Un passo dal cuore.

di Their_Eyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Friend ***
Capitolo 3: *** One more time. ***
Capitolo 4: *** Invite. ***
Capitolo 5: *** Hug. ***
Capitolo 6: *** Bet ***
Capitolo 7: *** Liam Payne ***
Capitolo 8: *** Problems. ***
Capitolo 9: *** Nineteen. ***
Capitolo 10: *** Gossip. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




Prologo.




Potevo essere in tutti i posti tranne che in quello.
Le scale malandate, le urla degli spettatori, l’aria puzzolente e le mura impregnate di sudore mi fecero capire che quello era veramente un luogo sbagliato dove passare una serata libera.
Le persone all’interno di quella stupida sala cominciarono a scambiarsi soldi e mi dovetti fare largo per arrivare alla mia migliore amica.
“Stai attenta!” mi gridò Jasmine.
“Stammi vicino! Quando inizierà sarà peggio!” urlò Louis per sovrastare quel casino.
Il tipo sopra il ring, che potevo vedere solo in punta dei piedi, si avvicinò il megafono alla bocca e cominciò a parlare.
“Benvenuti nella Caverna. Io sono Davis, stabilisco le regole e do inizio all’incontro. Le scommesse si chiudono appena gli avversari scendono in campo. E’ vietato toccare gli sfidanti, prestare soccorso e invadere il ring. Chiunque le infranga verrà mandato fuori a calci nel culo”
Fine il ragazzo.
Il cuore cominciò a battermi forte e mi maledii mentalmente per aver accettato l’invito di Jasmine. Da quando aveva conosciuto Louis, lo accompagnava sempre a questo tipo di incontri. Le avevo promesso che una volta ce l’avrei accompagnata anche io, non sapendo però di trovarmi in una stanza con tutti gli studenti ubriachi e vogliosi di soldi.
Non sapevo nemmeno che la nostra scuola, la famosa City of London School, si riducesse a tanto. Invece Louis, al contrario di me, era esperto di queste cose: il suo migliore amico Zayn, combatteva da quasi un anno e vinceva quasi tutte le sfide.
Davis riprese il megafono in mano e annunciò la ‘battaglia: “Stasera nuovo sfidante: Jim Naris” .
Un boato mi sorpassò il timpano e tutte le persone cominciarono a fischiare.
“Non starei nemmeno a ripeterlo, ma lo sfidante è..” nemmeno aveva detto il nome, che la stanza si alzò in grandi urla “Zayn Malik!”
La confusione aumentò non appena Zayn fece capolino. Con un movimento schietto oltrepassò la linea del ring e si trovò faccia a faccia con l’avversario: nessuna emozione, solo contatto visivo.
Il combattimento iniziò e non essendo molto esperta capii soltanto che Zayn era in vantaggio: il sangue che colava dalla bocca di Naris e il suo continuo toccarsi lo stomaco mi dissero che forse avevo ragione.
Mi alzai sulle punte per vedere meglio: Zayn colpì con un movimento atletico Naris nello stomaco e prima che potesse riprendersi, lo prese a pugni, cambiando così la sua faccia rosea quasi bianca, in un velo rosso.
La gara finì ben presto e Davis annunciò che il vincitore non si era smentito ed era sempre lui.
I soldi ricominciarono a circolare di mano in mano alle persone che gridavano per la gioia. Venni spinta dalla folla e mi ritrovai davanti qualcuno a torso nudo e i pantaloni pieni di sangue: Zayn.
“Ehi! State lontano da lei!” gridò dando spallate alle persone che ci venivano addosso.
“Scusa per il sangue” mi sussurrò dopo guardandomi “Quella felpa ti sta maledettamente bene” disse per poi essere inghiottito nuovamente dalla folla.
“Dove eri sparita, stupida?” mi sgridò Jasmine prendendomi per mano. “Louis ci sta aspettando in macchina, andiamo!”
 
Il giorno dopo mi trovai a mangiare a mensa con Jasmine e Louis, nonostante avrei dovuto pranzare da sola.
“Lou!” lo chiamò qualcuno. Mi voltai per vedere chi fosse e notai che Zayn si stava avvicinando proprio al nostro tavolo.
Si mise a sedere e iniziò a parlare con Louis che sembrò fissarmi. Li ignorai entrambi ma quando alzai lo sguardo capì che stavano parlando proprio di me.
“La conosci, Zayn!” sbottò Louis quasi irritato “Era con noi l’altra sera per il combattimento!”
“Le hai sporcato la felpa!” aggiunse Jasmine per far ricordare all’amico di me. Abbassai lo sguardo più volte dalla vergogna.
“Ho sporcato tante felpe!” rispose beffardo.
Che schifo.
Feci una faccia disgustata ma per niente sorpresa: tutti dentro la scuola sapevano che era uno di quelli che cambiava ragazze come cambiava le mutande.
“Sono Zayn, Zayn Malik!” mi disse fiero di pronunciare il suo nome.
“Lo so!” risposi scocciata.
“Ho sentito bene? Lo sai?”
Che stupido.
“Non ti montare la testa! Sei famoso dentro a scuola per la tua reputazione!” sibilai a denti stretti mentre si avvicinava pericolosamente a me. Il cuore cominciò a battermi forte, questa cosa mi infastidiva, non avrei voluto fare parte della cerchia delle ragazze che si era portato a letto. Chiesi aiuto a Jasmine con un occhiata veloce e fuggitiva e fortunatamente capì accorrendo in mio aiuto: “Non ci provare, Malik!” lo ammonì.
Zayn mi guardò per l’ultima volta, sfoggiandomi uno dei sorrisi più belli che avessi mai visto e mi mandò un bacio, per poi scomparire dietro la porta che riportava nel corridoio.
“Ritieniti fottuta Crystal!” mi disse Jasmine ridendo e battendosi una mano in fronte.
Possibile che mi fossi infilata in un casino così grande?
“Gli hai appena detto di no, ora inizierà la sua battagli e non lo fermerà più nessuno!” spiegò Louis facendomi rabbrividire.


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Don't let me,
Don't let me,
Don't let me go, 
‘Cause I’m tired of feeling alone







 

Eccomi qua con una nuova fanfiction
Alcuni di voi mi conoscono, altri invece no.
Beh, io sono Irene e spero di appassionarvi con le storie che scrivo.
Inizio con il dire un pò di cose:
1- La storia non è del tutto un frutto della mia immaginazione:
ci saranno delle cose inventate proprio da me e altre invece riprese da un libro.
Il libro si chiama "Uno splendido disarstro" .. Forse qualcuna di voi lo ha già letto.
E' il libro più bello che abbia mai letto, e ne ho letti molti! (Scusate per la ripetizione)>
2- Non so con quanta frequenza aggiornerò, perchè pur essendo in vacanza
c'è mia mamma che rompe su quante ore posso stare al computer.
3- Mi piacerebbe avere da voi un' opionione su ogni capitolo così che possa
andare avanti a testa alta oppure cambiare qualcosa..
4- Questo è il prologo, vi ha aiutato a capire che Zayn è uno che combatte
per avere soldi e che Crystal non è una facile da conquistare.
E' corto, lo so, ma non vi preoccupate perchè nei capitoli non sarà così.
Beh, se mi volete contattare questa sono io su EFP:  Their_Eyes
Ho anche altre FF sta a voi decidere se leggerle o no! :)


-Ire- 

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Capitolo 2
*** Friend ***






Friend

 

Sbuffai sedendomi al mio banco e piegandomi per prendere i libri giusti per quella lezione. Appena alzai la testa, notai che non ero da sola ma mi aveva raggiunto qualcuno: Zayn.
“Cosa ci fai qui? Non frequenti questo corso!” mi permisi di dire guardando le sue iridi meravigliose.
“Si che lo frequento. Di solito sono seduto laggiù!” indicò un posto agli ultimi banchi e notai che, in mezzo a tante oche, ce n’era uno libero.
Mi girai velocemente visti gli sguardi assassini di quelle troiette.
“Prendi appunti anche per me!” mi disse quasi supplichevole.
Ignorai la sua richiesta: “Senti Malik, non ho intenzione di venire a letto con te e di fare parte di quelle oche che mi stanno trafiggendo con lo sguardo”
“Non ti ho chiesto niente di simile!” disse alzando le mani innocente “Volevo solo legare con te, non chiederti di scoparmi!”
“Stasera hai voglia di venire con Jasmine da noi?” mi chiese.
“Non sono una di quelle che ti vengono dietro. Il comportamento infantile, i tuoi tatuaggi, i tuo fare indifferente non fanno colpo su di me!” ribattei di colpo, ignorando di nuovo la sua richiesta.
“Cazzo Glass! Ti ho chiesto solo di venire a farci compagnia!” .
In effetti aveva ragione.
Glass era il mio squallido soprannome. Si divertiva a chiamarmi così, per via del mio nome. Ragionava così: “Crystal uguale cristallo uguale bicchiere uguale glass
 “Okey, ci penserò.” Risposi
“Giuro che non ci proverò. Voglio solo conoscerti!”
“Sssh” sussurrai scrivendo tutte le parole che il professore diceva.
La lezione proseguì lenta e tranquilla; Zayn si appoggiò più volte alla mia spalle, non provai a respingerlo per due motivi: non avevo le forze per tirarlo su visti i suoi muscoli possenti, non mi dispiaceva averlo accanto.
 
“Allora ci hai pensato?” mi chiese
Stavo per rispondere quando una ragazza, o dovrei dire, poco di buono, si avvicinò a noi e cominciò a chiacchierare allegramente con Zayn.
Guardai la scena disgustata mentre pensavo che quella l’avevo già vista: forse nel chiostro del dormitorio dove alloggiavo.
“Oh, beh, dove eravamo rimasti?” domandò estraendo una sigaretta dal pacchetto tornando a guardare me “Ah sisi, mi ricordo! Allora accetti o no?”
“Si, solo che dopo stasera dovrai lasciarmi in pace, okey?”
“Va bene..” disse per poi filarsene via insieme a un ragazzo che conoscevo, però non ricordavo il nome.
 
“Cosa?” Louis alzò gli occhi al cielo appena gli dissi che la sera sarei andata da loro con Jasmine.
“Io ti avevo detto che non ti avrebbe lasciato in pace!” disse fiera della sua affermazione la mia migliore amica. Forse però, dopo aver pensato un po’ al casino che sarebbe successo, si sbatté una mano in fronte.
“Dopo stasera mi lascerà in pace!” affermai io ricordandomi quello che mi aveva detto.
“Seh!” sospirò Louis lasciando che la sua testa andasse a sbattere contro il tavolo.
“Hai davvero intenzione di venire?” mi chiese infine Jasmine, prima di andare via.
“Certo!” risposi felice.
 
Ero un po’ in disordine, sperando che a Zayn facessi così tanto schifo da non rivolgermi parola e magari da non chiedermi di uscire ancora: avevo raccolto i capelli in una coda alquanto disordinata, mi ero messa una tuta che di solito uso per andare a dormire e delle scarpe di quando ero a casa che usavo per andare a correre per le strade sterrate.
“Entrate!” disse Louis sul ciglio della porta per poi prendere Jasmine per la mano e condurla in camera.
Io, invece, da brava ragazza mi sedetti sul divano in attesa che qualcuno venisse a farmi compagnia.
“Finalmente!” esclamò Zayn facendomi sobbalzare.
Da quel momento avrei controllato se avesse mantenuto la sua promessa.
“Scusaci, ma Jasmine aveva da fare per la scuola, mi sembra.. un saggio!” cercai di sembrare più disinvolta possibile e mi meravigliai che ancora non avesse visto il mio look quasi vomitevole.
“A proposito di saggi, tu hai fatto quello di italiano?” mi chiese sorridente. Si sedette nel divano accanto a me e io fui costretta a girarmi per vederlo bene.
“Nah!” risposi “ancora c’è tempo! E tu?”
“Io l’ho finito ieri sera..”
“Non ci credo!” dissi incredula “E’ per giovedì e tu già l’hai finito?!”
“Perché, secondo te, un ragazzo che combatte per vivere, un ragazzo che ha i tatuaggi quasi su tutto il corpo, non può avere buoni voti?” mi chiese un po’ indispettito.
“Nono, scusami! E’ che, boh, non lo avrei mai detto!” mi ripresi cercando una scusa ma non mi arrivò niente di buono al cervello.
“Anzi!” esordì “Se hai bisogno di aiuto, chiedimi pure!”
Stavo per iniziare a ridere ma vidi che la sua proposta non aveva niente di divertente, era davvero serio e per ora stava mantenendo la promessa.
“Ce la posso fare anche da sola!”
Stupido orgoglio.
“Ti posso fare una domanda?” chiesi per interrompere il silenzio che avevo creato con quella stupida frase che non era vera nemmeno per un quarto dell’affermazione.
Intanto Jasmine e Louis ci avevano raggiunto in salotto e stavano mangiando qualcosa appena prelevato dalla cucina.
Zayn annuì.
“Non puoi trovare meglio da fare per mantenerti? Invece che combattere e prendere pugni in faccia?”
“Che fai, ti preoccupi per me?” ammiccò ma io alzai le spalle facendogli capire che era solo una curiosità quella che avevo appena chiesto.
“Lavorando in un negozio non ce la farei a prendere tutti quei soldi che prendo in uno scontro di box! Poi non è così male come sembra.. Sono sempre gli altri che le prendono, io tiro un cazzotto ma gli altri non ce la fanno a ribattere e quando lo fanno lo schivo. Semplice!” disse facendosi superiore.
“E chi sei?! John Cena?” chiesi. Non ero molto sicura del nome che avevo detto. Mi ricordavo solamente che faceva parte di qualche combattimento che qualche volta vedevo a casa quando non sapevo che fare.
Mi girai verso Jasmine e vidi che stava confabulando qualcosa con Louis e appena videro che li stavo fissando, mi tirarono un occhiataccia.
Misà che avevo sbagliato domanda.
“Avevo un padre alcolizzato e tre sorelle da difendere” disse ma non sembrava tanto scosso.
“Oh..” mi limitai a dire mentre andavo a fuoco.
“Non essere in imbarazzo! Papà ha smesso di bere e le mie sorelle sono cresciute e ora non hanno bisogno di difendersi!”
“Non sono in imbarazzo!” risposi secca e un po’ troppo affrettata. Forse non era il modo giusto per far vedere che quella non era la verità.
“Mi pace il tuo look naturale. Di solito e ragazze non vengono vestite così da me!” ammiccò sorridendo.
“Io non sono le ragazze io sono Crystal e non sono venuta qui per far colpo su di te ma sono stata obbligata” obiettai quasi offendendomi.
“Okey..” disse Jasmine accorgendosi che la situazione stava precipitando “Guardiamo cosa danno stasera in prima serata!”
Prese il telecomando con un gesto secco e accese la televisione come se fosse casa sua.
Louis, intanto, la guardava e studiava tutti i suoi movimenti.
“Io ho fame!” esordì Zayn alzandosi dal divano “Tu Glass hai fame?”
Lo guardai confusa chiedendomi dove volesse arrivare.
“Ho già mangiato” risposi poco -forse troppo poco- convinta per far sì che sembrasse un’affermazione vera.
“Non è vero!” disse Jasmine per poi tapparsi la bocca con una mano e spalancando gli occhi.“Cioè, volevo dire.. non hai mangiato a casa, ma ci siamo fermate durante il tragitto a ehm, mangiare una.. pizza?” rimediò ma ormai era più che visibile che quella che aveva appena detto era una cazzata.
Feci una smorfia e guardai Zayn che a sua volta guardò Jasmine facendogli poi, la linguaccia.
Attraversò la stanza e velocemente aprì la porta: “Andiamo dai! Avrai fame!”
“Ma dove andiamo?” chiesi alzandomi e raggiungendolo.
“Dove vuoi.” Mi sorrise “Possiamo andare a mangiare una pizza se ti va!”
Mi guardai velocemente i vestiti e mi maledii per essere stata così stupida da indossare roba così schifosa.
“Non sono presentabile!” sussurrai sperando che mi sentisse solo lui, invece, Louis e Jasmine si diedero un occhiata veloce e poi scoppiarono a ridere guardandomi.
Fanculo!
Mi guardò anche lui e poi “Stai benissimo, andiamo o sennò morirò affamato!”
“Vorrà dire che dentro la bara di ci metterò una pentola di spaghetti!” dissi.
Questa era pessima.
Salutai velocemente gli altri e scesi le scale seguita da Zayn.
Mi fermai nel parcheggio e lo guardai mentre si sedeva in una moto.
“Ehm..” mugolai rabbrividendo.
“Oh certo. Vieni, sali, andrò piano!” mi rassicurò.
Seh, certo!
Lo guardai ancora e guardai anche la moto: era nera, opaca e mi dava tanto l’ impressione che fosse una di quelle che appena acceleri parte a 90km/h.
Alzai una gamba per fare in modo di scavalcarla ma fui presto ammonita da Zayn: “Attenta a non graffiare niente!”
Scherza?
“Ho le infradito!” dissi guardandomi i piedi e poi pensando che sarei dovuta entrare in una pizzeria in quelle condizioni.
Appena salii, cercai un appiglio dove potermi tenere mentre quello stupido di Zayn avrebbe fatto 200 km/h per le curve.
“Non c’è niente a cui aggrapparsi, hai solo me!” urlò mettendo in moto. Sembrava un tantino divertito.
Lo abbracciai tenendomi stretta e notando che al posto della pancia aveva dei pezzetti di ferro che sono comunemente chiamati ‘addominali’.
Un secondo dopo, imboccò una stradina a tutta velocità: i miei capelli sventolavano dietro al casco e le mie mani stavano quasi scivolando dal corpo di Zayn a causa dell’aria che spingeva contro di noi violentemente.
Zayn tolse una mano dal manubrio e afferrò la mia che aveva quasi raggiunto il suo fianco e la riportò accanto all’ombelico.
“Ho rispettato i limiti!” disse innocente togliendosi il casco, una volta arrivati.
“Quelli tedeschi, che non esistono!” replicai io accomodandomi alla meglio i capelli scompigliati dal vento.
Rise aprendo la porta del ristorante e facendosi spazio per poi andare a sedere in un tavolo nell’angolo lontano da tutti.
“Ciao Zayn! Che cosa ti.. vi, porto?” chiese scettica la cameriera e ammazzandomi con gli sguardi.
“Due birre!” sorrise ma non proferì emozioni.
La cameriera tornò verso la cucina e sembrò leggermente euforica della presenza di Malik.
“Allora Crystal, mi vuoi dire qualcosa di te? Odi gli uomini in generale o solo me?”
Ha detto Crystal! Fuochi d’artificio!
“Solo te!” risposi convinta.
Rise: “Non ti capisco, davvero. E’ la prima volta che qualcuna mi respinge!”
“Quando lo capirai che non mi piaci?” domandai retoricamente guardandolo mentre buttava giù un sorso di birra che ci aveva appena portato la cameriera.
“Secondo me stai usando una tattica molto intelligente!” affermò guardandomi e sorridendo.
Lo fulminai con lo sguardo: “Penso che hai capito che non ho voglia di essere considerata una tua preda solo perché ho una vagina!”
Soffocò una risata e si mise una mano davanti alla bocca per evitare di ridere e di spaventare tutti i clienti nel ristorante: “Sei pazza! Mi fai morire! Dobbiamo essere amici. E non accetto un no come risposta!”
“Okey, amici!” dissi sorridendo “A patto che non proverai a infilarti dentro le mie mutande!” precisai poi ricordandomi del soggetto che avevo davanti.
“Ho capito che non vuoi venire a letto con me. Ho afferrato e non c’è bisogno che me lo ripeti!” disse serio ma non riuscì ad esserlo per molto che rise.000
“Allora, qual è la tua storia?” chiesi curiosa di sapere qualcosa di più “Hai sempre combattuto?”
“Si!”
“Solo questo? Non hai intenzione di dirmi nient’altro?”
“Cosa vuoi sapere?” chiese con fare importante.
“Solite cose: da dove vieni.. cosa vuoi fare da grande..” risposi tranquilla e cominciando a esaminarlo: aveva dei pantaloni neri che si appoggiavano delicatamente sopra le sue gambe che potevo vedere da un buchino della tovaglia; la maglia bianca gli stava larga e lasciava trapassare sicuramente dell’aria sopra la sua pelle; Carnagione scura, occhi marroni, quasi miele, i capelli corvini si alzavano in una cresta e le sue mani poggiavano sul tavolo picchiettando a ritmo l’indice e il medio.
“Sono cresciuto a Bradford e poi mi sono trasferito qui e da grande mi voglio specializzare in diritto penale!”
Diritto penale? Sembra più uno che li commette i crimini, non che li esamina.
Mi escì un gemito dalla bocca ma poi mi ripresi: “Perché ti sei trasferito?”
Forse avevo fatto una domanda troppo personale ma non sembrò scuotersi tanto.
“Dopo la morte di mia madre non volevamo più abitare dentro quella casa. Tutto ci ricordava lei, soprattutto a mio padre e a mia sorella maggiore. Io non mi ricordo tanto di lei.. Avevo solo quattro anni quando è morta.”
Cazzo!
Rimasi sbigottita, non riuscivo a parlare così mi riprese in contropiede facendomi cambiare discorso: “E tu invece?”
“Io sono cresciuta in un paesino a sud di Sheffield, lontano da qui” iniziai “Cos’hanno da ridere quelli là?” chiesi lasciando in sospeso il mio discorso e indicando la squadra di calcio seduta alla nostra destra.
“Ridono di me.. Perché ti ho portato a cena!” rispose sussurrando.
“Perché mi hai portato a cena?” ripetei sconvolta.
“Di solito non lo faccio!” si giustificò alzando le spalle.
“Quindi loro pensano che io sia una di quelle tante che ti porti a letto!” sbuffai sentendo la rabbia crescere dentro di me.
Li odio.
“Cosa stavo dicendo?” chiesi per evitare il finimondo.
“Mi stavi raccontando di te!” sospirò dando un’occhiataccia a quei maiali del tavolo accanto.
“Oh si.. dicevo..” ripresi “Sono cresciuta a Sheffield, lontano da qui. Ah se ti interessa sono scappata per problemi di famiglia. Jasmine mi ha accompagnato. E Da grande vorrei fare la commercialista, prenderò il ramo Ragioneria!”
Lo vidi alzarsi e camminare dietro a quei calciatori che aumentavano sempre di più il passo vedendolo arrivare.
Protettivo, o forse, scontroso.
“Perché hai scelto la City of London School?” mi chiese sedendosi.
“Mi sembrava una scelta giusta!” risposi veloce.
“Ti capisco!” tagliò corto aprendo il menù. 



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If I let you know I'm here for you
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like I love you










 

CIAO BELLISSIMEEE! 
Perdonatemi per il ritardo ma vi avevo già avvisato
che non avrei aggiornato tanto spesso.
Beh, che dire, siamo al primo capitolo
e forse ancora non vi piace o non vi piacerà mai.
Spero che non sia così perche, anche se sto riprendendo
un pò la trama dal libro, ci sto mettendo un sacco di impegno 
e di amore in questa fanfiction.
Si è visto che Zayn chiama Crystal "Glass" per colpa del suo nome 
e che propone di essere amici senza infilarsi nella sue mutande! 
Che dite ce la farà? :) 


Fatemi sapere con una recensione più lunga di 10 parole che ne pensate
e le vostre impressione su quello che succederà in seguito! 

Their_eye
s (Ire) 


Vi consiglio questa storia: 
Trust 


(se volete pubblicità sotto il capitolo scrivetelo nella recensione!) 

