Everything you do is magic

di Their_Eyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My life. ***
Capitolo 2: *** Smile. ***
Capitolo 3: *** Gelous? Never! ***
Capitolo 4: *** He's mine. ***
Capitolo 5: *** A good chef. ***
Capitolo 6: *** It’s wrong But I feel well. ***
Capitolo 7: *** I think that I love him. ***
Capitolo 8: *** Rebus. ***
Capitolo 9: *** Horan's hug. ***
Capitolo 10: *** The ocean in his eyes. ***
Capitolo 11: *** I fall in love. ***
Capitolo 12: *** Flashback. ***
Capitolo 13: *** Now, I'm the happinest girl in the world ***
Capitolo 14: *** A bad secret. ***
Capitolo 15: *** Promise. ***
Capitolo 16: *** Wherever you will go ***
Capitolo 17: *** Friendship. ***
Capitolo 18: *** I love you. ***
Capitolo 19: *** The end. ***



Capitolo 1
*** My life. ***





My Life.



 



Le persone vi dicono che l’adolescenza è il momento più bello della vita?
Beh, non gli credete!
O meglio, almeno io non gli credo e non ho motivo per farlo.
Perché?
“Porca Puttana ti ci vuole tanto a preparare due piatti di pasta?”
Ecco.. avete avuto la risposta.
Vivo con mio fratello nella casa di mia madre.. Mia madre è una donna esuberante.. Non è mai a casa.. viaggia, viaggia, viaggia e ancora viaggia. Io mi chiedo se in 40 anni non abbia ancora visto tutto il mondo. Insomma, un tizio della storia ce l’ha fatta in 80 giorni.. che lei non ce l’abbia fatta in 40 anni mi sembra impossibile!
Insomma, mia madre viaggia con i suoi amichetti e costringe, me e mio fratello a vivere sotto lo stesso tetto, a condividerci tutto.
Vi chiederete.. che c’è di male?
Invece c’è di male.. Ho un fratello stupido, stronzo, egoista, puttaniere, coglione, ignorante, maleducato, ipocrita, vanitoso … e credo che se li scrivessi tutti starei qui fino a che la barba mi tocca i piedi..
Che poi non capisco perché le donne non hanno la barba e gli uomini si.
Bah, questi sono i misteri della vita.
Che poi quando qualche uomo barbuto (?) ti deve baciare, ti buca tutto il viso. E poi si credono di essere affascinanti invece l’unica cosa che ti viene in mente che vorresti dirgli è: ohohohoh, non sapevo che babbo natale passasse in un giorno diverso dal 25 dicembre.
Tornando a noi..
Come se non bastasse, da quando andiamo al college, ovvero da cinque anni.. si finalmente abbiamo finito.. ohhh che bello.. senza scuola.
Insomma da quando andiamo al college, si è fatto nuovi amici! Sono sempre a casa, tutti i giorni.. Mangiano, bevono, fanno il pisolino pomeridiano, qualche volta dormono anche di notte, e ci fanno pure i loro bisognini.
Se ne approfittano che noi non abbiamo una madre tra le palle. In effetti come cosa non è molto negativa, ma avendo un fratello gemello che non smuove il suo bellissimo culetto dalla mattina alla sera e non volendo morire di fame, devo cucinare sempre e solo io. Ho provato più volte a minacciarlo che non avremmo mangiato se lui non lo avesse fatto ma il risultato è stato due giorni di digiuno e il terzo siamo andati da Nando’s.
“Fai poco l’arrogante perché sennò vieni te ai fornelli eh!” replico. Ormai sono stufa.
“Ricordi l’ultima volta che mi hai detto così?”
Appunto.
“Si, me lo ricordo. Siamo stati senza mangiare per due giorni e il terzo siamo andati da Nando’s”
Riprendo a fare la pasta. Intanto che cuoce comincio ad apparecchiare nel tavolino da bar che scende dal muro. Ci entriamo precisi in due, con gli sgabelli da bar che mio fratello ha furbamente “rubato” al bar di una ragazza che si era portato a letto rischiando di finire in prigione per 2 sedie da bar. Proprio furbo mi dicono.. Menomale che non siamo uguali sennò sai che bordello!
Proprio mentre finisco di mettere i tovaglioli e la tavola è pronta vibra un telefono.
“E’ il tuo!” urla quel coglione di mio fratello dal divano.
“No!” rispondo convinta guardando lo schermo buio del mio telefono
“Vedrai.. il mio è in tasca e … oh ciao Niall!”
Nooooooooo, ti prego, no! Lo odio con tutto il cuore! È un biondino strafottente. Illude tutti con i suoi occhi da cerbiatto. Mi dispiace ma non lo tollero. Da quando lui e mio fratello sono amici, ha reso la mia vita un inferno.
“Certo.. hai chiamato giusto in tempo.. ci vediamo tra un po’ ciao brò!” riattacca e poi viene da me in cucina.
“Viene Niall a cena, aggiungi un posto a tavola..”
“Che c’è un cretino in più!” dico imitando la canzone.
“Ah ah ah. Ma quanto sei simpatica stasera!” mi dice facendo una smorfia.
“Senti fratellino caro, se vuoi che il tuo amichetto preferito ceni qui da noi.. sparecchi questo tavolino e apparecchi in sala.. sennò puoi benissimo richiamarlo e dirgli che non hai voglia di apparecchiare!” dico convinta.
“Okey”
WOWOWOWOWOWOWOWOWOWOWOWOWO.
Quel pigrone di mio fratello si è deciso a smuovere il suo culetto magnifico.
Si lo so, non si dovrebbe guardare il culo al fratello ma dire che il mio ne ha uno quasi perfetto è dire poco. Vabbè.. nessuno supera quello del mio migliore amico.. nemmeno mio fratello ce la fa..
“Dove sono i piatti?!” mi chiede.
“Cretino, babbano, stupido, nulla facente di un fratello, abiti in questa casa da 18 fottutissimi anni e non sai nemmeno dove sono i piatti?” gli urlo in faccia.
“Ehi sorellina stai calma eh!” dice andando verso la piattaia e mandandomi un bacio.
“Allora vedi che lo sai!” dico stufata e andando a sedere nel divano.
Dopo circa 25 minuti la tavola è pronta ma non nel migliore dei modi: la tovaglia pende tutta da una parte, i bicchieri non sono allineati per niente, e le posate sono da tutte le parti meno che accanto ai piatti.
DIN DON.
Ecco lo scassa palle più grande di tutta la terra.
“Vai ad aprire!” mi urla mio fratello.
“L’amico è il tuo, vacci te!” rispondo.
Scocciato va alla porta.
“Ciao brò. Non c’è la rompicoglioni di tua sorella?!” dice strafottente entrando in casa. Ormai la può considerare la sua SECONDA CASA. E’ SEMPRE QUI.
Che poi.. rompicoglioni io eh?
Lui che quando siamo a scuola fa di tutto per mettermi in cattiva luce con i professori.
Lui che mi ha fatto conoscere il preside della scuola meglio di mio fratello da quante volte mi c’ha mandato.
Lui che si mette a urlare il mi nome seguito dalla parola “troia”.
Lui che mi fa sgambetto quasi tutti i giorni facendomi cadere.
Lui che tutte le mattine deve rompermi le palle.
 “Si, nano da giardino, sono qui!”
CHE LA GUERRA ABBIA INIZIO







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*Spazio Autrice*
Ciaoooooooooooooo! :)
Questa è la mia terza FF .. le altre le ho nella mia pagina FB dedicata a loro.
Questo è il link della pagina:   http://www.facebook.com/SomebodyNeedsHelpsupermanIsHere
E questo è il link dell'altra FF: http://www.facebook.com/media/set/set=a.415938445130002.95334.337183053005542&type=3
L'altra non ve la metto tanto è finita. :)
Beh, RECENSITEEEEEE!
-Ire-

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Capitolo 2
*** Smile. ***






Smile.


 

“Tieni” dice porgendomi uno spaghetto bianco appena leccato da lui.
Ma che cazzo fa sto nano da giardino?!? Si nano da giardino perché io sono alta 1.80 e lui mi da alle spalle quindi mi diverto a prenderlo per il culo avendo trovato il suo punto debole.
Mi appoggia lo spaghetto bianco sulla mia ciotola di paste ancora da finire.
Lo guardo schifata mentre lui sorride beffardo.
Non lo guardo. Rischio di perdermi nei suoi perfetti occhi color oceano.
Mi guarda con una faccia che dice: che fai ora?
Prendo la forchetta e inforco lo spaghetto mischiandolo con quelli che avevo nel piatto al pomodoro. Ingoio quella roba pensando che nel mezzo a quella pasta c’è uno spaghetto leccato tutto da quel cretino spregevole che ho davanti.
Lui e quel coglione di mio fratello mi guardano increduli.
“Che c’è?!?” dico apparendo più indifferente possibile.
“Che facciamo dopo cena?” chiede il biondino mongoflettico.
“Nono, hai sbagliato.. che facciamo io e mio fratello dopo cena! Volevi chiedere questo giusto? Beh, non lo so guarderemo un film..”
“Certo.. tu e tuo fratello.. Forse perché tuo fratello ha dimenticato di dirti un particolare.. Stasera dormo qui!”
“Ahhh, che nottata che prevedo!” dico andandomene in camera.
“Ehi ehi ehi.. chi sparecchia?” chiede mio fratello..
“Io no di certo!”
Sono le 22 .. abbiamo fatto tardissimo a mangiare.
Mi metto il mio pigiama con i pinguini e scendo un attimo in cucina. Amo stare in pigiama la sera. Me ne frego della gente che c’è in casa. Tanto ormai mi hanno visto in tutti i modi. Meno che nuda ovviamente.
“Quel pigiama ti dona! Si vedono le mutante” afferma il biondino mentre il moro di mio fratello gli da una pacca in una coscia.
“Quanto ti piacerebbe togliermele eh?!” dico sorridendo maliziosa.
“Aspetta che arrivo!” dice credendo che mi farei davvero “togliere le mutande” da uno come lui ..
“MAI HORAN!” dico salendo gli ultimi scalini per arrivare in camera.
Mio fratello ride divertito nel divano.
Appoggio il barattolo di panna spray che ho appena prelevato dal frigo di cucina.
Mi metto un po’ al computer, ascolto qualche canzone e mando un messaggio al mio migliore amico, Louis: - Stasera prevedo una nottataccia.. Niall dorme qui.. La casa domani mattina sarà un puttanaio assurdo. Buonanotte Jake –Kris –
Nemmeno 1 minuto e mi arriva la risposta: - Buona fortuna Swan! Se hai bisogno sai dove mi trovi .. Buonanotte amore mio –Lou –
Si divertiva a chiamarmi “amore mio” .. siamo amici da una vita. Siamo migliori amici. Insieme abbiamo fatto le peggio cazzate. Buonissimi amici, niente di più. Invece la gente del college pensa che stiamo insieme ma che non vogliamo dichiararlo al “mondo”.
Invece i nostri soprannomi sono Swan e Jake.
SWAN perché, mi chiamo Kristen; Kristen si chiama l’attrice che interpreta Bella in Twilight che fa di cognome Swan.. Quindi Swan …
JAKE perché è soprannome del migliore amico di Bella in Twilight.
Predo la bomboletta di panna spray e vado a letto. La impugno bene, nel caso mi dovesse servire. Anzi, VISTO CHE MI SERVIRA’.
Infatti nemmeno fossi la maga Circe, la porta di camera si apre scricchiolando. Faccio finta di dormire.
“Kris?!” è Niall..
Che cazzo vuole quel babbuino ora?
Sicuramente sta architettando un piano.. Come sempre. Che poi nella maggior parte dei casi quello che ci rimette è lui.
“Brò.. shhh, dorme .. Vieni!” dice sottovoce chiamando mio fratello per farmi chissà cosa.
Sento che si stanno avvicinando al letto.
Mi muovo per trovare meglio una posizione per poi passare all’attacco. Impugno meglio la bomboletta di panna, sotto le coperte, mettendo l’indice sopra quella specie di bottoncino da spingere quando voglio spruzzare..
“Shhhh, non parlare, vedi che la svegli” dice il coglione del biondo.
“Ma se non ho aperto bocca.. soprattutto fai piano te con quelle scarpe da finocchio!” replica il moro di mio fratello.
Ma quanto sono scemi sti due? Si accusano di cose impossibili. Visto che io vi posso assicurare che di chiasso non ne stanno facendo punto.
“Io non sono finocchio.. A me piace una ragazza!” replica ancora una volta il biondino.
Tossisco involontariamente.
Sento che si allontanano.
Come? Gli piace una ragazza? Chi cazzo è che la strozzo!
Ma che mi prende? Ho sempre pensato che fosse un rompi coglioni ora voglio strozzare sta tipa.
Si ma lui è un rompicoglioni troppo affascinante.
Basta!
“Chi ti piace Nialluccio?” chiede mio fratello.
“mai e poi mai!” rispose il biondo.
Continuano ad avvicinarsi. Sento che uno dei due mi è accanto al viso. Si trattano solo di pochi centimetri. Ho il suo respiro sulla mia guancia. Riesco ad socchiudere un occhio per vedere chi sia, senza farmi vedere.
E’ Niall.
Calma.
Respira.
Calma.
Mi prende un ciocca di capelli.
Ai, me l’ha tirati. Devo fare finta di niente.
“Passa!” dice Niall a mio fratello.
Sento il rumore di un coperchio che si apre e poi di un cucchiaio che tocca un vetro.
Oh, no! Nutella.
Muovo il braccio per portarlo in pole position pronta all’attacco.
Canticchia qualcosa. Come una ninnananna per fare in modo che non mi svegli.
Ah, la sua voce.
Zitta!
Socchiudo un’altra volta l’occhio.
Sta prendendo il cucchiaio pieno di nutella per spalmarmelo nei capelli.
Prima che possa appoggiare quella cosa marrone ai miei capelli passo all’attacco e gli spruzzo tutta la panna nel viso.
HAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAAH
“Ohohohoh … è arrivato Babbo Natale!” dico ridendo.
“Bastarda questa me la paghi!” mi dice togliendosi tutto quel bianco dal viso.
“Ehi ehi, non fare la vincente.. Ora o lecchi la panna nel mio viso o non uscirai viva da qui dentro!” mi dice beffardo.
Ma questo è scemo!
IO LECCARGLI TUTTA QUELLA PANNA.
NON CI PENSO PROPRIO.
Sai che figura di merda!
“No, nemmeno per sogno” rispondo girandomi dall’altra parte del letto.
Lui si mette in ginocchioni nel letto e con le mani mi tira giù per le spalle.
Mi ritrovo con la testa appoggiata sul suo amichetto e la sua faccia a una decina di centimetri dal viso.
“E’ comodo il cuscino?” mi chiede riferendosi al suo pacco.
Gli mollo un ceffone che fa andare via un bel po’ di panna.
“Ora non c’è bisogno che ti lecchi niente!” dico rendendomi conto un po’ di tardi del doppio senso della frase.
“Vado a lavarmi la faccia!” mi dice scomparendo dietro la porta per dirigersi verso il bagno.
Mi metto nel letto. Ripenso a Niall con la faccia piena di panna. Sorrido.






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*SPAZIO AUTRICE*
Ciaoo ragazzeeee! :) 
Beh, ringrazio le tre persone che hanno recensito il primo capitolo.. Spero che sia piaciuto anche alle altre.
Questa volta continuo a più recensioni ... Che ne dite? Recensite e mi fate sapere che ne pensate? 
Accetto anche critiche! :D 
-Ire-

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Capitolo 3
*** Gelous? Never! ***







Gelous? Never!

 

E’ già l’ora di andare a scuola. Menomale che questo è l’ultimo anno. Se tutto va bene.
Vado in cucina, già vestita. C’è mio fratello solo che fa colazione.
“Quello scassa palle dov’è?” chiedo riferendomi a Niall.
“Non c’è! Non ha dormito qui! Lo hanno invitato in discoteca..” mi dice continuando a ingoiare cereali.
“Chi lo ha invitato?” chiedo curiosa.
Dimmi che non è lei, dimmi che è andato con tutti meno che con lei.
Con Tomlinson,
con Payne,
con Styles,
con Tom,
con Andy,
con Josh
con Mark,
con Ashley,
con Greg, suo fratello,
ma non con lei!
NO, non può essere andato con lei.
“Hallison!” risponde tranquillo squadrando la tazza di cereali ormai vuota con una specie di broncio. Poi alza lo sguardo e punta gli occhi su di me.
BINGO!
 “Ah!” dico abbassando la testa non mostrando i miei occhi infuocati a mio fratello.
Puttana, puttana, puttana!
Lascialo stare quel nano da giardino affascinante. Capito?
Sennò vengo là, ti faccio diventare ricci tutti quei capelli biondi tinti che hai!
Puttana!
Vieni? Vieni? Hai il coraggio?
Non lo toccare.. Non lo toccare..
Fratellone mio, se un giorno mi troverai in carcere o in mano a uno sbirro, sappi che il motivo c’era e l’ho sempre voluto fare..
“Che hai? Sei gelosa?” mi chiede Zayn riportandomi sul pianeta Terra e non lasciandomi finire i miei pensieri. Cosa che odio.
“Io? Gelosa? Di quel nano da giardino? Mai!” dico.
Io se trovo in giro quella troia, l’ammazzo.. Vi giuro l’ammazzo.
S’è scopata tutta la scuola.. Ora che vuole da lui?
Lo deve lasciare in pace .. P A C E … Facile da dire, sono solo 4 lettere. Quattro lettere…
PI – A – CI – E
PACE.
PEACE.
TRANQUILIDAD
PAIX
Bene, le lingue che conosco l’ho finite. Se vuoi vado a vedere su google traduttore come si dice in Turco! Non ti interessa? Oh te lo dico uguale!
BARIS.
 
Suona il campanello facendomi distogliere per l’ennesima volta dai miei pensieri. Stavolta gliene sono grata.. Avrei potuto continuare per millesimi.
“Kris, puoi andare?” mi dice mio fratello che è sparito in bagno. Ma se cinque secondi fa stava imprecando una specie di moltiplicazione dei cereali?
“Si, vado io!”
Apro la porta.
“Ash!” dico sorpresa vedendo la mia migliore amica sulla soglia.
“Buongiorno, andiamo?” mi chiede.
“Brò.. io vado.. a dopooooo!” urlo.
Arriviamo a scuola.
Passo davanti a Niall, gli passo accanto, lo sfioro ma non lo saluto mentre lui continua a tenermi addosso i suoi occhi color oceano. Così impara.
“Ciao Kristen!” mi dice la puttana.
“Ciao Hallison comunementechiamataputtana Brown!” vorrei dirgli invece no! Devo fare buon viso a cattivo gioco.
“Ciao Hallison!” ricambio il saluto.
“Sai che il tuo amichetto biondo, ci sa fare a letto?!” dice facendomi rabbrividire.
Perché rabbrividisco?  Perché?
No, non me ne frega niente. Anzi.. Non me ne dovrebbe fregare niente invece per qualche cazzo di motivo me ne frega e anche tanto.
“Swaaaaaaaaaaaaan” . dice Louis cingendomi le spalle.
Ciao salvezza mia!
“Jakeee! Mi hai parato il culo!” affermo mente lui mi guarda con un sopracciglio inarcato.
“Che hai ora?” mi chiede sorridendo e non facendo caso alle mie solite cazzate.
Che poi… Cazzate! Non sono cazzate.. se me la ritrovo davanti un’altra volt che mi fa battutine mongole sul MIO nano da giardino le faccio diventare il muso nero dai cazzotti.
Mio fratello me lo ha sempre detto che sono pacifica.. Non è così?
“Economia!” rispondo.. “E tu?”
“Uf, io chimica! Dai andiamo!” mi dice.
“Andiamo Ash.. Ash?” dico accorgendomi che lei non c’è più.
Hallison sta parlando con Niall.. Avranno da ricordare i momenti della nottata.
Lei si appoggia a lui guardandomi e accarezzandogli gli addominali.
Forse sta aspettando un mio parere.. Eccola accontentata.
“Lou, aspetta un attimo!” dico avvicinandomi a loro che si stanno abbracciando.
“Ehi nano da giardino, lo sai che state benissimo insieme? Vi vedo bene! A quando le nozze?” dico più disinvolta possibile.. cercando di non ridere..
E DI NON PIANGERE.
Niall, mi guarda storto come se chiedesse di smettere (oh si, non lo farò mai) e lei mi risponde convinta:”Cara Kristen, sarai la prima a cui arriverà la partecipazione!”
“Oh, bene! Allora mente aspetto scelgo il regalo da farvi!”
BIGLIETTO SOLO ANDATA PER IL CIRCOLO POLARE ARTICO.
E poi come farei senza il mio nano da giardino sexy?
Li saluto e raggiungo Lou che mi guarda irrequieto per la mossa appena fatta.
Ci avviamo per i corridoi. Lui gira nell’aula di chimica, io continuo fino a che non trovo la mia. Entro in classe e mi siedo all’ultimo banco con accanto un posto vuoto. L’insegnante ancora non c’è.
Io che entro in anticipo? Non è mai successo in 5 anni di college. La cosa è strana.. Moooooolto strana!
“Signorina laggiù infondo.. come mai è già in classe?” dice la professoressa entrando.
Appunto.
“Stamani ho litigato con il letto” rispondo più calma possibile provocando la risata di tutti..
Ma che cazzo ridono? Non era da ridere.
“Stamani è ancora più simpatica!” afferma la prof.
“Senta, non rompa i coglioni e mi lasci dormire durante la sua lezione pallosa!”
Ormai è talmente abituata alle mie affermazioni che non mi manda nemmeno più in presidenza. Tanto è praticamente inutile.
Non capisco perché io devo portare rispetto a loro. Infondo sono persone normali soltanto che hanno qualche neurone in più rispetto a noi studenti.
Non mi sembra giusto che debba parlare loro come alla regina solo perché sono più intelligenti. Loro vengono al college, per insegnare quello che sanno, senza sforzarsi troppo e prendono anche uno stipendio.. E poi? Noi dobbiamo anche trattarli come nobili? Non ci penso proprio.
Piuttosto, dovrebbero essere loro ad avere compassioni per noi, piccoli scelebrati, senza un cervello. Dovrebbero essere più cortesi con noi, evitare di metterci quattro a volontà solo perché non arriviamo alle cose.
Mentre ragiono nella mia mente, entra un ciuffo biondo in classe. E’ il nano da giardino.
Si siede nel primo banco non calcolando il posto libero accanto a me. Si gira, mi guarda nervoso e triste.
“Che c’è avete già annullato il matrimonio?” dico ad alta voce davanti a tutta la classe che segue la scena curiosa e ignara di cui stiamo parlando e sconvolta per aver sentito la parola “matrimonio”.
Lui mi guarda per un’ultima volta dispiaciuto.
Oh ma che cazzo vuole?
Si è sbattuto quella troia e fa anche il labbrino?
Pretende che lo lasci in pace?
Mai.
Lui non mi ha mai fatto respirare, mi ha sempre preso in giro davanti tutta la scuola.. Io me ne sono sempre fregata, non mi è mai importato del giudizio degli altri, ma a questo punto devo attaccare. Attaccare al massimo. Non posso fargliela passare liscia.
Ho trovato il suo punto debole.
Lui è pentito di quello che ha fatto con Hallison.
Bene, e io gliela farò pesare ancora di più!
La prof, dopo essersi sistemata, aver messo il giacchetto nell’attaccapanni, dopo essersi messa il guanto per scrivere nella lavagna perché è allergica al gesso, inizia la sua pallosissima lezione.
“I finanziamenti … con cui l’impresa si procura i beni necessari allo svolgimento della sua attività … possono essere a capitale proprio, o a capitale di debito. Quelli a capitale proprio .. ”
ZZZ … ZZZ …
Vengo svegliata da una porta che sbatte.
“Giorno Signorina White!”
Voce familiare.. Aspetta.. Mio fratello? Che ci fa qui a quest’ora? ..
Si siede accanto a me.
“Io aspettavo altri 10 minuti per entrare” scherzo io  “Dove sei stato in questi 30 minuti?” chiedo curiosa ad alta voce mentre la prof sta spiegando i finanziamenti a titolo di debito.
“Sono stato a fare colazione con Liam e Harry, oggi vengono da noi a pranzo” dice anche lui ad alta voce.
“Che palle!” dico scocciata “O mi aiuti a cucinare oppure gli dici che possono mangiare liberamente a casa loro!”
“Malik! Basta! Qui!” dice la signorina White indicando il posto libero vicino al biondo.
Io e mio fratello ci alziamo in contemporanea. Non ha specificato a chi dice quindi la facciamo incazzare ancora di più.
Mio fratello si mette a sedere nella sedia e io mi metto nelle sue gambe.
“Malik maschio torna al tuo posto e lascia la femmina lì accanto a Horan!” afferma la professoressa.
Si prevede una lezione da urlo accanto al nano da giardino!
A scuola siamo: MALIK FEMMINA e MALIK MASCHIO.
Ebbene si, sono lo sorella di un puttaniere!








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*SPAZIO AUTRICE*
Eccomi qua, con un altro capitolo! 
E' un pò lungo ma non so quando potrò aggiornare quindi ... 
Beh, lo so che fa schifo..
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito i capitoli precedenti! 
RECENSITEEEEEEEE! :) -Ire- 

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Capitolo 4
*** He's mine. ***



 

He's mine



 
L’ora di economia passa veloce nonostante il nano da giardino non mi parli.
Non capisco perché faccia così.
Ok, lo ammetto, gli ho rotto i coglioni sulla storia di Hallison, ma vogliamo ricordare quante volte lui mi ha deriso di fronte a tre quarti degli studenti?
Beh, vi illumino.
Una volta eravamo di fronte agli armadietti e lui per dispetto mi passa accanto facendomi cadere tutti i libri che avevo in mano. Io mi piego per raccoglierli e lui urla:”Da quanto sei brutta non te li raccoglie nessuno!” ..
Ovviamente tutta la gente che era per i corridoi inizia a ridere. L’avrei fatto anche io!
Un’atra volta, in seconda, eravamo in mensa, perché in questo college solo il biennio ha il rientro. Gli altri tornano a casa all’ora normale. Ovvero alle 14.
Insomma.. Eravamo a mensa, mi passa accanto con un piatto pieno di pasta al sugo e me lo spiaccica nella maglia.
Tutte cose normali, insomma mi dicono.
E dopo tutto quello che mi ha fatto lui io dovrei starmene zitta e buona? Non credo proprio.
Nel frattempo sono arrivata agli armadietti. Il mio è nel mezzo tra quello di Niall e di Ash.
Purtroppo c’è Niall che sta prendendo i libri di ..
Noooooooooooooooooooo … Non dirmi che lo devo sopportare un’altra ora! ..
Mi avvicino all’ armadietto facendo finta di niente.. Prendo i miei libri mentre lui mi guarda dispiaciuto ma non parla. Bah.
Che cazzo vuole? Davvero, che cazzo vuole?
“Ehi Malik, bel culo!” dice una voce familiare dietro le mie spalle.
“Ehi Styles, alza gli occhi!” dico ridendo.
“Oggi pranziamo insieme, te l’ha detto il cretino di tuo fratello?” mi chiede.
“Si, ma se vuoi pranzare porta il cestino con il cibo dentro perché io non cucino!” ribatto. Mi sono stufata.
“Viene anche Payne con noi.. lo sai no?” dice ignorando la mia precedente affermazione.
“Certo che lo so!” dico con un pizzico di superiorità.
Entro nell’aula di spagnolo, seguita da Niall, Ash, Zayn, e Lou.
Si prevede una lezione da impazzire.
Non vorrei essere la professoressa. Di solito quando siamo tutti o quasi tutti la facciamo diventare isterica.. Anche se un po’ lo è di suo visto che suo marito non glielo da!
Io mi siedo accanto ad Ash, mio fratello e Lou si siedono nei banchi di dietro e …
Niall con la troia, è davanti a me. Lui si gira e mi guarda.
Che cazzo vuole!? Ora glielo chiedo.
“Che cazzo vuoi?” chiedo ad alta voce mentre la prof continua a parlare in spagnolo.
“Malik femmina, este palabras (queste parole)” dice la prof facendo ridere tutta la classe.
“Scusi prof ha ragione! QUE POLLA QUIERES?” dico la stessa frase di prima soltanto in spagnolo.
Odia quando non parliamo in spagnolo durante la lezione. Beh, eccola accontentata.
“Malik femmina, in presidenza!” urla.
Beh, ormai ci sono abituata. Mi alzo, guardo mio fratello e Louis che sono rossi da quanto ridono e mi dirigo verso la porta con gli occhi del biondo puntati addosso.
“Oh Malik, ancora tu!” mi dice sfinito il preside.
“Tra te e tuo fratello mi farete chiudere la scuola dalle cazzate che fate!” dice nascondendo una risatina.
Lo posso definire come un migliore amico, da quante volte ci ho parlato.
“Non ti chiedo nemmeno che hai combinato sta volta, ma ricordati che a giugno quando uscirai di qui dentro mi mancherai!” ..
“Se uscirò! Potrei rimanere a farle compagnia per un altro anno.. o due!” dico sapendo già la sua risposta.
“Mai, gli esami te li farò passare io anche se dovresti passare con 32/100!” .
Come immaginavo.
“Arrivederci Preside!”
“Ciao Kristen !” mi dice prima che potessi chiudere la porta.
Lo stimo quell’uomo. Forse qualche anno fà non dicevo la stessa cosa.
 
