The Potters

di itscriis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** “Tieni fuori il tuo piccolo Malfoy dalla piccola Potter” ***
Capitolo 3: *** “Aggiungere un po’ di James combina guai al James professore” ***
Capitolo 4: *** Potterclub. ***
Capitolo 5: *** “È tempo di festa!” ***
Capitolo 6: *** Grifondoro in festa. ***
Capitolo 7: *** “Noi tre dobbiamo parlare” ***
Capitolo 8: *** “Vuoi davvero baciarmi davanti a tutti, piccola Potter?” ***
Capitolo 9: *** Ad Hogsmeade. ***
Capitolo 10: *** Ti amo – “Tu sei come una malattia” ***
Capitolo 11: *** Ti amo – “Lei è la mia persona, ma tu sei la mia metà” ***
Capitolo 12: *** “Puoi venire tu da me?” ***
Capitolo 13: *** “Credo che lei semplicemente non sia Alice” ***
Capitolo 14: *** “Prendi me, scegli me, ama me” ***
Capitolo 15: *** “Did I Mention” ***
Capitolo 16: *** “Già, non sono uno che si dimentica facilmente” ***
Capitolo 17: *** La leggenda delle belle Weasley. ***
Capitolo 18: *** “Sono arrivato tardi” ***
Capitolo 19: *** Potters in love. ***
Capitolo 20: *** “Mi odio” ***
Capitolo 21: *** “Io ti avrei rovinato la vita?” ***
Capitolo 22: *** Ultimo ballo per la piccola Potter. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


The Potters




 
James Sirius Potter, Albus Severus Potter e Lily Luna Potter, i figli dell’ormai famoso Harry Potter e di sua moglie Ginevra Weasley in Potter.
Agli occhi di tutti, i figli del prescelto possono sembrare i figli impeccabili, i figli che tutti vorrebbero, ma non è così.
Sono delle serpi, e uno di loro lo è nel vero senso della parola. Albus Severus Potter, smistato in Serpeverde e che, come migliore amico, ha Scorpius Malfoy.
James Sirius Potter, di lui si può dire che porta ben in alto i due nomi che si ritrova, un vero e proprio malandrino.
Lily Luna Potter, invece, è la principessina di papà, forse quella più fraintesa; a chi la vede dall’esterno può sembrare una ingenua e dolce ragazzina, ma in realtà è sì, una ragazzina, ma di quelle che sanno difendersi e, se c’è bisogno, di vendicarsi. E Lily Potter in questo non ha pietà, neanche se si tratta di suo fratello e del suo migliore amico.
Chiarita la vera essenza dei tre pargoletti di casa Potter, si può dare inizio alla vera storia.

«Sirius, Hogwarts non sarà la stessa senza di te» disse Lily entrando nella camera dei fratelli per poi buttarsi sul letto del maggiore, i tre fratelli tendono per chiamarsi col secondo nome, giusto per darsi fastidio a vicenda, però col tempo è diventata un’abitudine giocosa e fraterna. James ha fatto i M.A.G.O. prima dell’estate e non tornerà ad Hogwarts o almeno così i suoi due fratelli credevano. Lily, però, ignara della grande sorpresa che le farà il fratello, è addolorata soprattutto dal fatto che dovrà rinunciare a fare enormi scherzi come quelli che faceva con James e Fred, anche lui uscito dalla scuola di magia.

«Ehi!» esclamò Albus sedendosi, chiaramente ferito dal fatto che alla sorella non importi che lui andrà con lei ad Hogwarts per quest’ultimo anno.

«Senza offesa Al, ma tu non sei la definizione esatta del divertimento» spiegò James sedendosi sulla sedia girevole della scrivania.

«E poi la tua compagnia sono Malfoy e Zabini, e io non riuscirei a sopportarli neanche un minuto» esclamò la piccola Potter gesticolando.

«A proposito di Scorp, devo dirvi una cosa,» disse Albus ora in piedi di fronte ai due. I tre Potter hanno sempre condiviso tutto e si sono sempre detti tutto, in un certo senso sono sempre stati loro il nuovo trio «ma promettetemi che rimango vivo per il mio ultimo anno.»

A quelle parole Lily e James, che fino a poco prima erano rimasti impassibili mentre il primo girava con la sedia e l’altra si guardava i capelli, si erano subito fermati per puntare gli occhi su loro fratello.

«Vi ricordate tutte le ragazze che ha avuto Scorpius nel corso degli anni a Hogwarts?» chiese attentamente il fratello di mezzo per far elaborare ai consanguinei una risposta all'incirca decente.

«Beh, so che si è appena lasciato con Rose, quella poverina è distrutta» rispose Lily pensando ad altre ragazze «so anche che è stato prima con Molly e poi subito dopo con Lucy, non si sono parlate finché non hanno rotto» continuò poi.

«Ed è stato anche con Dominque e Roxanne» disse James guardando Albus, come se volesse leggergli nel pensiero, ma ancora non è pratico del Legillimens.

«E non vi siete mai chiesti perché si fosse fatto tutte le cugine Weasley?» chiese di nuovo Albus cercando le parole giuste per non farli incazzare.

«Perché è un idiota patentato e gode nel vedere la gente litigare o/e soffrire?» chiese ancora ironica Lily.

«No» rispose lentamente Albus.

«Severus, diccelo e basta, senza fare giri di parole» taglió corto James, con la paura che quello che sta pensando sia reale.

«Al terzo anno tra Malfoy e Zabini è sorta una discussione su Luna, litigavano pressoché su chi dei due avrebbe avuto qualche possibilità con te…» iniziò il racconto Albus. In effetti, non era una novità per Lily essere ritenuta oggetto di certe discussioni, fin dal suo primo anno è stata ritenuta una delle ragazze più belle di Hogwarts, subito dopo sua cugina Dominique.

«E tu non hai mai pensato di dirmelo?!» disse un’alterata Lily.

«Non ho finito» ammise Albus «quindi, tra una risposta e l’altra, a Zabini è venuta la brillante idea di fare una scommessa: se Scorpius riusciva a uscire con tutte le Weasley avrebbe dichiarato a fine settimo anno, dopo che la McGrannit avrebbe assegnato la Coppa delle Case, che Scorpius Malfoy era lo scapolo d’oro di Hogwarts e ci avrebbe permesso per tutta l’ultima sera di fargli tutti gli scherzi possibili».

Una volta finito il suo discorso, Albus si mise le braccia di fronte al viso, pronto ad essere picchiato dalla sorella.

«Ma quindi io che c’entro?» chiese Lily ancora pensando al fatto che Scorpius aveva preso in considerazione di provarci con lei. Che assurdità, si disse.

«Con Weasley, intendeva tutte le Weasley, anche la piccola Potter» chiarì Albus. ‘Piccola Potter’ era il soprannome che le era stato dato dalla combriccola delle serpi, ma anche alcune sue amiche Grifondoro avevano iniziato a chiamarla così.

«Allora risolviamo subito, vado ad uccidere quella serpe o, meglio, a castrarlo» proferì James alzandosi dalla sedia e prendendo la bacchetta, pronto a materializzarsi.

«No!» esclamò Lily alzandosi anche lei dal letto, subito dopo afferrò la bacchetta del fratello «lasciatelo fare, ci penserò io» continuò con una voce che prometteva tutt’altro che bene.

James sorrise maligno, mentre Albus era diviso fra due poli: preoccuparti per la sua dolce e ingenua sorellina o per l’incolumità dell’amico. Forse la seconda opzione era quella più pericolosa.




hiiii peopleeeeee.
questa è la mia primissima storia su harry potter e, credetemi, sono stata a guardare e rileggere il prologo e il primo capitolo per giorni, per capire se ne valeva la pena ahah
ero incerta se pubblicarla o meno, ma poi mi sono detta ‘facciamolo!’
andando alla storia, come vedete è sulla nuova generazione e sarà una LilyxScorp –non so perché, ma non riesco a immaginare Rose con Scorpius- ma sarà anche incentrata sulla vita degli altri due potter.
Quei tre che vedete nelle gif sono i tre Potter –ma và?-: Karen Gillan come Lily Luna Potter Dylan O’Brien come Albus Severus Potter – Tyler Hoechlin come James Sirius Potter; per quanto riguarda gli altri ve li dirò mano a mano.
Andando avaaaanti, vi voglio avvisare che io non sono molto autocritica e non riesco a trovare errori grammaticali, VI SCONGIURO DI FARMELI NOTARE!
Infine, per non annoiarvi ancoora,vi chiedo di recensire sia positivamente e, se c’è ne bisogno, anche negativamente.
Bacii, Cri♥


 

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Capitolo 2
*** “Tieni fuori il tuo piccolo Malfoy dalla piccola Potter” ***


The Potters
“Tieni fuori il tuo piccolo Malfoy dalla piccola Potter”

 

Il primo problema di Albus, salito sull’Espresso per Hogwarts, era il chiarire al suo migliore amico cosa poteva o non poteva fare con la sorellina.
Scorpius Malfoy è sempre stato un ragazzo da una notte e via, ma quando si metteva con una Weasley la cosa andava per le lunghe, non perché lui volesse stare con quelle ragazze, ma più che altro perché le tanto amate Weasley erano davvero difficili da portare a letto.
La prima cosa a cui aveva pensato appena aveva visto arrivare la famiglia Potter al binario 9 e ¾ fu ‘se anche Dominque Weasley aveva posto problemi, figuriamoci la Potter quanto mi farà sudare’.
E, in effetti, Lily anche essendo ormai la ragazza più desiderata della scuola –sua cugina Dominique aveva, come suo fratello, appena fatto i M.A.G.O-, non aveva mai avuto un ragazzo per la felicità del padre e dei fratelli.
Tornando a Malfoy, quest’ultimo sedeva in uno scompartimento con i sue due migliori amici, Albus e Jack Zabini.

«Allora, chiariamoci subito, se vuoi conquistare mia sorella o starci insieme una settimana, devi stare alle mie regole» Albus fu il primo ad aprire un discorso. Il giorno in cui aveva svuotato il sacco con Lily e James, la prima gli aveva espressamente proibito di dire al suo amico che sapeva tutto e James gli aveva, sempre espressamente, detto di porre dei paletti al platinato.

«Sentiamo» gli rispose Scorpius che, ovviamente, non aveva intenzione di seguire le regole del suo Potty preferito, ma doveva almeno fare la finta.
«Primo, non voglio vedere neanche una lacrima sul viso di Luna e quando la lascerai lo farai nel modo di non ferirla» Scorpius provò a parlare, ma Albus lo precedetta «non mi interessa se non vedi via di fuga, tu devi farlo, chiaro?!»

«Sissignore» disse assumendo una vera e propria posizione da soldato, provocando l’iralità di Jack.

«Secondo, la bacerai solo ed esclusivamente quando sarà lei a fare il primo passo e voglio pochissima lingua» proseguì il Potter.

«Ma la lingua è la mia specialità…» piagnucolò Scorpius, giusto per dare a vedere che avrebbe rispettato le regole.

«E terzo, ma non meno importante, tieni fuori il piccolo Malfoy dalla piccola Potter!*» ringhiò Albus andando molto vicino all’amico, minaccioso. Scorpius deglutì, ma chi gliel’aveva fatto fare.




 

**




Lily, nel frattempo, si trovava in uno scompartimento con Lucy –sua cugina e migliore amica-, Alice Paciock –altra sua migliore amica e, ovviamente, non poteva essere altro dato che era la figlia di Nevile-, con loro condivideva la stanze e altre due ragazze, infine nello scompartimento c’erano anche Hugo e una Rose ancora un po’ scossa dalla fine della relazione con Malfoy.
Lily voleva dire tutto alla cugina, dato che quello stronzo aveva dato la colpa della rottura a lei, ma allo stesso tempo non voleva che Albus finisse nei guai coi suoi due migliori amici.

«Senti, Rose» fu la prima a proferire parola, dato che tutti avevano paura di una reazione da parte di Rose «lo sai benissimo com’è fatto quel Malfoy, quello non si lega a una ragazza, ci gioca. Non è colpa tua se lui non ha saputo vedere la bellezza che hai fuori e dentro di te, ma è tutta colpa sua. È lui che ci va a perdere» continuò guardandola negli occhi. Di sicuro se avrebbe accettato le avance del coglione, Rose non le avrebbe rivolto la parola mai più.
Doveva escogitare un piano.

«Sono stata una cogliona a cadere nella sua trappola» disse con rabbia la Weasley.

«Forse, ma è anche vero che lui ci sa fare» ammise Lucy ricordando quando aveva rotto con lei. Al sentire Rose parlare di lui le si era riaperta una ferita che doveva rimanere chiusa. Anche perché non le importava più niente.

«Già» rispose Rose, mentre Lily non faceva altro che pensare a quello a cui stava andando incontro.

«Ma voi non pensate sia strano che sia uscito con tutte le Weasley?» sbotta Alice guardandole ad una ad una. Lily sbarrò gli occhi, sapeva che se continuava quella conversazione avrebbe svuotato il sacco anche troppo velocemente.

«Io vado un attimo in bagno» disse alzandosi e uscì nervosa, solo Alice lo notò, perché le altre due erano troppo impegnate a commiserarsi.


Andando verso il bagno Lily –tenendo le braccia incrociate, cosa che faceva sempre mentre camminava- continuava a pensare a quanto stupido fosse continuare a tenere questo segreto, di certo non dubitava di se stessa, ma non dubitava neanche delle ottime qualità di Malfoy nel sedurre le ragazze.
Camminando nel piccolo spazio tre le file degli scompartimenti, scontrò qualcuno di cui, a primo impattò, riuscì a vedere solo il petto. Alzando lo sguardo, però, i suoi occhi incontrarono gli occhi azzurri a cui stava pensando.

«Piccola Potter, stavo giusto venendo da te» iniziò Scorpius con uno dei suoi odiosi ghigni e scompigliandole i capelli, che lei prontamente si aggiustò. Tutti i complessi che fino a un attimo prima si stava ponendo scomparvero alla vista di quell’irritante ghigno targato Malfoy.

«Sai Malfoy, direi che saresti finito schiantato, ero con Rose» gli disse con tutto l’odio che aveva in corpo. Come poteva lasciare una ragazza e solo una settimana dopo provarci con un’altra, che era anche la cugina.

«Ormai è storia vecchia» rispose Scorpius avvicinando il suo viso a quello della rossa, spostandole poi una ciocca dei capelli dietro l’orecchio. Dopo averlo lasciato fare con il braccio diede una spinta alla sua mano invitandolo a metterla giù.


«Evita platinato, non sono una delle tue tante amichette» proferì Lily con un pizzico di odio «la ragazza che hai lasciato una settimana fa, ti voglio ricordare dato il cervellino minuscolo che ti ritrovi, è mia cugina e lei sta soffrendo per colpa tua e del tuo stupido fascino» continuò poggiando la punta dell’indice sul suo petto e cercando di spingerlo.

«Mi stai dicendo che sono affascinante?» le rispose Scorpius avvicinandosi ancora di più e parve aver dato retta solo all’ultima frase.

«Ma almeno mi hai ascoltato?» chiese Lily leggermente irritata, ma inspiegabilmente aveva il cuore che batteva a tremila.

«No, non mi interessava» rispose Scorpius con una calma incomprensibile.

«Sei un’idiota, Malfoy» detto ciò Lily si girò per tornare nel suo scompartimento, il platinato la guardò andare via, pensando che, nonostante quel dannato carattere che si ritrovava, Lily Luna Potter non era figa, ma bella. Dannatamente bella.



 

**




Anche Albus, stufo delle chiacchiere inutili dei suoi migliori amici, decise di uscire per prende un po’ d’aria. Camminando verso gli scompartimenti dei Grifondoro vide, in uno di essi, Alice Paciock, migliore amica di Lily, da sola.
Non ci aveva mai parlato più di tanto, solo perché lei era una Grifondoro e lui un Serpeverde. Molto spesso, però, si ritrovava ad osservarla e, sempre molto spesso, beccava la ragazza mentre lo fissava. Da quanto ne sapeva, la Paciock era una ragazza molto sorridente, anche se molto imbranata –degna figlia del padre del resto-, frequentemente Alice tendeva a perdersi tra i corridoi di Hogwarts, ‘«Tutta colpa delle scale a cui piace cambiare»’, diceva sempre, a detta di Lily.

«Ehi, Alice» proferì Albus entrando nello scompartimento «come mai non sei con mia sorella e Lucy?»

«Albus» rispose la ragazza molto stupita, anche se cercava di non darlo a vedere «in realtà fino a poco fa ero con loro, ma mi sono isolata per pensare a una cosa» continuò poi cercando di prendere un po’ di sicurezza.

«Cosa? Ovviamente, se si può sapere» chiese Albus sedendosi di fronte a lei.

«Rose stava piangendo per Malfoy e, cercando di consolarla, mi è venuta in mente una cosa» spiegò Alice «com’è possibile che un Malfoy sia stato con tutte le cugine Weasley –tranne Victoire, molto più grande di lui» proseguì poi. A quelle parole Albus spalancò gli occhi e cominciò a boccheggiare.

«E mia sorella che ha detto?» chiese subito, senza neanche pensarci due volte.

«Ha avuto la tua stessa reazione e poi è scappata in bagno» rispose Alice «voi ci nascondete qualcosa».

«Noi? Ma che dici?!» sbottò Albus alzandosi in piedi di scatto, evidentemente nervoso. Se mai Scorpius venisse a sapere che aveva raccontato tutto ai suoi fratelli, sarebbe stato disconosciuto come migliore amico e, più importante, avrebbe dovuto dormire sul divano della Sala Comune! Che, per carità, è comodo, ma è per dormici proprio no!

«Scoprirò cosa state confabulando, Potter, stanne certo» annunciò Alice alzandosi e continuando a guardarlo finché non uscì.

Sono fottuto, è stata la prima cosa che Albus Severus Potter pensò.



 

**




 
 Arrivati ad Hogwarts e indossate le divise, tutti gli studenti si diressero in Sala Grande dove li aspettavano la Preside, Minerva McGranitt –diventata preside alla fine della guerra- e i professori. Alla tavolata dei professori, però, ben tre posti erano vuoti, ovvero quelli dell’insegnante di Pozioni –Horace Lumacorno-, di Storia della Magia –Cuthbert Ruf- e di Difesa contro le Arti Oscure. Per quanto riguarda il primo, già dalla fine dell’anno precedente, si ipotizzava che Lumacorno sarebbe andato in pensione*, ormai troppo vecchio per insegnare, mentre di Ruf è stata una sorpresa per tutti non trovarlo. Infine, per l’ultimo, era sempre il solito e continuo ritardo di Teddy Lupin.

«Ma Ruf dov’è andato a finire?» chiese Hugo Weasley, che si trovava davanti Lily.

«Non ne ho idea, ma pare che abbia rinunciato al posto» rispose Molly mentre vedeva arrivare Teddy.

«Quell’impiastro di mio fratello non imparerà mai» sbottò Lily osservando la scena in cui Teddy Lupin arrivava mentre la McGranitt faceva il solito discorso di apertura, parlando in maggior parte del Cappello Parlante. Teddy Lupin, infatti, è stato allevato da Harry e Ginny come un quarto figlio e i tre fratelli l’anno sempre trattato come un fratello maggiore.

«Sicuramente i ragazzi presenti in questa scuola già dall’anno scorso avranno notato la mancanza del professor Lumacorno e del professor Ruf» la McGranitt finalmente aveva cominciato a parlare di cose che attirarono l’attenzione degli studenti «è un rammarico comunicarvi che, a causa dell’età, Horace Lumacorno ha deciso che era meglio porre le sue dimissioni. Invece, il professor Ruf, ha posto le sue dimissioni a fine anno.» spiegò in fretta l’anziana donna «Ma ora è un piacere presentarvi i due nuovi professori di Pozioni e Storia della magia» avanzò la McGranitt e si girò a destra verso i due nuovi professori appena arrivati «rispettivamente, James Sirius Potter e Hollie Harvey».

Sia Albus che Lily, uno impegnato a stuzzicare qualcosa e l’altra a bere il succo di zucca, quasi si affogarono quando sentirono il nome del fratello e collegarono che era il loro nuovo professore di Pozioni. Si guardarono entrambi negli occhi, anche se erano ai poli opposti della sala, e poi girarono il volto verso il maggiore che li guardava con un sorriso beffardo.

Accanto a James c’era una ragazza che sembrava avere la sua stessa età, alta, occhi azzurri, magra e diciamo che a nessun individuò della popolazione maschile di Hogwarts mancherà il professor Ruf.

Dopo i vari convenevoli e lo smistamento tutta Hogwarts cominciò a mangiare e, tra una chiacchiera e l’altra, Lily cercava con lo sguardo la chioma bionda, senza saperne il motivo. La trovò e beccò Malfoy mentre la fissava e si leccava il labbro inferiore e lei, sempre senza ragionarci, ridacchiò nervosa. Subito dopo si accorse di quello che era appena successo e diventò rossa quasi come i suoi capelli.

Non poteva piacerle Malfoy!
 

 
*citazione di Darek Shepperd, di Grey’s Anatomy, in cui chiedeva al migliore amico (il mio Mark Sloan) di stare lontano dalla cognata, essendo lui un pervertito. Amo questa citazione e la situazione mi sembra abbastanza simile (per chi vede grey’s, non preoccupatevi, Albus e Scorp non finiranno per fare rissa alla babbana).

hello everyoneeeeeeee (cit. prof-di-inglese-appena-entra-in-classe)
avete visto? Ho aggiornato subito,subito e ho anche il secondo capitolo. Lovvatemiiiiii
Inizio col dire grazie a chi ha recensito e chi la messo nelle seguito e nei preferiti:
preferiti – bennee16, Drops of Neverland, Kiyoko_
recensito – Drops of Neverland, Demetra_Asteria_Malfoy, Fallen_Angel98
seguite – Fallen_Angel98, finlin91, Helena Lily, Sabaku No Konan Inuzuka, _imjusteri
VI AMOOOOO!♥♥
La carissima Hollie Harvey sarà Ashley Benson – Alice Paciock sarà Bridgit Mendler – Scorpius Malfoy sarà Alex Pettyfer – Lucy Weasley sarà Holland Roden.
Volevo parlare della decisione di far di James un professore, molto combattuta a dir la verità, sapete ormai che i nostri protagonisti non sono solo gli Scorily, ma i tre fratelli Potter e i loro amori, e volevo far di James una presenza attiva nella vita dei fratelli; quindi mi sono buttata a capofitto in questa scelta. Sarà buona? BOH, ditemelo voi e.e
Detto questo, vi saluto.
Kisskiss,Crii


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Capitolo 3
*** “Aggiungere un po’ di James combina guai al James professore” ***


The Potters
“Aggiungere un po’ di James combina guai al James professore



 
«Sei serio?!» esclamarono all’unisono i due fratelli minori. Appena finita la cena, Lily e Albus si scambiarono un veloce sguardo per poi guardare James. Quest’ultimo, notó le facce un po’ troppo sconcertate e scettiche, cominciò a correre verso l’uscita, prontamente rincorso dai due fratelli. Hollie Harvey guardò la scenetta divertita, dopo aver ammirato costantemente il maggiore dei Potter. Era capitato che, nel viaggio per Hogwarts, i due fossero insieme nello scompartimento, diviso con Teddy.
I tre parlarono del più e del meno e James e Teddy trovarono Hollie molto interessante, uno dei due forse più dell’altro.

«Sirius, non puoi diventare un professore!» borbottò un Albus piuttosto shoccato.

«Mi spiegate qual’è il problema?» chiese James leggermente scazzato. Non poteva credere che, i fratelli con cui aveva sempre condiviso ogni cosa, non credessero in lui.

«Che hai solo diciotto anni! Sei appena uscito da Hogwarts, tutti ti conoscono come il solito combina guai che eri e che sei» Lily credeva nelle capacità del fratello in Pozioni, sapeva che era bravo e nessuno era stupito della E che prese ai M.A.G.O in quella materia. Ma era molto meno convinta che James riuscisse a stare in una classe senza fare baldoria. Come professore, poi, non ce lo vedeva proprio.

«Luna, so quello che faccio. Se anche papà e mamma mi hanno supportato, perché non lo fate anche voi?» chiese James «l’unica mia alternativa è fare l’Auror e, sinceramente, non ci tengo a diventare un sosia di papà».

«Noi vogliamo supportarti, ma ci viene difficile vederti nelle vesti di un professore» ammise Albus, totalmente basito dall’ultima sua frase.

«Lo sappiamo che fare l’Auror significherebbe seguire le orme di papà e diventare praticamente un suo clone. Sappiamo anche noi cosa vuol dire essere suoi figli,» disse Lily guardando negli occhi il maggiore dei suoi fratelli «ma devi pure capirci. Fino a ieri eri il fratello coglione e adesso sei il nostro professore».

«Non dovete vedermi per forza come un professore, sono semplicemente James che vi insegna Pozioni» cominciò «poi da una parte avete ragione, sarò sempre un combina guai. Ma a me piacerebbe tanto fare il professore, di Pozioni poi, è molto vicino al mio sogno. Chi vi dice che non posso mettere del mio nelle mie lezioni?»

«In che senso?» chiesero Albus e Lily.

«Aggiungere un po’ di James combina guai al James professore» proferì Sirius «Ma ora passiamo a qualcun’altro» iniziò guardando Lily «ti ho vista ridacchiare alla solita mossa di Scorpius nel conquistare le ragazze».

«QUEL DEMENTE TI HA FATTO LA MOSSA DEL LABBRO?!» urlò Albus. Parli del diavolo e spuntano le corna, mai stato più vero. Scorpius Malfoy uscì dalla Sala Grande andó verso i tre Potter, si posizionò al fianco di Lily e le cinse le spalle con un braccio, che lei prontamente mise giù.

«Prof, quest’anno sarà divertente, non credi.. credete?» chiese Scorpius a James abbastanza divertito.

«Non vedo l’ora di vederti a lezione, Malfoy» rispose acido l’interpellato.

«Scorp, ce ne andiamo a dormire?» domandò –istigò- Albus all’amico, guardandolo malissimo.

«Nah, voglio stare un po’ qui a battibeccare con vostra sorella» rispose un ghignante platinato.

«Vostra sorella ha di meglio da fare» annunciò Lily.

«Cosa c’è di meglio che litigare con la tua serpe preferita?» chiese mieloso Malfoy. Lily cominciò ad irritarsi.

«Tutto» disse semplicemente e girò i tacchi raggiungendo Alice e Lucy.

«Senti, serpe, tocca con un solo dito mia sorella e sei morto» ringhiò James avvicinandosi lentamente a Scorpius, Albus si girò di scatto verso di loro.

«Se no che mi fai? Togli i punti a Serpreverde?» chiese sarcastico il Malfoy «Uuh, sto tremando» continuò poi facendo finta di tremare.

«No, ma fossi in te comincerei a guardarmi le spalle» rispose minaccioso James, i due ormai erano vicinissimi e, dagli sguardi pieni di fuoco che si mandavano, sembrava che da un momento all’altro si sarebbero picchiati.
Hollie Harvey uscendo dalla Sala Grande li vide e corse da loro.

«Che succede qui?!» chiese con fare minaccioso.

«Niente, Hollie, Malfoy ha commesso uno sbaglio e se ne stava giusto andando» disse James allontanandosi. Quando pronunciò il nome e non professoressa Harvey –come da copione-, Albus lo guardarono di scatto. Scorpius, invece, ghignò.

«Giusto, professore Potter, mi dispiace» ghignò, di nuovo, il platinato e si girò verso Hollie «Professoressa Harvey, io e il mio amico ce ne andiamo» informò poi, andando via con Albus.
James continuò a guardarlo con astio e la donna lo notò.

«James, va tutto bene?» chiese incerta e mettendosi davanti a lui.

«Si, Hollie, grazie» rispose James mettendole una mano sulla spalla e la bionda sorrise bonaria, subito dopo James le sorrise «Andiamo nei nostri dormitori?»

«Sì.»



**



Lily, dopo aver raggiunto le ragazze, si ritirò con loro in camera e, mentre loro parlavano di qualcosa riguardante Albus, lei pensava ancora a Scorpius. Come poteva vendicare le cugine se, pian,piano, anche a lei cominciava a piacere Scorpius? Era sicura che i suoi fratelli l’avrebbero uccisa e doveva pensare che, tutto quello che quel coglione platinato faceva, era per sedurla e poi gettarla via come aveva fatto con le cugine. Se cominciava a uscire con lui, gliel’avrebbe data vinta, sarebbe stato proclamato Scapolo d’oro, che poi a che gli serve?!

«Lily, ci stai calcolando?» chiese Lucy a un certo punto.

«Mh?» mormorò Lily.

«Come volevasi dimostrare» ridacchiò Alice «a chi pensavi?» chiese la biondina. Lily guardò di scatto Lucy come per dire ‘scusa, non uccidermi’.

«Scorpius…» ammise imbarazzata e le due spalancarono gli occhi.

«Da quando ti interessa quel coglione specializzato a rompere i cuori delle Weasley?» domandò la Weasley guardando la cugina.

«Non mi interessa!» chiarì subito Lily, più a se stessa che alle sue amiche.

«Convinciti prima tu, piccola Potter» ghignò Alice.

«Non ghignare, ti prego, me lo fai venire in mente ancora di più!» esclamò la Potter schifata.

«Carissima cuginetta, ti prego, non cadere anche tu nella sua viscida tela» disse Lucy, sapendo però, che nulla sarebbe riuscita a dissuaderla se cominciava a piacerle.

Scorpius Malfoy è come una malattia, pensò Lily ad un tratto. Quando ti entra in testa, non te lo scordi facilmente.

«Ci proverò» rispose Lily «Di che stavate parlando?» chiese per cambiare argomento.

«Albus» sputò Lucy ridacchiando «a quanto pare Alice vuole Albuuus» canzonò poi.

«Uuuh, cognatiina!» esclamò Lily buttandosi addosso ad Alice.

«Carissima, il tuo adorato fratellino va dietro Katie Chang» chiarì la Paciock. Un’espressione schifata si fece largo sul viso di Lily.

«La figlia di quella grandissima tr- santa donna, che ha messo in ombra mia madre agli occhi di papà e che ha tradito l’Esercito di Silente?!*» sbottò Lily rossa dalla rabbia. L’odio, per i Weasley, è genetica.

«Si, lei» constatò Alice sconcertata.

«Ma io lo uccido quel traditore!» urlò Lily andando dritta in Sala Comune.

«Lily!» la seguirono le amiche.

«Mio fratello è prefetto, no? Allora lo troverò subito» uscì di scena Lily andando a cercare il traditore.
Dopo aver chiesto a vari quadri pettegoli, trovò il fratello con il suo inseparabile compare –Scorpius- in giardino.
«Albus Severus Potter!» esclamò la piccola Potter correndogli incontro, Scorpius si parò di fronte l’amico per difendere e, a ogni mossa di Lily, c’è n’era una uguale o contraria di Scorpius.

«Luna, che c’è? Perché non sei in dormitorio?» chiese tutto tranquillo Albus, non capendo la situazione.

«Come può piacerti la Chang!» strillò Lily furente.

«Ah, ma era solo questo» constatò Scorpius spostandosi e ammirando Lily nella sua veste da notte. Pantaloncini –come diavolo fa poi, che si muore di freddo anche se è un Settembre- che lasciano scoperte le lunghe e sexy gambe che si ritrova, e una maglia che, apparentemente, è –o era- di James. Scarpe infilate alla meno peggio ed ecco Lily Luna Potter in tutto il suo splendore, almeno per Scorpius.

«S-sì, mi piace» ammise Albus balbettando.

«Ma lo sai chi è?» sbraitò un’altra volta Lily, tanto da far irrigidire persino Scorpius. Albus negò con la testa «E’ la figlia di Cho Chang! Presente?!» chiese Lily leggermente irritata.

«Quindi?» chiese Scorpius.

«Quella santissima donna –per non dire altro-, si è messa tra mamma e papà al quinto anno di quest’ultimo e poi ha tradito l’Esercito di Silente» spiegò con una calma spaventosa e avvicinandosi sempre di più al viso del bel Malfoy.

«Tecnicamente mamma e papà non stavano insieme» chiarì Albus alzando l’indice «e, sempre tecnicamente, era sotto l’effetto del Veritaserum» chiarì ancora. Lily, di tutta risposta, piegò il dito di Albus fino a farlo contorcere dal dolore.

«Se scopro che ti sei messo con lei, lo dico a mamma» lo minacciò la piccola Potter, provocando l’iralità di Scorpius.

«E quiindi?» chiese Scorpius continuando a ridere, mentre Albus –ripresosi- era diventato bianco cadaverico al sentire ‘lo dico a mamma’.

«Tu non sai che Fatture lancia mia madre» appurò Severus terrorizzato. Lily fece un sorrisetto compiaciuto e tornò elegantemente nella sua Sala Comune. «Doveva diventare una serpe» stabilì nel vedere andar via la sorella.

«Serpe o no, tua sorella è decisamente fantastica» appurò Scorpius guardandolo con accenni di bava.

«Quella è bava, signorino Malfoy?» chiese Albus ridendo, Scorpius lo guardo di scatto con uno sorriso maligno.

«Corri» ringhiò Malfoy e Albus cominciò a correre, Scorpius scoccò uno sguardo a Lily –ricambiata, il che lo sorprese- e poi si diede alla corsa.
 