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Capitolo 3
*** One more time. ***






One more time

 

Al nostro tavolo sedevano più persone del solito: c’era tutta la squadra di calcio nonché tutti amici stretti di Louis.
Ero in mezzo a Jasmine e a Niall, un nostro amico, ma chiacchierare era impossibile: l’aria era pesa a causa del condizionatore fuori uso, puzzo di sudore e di fritto.
“Harry!” esclamò Louis salutando il ragazzo seduto di fronte a me: i suoi ricci perfetti ricadevano nella sua fronte, la sua carnagione chiara risaltava con la maglia nera che stava portando e i suoi occhi verdi sembravano voler illuminare tutta la mensa.
“Che fine hai fatto dopo la partita sabato? Ti stavo aspettando e nell’attesa, notando che non saresti arrivato, mi sono scolato due birre anche per te!” risero e mi feci scappare un sorrisetto divertito anche io.
Louis e Harry erano da sempre grandi amici. Le battutine squallide di uno e le risposte altrettanto squallide dell’altro, riuscivano sempre a mettermi di buonumore anche dopo una giornata dove non ero riuscita a vedere uno spiraglio di luce.
“Ho portato Jasmine fuori!” rispose Louis per giustificarsi toccando la chioma castana della sua ragazza.
Louis, cazzo! E’ diventata un cane?
Improvvisamente una voce alle mie spalle mi fece voltare, era fin troppo familiare: “Harry, quello è il mio posto!” disse con superiorità Zayn, ma il riccio non sembrò scomporsi.
 “E’ una delle tue ragazze Zayn?” chiese Harry guardandomi sorpreso.
UNA DELLE TUE. Dovevano essere davvero tante.
“No, mai!” risposi con convinzione sotto lo sguardo dei due.
Posai gli occhi su Zayn, aveva una maglia bianca, dei pantaloni neri corti fino alle ginocchia e le scarpe da ginnastica lo rendevano più alto di qualche centimetro.
Si mise a sedere accanto a Harry, rimanendo così di fronte a me, ma spostato a destra.
“Come va, Glass?” mi chiese. Guadagnammo diverse occhiate, provenienti da tutti i giocatori di calcio. Cosa dovevo fare? Mi sentivo terribilmente in imbarazzo ed eroleggermente irritata visto che avevano frainteso la situazione, ancora.
“Abbastanza di merda..” risposi quasi sussurrando per fare in modo che gli altri trovassero qualcos’altro su cui puntare lo sguardo.
Zayn mi lanciò un’occhiata interrogativa incitandomi a continuare e spiegargli la mia risposta.
“Ho l’esame di biologia dopo pranzo!” risposi. Harry sorrise vedendomi quasi preoccupata “Jasmine!” richiamai la mia migliore amica “Hai studiato?”
“No Crystal! Ho dovuto ripetere in continuazione a Louis che te non saresti andata a letto con suo cugino!”
Ma come?
“Cazzo Lou, ancora? Ti ho detto di stare tranquillo!” parlò Zayn accennandomi poi un sorriso.
Non riuscivo a capire cosa portasse Tomlinson a essere così nei miei confronti e nei confronti di Malik. Infondo che poteva fregargliene se suo cugino mi portava a letto?
Cosa che non sarebbe mai successa, però.
“Siamo solo amici..” precisai io guardando Louis negli occhi cercando di tranquillizzarlo.
“Da quel ‘abbastanza di merda’ deduco che tu non abbia nemmeno capito un quarto del programma che avevi da studiare, giusto?” mi chiese Zayn.
“Esatto..” risposi amaramente.
“Vieni!” disse alzandosi dal suo posto e lasciando tutto il cibo nel vassoio.
Fece il giro del tavolo e aspettò che avessi finito l’ultimo boccone per poi scomparire insieme dietro la porta, sotto tutti gli sguardi curiosi della mensa.
“Dove stiamo andando?” chiesi seguendo Zayn all’interno dei corridoi della scuola.
“Dove hai i tuoi appunti?” mi domandò voltandosi.
Mi fermai e lui si fermò con me. Iniziai a cercare dentro la borsa in cerca di quell’ammasso di fogli dove c’erano scritte tutte quelle cazzate di biologia. “Dovevano essere qui” sussurrai spostandomi una ciocca di capelli che mi era caduta negli occhi “Ce li avevo messi stamani prima di uscire di camera!”
Dopo svariati minuti di ricerca finalmente li trovai: erano infondo allo zaino, tutti accartocciati, sotto al libro di economia –quello più alto e peso-.
 
“Sai quasi tutto, ti devi solo ricordare i nomi degli acidi nucleici e della roba che contengono!” mi disse guardandomi.
Eravamo dentro un’aula vuota e nel tempo di un oretta era riuscito a spiegarmi tutto ciò che non avevo capito in una settimana.
Era intelligente, tanto!
“Dimmi di nuovo quei maledetti nomi per l’ultima volta e poi stai sicura che quell’esame sarà un successo!” mi sorrise.
Cercai di concentrarmi e iniziai a ripetere: “Il DNA è un acido desossiribonucleico e contiene quattro nucleotidi: adenina, timina, citosina e guanina” ripetei contando gli ultimi nomi sulle dita delle mani. Sbuffai: “Invece l’RNA è un acido ribonucleico e contiene: timina, adenina, citosina e uracile.”
Lo guardai per vedere se avevo azzeccato almeno una cosa che avevo detto.
“Sei un genio; entra in quell’aula e spacca tutti!” si alzò chiuse il libro e andò verso la porta.
Lo raggiunsi facendo una corsettina per fare in modo che potessimo camminare affianco.
“Mi raccomando!” mi disse una volta raggiunta la stanza degli esami. Si voltò mentre io mi avvicinavo alla porta della classe.
“Zayn?” lo chiamai prima di varcare la porta.
Si voltò sorpreso: “Grazie” dissi poi, strappandogli un sorriso
 
“Come è andata?” mi chiese Jasmine che mi aveva raggiunto per entrare insieme in aula.
“Cosa?” chiesi sperando che non volesse davvero arrivare lì.
“Con il pugile!” rispose sorridendomi, convinta di avermi fatto cadere in una trappola.
“E’ un bravo insegnante!” mi lasciai sfuggire, restando sul vago.
“Solo quello?”
“E un buon amico!” aggiunsi entrando nella stanza seguita dalla mia migliore amica.
Sembrò delusa dalla mia affermazione ma non mi aspettavo certo che esplodesse di gioia: aveva sempre sognato che ci fidanzassimo con una coppia di amici così da condividere tutto, casa, hobby, divertimenti, sabato sera..
Aveva impiegato molto tempo a cercare un amico di Louis da farmi presentare, ma poi Zayn è arrivato in rincorsa e ha abbandonato le ricerche pensando che il moro fosse davvero il ragazzo giusto per me.
Come si sbagliava.
 
“Sei una stronza!” mi grido Jasmine uscendo dall’aula e sedendosi negli scalini.
La seguii e mi sedetti anche io: “Jas per la miseria, ragiona! Avevamo una commissione di dieci professori che non ci staccavano lo sguardo di dosso nemmeno per soffiarsi il naso e pretendevi che ti suggerissi?” risposi difendendomi.
Fece spallucce così continuai, questa volta con un tono più dolce: “Dovresti studiare con me e Zayn, spiega davvero bene!”
 
La settimana seguente Zayn mi aiutò per l’esame di letteratura italiana. Odiavo quella lingua, i verbi erano impossibili da imparare e per di più aveva un sacco di scrittori e tutti da studiare.
Mi accompagnò anche a vedere il risultato di quel maledetto esame.
“Glass guarda! Sei al quarto posto! Hai il quarto voto più alto della classe!” esclamò il moro appena arrivammo davanti ai tabelloni.
Lo abbracciai, non ci pensai due volte, mi venne come un gesto spontaneo.
Imbarazzata, feci un passo indietro ma i miei occhi luccicavano ancora.
“Grazie Zayn, senza di te non ce l’avrei fatta! Forse sarei all’ultimo posto di questa lista!” ammisi.
Stupido orgoglio, questo volta ti ho battuto!
 
La settimana seguente, invece, fu ancora più difficile: dovemmo affrontare tutte le chiacchiere che giravano sul nostro rapporto.
La fama da sciupa femmine di Zayn però aiutò a calmare le dicerie: nessuna delle sue storie era durata più di tre giorni, quindi la gente pensava, giustamente, che la nostra era solo un’amicizia.
Le persone che frequentavano la City of London School, non erano abituate a vedere Zayn il pugile Malik accompagnato costantemente da una ragazza; suonava sempre molto strano.
Mi dovetti ricredere anche sul suo conto: tutte le voci che giravano su di lui per la scuola, erano tantissime stronzate inventate da coloro che lo invidiavano; imparai a conoscerlo meglio e dubitai che ci fosse un’altra persona che lo conoscesse più a fondo di me, escluso Louis.
Arrivai perfino a difenderlo in mensa, quando mi portò il succo.
“Non dovevi. Potevo andare a prenderlo da sola!” dissi sorridendogli e togliendomi la giacca.
“Ora non hai bisogno di alzarti!” mi rispose di rimando sedendosi davanti a me.
Harry ci stava scrutando e stava studiando tutti i comportamenti che Zayn faceva nei miei confronti: “Amico!” ammiccò “Sei diventato il suo schiavo?” chiese guardandoci.
“Styles, fatti gli affari tuoi e chiudi quella bocca. Sicuramente la aprirai per altro!” mi intromisi io.
Arrossii per quello che avevo fatto. Avevo perso il controllo di me stessa solo per una battutina del riccio.
“Dio! Crystal stavo scherzando!” replicò lui alzando le spalle.
“Ora posso dire di aver visto tutto!” esclamò Zayn al mio fianco “Anche una ragazza che prende le mie difese!”
Finì il boccone che aveva nel vassoio e si alzò, seguito da Harry: raggiunsero un gruppetto e insieme si accesero una sigaretta. Notai tutte le ragazze sedute ai tavoli spostare lo sguardo nella sua direzione. Ero un po’ irritata ma non potevo darlo a vedere.
“Che guardi?!” mi chiese Jasmine accorgendosi del mio sguardo fulmineo.
Si, certo, avere una migliore amica è una cosa bellissima ma, a volte, odiavo il fatto che a lei tutto era visibile. Era inutile nascondergli qualcosa; si accorgeva di tutto.
“Mi chiedo come faccia ad essere sempre circondato da ragazze!” dissi non togliendo lo sguardo da lui “Io a quest’ora le avrei scacciate con un paio di calci nel sedere per ognuna! Nemmeno una star di fama internazionale ha così tante donne ai propri piedi!”
“Gelosa?” ammiccò Louis sorridendomi e costringendomi a guardarlo negli occhi.
“Nonono, okey, scherzavo!” disse non appena gli lanciai un’occhiata fulminante “Comunque, lui ci è abituato!” lo giustificò.
Mi alzai, presi i libri e spazientita uscii dalla mensa: “Aspetta Glass, ti accompagno!” urlò gettando il mozzicone giù dalla finestra.
“Non ce n’è bisogno Zayn, so arrivarci da sola!” risposi fredda.
Lui non sembrò scuotersi tanto, anzi sembrò addirittura che non avesse sentito quello che gli avevo appena detto. Cambiò solamente direzione e raggiunse una ragazza poco più distante.
“Ti raggiungo dopo, Glass!” urlò. Io accennai un sorriso e mi incamminai verso l’aula di chimica.
Che nervi.
“Crystal?” mi sentii chiamare da lontano poi vidi una figura non distinta venirmi incontro facendo lunghi passi. Non mi era una faccia nuova.
“Non ci siamo mai presentati ufficialmente!” disse dopo avermi raggiunto “Piacere io sono Liam Payne!” sorrise.
Ecco dove l’avevo visto. Un giorno durante l’ora di pausa tra una lezione e l’altra l’avevo incontrato mentre camminavo per il corridoi con Zayn; dovevano far parte dello stesso gruppo.
“Crystal Parker!” dissi sorridendogli e stringendogli la mano che poco prima mi aveva allungato.
“Ho sentito che il tuo esame di letteratura italiana è andato alla grande..” iniziò ma io lo fermai “Si, grazie a Zayn.. mi ha aiutato moltissimo!” mi permisi di dire.
“Oh, voi due siete..” lo fermai ancora.
“Amici!” dissi alzando le spalle. Sembrò felice della risposta, poi iniziò a parlare di nuovo: “Sabato c’è la festa della Dragon Tay. Te lo ha detto Zayn?”
“No, di solito non parliamo di feste!” risposi acida. Che gli fregava a lui?
“Tipico di lui!” rispose con fare superiore “Ti andrebbe di venire? E’ divertente!”
“Penso di non avere niente in programma. Magari sabato sera ci ribecchiamo proprio lì, ora devo scappare!” cercai di sembrare più credibile possibile ma volevo andarmene.
“Splendido! Allora forse ci vediamo là!” disse con un cenno di mano prima di voltarsi e sparire dietro a una porta.
Era stato carino infondo. Nemmeno mi conosceva e mi aveva invitato ad una festa.
Forse sarei andata veramente. Avrei sicuramente chiesto a Jasmine di accompagnarmi.
Continuavo a sorridere viaggiando per i corridoi, lusingata dall’invito di Liam.
“Hai sentito che lo studentato è senza acqua calda?” mi chiese Niall quando lo incrociai per i corridoi.
Mi prendi in giro?
“Davvero?” chiesi sbigottita. Non avevo voglia di farmi docce fredde per un mese o forse anche di più.
Annuì e sorrise riprendendo poi a camminare nella direzione opposta alla mia.
 
“Non c’è acqua calda!” borbottò Cher, la mia compagna di stanza, non staccando lo sguardo dal computer.
“Lo so!”
Stavo per entrare in bagno ma la vibrazione del mio telefono mi fece cambiare direzione tornando verso la mia scrivania: era un messaggio di Jasmine dove mandava accidenti a tutti gli idraulici dei dintorni.
Pochi minuti dopo bussarono alla porta. Jas entrò e si sedette rumorosamente sopra il mio letto, facendo alzare a Cher gli occhi al cielo.
“Ti sembra giusto? Paghiamo una cifra per stare qui e poi nemmeno una doccia calda ci possiamo fare?” brontolò quasi gridando.
“Smetti di lamentarti potresti andare da Louis tanto sei sempre lì!” esordì Cher.
“Buona idea, ragazza! E’ vero che sei antipatica ma a volte hai delle idee geniali!” rispose sorridendole Jasmine.
Improvvisamente si alzò e mi trascinò all’armadio: “Metti due cosette in borsa e andiamo da Louis e Zayn. Se il problema continuerà torneremo a prendere altro per vestirti!”
“Cosa?” chiesi quasi per replicare ma fui fermata “Dai, su, muovi il culo!” esclamò allungandomi la borsa e infilando il capo nell’armadio in cerca di qualcosa da metterci dentro.
“E dove dormirò?!”
“Nel divano se non serve a Zayn!”
“A che gli serve?” chiesi pensando. Poi mi mentii mentalmente per averlo domandato.
Jasmine, infatti, alzò le spalle e continuò: “Sennò dormi nel suo letto!”
“Mai!” sibilai assottigliando gli occhi.
“Non fare la capricciosa, Crystal!” mi rimproverò con aria da superiore “Siete amici, non ci ha provato fino ad ora e non ci proverà da ora in poi”
Forse.
Feci spallucce e mi infilai lo zaino pieno di vestiti e mi incamminai verso la porta seguita da Jasmine.
“No aspetta!” urlò Cher “Fammi capire: Zayn Malik non ha cercato di venire a letto con te?”
“No, Cher! Siamo amici!” protestai sbattendo la porta e camminando affianco alla mia migliore amica per raggiungere l’uscita.
Fui costretta a ripeterlo ancora una volta. 




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"Well you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go"









 
Buonaseraaaaa! 
Per prima cosa vorrei ringraziare tutte le persone che hanno 
recensito questa storia sia al prologo che al primo capitolo
e spero che continuiate a farlo perchè mi fa piacere che 
a qualcuno piacciano le mie storie e soprattutto mi fa piacere
che possa emozionare qualcuno con quello che scrivo! 
Okey, basta, ho finito con la parte patetica. Arriviamo al dunque:
Cosa ne pensate di questo capitolo? A me piace.
Credete davvero che la nostra piccola Glass non possa resistere
alle tentazioni del moro? 
Io non ne sarei così sicura! EHEH, vi ricordo che un certo Liam
è sceso in campo! :) 
Poi vorrei dirvi un'altra cosa: le canzoni che scrivo sotto il capitolo
non sono riferite a questo ma le pubblico solo perchè mi piacciono, le
ascolto volentieri e a volte mi aiutano alla stesura del testo. 
Se volete sapere il titolo, basta chiedere! :) 
Poooi, dovreste amarmi visto che sono riuscita ad aggiornare in cinque 
giorni e dovreste amarmi perchè penso che questo sia lo spazio autrice 
più lungo che io abbia mai fatto! 
Okey, penso di aver finito con le mie chiacchiere. 
Aspetto solo un vostro parere.
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione più lunga di dieci 
parole. 

Baci, a presto
Their_eyes (Ire) 





Vi consiglio tre FF stupende:
1- Hello baby, how ya doin’?
2- Let's run away 
3- It’s wrong love her





(se volete la pubblicità, chiedetela nelle recensioni! PUBBLICIZZO TRE STORIE A CAPITOLO

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Capitolo 4
*** Invite. ***









Invite.


 

Suonammo ripetutamente al campanello prima che ci aprissero.
Dopo svariati minuti comparve Louis sulla soglia della porta: “Era aperto!”
“Scusa se non entriamo nelle case altrui come dei ladri!” si difese Jasmine lasciandogli poi una bacio casto sulla bocca. Louis rise accompagnandoci in casa.
“Gesù, amore! Ma che ci hai messo qui dentro?” chiese spostando la specie di valigia che aveva portato Jas. Posò lo sguardo sul mio zaino e rise notando la differenza che c’era tra le due borse.
Mi inoltrai in cucina pronta a chiedere un bicchiere d’acqua naturale e fresca ma la mia attenzione fu catturata da qualcos’altro e non dalla mia bocca secca.
Una donna più o meno della nostra età era appena uscita dal bagno con solo un top che le nascondeva le tette e una minigonna.
La riconobbi: era quella con il quale Malik mi aveva scaricato alla mensa.
Jasmine fulminò Louis con lo sguardo e “E’ qui con Zayn!” si giustificò alzando le mani come se fosse una cosa da tutti giorni.
Forse lo era davvero.
Dopo poco uscì il moro solo con i boxer indosso: “E’ meglio che tu vada, sono arrivate le mie amiche!”
Lei sorrise, l’abbracciò e gli lasciò una specie di succhiotto nel collo: “Ecco, questo è il mio numero!”
“Non mi interessa, grazie!” le sorrise lui a sua volta facendole togliere quell’espressione tranquilla che aveva prima, lasciando nella sua faccia un misto tra dispiacere e delusione.
“V-vabbene!” sibilò sull’orlo di una crisi.
Poverina
“Ti stupisci?” entrò in gioco Jasmine “Come fai?” le chiese poi retoricamente “Come fai a stupirti? Lui è Zayn Malik. Usa le ragazze come usa le mutande. Con tutte le voci che girano su di lui, ancora non avevi capito? Tutte vi stupite e io non capisco perché tutte le volte ci cascate come pere cotte!” esclamò poi alla fine.
La ragazza scrutò Zayn per l’ultima volta e si diresse verso la porta, sbattendola.
Jasmine scosse la testa e si avviò in corridoio raggiungendo Louis in camera e facendomi rimanere da sola Malik.
La tensione era la cosa che si percepiva di più in quella stanza.
Ero rimasta scioccata dal suo comportamento.
Sapevo che non giravano voci belle sul suo conto, ma non credevo che fosse davvero in quel modo. Avevo sempre pensato che le persone a cui arrivava la notizia, la ingrandissero sempre di più, così da farla diventare una bomba. Invece la bomba era proprio la verità.
Non mi sarei più stupita se la gente che ci avesse visto insieme, ci guardasse in modo strano.
“Che hai Glass? Giornata dura?  Esame in arrivo? Che altro?” mi chiese sedendosi di fronte a me e sorseggiando qualcosa che si era appena preso dal frigorifero.
“No, sono solo disgustata!”
“Da me?” chiese sorridendo, sapendo già che la risposta sarebbe stata positiva.
Annuii: “Mi chiedo, come fai? Come fai ad usare una persona e ad trattarla in quel modo?”
Fece spallucce: “Ho solo rifiutato il suo numero!”
“Fammi capire, quindi, tu fai sesso con lei, ma non vuoi il suo numero?” chiesi poi sempre più sbigottita.
“Perché dovrei chiamarla se non voglio?” domandò difendendosi.
“Perché le usi così spudoratamente e poi quando ti offrono il numero, lo rifiuti? Non sono usa e getta!”
Lui non sembrò preoccuparsi tanto: “Non prometto niente a nessuno, Glass. Quella di oggi non mi ha chiesto niente prima che aprisse le gambe sul divano!”
Guardai il divano disgustata e pensai a quante donne potrebbero averci appoggiato le loro chiappe.
“Ci pensi mai che una tua futura figlia potrebbe essere trattata così da un lurido bastardo?” chiesi sottolineando le ultime due parole.
“Mia figlia non abbasserà le mutande fino a quando non avrà almeno diciassette anni!”
Lo guardai disgustata poi aprì di nuovo la bocca: “Poi era troppo entusiasta, sembrava che lo stesse facendo con un porno divo!”
Sicuramente lui era più esperto!
Scossi la testa, poi mi ammonì: “Ti comporti come se abbia commesso un crimine! Prima di fare sesso con qualcuna metto in evidenza che non cerco una relazione seria e che quello che succederà sarà solo una semplice scopata da dimenticare appena finito!”
Maiale
“Sei un maiale!”
Alzò le spalle: “Mi dovresti offendere? Ho sentito di peggio!”
Guardai il divano ancora disordinato: “Penso che dormirò nella poltrona!”
“Perché?”
“Non dormo su quel coso, rischierei di prendere l’AIDS!” scherzai facendolo ridere.
“Non dormirai ne sulla poltrona ne tantomeno nel divano. Dormirai nel mio letto!”
Pff.
“Mi immagino che sia meno igienico del divano, mi sbaglio?!”
“Nel mio letto non ha mai dormito una ragazza!”
Balle!
“Non ci credo!” dissi guardandolo negli occhi.
“Me le faccio tutte nel divano, in camera mia è entrato solo Louis e una o due volte Jasmine!”
“Perché io posso entrare, allora?”
Sorrise malizioso: “Hai intenzione di farmi godere, stasera?”
“No!”
“Ecco!” sorrise, ma stavolta, dolcemente “Alza quel culo, fatti una doccia calda e poi ripassiamo biologia!”
Lo guardai con rabbia ma poi decisi che quella era una buona idea. Avevo bisogno sia di una bella doccia calda e anche di un po’ di ripasso di biologia. Odiavo quella materia e i suoi nomi erano impossibili.
Mentre mi stavo facendo lo shampoo pensai a quanto sarebbe stato bello non condividere il bagno con qualcuno: niente Trousse tra i piedi, niente phon sempre nel mezzo e soprattutto niente ciabattine rosa che ti fanno inciampare continuamente.
Proprio mentre stavo uscendo si aprì la porta: “Jas?” chiamai sperando che fosse lei.
“No, sono io!” rispose Zayn e dal tono della sua voce potei capire che era divertito da quella situazione.
Mi coprii istintivamente e richiusi la “porta” della doccia che per fortuna era opaca: da fuori si vedeva poco, se non niente.
“Ti sei scordata l’accappatoio e l’asciugamano. Poi ti ho portato anche lo spazzolino e una crema che ho trovato nel tuo zaino!”
“Hai frugato dentro la mia roba?” strillai. Lui non rispose e l’acqua del lavandino cominciò a scorrere. Si stava lavando i denti.
Scemo.
“Esci!” ordinai ma lui continuò a fare quello che stava facendo e a blaterare qualcosa che non capii a causa dello spazzolino che muoveva in bocca.
Poco dopo sbatté la porta e capii che era uscito.
Mi asciugai e mi misi il pigiama. Notai la crema idratante che mi aveva portato Zayn e non potei fare a meno di sorridere: quando voleva sapeva essere carino e gentile.
Appena fatto, uscii e sorpassai il corridoio ricevendo la buonanotte da Jasmine e Louis.
Esitai e bussai prima di entrare nella sua camera.
“Vieni Glass. Non c’è bisogno di bussare!”
Aprii la porta e rimasi sbalordita. Non era come pensavo che fosse. Non c’erano ne poster di donne nude, ne reggiseni sparsi per il pavimento. Era una semplice camera di un semplice ragazzo. Aveva solo una foto di quando era piccolo con altre tre bambine, immaginai che fossero le sue sorelle. Volevo guardarla meglio, ma non mi soffermai.
Spostai lo sguardo su di lui, notando poi che era sdraiato nel letto.
“Che bel pigiama!” commentò guardando i miei pantaloni azzurro metallico e la maglia gialla con un pinguino disegnato.
“Vieni, non mordo!” esordì poi, alzandosi e mettendosi a sedere facendo spazio anche a me.
“Ho bisogno di una penna, dove la posso trovare?” chiesi.
“Primo cassetto!” sorrise.
Mi alzai sotto il suo sguardo e aprii il cassetto che mi aveva detto. Subito pensai che avevo sbagliato ma, rovistando meglio tra le centinaia di preservativi, trovai una BIC..
“Quanto hai speso in farmacia?” chiesi indignata tornando a sedere nel letto.
“Meglio prevenire che curare, no?”
Alzai gli occhi al cielo e poi li posai sul libro cercando di memorizzare qualche sostantivo della nuova macromolecola iniziata a studiare da poco.
 
