Esultò il biondo saltando quasi in braccio a Paul.
–Sai
è bello vederti sorridere anche gli occhi finalmente.-
-Ok,
Rodrick abbiamo tutti i nominativi delle quindici fan che saranno presenti questo
pomeriggio. Niall ha chiesto che vengano chiamate per nome e per quanto
riguarda quest’ultima, assicurati che entri.- Disse Paul mentre
porgeva ed indicava la lista delle fan
al buttafuori che presiedeva all’entrata.
–Certo, sarà fatto.- Era quasi tutto pronto
e come potevano immaginarsi tutti, al di fuori dell’Hilton hotel c’era una
folla innumerabile. La sua chioma biondissima legata da uno chignon mal
riuscito spiccava tra le prime file, si guardava attorno incredula dell’amore
che quelle ragazze provavano per quei cinque ragazzi. Erano quasi tutte pronte
per una sfilata lei invece non aveva un filo di trucco, aveva messo gli stivali
UGG, un paio di leggins scuri, un maglione, una giacca e una sciarpa. Se fosse
stato il suo Niall non avrebbe dato importanza al suo look estremamente
semplice e casual. Dopo qualche minuto un uomo ben piazzato la distrasse da
quei pensieri, urlando dei nomi con un megafono, immaginò fossero i nomi delle
fan che avevano il biglietto.
–Madison
Cooper e Devonne Morgan.- Le due ragazze si fecero avanti mostrando i loro
biglietti, entrarono senza alcun problema. Come l’avrebbe spiegato che sua
madre le aveva strappato i biglietti?
–Sheila
Green.-
-Eccomi.- Urlò la bionda.
–Signorina,
mi mostri il biglietto.-
-Ehm,
non ce l’ho. Ma ho con me.- Non ebbe il tempo di finire una frase che una
ragazza con dei lunghissimi capelli castani e due enormi occhi verdi la
precedette.
–Mi
scusi, sono io Sheila Green, i biglietti purtroppo sono stati smarriti ma
guardi, ho una collana con il mio nome. Sono io Sheila!- La bionda rimase
allibita.
–Ok,
lei può passare. In quanto a lei, si vergogni.-
-Ma
di cosa? Sono io Sheila Green. Chiami un responsabile o anche meglio, chiamate
Niall Horan. Io ho.- Anche questa volta non riuscì a finire la frase,r in
quanto il buttafuori aveva iniziato a prenderla in giro.
–A
me non interessa cos’ha e tanto meno non posso disturbare il sig. Horan per una
così. Sa quante volte hanno cercato di intrufolarsi? Se mi avessero dato una
sterlina ogni volta ora sarei più ricco della regina. E ora se non le dispiace
se ne vada, o rimanga in disparte a guardare.- Non riuscì a ribattere, non
c’era verso di entrare purtroppo. Si ritrovò a maledirsi, era solo colpa sua,
se avesse nascosto meglio quei biglietti a quest’ora avrebbe incontrato Niall.
Si sedette al Starbucks di fronte per stare
un po’ al caldo in quella fredda giornata di gennaio e ordinò una cioccolata
calda, aveva lasciato il telefono in modalità silenziosa perché sapeva che sua
madre l’avrebbe chiamata, sbloccò lo schermo e notò le innumerevoli chiamate
senza risposta di sua madre, di Samantha la sua psicologa e di un numero che
non aveva in rubrica.
-Pronto?-
-Sono
Sheila Green, ho trovato la sua chiamata e.-
-Si
si, sono Drew del Funky Buddha. Volevo sapere se potevamo anticipare il nostro
incontro!-
-Certo,
che ora?-
-Adesso
è un problema?-
-Va
bene, allora sto arrivando.-
-L’aspetto.-
Il meeting era cominciato da un pezzo e
Niall era alla ricerca della chioma biondissima di Sheila, che ovviamente non
trovò.
–Ragazze,
tra dieci minuti dobbiamo lasciarvi purtroppo. Ma c’è un ultima sorpresa. Per
una fan speciale.- Fu Zayn a parlare guardando Niall.
–Dov’è
Sheila?- Chiese invece mostrando le sue fossette Harry, la ragazza dalla
chioma castana si alzò in piedi.
–Sono
io Sheila.- Disse con la sua voce stridula.
–Ehm
ma non sei tu!- Rispose Louis questa volta. La ragazza credeva che la misteriosa
Sheila non fosse conosciuta dai ragazzi e che fosse una fan privilegiata o che
avesse vinto un concorso speciale, era sicura del fatto che avrebbe benissimo
potuto passare per un'altra persona.
–No,
non sei tu Sheila Green.- Niall prese parola, si alzò e andò via.
-Niall
davvero non so cosa sia successo, chiamo Rodrick e vediamo cosa mi dice.-
Urlò Paul vedendo Niall allontanarsi.