 
 
hello everybooooody.
ok, sono in un ritardo colossale, CHIEDO VEEEENIA!
ma ho avuto parecchio da fare, sono venuti dei cugini dal nord e sono stata super impegnata, ma ora sono qui uu
Ok, questo capitolo è diciamo  un po’ di passaggio, non c’è niente di eclatante e.e
come avete potuto notare Hollie e James flirtaaaano lalala, come anche Scorps passa all’attacco e Lily non è poi un osso duro uu
Ok –di nuovo-, Katie Chang, parliamone, essendo la figlia di Cho Chang –ma và?!- è da odiare, ASSOLUTAMENTE! E vedremo molto presto una Lily badass e molto stronza nei suoi confronti, per non parlare della mitica Ginny Weasley il primo giorno in cui Katie entrerà in casa Potter (spoiler non vedo l’ora di scrivere quel capitolo).
*So bene che, nei libri, non fu Cho a tradire l’ES, ma io –povera piccola babbana che ero- al tempo avevo visto prima il film e di conseguenza mi è rimasta impressa questa cosa. PERDONAAATEMI.

byebye, Cri♥

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Capitolo 4
*** Potterclub. ***


The Potters
Potterclub

 
 


 
Il giorno seguente, per Lily, che non aveva chiuso occhio tutta la notte, fu molto difficile alzarsi.
La nottata che aveva passato, infatti, non era paragonabile neanche ad una delle nottate passate da piccola ad avere paura dei mostri. Questa volta il ‘mostro’ era un ragazzo platinato e da gli occhi grigi, il mostro era Scorpius Malfoy.
La malattia Scorpius cominciava a farsi strada nel corpo e nella mente della povera piccola di casa Potter, che non faceva altro che pensare a quegli occhi tanto grigi.
In più aveva il problema Albus-Katie-Alice, Lily sapeva molto bene che la sua migliore amica moriva dietro suo fratello, lo sapeva da ormai ben sei anni.
La Paciock, difatti, era totalmente cotta di Albus da quando aveva nove anni e anche la prima volta che l’aveva visto. Alice e Lily si erano conosciute, però, molto prima; Harry e Neville adoravano portare le piccole di casa al parco insieme e, da quando le avevano viste così affiatate, avevano preso l’abitudine di portarcele sempre.
Quindi, quando Alice vide per la prima volta gli occhi verdi di Albus, andò subito a raccontarlo alla sua piccola amica.
Lily aveva intuito che doveva fare di tutto per mettere in bella mostra Alice e allontanare quella sanguisuga della Chang da suo fratello.
La piccola Potter dato questi problemi che affliggevano la sua mente, si era addormentata alle quattro di notte.
Ora, alle otto meno un quarto –esattamente quarantacinque minuti dopo il suono della sveglia babbana di Lily-, nessuna delle ragazze del dormitorio si era svegliata.
Era consuetudine che Lily si svegliasse per prima, dato era quella vicina alla sveglia e anche sua proprietaria, per poi svegliare le altre. Cosa che questa volta non fece, perché, appena suonata la sveglia, Lily la spense.
La consuetudine –e salvezza per quel giorno- di Rose Weasley, invece, era quella di svegliarsi, prepararsi ed andare dalle cugine e Alice per scendere in Sala Grande insieme. Rose, al contrario di Lily, aveva rispettato la tradizione e, quando entrò nella camera e constatò che nessuna di loro era pronta, cominciò a svegliarle urlando.

«SONO QUASI LE OTTO IDIOTE! SVEGLIATEVI, PORCO GODRIC!» cominciò ad aprire tutte le tende, delle finestre e dei letti, scosse Lily e utilizzò anche l’Aguamenti su Alice.

«Merlino, Rose, sono zuppa!» esclamò Alice una volta sveglia.
«Non è colpa mia se Lily non vi ha svegliate» si difese la povera Weasley indicando una Lily ancora dormiente.

Intanto le altre ragazze, compresa Lucy, si erano svegliate e si stavano preparando di fretta e furia. Rose cercava ancora, inutilmente, di svegliare Lily.

«Idea!» disse con enfasi Lucy «mettiamola sotto una doccia fredda» spiegò poi con occhi malefici. A Rose e Alice si illuminarono gli occhi e, tutte e tre insieme, presero la Potter e la portarono sotto la doccia. Una volta messa dentro Lily, aprirono il getto –rigorosamente ghiacciato- e la ragazza aprì di scatto gli occhi. Dopo un attimo di spaesamento, Lily riorganizzò la mente e capì.

«Brutte stronze, se vi prendo!» urlò alzandosi e, tra urla e schiamazzi, anche Lily si preparò e scesero insieme.


**


Il risveglio di Scorpius Malfoy, invece, fu diverso. Era riuscito a dormire bene, quella notte, ma il risveglio –alle sei- fu diverso. Alla fine del suo sogno, comparve una testa rossa che lo svegliò.
Così, alle sei, cominciò a pensare a Lily Luna Potter.
A come conquistarla.
A come non farsi uccidere da Potter e dal suo migliore amico.
A come guardarla senza farsi picchiare.
A come è bella.
A come sono lucenti i suoi capelli.
A tutto di lei. Tutto.
Un’unica cosa, però, lo turbava. Se ne stava innamorando?


**


Andando in Sala Grande le ragazze si ritrovarono una scena davvero pietosa di fronte i loro occhi. Katie Chang che, cercando di camminare come una diva, inciampa sui suoi stessi passi e finisce a terra, proprio davanti Albus. La Chang, per dissimulare il tutto, fa un sorrisino imbarazzando la secondogenito Potter, che subito ricambiò con un sorriso sincero e che voleva dire “non preoccuparti” e poi la tirò su.
Lì per lì tutte le ragazze risero, tutte tranne Lily.

«Ma l’hai vista?» chiese ironica Lucy tra una risata e l’altra.

«Si e non vorrei averla vista» rispose irritata. Al ché Rose, Lucy e Alice si girarono a guardarla «È tutta una finta, quando una ragazza ha la fama di essere un’oca, fa finta di essere impacciata per farsi aiutare dal ragazzo che le piace» spiegò la Potter “e poi sarebbe una mossa più alla Alice e quella dannata Chang sa benissimo che Albus non è indifferente alla nostra bionda”, pensò poi, ma non lo disse.

Nel frattempo Katie aveva cominciato le sue mosse da ochetta su Albus, accarezzargli il braccio, ridacchiava, si toccava i capelli. Insomma, flirtava; il ché non diede fastidio al ragazzo.
Lucy e Rose, allora, si prestarono subito al consolare Alice che, al posto del solito sorriso luminoso, aveva un sorriso –che sembrava più una linea- e si guardava intorno cercando di trattenere la sua gelosia. Lily, invece, era inorridita e, dopo aver strabuzzato gli occhi, tirò la Paciock a fare colazione.


**


James Sirius Potter non era mai stato un mattiniero, e anche quando era ad Hogwarts si faceva attendere –più che altro per fare le sue entrate trionfali-, ma essendo un professore, adesso, doveva essere molto più puntuale. Così, quando si svegliò rigorosamente in ritardo, cercò di fare tutto in fretta e furia e uscì dalla sua camera mentre cercava –invano- di farsi un nodo decente alla cravatta.
Mentre camminava scontrò Hollie che, appena lo vide, fece un sorriso da fare invidia al mondo.

«Hollie, se riesci a fare un nodo alla cravatta, sarai per sempre la mia eroina!» esclamò disperato il maggiore dei Potter. Hollie, in tutta risposta, ridacchiò un attimo e poi cominciò a fare il nodo. Mentre lei lavorava, James studiava ogni centimetro del suo viso, ritenendolo perfetto e degno dei suoi studi.
Quegli occhi così azzurri stavano così bene con i suoi capelli biondi, per non parlare poi di quella bocca rosea. Beato chi l’ha baciata.
Finito il suo lavoro, Hollie alzò lo sguardo e i suoi occhi mare incontrarono quelli cioccolato del ragazzo. Un misto perfetto per i due.

«Bene, fatto, adesso puoi continuare la tua corsa e io con te» dichiarò la ragazza divertita e poi corsero insieme in Sala Grande.


**

La prima lezione di James fu con il settimo anno, più precisamente, con Grifondoro e Serpeverde. Gli studenti erano divisi in due parti: chi lo ha sempre odiato per il suo atteggiamento da belloccio –tipo Scorpius-, chi lo ha sempre guardato con gli occhi a cuoricino –tipo tutte le ragazze presenti ad Hogwarts- e poi c’era Albus, che non faceva parte di nessuna categoria, ma cercava in tutti modi di aiutare e difendere il fratello.

«Prima di iniziare la nostra lezione, vorrei informarvi che ho deciso di creare, sotto consiglio di Lumacorno, il Potterclub» annunciò James.

«Cos’è un modo per copiare Lumacorno?» chiese Scorpius con il suo solito odioso ghigno.

«Molto divertente Malfoy, ma sarà tutto il contrario. Il mio club non avrà come partecipanti gli studenti più intelligenti, ma quelli che non hanno una buona media e che hanno uno spirito Malandrino. Tipo te» spiegò James fissando per tutto il tempo Scorpius.

«E spiegatemi Jam-professor Potter, cosa si farà?» chiese Albus cercando di andare incontro al fratello.

«Molto semplice Albus, oltre alle festicciole, si terranno delle non lezioni, settimanali in cui si impareranno delle varie pozioni, che poi verranno usate in campo pratico. Un po’ come faremo nelle lezioni normali, ma lì si utilizzeranno per fare scherzetti» spiegò ancora con il solito sorriso malandrino, ereditato dal nonno James.

Tutti, ad un tratto, sembravano interessati.
Una cosa era certa, dopo questa invenzione, il professor Potter non verrà mai più preceduto dai pregiudizi.


**

Lily, quel giorno, uscì una decina di minuti prima dall’ultima lezione pomeridiana per andare a parlare con Katie Chang. Doveva chiarirle un bel po’ di cosette. Perciò si diresse nella classe in cui era ora Katie –una Corvonero che di Corvonero non aveva niente- e chiese alla professoressa Harvey se Katie poteva uscire un seconda e Hollie, molto gentilmente, glielo concesse.
Lily ringraziò e poi cominciò a camminare, seguita da Katie; la piccola Potter si fermò e si girò di scatto.

«Senti, cinesina del cavolo, lascia in pace mio fratello» disse Lily, con una calma che faceva rizzare i capelli.

«E perché dovrei? Chi sei tu per impormelo?» domandò ironica al Chang.

«Sono quella che ti staccherà i capelli, uno ad uno, se continui a girare intorno ad Albus» rispose lentamente Lily. In risposta Katie ridacchiò «Sono seria, Chang, tutte e due sappiamo come va a finire tra un Potter e una Chang. Tradimento.»

«Senti Potter, non è colpa mia se la tua adorata mammina non è stata calcolata fino a quando non ha avuto delle forme» disse Katie.

«Mia madre, al contrario della tua, ha sempre avuto rispetto per la sua famiglia ed è sempre stata leale con gli amici» spiegò Lily avvicinandosi «Ma ora non sono qui per questo, quello di cui ti dovevo avvisare l’ho detto» ringhiò poi guardandola non male, malissimo. Katie fece per rispondere, ma Lily girò i tacchi e se ne andò, facendo muovere i suoi capelli ondulati.




hello everybodyyy.
questo è la nuova schifezza che vi propongo, com’è?
Vorrei ringraziare tutti per le recensioni, siete veramente degli angeli nel farmi notare gli errori. Non so che farei senza di voi!
Passando adesso al capitolo vorrei commentarlo con voi.
Diciamo che è un capitolo pressoché di passaggio, infatti vediamo i nostri adorati Potter mostrare i vari rapporti che si stanno formando e quelli che già c’erano.
Ovviamente nel prossimo capitolo ci sarà un altro confronto tra i tre fratelli, per appunto aggiornarsi.
La nostra odiosa Katie Chang è Arden Cho. Amo quella donna e quasi mi dispiace associarla a quell’oca!
Vabbè, ora vi lascio e vi ringrazio ancora:*
Cri

 

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Capitolo 5
*** “È tempo di festa!” ***


The Potters
“È tempo di festa!”



 
«Questa sera è tempo di festa!» Fred Weasley II, proprio di fronte la cugina Lily e vicino Frank Paciock, urlò ciò a pranzo.
È usanza dei Grifondoro –dall’arrivo di James a Hogwarts- dare una festa di inizio anno, sempre memorabile e sempre piena di alcolici. La organizzano sempre o nella Sala Comune o nella Stanza delle Necessità e ad organizzarla sono quasi sempre i più anziani. Quindi, come l’anno precedente l’aveva organizzata James, quest’anno toccava a Fred e Frank.
Però, accompagnata a quest’usanza, c’era l’usanza dei Serpeverde di rovinare tutto. Facendo le spie, mettendo caccabombe nel cibo, insomma l’unica regola di quest’usanza tanto odiata dai Grifondoro era rovinare la festa ai grifoni.
Quest’anno, però, toccava ad Albus, Scorpius e la loro combriccola, solo che il povero Potter non era ancora del tutto convinto al rovinare la festa ai cugini.

«Dai, Al, è solo una festa, mica ne moriranno!» esclamò esausto Jack Zabini.

«Tu non conosci Fred, Zabs, se qualcosa a cui tiene non va come dice lui, cade in depressione per giorni» puntualizzò Albus ritrovandosi a pensare a quando, durante l’estate tra il loro quarto e quinto anno, stavano giocando a Quidditch a casa di nonna Molly e, non avendo vinto, Fred non andò più a casa dei nonni per il resto dell’estate.

«Ho un’idea che accontenterà tutti» esordì il giovane Malfoy ghignando.

«Illuminaci» gli risposero insieme Albus e Jack.

«Andiamo semplicemente alla festa, senza fare alcunché» spiegò Scorpius alzando le spalle «così la roviniamo con la nostra sola presenza e Albus non ci romperà per tutto l’anno» continuò poi.

«Potrei essere d’accordo» rispose il secondo Potter «d’altronde sono un Potter, non mi possono cacciare»

«E se tentano di cacciare noi, li minacciamo di dire tutto alla McGranitt» disse Jack.

«Che state confabulando?» s’intromise Caroline Nott, figlia di Daphne Greengrass e di Theodore Nott, quindi cugina di Scorpius. Caroline Nott può essere definita come una delle ragazze più desiderate della scuola, con i suoi capelli biondi e occhi azzurri –di un azzurro intenso- e tutte le curve al posto giusto; per questo molto spesso il cugino si ritrova a diventare iperprotettivo nei suoi confronti. Caroline è sempre stata diversa dalla madre o dal padre, a lei non è mai interessato rovinare la festa ai grifoni e non perdeva il suo tempo nel detestare i Weasley e i Potter; per lei la vita era una sola e bisognava godersela.

«Niente che a te possa interessare, cugina» rispose freddo Scorpius.

«Oh, andiamo Scorps, puoi anche dirmelo che vuoi andare alla festa dei Grifondoro per rimorchiare la piccola Potter» affermò la bionda facendo ridere Jack, congelando Albus.

«Cosa vorresti fare tu?!» ringhiò Albus fulminando il migliore amico con gli occhi.

«Ma assolutamente niente!» si difese in tono acuto il platinato «Non vorrai crederle, spero» li guardò tutti e, dopo aver visto la cugina alzare le sopracciglia, ghignò, era assolutamente vero.

«Io dico solo la verità» disse Caroline «e, inoltre, voglio venire con voi.»

«Tu non ci vieni proprio per niente!» abbaiò Scorpius «Con tutti quegli stupidi grifoni pronti a sedurti!»

«Oh e smettila di fare il cuginetto geloso» intervenne Jack «lasciala venire, sono sicuro che la tua dolce cuginetta sa badare a se stessa»

«Sì, certo, poi si ubriacherà e finirà per andare al letto col nemico» brontolò Malfoy.

«Non ci tengo» disse scazzata Caroline «e se non mi farai venire, manderò una lettera a zio Draco e gli dirò ogni singolo dettaglio della tua passione nei confronti di una Potter» continuò e disse l’ultima parola imitando Draco.

«E va bene!» si arrese il povero Scorpius, terrorizzato dal fatto che, se venisse a sapere della scommessa, il padre avrebbe cominciato ad avere il Crucio facile.

«Bene, ora il problema è un altro» disse Jack «come facciamo a conoscere i dettagli?» e qui tutti guardarono Albus.

«Non guardatemi, nessuno lì mi darà delle informazioni!» esclamò.

«Posso ottenerle io» ghignò Scorpius.

«Come, di grazia?» chiese la Nott.

«Rose Weasley, semplice» rispose ancora ghignando.
 
 
**
 
 
Alle cinque del pomeriggio, a tutti i Grifondoro comparve nelle borse, a terra di fronte a sé, tra i libri mentre studiavano, l’invito della festa:

Compagni Grifondoro,
stasera, subito dopo il comprifuoco, alle 22:00 si terrà la festa di apertura dell’anno.
L’incontro è nella Stanza delle Necesità, che ormai tutti conoscete bene, e, per i primini, ci sarà Hugo Weasley di fronte al quadro della Signora Grassa pronto ad aiutarvi.
È una festa in piscina, quindi tutti in costume (bikini per le ragazze, possibilmente).
I vostri adorati compagni del settimo anno.

 
Rose, seduta in biblioteca tra i suoi libri, vide apparire di fronte al sé l’invito e, dopo aver letto, rise di gusto e poi scosse la testa. Era lì per studiare con la cugina, Lily –che, al contrario suo, si irritò appena lesse ‘bikini per le ragazze’-, in vista di un esame di lei.  Tra alcuni scaffali, Scorpius le vide e, notando il cartoncino, intuì che era l’invito. Si disse mentalmente che, il modo migliore per raggirare Rose sarebbe stato senza Lily vicino. Così aspettò e, intanto, cogliendo l’occasione, cominciò ad osservare Lily e ritrovandosi a pensare di quanto quella ragazza sia bella. Osservava ogni singolo dettaglio. Mentre lei si sistemava un ciuffo di capelli dietro le orecchie, mentre corrugava la fronte perché non aveva capito, quando, per leggere meglio, si fece una coda.
Quando vide che Lily si stava alzando e stava andando verso gli scaffali opposti per cercare un libro, si riscosse dai suoi pensire, e si diresse verso il tavolo di Rose e si sedette di fronte a lei –lui non sapeva che quel posto era occupato da Lily- e se ne rese conto solo quando vide l’inconfondibile borsa della rossa e ne riuscì a sentire il forte profumo.

«Rose» salutò Scorpius, la Weasley, sentendo quella voce, sussultò e alzò lentamente lo sguardo alla testa del platinato. Una volta constatato che era davvero lui, mise l’invito tra le pagine del libro che, poco prima, stava leggendo.

«Malfoy» rispose cercando di essere fredda e distaccata come Lily, ma ciò che ottenne fu solo un ‘Malfoy’ sospirato.

«Senti, volevo chiederti scusa» proferì il ragazzo cercando di essere il più convincibile possibile.

«Credi che io sia stupida?» chiese Rose indispettita «So che stai cercando di manipolarmi per ottenere informazioni della festa di stasera» continuò poi.

«Davvero pensi questo?» domandò fingendosi addolorato «Io e gli altri stasera non avevamo intenzione di fare niente, Albus non vuole e io ritengo sia una cosa davvero infantile» mentì spudoratamente e abbassò la testa in segno di tristezza.

«Oh» sputò Rose ricredendosi «mi spiace» proseguì poi.

«Non ti preoccupare, ci sono abituato» disse alzandosi dalla sedia, ma Rose subito lo fermò mettendo la sua mano su quella del ragazzo, che impedì al suo amato ghignò di spuntare e diede spazio a un finto sorriso sincero. Fato volle che, proprio in quel momento, Lily stava tornando al suo posto, ma quando li vide si fermò sul posto e si nascose pronta a spiarli.

«Che vuol dire che ti ci sei abituato?» chiese dispiaciuta Rose.

«Ad essere trattato male, ormai non mi sorprende più» rispose sospirando.
Le sue qualità di attore sono decisamente migliorate, pensò Lily.

«Mi dispiace e accetto le tue scuse» disse Rose, sincera. Scorpius finse un sorriso, di quelli che facevano svenire e la Weasley si imbambolò.

«Sai, sei davvero una ragazza dolce» constatò allungando la mano libera verso le pagine del libro verso cui Rose aveva nascosto l’invito.

Non ci credo, si sta facendo fregare!, pensò Lily.

«Saresti stata perfetta per me, se solo non avessi combinato un casino» Rose, ormai nel mondo delle nuvole, non si accorse che Scorpius aveva praticamente preso l’invito. Lily, a grandi falcate, arrivò al tavolo e guardò in cagnesco il platinato.

«Ma non ti accorgi che ti sta prendendo per il culo?!» ringhiò la Potter cercando di afferrare l’invito. Scorpius, che aveva ormai calato giù la maschera e rimesso il suo ghignò, si alzò di scatto e protese l’invito in alto e cominciò a leggere, Lily, anche saltellando, non riusciva a prenderlo.

«Mi hai usata?» chiese Rosa fuori di sé, ma notevolmente triste.

«Mhh.. sì, ma per una buona causa, ritieniti lusingata» disse Scorpius continuando a leggere e non degnandola neanche di uno sguardo, poi, finito di leggere, posò l’invito e guardò Lily «non vedo l’ora di vederti in bikini, Potter» le lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò vittorioso.

«Ti giuro che prima o poi lo uccido!» esclamò la rossa portandosi le mani sulla guancia baciata.

«Mh, già…» disse Rose delusa.

«Non ti merita» le ricordò Lily.



**



Anche a James, inspiegabilmente, arrivò l’invito della festa di quella sera e ne fu molto contento. Non vedeva l’ora di passare una serata in compagnia dei suoi vecchi compagni. Così, non perdendo tempo, si diresse nella classe di Storia della Magia, dove c’era Hollie.

«James, ciao» salutò la bionda mentre leggeva i temi per le vacanze assegnati da Ruf lo scorso anno.

«Hollie, sono qui per portare gioia e attività nella tua vita!» esclamò tutto contento, al ché Hollie cominciò a ridere.

«E come, di grazia?» chiese tra una risata.

«I Grifondoro fanno una festa stasera, un’usanza da me inventata al primo anno, per celebrare l’inizio dell’anno» spiegò.

«Ti ricordo che noi siamo professori, dovremmo fare rapporto alla McGranitt» appurò la bionda.

«Eddai, Hollie, secondo te perché me l’hanno spedita? James Potter non può mancare a queste feste, io ne sono l’anima» chiarì il ragazzo portandosi una mano al petto.

«Ma finiremo nei guai» disse incerta.

«Teddy c’è sempre venuto e non inoltre non siamo mai stati beccati» appianò James «dai, non fare la diffiicile» continuò poi pregandola.

«E va bene, com’è questa festa?» si arrese la bionda.

«In costume, quindi metti il tuo miglior bikini» e qui Hollie appiattì gli occhi a due fessure «Ehi, c’è scritto qui» indicando l’invito.

«Tsk, vedremo» ringhiò offesa.

«Ti aspetto di fronte la Sala Grande, andiamo insieme» disse James.

«E perché mai?» chiese ancora offesa.

«Non sai dov’è la Stanza delle Necessità e, per di più, mi faranno un’entrata trionfale, ci deve essere qualcuno come te al mio fianco» chiarì.

«Come me come, di grazia?»

«Bellissima e intelligente» rispose Potter sorridendo, poi andò verso l’uscita.

«James» lo chiamò.

«Mh» si girò lui.

«Come ha fatto uno del primo anno a inventare un’usanza?» chiese un po’ sovrappensiero.

«Dimentichi che io sono James Potter, tutti amano James Potter»
 
 

 
hello everybodyyyyyyyyy.
eccomi qui con un nuovo scoppiettante capitolo.
Pieno di Lilius e Homes(?), chiedo immensamente perdono per il ritardo, ammazzatemi pure o fate una colletta per un nuovo e decente computer per Cri!
Comuuuuuuunque
in questo nuovo capitolo vediamo l’entrata in scena di un nuovo personaggio, Caroline Nott che sarà interpretata da Candice Accola. ANDIAMO, TUTTI AMANO CAROLINE FORBES! Ahahhaha
Poi abbiamo Emma Stone come Rose Weasley (mi sono appena accorta che non ve l’avevo detto), Jesse Williams come Fred Weasley II. Gli altri li dirò nel prossimo capitolo.
Love per tutti.
Cri

 

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Capitolo 6
*** Grifondoro in festa. ***


The Potters
Grifondoro in festa.




 
James Sirius Potter ha una sua canzone, cosa abbastanza strana se pensiamo a quanto lui sia tosto, ma da quando aveva la bellezza di quattro anni, ogni volta che sentiva quella canzone, iniziava a fare il coglione e obbligava i due fratellini più piccoli a fargli da coro.
Everybody loves me, dei OneRepublic.
Questa canzone, scoperta per caso da Harry e il figlio nella Londra Babbana, era diventata la colonna sonora della vita di James.
Ovviamente, il significato era ‘tutti mi amano’, e per Harry non c’era canzone più azzeccata di quella per descrivere il figlio. Infatti, ogni volta che veniva presentato a qualcuno –da quando era nato-, era come un colpo di fulmine per la persona di turno. Si innamoravano completamente di quel piccolo bambino dai capelli scompigliati.
Cosa che non cambiò quando quel bambino divenne un ragazzo e poi un adulto.
Quindi, ogni anno, alla sua entrata a qualunque festa, il DJ di turno cambiava canzone e metteva quella.
Anche quell’anno accadde e Hollie, a braccetto con il diretto interessato, si ritrovò a ridere quando James si separò da lei per iniziare a ballare e a cantare. Andò fino alla sede del DJ –rialzata a palco-, dove prese un microfono e continuò a cantare più forte. Intravide una testa rossa tra la folla, ipotizzando sia la sorellina, e la invitò a salire con lui.
Anche Lily si unì all’esibizione del fratello, come faceva sempre insieme ad Albus, cantando e ballando con lui.
Alla fine della canzone accadde ciò che Lily temeva di più, l’entrata nella Stanza delle Necessità di Scorpius Malfoy, Albus Severus Potter, Jack Zabini e Caroline Nott.
Dio, ma mi lascerà mai in pace quello scellerato?!, si chiese nella mente e poi rivolse il suo sguardo al fratello e, in contemporaneità con Fred, Frank, Hugo e James, si diresse verso gli imbucati.

«Che diamine ci fate qui?!» ringhiò James rivolto, soprattutto, a Mafoy.

«Quello che ci fai tu, Potterino, festeggiamo» rispose pacato Scorpius con l’immancabile ghigno.

«Non siete stati invitati» sibilò la rossa assottigliando gli occhi.

«Dai, rossa, lasciaci restare, saremo dei veri angeli» disse con una calma anormale Caroline, lanciando uno dei suoi sorrisi più belli a Fred.

«Neanche morti» abbaiò Frank.

«E noi che non volevamo rovinare la festa come gli altri anni andando a fare la spia a Minnie» constatò Jack mettendo su un piccolo broncio. A quell’affermazione James guardò subito Fred e poi Albus che alzò le spalle.

«Potete restare» accordò Fred «ma se solo causate casini, vi schianto ad uno ad uno, compreso te cuginetto» continuò poi. Di seguito si girò verso i Grifondoro «Che la festa continui!»



**


Caroline si stava servendo un bicchiere di Whisky Incendiato quando qualcuno le arrivo alle spalle per sussurrarle «Che ci fai qui?». Quando si girò vide Fred e sorrise.

«Volevo farti un po’ di compagnia, caro Freddie, e anche controllarti, ovvio» constatò la Nott con la sua faccina da angelo.

«Non puoi guardarmi così, c’è gente, non posso saltarti addosso» la pregò il povero Weasley. Caroline si guardò attorno, la Stanza delle Necessità era stata arredata secondo i pensieri di Fred, ne era sicura. La piscina era in mezzo alla sala, ai lati vi erano dei lunghi tavoli con servito il cibo e le bevande, mentre a una delle due estremità –quella più grande- c’era la postazione del DJ e davanti ad essa lo spazio per ballare.

«Sei stato tu ad organizzare, saprai anche dove nasconderti» disse con fare seducente. Fred ci pensò un po’ e poi trovò il nascondiglio perfetto.

«Beh, non avevo pensato che venissi, quindi mi trovi impreparato» disse poggiandole le mani ai fianchi «ma sono felice di comunicarle che lei, signorina Nott, sta con un genio» contestò poi.

«Mi illumini, signorino Weasley» gli rispose facendogli togliere le mani, sentendo che qualcuno li stesse guardando.

«Ti aspetto dietro la postazione del DJ, il rialzamento è abbastanza alto da coprire entrambi» sussurrò poi avendo capito e si allontanò.

Caroline e Fred stavano insieme da circa inizio estate; si erano incontrati a Diagon Alley, avevano cominciato a parlare civilmente e tutto è venuto da sé. Però avevano entrambi convenuto che era meglio tenere la cosa nascosta, almeno per un po’.



**



Intato i fratelli Potter si erano riuniti vicino a uno dei due tavoli, James aveva lasciato Hollie per un po’ con Teddy, doveva assolutamente sgridare Albus.

«Severus, ma dico, sei impazzito?!» sbottò inizialmente il più grande.

«Andiamo, sono solo venuto qui con le più buone intenzioni del mondo, volevo vedervi e aggiornarmi, non ci vediamo quasi mai da soli» rispose mentendo per scampare alla furia omicida di Lily e James.

«Tu sei pazzo, i tuoi amichetti rovineranno tutto» disse Lily sconsolata.

«No, me l’hanno promesso»

«Allora, facciamo così, Malfoy rovinerà la serata a me!» esclamò la più piccola ancora più sconsolata.

«Su, Lily, non ti farà niente di male» decretò Albus «solo stuzzicarti».

«Appunto!»

«Ok, basta!» dichiarò James mettendosi in mezzo ai due «Tu –indicando Albus- terrai d’occhio il tuo amichetto e tu –a Lily- stagli lontana.» ordinò poi «Ora, se permettete, me ne vado da Hollie» annunciò infine andando verso la bionda e sentì i due fratelli che gli facevano il verso e lo prendevano in giro, rise e scosse la testa.



**

Albus, dopo la chiacchierata con i fratelli, decise di buttarsi in piscina e, una volta riemerso, si trovò davanti Alice che camminava verso l’estremità della piscina per uscire.

«Ehi» la salutò passandosi indietro i capelli. Alice, a quel gesto, sussultò ancora una volta.
«C-ciao Al» balbettò la Paciock indecisa sul da farsi.

«Ti stai divertendo?» chiese Albus riconoscendo in lei l’unica persona con cui potesse parlare senza essere sgridato – qualsiasi cugino Grifondoro lo avrebbe scannato, i fratelli pure, Zabini di sicuro lo avrebbe rimproverato per non aver rovinato davvero questa festa, Caroline perché si stava annoiando (non sapeva che la ragazza, invece, era molto divertita) e Scorpius lo avrebbe volentieri scannato perché non lo lasciava andare dalla sorella.

«Assolutamente!» esclamò la ragazza ritrovando finalmente la sua energia «A parte tua sorella che rompe per la presenza di Malfoy, Lucy che si scanna con Zabini; ma dovevi vedere James che cantava ‘Everybody loves me’ con Lily» spiegò ridendo e iniziando a gesticolare. Albus la trovò particolarmente tenera.

«Ne ho avuto fino al voltastomaco di quella canzone» affermò ridendo «maledetto il giorno in cui papà gliel’ha fatta conoscere» imprecò.

«Vabbè, ormai quel che è fatto è fatto» disse lei teatralmente «Comunque, che mi racconti? Ho sentito che stai uscendo con la Chang» e, a quell’affermazione, Albus potè giurare di aver sentito un pizzico di gelosia e di irritazione nella voce di Alice. Cosa mai successa.

«Beh, uscire non è il termine adatto» rispose deciso a non farci caso «più che altro stiamo più insieme degli anni scorsi».

«Ovvero ti stai sentendo con lei, come direbbero i babbani» constatò la ragazza cercando di ridere, ma quello che uscì fu solo un grugnito.

«Si, diciamo di si» confermò il ragazzo.

«Giusto» disse lei guardandosi intorno e vide una sua amica «meglio che vada, ho visto Cat e ancora non l’ho neanche salutata» proseguì e fece per andare, ma Albus la fermò.

«Alice, potrei  chiederti un favore?» chiese Albus un po’ incerto, ricevendo un “Certo” come risposta.
«Sai, sono una frana con le ragazze e non so come comportarmi con Katie e..»

«Vorresti che ti aiutassi» continuò lei per lui e il ragazzo annuì.
«Va bene, ti aiuterò» sorrise Alice e pi andò davvero, con un groppo in gola.



**



Lily, oltremodo incavolata con Scorpius Malfoy che le aveva appena fatto fare una delle sue più terribile figuracce con un ragazzo, camminava a bordo piscina inseguita da Malfoy che cercava in qualsiasi modo di farla parlare.

«Dai Lils, quello era solo un coglione» asserì Scorpius a un certo punto, Lily si fermò, si voltò e lì per lì lui le fece un piccolo broncio per farla ridere, ma lei alzò gli occhi al cielo e mise una smorfia, per poi avvicinarsi pericolosamente a lui.

«Per te sono Potter» constatò la ragazza a un palmo dal viso del ragazzo.

«Dai, piccola Potter, non fare così» mugolò il giovane di casa Malfoy mettendole una mano sul braccio.

«Toglimi le mani di dosso» sputò Lily e poi lo spinse in piscina, ma Scorpius, prontamente, le prese una mano e la trascinò con lui.