“Basta Zayn. Non ce la faccio più. Ho la testa che non riesce a contenere un nome in più!” dissi dopo un oretta.
Chiuse il libro: “D’accordo!”
Si assentò per un paio di minuti e quando tornò in camera con solo un asciugamano mi ritrovai a esaminarlo: il braccio destro era completamente ricoperto da vari tatuaggi e ne aveva altri sparsi per il corpo. I muscoli che si ritrovava erano sicuramente dovuti dai tanti combattimenti. Una cosa su cui mi soffermai di più erano le sue gambe: erano davvero troppo magre per reggere un fisico come il suo.
Mi voltai immediatamente appena fece scivolare l’asciugamano bianco nelle sue cosce. Per fortuna vidi solo un piccolo pezzettino del suo sedere.
Sembrava sodo.
Spense la luce e si distese accanto a me: “Dormi qui?” chiesi rabbrividendo al contatto con la sua pelle fredda a causa della doccia che si era fatto pochi minuti prima.
“Beh Glass, sai com’è.. E’ il mio letto!” sorrise.
“Ehm, lo so.. ma io..” iniziai ma poi pensai che le altre alternative erano la poltrona e il divano.
“Ancora non ti fidi? Non mi permetterò di toccarti”.
Decisi di non discutere, mi girai solamente dall’altra parte, cercando la posizione giusta e creando una barriera di coperte tra il mio corpo e il suo.
“Buonanotte, Glass!” sussurrò sul mio orecchio. Sentii il suo alito che sapeva di menta scivolare prima sul mio collo, poi sulla mia spalla facendomi rabbrividire. Per fortuna era buio e non poté vedere il rossore sulle mie guance.
 
La mattina mi svegliai a causa del suono squillante della sveglia. Cercai di spengerla e nel tentativo salii sopra qualcosa, anzi, forse qualcuno.
“Sapevo che non volessi venire a letto con me, ma non mi avevi detto che ti piacesse stenderti su di me!” sorrise malizioso.
“Non mi sono stesa volutamente su di te, volevo solo spengere la sveglia. Ha un suono insopportabile!” mugolai rimettendomi composta sul mio pezzo di letto.
“E’ grazie a questa se tutte le mattine arrivo a scuola puntuale!” rise “Dove vai?” chiese quando mi alzai dal letto.
“A vestirmi e poi a lezione! Devo darti un foglio dove ti scrivo tutti i miei spostamenti?”
“Sei permalosa!” disse avvicinandosi a me e poggiandomi le mani sulle spalle per poi accarezzarmi la pelle con il pollice.
“Non sono permalosa!” mi difesi.
Si chinò su di me e mi mormorò all’orecchio:“Quando capirai che non voglio venire a letto con te? Mi piaci troppo, Glass!”
Mi lasciò lì, immobile nella stanza a pensare a quello che mi aveva appena detto. Un ondata di calore si impossessò del mio corpo e le parole di Cher ritornavano nella mia mente: Zayn andava a letto con tutte.
Da una parte mi sentivo un po’ inadeguata a pensare che nemmeno voleva provare con me, dall’altra, invece, mi sentivo privilegiata, perché mi vedeva diversa dalle altre.
Sorrisi uscendo dalla stanza e arrivai in cucina dove trovai Jas e Lou a strafogarsi un piatto di qualcosa. Sicuramente era stata una notte movimentata per far fare colazione alla mia migliore amica.
“Ti ho detto che non ci voglio venire!” replicò Jasmine come se fosse la centesima volta che lo dicesse.
“La Dragon Tye organizza solo una festa per coppie all’anno.. perché non ci vuoi venire? Hai un mese per trovare il vestito e fare tutte le cose che fate voi donne!” disse poi notando la mia presenza.
“Si, Lou, lo so, ma non conosco nessuno!” ribatté ancora Jas.
Mi immaginai le mille imprecazioni che giravano nella testa del ragazzo non appena la mia migliore amica replicava.
“Non mi costringere ad andare da solo!” piagnucolò Louis guardandola con gli occhi da cerbiatto. Jasmine avrebbe ceduto, ne ero sicura.
“Magari..” disse vaga “Se trovassimo un accompagnatore per Crystal..” guardò Zayn.
“Zayn non è uno che va alle feste per coppie! Lui non ha una ragazze, lo sai com’è!” lo giustificò Louis notando che aveva un sopracciglio alzato.
“Ti troveremo un bel ragazzo Crys. Ti prego! Vi conoscerete e magari chissà, potrebbe nascere qualcosa!” aggiunse Jasmine facendo imbestialire Zayn.
“Io non ho detto che non ci verrei!” sbottò.
“Non voglio che sia come un favore nei miei confronti!” dissi al moro vedendo che si stava interessando alla cosa e non sapevo se lo faceva per me o per trovarsi qualcuna con cui fare sesso.
“Non intendevo questo, Glass! Lo sai che non mi interessano le fidanzate e non sono mai andato ad una festa per coppie ma così potrei stare tranquillo che poi a fine serata non mi chieda un anello!” rise facendolo fare anche me.
“Dai Crystal, per piacere!” mi implorò Jasmine.
“Non mi guardare così!” protestai “Io non ci voglio andare, Zayn nemmeno.. non saremo di grande compagnia!”
Il moro si appoggiò al muro: “Potrebbe essere anche divertente se fossimo in quattro!” ammiccò.
Non sapevo che fare. Andare a quella festa con Zayn avrebbe comportato il sentire più chiacchiere su di noi e le voci si sarebbero amplificate soprattutto su di lui. Ma forse era una bella festa e ci saremo davvero divertiti nonostante Louis doveva controllare che tutto filasse liscio essendo uno degli organizzatori.
“Dai Glass, ci verresti con me?”mi chiese Zayn avvicinandosi e poggiandomi una mano sulla spalla.
Posai lo sguardo su  Louis e su Jasmine: mi stavano guardando imploranti e avevano ancora gli occhi sbarrati dopo la proposta del moro.
“Si..” sibilai sbuffando e sorridendo, vedendo i due fidanzatini abbracciarsi felici.
Jasmine venne ad abbracciarmi seguita da Louis, come se fossimo al mio compleanno e fossero in fila per farmi gli auguri.
Louis si avvicinò “Grazie davvero, Crystal!”






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You know, I know, you know I’ll remember you,
And I know, you know, I know you’ll remember me,
And you know, I know, you know I’ll remember you,
And I know, you know, I hope you’ll remember how we danced,
yeah yeah yeah how we danced

















 

AND WE DANCE ALL NIGHT TO THE BEST SONG EVER.
Scusatemiii! ._. Mi perdonate?
Ho avuto un ritardo pari a quello di Niall quando
Doveva fare la twitcam e diceva di essere dietro l’angolo.
Quante emozioni in questi giorni eh?
Besto song ever e tre anni di loro.
Ma l’avete sentita quella canzone? E’ stupenda, come
Il video! Mi ha fatto morire, vi giuro! Voi che ne pensate?
Pagherei oro per essere per un attimo Veronica quando Harry
Ci prova! :’)
Tre anni, vogliamo parlare dei tre anni! Ragazze, sono
Tre anni che sono i nostri idoli. A me non sembra vero. A voi?
I purtroppo non li ho conosciuti a X-factor ma a Sanremo!
Okey, basta, parliamo del capitolo.
Ho cambiato il banner, vi piace? 
Che ve ne pare? Abbiamo un invito da parte di Zayn
Per una festa di coppie! Eh si, avete letto bene, ci andrà
Insieme a Crystal, chissà che succederà.
Fatemi sapere che ne pensate con una recensione più lunga di
Parole. Ci tengo davvero! Mi piace leggere
Come pensate che continui la storia e i vostri commenti!
Ah, un’ultima cosa. La scorsa settimana ho pubblicato
Una One Shot: Don’t let me go Se vi va, passate! 
 
Ora evaporo,
Their_eyes (Ire)


 
Vi consiglio queste storie:
Let’s run away
Hahahahahahaha wtf? -.-
Insane

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Capitolo 5
*** Hug. ***


 





Hug.


 

“Ehi Crystal! Ci sei anche tu al corso avanzato di letteratura italiana oggi?” mi chiese Niall fermandomi per il corridoio della scuola.
“Non penso di farcela! Devo ripassare biologia per il prossimo esame e devo andare al dormitorio! Studierò da sola un giorno di questi!” spiegai sorridendogli.
“Come, non rimani da me?” chiese Zayn materializzandosi di fronte a noi.
“Si, devo solo passare di là per prendere il rasoio!” ammisi.
“Era ora che ti depilassi le gambe, Glass!”
Lo fulminai con lo sguardo mentre Niall se la rideva di nascosto.
Mi dava fastidio il comportamento di Zayn: sapeva quanto ci tenessi a non essere presa per una delle sue troiette e lui stava facendo di tutto per far credere alle persone di essere una di loro.
Mi sentii in dovere di dare spiegazioni riguardo a quello che aveva detto Malik e che il biondo aveva frainteso.
“Dormo da Zayn.. Nel suo letto!” dissi “Dormiamo soltanto!” aggiunsi poi, notando la sua espressione maliziosa.
“Sisi, tutte scuse!” mi ammonì Niall.
“Ci vediamo domani Horan!” lo salutai con un cenno della testa allontanandomi seguita da Zayn.
“Quando lo capirai che se continui così le voci su di noi non cambieranno mai?” chiesi irritata mentre ci incamminavamo verso l’uscita della scuola.
“Ti accompagno al dormitorio!” affermò non curandosi di me e di quello che avevo appena detto.
“Zayn, rispondimi!” sibilai incazzata.
“A chi interessa cosa dicono di noi, Glass?” domandò guardandomi mentre imboccava il corridoio per arrivare alla mia camera.
“A me!” urlai alzando gli occhi al cielo.
Lui mi guardò con espressione confusa e un sopracciglio alzato: “Se ti interessa così tanto ci penserò io a calmare le voci, però voglio che tu stia tranquilla, Glass!” concluse dolcemente rivolgendomi uno dei sorrisi più belli del suo repertorio.
 
Mentre camminavamo per raggiungere il parcheggio, dove ci avrebbe aspettato la moto, mi bloccai.
“Ahi!” gridò Zayn quando si scontrò con il mio corpo immobile. “Ehi Glass, che succede?”
“Ora ho capito!” sbraitai “Tutti pensano che stiamo insieme e che tu continui a fare le tue porcherie con le altre. Devo sembrare patetica!” ammisi portandomi una mano davanti alla bocca “E’ meglio se manteniamo le distanze, Zayn!”
“No, non se ne parla, Glass!” disse serio.
“Hai mai avuto un’amica a dormire da te?  Hai mai accompagnato una ragazza a casa o all’università? Hai mai pranzato insieme a una ragazza tutti i giorni? Nessuno sa cosa pensare di noi, Zayn!” sbottai e poi mi resi conto che la mia voce era arrivata un ottava sopra del tono normale.
“Glass, ti ho già detto che penserò a riparare la faccenda, però lascia che ti ripaghi in qualche modo, ti va di andare a bere qualcosa stasera?”
Mi prende per il culo, è affermato.
Scuoto la testa sorridendo per la sua domanda fatta in un contesto del tutto diverso: “Spero che tu stia scherzando!” sospirai “Siamo stati mezzora a discutere di cosa possa pensare la gente di noi,e tu mi chiedi di uscire a prendere un drink?”.
“Pensaci.. Io sarò ubriaco in mezzo a una pista da ballo dove ci saranno più donne che uomini; non ci vorrà molto a capire che noi due non siamo due piccioncini!” affermò sorridendo.
“E così dopo ti porterai a casa una ragazza, la sbatterai nel divano! Così mi ripagherai?” dissi ma poi mi pentii, vista la sua imminente domanda.
“Sei gelosa, Glass?”
“Io? Gelosa? Di chi? Della ragazza che scaricherai domani mattina e che si lamenterà perché non accetterai il suo numero di telefono?” risposi sorridendo.
Tutta la rabbia che avevo nei suoi confronti era svanita.
Salimmo sulla moto opaca e ci dirigemmo verso casa di Zayn e Louis, non rispettando i limiti ovviamente.
“Ehi! Ti eri dimenticato che avevi una ragazza dietro di te?” mi lamentai una volta parcheggiato sul piazzale davanti all’appartamento.
“Come fare a scordarsi di te? Mi stritoli cosce e stomaco!” disse ridendo.
“Vai veloce quanto un malato!” mi difesi seguendolo e entrando in casa.
“Ehi ragazzi!” esclamò Jasmine uscendo dalla camera di Louis “Che fate stasera?”
“Volevamo andare a mangiare fuori e poi al Red!” rispose Zayn guardandomi. Annuii.
“Lou!” gridò “Vado a prepararmi, usciamo!” urlò facendomi ridere.
Fui l’ultima ad entrare sotto la doccia e quando uscii corsi in camera a vestirmi notando che gli altri stavano aspettando tutti me.
Dannazione.
Presi un abito nero dall’armadio e me lo infilai non facendo molto caso a come mi stesse, presi le uniche scarpe con il tacco che avevo messo nella valigia di Jas e le indossai, correndo poi in bagno per sistemarmi un po’ i capelli.
“Wow!” fu l’unica cosa che disse Jasmine, vedendomi.
Zayn si avvicinò al mio orecchio: “Belle gambe!”
“Hai visto? Il rasoio ha fatto il suo lavoro!” scherzai.
“Non è suo, il merito!” affermò sorridendomi.
 
Poche ore dopo stavamo cercando un posto nel parcheggio del Red Bar e l’alcol che avevamo già in circolo -grazie alla cena a base di sushi e vino- stava facendo effetto.
“Ce la farai prima di domani mattina?” si lamentò Jasmine in preda ad un attacco di ridarella.
“Ne voglio uno largo. Non vorrei ritrovarmi domani mattina con una fortuna da pagare solo perché ho tamponato un’auto!” disse facendo scoppiare l’intera macchina in una risata.
Zayn mi porse la mano per aiutarmi a scendere di macchina. L’afferrai e un po’ barcollante arrivai all’entrata del locale sempre sotto la sua stretta.
“Ho bisogno di un’altro drink!”esclamai felice di non essermi rotta una gamba nei sassolini del parcheggio.
“Alcol!” gridò Jasmine.
“Oh si! E’ proprio di quello di cui hai bisogno vero, amore?” chiese ridendo Louis, prendendola per mano e entrando nella folla.
Appena le nostre orecchie si erano abituate al frastuono, Jas mi prese per mano e mi condusse al centro della pista. Risi vedendola muoversi a ritmo di musica e cercando di non cadere.
Quando la canzone terminò, tornammo dai ragazzi e come mi aspettavo Zayn era già contornato da una massa di ragazze e una bionda platino gli si stava strusciando addosso come se non ci fosse un domani.
Li guardai disgustata mentre Louis si avvicinò: “Dovrai farci l’abitudine, è sempre così, piccola Crystal!” urlò per sovrastare la musica. Sorrisi pensando a come mi aveva chiamata.
Zayn si avvicinò al bancone, ordinò due birre e nell’attesa si accese una sigaretta.
Appena il barman gli porse i due bicchieroni, lui ne afferrò una e l’altro lo prese la bionda platino.
“Oh no! Non è per te!” le disse togliendogliela di mano e porgendomela.
Il mio primo istinto fu di gettare tutto il contenuto per terra ma, vista la faccia e la delusione della ragazza, ne bevvi un sorso e sorrisi al moro. Lei se n’andò lasciando me e Zayn conversare.
“Non offro da bere a una ragazza qualsiasi in un bar!” disse sentendo il dovere di giustificarsi “Tu sei diversa”
Annui ridendo sarcasticamente: “Ovvero sono l’unica con cui un ragazzo senza principi non desidera andare a letto!”
Zayn rimase impassibile a quell’affermazione ma pochi secondi dopo, si avvicinò a me: “Io ho dei principi!” esclamò “Non porto mai a letto una ragazza brutta. E poi, volevo venire a letto con te e ho pensato troppe volte a come buttarti nel divano ma non l’ho fatto! Sono attratto da te, credimi, ma penso che tu meriti di meglio!”
Non riuscii a trattenere un sorriso e lui continuò: “A dire la verità non riesco a trovare un ragazzo alla tua altezza!” sibilò.
“Grazie Zayn!” dissi appoggiando il bicchierone ovviamente vuoto, nel tavolo.
Lui mi afferrò la mano. “Vieni!” esclamò trascinandomi in pista.
“Ho bevuto troppo Zayn. Cadrò per terra e diventerò la barzelletta della serata!” mi lamentai cercando di oppormi, ma i miei muscoli erano la metà dei suoi, quindi mi abbandonai alle sue braccia.
Una volta nel centro della pista, affiancammo Louis e Jasmine e cominciammo a ballare.
Il modo in cui Zayn mi stringeva a se e il modo di muoversi, mi fecero capire il perché le ragazze volessero aprire le gambe nel suo divano.
Cambiò espressione diventando quasi serio quando iniziai a scorrergli la mia mano sopra il suo addome. Sembrava rilassato e teso allo stesso tempo.
Per un attimo poggiò le sue mani sopra i miei fianchi ma quando la musica rallentò, prese le mie braccia e le alzò in aria, mettendomele poi, intorno al suo collo. Mi accarezzò tutto il busto e poi riportò le mani sui fianchi.
Poggiai il collo nella sua spalla e chiusi gli occhi. Quando sentii le sue labbra e la sua lingua sul mio collo sobbalzai.
Zayn sorrise, un po’ sorpreso. “Che c’è, Glass?”
Non risposi, mi allontanai solamente e ordinai una vodka liscia. Mi sedetti in uno degli sgabelli e dopo meno di un minuto arrivò Zayn.
“Pensi che così gli altri cambieranno opinione su di noi?” chiesi ma lui scoppiò a ridere.
“Non me ne frega un cazzo di quello che pensano di noi!”
Gli lanciai un occhiataccia e mi voltai fissando la direzione opposta a lui.
“Glass!” disse toccandomi il braccio.
Lo spostai: “Smettila! Non berrò mai abbastanza per far si che tu mi porti sopra a quel divano”
Il suo viso si contrasse per la rabbia ma prima che potesse ribattere quella morettina conosciuta si mise tra di noi.
“Ehi Megan!” la salutò
Bastardo
“Ciao Zayn!” disse lei a sua volta avvicinandosi pericolosamente a lui. Avevo voglia di distogliere lo sguardo ma se l’avessi fatto forse avrebbe pensato che mi desse noia, allora continuai a guardarli mentre si scambiavano affetto.
Seh, affetto! E che affetto.
Dopo pochi secondi, afferrò la mano della ragazza e la trascinò in pista, proprio come aveva fatto con me qualche minuto prima.
Dentro di me si fece spazio un vuoto enorme e cercai di rimandare dentro le lacrime che pizzicavano i miei occhi.
Debole. Sei debole.
Aveva ragione, ero debole. Cercai di ricompormi al meglio e ripresi la mia espressione normale. O almeno penso.
“E’ il tuo ragazzo quello là?” chiese una voce alle mie spalle. Mi voltai per vedere chi fosse.
Un ragazzo castano, occhi marroni e con un fisico mozzafiato si trovava davanti a me. “Sembri incazzata!”
“Non è il mio ragazzo! E’ solo un amico!” dissi. Ormai quelle parole mi uscivano da sole da quando frequentavo Zayn.
“Ben per te, sennò sai che imbarazzo!” esclamò facendomi ridere.
“Mi chiamo Christian!”
“Crystal!” risposi stringendogli la mano.
Diedi uno sguardo fuggitivo alla pista da ballo e notai Zayn che stava palpando le chiappe della morettina.
Mi girai, presi la borsetta e ne estrassi un lucidalabbra color ciliegia. Protesi le labbra in avanti e ne applicai un po’ davanti a Christian.
“Bel colore!” esordì sorridendo.
“Forse dopo potrai togliermelo!” risposi con voce sensuale.
Zayn si stava divertendo? Bene, lo stavo facendo anche io.
Mi avvicinai di più a Christian, muovendomi come meglio sapevo fare; ero un po’ impacciata ma riuscii comunque ad arrivare a lui e a far scorrere i miei polpastrelli lungo tutto il suo braccio.
Proprio nel momento in cui lui stava cominciando a toccarmi, arrivò Zayn.
“Andiamo Glass?”
“Lo vedi? Sto parlando!” risposi acida e spingendolo via.
“Lo conosci almeno?” continuò il moro avvicinandosi di nuovo a noi.
“Zayn, questo è Christian!” lo presentai rivolgendo al nuovo conoscente uno sguardo e un sorriso provocante.
“Piacere di conoscerti” rispose.
“Christian, lui è Zayn!” dissi continuando le presentazioni.
“Zayn Malik!” precisò afferrando la sua mano e stringendola.
Christian sgranò gli occhi, sicuramente per la stretta, e imbarazzato ritrasse la mano “Zayn Malik? Quello che combatte?” chiese dopo essersi massaggiato la mano.
“Si.. e allora? Vuoi provare?” domandò scontroso.
Che casini.
Christian rise, spostando lo sguardo da me a lui. Quando, però, che Zayn non stava scherzando, sfoggiò un sorriso debole e se ne andò.
“Ora possiamo andare?” mi chiese Malik con tono arrogante.
“Io, io non ti capisco Zayn. Che ti è passato per la testa?”
Seguimmo Louis e Jasmine fuori dal locale. Zayn cercò di prendermi la mano per attraversare il parcheggio ma mi divincolai, facendo solo peggio: si avvicinò a pochi centimetri dal mio viso.
“Ti ho dato un bacio sul collo, e allora?”  chiese.
“Non avevi il diritto di cacciare Christian!”
“Christian! Sai chi è quell’uomo? È stato in carcere fino ad una settimana fa per molestie sessuali poi sono state ritirate le accuse”
Merda
“Avete qualcosa in comune!” esordii, troppo orgogliosa per dargliela vinta.
“Mi stai dando dello stupratore?” chiese con tono freddo e basso. Serrò la mascella in attesa di una risposta.
Forse ho esagerato
“No, sono solo incazzata!” mi ripresi cercando di rimediare al danno.
“Ho bevuto, okey? Avevo la tua pelle e il tuo collo a pochi millimetri di distanza e mi sono lasciato trasportare da quello che il mio cervello stava pensando. Sei bella e hai un bel profumo, ti ho baciato. Se non vuoi, non succederà più. Ma ora basta!”
Mi ritrovai a sorridere davanti a tutte quelle scuse “Mi trovi bella?”
Sorrise anche lui “Sei bellissima, e lo sai. Perché stai sorridendo come un ebete?”
Ero divertita da tutto questo e cercai di nasconderlo ma con scarsi risultati. Lo presi per mano e “Niente, andiamo!”
“Mi stai facendo diventare pazzo.. lo sai?”
 