-Rodrick,
era la ragazza bionda che doveva entrare.-
-Paul,
io ho fatto il mio lavoro. La prossima volta dammi le foto di chi deve entrare.-
-Rodrick,
fai poco il sarcastico. Era una questione importante per Niall. Quell’altra fan
ha detto che la ragazza bionda ha cercato più volte di dirti che aveva qualcosa
ma che tu non l’hai voluta ascoltare e che l’hai addirittura allontanata quindi
fai bene a chiedere scusa.- Paul era furioso, desiderava davvero vedere
Niall felice davvero. Avrebbero trovato quella ragazza.
Era arrivata al Funky Buddha da cinque
minuti circa, aveva indossato le auricolari e si era isolata dal mondo per
tutto il tragitto. Erano successe tante cose quel giorno, aveva litigato con
sua madre, era scappata di casa, non aveva più i biglietti e non aveva rivisto
il suo Niall. Sperava che almeno questo colloquio sarebbe andato bene. Non
appena però fece il suo ingresso nel locale, si era accomodata su uno dei tanti
divanetti posti all’ingesso del locale, aspettando che venisse accolta da Drew.
Dopo pochi istanti sentì due persone litigare ferocemente, una delle due era
quasi sicuramente una ragazza.
-Lasciami,
non mi toccare! Non mi importa delle tue scuse fai davvero schifo.-
-Ma
tu non mi lasci spiegare.-
-Cosa
mi vuoi spiegare eh? Smettila e lasciami in pace. Non devi più chiamarmi.-
Dopo quelle parole sentì che ormai la
ragazza stava piangendo, uscì da una stanza sbattendo la porta violentemente.
Sentì il rumore dei tacchi rimbombare sul pavimento che facevano eco in quel
locale quasi vuoto. Alzò lo sguardo e incontrò quello sconvolto di quella
ragazza dai capelli ramati e due grandi occhi verdi contornati da delle
borse scavate sotto gli occhi, aveva una carnagione pallida ed era molto magra,
sicuramente era una modella, lo si poteva notare dal portamento estremamente
elegante, sicuro di se e sensuale. Trasudava femminilità.
-E
tu chi sei?-
-Sono
Sheila Green, credo che sarò la nuova Pr. Sto aspettando Drew, sai dove posso
trovarlo?-
-Derw?
Scappa finché sei in tempo. Io ti ho avvertito.- Disse schioccando
la lingua sotto il palato, dopodiché aprì la porta e andò via. Subito dopo la
figura possente di un ragazzo moro e muscoloso apparve sulla soglia della porta
che divideva l’ingresso dalla grande sala.
-Tu
deve essere Sheila Green.-
Si
sono io, molto piacere.- Disse tendendo la mano verso il ragazzo, il quale sorrise
ammaliante.
-E
io sono Drew Fuller. Sei più carina di quello che mi aspettavo.- I complimenti
specie da ragazzi molto più grandi hanno sempre fatto sentire in imbarazzo la
bionda, che anche in quel caso non tardò a mostrarsi, colorando di rosso le
gote.
-La
ringrazio.-
-Dammi
del tu, ho solo 28 anni, e tu ne hai?-
-18.-
-Allora
non potevi capitare nel giorno migliore, sai la mia miglior Pr se ne è appena
andata.-
-Scusami,
non sono fatti miei, ma prima vi ho sentiti litigare e lei prima che andasse
via mi ha detto di scappare finché sono in tempo. Ma che voleva dirmi?- Chiese la
ragazza guardando gli occhi scuri di lui. Ora che li guardava più da vicino era
sicura che nel suo sguardo ci fosse qualcosa di strano, qualcosa, era sicura,
si celava dietro quello sguardo
scurissimo.
-Beh,
visto che saremo colleghi. Te lo dico. Trish fa uso di cocaina da un po’, il
che non è sbagliato però è sbagliato quando si esagera e lei lo ha fatto direi.
Ha perso il lume della ragione. Stavamo litigando perché non vuole ammettere
che è del tutti fuori di testa, per questo motivo l’ho licenziata. Quindi ti
ripeto, è completamente pazza. Ignorala.-
-Quando
comincio allora?-
-Sabato,
quindi ci vediamo tra un paio di giorni.-
-Va
benissimo. Devo chiederti un ultimissima cosa però.-
-Dimmi
pure.-
-Sto
cercando un motel, un Bed and Breakfast nelle vicinanze. Conosci qualche
posto?-
-Come
mai? Non hai un posto in cui stare? Ehi ragazzina non voglio problemi. Non
voglio che una sera la polizia irrompa qui perché ti cerca.-
-Ma
che film ti sei fatto?- Iniziò a ridere la ragazza. –Polizia? Ma cosa!-
-Ok,
in questo caso potresti venire da me. Abito con mia sorella, ha la stessa tua
età e ho una casa molto grande. Potresti anche risparmiare un bel po’ di soldi
non credi?-
Questa proposta lasciò Sheila leggermente
perplessa, ma nonostante l’esitazione accettò quella proposta. Non sapendo cosa
le si prospettava…
(sara_scrive banner)
LOOK AT ME:
Allora parto con il fatto che dovete assolutamente perdonarmi...
è quasi un mese che non aggiorno... Non potete immaginare che brutto periodo è stato! :(
HO AVUTO PROBLEMI SERI... Va bene non voglio annoiarvi... Quindi passiamo al CAPITOLO?!