Eravamo in palestra con il prof di educazione fisica e stavamo facendo una specie di percorso. Stava mostrando come fare alla classe. Quell’uomo mi stava talmente tanto sul cazzo che quando arrivò a fare lo slalom gli feci gambina. Il risultato? Beh, atterrò su un birillo sfracellandosi le parti basse. Stette a casa per due settimane o anche più. E insieme a lui ci stetti anche io, visto che il preside mi sospese per qualche settimana.
 
Entro in classe mi siedo al mio banco. La prof sta spiegando qualcosa riferito a Parigi.
Beh, ora ditemi che cazzo c’entra la Francia con lo Spagnolo!
“Horan, visto che è stato molto attento può spiegare alla sua compagna cosa abbiamo appena detto?” dice la prof con aria di sfida.
Lui la guarda, poi si gira verso di me e mi fa capire con qualche sguardo che non sa minimamente di cosa stanno parlando.
“Si nano da giardino! Mi piace Parigi.. Non stavano parlando proprio di questo?” chiedo facendo riferimento alle poche parole che la prof aveva detto appena ero rientrata in classe.
“Hallison Brown, Lo vuole spiegare lei?” chiede la prof maliziosa.
Quanto la posso stimare!
“Ehm, vede professoressa..” comincia la gallina come se fosse in preda a uno spasmo.
“Ho capito.. Non lo sa.. allora che ne dice Malik di chiederlo a suo fratello?”
Annuisco. Mi piace quando fa la dura, prof!
“Fratellino di che stavate parlando?!” chiedo sperando che non mi sappia rispondere.
“Pariiiiiiiiiiiiiiiiiiiis, lalalalala!” dice cantando per poi continuare “Andremo in gita a Parigi!” dice soddisfatto e felice mio fratello.
“Esatto Malik maschio! Andremo in gita a Parigi per due settimane!”
“E mi dica prof.. ci accompagna lei?” chiede Ash che fino a ora era stata zitta tutta la lezione.
“Si ragazzi!” risponde la prof contenta di chissà cosa. Magari lassù, nella città dell’amore, incontrerà un uomo maggiormente voglioso ai rapporti sessuali?
“Ok, prof, uno in meno.. io non vengo!” aggiunge Louis facendo scoppiare a ridere tutta la classe.
Mi giro in avanti, visto che durante tutta la lezione sono stata appoggiata al muro.
Motivo? Perché non mi piace stare girata in avanti!
Ok, non sono brava a mentire!
Il vero motivo è che muoio a vedere quella troia si, quella troia di Hallison, avvinghiata al MIO nano da giardino.
Ecco come prevedevo! Si stanno scambiando saliva.
Yuppiduuuu, dai facciamo festa!
OK, NO!
Mi rigiro cercando di non ci pensare.
Cerco di stare più disinvolta possibile, ma è praticamente impossibile e Louis se ne accorge.
“Swan? Tutto bene?” mi dice dolce
Se non avessi lui, andrei poco lontano.
“Certo” dico sfoderando un finto sorriso.





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*spazio autrice*
Ed eccomi qua con un'altro capitolo.. Beh, ora sta a voi decidere se fa schifo o meno.. Aspetto vostre notizie! 
Vi va di passare da lei? http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1500355&i=1
Io vado.. 
Kiss! 
RECENSITEEEE!
-Ire-

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Capitolo 5
*** A good chef. ***






A good chef.
 

 
“Kris? Da quanto tempo tuo fratello non porta una ragazza a casa?” mi chiede mentre camminiamo verso casa.
“L’ultima che ha portato era uhm, fammi pensare..” dico sperando di ricordarmi l’ultima puttanella che è andata a letto con quello che dicono che porti il mio stesso cognome “Mi sembra sabato sera” dico aspettandomi una reazione al quanto agitata invece mi sorprende mantenendo la calma. Siamo a giovedì .. Quindi credo che abbia fatto un record.
Ho conosciuto Ashley quando facevo la prima del college.
 
Era febbraio, o giù di lì.. insomma faceva freddo. Io ero seduta nell’ultimo banco intenta a fare incazzare la prof con le mie battutine squallide. Ero una rompi cazzo dall’inizio del college, e sono rimasta!
Lei era seduta in seconda fila, era nuova. Aveva appena cambiato scuola e mi guardava con gli occhi fuori dalle orbite, stupita del mio comportamento.
“Bene ragazzi, facciamo l’appello!” disse la prof sorvolando le mie battutine sul suo conto.

“Martin Ashley” annunciò il nome della nuova alunna mentre essa tirava su il braccio.
Era una ragazza semplice, castana, un corpo esile, indifeso.
Tutto differente ad ora. Non è più la ragazzina indifesa e impaurita del giudizio della gente. Non le importa di niente e di nessuno. I suoi semplici capelli lunghi fino a metà schiena si sono trasformati in ciuffi ribelli blu ! Il suo corpo è diventato muscoloso, forte e non lascia trapassare emozioni.
“Malik Kristen!” la prof annunciò di seguito il mio nome e io con una smorfia portavo verso l’alto il braccio.
“Malik Zayn!” mio fratello alzò la mano verso il cielo mentre continuava a parlare con Louis. A quei tempi erano inseparabili … come ora!
Ashley, si girò, guardò me, poi guardò lui.. poi spostò lo sguardo ancora su di me.
Che cazzo aveva da guardare?
”E così sei la sorella di quel figone?” mi chiese Ash durante la pausa tra una lezione e un’altra. Non era poi tutta quella santarellina che sembrava essere.
Il buongiorno si vede dal mattino e diciamo che quella frase rispecchia la VERA ASHLEY.
Da lì l’ho aiutata ad ambientarsi, trascorrevamo molto tempo insieme e gira e rigira siamo diventate migliore amiche. Infondo la storia è simile a quella di mio fratello con quell’altri 4 coglioni.
 
Ebbene si, la mia migliore amica, ha una cotta per mio fratello da ben 5 anni..
Il problema dov’è?
E’ che mio fratello è un puttaniere.. Sono poche le sere in cui siamo soli a casa..
Tutte le sere c’è una nuova ragazza che girella nuda per casa.
Io non capisco dove abbiano la dignità queste ragazze.
“Ciao Ash!” dico mentre lei svolta l’angolo per raggiungere casa sua.
Entro in casa..
AHAHAHAHAAHAHAH … oddio non ci posso credere..
Mio fratello ai fornelli con un cappello bianco da cuoco in testa, Styles con i suoi ricci perfetti raccolti con una molletta, da specificare, una mia molletta, che apparecchia la tavola e Payne .. Intento a scolare la pasta!
Mi inoltro in casa cercando di fare meno confusione possibile. Sono curiosa di vedere a che punto sanno arrivare questi 3 cretini.
Mi nascondo dietro una colonna.
“Malik, sai che tua sorella è proprio figa?!” afferma Liam mentre litiga con un paio di spaghetti che non si fanno acchiappare per entrare in pentola..
“Anche a te Payne, non so cosa ti farei!” vorrei dirgli ma evito la figura di merda continuando ad ascoltare la conversazione di questi pervertiti.
Insomma.. Liam è sempre stato uno figo. Mi piace fin dai tempi delle medie ma ero così ingenua che non ce la feci a dichiararmi.. Insomma.. Era figo e figo è rimasto e boh.. chissà.. se mi capitasse l’occasione.. perché non sfruttarla?
“EHI brutto coglione, tieni giù le mani da mia sorella!” mi difende mio fratello.
Mi verrebbe da saltargli addosso dal bene che gli voglio. Com’è cuccioloso.
Mi piace quando fa il geloso.
Soltanto che è testardo. Quando ci sono io non mi difende!
Anzi..fa battutine insieme agli altri. Quanto lo potrò mai amare e odiare allo stesso tempo?!
“E tu caro puttaniere da quanto non te ne scopi una?!” chiede Styles mentre cerca un bicchiere nel mobile dei biscotti.. E’ strano che dopo 5 anni che praticamente vivono qui non sanno dove stanno le cose.. Secondo me il riccio soffre di amnesia.
Ve lo immaginate?
Ciao, sono Harry, ho 19 anni, e soffro di amnesia, dopo aver scopato una ragazza diversa ogni sera la accompagno alla porta con il mio amico che dondola sotto di me e gli dico Ciao, sono Harry, ho 19 anni e soffro di amnesia
Ehi come ti permetti di dire puttaniere a mio fratello?
Vabbè.. nemmeno ci provo! Tanto lo sa tutto il mondo che è così! Povera Ash!
Come farà a reggere tutto questo!
Non è facile sopportare che il ragazzo di cui sei innamorata si porti a letto tutte le ragazze della scuola..
Vabbè .. non è che io sia messa meglio!
Quel nano da giardino così puccioso, mi fa morire prima o poi se non smette di portarsi a letto quella troia di Hallison. Mi sconvolge il fatto che ancora non si sia fatta mio fratello. Dovrei chiedere chiarimenti a lui su questa storia. Magari invece di farsela nel suo caro lettuccio se l’è fatta da un’altra parte. Ovviamente il motivo  perché sa che tra me e lei non scorre buon sangue e se me l’avesse portata in casa, non so se avrebbe mai varcato la porta di uscita.
“In verità vi dico, cari Ragazzi!” comincia mio fratello facendo il verso al prete quando legge il Vangelo e soffocando una risata  “Che sono in astinenza!”
Gli altri due scoppiano a ridere..
Cazzo ridono?
E’ strano eh che mio fratello sia in astinenza?!?!?
Oh, beh in effetti!
“Wowowowowo.. non ho sentito bene! Zayn Malik in astinenza??” urla Liam trionfante di esser riuscito a mettere tutta la pasta dentro una pentola ed averla posizionata al centro della tavola.
Basta! Non posso restare qui dietro per tutta la mia vita.
Faccio un entrata esuberante. Liam quando mi vede sbarra gli occhi.
“Payne, chiudi un po’ la mascella che tocca terra!” scherzo salendo gli ultimi scalini per andare a portare lo zaino in camera.
“Tu,tu.. Cioè.. Da quanto tempo eri, eri lì dietro?” mi chiede il castano.
“Il tempo che basta!” rispondo trattenendo una risatina.
“Quindi, tu, tu, hai sentito.. che..ho det-detto che?” balbetta.
“Che sono una gran figa?” finisco la sua frase con un sorrisone.
Lui annuisce, stavolta un po’ più rilassato.
“Si, Liam! Lo so che sono una gran figa” gli faccio l’occhiolino.
Ci mettiamo a tavola.. Liam continua a fissarmi. Ha paura che sia incazzata con lui dopo l’affermazione che ha fatto. Ma non è così, il contrario.
“Payne questi spaghetti fanno schifo!” dico nascondendo un sorrisetto.
Ok, non è vero, voglio vedere solo la sua faccia.
“Ah si?” dice, beh.. mi aspettavo qualcosa di più turbato.
“Si!” rispondo mente ne mangio un’altra forchettata e assaporando il loro buonissimo sapore.
“Peccato che continui a mangiarli!!” risponde soddisfatto.
“Lo sai che sei un ottimo cuoco??” dico stampandogli un bacio nella guancia.
Lui diventa rosso..
“Allora è vero quello che hai detto prima eh?” dico quasi urlando e fregandomene degli altri due esseri spregevoli che sono seduti a tavola.
Lui se ne sta zitto, lì al suo posto.. Ops, forse l’ho messo in soggezione!
“Alloooooora che facciamo oggi?” chiede il riccio.
 I muscoli di Liam si rilassano. Poverino. Smetto.
Tanto non riesco a dimenticare quel fottuto biondo tinto anche se facessi sesso con Taylor Lautner ..
Avete visto quanto è bello? Va beh lasciamo perdere.
Oddio forse ho detto una cazzata.. Certo che riuscirei a dimenticarmi Horan dopo una nottata calorosa con quel lupo secsi!
“Avete sentito per Parigi? Che dite andiamo?” chiede mio fratello non curante della precedente domanda di Harry.
“Io direi di si! .. Voi che dite puttanieri?” chiedo.. Poi però mi viene un dubbio. I soldi. Chi ci avrebbe dato i soldi, a me e a mio fratello per permetterci di fare un viaggio così lungo? Vabbè.. ci penseremo.
“Ehi a chi lo dici puttaniere!” esclama Styles facendo il finto arrabbiato.
“A te lo dico.. Allora che fate venite, tu Payne?”
“Io credo di si!” dice il castano sorridendomi
“Anche io così magari in due settimane, troverò qualche chica da scopare?” chiede Harry.
“Harry, andiamo in Francia non in Spagna.. Chica è spagnolo!” dico mente Zayn e Liam scoppiano a ridere.
Mò che minchia hanno da ridere?
“Che cazzo ridete?”
“Tu non hai capito.. Lui dice CHICA perché assomiglia a … !” mi spiega mio fratello mentre soffoca una risata e Payne che gli tira una specie di schiaffo per farlo smettere di parlare.
Suonano al campanello.
“Chi cazzo è che rompe i coglioni?” esclamiamo io e mio fratello in contemporanea.
“Si vede che sono gemelli eh!” dice Harry chiedendo conferma a Liam mentre mio fratello ed io ci avviamo ad aprire la porta.






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*Spazio autrice*
Ciao bellezze..Volevo ringraziare tutte le persone che hanno recensito! Grazie mille davvero!
Beh vi chiedo come sempre di farmi sapere cosa ne pensate! :) 
Ci seniamo e spero di aggiornare presto! 
Aspetto vostre notizieee! 
VAS HAPPENIN'? 
xD
Ok, basta.. me ne vado.
Recensiteeeeeeee!! :) 
-Ire-

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Capitolo 6
*** It’s wrong But I feel well. ***


 
It’s wrong But I feel well.
 





 
“Tu? Che ci fai a casa mia? Esci!” dico vedendo Hallison sull’orlo della porta.
“Oh, ancora non sono entrata!” dice riferendosi ai suoi piedi a oca che non hanno ancora varcato il pavimento.
“Non lo fare.. Ti merita!” dico io incazzata.. Se lo fa se ne pentirà. 
Mi sono scocciata di tutti i suoi insulti. Continua a chiamarmi troia quando l’unica che può essere definita con questo nome è lei.
“Che hai piccola Kristen? Sei gelosa del mio orsacchiotto?” dice guardandosi indietro.
ORSACCHIOTTO? ORSACCHIOTTO?
Ma quando mai? 
Nessuno si può permettere di chiamare Orsacchiotto il mio Nano da Giardino.
“Io? Gelosa di te? No! Figuriamoci! Però, mi stupisce il fatto che a quest’ora non sei a scopartelo sopra il tuo carissimo lettuccio dove hanno posato il loro culo la maggior parte dei ragazzi della scuola!” dico divertita mentre i ragazzi mi guardano altrettanto divertiti. 
Non sono convinta che anche a loro stia sul cazzo! Insomma.. E’ bella.. E’ rifatta. Ha tutti gli aggettivi per essere una ehm come dire.. Si, una da una botta e via. 
“Mi stai dando della troia?” chiede massaggiandosi i capelli e guardando le sue scarpe con il tacco.
Pietosa.. e pietose sono le sue scarpe. Tacco 12 per un giovedì pomeriggio e tra l’altro leopardate.
“Troia? Tu? OH SI E ANCHE TANTO!” rispondo sorridendo e alzando prontamente una mano per difendermi da un suo schiaffo che però non arriva.
“Orsacchiotto? Mi ha dato della troia!” urla.
Da una macchina che non avevo visto spunta un ciuffo biondo. Poi vedo il suo corpo esile e i suoi occhi color cielo.
Il mio cuore perde un battito. Mi tocco la bocca per controllare se essa perde saliva.
Lo fisso mentre avanza verso la porta con la sua camminata angelica. 
“Allora? Ne hai ancora per molto?” chiede serio.
Oh forse è incazzato.
“Di fare cosa?” chiedo disinvolta.
“Di dargli della troia..” dice lui sorridendo a quella sottospecie di giraffa.
“Come faccio a smettere? La sto descrivendo!” rispondo.
SPAAAAAAAAAAAAAM .
Mi arriva uno schiaffone sulla guancia destra. Brucia. Brucia. Brucia. 
Non riesco a capire chi dei due sia stato.
Se è stata lei giuro che l’ammazzo di botte.
Se è stato lui.. Non lo so.. So solo che il mio cuore forse non reggerà anche questo.
“Niall cazzo! Ma come ti permetti?” chiede mio fratello facendomi indietreggiare e arrivandogli alla faccia.
Il mio cuore si è frantumato. In milioni di pezzettini.
Fetente. 
Mi ha messo le mani addosso. 
Non può essere.
Devo aver capito male.
“Riprovaci un’altra volta e sarai morto!” continua mio fratello dandomi la conferma che i miei orecchi avevano capito bene.
“Zayn.. Fermo! Non ci sarà una prossima volta.” Dico.
Mi decido. Con un balzo veloce arrivo alla porta. Gli mollo uno schiaffo così forte che la mia mano ne soffre.
“Puttana!” dice il biondo stringendo i denti.
Lo prendo per i capelli.
“Ripeti” 
“No”
Stringo la presa
“Ripeti” 
“PUTTANA”
“Sono io la puttana eh? Te lo sei mai chiesto? Te lo sei mai chiesto chi è qui che deve essere chiamata puttana? Te lo sei mai chiesto o no? Rispondi!” dico dopo avergli mollato i capelli biondo tinti.
Non risponde.
“Beh se non te lo sei mai chiesto. Chieditelo.. Qualche domanda ogni tanto non fa male! Però poi quando ti renderai conto di ciò che hai fatto mettendomi le mani addosso non ti domandare perché l’hai fatto! Perché sarà troppo tardi!” continuo mentre sento che la mia voce si sta spezzando. 
Corro in camera piangendo. 
Perché piango? Perché?
Quello non mi merita. E’ un lurido bastardo. Pensa solo a scopare e scopare. 
Non ci posso credere che mi abbia tirato davvero uno schiaffo. 
Schifo.. Ecco che cosa mi fa..
Mi fa schifo.
Mi butto nel letto, affondo la faccia nel cuscino e piango. Fino a finire le lacrime. 
Qualcuno bussa alla porta.
“Chi è?” chiedo alzando la faccia dal cuscino e lasciando che la matita cada sopra le guancie. 
“sono Liam!” risponde dolce.
“Vieni ma non spaventarti!” dico scherzando.
Non dovrei essere un grande spettacolo con tutto il viso nero.
“Posso?” chiede entrando.
“Sisi certo vieni!” dico sedendomi nel letto.
“Come stai?” 
“Mi sento una merda.. E’ stato in grado di darmi della puttana, e poi mi ha tirato anche uno schiaffo. E’ stato la prima volta che ho visto un uomo picchiare una donna.. Però sinceramente non credevo di viverlo in prima persona..” scoppio a piangere un’altra volta, mi copro la faccia dalla vergogna. Nessuno mi ha mai visto debole.
“Ehi smetti piccola! Vieni qui!” dice allargando le braccia.
Mi ci fiondo dentro; ho bisogno di qualcuno che mi sappia accettare davvero per quel che sono.
“Pensi davvero quello che hai detto?” chiedo con non so quale coraggio.
“Che sei una bella ragazza? Detta in un modo più dolce!!?” chiede conferma.
Annuisco.
“Kris.. Hai ancora qualche dubbio? Certo che lo sei.. Sei bellissima.” Afferma con gli occhi sinceri.
“Mi vuoi bene?” chiedo.. Ho bisogno che qualcuno me lo dimostri veramente. 
“Certo. E tu?!” mi risponde sorridente.
“Si!” rispondo libera..
Mi avvicino a lui lentamente, non si sposta. 
Mi convinco di quello che sto facendo.
Ma ho bisogno, ho bisogno di lui.
Mi avvicino alle sue morbide labbra; le sfioro.
Lui approfondisce il bacio e chiede accesso con la sua lingua alla mia bocca.
E’ sbagliato.. ma mi sento bene.
FINALMENTE. 



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Ciao bellezzeeeeeeeeeeeee! :) 
Allora come va?
Finalmente ce l'ho fatta ad aggiornare! 

Grazie a tutte le persone che hanno recensito fino ad ora!
Che ne dite?
Recensite? 
Vi piace la nuova Kristen?
Preferite la Kris debole o quella spigliata?? :) 
Vi lascioooo! :) 
Baci
-Ire-

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Capitolo 7
*** I think that I love him. ***


 

I think that I love him.
 

 
 
Mi stacco da lui. Ho paura di una sua reazione, così prima che possa parlare lo fermo io.
“Payne…” inizio io ma lui mi interrompe..
“Kris, io sono Liam non Payne!” dice sorridendomi.
“Okey.. Liam.. Ho sbagliato.. ho sbagliato a fare tutto questo.. Io, io non posso..” dico iniziando a piangere un’altra volta.
Ok, non sono più in me stessa e non riesco a controllarmi.. Ma so che lui mi capirà.
“Perché?” chiede sempre più sorpreso però sempre calmo.
Non rispondo.
Gli dovrei dire la verità?
Gli dovrei dire davvero che ho perso la testa per Niall?
Gli dovrei dire che sono innamorata di una persona che mi ha appena umiliato e schiaffeggiato davanti ai nostri amici e alla “sua fidanzata” troia?
“E’ per Niall?” mi chiede
“No.. cioè.. si” dico abbassando la testa.
“E’ stato uno stronzo a tirarmi quello schiaffo solo perché..” dico io ma mi interrompe per l’ennesima volta.
“Stavi descrivendo la sua ragazza!” finisce la frase lui ..
No.. non gli posso dire che sono innamorata di quel pezzo di merda.
Mi prenderebbe per pazza.. Che più pazza non c’è.
“Ma te provi qualcosa per lui?” mi chiede..
“Ehm.. No!” rispondo mentendo.
Perché gli ho detto di No! Cazzo! Accidenti a me e quando non chiudo queste cazzo di labbra.
“Ma se ti chiedessi di uscire.. che mi diresti?” mi chiede premuroso.
“Ti chiederei a che ore!” rispondo sorridente.
Ma che cazzo sto facendo? Non lo so.. Davvero non lo so.
“Stasera alle 20 ti passo a prendere..” dice soddisfatto.
Ok.. sto facendo una cazzata.
“Va benissimo! A stasera!”
Mi porge la guancia per lasciargli un bacio ma non so per quale motivo prendo il suo viso e lo giro così da potergli lasciare un bacio a fior di labbra.
“A stasera Pa.. ehm Liam!” dico salutandolo.
Quando imparerò a chiamarlo per nome? Non ci riuscirò mai.
Mio fratello lo chiama Payne, i suoi amici lo chiamano Payne, il nano da giardino lo chiama Payne, e io lo devo chiamare Liam? No.. Non ce la farò mai.
 
 
Scendo le scale e c’è mio fratello che mi guarda interrogativo.
“E tu usciresti con Liam in queste condizioni?” mi chiede schifato.
Guardo come sono vestita: maglia larga blu, jeans stretti, e blazer azzurre.
Non mi piace vestirmi elegante. Odio tutti i tipi di vestiti. Sono semplice. Voglio stare comoda.
“Che c’è di male? Lo sai che sono semplice!” ribatto facendogli linguaccia.
Sono abituata a litigare con lui per queste cazzate.
“Stasera se trovi dove dormire invece di tornare qui mi faresti un piacere!” dice ignorando la mia risposta.
“Perche che hai da fare? Un’orgia?” chiedo buttandola sullo scherzo.
Lui resta immobile, guardandomi stupito.
Cazzo ho indovinato. Ma questo è pazzo.
“Okkeeeey, io me ne vado! Non voglio che domani ti presenti con un figlio a scuola quindi guarda di usare il preservativo!” dico uscendo. Lui non replica.
“Ciao Payne.. Ehm volevo dire Liam!” dico entrando sorridente.
“Ciao Kris!” ricambia iniziando a guidare per le strade.
“Dove andiamo?” chiedo curiosa.
“Ti voglio portare in un posto strano.. ma importante per me!”
Imbocca una strada secondaria, lasciando la strada principale. Infiliamo in una via sterrata. Le piccole buche che ci sono mi fanno rimbalzare in aria.
“Mi piace come ti vesti! Odio le ragazze con i tacchi.. Poi mi sento basso!” afferma soffocando una risata.
“Non ti preoccupare, stasera non avrai di questi problemi..” affermo guardando le mie blazer.
“Che ci facciamo davanti a un piccolo campo da calcio?” chiedo sorpresa e impaurita dal fatto che è pieno febbraio e dobbiamo stare fuori.
“Lo so che fa freddo.. me è tutto programmato! Vieni!” mi dice.
Mi prende la mano e mi trascina con se. Al suo contatto rabbrividisco ma purtroppo il mio cuore mi dice che non è quello giusto; invece la mia mente mi dice di provarci, provare a dimenticare quel fottuto bastardo che ha avuto il coraggio di tirarmi uno schiaffo.
“Dove andiamo??” chiedo impaurita dal fatto che siamo in mezzo a un bosco alle 8 di sera e con un freddo che trapassa la pelle.
“Sali in tribuna.. Arrivo!”
Salgo le scalette della tribuna titubante di trovare qualcuno.
Ok, mi sto facendo mille paranoie.
Mi siedo nel marmo freddo di uno dei tanti scalini della tribuna. Guardo il campo.. Mi ricorda tantissime cose. Quando mio padre mi portava qui a giocare a calcetto con mio fratello. A quel tempo eravamo parecchio uniti. Poi lui ci ha abbandonati.. per sempre. Non è ritornato più.. e mai ritornerà.
Non mi potrà mai aiutare con i ragazzi. Non mi potrà mai fare le paranoie su come comportarsi al primo rapporto. Non potrà mai dirmi di raccomandare il mio ragazzo a mettersi il preservativo. Perché infondo è questo quello che fa il babbo.
Fa il duro, ma dentro è più morbido di un pupazzo della Trudi .. E io non potrò mai vedere la sua tenerezza..
“A che pensi?” mi chiede Liam riportandomi nel mondo reale e salendo gli ultimi scalini della tribuna.
“A mio padre..” rispondo sincera.
Lui mi guarda con una faccia interrogativa mentre aspetta che continuo perché evidentemente non sa che dire per aver paura di toccare un tasto cattivo.
“E’ morto.. 2 anni fa.. Incidente stradale!” dico facendola corta. Non ne voglio parlare.
“Non hai voglia di parlarne vero?” mi chiede mentre mi guarda con quegli occhi splenditi color nocciola.
Scuoto la testa.
“Vabbene, allora vieni ad aiutarmi a prendere la legna!” dice sorridendo e alzandosi costringendo anche me ad alzarmi.
“Per fare cosa?” chiedo seguendolo in una stradina buia.
“Hai intensione di morire di freddo?”
Sorrido mentre lui raccoglie la legna.. Me ne porge due o tre pezzi e andiamo ad accendere il fuoco nelle scalette della tribuna.
“Perché è importante per te questo posto?”
“Per mia madre.. mi portava qui quando ero piccolo. Facevamo passeggiate, raccoglievamo i fiori che poi avremo portato alla nonna.. Poi un giorno è andata via.. Non è più tornata.. non abbiamo più notizie di lei.. Ogni tanto scrive che è viva tramite lettere che poi restano sul mio comodino” dice tranquillo senza trapassare emozioni.
Come minchia fa?
“Ti posso fare una domanda?” azzardo.
“Certo..”
“Con chi vivi?”
“Mia nonna.. Una grande donna.. Mi ha abbandonato meno di un anno fa.. lasciandomi la casa.. L’ho ristrutturata con i soldi della sua eredità e ci sono tornato da solo!”
“Waw”
Stupida.. E’ l’unica cosa che riesci a dire?
La serata passa veloce. Mangiamo un hot-dog che lui ha portato fatto dalle sue mani.
Io l’avevo detto che era un ottimo cuoco.
“Liam.. ehm” Gli devo chiedere se posso dormire con da lui.. Mi vergogno.
“Dimmi piccola..”
Oddio questo soprannome..
“Ehm.. ti dovrei chiedere una cosa..” dico nascondendo il volto.. “Mio fratello.. Ehm.. mi ha sbattuto fuori casa.. ehm.. Perché.. devefareunaspeciediorgia ehm”
“Cosa?” chiede ridendo.
“Perché.. Ehm devefareunaspeciediorgia ehm!”
“Non ho capito..”
“Payne cazzo! Perché deve scoparsi più ragazze nello stesso momento..” urlo poi scoppiando in una risata contagiosa.
Ride anche lui.
“Ci voleva tanto a dire che deve fare un’orgia?” dice facendo la faccia da saputello.
Gli scoppio a ridere in faccia.
“Guarda che sapevo tutto io eh!” dice soddisfatto.
“Ah..” dico abbassando la testa. Non so perché ma alcune volte mi vergogno di avere un  fratello in questo modo.
 
“Vieni entra!” dice facendomi entrare in casa sua.
Mi metto un suo pigiama.
“Ma dove dovrei dormire?” chiedo perplessa.
“Ehm questo è un problema.. cioè il problema non ci sarebbe se tu accettassi di dividerci il letto!”
 