Una volta riemersi, Lily cominciò a schizzare Scorpius, che ricambiava. Pochi minuti dopo, però, il giovane, stufo, smise di schizzare e prese dalle braccia la piccola Potter e la avvicinò a sé. Entrambi i cuori battevano a l’unisono, erano praticamente attaccati e lo potevano sentire, Scorpius puntò i suoi occhi grigi su quelli di Lily. Si guardarono per qualche minuto, poi Malfoy abbassò gli occhi sulle labbra di lei, davvero molto invitanti. Mentre si stava avvicinando a una Lily sempre meno cosciente di quello che stava facendo, qualcuno urlò “La festa è finita!” e la giovane Potter si ridestò dal suo stato di trance e scappò velocemente dal ragazzo.
Scorpius, dal canto suo, guardava ancora il punto in cui lei se n’era andata.




 
 


hi peopleeeeeeeeeee.
aggiornato in pochissimo, visto? Amatemiii.
In realtà il vero motivo per cui l’ho fatto è perché questo capitolo e l’altro sono STRETTAMENTE legati uu
Quiiindi, qui tanto Lilius, Albice(?) e un James scemo lalalala
Poi una strana rivelazione frutto di una mente malata (la mia –mavà?!-), CAROLINE E FRED STANNO INSIEMEEEEEEEEEEEE yeyeyeye, sono o non sono molto cucciolosi?
Ovviamente non avranno così tanto spazio, LE coppie sono Lilius-Holmes-Albice, ma loro (come Lucy e l’amato,SPOILER) saranno delle sotto coppie (esistono,boh)
Bene, vi lascio stare, bacii.
Cri



 

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Capitolo 7
*** “Noi tre dobbiamo parlare” ***


The Potters
“Noi tre dobbiamo parlare”






 
Lily Luna Potter non è mai stata una ragazza che scappa dai problemi, li ha sempre affrontati di petto, ‘niente paura’ era praticamente il suo motto. Ma, come con molte altre cose, Scorpius Malfoy l’ha fatta uscire dagli schemi.
Infatti, dopo quella famosa sera, Lily aveva preso ad evitare Scorpius, il chè includeva evitare il fratello, quindi aveva dovuto anche evitare James, evitava anche il discorso Malfoy con le amiche ed evitava Rose avendo paura che lei li avesse visti.
Insomma, le uniche cose che faceva erano: fare lezione, mangiare, chiudersi in biblioteca e poi andare a letto.
Nessuna chiacchieratina con Lucy e Alice, nessun contatto visivo e non con Malfoy, appena lo vedeva cambiava strada.

Albus Severus Potter, invece, era venuto a conoscenza del quasi bacio per merito –neanche a dirlo- di Zabini, che voleva perlopiù stuzzicare Scorpius. Cercava qualsiasi contatto con la sorella, ma, essendo costantemente a consolare il suo migliore amico –che, anche se negava, non riusciva più neanche a ghignare da quando la piccola Potter lo evitava-, non ci riusciva mai. Neanche parlare col fratello era facile, quando ci provava o lui era con la professoressa Harvey e gli intimava di andarsene o aveva al seguito Scorpius e i due cominciavano a litigare.
L’unica cosa che lo consolava era il fatto che lui e Katie erano in ottimi rapporti ormai –anche grazie a Alice-, studiavano insieme, parlavano del più e del meno, e il fatto che non vedeva quasi mai Lily lo aiutava col senso di colpa che nutriva per il tradimento familiare del sentirsi con una Chang.
Ma il senso di colpa c’era comunque, e non era per quella stupida convinzione che sua madre l’avrebbe diseredato se l’avesse saputo, non lo sapeva neanche lui cos’era; però qualcosa in lui si contorceva quando incontrava lo sguardo di Alice in Sala Grande e lì qualcosa capiva, ma non permetteva a sé stesso di ammettere.

James Sirius Potter, ignaro di tutto, viveva con il sorriso in faccia. Il Potter Club andava alla grande, anche se con dovuti richiami quando i suoi alievi facevano scherzi troppo idioti; lui e Hollie erano sempre più legati, si aiutavano e si scambiavano molte volte una mano nel correggere i compiti. Qualche abbraccio, sguardi e cose varie. Ed era felice, perché i suoi fratelli non rompevano i boccini.

E così passò un mese, arrivando a metà Ottobre, con una Lily asociale, un Albus felice e non felice e un James ignaro.

Però, quel sabato mattina –verso le undici-, quando, entrando in Sala Grande, vide Lily sui libri, cominciò a pensare che c’erano dei problemi seri se la sua sorellina era china sui libri invece che a divertirsi con le sue amiche.
Corse immediatamente a cercare Albus, urgeva una riunione Potter. Andò quindi alla sala d’ingresso e lo trovò mentre usciva per andare a Hogsmeade.

«Severus, fermo lì!» urlò raggiungendolo e notando, molto felicemente, che era da solo.

«Sirius, qual buon vento» rispose gelandosi sul posto e poi si girò verso di lui.

«Lily è in Sala Grande, da sola» e qui Albus non ci trovò nulla di strano «sui libri» specificò James e il secondogenito, stupito, spalancò gli occhi.

«Corriamo da lei!» sputò Severus e, finalmente, i due fratelli si diressero dalla sorella.

Lily, maglione giallo a collo alto e jeans, era intenta a studiare una delle materie in cui andava malissimo e dove, di lì a poco, avrebbe avuto un esame, Pozioni. Aveva chiesto all’inizio dell’anno a James se mai le avrebbe modificato un voto, ma lui, con sorriso malandrino in volto, aveva detto che non se ne parlava neanche. Quindi, si ritrovava qui, il primo sabato di Hogsmeade a studiare. Poco male, almeno non avrebbe visto la sua ormai malattia, Scorpius Malfoy.*
Quando James, maglione nero e jeans, e Albus, camicia di jeans e pantaloni con un paio di occhiali –che James non aveva notato, troppo preso da Lily- davvero orribili che non usava portare, si sedettero uno alla destra e uno alla sua sinistra, Lily alzò lo sguardo e li guardò.

«Miei amati fratelli, da quanto tempo» esordì la ragazza «come vedete starei studiando, quindi» invitandoli con le braccia ad andarsene.

«Perché non sei ad Hogsmeade?» chiese di getto il fratello di mezzo guardandola negli occhi, quasi ad attraversarla con lo sguardo.

«Perché porti gli occhiali? Dove sono finite le lenti a contatto babbane?» chiese, perché sapeva dove voleva andare a parare Albus, sapeva che Scorpius aveva detto ogni singola cosa al suo migliore amico.

«Non sviare l’argomento» rispose Albus a disagio.

«Già,» lo sostenne il primogenito «ma poi ce lo spieghi veramente» continuò in seguito girandosi verso Severus.

«Sentite, ragazzi, non sapete quanto mi manca parlare con voi» cominciò guardando prima uno e poi l’altro «ma non voglio avere una T in pozioni» soffermò qui lo sguardo su James.

«Noi tre dobbiamo parlare» ribatté Albus «e aggiornarci, anche se non ci piacerà» chiaro riferimento a Scorpius e James e a Katie e Lily, ma quest’ultima capì solo il primo riferimento.

«Ci serve la Stanza delle Necessità» appurò James e, dato che Lily sembrava cominciare a lamentarsi, il primo Potter se la prese su una spalla a sacco di patate e Albus prese i libri di Lily.

I tre si diressero verso e solo dopo metà tragitto Lily si arrese e si fece mettere a terra. Una volta arrivati, decisero che Albus avrebbe dovuto scegliere la stanza.
Così entrarono e Lily e James si trovarono davanti un tavolo rotondo con tre sedie e, al centro del tavolo, una copia del peluche che avevano iniziato a usare da piccoli quando si dovevano raccontare qualcosa; chi raccontava doveva tenere in mano il peluche.

«Carino» commentò Lily andando a sedersi, seguita da i due fratelli.

«Chi inizia?» domandò James e, sia lui che Albus, si girarono verso Lily che, sbuffando, prese il peluche.

«Ok, James, tieniti pronto, perché potresti avere un infarto» disse divertito Albus, intuendo ciò che Lily avrebbe detto come prima cosa e si mise comodo sulla sedia.

«Io e Scorpius, alla festa di noi Grifondoro, in piscina.. ecco..» iniziò la rossa lievemente in imbarazzo e James cominciò a irrigidirsi «stavamo litigando e, non so come.. ecco..» continuò cominciando anche a gesticolare, lì Albus alzò le sopracciglia e roteò gli occhi.


«Si sono quasi baciati!» sbottò Albus cominciando a stancarsi dal giro di parole che la sorella stava conducendo e proprio in quel momento Lily capì cosa il fratello ci facesse a Serpeverde. James, neanche a dirlo, era come congelato.

«Questo serve a qualcosa!» urlò la ragazza esibendo il peluche.

«Aspettate… mi state dicendo che quel platinato di sto c-» un’occhiata di fuoco da parte di Lily lasciò all’intendere l’ultima parola «ha messo le mani sulla mia ingenua sorellina?» chiese retorico Sirius alzandosi, molto minaccioso. Entrambi i Potter annuirono «Ma quello è morto!» sbottò poi affrettandosi a uscire, Albus si alzò di scatto e lo fermò.

«Neanche a me piace e, credimi, quando me l’ha detto l’ho schiantato io per bene, ma poi, quando mi ha parlato, ho capito una cosa» disse Albus sincero e trascinò il fratello a sedersi.

«Cosa?» chiese Lily che, fino a quel momento, era rimasta zitta.

«Non penso sia solo una sfida per lui, voglio dire, è iniziato tutto con l’intento solo di usarti, ma credo che lui stia riscoprendo che ha un cuore» spiegò Albus.

«Sì, un cuore marcio» constatò James, ricevendo un’occhiataccia dal suo fratellino.

«Sirius, calmati, era dobbiamo solo sapere cosa ne pensa Luna» chiarì Severus e, con James, rivolsero i loro sguardi a Lily.

«Sentite, non so neanche io cosa dire, non so perché ho iniziato ad evitarlo come una fottuta serpe, senza offesa Sev» e lì Albus alzò le spalle «non so perché non ne ho ancora parlato con nessuno, so solo che mi ha fatto paura il mio cuore che batteva mentre lo avevo così vicino» aprirsi con i fratelli, per Lily, era sempre stato facile, ma questa volta, le costò tanto, forse per il soggetto del discorso.

«Luna, io penso che tu ti stia innamorando, anche se quell’idiota non mi piace per niente» sputò James, vergognandosi quasi di aver detto quelle parole. Lily lo guardò intensamente, poi spostò il suo sguardo su Albus.

«Per quanto possa essere strano, concordo con James» cominciò «ma devi anche mettere in piano che resta sempre Scorpius con la sua stupida scommessa» continuò poi «però, posso sempre cercare di capire cosa Scorpius prova, perché, credetemi, anche lui ha una grandissima confusione in testa. Lui ha sempre pensato che tu fossi solo la mia sorellina, per di più sei una Potter, una grifondoro e, come se non bastasse, lui sta provando per la prima volta qualcosa che non sia l’odio o il voler bene» finì poi.

«Quindi?» la domanda, in Lily, sorse spontenea.

«Quindi aspetta e, nel frattempo, vivi la tua vita, chiarisciti anche tu e io vedrò di far chiarire Scorpius con sé stesso» rispose sorridendole. James mise una mano su quella di Lily, incoraggiandola.

«Ora, però, tocca a te, grandissimo coglione» disse Lily tirando il peluche ad Albus, un Albus completamente disorientato.

«Hai il ciclo, sorellina?» chiese dolcemente James.

«No, ma questa serpe ha fatto qualcosa di veramente stupido» rispose Lily contrariata e, quando vide Albus ancora più disorientato, urlò «MA COME TI SALTA IN MENTE DI CHIEDERE A ALICE UNA MANO PER COINQUISTARE QUELL’OCA DELLA CHANG?!» e somigliò terribilmente a sua madre Ginny nei suoi momenti migliori.

James cominciò a ridere borbottando “quanto sei idiota” ad un Albus che, dall’alto della sua coglionaggine –come direbbe Lily-, ancora non riusciva a capire cosa c’era di sbagliato.

«Alice è fottutamente innamorata di te da sempre, idiota!» esplose Lily e Severus cominciò a boccheggiare.

«Davvero non l’hai mai capito? Sono sei anni che ti guarda in quel modo mieloso, che ti fa passere tutte le cretinate che facciamo a lei e a Luna in vacanza, mentre io vengo ogni volta schiantato» spiegò James stupito dalla stupidità del fratello.

«Ma lei non me l’ha mai detto» balbettò Albus con lo sguardo perso nel vuoto, pensando ai meravigliosi occhi marroni della ragazza.

«Che fratello idiota, non meriti il nome di Silente e di Piton» assodò Lily.

«Perché tu? La nonna Lily era, come Luna, due assi duri, mentre tu ti spaventi anche all’innamorarti» constatò Albus.

«Beh, per quanto papà ne sa e mi ha detto, nonna Lily ci ha messo mesi a capire che amava nonno James» spiegò Lily con una smorfia di vittoria.

«E se non ti muovi finirai come Piton, morendo con il rimpianto di Alice» disse James, entrando nella conversazione sicuro che nessuno avrebbe avuto il coraggio di dire che non portava ben alto i due nomi che aveva. Lo faceva fottutamente bene da ben diciotto anni.

«Ma io sto con Katie» spiegò Albus stralunato.

«COSA?!» urlò poi Lily a cui stava davvero salendo l’omicidio, il razzismo, il bullismo e chi più ne ha più ne metta!

«La Chang, sei serio?!» osservò James con una smorfia disgustata.

«Sì e non voglio parlare con voi di quanto sia oca Katie» disse Albus già stufo e tirando a James il peluche, ricevendo un’occhiata da Lily che diceva “non finisce qui”.

«Io non ho nulla da dire» dichiarò James alzando le spalle, acquistando delle occhiate che dicevano “si, vallo a dire a qualcun altro” e cominciarono a imitare lui e Hollie alla festa e in Sala Grande. «E quiindi? Hollie mi piace e anche tanto; carina, intelligente, bella, brillante e spiritosa, pacchetto completo» esordì Sirius.

«Almeno uno di noi li scegli bene gli innamorati» sospirò Lily, molto contenta per James e Hollie.




*(dal capitolo 2, “Aggiungere un po’ di James combina guai al James professore”) Lily, nei suoi pensieri, annuncia che Scorpius Malfoy è come una malattia. Tenetelo ben a mente, è molto importante.


holaaa mis amoreeeeeeeeeeeeeeees.
eccomi tornata, un po’ più in ritardo del solito, con questo nuovo capitolo!
Qui non ci sono molte interazioni a parte quelle tra i Potter, credo che ci volesse dato che il teme principale della storia è la loro relazione tanto fraterna ee
poi mi mancavano tutti e tre insiemee ahah
possiamo vedere un Albus filosofico, una Lily isterica e ciclata e un James James, sempre molto rilassato.
Finalmente Lily capisce che FOOOOOOOOOORSE si è innamorata, vengono aperti gli occhi ad Albus riguardo a Alice (GRAZIE LILY) e molto presto su Katie e James è innamorato persoooo
C’è un salto temporale molto figo, dobbiamo smuovere questi tempi se vogliamo arrivare a fine anno ee
Bene, I’m finish(?)^^
love,Cri
 

 

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Capitolo 8
*** “Vuoi davvero baciarmi davanti a tutti, piccola Potter?” ***


The Potters
“Vuoi davvero baciarmi davanti a tutti, piccola Potter?”


-


 
Dopo quella conversazione le abitudini dei giovani Potter cambiarono notevolmente.

Lily ricominciò il suo essere solare, energica con ogni persona che incontrava e conosceva; aveva ripreso a fare le chiacchierate serali con le amiche, alle quali raccontò tutto e non si dovrebbe neanche dire come le due tentarono di far rinsavire l’amica. Raccontò il fattaccio anche a Rose, che tentò di sorridere e di dirle che le andava bene se voleva cadere nella trappola di Malfoy, ma che si sarebbe dovuta aspettare da lei un “Te l’avevo detto”.
Le intenzioni di Lily, però, non erano di certo quelle di correre da Scorpius e dirgli che lo amava con tutto il suo cuore –anche perché non ne era sicura-, non sapeva come il ragazzo si sarebbe approcciato a lei dopo quel quasi bacio, se avrebbe continuato a fare il demente e a voler stare con lei solo per quella stupida scommessa o se avrebbe messo la testa a posto.
Certo, sapeva bene che quello che era successo non era niente di eclatante, ma se a lei aveva scombussolato tutta la testa a lui che aveva causato?
Non osava chiederlo, perché, anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ci sarebbe stata malissimo se la risposta a quella domanda fosse un ‘niente’.

Albus, invece, cercava di andare avanti con Katie e portare la frequentazione a uno stare insieme, anche se al senso di colpa –che adesso comprendeva fosse dovuto a Alice- si era aggiunta una vocina in testa che aveva la grandissima convinzione che tutto quello che stava costruendo con la Chang fosse sbagliato e che sarebbe dovuto correre da Alice a chiederle scusa e a dirle chissà cosa. Questa tentazione era forte e, molto spesso, ci sarebbe pure andato da Alice, ma ogni volta il vedere Katie lo fermava.
Che le piacessero entrambe?

James, invece, era quello con meno cambiamenti. Sempre contento per Hollie e prima o poi avrebbe fatto un passo avanti, ma c’erano anche le preoccupazioni per Lily e una voglia matta di schiantare Malfoy o –meglio- togliergli cinquanta punti per cazzate varie. Inoltre continuava a pensare che, forse, il fratello Albus si stesse andando a mettere in una situazione più grande di lui; due ragazze e un solo Potter porterà solo guai a quella povera serpe.
Ma il sorriso di Hollie lo riportava continuamente nel mondo delle nuvole.



**




La prima colazione della prima settimana di Novembre fu abbastanza caotica per Scorpius Malfoy e Albus Severus Potter. I due, poverini, oltre ad arrivare in ritardo ebbero, davanti ai loro occhi, uno spettacolo allucinante.
Lysander Scamandro, figlio di Luna, era alla tavolata dei Grifondoro con un mazzo di fiori in mano, niente di così abominevole, direte voi?
E no, perché quei fiori furono porsi a Lily Potter, che sorrideva e annuì a chissà quale richiesta. Lysander, contento, lasciò i fiori alla Potter e se ne ritornò alla tavolata dei Corvonero.
Albus, tirandosi dietro uno Scorpius alquanto shoccato, andò dalla sorella.

«Devi dirmi qualcosa, adorata sorella?» chiese con tutta la calma del mondo, una calma che però era eccessivamente minacciosa.

«Lysander mi ha invitata alla prossima uscita a Hogsmeade e io gli ho detto di si» rispose Lily come se fosse la cosa più normale del mondo. Scorpius, se si può, ancora più shoccato di prima, guardò Scamandro con uno sguardo duro e minaccioso e Lily lo notò, ma fece finta di non averlo fatto.

«Perché, di grazia?» chiese, di nuovo, il secondogenito Potter.

«Perché è Lys, gli voglio bene e penso che con lui passerò un pomeriggio divertente» rispose, di nuovo, la piccola Potter che preparava ogni singola fibra del suo corpo a una sfuriata al fratello. Albus era pronto a controbattere, ma qualcosa o, meglio, qualcuno lo fermò. Lo sguardo di Alice puntato su di lui e, lui, non poté fare a meno di guardarla a sua volta. Si ritrovò a pensare che anche con quello sguardo che diceva “continua e ti fatturo” era bellissima. Poi levò quel pensiero dalla testa, sbuffò e trascinò di nuovo Scorpius alla tavolata Serperverde perché, se non avrebbe fatto lui una scenata di gelosia a Lily per compiacere Alice, l’avrebbe di sicuro fatta Scorpius, perché era geloso geloso.



**



Ricordate quando dissi che James cercava di controllarsi dallo schiantare Malfoy? Ecco.
In quel momento questo buon proposito precipitò nel dimenticatoio quando sentì suo fratello e quel deficiente platinato parlare di SUA sorella in quei termini. Con quei non si intende termini maliziosi, ma termini del tipo –citando l’ultima frase detta- “amico, credo che lei mi piaccia sul serio”; di norma dovrebbe essere contento che lui non voglia prendere in giro Lily, ma si sa, i geni irascibili Evans* a volte prendono il sopravvento.
Così, in quel momento, James uscì dal nascondiglio che si era trovato per spiarli e schianto al muro più vicino Malfoy.

«Sirius!» urlò Albus andando ad aiutare Scorpius che ghignava. E già, Malfoy da quando aveva rivisto sul bel viso della rossa un sorriso, aveva ricominciato a ghignare.

«Ora so come infastidirti, Potter» constatò Scorpius alzandosi, aiutandosi col braccio che gli aveva porto il suo migliore amico.

«Non avvicinarti a mia sorella o giuro che non rispondo di me» ringhiò James, sotto dei tentativi di farlo zittire di Albus che aveva visto avvicinarsi Lily con Alice e Lucy.

«Come hai detto, scusa?» chiese retorica la rossa avvicinandosi. Scorpius, alla sua vista, subito divenne rosso come un pomodoro nella paura che quell’imbecille di Potter le dicesse tutto.

«Questo cretino ha appena detto-» James, quasi arrivato alla fine delle frase, venne interrotto da Albus.

«Delle cose poco consone sul tuo conto, Luna, così Sirius ha pensato bene di schiantarlo, cosa che avrei fatto io» spiegò veloce Albus e Lily, che non avrebbe mai immaginato il contrario, non si era accorta che il fratello mentiva spudoratamente. Mentre Alice lo aveva capito eccome.

«Tu, lurido schifoso di un Malfoy!» pronunciò Lily avvicinandosi pericolosamente a Malfoy e prendendolo dalla cravatta e, per la seconda volta, si ritrovò di nuovo a un ciglio dalla faccia del ragazzo.

«Vuoi davvero baciarmi davanti a tutti, piccola Potter?» ridacchiò Scorpius guardandola negli occhi, Lily, per evitare che tutto accadesse di nuovo, si allontanò velocemente e andò via trascinandosi le ragazze.

«Meglio se andiamo» appurò Albus spintonando via Scorpius, sotto l’occhiataccia malefica di James.




 
hiiii peoleeeeeee.
allooooura questo capitolo è molto di passaggio, l’altro e il decimo saranno BOOOOOOM a livelli differenti uu
la nostra Lily ha accettato un appuntamento e Scorpinino nostro è triiisteL
Inveece quel coglioncino di Albus fa ‘il triangolo no, non l’avevo considerato!’, poverino adesso è diviiso tra due fuochi lala
Infine il nostro James è molto happy e easy, ma non lo sarà a lungo ee, non può mica stare in pace.
E niente, Lysander Scamandro (come Lorcan) è niente poco di meno che il bonazzo di CHACE CRAWFORD! *occhi a cuoricino*
besoooos, Cri

ps. Se qualcuno di voi guarda pretty little liars.. SIETE SHOCCATI QUANDO ME DALLA 6x10 COME ME? DITEMI DI Sì.

 

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Capitolo 9
*** Ad Hogsmeade. ***


The Potters
Ad Hogsmeade.





 
Una settimana passò in fretta, arrivando così a metà Novembre e quindi alla seconda uscita ad Hogsmeade e, per meglio dire, al giorno più scuro nella storia di Scorpius Malfoy. Quel giorno, infatti, l’unica ragazza che gli sia mai piaciuta per davvero usciva con un altro ragazzo.
Perfetto.
Per di più non aveva accettato nessun invito da nessuna delle tremila ragazze che gliel’avevano chiesto e quindi non avrebbe mai potuto farla ingelosire in nessun modo.
L’unica alternativa che aveva era andarci con la cugina e Zabini, dato che il suo cosiddetto migliore amico l’aveva mollato per Katie Chang.

« Cugina » disse, a colazione, con un tono di voce che smascherava ogni sua intenzione. « Noi tre » -indicando se stesso, Carolina e Zabini- « andremo ad Hogsmeade insieme, contenta? » chiese poi sorridendo, era sicuro che ne sarebbe stata felice la cugina. Credeva che le piacesse Jack.

Caroline non era per niente contenta, sperava di poter andare ad Hogsmeade con Fred, quel giorno, così lanciò un’occhiata al suo tavolo e lo vide che la guardava con una faccia dispiaciuta, così capì che anche per lui non sarebbe stato possibile. Alla fine acconsentì.



 
**



Il pomeriggio Lily, una volta finito di vestirsi molto accuratamente, scese e andò alla sala d’ingresso, dove l’aspettava Lysander. Vedeva in Lysander un qualcuno che poteva in qualche modo aiutarla a dimenticare Scorpius. Dopo quel pomeriggio, in cui Albus le disse che Scorpius parlava in quel senso di lei, si era auto convinta che per lui lei non era niente, se non un modo per arrivare al suo obbiettivo di vincere la scomessa.
Niente le aveva fatto cambiare idea, né i tentativi di Scorpius di parlarle chiaramente, né il ricordo della conversazione nella Stanza delle Necessità, né Lucy, né Alice.
Non poteva permettere a sé stessa di innamorarsi di Scorpius e sapeva benissimo che usare Lysander non sarebbe stato corretto, ma era l’unica opzione che le veniva in mente.

Arrivò al portone principale e vide Lysander che la aspettava poggiato a uno dei grandi portoni. Con Lysander aveva passato maggior parte della sua infanzia e ne aveva solo ricordi bellissimi.

« Lys » lo salutò avvicinandosi e sorridendogli.

« Lils » la salutò anche lui sorridendo e l’abbraccio, cosa che un po’ stupì Lily, ma comunque ricambiò. «Andiamo? » le chiese poi, lei annuì e insieme si diressero verso le carrozze che li avrebbero portati a Hogsmeade.



 
**



Albus aspettava da ormai troppo tempo Katie, continuava a dare un’occhiata all’orologio babbano regalatogli dal padre dopo che aveva compiuto diciassette anni. Si guardò intorno e vide arrivare una testa bionda, Alice.

« Ehi » salutò lui con la manina alzata e lei, sorridendogli, fece lo stesso. Era bellissima, i capelli erano raccolti in una treccia, dei jeans a sigaretta e un maglione nero. Semplice, ma splendida, non come Katie. Katie era solita vestirsi sempre in modo articolato, tre chili di trucco e via dicendo.

« Come mai tutto solo? Dov’è la tua amata Chang? » chiese lei con un puntino di disprezzo nella voce. Anche se non era figlia di Ginny –e quindi tutta la storia della genetica che portava ad odiare le Chang di Lily-, odiava la Chang come poche e ne aveva di motivi. Primo di tutto, lei aveva Albus e poi quella ragazza era semplicemente una grandissima donna dai facili costumi.

« La sto aspettando da mezz’ora, credo che non verrà » interpretò il giovane Potter abbassando la testa.

« Che cogliona » sussurrò a voce davvero molto bassa, ma Albus la sentì lo stesso e, inspiegabilmente anche per lui, un gran sorriso divertito si fece largo sulla faccia del ragazzo. « Nel senso, che qua ha un ragazzo dolcissimo, simpatico, bello e lo fa attendere? » continuò ad alta voce, cercando di rimediare, ma Albus ridacchiò ancora di più. « Cioè.. non voglio dire che tu sia perfetto.. » proseguì con una voce piuttosto insicura, segno che non ci credeva neanche lei, infatti dopo si lasciò sfuggire « Ma chi voglio prendere in giro, lo sei! » e, dopo averlo detto, si coprì subito la bocca con le mani e divenne tutta rossa.

« Cambiamo argomento? » chiese lui cercando di non ridere e la Paciock subito annuì. « Ci vieni con me a Hogsmeade? » domandò in seguito e Alice si irrigidì sul posto, stupita « Tanto mi sembra di aver capito che Katie mi ha dato buca, poi quei due dementi di Zabini e Scorp sono andati con Caroline, James è con Hollie quindi puoi capire da te che mi uccide se vado da lui e Lily e con quel bamboccio » chiarì poi.

« Ehm.. va bene, andiamo » accettò Alice felice come una Pasqua, ma poi si disse subito che era solo una seconda scelta e che non si doveva illudere.


 

**




« Hai davvero dipinto i capelli di tua madre di rosa? » chiese James ad Hollie ridendo fino alle lacrime. I due, usufruendo delle carrozze per gli studenti, andarono a Hogsmeade e si stavano divertendo un mondo. Tra chiacchiere, risate, prendere in giro studenti, racconti di gioventù, shopping, il tempo era volato e ora erano ai Tre Manici di Scopa a gustarsi una burrobirra.

« Sì » confermò lei ridendo « ma avevo appena cinque anni, non ci capivo niente » continuò poi con le lacrime agli occhi. I due continuarono a ridere, fino a smettere, anche se poi si guardavano e spuntava qualche risatina. « Ora parla tu, signor tutti mi amano ».

« Ma è vero! Da piccolo a ogni persona a cui i miei genitori mi presentavano, volevano portarmi via tanto ero carino » ammise James assumendo una faccia da cucciolo, così la bionda gli diede una spinta alla spalla con la mano.

« Ma fammi il piacere! »  esclamò la ragazza.

« Comunque, vediamo se mi ricordo qualche aneddoto » disse James cominciando a pensare « ah si! Quando sono salito sulla scopa, per la prima volta, avevo tre anni, quindi capirai quanto io fossi responsabile » ridacchiarono « papà mi ci ha fatto salire sopra e così ho volato per tutta la casa buttando cose a terra, sfiorando qualsiasi angolo, finché non sono finito dritto,dritto nell’armadio dei miei genitori. » spiegò James « Dovevi vedere mia madre! Era terrorizzata, mancava poco che svenisse » sostenne poi ridendo. Anche Hollie era scoppiata a ridere.

« Chissà quante gliene hai fatte passare a quei poverini! » ridacchiò Hollie, per poi bere un sorso di burrobirra e si sporcò al lato sinistro della bocca.

« Ehi, Hols, ti sei sporcata » le riferì James, indicandogli il punto. Hollie cercò di pulirsi, invano. Pertanto James si avvicinò a lei e le pulì il punto giusto, cominciarono a guardarsi negli occhi.
Azzurro contro marrone.
Mare contro cioccolato.
Hollie si morse il labbro e, se prima James tentava di controllarsi, in quel momento non ne poté fare a meno e la baciò. Inizialmente era un bacio semplice, ma poi a entrambi non bastò, così Hollie schiuse leggermente la bocca e le loro lingue si incontrarono rendendo così quel bacio semplice in un bacio profondo, un bacio che aspettavano da tanto, troppo tempo.
I due, dopo secoli, si staccarono e si sorrisero.



 
**



Lily e Lysander, arrivati a Hogsmeade, camminarono a lungo, entrando in qualche negozio e scherzando le coppiette. Però c’era qualcosa in Lily, aveva notato Lysander, che non andava. Non era uno dei loro soliti appuntamenti –con anche gli altri- in cui Lily cominciava a camminare all’indietro per guardarti e parlarti, o uno in cui ti trascinava a fare qualcosa di folle; c’era qualcosa in quella Lily che non andava, molte volte si isolava e cercava qualcosa. Ma lui non sapeva che quel qualcosa era in realtà un qualcuno con la testa platinata. Lily, infatti, aveva paura di incontrarlo in giro con chissà quale delle tante ochette.
Una volta entrati ai Tre Manici di Scopa, Lily vide Scorpius a un tavolo con Caroline e Zabini. Come mai non è a un appuntamento?, si chiese fissandolo. Destino volle, che Scorpius – sentendosi fissato, si girò verso di lei e la vide. Un ghignò si presentò sul suo volto, così Lily fece una smorfia e si voltò verso Lysander.

« Vado ad ordinare le burrobirre, tu scegli pure un tavolo » le disse accarezzandole il braccio destro, lei annuì sorridendo e, per pura casualità andò a scegliere proprio quello vicino a Scorpius&Co.

Lily si tolse la sciarpa verde –che faceva a pugni con i suoi capelli- e la poggiò sul tavolo. Cominciò a guardarsi attorno, sapeva che Scorpius le stava lanciando occhiate, ma lei non voleva cedere. Vide arrivare Lysander e sorrise, lui si sedette di fronte a lei, in posizione tale da coprire Malfoy. Entrambi cominciarono a bere, e Lily –facendo finta di guardare Lysander- gettava sempre uno sguardo alla persona dietro di lui.

« Ti ricordi quando, da piccoli, i nostri genitori ci portarono in un villaggio estivo babbano e tu cadesti nella piscina dopo essere finita addosso a uno di quei bagnini? » raccontò e anche chiese Lysander divertito, al che Lily annuì velocemente iniziando a ridere.

« È stato troppo divertente quando poi tu, che neanche sapevi nuotare, ti sei gettato per salvarmi la vita » disse in tono drammatico, per poi scoppiare a ridere, insieme a Lysander e Scorpius, che non si perdeva nessuna parte del discorso, abbassò la testa assumendo uno sguardo triste.

« Non potevo lasciar morire la mia rossa preferita! » esclamò tra una risata e l’altra.

« Oh, mio eroe! » disse con un tono melodrammatico la rossa in questione.

Dopo un po’, Caroline, che si era accorta del totale cambio di umore del cugino, si alzò e invitò Zabini e il cugino ad andarsene; Zabini era rimasto un po’  interdetto, ma all’occhiata indicativa di Caroline a Lily, capì e tutti e tre uscirono. Lily li vide e cominciò a guardarli per tutto il tragitto o, meglio, guardava Scorpius che ormai aveva preso un’espressione totalmente fredda e distaccata, completamente fuori dai suoi schemi. Lysander, invece, che aveva notato tutti gli sguardi di Lily a Scorpius, capì che il qualcosa che Lily cercava durante tutto l’appuntamento era lui, era Scorpius Malfoy.


