Recensioni di Bellis

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia When the evening falls - 29/12/14, ore 02:46
Capitolo 1: When the evening falls
Ricordo che la narrazione in prima persona č sempre stata una delle sfide pių ardue per me. Tu sei riuscita a renderla in modo assolutamente eccellente, peraltro rendendo credibile la voce di uno Sherlock Holmes lucido, analitico ma reso pių nostalgico e (perdonatemi, signor Holmes) sentimentale dalla vecchiaia.
Complimenti, cara collega. Grazie dello stupendo tuffo nel passato.
Recensione alla storia Lα nipote del signore in giαllo - 03/09/12, ore 12:28
Capitolo 2: -Sorpresα
Buondì!

È da molto tempo che non commento una fanfiction: perciò, perdonami se la mia recensione ti parrà un tantino goffa, ma ci tenevo a fornire un mio parere, sperabilmente costruttivo. Il mio desiderio nasce dal fatto che "frequento", per così dire, questo fandom da quando è nato su EFP, e ho sviluppato con lui un particolare legame affettivo (come molti di coloro che scrivono qui, del resto).
Ti è già stata rivolta una critica molto costruttiva e ben redatta riguardo gli aspetti di ambientazione; mi concentro perciò sulle "basi", sperando di non ripetere qualcosa che è già stato detto.

Si tende a dire che la forma in una fanfiction non sia importante, che basti, come dire, il pensiero... tuttavia mi sentirei di affermare che non sia sempre così, soprattutto in questo fandom. Ci si aspetta di leggere brani formalmente corretti, con una buona sintassi, una eccellente ortografia ed un lessico appropriato. Questa tua opera non possiede né l'una, né gli altri. Provo a farti alcuni esempi, cosicché tu possa considerare i casi specifici.

“ Mi deve dare fiducia; mio nonno Sherlock ha lasciato molti documenti in eredità dalla quale ho ricavato molte informazioni – dissi indicando alcuni fogli rotolati accanto alla scrivania – e non tutto ciò che sembra esternamente sia uguale anche interiormente … Dopotutto è stata lei a chiamarmi … quindi mi dica “
* Le virgolette si aprono e poi si chiudono, non si riaprono; tra le virgolette e il testo non vanno apposti spazi.
* Prima dei puntini di sospensione non va messo alcuno spazio.
* Katherine ha ricavato informazioni dai documenti, quindi: "[...] molti documenti in eredità, dai quali ho ricavato molte informazioni [...]"; c'è anche una ripetizione in questo periodo.
* I fogli sono "arrotolati", non "rotolati".
* Non capisco questa parte: "non tutto ciò che sembra esternamente sia uguale anche interiormente". È riferita all'aspetto dei documenti, in contrasto con il loro prezioso contenuto? Non lo so...

“ Non le dispiace se verrò a casa sua, diciamo … domani? Se vuole che risolvi il mistero mi serve vedere il luogo dove tutto è cominciato “
* Il costrutto più corretto per il primo periodo mi sembra: "Non le dispiacerebbe se venissi...".
* Se vuole che risolvA. Risolva! È un congiuntivo.

Questi sono solo due esempi, ovviamente. Ribadisco come tutto ciò non voglia suonare offensivo, ma piuttosto risultare un incentivo al miglioramento ed alla correzione di quegli aspetti che potrebbero rendere le tue fanfiction poco... come dire, benvolute, nel fandom.

Un altro aspetto importante è la coerenza. Coerenza con che cosa, chiederai? Beh, prima di tutto con l'ambientazione che tu stessa hai stabilito e con alcuni fatti di puro buon senso. Una fanfiction che si contraddice in continuazione sembra scritta senza impegno, tanto per buttar lì qualche parola e racimolare recensioni, il che si traduce in una mancanza di rispetto nei confronti del lettore.
Ti faccio di nuovo alcuni esempi, nella speranza di spiegarmi con maggiore chiarezza.

* La "signorina Hudson" della prima riga diventa sposata (con tanto di figlio) due paragrafi dopo. Per quanto vedova, non può ritornare nubile. (Peraltro, divertente la coincidenza! Anche questa vecchia signora si chiama Hudson, come la padrona di casa di Sherlock Holmes. Va bene che Hudson è un cognome molto diffuso in Inghilterra, ma... Beh, se non è una coincidenza, forse risulta un po'... maudlin come trovata, per usare una parola che piaceva al nostro Doyle).
* Non si capisce se Sherlock Holmes sia il nonno o il prozio di Katherine. Lei si definisce "la nipote", ma dice anche di essere "la figlia del figlio del fratello".
* Mi sfugge come Richard, il marito della Hudson, andasse "sempre in guerra per racimolare milioni di sterline"; intendi esprimere il fatto che sia rimasto nell'esercito molto a lungo? Oppure si è arruolato in qualsiasi esercito che avesse un minimo di spirito bellicoso per combattere in tutte le guerre del Ventesimo secolo?
* Il costrutto "Mi guardò come se fossi un... sceso dal Cielo" deve contenere il nome di qualcuno che rispecchi la caratteristica dalla quale l'interlocutore è rimasto colpito. In questo caso, Elizabeth è rimasta sbalordita di fronte alla deduzione di Katherine, si è meravigliata della sua vivida intelligenza: non vedo cosa c'entri Justin Bieber in tutto ciò. Non mi pare che, nell'immaginario collettivo, sia la personificazione dell'intelletto.