Mi distesi nel letto annusando il profumo dei miei capelli appena lavati.
Quando Zayn entrò in camera, mi fissò per qualche istante sorridendo e io dovetti lottare contro l’alcol per non stampare la mia bocca contro la sua.
Si distese accanto a me “Notte Glass!” mi sussurrò girandosi dall’altra parte.
Appoggiai il mento sulla sua spalla: “Zayn?”
“Si?”
“So di essere ubriaca e che abbiamo litigato pochi minuti fa, ma..” iniziai.
“No, non ho intenzioni di portarti su quel divano!” disse ridendo.
“Cosa? No!” protestai scoppiando a ridere.
“Che c’è, Glass?”
Sospirai “Questo..” dissi posandogli la testa sul suo petto e mettendogli un braccio intorno alla vita.
“Sei davvero ubriaca!” rise e alzò le mano come se non sapesse dove metterle. Poi, dopo un po’ di riflessione, una la poggiò lungo la mia schiena e l’altra sui miei capelli.
“Nessuna donna mi ha mai mandato in confusione come te!”
Sorrisi: “E’ il minimo dopo che hai fatto scappare a gambe levate l’unico ragazzo che mi si era avvicinato stasera!”
Sospirò: “Intendi Christian lo stupratore? Se non fossi intervenuto.. Ah, non ci voglio nemmeno pensare a quello che ti avrebbe potuto fare!” disse con un tono calmo e fermo.
Mi spostai ancora più vicino a lui, trovandomi il suo viso a un dito di distanza dal mio.
“Sono ubriaca, non so che sto dicendo e facendo e non so se riuscirò mai ad addormentarmi” mugolai in preda alla disperazione
“Vuoi che ti abbracci fino a che non dormi?”
Non risposi. Mi prese tra le sue braccia, io mi accoccolai a lui e cullata dal suo profumo e dal battito del suo cuore mi addormentai.
 
Mi svegliai di soprassalto a causa di quel sono insopportabile.
La sveglia.
Mi guardai intorno e con grande sorpresa vidi che i confini tra me e Zayn stavano svanendo.
Oh no.
Cosa avevo fatto? Cercai di divincolarmi dalla sua presa ma con scarsi risultati.
“Glass, lasciami dormire!” mugolò ancora con li occhi chiusi.
“Mi puoi lasciare? Voglio andare a prendere un bicchiere d’acqua!”
“Oh si.. Scusami!” disse mollando la presa e girandosi dall’altra parte.
“Vuoi qualcosa?” chiesi.
Come risposta ebbi solo un mugolio, il che mi fece capire che era caduto di nuovo in un sonno profondo.
“Ciao Crystal!” mi salutò Louis appena varcai la porta del salotto.
Era seduto a gambe incrociate nella poltrona e stava guardando uno di quei programmi stupidi alla televisioni.
“Vieni..” disse facendomi cenno di avvicinarmi “Non so cosa stia succedendo tra te e Zayn, ma so che farà qualcosa di stupido che ti farà incazzare. Non lascia avvicinare molte persone ma a te l’ha permesso. Solo se tu rimarrai dopo quello che farà, capirà!”
“Capirà cosa?” chiesi confusa.
“Sei hai superato il muro!” rispose e scomparve nella sua camera.
Mi metterà alla prova di nascosto, e io dovrò superarla in tutti i modi: non riesco a immaginarmi una vita differente e con persone diverse.





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They tell me I’m too young to understand
They say I’m caught up in a dream
My life will pass me by if I don’t open up my eyes
Well its fine by me







 










 

HEEEEEEEEELP.

Okey, inizio con calma.

Prima di tutto, ciao a tutte! :)
Grazie per essere arrivate fin qui e grazie 
per tutte le recensioni che mi lasciate sempre.
Passiamo al capitolo:
C'è stato il primo "avvicinamento" a Glass da 
parte di Zayn con un piccolo bacio umido sul 
collo. 
Inoltre, Crystal ha amesso di non vedere un futuro
senza di lui e i suoi amici, quindi deve riuscire
a superare in tutti i modi la prova nascosta del 
moro. 
Ora, visto che del capitolo ho parlato abbastanza,
volevo dirvi che non so quando aggiornerò visto che, 
a casa sono impegnata, esco con i miei amici 
(penso che sia giusto così), e il 10 agosto 
(giorno del mio compleanno) parto per la montagna.
Spero di riuscire ad aggiornare prima di partire. 
Ora vado via, ve lo prometto e vi lascio 
sognare i nostri ragazzi in pace.
Mi raccomando fatemi sapere quello che pensate del
capitolo e quello che secondo voi succederà nel 
prossimo, con una recensione più lunga di 10 parole. 

Baci, 

 
Their_Eyes




Vi consiglio questa FF: 

 

A dream is a wish your heart makes 








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Capitolo 6
*** Bet ***


 



Bet


 

“Ti sta guardando!” mormorò Jasmine guardando dietro alle mie spalle.
“Smettila Jas! Chi ti dice che stia guardando proprio me?” chiesi sentendomi in soggezione.
“Merda Crys! Mi vuoi ascoltare una buona volta? Non ti toglie gli occhi di dosso!” sibilò stringendo gli occhi a fessura.
Mi girai esitante e guardai nella sua direzione. Aveva ragione Jasmine. Come sempre. Payne mi stava fissando.
“Okey, ora possiamo andare!” dissi alzandomi appena la campanella suonò.
A metà corridoio fui fermata proprio da lui, Liam.
“Ciao!” mi salutò. Gli sorrisi. “Ti ricordo la festa di questo fine settimana!”
“Certo!” risposi cercando di essere il più disinvolta possibile.
Jasmine scoppiò a ridere per i suoi comportamenti buffi, non appena svoltammo strada per raggiungere la mensa dove ci avrebbero aspettato Louis e Zayn.
“Ciao amore!” la salutò Lou “Che hai da ridere così tanto?”
“Oh, ehm.. Un tizio ha guardato Crystal per tutta la lezione. Era adorabile!”
“Allora posso stare tranquillo! Finché fissa lei!” commentò Louis felice di sapere che nessuno ci aveva provato con la sua ragazza.
“Chi era?” chiese curioso Zayn.
“Nessuno Zayn; è Jasmine che si immagina le cose!” dissi.
Sapevo che se fosse scappato fuori una parola di quello che era successo poco prima, sarebbe scoppiato il finimondo e la mia amicizia con Zayn si sarebbe frantumata.
“Liam Payne!” rispose sbrigativa Jasmine mentre l’espressione del moro diventò disgustata.
Lanciai un’occhiataccia a Jas, che alzò le mani con fare innocente.
“Liam Payne? Il biondino?” chiese conferma Malik.
E’ castano, non biondo.
Lasciai perdere e iniziammo a mangiare. Con il tempo a noi si unirono tutte gli amici di Zayn.
“Ehi amico!” lo salutò Harry “Che ti prende?” continuò vedendo che il moro non ricambiava il saluto.
Si, in effetti era strano. Non era più lo Zayn che conoscevo io: spensierato, menefreghista e allegro.
“Si, che hai, Zayn?” mormorai cercando il suo sguardo.
“Non ho niente! Va bene? Ora lasciatemi in pace, cazzo!” sbottò alzandosi.
Guardai Louis preoccupata. Ero stata io a creare tutta quella confusione, lo sapevo.
Zayn era in quel modo era a causa mia.. Ma che avevo fatto?
“Crystal, lascialo perdere. Non hai fatto niente. Per essere suoi amici bisogna essere pazienti e sorvolare alle sue cazzate!” mi spiegò Louis.
Scossi leggermente la testa: “Quello è il ragazzo che conoscono tutti. Lo Zayn che conosco io è diverso..”
 
Quando tornammo a casa, mi distesi sul letto, aspirando il suo profumo. Pensai a cosa potesse essere causato il suo comportamento. Eppure la mattina avevamo passato tanto tempo insieme ed era.. Normale.
Aprii gli occhi e guardai fuori: era buio. Quanto avevo dormito?
Decisi di alzarmi e andare in cucina ma quando arrivai alla porta, mi bloccai sentendo il mio nome.
“Crystal capisce! Non c’è niente di male se le chiedi di uscire!” esordì Louis.
“Ma io non voglio uscire con lei! Lei è.. diversa!” replicò Zayn
Diversa.
“Diversa come?” chiese Jasmine.
Una statuaaaaa.
“Non lo so.. E’ diversa. Punto. Non mi tratta come le altre.. Forse ci tiene davvero a me!”
“Io toglierei il forse!” disse Louis e pensai che stesse sorridendo.
Bravo
Avevo trovato degli amici, veri amici, e non avevo intensione di andarmene o di creare altri casini.
Avanzai piano verso la cucina, catturando l’attenzione di tutti.
“Ehi Crystal..” mi salutò Jas.
Non ebbi il tempo di ricambiare il saluto che Zayn mi prese per la mano e mi trascinò in camera.
Una volta dentro, sospirò: “C’è profumo di te!” disse sorridendomi dolcemente.
Che carino.
“Ce l’hai con me?” chiesi schietta e andando subito al sodo.
Lui si accomodò sul letto, passandosi una mano tra i capelli e facendomi cenno di andarmi a sedere accanto a lui.
“No, Glass!” disse triste “Come potrei avercela con te? Sei la persona che mi conosce meglio! Solo che ho la brutta abitudine di trattare male le persone a cui sono affezionato!”
Scosse la testa come segno di disapprovazione. E io sapevo che quel gesto non era per me. Ma per lui. Sapevo anche che quello che faceva non lo rendeva affatto contento di lui. Se ne pentiva ma non riusciva a cambiare.
“Basta Zayn! Sono qui. Tu smetti di essere arrabbiato per qualsiasi motivo e io sopporterò le tue bizze!” dissi sorridendogli.
Vidi il suo sguardo illuminarsi “Menomale che lo fai, non so cosa farei in caso contrario!”
Un brivido percorse il mio corpo quando, per colpa della troppa vicinanza, il suo labbro superiore stava per toccare il mio. Ebbi un fremito.
Si avvicinò ancora di più, così che potessi sentire il suo alito sul mio viso ma trasalimmo al suonare del suo telefono.
“Okey! Frast? Seh, soldi facili! Alle 21.00? Ci saremo!” disse per poi agganciare “Vieni con me!”
Mi trascinò fino al salotto dove Louis e Jasmine stavano guardando la televisione.
“Ha chiamato Adam. Combatto tra un’ora. Verrà anche Glass con noi!” annunciò Zayn.
“Prepariamoci, allora!” disse Jas con tutta l’adrenalina possibile.
Tornai in camera mentre Zayn si stava facendo la doccia. Sapevo di dovermi sbrigare perché ci avrebbe messo sicuramente meno di me. Avevo sentito dire più volte, da Jasmine, che ai combattimenti le donne si dovevano vestire in modo elegante e provocatorio, quindi optai per un paio di leggins e una maglia gialla fosforescente molto scollata.
 
“Dove pensi di andare vestita così?” mi chiese Zayn appena varcai la porta della camera.
Accidenti
Mi stava aspettando?
“Ti sto accompagnando!” risposi con nonchalance.
“Non penso proprio! Tu torni lì dentro!” indicò la camera “e ti metti qualcosa che ti copra di più!”
Ma dai..
“Zayn, non essere stupido! Verrò così, nessuno mi toccherà!” sorrisi divertita dalla sua gelosia.
“Che hai da ridere eh?” chiese con tono divertito, poi tornò serio “Glass, guardati, ti si vede il reggiseno!” d’istinto mi portai una mano sopra al mio seno. Forse aveva ragione: l’idea di essere in una stanza con la maggioranza di uomini e una maglia così scollata non mi piaceva affatto.
Presi Zayn per un polso e lo trascinai dentro la camera. Gli misi tre t-shirt di fronte e: “Scegli tu quale ti sembra più adatta!”
Lui sospirò per il sollievo: “Menomale che ti sei decisa. Non avrei sopportato che ti guardassero. Mi sarei preoccupato di più per quello che ti sarebbe successo che per quello che mi avrebbe potuto fare Frast. Comunque, io direi questa!” disse indicando una delle magliette.
 
“Dai, salta!” mi incitò al di là della finestra.
“Mi spieghi perché dobbiamo entrare di qua?” chiesi.
Eravamo arrivati al locale dove avrebbe combattuto Zayn e stavamo entrando da una finestra. Mi sembrava tutto così assurdo.
“L’altra entrata è peggio! Dammi retta, Glass!” mi implorò dall’altra parte.
Lui era già entrato con un salto abile. Certo con il suo fisico muscoloso, tutto è più facile.
Mi decisi. Se volevo assistere al combattimento, dovevo per forza scavalcare quella maledetta finestra. Feci pressa con le braccia e dopo vari tentativi mi trovai sopra il davanzale, ma non in una delle migliori posizioni.
“Glass, ascoltami!” disse Zayn dall’interno. Era buio e non potevo vederlo “Scavalca il meglio che puoi, ti prendo io!”
Esitai ma poi feci quello che mi era stato detto. Ovviamente persi l’equilibrio ma le braccia possenti di Zayn mi attenuarono la caduta.
“Grazie!” sussurrai. Non lo vedevo ma capii che era più vicino di quando pensassi.
Calò il silenzio, sentivo il fiato sul mio collo e la sua vicinanza mi mandava fuori di testa.
“Andiamo!” esordii. Lui non replicò, mi prese per mano, e mi trascinò all’interno.
 
Quando arrivammo nella stanza dove ci sarebbe stato il combattimento, fui invasa dall’odore di sudore e di soldi. Ricordai involontariamente la prima volta in cui ci avevo messo piede e non potei fare a meno di sorridere. Era da lì che era nato questo splendido disastro. Se così si poteva chiamare.
Ci avvicinammo ad Adam: “Tu starai con lui, okey?” disse Zayn rivolto a me; poi guardò l’uomo che avevo accanto: “E tu non permetterti di toccarla o di farle avvicinare qualcuno perché sennò ti faccio fuori!”
Adam annuì e pochi secondi dopo annunciò lo sfidante di Malik. Era un ragazzo altissimo e anche tozzo. Al posto delle braccia aveva come delle colline. Deglutii a vederlo e a pensare che potesse fare del male a Zayn.
“Ehi Glass!” mi chiamò “Che ti prende?”
Merda.
“E’ il doppio di te, Zayn! Ti straccerà!” piagnucolai.
“Non gli permetterò di toccarmi!” disse divertito. Mi rianimai un pochino, vedendo che il moro non era preoccupato nemmeno la metà di quello che lo ero io.
“Seh!” sorrisi “E come farai?” chiesi sfidandolo.
“Facciamo una scommessa!” mi disse sorridendo. Fece un cenno a qualcuno dietro di me e allora capii che stavano aspettando noi, per iniziare il combattimento.
“Se lui non mi toccherà nemmeno una volta, vincerò io, e ti trasferirai da me per un mese!” sorrise soddisfatto della proposta.
“Ma starò ugualmente da te!” protestai.
“Hanno riparato le caldaie e l’acqua calda è tornata!”
Ecco.
“Se riuscirà a darti almeno un pugno, vincerò io e dovrai astenerti dal fare sesso per un mese!”
 
Erano due minuti o tre che il combattimento era iniziato e ancora il Ragazzo Collina  non era riuscito a sfiorare Zayn con un dito. Mi meravigliai delle capacità del moro, anche se non avevo mai dubitato della sua bravura. Mi immaginai lui, una decina di anni fa, intento a combattere contro il padre drogato e ubriaco, per proteggere le sue sorelle.
Una stretta al cuore prese il sopravvento e un urlo disperato da parte dello sfidante di Zayn mi fece capire che la gara si era conclusa.
“Passiamo dal dormitorio?” mi chiese Malik una volta sceso dal ring.
“Facevi sul serio?” chiedo.
“Certo! Le scommesse, una volta fatte, vanno rispettate!” sorrise.
Gli passai il pollice nel labbro inferiore dove aveva uno schizzo di sangue, sicuramente del Ragazzo Collina, e glielo pulii, sotto un suo gemito. Chiuse gli occhi e si abbandonò al mio tocco.
“Perché mi costringi a rimanere da te in qualunque modo?” chiesi una volta che avevo finito di pulirlo.
Riaprì gli occhi e io mi beai di quel marrone, quasi trasparente che nascondeva tutte le volte che chiudeva le palpebre: “Non lo so” Alzò le spalle “E’ tutto più bello quando ci sei tu!”
 
“Ehi! Mettimi giù!” gridai mentre Zayn saliva gli scalini dell’appartamento con me a sacco di patate sulla spalla destra.
Eravamo appena tornati dal dormitorio e avevo un sacco di vestiti in più. Zayn si era comportato stranamente bene e aveva rispettato tutti i limiti della strada, fermandosi ad ogni fottuto semaforo.
“Sei così allegro Zayn.. Cos’hai?” chiese Jasmine quando entrammo in casa.
Curiosa.
“Ho vinto un sacco di soldi!” esordì il moro, mettendomi giù.
“No, è qualcos’altro!”
“Jasmine” l’ammonì Louis con voce fredda.
“Okey, cambio discorso. Payne ti ha invitato alla festa della Dragon Tye vero?” chiese.
Annuii. Dentro di me si crearono strane emozioni. Da una parte ero felice che un ragazzo mi avesse chiesto di andare alla festa, dall’altra no. Poi mi convinsi, mi sarei divertita sicuramente: ci sarebbero stati anche Louis e Jasmine.
“Ti viene a prendere?” mi domandò.
“No, ci vediamo direttamente alla festa. Tu Zayn verrai?”
“Si!” disse sicuro.
“Non eri tanto convinto fino a ieri!” intervenne Louis.
“Non posso semplicemente cambiare idea?” chiese Zayn.
Louis alzò le mani in segno di resa: “Crystal puoi venire un attimo? Ti devo parlare!”
Il suo tono era freddo ma calmo. Però il suo viso era pieno di rabbia. Che avevo combinato questa volta?
“Io dico! Mi prendi in giro?” sibilò a denti stretti Lou una volta nella sua camera.
Lo guardai interrogativa e lui continuò: “Ti avevo detto di non giudicarlo. Pensavo che foste solo amici!”
“E’ così!” dissi sconcertata. E’ per questo che stiamo discutendo? Perché pensa che mi stia approfittando di suo cugino?
“No, non è affatto così, cazzo!” urlò. Imprecai in talebano che nessuno lo avesse sentito al di là delle quattro mura della camera, ma Jasmine entrò fissandoci sbalordita.
“Louis, amore! Di nuovo?” gli chiese. Quindi lei sapeva il perché si fosse incazzato in quel modo?
Lui non rispose, si limitò a sbuffare buttandosi nel letto.
“Quante volte ti ho detto che qualunque cosa succeda tra lei e Zayn, tra di noi non cambierà nulla?”
Ah
Quindi il problema non erano i sentimenti di Zayn! Ma il loro amore!
Capisco.
Ragionandoci meglio e arrivando a una conclusione plausibile, Louis aveva paura che, se tra me e Zayn fosse nato qualcosa e fosse andato storto, la sua relazione con Jasmine sarebbe finita.
“Louis..” sussurrai ma mi interruppe.
“Scusa..” disse “Non volevo farti carico delle nostre discussioni! Quello che succede tra voi, è vostro; io e Jas non c’entriamo niente, ma purtroppo sono stato fregato troppe volte!”
Quindi Louis, in passato, ha dovuto lasciare le sue ragazze per colpa di Zayn?
Che cosa strana.
Rimasi sola con Jasmine: “Crystal”
Oh no.
“Cosa provi per Zayn?” chiese “Avete passato l’ultima settimana insieme e non vi siete lasciati per un attimo!”
“Jas, quante volte te lo devo dire. Siamo amici. Migliori amici. Non gli interesso come ragazza. L’ha detto. Più volte.”
“Crystal, sai bene che non è vero. Siete come me e Louis; con l’unica differenza che non fate sesso!”
“Non è vero Jasmine! Non mi sembra che Louis porti a casa una ragazza diversa ogni sera e che se le faccia sul divano! Lui ha solo te!”
“Stai facendo un grosso sbaglio Crys. Non hai bisogno di andare alla festa per conoscere un ragazzo. Ne hai uno a pochi metri, pazzo di te!”
 
Mi sedetti nella poltrona a riflettere su quello che mi aveva detto pochi minuti fa Jasmine.
Zayn aveva ripetuto più volte che non mi vedeva come quel tipo di ragazza che fa per lui, ma che ero diversa. Volevo tanto capire che voleva dire per lui: diversa.
Eppure, sono come le altre. Con la netta differenza che non mi ha sbattuto nel divano e non lo farà mai.
Mentre pensavo su quello che provavo nei confronti del moro, un rumore catturò la mia attenzione.
“Esci?” chiesi vedendo Zayn tirare la maniglia “Dove vai?”
“Fuori!” rispose sbattendo la porta e non degnandomi di uno sguardo.
Possibile che fossi sempre io a combinare i casini?
 
Erano le due e mi decisi di andare a dormire senza Zayn. Chissà dove si era cacciato con quella moto!
Un senso di vuoto si impossessò di me e arrivata in camera, abbracciai il cuscino e aspirai l’odore del moro.
Dopo una mezzora venni svegliata da delle risate che provenivano dal salotto, poi sentii la voce di Zayn. Era lui con ben due ragazze.
Rabbrividii sentendo un tonfo, provocato sicuramente, da una delle due ochette che erano state lanciate nel divano.
Nemmeno cinque minuti dopo, le risate e gli schiamazzi furono sostituiti da gemiti e da urli strozzati: presi il cuscino e lo posizionai sopra la testa.
Se nell’ultima settimana i confini tra me e Zayn si erano quasi confusi, ora al loro posto c’era un muro di pietra indistruttibile.
Impossessata da questi orribili pensieri, provai a girarmi e rigirarmi per cercare la posizione giusta ma non riuscii comunque ad addormentarmi, anche quando tutta quella pagliacciata si concluse.
Zayn fece una doccia e mi raggiunse nel letto. Puzzava ancora di whisky e di vodka. Il pensiero che avesse guidato in quello stato mi mandava in confusione.
 