Che ne dite? Niall ha scoperto che lei ha ricordato, ma ora come farà? Cosa farà?
Parliamo di Drew e Trish... Chi
sono? Che ruolo avranno? Perchè litigavano? Trish è
davvero una cocainomane? Beh lo scoprirete presto... Non credete anche
voi che questa storia sta diventando davvero avvincente? Ahahah VIVA ME
*
BENE ASPETTO LE VOSTRE OPINIONI AL RIGUARDO OK? :P
Vi ringrazio x le 279 recensioni avute complessivamente per la storia...
Scusate se non vi ho risposto... :( PERDONATEMI !!!
PUBBLICITA' TIME:
SE
VOLETE PUBBLICITA' CHIEDETELO.... SE VOLETE CHE PASSO DALLE VOSTRE FF
CHEDETELO... E CHE DIRE? AH SI PASSATE DA QUESTE FF PER FAVORE???
ti amo ma ti odio di Paradise22
è
una FF diversissima dalle altre... IO LA AMO E MI DIVERTO UN SACCO A
INSULTARE HARRY allora dicevo questa FF in quanto interattiva
è uno spettacolo ...
cioè potete comunicare con i protagonisti... per scoprire
leggete non ve ne pentirete l'autrice è sensazionale ed è
stupendaaaa!!!
But it's hard.. di SuperMan_1D è UNA NUOVA FF MOLTO INTRIGANTE GIURO CHE MERITA E' BELLISSIMO IL PROLOGO SPERO CONITUI PRESTO <3 PASSATE
Se vuoi essere brava ragazza, prenditi un badboy di MiriDirectioner
è una nuova FF, amo già l'autrice mi ha mandato un
messaggio che ho adorato... sono solo 2 capitoli x ora... MA SE PASSATE
MI FARETE FELICE <3
IL MIO FACEBOOK & IL MIO TWITTAH E POI SE VOLETE C'E' ANCHE LA MIA PAGINA DI FB SUI ONE DIRECTION 1D Stole My Heart
AND DREW AND TRISH
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Capitolo 12 *** The Thoughts Are Too Loud ***
Capitolo 12
Trailer 1
Trailer 2
THE THOUGHTS ARE TOO LOUD
Leggete le note autrice alla fine del capitolo.
Grazie.
Erano ormai due settimane che Sheila lavorava in una delle
discoteche più rinomate di Londra ed erano due settimane che viveva a casa di
Drew, lui era un tipo molto ordinato e perfezionista, un maniaco dell’ordine
per così dire. Della sorella nemmeno l’ombra, non c’erano foto o altro che
facesse percepire la sua presenza in quella casa, in quelle due settimane non
si erano mai incontrati in casa, ma non incontrava nemmeno Drew, era come se
vivesse sola in quella cosa così grande e ordinata. Drew rincasava la mattina e
Sheila quando lui entrava usciva già di casa, aveva trovato un altro piccolo
lavoro come babysitter perché doveva mettere molti soldi da parte se avesse
voluto rivedere e stringere il suo Niall. Dalla partenza improvvisa di Ally e
Camila non sapeva come fare, aveva bisogno che Camilla la informasse sui
movimenti di quella band, divenuta ormai troppo famosa e troppo difficile da
incontrare. Aveva provato a cercare Maura o Greg, aveva ricordato anche loro,
magari l’avrebbero potuta aiutare. Ad Ally le cose non andavano per niente
bene, la prima settimana dopo l’ictus la nonna di Ally aveva perso la parola,
qualche giorno dopo ne aveva avuto un altro, questa volta causando la morte
celebrale e costringendola a vivere attraverso delle macchine varie tra cui il
respiratore. Ally stava attraversando un momento orribile con la sua famiglia,
a Sheila non andava di darle ulteriori preoccupazioni e quindi decise di non
raccontarle niente di tutto quello successo nelle ultime due settimane.