“Ehi culone, vai più in la che non c’entro!” scherzo io..
“Tutte scuse!” ribatte lui..
“Per fare cosa?” chiedo sgamabile.
“Per stringerti a me!” dice lui soddisfatto..
“Uhm.. potresti avere anche ragione!” dico stringendomi ancora di più a lui.
Lo vedo avvicinarsi a me.. Si avvicina sempre di più. Posso vedere tutte le sfumature dei suoi bellissimi occhi..
Permetto l’accesso della sua lingua nella mia bocca.
Con una mano mi cinge i fianchi e con una botta secca mi ritrovo sopra di lui.
Mi piace.. mi piacerebbe.. ma non posso..
Quello che provo per lui è solo bene.. tanto bene.. Non è amore..
L’amore è quello che provo per quell’essere spregevole biondo tinto.
Intanto Liam aveva cominciato ad approfondire il bacio facendolo diventare sempre meno casto e a cercare il mio seno con la mano destra.
Improvvisamente mi fermo. Non lo posso fare.
“No Liam..” mi alzo da sopra di lui.
“Che c’è?” mi chiede con una faccia supplichevole. Devo resistere.
“Ti ricordi che oggi mi hai chiesto se provavo qualcosa per Niall?”
Annuisce deglutendo.
“Beh.. io ti ho mentito.. Penso di amarlo!” confesso
.





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*Spazio autrice*
Ce l'ho fattaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! 
Finalmente ho messo il nuovo capitolo.
Volevo ringraziare tutte quelle persone che hanno recensito i capitoli precedenti, che hanno messo la storia tra i preferiti o ricordate o seguite.
Spero che vi piaccia anche questo! 
Beh fatemi sapere quel che pensate!
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE  c:
-Ire-

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Capitolo 8
*** Rebus. ***





R
ebus.

 
 
“Ragazzi avete tempo fino al prossimo fine settimana per decidere se venire o no in gita a Parigi.. I volantini ve li abbiamo dati.. Venerdì prossimo ritiriamo tutti i soldi e lunedì partiamo!” dice quella schizzofrenica di francese.
“Scusi Signorina” interviene Hallison comunementechiamataputtana Brown.
“Sono Signora.. S-i-g-n-o-r-a..” risponde lei acida..
“E’ sicura? Non è che ha qualche ripensamento?” dico riferendomi a quei baffetti che gli spuntano sotto il naso e dai suoi modi di fare abbastanza mascolini.
Magari è un uomo e non lo vuole ammettere oppure è un uomo e non lo sa.
“Scusi Malik può ripetere?”
“C’è un estetista qui accanto.. Se non le scoccia posso prenderle un appuntamento!” rispondo io, provocando la risata di tutta la classe.
Ormai anche lei ci è abituata. Non mi ferma nessuno.
Mi guardo intorno. Sono arrivata tardi con Liam e non ho avuto il tempo per vedere chi ci fosse in aula.
Guardo gli ultimi banchi: mio fratello, Styles e Tomlinson.
Ah, che trio!
Mi sorprende che non abbia un nipotino! Chissà quante se ne è scopate ieri sera quel mongoloide di mio fratello.
Davanti a loro c’è Hallison con il Nano da Giardino.
Quanto voglia avrei di dichiararmi.. Di dire al mondo quello che provo per lui.. Di dire al mondo che è lui quello che amo..
Ash ci sta leggermente provando con mio fratello che stranamente sta ai suoi giochi.
Bah.. se vedete qualche fiocco di neve cadere, è quella la ragione.
“Allora è tutto chiaro? Brawn qual’era la sua domanda? Stranamente interrotta da Malik!” dice la prof acida.
Oddio dategli qualcuno per scopare!
Qui tra lei e quella di spagnolo sfonderanno i parigini.
“Quanto ci staremo professoressa?” chiede Hallison facendo il cerbiatto.
“Tre settimane!” risponde fiera la prof.
“Okey, visto che adesso avete avuto tutti i chiarimenti sull’argomento “Parigi” adesso cominciamo a fare lezione sul serio!” dice seguita da uno sbuffo di tutti gli studenti.
Prendo un foglio e inizio a disegnare senza pensare mentre la professoressa spiega non so cosa.
Mi accorgo di essere nel mio mondo.. Non riesco a capire cosa ha buttato giù in quel foglio fino a che Liam non mi aiuta.
“Chi sono quelli?” mi chiede fissando i due soggetti che ho disegnato senza accorgermene.
“Questa sono io..” dico cercando di decifrare il disegno.
Si.. Quella ero io..
Alta, capelli lunghissimi con la frangia verso destra.. gambe magre e occhi grandi.
“E questo chi è?” chiede sospettoso.
Non rispondo.. aspetto che lui trovi una soluzione al rebus che io stessa ho creato disegnando a caso pensando a chissà che cosa.
“Non lo so Liam…” dico confusa guardando lo scarabocchio.
Ha i capelli quasi rasati come Liam, il sorriso perfetto come quello di Niall, gli occhi grandi come quelli di Liam e il naso come quello di Niall.
“Sono metà io e metà Horan!” esordisce fiero della sua stessa risposta.
Ok.. a dire la verità non volevo che se ne accorgesse ma evidentemente è sgamabile il giusto.
Sono confusa.
Il mio cuore mi dice che oltre a lui, oltre a quello che loro chiamano Niall Horan, a quello che io chiamo Nano da Giardino, ma quello che a me piacerebbe chiamare AMORE, non c’è nessuno.
La mia testa invece mi dice di provare a stare con Liam. A provare a stare con quel ragazzo che mi ha aiutato quando ho avuto bisogno, che mi ha fatto star bene quando stavo male,con quel ragazzo che mi ha dimostrato tutto il bene che mi vuole.
 
La campanella mi distoglie dai miei pensieri. Era l’ ultim’ora quindi mi dirigo agli armadietti per posare i libri che mi rimangono in mano.
“Kris!” mi chiama quella voce.
“Che vuoi Horan?” chiedo seccata.
Mi giro verso di lui.
Oh. Un angelo vivente.
“Ti volevo di..” inizia il discorso.
“Non mi dire niente.. Non ti è chiaro quello che ti ho detto ieri? Ti sei fatto delle domande? Ti sei risposto bene? Ecco non me ne fotte un emerito cazzo! Ma sappi che ormai è troppo tardi per chiedermi scusa.” Concludo con lui che mi fissa pietrificato mentre metto gli ultimi libri nell’armadietto per poi chiuderlo e dirigermi verso l’uscita.
“Ti volevo chiedere un’ultima possibilità!” esordisce lui come se quello che ho appena detto è svanito nel nulla.
Continuo a camminare, ignorandolo.
“Dai Kris..” dice supplichevole.
“Mi chiamo Kristen, Kris è per gli amici!” dico girandomi e facendolo sobbalzare.
Ci è rimasto male, troppo male.
Mi ha guardato come si guarda una persona che sta per morire, o una persona che non rivedrai più.
Nei suoi occhi cala un velo.. Un velo di dolore.
Forse sono stata troppo dura. Ma lui non si immagina minimamente quello che mi ha fatto lui ieri quando mi ha tirato quello schiaffo.
Lo guardo per l’ultima volta. Ormai quegli occhi non spruzzano felicità. Non mostrano il mare mosso che mostrano quando brillano di gioia ma da lì si vede quell’azzurro immenso, che non finisce mai.. Ma è un mare calmo, privo di speranze.
Mi si forma involontariamente un nodo alla gola che a stento cerco di togliere.
Devo tornare a essere quella che sono sempre stata..
“Kris, Kris, Kris!” sento chiamarmi, poi improvvisamente uno strattone al braccio.
E’ Ash. Questa è pazza. Mio fratello gli ha dato alla testa. Vabbè ormai quello è scontato.
“Ashley Martin!” dissi scuotendola e facendole perdere i suoi occhi sognanti
“Che maniere forti che hai oggi Malik!” ribatte lei..
Ma che mi sta a piglià per il culo?? .. La guardo meglio.
Nonono, non può essere.
“Martin!” dico incazzata  “che hai fatto in questi dieci minuti?”
“Chi io? Io? Niente! Che ti fa pensare che io abbia fatto qualcosa? Qualcosa di sbagliato! Ma tanto sbagliato.. ma sei sicura che è sbagliato? Perché se è sbagliato perché l’ho fatto? Ma poi che ho fatto io?” chiede.
Ho capito.
Gli tiro uno schiaffo.
“Ahiaaa! Che cazzo fai Kristenhounfratelloscopabile Malik?” dice ridendo.
Le prendo il viso. Ha gli occhi rossi e le occhiaie nere.
“Ti sei drogata?” chiedo con la voce ferma.
“OHHHHH, è così tanto evidente?” chiede con gli occhi che ormai sono del milan.
“Sai che sono in cinta di tuo fratello!” continua poi.
WTF?
Ma che sta a dì sti imbecille!
-Ricordati sempre di dare ragione sia agli ubriachi che ai drogati!- ecco una delle tante raccomandazioni di mio fratello. Me le faceva sempre quando avevo iniziato da poco a frequentare i locali e le discoteche. Era sempre stato protettivo nei miei confronti anche se c’è solo un anno di differenza. Poi crescendo mi sono fatta carattere.
“Si certo.. Come lo chiamerai se sarà maschio? E se sarà femmina?” chiedo dandole spago e prendendola sotto braccio per trascinarla a casa.
Una cosa è sicura. Non è una piuma e io non ho sicuramente le forze per fare un chilometro o anche più con lei sulle spalle..
“Boh, e che ne so io! Dobbiamo decidere insieme a tuo fratello! Ti immagini? Verrà un bambino perfetto! Oh che carina, tu diventerai zia .. Poi quando nascerà ci giocherai insieme? Vero? Gli comprerò tanti giochi. se fosse un maschio.. Tante macchinine, tanti palloni e una scatola di preservativi così non si corrono rischi dall’inizio”
Ok, sta male davvero.
Cerco qualcuno per farmi aiutare almeno fino a portarla a casa.
Louis sta parlando con una tipa di quarta, Niall e Liam non ci sono, Harry è appena partito con la sua moto e l’unico che rimane libero è mio fratello che si sta beatamente fumando una sigaretta in mezzo al chiostro.
“Brò! Mi aiuti?” chiedo guardandolo sfinita.
“Che è successo?” chiede guardando Ash appoggiata a peso morto sulla mia spalla.
“Credo che si sia fatta!” rispondo facendo spallucce.
“Edward, Sam, Tom, William, James, Julia, Eveline, Alicya..” continua Ash.
“Mi spieghi perchè sta sparando tutti sti nomi?” chiese perplesso mio fratello mentre se la carica a sacco di patate su una spalla e comincia a incamminarsi verso casa.
“lascia perdere..” dico soffocando una risata.
“No ora me lo dici!” dice lui con aria di sfida mentre lei continua a dire nomi a caso.
E mò? Che gli dico? Non gli posso sicuramente dire che sta sparando nomi a caso perché pensa di essere incinta di lui. La prenderebbe per il culo a vita.
“Che bella vista!” esclama Ash ora che si è resa conto che può vedere il culo di mio fratello da moooooooooolto vicino.
“A che si riferisce Kris?” mi chiede mio fratello.. Non so se davvero non capisce o fa finta di capire per farsi sentire anche da me, sua sorella, che ha un bel di dietro.
Spaaaaaaaam.
Ok, Ash ha appena tirato una bella pacca nel culo di Zayn.
“A questo si riferiva!” dico io ridendo.
“Malik.. Mhh, è sodo!” afferma Ash.
“Anche il tuo Martin non è da meno!” dice poggiandoci una mano sopra.
Io e mio fratello scoppiamo a ridere; finalmente siamo arrivati davanti a casa sua. Cerco nelle sue tasche le chiavi di casa.. A quest’ora i suoi non dovrebbero essere in casa infatti entriamo e Zayn la scaraventa nel divano.
Strappo un bigliettino dall’ultima pagina del quaderno di economia e scrivo
-Appena ti riprendi, chiamami.. Sei una cretina! Kris-
Vedo che anche mio fratello sta scrivendo..
“Che hai intensione di fare?” chiedo perplessa.
Prende il bigliettino, lo mette affianco al mio, sopra il tavolino ed esce.
-Anche il tuo è un culo sodo! Se hai bisogno di un altro passaggio a sacco di patate, chiamami.. Zayn-
Sorrido vedendo che tutto questo a mio fratello è piaciuto.




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*SPAZIO AUTRICE*
Ce l'ho fatta ad aggiornare anche questa volta! 
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Carnevale? Chi ha festeggiato? 
Vi siete vestite?  
Oggi ho voglia di scrivere colorato! 
Allora che ne dite di Zayn? Si innamorerà della povera Ash? 
Lo vorrei vedere anche io il sederino di Malik da vicino! 
AHAHAHAHAHAH
Questo è il mio lato pervy! :D 
Tutto normale! O meglio.. Quasi normale! :D 
Vabbè per oggi smetto! :)
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! 
-Ire-

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Capitolo 9
*** Horan's hug. ***






Horan’s hug

 

“E questi?” chiedo guardando quel mazzetto di soldi sopra la tavola.
Mio fratello mi guarda sorridente..
“O-MIO-DIO.. Non mi dire che ti sei fatto pagare da quelle ragazze ieri sera!” dico spalancando la bocca.
Non ci posso credere.
“Ma che cazzo dici?” mi chiede ridendo come un pazzo.. “Secondo te potrei essere mai capace a fare una cosa del genere?”
Lo scruto dall’alto verso il basso. Entrambi scoppiamo a ridere.
“Allora brò mi vuoi dire dove hai trovato questi soldi?”
“Ieri sera..” inizia lui ma io lo fermo.. Non voglio sentire tutti i particolari di quello che hanno fatto quelle ragazze con lui..
“No Zayn! Grazie non mi interessano le tue porcate!” dico scocciata e alzandomi per andare a rinchiudermi in camera.
“Kris fammi parlare..” disse lui calmo e pacato.
“Quando sei andata via..”
Lo interrompo di nuovo..
“Malik cazzo! Ti ho detto che non mi interessa sapere quanti pompini ti hanno fatto!” dico io sorridendo aspramente.
A volte sono gelosa di mio fratello.. E’ l’unica cosa che mi rimane della mia famiglia.. Se non fosse per lui io a quest’ora sarei sotto un ponte o chissà in una famiglia adottiva oppure ancora peggio, in un istituto dove ci sono i bambini abbandonati..
A volte mi fa male pensare che mio fratello è di così tante persone, tutte si possono permettere di toccare il suo corpo.. ma nessuno lo ama davvero.. Nessuno gli vuole davvero bene.. Lo toccano solo perché è un figo pazzesco e gli piace divertirsi con lui per poi andare a vantarsi con le altre della scuola che si sono fatte uno dei più belli della scuola.
Mio fratello in questi casi è come un cavallo quando gli mettono le barriere per vedere solo diritto.. Non vede che la maggior parte delle persone, esclusi i suoi migliori amici, io e Ash, lo usano.. Lo usano per la sua bellezza.. Ma come può accorgersene se anche lui fa lo stesso con le troie della scuola?
“Kristen cazzo!” dice. Ha inarcato un sopracciglio e i suoi occhi sono uno più piccolo dell’altro.. Segno che è incazzato.. “Mi lasci parlare? Non ti voglio parlare di quanti pompini mi hanno fatto..”
“Ah no? E allora sentiamo.. che mi vuoi dire?” chiedo dandogli testa. Non mi va bene che faccia l’incazzato.
“Mi prometti che mi lasci parlare?” chiede questa volta pacato e sorridente come se avesse fatto un opera di beneficenza.
Annuisco.
“Ieri sera quando sei andata via non mi sono scopato tredici ragazze in contemporanea come credi e come ti avevo detto.. Sono uscito anche io.. hai presente il ristorante nella via dove sta Payne?” chiede lui soddisfatto.
Cazzo se l’ho presente. Lì ci vanno tutti i pezzi grossi della politica a fare cenoni super.
“Si..” rispondo debole.
“Ecco.. Ieri sera ho servito ai tavoli per una cena di un ministro inglese. Ti volevo fare un regalo.. Con quel gruzzoletto di soldi potremo andare insieme e entrambi a Parigi!” dice sorridendo in quel modo perfetto come solo lui sa fare.
Non posso non saltargli addosso dalla gioia. Lo abbraccio forte e gli sussurro un “grazie” in un orecchio.
Mi da un piccolo bacio sulle labbra.. Lo facevamo sempre da piccoli.
 
“Kristen! Io sono solo! Non ho un ragazza!” mi aveva detto quando aveva appena 8 anni.
“Nemmeno io Zayn! Siamo soli.. ma siamo in due.. così ci facciamo compagnia” avevo risposto io ignara dei casini che avrebbe combinato l’amore.
“Ma se io e te ci baciassimo che succederebbe?” mi aveva chiesto dopo un po’ insicuro.
“Ma Zayn! Che dici? Noi non possiamo, siamo fratelli e nascerebbe un bambino spastico!” avevo risposto io non curante che i bambini non nascono con un bacio.
“Vabbè dai uno solo.. Faccio tutto io” disse prima che le sue piccole labbra potessero toccare le mie..
Un bacio piccolo, un bacio ingenuo, tra fratelli.. Due fratelli che non sapevano che nessuno li avrebbe mai separati.. Due fratelli che da quanto si odiano, si amano..
 
“Zayn! Ma perché non ci sono più tette svolazzanti per casa?” chiedo.
In effetti mi sono resa conto solo ora che mio fratello non porta più ragazze in casa.
“Il mio cuore si è fermato” dice con gli occhi sognanti..
Non ci posso credere.. Si è innamorato.
Ora si che Ash è nella merda!
“Bah.. io non direi.. sennò a quest’ora non saresti in piedi!”
“Quanto sei simpatica sorellina mia..” dice facendomi la linguaccia.
“E sentiamo.. per chi si è fermato il tuo corazon?”
“Non mi parlare in spagnolo.. per carità! Oggi quella mi ha fatto schizzare..” dice con una rabbia poco indifferente e secondo me, cercando di cambiare discorso.
“Dai, me lo dici o no chi ti ha fermato il cuore?” chiedo io speranzosa di saper qualcosa in più..
Gliel’avrei detto ad Ash? Se si, come l’avrebbe presa?
“Si dice il peccato ma non il peccatore!” mi dice mio fratello uscendo poi in giardino a fumarsi una sigaretta.
Non lo seguo tanto è inutile insistere; deve essere sicuro di quello che prova prima di esternarlo alla gente. E’ fatto così.. che ci vuoi fare?!
Preparo un piatto di pasta veloce, chiamo mio fratello che rientra e mangiamo insieme.
 
“Oggi pomeriggio vengono i ragazzi..” dice..
“C’è..” inizio la frase ma lui mi ferma e continua sapendo già cosa vorrei chiedere
“Si, c’è Niall!”
Vorrei essere felice. Vorrei che la mia felicità mi scappasse dagli occhi.. Ma non è così.. Un uomo non può picchiare una donna. E non la può picchiare per una cazzata perché diciamocelo, infondo infondo lo sa anche lui che Allison è una troia soltanto che gliela da tutte le sere e gli dispiace rifiutarla.
Questa è la dura realtà che devo accettare.
“Non ti toccherà, tranquilla!” dice mio fratello avvicinandosi.
Io non rispondo. Cerco solo di rimandare indentro le lacrime che stanno per uscire.
Mi distendo nel divano.. Penso a come starò bene tra qualche giorno. Parigi. La città dell’amore. Speriamo che ne porti anche a me un pochino.
Suona il campanello.
“Zayn vai tu!” urlo io.
“Kristen..” dice a bassa voce.
Penso da dove mi sta parlando. Sono in sala. La voce viene da sinistra. A sinistra c’è il bagno.
Cazzo, ma questo deve cagare sempre nei momenti meno opportuni.
Mi alzo controvoglia e vado ad aprire guardando in basso.
Le scarpe, le sue scarpe. Alzo leggermente la testa giusto per arrivare a vedere il suo bellissimo sorriso.
“Ciao Kristen..” mi dice a bassa voce.. Il mio cuore perde un battito.
E’ così bello. Vorrei saltargli addosso e toccare quelle labbra perfette ma non posso.. Lui sta con la Giraffa.
“Ciao Niall!” dico facendolo entrare. “Gli altri?” chiedo non vedendo nessuno dietro di lui.
“Per ora non ci sono.. Sono stati messi in punizione dalla professoressa di spagnolo.. Tuo fratello?” mi chiede guardandosi intorno.
“Indovina..” dico sorridendogli.. per un attimo dimentico tutto quello che è successo ieri. Non mi frega se mi ha messo le mani addosso, lui è sempre quello che io amo.
Scoppia a ridere. Ormai sappiamo entrambi i problemi della famiglia Malik. Appena mangiamo dobbiamo subito espungerlo. Eh oh, siamo fatto così.
“Problemini della famiglia Malik, giusto?” chiede continuando a ridere.
Potessi vivere di quella risata.
Annuisco mentre rischio di farmela sotto da quanto rido.
“hai un bicchiere d’acqua?” domanda appena si riprende.
“No guarda, noi andiamo avanti con la pipì del gatto che non esiste!” continuando a ridere e mi avvio verso la cucina per prendere l’acqua.
Penso a quanto è bello quando ride. Quant’è bello quando è serio. Quant’è bello il suo sorriso, quanto sono belli i suoi denti e quanto sono belli i suoi capelli biondi finti.
Torno in sala.
Mi avvio verso di lui che è disteso nel divano.
Immagino la mia faccia in questo momento. Un ebete in preda a uno spasmo.
Lo guardo mentre mi avvicino non notando il lato del tappeto rialzato e finendo a terra come una pera cotta, rovesciandogli tutta l’acqua addosso.
Che figura di merda!
Che figura di merda!
Che figura di merda!
Inizio a ridere, un po’ per la vergogna, un po’ perché mi immagino la scena vista da un’altra persona.
Ok, la smetto.. credo che avete capito.
Che figura di merda!
Ride anche lui. Certo ci credo!
Dopo aver visto una cogliona cadere come una foca a terra rovesciandogli tutta l’acqua addosso.. Riderei anche io!
 “Sto bene!” urlo dopo essermi alzata e di aver raccolto il bicchiere ormai vuoto.
Guardo Niall per vedere la sua faccia.
Sta ridendo come un cretino.
“Scusa..” sussurro io soffocando una risata.
“Non ti preoccupare!”sorride e si toglie la maglia.
Rimane senza maglia, con il suo corpo perfetto davanti a me.
Guardo i suoi addominali ben scolpiti. Rabbrividisco pensando che quella puttana di Allison li possa toccare tutte le sere. Si, sono gelosa. Perché lui è mio.. E’ il mio nano da giardino e nonostante quello che è successo ieri non riesco ad odiarlo e a stargli lontano.
“Ehm Kris? scusa.. Kristen.. così mi fa freddo. Avresti una maglia da prestarmi? Anche di tuo fratello!” mi dice guardandosi il corpo esile e bianco come il latte.
“Si scusa Niall, vado a prenderti subito una maglia di Zayn!”
Salgo in camera mia in silenzio. Pensando a lui.
Quanto sarà difficile dimenticarlo.
Entro in camera di mio fratello, apro il primo cassetto e cerco una magli decente, la prima che mi capita sotto mano è quella con la scritta: i’m sexy and i know it ..
Non c’era bisogno che lo dicesse la maglia che era sexy. Lo sa il mondo che NIALL HORAN E’ SECSI, ECCO!
Mi giro per tornare da lui ma lo trovo a pochi centimetri da me.
Potrei morire.
“N-Niall.. ecco la maglia!” balbetto. Non sono capace di controllarmi. Ma devo.
“Grazie..”
Faccio per andarmene e scampare quella situazione imbarazzante ma lui mi afferra per un polso. Sobbalzo al suo contatto e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso.
“Cosa c’è Niall?” dico facendo la dura.
“Kristen Malik, ti chiedo perdono.. Possiamo tornare ad essere quelli che eravamo?” mi chiede con gli occhi supplichevoli.
“E sentiamo Horan, che cosa eravamo?” domando, immagino, con gli occhi a cuoricino.
“Amici eravamo Kris, amici che non potevano vedersi da quanto si volevano bene!”
Basta. Lo dovevo perdonare.
Allargo le braccia e lo lascio fiondarsi dentro.
Quel profumo mi apparteneva di nuovo. Il profumo dei suoi capelli.. Il suo profumo.
“Anche al mio amichetto mancavi!” dice guardandoselo e riferendosi a tutte quelle volte che me lo aveva fatto toccare per farmi incazzare.
Gli mollo uno schiaffo.
“Ora siamo pari!” dico soddisfatta.
“Ahia” esclama portandosi una mano sulla mascella.
“Il tuo faceva più male..” dico abbassando la voce.
“Perché?” mi chiede inarcando un sopracciglio.
“Perché era di rabbia, di odio nei miei confronti e soprattutto perché lo hai fatto per difendere quella troia..” dico per tapparmi subito la bocca.
“scusami, non lo farò mai più, ti giuro.. Mi credi?” mi domanda portandomi una mano sul suo cuore.
“Si Horan, ti credo.. ma smettiamo di fare gli sdolcinati perché sennò mi sale la glicemia!” ridiamo insieme.
La melodia delle nostre voci.
Mi tira una pacca sul culo e usciamo dalla stanza.
“Tuo fratello ha finito!” dice sentendo lo sciacquone e iniziando di nuovo a creare quella meravigliosa melodia. 





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*spazio autrice*
Ciao ragazzeeeeeeeeeeeeee!
Finalmente sono riuscita ad aggiornare..
E OGGI VI HO LASCIATO ANCHE UNA FOTO DI NIALL.
Quanto è bello?
Questo capitolo mi fa schifo.
L'ho scritto velocemente.
Ho un periodo bruttissimo a scuola e ho le settimane piene di compiti e di interrogazioni
quindi non so quando riuscirò ad aggiornare di nuovo.

Vi volevo cheidere un favore:

Start to live and another life
Ecco, questa è la mia nuova OS .. 
Se vi va e magari vi incuriosisce la trama, leggetela e ditemi che ne pensate! 