« Ti piace Malfoy, eh? » ammise deluso.

« Cosa? Assolutamente no! » urlò Lily cercando di notare l’evidenza.

« Lily, non mentirmi, si vede tantissimo! Gli hai lanciato occhiate fino ad adesso, sei nel mondo dei sogni dall’inizio dell’appuntamento e per di più cerchi di stuzzicarlo. Andiamo, rossa, ammettilo! » decifrò Lysander.

« Ok.. lo ammetto. Ma questo non vuol dire niente, lui mi userebbe soltanto » accettò la ragazza abbassando la testa.

« Non credo, sai. Appena abbiamo iniziato a parlare o anche se solo ti toccavo, mi sentivo uno sguardo gelato sul collo e scommetto su tutto che era lui. E poi tu che ne sai? Ci hai mai parlato veramente? » chiese lui guardandola.

« No e hai ragione » continuò ad ammettere la giovane rossa « grazie e mi dispiace se ti ho fatto venire qui con me per niente ».

« Ehi, è stato un modo per rivangare il passato » spiegò Lysander sorridendo, anche Lily sorrise e i due ricominciarono a bere la loro burrobirra.





hello everyoneeeeee.
alloooooura, questo capitolo è sempre di passaggio, il prossimo sarà BOOOOM! Spettacolarmente spettacolare uu
In questo ci dedichiamo e le tre coppie portanti della storia – Lilius, Holmes e Alibus(?)
E ho trovato un pressa volto per Zabini.. *rullo ti taburi* Michael Trevino! Il grande Tyler Lockwood di the vampire diares *occhi a cuoricino*
Il prossimo capitolo si chiamerà: Ti amo – “Tu sei come una malattia”. Vi dice qualcosa? OH SI’ CHE VI DICE QUALCOSA.
Anticipazione:
“« Piccola Potter! » Scorpius stava andando verso di lei, si fermò di fronte a Lily e si piegò mettendo le mani sulle ginocchia e respirò profondamente.

« Malfoy, non dovevi essere a lezione? » chiese Lily guardandolo attentamente mentre si ricompose.

« Sì, ma volevo prima darti l’imbocca a lupo » rispose Scorpius sorridendo e le diede un bacio sulla guancia, lei avvampò.”

Besos, Crii

 

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Capitolo 10
*** Ti amo – “Tu sei come una malattia” ***


The Potters
Ti amo – “Tu sei come una malattia”





 
« Non ce la faccio più! » sospirò Lily il lunedì pomeriggio, il giorno dopo avrebbe avuto un esame di Pozione e il fratello gli aveva detto chiaramente che non avrebbe fatto favoritismi. Quindi, in pochissime parole, si trovava nella merda. Avrebbe chiesto aiuto ad Alice, ma lei era ancora su di giri per la sua “uscita” con Albus.
A quanto pare quell’ochetta della Chang aveva dato buca al fratello e Alice ha pensato bene di consolarlo. Secondo la bionda, infatti, avevano passato un pomeriggio stupendo. Avevano preso in giro ogni singola coppietta, avevano parlato dei vari gossip della scuola e –con disgusto, per quanto riguarda Lily- della piccola Potter e il suo grande spasimante, Scorpius. Il tutto era stato accompagnato da risolini e occhiate timide.
Lily non poté fare a meno di gioire quando Alice raccontò tutto a lei e a Lydia, ma ora, che aveva bisogno dell’amica, non poteva che maledire il fratello.
Così, stufa del chiasso in Sala Comune, prese i suoi libri e uscì, diretta verso James, voleva pregarlo in qualsiasi modo affinché le desse una mano in qualsiasi modo.
Camminava velocemente e leggeva in continuazione il libro di Pozioni sperando che, in qualche modo, la pozione che era quella più gettonata per il test le entrasse in testa e non ne uscisse più.
L’Amortentia era la pozione e Lily si distraeva in continuazione nel pensare a quale odore avesse per lei e, una qualche e rinnegata parte di sé, sapeva bene che, oltre alla dolce cucina di sua nonna, sarebbe stato un forte odore di uomo e del dopo-barba a base Malfoy.
Pensando, finì per scontrare qualcuno, libri a terra e lei fece per cadere, ma qualcuno prontamente la tené ferma abbracciandole il girovita e subito le sue narici sentirono il profumo che, fino a poco fa, poteva solo pensare. Alzò gli occhi verso il suo salvatore e, come pensava, si scontrò con due occhi grigi che conosceva benissimo.

« Piccola Potter, tutto ok? » le chiese con premura, non spostando il suo sguardo su di lei neanche per un minuto.

« Sì, Malfoy. Puoi lasciarmi » fece notare subito la ragazza e, il suo istinto, le impose di mordersi il labbro, perché tutto in lei le diceva di stare lì, immobile tra le braccia di Malfoy, ma il cervello le imponeva di allontanarsi.

« Mh? Sì » mugolò Scorpius lasciandola andare. I due continuarono a scrutarsi per ore e il ragazzo non ebbe la forza di fare a meno di notare le condizioni in cui era la giovane Potter. Capelli arruffati e divisa disordinata.

Qualcuno vicino a loro si schiarì la gola ed entrambi si girarono verso lo scocciatore che, ovviamente, si rivelò essere Albus che aveva appena finito di raccogliere i libri di Lily.

« Dove andavi di fretta, Luna? » chiese Albus porgendole i libri e Scorpius non poté fare a meno di ridacchiare quando, al posto di Lily, sentì Luna. Ormai era abituato al fatto che i tre fratelli non si chiamavano quasi mai con il primo nome e, quando erano arrabbiati sul serio, si chiamavano con entrambi i nomi.

« Domani ho un esame di Pozioni e non so preparare la pozione che ci dovrebbe essere e il caro James Sirius non vuole neanche farmi un piccola ripetizione » spiegò Lily prendendo i libri leggermente scazzata « e tu, Albus Severus di sto cavolo, mi hai messo fuorigioco Alice ».

« Io ti ho messo fuori gioco Alice? » domandò leggermente incuriosito. Anche lui era rimasto piacevolmente sorpreso da quel pomeriggio in compagnia di Alice, non aveva pensato neanche un po’ a Katie, c’erano solo lui e lei.

« Dovresti capirlo da solo dopo quello che sai, » ringhiò Lily « quand’è che aprirai gli occhi e lascerai perdere quella ochetta della Chang? » chiese dopo.

« Lascia perdere, Potterina, è tempo perso » s’intromise Scorpius.

« Non chiamarmi Potterina! »  brontolò Lily guardandolo male, Scorpius sostenne il suo sguardo.

« Tornando al problema di Lily, so come risolverlo » disse Albus tutto contento, Lily si girò di scatto verso il fratello con gli occhi pieni di speranza, sembrava una bambina che aspettava che la mamme acconsentisse a darle un biscotto, noto Scorpius; « il nostro adorato Malfoy è il migliore in Pozioni, ti da una mano lui! » esclamò Albus tutto contento. Entrambi rimasero sconvolti.

« Albus, stai bene? » domandò Scorpius seriamente preoccupato per l’amico. Lo stava davvero aiutando a vincere la scommessa?

« Ehm.. non lo so.. se è così bravo si annoierà di certo a dare spiegazioni a me e poi dovrà fare qualcosa con una delle tante fan del fan club » sostené Lily grattandosi la nuca. Ok che le piacesse, ok che lo vedeva troppo, ma stare da sola con lui anche no.

« In realtà non ho niente da fare e poi non sarai peggio di mia cugina » constatò Scorpius sorridendole sincero.

« Beh, la Nott ha l’esame con me domani, non dovresti aiutare lei? » chiese ancora, sperando di riuscire a uscire fuori da quella situazione.

« Andiamo piccola Potter, non trovare scuse, se non vuoi che ti aiuti basta dirlo » disse il platinato guardandola.

« Sono così disperata da essere tentata da questa proposta.. » cominciò la ragazza e stava per proporre un ‘ma’, ma non aveva alcun buon ma.

« Ma? » chiesero i due ragazzi guardandola curiosi.

« Ma niente, andiamo? » propose a Scorpius, lui annuì e se lo trascinò fino all’aula di Pozioni, nei sotterranei e il ragazzo non poté fare a meno di sorridere di fronte a quella strana situazione.

« Ok, bellezza, dimmi tutto » disse Scorpius alzandosi le maniche del maglione e poi della camicia –non aveva il mantello-, il tutto con un sorriso a trentadue denti.

« La pozione è l’Amortentia » disse andando a prendere gli ingredienti, cercando di tenerli a mente. Scorpius, quando Lily portò gli ingredienti, notò che ne aveva sbagliato uno.

« Potter, ripetimi gli ingredienti » dichiarò il ragazzo con finto tono autoritario e scrutandola.

« Uova di Ashwinder, peperoncino in polvere e petali di giglio » li elencò Lily contandoli con le mani, come una bambina. Scorpius ridacchiò.

« I petali sono di rosa, non di giglio » la corresse Malfoy e Lily si diede uno schiaffo sulla fronte « scommetto che il giglio è il tuo fiore preferito ».

« Sì, come fai a saperlo » acconsentì Lily un po’ shoccata.

« Beh, di sicuro sai che Lily deriva da Lilium e che, in latino, significa giglio » spiegò Scorpius con fare saccente.

« No, in realtà non ne avevo idea » ammise la giovane Potter grattandosi la nuca con fare imbarazzato.

« Lily Luna Potter che non sa qualcosa? Da scrivere sul calendario! » disse Scorpius con fare melodrammatico, al che Lily gli diede una giocosa spinta sulla spalla, accennando un sorriso. « Faccio così, quando vai a prendere i petali, ricordati tua cugina Rose » le consigliò una volta tornato serio.

« Ci sai fare con i nomi » ridacchiò lei « è così che ricordi gli ingredienti, tu? Ricordando i nomi delle tue conquiste? » chiese lei di getto, senza pensarci.

« Sì » mentì lui e vide Lily rabbuiarsi, prendere i petali e andare a cambiarli, « sto scherzando, ho la memoria fotografica » appianò Scorpius guardarla, rincuorarsi.

« Ah, beh, peccato » ridacchiò Lily cercando di mascherare quel piccolo segno di gelosia che aveva mostrato.

I due continuarono tutto il pomeriggio a fare pozioni, anche quelle più improbabili e Scorpius diede consigli molto utili a Lily. A fine lezione, entrambi si sistemarono e Lily, per curiosità, odorò l’Amortentia.
Il forte profumo d’uomo mischiato al dopo-barba le invase le narici, ne era sicura. Inspiegabilmente sorrise.

« E questo sorriso? » chiese Scorpius avendola vista.

« Niente, ho sentito l’odore del cucina di nonna, lo amo » mentì Lily sbrigativa e Scorpius si piegò e odorò la pozione, odore di giglio. Ovviamente, pensò subito; « e tu? Che hai sentito? »

« L’odore della casa in campagna dei Malfoy, io e mia cugina abbiamo passato l’infanzia lì. » spiegò Scorpius, ma mentì spudoratamente.

Entrambi si resero contò dell’orario e, dopo aver pulito il tutto, si diressero in Sala Grande per la cena.

« Grazie, Malfoy, sei stato davvero utile » ringraziò Lily cercando di non sorridere « ma ora tutto torna come prima, no? I nostri battibecchi continuano » propose Lily.

« Ovviamente piccola Potter, sei bellissima quando ti arrabbi con me, non posso rinunciarvi » acconsentì Scorpius e Lily alzò gli occhi al cielo divertita. Poi si divisero e andarono ai rispettivi tavoli.

« Come mai con Malfoy? » chiese Lucy una volta che la cugina si sedette davanti a lei.

« Mi ha aiutato in pozioni » rispose la Potter con semplicità, come se fosse la cosa più normale del mondo. Subito Rose, Frank, Alice e Fred –che però sorrise ricordandosi di Caroline- si girarono verso la cugina/amica.

« Sei stata tutto il pomeriggio con quell’idiota?! » domandò scazzata Rose.

« Albus mi ha dato l’idea e si è rivelato molto utile » si giustificò sorridendo angelicamente a tutti.

Nel frattempo, alla tavolata dei Serpeverde, succedeva la stessa identica cosa.

« Allora, com’è andata? » chiese Albus appena Scorpius si sedette tra Caroline e Zabini.

« Alla grande! » esclamò con gli occhi a cuoricino. Caroline, Zabini e altri Serpeverde che stimavano Scorpius si girarono verso di lui.

« La piccola Potter? Sei serio? » commentò uno dei tanti idioti.

« È solo per la scommessa, vero? » cercò di chiarire Jack, completamente shoccato.

« Sisi, come no » accordò Scorpius zittendolo con un gesto della mano e dando segno di non neanche un po’.



 
**



Lily stava entrando nell’aula di Pozioni la mattina dopo, come se stesse andando al patibolo, per ultima e, quando stava per varcare la soglia, si sentì chiamare e si girò.

« Piccola Potter! » Scorpius stava andando verso di lei, si fermò di fronte a Lily e si piegò mettendo le mani sulle ginocchia e respirò profondamente.

« Malfoy, non dovevi essere a lezione? » chiese Lily guardandolo attentamente mentre si ricompose.

« Sì, ma volevo prima darti l’imbocca a lupo » rispose Scorpius sorridendo e le diede un bacio sulla guancia, lei avvampò.

« E tutte queste confidenze? » balbettò lei guardandolo, lui rise, le scopigliò i capelli e corse via.

Lily lo guardò andare via sorridendo e facendo no con la testa e, quando vide che il fratello stava arrivando, entrò velocemente in classe e si diresse al suo compito. Affrontò l’esame con una calma e una serenità che, in pozioni, non aveva mai avuto.



 
**



La sera, in Sala Grande, Lily non era ancora arrivata e Scorpius era completamente su di giri, aveva visto James che metteva i risultati sulla bacheca –quella accanto l’aula- i risultati delle lezioni e stava aspettando la piccola Potter per chiederle quanto aveva preso e, ovviamente, si aspettava un ringraziamento come si deve. Così decise di andare ad aspettarla fuori. Katie Chang, proprio in quel momento, si avvicinò al suo migliore amico.

« Albus » lo richiamò e lui si girò verso di lei sorridendo, « è vero che sei andato ad Hogsmeade con quella svampita della Paciock? » chiese davvero stizzita.

« Kat, non ne fare un dramma e ritira quel svampita » disse Albus serio.

« E perché ci saresti andato con lei?! » domandò di nuovo cominciando la sua scenata di gelosia.

« Perché tu mi hai dato buca e l’ho vista arrivare, così ho pensato di andarci con un’amica » spiegò Albus cercando di mantenere la calma. Katie lo guardò e poi andò di corsa verso Alice, che stava seguendo il tutto e, dopo due frasi, si alzarono e andarono fuori.


Nel frattempo, fuori la Sala Grande, Scorpius si girava intorno aspettando Lily. Si fermò quando vide un uragano rosso correre verso di lui e abbracciarlo, sorrise. Lily lo stava abbracciando e non lo stava sognando.

« Ho preso una E! » esultò tutta contenta dopo averlo stritolato per bene, « grazie, Malfoy, grazie! » continuò tutta presa dall’enfasi.

« Non c’è di che, piccola Potter » rispose sorridendo.

« Ti amo » disse Lily di slancio e, senza dargli il tempo di parlare, continuò « Oh.. oh, mio Dio, è uscito.. è decollato dalla mia faccia come s- se fosse , tipo un.. »–cominciò a balbettare, era decisa a dire tutto ciò che le passava per la testa, anche se significava arrendersi- « È solo che ti amo.. Oddio. L’ho fatto di nuovo. Io.. io.. io ti amo. È così. Ti- ti amo e basta. Ho cercato di non dirlo, ho cercato di reprimerlo, di ignorarlo. E Lysander è un ragazzo straordinario. Lo è, ed è.. lui è fantastico ed è più piccolo di te, è il figlio di Luna, non ha trecento ragazze che gli girano attorno ed è un Corvonero, e.. e a lui piacevo, sai? Gli.. gli piacevo davvero. Ma non avrebbe mai funzionato. Perché io amo te . Sono davvero innamorata di te » e qui il ragazzo, che aveva abbassato la testa, la rialzò e le sorrise « E tu.. tu.. sei dentro di me. È.. sei come.. è.. come se tu fossi una malattia. Come se fossi contagiata da Scorpius Malfoy. E non posso.. non riesco a pensare a niente e nessuno. » la voce di Lily comincia ad incrinarsi, come se stesse per piangere « Non riesco a dormire, non riesco a respirare, non riesco a mangiare. E ti amo.. ti amo sempre, ogni minuto di ogni giorno. E io.. io.. io ti amo. » e lo guarda, ma poi ricomincio « Oddio, è bello anche solo dirlo » sorridendo, come se si fosse tolta un peso di dosso « Mi sento molto meglio.. è che io ti amo. »* finì. La voce di Lily, durante tutto il discorso, aveva un’ansia continua, per paura di cosa dirà Scorpius, c’era la sofferenza di essersi arresa, ma anche la felicità di non dover più trattenersi.

Era in attesa di una sua risposta quando sentì dei passi, gli prese il braccio e lo trascinò per nascondersi dietro una delle colonne.

« Cosa vuoi Chang? » chiese Alice una volta uscite. Lily, sentendo la sua voce, tappò la bocca a Scorpius che stava per risponderle, erano a pochissimi centimetri di distanza.

« Non so quali siano le tue intenzioni, Paciock, ma sta molto attenta » iniziò « Albus ed io stiamo insieme, ormai, è scontato e io sono la ragazza per lui. Tu sei solo una Grifondoro impaurita che gli va dietro da chissà quanti anni, sei la ragazzina che lo scoccia e lo importuna. Io sono la ragazza che gli piace, sono quella intelligente e quella giusta per lui- » fece per continuare, ma qualcuno la interruppe.

« E sei una Chang » disse Lily uscendo dal nascondiglio –seguita a ruota da Scorpius- e dirigendosi verso di loro. Era preoccupata per la sua migliore amica, sapeva bene che Alice non riusciva a difendersi « e io ti detesto, come ti detesterà mia madre. Credi davvero che Albus starà con te per molto quando capirà che la sua dolce mammina che vuole bene a qualsiasi essere vivente, ti detesterà? Ha accettato anche Scorpius, un Malfoy, ma credimi, l’odio che nutre per le Chang supera l’odio che i mangia morte nutrivano per i nati babbani. Poi io sono la sua dolce sorellina e ti detesto. Fidati, non durerà molto. Mentre ricordati sempre che Alice vale molto più anche della tua esistenza, perché lei, a differenza tua, ha un cuore che usa. » e finito anche questo discorso, si tirò via Alice verso il dormitorio.

Scorpius, dal canto suo, era rimasto shoccato. Aveva detto tutto quello che pensava di lui e della Chang e lui, se non fosse stato per la brusca interruzione, le avrebbe detto tutto quello che pensava. La amava, ora ne era sicuro più che mai.

« Lily, sei sicura di stare bene? » domandò Alice mentre veniva tirata via, Lily si fermò di colpo.

« Ho detto a Scorpius che lo amo »
 


 
*questa scena non è in alcun modo mia, ma tratta da Grey’s Anatomy e dalla mia coppia preferita, gli Slexie.
Ottava stagione, non ricordo quale puntata.

hiiiii peolple of efp.
questa ragazza è superfeliceeeeee! Per diversi motivi, primo tra tutti la mia Dol Drops of Neverland è tornata dopo giorni di “dove caspita è finita?”.
Poi ho FINALMENTE fatto quella che ritengo una delle due scene madri della mia Scorily.
Questo capitolo è il più lungo, ma credete che l’unica a dire “ti amo” è Lily? Beh, vi sbagliate alla graaaaandissima. Quindi, ditemi, secondo voi chi saranno i prossimi?
Esaminiamo insieme il capitolo.
Lily veramente molto turbata per il test, per quanto mi riguarda mica tutti i figli potevano avere geni Evans per quanto riguarda pozioni (ee), quindi l’unica che non ne ha è quella che ne ha più di tutti(?).
Scontro Scorily, i miei amoriiini. Ovviamente di mezzo c’è Albus, ma vabbé, si è reso utile.
Lezioni, e così Scorpius da lezioni private a Liiily e Lilina cara ne è tanto contentaa.
Amortentia, non c’è bisogno di spiegazioni ed analisi, questi due sono fatti l’una per l’altro e stoop. Ma c’è da dire che l’ultimo spintone verso la dichiarazione (riima) è stato l’Amortentia.
Bacino prima del test, semplicemente ci stava uu
La presenza della Chang, questo capitolo possiamo dire che non è solo per gli Scorily ma anche per gli Alicus (siamo ancora in fase di scelta ahaha) e dato che per loro sarà moolto complicata la cosa, devo azzircarli(?) sempre. E poi quando Lily le ha sputato la verità in faccia è stato troppo forte, per me almeno lo è stato scriverlo, Lily ormai stava dicendo tutto quello che ha partorito in tre mesi.
La dichiarazione, credo di non dovervi spiegazioni, dato che so che siete felici come una paaaasqua lalala
Detto questo, mi dileeeeeeeeguo.
Los amo, Cri

 

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Capitolo 11
*** Ti amo – “Lei è la mia persona, ma tu sei la mia metà” ***


The Potters
Ti amo – “Lei è la mia persona, ma tu sei la mia metà”



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Il giorno seguente, mentre James e Hollie uscivano dalla Sala Grande, dopo colazione, videro una ragazza –all’apparenza loro coetanea- dai lunghi capelli biondi e ondulati che andava verso di loro. James parve riconoscerla, di fatti appena la mise a fuoco per bene, allargò le braccia e la accolse in un abbraccio stritolatore alla Weasley, lasciando Hollie interdetta.
Infatti, dopo quell’uscita ad Hogsmeade, le cose tra loro non erano ancora state chiarite per bene e, per il momento, entrambi non avevano intenzione di chiarire.

« Dom! » esclamò James, dopo l’abbraccio e sorridendo alla ragazza come era solito fare a Hollie.

« Jamie! » lo canzonò la ragazza.

« Non ti vedo da Agosto, quando sei tornata dalla Francia? » chiese James, apparentemente, in quell’istante, si era dimenticato completamente della presenza di Hollie.

« Ieri e sono andata a casa tua, sperando di trovarti lì, ma zio mi ha detto che eri qui, a lavorare » spiegò Dom –con una voce che sfociava nell’arrabbiato- e Hollie, appena sentì la parola zio, si rincuorò. Era una delle sue tante cugine, ma qualcosa le diceva che non doveva rincuorarsi così presto, infatti James non aveva mai trattato una delle sue cugine con così tanto ad Hogwarts negli ultimi tre mesi.

« Già, l’ho voluto mantenere segreto » ammise lui « sai com’è, quel combina guai di Jamie un professore? » disse lui, spiegando il perché non l’ha detto alla famiglia prima del primo di settembre.

« Idiota, io non te l’avrei mai detto » affermò la ragazza. Al che Hollie, sentendosi ormai troppo esclusa, si schiarì la gola per ricordare al giovane Potter che lei era lì e continuava ad esistere.

« Ah, giusto » si ricordò James imbarazzato e maledicendosi mentalmente « Hollie, lei è mia cugina Dominique, l’unica che in questa scuola riusciva ad eguagliare il livello di bellezza di mia sorella » ridacchiò girandosi verso Hollie.

« Sempre più adulatore, tanto non ti perdono per avermelo tenuto nascosto » chiarì Dominique e poi sorrise a Hollie « ciao » e la Harvey le sorrise.

« Dom, cara –imitando il tono di voce della nonna Molly-, lei è la deliziosa Hollie Harvey, l’insegnante di Storia della Magia più sexy di tutta Hogwarts » annunciò James girandosi, questa volta, verso Dom e qui si meritò uno scappellotto da parte di Hollie.

« Non è così che ti farai perdonare per avermi completamente esclusa » spiegò Hollie e porse la sua mano verso Dominique.

« Però ha ragione, chissà quanto avrà gioito tutta la popolazione maschile di Hogwarts non vedendo Ruf » dichiarò la Weasley sorridendole.

« E quanti pianti si saranno fatti quando hai concluso i tuoi M.A.G.O. » dichiarò a sua volta Hollie ridacchiando.

« Ora che le mie donne si sono conosciute, penso che Lily, Albus e il resto della banda Weasley presente a Hogwarts sarà felice di vederti » disse James e poi si rivolse a Hollie « vieni? »

« No, vado direttamente in classe a preparare la prima lezione » spiegò Hollie e fece per andare.

« Un bacio? » chiese James mettendo su un broncio. Hollie rise, gli diede un bacio sulla guancia, salutò Dominque e andò via.

« È abbastanza carina » commentò Dominque una volta che Hollie aveva svoltato l’angolo « voi avete mai..? » chiese ridendo, cominciando a ridere.

« Cosa? No! » esclamò James ridendo. I due continuarono a ridere per un po’ e poi Dominique si ricompose.

« Dai, andiamo da quei pazzi » disse la bionda avanzando verso la Sala Grande.

« Dom, aspetta un attimo » proferì James andandole dietro e Dominque si girò verso di lui, « potresti evitare di dire o menzionare a Hollie quella specie di relazione che abbiamo avuto al sesto anno? » chiese il primogenito Potter. Invero al loro sesto anno, Dominque e James hanno avuto una sorta di relazione, più che altro perché si piacevano ed entrambi erano stufi delle relazioni a scadenza che avevano avuto fino a quel momento. Ma la cosa non durò molto, entrambi si sentivano in colpa per la loro famiglia e Dominique aveva anche incontrato un ragazzo che le piaceva davvero. Così avevano lasciato perdere, tornando al loro rapporto originario, ma sempre più intimo.

« Certo » acconsentì lei, « ma dimmi almeno perché ».

« Qui la mia fama è sempre la stessa, i miei fan club ancora ci sono e, anche se non lo dice, a Hollie questa cosa pesa » spiegò lui « e la nostra relazione non ha ancora un senso, quindi vorrei evitarle l’incontrare una mia ex. Tieni conto anche che con lei voglio che sia una cosa seria e duratura, quindi sarebbe veramente chiedere troppo che non le dia fastidio questo nostro rapporto davvero intimo ».

« Giusto » capì Dominque « tanto solo noi due ne eravamo a conoscenza » disse lei.

« Sei la migliore, Dom! » e subito la abbracciò, lei ricambiò e rise.

« Lo so, lo so » disse Dominique e insieme aspettarono i loro cugini fuori. I primi ad uscire furono Lily, Hugo e Lucy –con l’immancabile presenza di Alice-.

« Sogno o son desta! » esclamò Lily con gli occhi spalancati alla vista di Dominique. Dopo neanche cinque secondi, un uragano rosso saltò addosso alla povera Weasley in biondo, che scoppiò a ridere e la strinse.

« Lily, mi strozzi! » disse Dominique con una voce strozzata, così Lily si staccò –sempre con un sorriso sul viso- e lasciò il posto a Lucy e Hugo. Cominciarono a chiacchierare e, dopo pochi minuti, uscirono Albus e l’inseparabile Scorpius.

« Perché di fronte a me vedo Dominique? » chiese Albus e poi si rivolse a Scorpius « che mi hai messo nel succo di zucca? » gli domandò stizzito, ma Scorpius non lo ascoltava neppure, troppo intento al capire i movimenti della rossa che, da quando fece la sua presenza, stava evitando il suo sguardo e si nascondeva dietro le spalle di Hugo.

« Credo proprio che non ti abbia messo niente, perché non sono un’allucinazione » chiarì Dominique un po’ basita dal comportamento della giovane Potter. Albus sorrise subito e abbracciò la bionda.

« Come mai qui? » chiese contento una volta sciolto l’abbraccio.

« Mi mancavate » rispose alzando le spalle, « e poi ho visto la nuova fiamma di James, la professoressa sexy ».

« La professoressa Harvey è la migliore » commentò Lucy, « è non solo perché non è Ruf –ridacchiando-, ma fa lezioni davvero wow ».

« Non per niente si può dire che, in un certo senso, stiamo insieme » disse James, partendo prima con il suo solito tono borioso, ma cadendo infine nell’incertezza.

« Sirius, quando ti muoverai a fare un passo avanti con lei? » gli chiese Albus, leggermente infastidito. « Andiamo, voglio vantarmi del fatto che la professoressa sexy sia mia cognata! » esclamò dopo, facendo ridere tutti.

« Oh, andiamo, chi altro la chiama professoressa sexy? » chiese James irritato.

« Scorpius, Jack e diciamo un po’ tutti i serpeverde » elencò Albus, ma quando vide che James stava avanzando minaccioso verso Scorpius –che era già pronto per un duello-, fece per parlare, però venne preceduto.

« Anche Fred, Hugo e Louis la chiamano così » accorse subito Lily, uscendo da dietro Hugo. Le venne di slancio lo scusare Scorpius e entrambi sapevano il perché. C’erano, però, molte cose che frenavano Lily. James e Albus, ancora all’oscuro di tutto, rimasero un attimo interdetti, seguiti da Hugo. Lucy, Alice, che sapevano tutto, e Dominique, che conoscendo la cugina e l’ossessione di Scorpius per le Weasley, le sorrisero canzonarie. Scorpius, dal canto suo, era rimasto un po’ sbigottito; Lily lo evitava dalla notte scorsa e poteva solo immaginare ciò che frenava la giovane Potter.

Il tutto venne fermato dall’entrata in scena di Louis e Fred che salutarono calorosi Dominique.



**



Lily, uscita dall’aula di Trasfigurazione e informata del fatto che subito dopo di loro ci sarebbero stati gli alunni del settimo anno di Serpeverde –e quindi Scorpius Malfoy-, si mise a correre verso l’aula di Storia della Magia. Non sapeva davvero cosa combinare con Scorpius; c’era una parte di lei che la incitava a buttarsi a capo fitto in qualcosa che non aveva alcuna certezza, ma c’era quella parte di lei, quella razionale e che ha bisogno di certezze, che la frenava. Quando aveva esternato i suoi sentimenti a Scorpius, quell’odiosa parte razionale si era magicamente volatilizzata e la Lily che agisce d’istinto ha agito.
I suoi pensieri si fermarono appena la sua corsa terminò e i suoi occhi si trovarono davanti una scena singolare.
Caroline Nott e suo cugino Fred mentre si baciavano, un bacio, per quello che Lily intuiva, pieno di dolcezza.
Ecco, e al contrario di quanto era accaduto la sera precedente, la Lily impulsiva si volatilizzò e quella razionale le disse di nascondersi dietro la colonna più vicino a loro e spiarli, per capirci qualcosa. E così fece.

« Fred » sospirò la Nott, staccandosi dal ragazzo « è meglio che vada, ho Storia della Magia ora » spiegò poi sorridendogli lievemente.

« Mi sono stufato di nascondermi, non stiamo mai insieme più di cinque minuti » commentò Fred, leggermente demotivato.

« Lo sai perché lo facciamo, Fred, ai nostri genitori prenderebbe un infarto se lo sapessero » gli ricordò Caroline, accarezzandogli una guancia.

« Beh, ma prima o poi glielo diremo » disse Fred e ad entrambi sembrò più una domanda che un’affermazione, per questo Caroline annuì convinta. « Ti amo » affermò Fred sorridendole.

« Anch’io, idiota di un Weasley » rispose prontamente la bionda sorridendo.

Lily, da dietro la colonna, del tutto shoccata fece per sbaglio cadere il libro –mattone- di Storia della Magia che aveva in mano. Fred spalancò gli occhi, prese la mano di Caroline e si diresse velocemente dietro la colonna per vedere chi c’era. Quando entrambi videro la giovane Potter, prontamente staccarono le mani e la guardarono.

« Lily! Che ci fai nascosta qui? » domandò Fred, cercando di essere autoritario, ma, essendo il degno figlio di George, non ci riuscì neanche un po’.

« Cercavo di capire il bacio che vi siete scambiati » rispose Lily scrutandoli entrambi.

« Quindi hai sentito tutto » capì Fred.

« E dirai tutto » continuò Caroline.

« No! » esclamò Lily « Io voglio mantenere il vostro segreto » li rassicurò poi.

« Sul serio? » chiesero entrambi nello stesso momento, al che Lily annuì.

« Vi amate ed è giusto che stiate insieme » disse Lily, « ma, vi prego, trovate un modo per dirlo ai vostri genitori. Non sono brava nel mantenere segreti » li pregò lei. Loro scoppiarono a ridere.

« Troveremo un modo, Lils » la tranquillizzò Fred « e grazie, come sempre sei la migliore » continuò poi abbracciando la cugina, che ricambiò subito.



**



Hollie, reduce dall’ultima lezione fatta, si diresse nella classe di Pozioni, sicura di trovare James; tutta la sicurezza sparì quando, entrando nella classe, la vide deserta. Così cominciò a pensare e si diresse verso lo studio. Salì le scale ed aprì la porta; come pensava James era lì, con Dominique mentre ridevano e scherzavano come due bambini. Ciò che subito Hollie pensò era come due fidanzati, ma si impose di cancellare subito quel pensiero.

« Ehi, professoressa sexy » la salutò Dominique, accompagnando l’affermazione con un cenno della mano. Hollie avampò.

« Professoressa sexy? » chiese ridacchiando e subito puntò il suo sguardo su James, avanzando verso di lui con uno sguardo omicida.

« Ehi, io non c’entro! » si difese subito alzando le mani, « Sono i tuoi alunni che ti chiamano così e questa pazza » spiegò subito dopo e Hollie cominciò a ridere.