Sheila si alzò di malavoglia da quel letto, quella mattina
sarebbe dovuta andare a lavoro un paio d’ore più tardi. Decise di ritornare a
casa sua a prendere altri vestiti puliti e tutti gli effetti personali rimasti,
come il suo portatile. Fece la doccia e in meno di quindici minuti era già
fuori di casa, passò dal solito Starbucks e fece una colazione al volo, subito
dopo si diresse a casa sua. Inutile dire che in quelle settimane aveva ricevuto
una cifra enorme di telefonate da parte di sua madre e Sam la sua analista. Non
ne aveva accettato nemmeno una. Sapeva che quel giorno sua madre sarebbe stata
al lavoro e quindi avrebbe avuto abbastanza tempo per recuperare tutte le sue
cose e andare via. Appena entrò si indirizzò nella sua camera, da sotto il suo
letto prese la due grandi valigie vuote e iniziò a riempirle, ci mise le scarpe
e svuotò l’armadio, prese il portatile, la macchina fotografica e il libro che
stava leggendo prima di andare via. Chiuse entrambe le valigie e chiamò un taxi
lo fece aspettare dall’altra parte della strada portò le valige dentro l’auto e
rientrò dentro. Aveva dimenticato il suo cellulare e andò a riprenderlo, quando
ricordò che nell’armadio di sua madre c’era il cappotto che Ally le regalò
qualche mese prima, corse nella camera
da letto aprendo velocemente le ante dell’ armadio lo tirò giù, insieme al
cappotto cadde una piccola scatola di cartone. Il contenuto si rovesciò sul
pavimento, erano fogli, lettere, fotografie di un uomo insieme a sua madre, il
cuore le cominciò a martellarle nel petto e una forte ansia la pervase. Chi era
quell’uomo? Era suo padre? Gli occhi azzurri brillanti, i capelli biondissimi,
il sorriso ammaliante, il carisma che traspariva solo attraverso una foto, lo sguardo ammiccante e
furbo la convinse, come se non esistessero altre prove al mondo, che quello era
suo padre. Non sapeva se sua madre le avesse mentito anche su questa cosa, ma
avrebbe portato a galla anche questa storia. Rimise tutto nella scatola, la
richiuse e scese dalle scale. Sentì la porta d’ingresso aprirsi e la figura di
sua madre apparire sulla soglia della porta, senza fare il che ben minimo
rumore si nascose in cucina vicino la porta di servizio. Sua madre prese il
cellulare e Sheila impostò subito il suo in modalità silenziosa, era nascosta
dietro i banconi della cucina ma riusciva a scorgere tutti i movimenti di sua
madre. Martha provò a richiamarla per l’ennesima volta, il cellulare di Sheila
cominciò a vibrare non facendo nessun rumore. La donna posò il cellulare sul
tavolo della cucina poi prese una bottiglia e si versò un po’ di whiskey nel
piccolo bicchiere di vetro, buttò giù il primo e continuava a rigirasi il
cellulare tra le mani, riempì nuovamente il bicchiere e lo buttò giù tutto d’un
sorso, Sheila iniziò a chiedersi se fosse colpa sua, se bevesse per lei
incominciò a sentirsi anche in colpa ma il sol pensiero di lei e Niall e di
quell’uomo nella foto la inondò di rabbia. Martha iniziò a digitare qualcosa
sulla tastiera del suo cellulare, compose un numero, non era quello della
figlia, si portò il cellulare all’orecchio e attese una risposta dall’altro
lato che non arrivò. Ripeté l’azione della bottiglia – bicchiere - bocca per
altre due volte. Sua madre non aveva mai retto l’alcool, molto probabilmente era
già molto alticcia ne ebbe la prova quando riprese il cellulare e ricompose
quasi certamente il numero precedente, lo percepì dal suo modo di parlare.
-Pop star, finalmente mi rispondi!-
-Si lo so, sono giorni che ti chiamo, so
anche che hai visto le mie chiamate e le hai ignorate.-
-Cos’è sei diventato troppo famoso, per noi
comuni mortali? Non vuoi ascoltare le lamentele di una mamma la quale figlia ha
completamente la vita distrutta a causa tua?-
-Non sono ubriaca!- Urlò.
-Mia figlia è scappata da due settimane, e
non so dove sia! È colpa tua.- Iniziò a piangere.
-È da te? Dimmi la verità! Doveva venire da
te, aveva quei maledetti biglietti.-
-Dov’è mia figlia?-
Presumibilmente un’ulteriore risposta negativa non tardò ad
arrivare, provocò infatti una reazione in Martha, la quale lanciò il cellulare
contro il muro frantumandolo in tanti pezzi. Ancora in lacrime, trascinandosi
si portò al piano di sopra, Sheila ne approfittò per andare via da quella casa
entrò nel taxi e tirò un sospiro di sollievo.
Se Martha aveva detto la verità, ora non sapeva più dove cercare
Sheila, i sensi di colpa ritornarono ma più forti. E se gli capitasse qualcosa?
Londra è una città così pericolosa. Sperò che stesse al sicuro, magari da
un’amica fidata, non poteva immaginarla sola e indifesa per le strade di quella
città. Ora più che mai aveva voglia di stringerla a sé. Erano già un paio d’ore
che era sdraiato sul letto della sua stanza d’albergo.
-Ragazzi, è meglio se sta
un po’ da solo. Non andate a consolarlo, tanto cosa gli potete dire che non gli
avete già detto?- Alle parole apprensive ma allo stesso tempo autoritarie
di Paul i ragazzi annuirono all’unisono.
-È strano che non è sceso nemmeno per
cenare.- Disse
amareggiato Liam. È incredibile l’affetto che provano l’un l’altro, è come se
vivessero tutti e cinque in simbiosi.
-Che ne dite di andare in
quella casa in periferia, quella dove andiamo sempre, dai passeremo una
giornata da soli e lo facciamo divertire un po’.-
-Si Harry, a parte il fatto che stiamo
insieme 24h al giorno.-
-Ma si Zayn, Harry ha ragione almeno
passeremo una giornata senza impegni lavorativi, senza pensare a niente.-
Prepararono le loro valige e in meno di due ore erano
spaparanzati sul grande divano di quella grande casa a rilassarsi a giocare a
Fifa, era in corso una partita tra Liam e Niall, Barcellona vs. Real Madrid.