Grazie  milleeeeeeeeeeeeeeeee! :) 
Recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! <3
-Ire-

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Capitolo 10
*** The ocean in his eyes. ***






Th
e ocean in his eyes

 

 
“Amore mioooooooooooooooooooo” ecco Louis che entra in casa saltandomi addosso. Mi bacia la fronte sotto osservazione di Horan.
“Jakeeeeeeeeeeee” rispondo io stra contenta di vederlo. Mi mancava. Avrei dovuto passare molto più tempo con lui.
“Ciao Liam!” dico vedendo Payne che varca la porta di casa.
“Ciao Bellezza!” mi saluta dolcemente come sempre.
Forse ho fatto una cazzata a lasciarlo andare..
Si, insomma, ho fatto pace con Niall ma questo non cambia niente, lui sta sempre con la Giraffa e io sono sempre single..
Quindi..
Liaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaam? Seconda possibilità?
Vabbè evito la figura di merda e magari aspetto che sia lui a chiedermelo.
Orgoglio di merda.
“Vieni in camera??” chiedo a Louis.
Tutti ci guardano con fare malizioso.
“A che fare, porcellini?” chiede mio fratello.
Lo fulmino con lo sguardo. Sa benissimo che io e Louis siamo migliori amici e niente di più.
A dire la verità a volte ci ho pensato e, beh, non mi dispiacerebbe affatto essere la sua ragazza.. Ma questo cazzo di cuore non si vuole staccare da un finto biondo, comunemente chiamato Niall!
“Allora cara Swan? Come va? E’ da tanto che non ci vediamo”
“Dimmi mio caro Jake, hai avuto l’imprinting con qualcuna?” chiedo buttandola sullo scherzo.
Sorride ingenuamente.. Il mio cuore perde un battito.
No, non può essere. Che cazzo perdi i battiti brutto coglione che non sei altro?
Mi incanto a guardarlo negli occhi. Solo ora mi accorgo quanto possano essere belli e pieni i felicità. Ecco, quella parola, è  la sua descrizione.
Felicità.
Si scrive FELICITA’ ma si legge LOUIS.
“Kris? Che c’è? Perché mi guardi così?” dice riportandomi nel mondo vivente.
“I tuoi occhi..” sussurro.
Ma perché sto parlando?
“Che hanno i miei occhi? Insomma, ci sono sempre stati!” dice ridendo.
“Le tue labbra..” dico sicuramente con la bava alla bocca.
“Swan? Ma stai bene? Forse hai la febbre!” cerca di trovare lui una possibile “scusa”.
Magari avessi la febbre!
Perché mi è presa tutta questa cosa? Perché sto sbavando dietro al mio migliore amico?
Certo che l’amore è difficile anche se forse è più complicato capire questo cazzo di organo che ho sulla parte sinistra del petto.
Mi tocca la fronte per sentire la mia temperatura.
“Ah, le tue mani..” Mi esce una voce timida.
Ma che cazzo? Io non sono così! Mi devo riprendere.. In tutti i modi.
“Sisi Malik hai la febbre.. distenditi qui!” dice prendendomi per il petto e adagiandomi sul letto.
Dai Kris ce la puoi fare. Fai una di quelle tue battutacce e rimettiti sulla retta via, come diceva Dante.. Ah, anche quello! Invece di  scrivere capitoli e capitoli non poteva avere altri passatemi come l’uomini di questo mondo? Tipo che ne so.. si poteva divertire con le ragazze! Ma no! Con il naso che si ritrovava dava più utilità che uno spaventapasseri. Solo Virgilio gli poteva andare dietro come un cagnolino e seguirlo per tutta la Divina Commedia per spiegargli le cose, che lui, ignorante, non capiva!
Bah..
Inizio a ridere sperando di riprendermi.
“Che c’è ora?” chiede scettico ma non abbandonando quel piccolo sorriso.
Scoppio a ridere ancora.
“Davvero hai pensato che mi sentissi male?” dico riprendendomi dal trans in cui mi ero inconscia mente cacciata.
“Ah ah ah.. Mi hai fatto prendere un colpo!” dice sospirando.
“eddaiiii, era tanto che non ti vedevo e ti volevo fare uno scherzetto!” dico arrampicandomi sugli specchi e cercando di non tradirmi iniziando a delirare di nuovo.
“E allora prendi questa!” dice tirandomi una cuscinata.
“Vuoi la guerra?” chiedo afferrando l’altro cuscino.
Lui mi guarda concedendomi un attimo di tregua, forse per afferrare meglio il cuscino.
Lo guardo con aria di sfida
L’oceano nei suoi occhi.
“E guerra sia!” affermo tirandogli una cuscinata diritta in faccia.
Duriamo per qualche minuto, poi perdo l’equilibrio e cado giù dal letto atterrando di fianco e emettendo una specie di gemito con la bocca.
E due. Due figure di merda, fatte!
“Kris? Kris? Ma come minchia hai fatto?” chiede lui con la faccia preoccupata ma ridendo contemporaneamente.
“Aiutami a rialzarmi Lou!” dico con voce sottile. Mi fa male il poso. Merda! Non ci voleva proprio ora, da una settimana dalla partenza per Parigi.
Mi afferra per la mano dolente incurante che mi faccia male.
“Ahia Lou!” dico soffocando un urlo di dolore. Ma non lo faccio, lo farei sentire solo in colpa.
“Vieni qua!” mi dice alzandomi di colpo prendendomi per l’altra mano e facendomi ritrovare a qualche millimetro di distanza dalla sua bocca.
I nostri nasi si toccano. Ci guardiamo entrambi le labbra. Io ho una strana voglia di toccarle. Se parlo rischio di sfiorarle.
“Allora? Hai avuto l’imprinting?!” chiedo, per non so quale motivo, a bassa voce.
Lui mi guarda gli occhi, poi mi guarda la bocca.
“E’ da tanto..” afferma anche lui sotto voce
“E sentiamo chi è la fortunata?” chiedo sorridendo e non facendo nemmeno più caso al cuore che mi pulsava nel polso che mi faceva male.
“Lo vuoi sapere davvero?” mi domanda con gli occhi luccicosi e sfiorandomi le labbra.
Annuisco rimanendo stupida del contatto delle nostre bocche.
“Ragaz.. Oh merda!” dice Niall entrando in camera.
“Ti hanno mai detto che prima di entrare si bussa?” chiedo incazzata ma sorridente.
Ecco quello era in nostro comportamento “normale” .. Si metto normale tra virgolette perché ne io ne lui siamo normali!
“Comunque no, Kris nell’occhio non hai niente!” afferma Louis guardandomi complice.
Ok, nemmeno lui è normale.
Lo guardo malissimo, che più male non si può.
“Scendete a fare merenda? E’ arrivata anche Alweisd!” dice Niall trascurando la fase finale.
“Che?” urliamo io e Louis guardandolo come se fosse un alieno venuto in terra per prenderci e portarci in un altro pianeta.
Oh, alieno, se dovessi venire per prenderci, fai in modo che anche Louis venga con me, così potrò stare bene.
Va bene, la smetto!
“Scendete a fare merenda?” continua a ripetere Niall rimanendo sul vago.
“Si, quello l’abbiamo capito.. giusto Kris?” mi chiede Lou.
“Si, ha ragione Jake, non abbiamo sentito il pezzo dopo!” affermo io, dando ragione a quello che dice essere il mio migliore amico.
“E’ arrivata Allisojrhs!” continua a dire lui trascinando l’ultima parola.
Io, in verità ho capito, e credo anche Louis visto che continua a ridere abbassando la testa però voglio che abbia il coraggio di affermarlo e di dire quel fottuto nome davanti a noi.
“Chi è arrivato?” Chiedo al biondo guardando Louis con fare divertito.
Lui scoppia una risata rumorosa. Quanto può essere bello?!?
Ho una confusione nella testa non poco indifferente.
“ALLISON E’ ARRIVATA ALLISON!” urla Niall per poi tapparsi la bocca.
“Amore che c’è, mi hai chiamato?”
“Nono, leoncina!” dice lui per poi voltarsi a guardare le nostre facce dopo averla chiamata in quel modo.
Leoncina?
WTF?
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH..
Niall? Ho capito che sei andato nella savana, ma misà che hai sbagliato specie.. Se questa ti sembra un leone! A me sembra di più una giraffa.
“Ah vabbene, scendete a fare merenda? Ho fatto un dolce..”
Ciao mondo, è stato bello conoscervi.. Chissà che c’ha messo dentro.
“Si certo amore, vengo subito.. Voi che fate continuate a fare i vostri sporchi comodi?” dice il biondo mettendo il ghigno.
Io e Louis ci guardiamo. Lui si avvicina a me e mi sussurra nell’orecchio provocandomi milioni di brividi: “Che facciamo Swan? Andiamo?”
“Sisi Jake.. Io arrivo un attimo al bagno poi vi raggiungo!” dico entrando nel corridoio ed entrando nella piccola stanzina a pensare.
In realtà non avevo bisogno di andare al bagno. Avevo bisogno di stare un po’ da sola a riflettere.. Sono confusa al 250%. Possiamo riassumere tutte la mia storia sentimentale in:
_ sono innamorata di Niall fin da quando ero adolescente, Liam si è praticamente dichiarato ma io per lui non provo niente, solo una forte e bellissima amicizia. Poi c’è Louis. Qui casca l’asino! Non so cosa mi è preso oggi, però diciamo che dopo tanto ho notato la sua bellezza e forse mi sono resa conto che tra noi non c’è soltanto una semplice amicizia, forse io non lo reputo solo un amico, ma qualcosa di più.
Mi rinfresco la faccia tanto per riprendere un’espressione decente per scendere giù nel salotto oppure potrei dire allo ZOO..
Apro la porta del bagno convinta ad uscire ma sbatto contro qualcuno. Alzo gli occhi e incontro l’oceano.
“Che ci fai qui Jake?” chiedo insicura, con la voce più normale possibile.
“Volevo farti vedere la persona con cui ho avuto l’imprinting!” dice sorridendo e con le mani tremanti.
Che minchia trema?
“Ti fa freddo?” chiedo prendendogli le mani.
Scuote la testa come per dire “no”.
“Allora che aspetto? Me lo dici?” chiedo curiosa, ansiosa e tutto di più di scoprire chi è la fortunata ad aver fatto colpo nel cuore del mio migliore amico.
Lentamente si avvicina a me, le mie gambe cominciano a tremare come se fossero foglie gialle su un albero di autunno, che stanno per cadere nel terreno umido.
Dopo un momento di esitazione spezza la distanza tra le nostre bocche: un bacio casto, dolce; di mia iniziativa chiedo accesso alla sua bocca con la mia lingua.
Apro gli occhi per vedere la sua faccia. Ho sempre pensato che se un bacio è davvero sentito dalla persona, deve essere ad occhi chiusi, infatti lui era così fino a che non ha avuto il contatto con la mia lingua, allora ha strabuzzato gli occhi.
Ci stacchiamo, lui sorride un po’ insicuro e un po’ sbalordito dalla mia risposta.. diciamo.. positiva!
“La storia non finiva così il Twilight!” afferma lui ridendo.
In effetti ha ragione. Bella e Jacob non finiranno mai insieme.. Lei poi sarà per sempre, per l’eternità di Edward.
Scuoto la testa..
“Quella non è la nostra storia.. Quella è quella di Bella Swan e Edward Cullen, questa è quella di Kristen Malik e di Louis Tomlinson!” dico io sorridendogli e stringendolo in un abbraccio..
Un abbraccio che racchiude tutto il bene che ci vogliamo.






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*spazio autrice*
Ehi ragazzeee!
Come state?
Che ne dite? Vi è piaciuto questo capitolo?
Come vi pare la coppia Kris – Lou?
YEEEEEEEEE
Voglio andare a Londra? Voi no?
Oddio quanto amo quella città.
Devo convincere mia mamma a mandarmi là per l’estate!
Sabato scorso sono stata all’incontro delle Directioner a Firenze, è stato bellissime! Eravamo in 250 *.* Su team world ci sono anche le foto!
Ok, va bene mi polverizzo!
Ciao bellezzeee!
A presto!
 
Baci, Ire

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Capitolo 11
*** I fall in love. ***






I fall in love






“Domani sera alla Red House c’è una festa organizzata dai gemelli Waste, io avevo intensione di andare, voi che dite?” chiede mio fratello cambiando discorso improvvisamente.
Nel salotto regna un silenzio di tomba.
Guardo prima Liam, poi Niall e poi cerco una risposta negli occhi di Louis.
Allison guarda Niall come per mangiarlo o per supplicarlo di andare a quella festa.
“Cazzo! Che ho detto di sbagliato? Tutto questo silenzio!” dice guardandomi stordito.
“Ehm..” mugoliamo tutti all’unisono come se ci fossimo messi d’accordo.
“Beh? Allora? Lunedì partiamo poi per tre settimane forse non potremmo più bere!” dice Zayn convinto di aver toccato un tasto dolente.
Tutti noi sappiamo come ci divertiamo ad andare al giro per i locali e feste per bere e divertirci.
Molte volte siamo tornati a casa ubriachi meno che uno.
Tutte le settimane facciamo a turno per chi non deve bere così da guidarci e saperci portare a casa sani e salvi.
Questa settimana tocca a me quindi devo andare per forza.
“Ok, io vengo!” esclama Liam da un angolino della stanza.
Io cerco di capire gli sguardi degli altri..
“Si anche io, anche se non mi divertirò molto visto che devo bere tutta la sera coca cola o cazzate varie!” dico io, mentre l’altra parte di noi scoppia a ridere.
Tutti sappiamo quanto è difficile tenersi lontano dall’alcol in una serata del genere e piano piano, settimana dopo settimana ci passiamo tutti e devo dire che non è una cosa bella.
In primis devi guidare e mentre tutti gli altri si divertono, ridono, cantano e fanno le cazzate in macchina, tu devi mantenere lo sguardo fisso sulla strada e stare attenta a non sbagliare perché una cazzata vale la vita di 5 persone.
Poi quando tutti si dedicano alla pazza gioia buttando giù drink sopra drink, tu sei a sedere in un tavolino a bere al massimo un analcolico oppure un bicchiere di coca cola.
Poi arriva la fase peggio: il sostenimento dopo la festa.
Non se ne regge in piedi uno e tocca a quello sobrio tenerli ben saldi tutti.
Penso proprio che stasera impazzirò.
“Chi si aggiunge?” chiede Liam guardandomi “Su, come fate a dire di No ad un’autista così sexy?” dice facendomi rabbrividire.
“Ma se è solo in pigiama!” dice Niall strafottente.
Ok, ora l’ammazzo.
La giraffa inizia a ridere. Ammazzo anche lei.
Magari finisco sul giornale: Ventenne uccide un quarto della savana.
“Leoncino che facciamo andiamo?” chiede lei. Appunto
Ancora mi chiedo perché mio fratello non l’abbia cacciata di casa.
“Mh, si andiamo!” dice lui facendo spallucce.
Forse si sta rendendo conto che lei non è la ragazza giusta..
Lei è quella che reputano: la ragazza da una botta e via dopo la rottura con la fidanzata.
“Louis? Dici di venire?” chiede Niall guardando il castano sottecchi.
“Non lo so.. Mia madre va via quindi credo che dovrò badare alle gemelline!” dice dispiaciuto.
Tutti annuiamo. Lui è il fratello maggiore e ha l’obbligo di tener d’occhio le sorelline quando la madre non c’è.
“Potrebbe esserci anche Ash” dico. Mio fratello sorride. Guardo gli altri per capire chi stesse facendo i versi per farlo sorridere così tanto ma tutti sono seri e non proferiscono alcuna emozione.
Mi passa per la testa che stia ridendo perché Ashley potrebbe venire ma non mi sembra possibile. Appena si accorge che lo sto guardando, butta giù gli angoli delle labbra continuando a tenere la sua espressione seria.
“Vabbè ragazzi io me ne vado.. Ci vediamo domani a scuola” dice Niall seguito da Allison che sorride e annuisce. Secondo me non si rende nemmeno conto della sua faccia a schiaffi.
“Ciao ragazzi” dice lei.
Ricambiamo i saluti e ci alziamo da quel fottuto divano.
“Maremma che schifo che era quella cazzo di torta!” sputa Louis provocando la risata di tutti.
“In effetti.. Stavo per vomitare..” afferma Liam.
“Allora Kris, hai chiamato Ash per sentire se viene?”
Tutti ci giriamo verso Zayn che ha parlato.
“Secondo te? Quando ho avuto tempo carissimo fratellino innamorato?” azzardo.
“Chi io?”
“Si tu!” replica Louis sedendosi al mio fianco.
“Da quando voi vi difendete così?” chiede sorprendendoci.
Io e Lou ci guardiamo tesi.
“Noi cosa?” diciamo contemporaneamente con una voce acuta.
Soffoca una risata, forse vedendo le nostre facce strambe e sussurra: “Bah, io vado a fumarmi una sigaretta” .
“Io invece vado.. Ho da sbrigare alcune cose! Ciao ragazzi”
“Ciao Payne!” lo salutiamo noi.
Louis mi prende una mano accertandosi che non ci fosse nessuno.
Sussulto al contatto con la sua pelle.
“ti faccio questo effetto?” mi chiede con gli occhi sognanti.
“Sarà perché il tuo tocco mi trasmette tutto il bene che mi vuoi e a dire la verità non riesco a percepirlo tutto..” dico sorridendo.
Le nostre bocche sono a contatto un’altra volta ma ci stacchiamo prima che qualcuno ci veda in fragranza.
“Louis io .. ”
Devo dirglielo. Devo dirglielo..
“Anche io ti voglio bene” mi blocca. Sorrido ingenuamente.
 Prima di andare in gita devo riuscire a dirgli che io e lui possiamo essere solo amici. Non voglio rovinare una bellissima amicizia per uno stupido bacio. Vabbè.. due baci.. Okey, anche tre o quattro ma, per tutto il bene che gli posso volere, non è lui l’uomo con cui vorrei avere una storia vera.
Ho la faccia del biondino stampata in faccia. Non è un bel segno. Cerco di scacciare quel viso angelico di fronte a me con movimenti goffi.
“Tutto apposto?” mi chiede Lou
“Si Jake, sono un po’ stanca.. ti dispiace se vado a riposare?” chiedo mentendo. In realtà ho bisogno di rimanere da sola a pensare.
“Nono vai pure, io saluto tuo fratello e poi vado a casa!” dice.
“Ciao Jake!” dico allontanandomi. Non ho voglia di un altro bacio, mi metterebbe ancora più in confusione.
Mi fa cenno con una mano e sparisce dietro la porta del giardino per raggiungere Zayn.
 
 
Sono in ritardo. Ho detto ai ragazzi che saremo partiti alle 20 circa. Sono le 19.30 e ancora devo decidere cosa mettermi, vestirmi e truccarmi.
Cerco nell’armadio. Non ho mai avuto a che fare con tanti vestitini visto che amo i jeans e le scarpe basse. Penso che poche persone mi abbiano visto vestita elegante.
“Eppure, lo avevo messo qui!” dico quasi entrando nell’armadio e rovistando tra le maglie.
“Ah cazzo! Ma dove sei finito?!” chiedo alla stanza vuota.
Cerco ancora di più, mettendo all’aria tutti i vestiti possibili che ho dentro quell’armadio.
“Oh, finalmente, eccoti!” esclamo dopo aver trovato quello che cercavo: un vestitino blu, corto fino alle ginocchia e che lascia una spalla scoperta. Non l’ho mai messo, ma i fratelli Waste sono famosi per le loro feste eleganti nella loro casa, soprannominata ‘Red House’ quindi non mi posso presentare in pantacollant e maglia larga colorata, come faccio di solito per andare in discoteca.
Mi precipito in bagno, mi passo un filo di matita nera, un po’ di mascara e sono pronta.
Infilo le scarpe altissime blu e apro la porta senza nemmeno guardare come sto.
“Kristen, sei pronta?” urla mio fratello dalla cucina.
Non gli rispondo, spero che gli basti il rumore dei tacchi nelle scale di legno.
“Non mi dire che ti sei messa le maglie larghe con i panta.. Cazzo!” dice vedendomi.
Scoppio a ridere vedendo la faccia buffa di mio fratello.
“Pantacazzo! Penso che formerò una nuova linea chiamata così!” dico scoppiando a ridere.
“Non è divertente!” esclama mio fratello lanciandomi le chiavi della macchina.
“Sali su!” dico sedendomi dalla parte del guidatore.
In macchina regna il silenzio fino a che mio fratello..
“Sai che se non fossi mia sorella, una scopatina..” dice
“Zayn cazzo! Smettila!” dico lasciando il cambio per tirargli una pacca nella gamba.
“Io sorellina, stasera starei molto attenta. Non voglio diventare zio”
 
 
“Cazzo Kris!” dice Harry squadrandomi una volta che siamo entrati alla festa.
“Cazzo Harry! Non hai mai visto due gambe scoperte?” chiedo ridendo.
“Solo gambe??” domanda lui. Pervertito.
“Basta! Non voglio sentire altro!” dico facendo una faccia schifata. Chissà quante se n’è fatto.
Mi siedo nei divanetti aspettando che arrivi l’ora di raccogliere gli ubriachi e portarli a casa. Devo solo sperare che siano in condizioni di andare a casa loro, sennò tocca ospitarli a me.
Vedo Niall buttare giù tre o quattro bottiglie di birra.
Ma che gli è preso? Non beve mai così tanto. Lui è uno di quelli che non è mai ubriaco per bene.
Mi avvicino a lui sperando in una risposta sensata.
“Niall cazzo! Perché stai buttando giù litri e litri di birra?” gli chiedo preoccupata.
Mi guardo intorno: Louis e Liam chiacchierano con uno dei gemelli, Harry è avvinghiato a una, Zayn si sta avvicinando a Ash, Allison sta ballando con l’altro gemello. Ora ho capito.
“E’ per lei?” chiedo indicandola mentre si scatena con uno dei Waste.
“A me non me ne fotte un cazzo di lei! Lo vuoi capire o no?” mi dice urlando.
“Okey, ma calmati..Vieni con me, andiamo a prendere una boccata d’aria!” dico strappandogli di mano una bottiglia di birra e appoggiandola in un tavolino.
Gli prendo la mano e lo conduco nel terrazzo del secondo piano.
“Allora Horan .. Mi dici che ti passa per la testa?” gli chiedo.
Non voglio fare l’impicciona, lo voglio solo aiutare.
“Lo sai qual è il problema eh? Che sono innamorato di una ragazza che non mi fila manco di striscio e una volta le ho spezzato il cuore!” dice sull’orlo di piangere.
Bene, è innamorato. Ora mi posso tenere fuori da tutte le sue iniziative. Per di più sta anche per piangere quindi questa deve essere importante il giusto per lui.
“Mi dispiace, so che si prova..” cerco di fargliela pesare di meno facendogli capire che anche io ci sono passata, anzi ci sto passando ma sembra non capire
“Tu che ne sai eh? Guarda che fisico che hai!” urla “Sei stupenda..” dice abbassando la voce, quasi sussurrando.
Sorrido. Mi sento in paradiso quando pronuncia quelle due parole. Magari lui non se ne ricorderà  più domani, quando gli sarà passata la sbronza ma, io sono sicura, sognerò questa scena fino a che morirò.
“Invece io chi sono eh? Uno stupido irlandese, biondo con gli occhi azzurri, un fisico che fa schifo e ..”
“shh, zitto! Sei bellissimo!” gli sussurro.
“Lo pensi davvero?” mi chiede incredulo.
Annuisco.
“Vieni con me, andiamo a recuperare gli altri che si è fatto tardi e andiamo a casa!” gli dico.
“Io non voglio tornare a casa in queste condizioni.. I miei mi ammazzano!” dice piagnucolando.
“Vorrà dire che per stanotte dormirai da me!” dico sorridendo e eccitata da quella
proposta appena uscita dalle mie labbra.
Sorride anche lui.
La gente nel salone è andata via. Sono rimaste alcune ragazze e sono arrivati quelli dell’impresa per ripulire tutto il puttanaio che abbiamo creato.
Recupero gli altri abbastanza sbronzi e piano piano riesco a infilarli il macchina.
 
 
 
“Che ci fa lui qui?” chiede mio fratello appena entriamo in casa notando la presenza del biondo.
“Lui stasera dorme qui.. Tu vai a farti una doccia fredda e infila a letto” rispondo io. Mi sembra di essere una mamma che ordina le cose al figlio.
Lui obbedisce e infila in camera sua.
Niall si sistema nel divano e io vado in camera mia, mi metto il pigiama e mi metto a letto pensando alla serata.
Sei stupenda.
Non posso lasciarlo dormire nel divano, No!
“Niall vieni?” dico avvicinandomi a lui che ancora è sveglio.
“Dove andiamo?” mi chiede alzandosi dal divano e barcollando.
“Ti va di dormire con me?” domando sperando di non essere diventata rossa.
“Mi abbracci?” mi chiede con una faccia da cucciolo
Ok, potrei morire.
Annuisco, infiliamo sotto le coperte e come promesso, lo stringo forte a me.
“Ti amo” sussurra lui facendomi venire i brividi. Quanto vorrei che quelle parole fossero vere..
“Dormi Horan.. domani mattina ne riparliamo!”





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*Spazio autrice*
NO, NON SONO MORTA!
Ho passato un periodo di merda a causa della scuola, di merda pure quella! XD
Vi volevo chiedere scusa per questo terribile ritardo! 
Vi piace? 
Che ne dite? 
Ve lo immaginate Horan ubriaco? 

Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate! :P
Alla prossimaaaaaaa! 
-Ire-

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Capitolo 12
*** Flashback. ***


 





FLASHBACK






“Allora? Hai finito?” mi chiede mio fratello guardando la mia valigia e fermandosi allo stipite della porta, assumendo una delle posizioni più sexy che possa avere. Se ci fosse stata Ash sarebbe morta, ne sono quasi sicura.
“Si, mi mancano solo le Blazer che non so dove le ho messe” rispondo io, continuando a cercarle. Abbasso lo sguardo che subito cade ai piedi di Zayn.
“Tu!” gli punto l’indice contro “Babbuino, caprone,bradipo, rompicoglioni di un fratello che non ha voglia di prendere le sue scarpe e deve mettere le mie... brutto rincoglionito, spastico, testa di cazzo!” Rimango stupita dalle parole che sono uscite dalla mia bocca per poi scoppiare in una risata assurda.
Lui mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite.
Ok, lo ammetto, stare con Ash mi dà alla testa. Forse troppo.
“E poi dicono la finezza!” dice ridendo anche lui entrando nella mia camera e lasciando lo stipite della porta.
“La finezza un cazzo! Togliti le mie scarpe..” non si muove, continua a guardarmi ridendo “ORA!” urlo.
“Ehi sorellina.. stai calma!”
“Okey” dico abbassando il tono di voce “mi costringi a usare le maniere forti!”.
Mi avvicino a lui e carco di tirargli uno schiaffo ma lui mi afferra la mano e mi fa girare su me stessa.
“Da quanto sei cintura nera?” chiedo ridendo.
“Da quando tu ti incazzi per niente!” conferma.
“Io non mi incazzo per niente! Tu hai le mie scarpe!” scandisco tutte le parole per bene facendo una piccola pausa tra una e l’altra. “Toglitele, ti prego! Sai quanto ci tengo!” dico calmandomi. Tanto le maniere forti con lui non servono.
“Ma sono solo un paio di scarpe.” Replica lui.
“Sono le mie scarpe! Le mie Blazer azzurre e a quest’ora dovrebbero essere addosso a me e non ai tuoi piedi puzzolenti!” ribatto io.
“i miei piedi non puzzano!”
“Si invece”
“I miei piedi non puzzano!”
“Si!”
“Invece no!”
“Si!”
“Ti piace Horan?”
“Si!”
Merda. Merda. Merda. Merda. Che ho detto? Che cazzo ho detto? Dimmelo. Porca puttana. Porca troia.
Ok, calma.
“L’hai ammesso!” dice alzando le mani come se fosse un poliziotto mentre io avanzo verso di lui.
“No non è vero.. Me lo hai fatto dire con l’inganno!”
Devo chiudere questa bocca di merda.
“Quindi ammetti che ti piace!” dice lui sorridendo.
“Nono, macchè! Non mi piace!  Sarà ora che mi piaccia quel biondino tinto con gli occhi azzurri cielo! Non ne sono nemmeno innamorata.. Non mi rosica nemmeno un po’ quando sta con quella troia di Allison, nono non me ne frega proprio niente..” sto impazzendo.
“Ok, questo è un si!” dice mio fratello divertito dopo essere ritornato alla sua posizione sexy.
“Si mi piace! Okey? Mi piace come cammina, mi piace come parla, mi piace come la sua bocca si inarca e le rughe nei suoi occhi quando sorride, mi piacciono le sue mani, mi piace come mi guarda, mi piace il suo sguardo, mi piace! Zayn, cazzo, mi piace!”. Sfinita cado sul letto. Non mi capacito di quello che ho detto.
Mio fratello ha smesso di sorridere, ora mi sta guardando con uno sguardo strano. “Perché mi guardi in quel modo??” chiedo perplessa.
“E’ incredibile.. Ti brillano gli occhi!” sorride.
“Che c’è? Ora riderai di me perché sono una stupida illusa innamorata di un bastardo, vero?” chiedo
“Non è vero Kris. Ti ammiro perché nonostante lui sia un bastardo, parole dette da te, tu continui a andare avanti per la tua strada sperando che la tua e la sua prima o poi si incontrino!” dice serio.
Wow, non l’ho mai visto così. Forse dice così perché lui non ha la forza di fare quello che sto facendo io.. Lui si è fatto sempre così tante ragazze che quando gli è capitato di aver trovato quella giusta non ha saputo come comportarsi, presumo.
“Mi aiuti a portarla giù?” chiedo cambiando discorso. Non voglio pensare ancora al nano da giardino.
“E le Blazer? Non le vuoi?” domanda guardandole.
“No tienile tu, poi domani quando saremo a Parigi me le restituisci con tanto di interessi!” . Gli faccio linguaccia.
Ho fatto bene a dirglielo? Ho fatto bene a dire a mio fratello che sono innamorata di Niall? Mi vengono un sacco di dubbi; e se glielo avesse detto? Nono, non farebbe mai una cosa del genere.
“So a cosa stai pensando” prende la valigia e si inoltra per le scale “Non glielo dirò, sta’ tranquilla”
“Grazie” scendiamo e alla fine della rampa gli schiocco un bacio nella guancia.
 
*La mattina dopo all’areoporto*
 
“Buenos chicos y chicas, ahora …” comincia la Smith
“Ah, si inizia bene!” sussurra Ashley accanto a me.
“Se fa così per tutto il viaggio, siamo fritti!” aggiungo io
“Che poi non capisco perché parla quella di spagnolo se stiamo per andare in Francia..” continua Zayn che si è affiancato ad Ash.
Lei mi guarda di soppiatto come per farsi spiegare il comportamento di mio fratello che nemmeno io capisco. So solo che mi piace questo suo “nuovo comportamento” Sembra che anche Ashley lo apprezzi.
“Garçon?” richiama l’attenzione quella di francese. “Ora vi chiameremo e vi daremo uno ad uno i biglietti per l’aereo e salirete a bordo”
Lei si posiziona alla destra della scaletta per salire in aereo e la Signora Smith, che continua a blaterare parole in spagnolo, si posiziona alla sinistra.
Cominciano a chiamare e a dare i biglietti.
“Malik maschio” dice la Smith “e Tomlinson” aggiunge quella di francese
Si avvicinano alla scala, ritirano il biglietto e salgono le scalette per imbarcarsi.
“Martin Ashley” annuncia la Grey “e Allison Brown!”
Tutte e due sbuffano e si lasciano cadere le braccia lungo i fianchi. Penso che una delle due non arrivi sana a Parigi. Forse avranno qualche livido per uno.
“Malik femmina” faccio un sospirone “Horan..”
Ci guardiamo e sorridiamo entrambi, poi ci accorgiamo di quello che stiamo facendo e seri, raggiungiamo le arpie che ci stanno porgendo i biglietti per l’imbarco.
“Mi raccomando, non vi scannate!” ci dice la Grey sorridendo conoscendo i nostri sbalzi d’umore. Possiamo essere paragonati ad una donna con il ciclo: un attimo ci abbracciamo sorridenti e l’attimo dopo stiamo litigando. E’ così la nostra amicizia.
Si Kris, è solo amicizia. Ficcatelo in testa. Lui per te non prova niente. Niente.
Io e Horan alziamo gli angoli della bocca proprio per non sembrare burberi.
“Vado io al finestrino!” urla Niall appena entriamo dentro l’aereo attirando l’attenzione di tutti.
Mi guardo intorno: qualcuno che parla tranquillamente, alcuni che ridono a crepapelle indicandosi le parti basse, due ragazze che guardano il finestrino e credo che si stiano chiedendo che è così piccolino, Ash che sta per scoppiare accanto ad Allison e Tomlinson che sta ascoltando interessato mio fratello che stranamente è serio mentre parla.
“No Horan, accanto al finestrino ci sto io!” ribatto io.
“No, ti ho detto che vado io!! Voglio vedere le nuvole!” dice come se fosse un bambino che sale su un aereo per la prima volta.
“E io non ti voglio vomitare addosso!”. Scoppiano a ridere tutti mentre Styles e Payne si accomodano davanti a noi.
“Non ci credo è solo una scusa per andare al finestrino!” Mi passa davanti, mi spinge facendomi cadere nel seggiolino dalla parte del corridoio e si apposta accanto al finestrino.
Bene, vedrà che effetto mi fa stare dalla parte del corridoio, al ritorno mi farà andare a me al finestrino! Quasi sicuramente! Anzi, senza il “quasi”.
“Si pregano i gentili passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza. Seguite le hostess che vi daranno le istruzioni in caso di caduta” annuncia l’auto parlante mentre si sentono le pacche dei ragazzi che si toccano i gioielli i famiglia, e mentre noi ragazze cerchiamo qualche ferro.
Io non capisco perché i ragazzi debbano toccarsi il loro amichetto! A parte che non capisco nemmeno perché noi dobbiamo toccare fero. Non riesco a capirne la ragione. So solo che secondo me questo giochino l’ha inventato un maschio così può toccarselo quando vuole senza dare molto all’occhio.
Ok, la smetto di fare pensieri perversi e privi di senso.
Le hostess cominciano a fare i gesti per darci le istruzioni in caso di necessità mentre l’aereo decolla.
Siamo a quota: Louis e Zayn continuano a parlare tranquillamente come se fossimo sempre a terra, Allison è terrorizzata.. Ma non aveva detto che con suo padre aveva viaggiato mezzo mondo? Bah; Ash sta per scoppiare, penso che non sia in grado di passare altre due ore accanto a lei; Payne tira un sospiro di sollievo per essere arrivati ad alta quota senza problemi e Styles cerca di stapparsi le orecchie facendo strani gesti e sbadigli.
Mi corico nel seggiolino, porto le gambe al petto e cerco di dormire.
 
