Messe a verbale

di Slan Soulblaze
(/viewuser.php?uid=25777)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Orgoglio filiale ***
Capitolo 2: *** Il proverbiale bicchiere di troppo ***
Capitolo 3: *** Incompatibilità ***
Capitolo 4: *** Tattiche da rivedere ***
Capitolo 5: *** Fanboy cosplayer elevato al quadrato ***
Capitolo 6: *** Non fiori, ma opere di bene ***



Capitolo 1
*** Orgoglio filiale ***


Premessa: non son brava a scrivere le cose leggere e ironiche di cui il fandom abbisognerebbe, fondamentalmente perché si accordano di più al tono generale dei giochi... Detto questo, la drabble qui sotto non doveva esserlo, ironica. Il punto è che non mi vengono proprio XD
Spoiler per il quarto caso di PWAA, comunque. Più che altro per la presenza di un personaggio che viene menzionato per la prima volta lì.

Orgoglio filiale

Miles Edgeworth aveva ricominciato a pensare a suo padre. Al suo vero padre.

Dapprima a tentoni, esitante come chi muove i primi passi dopo una lunga convalescenza, poi con sempre maggior convinzione man mano che rovistava nei cassetti dei suoi ricordi e ne tirava fuori quelli che sapeva non gli avrebbero suscitato dolore.

Fissò quindi l’estrema memoria di lui al giorno in cui, tenendolo stretto per mano, lo aveva portato a passeggiare in un giardino d’autunno, con le foglie di mille colori adagiate al suolo che scricchiolavano sotto i loro passi.

Il suo raro sorriso, così, lo avrebbe accompagnato ovunque.

... Bon. Io continuo a sostenere che questa raccolta è un tantino superflua, vale a dire che non giova a nessuno. Però ringrazio un tot Crimsontriforce per il betaggio di questa e delle altre drabble e Maurix per lo stesso motivo e perché apprezza quello che scrivo. Anche quando fa schifo a me medesima, cioè sempre XD

DISCLAIMER: I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di Capcom e degli aventi diritto. La storia stessa non è stata scritta per fini di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il proverbiale bicchiere di troppo ***


Questo doveva essere uno dei tentativi di fanfiction-non-troppo-seria-anzi-per-nulla. Giudicate voi :asd:
Dopo di questa ce n'è un'altra e poi... poi si vedrà in che altri modi riuscirò a maltrattare Edgeworth e amici vari.
Spoiler ai minimi storici (specie per la media delle mie fic), forse giusto per chi non si fosse troppo addentrato nel primo PWAA. Ma se non vi foste addentrati troppo nel primo PWAA, dico io, cosa ci fate a girare in questa sezione alla mercè dei venti?

Il proverbiale bicchiere di troppo

Non era tipo da bevute con gli amici, essendo poco avvezzo tanto alle une quanto agli altri. Con Wright, le rare volte in cui s’incontravano per occasioni informali, non si privava mai della regolare tazza di tè, preferibilmente Earl Grey, caldo, senza zucchero né latte.

Dunque cosa, in nome del Cielo, lo aveva spinto a vuotare un bicchiere dopo l’altro, quella sera?

Tra le dolorose fitte dell’emicrania un brivido lo percorse dalla nuca giù per la spina dorsale assieme a un’indecifrabile sensazione di disagio. Meglio per lui, decise allora, che gli avvenimenti del giorno addietro restassero per sempre un mistero.

