Oddio che bella storia!!!l 'ho letta tutta in un giorno e me ne sono innamorata subito!!!bravissima, bellissimi personaggi e bellissima storia!lei è fantastica:cosí vera, spontanea, schietta e diretta...mi piace tanto il suo carattere!non sa proprio cosa sia il senso della misura!!e le loro dinamiche sono state spassosissime!in questa storia genzo anche mi è piaciuto tanto...deve essere spiazzante avere a che fare con una tipa cosí...immagino le facce!!!sei sempre sul chi va là perchè non sai mai cosa le passerà x la testa....cosa combinerà insomma...ma d'altro canto la sua semplice sincerità è sconcertante..ridevo da sola!!!bella coppia...divertente e leggera!è una fortuna che genzo sia un personaggio su cui si possa scrivere e spaziare cosí tanto...anche perchè il suo perso aggio non è molto approfondito nel manga...ma il suo essere sempre un po cupo gli si addice proprio, ma senza esagerare!volevo dirtelo da tempo ma il tuo modo si intitolare i capitoli è speciale...sei in gamba davvero!!

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Non ho ancora finito di leggere tutta la storia, ma credo che la mia opinione andando avanti non cambierà e sono in vena adesso di scrivere qualche riga. Classifico la recensione come "neutra" perché penso che i punti negativi e quelli positivi si bilancino, quindi non posso far prevalere né l'uno né l'altro.

La cosa principale che mi viene in mente da dire su questa storia è che secondo me ci sono davvero degli ottimi spunti, ma non sono sfruttati. Mi spiego: io di solito non pretendo (e addirittura non cerco) particolari profondità psicologiche nelle fanfiction, eppure qui penso che ci sia un grosso potenziale in questo senso, qualcosa che mi sarebbe davvero piaciuto leggere e che avrei molto apprezzato, ma che poi si è rivelato solo una promessa non mantenuta. La tua protagonista è interessante perché è originale, è un personaggio molto, molto particolare ed interessante a livello psicologico e sociale ed è interessante il suo rapporto con Genzo, però non mi è permesso di apprezzarlo pienamente. Credo sia una questione di stile: lo stile che hai scelto di usare è uno stile particolare e questo penso che tu lo sappia, ma secondo me non è uno stile che si addice a qualsiasi storia. Nello specifico, secondo me andrebbe bene per storie brevi/brevissime (drabble, flashfic, anche oneshot, ma molto corte), per quel tipo di storie che ti lancia qualcosa dei personaggi ma non ti permette di afferrarlo pienamente, lasciandoti a riflettere e crogiolarti in una bella scelta di parole o in una bella immagine o in una bella composizione. Questa invece è una longfic e in una longfic uno stile del genere risulta pesante, ti stanca, ti scoccia, perché non puoi stare per tutto il tempo a riempire i buchi lasciati dall'autore, diventa snervante e i protagonisti sembrano psicopatici (magari lo sono pure, ma non viene detto abbastanza per farsi un'idea).

Passandomi la metafora culinaria, è come se tu servissi un dessert. Il dessert ti piace e ti soddisfa, ma non è un pasto completo, non puoi servire solo dessert se inviti una persona a cena. Se la inviti a prendere un te, va bene, ma se la inviti ad una cena no. Io trovo che questa storia sia così. Se fosse stata una storia breve, una raccolta di storie brevi, come delle diapositive, avrebbe offerto un panorama interessante in quanto a personaggi e rapporti, ma è una storia lunga e una storia lunga fatta di quasi soli dialoghi ad effetto e pochissimo altro non regge, diventa impossibile da continuare (ed è per questo che non so se la continuerò o no, perché niente mi ci tiene più ancorata, i personaggi sono troppo sfuggenti per coinvolgerti e farti desiderare di sapere che fine faranno). Spero che tu non te la prenda per quello che ho scritto e spero davvero di poter leggere qualcosa di più "sfruttato" in futuro.

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mi dispiace dirtelo ma gli ultimi 2 capitoli non mi sono proprio piaciuti......mi era piaciuta la storia sopratutto come era stata scritta ma poi......è successo tutto all'improvviso......troppo velocemente. Ho avuto la sensazione di aver saltato dei capitoli perchè non riuscivo a capire come si era arrivato a quel punto.
E' proprio un peccato perchè la storia prometteva proprio tanto bene :-( 

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Mi dispiace..ma secondo me questa fanfic manca di qualcosa...rispetto agli altri tuoi lavori la trovo poco approfondita, per non dire banalotta. é successo tutto troppo velocemente: per me questa non è capacità di sintesi ma superficialità e trascuratezza. Rispetto ad un legame come quello che eri riuscita ad intrecciare tra Kumiko e Genzo, questo qui sembra proprio buttato via. E non è che la mia sia nostalgia per Kumiko...nei primi capitoli Atsuko mi era piaciuta molto. Ci sono molti nodi che non hai voluto sciogliere: alla fine Genzo non si confronta mai veramente con Atsuko, con il suo vissuto famigliare, con il particolare rapporto che ha con la madre malata. Decidono semplicemente di andarsene, ma nulla si risolve. è come se Atsuko avesse scelto Genzo per scappare. Infatti la sua unica preoccupazione in germania sarà quella di tenere sotto controllo suo marito: grande prospettiva! Genzo sceglie Atsuko ma è un amore a metà: lascia indietro la pesantissima situazione famigliare di lei, non è affar suo. Infatti nel penultimo capitolo Atsuko va a trovare sua madre con il fratello e non con il suo futuro sposo. Ti disco...se sono qua a scrivere è perchè alla fine le tue storie mi colpiscono sempre ma questa....manca proprio di qualcosa. Un seguito...?

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Ma vabbè...che favola...scusami ma non mi è piaciuto come hai fatto evolvere le cose in quest'ultimo capitolo...il passaggio dell'anello lo trovo assolutamente inverosimile! Sarà che il mondo è pieno di Atsuko...che non finiscono, dopo essere state usate dal bello e scostante di turno, con un anello tra le dita...insomma...dai! Loro due si incontrano una volta ogni morto di papa, lei è lì che elemosina un po' di attenzioni e che si fa trattare come un tappetino, della serie: usami! Lui del resto se la porta a letto infischiandosene della sua situazione famigliare ed emotiva, poi BOOM si sposano! Mah...non so...mi ero fin da subito fatta l'idea che in una storia come questa il lieto fine non ci stava.