“Ti amo”
“Dormi Horan, ne riparliamo domani mattina!” 
 
Mi sveglio di soprassalto.
Ancora.
L’ho sognato un’altra volta.
Da quanto vorrei che fosse vero, non faccio altro che pensare quella scena in ogni momento della giornata.
Quanto vorrei che in quelle parole, ci fosse almeno un briciolo di verità.
Invece, per lui, è come se non le avesse mai pronunciate. Non ha fatto più cenno di quell’argomento e penso che non se ricordi nemmeno.
“Kris? Tutto bene?” Mi chiede vedendomi agitata. Quando penso a quella notte, mi agito.
 “Si Horan tranquillo.” Rispondo io cercando di calmarmi.
“Vorrei parlarti dell’altra notte!” abbassa la voce. Le orecchie sono tutte tese e chiunque potrebbe sentirci. Su una cosa siamo d’accordo: le nostre cose le dobbiamo sapere solo noi.
“Niall, non c’è bisogno di parlare dell’altra sera. Tu eri ubriaco, non sapevi né quello che stavi dicendo né a chi lo dicevi. E poi alla fine non hai detto niente di sbagliato solo che lo hai detto alla persona sbagliata ma quelle due parole sono le parole più belle che un uomo possa dire a una donna.” Dico con gli occhi sognati, credo.
“Kristen..” incalza lui come se mi volesse dire un’altra cosa ma io continuo sulla mia strada.
“Niall non ti preoccupare, davvero! Non è successo niente. Tutto è come prima e tra noi non è cambiato niente; farò finta che non mi hai detto niente!” dico cercando di ficcarmi in testa che quello che sto dicendo è quello che devo fare per forza per vivere tranquilla almeno questa vacanza a Parigi.
Il sorriso nel suo viso sembra scomparire. Si è arreso. Cambia subito espressione facciale, si fa duro.
Forse era meglio se lo avevo lasciato parlare? Vabbè.. la nonna me lo diceva sempre: mai piangere sul latte versato.
“Si.. ti volevo dire proprio questo! Quello che ti ho detto l’altra sera quando eravamo a casa tua sono state parole dovute dalla birra. Sono parole grandi, che si dicono alle persone che si amano e io t..” non finisce la frase, si alza di scatto e va in bagno.
No cazzo Horan, ora vieni qui e finisci la frase! Non è possibile che stava per dire proprio quello.
No Kris, non mi sembra il caso di cominciare a fare filmini mentali.
La mia testa è così tanto in confusione che se mi metto a pensare anche a quello che potrebbe essere stato o quello che sarà sono fritta.
L’aereo si inclina per cambiare rotta e un senso di nausea mi pervade lo stomaco. Lo sapevo che andava a finire così; Prendo velocemente il sacchettino nella tasca del seggiolino davanti e rigetto attirando l’attenzione di tutti.
Horan, ho detto mai di odiarti?
Bene, non lo crederebbe nemmeno la formica più insignificante della terra.
Perché ci sono formiche significanti e formiche insignificanti?
 “Che cazzo è successo?” sbotta Niall tornando a sedere.
“Ringrazia Dio che non eri a sedere sennò ti avrei vomitato addosso” rispondo io più acida che mai.
“Oh..” sembra che un senso di colpa lo pervada “Mi, mi, dispiace!”
“Dai Horan, quando mai ti è dispiaciuto per me?” chiedo seria.
Scuote la testa e non risponde mentre io mi alzo per andare in bagno a sciacquarmi la faccia.
“Kris apri!” dice qualcuno fuori dal bagno. Mi sembra Lou ma chiedo conferma “Louis sei tu?”
“Sisi sono io! Posso entrare?” mi chiede
“Vieni!” dico girando la chiave per farlo entrare.
Ora o mai più. Glielo devo dire. Glielo devo dire.
Giro la chiave e lo lascio entrare. Il bagno è piccolo; siamo come abbracciati.
“Avevo voglia di vederti e devo parlarti” afferma lui
Cupido cazzo! C’è una volta che colpisci entrambi?
Kris, ora! Diglielo!
“Louis”
“No, zitta fammi parlare”
Annuisco.
“Abbiamo, sbagliato tutto. Anzi ho sbagliato tutto. Noi siamo fatti per essere amici, migliori amici! Una come te non la ritrovo da nessuna parte. L’amicizia che c’è tra noi va al di sopra dell’amore, ne sono sciuro! Io non ti voglio perdere.. Eravamo piccolissimi quando ci siamo conosciuti, da lì non ci siamo mai lasciati; Sei l’unica a cui dico tutto e credo di sapere tutto di te”.
Lo stingo in un abbraccio ricordandomi quel giorno di primavera.


 
“Vai tu a riprendere il pallone..” dissi a mio fratello. 
Stavamo giocando a basket nel piccolo campo di fronte a casa quando Zayn, con la sua bellissima mira, invece di centrare il tabellone del canestro, lo mandò dietro il muro che separava la nostra casa a quella della famiglia Tomlinson. Erano due genitori che avevano un figlio molto confusionario. A volte mi faceva paura quando lo sentivo urlare da casa!
“Non ho voglia..” replicò lui mettendosi a sedere per terra.
“Ma io ho paura degli urli di quel bambino..” ammisi.
“Non ti farà niente, vai!” ordinò mio fratello.
Abbassai la testa, attraversai il vialetto e mi inoltrai nella casa accanto.
Appena girai l’angolo, vidi subito il biondino che stava rincorrendo il MIO pallone.
“Ehi!” cercai di attirare la sua attenzione portando in aria le mani.
Alzò la testa e goffamente inciampò nel pallone battendo una bella botta in terra.
Gli corsi subito incontro mentre lui aveva iniziato a singhiozzare.
“Stai bene?”  gli domandai non ricevendo risposta.
Sua mamma si affacciò preoccupata dalla porta e in pochi passi raggiunse il figlio.
“Louis.. che hai combinato questa volta?” gli chiese “Non ti è bastato cadere dal letto cinque minuti fa, facendo capriole?” aggiunse.
Mi scappò involontariamente una risata.. Diciamocelo, chi è che cade dal letto per fare capriole? Ok, lo ammetto io sono caduta saltando.
“E tu chi sei?” mi chiese appena si era accorta della mia presenza
“Kristen Malik.. Ero venuta a riprendermi il pallone” risposi timida.
“Ah, sei la figli dei vicini! Vieni in casa da noi mentre metto l’ennesimo cerotto a Louis.” 
“ma tu non hai anche un fratello?” mi chiese Johannah. Avevo scoperto il suo nome guardando un quadro dove c’era la sua foto sotto. 
“Si.. si chiama Zayn ma è così pigro che non è voluto venire.. Peggio per lui, si è perso due amici! Chi trova un amico trova un tesoro!” risposi io, non sapendo nemmeno il significato della frase. L’avevo soltanto sentita dire e in quella situazione mi sembrava adatta.
 



“Chi trova un amico, trova un tesoro.. Ricordi? Quanto eravamo piccoli!”
“Piccoli e paffuti.. Comunque, io il tesoro ce l’ho.. si chiama Kristen”
“Il mio si chiama Louis.. lo conosci? E’ il ragazzo più dolce della terra!”




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*Spazio autrice*
Si lo so, è lunghissimo, ma sono due settimane che non aggiorno quindi è come per farmi perdonare! 
Che ne dite? Vi piace?
E le GIF? Che cuccioliii! :D 
Beh, la prima è quando Kristen ammette che ha trovato un tesoro in Louis
e la seconda.. AHAHAHAHAH, la seconda è quando Niall è tornato dal bagno e ha trovato Kris che vomitava! 
Ah, avevte visto? Non è un gran che, ma sono riuscita a fare anche l'immagine per la storia.. Vi piace o vi fa schifo? :P 
Volevo ringraziare tutte quelle persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate ecc ecc e volevo 
ringraziare tutte coloro che hanno recensito! 
Spero che non mi abbandonerete! :) 
RECENSITEEEEEEEEEEEE! 

Ire

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Capitolo 13
*** Now, I'm the happinest girl in the world ***





NOW, I'M THE HAPPINEST GIRL IN THE WORLD






416
Camera 416.
Quarto piano.
“Camera tripla: Kristen Malik, Ashley Martin, Allison Brown” annuncia la Smith appena arrivati all’hotel.
La convivenza sarà difficile.
A me non va tanto a genio Allison, e Ash non la sopporta proprio.
“Alle ore 20.30 dobbiamo essere nel ristorante dell’hotel quindi avete due ore per fare i cavoli vostri..” annuncia la Grey mentre tutti ci disperdiamo per le nostre camere.
Io non mi aspetto niente di bello. In tutte le gite che ho fatto le camere hanno fatto tutte schifo.
Rimango stupita dalla grandezza della stanza: tre letti a una piazza e mezzo, un bagno, una scrivania, e tantissimo spazio libero.
Mi lascio scappare uno “wow” mentre Allison mi guarda con una faccia schifata:”Non hai mai visto niente di meglio?” chiede scettica.
“Sinceramente? No!” dico muovendo il collo come le cheerleader nei film americani.
Mia madre è sempre in giro per il mondo ma non è mai successo che chiedesse a me e a mio fratello di andare con lei o di fare una vacanza insieme.. Prima della morte di nostro padre forse, siamo stati una settimana al mare; io avevo 5 anni e Zayn 6. Non mi ricordo niente, o poco, riesco solo a collegare qualche fottuta foto di quella vacanza a uno dei pochi momenti felici con tutta la mia famiglia.
Dopo che mio babbo ci ha abbandonati, lei ha fatto lo stesso con noi.. Ma sta volta non c’era nessun’altro che poteva darci aiuto. Dovevamo fare tutto da soli, come stiamo facendo ora. Stiamo crescendo, stiamo diventando più maturi ma non è stato facile e non è facile vivere senza genitori. Non riesci a farti carattere e quello che mostri di essere non lo sei veramente.
Devi solo aspettare di trovare la persona giusta con cui aprirti e a cui far vedere la tua vera personalità.
“Io vado sotto la finestra!” urlo io lanciando lo zaino lilla nel letto che avevo adocchiato.
“Sempre la solita bambina” sussurra Allison per poi guardarsi intorno per vedere se sono riuscita a sentirla. La fulmino con gli occhi.
Le altre due si appostano rispettivamente nei letti che erano rimasti.
 
“Ragazzi!” richiama la White mentre stavo addentando un pezzo del mio cordon bleu.
Tutti ci giriamo verso questa sottospecie umana che dicono che si chiami ‘donna’ con una faccia che parla da sola: ci dica che cazzo vuole e ci lasci mangiare in pace senza rompere i coglioni.
“Chi è che alloggia nella 215?” chiede
Bene, la camera accanto alla nostra.
Persone che si girano, cercando qualcuno che faccia qualche segno.
Il mio sguardo sa già dove cercare infatti va diretto su mio fratello e Company che se la stanno ridendo.
“Malik, Horan e compagnia bella, è la vostra?”
Annuiscono nascondendo una risatina.
“Bene, ci hanno segnalato che in tempo di due ore siete riusciti a rompere: lo specchio del bagno, la porta scorrevole della doccia e le una delle due lampadine che fanno luce in camera”
La sala scoppia in una risata piena compresi i diretti interessati e anche le altre due professoresse che sono alle spalle della White.
“Che dobbiamo fare?” chiede mio fratello con fare da fannullone mentre si avanza verso la professoressa.
“Diciamo che questo è un avvertimento.. Alla prossima vi dividiamo e vi diamo una camera singola a testa invece che farvi dormire in cinque!”
 
“Buonanotte ragazze!” Infilo a letto. Non abbiamo le forze per fare casino per stasera. La giornata è stata lunga e sinceramente ho solo voglia di dormire; come me, le altre due, anche se Allison mi sembra un po’ allegra. Forse ha alzato un po’ il gomito.
“Domani mattina la sveglia suona alle 7.30 e alle 9 dobbiamo essere a fare colazione” annuncia Ash sistemandosi nel letto affianco al mio.
“Ah e la Grey ha detto che chi fa tardi sarà punito!” aggiungo io sperando che Allison abbia capito che la frecciatina è per lei. Ci manca solo che domani mattina occupi il bagno per un ora per farsi maschere e cazzi vari.
 
Stole my heart on Monday
She had me deep on Tuesday
Shut me up on Wednesday
Rewind it back the day before

 
“mmm Kris, il tuo telefono!” dice Ash con la bocca impastata dal sonno.
“Ma che ore sono? E a quest’ora chi mi cerca? Saranno le quattro!”
Apro gli occhi, do uno sguardo veloce alla finestra sopra di me, il sole è nel bel mezzo del cielo. Sposto gli occhi verso il letto di Allison, e con grande sorpresa non la vedo.
“Allison? Dove minchia sei?” esclamo io fiondando nel bagno per scoprire che non è nemmeno lì.
“Cazzo!” urla Ash dalla camera.
“Che è successo?” corro da lei.
“Sono le 10.45!”. Si butta nel letto a peso morto mettendosi le mani tra i capelli.
“Ma come è possibile?” Mi siedo cercando di capire anche se il mio cervello ancora non ha deciso di mettersi in moto.
“io avevo messo la sveglia per le 7.30! Sono sicura!” dice alzandosi e prendendo il telefono per controllare.
“Allison!” gridiamo tutte e due insieme.
“Ha spostato la sveglia alle 11.15!” sospira Ash per non urlare.
“Puttana!” dico io a denti stretti.
“E ora che facciamo?”. Chiedo. Inizia a stritolarsi le mani, e io lo faccio con lei.
“Ci rivendichiamo con Allison” dice lei con la faccia da pensatrice perfetta.
“E come?”
“Eh aspetta.. Fammi pensare.. Lo sai no? Ho un neurone solo e per farlo funzionare ci vuole il tempo, soprattutto di mattina!” ride, ormai quella è la sua battuta.
“Hai un dentifricio? Possibilmente bianco?!” sbotto io, dopo al massimo 20 secondi di riflessione.
“Ma non te li sei già lavati i denti?” chiede confusa.
Ok, ancora il neurone non funziona.
“Si, ma tu ce l’hai o no?” le domando andando oltre la sua faccia ancora in cerca di una domanda.
“Si ce  l’ho.. Valigia, taschino basso a destra!” Mi stupisco di come abbia fatto veloce a ricordare dove l’aveva messo e nello stesso tempo a dirmelo così spedita.
“Domani quando usciamo andiamo ad un supermercato e lo ricompriamo okey?” le chiedo mentre prendo il dentifricio e comincio a spalmarlo dentro le coperte del letto di Allison.
“Sei crudele!”
“Lo so”
Si alza e recupera un foglio dal cassetto del comodino. La guardo interrogativa mentre fissa il foglio dispiaciuta.
“Cos’è?” chiedo preoccupata
“Il programma della gita..”
“E perché lo guardi in quel modo?” Sono sempre più confusa.
“Perché stamani c’era la visita alla Torre Eiffel..”
Rimango spiazzata, il mio monumento preferito della città. Io non l’avrei potuto vedere; o meglio, vedere si, ma da sotto, non ci sarei potuta salire.
Per colpa di?
Provate a indovinare?
Brave, avete indovinato, sisi proprio lei, la giraffa.
 
“Perché stamani non siete venute in cima alla Torre? E’ uno spettacolo assurdo, si vede tutto!” mi chiede Niall che ho incontrato casualmente in ascensore.
Proprio casualmente, ho fatto una corsa per riuscire ad arrivare in tempo prima che chiudesse e ho rischiato di rimanere spiaccicata tra la porta e il muro.
“La tro... troppo buona della tua fidanzata ci ha spostato la sveglia alle 11.15 e ci siamo svegliate alle 10.30 grazie a qualcuno che mi ha chiamato al cellulare”
Mi rattristo pensando che non potrò mai salire su quella torre. E’ il mio sogno fin da bambina. Ho sempre sognato di vedere il mondo dall’alto e una volta che ci sarei potuta riuscire non è andata a buon fine.
“Ehi che hai?” mi chiede improvvisamente
“Niente, soltanto che mi dispiace non esser potuta salire lassù e vedere tutto Parigi”
“Fatti trovare nei divanetti della Hall per le 21.30..”
Mi accorgo che siamo arrivati al piano terra e che un sacco di turisti stanno aspettando noi, che dobbiamo uscire dall’ascensore.
Prendo aria per chiedergli spiegazioni ma mi anticipa:”Niente domande”
E’ un appuntamento? No? Si? Boh!
Come mi devo vestire?
Elegante? Sportiva? Normale? Alla moda? Casual?
Mentre sto pensando vado a sbattere contro qualcuno.
“Scusi, no-non l’ho fatto apposta!” alzo la testa per vedere contro chi ho sbattuto.
“Kris.. sei tu?” mi chiede mio fratello.
Annuisco.
“Che hai? Perché sei tanto agitata?”
“Niall mi ha detto di farmi trovare alle 21.30 nei divanetti della Hall e io non so che mettermi.. Elegante? Sportiva? Normale? Alla moda? Casual?” Ok, sono partita.
Si lascia trasportare da una risatina divertita poi mi sussurra:”Elegante, possibilmente come eri alla Red House o simile!”
“Anche i tacchi?” chiedo scocciata.. adoro le mie blazer blu e quando cammino nei tacchi mi sembra di calpestare le uova e di essere goffa.
“Si pure quelli.. Così sarai ancora più bella!”  mi fa l’occhiolino.
Tutta questa dolcezza?
 
“Si può sapere dove vai?” mi chiede Allison.
“Si può sapere perché non ti fai i cazzi tuoi?”
“Vieni Kris, ti accompagno giù nella Hall” Ash mi prende la mano e mi trascina fuori dalla porta per poi squadrarmi.
“Ok, può andare! Stai attenta: non inciampare, non far alzare molto il vestito sennò ti si vede tutto, quando ti siedi accavalla le gambe, ricordati di avere un vestito e non i soliti jeans e non sembrare un tacchino quando cammini con quei trampoli” mi dice molto rassicurante, devo dire.
“Da quando sei insegnate di buone maniere?” scherzo.
Mi guarda e poi scoppia a ridere: “Ciao Kris, mi raccomando!”
“Ciao Ash, ricordati che non voglio finire in tribunale a confessare che hai ucciso tu Allison, quindi cerca di comportarti bene!”
 
Mi siedo in uno di quei divanetti neri e accavallo le gambe osservando le scarpe.
Mi pervadono un sacco di domande.
“Kris?” Rabbrividisco al suono della sua voce sulla mia pelle. Si è avvicinato da dietro.
Sorrido.
“Pensavo che non saresti venuta!” confessa
Lo guardo confusa..
“Si, insomma, non, non, vabbè lascia perdere.. Andiamo?” Per un secondo mi sembra che sia diventato rosso in faccia.. In quella pelle candida, tutto è possibile ma non che sia diventato rosso per me.
“Dove?” chiedo curiosa.
“Niente domande”
 
“N-Niall.. Siamo alla Torre Eiffel!” Ero troppo persa a guardare i suoi lineamenti perfetti e a studiare il modo della sua camminata che non mi sono resa conto che siamo perfettamente sotto quel fantastico monumento.
“Stasera voglio realizzare un tuo sogno!” Sorride.
“Mi hai portato qui per potermi far salire lassù?”
Annuisce.
Io mi guardo intorno: fontane, giardini, luci, monumenti e tantissime persone.
“Ma come facciamo? C’è così tanta gente a fare il biglietto che all’ora che lo abbiamo fatto noi, la Torre chiude!” dico triste mente lui nasconde una risatina. Che minchia ride?
“Se ti dicessi che ho già i biglietti?” li estrae da una tasca dei pantaloni.
Gli salto addosso poi mi stacco rimettendo a posto i capelli imbarazzata.
“Grazie” sussurro.
“Dai che aspetti?”
Mi prende per la mano, passiamo il controllo e saliamo nel primo ascensore.
Appena arriviamo veniamo bloccati da una folla di persone ma cerchiamo di passare avanti per cercare di raggiungere l’entrata dell’altro ascensore per raggiungere la cima.
Finalmente siamo in cima e io tiro un sospiro di sollievo mentre ammiro la bellezza del panorama.
Non ci posso credere.. Mi esce anche una lacrima che cerco di asciugare velocemente.
“E’ stupendo..” mi lascio sfuggire queste due parole mentre osservo l’infinito della città.
“Come te” afferma Niall che mi ha appena raggiunto.
Mi giro a fissarlo negli occhi per capire se sta dicendo una cazzata o è serio.
Il mio cuore accelera appena vedo che nei suoi occhi non c’è un minimo di divertimento, l’ha detto davvero e forse è la verità!
“Kris, ascoltami..” prende un sospirone e io lo faccio con lui “Pensi davvero che quello che ti ho detto alla Red House siano cazzate? Ho fatto finta di non ricordarle più perché da parte tua non ho visto più interesse ma io, credimi, lo penso davvero quello che ho detto.. Sei stupenda. Non ti ho detto Ti amo solo per dire o solo per colpa delle birre che ho ingerito ma perché forse, lo sento davvero. La notte che abbiamo passato insieme è stata la più bella della mia vita, eppure? Che abbiamo fatto? Niente, abbiamo solo dormito, insieme e quella ragazza di cui ti parlavo, sei Tu”
“Ma.. tu.. ieri in aereo mi hai detto tutto il contrario! Hai detto che il Ti amo era dovuto alla birra” replico io con il cuore in gola.
“L’ho detto solo perché tu prima mi hai detto che avresti fatto finta di niente e che tra di noi non sarebbe cambiato niente..”
Abbasso la testa. Non si era dichiarato per colpa mia e della mia bocca di cacca.
“Non è vero che non è cambiato niente.. Da quella sera non faccio altro a ripensare a te.. Insomma, diciamo che ti ho sempre pensato!” confesso mentre sorridiamo “Ma da lì sento il tuo ti amo ovunque..”
Non mi lascia finire che le sue labbra premono già sulle mie.
Ho lo stomaco in subbuglio.
La sua lingua chiede accesso alla mia bocca e la lascio entrare.
“Ci possiamo dare una possibilità?” mi chiede una volta staccati.
Annuisco sorridente.
“Ma Allison?” chiedo irrigidendomi.
“Beh.. Era solo una scusa per farti ingelosire.. Non la voglio davvero, quella che voglio sul serio sei tu”
Lo bacio con foga mentre si sono fatte le 10.00 e le luci della Torre si accendono e cominciano a luccicare.
Ora mi posso ritenere la ragazza più felice del mondo




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*SPAZIO AUTRICE*
I'm baaaaack! 
Finalmente ce l'ho fatta ad aggioranare.
Per la contentezza di alcune, finalmente Niall e Kris si sono dichiarati..
Contente?

Non vi è piaciuto molto lo scorso capitolo vero? Aveva poche recensioni! 
Comunque, una cosa che vi chiedo è di RECENSIRE SEMPRE..
Ditemi che quello che non vi piace, cercherò di migliorarlo!

Nel nome dei One Direction, andate in pace! 
AHAHAHAHAH, ok no! Sto male.. Provengo da due ore di studio di storia, mi capite vero? 
Ma quanto è bello Niall nella foto qua sopra?
Ci siete mai state a Parigi? Io si, quest'estate.. E' una città fantastica e la vista dalla Torre è stupenda..
Avete visto che belle le foto? :D 
Ora me ne vado davvero, 
Ciao bellezzeeeee! :) 
RECENSITE

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Capitolo 14
*** A bad secret. ***






A bad secret







ASHLEY’S VIEW

Rientro in camera dopo che Kris è andata via.
Chissà cosa le dirà Niall.. Magari si dichiara. Ho sempre pensato che lui prova amore nei suoi confronti.. Ma lei è cieca in questo caso!
“Spegni la luce perché voglio dormire” mi dice Allison mentre si stende nel letto, senza togliere le coperte. PECCATO!
“Strano! Stasera non vai con le tue amichette per la strada?” ribatto aspettandomi un pugno in faccia.
“Senti, non ho voglia di litigare, io dormo, poi ne riparleremo domani mattina” risponde calma.
Horan? Prima di andare via gli hai dato qualche calmante? Magari per non farla imbestialire quando tornerai per la mano con Kris.
“Buonanotte” le dico educatamente anche se non so da dove mi scappi tutta queste gentilezza.
“Buonanotte” risponde lei.
Mi stendo nel letto e chiudo gli occhi. Così come una cosa automatica mi appaiono gli occhi dolci di Malik. Anche se, insomma, di dolce hanno ben poco!
E’ così strana come cosa! Non riesco a fare niente che tutto ricollego a lui. Lo vedo e i battiti del mio cuore cominciano ad accelerare. Non so come sia possibile..
Penso che sia stato come un colpo di fulmine quel giorno.
 
Era la seconda settimana di scuola. Non sono mai stata molto amichevole, mi è sempre piaciuto stringere amicizia con poche persone; infatti è quello che feci. L’unica amica che mi ero fatta in due settimane era lei: Kristen Malik.
Avevo sentito delle voci che parlavano di suo fratello e di quanto fosse bello ma non gli avevo mai dato importanza fino a quel giorno in cui mi presentai a casa sua per la ricerca di chimica. 
Bussai ininterrottamente alla porta, nessuno rispondeva. Mi pareva impossibile che non ci fosse nessuno. Rilessi velocemente il messaggio che mi era arrivato un oretta prima:”Alle 15 a casa mia! A dopo” Poi guardai l’orologio: 15.03 .. 
Doveva essere per forza in casa.
Dopo minuti di attesa la porta si aprì e come un miraggio lo vidi lì, in tutta la sua bellezza: aveva indosso solo un paio di pantaloncini larghi da basket che gli coprivano solo fin sopra il bacino lasciando sfuggire qualche pelo che finiva nei suoi boxer. 
“Ci-ciao!” balbettai imbambolata dalla sua bellezza. 
“Dovresti essere Ashley vero?” mi chiese spostandosi sul lato per farmi passare.
Guardai i suoi addominali scolpiti nella sua carne olivastra. Rimasi completamente accecata dal suo fisico.
“Entri?” mi chiese mentre mi guardava e sorrideva a causa della mia faccia. 
“Oh, ehm, sisi scusami!” sussurrai.
“Kris è di sopra, si sta facendo la doccia.. Se vuoi ti puoi accomodare qui” indicò il divano ma risposi frettolosamente che l’avrei aspettata in piedi.
“Okey, come vuoi! Comunque, io sono Zayn, suo fratello, piacere di conoscerti!” mi disse strafottente.
Annuii e gli strinsi la mano. Lo guardai allontanarsi e salire le scale. Era perfetto.
Pensavo che fosse solo una cotta momentanea, ma tutte le farfalle nello stomaco, i tremolii alle gambe e il sangue che pulsava nelle vene quando lo vidi successivamente  mi fecero capire che non era una semplice cotta ma purtroppo, ne ero completamente innamorata. 
 
Mi sveglio di soprassalto. E’ notte fonda. Smetto di respirare per qualche secondo cercando di capire cos’è che mi ha disturbato. Di nuovo, due colpi secchi. Mi giro, accendo la luce e scruto dentro la stanza: al posto di Allison c’è un bigliettino rosa fucsia che dice: sono andata per i cazzi miei, se non torno stanotte non vi preoccupate è tutto nella norma e Kristen non è ancora tornata.
Solo dopo qualche minuto, realizzo che i colpi provengono dalla porta. Che stupida non averci pensato prima. Scendo svogliata dal letto e mi dirigo verso la porta.
“Kristen sei tu?” sussurro.
Nessuna risposta. Forse è talmente scioccata dall’appuntamento con Horan che non riesce nemmeno a parlare.
“Kris? Ho capito che sei ancora traumatizzata da quello che è successo fino ad ora ma riprenditi”
Sento ridere da fuori la porta. E’ per forza lei.
Apro piano ma non ho nemmeno il tempo per realizzare che quello che ho davanti, non è la mia amica, che le labbra di quest’essere sono a contatto con le mie.
E’ lui. Non ci posso credere. Il suo profumo mi invade le narici. Lo riconoscerei tra mille. Le ginocchia cominciano a tramare  mentre il cuore rischia di uscire fuori e scappare a gambe levate. Non riesco a descrivere le emozioni che provo mentre il mio corpo è a contatto con il suo. Non riesco nemmeno a staccarmi per chiedergli spiegazioni ma riesco soltanto a schiudere la bocca per far passare la sua lingua, in cerca della mia.
“Malik” ansimo tra un bacio e l’altro. Sta scendendo a baciarmi il collo. Se continuiamo così, Kristen diventa zia.
“Ash” dice emettendo un suono misto di piacere e determinazione.
“P-perché?” chiedo mentre mi spinge dentro la camera
“Perché cosa?” mi guarda. I suoi occhi color caramello fissano i miei. Mi sento le guancie caldissime, forse se qualcuno ci buttasse un uovo, questo si cuocerebbe in pochi minuti.
Sento scorrere il sangue lungo tutto il mio corpo. Mi verrebbe da urlare dalla felicità. Davvero Zayn Malik mi sta baciando in mezzo ad un corridoio di albergo?
“Perché stiamo facendo questo?”. Mi fa distendere dolcemente nel letto mentre si toglie la camicia.
“Sh” mi zitta mettendomi una mano davanti alla bocca.
Presa dall’eccitazione mi lascio trasportare e con un colpo secco mi porto nella posizione di vantaggio mentre struscio il mio bacino contro il suo. Sento la sua erezione pulsare sotto i suoi pantaloni; ridacchio compiaciuta del mio stesso gesto.
 