... Seconda vagonata di boiate senza scopo scaricata senza incidenti, pare, oltre che in cento parole nette XD Many thanks as usual a Crimsontriforce, beta insostituibile, e al mio altro protolettore, Maurix! Siete grandi! :3

Oh, quasi dimenticavo! "Tè Earl Grey, caldo, senza zucchero né latte" è un rigurgito di fissataggine trekkiana da The Next Generation. Non dico altro: tanto chi conosce la serie saprà a chi mi riferisco *___*

DISCLAIMER: I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di Capcom e degli aventi diritto. La storia stessa non è stata scritta per fini di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Incompatibilità ***


Non paga di aver elaborato in un sol colpo tante tare mentali da bastare per dieci fic, torno a frugare nella testa di Edgeworth (ma che schifo!). Niente di che, in realtà si tratta di un semplice divertissement che poco aggiunge alla conoscenza dei giochi originali, ma si limita a guardare una data situazione "dal di dentro".
Questa è l'ultima della prima tornata, avrei un'idea per seguitare la raccolta ma non è sufficientemente elaborata, quindi ciccia, almeno per ora. ç___ç
SPOILER per fasi avanzate di Trials and Tribulations!

Incompatibilità

Calma e gesso.

Il giovane procuratore inspirò a fondo ed espirò molto lentamente, le palpebre serrate. Spavaldo, vanitoso, aitante ed estroverso, in poche parole incline a suscitargli profondissima avversione: quell’insopportabile sbruffone che assisteva la rappresentante della difesa minacciava di fargli saltare i nervi. Proprio quel giorno, così maledettamente importante!

Lasciarsi guastar la festa, ovviamente, non era un’opzione. Quando rientrarono in aula, ne evitò lo sguardo, ma gli occhi gli caddero sulla tazza di caffè tra le sue mani e l’irritazione gli montò in petto a tradimento. Inspira ed espira.

Essere in due, giurò sul suo onore, non li avrebbe aiutati.

E come al solito, many, many thanks to Crimsontriforce e Maurix per essere stati i miei lettori/beta/quant'altro e per essere i miei più cari amici!
Vorrei inoltre ringraziare tantissimo per la sua recensione raxilia_running: sono contenta che ti siano piaciute idea e realizzazione! Tra l'altro, ho pensato leggendo la recensione (sebbene non c'entri nulla come osservazione XD ) che la mancata esplicazione dei motivi per cui Edgeworth ha alzato il gomito, oltre che di quel che effettivamente è successo, possa servire a far elaborare a ciascuno una propria teoria sull'accaduto XD Povero Edgey, viene preso in giro anche da me che sono una sua fangirl XD
Grazie ancora a tutti!

NOTA IMPORTANTE: Ho cambiato il nome della fanfiction in quanto mi sono accorta di aver commesso un terribile errore (ma sarebbe meglio dire "orrore") lessicale, spinta da quella classica convinzione di conoscere la definizione di un dato termine che poi non trova fondamento nella realtà. Scusate, scusate infinitamente >___>

DISCLAIMER: I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di Capcom e degli aventi diritto. La storia stessa non è stata scritta per fini di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Tattiche da rivedere ***


Et voila... finalmente si cambia punto di vista dopo tre drabble tutte Edge-centriche (cit.). E meno male che doveva essere una raccolta su personaggi vari... si vede che è più forte di me :asd: Dato che l'idea (che per inciso mi frullava in testa da mesi pur essendo sostanzialmente una scempiaggine senz'arte né parte) sarebbe restata sacrificata in cento parole, la prima apparizione di Diego è in doppia drabble. E ora a noi due, infama u_u

Tattiche da rivedere

Se una cosa proprio non gli si poteva dire era che non ci sapesse fare nel trattare le donne, pensava Diego.

Seduto a un tavolino della sua caffetteria preferita, al piano terra del tribunale, contemplava con sguardo languido e il mento appoggiato sulle mani intrecciate la donna davanti a lui, la più bella che avesse mai incontrato.

Continuò a fissarla intensamente, certo che non avrebbe potuto resistere al suo fascino, poi, lasciato passare esattamente il lasso di tempo che considerava giusto per cuocerla a puntino, pensò che le tecniche migliori sono sempre le più semplici e soggiunse con voce calda e tono ironico, approfittando del sottofondo musicale jazz che iniziava a diffondersi nell’aria:

“Allora, raccontami... cosa ci fa uno schianto di ragazza come te in un postaccio come questo?”