Mi svegliai da sola, nel letto del moro, e la luce che penetrava dalla finestra, mi fece aprire gli occhi lentamente.
Sentivo delle voci che provenivano dal soggiorno ma tra quelle non c’era quella di Zayn. Era uscito un’altra volta? Perché non mi aveva detto niente? Cosa gli avevo fatto? Perché non mi aveva nemmeno dato la buonanotte nonostante facessi finta di dormire? Perché era uscito da casa ieri sera, non rivolgendomi nemmeno uno sguardo?
Decisi di non trovare una risposta a tutte quelle domande e riluttante mi alzai dal letto, dirigendomi in cucina.
“Ehi dormigliona!” mi salutò Jasmine. Ricambiai con un cenno della mano, ancora troppo assonnata per aprire bocca.
“Crystal.. Scusami ancora per ieri sera!” disse Louis “E’ un misto di sensazioni: non voglio che Zayn soffra, l’ha fatto abbastanza nel passato e non voglio che una vostra stupidaggine separi noi due!” concluse dando un bacio alla mia migliore amica.
“Non preoccuparti, Louis, è tutto okey!” dissi sorridendogli.
Mi sedetti nella poltrona, mentre gli altri cucinavano qualcosa per colazione.
Un attimo dopo la portasi spalancò e entrò Zayn carico di borse del supermercato.
“Crystal è sveglia?” disse a bassa voce “Ho comprato pancake, fragole, nutella e fette biscottate. Le piacciono anche i cereali Kellogg’s, vero Jas?” chiese voltandosi.
Fu allora che si accorse che ero lì, davanti a lui e che tutto quello che aveva detto lo avevo sentito.
Che tenero
“Ehi Glass!” mi sorrise “Hai fame? Ti ho portato la nutella con le fette biscottate e anche un po’ di cereali così li metterai nel latte. Ah, ti ho preso anche quella roba che usate voi ragazze per farvi i peli.. Aspetta!” disse precipitandosi in camera.
Quando tornò in salotto la sua faccia era tutt’altro che rosa. Era sbiancato.
Merda. Un fantasma.
“La tua roba è in valigia!”
Guardai Jasmine. Lo sapevo che era stata lei a prendere questa decisione. Quello che mi faceva arrabbiare ancora di più è che aveva deciso per me.
Perché diavolo dovrei essere andata via?
“Si..” dissi abbassando lo sguardo e  guardandomi le mani.
“Te ne vai..” aggiunse frustato.
No, poverino.
Non potevo vederlo così. Volevo dire che sarei rimasta, che lo avrei accudito per i giorni successivi ma quello che mi uscii dalla bocca, fu solo un mugolio lamentato.
“Credevi che sarebbe rimasta veramente?” rispose Jasmine. Ma che le era preso? Perché era così? Cosa avevamo fatto io e Zayn di così tanto sbagliato?
Mistero
“Jasmine..” sussurrò Louis.
“No Louis. Vai Crystal!” disse indicandomi la porta.
Un nodo mi si formò in gola. Perché stava diventando tutto così assurdo.
Vedendo che non mi sarei spostata di un centimetro, Jasmine mi prese per un braccio ma Zayn la fermò. “Dio, Zayn! Stai cercando di fermarla? Perché se è così ti do fuoco!”
“Jasmine!” urlò Louis in preda alla disperazione. Era in conflitto. Diviso tra la donna che amava e il cugino. Si era creata la situazione che tutti avevamo cercato di evitare.
“E’ tutto a posto!” dissi sorridendo prima di tutti a Zayn e poi agli altri due.
“Ovvero?” domandò Louis con una nota di speranza nella voce.
“Ieri sera Zayn si è portato a casa un paio di donne dal bar. E allora?” chiesi.
“Stai dicendo che ti sta bene quello è successo?” chiese Jasmine sempre più preoccupata.
“Cosa dovrebbe fregarmene? Non è mio l’appartamento. E’ casa sua e può portarci chi vuole!”
“Vorresti dire che non hai fatto tu i bagagli?” chiese Zayn. Notai un pizzico di felicità nella sua voce.
Scossi la testa: “No, e ora devo disfarli, mangiare, fare la doccia, vestirmi..” affermai dirigendomi in camera.
Quando fui dentro, chiusi la porta e mi passai una mano tra i capelli. Tutto quello che era successo era colpa mia. Non dovevo fare tutto quello che ho fatto ma ormai era andata e io mi ero affezionata così tanto a loro che non potei fare a meno di viverli tutti i giorni.
“Glass? Posso entrare?”
“Certo!” sorrisi e lo vidi rilassarsi vedendo la valigia disfatta e tutti i vestiti nell’armadio aperto.
“Resterai?” mi chiese dopo un po’.
“Vuoi che me ne vada?”
“Certo che no! Come farei? Sei diventata importante per me anche se non lo dimostro mai!” confessò.
“Allora resto!” dissi facendogli l’occhiolino e dirigendomi verso la porta del bagno.
 
“Glass ti ho portato la roba. L’avevi lasciata in camera!” disse entrando in bagno.
“Grazie! Lasciala lì!” urlai per sovrastare il rumore del getto dell’acqua.
“Scusami per oggi, Glass! Ti ho sentito dire quelle cose a Jasmine su di noi e sono andato su tutte le furie. Poi stasera volevo uscire e prima che me ne accorgessi mi sono ubriacato e quelle due..”
“Zayn.. è tutto a posto! Se non ci tenessi a te, non sarei rimasta! Basta con queste storie!”
Dissi sorridendo e potei percepire il suo sorriso anche se non lo vedevo.
“Zayn?” dissi prima che lasciasse il bagno.
“Si, Glass?”
“Non guidare più quando sei ubriaco d’accordo?”
Rimase in silenzio poi sbuffando rispose: “Si, d’accordo!” 




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I ricordi che, sembrano lame 
fanno male ma, forse li cerco io
per rivivere.. per ricordare
ogni istante accanto a te
Una vita accanto a te












 

HI! :) 
Devo dirvi un sacco di cose.
Prima di tutto vorrei ringraziarvi per essere arrivate fino a qua.
Questo capitolo è lunghissimo e sembrava non finire più.
E' ben 7 pagine di word. :P 
Eh si, l'ho fatto così lungo perchè domani parto (E' il mio 
compleannoooo) e starò via una settimana quindi per un pò
di tempo non potrò aggiornare! 
Poi volevo ringraziare tutte quelle persone che oscillano tra le 20
e 25 che recensiscono sempre i miei capitoli, facendomi andare avanti. 
Passando al capitolo.. Che ne dite? Vi piace? 
Non ero molto convinta e non mi piaceva affatto. Ci ho messo quasi 
due giorni per scriverlo e l'ho fatto ricontrollare anche a una mia cara 
amica perchè avevo l'impressione che i verbi non tornassero. (Grazie Chia)
Non posso dilungarmi troppo infatti non commenterò quello che è successo
nel capitolo visto che mia mamma mi sta aspettando per fare le valigie.
Grazie per esserci sempre e FATEMI SAPERE CON UNA RECENSIONE
PIU' LUNGA DI DIECI PAROLE CHE COSA NE PENSATE.
Ci vediamo tra una settimana,

Baci, 
Their_eyes (Ire)



Passate da qua: Hello baby how ya doin'?

 

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Capitolo 7
*** Liam Payne ***


 



Liam Payne


 

"Posso entrare?"
"Si certo!"
"Oh. Mio. Dio! Sei bellissima!" disse Zayn non appena mi vide.
Sorrisi: "anche tu!"
Lo guardai meglio: indossava una camicia bianca e i primi bottoni slacciati lasciavano vedere il suo petto. Aveva le maniche arrotolate quindi si vedevano tutti i tatuaggi che aveva nelle braccia. Il colletto si allungava verso l'alto così che la punta potesse toccare la sua mascella. I pantaloni neri poggiavano perfettamente lungo le sue gambe slanciate e si abbinavano divinamente alle scarpe.
Varcammo la porta insieme e appena entrai in salotto un fischio assordante mi trapassò le orecchie. Alzai lo sguardo e vidi Jas tirare una gomitata veloce sullo stomaco di Louis che, innocente, alzò le spalle.
Sorrisi vedendo quella scena. Era da un mese che loro due aspettavano questa festa e quella sera finalmente ci sarebbe stata.

Quando arrivammo, c'era giá tantissimo baccano e la casa era giá piena di gente.
Jas e Lou si erano giá allontanati e io passai un pò di tempo al fianco di Zayn.
"Non accettare che nessuno ti offra da bere se non da me e da Lou!" mi disse porgendomi un bicchiere pieno di chissá quale sostanza alcolica.
"Non preoccuparti non lo farò!"
Tempo di girarmi per vedere se riuscivo a vedere Liam da qualche parte che due grandi mani mi afferrarono le spalle e mi facero girare.
"Sei arrivata, alla fine!" mi sussurrò all'orecchio.
Annuii poi guardare Zayn. Era nero di rabbia. Gli lanciai un occhiata veloce tanto per farlo rimanere tranquillo. Ci riuscii in parte, non si rilassò completamente.
"Ti va di andare a prendere una boccata d'aria?"
"Si andiamo!" dissi facendomi avvolgere dal suo braccio muscoloso. Mentre mi allontanavo con Liam feci l'occhiolino a Zayn che era giá stato circondato da ragazze appiccicose.
Scossi lentamente la testa mentre Payne apriva la porta della terrazza.
"Tu e Zayn siete sulla bocca di tutti!" mi disse perplesso.
"Che novitá!" esclamai ironica "Che si dice in giro?"
"Niente di importante. Solamente alla gente non torna la vostra amicizia. Secondo molti sei l'unica che riesce a tenere a bada Malik!" spiegò guardando l'orizzonte che piano piano stava diventando rosa a causa dell'alba.
"Non vorrei parlare di lui anche ora. Mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose!" ammisi un pò irritata.
"Okey scusami. Non volevo!" mi sorrise "Che piani hai per il futuro?" mi domandò. Mi prese un pò di sorpresa ma non spiazzò del tutto.
Barcollo ma non mollo!
"Penso di fare qualche corso avanzato per entrare in qualche azienda e tenere la contabiltá! E tu?"
"Entrerò ad Harvard!" ammise sicuro.
"Ma non è a numero chiuso? Come fai a essere così convinto?"
"Mio padre ha studiato lì ed era uno degli studenti più bravi e più generosi.. Capisci cosa intendo!"
Annuii. Queste cose non le ho mai capite e mi hanno sempre irritata ma feci finta che la cosa mi andasse giù bene.
"Tuo padre è un dottore?" chiedi riluttante.
"Si.. Cardiologo!"
Poco fiero, mi dicono
La luce del giorno illumò i nostri volti e il silenzio che proveniva dal piano di sotto, ci fece capire che la festa era giunta alla fine.
"Ti va se ti riporto a casa?" mi domandò aprendo il finestrone e entrando dentro.
"Certo che no" risposi contenta della proposta.
"Allora andiamo!" mi allungò la mano e io l'afferrai. Non provai la stessa sensazione che provai quando Zayn mi toccò il braccio quando eravamo nel letto la prima notte, ma diedi la colpa all' alcol che avevo in circolo.
"Sai dove abita Zayn?"
"Si certo! Ma perchè?"
Trasalii: "Sto da lui!"
Abbassai la testa temendo la peggio reazione.
"Stai da lui?" chiese incredulo.
"Si.. Ho perso una scommessa! Storia lunga!" spiegai velocemente.
"Ma siete solo amici?"
"Si!" sospirai esasperata.
Cercai Jasmine per dirle che sarei tornata con Liam e la trovai a parlare con Zayn.
"Torno con Payne!" annunciai con nonchalance.
"Cosa?" esclamò Jas con un ghigno malizioso negli occhi.
"Cosa?" gli fece eco Zayn.. Lui però pieno di rabbia "Finirá per sbatterti nel seggiolino posteriore!"
Lo guardai torva: "mi piace!" dissi semplicemente fissandolo negli occhi.
"Ci proverá! E poi ti lascierá con il cuore spezzato!" ritentò "Non venire a cercarmi per piangere!"
"Non succederá!" risposi. Mi voltai verso Liam notando che ci stava guardando incuriosito.
"Non andare con lui! Ti prometto che andrò piano, rispetterò i limiti, mi fermerò ad ogni semaforo arancione e starò attento a non prendere le buche!" mi supplicò Zayn tenendomi per un braccio.
"Zay lasciami! Tornerò sana o salva! Però smetti di fare il fratello maggiore!"
Cercai di dimenarmi dalla stretta e quando ci riuscii, lo salutai con un gesto della mano e gli mandai un bacio nell'aria.
"Se non sapessi come stanno davvero le cose.." iniziò Liam "Basta!" lo ammonii dolcemente "Ti ho giá detto che siamo solamente amici! Non farmelo ripete per favore!"
Non rispose, il che mi fece alterare un pò, ma quando mi aprii la portiera della sua auto, tutta la rabbia che avevo dentro si evaporò.
"È tua?" chiesi incredula.
Lui annuii mettendo in moto: "è una porche, edizione limitata. Mio padre era lì appena è uscita!"
Wow
"Capisco.." dissi cercando di sembrare meno sconvolta possibile ma penso che fallii.
Mi fece fare il giro della cittá, mi portò in un posto al di fuori di Londra solo per amminare da lontano il London Eye e quando arrivammo a casa, mi accompagnò al pianerottolo.
"Ci rivedremo?" mi chiese davanti alla porta.
"Certo!" risposi euforica.
"Hai da fare domani sera cioè stasera?" si corresse guardando il sole dietro le colline
Scossi la testa e mi appoggiai alla porta di casa.
"allora ti passo a prendere alle sei.. D'accordo?"
"Va benissimo!" dissi. Poi caddi all'indietro. Qualcuno aveva aperto la porta
Maledetto Zayn!
"Tranquilla, ci sono io!" esclamò afferrandomi prima che potessi toccare il pavimento.
Liam ci guardò interrogativo e scrutò all'interno della casa "Non hai compagnia stasera?"
"Evita, Payne!" lo liquidò Zayn tranquillo.
"Ciao Crystal!" mi salutò non dando ascolto al moro.
Gli diedi un bacio sulla guancia sotto lo sguardo furioso di Zayn e dopo chiusi la porta.
"Finalmente!" esclamò dirigendosi in camera. Alzai gli occhi al cielo e lo seguii chiudendo la porta per non svegliare o disturbare Louis e Jasmine.
Tirai giu la cerniera del vestito sotto lo sguardo ardente del moro "Niente che tu non abbia giá visto!"
Mi spogliai e mi misi i pantaloncini del pigiama e una maglia larga.
Mi distesi accanto a lui ma mi girai dall'altra parte.
"Ho rinuciato ad un incontro!" disse. Mi girai. "Volevo essere sicuro che arrivassi a casa sana e salva!" giustificò.
Alzai gli occhi al cielo, ancora! Da quando lo conoscevo mi capitava spesso: "non devi farmi da baby sitter!"
"Glass.." sussurrò accarezzandomi un braccio. Rabbrividii sotto il suo palmo: "Hai freddo?" chiese con un pizzico di stupore
Accidenti
"Un pò! Ho solo bisogno di dormire!" dissi mentendo sulla prima parte.
"Senti Glass.." iniziò, ma lo fermai
"Coss vuoi da me Zayn?" sospirai "Prima dici che non vuoi uscire con me.. Poi quando ho detto a Jasmine che ti vedo solo come un amico ti sei incazzato e sei tornato a casa con quelle due!"
"Ti ho giá detto che mi dispiace per quella sera!" replicò.
"Ti ho giá detto che non importa!" risposi assonnata.
Ci furono attimi di silenzio dove si potevano sentire solo i nostri battiti fondersi insieme.
"Dissi quelle cose perchè sono sicuro di non essere degno di te! Lo sai benissimo che penso che tu sia bellissima!"
Sospirai e sorrisi. I suoi complimenti avevano sempre qualcosa di.. Boh! Non lo so. Qualcosa di magico, ecco.
"Zayn? Per piacere, posso dormire?" bisbigliai "domani sera ho un appuntamento!"
"Con Payne?" sentii i suoi muscoli tendersi.
"Si! Posso?"
"Si certo!" disse alzandosi dal letto e uscire di camera sbattendo la porta.
Sospirai ma non ebbi nemmeno il tempo per pensare a cosa l'avesse fatto infuriare così tanto, che caddi in un sonno profondo.
 
Quando aprii gli occhi erano le quattro. Avevo solo 2 ore per farmi bella per Liam.
Dopo poco che ero entrata in doccia, sentii la porta aprirsi: "Zay?"
"Sono io!" disse Jasmine.
Tirai un sospiro di sollievo e sentii la tavoletta del water alzarsi, segno che Jas stava per fare pipì.
"Esci?" mi chiese.
Mugolai un sì e lei riprese: "Ti ha proprio stregato eh!" sogghignò.
"Jas.. Davvero! È bello, dolce, maturo.. E.. "
"Ti ha lasciato senza parole!"
Risi.
Jasmine tirò lo sciaquone e uno scroscio di acqua gelata mi venne addosso facendomi urlare.
La porta si spalancò di nuovo: "Glass! Stai bene?"
Scossi la testa sorridendo. "Si Zayn, tutto bene! Solo acqua gelata!"
Sospirò sollevato e chiuse la porta uscendo.
"è pazzo!" osservo Jasmine.
"Si!" approvai.
"Di te!" concluse poi.
Feci capolino dalla doccia: "Jasminee!" urlai con una voce a dir poco acuta e sbattendomi una mano in fronte.
 
Come aveva detto Liam, alle 6 in punto era fuori da casa.
"Ehi!" dissi appena fummo fuori "Che c'è?"
"Ero un pò intimorito da venire prendere la ragazza di cui Malik è innamorato a casa sua!"
"Zayn non è innamorato di me!" risposi seccata.
La serata passò nel meglio dei modi. Mi portò a mangiare in un ristorante italiano che per giunta era per metá dei suoi genitori.
Al ritorno, mi accompagnò di nuovo fino alla porta. Era presto, erano forse le undici e trenta, ma lui doveva studiare per un esame.
"E' troppo presto per un nuovo appuntamento?"
"No!" risposi convinta.
"Allora ti chiamo domani!" disse.
Ci dovevamo salutare e nessuno dei due sembrava fare il primo passo.
Bacio o bacio?
Mi avvicinai a lui, spinta dalla voglia di sapere come fossero e di cosa sapessero le sue labbra, e le feci unire alle mie.
Un bacio semplice, casto.
"Notte!" mi disse prima di girarsi e tornare verso la macchina.
Lo salutai con un cenno e entrai in casa dove allo stipide della porta mi aspettava Zayn.
"Com'è andata?" mi chiese
"Alla grande!" sorrisi come un'ebete.
Seguii il moro per il corridoio fino ad arrivare in camera. Mi cinse la vita con un braccio e mi aiutò a togliermi le scarpe con il tacco.
"Vi siete baciati?"
Si buttò sul letto e aspettò che mi sdraiassi insieme a lui.
"Ha le labbra soffici!"
Fece una smorfia disgustata poi mi guardò sorridendo.
"Dai, raccontami meglio!"
Mi stesi accanto a lui e stemmo qualche secondo a guardarci negli occhi. Una scarica elettrica percorse la mia spina dorsale mentre mi perdevo nel caramello dei suoi occhi.
"Vuoi davvero sapere come è andata la mia serata?" chiesi incredula.
Non sapevo stare dietro ai suoi sbalzi di umore.
Gli raccontai del ristorante, di quando mi ha fatto conoscere sua madre, dei suoi piani per il futuro, di Harvard e del primo bacio.
"Ti sei emozionata per un bacio?" chiese sorridendo.
"Odio il primo!" spiegai "Non so mai se darlo o no! Gli altri poi vengono spontanei!" 
Per un secondo pensai che lui fosse contento di vedermi felice e forse era veramente così.
"Ehi Glass!" sussurrò "mi piace vederti felice"
Sorrise ancora. Quel sorriso da perdi fiato, uno sincero. Ricambiai il sorriso meglio che potevo ma lui si rabbuiò.
"Che succede?" chiesi.
"Niente.." si sbrigò a dire.
"Dimmelo!" insistetti.
"Sono solo triste che la tua felicitá non dipenda da me!" spiegò "anzi, quando parliamo finisco per renderti sempre triste!"
"Ehi.." sussurrai accarezzandogli la guancia.
Lo guardai dolcemente e passai la mia mano sopra alla sua cresta.
La suoneria del mio telefono suonò inaspettatamente facendoci sobbalzare e distogliendoci da quella magia che ci stava circondando.
"Pronto!" risposi.
"È domani!" disse Liam dall'altra parte del telefono. Sorrisi involontariamente incredula.
Guardai la sveglia che segnava le 00:02.
Che dolce.
"È vero!" esclama sorpresa
"Ti va bene Lunedì alle 19?"
"Benissimo!" risposi senza pensarci troppo.
Riattaccai sorridendo e guardai Zayn che mi stava osservando in modo schifato.
"Lui ti piace davvero?"
"Non ho voglia di parlarne Zay!" risposi.
Lui mi accarezzò un braccio poi si girò dall'altra parte e poggiò i suoi piedi sopra i miei stinchi.
"Liam Payne!" sussurrò infine
.





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no please don’t complicate, our time is short
this is our fate, im yours.
no please don’t hesitate no more, no more
it cannot wait, the sky is yours!











 

SORRYYYYYYYYY! :) 
Allora, ho un sacco di cose da dirvi quindi dividerò lo spazio autrice in più punti.
1- Mi dispiace di aver aggiornato così tardi ma sono stata in vancanza e per di
più ho il computer ad accomodare perchè non ci sono più delle foto, tra l'altro anche 
quelle del concerto. E sto pubblicando dal computer della mia migliore amica. 
2- Nelle scorse recensioni mi avete scritto tutte che ho fatto un pò di confusione, 
e mi dispiace. Vi spiego: Louis e Zayn sono cugini e Lou ha litigato con Crystal perchè
ha paura che se lei e Zayn si dovessero fidanzare, lui si dovrebbe dividere tra suo cugino
e la sua fidanzata e finirebbero per lasciarsi. Nel passato è successo.
3- Una di voi, mi ha detto di modificare il carattere e la grandezza del capitolo ma ora come ora
non ho tempo e non lo posso fare. Lo farò prossimamente. 
4- Ho cercato di fare il capitolo un pò più corto per chi non avesse tempo o per chi 
non gli piacessero i poemi. 
5- Mi dispiace se in questo capitolo ho fatto un pò di errori, ma l'ho scritto dal telefono e come
ho già detto lo sto pubblicando dal computer della mia amica.
6- Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Per favore, fatelo! :) 
Commentate con una recensione più lunga di 10 parole.

Alla prossima, 
Baci, 
Ire


 

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Capitolo 8
*** Problems. ***






Problems.