Austin lasciami” urlai dentro uno stanzino della scuola. Era l’ora di pranzo e tutti erano impegnati a mangiarsi il proprio panino in mensa. 
Anche io lo stavo facendo fino a che il mio primo fidanzato serio, Austin, mi strattonò per un braccio con la scusa del “ti devo parlare” .
Lo seguii per i corridoi ignara di dove stessimo andando. Solo quando mi accorsi che stavamo raggiungendo lo stanzino più alto dell’edificio iniziai ad urlare sapendo quali erano le sue intensioni. 
Austinaveva 17 anni..era di 2 anni più grande di me. Era noto per le sue grandi scopate. Io, presa dall’idea di avere, finalmente, un fidanzato e abbindolata dal fatto che ai miei occhi si era sempre presentato come un ragazzino dolce e fidato, mi ero lasciata andare.
“Stai zitta troia”  mi aveva sussurrato lui mettendomi giù e iniziando a togliermi i pantaloni.
“Che cazzo stai facendo?” gli chiesi tirandomeli su.
“Zitta e obbediscimi.. Sennò non uscirai intatta da qui!” 
Quello che credevo il ragazzo più dolce dell’universo si era trasformato in Satana in persona.
Austin dimmi che è uno scherzo!” avevo sorriso io, pensando davvero quello che avevo detto.
Mi tirò uno schiaffo nella guancia e cominciò a torturare il mio corpo con le sue mani enormi che fino ad allora mi avevano solo accarezzato.
“Credi ancora che quello che sto facendo sia uno scherzo? Voglio scoparti, punto! A me non me ne è mai fregato niente di te, come di tutte quelle con cui sono stato. Ora se non ti dispiace, vorrei continuare la mia opera” disse guardandomi rabbioso.
Le lacrime iniziarono a scendere. Non so come, ma mi ero affezionata a lui. Lui non era così. Non era come in quel preciso momento. Per una volta mi sembrava di essere amata da qualcuno, di essere importante per qualcuno, invece no! Non ebbi più la forza di reagire mentre il mascara colava nelle mie guance. Lo lasciai fare. Successe tutto in pochi minuti.. 
Mi penetrò con nessun riguardo, senza aver paura di farmi male.. Invece quello era tutto quello che sentivo. Era la mia prima volta che era andata in fumo con un bastardo. Faceva male sia fisicamente che psicologicamente. 
“In ginocchio!” mi ordinò. 
Una volta che avevo fatto tutti i lavoretti che voleva al suo membro, mi lasciò andare.
“Bene, hai fatto il tuo dovere! Apri la bocca con qualcuno su quello che è successo qui dentro, e ti giuro, ti farò a pezzi” mi disse uscendo, poi si voltò di nuovo “Ah, se non l’avessi capito, noi non siamo più niente, anzi, non lo siamo mai stati”
 
Ansimo eccitata dai baci che Zayn mi sta lasciando su tutto il corpo, fino ad arrivare agli slip.
Davvero sono pronta per rifare quel passo?
Piano, mi abbassa gli slip mentre si muove nel letto pronto per fare lui il primo passo. Mi accarezza l’interno coscia fino ad arrivare alla mia intimità. Sussulto quando entra dentro di me con un dito.
 
“No Zayn no!” Ho paura, paura che anche lui se ne vada, come ha fatto Austinquel fottuto giorno del primo anno.
“Ti ho fatto male?” mi chiede preoccupato
“No, ma non me la sento!” taglio corto, non voglio che questa cosa la sappiano in tanti. A dire la verità non la sa nessuno.. Solo io e Austin. Gli avevo dato retta, non l’avevo raccontato a nessuno. Nessuno sa cos’era successo quel mercoledì in quello stanzino buio. È un cattivo segreto. Non mi piace nasconderlo alle persone che amo di più, ma è l’unica cosa che posso fare. Ancora mi massacra di messaggi minacciosi. L’ultimo che ho ricevuto è stato appena sono sbarcata a Parigi: “Non credere che ora che sei nella città dell’amore, potrai raccontare a tutti quello che è successo tre anni fa. Te l’ho detto più volte: apri bocca con gli altri e con me dovrai aprire le gambe. Con amore, Austin”
Dopo tre anni ancora insiste con questa storia. Non ci posso credere. Una cosa è certa: non ce la faccio più a tenerlo nascosto.
“Perché?” domanda triste e con gli occhi supplichevoli
“Perché non posso Zayn!” dico calma. Non voglio perdere la pazienza
“Okey, fai come se non fosse successo niente.. Comunque sappi che non mi sei indifferente.. Sei stata la prima che ha rifiutato un rapporto con me. Non ti lascerò in pace facilmente.. Ora che ti ho scoperto, preparati ad essere torturata al massimo!” mi dice con un sorrisetto poco innocente.
Sorrido anche io.
“Perché sorridi?”
“Perché non voglio essere lasciata in pace da te, pensavo che per te, non esistessi!” ammetto nascondendomi sotto le lenzuola pulite e candide del letto.
“E’ da un po’ che ti ho notato. Non sei come le altre, non mi vieni dietro sghignazzando quando ti saluto. Sei solamente la migliore amica di mia sorella. Non ti avevo mai notato perché ti ho sempre tra i piedi per casa” mi fa la linguaccia “e non avevo mai notato la tua bellezza fino a quando non ti ho visto alla Red House” si lecca le labbra.
Malik, Malik, se solo tu sapessi quanti pensieri perversi mi faccio quando ti vedo girare per casa con solo le mutante in dosso!
“Ti, ti dispiace se per stasera dormo qui? Mia sorella si è accampata con Horan in camera nostra, gli altri sono in giro e penso che la bionda ossigenata per stasera non torni!” dice sorridendomi e indicandomi il post-it fucsia.
“Non mi stuprerai vero?” scherzo ridendo, seguita da lui che scuote la testa e si infila sotto le coperte con me.
“Buonanotte Ashley Martin” mi sussurra dopo che si è steso accanto a me, mordendomi il lobo dell’orecchio e facendomi venire un sacco di brividi.
“Buonanotte Zayn Malik!” . Gli do un bacio nella guancia e mi rilasso mentre lui attorciglia le nostre gambe.
 
Stasera non ho bisogno di chiudere gli occhi per vedere i suoi occhi dolci, devo solo rimanere sveglia a guardare un angelo dormire.







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*SPAZIO AUTRICE*
I'm here, for you! 
Si lo so, è un pò corto ma finalmente sono riuscita a scrivere anche da parte di Ash! 
Abbiamo scoperto che ha un segreto. Un segerto bruttissimo da mantenere. 
Chissà, se il misterioso Zayn, riuscirà a farla aprire e confessare.
Chissà se Austin smetterà di minacciarla con i messaggi o ci vorrà l'intervento del moro? 
Lascio a voi immaginere come continuerà! 
Perdonatemi se trovate qualche errore, scrivo veloce e quando rileggo non mi accorgo interamente di tutto
Prima di eclissarmi volevo fare due cose: 
1- Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, hanno messo tra le preferite, seguite e ricordate, questa storia.
2- Voglio dedicare questo capitolo alla mia migliore amica, Noemi! Sappi che anche se non te lo dico, ti voglio taaaaaanto bene! 

RECENSITEEEEEEEEEEEEEE! :) 
Ciaoooooooooooooo :)

Ire

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Capitolo 15
*** Promise. ***


Promise.





KRISTEN’S VIEW
 
Mi sveglio a causa della luce del sole che penetra dalla finestra. Sono un po’ frastornata dal sonno per non rendermi conto che quella in cui mi trovo non è la mia stanza.
Mi ricordo improvvisamente della serata trascorsa la sera precedente e sorrido automaticamente. Mi giro di 90 gradi, abbandonandomi alla presa del biondo che mi stringe il bacino come per non volermi lasciare.
Lo guardo e studio i suoi lineamenti per l’ennesima volta, come se non l’avessi mai fatto: le sue guance arrossate a causa del sonno poggiano delicatamente sul cuscino e le sue palpebre coprono i suoi occhi color azzurro mare, così dolci e innocenti. Con la bocca, nasconde un sorriso, il sorriso che mi ha fatto innamorare di lui e con il quale fa sognare centinaia di ragazze all’interno della scuola.
Guardandolo mi torna in mente la serata precedente: i chiarimenti e il primo bacio sulla cima della Torre, la camminata lungo la Senna , i dieci minuti di riposo nel prato davanti alle fontane del Trocadéro, dove è scattato il secondo bacio, e il rientro in camera, dove non abbiamo trovato nessuno, e ci siamo accampati allegramente. Siamo stati a parlare ore e ore e ho aspettato che si addormentasse per vedere la sua bellezza anche ad occhi chiusi.
Cerco di liberarmi dalla sua presa per andare in bagno ma mi stringe ancora di più.
“Che fai? Scappi?” mi chiede sorridendo
“Mai!” rispondo io convinta e stampandogli un bacio sulle labbra.
“Come mai siamo così dolci di mattinata?” domanda ridendo.
Ve l’avevo detto io, che sarei riuscita a mostrare la parte di me alle persone giuste!
“Niall senti..” inizio mentre lui si accomoda per guardarmi meglio negli occhi “io non sono quella che sono veramente.. Io non sono quella che scherza sempre, io sono sempre triste quando sono da sola, agli occhi degli altri appaio diversa perché non voglio che la gente pensi che sono una sfigata o che si prenda gioco di me, ma la perdita di mio padre e l’abbandono di mia madre si fanno sentire tutti i giorni, soprattutto quando vado a dormire. Ecco, in quel momento ho bisogno di qualcuno, più di in ogni altro momento, che mi stia vicino” concludo mentre sento che gli occhi si stanno per riempire di lacrime
Niall mi guarda duro, quasi volesse spaccare il mondo, pur di farmi felice. Mi fiondo addosso a lui che mi accoglie a braccia aperte e comincio a singhiozzare attaccata al suo petto.
“Sh, ci sono io con te, tranquilla” mi sussurra rassicurante mentre mi massaggia la schiena
“Perché mi fai quest’effetto?” gli chiedo mentre mi alzo e mi asciugo le lacrime.
“Perché io può” ride. Quanto è bello?
“Sei bellissimo!” mi avvicino a lui e gli stampo un bacio leggero sulle labbra prima di scivolare via.
“Ehi, non è giusto!” si lamenta “dove vai?” mette il broncio.
“Horan, sono le 8.30, alle 9 dobbiamo andare a fare colazione giù e io ancora devo vestirmi” dico sorridendo.
Si avvicina a me facendo combaciare perfettamente  i nostri corpi.
Nonostante abbiamo passato una notte insieme non riesco a farmi passare le farfalle nello stomaco che, tutte le volte si fanno sentire quando si avvicina.
“Non te ne vai fino a che non hai fatto una cosa!” dice mettendo la bocca a papera e sporgendo il viso verso di me.
“Ah e sentiamo, cosa dovrei fare?” domando ridendo per la sua posizione buffa.
Non risponde, si sporge ancora di più, toccando il suo mento nel mio naso e stringendo ancora di più gli occhi.
Prendo il suo viso tra le mani, obbligandolo a togliere quell’espressione a culo di papera e facendolo tornare serio e sorridente, e mi avvicino a lui, sentendo un milione di brividi scorrermi per la schiena.
Appena le sue labbra aderiscono con le mie, cerco di reggermi in piedi anche se le gambe continuano a tremare. Non è possibile che mi faccia quest’effetto. Sorride malizioso come se potesse sentire quello che sto pensando e prontamente mi afferra per il bacino.
Cerca di approfondire il bacio chiedendo l’ingresso della sua lingua, nella mia bocca, cosa che non gli nego. Attorciglio le mani dietro al suo collo, lui si siede nel letto facendomi sedere sopra le sue cosce. Passo le mani dal suo corpo ai suoi capelli, massaggiandogli la nuca e facendogli emettere un piccolo gemito.
Mugugno, stretta ancora a lui, cercando di fargli capire che, se nessuno dei due, ha intensione di staccarsi, tra nove mesi saremo in tre!
Finalmente capisce e si stacca guardandomi dritto negli occhi. Abbasso lo sguardo, troppo insicura di non riuscire a reggere il suo.
“E’ stato il bacio più passionale che ho dato nella mia vita!” confessa stendendosi sul letto e tenendomi stretta la mano.
“Non mi vorrai far credere che tu ed Allison, non vi siete mai baciati così!” dico amaramente e con una punta di disprezzo.
Scuote il capo dolcemente.
Non ho intenzione di sapere una cosa di più che hanno fatto quei due, nelle due settimane che sono stati insieme.
“Comunque, ora posso andare?” chiedo sorridendo e leccandomi le labbra assaporando il suo sapore.
“Ora si!” afferma dondolando la testa in su e in giù.
Mi alzo dal letto dirigendomi verso la porta che apro lentamente per poi girarmi: “Ah, biondo?!” mi sorride facendomi cenno di continuare “E’ stato il bacio più bello della mia esistenza!”
Si alza, corre verso di me e mi da un bacio veloce sulle labbra per poi voltarsi e correre in bagno. 
Rido scuotendo la testa e mi chiudo la porta alle spalle; avanzo per il corridoio, mi basano solo due passi per arrivare davanti alla porta della mia stanza.
Apro tranquillamente, sapendo che sia Ash che Allison sarebbero state dentro ma con grande sorpresa mi trovo tutt’altro: Zayn sta dormendo beatamente e con il braccio sinistro sta stringendo i fianchi di Ash.
Sorrido vedendo così tanta tenerezza in una sola scena.
L’unica cosa che mi chiedo è cosa possa essere successo durante tutta la nottata.
Infilo in bagno e comincio a truccarmi per poter essere almeno guardabile.
Appena finisco, mi dirigo in camera  e mi spoglio cercando di fare il più piano possibile ma la pesantezza del mio passo fa si che mio fratello si svegli.
“Sorellina!” sussurra alzandosi e guardandomi.
Gli faccio un cenno con la testa in cerca di capire cosa possa essere successo ma non ottengo quello che voglio.
“Allora, come è andata con Horan?” mi chiede divertito “Avete usato precauzioni?!” ride.
Scuoto la testa in segno di disapprovazione “Ci siamo solo scambiati tante coccole e poi abbiamo dormito abbracciati” spiego.
“Sisi, e io ti credo!” mi fa l’occhiolino.
“Soprattutto, cos’è ‘sta storia?” indico Ash che dorme sornione aggrappata al suo braccio.
Fa spallucce, dopo di che, si lascia andare e torna disteso a accarezzare i capelli di Ash.
“Voi le avete usate le precauzioni?” chiedo mentre mi sfilo la maglietta sotto lo sguardo pervertito di mio fratello che continua a fissarmi il seno.
“Non abbiamo fatto niente!” dice continuando a guardarmi il reggiseno “non ha voluto!” si passa una mano tra i capelli.
“Zayn cazzo! Sono tua sorella.. puoi anche smettere di guardarmi le tette” dico coprendomele con un braccio per poi mettermi la maglietta di Supermen in comune con Louis. Me l’aveva regalata per natale l’anno scorso e insieme, mi aveva scritto un bigliettino: Questa la potrai portare sempre con te, così ti ricorderai di me anche quando non ci sono
P.S. I can’t be no superman, but for you I’ll be superhuman. 
Mi aveva fatto commuovere e avevo versato lacrime di gioia attaccata al suo petto, mentre mi stringeva.
“Brò, io vado da Niall, vi lascio in pace! Stati attenti che non torni la bionda!” dico indicando il letto di Allison.
 
“Niall?” busso ininterrottamente alla porta non ricevendo risposta.
Giro su me stessa, mi guardo le converse e giocherello con il braccialetto di Zayn, strettamente legato al mio polso, fino a quando la porta si apre davanti ai miei occhi.
“Jakeeeee!” urlo saltandogli addosso
“Cucciolaaaa” mi afferra per i fianchi.
Sento dei colpi di tosse che vengono da dietro di lui. Guardo chi dei cinque possa essere ritornato in camera, oltre a Lou ma con grande stupore, mi ritrovo Niall che mi guarda dispiaciuto.
“Sc-scusa Tommo, mi puoi scendere?” balbetto mentre Niall gira i tacchi e sbatte la porta del bagno prima di chiudersi dentro.
“Che gli è preso?” mi chiede sistemandosi la maglia azzurra che si era alzata per prendermi in braccio.
“Lascia, tra po’ gli passerà tutto!” lo rassicuro io mentre cerco di far capire, con gesti poco sensati, a Louis di andarsene.
“Okey, okey, ho capito, me ne vado così fate LA PACE!” mi fa l’occhiolino.
Come gli è già arrivata la voce che la sera precedente siamo usciti e abbiamo passato la notte insieme? Questa non è una classe queste è la casa del grande fratello.
“Tu, tu, sai che io e, e, Niall..” non continuo la frase sperando che afferri al volo quello che stavo per dire.
Annuisce innocente come per dire che se è venuto a saperlo, non è per colpa sua, ma gli è giunta voce. Ormai quella faccia la conosco.
“Chi te lo ha detto?” chiedo, spostando tutto il mio peso su una gamba e incrociando le braccia.
“Aspetta fammi pensare” dice portandosi una mano dietro la nuca come il suo solito “Liam!” esclama “Ma a lui, gliel’ha detto Allison che era in giro con Harry!”
Ecco, quel nome non l’avrei voluto sentire.
“Allison?” chiedo io come se fosse una cosa mortale. E poi che ci faceva in giro con Harry?
“Si, che c’è di male?” chiede ingenuo. Strano! Ci fosse una volta che capisce alla prima
“Come che c’è di male? Se ha scoperto che io e Niall siamo usciti insieme sarà ancora più insopportabile di quello che era prima!”
“Ah.. giusto” conferma lui grattandosi il mento.. “Vabbè io vado.. ci vediamo giù a fare colazione! Mi raccomando, risolvete eh!” dice allontanandosi verso la porta per poi farmi l’occhiolino, uscire e lasciarmi dentro da sola.
Raggiungo la porta del bagno e comincio a bussare..
“No non ci sono” mi risponde. Sorrido.
“Niall, non fare lo scemo! Apri!” ribatto io, spingendo la maniglia anche se so bene che non si aprirà comunque.
“Perché dovrei aprire? Per farmi dire che mi hai solo preso in giro?” domanda al di là della porta.
“No, devi aprire perché dobbiamo chiarire”
Finalmente, gira la chiave e mi lascia entrare. Mi siedo nel bordo della vasca idromassaggio e lui davanti a me, nella tavolozza del water. Siamo a pochi centimetri di distanza ma nessuno dei due ha l’istinto di avvicinarsi.
“Spiegami perché!” sbotta lui facendomi sobbalzare.
“Perché cosa?”
“Perché mi hai detto che vuoi uscire con me, se poi appena arriva Tomlinson e gli salti addosso?” chiede scuotendo la testa e sbattendo una mano nella coscia destra.
“Niall!” mi porto una mano in fronte “Come se tu non sapessi che io e Louis siamo solo amici, migliori amici” mi correggo infine.
“Certo, certo! Due settimane fa però non dicevi lo stesso vero? Chiede con aria di sfida “Due settimane fa eravate in camera tua a baciarvi giusto?”
Ma che fa? Mi spia?
Sbarro gli occhi “Si è vero! Ma quello è stato uno sbaglio, Niall! Io è da tantissimo che dico che mi piaci.. Chiedilo a Zayn oppure ad Ash!” confesso “Con Louis ci sono stati solo due baci che, tra l’altro, mi hanno fatto capire che lui è solo un amico per me.. Sai perché?” chiedo sperando di riuscire a farlo ragionare.
Scuote la testa.
“Perché non ho provato tutte quelle emozioni che ho provato con te, quando mi sono avvicinata. Le farfalle nello stomaco non ce le avevo e non avevo nemmeno i tremolii alle gambe.. Lo sai?” lo raggiungo e unisco i nostri copri cercando di fargli sentire come batte il mio cuore quando sto a contatto con lui.
Mi avvolge con le sue potenti braccia e mi stringe a se.. Anche io posso costatare che il suo cuore batte forte almeno quanto il mio
“Scusami, io non volevo.. E’ che mi piaci davvero.. Quel giorno, quando vi ho visto insieme, non ci volevo credere.. Ed è per questo che poi sono corso da Allison... Volevo vedere se riuscivo a farti ingelosire” confessa
“E ci sei riuscito” Lo bacio velocemente sulle labbra “Però, mi devi promettere che non dubiterai mai più di me! Promesso?”
“Promesso” 








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*SPAZIO AUTRICE*
Dovete stimarmi! 
Sono riuscita ad aggiornare esattamente dopo una settimana e con tutti i compiti e interrogazioni che ho da fare a scuola! :) 
Abbiamo la prima "litigata" tra Niall e Kris. Gelosone il ragazzo eh?!?! 

Volevo proporvi di leggere la FF di una mia amica (
Chiara): You're like a melody in my life

Ci vediamo alla prossima, 
RECENSITEEEEE! :)

Ire

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Capitolo 16
*** Wherever you will go ***






wherever you will go





ALLISON’S VIEW

Stasera mi girano. Niall non si è fatto sentire; gli ho chiesto se mi avesse portato a vedere la Torre Eiffel di notte ma mi ha rifiutato dicendomi di avere un appuntamento con gli altri ragazzi. Kristen stranamente si è vestita bene, senza stracci in dosso, un vestito e dei tacchi. Forse è più bella di me. No! Ma che dico! Chi c’è più bella di me! Cioè.. Guardatemi! Bionda, occhi azzurri, fisico mozzafiato e gambe bellissime. Mi volete mettere a confronto con la sfigata di Kristen? Castana, occhi verdi, goffa, delle volte ridicola e con un pessimo gusto sul vestirsi.
Io ancora non riesco a capacitarmi come, la Grey abbia potuto mettermi in camera con queste due.
Finalmente Ash si è addormentata. Russa. Odio le persone che russano. A dire il vero lei la odiavo anche se non si simulava in un trattore.
Guardo il mio Iphone bianco ripetutamente mentre aspetto con ansia un suo messaggio.
Mi rigiro sul letto nervosa e massacrandomi il gel delle unghie che mi sono fatta prima di partire.
Finalmente dopo venti minuti di attesa, il mio telefono vibra.


 'Alle 2.00 all’ascensore principale.. Stai attenta a non farti vedere da nessuno! Questa cosa deve rimanere segreta, come da sempre!'

 Sorrido involontariamente poi guardo con attenzione Ashley che ha smesso di russare. Per un attimo penso che sia sveglia, ma il suo mugugnare e chiamare Malik, mi assicura il contrario.

'Finalmente ti sei fatto sentire! Non ci speravo più! Ash si è addormentata, il tempo di vestirmi e arrivo!'

 rispondo velocemente.
 
Sono riuscita a scappare di camera, senza farmi vedere e sentire da Ash, le ho lasciato un post-it che dice che se non fossi tornata non si sarebbe dovuta preoccupare.
Mi inoltro verso l’ascensore principale, dove avrebbe dovuto aspettarmi. Mi giro due o tre volte, prima di arrivare a destinazione, per controllare se qualcuno mi avesse visto.
Prima che me ne accorga, sono arrivata. Lo vedo. Vedo la sua chioma riccia accanto alla finestra che guarda di sotto.
“Finalmente” dice guardandomi e facendomi una radiografia.
“Ciao!” lo saluto non togliendo lo sguardo dalle mie scarpe vertiginose. Tutte le volte che mi guarda mi sento in imbarazzo.
“Allora vogliamo andare?” chiede prendendomi per mano
Appena scesi dall’ascensore controlliamo che nessuno di nostra conoscenza sia nei paraggi per poi sgattaiolare fuori dall’albergo.
“Allora? E’ da tanto che non facciamo una nostra serata!” afferma divertito
“Non esagerare! Siamo partiti solo da due giorni e abbiamo avuto la festa alla Redhouse per sbizzarrirci!” rido guardando i suoi ricci perfetti che gli ricadono nella fronte senza una precisa destinazione.
“Lo sai che io…”
“Che tu soffri di astinenza!” finisco la frase per lui e ridendo raggiungiamo l’entrata della discoteca.
 “Vuoi qualcosa da bere?” mi chiede urlando per sovrastare la musica assordante.
La discoteca è enorme, ci sono un sacco di persone.. Nessuno che potremmo conoscere. Gente che balla, gente seduta sui divanetti e gente appartata in angolini a fare cose sconce.
Ogni tanto vedo passare una coppia che finisce su per le scale a corsa, dove presumo che ci siano i letti e dove presumo finiremo anche noi.
“Vodka alla pesca” affermo ad Harry.
“Aspettami qui, beviamo e andiamo a ballare”
Il nostro rapporto è sempre stato così. Se qualcuno ci scoprisse e sapesse di noi, probabilmente ci chiamerebbe ‘scopamici’ e forse è quello che siamo.
Però, secondo me quella parola è troppo forte. Preferiamo definirci come persone che hanno lo stesso scopo.
Non penso di provare niente per lui, come lui non prova niente per me, ma siamo gelosi l’uno dell’altro.
“Ecco la tua Vodka…” dice porgendomi il bicchiere colmo di un liquido rosa “Non cambi mai eh?” mi chiede retoricamente sapendo che quella è la mia bevanda alcolica preferita.
Gli faccio una smorfia mentre lui si siede accanto a me e comincia a massaggiarmi la coscia andando sempre più in su.
Le sue intensioni sono sempre quelle, non penso che potrebbe mai cambiare.
E’ un maiale e un maiale rimarrà.
“Ho voglia di te, subito!” dice togliendomi il bicchiere di mano mentre io cerco invano di riprenderlo.
“Voglio finire la mia vodka!” ribatto ma non c’è niente da fare, mi ha già “rapito” un polso e in pochi secondi mi ritrovo a cercare una camera libera di quelle del secondo piano.
“Harry” sibilo mentre mi butta nel letto e comincia a sganciarmi la cerniera del mio vestitino.
Mugola come per dirmi di continuare.
Gli vorrei dire che mi sono stancata di essere per lui uno strumento, gli vorrei dire che mi piacerebbe che quello che facciamo insieme –sesso- fosse una cosa voluta davvero e non solo per togliersi la sua astinenza.
“Niente!” è l’unica cosa che riesco a dire mentre lui mi sfila con rabbia le mutande per entrare dentro di me ansimante.
 

 
KRISTEN’S VIEW

“Quella che vedete davanti a voi è il castello di Versailles!” inizia a parlare la Grey dopo essere scesi dalla metro e aver camminato più di due chilometri “Qui viveva il famoso Re Sole e con il passare del tempo anche i suoi eredi.. La visita si divide in due parti: una parte all’interno della reggia e l’altra fuori nei giardini!”
“Dobbiamo seguire lei?” chiede Zayn. Mi volto per vedere dove sia, notandolo poi alla fine del gruppo per la mano con Ash. Forse è la prima domanda sensata che fa da quando siamo qua a Parigi, o forse la prima dall’inizio del college ma, sono sicura che anche questa è stata fatta a secondi fini. Magari per essere più isolati dal gruppo.
“No, ognuno può andare per i fatti suoi!” afferma la professoressa rispondendo alla domanda di mio fratello che annuisce serio “Però oggi alle 16 dovete essere qui, così ripartiamo e stasera vi diamo un po’ di tempo libero”
Inizia un brusio di sottofondo che viene spezzato poi dalla voce di Styles.
“Ma dopo cena possiamo uscire?” chiede guardando Allison dall’altra parte, che appena sente la sua voce, fa una faccia mista tra disgusto e felicità.
Quei due non li ho mai capiti. Sembrano essere due sconosciuti ma delle volte fanno pensare il contrario. Sono misteriosi sul loro rapporto. Forse nascondono qualcosa o forse è solo una mia impressione.  
“No!” risponde indifferente la Smith “Stasera potete stare solo nell’albergo, non in giro per la città!”
Persone che sbuffano, persone che borbottano e persone che mandano qualche malaugurio al capo principale (Dio)… e poi ci siamo io e Niall  e persone che ci guardiamo teneramente e ci stringiamo in un abbraccio sapendo che quella sera saremo potuti stare insieme, senza tanta confusione.
“Ragazzi da ora in poi potete andare dove volete pur che sia il castello o i giardini.. Ci ritroviamo qui oggi pomeriggio! Salut!” dice la Grey concludendo con un saluto alla francese.
“Dove andiamo?” domando a Niall mentre osservo tutti gli altri spargersi per dirigersi in una meta non precisa.
Fa spallucce “Per me è uguale, basta che faccia contenta te!” conclude sorridente.
E poi mi chiedete come ho fatto a innamorarmi di uno così?
Oh beh, questa è la risposta.
“Io inizierei dal castello, così ci togliamo subito la parte pallosa, che dici?” chiedo conferma.
Annuisce mentre toglie la mano destra di tasta, intrecciandola poi con la mia.
Ci incamminiamo verso il cancello di entrata mentre la gente punta lo sguardo su di noi e sulle nostre mani.
Allison ci guarda, ci squadra e poi sparisce dietro una massa di ragazze che corrono verso Harry.. Gatte morte!
 