Non voglio ribadire quanto la coerenza del brano in sè non basti, ma ci sia necessità di mantenere un'attinenza con l'ambientazione del fandom. Bethesda ha già esposto, con maggiore lucidità di quella che io possa mai sperare di dimostrare, come chi scriva in questo fandom spesso pubblichi un'opera solamente dopo giorni (o settimane... o mesi!) di ricerche meticolose riguardanti fatti, date, nomi, e come ciascuno degli autori che si cimentano qui conosca a menadito il Canone (ovvero la raccolta completa delle opere di Doyle) e spesso anche gli Apocrifi.
Non voglio ripetere ciò che ha scritto lei, perciò mi limito a chiudere qui la mia recensione, sperando che la mia schiettezza non risulti offensiva: credimi, voglio solamente dare il mio contributo perché tu possa migliorare il tuo scritto.

Buona giornata,
Bellis
Recensione alla storia Overdose - 15/10/11, ore 13:58
Capitolo 1: Overdose
Ottimo lavoro! Da tempo non leggevo qualcosa di così Holmesiano. Vediamo un detective dalle ottime capacità d'improvvisazione ed un Watson perfettamente amalgamato in una storia che tiene col fiato sospeso. Il tutto in una ammirevole brevità che si concilia piuttosto bene con i momenti di pathos che la oneshot descrive.
Spero di leggere qualcos'altro di tuo.
Recensione alla storia La curiosa vicenda del messaggio cifrato. - 05/06/11, ore 18:45
Capitolo 46: Bene
In quanto alla prima parte della drabble, sarà anche meno Vittoriana del resto (seppur il lessico mantenga quella sua pulizia e nitidezza formale che è tanto cara agli Autori di questo fandom), ma è terribilmente incisiva ed efficace. Quindi ti faccio le mie più sentite congratulazioni, sei riuscita a mantenere la suspance anche in questa drabble, fino alla riga in cui il nostro Lestrade (che solo per questo suo ingresso trionfale ha guadagnato parecchi punti nella mia mente) giunge finalmente con la piccola sana e salva.
E il dottore... povero il caro Watson! Cede infine sotto il peso della fatica e del dolore. Fortunatamente Mycroft era lì a sorreggerlo. Mi piace moltissimo la caratterizzazione che dai al maggiore degli Holmes, disposto ad accorrere in aiuto del fratello e del suo amico. Adoro il modo in cui descrivi ancora il carattere autorevole di Sherlock, al quale ormai sembra dover andare di diritto tutto il merito per la felice risoluzione del caso.
Complimenti vivissimi, cara collega *____* Meraviglioso capitolo, scritto in modo eccellente.
Recensione alla storia La curiosa vicenda del messaggio cifrato. - 05/06/11, ore 18:41
Capitolo 45: Bollenti
Questa non me la perdonerò mai... mi sono semplicemente scordata di commentare il meraviglioso capitolo che ci hai regalato. Ahimè!
Innanzitutto, debbo assolutamente esternarti la mia ammirazione per il modo in cui sai dipingere, in così poche battute, il carattere sicuro, logico, freddo, eppure sottilmente... posso dire saccente?... di Holmes. Quella sua frase, "Ha fatto un errore di troppo, anzi, due. Rapire Watson e venire proprio qui" è quanto di più Holmesiano potessimo sperare in una situazione del genere. E se il Lettore si chiedesse perché sia considerato un errore, rapire Watson... ebbene, rendiamoci innanzitutto conto che rapire il buon dottore equivale a rendersi acerrimo nemico il miglior detective del mondo...
E poi, la suspance. Complimenti, cara collega, per il modo in cui sai farci rimanere col fiato sospeso, questa volta trepidanti nell'attesa di sapere se la piccola Meredith è salva... perché tutti ci siamo affezionati a lei... perché è una creatura innocente... e non voglio pensare che Holmes non abbia incluso la sua salvezza nei propri piani!
Corro al prossimo capitolo... sperando di non leggere ciò che temo.