« Ehi, pazza a chi? » chiese ironica Dominique tirando al primogenito Potter un rotolo di pergamena, quasi finito.

« A te, pazza di una Weasley » rispose James ridendo e, con i suoi riflessi da Cercatore, prese al volo la pergamena. Iniziò così una lotta tra i due che si lanciavano le cose e ridevano, il tutto mentre Hollie assisteva non sapendo bene cosa fare.

La serata passò mentre James e Dominique rivangavano i vecchi tempi e solo la cena, per Hollie, fu normale dato che la Weasley si sedette al tavolo dei Grifondoro coi cugini e vari membri del popolo maschile contenti di rivedere insieme –e in una sola volta- Lily e Dominique.

Verso le dieci di sera, Hollie e James accompagnarono Dominique nell’ufficio della McGrannit dove, con la metropolvere, sarebbe tornata a casa.

« Ci vediamo a Natale, Jamie » salutò Dominique abbracciando il cugino, « e spero di vedere anche te, Hollie » continuò poi, sorridendo alla Harvey.

« Su, Bionda, vai o rimani qui » disse James staccandosi dall’abbraccio.

« È stato un piacere conoscerti » sostenne Hollie, sorridendo a Dominque.

« Anche per me » affermò Dominique e poi si rivolse alla McGrannit « Professorella McGrannit, grazie dell’opportunità di venire qui ».

« È sempre un piacere avere un Weasley in più ad Hogwarts, ma non dirlo ai tuoi genitori o hai tuoi zii » sorrise la preside. Dominique rise di cuore e poi tornò a casa.

Anche James e Hollie, dopo aver salutato la McGrannit, andarono via verso le loro stanze. Mentre camminavano, Hollie si fermò.

« Sai, ho capito una cosa » disse Hollie e James si fermò e si girò verso di lei, standole faccia a faccia.

« Cosa? » chiese con un sorriso.

« Il rapporto tuo e di Dominique non è un rapporto come quello di normali cugini » rispose scrutandogli il volto, per capire cosa stava provando. James rimase un attimo interdetto.

« E che rapporto avremmo? » domandò guardandola. Non poteva aver capito tutto solo dopo una giornata.

« Ci ho pensato e ho una teoria » rispose immediatamente Hollie, « voi due stavate insieme, vero? »

« Hollie… » sospirò James e questo a Hollie bastò come un’ammissione. « Ecco, io volevo dirtelo, ma- » lei lo interruppe.

« Ma credevi che non potessi reggerlo » continuò Hollie guardandolo, « non ho dieci anni, non mi scandalizzo » disse poi.

« Quindi? È legittimo che tu pensi che sia strano e non voglia più vedermi » considerò James, abbassando lo sguardo. Non poteva credere che una delle  pochissime ragazze che gli importava davvero lo stava lasciando e non avevano neanche una relazione.

« James, non so cosa tu stia pensando, ma non voglio allontanarmi da te » disse Hollie, prendendogli la mano « non mi interressa che tu sia stato con tua cugina, a me basta sapere che ci tieni a me e che vuoi stare con me ».

« È così, io voglio stare con te » iniziò James « ma non come siamo stati negli ultimi giorni, voglio stare sul serio con te. Voglio presentarti ai miei genitori, voglio vivere con te quando non siamo a Hogwarts, voglio che tu abbia con i miei fratelli un legame fantastico come quello che ho io, voglio che tu non ti senta meno importante delle mie altre storie e che non ti senta inferiore a Dominique, perché sì, lei è la mia persona, ma tu sei la mia metà* e ti amo » finì James. Per tutto il tempo il ragazzo guardava Hollie negli occhi, intensamente, studiando ogni suo minimo cambiamento.

« Ti amo anche io James e ogni cosa che vuoi tu e quella che voglio io » ammise Hollie per poi baciarlo. Baciarlo come non aveva mai fatto prima, un bacio pieno di dolcezza, sì, ma anche un bacio che li legava, per sempre.


 
 
 
*citazione, come sempre, di Grey’s Anatomy e, più precisamente, di Meredith Grey.
heello everybooooooody.
questo è l’undicesimo capitolo di questa storia e sì, quasi tutti avete indovinato –per metà- chi è stato a dirsi ti amo.
HOLMES AND FREROLIE!
La nostra Dominique Weasley è Dove Cameron!
allouura, io non shippo Jaminique, ma stanno cominciando a piacermi (frecciatina per Doool) e quindi li ho aggiunti in qualche particolare modo nella storia.
Ma, mi dispiace, NON CI SARA’ UN RITORNO DI FIAMMA, perché Holmes è endofthegame(?) una delle tre coppie/colonne portanti di questa storia uu
I Freroline, invece, sono stati beccati da Lily che è in un momento di pura indecisione e il nostro caro Scorpius non sa che fare.
In questo capitolo, invece, non sono presenti Albus,Katie e Alice con ruoli importanti. Non temete fan Albice(?,come cacchio li dobbiamo chiamare?!), presto anche loro correranno incontro all’happy ending [cit. Once Upon a time].
Detto ciò, passo e chiudo. Crii

ps. Ho scritto una one shot MOOOOLTO importante per il continuo degli Scorily: The Potters – Quando Scorpius Malfoy incontrò Lily Luna Potter

 
 
 

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Capitolo 12
*** “Puoi venire tu da me?” ***


The Potters
“Puoi venire tu da me?”




 
E di nuovo un mese passò, arrivando così al 21 Dicembre e anche inizio delle vacanze da Hogwarts.
Lily, quel giorno, si svegliò con un groppo in gola. Quella sarebbe stata una giornata dura, Katie sarebbe andata a pranzare a casa –idea geniale di Albus per dimostrarle che si sbaglia sull’odio della madre- e, come se non bastasse, avevano invitato anche Scorpius, o meglio Ginny aveva invitato Scorpius.
Da quando quel platinato aveva messo per la prima volta piede in casa Potter, da migliore amico di Albus, la cara signora Potter aveva iniziato una specie di adorazione verso il rampollo di casa Malfoy, che non sprecava tempo nel lodarla.
Amore a prima vista.
Li prendeva sempre in giro Lily. Harry, d’altro canto, sopportava Scorpius più per paura delle fatture della moglie che perché fosse il miglior amico del secondogenito.
Albus, quando Scorpius era a casa, cercava di tirarselo sempre in camera per via dell’assurda gelosia di James nei confronti della madre.
Ritornando al punto della situazione, una Lily del tutto frustrata dalla previsione di quella giornata scese le scale di casa sua per raggiungere la cucina e fare colazione.
Si sedette al suo solito posto al lato destro del tavolo rettangolare –in cui il padre era capotavola- e vicino alla madre –in quel momento il posto era vuoto, perché la cara Ginevra stava già preparando qualcosa per il pranzo-, mentre di fronte a loro c’erano sempre Albus e James; il primo mangiava nervosamente –ancora non aveva detto alla madre che sarebbe venuta Katie, il giorno prima quando le aveva detto che stava con la figlia della Chang si era ammutolita e non gli aveva rivolto la parola, si ripeteva che doveva metabolizzare-, il secondo stava sonnecchiando con la fronte poggiata sul tavolo.

« Mamma » chiamò Albus, James si svegliò subito e Lily alzò subito lo sguardo del suo piatto e mise un ghigno troppo simile a quello di Scorpius, infatti James la stava guardando malissimo.

« Dimmi » rispose Ginny mentre consultava un ricettario babbano regalatole da Hermione. Harry, che il pomeriggio precedente stava per prendere un infarto quando il figlio aveva confessato di stare con la figlia della sua ex, si irrigidì subito, sperando non sia qualcosa che riguardasse lei, la sera prima, infatti, Ginny non gli aveva rivolto la parola, privandolo del bacino della buonanotte.

« Vedi, ecco.. oggi non viene solo Scorpius » cominciò Albus e subito Harry lo guardò di scatto.

« Non dirmi che viene quel furetto con la moglie » sbottò subito. Poteva sopportare andare a lavoro senza il bacino della buona fortuna, ma non un intero pranzo e pomeriggio col furetto.

« No, papà » chiarì Albus e il bambino sopravvissuto tirò un sospiro di sollievo, « viene Katie » continuò dopo e lì Ginny fece cadere la pentola che stava prendendo sul suo piede, del tutto basita.

« Mamma, tutto ok? » si alzò subito Lily andando dalla madre, seguita subito da Harry.

« Sì, sto bene, sto bene » li rassicurò la rossa madre guardando Harry prendere la pentola e sorriderle come a dirle “sei tu quella che ho sposato, non Cho”, ma Ginny non ci badò neppure e spostò lo sguardo su Albus, « spero che almeno venga da sola ».

« Ovviamente » acconsentì Albus.

« Bene » disse semplicemente la signora Potter. Dopo che tutti e tre i figli finirono di fare colazione Harry, che osservò per tutto il tempo la moglie, si avvicinò a Ginny.

« Ti ricordi ciò che ha fatto Cho, vero? » chiese Harry, prendendo la moglie per i fianchi, lei annuì « e ti ricordi a chi ho giurato amore eterno, vero? » chiese di nuovo.

« A me, ma quella- » rispose, ma venne fermata subito da Harry.

« Io amo te, Ginny, i nostri figli e l’anello che entrambi portiamo al dito ne sono la prova » la tranquillizzò Harry.

« Sì, hai ragione » disse Ginny, « ma non ti prometto che sarò dolce e docile con quella Katie e ti giuro che se quella si presenta qui non risponderò delle mie azioni » ed Harry rise di gusto.

« Se Cho verrà io ti prometto che non la guarderò neanche, solo i convenevoli da padrone di casa » promise Harry e Ginny sorrise per poi baciare il marito.



**



All’una precisa il campanello di casa Potter –a Godric’s Hollow- suonò, Albus andò ad aprire e si ritrovò davanti Scorpius e Katie.

« Amico » lo salutò dandogli una pacca sulla spalle ed entrando, desideroso di scappare dal futuro scambio di affetti tra i due innamorati, ma ancor di più di vedere Lily. I suoi desideri si avverarono, la vide scendere le scale –erano davanti alla porta- con degli skinny jeans e una maglietta e la trovò bellissima anche nel suo semplice stile. Lily, mentre scendeva le scale, lo vide e continuò a guardarlo mentre scendeva; anche lui aveva un abbigliamento piuttosto semplice.

« Ehi » lo salutò imbarazzata mentre Albus accompagnava Katie in salotto, da James.

« Ciao » salutò Scorpius, non sapendo bene cosa fare e si avvicinò di poco pronto a scoccarle un bacio sulla guancia, ma si fermò, « credo che dovremmo parlare, giusto? » chiese guardandola.

« Hai assolutamente ragione, ti sarò sembrata una stupida a Hogwarts dopo quella sottospecie di dichiarazione » rispose abbassando lo sguardo. Stava giusto per prenderlo e portarselo in camera, quando la madre uscì dalla cucina –nella sala d’ingresso c’erano ai lati due ampi spazi, uno che dava alla cucina e l’altro al salone- e li vide.

« Scorpius, caro » li interruppe Ginny rinchiudendo Scorpius in un abbraccio stritolatore made in Weasley.

« Ginny » salutò il giovane Malfoy, ricambiando l’abbraccio. Ormai Ginny aveva dato il permesso a Scorpius di dargli del tu. Lily, a quella vista, alzò gli occhi al cielo.

« Venite, andiamo in salotto, non vedo l’ora di vedere Chang jr. » ironizzò la signora Potter e sia Scorpius che Lily cominciarono a ridere.

« Mamma, quella ragazza è odiosa » sbottò la ragazza.

« Lo so, sai quanto spero che Alice prima o poi si faccia avanti con quello zuccone di tuo fratello » disse Ginny, mettendo su una smorfia « ma ora ho promesso a tuo padre di fare buon viso a cattivo gioco ».

« Non preoccuparti Ginny, la piccola Potter risponderà a tono a Katie anche per te » ridacchiò Scorpius.

« Già, ormai ci sono abituata a buttare giù le speranze di quella » disse Lily.

« Sì, ma cara Lily, sii sempre educata » ricordò Ginny puntandole un dito contro, Lily annuì subito e, quando la madre si diresse in salotto, diede a Scorpius uno scappellotto e la seguì, cosa che fece anche il platinato, tra le risate.

« Scorpius » salutò Harry, comodamente seduto sulla sua poltrona. James, Albus e Katie erano seduti sul divano, mentre Ginny andò a collocarsi sul bracciolo destro di Harry e l’unico posto rimasto era la poltrona. Lily guardò Scorpius e andò di fretta a sedersi lì.

« Signor Potter » salutò educatamente Scorpius, evitando di lanciare a Lily uno sguardo omicidia, andando a sedersi su uno dei braccioli della poltrona di Lily.

« Bene, Katie, parlaci un po’ di te » cominciò Harry, mentre teneva d’occhio che Scorpius non toccasse neanche con un dito la sua adorata figlia.

« Beh, sono al settimo anno e sono di Corvonero » spiegò Katie « ah, e gioco a Quidditch come cercatrice » continuò poi.

« Come tua madre » disse Ginny, a denti stretti, cercando di sembrare il più dolce possibile. Lily e Scorpius, intanto, se la sghignazzavano.

« Si, signora » ammise Katie, tormentandosi le mani.

« Ma ancora non sei riuscita neanche una volta a fregarmi il boccino » ricordò Lily, con un sorrisino maligno, mentre sia Ginny che Scorpius e James si mordevano entrambe le labbra per non ridere. Albus gettò uno sguardo di fuoco alla sorella, « che c’è? È vero » disse Lily.

« Ricorda che il campionato ancora non è finito » annunciò Katie, anche lei piuttosto malevola.

« Siamo a metà campionato, Katie cara » rammentò Ginny, « ma sono sicura che almeno una mezza volta te la caverai contro mia figlia » mentì poi.

Dopo un po’ tutti e sette andarono a pranzare e il pranzo continuò così, tra qualche scaramuccia tra Lily e Katie, Ginny che difendeva la figlia e a volte fingeva di ammonirla, Scorpius che patteggiava per Lily –al fianco della quale era seduto-, James e Harry che cercavano di starne fuori e a volte gettavano sguardi a uno Scorpius troppo vicino a Lily e un Albus che cercava l’appoggio di qualcuno per difendere Katie.

« Quasi dimenticavo, mia madre mi aveva detto che sarebbe passata per il pomeriggio » disse Katie, mentre sparecchiava con Lily e Ginny. A quelle parole Ginny fece cadere un piatto –bel flashback della mattina, pensò James- ed Harry si irrigidì sul posto, per poi riparare il piatto.

« Amore, non me l’avevi detto » chiarì Albus, guardando preoccupato la madre.

« Me l’ha detto appena sono uscita di casa e credevo che per voi non fosse un problema » spiegò Katie, fiera del fatto che la madre fosse ancora una minaccia per Ginny.

« Infatti è così » sostenne Ginny, « nessun problema ».

Una volta finito di sparecchiare, tornarono in salotto e accesero il televisore babbano regalato da nonno Arthur e Albus spiegò a Katie come funzionasse, come fece la prima volta che Scorpius andó da loro.
Per le cinque del pomeriggio, il campanello suonò e Ginny andò ad aprire. Cho Chang stava di fronte a lei, ancora in perfetta forma.
Cho aveva sposato un babbano, tenendolo all’oscuro del fatto di essere una maga, ma quando rimase incinta di Katie, glielo rivelò e lui se ne andò di casa, dichiarando di averlo ingannato per tutto quel tempo e divorziarono. Per questo Katie porta il cognome della madre.

« Ginny Weasley, ti trovo in perfetta forma » iniziò Cho, con in mano un dolce –evidentemente comprato-.

« Cho Chang, anche tu non sei da meno » rispose Ginny e, in quell’istante, arrivò Harry.

« Harry » squittì Cho, dando il dolce a Ginny e correndo ad abbracciare Harry, che per un attimo si immobilizzò sul posto, ma poi ricambiò piano. Ginny guardò entrambi in tralice e, quando arrivò anche Lily –disgustata dalla scena- le diede il dolce e provvide a staccare personalmente Cho da suo marito.

« Cho, ciao » salutò Harry, cercando di riprendere fiato da quell’abbraccio che lo stava praticamente strozzando. Ma non era come uno di quelli pieni di affetto di Molly o come quelli pieni d’amore di Ginny, era solo mozzafiato nel senso negativo.

« È un piacere rivederti » ammise Cho sorridendo e, insieme, si diressero verso il soggiorno. Alla vista di Albus, Cho si illuminò. L’interessato si alzò di scatto e andò verso di lei, porgendole la mano.

« Signora Chang è un piacere fare la sua conoscenza » disse Albus.

« Tu devi essere Albus, sei proprio identico a tuo padre » sostenne Cho, stringendo la sua mano.

« Beh, grazie » ringraziò Severus e ritornò a sedersi vicino a Katie.

Il pomeriggio passò nello stesso modo in cui passò il pranzo, solo che Cho tendeva a flirtare con Harry e patteggiare con la figlia e lei e Ginny continuavano a scambiarsi battutine e fingere una risata.
Arrivò la sera e Katie e Cho dovettero andare via, ma promisero che avrebbero rifatto una cena così e le due rosse acconsentirono sarcastiche. Una volta uscite, Ginny si voltò verso Albus e Harry.

« Quella Cho non deve più varcare la soglia di questa casa » sbottò subito, « e fai come ti pare con Katie, se a te piace ok » si rivolse poi solo ad Albus.

« Grazie, mamma » le sorrise. Ginny ed Harry se ne andarono in cucina, Albus si rivolse a Lily, « Lily, ti prego, perché non provi a sopportarla? »

« Non ci riuscirò mai, Sev » rispose Lily guardandolo, « non ricordi ciò che ha detto ad Alice? Prima di allora avrei anche potuto accettarla, ma ha maltrattato la mia migliore amica e, finché non chiederà perdono in ginocchio ad Alice, per me può andarsene dove sapete »  continuò.

« Cosa ha detto ad Alice? » chiese Albus, spaesato.

« Davvero quella serpe non ti ha detto niente? » chiese Lily allibita.

« Devo dire che è proprio una Serpeverde mancata » commentò Scorpius, ma venne ammutolito da un’occhiata di James. Lily e Albus, quando battibeccano, è meglio lasciarli stare, perché quando al posto di uno dei due c’è James, che agisce di impulso, allora si può provare a calmare uno dei due, ma se litigano loro due –che pensano prima di parlare- è meglio se ti allontani se non vuoi scottarti.

« Quell’oca ha dato della ragazzina a Alice, dicendole che non dovrebbe farsi illusioni su di te, perché non è alla tua altezza e altre sciocchezze varie » spiegò Lily, con una smorfia di disgusto.

« Non ci credo » disse Albus cercando di non guardare Lily negli occhi. La realtà era che ci credeva, ma non voleva ammetterlo perché voleva dire ammettere di essersi sbagliato, su tutti i fronti.

« Bene, continua a vivere nel tuo mondo perfetto » ringhiò Lily, decisamente nervosa e poi uscì di casa, per stare in cortile sul retro, non badando al fatto che stesse nevicando e lei avesse solo una magliettina leggera.

« Al » Scorpius si avvicinò al divano per prendere un plaid, « ero anche io con Lily quando abbiamo sentito la Chang dire quelle cose e, se anche stai solo pensando che era solo gelosia, no, non lo era, era solo pura cattiveria » chiarì e poi raggiunse Lily. Una volta uscito la vide seduta su una delle due sedie che congelava, le si mise dietro e la avvolse con la coperta, lei prese i due lembi e se la strinse addosso.

« Scorpius » si stupì una volta girata.

« Ehi » la salutò lui, sorridendole « vedrai che prima o poi quel cocciuto capirà » la rassicurò poi.

« Credo di doverti una spiegazione » ammise lei e, quando lui la guardò, cominciò a parlare, « vedi io è come se fossi divisa in due; c’è la Lily istintiva che è quella che ti ha rivelato i suoi sentimenti e c’è la Lily che ragiona e anche quella con cui hai litigato in tutti questi anni. Devi sapere che questa Lily ha sempre vissuto di certezze, sapeva che sarebbe andata bene in Trasfigurazione e così fu, sapeva che avrebbe ottenuto tutto con un solo sguardo e così è, sapeva che Alice è completamente invaghita di Albus e così è, ma sapeva anche che non si sarebbe mai innamorata di Scorpius Malfoy ed è quando si è innamorata di te che ha cominciato a crollare e quella sera, quando mi sono dichiarata, la Lily che ragiona si è praticamente spenta ed è quella istintiva che ha detto tutto. Ora, la Lily che ragiona, che chiamerei di più, la Lily che ha bisogno di certezze sa che ti ama, ma sa anche molto bene che tu, Malfoy, sei un donnaiolo incarnito e sa anche della scommessa –e qui Scorpius sussultò-, me l’ha detto Albus a fine estate » -chiarì- « ma comunque quella Lily che ha bisogno di certezze ti ritiene completamente inaffidabile e, mentre la Lily istintiva ora vorrebbe saltarti addosso, lei ha una paura matta di soffrire. Entrambe le Lily, io so che tra me e te c’è solo un singolo passo da compiere » e Lily sospirò « dato che io non riesco a farlo, puoi farlo tu? Puoi venire tu da me? » chiese alla fine. Lily, con i capelli spostati poco dal vento, lo guardava e Scorpius alzò lo sguardo, dato che fino a poco fa l’aveva tenuto abbassato sentendosi colpevole, e mostrò uno sguardo duro e distaccato, per celare la tristezza che lo lacerava.

« Io farò questo passo, Lily » acconsentì Scorpius, « ma prima devi sapere una cosa » le disse guardandola negli occhi, « quella stupida scommessa l’ho fatta per te. Ti ricordi il nostro primo incontro –lei annuì-, dopo quel giorno non facevo altro che pensarti, tutti e tre gli anni ad Hogwarts li ho passati sbirciando le lettere che mandavi ad Al, per conoscerti meglio e quando venivo da voi ti stuzzicavo solo perché era un modo per parlarti » ammise.

« Ancora non capisco cosa c’entri la scommessa » proferì Lily.

« È logico per tutti che io e te, insieme, come coppia sarebbe un’eresia e avevo la scusa perfetta con i Serpeverde e poi avrei continuato a stare con te con la scusa del “me ne sono innamorato, che posso farci?”; non avevo intenzione di usarti » spiegò Scorpius, scrutando lo sguardo di lei.

« E che c’entrano le mie cugine? »

« Zabini le ha messe in mezzo e lo so che starai pensando, perché non cominciare da te? » -Lily annuì- « Se Zabini vincesse la scommessa dovrebbe baciarti » chiarì.

« Ew! » esclamò Lily, sinceramente schifata. Scorpius accennò una risata.

« Bene, mio caro Giglio, tieniti pronta al mio passo » annunciò Scorpius alzandosi e mettendosi davanti a lei, « ma vorrei prima chiederti una cosa ».

« Dimmi » Lily si alzò dalla sedia, ritrovandosi pericolosamente vicina a lui.

« Un bacio » chiese Scorpius e Lily assottigliò gli occhi, « per darmi la carica » chiarì ridendo. Lily scosse la testa sconsolata e gli abbracciò il collo, lui le passò le braccia ai fianchi, portandosela più vicina, e si baciarono. Un bacio passionale e atteso, ma anche un bacio in cui lui le giurava che sarebbe andato da lei e che nulla poi li avrebbe separati.
 
 
 
hiiiii people of the internet (cit.)
so che è il 1 Settembre e so che molti di voi saranno ad Hogwards (io sono al quinto anno, mi trovate alla tavola dei Tassorosso uu), ma ho lasciato un elfo domestico a casa con tutte le istruzioni per pubblicare al posto mio!
*Cri finisce di sognare*
QUEL MALEDETTO ELFO LIBERO MI HA BLOCCATO IL PASSAGGIO  UN’ALTRA VOLTA. MANNAIA A LUI.
Andiamo alla storiia. La mia Ginny is here, bitchees, and tambien Harry e Cho lala
Albus è duro di comprendonio su questa dannata Katie, ma non preoccupatevi, molto presto capirà!
Per tutti voi che amate Scorily, andate a vedere “Did I mention” del film Descendants e cominciate a farvi un’idea su quella, perché sarà compreso con questo DANNATISSIMO passo avantiJ
La nostra Lily è già al secondo sproloquio, mentro Scorps al priiimo.
avevo questo capitolo pronto da un sacco, ma il wifi ha deciso di non funzionare in tutto il quartiere, ma proprio ADESSO è tornato e sono corsa al computer per pubblicare!
Love you always e buon anno a chi Dobby non ha bloccato il passaggio,
Crii

 

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Capitolo 13
*** “Credo che lei semplicemente non sia Alice” ***


The Potters
“Credo che lei semplicemente non sia Alice”





-


 
Lily Luna Potter, il giorno seguente, era davvero indecisa sul da farsi. Non sapeva se raccontare l’accaduto ai fratelli o aspettare che Scorpius faccia quel famoso passo; era certa, però, che quel platinato dei suoi stivali Malfoy presto avrebbe detto tutto al suo migliore amico che poi avrebbe detto tutto a James e poi ci sarebbe stato il putiferio del “perché non me l’hai detto?!” da parte del maggiore e, in men che non si dica anche i suoi genitori l’avrebbero saputo.
Tutto un grande yay, insomma.
Così, reduce da un bagno caldo, con l’accappatoio ben stretto alla vita, mandò un messaggio –sì, proprio un messaggio, col cellulare babbano che nonno Arthur aveva regalato ai nipoti che più lo desideravano- a Lucy e Alice (che lo aveva comprato in seguito alle amiche) con su scritto:
“S.O.S. urgente, vi aspetto a casa mia.
Avete solo mezz’ora di tempo per essere qui
J
-L”
Le tre amiche avevano ormai preso l’abitudine di chiamarsi con l’iniziale del loro nome e, per differenziare Lucy e Lily, una la si chiamava W e l’altra L; quest’abitudine l’alimentarono quando, nell’estate tra il loro terzo e quarto anno, le loro quattordicenni scoprirono l’esistenza delle serie tv babbane e di Gossip Girl*, l’unica serie tv che erano riuscite a guardare in tutta l’estate.

Lucy, ricevuto il messaggio, partì subito come un uragano e si cambiò in fretta e furia –scandalizzando il povero Percy-; mentre Alice, giusto per far un dispetto all’amica, andò a prepararsi con tutta calma.
Neanche a dirlo, le due ritardarono. La Weasley non sarebbe mai riuscita a prepararsi in una misera mezz’ora, lei, citandola, aveva bisogno di tempo per risplendere. La Paciock per il motivo detto prima, adorava far arrabbiare la sua amica.
Lily, sola a casa -genitori a lavoro, James con Hollie e Albus, con gran terrore della Potter, da Scorpius-, aspettava con gran disappunto le amiche da ormai cinquantanove minuti –sì, li aveva contati- e, quando il campanello suonò, si ritrovò davanti a se una Lucy con la scopa in mano che, da impertinente com’era, entrò senza chiedere scusa del ritardo e Alice, con un sorriso malandrino, entrò dopo la Weasley.

« Quale parte di mezz’ora non avete capito?! » sbottò la rossa Potter.

« Andiamo, cugina, lo sai che non ci sarei mai riuscita in mezz’ora! » sbottò Lucy andandosi a sedere sul divano del soggiorno.

« E tu? » chiese Lily girandosi verso Alice.

« L, credi davvero che io sarei arrivata puntuale? » rispose ironica Alice, con un ghignò e poi seguì Lucy.

« Siete due stronze » seguendole e mettendosi davanti a loro, in piedi.

« Perché ci hai chiamate con urgenza? » chiese Lucy annoiata, mentre Alice si guardava attorno sperando che non arrivasse Albus.

« Scorpius » rispose semplicemente e le due amiche subito scattarono verso di lei.

« Che è successo? » domandarono insieme, preoccupate, « Hai smesso di evitarlo? » chiese poi Lucy.

« Vi racconterò tutto dall’inizio », Lily prende un bel respiro e « ieri quell’oca della Chang è venuta a mangiare qua e anche Scorpius è venuto. Non devo neanche dire che abbiamo preso per il culo quella Chang per tutto il tempo, poi è anche arrivata Chang senior, ma questa è un’altra storia… ho litigato con Albus e immaginerete il perché –spostando lo sguardo su Alice, dispiaciuta- e sono andata fuori e lui mi ha seguita. Abbiamo cominciato a parlare e io gli ho detto tutto quello che ho detto a voi in questo periodo, che non mi fido e la storia del passo. Lui mi ha risposto che lo farà e che mi aiuterà a fidarmi. Poi, dato che un Malfoy è sempre un Malfoy, mi ha chiesto di baciarlo per dargli la carica » imitandolo malissimo, « così ci siamo baciati. » Lily non le lasciò neanche rispondere, che subito riprese con « Però c’è qualcosa che non vi ho detto, perché l’avevo promesso ad Albus ».

« Cosa ci sarebbe di tanto importante che il tanto onesto Albus ti ha fatto promettere di non dire? » domandò Alice, ironica.



**



« TU, LURIDO SCHIFOSO DI UN POTTER! » esclamò uno Scorpius Malfoy piuttosto arrabbiato, tirandogli un cuscino. Il povero Albus era appena arrivato a villa Malfoy e si trovava in camera del platinato, entrava tutto contento poiché la sera prima aveva intuito qualcosa quando la sorella e quel coglione che gli aveva appena fatto male con il cuscino –causa, occhiali- erano rimasti fuori a lungo.

« Che ho fatto?! » esclamò Albus, leggermente irritato.

« Hai detto a tua sorella della scommessa, idiota! » ringhiò di nuovo il giovane Malfoy; Albus maledì la sorella mentalmente.

« Andiamo, ScorpScorp, l’ho fatto solo perché non volevo vedere mia sorella soffrire » si difende Albus.

« Certo, poi volevo vederti quando Zabs l’avrebbe baciata » lo attaccò di nuovo.

« Non lo farà mai » disse Albus, « secondo me gli piace Lucy ».

« Cosa? Lucy Weasley? » ribatté Scorpius, « che ne è del codice maschile? Io e Lucy stavamo insieme » ricordò poi.

« Malfoy, sta attento a come parli. Ti ricordi che tu dovresti correre dietro a mia sorella? Ti ricordi anche che dovrai conquistare la sua fiducia? » ricordò Albus.

« Come lo sai? » partì in difensiva il platinato.

« È mia sorella e tutte le sue insicurezze le dice a me a James, come ad Alice e a Lucy » spiegò Albus, « non sai quante volte James sarebbe venuto qui ad ammazzarti di botte quest’anno ».

« Che ci provasse, quel primitivo » sostenne Scorpius con una smorfia.

« Ah-ah » ironizzò il secondogenito Potter, « comunque, sono sicuro che ieri avete parlato di questo, che le hai risposto? » chiese poi.

« Che ovviamente le farò cambiare idea » rispose Scorp, « e tu e il tuo adorato fratellino mi darete una mano » disse poi indicando l’amico con un ghigno.

« Cosa dovrei fare io?! » replicò Albus, sperando che stesse scherzando.

« Ancora non so cosa fare, ma fidati, tua sorella cadrà ai miei piedi » rispose Scorpius ghignando.

« Scorp, a te piace mia sorella o è solo per la scommessa? » chiese Albus.

« A me non piace, Al.. io ne sono innamorato » rispose Scorpius sinceramente, « da quando avevo undici anni e la incontrai al parco triste perché i suoi fratelli la stavano lasciando sola ».

« Sei serio? Davvero Luna ti piace da quel giorno? » domandò stupito e Scorpius annuì.



**



« Fammi capire, Scorpius e quel coglione di Zabini hanno fatto una scommessa su tutte noi?! » sbottò Lucy. Lily aveva appena raccontato tutto alle sue amiche e la povera Lucy, ovviamente, ne rimase sconvolta.

« Si » ripeté Lily per la centesima volta.

« MA IO LI STROZZO! » urlò la rossa Weasley, scattando in piedi e andando furiosa verso la porta.

« W, torna qua! » la richiamò Alice e Lucy tornò subito dopo.

« So che ora odi Scorpius con tutto il cuore e che vorresti andare ad ammazzarlo con le tue mani » iniziò la piccola Potter, « ma ti prego ora lascialo stare. Puoi uccidere Zabini » finì.

« Contaci che lo farò » rispose la Weasley con due occhi di fuoco.

« Comunque, se Scorpius avrebbe ottenuto il titolo di scapolo d’oro, che avrebbe ottenuto Zabini? » chiese Alice, leggermente confusa, ma pone quella domanda per un preciso motivo e Lily lo capì.

« Un mio bacio, per questo Scorpius non ha usato la scorciatoia di iniziare e finire solo con me » spiegò Lily girando per la stanza e guardando di sottecchi la cugina. Lucy, che d’un tratto non era più incazzata, alzò gli occhi verso Lily spalancandoli.

« Lo sapevo! » esclamò Alice felice, « Ti piace Jack Zabini! » constatò poi puntandole un dito contro.

« No, macché! » negò Lucy, ma si vedeva lontano un miglio che mentiva.

« Quindi non ti dispiace se lo bacio? » chiese Lily.

« Sì!.. cioè, volevo dire, no! Cioè sì, no.. si, no! » -trattenne il fiato per un minuto- « Ok, sì » ammise.

« Lucy e Jack.. Jucy? Sì, suona bene » mormorò Alice.

« Tu che fai tanto la santa, cara Alice, che vuoi fare con Albus? » chiese Lucy, fulminandola.