“Bonjour!” ci dice una signora all’entrata dove ci sono un sacco di quei cosini per ascoltare la guida che spiga quello che è stato fatto nelle varie stanze.
“Bonjour!” risaluta Niall, facendomi ridere e mettendosi una mano davanti alla bocca per evitare una figura di merda e per evitare di essere rinominati ‘i maleducati inglesi’
“Non sei un bravo francesino, lo sai?” chiedo ridendo inoltrandomi dentro il primo corridoio per entrare dentro la prima stanza
“Ho sempre odiato la Francia”  dice guardandomi prima negli occhi e poi le labbra.
Arriviamo in una sala con un tavolo immenso e tante sedie attorno.
“Sentiamo che dice questo coso” . Premo il numero “uno” nel tastierino di quella specie di auricolare e me lo avvicino all’orecchio destro.
Questa stanza era la preferita da Re Sole. Qui prendevano parte le più fastose cene di corte dove il sovrano partecipava con la moglie.
Improvvisamente mi sento strattonare per un braccio. Sbuffo imprecando in silenzio diretta verso una meta non precisa per la mano del biondo.
“Cosa minchia fai?” chiedo quasi urlando ma abbasso subito la voce dopo essermi accorta di aver fatto girare una decina di turisti, credo tedeschi visti i loro visi pallidi e i loro capelli quasi bianchi.
“Bonjour modemoiselle!” mi dice Niall improvvisando una sedia e facendo finta di sedersi.
Mi prende una mano facendomi scorrere alla sua destra. Scoppio a ridere vedendo la sua faccia seria mentre improvvisa quella scenetta imbarazzante.
“Bonjour mon amour!” rispondo io coprendomi il viso per la vergogna.
Siamo accanto al tavolone e ci stiamo improvvisando attori.
Alcuni ci guardano interessati, alcuni si stanno chiedendo fino a che punto possiamo arrivare, altri invece si infischiano totalmente di noi.. Ecco quelli sono quelli più intelligenti.
“Comment ça va?” mi chiede nascondendo un sorrisetto stupido.
“Todos bien, gracias” rispondo senza pensare che quella non è la lingua giusta.
Ride facendo rimbombare quella melodia in quell’enorme salone.
Ecco, ora, anche le persone che prima facevano i cazzi suoi, ci stanno guardando.
Niall ti odio.
No, scherzo!
“Proseguiamo!” . Punto il dito contro un corridoio senza fine, mentre guardo il soffitto.
Poche volte sono entrata in un castello famoso o una reggia reale, ma le poche volte che l’ho fatto mi sono sempre chiesta come, chi l’ha costruito, abbia fatto a fare tutti quei soffitti rifiniti in oro o finto oro che sia. Mi sono chiesta come abbiano mai fatto a fare quei disegni perfetti lassù in cima, magari ci saranno arrivati con una scala? Oppure prima hanno dipinto e poi l’hanno attaccati al muro?
Non sono mai riuscita a capirlo.
 
“Chissà cosa ci avrà fatto qui il Re Sole!”afferma Niall ridendo, guardando il letto e facendo ridere qualche turista, sicuramente inglese, che è dentro la vecchia camera da letto con noi.
“Sei uno scemo!” rido mentre mi tengo lo stomaco. Insomma sono due ore che siamo qui dentro e ancora non mi sono annoiata, cosa strana da me.
“Anche voi da queste parti?!” chiede una voce alle mie spalle.
“Si caro fratellino!” annuisco “Voi, come procede?”
“Tutto per il meglio!” ammette Ash felice, guardando la sua mano intrecciata con quella di Zayn.
Le faccio l’occhiolino.
“Okey, noi andiamo ai giardini” affermo mentre trascino Niall verso l’uscita.
“Noi ci siamo già stati!”
“Come? E siete già alla fine del percorso del castello?” chiede il biondo.
Annuiscono tutti e due come due bambini.
“Noi siamo ancora qui, dopo due ore.. Qualcuno voleva ascoltare la radiolina..” dico vaga guardando Niall che si copre dietro un braccio per poi fare un sorrisetto.
 Mio fratello si batte una mano sulla fronte e Ashley si lascia cadere un braccio lungo un fianco.
“Vuoi continuare tu la visita con Niall, Zayn?” chiedo ridendo, facendo finta di offrire il braccio bel biondo al moro.
Zayn scuote la testa: “Nono, non ti preoccupare, te lo cedo volentieri!” continua ridendo
“E io lo tengo volentieri!” affermo io, diventando sicuramente rossa, dopo aver fatto una specie di dichiarazione in pubblico. Lo abbraccio, vedendo il suo finto broncio prima di quella frase che lo aveva fatto diventare paonazzo.
E’ così carino quando arrossisce.
“Ci vediamo!” sorride Niall prendendomi per mano inaspettatamente e provocandomi un milione di brividi. Dovrebbe avvertirmi quando lo fa, perché così rischio di morire tutte le volte che la mia pelle è a contatto con la sua.
 
“Voglio fare un giro in queste barchette!” mugola guardando una specie di gondola sulla riva di un laghetto allungato che attraversa tutti i giardini inferiori dove ci sono un po’ di coltivazioni.
Questi prati sono immensi, pieni di piante, fiori fontane e acqua.
“Andiamo! Voglio provare questo brivido!”
 
“Brutto coglione! Aiutami o faccio il bagno!”
Appoggio un piede sulla barchetta mentre l’altro è ancora saldo sull’erbolina verde del prato.
“Ti voglio vedere bagnata!” scherza Niall scoppiando a ridere.
I doppi sensi a noi piacciono molto.
“E io non ti vorrei vedere monopalla!” ribatto io ridendo e rischiando di scivolare davvero.
“Ohoh, esagerata!” ride.
“Dammi quella mano e aiutami a atterrare sana e salva in questo pezzo di legno scassato!”
Mi porge la mano e l’afferro, sicura che non mi avrebbe fatto cadere. Ma ovviamente, la sicurezza inganna! Anche se quella era l’apparenza.. Insomma.
Finisco con il viso a terra e il naso che annusa il profumo del legno, penso, da poco prodotto.
“Sei un bastardo!” sibilo io a denti stretti e rialzandomi non facendo caso a tutte le persone che stanno prendendo il sole sdraiate nel palo e che hanno visto tutta la scena.
“Eddai, che sarà mai.. Un piccola caduta!” dice, quasi rimanendo soffocato dalle sue risate.
 
“Che ne pensi della coppia Zayn-Ashley?” chiedo a Niall che continua a muovere i remi con le sue braccia muscolose.
“Non ne ho idea..” fa spallucce “Spero solo che non sia una delle sue tante scappatelle, non so quello che prova lei, ma sembra attratta davvero!” conclude guardandomi e aspettando che dicessi la mia.
“Lei è attratta, molto attratta!” dico “Magari se lui vuole solo scoparsela è possibile che a lei non passi in fretta la delusione!”
“Secondo me se è veramente preso da lei, fa bene a provarci, ma se come hai detto tu, deve solo portarsela a letto, è stato davvero uno stronzo.. Io non avrei mai il coraggio di farlo!” ammette.
Alzo un sopracciglio, guardandolo ripensando a quando è stato con Allison solo per fare ingelosire me.
“Che ho fatto ora?” chiede alzando le mani, lasciando così la barchetta viaggiare da sola.
“E tu, quando stavi con Allison?” ribatto con un pizzico di gelosia.
“Te l’ho già detto. Prima cosa: ci stavo solo per farti ingelosire e per vedere se quello che provavo fosse corrisposto. Seconda cosa: non siamo mai andati al di là della pomiciata. Nessuno voleva di più. Io perché non uso le ragazze così e lei..” si ferma.
“Lei cosa?” lo incito a continuare
“Lei mi ha sempre detto di non volerlo fare perché non si sentiva pronta, ma io penso che le sue gambe siano più aperte di quelle di un compasso, quindi presumo che non fosse stata la verità e che ci fosse stato qualcos’altro sotto.” Conclude riprendendo a remare.
 
“Au revoir!” ci dice un signore per poi correggersi subito vedendo le nostre facce sconcertate - non per il francese ma per la sua bruttezza - “Have a good day!”
Rispondiamo con un “thanks!” e ci incamminiamo verso il punto di ritrovo fissato la mattina.
“Bene garçon.. Spero che vi siate divertiti! Ecco come si svolgerà la serata!” siamo infondo alla fila e ancora non riesco a distinguere bene ne la voce ne la faccia della prof a causa di stangoni che mi stanno davanti e del brusio continuo di sottofondo “Ora andremo in albergo, avrete 3 ore libere per fare quello che volete all’interno, poi ci sarà la cena alle 20.30 nel ristorante dell’hotel e, fino a mezzanotte, potrete stare nelle camere altrui dopodiché tornerete nella vostra!”
 
“Come ci organizziamo?!” chiede scettica Allison.
“Io direi di fare così..” comincio “Io che ho i capelli lunghi vado prima così che mentre mi asciugo i capelli una di voi possa entrare..”
Annuiscono senza fiatare così, velocemente, mi faccio la doccia, mi asciugo i capelli e, dopo aver avvisato le altre due, esco e mi dirigo verso la camera di Niall.
 
“Ehi Kris! Cosa ci fai qui?” mi chiede Zayn aprendomi la porta in mutande.
“Sono venuta a trovare Niall!” rispondo entrando in camera e notando Louis e Harry distesi nei corrispettivi letti e Niall ad asciugarsi il ciuffo biondo. Payne non c’è.
“Niall!” urla Zayn catturando l’attenzione di tutti che fino ad ora non si erano nemmeno accorti della mia presenza “E’ venuta mia sorella!”.
Niall spenge il phon e mi raggiunge veloce.
Mi da un bacio dolce sulle labbra che però non tarda ad approfondire.
“Non sono ammessi atti osceni in pubblico!” esclama Louis alzandosi dal letto, un po’ scocciato e uscendo dalla camera.
Harry ride e lo segue. Chissà dove andranno quei due. Sicuramente a caccia di ragazze.
“Io mi vesto e vado da Ash” dice Zayn mettendosi i pantaloni e una maglietta leggera bianca. “Ah, e mi raccomando voi due, il letto è già distrutto, vedete di non approfondire la sua rottura!” scherza prima di uscire e chiudersi la porta alle spalle.
Dopo meno di due secondi sentiamo che si chiude anche l’altra porta segno che o Allison o Ash ha aperto a mio fratello.
“Sai una cosa?” chiede girandosi “H0 voglia di ascoltare un po’ di musica sana!” si butta accanto a me e preme un tasto del suo I-pod.
 
If I could, then I would
I’ll go wherever you will go
Way up high or down low,
I’ll go wherever you will go
 
“L’ultima volta che ho acceso questo coso, è stata in aereo..” mi dice, forse cercando di farmi capire che per lui, sarebbe rivolta a me “quando mi avevi detto che..”
Lo fermo con un bacio e mi tolgo la cuffia che mi ero messa prima.
“Andrò ovunque tu andrai” gli ripeto accostando la sua guancia con la mia.
“Okey, allora accompagnami giù nella hall a prendere qualcosa da mangiare!” dice ridendo per poi rubarmi un bacio e trascinarmi verso la porta.
Non so se sono divertita dal suo comportamento o sono scocciata.
 
“Due coca cola alla spina, grazie!” chiede Niall, sperando che il barista afferri al volo.
“Et voilà” esclama il tipo castano e cicciottello dietro al bancone.
“Merci!” dico guardandolo e prendendo il mio bicchiere e bevendo un sorso.
“Riguardo a prima..” comincia “stavo scherzando”
“Lo so Niall lo so, soltanto che..”
“Ho sbagliato!” conclude “Scusami”
Lo bacio appoggiandomi al bancone del piccolo bar che si trova in mezzo ai divanetti.
 
Apro piano la porta della camera. Niall è dovuto andare con Louis a fare non so cosa al giro per l’albergo, e io sono rientrata in camera mia.
Entro titubante paurosa di trovare una di quelle scene da film sconci, invece c’è solo Allison che parla al telefono.
“Sto male” dice con la voce rotta dal pianto.
“Ti ho detto che sto male!” ribadisce ancora, questa volta però urlando.
Evidentemente non si è accorta della mia presenza.
“No, qui non mi vuole bene nessuno. Ho due ragazze in camera, sono migliori amiche, le tratto male, sono gelosa di loro e del bene che si vogliono..” si ferma e prende un sospiro pronta a continuare “Harry.. vogliamo parlare di lui? Si, parliamo di lui! Harry mi usa, non mi vuole bene, mi scopa quando ha voglia e basta! Tutti mi odiano per il mio carattere di merda e per come mi comporto con le persone. Lo dici ancora che c’è qualcuno che ci tiene a me?”
Mi avvicino a lei e la abbraccio dal dietro.
Lei lascia cadere il telefono e ricambia come se tra noi due ci fosse stata un’amicizia.
“Potrei provarci io a prenderti per come sei!” le sussurro stringendola. 



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*Spazio autrice*
Ce l'ho fattaaaaa! 
Scusatemi per l'imperdonabile ritardo.
Vi chiedo scusa in ginocchio sui ceci. :D 
Sono stata al concerto quindi in quella settimana non ho potuto aggioranare.. Chi di voi ci è stata? :) 
Poi ho avuto delle settimane impegnative sia a scuola che fuori. 
Non ce la faccio più. Ho bisogno di riposo.
Mi perdonate??? :) 
Visto che sono stata tanto senza postarvi niente, ho deciso che questo doveva essere lungo e
con un grande colpo di scena alla fine.
Che ne pensate? 
Allison, è solo forte quando vuole, ma dentro è di vetro, e lo potete vedere! :') 
Beh, fatemi sapere,
RECENSITEEEEEEEEEE! 

P.S. Passateeeeeeee! --> Are we friends or are we more?

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Capitolo 17
*** Friendship. ***






Friendship





 

ALLISON’S VIEW
Stringo forte Kris che mi ha avvolto in un abbraccio calorosissimo. Forse è uno dei pochi abbracci veri ricevuti in vita mia.
Cosa sto dicendo? Kris, quella Kris, quella goffa ragazza mi sta veramente aiutando solamente stringendomi a sé?
Eppure si, è così e non ci trovo niente di male.
Lei ha avuto il coraggio di avvicinarsi a me nonostante tutto quello che gli ho fatto io in questi mesi e di tutte gli accidenti che gli ho tirato l’altra sera quando l’ho vista con Niall. Ma infondo, stanno bene insieme.. Sono carini!
Comincio a singhiozzare a causa di Harry. Quel ragazzo, così tanto bello e carino, con gli occhi verdi come lo smeraldo, mi fa impazzire.
E’ da tanto che finiamo a letto insieme e è anche da tanto che, tutte le volte, affermo che io per lui non provo niente. Nascondendo però che sto mentendo.
Penso di essermi innamorata di lui. Non c’è un “da quando” preciso, ma il suo fascino, il suo carattere, mi hanno fatto innamorare di un ragazzo che non c’è. Un ragazzo che si nasconde dietro a una maschera.
Prima che diventassimo “scopamici” siamo stati anche amici normali. Ci vedevamo qualche pomeriggio per studiare insieme e ci divertivamo un sacco anche studiando. Poi quel maledetto giovedì cambiò tutto.
 
Ero seduta sul letto mentre lui cazzeggiava alla scrivania con il cellulare. Avremmo dovuto studiare.
“Mi fai spazio?” mi chiese mentre si avvicinava a me nel letto.
“Si, vieni!” mi spostai così da farlo sedere vicino a me.
Cominciò a toccarmi le cosce, a dirmi che ero bellissima e che era da tanto che desiderava toccarmi. Io, presa dall’eccitazione, mi lasciai trasportare.
Dopo 10 minuti stavamo facendo sesso. Non era la prima volta che lo facevo; quella è stata con il mio ex ragazzo al primo anno del college, ma una sensazione così non l’avevo mai provata. Era stata la cosa più bella della mia vita. Così insieme, decidemmo, senza nessun’impegno di diventare “amici di letto” .
 
“Stai meglio?” mi chiede Kris accorgendosi che ho smesso di singhiozzare.
“Come fai?” domando
“A fare cosa?” innalza un sopracciglio aspettando una mia risposta. Ritardo un po’ a causa di un forte sospiro. Penso che tutte le persone, dopo che hanno pianto, devono riprendere fiato. Beh, se alcune non lo fanno, io ne ho sempre bisogno!
“Ad aiutarmi” dico sconsolata “Ti ho sempre dato fastidio, ti ho sempre insultata e ti ho sempre messo i bastoni tra le ruote. Ho cercato di non fare innamorare il biondo di te, ma ormai quello che era fatto, era fatto. Ho sperato che voi due non saresti mai riusciti a stare bene insieme, invece è quello che state facendo alla grande. Ho sempre odiato l’amicizia tra te e Ashley perché io non ne ho mai avuta una intensa come la vostra. E’ per questo che molte volte, anche negli anni passati, mi divertivo a sparlare di voi inventando cazzate. Io sono sempre stata una strega con voi, con te, cosa ti porta a fare questo?”
“Non importa quello che hai fatto. Se l’hai fatto c’è o c’era un perché.. E io sono disposta ad aiutarti!” dice.
L’abbraccio ancora una volta, questa volta però sono io che ho preso l’iniziativa.
Nonostante quello che penso di lei, forse mi sento al sicuro con un ragazza, dopo tanto tempo.
“Mi racconti un po’ di quello che ti fa stare male? Magari ti posso aiutare!” dice tranquilla.
Non so se fidarmi o no ma so che quello che mi serve di più al momento è sfogarmi.
“Il mio problema più grande” inizio ma mi rendo conto di aver sbagliato “No, a dire la verità non è quello più grande, perché ne ho di peggio, ma questo è quello che mi tartassa di più!” dico guardandola. Lei ricambia lo sguardo incitandomi a continuare.
“Harry Styles!” sussurro lasciandomi andare indietro nel letto.
“Oh..” esclama Kris guardandomi. Sicuramente si è accorta anche lei che non siamo del tutto indifferenti.
“Lui è così.. così bello, affascinante, stupendo!” confesso mentre lei annuisce, forse dandomi ragione “però è così bastardo..” continuo con un pizzico di disprezzo. Mi guarda interrogativa, vuole sapere di più.
“Io e lui ehm… abbiamo gli stessi scopi.. ci divertiamo in un modo strano.. molto strano..” dico rimanendo vaga sotto i suoi occhi incuriositi.
“Siete scopa amici?” chiede tranquillissima, come se quella parola e il significato che racchiude fossero una cosa normale, da tutti i giorni.
Annuisco per poi abbassare la testa.
“Il problema non è quello, perché alla fine mi diverto anche io a fare sesso con lui, il problema è” faccio un sospirone per continuare ma lei mi anticipa “che tu sei innamorata di lui, giusto?”
E’ così evidente?
“E’ così evidente?” chiedo dando sfogo ai miei pensieri e facendomi scappare una risatina nervosa.
“Quando parli di lui ti si illuminano gli occhi!” afferma divertita.
“Il problema è che quando lo facciamo io spero sempre che sia amore invece per lui è solo sesso e io sono solo uno dei suoi tanti sfoghi.. Chissà quante ragazze si porta a letto!” dico triste. Non c’è cosa più brutta di essere innamorati di una persona che ti usa soltanto.
“Sei sicura di quello che stai dicendo?” mi chiede.
Esito prima di rispondere. Quindi fatemi capire: secondo lei Harry potrebbe provare qualcosa per me?
“Non sto dicendo che Harry sono il puttaniere Styles provi qualcosa per te” dice ridendo “ma stando molto a contatto con una persona, prima o poi ci si affeziona!” conclude sorridendo.
 “Tu, tu pensi che Styles tenga a me?” chiedo titubante.
“Credo proprio di si, perché secondo me le persone che hanno un contatto, non solo fisico ma anche “sentimentale” prima o poi si accorgono del bene che si vogliono!” afferma convinta. Forse un pochino le credo.
“Senti non voglio essere molto invadente, quindi se non mi vuoi raccontare altro..” comincia ma sta volta sono io a bloccarla.
“Mio padre..” dico velocemente. Mi guarda con un’espressione interrogativa, prendo un po’ d’aria e inizio a raccontare. Mi fido di lei.
“Lui è così.. così superfluo con me. Sono rimasta sola con lui da quando è morta mia madre.. Un’alcolizzata. Aveva 40 anni. Ancora non riesco a capire come un gentiluomo come mio padre abbia potuto sposare una in quel modo, e farci pure una figlia.” È la prima volta che racconto la vita dei miei genitori e Kris mi guarda attentamente, cercando di capire a fondo la mia situazione, quasi come se fosse una psicologa. “Comunque, da brav’uomo qual è mio padre, lui vuole una figlia perfetta. Una figlia alla moda, una figlia intelligente, una figlia che se la sappia cavare da sola, una figlia che abbia sempre un discorso pronto da fare in caso di presenze importanti. Ma non si preoccupa mai della mia salute. Mai!” dico con disprezzo sottolineando l’ultima parola. “Non mi chiama mai, è sempre in giro per lavoro e torna la sera tardi o meglio la notte quando io dormo già. Quando mi parla è per chiedermi se ho vestiti eleganti per la presentazione del giorno dopo o per le sue conferenze. Mi compra sempre tanta, tantissima roba, è per questo che tutti i giorni cambio vestiti. Nell’armadio non mi c’entra quasi più niente.”
“Perché non glielo dici che vorresti più attenzioni e non vestiti?” mi chiede come se fosse la cosa più ovvia e facile del mondo.
“Perché tutte le volte che inizio un discorso mi blocca e ne comincia di suoi e sono anche patetici. Si fa problemi delle sue conferenze lamentandosi che non ci andrà nessuno quando sa benissimo che la sala sarà stracolma di personaggi montati come lui. Ma a me chi ci pensa?” Concludo con un nodo alla gola. Non penso di riuscire a non piangere.
“Io ci penso!” esclama felice “Vieni, mettiti un paio di scarpe. Andiamo a bere qualcosa!” dice prendendomi per mano.
Io ancora mi chiedo come fa ad essere così con me.
 
 “Due birre” esclama mentre guarda il tizio sperando che abbia capito.
“Et voilà!” dice l’uomo porgendoci i due bicchieroni.
Seguo Kris verso destra e raggiungiamo insieme le poltroncine colorate della hall.
Ci sediamo e “Tu e Niall? Come vanno le cose?” chiedo tanto per poter parlare di qualcosa che non siano i miei problemi.
“Alla grande..” dice poi pentendosi mettendosi una mano davanti alla bocca “Cioè.. Bene..” si riprende facendo la vaga.
Rido: “Tranquilla.. Non importa.. Ormai sai che non è lui quello che mi piace!” la rassicuro.
“Kristen..” le sussurro cercando di stare calma “C’è Harry!” indico l’uscita dei bagni maschili da dove proviene per farglielo notare.
“Perché non ci parli?” mi domanda alzando un sopracciglio
“E che gli dico?” sembro una di quelle ragazzine in prima media quando vogliono andare dal ragazzo che gli piace ma non hanno un argomento sicuro sul quale appoggiarsi.
“Quello che provi, stupida!” esclama facendomi ridere. “Vai!” mi incoraggia mentre la guardo e mi allontano verso di lui.
Leggo un “Muoviti!” nel suo labiale prima di incontrare gli occhi smeraldo di Harry. 
“Ciao!”
“Ciao bellissima!”
“Possiamo parlare un attimo?” gli chiedo mentre le mani cominciano a tremare. Non ho mai confessato a nessuno il mio amore per prima, sono sempre stati loro a dirmi di essere innamorati di me e io di conseguenza rispondevo.
“Si certo! Andiamo in camera mia. Louis, Niall e Liam sono in giro per l’hotel e Zayn è con Ash!” dice prendendomi la mano.
Guardo per l’ultima volta i divanetti dove dovrebbe essere seduta Kris ma non c’è più.
 

KRISTEN’S VIEW
Salgo le scale sperando di non trovare Harry e Allison, assorta nei miei pensieri.
Forse Allison non è male come sembra, anzi, alcune volte è anche simpatica.
Non credevo che dietro ad una montata in quel modo, ci fossero un sacco di problemi di questo genere.
Estraggo la tessera per aprire la camera e mi inoltro dentro, c’è Ashley stesa sul letto a pancia in giù.
“Ciao Ash!” la saluto non ricevendo risposta.
“Ash?” la richiamo ancora avvicinandomi a lei.
“Ashley? Mi vuoi rispondere?” le tocco una spalla
“Che cazzo vuoi eh?” mi risponde incazzata. Mi tiro indietro.
“Che hai fatto?!” chiedo tranquilla e sedendomi nel letto.
“Che ho fatto? E me lo chiedi? Vai, vai con Allison a bere la birra!”
“Ash, fammi spiegare!” . Lo sapevo io che sarebbe successo tutto questo. Lo sapevo!
“Che mi vuoi spiegare eh? Che esco un attimo con tuo fratello e ti abbandono due orette che tu, tu hai già trovato un’amica con cui rimpiazzarmi!” urla piena di rabbia.
“Allison ha bisogno di me.” Dico “Ha bisogno di NOI!”
“Ma non dire cazzate! Fino a due orette fa non la sopportavi e ora vieni a dirmi che ha bisogno di noi? Ma vai a prendere per il culo qualcun altro!”
“Senti, io ti ho detto la verità. Ora sta a te crederci o no! Quando ti renderai conto di quello che hai detto e delle cazzate che hai tirato senza sapere quello che è successo davvero, fai un fischio o vieni a cercarmi!” dico incazzata anch’io e alzando un po’ il tono della voce.
Si butta sul letto esattamente come lo era prima mentre io esco dalla camera –con l’intensione di non tornarci- alla ricerca di Niall.
 
“Ehi piccola!” mi sussurra mentre mi lascia una bacio umido sul collo “Ti sono mancato?!”
“Si, da morire!” rispondo facendogli linguaccia “Ti posso chiedere una cosa?”
“Certo dimmi!”
“C’è stato un piccolo problema con Ashley, non è che stasera.. posso dormire con voi?” chiedo.
“Avete litigato?”
Testa di cazzo di un biondo finto che non sei altro! Sto morendo aspettando un Si o un No e te mi rispondi con una domanda?
“Uhm, si!” faccio spallucce. Sta volta sono convinta di avere ragione!
“Come mai?”
Mi prendi per il culo? VOGLIO UNA RISPOSTA.
“Prima, ho parlato con Allison, mi ha raccontato molte cose di sé, ho scoperto che ha molti problemi e, così per distrarla l’ho portata a bere una birra giù al bar. Misà che Ashley ci ha visti ed è gelosa” confesso
“Quella Allison? Allison Brown?!” domanda spalancando gli occhi.
Annuisco “Credevo che fosse antipatica, invece non è così!”
“No, hai ragione! E’ stupida più che antipatica. Forse un po’ ho imparato a conoscerla. Anche se non sapevo che avesse tutti questi problemi che dici te!”
“Secondo te Ashley capirà che sta sbagliando?” porgo questa domanda perché è un dubbio che mi tortura.
“Si secondo me si! Si deve solo abituare che ora non sarai tutta per lei e che ti dovrà dividere con qualcuno che tra l’altro gli sta anche antipatico. Non dev’essere tanto facile!”.
Faccio una smorfia “Forse hai ragione, dovrei parlarci?”
“No, aspetta che sia lei. Dagli un giorno di tempo e tornerà da te!” mi dice sicuro come se prevedesse il futuro
Lo bacio dolcemente sulle labbra mentre le persone che sono con noi sul terrazzo dell’hotel ci guardano intenerite.
“Si, comunque, certo che puoi dormire con noi!” esclama staccandosi e regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.



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*spazio autrice*
Hola a todo el mundoooooo!
Come state?
Beh, il capitolo scorso vi deve aver fatto davvero schifo.
Solo otto recensioni!
Spero che questo ravvivi un po’ la cosa.
Diciamo che è un capitolo di passaggio.
Abbiamo scoperto com’è la vera Allison e
abbiamo il primo litigio tra Ash e Kris.
Chissà se si ritornerà tutto come prima o
le amicizie cambieranno!
Beh, fatemi sapere cosa nel pensate con una recensione con più di 10 parole.
 
Irene
 

Se volete contattarmi su efp per chiedermi qualcosa o altro questa sono io: Their_Eyes 



P
.s. Ho pubblicato una OS: Dear Annabel
P
assate? :) 
 

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Capitolo 18
*** I love you. ***







I love you.
 