Nel frattempo Louis e Harry erano concentrati nella preparazione dei Cape Cakes
al cioccolato come piacevano a Niall, mentre Zayn li guardava seduto sul
bancone ridendo ad ogni piccolo errore da parte di Louis e Harry.
-Louis prendi le uova dal
frigo, queste non bastano.-
-Eccole.-
-Bene, ora ne devi rompere 4.
Era quasi finito l’impasto, Harry era un cuoco provetto e Louis
se non altro ci provava combinando non pochi disastri. In casa erano rimaste
solo 4 uova, con le mani sporche aveva preso l’ultimo che sfortunatamente gli
cadde sul pavimento scatenando l’ira funesta di Harry.
-Ma insomma, sei un’incapace! Ora dove le
andiamo a prendere le altre?.- Per Zayn era qualcosa di esilarante vedere quei due bisticciare
come cane e gatto quando si trovavano in cucina. Appunto per questo Zayn si era
rifiutato categoricamente di aiutare il riccio in cucina. Diventava scontroso,
arrogante, suscettibile e irascibile, praticamente insopportabile. Intanto si
scompisciava beato a godersi la scena.
-Ehi calma riccio, se continui così avrai
un attacco di cuore.- Rispose
Louis dando il cinque a Zayn.
Passarono quella giornata “tra uomini” non pensando a niente se
non a divertirsi, a un certo punto della giornata hanno chiamato alcune fan su
Skype e si sono sbellicati dalle risate guardando le loro reazioni.
Era sera e Sheila dopo il lavoro ritornò ansiosa e tormentata in
quella grande casa che non gli apparteneva, se sua madre quella mattina non
avesse rotto il cellulare avrebbe potuto recuperare il numero di cellulare di
Niall, si lasciò tormentare da i se e da i ma. A turbarla ulteriormente furono
quelle carte trovate nell’armadio di sua madre, lei le aveva sempre raccontato
dell’abbandono di suo padre. Non aveva ricordi visivi, ricordava solo le parole
del racconto di sua madre in merito.
“Sei fuggita così
all’improvviso… Ho bisogno di sapere che va tutto bene.
Sai quanto per mio padre sia importante il
collage…
Ti
amo e al mio ritorno, ho bisogno di sapere che mi stai aspettando”
Erano quasi tutte così le lettere che si trovavano in quella
scatola, lettere che raccontavano le giornate passate al college e che
chiedevano notizie di lei, a volte erano allegate delle foto di un bel ragazzo
biondo nel quale lei si ritrovava molto. Dopo aver ritrovato il suo Niall,
avrebbe ritrovato il suo papà, ne era certa, era lui. A svegliarla dai suoi
pensieri fu l’apertura violenta della porta d’ingresso, era Drew.
-Drew? Sei tu?-
-Si sono io.- Disse quasi scocciato il ragazzo.
-Mi hai spaventato. Ehi ma stai bene?-
-Ascolta ragazzina ho un milione di
problemi, non mi va di pensare anche a te che ti spaventi. Se non ti sta bene
quella è la porta.-
Non sapendo cosa rispondere Sheila tornò in stanza, sistemò la
sua roba, voleva uscire di casa. Dalla
porta d’ingresso notò la porta della cucina socchiusa si sporse leggermente e
vide Drew fare ciò che non si sarebbe mai aspettata che facesse. Visto come ne
aveva parlato qualche settimana prima.
Niall era grato ai suoi amici per quello che facevano, ma i
pensieri erano troppo forti e il sorriso di Sheila prese vita nella sua mente,
fissava il soffitto angosciato da tutta quella situazione. Lui aveva tutto, si
fermò a riflettere, meno ciò che davvero avrebbe desiderato. A distoglierlo fu
Harry che entrò nella sua camera e si gettò sul letto con lui.
-Ehi, si vede che sei ancora giù di
morale.-
-No Harry io vi ringrazio, mi sono
divertito oggi, così come tutti i giorni che passo con voi.-
-La stai pensando non è vero?-
-È così ovvio?-
-Come hai capito che te ne sei innamorato?
Insomma, voi eravate amici prima, siete cresciuti insieme. Da cosa l’hai
capito?-
-Quando
i suoi pensieri toccavano i miei, quando ascoltavo la sua voce, quando ho visto che era piena di difetti,
quando litigavamo e lo stomaco prendeva
l’ascensore, quando qualsiasi
canzone d’amore che ascoltavo sembrava scritta per me e lei, quando nella sua assenza perdevo l’equilibrio,
quando ho guardato i suoi occhi e ci ho visto i
miei sogni, quando le nostre labbra avevano respiri e silenzi d’amore, quando eravamo fermi e i nostri cuori avevano battiti che
uscivano dal petto, quando la sua pelle accarezzava
la mia e i brividi mi attraversavano il corpo. Sono stati questi i momenti che ho capito di essermi
innamorato di lei.-
Harry
rimase senza proferire parola, facendo compagnia a Niall fissando il soffitto.