« A-albus? Albus sta con la Choccola » confutò Alice, abbassando la testa.



**



« Comunque, passando a te, don Giovanni » cambiò discorso Scorpius, « che vuoi fare con Katie e Alice? » domandò.

« Non lo so.. non riesco a capire il comportamento di Katie, la evito da ieri » rispose Albus, gettandosi sul letto.

« Ok, ho un’idea. Che ne dici di elencarmi i pro e i contro di entrambe? » propose Scorpius. Albus annuì, « allora, contro Alice »

« È la migliore amica di mia sorella, è fissata con erbologia, è imbranata, a volte sembra troppo Lily e a volte troppo zio Neville, il che è raccapricciante » elencò Albus, guardando il soffitto, disteso sul letto di Scorpius.

« Pro? »

« Riesco a parlare con lei di tutto, le piaccio da morire, il suo sorriso.. cioè ma l’hai vista quando sorride? Potrebbe illuminare il mondo! Poi quando le cadono i libri e io glieli devo raccogliere; per non parlare di quando cammina tutta indaffarata, cercando di non far cadere ciò che ha tra le mani.. oh, e quando si sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sembra una bambina indifesa » elencò di nuovo Albus, sognante e gesticolando.

« Ok.. wow » ammise Scopius, « ora, contro Katie? »

« Oh, beh, è una Chang e.. credo.. credo che lei semplicemente non sia Alice » rispose Albus, mettendosi a sedere e scrutando Scorpius. Neanche lui sapeva quello che aveva detto e in un attimo si ritrovò ad osservare tutta la sua vita e si ricordò che Alice c’era sempre stata, a consolarlo e a divertirlo. Quando divenne Serpeverde lei gli aveva inviato una lettera per rassicurarlo e quando si videro a Natale, Alice lo abbracciò talmente forte da soffocarlo. E, in quel momento, proprio davanti al suo migliore amico ammise a se stesso una cosa: per quanto poteva piacergli Katie, lui amava Alice.

« Din, din, din amico, hai la tua risposta » disse Scorpius.



**



« Sono stanca di aspettare che lui mi noti » sbottò Alice ad un tratto, dopo la sua affermazione precedente tutte e tre si erano zittite e lei fu la prima a riparlare, « sono stanca di essere quella che per lui è scontato che ci sarà ».

« Alice, lo sai quanto Albus sia cocciuto su queste cose » rispose Lily, « non ti ricordi la storia dei miei? Mamma ha dovuto aspettare per anni papà, che invece andava dietro la Chang » ribadì dopo.

« Quindi che dovrei fare? Aspettarlo in eterno? » chiese Alice.

« No, l’unica cosa che devi fare è dirgli quanto lo ami e poi dirgli di fare una scelta » rispose Lucy.

« Credo che farò così » disse Alice, « farò esattamente così ».


 
 
 
*facciamo finta che i Potter abbiano un televisione babbana ahhaha
hello swetieeee. (citando river song..)
SCUSATE ENORMEMENTE IL RITARDO. Non odiatemi, perché io vi amo tantooo^^
questo capitolo è moooolto di passaggio, come il prossimo, perché il quindicesimo sarà BOOOOOOOOOOOOM.
il quindici vi ripagherà dei quindici capitoli che avete visto, in ogni scena direte “woow” perché sarà quello che volete vedere.
CRI BASTA FINGERTI MARLENE KING.
tornando a essere la semplice scrittrice di efp, andiamo a commentare questo capitolo.
finalmente quel cocciuto imbranato di un Albus Severus Potter si è accorto di chi ama davvero! *cantano l’alleluia*
e voi, fan degli scorily, andate a vedere DID I MENTION, che è spoiler!
Holland Roden è la grande Lucy Weasleeeeey *çç*
Il tre la storia ha fatto due mesiiiiiii! Questo mese è stato dkhfkash da tutti i punti di vista**
Stiamo per arrivare a 50 recensioni, abbiamo 30 preferiti, 5 ricordati e 53 seguiti^^, per non parlare delle recensioni e di:
Drops of Neverland, always_togheter_, Dreamer22, Helena Lily e CallMeMomoTM che ci sono sempre con le loro recensioni! Vi voglio bene ragazze
Fino ad adesso abbiamo un totale di due recensioni negative.. e vabbe, sono sempre ottime! (anche se una è stata più un fraintendimento)
Il primo capitolo è a 1200 visualizzazioni, ceh, awwed (owed, od, SIMONE PACIELLO CRISI D’IDENTITÀAA)
Grazie a tutti, anche a voi lettori silenziosi. Mi date SEMPRE la carica^^
love you always, Crii

ps. Non posso crederci che domani inizia la scuola *va in un angolo a disperarsi*

 

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Capitolo 14
*** “Prendi me, scegli me, ama me” ***


The Potters
“Prendi me, scegli me, ama me”





 
Albus era davvero agitato quel giorno e non sapeva neanche il perché. Era stato veramente facile ammettere davanti al suo migliore amico quanto gli piacesse Alice, ma lo sarebbe stato davanti a lei? Sarebbe stato abbastanza coraggioso da confessarle quanto avesse sbagliato in tutti quegli anni con lei? D’altronde lui non era di certo un Grifondoro, era un Serpeverde e, intendiamoci, ne andava fiero, ma c’era anche quel piccolo problema che caratterizzava tutte le serpi: la codardia.
Una brutta cosa la codardia, lui fino ai tredici anni era convinto di non averne –essendo comunque un Potter-, ma quando non ebbe il coraggio di dire alla sorella della scommessa si era accorto che, nonostante tutto, un po’ codardo lo era.
Ma ora era lì, davanti lo specchio della sua stanza, che si aggiustava il colletto della sua camicia pronto ad essere chiamato dalla madre per andare a casa della nonna a festeggiare il Capodanno. Natale non era stato semplice, aveva provato a parlare con Alice, ma si erano messi a litigare.



Flashback

Albus aveva parlato delle sue conclusioni con i fratelli e Lily ne era contenta, anche troppo, mentre James in un primo momento si era accigliato perché lui aveva provato così tante volte a farlo ragionare, ma non c’era riuscito, mentre Scorpius, che stava ritrovando finalmente il suo cuore, ci era riuscito in un batter d’occhio; però alla fine ne fu contento anche lui. Entrambi gli consigliarono di parlarne con Alice e, così, la sera di Natale –i Paciock avevano preso l’abitudine di festeggiare il Natale e il Capodanno con loro-, finito di mangiare, la trascinò nella vecchia stanza di zio George e zio Fred.

« Albus, cosa succede? » gli chiese una volta entrata in camera.

« Ecco, vedi, io dovrei parlare con te » le rispose lui subito dopo, molto nervoso. Si strofinava le mani sudate e cercava di guardarla negli occhi. Quei gesti, però, furono fraintesi da Alice che, all’oscuro di tutto, credendo nel fatto che lui e Katie fossero felici come pochi e che quella ragazza praticamente la odiava, cominciò a farsi film.

« Senti, Albus, non so cosa tu stia per dirmi, ma lo immagino » cominciò lei, « e sono stanca di venirti dietro senza che tu te ne accorga, sono stanca che Katie venga da me a minacciarmi di lasciarti stare. Io ho solo quindici anni e questo vuol dire che posso innamorarmi ancora, per cui qualunque cosa ci fosse tra noi, io me ne chiamo fuori. »

« Alice tu- »
« Alice niente, Albus, tu stai insieme a Choccola, per cui lasciami stare d’ora in poi » ringhiò la ragazza e uscì.


Fine Flashback



Si può dire che, alla fine dei conti, Albus rimase impalato nella vecchia camera degli zii quasi tutta la serata, a guardare il punto in cui Alice se n’era andata. Nei giorni seguenti passò da Scorpius, chiedendogli consigli, ma lui lo liquidava sempre con un “le passerà, riprovaci”, poiché occupato con un passo per Lily – così aveva detto, ma Albus non capì molto e preferì non chiedere.

« Albus Severus Potter, scendi immediatamente, manchi solo tu! » urlò Ginny, dalla sala d’entrata. Albus non se lo fece ripetere due volte e, con una faccia da morto vivente, scese raggiungendo i familiari e si smaterializzarono, con James che portava Lily.

Arrivati alla Tana, Albus si guardò intorno e finalmente vide Alice; aveva un vestitino bianco con sopra un maglione nero. Era bellissima.
Anche lei sollevò lo sguardo su di lui e, appena lo vide, si pentì di tutte le sciocchezze che gli aveva detto a Natale. Non era fuori dal loro rapporto, neanche un po’. Stava per andare da lui quando Lily la fermò e la portò fuori.

« Alice, io ti amo di bene, lo sai, ma Sev è a pezzi » disse la piccola Potter, « credevo o, meglio, io e Lucy credevamo che avresti combattuto per lui! »

« E lo credevo anche io, ma quando l’ho visto agitarsi così tanto di fronte a me, ho subito pensato che dovesse dirmi che magari Katie voleva che ci allontanassimo e così ho agito prima io » confessò Alice.

« Cosa?! » sbottò Lily, « lui era venuto a dirti che ti ama! »

« Come scusa? Starai scherzando, vero? »

« No, stupida di una Paciock! Scorpius gli ha fatto fare una lista dei pro e dei contro tra te e Katie e sai il contro di Katie? » chiese Lily, sperando che Alice non le rispondesse.

« È una Chang? »

« Anche, ma un altro era “credo che semplicemente lei non sia Alice” » scoppiò Lily e Alice spalancò gli occhi, si guardò intorno e vide dalla finestra Albus che aiutava Victoire ed Hermione a preparare la tavola. Osservò ogni suo gesto, « lui ti ama, Alice » sentì poi dire dalla voce della sua migliore amica; si girò verso di lei e sorrise, per poi abbracciarla.

« Ok, ora andiamo dentro » esordì Lily, « e corri dal tuo Potter preferito. »

Entrambe rientrarono e, mentre Alice stava per andare da Albus, le due vennero tirate al tavolo da Lucy, era ora di mangiare. Passarono la serata così, con Alice che cercava di raggiungere Albus, ma non ci riusciva mai per un motivo o per un altro.
Almeno finto a mezzanotte meno dieci, la bionda vide Albus andare in bagno e, senza pensare al fatto che tra dieci minuti sarebbe stato il 2024. Entrò in bagno e vide Albus lavarsi le mani, finse uno starnuto e Albus la vide, lei si avvicinò e lui, dopo essersi asciugato le mani, si poggiò contro il lavandino.

« Ho mentito. Non sono fuori dal nostro rapporto, ci sono dentro, talmente tanto che sono umiliata perché sono qui a supplicarti- »

« Alice » cercò di interromperla Albus, mettendosi davanti a lei.

« Sta zitto, tu dici Alice e io urlo, l’hai dimenticato? –Albus annuì e tornò nella posizione di prima- Ok, ecco qui. La tua scelta è semplice. Lei o me. Io sono sicura che lei è una gran donna, ma vedi, io ti amo i-in un modo veramente incredibile. Cerco di amare i tuoi gusti musicali babbani, ti lascio l’ultimo pezzo di torta, potrei saltare dalla montagna più alta se solo me lo chiedessi e ciò che mi porta a odiarti mi spinge ad amarti. Per cui prendi me, scegli me, ama me.* » Alice finì e sospirò, Albus si rimise davanti a lei e sentirono insieme il conto alla rovescia dei venti secondi da parte dei familiari.

« La prima sera ad Hogwarts io sarò ad aspettarti alla Torre di Astronomia, se deciderai di lasciare Katie, io sarò li » informò poi Alice e, per evitare la tentazione di baciarlo, tornò in sala a continuare il conto alla rovescia.

Albus si guardò per la seconda volta allo specchio in una giornata e poi sentì Weasley, Potter e Paciock urlare e darsi gli auguri, « Buon 2024 Potter. »
 
 
*il famosissimo discorso di Meredith Grey, indovinate un po’ dove, OVVIAMENTE su Grey’s Anatomy!
helloooooo people of efp.
*si inginocchia davanti a tutti chiedendo umilmente perdono* sono settimane che non aggiorno, ma POSSO SPIEGARE.
vedete, purtroppo, è iniziata la scuola e io sono strapiena di compiti e, come saprete ormai, il mio computer faceva schifo.
faceva
faceva perché io AMO il tecnico amico dei miei genitori. Ora questo povero decennale computer babbano va alla grande! Lode al tecnico magico, prego.
-
VABBE, ora parliamo di questi Alibus(?) locambiosemprestoshipook che finalmente si svegliaaano** lode anche a loro, prego.
Nella prossima puntata, IL FAMOSO PASSO CON DID I MENTIOOOOOOOOON!
Spoiler: galà del fine della guerra. Malfoy inclusi.
Umilmente vostra,
la povera sfigata di Crii

 

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Capitolo 15
*** “Did I Mention” ***


Piccolissimi avvertimenti:
guardate ogni singolo link che trovate (la maggior parte è qui), perchè non so descrivere scene di musica e, ancora peggio per me, vestiti ahaha

Sala - LilyScorpius - Albus (quello nero) - Alice - JamesHollie - Lucy - Jack


 
 
 
The Potters
"Did I Mention"



 
Dopo la fine della Seconda Guerra Magica, il primo ministro Kingsley Shacklebolt cominciò ad organizzare, ogni anno, un galà per la fine della guerra.
Non c’è neanche da esplicitare che i primi invitati furono –da sempre- i Potter e i Weasley, ma anche tutti quelli che contribuirono alla fine della battaglia.
Sorprendentemente, però, dopo un paio di anni –per essere precisi, quando Albus e Scorpius fecero amicizia e misero una certa pace nelle famiglie- anche i Malfoy vennero invitati.
Per questo Scorpius, specificatamente la sera del tre gennaio, organizzò il suo passo verso Lily, proprio la sera del venticinquesimo anniversario e, quindi, del galà.
Ma partiamo dalla mattina.


08.00 del 3 Gennaio 2024.


« Scorpius, che ci fai qua? » chiese Ginny, ritrovatasi davanti Scorpius, appena smaterializzato, una volta entrata in cucina.

« Ginny, ti prego, non dire niente a Lily che sono qui » pregò Scorpius, portandosi anche le mani al petto.

« Lily sta ancora dormendo profondamente, » -e qui il biondo fece una faccia al dire “appunto”- « ma comunque voglio sapere perché sei qua alle otto del mattino ».

« Ti basta sapere che stasera renderò Lily davvero felice? » domandò Scorpius, sperando di poter svignarsela in camera dei fratelli Potter.

« Sì, ovviamente » rispose Ginny. Al che il giovane Malfoy sorrise come un bambino e corse in camera del suo migliore amico e del Potterino.

Una volta entrato constatò, con orrore, che i due stessero ancora dormendo. Sussurrò un « aguamenti » e sia James che Albus si svegliarono completamente fradici. Scorpius scoppiò a ridere.

« Malfoy! » ringhiò anche troppo forte James.

« Potterino, smettila di lagnarti o svegli tua sorella » bisbigliò Scorpius, il quale ricevette subito una cuscinata da un Albus Potter altamente scazzato.

« Allora, furetto jr., ancora non ci hai spiegato cosa farai per la mia Luna stasera » constatò James. In qualche modo, pochi giorni prima di Natale, si fece convincere da quei due pazzi che si trovava davanti ad aiutare Scorpius a conquistare completamente sua sorella. Se gliel’avessero detto a inizio anno, si sarebbe messo a ridere e anche forte.

« Le canterò una canzone » iniziò e James sghignazzò, « per essere preciso Did I Mention di quel film babbano che ama così tanto, Descendants » continuò poi.

« Incluso il balletto? » chiese Albus sul punto di scoppiare a ridere, quando Scorpius annuì, i due Potter cominciarono a ridersela bellamente.

« Sentite, io voglio davvero far capire a Lily quanto la ami e credo che urlandoglielo e mettendomi in imbarazzo di fronte mio padre sarò abbastanza convincente » li zittì subito.

« E noi che dovremmo fare? » chiesero.

« Suonare, so che sapete farlo, me l’hai detto tu, Albus e cantare in sottofondo » rispose Scorpius.

« Dai, muoviamoci » disse poi e tutti e tre si misero in azione.

Anche Jack partecipò per tutta la mattina e il pomeriggio impararono la canzone –che Scorpius già sapeva a memoria-. Caroline aiutò ugualmente, ma in un modo meno stancante; un giudice femminile alla performance non guasta.
Finito di imparare, i cinque si diressero alla sala dove si sarebbe tenuto il galà e diedero il loro avviso per poter suonare. Poi furono tutti di ritorno a casa.



18.00 del 3 Gennaio 2024.


« Mi spiegate perché Scorpius non si fa né vedere né sentire da settimane? » scoppiò Lily verso le sue due migliori amiche. Fin da quando erano piccole, le tre amiche erano solite prepararsi insieme ed aiutarsi con capelli e trucco a casa, solitamente di Lily, e per le sette Lucy e Alice sarebbero tornate a casa con lo scopo di andare con le famiglie e rivedersi poi al galà.

« Magari sta organizzando qualcosa » sputò fuori Alice. Prima di andare in camera dell’amica aveva incrociato Albus che andava di corsa, ovviamente lo obbligò a fermarsi e a farsi raccontare tutto.

« Tu sai qualcosa » constatarono sia Lily che Lucy insieme, « ma non me la dirai, no? » chiese poi solo Lily e vide Alice annuire.

« Però sii convinta che ne sarai felicissima » accertò Alice e Lily brontolò un qualcosa, non chiaro alle orecchie delle amiche.

Tutte e tre insieme tornarono a prepararsi e, verso le sette, erano quasi pronte.
Lily aveva un vestito viola e lungo e i capelli ondulati alle punte, il vestito, alle spalline, aveva un abbellimento bianco e come scollatura uno scappo a V.
Alice, invece, aveva un vestitino nero con l’apertura a cuore; i capelli, invece, erano legati.
Infine, Lucy, aveva un vestitino blu, con le maniche in pizzo; i capelli raccolti in una coda di lato, molto complessa.



20.30 del 3 Gennaio 2024, inizio del galà.


L’entrata del galà era una presentazione. Si entrava a famiglie e, qualsiasi famiglia, poteva portare con sé qualcuno. Dopo tutte le famiglie, per ultimi –sappiamo tutti di chi era la colpa- arrivarono finalmente i Potter.

« Ed ecco una delle famiglie che aspettavamo di più, i Potter. Harry Potter, Salvatore del mondo magico e ormai auror, è al fianco della sua bellissima moglie Ginevra Weasley. I loro tre figli, James Sirius Potter –oggi accompagnato anche dalla sua fidanzata, Hollie Harvey-, Albus Severus Potter e la dolce Lily Luna Potter. Benvenuti anche quest’anno » annunciò il presentatore.

Dopo il buffè e la cena, si aprirono le danze. Mentre gli altri ballavano, Lucy, Lily e Alice si trovarono sedute al tavolo della famiglia Paciock, aspettando che qualcuno le invitasse.

« Io ucciderò tuo fratello » stabilì Alice, indicando con la testa Albus e Katie, « guardalo come balla felicemente con la Chocola, quando io gli ho detto palesemente che lo amo. »

« Prima cosa, non mi sembra felice » disse Lucy, guardando un Albus chiaramente scocciato dal dover ballare con Katie.

« Seconda cosa, sei tu che gli hai detto di aspettare fino al ritorno ad Hogwarts » continuò poi Lily, che aveva ascoltato entrambe le versioni.

« Questi sono dettagli » sbruffò la ragazza.

Lucy spostò lo sguardo verso il palco e, tra le tende rosse chiuse, intravide Jack Zabini. Prima si disse che era impossibile, ma poi ricordò le parole di Alice di quel pomeriggio e si contradisse, se Scorpius doveva conquistare, Zabini doveva essere con lui a controllare. Per la scommessa.
Così si alzò e si diresse verso il palco, ma venne fermata da un Jack che, scendendo dalle scalette al lato del palco, la raggiunse.

« Rossa » salutò lui.

« Zabini, che ci fai qua? » chiese guardandolo insistentemente.

« Vai dritta al punto, mi piace » rispose, evitabilmente nervoso. L’ansia aumentò quando notò che Percy Weasley gli stesse lanciando delle occhiate omicide. « Tuo padre vuole uccidermi. »

« Forse e mi farebbe un grande favore. Ora spiegami che ci fai tu qui » dichiarò lei.

« Sono qui per aiutare Scorpius, quindi fammi un piccolo piacere » pregò il giovane Zabini, « è per la tua amica Lily ».

« Ovvero? »

« Portala sotto al palco, ti prego » implorò Jack, Lucy sbruffo e fece come gli venne chieso. « Ti devo un favore, Rossa » le urlò dietro.


Una volta sotto il palco, Lily guardò il tendone aprirsi e rivelare uno Scorpius al microfico, i suoi fratelli e Jack ai vari strumenti.
Draco Malfoy, dall’altra parte della sala, appena vide il figlio, deglutì rumorosamente e spalancò gli occhi. Harry Potter, ignaro di tutto, appena vide i figli si mise a ridere.

Scorpius si guardò intorno serio e poi vide Lily, sorrise e « C’è questa ragazza che mi ha letteralmente rubato il cuore da sette lunghi anni. Lei non ha fiducia in me, ma credo che dopo questo cambierà idea. Per te, Lily »

« Ma cosa diamine sta facendo? » chiese ridendo Lily e gettando uno sguardo alle sue due migliori amiche, al suo fianco.

« Did I mention that I'm in love with you
And did I mention there's nothing I can do
And did I happen to say I dream of you every day
But let me shout it out loud, if that's okay, ay ay
Hey!
–urlarono anche i ragazzi in sala-
If that's okay
Hey!
–urlarono James e Albus- »
Scorpius cominciò a ballare, un ballo veramente ridicolo, andando a tempo con i piedi e indicando alla parola “you” Lily.

« I met this girl who rocked my world like it's never been rocked
And now I'm living just for her, and I won't ever stop
I never thought that it could happen to a guy like me
But now look at what you've done, you got me down on my knees
»

Il ragazzo continuò a cantare prendendo il microfono e spostando l’asta e, quando cantò “you got me down on my knees”, si inginocchiò a terra, per rialzarsi.

« Because my love for you is ridiculous
I never knew –“who knew”,
cantarono James e Albus- that it could be like this
My love for you is ridiculous
My love is R-I-D-I-C-U-L-O-U-S
R-I-D-I-C-U-L-O-U-S
–cantarono anche i ragazzi-
It's ridiculous! –urlò il publico-
Just ridiculous! –urlò il publico-
And I would give my kingdom for just one kiss –mandando un bacio a Lily- »
Scorpius, facendo lo spelling, lo fece anche ballando con una cheerleader. Lily non sapeva se ridere o piangere dalla felicità. Di certo non si aspettava una cosa così ridicola, ma anche romantica, da Scorpius.

« Well, did I mention that I'm in love with you
And did I mention there's nothing I can do
And did I happen to say I dream of you every day
But let me shout it out loud, if that's okay, ay ay
Hey!
–urlarono anche i ragazzi in sala-
If that's okay
Hey!
–urlarono James e Albus- »
 
E, mentre cantava, guarda Lily sorridendo.

« I gotta know which way to go, come on give me a sign
You gotta show me that you're only ever gonna me mine
Don't wanna go another minute even without you
That's if your heart just isn't in it I don't know what I'd do
»
 
« Because my love for you is ridiculous
I never knew –“who knew”,
cantarono James e Albus- that it could be like this
My love for you is ridiculous
My love is R-I-D-I-C-U-L-O-U-S
R-I-D-I-C-U-L-O-U-S
–cantarono anche i ragazzi-
It's ridiculous! –urlò il publico-
Just ridiculous! –urlò il publico-
And I would give my kingdom for just one kiss »

E da qui partì la musica nella quale anche James e Albus cominciarono a ballare, mentre Scorpius faceva un po’ lo stupido guardando Lily. Si tolse la giacca, tra I vari “Hey” della folla, e la lanciò verso Lily.

« Because my love for you is ridiculous
I never knew –“who knew”,
cantarono James e Albus- that it could be like this
My love for you is ridiculous
My love is R-I-D-I-C-U-L-O-U-S
R-I-D-I-C-U-L-O-U-S
–cantarono anche i ragazzi-
It's ridiculous! –urlò il publico-
Just ridiculous! –urlò il publico-
And I would give my kingdom for just one kiss
C'mon now!
»
Mentre cantava l’ultima parte della canzone, scese le scale del palco e raggiunse Lily. A canzone finita, tutti applaudirono –tranne i Weasley maschi, Harry e, ovviamente, Draco-.

« Tu sei tutto pazzo » sussurò Lily, ridendo felice.

« Te l’avevo detto che saresti rimasta a bocca aperta » disse Scorpius, avvicinandosi ancora di più.

« Ti amo, Scorpius » ammise veramente e finalmente Lily. Il biondo sorrise e fece una cosa che, con nessuna ragazza avrebbe mai fatto, abbracciò Lily.



*la vera scena, un tantino diversa: Mitchell Hope - Did I Mention (From "Descendants")

shaaaaaalve miei prodi.
è passato quasi un mese, faccio schifo.
MA ORA SONO QUIIIIIIII**
bene, il prossimo capitolo sarà la continua di questo, quindi tenetevi prontissimiii uu
Draco e Harry vs Lilius, chi vincerà? Se non mi abbandonate lo saprete *faccia da sassy badass*
La scuola mi sta uccidendo, vi giuro, portatemi ad Hogwarts *piagnucola*
Ma dato che per oggi non avevo tanto da studiare, mi sono messa subito a scrivere!
Vi è piaciuta la scelta del passo in avanti? Volevo smorzare un po', è sempre così tutto seriooo ee
sperando che non mi abbiate dimenticato e/o abbandonato, resto liliusamente vostra,
Crii

 

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Capitolo 16
*** “Già, non sono uno che si dimentica facilmente” ***


The Potters
“Già, non sono uno che si dimentica facilmente”






 
Non c’è neanche da spiegare come la serata proseguì. Draco Malfoy, in tutta la sua figaggine –a detta di Lucy-, e Harry Potter aspettarono i figli all’ingresso e, dopo una piccola grande discussione –e finti pianti da parte di Lily-, riuscirono ad ottenere la sopportazione per la loro relazione. Ciò bastava per i due; in realtà per entrambi lo scoglio più grande da superare fu confessare i propri sentimenti a se stessi, ma soprattutto accettarli. Superato questo, per Lily e Scorpius la strada era spianata.

Il giorno dopo, ultimo giorno di vacanze, la nuova coppietta si organizzò per andare a Diagon Alley insieme.

« Quindi ti piace Scorpius? » Lily, che si stava guardando allo specchio sistemandosi per la centesima volta, sussultò appena sentì la voce della madre e la vide dallo specchio appoggiata al lato della porta.

« Già, ti ho rubato lo spasimante, Ginny cara » rispose ridacchiando e imitando l’attuale fidanzato. È sempre stata gelosa del loro rapporto, sua mamma era sua mamma, ma ora ne è contenta. Ginny rise con lei.

« Lily, Scorpius è un bravo ragazzo e sono davvero contenta che tu stia con lui » le confidò la madre. Lily sorrise radiosa, fu la prima a dire in quel modo. Albus era felice, ovviamente, ma era comunque un fratello geloso, il padre l’aveva solo sopportato e James dovette accettarlo.

« Grazie mamma, non sai quanto mi rendi felice » disse abbracciandola e Ginny prontamente ricambiò.

« Ora vai, Scorpius sarà già arrivato con la Metropolvere » intuì poi la ex piccola Weasley. Lily annuì e brontolò un “tieni lontano papà”, al cui la madre rise. La Potter, poi, scese andando in soggiorno, dove c’era il camino e, dove, effettivamente c’era Scorpius che parlava con Albus. Lily si schiarì la voce, portando l’attenzione su di lei.

« Piccola Potter » sorrise Scorpius, dirigendosi verso di lei, « fantastica come sempre » lodò in seguito. Lily arrossì, per poi sorridergli.

« Mi state facendo venire il diabete » disse disgustato il secondogenito Potter.

« Senti, Severus, puoi alzarti e andartene se proprio ci tieni » ringhiò Lily, seccata dal fatto che Albus aveva appena rovinato il momento. La solita Lily, pensò Scorpius ridacchiando.

« Luna cara, è meglio per entrambi se sto qua, è domenica e sai benissimo che papà e a casa » ricordò Albus, « e se vi vede soli, la sua “sopportazione” –virgolettò- finirà qui » finì poi e Lily alzò gli occhi al cielo.

« Almeno puoi girarti così bacio il mio ragazzo? » chiese Lily seccata, Albus annuì e si girò. La ragazza si avvicinò a Scorpius e lo baciò, dopo poco il bacio si fece più intenso e le mani di Scorpius, dalle guance, passarono ai fianchi di Lily.
Il tutto venne interrotto da una cuscinata al giovane Malfoy da parte del suo, così detto, migliore amico.

« Ok che state insieme, ok che lo accetto, ma non è ok che pomiciate davanti a me » chiarì Albus.

« Certo, scusa amico » ridacchiò Scorpius, per niente dispiaciuto. Lily rise con lui.

« Andatevene, sto per avere il crucio facile » avvertì Albus, loro risero ancora, presero la Polvere Volante e raggiunsero Diagon Alley.



**


Lucy, in quel momento, si trovava già a Diagon Alley e, più precisamente, al negozio dello zio George, Tiri Vispi Weasley, per dare una mano con il lavoro.

Si trovava alla cassa quando, qualcuno a lei conosciuto, la richiamò.

« Weasley, ci si rivede » Jack Zabini era proprio di fronte a lei e, se il giorno prima aveva chiuso un occhio per fargliela pagare della scommessa, tutta la rabbia stava riemergendo. Ma non poteva dire assolutamente nulla, l’aveva promesso a Lily.

« Come mai qui, Zabini? Ricordi che qui i proprietari sono i Weasley? » ironizzò la Weasley.

« Sì, ma ammetto che tuo zio è molto bravo con queste cose » rispose Jack, prendendo la domanda sul serio.

« Mh, quindi cosa ti serve? » chiese Lucy, cercando di mantenere la calma.

« Sai che non ricordo? » ghignò il giovane Zabini, « Ma qualsiasi cosa non sarà al livello di un’uscita con te » continuò e Lucy sghignazzò.

« Te lo scordi, Zabini » rispose la Weasley, uscendo dalla cassa e avviandosi verso alcuni scaffali per riordinare.

« E come mai, se posso saperlo » richiese Jack, ma quando Lucy aprì la bocca per parlare, lui la fermò per dire « ho capito, non ami gli appuntamenti a Diagon Alley, allora alla prima uscita ad Hogsmeade verrai con me, ok? »–non le diede il tempo di rispondere, che- « Perfetto, a presto Weasley » le diede un bacio sulla guancia e, con le mani in tasca, uscì dal negozio.

Lucy rimase lì, spiazzata e con una mano sulla guancia.


**


Lily e Scorpius, nel frattempo, camminavano per le strade di Diagon Alley. Scelsero Diagon Alley perché entrambi dovevano comprare alcune cose per la scuola.
Camminare mano nella mano, per entrambi, era strano, però allo stesso tempo piacevole. Una volta usciti dallo Speziale, a Lily venne in mente qualcosa che non aveva fatto. Per tutta la notte aveva avuto quella sensazione, oltre alle continue farfalle, che mancasse qualcosa. Ma davvero non sapeva cosa; adesso aveva capito.

« Scorpius » inizia la piccola Potter.

« Dimmi, piccola » rispose Scorpius, sorridendo.

« Ew, piccola? Non dirlo più » ribatté Lily mettendosi davanti a lui e il ragazzo rise, cominciando ad accarezzarle una guancia col pollice, « ieri ho dimenticato di fare una cosa. »

« Mh, lasciami indovinare » cominciò a pensare il rampollo di casa Malfoy, « mi hai baciato –cominciò a contare con la mano libera, l’altra l’aveva intrecciata con quella della sua ragazza-, abbiamo parlato con i nostri padri, hai mangiato come tuo solito –e ricevette un pugno sulla spalla da Lily, al quale ridacchiò-, eri bellissima e mi sembra che non mancasse niente? Serata perfetta » disse per poi darle un bacio a stampo.

« Oh si che mancava » riprese Lily, dopo aver ricambiato il bacio, « e si chiamava Rose. »

« Che c’entra la Weasley? » chiese Scorpius, confuso.

« C’entrano tutte le Weasley, Scorpius, » rispose Lily, « sei stato con tutte e, dato che io sono la Potter con cui devi » –assottigliando gli occhi- « rimanere, dovrei parlare con lui e chiarire le loro relazioni con te. »

« Devi proprio? » domandò Scorpius, mettendo il broncio.

« Ovvio che devo, anche se so perfettamente che Rose ne uscirà distrutta » confutò Lily, sospirando.

« Già, non sono uno che si dimentica facilmente » osservò Scorpius con aria altezzosa; in realtà non voleva auto elogiarsi, ma non sopportava vedere Lily triste o preoccupata. Infatti poco dopo lei sorride e lui sorrise insieme a lei.

« Come facciamo? Non voglio che soffra »

« Vuoi che ci parli io? » propose Scorpius e Lily negò con la testa.