“Vieni entra!” mi dice Niall sorpassando la porta e scrutando dentro la camera
Credo di non aver mai visto così tanto disordine all’interno di una stanza. A parte basta pensare ai cinque soggetti che ci stanno!
 “Non vorrei essere la donnina delle pulizie!” esclamo facendo qualche passo per raggiungere la sedia della scrivania.
Niall ride e si siede nel letto.
“Che facciamo?” mi chiede guardandosi intorno per cercare qualcosa di interessante.
“Che ore sono?” domando di rimando come se fosse una risposta.
“Le .. Cazzo!” urla guardando l’orologio e scattando in piedi “Ora capisco perché in camera non c’è nessuno!”
“E’ ora di cena?”
“Eh.. secondo te?!” dice ridendo “Sono le otto e mezzo!”
“Sai vero che dovevamo essere lì alle otto in punto??”
“Merda!” esclama per prendere la tessera dal comodino e uscire dalla camera, seguito da me che sembro un cagnolino dietro dietro al suo padrone.
Mi afferra la mano mentre velocemente scendiamo le scale
“Signorina Grey ci scusi” inizio ma Niall continua per me “Kris era rimasta chiusa fuori quindi l’ho accompagnata a chiedere un’altra tessera in reception!”
Bravo biondo tinto, sei bravo a inventare cazzate. Spero che non ne racconti così spudoratamente anche a me.
“Oh che gentiluomo Horan! Per ‘sta volta siete perdonati, ma vedete di non farlo capitare mai più!” ci avvisa la professoressa.
Annuiamo mentre la sorpassiamo e andiamo a sederci negli unici due posti rimasti liberi.
“Ciao Styles!” saluto il mio ‘compagno di cena’
“Ciao Malik!” ricambia mentre cerco con lo sguardo Ashley. E’ seduta insieme alle galline del quarto anno. Quando non c’ha nessuno con cui condividere le sue cose, si accontenta anche di animali.
“Ti stai divertendo quassù nella città dell’amore?” mi chiede mentre inforca l’ultimo pezzettino di carne rimastogli nel piatto.
“Si, da morire.. Invece te? Tutto solo? Non hai trovato l’anima gemella?” domando sperando che mi dica qualcosa sulla sua ‘relazione’ con Allison
“Uhm, diciamo che ci sto lavorando!” si limita a dire mentre il cameriere toglie i nostri piatti da sotto i nostri nasi.
Guardo Allison sorridente nel tavolo accanto al nostro; non sembra tanto felice. Spero solo che la chiacchierata con Harry abbia chiarito un po’ di cose.
“Ragazzi attenzione!” ci richiama la White mentre ci stiamo per alzare “Allora ora potete fare ciò che volete pur che sia all’interno dell’hotel o nei giardini di questo.. Ci vediamo domani mattina. Alle 8 e mezzo nella hall. Puntuali!”
 
“Ora abbiamo tutto il tempo che vogliamo!” mi sussurra Niall mentre mi spinge in camera.
“Gli altri? Non salgono?” chiedo mentre si toglie le scarpe.
“Non penso. Avevano deciso di andare a prendere una birra al bar e poi stavano fuori nel giardino!” risponde.
Ci distendiamo nel letto e ci sistemiamo vicino. Appoggio la testa nell’incavo del suo collo sentendo il suo cuore aumentare di battito.
“Non ci posso credere..” sussurro.
“A cosa?” chiede mentre ha inserito una mano dentro la mia maglietta provocandomi un sacco di brividi.
“Che siamo qui.. Insieme!” confesso “Tre mesi fa ti scrutavo dal mio banco e erano più le volte che mi perdevo nei tuoi occhi che nella spiegazione di qualsiasi prof. Due mesi fa a quest’ora ti stavo guardando mentre giocavi con mio fratello alla playstation nel divano di casa mia. Un mese fa, anche meno, invece, stavo rosicando a vederti con Allison felice..!”
Sussulta.
“Tre mesi fa ti ho visto davvero per la prima volta nella lezione della White. Eri così bella, seduta in quel banco a fissare la professoressa e a pensare ad altro sicuramente. Due mesi fa venivo a casa vostra con la scusa di tuo fratello ma la verità è che volevo vedere te e stare insieme a te. Ho sempre fallito. Sono sempre stato un rompi cazzo con te. Un mese fa, invece, stanco di starti a guardare, ho preso Allison, diciamo uhm, come cavia, sperando di farti ingelosire. E, eccoci qua!” conclude baciandomi la fronte.
Mi accarezza la schiena lentamente facendomi venire un sacco di brividi. Gli bacio il collo mentre con un scatto veloce si porta su di me.
Mi accarezza una spalla fino a arrivare alla spallina del reggiseno che fa cadere volontariamente. Ripete il gesto anche con l’altro braccio mentre io gli sbottono il colletto della sua polo rossa.
“Niall” faccio un sospirone, forse il primo di lunga serie, vista la situazione “Io, io, sono vergine!”
Potrei stare qui a spiegargli che sono vergine non perché non ne ho avuto la possibilità, ma perché ho sempre aspettato quello giusto; e lui lo è, ma preferisco godermi il momento.
“Tranquilla piccola, non ti farò del male!” mi sussurra mentre lascia cadere il reggiseno a terra. Non tarda a togliersi la maglia che finisce in un angolo remoto della stanza.
 Velocemente mi toglie i pantaloni e lascia che glieli sfili.
Entrambi siamo in mutande. Mi guarda con quegli occhi azzurri mare.
“Sei sicura?” mi chiede
“Si!” rispondo convinta accarezzandogli una guancia.
Mi afferra la mano e se la porta vicino alla bocca per poi lasciarci un bacio umido.
Lentamente mi sfila le mutandine e con un colpo secco si toglie i boxer lasciando uscire il suo amichetto.
“Kris.. Guardami!”dice posizionandosi sopra di me e facendo forza sugli avambracci per non farmi peso.
“Ti vedo, sei bellissimo!” gli sussurro cercando di non pensare al dolore che proverò tra pochissimi secondi.
Sorride e mi bacia dolcemente le labbra.
Appoggio le mani sopra le sue braccia e stringo i suoi muscoli mentre piano piano entra in me.
Sussulto.
“Ti, ti faccio male?” chiede preoccupato.
Si, tanto.
“No, continua!” rispondo sorridendo sperando che il dolore si trasformi presto in piacere.
Infatti non tarda ad essere così.
Mi fa tenerezza vedere quanta attenzione ci mette per non farmi soffrire.
Le sue spinte diventano sempre più forti e irregolari e nel silenzio di un albergo si sentono le nostre voci chiamare i nostri nomi
“Ora una parte di te, è anche mia” mi sussurra. Ci distendiamo insieme e porta su di noi il lenzuolo viscido dell’hotel.
Intreccio le sue gambe con le mie e con la mano libera dalla sua presa, gli accarezzo il petto.
Lo dico o non lo dico?
“Ti amo Niall”
Alza la testa e la ruota verso di me per guardami negli occhi.
“Ti amo anche io Kris”
Si piega verso di me e accarezzandomi, mi da un bacio che di casto ha veramente poco.
Le nostre lingue si rincorrono, si vorrebbero incontrare e darsi una tregua, proprio come abbiamo fatto io e lui.
 
ASHLEY’S VIEW
Sono seduta in camera da sola e tra pochi istanti dovrebbe tornare Allison che è stata a parlare con la professoressa non so a proposito di cosa.
Infondo non deve essere poi così male come sembra. Se Kristen ce ‘ha fatta a sopportarla per due ore, ce la posso fare anche io questa sera.
“Ciao Ashley!”
Appunto, parli del diavolo e spuntano le corna.
“Ciao!” rispondo con nonchalance.
E’ più forte di me, non riesco a parlarle in un altro modo.
“Non sei con Malik?!” chiede sedendosi nel letto e sventolando i suoi capelli in qua e in là, forse per dargli una forma più compatta.
“Che caz.. “ inizio, ma poi mi correggo “No, stasera avevano la serata al maschile!” sforzo un sorriso. Forse mi è venuto più brutto di quello di Joker.
“Sai, Kris è molto simpatica. Sei fortunata ad avere un’amica come lei!” mi dice “Non è da tutti quello che ha fatto. Mi ha aiutato in un momento di difficoltà nonostante tutti i dispetti che le ho fatto. Che vi ho fatto!” ammette abbassando la testa.
Sicuramente lei non sa che da quando ha conosciuto più a fondo Kris, io e lei non parliamo più, sennò non verrebbe qui a dirmi queste cose.
Però forse ha ragione. Kris ha avuto coraggio e tanta buon’anima. Non so se l’avrei fatto io al posto suo. Probabilmente no.
Annuisco alle sue parole mentre ripenso a tutti i momenti belli passati con lei.
Vale la pena sciupare un rapporto così bello per una nuova amicizia?
Un antico proverbio diceva:  “Più siamo, meglio è!”
Chissà, magari chi l’ha inventato, ha ragione.
Intanto provo a fare amicizia con lei, poi magari mi scuso con Kris e alla fine, se tutto va per il verso giusto, saremo come le tre grazie: Grazia, Graziella e Grazie al .. Vabbè lasciamo perdere.
“Ti sei trovata bene con lei?” domando tanto per attaccare bottone. Sennò non saprei di cosa parlare.
“Si!” risponde senza andare tanto nelle lunghe.
 
“Ma tua madre ha un negozio di vestiti o qualcosa del genere? Hai una valigia che non si chiude!” dico quasi ridendo e notando la “Roncato” posta in un angolino della stanza. Forse l’ha messa laggiù, perché data la sua grandezza, non voleva infastidire noi. Ma che pensiero gentile!
“Mia madre è morta..”  mi risponde senza trasparire un’emozione. Ne occhi lucidi ne niente.
Il sangue mi si congela dentro le vene e vorrei tanto sotterrarmi.
La guardo con pietà: “Mi, mi dispiace!” riesco solo a dire
Allora è per questo che Kristen l’ha aiutata? Magari lei le ha raccontato qualcosa e aveva bisogno di conforto.
“Non preoccuparti, era un’alcolizzata. Non so come abbia fatto mio padre a sopportarla e non so come abbia fatto a crescermi. Non oso immaginare. Non mi ricordo niente della mia infanzia” mi racconta come se fossi la sua più cara amica.
Infondo, non mi dispiace. Vuol dire che, anche dopo tanti anni di litigi, forse trova in me qualcuno con cui aprirsi almeno un pochino.
Questa è come la vedo io: se mia madre fosse un’alcolizzata certo non andrei a raccontarlo a tutti e spifferare la mia storia; la direi solamente alle persone più care.
“e comunque questo è poco, dovresti vedere il mio armadio!” ammette con un sorriso di disprezzo.
E ti dispiace anche?
“Perché quella faccia?” chiedo spudoratamente.
“A mio padre non frega niente della mia salute, si preoccupa soltanto di avere una figlia alla moda e pensa che i vestiti possano ricolmare la sua mancanza continua di quando va via con le sue amichette o con compagni di lavoro.”
Rimango di sasso un’altra volta. Possibile che non mi riesca a tenere la bocca chiusa?
“Merda..” sussurro.
Lei sorride e mi guarda apprensiva.
 
“Scusa” dico così di punto in bianco dopo una decina di minuti.
Ognuna è distesa nel proprio letto e nessuna proferisce parola.
Dopo le mie scappate alla cazzo di cane preferisco starmene zitta a guardare il soffitto bianco dell’albergo.
Non sono mai stata una di quelle persone a cui piace chiedere scusa. Anzi, sono sempre stata molto orgogliosa.
Però ho scoperto che dietro alla ‘ragazza puttana’ , ‘ragazza piena di vestiti’ , ‘ragazza che viene a scuola come se andasse in discoteca’ c’è, in verità, un vetro rotto: spezzato dal padre, dalla madre e forse anche da altre cose che non mi è stata a raccontare e preferisce tenersele per se.
“Non ti preoccupare” mi ripete “Ci sono abituata” confessa un po’ schifata.
“No, non hai capito!” sorrido “Scusa per tutto” dico abbassando la testa “Ora che Kris è amica di entrambe, io devo imparare a dividermela con qualcuno e noi dobbiamo andare d’accordo. In caso contrario sarà lei quella che impazzirà per le nostre litigate furiose.” Ammetto lasciandomi andare poi in una risatina.
Allison mi guarda quasi preoccupata per il mio comportamento stranamente amichevole.
“Proviamo ad andare d’accordo?” chiedo guardandola.
“Proviamo ad essere amiche!” risponde sorridente.
 
E un passo è fatto. Ora mi manca da scusarmi con Kristen, e poi forse giungeremo al lieto fine.
 
ALLISON’S VIEW
Dopo aver fatto pace anche con Ashley, sento il cuore molto più leggero e mi accorgo che essere stronzi e fare dispetti agli altri non è una cosa normale.
Due colpi secchi provengono dalla porta.
“Vado io!” dice Ash velocemente. Si alza dal letto e con una camminata poco aggraziata arriva fino alla porta: con tanta tantissima delicatezza appoggia la mano sulla maniglia e tira la porta verso sinistra.
Styles mi appare davanti. Il mio cuore perde un battito.
Ma che cazzo ci fa lui qui? Ora? Non aveva detto che la nostra relazione doveva rimanere segreta? Bah, in questi giorni succedono troppe cose strane.
“C’è Allison?” La sua voce entra dentro le mie orecchie come una melodia. E’ roca e sicuramente modificata da qualche bottiglia di birra buttata giù.
“Si, te la chiamo!” dice Ash sorridendo e non capendo cosa volesse da me.
Con un cenno della mano, un’occhiataccia e il movimento del collo verso la porta mi invita a andare verso di loro.
Mi affaccio dalla porta mostrandomi ad Harry che mi guarda sorridente. Ash ha già girato il culo e sta tornando a sedere nel suo letto.
“Scusa, non ce la facevo a non parlarti. Potresti uscire un secondo?”
Avviso Ash che esco e mi chiudo la porta alle spalle, ritrovandomi a pochi centimetri dalla bocca del riccio.
“Senti, scusa per prima. Mi hai colto alla sprovvista. Non pensavo che potessi provare certi sentimenti verso di me. Nessuno lo ha mai fatto. Sono sempre stato il ‘ragazzo da una botta e via’ . La verità è che anche io mi sono affezionato a te. Ti va se ricominciamo da capo?”
Non ci posso credere l’ha detto davvero.
Dopo la scenata di oggi pensavo che non gliene fregasse niente di me, invece l’ha detto. Ha detto che ci tiene a me: aveva ragione Kristen.
“Da capo in che senso?!” chiedo per essere più sicura di aver capito bene.
“Piacere io sono Harry Styles!” mi dice appoggiandosi al muro con una spalla e porgendomi l’altra mano.
“Allison Brown!” rispondo sorridente e perdendomi dentro ai suoi occhi stupendi.
“Ti va di uscire con me?” chiede avvicinando le nostre facce.
“Si!” .
Dimezza la distanza tra le nostre bocche fino a farle toccare.
Per la prima volta sento che quello che ci stiamo trasmettendo non è ‘provocazione’ ma tanto bene, da parte mia: amore.
Schiude la bocca e ci fa entrare la mia lingua. Penso di non essermi mai sentita così bene, nemmeno quando facevamo sesso.
Poggia una mano sul mio sedere e io non tardo a tirargli una botta per fargliela togliere.
“Scusa!” dice staccandosi da quel bacio che sembrava non potesse finire “E’ più forte di me!” ammette “Però con il tuo aiuto, forse riuscirò a togliere il lato perverso di me!”
“Ce la faremo insieme!”
Mai in vita mia mi sono sentita così felice: Kris e Ashley che stanno provando ad accettarmi e Harry che dice di essersi affezionato a me e di voler uscire sul serio senza fare sesso. 






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CIAOOOOOOOO! 
Scusatemi per l'enorme ritardo. Ho avuto dei contrattempi e non ho fatto in tempo ad aggiornare.
Vi devo dire un pò di cose:
1- Non so se lo avete capito ma questa storia è giunta alla fine.
Nuoooooooooooooooooooooooooo, mi ero affezionata a Kristen.
Vabbè a parte scherzi, questo è il penutimo capitolo. *piange*
2- Ho iniziato un'altra LONG.. ho scritto solo il prologo.
Si chiama Un passo dal cuore, se volete leggerla cliccate la foto! 



3- Volevo ringraziare tuttte quelle persone che hanno 
recensito, messo tra le preferite, seguite questa storia 
e che mi hanno sempre riempito di complimenti per
tutto il percorso! :) 
4- Beh, mi aspetto un pò di recensioni per questo capitolo e 
mi raccomando non mi deludete e fatemi sapere
cosa ne pensate di questa "quasi fine" .. Il prossimo 
è l'ultimo capitolo! :) 
FATEMI SAPERE CON UNA RECENSIONE 
CON PIU' DI 10 PAROLE.


Their Eyes

Ire





 

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Capitolo 19
*** The end. ***






The End
 

“Cazzo Niall!” esordii “Prima dici di amarmi e poi messaggi con un'altra. Che ci siamo venuti a fare a vivere insieme?” chiesi retoricamente mentre lui mi guardava.
“E’ stata una ragazzata. Credimi, ti prego. Ero ubriaco quella sera. Abbiamo solo ballato nel locale e quando mi sono tolto i pantaloni a casa di Louis è uscito un foglietto con scritto il suo numero: le mandai un messaggio, facendo l’errore più grande” mi disse ma lo bloccai
“No! Ti sbagli! L’errore più grande è stato essere andato a quella festa in quel cazzo di locale.” Dovevo cercare di calmarmi: avrebbe fatto male al bambino.
L’unica cosa che potevo fare in quello strano momento era prendere un paio di cuffie e camminare nelle vie della periferia di Londra.
Stavo ormai comminando da un’oretta mentre la playlist scorreva nelle mie orecchie.
Pensai a come fare a dire a Niall che stavo aspettando un figlio proprio da lui. Pensai se era meglio lasciarlo andare, crescendo quindi, il bambino da sola. Pensai se, invece, era meglio risolvere e passare sopra alla prima litigata, crescendo il bambino insieme.
Pensai che la seconda cosa era quella giusta da fare così, arrivata ad una strada senza sfondo, girai e ripresi a camminare in senso contrario fino ad arrivare davanti alla porta di casa.
“Sono uno stupido Louis!” sentii dire da fuori. Niall aveva chiamato Tomlinson per sfogarsi e da molto intelligenti, come lo erano sempre stati, avevano lasciato la finestra del soggiorno aperta.
“Si molto stupido!” rispose Louis sempre incoraggiante.
“Ma io la amo Lou! Non me ne frega un cazzo di quella biondina rifatta che ho incontrato l’altra sera nel locale. Kristen è la donna della mia vita!” urlò come per dirlo al mondo.
Ormai nel mio viso non c’era altro che un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
“E che aspetti a dirglielo?” gli chiese giustamente Tommo.
“Lei è incazzata con me. Magari non mi vuole nemmeno più vedere”
Niall sei proprio uno stupido eh? Come fai a dire che non ti voglio più vedere se sei l’unica cosa che mi aiuta a vivere?
“Sei un coglione!” dissi facendo la mia entrata in scena.
“Tu, tu hai sentito tutto?” mi domandò scattando in piedi dal divano.
“ Sai com’è.. La finestra del soggiorno è aperta!” risi indicandola.
“Okey tolgo il disturbo, ciao Niall, ciao Kris!” ci salutò Louis sparendo poi dietro la porta e lasciandoci soli.
“Niall..” iniziai ma lui mi fermò “No, fermati. Prima io!” disse avvicinandosi e prendendomi la mano.
“So che hai sentito tutto ma io voglio ridirtelo: Ti amo. Sono stato un vigliacco ma della biondina rifatta del locale non me ne frega un emerito cazzo. Io voglio stare con te e se te non mi vuoi..”
“Niall ti amo anche io e non ti lascerei andare così, per un stupidaggine del genere” dissi baciandolo.
Mi dovetti staccare ben presto da lui e correre in bagno. Non era possibile: da quel momento avrei iniziato a vomitare per tre mesi.
“Cazzo amore! Che hai mangiato?” mi chiese mentre mi teneva i capelli.
“Pollo, forse scaduto!” mentii per la paura di dirgli la verità.
 
Erano passati due giorni da quando avevo litigato con Niall ma tutto si era messo apposto. O quasi tutto: continuavo a vomitare due volte al giorno. Maledetta nausea.
Non potevo più aspettare. Non ce la facevo più a fingere che il pollo scaduto, mi avesse fatto un effetto del genere.
“Niall” lo chiamai dopo essere stata nel bagno a vomitare a sua insaputa.
“Dimmi amore!” rispose lui accorrendo alla porta e fermandosi lì.
“Io, noi, aspettiamo un bambino!” dissi quasi piangendo.
 “C-cosa?” balbettò lui non credendoci.
Per un attimo, anzi per un minuto pensai che mi avrebbe abbandonato, che fosse fuggito via per la paura di crescere un figlio e di diventare padre a soli ventidue anni, che mi avrebbe lasciato da sola a allevare un piccolo bambino piagnucolante.
Invece niente di questo: si avvicinò a me e mi strinse in un forte abbraccio
“Da quanto?” chiese quasi con gli occhi lucidi.
“Tre settimane!” risposi fiera di noi
Si fermò un attimo a pensare
“Quindi, quella sera sopra la lavatrice, qualcosa è andato storto!” scherzò per poi prendere uno schiaffetto amoroso in una guancia “Stupido!” dissi in preda alle risate e tra un sospiro e l’altro.
“Ehi tu! Lì dentro! Mi senti?” picchiettò dentro la mia pancia “Indovina chi sono?” chiese con una faccia buffissima “Sisi, hai indovinato, sono proprio il tuo babbo!” esclamò felice “Ah, sappi che hai una mamma bellissima!” concluse per poi baciarmi in bocca.
Avevo sempre saputo che Niall sarebbe stato un padre perfetto per i miei bambini e avevo sempre di più la convinzione che quello sarebbe stato l’uomo della mia vita.
 
“Vai tu ad aprire!” dissi a Niall mentre finivo di affettare gli ultimi pezzettini di schiacciata rimasti.
Avevamo invitato tutti i nostri amici più importanti per dargli la notizia.
Avevo paura di come l’avrebbe presa Zayn: è sempre stato protettivo e brontolone nei miei confronti e non mi aspettavo di certo una reazione calma.
“Ciao ragazzi!” li salutai mentre loro entravano in casa.
“Perché mancano Harry ed Allison?” chiesi rivolta soprattutto ad Ashley.
“Harry ha smesso di lavorare tardi e non ce l’hanno fatta ad arrivare in tempo. Saranno qui tra una mezzora!” mi rispose Ashley.
Allison e Harry si erano trasferiti a Manchester: Allison era diventata una specie di avvocato e Harry lavorava in un laboratorio scientifico.
 
“Ciao scienziato pazzo!” salutai Styles seguito poi da Allison.
“Cosa hai fatto tu ai tuoi capelli biondi?” chiesi rivolta a lei e guardando la sua chioma mora.
“Ciao anche a te, bellissima Kristen!” mi disse facendomi ridere “Comunque, mi ero stancata del giallo e mi sono fatta castana scura!” spiegò facendo spallucce
Dopo saluti, baci e abbracci ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare ricordandoci i tempi del college:
“Allison, c’è una cosa che dobbiamo dirti io e Ashley!” dissi ridendo e guardando la mia ex complice di scherzi.
Allison ci guardò con fare assassino e io cominciai a spiegare: “Ti ricordi quando, in gita a Parigi, non ci stavi molto simpatica?” iniziai e lei approvò “Eh.. la prima notte che eravamo in camera insieme, io e Ash ti avevamo messo il dentifricio dentro il letto, ma tu.. ehm, non ci sei mai entrata” confessai guardando Ashley e scoppiando a ridere vedendo la faccia sconvolta di Allison.
“Mi sarebbe piaciuto vedere la mia ragazza bianca, blu e rossa e saporita da ‘colgate’!” le sorrise Harry provocando la risata di tutti.
 
La cena procedeva per il meglio con le battutine stupide di Louis, le gomitate ripetitive dell’amico Payne, gli occhi dolci di Allison e Harry e i numerosi dispetti reciproci di Zayn e Ash.
Niall mi prese la mano da sotto il tavolo e automaticamente la mia faccia si girò verso la sua.
Strinse con più forza la presa quindi doveva essere arrivato il momento di rivelare la notizia.
Mi schiarì la voce e iniziai a parlare allargando il più possibile il discorso.
“Ehm, questa cena oltre a riunirci tutti quanti, serve per darvi una notizia..” cominciai ma il discorso purtroppo venne interrotto da Louis: “Vi sposate!” esclamò felice guardando prima Niall poi me.
Scossi la testa in contemporanea con Niall e continuai il discorso che andò a buon fine, tanto per dire: “Io, io, noi, aspettiamo un bambino!” dissi tutto di un fiato per poi buttare lo sguardo su mio fratello.
Dall’ultima parola udita da lui e pronunciata da me, la sua mascella si contrasse.
Fece un balzo ed arrivò a Niall: “Come hai potuto!” esclamò.
Ecco, ci avrei scommesso la casa.
“Ehi Zayn, tranquillo..” si difese il biondo portandosi le mani davanti al petto.
“Tranquillo? Ti sei scopato mia sorella e inoltre sei stato anche così stupido da non usare il preservativo!”
No, questo è troppo.
“Zayn, cazzo! Calmati! Cosa devi fare te? Il parto lo devo subire io, i soldi per il bambino li mettiamo noi, quando nascerà starò io a guardarlo e quando sarà più grandicello e verrà a dirti ‘ciao zio’ starà a te avere il sangue di dirgli ‘no tu non sei mio nipote!’” urlai verso mio fratello.
Mise le mani in tasca, estrasse una sigaretta e un accendino e si inoltrò verso la porta del terrazzo. “Si affrontano così i problemi bravo! Vai a fumare! Dove l’hai le palle?” chiesi retoricamente mentre mio fratello con un colpo secco e forte chiuse il finestrone facendo tremare tutti i muri della casa.
“Kris, calmati!” mi dissero all’unisono Allison e Ashley mentre Niall andava verso la porta.
“Niall lascialo fare! Fallo sbollire!” gli consigliai conoscendo mio fratello, ma lui non mi ascoltò, aprì il finestrone e si sedette accanto a lui.
 
“Scusa” disse Zayn abbassando la testa“io, io, non lo so che mi sia preso!” confessò “è che.. tu, la mia piccolina sorellina, stai aspettando un bambino!” sussurrò mettendosi il viso tra le mani. Anche se non ero convinta, giuro di aver visto i suoi occhi lucidi. Infatti era così quando alzò la testa, la sua pupilla era immersa in una grande quantità di lacrime.
“Piangi?” chiesi incredula. Era la prima volta che lo vedevo piangere, dopo la morte di nostro padre e l’abbandono di nostra madre.
“No” disse debole mentre cercava di riprendersi “Sono stato uno stupido! Giocherò anche io con lui o con lei” ammise sorridendo “Tanto sono sicuro che verrà bellissimo o bellissima!” esordì “Se prenderà dallo zio sicuramente!”
Quello era mio fratello.
“Papà sarebbe felicissimo di avere un nipotino!” mi sussurrò all’orecchio mentre mi abbracciava forte. Mi scappò una lacrima che asciugai presto ma non servì a niente, visto che fu proceduta da tante altre.
Con un gesto inaspettato portò una mano sopra la mia pancia e l’ accarezzò dolcemente.
 
“Zio! Gioca?” chiede il piccolo Jake rotolandosi nella sabbia del mare.
Niall non è con noi, è partito per Mullingar per andare a trovare la sua famiglia, per poi portarli da noi.
Ho chiesto a mio fratello e Ashley di venire con me, per portare Jake al mare e per poter passare una giornata con loro.
“Letta..” dice il piccolo rivolgendosi a suo zio che stranamente non capisce.
“Kris.. Non si capisce niente!” esordisce sorridendogli “che vuole?” mi chiede.
“Zayn cazzo! Ha due anni, come può parlare bene? Sei te coglione che non capisci!” rido provocando la risata anche di Ashley “Vuole la paletta!”
Mio fratello sospira e corre dall’altra parte dell’ombrellone a prendere la paletta che poi porge a Jake.
Mi arriva un messaggio da Niall: ‘Sono arrivato, i miei genitori ti mandano un abbraccio forte e sperano di vedere il più presto possibile Jake. Amore mio, mi manchi da morire e non è nemmeno un giorno che sono partito. Vorrei essere lì al posto dell’imbranato di tuo fratello a giocare con il bambino e a vederti prendere il sole. Ti amo da impazzire. Saluta gli altri e dai un bacio al piccolo da parte mia. Niall’
Mi scende una lacrima improvvisa e inaspettatamente mi accorgo che intorno ho tutto quello che voglio: un uomo con cui passare il resto della mia vita. Un figlio avuto con l’uomo che amo. Un fratello, anche se un po’ imbranato a cui voglio un mondo di bene. La sua ragazza, nonché mia migliore amica. Due amici coglioni che sono sempre in cerca di qualche ragazza da portare insieme a noi: Louis e Liam. Due amici a distanza: Harry e Allison. Un padre che mi guarda dall’alto e mi protegge, sicuramente.
Questa è la mia vita. E non la vorrei passare in altro modo. 



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THIS IS THE EEEEEEND! 
Ciao ragazzeeee! :) 
Siamo arrivate alla fine di questi capitoli...
Kristen e Niall mi mancheranno! :') 
Volevo ringraziare tutte quelle persone che 
hanno seguita questa storia e mi hanno sostenuto.
Inoltre volevo ringraziare tutte quelle che hanno recensito
e messo la storia tra le preferite, ricordate o seguite.
Mi dispiace per chi si aspettava un finale diverso,
ma mi piaceva chiudere così! :D 
Ora, vorrei sapere che ne pensate di questa 
conclusione.
Fatemi sapere con una recensione più lunga di 
10 parole! :) 

Baci, 
Their_Eyes (Ire)



P.s: Ho anche un'altra storia.. se volete passate Un passo dal cuore

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