 
L’appuntamento di lunedì superò tutte le mie aspettative. Liam mi portò a cena al cinese e ridemmo per le nostre abilità con le bacchette. Io non sapevo dove mettere le mani e lui sembrava che ci fosse nato. Quando mi riportò a casa, Zayn aprì la porta prima che potesse baciarmi, ma non s’infuriò molto e se ne andò lanciandomene uno per aria con fare più romantico che avessi mai visto. Avevo pensato che Payne fosse uno sempre pronto a essere servito in un piatto d’argento o che si fosse fatto problemi se qualcuno gli fosse andato contro, ma erano soltanto pregiudizi e mi ricredetti dopo esserci uscita varie volte.
Pensavo sempre di più che, per la prima volta, avessi trovato qualcuno che mi volesse davvero.
Un venerdì, stupendo tutta la mensa, si mise a sedere accanto a me, nel posto di Zayn, che quando entrò in stanza, lo superò con indifferenza e si sedette in fondo al tavolo.
A metà pranzo, calò il silenzio e Liam pensò di interromperlo: “Presumo di non essere stato invitato!”
“A cosa?” chiesi essendo all’oscuro.
“Mi hanno riferito che domenica c’è la festa del tuo compleanno!”
Jasmine lanciò un’occhiata agitata a Zayn che guardò Liam in cagnesco, come se lo volesse dividere in mille pezzettini.
“Era a sorpresa, Payne!” ringhiò quasi sussurrando Zayn, ma cercando di non perdere la calma. Sorrisi. Stava facendo tutto questo per me.
Liam sussultò “Ehm.. oh”
“Avevi intenzione di organizzarmi una festa a sorpresa?” domandai.
“E’ stata un’idea di Zayn.. E’ da Harry, domenica alle sei!” spiegò Jasmine sbuffando.
Liam s’irrigidì, consapevole di aver combinato un casino “Ed io non sono stato invitato!” ribadì.
“Nono, tu lo sei, eccome!” mi permisi di dire lanciando un’occhiata di aiuto a Jasmine, ma non sembrò capire “Anche se non ho organizzato io, io sono la festeggiata, e non penso che a nessuno crei problemi una persona in più!”
“Grazie!” disse, poi si alzò e capii che aveva bisogno di riprendere fiato “Ci sentiamo dopo okey? Ho lezione!”
Annuii e lo lasciai andare. Appena varcò la porta, balzai in piedi camminando fino alla fine della tavola.
“Zayn dobbiamo parlare!” sputai cercando di contenere la rabbia. Ma penso che non ci riuscii.
“Parla” esclamò lui, prendendo a morsi un panino.
Scrutai impaziente il tavolo di fronte a noi e tutti gli orecchi tesi. Feci un cenno a Zayn e mi incamminai verso la porta, sperando che il moro capisse le mie intenzioni, e così fu: mi seguì masticando, lanciando sguardi assassini alle persone che ci stavano fissando.
“Che c’è, Glass?” chiese.
“Devi annullare la scommessa!” lo supplicai.
Sembrò offeso: “Che c’è? Te ne vuoi andare? Cos’ho fatto di sbagliato?”
Alzai gli occhi al cielo: “Non hai fatto niente! Sono diventata lo zimbello della scuola!”
“E te ne vuoi andare per quello che pensano gli altri?”
“Si!” protestai “Tutti danno dello scemo a Payne perché credono che tu sia innamorato di me!”
Gli andò di traverso un po’ di fumo: “dicono così?”
Annuii.
“No!” esclamò.
“Come no, Zayn?” piagnucolai “Non annullerai la scommessa? Non posso continuare a uscire con Liam e dormire con te!”
“Smetti di uscire con lui!” alzò le spalle.
“Lo sai che non è quella la cosa sbagliata!”
“Non me ne frega un cazzo di quale cosa è giusta e quale è sbagliata! Lo hai detto anche tu: una scommessa è una scommessa! Quando finirà il mese, lui diventerà medico, vi sposerete, farete figli..” urlò con disprezzo “e io non ti rivedrò più! Ma mi mancano tre settimane ancora e non ho intenzione di rinunciarci!”
Cominciavano a pizzicarmi gli occhi e prima che Zayn potesse vedermi debole, davanti a una sua ripicca, svoltai l’angolo diretta a lezione.
“Glass!” sentii da dietro, ma non mi voltai. Le sue parole mi avevano colpito e mi stavano mandando in paranoia.
 
Jasmine stava parlando seduta sul pavimento mentre io mi stavo sistemando i capelli.
A dire la verità, non la stavo ascoltando. Il mio cervello stava pensando a quanto Zayn fosse stato paziente a non trattarmi male e di quanto avessi esagerato con lui. Sopportava che Liam venisse a prendermi a casa sua un giorno si e uno no, nonostante l’odio che provava nei suoi confronti.
Avevo fatto pace con Zayn da poco, dopo avergli chiesto di annullare la scommessa e ci eravamo abbracciati durando fatica a staccarsi.
Capii in quel momento che lui era uno di quelli che non avrei mai voluto perdere.
“Ehi Glass!” mi chiamò facendo capolino dalla porta del bagno “Usciamo a cena stasera?”
“Louis voleva provare quel ristorante messicano che hanno aperto ieri infondo alla strada!” intervenne Jasmine.
Zayn alzò un sopracciglio: “Pensavo di uscire solo con lei!”
“Mi vedo con Liam!”
“Ancora?” chiese
“Ancora!” risposi.
Non appena finii di parlare, suonò il campanello.
Corsi verso la porta e la aprii trovandomi davanti Liam in tutto il suo splendore.
“Sei mai meno bella?” chiese sorridendo.
“Rispetto alla prima volta che ha messo piede qui dentro, si!” puntualizzò Zayn, materializzandosi dietro di me.
Sorrisi girandomi e trovandomelo davanti e un’ondata di calore mi impossessò il corpo. Avevo davvero bisogno di lui per andare avanti.
Mi sbilanciai verso di lui, che mi afferrò con le sue braccia muscolose “Scusami per stasera e anche per stamattina. Grazie per avermi organizzato la festa di compleanno! Possiamo rimandare la cena?”
Mi staccai e lo guardai negli occhi. Una valanga di emozioni passarono in quel marrone luccicoso.
“Che è successo?” chiese Liam una volta fuori di casa.
“Niente! Soltanto che nell’ultimo periodo non siamo andati molto d’accordo!” spiegai “e non l’avevo ancora ringraziato per avermi organizzato il compleanno!”
“Ti posso accompagnare io?” chiese.
“Non lo so Liam!” piagnucolai “La festa l’ha decisa lui, non so se gli andrà molto a genio che mi accompagni..”
“Okey okey!” rispose “Non preoccuparti. Non voglio creare casini!”
Quando mi riportò a casa, parcheggiò l’auto e mi guardò negli occhi.
Rabbrividii sotto il suo sguardo. Era davvero bello ed era tutto mio. Ne potevo fare quello che volevo.
“Sei bellissima!” mi disse “Mi hai distratto tutta la sera! La coda ai capelli ti lascia il collo scoperto e solo Dio sa cosa vorrei farci!” Si avvicinò lentamente a me e cominciò a lasciarmi baci umidi sul collo, andando sempre più in giù verso il seno. Ero davvero pronta? Stavo davvero per farlo con lui?
Mi lasciai sfuggire un gemito. Non volevo farmi prendere dall’eccitazione, ma quando una mano mi si intrufolò dentro le cosce, tutti i miei sforzi andarono a farsi fottere.
Spostò le labbra, dal mio petto alla mia bocca e sussultai non appena la sua lingua si intrecciò alla mia. Mi sbatté contro il finestrino e continuò a salire verso l’alto con la mano.
La testa mi vibrò, non appena dei cazzotti si imbatterono nel vetro.
Liam si raddrizzò, ricomponendosi nel suo sedile. Aveva le labbra arrossate e gonfie a causa dei baci poco casti.
Caddi all’indietro, non appena lo sportello si aprì. Vidi Zayn e Jasmine al di fuori, mentre cercavo di rialzarmi.
“Che diavolo stai facendo, Zayn?”urlò Liam. Non l’avevo mai sentito alzare la voce, soprattutto con Malik. Aveva sempre lasciato correre.
La situazione si stava facendo pericolosa: “Liam è meglio che te ne vada, credimi!” sussurrai baciandolo in bocca.
“Non me ne vado, non ti lascio qui con quel depravato!” ribatté.
Sperai che Zayn non avesse sentito, al contrario sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.
Lo guardai male “Vai Liam, ti prego!”
Scosse la testa infastidito, poi mise in moto e sgommò fuori dal cancello.
“Che problemi hai Zayn?” chiesi irritata.
Jasmine sembrava agitata. Non ci misi molto a capire perché: il moro puzzava di Whisky.
Zayn accese una sigaretta: “Puoi andare Jasmine!”
“Crystal, vieni!” disse lei prendendomi per un becco della camicia.
“Non rimani?” chiese Zayn rabbioso. Feci un cenno alla mia migliore amica che si avviò verso casa, lasciandomi da sola con lui.
“Perché lo hai fatto?” domandai.
“Ti stava palpeggiando sotto casa mia!”
“E’ vero” sospirai “Vivo a casa tua, ma non è per questo che devi controllarmi!”
Gettò la sigaretta “Ti meriti di più, Glass! Non farti sbattere nei sedili posteriori di quella cazzo di porche!”
“Primo!” urlai “Non ho intenzioni di andare a letto con lui! Secondo, non stava per sbattermi ma stavamo solo flirtando.. ma tu ovviamente non lo sai perché quando conosci una ragazza passi subito al sodo e non fai la fase di mezzo!”
“Non potevo saperlo!” ribatté “I finestrini erano appannati e l’auto sobbalzava”
“E quindi? Non devi spiarmi!”  Stavo cominciando ad agitarmi sul serio e non avevo mai pensato di perdere la pazienza proprio con lui.
“Non posso sopportare che tu vada a letto con lui! Diventerei pazzo e rischierei di passare il resto della mia vita in una cella!”
Scossi la testa incredula “Non ci posso credere!” sbraitai “Forse per te non vuol dire un cazzo.. Per me.. per me si! Fare l’amore con qualcuno è una cosa importante! E io non.. ah lascia perdere!”
“Tu non hai cosa?” chiese. Sembrò non capire poi, quando scoppiò in una risata, la sua espressione cambiò da incazzata a divertita “Sei vergine?”
“E allora?” protestai. Il suo sguardo vagava altrove pur di sfuggire dai miei occhi. Stava cominciando a riprendersi dall’effetto del whisky o la situazione si stava solamente peggiorando “ecco perché Jasmine era convinta che tu non avessi fatto sesso con lui!”
Alzai gli occhi al cielo. Lasciare quei due da soli, era pericoloso per le mie cose personali. Menomale che non si fosse sbilanciata più di tanto.
La sua faccia cambiò ancora, diventando così dolce. Avanzò con un passo verso di me.
“Una vergine!” sembrava incredulo “Non l’avrei mai detto!” rise.
“Divertente!” osservai irritata salendo le scale di casa.
Cercò di seguirmi ma incespicò sui suoi stessi piedi.
“Ma che fai?” ringhiai avvicinandomi a lui e cercando di aiutarlo a rialzarsi.
Misi un suo braccio intorno al mio collo e mi inoltrai su per le scale. Aprii la porta barcollando, cercando di resistere al suo peso morto sulla mia spalla. Louis e Jasmine erano già chiusi nella loro stanza e quando arrivai anche io in camera, lo buttai nel letto.
Mi tirò giù con lui così da ritrovarci a pochi centimetri di distanza. Un brivido mi attraversò la schiena e il mio labbro tremò a causa della vicinanza.
“Smettila Zayn!” esclamai non appena notai che le sue intenzioni erano baciarmi “Lascia che ti aiuti a metterti a letto!”
“Non aspetto altro!” ridacchiò
Scossi la testa: “Quando hai bevuto?”
“Abbastanza!” rispose
“Più che abbastanza!”. Puntai il ginocchio nel materasso e gli sfilai la maglietta. Ammirai per qualche secondo il suo corpo scolpito da addominali e pieno di inchiostro. Cercò di attirarmi di nuovo a sé, ma gli afferrai il braccio prima che potessi cadere su di lui.
Esitai prima di poggiare una mano sulla fibbia della sua cintura, la slegai e poi la feci passare per tutti i passanti.
Sganciai il bottone e tirai le due estremità in modo che anche la cerniera scendesse da sola.
La sua erezione si fece più visibile e lui ridacchiò non appena lo lasciai in boxer.
“Io se fossi in te, starei attenta alla tua verginità. Il mio amichetto ti reclama!”
Mi sforzai di non ridere: “Taci!”
Mi allontanai da lui, aprii un’anta dell’armadio e vi rovistai dentro. Sganciai la cerniera del mio vestito e lo lasciai cadere a terra, rimanendo così in intimo. Lo raccattai e lo buttai alla rinfusa dentro l’armadio.
Mi spostai all’attaccapanni, presi una maglietta e nello stesso tempo Zayn mi piombò addosso facendomi sussultare. Unì i nostri corpi e mi cinse la vita con le braccia.
“Ma sei pazzo? Mi hai spaventato!” strillai.
Cominciò ad accarezzarmi, e notai che le sue mani erano come cambiate: si muovevano lente e caute. Come se avesse paura di farmi male. Mi scostò i capelli facendomeli cadere in avanti, solleticandomi così il collo. Fui la vittima di un lungo brivido.
Fece scorrere le labbra da una spalla all’altra, slacciandomi il reggiseno. La morbidezza e il calore della sua bocca erano troppo intensi per riuscire a fermarlo.
Mi fece voltare e premette il bacino contro il mio, lasciandosi sfuggire un gemito strozzato: capii dal contatto con i suoi boxer che l’unica cosa che ci frenava per compiere quel passo importante, erano due sottili pezzi di stoffa.
Mi spinse contro il muro e i nostri sguardi si incontrarono. Colsi una certa sofferenza nel suo, mentre osservava la mia pelle nuda. Per un attimo mi passò per la mente che quello che dicevano gli amici di Liam potesse essere vero, ma a quanto pareva non riusciva a venire a letto con me anche quando era ubriaco.
Notai però, che il sguardo era diverso: quando osservava le altre voleva conquistarle, invece questa volta voleva che dicessi “sì”.
Si chinò per baciarmi, fermandosi a un centimetro o due dalle mie labbra. Il calore di esse e il suo fiato, scatenarono in me qualcosa di cui io non ero mai stata a conoscenza. Dovetti reprimere con forza la volontà di attirarlo a me e posare le mie labbra sulle sue.
Le sue mani passarono dai miei fianchi, alle mie mutandine; vi infilò l’indice e tirò su gli angoli. Quando mi sentii finalmente pronta a pronunciare quel fatidico “si” lui mi anticipò
“Ti voglio!” sussurrò sfiorandomi le labbra con le sue “Ti voglio, ma non così!”
Detto questo, indietreggiò di qualche passo e si buttò di schiena e a peso morto sul letto.
Rimasi lì, imbambolata a guardarlo poi, decisi di infilarmi la sua maglietta che ancora tenevo in mano.
Scossi la testa leggermente e mi diressi sulla poltrona. Era frustata: avevo mandato via Liam, che per di più, era anche incazzato e sicuramente furioso per avergli chiesto di lasciarmi da sola con Zayn. Lui, mi diceva di volermi e come ho già detto, sembravo di essere l’unica persona con cui non riusciva ad andare a letto nonostante fosse ubriaco.
 
La mattina dopo, mi svegliai alle quattro e rimasi a rigirarmi nella poltrona fino alle 7 e mezzo, l’ora in cui decisi di alzarmi e andare a fare le pulizie. Tanto in quella casa nessuno ci avrebbe mai pensato. Lavai i piatti della sera precedente, spazzai e passai lo straccio ovunque, meno che nelle camere. Decisi di raccogliere i panni sporchi miei e di Zayn per fare la lavatrice, così mi diressi in camera nostra.
Sorrisi notando che ancora non si era mosso dalla posizione in cui lo avevo lasciato. Mi avvicinai a lui e lo coprii con il lenzuolo. Si girò, continuando a dormire ma il suo respiro diventò irregolare.
“Guarda, Glass” bofonchiò seguito da qualcos’altro di indecifrabile. Si rilassò un’altra volta e il suo respiro tornò ad essere lento e regolare.
Non potei fare a meno di sorridere e stetti un minuto a guardarlo dormire. Un brivido lungo e interminabile mi attraversò la schiena non appena realizzai che stava sognando me. Il suo viso era rilassato e una volta nella sua bocca apparve l’ombra di un sorriso. Capii che forse per lui ero davvero importante. I suoi muscoli si erano abbandonati a se stessi e in quel momento avrei voluto tanto andare a sdraiarmi lì con lui e stringerlo a me.
Scossi la testa, come per far andare via dalla mia testa quei pensieri che non dovevano appartenermi. Mi feci la doccia e proprio nell’istante in cui uscii dal bagno, con i capelli già asciutti, suonò il campanello.
Mi affrettai a raggiungere la porta e quando la aprii, un Liam con un sorriso sornione si celò dietro di essa. Venni sopraffatta dai sensi di colpa per quello che era successo la sera prima, ma non lo diedi a vedere.
“E’ per te!” disse porgendomi una bustina.
“Liam..” sussurrai
“Non mi piaceva come ci siamo salutati ieri sera e so che avrei dovuto aspettare il compleanno per dartelo ma penso che questo sia il momento giusto!” 
Sorrisi. Infilai l’indice dentro la corda e allargai le due estremità.
Scrutai dentro la bustina e strabuzzai gli occhi non appena vidi un filo d’oro bianco con incastrati dei diamanti.
“Liam..” ripetei sorpresa.
Si illuminò: “Ti piace?”
“E’… E’ bellissimo! Non posso accettarlo! Non siamo nemmeno fidanzati! Nessuno mi ha mai regalato qualcosa di così..” ci pensai –mi venne in mente la parola “costosa” ma preferii evitare – “raffinato!” dissi infine.
“Sapevo che avresti detto così!” replicò “Ho passato la mattinata a cercare il regalo giusto per te e quando ho visto questo ho pensato che su di te fosse favoloso!” disse allacciandomelo al polso “Infatti è così!”
“E’ stupendo!” osservai facendo girare la mano “Ma davvero, Liam, non dovevi!”
Scoppiò a ridere anche se non afferrai il perché :”Dimmi che domani lo metterai!”
“Domani lo metterò!”
Mi strinse forte a se, poi presi il suo viso tra le mani e gli lascia un bacio casto sulle labbra. Mi sentii come ripulita dal “casino” che era successo la sera precedente.
“Devo andare!” affermò triste “Devo pranzare con i miei. Ti chiamo dopo, okey?”
“Non preoccuparti. Va benissimo e grazie ancora!”
Chiusi la porta e mi lasciai cadere a terra strisciando la schiena nel legno.
Per lui era davvero una storia seria. E per me? Non ero tanto sicura di voler sapere le risposta.
Mi alzai velocemente diretta in bagno a sciacquarmi la faccia ma Jasmine mi bloccò nel corridoio “Sei più luminosa stamani!”  affermò sorridendo. Sicuramente era per quello che aveva fatto poco prima con Louis. La cosa imbarazzante era che io li avevo sentiti e dovevo far finta di niente.
Gli sventolai il braccialetto davanti agli occhi e sembrò incredula “Non ci credo!” portò la mano destra sulla bocca “Liam?” chiese.
“Liam!” ammisi con una voce non tanto felice.
“Nemmeno Louis mi regala queste cose e sono due anni che stiamo insieme!”
“Jasmine!” la feci tornare al mondo reale “Lui è Liam Payne! Figlio di un dottore –cardiologo -  e di un avvocato!”
“Giusto!” disse grattandosi il mento.
“Che succede?” domandò Louis vedendoci immobili in mezzo al corridoio.
“Guarda!” mi sollevò il braccio “Glielo ha dato Payne per il suo compleanno!”
“Sti cazzi!” si fece uscire Louis per poi portarsi una mano davanti alla bocca, ridendo.
“Che è tutta questa confusione?” proruppe Zayn.
“Scusa!” sussurrai scostandomi da Jas. Non sapevo nemmeno se, dopo la serata, avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Ci provai, ma appena guardai dentro quel marrone quasi dorato, abbassai subito lo sguardo.
“Che hai, Glass?” domandò non capendo e forse essendo ancora troppo di fuori a causa del whisky.
“Parli sul serio?” chiesi. Dovevo essere felice o triste?
“Sei tornato a casa ubriaco fradicio, hai aperto lo sportello della macchina di Payne, facendola cadere, mentre stavano pomiciando allegramente come sedicenni!” spiegò come se nulla fosse, Jasmine.
“Quanto sei incazzata da uno a dieci?”
“Indovina?” urlai.
Ero fuori di me. Rabbiosa come al solito quando lui faceva le sue cazzate, ma mi ritrovai a pensare che forse non era tanto per quello.
Eravamo ad un passo per fare l’amore e lui non si ricordava niente. Menomale che aveva avuto la forza di fermarsi pur essendo ubriaco. Anche per quello ero incazzata, incazzata con me stessa: non ero riuscita a fermarlo ed ero io quella sobria.
Scossi la testa frustata e corsi in camera. Passarono forse due secondi e la porta si aprì, lasciando passare uno Zayn confuso e frustato, forse più di me.
“Scusa..” sussurrò.
“Davvero non ricordi niente?” chiesi abbattuta.
“Cos’ho fatto oltre a quello che ha detto Jasmine? Sono stato cattivo? Ti ho trattato male?” domandò  passandosi una mano tra i capelli come per volerseli tirare.
“Non hai fatto niente!” dissi sommessa “Tu.. Io.. Noi..” balbettai portandomi una mano in fronte.
“E quello?” chiese riferendosi al braccialetto.
“Me lo ha dato Payne un quarto d’ora fa!” affermai scostando il braccio.
“Che cazzo ci faceva qui quello stronzo? Ha dormito qui?”  si fece rosso di rabbia.
“No! Ha cercato il regalo del mio compleanno e l’ha trovato!” risposi cercando di sembrare felice. Ma con Liam lo ero davvero?
“Ma il tuo compleanno è domani!” ringhiò cercando di mantenere l’ira.
“Non poteva aspettare!” lo difesi.
“Menomale che ti ho tirato fuori di lì.. pare che proprio tu..” s’interruppe stringendo la mascella.
Lo sfidai “Continua!”
“No! Sono incazzato e stavo per dire qualcosa di brutto!”
“Prima non ti controllavi!” osservai.
“Ci sto lavorando!” si alzò “Ti lascio vestire”
Quando raggiunse la porta e il suo braccio toccò la maniglia, si rese conto che aveva un livido.
“Ieri sera sono caduto dalle scale e tu mi hai aiutato a mettermi a letto!” sussurrò avanzando verso di me
Il cuore prese a battermi veloce nel petto e deglutii con forza quando capii che stava ricordando. Guardò l’armadio, l’attaccapanni e poi il letto.
Scossi la testa: “Non abbiamo fatto niente!”
Trasalì mentre rivedeva i fatti. “Voi che appannate i finestrini. Io che cerco di tirarti fuori..” scosse la testa e nel suo viso si celò un’espressione mista a irritazione e divertimento “Ti rendi conto che mi stai trasformando in uno psicopatico, Glass?” mi accusò “Non penso più lucido da quando ti sto vicino!”
“Allora è colpa mia?”
Posò lo sguardo sull’attaccapanni, poi sulle mie gambe, poi sull’armadio e infine sui miei occhi. “Non so se quello che sto dicendo sia vero.. ma non ricordo che tu abbia detto di no!”
Feci un passo verso di lui pronta a ribattere, ma la verità era che da ribattere non c’era proprio un bel niente. Aveva ragione.
“Che ti devo dire, Zayn?”
Mi fissò per qualche secondo “Speravi che non ricordassi?”
“No! Certo che no! Ero incazzata all’idea che te ne fossi dimenticato!” ammisi.
Mi penetrò con lo sguardo: “Perché?”
“Perché se io.. tu.. noi.. avessimo.. e tu non.. non lo so perché. Lo so e basta!” sbraitai infine.
Con un balzo mi raggiunse e mi guardò intensamente. Prese il mio viso tra le sue mani e il suo respiro si fece affannoso “Cosa stiamo combinando, Glass?”
Spostai lo sguardo dalla sua cintura, ai suoi muscoli e infine ai suoi occhi.
“Dimmelo tu, Zayn!”