« No, è una cosa che devo fare io » chiarì Lily, « ma sta pur certo che non farò come in quelle serie tv babbane, abbiamo combattuto già troppo con noi stessi per stare insieme, ti amo Scorpius e non ti lascio per un capriccio di mia cugina o chi per lei » continuò, « non ti liberi di me. »

« E chi vuole liberarsi di te, ti amo troppo piccola Potter » dichiarò Scorpius e dopo la baciò ancora.



hiii peolpleeeeeeeeeeeeee.
*schiva pomodori e cose del genere*
ben ritrovati, spero non siate morti nell’attesa! Sono a un piccolo mostro, I know thaaat. Però questo è un bel capitolo di passaggio, perciò perdonate il capitolo cortissimissimooo. Nel prossimo avremo: (spoiler)
- lily and rooose
- alibus
- holliee and jamees
Prepara i vostri cuoriciini. Spero vivamente che per martedì riesca a pubblicare ancora (grazie Immacolataaaa), se no se ne parla il 18L eggia, qui parte l’autogestione**
ma a voi non frega nieeeente.
Avete visto come sono cucciolosi i Lilius? Ancora per poco Non vedevo l’ora di farli cosii *çç*
detto questo, tanto love per tutte vocii. Mi raccomando, spero in tanti vostri commentii
Crii
 

 
 

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Capitolo 17
*** La leggenda delle belle Weasley. ***


The Potters
La leggenda delle belle Weasley.


 
 


 
Le cugine Weasley avevano una fama ad Hogwarts, che mai nessuno era riuscito a superare, erano innegabilmente bellissime. Ognuna a modo suo e ognuna con il suo carattere. Per Scorpius, infatti, fu difficile relazionarsi alla Weasley di turno, in quanto all’inizio pensava fossero tutte delle stupide e avventate Grifondoro.
L’unica cosa che, forse, le accomunava era Scorpius –tranne per Victoire- e che tutte fossero di fatto delle Grifondoro.
Victoire Weasley fu la prima delle cugine ad entrare ad Hogwarts e la prima ad uscirne, al secondo anno della sorella Dominique e al primo di Rose e Molly; è sempre stata vista, durante i suoi anni ad Hogwarts, come una ragazza bellissima, ma non ha mai avuto molti ragazzi, per via della presenza incessante di Teddy e del mito storico della loro coppia. Infatti, appena Vic varcò la porta della Sala Grande, fu subito riconosciuta con la bambina destinata a stare con Teddy. E così fu. Victoire, dall’alto dei suoi ventitré anni, stava per sposarsi con il giovane Lupin.
Di Dominique Weasley ne abbiamo già parlato, una volta andata via la sorella, diventò la ragazza più bella di Hogwarts, lei ebbe parecchi ragazzi, ma non era una ragazza facile, anzi, chi voleva uscire con lei doveva affrontare dure prove e molte condizioni. Per uno Scorpius al quinto anno fu difficile entrare nelle grazie della ragazza, soprattutto dopo che aveva spezzato il cuore alle cugine Roxanne e Molly, ma ci riuscì facilmente. Al suo settimo anno iniziò una pseudo-relazione con James, suo cugino preferito e migliore amico, aveva creduto anche di essersene innamorata, però questa convinzione sparì subito dopo il conseguimento dei M.A.G.O.
Rose Weasley era proprio uguale e tale alla madre, la sua immagine spiccicata. Rose vantava voti altissimi, la spilla di Caposcuola –al settimo anno- e una depressione repressa. Si era sempre ripromessa di non avere nessun fidanzato nei suoi anni ad Hogwarts e, nonostante i pretendenti –che, da bella Weasley che era, non mancavano di certo-, ci era riuscita fino al sesto anno quando si innamorò di Scorpius, alla fine dell’anno scolastico. Quest’ultimo la lasciò proprio il giorno prima del ritorno a scuola. Rose era distrutta, ma, dopo un po’ di tempo, tutta la sua depressione venne soffocata, per concentrarsi sugli studi. Quando vide la cugina prediletta, Lily, e Scorpius baciarsi la sua finta felicità venne distrutta.
Molly Weasley, anche lei al settimo anno, era la migliore amica di Rose, un po’ come Lucy per Lily. Anche Molly era davvero molto intelligente, bei voti e un fan club tutto suo. Perfino con lei la leggenda delle belle Weasley non si era rispiarmata. Al suo quarto anno iniziò ad uscire con Scorpius, ma dopo poco più di un mese si lasciarono; rimase allibita nel vedere la sorella Lucy con il suo ex ragazzo, lo stesso anno, tanto da non parlarle fino alla loro rottura, quando la consolò e le disse “te l’avevo detto”. Con Rose fu meno difficile da sopportare, poiché ormai era passato tempo, la ferita era chiusa e quando i due si lasciarono voleva massacrare Scorpius di botte. Era l’unica a sapere del doloro di Rose per Lily e Scorpius.
Infine, Lily e Lucy, di cui ormai si sa tutto ciò che si può dire.

Il giorno prima del rientro prima, quando Lily chiese una riunione alle cugine a casa di nonna Molly, ognuna di loro era a conoscenza del perché.
Alle quattro del pomeriggio erano tutte riunite nella camera che ospitava Lily e Lucy quando, durante le feste, si rimaneva a dormire alla Tana.

« Ok, credo che ognuna di voi sappia il perché di questa riunione » le guardò ad una ad una, soffermandosi infine su Rose.

« Si, Lils, abbiamo visto tutte il tuo bacio con Malfoy » disse, parecchio inorridita, Roxanne.

« Sono qui per chiarire tutto ciò che ci è successo con Malfoy durante questi anni » affermò Lily. Aveva parlato poco prima con Albus per il consenso per rivelare la scommessa, lui aveva accettato, ma era molto assente e lei sapeva benissimo il perché, la sera dopo avrebbe dovuto comunicare la sua scelta.

« Lily, non c’è bisogno di chiarire, Malfoy si mette con una di noi e ci spezza il cuore, per poi passare all’altra » disse Molly.

« E che tu sia l’ultima, tesoro, non conta. Per quanto ne sappiamo, ora che è maggiorenne, potrebbe provarci addirittura con Vic » ipotizzò Dominque, indicando la sorella. Lily e Victoire fecero una smorfia.

« Sorellina, ti ricordi che sono prossima al matrimonio, si? » domandò la cugina maggiore, « e comunque, Lils, perché l’hai fatto? Lo sai com’è Malfoy » continuò poi. Lily aveva sempre adorato la sua cugina Victoire, l’aveva considerata sempre come il modello da seguire. E che lei stesse con Teddy, cotta infantile di Lily, non c’entrava niente.

« Vic, sono qui appunto per dirvi il perché » rispose guardando Rose, sembrava piuttosto assente. Non voleva litigare con lei, Lily considerava Rose come sua sorella maggiore, le aveva insegnato molte cose e l’aveva sempre aiutata quando litigava con James ed Albus.

Tutte le cugine, tranne Lily e Lucy, cominciarono a parlare contemporaneamente, dicendo a Lily cose come “hai sbagliato”, “sei stata una sciocca”, “Malfoy ti farà soffrire”, non dando alla Potter il tempo di ribattere. Lucy, stufa, ringhiò « potete lasciar parlare Lily » per poi urlare « per favore! »

Lily sorrise riconoscente all’amica/cugina e prese a raccontare, dal suo incontro da piccoli con Scorpius al bacio –compresa la scommessa-, ogni singolo dettaglio, ogni singola emozione e ogni singola parola. Tutte le cugine, eccetto una, alla fine del racconto, avevano gli occhi a cuoricino.

« Beh, wow, non me l’aspettavo » dichiarò Dominque.

« Già, neanche io » commentò Roxanne. Lily, sorridendo a tutte, notò la mano di Molly stretta a quella di Rose, che cercava di sorridere.

« Rosie » sospirò Lily.

« Fa come vuoi, Lils, davvero » pronunciò piano Rose, « ma non aspettarti che io vi sostenga, non tanto per te, ma per lui. Ha usato tutte noi per arrivare a te, per quanto dolce e romantico sia, noi abbiamo sofferto e non posso sopportare la vista di quella serpe » continuò poi, arrossendo in zona orecchie, come il padre, dalla rabbia. Lily incassò ogni colpo, Rosie aveva ragione.

« Lo so, Rosie, lo so e non sai quanto mi dispiace che voi abbiate sofferto per la mia di felicità » disse Lily, torturandosi le mani.

« Ehi, L, tu non c’entri niente » la rassicurò Lucy, prendendole le mani.

« Già, se il tuo fidanzato è un coglione sproporzionato non è colpa tua » commentò Roxanne, ridendo.



**
 
Nel frattempo, a casa Potter, un Albus e uno Scorpius tesi stavano in silenzio nella camera del primo. Il carissimo Potter, davvero troppo in ansia, passeggiava su e giù per la stanza, il giorno dopo avrebbe fatto la sua scelta, che senza alcun dubbio sarebbe ricaduta su Alice, ma come dirlo a Katie? E, soprattutto, come prevenire qualsiasi sua vendetta? Nonostante tutto Albus rimaneva un Serpeverde, codardo fino alla punta dei capelli. Katie non era molto normale di testa e, avendo visto troppo soap opere babbane con Lily, aveva paura che Katie potesse fare qualcosa di avventato.
Scorpius, invece, temeva l’incolumità della sua piccola Potter; doveva andare con lei, si ripeteva in continuazione, ma poi le parole del giorno scorso di Lily “è una cosa che devo fare io”, e aveva ragione. D'altronde era lui che aveva rotto i cuori delle Weasley e in una stanza con tutte quante, non sarebbe mai sopravvissuto. Non solo mentalmente, ma anche fisicamente. L’avrebbero mandato al San Mungo dopo solo dieci minuti. Dopo tutto, le Weasley insieme erano tremendamente pericolose.
La tentazione di andare lì, comunque, era forte; doveva sapere se Lily se la stava cavando o se qualche cugina, improvvisamente stronza, la stesse obbligando a rompere con lui. E, l’avrebbe giurato su Salazar, se qualcuna l’avesse fatto, avrebbe saputo come vendicarsi, da vero Serpeverde. Ma alla fine i Weasley sono i Weasley, nessuna di loro sarebbe arrivata a tanto; aveva ormai imparato, Scorpius, che in quella famiglia c’era un amore incontenibile e incalcolabile, se uno di loro era felice, non importava come, lo erano tutti.

James Potter entrò nella stanza, appena tornato da un appuntamento con Hollie, tutto sorridente. Ma, una volta oltrepassata la soglia, una ventata di tensione fece scomparire il suo sorriso.

« Qui dentro c’è una tensione che si taglia a fettine » disse verso il fratello, poi vide Scorpius, « Malfoy » salutò.

« Potter » salutò a sua volta Scorpius. Anche se ormai erano imparentati, niente poteva cambiare l’odio che scorreva tra di loro, però non si erano accorti che quell’odio piano, piano si stava trasformando in un finto odio.

« Che succede? » chiese James.

« Già lo sai » rispose Albus, « domani renderò ufficiale la mia scelta, Katie si arrabbierà moltissimo e ucciderà sia me che Alice » continuò poi, « per quanto riguarda il biondo tinto –Scorpius gli diede uno scappellotto sulla testa- Lily è andata a parlare con le nostre adorate cugine Weasley della scommessa e di quanto Scorpius abbia fatto per averla perché la ama alla follia » –disse facendo una voce smielata– « e lui teme che li facciano lasciare. »

« Ma come siete melodrammatici » affermò James, buttandosi sul letto e ridendo.

« Non fare lo sbruffone, Potter, qua si parla dell’incolumità di tua sorella » disse Scorpius scocciato.

« Tu davvero credi che le dolci Rose e Molly, il mito di Lily Victoire, le cugine per amiche Roxanne e Dominique e Lucy, sappiamo benissimo quanto si adorino, potrebbero mai rendere Lily infelice? » chiese James, con un tono da so tutto io, « Io mi preoccuperei di più per la tua di incolumità. »

« Vero » concordò Albus ridendo.

« Tu sta zitto, Severus, Katie non ucciderà né te né Alice. Al massimo vi girerà attorno per la prima settimana, poi si stancherà » suppose James, « quindi calmi e take it eaaasy » disse scoppiando a ridere. Non c’erano dubbi, la professoressa sexy gli aveva ridotto il cervello completamente in poppa.

Albus e Scorpius si guardarono e, insieme, scossero la testa.



**
 
« Sta cambiando » assicurò Lily, guardando le cugine, « e mi ha dimostrando di volermi veramente bene. »

« Se è così, Lils, siamo davvero felici per te » disse Victoire e tutte e sette insieme si riunirono per un abbraccio stritolatore alla nonna Molly.

« Ora, su, tutte a Diagon Alley a fare shopping » rise Dominique e uscirono insieme, tranne Rose che fermò Molly.

« Non posso lasciare che quell’infame ferisca Lily e non posso neanche lasciare che lui gioisca dopo che tutte noi abbiamo sofferto » chiarì Rose a Molly, una volta che si fu assicurata che le cugine fossero scese.

« Ma non hai sentito? Malfoy la ama » ribadì Molly.

« Quante volte l’ha detto a noi? Ha capito soltanto che con Lily sarebbe stato più difficile e ha fatto tutte queste cose » continuò a teorizzare la Grifondoro.

« E come la metti con Albus? Lui, James e Lily hanno un legame fortissimo, credi che le avrebbe mai raccontato una bugia così grande? » domandò Molly.

« Malfoy sa come abbindolare le persone, Molly, entrambe lo sappiamo benissimo »

« Quindi, che vorresti fare? Farli lasciare? » chiese ancora la più grande delle figlie di Percy, preoccupata.

« No, far aprire gli occhi a Lily- » stava per continuare, la Roxanne venne a chiamarle e insieme tornarono dal resto delle cugine, dove videro una Lily sorridente e contenta della non opposizione delle Weasley.

“Non preoccuparti, Lily, ti farò aprire gli occhi prima che sia troppo tardi” pensò Rose.




hiii peopleeee!
buona vigiliaaaa e, per chi ama Louis Tomlinson come me, auguri a quel Peter Paaaan!**
ventiquattro anni e ne dimostra solo quattro.. crescono così in fretta. *piagnucola*
beene, passando alla storia, questo capitolo è stato un po’ più lungo, vero? Ditelo che lo aspettavate! Ahaha
questo è veramente mooooooolto di passaggio ed è un regalo di natale per tutti voi: chi recensisce, chi legge e basta, chiunque di voi.. ve lo dedico ♥♥
Rose, che ci combiini? Che teorie avete? Cosa farà?
nello scorso capitolo vi avevo detto che ci sarebbero stati Holmes e Alibus, beeh, fregati! Ci sono stati, ma indirettamente uu
nel prossimo, però, ci saranno davvero e con grandi cooose!çç
Ora le nostre attriiici: Blake Lively come Victoire Weasley – Dove Cameron sappiamo bene come Dominique Weasley – Emma Stone come Rose Weasley – Karen Gillan ovviameeente come Lily Luna Potter – Molly Quinn come Molly Weasley – Holland Roden come ricordiamooo Lucy Weasley – Phoebe Tonkin come Roxanne Weasley.
scusate se ci metto sempre tanto ad aggiornare, ma lo Scientifico mi sta distruggendo, però abbiamo avuto autogestione e mi sono preparata questo capitolo e il prossimo uu
questo è stato il mio regalo di Natale () il prossimo sarà regalo di inizio 2016!

Ci vediamo nel 2016 e, chissà, magari anche prima ahaha
Crii

 

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Capitolo 18
*** “Sono arrivato tardi” ***


The Potters
“Sono arrivato tardi”



 
Albus Severus Potter era nervoso quando arrivò al Binario 9¾, sapeva che la prima cosa da fare sarebbe stata sicuramente lasciare Katie; non andare da Scorpius e Jack, non andare a salutare i cugini, ma fare subito quello che doveva fare. Fece un bel respiro e, salito sul treno assieme alla sorella e James, li lasciò per andare al solito scompartimento di Katie.
La trovò seduta con le amiche a chiacchierare e, con ancora tra le mani il baule, bussò. La Chang alzò la testa e, appena lo vide, sorrise per poi uscire dallo scompartimento.

« Amore » squittì buttandogli le braccia al collo. Ma quanto era stato stupido? Non si era mai accorto di quanto odiasse la voce di quella ragazza.

« Saltiamo i convenevoli, Chang » disse staccando le braccia della ragazza dal suo collo. Quest’ultima, a quell’affermazione, si rabbuiò di colpo.

« C-che ti prende? » balbettò Katie.

« Vuoi che te lo dica qui? Ok » la guardò dritto negli occhi e disse « sei una stronza. Per una sola volta per cui mi hai dato buca e sono andato con Alice ad Hogsmeade, le hai urlato contro cose che non sono neanche vere. »

« Oh, ma è solo questo » sospirò Katie, rincuorata.

« Solo questo? Hai detto a Alice che mi scoccia con le sue attenzioni, quando non mi ha fatto mai niente di male e non mi sembra che io ti abbia mai detto che il suo comportamento mi importunasse » ringhiò Albus e, per quei pochi che non l’avevano mai visto davvero arrabbiato, sembrava essere fuori di se.

« Non mi sembra un buon motivo per farne una tragedia » optò Katie.

« Una tragedia, certo » ridacchiò Albus, come una vera Serpe.

« Direi che possiamo finire di dare spettacolo e potresti perdonarmi, dato che sono la ragazza che ami » sorrise Katie, vedendo la gente che usciva dagli scompartimenti per assistere alla loro litigata.

« È qui che sbagli; non sei la mia ragazza e non ti amo » affermò Albus, lasciando scioccata Katie, « amo Alice e sono così stupido da essermene accorto solo ora » continuò poi prendendo di nuovo il baule e andandosene nel suo solito scompartimento.


 

**

 

« È così Albus sta lasciando Katie » disse Hollie. Non aveva più rivisto James dal galà e il suo ragazzo le mancava terribilmente, così si erano presi uno scompartimento –tra quelli degli insegnanti– tutto per loro e James le aveva raccontato tutte le novità.

« Già, tutti noi possiamo finalmente ringraziare Merlino, Morgana, Godric e anche Salazar se vuoi, quel cretino ha aperto gli occhi » dichiarò James.

« È amorevole questo amore per tuo fratello » rise Hollie e a James parve di sentire qualcosa di angelico e, anche se un po’ gli dispiaceva, la zittì con un bacio; « Questo era per..? »

« Perché mi piace quando ridi » continuò James, con gli occhioni e la bionda era lì per lì allo sciogliersi. Stavano per baciarsi di nuovo quando, nello scompartimento, entrò Lily.

« Piccioncini professionisti, ho bisogno di un consiglio » disse la rossa, sedendosi davanti a loro.

« Luna, non possiamo fare dopo? » chiese il primogenito Potter, voleva passare un po’ di tempo con la sua ragazza, diamine.

« No » ringhiò Lily, « allora come farò d’ora in poi a fare la bleah come voi a scuola con Scorpius, a Diagon Alley ci sono riuscita, ma solo perché ero esaltata dalla prima uscita con lui e non pensavo a cosa facevo » blaterò tutto d’un fiato.

« Come, come? Che hai fatto tu con Scorpius a Diagon Alley? » disse James che, prima era appoggiato allo schienale della sedia annoiato, raddrizzò subito la schiena.

« Sta zitto, James » Hollie, senza saperlo, precedette Lily che le sorrise, « Lily, devi solo stare tranquilla. Malfoy non mi sembra il tipo da effusioni in pubblico. »

« Ma con me fa tutto in modo differente » sbruffò Lily, accasciandosi sullo schienale.

« E allora gli dici che non vuoi effusioni in pubblico » disse Hollie.

« Oppure, anche meglio, lo schianti » consigliò James e, sorprendentemente, Lily si alzò sorridendo e annuì.

« Farò qualcosa del genere » affermò uscendo e a niente servì il “No, Lily!” di Hollie, che non giunse neanche alle orecchie della Potter.
 
**


Lily stava cercando di salire su una carrozza e fu subito aiutata da due mani, che conosceva bene, che l’afferrarono dai fianchi e la fecero salire. Si girò, in piedi, e vide il suo ragazzo, Scorpius. Il problema era che in quella carrozza c’era anche Rose, oltre che a Lucy e Alice.

« Ehi » sorrise Lily.

« Ehi, non ti ho vista per niente né al Binario né nel treno » spiegò Scorpius, sconsolato. Rose alzò gli occhi al cielo.

« Albus se n’è andato subito, aveva cose da fare » –e qui Alice si oscurì– « se sai cosa intendò –Scorpius annuì–. »

« Ci vediamo ad Hogwarts allora, vedo che qua siete già piene » disse guardando Alice e le cugine. Lily lo aveva informato via lettera del consenso delle cugine, ma lui non ci credeva fino in fondo.

« Severus e Zabini ti aspettano? » chiese Lily ridendo e Scorpius annuì.


**


Alla tavolata Serpeverde regnava l’ansia, provocata solo da Albus. Scorpius non ce la faceva più a vederlo in quel modo.

« Senti, ora basta, va dalla Paciock e te la baci, ok? » ruggì il giovane Malfoy, stufo.

« Ma sei pazzo? Con zio Neville e Frank pronti ad uccidermi? » ironizzò Albus.

« Già, dimenticavo la gelosia di quei Grifondoro » rispose Scorpius, « ma resta il fatto che mi hai stancato quindi ora te ne vai in camera a farti un bel discorso e ti riposi, poi la raggiungi alla Torre » ordinò il ragazzo e, stranamente, Albus non oppose resistenza e fece come l’amico gli aveva suggerito.


**


Albus era andato a farsi un bel riposo e poi si era buttato sul letto, imponendosi di stare sveglio. Ma fato volle che si addormentò e si svegliò dopo un’ora e mezza precisa da quando erano entrato in stanza, quindi un’ora dalla fine della cena e un’ora che Alice probabilmente e magari aspettava alla Torre di Astronomia. Riprese la bacchetta e il discorso e si mise a correre come un pazzo fino alla torre.

Alice, d’altro canto, subito dopo la fine della cena, si recò in camera per cambiarsi e poi subito alla Torre, speranzosa, ma anche pronta ad una delusione. Lily le aveva ripetuto fino allo sfinimento che avrebbe scelto lei, ma comunque aveva l’1% di possibilità che Albus cambiasse idea. Si sedette su una panchina della Torre ed aspettò per un’ora. Albus non si era fatto vivo. Lei si era preparata proprio come piaceva a lui, semplice e con un fiocco –con cui aveva legato i capelli in una treccia a spina di pesce laterale– che Albus le aveva regalato da piccola.




Era il 30 Agosto e Lily e Alice si stavano preparando per il loro primo anno ad Hogwarts; la Potter aveva avuto l’idea di truccarsi e acconciarsi con le cose della mamma. Ma Ginny le aveva beccate e loro, come due fuggiasche, avevano preso a correre.  Per questo quel pomeriggio Alice si ritrovò nella soffitta di casa Potter, nascosta dalla signora Potter, con un fiocco rosso fra i capelli –legati in una coda–.

« Alice, che ci fai qua? » domandò qualcuno. Lei si girò di scatto e vide Albus, il ‘fratello della sua migliore amica’, da sempre aveva una cotta per lui, mai confessata. « Ehi, ma quello è di mia madre? » chiese osservando il fiocco.

« S-sì, io e Lily abbiamo pensato di acconciarci i capelli come tua madre, per fare una bella impressione domani » rispose abbassando la testa.

« Alice, non hai bisogno di fare tutto questo per fare bella impressione, quando sei semplicemente te sei ancora più bella » affermò Albus, « ci parlo io con mia madre e vedo di togliere dai guai te e quella pestifera di Luna » ridacchiò poi.

« Grazie, Al » sorride Alice e fece per sciogliere il fiocco, ma la mano di Albus la fermò.

« No, tienilo, ti sta benissimo » si complimentò sorridendo.




Quel ricordo per Alice era il più bello, ma in quel momento le sembrava terribilmente triste. Le scese una lacrima, ma l’asciugò. Sciolse il fiocco e lo lasciò sulla panchina, per poi correre via.
Quando Albus arrivò, alla Torre non c’era nessuno e si sedette sulla stessa panchina di Alice. Notò un fiocco rosso e, prima che volasse via, lo afferrò e, dopo averlo guardato per un po’, se ne ricordò.

Tentando di trattenere la lacrime disse, « Sono arrivato tardi »






hellooooooooo.
siamo al diciotto settembre duamilasedici e io aggiorno solo ora, dopo avervi promesso troppo.
faccio schifo.
Ma perdonatemiL
Ma mi odierete ancora di più per questo capitolo con un finale triste. Questo è il motivo del mio ritardo che è un può una cosa che continuo a chiedermi da tanto, quando finire la storia?
Sapete non vorrei tirarla per le lunghe, dopo un po’ voi vi stufate a leggere e divento davvero una di quelle produttrici televisive che si arrampicano sugli specchi per continuare. *ogni riferimento a Marlene King, Julie Plec e Shonda Rhimes è puramente casuale*
Quindi se decidevo con un capitolo rose e fiori la storia finiva prima, ma io non posso abbandonarviiiiiii
Non vi do spoiler… solo che è tempo di Jucy! Ecco l’ho detto.
Mi dileguo e al prossimo capitoloo, vi straadooro**
Crii




 

 

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Capitolo 19
*** Potters in love. ***


The Potters
Potters in love.


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Per una settimana Albus non riuscì a parlare né con Alice, per spiegarle, né con la sorella, per farle fare da tramite. Lily, dal canto suo, era arrabbiata nera con il fratello, era convintissima che Albus sarebbe andato da Alice quella sera e aveva riempito l’amica di speranze che, avrebbe dovuto predirlo, sarebbero state infrante. Scorpius aveva cercato di far ragionare la sua fidanzata –amava chiamarla così–, ma non c’era niente da fare. Lily era un osso duro.


« Oh, andiamo, piccola Potter, parla con tuo fratello e sistema le cose da brava cupido che sei » disse Malfoy imbronciato. Erano dietro una delle tante colonne di Hogwarts e Scorpius aveva in braccio Lily.

« Se continui a parlarmi di quell’idiota me ne vado e vai a farti coccolare da lui » ringhiò la Potter.

« D’accordo, sto zitto » riprendendo a baciarla. Ma poi si fermò di nuovo, « ma mi sta facendo uscire pazzo » e allo sguardo omicidio della sua rossa, fece un sorriso di scuse.




In quel momento, Albus stava uscendo da Hogwarts, per andare a Hogsmeade. Aveva organizzato di incontrarsi e andare con James –Scorpius era con Lily e Jack a quello strano appuntamento con Lucy–, ma all’ultimo lui gli aveva dato buca per la sua amata professoressa sexy. Ormai fanno coppia fissa e, per carità, non c’era niente di meglio di Hollie, ma aveva bisogno di uno dei suoi fratelli e, con l’altra arrabbiata, non aveva alternative.
Ora si ritrovava a camminare da solo per le vie di Hogsmeade e, ad un tratto si scontrò con qualcuno, era Alice.

Alice, per tutta quella settimana, aveva pensato tanto ad Albus, cercando di giustificarlo o di trovare soluzioni sul perché non fosse andato quella sera –senza saperlo ci aveva pure preso–. Ma, quando vide che non c’era niente da fare, si lasciò andare all’idea di cominciare ad odiarlo. E ora, avercelo davanti, non le migliorava la situazione.

« Alice » salutò, « non sai da quanto voglio parlarti. »

« Non abbiamo niente da dirci » cercò di dire, mentre le lacrime minacciavano di uscire. Si voltò e tentò di andare via, ma Albus la fermò e la fece girare.

« Per favore, Alice, ascoltami e, se non ti convinco puoi mandarmi a quel paese » disse e Alice annuì piano. Si diressero ai Tre Manici di Scopa, ordinarono e si andarono a sedere. Albus si torturava le mani, non sapeva da dove iniziare, e Alice cominciava a spazientirsi.

« Allora? » brontolò la bionda.

« Ecco, Luna mi ha parlato di quello che la Chang, o Choccola, come la chiamate voi, » disse cercando di farla ridere, ma la Paciock era ancora più seria « comunque, quello che Katie ti ha detto e, quando ho capito che era tutto vero, ho cominciato a pensare e, facendo una lista –che poi non ho neanche finito–, ho scoperto che io amo te, non Katie. A Natale ho cercato di dirtelo, ma tu mi fermavi sempre e poi hai fatto quella cosa del “prendi me, scegli me, ama me” e io volevo dirti che l’avevo già fatto, ma te ne sei andata. Il giorno del ritorno a scuola, ho lasciato Katie e la sera, dopo cena, preparando un discorso per te mi sono addormentato come il cretino che sono e che i miei fratelli mi dicono di essere » e qui finalmente Alice accennò a un sorriso, cosa che fece calmare e scaldare Albus, che fino a poco prima balbettava, « e sono arrivato tardi, ma credimi, tu sei la ragazza dei miei sogni, sei tu quella che amo, quella che mi è sempre stata accanto e che non ho saputo apprezzare dall’inizio e mi ci è voluto questo casino per arrivarci. » e qui lasciò cadere le braccia sul tavolo, sospirando, « Scusa Alice, per tutto e ti amo. »

Alice era senza parole, per lei tutte queste cose sarebbero uscite dalla bocca di Albus solo in un suo sogno, ma in quel momento era lì, con lei, a dirle che la ama e che era un cretino a non averlo detto prima.

« E c’è bisogno anche che ti risponda? È da secoli che sono innamorata di te e tutto ciò mi sembra un sogno » sorride lei, veramente felice. Albus sorrise a sua volta e le prese la mano.




**



James e Hollie erano fuori i Tre Manici di Scopa ad ammirare due ragazzi che, finalmente, si erano confidati.
James era contento che il fratello era riuscito a fare tutto per bene, per una volta, e non come lui; Hollie era contenta perché James era contento e perché ora poteva fare lezione senza fermarsi in continuazione per sgridare Albus che importuna Scorpius con le sue lamentele e il platinato che cerca di zittirlo.

« Finalmente Alice è mia cognata, santo Godric » quasi urlò dalla gioia, andando a sedersi su una panchina e trascinando con sé Hollie, che rideva.

« È stato peggio di una telenovela babbana » ridacchiò ancora la bionda.

« E allora dovresti sapere tutta la storia dei miei, da chi pensi abbiano preso Albus e Lily? » domandò ironico James, « Entrambi ci hanno messo secoli per dichiararsi. »

« E perché, tu? Se non fosse arrivata Dom qui e io non mi fossi ingelosita, saremmo ancora ad un punto morto » lo canzonò lei.

« E da quando Dominique per te è Dom? » chiese imitandola.

« Da quando ci mandiamo dei gufo e ci raccontiamo fatti imbarazzanti su di te » rispose ghignando Hollie. Da quando Lily le aveva raccontato della riunione con le cugine, aveva cominciato a scriversi con Dominque e aveva trovato in lei una grande amica e confidente.

« Le voglio leggere » impose il primogenito dei Potter.

« Ma anche no » rispose categorica lei.

« E allora si parte con il solletico » disse lui, facendole il sollitico. Tra una risata e l’altra, James si fermò e le chiese, « Ehi, Holls, vuoi conoscere i miei? »

« Aspetta un attimo, cosa? » chiese scioccata lei.



**



Lily stava aspettando Scorpius all’entrata di Hogwarts da almeno un’ora ormai e stava cominciando a spazientirsi. Sentì dei rumori e si girò, sperando che fosse Scorpius, per poterlo picchiare, ma era Rose, mise su un broncio deluso e cominciò a camminare.

« Bel modo di accogliere tua cugina » ridacchiò Rose, raggiungendola e affiancandola e cominciando a condurla verso un’altra strana, ma Lily, delusa e triste, non se ne accorse.

« Scusa, Rosie » borbottò Lily.

« Che hai? » chiese dispiaciuta la Weasley.

« Scorpius mi ha dato buca » rispose Lily.

« Ha cominciato con tutte così, piccola Potter » le disse, fingendosi anche un pochino dispiaciuta, e prendendo in giro Scorpius.

« Quante volte devo dirtelo? Con me è diverso! » si alterò Lily.

« Ok, scusa » rispose Rose sulla difensiva.

Era dal giorno della riunione che Rose faceva strane allusioni su Scorpius, ogni cosa negativa che lui faceva, Rosa la enfatizzava portandola sempre sullo stesso argomento. In un primo momento aveva cominciato a pensare che fosse rabbia repressa, poi gelosia e poi si disse che era solo paranoica. Andiamo, era sua cugina Rose, una sorella maggiore per lei, non l’avrebbe mai fatta soffrire inutilmente.
Rose svoltò un incrocio per prima, guardò e poi si girò verso Lily, cercando di non farla passare.

« Rose, fammi passare » insistette Lily e quando ci riuscì, quello che vide la fece desiderare che Rose l’avesse fermata per sempre. Davanti a lei c’era Scorpius che baciava Freya Miller di Corvonero; non credeva che sarebbe mai successo, Scorpius aveva fatto tutte quelle cose che l’avevano fatta ricredere. Si schiarì la gola e Scorpius si girò verso di lei.

Lily cominciò a correre, più che altro, per non far vedere le lacrime che scendevano copiose, non aveva mai pianto per un ragazzo, non ne aveva mai avuto bisogno e credeva di non doverlo fare neanche per Scorpius. Si sbagliava, come su tutto d’altronde.

« Lily! » cercò di seguirla, ma la piccola Potter era diventata troppo veloce e non riuscì a raggiungerla. Si girò con uno sguardo omicidia verso Rose e Freya.
 
 
 
 
 
hiiiiiiiiiii.
ehi,ehi,ehii. *si prepara a essere presa a pomodori*
scusate, scusate, perdoooooono; sono scomparsa per mesi e voi mi odiate, lo so.
E poi con un finale del genere ancora di più,
ma almeno vi ho dato tanta dolcezza sui alibus e sui hames.
Sono stata stra impegnata con la scuola, interrogazioni, compiti, progetti, studio; ma ora sta per finire!
E io, dall'otto giugno, tornerò a essere più attiva, come quest'estate. Magari finirò questa storia..
..e ne inizierò un'altra.
la stronza di Freya Miller – Claire Holt, odiamola tutti insieme, ma amiamo l'attrice.