Mia Fey fece una smorfia strana. Storse la bocca, aggrottò la fronte e poi lentamente, come realizzando qualcosa, rilassò l’espressione chiudendo gli occhi.

“Le assicuro, Armando, che ‘postaccio’ non inizia nemmeno a descrivere il luogo da dove provengo.”

Diego incassò il colpo senza che il sorriso gli sparisse dal volto. Sportivamente fu costretto ad ammettere che, forse, avrebbe presto dovuto iniettare nella considerazione delle proprie doti una sana dose di modestia.

Un enorme grazie a Sl88 e Crimsontriforce, che mi ha suggerito di scremare una fesseria di cui nella mia smania di specificare ogni cosa almeno tre volte non m'ero minimamente accorta, facendomi guadagnare abbastanza parole da specificare che la musica jazz *inizia* a diffondersi in quel momento e da rendere ancora più colorita e fastidiosamente sessista la battuta di Diego XD Thank you very much, my dear, anche per le iniezioni di fiducia X3 E grazie anche a Raxilia per i suoi commenti alle altre drabble... comunque, Edgeworth *era* effettivamente un filo isterico prima di rincontrare Phoenix, ammettilo XD
Salut a tutti, grazie a chiunque leggerà ^^

DISCLAIMER: I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di Capcom e degli aventi diritto. La storia stessa non è stata scritta per fini di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Fanboy cosplayer elevato al quadrato ***


Scritta per il terzo contest di fanfiction indetto da Phoenixwright.forumcommunity.net assieme ad altre due (il regolamento prevedeva la scrittura di tre diverse fanfiction, una per mese di contest anche se non necessariamente da consegnare singolarmente, a tema "personaggi di PW"), ovvero La calma prima della tempesta e Non fiori, ma opere di bene. Per la curiosità degli astanti posso, credo, rivelare che le mie appartenevano al gruppo verde XD
Avvertenza Inutile(tm): la drabble è irregolare, nel senso che sono 110 parole anziché 100.

Fanboy cosplayer elevato al quadrato

“Ron caro, l’importante è farlo assieme. Sei d’accordo?”
“NO! Volevo dire, sì... assolutamente sì, ma, e so che ti sembrerà sciocco, la somiglianza è fondamentale! Cioè, non intendo che tu, insomma, sembri di più... wooow!”

Impacciato dalle sottane dell’abito rosa, Ron per poco non inciampò su un tavolino ingombro di libri e scampoli inutilizzati; con espressione mogia si riavviò la crocchia di capelli una volta ritrovato l’equilibrio. Vestiti come due personaggi di un oscuro JRPG per una console di nicchia pochi li avrebbero riconosciuti alla convention, ma a loro piaceva così.

Si voltò a guardare Dessie e la trovò bellissima, anche avvolta nel virile spolverino del pirata dei cieli Gilder.

Sciocchezza apocalittica per concludere il terzetto di storie partecipanti al contest primaverile della community di PhoenixWright... diciamo che avrei voluto scrivere qualcosa su Ron, tristemente schivato da un fandom che solitamente (mie fic incluse) preferisce focalizzarsi su volti ben più noti, e che nel tentare di farlo ho anche capito che non è affatto facile: per dirne una, la difficoltà sta nel misurare esattamente il suo modo di parlare quando si costruiscono dialoghi originali che lo vedano protagonista. Non so se vi sia riuscita, e alla fine ho anche dato forfait sulla stupidità del tema (ma trovavo che un hobby come il cosplay fosse perfetto per Ron-manine d’oro-DeLite XD ) nonché sul riuscire a raggiungere le 100 parole nette optando piuttosto per le 110 precise. Fra le altre cose su cui volevo giocare c’era sicuramente il fatto che a “indossare i pantaloni” nella coppia sia Desirée. Non che in realtà Ron non sia estremamente in gamba e che dietro la sua emotività non si nasconda un’intelligenza sopraffina, ma direi che come indole e inclinazioni non sia sbagliato affermare che Dessie è decisamente più mascolina XD