Dopo qualche minuto però riuscì a rispondere.
-Non mi sono mai sentito
così, credi che riuscirò mai ad innamorarmi?-
-Si Harry vedrai che ti
innamorerai anche tu.-
-Ehi che ne dici di
organizzare una festa? Si domani sera.-
-Harry non lo so. E se Paul
si incazza?-
-No tranquillo, me la vedo
io.-
LOOK AT ME:
Allora ci tengo a precisare che non sono morta, ma ho affrontato la maturità e...
qualche piccolo problemino, credo di passare uno dei momenti più brutti della mia vita!
BENE NON VOGLIO CONTINUARE AD ANNOIARVI... PASSIAMO AL CAPITOLO?
Sheila potrebbe avere un papà? Wow e chi se lo aspettava? Io no di certo!? Ahahaha
Niall è un depresso cronico proprio come me... mmm UNA FESTA? Ma davvero? SECONDO VOI COSA ACCADRA'?
Harry mi fa morire! Per non parlare di Zayn e Louis... Ahahah
COSA STAVA FACENDO DREW? Boh chissà e Trish è scomparsa? Perchè Drew era nervoso?
LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO EPISODIO ahahahah xD
SPAZIO PUBBLICITA'
Allora ragazza se volete leggere qualcosa di diverso dalla solita e
banale FF... DOVETE assolutamente passare da queste meraviglie qui <3
ti amo ma ti odio di Paradise22
Questa
FF è straordinaria come l'autrice, ha avuto l'idea geniale di
rendere i personaggi interattivi così da poter comunicare con
loro xD Ciò risulta esilarante specie quando insulto Harry...
PASSATE!
Vita incompresa di I_M_A_Koala
DOVETE ASSOLUTAMENTE PASSARE DA QUESTA FF cioè ti cattura
troppo... parla di bambini che trovano un vecchio diario... e il diario
contiene la storia d'amore di ........ INSOMMA DOVETE LEGGEREEEE
Sai sei l'errore più bello della mia vita di MarysChapters
Questa FF invece è cominciata da poco, siamo solo al 4°
capitolo e intriga già parecchio. E' stupefacente il modo in cui
è scritta... PASSATE!
Let me love you di StylesEyes
Questa è la mia ultima scoperta... cioè è
indescrivibile, è violenta, mai banale, ti cattura, ti lascia
con il fiato sospeso... è cominciata da poco ma merita
assolutamente che gli date un'occhiata... PASSATE!
Se devo passare dalle vostre FF
non temete lo farò al più presto, il problema è
che ho peso il cellulare (in casa mia xD lo so sono cretina) e
non appena mi sarà possibile passerò. SONO SEMPRE PASSATA
DALLE VOSTRE :D LO SAPETE <3
SE ANCHE VOI VOLETE UN PO' DI PUBBLICITA' DOVETE MANDARMI UN MESSAGGIO
CON SCRITTO COME OGGETTO PUBBLICITA' 13 E NEL MESSAGGIO IL LINK DELLA
FF (scusate se ho dimenticato qualcuno, fatemelo notare please)
E ORA UN PO' DI FOTO!
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Capitolo 13 *** I'm Alone ***
Capitolo 12
Trailer 1
Trailer 2
I'M ALONE
Allora partiamo dal fatto che faccio schifo sono 5 mesi che non aggiorno...
Lo so ma se sapeste tutto il contorno mi perdonereste... Da oggi sarò regolarissima GIURO E PROMETTO...
ANCHE perchè voglio finire questa FF... Perchè ho
promesso a una mia amica che ne avrei scritta un'altra... "SPECIALE"
chiamiamola così... Allora spero mi capiate... e spero che
questo capitolo vi piaccia... SIAMO QUASI ARRIVATI AL PUNTO CRUCIALE.
Vedere
Drew sniffare cocaina sembrava assurdo dopo le parole che aveva detto a
Sheila il giorno del colloquio in discoteca. Continuava a guardare
quella scena e in mente le venivano un milione di domande, una delle
quali era, ma perchè la sua vita si complicava sempre
più? Prima con sua madre e Niall, poi suo padre e ora con Drew.
Sembrava essere un mistero immenso. Mentre era ancora affacciata alla
porta, Drew si accorse della sua presenza.
-Cosa vuoi ragazzina?-
-Ehm, io? Niente. Scusami se ti ho disturbato.- Sheila
stava per andare via quando Drew scoppiò in una fragorosa
risata. Si alzò da quella sedia e si avvicinò a Sheila la
quale era ancora immobile davanti la porta senza proferire parola e
sorpresa dalla reazione di 'Drew lo scorbutico'.
- Cosa c'è, ti vedo turbata? C'è forse qualcosa che non và?- Continuò lui, mentre ancora se la rideva senza apparente motivo.