E ancora non sapete cosa vi aspette muah muah muah.
Domanda: credete che Scorpius abbia intenzionalmente baciato un'altra?
Vi voglio tanto bene, mostruosamente vostra,
Cri

 

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Capitolo 20
*** “Mi odio” ***


The Potters
“Mi odio”




 
Lily raggiunse la sua camera e per nulla al mondo uscì di lì, saltò anche le lezioni il giorno dopo. L’unica cosa a cui riusciva a pensare era Scorpius e quanto lui l’avesse delusa.
Si era lasciata ingannare, si era lasciata ingannare come un’idiota. Ma come poteva pensare che tutte le cose che lui le diceva fossero solo bugie? Le dichiarazioni, i baci e il resto.
Forse sua cugina aveva ragione, forse lui voleva quello stupido titolo a tutti i costi.
Che idiota, pensò subito.
Passò la serata in maniera apatica, non cenò e non volle neanche parlare con le sue amiche. Non pianse, aveva già pianto abbastanza mentre tornava in Sala Comune. Riusciva ancora a sentire la voce di Scorpius che la chiamava, molte volte aveva pensato di girarsi e permettergli di spiegare; ma cosa c’era da spiegare? Quello che aveva visto era sufficiente.

Scorpius, invece, appena Lily se n’era andata l’unica cosa a cui pensava era come liberarsi di Rose e Freya, ma la tristezza lo fermò e se ne andò. Neanche lui parlò con gli amici, scese a colazione, però quando Albus gli chiese di sua sorella, lui non rispose. Il giorno dopo era tornato il freddo e algido Scorpius Malfoy, cercava da tutte le parti Lily, tuttavia non riuscì a trovarla.
Aveva fatto una cazzata, eppure una cosa non gli tornava: Freya.



**



« Lily, non puoi stare chiusa in camera per sempre! » esclamò Lucy, esasperata. Era dalla sera precedente che sua cugina non usciva dalla loro camera e odiava vederla in quel modo, a fissare il vuoto come un vegetale o raggomitolata nel letto.

« Lucy, almeno per oggi, lasciami stare » disse piano la Potter. Le capiva, lei non aveva detto niente su Scorpius, non aveva neanche la forza di nominarlo.

« Almeno vuoi dirci che è successo? » chiese Alice, preoccupata.

« Non ora, Alice, per favore » rispose Lily, sospirando.

« D’accordo, noi andiamo in biblioteca, se ti serve qualcosa manda un gufo » disse Lucy e Lily annuì.



**
 
« Dobbiamo andare a parlare con Albus e James » disse Lucy, una volta uscita dalla porta della Sala Comune.

« Sono d’accordo, ma il problema è trovarli » rispose Alice. Lucy le sorrise, le prese una mano e la trascinò nei sotterranei.

Mentre andavano verso l’entrata della Sala Comune dei Serpeverde, incontrarono Zabini e Albus. Lucy perse un battito quando scontrò Zabs, il giorno prima gli aveva concesso un appuntamento e si erano divertiti tanto, aveva scoperto un lato di lui dolce e sensibile, che ovviamente non conosceva e che non avrebbe mai immaginato appartenere a lui. Ma adesso doveva focalizzarsi su sua cugina. Gli rivolse un semplice sorriso.
Nel frattempo, Alice e Albus, ovviamente, erano imbambolati l’uno sull’altro e a Lucy e Jack venne da ridere.

« Al, c’è una cosa che dovremmo dirti » annunciò Lucy, schioccando le dita tra Alice e Albus.

« Anche mia sorella sembra un vegetale come Scorpius? » chiese Albus, impensierito.

« Sì, anche Scorpius? » domandò Alice e Jack annuì, « con noi non parla, ma magari i suoi adorati fratelli potrebbero estorcerle qualcosa » continuò poi.

« Ovvio, chiamo Sirius e andiamo da lei » sorride Albus amorevole, diede un bacio sulla guancia ad Alice; « sperate solo che il professor Potter –disse ironico– non sia con la sua professoressa sexy o non mi vedrete mai più » rise lui, facendo ridere anche gli altri.



**



« Spero per te che sia importante, io e Hollie eravamo nel mezzo di una conversazione seria » disse James mentre saliva le scale del dormitorio femminile dei Grifondoro.
Sì, certo, mentre la baciavi avevi una conversazione seria, pensò Albus mettendo su un grugno.

« Guarda un po’ se questo non è importante » grugnì Albus aprendo la porta della camera di Lily. Quest’ultima era seduta sul letto, a gambe incrociate, e guardava il pavimento.

« Luna, che hai? » entrò preoccupato James e si andò a sedere davanti alla sorella, mentre Albus prendeva posto affianco a lei.


Appena Lily vide i suoi fratelli, non ce la fece più e scoppio a piangere. Erano i suoi fratelli e lei aveva quest’istinto di piangere da ormai un giorno e con loro si sentì libera di sfogarsi. Albus le avvolse con un braccio le spalle e le fece poggiare la testa su di esse, mentre James le asciugava le lacrime, per poi accarezzarla. Stettero in quella posizione per un po’.

« Vuoi dirci cos’è successo? » chiese Albus. Lily si rimise composta, si asciugò le lacrime e sospirò.

« Ieri stavo aspettando Scorpius, lui era in ritardò come al solito –e si lasciò sfuggire una risata amara–, così mi sono messa a camminare con Rose. Abbiamo svoltato un angolo e l’ho visto » Lily ingoiò il groppo in gola che aveva e continuò, « ho visto Scorpius che baciava Freya Miller. »

Ci volle un attimo, James guardò la sorella, bloccandosi, guardò poi il fratello e poi ritornò su Lily. Ora era il professor Potter, con una buona condotta, ma in questi casi in geni Potter, misti a quelli Weasley, scoppiarono tutti e si alzò di scatto, deciso ad andare da Scorpius Malfoy e fargli del male, una volta per tutte.
Gli altri due Potter si alzarono subito dopo di lui e lo seguirono, cercando di fermarlo e di fargli cambiare idea, ma James non si fermava. Forse era il destino, perché uscito dal quadro della Signora Grassa, i tre videro Scorpius, stava cercando di convincere la Signora Grassa a farlo entrare.
James lo inquadrò e subito partì alla carica, gli diede un pugno, poi un altro e un altro ancora; Scorpius rispondeva a ogni pugno, più per rabbia repressa che per altro, sapeva di meritarseli quei pugni. Albus cercava di fermarli, anche se, come al solito, era proprio indeciso sul da farsi, una parte di lui voleva aiutare James, l’altra prendersi Scorpius e chiedergli spiegazioni.

« Professor Potter! Signor Malfoy! » urlò la preside McGranitt. Tutti si girarono verso di lei, accompagnata dal professor Paciock, « nel mio ufficio, subito! Anche voi signor e signorina Potter. »



**



« Signor Malfoy, può andare, non eserciterà per un mese il suo ruolo da Caposcuola » ordinò la preside. Quest’ultima aveva appena finito di sentire tutta la storia, o almeno una parte. « Lei, professor Potter, il suo Potterclub è chiuso per un mese » detto ciò, Scorpius uscì.

« Preside, davvero, mi scusi » disse James, « so di essere stato immaturo. »

« Molto di più, James, ora sei un professore e hai aggredito un alunno » proferì Neville, « sei fortunato che Scorpius abbia lasciato perdere piuttosto che continuare. »

« Ora devo anche ringraziare quell’essere » affermò il primogenito Potter, beccandosi un sguardo di rimprovero dalla preside.

« Vada professor Potter » dichiarò la McGranitt.



**



Scorpius, che era già uscito, ora guardava Lily e cercava il suo sguardo, ma lei non osò girarsi.

« Andiamo in infermeria, Scorpius » disse Albus avvicinandosi a lui, « tu aspetti James? » chiese poi a Lily e quest’ultima annuì.

Il giovane Potter si trascinò via un triste e sconsolato Malfoy. Andarono in infermeria e poi nella loro camera, in religioso silenzio.

« Puoi dirmi che cavolo hai combinato?! » ringhiò Albus, una volta entrato in camera non sapeva bene che dire, quindi si andò a sedere sul letto tranquillo, con Jack che leggeva un libro –strano– e Scorpius che si guardava la mano, ancora dolorante dai pugni che aveva tirato. Appena sentì Albus urlare, anche se se lo aspettava, saltò dallo spavento.

« Non lo so, ok? Non ne ho la più pallida idea » rispose Scorpius urlando, ma più che arrabbiato era sconsolato, « stavo camminando per andare da tua sorella, quella mi ha girato e mi ha baciato. Ti giuro che mi dava l’impressione che fosse Lily » disse lui triste.

« Oh, scambi così facilmente mia sorella?! » lo canzonò malignamente Albus assottigliando gli occhi. Scorpius non seppe che rispodere, aveva maledettamente ragione e abbassò la testa.

Dopo un po’ la rialzò, più triste di prima, « mi odio, lei sta soffrendo per colpa mia e mi odio per questo. »

Albus lo guardò attentamente e capì la sua sincerità, gli abbozzò un semplice sorriso, « cercherò di capirci qualcosa, Scorpius, te lo giuro. »




e ancora un’altra estate arriverà!!
finalmente è finitaaaaaa –anche se mi manca ancora un’interrogazione, ma fa niente–!
Mamma mia sento già l’odore di mare.
Vi prometto che da ora in poi aggiornerò sempre più spesso, anche se
non so quanto ci conviene, perché siamo a -7 capitolii!
Sarà la prima storia che finirò, sono felice, ma ho già l’amaro in bocca.
Ma ora passiamo a cose più importanti:
ma che diamine è successo a sto povero Scorpius?! Poveri Scorilyyy.
È stato triste scrivere questo capitolo, vi giuro. Poi non sapevo come far comportare Albus, ma penso che questo sia il modo migliore.
Detto ciò, grazie se continuate a esserciJ)
Estatamente vostra,
Crii

 

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Capitolo 21
*** “Io ti avrei rovinato la vita?” ***


The Potters
“Io ti avrei rovinato la vita?”


Era ormai trascorso un mese dai fatti dell’ultimo capitolo, ogni studente di Hogwarts era pieno di compiti fino al collo; ovviamente, però, ognuno aveva il suo divertimento quotidiano. Per esempio, la coppia Potter/Paciock era ormai nota per la loro stabilità –anche se era passato solo un mese–, e, quando entrambi non ne potevano più di studiare, si riunivano e passavano del tempo insieme, a volte anche troppo insieme –a detta di Neville Paciock, il padre della ragazza–.
Anche Lucy Weasley aveva modo di sfogare il suo stress, molte volte infuriandosi con Jack Zabini e la sua insistenza su quell’appuntamento promesso troppo presto.
I professori, invece, erano pieni di verifiche da fare o da correggere; tra di loro James e Hollie continuavano con la loro relazione, ormai conosciuta da tutti. James, trascorso il mese, potè riprendere a svolgere la sua attività di ‘Potter Club’, ma ciò gli portò altro lavoro. Anche se non lo ammetteva, era davvero felice.
Si può dire, quindi, che tutti i nominati erano felici; ma non era così, perché tutti loro avevano un minimo comune multiplo che non permetteva la felicità costante.
Lily e Scorpius.
I due proseguivano le loro vite distanti; Albus doveva fare attenzione, nelle riunioni coi fratelli, a non nominare il migliore amico e questo portava a escludere i fratelli da una piccola parte della sua vita, quella più triste. Scorpius Malfoy, per la prima volta nella sua vita, soffriva come un cane. In quei pochi giorni di relazione Lily era diventata un tutt’uno con il ragazzo, lui sentiva ogni piccola parte della sua piccola Potter soffrire; la amava, e tanto, non si sarebbe mai perdonato quella svista. Scorpius, però, davanti a tutti, sfogava la sua tristezza con acidità e malignità, aveva da sputare fango addosso a ogni minima persona –a lui sconosciuta e incurante– che gli si avvicinava.
Lily, dal canto suo, non aveva un differente stato d’animo dall’ex-amato. Soffriva, tantissimo, ma non poteva perdonare quell’errore di Scorpius. Le era costato fatica aprirsi e mettersi con lui, quest’ultimo lo sapeva bene, ma l’aveva tradita lo stesso. Non riusciva neanche a guardarlo negli occhi, quando lo incontrava nei corridoi –e magari lui cercava di parlarle–, gli girava le spalle. Anche lei, tuttavia, davanti a tutti si dimostrava felice e incurante, un raggio di sole, come al solito.
Solo chi stava vicino a loro poteva comprendere il loro vero stato d’animo, che era lo stesso per entrambi.

Un giorno di fine febbraio, Albus si stancò delle continue sfuriate di Scorpius.

« Moccioso, la prossima volta guarda dove vai o giuro che ti schianto prima che tu possa urlare mamma! » aveva appena urlato Malfoy a un ragazzino del primo anno –nel loro dormitorio–, unico errore fatto era stato quello di scontrarlo. Il ragazzino corse via spaventato e Albus guardò malissimo il suo amico, trascinandolo poi in camera loro.

« Senti, so che stai soffrendo per mia sorella, ma devi smetterla di prendertela con chiunque » lo sgridò Albus Potter, con occhio severo.

« Smettila di fare la mammina, Al, non è il momento giusto » sbuffò il platinato, cercando di andarsene, ma l’amico lo trattenne.

« No, Scorpius » Albus lo spinse di nuovo dentro, « per te ormai non è più il momento giusto. Mi manca il mio migliore amica. »

« Come vuoi che stia, Albus? Un mese fa ho perso l’unica ragazza che facesse smuovere qualcosa qui dentro » disse, battendo una mano sul suo cuore, « e per di più per una stupita svista, che potevo evitare benissimo. »

« Lo ricordo bene, Scorpius, ma non è un buon motivo per prendertela con chiunque. »

« E che dovrei fare? Andare a picchiare Freya? » sbottò Scorpius, « Lo sai che lo farei benissimo, ma tua sorella, oltre a farmi innamorare, purtroppo mi ha cambiato e non riesco a vendicarmi. »

« Allora lo farò io » rispose Albus, « so bene che non tradiresti Lily di tua volontà, farò parlare Freya » detto ciò, uscì dalla stanza e andò nel dormitorio dei Grifondoro.



Lo stesso giorno, Lucy Weasley si era stancata di vedere sempre Lily che negava l’evidenza. La Potter aveva appena finito di consigliare delle ragazzine di primo anno come vestirsi, per sembrare più carine, aveva finito i compiti e i vari esami, tutto con un sorriso enorme sulla faccia. In quel momento scherzava, come se niente fosse, con Alice.

« Finitela » disse Lucy, dopo averle guardate.

« Di fare cosa, W? » domandò Lily, stranita e divertita.

« Finiscila di andare in giorno come se niente fosse, anche se stai soffrendo come una matta » rispose Lucy, infastidita, « e tu, smettila di assecondarla » continuò, voltandosi verso Alice.

« Lucy, cosa diavolo stai dicendo? »

« Lo sai benissimo, Lily, stai negando l’evidenza e così non ti libererai mai della sofferenza » rispose Lucy.

« Io sto benissimo, è lui ad averci perso, lui ha sbagliato » affermò Lily.

« Sei un caso perso, Lily Luna Potter » sbuffò, nervosa, la Weasley e avrebbe continuato a urlarle contro fino a farla parlare e sfogarsi, ma una delle ragazzine che prima aveva aiutato Lily, entrò in stanza.

« Ti cerca Albus Potter » disse, Alice e Lily si alzarono in sincronia, « no, non voi due, ma a Lucy » spiegò e andò via. Lucy, sbigottita, uscì dalla stanza e andò dal cugino, che l’aspettava fuori la Sala Comune.


« Ehi » salutò Albus, « so che è strano per te vedermi qua, ma dobbiamo fare qualcosa e tu sei l’unica che mi aiuterebbe » spiegò poi il giovane Potter alla cugina.

« Si tratta di Lily e Scorpius vero? » chiese Lucy. I due si raccontarono le rispettive sfuriate ai rispettivi migliori amici.

« Io so che Scorpius non l’ha fatto di proposito, qualcosa o qualcuno deve averlo ingannato » spiegò Albus, guardando la cugina, sperando che la capisse come quando erano piccoli.

« Tu dici che Freya ha usato la pozione polisucco? » domandò Lucy e, al consenso di Albus, chiese ancora « ma Lily ha visto chiaramente Freya, non se stessa »

« Questo particolare è da scoprire, dobbiamo parlare con Freya » ipotizzò Albus, Lucy accettò, « dove potrà essere? »

« Una Corvonero? Sicuramente in biblioteca » dedusse Lucy, ridacchiando. Albus rise assieme a lei e andarono in biblioteca.



**



« Usare un’alternativa alla pozione polisucco è stata un’idea geniale, grazie Freya » disse Rose Weasley all’amica. Le due erano in biblioteca, in compagnia di Molly, entrambe erano contente del risultato ottenuto dal loro piano.

Freya Miller era nota per la sua bravura in Pozioni, per questo Rose pensò a lei come persona per attuare il suo piano. Voleva dimostrare alla cugina la vera essenza di Scorpius, ma sapeva bene che quest’ultimo era innamorato perso e non l’avrebbe mai tradito. Spiegò le sue ragioni a Freya e, insieme, trovarono un’alternativa alla pozione Polisucco che permetteva di farsi vedere mutati solo da una persona, quella che desideravi tu, mentre tutte le altre ti vedevano per quello che eri realmente*.

« Di niente, Rose » sorrise, « poi vedere la faccia della Potter è stato impagabile! » rise Freya, prendendosi gioco di Lily.

« Vacci piano, è sempre nostra cugina, abbiamo fatto tutto questo per salvarla » chiarì Molly, vedendo che Rose non aveva intenzione di difendere la sua “sorellina”.

« Lasciala fare, Molly » affermò Rose.

Ciò che le tre non sapevano, però, è che, tra gli scaffali, c’erano Lucy Weasley e Albus Potter, che avevano ascoltato tutto ed erano pronti a dirlo a Lily e Scorpius.



**



Sia Lily che Scorpius, chiamati rispettivamente da Lucy e Albus, si ritrovarono davanti a una vecchia aula, che ormai non usava più nessuno. Appena l’uno incrociò lo sguardo dell’altro, entrambi percepivano una scia di brividi lungo tutta la schiena.

« Che ci fai tu qui? » chiese Lily.

« Mi ha chiamato Albus, tu? » domandò Scorpius, cercando il suo sguardo, ma invano.

« Lucy. »

« Abbiamo chiamato entrambi » i due uscirono dalla penombra.

« Perché? » domandò, stanca, Lily.

« È stata tutta colpa di Rose. Insieme a Freya hanno cambiato la Polisucco così che Scorpius vedesse Lily, per pochi istanti, e tu vedessi Freya » spiegò Albus.

« Non ci credo » disse, cocciuta, la ragazza.

« Come scusa? » domandò Scorpius, girandosi verso la ragazza, « Ti è più facile credere che io ti abbia tradito? Io che ho fatto di tutto per dimostrarti che ti amo? E non puoi credere a una spiegazione così ovvia? »

« Dove la vedi ovvia? » chiese Lily. In realtà, lei ci credeva e come, ma non voleva e non poteva accettare il fatto che Rose, la sua sorellona, le avesse fatto una cosa del genere.

« Rose ha avuto da ridire su di noi sin dalla riunione e, anche se ho sbagliato, sono un suo ex » rispose Scorpius, ovvio. « Smettila di negare l’evidenza, solo per le tue stupide certezze; le cose cambiano, Lily. »

Lily guardò tutti i presenti in quella stanza e, finalmente, si scrollò di dosso l’idea perfetta di Rose, se ne andò da quell’aula, pronta a un confronto con Rose.
Inutile dire che tutti la seguirono.



**



« Non l’hai fatto davvero » disse Lily, appena entrata nella Sala Comune, con Scorpius, Lucy e Albus dietro, a Rose, che era comodamente seduta sul divano a studiare. « No seriamente, non posso credere che tu, quasi come una sorella maggiore per me, mi abbia fatto questo. »

« Cosa, Lils? Seriamente, non ti capisco » affermò Rose, guardando la cugina stralunata, non poteva aver scoperto tutto.

« Te lo spiego io, allora, dato che non sai fare altro che negare » ringhiò Scorpius, « le hai fatto credere che io l’avessi tradita, ci hai fatto lasciare e soffrire per la tua stupida gelosia! » era arrabbiato e furioso da far spaventare Rose, ma il tocco di Lily sulla sua mano lo fece calmare.

« Andiamo di sopra, Rose » disse Lily, cercando di stare calma, e andò di sopra con la cugina, nella sua stanza. Appena entrata, fece uscire tutte.

« Ora sì che posso parlare, senza farti fare brutte figure » Lily sospirò, guardò in faccia la cugina e iniziò « io non ci credo seriamente. Come hai potuto fare una cosa del genere, a me?! Come? » la Potter cominciò a scaldarsi e a urlare « Tu sei stata la persona che mi insegnato ad andare su quella cosa babbana, la bicicletta; la prima con cui ho guardato una serie tv babbana, la persona che mi ha insegnato tutto ciò che so su come essere buona e bella. Mi hai insegnato anche a prendere buoni voti, mi hai aiutata sempre. Ora, per un ragazzo, mi colpisci alle spalle? »

« Non è solo questo, Lily »

« E allora cosa? Cosa ha potuto scatenare la tua ira da farmi una cosa del genere?! Mi hai vista soffrire per un mese, per un maledetto mese e non hai fatto niente! Niente! » urlava Lily, ormai arrabbiatissima.

« Hai sempre avuto tutto, Lily, sempre » iniziò Rose, iniziò a svuotare il sacco dopo quindici anni di silenzio, « ho vissuto nella tua ombra da quando sei nata. Chi è la più bella? Lily. Chi è la più coraggiosa? Lily. La più brava a Quidditch? Lily. Sempre e solo Lily, ovunque. Per soli due anni ho avuto una vita senza la tua magnificenza, da quando sei nata non fai altro che mettermi in ombra. »

« Spero che tu stia scherzando » ringhiò Lily, « seriamente hai sempre avuto questa rabbia repressa nei miei confronti? »

« Mi hai tolto tutto, Lily, ogni volta che avevo buoni voti, li avevi anche tu; quando ho iniziato a fare Quidditch, l’hai fatto anche tu; quando ho avuto Scorpius, te lo sei preso. »

« Ma ti senti quando parli? » urlò Lily, « Dovevo andare male a scuola per te?! Non dovevo seguire la mia passione per te?! Io non ti ho mai rubato Scorpius, anzi, lui ti ha lasciato e, dato che mi tratti come la cattiva, ora la faccio. Lui si è messo con te, solo per arrivare a me! Te l’ho spiegata la storia e credevo mi avessi capita. In ogni cosa che facevo, inoltre, c’eri sempre tu, Rose. Prendevo buoni voti, giocavo a Quidditch, andavo d’accordo con le tue amiche per renderti fiera di me » non sapeva se fosse per l’arrabbiatura o perché cominciava a intristirsi, ma le lacrime cominciarono a scendere sulle guancie di Lily. « Quando mi sono messa con Scorpius, ho pensato a te e a come potevi starci. »

« Anche se hai fatto tutto per me, io sono sempre stata quella messa in ombra da te. »

« In sostanza, io ti avrei rovinato la vita? » chiese Lily, asciugandosi le lacrime e sperando di sbagliarsi.

« Sì » ammise Rose.

« Bene, credo che ci siamo dette tutto. Non ti voglio più vedere, mettitelo in testa » disse Lily e se ne andò, sbattendo la porta. Scese le scale del dormitorio e corse tra le braccia di Scorpius, rimasto lì ad aspettarla, e scoppiò a piangere.









*una grandissima cavolata, non so se si possa fare veramente, ma mi serviva ahahha
Schiaooooooooooooooooooooooooooo.
so di essere mancata per tanto, taanto tempo, ma ora eccomi qui.
Ho gli ultimi due/tre capitoli della storia (incluso l’epilogo) già in mente.. spero di essere puntuale, anche se sta finendo il quadrimestre! *si mangia le unghie*
Ho pubblicato una nuova storia Scorily su wattpad, ‘Amori in corso’, spero passerete a leggerla e, magari, farmi sapere che ne pensate.
Detto ciò, avete visto che bastarda Rose?!
Voi da che parte state? #teamLily o #teamRose? Che domanda insulsa, è ovvio
Bacii,
Crii

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Capitolo 22
*** Ultimo ballo per la piccola Potter. ***


The Potters
Ultimo ballo per la piccola Potter.


-


 
Dopo tutto ciò che era accaduto con Rose, Lily non aveva avuto il coraggio di affrontare Scorpius. Lo conosceva e sapeva che, non avergli creduto, aveva creato una rottura nel loro rapporto e la giovane Potter non sapeva proprio come agire. Il giorno dopo, quindi, si fece semplicemente portare da suo fratello nella stanza di Scorpius. Se in quel momento suo fratello o zio Ron l’avessero vista nella Sala Comune dei Serpeverde, pronta a salire la scala che l’avrebbe portata al dormitorio del suo ragazzo, l’avrebbero uccisa. In realtà non era così male la “culla” delle serpi, tranne i divani in pelle e i colori, non c’era nulla di diverso da quella dei Grinfondoro. Lily non si fece sfuggire nessun dettaglio mentre saliva le scale, ansiosa del suo incontro con Scorpius.
Davanti alla porta della camera, prima di entrare, Albus le fece un sorriso di incoraggiamento.

« Stai tranquilla, non c’è nessuno, solo Scorpius e, ovviamente, non ti mangia mica » scherzò lui, ma in cambio ottenne solamente un sorrisetto divertito.

Lily sospirò ed entrò. Appena Scorpius la vide ebbe un attimo di smarrimento, ma si ricompose e capì subito perché la Potter era lì.

« Ehi » salutò lei, agitatissima.

« Ciao » disse lui, alzandosi dal suo letto per avvicinarsi a lei.

« Allora, credo proprio di dover parlare io » cominciò Lily, « scusa, per ogni singola cosa che ho fatto dopo ciò che Rose aveva combinato. Scusa per aver creduto a ogni cosa possibile e non alla tua innocenza, scusa per averti evitato, scusa per i pugni di James, scusa per non aver provato neanche ad ascoltarti. »

Lily guardò, poi, Scorpius negli occhi, vedeva in lui la volontà di perdonarla, ma vedeva anche la lotta interiore che Scorpius stava affrontando. Il ragazzo, dal canto suo, era diviso in due; da una parte voleva solo baciare la sua amata piccola Potter, ma dall’altra non riusciva a perdonare il fatto che lei lo mettesse in discussione, che non gli credesse, ovviamente poteva giustificare credere a Rose, che per Lily era come una sorella, al posto che credere a lui, ma anche quando le cose erano così ovvie? Albus e Lucy le avevano raccontato tutto, erano testimoni, non credeva a suo fratello e alla sua migliore amica e cugina se si trattava di lui?

« Piccola Potter, mi farai impazzire, un giorno » disse, accarezzandole la guancia col pollice, « io ti amo, da impazzire, ma non riesco a non pensare a tutto ciò che è successo. Non riesco a concepire tutte quelle scuse che trovavi per non credere alla mia innocenza. Ho fatto molte cose orribili nella mia vita, sono sempre stato un vero idiota, ma a te ho dimostrato tutto, ho sfracellato il mio onore cantandoti una canzoncina, diamine » continuò poi lui, non era arrabbiato, assolutamente, ma era deluso.

« Lo so, lo so e non so cosa mi stesse passando per la testa. Era più facile credere a terzi e non a te, ed è una cosa orribile » ammise Lily, « ci sono cascata in pieno, ma ti prego, andiamo avanti » finì.

« Non posso, Lily » disse lui, « ho bisogno di tempo, per pensare e affrontare questi ultimi mesi di scuola. »
« Da quando pensi ai M.A.G.O.? »

« Da quando mi sono reso conto che, se mi bocciano, assisterai al mio omicidio » ridacchio lui, « prendiamoci questi mesi, per riflettere, per capire se io e te abbiamo un futuro. »

« Perché vuoi rendere tutto così razionale? Non sarebbe meglio affrontare questi mesi insieme? »

« No, Lils, guarda in faccia la realtà, io finirò Hogwarts quest’anno e inizierò l’accademia degli Auror, devo essere certo di avere al mio fianco la persona giusta, colei che non si allontanerà da me nonostante la distanza. »
Scorpius non voleva renderlo ovvio, ma voleva Lily, ma non voleva essere uno dei suoi ragazzi adolescenziali, lui doveva essere l’ultimo suo amore.

« Aspetta, tu mi stai dicendo che, a fine scuola, se ti fidanzerai con una ragazza, sarà quella che avrai per tutta la vita? »

« Non una qualsiasi ragazza, se a fine anno decidiamo di stare insieme, nonostante i contro della nostra relazione, vorrà dire che io, Scorpius Hyperion Malfoy, vorrò e mi impegnerò a volere per sempre te, Lily Luna Potter. »

Lily era rimasta sbalordita, non sapeva bene che dire, solo che amava Scorpius e quindi, « accetto questo compromesso, l’ultima sera di Hogwarts ci diremo cosa vogliamo fare. »

E sancirono quest’accordo con un piccolo bacio.


 

**



I M.A.G.O. e i G.U.F.O. erano finiti, e tutto il popolo di Hogwarts si trovava all’ultima cena dell’anno. L’anno era andato avanti e finito bene; Albus ed Alice si sono aiutati a studiare, James e Holly stanno ancora insieme e Lily spera che staranno insieme per sempre. A sorpresa di tutti anche Lucy e Nott si erano messi insieme, non si sa ancora bene da cosa era nata quella storia.
Scorpius e Lily erano, invece, impazienti di sapere l’esito del loro accordo, entrambi avevano le loro conclusioni e temevano la risposta dell’altro.
Durante la cena Zabini, in memoria della scommessa, si alzò e andò al leggio della McGranitt e urlò a tutti “SCORPIUS MALFOY È LO SCAPOLO D’ORO DI HOGWARTS” aggiungendo poi un “tanto ho finito gli studi, niente punizione”. Non per dire, ma tutti si erano messi a ridere.

Dopo la cena Scorpius diede appuntamento a Lily nella Stanza delle Necessità, addobbata, per l’occasione, come il giardino di casa Malfoy. Da piccola, una volta, Lily aveva pregato così tanto Albus che una volta la portò a villa Malfoy. La piccola Potter voleva semplicemente vedere una villa e si ritrovò ad adorarne il giardino, pieno di verde e quasi immenso.

« Te ne ricordi » disse Lily, ammirata, appena entrata nella Stanza.

« Io ricordo tutto » confidò Scorpius, prendendola per mano.

« Bene, chi inizia? Io o tu? » domandò lei, Scorpius indicò se stesso, non ce la faceva più ad aspettare.

« Ti ricordi cosa ti dissi mesi fa, piccola Potter? »― Lily annuì―« Perfetto, e ora so che lo voglio davvero. Ti amo Lily e voglio essere il tuo ultimo amore, per sempre. So a cosa sto andando incontro, so che ci saranno svariati litigi, che includeranno sempre terzi, so che non sarà facile vivere per due anni con te qui e io fuori, so che non sarà facile tutto, ma so che mi verrà facile amarti e viverti. »

Lily lo guardò ammirata, « sicuro che nessuno ha scritto queste cose per te? Non sembri neanche tu » scherzò.

« Te l’ho detto, piccola Potter, mi hai fatto impazzire » confessò il giovane Malfoy, « ora dimmi cosa vuoi tu. »

« Sono piccola, Malfoy, ho solo sedici anni e tu ne hai diciotto, è assurdo che siano solo due anni, ma entrambi abbiamo vite totalmente diverse che ci aspettano. Tu ti stai addentrando nel mondo degli adulti e io sono nel pieno della mia adolescenza. Ho un sacco di incertezze, non so cosa farò dopo Hogwarts, non so neanche ancora chi sono, ma so solo una cosa ora che, qualsiasi cosa accada, ti voglio accanto a me, pronto a reggermi e aiutarmi in ogni possibile cosa. »

« Quindi? »

« Ti amo, Scorpius » ammise lei, per poi lasciarsi andare a un lungo e appassionato bacio con il suo primo e ultimo amore. Scorpius Malfoy ce l’aveva fatta, era rimasto con l’unica Potter e ne era felicissimo.



ULTIMO TANGOOOOOOOOOOOOOOOO.
è stato un lungo, lunghissimo viaggio, ma ce l’abbiamo fatta!
Siamo arrivati alla fine ―per la prima volta finisco una storia yey― e grazie per essere rimasti affianco a me in questo viaggio. Voglio ringraziarvi ad uno ad uno, perché siete stati stupendi.
Grazie a coloro che hanno messo la storia tra le preferite:
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Grazie a chi ha recensito, soprattutto, non riesco a dirvi tutti, ma siete voi che avete fatto andare avanti la storia, che mi avete spronata e scusate se a volte non rispondo, non lo faccio per antipatia, ma per mi dimentico.. grazie, veramente, per essere rimasti qua ad assistere all mie pazze idee.
Aspettatevi un mio ritorno (magari un epilogo o un salto nel futuro o un’altra storia), per ora vi aspetto su wattpad con ‘Amori in corso’.

GRAZIE! -itscriis

 

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