By the way, casomai ve lo chiedeste l’oscuro JRPG uscito su non una, ma ben due console di nicchia è il piratesco e avventuroso Skies of Arcadia, che dopo il Dreamcast si è visto ripubblicato su GameCube. Desirée veste i panni di Gilder, avventuriero sciupafemmine che non riesce a star fermo in un posto per cinque minuti e si unisce al gruppo di Vyse per animarsi le giornate, e Ron quelli di Clara, eterna spasimante alle sue costole per tutto il gioco. A parte il fatto che si tratta di un’altra coppia piuttosto movimentata, il primo motivo della scelta è mettere insieme due delle mie fisse storiche, anche se sono partita da un suggerimento più FFXIIesco da parte di Crimsontriforce (che ho preferito non usare per amor di correttezza visto che partecipiamo entrambe allo stesso contest), il secondo è la somiglianza fisica dei personaggi... pur se invertita XD Così, in caso vi foste incuriositi (*coughgiocatecicough*). Visto che l’adorabile coppia ha degli interessi decisamente particolari e affascinanti, non sembrava assurdo metterci in mezzo anche i videogiochi, JRPG per giunta. Ebbene sì, in PW i nerd escono dalle fottute pareti (semicit.) e Sal Manella è un povero dilettante =|

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Non fiori, ma opere di bene ***


Scritta per il terzo contest di fanfiction indetto da Phoenixwright.forumcommunity.net assieme ad altre due (il regolamento prevedeva la scrittura di tre diverse fanfiction, una per mese di contest anche se non necessariamente da consegnare singolarmente, a tema "personaggi di PW"), ovvero La calma prima della tempesta e Fanboy cosplayer elevato al quadrato. Per la curiosità degli astanti posso, credo, rivelare che le mie appartenevano al gruppo verde XD
Avvertenza Inutile(tm): si tratta di una doppia drabble, come nel caso di Tattiche da rivedere.

Non fiori, ma opere di bene

Ci sono periodi in cui l’agenda è tanto fitta da non consentirgli di passare nella sua amata serra che pochi minuti al giorno, strappati alla pianificazione di un lavoro che la sua professionalità esige impeccabile nel minimo gesto. Oggi, però, ha deciso di impugnare le sue forbici da potatura ed eccolo lì, un grembiale verde a proteggergli il semplice dolcevita bianco, i guanti da giardinaggio alle mani.

Con amore passa le dita tra gli steli in cerca di parassiti, recide le foglie il cui brillante color verde è ingiallito per l’età. Un tocco leggero sul nebulizzatore e lucide perle d’acqua si posano sulla vellutata superficie delle orchidee, che prosperano nell’umidità. Svasa un’ortensia troppo cresciuta e la dispone in un alloggio più capiente.

Se non avesse ereditato il suo mestiere, se un imprevisto volgere di eventi lo sorprendesse a espletare un’altra mansione, vorrebbe ritrovarsi giardiniere e trascorrere il tempo fra le sue care, silenziose amiche.

Pensa a questo quando il cellulare posato sul pianale vibra per una chiamata in arrivo.
L’uomo che chiamano De Killer sospira, posa le forbici, si sfila i guanti e si allunga verso il fastidioso suono che l’ha richiamato alla realtà. Ma il lavoro, dopotutto, è lavoro.

Piccolo gioco: leggete prima L’occhio della verità e poi questa e divertitevi a trovare le differenze fra i due personaggi, il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio scatenante il quarto caso di JFA :asd: Va’ che sul particolare del nebulizzare le foglie delle orchidee ho tirato a caso, poi ho fatto una ricerca su un sito di botanica e ho scoperto che per certe varietà è vero ed essenziale XDDDD
Ad ogni modo, ecco un'altra doppia drabble che ho allungato di proposito con la descrizione delle operazioni di De Killer: così com’era uscita era troppo lunga per essere una drabble singola ma sforbiciarla avrebbe tolto troppo, mentre l’idea, di per sé sciocca, non era abbastanza di ampio respiro da trasformarla in una flashfic.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=279865