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There's always gonna be another mountain 
I'm always gonna wanna make it move 
Always gonna be an uphill battle 
Sometimes I'm gonna have to lose 
Ain't about how fast I get there 
Ain't about what's waitin' on the other side 
It's the climb 














 


HOLAAAAAAAA! :) 
Ciao bellezzeee! 
Mi perdonate per il ritardo, vero? 
Ci ho messo quattro ore per scrivere questo capitolo ma dopotutto sono
quasi soddisfatta. Siete pro Liam o contro? 
Secondo voi chi ha ragione? Zayn o Glass? Io non saprei dirlo
sono in posizioni diverse ma si vogliono un sacco di bene. 
Si vede per la prima volta che Zayn ci prova fino in fondo con lei ma 
si ferma perchè è ubriaco. Lei non sembra capirlo.
Vabbè, per oggi ho detto anche troppo. 
Volevo dirvi che insieme a una mia amica ho creato una pagina
su facebook, dove potete inviarci messaggi per chiederci di leggere
UNA delle vostre FF. Noi la leggeremo e vi lasceremo una recensione qui
e anche nella bacheca della pagina. insomma, se volete passate: 
Recensioni storie EFP. Fandom: One Direction
Ora me ne vado davvero. 
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo con una recensione più
lunga di dieci parole; mi piace leggere i vostri pensieri! 

Baci, 
Their_eyes (Ire)

 

 
 

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Capitolo 9
*** Nineteen. ***




 
Nineteen



“Crystal!” ci interruppe Louis bussando alla porta “Jasmine va in centro a fare qualche commissione.. chiede se vuoi andare con lei!”
Guardai Zayn prima di rispondere.
“Glass” sussurrò toccandomi piano il braccio, facendomi venire un sacco di brividi.
“Si, dille che arrivo! Solo un attimo!” alzai la voce per farmi sentire.
“Glass!” sibilò ancora.
“Zayn.. possiamo parlarne un altro giorno?” chiesi quasi supplicandolo “Devo andare da Jasmine!”
“Si, certo!” rispose facendo cadere le braccia lungo i fianchi e sforzando un sorriso.
Prima di fuggire al bagno, notai che i suoi occhi erano pieni di delusione. Ed era a causa mia. Solo mia.
 
Chiudermi dietro quella porta, fu per me, un sollievo assoluto.
Continuavo a scappare da lui, non ottenendo niente di buono.
Dovevo solo fermarmi a pensare quello che è successo in queste due settimane. Ancora dovevo rimanere li per il resto del mese e prima o poi avrei dovuto affrontare l’argomento.
Fiondai dentro la doccia ma solo quando fui tutta bagnata, mi ricordai che avevo detto a Jasmine che avrei fatto in un attimo. Vabbè, avrebbe aspettato.
Mi lasciai andare a quel tocco caldo e pungente.
La parte razionale del mio cervello, mi diceva che Liam era quello giusto: affascinante, intelligente, sicuro di sé e con molti piani per il futuro. E a dire la verità, quando stavo con lui, stavo bene. Però, perché mi  preoccupassi per Zayn, non riuscivo a capirlo. Quella situazione stava portando entrambi verso la follia.
Ero esattamente divisa in due: la Crystal ragionevole e educata con Payne e la Glass frustata e delusa con Zayn.
Tutta la scuola aveva visto il cambiamento dallo Zayn menefreghista a quello protettivo e ragionevole, a volte.
Mi vestii in fretta e cercai di fare il più veloce possibile per uscire da quella casa per lasciare le avventure con Zayn alle mie spalle e dedicarmi ad un pomeriggio interamente con la mia migliore amica.
Quando mi sedetti nel seggiolino del passeggero mi lasciai scappare uno sbuffo pesante.
“Cos’hai Cry?” mi chiese Jasmine guardandomi preoccupata. Poi spostò lo sguardo sul quadrante davanti a lei e partì.
“Jas..” sussurrai indecisa se raccontare quello che mi stava prendendo o no “Non ci capisco più niente!”
Sperai che intuisse da sola l’argomento.
“Che è successo? C’entra Zayn, vero?” domandò lanciandomi uno sguardo veloce mentre pigiava sull’acceleratore.
Annuii lentamente come se avessi paura di ammetterlo.
“Che ti ha fatto quello stronzo?”
Odiavo questo suo lato protettivo. Mi sapevo controllare anche da sola! Senza una mia coetanea che fungesse da madre.
“Niente Jasmine, cazzo, calmati!” le dissi irritata “Soltanto.. mi ha chiesto cosa stiamo facendo..” ammisi poi, abbassando la voce.
“E cos’è che state facendo?” domandò, mentre un sorriso increspato si formò sulle sue labbra.
Com’è lunatica, merda!
“Non lo so, Jasmine, non lo so!” confessai prendendomi la testa tra le mani.
“Ma non stavi con Payne, tu?” sembrava confusa.
“Non stiamo insieme. Ci stiamo frequentando. Mi piace.. è dolce..”
“Provi qualcosa per Zayn?”
Oltre che lunatica, è anche diretta
“Non so cosa provo per lui, ma non vedo nessuna possibilità. E’ troppo instabile!”
“Lui è instabile come te sei imbecille!”
Sincerità.
Sbuffai, pensando purtroppo che quello che aveva detto, era pura verità.
“Senti, puoi dire quello che vuoi” riprese, pronta a abbattermi letteralmente “Ma siete così tanto impauriti da quello che potrebbe accadere che vi state difendendo tirando fuori unghia e altro che possa farvi male a vicenda. Fatevelo dire, siete due coglioni!”
“Forse..” mi lasciai scappare in un sussurro.
“E poi..” insisté “Sono certa, e quando ti dico che sono certa, è perché lo sono davvero, che se tu gli dicessi che lo vuoi e che potresti provare a stare insieme, non guarderebbe mai più un’altra!”
Lo sapeva con certezza quindi le cose erano due: o Zayn gliene aveva parlato o aveva origliato una conversazione del moro con Louis.
Era più possibile la seconda.
“Ho sentito mentre Malik ne parlava con Tommo!” confessò. Ridacchiai divertita, poi tornai seria.
Zayn aveva parlato di me a Louis. La curiosità di sapere per filo e per segno cosa si fossero detti mi stava assalendo, ma non era il caso di fare altre domande o di divulgarsi troppo per nel discorso.
L’argomento Malik era sempre molto pericoloso.
“Finirà per spezzarmi il cuore, lo so!” piagnucolai “non penso che riesca ad essere fedele!”
“Fedele o no, prima di incontrare te non riusciva nemmeno ad avvicinarsi ad una ragazza ed ora? Avete sconvolto l’intera scuola!”
Aveva ragione, ancora!
Sospirai.
“Okey, adesso basta parlare di lui! Pensiamo ai tuoi capelli e poi andremo a comprare un vestito per la festa di compleanno di domani!”
“Si, mi serve qualche distrazione!” ammisi sorridendole.
Cosa avrei fatto se non avessi avuto lei?
 
Dopo un paio di ore ero incipriata, con i capelli fatti e con un vestito che faceva invidia anche a Kate Middelton.
“Così ti voglio, Crystal!” sorrise Jasmine “Domani ti vestirai così, vero?”
“Avevi dubbi?” chiesi sfoderando uno dei miei sorrisi più belli del repertorio.
Non appena salii in macchina, il mio telefono squillò.
“ E’ ora di cena.. dove siete finite?” mi chiese Zayn dall’altro capo del telefono.
“Ci siamo fatte coccolare un po’.. Arriviamo! E per la cena ve la caverete! Prima che arrivassimo noi facevate tutto da soli!” risi.
“Eravamo preoccupati!” ribatté
“Stiamo bene e siamo per la strada di ritorno!”
“Okey.. ci vediamo tra po’. Ciao Glass”
Riattaccai sorridendo: si preoccupava per le piccolezze e a me non faceva altro che piacere avere qualcuno che tenesse così tanto a me.
“Ritarderemo di qualche secondo: devo passare da Harry a prendere gli appunti di biologia per Louis!”
Mi stupiva il fatto che Louis avesse detto a Jasmine di andare da Harry a prendere gli appunti in macchina, quando lui stava a pochi passi da casa ‘nostra’ e in cinque minuti ci saremmo arrivati.
“C’è qualcosa che non va, Jas?” chiesi vedendo i suoi occhi incupirsi.
“Harry.. mi dà i brividi. L’ultima volta che l’ho visto non ha fatto altro che provarci con me!” spiegò.
“Verrò io con te!” la tranquillizzai “E se solo alzerà una mano, gli tirerò questo tacco diritto in fronte!”
Lei sorrise e mi abbracciò “Grazie Cry”
Raggiungemmo la porta e prima di bussare, Jasmine fece un lungo respiro.
Diede due piccole botte alla porta: “Non c’è nessuno”
“Si che c’è!” ammisi sicura sentendo delle voci all’interno. Mi avvicinai alla porta e con le mani chiuse a pungo, battei più volte nella porta con più forza che avevo.
Quando la porta si spalancò, la scritta BUON COMPLEANNO comparì davanti ai miei occhi.
Sorrisi vedendo tutti i nostri amici comparire da ogni angolo della casa.
“Ma è domani!” gridai ridendo seguita poi dagli altri.
“Si, lo so!” ammiccò Zayn “Soltanto che quel coglione di Payne ti aveva detto della festa di domani e abbiamo pensato di farti un’altra sorpresa!”
Sorvolai nell’affermazione su Liam, e mi buttai tra le sue braccia “Grazie Zayn, davvero!”
Mi staccai dall’abbraccio pronta a salutare le altre persone che si erano riunite lì dentro solo per me.
Odiavo festeggiare i miei compleanni. Non mi piaceva crescere. Avevo avuto sempre paura che con il passare degli anni, io fossi cambiata e non fossi più a ragazza che tutti conoscevano. E non mi piaceva pensare che un sacco di persone erano lì per te. Odiavo essere al centro dell’attenzione.
“Ehi Crystal!” mi salutò Harry “Spero che tu abbia capito che non ci provo con Jasmine e che era tutta una scusa per poterti portare qui dentro!”
Scoppiai a ridere: “Si, l’ho capito!” dissi “E… visto che ci siamo! Grazie di tutto questo!” indicai quello che ci circondava: tavolini sparsi per il soggiorno, divanetti ovunque e un grosso spazio vuoto che pensai che fosse riservato per ballare.
Quando girai gli occhi verso la cucina, notai che sopra al tavolo, erano sistemati in fila diciannove bicchierini.
“E quelli?” chiesi ridendo.
“Sono tutti per te!” disse Harry trascinandomi in cucina di fronte ad essi.
Questo era quello che ci aspettava dopo il diciottesimo compleanno: il festeggiato doveva scolare il numero di bicchierini equivalenti al numero di anni.
“Si beveee!” urlai felice.
“Per ogni bicchierino che manderai giù, sono quindici sterline e se li finirai tutti, la somma raddoppierà!”
Wow, faccio soldi.
“Con cosa verranno riempiti?” domandai curiosa di sapere cosa dovrei avuto ingoiare.
Il tipo di alcol veniva scelto dai nostri amici più stretti.
“Vodka liscia!” esordì Zayn “Parecchi avevano votato anche per il whisky ma ha vinto lei, comunque!”
Sorrisi. Mi sarei divertita un casino. Nessuno se non Jasmine, sapeva che facevo questo gioco fin dall’età di dodici anni con mio padre. E per di più, la vodka era la mia bevanda alcolica preferita. Se ci fosse stato il whisky avrei rischiato di più.
Harry cominciò a riempire i bicchierini mentre gli altri gridavano un “olè” quando la vodka raggiungeva il limite.
“Da ora in poi li dovrai scolare tutti” spiegò Niall “Sennò niente raddoppio!”
Risero tutti, compresa io.
Presi un bicchierino e mandai giù tutto il liquido che conteneva sapendo che da sobria era più facile.
Ne scolai altri due sotto lo sguardo degli altri ragazzi presenti.
“Non voglio che tu finisca in ospedale, Glass” si preoccupò Zayn.
“Non preoccuparti, Malik!” intervenne Jasmine “Crystal ce la farà a finirli tutti!”
Cercai di cambiare argomento “Liam non viene?”
“Si, arriverà più tardi!” mi rispose tranquillo Zayn. Stava facendo di tutto per reprimere quella rabbia che gli si creava in corpo quando si parlava di lui, ma le nocche bianche delle sue mani quando strinse il pugno, non mi sfuggirono.
Lo presi per mano e notando che si era rilassato, lo portai nella pista da ballo, dove già tanti ragazzi si stavano scatenando.
“Mi piace averti così tanto vicino, Glass!” sussurrò contro il mio collo.
Sorrisi, sapendo che non poteva vedermi “Approfittane perché non capiterà così poi tanto spesso!” scherzai.
In verità, mi sarebbe piaciuto rimanere in quella posizione per il resto della mia vita.
“Vieni con me!” urlai per sovrastare la musica “Ho un impegno da portare avanti!” dissi dopo un po’ di tempo che eravamo avvinghiati l’uno con l’altra.
Lo trascinai in cucina e bevvi altri due bicchierini di vodka.
Sentivo lo stomaco bruciare, ma non mi sarei arresa.
Un’ora e cinque bicchierini dopo, ero di nuovo sulla pista da ballo ad improvvisare un lento abbracciata a Zayn.
Le nostre mani intrecciate erano distante dai nostri corpi che aderivano perfettamente. Le nostre gambe si muovevano in sincronia e i piedi sembrava che sapessero come muoversi.
I nostri nasi si sfioravano e potevo sentire il suo respiro sulla mia bocca. Dovevo continuare a pensare lucidamente anche se avevo dieci bicchierini di vodka sparsi per il mio stomaco.
Zayn si staccò da me, non lasciando però le mie mani, mi fece roteare su me stessa e un casque perfetto si addizionò alla nostra performance.
“Tra qualche bicchierino non potrai più farmi tutto questo!” dissi sorridendo.
Lui rise, tornando poi a ballare lentamente e a fissarmi negli occhi.
“Questa sera non ti ho mai detto che sei bellissima..” cominciò. Appoggiai la testa nella sua spalla e sorpresa da quel piccolo particolare che non avevo nemmeno notato lo incitai a continuare “Semplicemente non ci sono parole per descriverti. Bellissima, stupenda, splendida, non sono alla tua altezza!”
Scostai la testa di qualche centimetro verso sinistra e arrivata al suo collo, lasciai un bacio umido proprio sotto la mascella.
Alzai la testa così da ritrovarmi di fronte i suoi bellissimi occhi e sussurrai un “Grazie..” pieno di felicità e di tutti i sentimenti belli che potessero esistere che l’uomo non ha mai provato.
Quella vicinanza mi mandava talmente fuori di testa, che per un secondo pensai di annullare lo spazio che c’era tra di noi e far combaciare le nostre labbra.
Ma, come sempre, i momenti più belli vengono sempre interrotti.
Il campanello suonò ed evidentemente la musica non bastò per sovrastare quel suono assordante. Avrei dovuto dire a Harry che non sarebbero servite le campane di chiesa per segnare l’arrivo di qualcuno.
Ci allontanammo di scatto, riprendendo la posizione normale e scrollandoci di dosso quella sensazione strana che entrambi avevamo provato quando le nostre labbra si stavano per toccare.
Jasmine andò ad aprire e Liam in tutto il suo splendore, comparì dietro alla porta.
Guardai Zayn, quasi per scusarmi e mi diressi verso di loro.
“Crystal è là con Zayn.. adesso arr..”
“Ci sono!” esclamai non facendo finire Jas di parlare.
“Sei bellissima!” disse Liam lasciandomi poi un bacio casto sulle labbra.
Mi scostai velocemente da lui sapendo che Zayn ci stava osservando.
Dovevo finirla con queste paranoie assurde: stavo uscendo con Liam e Zayn per me era solo un amico; un amico speciale.
Amico. E’ semplice. A-M-I-C-O
“Vieni a ballare?” chiesi. Alzai lo sguardo e notai che Zayn aveva una faccia disgustata e delusa. Come non capirlo? Fino ad un secondo prima stavo ballando con lui e ci stavamo quasi per baciare, e subito dopo l’avevo rimpiazzato con Liam, che si era presentato alla mia festa di compleanno con ben due di ritardo, mandando a puttane quella precedentemente organizzata.
Zayn aveva organizzato tutto quello e doveva essere l’unico felice per quello che aveva fatto, invece era l’unica persona dentro quella casa con gli angoli delle labbra voltati in giù. Ed era a causa mia. Di nuovo.
“Ehm.. No! Io non ballo!” disse Liam.
Scrollai le spalle come per fregarmene e passarci sopra, intrecciai le nostre dita e lo portai in cucina.
Scolai altri tre bicchierini di vodka. Mi aggrappai al tavolo, colta da un improvviso giramento di testa.
“Stai bene?” mi chiese Liam preoccupato.
Sorrisi “Ovvio!”
“Non voglio che tu beva così tanto solo per gioco”
Avrei voluto dirgli che non era nessuno per controllarmi e dirmi quanto dovevo bere e per quale motivo ma ci pensai due volte e, prima di aprire bocca contai fino a dieci.
“Lo faccio da sempre!” risposi scrollando le spalle di nuovo “Non devi preoccuparti! Il mio corpo è abituato!”
“Sarà!” rispose “Ma non ti fa bene!”
Ancora?
Contro la mia volontà, decisi di non rispondergli e di fare finta che non avesse detto niente.
Lo presi per mano e lo portai al centro della pista da ballo.
“No Crystal..”
“Shhh” lo azzittii.
Partirono delle note basse, lente e dolci. Afferrai la sua mano e cominciai a muovermi a ritmo sperando che quello che stavamo facendo mi facesse tornare a pensare lucidamente su Zayn e su quello che eravamo. Ma no, i bicchierini di vodka non aiutavano e i movimenti legnosi di Liam nemmeno.
“Scusa..” disse dopo avermi pestato il piede per la terza volta.
“Fa niente..” mentii.
“Lo avrai capito che ballare non è il mio forte..” sorrise.
“Non stiamo facendo una gara con nessuno.. Ci stiamo solo divertendo!”
In realtà, ero sconvolta dalla differenza che c’era tra il corpo di Liam e quello di Zayn.
Io e Zayn aderivamo perfettamente e i nostri piedi sembravano già conoscere ogni spazio disponibile per andare avanti e continuare il nostro balletto.
Con Liam era tutto più difficile. Non solo non riusciva a ballare ed io a muovermi con lui, ma sentivo che non c’era quella scarica elettrica tra di noi.
“Vieni..” mi disse Liam trascinandomi in corridoio.
Mi poggio lentamente al muro e con una sensualità spaventosa, si avvicinò a me e fece combaciare le nostre bocche.
La sua lingua cercava vogliosa la mia e solo quando lui si intrufolò con la mano dentro la mia maglietta, lo fermai staccandomi.
“Liam..” sussurrai.
“Mh?” portò una mano sulla nuca, evidentemente imbarazzato “Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
“No, tranquillo!” risposi sorridendo “Soltanto che mi hanno organizzato questa festa e non mi sembra giusto stare in un corridoio buio, quando là ci sono una trentina di persone per me!” continuai “Poi Zayn si preoccuperà se si accorgerà che non ci sono più tra quella massa di gente”
Zayn. Sempre nel mezzo. Sempre tra i miei pensieri. Sempre nelle mie parole.
“Si hai ragione.. Scusami!” abbassò la testa e non potei fare a meno di accarezzargli una guancia.
Quando alzò il capo, gli lasciai un bacio dolce e casto sulle labbra e prendendolo per mano lo riportai in sala dove c’erano anche gli altri.
Mi diressi verso la cucina e scolai un altro bicchierino sotto lo sguardo preoccupato di Liam. Non gli diedi il tempo di farmi un’altra paternale che lo trascinai davanti ai divanetti dove mi aspettavano i miei amici più stretti.
“Vado!” esclamò Louis preparando la mano per sbattermela nel sedere, mentre Jasmine mi metteva nella giusta punizione. “Unooo!” urlò dopo avermi sculacciato.
Da altre parti venivano tirate le orecchie, invece da noi il festeggiato doveva sottomettersi a delle pacche nel sedere da parte dei compagni.
Fu seguito da Jasmine, Harry, Niall e tutti gli altri della Tragon Tye, meno che Liam. Lui si era astenuto.
“Tocca a me!” disse felice Zayn, strofinandosi le mani “Questo è l’ultimo! E’ quello che conta!”
Mi accarezzai il sedere dolorante poi guardai dolcemente il moro “Fa’ piano!”.
Con un sorrisetto malizioso alzò la mano. Chiusi gli occhi per un secondo, in attesa che mi colpisse, ma il suo tocco fu gentile e innocente.
“Diciannovee!” gridò sorridendo e abbracciandomi.
Sarei voluta rimanere in quella stretta per il resto dei miei giorni, ma a rompere quell’incantesimo fu Liam che, dietro per spalle di Zayn, mi stava guardando in modo interrogativo e seccato.
Mi staccai subito lanciando un occhiata di scuse al moro e mi diressi verso di lui.
“Mi state preoccupando..” disse “Quando sono arrivato eravate avvinghiati là, poi avete ballato un lento e ora…”
“Basta Liam, ti prego!” esordii stanca di tutte quelle accuse “Quando sei arrivato ci stavamo divertendo con gli altri, non potevo stare ad aspettarti in un angolino della casa. Ho ballato il lento con lui perché tu non volevi ballare e ora l’ho abbracciato così forte perché se siamo qui stasera insieme agli altri, è tutto merito suo!”
Liam si rabbuiò e annuì: “Si, hai ragione.. scusami!” abbassò la testa “Mi sono fatto prendere un po’ dalla situazione!”
Gli tirai il mento su e lo guardai negli occhi “Va bene, non preoccuparti! Ti ho spiegato come stanno le cose veramente! Però non fare più una scenata del genere, mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose!”
Aspettammo insieme la mezzanotte e quando finalmente scoccò, la sala si elevò in una versione ubriaca e felice di buon compleanno. Mi venne da ridere quando, al momento di dire il mio nome, l’intera stanza gridò: “Glass”
Ringraziai tutti, ridendo e scambiando due parole con ciascuno di loro. Sono in un momento come questo mi resi conto di avere degli amici fantastici e per nulla al mondo li avrei voluti perdere.
“Buon compleanno Glass” disse Zayn con aria dolceraggiungendomi e sottraendomi dalla grinfie di Harry.
 