-No va tutto bene. Stavo andando nella mia stanza.-
-So benissimo che non ti va bene per niente. Ho parlato con Jenna, una
delle cameriere, sai mi hanno detto che la tua vita è un
completo disastro. Un pò come la mia. I miei genitori sono
morti, io e mia sorella abbiamo vissuto soli negli ultimi dieci anni,
io ero la sua famiglia e come mi ha ringraziato dopo che io mi sono
preso cura di lei? Mi ha abbandonato. Ho sempre saputo che Trish fosse
una poco di buono ma non fino a questo punto.- Raccontava la
sua tragica e triste vita e nel frattempo rideva. Gli effetti della
droga stavano facendo effetto pensò tra se e se Sheila.
-Ma quindi Trish è tua sorella?- A quella domanda Drew cambiò il suo umore, corrugò le sopracciglia e il suo sguardo si fece buio e cupo.
-SPARISCI!- Ringhiò a pochi centimetri da lei.
Nella casa in campagna erano tutti impegnati con i preparativi della
festa, erano attese circa cento persone. Il servizio catering era arrivato e aveva già sistemato
la cucina, il Dj stava sistemando la console e la festa poco meno di
un'ora dopo ebbe inizio.
El e Louis erano seduti su uno dei numerosi divanetti nel grande
salone, sistemati lì appositamente per l'occasione, in copagnia
di Liam e altri ragazzi. Harry invece si divertiva in mezzo alla pista
a far avere sbalzi di pressione alle ragazze intorno a lui e ogni tanto
si aggiungeva Zayn, si fermavano qualche volta quando la musica finiva
e ne approfittavano per bere. Ormai erano al limite, ubriachi fradici e
continuavano a dimenarsi tra la folla diventata ormai numerosissima
intorno a loro, si stavano divertendo a fare uno spogliarello e Louis e
Liam erano invece armati di cellulare avrebbero ripreso la scena e
gliel'avrebbero mostrata l'indomani perchè quasi sicuramente non
avrebbero ricordato nulla. Di Niall nel frattempo si erano perse le
tracce, aveva ballato con una bionda appariscente, scambiato qualche
chiacchiera con lei in giardino e poi era scomparso nel nulla.
-Noo, Harry basta! Liam blocca Zayn. Io prendo Harry.-
Urlò Louis cercando di non creare troppo scandalo alla festa.
Erano quasi completamente nudi ed erano le tre del mattino.
-Bene, la festa è finita e noi portiamo a letto questi due 'Show Man'- Liam salutò gli ospiti e portò di sopra Zayn e Harry, quest'ultimo piagnucolava come un bambino.
-Ma io non avevo finito, perchè mi hai fermato?-
-Per evitarti di essere senza mutande in prima pagina su tutte le riviste scandalistiche del mondo. Domani mi ringrazierai.-
-Non è vero.- Intanto Zayn rideva come un idiota e Liam si ritrovava come sepre a fare il 'paparino'.
Louis invece con El cercava di rendere più dignitoso quel posto ormai diventato un porcile.
-El, andiamo a letto. Domani
chiameremo qualcuno o costringeremo Harry e Zayn a pulire per
punizione. Se si rifiutassero sapremo come ricattarli.- Lui la prese in braccio mentre si dirigevano di sopra, ridendo ancora passarono vicino la porta della stanza di Niall.
-Shh, Lou... Senti anche tu? Oh mio Dio.- Scoppiò di nuovo a ridere Eleanor. -Ma è Niall?- Domandò curiosa, visto che anche lei conosceva la storia di Sheila.
-La domanda è, con chi?- Rispose di rimando Lou. -Beh anche lui dovrà pure soddisfare i suoi di bisogni.-
Eleanor guardò Louis sorridendo maliziosa, saltando di nuovo tra
le braccia del suo ragazzo sussurrandogli un 'andiamo a soddisfare
anche i nostri di bisogni'.
-Pronto Ally?-
-Sheila, come stai?-
-Bene! Tu piuttosto?-
-Beh sai qui come vanno le cose, comunque hai una voce strana... sicura che vada tutto per il meglio?-
Sheila si trovava ancora una volta d'avanti ad un bivio, mentirle
ancora e fingere che non stava andando tutto a rotoli o dire in che
casino si era andata a immischiare? Era per strada e vagava con due
grandi valige, inespressiva per le fredde vie di quella grigia
città illuminata solo da qualche lampione.
-Va tutto bene, mi manchi ecco cosa non va.-
-Beh se è solo questo, sta tranquilla. Tra una settimana saremo di nuovo a casa.- Le lacrime avevano iniziato a inondare gli occhi oceano di Sheila e non smettevano più.
-Ehi ma stai piangendo? She che succede? Mi stai facendo preoccupare...-
-No tranquilla. E' solo stress. Conosci mia madre, comunque ora devo andare. Ci sentiamo presto.-
Chiuse in fretta la chiamata, non riusciva a continuare a parlare dopo
quello che era successo a casa di Drew. Fortuna che il suo
telefono ha cominciato a squillare all'impazzata. Il viso le faceva
ancora male, sperava che almeno sul suo viso non fossero rimasti segni,
ma il dolore presagiva il contrario. Drew era fuori di se, l'aveva
bloccata al muro e imobilizzata con una mano con quella libera invece
toccava, stringeva e accarezzava il suo esile corpo. Le faceva orrore
ripensare ai suoi baci, non si sentiva nemmeno di definirli
così. Non si era andato oltre fortunatamente perchè una
volta che aveva risposto a una delle numerose telefonate ricevute
è stato costretto a correre al locale lasciandola con un 'scusa
devo andare, ma riprenderemo appena possibile'. Dopodichè Sheila
si è accasciata lungo il muro è si è sfogata un
pò prima di recuperare in fretta e furia tutte le sue cose e
scappare via. Ma da dove gli era venuto in mente di andare a vivere con
uno sconosciuto. Per non parlare del fatto che era stata avvisata e ha
deliberatamente ignorato gli avvertimenti di quella povera ragazza.
Chissà a lei cosa gli aveva fatto.
Ora era per strada in cerca di qualche posto dove passare la notte un
bed and breakfast sarebbe andato più che bene. Anche se la cosa
che più le pesava era quella che avrebbe dovuto dormire sola
quella notte dopo quello che era successo. Sentiva il bisogno di
stringere e cercare conforto nelle braccia di qualcuno che teneva
davvero a lei. Anche perchè tutti abbiamo bisogno di qualcuno
che ci abbracci e che ci dica che tutto va bene, anche quando tutto non
va bene, anzi soprattutto quando non è così.
Dopo una grande festa si sa le cose come vanno, ci si sveglia con quel
grande cerchio alla testa per quei bicchieri di troppo, con la casa in
condizioni pessime. I "sobri" della serata furono Liam e Louis i quali
si erano svegliati di buon ora, se così si possono chiamare le
due del pomeriggio. Erano poggiati sul bancone della cucina, quando si
svegliarono trovarono tutto in ordine e perfettamente pulito e un
biglietto sul frigo. "Ringraziatemi siete dei sudici. Come si
può ridurre una casa così? ps: dite ad Harry e Zayn che
stasera faremo i conti." Iniziarono a ridere all'unisono una volta
finito di leggere quel post-it. Louis aprì il frigo e prese
qualche uova con un pò di bacon, mentre Liam prese i ceriali, il
latte, il caffè, il succo e i biscotti con i tost e il burro con
la marmellata. La tavola era imbandita per una semplice colazione
sembrava perlopiù un branch, una volta che tutto era pronto
scesero tutti gli altri tranne Niall, nemmeno avessero sentito l'odore.
Erano tutti quanti seduti al tavolo che mangiavano, con Harry che
continuava a lamentarsi per il gran mal di testa.
-Non ho ancora capito perchè Paul ce l'abbia con noi.-
Esordì poi Zayn, così Liam armato di Iphone gli
mostrò il video ormai in rete da diverse ore, che mostrava loro
mezzi nudi che ballavamo e si dimenavano affetti da quella patologia
comunemente chiamata 'sbornia', quella rara patologia la quale poi ti
cancella la memoria.
-Questa volta le lascia davvero orfane le fan.- Commentò spaventato il riccio, scatenando la risata di tutti quanti i presenti.
-Ragazzi ma a proposito di morti...
Niall dov'è? Non l'ho visto per tutta la serata e la festa
l'abbiamo organizzata soprattutto per lui.- Disse Zayn.
-Oh quasta mattina alle tre più o meno si stava dando da fare nella sua camera.- Eleanour rispose alla domanda del moro che la guardava con aria scettica.
-Non posso crederci.- Disse questa volta Liam. -Avrà messo da parte tutta la storia di Sheila.-
Dopo qualche altra battutta fatta sentirono, e videro scendere qualcuno
dalle scale. Una ragazza alta e bionda, con solo una felpa larga a
coprirle il corpo formoso, tutti al tavolo si guardavano con aria
interrogativa metre la ragazza senza proferire parola era entrata in
cucina ed aveva preso un vassoio adagiando su di esso un paio di
bicchieri con un pò di succo e due piatti con uova e toast si
girò di spalle e ritornò nella camera di Niall.
LOOK AT ME:
ALLORA SONO STATA VIA X UN PO... E HO PERSO TUTTE LE FF CHE STAVO SEGUENDO, LEGGENDO E RECENSENDO...
SE PER VOI E' POSSIBILE RICORDARMELE... MI FARESTE UN GRANDE FAVORE...
INOLTRE SE VOLETE PUBBLICITA' ECC DITEMI TUTTO TRAMITE MESSAGGIO... LO FARO'
PUBBLICITA'
Bellissima FF
su Harry... magari all'inizio come quasi tutte le FF è un
pò incerta ... ma giuro che vale la pena di leggerla io la amo
ed... è fantastica come l'autrice del resto Ti amo, ma Ti odio by Paradise22
Un'altra stratosferica FF è quella di Ellery e Harry... io ne sono rapita personalmente... spero piaccia anche a voi... I'm Trying To Be Alright di wings_of_dreams
Ragazzi queste invece sono nuove ff... *_* le sto leggendo e sono bellissime... vi lascio i link...
I'm 18, bitches! di franci_una_direzione
You & I di Heartbreaker_99
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