“Crystal..” sussurrò Liam toccandomi un braccio “devo andare.. Mi devo svegliare tra quattro ore: domani mattina mio padre mi ha costretto ad andare con lui ad una battuta di caccia!”
“Fa’ niente. Ci rivedremo in questi giorni va bene?”
“Si, certo! Ti va di venire a casa mia? Ordiniamo qualcosa però, perché con la mia cucina rischieremo entrambi di andare in ospedale!”
Risi: “Non preoccuparti! Ci penseremo quando saremo lì!”
Lo baciai e lo accompagnai alla porta.
“Il piccolo principe se n’è andato!” urlò Zayn quando tornai verso i miei amici “Che la festa abbia inizio!”
Mi trascinò di nuovo verso la pista da ballo, ma prima che potesse iniziare a farmi voltare su me stessa e a farmi tirare fuori il meglio di me, lo portai in cucina e svuotai altri due bicchierini. Cazzo, ero a quota tredici e me ne mancavano ancora sei.
Ne presi un altro e con uno sforzo enorme lo buttai giù, sentendo tutte le viscere nel mio corpo reclamare.
 
Il quindicesimo bicchierino fece parecchio effetto: mi sentivo un po’ stordita mentre mi muovevo al centro della pista da ballo affiancata da Zayn, Jas e Louis.
Intenta a tornare verso la cucina, pronta a scolare il sedicesimo bicchierino, inciampai su qualcosa ma Zayn fu lì e mi rialzò come se niente fosse. Lo ringraziai con un sorriso ubriaco e andai verso il tavolo.
“Sei la ragazza che ha bevuto di più di nostra conoscenza!” esclamò Harry mentre buttavo giù il sedicesimo bicchierino.
“Non ce la farà!” disse Louis guardandomi mentre prendevo in mano il numero diciassette.
“Oh si!” rispose Jas sorridendo.

Impugnai il bicchierino, rovesciai la testa all’indietro e feci scorrere il liquido dentro di me dove tutto era bruciato.
Ormai me ne mancavano solo due e non potevo rinunciare.
Mandai giù anche il diciottesimo mentre tutti gli altri avevano iniziato con una ola intorno al tavolo.
“Non ci credo..” urlò Harry passandosi una mano nei capelli “Mi porterà via tutti i risparmi!”
“Mai scommettere contro di lei!” Parlò Jasmine al posto mio.
Con uno sforzo enorme, il primo –forse- che avessi mai fatto quando si trattava di alcol, mandai giù anche l’ultimo.
“Santo Dio, Crystal!” esordì Louis guardandomi stupito.
Battei il bicchierino di vetro nel tavolo guardando gli altri. Mi sarei divertita a metterli in ordine da chi avesse gli occhi più sbarrati a quelli meno.
L’intera sala scoppiò in urla e fischi mentre Harry si avvicinò a me e mi porse il mazzetto di soldi.
“Grazie..” sussurrai nel suo orecchio.
Mi voltai verso Zayn, presi i miei guadagni e me li infilai dentro il reggiseno.
Il moro sorrise: “In questo momento sei incredibilmente sexy”

 



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Breaks a billion hearts
I know i’m next in line
But I don’t mind yeah




 



 
JUST CAN'T LET HER GO
Ciaooooooooooooooo! :) 
Mi scuso con tutte voi per il ritardo ma ora è iniziata la scuola e 
ho i compiti da fare e c'è anche la festa nel mio paesino quindi a 
casa ci sto davvero poco. 
Va beh, a parte questo.. che ne dite del capitolo?
Finalmente la nostra Glass finisce diciannove anni! :) 
Cosa pensate che succeda prossimamente? :D 
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo con una recensione 
più lunga di 10 parole! :) 
Per adesso è tutto! 

Baci, 
Their_eyes
 




Ho pubblicato l'altra settimana l'iniziò di un'altra FF .. Se volete passare, cliccate sull'immagine! :) 

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Capitolo 10
*** Gossip. ***






Gossip.

 

Aprii gli occhi. Dall’ultima volta che avevo fatto quella piccola azione sembrava passata un’eternità. Mi guardai attorno cercando di mettere a fuoco le poche cose che mi circondavano: un water, un lavandino e.. Zayn!
Avevo la testa nella sua coscia. Mi alzai a fatica e controllai la situazione: il moro era circondato da asciugamani, coperte e lenzuoli. Mi aveva tenuto i capelli tutta la notte mentre rigettavo i diciannove bicchierini di vodka.
Mi guardai allo specchio e tutto quello che vidi fu uno zombie. Dovevo aver bevuto davvero tanto! Mi sciacquai la faccia sperando di riuscire a togliere quel mascara colato che avevo sotto gli occhi e sentii un gemito provenire dal pavimento.
Zayn stava tastando con il palmo della mano tutto il pavimento, poi aprì gli occhi e vedendo la mia assenza, sussultò.
“Sono qui!” dissi cercando di tirando fuori un sorriso decente.
“Ah!” sospirò “Mi hai fatto spaventare!”
“Vai a letto e dormi un po’!” gli suggerii, sentendomi in colpa.
“Tu stai bene?” chiese alzandosi.
“Si, tutto considerato!”
“Non voglio che tu rifaccia mai una cosa del genere. Non so dove tu l’abbia imparato ma ti farà male!”
Alzai gli occhi al cielo, ma questa volta non fui presa dalla rabbia come quando me l’aveva detto Liam: “E’ una cosa di famiglia, Zay! Te l’ho già detto, tranquillo! Però se deve farti star male non lo rifarò, va bene?”
Gli accarezzai una guancia e lui mi passò il pollice sotto gli occhi per togliermi il nero della matita, colata anche quella.
Sorrise, poi tornò serio: “Jasmine ha litigato con Louis”
Spalancai gli occhi: “E ora dov’è?”
“E’ tornata al dormitorio!”
“Devo andare da lei! Subito!” esclamai mettendomi una mano nei capelli non sapendo cosa fare.
Corsi il corridoio, seguita da Zayn.
“Che gli hai fatto?” ruggii contro Louis.
Lui scosse la testa dispiaciuto e frustato: “Mi sono arrabbiato con lei perché ti aveva incoraggiato a bere così tanto. Poi eravamo di fuori entrambi e ci siamo messi a urlare! Le ho detto cose terribili!”  scosse la testa.
“Vado da lei!” sospirai lasciandomi cadere nel divano accanto a lui “Farò di tutto per farle cambiare idea, ma tu promettimi che le chiederai scusa!”
Avevo deciso di aiutarlo per il semplice motivo che Louis la amava con tutto se stesso, se non di più. Le cose si fanno in due e la colpa era di entrambi.
Jasmine era innamorata pazza e non si sarebbe fatta scappare il suo grande amore per una cazzata; per di più, fatta da ubriachi.
“Vai adesso?” mi chiese Zayn apparendo davanti alla cucina.
“Si!” dissi afferrando la borsa e dandogli un bacio nella guancia “Ciao!”
 
Tempo di fiondarmi in macchina, che ero già davanti al dormitorio.
Forse avrei dovuto avvisarla che sarei andata da lei ma, una visita inaspettata con una barretta di cioccolata al latte era la cosa più giusta che potessi fare.
Bussai ripetutamente alla porta.
“Vattene!” urlò alla seconda o terza volta. Sicuramente avrà pensato che fossi Louis.
Bussai di nuovo: “Non sono Tomlinson!” sospirai cercando di fare piano “Apri questa porta, Jas!”
Lo scricchiolio del letto mi fece capire che si era alzata e i suoi passi felpati si facevano sempre più vicino.
“Ehi..” dissi accogliendola tra le mie braccia e lasciandola sfogare in un pianto isterico.
Ci accomodammo nel letto: “Stamani mi ha chiamato con il numero di Zayn. Mi ha dato dell’irresponsabile! Non sa un cazzo della mia vita, non sa un cazzo di come mi comportavo prima di conoscere lui! Pensava che la causa della nostra rottura fosse il rapporto tra te e Malik, invece ha fatto tutto lui!”
Ormai le lacrime avevano lasciato spazio alla rabbia. Ma quella rabbia io la conoscevo bene! Era quella che appena l’avrebbe rivisto, sarebbe scomparsa!
“A proposito di Zayn.. cos’era quel numero schifoso con Payne, ieri sera?”
Scoppiai a ridere, credendo di fare la cosa giusta invece, mi guardò con aria di sfida.
“Che c’è?” chiesi innocua.
“Zayn ha organizzato la tua festa di compleanno e tu te la fai con Liam! Poi, però, non ti lamentare se tutti parlano di te!”
Perché avevamo cambiato discorso?
“Cosa c’è Jasmine? Ho detto a Liam che non dovevamo appartarci, ma cosa c’entra Zayn adesso? Gli sono grata per la bellissima festa ma non stiamo insieme, per la miseria!”
La mia migliore amica scosse la testa.
“Ma non ti rendi conto proprio di niente? E’ noto agli occhi di tutti meno che ai tuoi!”
“Ce l’hai con me, Jas?” chiesi deglutendo.
Non ero riuscita a capire cosa avessi fatto per farla andare a parlare di me, Zayn e Liam. Infondo era lei quella che aveva problemi di cuore!
“Non ce l’ho con te, Crystal, cazzo!” esclamò esasperata “Zayn ha fatto un cambiamento radicale: ha smesso di combattere. Non esce senza di te. Non si è portato più una donna a casa da quelle due di quella sera. Non ha fatto ancora fuori Payne anche se lo odia con tutto se stesso. Non noti qualcosa di strano?”
“Ma cosa stai dicendo?” chiesi con bocca e occhi spalancati.
“Se sei tanto felice con Payne, perché allora non torni al dormitorio?”
“Una scommessa è una scommessa. E tu sai quanto ci tengo!” cercai di difendermi con gli ultimi appigli che avevo.
“Ma per favore, Crystal!” sospirò “Liam.. ultimamente parli solamente di lui. Di quanto è perfetto, di quanto ti piace. Ma non vedo mai un sorriso sulle tue labbra quando torni dai vostri appuntamenti! La notte dormi con Zayn e basta una sua parola per far comparire sulle tue labbra quell’increspatura giusta! Vedi che c’è qualcosa che non va o ancora ne sei all’oscuro? Se Payne ti piacesse davvero a quest’ora dormiresti nella tua stanza con Cher!”
“Basta Jas, basta!” la implorai “Sono abbastanza confusa di mio se poi ti ci metti anche tu a farmi la paternale mi posso dichiarare in esaurimento!”
“Okey.. basta! Scusa se ho esagerato! Mi sono fatta prendere la mano!”
“Non preoccuparti!” mentii mentre tutte le sue parole continuavano a vagare nella mia mente “Cambiati! Mettiti qualcosa di decente addosso e vieni con me!”
“Non ci penso nemmeno!” si sistemò meglio sotto le coperte “Io non lo voglio rivedere!”
“Seh, e a chi la vuoi far credere?” chiesi sorridendo.
“Ti ho già detto come al penso! Che vada a farsi fottere lui e tutti i bicchierini che hai ingurgitato ieri sera!”
Non so perché, ma con quella frase era riuscita a farmi sentire in colpa.
“Dimmi che non lo vuoi rivedere e io scomparirò da qui dentro e tornerò da loro!” dissi sicura che avrebbe ceduto.
Sussultò insicura: “Io..” balbettò “No, non lo voglio vedere!”
“Okey..” dissi prendendo la borsa e andando verso la porta. Tirai giù la maniglia e feci un passo verso il corridoio.
“No, Crystal!” piagnucolò “Vengo con te!”
La guardai sorridendo e rientrai in camera. Sapevo che con lei, quella tecnica non falliva mai.
 
“Chi me lo ha fatto fare!” imprecò Jasmine una volta arrivati davanti al palazzo dove stavano Louis e Zayn.
“La sottoscritta!” risposi sicura di me e aprendo la portiera per scendere.
Quando fummo per le scale, qualcosa interruppe il nostro silenzio: lo scatto di una porta.
Mi girai verso Jasmine che mi stava guardando preoccupata e le mimai con le labbra un semplice “Daii”
La vidi deglutire prima di entrare in casa, afferrare per la camicia Louis e condurlo al di la della porta del corridoio.
“Speriamo bene..” sussurrai sedendomi nel divano.
“Ce la faranno!” rispose Zayn dalla cucina. Pensavo di essere sola, invece c’era il moro a farmi compagnia.
“Si, penso anche io!” alzai le spalle e mi incantai a guardare il suo viso. Non mi ero soffermata su un particolare che avevo sempre amato nei ragazzi: la mascella.
Amavo quelle ben visibili e accentuate. Amavo quando si serravano per qualcosa che andava storto. Amavo vederle contrarsi appena un sorriso compariva nel volto.
Sedendosi sul divano accanto a me, Zayn, mi sollevò dai miei pensieri.
“Oltre al casino con i bicchierini, ti sei divertita ieri sera?”
“Oh nono.. ti sbagli! I bicchierini hanno favorito molto al mio divertimento!” risposi sorridendo.
Sentendo il suo sguardo addosso a me, mi voltai lentamente verso di lui che un secondo prima stava sorridendo e in quel momento aveva lo sguardo fisso sulle mia labbra.
Mi stavo avvicinando a lui come una calamita negativa si attrae ad una positiva.
In quel momento c’eravamo solo noi due.. Io e lui. Lui ed io.
I nostri sguardi passavano dai nostri occhi alle nostre bocche, ma prima che le nostre labbra potessero unirsi, l’aprirsi di una porta e Louis e Jasmine avvinghiati, ci fecero tornare al mondo reale.
Mi ricomposi nel divano guardando sorridente i due fidanzatini che, come previsto, si erano riappacificati.
“Pace e amore!” urlò Lou facendo volteggiare Jasmine.
“Ehi ehi.. non scherzarci troppo. Ancora non mi sono ripresa definitivamente da ieri sera!”
Scoppiammo a ridere e in un momento che sembrò interminabile il mio sguardo catturò quello di Zayn. Forse Jas non aveva tutti i torti. Insomma, mi bastava un’occhiata da parte del moro per sentirmi bene, al sicuro e protetta. Ma come poteva nascere una storia forte e indistruttibile con uno come Zayn? Si, certo! Aveva fatto dei cambiamenti radicali e forse non era poi tutto un problema come sembrava.
Dovevo solo far ammettere a me stessa quello che provavo e dovevo capire come e quando era meglio farlo.
“Aspettami qui!” annunciò Zayn sparendo dietro la porta di casa.
“Ecco qua!” ammiccò guardandomi sorridente e porgendomi una scatola “Questo è il tuo regalo di compleanno. Non aspettarti un gioiello e robe varie perché non lo è! Spero che ti piaccia comunque!”
Scossi la testa incredula. Anche il regalo di compleanno!
Questo non era lo Zayn che avevo conosciuto all’inizio. Era cambiato completamente e per di più lo aveva fatto per me.
Aprii lentamente la scatola e due occhioni neri cominciarono a scrutarmi.
“Dio, non ci credo!” esultai “Mi hai comprato un cucciolo?”
Come risposta, il moro si attaccò di più a me e mi strinse in un abbraccio così tenero dove sarei rimasta per il resto della mia vita.
“Come lo chiamiamo?” chiesi.
“Chiamiamo?” ripeté incredulo Zayn.
“Certo! Ho deciso che non sarà solo mio! Sarà di entrambi!” sorrisi.
Malik spalancò gli occhi e con un movimento felino prese il canino tra le sue braccia e cominciò a coccolarlo.
“Allora?”
“Io direi: Cryn!” esordì Zayn.
“Cryn?” gli feci eco.
“Zayn e Crystal! Cryn! Semplice!”
Non ci potevo credere, l’aveva detto davvero!
Cercai lo sguardo di Jasmine tanto per avere un supporto morale ma quei due se l’erano svignata appena il cagnolino aveva fatto irruzione in casa nostra. Cioè in casa loro.
“Che ne pensi?”
“D-Direi che va bene!” sorrisi mostrando tutti i denti.
Non sapevo come comportarmi. Se ero troppo entusiasta a proposito del nome, magari avrebbe pensato male. Se invece, mi dimostravo indifferente si sarebbe incazzato.
“Se non ti piace lo possiamo cambiare!” propose Zayn.
“No!” protestai “Cryn va benissimo.. mi piace!” risposi.
“E a me piaci tu..” sussurrò il moro avvicinandosi pericolosamente alla mia bocca.
Appoggiai la mia mano destra sulla sua guancia e gli lasciai un bacio casto sulla bocca per poi sussurrargli un piccolo “Grazie” a fior di labbra.
 
“Andiamo Cryn!” dissi correndo per il corridoio “E’ l’ora della cena.. Non hai fame?”
Zayn mi seguì in camera e mi guardò mentre ponevo nella ciotolina i piccoli chicchi di mangiare.
Avevo bisogno di stare da sola.. per riflettere. Mi ero lasciata prendere dalle cose che mi aveva detto Jasmine e quel piccolo bacio aveva creato una confusione nella mia mente tale da non farmi più pensare lucidamente.
“Ho bisogno di dormire, Zayn!” dissi. La serata precedente mi aveva distrutto ed io non ero riuscita del tutto a recuperare il sonno perso.
“Okey.. vado di là, mi cambio e arrivo!” poi scomparì dietro alla porta.
Avevo si e no, cinque minuti per riflettere ma, appena mi accoccolai a Cryn e al cuscino caddi in un sonno profondo e riuscii solamente a sentire lo sprofondare del letto quando il peso morto del corpo del moro, si attaccò al mio.
 
La mattina seguente a scuola, tutti si scambiavano occhiate al mio passaggio.
“Perché mi guardano tutti così?” chiesi a Jasmine.
Prima che potesse rispondermi, Louis ci raggiunse correndo seguito poi da Zayn. Dalla sua faccia capii che non c’erano buone notizie.
“Cos’è successo?” chiese allarmata Jas al suo ragazzo.
“Ehm..” si schiarì la voce, guardò velocemente Zayn che sembrò dargli il consenso di parlare e poi tornò a noi: “Girano voci che l’altra sera al tuo compleanno te la sei fatta con Payne e poi sei tornata a casa e con Zayn…”
“Abbiamo capito!” intervenne Jasmine prima che potesse finire.
“Cosa??” urlai.
Zayn mi guardò dispiaciuto poi abbassò la testa.
“Passerò per la puttanella dell’Università!” mi sbattei una mano in fronte pensando a quello che potessi fare per rimediare.
“Hai fatto quelle cose?” mi chiese Lou retoricamente.
“No.. è ovvio!” risposi scettica.
“Allora non c’è niente di cui preoccuparsi! Passeranno anche queste voci, come lo hanno fatto tutte!”
Quando entrammo in mensa, Zayn si sedette ad un tavolo diverso dal nostro.
“Cos’ha?” chiesi a Louis.
“Si sente in colpa..” rispose semplicemente.
Lo guardai cercando di attirare la sua attenzione e quando il mio sguardo catturò il suo lo incitai con un’occhiata a venire accanto a me.
“E’ stato bello per il tuo compleanno? Payne e Malik in una botta sola!” esordì Jenks a metà pranzo.
“Smettila..” gli intimò Zayn guardandomi dolcemente.
“Non è successo niente!” intervenni.
“Quindi mi stai dicendo che tra di voi non c’è stato niente?”
“No Jenks!” rispose secco Zayn.
“Okey..” alzò le spalle “Allora ti dispiace se ci provo io?”
In un attimo la situazione mutò completamente: Zayn stava tirando cazzotti a Jenks che cercava di difendersi con inutili tentativi.
Tutti stavano cercando di farli smettere senza successo.
“Basta!” urlai sovrastando le urla degli altri. Zayn mi guardò dispiaciuto e un po’ inorridito e corse via, lasciando Jenks sanguinante nelle mani dei suoi compagni.
Louis seguì il moro verso una destinazione sconosciuta e, quando le lezioni furono finite, li raggiungemmo verso l’appartamento.
“Lou dice che Zayn è ancora molto agitato..” disse Jas guardando una delle finestre della casa.
“Devo andare a parlargli. Forse riesco a farlo sfogare!” pensai a voce alta.
“Dici? Potrebbe essere pericoloso!” sostenne Jasmine.
La guardai torva: “Pensi che Zayn possa farmi del male?”
Scosse la testa divertita e aprì il portone.
 
“Zayn apri questa porta!” urlai davanti alla nostra camera.
“Vattene Glass!” ribatté.
Aprii lentamente quel pezzo di legno che ci separava e notai che era in fondo al letto con le braccia sulle ginocchia e dava la schiena a Cryn che cercava di attirare la sua attenzione.
Lo raggiunsi: “Mi dici che ti prende?”
Scosse la testa e sembrò come infastidito: “Non mi prende niente. Quando ha detto in quel modo non ci ho visto più. Non posso sopportare che qualcuno si prenda gioco di te!”
“Stava scherzando..” provai.
“Ti ricordi quando mi hai difeso con Harry? Ecco è successa la stessa identica cosa!”
“Io non gli ho spaccato il naso, Zayn!” ribattei.
Alzò le spalle e nel suo viso vidi un’ombra di preoccupazione.
“Che c’è?”
“Payne..”
“Payne cosa?”
“Stamani è venuto e ci ha visti dormire insieme.. è andato su tutte le furie!”
Rimasi sbigottita dalla sua affermazione. Il tempo di realizzare e “Liam, cosa?”
Jasmine irruppe velocemente in camera nostra: “E’ colpa mia, Cyst! Stamani era venuto per controllare se le voci che giravano fossero vere. Non sono riuscito a fermarlo e vi ha visti a letto!”
Alzai le spalle, arresa: “Non importa.. Eravamo vestiti santo Cielo!”
“Glass.. mi dispiace!” sussurrò Zayn al mio orecchio.
Venni presa da un attacco di dolcezza così gli accarezzai il bicipite e poi lo strinsi in un forte abbraccio. All’inizio si irrigidì ma poi si fece coinvolgere dal calore che emanava la mia pelle al contatto con la sua.
 
La sera, Zayn stette a giocare con Cryn mentre io mi mettevo il pigiama e mi preparavo per andare a letto.
Dopo una mezzora eravamo distesi al buio con il naso volto verso il soffitto.
“Tra meno di due settimane tornerò al dormitorio.. Cosa escogiterai per farmi restare?” chiesi.
“Non lo so..” e non potei non notare il suo rammarico nel dire quelle parole.
“Ehi!” gli toccai il braccio “Stavo scherzando”
Si agitò sotto le coperte poi si voltò verso di me: “Ti fidi di me, Glass?”
“Si, perché?”
“Vieni qui!” disse attirandomi a sé.
Mi irrigidii per un istante poi mi lasciai trasportare e mi appoggiai al suo petto. Qualsiasi cosa provasse per me, aveva bisogno che gli stessi vicino e non potevo allontanarmi per nessuna ragione al mondo.
Stare distesa al suo fianco mi sembrava il posto migliore.



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Don’t you ever say I just walked away
I will always want you
I can’t live a lie, running for my life
I will always want you









 
Un mese!
E’ un mese che non aggiorno!
Che scrittrice pessima!
Scusatemi davvero!
Ho un sovraccarico di impegni tra scuola e tutto il resto e il tempo che ho per stare di fronte a questo computer per scrivere questa storia diventa veramente pochissimo.
Allora, che pensate?
Vi piace il nome del cagnolino?
Le voci che circolano?
Cosa farà Payne visto che li ha scoperti nello stesso letto?
Il piccolo bacio di Crystal per Zayn.. dite che sotto c’è qualcosa?
Fatemi sapere quello che pensate con una recensione con più di dieci parole.
Sapete che è fondamentale.              
 
Ultime domande:
SIETE RIUSCITE A PRENDERE I BIGLIETTI?
IO SI.. PER IL 28.. C’E QUALCUNA DI VOI NEL PRIMO ANELLO VERDE?



Adesso me ne vado..
Spero di poter aggiornare prima di questa volta..

Baci, 
Their_Eyes





Nuova storia: 
 





 

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